Corriere Cesenate 23-2016

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    Giovedì 9 giugno 2016

    Giovedì9 giugno 2016anno XLIX (nuova serie)numero 23euro 1,30

     23

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forlì

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Liceo Almerici 12Incontrodi fine annoper dire ‘grazie’

    San Piero 17Pilota militare

    sui cielidel mondo

    Elezioni 15 e 16Cesenatico,

    Gatteo e SoglianoI risultati

    Cesena 14Don AdolfoGiorginiprete della carità

    Nell’anno santo della Misericordia e nell’anno nazionale dei camminiindetto dal ministro Franceschini, sempre di più sono le persone che incompagnia o “in solitaria” si mettono in viaggio. In questo numeroraccontiamo l’esperienza di Vanni Milandri, 69enne cesenate che, zainoin spalla e scarponi ai piedi, il 15 giugno si metterà in strada perpercorrere oltre 2.600 chilometri tra Italia, Francia e Germania. Viaggiare a piedi significa anche riappropriarsi del proprio territorio. IlCammino di San Vicinio è una buona occasione per un’esperienza ditrekking in una natura incontaminata, attraverso i luoghi del santo patronodella Diocesi, nei quali sono evidenti i segni dell’esperienza cristiana.

    Primo piano alle pagg. 4 e 5

    Editoriale

    Italia dal doppio voltodi Francesco Zanotti

      a strada

    si apre

    camminando

    ................

    ................................

     V oto amministrativo dalla duplicelettura. Una nazionale assimilabile aquanto accaduto nelle grandi città.Un’altra, quella che riguarda il territorio epoco o nulla può avere riflessi politici di piùampio respiro. È un’Italia dal doppio aspetto:uno è quello che si legge sulla grande stampae fa notizia nei tg dei maggiori network. L’altraè quella definita “minore”, che compare soloin caso di tragedie, capace di giudicare ilsindaco perché lo incrocia al bar e non siinteressa delle diatribe televisive.Della prima Italia diremo subito checontribuisce al distacco tra cittadini e politica,tra la gente e l’amministrazione della cosapubblica. Il municipio di Roma, ilCampidoglio, è lontano quanto il governocentrale. Il distacco è sempre più evidente. Ilmalcontento pure, come le buche di cui sonopiene le strade della capitale. E’ in quelcontesto così frammentato che cresce piùfacile la protesta verso il sistema dei partititradizionali, con il voto che si indirizza sulMovimento 5 Stelle come un tempo è andatoprima a Berlusconi, poi alla Lega e poi ancoraa Renzi.Di quest’ultimo possiamo dire che appareormai terminato il periodo di innamoramentocon il popolo della penisola. Governare nonpaga quasi mai e l’ex sindaco di Firenze lo stascoprendo suo malgrado. Il Pd è lacerato dalotte interne di non poco conto non compresedagli elettori. Inoltre, l’uomo solo al comandonon piace a chi abita il Belpaese.I giudizi definitivi sono rimandati al 19giugno, giorno dei ballottaggi. Nulla èscontato. I ribaltoni possono essere dietrol’angolo, anche se un partito democratico cosìin affanno forse nessuno se lo poteva

    aspettare. Se il governo non è contento, ilcentro-destra non può di certo sorridere,senza un leader riconosciuto. Grillo pare staremeglio, ma vince davvero solo dove loscontento è largamente diffuso.I grillini arrancano nei piccoli centri, comeaccaduto a Cesenatico e a Gatteo. Nel primocaso il sindaco uscente Roberto Buda hacompiuto un mezzo miracolo. Abbandonatodalla sua maggioranza, in poche settimane hacostituito una sua lista e si è guadagnato lasfida con Gozzoli, battendo il centro destra ex amico e l’avanzata dei cinque stelle che nonhanno sfondato come si attendevano. Anche l’ottima affermazione del sindaco Vincenzi a Gatteo dimostra come la gente siain grado di fornire un giudizio sul fare, più chesulle affermazioni di principio e i grandiproclami. Il testa a testa di Sogliano tra duecandidati stimati conferma il medesimo

    concetto: il Paese reale è lontano dalle logichedei partiti e di schieramento e si aspettarisposte concrete. Una lezione per tutti.

    Edizione 2016 7

    Ritorna la festadiocesanaGli appuntamenti

    Dal 20 al 26 giugno nu-merosi eventi in centroa Cesena. Mostre, celebra-zioni, incontri per ritro-varsi insieme

    Chiesa 9

     Abusi su minoriMotu propriodi papa Francesco

    L a nuova normativa sta-bilita la scorsa settima-na da Bergoglio inaspriscele misure nei casi di man-canza grave di diligenza

    Carità e cultoLa destinazionedei fondi 8xmille

    Cesena-Sarsina 8

    Pubblichiamo il pro-spetto che riassumecome sono stati distribui-ti le somme derivantidall’8xmille

    Trekking, territorio e incontri. Gente in cammino sui passi della fede

    Intervista esclusiva 10

    “Il contributoessenziale deicattolici democratici”

    Il Presidente della Re-pubblica Sergio Matta-rella ai settimanali Fisc:“La stampa locale rivesteun ruolo importante”

    UN TRATTO DEL CAMMINO

    DI SANTIAGO DE COMPOSTELA

    PERCORSO DAL GIOVANE

    ENRICO MARTINI

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    Giovedì 9 giugno 2016 3Opinioni

    Le fiamme hanno divoratola speranza di relazione

    n mix tragico e scioccante: crudeltà atroce,metamorfosi davvero troppo brutale eincomprensibile di un assassino che fino al giornoprima era un “bravo ragazzo”, indifferenza orribile e

    colpevole di testimoni occasionali, troppo vili o troppodistratti per trasformarsi in “eroi per caso”, inesorabilesottovalutazione dei segnali e invalicabilità di un orridomuro della non-comunicazione, barriera insuperabile tra lavittima e chi, amico, parente o collega, avrebbe potutoricevere confidenze, lamenti e preoccupazioni.Un mix che in realtà riguarda tanti femminicidi, ma che ilquesto caso assume la forma tragica di una interminabile

    fiammata: bruciata viva. Così è morta Sara, a Roma, nel suovano tentativo di fuga.La forza delle fiamme e del fuoco torna a scuotere le nostresonnacchiose coscienze: invadono la nostra mente calci,pugni, strangolamenti, coltellate e i tanti efferati modi concui negli ultimi 3 anni quasi 500 donne hanno perso la vitaper mano di un uomo che si dichiarava innamorato di loro.E quel tragico mix di crudeltà, indifferenza esottovalutazione lo ritroviamo puntualmente in ogni caso. Inumeri dicono che ogni due o tre giorni una donna vieneuccisa in Italia da un ex marito o da un amante respinto.Uomini feriti nel loro narcisismo, troppo fragili per gestirela frustrazione relazionale, dominati dall’incoercibilebisogno di affermare se stessi attraverso la violenza. Levittime in genere hanno chiesto aiuto, molti sapevano, tantigli indizi di una tragedia incipiente: ma nessuno èintervenuto. E il copione si ripete. E ogni volta si ripetepuntuale e stucchevole il solito coro del baracconemediatico: ci si interroga sul perché, si indagamorbosamente sulla vittima, quasi a cercare un particolare

    che in qualche modo renda comprensibilel’incomprensibile inutilità di una violenza omicida cosìcieca, si invocano nuove misure, si fanno appelli e inviti adenunciare, si raccomanda prudenza, mai accettare unultimo colloquio chiarificatore con lo stalker, si reclamanopiù servizi, più investimenti in centri antiviolenza, siintervistano psicoterapeute che sanno (quasi) tutto.

    U

    Un altro femminicidio

    La sfida vinta delle #ParrocchieAperte

    Tutto giusto, per carità. Tutto inutilmente gridato, però.Dobbiamo prendere atto che la postmodernità tecnoliquida, ai tempi dellagrande rivoluzione digitale, si caratterizza per la più straordinaria crisi dellarelazione interpersonale e per il trionfo di una sorta di narcisismo diffuso cheimpedisce l’incontro autentico con l’altro. Forse dovremmo spostare l’asse giànell’infanzia verso una educazione alla solidarietà e al rispetto dell’altro, parolequeste desuete e soppiantate da altre, come competitività, successo e altresimili. Tutto ciò non può prescindere perciò da una rivisitazione dei percorsieducativi nel loro complesso. E soprattutto da una rivisitazione dei modelli edegli stili di vita che proponiamo. Perciò,io credo che ogni femminicidio sia una sconfitta che interpelli tutti e che segnala

    la progressiva perdita di umanità,che sembra connotare l’epoca della digital mind. Ecco cosa è in gioco in quellatragica fiamma che ha avvolto e divorato il corpo di Sara: quella immaginedolorosissima ci richiama alla necessità di riscoprire percorsi che ci consentanodi incontrare autenticamente l’altro in relazioni vere e solidali. Abbiamo bisognotutti di tornare a scuola di umanità.

    Tonino Cantelmi

    e qualcuno nutrisse ancora dei dubbi sulla forza, la validità e, soprattutto, la concretaapplicazione del brano evangelico di Luca “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete,bussate e vi sarà aperto”, può mettere da parte il cinismo e fare un bagno di generosità,

    cliccando su una tra le cento e più testimonianze che sono state raccolte in una solasettimana di campagna #ParrocchieAperte. All’indomani dell’accorato appello di PapaFrancesco durante il Giubileo dei diaconi (“A me fa male al cuore quando vedo un orario nelleparrocchie: ‘Dalla tal ora alla tal ora? E poi? Non c’è porta aperta, non c’è prete, non c’èdiacono, non c’è laico che riceva la gente… Questo fa male”), il Sir è infatti andato a bussare apiù di cento parrocchie in tutta Italia. E ha trovato risposte di misericordia tangibile. L’intentoera saggiare come dar seguito a una sollecitazione così impegnativa, ma la realtà è semprepiù avanti delle aspirazioni e le parrocchie si sono rivelate già in pista, accoglienti e “senzaagenda”. Non che i problemi non ci siano, anzi: dalla necessità di sicurezza e tutela di luoghi epersone (“Ben tre furti tra le 12 e le 15”), fino alla giusta richiesta dei sacerdoti di poter avere il

    Stempo di riprendere fiato (“Nonsequestrare il parroco!”), tutto èstato messo sul piatto senza

    reticenze, nella consapevolezzadella fatica di vivere un magisteroimpegnativo (“Un richiamo allanostra responsabilità”). Quel che èemerso dalla viva voce dei sacerdotiè però il loro slancio, dato dallachiarezza del proprio mandato(“Viviamo una chiamata a missionetotalizzante”) posto al servizio pergli altri (“Per non ridurre ilministero ad un mestiere”). Duepilastri su cui fioriscono iniziativedi presenza costruite con serietà edeclinate con creatività, perché leporte si aprono in infiniti modi el’apporto di laici e operatoripastorali è insostituibile. Insomma,tra la consapevolezza di raccogliereuna sfida (“Una scommessa diquesto tempo”) e l’esigenza di

    andare incontro a chi chiedeascolto (“Pastorale del campanellopiù che del campanile”), l’obiettivoè unanime: “cerchiamo di aiutare ilprossimo in modo organizzato” sidice a Sud, per essere “come lafontana del villaggio, cui tuttipossono accedere” rilancia il Nord.Non si può trascurare il fatto che aigiorni nostri le persone siincontrano anche in altri spazi, nonnecessariamente fisici ma sempresocializzanti, anzi, social, così lacampagna è stata rilanciata suFacebook e Twitter con l’hashtag #ParrocchieAperte adaccompagnare ogni take e ogniparrocchia citata. Anche in questocaso il riscontro ha superato leaspettative.Tenuto conto che i dati sono

    parziali e relativi al solo trafficoregistrato direttamente sui profiligestiti dal Sir e che, quindi, non siconsidera quello prodottoautonomamente dalle persone chehanno condiviso le varie notizie, levisualizzazioni hanno toccatonumeri record. Per quanto riguardai tweet, un conto forfettariogenerale colloca le visualizzazionitotali di tutta la campagna ben al disopra delle 50mila totali. Cifresuperiori di dieci volte tanto (unastima di 500mila visualizzazioni) suFacebook, dove i numeri di utentiunici su ogni singolo lancio vedonopremiate quelle zone dove si èregistrata una partecipazione attivae condivisa tra diocesi, parrocchie esettimanale Fisc di riferimento. In

    fondo, nel virtuale come nel reale,sono l’attenzione, la collaborazione,la disponibilità che rendonopossibile moltiplicare gli accessialla Chiesa.

    Emanuela Vinai

     B u s s a t e

     e  v i  s a r à  a p e r t o

    Dopo l’appello del Papa, l’agenzia di stampa Sir ha bussato a più di centoparrocchie in una settimana e si può dire che il campione sul territorio forniscaun risultato incoraggiante. Grazie alla collaborazione tra sacerdoti e fedeli,le porte sono davvero aperte all'accoglienza e all'ascolto, con una presenzacostante declinata in molteplici modalità. La collaborazione con la Fisc.Grandi numeri anche sui social network 

    La fotografia“Posso confermareche alle 8.35 c’è sta-ta una deflagrazio-ne fortissima. L’ab-biamo sentita di-stintamente anchequi anche se siamoa 4 chilometri in li-nea d’aria dal luogodell’attentato”. È la testimonianza dipadre ClaudioMonge, missiona-rio domenicano adIstanbul, dove mar-tedì mattina 7 giu-gno una bomba è

    esplosa al passaggio di un convoglio della polizia in piazza Beyazit, tra l’uni- versità di Istanbul e il gran bazar. “Le agenzie – racconta padre Monge – par-lano di 11 morti e 36 feriti. L’attacco era indirizzato a un bus della polizia edè avvenuto in una zona nevralgica per la vita civile della città a qualche cen-tinaio di metri dall’edificio del Comune di Istanbul. Anche se la stampa in-ternazionale ne parla poco, solo nelle ultime settimane sono state uccisemille persone nel Sud-Est del Paese. Sono cifre mostruose”.

    FOTO SIR

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    Giovedì 9 giugno 20164 Primo piano

    Sulla via Romea

      ermanica

    di Stade

    na proposta per l’estate, nell’annodel Giubileo. Si tratta del Camminodella via Romea Germanica, un

    pellegrinaggio che parte dalla città diStade, città tedesca al confine con laDanimarca, e arriva a Roma dopo circa2.200 chilometri.L’agenzia Lord Byron Educational Tours, incollaborazione con le associazioni viaRomea Germanica e Amici della via Romea

    Germanica, ha deciso di proporrel’iniziativa, occupandosi della logisticadella parte italiana del cammino, dal passodel Brennero a Roma per un totale di 1.100

    chilometri. La partenza è prevista per il 26agosto e l’arrivo a Roma l’8 di ottobre2016. L’agenzia cesenate si occuperà delleiscrizioni, degli alloggi, del trasportobagagli, delle guide specializzate e dei tourleader. Ai pellegrini sarà consegnata lacredenziale e una volta a Roma verrà lororilasciato il “Testimonium”.L’intero percorso italiano è stato suddivisoin sei itinerari della durata indicativa di

    una settimana ciascuno e 44 tappegiornaliere. Nelle principali città italiane(Trento, Verona, Padova, Ferrara, Ravenna,Orvieto, Roma) è prevista una visita

    guidata per permettere ai pellegrini diconoscere alcuni dei più importanticapolavori italiani e di attraversare, ovepossibile, la Porta Santa. Non è necessariopercorrere tutti gli itinerari, anche solouno è sufficiente per ottenere il“Testimonium”. Si tratta di un programmadi turismo responsabile che prevedecontatti frequenti con le comunità locali,alloggi in B&b, edifici religiosi,

    agriturismi, rispetto della natura. Il costocomplessivo dell’intero percorso (44 notti)è di 3.300 euro.Per informazioni: tel. 0547 1930015.

    U

    ● Sempre più numerose le iniziativesui sentieri del santo

    ● Nata la rete di operatori localicon prezzi agevolati per i pellegrini

    ●  A settembre la varianteper la Pieve di San Damiano

    opo una prima fase legata alla strutturazione delcammino con la mappatura dei sentieri, lamanutenzione, la messa in sicurezza dei percorsi,

    per il Cammino di San Vicinio sembra giunto ilmomento di spiccare il volo. Non tutto è a posto, nontutto è ancora a regime. Certo è che sempre di più ilpercorso ad anello di 350 chilometri pensato in occasionedel Millenario della Cattedrale di Sarsina (2008) ededicato al santo taumaturgo è sempre più frequentatoda comitive, piccoli gruppi, singoli. “Attualmente nonabbiamo un monitoraggio sull’affluenza e non sappiamocon precisione quante persone lo percorrano - spiegaMichele Buldrini presidente dell’associazione IlCammino di San Vicinio -. Dalle segnalazioni chericeviamo e dalle sempre più numerose iniziative chenascono per valorizzarlo possiamo dire che c’è stato unincremento in termini di presenze del numero di personeche si mettono in marcia lungo quei sentieri”.Del resto basta guardarsi un po’ intorno nei territoritoccati dal Cammino per capire l’alto valoreambientalistico, storico, culturale e il ricco patrimonio difede e di spiritualità che racchiude. “Chi vuole fare unpercorso di riscoperta legato alle radici cristiane di questa

    terra rimarrà colpito da luoghi straordinari che dicono diuna fede dalle origini antichissime. Partendo da Cesena, il

    Duomo e l’abbazia del Monte, e ancora la pieve di SanDamiano, quella di Monte Sorbo, la Cattedrale di Sarsina,proseguendo fino all’eremo di Sant’Alberico, quello di

    Camaldoli e il Santuario de La Verna. Sono luoghi cheoffrono la possibilità di approfondire o scoprire la propriafede”. Anche solo l’abbraccio di una natura rigogliosa rinfrancalo spirito e allenta la tensione della quotidianità. Ilcammino interiore che si compie quando si viaggia apiedi non è dato solo dai luoghi di culto. La bellezzastessa del Creato richiama a qualcosa di superiore. “Solonell’area di interesse comunitario di Careste di Sarsinasono presenti 33 tipi di orchidee. Abbiamo una varietà diflora e di fauna che muta in base all’altimetria, dalversante romagnolo a quello toscano”. C’è voglia di usciredai ritmi frenetici per cercare un po’ di quiete. “La crisi ciha fatto riscoprire il gusto di fare un turismo lento,mettendo nello zaino il minimo indispensabile. Chisceglie il Cammino di San Vicinio lo fa anche perché ilpercorso offre la possibilità di godere di un territoriounico, spendendo poco”. Ma è davvero economico ilCammino di San Vicinio? “La nascita della Rete dioperatori locali (Rol) - risponde Buldrini - va proprio in

    questa direzione. Sono stati oltre trenta gli operatori delcampo ricettivo (alberghi, affittacamere, B&B, ristoranti)

    che hanno dato la disponibilità ad accogliere a particolaricondizioni pellegrini e camminatori. Vogliamo convenirecon gli aderenti le condizioni migliori a vantaggio di chi si

    mette in marcia e organizzare manifestazioni ed eventiper animare il percorso”. Come Itineraria, il festival delcamminare lento che ha visto un’ottima partecipazione dipubblico nell’ultimo fine settimana di maggio. O come iltrekking in programma per domenica 19 giugno, traTorriana e Montebello. Le idee, insomma, non mancano.“Ritengo necessario anche coinvolgere le scuole inprogetti legati al Cammino. Non solo uscite didattiche,ma percorsi legati alla memoria nel tratto che va daRanchio e Pieve di Rivoschio”.Per la realizzazione di pacchetti ad hoc di più giorni ilresponsabile è Pier Luigi Bazzocchi che sta curando tuttele attività turistiche legate al Cammino di San Vicinio.“Una di queste è l’iniziativa ’Camminare cantando’ con larealizzazione di eventi musicali inseriti in un trekkingnotturno”.Sempre in tema di novità in autunno verrà inaugurata labretella pensata per valorizzare la pieve di San Damiano,in comune di Mercato Saraceno, con la deviazione che daMonte Sorbo arriva nel comune mercatese passando dal

    borgo di Monte Sasso.Michela Mosconi

    D

    omenica prossima, 12 giugno,percorrerà la seconda tappa de “IlCammino di San Vicinio in otto

    domeniche”, l’ultima iniziativa in ordine ditempo di Gilberto Graffieti, ideatore della“M’amo Camminando” (Cesenatico-monteFumaiolo), grande camminatore eappassionato del territorio. Per la tappa ditrentacinque chilometri da Bagno diRomagna a Badia Prataglia sono già unadecina le adesioni ricevute, con lapossibilità, a patto di sapere per tempo

    l’esatto numero di partecipanti, diusufruire di un servizio navetta che porti icamminatori a Bagno e li torni a prendere aBadia. Dall’8 maggio fino a ottobreinoltrato, otto domeniche lungo i 350 kmdei sentieri di San Vicinio, e attraverso iluoghi incontaminati di Romagna eToscana. Una scelta, quello di farlo a tappe(Graffieti lo aveva già percorso interamentenel 2010, in dieci giorni) dettata daesigenze economiche (pranzo al sacco erientro in giornata) e per favorire lapartecipazione di più persone.In precedenza, Graffieti è stato ilpromotore della “24 ore per il Signore”, (4 e5 marzo), un pellegrinaggio non stop di ungiorno intero attraverso le quattro portesante della Diocesi, e che si è in parte

    sviluppato proprio sul Cammino di San Vicinio. Nell’anno giubilare dellaMisericordia sulla cui spinta il 2016 è statoproclamato anno nazionale dei camminid’Italia, prende un sapore nuovo mettersiin marcia. Tanto più che il Cammino di San Vicinio è costellato, lungo il suo percorso,di evidenti tracce dell’esperienza cristianae spirituale per cui percorrerlo non è solopratica sportiva riservata ad esperticamminatori ma si trasforma in possibilitàdi vivere il territorio in maniera più

    autentica, e un’occasione per compiere unpiccolo viaggio interiore.Ne è convinto anche Gilberto Graffieti per ilquale camminare “è innanzituttoun’esigenza spirituale”. “Sono convinto - haspiegato - che l’uomo non sia fatto perstare fermo ma per ’andare’ nel senso piùampio del termine: andare verso l’altro, ocercare cose nuove, fosse solo scoprire cosasi nasconde dietro una siepe o un crinale. Ilcamminare è metafora della vita,paradigma del lungo viaggio che ognuno dinoi deve percorrere dentro se stesso perconoscersi meglio e per indagare fino infondo il proprio io”.Ogni viandante interpreta il suo viaggiare apiedi in maniera personale, in base allapropria indole, ma tutti vi trovano risposte

    capaci di migliorarlo. “Io cammino ancheperché mi dà un senso di libertà infinito.Non è il percorso più o meno lungo che sifa, quanto la consapevolezza che in quelmomento niente è proprio e nello stessotempo tutto ci appartiene. Una ginestra infiore è tua perché ne godi della bellezza,ma non è tua nel senso di possesso”.Nei suoi tanti ’peregrinare’, Graffieti haavuto anche modo di incontrareun’umanità varia, persone che allapartenza risultavano sconosciute e che

    poi si son fatti veri e propri compagni diviaggio “coi quali condividere non solo untratto di strada, ma la stessa fatica, quelpoco che si ha nello zaino. Camminare èuna dimensione che concilia all’apertura eal dialogo. Si riscopre il senso dei rapportiumani.Chi ti è a fianco si lascia andare, è una cosaquasi naturale, si parla e ci si confida anchese non ci si conosce”. Anche la dimensione’solitaria’ acquista un significato profondo.“Nel 2000 ho fatto Cesena-Roma da soloperché quello è stato il mio Giubileopersonale. Avevo bisogno di stare da solo,di ritrovare un po’ di interiorità. Mipiacerebbe rifarlo adesso perché amomolto la Chiesa di Francesco”. Viaggiare a piedi per Graffieti significa

    anche “riappropriarsi del proprioterritorio”. “Siamo spesso preda di questosenso di esterofilia per cui quello che èlontano, che comporta sacrificio e spesa hapiù valore. Il nostro territorio èstraordinariamente ricco. Lo stessoCammino di San Vicinio è un percorsostraordinario sul quale la Comunitàmontana all’epoca investì l’ingente cifra di140mila euro. La gente inizia a conoscerlo,frequentarlo. Permangono ancora alcunecriticità sulle quali so che si sta lavorando.Gli alloggi non alla portata di tutti, peresempio. Nel 2010, inoltre, trovammodifficoltà a farci apporre il timbro sullecredenziali”.

    Mm

    D

    Graffieti: “A piedi per riscoprire il senso dei rapporti umani” 

    Il Cammino di San Vicinio

    tra natura, fede e spiritualità 

    DUE NUOVE PROPOSTENuove proposte di trekking e spiritualità già in cantiere per il prossimo anno. Gil-berto Graffieti sta programmando una “coast to coast” da Cesenatico al bassoTirreno, “per percorrere e riscoprire queisentieri e quelle strade che battevano ipastori di Montecoronaro per portare legreggi a svernare”. Nel 2017, in occasionedel 50° anniversario della morte di donLorenzo Milani, è in programma un trek-king di quattro o cinque giorni Cesena-Barbiana per rendere memoria alla figura del grande sacerdote, insegnante ed edu-catore.

    SARSINA,27 MAGGIO:CAMMINATANOTTURNANELL’AMBITODELLAMANIFESTA-ZIONE“ITINERARIA”

    Da Cesena a RomaProsegue sul prossimonumero del Corriere Cesenate (in edicolagiovedì 16 giugno) laraccolta di testimonianze.Lazzaro Dall’Acqua, ilfiglio Francesco, e iconiugi Campidelli

    raccontano gli oltre 350chilometri a piedi perraggiungere la Capitale.

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    Giovedì 9 giugno 2016 5Primo piano

    Un’estate in cammino, quella del cesenate Vanni Milandri: mercoledì 15 giugnopartirà per il cammino Miquelot (1.240 chilometri), in Francia. Con in tasca lacredenziale per le 47 tappe che uniscono Garmisch a Roma, della via Romea-Germanica. In tutto, oltre 2600 chilometri tra Italia, Francia e Germania

    “La fine di un camminoè sempre l’inizio di uno nuovo”

     Z a i n o  i n  s p a l l a

     e  s c  a r p o n i

    l giro del mondo... a piedi. Andatae ritorno. Con il passo costante delpodista, con quello rispettosodella natura del trekker, con quello

    spirituale del pellegrino. Di strada neha fatta davvero tanta il 69ennecesenate Giovanni Milandri. Ascoltarei suoi racconti è un crescendo dipassione e partecipazione che lo haportato in più di quarant’anni apercorrere a piedi più di 88milachilometri. Tutto ordinato edocumentato in ’diari di viaggio’ cheparlano di percorsi, incontri, tappe,

    alloggi e accoglienza, amici dallostesso passo, zaini e scarponi, pioggiae sole, compagni di avventura sulsentiero e più su...Giovanni - Vanni per i tanti amici -pensionato dopo una vita di

    I

    è di per se stessa un pellegrinaggio - diceMilandri - e nel mio andare, nella vitaquotidiana così come nei giorni in cuisarò in cammino, trovo conforto ecompagnia nell’affidamento allaProvvidenza. La fine di ogni camminocoincide esattamente con l’inizio di unonuovo - specifica - quello che rende piùresponsabili, e anche più felici, è laconsapevolezza di poter sempre contaresu questo e sulle proprie capacità”.

    Nell’anno dedicato ai cammini, quale èstato indicato il 2016 dal ministro dellacultura Dario Franceschini, Milandri simette nuovamente in marcia... Dopo la’sgambata’ di allenamento della M’Amocamminando dal mare a Verghereto deigiorni scorsi, zaino in spalla e scarponi aipiedi Milandri partirà da Cesenamercoledì 15 giugno per percorrere ilcammino Miquelot che da Mont SaintMichel (dove alloggerà per due nottiall’abbazia San Michele) arriverà a Parigidopo aver percorso 550 chilometri perproseguire per Vezelay per poi arrivare alSantuario di Notre Dame di Le Puy dopo44 tappe e 1.240 chilometri percorsi apiedi con una media di 25-30 chilometrial giorno. In tempissimo per il 30esimoanno santo di Le Puy, che si celebra ognivolta (rara) in cui la festa

    dell’Annunciazione del 25 marzocoincide con il Venerdì santo. A casa, a Cesena, nei primi giorni diagosto ci saranno anche i nipoti adaspettare Vanni: “Arriverò in tempo per

    festeggiare insieme il lorocompleanno”. Pochi giorni utili perlavare i panni, e poi di nuovo zaino inspalla per Vanni, che si rimette incammino alla volta di Garmisch,cittadina turistica tedesca da doveparte la via Romea-Germanica. VanniMilandri la percorrerà nelle 47 tappeche la uniscono a Roma, con unpassaggio al passo del Carnaio, sulnostro Appennino. Lì dove Milandri

    ha un bungalow e lì dove alcuni amicilo raggiungeranno per percorrere unpezzo di cammino insieme. È già nellatasca di Milandri la credenziale n. 127from Garmisch to Rome, uno deicammini più ’recenti’ riconosciuti.Cammina cammina, Milandri laprossima estate percorrerà oltre 2.600chilometri tra Italia, Francia,Germania. Cosa non mancherà nelsuo ben organizzato zaino dal peso dicirca 15 chili? “Ci sarà lo strettonecessario tra frutta secca e caffèsolubile... e tanto spazio per gliincontri che farò e le emozioni chevivrò. A farmi compagnia ci sarà unoggetto caro ricordo di un amico caro:la tazza da caffè che don StefanoGolinucci, cappellano di San Rocco diCesena morto in un tragico incidente

    in montagna nell’agosto del 1985,utilizzava nella celebrazione dellaMessa. Quella tazza è rimasta a me eaccompagna ogni mio passo”.

    Sabrina Lucchi

    Podista e appassionatodi trekking, è l’unicoad aver partecipatoa tutte le 44 edizioni dellapodistica di San Giovanni

    impiegato tecnico presso l’azienda Amadori, è l’unico ad aver partecipato atutte le edizioni della podistica di SanGiovanni, la corsa che ogni anno

    coinvolge migliaia di appassionati che dalcentro di Cesena li porta fin sulle primecolline (l’edizione n. 44 partirà sabato 11giugno). “Negli anni Settanta mi allenavocorrendo di notte. Non era frequentevedere persone correre lungo le strade edera anzi piuttosto facile che la gente ti’invitasse’ ad andare ad aiutarli nell’orto,se proprio si voleva fare della fatica...”.Se la podistica è stato il primo amore, iltrekking è stata ed è la passione dell’etàmatura. Iscritto al Cai di Cesena dal 2006,il passo veloce del podista si è via via fattopiù lento e attento sul Cammino diSantiago percorso nel 2005, sul camminodi San Francesco ’segnato’ nel 2007 con icaratteristici Tau gialli insieme agli amicicamminatori Monique e Paolo Almerigi,sul cammino di San Benedetto, sulla ValleSanta percorsa con un gruppo di amici

    del Cai... Tanta strada fatta, dove Milandritrova il gusto, l’impegno e anche la faticadel cammino in un crescendo di interesseper la cultura dei luoghi visitati, la storiadegli eremi e di chi li ha custoditi: “La vita

    Nuova cartoguida

    ■  Turismodei cammini

    L’Emilia Romagnaè attraversata da diecicammini per pellegriniQuello del turismo religioso è un comparto cheogni anno conta in Italia 5,6 milioni di presenze, dicui il 60 per cento dall’estero (pari a 3,3 milioni dipresenze, fonte Isnart, Istituto Nazionale RicercheTuristiche) e a cui l’Emilia Romagna si rivolge fortedella presenza sul suo territorio di ben 10 storicicammini dei pellegrini (dalla Via Francigena allaVia Romea Germanica), per quasi 1.800 chilometridi itinerari che la percorrono da nord a sud,collegandola a tutta Europa e a Roma e toccandoantiche pievi, santuari, piccoli borghi e paradisinaturali.Al fine di offrire ai viandanti sempre maggioreospitalità e servizi, la Regione Emilia Romagna harealizzato la nuova Cartoguida “Lungo le AnticheVie dei Pellegrini in Emilia Romagna”, stampata inlingua italiana e inglese.E si appresta a firmare una Convenzione per lacreazione di un tavolo di lavoro congiunto tral’Assessorato Regionale al Turismo e la ConferenzaEpiscopale dell’Emilia Romagna.Il sito www.emiliaromagnaturismo.it propone,nella sezione “da scoprire”, pagine dedicate alturismo religioso e al Giubileo (per esempio conapprofondimenti sulle Porte Sante, porte dellebasiliche solitamente chiuse e che vengono aperteesclusivamente per l’Anno Giubilare), oltre afornire informazioni sui 10 cammini (con i link airelativi siti ufficiali) e la versione scaricabile dellaCartoguida in formato pdf.Lo scopo è la creazione di un circuito regionale“Turismo Religioso e dei Cammini” che coinvolgeràoperatori turistici regionali (club di prodotto,centri termali) con proposte di soggiorno per gliescursionisti. Sono già 25 gli operatori che sonostati contattati e si sono dichiarati interessati alprogetto.

    Realizzata in10milacopie,“Lungo leAntiche Viedei Pellegriniin EmiliaRomagna”verràdistribuitanelle fiere disettore e, arichiesta, nei punti informativi lungo le Vie e tra glioperatori turistici aderenti al Circuito. Oltre aipercorsi, la Cartoguida indica il livello di difficoltà,le tappe percorribili in un giorno di cammino, iluoghi dove ottenere le credenziali del pellegrino,la possibilità di accoglienza lungo i percorsi e altreinformazioni utili.La Convenzione che verrà siglata tra Assessorato

    Regionale al Turismo e Conferenza Episcopaledell’Emilia Romagna mirerà al coinvolgimentodelle comunità locali e delle Diocesi lungo icammini con l’obiettivo di uno scambio diinformazioni, la creazione di una rete di referenti,la raccolta di materiali informativi, il monitoraggiodelle vie e dei cammini di pellegrinaggio, larealizzazioni di azioni di promo-comunicazionemirate condivise.

    CROCEVIA DEI CAMMINI DEI PELLEGRINI

    Quasi 1.800 chilometri di cammini, tutti tracciati econ segnaletica, percorribili a piedi, ma in diversicasi anche a cavallo e mountain bike, e dotati diluoghi d’accoglienza. L’Emilia Romagna vanta unprimato nazionale per essere attraversata da ben10 storici cammini dei pellegrini, tre dei qualieuropei ed antichissimi: la Via Francigena (anticaVia che nel medioevo univa Canterbury a Roma e aiporti della Puglia), la Romea Germanica (checollegava Stade, nella Bassa Sassonia, a Roma) e laVia Romea Strata (dal nord e dall’est Europa aRoma). Oltre alla capitale, i cammini cheattraversano la Regione e toccano un centinaio dicomuni emiliano romagnoli collegano altriimportanti luoghi di fede, da Padova ad Assisi,passando per l’Eremo di Camaldoli (Ar), La Verna(Ar) e Monte Paolo (Fc). Le dieci Vie dei Pellegriniche attraversano l’Emilia Romagna da ovest a est sono: la Via degli Abati (129 km in regione), la ViaFrancigena (143 km), il Sentiero di Matilde (140,8km), la Via Romea Nonantolana (208 km), la ViaRomea Strata-tratto Romea Longobarda (200 km),la Via degli Dei (66,5 km), il Cammino diSant’Antonio (258 km), il Cammino di Assisi (72km), la Via Romea Germanica (260 km) e ilCammino di San Vicinio (350 km).

    Enrico Martini di Martorano di Cesena | Sul cammino di SantiagoENRICO MARTINI, DI MARTORANO DI CE-SENA, NEI GIORNI SCORSI HA PORTATO A 

     TERMINE IL CAMMINO DI SANTIAGO.Classe 1991, è andato da solo sul camminodi Santiago dopo la laurea specialistica allaBocconi in Management e sei mesi di stagea Berlino alla Zalando. Nel suo profilo di Fbha scritto a conclusione del suo pellegri-naggio di 800 chilomentri: senza dubbio si

    tratta dell'esperienza migliore e più com-pleta della mia vita. Ho provato a riassu-merla inq u a l c h emodo senzanessun buonrisultato. Mibasta dires e m p l i c e -mente che “ilCammino ècome la vita;ogni tanto tisenti felice,ogni tanto tri-ste, mal'unica cosache davveroimporta è checontinui acamminare”.

    GIOVANNI(VANNI)MILANDRIACCANTOALLA STATUADEDICATA ALPELLEGRINO,NELLA CITTÀ

    DI LEON,IN SPAGNA,SUL CAMMINODI SANTIAGO.A PIEDI HAPERCORSOPIÙ DI 88MILACHILOMETRI

  • 8/15/2019 Corriere Cesenate 23-2016

    6/24

    Giovedì 9 giugno 20166 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00   Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dell’ospedale,7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00   Cattedrale, San Paolo,

     Addolorata, Villachiaviche,Santa Maria della Speranza

    8.30 Madonna delle Rose,San Rocco, Sant’Egidio,cappella del cimitero,Santo Stefano, Case Finali,

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00  Cattedrale 18.00  Cattedrale , Madonna

    delle Rose, San Domenico,

    San Paolo, San Rocco,Osservanza

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,Sant’Egidio, San Bartolo

    20.00 San Giovanni Bono,Ponte Pietra,Gattolino, Tipano

    20.30  Villachiaviche, San Pio X, Torre del Moro

    Sabatoe vigilie15.00 Formignano15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)17.00 Cappella cimitero Cesena,

    Cappellaospedale “Bufalini”

    Luzzena (1° sabato mese),Bora (2° sabato mese)

    17.30 Santuario del SuffragioSantuario dell’Addolorata

    18.00  Cattedrale , San Domenico,Santo Stefano,San Paolo,Madonna delle Rose,San Rocco,Diegaro, Borello,San Mauro in Valle,San Giorgio, San Vittore

    18.30 Convento Cappuccini,Case Finali,San Pietro, Sant’Egidio,Santa Maria della Sper.

    19.00 Osservanza, Villachiaviche19.30 Bulgarnò20.00 Bulgaria, Tipano

    Ruffio, Pioppa,

    Pievesestina,Ponte Pietra,Gattolino, Ronta

    20.30 San Pio X, Calisese,San Giovanni Bono, Torre del Moro

    Messe festive7.00   Cattedrale 7.30 Santuario dell’Addolorata,

    Cappuccine, Martorano,Calabrina, Ponte Pietra, Villachiaviche

    8.00 Basilica del Monte,San Pietro, San Pio X ,Santa Maria della Sper.San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,

    Sant’Egidio, Calisese, Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Borello

    8.30   Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Tipano,San Cristoforo,Gattolino, Roversano

    8.45 San Martino in Fiume9.00 San Giuseppe (Cesena

    corso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, Sant’Egidio,Capannaguzzo,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria,

    San Vittore,San Carlo, Ruffio9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

    9.45 Bulgarnò10.00  Cattedrale, Case Finali,

    San Rocco, Santa Mariadella Speranza, Ronta, Torre del Moro, Carpineta,Cappuccini, San Pio X,Sant’Andrea in B.,

    10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono

    11.00 Santuario Addolorata,Basilica del Monte,Osservanza,

    San Domenico, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono,Calabrina, Calisese,Gattolino,Madonna del Fuoco,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone, Capannaguzzo

    11.10  Torre del Moro11.15 Madonna delle Rose,

    Diegaro, Martorano11.30  Cattedrale , San Rocco,

    Istituto Lugaresi,

    San Pietro, San Pio X,Santa Mariadella Speranza

    17.00 Cappella del cimiteroCappelladell’ospedale Bufalini

    18.00  Cattedrale,San Domenico

    18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Comuni delcomprensorioBagno di Romagna

    ore 20 (sabato);11,15 / 20

    San Piero in Bagno:chiesa parrocchialeore 18 (sabato);8 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20,30 sabato); Acquapartita: 9 Valgianna: 10

    BertinoroSanta Maria Nuova: 9,10,30 (19 sabato)

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina,Boschetto;

    16,30 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti,Boschetto; 20 Sala;20,30 San Giacomo;21 Boschetto

    Festivi:7,30 Valverde,8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini, Valverde;9,15 San Pietro;9,15 Cannucceto;10 Villalta, Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo, Sala;11,15 Bagnarola,

    Santa Maria Goretti,Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo18,30 Valverde;21 Boschetto

    Civitella di RomagnaGiaggiolo: 9,30Civorio: 9

    Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45; Casa di riposo: 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:  festivi: 8 / 11,15

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso;18,30 Crocetta;20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8,30 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;9,45 Balignano;10 Badia, Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

    Mercato Saraceno10.00; Ciola: 8,30Linaro: 11,15;Monasterodi Valleripa: 9;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (San Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pieve di San Damiano11,30; San Romano: 11; Taibo: 10

    Montianoore 20,30 (sabato); 9.Montenovo:

    ore 18,30 (sabato), 10,30

    RoncofreddoSorrivoli: 11,15;Diolaguardia: 9;Gualdo: 18 (sabato), 11;Bacciolino: 9,30

    SarsinaConcattedrale: 7 / 9 / 11 / 18; Casa di R iposo:ore 16 (sabato); Tavolicci: 10,30 (liturgiadella Parola con Eucar.);Ranchio: 20 (sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino in Appozzo: 9(liturgia della Parola conEucaristia); Quarto:10,30; Pieve di Rivoschio:15,30; Romagnano:11,15; Pagno: 16(seconda dom. del mese).

     Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesa

    parrocchiale): 11,15;Montecoronaro: 9,45;Montecoronaro orat. Ville(al sabato): 16; Alfero: 17(sab.); 11,15; Pereto: 10;Riofreddo: 10;Corneto: 11

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     Tiratura del numero 22 del 2 giugno 2016: 7.897 copie

    Questo numero del giornale è stato chiuso in redazione

    alle 18 di martedì 7 giugno 2016

    “Queste cose vi scriviamo, perché la vostra gioia sia piena” (1Gv 1,4)

    Domenica 12 giugno (Anno C)11ª domenica Tempo Ordinario2Sam 12,7-10.13; Sal 31; Gal 2,16.19-21;Lc 7,36-8.3

    La liturgia dell’undicesima domenica deltempo ordinario ci propone l’episodioevangelico dell’incontro fra Gesù, la donnapeccatrice e Simone il fariseo. Non basta rimanerecolpiti dal gesto misericordioso di Gesù verso lapeccatrice. Il brano pone a confronto anche duemodi di ragionare e su questi siamo invitati ariflettere e a fare un esame di coscienza: a qualedelle due logiche ci ispiriamo? È Gesù stesso cherileva come il fariseo e la donna si comportino inmodo differente esprimendosi con “Tu” e “Lei”.Nei confronti della donna il fariseo pensa in unmodo (vede in lei una peccatrice) e Gesù in unaltro (vede in lei il pentimento e l’amore). E così il

    fariseo finisce per pensare male anche di Gesù: “Secostui fosse un profeta... saprebbe...”. Simone, ilfariseo, aveva invitato Gesù a mangiare a casa sua,ma non aveva nessuna intenzione di coinvolgerela sua vita con Lui. Giudica gli altri secondo leapparenze. La donna, invece, con i suoi gestiesprime il suo cuore e si affida al Signore conamore e venerazione. Simone ha certamente stimadi Gesù, ma non comprende il perché il Signore silasci contaminare dai peccatori invece di evitarli.Gesù si schiera con la donna ed è di parereopposto. Secondo la logica di Gesù non èprendendo le distanze dai peccatori, cioègiudicandoli e condannandoli, che si dà gloria aDio, ma cercandoli, accogliendoli e perdonandoli.La donna è consapevole del male commesso, ma

    IL GIORNODELSIGNOREL’amore vale di più del peccato e del male commesso

    lunedì 13 giugnosant’Antoniodi Padova1Re 21,1b-16; Sal 5;Mt 5,38-42

    martedì 14sant’Eliseo profeta1Re 21,17-29;Sal 50; Mt 5,43-48

    mercoledì 15

    santa Germana2Re 2,1.6-14;Sal 30;Mt 6,1-6.16-18

    giovedì 16sant’AurelianoSir 48,1-14; Sal 96;Mt 6,7-15

     venerdì 17san Ranieri 2Re 11,1-4.9-18.20;Sal 131; Mt 6,19-23

    sabato 18santa Marina verg.2Cr 24,17-25;Sal 88; Mt 6,24-34

    La Paroladi ogni giorno

    soprattutto di essere stata perdonata esalvata mentre il fariseo è chiuso nellasua concezione di giustizia. Solo chi sa didover essere perdonato e fa l’esperienzadell’essere amato coglie il vero sensodelle parole del Signore.Gesù c’insegna, ancora una volta, adistinguere tra il peccato e il peccatore:“Con il peccato non bisogna scendere acompromessi, mentre i peccatori – cioètutti noi! – siamo come dei malati, chevanno curati, e per curarli bisogna che ilmedico li avvicini, li visiti, li tocchi. Enaturalmente il malato, per essereguarito, deve riconoscere di averebisogno del medico!” (papa Francesco,udienza 20 aprile 2016). Per usare un’altraespressione cara al Papa: “Il postoprivilegiato dell’incontro con Cristo sonoi propri peccati”. Riconoscere i nostri

    peccati è la porta che ci apre al perdonodi Gesù che comunque è gratuito esempre ci precede. Una delle difficoltàdei nostri giorni è proprio quella dell’averperso il senso del peccato arrivando anegarlo e a essere convinti di non averepeccati. Forse succede questo perché nonaccettiamo pienamente ilcomandamento della carità. Alla donna,invece, sono stati perdonati “moltipeccati” perché ha “amato molto”.La bilancia del Signore è diversa dallanostra. Al centro di tutto c’è l’amore el’amore vale più del peccato e del malecommesso.

    Marco Castagnoli

    ✎ CHIESA INFORMAPassi di Misercordia sulle orme di Madre Teresa LegaUna due giorni proposta dalle suore della Sacra FamigliaLe suore francescane della Sacra famiglia di Cesena organizzano“Passi di Misericordia, sulle orme di Madre Teresa Lega”, una duegiorni di cammino nel fine settimana del 18 e 19 giugno con de-stinazione Modigliana.Per sabato 18 la possibilità è quella di scegliere tra due percorsi: ilpellegrinaggio lungo parte alle 16 dalla Pieve di Thò (vicino a Bri-sighella) mentre quello corto prevede il ritrovo alle 17,45 all’in-crocio tra via Tramonto e via Casale. Alle 18 celebrazione delvespro e partenza verso Modigliana. Arrivo è previsto alle 20,30cui seguirà il passaggio attraverso la Porta Santa. Alle 21 cena infraternità presso le suore della Sacra Famiglia. Possibilità di per-

    nottamento presso la casa delle suore per poi proseguire l’indo-mani sui passi di San Pier Damiani e padre Daniele Badiali. Ilritrovo è fissato alle 10 alla Badia della Valle per poi proseguireverso Gamogna. Alle 12 Messa all’Eremo di Gamogna e pranzo alsacco. Alle 15,30 partenza a piedi per Marradi. Per il ritorno,treno da Marradi. Per info e adesioni: don Mirko, 333 5202522,suor Ornella 347 3467586.

    Arciconfraternita Santissimo CrocifissoIncontro a Longiano sabato 11 giugnoGiubileo dell’Arciconfraternita e di tutti i devoti al santissimoCrocifisso di Longiano sabato 11 giugno. Il ritrovo è alle 17,45 nelpiazzale del convento francescano di Longiano. A seguire proces-sione, passaggio della Porta Santa e Messa nel santuario giubi-lare. Al termine della celebrazione è possibile fermarsi a cena.

    ✎ NOTIZIARIO DIOCESANOScuola diocesana di Teologia, la consegna dei diplomiSabato 11 giugno alle 19,30 in Seminario a CesenaSabato 11 giugno alle 19,30 in Seminario a Cesena ci sarà la Festadi chiusura dell’anno scolastico della Scuola di Teologia. Gliiscritti al corso triennale sono stati 60, mentre al Master sulla An-tropologia hanno aderito 23 diplomati. La festa di chiusura del-

    l’anno scolastico sarà presieduta dal vescovo Douglas Regattieri. Al termine della celebrazione dei Vespri, la consegna dei libretti,dei diplomi e degli attestati del Master da parte del vescovo.

  • 8/15/2019 Corriere Cesenate 23-2016

    7/24

    Giovedì 9 giugno 2016 7Vita della Diocesi

    ❚❚ Vita consacrata. Testimonianza dal pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona (Verona)

    Essere a servizio

    secondoil proprio carismal mondo in due pulmini”. Si potreb-be sintetizzare con questo titolo ilpellegrinaggio annuale dei consa-

    crati della Diocesi di Cesena-Sarsina con ilvescovo monsignor Douglas Regattieri e il vi-cario episcopale monsignor Mario Morigi. Veramente era rappresentato un po’ tutto ilmondo: dall’Europa all’Africa, dall’Indonesiaall’India. In un ’pugno’ di persone la molte-plicità delle etnie; in un’unica fede culture di-verse, abiti diversi uniti da un’unica consa-crazione al Signore. Un bel segno, quest’annopiù nutrito del 2 giugno dello scorso anno (sispera ancor meglio il prossimo), un segno

    I“soprattutto nella condivisione alla luce di unatraccia comunicataci da don Morigi. C’è unaricerca sincera di appartenere al Signore, diessere inseriti nella Chiesa locale, di essere aservizio di ogni uomo soprattutto i più pic-coli, bisognosi, poveri e lontani ognuno se-condo il proprio carisma e secondo una pa-storale che necessita sempre più di essere in-tegrata. In questa prospettiva il pellegrinag-gio ci ha dato dei messaggi, anche semplici,come il traffico: mentre tutti venivano al ma-

    evidente:lo abbia-mo coltodallo sguardo stupito di molte persone cheincontravamo nei parcheggi, negli autogrill eanche al Santuario della Madonna della Co-rona dove ci siamo recati in pellegrinaggio.Non è tempo né fatica sprecata ’costruire’ in-sieme questo segno che evidenzia l’univer-salità della Chiesa e della vita consacrata nel-la Chiesa. Segno che non è solo apparenza,ma anche ricerca di una vera comunione tranoi e con il vescovo. È quanto soprattutto ab-biamo ’gustato’ nella convivialità prima, ma

    Preparazione alla Gmg

    “Soundcheck per Cracovia”alle Indie di PinarellaContinuano le iniziative inter-diocesane inpreparazione alla Gmg che si terrà a Cracovia ilprossimo luglio. Sono invitati a partecipare tutti gliiscritti ma anche i giovani che, impossibilitati a

    partire, vivranno l’evento da casa.Si chiama “Soundcheck per Cracovia” e si terràvenerdì 10 giugno in un luogo giovanile pereccellenza, la discoteca Indie di Pinarella dove iragazzi delle sette Diocesi della Romagna sitroveranno per trascorrere una serata insieme,sicuramente di musica e divertimento, ma anche diriflessione e preghiera. Ogni diocesi avrà un coloreche la caratterizzerà. I partecipanti della diocesi diCesena-Sarsina indosseranno una maglia o almenoun accessorio di colore bianco. Alle 19 ingresso alleIndie (5 euro comprensivi di cena). Dalle 20 alle 21è prevista la cena e a seguire musica con il gruppo“The swing stars”. Dalle 21 alle 22 ci sarà unmomento dedicato alla Gmg insieme ai vescovidella Romagna. Dalle 22 alle 24, Dj set. Alle 24 ilsaluto finale.Per info e adesioni: [email protected].

    re (che fila ragazzi!) noi percor-revamo l’autostrada andando‘contro corrente’ (chi ha dettoche è più difficilesempre?)…probabilmente, an-che per ricuperare l’aspetto pro-

    fetico - nostra caratteristica fon-damentale come dice papaFrancesco - dobbiamo daremaggiormente alla nostra vita laconnotazione del pellegrinaggio(siamo pellegrini e forestieri inquesto mondo, cfr 1 Pt 2,11). An-dare senza paura contro corren-te per incontrarci col e nel Si-

    gnore, e così manifestare meglio la sua pre-senza di salvezza in mezzo agli uomini (sia-mo tornati anche noi ai nostri ’lidi’), per vi-vere e servire coloro che incontriamo e at-tendono da noi la buona notizia ’ascoltata’dalle nostre parole e ’vista’ dalla nostra vita.In questo ci aiuterà sempre Maria, la Madredel Signore e nostra, che ha raccolto le nostrepreghiere e ringraziamenti in questo nostropellegrinaggio.

    fra Gianluigi

    Concluso in Seminario il corso di formazione per animatori e coordinatori di centri estivi e campi scuola

    ducatori formati e pronti per l’iniziodella stagione estiva che vede nelterritorio diocesano migliaia di ragazzi

    impegnati nei centri estivi.

    Si è conclusa lunedì 23 maggio l’edizione2016 di “Tutti al Centro”, il decennale corsodi formazione per animatori, educatori ecoordinatori di centri estivi e campi scuolache quest’anno ha visto coinvolti circatrecento ragazzi e undici formatori.L’iniziativa è stata promossa dalla PastoraleGiovanile diocesana.Quattro le serate del corso, svoltosi neigiorni del 2, 9, 16 e 23 maggio. Nel corsodella prima serata si è svolto “Talk Show”,uno spettacolo didattico che ha introdotto iltema della relazione educativa in un centroestivo. Successivamente i coordinatori e glieducatori senior hanno continuato il loropercorso insieme all’equipe formativa diCreativ che ha avuto come obiettivo quello

    E

    di sperimentare strumenti formativi, acquisire attenzioni e strategie perl’accompagnamento di un gruppo sui temi animativi. I più piccoli invece sono statiaffidati a un’equipe di formatori diocesani che hanno svolto tre incontri sul temadella relazione, del gioco e dell’essere squadra.

    Trecento ragazzi “Tutti al centro”

    Festa diocesanaal via l’edizione 2016

    orna la Festa della famiglia diocesana. Anchequest’anno si terrà per eventi, come per l’edizione2015. E come avvenne 12 mesi fa si realizzerà

    sempre nei giorni attorno alla festa del patrono diCesena, san Giovanni Battista. Tutti gli appuntamentiavranno luogo da lunedì 20 fino a domenica 26 giugno.L’edizione 2016 verrà aperta la sera di lunedì 20 giugnoalle 21. Nel salone di palazzo Ghini suor Maria GloriaRiva presenterà la mostra “I volti della Miseridordia”(Edizioni Itaca) che viene riproposta anche nei giornidella festa diocesana al piano terreno del Ghini, aCesena, in corso Sozzi 39. All’interno della mostra,avranno luogo momenti di aperitivo con testimonianzealle 18,15 dei giorni 24, 25 e 26 giugno.Due solenni celebrazioni eucaristiche si terranno inCattedrale a Cesena. La prima, quella della festa delpatrono, la mattina di venerdì 24 giugno, alle 10, con ilconsueto messaggio alla città da parte del vescovoDouglas. Poi domenica 26, alle 16 la celebrazione deglianniversari di matrimonio. Dopo la gioiosa e numerosapartecipazione dello scorso anno, anche per il 2016 sifesteggeranno le coppie di sposi che ricordano i 25, i 50, i60 e oltre anni di nozze.

    Serata intensa si presenta quella di giovedì 23 giugno.Con inizio alle 21, nel chiostro di San Francesco, aCesena, l’attrice Beatrice Fazi (la Melina della serietelevisiva di Raiuno “Un medico in famiglia”) interverrànel corso di un colloquio-intervista durante il quale

     Tanche il pubblico potrà porre domande. La Fazi è autricedel volume “Un cuore nuovo” nel quale racconta la storiadella sua conversione e della sua esperienza di giovaneche da Salerno, sua città natale, arriva a Roma in cerca difortuna nel mondo dello spettacolo.Sabato 25 giungo, alle 21 in Cattedrale, l’arcivescovo di Ancona, il cardinale Edoardo Menichelli, presenteràl’esortazione apostolica di papa Francesco “AmorisLaetitia”. Anche in questo caso si tratta di unappuntamento di grande rilievo sia per la portata deldocumento di Bergoglio sia per il relatore, esperto diquestioni familiari e uno dei relatori ai due recenti sinodi

    sulla famiglia.Per tutta la durata della festa si terrà l’adorazioneeucaristica nella chiesa del Suffragio, in pieno centro aCesena, a partire dalle 8 del 23 fino alle 12 di domenica26 giugno. Negli stessi giorni, curata dall’Associazione

    italiana scout filatelia, si terrà una mostra filatelica atematica scout in occasione dei 100 anni della nascita didon Lino Mancini e i 90 anni dello scoutismo a Cesena.L’inaugurazione ufficiale ci sarà venerdì 24 giungo alle15, con la presenza del vescovo monsignor DouglasRegattieri e del sindaco Paolo Lucchi. Per l’occasione, il25 giugno Poste Italiane emetteranno uno specialeannullo postale.In programma anche il consueto “Poeti a San Giovanni”. Appuntamento alle 21di martedì 21 giugno, nel salone dipalazzo Ghini. Con Franco Casadei, sarà ospite a Cesenal’inviata del quotidiano “Avvenire” Marina Corradi, per la

    presentazione del nuovo volume del medico-poeta “Lafirma segreta” le cui poesie sono ispirate da articoli dellagiornalista. Nella stessa serata, lo scrittore GianfrancoLauretano presenterà il suo ultimo lavoro “Di una nottemorente”.

    Numerosi gli eventi in calendario dal 20 al 26 giugno

    Tra gli appuntamenti,l’incontro con l’attrice

    Beatrice Fazi,la Melina di “Unmedico in famiglia”

  • 8/15/2019 Corriere Cesenate 23-2016

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    Giovedì 9 giugno 20168 Vita della Diocesi

    Otto per milleRendiconto riguardante la destinazione dei fondi “Otto per mille” che la Diocesi diCesena-Sarsina ha ricevuto dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) nell’anno 2015

    Erogazioni Cei per la carità: 513.173,90 euro(+interessi di 27,65 euro).Totale da erogare: 513.201,55 euro

     ASSEGNATI EROGATI

    1) Caritas Diocesana   € 145.000   € 145.000

    2) Centro Aiuto alla Vita   € 10.000   € 10.000

    3) Ass. Il Disegno – Handicap   € 5.000   € 5.000

    4) Centro Don Milani – disagio giovanile   €. 4.000   € 4.000

    5) Centro Volontari della Sofferenza   € 3.000   € 3.000

    6) Istituto di bioetica   € 1.500   € 1.500

    7) Pellicano (Suore Sacra Famiglia)   € 1.500   € 1.500

    8) VAR   € 1.000   € 1.000

    9) Carceri   € 2.000   € 2.000

    10) Banco alimentare   € 3.000   € 3.000

    11) Fondo San Matteo   € 4.000   € 4.000

    12) Grazia e Pace   € 16.000   € 16.000

    13) Associazione San Vincenzo   € 3.000   € 3.000

    14) Ass. sordomuti   € 500   € 500

    15) Unitalsi   € 2.000   € 2.000

    16) In favore di anziani B3   € 70.673,90   € 70.00017) B5 (Suore Colombia)   € 20.000   € 20.000

    18) Don Dino Cedioli (handicap)   € 2.000   € 2.000

    19) Suore Allepey A3   € 35.000   € 35.000

    20) Altri Bisognosi A5 (casa clero)   € 64.000   € 64.000

    €. 393.173,90

    21) A disposizione Vescovo   €. 120.000   €. 120.000

    Totali   €. 513.173,90   €. 512.500

    SALDO IN C/C AL 31/03/2016   €. 701,55

    Erogazioni Cei per culto e pastorale:570.518,27 euro (-interessi di 306,55 euro).Totale da erogare: 570.211,72 euro

     ASSEGNATI EROGATI

    1) Centro pastorale   € 120.000   € 120.000

    2) Iniziative speciali (Congresso Eucaristico)   € 15.000   € 14.700

    3) Fondo Mutui   € -----

    4) Unif. Parrocchie   € -----

    5) UASBEC   € 5.000   € 5.000

    6) Diaconi   € 3.500   € 3.500

    7) Inc. Sostegno Economico   € 2.000   € 2.000

    8) Consultorio   € 5.000   € 5.000

    9) Centro per la Famiglia   €.

    10) Archivio Diocesano   € 6.018,27   € 6.000

    11) Aula S.Apollinare-Ist. Scienze religiose   € 30.000   € 30.000

    12) Facoltà teologica   € 4.000   € 4.000

    € 190.518,27   € 190.200

    ENTI

    13) Nuova Curia   € 100.000   € 100.000

    14) Albergo Monte Fumaiolo   € 180.000   € 180.000

    15) Ruffio   € 50.000   € 50.000

    16) Macerone   € 50.000   € 50.000

    € 380.000   € 380.000

    TOTALI   € 570.518,27   € 570.200

    SALDO IN C/C AL 31/03/2016   € 11,72

    Pubblichiamo alcuni chiarimenti sui criteri di assegnazione dei fondi derivantidall’8xmille. I criteri sono in gran parte simili a quelli adottati negli anni pre-cedenti. Ricordiamo anche come si arriva all’8xmille. Sull’ammontare comples-sivo dell’Irpef (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) relativa a ogni anno,presso il Ministero dell’Economia si calcola una quota pari all’8xmille che vienesuddivisa secondo le apposite indicazioni date dai contribuenti all’atto della di-chiarazione dei redditi.

    La somma destinata alla Chiesa Cattolica va alla Conferenza episcopale italiana(Cei) che ne assegna una parte alle 225 diocesi italiane. L’assegnazione avviene

    sulla base del numero degli abitanti di ogni diocesi ed è ripartito in due frazionicon precise destinazioni: una destinata a “Esigenze di culto e pastorale” e unadestinata a “Interventi caritativi”.

    Dalla Cei, nell’anno 2015, alla Diocesi di Cesena-Sarsina sono pervenuti fondiper 1.083.692,17 euro.

    Per il Culto e la Pastorale sono aumentati i contributi per gli interventi di con-servazione e restauro di chiede e per gli uffici pastorali. Per questi ultimi si parlasoprattutto della ristrutturazione di tutto il nuovo complesso che ospiterà i nuoviuffici diocesani (edificio ex suore della Sacra Famiglia, in via don Minzoni, a Ce-

    sena). Sono stati dati contributi anche per i lavori in due Parrocchie (Ruffio e Ma-cerone) che avevano la necessità di interventi urgenti. Continua il restauro del-l’albergo Monte Fumaiolo (attrezzato per ospitare gruppi parrocchiali ai campiscuola e ritiri, così come singole famiglie) che, come era previsto, sarà presenteancora per i prossimi anni, vista l’ampiezza dell’edificio e dell’intervento pro-grammato. Si è continuato a sostenere il centro pastorale diocesano. Si è decisoanche di contribuire sensibilmente all’organizzazione del Congresso Eucaristico,momento importante per la nostra Diocesi.

    Per gli interventi caritativi sono stati erogati contributi a sostegno della Caritas

    diocesana e di tante piccole realtà che operano nel nostro territorio, quali Uni-talsi, Centro volontari della sofferenza (Cvs), associazioni volte al sostegno dellepersone con disabilità motorie e psichiche e associazioni giovanili. Una quotarilevante è stata erogata in favore della casa del Clero che ospita i sacerdoti an-ziani e bisognosi della nostra Diocesi e all’associazione Grazia e Pace, per la ri-strutturazione di un immobile che accoglie ragazze madri. Da questa annualitàsi presenta un contributo alle Suore di Allepey che prestano servizio in Diocesi inmolteplici settori: in aiuto alle persone malate presso le case di riposo, nelleChiese per garantirne l’apertura (data la mancanza di sacerdoti) e in Episcopiocon il vescovo.

  • 8/15/2019 Corriere Cesenate 23-2016

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    Giovedì 9 giugno 2016 9Vita della Chiesa

    TERRASANTA - Giubileo della Misericordia (8 giorni, dal 6 al 13 oobre):IN AEREO DA BOLOGNA: Nazareth, Monte Carmelo, Cafarnao, i Santuari del Lago di Tiberiade,Gerico, Betlemme, Gerusalemme con il passaggio della Porta Santa nella Basilica del Getzemani sul Monte degli

    Ulivi. Trasferimen per Bologna, pensione completa, ingressi, accompagnatore e guida da 1.130 euro

    SAN GIOVANNI ROTONDO: 2 giorni, il 7 e l’8 oobre 2016 - Pellegrinaggio delle 7 Diocesidella Romagna: il Volto Santo di Manoppello, San Giovanni Rotondo, Monte Sant’Angelo e Lanciano. In pul-lman G.T. - Hotel 3 stelle a San Giovanni Rotondo - pensione completa - assicurazione 130 euro

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    PROGRAMMI IN PREPARAZIONE

    FATIMA e SANTIAGO DE COMPOSTELA- 5 giorni, dal 18 al 22 giugno 2016 - Voli da Bologna e pullman da Rimini: Oporto, Sanago, Coimbra, Fama. Pensione completa

    AD LIMINA PETRI (CEI) - Sono disponibili presso l’Ufficio Pellegrinaggi Diocesano le “Credenziali” del pellegrinoper chi percorrerà il Cammino di Sanago, la Via Francigena o altre anche vie di pellegrinaggio.

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    Papa Francesco: “Rimuoverevescovi negligenti su casi di abuso”

    In presenza di indizi seri, la nuova normativa stabilisce che la competenteCongregazione della Curia romana può iniziare un’indagine in merito, dandone notiziaall’interessato e dandogli la possibilità di difendersi con i mezzi previsti dal diritto

    afforzare l’impegno dellaChiesa a tutela dei minori èl’obiettivo del Motu proprio

    “Come una madre amorevole”diffuso sabato scorso da papaFrancesco. Nel documento ilPontefice stabilisce che tra le“cause gravi” già previste dalDiritto canonico per la rimozionedall’ufficio ecclesiastico divescovi, eparchi e superiorimaggiori, va compresa anche laloro “negligenza” relativamente ai“casi di abusi sessuali compiuti su

    minori ed adulti vulnerabili”. Neicinque articoli del testo si prevedeche in presenza di seri indizi lacompetente Congregazione dellaCuria può iniziare un’indagine chepuò concludersi con il decreto dirimozione. La decisione devecomunque essere sempresottomessa all’approvazione delPapa. “Come una madreamorevole la Chiesa ama tutti isuoi figli, ma cura e protegge conun affetto particolarissimo quellipiù piccoli e indifesi: si tratta di un

    Rcompito che Cristo stesso affida atutta la Comunità cristiana nel suoinsieme”, esordisce Francesco.Consapevole di ciò, “la Chiesadedica una cura vigilante allaprotezione dei bambini e degliadulti vulnerabili. Tale compito diprotezione e di cura spetta allaChiesa tutta, ma è specialmenteattraverso i suoi pastori che essodeve essere esercitato”. Pertanto “ivescovi diocesani, gli eparchi ecoloro che hanno la responsabilitàdi una Chiesa particolare, devono

    impiegare una particolarediligenza nel proteggere coloroche sono i più deboli tra lepersone loro affidate”. Ricordandoche il Diritto canonico già prevedela possibilità della rimozionedall’ufficio ecclesiastico “percause gravi”, Francesco precisa:“tra le dette ’cause gravi’ ècompresa la negligenza deivescovi nell’esercizio del loroufficio, in particolarerelativamente ai casi di abusisessuali compiuti su minori ed

    adulti vulnerabili”, previsti dalMotu proprio “SacramentorumSanctitatis Tutela” promulgato daSan Giovanni Paolo II edemendato da Benedetto XVI.Il danno, spiega il Pontefice, “puòessere fisico, morale, spirituale opatrimoniale”, e il vescovo (o isoggetti a lui equiparabili) puòessere rimosso “solamente se egliabbia oggettivamente mancato inmaniera molto grave alla diligenzache gli è richiesta dal suo ufficiopastorale, anche senza grave colpa

    morale da parte sua”. Tuttavia, incaso di “abusi su minori o suadulti vulnerabili è sufficiente chela mancanza di diligenza siagrave”. In presenza di indizi “seri”il Motu proprio stabilisce che “lacompetente Congregazione dellaCuria romana può iniziareun’indagine in merito, dandonenotizia all’interessato” e dandogli“la possibilità di difendersi” con “imezzi previsti dal diritto”. Inseguito agli argomenti presentatidal vescovo la Congregazione può

    decidere “un’indagine supplementare”. Qualora,riunita in sessione ordinaria, la Congregazioneritenga opportuna la rimozione del vescovo,stabilirà in base alle circostanze del caso se “dare,nel più breve tempo possibile, il decreto dirimozione” o “esortare fraternamente il vescovo apresentare la sua rinuncia in un termine di 15giorni”, oltre il quale “potrà emettere il decreto dirimozione”. In ogni caso la decisione finale “deveessere sottomessa all’approvazione specifica delRomano Pontefice” che “prima di assumere unadecisione definitiva, si farà assistere da un appositoCollegio di giuristi”.

    M o t u  p r o p r i o  d e l  P a p a 

    FOTO SIR

    “Il nostro popolo perdona molti difetti ai pretisalvo quello di essere attaccati al denaro”

    Giovedì 2 giugno nella basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma, papa Francesco ha presieduto il Giubileo dei sacerdoti

    ossiamochiedere lagrazia” di

    gustare con Gesù sulla croce“il sapore amaro del fiele ditutti i crocifissi, per sentirecosì l’odore forte dellamiseria - in ospedali dacampo, in treni e barconipieni di gente -. Quell’odoreche l’olio della misericordianon copre, ma che

    ungendolo fa sì che sirisvegli una speranza”. Haesordisce così giovedì 2 giugno papa Francesco, al ritiro spirituale guidato nellabasilica di san Paolo fuori le Mura in occasione del Giubileo dei sacerdoti, intitolata“Il buon odore di Cristo e la luce della sua misericordia”. “Nella Chiesa abbiamo

    P“avuto e abbiamo molte cose non tantobuone, e molti peccati, ma in questo diservire i poveri con opere di misericordia,come Chiesa abbiamo sempre seguito loSpirito, e i nostri santi lo hanno fatto in modomolto creativo ed efficace”. La nostra gente,ha sottolineato il Pontefice riflettendo sulleopere di misericordia, apprezza “il prete chesi prende cura dei poveri, dei malati, cheperdona i peccatori, che insegna e correggecon pazienza… Il nostro popolo perdonamolti difetti ai preti, salvo quello di essere

    attaccati al denaro” perché il denaro “ci faperdere la ricchezza della misericordia”,uccide il ministero di un prete e lo fadiventare “un funzionario, o peggio unmercenario”. Per un prete o un vescovo,

    avverte Francesco, “essere misericordiosonon è solo un modo di essere, ma il modo diessere. Non c’è altra possibilità di esseresacerdote”. Occorre quindi “vedere quello chemanca per porre rimedio immediatamente, emeglio ancora prevederlo” e saper “discernerei segni dei tempi nella prospettiva di ’qualiopere di misericordia sono necessarie oggiper la nostra gente’”. “Nelle nostre opere dimisericordia siamo sempre benedetti da Dio”,ha osservato il Papa; invece altri tipi diprogetti “a volte vanno bene e altre no”

    perché mancano di misericordia. Se, adesempio, un piano pastorale non funziona èperché gli “manca quella misericordia cheappartiene più a un ospedale da campo che auna clinica di lusso”.

    FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR

  • 8/15/2019 Corriere Cesenate 23-2016

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    Giovedì 9 giugno 201610   Attualità

    Il Capo dello Statoai settimanali Fisc 

    “Il contributoessenziale dei cattolicidemocratici”Il Presidente della Repubblica ha ribaditoanche il ruolo importante della stampa locale

    ei giorni in cui si festeggia il 70esimoanniversario della Repubblica italiana, la Fisc,

    la Federazione italiana dei settimanali cattolici(a cui aderisce anche il nostro giornale) haposto alcune domande al Presidente della RepubblicaSergio Mattarella. I temi toccati riguardano lo stato disalute dell’Italia e del suo popolo, il valore della festa del 2giugno e il ruolo dei cittadini credenti nellapartecipazione alla cosa pubblica.

    Presidente, la Repubblica compie 70 anni. Dalle maceriedella guerra è cominciata una storia democratica, di ri-costruzione, di crescita civile e sociale. Tante sono statele cadute e le ferite del Paese, tuttora sono presenti gravicontraddizioni sociali, ma grandi potenzialità e opportu-nità sono aperte davanti a noi. Eppure si avverte più delpassato la sfiducia verso la politica e le istituzioni, comedimostra anche l’assenteismo elettorale. Forse la Repub-blica è arrivata a settant’anni in condizioni precarie disalute? Viviamo un cambio d’epoca che sta dischiudendoorizzonti inediti e problemi nuovi per le nostre società. Lavelocità dei cambiamenti tocca il potere, gli ordinamenti,

    l’economia e incide sui sentimenti stessi dell’uomo.Compito di una comunità, di un popolo, è esserneall’altezza, guidare le trasformazioni, trasmettereopportunità e dare speranza alle generazioni più giovani.La Repubblica ha avuto in questi decenni una capacitàunificante per gli italiani. Ha favorito e accompagnato losviluppo democratico del Paese, dopo aver raccolto iltestimone di un’Italia umiliata e divisa. La Repubblica è lanostra casa comune. La Repubblica ci ha reso tuttiresponsabili e artefici del nostro destino. Non è il luogoche annulla le differenze, che nega il conflitto, checancella le contraddizioni del tempo. È un patrimoniocondiviso, che può valorizzare le nostre diversità erenderci tutti più forti e più competitivi”.

    Molti sostengono che all’Italia sia mancato il senso fortedella nazione. Il nostro è il Paese dei tanti campanili…Considera questo un handicap all’epoca della globalizza-zione?La Repubblica è nata in una nazione divisa dalle vicende

    della guerra e ha contribuito, in modo decisivo, aricostruirne coesione e identità. È riuscita a farlo proprioperché ha rinunciato alla vecchia retorica nazionalista,quella che aveva sospinto l’Italia verso il disastro. La forzadella Repubblica, e della sua Costituzione, sta nelle radicipiantate sui valori universali della persona,

    N

    dell’uguaglianza tra gli uomini, dellalibertà, della solidarietà. Con la Repubblicagli italiani hanno visto riconosciuti i diritti

    individuali e sociali e quelli dellecomunità locali, sono diventaticostruttori di una democrazia non

    solo formale, ma orientata a“rimuovere gli ostacoli” cheimpediscono la piena attuazionedel principio di uguaglianza. È untema che vale per le tante periferiedel nostro Paese, territoriali esociali. La cittadinanzarepubblicana ha il diritto diesprimersi compiutamente in tuttele nostre contrade! Anche in quellepiù remote. Nella modernitàsaranno più forti i Paesi che hanno

    basi etiche condivise e che, in virtù diqueste, saranno aperti al mondo econtribuiranno al governo globale. Laprova decisiva, per noi, è l’Europa. Essereitaliani ed europei non è in contraddizione. Anzi, è un ampliamento della nostraidentità. La sfiducia verso il poterescaturisce in gran parte dalla crisi delprogetto europeo, dal senso di impotenza

    che ne deriva e dall’illusione di rifuginazionalistici.

    Perché in Italia la festa della Repubblica non è delle più popolari?Benché la Repubblica sia stata un potentevettore della ricostruzione del Paese, nonsempre le è stato riconosciuto questomerito storico. Le ragioni sonocomprensibili: il referendum istituzionalesegnò una frattura nel Paese. Lapreoccupazione dei principali leaderpolitici fu, da subito, quella di noncristallizzare la contrapposizioneRepubblica-monarchia, di ricomporre nelnuovo ordinamento l’unità di popolo edello Stato. L’accento venne posto conmaggior forza sulla Costituzione e suiprincipi democratici fondativi. Ma, a benguardare, proprio la scelta repubblicana

    risultò il collante più robusto. Senza di essai principi della nuova Costituzione nonavrebbero avuto la forza coesiva che hannoavuto. Il patto di cittadinanza, posto afondamento della Repubblica, hasollecitato responsabilità condivise e ci ha

    “Viviamo un cambiod’epoca che stadischiudendo orizzontiinediti e problemi nuoviper le nostre società.La velocità deicambiamenti tocca il

    potere, gli ordinamenti,l’economia e incidesui sentimenti stessidell’uomo. Compitodi una comunità,di un popolo, è esserneall’altezza, guidarele trasformazioni,trasmettere opportunitàe dare speranza allegenerazioni più giovani.La Repubblica ha avutoin questi decenni unacapacità unificante pergli italiani. Ha favoritoe accompagnato

    lo sviluppo democraticodel Paese, dopo averraccolto il testimonedi un’Italia umiliatae divisa”

    reso partecipi dei beni comuni così comedelle comuni difficoltà. I venti della Guerrafredda e della contrapposizione ideologicahanno soffiato a lungo sui partiti, tuttavia laconsapevolezza di dover difendere insieme laRepubblica e la sua Costituzione ha aiutato a

    rafforzare la responsabilità nazionale pur inuna conflittualità a tratti molto aspra. Lascelta repubblicana, insomma, ha indirizzatol’evoluzione culturale del Paese e delle sueformazioni sociali.

    Una responsabilità non secondaria nell’av- vio e nel consolidamento della Repubblica ètoccata, fra gli altri, alla classe dirigente diispirazione cattolico-democratica. Lo Statounitario era nato nel conflitto con il Papa Ree la ricomposizione, avvenuta sotto il fasci-smo, se superò la questione romana, non ri-solse il tema della partecipazione dei cittadi-ni credenti alla cosa pubblica.La Repubblica è stata la grande scuola didemocrazia per i cittadini italiani e per leculture politiche che si sono diffuse neldopoguerra, e che hanno assunto unadimensione popolare nei partiti di massa. Icattolici-democratici hanno contribuito in

    maniera significativa all’affermazione dellademocrazia nel nostro Paese, al suo sviluppoe a quello dell’Europa. Guardando indietro lastoria, una delle cose più belle è stata propriola crescita nel confronto. Le culture si sonoinfluenzate, hanno preso qualcosa dagli altri,anche dagli avversari, e l’hanno fatto proprio.“Quello che voi siete, abbiamo contribuito afarvi essere”, disse Aldo Moro in uno degliultimi discorsi pubblici. “E quello che noisiamo voi avete aiutato a farci essere”. Abbiamo affrontato enormi difficoltà etuttora ci sentiamo inappagati. La politicademocratica deve sempre tendere almiglioramento. Mi auguro però che non siperda mai la consapevolezza della casacomune. Lo dico anche pensando alladialettica di oggi e quella che avremodomani. La Repubblica siamo noi: non puòesserci conflitto politico che ce lo faccia

    dimenticare. La Repubblica è comunqueaffidata al nostro comune impegno. Confidoanche sul contributo della stampa che trovanella radice dell’informazione locale unapropria preziosa ragion d’essere, persollecitare questa consapevolezza.

     I n t e r v i s t a  e s c  l u s i

     v a

    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICASERGIO MATTARELLA HA INCONTRATO PAPA FRANCESCO

    NELLA BASILICA DI SAN PIETROLO SCORSO DICEMBRE

    (FOTO ARCHIVIO OSSERVATORE ROMANO-SIR)

  • 8/15/2019 Corriere Cesenate 23-2016

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    Giovedì 9 giugno 2016 11Attualità

     Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    IL POPOLO DI YOUTUBE:“IL PAPA È MOLTO AVANTI”

    Se misericordia è

    indubbiamentela parola chiavedel pontificato diFrancesco, la se-conda potrebbeessere comuni-cazione. Dopol’account Twitter, ereditato dal predeces-sore, e l’esordio su Instagram, dove ha rag-giunto quota 2,5 milioni di followers inpochi giorni, papa Bergoglio non smette didedicare attenzione al mondo digitale. Così,con aria divertita e nient’affatto sorpresa, imedia internazionali hanno dato notizia neigiorni scorsi dell’incontro fra il pontefice ar-gentino e un gruppo di 12 youtubers prove-nienti da tutto il mondo. Un’ora di dialogofra il papa e le giovanissime star del web amargine del convegno della fondazioneeducativa “Scholas occurrentes”. Al terminenon è mancato l’immancabile selfie digruppo. È facile immaginare che sarà la fotopiù cliccata del momento: solo i seguaci on-line dei 12 ragazzi sono più di ventisette mi-lioni. L’unica italiana del gruppo, GretaMenchi, ha vent’anni e vive a Roma. “SantoPadre – ha chiesto – parlando con i genitoridei tanti ragazzi che mi seguono, mi sonoaccorta che i miei messaggi hanno un forteimpatto. Come trasmettere positività a chi siè perso?”. Francesco ha risposto con un sor-riso: “Per parlare a chi è crollato, bisognaprendergli la mano. Come quando si fannole condoglianze: un abbraccio, un bacio, si-lenzio. Dovete aiutare il mondo a recuperareil linguaggio dei gesti”. Come dire: va bene laRete, ma serve anche l’incontro faccia a fac-cia, con tutti i rischi connessi. Un messaggiosimile il Papa l'aveva già mandato poche ore

    prima, durante la messa per il Giubileo deidiaconi, dove aveva stigmatizzato “gli orarinelle parrocchie, da tale ora a tale ora”, eaveva notato che spesso “non c'è portaaperta, non c'è prete, non c'è laico. Questofa male al cuore”. Approfittando dell’occasione, è stata anchepresentata un’iniziativa particolare: papaBergoglio ha accettato di rispondere ai gio-vani di tutto il mondo che potranno farglidelle domande su qualunque cosa abbianonel cuore: dubbi, interessi, curiosità. Il Pon-tefice riceverà gli interrogativi attraverso ilsito www.askpopefrancis.com e risponderàad alcuni di essi in un libro che verrà pub-blicato nei prossimi mesi in varie lingue ePaesi (in Italia da Mondadori, a cura di Ti-ziana Lupi). La ragione l’ha spiegata lostesso Francesco: “E’ necessario favorire unclima di incontro e di comunicazione im-

    portanti in un mondo che corre sempre il ri-schio di separarsi. Serve a favorire l’amiciziasociale e la cultura dell’incontro”. Come hadetto la giovane youtuber italiana a chi lechiedeva un commento: “Il Papa è moltoavanti”.

    il Periscopio di ZetaIl settimanale di Imola “Il Nuovo Diario Messaggero”

    ha pubblicato documenti inediti su uccisioni di 70 anni fa 

    Sulla verità si deve andare fino in fondo

    Sull’edizione del 28 maggio scorso del “Nuovo Diario Messaggero”, il

    settimanale diocesano di Imola, ho trovato due paginate intere davverointeressanti. Non posso non parlarne, mi sono detto. Soprattutto visto anchel’ampio dibattito che si è aperto su queste colonne dopo la lettera di RobertoCasalini in risposta a un editoriale con il quale il nostro giornale invitava ariflettere su certi eccidi avvenuti sul finire della seconda guerra mondiale e neimesi successivi.Ecco uno stralcio di un servizio che merita di essere letto. “Il fascismo è stato unadittatura. Perciò è stato giusto combatterlo e sconfiggerlo, come hanno fatto i partigiani accanto alle forze angloamericane, in modo da instaurare in Italia unsistema democratico. La Resistenza è quindi uno dei pilastri su cui si fonda lanostra Repubblica. Per questo motivo non è possibile porre sullo stesso piano chi hacombattuto per abbattere il fascismo e chi ha combattuto per sostenerlo. La primacausa era giusta, la seconda sbagliata. Salvo il rispetto per la buona fede di chi hascelto l’uno o l’altro degli schieramenti, purché non si sia macchiato di delitti. Gli assassinii compiuti dopo la fine della guerra sono un crimine. Non sono quindi ammissibili scusanti, motivazioni politiche, personali o di altra natura. Ancorapiù grave è mistificare le ragioni di quegli assassinii o peggio ancora nascondere laverità, soffocare il dibattito, censurare o intimidire chi chiede la verità su quegli eventi. Significa infangare la Resistenza, lasciare che su di essa gravino sospetti,

    ombre,illazioni. Chi crede nei valori dellaResistenza deve essere in prima

     fila per fare 

    conoscere laverità anche suquesti aspetti, e chi non lo fa laoltraggia, nonla difende”.È bellissimo questo commento del Nuovo Diario. Mi permetto solo di aggiungere cheanche certe uccisioni in tempo di guerra possono essere crimini. Il testo è pubblicatoaccanto a un documento inedito sugli eccidi a Cologna Veneta (Verona) e Imola avvenutinel maggio del 1945. I fatti avvennero dopo un tragico precedente, l’eccidio di pozzoBecca (12 aprile 1945) nel quale vennero uccise, dopo numerose torture, sedici personeda parte delle brigate nere locali. Giorni tristi e difficili per tutti, di fronte ai quali divieneassolutamente fondamentale “ricostruire gli avvenimenti storici nella loro completezza… indispensabile per la guarigione delle ferite che il conflitto armato e il conflitto socialelasciarono dietro di sé”, come detto dal vescovo di Imola, monsignor Tommaso Ghirelli, il19 aprile dello scorso anno nel 70esimo della Liberazione. “In fondo – aggiunse il presule– tutti siamo convinti che si può e si deve andare più a fondo nella ricostruzione dellastoria della seconda guerra mondiale, cercando di coglierne il senso ultimo, arrivandofino alla dimensione redentiva” (932)

    Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl: “Non si puòfare a meno del sindacato. Ma per noi è tempo di cambiare”

    Se il sindacalista si domanda:“Abbiamo rovinato l’Italia?”

     S v o l t a 

     p o s s i b i l e

    a l’abitudine di parlar chiaro, èpreoccupato per il futuro dellegiovani generazioni, crede nella

    necessità di una vera partecipazionedemocratica per il bene del Paese. Eritiene che il sindacato abbia ancora unruolo centrale. Purché sappia rinnovarsi.Marco Bentivogli, 46 anni, originario diConegliano, dal 2014 è segretariogenerale dei metalmeccanici della FimCisl. Nei giorni scorsi ha presentato unsuo nuovo libro e ne anticipa i contenutinell’intervista che segue. Il titolo ètutt’altro che scontato: “Abbiamo

    rovinato l’Italia? Perché non si può fare ameno del sindacato” (casa editriceCastelvecchi).

    Bentivogli, lei parte da una denuncia ri-guardante i luoghi comuni “sul” sindaca-to e i sindacalisti: privilegiati che difen-dono altri privilegiati, tutelano i fannul-loni, difendono solo le pensioni di anzia-nità… Cosa c’è di vero e cosa, invece, èlontano dalla realtà?Il libro comincia appunto con ciò che sidice sul sindacato nei bar, sugli autobus,a volte anche su una parte di media,purtroppo. Il sindacato in alcuneoccasioni ha avuto dei limiti, quando nonè stato capace di discernere i diritti dagliabusi dei diritti o i laboriosi daifannulloni, di anticipare i cambiamenti odi farsene promotore. C’è una partedogmatica del sindacato, attardata in

    battaglie ideologiche, che si rifiuta diascoltare la richiesta di innovazione chesale dagli stessi lavoratori. Oppure si èparlato spesso di “giovani”, ma si è fattotroppo poco per loro. Questi limiti hannoalimentato un’immagine tantoconservatrice quanto ideologica delsindacato che non rende giustizia allavoro di tantissimi delegati e operatoriche sul campo, quotidianamente, stannoaccanto alle persone. Durante la crisi cisono stati 300mila licenziamenti, solo percitare il mio settore. Con l’attivitàcontrattuale incessante e determinata ditanti di noi, abbiamo salvato più di100mila posti e convinto numeroseaziende a tornare a investire nel nostroPaese. I lavoratori ce lo hannoriconosciuto: lo dimostra anche il trendpositivo di iscrizioni della Fim Cisl, da 12

    anni in crescita costante, segno che sisono sentiti meno soli grazie a noi.

    Poi non trascura i luoghi comuni “den-tro” il sindacato, le vecchie parole d’ordi-ne: “siamo sotto ricatto”, “macelleria so-

    H

    ciale”, “compromesso al ribasso”. Qual è “ilsindacato di cui non si può fare a meno” og-gi?Il sindacato di cui non si può fare a meno èquello che esce dalle “retoriche morte”, comele ho definite, e da dogmi ideologici perrappresentare le persone e la realtà. Cioè unsindacato che ascolta, che studia, che faricerca (come ha fatto la Fim con la grande“inchiesta operaia” sul sistema World ClassManufacturing in Fiat Chrysler,intervistando oltre 5mila lavoratori), e che -sulla base di questi approfondimenti -propone soluzioni innovative. Il sindacato dicui non si può fare a meno è anche quelloche sta lontano dalle tendenze populiste erecupera una forte dimensione valoriale pertornare a esercitare un ruolo educativo, che“educa” appunto alla cittadinanza attiva, chesi fa promotore sociale. È per questo che

    stiamo rafforzando la nostra rete con ilmondo dell’associazionismo e delvolontariato più vitale, mettendo in camponuove forme di “lotta sindacale”, come i cashmob (il voto col portafoglio, per premiare leimprese che promuovono legalità,sostenibilità e partecipazione dei lavoratori)e gli slot mob, contro la nuova piaga delgioco d’azzardo.

    Una riflessione interessante riguarda il fattoche “rappresentare gli altri è diventata una delle sfide più difficili e al contempo crucia-li della società moderna”. Vale sia per ilmondo del lavoro sia per la politica e per la società?In un mondo in cui si è a lungo teorizzatol’individualismo che alla fine ha lasciato solee impaurite le persone, il sindacato deveessere uno di quei soggetti in grado di

    portare alla società le vitamine che fannobene all’umanità. Queste vitamine sono: laconsapevolezza, la partecipazione e lasolidarietà.

    Può dirci di più?

    Il sindacato deve aiutare a fare lascelta sostanziale di essere “persone” enon solo “individui”, concetto allabase della dottrina sociale della Chiesae del personalismo comunitario.L’uomo, infatti, da solo è destinato arimanere isolato, prigioniero di unafalsa libertà. In realtàsolo come “persona”, in relazione congli altri, può far emergere e svilupparei propri valori.Dobbiamo essere capaci dicontrapporci con forza a chi fa delrichiamo alla paura la propria

    bandiera politica.Il filo rosso del suo libro sembrerebbeil “cambiamento”. Lei che ha attraver-sato alcune delle più dure vertenze in-dustriali del Paese (tra cui Ilva, Ast,

     Whirlpool), può farci un esemp