Cetara Informa

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Per non dimenticare: 100 anni dall’alluvione di Cetara Dal 22 al 24 ottobre commemorazioni, una mostra, un convegno e una fiaccolata per ricordare i fatti e le 111 vittime dell’alluvione del 1910 Foglio di informazione del Comune di Cetara I l 24 ottobre 1910 un terribile nubifragio colpì molte aree costiere della Campania producendo grandi distruzioni materiali e di vite umane sulla costa napoletana, ad Ischia, in Costiera Amalfitana. Ma il prezzo più alto di questo “immane disastro”, come fu definito, lo pagò proprio il nostro paese: 111 vittime si contarono dopo lunghe giornate di ricerche e vani tentativi per strappare alle macerie qualche sopravvissuto. Gran parte del paese risultò distrutto dagli eventi alluvionali, interi nuclei familiari furono seppelliti sotto i detriti e le macerie delle abitazioni travolte dalla furia delle acque e dei movimen- ti franosi scatenati da eccezionali piogge iniziate dal pomerig- gio del 23 e proseguite durante tutta la notte. A cento anni di distanza abbiamo ritenuto doveroso dedica- re gran parte di questo numero di “Cetara Informa” al tema della salvaguardia e della difesa del territorio, a partire da quell’evento, per ricostruire una memoria storica doverosa, per ricordare le vittime con l’organizzazione di una serie di iniziative (vedasi specifico programma). Uno specifico Comitato ha eseguito attente ricerche per inquadrare meglio gli eventi, portare alla luce episodi, fatti e documenti utili a comprendere meglio anche le cause di ciò che accadde. Ma la memoria non basta se non si accompagna a concre- te azioni per evitare che la storia si possa ripetere: i re- centi fatti di Atrani lo dimostrano in maniera tragica. E allora abbiamo dedicato parte di questo numero al tema della Protezione Civile inserendo informazioni essenziali, per far conoscere a tutti i cittadini cetaresi il Piano Comunale di Emer- genza e far crescere la consapevolezza dei rischi e degli stru- menti per affrontarli. Seguiranno altre iniziative pubbliche per approfondire i vari aspetti del Piano e le diverse tipologie di rischio a cui risulta esposto il comune di Cetara. In tal senso il nuovo Piano Stralcio per l’assetto idrogeologico,recentemente redatto dall’Autorità di Bacino Destra Sele, ha concorso a migliorare il quadro conoscitivo da parte di tutti gli attori istituzionali, in primo luogo le amministra- zioni locali. Pubblichiamo al riguardo la cartografia del “rischio frana”, dalla quale emerge l’elevato grado di pericolosità per gran parte del territorio comunale. Viviamo in un territorio - la Costa d’Amalfi - bellissimo e fragile (se ne discuterà nel convegno organizzato nel pomeriggio del 23 ottobre) e non possiamo ignorare i rischi che ci riguardano. Per affrontarli è necessario sì l’impegno delle istituzioni ma che non può essere disgiunto da quello di ciascun cittadino, prota- gonista del sistema di “protezione civile”, sentinella del territorio e dell’ambiente in cui vive. Secondo Squizzato Sindaco di Cetara Ottobre 2010 - distribuzione gratuita Cetara informa centralino: 089 262911 www.comune.cetara.sa.it Illustrazione: il Re d’Italia sui luoghi della sciagura Memoria e impegno perchè la storia non si ripeta

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Foglio informativo del Comune di Cetara

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Per non dimenticare:100 anni dall’alluvione di Cetara

Dal 22 al 24 ottobre commemorazioni, una mostra, un convegno e una fiaccolata per ricordare i fatti e le 111 vittime dell’alluvione del 1910

Foglio di informazione del Comune di Cetara

Il 24 ottobre 1910 un terribile nubifragio colpì molte areecostiere della Campania producendo grandi distruzioni

materiali e di vite umane sulla costa napoletana, ad Ischia, inCostiera Amalfitana. Ma il prezzo più alto di questo “immanedisastro”, come fu definito, lo pagò proprio il nostro paese:111 vittime si contarono dopo lunghe giornate di ricerche evani tentativi per strappare alle macerie qualche sopravvissuto.Gran parte del paese risultò distrutto dagli eventi alluvionali,interi nuclei familiari furono seppelliti sotto i detriti e le maceriedelle abitazioni travolte dalla furia delle acque e dei movimen-ti franosi scatenati da eccezionali piogge iniziate dal pomerig-gio del 23 e proseguite durante tutta la notte.A cento anni di distanza abbiamo ritenuto doveroso dedica-re gran parte di questo numero di “Cetara Informa” al temadella salvaguardia e della difesa del territorio, a partire daquell’evento, per ricostruire una memoria storica doverosa,per ricordare le vittime con l’organizzazione di una serie diiniziative (vedasi specifico programma). Uno specificoComitato ha eseguito attente ricerche per inquadrare megliogli eventi, portare alla luce episodi, fatti e documenti utili acomprendere meglio anche le cause di ciò che accadde. Ma la memoria non basta se non si accompagna a concre-te azioni per evitare che la storia si possa ripetere: i re-centi fatti di Atrani lo dimostrano in maniera tragica.

E allora abbiamo dedicato parte di questo numero al tema dellaProtezione Civile inserendo informazioni essenziali, per farconoscere a tutti i cittadini cetaresi il Piano Comunale di Emer-genza e far crescere la consapevolezza dei rischi e degli stru-menti per affrontarli. Seguiranno altre iniziative pubbliche perapprofondire i vari aspetti del Piano e le diverse tipologie dirischio a cui risulta esposto il comune di Cetara. In tal senso il nuovo Piano Stralcio per l’assettoidrogeologico,recentemente redatto dall’Autorità di BacinoDestra Sele, ha concorso a migliorare il quadro conoscitivo daparte di tutti gli attori istituzionali, in primo luogo le amministra-zioni locali. Pubblichiamo al riguardo la cartografia del “rischiofrana”, dalla quale emerge l’elevato grado di pericolosità pergran parte del territorio comunale.Viviamo in un territorio - la Costa d’Amalfi - bellissimo e fragile(se ne discuterà nel convegno organizzato nel pomeriggio del23 ottobre) e non possiamo ignorare i rischi che ci riguardano.Per affrontarli è necessario sì l’impegno delle istituzioni ma chenon può essere disgiunto da quello di ciascun cittadino, prota-gonista del sistema di “protezione civile”, sentinella del territorioe dell’ambiente in cui vive.

Secondo SquizzatoSindaco di Cetara

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Cetara informacentralino: 089 262911

www.comune.cetara.sa.it

Illustrazione: il Re d’Italia sui luoghi della sciagura

Memoria e impegno perchè la storia non si ripeta

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Venerdì 22 ottobre 2010

Ore 11,00: incontro con le Scuole.Premiazione dei lavori realizzati dagli studenti sul tema.

Ore 18,00: Sala "M. Benincasa", Consiglio comunalestraordinario.

Sabato 23 ottobre 2010

Ore 16,00: sala auditorium "Ave Maria", inaugurazionemostra fotografica "Un immane disastro".

ore 16,30: sala polifunzionale "Mario Benincasa", proie-zione video "I giorni della tragedia".

Ore 17,00: Convegno sul tema “La Costa d’Amalfi terri-torio fragile: riflessioni a 100 anni dall’alluvione del 24ottobre 1910".

Saluti:

Secondo Squizzato, Sindaco di Cetara

Anna Ferrazzano, Vice Presidente Provincia di Salerno

Antonio Fasolino, Assessore Provinciale Protezione Civile

Edoardo Cosenza, Assessore Regionale alle Opere e Lavori Pubblici, Protezione civile e Difesa del Suolo

Interventi:

Prof. Leonardo Cascini, Università degli Studi di Salerno

Dott. Giuseppe Di Crescenzo, Geologo, Università degliStudi di Napoli Federico II

Arch. Giuseppe Liguori, Presidente Comitato Alluvionedel 1910

Prof. Avv. Stefano Sorvino, Segretario Autorità di BacinoRegionale Destra Sele

Dott. Michele Buonomo, Presidente LegambienteCampania

Dott. Guido Bertolaso*, Dipartimento Nazionale Prote-zione Civile

* È stato invitato.

Domenica 24 ottobre 2010

Ore 10,30: Chiesa di S. Pietro Apostolo, S. Messa insuffragio delle vittime dell’alluvione celebrata dall’Arcive-scovo Mons. Orazio Soricelli.

Ore 12,00: Largo Marina, "Il ricordo degli eventi", allapresenza del Prefetto di Salerno, Dottor SabatinoMarchione; schieramento dei corpi militari (Guardia diFinanza, Carabinieri, Capitaneria di Porto), dei Vigili delFuoco, dei volontari della Protezione Civile.Consegna delle benemerenze alle forze impegnate neisoccorsi.

Ore 13,00: Corso Federici, scoprimento della lapide inricordo delle vittime dell’alluvione.

Ore 20,00: Fiaccolata in memoria delle vittime,partenza Chiesa di S. Maria di Costantinopoli, arrivoalla spiaggia centrale.

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PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI

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Caro concittadino,il Comune di Cetara, nel rispetto della normativa nazio-nale vigente, si è organizzato per affrontare le emergen-ze. Dall’anno 2007 è stato istituito il Servizio comuna-le di protezione civile: il Centro Operativo Comunale, ilcomitato locale e il Nucleo Comunale di Protezione civi-le composto da circa 20 volontari, oltre al personalecomunale (vigili urbani e altri dipendenti comunali). Per l’efficace funzionamento del servizio di ProtezioneCivile tutti i cittadini devono essere sempre informati econoscere semplici regole da osservare in caso di emer-genza, affrontando le situazioni di rischio più frequentiche possono riguardare il nostro territorio. Come è noto, tutta la Costiera Amalfitana - e Cetaranon fa eccezione - è un territorio soggetto al rischioidrogeologico oltre ai rischi di terremoto, maremoto,incendio. I rischi non possono essere cancellati ma, conopportuni interventi, è sempre possibile predisporre retied interventi volti ridurre gli effetti negativi delle calami-tà. Nel mese di luglio è stato pubblicato sul Burc ilProgetto di Variante del Piano Stralcio per l’Assetto Idro-

geologico con precisa indicazione delle aree soggetteai rischi (si veda nuova cartografia riferita al fenomenofrane).È fondamentale essere sempre informati e attentiall’ambiente che ci circonda. Si ricorda che durante leemergenze il sindaco, che è autorità di Protezione Civi-le, può disporre in via immediata scelte di urgenza qualilo sgombero di edifici, l’allontanamento dalle aree arischio, l’utilizzo di beni ed attrezzature di proprietà diprivati cittadini. Le indicazioni, che si riportano di seguito, sono quellefornite dal Servizio Nazionale di Protezione Civile, inte-grate con le previsioni del Piano comunale di Protezio-ne civile. Esse devono entrare nel nostro patrimoniodelle conoscenze e rappresentare un campo di impegnoper tutti noi. Ognuno faccia la sua parte: è questo il primo passo persalvaguardare la nostra vita e il nostro territorio.

Il SindacoSecondo Squizzato

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PROTEZIONE CIVILE: L’IMPEGNO DI TUTTI

PER NON DIMENTICARE: UN IMMANE DISASTRO

Un terribile nubifragio devastò le coste campane tra il 23 e il24 ottobre del 1910 provocando ingenti danni e perdite divita umana soprattutto in costiera amalfitana, nel golfo diNapoli e a Casamicciola (sull’isola di Ischia).Il centro che pagò il prezzo più alto fu Cetara dove persero lavita 111 persone. La zona più colpita fu via Case Genovino,ma si registrarono danni anche nella parte alta del paese(dove crollò parte della chiesa di Santa Maria di Costantino-poli), lungo la via Suora Chiara, nell’area compresa tra viaEttore Fieramosca e via Turillo e lungo la via Vallone finoall’attuale piazza Roma.La strada principale (Corso Federici e Corso Garibaldi), otte-nuta in parte dalla copertura del torrente Cetara, fu comple-tamente sommersa da detriti portati dalle acque che dilava-

vano da tutti i versanti montani e dal torrente stesso, raggiun-gendo, in alcuni punti, anche l’altezza di 5m e più.Tutti i piani terra degli immobili furono completamente inter-rati e gran parte degli edifici che prospettavano direttamentesull’alveo del torrente furono sventrati dalla furia delle acque.Già dalla sera del 24 ottobre il consiglio dei ministri, presie-duto dall’on. Luzzatti, riunito d’urgenza, deliberò i primisoccorsi. Accorsero in aiuto delle popolazioni colpite dalla calamitàvari corpi militari e paramilitari (Finnza, Carabinieri, Esercito,Marina ecc) soprattutto per via mare. L’interesse fu generale evi fu grande solidarietà dall’intera Nazione. Anche il Re Vitto-rio Emanuele III visitò i luoghi devastati dal nubifragio e profu-se aiuti morali e materiali.

Per il lavoro di ricerca, di pianificazione e organizzazionedell’evento celebrativo è stato costituito nel 2009 uno specifi-co comitato “Alluvione del 1910” formato da: Arch. GiuseppeLiguori, Dott. Geol. Giuseppe Di Crescenzo, Matteo Giorda-no, Dott. Secondo Squizzato, Rag. Alfonso Galano, UmbertoBenincasa, Francesco Crescenzo.In fase di ricerca sono stati reperiti: 11 giornali e fascicolidell'epoca in originale (il Corriere del Mattino di Como, laDomenica del Corriere, il Corriere della Sera, l’Illustration , l’Il-lustrazione Popolare, la Tribuna Illustrata, il libro Amalphis) en.3 copie di altri giornali (il Giornale d’Italia e il Mattino); 23foto.Sono stati consultati: i registri dell’archivio Comunale di Ceta-ra (i verbali delle sedute del Consiglio Comunale, gli archivianagrafici ecc.); i registri dell’archivio parrocchiale della Chie-sa di “San Pietro Apostolo”; l’Archivio di Stato di Salerno; gli

archivi anagrafici del Comune di Salerno; “Cetara: una spon-da del Mediterraneo” di Costantino Montesanto; RelazioneMuseo Storico Guardia di Finanza; “Disastri Naturali” ISAT(istituto per le scelte ambientali e tecnologiche); “Il Suolo, laradice della vita” APAT (agenzia per la protezione dell’ambien-te e per i servizi tecnici). Il lavoro di ricerca confluirà in una pubblicazione dal titolo“L’immane disastro”.Si ringraziano: l'Associazione “Costiera Immagine” e il sig.Pietro Fininguerra, per la rielaborazione delle immagini e dellefoto; Raffaele Pavone, per la grafica; le famiglie Galano,Montesanto e Di Crescenzo, per la gentile concessione diparte del materiale fotografico d’epoca; tutti coloro che hannoconcesso testimonianze indirette sull’evento alluvionale equanti, in ogni forma e modo, hanno contribuito al lavoro diricerca storica.

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CARTOGRAFIA COMUNALE RISCHIO FRANANUOVO PIANO STRALCIO AUTORITÀ DI BACINO DESTRA SELE

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4Ottobre 2010

Per affrontare situazioni di crisi occorre essere consape-voli dei possibili rischi presenti sul proprio territorio,conoscere come e dove informarsi e come comportarsi.Il Piano Comunale di Protezione Civile contiene l’anali-si del territorio, delle tipologie di rischio, delle struttu-re e delle reti viarie, prefigura scenari di rischio, indi-vidua aree di raduno, di ammasso, mezzi e uomini dautilizzare.

È FONDAMENTALE:

Informarsi. Conoscere le indicazioni contenute nelPiano Comunale di Protezione Civile, seguire le comu-nicazioni relative all'attività di previsione e prevenzionedella Protezione Civile e le informazioni indirizzate aicittadini quando una emergenza è in atto, o semplice-mente prestare attenzione alle previsioni meteorologi-che e alle notizie diramate dagli organi di informazione(televisione, radio, giornali, siti web).

Chiedere aiuto. In caso di bisogno di aiuto, occorre:essere in grado di individuare con precisione la tipolo-

gia dell'emergenza e sapere quale numero utile chiama-re per chiedere soccorso (Vigili del Fuoco per gli incen-di 1515, 118 per emergenze sanitarie, 1530 per leemergenze in mare, e così via); fornire solo le informa-zioni essenziali, senza tenere occupata la linea più dellostretto necessario. Se le linee sono interrotte e non èpossibile comunicare, bisogna rendere evidente lapropria posizione in ogni modo possibile e attendere isoccorsi senza perdere la calma.

Questo opuscolo raccoglie le norme di comportamen-to da adottare nei casi di emergenza riferiti ai seguentirischi individuati nel Piano Comunale di ProtezioneCivile:

• Rischio idraulico• Rischio idrogeologico• Rischio sismico• Rischio incendi di interfaccia• Rischio mareggiate

COSA FARE IN CASO DI…. IL PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

Per affrontare bene molte delle emergenze che possonoriguardare qualsiasi luogo, è utile:

• avere sempre a disposizione una o più torce elettrichee una radio a batterie, con pile di riserva;• avere sempre in casa, riuniti in un punto noto a tutti icomponenti della famiglia, oggetti fondamentali in casodi emergenza come:- Kit di pronto soccorso + medicinali; - Generi alimentari non deperibili e scorta di acqua potabile;

- Scarpe pesanti e vestiario pesante di ricambio;- Impermeabili leggeri o cerate;- Coltello multiuso; carta e penna;- Fotocopia documenti di identità; - Chiavi di casa; valori (contanti, preziosi).• ricordarsi che le reti elettriche sono spesso vulnerabili el’improvvisa mancanza di energia elettrica può essereanche causa di interruzione del funzionamento dei telefo-ni cellulari. La comunicazione via radio resta l’unicafunzionante.

COSA FARE IN CASO DI ….. LE INDICAZIONI GENERALI

COSA FARE IN CASO DI... ALLUVIONERicorda che durante e dopo le alluvioni, l’acqua dei fiumi èfortemente inquinata e trasporta detriti galleggianti chepossono ferire o stordire.Ascolta la radio o guarda la televisione per apprendereeventuali avvisi di condizioni meteorologiche avverse.Macchine e materiali possono ostruire temporaneamentevie o passaggi che cedono all’improvviso: se non si è in fasedi preallarme e non piove, se possibile poni al sicuro la tuaautomobile in zone non raggiungibili dall’allagamento; lestrade spesso diventano dei veri e propri fiumi in piena.Norme di comportamentoPrima (preallarme) • Metti in salvo i beni collocati in locali allagabili, solo sesei in condizioni di massima sicurezza; • Assicurati che tutte le persone potenzialmentea r i sch io s iano a l cor ren te de l la s i tuaz ione.

• Se abiti a un piano alto, offri ospitalità a chi abita ai pianisottostanti e viceversa se risiedi ai piani bassi, chiedi ospita-lità.• Poni delle paratie a protezione dei locali situati al pianostrada e chiudi o blocca le porte di cantine o seminterrati. • Se non corri il rischio di allagamento, rimani preferibil-mente in casa. • Insegna ai bambini il comportamento da adottare in casodi emergenza, come chiudere il gas o telefonare ai numeridi soccorso. Durante (allarme o evento in corso): • È preferibile concentrare nel momento del preallarmeanche le operazioni previste nella fase di allarme o di even-to in corso. • È fondamentale ricordare che la differenza tra il preallar-me e l’allarme o evento in corso, può essere minima e di

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Come si misurano le quantità di pioggiaIn meteorologia la pioggia si misura solitamente in milli-metri: 10 mm di pioggia equivalgono a 10 litri d’acquacaduti su una superficie di 1m2. L’intensità di un evento dipioggia viene misurata in base ai millimetri caduti in undeterminato intervallo di tempo (in genere un’ora):

• pioggia debole - fino a 2 mm in un’ora • pioggia moderata - tra 2 e 6 mm/h • pioggia forte - oltre i 6 mm/h • rovescio - oltre i 10 mm/h• nubifragio - oltre i 30 mm/h

Le conseguenze che un episodio piovoso può portaredipendono però non solo dalla quantità d’acqua cadutain un’ora, ma anche dalla durata del fenomeno stesso:una pioggerellina debole ma continua potrebbe quindilasciare al suolo lo stesso quantitativo di acqua di unoscroscio di pioggia breve ma intenso. Poniamo quindi l’attenzione a cosa si intende in sede dicronache o di previsioni parlando di piogge forti o piog-ge abbondanti: entrambe indicano precipitazioni ingrado di fornire grosse quantità di pioggia ma le primecon episodi anche brevi ma intensi, le seconde con piog-ge deboli ma prolungate nel tempo. Le piogge forti si

verificano in genere nei rovesci o temporali provocatidalle nubi cumuliformi con un vasto sviluppo lungo laverticale, mentre le piogge abbondanti accompagnanoin genere le nubi stratiformi che si estendono orizzontal-mente anche per centinaia di chilometri favorendo fasipiovose prolungate. Naturalmente non è escluso chepiogge abbondanti e quindi prolungate possano essereanche di moderata o forte intensità anche per alcune ore:si tratta fortunatamente di un evento raro che può porta-re a eventi alluvionali!Il comune di Cetara è dotato di un pluviometro collegatocon il Servizio Regionale di Protezione civile ubicato neipressi del cimitero e di una stazione meteo, comprensivadi pluviometro, ubicata nell’area portuale. I dati di questastazione con i livelli registrati in tempo reale sono consul-tabili direttamente dai cittadini collegandosi al sito delcomune www.comune.cetara.sa.it (sezione a destra,TURISMO - CETARA METEO).I cittadini che abitano le aree a maggiore intensità di

rischio colata (a tal proposito è stata aggiornata la relati-va cartografia da parte dell’Autorità di Bacino DestraSele) possono ricevere tramite SMS l’avviso di allertameteo sul proprio telefonino. L’avviso sarà automatica-mente inoltrato al superamento delle soglie di rischiostatisticamente determinate.

A PROPOSITO DI PIOGGIA È UTILE SAPERE …

difficile previsione: è sufficiente che la pioggia si concentriin una zona ristretta per dar luogo a fenomeni improvvisi diinondazione.

In casa

• Chiudi il gas, l’impianto di riscaldamento e quello elettri-co. Presta attenzione a non venire a contatto con la corren-te elettrica con mani e piedi bagnati. • Sali ai piani superiori senza usare l’ascensore. • Non scendere assolutamente nelle cantine e nei garageper salvare oggetti o scorte. • Non cercare di mettere in salvo la tua auto o altri mezzi:c’è pericolo di rimanere bloccati dai detriti e di esseretravolti da correnti. • Evita la confusione e mantieni la calma. • Aiuta i disabili e gli anziani del tuo edificio a mettersi alsicuro. • Non bere acqua dal rubinetto di casa: potrebbe essereinquinata.

Fuori casa

• Evita l’uso dell’automobile se non in casi strettamentenecessari. • Se sei in auto, non tentare di raggiungere comunque ladestinazione prevista, ma trova riparo nello stabile più vici-no e sicuro. • Evita di transitare o sostare lungo gli argini

dei cors i d’acqua, sopra pont i o passere l le . • Fai attenzione ai sottopassi: si possono allagare facilmente. • Se sei in gita o in escursione, affidati a chi è del luogo:potrebbe conoscere delle aree sicure.• Allontanati verso i luoghi più elevati e non andare maiverso il basso. • Evita di passare sotto scarpate naturali o artificiali; nonripararti sotto alberi isolati. • Usa il telefono solo per casi di effettiva necessità perevitare sovraccarichi delle linee.

Dopo

• Raggiunta la zona sicura, presta la massima attenzione alleindicazioni fornite dalle autorità di protezione civile, attraversoradio, TV e automezzi ben identificabili della protezione civile. • Evita il contatto con le acque. Sovente l’acqua può essereinquinata da petrolio, nafta o da acque di scarico. Inoltre puòessere carica elettricamente per la presenza di linee elettri-che interrate. • Evita le zone dove vi sono ancora correnti in movimento. • Fai attenzione alle zone dove l’acqua si è ritirata. Il fondodelle strade può essere indebolito e potrebbe collassaresotto il peso di un’ automobile. • Getta i cibi che sono stati in contatto con le acque dell’al-luvione.• Presta attenzione ai servizi, alle fosse settiche, ai pozzidanneggiati. I sistemi di scarico danneggiati sono seriefonti di rischio.

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COSA FARE IN CASO DI...FRANAIn caso di frana non ci sono case o muri che possanoarrestarla. Soltanto un luogo più elevato ti può daresicurezza. Spesso le frane si muovono in modo repentino, come lecolate di fango: evita di transitare nei pressi di aree giàsottoposte a movimenti del terreno, in particolar mododurante temporali o piogge violente.

Norme di comportamento

Prima di una frana• Contatta il Comune per sapere se dove abiti è zona arischio di frana. A Cetara sono ad alto rischio alcunearee fra le quali Zona Vallone, Zona Chianiello, ViaSuora Chiara (per i dettagli consultare cartografia). • Stando in condizioni di sicurezza, osserva il terrenonelle tue vicinanze per rilevare la presenza di piccolefrane o di piccole variazioni del terreno: in alcuni casi,piccole modifiche della morfologia possono essereconsiderate precursori di eventi franosi. • In alcuni casi, prima delle frane sono visibili sui manu-fatti alcune lesioni e fratturazioni; alcuni muri tendono aruotare o traslare. • ascolta la radio o guarda la televisione per apprende-re dell’emissione di eventuali avvisi di condizioni meteo-rologiche avverse. Anche durante e dopo l’evento è

importante ascoltare la radio o guardare la televisioneper conoscere l’evoluzione degli eventi. • Allontanati dai corsi d’acqua o dalle incisioni torrenti-zie nelle quali vi può essere la possibilità di scorrimentodi colate rapide di fango.

Durante una frana • Se la frana viene verso di te o se è sotto di te, allonta-nati il più velocemente possibile, cercando di raggiun-gere un posto più elevato o stabile. • Se non è possibile scappare, rannicchiati il più possi-bile su te stesso e proteggi la tua testa.• Guarda sempre verso la frana facendo attenzione apietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti potrebberocolpire. • Non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crolla-re o cadere e non avvicinarti al ciglio di una franaperché è instabile. • Se stai percorrendo una strada e ti imbatti in una franaappena caduta, cerca di segnalare il pericolo alle altreautomobili che potrebbero sopraggiungere.

Dopo una frana• Allontanati dall’area in frana. Può esservi il rischio dialtri movimenti del terreno. • Controlla se vi sono feriti o persone intrappolate

L’Amministrazione Comunale di Cetara ha presentatodue progetti, I° Stralcio e II° Stralcio ciascuno di unimporto di € 750.000,00, nell’ambito della misura226 del P.S.R. 2007/2013 della Regione Campaniaper ottenere finanziamenti tesi alla realizzazione diopere di sistemazioni idraulico forestali e rinaturalizza-zione del Torrente Cetus (detto Vallone Grande) edVallone Minore suo affluente.Nel primo stralcio sono previsti gli interventi relativi alTorrente Cetus nel tratto di valle (dalla sorgenteCannillo fino agli inizi del tratto intubato con arretra-mento dell’ultima briglia) e alcuni interventi nel trattointubato.Il tratto di valle presenta una forte criticità segnalataanche dal Piano di Assetto Idrogeologico del BacinoRegionale DestraSele, che prevede per l’abitato diCetara rischio molto elevato per colata rapida difango: il primo intervento, già finanziato ed appaltato,prevede la risagomatura del profilo idraulico conrealizzazione di briglie con massi ciclopici ancorati elegati mediante fune in acciaio.Nel tratto intubato è previsto un intervento di pulizia ela realizzazione di accessi dalla strada al fine diconsentire la futura manutenzione e pulizia.Nel secondo stralcio, candidato a finanziamentonell’ambito del PIRAP (piani e finanziamenti riservati

alle aree protette: il territorio di Cetara è nel Parcoregionale dei Monti Lattari) si prevede la prosecuzionedell’intervento nel Vallone Grande nel tratto di monte euno specifico intervento sul vallone Minore, suoaffluente. Nel vallone grande gli interventi previsti sono iseguenti:- realizzazione di un muro in pietra a confinamentodell’alveo in dx idraulica;- realizzazione di una rampa di accesso nella sezione dibrusco allargamento dell’alveo, rampa necessaria perassicurare l’accesso all’alveo per le operazione dipulizia;- scavo del fondo alveo e ricollocazione della briglia amonte, con realizzazione del salto prima della curva;- realizzazione di un briglia in massi naturali ancoratiad una struttura in calcestruzzo e legati con cavi diacciaio. La scelta dei massi naturali deriva dalla neces-sità di assicurare un migliore inserimento ambientaledell’intervento.Nel Vallone Minore è previsto l’intervento atto a mitiga-re il rischio di sovralluvionamento. Quindi si prevede larealizzazione di una piccola savanella centrale atto aconvogliare le portate di piena ordinarie, mentre l’areaadiacente viene destinata all’accumulo di materialesolo in occasione nelle portate più elevate.

INTERVENTI STRUTTURALI PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO

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Prima del terremoto• Il comune di Cetara è classificato fra quelli a“moderato” rischio sismico. Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni,a chi fare riferimento e quali misure sono previste incaso di emergenza. • Informati su dove si trovano e su come si chiudonoi rubinetti di gas, acqua e gli interruttori della luce.Tali impianti potrebbero subire danni durante il terre-moto • Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaf-fali particolarmente alti. Fissa al muro gli arredi piùpesanti perché potrebbero caderti addosso. • Tieni in casa un estintore ed assicurati che ognicomponente della famiglia sappia dove è riposto. • A scuola o sul luogo di lavoro informati se è statopredisposto un piano di emergenza, perché seguen-do le istruzioni puoi collaborare alla gestionedell’emergenza.

Durante il terremoto• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di unaporta inserita in un muro portante (quelli più spessi) osotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolli. • Riparati sotto un tavolo. È pericoloso stare vicino aimobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero cadertiaddosso. • Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascen-sore. Talvolta le scale sono la parte più debole

dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti diuscire. • Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, diterreni franosi o di spiagge. Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti daonde di tsunami. • Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e lineeelettriche. Potrebbero crollare. • Resta lontano da impianti industriali e linee elettri-che. È possibile che si verifichino incidenti. • Resta lontano dai bordi dei laghi e dalle spiaggemarine. Si possono verificare onde di tsunami. • Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi learee di attesa individuate dal piano di emergenzacomunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli. • Evita di usare il telefono e l’automobile. È necessa-rio lasciare le linee telefoniche e le strade libere pernon intralciare i soccorsi.Dopo il terremoto

• Assicurati dello stato di salute delle persone attor-no a te. Così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevolil’opera di soccorso. • Non cercare di muovere persone ferite gravemen-te. Potresti aggravare le loro condizioni. • Esci con prudenza indossando le scarpe. In stradapotresti ferirti con vetri rotti e calcinacci. • Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici eda strutture pericolanti. Potrebbero caderti addosso.

MAREMOTO

Se avverti un terremoto, noti una grossa frana chesi riversa in mare, o il ritiro improvviso e non giusti-ficato del mare dalla costa: • Se sei a riva allontanati immediatamente dirigen-doti verso zone più elevate. Più sei in alto, meno èprobabile che l’onda ti possa raggiungere e travol-gere.• Se sei in barca allontanati immediatamente versoil largo e verso fondali profondi. Gli effetti del maremoto si verificano sulla costa, allargo le onde possono non essere avvertibili.

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nell’area in frana, senza entrarvi direttamente. In questocaso, segnala la presenza di queste persone ai soccorri-tori. • Verifica se vi sono persone che necessitano assistenza,specie se bambini, anziani, disabili. • Le frane possono spesso provocare la rottura di lineeelettriche, del gas e dell’acqua, insieme all’interruzione

di strade e ferrovie. Segnala eventuali interruzioni alleautorità competenti. • Nel caso di perdita di gas da un palazzo, non entrareper chiudere il rubinetto. Verifica se vi è un interruttoregenerale fuori dall’abitazione ed in questo caso chiudi-lo. Segnala questa notizia ai Vigili del Fuoco o ad altropersonale specializzato.

COSA FARE IN CASO DI...TERREMOTO

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8Ottobre 2010

In caso di incendio boschivo risultano esposte arischio di “incendio interfaccia” le aree abitate loca-lizzate nei pressi di boschi o vegetazione soggettaalla possibilità di estensione degli incendi, potendovenire rapidamente a contatto con la propagazionedi un incendio originato dalla vegetazione. Il rischioaumenta in presenza di vento; gli incendi boschivisono un fenomeno soprattutto dell’estate in seguitoa lunghi periodi di alte temperature ed assenza dipiogge. Per evitare un incendio:• Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferiancora accesi, possono incendiare l'erba secca. • È proibito e pericoloso accendere il fuoco neiboschi. Usare solo aree attrezzate e non abbandona-re mai il fuoco: prima di andare via accertati che siacompletamente spento.• Se devi parcheggiare l’auto accertati che la marmit-ta non sia a contatto con l'erba secca. La marmittacalda potrebbe incendiare facilmente l’erba. • Non abbandonare i rifiuti nei boschi e nelle disca-riche abusive. Sono un pericoloso combustibile.

• Non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza,le stoppie, la paglia o altri residui agricoli. In pochiminuti potrebbe sfuggirti il controllo del fuoco Quanto l'incendio è in corso:• Se avvisti delle fiamme o anche solo del fumo tele-fona al 1515 per dare l’allarme. Non pensare chealtri l'abbiano già fatto. Fornisci le indicazioni neces-sarie per localizzare l'incendio. • Cerca una via di fuga sicura: una strada o un corsod'acqua. non fermarti in luoghi verso i quali soffia ilvento. Potresti rimanere imprigionato tra le fiamme enon avere più una via di fuga. • Stenditi a terra in un luogo dove non c'è vegetazio-ne incendiabile. il fumo tende a salire ed in questomodo eviti di respirarlo. • Se non hai altra scelta, cerca di attraversare il fuocodove è meno intenso per passare dalla parte giàbruciata. Ti porti così in un luogo sicuro. MA RICOR-DA: SE NON HAI ALTRA SCELTA!!! • L'incendio non è uno spettacolo, non sostare lungole strade. Intralceresti i soccorsi e le comunicazioninecessarie per gestire l’emergenza.

COSA FARE IN CASO DI INCENDIO BOSCHIVO E INCENDIO INTERFACCIA

Sono esposte a tale rischio l’area portuale e il “fron-te mare” che va dall’area di parcheggio di Piazza M.Nicoletti fino alla Torre Vicereale.

Durante le mareggiate:

• Evitare di passeggiare sull’area portuale. La vigen-te ordinanza della capitaneria di Porto di Salerno

vieta il transito e la sosta nell’area portuale in casodi mare molto agitato.• non sostare sul ciglio dell’area parcheggio in Piaz-za Manfredi Nicoletti.• allontanarsi dall’area di Largo Marina che puòessere raggiunta dalle onde.• in caso di onde eccezionali il mare potrebberaggiungere la sede della strada Statale 163.

COSA FARE IN CASO DI...MAREGGIATA

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9 Cetara informa

IL RIFIUTO NON COME PROBLEMA MA COME RISORSA

(il miglior rifiuto è quello non prodotto)

Siamo tutti stanchi di sentir parlare di rifiuti; già iltermine usato per indicare i residui di una giornatadella nostra vita la dice lunga. A peggiorare la situa-zione c’è la tendenza a scaricare totalmente le colpesulla Pubblica Amministrazione per le sue inadem-pienze. In alcuni casi queste responsabilità esistonoma questo modo di affrontare la situazione non faaltro che alleggerire le responsabilità di ciascuno e ilnostro coinvolgimento come Cittadini.Per questo vogliamo parlare di Rifiuto non comeproblema ma come risorsa, come opportunità, impa-rando a guardarlo negli occhi, riconoscendolo, primadi tutto, come qualcosa che ci appartiene, di cuisiamo responsabili e con cui possiamo anche produr-re qualcosa che può migliorare il nostrostile di vita.Imparare a differenziare correttamenteil Rifiuto, separando da questo lafrazione organica (scarti di cucina,residui delle piante del balcone odell’orto), che è biodegrada-bile, consente di ottenere daquest’ultima un fertilizzanteorganico detto COMPOST,sfruttando l’azione della floramicrobica spontaneamentepresente nel rifiuto stesso.È, infatti, essenziale impararea fare nostri concetti semplici manon trascurabili. Spesso si dice che il miglior Rifiuto èquello non prodotto: è vero che nonsiamo noi a produrre imballaggi, però è anche veroche con i nostri acquisti possiamo orientare le sceltedi produzione delle merci (ad es. tipo di imballaggio),incoraggiando così le varie multinazionali a control-lare a monte i prodotti chimici prima che venganomessi in commercio.Dopo aver “digerito” che il primo gestore del Rifiutosiamo noi, una volta che abbiamo depositato fuoridalla porta i nostri “resti” opportunamente alleggeritie correttamente separati, allora possiamo lanciarciad individuare la responsabilità della Pubblica Ammi-nistrazione, obbligandola, forti della nostra presa dicoscienza, a operazioni uti l i quali per esempiocambiare i capitolati di appalto per la fornitura dibeni e servizi, introducendo in essi criteri che favori-scano la minimizzazione, il riutilizzo ed il recupero deirifiuti, il risparmio energetico ed idrico, l’assen-za d i sos tanze toss iche ne i p rocess i d i lavo -

raz ione, i l possesso de l l ’Eco labe l europeo.Possiamo ancora chiedere che venga favorita la proli-ferazione di impiantistica dolce (riciclerie, centri dinobilitazione di materiali recuperati, ecc.).La Direttiva 2008/98 CE del Parlamento Europeo edel Consiglio sottolinea che la politica in materia dirifiuti deve mirare a ridurre l’uso delle risorse (ad es.minore uso di fertilizzanti chimici); quindi arricchire ilterreno del nostro orto con il compost prodotto dainostri rifiuti organici, oltre a rispondere all’obiettivodella riduzione dei rifiuti, risponde in pieno ancheall’altra priorità costituita dal riuso e dal recupero dimateria ed energia. Per chi dispone anche solo di unpiccolo pezzo di giardino, è possibile produrre ilcompost a casa. Riepiloghiamo i benefici di questa operazione:- riduzione del volume dei rifiuti prodotti;- migliore trasportabilità del rifiuto rimanente, essen-do questo stato liberato dalla frazione putrescibile;

- per il Comune stoccaggio meno proble-matico, proprio per la mancanza dicattivi odori;- i l compost prodotto nel nostrogiardino è un ottimo concimanteche restituisce al terreno i nutrienti

che le piante gli hanno tolto (lottaalla desertificazione).

Il Comune di Cetara, utilizzan-do risorse proprie e finanzia-menti concessi dalla Provin-

cia, intende portare avanti unprogetto specifico per la valoriz-

zazione dell’organico, comune-mente considerato un problema,

insegnando al cittadino:- come classificare il rifiuto domestico

per una separazione ottimale,- come separare e trattare la frazione organi-

ca del rifiuto;- come condurre correttamente la tecnica di compo-staggio senza produrre cattivi odori o insetti;- come riconoscere quando il compost è maturo ecome utilizzarlo.Nei prossimi giorni una lettera raggiungerà i cittadiniche vorranno aderire all’operazione ricevendo gratui-tamente una ‘compostiera domestica’ per trattare inproprio la frazione organica del rifiuto. A fronte diquesta scelta, a partire dal 2011, il cittadino riceveràun beneficio consistente in una riduzione percentualedella tassa per lo smaltimento dei rifiuti. Vale la penadi cominciare.

Rachele MercoglianoIngegnere Chimico

esperta in compostaggio

PER LA TUTELA DELL’AMBIENTE UNA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI

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10Ottobre 2010

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Gli uffici comunaliSindacodott. Secondo SquizzatoTel. 089 262913 - Fax 089 [email protected]

Ufficio SegreteriaSegretario: dott.ssa Angelica Saggese Tel. 089 262914 - Fax 089 262912 [email protected]

Settore AmministrativoResponsabile: dott.ssa Angelica Saggese Tel. 089 262914 - Fax 089 262912Ufficio Protocollo: rag. Domenico Di CrescenzoTel. 089 262911Ufficio affari generali: dott. Angelo Benincasa Tel. 089 262915 - [email protected] servizi demografici: dott. Antonio Liguori Tel. 089 262922 - Fax 089 [email protected] elettorale: sig. Pietro Giordano Tel. 089 262916 - Fax 089 [email protected] personale: sig.ra Fortunata Pappalardo Tel. 089 262918 - [email protected] informagiovani: sig.na Angelina Palazza Tel. 089 262919 - [email protected]

Settore Economico FinanziarioResponsabile: dott. Bruno Ricciardi Tel. 089 262926 - Fax 089 262928Ufficio ragioneria: dott. Bruno Ricciardi Tel. 089 262926 - Fax 089 [email protected] tributi: sig. Pietro PappalardoTel. 089 262927 - Fax 089 [email protected] economato: sig. Pietro Giordano Tel. 089 262916 - Fax 089 262917

Ufficio commercio: sig. Pietro Giordano Tel. 089 262916 - Fax 089 262917Settore TecnicoArea Tecnico manutentiva - DemanioResponsabile: ing. Pietro Avallone Tel. 089 262921 - Fax 262912Ufficio lavori pubblici e demanio marittimo: ing. Pietro Avallone Tel. 089 262921 - Fax 089 [email protected]@comune.cetara.sa.itArea Edilizia Privata e UrbanisticaUfficio edilizia privata: arch. Alfonso Pantuliano Tel. 089 262920 - Fax [email protected] condono edilizio: ing. Renato De Martino Tel. 089 262920 - Fax 089 262912

Settore Polizia MunicipaleResponsabile: cap. Alfonso Di Giacomo Tel. 089 262929 - Fax 089 262928Ufficio polizia locale: Tel. 089 262929 - Fax 089 [email protected]

Orario uffici:Lunedì, Martedì, Mercoledì, Venerdì: 8,30-12,00Giovedì: 15,30-17,00

Il Sindaco riceve il martedì dalle 10,00 alla 12,00 e il giove-dì dalle 16,30 alle 18,00.

Numeri utiliAusino: mercoledì 10,00-12,00 (Biblioteca comunale)Numero Verde: 800 44 55 52Sicme Energy srl: Giovedì 16,00-18,00 (Biblioteca comunale)Numero Verde: 800 45 33 00Guardia Medica: 081 9368176 (per tutte le emergenze)

Orario cimiteroLunedì: chiuso; dal martedì al giovedì: 9,00-12,00;dal venerdì alla domenica: 9,00-12,00 e 16,00-17,30.

RubricaIl Consiglio comunaleMaggioranza “Cetara Nuova - insieme per il futuro”1) Squizzato Secondo, Sindaco2) Della Monica Fortunato, Vice Sindaco3) Carobene Luigi, Assessore4) Pappalardo Francesco, Assessore5) Piscino Vincenzo, Assessore6) Casaburi Francesco, Consigliere7) Galano Alfonso, Consigliere8) Liguori Francesco, Consigliere

Minoranza “Uniti per Cetara”9) Avallone Raffaela Gruppo misto10) Benincasa Umberto 12) De Santis Antonio11) Vuolo Pietro 13) Pappalardo Vincenzo

La GiuntaSindaco Secondo Squizzato: Personale e servizi comunali, Rapporticon Enti e Istituzioni, Urbanistica e Ambiente, Protezione civile,

Trasparenza e partecipazione, Attività culturali e Istruzione.Vice Sindaco Fortunato Della Monica: Politiche Sociali,Fondi comunitari, nazionali e regionali.Assessore Luigi Carobene: Mobilità, Parcheggi, PoliziaMunicipale, Demanio marittimo.Assessore Francesco Pappalardo: Programmazioneeconomica e Attività Produttive, Lavori pubblici ed infra-strutture.Assesore Vincenzo Piscino: Turismo, Sport, Spettacolo eTempo libero, Sanità.Consigliere delegato Francesco Casaburi: Politiche giova-nili e disabilità, Componente Consulta per gli anziani,Componente commissione turismo, cultura, servizi sociali.Consigliere delegato Alfonso Galano: Bilancio e patrimo-nio, Componente Commissione Statuto e Regolamenti,Componente commissione Economia e bilancio.Consigliere delegato Francesco Liguori: Igiene urbana eAree cimiteriali, Capogruppo consiliare, ComponenteConsulta per gli anziani, Commissione Statuto e regola-mento, Commissione Economia e bilancio.