Dolo Sport n.07 del 25 aprile 2010

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Vianello era un personaggio universale, capace di far ridere, di allietare le nostre giornate con garbo, signorilità e senza necessità di essere volgare. Eppure amava bonariamente prendere in giro il prossimo, in primis la moglie Sandra Mondaini che è apparsa distrutta dal dolore al suo funerale. Di ori- gini veneziane ma nato a Roma, Vianello veniva da una famiglia in cui non mancava lo stile (papà ammiraglio della Marina e madre insegnante) cono- sceva le buone maniere ed era colto. La simpatia era il suo marchio di fabbrica e tutte le gag che ha con- fezionato erano basate sulla sapiente e contenuta comicità che mai doveva oltrepassare il limite della decenza. Una sorta di ‘humour’ inglese trapiantato in Italia. era un grandissimo appassionato di sport. Si ricorda che nel 1972 dovette operarsi per un tumore e chiese ai medici di programmare l’intervento per poter poi seguire le Olimpiadi di Monaco, quasi incurante della gravità della sua situazione fisica. Fondò una squadra di calcio di terza categoria (Sa.Mo) dalle iniziali della moglie con cui è rimasto sposato per 48 anni. Giocava mez- zala nonostante non fosse più giovanissimo e rifiu- tò di condurre la Domenica Sportiva che si produ- ceva a Milano perché impegnato la domenica pomeriggio nel Lazio a giocare con la sua squadra che, guarda caso, si è sciolta proprio la scorsa esta- te. Ha diretto per nove anni la trasmissione Pressing, l’ha fatto con garbo, spiritosamente, cer- cando sempre di sdrammatizzare un mondo del cal- cio che spesso si prende troppo sul serio. Si dichia- rava tifoso del Venezia e dell’Ancona anche se a Milano giurano di aver visto sventolare, fuori della sua abitazione, la bandiera del Milan quando i ros- soneri vincevano. Nell’arco di pochi mesi sono scomparsi personaggio che hanno fatto la storia del nostro paese, pensiamo a Candido Cannavò, Mike Bongiorno, Maurizio Mosca ed ora Raimondo Vianello. Ci sentiamo più poveri. Lino Perini CALCIO GAMBARARE SCONVOLTO PER LA MORTE DI UN GIOVANISSIMO Mira. Il tragico incidente che è costato la vita al quattordicenne Mehdi El Sahel oltre a sconvolgere la famiglia del ragazzo ha turbato anche la società calcistica Gambarare dove il ragazzo giocava nelle fila dei Giovanissimi. Incredulo e quasi senza parole il presidente Savino Scantamburlo che ha sempre prestato attenzione e grande rilevanza al Settore Giovanile che conta circa 140 ragazzi. “Avevo sapu- to dell’incidente vicino a Porto Menai e temevo perché sapevo che Mehdi abitava dove è successo il fatto. Quando il responsabile Antonio Naletto mi ha chiamato per informarmi è stata una mazzata. Dire che sono affranto è poco. Conosco i ragazzi e con tutti ho un bel rapporto. Mehdi era venuto da noi da Pulcino, era rimasto due anni poi se n’era andato ed è ritornato quest’anno. Penso al papà che è sempre stato molto presente e coinvolto. Sono sconvolto così come l’allenatore Renzo Marigo e tutti i compagni di squadra. In questa settimana sospendiamo gli allenamenti di tutte le squadre in segno di lutto. E’ un momento davvero triste.” Lino Perini Venerdì 16 aprile si è svolto, presso il distretto scolastico di Dolo, il convegno sull’alimentazione che vi avevo presentato sullo scorso numero di Dolo Sport. Splendida la cornice di pubblico; sala piena con gente in piedi. Si è valutata la presenza di circa 300 persone. Ha aperto la serata il diri- gente scolastico del Liceo, profes- sor Luigi Carretta, presentando le autorità presenti. L’Assessore allo Sport della Provincia, Raffaele Speranzon, ha elogiato il lavoro che si sta svolgendo all’interno del Liceo, sottolineando il fatto che con il progetto motorio si è riusciti a creare collaborazioni fra istituzio- ni, privati e società sportive; cosa non facile di questi tempi. Il Sindaco di Dolo, Maddalena Gottardo, impegnata nella sua prima uscita ufficiale nel mondo della scuola, ha destato una grande impressione quando ha sottolineato il connubio fra sport e cultura e sot- tolineato che nella sua amministra- zione cercherà di fare molto per i giovani e per la scuola. Si è dichia- rata felice, oltretutto, di avere a Dolo un progetto così importante a livello formativo. (Borgo - a pagina quattro) Cinque panchine in questa seconda avventura dolese per Francesco Minto e lo score è davvero impressio- nante: tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Una media da... promozione. C’è da pensare che se fosse arrivato prima ora la classifica dei biancogranata sarebbe davvero diversa. Ciò nonostante si sono note- volmente rialzate le possibilità di salvezza che solo un mese fa sembravano ridotte al lumicino. “Sto cercan- do di fare del mio meglio. - Osserva modestamente Minto. - Ho trovato un ambiente con poca autostima, ho cambiato modulo, sono passato al 3-5-2, soprattut- to ho inserito i giocatori con maggior qualità ed one- stamente sto ottenendo più di quanto pensassi.” Minto cerca di smorzare l’entusiasmo perché sa bene che spesso la ‘fame’ e la ‘disperazione’ sono molle che contano molto ma non può far a meno di evidenziare i meriti di questa squadra. “Abbiamo vinto a Feltre con- tro una squadra che, come si è visto dopo, è in forma splendida e prima della sconfitta con noi ambiva anco- ra a posizioni di vertice. Anche contro il Giorgione abbiamo fatto un grosso risultato perché si tratta di una squadra di notevoli qualità, siamo stati agevolati dalla loro espulsione a metà primo tempo. A Mirano abbiamo giocato davvero bene. Loro puntavano a vin- cere per essere salvi mentre con la nostra vittoria li abbiamo tirati dentro. Insomma tre vittorie importan- ti.” Nel mezzo, due risultati amari, quello di San Donà ancora brucia perché subito contro una squadra che nelle ultime dieci giornate ha vinto solo contro il Dolo. (Perini - a pagina sette) Calcio d’Eccellenza MINTO: NON DISTRAIAMOCI! Mister Minto con il D.S. Tonicello CONSIDERAZIONI SUL CONVEGNO DI ALIMENTAZIONE DEL 16 APRILE

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Dolo Sport - anno XXXIV - n. 7 domenica, 25 aprile 2010 - Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI [email protected] Periodico del Club Biancogranata - Dolo Sport Associazione Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 - via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve)

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...difendiamoi Tuoi diritti!!!N. 7 - DOMENICA, 25 APRILE 2010ANNO XXXIV

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GRUPPO BANCA CARIGEAndrea Favaro Agente Generale

Via Matteotti, 59 - DOLO (Ve)Tel. 041 464473 - Fax 041 5131744

Grazie RaimondoRaramente un uomo famoso ma non impegnato nelsociale ha lasciato un ricordo tanto intenso e con-vinto. Con chiunque ne abbiamo parlato abbiamoricevuto la stessa risposta: ‘Siamo davvero tristi perla sua morte’. Forse questo è ciò che più rende lagrandezza di Raimondo Vianello, aver saputo esse-re amato da tutti, giovani e vecchi, di destra o disinistra, milanisti, juventini, interisti o romanisti.Vianello era un personaggio universale, capace difar ridere, di allietare le nostre giornate con garbo,

signorilità e senza necessità di essere volgare.Eppure amava bonariamente prendere in giro ilprossimo, in primis la moglie Sandra Mondaini cheè apparsa distrutta dal dolore al suo funerale. Di ori-gini veneziane ma nato a Roma, Vianello veniva dauna famiglia in cui non mancava lo stile (papàammiraglio della Marina e madre insegnante) cono-sceva le buone maniere ed era colto. La simpatia erail suo marchio di fabbrica e tutte le gag che ha con-fezionato erano basate sulla sapiente e contenutacomicità che mai doveva oltrepassare il limite delladecenza. Una sorta di ‘humour’ inglese trapiantatoin Italia. era un grandissimo appassionato di sport.Si ricorda che nel 1972 dovette operarsi per untumore e chiese ai medici di programmarel’intervento per poter poi seguire le Olimpiadi diMonaco, quasi incurante della gravità della suasituazione fisica. Fondò una squadra di calcio diterza categoria (Sa.Mo) dalle iniziali della mogliecon cui è rimasto sposato per 48 anni. Giocava mez-zala nonostante non fosse più giovanissimo e rifiu-tò di condurre la Domenica Sportiva che si produ-ceva a Milano perché impegnato la domenicapomeriggio nel Lazio a giocare con la sua squadrache, guarda caso, si è sciolta proprio la scorsa esta-te. Ha diretto per nove anni la trasmissionePressing, l’ha fatto con garbo, spiritosamente, cer-cando sempre di sdrammatizzare un mondo del cal-cio che spesso si prende troppo sul serio. Si dichia-rava tifoso del Venezia e dell’Ancona anche se aMilano giurano di aver visto sventolare, fuori dellasua abitazione, la bandiera del Milan quando i ros-soneri vincevano. Nell’arco di pochi mesi sonoscomparsi personaggio che hanno fatto la storia delnostro paese, pensiamo a Candido Cannavò, MikeBongiorno, Maurizio Mosca ed ora RaimondoVianello. Ci sentiamo più poveri. Lino Perini

CALCIO GAMBARARE SCONVOLTO PER LA MORTE DI UN GIOVANISSIMO Mira. Il tragico incidente che è costato la vita al quattordicenne Mehdi El Saheloltre a sconvolgere la famiglia del ragazzo ha turbato anche la società calcisticaGambarare dove il ragazzo giocava nelle fila dei Giovanissimi. Incredulo e quasisenza parole il presidente Savino Scantamburlo che ha sempre prestato attenzionee grande rilevanza al Settore Giovanile che conta circa 140 ragazzi. “Avevo sapu-to dell’incidente vicino a Porto Menai e temevo perché sapevo che Mehdi abitavadove è successo il fatto. Quando il responsabile Antonio Naletto mi ha chiamatoper informarmi è stata una mazzata. Dire che sono affranto è poco. Conosco iragazzi e con tutti ho un bel rapporto. Mehdi era venuto da noi da Pulcino, erarimasto due anni poi se n’era andato ed è ritornato quest’anno. Penso al papà cheè sempre stato molto presente e coinvolto. Sono sconvolto così come l’allenatoreRenzo Marigo e tutti i compagni di squadra. In questa settimana sospendiamo gliallenamenti di tutte le squadre in segno di lutto. E’ un momento davvero triste.”

Lino Perini

Venerdì 16 aprile si è svolto, pressoil distretto scolastico di Dolo, ilconvegno sull’alimentazione che viavevo presentato sullo scorsonumero di Dolo Sport.Splendida la cornice di pubblico;sala piena con gente in piedi. Si èvalutata la presenza di circa 300persone. Ha aperto la serata il diri-gente scolastico del Liceo, profes-sor Luigi Carretta, presentando le

autorità presenti. L’Assessore alloSport della Provincia, RaffaeleSperanzon, ha elogiato il lavoroche si sta svolgendo all’interno delLiceo, sottolineando il fatto checon il progetto motorio si è riuscitia creare collaborazioni fra istituzio-ni, privati e società sportive; cosanon facile di questi tempi.Il Sindaco di Dolo, MaddalenaGottardo, impegnata nella sua

prima uscita ufficiale nel mondodella scuola, ha destato una grandeimpressione quando ha sottolineatoil connubio fra sport e cultura e sot-tolineato che nella sua amministra-zione cercherà di fare molto per igiovani e per la scuola. Si è dichia-rata felice, oltretutto, di avere aDolo un progetto così importante alivello formativo.

(Borgo - a pagina quattro)

Cinque panchine in questa seconda avventura doleseper Francesco Minto e lo score è davvero impressio-nante: tre vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Unamedia da... promozione. C’è da pensare che se fossearrivato prima ora la classifica dei biancogranatasarebbe davvero diversa. Ciò nonostante si sono note-volmente rialzate le possibilità di salvezza che solo unmese fa sembravano ridotte al lumicino. “Sto cercan-do di fare del mio meglio. - Osserva modestamenteMinto. - Ho trovato un ambiente con poca autostima,ho cambiato modulo, sono passato al 3-5-2, soprattut-to ho inserito i giocatori con maggior qualità ed one-stamente sto ottenendo più di quanto pensassi.”Minto cerca di smorzare l’entusiasmo perché sa beneche spesso la ‘fame’ e la ‘disperazione’ sono molle checontano molto ma non può far a meno di evidenziare imeriti di questa squadra. “Abbiamo vinto a Feltre con-tro una squadra che, come si è visto dopo, è in formasplendida e prima della sconfitta con noi ambiva anco-ra a posizioni di vertice. Anche contro il Giorgioneabbiamo fatto un grosso risultato perché si tratta diuna squadra di notevoli qualità, siamo stati agevolatidalla loro espulsione a metà primo tempo. A Miranoabbiamo giocato davvero bene. Loro puntavano a vin-

cere per essere salvi mentre con la nostra vittoria liabbiamo tirati dentro. Insomma tre vittorie importan-ti.”Nel mezzo, due risultati amari, quello di San Donàancora brucia perché subito contro una squadra chenelle ultime dieci giornate ha vinto solo contro il Dolo.

(Perini - a pagina sette)

Calcio d’Eccellenza

MINTO: NON DISTRAIAMOCI!

Mister Minto con il D.S. Tonicello

CONSIDERAZIONI SUL CONVEGNO DI ALIMENTAZIONE DEL 16 APRILE

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5La cucina Ebraica a VeneziaVenezia fu sempre tollerante nei confronti degli ebreirispetto ad altre nazioni. Questi si erano adattati agliusi locali e alle risorse gastronomiche della città,ottemperando comunque alle prescrizioni della lororeligione e importando cibi e piatti che la Serenissimanon conosceva; avevano degli obblighi particolarinella loro preparazione, come la macellazione, dovegli animali dovevano essere sgozzati per un completodissanguamento; nel loro menù era proibito il maiale,i pesci senza scaglie e i crostacei, i latticini potevanoessere mangiati assieme a verdure ma non con carneo accompagnati da brodi di carne, perché nelle SacreScritture ci stava scritto: “Non mangerai l’agnello nellatte della madre”. A tutto questo sopperivano con lafantasia, usando in abbondanza verdura e legumi, conpiatti più ricchi e vari rispetto a quelli locali, tanto chela stessa cucina veneziana ne subì l’influenza, impa-dronendosi di ricette rigorosamente ebraiche, comel’abbinamento al riso di ogni possibile verdura, certecotture alla “giudia”, persino i celebri “bigoli insalsa”, per non parlare dell’uso di oche e anatre o deltacchino. Le minestre venivano preparate tali e qualicome nelle cucine della città, con il soffritto iniziale epoi l’aggiunta di brodo poco per volta, ma per via delriposo del sabato il riso molto spesso veniva prepara-to al forno, realizzando quindi una specie di “pilaf”, ilfondo poteva accogliere tutti i tipi di verdure possibi-li e immaginabili oppure ventrigli di pollo e altro.Celebre il salame d’oca che altro non era che il collostesso dell’animale ripieno della sua carne e del suograsso, cotto in acqua e aromi e dal quale si ottenevaun ottimo brodo.Sopa de pesse spinà a l’ebraicaTogliere le teste a un kg. di pesce a polpa soda, pre-parate un fumetto con sedano, carota, cipolla, aglio,sale, tenetelo in ebollizione per 10 minuti, aggiunge-re i pesci senza testa e far sobbollire per dodici minu-ti; toglierli e spinarli mettendo da parte la polpa erimettendo nel brodo le lische e le teste. In una pen-tola preparate un soffritto di aglio prezzemolo e olio,rosolare e spegnere con un bicchiere di vino bianco,aggiungere i pezzi di pesce, nel frattempo il brodoavrà continuato a bollire per almeno mezz’ora, filtra-telo e versatelo nella pentola con i filetti di pesce,aggiungete un bel pesto di prezzemolo e basilico, fatebollire per alcuni minuti e servite bollente con crosti-ni di pane fritti nell’olio. Se non vi piace il coloreaggiungete un po’ di passata di pomodoro.Cefali in salsaPreparate una salsa all’acciuga come per i bigoli,mondate e infarinate i cefali e friggeteli in olio.Irrorateli con la salsa di acciughe e con uguale quan-titativo di aceto e passateli al forno con coperchio perdieci minuti, servire caldo.Questa preparazione serve per far rinvenire qualsiasitipo di pesce fritto avanzato e freddo o avanzi di pescearrosto.

Francesco Danieletto

LA SOLIDARIETA’ OLTRE LA SOLIDARIETA’Quanto vale un libro?Ci sono libri di tutti i tipi da quelli storici, ai didattici, narra-tivi, di fiabe e chi più ne ha più ne metta ma il loro valore puòesser più o meno importante per l’interesse che suscitano, perla storia che tramandano o per ciò che raccontano. Ci sonolibri che raccontano storie di fantasia e altri invece che rac-contano storie vere che non lasciano nulla all’immaginazionee che manifestano i sentimenti più profondi di chi li scrive .IL MIO PODERE è la storia vera di Daniele Furlan unimprenditore trevigiano che da otto anni è tetraplegico e cheha trovato la forza di raccontarsi in un libro che parla dellasua vita divisa in due tronconi.

La prima vita è lastoria di un giovanedi famiglia operaia,che grazie alle suecapacità e alla suaostinazione riesce adiventare un picco-lo imprenditore, chevive la sua vita astretto contatto congli amici e che tentadi districarsi insituazioni familiarie sentimentali nonsempre edificanti.L’evento traumaticoè un incidente stra-dale nel qualeDaniele subiscelesioni permanentiche lo rendono

tetraplegico e lo sconvolgono, oltre che fisicamente, anchepsicologicamente.La seconda vita è la storia del ritorno a una quotidianità alme-no accettabile, che comporta lunghi periodi di degenza ospe-daliera, nel quale il dolore è una costante e la perdita dellaragione è sempre dietro l’angolo. Una nuova vita nella quale la scala delle priorità viene deltutto ribaltata e il rapporto con gli altri si svolge in un conte-sto completamente diverso. La storia di Daniele Furlan non finisce con il suo libro perchéil seguito racconta come nella disgrazia la solidarietà sia tantoforte quanto forti sono stati gli eventi che segnano un percor-so di vita duro e difficile ma che ti accostano ad altre personecome te che provano le stesse quotidiane sofferenze. Non è casuale la sua amicizia con Giancarlo Volpato vittimadi un grave incidente sportivo e che come Daniele è tetraple-gico nonché presidente dell’associazione lesioni spinali “LACOLONNA”. Un’amicizia nata sul sito dell’associazione(www.lesionispinali.org) dove si possono trovare informazio-ni utili per chi ne dovesse aver bisogno ma che aiuta anche inmodo concreto nel segno della solidarietà senza confini. Il libro, il cui ricavato è devoluto da Daniele all’associazionedella Colonna, sarà presentato il 15 maggio alle ore 16.30presso il Ristorante Osteria Nova a Mirano.

Giancarlo Simionato

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CulturaRagazzi di successoContinua il successo di vendite dellibro “I Ragazzi dell’Isola Bassa” diAlberto Coletto. Fra i protagonisti diquesto successo un posto d’onorespetta ai commercianti locali chehanno aderito al nostro progetto edi-toriale con grande dedizione ed ami-cizia. Fra questi ci piace citare idetentori del record di venditaRoberto e Fabiana Stradiotto (in foto)commercianti ai quali spettal’onorificenza di “Ragazzi dell’IsolaBassa” ad honorem.

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Luca Gasparato

Al fianco del sindaco, subito in prima linea, il nuovo Assessoreallo Sport Cecilia Canova. Un grosso in bocca al lupo per la suaattività politica all’interno del comune.La dottoressa Donatella Noventa, primario di medicina sportiva,fra i primi a credere nella bontà del percorso motorio-sportivo, haribadito che l’usl 13 continua a collaborare fattivamente mettendodisposizione due medici fin dal primo anno (ed ora siamo al sestoanno!), credendo molto in ciò che si sta facendo. Il professorRenzo De Antonia, presidente provinciale del Coni, confermal’ottima collaborazione con il nostro Liceo sottolineandol’importanza del corso sportivo. Presenti anche gli assessori diCamponogara e di Fiesso d’Artico. Un grazie in particolar modoall’assessore di Camponogara che insediatosi da poco si è dimo-strato già ottimo collaboratore e fervido sostenitore del progetto inatto. Il progetto motorio, infatti, non è solo patrimonio di Dolo madi tutta la Riviera del Brenta. Speriamo che sempre più enti edistituzioni capiscano l’importanza e collaborino fattivamente.Sinergia di intenti è il motto che contraddistingue tale percorsoformativo; lavoro di gruppo per il raggiungimento dei miglioririsultati.Il dirigente scolastico Carretta, a questo punto, lascia la parola almoderatore Roberto Brighenti, vero mattatore in circostanzecome queste. Con la sua dialettica, la sua professionalità e le sueconoscenze ha la capacità di tenere sempre vivo il dibattito.Grazie di cuore anche a Roberto, che attenderemo puntuale a Doload ottobre per vivacizzare la prossima “Family Run”.Immediatamente presenta i medici (Levorato e Conte) e gli atleti(Galtarossa, Volpato, Pescatori, Cercato e Meucci). Bravo MarcoMeucci a ricoprire il doppio ruolo: studente della classe quinta Fe vice campione del mondo di canoa fluviale.Le due relazioni ci hanno mandato alcuni messaggi molto impor-tanti. Cercherò di raccogliere gli spunti più importanti. Attenzionealla carne rossa; il rischio di tumore aumenta con l’aumentare delsuo consumo. Riduciamo gli apporti di grassi animali ed aumen-tiamo l’uso di verdure e frutta. Beviamo molto, soprattutto acqua(la nostra acqua di rubinetto è considerata oligominerale). Dieta

varia con uso di più alimenti possibile.Attenzione agli eccessi dizuccheri (la quantità non utilizzata tende a trasformarsi in grasso)o al deficit (rischio ipoglicemia). Forte il messaggio, più volte,ribadito di una colazione corposa (20% dell’apporto alimentaregiornaliero). Purtroppo i nostri giovani fanno una colazione insuf-ficiente e bevono poco. Frequenti gli episodi di svenimenti da ipo-glicemia o disidratazione durante le giornate di scuola, soprattut-to in questi mesi. Altro forte intervento contro l’abuso di alcolici;essi non sono considerati alimenti e danno un apporto caloricomolto vicino a quello dei lipidi. Attenzione, inoltre, ai danni epa-tici e circolatori. Sugli integratori il dottor Conte non è stato tenero. Gli integratorinon devono sostituire i pasti ma devono integrare, solo quandonecessario e sotto controllo medico, la carenza di alcune sostanzedovuta al movimento. Idem per i prodotti dimagranti, a voltecausa di pericolosi deficit. Alla gogna la vendita di integratori tra-mite internet. Su questi prodotti non vi è facile controllo; al lorointerno si possono trovare sostanze non specificate, a volte anchecocaina (con ovvio rischio di assuefazione).Dopo le dcon gli atleti. Simpaticissimi tutti. Galtarossa racconta che nelsuo momento di massima forma consumava fino a 5000 calorie algiorno. Simone Cercato ci conferma quanto sia duro il nuoto, coni suoi 2 o addirittura 3 allenamenti a giorno in vista delle olim-piadi. Esilarante Pescatori che ci ha raccontato le sue avventureper affrontare al meglio la sua gara (25 km. a nuoto in mare!).Molto precisa Giovanna Volpato, che racconta come si alimentaun maratoneta fuori gara ed in gara; il tutto sotto gli occhi del suoattentissimo allenatore Mario Del Giudice. Marco Meucci, in fine,ha tenuto alta la qualità degli alunni del corso F, tenendo bene la

sCCONVEGNO DI ALIMENTAZIONE

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(s.t.) Periodo di tornei in tutti i settori giovanilidella Riviera. La società Basket Riviera non èseconda a nessuno e, infatti, dal 30 aprile al 2maggio prossimi organizza la Quarta edizionedel Torneo Pagiaro di minibasket categoriaaquilotti per atleti nati nel biennio 1999 2000.Ad accogliere le partite saranno palazzetto dellosport di Prozzolo, il Palarcobaleno di Fossò e lapalestra delle scuole medie di Fossò. L’ingressosarà libero. Finali e premiazioni domenica 2maggio nel pomeriggio presso il Palarcobalenodi Fossò.Nell’imminenza delle gare chiediamo al presi-dente Primo Calore di parlarcene.“Nell’organizzare per la quarta volta il TorneoPagiaro noi del Basket Riviera intendiamo rega-lare un evento sportivo di prestigio alle cittadinedi Fossò e Camponogara, sedi dello svolgimen-to della manifestazione, che si estende natural-mente in tutta la Riviera del Brenta.” Un torneodi tale portata impegnerà la vostra società a tuttii livelli: quale in contributo della comunità loca-le? “Da apprezzare l’aiuto della la dittaPagiaro, nostro affezionato sponsor – ci spiegail presidente - nelle persone di Bruno e Luiginae del figlio Terry da sempre nostro atleta, arbi-tro federale e ora anche nel gruppo dei nostriistruttori mini basket, senza il loro appoggio nonsarebbe stato possibile che i nostri mini-atleti simisurassero con queste realtà locali e nazionalitra le più blasonate.” Una prova di maturità perl’intero movimento rivierasco. Quali sono i tec-nici impegnati nel vostro Settore Giovanile? “E’un piacere ricordare il gruppo dei nostri istrut-tori, formato da Cristiano Calore, MonicaBarbieri, Daniele Loriga, Michele Capellato,

Eric Calore, Terry Pagiaro, Giulia Ferrieri,Alessandro Corrò e Nicola Rosso. Questi ragaz-zi da anni si attivano per istruire i piccoli atletia diventare grandi campioni in campo masoprattutto nella vita.” Untiplica di anno in anno. “Il basket Riviera –clude il presidente Calore - cdato appuntamento intende dare energia edentusiasmo ai partecipanti che sicuramenteregaleranno sorrisi e speranze per il futuro,cosa di cui abbiamo bisogno tutti in questomomento di crisi.”Le squadre partecipanti al Quarto TorneoPagiaro sono: Basket Riviera con due formazio-ni, Benetton Treviso, Bees Scavolini Pesaro,Reyer Venezia, Pallacanestro Eraclea,Pallacanestro Spinea, Basket Cittadella, BasketInsieme Graticolato con due formazioni,Pallacanestro Mirano, Vigor Hesperia,Conegliano, Pallacanestro con due formazioni,Basket Arcella e Frogs Noventa Padovana.

Basket giovanileAl via la quarta edizione del Torneo Pagiaro

ATLETICARIVIERA DEL BRENTA

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Domenica 11 aprile si è svolto il torneo a 8 squadre organizzato dalla C.S.D. Arinese in collaborazio-ne con Arca Enel di Venezia che ha visto trionfare la squadra “Amici Asilo di Dolo“ composta perl’occasione da, come si vede in foto, in piedi: Andrea Dioli, Beppino Galzignato, Matteo Novello,Massimiliano Ruffato, Alessandro Coletto, Nicola Rossi, Massimo Gambillara e Lucio De Munari;

accosciati: Claudio Minella, Carlo Porta,Stefano Mazzetto, Stefano Rigotti, AndreaPoletto e Paolo Carraro. La vittoria nel torneodi Arino ha rappresentato una grande soddisfa-zione soprattutto perché l’amicizia, che regnanel gruppo, è stata fondamentale nel sopperirea quelle lacune atletiche che l’età media dellasquadra impone. Un ringraziamento particola-re a Daniele Lorenzi per la parte organizzativaed al direttore di Dolo Sport, Lino Perini, tuttala redazione di Dolo Sport che ci dà la possi-bilità di farci conoscere sempre di più e man-dare segnali di sana sportività e amicizia.

Carlo Porta

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uso di più alimenti possibile.Attenzione agli eccessi diz (la quantità non utilizzata tende a trasformarsi in grasso)o icit (rischio ipoglicemia). Forte il messaggio, più volte,r di una colazione corposa (20% dell’apporto alimentareg ro). Purtroppo i nostri giovani fanno una colazione insuf-f bevono poco. Frequenti gli episodi di svenimenti da ipo-g o disidratazione durante le giornate di scuola, soprattut-t sti mesi. Altro forte intervento contro l’abuso di alcolici;e sono considerati alimenti e danno un apporto caloricom cino a quello dei lipidi. Attenzione, inoltre, ai danni epa-t colatori. S egratori il dottor Conte non è stato tenero. Gli integratorin ono sostituire i pasti ma devono integrare, solo quandon o e sotto controllo medico, la carenza di alcune sostanzed l movimento. Idem per i prodotti dimagranti, a voltec pericolosi deficit. Alla gogna la vendita di integratori tra-m rnet. Su questi prodotti non vi è facile controllo; al loroi i possono trovare sostanze non specificate, a volte anchec con ovvio rischio di assuefazione).D due relazioni Brighenti accende un simpatico dibattitoc tleti. Simpaticissimi tutti. Galtarossa racconta che nels ento di massima forma consumava fino a 5000 calorie alg imone Cercato ci conferma quanto sia duro il nuoto, coni o addirittura 3 allenamenti a giorno in vista delle olim-p ilarante Pescatori che ci ha raccontato le sue avventurep ntare al meglio la sua gara (25 km. a nuoto in mare!).M ecisa Giovanna Volpato, che racconta come si alimentau oneta fuori gara ed in gara; il tutto sotto gli occhi del suoa mo allenatore Mario Del Giudice. Marco Meucci, in fine,h alta la qualità degli alunni del corso F, tenendo bene la

scena di primo attoree rispondendocoerentemente allesollecitazione delmoderatore. Al termi-ne, dopo 2 ore, il con-vegno si chiude, difronte ad una plateadi attente persone.Un ringraziamentoparticolare al DottorBigon; grande amicooltre che medico. E’soprattutto grazie alsuo lavoro che questoconvegno ha avutosuccesso. Inoltre gra-zie per ciò che stafacendo come docen-te all’interno del corso sportivo da 6 anni. Veramente grazie ditutto! Al dirigente scolastico Carretta va l’ultimo particolare rin-graziamento. Arrivato da due anni ha subito fatto proprio il pro-getto, valutando sempre con molta attenzione ogni passo. La suadedizione nei confronti della programmazione e della ricerca diciò che può servire per migliorare è costante ed efficace.Personalmente credo che questo percorso formativo possa daregrandi opportunità ai ragazzi. Opportunità lavorative ma anche dicrescita personale, passando attraverso l’esperienza motorio-spor-tiva, garantendo il miglioramento dell’autostima ed arrivando amaturare conoscenze/competenze medico-sportive e quella com-pletezza psico-fisico-culturale che tanto andiamo a cercare didare, come educatori, attraverso il nostro quotidiano lavoro con igiovani. Questo convegno, con un tema così importante, è statosicuramente uno dei tasselli per il raggiungimento degli obiettivisopra espressi.

Stefano Borgo

CONSIDERAZIONI SULC VEGNO DI ALIMENTAZIONE

DEL 16 APRILE

aro, Giulia Ferrieri,A a Rosso. Questi ragaz-z istruire i piccoli atletia mpioni in campo mas n impegno che si mol-t l basket Riviera – con-c - con questo consoli-d nde dare energia ede nti che sicuramenter eranze per il futuro,c sogno tutti in questom

i al Quarto TorneoP era con due formazio-n ees Scavolini Pesaro,R acanestro Eraclea,P ket Cittadella, BasketI on due formazioni,P Vigor Hesperia,C con due formazioni,B oventa Padovana.

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Calcio amatorialeAGLI AMICI DELL’ASILO DI DOLO IL TORNEO DI ARINO

Family Run & Write(s.t.) Come i nostri lettori più attenti ricorderanno in occasione della Family Run 2009 noi di DoloSport avevamo indetto un concorso per trovare un testo od una foto che meglio descrivesse lostraordinario evento dolese organizzato da Stefano Borgo, Simone Cercato ed Ivano Sacchetto. Frale numerose foto ricevute a dicembre avevamo pubblicato la foto fattaci pervenire da MartaMinchio. Oggi vi proponiamo una lettera di una mamma che ha descritto quanto la Family Runabbia lasciato un segno profondo in lei e nella sua bimba di appena 4 anni.Buona lettura.Al momento dell’iscrizione pensavo alla “solita” corsa a scopo benefico… mi sono però ricreduta.Quel sabato mattina Dolo non sembrava più lo stesso posto. Malgrado il tempo non troppo clemen-te ho visto un enorme partecipazione di famiglie, di complete scolaresche, tutti con l’unico scopo distare insieme, divertirsi, senza nessun tipo di competizione. Dire che è stata una bellissima iniziati-va è sicuramente scontato… ma ciò che più mi rende felice è vedere nella cameretta di mia figlia,di soli 4 anni, la maglietta numero 4202 conservata con tanta cura come ricordo di una mattinataspeciale. Un ringraziamento per l’ottima organizzazione… ma anche un grazie alle insegnanti dellascuola materna di Campoverardo che ci hanno messo a conoscenza dell’evento, e dato la possibili-tà di partecipare come gruppo tutti assieme ai nostri bimbi. Monica Gambato

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51 anni fa Sambruson inaugurava ilproprio campo sportivo: parrocchialema non per questo meno propositivonei confronti di tutta la cittadinanza,con una visione a largo spettro dellosport come strumento di crescitasociale ed umana, che ha lasciato ilsegno nel tempo grazie ai tanti volon-tari che si sono fattivamente impegna-ti nel corso dei decenni.Quell’inaugurazione è motivod’orgoglio per molti dei protagonistidi allora e della successiva dedica adon Giovanni Guerra (nel 1969) eun’eredità preziosa per quanti ancheoggi utilizzano l’impianto. Come ilSegretario Alberto Lazzari ha piùvolte affermato, e lo riafferma conserenità e convinzione, “l’attualecampo sportivo è un patrimonio pre-zioso dell’intero paese di Sambruson,per la sua storia umana e sociale e,anche, sportiva, e per questo va sal-vaguardato, ma nel rispetto delle esi-genze primarie del luogo in cui sitrova che, è bene non dimenticarlomai, è parrocchiale. Per i primi duedecenni e oltre, fu più che idoneo asvolgere il suo servizio precipuo, cheè sempre stato l’aggregazione dellarealtà giovanile secondo principisani. Strada facendo, l’aumento del-l’utenza dimostrò come l’impiantofungesse anche da soluzione, sempreritenuta provvisoria, del gap pubbli-co, in rapporto allo sport, nei con-fronti di Sambruson. Quando il G.S.Ambrosiana veleggiava nell’altaclassifica della Seconda categoriaprovinciale (con utenti, tifosi e simpa-tizzanti in continuo aumento) sul fini-re degli anni ‘80, la necessità imposel’urgenza che tale gap fosse rapida-mente sanato: non lo fu, neanchequando, nel 1991, vinse il campiona-to e fu promossa in Prima Categoria,ma neppure successivamente.Tuttavia, allora come oggi, è da chie-dersi: campo pubblico in qualeluogo? Spostare una pianta da un ter-reno ad un altro, se non si usano ledebite precauzioni può comportarnela morte e non sempre ciò che èopportuno è anche utile. Bisognaagire con parsimonia e attenzione,come in tutte le cose della vita”. Conlo sguardo sempre attento al passato eal presente, la Dirigenza dell’ASDAmbrosiana Sambruson, attuale uti-lizzatrice dell’impianto, guarda ancheal futuro, con la speranza che lanuova Amministrazione del Comune

di Dolo, cui rivolge i complimenti chesaluta nella persona del SindacoMaria Maddalena Gottardo, avvii unadiscussione che consideri tutte levariabili di questa possibile operazio-ne. “Nel presente”, dice il PresidenteMartino Cassandro, “l’impianto spor-tivo di Sambruson, che necessita diun ritocco significativo, consta diun’utenza che si sta velocementeavvicinando ai numeri dei primi anni’90 e paragonabile a quella dellealtre realtà calcistiche del circonda-rio. L’attuale dimensione dell’ASDAmbrosiana Sambruson si attestasulle 8 squadre iscritte ai campionatiFIGC, con ben 120 atleti tesserati, 75persone iscritte a Libro Soci e altre50 in vario modo impegnate nellevarie attività: dimensione in continuacrescita e foriera di collaborazioni einiziative non solo sportive ma anchesociali e culturali (si pensi gli ultimidue anni ricchi di manifestazionianche d’alto livello, come ad esempioil 50° e il Sambruson Community &Sports Meeting)”. Un ritocco struttu-rale, però, non d’immagine, che ade-gui l’impianto alle mutate esigenze enecessità. Al riguardo, dopol’ottenimento di un intervento regio-nale grazie alla L.R. 12/’93, è statopresentato e approvato, nel febbraiodi quest’anno, un progetto compren-dente una nuova struttura per gli spo-gliatoi, un campo di calcio a 5 e unparcheggio auto: il tutto da situarsisull’area ad ovest del campo sportivo,sempre di proprietà della Parrocchia,che l’Ambrosiana ringrazia per lasensibilità, l’attenzione e la disponibi-lità ancora una volta dimostrate. Si ètrattato di un lavoro di squadra ingen-te e, sebbene non ancora ultimato, il

ringraziamento a quanti hanno aiutatoe consigliato l’Associazione, è dove-roso. L’operazione, la Dirigenza ne èconvinta, è determinante: “non soloperché contribuirà all’ammoderna-mento della struttura sportiva, ren-dendola idonea a servire megliol’utenza calcistica della frazione, maanche per lo spostamento dell’acces-so all’impianto, per una migliore dis-locazione dei parcheggi, per gli spo-gliatoi più moderni e sicuri”. Nel pre-sentare con soddisfazione il progetto,Martino Cassandro e Alberto Lazzari,animati dallo spirito di dedizione e digratuità per il bene nel loro paese, sot-tolineano che, “riguardo all’attualesituazione infrastrutturale sportiva,Sambruson si merita gli stessi stan-dard qualitativi e di sicurezza di qual-siasi altra località comunale e limi-trofa, nella quasi totalità dei casi piùben fornite e dotate. Una struttura piùadeguata dell’attuale consentirebbedi fornire un servizio migliore anchealle attività collegate al gemellaggiocon il Calcio Padova, sottoscrittorecentemente e presentato, all’ultimaassemblea dei soci di aprile, dalResponsabile del Settore Giovanilepatavino Giorgio Molon. I fondi adisposizione, tuttavia, non basteran-no e avremo bisogno di aiuti.Auspichiamo, pertanto, che il gap cuisi accennava all’inizio sia d’incentivoper l’Amministrazione Comunaleaffinché consideri che Sambruson,pur non pretendendo per forza strut-ture nuove e milionarie (se la spesanon è sostenibile o se il rischio è diminare la nostra tradizione), chiede,almeno, di gestire con dignità quantoha costruito, nel tempo, conl’impegno della propria gente, che neva ancora orgogliosa, potendo conta-re sulla considerazione di quantol’attività sportiva su Suolo Privatocompensi la carenza del PubblicoServizio. La speranza è che il lavoroiniziato con l’Amministrazione uscita,che ringraziamo nella persona del-l’ex Sindaco Antonio Gaspari, prose-gua positivamente anche con lanuova Amministrazione, cui l’ASDAmbrosiana Sambruson manifesta imigliori auguri di buon lavoro per iprossimi cinque anni”.

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A tre giornate dalla fine del torneoregna ancora incertezza sia in testa chein coda. L’Opitergina ha quattro lun-ghezze di vantaggio sul Sottomarina esette sul Liapiave, tutte e tre le formazioni domenica scor-sa hanno pareggiato ed ognuna può rammaricarsi di nonaver sfruttato l’occasione di staccarsi o di recuperare.Considerato che in questa 32^ giornata l’Opitergina ripo-serà, l’occasione delle inseguitrici è ghiotta per accorcia-re la classifica. Il Sottomarina ospiterà la Miranese incaduta libera e pericolosamente invischiata nella lotta sal-vezza, il Liapiave sarà di scena a Feltre contro la forma-zione più in forma del momento con tre vittorie consecu-tive. Dovessero vincere entrambe il finale si annuncereb-be ‘caliente’. Anche perché il Sottomarina dovrà poi

affrontare due squadre tranquille mentre l’Opiterginadovrà giocare prima a San Donà, od in campo neutro perla probabile squalifica del campo dei sandonatesi, quindichiudere a Castelfranco contro un Giorgione salvo mamai arrendevole, specialmente in casa. Il Liapiave sembratroppo attardato per sperare ancora nel primo posto mateoricamente ancora in corsa per la piazza d’onore chevale lo spareggio. La speranza è che tale ipotesi svaniscaprima della sfida del Walter Martire del 16 maggio così daconsentire ai ragazzi di Minto, come accadde l’anno scor-so, di trovare un avversario demotivato. La lotta al verti-ce si incrocia con quella di coda dove, a questo punto,sembrano essere rimaste a soffrire sei formazioni. Una(l’ultima) scenderà direttamente negli inferi dellaPromozione, quattro si daranno battaglia nei play-out eduna si godrà la permanenza in categoria con tre settimanedi riposo e di relax. Nella tabella sottostante sono indica-ti gli avversari degli incontri delle sei formazioni impe-gnate in questo mini-torneo. Non è inserita la Vigontinache pure sopravanza di poco le formazioni indicate perchéaffrontando nell’ultimo turno l’Union CSV che dovrebbeessere, a quel punto, già retrocessa, non dovrebbe averproblemi a mettere in cascina i punti che le assicurerannoun altro anno in Eccellenza. La situazione, poi, non tieneconto della gara di domenica scorsa giocata fra San Donàe Romano e sospesa per invasione di campo dei tifosi di

casa. Molto probabilmente, perciò, lagara sarà vinta a tavolino dai vicentiniche dovrebbero trovarsi in un piattod’argento tre punti d’oro. Con questi tre

punti e con un calendario decisamente abbordabile pareproprio il Romano la favorita a godersi anzitempo levacanze. Il Dolo RdB delle ultime settimane ha saputorecuperare in modo incredibili posizioni su posizioni edispiace abbia gettato al vento la possibilità (che comun-que esiste ancora e deve essere ricercata con il massimodelle forze) di centrare la salvezza diretta, prima con uncammino scadente sino al cambio di tecnico e poi con lasconfitta di San Donà, unico neo della gestione Minto. Seil Dolo RdB batterà il Ponzano, squadra in evidente faseinvolutiva, ma comunque da affrontare con la massima

concentrazione, dovrà tentare il colpaccio, già riuscito aFeltre, stavolta a Rossano contro un undici già tranquilloma che anche in passato sembra non regalare alcunchésoprattutto visto l’interesse a proteggere il Romano dallaretrocessione. Riuscisse nell’impresa anche in casa vicen-tina dovrà poi affrontare il Liapiave che indubbiamente leè superiore ma con la speranza di trovarlo fuori dai giochie quindi più malleabile. L’ottimismo ci porta a sperare intre vittorie. A quota 39 si tirerebbero le somme e non èdetto che non si potrebbe anche festeggiare qualcosa diveramente impensabile. Stiamo correndo troppo, certo.Diciamo, comunque, che il primo obiettivo sembra incassaforte (evitare l’ultimo posto), il secondo alla portata(chiudere più in alto possibile per giocare l’eventualeplay-out col vantaggio nel doppio confronto) se arriva ilterzo allora si potrà dire che i miracoli... si ripetono.Classifica marcatori. Con 16 reti Favaro (Treviso,3); con15 reti: Gazzola (Giorgione,1) e Sabatini(Sottomarina,3); con 14 reti: Niero (Dolo RdB,6), Tormen(Feltreseprealpi) e de Bernard (Edo Mestre,3); con 13 retiZane (Miranese,7); con 5 reti - Ballarin (Dolo RdB); con2 reti Faggian e Pilutti (Dolo RdB) e con una rete: Fonti,Fontolan, Marchiori, Molin, Mozzato, Silvestro e Vio(Dolo RdB)

IL PUNTOdi Lino Perini

(da pagina uno) “E’ vero - ammetteMinto. - Ma abbiamo giocato subitodopo la gara di Feltre, abbiamopotuto preparare poco quella garamentre loro erano più convinti, ciavevano studiato ed avevano prepa-rato meglio l’incontro. In ogni casoera una gara da pareggio e siamostati puniti solo da un tiro da 35metri. Invece mi brucia di più ilpareggio di Marostica che abbiamosubito al 93°. Peccato perché conquei due punti in più ora saremmomessi ancor meglio e, per giunta,anche la Marosticense si troverebbein difficoltà.” Guardando la gradua-toria come potrebbe essere la griglia

per i play-out? “Sinceramente pensoche se il Romano avrà partita vinta aSan Donà potrebbe essere la squadrache si salva direttamente. Noi dob-biamo fare la corsa su loro ma mettoanche la Marosticense che avrà ilturno di riposo e potrebbe venirerisucchiata anche se ha un vantaggioconsiderevole, escludo invece laVigontina che l’ultima giornataattende l’Union CSV. Per finire fac-ciamo una domanda a bruciapelo.”Se il Dolo farà nove punti da qui allafine, si salverà direttamente? “Se viriuscisse credo di si ma attenzione adistrarci con queste tabelle. Giàdomenica dobbiamo affrontare una

squadra che seppure tranquilladomenica scorsa ha fatto soffrire laVigontina. Noi siamo senza Ronchinsqualificato e Ballarin che ha unadistorsione alla caviglia. Poi temomolto il Liapiave che se sarà in corsaper un piazzamento verrà a Dolo pervincere ed è una squadra moltoattrezzata. Comunque pensiamo garadopo gara e male che vada cerchia-mo di arrivare ai play-out col van-taggio della gara di ritorno in casa.”Francesco Minto non lo dice maripensa alla scorsa stagione e... maper ora “guai a distrarci.”

Lino Perini

FRANCESCO MINTO: NON DISTRAIAMOCI!

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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Fausto Scocco, Emiliano Saccon, Cecilia Canova, Anna Canova e

Giorgio Scocco oltre a: Asd Ambrosiana Sambruson, Stefano Borgo, Giancarlo Simionato,Francesco Danieletto, Luca Gasparato, Carlo Porta e Riccardo Calzavara

Stampa Tip. Canova Dolo - Chiuso in redazione mercoledì 21 aprile 2010

ANNO XXXIV - n. 7 DOMENICA 25 APRILE 2010Editore STEFANO TROVÒ

Direttore responsabile LINO PERINI

[email protected] - Per la pubblicità su questo periodico 041412598

Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di LucroIscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103

Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598

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DIFFERENZIARE BENE PLASTICA E METALLII materiali da separare non devono avere residui di cibi o prodotti contenuti

Riconoscere latta, alluminio e acciaio non è difficile. E’ necessario inveceporre attenzione quando si tratta di differenziare un oggetto o un rifiutodi plastica.Solo un imballaggio, (ciò che al momento dell’acquisto contiene e pro-tegge un prodotto) potrà essere poi riciclato, lavorato e trasformatoin nuova plastica da riutilizzare. Questo perché esistono molti tipi diplastica e non tutti possono essere riciclati, come per esempio igiocattoli, i bicchieri, i piatti e le posate usa e getta. Un altro aspettomolto importante per la buona riuscita del processo di recupero dei vari mate-riali dai nostri rifiuti è relativo alla pulizia.Plastica e lattine, ma anche vetro, carta e cartone, non devono mai avereresidui di cibi e prodotti contenuti. Un vasetto di yogurt, ad esempio, deveessere sciacquato prima di essere conferito insieme alla plastica. Si trat-ta di un gesto che richiede un impegno minimo ma che evita che quelvasetto contamini tutti gli altri materiali, mettendo così a rischio la pos-sibilità di riciclarli. Dopo le prime volte, questo piccolo gesto di rispet-to verso l’ambiente diventerà un’abitudine in grado di fare la differen-za.Due semplici domande sono in grado di eliminare ogni dubbio al momento di diffe-renziare vetro, plastica e metalli. Prima di tutto ci dobbiamo chiedere se l’oggetto daeliminare è un imballaggio, poi se è pulito. Se la risposta alle due domande è sì, allo-ra il rifiuto può essere riciclato. Con la plastica riciclata vengono prodotti arredamen-ti da giardini e per l’arredo urbano, materiali per l’edilizia, indumenti di pile, conteni-tori vari (non per alimenti) e imbottiture. Le lattine di alluminio, invece, vengono fusee possono diventare, ad esempio, caffettiere o telai di finestre e per le biciclette. Le lattine di metallo e banda stagnata, invece, vengono fuse nelle fonderie per realiz-zare altri oggetti di metallo. Dal vetro usato si ricava invece nuovo vetro, esattamenteuguale a quello che si otterrebbe utilizzando sabbia e silice prelevati dalle cave.

RIFORMA DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALIEntro il 31 dicembre 2011 gare per affidare acqua e rifiuti o vendere il 40% E’ legge lariforma dei servizi pubblici locali, tra i quali l’igiene urbana e il servizio idrico integra-to. Nelle scorse settimane prima il Senato poi la Camera hanno approvato la nuovalegge di riforma e a metà dicembre è passato anche il regolamento di attuazione, cheindica le norme di applicazione della nuova legislazione. La riforma introduce alcunenovità formali e sostanziali. Per prima cosa esclude i trasporti ferroviari e la distribu-zione di gas ed energia elettrica, concentrandosi esclusivamente sui servizi comunali:idrico integrato, igiene urbana e trasporto pubblico locale. Introduce in particolare unoschema fisso di modalità di gestione, con tre possibili opzioni: servizi pubblici localiaffidati con gara a pubblica evidenza; «cessione al privato scelto con gara pubblica (il

vincolo imposto è che si tratti di un imprenditore con compiti operativi) del 40% dellesocietà pubbliche affidatane di servizi pubblici. Nel bando devono essere indicate la

durata dell’affidamento e la disciplina che regoli alla scadenza i rappor-ti tra il privato e l’ente affidante; affidamento diretto dei servizi asoggetti che possiedano i requisiti per il cosiddetto in house.Questo è possibile in via eccezionale solo per servizi del valore infe-riore a 200.000 euro e in città con meno di 50.000 abitanti, previoparere dell’Autorità Garante del mercato e della concorrenza. La nuova

disciplina ha inoltre fissato al 31 dicembre 2011 la scadenza automaticadegli affidamenti esistenti, disciplinando un regime transitorio anche per leaziende quotate in Borsa.Ci vorrà dunque tempo per progettare nuovi sistemi e bandire le gare, ela data fissata del 31 dicembre 2011 è molto vicina. Per questo motivo

potrebbe slittare il termine di scadenza degli affidamenti lasciando spazioalle prosecuzioni, dal momento che i servizi pubblici locali sono essenzialiper la vita dei cittadini e delle città e quindi non si possono interrom-pere o abbandonare.

PROGETTO SCUOLE DI VERITAS 300 CLASSI E 6.000 STUDENTI

Ha preso il via il Progetto Scuole di Veritas, rivolto agli istituti scolastici dei Comuniserviti. Hanno aderito oltre 280 classi elementari, medie e superiori, per un totale dicirca 6.000 alunni e studenti. Le scuole hanno potuto scegliere tra diversi argomentiin tema di acqua, rifiuti ed energia (quattro moduli per elementari e medie, tre per lesuperiori), trattati con un linguaggio adeguato all’età e alla preparazione dei parteci-panti. Alla fine del ciclo scolastico sono previste varie iniziative e visite guidate agliimpianti. L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Venezia, degli Ambititerritoriali ottimali Laguna di Venezia e Venezia ambiente e di alcuni Comuni.L’attività in classe, che si concluderà con la fine dell’anno scolastico 2009/2010, saràsvolta da operatori di Veritas, opportunamente formati.

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