Notiziario 245 - Frati Minori di Lombardia

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Notiziario della Provincia dei Frati Minori di Lombardia S. Carlo Borromeo: Anno XXXVI - n. 245 - Giugno 2014

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  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014

    NOTIZIARIO

    Provincia di Lombardia S. Carlo Borromeo dei Frati Minori

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    Il capitolo 1950 Nel nostro cammino alla scoperta delle prime opere di fr. Costantino questo dipinto Il Capitolo si colloca per la datazione prima della mostra di esordio del 1951. E` il titolo a ricondurci a uno dei momenti caratterizzanti la vita fraterna. I frati sono soggetti ricorrenti nelle scene che fr. Costantino dipinge in questi anni, si pensi al ciclo dipinto fino a qualche mese prima sulle pareti del convento di Busto Arsizio. Le forme e i toni ci ricollegano direttamente a questo ciclo. Uno spazio semplificato, caratterizzato da superfici piatte e orizzontali accoglie sei figure di frati, tre, pensose e un po` torve reclinate su un tavolo e altre tre in piedi sullo sfondo con gli occhi rivolti verso sinistra oltre il bordo della tela. I tre frati in primo piano si sporgono preoccupati sulle carte che uno dei tre tiene in mano. Ingombrano il tavolo anche una scatola e un piccolo vaso, forse un lume che sembra accendere anche gli oggetti circostanti e i volti dei frati. Cosa rende cos pensierosi i frati? Si tratta solo di un capitolo locale o si tratta piuttosto del Definitorio alle prese con le carte di famiglia?

    Fr. Carlo Cavallari

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    Indice Consiglio di Cooperazione Provincie Nord Italia 5 Arco di Trento 16-17 maggio 5 Milano S. Antonio 20-21 giugno 9

    Dal Definitorio 13 Cermenate 9 giugno

    Vita Consacrata e formazione permanente III Parte 15 Mons. Giafranco Agostino Gardin ofm conv.

    Testimonianze di Vita Fraterna 21 Come laurora verrai 21

    Promessa Giovent Francescana 23 FilmiAmo 24 Notizie di Casa 26

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    Consiglio di Cooperazione Province Nord Italia

    Arco di Trento 16-17 Maggio 2014

    Presiede lincontro fr. Massimo Fusarelli. I Ministri sono tutti presenti: fr. Bruno Bartolini, fr. Francesco Bravi, fr. Francesco Patton, fr. Antonio Scabio, fr. Maggiorino Stoppa, fr. Mario Vaccari.

    Alle 9.30 si inizia la prima unit di lavoro che prevede uno spazio di preghiera ispirato al Vangelo della Messa del giorno (Gv 14), che invita i discepoli a non essere turbati e timorosi e ad aver fiducia. In questo contesto viene letto un brano di fr. Giacomo Bini che alla luce della sua recente ed improvvisa partenza da noi si rivela illuminante e liberante: Ogni volta che ho iniziato qualcosa di nuovo, subito ho sofferto, come quando si viene al mondo, poi per bello perch il Signore ci reinventa, periodicamente, basta dargli la possibilit. Lui non ha bisogno di tante cose, ma di noi stessi, della nostra disponibilit; ne ho fatto lesperienza.

    Al termine della preghiera fr. Massimo Fusarelli introduce i lavori con il primo punto allOdG, che prevede un confronto sulla Mappatura delle Case del Nord.

    Mappatura:

    Nel ragionare insieme sullo stato della Mappatura delle Case, se si considera il Nord Italia come un unico territorio, la prima sensazione che si prova quella di una grande complessit, che tuttavia va adeguatamente compresa e rispettata. Sullo stato attuale della Mappatura delle Case verr concesso un adeguato spazio di riflessione nella Assemblea dei Definitri che si terr a Bardonecchia dal 25 al 29 agosto prossimi. Tuttavia sono stati ribaditi alcuni punti fermi che devono essere tenuti insieme, in una feconda e non facile interazione: Il discernimento sulla Mappatura vorrebbe innanzitutto centrarsi

    sulle persone, sui frati, e non solo sulle Case. Vorrebbe privilegiare le persone dei frati che siamo e le scelte che abbiamo voluto fare e che faremo, anche e soprattutto in quello spirito di scollocamento e ricollocamento nelle periferie di cui si parlava nella Carta di Intenti riprendendo la sfida di papa Francesco.

    Tuttavia il discorso sulla Mappatura ha anche un risvolto economico di cui bisogna tenere conto: non sar possibile conservare troppe Case su cui si renderanno necessari a breve interventi onerosi di manutenzione straordinaria, che non potremo permetterci in tutti i casi. Bisogna quindi tener conto anche di questi fattori che potrebbero sembrare secondari.

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    Se vero poi che ogni Provincia ha iniziato da anni un difficile e sofferto processo di discernimento per ridimensionare il numero delle Case, tuttavia bene ricordare che la indicazione del numero di Conventi con cui ogni Provincia intende arrivare al 2016 non aveva una immediata scadenza in quellanno, ma comprendeva almeno il triennio successivo, per una realistica e sana flessibilit: comprensibile da tutti che quando si tratta di terminare una nostra presenza ci si imbatte in innumerevoli difficolt che richiedono il loro tempo per poter essere superate nel modo migliore.

    Ragionando sulla cartina del Nord e intendendola fin da ora come un unico territorio, quello della nostra nuova Provincia, ci si rende subito conto della sproporzione: alcuni territori sono privi di presenze nostre e altri sembrano sovraffollati di Case. Nel confronto emerso tra i Ministri si ribadito che bisogna tener conto senzaltro anche della densit di popolazione, che in certe zone maggiore, per cui la composizione delle fraternit richiede pi frati, mentre in altre zone minore e l si pu essere presenti con piccole fraternit come in missione, ed inoltre che necessario un tempo fisiologico perch tutti i frati del Nord possano operare quellallargamento interiore del senso di appartenenza, che si estenda a tutto il Nord Italia. Quella che vien fatta, si anche detto pi volte, una unione tra Province esistenti, non una operazione che prescinde dalla storia e pu partire da zero, con la possibilit di distribuire i tutti i frati sul territorio complessivo del Nord.

    Tuttavia necessario anche prendersi cura subito di alcune zone, perch non vada persa la testimonianza di vita francescana e di fede che tanti nostri confratelli hanno seminato in questi anni. Ci si rende conto per che i modi per conservare una presenza viva sono numerosi, e potrebbero comprendere anche presenze non stabili ma saltuarie ed itineranti, tutte da inventare, o anche legate in qualche modo a quella rete di Fraternit che si sta cercando di realizzare, impegnate nella Pastorale giovanile e Cura pastorale delle vocazioni1. Inoltre, come gi stato detto nei precedenti incontri, alcune zone, proprio perch marginali, possono risultare una risorsa da non perdere e quindi non sono da abbandonare

    Infine, la fluidit di questo stato di cose non dovrebbe apparire negativa o limitante: forse

    risulta essere proprio anche una condizione da rispettare, che permette di inventare nuove forme di presenza anche nei luoghi dove di fatto non potremo pi rimanere stabilmente. Si richiede comunque a tutti i frati - al tempo stesso laudacia dellosare e del rischiare, la saggezza del non forzare troppo, e la pazienza del contadino che sa attendere i tempi giusti In questo spazio c davvero posto per tutti

    FAV-Postulato-Baccanello-Postnoviziato:

    Prosegue il discernimento per delineare la composizione delle fraternit che costituiranno le 3 Case di formazione. Per la Casa di Arco di Trento, avendo scelto nel CdC dello scorso 14 e 15 aprile di avviare dal prossimo settembre la Fraternit di Accoglienza Vocazionale stabile e di

    1 Cfr. Documento finale Assemblea Definitri Assisi 2013, 4.1: Il Collegio dei Ministri, avvalendosi del lavoro dei due Segretariati e tenendo conto delle osservazioni dei Capitoli identifichi alcune Fraternit di Pastorale Giovanile e di Animazione vocazionale distribuite sul territorio della nascente Provincia del Nord Italia. Tali Fraternit siano delle presenze francescane significative il cui Progetto di Vita Fraterna abbracci la dimensione dellannuncio e dellaccoglienza vocazionale.

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    Postulato, si tratta di scegliere 3 figure di riferimento distinte tra loro: Guardiano, Maestro e Responsabile FAV. A questo proposito il CdC ha ritenuto opportuno decidere che la figura del responsabile FAV sia distinta anche da quella dellAnimatore vocazionale, che pertanto risieder in unaltra Casa. La scelta definitiva delle fraternit verr comunque definita nel CdC del 20 giugno prossimo. Si anche insistito sullimportanza di ampliare linterprovincialit nella composizione di questa fraternit.

    Si terminano i lavori alle 19.02, per pregare il Vespro con la fraternit di Arco.

    Sabato 17 maggio: Dopo aver pregato insieme la Sequenza allo Spirito Santo, iniziamo i lavori di questa seconda giornata incontrando fr. Saverio Biasi e fr. Giuseppe Bonato, Guardiano e Maestro ad Arco di Trento. Fr. Michele Passamani, Vicemaestro, assente per impegni pastorali. Fr. Saverio Biasi illustra la situazione della fraternit nei suoi singoli componenti dopo il trasferimento di fr. Paolo Moser a Varazze. Il lavoro per il Progetto di Vita Fraterna viene affrontato da anni e posto a revisione con regolarit. Compiti primari e specifici della Casa sono laccompagnamento dei Postulanti nel discernimento della loro vocazione, e la cura pastorale del Santuario come luogo di preghiera, di evangelizzazione, di riconciliazione e di ascolto. I postulanti hanno partecipato alla Missione al popolo tenuta a Magenta. Il luned mattina tempo per gli incontri di fraternit. I postulanti sono anche coinvolti nel servizio di accoglienza: in genere si tratta di gruppi parrocchiali autogestiti per un sabato o una domenica. Fr. Giuseppe Bonato presenta una relazione scritta sulla proposta formativa vissuta nellanno in corso, che viene analizzata e verificata nelle sue componenti: incontri personali con il Maestro, vita fraterna e inserimento nella vita della fraternit, lezioni e studio personale, Lectio divina personale, Ritiro mensile, esperienze di attivit pastorale e caritativa. Si congedano fr. Saverio e fr. Giuseppe ringraziandoli per il loro non facile servizio.

    Rete fraternit PG-CPV:

    Viene analizzata la situazione specifica di ciascuna fraternit che si pensa possa entrare a costituire questa rete di Case che siano, come stato affidato al CdC dallultima Assemblea Definitri, presenze francescane significative il cui Progetto di Vita Fraterna abbracci la dimensione dellannuncio e dellaccoglienza vocazionale. Questa rete di fraternit sta prendendo forma e sar oggetto di particolare cura da parte del CdC in collaborazione con i Segretariati Missioni ed Evangelizzazione e Formazione e Studi, che il CdC desidera incontrare direttamente nei primi due incontri dopo la Assemblea dei Definitri di agosto a Bardonecchia. A questo riguardo sono emersi nella discussione vari punti che necessitano di venir ulteriormente approfonditi, ai quali verr dato un adeguato spazio durante la suddetta Assemblea dei Definitri. Alcuni di questi punti sono ad esempio il legame tra Pastorale giovanile e Cura pastorale delle Vocazioni, il ruolo dellAnimatore vocazionale unico del Nord Italia che necessita di essere meglio precisato, il bisogno di pensare ad una Casa del Nord che nella mente dei giovani diventi luogo di PG-CPV, luogo di riferimento per la loro cura specifica, che andrebbe pensato e scelto ad hoc.

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    Fraternit Evangelizzazione-Missioni al popolo: Nellaffrontare anche questo ulteriore mandato ci si rendeva conto della complessit della situazione: non si tratta solo di scegliere la Casa dove collocare alcuni frati, ma bisogna pensare ad una rete di collegamento in cui la Casa di primo livello per la Cura delle Missioni al Popolo sia il perno di connessioni vive con le altre zone del Nord, con la PG in generale, e possa anche diventare una sorta di laboratorio di formazione per la Evangelizzazione. A questo proposito il CdC desidera incontrare nel prossimo incontro del 20 giugno il Coordinatore del Settore Missioni al Popolo.

    Indicazioni alla Curia generale per la modifica degli SSGG: Vengono elaborate alcune proposte di modifica ad alcuni articoli degli Statuti generali come richiesto dalla Curia generale in preparazione al prossimo Capitolo generale del 2015.

    Membro della commissione GPIC: Si rimanda la nomina del sostituto di fr. Silvestro Arosio per la Commissione GPIC al prossimo CdC di giugno.

    Temi per lAssemblea Definitri di agosto: I tempi stringono e bisogna dare forma alla prossima Assemblea dei Definitri di Bardonecchia (25-29 agosto). Emergono alcuni temi che andranno a formare lInstrumentum Laboris. Tra questi: la Mappatura delle Case, il Progetto Fraternit Missioni ad Gentes e Migranti, il Progetto per lEvangelizzazione e Missioni al Popolo, avviare la sperimentazione del Fondo Comune, il Nome della Nuova Provincia, la indizione della Visita Canonica.

    Notizie:

    Fr. Massimo Fusarelli rende nota la richiesta del Ministro provinciale di Albania di inviare ad Arco di Trento per il prossimo anno come postulanti 4 giovani: uno di 18 anni, due di 19 ed uno di 27. Inoltre il Ministro provinciale di Francia ha chiesto che il loro postulante (Jean-Nol Daly) sia accolto a Baccanello dal prossimo settembre per lanno di noviziato. Le due richieste vengono accolte alle condizioni gi concordate in passato, cio la conoscenza adeguata della lingua italiana necessaria una conoscenza non rudimentale della lingua per poter parlare di s con il maestro, altrimenti la povert del linguaggio viene letta come povert interiore e la possibilit di eventualmente prolungare il postulato o il noviziato.

    Riguardo alla data delle Carte-Tavole di famiglia di questestate, il CdC decide che gli eventuali spostamenti dei frati vengano definiti in ciascun Definitorio secondo la prassi consueta, e che dal mese di luglio si possano comunicare le Carte-Tavole di famiglia secondo le consuetudini di ciascuna Provincia.

    Si concludono i lavori alle 12.55 di sabato 17 maggio.

    fra Stefano Dallarda ofm Segretario

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    Milano S. Antonio 20-21 Giugno 2014

    Presiede lincontro fr. Massimo Fusarelli. Assente fr. Francesco Patton per la partecipazione alle esequie di fr. Pietro Kaswalder a Gerusalemme. Presenti: fr. Bruno Bartolini, fr. Francesco Bravi, fr. Antonio Scabio, fr. Maggiorino Stoppa, fr. Mario Vaccari.

    Alle 9.30 si inizia la prima unit di lavoro che prevede un momento di preghiera ispirato al Vangelo odierno (Mt 6). Al termine della preghiera fr. Massimo Fusarelli introduce i lavori.

    PG-CPV

    Al primo punto allOdG lambito Pastorale Giovanile Cura pastorale delle Vocazioni (PG-CPV): fr. Maggiorino Stoppa ha partecipato in quanto Ministro delegato dal CdC allincontro del Coordinamento degli Animatori PG-CPV tenutosi a Torino s. Antonio lo scorso 3-4 giugno. La sua relazione comunica al CdC la accoglienza positiva - da parte dei fratelli che operano in questi due ambiti - della proposta fatta dai Ministri di lavorare alla costituzione di un Centro unitario di CPV e PG per il Nord Italia. Il CdC crede che anche solo iniziare ad immaginare insieme un tale progetto sostenga il cammino comune verso la nuova Provincia. Si convinti che il campo di servizio alla vita e alla vocazione dei giovani sia un luogo irrinunciabile e prezioso della vita in missione di questa nuova realt. Sembra importante al CdC favorire il lavoro in rete dei settori PG-CPV tra loro e con il servizio Ad Gentes e le Missioni al Popolo, ambiti che toccano in modo diverso i giovani e mettono in movimento quella spinta evangelizzatrice che vuole caratterizzare la nuova Provincia. Come ogni volta che si mette mano a un progetto, il processo che si attiva e che coinvolge soggetti diversi a costituire il primo valore.

    Il CdC si confrontato sulla priorit della Pastorale Giovanile e Vocazionale e invita ad osare, pensando ad un luogo simbolico che nella mente dei giovani diventi luogo di PG-CPV, un luogo di riferimento per i giovani che andrebbe pensato e scelto ad hoc: una nostra Casa del Nord Italia, in posizione adatta e con possibilit recettiva sufficiente, per diventare, in rete con le altre Fraternit di PG e CPV, un centro di proposta e di missione per i giovani. Sappiamo che i giovani si muovono se trovano persone accoglienti che li accolgono e li seguono. Occorre poi tener presente la scristianizzazione dei giovani odierni, che fa s che pi che di Animazione vocazionale si debba spesso parlare di Pastorale di primo annuncio; e qui c un punto importante di unit tra PG e CPV.

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    Il CdC ha pertanto deciso di avviare questo cantiere, coinvolgendo nella riflessione lAssemblea dei Definitri del prossimo agosto e il Coordinamento degli Animatori PG-CPV, per far giungere una proposta compiuta allAssemblea del 2015.

    Parlando quindi di centralit della PG-CPV nella nostra azione evangelizzatrice - insieme al servizio Ad Gentes-Migranti e Missioni al Popolo si vuole intensificare la traiettoria propria dellannuncio del Vangelo nel dare forma alla nuova Provincia. Il resto delle nostre presenze e attivit non escluso, ma chiamato ad entrare progressivamente in questa spinta missionaria di esodo verso la vita degli uomini e delle donne del nostro tempo in questo territorio.

    Incontro con fr. Federico Righetti e fr. Michele Montemitro per il discernimento sulla rete di Fraternit per il progetto di Evangelizzazione e Missioni al

    popolo.

    Fr. Massimo Fusarelli introduce lincontro con i responsabili delle Missioni al Popolo, ribadendo la scelta chiara fatta da tempo nelle nostre Province di puntare esplicitamente su questa modalit di evangelizzazione. Si fa riferimento alla scelta diversa operata dai Minori conventuali, di escludere le Missioni al popolo dal loro progetto.

    Fr. Federico Righetti: lo studio che abbiamo fatto sulle Missioni al Popolo (MaP), accompagnati da Diathesis, stato un percorso ricco ed interessante. Sono una realt in continuo aumento e crescita. Recente per noi la richiesta di Missione a Povo di Trento. Il progetto che stato fatto sulle MaP e che stato approvato nella scorsa Assemblea Definitori ad Assisi comporta uno schema a tre livelli: 1) il coordinamento, la testa pensante; 2) un livello pi suddiviso nel territorio per il contatto con le parrocchie e per fare da collettore delle richieste; 3) un terzo livello che entra in azione nel momento immediato delle MaP. Il primo livello dovrebbe anche avere una collocazione abbastanza centrale, e poi Est ed Ovest come livello 2. Il livello 3 coinciderebbe in pratica con la Equipe di frati e suore per le singole MaP. Il livello 1 era pensato nel progetto come una coppia di frati che coordinano il lavoro delle MaP, non una intera fraternit che si occupa solo delle MaP, e fungerebbe anche da livello 2 per la zona centrale.

    Fr. Michele Montemitro: abbiamo accolto richieste fino al 2018, ma quelle pensate dopo il 2015 sono tutte con il punto interrogativo perch non sappiamo come evolver il progetto. Abbiamo richieste perch la nostra modalit di condurre le MaP, il nostro modo di stare in mezzo alla gente, spesso attira di pi delle MaP condotte da altri Istituti. Le MaP sono anche un ambito pastorale in cui i frati possono collaborare e lavorare insieme. Per la verit bisogna ammettere che il nostro modo di operare ancora un po tradizionale, per piace cos come , anche perch non ci si deve rivolgere solo ai lontani ma anche a chi gi partecipa e vive nella Parrocchia

    Segue uno spazio di confronto, al fine di poter dare attuazione al Progetto per le Missioni al Popolo approvato dalla scorsa Assemblea dei Definitori dellagosto 2013 ad Assisi, per poter dare concretamente spazio e possibilit a questa modalit di evangelizzazione, e possibilmente anche per poter accogliere richieste di Missioni al Popolo in zone del Nord Italia dove fino ad ora non si potevano effettuare per mancanza di risorse.

    Congedati fr. Federico e fr. Michele, il CdC, dopo attenta riflessione, decide in merito alla collocazione delle Case di riferimento per il Progetto delle Missioni al Popolo:

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    La Casa di livello 1 (nucleo di 2 frati appositamente dedicati alla progettazione delle Missioni al Popolo) viene identificata nel Convento di Rezzato (BS);

    la casa di livello 2 (responsabili locali) per la zona Est viene identificata nel Convento di Chiampo (VI);

    la casa di livello 2 (responsabili locali) per la zona Ovest viene identificata nel Convento di Monte Mesma (NO).

    Nel prossimo incontro del CdC verranno nominati anche in concreto i frati appositamente incaricati a questo Progetto.

    Consiglio FoPe e proposte FoPe:

    Fr. Massimo Fusarelli ha partecipato al Consiglio FoPe dello scorso 16-18 giugno. Le proposte emerse verranno prese in considerazione in un prossimo incontro del CdC invitando fr. Fabio Piasentin. Si discute e si approva per la proposta che riguarda il prossimo Capitolo delle Stuoie: si propone di tenere il Capitolo delle Stuoie a Camposampiero (PD) con trasbordo a Padova per la conclusione, sia in riferimento alla figura di s. Antonio, sia per la sua vita come esempio di scollocamento... Placet omnibus.

    Preparazione al Capitolo generale 2015:

    La Segreteria generale ha inviato alcuni testi per coinvolgere tutti i frati nella preparazione del Capitolo generale della Pentecoste 2015.

    Dopo breve discussione, il CdC ha identificato e nominato una Commissione di frati che lavori sui testi inviati in modo da potere inviare per tempo (entro il 5 novembre) le osservazioni. Al tempo stesso, il materiale verr comunque inviato ad ogni Guardiano tramite le Segreterie provinciali perch chi lo desidera possa ugualmente far pervenire le proprie osservazioni (a fr. Stefano Dallarda [email protected] - entro il 15 ottobre). Inoltre, il servizio interprovinciale della Formazione Permanente inserir alcuni spunti di riflessione dal materiale in questione nei percorsi dellanno che sono in preparazione, in modo da sentirci ed essere effettivamente in cammino con tutto lOrdine verso il Capitolo generale.

    Richiesta al Ministro generale per la dispensa dalla Visita canonica dei 6 Ministri:

    E stata predisposta la lettera di richiesta al Ministro generale firmata dai 6 Ministri provinciali per chiedere la dispensa dalla Visita canonica al termine del loro mandato, in modo che il Delegato del Ministro generale, fr. Massimo Fusarelli, possa iniziare per tempo la propria Visita canonica in tutte le Case del Nord.

    Per quanto riguarda invece la Custodia dipendente di Guinea Bissau (Custodia di san Francesco di Assisi) stata inoltrata richiesta di un Visitatore assistente, stante la necessit di una Visita canonica in loco.

    Economia:

    fr. Mario Vaccari relaziona sullincontro degli Economi provinciali del 29-30 maggio a Verona, in merito alle questioni aperte e alla preparazione dello spazio dedicato alla Economia nella prossima Assemblea Definitri di Bardonecchia, che si desidera ampio ed articolato

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    Assemblea Definitori Bardonecchia:

    Il CdC predispone lo schema dei lavori per la prossima Assemblea dei Definitri che si terr a Bardonecchia dal 25 al 29 agosto. Vengono definite la sequenza delle Unit di lavoro, e nominati i Moderatori, il Segretario e gli aiuti di segreteria, i Verbalisti e la Commissione per la stesura dei testi da votare.

    Breve comunicazione riguardo allincontro dei Segretari provinciali: in particolare il progetto DataBase e il Necrologio Interprovinciale.

    Viene relazionato in merito allincontro dei Segretari provinciali tenuto a Milano s. Antonio lo scorso 27 maggio. Il CdC favorevole alla proposta dei Segretari di mettere in opera un Software di DataBase per lArchivio personale dei frati, utilizzando il medesimo spazio Web occupato dal Software di rendicontazione economica dei Bilanci.

    Per quanto riguarda il Necrologio interprovinciale che fr. Stefano sta assemblando, ci si accorda che parta dal 1965, data della conclusione del Concilio Vaticano II.

    Comunicazioni:

    La decisione in merito alla composizione delle Case formative viene rimandata al CdC del 7-8 luglio per la assenza di fr. Francesco Patton.

    Fr. Francesco Bravi comunica che fr. Davide Mario Redaelli, professo temporaneo, far una esperienza di due mesi a Varazze fino al 20 agosto.

    Fr. Bruno Bartolini legge una lettera di fr. Alessandro Caspoli che propone la solidariet dello Zecchino dOro per questanno finalizzata alle mense per i poveri delle Province del Nord.

    Fr. Massimo Fusarelli presenta la richiesta dei confratelli della Provincia siciliana riguardo alla emergenza profughi, perch sia resa nota alle fraternit.

    Fr. Bruno Bartolini relaziona in merito allincontro Coordinazione del settore Missio ad Gentes al Monte Mesma il 17-18 giugno.

    Fr. Massimo Fusarelli riferisce sulla Commissione per la preparazione degli SSPP a cui ha partecipato: si sta lavorando bene e il lavoro prosegue. Si punta ad un testo agile, con un tessuto ampio che lasci spazio alla sperimentazione, ricorrendo a Statuti peculiari per alcune questioni particolari, ad esempio la Economia. Si sta lavorando anche sul Capitolo di Unione e sulla composizione dei Capitolari (si ipotizza per questo primo Capitolo di allargare la partecipazione ad un massimo di 70 frati).

    I lavori terminano alle ore 12. 40 di sabato 21 giugno 2014.

    fr. Stefano Dallarda

    Segretario

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 13

    Cermenate 9 giugno 2014

    Dal Definitorio

    Alle ore 8.55, si iniziano i lavori recitando una preghiera a Maria, composta da don Tonino Bello, si ricorda anche il recente transito al cielo di fr. Giacomo Bini. I lavori proseguono con lapprovazione del verbale del IX Congresso definitoriale. Il Ministro ricorda poi le condizioni dei confratelli ammalati: fr. Fulgenzio Furlotti ricoverato in Bolivia in una clinica, a causa di uninfezione alle vie respiratorie. Avrebbe dovuto accompagnare il fratello fr. Simone in Italia, ma in aeroporto ha avuto un malore che lo ha costretto al ricovero. Il 28 maggio u.s. si riunito a Verona il Consiglio di Presidenza dello STISB. Dopo aver fatto una presentazione dellanno passato e di quello futuro, stata posta la questione del numero dei frati iscritti allo studio teologico. I provinciali presenti hanno convenuto circa lopportunit di affrontare tale questione. Il 4 giugno u.s. il Ministro e il Legale rappresentante hanno incontrato il Comitato direttivo della Fondazione Frate Sole di Pavia per chiarire la questione della propriet dei quadri e delle opere di fr. Costantino Ruggeri. In forza del testamento pubblicato nel 2008 la Provincia risulta essere erede universale e quindi legittima proprietaria di tutte le opere realizzate da fr. Costantino e ancora di sua propriet al momento della morte. Inoltre la Provincia, in quanto erede dellartitsta, risulta titolare del diritto dautore e del diritto di seguito di tutte le opere di fr. Costantino. Si fa memoria del recente pellegrinaggio frati-clarisse a Sotto il Monte, sulle orme di s. Giovanni XXIII. Da parte di tutti emergono riscontri molto positivi: bello ritrovarsi per pregare ed ascoltare insieme, molto apprezzati anche gli interventi don Ezio Bolis, ma soprattutto la condivisione fraterna e spontanea. Il Ministro informa che fr. Michele Montemitro stato eletto Segretario, Economo e Delegato per il Nord Italia nella Commissione COMPI delle Missioni al popolo. Fr. Fiorenzo Reati stato eletto come membro del Consiglio Ecumenismo e Dialogo della COMPI.

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 14

    Il Ministro riferisce circa le principali decisioni del Consiglio di Cooperazione tenutosi ad Arco il 16-17 maggio 2014. Si sta lavorando per la stesura dellIL dellAssemblea dei Definitri. I Ministri hanno chiesto agli Animatori vocazionali e agli operatori di Pastorale giovanile del Nord Italia di aprire un cantiere per la progettazione di una fraternit di PG e di CPV che diventi il riferimento per i giovani del Nord Italia. Si dovranno comunque conservare sul territorio alcuni punti luce di PG e CPV. I Ministri hanno poi continuato la riflessione sulla fraternit FAV-Posatulato. I prossimi incontri del Consiglio di Cooperazione si terranno presso la Curia di Milano il 20-21 giugno e il 7-8 luglio Fr. Marco Fossati riferisce circa i lavori degli Economi provinciali, riunitisi a Verona il 29-30 maggio 2014. Il Ministro, visto il parere del Definitorio e delle fraternit di appartenenza, ammette fr. Gabriele DallAcqua e fr. Cristiano Castegnaro alla professione solenne. Si affrontano poi alcuni casi personali e alcune questioni di economia e di legale rappresentanza. Il resto del tempo dedicato ad una prima riflessione sulla Carte di famiglia 2014-2015. Si stabilisce che i lavori del Tempo forte del Definitorio inizieranno nella mattinata del 23 giugno con un prolungato momento di preghiera, che si concluder con la celebrazione eucaristica. La seconda parte del tempo forte si svolger ad Albino dal 14 al 16 luglio. I lavori del Congresso definitoriale si concludono alle ore 16.45 circa. A laude di Cristo e del Poverello Francesco. Amen!

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 15

    Mons. Gianfranco Agostino Gardin ofm conv. Gi Ministro generale OFM Conventuale

    Vita consacrata e formazione permanente Intervento allAssemblea generale dei Frati Minori Conventuali

    III PARTE

    3. ALCUNE SOMMESSE CONSIDERAZIONI PRATICHE

    Probabilmente lo svolgimento del mio tema potrebbe anche concludersi a questo punto. Non resisto per alla tentazione di aggiungere qualche idea pi concreta, e magari anche qualche timido suggerimento, ovviamente cestinabile da questa venerabile Assemblea.

    a) Una fondamentale condizione previa Lesperienza maturata in diversi anni di servizio alla vita

    consacrata, prima nellOrdine e poi nella Chiesa universale, ha consolidato sempre pi in me la convinzione che la formazione iniziale e permanente si rivela troppo ardua, e addirittura inutile, quando mancano alcune condizioni indispensabile per assumere seriamente gli impegni propri della vita religiosa.

    La verifica della presenza di tali condizioni o requisiti, assolutamente necessaria, si realizza attraverso un rigoroso discernimento vocazionale, da compiersi prima dellingresso nellOrdine e nel tempo che precede lemissione della professione solenne (e senza nutrire vaghe, flebili e illusorie speranze che il soggetto ... forse potrebbe cambiare in futuro: infatti, il pi delle volte cambia s, ma in peggio).

    Se la formazione permanente consiste nellindividuare percorsi di crescita, acquisire sempre pi la disponibilit a lasciarsi formare in ogni giorno della vita (VC 69), tutto ci esige alcune dotazioni native, cio appartenenti alla struttura di base della persona. Anche perch la vita religiosa non pu trasformarsi in una sorta di grande struttura terapeutica per psicolabili, o per persone dalla personalit pi o meno disturbata. Daltra parte, gli stessi sussidi offerti al religioso, mediante iniziative varie di formazione permanente, non troveranno in queste persone terreno fertile. Sar come indicare il percorso di una difficile ascensione in montagna ad un superobeso: non far pi di cento metri e poi scivoler pesantemente in basso, magari trascinando con s anche altri; o sar come offrire unabbondante pastasciutta (chiedo scusa ai non italiani!) ad un neonato: nella migliore delle ipotesi la sputer sconciamente.

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 16

    La voglia di vocazioni (o di incremento numerico della Provincia, Custodia, ecc.) una cosa; la proposta vocazionale, con conseguente serio ed esigente cammino formativo, altra cosa. Ma molti si lasciano ancora condizionare insensatamente dal ferreo principio del non chiudere, del mantenere a tutti i costi le presenze. Ma c da chiedersi: quali presenze? Con quale significativit ecclesiale? E con quale possibilit, per frati affannosamente indaffarati a curare la propria formazione permanente?

    b) Il protagonista della formazione permanente

    principio ormai ripetuto da tutti, perci non posso non richiamarlo. La formazione permanente non data dai corsi o dalle giornate o settimane, organizzate a livello diverso. Anche Cencini annota che da alcuni (da molti?) la formazione permanente ancora intesa in maniera riduttiva e superficiale, come consistesse semplicemente in alcuni corsi di aggiornamento che si fanno ogni tanto, giusto per tener su il livello di tensione interna del presbitero/religioso, o perch non perda lultimo treno del rinnovamento teologico e sia al passo con i tempi.

    Ma (ri)ascoltiamo questi testi del magistero:

    Dire s alla chiamata del Signore assumendo in prima persona il dinamismo della crescita

    vocazionale responsabilit inalienabile di ogni chiamato (VC 65); Nessuno pu esimersi dallapplicarsi alla propria crescita umana e religiosa (VC 69);

    In un certo senso, proprio lui, il singolo sacerdote, il primo responsabile nella Chiesa della formazione permanente: in realt su ciascun sacerdote incombe il dovere, radicato nel sacramento dell'Ordine, di essere fedele al dono di Dio e al dinamismo di conversione quotidiana che viene dal dono stesso. I regolamenti o le norme dellautorit ecclesiastica al riguardo, come pure lo stesso esempio degli altri sacerdoti, non bastano a rendere appetibile la formazione permanente, se il singolo non personalmente convinto della sua necessit e non determinato a valorizzarne le occasioni, i tempi, le forme. La formazione permanente mantiene la giovinezza dello spirito, che nessuno pu imporre dallesterno, ma che ciascuno deve ritrovare continuamente dentro se stesso. Solo chi conserva sempre vivo il desiderio di imparare e di crescere possiede questa giovinezza (PDV 79).

    Si deve dunque dire, in altre parole, che le cosiddette iniziative di formazione permanente

    non sono in se stesse la formazione permanente, ma solo aiuti per quellautoformazione che costituisce la formazione permanente in senso pi proprio.

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    Ma tutto ci come giustamente osserva il testo citato di PDV non basta a rendere appetibile la formazione permanente, se il singolo non personalmente convinto della sua necessit. Per cui credo che si debba ancora lavorare molto, soprattutto con le generazioni non troppo avanti negli anni, per radicare sempre pi questa convinzione.

    Concretamente si tratta anche di

    promuovere un apprendimento di metodologie, di mezzi, di prassi, per rendere la formazione permanente non velleit passeggera, magari un fuoco di paglia dopo la partecipazione ad un corso entusiasmante, ma maniera sistematica, irrinunciabile, consolidata, di prendersi cura di s: della propria umanit, della propria fede, della propria risposta alla vocazione, della propria spiritualit, del proprio cammino verso lincontro definitivo con Dio.

    c) La comunit

    Temo che il dichiarare la comunit luogo precipuo di formazione permanente sia ancora unaffermazione condivisa sul piano teorico, ma poco tradotta in prassi abituale. Va detto senza cadere in uno sterile pessimismo: c ancora molta strada da compiere. Una ragione di questa difficolt la vedo nella preoccupazione comprensibile fin che si vuole, ma che non pu diventare lunica di pensare e costituire le comunit quasi esclusivamente in funzione dellapostolato, del lavoro da svolgere. Che poi si punti ad ottenere una combinazione di persone che favorisca vere relazioni comunitarie, rimane di solito meno urgente.

    Anche su questo tema VC ha indicazioni interessanti: Poich la formazione deve essere anche comunitaria, il suo luogo privilegiato, per gli Istituti di vita

    religiosa e le Societ di vita apostolica, la comunit. In essa avviene liniziazione alla fatica e alla gioia del vivere insieme. Nella fraternit ciascuno impara a vivere con colui che Dio gli ha posto accanto, accettandone le caratteristiche positive ed insieme le diversit e i limiti. In particolare, egli impara a condividere i doni ricevuti per ledificazione di tutti, poich a ciascuno data una manifestazione particolare dello Spirito per lutilit comune (1 Cor 12, 7) (n. 67).

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    Certo, si dovr riconoscere che la comunit specie se piuttosto povera sul piano umano, spirituale e apostolico non pu esaurire gli spazi in cui si d formazione permanente. Il testo appena citato, del resto, fa riferimento soprattutto alla formazione alla vita fraterna, alla relazione intracomunitaria.

    Ma c bisogno di valorizzare o di

    scoprire maggiormente e di attivare la comunit come luogo in cui si condivide e si matura la fede, e in cui ci si evangelizza reciprocamente prima di farsi evangelizzatori allesterno. Quante volte, invece, la condivisione spirituale viene facile in ambienti esterni (dove magari la si esercita con piglio magisteriale), mentre si fa ardua o imbarazzata allinterno della comunit (forse perch in comunit il piglio magisteriale troverebbe scarsi consensi?).

    d) Fantasia formativa: tentare e ritentare

    Qui mi rivolgo soprattutto a chi ha responsabilit di governo (nellOrdine, nella Provincia, nella comunit) e uso questa espressione per esprimere la necessit di pensare, esplorare, verificare strade nuove di aiuti alla formazione permanente. troppo importante questo impegno per rinunciare a ripensarne in continuazione gli strumenti, oltre che a stimolarlo, anche quando alcune iniziative non mostrano subito i frutti sperati.

    Sottolineo qui il subito, perch spesso certe idee e certa prassi hanno bisogno, per

    affermarsi, di tempi lunghi, di insistenza, di costanza. Magari i frutti maturano cos lentamente da non suscitare la sensazione di cambiamenti sostanziosi. Come chi vive accanto ad una persona e non percepisce il cambiare del suo aspetto per let che cresce; ma chi la vede dopo anni nota subito la diversit.

    Mi permetto allora di offrire alcuni spunti.

    - Anzitutto in ogni Capitolo provinciale e in ogni programmazione comunitaria, specie di inizio quadriennio, quello della formazione permanente dovrebbe essere uno dei punti principali e dovrebbe avere iniziative definite e intoccabili. davvero singolare, per esempio, che persone le quali nella Chiesa fanno una scelta di vita che si incentra nel primato di Dio non facciano nemmeno gli esercizi spirituali annuali. Cos come il ritiro spirituale comunitario, magari ripensato e in modalit nuove, non dovrebbe mai mancare, con una frequenza tipica di chi considera la vita nello spirito come la preoccupazione fondamentale. Si deve far capire che la formazione permanente nel senso pi vero: come autentica autoformazione non una possibile buona consuetudine, ma un serio dovere morale in cui si gioca la fedelt alla vocazione (chiss se qualcuno si confessa mai di questo peccato...?).

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    - La incompatibilit o difficolt di armonizzazione tra impegni formativi e impegni apostolici va affrontata con molta seriet, e non penalizzando sempre gli impegni formativi. A mio giudizio, una ragione forte per procedere a ridimensionamenti di presenze, l dove necessari, data proprio dallinsufficiente spazio che il troppo lavoro concede alla formazione permanente. Voglio sottolineare (lo scrivevo gi nella mia prima lettera allOrdine nel 1996) che le presenze prive di significativit servono assai poco alla Chiesa e allOrdine.

    - Le iniziative pi efficaci per imparare a fare formazione permanente sono i corsi

    prolungati, comunque li si voglia impostare. Il mordi e fuggi di solito serve poco: sono piccole parentesi che lasciano il tempo che trovano. Per nutrirsi bene bisogna fare pasti sostanziosi, non piluccare qua e l. Da questo punto di vista, listituzione di tempi prolungati a scadenze stabilite, o comunque programmate per tempo, per corsi di sostegno alla formazione permanente senza dubbio liniziativa pi efficace. Alcuni Istituti religiosi missionari attuano questi progetti con seriet. Ma non siamo forse ormai tutti in terra di missione, e per di pi assediati dalle tre tentazioni di cui parlavo allinizio?

    - Una iniziativa che io sogno per la vita religiosa la possibilit di noviziati diversi

    (comunque li si voglia chiamare), compiuti in alcuni snodi importanti della vita. Al noviziato canonico, fatto prevalentemente di acquisizione di nozioni teoriche e di esperienze forse interessanti ma un poartificiose, e per persone che non hanno ancor compiuto una scelta definitiva, dovrebbero seguire, a distanza di anni, noviziati reali (per esempio semestrali) per chi ha gi accumulato esperienze di vita diverse, con modi diversi di vivere, per esempio, la fede, laffettivit, la relazione, la missione, la preghiera, lo sguardo al futuro, lesercizio dellautorit, i voti, il senso ecclesiale, ecc. In questo caso, a differenza del noviziato canonico; la vita parlerebbe molto di pi delle teorie, specie se debitamente aiutati da persone preparate. Da tempi prolungati di formazione permanente si potrebbe davvero ripartire di nuovo per un altro lungo tratto di cammino della vita. E poich la vita si allunga sempre pi, credo si faccia sempre pi urgente la necessit di preparare le persone a gestire la condizione di anzianit, che potrebbe essere malattie permettendo apportatrice di frutti saporiti, quando ben e aiutata.

    Conclusione

    Come promesso, ho ripetuto cose ripetute. Ma la formazione permanente altro non , per quanto presentata in maniera insufficiente, che quella che ho descritto. Essa sostanzialmente dettata dalla volont di rispondere alla chiamata (battesimale, religiosa, eventualmente sacerdotale) non solo allinizio del cammino vocazionale, procedendo poi per forza dinerzia, ma tutti i giorni della vita, fino allultimo, in maniera sempre nuova e coinvolgente.

    questa una formidabile acquisizione che ci ha regalato la riflessione pi recente sulla

    vocazione cristiana e religiosa. Mi piace, per concludere, esprimermi con unimmagine. Nel passato lunica formazione

    conosciuta era quella iniziale: era percepita mi pare come il percorrere un sentiero in salita che portava ad un altopiano: l laltitudine della maturit era sostanzialmente raggiunta; poi bastava procedere per sentieri pi o meno pianeggianti.

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 20

    Abbiamo capito, invece, che la strada della sequela sempre in salita, andare verso una vetta mai veramente raggiunta, e la salita si fa ora pi dolce ora pi dura. Ma, proprio come quando si sale in montagna, vi la possibilit di contemplare visioni sempre diverse e panorami sempre nuovi e avvincenti. La visione decisiva quella del Signore, sempre pi e meglio conosciuto e fatto conoscere, sempre pi intensamente amato e fatto amare.

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    14 giugno 2014 Pastorale Giovanile Vocazionale

    Testimonianze di vita fraterna

    Sabato 14 giugno io insieme ad altri giovani provenienti da varie parti delle Lombardia, accompagnati da alcuni frati francescani, ci siamo incamminati nella campagna di Cermenate per vivere unesperienza di fede riflettendo sul racconto di Giona. Il cielo tempestoso inizialmente ha messo in dubbio la possibilit di imbatterci nellavventura per i frati, saldi nella fede, hanno deciso che la pioggia non ci avrebbe potuto fermare e che per una notte potevamo fare una pazzia per Ges! Il cammino stata guidato principalmente da Frate Andrea che inizialmente ci ha fatto varie provocazioni e ci ha permesso di riflettere sulla nostra vita e in particolare sui momenti in cui come Giona siamo caduti molto in basso e non abbiamo ascoltato la proposta di Dio ma siamo scappati. Abbiamo avuto la possibilit di riflettere su queste provocazioni inizialmente nel silenzio della natura e poi confrontandoci a due a due. Nel secondo momento Frate Andrea ci ha fatto riflettere sul tema della misericordia di Dio il Quale pronto a riabbracciarci se noi siamo pronti a perdonare e sul fatto che noi uomini come Giona spesso preferiamo morire piuttosto di affrontare le difficolt e questo ci allontana da Dio il Quale ci dice che se vogliamo arrivare a Lui dobbiamo accettare di soffrire e non di capire tutto. Infine alle 23.30 siamo tornati al convento di Cermenate bagnati, infangati ma felici e soprattutto riempiti di parole preziose che hanno un po scosso le nostre certezze e abbiamo celebrato la S.Messa nella festa della SS. Trinit pregando e lodando Dio per la grazia che ci ha fatto perch noi giovani abbiamo sete di acqua pura e nelle strade che percorriamo ogni giorno non facile trovare la fonte giusta, la fonte dove sgorga lacqua che rende la nostra vita piena, abbondante, feconda! Grazie ai frati che ci hanno accompagnato in questa notte di preghiera e che ci stanno accompagnando nel viaggio della nostra vita permettendoci di camminare non da soli ma illuminati dallo Spirito Santo dando la precedenza a ci che importante per fare le scelte giuste!

    Anna

    Come laurora verrai

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 22

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 23

    8 giugno 2014 Cermenate (CO)

    Nel giorno 8/06/14 il gruppo GI.FRA. a cui appartengo ha celebrato il

    rito delle Promesse, coronamento di un anno fraterno e mattoncino (per alcuni il primo) da porre sul cammino francescano. Condivisione, fraternit e preghiera ci hanno accompagnati negli incontri programmati dal nostro consiglio, ed anche in quelli fuori programma. Il tema della Scelta ci ha portato a scrutare il vangelo, meditare e drammatizzare la Bibbia, vivere attivamente la celebrazione dell Eucarestia. Abbiamo sperimentato laccoglienza dei frati minori di Cermenate che, per tre giorni, ci hanno offerto di condividere la preghiera e la fraternit nella loro casa. Il Signore ci ha radunati nella fraternit di SantAntonio ed insieme abbiamo camminato, ognuno, portando il proprio dono e la propria diversit come offerta per quella comunit di fede che siamo diventati. Abbiamo scelto di mettere al centro della nostra vita, lEucarestia e di prendere come guida fidata il Vangelo. La nostra comunit di fede ha scelto di avere la Chiesa come madre e i poveri e gli ultimi come fratelli Cos l8 giugno abbiamo pronunciato il nostro personale eccomi e posto ai piedi dellaltare le nostre preghiere, i nostri desideri e le nostre paure, certi che per essere Araldi del Regno di Dio ci vuole un po di umilt ma, sicuramente, anche tanta ambizione!

    Promessa Giovent Francescana

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    FilmiAmo Scheda a cura di Fr. Davide Sironi La sedia della felicit di Carlo Mazzacurati Commedia Durata 90 min. Italia 2013

    La sedia della felicit C un tesoro da trovare. Nascosto in una sedia kitsch di stile africano dalla madre di un noto ladro, che in punto di morte rivela questo segreto alla sua estetista Bruna. Per la ragazza e per un tatuatore, Dino, inizia la rocambolesca e affannata ricerca del bottino che potrebbe risolvere i loro problemi economici e offrire una vita migliore. Affronteranno ostacoli e situazioni surreali, incontreranno personaggi improbabili e bizzarri, tra cui un prete alla ricerca disperata dello stesso tesoro, in un Nordest italiano specchio della societ contemporanea, multietnica, paradossale, pseudo religiosa, impoverita, ma dove resistono i sogni e le favole. E il desiderio di una vita felice.

    Questa divertente commedia lultimo film di Carlo Mazzacurati, spentosi dopo una lunga malattia lo scorso 22 gennaio a 57 anni. Con la consueta sensibilit, con delicato tatto, con fine intelligenza, Mazzacurati ci regala unopera dove si sorride con leggerezza. E una storia lieve che racconta le disavventure di Bruna Isabella Ragonese - e Dino Valerio Mastrandrea -, una giovane estetista che lotta per pagare le rate dei suoi macchinari, e un disincantato tatuatore che fatica a farsi pagare dai suoi clienti. Hanno il negozio uno di fronte allaltro e per una serie di circostanze fortuite inizieranno insieme la caccia al tesoro. Bruna si reca in carcere per fare la manicure ad una detenuta Norma Katia Ricciarelli -, madre di un bandito famoso, che improvvisamente viene colta da un malore mortale. Ma prima di spegnersi rivela alla giovane che ha nascosto dei gioielli in una delle sedie del suo soggiorno. Anche al cappellano del carcere, padre Weiner Giuseppe Battiston pieno di guai economici che crede pi a una medium che a Dio, viene rivelato, per sbaglio, dalla donna morente il suo segreto. Per vie diverse gli improbabili detective cercano di ritrovare le sedie della signora Norma vendute ad unasta fallimentare. Dopo i primi insuccessi i tre si alleano per scovare il tanto desiderato tesoro imbattendosi in personaggi stravaganti. Una carrellata di macchiette interpretate da molti attori legati professionalmente e affettivamente al regista - che rappresentano le vaghezze italiche, e non solo, che tratteggiano anche le contraddizioni di oggi, le speranze, i cambiamenti culturali, le condizioni precarie in cui la gente vive e i visionari tentativi che escogitano per sbarcare il lunario.

  • Anno XXXVI n. 245 Giugno 2014 25

    La narrazione ritmata e spassosa, reale e surreale, una favola che racconta la mai spenta ricerca della felicit da parte delluomo. Ci sono tutti gli elementi della fiaba che invita a recuperare uno sguardo da bambini, un incanto per la vita, per la scoperta, per la sorpresa: c la bella e povera principessa a cui il fato rivela la possibilit di una vita meravigliosa, c il sensibile ma squattrinato principe azzurro che la libera da un castello ormai decadente e da un cinghiale neppure troppo feroce, c una sorta di medium che entra nel mondo degli spiriti per sapere dove si trovano le preziose sedie, c un mago un po cialtrone, non c il lupo ma un orso selvaggio e feroce suo malgrado, ci sono imbonitori e ingenui, folletti e santoni, e ovviamente la ricerca del tesoro nascosto. Ma come tutte le favole, presenta metaforicamente la contemporaneit, vizi e virt degli esseri umani, fatiche e speranze, i desideri insopprimibili che abitano il cuore. Mazzacurati con questo film ci lascia una sorta di testamento, la sua idea del cinema e della vita: entrare in punta di piedi nelle pieghe dellesistenza, nelle periferie a volte desolate, nelle fragilit umane, nel bisogno di riscatto, nel desiderio di incontrare un altro con cui ricercare la felicit. Felicit data non tanto dalla ricchezza, ma dal ritorno alle cose semplici, alla dignit umana riconquistata e onorata, alla riscoperta del valore delle realt originarie, quasi primitive. Per essere felici non occorre inseguire un trono su cui sedersi, ma a volte basta salire sul dorso di un asino per ascendere ai luoghi dove la vita ritrova il suo senso, la sua verit.

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    Notizie di Casa

    A cura di fr. Enzo Pellegatta

    06 Sotto il Monte (BG)

    06 Rezzato (BS) 09 Cermenate (CO) 14-15 Rezzato (BS) 15 S. Angelo Milano 20-21 S. Antonio Milano 23 Colognola (BG) 23-26 Bienno (Bs)

    Giugno Ha luogo il pellegrinaggio in comunione con le sorelle clarisse dei monasteri lombardi. Dopo i saluti del Ministro provinciale e della Presidente federale, don Ezio Bolis guida la riflessione e la preghiera in diversi luoghi cari a papa Giovanni. Alle ore 12.00 il Vescovo Francesco Beschi presiede la Celebrazione eucaristica. Si conclude con il pranzo a Baccanello. Nel chiostro del Convento viene inaugurata la Mostra di sculture eseguite dagli studenti della Scuola Professionale R. Vantini di Rezzato Il Definitorio si riunisce per il suo X Congresso. Nel locale Convento si svolge il Capitolo Regionale elettivo Gi.Fra. di Lombardia. Nella notte tra il 14 e il 15 ha luogo la Camminata notturna per giovani Come laurora verrai. In serata Incontro-testimonianza della giornalista e scrittrice Costanza Miriano, in occasione delluscita del suo nuovo libro Obbedire meglio. Nella Curia provinciale: si riunisce il Consiglio di Cooperazione. Nella Chiesa parrocchiale di s. Sisto si celebrano i funerali del sig. Alessandro Ghidoni, di anni 47, fratello di fr. Giampietro. Il Definitorio si raduna per la Prima Sessione del Tempo forte.

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