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2 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

Sommario

NotiziarioProvincia di “CRISTO RE”Frati Minori dell’Emilia-Romagna(In copertina: “I Santi Martiri in Cina del 1900”, tempera sutavola di Lorenzo Ceregato, 2000)

Anno XXXIII - n.s.N. 66 - OTTOBRE 2001Sped. in Abbonamento postaleart. 2 comma 20/c legge 662/96Filiale di Bologna - Stampato in proprioReg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98Periodicità mensileDir. resp.: Fr. Giovanni MascarucciRedattore: Fr. Marco Zanotti

Il Ministro Generale 1I - Lettera all’Ordine 2II - Studium Biblicum 5III - Al Sinodo 7IV - Ai Frati degli USA 8Incontro Ministri Nord 9MOFRA 11COMPI 12Vita della ProvinciaI - Definitorio 13Note di cronacaI - Monastero di Carpi 14II - Osservanza 14III - Le Grazie 15IV - Missione a Moia 16V - Missione a Pino T. 17VI - Radio Tau 18VII - Infermeria prov. 18VIII - Professione 19IX - Ordinazioni 20Abbiamo vissuto 22Progetto di Vita 24Cina - Vaticano 26Fraternitas nr. 69

Il MinistroGenerale

4 ottobre 2001solennità di S. Francesco

Lettera del Ministro generaleFr. Giacomo Bini

e del suo Definitorioa tutti i fratelli dell’Ordine

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“noi rendiamo sempre grazie a Dioper tutti voi…

continuamente memori…del vostro impegno nella fede,

della vostra operosità nellacarità e della vostra costante

speranza nel Signorenostro Gesù Cristo.Noi ben sappiamo,

fratelli amati da Dio,che siete stati eletti da Lui”.

1Ts 1,2-4

Cari Fratelli,la celebrazione annuale

della festa di san Francesco è l’oc-casione propizia per riflettere sulmodello di vita evangelica che furivelato dal Signore a Francescoe che egli visse sino alla fine conesemplare coerenza. Sappiamocome Francesco rifiutò ostinata-mente di lasciare la “via dellasemplicità” per seguire le Regoledi Agostino, Bernardo o Benedet-to (cfr. Legper 114), e come eglifosse convinto che questa è lanostra “parte di eredità, quella checonduce alla terra dei viventi”oltre alla quale non vogliamo“possedere niente altro in perpe-tuo sotto il cielo, per il nome delSignore nostro Gesù Cristo” (Rb6,5-6).

Di fronte a noi oggi si ponequesto problema: come incarna-re veramente e più efficacementeil messaggio evangelico france-scano che è sempre vivo, forte eattraente, ma che noi non sappia-mo più “dire” nell’adesso sempreattuale della sua realizzazione sto-rica? Non si tratta di un proble-ma “tecnico”, bensì spirituale, esiamo invitati ad individuare gliostacoli interni ed esterni che ci

impediscono una risposta adegua-ta.

La nostra “forma vitae”potrebbe essere una scintilla ca-pace di incendiare il mondo inte-ro: non possiamo lasciarla da par-te per accontentarci di qualchefiammata… Quando ci lamentia-mo per la nostra ridotta capacitàdi incidere sulla società in cui vi-viamo, non dobbiamo forse cer-carne qui la causa? Se, nella real-tà, viviamo un tipo di vita religio-sa “indifferenziato” e sciatto, c’èda meravigliarsi se non siamoancora riusciti a riempire il mon-do con il fuoco del Vangelo?

Beati coloro che ascolta-no la Parola di Dio e la osserva-no (Lc 11,28)

Nella lettera di Pentecoste2000 L’Ordine oggi si dice che “ladefinizione della nostra identità diFrati minori… è diventata piùchiara”. Allo stesso tempo si sot-tolinea come questa chiarezza siapiù a livello intellettuale che ope-rativo. Gli studi francescani fio-riscono e i nostri istituti di studisuperiori preparano docenti e dot-tori capaci di esporci con chiarez-za la bellezza dell’ideale france-scano. Questa, però, intravista neiseminari a cui partecipiamo nelfine settimana, incide solo fino allunedì pomeriggio! Anche inDefinitorio sperimentiamo la dif-ficoltà di far passare la “visione”teorica a quel livello concreto incui bisogna prendere decisionioperative e proporre modelli dicomportamento.

Non perché la spiritualitàfrancescana sia troppo comples-sa: è la semplicità stessa! Ma per-ché richiede una conversione ra-dicale e infinite piccole conver-sioni quotidiane, e questo costa.Non perché il francescanesimo(per adattare un’osservazione fat-ta a proposito del cristianesimo)sia stato “provato e trovato man-

cante” (cfr. Dn 5,27): è stato tro-vato difficile e non è stato prova-to. Allora, il momento critico con-siste nel far in modo che la nostravita sia coerente con ciò che Fran-cesco esigeva. Gli atleti che cor-rono la maratona parlano dei“muri” psicologici e fisici chesono così difficili da oltrepassa-re; eppure se vengono superati lavittoria è assicurata. Per noi “ol-trepassare il muro” significa la-sciarci dominare completamentedallo Spirito che ci ha condotto aquesta Fraternità, e non pretende-re di controllare noi stessi il de-stino della nostra vita.

Se osassimoÈ stata un’esperienza inco-

raggiante vedere quante Provin-ce hanno scelto questa frase dallalettera di Pentecoste 2000 cometema dei loro Capitoli o delle As-semblee. Queste hanno avuto suc-cesso nella misura in cui sono sta-te capaci di stimolare le Fraternitàlocali e i singoli Frati ad accoglie-re la sfida e ad affrontarla nel-l’unico luogo in cui deve essereattuata: là dove i Frati vivono eoperano. Quello che non accadenella Fraternità locale, semplice-mente non accade!

Il Capitolo provinciale, ol’Assemblea della Provincia, hala funzione essenziale di indivi-duare una prospettiva condivisadall’intera Provincia e di creareuna unità ricca di entusiasmo trai Frati. Tuttavia, in queste occa-sioni le persone si trovano fuoridalla propria vita quotidiana, edè lì, invece, che devono maturarei frutti. Tutti abbiamo sperimen-tato il senso di delusione che na-sce quando si dissolve l’entusia-smo dopo un Capitolo ben riusci-to. La tentazione si manifesta al-lora nel lasciarci andare all’iner-zia di prima, mentre occorre ren-dersi conto che l’entusiasmo èsolo un momento temporaneo che

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richiede, poi, l’inizio di una nuo-va fase, più difficile, ma assolu-tamente cruciale e indispensabi-le: tradurre le “visioni”, le intui-zioni, in una serie di impegni con-creti, personali e comunitari, peril futuro. Questo costituisce ciòche abbiamo chiamato progettodi vita fraterna e progetto divita personale: sono semplice-mente un mezzo per assicurarecoerenza tra il nostro ideale diFrate minore (proposto dalla Re-gola, dalle Costituzioni, dagli Sta-tuti generali e particolari) e lanostra vita quotidiana.

Qualche Frate ha manife-stato un senso di rifiuto di frontea tali progetti: è una prospettivada Gesuiti, non fa per noi… Pos-siamo giocare con le parole quan-to vogliamo, ma è necessario ri-flettere sulle realtà che stanno die-tro le parole. Senza l’aiuto di unastruttura che consenta ai valorifondamentali di incidere seria-mente sulla nostra vita concreta,senza un processo abituale checonduca il nostro ideale france-scano a motivare le scelte e ledecisioni concrete, le nostre buo-ne intenzioni rimarranno lettera

morta. Dobbiamo riconoscerecon realismo che troppo spesso“il [nostro] amore è come unanube del mattino, come la rugia-da che all’alba svanisce” (Os6,4). Abbiamo bisogno della for-za e del sostegno che ci vengonodai nostri Fratelli per assumerciinsieme le responsabilità impli-cite di questi progetti. Ogni grup-po che vuole seguire uno stile divita alternativo alla cultura-am-biente dovrà trovare delle strut-ture che accompagnino e sosten-gano i propri membri: è irreali-stico pensare che qualcuno pos-sa farne a meno.

Vale ancora oggi ciò chePaolo VI scriveva nel 1973 alCapitolo generale di Madrid:

“Gli uomini non vi chie-dono di essere in armonia, equi-vocamente, con il mondo; vi chie-dono piuttosto di mostrare lorola sublimità della vostra vita, cosìche guardando a questa possanoiniziare a dubitare delle loro viee a ricercare la città futura (Eb13,14). L’uomo è alla ricerca diqualcosa di assoluto, che tra-scende la natura, per la propriaanima; ancora oggi può essere

ricondotto a Dio attraverso le re-altà create, riconciliate in Cristo(Col 1,19ss) e che parlano di Dio.San Francesco ha segnato la vo-stra spiritualità con questa carat-teristica peculiare: il mondo puòessere trasfigurato a tal punto cheil lavoro può essere chiamato gra-zia e la morte addirittura sorella.Dunque, annunziando il Vangelo,date la priorità a quanto è conte-nuto nella predicazione delle Be-atitudini, e mostrate come la po-vertà si trasformi in ricchezza, ilpianto in gioia, l’umiltà in esal-tazione (Lc 6,20-23) ”. ( ActaApostolicae Sedis LXV (1973)pag. 356). Se osassimo…

Servi di tuttiPoiché non ci siamo consa-

crati a un’opera determinata “dafare” o a uno specifico serviziopastorale-sociale, essendo il no-stro chiostro il mondo, possiamosperimentare la libertà dei figli diDio. Non abbiamo “giocondità eletizia se non nelle santissime pa-role e opere del Signore e, median-te queste, [conduciamo] gli uomi-ni all’amore di Dio con gaudio eletizia” (Am XX). Possiamo im-pegnarci in qualunque tipo di la-voro, a condizione che lo faccia-mo secondo il nostro carisma;inoltre, il lavoro non deve esserecosì impegnativo o preoccupanteda non lasciarci tempo per la pre-ghiera e per gli incontri abitualidella Fraternità; non può farci di-menticare che siamo umili e sot-tomessi ad ogni creatura; non deveingannare il nostro cuore al puntoche la nostra auto-stima dipendaesclusivamente dal lavoro che fac-ciamo: anzi, dovremmo esserepronti ad abbandonarlo come selasciassimo il “servizio di lavare ipiedi” (cfr. Am IV).

È evidente che esiste unenorme spazio per l’iniziativa per-sonale e la creatività nella sceltadel lavoro da fare. Risulta strano,

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quindi, che di fronte ad una simi-le ricchezza di possibilità peresprimere il nostro carisma, noispesso scegliamo di imitare i mi-nisteri degli altri, e lo facciamocome se il nostro carisma avessepoco o nulla da dire sul modo diesercitarli.

Un chiaro esempio di que-sto ci viene dallo studio sulle no-stre Parrocchie che il Capitolo del1997 aveva chiesto. Sembra chenella grande maggioranza dei casinon esiste differenza evidente trale Parrocchie francescane e quel-le servite dal clero diocesano. Checosa ci dice questo? Non abbia-mo forse abbastanza immagina-zione e creatività? Oppure siamosoddisfatti quando possiamo con-fonderci con il clero diocesano,guardando più al Vescovo e allesue aspettative che alla Fraternitàe al progetto evangelico? Comesi accorda la figura del “Parroco-tuttofare” con la rivendicazionedel fatto che noi siamo una Frater-nità evangelizzatrice? Le stesseosservazioni potrebbero esserefatte per qualunque altra attivitàsvolta dai Frati.

Esistono sicuramente mol-te eccezioni: quando il servizioparrocchiale è espressione auten-tica del carisma francescano, il ri-sultato è un’esperienza di fedecomunitaria veramente gioiosa edinamica. Lo stesso si può direper il servizio della formazioneculturale ad ogni livello, poichéla pedagogia francescana è per-fettamente adatta per portare allapiena realizzazione la persona ela comunità.

“Vogliamo vedere Gesù”(Gv 12,21)Qualche mese fa abbiamo

avuto la grazia di fare gli esercizispirituali come pellegrini in Ter-ra Santa, e di poter “leggere” il“quinto evangelo” che sono i luo-ghi stessi in cui Gesù ha vissuto.

I nostri Fratelli della Cu-stodia continuano, giorno pergiorno e anno dopo anno, a svol-gere il ministero di Filippo e diAndrea: accolgono da tutto ilmondo persone che arrivano conquesta richiesta, “vogliamo vede-re Gesù”, e le aiutano ad incon-trare il Signore.

È una parabola per la mis-sione di tutti noi Frati minori. Sia-mo convinti che Francesco è sta-to scelto da Dio perché la richie-sta “vogliamo vedere Gesù” po-tesse ottenere una risposta nuovae affascinante, e che la chiamatadi Dio include anche la continua-zione della nostra esistenza comeFraternità francescana. La nostraparticolare via di aiutare la gentea “vedere Gesù” è parte del dise-gno di Dio: quando condividia-mo la vita delle persone in sem-plicità e le accogliamo senza di-stinzioni nella vita della nostreFraternità, quando ci uniamo aloro nella ricerca della giustizia edella pace e diamo testimonianzaalla sorgente della nostra gioia esperanza, allora le persone inizia-no a “vedere Gesù” e a mettere laloro vita davanti a Lui. Ma se nonsiamo fedeli alla nostra chiama-ta, o cerchiamo di nascondere lanostra mancanza di autenticitàimitando le risposte di altri grup-pi, o siamo appesantiti dalle no-

stre abitudini e strutture, diven-tiamo come Davide nell’armatu-ra di Saul: incapaci di qualsiasimovimento.

Dobbiamo tornare ad unostile di vita in cui ogni scelta èispirata al nostro carisma evange-lico francescano, superando lacontraddizione tra i valori affer-mati e quelli vissuti. Basta avereil coraggio di provarci, per vede-re la differenza!

Carissimi Fratelli, mentrecelebriamo la festa di san Fran-cesco, preghiamo gli uni per glialtri, offriamoci l’un l’altro il so-stegno del nostro sincero impegnonel progetto evangelico. Il nostroPadre e Fratello Francesco ci be-nedica, come promise sul letto dimorte, e ci ottenga dal Signore lagrazia della conversione e dellaperseveranza.

Con reverenza e affettofraterno

Roma, 4 ottobre 2001

Fr. Giacomo Bini, OFMMinistro generale

(Seguono le firme del Vicario,dei Definitori e

del Segretario Generale)

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6 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

“Inclinate l’orecchio del vostrocuore e obbedite alla voce

del Figlio” (LOrd 6).

Carissimi Fratelli,il Signore vi dia Pace!Con grande gioia deside-

ro comunicarvi che la Congrega-zione per l’Educazione Cattolica(per i Seminari e i Centri di Stu-dio), con Decreto del 4 settembre2001, ha eretto il nostro Studiumbiblicum Franciscanum di Geru-salemme a Facoltà di Scienze Bi-bliche e di Archeologia, dipen-dente dal Pontificio Ateneo Anto-nianum. Si tratta di un grandeavvenimento per il nostro Ordi-ne, che certamente ci onora, mache comporta anche, per noi,grandi responsabilità.1. Ringraziamento

Quello che sembrava unsogno, lungamente desiderato,oggi è diventato realtà. Vogliamoanzitutto ringraziare il Signore,dal quale proviene ogni bene, pertutto quanto ha operato attraver-so lo Studium biblicum Franci-scanum e continuerà ad operarecon la nuova Facoltà. Approfittopoi di questa occasione per espri-mere, a nome di tutto l’Ordine, lanostra particolare gratitudine allaCongregazione per l’EducazioneCattolica che ha benevolmenteaccolto la nostra richiesta: al Pre-fetto, Sua Eminenza il Card.Zenon Grocholewsky, al Segreta-rio, Sua Eccellenza Mons. Giu-seppe Pittau SJ, e a tutti gli Offi-ciali di questa Congregazione chesempre ci hanno prestato ascoltoe ci hanno accolti in modo frater-no. Voglio inoltre ringraziarequanti hanno lavorato e lavorano

nello Studium Biblicum Franci-scanum: sono loro, con il loro im-pegno svolto “con fedeltà e de-vozione” (Rb 5,2), i veri costrut-tori di questa bella realtà. Il no-stro grazie vada anche alla Cu-stodia di Terra Santa che congrande generosità ha sostenutofin dalle sue origini, e continua afarlo, lo Studium Biblicum. Infi-ne, il nostro ringraziamento è ri-volto a tutti coloro che si sono im-pegnati perché la nostra richiestapresentata nel 1999 giungesse fi-nalmente a buon fine.2. Lo Studium Biblicum Fran-ciscanum di Gerusalemme alservizio delle Scienze Bibliche.

Il nostro Ordine ha sem-pre accolto l’invito, più volte ri-badito dalla Chiesa, allo studioapprofondito della Parola di Dio.S. Antonio di Padova, S. Bona-ventura, il B. Giovanni DunsScoto, Alessandro di Hales, Jeande la Rochelle, William di Midd-leton possono essere elencati trai biblisti più prestigiosi del Me-dioevo. Più vicino a noi, partico-larmente nel XX secolo, ifrancescani sono stati non soltan-to diffusori della Parola, attraver-so la predicazione, ma anche stu-diosi qualificati della Sacra Scrit-tura. Ne è testimonianza concre-ta la traduzione della Bibbia in

cinese realizzata dal Ven. Fr. Ga-briele Allegra, quella giapponesea cura di Fr. Bernardin Schneider,il coordinamento del lavoro di tra-duzione della New AmericanBible, pubblicata nel 1970, a curadi Fr. Stephen Hartdegen e l’edi-zione della Bibbia Francescanapubblicata in Italia sotto la dire-zione di Fr. Bonaventura Mariani.Lo dimostra anche la preziosa col-laborazione dei nostri Frati allatraduzione e divulgazione dellaBibbia in molte altre lingue. Sen-za dimenticare la grande attivitàsvolta dai nostri Studi Biblici diHong Kong e di Tokyo, certamen-te lo Studium Biblicum Francisca-num di Gerusalemme è il più im-portante dell’Ordine. Eretto nel1923 dal Custode di Terra Santa,Fr. Ferdinando Diotallevi, mentreera Ministro generale Fr. Bona-ventura Marrani, per rispondereall’appello lanciato da Papa Leo-ne XIII nell’enciclica Provi-dentissimus Deus del 1893 e perla difesa dell’autenticità dei luo-ghi sacri della Palestina, loStudium Biblicum Franciscanumdi Gerusalemme è nato con unachiara vocazione alla ricerca e al-l’insegnamento, vocazione vissu-ta con dedizione esemplare e concompetenza ricono sciuta ovun-que, anche fuori dalla Chiesa.

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3. Un impegno per il futuroIl fatto che la Congrega-

zione per l’Educazione Cattolicaabbia ribadito la sua fiducia nelnostro Ordine permettendo alloStudio Biblico di Gerusalemme didiventare Facoltà di ScienzeBibliche e di Archeologia, è pernoi, allo stesso tempo, un honore un onus: onore in quanto rico-noscimento del lavoro intellettua-le serio e profondo condotto datanti nostri Fratelli in questo set-tore così importante per la vitadella Chiesa; onere in quanto ciaffida una particolare responsabi-lità per il mantenimento di que-sto centro.

Perché questa nostra Fa-coltà di Scienze Bibliche e di Ar-cheologia possa avere quel futu-ro che la Chiesa si aspetta, consi-dero importante richiamare alcu-ne priorità.

a) La nostra FacoltàBiblica della Flagellazione dovràcontinuare e incrementare la dop-pia dimensione della sua vocazio-ne, la ricerca biblica e l’insegna-mento, in modo tale che la tradi-zione francescana, caratterizzatadallo studio in funzione della ca-rità e da una lettura cristologicadella Scrittura, possa essere po-tenziata. La ricerca archeologica,

poi, è sempre stata una caratteri-stica dell’impegno dei Frati mi-nori in Terra Santa: dovrà conti-nuare ad essere coltivata comeservizio alla Verità e alla Chiesa.In questo modo, grazie ai docentidello Studium, l’Ordine potrà aiu-tare i credenti ad approfondire laconoscenza di Cristo e delle pri-me comunità cristiane così dasentirli quasi nostri contempora-nei. Inoltre, anche il dialogo coni nostri “fratelli maggiori” di re-ligione ebraica potrà essere con-solidato su una base scientifica.

b) L’intero Ordine deveimpegnarsi a proseguire lo sfor-zo di preparare nuovi professori,così da assicurare e potenziare lavitalità e la qualificazione delloStudium Biblicum. I Ministri pro-vinciali si sentiranno correspon-sabili nella preparazione dei fu-turi professori per i centri dell’Or-dine, particolarmente per il Pon-tificio Ateneo Antonianum diRoma e per i nostri Studi Biblicidi Gerusalemme, Hong Kong eTokyo. Tutte le Province dell’Or-dine e tutti i Frati dovranno mo-strare la propria generosità in que-sto campo. In particolare invito igiovani frati ad impegnarsi nellostudio della Sacra Scrittura: unostudio che “esige un investimen

to intellettuale continuo e appro-fondito, austero senza dubbio”,ma che se viene “a lungo soste-nuto e animato dalla fede”, con-durrà “a un progresso nella fede”(cfr. Giovanni Paolo II, Messagioal Capitolo Generale OFM, SanDiego, 1991).4. Ministri e servi della Parola

La fiducia della Chiesanei confronti del nostro Ordine,manifestata attraverso l’erezionedella nuova Facoltà, deve incide-re anche sulla nostra vocazione ela nostra missione: vivere e pro-clamare a tutti il Vangelo. Infatti,il nostro Studium Bblicum diGerusalemme è stato e rimane aservizio dell’annuncio della Buo-na Novella a tutti, è stato e rima-ne a servizio di tutta la Chiesa.Anche lo Studium, come tutta laChiesa, conserva la “memoria delpassato”, ma soprattutto desidera“vivere con passione il presente,e aprirsi con fiducia al futuro”(Giovanni Paolo II, Novo Millen-nio Ineunte, 1). Non si tratta digloriarci per i “nostri” meriti, madi cogliere l’azione dello Spiritodi Dio che guida la Chiesa e leoffre, al momento opportuno, iministri e servi della Parola.L’unica nostra pretesa deve esse-re quella di diventare servi fedelidella Parola.

Questo ci rimanda allasorgente della nostra vocazione:la forma vitae che il Signore ri-velò a Francesco e che egli haespresso in poche parole: “la Re-gola e la vita dei Frati minori èquesta, cioè osservare il santoVangelo del Signore nostro GesùCristo” (Rb 1,1). La verità dellanostra vocazione, quindi, consi-ste nel lasciare che la Parola diDio illumini e trasformi tutta lanostra vita, le nostre esperienze eil mondo in cui viviamo.

S. Bonaventura, nelBreviloquium, mette in parallelo

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il “libro” del mondo e quello del-la Scrittura: quest’ultimo assumeil gran libro della creazione, ren-de nuovamente “leggibile” il suosenso originario e, così facendo,ci guida nel cammino verso Dio,fonte della nostra felicità eterna(cfr. Prologo 4,5). Ma per poterleggere adeguatamente la Bibbiaè necessaria una sintesi di ricercae di azione, di parola e di silen-zio, di desiderio e di intelligenza,che Bonaventura ricorda nel Pro-logo dell’ Itinerarium mentis inDeum : “Non credere che basti lalettura senza l’amore, la specula-zione senza la devozione, la ricer-ca senza la carità, l’intelligenzasenza l’umiltà, lo studio senza lagrazia divina, lo specchio senzala sapienza divinamente ispirata”(Prologo 4). Sono convinto chequeste parole colgono perfetta-mente lo spirito di Francesco edoffrono un metodo illuminato peruna lettura orante della Parola diDio secondo lo stile francescano.Chiedo al Signore che tutto que-sto diventi realtà per ciascuno dinoi e che tutti insieme, anche conl’aiuto della nuova Facoltà diGerusalemme, possiamo tornarea sentire e a testimoniare il “pro-fumo” che, secondo Francesco,emana dalle parole del Signore(cfr. 2Lf 2).

Con la benedizione difrate Francesco.

Roma, 8 settembre 2001Natività della Beata Vergine Maria

Fra Giacomo Bini, ofmMinistro generale

Santo Padre, Eminenzeed Eccellenze reverendissime,Fratelli e Sorelle tutti

Il Signore vi dia pace!Prendo la parola a nome

dell’Unione dei Superiori gene-rali e mi riferisco al n. 92 dell’In-strumentum laboris dove si parladei Consacrati come “annunciovissuto del Vangelo della speran-za”.

Il mio intervento si ispi-ra al significativo incontro tra unVescovo e un credente del XIIIsecolo. Precisante a Francescod’Assisi, che, seguendo il Vange-lo sine glossa, dà inizio ad unaoriginale forma di Vita Consacra-ta (VC), e al suo Vescovo Guidodi Assisi a cui Francesco si affidacon fiducia. E il Vescovo, intuen-do che, al cuore di questa “rivo-luzione”, c’è la voce dello Spiri-to, diventa suo amico; anzi lo ac-compagna a Roma, dal “SignorPapa”, per l’approvazione dellasua forma di vita.Salvare la speranza salvando ilprofetismo della VC

Nel desiderio di condivi-dere l’umiltà e la povertà di Gesùdi Nazaret, Francesco sperimen-ta l’incomprensione e l’avversitàdel padre e dei concittadini chesfocia in un pubblico processo. IlVescovo Guido è presente e, confiducia di padre, rinsalda la spe-ranza di vita nuova espressa daFrancesco, ricoprendolo con ilsuo mantello e assumendo sottola sua autorità questo nuovo “po-vero di Cristo”.

I consacrati sono testimo-ni di speranza, nella Chiesa e peril mondo, perché con il loro stiledi vita mostrano le primizie delRegno già presente e operante.Salvare il profetismo della VC ècompito di tutti, nella Chiesa, edeve essere interesse comune. LaVC, infatti, come la vita di Gesù,è nell’ordine della profezia primache del servizio.Custodire la speranza custo-dendo i fondamenti della VC

Il movimento nato daFrancesco si diffonde rapidamen-te, con la crescita sorprendentedel numero dei Frati. Questo pro-voca non poche difficoltà e susci-ta vari problemi, ma il VescovoGuido non si demoralizza: conti-nua ad accompagnare questogruppo “originale” senza smor-zarne la creatività. Ottenuta, in

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fatti, l’approvazione della formavitae, i Frati si spargono per l’Ita-lia e il mondo, a due a due, pre-sentandosi anzitutto ai vescovi“padri e signori delle loro anime”,offrendo una testimonianza di ser-vizio, di riconciliazione e di mi-norità vissuta in fraternità.Liberare la speranza liberandole potenzialità della VC

Il carattere radicale dellaVC è il motivo del suo non avereradici fisse se non in Dio, cosic-ché fa parte della sua natura il nonlasciarsi inquadrare in schemidefiniti una volta per sempre.

Il Vescovo, segno di spe-ranza, ha il compito di animare lavita delle Comunità religiose del-la sua Diocesi verso la creatività,l’accettazione del rischio di nuo-vi tipi di presenza, di nuovi mini-steri; di incoraggiare ad intrapren-dere strade in cui solo una caritàdavvero evangelica può muover-si; di stimolare ad essere presentinei luoghi di frattura, di tensionee di divisione, così come France-sco d’Assisi che, disarmato, va adincontrare il Sultano Malek-El-Kamil e riesce a dialogare con luimentre gli eserciti crociati si pre-occupano solo di sopraffare ilnemico. Un gesto profetico, comequesto, resta un segno di speran-za per tutti e in ogni tempo, poi-ché non pretende di offrire unasoluzione automatica o semplici-stica ad un problema, ma apre suorizzonti inediti che possono tra-dursi in cammini nuovi di dialo-go e di riconciliazione.

San Francesco è il risul-tato di questa dinamica spiritua-le: obbedienza allo Spirito e allaChiesa. Dove Istituzione e Caris-ma si incontrano i miracoli di Dionon si fanno attendere.

Ringraziando tutti i Ve-scovi per il servizio di speranzache hanno dato e danno con ge-nerosità a tutti i Consacrati, come

ha fatto il Vescovo Guido verso ilPoverello di Assisi, mi auguro chelo Spirito doni ancora oggi allaChiesa profeti e comunità pro-fetiche quali segni di speranza sulcammino del Regno.

Sintesi dell’interventodi Fr. Giacomo Bini,

Ministro generale,al Sinodo dei Vescovi

(03.10.2001)

Cari Robert, John, Fini-an, John, Tom, Fred e Larry,

Cari fratelli in San Fran-cesco,

in questa giornata di lut-to condivisa da tutto il mondo, vo-gliamo farvi giungere la nostrapartecipazione nel ricordo e nel-la preghiera. Con le incredibiliatrocità di martedì scorso una for-za maligna è stata scatenata a por-tare distruzione sulla terra. Ci au-guriamo che i responsabili di taligesti possano essere rapidamenteassicurati alla giustizia ed i lorodisumani disegni fermati. A tuttoil popolo americano e a voi chestate vivendo questo momentodoloroso e tragico vanno le no-stre condoglianze, l’affetto el’ammirazione.

Abbiamo appreso le tra-giche notizie mentre eravamo riu-niti in Curia generale per l’incon-tro annuale con i Visitatori. Erapomeriggio a Roma ed abbiamodeciso di sospendere gli incontriper il resto della giornata. Mer-coledì sera, in una Veglia di Pre-ghiera, abbiamo ricordato le vit-

time della sciagura, unendoci alvostro dolore ed elevando al Si-gnore una supplica. Il senso di tri-stezza e desolazione del momen-to è stato espresso dalla lettura invarie lingue del Libro delleLamentazioni. Abbiamo pregatoper voi e per l’America. La scom-parsa del nostro fratello, MichaelJudge (Cappellano dei Vigili delFuoco), morto nell’adempimentodel dovere è stata particolarmen-te toccante. Vogliamo unirci aldolore che ha colpito fr. John Fe-lice, fr. Peter Brophy, la Fraternitàdella 31st Street a New York e laprovincia del SS.mo Nome. Vichiediamo di estendere le nostrecondoglianze alla famiglia di fr.Michael. Il sacrificio di tanti Vi-gili del Fuoco e del loro cappel-lano è una testimonianza di ab-negazione ed uno spiraglio di lucein tanta tenebra. Ai frati, che han-no perso amici e parenti, va lanostra partecipazione. SulleFraternità che vivono vicino allezone colpite a New York e Wa-shington, particolarmente sui Fra-ti delle Province dell’Immacola-ta Concezione e del SS.mo Nome,invochiamo protezione e confor-to dal Signore. La capacità degliAmericani di fare fronte a questasventura senza soccombere ci ap-pare sempre più evidente. Maicome in questo momento tutte lenazioni si ritrovano unite, possala comune determinazione porta-re ad eliminare dal mondo il ter-rorismo così da assicurare la pacesulla terra e la giustizia per emar-ginati e poveri.

America! America! Godshed his grace on thee, and crownthy good with brotherhood from seato shining sea.

La più profonda parteci-pazione dai vostri fratelli di Roma

Fr. Giacomo Binied il Definitorio Generale OFM

Roma,14 Settembre, 2001

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10 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

Incontrodei Ministri provinciali del Nord Italia

Il giorno 8 settembre2001 alle ore 9.30 si riunisconopresso la casa del noviziato inter-provinciale di Baccanello i Mini-stri provinciali del Nord Italia.Tutti i Ministri sono presenti. Alladiscussione dei primi due argo-menti all’ordine del giorno par-tecipano anche Fr. ClaudioBattagion, guardiano, e Fr. EnzoMaggioni, Maestro. Fr. BrunoMiele viene invitato a fungere dasegretario.a. Verifica del cammino dellacasa di noviziato

L’esperienza di casainterprovinciale risulta positiva.In fratemità si vive un clima dibuona intesa e collaborazione,nella n’cerca di costruire comu-nione attraverso la preghiera e ildialogo. L’inserimento dei duenuovi confratelli è stato facilitatodal riferimento al progetto di vitafraterna già elaborato. Esistonoovviamente limiti e difficoltàsuperabili con il dialogo. L’eco-nomia della casa è in attivo, gra-zie anche al contributi delle Pro-vince. Sono stati eseguiti inter-venti per razionalizzare e mette-re a norma dell’impianto elettri-co e, telefonico. Sono necessarialtri lavori; il più urgente è la si-stemazione della facciata dellachiesa. Per questo intervento unabanca locale ha promesso un con

sistente contributo. Oltre alla or-dinaria manutenzione, c’è ancheil desiderio di risistemare il pre-sbiterio della chiesa; i Ministrihanno preso visione del relativoprogetto.

Vengono fissate le dispo-nibilità dei Ministri per animare iritini per i novizi: 10 dicembre Fr.Giuseppe F.; 14 gennaio Fr. ManoR; 11 febbraio Fr. Savenio B.; 18marzo Fr. Alberto T.; 8 aprile Fr.Fedele P.; 13 maggio Fr. France-sco B. I ritiri nel mesi di ottobre enovembre sono gestiti dalla Fra-ternità locale. Quest’anno ci saràla presenza di 5 novizi: 2 dellaProvincia di Bologna; 1 di Mila-no, 1 di Torino, 1 di Venezia.b. Proposta del coetus sul pro-lungamento dell’anno di novi-ziato

Il Maestro ribadisce alcu-ne motivazioni, già illustrate nel-la lettera inviata ai Ministri, chehanno fatto nascere la proposta diprolungare a 13 mesi o a 18 mesila durata del noviziato, come giàcontemplato nelle CostituzioniGenerali. Le motivazioni sono:• vivere un “periodo di più in-

tensa formazione” (CCGG152);

• avere la possibilità di attuareesperienze pedagogicamentesignificative secondo lepriontà dell’Ordine;

• disporre di un più ampio tem-po di discernimento.

I Ministri n’feriscono i pareriespressi da alcuni definitori o invia informale. La maggior parteè orientata a conservare la duratadi un anno, con le seguenti sotto-lineature:• dare valore forte all’anno

francescano (quasi comenuovo noviziato);

• in sostegno al noviziato im-pegnarsi nella fase di accom-pagnamento e impostare piùseriamente il periodo del po-stulato;

• per esperienze particolari èpreferibile puntare sul perio-do di postnoviziato;

• ogni tappa formativa nondeve essere considerata esau-stiva, ma venire valutata nel-l’insieme dell’iter formativo.

Alla fine si decide chel’argomento venga ripensato neiDefinitori provinciali, valutandoil tutto nel complesso delle vanetappe del cammino formativo.

Ritorna la domanda sul-l’opportunità di attuare l’inter-provincialità anche a livello dipostulato. I tempi sembrano ma-turi, nella convinzione che l’inter-provincialità dovrà coinvolgerenon solo l’aspetto formativo, maestendersi ad altri ambiti.

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 11

c. VarieViene valutata l’opportu-

nità di programmare un incontrodei definitori del Nord Italia. In-dicativamente l’incontro si terrànel giorni 171819 giugno 2002nella casa COMPI di Assisi. Neigiorni 39 marzo 2002 a Campo-sampiero si svolgerà l’Assembleagenerale dell’Unione ConferenzeMinistri Provinciali FamiglieFrancescane d’Italia.

Baccanello:8 settembre 2001.

Fr. Bruno Miele, segretario

Villa Verucchio 2 settembre, Iniziazione alla Vita Consacrata dei Novizi JuriLeoni e Roberto Ranieri, nella foto insieme al Maestro del postulandato Fr.Mauro Galesini

E’ uscita un’edizione completamen-te rinnovata del Vangelo in italianoa cura della Società del Vangelo.Questa edizione è dotata di commen-to all’inizio di ogni capitolo a curadi Padre Bernardo Boschi OP. Nesono stati stampati undicimila esem-plari. La Società del Vangelo ha di-stribuito complessivamente unmi-lionetrecentoquarantamila copie delVangelo.

Dall’8 all’11 ottobre si è tenuto ad Assisi il Convegno dell’Area “Dialo-go e Solidarietà”. Quest’Area comprende i Settori: Ecumenismo, Giusti-zia Pace e Salvaguardia del Creato, Cultura, Comunicazioni Sociali del-la Conferenza dei Ministri provinciali OFM d’Italia.

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12 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

MOFRAConferenza dei Ministri Provinciali d’Italia

Questa è la vera letizia!Quante pagine si scrivo-

no sulla felicità, sulla gioia, sullaletizia! Il tema affascina e ha af-fascinato da sempre uomini edonne di ogni razza e di ogni tem-po. Tutti abbiamo voglia di bene/essere! Tutti cerchiamo ricettefacili, senza sforzo, come propon-gono alcune pubblicità per l’ap-prendimento di altre lingue.

Tutti siamo provvisti diconsigli e ricette sempre pronte davendere a chi ne fa richiesta eanche a chi non le richiede. Moltisono specializzati in questo. Al-lora sul mercato si trova chi ven-de numeri vincenti, oroscopi, ta-lismani, filtri di ogni genere, fi-losofie, religioni, ecc. ecc. AncheFrancesco d’Assisi ha una suaproposta da farci a riguardo. An-che Francesco ha la pretesa di dir-ci qual è La vera e perfetta leti-zia. Sarà la proposta giusta pernoi? Sarà la proposta capace di farfare un piccolo passo in avanti atutti noi, che ci chiamiamo eamiamo essere chiamati france-scani, per crescere ulteriormentenell’umiltà, nel rispetto e nel-l’amore reciproco e nella comu-nione? Sarà l’idea che permette-rà aI cristiani di procedere piùspeditamente lungo il camminoprezioso e difficile del dialogoecumenico? Sarà il consiglio che

avrà il potere di avvicinarci di piùalle donne e agli uomini delle al-tre religioni?

Un dato è certo. Il detta-to di Francesco, così strano e ori-ginale, farà pensare tutti coloroche lo leggeranno. Ci aiuterà afare revisione di vita, per nonsmarrirci nella ricerca della verae perfetta letizia, per imboccarela strada giusta, l’unica, anche sefaticosa, che ci permetterà di rag-giungere con sicurezza il traguar-do.

Questo annuale appunta-mento dei circa centocinquan-tamila francescani/e presenti inItalia fatto di catechesi e preghie-ra nello spirito d’Assisi fa memo

ria, com’è noto, della storica gior-nata di preghiera, digiuno e pel-legrinaggio che Giovanni PaoloIl volle celebrare in Assisi, il 27ottobre 1986, insieme con tutti icapi delle religioni monoteiste delmondo.

Ancora una volta, comeavviene già da molti anni, tuttiinsieme i figli e le figlie delPoverello di Assisi, in ogni cittàdove essi sono presenti, celebre-ranno l’evento a livello cittadinoo parrocchiale. oppure in conven-to o in fraternità.

La ricorrenza sarà ricor-data il 27 ottobre p.v. oppure inaltra data più consona.

La Presidenza Mofra

Il Movimento francescano italiano(MOFRA) ha preparato il sussidioper celebrare la giornata dello “Spi-rito di Assisi”. Il sussidio, unita-mente ad altro materiale richiestopuò essere chiesto alla SegreteriaMOFRA Via Grecina, 31 - 00145Roma, Tel. 06 5135467.

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 13

COMPIOperatori Patorali OFM della Sanità

Cari Fratelli,la Vostra fiducia mi ha

chiamato ancora una volta, in oc-casione del Consiglio Nazionalee dell’Assemblea Generale del-l’Unione tenutisi a Bocca di Ma-gra (la Spezia) il 22 maggio u.s.,alla guida dell’Unione.

Vi ringrazio della rinno-vata stima, che mi sforzerò di nondeludere. Viviamo in una stagio-ne importante per la nostra Unio-ne, anch’essa chiamata, come lealtre attività pastorali, ad una nuo-va evangelizzazione, che possia-mo considerare spesso come pri-ma evangelizzazione. Non si trat-ta, dunque, di reincarriare in noistessi e nella nostra azione pasto-rale soltanto l’eccelsa clemenza,compassione e tenerezza delSerafico Padre San Francescoverso i malati all’interno e al-l’esterno della grande FamigliaFrancescana, ma soprattutto dievangelizzare, alla luce del Cri-sto crocifisso e risorto, l’attualeconcezione della vita, della salu-te, della malattia, della sofferen-za e della morte.

Nel mondo della salute,infatti, è in atto la sfida culturalepiù importante e impegnativa perla Chiesa. Per noi è imprescindi-bile accettarla, scoprendo e pro-ponendo l’immagine di personaumana che, proprio dalla prospet-

tiva della vita, della salute, della malattia e della morte, il Vange-lo ci indica e ci dona. In questomodo potremo dare un contribu-to importante, al vari livelli delpensare e dell’agire, alla realiz-zazione del “progetto culturaleorientato in senso cristiano”, nelquale la Chiesa Italiana in questianni è impegnata. Quest’azione dievangelizzazione radicale, se benpreparata e condotta, non potrànon incidere profondamente sulsofferenti, sui loro familiari, su-gli operatori socio sanitari e sul-l’organizzazione dell’intero Ser-vizio Sanitario Nazionale, ren-dendo possibile la fondazione diuna forte spiritualità e santifica-zione della sofferenza e dellamalattia. Per il conseguimento ditale fine la nostra Unione dovràravvivarsi al proprio interno conun progetto adeguato di formazio-ne continua e globale e rappresen-tare sempre meglio la ricchezza el’attualità del carisma france-scano negli organismi ecclesialidella Pastorale della Salute, a li-vello nazionale, regionale ediocesano, nonché nell’ambitodelle associazioni e delle istitu-zioni, sia dei professionisti che delvolontariato, specifiche del setto-re sociosanitario, a cominciaredalla Associazione Italiana di Pa-storale Sanitaria, di cui siamo sta-

ti confondatori. Rivolgo un gratopensiero ai miei predecessori nel-la guida dell’Unione, in primoluogo a Fr. Italo M. Palleschi. Ungrazie vivissimo dico al Segreta-rio Nazionale, Fr. Lorenzo Bufa-rini, sempre fraterno, fedele, ge-neroso ed intraprendente. Per iFrati defunti che hanno svolto ilministero di consolazione tra isofferenti invoco la visionebeatifica del volto di Dio nellaGerusalemme Celeste. A tutti Voi,Fratelli, che operate con zelo, sa-crificio e gioia nel vasto, com-plesso e difficile mondo della sa-nità, quotidianamente a contattocon problemi che si situano allefrontiere della scienza, della tec-nica e dell’etica e, soprattutto, coldramma della sofferenza e dellamorte, auguro di cuore la pace, lagioia e la speranza provenienti dalCristo Risorto e la benedizionedel Padre San Francesco. Caris-simi, sotto la guida fraterna e il-luminata di Fr. Maurizio PietroFaggioni, delegato della COMPIper la Pastorale della Salute, ri-prendiamo con ardore il nostrocammino in. mezzo alle città deldolore, ma anche della letizia, perportare a tutti la Pace e il Bene.

Fr. Gaetano Renato GhilardiPresidente

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14 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

Vita della Provincia

* Ci si incontra presso lanuova fraternità di San Paolo ap.in Nonantola. C’è stato un pocodi ritardo perché alcuni fratelliDefinitori non trovavano la casa.

* Vengono approvati i Ver-bali del Congresso annuale tenu-to a Gaito nei giorni 22-24 ago-sto.

* Vengono ratificate le no-mine fatte nell’incontro di fineagosto unitamente ai trasferimenti

operati in quella sede.

* Si riflette insieme sullanuova fraternità di Nonantola e siritiene opportuno organizzare peril pomeriggio del 24 gennaioprossimo vigilia della festa dellaconversione di San Paolo un mo-mento di preghiera e di incontrocon la presenza dell’Arcivescovodi Modena e dei sacerdoti dellazona per la presentazione ufficialedella fraternità.

* Il Definitorio, dopo averproceduto allo spoglio delle sche-de provenienti dal Capitolo con-ventuale, nomina Fr. Marco Za-notti Discreto della fraternità diSant’Antonio in Bologna in so-stituzione di Fr. Piercelestino M.

* Il Definitorio provincia-le delibera all’unanimità l’aliena-zione di un immobile sito in ViaIacopo della Lana a Bologna.

* Ci si sofferma a rifletteresulla situazione della nostra Pro-vincia in riferimento alla Fonda-zione “Casa del Fanciullo di Pa-dre Gherardo Gubertini”, dopo lamorte del nostro confratello. Siritiene necessaria una ulterioreriflessione prima di procedere allanomina del nostro rappresentan-te presso il Consiglio della Fon-dazione.

* Dopo aver ascoltato ognisingolo Definitore il Ministro pro-vinciale ammette al Diaconato Fr.Luigi Dima.

* Terminato l’incontro ilDefinitorio unitamente ai fratellidella Comunità si ferma per unmomento di preghiera: vienechiesta la Benedizione di Dio suquesta nuova fraternità e sullacasa dove abita. Ai fratelli vienelasciato il Lezionario proprio del-la Diocesi affinché rimanga vivala memoria della Parola di Dio.

* Il Definitorio si incontre-rà nel mese di novembre per il“Tempo forte” (12-16) presso laCasa Leonori di Assisi.

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 15

Note di Cronaca

“Per una comunità fran-cescana fare memoria della fon-dazione della propria casa signi-fica anche provvedere alle strut-ture, accogliere un’eredità di se-coli e restituirla bella ed efficien-te per il futuro”. Con queste pa-role padre Giuseppe Ferrari haaccompagnato la gratitudine ditutta la Provincia Francescana allacomunità carpigiana e alla dioce-si per quanto realizzato in questoanno di celebrazioni.

“Sono state necessariemolte risorse ha proseguito padreFerrari ma il bel risultato è davantiagli occhi di tutti”. Ripulita la fac-ciata del monastero (ora mancasolo quella della chiesa), creatinuovi spazi per l’accoglienza apiano terra “con l’auspicio chequesto porti ad una novità di vitanei rapporti nella comunità e trala comunità e la città”. “Una pe-culiarità dei luoghi francescani hasottolineato il Provinciale è la ca-pacità di creare aggregazione,solidarietà in virtù di una spiritua-lità sempre attuale e di una storia

ormai radicata da secoli nelle no-

stre città”. Un particolare ringra-ziamento è stato rivolto al Vesco-vo, al Comitato per le celebrazio-ni ed alla Presidente GabriellaContini (impegnata anche nellarealizzazione del volume sullastoria del monastero), all’architet-to Anna Allesina ed al geometraGiuseppe Lugli che hanno guida-to con attenzione e discrezione,rispettosi della particolarità delluogo, il lavoro di decine di arti-giani e operai.

Luigi Lammada “Notizie,

Settimanale della Dicesi di Carpi”,15 luglio 2001

Sabato 8 settembre, “fra-tello vento” non è stato amico peri tanti curiosi dello spettacolo pi-rotecnico in programma per le“Celebrazioni Settembrine del-l’Osservanza 2001”: improvvisa-mente impetuoso, non ci ha per-messo di concludere la primagiornata delle nostre “Celebrazio-ni Settembrine” come avremmodesiderato. Abbiamo atteso che si

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16 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

facesse più dolce, ma alla fine, ilComandante dei Vigili del fuocoha spento ogni attesa. Avevamotrascorso un pomeriggio memo-rabile come partecipazione dipubblico e presenza di Autorità,sia per le acrobatiche esibizionidei “giullari del diavolo” di Foli-gno e i suggestivi colori del Cor-teo Storico, salito rumoroso dalpiazzale della SS. Annunziata,preceduto dalla banda “Puccini”.All’arrivo hanno porto il saluto,per il Comune di Bologna, il prof.Franco Pannuti, per il RettoreMagnifico, impegnato all’estero,il Preside della Facoltà di Inge-gneria prof. Amerigo Pareschi eper le Forze Armate, il comandan-te Militare della Regione Gen.ledi B. Francesco Ferrigno. Si as-sociavano con messaggi calorosii Presidenti della Camera e delSenato e dei Deputati gli On.liPierferdinando Casini e MarcelloPera e della Regione Emilia-Ro-magna dott. Vasco Errani. Presen-ziavano inoltre i Comandanti Pro-vinciali della Guardia di Finanzai colonnelli Paolo Serra e Fran-cesco Pastore e dei CarabinieriLuigi Finelli. C’erano tutte le co-ordinate delle grandi rievocazionistoriche cittadine per godereun’ora gioiosa di spettacoli e mu-siche. Foltissimo il pubblico. Pre-ceduti dalle Autorità, si passavapoi all’inaugurazione della Mo-stra dei santini “Santuari Mariani”allestita nel rinnovato chiostro delConvento dall’Opera Pia “Il Panedi S. Antonio”, un appuntamentoannuale che intende offrire il ric-co patrimonio religioso dell’Ope-ra della carità curato dalla sig.raMara Andreotti. Il gustoso vind’honneur della pasticceria Bertidi Toscanella di Imola era occa-sione piacevole per commenti escambio di saluti. Intanto partivala XVIII edizione agonistica del-la “Staffetta dell’Osservanza

“Memorial Silvano Sanguettoli”(3 x 2 km), che vede ogni annogareggiare 40 squadre di atleti.Hanno vinto, per la categoria as-soluti maschile, la squadra Cara-binieri con il tempo di 15’ 40",per gli amatori maschili, la squa-dra Gabbi e per la categoria fem-minile il CUS Bologna. Lo standgastronomico, allestito dal risto-rante “Boni”, ha intrattenuto pertutto il pomeriggio, gustosamen-te, curiosi e amici. Ha presenziatoalla premiazione delle squadreconcorrenti la signora SandraSanguettoli, sorella dell’indimen-ticabile Silvano, al quale è intito-lata la gara agonistica. L’appun-tamento, a notte, per lo spettaco-lo pirotecnico, mancato a causadel vento, se ha lasciato amarez-za e delusione, è stato certamen-te occasione di una preghiera di-nanzi all’immagine bernardinianadella BN. delle Grazie. Lo spet-tacolo programmato semprecome annuncio festoso della fe-sta della nostra BN. delle Grazieall’intera città di Bologna, racco-glieva curiosi che abbiamo ritro-vato devoti, domenica 9 settem-bre, soprattutto per la celebrazio-ne solenne dei Vespri, presiedutadal Vescovo Ausiliare Mons. Er-

EmestoVecchi con la presenza ditante religiose, salite per il lorotradizionale omaggio mariano. Laprocessione alla Villa Aldini ac-compagnati dalla Banda Alpina diFanano, ha rievocato memoriecare ai più anziani, tinte di un po’di malinconia per la sensazione diun lento distacco da un passatotanto sacro. La benedizione allacittà dalla Villa Aldini nel vesproincombente si dissolveva all’oriz-zonte con le fresche prime ombresettembrine, noi la porteremo alungo nel cuore auspicio di spe-ranza.

Fr. Onofrio Gianaroli

Il primo ottobre 2000 ilPapa ha canonizzato i Martiri inCina, tra i quali sono anche trereligiosi della nostra Provincia: ilvescovo S. Gregorio Grassi, il ve-scovo S. Francesco Fogolla e ilsacerdote S. Elia Facchini. I Fratidella Provincia si sono sempre

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 17

preoccupati di conservare quantoè appartenuto da essi, anche se,essendo morti tanto lontani ed es-sendo stati sepolti in fosse comu-ni, non è stato possibile recuperar-ne i corpi.

Quanto fino a ora era invari conventi, per volere del Defi-nitorio Provinciale è stato raccol-to e collocato dignitosamente vi-cino alla sagrestia del nostro San-tuario mariano di Rimini. E’ sta-to scelto questo convento, perchéin esso S. Elia ha trascorso l’an-no di noviziato; S. Francesco Fo-golla vi ha trascorso 8 mesi di no-viziato, perché avendolo iniziatoa Montiano lo aveva interrotto permotivi di salute, ma i quattro mesitrascorsi in quel noviziato, perspeciale indulto della S. Sede,sono stati riconosciuti validi. Nonabbiamo notizie sulla presenza diS. Gregorio Grassi alle Grazie,ma, esaminando le sue reliquie edosservando due quadretti da luiintagliati, si vede che uno è statofatto a Rimini nel 1856 e l’altrosempre a Rimini nel 1868. Anchese può essere stato di convento aS. Bernardino e non alle Grazie,certamente varie volte è salito ilcolle per venerare la Madonna.

La nuova collocazionedelle reliquie è veramente degnadella testimonianza data dai no-stri Santi Fratelli. Il progetto èdell’Arch. Guido Palomba di Bo-logna e l’esecuzione di GiuseppeCozzini di Casalmaggiore (Cre-mona); si è tenuto presente un fa-cile accesso per quanti frequen-tano il Santuario, ma anche unfacile uso del prezioso materialeesposto da parte di quanti ritenes-sero presentarlo in altri luoghi.

Nel giorno della inaugu-razione, a un anno esatto dallacanonizzazione dei martiri, unacinquantina di frati si sono datil’appuntamento per pregarli, aiu-tati in questo dal quadro colloca

Dal 17 al 30 settembre siè svolta a Moglia nel bassoMantovano una missione al po-polo organizzata dalla provinciaLombarda a cui come di solito inquesto periodo hanno partecipa-to gli studenti di Rezzato. Cosìvenuto a sapere di questa inizia-tiva, avendo ancora in mentequelle svolte in noviziato e inprobandato uno degli studentidell’Osservanza fr. GiuseppeRusso ha deciso di parteciparemantenendo l’impegno tenutofino a quel momento di una mis-sione all’anno, questa volta di suainiziativa e non su proposta deiformatori. Il motivo per cui hovoluto partecipare a questa mis-sione è che si tratta certamente di

to sull’altare maggiore, dalla li-turgia preparata in loro onore edalle parole del nostro MinistroProvinciale. Terminata la celebra-zione dell’Eucaristia, processio-nalmente si è raggiunto il sacra-rio delle reliquie, ove, dopo unaopportuna preghiera, il P. Provin-ciale ha impartito la benedizione.Dopo che lo stesso P. Provincialeha presentato il progetto delDefinitorio provinciale e la sua re-alizzazione, tutti hanno potutoammirare e venerare le reliquiepresenti; infatti alcune, dopo es-sere state esposte con le reliquiedi altri Martiri in Cina ad Assisidal giorno della canonizzazionefino al giorno dell’Epifania, orasono a Torino, per raggiungere inseguito Milano e forse altre città.L’incontro si è concluso con ilpranzo offerto dalla fraternità del-le Grazie.

Fr. Giambattista Montorsi

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18 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

Pino Torinese è situata inuna splendida posizione a circa 10Km da Torino, dal piazzale dellachiesa lo sguardo si spinge sinoColle d. Bosco, i luoghi della in-fanzia del santo. I francescanisono ritornati in questo paese percontinuare una tradizione che ri-sale al 1400, quando frate Gio-vanni di Alemagna predicava aifedeli di questa vallata. Gli 11 fra-ti e 25 suore hanno attuato dal 22al 30 settembre la missione al po-polo, preparata con tanta cura etante preghiere negli ultimi dueanni dal parroco, d. Riccardo, dalConsiglio Pastorale e da fraBeppe, responsabile delle Missio-ni popolari per la provincia diTorino. In quest’anno ricorre ilcentenario di S. Amdrea Corsini,un santo vescovo carmelitano,eletto patrono di Pino.

Ai fedeli numerosissimiche hanno accolto l’invito ad ap-profondire la conoscenza e la co-munione con il Signore nel dia-logo nelle case per la visita allefamiglie, nelle celebrazioni litur-giche, nei centri di ascolto si èproposto la riflessione sul tema inun certo qual modo sorprenden-te, ma ricco di spunti, del fascinodella vita cristiana e della bellez-za del Creatore e delle sue crea-ture.

All’invito da me rivoltoda vari mesi per partecipare a que-sta missione hanno risposto po-chi frati: eravamo presenti fr.Bonaventura Pini, fr. MicheleFalzone ed il sottoscritto. Se maiqualcuno ha incertezze sulla effi-cacia delle missioni al popolo,certamente vedendo questa comu-nità avrebbe cambiato parere.

esperienze forti, utili alla forma-zione di un frate. Così dopo aver-ne parlato con il maestro sono par-tito, fermandomi però solo peruna settimana.

Penso sia stata l’occasio-ne di sperimentare di nuovo comein noviziato l’inter-provincialità.La missione è iniziata un po’ arilento riguardo alla partecipazio-ne della gente ai momenti di pre-ghiera e di catechesi proposta daimissionari, ma pian piano che lanotizia si diffondeva della presen-za dei frati nella comunità diMoglia, la partecipazione è statasempre più numerosa, con gran-de gioia dei religiosi. Poi è ini-ziata anche la visita alle famiglie,ma la cosa che più mi ha colpitoè stato incontrare in gran partegente anziana e sola e pochi gio-vani.

Noi frati giovani abbia-mo parlato di questo a Fr. Renatoresponsabile delle missioni al po-polo per la provincia lombarda ilquale ci ha confidato l’idea divoler svolgere il prossimo announa missione per i giovani conmodalità tutte da studiare. E cosìporto nel cuore il desiderio di par-tecipare ancora a esperienze comequeste nel periodo di settembrequando le attività estive per noistudenti sono finite e l’inizio del-la scuola è ancora lontano.

Fr. Giuseppe Russo

Quante persone si sonoavvicinate al sacramento della ri-conciliazione, quanti ammalatisono stati visitati nella famiglie!Davvero si è toccato con manocome la parrocchia è comunità ditutti, dove tutti hanno molto dadare e tanto da ricevere. Solo at-traverso questo scambio si rea-lizza pienamente la bellezza distare insieme: come è bello, comedà gioia che i fratelli vivano in-sieme. Nonostante questa ric-chezza della comunità tutti, anchei più dubbiosi, hanno riconosciu-to che era necessario vedere perqueste strade frati e suore dialo-gare con i passanti e bussare alleporte dei Pinesi.

La prossima missione erastata preparata per S. Patrizio diImola: ma durante l’estate le ne-cessità della diocesi hanno indot-to il vescovo a cambiare il parro-co che l’aveva organizzata, cosìè sembrato opportuno rinviarla.Mentre rimane confermata quel-la cosidetta nazionale a Pozzuolidal 13 al 25 novembre che impe-gnerà una settantina di frati. Que-sta forma di apostolato certamen-te attua l’invito a offrire una te-stimonianza visibile e credibile dievangelizzazione e obbedisce allarichiesta di tanti: Francescano tor-na fra la gente!

Fr. Bruno Monfardini

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 19

Con “Italia per tutti”, ilprimo notiziario multietnico de-dicato ai cittadini immigrati, Ra-dio Tau ha vinto l’edizione 2001del premio COM-P.A. per la co-municazione pubblica al cittadi-no. La premiazione si è svolta alquartiere fieristico di Bologna, inoccasione del convegno conclu-sivo alla presenza tra gli altri delpresidente della regione Cam-pania Bassolino, e del vicepre-sidente del Consiglio RegionaleEmilia-Rornagna Dott.ssa VeraNeori Zamagni.

Il premio, di rilevanzaeuropea, si riferisce al concorsosulla comunicazione pubblica alcittadino “Comunicare la comu-nicazione”. Radio Tau ha parte-cipato con “Italia per tutti”, unnotiziario in 6 lingue (italiano,inglese, francese, spagnolo, ara-bo, albanese) rivolto agli immi-grati in Italia, per dar loro infor-mazioni utili sul difficile percor-so dell’integrazione.

Un riconoscimento chepremia un’emittente che pone alprimo posto tra i suoi obiettiviquello di essere una radio con tan-te “cose da dire”.

Bologna,21 settembre 2001

Alle ore 11,00 del 3 otto-bre 2001, vigilia della solennitàdel Padre S. Francesco, è statoofficiato il rito di benedizione deilocali, completamente ristrutturatie ammodernati, dell’InfermeriaProvinciale. Un lavoro durato ol-tre sei mesi, durante i quali i no-stri fratelli anziani ed infermisono stati ospitati presso il Con-vento dell’Osservanza di Bolo-gna. Un disagio ampiamente ri-compensato dalla funzionalità,che presenta ora il complesso. Hapresieduto il rito il Ministro Pro-vinciale alla presenza dei fratelliinfermi, dei religiosi della Frater-nità di S. Antonio, di un discretonumero di frati provenienti daiconventi della Provincia, dei di-rettori e degli esecutori dei la-vori.

Si recita l’Ora Media, ilcui testo era stato riprodotto su unelegante opuscolo preparato dal-la segreteria provinciale con sulfrontespizio una nitida fotografiadella Cappella. Con la preghiera

si rende a Dio per quanto è statopossibile realizzare. Segue l’inter-vento del Ministro Provinciale,che motiva le ragioni che sonostate all’origine del radicale inter-vento. Ringrazia quanti vi hannoprestato la loro opera e vi hannocontribuito con elargizioni. Rivol-ge parole di gratitudine al Fr.Piercelestino Mucciarini che, inquesti anni, ha diretto con amoree piena disponibilità l’InfermeriaProvinciale. Saluta Fr. EnricoZini, chiamato ad esserne il nuo-vo responsabile.

Il Provinciale invita infi-ne ad essere vicino ai nostri fra-telli infermi e anziani, la cui con-dizione è, alla luce della fede, un“kairos” per loro e per tutti noi.E’ poi stato scoperto un gigante-sco dipinto del maestro Pastorelli,situato nell’atrio antistante laCappella, raffigurante i Martiricinesi del ‘900, a cui è stata inti-tolata l’Infermeria Provinciale.Benedetti i locali, ha preso la pa-rola il P. Bonifacio Manduchi,

Vicario ed Economo Provinciale,che ha ripercorso l’iter dei lavorieseguiti.

Ai presenti è stato distri-buito un pieghevole, che illustraalcuni particolari dei nuovi loca

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20 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

li. E’ seguita, nel refettorio delconvento, l’agape fraterna, a cuihanno preso parte anche iconfratelli dell’Infermeria. Si èvoluto con ciò significare la “co-munione”, che li lega allaFraternità di S. Antonio. Non sonodegli estranei alla Comunità, madei fratelli carissimi da cui tuttiabbiamo da imparare.

Fr. Silvestro Casamenti

Sabato 29 settembre haavuto luogo la nostra professio-ne perpetua a Carpi, nella nostraChiesa di san Niccolò; purtroppoil suo splendore è ancora offusca-to dalle conseguenze del terremo-to, ma ci ricordava Santa Mariadegli Angeli e san Damiano el’invito del Crocefisso a France-sco di andare e riparare la suaChiesa. La celebrazione è statapresediuta da padre Giuseppe ac-compagnato dalla fraternità diCarpi al completo e da diversialtri frati. In Chiesa eravamo cir-condati dalla preghiera delle no-stre famiglie, dei nostri parroc-chiani e di tante persone che ab-biamo incontrato nel nostro cam-mino. Ringrazio il Signore per lagrazia concessami di far partedefinitivamente della fraternitàdei frati minori, in questa provin-cia; per padre Giuseppe e tutti ifrati nel nome dei quali lui mi ha

accolto; per i formatori che han-no avuto cura particolare di mein questo periodo iniziale. Rin-grazio il Signore per la mia fami-glia che mi ha allevato nell’amo-re del Padre; per la mia comunitàparrocchiale di san Pier Damianoche mi ha mostrato il volto dellaSposa di Cristo; per il grupposcout Ravenna 4 per avermi aiu-tato a discernere le mozioni delloSpirito Santo in me. Ringrazio ilSignore per coloro che mi hannoaiutato nella preparazione ed ese-cuzione della celebrazione: curia,cerimoniere, i professi tempora-nei, fra Raffaele e fra Michele peril libretto, fra Maurizio per il di-segno, il coro, la fraternità diCarpi, le sorelle clarisse di Carpiche hanno vegliato con noi e tut-ti i fratelli e le sorelle che hannopregato per noi. Affido infine laprotezione della nostra professio-ne alla spada di san Michele ar-cangelo al quale Francesco eramolto devoto e del quale il 29 set-tembre si celebrava la festa.

Fr. Luigi Dima

I Capellani ospedalieri sono convo-cati per un incontro dii formazione aColle Valenza per i giorni 8-12 otto-bre . IL convegno è organizzato dal-l’Associazione Italiana PastoraleSanitaria

Carpi San Nicolò, momento dlela Professione perpetua di Fr. Enrico e Fr.Luigi il giorno 29 settembre.

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 21

E’ da un mese che sonosacerdote e sinceramente l’unicacosa che mi sembra giusta dire è:grazie! Grazie innanzitutto al Si-gnore che per sua “grazia” mi hachiamato a questo ministero. Gra-zie per le persone che in questianni hanno curato la mia forma-zione. Grazie alla mia famiglia diorigine che mi ha sempre lascia-to libero di decidere e mi è statavicino nei momenti difficili. Io eAndrea siamo stati ordinati insie-me e questo è particolarmentebello, per me, in quanto abbiamoinsieme camminato fin dal pro-bandato. Siamo stati ordinati dalCardinal Biffi in cattedrale a Bo-logna e della solenne cerimonianon mi dimenticherò mai una fra-se della sua omelia: “Siate sacer-doti nel mondo ma non del mon-do”. Credo che debba essere lostile con il quale affrontare que-sto ministero. Stile proprio ancheper noi francescani: essere nelmondo ma non assumere ciò cheil mondo ci offre come modellodi vita.

Particolari sono state lenostre prime Messe. Io ne ho ce-lebrato una all’Osservanza il gior-no dopo l’ordinazione e una lasettimana dopo al paese di miopadre. Andrea ha celebrato la suaprima Messa l’ultima domenicadi settembre a Poviglio, suo pae-se natale. Di quei momenti, oltrela gente che si è unita a noi perfar festa, ricordo le parole del Mi-nistro provinciale che si è rivoltoa noi con familiarità e decisioneinvitandoci ad essere sacerdoticon la nostra umanità e storia, al-l’interno delle fraternità nelle qua

Il Centro di Cultura e SpiritualitàSan Francesco di Forlì ha organiz-zato una “tre sere” di incontro sullapresernza francescana nel territorioe questo per porsi a servizio delleesigenze attuali della popolazione eper agevolare l’incotro dell’uomocon Dio

li l’obbedienza ci ha portato a vi-vere.

Io sono a Ravenna e stu-dio a Padova per conseguire la li-cenza in Teologia Pastorale, men-tre Andrea è a Bologna (S. Anto-nio) come vice parroco ed econo-mo.

Sono consapevole che èiniziato un cammino e spero chele parole ascoltate in quei giornisiano punto di partenza per la no-stra vita spirituale affinché pos-siamo aiutare, con semplicità everità, tutte le persone che incon-treremo sul nostro cammino.

Fr. Raffaele Trotta

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22 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

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GIFRAIl Captiolo elettivo della Fraternità nazionale GIFRA svoltosi ad Assisi dal30 agosto al 2 settembre si è concluso d con l’elezzione del nuovo Consi-glio nazionale, che risulta così composto:Presidente, Giovanni Turiano (Calabria)Vice Presidente, Cristina Attorbo (Veneto)Consiglieri, Maurizio Spinetti (Abruzzo)

Maria Speranza Di Napoli (Campania/Napoli)Caterina Finocchio (Puglia/ Molise)Gerardo Iaconetti (Calabria)

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 23

Abbiamo Vissuto

* Domenica 2 settembrealle ore 19.30 a Villa Verucchiorito di iniziazione alla vita consa-crata di Roberto Ranieri e JuriLeoni.

* Lunedì 3 inizio di unasettimana di riflessione per i can-didati alla Professione perpetua,al Sacerdozio e al Diaconato, aCavalese.

* Il giorno 3 inizianoall’antoniano di Bologna le sele-zioni per lo Zecchino d’Oro.

* Il giorno 4 settembre condecreto della Congregazione perl’Educazione cattolica lo studiodella Flagellazione a Gerusalem-me assurge a Facoltà di ScienzeBibbliche e Archeologiche.

* Venerdì 7 inizia l’assem-blea nazionale dei Presidenti edegli Assistenti OFS.

* Sabato 8 a Baccanelloincontro dei Ministri delle provin-cie del Nord Italia.

* Il giorno 8 settembrepresso il Monastero di Fananoprofessione temporanea di Sr.Karem.

* Domenica 9 alle ore 12

muore a Rimini EugenioManduchi fratello del Vicarioprovicniale.

* Il 9 settembre inizia aCarpi il corso di formazione del-le giovani professe della Federa-zione OSC.

* Il giorno 10 settembre laCongregaziione per i Religiosinomina Fr. Pio Prandina assisten-te della Federazione OSC.

* Venerdì 14 presso l’infer-meria provinciale 75° di sacerdo-zio di Padre Righetti.

* Nel pomeriggio del gior-no 14 incontro del Consiglio delSegretario provinciale FeS.

* Sabato 15 nel pomerig-gio a Bologna Ordinazione sacer-dotale di Fr. Andrea e Fr. Raffae-le.

* Domenica 16 settembrealla Verucchia 60° di professioendi Fr. Corrado.

* Nel pomeriggio del gior-no 16 a Bologna Consiglio regio-nale OFS.

* Lunedì 17 inizia aBonorva in Sardegna l’incontro

dei Comissari TS della Compi.

* Martedì 18 a MontecalvoIrpino inizio del Convegnoformatori della COMPI, termine-rà il 22.

* I l 22 e il 23 a VillaVerucchio ritiro del CPV.

* Sabato 22 settembre 60°di Sacerdozio di Padre Ernesto.

* Lunedì 24 inizia all’Os-servanza di Bologna la settimanadi formazione.

* Nei giorni 25-27 a SanVittore di Bologna incontro pergli Under 40.

* Mercoledì 26 riprendel’attività l’infermeria provincialeristrutturata.

* Venerdì 28 consigliodirettivo dello Studio Teologico.

* Il giorno 28 Fr. TarcisioCanducci è operato presso l’ospe-dale Malpighi.

* Sabato 29 settembre aCarpi Professione perpetua di Fr.Enrico e di Fr. Luigi.

* Lunedì 1 ottobre alle

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24 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

Grazie inaugurazione della nuo-va custodia delle Reliquie deiMartiri in Cina del ‘900.

* Martedì 2 ottobre iniziodell’attività della nuova fraternitàdi San Paolo apostolo inNonantola.

* Il 2 ottobre a Nonantolaincontro del Definitorio provin-ciale.

* Mercoledì 3 ottobreaBologna Sant’Antonio inaugura-zione della ristrutturata Inferme-ria provinciale.

* Giovedì 4 ottobre muorepresso la Casa “S. Leonardo” diMonghidoro di “Fr. Rocco”.

* Venerdì 5 alle ore 11apertura dell’anno accademicodel nostro Studio Teologico.

* Sabato 6 a Bologna inCattedrale Ordinazione diaconaledi Fr. Antonio Mocerino.

* Lunedì 8 ottobre incon-tro del CPV all’Osservanza diBologna.

* Il giorno 8 iniziano le le-zioni presso lo Studio Teologico.

* Mercoledì 10 la fraternitàdi Sant’Antonio in Bologna ini-zia alcuni giorni di Foramzione.

* Il giorno 10 a VillaVerucchio 25° di Professione per-petua di Fr. Gloriano Pazzini e Fr.Sandro Pini.

Fr. Carlo Dallari ha contribui-to alla traduzione dal francesedel volume, di cui riprudiciamoa lato la copertina edito diDehoniani di Bologna. Il volu-me può essere richiesto pressola Segreteria provinciale

Le sorelle clarisse del Monastero di Bologna hanno pub-blicato la vita di Santa Caterina seguendo le immagini delPittore Bolognese Giulio Morina (XVI sec.). Peculiaritàdi questa edizione è l’edizione bilingue italiana e inglese.

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 25

L

Progetto di Vitadella Fraternità “S. Paolo ap.” in Nonantola

Sempre lodiamo e ringraziamoil Signore Dio per i doni

a noi elargiti e alla Fraternitàprovinciale tutta.

La nuova fraternità s’in-cammina alla ricerca di fedeltàalla propria vocazione francesca-na nello spirito di orazione e de-vozione che alimenta l’amore“kenotico” (perfetta letizia) delvivere come fratelli e diveniresegno visibile tra la gente. “Daquesto tutti sapranno che sietemiei discepoli, se avrete amore gliuni per gli altri”. (Gv 13, 35);“Noi amiamo, perché egli ci haamati per primo. So uno dicesse:Io amo Dio, e odiasse il suo fra-tello, è un mentitore. Chi infattinon ama il proprio fratello chevede, non può amare Dio che nonvede. Questo è il comandamentoche abbiamo da lui: chi ama Dio,ami anche il suo fratello.” (1 G,4,19-21).

Le relazioni fraterne siintessono a partire da un assiduoascolto della Parola di Dio affin-ché possa sempre risuonare nelvivere il Capitolo conventuale,nel comunicare l’esperienza difede personale attraverso l’espre-ssione simbolico trascendentale(artistica) e nella quotidiana con-divisione dei servizi domestici(cucina, pulizia della casa, ecc.).

“Kairos” (Orario)• Ore 7,30 Celebrazione delle

lodi e meditazione sul Van-gelo del giorno.

• In mattinata laboratori variin funzione delle attivitàapostoliche: preparazione dimateriale audiovisivo, scel-ta di letture, brani musicali,poesie, film, spots per incon-tri rivolti ai giovani, costru-zione e pittura di elementiscenici.

• Ore 12 Preparazione delpranzo, pranzo, riassetto cu-cina, pausa.

• Ore 16 Celebrazione del-l’Ora Nona e Ufficio delleLetture

• Ore 17 Tempo per la curapersonale (coltivare amici-zie, scrivere lettere o Email,confessarsi e/o direzione spi-rituale, letture “pagane”,giornale e informazione,preghiera personale, sport,hobby). Ripresa e condivi-sione del lavoro mattutino.

• Ore 19 Celebrazione del-l’Eucaristia e dei Vespri.

• Ore 20,30 Preparazione ce-na, ...

Appuntamenti• Ogni 15 giorni, celebrazio-

ne del Capitolo conventuale:preghiera, verifica persona-le, verifica dell’attività.

• Un giorno (giovedì) alla setti-mana alternativamente dedi-cato: 1 al silenzio (deserto); 2all’approfondimento dei rap-porti con altre case, monaste-ri e il Terz’Ordine per cresce-re nell’unico carisma;

• Nell’arco di ogni mese, ci siriserva una settimana di inat-tività pastorale per la ricaricaspirituale, dopo prolungateesperienze dievangelizzazione (Ritiri, Mis-sioni al popolo, ecc.).

“Allora chiamò i Dodici, ed inco-minciò a mandarli a due a due ediede loro potere sugli spiriti im-mondi.” (Mc 6, 7)

Andando come fratelli inmezzo alla gente la fraternità ren-de visibile e fa toccare con mano,a uomo contemporaneo in cerca disperanza, un modo alternativo divivere, che mostra l’opera di Diocapace di usare e trasformare lenostre debolezze, e la fattibilità giàinterra di vivere come persone ri-conciliate capaci di perdono e difesta.

Attraverso modalità anti-che e sempre nuove predicheremoil Regno insieme e singolarmenteovunque sarà opportuno e dove cichiameranno. Nella programma-zione a lungo termine tra le fanteproposte privilegeremo quelle checi permettono di dare il meglio di

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26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

noi stessi nella nostra ricercaespressiva simbolica, al fine didare il nostro contributo alla nuo-va evangelizzazione grazie a lin-guaggi meno vetusti:• Preparazione di Rappresenta-

zioni sacre, Musicals;• Iconografia• Supporto all’interno della

formazione iniziale;• Sostegno alle parrocchie

francescane nell’ambito del-la pastorale giovanile

“Nello stesso tempo entrò nel-l’Ordine una nuova e ottima re-cluta, così il loro numero fu por-tato a otto. Allora il Beato Fran-cesco li radunò tutti insieme, edopo aver parlato loro a lungo delRegno di Dio, del disprezzo delmondo, del rinnegamento dellapropria volontà, del dominio chesi deve esercitare sul proprio cor-po, li divise in quattro gruppi, didue ciascuno e disse loro: “An-date, carissimi, a due a due perle varie parti del mondo e annun-ciate agli uomini la pace e la pe-nitenza in remissione dei pecca-ti; e siate pazienti nelle persecu-zioni, sicuri che il Signore adem-pirà il suo disegno e manterrà lesue promesse. Rispondete conumiltà a chi vi interroga, benedi-te chi vi perseguita, ringraziatechi vi ingiuria e vi calunnia, per-ché in cambio ci viene preparatoil regno eterno” (FF. 366).Lavoro – Economia

La nuova fraternità nonusufruisce di entrate fisse. Il la-voro e le attività dovrebbero riu-scire a coprire la spesa mensile dicirca L. 2.300.000, incluso l’af-fitto (L. 1.400.000). Al propriosostentamento contribuiranno,principalmente, le attività pasto-rali e, se sarà necessario, impie-ghi lavorativi (parttime) o si ri-correrà alla ‘mensa del Signore’(Questua). Si auspica di mante-nere uno spirito sobrio per speri-

mentare maggiormente la Prov-videnza divina.

“Per la vostra vita nonaffannatevi di quello che mange-rete o Berrete, e neanche per ilvostro corpo, di quello che indos-serete; la vita forse non vale piùdel cibo e il corpo più del vesti-to? Il padre vostro celeste infattisa che ne avete Bisogno. Cercateprima il regno di Dio e la sua giu-stizia, e tutte queste cose vi sa-ranno date in aggiunta. Non af-fannatevi dunque per il domani,perché il domani avrà già le sueinquietudini. A ciascun giornoBasta la sua pena” (Cfr. Mt 6,25.33-34).

FraternamenteFr. Maurizio, Fr. Giovanni,

Fr. Costantino

Il “Catechismo” per le fraternitàOFS per l’anno 2001-2002 propone6 incontri di formazione permanen-te sul tema della fraternità in un con-testo di evangelizzazione intesa, que-sta, come espressione della identitàdel laico francescano.

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Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 27

In occasione della primaricorrenza dei santi martiri Cine-si, canonizzati esattamente unanno fa il 1 ottobre 2000, pensosia‘ doveroso tentare un riassun-to sui fatti accaduti in Cina, siaprima, che dopo la storica data del1 ottobre 2000, partendo da un‘al-tra fatidica data di rilevante im-portanza, cioè il “6 gennaio2000”.

Due date e due eventi chehanno minacciato di fare deraglia-re il progresso nei rapporti Cina-Vaticano, due eventi che hannoveramente messo a repentagliotutto il progresso fanno finora neirapporti di Sino-Vaticani. Eventiche hanno insidiato l‘unità fra lachiesa dentro la Cina e la chiesaUniversale, minacciando ancheuna rottura gravissima fra chiesaUniversale e il governo cinese.Questi eventi sono stati: l’ordina-zione dei vescovi senza mandatopapale il 6 gennaio 2000, in Pe-chino (poi anche il 25 di giugnodello stesso anno), e la canoniz-zazione dei 120 Santi-martiri Ci-nesi il 1 ottobre 2000, a Roma.

Riportiamo di seguitouna sinossi di questi due eventi.Ordinazioni di Vescovi senzamandato papale3 gennaio 2000: l’ anno si aprecon molte voci circa i legami di-plomatici fra la santa Sede e la

Cina - VaticanoStoria recente circa la Chiesa cattolica Cinese

dai fatti del 6 gennaio 2000 ad oggi

Cina,come se un a normalizza-zione dei rapporti possa esserepossibile e anche imminente.4 gennaio 2000: Il Vaticano ap-prende che i funzionari della chie-sa patriottica cinese stanno pro-grammando le ordinazioni di al-cuni vescovi per il 6 gennaio.Roma avverte che l’ elezione e leordinazioni dei vescovi cinesisenza l’ approvazione da Roma,può danneggiare seriamente tuttii progressi realizzare nei rapportidi Sino-Vaticano. Il Vaticano sirammarica per la decisione di or-dinare i vescovi, dicendo che que-sto aggiungerà soltanto ostacoli aiquasi normalizzate rapporti traPechino e Vaticano.6 gennaio 2000: la chiesa patriot-tica Cinese prosegue per la suastrada e ordina cinque nuovi ve-scovi senza approvazione Vatica-na. Il Vescovo Coadiutore diHong Kong, Joseph Zen, defini-sce questo fatto come “ un atto diconfronto, cioè di sfida.” Lo stes-so 6 gennaio oltre 130 insegnantie seminaristi del Seminario nazio-nale boicottano le ordinazioni nonpresentandosi alla celebrazione,che essi dicono essere “ contro iprincipi della fede e contro lachiesa cattolica.”7 gennaio 2000: sono in molti adesprimere il desiderio che sareb-be stato cosa migliore per la Cina

e il Vaticano poter dialogare cir-ca le ordinazioni. Molti ritengo-no perciò queste ordinazioni “ unerrore.”21 gennaio 2000: Sono in moltia criticare l‘azione del governocinese circa le ordinazioni comeun atto provocatorio. In conside-razione della spinta negativa ver-so i rapporti di Cina-Vaticano,molti esprimono l’opinione chel’azione del governo cinese nonpuò essere giustificata. Le ordi-nazioni potevano essere ritardateper assicurarne e garantirne l’ap-provazione.16 febbraio 2000: AngeloSodano, segretario di Stato delVaticano, dice che i contatti uffi-ciosi delle comunicazioni tra Cinae Vaticano, a quel momento, era-no già state stabilite, bisognavasolamente proseguire.6 giugno 2000: Zhu Rongji,premier cinese, conferma che cisono stati molti contatti da en-trambi le parti ed i colloqui sonoin progresso tra Cina e Vaticano.24 giugno 2000: Il Vaticano ema-na un avvertimento e un’istruzio-ne circa alcune “sanzioni severe”contro i vescovi ordinati senzaapprovazione papale.25 giugno 2000: In risposta aquanto emanato dal vaticano, imperialista della Cina, collabo-rando con gli imperialisti, sac-

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28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna

funzionari della chiesa patriotti-ca cinese organizzano l‘ordina-zione episcopale di Matthew CaoXiang che viene ordinato vesco-vo di Hangzhou, della provinciadello Zhejiang, senza approvazio-ne papale.Canonizzazione dei Martiri Ci-nesi13 marzo 2000: La notizia dellacanonizzazione dei 120 Cinesiporta gioie e preoccupazioni frale guide della chiesa in Cina. Unvescovo dice che la chiesa dentrola Cina certamente celebrerà que-sto evento importante. Un altrovescovo dice che la sua diocesinon potrà per niente affatto cele-brare l’evento. Un altro affermache poiché questo è un affare pu-ramente religioso, il governo nonlo vedrà come un interferire ne-gli affari interni della Cina. An-cora un altro risponde che “ ilgoverno non può essere felice cir-ca la canonizzazione in quantostoricamente parlando, questimartiri sono morti durante il pe-riodo nazionalista, periodo impor-tante e caro a tutti i cinesi.14 Marzo 2000: L’annuncio delcanonizzazione dei 120 martiri,porta gioia grande alla gente cat-tolica di Hong Kong. John Tong,vescovo ausiliare di Hong Kongrisponde dicendo che la materiadella canonizzazione è puramen-te religiosa e non dovrebbe esse-re politicizzata da nessuna delleparti in causa. Nell’esprimere ilrelativo fastidio circa l‘imminen-te canonizzazione, il governo ci-nese attraverso il suo portavocedal ministero degli affari esteridice, “speriamo che il Vaticanonon ripeta nulla che possa ferirela sensibilità del popolo cinese.”13 settembre 2000: I cinesi nelmondo intero si preparano percelebrare la canonizzazione deimartiri cinesi. Preti del continen-te, suore, seminaristi e la gente

dell‘ Europa gioisce e si associaalla celebrazione. Taiwan, HongKong e Macao si organizzano perle attività di messa a punto dellacelebrazione dell’evento.20 settembre 2000: I funzionaridella chiesa patriottica cinese,avvertono il Card. Etchegaraydurante il suo viaggio in Cina, chela canonizzazione creerà moltis-sime pressioni e tensioni sulla enella chiesa cattolica in Cina. Ilgoverno cinese si oppone allacanonizzazione poiché, ritengonol’evento in contraddizione con laversione della storia cinese. I te-sti della scuola ora insegnano chela ribellione dei Boxer nel 1900,periodo durante cui molti deimartiri sono stati uccisi, era “unmovimento di giusta ribellione,teso a combattere l’imperiali-smo”. Il ministero della pubblicaistruzione muove una forte accu-sa contro il Vaticano, accusando-lo della distorsione della storia, diuna lettura distorta dei fatti e quin-di dell`errata canonizzazione dicriminali e di persone che usan-do la copertura di missionarisfruttavano la gente locale cine-se. Il Governo cinese consideraperciò la canonizzazione dei mar-tiri estremamente offensiva ver-so la gente cinese e verso la di-gnità della nazione cinese e que-sto atto non sarà tollerato dal go-verno e dallagente della Cina”.25 settembre 2000: Il Vaticanoinsiste che il canonizzazione è unevento rigorosamente religioso.La scelta della data, il 1 ottobre,è una data molto delicata e sensi-bile poiché coincide con la cele-brazione della fondazione dellanuova Cina, di Mao Ze Dong, nel1949.27 settembre 2000: L‘ agenzia distampa cinese Xinhua ripete laCina e‘ gravemente preoccupatacirca la canonizzazione dei cosid-detti “ martiri “ perché ciò altera

la storia.Il Governo Cinese impone perciòrigorosi controlli e limitazioni cir-ca le celebrazioni liturgiche del 1ottobre, nelle chiese cattolichecinesi. Al clero è proibito accen-nare all’evento durante le celebra-zioni della giornata del 1 ottobre.L’associazione patriottica cattoli-ca cinese e la conferenza episco-pale della chiesa cattolica in Cina,si unisce al governo nel denun-ciare la canonizzazione dei mar-tiri in Roma. Malta gente, in par-ticolari preti e Vescovi ricevo-no forti pressioni per presenziarealle riunioni politiche e per pub-blicamente criticare l’evento, an-che in televisione.28 settembre 2000: Guide auto-revoli della chiesa cattolica, daHong Kong e Taiwan difendonola canonizzazione dei santi-mar-tiri cinesi, nonostante la critica dalgoverno Cinese e dalla chiesapatriottica.1 ottobre 2000: Una folla di100.000 pilgrims raccoglie nellapiazza di S. Pietro per la canoniz-zazione dei 120 martiri dellaCina. Il papa durante la celebra-zione, dice che “con questicanonizzazioni la chiesa intendesoltanto riconoscere i martiricome esempio di coraggio e dicoerenza e onorare la nobile gen-te cinese.” Il ministero di affariesteri della Cina esprime “la suamassima indignazione” e la suaforte protesta “contro la canoniz-zazione”, la quale avrà sicura-mente un`effetto negativo congravi conseguenze sulla norma-lizzazione dei rapporti tra Cina eVaticano. Il Vaticano dovrebbequindi esser ritenuto responsabi-le di tutto questo. “ Egualmentesi accusa alcuni dei martiri, mis-sionari stranieri di aver partecipa-to direttamente e volontariamen-te all’invasione heggiando e com-mettendo altri crimini. Il gover-

Page 29: Frati Minori dell’Emilia-Romagna Notiziario - 1 file2000 L’Ordine oggi si dice che “la definizione della nostra identità di Frati minori… è diventata più chiara”. Allo

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no cinese per esprimere “la gran-de indignazione” circa la canoniz-zazione dei 120 martiri uccisi inCina fra 1648-1930, fa interveni-re il vescovo di Pechino MichaelFu Tie-shan che dice, “ sceglierela data di oggi per la canoniz-zazione di quei “cosiddetti” santie martiri è un deliberato insulto euna umiliazione ai cinesi. L’og-gi, 1 ottobre è per la Cina tuttauna festa grande che celebra la li-berazione della nazione cinese dalinvasione e dal violento saccheg-gio degli imperialisti e deicolonialisti.”2 ottobre 2000: In un lungo di-scorso rivolto ad un grande grup-po di pellegrini, il papa rispondepersonalmente all’attacco dellaCina sui martiri, chiedendo per-dono per tutti i difetti umani deimissionari europei e gli errori cheessi possono aver commesso, intutti gli anni storia dell‘evangeliz-zazione mondiale da parte dellachiesa cattolica.5 ottobre 2000: Pechino attraver-so un suo funzionario in HongKong, chiede alla chiesa di HongKong di mantenere il tono bassodurante le celebrazioni della ca-nonizzazione dei martiri. Nellediocesi di Hong Kong e Macaole celebrazioni ufficiali sono sta-te spostate al 29 ottobre 2000, perdare modo ai cattolici di parteci-pare all’evento a Roma. La dio-cesi di Hong Kong decide però diprocedere alle celebrazioni comeprevisto.10 ottobre 2000: La Cina sospen-de i visti da Hong Kong, ai pelle-grini che si recano in Cina nei luo-ghi dei martiri.29 ottobre 2000: Hong Kongcelebra la canonizzazione con unamessa solenne nella cattedraledell’Immacolata Concezione.

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Riceviamo e pubblichiamo parte di una lettera diFr. Domenico Gandolfi, nella quale esprime le proprieimpressioni ed annotazioni circa il resoconto del viaggioin Cina del Ministro e del Segretario provinciale.

La situazione della Chiesa in Cina così frastagliata e cangiante, ed an-che se le categorie sono quelle che sono la realtà, è sempre molto complessa. Ilcristianesimo in Cina è antico e radicato: della fede e dell’attaccamento dei cri-stiani cinesi non vi dovrebbe essere dubbi. L’aspetto esterno che divide la cristia-nità è per motivi politici, e la soluzione che ne è nata è tipicamente cinese, nelsenso che il cinese è sopratutto pragmatico. Avrai notato anche, che è una chiesagiovane, anche se i responsabili sono ancora in parte piuttosto anziani.

Ho appreso dettagli nuovi dalla vostra visita alle nostre ex Missioni:Taiyuan, Yutze nel nord e Changsha con Xiang-tan, nel sud. Alcune annotazioni:• Tungerkow ( aperto nel 1893) e’ il primo convento francescano della Cina

(moderna), ed è merito di Gregorio Grassi e compagni.• Tao Tiantie è il nostra P. Mario Balboni (che appunto operò come guardiano

a Tungerkow negli anni ‘30 e ‘40). Fa piacere sapere che la sua memoria e’in benedizione. Ebbe a soffrire molto (da parte di alcuni del clero cinese)nel passaggio delle consegne dai missionari esteri al clero cinese.

• Hao Nai ( vicario generale legittimo dopo Luigì Capozi) è morto martire nel1970, fucilato assieme a P. Luigi Wang OFM, il vero nome: WANG ShihWei (1912-1970. Frate Minore Martire della nostra missione di Yutze. Nel-l’archivio di Provincia ci deve essere la nota storica, che inviai da HongKong oltre dieci anni quando sapemmo da testi oculari della fine gloriosa diquesti due martiri.

• Nuova Cattedrale di Yutze: sono contento che l’abbiate vista ed apprezzata.Il vescovo Giambattista Wang Jin è un pastore molto solido. Ha soffertomoltissimo durante il periodo maoista, ed ha lavorato con tenacia fino a chenon è riuscito a costruire la bella cattedrale di Yutze, il sogno del suo prede-cessore, Mons. Focaccia.

Quanto a Changsha e Xiangtan:• Mons. Mondaini fu in effetti Vicario Apostolico anche di Changsha, ma in

quel tempo (ossia fino al 1930) la sede del Vicario Ap. era a HENGCHOW(ultimamente chiamata Heng Yang), a circa 100 km più a sud di Xiangtan.Changsha diventò sede di un Vicariato Ap. solo nel 1930 come detto sopraed allora i Piemontesi (S.Tommaso Ap.) ne furono incaricati.

• P. Paolo Zhang Hua-min exParroco di Xiangtan (ed originario dello Honan,accolto da Mons. Calzolari nel 1950 nella nostra missione ) non è un frate,è sacerdote diocesano.

• Il frate innominato è piuttosto quel vecchio novantenne che avete incontra-to a Changsha (p.18, 2 colonna), di nome Francesco. Si dovrebbe trattarepiuttosto di Maurizio WEI, appunto ormai novantenne. e proveniente daHankow, la missione dei veneti nello Hupeh centrale. E’ senza dubbio lui,coraggioso e garibaldino, mai piegato malgrado le decine di anni di concen-tramento.

Caro Marco, avete fatto un’ottima esperienza, molti vi hanno chiestoaiuti e assistenza. Avete capito tante cose, ma non è detto che non si possa aiuta-re, naturalmente “cum iudicio”.

Fr. Domenico GandolfiItoigawa, 15 settembre 2001

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