Sicurezza Informa

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Periodico di Informazione e Cronaca - Anno 3 - Numero 2 - Giugno 2012 L’ITALIA CONTINUA A TREMARE MA LE STRUTTURE NON SEMPRE SOPPORTANO IL SISMA Le conseguenze di un sisma dipendono anche dalle caratteristiche di resistenza delle costruzioni. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia MONITORARE PRIMA E DOPO IL SISMA per capire come la struttura reagirà ad un evento sismico per capire quali conseguenze il sisma ha riportato sulla struttura L PUNTO I l bilancio del primo semestre del 2012 è emblematico della sismicità del territorio italiano: quattro terremoti con magnitudo superiore al 5° grado della scala Richter, preceduti e succeduti da centinaia di forti scosse di assestamento. Centinaia di edifici crollati, migliaia di case inagibili, 13.000 sfollati e danni per oltre 500 milioni al parco edilizio nazionale. È la fotografia di un Paese sismicamente vulnerabile, con circa 2000 terremoti all’anno di magnitudo superiore a 2,5 gradi Richter, non in grado di sopportare la sismicità del territorio. “Le conseguenze di un terremoto dipendono anche dalle caratteristiche di resistenza delle costruzioni. Quanto più un edificio è vulnerabile tanto maggiori saranno le conseguenze.” Ci ricorda Romano Camassi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Purtroppo, in Italia, la normativa che impone edifici antisismici nei territori a rischio è molto recente e la maggior parte delle strutture e degli edifici non sono stati progettati per resistere alle scosse di terremoto. Il terremoto libera forze orizzontali e verticali che travolgono gli edifici; non essendo stati progettati per resistere a queste scosse, anche se lievi, gli edifici e le strutture ne riportano le conseguenze. Nel peggiore dei casi, quando la struttura ha già dei problemi strutturali o la scossa è molto forte, la conseguenza è il crollo dell’intero manufatto. Nel migliore dei casi si generano delle crepe, tecnicamente definite quadri fessurativi. In seguito ad un terremoto in molte strutture si generano quadri fessurativi più o meno importanti; è la dimostrazione che l’edificio è stato investito dalla forza del terremoto. L’analisi e la lettura del quadro fessurativo ci dicono se l’edificio ha risentito strutturalmente del terremoto o se l’integrità è rimasta immutata. Per questo non si deve trascurare il monitoraggio dei quadri fessurativi, soprattutto post sisma. Mentre le Norme Tecniche hanno imposto delle regole di progettazione antisismiche per la costruzione di nuovi edifici, ancora poco è stato fatto per la sicurezza del parco edilizio già esistente. Purtroppo sempre più spesso ci si chiede se si possono prevedere le scosse, ma non si investe mai nella prevenzione dei danni che subiscono. “La parola d’ordine non deve essere previsione, ma prevenzione.” Così Gianvito Graziano, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Geologi, vuole porre l’attenzione sul monitoraggio e sul controllo degli edifici esistenti. È necessario verificare e tenere sotto controllo gli edifici. Prima di eventi sismici serve per ipotizzare come potrebbero reagire ad un terremoto; successivamente consente di capire quali conseguenze il sisma ha riportato sulla struttura. Monitorare è l’unica strada per garantire la stabilità e la sicurezza delle strutture. IN QUESTO NUMERO OSSERVAZIONI I quadri fessurativi..................................................pag. 2 Vulnerabilità sismica..............................................pag. 3 CASI STUDIO Isola di Capraia........................................................pag. 4 Cesano Maderno.....................................................pag. 6 Mantova......................................................................pag. 8 SCENARI Monitoraggio di Ponti...........................................pag. 10 Monitoraggio di Torri............................................pag. 10 FORMAZIONE E INFORMAZIONE Eventi e aggiornamenti........................................pag. 11 CONTATTI.............................................................pag. 12

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Periodico di informazione e cronaca sulla diagnostica edile

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Periodico di Informazione e Cronaca - Anno 3 - Numero 2 - Giugno 2012

L’ITALIA CONTINUA A TREMAREMA LE STRUTTURE NON SEMPRE SOPPORTANO IL SISMA

Le conseguenze di un sisma dipendono anche dalle caratteristiche di resistenza delle costruzioni.Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

MONITORARE PRIMA

E DOPOIL SISMA

per capire come la struttura reagirà ad un evento sismico

per capire quali conseguenze il sismaha riportato sulla struttura

L PUNTO

Il bilancio del primo semestre del 2012 è emblematico della sismicità del territorio italiano: quattro terremoti con magnitudo superiore al 5°

grado della scala Richter, preceduti e succeduti da centinaia di forti scosse di assestamento.

Centinaia di edifici crollati, migliaia di case inagibili, 13.000 sfollati e danni per oltre 500 milioni al parco edilizio nazionale.

È la fotografia di un Paese sismicamente vulnerabile, con circa 2000 terremoti all’anno di magnitudo superiore a 2,5 gradi Richter, non in grado di sopportare la sismicità del territorio. “Le conseguenze di un terremoto dipendono anche dalle caratteristiche di resistenza delle costruzioni. Quanto più un edificio è vulnerabile tanto maggiori saranno le conseguenze.” Ci ricorda Romano Camassi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Purtroppo, in Italia, la normativa che impone edifici antisismici nei territori a rischio è molto recente e la maggior parte delle strutture e degli edifici non sono stati progettati per resistere alle scosse di terremoto.

Il terremoto libera forze orizzontali e verticali che travolgono gli edifici; non essendo stati progettati per resistere a queste scosse, anche se lievi, gli

edifici e le strutture ne riportano le conseguenze. Nel peggiore dei casi, quando la struttura ha già dei problemi strutturali o la scossa è molto forte, la conseguenza è il crollo dell’intero manufatto. Nel migliore dei casi si generano delle crepe, tecnicamente definite quadri fessurativi. In seguito ad un terremoto in molte strutture si generano quadri fessurativi più o meno importanti; è la dimostrazione che l’edificio è stato investito dalla forza del terremoto. L’analisi e la lettura del quadro fessurativo ci dicono se l’edificio ha risentito strutturalmente del terremoto o se l’integrità è rimasta immutata. Per questo non si deve trascurare il monitoraggio dei quadri fessurativi, soprattutto post sisma. Mentre le Norme Tecniche hanno imposto delle regole di progettazione antisismiche per la costruzione di nuovi edifici, ancora poco è

stato fatto per la sicurezza del parco edilizio già esistente.

Purtroppo sempre più spesso ci si chiede se si possono prevedere le scosse, ma non si investe mai nella prevenzione dei danni che subiscono. “La parola d’ordine non deve essere previsione,

ma prevenzione.” Così Gianvito Graziano, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Geologi, vuole porre l’attenzione sul monitoraggio e sul controllo degli edifici esistenti. È necessario verificare e tenere sotto controllo gli

edifici. Prima di eventi sismici serve per ipotizzare come potrebbero reagire ad un terremoto; successivamente consente di capire quali conseguenze il sisma ha riportato sulla struttura. Monitorare è l’unica strada per garantire la stabilità e la sicurezza delle strutture.

IN qUESTO NUMEROOSSERVAZIONII quadri fessurativi..................................................pag. 2

Vulnerabilità sismica..............................................pag. 3

CASI STUDIO

Isola di Capraia........................................................pag. 4

Cesano Maderno.....................................................pag. 6

Mantova......................................................................pag. 8

SCENARI Monitoraggio di Ponti...........................................pag. 10

Monitoraggio di Torri............................................pag. 10

FORMAZIONE E INFORMAZIONE Eventi e aggiornamenti........................................pag. 11

CONTATTI.............................................................pag. 12

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DISSESTO PROGRESSIVO O DI ASSESTAMENTO?

OSSERVAZIONI

2

I qUAdRI fEssURATIvIIL SEGNALE DI UN DISSESTO

Il monitoraggio dei quadri fessurativi è l’unico modo per individuare la causa del dissesto e prevedere situazioni di pericolo

DISSESTO PROGRESSIVO

ASSESTAMENTOLa fessura non rappresenta un pericolo per la stabilità della struttura

La fessura è il segnale di un pericolo che può causare il crollo della struttura

L PUNTO

www.tecnoindagini.it

Ogni edificio presente sul territorio subisce le interferenze legate al contesto urbano nel quale è inserito. Le modifiche che negli anni interessano l’edificio ed il terreno sul quale è collocato possono cambiare l’equilibrio d’insieme del manufatto o concorrere, localmente, alla formazione di fessurazioni più o meno estese.

I quadri fessurativi, pertanto, sono il segnale di un dissesto in atto. La natura e l’importanza del dissesto dipendono dalle caratteristiche delle lesioni. Molto spesso non è possibile stabilire immediatamente una corrispondenza tra dissesto e causa perturbatrice. Una lesione, infatti, può essere la conseguenza di diversi fattori da ricercare all’interno e all’esterno dell’edificio. Solitamente gli elementi che forniscono minore resistenza, come i tavolati interni, sono i primi a risentire del cambiamento. Successivamente i quadri fessurativi possono comparire sui tamponamenti esterni e successivamente sugli elementi portanti. Anche la modalità di comparsa e la velocità di propagazione del quadro fessurativo rivestono un ruolo importante nella ricerca delle cause perturbatrici.

Per questo motivo è fondamentale valutare con precisione l’evoluzione dei fenomeni in atto e rilevare tempestivamente l’insorgere di situazioni pericolose.

Fortunatamente un dissesto non è sempre sinonimo di pericolo. In alcuni casi le variazioni subite dalla struttura producono la ridistribuzione delle azioni e portano ad un nuovo equilibrio del fabbricato. La lettura dei quadri fessurativi è l’unico modo per risalire alla causa della loro formazione e per prevederne le conseguenze. Considerato che le modifiche dei quadri fessurativi sono direttamente correlate ai movimenti della struttura, diviene fondamentale eseguire delle misurazioni accurate e ripetute nel tempo.

Solo l’impostazione di un adeguato monitoraggio strumentale consente di determinare se l’apertura della fessura è progressiva e quindi la propagazione porterà al collasso della struttura.

Se il rilievo dei quadri fessurativi, disposto per un periodo adeguato, invece rileva un

incrementale rallentamento dell’evoluzione sarà indice di un progressivo assestamento, che escluderà la necessità di interventi manutentivi straordinari.

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Periodico di Informazione e Cronaca - Anno 2 - Numero 3 - Giugno 2012

vULNERAbILITà sIsMICALE DEbOLEzzE DELL’EDIfIcIO

Gli elementi a rischio crollo durante un sisma possono essere sia strutturali che non strutturali.

OSSERVAZIONI

3 www.tecnoindagini.it

VULNERAbILITA’ STRUTTURALE E NON STRUTTURALELe azioni che investono l’edificio durante un evento sismico vengono trasmesse dal terreno a tutti gli elementi che lo costituiscono. Dal punto di vista strutturale, la rigidezza degli impalcati orizzontali assorbe la maggior parte delle sollecitazioni sismiche trasferite dalle fondazioni

STRUTTURALE NON STRUTTURALEelementi portanti, se danneggiati, producono il collasso dell’edificio

elementi non strutturali possono causare danni a persone e cose anche in un edificio progettato con criteri sismici

L PUNTO

Le recenti scosse sismiche avvertite in gran parte del nord Italia hanno mostrato nuovamente come il patrimonio edilizio del nostro Paese sia particolarmente delicato di fronte a questi eventi.

La maggior parte delle zone colpite dal terremoto, inoltre, fino a qualche decina di anni fa non rientravano tra quelle a rischio concreto. Il più recente a g g i o r n a m e n t o della mappatura sismica risale al 2003 e le modifiche normative introdotte in questi anni non bastano a sanare le debolezze degli edifici già esistenti. Le odierne NTC ’08, oltre a prevedere maggiori vincoli costruttivi per le nuove costruzioni, definiscono delle procedure per la valutazione della sicurezza nelle costruzioni esistenti.

L’acquisizione delle informazioni necessarie per eseguire le verifiche appropriate spesso risulta particolarmente onerosa e complicata, vista la disomogeneità delle tipologie costruttive

presenti.

Diviene allora fondamentale mettere a punto una procedura che sia in grado di rilevare rapidamente le vulnerabilità dell’edificio sia dal punto di vista geometrico-strutturale, che della caratterizzazione

meccanica dei materiali impiegati.

Per ottimizzare le risorse a disposizione a fronte del numero elevato di edifici da verificare, è necessario procedere definendo delle priorità, considerato che gli elementi maggiormente pericolosi e a rischio di crollo durante un sisma possono essere sia strutturali che non strutturali.

attraverso gli elementi portanti verticali.

Questi ultimi sono quelli che maggiormente risentono degli effetti della scossa in quando ne assorbono le vibrazioni. Un edificio non progettato con criteri sismici non risponde in modo adeguato al sisma con il rischio di un collasso strutturale.

L’incolumità degli utenti di un edificio talvolta è messa a repentaglio da elementi non strutturali che, non adeguatamente valutati, possono costituire un pericolo. Il crollo di controsoffittature appese, l’insorgere di sfondellamenti, i distacchi di intonaco dai soffitti o di elementi di rivestimento dalle facciate, costituiscono solo alcuni dei possibili rischi connessi ad un evento sismico. E’ evidente che per una corretta valutazione delle vulnerabilità sismiche di un edificio è necessario valutare tutti gli elementi che lo compongo senza trascurare quelli non direttamente previsti nelle normative.

la lesione è superficiale, non compromette la struttura, ma può comportare il distacco dell’intonaco

La lesione è profonda, va oltre l’intonaco e può compromettere la stabilità strutturale dell’edificio

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ESIGENzE DELLA cOMMITTENzA

CASI STUDIO

4www.tecnoindagini.it

sCOGLIERA fORTE sAN GIORGIO

Zona/Regione

Oggetto Monitorato

Esecutore

Committente

Progetto

Data installazione

Durata Monitoraggio

ProbLematica riscontrata

caratteristiche deLLa situazione

Priorità

Isola di Capraia

Scogliera

Tecnoindagini Srl

Comune di Livorno

Monitoraggio EXAMINA®

11 maggio 2012

Nessun termine

ISOLA DI cAPRAIA

321

2

3

Il versante est dell’Isola di Capraia, negli ultimi decenni è stato interessato da cedimenti più o meno estesi di porzioni rocciose di una parete sul mare. I segni dell’erosione del tempo sono ben visibili nell’accumulo di rocce alle pendici della parete.

In sommità alla scogliera è presente il Forte di San Giorgio. Noto anche con il nome di «Castello», la fortezza che domina la parte abitata dell’isola è uno dei simboli più importanti di Capraia. L’area, già fortificata intorno al 1100, nei secoli ha subito numerosi rifacimenti fino al secolo scorso. La maestosità e la storicità del forte richiedono estrema attenzione da un punto di vista conservativo, soprattutto a fronte dei continui cedimenti della costa, che ne potrebbero compromettere l’integrità.

I crolli di porzioni di roccia, avvenuti lungo la parete a strapiombo sul mare, necessitano di una adeguata sorveglianza al fine di prevedere la formazione di nuovi fenomeni e di tutelare il Forte di san Giorgio.

Il «Castello», pur rimanendo sotto la tutela della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici, è oggi proprietà di privati che recentemente hanno eseguito opere di consolidamento e restauro sull’intera struttura, creandovi una decina di unità abitative. Le spaccature presenti sulla scogliera sono il segno evidente di un dissesto in atto, che potrebbe pregiudicare la sicurezza degli abitanti del Forte.

La valutazione delle spaccature implica diverse problematiche, come il difficile accesso ai punti significativi e l’impossibilità di eseguire una valutazione frequente dei movimenti avvenuti. Altre difficoltà sono legate alla previsione dell’evoluzione che è influenzata dalle condizioni ambientali particolarmente avverse presenti sulla scogliera.

Monitorare le fessure inaccessibili della parete tenendo conto delle condizioni ambientali.

Conoscere l’evoluzione dei quadri fessurativi per prevedere nuovi distacchi.

Avviare un controllo sistematico in tempi rapidi.

Il monitoraggio per garantire la conservazione e la sicurezza delle strutture dove i sistemi tradizionali sono un limite

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CASI STUDIO

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tecnoLoGie e strumentazione

attenzione aLLe Priorità deLLa committenza

MODALITà DI INTERVENTO

I VANTAGGI DI UN SISTEMA

VERSATILE

applicabile in ogni condizionee senza limiti di funzionamento.

risponde a tutte le esigenze della committenza

L PUNTO

Centralina

Sensori lungo la parete

Sonde di temperatura

L’utilizzo di sensori fissati sulla parete consente di tenere sotto controllo costantemente le fessure inaccessibili.

La trasmissione in continuo delle misurazioni ambientali e di spostamento permette di conoscere l’evoluzione dei quadri fessurativi e di prevedere nuovi distacchi.

1

2

3 La versatilità del sistema di monitoraggio EXAMINA® ha consentito il collaudo e la messa in funzione del monitoraggio in tempi ridotti.

Installazione deisensori lungo laparete dopo aver scelto i punti piùsignificativi.

Per tenere sotto controllo una superficie così estesa e inaccessibile la soluzione ottimale è installare un sistema di monitoraggio da remoto in grado di misurare in continuo l’evoluzione dei fenomeni in atto e segnalare in tempo reale eventuali anomalie.

Scelti i punti più significativi da tenere sotto controllo, Tecnoindagini Srl ha installato e avviato il sistema di monitoraggio EXAMINA®. Data l’inaccessibilità della parete l’installazione dei sensori è stata eseguita da un team di rocciatori specializzati, che calati lungo la parete, hanno eseguito il fissaggio dei sensori. Il sistema così installato risponde alle esigenze della committenza perché è in grado di eseguire misurazioni ogni secondo, di elaborarle automaticamente e di trasmettere quotidianamente i dati più significativi.

Per l’esecuzione del monitoraggio della scogliera è stato previsto l’utilizzo di una centralina di acquisizione in grado di registrare e trasmettere in tempo reale le misurazioni dei sensori collegati.

Complessivamente sono stati utilizzati dieci sensori di spostamento e tre sonde di temperatura per la valutazione delle escursioni termiche giornaliere e stagionali. L’intera strumentazione è stata prevista con adeguato livello di protezione (>IP66) al fine di garantire il corretto funzionamento anche in condizioni ambientali particolarmente esposte.

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CASI STUDIO

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Zona/Regione

Oggetto Monitorato

Esecutore

Committente

Progetto

Data installazione

Durata Monitoraggio

Lombardia

Edificio scolastico

Tecnoindagini Srl

Comune di Cesano Maderno (MB)

Monitoraggio EXAMINA®

13 aprile 2011

18 mesi

sCUOLA MATERNA CALAsTRIcESANO MADERNO

ESIGENzE DELLA cOMMITTENzA

ProbLematiche riscontrate

L’edificio che ospita la scuola Materna Calastri è realizzato con strutture prefabbricate in cemento armato. Le connessioni tra le diverse componenti strutturali e l’interazione con le murature di tamponamento ed i tavolati interni, hanno determinato la formazione di quadri fessurativi evidenti in alcuni elementi.

L’esigenza di garantire la sicurezza e di tranquillizzare gli utenti dell’edificio e le loro famiglie, ha obbligato l’amministrazione comunale all’installazione di un sistema di monitoraggio. La scelta iniziale di utilizzare vetrini ed estensimetri tradizionali non ha fornito i risulti attesi.

riePiLoGo deLLa situazione

Fessurazioni sui giunti strutturali.

Fessurazioni estese in corrispondenza dei giunti strutturali di collegamento tra l’edificio principale ed il vano scale di emergenza.

Fessurazioni sui tavolati interni.

Tavolati interni nei servizi igienici del primo piano con evidenti quadri fessurativi aventi direzione prevalentemente obliqua.

Fessurazioni sugli elementi portanti.

Connessione trave/pilastro della copertura dell’atrio principale con scorrimento relativo dell’appoggio e conseguente fessurazione nella muratura superiore.

Priorità

1

2

3

Avere sotto controllo l’evoluzione dei quadri fessurativi con misure regolari.

Valutare la presenza di rischi connessi ai quadri fessurativi presenti.

Tranquillizzare l’utenza attraverso interventi di consolidamento, se necessari.

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ProGrammazione dei Lavori

tecnoLoGie e strumentazioni

Fessurazioni sui giunti strutturali.

Il collegamento tra il vano scale e l’edificio presenta due giunti strutturali verticali continui dalle fondazioni alla copertura.

I sensori sono stati posizionati in sommità per valutare eventuali effetti di rotazione indici di un possibile ribaltamento.

Fessurazioni sui tavolati interni.

Le fessurazioni diffuse rilevate nei tavolati interni dei sevizi igienici hanno consigliato l’installazione di più sensori per valutare la reale interazione tra elementi strutturali e non strutturali.

Fessurazioni sugli elementi portanti.

La valutazione della connessione tra i due elementi strutturali dell’atrio è stata misurata applicando sensori in grado di valutare lo scorrimento relativo tra gli elementi ed eventuali effetti torsionali.

MODALITà DI INTERVENTO

La lettura dei quadri fessurativi mediante gli estensimetri tradizionali è sin dall’inizio avvenuta in modo irregolare, riducendo l’utilità delle misure rilevate.

Con il passare del tempo l’amministrazione ha deciso di sfruttare le caratteristiche del sistema di monitoraggio EXAMINA® che grazie all’utilizzo di sensori analogici collegati ad una centralina di acquisizione è in grado di effettuare una misurazione al secondo e di trasmettere da remoto l’elaborazione automatica dei dati.

Nelle varie situazioni individuate all’interno della scuola sono state scelte le fessure maggiormente significative al fine di ottimizzare la diposizione dei sensori di spostamento ed avere informazioni precise sullo stato dei luoghi.

attenzione aLLe Priorità deLLa committenza

Il sistema di monitoraggio progettato nella Scuola Materna ha previsto l’impiego di due centraline di acquisizione e trasmissione dati collegate a otto sensori analogici di spostamento e sei termocoppie.

La misurazione in continuo degli effetti della temperatura interna ed esterna dell’edificio ha consentito, nell’arco del primo anno di monitoraggio, di valutare l’influenza delle escursioni termiche sul movimento dei quadri fessurativi.

L’utilizzo del sistema di monitoraggio Examina® ha reso le misurazioni regolari e precise. La possibilità di accedere alla centralina da remoto e di impostare soglie di allarme, ha consentito una gestione serena dell’immobile anche durante il monitoraggio.

La stesura di report periodici sull’evoluzione dei quadri fessurativi ha consentito alla committenza di tenere sotto controllo 24h/24h l’edificio.

1

2

3 L’analisi dei movimenti delle fessure depurati dagli effetti di dilatazione termica giornalieri e stagionali ha consentito di determinare l’origine dei quadri fessurativi e di escludere la necessità di interventi di consolidamento con evidente risparmio economico da parte dell’amministrazione comunale.

STRUMENTI DELLA cOMMITTENzA PER UNA

GESTIONE SERENA

Portale per accedere all’elaborazione dei dati da remoto in qualsiasi momento

impostazione di soglie d’allarme per interventi tempestivi in caso di pericolo

assistenza e consegna di report periodici completi di elaborazione dei dati

L PUNTO

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CASI STUDIO

8www.tecnoindagini.it

Zona/Regione

Oggetto Monitorato

Esecutore

Committente

Progetto

Data dei rilievi

Lombardia

Edificio scolastico

Tecnoindagini Srl

Comune di Mantova

Rilievo Vulnerabilità sismiche strutturali e non strutturali

5 giugno 2012

sCUOLA MEdIA L.b. ALbERTIMANTOVA

ESIGENzE DELLA cOMMITTENzAL’edificio che ospita la scuola Media L.B. Alberti, fa parte del vasto patrimonio edilizio gestito dall’amministrazione comunale di Mantova. Le recenti scosse sismiche, che hanno interessato il nord d’Italia, hanno reso ancora più urgenti le verifiche strutturali sugli edifici scolastici del territorio, che erano già state previste in concomitanza con il periodo estivo. L’individuazione di situazioni rischiose potrà consentire l’immediata messa in sicurezza.

caratteristiche deLLa situazione

Priorità

1

2

3

Conoscere le vulnerabilità sismiche del patrimonio edilizio scolastico.

Avviare rilievi precisi per avere risposte rapide.

Ricercare gli elementi maggiormente sensibili per intervenire tempestivamente.

Gli edifici scolastici del Comune di Mantova sono dislocati sul territorio comunale in modo disomogeneo e sono stati edificati in anni differenti. I più datati risalgono alla fine dell’800, mentre quelli più recenti sono stati ultimati da pochi anni. Queste differenze comportano una varietà di tipologie strutturali e di materiali impiegati tale da rendere impossibile una valutazione univoca e rapida delle diverse strutture.

Inoltre la documentazione tecnica progettuale a disposizione dei tecnici è tanto più ridotta

quanto maggiore è l’età del fabbricato.

Diviene allora necessario trovare il modo di acquisire tutte le informazioni necessarie a migliorare il livello di conoscenza della struttura e valutare

la presenza di vulnerabilità negli elementi strutturali e non strutturali per evitare l’insorgere di situazioni di pericolo.

La varietà di materiali e di tipologie strutturali sembrano escludere una verifica rapida e univoca

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CASI STUDIO

9 www.tecnoindagini.it

MODALITà DI INTERVENTO

L’urgenza di eseguire i rilievi delle vulnerabilità sismiche sugli elementi strutturali e non strutturali, ha imposto l’utilizzo di un protocollo d’indagine rigoroso ma flessibile che si adattasse alle diverse tipologie costruttive. Tecnoindagini S.r.l. ha messo a disposizione le proprie esperienze e competenze tecniche per eseguire tali osservazioni.

L’indagine per il rilievo delle vulnerabilità sismiche degli elementi strutturali e non strutturali dell’edificio scolastico ha previsto l’utilizzo di analisi termografiche che hanno permesso di rilevare l’ossatura muraria, la posizione delle travi e l’impostazione dei solai. Attraverso saggi localizzati e visioni endoscopiche è stato possibile rilevare le stratigrafie delle componenti strutturali ed osservare la propagazione dei quadri fessurativi superficiali.

Nella ricerca di vulnerabilità interne i rilievi sono stati integrati da un’analisi sonica strumentale che ha permesso di valutare lo stato dei conservazione dei soffitti intonacati.

riLievo strutturaLe riLievo non strutturaLe

attenzione aLLe Priorità deLLa committenza

1

2

3

L’analisi dettagliata della struttura ha indicato le componenti strutturali e non strutturali maggiormente sensibili alle azioni sismiche.

L’esecuzione di un protocollo di indagine rigoroso ma flessibile ha permesso di migliorare il livello di conoscenza della struttura in tempi rapidi.

Il rilievo delle vulnerabilità ha permesso di programmare gli interventi di messa in sicurezza seguendo delle priorità.

Nel caso specifico sono state rilevate tutte le componenti strutturali verticali ed orizzontali che compongono la struttura, mediante rilievi geometrici ed analisi costruttive. Lo studio dei quadri fessurativi presenti nelle facciate ha consentito di ipotizzare i possibili meccanismi di collasso locali e d’insieme.

Nel rilievo delle vulnerabilità non strutturali sono stati ricercati, nelle parti esterne dell’edificio i rischi legati a possibili distacchi dei rivestimenti di facciata e degli elementi di gronda, mentre negli ambienti interni sono state ricercate le porzioni a rischio di sfondellamento o di distacco dell’intonaco dai soffitti.

quadri fessurativi individuati su componenti strutturali

rilievo vulnerabilità elementi non strutturali, esterni

rilievo vulnerabilità elementi non strutturali, interni

rilevazione termografica delle componenti strutturali

tecnoLoGie e strumentazioni

In tempi rapidi l’amministrazione comunale ha avuto a disposizione le informazioni significative riguardanti l’edificio scolastico e potrà avviare la pianificazione di eventuali interventi di messa in sicurezza.

PER GESTIRE LE EMERGENzE e’ necessario stabilire le vulnerabilità in tempi

brevi per interventi tempestivi

occorre conoscere le priorità in base a cui programmare l’intervento di messa in sicurezza

L PUNTO

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SCENARI

www.tecnoindagini.it

SITUAzIONE ATTUALE SITUAzIONE ATTUALE

PROPOSTA DI INTERVENTO PROPOSTA DI INTERVENTO

VANTAGGI DERIVANTI VANTAGGI DERIVANTI

pONTI TORRIMONITORAGGIO EXAMINA® MONITORAGGIO EXAMINA®

Gestire con serenità l’infrastruttura garantendo la sicurezza per la viabilità del ponte.

Evitare continui sopralluoghi alla ricerca di variazioni dello stato di equilibrio globale.

Progettare ed eseguire interventi di manutenzione finalizzati alle reali esigenze della struttura.

Avere sotto controllo la stabilità della torre grazie alle misurazioni 24h/24h, 7 giorni su 7.

Valutare in tempo reale l’interferenza del passaggio del fiume sulla struttura grazie alle misurazioni 24h/24h, 7 giorni su 7.

Valutare in brevissimo tempo l’insorgere di eventuali situazioni di pericolo.

1 1

2 2

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Nuove opportunità di interventograzie al monitoraggio EXAMINA®

Sul territorio italiano, a causa della sua configurazione geografica, si contano numerose strutture per l’attraversamento di fiumi, arterie stradali e valli. Molti di questi ponti hanno origini antichissime e spesso una condizione di esercizio attuale ben diversa da quella di origine.

La manutenzione dei ponti è un’attività fondamentale per la sicurezza, ma anche estremamente complessa, data la varietà di caratteristiche costruttive e i numerosi agenti che ne possono causare il degrado. Per natura, infatti, i ponti sono soggetti ad azioni ambientali di natura fisica, come le variazioni termiche e igrometriche, o la vegetazione infestante, che portano ad un degrado della materia prima. Sulla stabilità del ponte agisce poi il transito di persone e mezzi che quotidianamente sottopone a diversi carichi di esercizio. Infine gli eventi eccezionali, come i terremoti, le piene del fiume o i cedimenti dei fondali, purtroppo abbastanza frequenti, possono produrre dissesti nella struttura.

I ponti sono progettati in modo che la loro elasticità sia in grado di contrastare la corrente del fiume che attraversano. I movimenti e le vibrazioni conseguenti all’utilizzo e le variazioni termo-igrometriche possono determinare scorrimenti relativi tali da generare la formazione di quadri fessurativi. Posizionando alcuni sensori di spostamento e misurando mediante anemometri e termocoppie gli effetti climatici, è possibile determinare con precisione l’entità dello spostamento.

L’elaborazione delle misure eseguita dal sistema di monitoraggio Examina® fornirebbe le informazioni necessarie per valutare la reale necessità di eseguire eventuali interventi di manutenzione.

L’Italia è un paese ricco di torri e campanili, di ogni stile e dimensione, la maggior parte dei quali fanno parte del patrimonio storico e artistico del territorio. Pur essendo già presenti nel periodo romano, il periodo

di maggiore diffusione di queste architetture è sicuramente il Medioevo.

La vetustà di questo patrimonio architettonico ne rende

estremamente difficile la manutenzione. Strutture fragili, spesso segnate da secoli di vita, che tuttavia ricoprono ancora una posizione centrale nelle città. Le torri e i campanili si trovano quasi sempre, infatti, in corrispondenza di piazze e luoghi di incontro; assicurarne la stabilità risulta quindi indispensabile per garantire la sicurezza dei luoghi pubblici.

Per garantire la stabilità globale di una torre e valutare in tempo reale le modifiche alla struttura è necessario tenere monitorati alcuni parametri significativi. Nel caso di torri si propone l’installazione di inclinometri biassiali in grado di misurare in continuo le variazioni di inclinazione. L’utilizzo di sonde di temperatura e anemometri per la misura della direzione e velocità del vento permette di correlare gli spostamenti alle reali condizioni di esercizio. In corrispondenza di eventuali quadri fessurativi localizzati lungo le pareti in muratura è possibile prevedere il fissaggio di sensori di spostamento.

Il sistema di monitoraggio Examina®, consente di collegare alla centralina di acquisizione e trasmissione dei dati, qualsiasi tipo di sensore analogico o digitale. La gestione da remoto e l’elaborazione automatica delle misure rende il sistema particolarmente affidabile e preciso.

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FORMAZIONE E INFORMAZIONE

ANAGRAMMI REbUSTROVA LE PAROLE

INfORMA

ACCENdI LA MENTE

cREDIAMO chE LA cONOScENzA DEL PRObLEMA SIA IL PRIMO PASSO VERSO LA SOLUzIONE.

Per questo organizziamo costantemente Incontri Informativi presso la sede di Enti che voglio formare il proprio personale sui problemi della manutenzione e del degrado degli edifici. Incontri Informativi in cui i nostri esperti illustrano le novità sulle tecniche di diagnostica e sui metodi di ripristino e messa in sicurezza.

Alcuni tra gli ultimi Incontri Informativi organizzati:

Momenti di formazione ma anche di confronto, per affrontare insieme alcune problematiche che riguardano la manutenzione degli edifici.

Richiedi di organizzare GRATUITAMENTE un Incontro Informativo, contattando la segreteria organizzativa Tecnoindagini Srl:

MONITORAGGIO REMOTO CROCE ASSESTAMENTO MURATURA

COMUNE dI ROMA

Novembre 2

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COMUNE dI bOLOGNA

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pOsTE ITALIANE MEsTRE

FebbrAIo

2012

pOsTE ITALIANE ROMA

FebbrAIo

2012

pOsTE ITALIANE MILANO

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telefona allo 02.36527601

scrivi una mail [email protected]

Definizione: Rilevano le variazioni termiche

TRAMANDERESTE PIU RISO

Definizione: Può causare un dissesto strutturale

DEcIDERE NEL TORMENTO

Definizione: Tipica lesione che si genera dopo un terremoto

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TRAVI TORRE EXAMINA FESSURA RISTRUTTURAZIONI

DISSESTO SENSORI ESTENSIMETRI FESSURIMETRI TEMPERATURA

SOLUzIONI:Anagramma: 1-Fessure a croce 2-cedimento del terreno 3-sensori di temperatura

Rebus: EXAMINA, crepe sotto controllo

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Page 12: Sicurezza Informa

Periodico di informazione e cronaca a cura di Tecnoindagini Srl- www.tecnoindagini.it

Tecnoindagini è l’azienda giovane e dinamica che fornisce agli enti pubblici e privati ed ai professionisti il supporto tecnico per il monitoraggio e la diagnostica non distruttiva degli edifici, avvalendosi di un know-how riconosciuto e tecnologie all’avanguardia.

La vision aziendale si fonda su due parametri principali: la conoscenza approfondita dei rischi legati all’invecchiamento degli edifici e la ricerca di metodologie sempre nuove e di strumenti all’avanguardia, in grado di prevenire l’insorgere di danni dovuti ai crolli spontanei.

Espedito Caraglia

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Giuseppe Rizzo

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