Dolo Sport n.15 del 23 ottobre 2010

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Dopo mesi di lavoro la Family Run è giunta all’ora X. Mercoledì scorso nell’Aula Magna del Liceo ‘G. Galilei’ di Dolo si è svolta la presentazione. Ospitati dai diri- genti scolastici dei tre Istituti superiori di Dolo, erano presenti il Sindaco del Comune dolese Maddalena Gottardo e l’assessore allo sport dolese Cecilia Canova, quello di Stra Marica Sartori. A dare lustro all’evento la presenza del pre- sidente della VeniceMarathon Enrico Jacomini, l’Assessore Provinciale Raffaele Speranzon ed alcuni testimonial d’eccezione come Rossano Galtarossa, cam- pione di canottaggio, Cecilia Barco capitana della squadra di Unihockey di Fiesso d’Artico, campione d’Italia, Mattia Nalesso, Paolo Donaggio men- tre assente mercoledì ma sicuramente presente sabato Silvia Somaggio. Hanno parlato tutti e l’auditorio composto per lo più dai ragazzi delle superiori, ha ascoltato con attenzione ed interesse. Gli organizzatori, Stefano Borgo, Simone Cercato (fra l’altro altro testimonial della mani- festazione), Ivano Sacchetto e Stefano Trovò si sono soffermati sui vari aspetti dell’evento. Il Sindaco Gottardo ha ricordato che negli anni scor- si ha partecipato come madre ed ha augurato ai ragazzi di... ‘divertirsi in sicurezza.’ Con l’Assessore Canova abbiamo approfondito il tema con un piccolo articolo a parte così come abbiamo evidenziato l’intervento del presidente Jacomini. Hanno parlato a lungo Ivano Sacchetto che ha illu- strato il valore della manifestazione ed il suo evolversi negli anni. Stefano Borgo ha snoccialato dati importanti quali il numero degli iscritti, al momento di andare in stampa e di 5.160, la presenza di ben 15 istituti com- prensivi con le new entry di Stra, Mellaredo e Fiesso. Inoltre ha ricordato che per i più piccoli sono stati offerti ben 2.400 panini dalla Riviera Nuoto di Dolo e dal Bar Piccadilly. Stefano Trovò ha ricordato la figura di papà Lorenzo e la dedi- ca del Memorial giunta alla seconda edizione con la messa in palio di un magnifi- co computer alla scuola più numerosa risultata quella del comprensorio di Vigonovo con 535 partecipanti (in effetti la rappresentanza maggiore era quella di Dolo che, però, si era già aggiudicata il computer l’anno scorso e quindi gli orga- nizzatori hanno ritenuto di non assegnarlo due volte alla stesso distretto). Ma il momento decisamente più intenso ed emozionante è stata la presentazione di Paolo Donaggio. Personaggio incredibile perché da oltre trent’anni si cimenta in impre- se impensabili. Il cortometraggio ‘Un cuore un uomo’ curato dal fan club Donaggio ha ripercorso alcune delle sue imprese culminate con la Pavia-Venezia, lungo il Po, a nuoto. 83 ore in acqua, oltre tre giorni e tre notti per percorrere 416 chilometri. Ma tutta la storia di questo timido-magnifico atleta di 70 anni sono state vissute con partecipazione e meraviglia dai ragazzi e da tutti i presenti. Donaggio per la prima volta si cimenterà nell’attraversata Stra-Venezia di circa 34 chilometri contando di farlo in meno di otto ore. Partirà alle sette di domenica e dovrebbe sbucare in Bacino San Marco prima delle 15.00, un’altra gemma alla sua ricca collezioni di imprese fuori del normale. Un raro esempio di serietà e di corag- gio. I ragazzi lo hanno lungamente applaudito dimostrando di aver compreso la portata delle sue performances. Ed ora via alla Family Run, che sia davvero una grandissima festa, un’altra giornata di gioia e di partecipazione. E per chi vuole rivedersi ci sarà la possibilità di farlo sintonizzandosi su Rai Tre e su Televenenezia, quest’ultima emittente manderà in onda le immagini lunedì sera alle 19.15 ed alle 20.30. Lino Perini INFORTUNISTICA STRADALE Mestre - San Donà DOLO - Tel. 041 5101938 www.studio-3a.net Noleggio SMART ed AUTOVETTURE FURGONI e PULMINI L’autonoleggio a tuo servizio con CONSEGNA A DOMICILIO n. verde 800.039.746 www.edorent.it [email protected] NUOVA SEDE Via Riviera del Brenta, 314 FIESSO D’ARTICO / VE AUTONOLEGGI INFORTUNISTICA STRADALE ...difendiamo i Tuoi diritti!!! N. 15 - SABATO, 23 OTTOBRE 2010 ANNO XXXIV www.dolosport.it Periodico del Club Biancogranata GRUPPO BANCA CARIGE Andrea Favaro Agente Generale Via Piave, 3 - DOLO (Ve) Tel. 041 464473 - Fax 041 5131744 PICCOLI GRANDI EVENTI Ci sono delle giornate nelle quali nessuno vuole mancare ad un avvenimento. E’ il caso della Family Run. Un appuntamento che è arrivato alla quinta edizio- ne e che è cresciuto in modo esponenziale di anno in anno. Quest’anno gli iscritti sono più di cinquemila ma in molti casi ai ragazzi delle scuole si devono aggiungere i genitori e gli altri familiari per cui il serpentone vestito ‘all’olandese’ sarà sicu- ramente composto da almeno 6500/7000 persone. Una marea che si snoderà lungo un percor- so stimolante. Gli organizzatori hanno lavorato tanto e sodo ed anche stavolta si prevede (Perini - a pagina due) Il suo sorriso e la sua simpatia la dicono lunga sulla dol- cezza di questa ragazza che il 20 novembre compirà quin- dici anni e che da otto cavalca i puledri con maestria e sicurezza. Elena Marrone è davvero un grande personag- gio e non solo sportivamente parlando. Quello che colpi- sce è la sua maturità e la sua signorilità. “Se mi dedico all’equitazione lo devo a mia sorella Isabella che quando aveva quattro anni insisteva per cavalcare ma era troppo piccola ed allora convinse me a farlo.” Isabella ora cavalca anche lei ed è assieme alla piccola Alessandra ed alla mamma Chiara una delle quattro perle di papà Stefano noto avvocato ma, soprattutto, uomo felice fra cotante donne. Elena si allena al Centro Ippico Equinozio di Albarea dove vi sono una sessantina di cavalli e fra questi il suo baio francese Madinat. Elena non pesa più di una quarantina di chili eppure sta in sella ad un cavallo che pesa quindici volte il suo peso ma tra (Perini - a pagina sette) Equitazione UNAMAZZONE IN RIVIERA:ELENA MARRONE LA FAMILY RUN HA MESSO LA QUINTA

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Dolo Sport - anno XXXIV - n.15 domenica, 23 ottobre 2010 - Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI [email protected] Periodico del Club Biancogranata - Dolo Sport Associazione Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 - via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve)

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Dopo mesi di lavoro la Family Run è giunta all’ora X. Mercoledì scorso nell’AulaMagna del Liceo ‘G. Galilei’ di Dolo si è svolta la presentazione. Ospitati dai diri-genti scolastici dei tre Istituti superiori di Dolo, erano presenti il Sindaco delComune dolese Maddalena Gottardo e l’assessore allo sport dolese CeciliaCanova, quello di Stra Marica Sartori. A dare lustro all’evento la presenza del pre-sidente della VeniceMarathon Enrico Jacomini, l’Assessore Provinciale RaffaeleSperanzon ed alcuni testimonial d’eccezione come Rossano Galtarossa, cam-pione di canottaggio, Cecilia Barco capitana della squadra di Unihockey diFiesso d’Artico, campione d’Italia, Mattia Nalesso, Paolo Donaggio men-tre assente mercoledì ma sicuramente presente sabato Silvia Somaggio.Hanno parlato tutti e l’auditorio composto per lo più dai ragazzi dellesuperiori, ha ascoltato con attenzione ed interesse. Gli organizzatori,Stefano Borgo, Simone Cercato (fra l’altro altro testimonial della mani-festazione), Ivano Sacchetto e Stefano Trovò si sono soffermati sui variaspetti dell’evento. Il Sindaco Gottardo ha ricordato che negli anni scor-si ha partecipato come madre ed ha augurato ai ragazzi di... ‘divertirsi insicurezza.’ Con l’Assessore Canova abbiamo approfondito il tema con unpiccolo articolo a parte così come abbiamo evidenziato l’intervento delpresidente Jacomini. Hanno parlato a lungo Ivano Sacchetto che ha illu-strato il valore della manifestazione ed il suo evolversi negli anni. StefanoBorgo ha snoccialato dati importanti quali il numero degli iscritti, almomento di andare in stampa e di 5.160, la presenza di ben 15 istituti com-prensivi con le new entry di Stra, Mellaredo e Fiesso. Inoltre ha ricordato cheper i più piccoli sono stati offerti ben 2.400 panini dalla Riviera Nuoto di Dolo edal Bar Piccadilly. Stefano Trovò ha ricordato la figura di papà Lorenzo e la dedi-ca del Memorial giunta alla seconda edizione con la messa in palio di un magnifi-co computer alla scuola più numerosa risultata quella del comprensorio diVigonovo con 535 partecipanti (in effetti la rappresentanza maggiore era quella diDolo che, però, si era già aggiudicata il computer l’anno scorso e quindi gli orga-nizzatori hanno ritenuto di non assegnarlo due volte alla stesso distretto). Ma ilmomento decisamente più intenso ed emozionante è stata la presentazione di PaoloDonaggio. Personaggio incredibile perché da oltre trent’anni si cimenta in impre-se impensabili. Il cortometraggio ‘Un cuore un uomo’ curato dal fan clubDonaggio ha ripercorso alcune delle sue imprese culminate con la Pavia-Venezia,lungo il Po, a nuoto. 83 ore in acqua, oltre tre giorni e tre notti per percorrere 416

chilometri. Ma tutta la storia di questo timido-magnifico atleta di 70 anni sonostate vissute con partecipazione e meraviglia dai ragazzi e da tutti i presenti.Donaggio per la prima volta si cimenterà nell’attraversata Stra-Venezia di circa 34chilometri contando di farlo in meno di otto ore. Partirà alle sette di domenica edovrebbe sbucare in Bacino San Marco prima delle 15.00, un’altra gemma alla suaricca collezioni di imprese fuori del normale. Un raro esempio di serietà e di corag-gio. I ragazzi lo hanno lungamente applaudito dimostrando di aver compreso laportata delle sue performances. Ed ora via alla Family Run, che sia davvero unagrandissima festa, un’altra giornata di gioia e di partecipazione. E per chi vuolerivedersi ci sarà la possibilità di farlo sintonizzandosi su Rai Tre e suTelevenenezia, quest’ultima emittente manderà in onda le immagini lunedì seraalle 19.15 ed alle 20.30. Lino Perini

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EPICCOLI GRANDI EVENTICi sono delle giornate nellequali nessuno vuole mancare adun avvenimento. E’ il caso dellaFamily Run. Un appuntamentoche è arrivato alla quinta edizio-ne e che è cresciuto in modoesponenziale di anno in anno. Quest’anno gli iscritti sono piùdi cinquemila ma in molti casiai ragazzi delle scuole si devonoaggiungere i genitori e gli altrifamiliari per cui il serpentonevestito ‘all’olandese’ sarà sicu-ramente composto da almeno6500/7000 persone. Una mareache si snoderà lungo un percor-so stimolante. Gli organizzatorihanno lavorato tanto e sodo edanche stavolta si prevede

(Perini - a pagina due)

Il suo sorriso e la sua simpatia la dicono lunga sulla dol-cezza di questa ragazza che il 20 novembre compirà quin-dici anni e che da otto cavalca i puledri con maestria esicurezza. Elena Marrone è davvero un grande personag-gio e non solo sportivamente parlando. Quello che colpi-sce è la sua maturità e la sua signorilità. “Se mi dedicoall’equitazione lo devo a mia sorella Isabella che quandoaveva quattro anni insisteva per cavalcare ma era troppopiccola ed allora convinse me a farlo.” Isabella oracavalca anche lei ed è assieme alla piccola Alessandra edalla mamma Chiara una delle quattro perle di papàStefano noto avvocato ma, soprattutto, uomo felice fracotante donne. Elena si allena al Centro Ippico Equinoziodi Albarea dove vi sono una sessantina di cavalli e fraquesti il suo baio francese Madinat.Elena non pesa più di una quarantina di chili eppure stain sella ad un cavallo che pesa quindici volte il suo pesoma tra

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PICCOLI GRANDIEVENTI(da pagina uno)un’edizione di grande coinvolgi-mento emotivo. Gli ospiti illustri arricchiranno unmenù già sostanzioso. In questonumero ne parleremo a lungo per-chè ci piace evidenziare il lavorodei quattro moschettieri StefanoBorgo, Simone Cercato, IvanoSacchetto e Stefano Trovò. Maquello che ci piace sottolineare dipiù è che si tratta anche delSecondo Memorial Lorenzo Trovò.Quanto amasse lo sport, i giovani,la famiglia, il nostrocaro ‘Renzo’ lo sanno tutti coloroche l’hanno conosciuto e questamanifestazione esalta lo spirito chelui aveva voluto venisse privilegia-to sia quando svolgeva le funzionidi dirigente calcistico che di presi-dente ed editore. Il regalo del com-puter alla scuola più numerosa,quest’anno toccherà a Vigonovo,da parte dei familiari è un altromodo per valorizzare lo spiritodella manifestazione e ricordare inpieno Renzo. Lo sport, comunque, proponemolte altre chicche. Oltre al calcioche vive un momento tranquillovanno ricordate due disciplinespesso ignorate ma che meritanoenorme rispetto. Da una parte c’èl’equitazione con una ragazza diArino, Elena Marrone, che si staaffermando in una disciplina moltospettacolare e che ha regalato, inpassato, tante soddisfazioni allosport italiano. Dall’altra c’è il kara-te, disciplina che nulla ha a chevedere con certa filmografia e che ècresciuto moltissimo sino a diven-tare uno degli sport più completiche vi sono. Dare spazio a ciascuna disciplina,anche la meno pubblicizzata, è unvanto di questa testata.Ma non dimentichiamoci chedomenica si corre anche laVenicemarathon. La spettacolarepartenza di Stra curata da IvanoSacchetto, il percorso affascinantelungo la Riviera del Brenta,l’attraversamento di Piazza Barchee di Piazza San Marco, questi i piùimportanti scenari di una manife-stazione che raggiunge il quarto disecolo di vita. Un traguardo impor-tante che testimonia come lo sportnel nostro territorio rimanga al cen-tro dell’interesse. Lino Perini

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Ci vediamo alle cinque davanti al tuonegozio, poi ti spiego. Al momentonon ci feci caso, cosi preso dal lavoroquotidiano, ma alla sera rileggendo ilmessaggio al cellulare decisi di pre-sentarmi. Sapevo chi era Claudio, maquella mattina, con lui, ebbi la confer-ma di alcuni elementi che già sospetta-vo. L’alba è la nostra ora più forte. Seriusciamo ad alzarci a quell’ora perandare incontro al giorno, questo sfor-zo diventa una disciplina da usare conprofitto per ristabilire il controllo dinoi stessi. Passeggiamo per un’ora ealla fine della passeggiata scegliamoun grande albero, mettiamo le manidietro la schiena, contro l’albero.Facciamo un respiro profondo e rilas-siamo tutto il corpo; siamo entrati incontatto con la natura, l’energia del-l’albero scorre al nostro fianco.Questo è matto dirà qualcuno?!No, è la forza della natura, noi siamola natura, la natura è dentro di noi. Daiforza, un minuto si corre e un minutosi cammina! In un attimo siamo incentro a Dolo davanti alla villa, alle

spalle la chiesa sulle sponde delBrenta.C’è silenzio, siamo vicino alla rivacon le scarpe ad un centimetro dall’ac-qua.Ascolta lo scorrere dell’acqua, voltatie visualizza il fiume di persone che fratre settimane parteciperanno allamaratona di Venezia e passeranno pro-prio lì.Che ne dici, riesci ad entrare in ognu-na di quelle teste? In ognuna no, mapercepisco nell’aria un’emozioneunica, delle sensazioni uniche.Dai forza, due minuti si corre e dueminuti si cammina. Siamo in pienocentro storico e nel 2010 ho la sensa-zione di entrare in contatto simulta-neamente con epoche diverse e divisualizzare persone protagoniste inquell’isola bassa. Non c’è nessuno,solo noi due, ad un tratto ci fermiamodavanti ad un giardino pubblico perfare degli esercizi di allungamento.Mi sembra di ritornare bambinodavanti alle giostre dei piccoli, è ilrisveglio dei sensi. E’ ancora buio e la

città dorme, Claudio guardaquella pozzanghera: - unadulto la evita prudentemen-te, un bambino... ciak ciak sibutta con i piedi senza pen-sarci due volte.E’ proprio vero, quotidiana-mente ci stiamo allontanan-do dalla natura, ma l’alba siavvicina, facciamo uno scat-to? Go! Go! Go! Sembra divolare sopra l’onda di unnuovo giorno.

Luca Damin

PARTI COL PIEDE GIUSTO

SENSAZIONI

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BasketInaugurata la stagione sportiva dei Dolphins:la rinnovata palestra Galilei gremitaSabato 16 ottobre ha preso inizio la nuova stagione di basket dei Dolphinsdopo i lavori di ristrutturazione della pavimentazione, delle nuove segna-ture imposte dalla Federazione Europea, dell’illuminazione e dei canestri:un impianto, il Galilei, praticamente rinnovato completamente a spesedell’A.S.D. Basket Dolphins Dolo. L’aiuto degli sponsor, che ringrazia-mo, è stato determinante, data la pessima situazione finanziaria in cui ver-sano Provincia e Comune. L’assessore allo sport della ProvinciaSperanzon, impossibilitato a partecipare, ha mandato il suo messaggio edelegato gli assessori dolesi Pra e Ovizach (che hanno portato il saluto delSindaco e dell’assessore allo sport, impegnate) al cosiddetto “taglio delnastro”, con l’entusiasmante accompagnamento dell’inno italiano e dellasusseguente ovazione. Dopo una breve introduzione del presidentePaolin, sono state presentate le 13 squadre che compongono il teamDolphins fra gli applausi fragorosi delle tribune gremite di genitori eparenti entusiasti. In onore dell’accordo triennale con la società venezia-na, per la Reyer sono intervenuti all’evento il capitano della formazionedi A2 Alberto Causin e la giovane promessa Marco Ceron, diciottenne,già nel roster reyerino. Alla fine, tutti a degustare le gustosissime tortepreparate dalle bravissime mamme dei “Delfini”.Prossimo appuntamentoalla Family Run in cui i Dolphins avranno una postazione, come nellepassate edizioni. Buona annata sportiva a tutti e... Forza Dolphins!

Daniele Paolin

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TEMPO DI FUNGHICosa sono? Il fungo direbbe un esperto non è altro che ilcorpo fruttifero di una pianta dotata di filamenti invisibi-li all’occhio umano e che si trovano nascosti nel terreno,nel legno, nei detriti vegetali o altro. Questa parte delfungo, la meno nota perché meno appariscente, si chiamamicelio e quando trova le condizioni ottimali esplode (èproprio il caso di dirlo), producendo quei meravigliosifrutti che con tanta pazienza abili cercatori trovano frugando nei posti più impensati. Si dividono insaprofiti (senza clorofilla), parassiti e simbionti. I primiricavano il nutrimento da organismi di natura vegetale oanimale, assorbendone gli enzimi nei processi di decom-posizione. I secondi sfruttando organismi viventi chiama-ti ospiti, I terzi vivono insieme ad altri vegetali con reci-proco vantaggio,Una delle sue peculiarità sta nel fatto che non tutti sonocommestibili anzi alcuni, mortali, nei secoli scorsi veni-vano indicati come segno inequivocabile di cerimonienotturne da parte di fattucchiere, stregoni; oppure venera-ti come dei da antiche religioni proprio per il loro appari-re dal nulla e scomparire in brevissimo tempo. Fatta que-sta debita premessa e considerata la vastità dell’argomen-to, non mi dilungherò, per ragioni di spazio, nella presen-tazione delle varie qualità presenti nel territorio sia essodi pianura o montagna. I funghi vanno utilizzati subitodopo la raccolta, vanno lavati sempre in acqua ancorainteri per evitare che ne assorbano troppa e il gambo vascartato solo se legnoso.Se volete congelarli evitate accuratamente di farlo con ichiodini che spesso dopo il congelamento tendono adiventare tossici; per tutte le altre specie invece è megliouna breve cottura con aglio e burro (non olio che irranci-disce con il freddo), conservando l’acqua di vegetazioneche hanno emesso dopo di ché li potrete congelare incomode vaschette. Le preparazioni in cucina sono molte-

plici, si va dai classici funghi trifolati in olio aglio e prez-zemolo, a quelli fritti, al burro, alla griglia, in tegame, almarsala. Ne parleremo più ampliamente nel prossimonumero, eccovi intanto alcune ricette.Funghi trifolati. Lavare i funghi, asciugarli, mondarli etagliarli a pezzetti, gambo e cappella, tritare dell’aglio efarlo imbiondire in olio di oliva, aggiungere i funghi,sistemare di sale e pepe, aromatizzare con prezzemolo tri-tato aggiunto a metà cottura.Funghi al burro. Come sopra, tagliando i funghi non apezzetti ma a lamelle sottili, poco olio e molto burro,l’aglio ben tritato va aggiunto a crudo, a cottura iniziata.Funghi al pomodoro. Come sopra trifolati al burro,aggiungendo a metà cottura un po’ di salsa di pomodorosciolta in acqua o passata, il colore deve essere rosa. Ilsapore del pomodoro non deve sovrastare quello dei fun-ghi.Funghi al tegame. Si tagliano a fettine sottili, si saltanonel burro lasciando che assorbano tutta la loro acqua perventi minuti, salare e pepare, levare dal fuoco e cosparge-re di formaggio parmigiano grattugiato.Funghi al marsala. Come sopra aggiungendo del marsalasecco dopo che l’acqua si è asciugata e aromatizzandocon una punta di dado.

Francesco Danieletto

AAffgghhaanniissttaannIl 9 ottobre scorso 5 militari italiani sonostati coinvolti in un’esplosione, eranotutti in forza al Settimo reggimento alpinidi stanza a Belluno, inquadrato nella bri-gata Julia. Nello scoppio hanno perso lavita il primo caporal maggio-re Gianmarco Manca, nato ad Alghero il24 settembre 1978; il primo caporal mag-giore Francesco Vannozzi, nato a Pisa il27 marzo 1984; il primo caporal maggio-re Sebastiano Ville, nato a Lentini, pro-vincia di Siracusa, il 17 settembre 1983ed il caporal maggiore Marco Pedone,nato a Gagliano del Capo, in provincia diLecce, il 14 aprile 1987. FrancescoDanieletto, poeta e scrittore locale, hainviato alla nostra redazione una delle sueliriche che pubblichiamo con piacere.OTTOBRE 2010Cadevano come fiocchi di neve,sembravano petali di rose,erano gocce di sangue ancora vivo.E’ successo all’improvviso:mille domande nessuna risposta.La sabbia sollevata,i pezzi di morte sparsi ovunque.Da lassù lasci che il vento sfiori le pochecose rimaste,l’occhio scruta impaziente: cerca Dio inmezzo a quella miseria.E ti chiedi ancora perché!

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IL PRESIDENTE JACOMINI: STIAMO PENSANDO A QUALCOSADI NUOVO IN RIVIERA

Enrico Jacomini è il Presidente di VeniceMarathon da 14anni. E’ un cittadino del mondo viste le sue origini statuni-tensi ma il suo attaccamento all’Italia lo ha portato da sem-pre a risiedere a Roma. Ha ricoperto incarichi importantinella FIA ed a lungo è stato presidente della FIDAL. Unpersonaggio così è stato un onore averlo avuto a Dolo inoccasione della presentazione della Family Run e lui non siè sottratto, com’è nel suo stile sobrio ma deciso, ad evi-denziare alcuni aspetti della manifestazione. “La Family èuna mia creatura. E ne sono molto affezionato. Quandol’ho proposta la prima volta a Venezia non fu un grandesuccesso. Anche la prima edizione dolese presentò dei pro-blemi ma pian piano è cresciuta ed ora è diventata unacosa straordinaria. Se penso che sommando i partecipantidella Family di Mestre e Dolo vi sono più partecipantidella VeniceMarathon mi rendo conto di quanto sia cre-sciuta. E proprio per questo stiamo studiando l’ipotesi dimigliorarla e di fare qualcosa di nuovo e di più importan-

te.” Jacomini si èanche soffermatosull’aspetto orga-nizzativo dellaVeniceMarathonche dirige.“Quando sonodiventato presiden-te, quattordici annifa, c’era una situa-zione molto diver-sa. Io ero anche ilcapo che dovevadirige. Ora sonoun uomo che fa

parte di un gruppo di lavoro perfettamente organizzato chenon ha bisogno di un capo per funzionare.“ Poi ha prose-guito rivolgendosi ai ragazzi delle scuole superiori dolesi:“Io credo nei giovani. Spero che siano degli sportivi mache in futuro diventino anche dei dirigenti e, comunque,rimangano degli appassionati. Perché lo sport mi ha inse-gnato in tanti anni che crea e sviluppa un rapporto vero diamicizia e di collaborazione.” E per finire una saluto allafamiglia Trovò: “Il Memorial Trovò è un appuntamentoimportante, personalmente ho avuto modo di conoscereRenzo Trovò e di apprezzarne le doti umane e la voglia difare sport. Questo premio e questa dedica a lui è sicura-mente una bella idea perché è rivolta ad una persona cheincarnava in pieno lo spirito della manifestazione: sport efamiglia.”

Lino Perini

Siamo così giunti, per la quinta volta, a parlare della Family Run diDolo, 2° memorial Lorenzo Trovò… partenza ore 9,30. Quest’anno abbiamo battuto tutti i record; contro i 4500 parteci-panti dello scorso anno, quest’anno abbiamo abbattuto il muro dei5000 iscritti. Un evento straordinario, con numeri inimmaginabilisolo alcuni anni fa.Proviamo a vedere nel dettaglio le cifre di questo grande risultato.Liceo Galilei Dolo: 967; Istituto Musatti Dolo: 119; Istituto LazzariDolo: 530; Istituto 8 Marzo Mirano: 197; Scuole Medie di Mira(Mira, Oriago, Borbiago,Gambarare): 635; Scuole medie diDolo (Dolo e Sambruson) 241;Elementari di Mira (Mira 1 e Mira2): 334; elementari di Dolo (Dolo,Arino e Sambruson): 684; Circolodidattico di Cazzago: 110; Scuoleelementari di Fiesso d’Artico: 75;Circolo didattico di Vigonovo: 538;Istituto comprensivo diCamponogara: 174; Scuole mediedi Fossò (Fossò, Fiesso, Stra eVigonovo): 152; Circolo didattico Mirano 2: 207; Comune di Strain collaborazione con circolo didattico di Stra: 76. 40 scuole iscrit-te per un totale di 5049 iscritti.Un complimento particolare a tutti i docenti che hanno lavorato ala-cremente all’interno dei propri istituti, ed un grazie di cuore a tuttiquei genitori che si sono improvvisati organizzatori, contribuendocon entusiasmo per far partecipare quelle scuole che per motivi varisi erano trovate in ritardo nell’organizzazione interna dell’evento.Grande lavoro anche da parte di Cecilia Canova, assessore allosport di Dolo, e la sindachessa Maddalena Gottardo. Ci hanno sup-portato in ogni momento, partecipando costantemente a tutti imomenti del pre-gara. La mattina della corsa anche loro si trove-ranno insieme a noi alle 6,30 della mattina per gli ultimi preparati-vi. Non ci possiamo dimenticare della sorella maggioreVenicemarathon. E’ grazie a questo evento che noi possiamo mette-re in piedi la nostra manifestazione, devolvendo parte degli introitiin beneficenza. Ringraziamo tutto lo staff di Venicemarathon,primis Lorenzo Cortesi. Festa di colori, festa delle famiglie, festa dei comuni, festa dei bam-bini, festa dei giovani. Grande momento di aggregazione e di ami-cizia. Non conta il risultato; conta esserci. Rivediamo ora i testimonial: il grande olimpionico RossanoGaltarossa, il mitico olimpionico Simone Cercato, i nuotatori PaoloDonaggio e l’olimpionico Mattia Nalesso, l’atleta nazionale SilviaSommaggio e la squadra campione d’ Italia di Unihockey, capita-nata da Cecilia Barco.Il giorno 20 ottobre si è svolta la conferenza stampa. La famigliaTrovò, nella figura di Stefano, ha ufficializzato la messa in palio di

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Venicemarathon

Maratona … d’argento! Ivano Sacchetto è da 17 anni il responsabile della parten-za della maratona internazionale di Venezia. Ex, atelta dimezzofondo, ed assessore allo sport del Comune di Stra,ha all’attivo l’organizzazione di numerose altre ‘partenze’fra le quali la Maratona del Santo e la Maratona di Praga.Collabora con Stefano Borgo, Simone Cercato e StefanoTrovò alla Family Run. Ha organizzato due splendide edi-zioni della Corsa dei Dogi, una notturna in un percorsoaffascinante lungo le strade di Paluello, alle quali hannopartecipato i più importanti atleti dell’epoca. Fa parte deldirettivo della Venicemarathon.In una giornata di caldo incredibile, domenica 18 maggio1986, partiva da Stra la prima edizione dellaVenicemarathon sulla classica distanza dei 42 chilometri e195 metri, attraversava la Riviera del Brenta per arrivare aVenezia.Come 25 anni fa, la meravigliosa villa Pisani sarà cornicealla partenza della corsa regina dell’atletica per eccellenza;allora circa 900 furono i concorrenti, domani saranno oltre

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Caramelle a volontà allo stand di Dolo SportQuest’anno Dolo Sport, come molte decine di altre Associazionidolesi, sarà presente alla Family Run con un proprio stand espo-sitivo dove, oltre ai giornali freschi di stampa, alla vendita dellanostra ricca produzione letterari, doneremo le caramelle offertedalla storica Panetteria Pasticceria Danilo Terribile che addolci-ranno lo sforzo degli atleti impegnati nella marcia benefica dole-se. La Family Run è anche questo.

Jacomini con il sindano Maddalena Gottardo

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L’ASSESSORE CANOVA ALLA PRIMA‘SUA’ FAMILY RUN

Per l’Assessore allo Sport Cecilia Canova è la‘prima volta’ alla Family Run nelle nuove vesti.Le chiediamo, in occasione della presentazionedella manifestazione, cosa prova e come siavvicina all’evento. “Sono emozionatissima,non credevo che l’avvenimento mi coinvolgessetanto, sto aspettando con impazienza sabato.Negli anni scorsi avevo partecipato accompa-gnando mio nipote Franco, stavolta per questamia prima da Assessore ho coinvolto tutta laGiunta. Qualcuno mia sta dicendo che provaansia da quanto l’ho coinvolto.” Sentiamo dal-l’assessore cosa l’ha colpita di più? “Mi ha sor-preso la quantità di lavoro che c’è stato perorganizzare questa manifestazione. Devo direche i due Stefano (Borgo e Trovò), IvanoSacchetto e Simone Cercato hanno davverolavorato sodo. D’altronde per coordinare piùdi cinquemila iscritti serve davveroun’organizzazione perfetta come quella che si èmessa in moto e che ha coinvolto anche ilcomandante dei vigili, le forze di polizia e lealtre associazioni.” Cosa prova un assessoregiovane a vedere tanti ragazzi riuniti in uno sta-dio, tutti assieme? “E’ un’esperienza davverofantastica anche perché devo ammettere che daquando sto al fianco dei giovani ho scopertouna carica ed una voglia di fare davvero incre-dibile.” E l’Amministrazione comunale comeha risposto a questo evento? “Ha dato dimo-strazione di capirne la portata. E’ significativoche alla presentazione ci fosse il Sindaco e chesiamo stati sempre presenti ad ogni incontro.E’ un avvenimento importante e la nostra pre-senza serve a dare dignità alla manifestazio-ne.” Lino Perini

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un personal computer portatile per la scuola più numerosa, inmemoria di Lorenzo Trovò. Lo scorso anno il computer è statovinto dalle scuole elementari di Dolo. Quest’anno si aggiudica ilcomputer il circolo di Vigonovo. Complimenti. E grazie alla fami-glia Trovò. La consegna avverrà subito prima della partenza della“grande corsa”.La nostra speranza è che venga compresa da tutti anche la valenzaeducativa di tale manifestazione. E’ vero; in alcuni casi si salta unagiornata di lezione a scuola, ma siamo certi che valori come aggre-

gazione e con-divisione pos-sano esseremolto impor-tanti quandovengono tra-smessi attraver-so lo sport.Per i più picco-li, una magliet-ta arancione, unberrettino, un

pettorale “come i grandi atleti”, ilbuono per un panino, la nottemezza insonne per il desiderioche arrivi il “giorno della grandecorsa”, la corsa a manina delpapà, o magari davanti al papà,finalmente un momento di grande

festa insieme alla mamma ed al papà, l’aspettativa del giorno dopo,la corsa con i “più grandi”, i testimonial da conoscere, la pista diatletica. Anche questo contribuisce a far crescere sereno un bimbo.Soprattutto questo fa vivere in armonia un bambino. E noi adultidobbiamo riappropriarci delle nostre emozioni ed avere ancora ildesiderio di stare con i propri figli, cercando anche di ascoltarli,magari organizzando più spesso momenti come il nostro; chiara-mente più in piccolo, ma con il messaggio che la famiglia con la Fmaiuscola è una grande forza ed esiste ancora, malgrado tutto.Per quanto riguarda i ragazzi più grandi, c’ è chi organizza e c’ è chicorre. Il loro ruolo è ancora più importante. Devono essere esempiopositivo per i più piccoli e svolgere degnamente il loro ruolo di “fra-telli maggiori”. Una giornata fuori dalle mura scolastiche svolta inquesta maniera è una giornata ben spesa.Allora, tutti pronti per questa quinta family run?Ai vostri posti, pronti, Viaaa! e buona corsa a tutti.

Stefano Borgo,Simone Cercato,Ivano Sacchettoe Stefano Trovò

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7.000, accolti dalla struttura di partenza minuziosamentepreordinata in ogni dettaglio, fin dalle prime luci dell’alba,da un gruppo di 150 volontari con l’ausilio dei localicomandi della Polizia Municipale e dei Carabinieri, al finedi garantire agli atleti la serenità e l’incolumità nella par-tenza di una gara dallo sforzo inumano.La partenza è uno dei momenti più spettacolari ed emo-zionanti; dietro la linea di partenza vengono allineati insuccessione cinque box delimitati da transenne e contrad-distinti dalla colorazione del pettorale, suddivisi a secondadelle prestazioni individuali. Ognuno degli oltre settemila atleti corre la propria marato-na; un gruppo ristretto “top runners” corre per contendersi

il podio, tutti gli altri, molti dei quali non più giovanissimi,corrono per vincere la sfida personale contro il tempo e ladistanza.È una manifestazione collettiva che nasce dallo sport e cre-scendo ha fatto di una competizione di forte impronta ago-nistica un importante evento promozionale, culturale esociale.Anche l’edizione “d’argento” di quest’anno riuscirà a fon-dere l’elemento competizione con l’elemento percorso, unprodotto capace di affascinare il mondo intero. Buona maratona a tutti!

Ivano Sacchetto

Vladimiro Torturo, Patrizio Zago, Alberto Alberini, Ivano Sacchetto, Luigi Albertini e Massimo Mimo; non ritratti nella foto gli assistenti Maurizio Coletto e Moreno Bellemo

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CA DEI 5000

In foto: un momento della presentazione della Family Run e l’intervento diRossano Galtarossa e Cecilia Barco

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MIRA. In festa il Karate Club Borbiago ASD che lo scor-so week-end ha visto impegnati a Follonica quattroragazzi alle finali nazionali junores, risultato ottenuti gra-zie ai brillanti successi ottenuti ai campionati regionali. Sitrattava di due cadette: Giulia Marchiori di 17 anni eSilvia Mao, di Carlo Munerin e Mattia Cenedese di 18anni. Marchiori e Cenedese avevano rappresentato ilVeneto l’anno scorso ai campionati nazionali diColleferro, nel Lazio e per Mattia Cenedese si tratta diuna conferma della sua attuale stagione che lo vedevareduce da ben quattro vittorie consecutive. Mentre GiuliaMarchiori nel 2009 aveva conquistato l’argento ai nazio-nali. E’ una grande gioia per la società di Borbiago, pre-sieduta dal maestro federale Paolo Munerin. Nato nel1985, il Karate Club Borbiago dal 2000 ha cominciato acrescere con l’arrivo del maestro Munerin che dopo averiniziato con 4 bambini e 6 adulti, ora conto su 80 iscrittied un settore di circa 50 ragazzini dai 5 ai 12 anni. “E’un’attività sportiva che coniuga comportamenti di agilità,mobilità con il controllo del corpo e dei movimenti. - cidice Munerin - E’ uno sport molto completo e piacevolegrazie anche alla specialità Sound Karate che prevedel’associazione del movimento alla musica, generalmente

quella più in voga, specialità ci ha visto conquistare ilbronzo ai campionati nazionali giovanili 2006/2007 aMacerata.” Per i ragazzi miresi anche la recente trasfertaagli Open di Crozia dove hanno incantato il pubblicolocale. Lino Perini

Arti marziali

KARATE: 4 RAGAZZI MIRESI AI NAZIONALI DI FOLLONICA

Mattia Cenedese, Giulia Marchiori, Silvia Mao e Carlo Munerin

Allora, hannosuperato selezionienormi per esseremessi in lista edora saranno sotto-posti al giudiziopopolare. C’è ilfiglio di uncamorrista, unaballerina che giraseminuda, unogigolò, degli aspi-ranti modelli, un

Cavaliere di Malta, alcuni giornali-sti… di cosa stiamo parlando? E no!Troppo facile! Nessuna satira politi-ca. Quello del quale stiamo parlandoè il cast dell’undicesima (e dico 11°)del Grande Fratello. Il primo realityshow italiano ha oggi degli spettatoriche possono tranquillamente dire diessere nati quando andò in onda laprima edizione. Una “generazionegrande fratello” di ragazzini e ragaz-zine che, anche grazie alla caleido-scopica offerta dei canali del serviziodi digitale terrestre, possono seguirea qualsiasi ora (speriamo solo delgiorno) le imprese di questo gruppoassortito ad arte di ragazzotti e ragaz-zotte. Il “Grande Fratello”, quando nacqueundici anni orsono, voleva rappresen-tare una sorta di esperimento sociolo-

gico: come si combineranno dieciragazzi, rappresentanti dei tratti delgiovane italiano medio, chiusi in unacasa e spiati da spesse volte impieto-se telecamere? Come reagiranno alsuccesso una volta usciti? Che nesarà di loro subito dopo? È stato presentato come uno specchiodell’Italia di oggi, oggi questa carat-teristica si è completamente persa edè diventato soltanto uno show. Il cast,in questo senso, non ha fatto eccezio-ne e la cosa maggiormente preoccu-pante è che esasperando i caratteri daimmettere nella casa l’età media delpubblico più fedele si è progressiva-mente abbassata. Sono i ragazzini,quelli della generazione multimedia-le per intenderci, i maggiori indicato-ri del consumo medio. Capaci dinavigare in Internet prima di saperescrivere in Italiano, assorbono tutto erappresentano il campione più sem-plice da reperire dalle grandi aziendeper tastare prodotti e linguaggi.Notatelo: non sono più gli adulti acorreggere il modo di scrivere, piut-tosto che di pensare, dei giovanissi-mi; oggi sono i genitori ad imitare illinguaggio, i codici, i motivi di inte-resse e i consumi dei propri figli. Nonc’è che dire: per alcuni aspetti questacontaminazione rappresenta un pro-gresso per la specie, in altri casi un

vero e proprio regresso che poi com-promette quello che pensiamo, quelloche guardiamo, quello che mangia-mo.Spettacolarizzare, banalizzare e sem-plificare i concetti, i fatti, i personag-gi del nostro tempo. Diventeremotutti più grassi perché è più facile,banale e divertente mangiare i cibidei fastfood; diventeremo tutti piùuguali perché è più rassicurante com-prare i vestiti che comprano tutti;diventeremo tutti più soli perché èpiù semplice, banale e divertentestare chiusi in casa e comunicareattraverso i social network; divente-remo tutti più rimbambiti perché èmeglio tifare – nello sport, nella poli-tica, nella letteratura, nella vita –piuttosto che osservare, analizzare edapprezzare. Diventeremo tutti piùcinici perché se in un paesino del Sudmuore una ragazzina ci incolliamo altelevisore che trasmette in direttaquesto dramma e, nel profondo, invi-diamo chi abita nei paraggi e puòprodursi in un tour di quei luoghi:può entrare nella tivù. Neppure il mitico Andy Warhol -quando sosteneva che ciascuno aves-se bisogno, almeno una volta nellavita, del proprio quarto d’ora di cele-brità – poteva immaginare che sarem-mo arrivati a tanto.

Corsivodi MatteoBellomo

CANOA: I RAGAZZI DI ORIAGOVINCONO IL TITOLO NAZIONALE DI MARATONA(l.p.) Ancora un successo per i ragazzi del canoa club diOriago. Domenica scorsa a Pescantina la società mirese siè aggiudicata il titolo nazionale di maratona. Dopo labella prestazione in Cekia della settimana precedente, lacompagine mirese si è imposta nel veronese grazie alleprove dei due big Alessandro Mainardi, argento europeo,ed Enrico Cucinotta, bronzo continentale, nella gara di 36

chilometri di C2 Junior con un tempo di 1 ora e 56 minu-ti. A completare la giornata il bronzo di CristinaFavaretto, altro bronzo europeo nel K1 a squadra garaclassica, nel K1 ragazzi ed i piazzamenti di MassimoZanardi, Mattia Mainardi, campione italiano Under 21, edAndrea Sardello, i tre hanno conquistato la medagliad'argento a squadre ai campionati italiani di discesa.Grande gioia per il presidente Paolo Zanardi che vede cre-scere giorno dopo giorno quanto seminato da 16 anni aquesta parte e soddisfazione per il tecnico federaleAlessandro Berton che lavora da quattro a Mira e sta rac-cogliendo risultati di grandissimo livello.

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Prima fuga del campionatoad opera del Delta 2000. Lasquadra polesana staccal’Ardita Moriago sconfittaa Castelfranco Veneto evincendo all’89°, con unarete di Nonnato, a Miranomette tre punti fra sè e laformazione trevigiana che,nonostante la sconfitta,rimane seconda da sola. Alterzo posto sale il Liapiaveche pare finalmente averetrovato il passo che le siaccreditava prima del viadel torneo. Il grosso delgruppo si trova in soli quat-tro punti. Fra gli otto ed iquattro punti vi sono benundici formazioni. Appenasotto la Marosticense men-tre è ultimo il Favaro anchese nell’ultimo turno hacolto il primo punto impat-tando in casa control’Adriese. Il Dolo naviga alcentro del gruppone con 6punti all’attivo. Un cammi-no abbastanza regolare contre pareggi in altrettantegare esterne mentre in casaha perso contro l’Ardita ebattuto un Vittorio Venetoin caduta libera perchè èreduce da tre sconfitte con-secutive. E’ presto per trar-re delle conclusioni ancheperchè ci si aspetta chesquadre come Liapiave,Giorgione, Piovese eSottomarina possanoriprendersi a breve. Le stes-se Vittorio Veneto, Adriesee Feltreseprealpi paionopotenzialmente in grado dipoter risalire specialmentecon un mercato di novem-bre/dicembre ancora da ini-ziare. Ricordiamo neglianni scorsi la miracolosarisalita della Marosticenseda ultima a sesta nel2008/2009 mentre nelloscorso torneo fu ilSottomarina ad inanellare

una serie positiva a partireda novembre che lo portò alsecondo posto finale. Inattesa di capirne di piùgustiamoci questo sestoturno che presenta ungustoso Delta 2000-Sottomarina, ricordiamoche la formazione rodiginaè la più prolifica e la menobattuta del girone, mentrenelle fila neroverdi vi è ilcapocannoniere del gironeSabatini. L’Ardita cerca ilriscatto ospitando una delu-dente Marosticense mentreil Liapiave ha la ghiottaopportunità di bissare ilsuccesso di Mirano ospi-tando il fanalino di codaFavaro. Dolo-Giorgionesarà sicuramente un belmatch e si spera che ilWalter Martire di dimostriancora terreno amico per ilDolo che quando vi ha gio-cato, a parte il 3-3 in coppa,ha sempre vinto. LaMiranese dopo lo stopinterno cerca la rivincita alBettinazzi di Adria contro igranata che non hannoancora vinto giocando incasa. Chiudono il program-ma una sfida interessantefra Ponzano e Piovese, ilquasi derby fraFeltreseprealpi e VittorioVeneto e quello vero,vicentino, fra Rossano eRomano.Classifica Marcatori. Con 4 reti Sabatini(Sottomarina,1); con 3 reti:Marangon (Delta 2000),Santagata (Miranese,1) eOrso (Rossano); con 2 reti:Vianello (Ardita), Santaterra(Delta 2000,1), Mattiazzo(Ponzano) e Pizziol R.(Vittorio Veneto) e con unarete: Bellan, Molin, Niero,Ronchin e Silvestro (DoloRdB)

IL PUNTO di Lino Perini

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ELENAMARRONE(da pagina uno)i due vi è una perfetta intesa, quelfeeling magico che si instaura fracavallo ed amazzone ed è alla basedei grandi successi di chi praticaequitazione. Con il cavallo franceseacquistato a fine aprile a Viareggiol’intesa è nata subito mentre primaElena gareggiava in sella ad un caval-lo belga Petrowsky con il quale ilrapporto era un po’ meno facile.Elena quest’anno ha gareggiato invari concorsi nazionali ed ha ottenutoil massimo nella gara nazionale dis-putatasi al Centro equestre veneto diMogliano nella categoria C 115, un

risultato di grande spessore cheproietta la ragazza di Arino fra lepotenziali nuove stelle giovanili del-l’equitazione italiana. Ma Elena èragazza seria: “Nel mio futuro c’èsoprattutto lo studio, frequento ilGinnasio ‘Corner’ di Mirano chem’impegna moltissimo e non vogliodistrarmi anche perché mio padrenon me lo perdonerebbe. Poi pensod’iscrivermi all’Università, mi piace-rebbe fare Medicina.” Idee chiare esaggezza, si diceva, ma anche tantosacrifico visto che per arrivare a certirisultati si allena tutte le sere, dopo lasolita razione di studio, dalle sei allesette di ogni sera e non interrompe gliallenamenti neppure al sabato ed alladomenica quando non deve gareggia-re. Quando gareggi come si compor-ta Madinat? “Sente molto le gare,

soprattutto è particolarmente ansio-so quando percepisce che si devegareggiare per più giorni, comunquela nostra simbiosi è buona, siamo insintonia tanto che percepisce il mioarrivare al maneggio.” Ad allenareElena ci pensa Serena Belli e se è labrava ragazza diventerà qualcuno nelmondo dell’equitazione molto sidovrà a questa seria e professionaleallenatrice. Per finire chiediamo adElena, che da ragazzina praticava ilKarate, qual è il suo sogno. “Beh,prima di tutto vorrei laurearmi.Sportivamente, invece, mi piacerebbeun giorno gareggiare a Piazza diSiena.” E come non darle torto,anche se noi sogniamo di vederla ungiorno gareggiare alle Olimpiadi,magari nel 2016.

Lino Perini

CALCIO COMITATO REGIONALEIL NUOVO PRESIDENTE E’ FIORENZO VACCARI, MA LO SCONFITTO D’AMBROSIOFA RICORSO

(l.p.) Il dopo Guardini, con l’interregno delcommissario straordinario De Silvestri, iniziafra le polemiche. Sabato 16 ottobre si sonosvolte le votazioni per l’elezione del nuovoComitato regionale della FIGC ma le cose

non sono andate come si sperava. Polemichee caos hanno caratterizzato le votazioni chealla fine hanno visto premiato FiorenzoVaccari (in foto), trevigiano di Casier, che con385 voti ha ottenuto il 58% delle preferenzementre lo sfidante D’Ambrosio ha ottenuto277 voti pari al 42% dei votanti. Gli altriDelegati Provinciali eletti sono risultati:Comencini, Costini, Fiabane, Formenton,Morandi, Sanson, Luppari che rappresenta laprovincia di Venezia, Peron per il calcio a 5 eRienzi. Erano 884 le società aventi diritto alvoto e se sono presentate 736 ma sol 665hanno potuto votare per il caos che si è regi-strato e per le lungaggini burocratiche chenon hanno permesso a ben 71 società presen-ti di poter esprimere il proprio voto. Si puòsenz’altro dire che questo Comitato è partitocol piede sbagliato.

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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Luca Damin, Alberto Terribile, Daniele Paolin, Francesco

Danieletto, Stefano Borgo, Simone Cercato e Ivano Sacchetto

Stampa GRAFICHE 2 ESSE snc Chiuso in redazione giovedì 21 ottobre 2010

ANNO XXXIV - n. 15 SABATO 23 OTTOBRE 2010Editore STEFANO TROVÒ

Direttore responsabile LINO PERINI

[email protected] - Per la pubblicità su questo periodico 041412598

Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di LucroIscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103

Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598

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PIÙ DIFFERENZIATAPER RIDURRE I COSTIFare bene la raccolta differenziata preserva l’ambiente epermette di contenere i costi (quindi le tariffe) legati allosmaltimento dei rifiuti. Un semplice gesto quotidiano,come quello di dividere i vari materiali, consente infattidi risparmiare materie prime, acqua ed energia, limitarel’emissione di sostanze nocive in atmosfera, ridurre laquantità di rifiuti e imballaggi da raccogliere e contene-re i costi di smaltimento. Insomma, la raccolta differen-ziata migliora la qualità della nostra vita. Nel territoriodove Veritas gestisce l’igiene ambientale la percentualedi differenziata ha raggiunto buoni livelli: QuartoD’Altino, Pianiga e Marcon hanno superato nel 2009 il70% e insieme ad altri 12 Comuni (Salzano, Cavarzere,Campolongo Maggiore, Camponogara, Martellago,Dolo, Stra, Fiesso D’Artico, Fossò, Campagna Lupia,Meolo e Vigonovo) sono stati premiati da Legambientecome Ricicloni.Tuttavia, c’è bisogno di un ulteriore sforzo per far cre-

scere la percentuale e raggiungere gli obiet-tivi di legge. E’ necessario che ognuno dinoi divida con la massima attenzione ivari materiali, rispetti i giorni, gliorari e le modalità di raccolta(quando il servizio è porta a porta)e non abbandoni mai rifiuti perstrada o intorno ai contenitori.Solo così sarà possibile rispettarel’ambiente e contenere i costi dismaltimento, quindi le tariffe. Differenziata e bol-letta sono strettamente collegati: più aumentano i rifiu-ti da riciclare e meno crescono le tariffe. Veritas operatutti i giorni per migliorare la raccolta e lo smaltimento.Già oggi il nostro sistema è all’avanguardia.Il rifiuto secco diventa CDR (combustibile derivato dairifiuti), poi mescolato al carbone e bruciato nella cen-trale termoelettrica di Fusina, creando energia elettrica.Questo consente non solo di utilizzare una fonte rinno-vabile per produrre energia ma anche di ridurre drasti-camente la quantità di rifiuti che finisce in discarica,oggi il 3% di quanto prodotto nel nostro territorio. Da

qualche mese, nel centro di Mestre i rifiuti vengono rac-colti di sera, quando c’è meno traffico e i camion simuovono più agevolmente. Questo ha permesso diaumentare la produttività, ridurre il numero di mezzi incircolazione e quindi l’inquinamento. In altre zone (Ca’Sabbioni a Marghera, Dese, parte del territorio comu-nale di Mira e Santa Maria di Sala) i tradizionali casso-netti sono stati sostituiti con nuovi contenitori dotati diuna calotta che si apre solo con una chiave elettronicanominativa.Questo sistema – prossimamente esteso anche ad altrezone – fa crescere la differenziata e diminuire la quanti-tà di rifiuti abbandonati dai residenti nei Comuni limi-trofi, dove c’è il porta a porta.Gli ispettori ambientali di Veritas, anche per contrastarequesta manifestazione di inciviltà, hanno intensificato icontrolli. Nel corso del 2010 sono stati infatti elevatioltre 1.700 verbali a cittadini e operatori commercialiche non rispettano le regole e l’ambiente, abbandonan-do rifiuti e materiali, e sono state fornite oltre 7.000informazioni sulla raccolta differenziata.

trattodaVeritasNotizieewww.gruppoveritas.it

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Elimina le code con le ricevitoriedella LottomaticaPagare le bollette di Veritassenza code. Veritas eLottomatica hanno infatti sotto-scritto una convenzione checonsente di utilizzare la rete diricevitorie Lottomatica (440nella sola provincia di Venezia)e di ridurre quindi i tempi diattesa davanti agli sportellipostali o della banca. Ridurre lecode è semplice. Basta presen-tarsi con il bollettino allegatoalla bolletta in una delle ricevito-rie Lottomatica che espongonol’adesivo (in foto). Del resto sioccuperà il gestore che alla fine dell’operazione rilascerà unaricevuta. Il pagamento è possibile in contanti o con ilBancomat. Il costo dell’operazione è di 1 euro.

CHI BEVE L’ACQUA DEL RUBINETTO RIDUCE I RIFIUTIBere acqua del rubinetto per ridurre i rifiuti e gli imballaggi. Chi, infatti, preferisce l’acqua potabile distribui-ta da Veritas rispetta l’ambiente e contribuisce alla sua salvaguardia. L’acqua che esce dal rubinetto, infatti,non ha bisogno di bottiglie e imballaggi, non viaggia sui camion per centinaia di chilometri e non produceinquinamento. Per averla, basta aprire un rubinetto.I cittadini dimostrano di apprezzare sempre di più la qualità dell’acqua Veritas.L’annuale indagine sulla soddisfazione dei clienti rileva infatti una crescita costante della percentuale di per-sone che beve l’acqua distribuita da Veritas: 78,7% nel 2007, 80,7% nel 2008, 82,4% nel 2009.I cittadini apprezzano le caratteristiche della nostra acqua (prima di tutto la limpidezza), l’impegno per ridur-re i consumi e la velocità di intervento in caso di emergenza.L’acqua Veritas è per la maggior parte di falda, di ottima qualità, attinta da una sessantina di pozzi a una pro-fondità cha arriva fino a 300 metri. Viene immessa in rete anche acqua di superficie, resa potabile nell’im-pianto di Ca’ Solaro (Mestre), che preleva l’acqua dal Sile, il principale fiume italiano di risorgiva, e diCavanella (Chioggia), che tratta l’acqua dell’Adige. Nei due impianti funziona un sistema di filtri a carboni atti-vi che migliora il sapore e le caratteristiche dell’acqua potabilizzata.L’acqua che esce dai nostri rubinetti è anche economica: 1.000 litri costano poco più di un euro, meno diuna bottiglietta da mezzo litro comprata in un qualunque bar del nostro territorio. L’acqua Veritas è attenta-mente controllata: ogni anno il laboratorio aziendale verifica 10.000 campioni e analizza 200.000 parametri.La qualità è controllata in maniera indipendente anche dall’Arpav e dalle Usl competenti cui spetta - attra-verso il Servizio igiene alimenti e nutrizione – il giudizio di potabilità.