Frati della Corda - Agosto/Settembre 2012

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Agosto-Settembre | FdC | 1 Frati della Corda Chiusura dell’8° Centenario della fondazione delle nostre sorelle Clarisse F d C 8/9 Agosto/Settembre | 2012 07 luglio 2012 XXV Anniversario del Romitaggio del Getsemani 2 agosto 2012 Visita Canonica 28 agosto 2012 Ibreviary Pro Terra Santa per Android e Kindle Fire Notiziario della Custodia di Terra Santa

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Frati della Corda - Agosto/Settembre 2012

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Agosto-Settembre | FdC | 1

Frati della Corda

Chiusura dell’8° Centenario della fondazione delle nostre sorelle Clarisse

FdC 8/9Agosto/Settembre | 2012

07 luglio 2012XXV Anniversario del Romitaggio del Getsemani

2 agosto 2012Visita Canonica

28 agosto 2012Ibreviary Pro Terra Santa per Android e Kindle Fire

Notiziario della Custodia di Terra Santa

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SAntA Sede Cambiato il testo che fa riferimento a Pio XII allo Yad Vashem 4 Il viaggio del Santo Padre in Libano 5 Siria, la preoccupazione dei Vescovi europei 6 S.e. Mons. Giuseppe Lazzarotto, nuovo nunzio Apostolico in Israele e delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina 6 La scomparsa del Cardinale Martini 8 CurIA GenerALIzIA Seminario di studio alla PuA 10 Beatificazione dei Ven. Servi di dio Federico Bachstein e XIII Compagni 11 Conclussione del Centenario clariano in Spagna 11 Festa del Perdono e Marcia Francescana 2012 12 Comunicato del tempo Forte Luglio 2012 13 CurIA CuStodIALe Comunica zioni 16 Visita Canonica 17 Professione Solenne 23 Prima Professione Semplice 23 Ingresso al Postulato 23 Agenda del Custode 25 SoreLLA Morte Sr Marie de la Sainte Famille (Kandah Qarmah) 26 CronACA CuStodIALe Celebrata al Getsemani la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù 28

XXV Anniversario del romitaggio del Getsemani 31 B.M.V. del Monte Carmelo Haifa – “Stella Maris” 36 una Sorpresa del Magnificat al Presidente dell’ungheria 37 Festa di San Giacomo Apostolo a Jaffa di nazareth 37 Festa di S. Ignazio di Loyola nel cortile della Casa dei Gesuiti di Gerusalemme 40 Sebaste, piccolo fiore sul filo spinato di nablus 42 Indian Community’s Mount tabor Yatra (pilgrimage) in the Spirit of transfiguration 43 trasfigurazione al tabor, una festa di luce 46 Festa di Santa Chiara e chiusura dell’8° Centenario della fondazione delle Clarisse 50 Festa di Maria Assunta in cielo. Celebrazione alla valle del Cedron, ai piedi del Getsemani 54 Ibreviary Pro terra Santa versione per Android cellulari e tablet e per Kindle Fire 59 In BreVe notizie dal FMC 92 VArIe Francesco e il Sultano 94 Corso di aggiornamento per animatori di pellegrinaggi 96 duelo histórico de la embajada de Chile en Israel 96 ein ort des trostes 97 Bicentenario de la Creación de la Bandera Argentina (1812-2012) 98 FrAternItAS Agosto/Settembre 2012 100

INDICE

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REDAZIONEdIrettore edItorIALe Fra Silvio r. de La Fuente ofm, Segretario di terra Santa

ASSIStentI S. naomi zimmermann doni Ferrari

ContAtto Segreteria della Custodia di terra Santa St. Francis 1 Jerusalem - PoBoX: 186 - Israel [email protected]

ProGetto GrAFICo Luisa Coglio

tIPoGrAFIA Alkarkafeh St. - Bethlehem tel: 02-2750806

FRATI DELLA CORDA

notiziario della Custodia di terra Santa

Edizione n. 8/9 -Agosto/Settembre 2012

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Santa Sede

Cambiato il testo che fa riferimento a Pio XII allo Yad VashemPER IL CuSTODE DI TERRA SANTA, PADRE PIERbATTISTA PIZZAbALLA è uNA buONA NOTIZIA,

ANChE SE CI SONO ANCORA CRITIChE

La direzione del museo dell’Olocausto di Gerusalemme, lo Yad Vashem, ha deciso di cambiare oggi il testo della lapide in cui si criticava l’operato del Pontefice Pio XII.Il testo in cui si attaccava il Pontefice e la Chiesa cattolica per non aver protestato contro i nazisti per lo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, aveva creato nell’aprile del 2007 un incidente diplomatico.A causa del testo sulla lapide il Nunzio apostolico in Israele, Monsignor Antonio Franco, aveva rifiutato di prendere parte alla cerimonia del Giorno della Memoria.Il padre Peter Gumpel, postulatore della causa di beatificazione di Pio XII aveva ricordato che “persino lo studioso ebreo Sir Martin Gilbert, massimo storico della Shoah, ha chiesto la rimozione della lapide contro il Papa”.Monsignor Antonio Franco partecipò poi alla commemorazione della Shoah quando il direttore del museo, Avner Shalev, promise che avrebbe cambiato il testo della didascalia.Nel testo sotto accusa, si sosteneva che il servo di Dio, Pio XII non avrebbe denunciato il razzismo e l’antisemitismo, non avrebbe protestato per quanto i nazisti stavano facendo contro gi ebrei, non sarebbe intervenuto quando ci fu la razzia a Roma.Nel nuovo testo invece si riconosce che già nel 1942 nel corso del radiomessaggio di Natale il Pontefice Pio XII ha ricordato le “centinaia di migliaia di persone, le quali, senza veruna colpa propria, talora solo per ragione di nazionalità o di stirpe, sono destinate alla morte o ad un progressivo deperimento”.Il nuovo testo sottolinea un numero considerevole di attività di soccorso che la Chiesa cattolica ha operato per salvare gli ebrei. Si indicano i casi in ci lo stesso Pontefice Pio XII è intervenuto per incoraggiare le attività di soccorso e salvaguardia degli ebrei.Intervistato da ZENIT il padre francescano Pierattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa ha

commentato “E una buona notizia, anche se Pio XII non diventerà improvvisamente santo per loro, ma la situazione sarà sicuramente migliore. Ora presentano il Pontefice indicando che la sua opera è ancora oggetto di grande discussione”.

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Il viaggio del Santo Padre in LibanoPROgRAmmA DELLA vISITA PASTORALE, IN OCCASIONE DELLA FIRmA DELL’ESORTAZIONE

APOSTOLICA POST-SINODALE DELL’ASSEmbLEA SPECIALE PER IL mEDIO ORIENTE

Dal 14 al 16 settembre 2012, si svolgerà il viaggio apostolico di Benedetto XVI in Libano, in occasione della firma e della pubblicazione dell’Esortazione apostolica Post-Sinodale dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Secondo il programma, diffuso questa mattina dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Papa partirà in aereo, alle ore 9.30, dall’Aeroporto di Roma/Ciampino alla volta di Beirut. Una volta atterrato, alle 13.45, verrà accolto da una Cerimonia di benvenuto nell’Aeroporto Internazionale Rafiq Hariri, dove terrà anche un discorso. Alle 18.00, è prevista la visita alla Basilica di St Paul ad Harissa e la firma dell’Esortazione apostolica Post-Sinodale. Anche lì Benedetto XVI terrà un discorso.Il giorno successivo, sabato 15 settembre, il Santo Padre officerà una Santa Messa in privato alle ore 8.00. Si sposterà in seguito a Baabda, dove, alle 10, nel Salone degli Ambasciatori del Palazzo Presidenziale, incontrerà privatamente il Presidente della Repubblica, il Presidente del Parlamento e il Presidente del Consiglio dei Ministri.Sempre nel Salone degli Ambasciatori del Palazzo Presidenziale di Baabda, alle 10.50, si terrà l’incontro con i capi delle Comunità religiose musulmane.L’ultimo appuntamento a Baadba sarà l’incontro con i membri del Governo, delle Istituzioni della Repubblica, con il Corpo Diplomatico, i Capi religiosi e i Rappresentanti del mondo della Cultura, a cui il Santo Padre rivolgerà un discorso, nel Salone 25 maggio del

Palazzo Presidenziale, alle ore 11.15. Alle 13.30, Benedetto XVI si sposterà, invece, a Bzommar, dove pranzerà con i Patriarchi e i Vescovi del Libano, con i Membri del Consiglio Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi e con il Seguito Papale nel Refettorio del Patriarcato Armeno cattolico di Bzommar. L’incontro con i giovani nel piazzale antistante il Patriarcato maronita di Bkerké, alle 18, terminerà la giornata di sabato. Domenica, 16 settembre 2012, ultimo giorno della suo viaggio, il Pontefice tornerà a Beirut. Lì, alle ore 10, presiederà la Santa Messa e procederà alla consegna dell’Esortazione Apostolica Post-sinodale per il Medio Oriente al Beirut City Center Waterfront. Come ogni

domenica, è prevista, inoltre, la recita dell’Angelus Domini e il breve discorso

del Santo Padre. Ancora uno spostamento ad Harissa, dove, alle 13.20, Pap Benedetto pranzerà con il Seguito Papale nella Nunziatura Apostolica, per poi congedarsi alle 16.50. Ultima

tappa: Charfet. Lì si svolgerà l’Incontro ecumenico nel

Salone d’onore del Patriarcato Siro cattolico,

alle ore 17.15. Infine, di nuovo Beirut, dove, nell’Aeroporto Internazionale Rafiq Hariri, alle 18.30, una cerimonia di congedo e

un ultimo discorso concluderanno il viaggio apostolico. Alle 19.00,

infine, la partenza in aereo dall’Aeroporto Internazionale Rafiq Hariri di Beirut per Roma, e l’arrivo, intorno alle 21.40, all’Aeroporto di Roma/Ciampino.

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Siria, la preoccupazione dei Vescovi europei

“Da mesi la Chiesa e tuttala comunità internazionale guardano con grande apprensione e profonda tristezza l’escalation di violenza in Siria, dove le armi sembrano aver sostituito il dialogo”.Con queste parole il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, il cardinale Peter Erdo, ha commentato il precipitare degli eventi nel paese mediorientale, in una nota co-firmata con i due vice-presidenti del CCEE, il cardinale Angelo Bagnasco e l’arcivescovo mons. Jozef Michalik.“Speriamo – aggiungono i presuli - che le autorità del Paese, la popolazione e tutti i credenti, di qualunque religione essi siano, guardino a Dio e trovino il cammino che faccia cessare tutte le ostilità, deporre le armi e intraprendere la via del dialogo, della riconciliazione e della pace”.Per i cardinali Erdo e Bangasco e per monsignor Michalik “questo conflitto non può che portare con sé inevitabilmente lutti, distruzioni e gravi conseguenze per il nobile popolo siriano. La guerra è una via senza uscita. La felicità non può che essere raggiunta insieme, mai nella prevaricazione degli uni contro gli altri”.“I prossimi giorni - prosegue la nota - possono essere decisivi per gli esiti di questa crisi”, pertanto i cristiani d’Europa dovranno “moltiplicare il loro impegno di preghiera per la pace in quella regione”, perché si arrivi ad una “possibile una soluzione alla crisi, leale e costruttiva, rispettosa degli interessi di ognuno”.Perché ciò avvenga, “è necessario trovare di nuovo lo spazio per un dialogo di pace; non è mai troppo tardi per comprendersi, per negoziare e costruire insieme un futuro comune”.“Siamo certi che – conclude la nota del CCEE - con l’aiuto di Dio, il buon senso può prevalere e recare una convivenza pacifica nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà e nel rispetto di tutte le minoranze, in particolare dei cristiani del Paese”.

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S.e. Mons. Giuseppe Lazzarotto, nuovo nunzio Apostolico in Israele e delegato Apostolico in Gerusalemme e Palestina

Born in Carpanè, Vicenza, Italy, on 24 May 1942.

Philosophical and Theological Studies in the Seminary of Padua; ordained a Priest on 1st April 1967 for the Diocese of Padua.

1971: Doctorate in Canon Law from the Pontifical University of the Lateran.

After completing post-graduate studies in International Diplomacy at the Pontifical Ecclesiastical Academy, Rome, he entered the Diplomatic Service of the Holy See in 1971 and served in the following Nunciatures: 1971 – 1974: Zambia and Malawi1974 – 1978: Belgium, European Community, Luxembourg1978 – 1982: Cuba1982 – 1984: Apostolic Delegation of the Holy See in Jerusalem and Palestine and Apostolic Nunciature in Cyprus. 1984 – 1994: in the Secretariat of State, Section for Relations with States.

On 23 July 1994 he was appointed Titular Archbishop of Numana and Apostolic Nuncio to Iraq and the Hashemite Kingdom of Jordan. He was ordained a Bishop on 7 October 1994 in the Cathedral Church of Padua.11 November 2000: appointed Apostolic Nuncio to Ireland. 22 December 2007: Apostolic Nuncio to Australia.18 August 2012: appointed Apostolic Delegate in Jerusalem and Palestine, Apostolic Nuncio to Israel.Archbishop Giuseppe Lazzarotto was born Italian, and speaks English, French and Spanish.

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La scomparsa del Cardinale MartiniL’ARCIvESCOvO EmERITO DI mILANO AvEvA 85 ANNI

di Luca Marcolivio

Dopo una lunga malattia, si è spento, all’età di 85 anni, il cardinale Carlo Maria Martini. L’arcivescovo emerito di Milano, da anni affetto dal morbo di Parkinson, era ricoverato in una residenza dei gesuiti a Gallarate. Dalla metà di agosto le sue condizioni di salute erano precipitate: il porporato non era più in grado di deglutire, né di nutrirsi naturalmente. Lucido fino a poche ore dalla morte, il cardinale Martini aveva rifiutato la prosecuzione delle terapie. Nato a Torino nel 1927, Carlo Maria Martini entrò nella compagnia di Gesù nel 1944, ricevendo l’ordinazione sacerdotale nel 1952. Specializzato in studi biblici, conseguì il dottorato in teologia nel 1958 presso la Pontificia Università Gregoriana di cui fu rettore tra il 1978 e il 1979. Arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, Martini fu creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 1983. Lasciata la guida della diocesi ambrosiana, trascorse alcuni anni ad approfondire i propri studi presso il Pontificio Istituto di Studi Biblici di Gerusalemme, prima di rientrare in Italia per curarsi nel 2008. Ieri sera, informato dell’ulteriore peggioramento delle condizioni dell’arcivescovo emerito, papa Benedetto XVI si era raccolto in preghiera per lui. Dopo il decesso, il Santo Padre ha inviato un messaggio di cordoglio indirizzato all’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, in cui sottolinea la “lunga infermità” patita da Martini “con animo sereno e con fiducioso abbandono alla volontà del Signore”. Ricordando “con gratitudine” la “intensa opera apostolica” del cardinale Martini, “che ha servito generosamente il Vangelo e la Chiesa”, Benedetto XVI lo descrive come uno “zelante religioso figlio spirituale di Sant’Ignazio, esperto docente, autorevole biblista e apprezzato rettore della Pontificia Università Gregoriana e del Pontificio Istituto Biblico”.Il Pontefice ha poi ricordato il cardinale Martini come “solerte e saggio arcivescovo” della diocesi ambrosiana, menzionando anche il “competente e fervido

servizio da lui reso alla parola di Dio, aprendo sempre più alla comunità ecclesiale i tesori della Sacra Scrittura, specialmente attraverso la promozione della lectio divina”. Da parte sua il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, ha espresso il proprio cordoglio, definendo Carlo Maria Martini un “figlio fedele di Sant’Ignazio di Loyola” che “ha testimoniato e insegnato il primato della vita spirituale e, al tempo stesso, l’ascolto attento dell’uomo nelle sue diverse condizioni esistenziali e sociali”. Il cardinale Bertone ha poi accennato alle qualità di Martini quale “esperto e appassionato della Sacra Scrittura, che ha saputo far conoscere e meditare a tutte le componenti del popolo di Dio e a tante persone in cera della verità”. Appresa la notizia della morte dell’arcivescovo emerito, il cardinale Angelo Scola e il Consiglio episcopale milanese si sono raccolti in preghiera. “Grati a Dio per il dono della sua persona e del suo lungo ministero”, il vescovo e la curia ambrosiana “invitano tutti, famiglie, comunità parrocchiali e religiose a intensificare la preghiera”. “Mi auguro – ha dichiarato il cardinale Scola ai microfoni di Radio Vaticana - che tutti noi possiamo vivere con fede questo momento di passaggio del cardinal Martini, testimone di una vita offerta e donata a Dio secondo una varietà di forme: intellettuale, grande biblista, rettore di università e pastore”. “Personalmente – ha aggiunto l’attuale arcivescovo di Milano - ho avuto la possibilità di un ultimo lungo colloquio con lui sabato scorso, da cui ho ricavato sostegno e aiuto per questo delicato ministero. Sono certo che ora il cardinal Martini accompagna dall’alto la Chiesa milanese e tutti gli abitanti di questa nostra grande arcidiocesi”.

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Curia generalizia

Seminario di studio alla PuA

Organizzato dalla Curia generale OFM-Commis-sione per lo studio interdisciplinare sullo stato dell’Ordine e dalla Pontificia Università Antonia-num, si è aperto l’11 luglio il Seminario «Cultura postmoderna, “etica cordiale” e cammino france-scano», presso la Pontificia Università Antonianum.Tale Seminario si svolge in due momenti:il primo (11-13 luglio) ha come obiettivo l’ascolto critico della situazione culturale segnata dalla post-modernità e dal fenomeno della globalizzazione con le correlate implicazioni etiche (intervengono: Prof. Gianni Vattimo, Prof.ssa Adela Cortina, Prof. Carmelo Dotolo e Prof. Orlando Todisco); il se-condo (29.31 gennaio 2013) sarà dedicato ad una riflessione ermeneutica, basata sulla differenziazio-ne di prospettiva offerta dal francescanesimo.La finalità del Seminario sarà quella di pubblicar-ne i contributi in un libro, perché possano servire come materiale di riflessione per l’Ordine OFM, in vista del prossimo Capitolo generale 2015.

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Beatificazione dei Ven. Servi di dio Federico Bachstein e XIII Compagni

Con lettera della Segreteria di Stato del 16 luglio 2012, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso che il Rito di Beatificazione dei Venerabili Servi di Dio Federico Bachstein e XIII Compagni, religiosi professi dell’Ordine dei Frati Minori, martiri, sia celebrato nella Cattedrale di San Vito di Praga, sabato 13 ottobre 2012.

Sarà la prima beatificazione di quelle annunciate nel corso dell’ “Anno della Fede”. Rappresen-tante del Santo Padre sarà il Cardinale Angelo Amato, SDB, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

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Conclussione del Centenario clariano in Spagna

Il Ministro generale, Fr. José Rodríguez Carballo, il 22 luglio 2012 ha concluso il Centenario claria-no con le Sorelle Povere della Federazione Betica, nel convento di nostra Signora di Loreto (Siviglia, Spagna). Nell’incontro con le Clarisse il Ministro si è soffermato sulle note essenziali del carisma clariano e, poi, ha celebrato l’Eucaristia nel Santua-rio mariano, Casa Madre della Provincia dei Frati Minori della Provincia Betica.

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Curia generalizia

Festa del Perdono e Marcia Francescana 2012

Il 1 agosto il Ministro generale, Fr. José Rodríguez Carballo, ofm, ha aperto ufficialmente la Festa del Perdono in Santa Maria degli Angeli (Assisi) con una solenne celebrazione eucaristica concelebrata de un buon numero di confratelli, di religiosi e di sacerdoti diocesani. In detta Eucaristia hanno par-tecipato numerosi fedeli pellegrini alla Porziuncola per celebrare la Festa del Perdono. Il giorno 21, dopo aver celebrato l’Eucaristia presso il Protomo-nastero delle Sorelle Clarisse e di aver concelebra-to nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, nel pomeriggio, il Ministro ha accolto i partecipante nella Marchia Francescana 2012, nella quale hanno partecipato piç di 2.000 giovani proveniente di tutta Italia, Croazia, Austria, e Svizzera. Il tema della Marchia e delle catechesi è stato: “Tu sei Bellezza”.

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IComunicato del tempo Forte Luglio 2012

Il Ministro generale ed il Definitorio si sono in-contrati per il Tempo Forte dal 9 al 20 luglio 2012. Durante queste due settimane, il Definitorio ha passato qualche tempo fuori dalla Curia. Prima di tutto, i membri hanno partecipato ad un seminario di tre giorni alla Pontificia Università Antonianum sulla “Cultura postmoderna, ‘etica cordiale’ e cam-mino francescano” (11-13 luglio). Il seminario è stato organizzato dalla Commissione per lo Studio Interdisciplinare sulla situazione dell’Ordine come parte della risposta al Mandato n. 14 del Capitolo Generale 2009. Lunedì 16 luglio, il Definitorio si è trasferito presso la Comunità di Mondo X a Ceto-na, in Toscana, per continuare il proprio lavoro e contemporaneamente celebrare tre notevoli eventi: l’VIII centenario della fondazione del convento (se-condo il Wadding, questo è stato il primo convento fondato da S. Francesco), il 50° anniversario della fondazione di Mondo X, e l’81° compleanno del suo fondatore, P. Eligio Gelmini.Durante la prima settima del Tempo Forte, presso la Curia ha avuto luogo un incontro dei rappresen-tanti delle tre Entità di lingua portoghese presenti in Africa (la Custodia di S. Chiara, in Mozambico; la Custodia di S. Francesco in Guinea Bissau, e la Fondazione dell’Immacolata Madre di Dio, in Angola). Lo scopo dell’incontro era di esplorare le possibilità di stabilire un singolo noviziato di lingua portoghese per tutta l’Africa. Quando erano liberi, il Ministro generale ed il Definitore genera-le per l’Africa hanno preso parte all’incontro, che è stato seguito anche dai Segretari generali per la Formazione e gli Studi, e per le Missioni e l’E-vangelizzazione. Questo Tempo Forte ha avuto un pesante carico di lavoro per il Definitorio in termini di questioni amministrative: oltre 103 incartamenti (plichi) da tutto il mondo, riguardanti una grande varietà di argomenti, sono stati presi in considera-zione per delle decisioni, insieme a 70 richieste di borse di studio, e molte altre richieste di assistenza finanziaria. Il Definitorio ha ratificato l’elezione di alcuni Ministri Provinciali:

- FR. GIUSEPPE TOMIRI, della Provincia di S. Michele Arcangelo, in Italia;- FR. CARLOS RAMÓN GARCÍA, della Provin-cia del Beato Junipero Serra, in Messico;- FR. JOŠKO KODŽOMAN, della Provincia del SS. Redentore, in Croazia;- FR. CARMELO GIANNONE, della Provincia di S. Francesco, in Africa, Madagascar, e Mauritius.Il Definitorio ha nominato un certo numero di Visi-tatori generali:- FR. EUGENIO MARTÍNEZ MANJÓN, della Provincia di Nostra Signora delle Regola (Grana-da), Spagna, per la Provincia di S. Giuseppe, Sposo della BVM (Valencia), sempre in Spagna;- FR. RENATO BERETTA, della Provincia di S. Carlo Borromeo (Milano), in Italia, per la Custodia di Terra Santa;- FR. VALMIR RAMOS, della Custodia del Sacro Cuore di Gesù, in Brasile, per la Provincia di S. Francesco, sempre in Brasile;- FR. MIGUEL DE LA MATA MERAYO, della Provincia di S. Giacomo di Compostella, in Spa-gna, per la Provincia Betica (Siviglia), ancora in Spagna;- FR. ANDREW BROPHY, della Provincia dell’Assunzione della BVM, USA, per la Provincia dello Spirito Santo, in Australia e Nuova Zelanda;- Fr. ANTONIO SCHAUERTE, della Provincia di Nostra Signora dell’Assunzione, in Brasile, come Visitatore Assistente per la Fondazione di Nostra Signora delle Grazie, Brasile, dipendente dalla Provincia di Santa Maria delle Grazie (Benevento), in Italia.Altri Visitatori sono stati nominati durante il mese di giugno, durante alcune sessioni speciali del Defi-nitorio. Sono:- FR. JOSÉ ÁNGEL EGIGUREN, della Provincia Francescana di Arantzazu, in Spagna, per la Custo-dia dei Santi Protomartiri dell’Ordine, in Marocco;- FR. AGOSTINO BUCCOLIERO, della Provincia dell’Assunzione della BVM (Lecce), in Italia, per la Provincia di Santa Maria delle Grazie (Beneven-to), in Itala;- FR. FRANCESCO DE LAZZARI, della Provin-cia Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia, per la Provincia dei Sette Santi Martiri (Calabria), in Italia;- FR. MASSIMO FUSARELLI, della Provincia dei

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Curia generalizia

Santi Apostoli Pietro e Paolo (Roma), in Italia, per la Provincia del Sacro Cuore di Gesù (Napoli), in Italia;- FR. MASSIMO RESCHIGLIAN, della Provin-cia Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia, per la Provincia di S. Bernardino da Siena (Abruzzo), sempre in Italia.

Con uno sguardo al futuro, il Definitorio ha di-scusso del Consiglio Plenario dell’Ordine che avrà luogo a novembre 2013. Il tema più importante identificato per il Consiglio è quello demandato dal Capitolo Generale 2009, ossia il numero e il modo di elezione dei Definitori generali (cf. Mandati 45 e 46). Altri temi saranno specificati durante il Tempo Forte di Settembre. Sono stati presi in considera-zione i nomi per i membri di diverse commissioni. Il Definitorio ha nominato come Segretario del Consiglio Plenario FR. SINIŠA BALAJIĆ, della Provincia del SS. Redentore, in Croazia, attual-mente Rettore degli Studenti della Fraternità “Fr. Gabriele Allegra”, nel Collegio Internazionale S. Antonio, in Roma.

Il Definitorio ha preso altre decisioni riguardanti il personale, nominando due nuovi guardiani per le fraternità in Roma:FR. DONATO SARDELLA, della Provincia di S. Michele Arcangelo, in Italia, come Guardiano della Fraternità di Santa Maria Mediatrice, in Curia generale;FR. EULALIO GÓMEZ MARTÍNEZ, della Pro-vincia di S. Pietro e S. Paolo, in Messico, come Guardiano della Fraternità “Fr. Gabriele Allegra”, nel Collegio Internazionale S. Antonio, in Roma.

Altre nomine includono:i membri della Commissione per “Sinica Francisca-na” per preparare la pubblicazione dei documenti storici relativi alla presenza dell’Ordine in Cina;un Assistente con particolare riferimento all’Islam, per il Segretariato generale per le Missioni e l’E-vangelizzazione, e la Commissione per il Servizio del Dialogo.

Sono state prese delle decisioni riguardanti la presenza dei frati in Sudan (Khartoum), la nuova presenza, già progettata, dei frati in Sud Sudan, e un invito fatto ai frati di aprire una presenza in Camerun.Un numero di testi sono stati approvati per la pubblicazione e la distribuzione. Tra questi ci sono la lettera del Definitorio generale all’Ordine per la Festa di S. Francesco, i criteri per orientare la pre-senza di frati nel territorio di altre Provincie, e una traccia di studio sulla nostra identità francescana da usare nelle fraternità.Il Definitorio ha esaminato le relazioni di diversi Visitatori, tra le quali:- la relazione di FR EULALIO GÓMEZ MARTÍNEZ, riguardante la Provincia del B. Juni-pero Serra, in Messico;-la relazione di FR. DARKO TEPERT, sulla Pro-vincia di S. Girolamo, in Croazia.

Il Definitorio ha anche ascoltato la relazione di FR RICHARD DZIERZENGA, Visitatore generale della Provincia di S. Benedetto l’Africano, nella Repubblica Democratica del Congo, e di FR RE-NATO BERETTA, Delegato generale per gli Affari Economici della Provincia di S. Giacomo della Marca, in Italia.In risposta alla lettera di S. Francesco del 2011, il Ministro generale ha ricevuto un certo numero di contributi sul tema del ruolo nell’Ordine dei fratelli laici oggi. Il Definitorio ha dedicato qualche tempo a riflettere su queste risposte e sui suggerimenti in esse contenuti. La riflessione continuerà.

Il Segretariato generale per le Missioni e l’Evange-lizzazione ha presentato una proposta per un corso per gli Animatori delle Missioni. La proposta è stata esaminata e approvata.

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Curia Custodiale

CoMunICAzIonIGerusalemme, sabato 30 giugno 2012

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Alla cortese attenzione deiReligiosi della Custodia di Terra SantaLoro Sedi-----------------------------Fratelli carissimi,il Signore vi dia pace!

In alcune nostre case religiose e specialmente al Santo Sepolcro, sono ancora in vigore diversi Legati di Sante Messe, alcuni anche abbastanza onerosi. Hanno segnalato tale situazione alcuni guardiani ed è stata costatata anche nelle diverse visite canoniche di questi ultimi anni. Tali legati non hanno più alcun fondo economico e non è più possibile rintracciare i discendenti delle persone coinvolte. Si tratta nella maggior parte dei casi di retaggi storici antichi (il legato più antico risale al sec. XV), legati a famiglie reali o aristocratiche del passato.Tenendo presente che al Santo Sepolcro si celebra ogni giorno una messa per i benefattori e che tutti i sacerdoti della Custodia celebrano individualmente ogni mese quattro messe per i benefattori, ho chiesto alla Sede Apostolica di abolire i suddetti legati.Con rescritto del 20 giugno scorso (prot. 201221854), la Congregazione per il Clero ha abolito tutti i legati nella Custodia di Terra Santa.Con la presente comunico quindi a tutti i guardiani e superiori interessati che da questa data non si è più tenuti a celebrare i legati fino ad oggi prescritti e chiedo che i registri dei legati siano portati all’archivio custodiale, per la loro conservazione.Ringraziandovi della collaborazione, vi auguro ogni bene nel Signore Gesù.Fraternamente.

fra Pierbattista Pizzaballa ofmCustode di Terra Santa

fra Silvio R. De La Fuente ofmSegretario di Terra Santa

------------------------------Gerusalemme, venerdì 21 luglio 2012

Prot. AA-45-RT/12

Ai Religiosi della Custodia di Terra SantaLoro Sedi-----------------------------Fratelli carissimi,il Signor vi dia pace!Con la presente vi comunico che il Ministro Generale e il suo Definitorio, nel tempo forte del corrente mese, ha nominato come Visitatore Generale per la Custodia di Terra Santa fra Renato Beretta, ofm, della Provincia di S. Carlo Borromeo (Milano, Italia).Fra Renato conosce già la Custodia. Oltre ad avere predicato diverse volte gli esercizi spirituali nella Regione S. Paolo negli anni scorsi, ha contribuito a diverse nostre iniziative, che gli hanno consentito di

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conoscere poco alla volta le nostre attività. Da circa un anno, fa parte della commissione nominata dal Definitorio Generale per accompagnare la riorganizzazione del nostro Economato Custodiale.È anche un affermato musicista e si è espresso come tale anche nei nostri santuari, come organista e diret-tore di cori e/o orchestre.Sarà lo stesso fra Renato che ci comunicherà nei tempi e modi da lui ritenuti opportuni, le prossime tappe. Al Ministro Generale vogliamo esprimere il ringraziamento per la scelta e al nuovo eletto facciamo fin da subito i nostri migliori auguri per un servizio fruttuoso in mezzo a noi. Preghiamo tutti perché lo Spirito del Signore accompagni fra Renato in questo ministero prezioso per l’Ordine e la Chiesa.

Fraternamente.fra Pierbattista Pizzaballa ofm

Custode di Terra Santa

VISItA CAnonICAGerusalemme, giovedì 2 agosto 2012

Perdono d’Assisi

Prot. BA-159-RT/12

A tutti i frati minoridella Custodia di Terra SantaLoro Sedi--------------------------Carissimi fratelli, vorrei far giungere a ciascuno di voi il mio sincero e fraterno saluto. In modo particola-re vorrei esprimere vicinanza a tutti coloro che in questo momento sono chiamati a una più alta testimo-nianza di fede. Il pensiero corre ai fratelli della tormentata Regione di San Paolo, a quelli malati nel corpo e nello spirito, a tutti assicuro il mio ricordo nel Signore.Con decreto del 20 luglio 2012 (Prot. 102946/M 075-12) il Ministro Generale mi ha affidato il compito di visitare e presiedere il Capitolo della Custodia di Terra Santa “perla delle Missioni dell’Ordine” come lui stesso la definisce. È noto, infatti, a tutti, l’affetto che lega il Ministro Generale a questi Luoghi Santi ove ha compiuto la sua formazione teologica.Ho accettato con spirito di obbedienza e fraterna collaborazione, non senza timore e trepidazione, doven-do rappresentare il Ministro Generale “nella Terra santificata dalla vita terrena del Figlio di Dio e della sua Madre poverella e venerata da san Francesco” (CCGG Art. 122).Inizieremo questo cammino che ci condurrà al nostro Capitolo Custodiale proprio mentre la Chiesa uni-versale è chiamata a incominciare l’anno dedicato alla “fede”.Mi sorge spontanea una domanda: Signore cosa vuoi da me?Vuoi forse dirmi, con questo invito a camminare nella tua terra, tra la tua gente, che è giunto il momento che anch’io ti segua in verità? Vorrei vivere quest’anno in stretta unione con voi, come una verifica della nostra fede cristiana e attingere nuovo entusiasmo per una vita francescana autentica. Sento una profonda riconoscenza al solo pensiero di aver la fortuna di compiere questo pellegrinaggio di conversione accompagnato dalla testimonianza di ciascuno di voi. È proprio con il desiderio di crescere insieme nella fede che

INDICO

la Visita Canonica nella Custodia di Terra Santa, con la speranza che tutti noi possiamo affidare la nostra volontà alla chiamata sorprendente e sconcertante del Signore.

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Curia Custodiale

Il Definitorio generale nella prossima riunione di settembre nominerà un visitatore assistente, a lui sarà affidato l’incarico di visitare i fratelli residenti a Madrid, Washington D.C. e Buenos Aires. Nella Visita poi mi accompagnerà come segretario fra Giuseppe Maria Modesti, della Provincia Toscana di San Fran-cesco Stimmatizzato e residente al Convento dell’Annunziata, Nazareth, che ringrazio di cuore per la sua disponibilità.

Secondo gli Statuti Peculiari “il fine principale della Visita è:

1. salutare ciascun frate con tanta benignità e familiarità sicché possa parlare e fare con il Visitatore come i padroni con i loro servi (Rb 10,5);2. confortare, ammonire e, se fosse necessario, umilmente e caritatevolmente correggere i frati (Rb 10,1; CCGG 213; 221 §1);3. conoscere ed esaminare le condizioni e le iniziative dei frati e delle Case;4. valutare e stimolare le attività delle Case;5. promuovere la formazione sia permanente che iniziale, tanto scientifica e ministeriale che profes-sionale;6. promuovere presso i frati la coscienza di appartenenza e di solidarietà con la Fraternità universa-le, ossia di essere partecipi della vita e dell’attività di tutto l’Ordine;7. investigare sullo stato personale ed economico;8. far sì, insomma, che ciascuno osservi meglio ciò che nei documenti e nella legislazione della Chiesa e dell’Ordine è sancito, e parimenti stimolare tutti e tutto dal buono al meglio (CCGG 213).

Gli stessi Statuti chiedono che durante il tempo della visita tutti i membri della fraternità siano presenti nella casa (Art 20 §1); si inizi la Visita con una celebrazione della parola o similare (Art 22 §1); e infine che si ascolti prima il Guardiano e poi, a seguire, gli altri frati (Art 22 §2).

Anche i vostri Statuti particolari chiedono alcune cose che vi ricordo: ai Guardiani e ai responsabili di Opere ed attività di curare la preparazione alla Visita e particolarmente approntare i registri delle Sante Messe, della Cronaca, degli inventari e dei conti (Art. 13 §2). Inoltre la nostra legislazione chiede di veri-ficare i verbali dei Capitoli locali e delle riunioni del Discretorio locale dove è costituito (CCGG Art. 243 §2). Ricordo altresì a tutti i frati che essi hanno il diritto di inviare al Capitolo, singolarmente o collettiva-mente, le loro opinioni e proposte, che saranno prese in considerazione secondo le apposite norme (Art. 21 §2).

Ci disponiamo dunque a vivere la Visita come momento di fraternità e di grazia per ciascuno di noi e per la vita della Custodia. Inizierò il mio pellegrinaggio il giorno 10 settembre e proseguirà secondo il calen-dario allegato. Voglio far mie in questo peregrinare le parole del Dt 4, 1-2. 6:«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.

Accogliamo questa parola come la via che il Signore traccia per ciascuno di noi, nel nostro incontrarci aiutiamoci insieme a percorrerla nella fedeltà.

A Milano vivo nel convento di Sant’Antonio di Padova, che è il Patrono della Custodia di Terra Santa. Quanta gente semplice ricorrendo al “santo dei miracoli” vede esaudite le proprie preghiere. Invochia-

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molo insieme perché ci assista nel maturare una risposta ricca di fiducioso abbandono al progetto che il Signore ha preparato per ciascuno di noi.Il Signore vi custodisca nella sua pace.

Fra Renato Beretta ofmVisitatore Generale e Presidente del Capitolo

Programma di massima della Visita Canonica

Set 10 L Cipro - Rodi 2012 11 M Cipro - Rodi 12 M Cipro - Rodi 13 G Cipro - Rodi 14 V Cipro - Rodi 15 S Cipro - Rodi 16 D 17 L 18 M 19 M 20 G 21 V 22 S 23 D 24 L 25 M 26 M 27 G Giaffa Sant’Antonio 28 V Giaffa Sant’Antonio - San Pietro 29 S Giaffa San Pietro 30 D Ramleh San NicodemoOtt 1 L Ain Karem Incontro Guardiani e Superiori 2012 2 M 3 M 4 G 5 V 6 S 7 D 8 L Betlemme Santa Caterina 9 M Betlemme Santa Caterina 10 M Betlemme Santa Caterina 11 G Betlemme Santa Caterina 12 V Emmaus San Cleofa 13 S Emmaus - Cafarnao San Cleofa - Peregrinazione 14 D Gerico Buon Pastore 15 L Gerico Buon Pastore 16 M 17 M 18 G

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Ott 19 V 2012 20 S 21 D 22 L 23 M 24 M 25 G 26 V 27 S 28 D 29 L 30 M 31 M Nov 1-16 Roma Incontri Istituzionali2012 17 S 18 D 19 L Milano ETS 20 M 21 M 22 G 23 V 24 S 25 D 26 27 28 Acri San Giovanni 29 Cana Primo Miracolo di N.S.G.C. 30 Cafarnao Primato di San PietroDic 1 S Tabgha Promessa Eucaristica 2012 2 D Monte Tabor Trasfigurazione di N.S.G.C. 3 L Betlemme Incontro Sagrestani 4 M Gerusalemme Spoglio schede votazioni 5 M Ain Karem San Giovanni in Montana 6 G Ain Karem San Giovanni in Montana - Visitazione 7 V Ain Karem Visitazione 8 S Ain Karem San Giovanni del Deserto 9 D Betania San Lazzaro 10 L Betfage Le Palme 11 M Gerusalemme Dominus Flevit 12 M Gerusalemme Getsemani 13 G Gerusalemme Discretorio 14 V Gerusalemme Flagellazione 15 S Gerusalemme Flagellazione 16 D Gerusalemme Flagellazione 17 L Gerusalemme Flagellazione 18 M Nazareth Annunciazione 19 M Nazareth Annunciazione 20 G Nazareth Annunciazione 21 V Mujeidel San Gabriele Arcangelo

Curia Custodiale

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Dic 22 S 2012 23 D 24 L 25 M 26 M 27 G 28 V 29 S 30 D 31 L Gen 1 M 2013 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L Napoli Commissariato Generale 8 M Napoli Commissariato Generale 9 M Napoli Commissariato Generale 10 G Roma Delegazione di Terra Santa 11 V Roma Delegazione di Terra Santa 12 S Montefalco San Fortunato 13 D Montefalco San Fortunato 14 L Montefalco San Fortunato 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D Gerusalemme Santo Sepolcro 21 L Gerusalemme Santo Sepolcro 22 M Gerusalemme Santo Sepolcro 23 M Gerusalemme Terra Santa CollegeGen 24 G Gerusalemme Discretorio – Comitato Capitolare2013 25 V Beit Hanina San Giacomo 26 S Gerusalemme Santo Cenacolo 27 D Gerusalemme Santo Cenacolo 28 L Gerusalemme San Salvatore 29 M Gerusalemme San Salvatore 30 M Gerusalemme San Salvatore 31 G Gerusalemme San SalvatoreFeb 1 V Gerusalemme San Salvatore2013 2 S Gerusalemme San Salvatore 3 D 4 L Cairo Assunzione di Maria Santissima 5 M Cairo Assunzione di Maria Santissima 6 M Amman Collegio di Terra Santa 7 G Amman Collegio di Terra Santa 8 V Monte Nebo Memoriale di Mosè

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Feb 9 S Monte Nebo Memoriale di Mosè2013 10 D Beirut San Giuseppe 11 L Beirut - Harissa San Giuseppe - Sant’Antonio 12 M Harissa Sant’Antonio 13 M 14 G Lattakiah Sacro Cuore di Gesù 15 V Knaye - Yacoubieh San Giuseppe - Immacolata Concezione 16 S Ghassanieh Sant’Antonio 17 D Aleppo Azzizieh Collegio di Terra Santa 18 L Aleppo Azzizieh Collegio di Terra Santa 19 M Aleppo Azzizieh Collegio di Terra Santa 20 M Tabbaleh Memoriale di San Paolo 21 G Salhieh Sant’Antonio 22 V Bab Touma San Paolo Apostolo 23 S Bab Touma San Paolo Apostolo 24 D 25 L 26 M 27 M 28 G Mar 1 V 2013 2 S 3 D 4 L Gerusalemme 5 M Gerusalemme 6 M Gerusalemme 7 G Emmaus Capitolo Zonale Giudea 8 V Monte Tabor Capitolo Zonale Galilea 9 S Gerusalemme 10 D 11 L 12 M 13 M 14 G Mar 15 V 2013 16 S 17 D 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24 D Gerusalemme Settimana Santa 25 L Gerusalemme Settimana Santa 26 M Gerusalemme Settimana Santa 27 M Gerusalemme Settimana Santa 28 G Gerusalemme Settimana Santa 29 V Gerusalemme Settimana Santa

Curia Custodiale

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Celebrazione del Capitolo Custodiale 2013, San Salvatore, Gerusalemme 24 giugno - 6 luglio

Il calendario della visita preso le case di Madrid, Washington D.C. e Buenos Aires saranno stabilite dal Visitatore Assistente e successivamente comunicate agli interessati.

Elenco dei documenti da presentare per la Visita Canonica

• Registro Sante Messe.• Registro Cronaca Conventuale • Registro Inventari dei beni• Registro Conti• Estratti Conti Bancari/vari aggiornati al 31 agosto. • Registro Verbali del Capitolo locale e delle riunioni del Discretorio locale• Registro Visite Canoniche

ProFeSSIone SoLenneIl 2 settembre 2012, ha emesso la professione solenne nella Parrocchia Santa Maria di Loretto, Roma

Fra Samhar Ishak Siria

PrIMA ProFeSSIone SeMPLICeL’8 settembre 2012, hanno emesso la prima professione semplice al Santuario della Verna, Italia

Fra M. Eduardo Masseo Gutiérrez Jiménez MessicoFra Lukas Lerner Stati UnitiFra Marc of the Cross McPherson Stati UnitiFra Clovis Luis Bettinelli BrasileFra Marco Maria Baldacci ItaliaFra Jairo Fernando Garcia Lopez ColombiaFra Domenico Giuseppe Diana Italia

InGreSSo AL PoStuLAtoIl 20 settembre 2012, hanno iniziato il Postulandato a San Fortunato, Montefalco

Alfredo Emanuel Díaz n. 06-02-1991 ArgentinaErnesto Luis López Minoli n. 03-10-1975 ArgentinaIdan Dieterich Daniel Bach n. 29-10-1973 IsraeleJavier Ignacio Jubal Lazo n. 28-07-1983 CileJorge Armando Cadavid Piedrahita n. 10-08-1982 ColombiaKemal Kemal n. 25-12-1971 CiproPaulo Cesar José Paulista n. 06-05-1994 BrasileSamir Awad n. 09-11-1992 IsraeleStefan Kubánek n. 12-08-1983 SlovacchiaVicente Avelino Barrios de la Lastra n. 17-06-1986 Spagna

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Agenda del Custode

ottoBre 201202/10 – Gerusalemme, S. Salvatore: discretorio 03-04/10 – Gerusalemme, S. Salvatore: Festa di S. Francesco 05/10 – Gerusalemme, S. Salvatore: Apertura dell’Anno Accademico 2012-2013 08-10/10 – Cipro: Visita alle comunità 15/10 – Brescia, Italia: Incontro con studenti di V superiore della città 15/10 - Palazzolo s/o Brescia, Italia: Visita Comunità Shalom 16/10 – Salerno, Italia: Conferenza 17/10 - Pordenone, Italia: Incontro Aperto al pubblico 18/10 – Pordenone , Italia: Incontro con i presbiteri 19/10 – roma, Italia: Presentazione dello Studio sugli olivi del Getsemani 20/10 – roma, Italia: Giornata dei volontari di terra Santa 27/10 – Assisi, Italia: Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo 29-30/10 – roma, Italia: Incontro sul dialogo interreligioso ebraico cattolico

SetteMBre 2012 02/09 – Guidonia, Italia: Professione Solenne di fr. Samhar Ishak 04/09 – Gerusalemme: Inaugurazione di alcuni locali per il Magnificat preparati con il contributo della regione Marche 06/09 – Montefalco, Italia: Vestizione dei postulanti della Custodia 08/09 – La Verna, Italia: Prima Professione dei novizi della Custodia

09-11/09 – Sarajevo, Croazia: Incontro S. egidio 12/09 - roma, Italia: Incontro organizzato dall’Associazione Biblica Italiana 14-17: Cracovia, Polonia: Incontri sulla terra Santa 19 - Bergamo, Italia: Incontro sulla terra Santa nel contesto delle giornate “Bergamo Incontra”. 20 – Montefalco, Italia: Ingresso nuovi postulanti della Custodia 22 – Getsemani: Concerto Sinfonico ecumenico 23-30 – India: Incontro con la Conferenza episcopale e altre realtà ecclesiali

AGoSto 2012 01-03/08 – Lecce/Alessano, Italia: Commemorazione di don tonino Bello 06/08 – Monte tabor: Solennità della trasfigurazione di nSGC 14-15/08 – Gerusalemme: Solennità dell’Assunzione di Maria Vergine 16-19/08 – Amman, Giordania: Visita alle comunità 30-31/08 – Milano, Italia: Visita alle etS

LuGLIo 2012 02-07/07 – Gerusalemme, San Salvatore: Incontro del discretorio di terra Santa con tutte le attività della Custodia: valutazione di fine anno. VI Sessione annuale del discretorio 09-16/07 – Buenos Aires, Argentina: Visita Canonica 17-22/07 - Montefalco - La Verna, Italia: Visita ai postulanti e ai novizi 31/07 - Gerusalemme: Festa di S. Ignazio di Loyola. Messa

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Sorella morte

Sr Marie de la Sainte Famille (Kandah Qarmah)n. Chatana (Giordania), 5 novembre 1924

† Gerusalemme, 12 settembre 2012Monastero delle Clarisse di Gerusalemme

Cari confratelli,

Abbiamo ricevuto la triste comunicazione che Sr Marie de la Sainte Famille è deceduta al Monastero del-le Clarisse a Gerusalemme. Le nostre sorelle inviano il seguente necrologio:

La nostra amata Sr Marie de la Sainte Famille ha compiuto la sua Pasqua, ieri sera, dolcemente. Si è spen-ta serenamente, dopo una giornata in cui, ora dopo ora, le sue forze si ritiravano, ma aumentava la docilità e l’affidamento nelle mani delle sorelle e soprattutto del Signore.Fra poco più di un mese – il 15 ottobre – avremo fatto memoria con grande festa dei suoi 70 anni di entra-ta in monastero. Infatti, è entrata giovanissima – non aveva ancora 18 anni! – nel 1942. Pochi mesi prima era morta Sr Marie de la Trinité, ben conosciuta per la fama di santità che ha lasciato dietro di sé.Quando è morta Sr Marie de la Trinité l’abbadessa aveva detto: “Sei troppo giovane per morire! Devi mandarci un’altra vocazione!”. E pochi mesi dopo si è affacciata la giovanissima Kandah chiedendo di entrare. L’abbadessa le ha subito detto: “Sr Marie de la Trinité ha mantenuto la promessa!”Sr Marie de la Sainte Famille si è sempre sentita frutto di tale preghiera e lo raccontava con piacere e forse anche un pizzico di orgoglio! Di nazionalità giordana (come il padre), Sr Marie de la Sainte Famil-le aveva la madre libanese. A sei anni, rimasta orfana di padre, è stata affidata alle Suore di S. Vincenzo de Paoli di Gerusalemme, dove ha vissuto fino all’entrata in monastero, spinta da un grande amore per S. Chiara. Dopo gli anni di formazione iniziale, il 19 novembre 1947 ha emesso la professione solenne. Come giovane professa, dal 1957 al 1963 è stata mandata in Libano per aprire la fondazione a Yarzé, per la quale è stata anche inviata in Canada per un anno intero, per questuare soldi per la costruzione. Solo in quegli anni ‘libanesi’ ha potuto rivedere e riabbracciare la sua mamma, che non vedeva da quando era venuta a Gerusalemme, quasi 30 anni prima.I lunghi anni di vita consacrata trascorsi nella Città Santa sono stati segnati dal servizio alla comunità come portinaia e guardarobiera e ricamatrice, ma soprattutto dal servizio esterno che le ha permesso di farsi conoscere e amare da molte persone. Tra tutti, amava con predilezione i frati della Custodia, seguen-done più che poteva tutti gli avvenimenti. La sua robusta costituzione ha avuto un crollo forte dopo una brutta caduta all’età di 80 anni, che le ha causato la rottura del femore. Questo non le ha però impedito di uscire fino a pochi anni fa e di mantenere vive tante relazioni di amicizia. Negli ultimi anni, diminuendo le forze, Sr Marie si è sempre più affidata alla cura delle sue sorelle, accompagnando e sostenendo con l’affetto grande e la preghiera il rinnovamen-to della nostra comunità iniziato nel 2008.Ieri, giorno della memoria del Nome di Maria, è stata trovata pronta per l’incontro con lo Sposo, per noi improvviso, in questo tempo così particolare per il cammino della nostra comunità, ma crediamo anche che questa sua Pasqua sia il dono del Padre, oggi, e che la sua intercessione, certamente più potente ci accompagnerà ... e con una benedizione speciale le giovani vocazioni che attendeva e amava con predile-zione.

San Salvatore, 13 settembre 2012fra Silvio R. De La Fuente ofm

Segretario di Terra Santa

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Cronaca CustodialeCronaca Custodiale

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Celebrata al Getsemani la festa del Preziosissimo Sangue di Gesù

Celebrata al Getsemani la solennità del Preziosissimo Sangue di Gesù.Domenica 1° luglio, nella Basilica dell’Agonia sul Monte degli Ulivi, celebrazione della solennità del Preziosissimo Sangue di Gesù.Alla presenza di un centinaio di fedeli, il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, affiancato dal Vicario Custodiale, Fra Artemio Vitores, fra Ignacio Ceja Jiménez Provinciale della Pronvincia di San Francesco e San Giacomo in Messico e da molti concelebranti, ha fatto memoria del Preziosissimo Sangue di Gesù.Due i gesti significativi: all’inizio della Messa, cospargendo la roccia dell’agonia di petali di rosa, in ricordo delle gocce del sangue versate dal Signore e, nell’omelia, raccogliendo dalle vene nuove e antiche della Scrittura le norme e il significato salvifico dell’Alleanza con Dio sigillata dal sangue versato.A Gerusalemme e in Terra Santa si celebra ogni anno la solennità che vuole significare l’universalità e l’efficacia redentrice del Preziosissimo Sangue.Il cristianesimo è la religione del Sangue di Cristo, santificazione, grazia e gloria. La Chiesa testimonia la storia del Preziosissimo Sangue attraverso la predicazione del Vangelo e l’amministrazione dei sacramenti.Alla luce di Maria, il Preziosissimo Sangue diventa ancora più prezioso, perché solo in Lei raggiunge la sua piena efficacia redentrice. La devozione al Preziosissimo Sangue ha origini molto antiche. San Paolo è considerato il vero Dottore del Preziosissimo Sangue, ma il suo esempio fu seguito da ma molti altri santi fra cui si ricordano, in particolare, Santa Caterina da Siena, profetessa del Preziosissimo Sangue e San Gaspare del Bufalo.

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XXV Anniversario del

Romitaggio del Getsemani

In questa ricorrenza la Fraternità del Getsemani vi invita a DIRE GRAZIE al Signore:

• per il dono di questo Luogo consacrato all’Incontro con Dio nella preghiera e nel silenzio;

• per le persone che hanno dedicato il loro tempo e la loro vita alla custodia di questo Luogo amato dal Signore.

ROMITAGGIO DEL GETSEMANI Tel. +972 (0)2 6266430 Email [email protected] NB: vi sarà la possibilità di parcheggiare all’interno del Romitaggio Dopo la benedizione ci sarà un semplice momento conviviale, fr. Diego D. G. ofm

“Dai e dai ogni giorno

con il tuo sudore,

una pietra dopo l’altra…”

(dal Canto di S. Damiano)

Programma: • Sabato 7 Luglio al Romitaggio

del Getsemani • Ore 17.00: intervento del p. Custode

P. Pizzaballa, ofm • Ore 18.00: benedizione del Romitaggio

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XXV Anniversario del romitaggio del Getsemani

A Gerusalemme, il giardino per contemplare… Il Romitaggio del Getsemani compie i suoi primi venticinque anni.

Sabato 7 luglio alle ore 17,00 nella cappella del Romitaggio si è celebrata la ricorrenza del XXV di quel giardino che, fra Giorgio Colombini, strappò al degrado per farne luogo di preghiera. L’iniziativa pensata da fra Diego Dalla Gassa, direttore del Romitaggio diventa occasione speciale per ricordare e ringraziare tutti quelli che hanno lavorato in questo luogo. Alle numerose persone intervenute all’incontro, frati della Custodia, religiosi, religiose, volontari e amici, che da anni frequentano il Romitaggio, fra Diego porge un breve saluto: “... sono davvero in tanti che vivono, insieme a noi, questo momento che dice il nostro grazie a Dio. -continua fra Diego- Pur riconoscendo con gratitudine che stiamo raccogliendo frutti seminati da altri (e, venticinque anni non sono pochi!), penso che non dobbiamo gloriarci, con dati e statistiche, delle persone che sono passate e, neppure, dei servitori che si sono spesi in questo Luogo di Dio. Dio conosce e ricompenserà. Mi sembra più sapiente ritornare alla fonte che, aldilà di ogni situazione e condizione, ci accomuna: la Passione di Nostro Signore Gesù Cristo che QUI ha cominciato a manifestarsi e le pietre ne sono testimonianza viva. Nel XXV anniversario del Romitaggio dunque - prosegue fra Diego- abbiamo voluto invitare il p. Custode P. Pizzaballa, perché lo consideriamo un uomo esperto e, così, insieme, potremo crescere per diventare esperti di umanità”. Il Custode ha iniziato il suo intervento ricordando con affetto i due pionieri del Romitaggio, fra

Paolino Celli e fra Giorgio Colombini, conosciuti da giovane chierico, in Italia, prima della loro partenza per la Terra Santa e accompagnati, da Custode, quando l’hanno lasciata per intraprendere il loro ultimo grande viaggio. Fra Pierbattista Pizzaballa ha ricordato le difficoltà incontrate nel portare novità e freschezza d’idee, ringraziando per la costanza e la gioiosa collaborazione tutte le persone che hanno testimoniato, con la loro presenza, il valore di questo luogo; soprattutto la signora Daria, di cui si leggono i segni indelebili del suo amore per il Romitaggio. Il testimone, passato ora a Fra Diego, consente ai frequentatori di questo luogo santo di proseguire il cammino tracciato; assaporando ritmi e tempi antichi, cadenzati dalla Parola che, qui, assume pieno significato. Sono tre temi, collegati in uno, quelli assegnati al Custode e trattati nell’incontro, intercalati dalle letture a più voci.Le vocazioni, la profezia: Il roveto ardente, il Getsemani, la voce che grida ancora oggi. Il roveto ardenteLa vocazione di Mosè dei profeti, che comporta sentimenti di dolore, ribellione, rivolta, rifiuto; sentimenti che inducono a battaglie, corpo a corpo, prima di cedere all’obbedienza, non come sconfitta, ma come atto di amore.Cita il Custode:

“I profeti per i quali l’elezione non si riduce a un istante, ma si dilata ampiamente in un’intimità prolungata con Dio, resteranno, tuttavia, anch’essi, con la loro sete, e non conosceranno la decifrazione ultima del loro messaggio. Dio non li dimentica, certo, ma non li sostiene abbastanza per giustificarli. L’alterazione ha per conseguenza ultima, l’abbandono. Trasformato dalla profezia, il profeta è nell’assoluto agli occhi degli uomini, e, davanti a Dio, è fra gli uomini. È se stesso senza mai esserlo”.

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Fra Pierbattista Pizzaballa riallaccia il secondo tema al primo: Il Getsemani. “Nell’obbedienza alla volontà del Padre, Gesù condanna la morte, la separazione da Dio. Nell’obbedienza, nel rimettersi alla Sua volontà, nello stare nella relazione con Lui, sta la nostra vita. Ciò che Gesù ha richiamato nella sua predicazione (i tralci e la vite, amore-unità, ecc.) al Getsemani lui lo compie in sé. Così nella sua unità così profonda con il Padre, che al Getsemani si manifesta e che sulla croce si compie in pienezza, Gesù rivela definitivamente la sua identità. Con l’invito a pregare al quale Gesù richiama i suoi discepoli, si manifesta il desiderio che essi stiano nella vita, cioè nella relazione con Lui, nella tensione costante della ricerca di Lui.Mentre nel profeta vi era generalmente la tentazione di fuggire, di recalcitrare, di interrompere a volte la missione cui era chiamato, qui Gesù entra liberamente nella sua missione e indica la nostra: pregare, stare con Lui, vivere.Cessa la missione dei profeti. Non è più necessario richiamare altri recalcitranti personaggi per ricondurci a Dio. L’obbedienza, cioè la vita, intesa come relazione piena con il Padre, si è manifestata in maniera assoluta, una volta per tutte.Il Getsemani non è il racconto della vocazione di Gesù. Il Getsemani è la nostra vocazione”.“Con voce che grida ancora oggi”-prosegue il Custode- “si intende il grido di Gesù, che risuona ancora oggi nel mondo. Sono i suoi discepoli a portare questa voce. « Un discepolo non è più grande del suo maestro, né un servo più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro». (Mt, 10, 24-25)La via è la stessa. La nostra vocazione, indicata dai profeti e ricevuta al Getsemani, è quella di stare con il Signore, e il nostro destino non può essere diverso: i sentimenti di solitudine, abbandono, dolore, non sono però più fine a se stessi, ma sono calati nella vita, cioè nella relazione piena con il Padre, che Lui ci ha donato.Le persecuzioni e le solitudini non ci saranno risparmiate. Ma Gesù, cioè la vera vita, non può più esserci tolto. Ci è donato per sempre”. Conclude il Custode: “La voce che grida ancora oggi, ha bisogno di ginocchia piegate, come al Getsemani, più che di organizzate strategie.Il Romitaggio vuole essere questo. L’opportunità

di vegliare e pregare con Lui; la possibilità di riscoprire questo dono. Farlo nello stesso Luogo, è poi più che un dono. È una grazia!”.All’intervento del Padre Custode seguono brevi pensieri di fra Diego: “Ora penso sia più facile ricordare chi ha servito questo Luogo e la moltitudine di persone che QUI hanno ritrovato il Signore e sono stati presi per mano da Lui. Guardando la Luna alle volte mi chiedo cosa pensa e cosa direbbe san Francesco di questo Luogo e del nostro essere QUI… Lui aveva un legame particolare con la Passione del Signore. Amava dire: Vorrei percorrere le vie del mondo piangendo la Passione del mio Signore. QUI, noi vediamo che il mondo giunge nel Luogo della Passione del Signore e noi possiamo essere piccole mediazioni, piccoli ponti”.All’incontro è seguita la benedizione con l’aspersione dell’acqua benedetta sul Romitaggio e tutti i presenti. Nella leggera brezza che, verso il tramonto spira a Gerusalemme, con un colorato rinfresco, allestito sotto gli ulivi, si è conclusa la giornata.

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B.M.V. del Monte CarmeloHaifa – “Stella Maris”

Come sul Monte Tabor 3 tende custodiscono il mistero della Trasfigurazione,così sul Monte Carmelo 3 mantelli si stendono sul mistero:- Il mantello infuocato di Elia, che accende nell’uomo la nostalgia del cielo- lo scapolare della Vergine Maria, che lo protegge dai pericoli della terra,- la “cappa” dei Carmelitani che insegna all’uomo il silenzio e la preghiera.Anche quest’anno nella memoria della Madonna del Carmine, nel Santuario “Stella Maris” di Haifa si è rinnovato lo scambio di ospitalità: P. Milton Moulthon e la comunità dei Carmelitani hanno accolto la comunità francescana di Nazareth e il Parroco della comunità latina che ha presieduta la celebrazione a cui ha assistito solennemente Mons. Giuseppe Marcuzzo, Vicario Patriarcale d’Israele.La Chiesa, gremita di religiose e fedeli devoti alla Madonna del Carmine provenienti da tutti i continenti, accompagnati dai loro assistenti spirituali carmelitani, contava la presenza numerosa dei parrocchiani di Haifa, Nazareth e Acri con i rispettivi Parroci.Il servizio liturgico è stato assicurato da alcuni figli di Francesco venuti dalle Puglie-Italia, mentre i canti in lingua araba e latina, della corale parrocchiale di Haifa, hanno reso più solenne la celebrazione.Con la benedizione finale Mons. Marcuzzo ha voluto ricordare il recente venticinquesimo di sacerdozio del Guardiano di Nazareth, fra Ricardo Bustos, ofm e l’imminente appuntamento per la festa di S. Elia con lo scambio di ospitalità che vedrà i Carmelitani ospiti dai Francescani, il 15 Agosto, per la solennità dell’Assunta a Nazareth.

Nessuno è ritornato a casa prima di aver sperimentato la festosa e generosa accoglienza dei fratelli carmelitani, ai quali va il nostro sincero ringraziamento.

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Festa di San Giacomo Apostolo a Jaffa di nazareth

Come ogni anno il 25 di luglio, a Jaffa di Nazareth si festeggia la festa dell’Apostolo Giacomo.La piccola cappella, edificata nel 1886 grazie a benefattori spagnoli e affidata alla Custodia di Terra Santa, sorge sul punto più alto della città.Alla Messa, presieduta da fra Amjad Sabbara, Parroco della Chiesa latina di Nazarerh e concelebrata da altri sacerdoti, hanno partecipato molti fedeli di Nazareth e Jaffa.Inni e canti hanno accompgnato la liturgia che si svolge in questa chiesa aperta soltanto una volta all’anno, proprio per questa occasione.Nell’omelia, Padre Amjad Sabbara, ha ricordato Giacomo, figlio di Zebedeo e Maria Sàlome,

una Sorpresa del Magnificat al Presidente dell’ungheria

Il Presidente dell’Ungheria, Sig. Jànos Ader, nella sua prima visita alla Terra Santa (è stato eletto il 12 maggio 2012), dopo aver reso omaggio al S. Sepolcro il 16 luglio, il 18 luglio ha venerato a Betlemme la Grotta della Natività di Nostro Signore. Quando poi è entrato nella chiesa grande di S. Caterina, ha avuto una bellissima sorpresa: il coro Yasmeen del Magnificat, accompagnato all’organo da P. Armando Pierucci e al violino da David Aslanian e Abib Sabbara, ha intonato l’inno nazionale ungherese. Il fascino delle voci ha fatto vibrare le corde dell’amor patrio, commovendo fino alle lacrime molti dei presenti. Le ragazze hanno aggiunto un altro canto, un messaggio di pace e poi, guidate dal direttore Hania Soudah, hanno salutato il Presidente. Questi gentilmente ha stretto la mano a tutte e si è molto complimentato per i rapporti di amicizia che l’Istituto Magnificat ha con l’Ungheria: indimenticabile è il giro di concerti effettuato dagli allievi del Magnificat in Ungheria nel 2010. Come pure simpatico è stato il pellegrinaggio del coro S. Anghèla di Budapest in Terra Santa nell’ottobre 2010 e la sua presenza alla Messa di Mezzanotte a Betlemme nel Natale scorso. C’è stato poi lo scambio dei doni: il Presidente Adler ha offerto una medaglia d’argento in cui è tracciato il disegno del Parlamento ungherese; il Magnificat ha offerto il proprio simbolo, che è l’abbraccio di Maria SS.ma con S. Elisabetta, nella raffigurazione del pittore Arcabas.

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fratello dell’evangelista Giovanni, pescatore in Betsaida prima della chiamata di Gesù.Giacomo fu testimone dei più importanti miracoli di Gesù.Fu con Pietro sul Tabor al momento della Trasfigurazione, assistette alla risurrezione della figlia di Giairo e della notte al Getsemani.Pronto e impetuoso di carattere, come il fratello, con lui è soprannominato da Gesù “Boànerghes” (figli del tuono).Primo martire tra gli apostoli, Giacomo fu decapitato a Gerusalemme, per ordine di Erode Agrippa, intorno all’anno 43/44.Secoli dopo, nascono su San Giacomo delle tradizioni e leggende, si dice che avrebbe predicato il Vangelo in Spagna. Quando poi quel Paese cade in mano araba (sec. IX), si afferma che il corpo

di san Giacomo (Santiago, in spagnolo) è stato prodigiosamente portato nel nord-ovest spagnolo e seppellito nel luogo poi notissimo come Santiago de Compostela.Qui a Gerusalemme, la casa Santiago a Betania , ha festeggiato la festa del Patrono principale di Spagna, con la messa presieduta da Mons. César Franco, Vescovo ausiliare di Madrid, don Jose Manuel Sanchez, il direttore, fra Artemio Vitores, il vicario custodiale insieme a sacerdoti e religiosi, con la presenza del Console spagnolo, e tanti invitati.Nell’omelia il vescovo ha esortato a vivere le virtù dell’Apostolo Giacomo, specialmente l’amicizia con il Signore, e sull’importanza di vivere a Gerusalemme, dando testimonianza del nostro essere discepoli del Maestro.

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Festa di S. Ignazio di Loyola nel cortile della Casa dei Gesuiti di Gerusalemme

Martedì 31 luglio, nel cortile della Casa dei Gesuiti di Gerusalemme, celebrazione della festa di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù.

Fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ha presieduto la messa solenne concelebrata da Padre Joseph Nguyeãn Coâng Doan, direttore del Pontificio Istituto Biblico di Gerusalemme. Presenti il Console francese, Signor Frédéric Desagneaux, numerosi sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli.“È una grande gioia e un piacere essere qui con voi in questa felice occasione.”Sono le parole di saluto del Custode prima d’iniziare la celebrazione della Messa.

Nell’omelia, Fra Pierbattista Pizzaballa, pone l’accento sull’importanza della convergenza tra Sant’Ignazio e San Francesco, apparentemente distanti ma, in realtà, caratterizzati da molte somiglianze. Entrambe convertiti e provenienti da ambienti lontani dalla fede, compiono lo stesso passaggio: “dall’egocentrismo al Cristocentrismo, dalla vita mondana alla vita tutta dedicata al Signore Gesù”.

Sant’Ignazio era avviato alla vita di cavaliere di soldato; la sua conversione avvenne durante una convalescenza, mentre si trovò a leggere alcuni testi della vita di Cristo. All’Abbazia benedettina di Monserrat dopo una pubblica confessione, si spogliò degli abiti cavallereschi per fare voto di castità perpetua e darsi alla vita monastica.

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Il Custode afferma che la sapienza di Ignazio è stata quella di saper scoprire, dentro gli eventi della vita, dentro le emozioni del cuore, la via della vita, di essere stato un profeta, capace di indicare dove e come scegliere la vita.

Fra Pizzaballa conclude rivolgendo un’intercessione a S. Ignazio affinché tutta la Chiesa si nutra di questa stessa sapienza e questa stessa passione per Dio, per l’uomo e illumini questo cammino che rende possibile l’incontro e l’amicizia tra Dio e l’uomo. Al termine della Santa Messa Padre Joseph Nguyeãn Coâng Doan, Superiore della casa, ha invitato tutti i presenti a partecipare alla cena fraterna imbandita nel parco dell’Istituto.

L’espressione “Esercizi spirituali ignaziani ” indica sia il titolo del libretto scritto da S. Ignazio di Loyola, sia l’esperienza che viene proposta. Il termine “ignaziani” specifica che si tratta di un metodo particolare, nato dall’esperienza di Ignazio e dei primi compagni, approvato e raccomandato più volte dai sommi Pontefici. L’autore del libretto ha ricevuto il dono-carisma di tradurre il proprio cammino spirituale personale in un percorso oggettivo e organico di approfondimento e assimilazione della vita nello Spirito di Dio.

La presenza dei Padri Gesuiti in Terra Santa è un arricchimento per l’intera Chiesa sia per gli approfondimenti teologici e le specializzazioni nello studio della Bibbia, sia per le altre realtà accademiche di Gerusalemme. Qui i Padri Gesuiti vivono l’apertura all’altro con spirito ecumenico e pastorale caratteristico della Chiesa in Terra Santa.

I gesuiti sono presenti anche in Giordania, Egitto e Libano, con istituzioni accademiche considerate tra le più qualificate.L’Istituto Biblico Pontificio di Gerusalemme è

presente in Terra Santa dal 1927, come sede dell’Istituto Biblico Pontificio di Roma, per svolgere la formazione dei docenti di Sacra Scrittura, conoscendo e vivendo nella terra della Bibbia, la terra di Gesù.

Anche oggi l’Istituto svolge missione di formazione per i docenti di sacre scritture, provenienti da tutto il mondo, che devono completare gli studi frequentando, l’Ecole Biblique per imparare la lingua aramaica e altre materie e lo Studium Biblicum Franciscanum per studiare la geografia e l’archeologia della Terra Santa. Mentre, presso l’Università Ebraica, si specializzano in lingua ebraica e storia del Vecchio e Nuovo Testamento.

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Lastoriahale suesotti-li perfidie. Per secoli iGiudei hanno guar-dato i Samaritani co-

me traditori, accusandoli diessersene andati e di aver ad-dirittura eretto un loro tem-piodacontrapporreaGerusa-lemme. E oggi l’esercito dellaStella di Davide sta qui, sulMonte Garizim, a «protegge-re» proprio le rovine edificatenei secoli sopra quel tempiosecessionista e blasfemo. Iro-nia della storia. Ma basta af-facciarsi alla recinzione trac-ciata nei mesi scorsi per com-prendere che non è (solo) lapassionearcheologicaa moti-vare questainstallazione isra-eliana nel cuore del territoriopalestinese.Dal Garizimsido-mina Nablus e proprio sottoil Parco archeologico stannoammassate le abitazioni del-l’affollato campo profughi.Da qui si domina e si control-la uno degli snodi nevralgicidella guerra di posizione isra-elo-palestinese. Poco impor-tasesuquelmonte ancoraog-gi le poche centinaia di Sama-ritani rimasti vanno ancora a

celebrare la loro Pasqua e sel’imperatore Adriano nel 136fece costruire un tempio aGiove Altissimo e Zenone nel484 fece erigere una basilicabizantina a Maria Madre diDio, le cui vestigia ancora og-gi spuntano dalla spianata.Ora a dominare ogni cosa èuna tensione palpabile, checova come brace sotto la ce-nere.Nablus è un distillato di con-traddizioni: sulla montagnasta una lussureggiante villapalladiana, copia esatta dellaRotonda, fatta costruire dalpiù ricco dei palestinesi delluogo. Sotto si aggroviglia unaffastellarsi di cemento e la-miere checircondano merca-tini, moschee e chiese. Quista anche la chiesa che ricor-da l’episodio evangelico diGesù e della Samaritana alpozzo. Tutto si addensa sen-za soluzione di continuità.Più a nord sta invece Sebaste,borgata che si inerpica suun’altura, un tempo meta diqualche viaggiatore, oggi iso-lata. Eppure a Sebaste incon-triamo uno di quei fiori che

sbocciano inaspettati tra lepietre di questa terra bella etribolata. Ad accompagnarciè Carla Benelli, archeologa evolontaria dell’Associazionedi Terra Santa, il braccio laicoe operativo della Custodiafrancescana. Con lei, tra lepietre del teatro romano in-contriamoi ragazzinidel cen-tro ricreativo estivo: adole-scenti con il velo e scugnizzicon l’argentovivo addosso.Sono alle prese con album dadisegnoe matite colorate.An-che questo è un modo per farcrescere attenzione e passio-ne per il tesoro d’arte e storiache sta loro attorno. Il luogo ècarico di fascino: nel 30 avan-ti Cristo, Ottaviano Augustoconcesse questa zona ad Ero-de, che in suo onore edificò lacittà e la chiamò Sebaste, Au-gusta in greco antico. Resta ilteatro, resta il foro, resta unaparte della basilica e in fondoalla vallata si vedono le colon-ne della via principale. Luo-ghi abbandonati, perché di«proprietà» israeliana... «Maloro non ci vengono mai e noinon possiamo metterci ma-

no»,dice CarlaBenelli.C’è an-che una chiesa che ricorda ladecapitazione di Giovanni ilBattista: dentro troviamo ilmaestro del villaggio che cer-ca di arrotondare lo stipen-dio vendendo souvenir.Ma la sorpresa sta nel cuoredi Sebaste. Qui, a ridosso del-la moschea che secondo latradizione conserva la tombadi Giovanni il Battista, in que-stiultimiannisono stati ripor-tati alla luce i reperti dellaconsistente presenza bizanti-na e crociata. Carla Benelli ciracconta le fortunose scoper-te iniziali: un muro che si cre-pain fondoaduna stanzausa-tacomemagazzinoe lasciain-travedere un’abside... un pa-lestinese che mostra quel chespunta dalla fossa perdentesotto casa sua e si trova chesotto tonnellate di liquamic’è un magazzino d’epocacrociata... Da questi ritrova-menti è iniziato un lavoro pa-ziente di recupero, grazie an-che ai finanziamenti dellaFondazioneCariplo, della Re-gione Lombardia, del Comu-ne di Roma. Una mano giun-ge anche da Brescia, dall’As-sociazioneculturaleGian Bat-tistaMassolini, che allaSama-ria ha dedicato il Calendariodi quest’anno ed ha portatoCarla Benelli e il prof. OsamaHandam della Al Quds Uni-versity nell’auditorium diSantaGiulia, lo scorso dicem-bre. Con la consulenza e il so-stegno iniziale di Padre Mi-chele Piccirilloe poidello Stu-dium Biblicum di Gerusa-lemme, coinvolgendo la ma-nodopera locale, si è avviatoun cantiere che ancora sta la-vorando. Si stanno formandogiovani per diventare guide,altri perché imparino l’artedel mosaico. Si è ricavato unB&B (Sabastiya guest house -info: [email protected])con locali di ra-ro fascino. «Tra i nostri ospitiabbiamo anche il console in-glese...» spiega Carla Benelli,lasciando trasparire un pocodi speranza in una situazioneche non è per nulla facile.Sebaste, vista da qui, sembradavvero un fiore che spuntatra le rocce bianche e i rovi. Etiauguri che abbiaunaprima-vera rigogliosa, che riesca adare una prospettiva di spe-ranza ai ragazzini che incrocidi corsa, a quelli che giocanoa pallonesotto un sole cocen-te. E ai loro fratelli maggiorichenon sanno come ammaz-zare il tempo e covano ranco-re per chi li ha chiusi dietromura e fili spinati.

Claudio Baroni

Hebron, dove si va a pregare con il mitra in spallaIsraeliani e palestinesi separati in casa e arroccati attorno alle Tombe dei Patriarchi

PALESTINA

CULTURA&SPETTACOLI

AMamre, dove Abramo ebbel’annuncio che sarebbe diven-tato padre e la sua discendenzasarebbe stata numerosa come

le stelle in cielo, non c’è nessuno. Ci arri-viamo assieme al prof. Flavio Dalla Vec-chia, docente di Sacra scrittura ed Ebrai-coall’Università Cattolica, mentre un se-dicente custode chiede qualche euro aPaolo Pelizzari, nostra guida, per aprire ilcancello del prato incolto. Solo un pozzomalamente coperto e qualche muro a ri-cordare antiche basiliche bizantine. Tut-to attorno cantieri al lavoro e palazzoniche crescono.

Ma qualche chilometro più in là, alleTombedei Patriarchi, israeliani epalesti-nesi si contendono il territorio centime-tro per centimetro. Arroccati, separati incasa, davanti a quegli avi comuni così ri-vendicatieingombranti.Lì Abramocom-prò un appezzamento di terreno daEfronl’ittita per seppellire sua moglie Sa-ra. Quella grotta divenne poi la tombasua, del figlio Isacco, di Giacobbe e delleloro mogli. Erode un paio di decenni pri-ma della nascita di Cristo chiuse quellacavità e vi costruì sopra una sala per lapreghiera. Poi arrivarono i bizantini e nefecero una basilica. Arrivarono i musul-

manie la trasformaronoin moschea. Og-gi quel complesso è condiviso, o meglio,diviso tra ebrei e musulmani. I primi loabitarono per secoli, gli altri lo vollero inesclusiva. L’elenco degli scontri sangui-nosi è lungo. Per citare solo gli ultimi: ilprogrom del 1929 che sterminò gli ebrei;la riconquista con la Guerra dei Sei giornidel 1967; la strage fatta dall’ebreo Gold-steinnel ’94... Ora nelcuore dellaCisgior-dania palestinese sta un’agguerrita colo-nia israeliana e un distaccamento milita-re non meno forte che la «difende». Gliebrei entrano solo nella sinagoga che stain alto, i musulmani solo nella moschea

che sta a lato. I visitatori possono entrarein entrambe, passando quattro controllisottoglisguardi «puntati»delle duefazio-ni. La tensione si taglia col coltello, ver-rebbe da pensare se il modo di dire nonavesse un sapore di tragico realismo. Neiluoghi di preghiera si entra deponendomitragliette e pistole, ma soldati armatisono dietro ogni angolo e ogni porta. Ar-roccati e separati in casa, mentre il sukdella città si svuota, lasciando fantasmidi abitazioni diroccate. Eppure anchequi si incontrano i ragazzini musulmaniin gita e quelli ebrei che giocano. Gesti diquotidiana normalità nel cuore d’un as-sedio che è diventato simbolo della con-tesa. Dicono gli israeliani: questa è terracomperata dai nostri patriarchi, pagata edifesa, emblema della rinascita sionista.Terranostra, dicono ipalestinesi,che chi-nano il capo. Per ora. cl. b.

Sebaste, piccolo fioresul filo spinato di NablusDa fortunose scoperte archeologiche ha presovita un cantiere che lavora per un futuro di pace

Armi e colori■ Nelle foto di Virginio Gilberti, in alto sul Monte Garizimche domina Nablus. Qui sopra, ragazzini palestinesi chedisegnano tra i resti del teatro romano di Sebaste e ilcontrollo all’ingresso delle Tombe dei Patriarchi a Hebron

Nella sinagogaalla Tombadei Patriarchi

48 GIOVEDÌ 2 AGOSTO 2012 GIORNALE DI BRESCIA

Quotidiano “il Giornale di Brescia”2 Agosto 2012

articolo Claudio Baroni foto Virginio Gilberti

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Indian Community’s Mount tabor Yatra (pilgrimage) in the Spirit of transfiguration

Indian migrants numbering around 200 of them dare to trekke the hair-pin-curved track of five kilometers leading to the basilica of Transfiguration on the Mount Tabor, a holy hill in the region of Lower Galilee in Northern Israel. In spite of the burning summer-Galilean-heat, these devoted Indians sang hymns and prayed rosaries and joyfully marched towards peak of the mountain while the recalling the journey of Our Lord Jesus and the three Apostles, on this very mountain some 2000 years ago.Indian Chaplaincy of the Holy Land facilitated this spirit-renewing pilgrimage to its faithful in the spirit of the solemnity of the Transfiguration the principal feast of this region, which falls on 6th of August, which commemorates the Gospel account of Our Lord Jesus taking three of his privileged Disciples namely, Peter, James and John to this very high mountain and transfigured in front of them. It is accounted that His face shone like the Sun and his clothes become white as light and the appearance of Biblical heroes like Moses and Prophet Elijah and was conversing with Jesus etc. As they reached entrance Arch of the Custodia di Terra Sancta, through which one enters the property of the Basilica campus, they were all indeed got exhausted due to the scorching heat of the Galilean summer and long climb at a stretch, but they were all excited and enthused to enter the holy spot sanctified by the presence of the our Lord and the holy Apostles and numerous holy men and women and pilgrims in history. At the entrance of the Basilica, Rev. Fr. Anthonio Dudek OFM, the Guardian of the Basilica, had given them a solemn welcome with ringing of the Bells of the Basilica and with warm words of appreciation to the efforts of this vibrant Indian community who dared to take up such a meaningful pilgrimage on the eve of the Feast of

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Transfiguration. After in invoking the blessing of the Triune God, he sprinkled with the holy water over them. Every one participated in Holy the Eucharist celebrated by the Indian Chaplain, Rev.Fr. Jay OFM, in Konkani and English with much devotions and piety they also prayed for Peace in the Middle East, specially for Syria and for their families in India. Some mentioned that they had visited this basilica number of times but never participated in the Eucharist celebrated here. After the Mass, they moved to the third part of the pilgrimage to participate in the fellowship meal prepared on this holy mountain, for all the participants, by the Indian Chaplaincy of Holy Land. Some of the volunteers of the Basilica remarked that they had seen many Indian pilgrims visit this holy Mountain but this is the first time they had seen a big group of Indians made it on foot. It is to be noted in the ancient times, some 1600 ago one had to walk up no less than 4,340 stairs to arrive the Basilica. For the Migrant Indians it was a faith-renewing and transforming experience. One is sure that this Tabor Yatra would remain as a life-time experience in their hearts for years. Report Rev.Fr. Jayaseelan OFMPictures Roshan Martis

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trasfigurazione al tabor, una festa di luce

Trasfigurazione al Tabor, una festa di luceUna basilica splendidamente illuminata accende di luce la notte del Monte Tabor alla vigilia della Festa della Trasfigurazione di Nostro Signore, avvenuta proprio qui, secondo un’antichissima tradizione. In tanti fra i cristiani locali salgono fin quassu la sera del 5 agosto per trascorrevi la notte prima della festa. Negli spazi antistanti la Basilica si accampano, provvisti di cibo e tende, imitando lo spontaneo desiderio di Pietro ... Una tradizione consolidata, che diventa un momento di condivisione familiare, ispirato pur sempre da sentimenti di fede e di preghiera. Perche’ e’ bello per questi cristiani di Terra Santa essere qui nello stesso luogo in cui Gesu’ condivise un momento cosi straordinario con 3 dei suoi apostoli ...“E’ speciale per noi ...non solo Natale o Pasqua ma anche ogni festa minore e’ molto grande per noi cristiani di qui ...perche’ e’ importante poter andare in ogni luogo dove e’ veramente accaduto cio’ che si celebra ...”

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c’e’

invece chi, la stessa notte,

sceglie di salire a piedi sul Monte Tabor... E’ quello che fa un gruppo di infaticabili camminatori partiti da Nazareth a mezzanotte e guidati dal francescano p. Jack. “Se tu mi chiedi perche faccio questo, io ti rispndi che questa marcia, questa preghiera con abuna Jack ci fa rinnovare lo spirito del nostro essere cristiani qui, ci fa capire quanto e’ importante sentire che abbiamo le nostre radici in questa terra santa e quando raggiungeremo la cima di questa montagna ci sentiremo veramente felici.” Dopo 20 km e 4 ore di cammino (le ultime tutte in salita lungo i tornanti del monte) eccoli finalmenti arrivati, accolti in queste primissime ore del giorno (sono circa le 4,30) da una particolarissima nebbia mattutina che rende ancora più suggestivo il luogo della trasfigurazione, facendo ricordare quella nube splendente che tutto avvolse ...L’indomani, giorno della festa, la Basilica si riempie di fedeli giunti da tutta la Terra Santa e di qualche gruppo di pellegrini.La Messa solenne presieduta dal Custode di Terra Santa (accanto a lui il guardiano del Santuario P. Antonio Kasimiesh e molti altri sacerdoti) ha una particoalre intenzione di preghiera: la difficilissima situazione in Siria. Celebrata in arabo e in latino, questa Santa Messa

della Trasfigurazione nella Basilica del Monte Tabor e’ stata per la prima

volta trasmessa anche via satellite da alcune emittenti

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televisive cattoliche, in lingua araba, spagnola e italiana. Vuol dire che questa celebrazione e’ stata vissuta, in comunione di preghiera con tutti questi cristiani locali, anche da migliaia e migliaia di persone sparse nel mondo ... Veramente lontani i tempi in cui, durante i secoli dell’occupazione musulmana, era perfino difficile raggiungere questo luogo santo.

“Qui c’era un piccolissimo conventino con una piccola cappella e non si faceva altro che venire quasi di nascosto a fare la celebrazione che era molto intima, aveva la sua bellezza ...ma molto diversa da quella di oggi. Dopo il periodo ottomano e’ stato possibile ritornare a una liturgia normale ...” le parole del Custode di Terra Santa“Il mistero della Trasfigurazione e’ anche il mistero del nostro essere, della nostra vita ...” dice p. Zaher Abboud nella sua omelia, “salire sul Tabor significa saper vedere con gli occhi di Dio tutte le preoccuopazioni e le nostre croci quotidiane.”

Custode di Terra Santa“Noi nella nostra vita abbiamo la luce che abbiamo ricevuto dal Signore e abbiamo anche la croce che Lui ha portato per primo. Dobbiamo imparre a portare la croce come figli della luce...”Alla fine della Messa celebranti e fedeli si incamminano in processione verso il

“Descendetibus”, l’antico oratorio sorto in memoria dell’ordine dato da Gesù ai discepoli (… di non parlare a nessuno della visione), mentre scendevano dalla montagna. E’ qui che termina la celebrazione, con la benedizione finale impartita dal Custode su tutti i presenti ...

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Cronaca Custodiale

Festa di Santa Chiara e chiusura dell’8° Centenario della fondazione delle Clarisse

Nella ricorrenza della festa di Santa Chiara si è concluso, anche a Gerusalemme, l’8° Centenario della fondazione dell’Ordine della Santa d’Assisi.La festa era iniziata venerdì 10 agosto, con i Vespri presieduti da Padre Feras Hijazin, Parroco di San Salvatore, alla presenza di frati francescani, religiosi, religiose e alcuni fedeli.Sabato 11 agosto, celebrazione della Messa solenne, nella Cappella del Convento delle Clarisse di Gerusalemme. La Messa,presieduta da S.E. Mons. William Shomali, Vicario patriarcale, è stata concelebrata da Fra Artemio Vitores, Vicario Custodiale. Fra i presenti il Vice-Console francese Sig. Olivier Plançon.Nell’omelia Mons. Shomali ricorda l’esperienza vissuta da Chiara, quando a soli dodici anni, fu conquistata dall’esempio di Francesco che decise di spogliarsi di tutti i vestiti per restituirli al padre Bernardone. La giovane Chiara, sette anni dopo, fuggirà da casa, per raggiungere Francesco e i suoi compagni alla Porziuncola.Mons. Shomali collega l’esperienza di vita di Chiara al passoevangelico di Giovanni: “Chi rimane in me ed io in lui, porta molto frutto”. Per dimostrare come Chiara ha saputo rimanere con Cristo e portato tanti frutti di santità e amore al Signore.Il Vicario patriarcale ha chiesto l’intercessione della Santa di Assisi sul Medio Oriente, in particolare per gli eventi della Siria,le violenze al Sinai e per la pace e la tranquillità in Terra Santa.Nel ricordo di Santa Chiara, nominata da Pio XII “protettrice delletelecomunicazioni ” per aver contemplato sulle pareti della sua cella, la notte di Natale del 1252, il presepe e le funzioni solenni che si svolgevano a Santa Maria degli Angeli, quale stella di santità che lampeggia nel cielo di Assisi.

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Dopo la benedizione e il bacio della reliquia della Santa, unpiacevole momento di fraternità, condiviso, nel giardino del Monastero.

In Terra Santa le suore Clarisse vivono in due conventi, quello di Nazareth e quello di Gerusalemme.

Il Monastero alle porte di Gerusalemme, fu fondato alla fine dell’Ottocento dalla madre francese Elisabetta del Calvario. Oggi è una piccola oasi per lo spirito che ospita una vivace comunità di quindici suore di clausura provenienti da diversa Nazioni.

Ma, chi era Chiara?Nata nel 1193, Chiara apparteneva a una famiglia aristocratica e ricca. Rinunciò a nobiltà e a ricchezza per vivere umile e povera, adottando la forma di vita che Francesco d’Assisi proponeva. Anche se i suoi parenti, come accadeva allora, stavano progettando un matrimonio con qualche personaggio di rilievo, Chiara, a diciotto anni, con un gesto audace ispirato dal profondo desiderio di seguire Cristo e dall’ammirazione per Francesco, lasciò la casa paterna e, in compagnia di una sua amica, Bona di Guelfuccio, raggiunse segretamente

i frati minori presso la piccola chiesa della Porziuncola. Era la sera della Domenica delle Palme del 1211. Nella commozione generale, fu compiuto un gesto altamente simbolico: mentre i suoi compagni tenevano in mano torce accese, Francesco le tagliò i capelli e Chiara indossò un rozzo abito penitenziale.Da quel momento diventata la vergine sposa di Cristo umile e povero e, a Lui, totalmente si consacrava.Come Chiara e le sue compagne, innumerevoli donne nel corso della storia sono state affascinate dall’amore per Cristo che, nella bellezza della sua Divina Persona, riempie il loro cuore.Chiara, prima donna nella Chiesa a scrivere una Regola, anche sela vede approvata solo il giorno prima di morire.Chiara e Francesco due persone immerse totalmente in Dio. Laloro vita è un “eccomi” alla chiamata di un radicalismo evangelico che riescono a realizzare solo in parte.Questo esempio è più che mai attuale e affascinante, soprattutto per i giovani che vivono in una società in cui ognuno tende a diventare sempre più individualista, perdendo di vista il senso di appartenenza alla famiglia, alla storia e faticando a riconoscere negli altri quel “tu” così attraente.

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Festa di Maria Assunta in cielo. Celebrazione alla valle del Cedron, ai piedi del Getsemani

Qui, nella “ tomba di Maria”, alla valle del Cedron, ai piedi del Getsemani, nella chiesa di epoca crociata, ora ortodossa, come ogni anno, i fedeli di Gerusalemme e i pellegrini, hanno la grazia di celebrare la Festa dell’Assunzione di Maria al Cielo.La festa dell’Assunta, è stata celebrata in diversi momenti di preghiera iniziati la vigilia con la veglia presso il sepolcro di Maria, vicino alla Basilica dell’Agonia. Durante la veglia, animata dai francescani, la lettura di alcuni brani del vangelo si è alternata ai canti mariani e alla riflessione dei Padri della Chiesa.

Al termine della preghiera i partecipanti si sono avviati, con una candela accesa, alla Basilica del Getsemani per la benedizione finale, passando intorno all’Orto degli Ulivi.

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La mattina del 15 agosto, il momento liturgico più importante, che si è svolto nella Basilica del Getsemani.Il Pontificale, presieduto dal Custode di Terra Santa, Fra Pierbattista Pizzaballa, è stato concelebrato dal vicario custodiale, Fr Artermio Vitores, Mons. Joseph Kelelian, Vescovo della Chiesa Armena Cattolica e da molti frati e sacerdoti. Nella chiesa gremita di fedeli locali e pellegrini, Fr Firas Hijazin ha tenuto l’omelia, in lingua araba, rilevando il significato del Dogma di fede dell’Assunta proclamato da Pio XII nel 1950 e chiedendo l’intercessione di Maria per la pace in Siria, Paese più che mai provato come in questo momento.

Il pomeriggio il Custode di Terra Santa ha presieduto i Secondi Vespri solenni nella Grotta dell’Arresto, accanto alla Chiesa dell’Assunzione, dove un affresco, posto davanti al piccolo altare, rappresenta Maria Assunta in cielo.Il minuscolo ambiente era gremito di cristiani locali e pellegrini e stranieri che vivono a Gerusalemme.Un momento di preghiera, allo stesso tempo solenne e raccolto, terminato con l’invocazione alla Regina di Terra Santa: “Qui, dove tu fosti costituita tenera Madre nostra e dispensatrice, di grazie, veglia con speciale protezione sulla tua patria terrena, dissipa da essa le tenebre dell’errore poiché qui risplendette il Sole dell’eterna giustizia e fa che presto si compia la promessa del tuo Divin Figlio di formare un solo ovile sotto un solo pastore…”La peregrinazione è proseguita alla Basilica dell’Assunzione. La silenziosa processione è scesa per la lunga scalinata che, insieme alla facciata, mantiene ancora l’austero e solenne stile crociato, fin davanti alla Tomba della Madonna.L’assemblea raccolta in preghiera, ha vissuto un intenso momento di adorazione, animata, da melodie mariane di tradizione occidentale, quasi un’unica eco delle preghiere incessanti effuse in questo luogo santo, nel corso dei secoli.Tutti i presenti, dopo il Custode e i francescani, sono entrati nell’edicola per accostarsi al blocco di roccia: unico segno rimasto della tomba vuota di Maria. Ai latini, solo in questo giorno è concesso di presiedere una breve liturgia, perché la Chiesa, conosciuta come Tomba della Vergine”, attualmente è officiata soltanto da cristiani ortodossi, greci e armeni. I frati minori, dopo un periodo di possesso esclusivo, ne furono definitivamente cacciati nel 1757. Se è vero, che nessun testo canonico precisa come Maria trascorse gli ultimi anni o il modo in cui lasciò la vita terrena, alcuni libri apocrifi, che vanno sotto il nome di ciclo sulla Dormizione della Madonna, tutti riconducibili a un documento originario, un prototipo giudeocristiano redatto intorno al II secolo, tramandano tutta una serie d’informazioni sugli ultimi giorni e sulla morte di Maria dicendo, tra l’altro, che gli apostoli deposero il corpo della madre di Gesù nel Getsemani in una tomba nuova che dopo tre giorni trovarono vuota.

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DHARMARAM VIDYA KSHETRAMPontifical Athenaeum of Philosophy, Theology, and Canon Law

Bangalore 560029, Karnataka

All are cordially invited to join us for an audience with

His Paternity Most Rev. Fr. Pierbattista Pizzaballa, OFM

THE CUSTOS OF THE HOLY LANDHe would speak on

“The Holy Land: Christian Concerns in the Middle East”

Time and Date: 2.30 Pm – 4 pm, Tuesday, 25 September 2012Venue: JBCM Auditorium, DVK Administrative Block

Prof. Dr. Thomas Kollamparampil CMI Prof. Dr. Saju Chackalackal CMIDean, Faculty of Theology President

Contact: 080-41116333 / 02 / 00 Email: [email protected]

Office of the Custos of the Holy Land is one of the Respected and Revered Religious Figures of Holy Land by the Governments of the Middle East and Europe. The Custos is appointed directly by the Holy See; he is the official face of the Catholic Church in the Holy Land in terms of the Holy Sanctuaries built over the sites of our Redemption. By virtue of his office, he is the part of the Catholic Ordinaries of the Holy land. He is directly responsible to Guard the Holy Sites and receive the pilgrims to the Holy Land. On 15 May 2004, Rev. Fr. Pierbattista Pizzaballa was appointed Custodian of the Holy Land.

ALL ARE WELCOME!

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DHARMARAM VIDYA KSHETRAM is a Pontifical Athenaeum of Philosophy, Theology, Canon Law, and Formative Spirituality and Counselling. It offers the following programmes:

The Faculty of Theology:Doctor of Theology (ThD)Licentiate in Biblical Theology (LTh)Licentiate in Systematic Theology (LTh)Licentiate in Moral Theology (LTh)Licentiate in Eastern Theology (LTh)Licentiate in Missiology (LTh)Bachelor of Theology (BTh)Bachelor of Religious Sciences (BRS)MA in Theology (BTh) (in association with Christ University)Diploma in Theology and Religious SciencesPG Diploma in Theology (DADE)PG Diploma in Biblical Studies (DADE)PG Diploma in Counselling Psychology (DADE)PG Diploma in Spiritual Theology (DADE)PG Diploma in Eastern and Indian Christian Spirituality (DADE)PG Diploma in Formative Spirituality (DADE)PG Diploma in Chavara Studies (DADE)

Faculty of Philosophy:Doctor of Philosophy (PhD)MPhil (Pre-Doctoral Programme)Licentiate in Philosophy (LPh)Bachelor of Philosophy (BPh)Diploma in Philosophy (2 Years)Certificate in Philosophy (1 Year)PG Diploma in Philosophy (DADE)BA Philosophy (Honours) (in association with Christ University)MA in Philosophy (in association with Christ University)

Institute of Oriental Canon Law:Licentiate in Oriental Canon LawDiploma in Oriental Canon LawCertificate Course in Oriental Canon Law

Institute of Formative Spirituality and Counselling (Vinayasadhana)Licentiate in Formative Spirituality and Counselling (LTh)MA in Formative Spirituality and Counselling Diploma in Formative Spirituality and Counselling

DHARMARAM JOURNALSDharmaram Vidya Kshetram regularly publishes four journals (two quarterlies and two bi-annuals) in order to promote serious academic pursuit and scientific research. They are

1. Journal of Dharma: Dharmaram Journal of Religions and Philosophies,

2. Asian Horizons: Dharmaram Journal of Theology, 3. Vinayasadhana: Dharmaram Journal of Psycho-Spiritual

Formation, and 4. Iustitia: Dharmaram Journal of Canon Law.

Website: www.dvk.inEmail: [email protected]

Telephone: 080-41116333

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Ibreviary Pro terra Santa versione per Android cellulari e tablet e per Kindle Fire

iBreviary Pro Terra Santa è finalmente disponibile nella nuovissima versione per cellulari e tablet Android. Dopo un lungo periodo di studio e di lavoro, la nuovissima versione è pronta ad offrire un contributo sempre più puntuale ed utile a chi desidera pregare in mobilità, e soprattutto per chi desidera rimanere in collegamento spirituale con la Terra Santa. L’applicazione, ideata da don Paolo Padrini, è stata realizzata grazie ad una partnership molto solida e significativa con la Custodia di Terra Santa. L’applicazione è stata realizzata dallo sviluppatore Libero Rodofili, dallo studio italiano Netguru s.r.l. e da iLabora s.r.l. L’applicazione si va così ad aggiungere, grazie all’implementazione di tutte le funzioni, alle altre applicazioni già realizzate per iPhone, iPad, Blackberry e Windows Phone. Moltissime le novità di questa versione: il supporto completo alla lingua inglese, spagnolo, portoghese (per la quale sono in fase di inserimento i testi liturgici), tedesco, francese, oltre ai testi disponibili in lingua Latina e nella versione del Vetus Ordo e del Rito Ambrosiano (in fase di completamento). E’ stato inoltre implementato un

nuovo meccanismo per lo scaricamento dei testi. Ora è possibile scaricare giorni successivi, nelle differenti lingue, o addirittura l’intera settimana corrente. Molto importante è la messa a disposizione dei Testi liturgici della Custodia di Terra Santa, i quali saranno visualizzabili attivando il relativo selettore (il quale brandizzerà ulteriormente l’applicazione con un “bollo” relativo alla Custodia) , ed ovviamente nei giorni in cui è prevista dal Calendario della Custodia una celebrazione particolare. Da questa versione inoltre, la Custodia offrirà un nuovo servizio a favore della Chiesa universale: iBreviary si apre infatti anche agli altri Ordini religiosi (all’inizio i salesiani, ma sono in preparazione anche i testi per la Famiglia Francescana ed altri ordini) i quali potranno utilizzare, all’interno nei testi comuni dei loro testi liturgici propri. Le novità non finiscono qui. Molte le nuove caratteristiche anche in ambito di facilitazione alla lettura. Oltre allo sfondo in stile pergamena che viene utilizzato nelle pagine che offrono i testi, potrà infatti essere selezionato un più semplice “sfondo bianco”. Ovviamente è stata implementata la funzione che permette l’ingrandimento dei caratteri per facilitare la lettura dei testi liturgici. La versione è compatibile con i terminali Android (sia smartphone che tablet), oltre che per il nuovo terminale di Amazon Kindle Fire.L’applicazione è scaricabarile dal Play Store di Google e dallo store di Amazon

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Piazzale Santo Sepolcro

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Pietra dell’unzioneSanto Sepolcro

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Colonna degli Improperi Santo Sepolcro

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Cappella di Sant’Elena Santo Sepolcro

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Cappella della Santa Croce Santo Sepolcro

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Deambulatorio Santo Sepolcro

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Cappella della maddalena Santo Sepolcro

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Cappella dell’Apparizione Santo Sepolcro

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Catholicum Santo Sepolcro

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Cappella di Adamo Santo Sepolcro

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Cappella della Crocifissione Santo Sepolcro

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CalvarioSanto Sepolcro

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Cappella dei Franchi Santo Sepolcro

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Anastasis Santo Sepolcro

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Cappella dell’Angelo Santo Sepolcro

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Grazie, mons. FrancoUna celebrazione solenne, nella Chiesa del Notre Dame Center di Gerusalemme, per ricordare il settimo anno di pontificato di Benedetto XVI, e per ringraziare del dono di questo successore di Pietro che ha costentemente invocato per questa regione la pace come un dono divino...

Cambiato il testo che fa riferimento a Pio XII allo Yad Vashem Cambiato il testo che fa riferimento a Pio XII allo Yad VashemPer il custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa è una buona notizia, anche se ci sono ancora critiche...

La festa di SefforisA Sefforis e’ una data particolare quella del 26 luglio: il giorno che ricorda I santi Gioachino e Anna, genitori della Madonna, si e’ colorato, in questo piccolo paesino della Galilea, di un accento particolare...

A lezione di icone“Facciamo un corso che e’ molto didattico, che mira a insegnare anche a chi non ha mai preso in mano un pennello a fare le righe, a stendere il colore, pero’ con questo scopo, di dipingere, dio scrivere il Singore, di scrivere il Verbo di Dio che si e’ fatto carne, quindi l’immagine del Pantocratore”...

Bentornati a casaWelcome Back, bentornati a casa. 40 giovani palestinesi provenienti da tutto il mondo sono tornati qualche giorno fa, nella loro terra d’origine, la Palestina...

dedicazione della Basilica del Santo SepolcroDomenica 15 luglio alle ore 6,30, Fra Artemio Vítores, Vicario Custodiale, ha presieduto nell’Edicola del Santo Sepolcro, la Santa Messa per commemorare la Dedicazione della Basilica della Risurrezione...

dove il gallo cantaIl nome San Pietro in Gallicantu deriva dal latino “gallus cantat”: Il gallo canta. E’ in questo luogo che la tradizione cristiana ha situato il rinnegamento di Pietro che Gesu’ aveva predetto...

In breve

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Antiche ville a BetlemmeLa musica di un vecchio piano riempe le stanze di questa villa a Betlemme, oggi altrimenti vuote...

Il Libano si prepara per il Papa Il Libano si prepara ad accogliere il Papa. E’ stato ufficializzato da poco il programma della visita del Santo Padre, che arrivera’ il prossimo 14 settembre e sara’ nel paese per tre giorni...

A servizio della terra Santa“Sono Giuseppe, ho ventisette anni e vengo da Bari”, “Nando, vengo dal Molise e ho studiato a Firenze”, “Sono Davide e vengo da un paese in provincia di Como”Mi chiamo Alessandro, vengo da Brescia, ho 25 anni...

Attesa e speranza… per una Primavera cristiana Intervista al patriarca maronita, S.B. mons. Bechara Boutros raiAttesa e speranza… per una Primavera cristiana Intervista al patriarca maronita, S.B. mons. Bechara Boutros Rai...

ramadan a GerusalemmeSono suggestivi i tardi pomeriggi nella Gerusalemme est durante il mese del Ramadan: le urla caotiche dei venditori che di solito invadono la citta’ cedono il passo a un clima decisamente piu’ raccolto...

Magnificat, un importante riconoscimentoUna nuova risorsa didattica che rappresenta allo stesso tempo un importante riconoscimento giuridico per l’Istituto Magnificat di Gerusalemme: il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dell’Italia ha istituito presso il Magnificat i corsi accademici di primo livello in Pianoforte e Organo e di secondo livello in Musica sacra...

Il Monte taborCon i suoi 588 metri sul livello del mare, si erge solitario nella pianura di Esdrelon, in piena Galilea, a pochi km da Nazareth...

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Francesco e il Sultano

Durante le mie vacanze ho visitato un vecchio frate, che ha una ottantina d’anni e che ha appena pubblicato un libro dal titolo “Francesco e il Sulta-no. Uomini di pace”. Il mio amico ha lavorato per molti anni in Pakistan e quindi ha familiarità con l’Islam. Il suo libro tratta della visita di Francesco al Sultano presso Damietta nel 1219.Alla presentazione del suo libro c’è stato anche un intervento di un capitano dell’esercito olandese, di origine turco islamica. Come membro della co-siddetta unità CIMIC (Cooperazione Civile Mili-tare), ha prestato servizio nella missione di pace in Bosnia. Mentre era lì ha visitato uno dei nostri conventi, che era stato costruito subito dopo la caduta di Costantinopoli. Questo significa che era stato costruito durante la dominazione Ottomana. Per me non si tratta di una grossa sorpresa, poiché, quando viaggiai con due frati tedeschi attraverso la Bosnia nell’Ottobre del 1996, ci fu detto che i frati non avevano problemi sotto la dominazione turca fino al 1689. Dopo la sconfitta dell’esercito turco a Vienna la situazione si fece più difficile per i frati. Tutti i frati vennero rinchiusi, eccetto tre.In questo convento il capitano visitò la biblioteca e vide delle bibbie in arabo. Egli chiese se nel con-vento ci fossero vecchi e interessanti documenti. Egli venne portato in soffitta. Lì vide disegni di edifici con testi in arabo. Ovviamente i frati aveva-no avuto sostegno da parte dei governanti turchi per la costruzione del loro convento. Dopo egli ebbe modo di dire che i frati in Bosnia stanno facendo un buon lavoro.L’incontro di Francesco con il Sultano fu piuttosto inusuale, poiché avvenne durante la quinta crociata, la battaglia contro i musulmani, che governavano i Luoghi Santi in un altro continente. Non c’è alcuna relazione su cosa avvenne durante questo incontro, ma chi legge attentamente gli scritti di Francesco, scoprirà influenze dei contatti di Francesco con i musulmani.Riguardo a questa crociata vedi: http://en.wikipedia.org/wiki/Fifth_CrusadePoco dopo la sua visita scrisse nella RnB (cap. XVI) del 1221 riguardo ai frati che per divina ispirazione si recano tra i Saraceni – i musulmani –

con il permesso del loro ministro: “Perciò qualsiasi frate che vorrà andare tra i Saraceni e altri infedeli, vada con il permesso del suo ministro e servo. Il ministro poi dia loro il permesso e non li ostacoli se vedrà che sono idonei ad essere mandati; […]. I frati poi che vanno tra gli infedeli, possono com-portarsi spiritualmente in mezzo a loro in due modi. Un modo è che non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio e confessino di essere cristiani”. L’ultima frase è molto importante per Francesco. Dispute o contese per lui oscurano ciò che vuol dire “vivere come Gesù Cristo”. Essi devono piuttosto (in modo chiaro e onesto, attraverso le loro azioni, senza alcuna ulteriore intenzione nascosta) confessare di essere cristiani.Essere soggetti ad ogni creatura umana è in linea con il modo in cui Francesco vuole seguire Gesù Cristo che disse: “Non sono venuto per essere servito, ma per servire” (Mt 20,28). Francesco ha eseguito alla lettera queste parole di Gesù Cristo. Questo è un punto centrale della sua spiritualità.Nella seconda versione della sua lettera ai fedeli Francesco scrive nello stesso modo: “Non dob-biamo mai desiderare di essere superiori agli altri, ma, invece, dobbiamo essere servi e soggetti a ogni umana creatura per amore di Dio”.Infine nel suo testamento egli scrive: “E noi era-vamo semplici e soggetti a tutti”. Tale costante approccio dell’insegnamento era inusuale nel suo tempo, specialmente riguardo ai musulmani che erano visti come grandi nemici, poiché essi erano i governanti dei Luoghi Santi.Ma Saladino, che aveva conquistato Gerusalemme, premise a piccoli gruppi di cristiani di visitare i Luoghi Santi. Questo approccio è comprensibile, se consideriamo che Saladino era un curdo. I curdi hanno una reputazione di governare i paesi nel Me-dio oriente in modo appropriato e pacifico, serven-do la loro gente.Il Sultano d’Egitto Malek al-Kamil era nipote del Saladino. Francesco gli fece visita. Visto il suo background curdo è molto probabile che l’incontro tra Francesco e il sultano avvenne pacificamen-te. Egli non era un uomo cattivo e violento come spesso è stato descritto. Al contrario, Francesco incontra un uomo pacifico e fa esperienza di quanto toccante fosse l’Islam. Egli vide quanto essi trattas-

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sero il Corano con più rispetto. Di nuovo, nel suo Testamento Francesco scrive: “Dovunque troverò manoscritti con i nomi santis-simi e le parole di lui in luoghi indecenti, voglio raccoglierli, e prego che siano raccolti e collocati in luogo decoroso”. Il paralleo è notevole, poichè Francesco chiede ciò che vede fare ai musulma-ni. Dobbiamo trattare la nostra Bibbia allo stesso modo!Ma c’è qualcosa in più, che mostra l’influenza della visita dei musulmani di Damietta su Francesco. La chiamata del muezzin alla preghiera ispirò Fran-cesco nella sua lettera “ai reggitori dei popoli” a chiamare per una preghiera universale per rendere grazie a Dio:“E siete tenuti ad attribuire al Signore tanto onore fra il popolo a voi affidato, che ogni sera si annun-ci, mediante un banditore o qualche altro segno, che siano rese lodi e grazie all’onnipotente Signore Iddio da tutto il popolo”.

Vediamo quindi diversi esempi di come Francesco fu ispirato dal suo incontro con il sultano e con il mondo islamico e di come fece uso di questa ispi-razione in un modo suo proprio. Ciò mostra cosa volesse dire con “confession di essere cristiani”.Infine, è d’aiuto comprendere come il nostro comportamento nei confronti degli altri influenzi la reazione degli altri nei nostri confronti. Se io ti tratto come un nemico, non sarà una sorpresa la tua ostilità verso di me.Francesco comprese che seguire le orme di Gesù Cristo servendo ogni essere umano, voleva dire mettere in pratica ciò che Gesù Cristo dice: amate i vostri nemici. In questo modo la pace è possible. Forse scopriremo che la persona che noi conside-riamo come nemico, non lo è affatto.Tocca a noi mettere in pratica queste parole.

Louis Bohte ofm

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Cari animatori di pellegrinaggi in Terra Santa,

in collaborazione con lo Studium Biblicum Fran-ciscanum di Gerusalemme veniamo a proporre il Corso di aggiornamento e formazione per quanti seguono i pellegrini in Terra Santa.Il tema di quest’anno è “Galilea terra delle genti” e comprenderà la visita guidata dei santuari e siti archeologici di questa regione.

Le visite saranno guidate da docenti qualificati provenienti dalla nostra Facoltà della Flagellazione di Gerusalemme. L’invito è rivolto a quanti già in possesso del Tes-serino di Animatori vogliono aggiornarsi o a quanti siano in procinto di presentare la richiesta.

Ricordo le condizioni di partecipazione al Corso di formazione e aggiornamento in Terra Santa (12-19 novembre 2012):euro 950,00 quota di partecipazione (*)euro 250,00 supplemento singolaLa quota comprende: volo di linea Alitalia da Roma; tasse areoportuali; sistemazione come da programma presso le Casa Nove di Nazaret, in camera doppia con servizi; trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno alla colazione dell’ultimo; visite ed escursioni come da program-ma con ingressi inclusi: assicurazione Mondial Assistance.

La quota non comprende: supplementi volo da aeroporti del sud ed isole per l’importo di euro 50 circa; le bevande ai pasti; extra personali; rimborso guide e spese di segreteria per l’importo di euro 10,00 al giorno.

per effettuare l’iscrizione si richiede il versamento dell’acconto di 300 € tramite bonifico bancario.Dati bancari per effettuare il bonifico: Seneca S.p.A.

BANCA CARIGE

IBAN: IT90T0617503207000000047980 SWIFT/BIC: CRGEITGG497

Indicare nella causale: DTS 07-14 AGOSTO 2012 , ACCONTO/SALDO, NOMINATIVI .

IMPORTANTE: inviare copia del bonifico via fax e/o mezzo e-mail.

Unitamente ai seguenti dati:

- COGNOME e NOME- NUMERO PASSAPORTO e scadenza- INDIRIZZO POSTALE- CAP - CITTA’- TELEFONO- DATA NASCITA- CODICE FISCALE- NAZIONALITA’

In attesa di un Vostro cortese riscontroSaluto cordialmente

p. Gianfranco Pinto Ostuni

(*) quota possibile grazie alla sponsorizzazione della Custodia di Terra Santa e della Agenzia Gara-bedian di Gerusalemme.

varie

duelo histórico de la embajada de Chile en IsraelEl día miércoles 22 de agosto a las 18:00 el P. Sergio Olmedo ha presidido la Santa Misa de sufragio, con cuerpo presente, del emba-jador de Chile en Israel, Sr. Joaquín Montes Larraín. Al último adiós ha participado una

gran delegación de embajadores y del cuerpo diplomático acreditado en Israel y la Autori-dad Palestina acompañamos a la viuda, hijos y demás familiares.Lo inédito e infortunado es que por primera vez en la historia de el estado de Israel un em-bajador fallece en funciones.

Fray Sergio Olmedo Flores

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ein ort des trostes

A Gerusalemme, sul Monte degli Ulivi, presso la Chiesa Dominus Flevit (it. “Il Signore pianse”) è stata posta poco tempo fa una lapide commemorati-va per i bambini non nati con un’insolita iscrizione. Il francescano Rober Jauch OFM ha spiegato ad Alexandra M. Lindner della rivista “Lebens Fo-rum” perché e in che modo si è giunti a ciò. Fra Robert ha vissuto parecchi anni a Gerusalemme come guida di pellegrini attraverso la Terra Santa e si è occupato personalmente della posa della lapide.Dominus Flevit è un luogo affascinante, ci racconta fra Robert, che vi ha vissuto per due anni e mezzo, non solo per la pittorica vista sulla città vecchia di Gerusalemme, ma anche perché qui si ricorda il pianto di Gesù per l’incomprensione degli uo-mini che non vogliono capire e accogliere il suo liberatorio messaggio d’amore (Lc 19, 41-44). Il messaggio trasmesso dalle lacrime di Gesù risuona in maniera ancora più lacerante nell’uccisione della vita indifesa non ancora nata.L’idea della posa della lapide commemorativa è venuta a fra Robert quando, nel 2010, una coppia di amici gli ha chiesto di poter seppellire il loro bambino non nato a causa di un aborto spontaneo

nel giardino circostante la chiesa Dominus Fle-vit. La colonna è stata posata proprio sulla tomba del piccolo. La scelta della colonna troncata non è casuale, già presso il museo dell’olocausto Yad Vashem a Gerusalemme c’è un monumento ai bambini ebrei vittime dell’olocausto costituito da colonne troncate. Le colonne offrono un alto significato simbolico, adornano templi e palaz-zi, sono da decenni simbolo della cultura e della potenza creativa dell’uomo. Sono preziose, difficili da produrre e pesanti da trasportare, sottili e protese verso il cielo, rappresentano l’aspirazione umana di avvicinarsi a Dio.Il tema dei bambini non nati è ancora molto diffi-cile da trattare nella nostra società occidentale. An-cora più problematico sembra poter parlare aper-tamente delle conseguenze psicologiche provocate nei genitori da un aborto voluto. In questa prospet-tiva sembra importante creare dei luoghi per non dimenticare, per elaborare la perdita e per ricordare tutti i bambini non nati e non sepolti.La Chiesa può svolgere un ruolo importante in questo ambito, in quanto a tutti, credenti o meno, è chiaro ormai che essa s’impegna per la vita.

P. Robert Jauch ofm

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varie

Bicentenario de la Creación de la Bandera Argentina (1812-2012)

Tres meses patrios...Parece una verdadera paradoja que los hechos más importantes de la historia Argentina hayan tenido lugar, con diferencia de algunos pocos años, duran-te los meses de mayo, junio y julio: tres meses para reflexionar y festejar los logros inconmensurables de nuestros patriotas, que nos llevaron a ser un país libre e independiente.No es posible imaginar cómo se hubiera constru-ido la Argentina sin sueños: sin los ideales de los revolucionarios de Mayo, sin los desvelos de los fundadores de la Patria, sin los pensadores y lu-chadores, trabajadores y burgueses, campesinos y desterrados, negros y blancos, esclavos y hombres libres, hombres y mujeres que construyeron nuestro país a lo largo de estos 200 años. Pero no es cierto que soñar no cuesta nada; nadie prometió un jardín de rosas. La invención de la Argentina fue un sueño que tuvo la marca indeleble de una utopía que, aún, nos sigue doliendo.Fue el General Manuel Belgrano uno de los máxi-mos responsables de esta epopeya, cuyas ideas fueron determinantes para la gestación de una línea historiográfica alternativa a la impuesta desde la monarquía española.Demostró ser un experto conductor de grupos al defender el territorio con ejércitos desvalidos y habiendo observado que aún los soldados utiliza-ban los colores del emblema de Fernando VII creó el símbolo que hoy nos identifica y al que conme-moramos a 200 años de ser enarbolado por primera vez.La figura de Belgrano nos permite establecer puen-tes para comprender que estos hechos no fueron ai-slados; que los sucesos del Cabildo de 1810 fueron determinantes para que él, siendo abogado, tomara las armas llevando en cada batalla los colores de su bandera. Su fuerte presencia también se hizo sentir en el Congreso de Tucumán de 1816, en el que fue consultado sobre la forma de gobierno que nuestro territorio iba a adoptar definitivamente.Convocados especialmente para conmemorar este proceso histórico, alumnos y docentes, reflexiona-

ron en las aulas, agradecieron en una Celebración Eucarística a cargo de fray Rafael Sube y realiza-ron diversas expresiones artísticas en las que, con entusiasmo y compromiso, mostraron sus capaci-dades y esfuerzos, acompañados por sus familias y directivos del colegio.Le agradecemos a Dios poder seguir dando pasos por una educación de calidad, intentando llevar a cabo gestos que nos enseñen que personas de carne y hueso como nosotros, pueden derribar las barreras de la dominación y elevarnos al rango de hombres libres.El Instituto Tierra Santa, saluda a todos los mi-embros de la Custodia y, en esta oportunidad, a los frailes argentinos que llevan por el mundo la bandera que nos representa y enorgullece. Paz y Bien

Lic. Nora Forlenza

y Equipo Directivo Nivel Primario

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Fraternitas

FRATERNITAS Ita. Vol. XLV. Nr. 190 — OFM Roma — E-mail: [email protected] — 01. 08/09. 2012

FRATERNITAS | OFM | DOCUMENTI | ALBUM

► 01-02 agosto: Festa di Santa Maria degli Angeli alla Porziuncola, ed incontro con i giovani della Marcia Francescana ad Assisi. ► 04-07 agosto: Incontro con l’UCLAF (Brasile). ► 10-11 agosto: Celebrazione di conclusio-ne dell’8000 Anniversario della Conversione di Santa Chiara e della Fondazione delle Sorelle Povere (Assisi). ► 29-30 agosto: Partecipazione al terzo Meeting francescano d'Europa (Santuario di S. Anna in Polonia).

► 08 settembre: Incontro con il Santo Padre a Castelgandolfo in occasione del 23° Con-gresso Mariologico Mariano Internazionale (Italia). ► 10-21 settembre: Tempo forte del Defini-torio Generale (Roma - Italia). ► 17 settembre: La Verna: Celebrazione delle stimmate di san Francesco. ► 20 settembre: Partecipazione al Capitolo Generale dei Frati Minori Cappuccini (Roma - Italia). ► 22-27 settembre: Incontro con la Confe-renza OFM Nord- Slavica (Varsavia - Polo-nia).

Roma – Seminario di studio alla PUA

Agenda del Ministro generale

Perù - Visita alla fraternità missionaria in Requena

O rganizzato dalla Curia gene-rale OFM-Commissione per lo studio interdisciplinare

sullo stato dell’Ordine e dalla Pontifi-cia Università Antonianum, si è aper-to l’11 luglio il Seminario «Cultura postmoderna, “etica cordiale” e cam-mino francescano», presso la Pontifi-cia Università Antonianum. Tale Seminario si svolge in due mo-menti: il primo (11-13 luglio) ha co-me obiettivo l’ascolto critico della situazione culturale segnata dalla postmodernità e dal fenomeno della globalizzazione con le correlate im-plicazioni etiche (intervengono: Prof. Gianni Vattimo, Prof.ssa Adela Corti-na, Prof. Carmelo Dotolo e Prof. Or-lando Todisco); il secondo (29-31 gennaio 2013) sarà dedicato ad una

riflessione ermeneutica, basata sulla differenziazione di prospettiva offer-ta dal francescanesimo. La finalità del Seminario sarà quella di pubblicarne i contributi in un libro, perché possano servire come mate-riale di riflessione per l’Ordine OFM, in vista del prossimo Capitolo gene-rale 2015.

Sollemnitas SanctaeClarae Assisiensis

Celebrare un Giubileo, come gli 800 anni del-la conversione/consacrazione di Chia-ra e della fondazione dell’Ordine delle Sorel-le Povere, è un’occa-sione per ringraziare il Padre delle misericor-

die del dono di Chiara e delle Sorelle Povere, ma è, anzitutto, un tempo propizio per gustare la grazia delle origini, per godere di un evento che, pur essendo iniziato otto secoli fa, continua ad essere fondamento e prin-cipio da cui sgorgano storia e futuro. Solo con questo atteggiamento potre-mo portare a compimento con impe-gno l’opera che abbiamo iniziato bene (cf. LErm 14; LOrd 10), mantenere la fedeltà alle esigenze della Forma di Vita francescano/clariana (cf. BensC15) ed individuare cammini da percor-rere oggi, in modo che possiamo esse-re fedeli a Cristo, alla Chiesa e all’uo-mo. (Dalla lettera del Ministro generale per la festa di S. Chiara 2012)

F r. Nestor Schwerz, DG, e Fr. Mauro Vallejo, MP di San Francisco Solano, hanno visi-

tato, nei giorni 27-30 giugno 2012, la Fraternità missionaria del Progetto Amazzonia. La Fraternità è composta dai sei Frati: Fr. Eugenio Or-tiz (Argentina, guardiano), Fr. Atilio Battistuz e Fr. Ademir Francisco (Brasile), Fr. Edel Chanchari (Perù, economo), Fr. Bernardo González (Messico) e Fr. Vincente Patricio Guerra (Ecuador); è alloggiata in un locale di proprietà del Vicariato nella città di Requena, che ha circa 30 mila abitanti.

Nell’incontrocon la Frater-nità si è fatta memoria del processo di preparazione; si è dialogato con tutti i membri del Fraternità e con il Vescovo del Vicariato;

si è notato che ci sono diversità di carismi, di aspettative e motivazioni, ma tutti vogliono annunciare il Van-gelo attraverso la testimonianza del-la vita fraterna e dei valori del cari-

sma francescano. Per il momento si cercherà di inten-sificare il dialogo tra la Fraternità, il Vescovo e gli altri missionari del Vi-cariato; di condividere le esperienze a livello di Ordine per sensibilizzare i Frati e motivare l'arrivo di altri mis-sionari per una presenza più signifi-cativa nella Pan-Amazzonia; di co-struire gradualmente una rete di solidarietà e collaborazione a livello di Famiglia Francescana, di laici e di altri Istituti. Vedi: www.ofm.org

Roma - Pontificia Accade-mia Mariana Internazionale

I l 23° Congres-so Mario-

logico Maria-no Internazio-nale si cele-brerà, dal 4 al 9 settembre 2012, nell’Au-

ditorium Antonianum (Roma) su “La mariologia a partire dal Concilio Vati-cano II. Ricezione, bilancio e pro-spettive”. Per il programma dettaglia-to e per tutte le altre informazioni visita: http://www.pami.info/ o scrivia: [email protected]

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

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L a prossima Assemblea Gene-rale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà dal 7 al

28 ottobre 2012, ha per tema «La nuova evangelizzazione per la tra-smissione della fede cristiana». La riflessione sinodale sarà arricchita dall'Anno della Fede che avrà inizio l'11 ottobre 2012 e si concluderà il 24 novembre 2013. La Chiesa è chia-mata a "trasformare" le varie situa-zioni attuali in luoghi di annuncio del Vangelo e di esperienza ecclesiale. Nel contempo, si auspica una nuova

sensibilità, che richiede una certa creatività ed audacia evangelica, verso le persone allontanatesi dalla Chiesa. Tutti i cristiani sono chiamati a dare il loro contributo. Infatti, l'An-no della Fede rappresenta un pres-sante appello alla conversione per-ché ogni cristiano e ogni comunità portino abbondanti frutti. Tra i frutti della fede sono: l'impegno ecumeni-co, la ricerca della verità, il dialogo interreligioso, il coraggio di denun-ciare le infedeltà e gli scandali nella comunità cristiana.

Italia – Festival Francescano 2012

Sud Africa, Pretoria – Premio ad un missionario

francescano irlandese

Il Sinodo su nuova evangelizzazione

L 'imperatore del Giappone ha conferito il 19 giugno 2012 a Fr. Stan Brennan il "6th

class Grand Cordon Order Award of the Rising Sun Silver and Gold Rays" (Il Premio Gran Cordone, Se-sta Classe, dell’Ordine del Sol di Le-vante, Raggi in Oro e Argento), presso l'Ambasciata del Giappone a Pretoria, Sudafrica. Membro della Provincia di Nostra Signora Regina della Pace, Africa del Sud, Fr. Stan Brennan è di origine irlandese. Nel 1965 fu inviato a Bok-sburg, vicino a Johannesburg, come Parroco della Chiesa di San France-sco, impegnandosi subito a favore delle persone bisognose di istruzione e formazione. Da allora ad oggi ha creato e gestito i seguenti progetti: un Centro diurno per anziani; un progetto d’istruzione riguardante oltre 700 studenti ogni anno; un centro di riabilitazione dalla droga e dall’alcool; un centro per le persone malate di AIDS; un centro di cura per bambini, dall'infanzia fino ai set-te anni, affetti da AIDS, più una scuola materna; il Centro Sant'Anto-nio a favore degli emarginati; il Cen-tro "Mercy Haven" per donne e bambini che hanno subito abusi. Oltre a ricevere tale ambito ricono-scimento da parte dell'Imperatore del Giappone – infatti, è accaduto solo ad otto persone al mondo – Fr. Stan ha ricevuto fino ad oggi oltre 50 riconoscimenti per la sua dedizio-ne alle persone svantaggiate.

I l Festival Francescano, che si terrà a Rimini dal 28 al 30 set-tembre 2012, offre un ricco pro-

gramma di attività didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado,

fino all’Università. Nello stile di san Francesco d’Assisi, i Francescani ita-liani scendono nelle piazze per in-contrare la gente con il linguaggio dell’arte, della musica, della danza;

per dar vita a un evento di spirituali-tà che attualizza il messaggio di Chiara e Francesco. Fiore all’occhiel-lo della manifestazione saranno le attività didattiche allestite per i 4.000 piccoli ospiti attesi dalle scuole elementari e medie. Mentre c’è gran-de attesa per l’allestimento di due grandi progetti inediti: la mo-stra Gentile Chiara e il musi-cal Chiara e Francesco. L’Amorequello vero scritto da Pietro Castel-lacci, Giampaolo Belardinelli e Achille Oliva, per la regia di Oreste Casta-gna. Nelle passate tre edizioni del Festival, svoltesi a Reggio Emilia, sono state coinvolte 100 mila perso-ne, con un centinaio di eventi per ogni edizione. Per il programma det-tagliato visita:http://www.festivalfrancescano.it/

Argentina – 400 anni della Provincia francescana dell’Assunzione

L a Provincia francescana dell'Assunzione in Argentina, il 9 luglio 2012, ha iniziato le

celebrazioni per i suoi 400 anni di vita. Ciò è avvenuto nella Basilica di San Francesco, Città di Buenos Ai-res, con delle Conferenze di Fr. Jor-ge David Catalan, che ha illustrato le figure di alcuni Frati di particolare spessore, e del Ministro provinciale, Fr. José Enid Gutierrez Olmos, che ha parlato dell’Evangelizzazione nel corso di questi 400 anni di storia. Il primo momento delle celebrazioni si è concluso con l'Eucaristia, presiedu-ta dal Card. Jorge Mario Bergoglio, SJ, Primate dell'Argentina, a cui han-no partecipato i Ministri provinciali del Cono Sur, i Frati e i Guardiani delle diverse Fraternità della Provin-cia, i Ministri provinciali degli Ordini

storici e numerose delegazioni di laici provenienti dalle case della regione di Buenos Aires. Il secondo momento delle celebra-zioni avverrà a Córdoba, nel conven-to di Sant’Antonio, nei giorni 24 e 25 novembre 2012, con la partecipazio-ne del Ministro generale, Fr. José R. Carballo, dei Definitori generali per l'America Latina; Fr. Nestor Schwerz e Fr. Julio Cesar Bunader e delle de-legazioni di laici dei luoghi dove sono presenti i Frati dell'Entità.

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FraternitasRegula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

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Segnalibro francescano

► Podręcznik historii Zakonu Braci Mniejszych (Manuale della Storia dell'Ordine dei Frati Minori), Heribert Holzapfel OFM, Kraków 2012, pp. 604.

A cura della Pro-vincia dell'Assun-zione della BMV in Polonia è usci-to il volume della storia dell'Ordine Francescano in polacco. L'autore è il noto storico tedesco Heribert Holzapfel OFM

(+1936). Fino ad ora, oltre l'originale in lingua tedesca (Handbuch der Geschichte des Franziskanerordens, Freiburg 1909), esistevano la tradu-zione in inglese e la versione in lati-no.Il volume è disponibile presso la Se-greteria della Provincia dell'Assunzio-ne della BMV, ul. Panewnicka 76, 40-760 Katowice, Polonia; tel +48 32 252 68 70;email: [email protected]► Francesco e le terre dei non cristiani, Chiara Frugoni, Edizioni Biblioteca Francescana Milano, Mila-no 2012. Francesco non andò in Oriente per sete di martirio, come asserirono i suoi biografi e non partì per andare dal sultano. Non ci fu mai la prova del fuoco davanti a Malik-al-Kamnil, come sostengono Bonaventura e

l’iconografia che dipende da questa fonte, a partire dagli affreschi di As-sisi. Chiara Frugoni smonta questi luoghi comuni spiegando i meccani-smi che li costruirono. Sottolinea il profondo messaggio, rivoluzionario, ma sempre nel solco del Vangelo, portato da Francesco ai musulmani, ai quali chiese di fare penitenza, una frase che ha un suo speciale signifi-cato. Il viaggio di Francesco non ap-prodò allo spettacolare confronto dei due esponenti di due fedi contrappo-ste, ma dispiegò la volontà di Fran-cesco di vivere con mitezza il mes-saggio di pace e di amore di Cristo, fra cristiani e non cristiani, e dunque anche fra i musulmani, mentre la Chiesa del tempo parlava con il lin-

guaggio delle armi e dello scontro verbale. L’autrice passa in rassegna minu-ziosamente tutte le fonti agiografi-che ed estranee all’Ordine relative alla missione di Francesco, con

una serie di interessanti approfondi-menti. Dedica l’ultimo capitolo alle fonti iconografiche spiegando il signi-ficato del gesto di Francesco mentre sta per affrontare le fiamme, fino ad ora passato inosservato. ► Visita: http://www.libreriafrancescana.it

Francia, Lisieux – 1° Congresso Europeo OFS—GiFra

I l 1° Congresso Europeo dell'Or-dine Francescano Secolare e della Gioventù Francescana

(OFS-GiFra) si è tenuto a Lisieux (Francia) dal 9 al 15 luglio 2012. Sebbene la GiFra abbia una storia passata di 5 Congressi Europei (l'ultimo celebrato in Lituania nel 2009), questa è stata la prima volta, invece, in cui si sono incontrati tutti i fratelli e le sorelle delle fraternità nazionali OFS e GiFra provenienti da tutta Europa. Il Congresso ha offerto l'opportunità di conoscersi meglio e di capire le differenti realtà esistenti tra le fra-ternità europee dell'OFS e della Gi-Fra. Molto tempo si è dedicato sia allo scambio di esperienze che alla riflessione sulla loro identità secolare e Francescana, vissuta in Paesi diffe-

renti dell'Europa, in modo da poter rispondere alle sfide che vive oggi il nostro vecchio continente. Perché Lisieux? La Gioventù France-scana di Europa confida di imitare il dinamismo evangelico di Teresa del Bambino Gesù, il piccolo fiore e la compatrona delle missioni, e di sco-prire le somiglianze tra la dottrina del più giovane Dottore della Chiesa e gli insegnamenti del piccolo pove-rello di Assisi. Zélie Martin, la mam-ma di Santa Teresa, era membro dell'Ordine Francescano Secolare. Il memoriale liturgico di Louis e Zélie Martin viene celebrato nel giorno del loro Anniversario di matrimonio, il 12 luglio. Lisieux, perciò, vuole essere un luogo speciale per questo proget-to comune finalizzato a rivelare la grazia dell'appartenenza all'OFS e alla GiFra e a seminare un nuovo USA – L’Istituto Francescano San

Bonaventure University

slancio missionario in tutti noi. Per sapere di più visita: http://www.ciofs.org/

L ’Istituto Francescano, San Bona-venture University di New York, informa che i testi classici

della tradizione cristiana sono disponi-bili online all’indiriz-zo www.franciscantradition.org;l'accesso è gratuito a tutti gli scritti. Inoltre, viene anche presentata una nuo-va risorsa denominata: “Custodian of the tradition“. Si tratta di un’informazione di qualità, disponibile in un linguaggio accessibile ai non stu-diosi e in un formato flessibile, per la formazione – iniziale e permanente –, per la formazione alla fede nella tradi-zione francescana intellettuale-spirituale e per la riflessione all’interno delle Fra-ternità locali.

USA – Mostra Mariana a San Francisco

P resso la “Nuova Porziuncola” di San Francisco, organizzata da “The Knights of Saint Francis of

Assisi” in collaborazione con l’Opera del-la Porziuncola (Santa Maria degli Angeli, Assisi), dal 3 maggio fino al 31 ottobre 2012, sarà allestita una mostra dedicata alla Vergine Maria nell’arte e al suo al ruolo nella storia della salvezza, con parti-colare attenzione al modo proprio in cui essa è stata raffigurata nel Santuario della Porziuncola. La Basilica di Santa Maria degli Angeli conserva infatti testimonian-ze artistiche di indiscutibile valore sia per ciò che concerne la storia dell’iconografia mariana, sia per quanto riguarda la storia stessa dell’arte. Per maggiori informazio-ni: http://www.knightsofsaintfrancis.com;http://www.shrinesf.org

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Regula et vita Minorum Fratrum haec est, scilicet Domini nostri Jesu Christi sanctum Evangelium observare (RB I,1)

Redattore: Robert Bahčič  http://www.ofm.org/fraternitas         http://fraternitasofm.blogspot.com/ E-mail: [email protected]

Fraternitas - OFM - Roma

F R A T E R

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Grandi/piccole notizie ► Roma – Medioevo, storia, filo-sofia e teologia, Master univer-sitario di secondo livello, Edizio-ne VI: il Master fornisce competen-ze circa l’edizione di testi sviluppan-do le capacità di valutazione e di lettura dei codici manoscritti; con-sente di acquisire le nozioni fonda-mentali sul profilo storico, istituzio-nale, filosofico e teologico relativo ai testi francescani medievali. Il Master è organizzato congiunta-mente dalla Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani e la LUMSA di Roma. La domanda di iscrizione sarà disponibile a partire dal 13 settembre 2012. Per informa-zioni rivolgersi a:[email protected]► Betlemme nella lista del Patri-monio Universale dell’UNESCO: l'Unesco ha incluso la Basilica della Natività e la via del pellegrinaggio tra i siti patrimonio dell'umanità. A deciderlo è stato il Comitato per il Patrimonio mondiale riunito a San Pietroburgo. E' la prima volta che un sito palestinese entra a far parte del patrimonio dell'umanità, tutelato dall'organismo culturale dell'Onu. Quanto deciso il 29 giugno 2012 a San Pietroburgo è comunque secon-do il Custode di Terra Santa una notizia importante. Il Custode di Terra Santa, Fr. Pier-battista Pizzaballa, afferma: "Va det-to che questa nomina riguarda tutta la città vecchia di Betlemme e non solo la Basilica, quindi pone la Basili-ca in una posizione diversa rispetto a quanto era stato preventivato. Abu Mazen (Mahmoud Abbas), il presi-dente dell'Autorità Palestinese, ha chiarissimamente detto, anche per iscritto, in una lettera formale alle nostre Chiese (Patriarcato Greco Ortodosso, Custodia e Armeni) che garantisce la totale autonomia delle Chiese nella gestione dei luoghi santi e il rispetto dello status quo e il ri-spetto nella gestione ordinaria. Que-sta è un’assicurazione molto impor-tante". Per sapere di più: www.custodia.org► L’icona del Fileremo al Cremli-no di Mosca: il Museo del Cremlino di Mosca, il 5 luglio 2012, ha inaugu-rato un’importante mostra dedica-ta ai tesori dell’Ordine di Mal-ta, promossa dal Governo russo. La Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, parteciperà

a l l a m o -stra attraverso il prestito dell’icona della Vergine del Fileremo in essa custodita. Un’icona par t i co la rmente venerata dagli stessi Cavalieri di Malta, i quali

ogni anno vengono alla Porziuncola in pellegrinaggio per venerare la Ma-donna del Fileremo, Vergine di tutte le grazie, protettrice dell’Ordine. L’i-cona, che proveniva a metà dell’Ot-tocento da Mosca, si trovava, fino alla metà del secolo scorso, presso l’isola di Rodi. E’ stata portata presso la Porziuncola dagli stessi Frati Mino-ri che erano presenti nell’isola di Ro-di fino agli anni ’60 del secolo scor-so. Vedi: www.assisiofm.it► Settimana di francescanesimo 2012 - La Provincia dei Frati Minori di Sicilia, con la collaborazione del-la Scuola Superiore di Studi Medieva-li e Francescani della Pontificia Uni-versità Antonianum e col patrocinio della Conferenza dei Ministri Provin-ciali Famiglie Francescane di Sicilia, invita i frati e tutti i membri della Famiglia Francescana a partecipare all'annuale Settimana di francesca-nesimo. A partire da quest'anno 2012 ha inizio un ciclo di Settimane avente come tema “L’immagine di Francesco nella storia” e che si svi-lupperà secondo un itinerario trien-nale specifico (2012-2014). La prima Settimana, che si terrà a Baida-Palermo dal 27 agosto al 01 settembre 2012, ha come tito-lo L’immagine di Francesco nella sto-ria. Il Francesco degli Spiritua-li. Relatori: Marco Bartoli e Annarita De Prosperis. Per informazioni rivol-gers i a Fr. Salvatore Fer-ro: [email protected] Il program-ma è disponibile anche nel sito www.ofmsicilia.itBibliografia consigliata: M. Bartoli, Vestigia francisci. Studi di storia del francescanesimo, Aracne, Roma 2010; F. Accrocca, Un ribelle tran-quillo. Angelo Clareno e gli Spirituali francescani tra Duecento e Trecento, Ed. Porziuncola, Assisi 2009. ► Bosnia/Erzegovina, Sarajevo – Lezioni estive di spiritualità francescana: dall’8 al 14 luglio 2012 si sono tenute a Sarajevo lezio-ni di spiritualità francescana, per la formazione permanente dei Membri della Famiglia Francescana in Bo-snia/Erzegovina e in Croazia. I temi

affrontati sono stati: la Storia france-scana, le Fonti francescani, la Teolo-gia e Filosofia francescana. Inoltre, si sono tenute esercitazioni pratiche e sono state fatte alcune visite a varie strutture religiose della zona. ► Slovenia, Lubiana - Onorifi-cenza a Fr. Ciril A. Božič: il Presi-dente della Repubblica Slovena, Da-nilo Türk, ha insignito, il 12 giugno 2012, Fr. Ciril A. Božič, della Pro-vincia della Santa Croce, con l'onori-ficenza "Ordine al Merito", per il suo instancabile lavoro nel conservare la cultura e la lingua tra gli sloveni in Australia e per l'aiuto disinteressato offerto ai suoi connazionali.

Nuovi Visitatori generali ► Fr. Francesco De Lazzari dellaProvincia Serafica d’Assisi, in Italia, è stato eletto Visitatore generale per la Provincia dei Ss. Sette Martiri in Ca-labria, in Italia. ► Fr. Massimo Reschiglian della Provincia Serafica d’Assisi, in Italia, è stato eletto Visitatore generale per la Provincia di S. Bernardino da Siena in Abruzzo, in Italia.

Nuovi Ministri provinciali

► Fr. Giuseppe Tomiri è stato elet-to Ministro provinciale della Provincia di S. Michele Arcangelo in Italia. ► Fr. Joško Kodžoman è stato eletto Ministro provinciale della Pro-vincia del Santissimo Redentore in Croazia.

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