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Abbiamo fiducia nel futuro edizione della Fiera di Lonigo di quest’anno è stata sicuramente una sfida vinta. La presenza degli espositori e l’affluenza di pubblico hanno testimoniato che, pur in un momento di crisi economica, finanziaria e occupazionale, c’è ancora il coraggio di mettersi in gioco e cogliere le occasioni per ripartire con nuove idee e progettualità. Nel nostro territorio abbiamo aziende che sono all’avanguardia tecnologica nel mercato nazionale, europeo e mondiale, sono realtà piccole e medie, commerciali, agricole, artigianali, orgoglio di Lonigo e dell’area Berica. Ringrazio perciò tutti coloro che hanno creduto anche quest’anno nella nostra Fiera, dagli espositori, ai volontari, ai tecnici, ai visitatori che hanno raggiunto le mille unità. Una conferma, anche questa, della voglia di rispondere con coraggio alla situazione che stiamo vivendo. Tre sono poi gli argomenti che vorrei brevemente toccare. La questione Ospedale unico, riguardo la quale abbiamo organizzato diversi incontri, assemblee e dibattiti. Da tempo infatti si parla di riunire i servizi sanitari in un unico polo ospedaliero ed ora si è arrivati ad una soluzione. I 50 milioni di euro stanziati L’ La Fiera di Lonigo Questa Imu quanto ci costa Rifiuti: sempre più in alto

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Lonigo Informa Aprile

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Abbiamo fiducia nel futuroedizione della Fiera di Lonigo di quest’anno è stata sicuramente una sfida vinta. La presenza degli espositori e l’affluenza di pubblico hanno testimoniato che, pur in un momento di crisi economica, finanziaria e occupazionale, c’è ancora il coraggio di mettersi in gioco e cogliere le occasioni per ripartire con nuove idee e progettualità. Nel nostro territorio abbiamo aziende che sono all’avanguardia tecnologica nel mercato nazionale, europeo e mondiale, sono realtà piccole e

medie, commerciali, agricole, artigianali, orgoglio di Lonigo e dell’area Berica. Ringrazio perciò tutti coloro che hanno creduto anche quest’anno nella nostra Fiera, dagli espositori, ai volontari, ai tecnici, ai visitatori che hanno raggiunto le mille unità. Una conferma, anche questa, della voglia di rispondere con coraggio alla situazione che stiamo vivendo.Tre sono poi gli argomenti che vorrei brevemente toccare.La questione Ospedale unico, riguardo la quale abbiamo organizzato diversi incontri, assemblee e dibattiti. Da tempo infatti si parla di riunire i servizi sanitari in un unico polo ospedaliero ed ora si è arrivati ad una soluzione. I 50 milioni di euro stanziati

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La Fiera di Lonigo

Questa Imu quanto ci costa

Rifiuti: sempre più in alto

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L’ex caffè Borsa riaprealla cultura

Sommariodalla Regione, insufficienti per soste-nere una nuova costruzione, saranno destinati a rimodernare e migliorare la struttura di Montecchio Maggiore. Accolta questa proposta in Confe-renza dei Sindaci e formulato l’invi-to alla Regione a procedere, Lonigo non si è dimenticata di ribadire che il suo Ospedale, già riorganizzato per offrire prestazioni di riabilitazione ad alto livello sanitario, riconosciute e richieste anche da pazienti fuori Ulss e fuori Provincia, deve mantenere le proprie funzioni e potenziarle; inol-tre è indispensabile mantenere anche l’organizzazione del Servizio di Ur-genza ed Emergenza Medica (SUEM - 118) con il Punto di Primo Inter-vento attivo 24/24h e ambulanza medicalizzata. La soppressione del giudice di pace. Con l’Ordine del giorno redatto in conferenza dei Capigruppo e firmato dai Sindaci dei 13 Comuni dell’area Berica e dalle Associazioni di catego-ria, si è voluto esprimere la contrarie-tà al provvedimento governativo di

Lonigo Informa, periodico, autorizzazione del Tribunale di Vicenza n.262 del 11/12/1970

Direttore: Marta Massignan / Redazione: AlessandraGroppo, Nadia Girardi, Silvia Maculan /

Grafica: Alessandra PerettiFoto di copertina: Fiera di Lonigo 2012

Chiuso in redazione il 10 aprile 2012Stampa Pozzoni-IVAG s.p.a.

Editrice Millennium, piazza Campo Marzio 12,Arzignano (VI) 36070

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Vino, il nettaredegli Dei 6

Riso, piselli, salumi e mandorlato 8

Una pasticceria da non perdere 10

Direzione didattica egiudice di pace addio12

Questa Imu,quanto ci costa? 14

Agendacontributi 15

Rifiuti: semprepiù in alto 16

Comune di LonigoMettIAMO In COMUne IL 5 per mille

Anche quest’anno i contribuenti potranno destinare il 5 per mille delle loro tratte-nute Irpef a sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza.È il modo più concreto per dare una mano a migliorare la qualità dei servizi ai bambini, agli anziani, agli infermi, ai portatori di handicap e ai soggetti più deboli del tuo Comune.

soppressione dell’ufficio del Giudice di Pace. Pur capendo che la decisione risponde ad esigenze di carattere fi-nanziario, si evidenzia che esso, però, perde di vista l’utilità del servizio all’utente e la stessa giustificazione per cui è stato attivato: voler potare la giustizia a contatto con il cittadino. La richiesta al Governo è di rivedere il provvedimento impegnandosi su riforme che aiutino la Giustizia a ri-spondere in tempi rapidi. Infine, il PAt. È già in corso una serie di incontri con la cittadinanza per procedere nella raccolta delle os-servazioni. Siamo alle fasi finali di un lungo lavoro che risponderà a molte richieste portando ordine nella cre-scita della nostra Città.

Pur essendo consapevole che questo 2012 sarà molto impegnativo per tutti, auguro alla mia cittadinanza che la fiducia e la buona volontà non vengano mai meno.

il sindaco Giuseppe Boschetto

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gli esposito-ri che nella sola giornata di lunedì 26 marzo hanno

smontato l’enorme palcoscenico allestito per questa edizione 2012 della Fiera di Lonigo.Giganti macchine agricole e per l’edilizia, energia, riscaldamento, pavimenti, legna-me, arredi da esterno, questo è stato il grande mercato dell’Ippodromo, bruli-cante per due intensi giorni, sabato 24 e domenica 25 marzo.Se il circolo ospitava per gran parte l’atti-vità agricola e industriale-artigiana, era il dedalo infinito del padiglione ad offrire il meglio del commercio, della gastrono-mia, della casa e della persona. Tra for-maggi tedeschi e olio pugliese, tra stufe, materassi e recinzioni, tra vestiti da sposa e organizzazioni di cerimonie si stima siano passati gli sguardi di circa 10 mila persone.Un clima gradevole ha fatto poi da con-torno ad un’esposizione che voleva infon-

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Si è chiusa la 526^ Fiera di Lonigo, portandosi via colori, voci, musiche e profumi. Un’edizione un po’ in bilico tra una realtà economica negativa e uno spirito di ripresa che si agita come fuoco sotto le ceneri. In attesa di poter riprendere ossigeno e fiamma. di Marta Massignan e Silvia Maculan

dere speranza, che voleva ricordare che gli imprenditori, grandi e piccoli, commer-ciali, agricoli e artigianali, “ci sono e ce la stanno mettendo tutta” per tener testa ad una crisi che come un’ombra sta inse-guendo tutto il Paese Italia.“La fiera è andata bene - commenta Luca Piccotin, consigliere comunale e coordinatore dell’organizzazione fieri-stica - e già le previsioni facevano ben spe-rare per le molte e diversificate richieste. L’obiettivo della Fiera di Lonigo è sempre stato quello di dare uno spazio alle nostre imprese, a maggior ragione oggi. A parte il settore autovetture, tutti gli altri hanno registrato il completo. Negli ultimi 15 anni poi abbiamo ricompattato i rappor-ti con Ascom, Confartigianato, Cantine, scuole cercando di creare un contatto di-retto e di collaborazione, così sono nate diverse iniziative, come il Giardino nella piazza principale, che ha suscitato grande interesse nei visitatori. Un ringraziamen-to va agli uffici, a tutti gli operatori e col-laboratori coinvolti e il merito più grande va soprattutto agli espositori. In una riu-

nire del dopo-fiera abbiamo già iniziato a pensare alla prossima edizione 2013 dove potrebbe esserci un’apertura della fiera al settore degli animali e dei camper. Vedre-mo cosa riusciremo a fare”.

325 gli espositori 14 settore auto 14 gastronomia 89 agricoltura 60 edili148 aziende di artigianato, commer-cio e servizi all’interno del padiglione.

GU&GI, azienda service responsabile dell’organizzazione, racconta di aver ri-sentito dell’attuale situazione critica regi-strando alcune defezioni. “Posti comun-que recuperati - spiega il titolare Guido Zancanaro - con nuove presenze, per-ché, alla fine, per gli operatori è un modo per farsi notare. Il mercato è sempre più ristretto ed è bene sfruttare occasioni si-mili a quella di Lonigo per raggiungere il massimo numero di contatti. Il settore più presente è stato il fotovoltaico”.

È ancora importante essere alla Fiera di Lonigo

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Azienda che si occupa di eventi, mani-festazioni, fiere e openday, GU&GI ha lavorato per Lonigo da gennaio contat-tando le aziende, raccogliendo le adesio-ni e organizzando gli spazi. “Il percorso obbligato interno al padiglione - conti-nua Zancanaro - è servito per far sì che il visitatore non si perda e tutte le aziende abbiano la stessa visibilità. Divisi per ti-pologia, si è evitato anche che gli stessi operatori fossero vicini, così da non crea-re confusione nei visitatori e concorrenza tra gli espositori”.

L’agricoltura l’ha sicuramente fatta da padrona. La fiera, del resto, è del settore agricolo fin dalle origini. Paolo Bolla, presidente di Coldiretti Lonigo, confer-ma l’enorme crescita in termini di qualità della Fiera di Lonigo. “Lo spazio espo-sitivo è aumentato - commenta - dando visibilità a tutti coloro che hanno voluto cogliere questa opportunità per promuo-vere i propri prodotti. La maggior parte degli espositori è arrivata dal Veneto, ma erano presenti anche dalla Lombardia e dall’Emilia Romagna. Un padiglione a parte è stato creato per L’oro della ter-ra leonicena e Campagna Amica così da mettere in risalto i prodotti locali De.Co. di Lonigo e dei comuni limitrofi. Si è vo-luto incentivare tutti i prodotti tipici, da quelli primari a quelli trasformati, come mandorlato e salumi. L’atmosfera era

incoraggiante e confidiamo che porterà fortuna in termini di contratti per tutti gli espositori”.

Anche per Luigi Bassan, responsa-bile Ascom per il comparto Macchine Agricole presente in fiera con circa 80 operatori, “L’afflusso è stato sicuramente notevole. Il tempo era dalla nostra, seb-bene a Lonigo il clima non sia mai stato fondamentale comunque si viene in fiera perché è sempre stata un momento di in-contro, di interesse verso i prodotti e di acquisto. È vero che si sente la crisi, si è registrata tanta curiosità e una minor ri-chiesta, tuttavia le aspettative rimangono alte. I primi mesi del 2012, per quanto riguarda le macchine agricole, sono stati difficili. Purtroppo abbiamo notato un

rallentamento, ad esempio, nella richiesta di macchine agricole usate, quando una volta per avere un buon usato si sarebbero fatti i salti mortali”.

Bilancio positivo per Mirco Filip-poni, segretario di Confcommercio: “Devo ammettere che è stata una buona fiera, visto i tempi che corrono, con una altissima affluenza per una delle migliori fiere realizzate negli ultimi anni. Final-mente un impulso positivo all’economia. Speriamo ci aiuti a ripartire. Anche gli espositori sono stati contenti per l’oc-casione di visibilità avuta. Senza contare che la Fiera è positiva anche per il com-mercio leoniceno, con negozi e pubblici esercizi che hanno lavorato moltissimo specialmente nella giornata di domeni-

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La Mostra di modellismo e la Fiera di Lonigo sono state l’occasione per alzare le serrande dell’ex caffè Borsa e aprirlo alla cittadinanza. L’impegno preso è: ridare vita ad un locale storico del centro leoniceno: “In attesa - spiega l’assessore Roberto Nisticò - che qualcuno sia disposto a impegnarsi per il suo rilancio. Da parte nostra ci sarà il totale appoggio, perché vogliamo far rivivere un luogo storico di incontro per Lonigo”. Se la sala gioco è già utilizzata per mostre e iniziative, durante la Fiera è la sala centrale, la sala bar con arredo vincolato per la sua importanza storica, ad aver accolto occasioni culturali come l’iniziativa dell’artista Giorgio Dalla Costa che ha dato vita ad un laboratorio artistico per mostrare come nasce un’opera. “Per aprire i locali sono serviti semplici lavori di pulizia e di messa in sicurezza. Ora la sala è pronta per diventare centro cultu-rale della città. In questa direzione va la collaborazione con la Consulta giovani che sta preparando un programma di apertivi culturali da proporre per l’estate, con l’intenzione di allargare l’idea a tutto l’anno. Un’altra proposta sarà un ciclo di approfondimenti anche con visite guidate ad alcune zone interessanti di Loni-go da scoprire e riscoprire. Uscite che saranno affidate a leoniceni appassionati e a giovani laureati per vivere la città e i suoi luoghi”.

L´ex Borsa riapre alla cultura

ca”. Alla domanda qual è stato il settore con più difficoltà ammette: “Un settore con posti vuoti e un po’ scontento è stato quello delle automobili e dei camion… purtroppo questa crisi li sta toccando moltissimo”.

E i tedeschi come hanno vissuto Lonigo in fiera? La città di Abensberg è presente da ben 13 anni all’appuntamento, quali cambiamenti hanno notato?“Ogni anno migliora sempre di più - ri-sponde Peter Hubl -, il numero di espositori aumenta ed è interessante il fatto che Lonigo abbia puntato sui pro-dotti artigianali”.Voi cosa avete portato dalla Germania?“Innanzitutto la birra, dato che la nostra città ha il più grande centro di produzio-ne, ma anche asparagi, agnello e luppolo. Siamo molto legati a Lonigo e molti pro-dotti sono in comune”.È vero che avete portato in fiera più birra rispetto lo scorso anno?“È sempre stata intorno ai 1.600 litri, ma era un miracolo arrivare alla domeni-ca. Così quest’anno sono stati ben 2.000 litri e siamo arrivati alla domenica pome-riggio... ne abbiamo visto delle belle!”.Come avete vissuto questi giorni?“Ci sentiamo sempre accolti come ami-ci. L’ospitalità del sindaco Boschetto, dell’Amministrazione e della comunità è eccezionale”.

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Il nettare degli Dei:passione per il vino

se dicessimo che prosecco e champagne ci sono anche qui, tra i vigneti della terra berica? Eccovi due esperien-ze, Rino Polacco, dell’azienda agricola La Pria, e Ugo Biasin dell’azienda agricola Ca’ Rovere.

E

Eleganza, gioia, sapore, compagnia sono solo alcuni delle qualità che accompagnano un bicchiere di vino. Oggi più che mai bevanda eccellente e pregiata, il vino è amato da aziende e scuola nella produ-zione e nella promozione. di Alessandra Groppo

“Vi stupirà sapere che il prosecco ha ori-gini vicentine” spiega Rino Polacco dell’azienda agricola La Pria.Come l’ha scoperto?“Da ricerche fatte presso la biblioteca La Vigna a Vicenza su alcuni documenti che testimoniano la presenza del prosecco nei nostri colli Berici. Un componimen-to del 1754 testimonia uve da prosecco a Monte Berico. Anche se, in realtà, non dovrebbe chiamarsi proprio prosecco, che è il nome proprio di una zona di raccolta, ma Glera, il nome dell’uva da cui si produce il vino prosecco”.Così, 10 anni fa, l’azienda di Polacco iniziò con il primo prosecco vicentino.“È stata una bella avventura e non na-scondo le difficoltà iniziali… E se a Vicenza il nostro prosecco è molto ap-prezzato, trovo invece più difficoltà fuo-

ri, dove devo puntare sulla qualità e sul fatto di essere l’unica azienda vicentina ad offrire questo prodotto”.Parliamo della sua azienda e del pro-secco vicentino.“La mia azienda è completamente bio-logica; produce due tipi di prosecco: il Brut, vino nobile, e l’Extra Dry, un vino più secco, entrambi però 100% prosec-co. È un vino che va bene a tutto pasto, è ottimo con i dolci così come con le carni o il pesce”.

È dell’azienda agricola Ca’ Rovere l’uni-co spumante metodo classico delle no-stre colline.“Il nostro territorio è davvero partico-lare - ci spiega Ugo Biasin -. I colli Berici sono un terreno ottimale per la coltivazione delle uve da spumante gra-zie alla presenza di una roccia calcarea

di origine marina. Questo sasso rende il terreno arido e il frutto ne prende tut-to il gusto e l’aroma. Circa trent’anni fa ci siamo accorti di queste straordinarie qualità e della bontà dell’uva e abbiamo deciso di provare a produrre spumante scegliendo il metodo classico”.Che differenza c’è dallo spumante tra-dizionale?“Sono tempi di lavorazione diversi: le bollicine del metodo classico vengono create direttamente in bottiglia, unendo al vino lievito e zuccheri. Il processo di fermentazione dura tre anni e, prima che la bottiglia giunga in tavola, viene presa in mano ben ventidue volte. Il vino ha un gusto diverso e rilascia un deposito che eliminiamo con la tecnica “remua-ge”. Ogni bottiglia viene depositata con il collo rivolto verso il basso e per quattro settimane viene continuamente girata così che il deposito si ferma sulla parte superiore del collo. Il collo viene poi ghiacciato e quando la bottiglia vie-ne stappata quel pezzetto di ghiaccio è spinto fuori dalla pressione delle bolli-cine”.Il segreto per fare del buon vino?“Sono molte le componenti. Impre-scindibili il territorio e il clima, ma non dobbiamo sottovalutare la cantina che deve essere buia, a temperatura costante di 14 gradi e priva di rumori. Anche il vino, per essere buono, non deve essere stressato!”.

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Fisar: una passione,un mestiereIl mestiere del sommelier richiede pa-zienza, preparazione e amore. A parlar-cene è Pierluigi Rossato, delegato per la provincia di Vicenza della FISAR (Federazione Italiana Sommelier Alber-gatori Ristoratori), nata nel 2010, che ha sede al palazzo del vino di Lonigo e conta ben 110 soci.Di cosa vi occupate?“Di formazione dei nuovi sommelier, di organizzazione di eventi legati al mondo del vino e collaboriamo con le aziende e i ristoratori del nostro territorio”.Chi diventa sommelier?“Tutti lo possono diventare e sono sempre di più le persone interessate al mondo del vino, soprattutto tra i giova-ni. I nostri sommelier trovano lavoro nei ristoranti o nelle cantine, ma stiamo

la Strada del Vino dei Colli Berici È tra le più lunghe e im-portanti d’Italia, tocca 21 comuni e ha ben 40 asso-ciati: “È nata - spiega il presidente Rino Polacco - con lo scopo di tenere in contatto tutte le perso-ne e le aziende vicentine che si occupano di viti-cultura e gastronomia. E organizziamo manifestazioni per far conoscere i prodotti vicentini anche al di fuori della nostra provincia. Un evento molto importante sarà la 90 miglia dei Be-rici, una gara automobilistica lungo la strada del vino che quest’anno si terrà il 24 giugno e sarà sicuramente un’otti-ma occasione per conoscere il territorio vicentino. Stiamo poi organizzando la terza edizione di Gustus itineris, una sorta di Vinitaly vicentino previsto per ottobre a Vicenza”.

A scuola si studia viticoltura ed enologiaAl prossimo anno scolastico l’Istituto agrario Trentin si presenterà con il nuo-vo indirizzo in viticultura ed enologia. “Grazie al riordino degli istituti tecnici - spiega il preside Giuseppe Rossetto - ci è stato possibile richiedere l’atti-vazione di questo corso con il quale vogliamo testimoniare il legame al nostro territorio, uno dei maggiori bacini vinicoli italiani”.Perché avete allargato l’offerta?“Essenzialmente perché nel nostro territorio sono presenti numerosissime aziende vinicole e siamo profondamente convinti che sia compito della scuola formare gli imprenditori agricoli del futuro”.Saranno 27 gli alunni che a settembre 2012 seguiranno materie quali viticol-tura, trasformazione dei prodotti enologici, enologia e biotecnologia vinicole.“Siamo stati presenti anche alla Fiera del marzo scorso - conclude il preside - nello stand dedicato alla viticoltura e organizzato con la Cantina Collis. Abbia-mo presentato l’offerta formativa dell’istituto e abbiamo parlato di “condizio-nalità” in agricoltura. Cioè promuovere tra gli agricoltori le buone pratiche di coltivazione per prodotti sicuri, rispettosi dell’ambiente e di alta qualità. E per la specificità del nostro territorio, ci siamo concentrati sul settore vinicolo”.

formando anche docenti per le scuole di ristorazione”.Il gruppo ha poi in serbo diverse ini-ziative di più ampio interesse, come la Giornata del sommelier del Triveneto del prossimo 10 giugno a Palazzo Pisani e dedicata alle nostre aziende spuman-tistiche e durante la quale sarà scelto il miglior sommelier del Triveneto che, at-tualmente, è Ni-cola Pillon di Alonte”.

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In cucina portiamoriso, piselli, salumi...

di Nadia Girardiono quattro come i moschet-tieri alla corte francese, solo che alla corte leonicena, più che di valorosi soldati, si tratta di validi prodotti che,

per la loro qualità e peculiarità, vanno protetti e valorizzati: il riso di Bagno-lo, il pisello nano dei Colli di Lonigo, i salumi De.Co e il mandorlato De.Co di Lonigo. “Li abbiamo portati alla Fiera di marzo - spiega l’assessore alle attivi-tà economiche Roberto nisticò - come occasione splendida per una loro pre-sentazione alle migliaia di visitatori che ci sono in quei giorni”.Un disciplinare mette nero su bianco

di cosa stiamo parlando. Attraverso una serie di passaggi obbligati fissa le carat-teristiche tali per cui quel riso è proprio di Bagnolo e quei piselli sono proprio i nani dei Colli di Lonigo. Il documento, studiato da esperti del settore agroali-mentare, della ristorazione e delle azien-de agricole, identifica la zona di produ-zione, gli elementi storici e il legame del prodotto con il territorio, le sue carat-teristiche, le modalità di coltivazione, la raccolta e la preparazione. Si è così scoperto che il riso si coltiva a Bagnolo da decenni, che il mandorlato esiste da metà 800 e il pisello nano era una varietà molto conosciuta nel dopo-guerra, poi tralasciata e oggi produzione

Sdi nicchia. Ora può partire un lavoro di valorizzazione, per far conoscere e ap-prezzare prodotti dalla qualità indiscuti-bile e dal valore aggiunto che sta proprio nell’essere frutto della terra di casa.La ricerca non si chiude comunque qui: non è escluso che si evidenzino altre De.Co, non necessariamente prodotti base, ma elaborazioni finali che merita-no di essere tutelate e riconosciute.

CITTA’ DI LONIGODE.CO.

DENOMINAZIONE COMUNALE

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La Fondazione Farmacia Miotti trae origine nel lontano 1895 dal lascito “Miotti” per la co-

stituzione di un ente di assistenza che fino a qualche giorno

fa era un Ipab (Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficen-

za).

“Dal 2 aprile - spiega il presidente Gastone Faietti - abbia-

mo ottenuto dalla Regione Veneto il decreto di depubbli-

cizzazione dell’Ente con il riconoscimento della personalità

giuridica di diritto privato. Ciò permetterà alla Farmacia di

svolgere la propria attività come una società privata, senza

tutti i vincoli imposti agli enti pubblici che ne limitano e ral-

lentano l’azione nel libero mercato”.

Qual è lo scopo sociale?

“La finalità espressamente perseguita è ovviamente di ca-

rattere sanitario ma, soprattutto, la Miotti ha lo scopo di

realizzare il sostegno di attività assistenziali e sociali

per persone bisognose e per associazioni del comune

di Lonigo. Infatti, il 70% degli utili è distribuito proprio a

queste due categorie”.

Quante persone e associazioni avete assistito nel 2011?

“Lo scorso anno abbiamo risposto a 60 richieste di contri-

buti per persone bisognose e a 15 richieste di associazioni

per un importo complessivo di 61.500 euro. Quest’anno

abbiamo stanziato 50.000 euro in più per assistere in parti-

colare le famiglie in difficoltà sempre più numerose a causa

della crisi del nostro paese”.

Quali programmi avete per il futuro?

“È ovvio che l’ingresso dell’ente nel campo del di-

ritto privato comporterà un riesame dell’organiz-

zazione che sarà affrontato in Cda, non senza la

piena collaborazione della direttrice sanitaria, del

Fondazione Farmacia Miotti, via Roma 1 Lonigo (Vi) Tel.: 0444 830068Uffici Amministrativi: 0444 831331 mail: [email protected]

Consiglio di Amministrazione: Gastone Faietti Presidente; Renzo Lasferza Vicepresidente; Consiglieri: Vittorio Baldon, Giuliano Benetazzo, Paola Fochesato, Prospero Purelli, Gianfranco Tisato.

Direttore amministrativo: dott. Nevio Slaviero; Direttrice sanitaria: dott.ssa Maria Rosa Castegnaro

direttore amministrativo, del personale e delle organizza-

zioni sindacali rappresentative. Nel nuovo piano organizza-

tivo rientreranno tutti i servizi previsti dalla nuova normativa

secondo la quale le farmacie dovranno essere anche un

centro infermieristico di primo intervento”.

Questo porterà a cambiamenti nella struttura odierna?

“L’intenzione è di spostare gli uffici dal primo al secondo

piano dell’edificio per ricavare gli spazi necessari alle nuo-

ve attività. In attesa però delle direttive definitive, è stato

già programmato un importante investimento che permet-

terà per il prossimo anno la robotizzazione del magazzino

farmaceutico. Ciò consentirà un servizio più ordinato e ra-

pido e maggior assistenza al cliente”.

Prossimo importante appuntamento che la Farmacia Fon-

dazione Miotti intende organizzare sarà una mattinata di

studio sul ruolo delle farmacie nella rete dei servizi socio

sanitari.

Ad oggi la Fondazione Farmacia Miotti cosa offre?

“Uno staff di operatrici professionale – spiega la dott.ssa

Maria Rosa Castegnaro – aggiornato costantemente per

poter offrire il consiglio più adatto al cliente. Abbiamo un

ampio reparto di dermocosmesi, di fitoterapia e omeopatia

e organizziamo diverse giornate promozionali con esperti

specifici. Abbiamo un laboratorio galenico per la prepara-

zione di prodotti, quali creme, sciroppi o di altro genere in

forma personalizzata per ogni specifico paziente”.

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Una pasticceriada non perdere

rancesco Ballico è il pro-prietario che da più di 15 anni delizia i palati leoniceni con pasticcini, brioches, torte e ge-lati preparati con, ingredienti

freschissimi, cura e tanta passione.“Non sono io che cerco la fama, perché

la notizia dell’inserimento del mio locale nella guida è arrivata per posta e la posi-zione in classifica l’ho saputa addirittura dai giornali…”.La pasticceria è stata inserita tra le 500 migliori d’Italia nella prestigiosa guida del Gambero Rosso e, con 85 punti e due torte, è risultata il locale migliore della provincia di Vicenza.“Solo ora ho realizzato che alcuni giu-dici sono venuti nel mio locale, hanno assaggiato, gradendo a quanto pare,

alcuni dolci e hanno fatto le loro valutazioni, più di una anche...

FDall’ambiente, all’esposizione e assor-timento dei prodotti, i prezzi, le com-posizioni, il gusto, la gentilezza del personale, il packaging, la scelta di vini in abbinamento... tantissimi gli aspetti considerati”.Cosa significa essere pasticcere?“Per me è passione e vocazione. Essere pasticcere è un mestiere difficile e arti-gianale dove gli orari di lavoro sono as-surdi e gli ingredienti dei dolci dettano i ritmi della giornata. Ho iniziato nel ’76 con la gelateria di famiglia. Poi mi sono accorto che la gelateria mi stava stretta, così ho iniziato con la pasticceria, lavo-rando gratuitamente per imparare tecni-che e ricette”.e poi è arrivato Il Chiosco.“Nel 1996 era un normalissimo bar, ma con i

miei due soci (mio cugino Daniele Porti-nari e mia moglie Rosanna Callegaro) lo abbiamo trasformato in un luogo tran-quillo dove poter godere di ottimi bignè o freschissimi gelati. Lo scorso anno ab-biamo rinnovato il locale perché i dolci siano i protagonisti assoluti”.Quali sono le vostre specialità?“Il punto forte è la pasticceria mignon con più di 40 tipi di pasticcini; quotidia-namente sono circa 15 i tipi di brioches preparate con lievito madre; il cioccolato è lavorato in praline, uova e cioccolatini; e per finire selezionatissimi gusti di ge-lato e diversi tipi di torte e semifreddi”.Cosa manca in questa dolce offerta?“Vorremmo lanciare i dessert al piatto. Composizioni create al momento con torte, creme o gelato e questo compor-terà la presenza fissa di un pasticcere in negozio a disposizione dei clienti. Essere la prima pasticceria della provincia di Vi-cenza ci fa onore e ci stimola a rinnovar-ci. Ma il nostro obiettivo rimane quello di continuare a deliziare i nostri clienti con prodotti buoni e, so-prattutto, di altissima qualità”.

Lo dice la guida del Gambero Rosso 2012 che ha eletto Il Chiosco tra le 500 migliori (e quindi più buone) pasticcerie d’Italia. di Alessandra Groppo

pagina dieci - lonigo intervista

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Venendo dall’autostrada, quando le prime abitazioni annunciano l’imminente ingresso a Lonigo, un lungo muro di cinta delimita il lato destro di via Dovaro. Oltre quella recinzione, da una quarantina d’anni, ha sede uno degli stabilimenti più importanti del gruppo farmaceutico Zambon, quello che allevia i primi sintomi di difficoltà respiratorie degli italiani con il famoso Fluimucil. Lonigo è infatti una delle sedi di Zach - Zambon Chemicals, la società del gruppo che si occupa di produrre, per Zam-bon e per altre industrie farmaceutiche internazionali, molecole che compongono il principio attivo dei farmaci.

Se il matrimonio tra Lonigo e Zambon risale ai primi anni settanta, ben più lungo è il legame tra la Zambon e la provincia di Vicenza. È infatti il lontano 1906 quando il fondatore dell’azienda, l’appena 28enne Gaetano Zambon, avvia in un magazzino del centro di Vicenza l’attività che nel giro di pochi anni cresce e si rafforza fino a diventare una vera e propria industria. Gaetano ha il pallino dell’inno-vazione, vede lontano dove altri non osano e già negli anni ’30 avvia lo sviluppo di un nuovo segmen-to di produzione chimica per la sintesi dei prodotti di base ad uso farmaceutico che permetterà alla Zambon di aprire il primo laboratorio di ricerca. Nemmeno la II Guerra Mondiale, con un bombarda-mento a tappeto che rade al suolo lo stabilimento di Vicenza, riesce a fermare la sua spinta impren-ditoriale. E quando, nel 1948, il capostipite passa la mano al figlio Alberto, il gruppo è una delle più promettenti realtà industriali italiane. Pronto per il grande salto all’estero.

Oggi Zambon, con la chimica e la farmaceutica, è presente in 15 Paesi di Europa, Asia e Sud America, conta su oltre 2500 dipendenti e lo stabilimento di Lonigo, in cui negli anni 70 è stata trasferita la chi-mica di base, rappresenta una punta di assoluto valore nella produzione di principi attivi ed interme-di a livello mondiale. Il lavoro di Zambon Chemicals si è infatti caratterizzato negli anni per l’intensità dell’innovazione attraverso consistenti investimenti nella ricerca e nello sviluppo che hanno portato alla registrazione di oltre 350 brevetti. Un approccio, quello dell’azienda vicentina, che ha sempre messo al primo posto la qualità tanto da superare positivamente tutte le ispezioni della FDA (Food and Drug Administration), l’agenzia governativa statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.

Zach: una storia dal 1906informazione pubblicitaria

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Addio direzione didatticae giudice di pace

Un unico Istituto Comprensivo

econdo la Regione Veneto la creazione degli Istituti Com-prensivi è necessaria per due motivi: sul piano educativo, perché aggregando in una sola

struttura funzionale tutta la formazio-

ne (infanzia, elementari, medie) si rende più lineare il percorso dai 3 ai 14 anni, e sul piano del risparmio di soldi pubblici.È così che 140 scuole di tutta la provin-cia, suddivise in 14 direzioni didattiche, 7 scuole secondarie di I grado e 8 Istitu-ti Comprensivi, saranno raggruppate in 17 Istituti Comprensivi con una media di 6 scuole ciascuno fino a punte anche di 12, come per Marostica, Pianezze, Schiavon o per Bassano del Grappa.

Per Lonigo si è trattato quindi di riu-nire gli alunni nel già esistente Istituto Comprensivo Ridolfi. “Molti sono stati gli incontri – spiega l’assessore all’istru-zione Chiara Gianesin – per studiare la soluzione più idonea a mantenere la qualità del servizio scolastico, cercando di tutelare anche tutti i posti di lavoro. Con le dirigenti scolastiche Gigliola Marcolungo e Silvana Sartori, il diri-gente dell’Ufficio scolastico territoriale Franco Venturella e i sindaci di Alonte, Sarego, Grancona e Orgiano e relativi dirigenti scolastici, si è valutata anche la possibilità di accorpare la Direzione didattica con uno dei loro Istituti Com-prensivi. Una proposta però irrealizza-bile, così che l’unica soluzione rimasta e quasi obbligata è stata la creazione di un maxi istituto di oltre 1.500 alunni accorpando la Direzione Didattica all’I-stituto Comprensivo”.

“Non sarà di certo facile – conclude l’assessore Gianesin – per una sola diri-gente dover gestire un così elevato nume-ro di alunni con età ed esigenze diverse. E se da un lato dobbiamo prendere atto della politica di risparmio dall’altro la scelta operata dalla Regione non ci tro-va d’accordo. Siamo comunque convinti che la dirigente indicata sarà in grado di portare avanti la qualità del servizio e il

buon nome della scuola leonicena”.

Il giudice di pace

hiudere 5 uffici periferici del Giudice di pace in provincia di Vicenza, compreso Lonigo: questo indica il provvedimen-to del Governo. Una decisione

che i sindaci dell’area (Lonigo, Gam-bellara, Montebello, Brendola, Sarego, Grancona, San Germano, Villaga, Bar-barano, Zovencedo, Sossano, Orgiano, Noventa, Alonte, Asigliano) e le associa-zioni di categoria hanno chiesto di rive-dere. C’è sì la necessità di tagliare i costi, tuttavia si toglierà un servizio necessario andando inevitabilmente ad appesantire le sedi di Tribunale. Qual è l’alternativa? Che i Comuni si accollino le spese di funzionamento pari a, secondo una pri-ma stima, a 115 mila euro di costi fissi. Un altro sforzo per gli enti comunali.

Se il Patto di Stabilità oggi è quasi familiare e si è imparato come gestirlo, più difficile è parare i colpi delle incognite su quali tagli e riduzioni arriveranno dal Governo. Ultime novità in ordine di tempo interessano la scuola e il giudice di pace. di Nadia Girardi

S

C

PRIMADIReZIOne DIDAttICADI LOnIGOSc. Infanzia G. RodariSc. Infanzia A. MancassolaSc. Primaria F.O. Scortegagna di Lonigo

IStItUtO COMPRenSIVOSc. Infanzia AlmisanoSc. Primaria AlmisanoSc. Primaria MadonnaSc. Secondaria di I grado Ridolfi

nUOVA SItUAZIOneIStItUtO COMPRenSIVOSc. Infanzia G. RodariSc. Infanzia A. MancassolaSc. Infanzia AlmisanoSc. Primaria F.O. Scortegagna di LonigoSc. Primaria AlmisanoSc. Primaria MadonnaSc. Secondaria di I grado Ridolfi

pagina dodici -lonigo informa

Page 13: Lonigo Informa

Lavoro e casa:due priorità socialiCasa

a casa bene di prima necessi-tà. Soprattutto oggi quando il lavoro è una fortuna e lo sti-pendio è spesso a rischio. Co-gliendo un’opportunità offer-

ta da Ater Vicenza, Azienda Territoriale per l’edilizia residenziale, il Comune ha sottoscritto un contratto d’affitto per 5 alloggi, di circa 50 mq l’uno, ad Al-misano. Appartamenti che ora possono essere subaffittati a prezzo calmierato a cittadini di Lonigo che abbiano neces-sità e siano in condizioni di difficoltà. Un avviso pubblico spiega le modalità

ÈL

e i termini per la richiesta. Non si tratta di alloggi di Edilizia Popolare ed esu-lano dalla graduatoria Ater per le case popolari.

Patto sociale per il lavoro

il progetto proposto da Pro-vincia di Vicenza e Fonda-zione Cariverona a sostegno delle famiglie che stanno sof-frendo la situazione econo-

mica attuale. A Lonigo per questo sono disponibili circa 40 mila euro (35.700

da Fondazione Criverona e 6.500 dal Comune) con un duplice scopo: quello di venire incontro a persone che stanno vivendo situazioni di disagio economico perché prive di lavoro e di ammortizza-tori e permettere al Comune di contare su forza lavoro per la manutenzione. Un programma che, su indicazione della Provincia, dovrà concludersi entro set-tembre e per questo l’Assessore ai ser-vizi sociali, avendo ancora disponibilità economica, ha provveduto a riaprire il bando di selezione fissando la scadenza per le domande al 30 aprile 2012 e con-fidando di offrire una piccola risposta ad altre situazioni di disagio.

lonigo informa - pagina tredici

Page 14: Lonigo Informa

Questa Imu, quanto ci costa?

Imu è l’Imposta Municipale Unica sulla casa introdotta dal Governo Monti. Interessa abi-tazioni principale e secondarie, aree fabbricabili e terreni agri-

coli. Nell’Imu rientrano anche immobili come le case in comodato d’uso ai pa-renti e le abitazioni degli anziani ospiti nelle case di riposo. L’abitazione deve avere una sola pertinenza e le altre ri-entrano nel calcolo della seconda casa.

lonigo in cifre. Si apre qui una serie di pagine dove i numeri sono protagonisti. I registri dell’anagrafe, le attività economiche, gli alunni delle scuole, i rifiuti raccolti, i contributi e l’IMU, sono le impronte di una società. Dalla loro crescita o diminuzione, dalla loro presenza o assenza possiamo cogliere e descrivere come sta una comunità e cosa sta vivendo. di Marta Massignan

Esenti rimangono i terreni agricoli, per-ché Lonigo è tra i comuni collinari per i quali è stata tolta l’Imu, mentre è ancora da stabilire l’applicabilità dell’imposta ai rurali strumentali, quali capannoni, stal-le, allevamenti, cantine, depositi.Il pagamento si farà tramite F24 in ban-ca, ma mancano ancora le coordinate di riferimento. Quando arriveranno nuove informazioni si provvederà ad avvisare tutti i cittadini.

Il 2007 è l’ultimo anno in cui si è pagata l’Ici per la prima casa; nel 2011 l’Ici prima casa è stata rimoborsata ai Comuni dallo Stato; per il 2012 abbiamo una proiezione di ciò che sborse-ranno i Cittadini, di quanto andrà allo Stato e quanto al Comune. Risultato: una perdita di cir-ca 390 mila euro. Qui sotto le cifre in dettaglio se venissero applicate le aliquote base.

ICI 2007 ICI 2011 IMU 2012

esborso cittadini 3.215.191 2.785.100 5.274.900

entrate Stato 0 634.000 2.245.550

entrate Comune 3.215.191 3.419.100 3.029.350

Come risulta dalle tabelle sopra, rispetto al 2011 i leoniceni verseranno 2 milioni e mezzo in più, mentre al Comune reste-ranno quasi 400 mila euro in meno ri-spetto il 2011. È un’imposta sulla quale l’Amministrazione non è d’accordo per-ché colpisce le famiglie che già affronta-no l’aumento del costo della vita e le dif-ficoltà nel lavoro. Il Consiglio Comunale non ha ancora deliberato quali saranno le aliquote da applicare.

ICI 2007 ICI 2011 IMU 2012 quota Comune quota Stato

1^ casa e pertinenza 598.213 634.000 783.800 783.800 0

2^ casa, altre pertinenze 991.714 1.055.400 1.872.300 936.150 936.150

Cat. A10 (uffici) 98.605 105.000 171.300 85.650 85.650

Cat. B (case di cura, scuole) 12.790 13.600 13.800 6.900 6.900

Cat. C1-C3 (negozi, botteghe,

laboratori artiginali) 206.560 219.800 330.400 165.200 165.200

Cat. D (industria, commercio) 1.004.959 1.069.500 1.745.800 872.900 872.900

Cat. D5 (banche, assicurazioni) 44.778 47.700 77.800 38.900 38.900

Aree fabbricabili 257.572 274.100 279.700 139.850 139.850

tOtALe 3.215.191 3.419.100 5.274.900 3.029.350 2.245.550

L’

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Agenda contributi Quanto si è investito nel 2011 per la comunità? Ecco i numeri per Associazioni, sociale e scuole

ASSOCIAZIOnIAssociazioni Sportive (Leobasket, G.S. leonicena, Polisportiva 90…) 24.000 euroConvenzione con ASD Lonigo (calcio) che comprende anche la manutenzione dell’impianto sportivo 50.300 euroAltri gruppi (Istituto Musicale Lorenzi, Filarmonica, Amici delle Musica, Pro lonigo per attività culturali…) 46.000 euroAssociazioni che operano nel sociale (Alpini, Andos, Telefono Azzurro…) 6.200 eurototale 126.500 euro

SPeSA SOCIALe“Interventi straordinari di solidarietà sociale”. È un fondo risultante dall’impegno preso dagli amministratori di versare una quota della loro indennità di carica.Comunità Papa Giovanni 4.000 euroDoposcuola dell’Istituto Parrocchiale e Noi Associazione, progetto “Mediazione Civica” con la Parrocchia 11.380 euroContributi ai cittadini in condizioni di grave necessità 3.680 eurototale 19.060 euroServizi socialiRette ricovero di anziani e disabili in case di riposo e comunità alloggio 570.000 euroAssistenza domiciliare 110.000 euroPasti a domicilio 69.000 euroUniversità Adulti Anziani 27.000 euroConvenzione con Auser per il trasporto urbano ed extraurbano per esigenze di persone con difficoltà a muoversi 18.000 euroConvenzione con i Caaf e Isenet per pratiche assistenziali 10.700 eurototale 804.700 euroI numeri dei contributi di assistenza123 le richieste di contributo economico: 86 erogate, 37 rigettate63 i beneficiari dei contributi: 17 beneficiari continuativi, 46 beneficiari straordinaridei 63: 42 italiani e comunitari, 21 immigrati dei 42: 22 famiglie e minori, 10 anziani, 4 per disabilità, 1 per dipendenze, 5 per povertà, disagio sociale e marginalitàtotale contributi economici 50.307 eurocontinuativi 25.720 eurostraordinari 24.587 euro Altri interventiA favore delle famiglie numerose 15.000 euroPatto Sociale per il lavoro vicentino 40.000 euroCentri estivi 20.000 euro

COntRIBUtI ALLe SCUOLeScuole materne paritarie (Lonigo, Madonna, Alonte, Lobia, Locara e S.Stefano) 85.984 euro(472,90 euro è il contributo 2011 a ciascun bambino alle materne Madre Teresa di Calcutta e Don T. Zaffonato di Madonna)Scuole statali (Direzione didattica statale, Istituto Comprensivo Ridolfi) 87.680 euroScuola media Melotto per il progetto Trinity 1.100 eurototale 174.764 euro

lonigo in cifre - pagina quindici

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Rifiuti: sempre più in alto!

di raccolta differenziata: complimenti alla cittadinanza perché un risultato così è proprio di poche città!

Come si è arrivati? Innanzitutto con un lavoro costante di informazione e di educazione ambientale che ha coinvolto tutti i cittadini di ogni età.

“Ora coinvolgeremo anche i mediatori culturali - spiega l’assessore all’ambien-te Dario Fasolin - per un lavoro a tap-peto nei condomini, dove convivono le situazioni più diversificate. È proprio informando che, siamo sicuri, otterremo risultati ancora migliori”.

76,6%

Le altre iniziative• 1.500 euro approvati in bilancio per un nuovo bando dei PAnnOLInI LAVABILI.Il budget copre un rimborso pari al 50% e fino ad un massimo di 80 euro per quelle famiglie che decidono di usare i pan-nolini lavabili. Devono essere residenti con bambini di età inferiore ai due anni alla data del 31 dicembre 2012 e la richiesta potrà essere fatta per una sola volta presentando regolare scontrino fiscale. Risultati: riduzione del rifiuto secco destinato in discarica e quindi riduzione dei costi di smaltimento.

• Piccole quantità di AMIAntO da smaltire?Facile, basta chiamare l’ufficio tecnico comunale che, grazie ad una convenzione firmata dal Comune con la Provincia, provvederà ad un primo sopralluogo e a comunicare i dati del materiale all’azienda preposta. Questo servizio permetterà all’utente di effettuare una corretta rimozione e smaltimento del materiale e di risparmiare nella spesa.

Un neo purtroppo c’è, è l’abbandono dei rifiuti. “È un problema che non rie-sco a capire e che colpisce tutti comuni. A Lonigo sono da tenere sotto control-lo alcune vie del centro, delle frazioni, strade di campagna e luoghi boschivi. In questi ultimi troviamo soprattutto rifiuti speciali, quelli che non si possono portare in ecocentro, e che sono anche pericolosi, come eternit, guaine e pneu-matici. Ma la cosa incomprensibile sono i sacchetti abbandonati. Con un servizio porta a porta ormai ovunque, ancora non capsico perché si agisca così”.e poi si controlla l’umido.“A tutte le famiglie che usano il compo-staggio è già arrivata anche una lettera in cui abbiamo avvertito che ci saranno controlli per capire se è veritiera la ri-chiesta del composter, e quindi della ri-duzione della tassa rifiuti, o se poi non si conferisca anche in giorno di raccolta della frazione umida usufruendo quindi

Raccolta differenziata 2011

2009 59,1%2010 64,2%2011 76,6%2012 stima 79%

Le voci

inerti 186.223secco 1.187.390spazzamento strade 337.570umido 1.252.330verde 625.730carta-cartone 840.280plastica e lattine 471.770vetro 530.350ingombranti a recupero 561.620altre frazioni differenziate 427.336tot. Rifiuti prodotti 6.420.599

Lonigo: 401 kg/abitante/annoLa media regionale è 488 kg/abitante/anno

pagina sedici - lonigo in cifre

Page 17: Lonigo Informa

del servizio. In ogni caso nessun perso-nale del comune, di Utilya o della socie-tà che gestisce il servizio sarà autorizzata ad entrare nelle case dei cittadini per queste verifiche”.

Nel frattempo passi avanti se ne con-tinuano a fare. Utilya, la società che si occupa della gestione dei rifiuti di dieci comuni compreso Lonigo, ha un pro-getto innovativo che permetterà di ri-durre il deposito di rifiuto in discarica. Si tratta di una selezione delle terre di spazzamento. “Ciò che viene raccolto dallo spazzamento delle strade - spiega l’assessore - è un insieme di foglie, car-te, ghiaino, sabbia. Un’azienda in Lom-bardia è attrezzata per la separazione di tutti questi elementi così che in discarica arriva solamente il necessario, senza il peso ad esempio del ghiaino che, invece, può essere venduto e riutilizzato”.Ma è conveniente andare fino in Lom-bardia? “Purtroppo in Veneto sembra non ci si-ano aziende in grado di fare questo tipo di separazione e comunque, fatti i cal-coli, a noi conviene portare il materiale in Lombardia piuttosto che pagarne lo smaltimento in discarica”.

La popolazione di Lonigo è adulta, femmina e dal 2001 è cresciuta del 16,8%

Matrimoni civili e religiosial 31.12.2011 21 religiosi - 20 civilial 31.12.2010 30 religiosi - 23 civilial 31.12.2001 49 religiosi - 16 civili

totale popolazione31.12.2011 16.368 (m. 8.225 f. 8.143)31.12.2010 16.32231.12.2001 14.016

nascite anno 2011 162 (m. 84 f. 78)

Mortianno 2011 131 m. 55 f. 76

età:1-17 3.164 (m.1.643 f. 1521)18-40 4.770 (m2.455 f. 2.315)41-64 5.351 (m. 2.808 f. 2.543)65-80 1.843 (m 818 f. 1.025)oltre 90 119 (m. 15 f. 104)oltre 100 m. 2

n. famiglie anno 2011 5.793

Distribuita per frazioni11.149 Lonigo centro 1.970 Madonna 1.615 Almisano1.200 Bagnolo398 Monticello

totale stranieri31.12.2011 3.444 (m.1.848 f. 1.596)31.12.2010 3.411 31.12.2001 1.139 (8,1%)

Gli stranieri ad oggi sono il 21,4 % del-la popolazione di Lonigo.795 sono cittadini UE (4,5%) 74 hanno acquisito la cittadinanza ita-liana nel 2011: perciò sono 869 i citta-dini stranieri ma comunitari.Questo significa che gli extracomunitari sono 2.575 (15,73%), tra i quali 971 sono europei non comunitari.

Le provenienze sono così suddivise:1.029 asiatici (38,84%) con prevalenza di cittadini dall’India e dal Bangladesh971 europei (36,65%) con prevalenza di cittadini serbi e albanesi615 africani (23,21%) con prevalenza di cittadini del Marocco e del Ghana33 sono dalle Americhe

CURIOSItàI dati ufficiosi del Censimento del 9 ottobre 2011 riportano una leggera dif-ferenza registrando una popolazione di 15.599 (m. 7.740 f. 7.859) con 3.017 stranieri (19,34%). Ci sono 917 perso-ne residenti iscritte nella lista anagrafica pre censimento che al momento della rilevazione sono risultate irreperibili. Di queste 599 sono straniere.Tuttavia, sempre nello stesso momento, sono anche state censite 205 persone non iscritte alla liste anagrafiche e delle quali solo 77 straniere.

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Tra aziende e botteghea Città non manca di nulla: commercio, grande e piccola in-dustria, agricoltura, Lonigo of-fre uno spaccato del mondo eco-nomico variegato e completo.

Il SettORe AGRICOLO continua a rivestire un ruolo significati-vo. Soldato in prima fila contro l’odier-na situazione poco favorevole, per i tem-pi a volte incontrollabili di tecnologia e informatica e per la fretta di una società che sembra dimenticare troppo spesso la bontà della frutta di stagione, questa agricoltura-soldato però resiste. Si per-feziona e si affianca alla modernità pur continuando sempre a fare i conti con il clima, il suo grande capo. Chi cresce in questo campo? Gli attori leoniceni prin-cipali sono vino e vite, ortaggi e legumi, allevamenti di bestiame.

L’economia in fabbrica: Le AZIenDe di piccola e media di-mensione sono circa una quarantina, mentre il settore artigianale può contare su circa un centinaio di unità. Gli inse-diamenti sono concentrati in tre zone: zona via Rotonda, zona Almisano al confine del territorio comunale e in lo-calità Madonna. E le attività maggior-mente presenti sono legate alla produ-zione tessile, al settore meccanico, alla lavorazione della pelle e del cuoio, del tabacco e alimentare e, non da ultimo, al settore edile.

Facciamo shopping a Lonigo? LA Rete DI VenDItA in sede fissa può contare su circa 218 esercizi di commercio al dettaglio per una superfi-cie di vendita totale di 26.801 mq. Sono 167 gli esercizi del settore non alimen-

L tare (77%), 38 alimentari (17%) e 13 misto (16%). 14 le medie strutture di vendita, assenti invece le grandi struttu-re.

E poi IL MeR-CAtO del lune-dì mattina con 177 venditori ambulanti di qualsiasi gene-re, dall’alimentare

Popolazione scolastica anno 2011 – 2012Materne (Rodari, Mancassola, Almisano, parrocchiale, Madonna) 475Elementari (capoluogo, Almisano, Madonna) 863Medie (Ridolfi, Melotto) 569totale 1.907Scuole superiori (Rosselli e Sartori, Dieffe, Istituto Trentin e Pavoniani) 1.931

Fondo RotativoCon Delibera di Giunta n. 64 dello scorso 20 marzo 2012 l’Amministrazione ha approvato lo strumento del Fondo Rotativo anche per i Commercianti. Partner dell’accordo è la società Terfidi Veneto, per un importo annuo di 200.000,00 euro. Questa volta si andrà a sostegno delle richieste del set-tore terziario. Nell’agosto 2011 era stata approvata una forma di sostegno della durata di tre anni per il settore artigianale: una convenzione per permettere alle azien-de richiedenti di ottenere finanziamenti agevolati. La società ArtigianFidi ha comunicato che da agosto a dicembre del 2011 hanno aderito 10 imprese per un totale di 113.000 euro erogati.

Scuola

all’abbigliamento, dal produttore agricolo al fiorista, all’oggettistica per la casa e personale…

lonigo in cifre - pagina diciannove

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È il presidente dell’ATO Valle del Chiampo, Giorgio Gentilin, che tutela 13 comuni della vallata tra cui Lonigo, a lanciare l’allerta e dice: “No agli sprechi e massima attenzione nell’uso dell’acqua potabile perché la situazione è grave”. Troppa poca pioggia negli ultimi mesi ed ora, in tutto il Veneto, è “allarme siccità”.Il presidente Gentilin fa sue le preoccupazioni espresse in questi giorni dalla Regione Veneto.Tra gli obiettivi dell’ATO, infatti, c’è anche la va-lorizzazione e salvaguardia della qualità e della quantità del patrimonio idrico del territorio di competenza.Gli effetti negativi si vedono in primis sull’agricol-tura e sul comparto pesca. Per questo motivo la Regione sta provvedendo ad emanare un provve-dimento che proclamerà lo stato di crisi.“Esorto tutti i 13 sindaci dell’ATO” dice Gentilin “ad invitare le rispettive comunità ad un uso quan-to mai attento ed oculato della risorsa acqua e so-prattutto ad evitarne qualsiasi spreco”.

Una preoccupazione che si basa anche sui dati emessi da Acque del Chiampo spa, che fa sapere che, rispetto allo stesso periodo del 2011, la falda

freatica da cui attingono i pozzi degli acquedotti è più bassa di circa

10 metri. Un dato che, tuttavia, non

desta particolare preoccupazione in quanto, in passato, si sono raggiunti livelli anche inferiori. Ad aumentare invece il livello di guardia è il trend ne-gativo registrato a partire da gennaio 2012: nono-stante la rapidità di recupero registrate e la capaci-tà di superare le eventuali emergenze nei sistemi urbani attraverso l’approvvigionamento idrico dai pozzi, è venuta meno, durante le stagioni autunna-li e primaverili, l’apporto meteorico. L’ultima pre-cipitazione consistente e prolungata sul vicentino si è verificata tra il 4 e l’8 novembre 2011. Durante quel periodo, sull’ovest vicentino sono caduti 165 mm di pioggia ma da quel momento in poi, nulla. L’assenza di precipitazioni ha conosciuto solo due giorni di stop: il 20 febbraio con 20 mm e il 19 mar-zo con 10. Quantitativi esigui per permettere alla falda di ricaricarsi. Inutili inoltre sarebbero tempo-rali intensi: la speranza sarebbe quella di una per-turbazione che perduri nel tempo. Fino a quel momento quindi andrebbero adotta-ti da parte degli utenti privati alcuni accorgimenti volti a ridurre inutili sprechi di acqua potabile. Si consiglia di evitare il lavaggio di piazzali, vialetti ma anche dell’automobile; di ridurre all’essenziale l’innaffiamento di orti e giardini, temporizzando le erogazioni e programmandole nelle ore nottur-ne. Analoghi indicazioni vanno rivolte alle utenze produttive che dovranno inoltre recuperare per quanto possibile maggior quantitativi d’acqua per il riutilizzo nei processi industriali.

Allarme siccità: Acque del Chiampo monitora la situazione

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Page 21: Lonigo Informa

Interessa anche Lonigo il progetto promosso da Acque del Chiampo spa che prevede l’installazio-ne sul territorio della Vallata di sei distributori di acqua naturale e frizzante. Le “case dell’acqua”.Tanti gli obiettivi del progetto che coinvolge 6 co-muni serviti da Acque del Chiampo, tra cui Loni-go. In primis si intende sensibilizzare i cittadini sul tema “risorsa acqua” e quindi sui comportamenti ecologicamente sostenibili da tenere. Poi si vuo-le mettere a disposizione della comunità acqua a chilometro zero per contribuire alla riduzione dell’inquinamento legato alla produzione, al tra-sporto e allo smaltimento delle bottiglie di plasti-ca. Altri target sono la promozione del riutilizzo dei contenitori, permettere alle famiglie di rispar-miare facendo riscoprire loro anche il valore e la qualità dell’acqua pubblica.

Ora l’amministrazione comunale di Lonigo dovrà indicare ad Acque del Chiampo spa l’ubicazione migliore per l’installazione della casetta tenendo ovviamente conto:1. dell’accessibilità dell’area (presenza di parcheg-gi o disponibilità di spazi per la sosta di bici, auto e moto); 2. della centralità del luogo; 3. della vicinanza ad altre strutture pubbliche come scuole, impianti sportivi, chiesa, ecc..; 4. dell’ambiente (presenza di aree verdi e luoghi di sosta per gli utenti, con panchine e arredi urbani);

5. dei servizi, ovvero della disponibilità della rete idrica ed elettrica.Acque del Chiampo spa procederà quindi con la gara d’appalto per fornitura, installazione e ma-nutenzione tecnica delle case dell’acqua che sarà garantita per almeno tre anni. La gara dovrà in-dividuare la migliore soluzione non solo in ter-mini di costo ma anche di struttura tecnologica. L’installazione è prevista entro la fine dell’anno a fronte di un investimento di 230 mila euro, som-ma che non graverà in alcun modo sulla bolletta degli utenti. Le “case” per la produzione e distri-buzione di acqua naturale, refrigerata e frizzan-te, verranno realizzate con materiali resistenti ed eco-compatibili idonei al contatto con l’acqua, nel rispetto delle norme italiane UNI/CEI ed eu-ropee. Avranno un bassissimo impatto ambienta-le e gli erogatori, posizionati all’esterno, saranno a disposizione della cittadinanza 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Il costo dell’acqua naturale o frizzante erogata sarà di 5 cent/litro.

INTERVENTI A LONIGOLavori sull’acquedotto anche a Lonigo dove Acque del Chiampo ha ul-timato, con la sostituzione di 200 metri di condotte, i lavori di adegua-mento delle reti idriche al serbatoio Candio.

Arrivano le “case dell’acqua”. Un’iniziativa che valorizza la qualità dell’acqua pubblica e ne promuoverà il consumo

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Page 22: Lonigo Informa

l gruppo consiliare della Lega Nord riba-disce la propria contrarietà alla stampa di questo giornaletto per i motivi già ribaditi in passato. Due in particolare gli argomenti

a noi cari e degni di nota.LA PISCINA COMUNALE. Il gruppo della Lega Nord da mesi si sta’ battendo su questo argomento, in seguito alle segnalazioni di alcu-ni cittadini, abbiamo evidenziato al C.C e alla Procura della Repubblica il mancato rispetto della convenzione, in particolare i mancati svuo-tamenti delle vasche e la presenza di un pozzo abusivo. Gravi pertanto sono le mancanze del Sindaco e degli Assessori, che, pur da noi più volte sollecitati, hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia invece di sedersi ad un tavolo e affrontare il problema. Solo a seguito di nostri numerosi e puntuali solleciti, dopo circa un anno è stato sigillato il pozzo abusivo, oggi comunque parte della convenzione non è rispettata. Il no-stro gruppo consiliare pertanto continuerà la sua opera di controllo e segnalazione per le inadem-pienze riguardanti il servizio piscina e non solo.P.A.T. Allarme P.A.T.!!Stiamo per assistere all’ennesimo scempio della città Lonigo. Un P.A.T fatto con la politica del dito, finalizzato esclusivamente ad accontentare i pochi amici e far campagna elettorale in vista delle prossime elezioni. P.A.T. che dovrebbe ser-vire alle future generazioni ed invece come po-trete ammirare, privo di logica, frutto d’accordi da sottoscala e senza un obbiettivo finale. I veri beneficiari possiamo contarli sulle dita di una mano! La forte edificazione diffusa che lo carat-terizza, senza un filo logico toglie il futuro alla nostra Città e ai nostri giovani.Ribadiamo pertanto il nostro impegno come gruppo consiliare della Lega Nord ad essere la vera opposizione dura a questa maggioranza, unica via per una Lonigo migliore, opposizione senza se e senza ma, portata avanti a suon d’in-terrogazioni ed O. D. G. ma anche di denunce ed atti ufficiali.

Il gruppo consiliare della Lega Nord

Dalla parte del cittadinoLega Nord Popolo di Lonigo

Civitas Leonicena

I n questo momento così difficile per tutti coloro che, con coraggio, tra mille diffi-coltà e soprusi, ci danno una mano per combattere la “casta di potere”, riteniamo

doveroso ringraziare “i cittadini onesti” che sempre in maggior numero seguono il costan-te impegno del nostro movimento “Con Luca Lazzari-Dalla parte del Cittadino”, ricono-scendo così gli sforzi con cui da anni cerchia-mo di essere vicini alla gente, contrastando una “casta” e una realtà diventata ormai sempre più inaccettabile. La “casta” dei governanti, a livello nazionale e locale, invece di “spari-re” come meriterebbe, continua a rimanere; anzi, arrivando addirittura negli ultimi tempi a mostrare apertamente i suoi aspetti peggio-ri. Si colpiscono sempre più la povera gente, i disoccupati, i giovani, gli anziani, i lavoratori dipendenti e autonomi, i pensionati, i piccoli imprenditori: si colpisce soprattutto la gen-te che non riesce più ad arrivare alla fine del mese. Fanno invece sempre più “festa” i gruppi di potere locali che talvolta sembrano dettare legge nei comuni, al punto che si ha la sensa-zione che esistano cittadini di serie A, di serie B e di serie C. Fanno festa i grandi speculatori della finanza, i grandi industriali, i cosiddetti “professori” al servizio dei “poteri forti” (...sappiamo bene chi sono questi “professori” e chi rappresentano veramente in realtà..., perché cambiano i “suonatori”, ma la “musica stona-ta” è sempre la stessa...). Soprattutto, “fanno festa” gli sfruttatori, gli evasori e, quindi, i disonesti. Non intendiamo abbassare la testa, nonostante le difficoltà e gli “ostacoli” con cui questo “sistema di potere” vorrebbe ridurre al silenzio le poche “voci libere” rimaste: inten-diamo dunque continuare ad essere il punto di riferimento, i “portavoce” della gente che cre-de nella possibilità di un vero cambiamento, di coloro che sperano ancora che questa situazio-ne che “puzza di marcio” possa essere “sanata e pulita” in modo democratico. Certo, c’è da restare allibiti di fronte a quanto sta succeden-do, di fronte a questo continuo e spudorato at-tacco “del potere” ai diritti della gente onesta che viene continuamente e vergognosamente calpestata: ma, finché potremo, continueremo ad impegnarci, perché le “armi” della demo-crazia sono quelle a cui noi ci affidiamo.

Movimento Civico “Dalla parte del Cittadino”Consiglieri: Luca Lazzari e Chiara Gianin

I ari Concittadini, il profondo momento di crisi economica ma soprattutto la perdu-rante crisi del sistema politico tutto, stan-no mettendo a dura prova la pazienza e la tolleranza di tutti noi cittadini. Le cronache

degli ultimi tempi non risparmiano nessuno, come non hanno risparmiato nessuno ai tempi della 1^ Repubblica: bianchi, rossi, verdi, neri, ladri, ladroni … chiunque ci può mettere del suo, ma la solfa è sempre la stessa.Non pensiamo che sia solo l’entourage romano e ministeriale che ha la sue colpe perché ad ogni livello politico e amministrativo troviamo il peccatuccio, il favore, il clientelismo. Dobbiamo guardare fiduciosi al futuro ma soprattutto iniziare a pensare in modo nuovo e diverso a partire da noi stessi, perché una società civile e democratica si fonda a partire dal sin-golo cittadino e non nelle segreterie dei partiti. Ne abbiamo avuto prova oramai ripetuta e consolidata; il vecchio modo di amministrare ha perso su tutti i fronti, serve un rinnovamento, serve soprattutto una coscienza democratica e civica. Le liste civiche come accozzaglia di schieramenti per arrivare al governo locale a gestire nel piccolo e nel misero un potere che non si ha, hanno fatto il loro tempo e non godono di fiducia e consenso se non nel quotidiano, nel favore, nel piccolo contributo, nella lampadina sostituita di fronte a casa, insomma nelle piccolezze che qualifi-cano quanto piccolo è questo modo di amministrare. Rinunciamo perciò al numero di telefono di como-do, rinunciamo al favore sottobanco nel disprezzo delle regole, pretendiamo un documento fiscale per ogni acquisto e prestazione, questi potrebbero esse-re i primi passi per risorgere veramente nella nostra quotidianità, guardando e pensando al futuro. Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza (14 voti mica per niente) ha approvato la variante che permette con un colpo di spugna di poter rea-lizzare uffici in Centro Storico anche al secondo pia-no in zona 2. Qui prodest? A chi giova? Non certo all’eguaglianza dei cittadini ma a qualche interesse spicciolo... Ricordiamo, per chi non è addentro alle questioni, che questa norma SALVA UFFICI per-metterà all’edificio di via Pontedera, se mai qualcuno dirà che quella autorizzazione in deroga proprio non si poteva approvare, di vedere ristabilito lo status quo, perché adesso TUTTI gli edifici del Centro Storico godono di questo particolare privilegio. Sarà anche un caso, però ... E prossimamente in Consiglio arrive-rà anche la convenzione per l’adesione ad una mitica Agenzia dell’Energia locale, targata dai soliti noti di San Bonifacio che oramai vivono sulle spalle delle Amministrazioni locali con il placet dei soliti am-ministratori, altro carrozzone con CdA ed annessi e connessi. Fino a quando dovremo sopportare questo dilettantismo del potere?

Consigliere Paolo Rosin

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Lista civica Boschetto per Lonigo

appena passata la Fiera di Lonigo, evento atteso e amato dai Leoniceni e da tanti tanti ospiti che ogni anno ci vengono a trovare. Anche quest’anno è

stato un successo, per i visitatori che ci hanno onorato della loro visita, per gli espositori che nonostante la crisi desiderano esporre e di-mostrare la validità delle loro proposte. Sono segnali positivi che evidenziano la voglia di di-mostrare le grandi capacità dei nostri imprendi-tori, e la fiducia del nostro tessuto economico e imprenditoriale.Certo, siamo bersagliati da messaggi sconfor-tanti, da decisioni spesso difficili da accettare soprattutto ora, con ditte in difficoltà e tanti cittadini precari o senza lavoro.Il compito dell’Amministrazione comunale si mantiene quindi delicatissimo: cercare di salva-guardare i servizi alla comunità non aggravando i conti comunali, attenzione alle imprese del territorio e contestualmente portare avanti pro-getti nuovi o riqualificare quelli finora attuati.Il PAT è sicuramente uno dei momenti più im-portanti per la nostra Città. Dopo tanto tempo, siamo giunti a presentare delle proposte inno-vative, che cercano di conciliare l’amore per il territorio leoniceno, con le esigenze di sviluppo residenziale e di riqualificazione di alcune aree artigianali. Confidiamo nell’occhio scrupoloso dei nostri concittadini, affinché possano darci suggerimenti ed esprimere delle osservazioni che permettano di migliorare o confermare il lavoro svolto dal nostro Ufficio Tecnico e dall’Amministrazione c.le.Il 2012 sarà fino alla fine un anno impegnativo, per tutti. Da parte nostra non mancherà impe-gno, costanza e diligenza nel tutelare in tutte le sedi gli interessi della comunità leonicena, ma non mancheranno nemmeno attenzione, sen-sibilità, coraggio, buon senso e soprattutto re-sponsabilità di fronte a tutte le situazioni anche difficili in cui il nostro Ente sarà chiamato ad intervenire.

I Consiglieri del Gruppo di Maggioranza

ÈCimitero

lavori inizieranno nel corso dell’e-state e il risultato sarà una nuova disponibilità di tombe di famiglia. Mano a mano che arriveranno le richieste in Comune, si procederà

con la realizzazione. Il progetto infatti prevede un amplia-mento in due aree libere all’interno del cimitero co-munale con due nuovi blocchi che potranno ospita-re 38 tombe di

famiglia per complessivi 150 posti sal-ma interrati. Si partirà con la costru-zione del blocco B, nella parte est del cimitero, per dare risposta a richieste già presentate, quindi, non appena se ne raccoglieranno altre, si procederà con il blocco A previsto nelle vici-

nanze. Chi fosse interessato, e per avere informazio-ni, si può rivolgere all’Ufficio Tecnico del Comune (ing. Tiso).

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Il punto sul bilancio

uest’anno saranno 520 mila gli euro di trasferimento in meno dallo Stato: 220 mila per l’ultima manovra Tre-monti e 300 mila per la pri-

ma manovra Salva Italia del Governo Monti. Lonigo riuscirà comunque a far fronte a parte dell’ammanco grazie alla

lungimiranza dell’operazione fatta lo scorso anno di riduzione dei costi dei mutui da pagare pari a 400 mila euro. Mancano altri 390 mila euro di minori incassi Imu da compensare, inoltre non sono ancora state diramate le norme sul Patto di stabilità.

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Patopo essere stato discusso con i Gruppi di minoran-za perché sia espressione dell’intero Consiglio Comu-nale, ora sono in corso gli

incontri con la cittadinanza per rac-cogliere osservazioni e necessità. Passo

successivo sarà il riesame delle osserva-zioni raccolte, sempre con i Gruppi di minoranza, per preparare il documento definitivo da portare in Consiglio Co-munale. L’impegno è quello di dare impulso al Piano Interventi per il pros-simo anno.

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