Notizie ICMQ n. 69

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Certificare la sostenibilità per garantire le prestazioni Nel settore delle costruzioni non è più possibile prescindere dalla sostenibilità ambientale, una delle linee strategiche di sviluppo per i prossimi anni e che rappresenta il punto di incontro di molte parti interessate: i progettisti, che cercano di conciliare soluzioni tecniche innovative con le esigenze dei committenti; l’amministrazione pubblica, che ha il dovere di tutelare la collettività e preservare l’ambiente; i promotori di interventi immobiliari, perché è una modalità per ottenere incentivi economici e commercializzare meglio il prodotto; l’acquirente di un immobile, maggiormente attratto da un bene che consente risparmi futuri e offre un notevole comfort interno. Di conseguenza, chi vuole affrontare il mercato presente e futuro deve proporre progetti e prodotti che rispondano a requisiti di sostenibilità ambientale e deve poterne garantire, seriamente, le prestazioni, distinguendosi così dal fenomeno purtroppo diffuso di greenwashing, cioè di un “verde” che è solo di facciata. È quindi fondamentale poter dimostrare con oggettività a operatori settoriali e consumatori l’attendibilità delle proprie dichiarazioni ambientali, valorizzando la propria immagine e guadagnando in competitività. La certificazione di parte terza indipendente è lo strumento corretto per attestare il rispetto dei requisiti dichiarati; ma quali caratteristiche deve avere? Poiché deve fornire un alto livello di credibilità della conformità del prodotto/servizio/progetto ai requisiti specificati, la normativa o, più in generale, la specifica tecnica a cui la certificazione si riferisce deve avere una propria validità scientifica, riconosciuta a livello nazionale o internazionale. Inoltre l’organismo di certificazione deve dimostrare il possesso di tre elementi fondamentali: competenza, indipendenza e imparzialità che devono essere verificati e garantiti nel tempo dall’ente nazionale di accreditamento (in Italia Accredia) secondo procedure e regole internazionalmente condivise. Un’altra domanda che spesso ci si pone è se la certificazione debba essere volontaria o cogente. L ’esperienza dimostra che quando la certificazione è stata resa obbligatoria e non si è contestualmente attuato un severo sistema di vigilanza sul mercato si è riscontrata in molti casi una “dequalificazione”; al contrario si può constatare che il maggior successo, in termini di garanzia di qualità e di prestazioni attese, si è verificato quando sono stati utilizzati schemi di certificazione volontari. Questi criteri devono essere applicati quando si prendono in considerazione non solo un sistema complesso come l’edificio, ma anche elementi considerati - a torto - più semplici, quali i singoli componenti che costituiscono l’edificio o i materiali, che in alcuni schemi di certificazione possono contribuire anche per il 20% al raggiungimento della sostenibilità di un intervento. Si può, quindi, rischiare di non raggiungere il livello di prestazione stabilito per l’intero edificio perché non è possibile, in fase di certificazione della sostenibilità, dimostrare in maniera oggettiva e inconfutabile che i materiali utilizzati hanno le caratteristiche di sostenibilità richieste. 2 Assegnati i premi di laurea “Paride Passerini” 2 ICMQ a Smart village: stop alla sostenibilità di facciata 4 Ciclo di vita del calcestruzzo, nuove regole per l’Epd 4 ICMQ ECO per i massetti 6 La certificazione acustica dei pannelli prefabbricati 8 L’impronta ecologica dei prodotti 8 Intervista a Paolo Nones, responsabile sistemi gestionali Misconel 9 Da Conforma una guida al Regolamento Prodotti da costruzione 10 Il cantiere sostenibile 12 Dall’Osservatorio del calcestruzzo primi provvedimenti 13 Prepararsi al nuovo Regolamento Prodotti da costruzione 14 Ispezione di parte terza in Albania 14 Il collegamento ferroviario Torino-Lione 16 Intervista a Mauro Casotto, amministratore unico di Arca Casa Legno Srl 17 Itaca verso una nuova prassi di riferimento Uni 18 Certificazione “green” e valore immobiliare 19 Certificazione f-gas: tempi stretti per mettersi in regola! 20 ICMQ India 24 Formazione Anno XVIII - marzo 2013 Istituto di Certificazione e Marchio di Qualità per Prodotti e Servizi per le costruzioni ICMQ NOTIZIE 69

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Assegnati i premi di laurea “Paride Passerini”; ICMQ a Smart village: stop alla sostenibilità di facciata; Ciclo di vita del calcestruzzo, nuove regole per l’Epd; ICMQ ECO per i massetti; La certificazione acustica dei pannelli prefabbricati; L’impronta ecologica dei prodotti; Intervista a Paolo Nones, responsabile sistemi gestionali Misconel; Da Conforma una guida al Regolamento Prodotti da costruzione; Il cantiere sostenibile; Dall’Osservatorio del calcestruzzo primi provvedimenti; Prepararsi al nuovo Regolamento; Prodotti da costruzione; Ispezione di parte terza in Albania; Il collegamento ferroviario Torino-Lione; Intervista a Mauro Casotto, amministratore unico di Arca Casa Legno Srl; Itaca verso una nuova prassi di riferimento Uni; Certificazione “green” e valore immobiliare; Certificazione f-gas: tempi stretti per mettersi in regola!; ICMQ India; Formazione.

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Certificare la sostenibilità per garantirele prestazioniNel settore delle costruzioni non è più possibile prescindere dalla sostenibilitàambientale, una delle linee strategiche di sviluppo per i prossimi anni e cherappresenta il punto di incontro di molte parti interessate:● i progettisti, che cercano di conciliare soluzioni tecniche innovative con leesigenze dei committenti;● l’amministrazione pubblica, che ha il dovere di tutelare la collettività epreservare l’ambiente;● i promotori di interventi immobiliari, perché è unamodalità per ottenereincentivi economici e commercializzaremeglio il prodotto;● l’acquirente di un immobile, maggiormente attratto da un bene che consenterisparmi futuri e offre un notevole comfort interno.Di conseguenza, chi vuole affrontare il mercato presente e futuro deveproporre progetti e prodotti che rispondano a requisiti di sostenibilitàambientale e deve poterne garantire, seriamente, le prestazioni,distinguendosi così dal fenomeno purtroppo diffuso di greenwashing, cioè diun “verde” che è solo di facciata. È quindi fondamentale poter dimostrare conoggettività a operatori settoriali e consumatori l’attendibilità delle propriedichiarazioni ambientali, valorizzando la propria immagine e guadagnandoin competitività. La certificazione di parte terza indipendente è lo strumentocorretto per attestare il rispetto dei requisiti dichiarati; ma qualicaratteristiche deve avere? Poiché deve fornire un alto livello di credibilitàdella conformità del prodotto/servizio/progetto ai requisiti specificati, lanormativa o, più in generale, la specifica tecnica a cui la certificazione siriferisce deve avere una propria validità scientifica, riconosciuta a livellonazionale o internazionale. Inoltre l’organismo di certificazione devedimostrare il possesso di tre elementi fondamentali: competenza,indipendenza e imparzialità che devono essere verificati e garantiti nel tempodall’ente nazionale di accreditamento (in Italia Accredia) secondo proceduree regole internazionalmente condivise. Un’altra domanda che spesso ci sipone è se la certificazione debba essere volontaria o cogente. L’esperienzadimostra che quando la certificazione è stata resa obbligatoria e non si ècontestualmente attuato un severo sistema di vigilanza sul mercato si èriscontrata inmolti casi una “dequalificazione”; al contrario si puòconstatare che il maggior successo, in termini di garanzia di qualità e diprestazioni attese, si è verificato quando sono stati utilizzati schemi dicertificazione volontari. Questi criteri devono essere applicati quando siprendono in considerazione non solo un sistema complesso come l’edificio,maanche elementi considerati - a torto - più semplici, quali i singoli componentiche costituiscono l’edificio o i materiali, che in alcuni schemi di certificazionepossono contribuire anche per il 20% al raggiungimento della sostenibilità diun intervento. Si può, quindi, rischiare di non raggiungere il livello diprestazione stabilito per l’intero edificio perché non è possibile, in fase dicertificazione della sostenibilità, dimostrare inmaniera oggettiva e inconfutabileche i materiali utilizzati hanno le caratteristiche di sostenibilità richieste.

2 Assegnati i premi di laurea“Paride Passerini”

2 ICMQ a Smart village:stop alla sostenibilità di facciata

4 Ciclo di vita del calcestruzzo,nuove regole per l’Epd

4 ICMQ ECO per i massetti

6 La certificazione acusticadei pannelli prefabbricati

8 L’impronta ecologica dei prodotti

8 Intervista a Paolo Nones,responsabile sistemi gestionaliMisconel

9 Da Conforma una guidaal Regolamento Prodottida costruzione

10 Il cantiere sostenibile

12 Dall’Osservatorio del calcestruzzoprimi provvedimenti

13 Prepararsi al nuovo RegolamentoProdotti da costruzione

14 Ispezione di parte terza in Albania

14 Il collegamento ferroviarioTorino-Lione

16 Intervista a Mauro Casotto,amministratore unicodi Arca Casa Legno Srl

17 Itaca verso una nuova prassidi riferimento Uni

18 Certificazione “green”e valore immobiliare

19 Certificazione f-gas: tempi strettiper mettersi in regola!

20 ICMQ India

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Anno XVIII - marzo 2013

Istituto di Certificazionee Marchio di Qualitàper Prodotti e Serviziper le costruzioni

ICMQNOTIZIE 69

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ICMQ a Smart village: stopalla sostenibilità di facciataICMQ aderisce a “Smart village 2013” - roadshow nazionale organizzato da Edilportale incollaborazione con Made Expo e con il supportodi Agorà per affrontare i temi di architetturasostenibile, efficienza energetica degli edifici,sicurezza antisismica – e partecipa a cinque dellediciotto tappe: da quella di Firenze del 14 marzofino a quella di Padova del 5 giugno.Ogni tappa è suddivisa in due sessioni: la primadedicata alla progettazione e costruzione diedifici antisismici e all’adeguamento delpatrimonio edilizio esistente, la seconda allaprogettazione di edifici a energia quasi zero. Ildibattito, sempre ampio e animato, vedel’intervento di personalità di eccellenza delmondo della progettazione sostenibile e spaziadalle tecnologie più avanzate per laprogettazione e costruzione di edifici a energiaquasi zero ai migliori prodotti perl’efficientamento energetico del patrimonioesistente, fino agli strumenti normativi e agliincentivi fiscali per la riqualificazioneenergetica.Obiettivo principale è diffondere conoscenze

Assegnati i premi di laurea“Paride Passerini”Il 16 gennaio scorso presso il Politecnicodi Milano si è riunita la commissione giudicatriceper l’assegnazione dei due premi di laurea “ParidePasserini”, istituti per il terzo anno consecutivo daICMQ in ricordo dell’ing. Paride Passerini -presidente dell’Istituto, scomparso nel 2007,“appassionato cultore della qualitànel mondo dell’edilizia” - e destinati a studenti chenell’anno accademico 2011-2012 hanno conseguitola laurea magistrale presso la Scuola di Ingegneriaedile/Architettura del Politecnico di Milano.I due premi di laurea, del valore di 1.000 eurociascuno, sono finalizzati a promuovere studisu tematiche connesse alle soluzioni progettuali,costruttive e produttive di edilizia sostenibilesecondo i protocolli parametrici consolidati.La commissione giudicatrice ha premiatole seguenti tesi:• Implementazione di un metodomulticriterio per l’analisi di sostenibilitàdell’ing. Sebastiano Maltese, che si merita ilprimo premio rispondendo meglio ai contenuti

richiesti per la brillante messa a puntodi un metodo multicriterio per l’analisidi sostenibilità,• La riqualificazione architettonico-tecnologico-energetica del costruitodell’ing. Eugenia Gasparri (redattacon Annalisa Andaloro) e Progetto per unanuova sede industriale nel distretto tessile diCarpi dell’ing. Dario Prete (redatta insiemeall’ing. Fulvio Dal Pio Luogo), quali meritevolidel secondo premio ex aequo.

La cerimonia ufficiale di assegnazione dei premiavrà luogo nei prossimi mesi alla presenzadel rettore del Politecnico prof. ing. GiovanniAzzone, del presidente di ICMQ Istituto,ing. Giorgio Sabelli, del vice-presidente di ICMQIstituto, ing. Lorenzo Orsenigo e del figliodi Paride Passerini.Considerato il successo dell’iniziativae l’interesse dell’Istituto nel sosteneree incoraggiare i giovani studenti nello studioe nella ricerca su tematiche inerenti il settoredelle costruzioni, ICMQ ha già concordatocon l’Ateneo i dettagli della quarta edizionedei premi di laurea Passerini.

Silvia Rusconi

sempre più aggiornate sui temi della sostenibilità,dell’efficienza energetica e dei sistemi costruttivi ingrado di garantirle: fattori che condizionano econdizioneranno sempre più il modo di costruire.

L’importanza della certificazione di parte terzaGli incontri sono anche l’occasione per risponderea tante domande; una, ad esempio, inviata onlineagli organizzatori, pone una questioneimportante: “Relativamente all’indipendenza deicertificatori energetici, ho spesso trovato casidavvero imbarazzanti a cui nessuno pone rimedio,neppure la legge, e che considero gravi. Casi diagenti immobiliari che certificano gli immobili che

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l’utilizzo di materiali ecocompatibili non sianovanificati da una scorretta gestione. Certificarela sostenibilità è inoltre l’unico modo serio percombattere il greenwashing, cioè“l’appropriazione indebita” da parte delleaziende e delle imprese di caratteristiche

ambientali e sostenibili. Unfenomeno pericoloso che ènecessario arrestare perchéprovoca una profondasfiducia del mercato neiconfronti della sostenibilitàe penalizza l’impegno di chiopera seriamente.La partecipazione aiconvegni del tour è gratuitae dà diritto all’assegnazionedi crediti formativi; ilprogramma completo èdisponibile sul sito diEdilportale/Smart village.

Silvia Rusconi

poi vendono; o casi in cui gli studiassociati annoverano più ingegneri,architetti, e qualche geometra che sispartiscono tra loro i ruoli, dallaprogettazione alla realizzazionedell’opera, passando dalla sicurezza enon ultimo la certificazione energetica.In sintesi, può un direttore lavoriavere l’ufficio al fianco del certificatoreenergetico, e non essere in paleseconflitto di interessi, solo perché

entrambi sonofree lance? Chicontrolla chi e checosa se poi nellarealtà sonocolleghi o amici?”LorenzoOrsenigo,

direttore di ICMQ, spiega che lostrumento corretto per attestare ilrispetto dei requisiti dichiarati egarantire le prestazioni di un prodottoo di un edificio è la certificazione diparte terza indipendente, cioè di unorganismo la cui competenza,indipendenza e imparzialità sianoriconosciute dal mercato perl’autorevolezza di chi la rilascia oltreche garantita, laddove possibile,dall’ente nazionale di accreditamento(in Italia Accredia) secondo proceduree regole internazionalmente condivise.Certificazioni serie che a partire dagliedifici, con opportune verifiche siaprogettuali che in cantiere,controllano parametri e prestazioni complesse;ma non solo, anche certificazioni di prodotti emateriali che giocano un ruolo fondamentalenella certificazione green di un edificio ecertificazione dei processi, ad esempio in uncantiere, affinché le buone scelte progettuali e

“Lo strumento correttoper garantire le prestazionidi un prodotto o di unedificio è la certificazionedi parte terza indipendente”

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Certificazion

eprodo

tti ICMQ ECO per i massettiICMQ ha rilasciato all’azienda Fassa Spa lacertificazione ICMQ ECO delle caratteristiche disostenibilità dei massetti a base di solfato dicalcio, prodotti nell’impianto di Spresiano (Tv).I massetti in genere e, in particolare, le lorocaratteristiche di sostenibilità, hanno un ruoloimportante in edilizia. Attraversando un periododi profonda difficoltà, i produttori hanno infatti lanecessità di distinguersi sul mercato e lo possonofare investendo su prodotti e materiali“sostenibili”; in questo modo prevengono inoltrelo sfruttamento di risorse esauribili,diminuiscono l’inquinamento e riducono il

quantitativo di materiale smaltito in discarica.La certificazione volontaria ICMQ ECO è lostrumento che consente di dimostrare aglioperatori del settore e ai consumatoril’attendibilità delle dichiarazioni ambientali delproduttore e al tempo stesso di valorizzarnel’immagine, con un guadagno in competitività.

Le fasi della certificazioneICMQ ECO per i massetti a base di solfato dicalcio prevede una fase obbligatoria di verifica dialcuni pre-requisiti legislativi e prestazionali.La verifica dei pre-requisiti legislativi riguarda:• l’implementazione di un Controllo diproduzione che rispetti i requisiti dell’AnnexZA della norma En 13813 “Massetti e materiali

Certificazion

eprodo

tti Ciclo di vitadel calcestruzzo,nuove regole per l’EpdLa Dichiarazione ambientale di prodotto,meglio nota come Epd dall’acronimo ingleseEnvironmental Product Declaration, è unostrumento che consente di comunicare leprestazioni ambientali di uno specifico prodotto.L’Epd deriva da una valutazione del ciclo di vitaimpostata sostanzialmente in tre fasi:estrazione/produzione delle materie prime(upstream), lavorazione presso il sito produttivo(core), uso e smaltimento del prodotto(downstream).Questa classificazione mal si adatta allecaratteristiche dei prodotti da costruzione, inparticolare per la fase di downstream che,tipicamente, si suddivide ulteriormente in:trasporto fino al cantiere, posa in opera, vitautile dell’edificio (incluse le attività di

manutenzione), smaltimentoa fine vita dell’edificio.Nel 2012 è stata pubblicatala norma En 15804“Sostenibilità dellecostruzioni - Dichiarazioniambientali di prodotto -Regole chiave di sviluppoper categoria di prodotto”che affronta la tematicaspecifica dei prodotti da

costruzione prevedendo che le Pcr (Productcategory rules, ovvero le regole chegarantiscono un approccio omogeneo all’analisidel ciclo di vita dei prodotti) siano sviluppatetenendo conto delle fasi descritte sopra.

La nuova PcrNel febbraio 2013, nell’ambito del consorzioEnvirondec (http://www.environdec.com) è statapubblicata una Pcr per il calcestruzzo, redatta inriferimento alla En 15804, che copre ilcalcestruzzo preconfezionato, i blocchi incalcestruzzo (esclusi quelli in calcestruzzoareato), i masselli e cordoli, le malte.Il documento fornisce a chiunque voglia sviluppareuna Epd per uno dei prodotti sopra elencati regolecomuni che garantiscano la confrontabilità deiprodotti senza falsature dovute, per esempio, adiverse definizioni dei confini del sistema. Inparticolare si dice che il produttore deve sviluppareuna Epd cradle to gate (dalla culla al cancello)analizzando gli impatti che vannodall’estrazione/lavorazione delle materie prime finoall’uscita dal cancello dell’impianto produttivo. Invia opzionale è possibile fornire informazioni anchesul trasporto in cantiere e sulla posa.I motivi di questa scelta sono da ricercarsi nelfatto che per un produttore di calcestruzzopreconfezionato o di blocchi è estremamentedifficile raccogliere informazioni attendibili suprocessi come la vita dell’edificio e il suosmaltimento finale. Si tratta di dati sui quali ilproduttore di calcestruzzo non ha alcun potere dicontrollo e che variano enormemente in funzionedel cantiere fornito.La pubblicazione di questa Pcr confermal’elevato interesse per le prestazioni disostenibilità dei prodotti da costruzione. In molticasi avere prodotti con caratteristiche disostenibilità certificate da un organismoindipendente può essere uno strumento perdistinguersi e sopravvivere nell’ambito di unmercato in profonda crisi.

Massimo Cassinari

“Per un produttoredi calcestruzzo è difficileraccogliere informazioniattendibili sulla vitadell’edificio e sullosmaltimento finale,processi su cui non haalcun controllo”

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PREFABBRICATI:NUOVA PROCEDURAPER LA QUALIFICAZIONEDELLE PRODUZIONI

È disponibile sul sito del Servizio tecnicocentrale del Consiglio superiore dei lavoripubblici la “procedura per la qualificazione ela vigilanza relative alla produzione di elementicostruttivi prefabbricati in c.a. e c.a.p.”aggiornata a gennaio 2013. Per accedereal documento occorre collegarsi al sitowww.cslp.it e selezionare, nell’ordine,le pagine seguenti: attività consultivae normativa, pareri, costruzioni in c.a., c.a.p.,a struttura metallica ed in altri materiali.La procedura è riferita ai prodottinon ricadenti nell’ambito della marcatura Ceobbligatoria, quindi esclude quanto previstonel Dm 14/01/2008 al caso a) del punto 11.1.Si segnala, oltre ad alcuni aggiornamentie precisazioni riguardanti la documentazione

necessaria per ottenere o rinnovare i depositiin serie dichiarata e controllata, l’obbligodi presentare apposita istanzadi qualificazione (relativa al solo stabilimento)per i fabbricanti di componenti prefabbricatidi produzione occasionale.Questi produttori dovranno conseguirel’Attestato di qualificazione previstoal punto 4.1.10.1 del Dm 14/01/2008presentando, oltre ai documenti relativial solo processo di produzione in fabbrica,la certificazione del “sistema di gestionedella qualità che sovrintende al processodi fabbricazione”.Per quanto riguarda i certificati, nulladi aggiuntivo dunque per chi è già certificatoIso 9001 per la produzione di componentiprefabbricati; chi invece non avesseun sistema qualità certificato e intendesseprodurre anche “manufatti occasionali”dovrà provvedere a certificare il controllodi produzione in fabbrica per tale attività.

per massetti - Materiali per massetti -Proprietà e requisiti” e delle caratteristichedichiarate dal produttore e non ricadentinell’ambito della marcatura Ce;• il rispetto della legislazione ambientale (inmancanza di certificazione ambientale Uni EnIso 14001 rilasciata da organismo accreditato odi registrazione Emas).

La verifica dei pre-requisiti prestazionalirichiede la certificazione della resistenza acompressione e a flessione, del PH e del ritiro.Lo schema ICMQ ECO prevede poi quattro

livelli di riconoscimento -ECO, ECO Silver, ECO Golde ECO Platinum -determinati in base alleulteriori caratteristiche disostenibilità dichiarate dalproduttore e certificate daICMQ, ricadenti nell’ambitodelle seguenti dimensioni

della sostenibilità: tutela delle risorse, tuteladell’ambiente, risparmio di energia.Il percorso di sostenibilità intrapreso da Fassa èstato quello della tutela dell’ambiente: è stataverificata da ICMQ, mediante una prova dilaboratorio, l’assenza di radioattività. La verificadell’assenza di materiali radioattivi è moltoimportante perché contribuisce a contrastare lacrescente invasione del mercato nazionale da

parte di prodotti di cattiva qualità provenienti dapaesi con scarsa attenzione alle norme etiche,ambientali e di sicurezza.

Certificare convieneLa certificazione volontaria di prodottosostenibile ICMQ ECO si rivolge quindi alproduttore che vuole fornire al mercato unagaranzia di parte terza delle caratteristiche disostenibilità del prodotto mediante un rigorosoprocesso di valutazione e conseguire unriconoscimento che consenta di differenziarsisul mercato in base al livello di sostenibilitàraggiunto dal proprio prodotto. Permetteinoltre di valorizzare i propri investimenti in

termini di sostenibilità,di migliorarel’immagine di fronteagli stakeholder(clienti, fornitori,ambiente esterno etc) edi evidenziare lecaratteristiche delprodotto che possonocontribuire ai creditidei principali schemi dicertificazione degliedifici quali Leed eItaca.

Ugo Pannuti

“La verifica dell’assenzadi materiali radioattivicontribuisce a contrastarel’invasione del mercatonazionale da parte diprodotti di cattiva qualità”

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Certificazion

eprodo

tti La certificazione acusticadei pannelli prefabbricatiIl settore dell’edilizia da più di tre anni è in gravedifficoltà: il produttore, mai come ora, ha lanecessità di differenziarsi sul mercatopromuovendo prodotti all’avanguardia e divalorizzare i propri investimenti in questadirezione. ICMQ, da sempre a fianco dei propriclienti nel promuovere la cultura della qualitàattraverso la ricerca e l’innovazione, hacontribuito a evidenziare le caratteristiche diisolamento acustico dei pannelli prefabbricatimettendo a punto uno schema di certificazionevolontaria di prodotto.Per l’assegnazione del marchio ICMQ, lo schemadi certificazione prevede la determinazione delpotere fonoisolante del pannello prefabbricatomediante una prova di laboratorio oppure unaprova in situ, attraverso l’applicazione delmetodo Nilsson.

La prova di laboratorioLe prove devono essere eseguitepresso un laboratorio riconosciuto daICMQ e in conformità alla norma Iso10140-2, che descrive la procedura perla misurazione in laboratoriodell’isolamento acustico per via aereadi elementi edilizi, come pareti e solai.Le misure sono eseguite in strutture diprova apposite nelle quali latrasmissione sonora per via laterale èsoppressa; pertanto i risultati non sonodirettamente applicabili all’elementoposto in opera (dove subentrano glieffetti della trasmissione laterale edelle condizioni di vincolo). L’ambientedi prova è costituito da due stanzeadiacenti e isolate dall’ambienteesterno, tra le quali viene disposto

l’elemento di prova. Nella stanza emittente vienegenerato un campo sonoro diffuso da 100 Hz a5000 Hz, cui segue la misura del livello medio dipressione sonora in entrambe le stanze; dalladifferenza tra i due livelli si ottiene l’isolamentoacustico per via aerea fornito dall’elemento. Unarecente proposta prevede di estendere il campo difrequenza utilizzato per la certificazione da 50 Hza 5 kHz.La prova consente di confrontare le proprietà diisolamento acustico di elementi diversi e dieffettuare una classificazione delle loroprestazioni; i risultati possono quindi essereutilizzati nella progettazione degli edifici e nellastima delle prestazioni acustiche delle partizioniin opera tenendo conto di una serie di fattoricorrettivi.

Il metodo NilssonIl metodo analitico è stato sviluppato dal prof.Anders Nilsson del Kth di Stoccolma negli anni90 per pannelli sandwich di tipo navale eaeronautico, e si può applicare principalmente a:• pannelli alleggeriti (figura 1), in cui un cuoredi alleggerimento è inserito tra due lastrerigide di calcestruzzo, che limitano loscorrimento delle facce esterne;• pannelli a taglio termico alleggerito, moltosimili ai pannelli alleggeriti ma con ladifferenza che il cuore è costituito da duestrati, uno di alleggerimento e l’altro dimateriale isolante (figura 2).

In entrambi i casi il materiale posto fra le lastredi calcestruzzo è in genere sufficientementerigido da trasmettere le vibrazioni, e quindi ilsuono, da un lato all’altro del pannello.Il modello analitico tiene debitamente inconsiderazione questo aspetto ed è in grado dipredire la rigidezza flessionale e di conseguenzail potere fonoisolante del manufatto [1].Il metodo consente di ricavare il poterefonoisolante anche sulla base delle solecaratteristiche meccaniche e dimensionali delmanufatto. Questa procedura inversa è moltoutile nel caso si voglia eseguire un’attività diricerca e sviluppo del prodotto, consentendo diconoscerne a priori le prestazioni senzanecessariamente realizzare un prototipo.Le assunzioni teoriche per cui il metodo puòessere utilizzato sono:• il cuore deve essere sufficientemente rigidoda trasmettere le vibrazioni da un laminatoall’altro;• i due laminati devono muoversi in fase in unbuon campo di frequenza;• il campo di frequenza in cui è valida l’analisirisulta comunque inferiore ai 5000 Hz.

La metodologia di prova è molto semplice: ilpannello deve essere sospeso e quindi unaccelerometro viene posizionato su una dellefacce per misurare le vibrazioni causate da uncolpo inferto tramite un martello strumentatoall’altra estremità della stessa faccia. Da questaprova si ricavano le frequenze dei principali modiflessionali del pannello, avendo cura di verificareche le due facce del pannello si siano mosse infase durante la prova. Tale verifica può essereeseguita posizionando un secondo accelerometrosimmetricamente al primo, sull’altra faccia delpannello.I modi flessionali così ricavati vengono utilizzatiper calcolare la rigidezza flessionale statica delpannello, la rigidezza flessionale dinamica e lafrequenza di coincidenza, ovvero quel particolarevalore della frequenza per cui la velocità delsuono nell’aria risulta uguale alla velocità delsuono nel pannello. Quindi si calcola il potere

Anders Nilsson

Edoardo Piana

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fonoisolante del pannello che, in corrispondenzadella frequenza critica, risulterà minimo.

Le verifiche sul metodo di provaA verifica del metodo di prova sono stateeseguite varie simulazioni su pannelliprefabbricati messi a disposizione dalla dittaIsocell di Pognano (Bg), confrontate poi conprove di laboratorio su un pannello a tagliotermico alleggerito di dimensioni 11 x 2,5 m [2],eseguite presso il laboratorio Ricert di monte diMalo (Vi), riconosciuto da ICMQ.In figura 3 è riportato il confronto fra i valori delpotere fonoisolante calcolati attraverso il metodoNilsson e i valori misurati in laboratorio. Appareevidente il buon accordo fra le simulazioni e lemisurazioni, che evidenzia la correttacollocazione della frequenza di coincidenza per ivalori calcolati.La certificazione volontaria di parte terza

indipendente è, quindi, un utile strumento perdimostrare agli operatori del settore e aiconsumatori l’attendibilità delle dichiarazioniambientali del produttore.

Edoardo Piana, Dipartimento di Ingegneriameccanica e industriale, Università di Brescia

Ugo Pannuti, Responsabile certificazionevolontaria di prodotto, ICMQ Spa

[1] P. Milani, A. Marchesini, E. Piana, Towardsthe Validation of a Simple Test Procedure toDetermine the Sound Transmission Loss ofPrecast Panels, Atti del congresso internazionaleAia-Daga, Merano, marzo 2013[2] E. Piana, A. Marchesini, A Simple TestProcedure to Determine the SoundTransmission Loss of Precast Panels, Atti delcongresso internazionale Isma2012, Leuven,settembre 2012

Figura 1 – Sezione trasversale di un pannello alleggerito

Figura 2 – Sezione trasversale di un pannello a taglio termico alleggerito

Figura 3 - Confronto fra il potere fonoisolante di un pannello stimato con il metodo Nilsson(traccia verde) e misurato in laboratorio (traccia rossa).

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Cerifica

zione

prod

otti

Tra gli strumenti che le aziende hanno adisposizione per comunicare le caratteristicheambientali dei propri prodotti, sicuramente laDichiarazione ambientale di prodotto (Epd) è il piùcompleto. Tuttavia l’Epd, per quanto semplice, èdestinata a un pubblico di tecnici più che aiconsumatori che cercano informazioni semplici e di

immediata lettura. In risposta a questa esigenza sista diffondendo l’impronta di carbonio, o carbonfootprint, che consente di comunicare quanta CO2viene emessa a seguito della produzione di undeterminato quantitativo di prodotto.La dichiarazione è redatta in riferimento alla normaIso 14064 e nasce da una analisi del ciclo di vita nonestesa a tutti gli indicatori ambientali previsti perl’Epd, ma limitata alle emissioni di gas serra; insostanza è un “sottoinsieme” dell’Epd che, con unsolo indicatore, fornisce informazioni sulla tematicaambientale del contributo all’effetto serra. Che iltema sia “caldo” lo conferma anche unfinanziamento promosso con un bando del ministerodell’Ambiente e mirato alla valutazione della carbonfootprint di prodotti di largo consumo.In quanto organismo di certificazione diriferimento nel mondo delle costruzioni, al fine disostenere e rendere credibili le comunicazionicarbon footprint ICMQ offre a tutte le aziendedel settore il servizio di verifica e convalida.

Massimo Cassinari

L’impronta ecologicadei prodotti

Intervista a Paolo Nones,responsabile sistemigestionali Misconel

Il calcestruzzopreconfezionatodell’azienda trentinaMisconel Srl, prodottonell’impianto di Lagodi Tesero (Tn), haottenuto lacertificazione dellecaratteristiche disostenibilità ICMQECO. Poiché larealizzazione di unedificio sostenibile

avviene tramite prodotti sostenibili, questo schemariprende il concetto di progettazione e realizzazionea basso impatto ambientale che trova la suamassima applicazione nei protocolli di certificazionedell’edificio quali, ad esempio, Leed e Itaca.

Misconel è la prima azienda nel Trentino aottenere il marchio ICMQ ECO per ilcalcestruzzo. Quali sono state le motivazioni chel’hanno spinta a richiedere una certificazionevolontaria di prodotto sostenibile e qualivantaggi si attende?La nostra impresa, già certificata secondo lanorma ambientale Uni En Iso 14001, haimboccato la strada della sostenibilità da diversianni. Il passo successivo è stato quello di

allargare la visione dal sistema al prodotto.Questo elemento, assieme ai forti investimentitecnici che la nostra impresa ha realizzato negliultimi anni cambiando completamente l’impiantodi produzione, ci ha spinto in questa direzione.

Ritiene che ICMQ ECO possa differenziare lasua azienda rispetto alle altre che operano nelmercato del calcestruzzo?In un periodo economico difficile come quelloattuale, l’attenzione all’ambiente può rappresentareun’arma in più per presentarsi al mercato. Nelnostro caso anche l’attenzione di un importantecommittente come la Provinciaautonoma di Trento allecostruzioni sostenibili, attraversol’utilizzo della certificazione Leed,ha rappresentato un ulteriorestimolo a perseguire questastrada.

Per un’azienda già attenta al tema ambientalel’ottenimento della certificazione di prodottosostenibile ha richiesto particolare impegno einvestimenti?Come già detto, la nostra impresa ha realizzatoimportanti investimenti negli anni scorsi. Partiamoquindi da un impianto all’avanguardia siatecnicamente che ambientalmente, che permette uncontrollo dettagliato su tutte le fasi dellaproduzione. L’impegno principale si è quindispostato sulla parte documentale e procedurale perrendere più organico ed organizzato ciò che già lanostra impresa faceva.

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otti dall’obbligo di tenuta a disposizione della

Dichiarazione di conformità all’obbligo difornitura, contestuale alla consegna delprodotto, della Dichiarazione di prestazione(DoP).

Un ulteriore esempio della terzietà della GuidaConforma consiste nel fatto che, laddove vi sianoancora incertezze sul significato preciso di unpassaggio del Cpr - oppure quando vi sianecessità, per agire in un determinato modo, diattendere la pubblicazione di ulteriori normative- si preferisce dar conto dell’incertezza o dellafase transitoria, piuttosto che sponsorizzare unaposizione non suffragata dal testo delRegolamento, da palesi evidenze o da documentiufficiali.In calce ad ogni pagina, infatti, a supporto delleaffermazioni vi sono precisi riferimenti agliarticoli del Regolamento.

I temi di rilievoIn 36 pagine di “esposizione ragionata”, scrittecon linguaggio chiaro e forma scorrevole, laGuida dà al lettore una visione completa dei variaspetti del Regolamento Ue 305/2011, tra i qualimeritano di essere citati:• gli obiettivi del Cpr,• il chiarimento del significato della marcaturaCe,• le definizioni, in parte mutate ed in partecompletamente nuove rispetto alla Cpd 89/106,• gli obblighi degli operatori economici(fabbricanti, mandatari, importatori edistributori) e degli stati membri,• la redazione della Dichiarazione diprestazione (DoP) e i documenti da allegarealla stessa, con particolare riferimento agliadempimenti riguardanti il Regolamento Ue1907/2006 - Reach (riguardante le sostanzechimiche pericolose),• la redazione dell’etichetta di marcatura Ce,• la gestione dei periodi transitori diapplicazione del Cpr,• una “agenda del produttore” per i prossimimesi.

La Guida Conforma è disponibile e può esserescaricata in formato PDF collegandosi al sitowww.icmq.org

Igor Menicatti

Da Conforma una guidaal Regolamento Prodottida costruzioneConforma - associazione di organismi dicertificazione, ispezione, prova e taratura cheannovera ICMQ tra i propri soci fondatori e cheintende rappresentare l’intera filiera dellavalutazione della conformità - ha recentementepubblicato una guida al Regolamento Prodotti dacostruzione Cpr 305/2011.Il documento è il primo di quella che si preannunciacome vera e propria “collana” di quaderni tecnici diapprofondimento, rivolta ai tecnici della qualità, maanche e più in generale a chi, fra gli imprenditori,gli stakeholder, le committenze, le pubblicheamministrazioni, gli utenti, è interessato ai temidella qualità e della conformità.

Un documento “superpartes”Dalla pubblicazione delRegolamento Ue 305/2011 indiversi paesi dell’Unione sonostate rilasciate varie guide -solitamente da parte diassociazioni di fabbricanti giàobbligati alla marcatura Ce

del prodotto - che hanno fornito disamine edinterpretazioni del contenuto del regolamentostesso.La Guida Conforma si discosta da questepubblicazioni per due motivi principali:• perché per la prima volta una guida vienepubblicata da un’associazione formata per lopiù da organismi notificati, che da anni operanonel settore della certificazione, volontaria ecogente, dei prodotti da costruzione;• perché piuttosto che interpretare il dispostolegislativo introducendo arbitrariamentesemplificazioni e posizioni a favore di uno o piùraggruppamenti di produttori, intendediffondere in modo indipendente e “superpartes” vedute e posizioni interpretativeconsolidate a livello europeo; questo al fine diconsentire, soprattutto ai fabbricanti, dipassare consapevolmente e con tranquillità ilguado del 1° luglio 2013, quando con l’entratain vigore dell’intero articolato si passerà

“La Guida intendediffondere in modoindipendente e “terzo”posizioni interpretativeconsolidate a livelloeuropeo”

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Cerifica

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prod

otti In questo senso un servizio di certificazione

come MAKE IT SUSTAINABLE rappresentaper le imprese di costruzione un elemento diinnovazione che può contribuire ad unriposizionamento strategico.MAKE IT SUSTAINABLE è infatti il nuovomodello di certificazione di processo con cuiICMQ verifica che un determinato cantiere sia

Il cantiere sostenibileSe si vuole superare la crisi economica èfondamentale saper coniugare il business con lasostenibilità, dimostrare con oggettività almercato l’attendibilità delle propriedichiarazioni ambientali e differenziarsi rispettoai competitors.

Innovativo modellodi certificazionecon cui ICMQverifica che undeterminato cantiereè gestitosecondo i principidi sostenibilità.

Redatto seguendo i principi di protocolli eschemi di certificazione internazionali qualiLeed, Itaca, EN ISO 26000, EN ISO 9004,EN ISO 14004, CAM (Criteri ambientaliminimi), GRI -Global Reporting Initiative.

Se l’organizzazioneha un sistemadi monitoraggiodei principali indicatoririguardanti lasostenibilità,il raggiungimentodella certificazione puòavvenire con tempie impegni moltocontenuti.

Le organizzazioni hanno quindi l’opportunitàdi valorizzare specifici cantieri:- applicandone i principi di sostenibilità allaprogettazione (pianificazione), sviluppo,gestione, comunicazione, analisie miglioramento- definendone obiettivi misurabili, coerentie sostenibili.

Make It Sustainable certifica la sostenibilità dei processi e valorizzagli investimenti e i cantieri.

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Verifica della corretta gestionedel cantiere:- Acque;- Rifiuti;- Aria interna e prodotticontenenti compositiorganici volatili;- Criteri di selezionedei prodotti e delleforniture;- Processi di realizzazionedegli impianti tecnologici;- Modifiche progettuali.

Verifica la coerenza tra le strategiee le politiche di sostenibilità e le attivitàsvolte in uno specifico cantiere.

A seguito della certificazione è rilasciato all’organizzazione un certificatocorredato da alcuni allegati:- certificato di sostenibilità di processo per ciascun specifico cantiere;- allegato che evidenzia, da parte dell’impresa di costruzione, la gestione di specifici indicatori GRI;- allegato che evidenzia specifici requisiti di sostenibilità gestiti correttamente nei processi di cantierein riferimento anche ai principi LEED;- allegato che riporti, per le imprese di costruzioni, le eventuali verifiche d’ispezione e/o di controllotecnico richieste dal cliente ed effettuate per attività oggetto della certificazione Make It Sustainable.

gestito secondo i principi di sostenibilità,valorizzando gli investimenti dell’impresa efavorendo la partecipazione ad appalti per lacostruzione di edifici sostenibili.Il certificato che viene consegnato al terminedella verifica con esito positivo contiene tutti glielementi che consentono di comunicare almercato la serietà dell’azienda

nell’implementare i principi di sostenibilitàe la terzietà del processo di certificazione,operato da un organismo indipendente.Lo schema è applicabile anche a prodottie servizi, verificandone il processo direalizzazione, gestione ed erogazione secondoi principi di sostenibilità.

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Dall’Osservatoriodel calcestruzzoprimi provvedimenti

La certificazione del controllo di produzione infabbrica per il calcestruzzo nasce con le Normetecniche delle costruzioni Dm 14 settembre 2005,poi aggiornato con il Dm 14 gennaio 2008.Le prime certificazioni risalgono ormai al 2006.L’obbligo, per tutti gli impianti dipreconfezionamento di calcestruzzo, di avere unControllo di produzione in fabbrica certificatoarriva il 1° luglio 2009 con gli interventi urgenti aseguito del terremoto dell’Abruzzo. In questi anniabbiamo più volte ricordato, sia su queste paginesia attraverso incontri formativi, che avere uncontrollo di produzione in fabbrica certificato non èsolo un obbligo di legge, è una opportunità dicrescita e miglioramento aziendale. Anni di visitepresso impianti dove l’Fpc è implementato egestito correttamente dimostrano che i beneficieconomici che ne possono derivare - in termini siadi risparmio diretto in produzione, sia di riduzionedi costi indiretti derivanti dalla gestione deireclami - possono essere significativi. In un

momento di grande crisi,questo può rappresentare unaopportunità e una maggioregaranzia per il futuro.Molte volte però ci siamosentiti chiedere: ma chicontrolla gli impianti ancoranon in regola? Chi prendeprovvedimenti nei confronti

di coloro che accettano in cantiere calcestruzziprovenienti da impianti privi di qualsiasicontrollo?La risposta è arrivata lo scorso anno con lanascita dell’Osservatorio sul calcestruzzo.L’Osservatorio svolge la funzione di “sportello”,raccoglie e analizza le segnalazioni dicomportamenti non conformi alle norme sullecostruzioni in calcestruzzo e calcestruzzo armatoe mette in atto le necessarie azioni.A distanza di un anno dalla sua nascita sonoarrivati i primi importanti risultati di questoimportante organo istituzionale, con una serie disegnalazioni.

Mancata effettuazione delle tarature inimpianti del sud ItaliaQuesta segnalazione riguarda due organismi dicertificazione del controllo del processo difabbrica del calcestruzzo preconfezionato. Daquanto emerge dalla segnalazione, alcuniispettori che operano per conto dei dueorganismi, con la complicità di un organismo di

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tti taratura e dietro compensi illeciti, permettonol’emissione di certificati Fpc per impianti dicalcestruzzo senza effettuare realmente letarature della strumentazione.Come convenuto con il Gruppo di coordinamento,l’Osservatorio ha trasmesso questa segnalazionealla competente Procura della Repubblica conuna nota ufficiale.

Rivenditori non autorizzati di calcestruzzoQuesta segnalazione - pervenuta ad Atecap,Associazione tecnico economica del calcestruzzopreconfezionato - riguarda alcuni soggetti chesembrano operare sul territorio campano inqualità di “rivenditori” di calcestruzzo, puressendo privi di un apposito impianto diproduzione. L’ipotesi è che tali soggetti, oltre anon avere le necessarieautorizzazioni/certificazioni, acquistinocalcestruzzo “a dosaggio” (quindi non conformealle Norme tecniche per le costruzioni)rivendendolo con prestazioni che, proprio perchéacquistato “a dosaggio”, non possono essere inalcun modo garantite.È stato previsto un coinvolgimento diretto delSasgo (Servizio per l’alta sorveglianza sullegrandi opere) che sta procedendo con lavalutazione del caso, in quanto ha fra i suoicompiti quello del monitoraggio tecnico sullarealizzazione delle opere nell’ambito di unacollaborazione tra le Direzioni generali delministero delle Infrastrutture e dei trasporti e ilSasgo stesso. I responsabili del Servizio tecnicocentrale del Consiglio superiore dei lavoripubblici stanno portando avanti il coordinamentotra le due istituzioni, allo scopo di definire unmodus operandi che consenta una gestionerapida ed efficace delle segnalazioni.

Presenza di impianti non certificati nellaprovincia di CosenzaIl Servizio tecnico centrale ha effettuato unaverifica documentale dalla quale è emerso uncerto numero di impianti per i quali non risultaattiva alcuna certificazione del controllo delprocesso di produzione in fabbrica Fpc,obbligatoria ai sensi delle Norme tecniche per lecostruzioni.Anche in questo caso, quindi, la competenza èstata affidata al Sasgo. I rappresentanti delServizio tecnico centrale stanno mettendo apunto la procedura per effettuare un controllo,eventualmente in sito, per verificare se e in qualicantieri sono state effettuate forniture da partedi tali impianti.

Certificati falsi di prove di compressioneLa segnalazione riguarda un certificato relativoad alcune prove di compressione su provini cubici

“L’Osservatorio raccogliee analizza le segnalazionidi comportamenti nonconformi alle normee mette in attole necessarie azioni”

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di calcestruzzo provenienti da un cantiere diedilizia privata della provincia di Milano. Leprove erano state commissionate da una ditta dicostruzioni della provincia di Bergamo ad unlaboratorio autorizzato per l’esecuzione di provesui materiali da costruzione. Per dar seguito allasegnalazione, i responsabili del Servizio tecnicocentrale hanno eseguito una visita ispettiva asorpresa presso il laboratorio, durante la qualehanno potuto constatare l’inesistenza deldocumento oggetto della segnalazione; infatti, lostesso numero di protocollo del certificatofalsificato è relativo ad un altro certificato. Èstato dunque appurato che l’impresa dicostruzioni ha falsificato il documento a partireda un vecchio certificato emesso nel 2010.È stata quindi inoltrata una denuncia da partedel Servizio tecnico centrale al competenteComando provinciale dei Carabinieri, nella qualeè stato richiesto anche il coinvolgimentodell’ufficio del Genio civile competente.

Provini di calcestruzzo falsiIl caso, riscontrato presso un laboratorioautorizzato alle prove sui materiali dacostruzione durante una visita ispettiva del

Servizio tecnico centrale, riguarda una richiestadi prove di compressione su provini dicalcestruzzo commissionata da un professionistain qualità di direttore dei lavori per un cantieredi edilizia privata nella provincia di Catanzaro. Ilprofessionista ha portato al laboratorio seicampioni di calcestruzzo che hanno riportatovalori di resistenza piuttosto scarsi e moltoinferiori ai valori attesi secondo il progetto. Acirca tre mesi di distanza lo stesso direttore deilavori ha presentato nuovamente al medesimolaboratorio una richiesta di prove dicompressione per altri sei provini riferiti aglistessi elementi strutturali (fondazioni e pilastri)delle prove precedenti che, ovviamente, hannopresentato valori di resistenza conformi ai valoridi progetto.Il Servizio tecnico centrale ha comunicato il fattoall’ordine professionale competente che hasospeso dall’albo per più di un anno ilprofessionista per le “accertate violazioni di piùarticoli delle norme di deontologia”.Ognuno può, deve, tenersi aggiornato sull’attivitàdell’Osservatorio accedendo al sito:www.osservatorioca.it/

Elena Benzoni

Prepararsi al nuovoRegolamento Prodottida costruzioneAggiornamento continuo, approfondimentotecnico, confronto ed esercitazioni. Non si trattadi una chimera irraggiungibile, ma di un servizioche ICMQ offre al mondo delle costruzioninell’ambito di tutte le sue giornate formative.Non ultima, quella che si è svolta l’8 febbraioscorso sul tema “Il Regolamento europeo per iprodotti da costruzione (Cpr) - Le novitàintrodotte, il requisito della sostenibilità”,rivolta ai vari attori del processo edilizio:produttori, responsabili del controllo diproduzione, progettisti, consulenti, direttoridei lavori: un momento di dibattito tra gliaddetti ai lavori sul nuovo Regolamento peri prodotti da costruzione (Cpr), approvatodal Parlamento europeo, che sostituisce laDirettiva prodotti da costruzione 89/106/Ce(Cpd); entrato in vigore il 24 aprile 2011,troverà piena applicazione in tutti i suoiarticoli a partire dal 1° luglio 2013.Durante il corso si sono approfondite letematiche relative a dichiarazione diprestazione, salute, sicurezza e ambiente -con particolare riferimento alla

sostenibilità -, dichiarazione del contenuto disostanze pericolose, possibile adozione diprocedure semplificate, modalità di apposizionedella marcatura Ce.In vista dell’imminente entrata in vigore delRegolamento, con necessità per i produttori diadeguarsi ai suoi requisiti, e raccogliendo l’altointeresse per il tema, si ripropone il corso ilprossimo 17 maggio.Per informazioni sulla proposta formativa diICMQ scaricare le locandine dal sito internetwww.icmq.org alla sezione “formazione”.

Ugo Pannuti

Certificazion

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Ispezion

eecontrolli Ispezione di parte terza

in Albania

Nel mese di gennaio ICMQ ha svoltoun’importante ispezione di terza parteindipendente su incarico di Selenice Bitumi Sh.a.,società appartenente ad un gruppo francese consede in Albania e attiva nell’estrazione,raffinazione e distribuzione del bitume naturaleSelenizza. L’ispezione è stata finalizzata allaverifica della conformità delle modalità di

estrazione, produzione e controllo attuatedall’organizzazione alla procedura interna digestione della produzione del Selenizza, utilizzatocome componente delle miscele bituminoseprodotte a caldo.Le ispezioni, che si sono svolte presso la minieradi Selenizza e presso gli uffici di Valona(Albania), hanno riguardato dapprima unaverifica documentale - relativa alla procedura diriferimento, alle schede tecniche dei prodotti eagli altri documenti di supporto (autorizzazioni,planimetrie, organigramma, ecc.) - e poi unaverifica del processo produttivo. In particolare siè verificato l’intero processo, dall’estrazione delmateriale (con la visita presso la cava el’impianto di frantumazione) al trattamento acaldo (con la verifica del forno), alla preparazionedel prodotto, alla gestione dei controlli effettuatidai laboratori interno ed esterno, finoall’identificazione e tracciabilità del prodottofinale. L’audit, che ha avuto esito positivo, haconsentito di redigere un rapporto di ispezionefinale ed emettere il relativo certificato cheattesta l’esito dell’ispezione svolta.Questo certificato, che grazie all’accreditamentoha valore in ambito internazionale, può essereutilizzato sul mercato per attestare la correttaimplementazione del controllo di produzione.

Stefano Sudati

Ispezion

eecontrolli Il collegamento ferroviario

Torino–LioneLa Società Lyon Turin Ferroviaire Sas (Ltf),responsabile del progetto della parte comuneitalo-francese del collegamento ferroviario traLione e Torino, a seguito di una gara d’appaltoindetta alla fine del 2011, nel febbraio 2012 haaffidato all’Ati Inarcheck Spa (mandataria) –ICMQ Spa l’incarico per il controllo diconformità del progetto definitivo dell’opera.

La parte comune del collegamento è costituitasostanzialmente dal tunnel di base di 57 km, daSaint Jean de Maurienne a Susa, e dal successivoinnesto (1,5 km) sulla linea storica nei pressi diBussoleno. L’importo delle opere è previsto pari acirca 8,2 miliardi di euro, finanziati per il 40%dalla Unione europea, per circa il 36% dall’Italiae per circa il 24% dalla Francia.Ltf, società partecipata al 50% da Reteferroviaria italiana (Rfi) e da Réseau Ferré deFrance (Rff), ha il compito di effettuare gli studidi progetto (preliminare e definitivo) e i lavori diricognizione ed indagine, nonché di sottoporre aigoverni francese e italiano la consistenzadefinitiva delle opere, la loro localizzazione, losviluppo finanziario prevedibile e le modalità direalizzazione.

La progettazioneIl progetto preliminare è stato validato edapprovato nel 2011, mentre quello definitivo,recentemente ultimato per la tratta in territorioitaliano (cioè dal confine di Stato a Bussoleno), èancora in corso di adeguamento per la tratta interritorio francese.La progettazione definitiva della linea è stata

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affidata da Ltf al raggruppamentoBonnard&Gardel/Tecnimont/Lombardi/Arcadis/Amberg/Quaranta/Sea/Italferr/Systra/Inexia,mentre il progetto della stazione di Susa è statoeseguito dal raggruppamento Kuma&AssociatesEurope/Aia Ingénierie/Lucigny Talhouët etassociés/J&A Consultants.

Le opere della parte comuneLa parte comune italo-francese, in sintesi,comprende le seguenti opere:• l’interconnessione a Saint Jean de Mauriennecon la linea storica in territorio francese;

• la stazione internazionale diSaint Jean de Maurienne;• il tunnel di base a due canneferroviarie a singolo binario,di cui 45 km in territoriofrancese e 12 km in territorioitaliano;

• la stazione internazionale di Susa;• tre discenderie sul lato Francia (giàrealizzate), due pozzi di ventilazione ed unagalleria geognostica (lavori in corso).

È inoltre compresa la realizzazione di sistemi di

adduzione dell’energia elettrica, di opereaccessorie di alloggiamento impianti elettrici, disicurezza, antincendio e di ventilazione, nonchédi opere relative alla sistemazione viaria e allagestione delle interferenze.

Il controllo di conformitàIl controllo di conformità affidato all’AtiInarcheck-ICMQ prevede la verifica diosservanza di:• normative e regolamenti nazionali ed europeie regola dell’arte;• specifiche di progetto e norme funzionali (diesercizio e di sicurezza) definite in corso disviluppo del progetto stesso;• prescrizioni dettate dalle amministrazioniitaliana e francese durante le diverse fasidell’istruttoria.

Prevede inoltre la verifica degli elaboratiprogettuali secondo l’art. 112 del D.lgs 163/2006,ed in particolare il suo allegato XXI – sez. IV.Complessivamente sono stati ad oggi controllaticirca 3000 elaborati relativi alla sola tratta interritorio italiano.

Pierandrea Mantovani

“Ad oggi sono staticontrollati circa 3000elaborati relativi alla solatratta in territorio italiano”

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Certificazion

eedifici Intervista a Mauro Casotto,

amministratore unicodi Arca Casa Legno SrlFin dal 2009 ICMQ ha collaborato alla definizionedei criteri prestazionali, gestionali e di sostenibilitàdelle case in legno, criteri che sarebbero poidiventati - attraverso un percorso di elaborazionescientifico-normativo e di condivisione di contenutinell’ambito della filiera del legno - quello che oggi

conosciamo come lo schema dicertificazione Arca: www.arcacert.com.Dopo aver già descritto su questatestata i “crediti” che fanno di questoschema un esempio unico, in Italia e inEuropa, di valorizzazione della filieradel legno, oggi riteniamo utile dare vocea Trentino Sviluppo, proprietaria delmarchio, intervistandoMauro Casotto,amministratore unico di questa societàcreata dalla Provincia autonoma diTrento allo scopo di favorire epromuovere lo sviluppo ed ilconsolidamento della filiera trentinadell’edilizia sostenibile in legno e lavalorizzazione del legno”.

In base a quali considerazioni e spinte delmercato la Provincia di Trento ha pensato dipromuovere la qualità delle costruzioni in legno?Da tempo il Trentino si distingue per l’attenzioneall’ambiente e la sensibilità nei confronti delterritorio, dimostrando di essere competitivo neisettori della green economy, della sostenibilitàeconomica e sociale, dell’innovazione diffusa. Non

a caso nel 2006 qui è natoHabitech, il primo distrettoitaliano per l’energia el’ambiente. Abbiamosostenuto l’innovazione e laricerca, che nel settore dellecostruzioni in legno - graziealla collaborazione con Cnr-

Ivalsa - ha dato vita a progetto Sofie, l’edificio asette piani noto per aver resistito, primo al mondo,alla simulazione di un sisma di magnitudo 7,2 dellascala Richter. La ricerca Sofie ed oggi Arca, chene rappresenta la naturale prosecuzione, siinseriscono in questo contesto di politicaindustriale provinciale volta a consolidare esviluppare in particolare l’intera filiera del legno,dalla materia prima nei boschi al prodotto finito,sia esso l’edificio o sue componenti. Un’importanteopportunità per il settore delle costruzioni, chemostra segnali di sofferenza. Per uscirnedobbiamo ideare modi nuovi di costruire, con ilricorso a materiali e tecniche innovative in gradodi garantire qualità e sostenibilità.

È quindi nata la certificazione Arca: con qualiobiettivi e finalità? Quali riscontri avete avuto?La certificazione Arca è nata sotto un forte impulsodi natura istituzionale - Trentino Sviluppo, in quantoagenzia per lo sviluppo della Provincia autonoma diTrento - che conferisce alla certificazione degliedifici e di alcune sue importanti componenti uncarattere di ufficialità, con l’obiettivo di garantire alcommittente finale la qualità dell’edificio econtestualmente confermare la qualità delprogettare e del costruire in legno delle aziende, inprimis di quelle trentine. Volendo utilizzare unoslogan, Arca si pone l’obiettivo di certificare leFerrari delle case in legno. In poco più di un anno hagià formato oltre 200 imprenditori e tecnici sullepotenzialità del costruire sostenibile in legno eraccolto l’adesione di 32 aziende partner, oltre adaver avviato una ventina di cantieri anche fuoriregione. Proseguiremo su questa strada, puntandomolto sulla formazione e sull’azione di stimolo esupporto alle imprese.

Qualche considerazione sul mix dei requisiti cheavete scelto di inserire nel protocollo…Un edificio certificato Arca offre la certezza diprestazioni codificate secondo un paniere di 13requisiti che riguardano le prestazioni tecniche(resistenza al sisma e al fuoco, efficienza energetica,isolamento acustico, permeabilità all’aria eventilazionemeccanica controllata), la gestionedell’edificio (dalle regole sulla qualità costruttiva alpiano di manutenzione alla polizza assicurativapostuma decennale) e la sostenibilità (legnocertificato, programma di progettazione integrata,materiali basso emissivi, produzione locale e filieracorta). L’analisi del progetto e della documentazionedi cantiere e dei singoli componenti utilizzati, maanche due prove sul campo con il test acustico equello dell’aria, determinano il punteggio che collocaun edificio secondo quattro livelli di qualità: verde,argento, oro e platino. Il tutto codificato nel “librettodell’edificio”, che ci dice quanto consuma la casa,come si comporterà in caso di incendio o terremoto,quali interventi dobbiamo programmare permantenerla ad un livello di efficienza ottimale.Sembra semplice, ma nel settore dell’edilizia in legnoabbiamo avviato una vera e propria rivoluzione.

Il Protocollo rappresenta una risposta efficacealle aziende del settore legno che intendonoaffrontare la tematica della sostenibilità e piùin generale del miglioramento qualitativo efunzionale del loro prodotto?L’edilizia in legno è andata crescendo negli ultimianni, ma scontava un deficit rilevante: l’assenza diregole certe, chiare e trasparenti, in grado digarantire che quanto promesso dal progettista o dalcostruttore corrispondesse alle qualità realidell’edificio. Sistemi costruttivi differenti e diverse

“Arca ha messo in ordinele migliori regole e prassidel costruire in legno,codificate da espertidi livello internazionale”

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soluzioni tecniche e di assemblaggio rischiavano didisorientare il mercato dell’edilizia in legno dentrounaBabele di proposte tecniche. Arca fa chiarezza ed“alza l’asticella”: hamesso in ordine lemigliori regolee prassi del costruire in legno, codificate da esperti dilivello internazionale, e nel proprio regolamentotecnico prevede una serie di pre-requisiti che unedificio deve avere per potersi fregiare delmarchio.Il tutto verificato e certificato da organismi terzi edindipendenti. Rendendo tracciabile la qualità delcostruire sostenibile il marchio Arca può innescareun processo di riconversione delle imprese dellecostruzioni, oggi in evidente difficoltà, facendo leva sutecnologia, innovazione, attenzione all’ambiente,apertura a progetti di rete e di filiera.

È già in atto la possibilità di diffondere Arcaanche nel resto del Paese? E all’estero?Arca da subito ha scelto di non rimanere chiusa

dentro i confini trentini. L’adesione è aperta aprofessionisti ed imprese provenienti anche dafuori provincia ed anzi riteniamo che il successodel marchio di qualità sia direttamenteproporzionale alla sua capacità di guadagnarecommesse e mercato fuori dai confini provincialie nazionali. Sotto questo aspetto la presenza aVenlo, in Olanda, in occasione di Floriade 2012,dove il padiglione italiano, costruito dal Trentinosecondo i parametri Arca, è stato premiato tra iquattro più belli dell’intera esposizione, è statasenz’altro motivo di grande visibilità. Abbiamoanche contatti con il Quebec e con il dipartimentodi Architettura del Politecnico di Helsinki.Inoltre, la scelta di affidare la procedura dicertificazione ad organismi, quali ICMQ, diprovata rilevanza e presenti su territoriextranazionali, sono la dimostrazione dellavolontà di aprirsi ai mercati sovranazionali.

Certificazion

eedifici Itaca verso una nuova

prassi di riferimento UniSi è svolta lo scorso 27 novembre aMilano lariunione di insediamento del tavolo di lavoro Uni –Itaca per la creazione della prassi di riferimento(PdR) basata sul protocollo Itaca. La riunionefaceva seguito alla decisione della Giunta esecutivaUni di avviare un progetto di prassi di riferimento(Uni/PdR) relativa alla sostenibilità energetica edambientale nelle costruzioni, in collaborazione conItaca, Istituto per l’innovazione e trasparenza degliappalti e compatibilità ambientale. Lo scopo delleprassi di Riferimento Uni è quello di consolidare indocumenti para-normativi le “best practice” italianecreate da soggetti di adeguato valore istituzionale.In pratica, mentre le Norme tecniche costituisconolo “stato dell’arte”, le PdR costituiscono l’eccellenzae l’innovazione che un domani potrebbe venirulteriormente recepita dalle future norme. Ildocumento PdR, una volta emesso, viene da Unistesso diffuso gratuitamente.

Un gruppo di lavoro autorevoleL’accordo fra Itaca e Uni era stato firmato il 18ottobre scorso dal presidente di Itaca UgoCavallera e dal presidente di Uni Piero Torretta,nell’ambito di Made Expo, la fiera internazionaledell’architettura e dell’edilizia che si svolge aMilano. Ad esso ha fatto riferimento l’intenzioneespressa in riunione da Itaca, nella persona deldirettore Ivan Cicconi, di giungere rapidamente adun unico protocollo nazionale Itaca, uno strumentooperativo di applicazione volontaria collegabile allevarie leggi regionali sul tema ed ai relativi eventualiincentivi e bonus per l’edilizia sostenibile. Alla

riunione di costituzione del tavolo di lavoro, apertae coordinata da Ruggero Lensi, direttore Relazioniesterne, sviluppo e innovazione di Uni, hanno presoparte oltre a Itaca le regioni Piemonte eMarche,Iisbe (International Initiative for a SustainableBuilt Environment) Italia, Ares (Agenzia regionaleedilizia sostenibile del Friuli Venezia Giulia),l’Università politecnica delle Marche, Aicarr,l’Università di Salerno, il Cti (Comitatotermotecnico italiano), Unsider (ente italiano diUnificazione siderurgica), il dipartimento Citeradell’Università La Sapienza di Roma, l’Universitàdi Firenze, il Politecnico di Torino, l’Anit(Associazione nazionale per l’isolamento termico eacustico). Anche ICMQ ha partecipato alla riunioneper dare un contributo nell’ambito delle proprieattività di promozione dell’edilizia sostenibile, incorso fin dai primi anni 2000, e di seri protocolli dicertificazione dedicati a questo ambito, in grado diconferire al mercato immobiliare quelle certezzesulla qualità dell’edificio così necessarie e funzionaliad una, speriamo prossima, ripresa economica deimercati.

L’iter della PdRPoiché si parte da materiale tecnico giàconsolidato, si prevede che la PdR Uni-Itacapotrà essere approntata in tempi brevi,indicativamente entro questa primavera, esuccessivamente sarà oggetto di unaconsultazione pubblica. Il progetto PdR di Uniprevede che, a seguito di una applicazione di 2anni da parte del mercato con esito giudicatopositivamente, possa partire un processo per farevolvere eventualmente la PdR al livello diNorma tecnica.

Alberto Lodi

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Certificazion

eedifici Certificazione “green”

e valore immobiliareSi è concluso con un grande successo il primoGreen Evening organizzato dal ChapterLombardia di Gbc Italia lo scorso 30 gennaio aMilano e dedicato al tema della relazione tracertificazione green e valore immobiliare. Più di100 le presenze, provenienti non solo dallaLombardia, ma anche dal Piemonte, dallaLiguria e dal Canton Ticino; ben rappresentatitutto il mondo immobiliare milanese, le società diingegneria, gli studi di architettura, il mondoassociativo, la grande industria dei prodotti dacostruzione ed Expo 2015.È difficile riassumere in un breve articolo tuttala ricchezza dei contenuti emersi, ci limiteremoperciò a segnalarne alcuni tra i più significativi.

Le responsabilità per mancata certificazioneCosa accade se il committente richiedeall’appaltatore di ottenere la certificazione Leed,con un certo punteggio/livello, e l’obiettivo nonviene conseguito nella costruzione? Se ilcontratto prevede chiaramente questo requisito,l’appaltatore dovrà risponderne al committente,ma come potrà rivalersi sui soggetti coinvolti:progettisti, consulente Leed etc.? Come possonovenire ripartite queste responsabilità? È chiaroche il problema va risolto sul piano contrattuale epoiché il danno consiste nel valore dellacertificazione, è importante compiere studi voltia determinarne l’entità.Negli Usa non sono più rare le cause perimmobili nei quali gli appaltatori avevanopromesso il raggiungimento di certificazioni poinon ottenute e si sono così diffuse nuove figureprofessionali specialistiche, con studi legali che sioccupano ormai solo di green building.

Fondi di investimento immobiliare esostenibilitàRicerche condotte nel Regno unito hanno cercato distabilire come la sostenibilità viene percepita daifondi di investimento immobiliare che operano alivello globale e hanno notato decisi cambiamenti dicomportamento. Nel 2011, infatti, il 40% dei fondi sisono dotati di una Sustainability Policy,percentuale salita nel 2012 a ben il 96%! È statoinoltre chiesto ai fondi se la sostenibilità faccia partedelle motivazioni della loro scelta di acquisizione diun immobile: la risposta è stata affermativanell’80% dei casi nel 2011 e nel 90% dei casi nel 2012.Gli investitori sono interessati ai requisiti disostenibilità perché ritengono chemeno ve ne sonomaggiore sia il rischio di obsolescenza degli edifici,cioè di una vita utile non così lunga; in particolareattribuiscono valore all’efficienza energetica e aicosti operativi di manutenzione.È stato chiesto infine come si pone il rapporto con i“grandi inquilini” su questa tematica: quantoinfluisce il green building sul mercato dell’affitto?Quanto sono disposti a pagare in più di affitto, sel’edificio è sostenibile? La risposta è inequivocabile:l’edificio deve essere sostenibile, ma non si vuolepagare di più per questo; se non lo è, semplicementenon lo affittano. Si stanno stabilendo così nuovistandard sia tra gli investitori che tra i tenant. Senon è sostenibile, l’edificio genererà presto dei costie chi detiene questo asset cercherà perciò diliberarsene al più presto.Complice anche l’attuale momento economicodifficile, il cambiamento tra 2011 e 2012 è statodunque drastico: oggi la spuntano solo gli edifici dimaggior qualità, mentre gli edifici non sostenibilirestano vuoti.

Green building contro “brown building”Il premio di valore riconosciuto all’edificio greenpuò anche essere semplicemente il suo minordeprezzamento, o il fatto che gli edifici nonsostenibili perdono di interesse nel mercato afavore dei sostenibili, che riscontrano unariduzione del tasso di sfitto e dei costi energetici.L’incremento di produttività è più difficilmentedimostrabile, poiché il mercato Leed è recente ele evidenze riscontrabili ancora poche; si puòcomunque affermare che:• la certificazione costituisce una garanzia diqualità se è attestata da un soggetto terzocompetente, autorevole ed indipendente;• Leed è un autorevole benchmark diconfronto a livello internazionale;• sul mercato Usa i premi di valore percertificazioni Leed vanno dal 5 al 15%;

in Europa, e in particolare in Italia, i dati sonoancora scarsi e poco trasparenti e non consentonoal momento di estrapolare dati analoghi.

Alberto Lodi

Ammontare degli investimenti derivantida transazioni immobiliari che interessano immobilicon una certificazione ambientale. (Fonte: elaborazioniNomisma su dati Bnp Paribas Re, Cb Richard Ellis,Dtz e Savills)

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Certificazion

epersonale Certificazione f-gas:

tempi stretti per mettersiin regola!La tanto attesa pubblicazione del Registronazionale è arrivata: lo scorso 11 febbraio è statoinfatti reso operativo sul sito www.fgas.it ilregistro di cui al Dpr 43 del 27 gennaio 2012.Inizia quindi la corsa alla certificazione, inquanto i tempi dettati dal Dpr sono molto strettie gli adempimenti richiesti ai tecnici frigoristi ealle imprese abbastanza impegnativi.Possiamo dedurre le date significative adecorrere dall’11 febbraio:• 11 aprile 2013: termine entro il qualepersone e imprese possono iscriversi alRegistro, per ottenere il certificato provvisorio(con validità di sei mesi);• 11 novembre 2013: termine entro il qualepersone e imprese dovranno essere in possessodella certificazione. Questo termine consideraanche il fatto che le Camere di Commerciohanno un mese di tempo per rilasciare icertificati provvisori.

Organismi di certificazione prontiOltre l’11 novembre, quindi, persone e impresenon potranno svolgere l’attività di cui al Dpr senon saranno in possesso della certificazione.Questo scenario è sicuramente fonte dipreoccupazione per tutti coloro che operano nelsettore dei gas fluorurati e in particolare nelsettore della refrigerazione, soprattutto alla lucedell’elevato numero di operatori da certificare.In realtà la situazione è meno drammatica diquanto sembra, visto che gli organismi dicertificazione si sono mossi già dall’anno scorsoper sviluppare e gestire l’attività di certificazione.In particolare ICMQ ha già avviato collaborazioni

con associazioni territoriali per poter fornire inogni regione un servizio capillare per gli esamialle persone e per le verifiche alle imprese; infattipeculiarità di ICMQ è il coinvolgimento, nelleattività di esame, di organismi di valutazionequalificati ed autorevoli nel settore – come adesempio AiCARR - così da dare anche uncontributo all’attività operativa.Inoltre il processo altamente informatizzatopotrà ridurre al minimo le tempistiche e i costi.

Un’opportunità per tecnici e impreseIl primo passo che il tecnico frigorista deve fare èl’iscrizione al Registro, in quanto requisitospecifico per ottenere il certificato (su cui dovràessere riportato il numero di iscrizione); poi,sostenuto e superato l’esame, sarà compitodell’organismo di certificazione inserire nellostesso Registro i riferimenti della certificazione.Il tecnico potrà così svolgere liberamentel’attività in conformità alla legislazione vigente.Anche l’impresa di installazione dovrà poi farsicarico della certificazione, ma solo dopo che ipropri tecnici a loro volta avranno ottenuto ilcertificato.È vero che il momento congiunturale non è il piùpropizio per affrontare spese che potrebberogravare ulteriormente sul bilancio dell’azienda.È però vero che la certificazione, seppureobbligatoria, può essere l’occasione per unaggiornamento professionale dei tecnici e anchel’opportunità per l’impresa di porsi sul mercato conla consapevolezza di operare nel rispetto delleprescrizioni e della tutela dell’ambiente. E questonon può che valorizzarne ulteriormente l’immagine.

Giuseppe Mangiagalli

IL CALENDARIODEGLI ESAMI AiCARR-ICMQCentro d’esame Data

19 aprile10 maggio7 giugno

12 aprile24 maggio14 giugno

17 maggio21 giugno

12 aprile

19 aprile24 maggio24 aprile28 giugno

Agrate Brianza (Mb)

Barlassina (Mb)

Pescantina (Vr)

Assemini (Ca)

Matera

Rende (Cs)

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Formazione per gliingegneri di Aga KhanFoundation AfghanistanICMQ India è stata incaricata dalla Aga KhanFoundation (Akf) Afghanistan, con sede a Kabul, diformare un gruppo di ingegneri e tecnici su temilegati alla qualità, alla sicurezza e alla tutelaambientale nelle costruzioni.L’Aga Khan Foundation è un’agenzia di sviluppointernazionale, senza scopo di lucro e non-confessionale, impegnata nella ricerca di soluzionisostenibili per tutti i problemi di povertà radicata,con particolare attenzione alle esigenze dellecomunità rurali montane, costiere o di zone poveredi risorse in tutto il mondo,Akf Afghanistan sta sostenendo numerosi progettiinfrastrutturali quali scuole, ponti, strade, pozzi,sistemi di irrigazione e protezione dei fiumi inquattro province dell’Afghanistan (Badakhshan,Takhar, Bamyan e Baghlan) e ha richiesto ilsupporto di ICMQ India per incrementare lecapacità e la professionalità dei propri ingegnerilocali. Il corso si è sviluppato in sei sessioni di un

ICMQIndia

giorno ciascuna incentrate sugli strumenti e sistemidell’assicurazione qualità nelle varie fasi dellacostruzione - dalla demolizione e preparazione delsito fino agli aspetti di finitura interna ecompletamento - con particolare attenzione adargomenti quali il calcestruzzo, le strutturerinforzate, i lavori di muratura, intonacatura,isolamento, sistemi elettrici e idraulici.Il corso si è concluso con soddisfazione e saràripetuto con un secondo scaglione di ingegneri nelprossimo novembre.

Ispezione di strade e reteidrica a MumbaiIl Bmc (Brihanmumbai Municipal Corporation),authority di Mumbai preposta ai lavori pubblicinella città, ha dapprima qualificato e quindiincaricato ICMQ India per lo svolgimento di unprogramma di ispezione in parte sulla rete idricae in parte sulla rete stradale.La qualità delle infrastrutture costituisce inIndia un elemento fondamentale nella strategiadi sviluppo ma al contempo è da sempre terreno

di grandi polemiche e al centro dell’attenzionedei media per il suo basso livello. Da un anno aquesta parte il Bmc ha deciso di assegnarel’incarico di svolgere il controllo tecnico dei lavoria organismi di terza parte indipendente eaccreditati in India in conformità alla norma Iso17020.ICMQ India è stato il primo organismo adottenere questa qualifica nel settore dellecostruzioni e ora comincia a raccoglierne i frutti;l’incarico ha durata biennale e soltanto nelsettore idrico comprende circa 60 progetti.

Gruppo Tata: un’altracertificazione del sistemaqualitàDopo aver rilasciato il certificato di conformitàalla norma Iso 9001 a Tata Housing, ICMQ Indiaha completato il processo di certificazione di TataSmart Value Homes Limited (Svhl).Il gruppo Tata è leader indiano nel settore del

Real Estate ed ha avviato un ambiziosoprogramma di implementazione di un sistema digestione fondato sui più evoluti modelli diBusiness Excellence.La certificazione del sistema qualità delle sueimprese operanti nel Real Estate è il primotassello di una strategia che porterà verso lacertificazione Ims (qualità, ambiente esicurezza).

Controllo tecnicoper ExperionICMQ India ha acquisito un nuovo incarico dicontrollo tecnico in cantiere con Experion, unodei gruppi emergenti nel quadro del Real Estateindiano.Il progetto Earthsong a Delhi ha un’estensionedi oltre 100.000 metri quadrati per un totale di 15

torri e 811 appartamenti compresa la partecommerciale. Secondo i piani il progettodovrebbe essere ultimato in circa 24 mesi.ICMQ India rafforza così la sua presenzasull’importante mercato di Gurgaon, una dellecittà satelliti di Delhi nota per ospitare la sede diun grande numero di multinazionali operanti inogni settore.

Cesare Saccani

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Certificazionesistemi di gestionedella qualità (Normadi riferimento: UNI EN ISO 9001:2008)

Aseguitodelle ultime certificazionirilasciate il 16 e 30gennaio, 27 febbraio,27marzo scorsi, la situazionedelleaziende con sistemaqualità certificatoè la seguente:

Certificazioni emesse 1332Certificazioni attive 789Unità produttive attive 1623

IMPRESA STANCHINA SILVANOSede operativa: Via Acquaseri, 34/D38025 DIMARO TNCostruzione di edifici, strade,autostrade, acquedotti, fognature

STUDIO ASSOCIATO SERENAPROGETTISede operativa: Via Davide Lazzaretti, 2A58100 GROSSETOProgettazione e direzione lavori

EstensioniBETONROSSI SpASede legale: Via Caorsana, 1129100 PIACENZAUP1: Via degli Artigiani Nord, 139044 EGNA BZUP2: Via Ovo, 40 39062 ARCO TNUP3: Via ai Vodi, 28 38015 LAVIS TNUP4: Loc. Mala, 6 38069 NAGOTORBOLE TNUP5: Via Pomari, 38 38100 TRENTOProduzione e distribuzione dicalcestruzzo preconfezionato

BOMBARDIER SrlSede operativa: Via Roma, 2/a33022 ARTA TERME UDRestauro e manutenzione dei beniimmobili sottoposti a tutela;realizzazione di lavori in terra

CODELFA SpASede operativa : Loc. Passalacqua15057 TORTONA ALOpere marittime e lavori di drenaggio,coperture e impianti per la trazioneelettrica, armamento ferroviario.

ODORIZZI PORFIDI SrlSede operativa: Via Roma, 28

38041 ALBIANO TNUP1:Via Del Porfido, 67 - Loc.Gazzadina 38040 TRENTOEstrazione, lavorazioneecommercializzazionedi aggregati lapidei selezionati

S.I.PRE.M. SrlSede operativa: S.P. Fondo ValleBasentello, km 10 75010 GROTTOLEMTProgettazione e produzione di componentistrutturali prefabbricati in calcestruzzoarmatoeprecompressoUP:S.S.96-Z.I.Mellitto70025 GRUMO APPULA BAProgettazione e produzione dimanufatti in cemento

UNDERGROUND MACHINERY’S &TECHNOLOGIES SrlSede legale: Piazza GuglielmoMarconi, 26/C 00144 ROMAUP: Via Cherio snc 24050CALCINATEBGProduzione di elementi prefabbricati incalcestruzzo armato

Le nuovecertificazioniICMQ

Certificazionesistema di controlloqualità delle saldatureA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 27 marzo scorso, lasituazione è la seguente:

Certificazioni emesse 12Certificazioni attive 11Unità produttive attive 11

EstensioniDE PEDRAZZI TOMASOSede operativa: Via Bondetta, 223016 CERCINO SOCarpenteria metallica in acciaio perelementi strutturali e nonNorma di riferimento: UNI EN ISO 3834-4

Certificazionesistema di gestioneambientale (Normadi riferimento: UNI EN ISO 14001:2004)

A seguito delle ultime certificazioni

rilasciate il 27 dicembre e il 30gennaio scorsi, la situazione è laseguente:

Certificazioni emesse 194Certificazioni attive 118Unità produttive attive 125

L.GA. SrlSede operativa: Via Emilia, 19/A24052 AZZANO SAN PAOLO BGUP: Via Marconi, 4524021 ALBINO BGInstallazione, manutenzionee riparazione di tubazioni antincendioe impianti di distribuzione gas metanoe acqua, opere di evacuazione,con e senza scavo; costruzione,riparazione e installazionedi impianti idrico sanitari eriscaldamento

EstensioniIMPRESA TRE COLLI SpASede legale: Via Sandro Pertini, 1743036 FIDENZA PRUP: Loc. Casa Guerrino15060 CARROSIO ALCostruzione di impianti per laproduzione di energia elettrica;trasporto di rifiuti speciali; gestionedi centrali idroelettriche

Certificazionesistema di gestionedella sicurezza (Normadi riferimento: BS OHSAS 18001:2007

A seguito delle ultime certificazionirilasciate il 27 dicembre, 30gennaio, 27 febbraio, 27 marzoscorsi, la situazione è la seguente:

Certificazioni emesse 128Certificazioni attive 110Unità produttive attive 145

ADRIATICA STRADE COSTRUZIONIGENERALI SrlSede operativa: Via CirconvallazioneEst, 531033 CASTELFRANCO VENETO TVProgettazione e realizzazione di operestradali e linee tecnologiche connesse;progettazione e realizzazione di operedi evacuazione; opere di bonifica;lavori in terra; demolizionedi opere; messa in riserva e recuperodi rifiuti speciali non pericolosi,intermediazione senza detenzionee trasporto di rifiuti pericolosie non pericolosi.

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L.GA. SrlSede operativa: Via Emilia, 19/A24052 AZZANO SAN PAOLO BGUP: ViaMarconi, 45 24021 ALBINO BGInstallazione, manutenzione eriparazione di tubazioni antincendio eimpianti di distribuzione gas metano eacqua, opere di evacuazione, con esenza scavo; costruzione, riparazionee installazione di impianti idricosanitari e riscaldamento

SITALCEA SrlSede legale: Via Rismondo, 427100 PAVIAUP: Via Vigentina, 172 27100 PAVIAProgettazione, costruzione eristrutturazione di edifici civili eindustriali

EstensioniG.D.M. COSTRUZIONI SpASede operativa: Via G. Di Vittorio, 2920068 PESCHIERA BORROMEO MIUP1: Via Torino 42/B 13900 BIELLAUP2: Via Einaudi, 120068 PESCHIERA BORROMEO MICostruzione e manutenzione di edifici,beni immobili sottoposti a tutela, strade,opere di irrigazione ed evacuazione,impianti per la produzione di energiaelettrica, impianti tecnologici, impiantiidrico sanitari, cucine, lavanderie,impianti elettromeccanici trasportatori,finiture di opere generali in materialilignei plastici, metallici e vetrosi, finituredi opere generali di natura edile, finituredi opere generali di natura tecnica,strutture prefabbricate in cementoarmato, opere strutturali speciali,demolizione di opere, impianti termici edi condizionamento, impianti internielettrici, telefonici, radiotelevisivi etelevisivi

PROGRESS SpASede operativa: Via Julius Durst, 10039042 BRESSANONE BZEsecuzione di opere accessorie(acqua a terra) per edifici prefabbricatiUP1: Via Negrelli, 8 38015 LAVIS TNUP2: Via Nazionale (SS12)39040 ORA BZProduzione, e montaggio di elementiprefabbricati in calcestruzzo, attraversole fasi di ricevimento materie prime,preparazione ed allestimento delle pistedi produzione, miscelazione e getto dicalcestruzzo, stoccaggio prodotto finito,carico mezzi di trasporto e montaggio incantiere; produzione e distribuzione dicalcestruzzo preconfezionato attraversole fasi di ricevimento materie prime edosaggio dei componenti inautobetoniera; esecuzione di opereaccessorie (acqua a terra) di edificiprefabbricati; produzione e distribuzionedi calcestruzzo preconfezionatoattraverso le fasi di ricevimento materieprime e dosaggio dei componenti inautobetoniera

FPC CLSPreconfezionato(DM 14/01/08)Certificazioni emesse 1178Unità produttive certificate 843

Certificazionedi prodottoA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 27 febbraio,12 e 27 marzo scorsi:

Certificazioni emesse attive 180Unità produttive 170

1305

Direttiva 89/106/CEE -Marcatura CEA seguito delle commissioni del 16e 30 gennaio, 27 febbraio, 27 marzoscorsi, la situazione delle certifica-zioni è la seguente:

Certificazioni emesse 1299Unità produttive 855Aziende certificate 164

CREZZA SrlSede: Piazza C. Donegani, 423022 CHIAVENNA SOUP: Via Nazionale, 4 23030 LOVEROSOProduzione di prefabbricati di calcestruzzoper lastre per solai, per elementi da parete,per elementi da ponte ed elementi permuri di sostengoNormaUNI EN 13747, 14992, 15050 e15258

ILV Industria Laterizi Vogherese SpASede e UP: Regione Magenta, 127050 CASEI GEROLA PVProduzione di prefabbricati dicalcestruzzo per solai a travettie blocchi – parte 3: blocchi di laterizioNorma UNI EN 15037-3

INDUSTRIA ITALIANA LATERIZI SrlSede: Viale Bianca Maria, 2120122 MILANOUP: Loc. Cà Bianca46020 SAN GIOVANNI DEL DOSSO MNProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per solai a travettie blocchi – parte 3: blocchi di laterizioNorma UNI EN 15037-3

MORETTA PREFABBRICATI Snc diMoretta Gianmario & C.Sede: Via Nazionale, 423030 LOVERO SOUP: Via Al Ponte, 5

Certificazione dellecaratteristiche disostenibilità dei prodottida costruzioneMISCONEL SrlSede: Via Pizzegoda, 338033 CAVALESE TNUP: Z.I. Lago 38038 TESERO TNCalcestruzzo preconfezionatocon processo industrializzatoRegolamentoparticolare ICMQCPDOC245

EstensioniTAVELLIN GREENLINE SrlSede operativa: Via Palesella, 3/E37053 CEREA VRCalcestruzzo preconfezionatocon processo industrializzatoRegolamentoParticolare ICMQCPDOC245Sede operativa: Via Palesella, 3/E37053 CEREA VRRegolamento per la certificazione dellecaratteristiche di sostenibilità delconglomerato cementizio CP DOC 246

BARBETTI MATERIALS SpASede legale: Corso Semonte, s.n.c.06024 GUBBIO PGUP: Loc. Cannavota58010 FOLLONICA GRProduzione di calcestruzzo preconfe-zionato con processo industrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

CALCESTRUZZI SpASede legale: Via G. Camozzi, 12424121 BERGAMOUP: V. Giustino Fortunato zona Ind.le60100 ANCONAProduzionedi calcestruzzopreconfezionatocon processo industrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

COLABETON SpASede legale: Via della Vittorina, 6006024 GUBBIO PGUP: Nuova Darsena Porto di Ancona60100 ANCONAProduzionedi calcestruzzopreconfezionatocon processo industrializzatoNorma di riferimento: DM 14/01/08

Convalida dell’asserzioneambientale autodichiarata- nuove ed estensioniCALCESTRUZZI SpASede: Via Camozzi, 12424121 BERGAMOUP1: Loc. San Polo Via Bettole, 8825100 BRESCIAUP2: Via Molinara snc25031 CAPRIOLO BSConvalida delle asserzioni ambientaliautodichiarate relative a: calcestruzzopreconfezionato con processo indu-strializzatoNorma UNI EN ISO 14021

MPA SrlSede operativa: Via Peschiera, 725033 COLOGNE BSConvalida delle asserzioni ambientali auto-dichiarate relative a: Sabbia rigenerata,Mista rigenerata, Ghiaia rigenerataNorma UNI EN ISO 14021

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CertificazionepersonaleA seguito delle ultime certificazionirilasciate il 27 marzo, la situazionedelle persone certificate è la seguente:

Certificazioni attive 142

Operatoredi apparecchiaturecontenenti f-gasRegolamento CE 303/2008,Categoria IANGELO ALTOMANOALTOMANO ANGELOCLIMATIZZAZIONEP.zza F.lli Bandiera, 271121 FOGGIA Tel. 347 3897341

ROCCO ANZANOANZANO ROCCO Refrigerazione eClimatizzazioneVia M. Angiolillo, 2871121 FOGGIA Tel. 0881 707267

ANDREA BALDASSARIPRIMATEC SERVICE S.r.l.Via A. Panzini, 1220145 MILANO Tel. 340 7169405

MATTEO BERTPRIMATEC SERVICE S.r.l.Via A. Panzini, 1220145 MILANO Tel. 340 5576304

PASQUALE CHIARIELLOTECNOLIBRA 2000 di ChiarielloPasqualeVia Napoli, 6771121 FOGGIA Tel. 330 327215

LUIGI CROCEKLIMASSISTANCEViale Europa, 671121 FOGGIA Tel. 333 7183428

CARMINE FISCARELLIFISCARELLI THERMO SERVICE diFiscarelli C.Via Alberto da Zara, 871121 FOGGIA Tel. 327 3321048

PASQUALE FISCARELLIFISCARELLI THERMO SERVICE diFiscarelli C.Via Alberto da Zara, 871121 FOGGIA Tel. 327 9321048

ANDREA FURIANIFURIANI SAEL SERVIZI SrlVia Cavour, 5521051 ARCISATE VA Tel. 0332 472593

AMBROGIO GESUALDOLINEA GEL srlVia Lucera km 3,00 Capannone 1671121 FOGGIA

PAVIMENTAL SpASede legale: Via Giuseppe Donati, 17400159 ROMAUP1: Via Prati s.n.c.40069 ZOLA PREDOSA BORegolamento ICMQ

23030 LOVERO SOProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per lastre per solai, perelementi da parete, per elementi daponte e per muri di sostegnoNorma UNI EN 13747, 14992, 15050 e15258

PAVIMENTAL SpASede: Via Giuseppe Donati, 17400159 ROMAUP: Località Campitelli, s.n.c.02046 MAGLIANO SABINA RIProduzionedi bitumimodificati da polimeriNorma UNI EN 14023UP: Via Sterpettine s.n.c.61037 MONDOLFO PUProduzione di miscele bituminose:conglomerato bituminoso prodotto acaldo e ad elevato tenore di vuotiNorma EN 13108-1 e 13108-7

PFC 2000 SrlSede e UP: Via Crema, 7024055 COLOGNO AL SERIO BGProduzione di aggregati per materiali perl’impiego in opere di ingegneria civileNorma UNI EN 13242S.I.C.A.M. SrlSede e UP: Via Provinciale Beinette, 6712013 CHIUSA DI PESIO CNProduzione di strutture metallicheNorma UNI EN 1090-1

STREVI SOLAI SrlSede: Via Mazzini, 515011 ACQUI TERME ALUP 1: Via Al Ponte, 5 23030 LOVERO SOUP 2: Via Nazionale, 423030 LOVERO SOProduzione di prefabbricati di calcestruzzoper lastre per solai, per elementi da parete,per elementi da ponte e permuridi sostegnoNorma UNI EN 13747, 14992, 15050 e15258

VAGA SrlSede: Viale Edoardo Jenner, 420159 MILANOUP: Z.I. ASINord 81025MARCIANISECEProduzione di malte da muratura aprestazione garantitaNorma UNI EN 998-2

EstensioniGIULIANE DMP SpA.Sede e UP: Via della Fornace, 1633050 MORTESINS DI RUDA UDProduzione di prefabbricatidi calcestruzzo per elementi da pareteed elementi per muri di sostegnoNorma UNI EN 14992 e 15258

LUIGI IMPERIOV.le Luigi Pinto, 3771121 FOGGIA Tel. 336 837716

NICOLA MARINOLINEA GEL srlVia Lucera km 3,00 Capannone 1671121 FOGGIA Tel. 328 8357717

MICHELE LUIGI PERTOSATERMOTECNICA N.P.Via Mario Pagano, 3671121 FOGGIA Tel. 360 373384

GERARDO PICILABORGAS di Pici GerardoVia A. Ricci, 13071121 FOGGIA Tel. 0881 617805

STEFANO POLLASTRITERMOIDRAULICA di PollastriStefanoVia Pio XI, 5520061 CARUGATE MITel. 338 9054373

PAOLO ROLLOTERMOTEC IMPIANTI di Rollo PaoloVia Tommaso Fiore, 1071121 FOGGIA Tel. 340 6791642

CLAUDIO RUSSOR&S Impianti SrlViale Degli Aviatori, 73/A571121 FOGGIATel. 333 7819873

GIUSEPPE SCIOTTISCIOTTI COSTRUZIONI di SciottiRuggieroVia Ugo Iarussi, 2671121 FOGGIA Tel. 339 1648401

GIUSEPPE SPADACCINOCENTRO ASSISTENZA SPADACCINOGIUSEPPEVia E. Montegrappa, 9471121 FOGGIA Tel. 348 709646

Posa di sistemi“a cappotto”per l’isolamento termicoesterno degli edificiMASSIMILIANO CAPPELLETTIVia Romana, 63 Staggia Senese53036 POGGIBONSI SITel. 348 3528180

COSTIN IRINEL EPURESPLENDID CASA di Epure Costin IrinelVia G. Verdi, 16/A35040 MEGLIADINO SAN FIDENZIO PDTel. 388 3503540

AIMONE FAVALEVia Monte Grappa, 5624033 CALUSCO D’ADDA BGTel. 335 6056211

ANTONELLO FORCATOVia A. De Gasperi, 1535030 GALZIGNANO TERME PDTel. 334 3319367

IVANO PETTENONVia Brentelle, 6531037 RAMON DI LORIA TVTel. 333 3032940

ALESSANDRORIBOLA EDIL COLOR SrlVia Matteotti, 12725063 GARDONE BS Tel. 327 8165413

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Programma aprile - luglio 2013

Form

azion

e

ICMQ NotizieVia G. De Castillia, 10 – 20124 MilanoTel. 02 7015081 – Fax 02 70150854e-mail: [email protected] – http://www.icmq.orgDirettore Responsabile: Lorenzo OrsenigoStampa: MEDIAPRINT – Via Mecenate, 72/3620138 MilanoRegistrazione Tribunale di Milanon° 475 del 30 settembre 1995

Poste

ItalianeSpaSpedizione

inAbbonam

entoPostale

70%DCBMilano

INCASODIMANCATO

RECAPITO

RESTITU

IREALL’UFFIC

IODIMILA

NOROSERIOCMP

DETENTOREDELCONTO

PER

LARESTITU

ZIONEALMITTE

NTE,

PREVIOPAGAMENTO

RESI

CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO17 maggio 2013ILNUOVOREGOLAMENTOPERLAMARCATURACEDEIPRODOTTIDACOSTRUZIONE

31 maggio 2013MARCATURACESTRUTTUREACCIAIOEALLUMINIO(UNIEN1090)

Per informazioni e iscrizioni vi invitiamo a contattareICMQ: tel. 02 7015081, fax 02 70150854,e-mail [email protected], www.icmq.org.

Di seguito il calendario dei principali corsi e seminariprogrammati fino a luglio 2013. I corsi, ove nondiversamente specificato, si svolgono a Milano.

LA DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE SECONDOIL REGOLAMENTO PER I PRODOTTIDA COSTRUZIONE

19 aprile 2013 - 10 maggio 2013 (Roma)In Italia la produzione e l’utilizzo dei prodotti da co-struzione sono regolamentati attraverso il capitolo 11delle Norme tecniche per le costruzioni, la Direttivaprodotti da costruzione 89/106 e il Dm 246 del 21aprile 1993 di recepimento della Direttiva. Molte no-vità interesseranno il mondo delle costruzioni nei pros-simi mesi.Il 1° luglio 2013 la Direttiva prodotti da costruzionesarà completamente sostituita dal nuovo Regola-mento Prodotti da costruzione 305/2011, che intro-durrà varie modifiche, non ultima la stesura delladichiarazione di prestazione. I due corsi, della duratadi mezza giornata ciascuno, si propongono di fornireal produttore le informazioni necessarie per la correttastesura della dichiarazione di prestazione.

PRODOTTO E CANTIERE SOSTENIBILE,UNA NUOVA OPPORTUNITÀDI BUSINESS

14 giugno 2013Committenti pubblici e privati sono sempre più sensibilialla tematiche ambientali e, per questo motivo, tra i cri-teri che possono determinare la scelta di un produttoreo di un’impresa di costruzioni è entrata prepotentementela sostenibilità dei prodotti immessi sul mercato o nellagestione dei cantieri. Non solo: un’attenta politica dellasostenibilità può diventare un vero e proprio modello dibusiness al fine di aumentare i profitti e risparmiare suicosti. Il corso fornisce a produttori, imprese di costru-zioni e utilizzatori gli strumenti necessari per compren-dere le diverse opportunità che si prospettano,valorizzare gli investimenti effettuati, favorire la parteci-pazione ad appalti per edifici soggetti a certificazioni disostenibilità come ad esempio Leed, Itaca, Breeam,contribuire al miglioramento dell’immagine aziendale.

7 giugno 2013IL CALCOLO DELLA TRASMITTANZADELLE COPERTURE

3 luglio 2013IL REGOLAMENTO EUROPEOPER I PRODOTTI DA COSTRUZIONE (CPR).LE NOVITA’ INTRODOTTE, IL REQUISITODELLA SOSTENIBILITA’