Cuore Azzurro N. 59 - 1 febbraio 2012

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1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B COPIA OMAGGIO FOTOAGENZIA MOSCA PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VII N. 59 - 1 FEBBRAIO 2012 Magazine Magazine Nicola Graziano: Tifoso da sempre La dieta degli atleti: almeno 5 pasti Club Napoli Abruzzo: tutti da Portobello INIZIAMO LA SCALATA! +9

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Il giornale ufficiale pubblicato a cura dell'AINC l'Associazione Italiana Napoli Club, in distribuzione gratuita al San Paolo.

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Nicola Graziano:Tifoso da sempre

La dieta degli atleti:almeno 5 pasti

Club Napoli Abruzzo:tutti da Portobello

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Ennesimo appuntamento infrasettimanale per il Napoli.Questa volta di scena è il campionato che presenta la se-conda giornata di ritorno. Al San Paolo arriva il Cesena,

una squadra impelagata nella lotta per non retrocedere, a di-spetto delle previsioni di inizio stagione che davano i romagnoliin una possibile contesa per un posto in Europa League. E visti isoli 15 punti dei cesenati c’è da stare davvero in allerta. Ancheperché il Napoli affronta questa gara dopo l’ennesima botta allaautostima in seguito alla bruttissima sconfitta di Genova in casadei grifoni. Un’altra battuta d’arresto, la quinta della stagione,che ha lasciato sconcertati tifosi e addetti ai lavori per come èmaturata. Premesso che il Genoa aveva il dente avvelenato dallabotta subita a dicembre (6-1 al San Paolo) e per questo il turno-ver era da posticipare, a Marassi il Napoli ha subito la veemenzadella formazione di casa più determinata a vendere cara la pelle.

Max Bonardi

4-5 FEBBRAIO 2012CESENA - CATANIA

ROMA - INTERGENOA - LAZIOCHIEVO - PARMA

FIORENTINA - UDINESEJUVENTUS - SIENA

LECCE - BOLOGNANOVARA CAGLIARI

PALERMO - ATALANTAMILAN - NAPOLI

2 2 ª G I O R N ATA

CLASSIFICA DI SERIE A 2011/2012SQUADRA P G V N P GF GS

Juventus 44 20 12 8 0 33 13

Milan 43 20 13 4 3 43 17

Udinese 38 20 11 5 4 29 16

Lazio 36 20 10 6 4 30 19

Inter 35 20 11 2 7 30 21

Roma 31 19 9 4 6 29 21

NAPOLI 29 20 7 8 5 36 24

Palermo 27 20 8 3 9 26 27

Genoa 27 20 8 3 9 28 36

Fiorentina 25 20 6 7 7 20 17

Parma 24 20 6 6 8 25 33

Chievo 24 20 6 6 8 16 25

Catania 23 19 5 8 6 22 28

Atalanta (pen. –6) 23 20 7 8 5 24 25

Cagliari 23 20 5 8 7 16 21

Bologna 21 20 5 6 9 18 26

Siena 19 20 4 7 9 21 22

Lecce 16 20 4 4 12 21 36

Cesena 15 20 4 3 13 13 31

Novara 12 20 2 6 12 18 40

UN TURN-OVER INOPPORTUNO

31 GEN. - 1-2 FEB. 2012PARMA - JUVENTUS

ATALANTA - GENOABOLOGNA - FIORENTINACAGLIARI - ROMA

INTER - PALERMOLAZIO - MILAN

NAPOLI - CESENASIENA CATANIA

UDINESE - LECCENOVARA - CHIEVO

2 1 ª G I O R N ATA

Un aspetto che cercheremo di esaminare questa volta, èquello relativo all’applicazione nell’ambito della Regola12 del c.d. gioco pericoloso, che consiste in una qual-

siasi azione di un calciatore che, nel tentativo di giocare il pal-lone, metta in pericolo l’incolumità di qualcuno, incluso se stes-so. La caratteristica più importante del gioco pericoloso, staproprio nel fatto che siamo di fronte a un provvedimento tec-nico, pur in assenza di contatto diretto con l’avversario. E difattila “ratio” della norma nasce proprio dal fatto che il Legislatoreha inteso soprattutto prevenire in tutti i casi, un particolare tipodi movimento del corpo, che se non fosse normativamente re-presso, finirebbe per creare per la sua dinamica in un eventualeimpatto, serie e talora gravi conseguenze fisiche. Il gioco peri-coloso finora trattato viene nell’accezione comune inquadratocome “attivo”, proprio per distinguerlo da quello “passivo” chesi concretizza per la dinamica opposta, in quel movimento delgiocatore che abbassi la testa volontariamente sulla gambaprotesa dell'avversario. È interessante anche dire che il giocopericoloso, e sempre a differenza degli altri tipi di falli previstidalla Regola 12, si avvale di una caratteristica tale che possaessere cambiato il tipo di provvedimento sia tecnico che even-tualmente disciplinare, a seconda proprio della dinamica tem-porale di come si evolva l’evento. In particolare, l’arbitro in oc-casione del g.p. come nel caso della c.d. “gamba tesa” assume-rà un tipo di decisione, a secondo se l’impatto con l'avversariodovesse realmente realizzarsi o meno. Per riepilogare, dunque,avremo la sanzione del calcio di punizione indiretto in assenzadi contatto, mentre si applicherà un calcio di punizione direttonegli altri casi con la successiva discrezionalità del provvedi-mento di ammonizione o espulsione. Come si evince anche datutte le suddette valutazioni inerenti questo tipo di fallo, si dicain conclusione che uno dei fini delle Regole del gioco del calcio,sta proprio in quello di prevenire il più possibile il contatto “pe-ricoloso” con l'avversario pur in presenza di fisicità.

GIOCO PERICOLOSOGiuseppe Gargiulo (ex arbitro)

Osservatorio arbitrale

Gli azzurri, a dispetto di quanto affermato nel dopo partita daMazzarri, si sono fatti vedere solo a buoi scappati (3-0) e con irossoblù alle prese con problemi di infortuni. E l’allenatore az-zurro ci ha messo anche del suo, un turnover come già dettoinopportuno, soprattutto con giocatori che attualmente garan-tiscono rendimento e gol (vedi Cavani), e altri che giocano (unosu tutti Campagnaro) che dall’inizio di dicembre mostrano la cor-da. Ma dove sono finiti Fernandez e Grava? E che dire del poveroZuniga, piazzato a marcare Sculli, che gli rendeva centimetri epasso, in balia dell’attacco avversario? Ancora una volta Hamsikha fatto atto di presenza e stavolta neppure san Pandev è riuscitoa metterci una pezza. Insomma un disastro, solo leggermentemitigato dal veemente finale, frutto sì questa volta di scelte di-sperate dell’allenatore. E ora? La gente è amareggiata e sconcer-tata, tocca agli azzurri fare ritornare il sorriso a tutti.

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ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 - NapoliAnno VII - n° 59 - 1 febbraio 2012

Direttore responsabile: Saverio Passarettihanno collaborato:

Luigi Alvino, Max Bonardi, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Giuseppe Gargiulo, CarloLongobardi, Maurizio Marassi, Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone,Fabrizio Piccolo, Giuseppe Piccolo, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario SuarezEdito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione martedì 31 gennaio 2012 - ore 17,30

Vietato mollare. Il momento deli-cato del Napoli (senza impegni di

Champions) continua. Tre sole vittorie nelle ultime dodicipartite e le tre sberle di Genova hanno cancellato la riscossacontro l’Inter in Coppa. La classifica tiene lontani gli azzurridalle zone europee. Udinese terza a +9, Inter quinta a +6.Ma è ancora tutto possibile. Arriva il Cesena che, venti gior-ni fa, fece soffrire il Napoli in Coppa pur schierando unasquadra di rincalzi. Era in salute Pandev che orientò la vitto-ria (2-1): assist per Cavani e raddoppio personale. Ora è unCesena al completo, in grande ambasce in fondo alla classi-fica, penultimo, quattro punti sotto la zona-salvezza. Vorràstrappare almeno un pari e rifarà una partita chiusa.Il Napoli, si torna a ripetere, non può più perdere punti (14in casa, 17 fuori). Si avvicinano gli impegni delle coppe (mer-coledì 8 a Siena, martedì 21 col Chelsea) e la squadra devedare segni di salute in campionato. Il finale di Genova diceche di energie ce ne sono ancora. Il Cesena ha una delle di-fese più perforate. Resiste in casa, ma cede fuori (21 gol in19 partite, la seconda peggior difesa in trasferta). Una solavittoria nelle ultime cinque partite, battuto nelle ultime duegare fuori casa. Ma il Napoli dovrà essere al meglio della con-dizione per snidarlo e piegarlo. Manca Lavezzi, squalificato.I tenori saranno sempre tre, però devono pur cantare.È un febbraio intenso con sette partite in programma. Si gio-cherà ogni tre giorni. Il turn-over sarà ancora necessario, pe-rò Mazzarri dovrà miscelare la “rosa” con giudizio senza sna-turare la squadra e lavorando molto sulla difesa che prendegol (17) da dieci partite. Cavani è una garanzia, 8 gol nelleultime sette gare, ma non bisogna più incoraggiare il con-tropiede avversario. E il Cesena proprio in contropiede cer-cherà di colpire.Partita da decidere al più presto possibile per evitare di an-dare in affanno e perdere lucidità con l’ansia del successo.Subito in campo con determinazione, da squadra superiore(sono 14 i punti di differenza con i romagnoli). In casa lequattro vittorie azzurre sono proprio poche. I pareggi, poi,otto in totale, quattro al San Paolo, condannano il Napoli alsesto posto. Domenica bisognerà andare a San Siro controil Milan con un risultato e una prestazione incoraggianti.

di Mimmo Carratelli

NAPOLI …CROCE E DELIZIA!!!

Saverio Passaretti (presidente AINC)

LA VIGNETTA DI

Dopo la sfavillante vittoria con l’Inter, che ha rigene-rato gli entusiasmi di tutti i tifosi, riappare lo spet-tro del calo di concentrazione ed ecco a Genova

che il Napoli, con qualche nuovo innesto, subisce la vendet-ta del Genoa (i sei gol subiti al S. Paolo bruciavano ancora),che riesce con un eurogol di Palacio ad aprire le danze e ar-rivare addirittura al triplo vantaggio. Poi Mazzarri reinseri-sce qualche gioiello e gli azzurri rimontano fino a sfiorareun clamoroso pareggio, almeno però si evita una figuracciacontro una squadra rivitalizzata dal neo allenatore Marino.Su che cosa generi questa doppia personalità si scatenano,subito dopo queste stravaganti prestazioni, i giornalistisportivi dai quali fioccano giudizi e consigli, tutti si calanonei panni del Mister con improbabili soluzioni tecniche.Nessuno ha la palla di vetro, spesso la partita vive di episodie basta un errore (vedi conclusione di Hamsik solo davantial portiere) che, da un possibile 2-1 si passa al 3-0. Emble-matica è stata ancora una volta la presenza di Vargas cheappare veramente frastornato, il campionato italiano è dialtissimo livello e prima di comprenderne i meccanismi, cosìcome acquisire quel cinismo necessario nel nostro torneo,saranno necessarie molte altre prove. Speriamo che il cile-no possa presto inserirsi nell’organico a pieno titolo; è pa-radossale pensare che in pochi mesi da un’ottima presta-zione nel torneo sudamericano si passi a brevi e anonimepresenze senza nessun segnale positivo. Confidiamo nel la-voro di Walter, recuperare il giocatore è la speranza di tuttii tifosi. Poche sono ormai le chances di conquistare un po-sto utile per la Champions, è certamente più abbordabile,alla luce dei risultati acquisiti, un posto in Europa League,anche attraverso l’eventuale finale di Coppa Italia. Adessoservono concentrazione e forma fisica, è in arrivo il Chelsea,le motivazioni sono ben altre ma la gara con il Cesena di-venta propedeutica a collaudare gli schemi e riacquistarela fiducia negli indiscussi valori azzurri. Forza Napoli!

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La Pasticceria Conte nasce nel 1989 nella pic-cola San Marcellino e subito riscuote un grandesuccesso. Il segreto? La grande passione nella

preparazione dei dolci, una tradizione portata avantidi generazione in generazione, estesasi poi al cateringattraverso la Conte Catering. Sempre attenti ai cam-biamenti e alla ricerca delle novità nel 1998, daun’idea e anni di lavoro naque “il kakkabusc”, dolcea forma di ciambella con mandorle, frutta secca ebabbà con spruzzata di rhum e crema con gusto fortee passionale. Un dolce oggi dedicato a Don Aurelio,ovvero Aurelio De Laurentiis, grazie alla sua forzad’urto espressa nei confronti delle massime autoritàdella Lega Calcio di serie A lo scorso agosto a Milanoin occasione del sorteggio del campio-nato di calcio 2011/2012. Tra le spe-cialità da non dimenticare il PanenzaTorta dedicata alla figlia del proprie-tario nell’occasione della sua nascita.Appellativo che nasce dal connubio trail nome della piccola (Enza) e dal tipodi torta al pan di spagna sfoglini de-licati come la baby.Nel 2012 nasceLounge Bar Conte Pasticceria a Cari-naro che dà spazio alla musica live conserate anche alla scoperta di talenti. Epoi c’è il Napoli con le passioni piùforti per i colori azzurri e in occasionedelle partite di campionato e di Cham-

pions c’è un’ampia sala dove si possono gustare leprodezze di Lavezzi, Cavani e compagni, magari as-sieme a tante specialità come il Maurese Babbà rico-perto di nutella, Limonito Mousse con meringa a gu-sto di limone, Nutellotto, e tanti altri dolci della tra-dizione familiare. A tale proposito la famiglia Contespera di dare sempre nel tempo continue migliorie econtinue novità che il palato desidera, perché

“noi siamo convinti che le persone sono curiose, amanoi cambiamenti e vogliono provare sempre cose nuovee noi gliele offriamo…”

saluti da Luigi Conte e Luigi Guarino

Via Larga, 30 bis Carinaro (CE)Tel. 081.502.9401 - Cell. 366.4319077 - 333.2053878

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P remessa indispensabile: scriviamo ben prima dellachiusura del mercato e non sappiamo quali saranno imovimenti finali dell’odierna avversaria del Napoli. Non

è fatto di poco conto perché in questo turno infrasettimanalesarà di scena al San Paolo il Cesena, eliminato non più tardi didue settimane fa, proprio a Fuorigrotta in Coppa Italia. Quantafrustrazione avrà lasciato al Cesena la cocente e immeritata eli-minazione della Coppa per mano degli azzurri e quanto il Na-poli recupererà della brillantezza perduta in campionato e spe-sa proprio al San Paolo? Sta in questa equazione il destino el’esito della gara di stasera tra due squadre di bell’aspetto, madal rendimento ondivago per quelli che erano i pronostici dellavigilia che volevano i bianconeri romagnoli come la possibilerivelazione della stagione e il Napoli un po’ più vicino a Inter eMilan in particolare. Invece i bianconeri hanno esoneratoGiampaolo sostituendolo con Arrigoni e hanno concluso il gi-rone di andata a 15 punti, al terz’ultimo posto, con numeri dabrivido: solo tredici reti realizzate, peggior attacco del torneo,30 subite e quart’ultima difesa del campionato. Il Napoli, inve-ce, girando a quota 29 si è bruscamente ma inesorabilmenteallontanato dalla zona europea realizzando appena cinque pun-ti nelle ultime 4 gare interne e vincendo appena due volte, con-tro il Lecce e a Palermo, nelle ultime dieci giornate di campio-nato. Il passaggio alla semifinale di Coppa Italia con la vittoriameritata sull’Inter il recupero in campionato per un posto eu-ropeo ancora possibile saranno la molla giusta per riprenderela corsa stroncata con i pareggi contro Bologna e Siena e conla disfatta nella trasferta di Genova? Bisogna capire se la squa-dra di Mazzarri è flessione di risultati solo in campionato e perdiverse serie di circostanze, oppure il calo è generale e ha suemotivazioni: una tecnica – la conoscenza degli avversari del gio-co di Mazzarri -, una psicologica – la pressione di un ambientenon certo rilassante come quello napoletano e il conseguentestress. Il Cesena, come ha recentemente dimostrato proprio alSan Paolo pur schierando una formazione imbottita di riserveed elementi della Primavera, è squadra che ha gamba e corree ha un Mutu che pungolato dall’atmosfera di Fuorigrotta cer-cherà la zampata decisiva per ridare fiato alle speranze di sal-vezza dei romagnoli. Arrigoni, pe-raltro, ha dato un’anima alla squa-dra che con lui non conosce mezzemisure: 4 vittorie e 6 sconfitte nelleundici partite in panchina. L’impre-sa salvezza non è facile e occorre-ranno diversi… miracoli per arriva-re a quota 40, racimolandone al-meno 25 nel girone di ritorno. Saràun 4-4-2 oppure un 4-2-3-1 il mo-dulo con cui il Cesena si schiereràal San Paolo? E quali saranno gli in-terpreti nuovi messi a disposizionedi Arrigoni? Dainelli, Alvarez, Toni,Castaignos, ma anche Santana… soprattutto un attaccante daaffiancare a Mutu per aumentare il potenziale di un attacco sinqui deludente ma soprattutto asfittico. Eppure giocatori di buo-na levatura sia tecnica che agonistica non mancano ai roma-gnoli. Ceccarelli, Guana, Parolo e Candreva assicurano assieme

Sergio Curcio

SERATA DA BRIVIDI, MA PER IL CESENA

ANTONIOLI

COMOTTO

CECCARELLI

VON BERGEN RODRIGUEZ

GUANA COLUCCI

BOGDANI

RENNELLA

LAURO

PAROLO

RAVAGLIAMORASROSSIMARTINHOCANDREVAMARTINEZ

a capitan Colucci una buona interdizione e una discreta capa-cità di possesso e di giro palla per aiutare l’attacco. In difesa,con Antonioli titolare a 42 anni, ma con una promessa comeRavaglia, appena ventenne, a studiarne i trucchi tra i pali, agi-

scono uomini d’esperienza come Co-motto a destra e Marco Rossi o Laurosulla sinistra. Al centro la coppia VonBergen-Rodriguez non ha brillato inchiusura soffrendo troppo sulle pallealte e sulla velocità. Alternative ai tito-lari sono state il giovane Benaluane iidifesa, Martinho e Martinez – la gran-de delusione di stagione – a centro-campo, sulle fasce, Bogdani e Rennellain avanti. Squadra modesta, ma nonper questo arrendevole. Sarà un altromatch in precario equilibrio come mol-te gare del Napoli contro avversarie di

secondo piano, oppure, finalmente, il Napoli metterà subito lafreccia per far capire la sua voglia di vincere? Più che mai c’èbisogno del “dodicesimo” giocatore sugli spalti del San Paolo.È ora ormai di dare un taglio netto ai troppi pareggi che nonservono e non fanno classifica.

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B envenuti al Nord. Non è solo il titolo di un fortunatoquanto simpatico film attualmente in programmazio-ne e campione di incassi ma anche il grido dei tantis-

simi tifosi del Napoli che questa sera si faranno sentire, ecco-me, sugli spalti del Meazza. A distanza di quattro mesi e mezzogli azzurri tornano sul luogo del delitto con la speranza di riser-vare al Milan lo stesso trattamento riservato alla prima Inter diRanieri. Mission impossibile? Noi azzardiamo un no deciso per-ché questo Napoli, checché ne dicano gufi, cornacchie, rime-statori e qualche pareggio di troppo, a nostro sommesso avvisoè più forte e maturo di quello che nella scorsa stagione andò aMilano per giocarsi lo scudetto nello scontro diretto e ne beccòtre anche alla complicità dell’ineffabile signor Rocchi che si in-ventò il rigore che sbloccò una gara incanalata sullo 0-0. È benvero che gli errori degli arbitri stanno nel conto di una partita,ma non al punto di stravolgerla totalmente!!! Questo Milan,arricchitosi anche di Maxi Lopez, ha ancora fame, non si accon-tenta di vincere… e Allegri pretende sempre il massimo. Lasquadra gioca a memoria, come sa e come fa solitamente: pos-sesso palla, gestione del ritmo gara, pazienza nel trovare glisbocchi giusti alla manovra. Il curriculum casalingo della sta-gione parla chiaro: in 11 gare al Meazza ha vinto 8 volte pareg-giando due e perdendo solo il derby, realizzando 24 reti e su-bendone appena 5. Questo Milan insaziabile è, insomma, squa-dra che non pensa solo al palcoscenico più importante e lumi-noso della Champions, tanto per capirci, ma anche di sistemarein fretta le “pratiche” che possono riservare imprevisti. La for-mazione di Allegri a San Siro ha praticamente sbriciolato quasitutti gli avversari restando a bocca asciutta solo nel derby. Par-lare dei singoli milanisti, dell’organico, del sistema di gioco deirossoneri risulta quasi irriverente, visto che quella milanista èl’unica formazione che può vantare più fuoriclasse in grado didecidere da soli l’esito di una gara. Ibrahimovic, Thiago Silva,Pato – nonostante tutte le critiche – Robinho, Nesta o Seedorf,forse il calciatore più completo degli ultimi 20 ani, sono più cheadeguatamente supportati da gente di classe ed esperienza co-me Mexes e Zambrotta in difesa, Ambrosini, Aquilani e Noce-rino a centrocampo, o da giovani di grande avvenire come Boa-teng, Abate, Mesbah, Merkel, Strasser e il “faraone” El Shaa-rawy. Anche per questo motivo Max Allegri, fermo restando lalinea difensiva a 4, si diverte alla grande nel variare il modulo

Sergio Curcio

DOMENICA CON ARIA DA CHAMPIONS

ABBIATI

ABATE NESTA T. SILVA

VAN BOMMEL

ROBINHO

AMBROSINI NOCERINO

EL SHARAW IBRAHIMOVIC

ZAMBROTTA

AMELIAMEXESMESBAHEMANUELSONMERKELSEEDORFMAXI LOPEZ

di gioco in attacco, partendo da un centrocampo che può schie-rarsi a 3 o 4 e un attacco che a una o tre punte fa davvero paurapotendo contare su un Ibra sempre più cattivo e “antipatico”,soprattutto agli avversari. Allegri, alle prese con i soliti problemidi infortuni a centrocampo, studierà per bene come prendersila rivincita contro il “nemico” Mazzarri e continuare il testa atesta con la Juve di Conte. Anche Mazzarri, però, non resterà aguardare… Lasciare il possesso palla al Milan, come ha dimo-strato Ranieri nel derby, non significa abdicare dal campo. Se èefficace il lavoro a protezione della difesa azzurra. Occorrerànon dare la profondità agli attaccanti rossoneri, cercare di bloc-care le irruzioni centrali e soprattutto isolare Ibrahimovic. Facilea dirsi, è vero, ma un Napoli con la giusta concentrazione e cat-tiveria può riuscirci. Al Meazza occorreranno personalità e co-raggio. L’entusiasmo a basso volume per i numerosi passi falsiin campionato ha bisogno di un’impresa per far nuovamentegridare forte i tifosi e la squadra di Mazzarri. Il miglior Lavezzi,le corse di Gargano e Maggio, la “voglia” di Pandev, il fiuto diCavani sotto rete, le ricette giuste per fermare il Diavolo… E alzila cresta anche Hamsik, mister X rossonero della scorsa estate.Questo Milan è l’avversario giusto per un Napoli che finora nonha mai fallito appuntamenti importanti. Partita difficile, dun-que, ma se si corre ragionando tutto può succedere.

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L’ analisi che va fatta a metà campionato è che il Napoliedizione 2011-2012 è una squadra che non riesce adavere continuità di gioco e di risultati, e che tra le pri-

me sette squadre della classifica, è quella che subisce più gol.A livello di gioco tutti conoscono come gioca il Napoli, bastachiudere le corsie esterne e gli azzurri si sciolgono come neveal sole, non mostrando mai alternative tattiche e giocando pallaa terra senza mai creare problemi alla difesa avversaria. Riguar-do la condizione atletica, va rilevato che gli ultimi 25 minuti aGenova sono stati ad altissimo ritmo, a dimostrazione che sulpiano fisico il gruppo in toto sta bene. Alla fine, tuttavia, va ri-levato che il risultato di Marassi è giusto e che molto è stato

condizionato dalla gara di mercoledì scorso con l’Inter, dove gliazzurri hanno trovato di fronte un team senza idee, senza ca-rattere e che ha fatto davvero poco per passare il turno, forseper non sprecare energie utili nella corsa ai posti Championsin campionato. Mi auguro ora che Mazzarri alla vigilia della garacol Cesena non parli di avversario difficile ma guardi le cifre: in20 partite i bianconeri hanno vinto solo 4 volte, con 3 pareggie ben 13 sconfitte. Non credo che sia un avversario che possafar paura al Napoli. Il Napoli si deve solo preoccupare di chiu-dere la contesa prima possibile e pensare all’impegno ben piùdifficile di domenica prossima al Meazza, da dove potrebbe ri-trovare smalto e smalto pe risalire la classifica.

Carmine Tascone

UN NAPOLI CHE SUBISCE TROPPO

PUNTO TECNICO

Il Kaffèdei tifosinapoletani

È proprio per il suo timido esordio nel campionato ita-liano che il giocatore cileno, neo acquisto azzurro, me-rita una particolare attenzione e soprattutto un grosso

incoraggiamento da tutti i tifosi. È un calciatore, che come spes-so succede, ha impattato con difficoltà, con la sua nuova espe-rienza calcistica, eppure in Cile è considerato una stella. Edo-ardo si mette in evidenza da giovanissimo e dopo l’esperienzanella squadra giovanile dell’Università Cattolica finisce per di-ventare, nel Cobreola, il sostituto naturale del connazionaleSanchez passato all’Udinese. Si afferma come un’ottima secon-da punta nella squadra dell’Università del Cile e viene consa-crato come migliore giocatore del campionato cileno con seireti in undici partite. Contribuisce in modo determinante allaconquista della Coppa Sudamericana con due reti nella finalecon il Quito portando per la sua squadra il primo trofeo conti-nentale. Nel premio come miglior giocatore sudamericano del2011 si piazza secondo dietro il più esperto Neymar del Santos.La storia attuale è conosciuta con il trasferimento al Napoli e

l’esordio in coppa Italia con il Cesena, una prestazione non esal-tante come del resto non lo è stato anche qualche altro sprazzodi partita giocata negli ultimi minuti. Anche nella débacle ge-noana si è visto poco, ma credo che in quella bolgia non erapossibile figurare meglio, soltanto i big hanno dato un consi-stente cambio di direzione, ma sono giocatori abituati a situa-zioni di eccezionale pressione psicologica. Il mio vuole essereun messaggio di augurio al giovane cileno, sono convinto cheha le qualità per emergere, del resto si è detto un gran benesulla sua velocità e tecnica di base . Chissà se nel suo destinodebba essere proprio il Cesena a essere la squadra predestina-ta, la sua prima non è stata certamente esaltante ma potrebbeessere buona la seconda. I compagni avranno compreso il suomomento delicato e sapranno dargli il sostegno necessario, èpur sempre un giovane che da promessa può diventare certez-za. Fondamentale la spinta dei tifosi che daranno sicuramenteil loro contributo e solo così che il buon Edo potrà dare anemae’ core!!! Forza Turboman!!!

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

EDU VARGAS… PER TUTTI TURBOMAN

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CENTRO COMMERCIALE IL GOLFO DEI DESIDERI: AFRAGOLA - NAPOLI

NAPOLI - CESENAN. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol

1 MORGAN DE SANCTIS P 1977 ITA 20 –2 GIANLUCA GRAVA D 1977 ITA 1 –3 IGNACIO FIDELEFF D 1989 ARG 4 –4 MARCO DONADEL C 1983 ITA – –6 SALVATORE ARONICA D 1978 ITA 17 –7 EDINSON CAVANI A 1987 URU 18 128 ANDREA DOSSENA D 1981 ITA 17 –

11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 19 214 HUGO CAMPAGNARO D 1980 ARG 17 215 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA – –16 EDUARDO VARGAS A 1989 CIL 2 –17 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 20 618 JUAN ZUNIGA D 1985 COL 17 119 MARIO SANTANA C 1981 ARG 8 –20 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 14 221 FEDERICO FERNANDEZ D 1989 ARG 9 –22 EZEQUIEL LAVEZZI A 1985 ARG 16 423 WALTER GARGANO C 1984 URU 16 128 PAOLO CANNAVARO D 1981 ITA 17 –29 GORAN PANDEV A 1983 MAC 16 531 JACOPO DEZI C 1992 ITA – –32 CRISTIAN CHAVEZ A 1987 ARG 2 –83 ANTONIO ROSATI P 1983 ITA – –85 MIGUEL BRITOS D 1985 URU 1 –88 GOKHAN INLER C 1984 SVI 18 –99 CRISTIANO LUCARELLI A 1975 ITA 3 –

N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 FRANCESCO ANTONIOLI P 1969 ITA 14 –2 GUILLERMO RODRIGUEZ D 1984 URU 15 –5 ROBERTO GUANA C 1981 ITA 19 16 MAURIZIO LAURO D 1981 ITA 14 –8 ANTONIO CANDRELA C 1987 ITA 18 2

10 ADRIAN MUTU A 1979 ROM 17 611 VINCENZO RENNELLA A 1988 ITA 3 –13 MARCO ROSSI D 1987 ITA 12 –14 GIUSEPPE COLUCCI C 1980 ITA 9 –15 RAFAEL MARTINHO C 1988 ITA 6 –16 GIANLUCA COMOTTO D 1978 ITA 15 –17 DOMINIQUE MALONGA A 1989 FRA 6 –18 MARCO PAROLO C 1985 ITA 19 123 DAMIAN DJOKOVIC C 1990 CRO 4 –24 TOMMASO ARRIGONI C 1994 ITA 1 –25 STEVE VON BERGEN D 1983 SVI 19 –28 YOHAN BENALOUANE D 1987 FRA 5 –29 MARCO LIVAJA A 1993 CRO 3 –32 ABDELKADER GHEZZAL A 1984 ALG 13 –42 LEONARDO ARRIGONI D 1993 ITA – –45 NICOLÒ LOLLI A 1994 ITA – –55 JORGE MARTINEZ A 1983 URU 8 –70 ERJON BOGDANI A 1977 ALB 14 –77 LUCA CECCARELLI C 1983 ITA 14 –81 EVANGELOS MORAS D 1981 GRE 2 –88 NICOLA RAVAGLIA P 1988 ITA 6 –

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SIENA - NAPOLI 1-1: CHE FATICA!

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GENOA - NAPOLI 3-2

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DUE MINUTI DI VERO NAPOLI

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COPPA ITALIA: NAPOLI - INTER 2-0

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OSTACOLO SIENA PRIMA DELLA FINALE

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In campo con gli Azzurri

Forza Napoli

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FOTOAGENZIA MOSCA

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I n Inghilterra le chiamano WAGS che sarebbe l’acronimo di“Wives and Girlfriends”, ovvero mogli e fidanzate dei cal-ciatori. In Italia basta racchiudere il tutto in una sola parola:

le velineeeeeeeeeeeeee! L’urlo che èsceso dai banchi di Striscia per entra-re nei meandri della sociologia. L’Ita-lia è passata dalle polveri del venten-nio fascista alla polvere di stelle delventennio velinista. E da quando tut-to è stato sdoganato dal jet set pal-lonaro, la morale va a farsi fottere, unpo’ alla stregua dei protagonisti. Ilvelinismo è assurto a neologismo daDizionario della lingua italiana, conaccezioni variegate a trecentosessan-ta gradi. Anche se c’è chi spesso pre-ferisce fermarsi frettolosamente sol-tanto a un quarto della circonferenza.

IL COBRA NON È UN SERPENTE – MagnificiAnni ‘80. Ve la ricordate Donatella Rettore?Eterea, leggiadra musa del pop rock avveni-ristico e provocatorio che cantava: “Il cobranon è un serpente”. Al tempo ci volle un po’per comprendere a pieno cosa fosse il Co-bra, anche per i costumi castigati e sobri del-l’epoca che mal si conciliavano con arditidoppi sensi. Oggi invece è chiarissimo cosasia il Boa. Ovvero il soprannome di battagliadi Boateng, serpeggiante in campo ma anche nell’alcova, con-siderati gli apprezzamenti della sua nuova fiamma Melissa Sat-ta. Una esperta del ramo che ha negli anni ha conosciuto il cal-cio da varie angolazioni.

ELI & MELI - La versatilità di Lady Melissa è comprovata daglianni di militanza con Bobo Vieri il suo primo mentore, nonchécomandante di lungo corso che vanta la primogenitura del ve-

linismo dopo i trascorsi con Elisabetta Ca-nalis che hanno fatto più storia di “Uominie Donne”. Bobone nazionale è stato il pri-mo a introdurre il fidanzamento veline conincentivi sulla rottamazione. Per una veli-na “usata” ha acquisito una velina nuova.Dalla Eli alla Meli, dalla Betta alla Satta.Con optional di serie. Ma anche qui dopoalcuni anni la storia è finita. Ogni scarpadiventa scarpone e pure la Melissa è rima-sta a piedi. Ma non è rimasta certo a guar-dare. E ha trovato il suo Principe. O meglioil suo Prince. Kevin “Prince” Boateng. Unoche la mette dentro da tutte le posizioni…

MY FAIR LADY - Ma la Favola rischia di essere travoltaperché Lady Melissa ha vuotato il sacco a Vanity Fair:“Io e Kevin facciamo sesso dalle sette alle dieci volte asettimana”. E d’improvviso tutti quanti abbiamo imma-ginato quel pezzo di fuoriclasse che balla alla MichaelJackson e che fa le capriole dopo un gol, come un in-golosito ragazzotto barzotto. Insomma, a volte bastaun dettaglio per fare la differenza. Soprattutto perchéPrince poi si è infortunato. E i censori, anziché pren-dersela con la casualità, hanno dato la colpa al Boa.

Ma dico io, è così che si fa? Basta, lasciamoli in pace! Tuttiquanti a parlare di questa storia. Almeno dalle sette alle diecivolte a settimana. Boateng-Satta, chi più ne ha più ne metta.Ormai il campionato è al giro di… Boa!

Bruno Marra

UNA VELINA AL GIRO DI… BOA

Kevin Prince Boateng e Lady Melissa Satta: chi più ne ha più ne metta

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IL CIRCO DELLA SETTIMANARASSEGNA STAMPARASSEGNATA STAMPAFatti, visti, condivisi e commentati, il meglio o peggio della settimana vissuta virtualmente e realmente.Le notizie reali commentate dal Senatore Annibale Ricotta (Partito dei Ricottari Italiani) e Pepp Mo VecIo (affarista, di quelli che qualsiasi cosa… provvedo io), personaggi che animano le mattine in Fuoco suRadio Marte.

Visti da Pepp Mo vec io…Come per magia sparisce la benzina, la popolazione si divide in due:quelli che devono assolutamente fare la benzina e quelli che la benzina"forse" non c’è allora me ne sto a ca-sa. Quello che però io non riesco acapire è perché ogni volta che arrival'autocisterna a consegnare il prezzoil carburante aumentava sempre dipiù. Amici il consiglio è questo qui, laprossima volta che fanno ste taran-telle, statevene a casa e se pro-

prio dovete scendere accatteteve nu bell cavallo che è meglio…

Benzina 2La mancanza di benzina ha portato strade deserte, gente che nonusciva più per paura di restare a piedi, scaffali di supermercatosemi vuoti, la gente vedeva gli scaffali semi vuoti e comprava dipiù. La gente arriva alla cassa con carrelli pieni di niente eusciva con il portafoglio pieno di niente. La gente inseguiva icamion della benzina, che a loro volta erano scortati dalleforze dell’ordine. Una volta arrivati al camion della benzinasi avvicinavano con bottiglie e contenitori da riempire, sce-nario da guerra mondiale. La gente forse sta perdend a cap…

Visti da Annibale Ricotta…Da quando c’è il governo Montinoi altri parlamentari, stiamoqui e ascoltiamo ma non capia-mo, annuiamo ma non confer-miamo, insomma ci pagano pernon far proprio niente, ecco cipagano per non fare guai. Unasorta di cassa integrazione an-che per noi, a stipendio pieno econ pensione da favola. Predi-care bene e razzolare male

a cura di Peppe Accardo

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I l Napoli ci ha abituati a vivere, repentinamente e in rapidasuccessione, momenti di grande esaltazione e altri di pro-fonda depressione sportiva. Anche le ore successive alla

partita con il Genoa, così come già capitato nel recente passato,sono state vissute dai tifosi con sgomento. Tutti a riflettere sullemotivazioni che determinano questo stato altalenante di risul-tati, espresso non solo da partita a partita, ma anche nell’am-bito dello stesso incontro. Turn-over eccessi-vo e talvolta immotivato, una rosa di gioca-tori da molti ritenuta insufficiente, difesa sulbanco degli imputati e giocatori in calo di for-ma. Dalle migliaia di commenti scritti sui so-cial network, diventati veri e propri “barsport” planetari, si legge che Mazzarri è rite-nuto incapace di gestire adeguatamente ilgruppo e le motivazioni dei singoli e De Lau-rentiis, invece, viene citato come presidenteavaro, demolitore della gloriosa e appassio-nante storia azzurra (considerata la sua ulti-ma dichiarazione sul tema) e, di più, vero e proprio approfitta-tore dell’amore della tifoseria. In poche parole si imputa al pre-sidente di arricchirsi a dismisura utilizzando il grandissimo mer-cato a sua disposizione. Considerazioni presunte e poco moti-vate, che non fanno altro che contribuire a rendere ingiusta-mente più pesante l’atmosfera intorno alla squadra che ha set-te/otto punti in meno della precedente, stupenda, stagione,

ma che è, per contro, in semifinale di Coppa Italia e, udite udi-te, agli ottavi di Champions League. Azzardi tecnici o tattici,strategie discutibili del nostro vulcanico presidente, e quant’al-tro si voglia rinfacciare ci sta. La delusione o la rabbia sono in-negabili, ma si dovrebbe provare a restituire, per una volta, ilgiusto peso all’elemento che quasi sempre distingue la partitadi calcio: l’episodio fortunato. Negli occhi dei supporters azzurri

rimarrà per sempre scolpito il gol di Lavezzi aCagliari, quando tutti auspicavano il fischio dichiusura, o quello di Cavani contro il Leccedopo il salvataggio di San Grava o, ancora lazampata del Matador, al 97’, contro lo SteauaBucarest. I balzi del pirata Morgan su Gomeze su Balotelli ci hanno regalato la gioia di pro-seguire nella massima competizione euro-pea, così come il rimpallo favorevole a Pepeha dato la stura alla cavalcata juventina equello a Lamela ha fatto le fortune di Luis En-rique già dato in lista di sbarco. Qualche tocco

favorevole e qualche decisione arbitrale più corretta ci avrebberidato quei tre/quattro punti che effettivamente mancano. Oraci sarebbero festeggiamenti e sorrisi a trentadue denti. Perderea Genoa, dai fratelli rossoblù, ci può stare. Il progetto Napoliva avanti e le speranze per una stagione esaltante sono ancoraintatte. Se Hamsik avesse tirato sulla sua sinistra anziché sulcorpo di Frey sarebbe stata tutta un’altra partita. Forse.

Carlo Longobardi (Consigliere AINC)

QUANDO L’EPISODIO È FORTUNATO

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PERSONAGGI

Nicola Graziano, anni 43, magistrato del Tribunale di Na-poli, sezione fallimentare, un figlio di 6 anni, Luigi, ti-foso in erba è tifosissimo del Napoli da sempre, abbo-

nato in curva dalla più tenera età, professa la propria fede inqualsiasi occasione. D. Come si aspettava questa stagione?R. Migliore dell’anno scorso. C’erano tutti i presupposti, entu-siasmo, carica dalla partecipazione in Champions League e unacampagna acquisti incoraggiante, per assistere a una stagioneda sogno. Invece, manca continuità, si sono susseguite fasi al-terne, la squadra si mostra distratta, in alcune singole gare sadi essere una big e lo fa vedere, in altre si ferma. Ci vorrebbeun passo costante. Non c’è questa continuità perché è sparitaquella voglia di vincere. D. C’è qualche responsabilità da parte dell’allenatore? R. Non si dice mai alla squadra che è da settimo posto perchéil monte ingaggi è tale, secondo me non crede più nella rimontaneppure lui.D. Il modulo è da rivedere?R. Sì perché non siamo più una squadra sconosciuta, mancal’effetto sorpresa per cui tutti quelli che affrontano gli azzurrine conoscono pregi e difetti della squadra e modificano il pro-prio assetto in funzione delle caratteristiche dello schema diMazzarri.D. Basterebbe una Coppa Italia o un eventuale quarto di finaledi Champions? R. Non salvano la stagione perché non garantiscono prospetti-ve di Europa importante, aver lasciato punti in campionato èstato un delitto. D. Si sente che è deluso, chi è responsabile, presidente alle-natore, giocatori?R. Forse l’allenatore. Tutto ciò è frutto della querelle di maggio,i nodi sono venuti al pettine, secondo me non c’è molta sinto-nia tra allenatore e presidente. Il presidente è lui il padrone, èdifficile conviverci, pesa la sua autorità sulle spalle, non fa sen-tire liberi.D. E la zona Mazzarri?R. È sparita anche quella, il Napoli non più sangue agli occhi,una volta esisteva davvero questa voglia di vincere. L’allenatoreha perso il polso della situazione.

Max Bonardi

NICOLA GRAZIANO: TIFOSO DA SEMPRE

D. Come si può far fronte alla situazioneR. Ci vuole un bagno di umiltà, forse ci sono questioni derivantida preparazione, è un momento di stanchezza, l’augurio è cheil recupero sia legato alla coppa, visto che mercato non si puòfare più nulla. D. C’è il rischio di perdere i big senza la qualificazione Cham-pions? R. Non li vedo distratti da sirene di mercato, piuttosto mi sem-brano più demoralizzati, seccati da problemi di ordine pubblicopiù che da sirene straniere. La seccatura non è il calore dellacittà, ma quello che c’è intorno. D. Come si salva la stagione?R. Si può recuperare, bisogna porsi l’obiettivo di riuscire, alme-no provarci, magari non si riuscirà ma si potrà dire di aver su-dato fino all’ultimo. Il contentino sarebbe la Coppa Italia. D. E in invece in Champions?R. Andare avanti in Coppa? Se si dovesse andare avanti tantodi guadagnato, si svelerebbe il disegno che ha causato questodisagio, mi farebbe piacere essere smentito e avrebbero ragio-ne loro.D. Una richiesta al presidente?R. Un centrocampista alla Pirlo, ha cambiato la fisionomia dellaJuventus, ciò però presuppone un cambio di modulo, D. E un cambio di allenatore?R. Vorrei tanto sapere che cosa è successo a maggio, come ve-ramente a prescindere dalle situazioni di facciata si sono lasciatipresidente e allenatore, il segreto della stagione negativa è tut-ta lì.D. Da tifoso come spiega il silenzio del pubblico napoletano? R. Aspettano tutti che cosa succede a febbraio, un eventualeinsuccesso in Champions scatenerebbe l’insoddisfazione, mu-gugni. Il mese febbraio è fondamentale, poi si vedrà.

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Non è un eufemismo o una burla, ma la triste realtà diuna situazione che sfiora i confini della logica, ma cosasuccede? Caro Mazzarri, ho aspettato molto prima di

scrivere questo pezzo, la speranza era che dopo il Bologna e ilSiena, qualcosa potesse cambiare, ma non è stato così, e alloraè giusto parlare a cuore aperto, la realtà è che lei ha perso lasquadra, non ha più il controllo, si è fatta largo una forma di“anarchia” mentale, coloro che lei chiama “i miei ragazzi” nonci sono più, e allora è arrivato il momento di prendere delledecisioni. A Genova abbiamo toccato il fondo, la smetta dichiamarli “i miei ragazzi”, sono dei professionisti ben pagati,devono fare il loro lavoro, e devono essere guidati da un alle-natore che faccia il suo con altrettanta professionalità e consentimenti “celati”, la realtà è che lei non li controlla più, e de-vo dire che non riesce nemmeno a controllare se stesso, le suedichiarazioni sono preoccupanti: il dopo Bologna “non siamouna grande squadra” il dopo Siena “risultato bugiardo, io dellaprestazione dei miei sono contento, troppi episodi strani, nonè la nostra annata” il dopo Genova “il secondo tempo mi sonopiaciuti”. Si svegli, e analizzi quello che dice e quello che fa,“non siamo una grande squadra” ha dimenticato che abbiamofatto fuori una squadra che si chiama Manchester City in duepartite, e che siamo agli ottavi di Champions, com’è successo?Il Manchester City è primo in Inghilterra, crede che ci abbiano

Luigi Alvino

regalato qualcosa? O siamo stati noi a essere superiori? A Sie-na: “io della prestazione dei miei sono contento”. Se non aves-se pareggiato avrebbe dovuto prendere decisioni dolorose.Come si fa a essere contenti di calciatori che vagano in camposenza una logica di impostazione, alcuni completamente as-senti, a danno dei compagni. E poi quei lanci lunghi che nonarrivano mai, e dico mai, non si vedono più neppure in C1, ov-viamente non è colpa dei giocatori, Mazzarri è lei il problema.Lei più di tanto non riesce a fare, lo dimostra la sua storia, enoi siamo stanchi di sentirla dire solo cose senza senso, lasmetta di attaccare noi giornalisti, ormai l’unico gesto logicoe decente che le resta da fare, è dare le dimissioni, oppure,faccia il professionista che parla e dirige altri professionisti, i“miei ragazzi” come dice lei, sono quelli dell’oratorio, lei è untecnico di una Spa, che dovrebbe guidare dei dipendenti dilusso di questa Spa, faccia il suo lavoro, per essere un buontecnico bisogna vincere qualcosa… e lei che cosa ha vinto? Edeventualmente decidesse di andar via, porti via anche Bigoncon il 70% dei giocatori che ha fatto acquistare e che non ser-vono a nulla, oppure resti, ma dimostri di essere qualcuno, enon mi parli di Coppa Italia, quella con l’Inter è stata una par-tita tra giocatori stanchi e dai riflessi appannati, compreso l’ar-bitro, non fa testo, ci dimostri col gioco, col carattere e con irisultati che lei è un allenatore di calcio importante.

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menti. Lo squilibrio nutrizionale di uno di questi elementi ritar-da la digestione e l’intero processo di assorbimento. L’atleta deve mangiare 5 volte al giorno: colazione al mattino,uno spuntino a metà mattinata, poi, pranzo, spuntino pomeri-

diano e cena. È importante rispetta-re gli orari di queste assunzioni. Nonconviene mangiare prima di 2-3 orein prospettiva dell’allenamento. Pri-ma dell’allenamento non vannoesclusi tipi di alimenti che vannoconsumati sempre tutti in equilibrio.Per esempio, va tollerato un bicchie-re di vino che va bene in un contestodi dieta ben equilibrata. Tutti gli stra-vizi non possono essere tollerati.

L’alimentazione deve es-sere equilibrata, comple-ta e deve comprendereabbondanti porzioni diverdura e frutta. Avvici-nandosi al momento del-la performance sin dallasera prima vanno dimi-nuite le quantità di pro-teine, va ridotta la carne,cercando di favorire zuc-cheri e carboidrati. Sul ti-po di approccio alla dieta,questa non deve apparirecome un’imposizione,non deve creare una

pressione mentale negativa e non va esasperata, piuttosto vaintegrata con integratori naturali. È ovvio che quando stiamoparlando di atleti particolarmente competitivi, sia la dieta chel’integrazione vanno supportati da esami ben specifici. E va per-sonalizzata sulla base di abitudini e caratteristiche organiche.Dopo la prestazione, lo stress e l’affaticamento, il fisico ha bi-sogno almeno di un paio di ore per un fisiologico riequilibrio.Per cui il pasto che va consumato deve essere contenuto, equi-librato, ricco di carboidrati e particolarmente leggero. Tutto ciòserve per recuperare al meglio lo sforzo sostenuto. Dunque,maggior rigore proprio prima e dopo la prestazione, e unostrappo alla regola, se proprio volete, durante la settimana.

Come notoriamente si sa, “noi siamo ciò che mangia-mo”: questo vale per l’alimentazione di tutti gli atleti lacui dieta va vista non solo in prossimità della prestazio-

ne, ma nell’arco di tutta la settimana, allenamenti compresi.Un’alimentazione corretta serveper allenarsi in condizioni otti-mali, per recuperare meglio lafatica e lo sforzo dell’allena-mento e per migliorare l’ap-proccio corretto alla perfor-mance sportiva. In più l’atletache si alimenta in maniera cor-retta ha meno possibilità di ri-schio infortuni. Naturalmente lacorretta dieta varia a secondase si parli di atleti, amatori, gio-vani o professionisti. Oggi è im-portante la corretta alimenta-zione ma anche un’altrettantointegrazione adeguata. L’alimentazione èmutevole a seconda dell’organismo, delperiodo di preparazione o dell’approssi-marsi alla gara. Nell’analizzare la fase ini-ziale, bisogna vedere se il soggetto trat-tato è in condizioni ottimali, sovrappesoo sottopeso. Poi, una volta raggiunto unostato ottimale, è necessario mantenereil peso forma. Durante l’ar-co degli allenamenti e neigiorni precedenti la per-formance sportiva la pre-parazione va adeguata.Nei giovani è importanteuna giusta educazione ali-mentare per far sì che sindalla prima età le cono-scenze culturali favorisca-no una giusta assunzionedi cibo; in particolare, fa-cendo riferimento a Napo-li provincia, va rilevato cheesiste un triste primato diobesità adolescenziale: il36% degli adolescenti è insovrappeso o obeso rispetto alla media europea che è dell’8%.Questo è un primato mondiale!!! Per far sì che ciò non avvenga bisogna trasmettere agli adole-scenti nozioni fondamentali di cultura della dieta. In tal sensoè corretto includere una corretta colazione con quantità ade-guate giornaliere di frutta e verdura. Quando si parla, invece,di atleta evoluto, amatore e non, o professionista, i principi nu-trizionali devono essere corretti. Nell’arco della giornata l’atletadeve assumere pasti regolari, dai 3 ai 5 pasti al giorno, tutti pa-sti ben equilibrati comprensivi di vari costituenti alimentari,senza esclusione di alcuni di loro, ovvero pasti con proteine,zuccheri e grassi e non assumere pasti senza uno di questi ele-

Maurizio Marassi, anni 55, ex pallanotista, una figlia, Ma-nuela, anch’essa pallanotista del Posillipo, è specialista inMedicina dello Sport, Scienza dell’Alimentazione e Aneste-sia e Rianimazione. Medico ufficiale della nazionale di pu-gilato alle Olimpiadi Sydney 2000, medico ufficiale del Cir-colo Nautico Posillipo dal 1980, ex medico del Napoli Soc-cer nel 2004-2005. Docente nazionale Coni, autore di di-versi lavori scientifici su temi di Medicina Sportiva e Scienzadell’Alimentazione, responsabile dal 1984 del centro pilotadi Medicina dello Sport SMS di Napoli.

Maurizio Marassi

LA DIETA DEGLI ATLETI: CINQUE PASTI

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Ottimo weekend per le squadre giovanili azzurre. Ben 3 vittorie e 1 solo pareggio. Tutte le compagini sono in lotta perqualcosa nei rispettivi gironi e anche la Primavera, dopo un inizio non positivo, è rientrata in corsa con una bella vittoriacontro il Lecce. Berretti e Allievi sono in piena zona playoff mentre i Giovanissimi continuano a dominare il loro girone.

Attilio Marchionne

Forse qualcosa è cambiato o sta cambiando nell’animo e nellafiducia di questa squadra, questo weekend è arrivato un nuovosuccesso, in casa, contro il Lecce. È la terza vittoria dopo quellecontro Crotone (in casa) e Nocerina (fuori casa). Il match è sta-to molto teso e combattuto, con gli azzurri che hanno trovatola rete nella prima frazione con Tutino e che, seppur soffrendomolto, sono riusciti a portare a casa bottino pieno. Il girone diritorno è iniziato alla grande e infatti gli azzurri si sono rilanciatinella lotta per la zona playoff che ora dista solo 3 punti ed èoccupata dal Catania. Il prossimo turno sarà molto importanteperché la squadra di Sormani sarà opposta, fuori casa, all’Ascoliche ha 2 punti in meno degli azzurri e occupa l’ottava piazza.Alla rosa si è aggiunto il neo acquisto Soma Novothny.Prossimo turno: Ascoli – Napoli (4/2)

Pescara - Ascoli 1-2

Reggina - Bari 3-0

Lazio - Catania 4-0

Nocerina - Crotone 4-3

Gubbio - Juve Stabia 1-1

Napoli - Lecce 1-0

Palermo - Roma 0-1

risultati 3ª ritornogirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

RomaLazioPalermoLecceRegginaCataniaNapoliAscoliNocerinaJuve StabiaPescaraBariGubbioCrotone

42413428262522201816131210

7

1616161616161616161616161616

131311

97866533321

32115142374344

01464768879

101011

5860293621281821261819231422

1315213312252629372337414140

PRIMAVERA

Trapani - Benevento 0-0

Arzanese - Catanzaro 6-1

Siracusa - Melfi 4-1

Nocerina - Milazzo 1-3

Vibonese - Napoli 2-3

Ebolitana - Taranto 1-0

N. Mugnano - V Lamezia 1-2

risultati 4ª ritornogirone F

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSBeneventoNapoliTarantoMilazzoTrapaniSiracusaV. LameziaEbolitanaArzaneseN. MugnanoViboneseNocerinaCatanzaroMelfi

4437363531282522191613

996

1717171617171717161717171717

14111110

8875554222

24357447411330

123125648

1112121215

4735333529381936222718241616

1515111019232422333949463949

BERRETTI

Pareggio per la squadra di Cusano sul campo ostico (soprat-tutto per le pessime condizioni del terreno di gioco) del Melfi.Eppure tutto sembrava essersi messo per il verso giustoquando, al 20’, Venditti aveva sbloccato, su calcio di rigore,un match condotto dai campani. Ma la svolta arriva a pochiminuti dalla fine della prima frazione con l’espulsione perdoppia ammonizione di La Mura. Nel secondo tempo la squa-dra è stata costretta a difendersi, capitolando solamente apochi minuti dalla fine. Cusano, però, può essere soddisfattoper la buona tenuta fisica e mentale dei suoi che attualmenteoccupano la terza posizione in classifica a +1 dall’Andria ed a-1 dal Taranto. Prossimo turno: Napoli - Vigor Lamezia (5/2)

Catania - Gubbio 3-0

Palermo - Bari 1-1

Crotone - Napoli 0-0

Juve Stabia - Lazio 0-2

Lecce - Ascoli 1-1

Reggina - D. Pescara 2-0

Roma - Nocerina 3-2

risultati 13ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSLazioRomaCataniaLeccePalermoNocerinaNapoliRegginaAscoliCrotoneGubbioD. PescaraJuve StabiaBari

32272725201615151313121211

9

1313131313131313131313131313

108875434333322

23345463443353

12223546667768

3131242219232313101311171012

1414111213212522192421271818

ALLIEVI NAZ.

Il derby tra Napoli e Avellino vede trionfare agevolmentela squadra allenata da Muro con un netto 3-0. Match maiin bilico e condotto sempre con qualità e solidità dagli az-zurri che riescono a trovare il gol del vantaggio al 36’ dopouna spettacolare azione di Bifulco che si libera di due av-versari e segna con un potente tiro. Ripresa ancora mar-cata Napoli con le reti di De Iorio (22’) e Napolitano (33’)che sigillano il 3-0 finale. Muro e i suoi ragazzi sono sem-pre più primi nel girone G con ben 5 punti di vantaggiosulla Juve Stabia che ha regolato in casa 1-0 la Paganese e8 sul Benevento che è passato, anch’esso sul campo delderelitto Nuovo Campobasso.Prossimo turno: Aversa Normanna – Napoli (05/02).

Napoli - Avellino 3-0

Ebolitana - A. Normanna 1-2

N. Campobasso - Benevento 0-12

Melfi - Foggia 1-0

Nocerina - N. Mugnano 3-1

Juve Stabia - Paganese 1-0

Arzanese - Sorrento 0-0

risultati 3ª ritornogirone G

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSNapoliJuve StabiaBeneventoSorrentoFoggiaNocerinaEbolitanaArzaneseAversa N.AvellinoN. MugnanoMelfiPaganeseN. Campobasso

413633292927252222171311

66

1616161616161616161616161616

1311

999776753322

23622644124200

12155356899

111414

50344435412425222526231810

6

8181017231514193127204040101

GIOVANISSIMI NAZ.

PRIMAVERA VERSO LA ZONA CHE CONTA

La Berretti continua a tenere salda la seconda posizione inclassifica (37 punti e a +1 dal Taranto) ottenendo un’altra bel-la vittoria esterna sul campo della Vibonese. Il risultato finalevede prevalere gli azzurri per 3-2 in un match scoppiettante.Primo tempo con ben 4 gol, in vantaggio i padroni di casa (Fi-lardo), poi la rimonta azzurra firmata Mellone e Scognamiglioe successivamente la rete del pareggio di Martino. Nel se-condo tempo il ritmo si abbassa notevolmente ma la squadradi Mollo prende il sopravvento fino a trovare la rete decisivagrazie alla zampata di uno scatenato Mellone. Il Benevento(primo in classifica) sembra irraggiungibile, ma mantenere laseconda piazza è cosa non da poco. Prossimo turno: Napoli – Neapolis (04/02).

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EXTRA TIME Zona Napoliil programma dellʼAssociazione

Italiana Napoli Club

visita il nostro sito web:www.ainc.it associato alla

Tv Luna o Lunasat canale 888 di Sky il venerdì alle ore 22.30Repliche il venerdì alle ore 24 su Tv Luna e alle ore 00.30

su Lunasport; il sabato alle ore 16.30 su Lunasat

P eccato. Non dobbiamo giocare stasera contro Milan oInter. Di fronte non c’è ancora il Chelsea, né il Barcello-na. Si fa difficile, allora. Sì, eccolo il paradosso. A pre-

occuparci, ormai, non sono le grandi o le grandissime. Ce nefossero sempre, di sfide con le big. Il vero problema del Napoliè di fare il Napoli quando davanti c’è qualcuno più povero e piùdebole. E il Cesena – c’è daricordarlo? – è più debole epiù povero. Inutile ancheandare a confrontare il tetto degli ingaggi, bastadare un occhio alle forma-zioni. Fresco il ricordo dellaCoppa Italia, che fatica con-tro il Cesena-2, imbottito diriserve eppure capace di fartremare chi fa tremare legrandi. Non è solo per unaquestione di classifica, non è solo per ri-montare posizioni in uncampionato che ha appenacominciato il suo girone diritorno: battere il Cesena èil vero test di maturità diquesta squadra. Capirlo, significherebbe fare due passi avanti verso quella crescita definitiva cui è felicemente avviata questasquadra. La storia ci dà gli spunti giusti di riflessione: nella pas-sata stagione il Napoli non soffriva le piccole ma spesso perde-va la voce con le prime della classe, ora accade il contrario. Iltempo per invertire la tendenza c’è eccome, basta fissare unpunto di partenza. Stasera, a esempio. C’è un traguardo chenon è la Champions o la Coppa Italia che questo Napoli deve

tagliare: è quello della maturità e della mentalità da vera gran-de. Giusto soffermarsi sulle prestazioni – come si affanna a ri-petere Mazzarri – senza limitarsi all’analisi del risultato, spesso ingannevole. Ancor più importante diventaretalmente forti mentalmente da saper vincere anche nelle gior-nate-no. Fuorvianti le chiacchiere da bar sui moduli. Come se

bastasse davvero piazzareuna difesa a 5 per rendereinoffensivo il vero Napoli.Come se una qualsiasisquadretta potesse davveropensare di bloccare il talen-to dei campioni azzurri conun pedone che fa due passi avanti e un alfiere chesi sposta di lato. Il pallonenon è una scacchiera, è unaltro sport. Il Napoli maturosi fa beffe della linea a tre aquattro e a cinque, il Napoliimmaturo inciampa anchenelle bucce di banana. Vin-ca questo complesso, laMazzarri-band. Impari a do-sare le energie senza rinun-

ciare alle vittorie, prenda esempio da chi è diventato grandeprima di lui. Con umiltà e rabbia. Due parole che quest’annonon sempre hanno avuto albergo nel vocabolario azzurro purricco di enfatici superlativi. L’incapacità di essere normale è l’ul-timo ostacolo da abbattere per arrivare davvero in alto. Supe-rato questo, il resto è discesa. Comincia da stasera, Napoli. Chetu sia bello, bellissimo, brutto o bruttissimo oggi non c’importa.Ti vogliamo maturo e vincente.

Fabrizio Piccolo

NAPOLI, TI MANCA SOLO LA NORMALITÀ

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Quelli di…I l venerdì sera l’appuntamento clou per i tifosi napoletani è Extra Time - Zo-

na Napoli, la trasmissione dell’Associazione Italiana Napoli Club, ideata dalsuo presidente Saverio Passaretti, che va in onda alle 22 sugli schermi di Lu-

nasat e Tv Luna, introducendo il week-end calcistico del Napoli, e non disdegnandoun commento sul momento della Champions League. Il programma, condotto da Mas-simo D’Alessandro, giornalista di Radio Marte, si avvale della presenza fissa dei giornalistiFabrizio Piccolo e Marco Martone e dell’opinione dell’allenatore-giornalista Sergio Curcio. L’ultima puntata ha visto la presenzadei giornalisti Raffaele Tagliamonte e di Max Bonardi. La trasmissione offre la possibilità ai tifosi di interagire con gli ospiti, inter-venendo in diretta componendo il numero 0823-099675 dalle 22.30 alle 24 e vincere una maglia di uno dei campioni del Napoli.Il programma va in onda tutti i venerdì in diretta dalle 22.30 su Lunasat (canale 888 Sky) e su Tv Luna (digitale terrestre). Lerepliche sono: il venerdì alle 24 su Tv Luna e alle 00.30 su Lunasport e il sabato alle ore 16.30 su Lunasat (canale 888 Sky).

Foto: Ph Mario Passaretti

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L e dichiarazioni del presidente Aurelio De Laurentiis, neldopo partita tra Napoli e Inter, hanno fatto imbufalirequalcuno. Lo sfogo del produttore cinematografico,

sbagliato nei modi più che nella sostanza, ha fatto storcere ilnaso a chi si è sentito ferito nell’animo.Ricordare a chi vive questa città gli in-successi, non solo calcistici, degli ulti-mi decenni, ha toccato le corde dell’or-goglio e della permalosità. Basterebbe,invece, un pizzico di sana e se voglia-mo amara onestà intellettuale, perammettere che quanto detto da DeLaurentiis corrisponde, ahinoi, né piùné meno alla cruda realtà. Chi si scan-dalizza di fronte a frasi del tipo: “quinon funziona un c…”, dovrebbe sere-namente pensare a quale sia la consi-derazione che la maggior parte dei na-poletani hanno della propria città. Ba-sta andare per strada, sugli autobus,nelle sale d’attesa degli ospedali, perascoltare le stesse identiche, colorite,espressioni, usate dal presidente del Napoli, pronunciate dastudenti, massaie, operai, gente comune insomma. Ecco per-ché appare poco credibile il risentimento dei tifosi, che da sem-pre sono dalla parte del proprio presidente. Discorso diversova fatto per la critica, non solo giornalistica, non sempre teneranei confronti del patron azzurro e che reagisce, con sdegno,quando sbatte il muso contro chi ha l’ardire di rompere gli sche-

Marco Martone

MA IL PRESIDENTE HA VERAMENTE TORTO?mi, sovvertendo l’ordine delle cose (da accusato ad accusato-re). La stessa critica che non perde occasione, ogni giorno, persputare accuse e veleno sulla città, in maniera spesso distrutti-va, facendo emergere di Napoli sempre e solo l’aspetto peg-

giore. Che a Napoli non funzione un c…,non ce l’ha rivelato De Laurentiis. Lo leg-giamo, ogni giorno, a caratteri cubitalisulle pagine dei giornali nazionali e loca-li, che dimenticano, o fingono di farlo, letante “buone notizie” che pure ci sonoma che sono relegate in trafiletti insigni-ficanti nelle pagine di cronaca. Ed è ipo-crita levare gli scudi della napoletanità,ergendosi a paladini di giustizia, quandoa dire le stesse cose è un imprenditoreche, se non altro, ha dimostrato il corag-gio di scommettere, lui sì, sulla città e suinapoletani. Finalino sulla partita di do-menica scorsa. Il Napoli ha perso altripunti “preziosi” e l’ha fatto, ancora unavolta contro una cosiddetta “piccola”. Lacircostanza, ormai, non dovrebbe mera-

vigliare, visto che appare evidente quanto società e squadraabbiano deciso, magari inconsapevolmente, di abdicare in cam-pionato e riservare energie fisiche e mentali per gli impegni dicoppa. Champions e Coppa Italia, sono le competizioni nellequali potremo ammirare il vero Napoli. È sempre stato così,adesso anche quelli che speravano in una miracolosa rimontaal terzo posto se ne saranno convinti.

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con mandorle, frutta secca e babbà con spruzzata dirhum e crema con gusto forte e passionale. Un dolceoggi dedicato a Don Aurelio, ovvero Aurelio De Lau-rentiis, grazie alla sua forza d’urto espressa nei con-fronti delle massime autorità della Lega Calcio di se-rie A lo scorso agosto a Milano in occasione del sor-teggio del campionato di calcio 2011/2012.

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I l Club Napoli Abruzzo Azzurro è nato in maniera molto na-turale non molti mesi fa. Il motivo? La grande passione peril Napoli e non solo... La maggior parte dei soci è innamorata

della città del Vesuvio che offre sempre spettacoli, cibi e tradi-zioni meravigliose. Uno dei passatempi preferiti è ascoltare pre-valentemente musica napoletana. E dopo tutto questo comesi può non tifare Napoli? Il club è stato fondato da poche per-sone, poi, pian piano si è allargato fino ad arrivare a 50 soci cir-ca e perfino ad arrivare nella provincia di Pescara. Alla fine si èscoperto di essere l’unico club azzurro in tutto l’Abruzzo!I soci che abitano in provincia vivono meno le vita del club, gliincontri sono meno frequenti, ma ogni qualvolta partecipanoè tutta una festa per omaggiare la strada che sta facendo que-sta squadra. L'oggetto dei discorsi è sempre il calcio! Sicura-mente è una cosa un po’ anormale vedere come presidente delclub una donna e poi di 21 anni… Alessandra Galeone ha ma-turato questa passione attraverso il ragazzo Giovanni Tittone,che è anche il vicepresidente de sodalizio abruzzese. “Primanon avevo mai capito niente di calcio non mi interessava nulla– confessa la giovanissima numero uno - però per 6 anni hosempre condiviso e partecipato a questo suo amore e così sono

Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

CLUB NAPOLI ABRUZZO AZZURRO

diventata la mascotte di tutti i soci del nostro club i quali sonoprevalentemente uomini di famiglia...”La sede del club è a San Giovanni un paesino poco distante daTagliacozzo in un ristorante che si chiama Portobello... “Ognivolta che ci si va, si man-gia e si beve vedendo ilNapoli – confessa Ales-sandra - anche se vederloallo stadio è un emozionefantastica. Quando pos-siamo, organizziamo pul-mini da circa 10 personedato che i biglietti nonsempre sono disponibiliper tutti quanti, però cer-chiamo di essere giusti fa-cendo a rotazione”. Fre-sca anche se sfortunata èstata la trasferta in occa-sione della gara Napoli –Genoa, ma sono già inprogramma altri appunta-menti tra i quali spiccanol’incontro Napoli – Udinese, ma soprattutto l’andata degli ottavidi Champions League tra Napoli e Chelsea magari sperando inun risultato positivo e perché no garantirsi un viaggio a Londraper la gara di ritorno. Data la giovane età del club c’è grandevoglia di fare e prossimamente saranno messe in cantiere ini-ziative che vanno anche al di fuori del mondo del calcio.

Consiglio Direttivo

Presidente: Alessandra Galeone

Vicepresidente: Giovanni Tittone

Segretario: Marco Spalletta

Tesoriere: Ferrante Francesco

Direttore sportivo: Giovanni Tittone

Consiglieri: Emanuele Piacente, Rosario Bartolo, Gio-vanni Prezioso, Luigi Prezioso

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