Giornalino di maggio

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Il saluto della Redazione a cura di Giulia De Franceschi Q uesto, per noi redatto- ri di Pagine di Classe è l’ultimo numero e, come me, credo an- che anche i miei amici sono dispiaciuti di lasciare questo splendido progetto. Questo progetto a me piaciuto molto, grazie anche all’impe- gno della maestra Mafalda Vetromile coordinata dal bra- vissimo giornalista Carmine Festa, che all’inizio di questa esperienza, ci ha ospitato nella redazione del suo giornale spiegandoci il suo lavoro e insegnandoci anche qualche trucco del mestiere. Invece la nostra cara maestra ci ha insegnato a lavorare in gruppo e a interessarci di più a ciò che accade intorno a noi. Per questo noi siamo molto dispiaciuti di terminare qui questa esperienza, perché ci siamo affezionati al nostro ruolo di mini redattori! Il nostro più grande desiderio è che questa esperienza conti- nui, dando ad altri alunni la possibilità di seguire le nostre orme! Noi ragazze e ragazzi delle classi quinte, inoltre, ap- profittiamo di queste pagine per salutare le nostre Inse- gnanti, la Direttrice e tutti co- loro che lavorano nella nostra Scuola per assicurare il meglio a noi alunni: siamo dispiaciuti ma pronti per continuare la nostra avventura nel prosegui- mento degli studi. A spasso nel Borgo Antico di Francesco Piacente Bari, quale antica città del Sud, racchiude in sé una ricca collezione di testimo- nianze artistiche e architet- toniche della sua storia mil- lenaria, dalle costruzioni di epoca romanica alle chiese medievali, dal castello fede- riciano ai palazzi in stile ve- neziano e barocco fino ad arrivare a quelli liberty, sen- za trascurare le influenze saracene, bizantine e nor- manne che nel corso dei secoli hanno contribuito a regalare all'antica Bari quel fascino tutto particolare da- to dalle diverse culture. Cominciando la nostra pas- seggiata da Piazza del Ferra- rese si può decidere di per- correre corso Venezia, detto anche “La Muraglia” o conti- nuare per Piazza Mercantile; in ogni caso ci si troverà ben presto nel cuore del Borgo Antico nell’intrigo dei suoi vicoli e delle sue piazzette. La “Città Vecchia” è molto ani- mata a tutte le ore , soprat- tutto di sera quando i nume- rosi locali richiamano l’atten- zione di giovani e meno gio- vani. Il monumento che preferisco fra tutti è il leone a guardia di una colonna, situato in un angolo nascosto di Piazza Mercantile. E’ la Colonna Infame o della Giustizia, eretta forse intorno al 1546 a duro monito dei "truffatori", cioè di coloro che non pagavano i propri debiti. Questo antico strumento di tortura, infatti, veniva utilizza- to per fustigare i malcapitati messi a cavalcioni della belva e legati saldamente alla co- lonna, esposti così al pubblico che si beffava di loro. Oggi i bambini si divertono a giocare cavalcando il sonnac- chioso leone di pietra, che a guardarlo bene, sembra sorri- dere sornione come un bel gattone domestico. PAGINE DI CLASSE PAGINE DI CLASSE PAGINE DI CLASSE PAGINE DI CLASSE IV CIRCOLO DIDATTICO BALILLA BARI Dirigente Scolastico Rosanna Monitillo LA REDAZIONE Andrea Antonelli, Carlo Parisi, France- sco Piacente, Gaia Loconsole, Antonia Sabato, Paolo Sigliuzzo, Giulia De Fran- ceschi, Sveva Savino Elezioni, Bari sceglie il sindaco Il 6 e 7 giugno a Bari ci saranno le elezioni ammini- strative per rie- leggere il Sinda- co e il Consiglio Comunale. Molte le persone candi- date al Consiglio Comunale: infatti la città è tappez- zata da tantissimi manifesti, una carrellata di perso- naggi dai volti seri, simpatici o enigmatici. Al di là di tutta questa pubblicità, ciò che conta di più è il pro- gramma elettorale dei candidati. Io ho grandi aspettati- ve, perché mi auguro che chi verrà eletto, ami la nostra città e per questo si attiverà al meglio. Dal mio punto di vista ritengo che sia necessario risolvere questi problemi: creare le condizioni affinché l’ambiente sia più pulito e sano, magari attivando la raccolta differenziata in tutti i quartieri cittadini e non solo in alcuni; potenziare i parcheggi per liberare le strade dalle auto e consentire alle persone di cammi- nare a piedi e godersi la città; migliorare e bonificare le spiagge cittadine per consentire a noi cittadini di goderne durante la stagione estiva; realizzare nuove aree verdi attrezzate per il tempo libero. Se fossi candidato io, il mio motto sarebbe: creare, potenziare, migliorare, realizzare. di Paolo Sigliuzzo

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giornalino di maggio

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Il saluto della Redazione a cura di Giulia De Franceschi

Q uesto, per noi redatto-ri di Pagine di Classe è l’ultimo numero e, come me, credo an-

che anche i miei amici sono dispiaciuti di lasciare questo splendido progetto. Questo progetto a me piaciuto molto, grazie anche all’impe-gno della maestra Mafalda Vetromile coordinata dal bra-vissimo giornalista Carmine Festa, che all’inizio di questa esperienza, ci ha ospitato nella redazione del suo giornale spiegandoci il suo lavoro e insegnandoci anche qualche trucco del mestiere. Invece la nostra cara maestra ci ha insegnato a lavorare in gruppo e a interessarci di più a ciò che accade intorno a noi. Per questo noi siamo molto dispiaciuti di terminare qui questa esperienza, perché ci siamo affezionati al nostro ruolo di mini redattori! Il nostro più grande desiderio è che questa esperienza conti-nui, dando ad altri alunni la possibilità di seguire le nostre orme! Noi ragazze e ragazzi delle classi quinte, inoltre, ap-profittiamo di queste pagine per salutare le nostre Inse-gnanti, la Direttrice e tutti co-loro che lavorano nella nostra Scuola per assicurare il meglio a noi alunni: siamo dispiaciuti ma pronti per continuare la nostra avventura nel prosegui-mento degli studi.

A spasso nel Borgo Antico di Francesco Piacente

Bari, quale antica città del Sud, racchiude in sé una ricca collezione di testimo-nianze artistiche e architet-toniche della sua storia mil-lenaria, dalle costruzioni di epoca romanica alle chiese medievali, dal castello fede-riciano ai palazzi in stile ve-neziano e barocco fino ad arrivare a quelli liberty, sen-za trascurare le influenze saracene, bizantine e nor-manne che nel corso dei secoli hanno contribuito a regalare all'antica Bari quel fascino tutto particolare da-to dalle diverse culture. Cominciando la nostra pas-seggiata da Piazza del Ferra-rese si può decidere di per-correre corso Venezia, detto anche “La Muraglia” o conti-nuare per Piazza Mercantile; in ogni caso ci si troverà ben

presto nel cuore del Borgo Antico nell’intrigo dei suoi vicoli e delle sue piazzette. La “Città Vecchia” è molto ani-mata a tutte le ore , soprat-

tutto di sera quando i nume-rosi locali richiamano l’atten-zione di giovani e meno gio-vani. Il monumento che preferisco fra tutti è il leone a guardia di una colonna, situato in un angolo nascosto di Piazza Mercantile. E’ la Colonna Infame o della Giustizia, eretta forse intorno al 1546 a duro monito dei "truffatori", cioè di coloro che non pagavano i propri debiti. Questo antico strumento di tortura, infatti, veniva utilizza-to per fustigare i malcapitati messi a cavalcioni della belva e legati saldamente alla co-lonna, esposti così al pubblico che si beffava di loro. Oggi i bambini si divertono a giocare cavalcando il sonnac-chioso leone di pietra, che a guardarlo bene, sembra sorri-dere sornione come un bel gattone domestico.

PAGINE DI CLASSEPAGINE DI CLASSEPAGINE DI CLASSEPAGINE DI CLASSE IV CIRCOLO DIDATTICO BALILLA BARI

Dirigente Scolastico Rosanna Monitillo

LA REDAZIONE Andrea Antonelli, Carlo Parisi, France-sco Piacente, Gaia Loconsole, Antonia Sabato, Paolo Sigliuzzo, Giulia De Fran-ceschi, Sveva Savino

Elezioni, Bari sceglie il sindaco Il 6 e 7 giugno a Bari ci saranno le elezioni ammini-strative per rie-

leggere il Sinda-co e il Consiglio Comunale. Molte le persone candi-date al Consiglio Comunale: infatti la città è tappez-

zata da tantissimi manifesti, una carrellata di perso-

naggi dai volti seri, simpatici o enigmatici. Al di là di tutta questa pubblicità, ciò che conta di più è il pro-gramma elettorale dei candidati. Io ho grandi aspettati-ve, perché mi auguro che chi verrà eletto, ami la nostra città e per questo si attiverà al meglio. Dal mio punto

di vista ritengo che sia necessario risolvere questi problemi:

• creare le condizioni affinché l’ambiente sia

più pulito e sano, magari attivando la raccolta differenziata in tutti i quartieri cittadini e non solo in alcuni;

• potenziare i parcheggi per liberare le strade

dalle auto e consentire alle persone di cammi-nare a piedi e godersi la città;

• migliorare e bonificare le spiagge cittadine per

consentire a noi cittadini di goderne durante la stagione estiva;

• realizzare nuove aree verdi attrezzate per il

tempo libero. Se fossi candidato io, il mio motto sarebbe: creare, potenziare, migliorare, realizzare.

di Paolo Sigliuzzo

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La doppia festa di Bari, San Nicola e la A

di Paolo Sigliuzzo Quest’ anno i festeggiamenti per San Nicola sono stati più gloriosi del solito, perché la nostra squa-dra, il Bari è entrata in serie A, proprio lo stesso giorno che ricorre la festa del Santo patrono della città. I fuochi d’ artificio sono stati davvero molto belli, perché il cielo di Bari si è colorato di mille colori che in seguito si sono dispersi come cenere. Inol-tre chi ha potuto, ha goduto delle bancarelle stra-colme di cose da mangiare, mentre i bambini hanno preso d’assalto le giostre, i giochi e i diver-timenti sulla rotonda di fronte a Piazza Diaz. Sempre gradito e suggestivo lo spettacolo delle Frecce Tricolori che ancora una volta hanno sorvolato i cieli di Bari con le loro spettacolari esibizioni.

La biografia del Santo San Nicola nacque probabilmente a Pàtara di Licia, tra il 260 ed il 280, da Epifanio e Giovanna che erano cristiani e benestanti. Cresciuto in un ambiente di fede cristiana, perse prematuramente i genitori a causa della peste. Divenne così erede di un ricco patrimonio che impiegò per aiutare i bisognosi. Si narra che Nicola, venuto a conoscenza di un ricco uomo decaduto che voleva avviare le sue tre figlie alla prostituzione per-ché non poteva farle maritare decorosamente, abbia preso una buona quantità di denaro, lo abbia avvolto in un panno e, di notte, l'abbia gettato nella casa dell'uomo in tre notti consecutive, in modo che le tre figlie avessero la dote per il matrimonio. Un'altra leggenda narra che Nicola già vescovo, resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Anche per questo episodio San Nicola è venerato come protettore dei bambini. In seguito lasciò la sua città natale e si trasferì a Myra dove venne ordinato sacerdote. Alla morte del vescovo metropolita di Myra, venne acclamato dal popolo come nuovo vescovo. Imprigionato ed esiliato nel 305 durante le persecuzioni anti-cristiane emanate da Diocleziano, fu poi liberato da Costantino nel 313 e riprese l'attività apostolica. Non è certo se sia stato uno dei 318 partecipanti al Concilio di Nicea del 325, durante il quale avrebbe condannato duramente l'eresia dell'arianesimo, difen-dendo la fede cattolica, ma la leggenda ci tramanda che in un momento d'impeto prese a schiaffi Ario. Gli scritti di sant'Andrea di Creta e di San Giovanni Damasceno ci confermano la sua fede ben radicata nei principi dell'ortodossia cattolica.Nicola si occupò anche del bene dei suoi concittadini di Myra: ottenne dei rifornimenti durante una grave carestia e ottenne la riduzione delle imposte dall'Imperatore. Morì a Myra il 6 dicembre, presumibilmente dell'anno 343, forse nel monastero di Sion. Come si è narrato da secoli, San Nicola ha compiuto miracoli in vita e in morte; la sua fama si consolidò ulteriormente nel tempo per il gran numero di eventi prodigio-si a lui imputati, la cui conoscenza si diffuse ampiamente in Oriente, a Roma e nell'Italia meridionale. Le sue spoglie furono conservate con grande devozione da parte del popolo, nella cattedrale di Myra fino al 1087. Grande è la venerazione a lui tri-butata dai cristiani ortodossi; infatti San Nicola è uno dei santi più popolari del Cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.

Culto e tradizioni Il culto si diffuse dapprima in Asia Minore (nel VI secolo ben 25 chiese a Costantinopoli erano a lui dedicate), con pellegrinaggi alla sua tomba, posta fuori dell’abitato di Myra. Numerosi scritti in greco ed in latino ne fecero progressivamente diffondere la venerazione verso il mondo bizantino-slavo e in Occidente, a partire da Roma e dal Meridione d'Italia, allora soggetto a Bisan-zio. A Molfetta e Terlizzi (Bari) c'è una tradizione che ricorre ogni anno il 6 dicembre: si dice che durante la notte, San Nicola porti doni e dolciumi a tutti i bambini, che quindi ricevono il tutto la mattina del 6 dicembre. Nella stessa data viene festeggia-to a Salemi (Trapani). A Ganzirri (Messina) il Santo viene festeggiato la seconda domenica d'Agosto. La festa è caratterizzata da una spettacolare processione notturna di barche. Dal XVII secolo viene considerato benefattore dei bambini: da allora esiste in molti paesi europei l'uso di mettere la sera del 5 dicembre gli stivali fuori dalla porta di casa in modo che il santo possa riempirli di noci, mandarini e biscotti. A Trieste i bambi-ni scrivono una letterina a S. Nicola o S. Nicolò che lasciano sul tavolo della cucina e la mattina dopo trovano la tavola con mandarini, biscotti, mandorlato e, ovviamente, anche i doni; però per i bambini bricconcelli si mette anche un pezzettino di carbone, che adesso è fatto di zucchero. Questa tradizione è sentita anche in Italia a Belluno, Trieste, Monfalcone, Gualdo Tadino e in tutto l'Alto Adige. A Lattarico (CS) la festa di San Nicola viene celebrata il 6 dicembre con la processione per le vie del paese. In alcuni paesi dell'Europa orientale, la tradizione vuole che porti una verga ai bambini non meritevoli, con cui i ge-nitori possono poi punirli. Il santo oggi è patrono di marinai, pescatori, farmacisti, profumieri, bottai, bambini, ragazze da mari-to, scolari, avvocati nonché delle vittime di errori giudiziari. È patrono inoltre dei mercanti e commercianti e per questo la sua effigie figura nello stemma della Camera di Commercio di Bari. Il culto è molto sentito anche a Bari e l'8 maggio si festeggia il Santo con una prolungata festa che ripercorre l'evento della traslazione delle sue ossa nella città, trascinando una caravella sul lungomare.

PAGINE di CLASSE pagina 2 giugno 2009

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PAGINE di CLASSE giugno 2009 pagina 3

di Annarita Sirianni Questo progetto PON mi è servito molto per migliorare la lingua italiana.Ci ha guidati nel progetto la nostra insegnante Mafalda Vetromile con gli e-sperti il giornalista Carmine Festa e l’attore Paolo Comen-tale L’ attività che mi è piaciuta di più con Carmine Festa è stata quella di scrivere gli arti-coli con la tecnica delle cinque W: che significano:chi , cosa, dove , quando, perché. Invece, l’ attività che mi è pia-ciuta di più con Paolo Comen-tale è stata la verifica in itinere. Le emozioni che ho provato sono state tante: curiosi-tà,gioia e felicità. L’anno pros-simo spero di far parte della redazione del giornalino

Speciale PON di Andrea Massari Il 18 febbraio è iniziato il progetto PON intitolato “La scuola fa te-sto“. Il primo giorno è arrivato Paolo Comentale il nostro esperto; lui ci ha insegnato come usare l’immaginazione e la fantasia per creare disegni e storie. Alla quinta lezione è arrivato Carmine Fe-sta , l’altro nostro esperto. Carmine, invece, ci ha insegnato ad es-sere in futuro giornalisti come lui. E’ una persona molto seria, ma certe volte scherza con noi alunni e con la maestra Mafalda. Quan-do Carmine parla mi fa emozionare moltissimo. L’ultimo giorno del progetto, prima andarsene disse: “Spero che voi diventiate un gior-no dei giornalisti forti e coraggiosi”. Questo progetto mi è piaciuto moltissimo e spero che ce ne sia un’ altro cosi’ bello il prossimo an-no!!!

di Carmen Liso Il progetto “La scuola fa te-sto”incominciò il 18 febbraio. Noi alunni il primo giorno eravamo molto curiosi di scoprire chi ci avrebbe gui-dato: erano Paolo Comentale e Carmine Festa. Il mercoledì veniva il giornalista Carmine Festa mentre il venerdì veniva l’attore Paolo Comen-tale . Con Carmine abbiamo scoperto molte notizie su come fare il lavoro di giornalisti, infatti, quando ci sarà la manifestazione dovremo fare una conferenza- stampa. Siamo andati con lui in laboratorio a realizzare un’ in-chiesta sull’ acqua, cioè ad organizza-re tutte le ricerche che abbiamo fatto. Con Paolo ,invece abbiamo lavorato sulla storia del”Re degli animali”. Ab-biamo creato molti collage che illu-streremo durante la manifestazione. Nella stessa occasione forse recitere-mo la storia su cui abbiamo lavorato. Io farò la parte dello scarafaggio che spaventa gli animali. Questa esperien-za ha arricchito il mio lessico e spero che saprò recitare la mia parte.

di Filomena Palmieri Noi alunni delle cassi quarta D e quarta C abbiamo partecipato ad un progetto ” La scuola fa testo”, in compagnia di due esperti: Paolo Comentale, un attore del teatro”Casa di Pulcinella” e Carmine Festa, invece è un giornalista e scrive sul ”Corriere della sera”. Con Paolo Comentale abbiamo fatto dei bellissimi lavori per illustrare una favola che abbiamo inventato con la nostra maestra Mafalda. Abbia-mo usato diversi materiali: colla, forbici, cartoncini colorati. Invece con Carmine Festa abbiamo scritto molti testi di 20 righi o meno. Io mi sono divertita tantissimo con questi due esperti che hanno avuto la buona volontà di lavorare con noi bambini. Carmine Festa ci ha raccontato molte cose e con lui abbiamo conosciuto il mondo gior-nalistico. Con Paolo Comentale, invece abbiamo conosciuto il mondo creativo. Io ho provato molte emozioni come la felicità di imparare molte cose nuove, la gioia di partecipare a questo progetto.Io mi sono tanto divertita che lo rifarei ancora.

di Luca Lofoco Il primo giorno del progetto PON il 18/02/09 abbiamo co-nosciuto l’ esperto Paolo Co-mentale , il direttore artistico del teatro ‘La casa di Pulcinella ‘. Con lui abbiamo imparato a inventare molte storie. Il 13-/03/09 abbiamo conosciuto il giornalista Carmine Festa, ca-poredattore del Corriere del Mezzogiorno.Egli ci ha insegna-to che la prima pagina del gior-nale è composta dalla testata, l’editoriale o articolo di fondo, la spalla, il taglio, il piede e la pubblicità. Poi abbiamo impara-to cosa vuol dire fare un’ intervista; ci sono due op-zioni:l’intervista rigida quando si fanno dieci domande pronte; quella morbida quando è l’ in-tervistato a parlare liberamente di sé . Mi è piaciuto molto esse-re un mini-giornalista e in futu-ro vorrei diventarlo sul serio

di Noemi Novembre Le emozioni che mi ha suscitato il progetto PON “La scuola fa testo” sono state gioia , curiosità ed entusiasmo. In questo progetto ci sono stati due esperti, Paolo Comentale ci ha insegnato a far lavorare la nostra fantasia abbiamo inventato la favola “Il re degli animali”. Inve-ce con Carmine Festa abbiamo sperimentato la tecnica delle cinque W e di come si lavora in una redazione. Questa esperienza ci ha insegna-to a guardarci intorno ed essere più fantasiosi. Siamo stati molto in laboratorio a scrivere testi. Questo progetto ci ha insegnato a scrivere meglio e a leggere di più. Spero con gioia di ripeterla e di entrare nel-la redazione del giornalino l’anno prossimo.

di Valeria Ceresetti Il progetto PON “ La scuola fa testo” ci ha insegnato molte cose, ad esempio la tecnica delle cinque “W” che aiuta a scrivere meglio, a lavorare in gruppo e inventare storie con la nostra fantasia. Tutti i lavori li abbiamo svolti con due esper-ti:Carmine Festa e Paolo Co-mentale. Il tutor del progetto era la nostra maestra Mafalda, che ci faceva firmare il registro delle presenze e quando si è assentata è stata sostituita dalla maestra Giovanna. Questo pro-getto ci ha anche insegnato a capire cosa succede intorno a noi. Con i due esperti abbiamo fatto dei lavori bellissimi; con Carmine abbiamo fatto un’inter-vista a ognuno di noi, invece con Paolo ci siamo divertiti a inventare delle storie, a scriver-le su cartelloni e a leggerle a tutti. Questa esperienza ci è piaciuta molto e speriamo con gioia di ripeterla.

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PAGINE di CLASSE pagina 4 giugno 2009

Mi chiamo Claudia Maroni ho nove anni. Frequento la terza elementare alla scuola Balilla. Il mio progetto si chiama Mate-maticando e gli esperti sono Rossella Carlone, Monica Memola e l’insegnante che ci accompagna è la maestra Pala-sciano Filomena. Noi al progetto abbia-mo imparato tante cose come il metodo di Gauss, il crivello di Eratostene e abbia-mo fatto l’asta per guadagnare soldi per la manifestazione finale. Io quando vado al progetto sono felice perché sò che imparerò cose nuove. Inoltre io sono diventata molto amica degli esperti ma soprattutto di Rossella. Noi, grazie ai soldi dell’ asta organizzeremo una mani-festazione finale che sarà una festa con giochi e cibo. I miei genitori sono felici che io abbia fatto questo progetto per-ché è molto istruttivo.

Speciale PON Mi chiamo Roberto Battista e frequento la terza B della Scuola “Balilla”. Il progetto che frequento è “Matematicando” ed è tenuto dall’ esperto Monica Memola . L’ insegnante che ci accompagna nel percorso è Filomena Palasciano che è la maestra di matematica . Questo progetto è stato molto bello perché ho fatto molte amicizie e di questo sono entusiasta e ho imparato tante cose nuove diverten-domi. Per organizzare la manifestazione finale del PON , servivano soldi per comprare tutto l’ occorrente e così abbiamo pensato di organiz-zare un ‘asta . Abbiamo esposto giochi, quadri, bomboniere e ci sia-mo divertiti tantissimo a presentare gli oggetti e a rilanciare i prezzi. I miei genitori sono contenti che io abbia partecipato a questo pro-getto perché sto diventando più bravo in matematica.

Mi chiamo Mattia, ho otto anni e fre-quento la terza B della scuola Balilla. Il mio progetto PON è ”Matematicando”. Questo progetto dura 3 ore alla setti-mana. Le nostre esperte sono Rossella Carlone e Monica Memola. In questo progetto stiamo imparando molte cose matematiche che mi piacciono tantissi-mo e sono: l’insieme Gauss, le molti-plicazioni a due cifre e i numeri amici. Abbiamo organizzato un’asta perché ci servivano i soldi per organizzare una festa di fine PON, e anche questo mi è piaciuto molto. Per me questo proget-to è divertente e amichevole perché ho conosciuto i bambini della terza A. Spero che questa festa piaccia ai geni-tori: i miei pensano che sarà una festa bellissima e spero proprio che sia ve-ro.

Mi chiamo Silvia Marcon, ho otto anni, frequento la classe terza B e la mia scuola si chiama Ballilla. Io, alcuni miei compagni di classe e altri bambini della terza A, stiamo partecipando al progetto PON “Matematicando”. Questo progetto lo frequento ogni venerdì dalle ore 15:00 alle ore 18:00. In queste ore ho imparato: i numeri primi, il sistema di Gauss, la moltiplicazione a due cifre, i problemi con la divisione. Le esperte che stanno seguendo questo progetto sono Rossella Carlone e Mo-nica Memola, accompagnate dall’insegnante Filomena Palasciano. Quando arriva il venerdì pomeriggio sono molto contenta sia per imparare cose nuove in matematica, sia per stare con i miei com-pagni. Il 29 maggio questo progetto finirà e lo concluderemo con una festa, dove parteciperanno bambini del progetto di danza e i genitori. Quando torno a casa, i miei genitori mi chiedono sempre cosa ho imparato e sono felici di me, delle mie insegnanti e le cose belle che offre la mia scuola.

Mi chiamo Francesca Leonetti, frequento la terza B della Scuola “Balilla“. Il progetto PON “Matematicando” è iniziato il sei marzo venerdì. Gli esperti sono: Monica Memola e Rossella Carlone, mentre la mia insegnante si chiama Filomena Palasciano. Al pro-getto facciamo tante cose e anche degli esercizi. Io mi diverto tantissimo e condivido la mia amicizia con gli altri. Per la manife-stazione finale faremo una grande festa. Quando torno a casa i miei genitori mi chiedono come è andata e io gli rispondo dicendo che è andata bene e racconto cosa abbiamo fatto.

Mi chiamo Marina Borino e frequen-to la terza B della Scuola Balilla. Il m i o p r o g e t t o s i c h i a m a “Matematicando” e gli esperti sono Rossella Carlone e Monica Memola, la maestra che ci accompagna è Filomena Palasciano. Nel progetto impariamo la matematica approfon-dita, divertendoci. Andando al pro-getto ho fatto nuove amicizie e nuo-ve esperienze, come l’asta pubblica in cui abbiamo venduto vari oggetti portati da noi e ricavato i soldi per organizzare la festa di fine anno. Sono contenta che i miei genitori mi abbiano inserito in questo progetto e quando torno a casa sono curiosi e ansiosi di ascoltare quello che ho fatto durante il mio venerdì magico.

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PAGINE di CLASSE giugno 2009 pagina 5

di Roberta Padovano Per me il mare di idee dà l’impressione di essere molto bello, divertente, e mi sono piaciuti molti giochi. E ‘ stato interessan-te quando abbiamo inventato delle sto-rie, e la maestra ha formato dei gruppi per disegnare le sequenze di una storia che si intitolava ‘RE PEPPONE E PIPPOT-TO IL POLIZIOTTO’. Il primo giorno del progetto è stato il primo con il professore Andrea Mori che ci ha fatto divertire mol-to con dei giochi interessanti. Vorrei che il progetto non finisse mai, perché abbia-mo imparato tante cose sul mare.

Speciale PON di Edoardo Lopez Il progetto “UN MARE DI IDEE” mi è piaciuto tantissimo e mi sono piaciute tutte quelle splendide idee come la macchina “raccontastorie” e tante altre cose. Il momento più bello per me è stato quando abbiamo fatto tutti il no-stro mare. L’altra bellissima cosa per me è stato quando ci siamo riuniti per gruppo e abbiamo disegnato le imma-gini che ci hanno indicato le maestre, prese dalle storie inventate da noi. Il progetto “UN MARE DI IDEE”è stato molto divertente.

di Vichhay Venesti Il progetto mi è piaciuto perché facciamo le cose insieme. Quan-do è venuto Andrea Mori mi è piaciuto moltissimo perché ab-biamo fatto tanti lavori con le carte, abbiamo pure inventato tanti attrezzi per pulire il mare. Mi è piaciuto stare insieme con i miei amici, mangiare con loro, lavorare e con le spugne colorare e disegnare.

di Carla Versienti Il progetto “UN MARE DI IDEE” mi piace molto perché, mi diverto con i miei compagni di classe. Le cose che mi sono piaciute di più sono:il lavoro di gruppo e quando abbia-mo costruito un nostro mare di idee! Non vorrei che finisse questo progetto,perché mi sto divertendo moltissimo con le mie maestre e con Andrea Mori. Le cose che ab-biamo fatto sono state molto belle, anzi bellissime.

di Mauro Vigilante Il progetto PON mi è piaciuto molto perché il maestro scherzava molto e la cosa che mi è piaciuta di più è sta-ta quando il maestro Andrea ci ha fatto vedere la mac-china “raccontastorie”. Ci ha mostrato i meccanismi del-la macchina racconta storie per far girare le immagini.

di Vittorio Panaro Il progetto “UN MARE DI IDEE” mi è piaciuto moltis-simo più di quanto possa capire. Poi sono stato for-tunato perché il mare mi piace tantissimo. La cosa che mi è piaciuta di più è la macchina “raccontastorie”, inventata dal maestro Andrea Mori.

di Nicolò Carofiglio Francese Il progetto che fac-ciamo il mercoledì mi piace molto. E la co-sa più bella che ab-biamo mai fatto è stata fare il mare e la poesia e mi sono divertito molto a in-ventare storie. Ma la cosa che mi è piaciu-ta di più è stata la m a c c h i n a “raccontastorie” co-struita da Andrea Mori. Mi è piaciuto così tanto che vorrei che questo progetto fosse infinito

di Rath Yi Meth Il progetto è stato bellissimo mi sono diver-tito molto con i compagni: abbiamo dise-gnato, colorato, giocato e la cosa che mi è piaciuta di più è stata quando abbiamo co-lorato il sale con i gessi e i bambini hanno fatto qualche decorazione: sono venuti fuori dei disegni bellissimi. Poi Andrea ci ha fatto scrivere il finale di “Re Peppone e Pippotto il poliziotto cattivotto” su di un cartellone. Dopo qualche giorno Andrea ci ha fatto co-struire le nostre invenzioni con le scatole e qualche bambino ha costruito lo spazio con tanti vermi e c’era anche qualche codice segreto per accelerare. Andrea Mori ci ha fatto anche inventare parole che non esi-stono e Nicolò ha inventato tante parole strane. Poi con Andrea abbiamo costruito un libro nel quale abbiamo disegnato e scritto le nostre fantasticherie.

di Eliana Carlucci Questo progetto PON mi è piaciuto moltissimo, mi sono divertito un mondo e abbiamo fatto tante cose belle come costruire un libro. Io con il cartone ho costruito una nave spaziale e poi abbiamo messo la nostra firma sulla storia che abbiamo inventato tutti insieme, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata disegnare e colorare tutti insieme con i gessi e i colori a cera. Con Andrea Mori abbiamo costruito il mare con i colori che volevamo e abbiamo ritagliato i pesci.

di Desideria Di Leo Il progetto mi è piaciuto un mondo. La cosa che mi è piaciuta di più è stata questa: fare il mare con il sale e colorato di gessi, ma soprattutto stare con Andrea Mori. Studiare il mare è stata un’esperienza bellissima io mi sono divertita tan-tissimo,tutti insieme abbiamo fatto tante cose bellissime e divertenti. Ma mi è piaciuto soprat-tutto stare con la maestra Amoruso.

A. RECCHIA

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PAGINE di CLASSE pagina 6 giugno 2009

di Alessandro Battista Il progetto “Un mare di idee” è il progetto più divertente che ho mai trascorso. Il maestro di nome Andrea Mori è molto simpatico e anche molto divertente. Io mi sono divertito molto quando abbiamo costruito i libretti. Era per me l'attività più bella perchè ho dato sfogo alla mia fantasia e anche perchè avevo scritto in rima. Questo progetto mi ha dato la possi-bilità di stare più tempo con i miei amici.

Speciale PON

di Alex Ravelli Il progetto “Un mare di ide-e” è stato bellissimo però volevo che il signor Mori re-stasse un altro po'. L'attività preferita è stata la costruzio-ne di un mini mare. Tutti hanno messo personaggi. Il sale lo abbiamo colorato con dei gessetti. Dopo il signor Mori ci ha insegnato a fare le barchette con i fogli dei giornali. È stato bellissimo.

di Federico Evangelista Il progetto PON mi è piaciuto molto, special-mente costruire il mini mare, nel quale ho mes-so questi personaggi: una barca, dei pirati, due balene, un iceberg e uno squalo. Il maestro Andrea Mori era molto simpatico quando è an-dato via mi è dispiaciuto molto.

di Raffaele Grazioso L'attività del progetto “PON” che mi è piaciuta di più è il gioco del cantastorie perchè la sto-ria l'abbiamo inventata noi.

di Alessio Chiechi Di questo progetto mi è piaciuto il mare che abbiamo costruito con il sale. Questo progetto è stato molto bello, quando il signor Mori se ne andava io volevo che restava ancora un pochi-no

di Giulio Kolea A me è piaciuto il mini mare, i personag-gi erano: i pirati, la balena e lo squalo vorrei che venisse ancora il signor An-drea.

di Elisabetta Spalierno Il progetto “Un mare di idee” mi è piaciuto molto ma c'è una co-sa che mi è piaciuta di più è il mini mare. I personaggi che ho messo sono: la sire-netta, i pesci, il princi-pe tritone e il pirata. Il progetto è stato en-tusiasmante.

M. RACANO

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A cura degli alunni delle classi III A-B A partire dal mese di marzo, noi alunni delle classi III A e B, della scuola Balilla, abbiamo condiviso una nuova ed esultante esperienza: il progetto P.O.N., intitolato “Balilla In Folk” con l’insegnante esperto Gjeci Rezarta (che noi chiamiamo più semplicemente Resy) e le inse-gnanti tutor Demonte Mariangela (la nostra maestra di italiano e in-glese) e Giorgio Felicia. In questo progetto straordinario abbiamo im-parato a ballare alcune danze popolari e, in particolar modo, la danza della “pizzica”, un ballo del Salento. Questo progetto ha permesso a noi bambini di condividere diversi momenti positivi. Catalogato come F1, il progetto “Balilla In Folk” prevedeva la nostra permanenza a scuola per la mensa, dopo le lezioni. Come più volte le nostre inse-gnanti ci avevano anticipato, la partecipazione alla mensa si è rivelata davvero educativa; molti di noi hanno imparato, infatti, a non dire più “… a casa mia non lo mangio …” oppure “… già lo so che non mi pia-ce …” o ancora “… non lo voglio …”. Ma i momenti più belli, più emo-zionanti e più coinvolgenti sono stati quelli che abbiamo trascorso in palestra con l’esperto. Senza inibizioni, in ogni lezione, ci siamo dav-vero scatenati perché il ballo della pizzica, pur prevedendo una serie di passi base, consente, al tempo stesso, di liberare la fantasia. Le musiche, i ritmi e gli spazi ci hanno completamente coinvolti, facen-doci vivere, a scuola, con i compagni e in armonia tanti momenti en-tusiasmanti. Abbiamo, infine, preparato per il 3 giugno la nostra per-formance finale nella quale mostreremo a tutti e, in particolar modo, ai nostri genitori quello che abbiamo imparato durante questi mesi divertenti a scuola. Se siete abbastanza curiosi, venite a vederci. Vi aspettiamo.

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di Annalisa Hajdori Noi della classe quinta D quest’ anno, dal diciotto febbraio al tredici maggio abbiamo frequentato il progetto pomeridiano di inglese. Abbiamo avuto come tutor l’ insegnante Anna Vur-ro, e come esperto un professore, madrelingua il simpaticissi-mo, Wajdi Lawrence,proveniente dalla British School. La classe ha partecipato al corso due volte alla settimana, dalle ore 15:00 fino alle 18:00, per complessive cinquanta ore di progetto.Così facendo, si è riusciti a rafforzare il linguaggio basilare dell’ inglese. Nei primi giorni, dopo la ricreazione, il tempo veniva sfruttato per fare giochi di gruppo molto diver-tenti e, naturalmente, si parlava solo in inglese; molti alunni cercavano di esprimersi, ma scambiavano qualche parola per un'altra e lì si che c’ era da ridere! Nell’ ultimo periodo, inve-ce, il tempo dopo la ricreazione è stato utilizzato per la prove della manifestazione finale, la rappresentazione in inglese della fiaba,” I vestiti nuovi dell’ imperatore “( “The Emperor’ s new clothes). Tutti gli alunni hanno imparato a memoria le proprie parti e, anche in questo caso, le risate sono state molte perché tutti i canti e i dialoghi erano in inglese. Per me il corso è stato molto divertente, come credo per i miei com-pagni e abbiamo considerato Wajdi un amico. Mi è piaciuta molto quest’ avventura, perché ho conosciuto una persona con cui è stato bello sia lavorare che scherzare. Questo cor-so finirà con gran dispiacere di tutti, ma non dimenticheremo mai l’ esperienza vissuta e soprattutto il nostro maestro che ci ha guidati in questo percorso in modo allegro e solare.

A cura degli alunni della 4^ A Tutta la nostra classe , la 4° A, quest ‘ anno ha partecipato per la prima volta ad un progetto PON dal titolo” DEMO-CRATICA…MENTE”, che prevedeva anche la partecipazione alla mensa scolastica. Durante questo progetto abbiamo affrontato una storia fan-tastica e molto interessante scritta da un famoso autore , Louis Sepùlveda , dal titolo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Prima abbiamo letto e analizzato la storia insieme alle nostre insegnanti Fiorente Angela , Bisceglie Paola e Maria Posa e poi , con l ‘ aiuto di Giulio De Leo , esperto in attività labora-toriali e teatrali l’abbiamo rappresentata. Durante queste attività abbiamo giocato muovendoci nello spazio intorno a noi , abbiamo fatto finta di essere gatti e gabbiani, ci siamo mossi al ritmo della musica guidati dalla fantasia, abbiamo parlato , discusso , e abbiamo imparato ad ascoltare per conoscere noi stessi e per conoscerci tra noi. Attraverso questa attività abbiamo riflettuto molto e ab-biamo capito che non siamo tutti uguali e che è bello esser-lo , perchè in questa DIVERSITA’ c’ è tanta RICCHEZZA; abbiamo imparato che è bello stare e lavorare INSIEME PER RAGGIUNGIERERE UNO SCOPO COMUNE perché insieme si possono fare più cose , in quanto attraverso i punti di forza e di debolezza nostri e degli altri possiamo IMPARARE e CRESCERE. Con l’ esperienza della mensa, inoltre, abbiamo imparato a mangiare tutto quello che ci veniva servito senza fare troppe storie. RISPETTARSI a vicenda a stare insieme mirando al bene di TUTTI , quindi, è possibile solo se lo vogliamo e ci IMPEGNAMO a farlo perché… “ vola solo chi osa farlo”!!!

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PAGINE di CLASSE giugno 2009 pagina 7

Speciale PON

di Giorgia Allori Sono Giorgia, una bimba di classe prima. Sto partecipando ad un progetto chiamato “Geniotto al computer”. Io mi sto divertendo: sto disegnato e sto scrivendo, ma anche se sto facendo tutte que-ste cose mi sto divertendo moltissimo al progetto Pon. Sto facen-do tante di quelle cose belle con la mia amica Giulia.

di Alessandro Massari Io sono un bambino di prima elementare e sto facendo que-sto progetto per imparare delle cose sul computer. Ho impara-to ad usare:il mouse , la tastie-ra e ho fatto tanti giochino per muovere le mani nel modo cor-retto . Questo progetto mi ha fatto divertire molto.

A cura degli Alunni della 2^ A Ci dispiace che il progetto PON “Geniotto al computer 2” sia finito; ci manca la mensa, l’ esperta e tutte le persone che hanno condiviso con noi questa esperienza. Ci piaceva pranzare tutti insieme perché ci venivano servite pietan-ze squisite che mangiavamo con molto gusto. Ci piaceva di più quando, durante le attività del progetto, ci davano da compilare delle schede sul computer. Era bello andare nell’ aula multimediale con la maestra e l’ esperta che ci hanno insegnato che cos’è e come si usa un computer, quali sono i suoi componenti e le loro funzioni. Partecipa-re a questo progetto ci ha permesso non solo di ampliare le nostre conoscenze e le nostre competenze relativamen-te al computer, ma anche di imparare come si sta educa-tamente a tavola.

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PAGINE di CLASSE pagina 8 giugno 2009

Speciale PON

A cura dei genitori che hanno partecipato al progetto Nell’ambito del Pon 2008/2009, il IV Circolo Didattico Balilla, ha organiz-zato il modulo formativo “Io genitore” della durata di 60 ore. I fruitori sono stati 30 genitori motivati ad approfondire alcune delle problemati-che educative riguardanti il rapporto genitori-figli della fascia di età 6-10 anni. Gli argomenti proposti sono stati introdotti dall’esperto la dottores-sa Loiacono coadiuvata dall’attenta, puntuale, instancabile guida, la mae-stra Olinda Potito. Il dibattito è stato sempre molto vivace e ricco di spunti di riflessione. I genitori partecipanti hanno mostrato un grande interesse per i temi proposti, in particolare ha acceso il dibattito il tema della gestione dei conflitti e dello sviluppo e del rafforzamento della “forza d’animo”, ma non meno coinvolgente è stato il dibattito che ha affrontato le strategie di comunicazione con riferimento sia agli aspetti formali (come si dice) che sostanziali (cosa si dice). Il materiale fornito, libri, dispense, DVD, ha incontrato il favore dei partecipanti anche perché presentava spunti di riflessione in linea con le maggiori paure dei genitori d’oggi: la solitudine prea adolescenziale, il problema dell’incomunicabili-tà, la gestione delle emozioni. Il progetto culminerà in una giornata con-clusiva in cui i genitori lavoreranno in tandem con i figli nel corso di una lezione aperta in cui verrà realizzato un murales, sintesi dei temi affron-tati a simboleggiare il senso della cooperazione nel rapporto genitoriale. E’ importante sottolineare che la realizzazione del progetto è volta ad agevolare e facilitare i rapporti scuola/famiglia nell’ottica di una più profi-cua collaborazione con l’intento finale di potenziare l’azione educativa di entrambi i “poli formativi”. Il giorno tre giugno avrà luogo la presentazio-ne dei lavori realizzati dai partecipanti nei quali saranno riassunti metodi e strategie per “far decollare” il sempre arduo mestiere del genitore.

di Giuditta Ricciardiello Lo sapevate che anche le insegnanti frequentano dei pro-getti pomeridiani per diventare sempre più brave? Quello di quest’ anno si intitola “Matematica e dintorni” ed è un progetto PON, modulo B1, progettato e realizzato per le docenti di Scuola dell’Infanzia e per un gruppo di docenti di Scuola Primaria. Tra le finalità di questo progetto vi era quella di scoprire nuove metodologie da applicare all’ in-segnamento della matematica. Che cosa vuol dire? Che grazie a questo corso abbiamo individuato tante nuove strategie per rendere la matematica meno spaventosa e più divertente. Durante le lezioni alcuni docenti universi-tari che studiano come si insegna la matematica, ci han-no svelato alcuni trucchi per superare le difficoltà che si incontrano più spesso, come ad esempio fare le divisioni, riconoscere e risolvere i problemi matematici, o evitare di commettere sempre gli stessi errori. Insomma, abbiamo trovato diversi nuovi modi per insegnare la matematica giocando e divertendoci insieme ai nostri alunni, ancor più di come siamo già abituate a fare.

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PAGINE di CLASSE giugno 2009 pagina 9

Che gioia, il Bari in serie A

di Andrea Antonelli L'associazione sportiva Bari, nata nel 1908, è conosciuta per un piccolo primato, che ha forse pochi eguali anche nell'intero mondo del pallone. E' la squadra più altalenante del campionato italiano (non a caso la chiamano anche "ascensore"), e vanta ben 23 salti alla categoria superiore! Il Bari nella sua lunga storia ha disputato 28 campionati di serie A e 33 di serie B, e ha come merito senz'altro quello di aver presentato alla grande platea tantissimi giocatori di primo livello. Attual-mente la nostra nazionale vanta nel suo giro 4 calciatori che hanno militato nelle file del Bari, ovvero Gianluca Zambrotta, Simone Perrotta, Nicola Legrottaglie e Antonio Cas-sano (e voglio anche citare Lorenzo Amoru-so, ora al Blackburn , e un tanto grande quanto sfortunato campione, ovvero Nicola Ventola). L'ultimo ventennio della formazione biancorossa è stato certamente il più conte-stato, per via della presidenza dei Matarrese, ma certamente quello più carico di "piccole" soddisfazioni... Ad esempio le vittorie ester-ne ottenute a Milano contro Inter e Milan, Protti capocannoniere (nell'anno in cui, ahimè, la squadra è scesa in B con l'at-tacco Protti-Kenneth Andersson) e tanti bravi giovani scovati dalla serie C o dal vivaio locale. Per ora i galletti sono nel purgatorio, dopo aver rischiato anche lo "spiedo" della serie C l'anno scorso. Riu-scirà la dirigenza a riportare i bianco rossi in serie A per l'ennesimo giro di ascenso-re?

LO STADIO “ASTRONAVE” Pochi sanno che l'avveneristico stadio barese, non per nulla soprannominato “ l'astronave”, è stato progettato addirittu-ra da Renzo Piano. Il giovanissimo stadio barese fu costruito in occasione di Italia 90. Matarrese riuscì addirittura a renderlo il tea-tro della finale 3zo/4to posto di quel mondia-le in cui, ahimè, giocò proprio la nostra na-zionale. 58000 mila posti a sedere, buona visuale (specie dalle tribune), l'unica pecca dell'impianto sono forse i parcheggi, pochi e mal organizzati. Lo stadio è stato teatro di una delle più celebri "esultanze post-gol" degli ultimi anni in Italia.

LA LUNGA NOTTE DI FESTA Festa folle fino a notte fonda nel capoluogo pugliese per la promozione in serie A dei galletti. In prima fila anche il presidente Vincenzo Matarrese, esortato dai tifosi a

costruire una squadra sempre più competiti-va. L’orgoglio ritrovato, festeggiare dopo otto anni, l’amore per "La" Bari (nel capoluo-go pugliese, la squadra si chiama così, forse perché la si ama). Bari ha celebrato la pro-mozione in serie A fino alle tre di notte, con un mare di bandiere, un centinaio di benga-la, caroselli di motorini come corse di tori in corso Vittorio Emanuele, quattro ore inces-santi consecutive di cori, e un mare di birra. La festa di San Nicola si è trasformata in quella per la promozione, si è ricreata una piccola "Curva Nord in “Nderr’ la lanz" (letteralmente, "le lenze per terra", il mercato dei pescatori sul mare, in pieno centro, ritrovo naturale della tifoseria). Un’euforia travolgente, ed è un mezzo mira-colo che nessuno si sia fatto male, conside-rate le decine di fumogeni accesi in mezzo alla folla, anche a zero centimetri da carroz-zine. E soprattutto i 20 minuti di far west stradale puro, verso le 2 di notte, con un centinaio di auto e motoveicoli a velocità folle e in qualsiasi direzione, pure obliqua, accarezzando pedoni al limite dell’incoscien-

za. Evidentemente, ieri c’era qualcuno che ha voluto particolarmente bene ai baresi. Allora: il calcio è un gioco e nella vita ci sono cose più importanti, va bene; al massimo, il calcio può essere la cosa più seria tra le cose non serie.

TRA SACRO E PROFANO Mai mischiare il sacro col profano, ma come fai a convincere i baresi che San Nicola non c’entra? Il 5 dicembre il Bari perde ad Empo-li, creando il sospetto della solita stagione di illusioni e delusioni. Il 6 dicembre, è il giorno di San Nicola. Da allora, il Bari inanella 18 risultati consecutivi, costruendo il primato. Si interrompe col Parma, altre tre vittorie, poi non riesce a chiudere con l’Empoli. Poco

prima di lasciare lo stadio, lunedì scorso, Antonio Conte portava la figlioletta a dare un bacino al Santo. Perché va come deve anda-re. La serie A arriva senza scendere in cam-po, grazie alla sconfitta del Livorno sulla Triestina.

IL TRIONFO DI MATARRESE Una gioia per la città, la squadra, il suo pre-sidente. Beh, povero Vincenzo Matarrese. Neanche nel giorno della rivincita personale, dopo otto anni di serie B, il riconoscimento è davvero completo. Mezz’ora dopo l’ufficialità della promozione, il presidente del Bari deci-de di farsi tutto d’un sorso una camminata in mezzo al cuore della festa in città. All’inizio si fa largo tra la folla sul lungomare a braccia aperte, sembra una statua di San Nicola nella processione della traslazione delle ossa. Sale su un palco inutilizzato, residuo della festa patronale, agita come un bimbo impac-ciato una "A" gonfiabile, ottiene l’esplosione della folla. Che però non canta mai il suo nome, ma al massimo lo sprona intonando ‘Portaci/portaci/portaci in Europa’. Nell’eufo-

ria del momento, spera magari che la pace sia definitiva, e si dilunga in una passeggiata nella folla, con un codazzo umano che si ingrossa pericolosamente. Finché qualche caporione gli si avvicina pericolosamente, offese molto pesanti e qualche ripetuto “Vingenz’ ad’assì l’ terri-s’! (Vincenzo, tira fuori i soldi!, ndr). IL PROSSIMO SOGNO: L’EUROPA

Però nelle orecchie di Matarrese rimango-no gli applausi, la gioia, e le richieste di calciomercato più disparate, da Kakà a Ibrahimovic, passando per Tovalieri. Tutto per il prossimo sogno: l’Europa.

Perché è vero che i tifosi sono ingordi di gioie, ma è altrettanto vero che Bari detiene il triste record di essere la città in Europa col maggior numero di abitanti a non aver mai giocato nelle Coppe principali. Intercettiamo Matarrese quando si sta allontanando felice, mentre un tifoso gli urla di tenere Conte. “Aspettavo questa soddisfazione da otto anni” .Ne ha ingoiati di bocconi amari nel frattempo? Eh vabbè… dai, diventa tutto dolce con la vittoria di questa sera, con que-sta Serie A. Ha mai pensato di mollare? No, mai. Mai. Mai. Mai. Tutti i tifosi adesso vo-gliono l’Europa. E’ fattibile in un paio d’anni? Pensiamo ad andare in Serie A adesso, altro che Europa. Poi si penserà".

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PAGINE di CLASSE pagina 10 giugno 2009

Vacanze, consigli per l’uso

di Giulia De Franceschi e Paolo Sigliuzzo Quest’anno noi del giornalino “Pagine di Classe” vogliamo offrire ai nostri lettori una indagine che riguarda l’estate 2009 e su cosa faranno i baresi in questo periodo di crisi. Dalla nostra indagine è risultato che la maggior parte di baresi, questa estate rimarrà a Bari o andrà nel Salento nelle proprie ville. Le persone invece che andranno in vacanza fuori città, andranno nei posti al mare qui al sud, scegliendo come meta la Calabria oppure la Sicilia. Invece chi potrà permetterselo, sceglierà come meta le città d’arte italiane come Roma, Firenze o Venezia. Noi vorremmo suggerirvi una vacanza all’estero non molto dispendiosa: che ne pensate di

andare a Malta? Malta è collegata con voli diretti da Bari ed è un’isola che offre una grande varietà di attrazioni turistiche sia dal punto di vista naturale che culturale. Per chi invece vorrebbe sce-gliere la montagna, consigliamo l’ Abruzzo per aiutare a risollevare l’economia di questa bellissima regione così tanto colpita dal recen-te terremoto. In ogni caso, secondo le nostre indagini, abbiamo scoperto che la maggior parte dei baresi vorrebbe frequentare le spiagge cittadine, ma teme l’inquinamento: infatti è convinta che il mare di Bari sia sporco e si dovrebbero prendere seri provvedi-menti per risolvere il problema, magari installando depuratori ed educarsi a non inquinare.

Libri, musica e film, il relax dell’estate

di Sveva Savino Cari lettori cosa c'è di meglio che rilassarsi ascoltando buona musica, scegliere piacevoli letture o recarsi al cinema con gli amici per vedere un bel film? Sono qui per consigliarvi. Per cominciare che ne dite di ascoltare la musica dei Jonas brothers , Avril Lavigne, Miley Cyrus e Mar-co Carta? E' quanto c'è di più nuovo nel panorama musicale. Invece per chi ama leggere e sognare, in libreria lo at-tende Fairy Oak . Recensione : Nel villaggio di Fairy Oak ("Quercia fatata"), nella valle di Verdepiano, convivono serena-mente i Nonmagici , cioè umani senza poteri, e maghi, streghe ed esseri fantastici, suddivisi tra Magici della Luce e Magici del Buio. Il nome del villaggio deriva dalla Quercia presente sulla piazza principale del piccolo villaggio, che ha l’abitudine di narrare vecchie storie, come quella della lotta nel "Terribile 21" per dividere la Luce e il Buio. Quercia, questo è il suo nome, vive nel cuore del villaggio, sa sempre tutto di tutti ed è una gran chiacchierona. La vita a Fairy Oak scorre tranquilla, ma ecco nascere due gemelle, Vaniglia e Pervinca Periwinkle, assoluta-mente identiche, ma con opposti poteri: Luce e Buio. Unite e separate per sempre, due facce della stessa medaglia. Per questo motivo molti attacchi del Nemico

vengono rivolti alle gemelle, in quanto rappresentano tutto ciò contro cui Lui lotta da sempre: l'Equilibrio, l'antica alleanza tra Luce e Buio che nella famiglia Peri-winkle erano sempre presenti, soprattutto fra le due gemelle. Non era mai successo che due fratelli o sorelle ereditas-sero poteri opposti perché i poteri si ereditavano da una sola zia, o zio, e sono sempre uguali. La storia, è entusia-smante e ricca di avventure, è narrata in prima persona dalla fatina "Sefelicetusaraidirmelovorrai", chiamata brevemente Felì, la fata-tata di Vaniglia e Pervinca, as-sunta dalla zia Lalla Tomelilla Una serata al a cinema con gli amici? Hannah Montana the movie è il film della fortunata serie televisiva prodotta dalla Walt Disney. Recensione: Miley Stewart (Miley Cyrus) inizia ad avere problemi tra la sua vita normale e la sua vita da Hannah Montana. Dopo il ritardo per un concerto, e il ritardo per la registrazione del suo music video "Best of Both Worlds", Hannah ha un incontro con Oswald (Peter Gunn) reporter del giornale BomChic, che prima di anda-re via, riesce a nascondere una videocamera scoprendo il segreto della sua doppia identità di Hannah-Miley, che però è comunque decisa a rivelare a tutti il suo segreto. Miley torna a scuola, ma durante una partita a pallavolo deve lasciare Lilly Truscott (Emily Osment) nonostante la

promessa di aiutarla ad organizzare il suo compleanno, perchè Vita (Vanessa Williams), la responsabile pubblica, la porta a fare shopping. In un negozio, nei panni di Hannah Montana, Miley litiga furiosamente con Tyra; il solito reporter sempre in agguato, fotografa la lite. Così Miley non fa in tempo nè a salutare Jackson (Jason Earles), il fratello che parte per il college del Tennessee, nè a cambiarsi perchè il reporter la insegue in auto, quindi arriva in ritardo alla festa dei sedici anni di Lilly ancora nei panni di Hannah Montana. Tutti la notano, togliendo l'attenzione dalla festeggiata, che offesa si allontana. Hannah è dunque costretta ad esibirsi con la canzone "Let's Get Crazy", accompagnata da Steve Ru-shton. Oliver Oken (Mitchel Musso) e Rico (Moises Arias) che, pur cercando di aiutarla, ne combinano di tutti i colori. Robby (Billy Ray Cyrus), il padre di Miley, è furioso a causa della pubblicazione di alcune foto della lite tra Hannah e Tyra. Miley non lo ascolta, presa com’è dall’or-ganizzare la partenza per il viaggio a New York per i World Music Awards. Ma il padre Robby la inganna e l'aereo atterra in Tennessee, nel paese natale di Miley, Crowley Corners. Il padre ha fatto ciò, perché spera che Miley rifletta sulle cose veramente importanti nella sua vita così scombinata da quando vive la sua faticosa doppia identità. Da qui ha inizio un' avventura che nean-che Hannah Montana si sarebbe mai immaginata...

di Antonia Sabato

La bellissima e simpaticissima Miley Cyrus, a Los Angeles, ha vinto gli awards di MTV 2009 come miglior cantante femminile! La bella Miley ha battuto il suo caro fratellino, il super tatuato cantante dei Metro Station, che pur avendo avuto un grande successo non sono riusciti a trionfare sulla bravura e l’originalità della più famosa pop star americana. Anche lei ha appena iniziato il suo tour in Brasile, dove è incominciata una storia d’amore con un certo Jhonny. Di recente, purtroppo Jhonny è morto e lei ha scritto una commovente canzone in sua memoria che ha riscosso molto successo tra le persone di ogni età. Nonostante ciò, Miley continua a dedicarsi alla sua carriera!

Il gossip del film

Lo yoga e’ una disciplina del corpo e della mente che conduce chiunque lo pratichi con assiduita’ e precisione, a un equilibrio naturale. Lo yoga e’ una disciplina molto antica della quale nessuno conosce le origini. La leggenda dice che comincio’ con gli dei. Il saggio Patanjali visse in India intorno al 200 a.C. e fu il primo a rendere l’antica tradizione yoga in una forma ordina-ta. Ci sono diversi tipi di yoga ma quello piu’ praticato in Occidente e’ l’Hatha Yoga ovvero lo yoga ginnico; la sua pratica regolare porta armonia psico-fisica, dona salute e lunga vita. Il maestro indiano Yengar insegna tutt’oggi la disciplina per gli occidentali, pur avendo piu’ di novant’anni. Ogni anno tutti i maestri piu’ bravi si recano in India o in altre parti del mondo, a fare delle lezioni molto dure e faticose, con maestri molto bravi e solitamente allievi di Yengar, aiutati da assistenti che traducono le posizioni in altre lingue e aiutano i maestri a controllare come vengono eseguite le asana o

posizioni yoga. Ci sono varie posizioni come: Shavasana che e’ una delle tante posizioni di rilassamento, che e’ detta anche del cadavere, poi c’ e’ Konasana che e’ la posizione dell’ angolo, Sukhasana che e’ la posizione più facile, Vri-kshasana la posizione dell’albero su una gamba, Sirhasana che e’ la posizione sulla testa, Sarvangasana che e’ la posi-zione della candela, Halasana che e’ la posizione delle mar-motte. Queste sono le posizioni piu’ importanti. E adesso correte a praticare lo yoga!!! Questo mio consiglio nasce dal fatto che io stessa pratico questa antica disciplina che è validissima anche per noi ragazzi. Vi divertirete e aggiusterete il vostro corpo e cosi’ eviterete scoliosi e problemi di postura!

A. S.

Alla scoperta dello yoga

Nella seconda parte dello scorso anno scolastico si è tenuto nella nostra Scuola, il progetto “Educhiamoci alla solidarietà”. Il progetto ha visti impegnati dodici alunni dell'interclasse di quinta, in un percorso di educazione al recupero e al riciclaggio. Gli stessi alunni, coordinati da un gruppo di mamme che hanno messo a disposizione le loro competenze, hanno realizzato oggetti artigianali utilizzando materiale povero o di risulta. A fine anno scolastico è stata organizzata una mostra-mercato il cui ricavato è stata la somma di euro milletrecento. La somma è stata interamente devolu-ta al progetto “Vaso rotto”, soste-nuto dalle suore Comboniane che operano in Ecuador e che sosten-gono bambini indigenti diversa-mente abili, bisognosi di cure quotidiane.