Gazzetta dello Sport Inserto - VERO VOLLEY · La Gazzetta dello Sport ^Sr IENERDI26 GENNAIO 2018...

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    26-GEN-2018

    Dir. Resp.: Andra Monti

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  • Vocazione tie break «Sangue freddo

    ma anche fortuna La ricetta non c'è»

    • Piacenza nel maschile e Modena nel femminile ne hanno vinti di più: «Non ci si può allenare»

    A HANNO DETTO Giuliani: «Siamo diesel, in finale di partita riusciamo a rendere meglio»

    Parodi: «Nel momento clou ci salva la maggiore tranquillità»

    Valeria Benedetti Matteo Marchetti

    Sangue freddo, migliore preparazione atletica, tranquillità o semplice-mente fortuna? Forse la ricetta giusta è un mix di tutti questi ingredienti, fatto sta che ci so-no formazioni più "portate" di altre quando si tratta di gioca-re, e soprattutto vincere, i tie bre-ak.

    RE E REGINE La regina assoluta del quinto set è Piacenza, capace di conquistarne ben sei sugli otto disputati, anche se in percentuale (ma con numeri

    complessivi più bassi) Verona ha fatto meglio, con quattro suc-cessi in altrettanti tentativi. Chi invece in questi mesi ha mo-strato un'allergia al tie break è Padova: tre volte ha allungato la partita e ha sempre visto esultare gli avversari. Ma se al-larghiamo il discorso al torneo femminile c'è chi ha fatto peg-gio: Casalmaggiore non ha mai vinto nei cinque tentativi di questo campionato. Busto ne ha disputati otto e persi 5. Cam-biando completamente pro-spettiva, nel torneo rosa la mi-gliore è Modena con quattro vittorie, mentre Scandicci non ha mai perso ma ne ha disputati solamente tre.

    REGOLE E CASO «Non esiste una regola precisa - spiega Al-

    berto Giuliani, tecnico della Wixo Lpr Piacen-za - per aggiudi-carsi il quinto set. Noi spesso ci siamo arrivati partendo male e dopo essere stati costretti a rimon-tare. Siamo dei diesel e quando arriviamo alla fi-

    ne della partita riusciamo sem-

    pre ad esprimerci al meglio. Probabilmente è un insieme di aspetti tecnici, agonistici e an-che fisici, visto che raggiungia-mo il momento decisivo in con-dizioni migliori». Di certo il tie break è differente da un set normale. «Bisogna partire al 100%, perché di solito si gioca sempre punto a punto e le pos-

    A HA DETTO La regista Ferretti: «L'esperienza aiuta ma ci vuole anche il carattere giusto»

    «Mi piace chi ti chiede palla al quinto ma a volte basta uno sguardo»

    sibilità di recupero sono molto ridotte. Per questo capita che modifichiamo la rotazione, presentando immediatamente quelli che in partita sono risul-tati i migliori battitori». Non si prepara in modo specifico il 5° set. «Quello - dice Simone Paro-di - lo escludo. Fatico a capire il motivo di questa nostra caratte-

    SERIE A1

  • ostica: partiamo sempre piano per poi accelerare e normal-mente sul rettili-neo conclusivo rendiamo al massimo. Siamo più quattrocenti-sti che velocisti puri, forse nel momento clou riusciamo a met-tere in campo una freddezza maggiore. Ecco la tranquillità è la nostra forza».

    ESPERIENZA Sull'impossibilità di preparare il tie break è d'ac-cordo Francesca Ferretti, regi-sta di Modena: «In allenamento non c'è quell'adrenalina. Ti aiu-ta l'esperienza e ma anche il ca-rattere. Ecco se vai in battuta sul 14-14 l'esperienza dà una mano ma ci sono 20enni capaci di sangue freddo». E per il pal-leggiatore il tie break diventa anche un rebus: a chi dare la palla? «A volte è imprevedibile. A Pesaro la Montano ha giocato male tutta la gara e nel tie bre-

    ak ha fatto 6-7 punti. A volte so-no scelte tattiche, a volte è la sensibilità di capire chi è "in palla"». C'è anche chi la chiede la palla: meglio o peggio?. «A me piace, significa avere gioca-toci che si prendono responsa-

    bilità. Ma con al-cune non c'è ne-anche bisogno, basta un cenno d'intesa». Gestire tanti tie break è un rebus anche per i tecnici. Marco Mencarel-li con Busto ne ha vissuti 8 que-st'anno: «In par-te sono segnali di gioventù. Busto ha mostrato fino-

    ra grandi differenze di rendi-mento visibili anche nei numeri fra set vinti e persi. Poi c'è an-che il problema di gestione del-le forze quando hai tanti ap-puntamenti insieme hai biso-gno di inserire anche giocatori dalla panchina che hanno ma-gari bisogno di rodaggio».

    I RECORD

    6 • I tie break vinti da Piacenza in Superlega contro due persi. Ha vinto con Modena, Latina (due volte), Ravenna, Vibo Valentia e Milano

    4 • I tie break vinti invece da Modena in A-1 donne che ha battuto Pesaro, Conegliano, Legnano e Monza mentre ne ha perso uno con Busto

    5 • Record negativo sia al maschile che al femminile. Appartiene a Latina (Superlega), Casalmaggiore e Busto Arsizio in A-1 donne

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    L'esultanza di Piacenza dopo la maratona vinta con Modena IVocazione tie break! I «Sanguefredd

    maanchefortUK

    SERIE A1

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    IENERDI26 GENNAIO 2018

    COPPA DITESTA

    Da sinistra: Angelo Lorenzetti, allenatore della Diatec Trentino, Rado Stoytchev, tecnico

    dell'Azimut Modena, quindi Gianpaolo Medei, coach della Cucine Lube Civitanova e Lorenzo

    Bernardi, allenatore della Sir Safety Conad Perugia. Domani semifinali {Modena-Civitanova e Trento-Perugia) e domenica pomeriggio la finale

    per il t i tolo, dopo quella della serie A-2

    • Domani e domenica le prime 4 di Superlega a Bari nelle finali di Coppa Italia, primo trofeo 2018 in uno degli impianti dei Mondiali maschili

    L'ANALISI di ANDREA CARDINI

    ?! )

    SPETTACOLO INTERNAZIONALE E L'EQUILIBRIO È TOTALE

    L a cosa di cui sono assolutamente sicuro è che sarà una due giorni di pallavolo di livello stellare e mi dispiace di non poterli vedere in diretta perché anche io sarò impegnato con lo Z alesa nella Final Four a Breslavia

    che assegnerà la Coppa di Polonia, ma rivedrò sicuramente dopo con calma le partite della Final Four di Coppa Italia a Bari. Sono curioso di vederle all'opera nel primo appuntamento importante di stagione. Non c'è in

    Europa un livello equivalente a questa Final Four come protagoniste.

    I pronostici non sono facili. Diciamo che ovviamente Civitanova e Perugia sono due squadre di caratura altissima, internazionale, e sulla carta hanno qualcosa in più delle altre due formazioni. Civitanova si è visto anche nel Mondiale per Club che è fra le primissime squadre al mondo. Perugia è una squadra di grandi campioni. Finora hanno guidato in campionato e sono due formazioni

    difficilissime da affrontare. Modena e Trento si sono rinnovate e hanno avuto un andamento più discontinuo. Trento ha iniziato a fatica dovendo amalgamare tanti elementi nuovi ma adesso sembra aver preso un buon ritmo e un suo equilibrio, Modena ha dovuto gestire di rutto di più fra infortuni e vicende interne ma penso che l'ultimo risultato a Civitanova sia un segnale di come le due squadre siano molto vicine come livello di gioco. Per questo dico comunque che le due semifinali le darei in

    equilibrio perfetto al cinquanta per cento, anche perché su partite secche non sempre vince la squadra sulla carte più forte. Entrano in gioco altri fattori e non c'è tempo per recuperare. Ci può essere la sorpresa

    Chi può fare la differenza? Beh sono tutte e quattro squadre a cui non mancano i giocatori decisivi e soprattutto atleti che danno spettacolo. Penso a Osmany Juantorena e Tsvetan Sokolov per Civitanova, Ngapeth e Bruno ovviamente nelle file di

    Modena, De Cecco, Zaytsev e Atanasijevic agli ordini di Bernardi a Perugia, Vettori, Giannelli e Lanza a Trento che costituiscono anche l'ossatura della Nazionale.

    Sono tutti campioni che, inseriti in un'ottima organizzazione di gioco come hanno queste squadre, danno quel guizzo in più che può decidere la partita. In più le sfide contro formazioni di questo livello mettono sempre sotto pressione. Insomma ci sarà sicuramente da godersi lo spettacolo in campo.

    FINALI COPPA ITAÙA

    27-28 GENNAIO 2018 PALAFLORIO - BARI «C Se

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    PAGINE INTERE

  • O V come Volley > In Superlega

    LA CURIOSITÀ VENERDÌ 26 GENNAIO 2016 LA GAZZETTA DELLO SPORT

    (an.me.) Saranno oltre 500 i tifosi al seguito della Sir Safety nella final four di Coppa. Bernardi, che ha polemizzato ritenendo «molto strana» la scelta di far giocare a Trento con Castellana a 3 giorni dalla Coppa a Bari

    Vocazione tie break «Sangue freddo

    ma anche fortuna La ricetta non c'è»

    • Piacenza nel maschile e Modena nel femminile ne hanno vinti di più: «Non ci si può allenare»

    Valeria Benedetti Matteo Marchetti

    Sangue freddo, migliore preparazione adetica, tranquillità o semplice-mente fortuna? Forse la ricetta giusta è un mix di tutti questi ingredienti, fatto sta che ci so-no formazioni più "portate" di altre quando si tratta dì gioca-re, e soprattutto vincere, i tie bre-ak.

    Parodi: «Nel momento clou ci salva la maggiore tranquillità»

    RE E REGINE La regina assoluta del quinto set è Piacenza, capace di conquistarne ben sei sugli otto disputati, anche se in percentuale (ma con numeri complessivi più bassi) Verona ha fatto meglio, con quattro suc-cessi in altrettanti tentativi. Chi invece in questi mesi ha mo-strato un'allergia al tie break è Padova: tre volte ha allungato la parata e ha sempre visto esultare gli avversari. Ma se al-larghiamo U discorso al torneo femminile c'è chi ha fatto peg-gio: Casalmaggiore non ha mai

    A HANNO DETTO Giuliani: «Siamo diesel, in finale di partita riusciamo a rendere meglio»

    vinto nei cinque tentativi di questo campionato. Busto ne ha disputati otto e persi 5. Cam-biando completamente pro-spettiva, nel torneo rosa la mi-gliore è Modena con quattro vittorie, mentre Scandicci non ha mai perso ma ne ha disputati solamente tre.

    RECOLE E CASO -Non esìste una regola precisa - spiega Al-

    berto Giuliani, tecnico della Wixo Lpr Piacen-za - per aggi udì carsi il quinto set. Noi spesso ci siamo arrivati partendo male e dopo essere stati costretti a rimon-tare. Siamo dei diesel e quando arriviamo alla fi-ne della partita riusciamo sem-

    pre ad esprimerci al meglio. Probabilmente è un insieme di aspetti tecnici, agonistici e an-che fisici, visto che raggiungia-mo il momento decisivo in con-dizioni migliori». Di ceno il tie break è differente da un set normale. «Bisogna partire al 100%, perché di solito si gioca sempre punto a punto e le pos-

    I RECORD

    • I tie break vinti da Piacenza in Superlega contro due persi. Ha vinto con Modena, Latina (due volte), Ravenna, Vibo Valentia e Milano

    • I Uè break vinti invece da Modena in A-1 donne che ha battuto Pesaro, Conegliano, Legnano e Monza mentre ne h perso uno con Busto

    • Record negativo sia al maschile che al femminile. Appartiene a Latina (Superlega), Casalmaggiore e Busto Arsizio in A-1 donne

    L'esultanza di Piacenza dopo la maratona vinta con Modena

    sibilità di recupero sono molto ridotte. Per questo capita che modifichiamo la rotazione, presentando immediatamente quelli che in partita sono risul-tati i uùgUoii battitori». Non si prepara in modo specifico il 5;

    set. «Quello - dice Simone Paro-di - lo escludo. Fatico a capire 0 motivo di questa nostra caratte-ristica: partiamo sempre piano per poi accelerare e normal-mente sul rettili-neo conclusivo rendiamo al massimo. Siamo più quattrocenti-sti che velocisti puri, forse nel momento clou riusciamo a met-tere in campo una freddezza maggiore. Ecco la tranquillità è la nostra forza».

    A HA DETTO La regista Ferretti: «L'esperienza aiuta ma ci vuole anche il carattere giusto»

    «Mi piace chi ti chiede palla al quinto ma a volte basta uno sguardo»

    ESPERIENZA Suil'impossibihtà di preparare il tie break è d'ac-cordo Francesca Ferretti, regi-sta di Modena: «In allenamento non c'è quell'adrenalina. Ti aiu-ta l'esperienza e ma anche il ca-rattere. Ecco se vai in battuta sul 14-14 l'esperienza dà una mano ma ci sono 20enni capaci di sangue freddo». E per il pal-

    leggiatore il rie break diventa anche un rebus: a chi dare la palla? «A volte è imprevedibile. A Pesaro la Moniano ha giocato male tutta la gara e nel rie bre-ak ha fatto 6- 7 punti. A volte so no scelte tattiche, a volte è la sensibilità di capire chi è "in palla"». Ce anche chi la chiede la palla: meglio o peggio?. «A me piace , significa avere gioca trici che si prendono responsa-

    bilità. Ma con al-cune non c'è ne-anche bisogno, basta un cenno d'intesa^. Gestire tanti rie break è un rebus anche per i tecnici. Marco Mencarel-li con Busto ne ha vissuti 8 que-st'anno: «In par-te sono segnali di gioventù. Busto ha mostrato tino

    ra grandi differenze di rendi-mento visibili anche nei numeri fra set vinti e persi. Poi c'è an-che il problema di gestione del-le forze quando hai tanti ap puntamenti insieme hai biso-gno di inserire anche giocatori dalla panchine che hanno ma-gari bisogno di rodaggio».

    ©ONLINE

    Elena Sandre

    Anche i social sono pronti per le finali di Coppa Ita-lia a Bari. I tifosi cercano biglietti, passaggi, organizzano macchinate "ignoranti» - come si dice in gergo ormai - da Sira-cusa, da Bergamo. Lo schiac-ciatore perugino Aaron Russell e il palleggia tore James Shaw, in forza alla Su' Perugia, pro-mettono [con una scenetta che ha tutta l'aria di essere Lin por-tafortuna) di "cucinare" grandi cose a Bari. L'hashtag ufficioso, ma utilizzato un po' da tutti è #RoadToBari e mentre la vi-gnettista Time Out Stories po-sta uno dei suoi disegni dedica-ti alla pallavolo - e alla Coppa Italia - c'è un nuovo eroe inter-nazionale: si chiama Krisz Pa-dar, è ungherese, su Facebook conta meno di 3mila fan, ma ha deciso di giocare l'Ali Star Ga-me coreano (femminile) con le orecchie da conìglio in testa. E il suo video ha fatto un milione di visuahzzazioni. Da portare in Italia. Subito.

    I piatti di Russell e Shaw per Bari «Sul web le finali di Coppa Italia tengono banco. Ma occhio a Padar l'ungherese con le orecchie da coniglio

    1. Uno scatto di Russell con Shaw: promettono faville a Bah. 2. Anzanello madrina dell'amichevole Ira Italia under 21 sorde e Italia trapiantati. 3. Un fotomontaggio. 4 . Le finali viste dalla vignettista Time Out Stories. 5. Padar in Corea con le orecchie da coniglio

    IL RECUPERO

    Che battute per Verona: Latina va ko

    (25-18, 25-19,21-25, 25-22) CALZEDONIA VERONA: Biraralli 7, Spirito 3, Jaeschke 23, Pajenk 10, Stern 16, Manavi 18; Pssaresin (L): Marrana. Djuric 3. N.e. PaDlucci, Maar, Frigo (L), Grozdanov. AII.Grbic. TAIWAN LATINA; Starovic 14. Savani 14, Le Goff 9, Sottile 1, Maruotti, Rossi 7; Shoji (L): Citta. De Angelis, Ishikawa 17. N.e. Corteggiarti, Kovac, Huang. AH. Di Pinto. ARBITRI: Frapiccini, Sobrero NOTE Spettatori 2583. Durata set: 23*, 21, 27, 28'; tot: 105'; Cabedonia; b.s. 12, v. 8, m. 11, a. 25; Taiwan:b.s.12,v.6,m.6,e. 24; Trofeo Gazzetta: 6 Jaeschke, 5 Manavi. 4 Stern, 3 Ishikawa. 2 Birarelll, 1 Pajenk.

    Renzo Puliero VERONA

    L a battuta di Verona (con Jaeschke, 5 aces, in evidenza: mvp della partita, 50% su 34 palloni) ha fatto la differenza nei primi due set. «Avevo letto che Verona aveva avuto delle difficoltà invece qui ha dato il massimo», rileva Di Pinto. Ishikawa ha fatto la differenza nel terzo set, rilanciando Latina. «Anche se ci fossimo preparati me-glio su di lui. non avremmo fatto meglio perché ha messo giù colpi da grande campione, con ima percen-tuale del 58%» conferma Grbic. Il 4'"' set è stato il più equilibrato. Latina ci ha creduto «e mi spiace - dice Di Pinto - perché abbiamo giocato una buona pallavo-lo dopo aver fatto fatica nei primi due set. Però Verona è tornata a battere come al-rinizio e ci ha rimontato». E li è stata la bravura del gialloblù. «'Eravamo sul 14-11 e sul 19-21 per Latina, stavamo facendo fatica, ma nei momenti importanti abbiamo ribaltato il risul-tato col nostro gioco: sia-mo tornati a battere bene, murato, toccato tanti pallo-ni e contrattaccato. Dopo il k.o. con Trento, sono sod-disfatto».

    PAGINE INTERE

  • V come Volley > In cerca di una convocazione VENERDÌ 26 GENNAIO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT o

    NAZIONALE Il Mondiale femminile in Giappone inizia il 29 settembre e finisce il 20

    ottobre con semifinale e finali a Yokohama. L'Italia esordisce nella Pool B con la Bulgaria, incontra poi Canada, Cuba, Turchia e Cina.

    La speranza azzurra Il campionato legge le carte

    all'Italia mondiale NAZIONALE MASCHILE

    L'ANALISI di DAVIDE ROMANI

    U ltime sette giornate di re-gular season in Superle-ga, sei in A-1 femminile. Poi spazio ai playoff prima del-la lunga estate azzurra che si chiuderà con i Mondiali - uo-mini in Italia e Bulgaria, donne in Giappone -. A poco più di 3 mesi dalle prime convocazioni dei et. Blengini e Mazzanti (a

    maggio fnizieranno le manovre azzurre) proviamo a fare un borsino delle novità che il cam-pionato regala ai tecnici oppure di qualche giocatore a giocatri-ce in evidente difficoltà.

    I BIG AZZURRI In questo bilan-cio non ci sono i big che hanno la convocazione «prenotata». In campo maschile è infatti dif-ficile pensare che Blengini pos-sa fare a meno di Giannelli, Zaytsev- che dovrebbe tornare da opposto -, Lanza, Colaci,

    Mazzone oltre a Juantorena. Lo stesso discorso vale per il femminile con Mazzand che avrà lo zoccolo con Orro. Mali-nov, Egonit, De Gennaro e Cht-richella. Un gioco con alcune ipotesi suggestive come il ritor-no in azzurro di Kovar (sempre in lotta con problemi fisici) e Serena Ortolani. E con lunghe assenze che potrebbero cam-biare le prospettive come quel-la di Folie (ferma da novem-bre).

    NAZIONALE FEMMINILE ANDREA ARGENTA

    MODENA 21 ANNI FABIO BALASO

    PADOVA 22 ANN:

    "C. -, ^ I l jolly di Modena prossimo crack?

    La novità di Modena. Trova spazio con l ' infortunio di Sabbi. Mvp con Verona e Civitanova, possibile sorpresa, in un ruolo con t roppa concorrenza.

    JIRI KOVAR CIVITANOVA -AHI»

    Il predestinato pronto a volare

    Il prat icantato a Padova sta per finire e dal prossimo anno dovrebbe giocare a Civitanova. Pronto a dividere con Colaci la seconda linea azzurra.

    GABRIELE NELLI PADOVA'-" ANNI

    La sua presenza è fondamentale

    Nel 2017 ha detto no all 'Italia, ma pare fondamentale: riceve, difende, at tacca. Tenendo conto della sua situazione fisica, sarebbe utile alla causa.

    GIULIO SABBI MODENA

    Sogna un posto come vice Zaytsev

    Ha t rovato un club che lo fa g iocare con cont inui tà e lui, t r a alti e bassi, sta r ispondendo con una stagione da 15,5 di media. Sarà lui il vice Zaytsev?

    LUCA SPIRITO VERONA24 ANNI

    Ruolo affollato Presenza in bilico

    A Modena si gioca molto del suo fu tu ro azzurro. E' in bilico nel ruolo dove la concorrenza non manca. Tolto Zaytsev, ci sono Nelli. Vettor i e... Argenta .

    Futuro azzurro da vice Giannelli

    Dopo la buona stagione a Ravenna, ar r ivano con fe rme anche a Verona. E' lui il più accredi ta to nel ruo lo di vice Giannelli. A meno d i e Travica...

    ENRICO CESTER CIVITANOVA 29 ANNI

    BEATRICE BERTI BUSTO ARSIZIO 22 ANNI

    •»u^" Novità al centro A Busto coccolano col vizio dell'ace la futura azzurra

    Dopo un anno al top è difficile che Blengini non lo convochi. Centrale che sa far male anche in battuta. In ascesa, par buona pace del beach volley.

    LUIGI RANDAZZO PADOVAV; ANNI

    Nel ruolo dove la concorrenza è elevata, prova a r i tagl iarsi uno spazio azzurro. Visto il rendimento si capisce perché Busto ha r inunciato a Pisani.

    ANNA DANESI C0NEGLIAN0 'IANNI

    Finalmente brilla una stella attesa

    Da possibile 4° schiacciature a Civitanova, a ruolo da protagonis ta a Padova: s ta t rovando la cont inui tà per convincere Blengini.

    Centrale di livello ma quante rivali...

    I p rob lemi fisici di Folie e l ' incastro t r a ital iane e s t ran iere di Conegl iano le stanno regalando mol to spazio. Ma nel ruolo c'è traff ico.

    LUCA VETTORI TRENTO^: ANN!

    SERENA ORTOLANI M0NZA3IANN1

    La brutta copia Talento completo del Vette tricolore per i sogni azzurri

    Da Modena a Trento per r inascere. Invece la stagione del Vetto è un grande rebus e fat ica a t rovare r isposte. Se cont inua così r ischia l 'azzurro.

    Ortolani sta all ' I tal ia femmini le come Kovar a quella maschile. Serve al proget to azzurro per II Mondiale, come opposto o come schiacciatnce.

    MARIKA BIANCHINI SCANDICCI24AIIN1

    ALEXANDRA BOTEZAT BUSTO ARSIZI019ANNI

    Ritorno al passato: gioca in posto-4

    Negli ul t imi anni opposto, a Scandicci sta r ip rovando a g iocare: seni acci atr i ce, Insegue l'azzurro ma sarà dura, la concor renza è for te.

    ALESSIA GENNARI BUSTO ARSIZIO26 ANNI

    Con Mencarelli il futuro è suo

    Uscita dal Club I ta l ia è andata d r i t t a dal «maestro» Mencarel l i per cont inuare a crescere. Al cen t ro c'è concor renza, ma se non quest 'anno, c'è per il 2 0 2 0

    CAMILLA MINGARDI MODENA 20 ANNI

    L'equilibratore che serve all'Italia

    Dopo i tan t i infor tuni , Gennar i può essere una ca r ta impor tan te per l 'Italia. Giocatr ice d'equilibrio, con il c.L ha v into un t r ico lore.

    MIRIAM SYLLA BERGAMO 23 AM NI

    Nuova scommessa in chiave Nazionale

    A Legnano la consacrazione come opposto. Ora a Modena la scommessa da posto-4: se regge in ricezione può pensare all'estate in azzurro, ma è dura.

    ILARIA SPIRITO UMET E-W0RK BUSTO 23 ANMI

    La bomber azzurra torna a ruggire

    Ha saltato l 'Europeo per il caso, poi r ientrato, di doping. L'inizio di stagione a Bergamo con problemi alla spalla è acqua passata. Tornerà azzurra

    •i •p

    Spirito libero, la vice De Gennaro

    Ha perso Rio 2016 per un infor tunio ma a Busto è o rma i un pi lastro: ha tu t te le car te in regola per candidarsi come vice De Gennaro.

    • Esclusi gli attesi big come Giannelli, Zaytsev ed Egonu ecco le novità della stagione, le possibili bocciature e la condizione di giocatori e giocatrici in vista dell'estate iridata

    PAGINE INTERE

  • O V come Volley > Le squadre in campo

    INFOINCHIESTA CUCINE LUBE CIVITANOVA- AZIMUT MODENA domani, ore 15.30 g FINALI DI C Semifinale, diretta RAI Sport + HD

    LUBE CIVITANOVA T 1S0K0L0V

    5JU,

    2ARGENTA ^ f ( ( o l O S A B B I ) ^ j l * , » 9 *.

    UBERO IOGREBENNIKOV

    LUBE CIVITANOVA AZIMUT MODENA

    Primo anno in A-1 Stagioni in A-1

    Migliore posizione

    1968-69 49"

    V (8 volte)

    COPPE ITALIA disputate/vinte 4

    12 * * * * * *

    mimi» immm 37/12

    12:6-6

    83:39-44

    Earvin Ngapeth

    27 ^ F Max Holt,

    Earvin NgapeLh

    29 ^ ^

    3-0 alla Bunge Ravenna Si sono qualificate 3-OallaCalzedoniaVerona

    PAGINE INTERE

  • VENERDÌ 26 GENNAIO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT © Senza sosta. Chiusa la Coppa Italia. Subito Coppe. Champions: 31 Sir Colussi Perugia-Roeselare (Bel)

    e Fenerbahce Istanbul-Lube Civitanova; 1-2 Smirne (Tur)-Diatec Trentino. Cev (rit. ottavi): 31 Calzedo-nia Verona-Liberec (R.Ceca) (a. 3-1) Challenge (rit. ottavi): 30 Brno (R.Ceca)-Bunge Ravenna (0-3)

    JOPPA ITALIA ari

    SIR SAFETY PERUGIA

    9 GIANNELLI

    DIATEC TRENTINO - SIR SAFETY CONAD PERUGIA domani ore 18 „ Semifinale, diretta RAI Sport + HD

    ri trenHnc

    ALLENATORE Lorenzetti

    ROANTONELLI.

    A: ADE RANA

    'A 24,7%

    166(2.63) Muri (a set)

    Aleksandar ^ce Atanasijevic 35

    Marko Podrascanin 37

    Muro

    Eden Carbonera

    29

    Aidan Zingel

    INSIEME ABBIAMO VINTO

    INSIEME RIPROVIAMOCI

    #NOISIAMOLASQUADRA FINAL FOUR COPPA ITALIA 2018

    3-0 alla Kione Padova Si sono qualificate 3-0 alla Gì Group Monza

    PAGINE INTERE

  • 1V come Volley > Dietro le quinte

    LA CURIOSITÀ VENERDÌ 26 GENNAIO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT

    Spettacolo anche sugli spalti in Coppa Italia. Ogni spettatore potrà avere i suoi secondi di popolarità grazie ai maxischermi, con altri giochi e sorprese. La presentazione delle squadre a cura di Lorenzo Dallari

    Le voci sotto il muro

    1. Antoine Nanni, In azione a Modena; 2. Marco Cruciarli è la voce di Perugia; 3. Andrea Garghella con la squadra di Padova; 4. Luca Mulazzi è passato da Piacenza a Novara; 5. Fabio Domizi, ristoratore affermato, ha la passione del volley: da molti anni presta la voce alla Lube prima Macerata oggi Civitanova; 6. Gabriele Biancardi, lo speaker di Trento; 7. Luca Pinto con i suoi pittoreschi vestiti al PalaYamamay di Busto Arsizio

    «Spettacolo e amicizia»: gli speaker • Una figura di riferimento in ogni palazzetto. Il primo fu Antoine (a Modena) che copiò gli americani

    Matteo Marchetti

    E U protagonista nei pala-sport, ma non è un pal-lavolista. Trascina gli spettatori, ma non è un capo ti-foso. E' l'unico che può permet-tersi di urlare (sempre educa-tamente] nelle orecchie degli arbitri senza correre il rischio di vedersi sventolare un cartel-lino sotto il naso. Di chi parlia-mo questa settimana? Per chi segue la pallavolo è un'indovi-nello facile facile, perché lo speaker ormai da anni fa parte integrante della partita di vol-ley.

    E INIZIA La storia inizia da Antoine, figura al limite del mitologico arrivata quando a Modena ancora non esisteva il PalaPanini. "Inizialmente -racconta la voce dei Gialli - ero

    GRAZIE AI SOCIAL, PIÙ CONTATTI E

    PIÙ SFOTTO CON IL PUBBLICO

    F A B I O D O M I Z I

    SPEAKER CIVITANOVA

    un semplice tifoso». Poi fu de-cisiva una trasferta americana del trio Bertoli-Vullo-Bemardi. «Aun torneo di beach volley vi-dero una sorta di speaker-ani-matore chiamato a coinvolgere maggiormente il pubblico. Lo proposero a Parimi e venne fuori il mio nome». Siamo a metà degli anni 'SO e da quel momento in poi Antoine e Mo-dena Volley diventano sinoni-mi. E' sempre un passo avanti, spesso non soltanto in senso fi-gurato, come quella volta in cui invase il terreno di gioco per festeggiare, durante una semifinale scudetto contro Trento, neppure troppi anni fa. «Ci fu uno scambio incredibile, lunghissimo poi Modena chiu-se il punto. Non so cosa mi suc-cesse, ma mi venne istintivo andare ad abbracciare il nostro libero protagonisra di tre salva-taggi consecutivi. Appena en-trato sul terreno di gioco mi re-si conto che stavo facendo una stupidaggine e corsi fuori spe-rando di non essere visto da nessuno. Ovviamente non suc-cesse ».

    AVVERSARI Antoine ha i colori gialloblù tatuati addosso, ma la sua soddisfazione più gran-de (sottoscritta da tutti i colle-ghi) è il rapporto creato con le

    tifoserie "avversarie". »In tutti questi anni nessuno mi ha mai detto: ci hai offeso. Anzi, quan-do qualche tempo fa ho avuto un problema di salute i ragazzi di Trento e quelli di Macerata esposero degli striscioni invi-tandomi a non mollare. E' stata la soddisfazione più grande, insieme al giro d'onore insieme a Panini e a Berteli dopo la Coppa Campioni vinta con il Frejus. Ancora oggi non sappia-mo chi piangeva di più».

    Già, perché an-che se U proto-collo prevede una sorta di di-stacco e impar-zialità è inevita-bile che gli spe-aker diventino anche sostenitori della squa-dra. '

  • V come Volley > La terza giornata

    CHAMPlGfS VENERDÌ 26 GENNAIO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT e

    • (a.a) Si disputa domani e domenica a Wroclaw la Final Four di Coppa di Polonia con lo Zaksa di Gardini e Falaschi sfida il Danzica di Anastasi, il Belchatow di Piazza se la vede col Varsavia di Storti (2°).

    Conegliano che reazione Primato salvo col Fenerbahce • LTmoco rimonta due set e vince in casa delle turche con una grande Fabris. Bene anche Danesi al centro

    Kimberly Hill contro il muro del Fenerbahce Istanbul

    FENERBAHCE

    CONEGLIANO

    A LA CHIAVE Il tecnico Santarelli: «Peccato i due set point sprecati nel secondo parziale»

    Mirco Cavallin

    Sulla sponda asiatica del-lo stretto dei Dardanelli l'Imoco Volley Coneglia-no conquista una vittoria im-portante, infilando la settima vittoria consecutiva in Europa e mantenendo autorevolmen-te la testa della classifica. Le pantere gialloblu ripercorrono con successo le antiche vie di Marco Polo: gli artigli che graf-fiano sono gli stessi del leone marciano, che campeggiava sugli spalti del Btirhan Felek Sport Salotto, portato da una

    dozzina di meri-tevoli tifosi di Conegliano. Pec-cato per il poco pubblico com-plessiva in Lina gara che metteva di fronte pr ma contro seconda

    Il libero De Gennaro: «Siamo partite un po' troppo contratte!

    7 • Le vittorie consecutive in Champions League finora: 4 nelle qualificazioni e 3 nel girone

    AVVIO TURCO II Fenerbahce ha dato tutto nei primi due set, approfittando con merito di qualche pausa ed errore gra-tuito di troppo delle ragazze di Daniele Santarelli. «Siamo partite un po' contratte e bloc-cate dalla voglia di fare - rac-conta a fine gara il libero Mola De Gennaro - poi muro-difesa e contrattacco hanno girato al meglio". Contento del gioco e della sua bellezza coach Santa-relli, che fatica a trattenere la soddisfazione: «All'inizio le co-se non giravano bene; peccato per i dLie set point sprecali nel secondo parziale. Bastava un po' di attenzione in più. Devo dire che sotto di due set e 0-3 nel terzo chiunque sarebbe ca-duto sulle ginocchia. La reazio-ne è stata grandiosa. Festeg-giamo e pensiamo subito alla trasferta di Monza».

    (25-21,27-25,15-25,17-25,10-15)

    FENERBAHCE SK ISTANBUL: Tomkom 2, Pereira 18, Toksoy Guidetti 7, Rahlmova 14, Cakiroglu 5, Erdem Dundar 15; Dalbeler Seniye (L),Yilmaz (L), Jerkov 4, Babat, Uslupehlivan 2, Akin. N.e. Dagdelenler. Ali. De Brandt.

    IMOCO CONEGLIANO: Bricio 18, Danesi 11. Fabris 19, Hill 15. De Kruijf 18, Wolosz 3: De Gennaro (L), Cella 1, Nicoletti. N.e. Lee. Papafotiou, Fiori. Melandri. Ali. Santarelli.

    NOTE Spett. 1.050. D.3.: 27', 38'. 23'. 25', 13': tot. 126'. Fenerbahce: b.s. 9, v. 8, m. 9, e. 11. linceo: b.s. 12, v. 12, m. 10,8.10.

    gne per la vittoria: «Il Fener-bahce ha dimostrato di essere forte, ma con l'impegno di tut-te abbiamo fatto un bel regalo a noi e ai nostri tifosi". In cam-po flmoco ha messo dì fatto so-lo sette giocatrid: oltre al ro-busto sestetto di partenza, co-struito con cinque straniere senza gli obblighi del campio-nato, è stata molto udle la pre-senza di Cella nelle rotazioni al servizio, in particolare nella fa-se decisiva del quarto set. Fa-bris, ben marcata in avvio, è cresciuta alla distanza, senza lamenrare i problemi allergici patiti nelle ultime due gare giocate. De Kruijf conferma il soprannome di "queen" e piaz-za colpì di alta scuola; ìn banda Hill e Bricio si fanno ampia-mente perdonare coi colpi di attacco alcuni errori molto ba-nali commessi in ricezione. De

    Gennaro da sola ha superato in qualità ed effica-cia i due liberi per molto tempo in campo tra le turche. La regi-sta Wolosz ha al-ternato bene le scelte in base al-le situazioni. An-na Danesi con pulizia si è mos-sa bene a muro. In panchina a

    breve rientrerà anche Rafaela Folle, mentre oggi saranno fat-te verifiche su un menisco di Papafotiou. La neo arrivata Lee, già ben inserita nel grup-po, intanto guarda e impara. Dopo questa vittoria, se Marco Polo fosse qui oggi, non tratte-rebbe di spezie e di broccato, ma certamente di prosecco. Prosit!

    «SOnO 2 SET E 0-3 NEL 3° CHIUNQUE SAREBBE CADUTO

    SULLE GINOCCHIA»

    RECALO A n c h e K i m b e r l y H i l l si DANIELE SANTARELLI

    congratula con tutte le compa- I "TECNICO CONEGLIANO

    A NOVARA

    «Ora inizia il tour de force ma noi siamo attrezzate» • Chirichella e Barbolini tracciano la strada per l'Igor Gorgonzola dopo il successo con le ceche del Prostejov

    PROSTEJOV

    i. 25-14)

    M Stephanie Enright, 27 anni, schiacciatrice

    M IL TECNICO «Non serve soltanto guardare noi, ma anche quello che fanno gli altri»

    Davide Romani INVIATO A NOVARA

    I l comandante Massimo sta sul muro di cinta del Palalgor. Un muro che Prostejov non riesce a supe-rare. E' positivo Q ritomo ca-salingo di Novara in Cham-pions. La Igor torna a gioca-re imn gara nella massima coppa europea davanti al proprio pubblico a quasi 2 anni dall'ultima apparizio-ne (27 gennaio 2016, k.o. 3-2 con il Vakifbank Istan-bul) e si coccola la forza del

    «Dovevamo vincere tre delle prime 4 partite e adesso ci siamo quasi»

    2 • Novara è seconda in classifica nel girone di ferro con Conegliano e Fenerbahce

    proprio colletti-vo guidato dal-l'esperto Massi-mo Barbolini. La spensierata gio-ventù di Egonu, la presenza di Gibbemeyer a muro (4 vincenti per lei) ma soprattutto la forza devastante di Celeste Plak. L'olandese -48% in attacco -è l'apriscatole alla quale spesso si affida Sko-rupa nei momenti di difficoltà, ma anche 0 baluardo difensivo insieme a Sansonna. «Era me-gbo vincere 3-0 - taglia corto Barbolini -. Ma perdere quel set ci ha fatto capire come ap-pena si cala un attimo si può ri-schi are».

    OCCASIONE Per le campiones-se d'Italia un'occasione troppo ghiotta da fallire: il 3-1 sul-l'Agel Prostejov vale l'approdo al 2° posto nel girone. Un risul-tato da bissare in RepubbUca Ceca tra due settimane per ce-mentare ancora di più la posi-zione che potrebbe valere il passaggio alla fase a playoff. «Con questa formula si deve guardare non solo al nostro gi-rone, ma anche agU altri - con-clude Barbolini -. Per cui è tem-po sprecato. Pensiamo a noi e poi vedremo». Ma dopo due set

    IGOR GORGONZOLA NOVARA: Enright 14, Gibbemeyer 13, Skorupa, Plak 16. Chirichella 11, Egonu 17; Sansonna (L), Zannoni, Piccinini, Vasilantonaki. R E . Camera. Bonifacio. Ali Barbolini.

    AGEL PROSTEJOV: Emonts 13, Trnkova, Horka 15, Kossanyiova 11, Herelova 7, Weiss; Kovarova (I), Nova, Slavikova. Tomasekova 1, Zalloukalova. N.e. Weidenthalerova. Ali. Cada.

    ARBITRI: Vinai iev (Bui), Schùnnann(Lie). NOTE Spettatoci 1900. Durata set Hi 23'. 27', 25'; tot: 96'. Igor Gorgonzola: b.s. 7, \. (. m. 16, e. 17. Agel:b.s.10,v.8.m.3.e.26.

    di pallavolo precisa e redditizia Novara si ferma. La squadra che pei' due set non ha conces-so nulla a muro (4 vincenti a parziale contro gli 0 del Pro-stejov), che in attacco ha viag-giato con il 60%, smarrisce la strada. Bussola che ritrova prontamente nel 4° set e a passi spediti chiude la pratica. «Nel 3̂ set l'abbiamo un po' lasciato andare - racconta Cristina Chi-richella - subendo un po' la lo-ro battuta che è cresciuta. Ma poi nel 4° siamo state brave a rientrare con la carica giusta per chiudere i conti».

    FUTURO Eguagliato il risultato di due anni fa (2 vittorie nel gi-rone) con ancora però 3 gare in calendario Novara ha girato l'inerzia di questo girone. «L'avevo detto alla vigilia che per essere in linea dovevamo

    arrivare a vince-re tre gare nelle prime 4 giorna-te. Ci siamo qua-si» conclude Bar-bolini. Sulla stessa luiighezzn d'onda Chiri-chella: «Dobbia-mo vincerle tutte per passare co-me miglior se-conda o come prima». E nem-meno il tempo di

    godersi questa vittoria che No-vara è pronta a tornare in cam-po in campionato. Inizia un tour de force: campionato, fi-nal four di Coppa Italia e gare decisive di Champions. A parti-re da domenica a Bergamo. «Inizia la parte bella della sta-gione - conclude la centrale -. Ora arrivano le gare secche, importanti. Noi ci siamo».

    «CON PIÙ LUCIDITÀ IN RICEZIONE

    POSSIAMO FARE MEGLIO»

    LAURE» GIBBEHEYER

    CENTRALE NOVARA

    ITfll 1AHF IN EVIDENZA IN CLASSIFICA

    fa.a) Il Resovia di Lorenzo Micelli sconfitto dallo Zurigo. Così nella 3" giornata di Champions. Girone A: Mulhouse (Fra)-Blaj (Rom) 1-3, Zurigo

  • ^^ VE NI SD3 26 GENNAIO 2018 LA GAZZETTA DELLO SPORT

    fi ILE SERIE A » Comitato

    fflT JHJj Territoriale Tn^, Del Monte Quality

    ran il PatrockuQ dell'Arthur*, alle Spuri della Regione Puglia con Disposinone ti. 60 del 28/l2'2017

    fsi REGIONE L T J PUGLIA

    con il Patrocinio dcirAsst-sstìrn.to allo Sport ild Cimine di Bari

    COMUNE UlBAHI

    FINALI Pallavolo Maschile

    ITALIA V

    Sabato 27 Semifinali SuperLega

    15.30 Cucine Lube CIVITANOVA - Azimut MODENA 18.00 Diatec TRENTINO - Sir Safety Conad PERUGIA

    Domenica 28

    14.00 Finale Serie A2 Ceramica Scarabeo GCF ROMA - Caloni Agnelli BERGAMO

    17.30 F inale S u p e r L e g a

    Prevendite: WWW.BOOKINGSHOWJT Online e Punti Vendita BookingShow

    LEGA PALLAVOLO SEME A Tel. 051/4195660

    27-28 GENNAIO 2018 PALAFLORIO - BARI

    [email protected] - www.legavolley.it

    Del monte i UnippISai MÌKASA « g « ©nnovà [ ^ B ia f l l è)

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