CsOggi n4

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Bisogna avere rispetto del disperato travaglio che sta vivendo il PD calabrese dopo la devastante disfatta elet- torale, inevitabile conclusione di una stagione politica all'insegna del loierismo e delle logiche di autoconser- vazione degli oligarchi del partito. Bisogna avere rispetto perché, dopo aver messo in cri- si i vecchi gruppi dirigenti, la situazione interna del par- tito non volge verso il nuovo. E questo accade per un fatto semplicissimo che il commissario Musi non ha te- nuto nella dovuta considerazione e cioé che manca nel PD la "seconda linea", la gene- razione di rincalzo del naturale turnover. Il risultato è un partito in crisi e, al mo- mento, senza vie d'uscita. Il che non la- scia prevedere niente di buono alla vigi- lia di una campagna elettorale. Sugli er- rori commessi circolano molte divagazioni ma prevale l'attesa, nella consapevolezza che il commissario Musi esegue direttive im- partite da Roma. E poiché a Roma fra il manifesto del 75 di Veltroni, le lamen- tazioni di Fioroni e la ventilata candi- datura di Bersani a capo del governo, c'è grande disorientamento, la Calabria tace e aspetta. Tace Loiero, con le sue responsabi- lità, che non ha trovato di meglio che dare vita sulle colonne del Quotidiano ad una rubrica dal ti- tolo inconsapevolmente autoironico e autoflagellativo: "guazzabuglio". Tace ma ha allertato le sue truppe. Tace Peppe Bova, la cui inutilità politica è consegnata a 40 anni circa di sterile permanenza in consiglio re- gionale, oggi impegnato a ritagliarsi un ruolo nelle ele- zioni di primavera a Reggio e in attesa che il PD di Roma, bisognoso di voti, lo recuperi dal gruppo misto dove si è parcheggiato. Posizione analoga a quella del più combattivo Nicola Adamo, anch'egli parcheggiato nel gruppo misto, fiducioso che i suoi voti saranno necessari per eleggere il sindaco a Cosenza. Adamo, addirittura, viene dato come possibile candidato alla carica di primo cittadino e sba- glia chi pensa che sia soltanto un bluff. Per il momento, per stare alla logica del guaz- zabuglio, sia Bova che Adamo, a norma di statuto, sono "fuori" dal PD, uniche "sta- tue di sale" fatte fuori dal commissario Musi col conforto di Roma. Poi c'è Marco Minniti, responsabile del- la disfatta elettorale almeno quanto Loiero, al quale non è stato chie- sto di pagare alcun prezzo e che gioca a fare il padre no- bile, al di sopra delle parti, auspicando per il PD un nuovo corso che lo ripor- ti fra la gente e nel mag- ma della quotidianità AREA URBANA PALAZZO DEI BRUZI IL CANDIDATO CHE VIENE DA SHANGAI TRAVAGLIO PD QUELLI CHE PETTINANO LE BAMBOLE NUOVA SERIE N.4 - 23 OTTOBRE 2010 a pagina a pagina 4 Loiero muove le truppe R a g azzi 110 e lode Cervelli abbandonati Edilizia sociale Il bando di San Vito W h y Not Tutti assolti: perché no? R ende-Cosenza La guerra del cioccolato La c lassif ica di Le g ambiente Ma non lamentiamoci... Enza Bruno Bossio Diciamolo subito. Mario Occhiuto è un professioni- sta che ha saputo affermarsi oltre i patri confini, là do- ve per confini non si intende la balneare cittadina di Praia a Mare.- Mario Occhiuto, architetto, non si è fatto valere in Lunigiana ma a Shangai e Pechino, due capitali dalle quali, nella globalizzazione di oggi, dipendono i de- stini del mondo. E questa sua affermazione è certa- mente un punto d'orgoglio per la comunità cosentina. Si dà ora il caso che, in assenza di un suo diretto pro- nunciamento di disponibilità, Mario Occhiuto viene dato, in un crescendo di voci che si rincorrono e che la stampa locale raccoglie, come candidato alla cari- ca di primo cittadino nelle prossime amministrative.- Considerato che la candidatura ha una sua obiettiva autorevolezza, sorprende che la candidatura non tro- vi, fino ad oggi, paternità politica. "Tutti lo vogliono" titolava a piena pagina Calabria Ora alcune settima- ne fa ma, a leggere l'articolo, era una percezione di umori vaganti in città senza alcuna indicazione di sog- getti o formazioni politiche.- Ora non v'è alcun dubbio che Mario Occhiuto di- sponga in città di numerosi amici ed estimatori ma, evidentemente, non bastano perchè lui, a differenza di altri, ha un problema in più. E' il fratello dell'altret- tanto noto onorevole Roberto Occhiuto, deputa- to UDC alla sua seconda le- gislatura, vicino al cuore di Pierferdinando Casini.- E' legittimo pensare, dun- que, che una eventuale can- didatura di Mario non può non tenere conto del ruolo politico di Roberto. E que- sto può essere un vantaggio ma anche una complicazio- ne. Essendo impensabile che i due fratelli possano di- vidersi sulla decisione finale, per ovvie e concrete ra- gioni, è logico aspettarsi che qualche segnale in fa- vore della candidatura arrivi dall'interno dell'UDC. E' il passaggio preliminare ma già questo dipende dalle scelte che l'UDC dovrà fare in termini di alleanze elet- torali in Calabria.- Confermerà, come sembra, l'alleanza vincente alle re- gionali col PDL o vorrà avere le mani libere, memo- re della sconfitta alle provinciali di Cosenza? E, una volta fatto l'accordo col PDL, chiederà Cosenza per proporre un proprio candidato o verrà indicato nelle altre città capoluogo dove si vota? Una volta che questi necessari passaggi saranno av- venuti, allora la candidatura di Mario Occhiuto potrà materializzarsi. Mario Occhiuto

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TRAVAGLIO PD Tutti assolti: perché no? Rende-Cosenza Why Not La classifica di Legambiente PALAZZO DEI BRUZI Ragazzi 110 e lode Edilizia sociale NUOVA SERIE N.4 - 23 OTTOBRE 2010 44 Enza Bruno Bossio Mario Occhiuto a pagina a pagina

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Bisogna avere rispetto del disperato travaglio che stavivendo il PD calabrese dopo la devastante disfatta elet-torale, inevitabile conclusione di una stagione politicaall'insegna del loierismo e delle logiche di autoconser-vazione degli oligarchi del partito.Bisogna avere rispetto perché, dopo aver messo in cri-si i vecchi gruppi dirigenti, la situazione interna del par-tito non volge verso il nuovo. E questo accade per unfatto semplicissimo che il commissario Musi non ha te-nuto nella dovuta considerazione e cioé chemanca nel PD la "seconda linea", la gene-razione di rincalzo del naturale turnover.Il risultato è un partito in crisi e, al mo-mento, senza vie d'uscita. Il che non la-scia prevedere niente di buono alla vigi-lia di una campagna elettorale. Sugli er-rori commessi circolano molte divagazionima prevale l'attesa, nella consapevolezzache il commissario Musi esegue direttive im-partite da Roma. E poiché a Roma fra ilmanifesto del 75 di Veltroni, le lamen-tazioni di Fioroni e la ventilata candi-datura di Bersani a capo del governo,c'è grande disorientamento, la Calabriatace e aspetta.Tace Loiero, con le sue responsabi-lità, che non ha trovato di meglioche dare vita sulle colonne delQuotidiano ad una rubrica dal ti-

tolo inconsapevolmente autoironico e autoflagellativo:"guazzabuglio". Tace ma ha allertato le sue truppe.Tace Peppe Bova, la cui inutilità politica è consegnataa 40 anni circa di sterile permanenza in consiglio re-gionale, oggi impegnato a ritagliarsi un ruolo nelle ele-zioni di primavera a Reggio e in attesa che il PD diRoma, bisognoso di voti, lo recuperi dal gruppo mistodove si è parcheggiato. Posizione analoga a quella delpiù combattivo Nicola Adamo, anch'egli parcheggiato

nel gruppo misto, fiducioso che i suoi voti sarannonecessari per eleggere il sindaco a Cosenza.Adamo, addirittura, viene dato come possibilecandidato alla carica di primo cittadino e sba-glia chi pensa che sia soltanto un bluff.Per il momento, per stare alla logica del guaz-zabuglio, sia Bova che Adamo, a norma distatuto, sono "fuori" dal PD, uniche "sta-tue di sale" fatte fuori dal commissarioMusi col conforto di Roma.

Poi c'è Marco Minniti, responsabile del-la disfatta elettorale almeno quanto

Loiero, al quale non è stato chie-sto di pagare alcun prezzo eche gioca a fare il padre no-bile, al di sopra delle parti,auspicando per il PD unnuovo corso che lo ripor-ti fra la gente e nel mag-ma della quotidianità

AREA URBANA

PALAZZO DEI BRUZI

IL CANDIDATOCHE VIENE

DA SHANGAI

TRAVAGLIO PD

QUELLI CHEPETTINANO

LE BAMBOLE

NUOVA SERIE N.4 - 23 OTTOBRE 2010

apagina

apagina44

Loiero muovele truppe

Ragazzi 110 e lodeCervelli abbandonati

Edilizia socialeIl bando di San Vito

Why NotTutti assolti:perché no?

Rende-CosenzaLa guerra

del cioccolatoLa classifica di Legambiente

Ma nonlamentiamoci...

Enza BrunoBossio

Diciamolo subito. Mario Occhiuto è un professioni-sta che ha saputo affermarsi oltre i patri confini, là do-ve per confini non si intende la balneare cittadina diPraia a Mare.-Mario Occhiuto, architetto, non si è fatto valere inLunigiana ma a Shangai e Pechino, due capitali dallequali, nella globalizzazione di oggi, dipendono i de-stini del mondo. E questa sua affermazione è certa-mente un punto d'orgoglio per la comunità cosentina. Si dà ora il caso che, in assenza di un suo diretto pro-nunciamento di disponibilità, Mario Occhiuto vienedato, in un crescendo di voci che si rincorrono e chela stampa locale raccoglie, come candidato alla cari-ca di primo cittadino nelle prossime amministrative.-Considerato che la candidatura ha una sua obiettivaautorevolezza, sorprende che la candidatura non tro-vi, fino ad oggi, paternità politica. "Tutti lo vogliono"titolava a piena pagina Calabria Ora alcune settima-ne fa ma, a leggere l'articolo, era una percezione diumori vaganti in città senza alcuna indicazione di sog-getti o formazioni politiche.-Ora non v'è alcun dubbio che Mario Occhiuto di-sponga in città di numerosi amici ed estimatori ma,evidentemente, non bastano perchè lui, a differenzadi altri, ha un problema inpiù. E' il fratello dell'altret-tanto noto onorevoleRoberto Occhiuto, deputa-to UDC alla sua seconda le-gislatura, vicino al cuore diPierferdinando Casini.-E' legittimo pensare, dun-que, che una eventuale can-didatura di Mario non puònon tenere conto del ruolopolitico di Roberto. E que-sto può essere un vantaggioma anche una complicazio-ne. Essendo impensabile che i due fratelli possano di-vidersi sulla decisione finale, per ovvie e concrete ra-gioni, è logico aspettarsi che qualche segnale in fa-vore della candidatura arrivi dall'interno dell'UDC. E'il passaggio preliminare ma già questo dipende dallescelte che l'UDC dovrà fare in termini di alleanze elet-torali in Calabria.-Confermerà, come sembra, l'alleanza vincente alle re-gionali col PDL o vorrà avere le mani libere, memo-re della sconfitta alle provinciali di Cosenza?E, una volta fatto l'accordo col PDL, chiederà Cosenzaper proporre un proprio candidato o verrà indicatonelle altre città capoluogo dove si vota?Una volta che questi necessari passaggi saranno av-venuti, allora la candidatura di Mario Occhiuto potràmaterializzarsi.

MarioOcchiuto

n.4 - 23 ottobre 2010

vera prossima e, nella Calabria saudita, tutto serve meno che cervelli da 110 e lode. Anzi.regione. La fuga di cervelli non interessa più. Incombono le amministrative della prima-e trolly al piede,metafora plastica di una partenza obbligata per cercare lavoro fuorilità della politica, i ragazzi da 110 e lode protestano sotto palazzo Campanella con valigiegenuità e la faccia pulita di chi ancora non ha imparato a conoscere il cinismo e la vena-lode non ce n'erano. Cosa accadrà non è dato sapere. Si prende tempo mentre, con l'in-dato sapere quale titolo di studio sia stato richiesto ma siamo certi che cervelli da 110 e"strutture speciali" di servizio ai gruppi consiliari. Ai privilegiati del "concorsone" non è

famigerato "concorsone", vergognosa operazione di potere della casta politica che, senzaottenuto, per mobilità interna, il trasferimento nelle sedi richieste. Il pensiero corre alapprende che familiari di politici e dirigenti regionali, già nell'organico regionale, hannobene dal rilasciare dichiarazioni. I cervelli da 110 e lode non interessano più mentre siavere elaborato una decisione da prendere. C'è grande imbarazzo e i politici si guardanota per il 19 ottobre. La vicenda ha una sua singolarità, perché si è arrivati al 19 senzain davanti al consiglio regionale ottenendo, per ora, il rinvio della decisione calendarizza-temono il peggio. Hanno cominciato a inviare comunicati ai giornali, hanno promosso sit-o non intende fare. E' cominciato così un palleggio fra Regione ed enti con i ragazzi cheLa Regione, da parte sua offre agli enti un contributo di 10 mila euro ma di più non può

corso, e non sarebbero in grado di offrire la copertura finanziaria.lavorato ma, a quanto è dato capire, gli enti non hanno questa facoltà, se non per con-Regione. Il contratto lo dovrebbero rinnovare gli enti presso i quali i "cervelli" hannoza il 19 ottobre ma non c'è stato il rinnovo automatico che i ragazzi si aspettavano dallatalento a servizio dell'ente. Il rapporto di lavoro a tempo determinato è venuto a scaden-mare le loro competenze amministrative nei vari enti sub- regionali, mettendo il loroqualche modo andò in porto se circa 350 cervelli da 110 e lode sono stati chiamati a for-ti ai lavori ne hanno potuto seguire i vari passaggi. Oggi apprendiamo che l'operazione invinto sostenitore. Dell'operazione si è progressivamente persa traccia e soltanto gli addet-aveva in Roberto Occhiuto, allora consigliere regionale ed oggi deputato UDC, il più con-re di come bloccare la "fuga di cervelli". L'iniziativa aveva una sua dignità politica edlode. Con la retorica che i politici si concedono in queste situazioni si cominciò a discute-non far emigrare quei ragazzi calabresi che uscivano dalle università laureati con 110 eCi fu un momento alla Regione Calabria in cui fu posto il problema di come trattenere e

ABBANDONATICERVELLI

RAGAZZI 110 E LODE

alcun imbarazzo, inglobò portaborse, famigli e funzionari di partito nelle cosiddette

abbia contato Ambrogio nel quinquennio amministrativo chefarà una ragione dal momento che più di ogni altro sa quantoPD di candidare Franco Ambrogio a sindaco. Perugini se ne

no le cose non possiamo che compiacercene, considerato che

lavori pubblici. A lui vengono attribuite le scelte che fanno didei Bruzi, cioè del vice-sindaco Franco Ambrogio con delega aiapprendiamo che è tutto merito del "quinto piano" di Palazzonosciuto il merito? A Perugini verrebbe da dire e, invece,zione nella classifica dei capoluoghi di provincia, a chi va rico-per livello di qualità dell'ecosistema urbano, è in buona posi-Non lamentiamoci. Andiamo agli aspetti politici. Se Cosenza,

sembra di non aver trascurato nulla. Ora facciamo i cosenti-produzione di 533 chili di rifiuti annuali per ogni cosentino. Ci

e lo si deve evidentemente a Corso Mazzini. Va male per i rifiu-Il desolato parco fluviale? Va meglio per le aree pedonalizzatecomunale e la villetta di viale Trieste, il resto del verde dov'è?avrebbe a disposizione circa 6 metri quadrati. A parte la villarete di distribuzione. Sul verde a disposizione ogni cosentinobatoi arriva nelle case perchè i 2 terzi si disperdono lungo la

L'acqua che arriva nei rubinetti fa registrare un consumocamente, ad altre conclusioni.-tanti ma gli autobus vuoti dell'AMACO porterebbero, empiri-giate impunemente in tripla fila confermano le 63 per 100 abi-nella classifica del trasporto pubblico. Le macchine parcheg-gi collettivi per abitante all'anno Cosenza è all'ottavo posto100 abitanti (più di un'auto per 2 persone) e con i suoi 61 viag-dice la classifica, anche se per le strade circolano 63 auto ogniAndiamo al punto. A Cosenza l'aria è pulita più che altrove,regione? Ma queste sono affermazioni ovvie e scontate.tare ad innalzare il livello della qualità della vita in tutta laCatanzaro e a Reggio fa senz'altro piacere ma perchè non pun-

capoluoghi di provincia della nostra regione, non possiamo che

come i sondaggi. Però possano essere commentate e, quindi, se

LA CLASSIFICA DI LEGAMBIENTE

MA NONLAMENTIAMOCI...Le classifiche vanno rispettate, come le sentenze e, forse, anche

la classifica di Legambiente dice che siamo la prima città fra i

trarne compiacimento. Che a Cosenza si stia meglio che a

altissimo ma soltanto un terzo dell'acqua accumulata nei ser-

ti, visto che Cosenza è terz'ultima, insieme a Palermo, con una

ni.Scendano in strada e, classifica alla mano, si godano la città.

Cosenza la prima città capoluogo della Regione. Se così stan-

abbiamo esplicitamente suggerito al Commissario Musi ed al

volge al termine.-

2

è troppo navigato politicamente per incorrere in un au-una campagna elettorale alle porte ema è Pino Gentile

glio regionale, bisogna dare per scontato che San Vitocavallo di battaglia nella mancata rielezione in consi-

Al di là del pasticcio, tutto politico, fatto dall'ex-asses-

ci risultano allocate otto iniziative finanziate a coope-tuazione paradossale. Al contratto di quartiere San Vito"E poi - precisa Gentile - a Cosenza abbiamo una si-

trenta ricorsi presentati al TAR, quattro hanno già vinto.

Incarnato, cosentino. Quanto al presidente degli indu-

to a Crotone, il 7,6 a Vibo e altrettanto a Reggio. Scopellitise a Cosenza, l'8,8 per cento a Catanzaro, il 15 per cen-sì come è stata fatta, assegna il 67 per cento delle risor-quilibrarlo territorialmente, atteso che la ripartizione, co-Il bando viene annullato ma verrà riformulato per rie-

A ta-

sidente del consiglio comunale di Cosenza, Antoniociari del bando. Su questo punto si è speso molto il pre-to consulente di un'impresa rimasta esclusa dai benefi-Capristo, che prima di diventare dirigente regionale è sta-no" che collabora con l'assessore Gentile, l'ing. Antoniocenda è esploso il conflitto d'interessi del dirigente "ester-la realizzazione di alloggi popolari. All'interno della vi-

C'è ancora baruffa sulla stampa per il bando di ediliziasociale emanato dalla giunta Loiero, votato anche dalcentrodestra e revocato da Scopelliti e dall'assessoreGentile.- Ad accendere la polemica il presidente degliindustriali di Catanzaro che ha parlato di colpo di manodella giunta Scopelliti a danno delle imprese e delle coo-perative già assegnatarie delle quote di finanziamento per

Ciacco, mentre il presidente degli industriali di Catanzarosi è lanciato in un irrituale corpo a corpo con Pino Gentile,assessore ai lavori pubblici, arrivando a sfidarlo ad unpubblico confronto, sostenendo che con la revoca del

bando venivano penalizzate imprese e famiglie.- gliare corto ha provveduto direttamente il procuratoreScopelliti con una conferenza stampa insieme a Gentile.

spiega che la sperequazione a tutto vantaggio di Cosenzaè opera dell'ex assessore ai lavori pubblici, Luigi

striali di Catanzaro, Giuseppe Gatto, molto accanito nel-la polemica, Scopelliti lo colpisce senza indulgenza:"Credevo si battesse per la sua città, invece difende lasua attività di costruttore". Gentile non è meno duro: "Su

Dicono che abbiamo bloccato i cantieri, che follia, manon hanno neanche aperto."

rative e imprese per complessivi 583 alloggi, senza chelo strumento di pianificazione risulti approvato".-

sore Incarnato che del "piano casa" ne aveva fatto il suo

vedrà riconosciuti i suoi diritti e le sue aspettative. C'è

togol elettorale.-

OGNI SABATOè in distribuzione promozionale

nelle edicole

IL BANDO DI SAN VITOEDILIZIA SOCIALE

mocraticamente dai territori". Loiero se ne sta in di-

tra, mettono a fuoco le prossime mosse per costringe-A Catanzaro gli uomini di Loiero, fra una cena e l'al-lo effetto di indebolire il partito".

tutto di Loiero, muove truppe del Tirreno contro MusiPirillo, eletto al parlamento europeo per merito soprat-Separatamente ma in direzione convergente anche Mario

cautamente...". In pratica, annuncia Muzzì, Musi ha re-si è sciolto un solo nodo, alcuni sono stati tagliati in-

affidato a Muzzì: "Sfido chiunque, libero da pregiudi-patti, il quale dovrà chiedere a Roma. Da qui l'attacco

uscente, Rosario Olivo, al senato. Il personaggio, in-

ze elettorali". Ecco il punto. A Catanzaro an-ressi di posizionamento rispetto alle scaden-di puntare al rilancio del partito ma da inte-

Muzzì è alquanto trasparente quando legitti-

lingua "biforcuta" di Loiero, c'è Adriano Musi ma il

Fuori dal politichese, Muzzi lamenta una discrimina-

Margherita e PDM, che pure non avevano dimostrato

di Loiero che per l'attività della fondazione che presie-

tadino. Loiero ha abbozzato e, da consumato giocato-colpo solo, il segretario provinciale e il segretario cit-A Loiero il commissario Musi ha fatto fuori, con un

vore di Traversa, candidato del PDL. Tra l'altro incombeCatanzaro si vota per il sindaco e il borsino è a tutto fa-

gionale, dove Loiero, fra PD e Autonomia, può conta-A parte il pasticcio del gruppo in consiglio re-

Il passo falso Adriano Musi, commissario conpieni poteri inviato da Roma, a detta dei loie-riani lo avrebbe commesso trattenendo per séla carica di coordinatore provinciale perCatanzaro.Una mossa a sorpresa, inaspettata per i loie-riani, che non si sono accontentati della spie-gazione data da Musi secondo il qualeCatanzaro presenta politicamente, per le vi-cende interne del PD, un quadro complesso.

re su 8 consiglieri, non bisogna dimenticare che a

anche l'ipotesi di elezioni politiche anticipate a marzo.

re a distanza qual è, ha fatto parlare il presidente dellaField, Mario Muzzì, più noto per le uscite a sostegno

de. Muzzì la mette così: "La questione della nomina deidiversi commissari del PD viene vista da più parti co-me discriminatoria, quasi punitiva, nei confronti dellacomponente moderata, rappresentata dagli ex-

particolari demeriti rispetto alla componente degli exDS".

zione punitiva a danno dell'area moderata rappresenta-ta dai cattolici in crisi di identità. Mel mirino di Muzzì,

messaggio è indirizzato a Roma dove Loiero lo cono-scono bene, da quando Franco Marini minacciò di pren-

derlo a calci in culo se non la smetteva di bri-gare sulle candidature delle politiche dopo cheera stato eletto governatore. E, infatti, il buon

ma il sospetto "che quanto sta accadendo siafrutto di una strategia dettata non dalla volontà

che le pietre sanno che Loiero vuole pesare sututte le candidature, arrivando persino a met-

tere il veto su una ipotesi di candidatura del sindaco

somma, è noto e se ne conosce l'abilità. Ha messo inmovimento le sue truppe per spingere Musi a venire a

zi e preconcetti, a dimostrare che a quasi quattro mesidal commissariamento la situazione sia migliorata. Non

so "problematica la convivenza delle diverse anime"all'interno del PD.

con l'obiettivo di schierare "donne e uomini del PD chenon condividono queste scelte (di Musi) lesive della di-gnità delle varie anime del PD, scelte che hanno il so-

re Musi a confrontarsi con i "rappresentanti eletti de-

sparte e aspetta.

n.4 - 23 ottobre 2010

LOIERO MUOVE LE TRUPPEMANOVRE IN CORSO

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Loiero

TUTTI ASSOLTI: PERCHÉ NO?WHY NOT

re tutto.-resciallo" non avrà la forza processuale di azzera-

verse. A quel punto "l'incredibile rapporto perso-fondi europei, non pervengano a conclusioni di-Why Not, per verificare come sono stati utilizzati i

Tutti assolti allora? Perchè no? Ameno che gli ispet-ma non vorremmo che fosse un incoraggiamento.mandazione non prevede una contropartita. E siasunzione non è reato se il buon esito della racco-Tradotto significa che raccomandare per un'as-ufficio"me una contropartita dell'adozione di un atto del suoso il politico- non pone la richiesta di assunzione co-non si dimostra che colui che segnala - in questo ca-

lo fatto di assumere dipendenti raccomandati da chic-litici soprattutto, tutto volge al meglio perchè fatti e responsabilità accertate. Per tutti gli altri, po-

Chiaravalloti. Attenti all'omonimia, del tutto ca-e il maresciallo dei carabinieri Giuseppe

stia in "un incredibile rapporto personale e confi-Non solo. Pare che la chiave dell'inchiesta Why Notcon un rovesciamento di ruoli e di posizioni.-mento di De Magistris, Why Not riparta da zero,

accertata fino in fondo e questo comporta tempi

dunque, suggerirebbe di chiuderla qui ma lo statopreso Saladino per abuso d'ufficio. Il buon senso,gati soltanto 8 hanno subito piccole condanne, com-basta per metterci una pietra sopra. Da 134 inda-nistra è subentrato il centrodestra. Ce n'è quantosono andati in pensione e alla Regione al centrosi-con provvedimenti disciplinari, alcuni magistratiCatanzaro e Salerno, il CSM è dovuto interveniretato ad uno scontro impensabile fra le procure didi Antonio Di Pietro. Le sue inchieste hanno por-gistratura ed è europarlamentare eletto nella listamando in causa Prodi e Mastella, ha lasciato la ma-San Marino, senza rinunciare a lambire Roma chia-

ne sono rimasti coinvolti. Luigi De Magistris, il ma-re all'assoluzione di tutti coloro, politici e non, chezicchè trascinarla nelle aule giudiziarie per arriva-È meglio chiuderla questa storia di "Why not", an-

gistrato che con le sue indagini si era spinto fino a

di diritto non lo consente. La verità giudiziaria va

lunghi, rispettando tutti i passaggi. Non è esclusoche, alla luce di quanto accertato dopo l'allontana-

denziale" tra la testimone chiave, Caterina Merante,

suale. Il punto è se sono state verbalizzate falsità o

"il so-

chessia o anche dai politici non è reato a meno che

.-

tori giunti da Bruxelles a fotocopiarsi i faldoni di

nale e confidenziale fra la teste principale e il ma-

Agazio

De Rose, Montalto (Cs)Registro Stampa Tribunale di Cosenza n.547

Telefono 0984.23253 - Fax 0984.062646Via De Rada, 68 - Cosenza

direttore responsabileAntonlivio Perfetti

Direzione-Amministrazione

Fotocomposizione renderò, anche quelli, pubblici".affrontare quel processo per tanti motivi cheIl giudice Mellace non poteva serenamentecosì il popolo potrà rendersi conto…".su FB atti giudiziari,non coperti da segreto,"Nei prossimi giorni pubblicherò sul mio sito e

DE MAGISTRIS ANNUNCIA

avergli fatto un'of-

CNA per convincer-

Non è dato sapere

lato per via dell'inagibi-Rende la festa del ciocco-

dovuto fare marcia indie-

artigiani, che organizza ed ha la

che sta tanto a cuore al presiden-

Per ultimo Rende ha cercato di

Tribunale e tutte le istituzioni di rilievo sono ina-

da tempo, offre condizioni allettanti e vantaggiose

dimensione di casale ed è una cittadina moderna

cordiali, c'è sempre stata una diffidenza reciproca

DEL CICCOLATO

RENDE - COSENZALA GUERRA

I rapporti fra Rende e Cosenza non sono mai stati

e, per quanto riguarda Cosenza, una ostentatasuperbia rispetto al "casale" di oltreCampagnano.-Ora la Rende di oggi si è lasciata alle spalle la

che fa onore al capoluogo e all'area urbana di là davenire.-Ciò non toglie che, sia pure in maniera non espli-cita, Rende contende a Cosenza funzioni e ruoli e,

a chi vuole trasferire attività e funzioni da Cosenzaa Rende. Ovviamente Prefettura, Questura,

movibili per cui si cerca di prendere quel che sipuò e, infatti, Cosenza si è fatta fregare la movidanotturna, la programmazione teatrale el'utilizzo aperto degli impianti sporti-vi.-

fregarsi la festa del cioccolato

te Mario Oliverio ed al sindacoPerugini. C'era quasi riuscita mala CNA, confederazione degli

paternità della festa, ha

tro. Ha spiegato che avevapensato di spostare a

lità dell'isola pedonale diCorso Mazzini a causadei lavori in corso.-

cosa abbia dettoMario Oliverio alla

li a ripensarci ma,certamente, deve

ferta che eraimpossibile rifiu-tare,come accadein questi casi. Oliverio

Mario

Berlusconi. Sarebbe l'assurda vittoria di chi sta a petti-

no elettorale nazionale se Bersani dovesse, alla fine, es-

sponsabile del fallimento del PD in Calabria e tanto ba-

ne fanno il dominus della situazione. A Loiero, osser-

sta, ovvero di giocare su due tavoli, eleggendo a pro-Scopelliti, consentendogli di presentare una propria li-

to via libera alla candidatura di Loiero, pur consape-

si è affidata alle colonne di Calabria Ora e in 10 punti

Per esplicitare come la pensa sul partito, sulla segrete-nomia anche dall'influenza del marito Nicola Adamo.

pagna elettorale,ha chiesto discontinuità col passato at-tro nemmeno a Rende dove ,nell'imminenza della cam-

tenute distinte due figure che presentano specificità ri-

re il tempo "a pettinare le bambole", espressione im-

aspetta gli eventi e, nell'attesa, come tanti altri trascor-Musi lui non era più segretario regionale. Anche lui

suno gli ha addebitato responsabilità di rilievo nella di-to alle regionali grazie al pasticcio di Capo Suvero, nes-eleggere segretario sulla scia di Bersani, si è candida-

Musi. Il che gli fa guadagnare non poche ostilità den-

re che è fuori dai giochi. Tutt'altro, gode di buona con-suoi impegni istituzionali ma sarebbe un errore pensa-zioni concluse. Al momento Oliverio è concentrato neisuo organigramma per il controllo del partito ad ele-

candidare Guccione nel consiglio regionale, nonostan-

La Torre lo ha scalzato nello staff di D'Alema.Roma Minniti è schierato con Veltroni, dopo che Nicolaad una storia troppo presto rimossa e dimenticata. A

vissuta dalle fasce più deboli della società. Non c'è lacondanna del doroteismo di sinistra e delle connessepratiche clientelari che hanno snaturato il PD ma c'è,comunque, un richiamo esplicito ai valori del passato,

Nella disfatta elettorale del PD un ruolo di primissimopiano, ma con profilo basso, lo ha recitato MarioOliverio, attuale presidente della Provincia di Cosenza.Insieme a Loiero, ha portato a Bersani i voti che sonoserviti a farlo eleggere segretario nazionale del PD.Bersani è stato riconoscente dando mano libera a Loieroper imporre la sua ricandidatura e a Mario Oliverio di

te la carica di segretario regionale, in funzione di un

siderazione a Roma ed è ascoltato dal commissario

tro il PD.Di Guccione c'è poco da dire perché è sempre stato por-tato dagli eventi senza esserne protagonista. Ha fatto ipassi indietro quando gli sono stati chiesti, si è fatto

sfatta elettorale, nessuno si è accorto che con l'arrivo di

pietosa per definire un'opposizione politica, il PD, chenon riesce a darsi un ruolo e degli obiettivi.Da questa sommaria rassegna di figure del PD vanno

conosciute,non a caso due donne.La prima è FernandaGigliotti animatrice delle spinte di cambiamento nelPD, con l'azzeramento delle oligarchie imperanti e lasterilizzazione del tesseramento. Non ha vita facile nelPD e l'essersi schierata con le posizioni di IgnazioMarino la consegnano ad un ruolo di minoranza che,perquanto combattiva, è destinata a soccombere quandogli oligarchi presentano i numeri. Non si è tirata indie-

tirandosi le ire di Sandro Principe. L'altra figura è Enza Bruno Bossio, donna manager diforte personalità, membro della direzione nazionale delPD, spirito critico che non disdegna di ostentare auto-

ria Bersani e sul commissario Musi, la Bruno Bossio

ha sintetizzato il suo pensiero. Senza fare sconti, laBruno Bossio ricostruisce il prima e il dopo della di-sfatta elettorale ma nel mirino c'è il segretario nazio-nale Bersani, cui addebita la responsabilità di aver da-

vole dei 30 punti che nei sondaggi lo distanziavano da

prio vantaggio 8 consiglieri in consiglio regionale che

va la Bruno Bossio, nessuno ha imposto l'osservanzadello statuto. Bersani, conclude la Bruno Bossio, è re-

sta per vaticinare, dolente Cassandra, sfracelli sul pia-

sere il leader del centrosinistra da contrapporre a

nare le bambole.

QUELLI CHE PETTINANO LE BAMBOLETRAVAGLIO PD

n.4 - 23 ottobre 2010 4

dallapprriimmaa

CHE VIENE DA SHANGAIIL CANDIDATO

cuno già ai blocchi di partenza potrebbe, consape-Anche perchè ,di fronte ad una sua candidatura, qual-

be essere una candidatura possibile oltre che autore-E, invece, la candidatura di Mario Occhiuto potreb-

so" promossa da suoi sostenitori perchè mette in evi-Nell'attesa non gli giova la spinta che viene "dal bas-

denza il silenzio che viene "dall'alto."-

vole. Però qualcuno che ha titolo la deve mettere sultavolo e proporla al dibattito politico.-

volmente, decidere di fare un passo indietro. Senzaastio.-

HANNO DETTO

compresa quella del PD, hanno reso l’assise pic-cambiamento della regione. Altre assenze eloquenti,

ne pubblica calabrese. L’assenza al congresso di

«Il congresso celebrato ha tradito le promesse e le

ta di cariatidi, anime belle, speculatori e approfit-vono di vitalizi. E’ stata una grande ammucchia-tornano a casa in auto blu e parlamentari che vi-lioni, politici che stanno due ore in passerella e poitastomaco vedere intellettuali che guadagnano mi-gli studenti. Ma, francamente, mi fa venire il vol-«Capisco chi ha sfilato con il cuore, i lavoratori e

Aggiungo anche la pigrizia e la mancanza di co-opportunista, ripiegata su se stessa, clientelare.classe dirigente meridionale e regionale pavida edionale,anche per colpa e responsabilità di unal’attualità di una sempre irrisolta questione meri-ciale continuerà a rappresentare plasticamente

questa situazione di svantaggio e di ingiustizia so-ma per bisogno, come i loro padri e i loro nonni,ze saranno costretti ad andare via non per scelta«Fino a quando i nostri ragazzi e le nostre ragaz-

daci dei comuni più colpiti, ad affrontare a manirisolte.Ancora una volta ci troviamo,insieme ai sin-

criticità del dissesto idrogeologico più volte de-va,per evidenziare le problematiche relative allenoi con largo anticipo,al termine della stagione esti-«A nulla sono serviti i ripetuti appelli lanciati da

le forze e per le istituzioni».sibile" ma di reale supporto per i magistrati, permento sia da interpretare come una risorsa "invi-Reggio in particolare e ritengo che tale provvedi-un momento delicatissimo per la Calabria e perBerlusconi ha nei confronti del Mezzogiorno. E’

«La presenza dell’esercito a Reggio è un’altra di-

turo politico ben vengagno.Se devo avere un fu-

re il duro lavoro che inmandato per completa-sindaco per un altro«Mi piacerebbe fare il

vincere contro le mafie».ri non conviene ma la libertà è il presupposto perma di libertà. Ci sono momenti in cui essere libe-

ni,se qualcuno vi dice dammi il voto che poi ci pen-ziali clienti ma come elettori.Alle prossime elezio-«La politica non deve considerarvi come poten-

versitario che nessuno può fingere di ignorare».docenti per le difficili condizioni del sistema uni-«Condivido la forte preoccupazione di studenti e

so io, non votatelo.La legalità è la più grande for-

questi anni ha caratte-rizzato il mio impe-

quello che è giusto cheaccada ed è normale chel’obiettivo di ogni per-sona che fa politica sia ilParlamento».

mostrazione dell’attenzione che il governo

nunciate e che, a tutt’oggi,non sono state ancora

nude situazioni che ci sovrastano,senza mezzi,gliuomini e le risorse necessarie,tra il silenzio assor-dante della Regione e del governo nazionale».

raggio che attanaglia, a volte, anche le organizza-zioni di massa».

tatori politici».

aspettative di una parte significativa dell’opinio-

Pippo Callipo, simbolo di quella stagione, testi-monia più di ogni altra cosa la distanza del parti-to che si era posto,meritoriamente, alla testa del

cola e senza ambizioni».

dallapprriimmaa

AI RAGAZZI DI LOCRI

SU CHI FA POLITICASALVATORE PERUGINI

SU CONGRESO IDV

MIMMO TALARICO

SU CORTEO FIOM

(SEGRETARIO REGIONALE CGIL)SERGIO GENCO

SU MALTEMPO

GIORGIO NAPOLITANOSU UNIVERSITÀ

MARIO OLIVERIO

SU CLASSE DIRIGENTE

FRANCESCO BOCCIA(PD)

E EMILIO DE MASI

GIANFRANCO FINI

SU ESERCITOGIUSEPPE SCOPELLITI