Dolo Sport n.09 del 30 maggio 2010

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INFORTUNISTICA STRADALE Mestre - San Donà DOLO - Tel. 041 5101938 www.studio-3a.net Noleggio SMART ed AUTOVETTURE FURGONI e PULMINI L’autonoleggio a tuo servizio con CONSEGNA A DOMICILIO n. verde 800.039.746 www.edorent.it [email protected] NUOVA SEDE Via Riviera del Brenta, 314 FIESSO D’ARTICO / VE AUTONOLEGGI INFORTUNISTICA STRADALE ...difendiamo i Tuoi diritti!!! N. 9 - DOMENICA, 30 MAGGIO 2010 ANNO XXXIV www.dolosport.it Periodico del Club Biancogranata GRUPPO BANCA CARIGE Andrea Favaro Agente Generale Via Matteotti, 59 - DOLO (Ve) Tel. 041 464473 - Fax 041 5131744 E’ il giorno più lungo per il calcio Dolo ma c’è anche la Marcia dei Storti Si chiude la stagione del calcio giocato con la sfida decisiva per la salvezza in programma al Walter Martire contro l’Edo Mestre. Novanta minuti di passione, di speranza e di grande partecipazione. Dolo si stringe attorno ai ragazzi che rappresentano e difendono i colori biancogranata, quelli stessi che da oltre cento anni rendono fieri gli abitanti e li fanno sentire importanti. Francesco Minto, capitan Majoni e tutti i giocatori, dal giovane portiere Bajardo, per proseguire con i vari Benetti, Ronchin, Silvestro sino a bomber Niero hanno una grande responsabilità ma anche le qualità e l’esperienza per condurre in porto un risultato che segnerebbe l’ennesimo miracolo sia considerando la situazione in cui era venuta a trovarsi la squadra a tre-quarti di torneo sia i colossi contro i quali ha dovuto conti- nuamente combattere, non ultimo il Treviso inseri- to nel girone quasi a bocce in movimento come a lungo abbiamo evidenziato in questo periodico. Ora tutti a pensare alla salvezza, a caricare i ragazzi, sostenerli e ringraziarli. Poi ci sarà il futuro da pro- grammare ed allora il pallino passerà alla società, al presidente Moreno Volpe ed al d.s. Roberto Tonicello. E ci sarà anche da guardare a quel setto- re giovanile che si ha la sensazione che diventerà sempre più importante sia per quel che concerne le norme di utilizzo dei giovani sia perché potrebbe rappresentare un serbatoio di ossigeno in un momento nel quale la crisi inevitabilmente si fa sentire e coinvolge anche e, soprattutto, il mondo del calcio dilettantistico. Ma se la stagione calcisti- ca volge al termine ed arrivano le prime belle gior- nate di sole ed i primi caldi, lo sport non se ne va in vacanza, altre discipline salgono alla ribalta e sarà nostro compito seguirle e darvene conto. Oggi ci piace ricordare la Marcia dei Storti, una manifesta- zione che unisce alla tradizione dolese anche l’aspetto della salute e della prevenzione che viene ogni volta ricordata in questo appuntamento che oramai si ripete da diversi lustri. La salute che spesso viene trascurata e che quando si veri- ficano problemi diventa un momento di gran- de preoccupazio- ne. Perché non cer- care di prevenire anziché dover curare? Basta poco e magari si può vivere molto meglio. Lino Perini Una Legge vergognosa, che vuole limita- re il diritto dei cittadini ad essere informa- ti per proteggere la “casta” dei potenti di turno, e garantire loro l’impunità a cui maggiormente ambiscono: il silenzio del- l’informazione. Sto parlando del Disegno di Legge Alfano, impropriamente conosciuto come Ddl intercettazioni, ma che in realtà non si occupa soltanto di intercettazioni. Il prov- vedimento in discussione in Commissione Giustizia al Senato prevede, infatti, l’introduzione di pesanti sanzioni econo- miche per gli editori, nonché sanzioni penali, ammende pecuniarie e sospensio- ne dalla professione per i giornalisti che dovessero avere l’ardire di continuare a fare il proprio “mestiere”: cioè dare noti- zie ai propri lettori e telespettatori. In particolare si vuole impedire la pubblicazione di tutte le notizie rela- tive ad inchieste penali in corso prima dell’udienza preliminare. Il che significa, nei casi più complessi 4- 5 anni e anche di più. Nel momento in cui scrivo il testo definitivo non è stato ancora approvato integralmente. Ma, al di là di qualche dettaglio in via di definizione, ciò che preoccupa è la “filo- sofia” che sottende a questa Legge, per approvare la quale i senatori si sono riuni- ti perfino di notte. L’urgenza non è la crisi economica, le migliaia di aziende che chiudono e i tanti posti di lavoro a rischio, le famiglie che non arrivano a fine mese. L’urgenza per la maggioranza di governo è tappare la bocca ai giornalisti, per impe- dire loro di continuare a raccontare di ministri che si fanno regalare sontuosi appartamenti; di imprenditori che cor- rompono pubblici amministratori per aggiudicarsi appalti milionari; di malasa- nità; di pedofilia e violenze sessuali; di truffe; di scandali nel mondo dell’economia e della finanza, di Calciopoli e dintorni. I cittadini non devo- no sapere. Devono accontentarsi delle soft news che già oggi “intossicano” i mezzi d’informazione (Amadori - a pagina due) Intervento del Presidente Gianluca Amadori sul Ddl Alfano Gianluca Amadori, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. E’ un mister biancogranata abbastanza soddisfatto quello che sentiamo dopo la sfida d’andata contro l’Edo Mestre ma molto cauto e per nulla tranquillo del piccolo vantaggio che il regolamento concede al Dolo RdB. La prima domanda riguarda la gara di domenica scorsa al Baracca di Mestre. “E’ andata bene se consi- deriamo che abbiamo affrontato una squadra che vole- va vincere, sfruttando anche il fatto di giocare in casa, ed eravamo privi di tre squalificati e del portiere tito- lare.” Adesso, vi basta il pareggio per esser salvi...? “Ed è questo che non mi lascia tranquillo nel senso che ogni par- tita fa storia a sè, vive di episodi e di dettagli ed anche se a tavoli- no studi ogni situazione può veri- ficarsi l’imprevisto che modifica le tue aspettative. Per giunta loro, dal punto di vista psicologico, partono avvantaggiati. Non hanno nulla da difendere, devono vincere a tutti i costi e scenderanno in campo con un solo pensiero in testa. Da parte nostra sarà più compli- cata la situazione perché par- tiamo in vantaggio e sappia- mo che non dobbiamo con- cedere all’avversario di segnare perché si rischiereb- be di trovarci noi in svantag- gio ma nello stesso non dob- biamo neppure buttarci allo sbaraglio per cercare a tutti i costi di vincere rischian- do di subire, magari in qualche loro ripartenza, la rete.” Insomma una gara non facile da preparare. In questi casi un allenatore su quale aspetto punta? “Fondamentalmente dobbiamo essere molto equilibra- ti e cercare di non lasciare in mano il pallino agli avversari, anzi cercare di attaccare sia per puntare a segnare un goal che ci darebbe un doppio vantaggio ma anche per tenere più lontano possibile gli avversa- ri dalla nostra area.” Come vede le due squadre? “La mia la conosco meglio e devo dire che stiamo bene sia fisicamente che mentalmente. Ho giocatori più abitua- ti a queste gare e che sanno gestire bene le energie fisi- che e nervose. Col rientro di Benetti, Silvestro e Ronchin ridispongo del centrocampo titolare, un cen- trocampo che è di qualità e di esperienza, sicuramen- te scenderemo in campo consapevoli della difficoltà del match ma pronti a superarle. Dell’Edo Mestre devo dire che è la sorpresa negativa del girone. Sembrava dovesse lottare per altri traguardi ed è sci- volata a giocarsi la salvezza contro di noi. Ha gioca- tori di qualità in grado sempre di esprimere delle gio- cate importanti, anche fisicamente ho visto una squa- dra in buona condizione, semmai forse potrebbe patire la tensione di un match a cui non era preparata.” Cosa teme di più di questa gara? “Trovarmi ad un quarto d’ora dalla fine ancora in parità. Psicologicamente potrebbe accadere che istintivamente ci metteremo a difendere il risultato mentre gli avversari si buttereb- bero all’arrembaggio per tentare il disperato assalto finale ed in questi casi può accadere di tutto. (Perini - a pagina sette) Solo l’Edo fra l’Eccellenza ed il Dolo Francesco Minto: “L’Edo Mestre parte favorito ma dobbiamo essere bravi a gestire la situazione”

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Dolo Sport - anno XXXIV - n. 9 domenica, 30 maggio 2010 - Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002 Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI [email protected] Periodico del Club Biancogranata - Dolo Sport Associazione Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 - via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve)

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...difendiamoi Tuoi diritti!!!N. 9 - DOMENICA, 30 MAGGIO 2010ANNO XXXIV

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GRUPPO BANCA CARIGEAndrea Favaro Agente Generale

Via Matteotti, 59 - DOLO (Ve)Tel. 041 464473 - Fax 041 5131744

E’ il giorno più lungo per il calcio Doloma c’è anche la Marcia dei StortiSi chiude la stagione del calcio giocato con la sfidadecisiva per la salvezza in programma al WalterMartire contro l’Edo Mestre. Novanta minuti dipassione, di speranza e di grande partecipazione.Dolo si stringe attorno ai ragazzi che rappresentanoe difendono i colori biancogranata, quelli stessi cheda oltre cento anni rendono fieri gli abitanti e lifanno sentire importanti. Francesco Minto, capitanMajoni e tutti i giocatori, dal giovane portiereBajardo, per proseguire con i vari Benetti, Ronchin,Silvestro sino a bomber Niero hanno una granderesponsabilità ma anche le qualità e l’esperienza percondurre in porto un risultato che segnerebbel’ennesimo miracolo sia considerando la situazionein cui era venuta a trovarsi la squadra a tre-quarti ditorneo sia i colossi contro i quali ha dovuto conti-nuamente combattere, non ultimo il Treviso inseri-to nel girone quasi a bocce in movimento come alungo abbiamo evidenziato in questo periodico. Oratutti a pensare alla salvezza, a caricare i ragazzi,sostenerli e ringraziarli. Poi ci sarà il futuro da pro-grammare ed allora il pallino passerà alla società, alpresidente Moreno Volpe ed al d.s. RobertoTonicello. E ci sarà anche da guardare a quel setto-re giovanile che si ha la sensazione che diventeràsempre più importante sia per quel che concerne lenorme di utilizzo dei giovani sia perché potrebberappresentare un serbatoio di ossigeno in unmomento nel quale la crisi inevitabilmente si fasentire e coinvolge anche e, soprattutto, il mondodel calcio dilettantistico. Ma se la stagione calcisti-ca volge al termine ed arrivano le prime belle gior-nate di sole ed i primi caldi, lo sport non se ne va invacanza, altre discipline salgono alla ribalta e sarànostro compito seguirle e darvene conto. Oggi cipiace ricordare la Marcia dei Storti, una manifesta-zione che unisce alla tradizione dolese anchel’aspetto della salute e della prevenzione che vieneogni volta ricordata in questo appuntamento che

oramai si ripete dadiversi lustri. Lasalute che spessoviene trascurata eche quando si veri-ficano problemidiventa unmomento di gran-de preoccupazio-ne. Perché non cer-care di prevenireanziché dovercurare? Basta pocoe magari si puòvivere moltomeglio.

Lino Perini

Una Legge vergognosa, che vuole limita-re il diritto dei cittadini ad essere informa-ti per proteggere la “casta” dei potenti diturno, e garantire loro l’impunità a cuimaggiormente ambiscono: il silenzio del-l’informazione. Sto parlando del Disegno di Legge Alfano,impropriamente conosciuto come Ddlintercettazioni, ma che in realtà non sioccupa soltanto di intercettazioni. Il prov-vedimento in discussione in CommissioneGiustizia al Senato prevede, infatti,l’introduzione di pesanti sanzioni econo-miche per gli editori, nonché sanzionipenali, ammende pecuniarie e sospensio-ne dalla professione per i giornalisti chedovessero avere l’ardire di continuare afare il proprio “mestiere”: cioè dare noti-zie ai propri lettori e telespettatori. In particolare sivuole impedire la pubblicazione di tutte le notizie rela-tive ad inchieste penali in corso prima dell’udienzapreliminare. Il che significa, nei casi più complessi 4-5 anni e anche di più. Nel momento in cui scrivo il testo definitivo non è

stato ancora approvato integralmente.Ma, al di là di qualche dettaglio in via didefinizione, ciò che preoccupa è la “filo-sofia” che sottende a questa Legge, perapprovare la quale i senatori si sono riuni-ti perfino di notte.L’urgenza non è la crisi economica, lemigliaia di aziende che chiudono e i tantiposti di lavoro a rischio, le famiglie chenon arrivano a fine mese. L’urgenza per la maggioranza di governoè tappare la bocca ai giornalisti, per impe-dire loro di continuare a raccontare diministri che si fanno regalare sontuosiappartamenti; di imprenditori che cor-rompono pubblici amministratori peraggiudicarsi appalti milionari; di malasa-nità; di pedofilia e violenze sessuali; di

truffe; di scandali nel mondo dell’economia e dellafinanza, di Calciopoli e dintorni. I cittadini non devo-no sapere. Devono accontentarsi delle soft news chegià oggi “intossicano” i mezzi d’informazione

(Amadori - a pagina due)

Intervento del Presidente Gianluca Amadori sul Ddl Alfano

Gianluca Amadori,presidente dell’Ordine

dei Giornalisti del Veneto.

E’ un mister biancogranata abbastanza soddisfattoquello che sentiamo dopo la sfida d’andata control’Edo Mestre ma molto cauto e per nulla tranquillo delpiccolo vantaggio che il regolamento concede al DoloRdB. La prima domanda riguarda la gara di domenicascorsa al Baracca di Mestre. “E’ andata bene se consi-deriamo che abbiamo affrontato una squadra che vole-va vincere, sfruttando anche il fatto di giocare in casa,ed eravamo privi di tre squalificati e del portiere tito-lare.” Adesso, vi basta il pareggio per esser salvi...?

“Ed è questo che non mi lasciatranquillo nel senso che ogni par-tita fa storia a sè, vive di episodie di dettagli ed anche se a tavoli-no studi ogni situazione può veri-ficarsi l’imprevisto che modifica letue aspettative. Per giunta loro,dal punto di vista psicologico,partono avvantaggiati. Nonhanno nulla da difendere,devono vincere a tutti i costi escenderanno in campo con unsolo pensiero in testa. Daparte nostra sarà più compli-cata la situazione perché par-tiamo in vantaggio e sappia-mo che non dobbiamo con-cedere all’avversario disegnare perché si rischiereb-be di trovarci noi in svantag-gio ma nello stesso non dob-biamo neppure buttarci allo

sbaraglio per cercare a tutti i costi di vincere rischian-do di subire, magari in qualche loro ripartenza, larete.” Insomma una gara non facile da preparare. Inquesti casi un allenatore su quale aspetto punta?“Fondamentalmente dobbiamo essere molto equilibra-ti e cercare di non lasciare in mano il pallino agliavversari, anzi cercare di attaccare sia per puntare asegnare un goal che ci darebbe un doppio vantaggioma anche per tenere più lontano possibile gli avversa-ri dalla nostra area.” Come vede le due squadre? “Lamia la conosco meglio e devo dire che stiamo bene siafisicamente che mentalmente. Ho giocatori più abitua-ti a queste gare e che sanno gestire bene le energie fisi-che e nervose. Col rientro di Benetti, Silvestro eRonchin ridispongo del centrocampo titolare, un cen-trocampo che è di qualità e di esperienza, sicuramen-te scenderemo in campo consapevoli della difficoltàdel match ma pronti a superarle. Dell’Edo Mestredevo dire che è la sorpresa negativa del girone.Sembrava dovesse lottare per altri traguardi ed è sci-volata a giocarsi la salvezza contro di noi. Ha gioca-tori di qualità in grado sempre di esprimere delle gio-cate importanti, anche fisicamente ho visto una squa-dra in buona condizione, semmai forse potrebbe patirela tensione di un match a cui non era preparata.” Cosateme di più di questa gara? “Trovarmi ad un quartod’ora dalla fine ancora in parità. Psicologicamentepotrebbe accadere che istintivamente ci metteremo adifendere il risultato mentre gli avversari si buttereb-bero all’arrembaggio per tentare il disperato assaltofinale ed in questi casi può accadere di tutto.

(Perini - a pagina sette)

Solo l’Edo fra l’Eccellenza ed il DoloFrancesco Minto: “L’Edo Mestre parte favorito ma dobbiamo essere bravi a gestire la situazione”

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(da pagina uno)togliendo spazio alle notizie serie,alle inchieste, agli approfondimenti,con la complicità di troppi direttori ededitori che, all’informazione di quali-tà preferiscono servizi sul matrimoniodi qualche velina, oppure sul cappuc-cino più buono d’Italia (servizio a cuiil Tg1 delle ore 20 ha dedicato ampiospazio), sicuramente meno scomodi... La “casta” al potere vuole che i citta-dini vivano nella completa ignoranzaper poter continuare a fare i propricomodi; vuole far credere loro che vatutto bene. E continua a prenderli ingiro dichiarando che con questaLegge si vuole solo tutelare la pri-vacy. Senza precisare che la privacyda tutelare è quella di personaggipubblici i quali, al contrario, dovreb-bero garantire la massima trasparenzasul loro operato. Intendiamoci: noigiornalisti abbiamo ecceduto pubbli-cando qualche intercettazione di trop-po; coinvolgendo nelle cronache per-sone per la quali non vi era interessepubblico. E su questo dobbiamo fareautocritica e impegnarci affinché ciònon accada più. Ma ciò non giustificala censura che ora si vorrebbe impor-re. E non si tratta di difendere un pri-vilegio dei giornalisti: in ballo c’è unpezzo di democrazia. Nei casi piùcomplessi l’udienza preliminare arri-va dopo anni: silenziare le cronachefino a quel momento, significherànon poter sapere più nulla, o quasi.

Delle indagini su Ustica, ad esempio,gli italiani sarebbero completamenteall’oscuro con la nuova Legge, cosìcome su tutte le altre stragi che hannoinsanguinato l’Italia. Ma anche su ter-roristi e mafiosi. I cittadini non avreb-bero saputo nulla sulla clinica degliorrori, sui crac Cirio e Parmalat, sullemaestre di Rignano, e neppure suldelitto di Jennifer, su Pietro Maso,sulle morti per amianto, sugli inci-denti sul lavoro, soltanto per farealcuni esempi. Se passerà la nuovaLegge si potrà continuare a scriveresoltanto degli sbarchi di poveri clan-destini... Anzi, peggio. I potentipotranno decidere di utilizzare gli attidelle inchieste e le intercettazioni perattaccare gli avversari: grazie ai ric-chi patrimoni di cui dispongono,infatti, non avranno difficoltà adaccollarsi l’onere delle sanzioni pre-viste. Gli oltre sessanta giornalistiche siedono in Parlamento dovrannospiegare ai cittadini (e ai colleghi) illoro eventuale avallo a questa normache vuole ridurre il diritto di cronaca;e come il loro voto possa conciliarsicon i principi e i valori del giornali-smo e della libertà di stampa.I giornalisti si opporranno a questaLegge liberticida con tutte le iniziati-ve possibili, anche scendendo in scio-pero. Ma tutta la società civiledovrebbe indignarsi di fronte a que-sto modo vergognoso in cui i cittadi-ni vengono trattati dal pote-

re. Ricordando anche quanto preve-de l’articolo 54 della Costituzione, ilquale stabilisce per chi ricopre fun-zioni pubbliche il dovere di adem-pierle con disciplina ed onore.Dovere che in troppi tra politici eamministratori sembrano aver dimen-ticato.

Gianluca Amadori

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Da Dolo a Dachauper non dimenticare

Oggi vi narriamo una storia di Sport che si sta per scrive-re grazie all’idea nata a Dolo dalla passione che alcuniamici nutrono per la bicicletta. La “Dolo – Dachau” nascedalla passione e dall’impegno del Gruppo Sportivo IMolini. Il programma sportivo è presto detto: in 9 sarannoi ciclisti dolesi che il 10 giugno, quasi all’alba, inforche-ranno la bicicletta per percorrere la prima tappa di 210 chi-lometri che li porterà, in serata, a Bolzano. Il riposo not-turno ritemprerà le membra stanche degli atleti; ore pre-ziose poiché all’indomani i dolesi dovranno affrontarel’impegnativa seconda tappa, tutta alpina, fino aMittenwald raggiunta dopo 180 chilometri di sella e sudo-re. Ultima tappa di “soli” 150 chilometri fino a Dachau,ma questa sarà la tappa che porterà i nostri campioni aritroso nella Storia quella delle testimonianze certe chevengono dai luoghi e dalle ferite che l’immenso orroredell’Olocausto ha lasciato in quelle terre. “Ricordo le fortiemozioni che la mia visita a Dachau mi ha donato – testi-monia la Sindaco Maddalena Gottardo, in occasione dellapresentazione dell’impresa dei dolesi. - La Storia deveinsegnare. Auguro ai nostri ciclisti di tornare a Dolo conlo zaino pieno di grandi esperienze ed emozioni.”“La Dolo-Dachau - spiega Gianfranco Carraro, presiden-

te del G.S. I Molini - era un’impresa che avevamo in can-tiere da tempo e con la collaborazione di tutti i nostriciclisti siamo riusciti a rendere possibile. Sarà una pagi-na indimenticabile di Sport che ci porterà a contatto conuna pagina di storia che non deve ripetersi. La nostra ini-ziativa può contare sul fondamentale contributo tecnicofornitoci dalla ditta Stefar per il resto noi ci autofinanzia-mo totalmente.”Alla partenza del 10 giugno, prevista per le ore 6.30 allapresenza del Sindaco e dell’Assessore allo Sport CeciliaCanova, prenderanno il via dalla sede municipale di Dolo:Gianfranco Carraro, Roberto Stradiotto, MaurizioFurlanetto, Silvano Baldan, Paolo Coin, Simone Cagnin,Francesco Merli, Adriano Gambato, Luciano Borgio el’autista Gianni Basso. Il trio Borgio, Furlanetto eGambato completeranno l’impresa con il ritorno in bici-cletta portando a 1080 i chilometri percorsi.

Siamo certi che i nostri ciclisti riporteranno a Dolo nonsolo i preziosi appunti di viaggio promessi ma soprattuttograndi emozioni che solo questi luoghi della Storia sannodonare.

Stefano Trovò

I ciclisti de “Il Molino” pronti all’impresa

Intervento del Presidente Gianluca Amadori sul Ddl Alfano

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INTER: STAGIONE TRIONFALENon era mai accaduto in Italia che una squadra riuscisse nella stessa sta-gione a vincere tutte le manifestazione a cui partecipava. Grande merito,perciò, all’Inter di aver vinto nella stessa annata prima la Coppa Italia,quindi lo Scudetto ed, infine la Champions League che mancava nellabacheca della società nerazzurra visto che il trofeo europeo che l’Interconquistò nel 1964 e 1965 si chiamava ancora Coppa dei Campioni. Ariconquistare il massimo trofeo europeo un’Inter targata Moratti e qui staforse il segreto dei risultati della società milanese. Non ricordiamo nellatradizione italiana una famiglia che abbia portato al massimo successoeuropeo prima il padre e, quindi, il figlio. Angelo Moratti fu l’artefice deirisultati degli anni sessanta dal punto di vista economico. Era un’Interguidata da Helenio Herrera e che contava su una rosa di giocatori di asso-luto valore la cui formazione è diventata quasi una filastrocca: SartiBurgnich Facchetti Bedin Guarneri Picchi Jair Mazzola Milani SuarezCorso è la formazione che tutti gli amanti del calcio ricordano e non sologli interisti che videro trionfare la loro squadra nel 1964 al Prater diVienna contro il mitico Real Madrid e l’anno dopo ripetersi a San Sirocontro il Benfica. Oggi la società è retta dal figlio Massimo e si è avval-sa di un altro tecnico straniero come José Mourinho. Forse la formazio-ne base non sarà ricordata come quella di 45 anni fa ma certi nomi reste-ranno scolpiti nella memoria dei tifosi interisti. Il portiere Julio Cesar, idifensori Maicon, Samuel e Lucio, i centrocampisti Cambiasso, Zanetti,Sneijder, gli attaccanti Milito ed Eto’o, quelli che resteranno indelebil-mente nella mente dei supporters. Ora ci sarà da gestire il futuro con lapossibile partenza del tecnico Mourinho e quelle di qualche senatore male potenzialità economiche della famiglia Moratti sono tali da garantire aitifosi un sereno futuro. In fondo la scorsa estate, con la cessione diIbrahimovic, sembrava ci potesse essere un ridimensionamento invecesono arrivati fior di campioni e tre titoli, perciò... complimenti all’Inter.

Lino Perini

L’allegria travolgente di MarcoMilano a Dolo con il suo “Karaote”Domenica scorsa il centro di Dolo si è animato delle risate e degli innu-merevoli doppi sensi del cabarettista milanese Marco Milano, conosciu-to dai più come Mandi Mandi. Il pretesto era il coinvolgimento dei pas-

santi nell’improbabile edivertentissimo “karao-te”. Il comico richiedevadi improvvisare canzonisorprendendo tutti con unmicrofono vegetale fuoriordinanza dalla foggia diuna carota dalle propor-zioni transgeniche. Fra ipiù divertiti Luca eValter, in foto con il fuo-

riclasse della risata. Possiamo solo immaginare le incredibili evoluzioniculinarie alle quali il duo dolese lo avranno costretto. Fortunato lui.Marco Milano in questo periodo, oltre a preparare le riprese esterne dellospettacolo “karaote” di Canale Italia, ha portato al successo radiofonico“Il MandiComio”, trasmissione che ogni giorno diletta i numerosissimiradioascoltatori di Radio Sound dalle 12.30 in poi.Buona fortuna e “Mandi Mandi” Marco. Alberto TerribileSapori di casaARRIVA L’AQUILA A DUE TESTECon il trattato di Campoformido, nel triste autunno, 1797Napoleone vende Venezia all’Austria ed è la fine dellaSerenissima. I tempi non sono dei migliori, gli splendori ei fasti della Repubblica sono ormai scomparsi, il numerodi persone che mangiano il bollito ogni giorno diminuiscevistosamente, mentre cresce quello di chi si nutre di polen-ta. Il territorio, che risente delle dilapidazioni dei francesie delle rapine personali di Napoleone, con il passaggiodegli eserciti modifica la sua cucina e si adegua allo statodi necessità del momento. Gli austriaci, pur essendo abba-stanza illuminati, erano famosi per il loro rigore nell’ap-plicazione delle leggi e nell’efficienza amministrativa,cosa che, tutto sommato, giovò al carattere dei veneziani edei veneti, facendoli guarire da quel lassismo che li avevaportati alla disfatta. Il loro esercito era composto preva-lentemente da austriaci, cecoslovacchi, oltre che da slove-ni e croati; il loro modo di vivere cambiò completamentei costumi veneziani, ottenendone piena cittadinanza, tanto

che nel giro di due generazioni si integrò con la loro socie-tà, coniugandola, diventando bilingue e acquisendo usan-ze gastronomiche accettate dalla popolazione. Nelle birre-rie cominciarono ad essere serviti crauti e salsicce vienne-si, prosciutto di Praga e gulasch. Ecco alcuni cibi divenu-ti popolari a Venezia durante la dominazione austriaca:Gulasch (Gulyas)Soffriggere 150 gr. di pancetta a dadini assieme ad un cuc-chiaio di paprika forte, aggiungere una cipolla tritata finee, quando è ben dorata, un chilo di polpa di manzo taglia-ta a cubetti piuttosto grossi, unite un trito di aglio e semidi cumino, rosolata la carne, coprirla con vino rosso e unpo’ di salsa di pomodoro sciolta in acqua, fino ad arrivaread un litro di liquido, aromatizzare con maggiorana e allo-ro, lasciare bollire lentamente sino a che la carne non siatenera e il sugo ristretto. A parte bollite alcune patate che,pelate e tagliate a pezzi andranno insaporite nel sugo. Sipuò servire con gnocchi di pane o di patate.

Francesco Danieletto

GLI JUNIORES DELLO STRA RIVIERA DEL BRENTA CAMPIONI PROVINCIALI

DI VENEZIA

Sabato 15 maggio; un giorno da ricorda-re e per parlare di una bella impresa com-piuta dagli Juniores del calcio StraRiviera del Brenta, che dopo aver vinto inbellezza il loro campionato, hanno elimi-nato nello spareggio di andata e ritorno loScorzè vincitore dell’altro gironeJuniores di Venezia. Per aggiudicarsi iltitolo provinciale assoluto si dovevasconfiggere, sempre in due partite, il cal-cio Caorle (campione del girone diS.Donà di Piave). All’andata a Caorle, dove ci sono stateben otto espulsioni, quattro per parte, ilpunteggio fu 2a0 a favore dello Stra. Ilritorno nel campo di casa, dove si è gio-cato alla presenza di oltre cento spettato-ri il risultato finale è stato di 2a1 semprea favore dello Stra.Tra tutti i ragazzi si è distinto ancheFranco Canova De Ceglie, nel ruolo diesterno di fascia, nato calcisticamente aDolo, che ha firmato il secondo gol nellafinale di andata con il Caorle.

Ippica

ConcorsoIppicoEquinozioDomenica 20 giugno, con inizio alle ore9, si terrà presso il prestigioso cento ippi-co Equinozio di Albarea di Pianiga ilPrimo Concorso Ippico su invito apertoai soci e non solo.Le discipline tecniche che impegnerannogli atleti a due ed a quattro zampe daran-no la possibilità di presentare le varie atti-vità equestri, tra le quali: il Pony Games,il Dressage ed il Salto Ostacoli. Al termi-ne della manifestazione verrà effettata lapremiazione dei vincitori delle variecompetizioni, premiazione che si terràalla presenza di tutti gli iscritti allaAssociazione, e verrà successivamenteofferto un breve rinfresco.

Serena Belli

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MARCIA DEI TRE CANAIDomenica 23 maggio a Cazzago di Pianiga si è svolta la sesta edizione della “Marcia dei TreCanai”, manifestazione podistica di carattere non competitivo che prevede tre percorsi di 7,14 e21 Km e una marcia dedicata a tutti i bambini sulla distanza di 4 Km. Complice la fantastica gior-nata di sole e l’ottima organizzazione del Centro Parrocchiale ACLI di Cazzago la “Marcia dei TreCanai” ha superato i mille partecipanti confermandosi un evento molto importante e apprezzatodai podisti e non solo. Importante sottolineare la nutrita presenza di bambini (250 circa) prove-nienti dalle scuole materne, elementari e medie che hanno partecipato al percorso dei 4 Km assie-me a Gennaro di Napoli, ex campione del mondo dei 3000 mt e Meri Pellizzaro, ex campionessadegli 800 mt – entrambi in foto coi ragazzi. A tutti i bambini, entusiasti per la presenza dei duecampioni, è stata omaggiata una maglietta con il logo della manifestazione disegnato perl’occasione da uno dei ragazzi delle scuole medie successivamente premiato per il concorsoGrafico-Pittorico “Cambia Canae”. Alberto Zanetti

Atletica Riviera del Brenta

STORIA DEL TROFEO DEL MIGLIOR VOTOCome tutte le storie anche questa ha un inizio, nelnovembre 2009, quando, a causa del freddo, gli iscrittipiù piccoli della nostra società hanno usufruito dellapalestra di Arino di Dolo. Il numero dei partecipanti nel-l’anno 2009 è aumentato di diverse unità per cui gliistruttori hanno avuto qualche difficoltà a gestire il nor-male corso di allenamenti pomeridiani. La vivacità,l’esuberanza, nonché il vociare dei piccoli atleti (c’era unbambino che faceva sentire la sua voce a 500 metri dallapalestra...) risultava difficile da gestire. Come i genitoripotevano constatare le condizioni per lo svolgimento di

un normale allenamento eranopraticamente impossibili.Come fare allora? E se pro-vassimo ad inventareun’alternativa? Bisognavacreare una particolare atten-zione nei bambini tale da sti-molare la loro voglia di pri-meggiare,come ad una gara diatletica leggera. Parlando coni genitori e con i responsabilidella società è nata la classifi-ca del Miglior Voto. Il risulta-to raggiunto è andato oltre lemigliori aspettative, i bambinisono stati premiati con un tro-feo Uguale Per Tutti con loscopo di sottolineare un ele-mento essenziale per la nostravita che è il ValoreDell’amicizia. Speriamo chein futuro questa iniziativapossa essere esportata anchein altre discipline sportivecoinvolgendo tutte le scuole di

ogni ordine e grado con il patro-cinio del Comune di Dolo. I responsabili dell’AtleticaRiviera del Brenta sono entusiasti degli esiti dellaSeconda Edizione di questa iniziativa perché consapevo-li di aver stimolato la crescita e la voglia di essere deinostri iscritti. A voi tutti, in particolare ai genitori, veraanima della nostra società, alle autorità comunali,all’Assessore allo Sport Cecilia Canova, a tutte le inse-gnanti della scuola primaria, va da parte nostra un calo-roso ringraziamento per tutto quello che è stato fatto eraggiunto. Grazie. Un ringraziamento particolare va aBilly Furlanetto della Pizzeria Al Cristo che gentilmenteha offerto un buono pizza per tutti i partecipanti alTrofeo. Al signor Franco Coltri, Presidente della squadradi calcio del Vigonovo che ha gentilmente offerto i trofei,al negozio Un Sesto Acca di Cazzago di Pianiga cheofferto le magliette a tutti i partecipanti,al fotografo del-l’evento Michele Giubilato di Cazzago di Pianiga eall’associazione di Qwan Ki Do Di Dolo Nuoc Lua.

Michele Stellon

Michele Stellon conCecilia Canova premianoi giovani atleti

Debutto di suc-cesso per il grup-po Minishow“Stardust” delP a t t i n a g g i oArtistico Dolo: alPrimo Trofeoregionale ASI“Insieme per lavita”, svoltosidomenica 9 mag-gio a Padova; le12 atlete dellanuova formazio-ne di pattinaggio-spettacolo hannoportato a casa ilprimo posto nellacategoria “gruppi baby”, che riunisce ragaz-zine dagli 8 ai 12 anni, esibendosi nel pezzoPirati per passione sulla coinvolgentecolonna sonora del film Pirati dei Caraibi.La manifestazione aveva scopo benefico, asostegno dell’A.I.L. (Associazione ItalianaLeucemie) ed è stata organizzata presso ilPalazzetto dello Sport “Brentella” di Padovadall’ente di promozione sportiva A.S.I.(Alleanza Sportiva Italiana) e dall’ASDPattinaggio Artistico Altichiero. Hanno par-tecipato 36 gruppi veneti, suddivisi in 11categorie: piccoli gruppi e piccoli gruppidivisione nazionale; quartetti, quartetti baby,junior, cadetti e divisione nazionale; gruppibaby, cadetti e junior; grandi gruppi. Le pic-cole, emozionate per la loro prima gara inassoluto, ma molto concentrate e decise adare il meglio, hanno regalato una bellaprova, meritando 39 punti e 3 piazzamenti,con un ottimo vantaggio sul secondo classi-ficato Royal Skating di Padova. Non nascon-dono la soddisfazione Laura Persico edElena Canato, le allenatrici che con fermez-za ed entusiasmo hanno “costruito” il grup-po giorno dopo giorno, lavorando sulla tec-nica, sulla coordinazione e, non da ultimo,sull’espressività, indispensabile componentedi una prestazione artistica ben riuscita:“Quando penso che queste ragazzine patti-nano insieme soltanto da settembre. La garaè stata la dimostrazione che investire su diloro è stato positivo, stanno facendo gruppoe si sono impegnate tantissimo.” Le paroledi Laura sono un premio che gratifica quan-to la coppa splendente o il bocciolo di rosache qualcuno, al termine della prova, haofferto alle lusingate pattinatrici e che loro,

d

Udine, fuori classifica, con Idelle coccinelle, uneffetto coreografico per la categoria “grandigruppi”. Le parole commosse del presidentedell’A.I.L. padovana hanno chiuso la mani-festazione, richiamando la sensibilità el’attenzione del pubblico su un’associazioneche, in 35 anni di vita, ha costruito molto intermini di strutture (un reparto diOncoematologia Pediatrica), attrezzaturemediche, formazione del personale (conborse di studio, congressi e aggiornamenti) eassistenza – attraverso le Case diAccoglienza e il sostegno anche economico- alle famiglie dei piccoli pazienti, costrettea lunghe trasferte e ai disagi materiali e psi-cologici che queste, unite al dolore dellasituazione, comportano. Pro informarsi o contribuire: A.I.L. Veneto,sezione di Padova, via Gabelli 114; tel. 049666380; www.ailpadova.net; ccp n.14659353 Un appuntamento da non perdere,per chi ama il pattinaggio artistico e staseguendo la crescita della società sportivadolese, è la manifestazione del 2 giugno: perla prima volta, infatti, verranno ospitati aDolo i Giochi Giovanili Veneti, nella faseselettiva intercomunale. Le gare si svolge-ranno nel corso dell’intera giornata di mer-coledì 2 giugno, presso la pista all’aperto divia Torre, con la partecipazione di 60 atletidelle società Polisportiva Spinea,Pattinaggio Artistico Zelarino, Hockey ClubVenezia, oltre alle pattinatrici dell’ASD che“giocano in casa”. L’augurio è di poterleapplaudire fino alla fase regionale conclusi-va dei Giochi, in ottobre.

P

Pattinaggio Artistico Dolo

Le “Stardust” di Dolo al Trofeo dell’Amicizia

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Volley AmatorialeDiego Fascina: i TuttiRotti si raccontano

Diego nasce a Dolo il 16 novembre 1979 esportivamente affina la sua passione sportivanel Volley Mira dopo aver praticato anche altrisport. “Ho iniziato a 7 anni - spiega Diego, -con il GS Mira con il quale ho militato nel suofortissimo settore giovanile. Quella passioneper la pallavolo mi ha entusiasmato e mi entu-siasma ancora.”Arriviamo ai Tutti Rotti.Spieghiamo il perché di questo simpaticonome? “La squadra è nata nel 2003 da ungruppo di amici già inseriti nel mondo del vol-ley rivierasco. Abbiamo scelto di chiamarciTutti Rotti poiché tutti noi in quel periodo era-vamo infortunati ed il nome è venuto di conse-guenza.” Di anno in anno il vostro impegnomuta: si va dal campionato UISP a quello delCSI.” Ci spieghi il motivo di queste scelte?“L’anno scorso avevamo un gruppo più nume-roso e potevamo impegnarci su più fronti: fem-minile e misto. Quest’anno siamo impegnati sudue fronti con il misto. In questi anni i risulta-ti sono stati sempre brillanti dato che ci siamoimposti per tre anni consecutivi nel campiona-to CSI ed abbiamo ottenuto un ottimo quartoposto quest’anno nel UISP.” Che aria tira neivostri incontri e nei vostri campionati? “Tuttoè abbastanza disteso, negli allenamenti ciimpegniamo per non sfigurare nelle partiteche contano.” I risultati testimoniano delvostro impegno. Certi traguardi richiedonoanche una struttura adeguata. “Abbiamo unastruttura societaria con 3 componenti oltre ame che figuro come presidente: l’allenatoreMirco Livieri, la segretaria Maria Chiara DiStefano ed il direttore generale EnricoGandolfo.” Come vi sostenete economicamen-te? “Ogni nostro giocatore tassa per le spesecorrenti della società e, non potendo averedelle sponsorizzazioni in denaro dai privati,dobbiamo reperire degli sponsor che ci forni-scano materiale sportivo.” Sul versante dellepalestre: come siete messi? “Purtroppo lestrutture che ci ospitano al Giacomo Leopardidi Mira non sono efficientissime e dobbiamospesso sopperire alle lacune con l’inventivatipica di noi amatori. Il Comune di Mira nonha la disponibilità di strutture atte ad ospitarepartite col pubblico: a noi una palestra delgenere faciliterebbe la ricerca di sponsor tantoda permetterci il salto di qualità e, perché no,iscriverci ad un campionato FIPAV. Poi abbia-mo il problema dell’allagamento degli spo-gliatoi che in occasione di una partita di cam-

pionato, abbiamo dovuto arrangiarci grazieanche alla comprensione della squadra ospi-te.” Una condizione poco invidiabile.“Inoltre: da cinque anni siamo senza docciaed il riscaldamento molto spesso è affidatoalla divina provvidenza. Tutto questo influiscenegativamente sulla nostra preparazione.” E’più facile trovare una palestra funzionale ovedere ridere il vostro allenatore? “Veder sor-ridere Mirco è più facile.” D’estate poi ilvostro palmares s’arricchisce molto grazie aitornei estivi. “Abbiamo vinto ad Arino, aSanto Stefano di Cadore ed a Nervesa dellaBattaglia e partecipando a tornei importanti diGreen Volley della regione. Nelle ultime sta-gioni i premi si sono trasformati dalle solitecoppe alle cibarie e altri regali che noi gra-diamo molto.” La vostra bacheca profuma divittoria… “e di salumi.” Il volley amatorialein Riviera può contare su diverse squadre?“Non siamo poi in molti. Fra gli altri cito ilDolo, Borbiago ed il G8 Volley.”Per finire parliamo di futuro. A voi cosa serve?“Oltre a strutture adeguate cerchiamo di repe-rire atleti dai 16 anni in poi. Non poniamolimiti. Non è certo facile attirare nuovi atletima la nostra società è sana e pronta a miglio-rare con il contributo di tutti.” Com’è andatala semifinale di Coppa Veneto? “Abbiamovinto contro il B&B Elettroservice diSaccolongo per 3 a 2: non senza difficoltà.Parziali: 25-20, 25-21, 20-25, 15-25, 15-5 altie break. Finale a Treviso.”La rosa dei Tutti Rotti. Selena De Marchi,Anna e Maria Chiara Di Stefano, DiegoFascina, Giacomo Favari, Enrico Gandolfo,Emanuele e Mirco Livieri, ClaudiaSchivalocchi, Monica Stangalino, SamantaStivanello, Ketty Stocco, Sanja Ukotic eAntonio Urgias.

Calcio a cinque

Il Perarolo festeggia l’ottima annataLa tenuta del Presidente Tacchetto ci ha ospitato alla cena di commiato del Perarolo calcio a 5.Una festa che ha coinvolti giocatori, familiari e sostenitori nel segno della buona cucina e delbuon calcio. Al barbecue l’equipe Tacchetto. Nel parlare dei progetti futuri il Presidente Tacchettosi dice propenso a continuare, miglio-randolo, l’impegno sportivo che haportato la squadra padovana a benfigurare nell’impegnativo campionatodi serie C2. Le riconferme per il pros-simo anno saranno moltissime a parti-re del Palazzetto di Dolo che ospiteràancora le partite casalinghe della ora-mai conosciuta, anche in Riviera,squadra padovana.Grazie a tutti.

Alberto Terribile

Enrico Gandolfo, Diego Fascina, Maria Chiara DiStefano e Mirco Livieri mostrano orgogliosi la coppaCSI dei vincitori del campionato open misto

da vera “ciurma”,condividerannocon le cinquecompagne rima-ste a casa. Nellaclassifica genera-le, al primo postoNew SkateBassano, seguitad a l l ’ A S DSangiorgino edalla veroneseArtiskate per ilterzo posto.Vincitori assolutidel Trofeo dell’a-micizia, l’ASDSangiorgino di

U fica, con Il magico mondod n’esibizione di particolaree o per la categoria “grandig commosse del presidented na hanno chiuso la mani-f mando la sensibilità el bblico su un’associazionec vita, ha costruito molto int tture (un reparto diO Pediatrica), attrezzaturem one del personale (conb ngressi e aggiornamenti) ea traverso le Case diA ostegno anche economico- piccoli pazienti, costrettea e ai disagi materiali e psi-c te, unite al dolore dellas rtano. Per quanti volesse-r ontribuire: A.I.L. Veneto,s via Gabelli 114; tel. 0496 ilpadova.net; ccp n.1 untamento da non perdere,p attinaggio artistico e stas ita della società sportivad stazione del 2 giugno: perl fatti, verranno ospitati aD ovanili Veneti, nella fases unale. Le gare si svolge-r ell’intera giornata di mer-c resso la pista all’aperto div partecipazione di 60 atletid Polisportiva Spinea,P co Zelarino, Hockey ClubV pattinatrici dell’ASD che“ . L’augurio è di poterlea a fase regionale conclusi-v ttobre.

Piera Lombardo

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Mazzetto, Gottardo, Play Offe Final Four: il periodo di“fuoco” del basket dolese 1, 2, 3, pronti, via! Prende avvio la questa settimana la 24^edizione del Torneo Nazionale di pallacanestro dedicatoalla memoria di Massimo Mazzetto. Si disputeranno dal 29maggio al 2 giugno partite su ben 12 campi di gioco sparsiin tutta la Provincia di Padova e Venezia, con ai nastri dipartenza ben 22 formazioni, per oltre 400 ragazzi, proveni-enti da tutta Italia. Le squadre si contenderanno l’ambitotrofeo di una manifestazione unica nel panorama cestisticoveneto, inserita nel circuito nazionale dei Tornei PSG, edotata di un website ufficiale www.torneomazzetto.org cheseguirà in diretta la manifestazione e diwww.ciaopadova.com che curerà anche la diretta via inter-net della finalissima. Altra conferma di rilievo è il premioNazionale Psg Fairplay, intitolato a Manuela Gallicola, cheandrà a premiare e valorizzare il comportamento corretto ela sportività dimostrata dalle formazioni, dagli istruttori, edanche dai sostenitori in tribuna. Vero elemento che pertradizione caratterizza l’evento sportivo sarà sempre ilgemellaggio tra le oltre 200 famiglie padovane, vicentine,trevigiane e veneziane e le formazioni loro ospiti per cinquefantastici ed indimenticabili giorni assieme. Infatti, comeogni anno, le formazioni locali ospiteranno una squadraproveniente da fuori regione, e, come l’anno scorso, Doloospiterà gli amici di Caserta. Il programma del girone deiDolphins prevede per sabato 29 maggio la prima giornata dipartite presso il palasport di Vigodarzere. Domenica 30maggio va in scena nella palestra del liceo Galilei, la se-conda giornata con il seguente programma: ore 9.15 Dolo –Varese, ore 10.30 Caserta – Vigodarzere, ore 11.45 Varese –

Roncaglia, ore 15 Caserta – Varese e ore 16.15Dolo – Caserta. Nei giorni successivi, le partite sidisputeranno nei campi di Limena e la finalis-sima, martedì 2 giugno, nel nuovissimopalasport di San Lazzaro a Padova.Nel fine settimana del 5 e 6 giugno, si dis-puterà a Dolo il Torneo Gottardo, riservatoai bambini nati nel 2001 e 2002, che si dis-puterà il sabato negli impianti degli istituti scolasti-ci Galilei e Lazzari e la mattina di domenica nella piazzettaantistante lo Squero, dove verrà allestito un campo perl’occasione. Sono 12 le squadre coinvolte, provenienti datutto il Veneto e dalla provincia di Bologna. Gli atleti diquest’ultima saranno ospitati dalle famiglie di Dolo.Nell’occasione, verrà disputata una partita tra le squadrefemminili della categoria Esordienti tra le nostre “delfine”e la Reyer Venezia. Al termine, un rinfresco allieterà i parte-cipanti. Non dimentichiamo, inoltre, che in questi giorni sistanno disputando i play off per la promozione in Primadivisione della squadra maschile, che è arrivata alle semifi-nali, dopo aver vinto il girone di qualificazione e la fase deiquarti di finale. Final four, invece, per la formazione degliunder 14 elite, che si contenderanno il titolo regionale dicategoria con la Benetton Treviso, Reyer Venezia e VirtusPadova, un risultato “storico” per la nostra società, cheandrà a contendere ai “mostri sacri” della pallacanestro ital-iana il trono regionale. Con queste iniziative crediamo,come società, di percorrere la giusta strada per creare delleoccasioni per lo sviluppo dello spirito sportivo, dell’ami-cizia, del senso dell’ospitalità, ci auguriamo che tutto ciòvenga condiviso ed apprezzato e possa servire ai nostriragazzi a crescere in modo sano. Per questo, un granderingraziamento a tutte le persone e le famiglie che stannocollaborando a far crescere questo progetto. Ci trovate suwww.basketdolodolphins.it

Roberto Don

“Li vedevo, ero stesoa terra quasi privo disensi e di vita, ma livedevo. Sciacallisenza dignità, iostavo morendo e lorosi interessavano allamarca di pasta cheavevo appena com-prato. Ma sono uomi-ni questi? Ma come si

è ridotto il nostro Paese?” Deve averpensato queste cose l’uomo che lascorsa settimana è morto appenafuori dalla porta di un supermercato.Un malore, probabilmente un attaccodi cuore, se lo è portato via. Le per-sone sul marciapiede anziché soccor-rerlo immediatamente si sono dedica-ti alla sue borse della spesa, ai barat-toli di conserva che rotolavano giùdal marciapiede. Mentre moriva,quando esalava l’ultimo respiro, lohanno derubato di tutto quello cheaveva. Non è successo in una favelabrasiliana e neppure al rione Sanità diNapoli, giusto perché i qualunquistidi giornata non abbiano nulla daeccepire. Gli sciacalli hanno colpitonel centro della civilissima Padova,la città del Santo, la Capitaledell’Università e della Ricerca delVeneto e forse anche dell’evolutoNord Est. Non sono stati zingari,albanesi, marocchini, senegalesi orumeni; gli autori di questa barbariesono italianissimi, anzi veneti. Ma come è possibile che l’Uomo sisia ridotto così? Come è possibile chedi questa condizione di disperazione,certamente alla base di un atto cosìscellerato, non si sappia nulla? Come

è possibile che una disgrazia umanadel genere cada dentro al nostro quo-tidiano come un fulmine a ciel sere-no? Cosa sta accadendo silenziosa-mente al nostro Paese? Chi sonoquelle persone che arrivano a tanto?Sono i nostri vicini di casa, nostriamici, parenti. Sono quelli, e sonotantissimi, che si ritrovano schiaccia-ti tra i modelli di successo facile -proposti come attuali ed unici a retitelevisive unificate ventiquattrore suventiquattro – e le difficoltà di tutti igiorni. I giovani disoccupati in Italia,quelli che hanno finito di studiare e siritrovano senza lavoro, sono oltre duemilioni. Non una cifra da poco, tral’altro destinata a crescere, di giovanidonne ed uomini depressi, frustrati,senza prospettiva, senza diritti,costretti a passare le proprie giornate,tra gli sguardi inquieti e preoccupatidi genitori e nonni, in ciabatte percasa. Si sta costruendo una societàsenza futuro abbagliata dalle lucicatodiche della televisione cullatanell’illusione – o forse è l’ultima spe-ranza – che un reality show ti cambila vita, o sia l’unico modo perché latua condizione possa modificarsi,perché la tua esistenza giunga, final-mente, ad una svolta. Ma ce ne ren-diamo conto o pensiamo di continua-re così ancora per tanto? La vera paura non è la Grecia, evoca-ta quotidianamente in televisione pergiustificare qualsiasi cosa, è la nostraindifferenza ed apatia. Non laviamo-ci la coscienza soltanto devolvendo il5 per mille a qualche organizzazionenon governativa che si occupa, cheso? di Africa. Cominciamo ad inter-

rogarci su quello che ci succede attor-no, non ai casi limite che magari untrafiletto sui giornali se lo guadagna-no, ma a quel silenzio che nascondela vera disperazione. Pochi giorni fa ad un istituto superio-re di Dolo sono stati fermati daiCarabinieri dei ragazzini che, nellapausa dopo un compito in classe,pensavano bene di farsi una canna,alla luce del sole nel cortile dellascuola. Si è scoperto, poi, che uno diloro si dilettava come spacciatore.Lungi da me fare una tirata proibizio-nista, non è questo il punto. Il punto è che per loro era normale,non c’era nulla di male, non servivanascondersi, non c’era autorità –genitori, insegnati, forze dell’ordine– da temere e rispettare. È il vuoto, ilsilenzio, quel luogo che ciascuno dinoi contribuisce a costruire ogni gior-no con la propria superficialità a farperdere tutto di significato. Siamo unpopolo di contemporanei, si dicevaun tempo, oggi non siamo più neppu-re quello. I cittadini albanesi delmitico film “L’America” di GianniAmelio con Enrico Lo Verso eMichele Placido, guardavano “Non èla Rai” e si convincevano che vales-se la pena tentare l’attraversata pur diarrivare in Italia. Un sogno tragico,sbagliato e che tanti drammi ha gene-rato. Noi, oggi, continuiamo a guar-dare “Non è la Rai”, o meglio idiscendenti di quel format televisivo,ma cosa sogniamo? Che speranzecoltiviamo? Cosa rischiamo di nostroperché le cose possano andaremeglio? Quel silenzio come lo rom-piamo?

Corsivodi MatteoBellomo

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Si è svolto giovedì 20 e sabato 22 maggio, al “DonGiovanni Guerra” di Sambruson, il 7° Memorial dedica-to a Paolo Sitato e Gabriele Piron, due amici molto attivinel mondo del sociale e dello sport locale. In campo sisono affrontate, con estremo fair-play e correttezza, leCategorie Pulcini 2000-2001 dell’FC Dolo RdB, dellaPol. Boriago e dell’Ambrosiana Sambruson. Il torneo“Amatori”, invece, ha visto la partecipazione di 4 forma-zioni, due delle quali costituite dai numerosi amici diPaolo e Gabriele e, a dare ancor più lustro ed importanzaalla manifestazione, le formazioni amatori della Daulicadi Dolo e dei Carabinieri di Camponogara. La serata atavola si è svolta in un clima di cordialità e di sano tifocalcistico, dio fronte al maxi schermo che ha consentitodi seguire la finale di Champions League In ogni fran-gente e momento della manifestazione, ciò che ha pre-valso su tutto è stata la volontà di ricordare Paolo eGabriele e trascorrere con i loro famigliari una piacevolegiornata di sport, trascorsa amichevolmente con tantapassione e tanto desiderio di stare insieme, solidali eduniti in ricordo di chi ci ha voluto bene e ai quali si vuoledimostrare anno dopo anno il desiderio di ricordarli e didimostrare loro che saranno sempre nei nostri cuori. Ilcalcio a Sambruson non è solo saper calciare un Pallone.

Gli Amici di Paolo e Gabriele

Settimo Memorial“Piron – Sitato” a Sambrusonper ricordate Paolo e Gabriele

Tornei estivi

Tutto pronto per la quinta edizione dell’Insieme Per PietroSi sta lavorando a pieno regime per la quinta edizione delTorneo Insieme PerPietro che anchequest’anno andrà inscena allo stadioGaetano Scirea diCazzago. Il Torneo,nato da un’ideadi AlessandroTrevisan, rapp-resenta la puntadi diamante del-l’offerta sporti-va primaverileche ogni amante del calcio locale apprezza: “Qui gliamici si vedono sempre – ci spiega Pietro Martire – anchesolo per la passeggiata serale e si trascorrono assiemeore di sano calcio e divertenti chiacchiere sportive e nonsolo.” Ci avete abituati ad un tasso tecnico notevole:nella quinta edizione che si vedrà in campo? “Essendo untorneo a otto squadre potremo ammirare giocatori di val-ore assoluto. Amici che daranno il massimo anche percontendere il primato a campioni della Lavanderia LSGche si sono aggiudicati tutte le precedenti edizioni. I cam-pioni della Lavanderia LSG dovranno difendere il loroprimato contro squadre già rodate negli anni passati epronte a spodestarli. Ci sarà da divertirsi.”Appuntamento per il 3 giugno con l’apertura ufficiale deltorneo che si chiuderà con le finali del 19 giugno, segui-te dalla grande festa finale che grazie ad un menù curatofino nei minimi particolari dagli Amici di Pietro.Da segnalare la giornata del 12 giugno che sarà total-mente dedicata al memorial “Cecco e Teo” con un quad-rangolare fra le squadre dei Pulcini del Dolo RdB,Arinese, Sambruson ed Oriago. Nella serata, con inizioalle ore 19.30, gli Amici di Pietro sfideranno sul campoda calcio gli Amici di Checco e Teo in una partita dibeneficenza. Ora sveliamo il segreto che ha spinto gliorganizzatori a limitare ad 8 le squadre ammesse alTorneo: Pietro ce ne parli? “Il 26 giugno mi sposo conPaola.” Nel congratularci con Pietro e Paola auguriamoloro l’immensa felicità che meritano. Stefano Trovò

Calcio GiovanileAi Giovanissimi dell’Ambrosianala Targa DisciplinaCorreva l’anno 1977 quando, dopo una stagione sportiva“così così”, la neo costituita squadra Giovanissimi del-l’allora G.S. Ambrosiana vinse la Targa Disciplina.L’allenava Elio De Lazzari. Da allora, mai più la TargaDisciplina Giovanissimi è stata vinta da squadre ambro-siane. Fino ad oggi quando, dopo ben 33 anni e al termi-ne di una stagione esemplare per la dedizione del gruppononostante i risultati sportivi, la neo costituita squadraGiovanissimi dell’A.S.D. Ambrosiana Sambruson riportaquel trofeo all’ombra del campanile di Sant’Ambrogio.Un primo posto raggiunto meritatamente, distanziando diun’inezia i cugini di Dolo (che hanno vinto il propriogirone provinciale), l’Unione Venezia e il Veternigo, adimostrazione che non si tratta di vittoria dovuta a desi-stenza agonistica ma di una conquista di volontà: lavolontà di testimoniare un calcio diverso, corretto, in cuicontano tutti i risultati, anche quelli disciplinari. Una con-

quista che, osservando la graduatoria, potremmo para-dossalmente definire, con soddisfazione certo condivisa,“combattuta” e questo è un merito e un vanto per tutte leSocietà e Associazioni sportive che credono in un calciovero e sano, a partire dai più giovani: complimenti a tutti!Tuttavia, un plauso particolare vada ai nostri ragazzi, ailoro mister, Alessandro Masato e Marco Chinello, ed aidirigenti accompagnatori. Complimenti sentiti e corali eun grazie a caratteri cubitali, da parte di tutta l’A.S.D.Ambrosiana Sambruson, anche per aver tenuto duro finoalla fine di una stagione difficile che, tuttavia, ha final-mente suggellato il ritorno a Sambruson di questa cate-goria. Sempre per quanto riguarda la Coppa Disciplina,alla vittoria dei Giovanissimi si unisce l’ottimo secondoposto della Prima Squadra in Terza Categoria e il sestoposto degli Juniores provinciali: complimenti sincerianche a questi ragazzi, ai loro dirigenti accompagnatori eai mister Gianstefano Longhitano, Stefano Bressanin eGiuseppe Baessato, nella certezza che tutto ciò è fruttodi una “politica” associativa che parte dalla costruzionedel tessuto umano e regolamentare, oltre che tecnico eatletico, per creare i presupposti necessari al raggiungi-mento anche delle vittorie di gioco che, siamo certi, pre-sto ci arrideranno molto più di quanto non facciano oggi.

A.S.D. Ambrosiana Sambruson

Solo l’Edo fral’Eccellenza ed il Dolo

(da pagina uno)Sarebbe una situazione molto più a nostro svantaggioche favorevole.” Una sensazione? “Ho fiducia nellasquadra, abbiamo un gruppo coeso , sano e convinto difarcela. Sarà una gara tosta, decisamente molto difficilema non dobbiamo disperdere il vantaggio che il risultatod’andata ci concede.”Ed, aggiungiamo noi, sarà importantissimo l’apporto delpubblico che, speriamo, si presenterà numeroso al WalterMartire a sostenere i ragazzi biancogranata. Mai comestavolta dovrà essere il dodicesimo uomo in campo espingere il Dolo RdB ancora avanti in questa storia chedura ormai da oltre cento anni.

Lino Perini

Page 8: Dolo Sport n.09 del 30 maggio 2010

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In Redazione: Matteo Bellomo, Mauro Poletto, Marino Salviato e Stefano Trovò Hanno collaborato: Fausto Scocco, Emiliano Saccon, Cecilia Canova,

Anna Canova e Giorgio Scocco oltre a: Piera Lombardo, Alberto Terribile, Michele Stellon,Roberto Don, Francesco Danieletto, Luca Gasparato, Serena Belli e Alberto Zanetti

Stampa Tip. Canova Dolo - Chiuso in redazione giovedì 27 maggio 2010

ANNO XXXIV - n. 9 DOMENICA 30 MAGGIO 2010Editore STEFANO TROVÒ

Direttore responsabile LINO PERINI

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Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di LucroIscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103

Autorizzazione del Tribunale di Venezia n. 1422 del 22 maggio 2002via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598

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COME SMALTIRE I RIFIUTI TECNOLOGICIDevono essere portati in Ecocentro o eliminati con ilservizio ingombranti

Il modo corretto per eliminare i RAEE (rifiuti tecnologi-ci) è la raccolta differenziata. I rifiuti tecnologici devonoinfatti essere consegnati negli Ecocentri autorizzatioppure eliminati con il servizio di Veritas di asporto adomicilio degli oggetti ingombranti (su prenotazione,numero verde 800-811333).Negli Ecocentri, i RAEE vengono divisi in cinque gruppi,stabiliti dalla normativa:R1 - freddo e clima (frigoriferi, con dizionatori e scal-dacqua); R2 - grandi bianchi (lavatrici, lava stoviglie,forni e piani cottura); R3 - tv e monitor; R4 - piccoli elet-trodomestici ed elet tronica, apparecchi di illuminazione;R5 - sorgenti luminose.Una volta divisi, i RAEE sono avviati al riciclo negliimpianti di trattamento, dove vengono eliminate le com-ponenti pericolose per l’ambiente. I gruppi più dannosiper l’ambiente sono R1, R3 e R5.Gruppo R1. Categoria che comprende gli elettrodome-stici che contengono gas pericolosi quali CFC e HCFC(gas dannosi per l’ozono, considerati i principaliresponsabili dell’immissione di doro nell’atmosfera)

che sono contenuti nei circuiti refrigeranti e nelle schiu-me isolanti degli apparecchi più vecchi. Per prima cosadal circuito di raffreddamento vengono estratti gli olii ei gas CFC/HCFC, poi viene smontato il compressore.Solo dopo l’elettrodomestico viene triturato in unambiente ermetico, per evitare la dispersione dei gasnocivi contenuti nelle schiume isolanti.Gruppo R3. La quasi totalità delle televisioni e dei moni-tor raccolti ha un tubo catodico che deve essere tratta-to per evitare di spargere polveri di metalli pesanti e perriciclare il vetro, che diventa nuovi monitor e tv. Oltre il90% dei materiali di cui è composto un monitor a tubocatodico (rame, ferro, alluminio, vetro e plastica) vieneriutilizzato.Gruppo R5. Dalle lampade fluorescenti è possibile rici-clare il 99% delle componenti: metalli, vetro e materieplastiche. Viene recuperato anche il mercurio, con unprocesso di distillazione dalle polveri fluorescenti chelo contengono.Il riciclaggio degli altri elettrodomestici (lavatrici,lavastoviglie, cappe aspiranti) è più semplice, per-ché non hanno gas all’interno. Dopo la rimozionedelle parti pericolose (come interruttori e conden-satori) e dell’eventuale contrappeso di cemento,possono quindi essere triturati anche in ambien-te non ermetico.Ogni abitante produce in un anno in Italia circa 14 kg di

RAEE che spesso finiscono in discarica o in strada, congravi danni per l’ecosistema. Infatti, vengono dispersenell’ambiente sostanze pericolose e non possono esse-re recuperate parecchie materie prime quali vetro, pla-stiche e metalli (ferro, rame, acciaio, ghisa e alluminio).Da un elettrodomestico è possibile ricavare 28 kg diferro, 6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio.

Rinuncia alla carta, chiedi la bolletta via mailOggi è possibile ricevere via mail le bollette diVeritas, rinunciando alla carta e quindi preser-vando la natura. Il servizio è su richiesta e pre-visto solo per chi ha la domiciliazione bancariao postale delle bollette. Per ricevere le fatturevia mail è sufficiente compilare uno stampatodisponibile agli sportelli del Servizio ClientiVeritas oppure collegarsi al sito:www.gruppoveritas.it ed entrare prima nelloSportello fai da te e poi nella sezione Servizi online. E’ anche possibile ricevere un sms di avvi-so contemporaneamente alla partenza dellamail. La fattura arriverà in tempo reale, nellostesso giorno in cui viene emessa, senza pos-sibilità di smarrimento o ritardi.

Dai nostri rubinetti esce soprattutto acqua di falda, di ottimaqualità, attinta da una sessantina di pozzi a una profonditàcha arriva fino a 300 metri.Viene immessa in rete anche acqua di superficie, resa pota-bile nell’impianto Ca’ Solaro (Mestre) che preleva l’acqua dalSile, il principale fiume italiano di risorgiva, e di Cavanella(Chioggia), che tratta l’acqua dell’Adige.Nei due impianti funziona un sistema di filtri a carboni attiviche migliora il sapore e le caratteristiche dell’acqua potabi-lizzata.L’acqua potabile erogata da Veritas è attentamente control-lata: ogni anno il laboratorio aziendale verifica 10.000 cam-pioni e analizza 200.000 parametri. La qualità è controllata in maniera indipendente anche

dall’Arpav e dalle Usi competenti cui spetta - attraverso ilServizio igiene alimenti e nutrizione - il giudizio di potabilità.La qualità dell’acqua Veritas è apprezzata dai cittadini.L’annuale indagine sulla soddisfazione dei clienti mette infat-ti in luce che cresce costantemente (78,7% nel 2007, 80,7%nel 2008, 82,4% nel 2009) il numero di persone che bevel’acqua che esce dal rubinetto. Il dato è notevolmente supe-riore alla media nazionale.I cittadini, inoltre, apprezzano la velocità di intervento incaso di emergenza, le caratteristiche dell’acqua Veritas(soprattutto la limpidezza), lo sforzo e l’impegno della socie-tà per ridurre i consumi.

trattodaVeritasNotizieewww.gruppoveritas.it

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