Frati Minori - Notizie da Viesti N. 01/2015

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    Tempo dinverno al Centro Tau

    Il primo di dicembre, su Ussurijsk ed ilPrimore, si sono abbattuti una forte nevicataed un forte vento: insomma, una vera e propriabufera di neve.Il fenomeno si ripetuto ancora un paio divolte in dicembre, alternato a belle, sebbenegelide, giornate di sole.Gli ospiti del Centro Tau non ci hannopensato due volte: prese le pale, senza chealcuno glielo chiedesse, ad ogni nevicata, sisono messi a spalare la coltre bianca che ormaiabbondante ricopriva il territorio del giardino,dei vialetti attorno alla fontana, del parcheggio

    delle auto ed il marciapiede in strada, oltre ilcancello, di nostra competenza.Qualcuno ha commentato questo fatto: il bene,genera bene!Non so; i nostri ospiti, comunque, sono statiringraziati pi volte.Anzi: il giorno ventitr di dicembre, inoccasione dellincontro con loro di fine anno,non solo Natalia Arkadevna, direttrice delCentro Tau, li ha ringraziati per lacollaborazione, ma frate Stefano ha voluto

    sottolineare nel suo intervento come lerelazioni pi amichevoli ormai intrecciate liabbiano portati a considerare questa strutturacome la loro casa, verso la quale, pertanto,tutti prestano attenzione e portano il propriocontributo.Insomma: una casa ed una casa propria perdei senza dimora: almeno per quel periodo,pi o meno lungo, in cui resteranno da noi.Sempre nella logica del sentirsi a casapropria, da rilevare che dallinizio del mese

    di dicembre, si anche affidata la portineria aVadim, nei giorni feriali, ed a Stanislav, neiweekend: loro restano cos impegnati durante lagiornata con un lavoro di responsabilit che

    viene, per altro e giustamente, loro riconosciutocon una retribuzione, garantendo un servizioimportante alla propria casa.

    Si spala la neve

    Durante questa assemblea del ventitr dicembre, stata anche messa in risalto la positivit dellapresenza degli amici dei gruppi AnonimiAlcolisti di Vladivostok.Annunciati nella precedente riunione disettembre, gli amici di Anonimi Alcolisti,

    sfidando le intemperie, ormai da un paio dimesi vengono a motivare i nostri ospiti adintraprendere il cammino che porta alla sobrietattraverso il programma dei Dodici passi.

    Viesti, le Notizie

    di Bratdi Bratdi Bratdi Bratskij Mirskij Mirskij Mirskij Mir

    Anno XIII - Numero 01 Gennaio 2015

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    Nel mese di dicembre, essi sono venuti alCentro Tau di Ussurijsk il giorno tredici ed ilgiorno ventisette.Dopo i primissimi incontri un pochino,definiamoli cos, tiepidi i nostri ospiti hannoiniziato a porre domande, a farsi consigliare ed

    aiutare.Vi saranno certamente degli sviluppi positivi:lo speriamo davvero dal momento che questorisulta essere il problema basilare che hacausato loro tutte le sventure che ne sonoseguite.

    Gli incontri con gli amici degli Alcolisti Anonimi

    Un momento della riunione di fine anno con gli ospiti

    Nel mese di dicembre, proseguita anchelesperienza del Cineforum.Ogni domenica pomeriggio, ci si raduna pervisionare assieme un film: a volte impegnato, avolte una commedia, a volte addirittura uncartone animato!Sar perch con larrivo del gelo pipiacevole restare in casa che andare a far due

    passi in centro (!), partita un po in sordinaliniziativa riscontra sempre pi un successo dipubblico tra i nostri senza dimora.

    Per altro, non di rado, dopo il film ci si fermaanche per esprimere qualche commento:insomma, un vero e proprio, come statodefinito, cineforum che in dicembre ci haportati a vedere: Cast Away, Nemo,Maria, madre di Ges (in occasione delle

    festivit natalizie) e la celeberrimatragicommedia di produzione sovietica Ironiadella sorte che ormai per tradizione ogni russoriguarda in occasione del Capodanno.In dicembre sono proseguite anche leconversazioni con i nostri ospiti tenute dainostri specialisti.Il giorno quattro, suor Agata, psicologa,assieme a Natalia Arkadevna ha tenuto unincontro, con laiuto anche di alcuni esercizi,per conoscere meglio se stessi e per migliorare

    le relazioni con gli altri.

    L'incontro con suor Agata

    Per altro, suor Agata tiene, in caso di necessit,anche degli incontri individuali per allentare latensione con qualcuno che lo desidera.Diversi nostri ospiti sono anziani o invalidi.La nostra assistente sociale Olga, cos, haparlato loro il giorno dodici di dicembre di untema che li riguarda da vicino: le pensioni.La conversazione ha interessato tutti eparecchie sono state le domande poste peravere un chiarimento.Da notare anche che, di fatto, tra le principalioccupazioni della nostra assistente sociale vi proprio quella di aiutare i nostri ospiti apresentare la documentazione necessaria per ilpercepimento della pensione, di invalidit o divecchiaia, che loro spetta.Il giorno diciotto stata la volta della nostrainfermiera Tatiana che ha svolto con i nostriospiti due temi assai importanti: lipertensioneed il congelamento e come prevenirlo.

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    Olga svolge il tema delle pensioni

    Tatiana parla della prevenzione del congelamento

    Entrambi i temi sono di grande attualit per chi anziano e per chi vive o ha vissuto in strada atemperature bassissime.Non sono pochi, tra gli ospiti del Centro Tau,coloro ai quali manca qualche dita dei piedi,delle mani.Nel mese di dicembre, insomma, abbiamoaccolto una decina di persone nuove evitandoloro il peggio.

    Il gelo in dicembre si fatto particolarmentesentire e le temperature erano assai vicine aimeno trenta gradi.Un paio di loro, li abbiamo accolti di seradirettamente dalla neve e dal ghiaccio suiquali erano seduti proprio vicino al nostrocancello.Il ventiquattro dicembre, proprio la vigilia diNatale, direttamente dallospedale, abbiamoinvece accolto Ivan: un altro luogo dove andarenon laveva!

    Non ho sentito pi niente, non mi sono accortodi nulla: ed ora mi ritrovo senza una gamba adappena cinquantun anni!, sono queste le sue

    parole rivoltemi, appena arrivato, quando cisiamo conosciuti. successo un mese fa, ed ora in lista di attesaper una protesiSenza casa, allaperto, un mese fa il gelo gli haportato via una gamba che gli stata amputata

    fin sopra il ginocchio ed ora si abitua acamminare con le stampelle.Ivan rester da noi quanto necessario mentre,con il suo consenso, si cercher di introdurlo inuna struttura per persone diversamente abili.Il reparto dellospedale dove mi hanno portatovia la gamba pieno di casi simili al mio: pieno! Anchio fino a un mese fa non lavreimai detto , ha concluso il suo breve primocolloquio che ho avuto con lui; poi si rimessosubito, dopo i saluti, a leggere un libro, sdraiato

    su un letto del nostro Centro Tau.

    Chi porta i regali ai bambini?

    Chi porta i regali ai bambini?E quando?Dipende: dalle tradizioni, dalle zonegeografiche ed anche da altre cose.In alcune zone Santa Lucia, il tredici didicembre; nella maggior parte dei casi , invece,Ges Bambino, la notte santa di Natale.

    In tante altre aree San Nicola, il sei didicembre.Ma San Nicola, come si sa, passando attraversoi secoli ha perso spesso il proprio significatoreligioso e ne ha acquistato un altro, molto pilaico e commerciale.Nicola uno dei santi pi popolari e veneratinella cristianit sia in Occidente, che in Oriente.Egli fu Vescovo a Myra, attualmentenellAnatolia, in Turchia ed allora partedellImpero Bizantino.

    Nicola visse a cavallo tra il Terzo ed il Quartosecolo.Scomparsi i genitori, cristiani e benestanti,probabilmente a causa delle peste, egli sitrasfer a Myra dove venne ordinato sacerdote e,quindi, acclamato Vescovo dal popolo allamorte del suo predecessore.Fu incarcerato durante la persecuzione diDiocleziano, ma venne poi liberato daCostantino nel trecentotredici e pot, dunque,proseguire nel suo ministero pastorale.Difese lortodossia della fede cristiana e,secondo la tradizione, prese a schiaffi Ario cheproponeva la propria dottrina eretica che

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    negava la consustanzialit di Ges con ilPadre riservando al Figlio, quindi, la solanatura umana e negandogli, cos, quelladivina.Tale insegnamento dottrinale fu condannato dalPrimo Concilio di Nicea dellanno 325, che

    assieme a quello successivo di Costantinopoli,fiss buona parte dellapparato dogmaticodottrinale, cardine della cristianit per i secolisuccessivi e durante il quale, probabilmente,avvenne lepisodio dello schiaffo da parte delVescovo Nicola che, presumibilmente, preseparte attiva allo stesso Concilio di Nicea.Nicola mor il sei di dicembre probabilmentedellanno 343 nella citt della sua sedevescovile di Myra.Si svilupp dopo la sua morte la venerazione

    sia in Oriente (dapprima in Asia Minore) che inOccidente (soprattutto nellItalia meridionaleallora soggetta a Bisanzio) e gi nel Sestosecolo si trovano ben venticinque chiese a luidedicate a Costantinopoli e si hanno notizie dipellegrinaggi alla sua tomba che conservava lesue spoglie fino al 1087 nella cattedrale diMyra.Nel Medioevo, poi, si svilupparono molteleggende circa la sua fama di operatore diprodigi che fecero di lui uno dei santi pipopolari in tutta la cristianit.La venerazione si diffuse moltissimo, poi,anche tra i popoli slavi.Veneziani e baresi entrarono in concorrenza perimpossessarsi delle reliquie del Santo quandoMyra cadde in mano ai mussulmani.Arrivarono prima i baresi che il nove maggiodel 1087 tornarono nelle Puglie da Myra conbuona parte delle reliquie di San Nicola, alquale costruirono la celeberrima Basilica: da

    allora in tutta la cristianit, dunque anche inOriente, anzi nella Russia ortodossa ancora inmodo pi solenne che in Occidente, si celebrala memoria liturgica della Translazione dellereliquie e da allora il Vescovo di Myradivenne il compatrono della citt pugliese chedivent meta di pellegrinaggi da tutto il mondoed in particolar modo da quello slavo.Ma non tutti sanno che i veneziani, pur giunti aMyra in seguito, riportarono anchessi nellaSerenissima una cospicua quantit di reliquie

    non trovate dai baresi in onore delle qualicostruirono la chiesa di San Nicol al Lido: nona caso, perch il Santo fu proclamato patrono

    dei marinai della Repubblica Veneziana equindi di tutti i marinai: ed a San Pietroburgo sierge, azzurra, la bellissima Cattedrale dedicataa San Nicola dei marinai, appunto.Di San Nicola si racconta che ridon la vita acinque fanciulli rapiti ed uccisi da un oste e,

    quindi, da allora considerato protettoredellinfanzia.In tante zone, dunque, a portare i regali aibambini il sei di dicembre proprio il Vescovodi Myra rappresentato ancora con le sueinsegne episcopali: la mitria (il copricapo deiVescovi) ed il pastorale.In tante altre zone del mondo, il Vescovo diMyra che porta i regali ai bambini, il sei didicembre oppure il venticinque dello stessomese, si trasform secondo la tradizione

    popolare in Santa Claus dallolandeseSinterklaas, ovvero San Nicola.In Italia, quindi, Santa Claus divenuto BabboNatale ma senza dubbio, negli ultimi decenni,entrambi hanno perduto di molto la loro radice,seppur popolare, religiosa e sono divenuti deipersonaggi, definiamoli, folcloristici ecommerciali spesso in antagonismo (!) con lostesso suo prototipo San Nicola o con ilreligiosissimo (mi si passi il termine!) GesBambino.E poi, infine, a portare in Russia i doni aibambini e nei Paesi ex sovietici Ded Moroz,Nonno gelo, accompagnato dalla nipoteSnegurocka, Ragazza di neve.Interessante vedere le relazioni tra SantaClaus e Ded Moroz!Ded Moroz nacque negli anni Trenta delsecolo scorso dopo che i Bolsheviki nei primianni seguiti alla Rivoluzione, avevano vietatolAlbero per le feste di fine anno.

    Tornato in auge lAlbero, Ded Moroz portavai doni ai bambini in occasione del Capodanno.Pi anticamente, nei proverbi e nelle favolepopolari esisteva Morosko: un barbutovecchietto buono venuto dal gelo che regalavadoni e correva per i campi dando colpi al duroghiaccio che li ricopriva.Ad esso era legato quindi il futuro estivoraccolto e veniva invitato dai contadini, nellefavole popolari, che gli offrivano del cibo perpropiziarlo.

    Nella prima met dellOttocento, il personaggioentra nella Letteratura russa con lapubblicazione di alcune favole e racconti, ma si

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    deve notare che non era lui ad andare daibambini, bens i bambini andavano da luipresso il pozzo dove egli viveva.Inoltre, non vi era nessuna relazione conlAlbero natalizio ed il Capodanno.Nella seconda parte dellOttocento nelle citt

    russe, avvengono invece i primi tentativi perunificare Ded Moroz con quel vecchietto cheporta i doni ai bambini in occasione delCapodanno, in analogia alloccidentale SantaClaus.Eliminato con tutte le tradizioni natalizie subitodopo la Rivoluzione (nel 1929, il Natale, settedi gennaio secondo il Calendario Giuliano, fudichiarato giorno lavorativo), torn appuntonegli anni Trenta e a dare un grosso contributoalla sua popolarizzazione fu anche la

    cinematografia russa.In Russia esistono molte tradizioni legate allafigura di Ded Moroz: la sua posta, adesempio, alla quale i bambini possono scriverele loro lettere.E poi naturalmente la sua casa e la sua Patriache si trova nella citt del nord di VelikijUstiug visitata ogni anno da migliaia difamiglie.Insomma, Ded Moroz un personaggioimportante in Russia ed ha fatto un po paceanche con la Chiesa Ortodossa essendo statospogliato un pochino delle sue derivazionipagane prima e poi ateiste e rivestito di unsignificato quasi religioso legato al Natale.Anzi, per dare una connotazione particolare alvecchietto buono russo, ancora in tempisovietici la sua veste si color di rosso incontrasto con il vecchietto occidentale, ma daallora pian piano si vest di rosso anche ilSanta Claus dOccidente che aveva

    comunque gi da tempo, in molte zone,paradossalmente perso i segni religiosi cheerano propri della Mitria ed il Pastorale e cheerano appartenuti a San Nicola.I bambini della nostra parrocchia del Nataledel Signore ad Ussurijsk sono pochissimi,come pochi, del resto, sono in tutto iparrocchiani.A loro Ded Moroz porter a fine anno, infamiglia, come dunque tradizione in Russia,qualche regalino.

    Ma potevano mancare i regali da parte di SanNicola ai cari bambini della nostra parrocchia?Certamente no: almeno qualche dolcetto !

    Certo, San Nicola arrivato in ritardo di unagiornata, ma del resto Ussurijsk lontanissimada Bari!Come, del resto, il giorno sei di dicembrequestanno era di sabato, e San Nicola hapensato bene di farci visita, dunque, dopo la

    celebrazione della Messa domenicale il giornosette.Frate Kiprian, nei panni del Vescovo Nicola diMyra, coadiuvato da Maksim, ha cos rallegratoi bambini (ed anche gli adulti!) e consegnatoloro in regalo dei dolcetti e delle tavolette dicioccolato.Ma prima, i nostri bambini hanno risposto alledomande di San Nicola rivolte loro e qualcunodi essi ha anche recitato qualche bella poesia.

    San Nicola consegna i regali

    Poi, avvolto, in un piviale, con il suopastorale San Nicola si allontanato salutando,ma ritorner certamente il prossimo anno afar visita nuovamente ai nostri bambini!

    Tante feste al Centro Tau

    Motivi per far festa ce ne sono non pochi in unacollettivit: basta averne voglia.

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    Cos, al Centro Tau, dal momento che lavoglia c (!), oltre alle feste comandate incalendario, ci si messi a festeggiare icompleanni di ogni nostro ospite ed anche chici lascia e si trasferisce in qualche altrastruttura o torna in famiglia o comunque risolve

    i propri problemi e non necessita pi del nostroaiuto e della permanenza nella nostra realt.Nel mese di dicembre, ad esempio, la sera delgiorno sedici, abbiamo festeggiato ilcompleanno di Viktor: settantatr!

    Viktor spegne le candeline

    Viktor ospite del Centro Tau dalla fine dimaggio del 2014.

    Viktor nato sullisola di Sachalin,nellOceano Pacifico.Sposatosi, assieme alla moglie ha lasciatolisola per recarsi in Ucraina dove per, dopoalcuni anni, la moglie mor.Non avendo parenti, Viktor rientr sulla natiaisola ed ivi trov lavoro come domestico in unappartamento.Raggiunta let pensionabile, Viktor si licenziato: ma dove vivere?La disponibilit dellalloggio era, infatti, legata

    al suo lavoro.Viktor, dunque, si ritrova ad essere un senzadimora!Lui riceve la pensione e da un occhio ormainon ci vede praticamente pi; cammina, tralaltro, con laiuto di un bastone ma quandoviene a sapere, chiss in che modo (!), delCentro Tau di Ussurijsk: lui cosa fa?Spende parte della sua pensione nel viaggio e simette in cammino!E giunto ad Ussurijsk al Centro Tau non rimasto che accoglierlo, dopo che lui si presentato!Viktor un bravuomo, semplice e mite.

    Con la sua pensione compra caramelle che poidispensa a tutti: a me con un gran sorriso ognivolta che mi incrocia.Con il suo bastone passeggia lungo imarciapiedi delle vie attorno al Centro Taued in giardino.

    Viktor ha provato nel periodo di permanenza adUssurijsk a cercare qualche lavoro, ma nessunoper le sue condizioni di salute gli ha offertoqualche cosa.Cos lui svolge qualche lavoretto allinterno delCentro Tau ed attende che rispondano allasua richiesta di ingresso in una Casa diRiposo per anziani presentata con laiuto dellanostra assistente sociale Olga.Proprio la sera del suo compleanno Viktor nonstava molto bene e non ha potuto, purtroppo,

    partecipare a tutta la festa preparata in suoonore.Ma stata una festicciola comunque simpaticae che lui, come tutti gli altri ospiti, ha graditomolto.Si iniziato con la visione su un grandeschermo di una serie di fotografie che loriguardavano, e poi si fatto qualche gioco diabilit preparato da suor Agata.Quindi, frate John ha accompagnato con lachitarra qualche canzone popolare russa e,finalmente si cenato e consumata una fetta ditorta che Viktor ha mangiato, per, il giornosuccessivo a colazione!

    I giochi durante il compleanno di Viktor

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    A met di settembre di quellanno, poi, fuaiutato ad inserirsi in un hospice dove vi rimasefino a met luglio del 2014, quando gli furiconosciuta uninvalidit del secondogruppo che gli consentiva di presentarefinalmente le pratiche per lingresso in una

    Casa di Riposo per invalidi.Yuri torn da noi, quindi, e vi rimasto fino ache si liberato un posto e lo hanno chiamato.Con una torta, dunque, stato festeggiatoassieme al Natale secondo il CalendarioGregoriano ed il giorno successivo,accompagnato da Olga, ha lasciato, salutato datutti gli amici ed emozionato, il Centro Tau.

    I fiori sulla torta per Yuri

    La sera del trentuno di dicembre, infine,naturalmente si atteso insieme ed in festa ilnuovo anno.Ci si radunati nel grande refettorio alle

    ventitr e si iniziato a cenare.

    Si attende il nuovo anno!

    Poi sono seguiti dei divertenti giochi preparatidalle brave suore coreane e, quindi, cinqueminuti prima della mezzanotte, si ascoltato,trasmesso dalla televisione, il messaggio delPresidente della Federazione Russa come tradizione.

    Finalmente, allo scocco della mezzanotte datodal celeberrimo orologio disposto su una torredel Cremlino di Mosca, si brindato,rigorosamente analcolico (!), e ci si scambiatigli auguri: Buon anno! !

    Il brindisi!

    I preparativi e la festa del Natale

    La gente passa e passando lungo la strada siferma ad osservare attraverso la cancellata,attirata in particolar modo dal luccichio delleluci ad intermittenza nelloscurit della sera edella notte.Dapprima era apparsa una carcassa che poi hapreso la forma, pian piano, di una capanna:quella di Betlemme che ha assistito alla nascitadel Signore.La carcassa si riempita, dunque, ed i tubi di

    ferro e le assi di legno si sono ricoperti di fienograzie al lavoro di Vasia e di Valodia.Poi, allinterno della capanna stato collocatoil bellissimo disegno di Natalia rappresentantela Sacra Famiglia: il Bambinello, Maria eGiuseppe.Per difenderlo dal gelo, Natalia lo ha disegnatocon delle vernici speciali e Vasia lo haincorniciato in una pellicola trasparenteparticolarmente adatta a proteggere diversimateriali dalle rigide temperature.

    Infine, lilluminazione ha fatto il resto assiemealla neve caduta in abbondanza che ha ricopertola capanna di una coltre bianca e tutto il

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    Abitualmente i parrocchiani partecipanti allaMessa sono una ventina, ma ad essi per lacelebrazione natalizia se ne sono aggiuntialtrettanti provenienti da Pokrovka che dista daUssurijsk una quarantina di chilometri.Si tratta per lo pi di famiglie armene di

    tradizione cattolica di rito latino ealternativamente, o sono loro a venire per laliturgia domenicale ad Ussurijsk, oppure unfrate che va a celebrare da loro a Pokrovka.Tutti assieme, quindi, dal presepe posto ingiardino, poi ci si incamminati, lungo il brevevialetto ghiacciato, verso ledificio che ospita ilCentro Tau e la nostra chiesetta parrocchiale.Al pian terreno, dove abitano i senza dimora,si benedetto il presepe posto nellatrio.Hanno presenziato a questa tappa anche

    alcuni nostri ospiti attorno al presepe preparatola settimana precedente dalle suore coreane dientrambe le Congregazioni e da frate Stefano.Quindi, salendo le scale, si raggiunta lacappella della parrocchia dove ci attendeva unaltro presepe, anchesso allestito dalle suoreassieme a frate Kiprian ed a Maksim, posto afianco dellaltare, che stato incensato ebenedetto dal celebrante.La Santa Messa poi proseguita e nellomelia stato messo in luce come Dio si sia fattoBambino per non far paura a nessuno e perchfosse raggiungibile da tutti, altrimenti se fossenato in un palazzo le guardie non avrebberopermesso ai pastori di avvicinarsi a lui.

    Frate Kiprian durante la celebrazione natalizia

    stata la volta dello scambio dei doni tra ibambini, poi.

    Per tutto il tempo di Avvento, sullaltare stataposta una scatolina ed i pochissimi bambinidella parrocchia che lo desideravano potevano

    deporvi un cuoricino in cartoncino sul quale apenna vi era scritta la buona azione (laiutarela mamma o un compagno e cos via!)compiuta ogni giorno durante la settimanaprecedente: era il loro regalo natalizio a GesBambino!

    Cos, frate Kiprian dopo lomelia ha invitatoPolina, a nome di tutti i bambini, a consegnarea Ges Bambino, deposto nella culla delpresepe, la scatolina dorata con dentro i lorocuoricini e le loro buone azioni.In cambio anche Ges Bambino, per le mani difrate Kiprian, ha omaggiato a ciascun fanciulloun pupazzetto come regalino.

    Polina dona la scatolina a Ges Bambino

    Frate Kiprian dona il pupazzetto ai bambini

    Dopo la benedizione finale, ci si portati tuttisalendo le scale al secondo piano, nellampiasala.Qui, la festa del Natale continuata con unaattenzione particolare nei confronti dei bambini.

    Sono stati essi, cio, a tener banco, diretti daArtem, adolescente, e ad intrattenerepiacevolmente gli adulti.

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    Cos, Anastasia ha cantato una canzonereligiosa in chiave moderna con il sottofondo diuna base musicale, e lo stesso ha fattoValentina.Poi stata la volta dellesibizione dellapiccolissima Anastasia, di soli quattro anni da

    pochissimo compiuti, allorgano a cui seguitalesibizione dellaltrettanto piccola ebravissima Elisaveta con il suo violino.Su uno schermo, infine, stato proiettato unvideo con le fotografie riprendenti alcune scenedi vita della nostra piccola parrocchia delNatale del Signore che in questa occasionecelebrava, quindi, anche la propria festapatronale.Tutti i bambini esibitisi sono stati,meritatamente e giustamente, applauditissimi!

    Poi, dopo il piccolo spettacolo, i bambini hannoricevuto, proprio tutti, in regalo un sacchettinopieno di dolcetti, cioccolata e frutti.Benedetta la mensa, ci si messi a tavola comein una grande famiglia e si consumato, a seraormai tarda, la cena natalizia avendo portatoognuno qualche cosa: chi delle insalate, chi delpesce, chi delle pizze, chi delle specialitarmene, chi delle torte: tutto rigorosamentecucinato in casa dai parrocchiani stessi!

    Momenti della cena natalizia

    Anche frate Kiprian ha preparato per tutti dellespecialit polacche che sono state assaiapprezzate: del pesce e due tipi di torte.Giunti al termine della cena, mentre latemperatura era ulteriormente scesa, gli amicidi Pokrosvka si sono rimessi in macchina per

    tornare al loro villaggio ed anche gli altriparrocchiani sono rientrati nelle loro case: ilventicinque dicembre ormai incominciava ed inRussia, festeggiando la Chiesa Ortodossa ilNatale secondo il Calendario Giuliano il giornosette di gennaio, una normalissima giornata discuola e di lavoro!Cos, alla Messa della mattina di Natalecelebrata da frate Kiprian, erano presenti solole suore coreane, frate Stefano e Maksim ed unpaio di altri parrocchiani!

    Frate John ha celebrato la Messa della Nottedi Natale, invece, nella sua parrocchia diArsenev che dista circa centocinquantachilometri da Ussurijsk, da dove ha fatto rientrola mattina successiva.Ma per uno scherzo della burocrazia (!), laFraternit non ha potuto radunarsi al completoper festeggiare la nascita del Signore: a frateKiprian scadeva il visto proprio il venticinquedi dicembre!Cos, egli si recato in aeroporto a Vladivostokper raggiungere la sua Polonia dove vi resterfino al conseguimento del nuovo visto diingresso per la Russia.In serata, poi, i frati John e Stefano assieme alpostulante Maksim hanno celebrato il Vespronatalizio e si sono quindi messi a tavolaconsumando delle italianissime lasagne, mentrein Italia, appunto, era ancora mattino prestodel giorno di Natale!

    Il lavoro dei collaboratoridel Centro Tau

    Se nel pomeriggio del ventinove di dicembre, si tenuta una piccola festa, modo per ringraziaretutti i collaboratori del Centro Tau, nellamattinata del trenta di dicembre si svolta laloro assemblea di fine anno.Si analizzato insieme il lavoro svolto durantelanno trascorso e si sono organizzate le attivitper le festivit natalizie che, come si sa, in

    Russia iniziano a partire dal primo di gennaioed avranno termine con la seconda decade dellostesso mese.

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