Corriere Cesenate 40-2012

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Giovedì 8 novembre 2012 anno XLV (nuova serie) numero 40 - contiene I.P. euro 1,20 40 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 A stensionismo oltre il 52 per cento. Ai par- titi, dagli elettori, una dura lezione EDITORIALE Senza indugio di Francesco Zanotti Cesena 13 Una messa per ricordare i caduti in Russia Cesena 12 A San Carlo i cento anni di suor Imelde Sarsina 17 Pro Loco di Quarto, iniziative a tutto campo Gatteo 16 Tassa di soggiorno: gli albergatori protestano Attualità 11 Diocesi 7 Diocesi 8 A bocce ferme si può ragionare con un po’ più di calma. I risultati usciti dalle urne siciliane hanno assestato un terribile colpo alla politica nostrana. Il rischio però, per chi occupa i posti di comando, resta sempre lo stesso: dimenticare. E dimenticare in fretta, tenuto conto della memoria storica collettiva che non metabolizza più nulla e guarda avanti come se niente fosse accaduto. Non è certo questo l’atteggiamento verso una classe politica giudicata al capolinea. Il 52 per cento e oltre di astensioni nella recente tornata elettorale nell’isola più grande del Paese, e di solito laboratorio interessante per il resto d’Italia, dice di un malessere fra la gente che rasenta ormai un disinteresse generalizzato. In questo contesto desolante, nessuno può dirsi vincitore. Certo, le urne hanno decretato il nuovo presidente e i nuovi consiglieri. Si è trattato di una vera e propria rivoluzione, con il crollo del Pdl e l’arrivo in massa dei seguaci di Beppe Grillo. Ma guai a chi si dichiarasse in qualche modo vincitore, davanti a tanto sfacelo e ai moltissimi che hanno preferito restarsene a casa piuttosto che andare ai seggi per manifestare il proprio voto. Tutti hanno perso. Tutti abbiamo perso. E’ molto facile, infatti, gettare la croce sugli altri. E’ facilissimo buttarla sui politici attuali che in ogni caso hanno responsabilità enormi. Dopo Tangentopoli, abbiamo buttato via vent’anni, tutti spesi alla ricerca di tornaconti personali e di cerchie di amici degli amici sempre più ristrette e sempre più avide. Questa è la lettura che i cittadini danno alla realtà vissuta negli ultimi periodi. Siamo andati di male in peggio, con una amplificazione degli scandali, veri e presunti, che ha distrutto anche quel poco di buono e di positivo che nello stesso tempo è stato costruito. Col gioco al massacro non si va molto lontano. E’ fin troppo banale demolire. “Urlare contro” è uno sport molto praticato alle nostre latitudini. Difficile, anzi davvero molto arduo, è rimettere insieme i cocci, ricucire un tessuto sociale favorevole a una ricostruzione del Paese che oggi si impone in ogni settore. Il pericolo che stiamo vivendo ha le caratteristiche di quelli che seguono la fine di una guerra. La crisi economica attuale, con i suoi strascichi di difficoltà e di travasi di risorse finanziarie a livello planetario, equivale a un conflitto mondiale. La crisi morale non è da meno. Di fronte a un panorama tanto avvilente, nessuno può esimersi dalla propria responsabilità. E’ il momento della ricostruzione, a cominciare dalla base, dalle fondamenta di questo Paese. Tocca anche ai cattolici portare il proprio contributo di idee, di progetti, di valori e di passione civile. Questo è il tempo giusto per l’impegno personale. Senza altri indugi. Nelle scorse settimane si è discusso degli assetti urbanistici dei prossimi anni La Cesena del futuro Fra il Ponte Vecchio e il Ponte Nuovo potrebbe sorgere il Savio Beach Elezioni in Sicilia Dalle urne un risultato severo Settimana Sociale Secondo incontro il 12 novembre Visita pastorale Il vescovo ad Alfero-Riofreddo M onsignor Domeni- co Sigalini inter- verrà nella chiesa di Sant’Agostino D omenica pomerig- gio alle 15,30 si ce- lebra ad Alfero la mes- sa di inizio Visita Sant’Alberico, Un eremo per tutte le stagioni Cultura 19 P ubblicato un libro che ripercorre la storia di un luogo in- triso di fede La città è in movimento. E’ evidente anche da quanto emerge dal Primo piano di questa settimana. Cesena si organizza e guarda avanti pen- sando in grande. Le idee dibattute durante il weekend dedicato a "Carta bianca" dicono del desiderio di numerosi cittadini di mettersi in gioco e di manifestare la propria opinione. Il tema è delicatissimo e compli- cato. Riguarda gli anni a venire e avrà implicazioni sulle future gene- razioni. E’ stato fatto il punto sui lavori già avviati (ad esempio in piazzale Aldo Moro), così come sono stati presentati progetti riguar- danti zone nevralgiche (piazza della Libertà). C’è poi chi ha guardato molto in avanti, ad esempio con il trasloco di stadio e ospedale. Ma per questo c’è tempo. Primo Piano alle pagg. 4-5

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Corriere Cesenate di giovedì 8 novembre 2012 (numero 40/2012)

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Giovedì 8 novembre 2012anno XLV (nuova serie)numero 40 - contiene I.P.euro 1,20

40Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Astensionismo oltre il52 per cento. Ai par-

titi, dagli elettori, unadura lezione

EDITORIALESenza indugiodi Francesco Zanotti

Cesena 13Una messaper ricordare i caduti in Russia

Cesena 12A San Carloi cento anni di suor Imelde

Sarsina 17Pro Locodi Quarto, iniziativea tutto campo

Gatteo 16Tassa di soggiorno:gli albergatoriprotestano

Attualità 11Diocesi 7 Diocesi 8

Abocce ferme si può ragionare con unpo’ più di calma. I risultati usciti dalleurne siciliane hanno assestato un

terribile colpo alla politica nostrana. Ilrischio però, per chi occupa i posti dicomando, resta sempre lo stesso:dimenticare. E dimenticare in fretta, tenutoconto della memoria storica collettiva chenon metabolizza più nulla e guarda avanticome se niente fosse accaduto. Non è certoquesto l’atteggiamento verso una classepolitica giudicata al capolinea. Il 52 per centoe oltre di astensioni nella recente tornataelettorale nell’isola più grande del Paese, e disolito laboratorio interessante per il restod’Italia, dice di un malessere fra la gente cherasenta ormai un disinteresse generalizzato.In questo contesto desolante, nessuno puòdirsi vincitore. Certo, le urne hannodecretato il nuovo presidente e i nuoviconsiglieri. Si è trattato di una vera e propriarivoluzione, con il crollo del Pdl e l’arrivo inmassa dei seguaci di Beppe Grillo. Ma guai achi si dichiarasse in qualche modo vincitore,davanti a tanto sfacelo e ai moltissimi chehanno preferito restarsene a casa piuttostoche andare ai seggi per manifestare il propriovoto. Tutti hanno perso. Tutti abbiamo perso.E’ molto facile, infatti, gettare la croce suglialtri. E’ facilissimo buttarla sui politici attualiche in ogni caso hanno responsabilitàenormi. Dopo Tangentopoli, abbiamobuttato via vent’anni, tutti spesi alla ricercadi tornaconti personali e di cerchie di amicidegli amici sempre più ristrette e sempre piùavide. Questa è la lettura che i cittadinidanno alla realtà vissuta negli ultimi periodi.Siamo andati di male in peggio, con unaamplificazione degli scandali, veri e presunti,che ha distrutto anche quel poco di buono edi positivo che nello stesso tempo è statocostruito. Col gioco al massacro non si vamolto lontano. E’ fin troppo banale demolire.“Urlare contro” è uno sport molto praticatoalle nostre latitudini. Difficile, anzi davveromolto arduo, è rimettere insieme i cocci,ricucire un tessuto sociale favorevole a unaricostruzione del Paese che oggi si impone inogni settore. Il pericolo che stiamo vivendoha le caratteristiche di quelli che seguono lafine di una guerra. La crisi economicaattuale, con i suoi strascichi di difficoltà e ditravasi di risorse finanziarie a livelloplanetario, equivale a un conflitto mondiale.La crisi morale non è da meno. Di fronte a unpanorama tanto avvilente, nessuno puòesimersi dalla propria responsabilità. E’ ilmomento della ricostruzione, a cominciaredalla base, dalle fondamenta di questo Paese.Tocca anche ai cattolici portare il propriocontributo di idee, di progetti, di valori e dipassione civile. Questo è il tempo giusto perl’impegno personale. Senza altri indugi.

Nelle scorse settimane si è discusso degli assetti urbanistici dei prossimi anni

La Cesena del futuro

Fra il Ponte Vecchio e il Ponte Nuovo potrebbe sorgere il Savio Beach

Elezioni in SiciliaDalle urne un risultato severo

Settimana SocialeSecondo incontroil 12 novembre

Visita pastoraleIl vescovo ad Alfero-Riofreddo

Monsignor Domeni-co Sigalini inter-

verrà nella chiesa diSant’Agostino

Domenica pomerig-gio alle 15,30 si ce-

lebra ad Alfero la mes-sa di inizio Visita

Sant’Alberico, Un eremo per tuttele stagioni

Cultura 19

Pubblicato un libroche ripercorre la

storia di un luogo in-triso di fede

La città è in movimento. E’ evidente anche da quanto emerge dal Primopiano di questa settimana. Cesena si organizza e guarda avanti pen-sando in grande. Le idee dibattute durante il weekend dedicato a "Cartabianca" dicono del desiderio di numerosi cittadini di mettersi in giocoe di manifestare la propria opinione. Il tema è delicatissimo e compli-cato. Riguarda gli anni a venire e avrà implicazioni sulle future gene-razioni. E’ stato fatto il punto sui lavori già avviati (ad esempio inpiazzale Aldo Moro), così come sono stati presentati progetti riguar-danti zone nevralgiche (piazza della Libertà). C’è poi chi ha guardatomolto in avanti, ad esempio con il trasloco di stadio e ospedale. Maper questo c’è tempo.

Primo Piano alle pagg. 4-5

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Giovedì 8 novembre 2012 3Opinioni

Una questione di santità di noi tutticristiani cattolici, in tutti i “luoghi”

a chiuso i battenti domenica 28 ottobre il Sinodo deiVescovi su “La nuova evangelizzazione per la trasmissionedella fede cristiana”: tema immenso nelle implicazionidottrinali, morali e pastorali.

Di quanto emerso nel dibattito dei vescovi provenienti da tutto ilmondo insieme al Papa, si possono conoscere le lineefondamentali dai documenti pubblicati,in attesa della Esortazione Apostolica postsinodaleche Benedetto XVI pubblicherà a suo tempo. Nell’attesa, a noi spetta di meditare sullo spirito che ha animatoquesti giorni di comunione ecclesiale e sulle linee di vitacristiana che dai documenti finora resi noti emergono.E mi sembra che il fondamento di tutto,lo spirito vero del Sinodo che a tutti i cattoliciviene proposto come impegno ecclesialesia chiaramente percepibile in una linea ben chiara:evangelizzarci per evangelizzare, convertirci per convertire,rinnovarci per rinnovare il mondo.In altre parole, il primo impegno che viene indicato ai cattolici,alla Chiesa tutta, non è quello di progettaree “fare” qualcosa di nuovo per evangelizzare gli altri, ma di“essere” noi stessi “qualcosa di nuovo” per testimoniare ilVangelo in cui crediamo.Perché l’evangelizzazione, oggi più che mai, passa dallatestimonianza vitale dei cristiani.Il nostro mondo secolarizzato non bada più di tanto alle parole eai bei discorsi che noi – laici, preti o vescovi che siamo – diciamo,ma allo stile della vita che facciamo.Risulta più attuale che mai l’insegnamentodella “Evangelii nuntiandi” di Paolo VI:gli uomini d’oggi non ascoltano i maestri, ma i testimoni e, seascoltano i maestri, lo fanno solamente nella misura in cuisono anche testimoni. Fuori da questa prospettiva di conversione alla testimonianzanon c’è speranza, non esiste nuova evangelizzazione: predicaresenza testimoniare ci riduce ad essere nient’altro cheevangelizzatori del nulla.La nuova evangelizzazione è anzitutto,quindi, questione di santità di noi tutti cristiani e cattolici; a

H

partire dai pastori, ma arrivando senz’altroanche ai laici impegnati in tutti i settori della vita, inparticolare a quelli dediti a responsabiltà sociali epolitiche. È soprattutto in questi “luoghi” che lacontrotestimonianza è più deleteria. Con leconseguenze distruttive che anche in questi giorniconstatiamo... La storia ci rende sempre piùconsapevoli che i pericoli più gravi per la fede sonodentro la Chiesa stessa.

Vincenzo Rini

Evangelizzarsi per evangelizzare La Vignetta

lla fine, è successo. La Cassazione, in una recente sentenza, è riuscita a risarcire il danno a una bimbadown nata “per sbaglio”, ossia perché la madre non è stata messa in condizione di abortire per difettodi informazione da parte del ginecologo. La donna aveva detto al medico che “la nascita di un bimbo sano sarebbe stata condizione

imprescindibile per la prosecuzione della gravidanza” e aveva chiesto “di essere sottoposta a tutti gliaccertamenti necessari a escludere malformazioni del feto”. Il medico aveva fatto eseguire alla gestante il solo“tritest”, omettendo di prescrivere accertamenti più specifici (con chiaro riferimento all’amniocentesi, esameche permette di effettuare la diagnosi prenatale per la sindrome di Down).Ed era così nata la piccola Sara (nome ovviamente di fantasia), affetta dalla sindrome.I giudici di primo e secondo grado avevano respinto la domanda di risarcimento del danno, ma la Corte diCassazione ha ribaltato la decisione e ha riconosciuto il diritto al risarcimento, oltre che ai genitori, anche aifratelli e a Sara.La sentenza apre scenari innaturali, ma vale la pena commentarla, almeno per gli effetti che ne conseguono.Innanzitutto, si pensi alle conseguenze sulla responsabilità dei medici ginecologici, in relazione al cosiddettoaborto terapeutico (che non cura assolutamente nulla, anzi sopprime una futura vita umana). La legge 194consente l’aborto quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie omalformazioni nel nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.Il rischio – dopo questa sentenza – è che un esame invasivo per il feto, come l’amniocentesi, venga prescrittosempre e comunque dai medici (“a prescindere”, come si dice), a meno che non sia rifiutato espressamentedall’interessata; ciò, per evitare che il medico possa essere chiamato, in futuro, a rispondere per la suaomissione, in caso di nascita di un bimbo con malformazioni che avrebbero potuto essere diagnosticate conquell’esame e che avrebbero dissuaso la donna dal portare a termine la gravidanza.

A

In sostanza, per la Cassazione, èsufficiente che la donna dica almedico di volere far nascere solo unbimbo sano. Si rafforza così l’ideadell’aborto terapeutico come forma dieugenetica negativa, con la quale siricerca la miglior discendenza,evitando la nascita di individui affettida determinate malattie,quand’anche gravi, e magari a fin dibene, come si dice, per evitaresofferenze e una vita non degna alnascituro. Una seconda conseguenza dellasentenza, che mi pare rilevante, èl’estensione del risarcimento deldanno, anche ai fratelli, il cui dannoconsiste – cito – “nella inevitabileminor disponibilità dei genitori neiloro confronti, in ragione del maggiortempo necessariamente dedicato alfiglio affetto da handicap, nonchénella diminuita possibilità di goderedi un rapporto parentale con i genitoristessi costantemente caratterizzato daserenità e distensione”.Infine, deve sottolinearsi il paradossodi un risarcimento riconosciuto anchealla piccola Sara, per il fatto di esserestata concepita con malformazionicongenite e di essere nata perché lamadre non ha potuto esercitare ildiritto di abortire.La piccola bimba down è considerataun danno da evitare e quindi noncerto un soggetto titolare di diritti(tanto che solo per un errore è venutaad esistenza), ma paradossalmente lasi riconosce anche titolare di undiritto al risarcimento, una volta nata,proprio per il fatto di non essereriusciti ad impedire quella nascita.In termini giuridici, Sara rappresentaal tempo stesso l’evento di danno e latitolare del diritto al risarcimento diquel danno.

Stefano Spinelli

Nasce Sara. E arriva il risarcimento

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Giovedì 8 novembre 20124 Primo piano

✎ILCOMMENTO | Il confronto continua di Francesco ZanottiLa città è in movimento. E’ evi-dente anche da quanto emergeda questo Primo piano. Cesenasi organizza e guarda avantipensando in grande. Le ideeemerse dibattute durante il finesettimana dedicato a "Cartabianca" dicono del desiderio dinumerosi cittadini di mettersi ingioco e di manifestare la propriaopinione. Il tema è delicatissi-mo e complicato. Riguarda glianni a venire e avrà implicazio-ni sulle future generazioni.

Metterei in guardia da un ri-schio, anche se prima mi sem-bra giusto e doveroso dare attoall’Amministrazione comunaledel positivo mettersi in discus-sione e in ascolto delle richiesteche emergono dalla gente. Il pe-ricolo è quello dell’amplificazio-ne di alcuni dettagli rispetto allaglobalità delle questioni che in-teressano tutto il territorio.

L’ho ricordato ormai in tutte lesalse e ci tengo a ribadirlo anchein questa occasione. Il territoriocomunale di Cesena non è com-posto solo dalla città, anzi. E’più che evidente che la città ri-veste un ruolo importe e decisi-vo, ma le frazioni che vanno daBorello a Macerone, da Saiano aProvezza, solo per citare quellepiù lontane dal centro, giocano

un ruolo spesso decisivo nellosviluppo di ogni quartiere.Non pare opportuno, anche se alunghissimo termine, ragionaredi nuovo stadio e di nuovo ospe-dale. Non si può, invece, nonpensare alla linea adsl da porta-re ovunque, alle piste ciclabilida realizzare per togliere dal-l’isolamento le borgate più peri-feriche, quelle rimaste senza

scuole e senza negozi. E’ vero,non si può consumare altro ter-ritorio, ma è anche vero cheogni parte del territorio va valo-rizzata, cercando di portareovunque servizi divenuti coltempo essenziali per tutti.Si è all’inizio di nuovo ragiona-mento, pare di comprenderedall’iniziativa "Carta bianca". Siragioni, allora, continuando ilconfronto ovunque si può rea-lizzare, per il bene di Cesena edei suoi anni futuri.

Cesena Se ne è parlato durante la tre giorni dedicata all’urbanistica della città

Per ora si trattasolo di (remote) ipotesi:trasferire fuori cittàsia il "Manuzzi" siail "Bufalini"

ue ipotesi controverse: unnuovo stadio e un nuovoospedale, in un’altra zona diCesena, senza problemi di

parcheggio. Sono state lanciate l’estatescorsa dal sindaco, senza indicazioniprecise, ma invitando i cittadini aragionarci su. A breve, infatti,comincerà il percorso che porterà nelgiro di qualche anno all’approvazionedel Piano strutturale comunale (Psc). Ilprimo vero piano strutturale della città(quello del 2000 era uno strutturale"tarocco" dal momento che la leggeregionale doveva ancora essereapprovata), che darà indicazioni per laCesena dei prossimi 20-30 anni,condizionando i futuri piani regolatori"operativi" (legati al mandato delsindaco).Se non si ragiona in un’ottica di lungotermine quando si parla di Psc, quandomai bisognerebbe ragionarne? Quellache sembrava oscillare tra la boutade el’ipotesi accademica, ha cominciato aprendere una forma definita nel corsodell’iniziativa "carta bianca".Paolo Cuccia, imprenditore, dirigente edocente universitario, ha presentato ilprogetto "Realizzazione di strutturepolifunzionali per il calcio, gli sport e leattività ricreative". Per mezzo dellafinanza di progetto vorrebbe realizzareun nuovo stadio in grado di diventarepunto di riferimento per lo sport e glieventi in Romagna, un brandquest’ultimo in grado di attirareinvestimenti e capitale privato, con

D Stadio e ospedalein discussione

ripercussioni economiche importantisull’indotto dell’accoglienza e deltempo libero. Nel suo intervento Cuccia ha citatol’esempio del nuovo Juventus Stadium,a Torino, e il nuovo stadio di Palermoche cambierà il volto dello Zen (ildegradato e alienante quartiereprogettato da Vittorio Gregotti, lostesso progettista dell’ex Zuccherificiodi Cesena). Esempi carichi di "monetaurbanistica" (costruzioni correlate), un

argomento tale da solleticare gliappetiti degli speculatori e leapprensioni degli ambientalisti. Non acaso il primo a scagliarsi control’ipotesi del nuovo stadio è statol’esponente dei Verdi Davide Fabbri,che ha definito la proposta "indecentee irricevibile, poiché darebbe aipotenziali speculatori e immobiliaristiuno strumento per costruire una bollaspeculativa da 100 milioni di euro inaree agricole ora non edificabili".Vero è che lo stadio Manuzzi oggi"prende in ostaggio" ogni duesettimane i residenti del quartiereFiorita, ma nel corso degli ultimi annivi sono stati fatti investimentiimportanti fra cui i parcheggi a serviziodello stadio a monte della ferrovia. Sul piano dello sperpero di risorsepubbliche, un rischio ancora piùgrosso si corre nel caso dell’ospedaleBufalini, dove i lavori diriqualificazione sono in corso da ormaidieci anni per elevare il confort dicamere e reparti. Spostarlo altroverisolverebbe il problemadell’accessibilità e della sosta, ma aquale prezzo? Il Bufalini attuale venne costruito tra il1952 e il 1962. Venne inauguratocinquant’anni dopo l’apertura delprecedente ospedale (l’attuale Istitutotecnico industriale, accanto al viadottoKennedy). Passati altri cinquant’anni,Cesena ha davvero bisogno di unnuovo ospedale?

MiB

I lavori di sistemazione del campo e degli spalti allo stadio “Manuzzi”,

nell’agosto 2011 (Pippofoto)

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Giovedì 8 novembre 2012 5Primo piano

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Le proposte dei cittadiniIn prima fila, chino a prendere appunti, ilsindaco di Cesena Paolo Lucchi ha ascoltato unaper una le proposte dei cittadini. In totale sonostati una trentina gli interventi, "alcuni deiquali di grande suggestione", ha commentato ilprimo cittadino, cui toccherà - se vorrà - dargliforma. Intanto ha assicurato l’impegno a "nonmetterli in una cassetto, ma di partire da essiper una riflessione più articolata sul futuro diCesena", lanciando un nuovo appuntamentoper la prossima primavera per fare il punto suiprogetti di cui si è discusso a ’Carta bianca’. Daipiccoli problemi quotidiani a visioni, in alcunecasi, oniriche: le proposte delle associazioni,gruppi e singoli hanno toccato diversi temi diinteresse generale, in cui urbanistica, ambientee viabilità si confermano i più gettonati.Qualità dell’aria al centro dell’intervento diMassimo Mazzotti del comitato "Lasciatecil’aria per respirare", che lamenta la condizionedelle via Padre Vicinio da Sarsina, via Cavallotti,via Pacchioni, impropriamente considerate la’circonvallazione sud’ di Cesena, sulle qualitransitano ogni giorno decine di migliaia diauto. La sua soluzione è quella di rendere asenso unico, oppure alternato, il Ponte Vecchioe il tunnel e istituire da via Pacchioni allarotonda di via del Mare il limite di velocità dei30.Giorgio Alessandrini chiede il completamentodei percorsi ciclabili con sistemazione dei moltitratti non adeguati, sull’esempio della pista delCesuola, immersa nel verde. Non manca diambizione Loris Venturini, che auspica unampliamento della pista ciclabile del Savio epropone di realizzare un tratto significativodella "via dei Romei" di circa 800 chilometri, daTrieste a Roma. Per risolvere la mancanza di servizi nellafrazione di Capannaguzzo (piste ciclabili, adsl etrasporto pubblico), Athos Ambrosini propone

di inserire nel progetto di realizzazione dellalinea di depurazione anche la dorsale per labanda larga e di tombinare la strada,realizzando così 1.300 metri di percorsociclabile. Lancia poi un’idea sullamovimentazione ’intelligente’ delle merci nelcentro storico.La riflessione di Andrea Piccinini è rivolta allarigenerazione urbana, con un progetto inproject financing, delle case popolari di vialeOberdan. Propone la demolizione ericostruzione degli edifici individuandoabitazioni temporanee per gli attuali residenti:oltre all’efficienza energetica, la nuovastruttura dovrebbe avere concentrazione deglispazi abitati, per aumentare la presenza diverde, e innalzamento di due piani. Denis Parisesi concentra invece sulla riqualificazione dellaprima periferia degli anni ’50-60’, in particolaredei quartieri Ina Casa della Fiorita e Vigne, checonsidera un esempio di qualità urbana, conspazi quali piazze, chiese, rete commerciale, everde urbano.Stefano Angeli del Partito liberale italianoritorna sulla richiesta di realizzare unparcheggio multipiano a rampe interrato inpiazza della Libertà, che considera "necessarioed economicamente sostenibile". Il ’verde’ Davide Fabbri ha elaborato un’ecopiano’ composto da 15 proposte tra cui unpiano regolatore a consumo di territorio zero,un censimento del cemento (del patrimonioesistente), un piano per gli interventi di ediliziaecocompatibile e un aumento delle areepedonali. Chiara Sommariva, a nome deigenitori e allievi del Corelli, chiede piùattenzione alla musica (con palazzo Nadianicome fulcro), Roberta Presepi di Cemea piùspazi giochi per i più piccoli e Antonio Savoial’eliminazione delle barriere architettoniche.

Francesca Siroli

Cesena Dal centro alla prima periferia: come cambierà la città nei prossimi anni

Lavori al Foro annonarioil progetto di piazzadella Libertà, un ristorantenel piazzale Aldo Moro, pannelli fotovoltaicial parcheggio Ippodromo

Michelangelo Bucci

progetti del Comune, le idee deicittadini, le mire degli addetti ailavori. L’iniziativa "Carta bianca"ha messo a confronto per due

giorni i cesenati con l’Amministrazionecomunale, valutando idee e progettidell’una e dell’altra parte. Anche il luogo scelto per il confronto, lapalestra dell’ex liceo Classico, è partedei progetti in corso, in questo caso

I

Fra cantieri e idee

della Grande Malatestiana. E i cittadinihanno risposto con interesse, tanto chealla prima serata del 12 ottobre hannopreso parte oltre 200 persone, mentrealtre centinaia hanno seguito i lavori ilgiorno successivo. Gli occhi di molti erano puntati suldiscusso progetto di riqualificazionedelle sponde del Savio tra il ponteVecchio e il ponte del Risorgimento,conosciuto come "Savio beach" o"Cesena Beach". Quanto mostrato inpubblico, frutto del Servizio tecnico dibacino della Romagna e dello studiodell’architetto Kipar, ha rassicurato inparte i presenti: niente ombrelloni elettini come paventato da molti, ma lacreazione di percorsi in sicurezza, larisagomatura del fiume e lospostamento di alcuni scarichi.Confermato il discusso sbarramentomobile a valle del ponte Vecchio, utile acreare uno specchio d’acquapotenzialmente utilizzabile per la pescasportiva. L’architetto LeonardoOprandi, dello studio Land del celebrepaesaggista Andreas Kipar, ha illustratoun progetto di passeggiata lungo il

fiume fatto da gradonate lungo gliargini, aree di sosta a sbalzo, puntipanoramici, ponti con sedute e percorsiciclopedonali in golena collegati allarete già esistente, il tutto da realizzarsicon materiali naturali (legno, pietra,terra).Per il resto i progetti illustrati nonhanno riservato grandi emozioni, dalmomento che si trattava per gran partedi roba già vista e rivista nei mesi scorsi.E’ il caso della rinnovata piazza dellaLibertà che, liberata dalle auto, vedràsorgere ai lati e sul fronte Poste dei filaridi alberi, mentre delle fontanecingeranno l’abside del duomo.Disegnata, o meglio ridisegnata,dall’architetto Gino Malacarne, lapiazza diverrà luogo privilegiato permanifestazioni ed eventi.Minestra riscaldata anche per ilprogetto del nuovo Foro Annonario i cuilavori, rallentati a causa di ritrovamentiarcheologici, dovrebbero concludersiper la fine del prossimo anno. Iparcheggi della struttura, realizzati sultetto, saranno riservati agli operatori adifferenza del primo progetto risalente

a una decina d’anni fa.Lavori già in corso anche in piazzaleAldo Moro, tra Psicologia e i liceicittadini. Qui, il degradato anfiteatrodegli anni ’80 sta cedendo il posto a unlocale per bar e ristorazione dellacatena "America Graffiti", nata pochianni fa a Forlì e in rapida espansioneper la Romagna e il Nord Italia.Nel corso della seconda giornata dilavori si è svolta anche la premiazionedei concorsi di idee "Sguardi", dedicatial sistema delle tre piazze Almerici-Bufalini-Fabbri (tra il Palazzo delRidotto e la Malatestiana) e al trattoovest della via Emilia, con la consegnadei riconoscimenti ai primi treclassificati di ogni concorso e ai migliorigruppi ’under 35’. I partecipanti non si sono certo potutisbizzarrire, dal momento che tra ivincoli imposti dal Comune per le "trepiazze" c’era, tra le altre cose, ilmantenimento dei chioschi esistenti(piadina e giornali). Il progetto delloStudio Ceredi, vincitore del concorso, silimita a spostarli dietro al Ridotto.Ridotto, la cui entrata viene segnalataper mezzo di una lunga pensilina.Di fronte alle piazze, il cantiere dellaGrande Malatestiana, gioiello diCesena. L’Aministrazione haannunciato la fine dei lavori diriqualificazione per il 2013. Ma si trattasolo del secondo lotto. Il terzo lottorisulta ancora in alto mare (all’appellomancano sia i soldi che le idee sulladestinazione d’uso).Vecchia conoscenza anche il progettoper la via Emilia ovest (da Torre delMoro al ponte nuovo), che prevede unrestringimento di carreggiata con larealizzazione di piste ciclabili e la messaa dimora di filari di alberi. Infine i pianiper la copertura fotovoltaica delparcheggio scambiatore all’ippodromo,con pannelli da 450 chilowatt, operativagià dai prossimi mesi. I proponentiavranno in concessione l’area per 25anni, in cambio dovranno versare alComune almeno 10mila euro l’anno.

Il cantiere nel piazzale Aldo Moro,

di fronte al Liceo scientifico

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Giovedì 8 novembre 20126 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi

Cappella dell’ospedale (noal sabato)

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San GiuseppeArtigiano, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7,30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauroin Valle, Ponte Pietra,San Giuseppe Artigiano

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Giorgio, San Pio X,Gattolino, San GiovanniBono, Sant’Egidio,Basilica del Monte,Calisese, Torre del Moro,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

Tipano, San Cristoforo,Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

San Pietro, Santo Stefano,San Paolo, San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Osservanza,

San Pio X, Istit. Lugaresi,Case Finali, San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero17.30 Cappella osp. Bufalini

18.00 Cattedrale, San Rocco,Osservanza, San Domenico

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata18.00 Cattedrale,

San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Case Finali, Osservanza,San Vittore, Diegaro,Madonna delle Rose,San Paolo, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza, Bulgarnò

19.00 San Giorgio, Tipano20.00 San Giovanni Bono,

San Pio X, Villachiaviche,Gattolino, Bulgaria,Calisese, Ruffio

20.30 Ponte Pietra, Santa MariaNuova, Pievesestina,Pioppa, San Cristoforo

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9.30 Cannucceto;9,45 San Pietro;10 San Giacomo,

Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, SantaMaria Goretti, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20.30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11.15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30; Linaro:

18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18.30 (sabato);8 / 11.15 / 18.30;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato),9.15;Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 11 novembre - Anno BXXXII Domenica del Tempo Ordinario1Re 17,10-16; Sal 145;Eb 9,24-28; Mc 12,38-44

La liturgia di oggi pone allanostra attenzione due vedove.Quella di Zarepta

nella prima lettura. Elia le chiede ilpoco che ha per fare una focacciaprima di tutto per lui.Alla vedova viene chiesta unagrande generosità e un grande attodi fede.Diventa per noi un notevoleesempio di fede e di generosità.Cosa avremmo fattonoi al suo posto?Avremmo pensato prima a noistessi e poi agli altri.Questa generosità vienericompensata.Il Vangelo ci presenta un’altravedova molto generosa.Gesù è nel tempioe osserva coloro che gettanomonete nel tesoro. Tanti ricchi negettano molte.Una vedova povera gettasolo due spiccioli.Nessuno fa attenzionea questa donna; Gesù sì ecommenta: questa vedova hagettato nel tesoro

più di tutti gli altri.Tutti hanno dato del lorosuperfluo; lei vi ha messo tuttoquello che aveva per vivere. È lagenerosità del cuore.È anche questo un modelloper noi.Gesù ha dato tutto quanto avevaper vivere, perché ha dato sestesso, accettando di morire per ipeccati degli altri.Non c’è generosità più grande diquesta.Nell’Eucaristia ci dona tutto sestesso, il suo corpoe il suo sangue.Gesù nel Vangelo contrapponel’esempio della vedovaagli scribi che amano i primi posti,divorano le case delle vedove e simettono in mostra.Gesù, con l’esempio della vedova,accusa la loro vanità e la loroostentazione. Atteggiamenti chepossono essere dietro l’angoloanche per noi.Le vedove di oggi sonol’immagine del vero discepolo edella vera carità,quella che non fa calcoli,ma dona tutto e condivideil poco che hacon i poveri.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORELoda il Signore, anima mia

lunedì 5 novembresan Zaccariaed ElisabettaFil 2,1-4; Sal 130;Lc 14,12-14

martedì 6san Leonardodi NoblecFil 2,5-11; Sal 21;Lc 14,15-24

mercoledì 7sant’ErnestoFil 2,12-18; Sal 26;Lc 14,25-33

giovedì 8san GoffredoFil 3,3-8a; Sal 104;Lc 15,1-10

venerdì 9dedicazione BasilicaLateranenseEz 47,1-2.8-9.12;Sal 45; 1Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22

sabato 10 san Leone MagnoFil 4,10-19; Sal 111;Lc 16,9-15

La Parola di ogni giorno

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DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 39 dell’1 novembre 2012: 8.000 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 6 novembre 2012

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOConvegno diocesano delle famiglieSi terrà domenica 18 novembre il 28esimo convegno diocesanodelle famiglie. Il tema è “Famiglia: la forza che cambia il mondoper costruire una società dal volto più umano”. L’appuntamento èin seminario, a Cesena. Alle 9 accoglienza, preghiera di inizio e re-lazione del professor Gregorio Vivaldelli, biblista e direttore delloStudio Teologico Accademico di Trento; alle 11,15 circoli di di-scussione e dialogo con il relatore. Alle 12,30 pranzo condiviso ealle 15 “Cantiamo insieme la nostra fede”, concerto del coro“Terra Promessa” diretto dal maestro Marco Balestri. Alle 16,30Messa presieduta dal vescovo Douglas. Per prenotazioni: fam.Delvecchio, tel. 0547 81121, [email protected]

In Brasile la 28esima Giornata Mondiale della Gioventù“Andate e fate discepoli tutti i popoli” è il brano del Vangelo diMatteo che sarà tema della 28esima Giornata Mondiale della Gio-ventù che si terrà a Rio de Janiero, in Brasile, dal 23 al 28 luglio2013. La proposta del Servizio diocesano per la Pastorale giova-nile è di un viaggio di 16 giorni (dal 15 al 30 luglio) durante ilquale è possibile vivere una settimana missionaria in Goiàs (dal15 al 22 luglio), prima di arrivare a Rio per le Giornate Gmg.L’esperienza è rivolta ai giovani che al momento della partenzaabbiano già compiuto 18 anni. Iscrizioni entro il 15 novembre(caparra di 400 euro). Spesa totale: 2.500 euro. Per info e iscri-zioni: [email protected], [email protected], tel. 346 3008218.

Incontro per divorziati-risposati e separati-conviventiSabato 10 novembre alle 18, presso il seminario di Cesena, ci saràil secondo incontro del percorso spirituale “Coltivare la fede nellavita di ogni coppia”, rivolto a divorziati-risposati e separati-convi-venti, organizzato dall’Ufficio di pastorale familiare. L’incontrosarà guidato da padre Mauro Peserico e si concluderà con la cenacondivisa. Per info: Andrea e Sabrina [email protected],

Caritas, incontri per operatori dei Centri di AscoltoMercoledì 14 e mercoledì 28 novembre, alle 20,30, in seminario aCesena, si terranno due incontri di formazione per operatori deiCentri di Ascolto, di tipo motivazionale e operativo. Sono invitatia partecipare non solo gli operatori di Centri di Ascolto già attivi,ma anche i volontari Caritas –parrocchiali e diocesana- che in-tendano cominciare questo servizio.

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Giovedì 8 novembre 2012 7Vita della Diocesi

BreviGiornata del sollievoe delle cure palliativeDomenica 11 novembre la Chiesa celebra laGiornata mondiale del sollievo e delle curepalliative. Per l’occasione, l’Ufficio di pastoralesanitaria ha elaborato un pieghevole informativocon testi e testimonianze.Il pieghevole, allegato al Corriere Cesenate diquesta settimana, verrà distribuito insieme aiquotidiani nelle edicole di tutto il comprensorio,durante il fine settimana.

Ac, Lectio Divinaal Suffragio“Date voi stessi da mangiare”: l’Azione Cattolicadiocesana propone una serie di momenti dipreghiera Lectio divina, guidati dall’assistentediocesano di Ac monsignor Sauro Rossi. La Lectiosi terrà, una volta al mese, al Santuario delSuffragio in via Zefferino Re, a Cesena. Il primoappuntamento è per venerdì 9 novembre alle 21.In particolare, la riflessione sarà sul passo delVangelo di Luca 9,10-17 “Gesù moltiplica i pani e ipesci”.

Incontriper il mondo della scuolaIn occasione dell’Anno della Fede, la Consulta perla Pastorale Scolastica della Diocesi propone ainsegnanti, studenti e famiglie tre incontripubblici dal titolo “La ragione del credere”.Gli incontri si tengono nell’auditorium delseminario, a Case Finali di Cesena,con inizio alle 17.Venerdì 9 novembre: professor Roberto Filippetti;venerdì 23 novembre: monsignor Luigi Negri;giovedì 6 dicembre: monsignor Erio Castellucci.

“Pranzo senza confini”al Cantiere 411Si terrà domenica 11 novembre alle 12,30, negliambienti del “Cantiere 411” (via Mami 411,Cesena), la seconda edizione del “Pranzo senzaconfini”: un momento di condivisione perassaporare le tradizioni gastronomiche di altriPaesi, un’occasione speciale per sentire profumi emusiche che vengono da lontano. Il ricavatoverrà devoluto per le attività educative deigiovani del Cantiere 411.Per info e prenotazioni: tel. 0547 334709.

n patto tra generazioni per far sìche i giovani siano parte attivadella società. Giovani che devonolottare e prendere in mano la

loro vita, ma che non potranno mairiuscire ad affermare le proprie ragioni se,in un società gerontocratica e sempre piùvecchia, non avranno al loro fianco adultie anziani disposti a condividerne levisioni con senso di responsabilità.A sostenerlo è il professor Andrea Olivero,presidente nazionale delle Acli, chelunedì sera ha aperto l’ottava edizionedella settimana sociale diocesana. Ilprimo incontro del ciclo organizzato dallacommissione “Gaudium et Spes”, avevacome tema “I giovani e il lavoro”.Argomento drammatico in un paese,come l’Italia, che conta un terzo deipropri giovani senza occupazione.La serata si è aperta all’insegna dellaconcretezza, con l’illustrazione da partedel sociologo Giancarlo Dall’Ara di una

ricerca su gruppi di giovanicesenati. Dallo studio èemerso come, negli ultimidieci anni, la grandemaggioranza dei giovaniinterpellati abbia intrapresoun percorso fatto di studio elavoro in contemporanea.Una vita difficile, scandita dauna prima fase di sogno delposto fisso, seguita da

un’insoddisfazione per la mancanza disbocchi e, con l’arrivo della crisi, unridimensionamento delle proprieaspettative lavorative. “Per tutti gli interpellati - ha spiegatoDall’Ara - la famiglia d’origine ha sempregarantito un supporto costante. Al tempostesso, questa protezione pesante ne hadisincentivato l’autonomia”.Ma a quale autonomia possono aspirareoggi i giovani, in una società che offrepoco lavoro e poche prospettive? “Ci sonoancora giovani che mettono su famiglia incondizione limite - ha commentatoOlivero - e questo fa sperare. Così come ilfatto che la crisi stia rimettendo i temi dellavoro al centro, dopo anni di egemoniadella finanza”.Quello che serve, però, è uno scatto inavanti di tutta la società: “Il lavoro ogginon garantisce più identità, come inpassato, né spesso la continuitàeconomica per vivere in autonomia. I

giovani di un tempo lottavano eriuscivano ad ottenere perché eranonumerosi. Oggi sono pochi, sempre dimeno, e si trovano di fronte una societàsempre più anziana, che non concedeloro nulla. Siamo ormai al punto in cuimolti “giovani” cominciano a versarecontributi con regolarità dopo iquarant’anni, un fatto che garantirà lorouna pensione misera nella vecchiaia. Perquesto serve un nuovo patto tragenerazioni, che dirotti sui giovani tutti irisparmi ottenuti a livello centrale dallariforma delle pensioni”.Per Olivero bisogna poi ripensare inmodo profondo il modello scolastico,dando dignità ad una formazioneprofessionale troppo spesso consideratala Cenerentola dell’istruzione. Allo stessomodo bisogna investire in lavori di“qualità sociale”, come cura e assistenza,cultura, turismo, agendo al tempo stessosulla redistribuzione del reddito.

Michelangelo Bucci

U

Il presidente nazionaledelle Acli Andrea Oliveroha aperto gli incontridella 8ª SettimanaSociale Cesenate,lunedì 5 novembre nellaSala Pinacoteca della Crc

Giovani,lavoro,prospettivee autonomia

A CESENAIL VESCOVO SIGALINI

“I giovani nella Chiesa, oggi e inprospettiva” è il tema del se-condo incontro della Settimanasociale cesenate.L’appuntamento è per lunedì 12novembre alle 21 nella chiesa diSant’Agostino, in piazza Agusellia Cesena. Terrà l’incontro il ve-scovo monsignor Domenico Si-galini, assistente generaledell’Azione Cattolica.

LUNEDÌ 5 NOVEMBRE, SALA “BIAGIO DRADI MARALDI” DELLA CASSA DI RISPARMIO DI CESENA:ANDREA OLIVERO HA APERTO GLI INCONTRI DELLA SETTIMANA SOCIALE CON UNA RIFLESSIONESU “I GIOVANI E IL LAVORO”. NELLA FOTO, A SINISTRA, IL MODERATORE LEONARDO CESARETTI,

DELLA COMMISSIONE DIOCESANA “GAUDIUM ET SPES”,ANDREA OLIVERO E DON MARCELLO PALAZZI , DELEGATO PER LA PASTORALE GIOVANILE

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Giovedì 8 novembre 20128 Speciale

Alfero-RiofreddoContinua la Visita pastorale

i piedi del monte Comero, e a 670metri sul livello del mare, sorgel’abitato di Alfero, in comune di Ver-ghereto. La piccola comunità alfere-

se (700 abitanti) si è sviluppata in un am-biente pressoché incontaminato che ha fattodella natura e del paesaggio una risorsa davalorizzare. A distanza di qualche chilometro,proseguendo in direzione del monte Fuma-iolo, si trova Riofreddo (200 abitanti).“Da una decina d’anni - spiega il parroco donEdero Onofri - formano un’unica parrocchiache comprende anche le comunità di Doni-cilio e Mazzi. Si tratta di piccole realtà preva-lentemente montane, comprensive di chieseancora funzionanti dove ogni domenica ci re-chiamo a dire messa”. A proposito di chiese,“quella di Alfero - continua - è dedicata a San-t’Andrea apostolo e il prossimo anno cele-breremo il cinquantenario dell’edificazione.Anche a Riofreddo c’è una bella chiesa, è de-dicata a San Michele Arcangelo. Molto antica,è stata ristrutturata nel 1955”.Da queste parti il turismo, specialmented’estate, è una risorsa importante che per-mette di vivere a molte famiglie. “Anche se ul-timamente si è un po’ affievolito, rimane unapossibilità rilevante. Non a caso in un centrocosì piccolo ci sono quattro alberghi-risto-ranti e altri due sono aperti a Riofreddo. Cisono anche bar e gelaterie. Durante l’estate,più o meno tutte le domeniche, vengono or-ganizzate feste e sagre molto partecipate. Nelmese di ottobre si svolgono le sagre autunna-li della castagna”.A livello imprenditoriale il territorio alferese sidistingue anche per “la lavorazione della pie-tra serena che dà lavoro a circa un centinaiodi persone, e per il taglio del bosco. Sono pre-senti inoltre aziende metalmeccaniche cheoperano per imprese di maggiori dimensioni,piccoli imprenditori edili, allevatori e, in mi-sura minore, coltivatori diretti”. Don Ederosottolinea anche l’importanza del castagnetoche “sembra essere stato impiantato dai mo-naci camaldolesi, presumibilmente dopo lagrande frana del 1500”.La natura rappresenta un motivo di aggrega-zione per cittadini e parrocchiani e in estateanche la parrocchia si anima. “Come comu-nità cristiana cerchiamo di offrire la possibi-lità, sfruttando il turismo, di camminate suitanti sentieri che si snodano qui, attorno anoi. Da qualche anno abbiamo creato un pic-colo gruppo di camminatori. In estate quasitutti i sabati promuoviamo escursioni di due,tre, cinque ore in collaborazione con altri en-ti. Fino al pellegrinaggio alla Verna, diventa-to ormai un appuntamento annuale. Abbia-mo proposto suggestive camminate in not-turna. Hanno aderito una settantina di ap-passionati, fra i quali molti erano i giovani.

A

Inoltre, specialmente in estate, ospitiamogruppi di ragazzi e scout che provengono daaltre realtà”. Una parrocchia dinamica, anche se i proble-mi non mancano. “Qui quasi tutti si diconocredenti, ma la partecipazione alla messa do-menicale è piuttosto bassa. Siamo intorno al20 per cento. Ancor meno sentita, soprattut-to tra i giovani, è la confessione. Cerchiamo dicreare momenti di preghiera e riflessione, diriscoperta del Vangelo attraverso la Lectio Di-vina o la catechesi per le nuove generazioni”.Se ne occupa anche il diacono presente adAlfero, Gianfranco Guidi, che segue un grup-po di giovanissimi di 17 anni molto presentein parrocchia. “Una delle difficoltà che ri-scontriamo - dice il parroco - è di riunire gio-vani e ragazzi. Hanno sempre impegni. Digiorno non è comodo. Di sera è ancora peg-gio”.Una bella notizia, anche un po’ in controten-denza, è “la presenza di molte famiglie gio-vani con bambini”. Un dato confortante, co-

me positivo è l’allargamento del plesso dellascuola materna comunale interessata da la-vori di ristrutturazione. “C’è un senso di at-taccamento alla famiglia e ai principi forti. Igiovani non se ne vanno facilmente da qui.Ancora non siamo riusciti, tuttavia, a creareun gruppo famiglie consistente”. Ad Alfero so-no presenti, oltre alla materna, anche la scuo-la elementare e le medie”.“Giovani e adulti qui sono molto impegnatiin forme di associazionismo che dicono di untessuto sociale ricco e solidale. Da queste par-ti è sorto uno dei primi nuclei della Miseri-cordia valligiana tutt’ora presente e che ope-ra su tutto il territorio e oltre. È presente ilgruppo degli Alpini, la sezione alferese del-l’Avis e la Pro Loco. “Tutti gruppi che lavora-no molto per il territorio e coi quali anche laparrocchia si trova, molto spesso, a collabo-rare. Così come buoni rapporti intercorronocon gli enti pubblici in particolare con l’am-ministrazione comunale di Verghereto”.

Michela Mosconi

A Bagno di Romagna la Messa di inizio della Visita pastoraleStalci dell’omelia del vescovo Douglas Regattieri alla celebrazione di sabato 3 novembre

DalL’11 al 18 novembre il vescovo Douglas Regattierivisiterà la comunità dell’Alta Valle del Savio.Nelle parole del parroco don Edero Onofri una prima “fotografia” della parrocchiae del territorio

CALENDARIO DELLA VISITAALLA PARROCCHIA

DI ALFERO-RIOFREDDO11-18 novembre

DOMENICA 11 NOVEMBRE: ALFERO• ore 15,30: Messa di apertura

LUNEDÌ 12 NOVEMBRE: DONICILIO• Pomeriggio: incontro con gli ammalati,

Messa e dialogo con la gente

MARTEDÌ 13 NOVEMBRE: MAZZI• Pomeriggio: visita agli ammalati, Messa

e dialogo con la gente• Sera: incontro con il mondo del lavoro

MERCOLEDÌ 14 NOVEMBRE:RIOFREDDO• Mattino, ad Alfero: visita alle scuole• Pomeriggio: Messa all’ospizio e dialogo

con la gente• Sera: incontro con il mondo del Volon-

tariato: Pro Loco, Misericordia, Avis, Al-pini

GIOVEDÌ 15 NOVEMBRE: ALFERO• visita ai malati• sera: riunione del Consiglio pastorale

ed economico, nonché di chi è impe-gnato in parrocchia

VENERDÌ 16 NOVEMBRE: ALFERO• pomeriggio: Via Crucis• sera: iniziativa con i giovani

SABATO 17 NOVEMBRE• mattino: ad Alfero, incontro con i ra-

gazzi del catechismo e loro famiglie• sera: a Riofreddo incontro con la comu-

nità

DOMENICO 18 NOVEMBRE• ore 10: a Riofreddo, Messa di chiusura

della Visita pastorale• ore 11,15: ad Alfero, Messa di chiusura

della Visita pastorale e a seguire pranzocomunitario

La foto mostra l’inizio della Visita pastorale a Montecoronaro (Verghereto). Dome-nica 4 novembre il vescovo Douglas Regattieri è stato accolto dal parroco don Re-nato Baldazzi, dal sindaco Guido Guidi e dai fedeli che gremivano la chiesa dellapiccola parrocchia. Nel pomeriggio di domenica, monsignor Regattieri ha incontratotutta la popolazione di Balze. La Visita proseguirà secondo il seguente programma.Dopo gli incontri di martedì e mercoledì scorsi con gli ammalati e gli anziani e i ra-gazzi delle medie e delle superiori, la mattina di sabato 10 novembre a Monte-coronaro ci saranno le confessioni e la direzione spirituale. Nel pomeriggio il ve-scovo si sposterà a Balze dove incontrerà i gruppi e le associazioni locali e alla se-ra si terrà una veglia di preghiera mariana al sasso dell’Apparizione. Domenica 11si concluderà la visita pastorale con la messa delle 10,30 a Montecoronaro.

Si interrogano vicendevolmente. Si elogiano reciproca-mente: Gesù e uno scriba. Lo scriba pone a Gesù la do-manda: qual è il primo comandamento, il più importante?Ce n’erano tanti di comandamenti e di precetti da osservarenella legge: circa 600. Si sentiva il bisogno di fare chiarezza,dare delle priorità. Qual è il comandamento che vale più ditutti? E Gesù risponde citando l’Antico Testamento, il testodel Deuteronomio, quello che abbiamo ascoltato nellaprima lettura (Dt 6, 2-6): amare il Signore con tutto ilcuore. Ma aggiunge: ce n’è un secondo, che è tanto impor-tante quanto il primo. Insomma sono due comandamentia pari merito. Il primo è amare Dio con tutto se stessi e il se-condo è amare il prossimo come se stessi. E lo scriba elogiaGesù: “Hai detto bene, maestro” (Mc 12, 32). Ma poi, a suavolta, lo scriba riprende il tema e citando altri passi deiprofeti (Am 5,21; 1 Sm 15,22), ripete quello che Gesù avevadetto poco prima: Dio è unico. Amare lui e amare il pros-simo come se stessi vale più di tutti i sacrifici e gli olocaustiofferti al tempio. E Gesù, a sua volta, ha parole di encomioverso di lui: “Non sei lontano dal regno di Dio” (v. 34). (...)Gesù nel suo messaggio sottolinea come i due amori sianol’uno criterio di autenticità e di verità per l’altro. Sarebbecome se dicesse a ciascuno di noi: vuoi sapere se veramenteami Dio? Se il tuo culto, le tue preghiere sono autentiche?Considera se ami i fratelli che ti stanno accanto, quelli di

casa tua, i tuoi parenti, i tuoi colleghi di lavoro, i tuoi vicinidi casa, i tuoi amici parrocchiani, il tuo parroco, gli stra-nieri che ti abitano vicino… E d’altro canto, vuoi sapere seami il tuo fratello in modo sincero, disinteressato, gratuito,senza calcoli? Chiediti: ami Dio? Perché è l’amore per Dioche ti dà la forza di vederlo presente nel fratello, in ogni fra-tello, il più piccolo e il più povero. Solo in Dio puoi essereveramente generoso fino al perdono, fino a donarti gratui-tamente a lui. Perché l’amore con l’a minuscola vienedall’amore con l’A maiuscola. (...) Allora chiediti: quandoami Dio, cioè quando vai in chiesa, quando preghi, quandoaccendi una candela, quando leggi una pagina del van-gelo, quando fai con la tua comunità una processione ecc.tutto questo è espressione di offerta di te stesso? (...) E an-cora chiediti: quando sei con i tuoi fratelli, nelle relazioni,nella vita quotidiana, nei tuoi rapporti di lavoro, di amici-zia, di vicinanza … puoi dire di offrirti a loro, di essere inuna atteggiamento di costante donazione di te stesso? Se ilnostro culto a Dio, se la nostra preghiera ci coinvolge alpunto tale che ci mette in un atteggiamento di donazionea Dio di noi stessi, se l’amore al fratello è veramente un do-narci fino in fondo a lui, dimenticando noi stessi, allorapossiamo dire di aver capito la lezione del Vangelo di oggi,allora saremo veramente uomini nuovi. (...)(Il testo integrale è su www.corrierecesenate.it)

Il vescovo a Montecoronaro

prima parrocchia visitata

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Giovedì 8 novembre 2012 9Vita della Chiesa

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

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Catholicadi Stefano Salvi

LA PRESENZA DEI CATTOLICIIN MONGOLIA

ELETTO IL NUOVO PATRIARCACOPTO ORTODOSSO D’EGITTOSecondo l’agenzia “Fides” del 5 novembre,i cattolici egiziani hanno accolto conentusiasmo l’elezione avvenuta il giornoprima del 118mo Patriarca coptoortodosso di Alessandria. Si tratta delvescovo di Behayra dal 1990, Tawadraus(Theodoros), nato il 4 novembre del 1952a Damanhour, che nel 1975 si è laureato infarmacia ad Alessandria, nel 1986 èentrato nel monastero di Wadi Natroun edè diventato sacerdote nel 1989.La sua intronizzazione avverràil 18 novembre. Il vescovo di rito latinoAdel Zaki, vicario apostolico diAlessandria d’Egitto, ha affermatoche “tra i candidati, la Provvidenza hascelto una persona moderata,aperta e colta, estranea a ogniintegralismo. Mi auguro che il Signore dialunga vita al nuovo Papa copto ortodosso.Avrà bisogno del sostegno della preghieradi tutti, perché dovrà affrontare unasituazione delicata, raccogliendoun’eredità per molti aspetti pesante eimpegnativa”.

UCCISO IN KENYAUN CAPPELLANO DELLA POLIZIAIl 4 novembre a Garissa, nel Kenyaorientale, è stato ucciso il cappellano dellapolizia durante una funzione religiosa. Ilvescovo coadiutore di Garissa monsignorJoseph Alessandro ha dichiarataall’agenzia “Fides”: “L’obiettivo sembrafosse la polizia. Mi sembra di poter direche si tratti più di un’azione politica che diun assalto motivato da questionireligiose”.

CONTINUANO GLI ATTACCHIAI CRISTIANI IN SIRIAIl 27 ottobre nella Siria orientale sonostate distrutte da un’esplosione la chiesa eil monastero ortodosso di Santa Maria aDeir Ezzor, costruita con grandi sacrificidal 1994 al 2004. Come riporta “Avvenire”il primo novembre con il titolo “Siria,assassinato a Homs l’ultimo cristianorimasto”, Elias Mansour, 84 anni, grecoortodosso, rimasto in città per assistere ilfiglio disabile, è stato ucciso mentre stavarecitando un versetto della Bibbia.

L’esperienza del donoè possibile se la personaesce dall’egoismoPapa Benedetto XVI da piazza San Pietro:commento all’Angelusdi domenica 4 novembre

l linguaggio tradisce la realtà o la realtà tradisce il linguaggio? L’amore,come parola, rimbalza sui giornali, sui video che abbiamo a portata dimano grazie alla tecnologia moderna, siamo sicuri di non essereintrappolati in un grande tradimento?

Per uscirne oppure per non cadervi, ecco le indicazioni che Benedetto XVIall’Angelus del 4 novembre, pone chiaramente davanti, tanto da risultareineludibili.Per i cristiani si parla del “comandamento dell’amore”, non di una farsa o di unamistificazione del sentire. Non significa comando, ordine militare, sì Parola diDio donata: dobbiamo imparare dai santi “confidando nella grazia di Dio” acercare “di vivere secondo questa legge fondamentale”. Inscritta nel profondodel cuore, in quel punto nevralgico che domina tutta la vita: “La relazione con lamadre e il padre” che se “buona”, diventa una polla sempre sgorgante acquafresca che irriga tutta l’esistenza e consente di “mettere in pratica pienamente”le due dimensioni essenziali al vivere: “Amare Dio e amare il prossimo”.Non è un’osservazione banale, non solo perché l’insegnamento evangelicoprecede di gran lunga il genio di Freud e tutta la psicanalisi, ma anche perchéfonda nelle radici più proprie ed esclusive, interiori e dinamiche della persona.Solo da questa realtà sperimentata e fatta propria si passa da una constatazionea un’altra: da comando a dono.Come poterlo capire questo passaggio così essenziale?Il neo-dottore della Chiesa, Giovanni d’Avila, ha sottolineato un dato chesconvolge l’esperienza umana: guardiamo alla tangibilità e all’efficienza dei doniricevuti, li misuriamo, ne siamo appagati. La rotta deve invertirsi: dai doni alDonatore, perché nell’ordine dei “benefici” avviene un transito di possessi, unavere che cambia proprietario. Se si guarda a Colui che dona, non ci sonobenefici che tengano o valgano, quand’anche fossero rilevanti, ma si riconosceuna realtà più pregnante che sospinge in un’altra dimensione, in un altroorizzonte, per noi inspiegabile e ingiustificabile: “Colui che ama, dà se stesso con

I

tutto ciò che ha, senza che gli resti altro dadare”.Questo è “dono”: Dio si dà tutto e non gliresta niente, perché è Amore totale, integro,irripetibile, sempre nuovo. E noi non locapiamo e non lo percepiamo.Siamo incapaci di lasciare il terreno sicurodell’avere, del possedere, per valicarne lasoglia e irrompere nel flusso di un Amoretotale, senza fondo perché non ha fondo maè sempre un getto continuo, la cui sorgentenascosta agli occhi è visibile al cuore di chi sisente amato: lo sconvolge, mentre lo ricreain una dimensione nuova e preziosa.Sperimentare il “dono” equivale a scopriredentro di sé “un seme”, minuscolo forse mache non conosce i confini della morte o lebarriere delle difficoltà. L’amore come“dono” valica, cresce e si espande, contagia.Benedetto XVI riprende la sua impostazioneiniziale e ci porta a individuare la veridicitàdi quanto afferma, esiste infatti un “se”.La persona deve uscire dal suo egoismo,abbandonare il territorio dell’avere, delcomputo, del tornaconto, e scoprire che il“dono”, germogliando, porta un fruttoinatteso: la persona può diventare come Dioe come Lui “amare anche chi non lo merita”.Realtà durissima, di selce che non si lasciascalfire, se affidata a noi stessi e allaribellione che ci si agita dentro quando ciincontriamo o scontriamo con chi, a nostroavviso, o magari in modo pienamenteoggettivo, non è degno di amore.La relazione con i genitori innestata evivificata dal “dono” è messa alla prova, nonsi tratta di chiudere gli occhi stolidamente edi vedere tutto sempre nei toni del rosa edella giustificazione accondiscendente. Ènecessario virare e tenere gli occhi aperti percogliere lo sbaglio, l’errore, come fanno igenitori che, però, “non amano i figli soloquando lo meritano”.Questi occhi sono pronti al grande salto diqualità: possono rimanendo nostri, passare adiventare “lo sguardo di Dio, che è lo sguardodi Gesù Cristo”.Occhi il cui luogo non è anatomico ma ilflusso del “dono”, che si diparte dal cuore,occhi che bucano “le apparenze” e avvertonovibrare, cuore a cuore, “le attese profonde”:“Essere ascoltato”; sperimentare“l’attenzione gratuita”; porgere “solo il benee mai il male”, questo è “amore”.Così si perde tutto? La propria dignità,l’integralità del proprio pensiero, anche lapossibilità di combattere la menzogna?Scatta una restituzione “aprendomi all’altrocosì com’è”, in realtà “mi apro anche aconoscere Dio, a sentire che Egli c’è ed èbuono”.Non sono idee, buone e consolanti parole, èuna Persona “Gesù e tutto il suo misteroincarnano l’unità dell’amore di Dio e delprossimo, come i due bracci della Croce,verticale e orizzontale”.Non illudiamoci, non avviene a forza dimuscoli, di padronanza di sé, s’instaura solo,ancora una volta, per “dono”: “Nell’EucaristiaEgli ci dona questo duplice amore,donandoci Se stesso, perché, nutriti diquesto Pane, ci amiamo gli uni gli altri comeLui ci ha amato”.

Cristiana Dobner

FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR

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Giovedì 8 novembre 2012 11Attualità

il Periscopio di Zeta

Racconto di una mattinata particolarevissuta sulle tracce di don Oreste Benzi

Strani personaggi in giro per Rimini

Epoi dicono dei “miracoli” e della presenza degli “angeli”. Sentitecosa è successo a un mio amico che chiamerò, con un nome difantasia, Antonio. Il fatto è accaduto sabato della scorsa settimana.

Siamo a Rimini nei giorni in cui la comunità papa Giovanni XXIII haorganizzato un fine settimana per ricordare il fondatore, don OresteBenzi, a cinque anni dalla morte avvenuta il 2 novembre 2007. Sabato27 ottobre sono in programma sette conferenze in diversi luoghi dellacittà rivierasca. Ci sono ospiti che giungono da ogni parte d’Italia perraccontare di un incontro spesso decisivo per la loro esistenza. Arrivaanche Antonio, poco dopo le 8,30. Il cielo minaccia pioggia e il traffico èpiù intenso del previsto. Vicino alle mura è attivo il mercato ambulante,così Antonio non può parcheggiare dove aveva pensato. Si dirige versol’arco di Augusto e trova un bel posteggio a pagamento: niente dimeglio, pensa e accosta l’auto. Poi si accorge che gli occorrono glispiccioli per ritirare un tagliando da mettere in bella vista. Non ha nullacon sé. Domanda a un automobilista che ha appena lasciato la suavettura, ma anche lui è privo di monete. Si aggira nei paraggi, ma nontrova anima viva. Torna sui suoi passi, riprende l’auto per cambiaresosta e mentre sta per uscire dal parcheggio scambia due parole con unsecondo automobilista. “Glieli do io due euro per pargheggiare”, gli dice

lo sconosciuto. “Perché me li dà lei? Comefaccio a restituirglieli?”. “Non si preoccupi. Dueeuro non sono niente”. E così accade. Antoniopaga alla macchinetta e mette la ricevuta sulcruscotto. Inizia a piovere. Antonio ha lasciato l’ombrelloin auto e non pensa certo di tornare ariprenderlo. Deve fare in fretta. Si deve recarenell’aula magna dell’università. Si avvicina ilprimo uomo incontrato, quello senza spiccioli,che, senza tanti giri di parole, lo accompagna,

sotto il suo ombrello, fino a piazza Tremartiri. Poi di lì, gli dice, è semplicetrovare il luogo dell’incontro. Antonioinizia a domandare: nessuno a Riminipare conoscere l'aula magna. Passadavanti alla Cattedrale, incontra piùpersone. Si ferma, chiede aiuto,qualcuno abbozza delle indicazioniconfuse finché compare un giovanottoin bicicletta che conosce molto bene lastrada e l’aula. “Prenda quella viaparallela, poi gira a sinistra e pocodopo la trova”. Antonio prosegue.Svolta a destra e a sinistra in un dedalo

di viuzze del centro storico. È fiducioso diarrivare in tempo, ma qualche dubbio gli viene.All’improvviso ricompare il ragazzo che gliaveva indicato la strada e si offre diaccompagnarlo. “Grazie mille, carissimo. Cosìsono sicuro di arrivare, finalmente”. A fine giornata, Antonio ripensa a quantoaccaduto e me lo racconta. Che sia statal'intercessione di don Benzi? Non si puòsapere. Di certo qualcosa di strano è accaduto.Ognuno pensi quel che vuole. (768)

SuperAbiledi Arianna Maroni

LA BATTAGLIADI MONSERRATOIn questi giorni si è parlato molto delleproteste dei malati di Sclerosi lateraleamiotrofica (Sla) in seguito ai tagli delfinanziamento per le cure e l’assistenzaprevisti dal governo con la legge distabilità.Il 21 ottobre circa 70 disabili affetti da Sla ealtre malattie invalidanti hanno iniziato losciopero della fame per chiedere ilripristino da parte del governo dei fondiper l’assistenza e le cure per le persone nonautosufficienti.I finanziamenti erano stati stanziati dalgoverno lo scorso luglio attraverso laspending review: si trattava di 658 milionidi euro al Fondo per gli interventi urgenti eindifferibili (stabilito con il decreto anti-crisi nel 2009). Come spiegano i promotoridel “Comitato 16 novembre” – che si batteper i diritti delle persone con malattieinvalidanti e che ha guidato le protestedegli ultimi giorni – si tratterebbe quindi dialmeno 330 milioni di euro. Ilfinanziamento è stato però assorbito dalcosiddetto Fondo Catricalà, destinato alleemergenze, gestito dalla presidenza delConsiglio e portato a 900 milioni di euro.Nel nuovo fondo non c’è nessuna voce cheindica la somma destinata alle cure eall’assistenza dei malati gravi. I malati hanno chiesto che il fondo vengaripristinato e che sia rispettato quantostabilito dallo stesso governo con laspending review.Hanno sospeso lo sciopero della famedopo sei giorni, in seguito alle promessefatte dai ministri del Lavoro Elsa Fornero edella Salute Renato Balduzzi durante unrecente incontro a casa di Salvatore Usala,a Monserrato di Cagliari. I Ministri hannoribadito il loro impegno per ripristinare unfondo destinato all’assistenza di tutte lepersone colpite da malattie gravementeinvalidanti, ma hanno chiesto venti giornidi tempo. Salvatore Usala ha scritto inquesti giorni una nuova lettera al governoin cui chiede entro il 12 novembre che ilgoverno stabilisca un fondo di 400 milionidi euro destinati ai malati gravi attraversoun emendamento alla legge di stabilità, nelrispetto di quanto stabilito dalla spendingreview. Il fondo permetterà di assicurare aogni paziente circa 20mila euro all’anno,necessari per pagare le cure, l’assistenzacostante e i macchinari estremamentecostosi. La settimana scorsa la commissione Affarisociali della Camera ha approvato alcuniemendamenti per rifinanziare alcuni fondidestinati al sociale: 400 milioni di euro alFondo per la non autosufficienza, 450milioni di euro a quello politiche sociali, 11milioni al Fondo per la famiglia, 100milioni al Fondo per l’inclusione degliimmigrati e 20 milioni al Fondo per ilservizio civile. I finanziamenti dovrebberoessere presi dal fondo Catricalà, che quindinon sarebbe più destinato a speseindistinte, ma a necessità socialispecifiche.

osario Crocetta è il nuovopresidente della Regione Sicilia. Èstato eletto con il 30,5 per cento

dei voti, ma a ben guardare lo hannoscelto solo poco più di 550mila cittadinisui potenziali 4 milioni e 400milaelettori. Infatti, il dato più eclatante diquesta elezione è stato unastensionismo che ha raggiunto ilrecord del 52,58 per cento, più dellametà dei siciliani, insieme con il 18 percento dei voti raggiunto dal movimentodi Beppe Grillo. Numeri chesconvolgono equilibri e certezze. Edanno la dimensione della disaffezionee delle pulsioni antipolitiche ormaidiffuse tra gli elettori. L’altra faccia deidue boom sono il crollo del Pdl, cheraccatta il 12,8 per cento. Non fa moltomeglio il Pd, con il 13,5 per cento, cheperò stavolta ha dalla sua parte il 10,8per cento dell’Udc e comunque vincecon Rosario Crocetta. A GiuseppeSavagnone, direttore dell’Ufficiodiocesano per la pastorale della culturadella diocesi di Palermo, Gigliola Alfaroper il Sir ha chiesto di riflettere suquesti dati.

Professore, quale messaggio viene daqueste elezioni regionali siciliane?Non c’è da esultare per questo risultatoné per qualsiasi altro risultato fossevenuto dalle elezioni. La stragrandemaggioranza dei siciliani, sia attraversol’astensione sia attraverso il voto alMovimento 5 stelle, ha mostrato unrifiuto radicale della politica. I sicilianihanno oramai davanti a séun’immagine della politicainaccettabile, che spinge a risultaticome questo. Occorre riflettere su undato: il nuovo presidente della Regione,

con il suo 30,5 per cento del 47 percento dei voti, ha in realtà meno del 15per cento dei voti di tutto l’elettorato.Questo fa capire quanto la politica si siascollata dai cittadini in questi ultimianni. Certo non è colpa di Crocetta, madegli amministratori del passato, grazieai quali i siciliani hanno ’imparato’ chela politica è qualcosa che non liriguarda più, ma tocca solo quelli cheriescono ad avere rapporti clientelaricon il potere.

Si poteva ipotizzare un così alto tassodi astensione prima delle elezioni?Era ovvio. La tentazione di sceglierequesta strada è stata forte per molti. Ionon mi sono astenuto per un dovere dicoscienza, ma istintivamente tantihanno scelto l’astensione per mandareun messaggio chiaro ai politici: ‘nonsiete capaci di governare, tornate acasa’. Quello che colpisce nella gestionedella politica in questi anni, infatti, èstata la spudoratezza: non si ènemmeno finto di voler governare.

Quale può essere la strada per uscireda questa situazione cosìcompromessa?Ormai noi siamo arrivati al fondo.L’astensione dice ancora una volta dipiù che gli attuali politici vannosostituiti. La nostra speranza è dilavorare dal basso, a partire dallasocietà civile, per ricostituire i germi diuna futura classe dirigente, certo non innome dell’antipolitica. In fondo,l’appoggio al Movimento 5 stelle è statol’emblema di un malessere, che siesprime in modo solo emotivo, ma chepuò essere convogliato positivamentese si fa un serio lavoro di presa di

coscienza.La Chiesa quale ruolo può giocare inquesto momento?Per la Chiesa siciliana è un momento digrande opportunità, perché puòdiventare protagonista del lavoro diformazione delle coscienze. La Chiesa,infatti, ha una capacità di penetrazionecapillare non soltanto con le scuole diformazione all’impegno socio-politico,che raccolgono un’élite, ma con unlavoro nelle parrocchie per educare auna nuova cittadinanza, che è unapremessa pre-politica per potersviluppare una nuova politica, a partiredai cittadini stessi. Nel creare unanuova percezione della cittadinanza,avremo, paradossalmente, unimportante alleato: la mancanza didenaro pubblico. La vecchia classepolitica si basava sulle clientele, manon essendoci più soldi pubblici dasfruttare, non avranno più il mezzo peraccattivarsi il favore della gente. Ma lavera speranza è questo lavoro diformazione a una cittadinanza nuova,che è la premessa per la politica.Bisogna educare al bene comune, giànella piccola esperienza quotidiana delcatechismo, insegnando i doveri di uncristiano per la sua città, il suoquartiere, la sua scuola. La Chiesa deveoggi contribuire alla formazione di unanuova generazione di elettori,rendendoli capaci di discernere su chivotare e far capire che chi dà soldi opromette un posto di lavoro per farsivotare non è la persona giusta, perchésta facendo il male della collettività.Questo è il primo passo educativo eculturale, per creare poi una nuovaclasse politica.

Gigliola Alfaro

RE adesso, come risalire?

Dai risultati un monito severo, ma anche un motivo forte per ricostruire

Elezioniregionaliin Sicilia

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Giovedì 8 novembre 201212 Cesena

San Carlo Suor Imelde è dell’ordine delle ancelle del Sacro Cuore del Bambin Gesù

"Ora la mia grande passionesono i fiori. Alla finedelle lezioni mi posizionocon un tavolino fuoridalla scuola e vendo i fioriIl ricavato va alle missioni"

Antonio Domenico Capristo

l 15 novembre la parrocchia di SanCarlo festeggerà i 100 anni di suorImelde Assirelli. Toscana di nascita,romagnola di adozione, da circa

dieci anni riempie di gioia l’asilo e ilconvento dell’ordine delle ancelle delSacro Cuore del Bambin Gesù.Se l’anagrafe dice che gli anni sono 100,la sua vitalità dice ben altra cosa. Passala gioventù insieme al padre e durante laSeconda guerra mondiale è impegnata aportare a compimento gli studi dei suoiscolari nelle campagne romagnole. Oracon ironia e semplicità contagia le sueconsorelle che ne parlano con amore edolcezza. A farle compagnia ci pensanoogni giorno Radio Maria, i film storici e isuoi fiori che custodisce con altruismo egenerosità. Quella generosità chesempre pregava Lucia Noiret, fondatricedell’ordine delle ancelle del Sacro Cuoredel Bambin Gesù: "Il Signore vuole cuorigenerosi che siano tutti suoi".

Quando è entrata nell’ordine delle an-celle?Quando avevo 18 anni. Lei pensi che,quando andai a Bologna per ’farmisuora’, la Madre Generale mi chiamò emi disse che sarei dovuta diventare unagiardiniera. Le giardiniere allora eranoquelle suore che insegnavano allescuole materne. Allora mi diede daleggere ’I Promessi Sposi’. La scelta diquel libro mi parve alquanto strana vistoche ero lì per farmi suora. Ma solo dopo

ISorella centenaria

ho intuito che voleva che lo leggessi percapire come scriveva Manzoni e non permettere in crisi la mia vocazione.

Come ha passato questi 100 anni?Li ho passati insegnando. Dopo averpreso il diploma magistrale ho iniziato afare la maestra nelle scuole elementari.Sono stata a Zola Pedrosa, a BorgoPanigale, a Faenza e a Roma.

Ha sempre insegnato?Sì, ho sempre insegnato. Non so se

abbiano imparato, ma ho sempreinsegnato. A Roma avevo 42 alunni inprima classe che parlavano incontinuazione. Io non avevo mai vistodei bambini che parlavano così tanto.Non stavano fermi un momento. Certo,tutti dicevano che i bambini di Romanon hanno eguali per lingua e vivacità,ma non credevo così. Ero meravigliata.

E qual era il suo metodo per farli stareattenti?Li facevo cantare, quando li facevocantare si calmavano. Canzoni di Chiesao di giochi. Ancora l’Inno di Mameli nonlo conoscevano.

Quando è arrivata a San Carlo?Il 25 luglio 2001. Fino a qualche anno faho fatto anche la cuoca. Ora però hosmesso. Ma San Carlo già lo conoscevo.Quando ero giovane, in estate, venivo aCesenatico con le educande e dopo ilmare venivamo in convento a San Carloa passare le vacanze.

E ora quali sono le sue passioni?Ora la mia grande passione sono i fiori.Ogni anno ad aprile pianto i semi neivasi. Quando arriva giugno, verso la finedella scuola, mi posiziono vicinoall’uscita dell’asilo con un tavolino conscritto ’piantine per le missioni’ dovevendo i fiori ai genitori dei bambini. Inquesto modo riesco a raccogliere offerteper le missioni e allo stesso tempoinsegno ai bambini come avere cura deifiori.

Ritrovo | La classe dopo 40 anni

Sono stati in classe dal 1968 al 1972. I "ragazzi" della V A dell’Istituto tecnico commerciale"Serra" si sono ritrovati al ristorante da Baldo a Cesena per festeggiare l’anniversario dei 40anni dal conseguimento del diploma. In piedi da sinistra: Sauro Ramilli, Gabrio Graffiedi,Patrizia Boschi, Laura Castorri, Emanuela Pecci, Silvana Frani, Tullio Carino, Widmer Drudi,Guglielmina Gori, Maria Giovanna Grassi, Amedeo W. Farabegoli, Loretta Aloisi, LambertoRamilli, Loris Andreoli, Seduti: Carla Orlandi, Loretta Casadei, Patrizia Lombardi, Liviana Siroli.

Libro | Camera di Commercio

Nei giorni scorsi, presso la Camera di Commercio di Forlì-Cesena, si è svolto unOpen Day della Biblioteca interna. Nell’ambito della manifestazione è stataorganizzata una mostra di funghi (a cura del gruppo micologico forlivese AntonioCicognani) e la presentazione del libro "Pietra serena dell’Acquacheta". A fare gli onori di casa il presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena,Alberto Zambianchi.

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Giovedì 8 novembre 2012 13Cesena

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4 novembre | Dalla Russia, settant’anni dopo

In un clima di forti emozioni, tra discorsi ‘ufficiali’, le note dell’Inno di Mameli e brani di poesie,si è svolta domenica 4 novembre in Comune a Cesena la cerimonia di consegna della piastrinadi riconoscimento del giovane soldato cesenate Umberto Molara, chiamato alle armi nellaseconda guerra mondiale nel marzo 1940 e dichiarato morto durante la ritirata dell’Armir inRussia, il 25 gennaio 1943. La piastrina è stata rinvenuta nel maggio scorso a Miciurinsk, nellaregione di Tambov, da Antonio Respighi dell’Associazione Alpini di Abbiategrasso, da anniimpegnata in quest’opera di recupero. Erano presenti la cognata di Molara, nipoti, pronipoti etre giovanissimi figli di pronipoti (nella foto di Alberto Monti, con il sindaco Paolo Lucchi).

na messa e un raduno per nondimenticare le vittime e idispersi della spedizione inRussia, durante la Seconda

guerra mondiale. Domenica 11novembre, presso il monumento che sitrova a Villa Bianchi (Ponte Abbadesse) aCesena, don Gino Amadori celebrerà lamessa. Il raduno delle autorità, delleassociazioni combattentistiche e diquanti vorranno partecipare è previstoper le 10.40. Alle 11,45, canterà il coro

U

Per non dimenticarei soldati dell’Armir

Domenica 11 novembre presso il monumento a Villa Bianchi

degli alpini. Al termine della messainterverrà Rita Ricci, presidente delConsiglio comunale di Cesena.L’iniziativa è organizzata dall’Unionenazionale italiana reduci di Russiacoordinata dal presidente GiuseppeMagnani. Riguardo al Fronte russo, nonsi deve dimenticare la storia di padreArmando Zavatta (classe 1915),sacerdote di Bertinoro, missionario inRussia, che aveva studiato anche alSeminario di Cesena e dai francescani di

Longiano. padre Zavatta, morto nel 1976,nel 1944 era missionario a Odessa è statocondannato, fino al 1954, a 10 anni dilavori forzati nei gulag staliniani. Al suoritorno insieme ad altri prigionieriitaliani, nel 1954, scrisse un librostampato per la prima volta nel 1955. Neimesi scorsi il libro è stato rieditato perinteressamento di don AgostinoFornasari, parroco di San Ruffillo aForlimpopoli, che conobbe padreArmando al suo ritorno dalla Russia.Nel 1944 i tedeschi lasciarono Odessa epadre Zavatta, per non abbandonare lasua gente, si nascose per diversi giorninel cimitero. Il 9 aprile i russi rientraronoad Odessa e il 24 maggio padre Armandofu arrestato con l’accusa di essere unaspia del Vaticano e condannato a 10 annidi lavori forzati. Iniziò il suopellegrinaggio nei gulag sovietici, dalCircolo Polare artico alla Siberia, dagliUrali all’estremo Oriente. Nel libro padreArmando racconta dell’apostolato tra iprigionieri nelle terribili condizioni delgulag: le messe clandestinenascondendo l’eucarestia in scatole difiammiferi, le confessioni al buio dopoaver fatto saltare, d’accordo con gli altrisacerdoti, l’impianto elettrico. Il calvarioche toccò anche a padre Pietro Leoni,originario di Premilcuore, anche luimissionario ad Odessa e condannato,dal 1945 al 1955, a dieci anni di gulag. Quando tornò in Italia padre Armandoaveva 39 anni, ma sembrava vecchio, colfisico debilitato da prigionia e stenti.

Cristiano Riciputi

Calendario BrcSono stati premiati i dieci bambini autoridei disegni selezionati per il concorso didisegno indetto da Banca RomagnaCooperativa e rivolto ai bambini dellescuole elementari.Nel pomeriggio di lunedì 29 ottobre,presso il centro commerciale Montefiore,alla presenza delle autorità, una semplicecerimonia ha voluto riconoscere il meritodei giovani autori. L’iniziativa, che Brcpromuove già da diversi anni, in occasionedel 2012 proclamato dall’Onu annointernazionale delle cooperative, era statadedicata al tema "L’unione fa la forza:cooperare è meglio".Brc, cooperativa di credito da oltre 110anni, ha voluto fornire un propriocontributo a sensibilizzare l’opinionepubblica, a partire dai più giovani, sulruolo delle cooperative e sul loro apportoallo sviluppo socio-economico,evidenziando come la cooperazione ancheai giorni nostri possa conciliare la

produttività economica con laresponsabilità sociale.Il concorso ha raccolto l’adesione di 23plessi scolastici con ben 700 disegnirealizzati. Sono stati premiati: Giorgia Bianchi di SanGiorgio di Cesena, Claudia Bonoli diCesenatico, Alessandra Casadei diMacerone di Cesena, Elisa Dallara diPisignano di Cervia, Lorenzo Donini diSanta Maria Nuova di Bertinoro, MariaPencheva Ivanova di Martorano di Cesena,Sofia Quallito di Cesena, Lorenzo Riguzzi diForlimpopoli, Sara Roncuzzi di Bagnaroladi Cesenatico, Riccardo Schillaci di Cervia. Hanno partecipato alla premiazione: PaoloLucchi (sindaco di Cesena), Roberto Buda(sindaco di Cesenatico), Roberto Zoffoli(sindaco di Cervia), Mirco Coriaci(Confcooperative), Nazario Sintini(presidente Brc). Le opere premiate sono state riprodotte suun maxi-calendario murale 2012-2013consegnato, oltre che ai vincitori, a tutti iplessi scolastici partecipanti. Brc ha lanciato contestualmente il nuovoconcorso di disegno sul tema "L’acqua è ditutti" in occasione dell’anno Onu dellacooperazione nel settore idrico, nellaconsapevolezza che l’acqua è una risorsalimitata e vulnerabile e i problemi discarsità idrica presenti nel mondocondizionano lo sviluppo sostenibile,l’integrità dell’ambiente, lo sviluppodell’agricoltura e l’eliminazione dellapovertà e della fame, con l’intenzione dicontribuire a sensibilizzare i regazzi.

BorelloGrande festadi San Martinonel teatro parrocchialeA Borello la grande festa di SanMartino. La parrocchia, incollaborazione con la Pro LocoVallesavio,organizza unagrande festa persabato 10novembre apartire dalle19,30. Si partecon la cena abase di antipasto,pokenta, patatine fritte, caldarroste,dolci, acqua e vino (10 euro adulti,sconti per i bambini). La festa si svolge nel teatroparrocchiale di Borello.Dopo cena ci sarà l’animazione congiochi, tombole, musica, premi e altresorprese. Per prenotazioni chiamare inumeri 340/8596603 o 339/7883509.

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Giovedì 8 novembre 201214 Cesena

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Sosta Alcune mamme di bambini del Sacro Cuore cercano di porre rimedio

"Cerchiamo di indurre nonnie genitori ad evitaresoste selvaggeche possonoarrecare disagi al traffico"

ra una pappa e l’altradestreggiandosi tra lavatrici ecommissioni da fare, perovviare ai problemi di traffico

davanti alla scuola dei loro figli sonoscese in strada e armate di pettorinagialla si sono messe a controllare lafermata delle auto e a cercare dievitare gli intoppi alla circolazione.Ecco quello che hanno iniziato a fare,da una decina di giorni, alcunemamme della scuola Sacro Cuoredopo le proteste del comitatocittadino "Lasciateci l’aria darespirare". Il comitato ha denunciatol’eccesivo traffico davanti all’istitutonegli orari a ridosso dell’inizio e deltermine delle lezioni e gli ingorghicreati da genitori e nonni cheportano e vanno a prendere in auto ibambini e i ragazzi. "Siamo un gruppetto composto dasette mamme - spiega Monica, unadelle aderenti all’iniziativa - enonostante i vari impegni giornalieriabbiamo scelto di dare un nostromodesto contributo nei momentidella mattinata che risultano piùcritici. Ogni mattina, una voltaportati i figli a scuola, restiamo adisposizione per controllare iltraffico ed evitare le soste selvagge egli intoppi. L’orario più difficile èquello che va dalle 8,15 alle 8,30 checoinvolge soprattutto gli utenti dellascuola materna".I bimbi vengono accompagnatidentro e non possono essere lasciati

T Contro il trafficomaniche rimboccate

"al volo" davanti al portone dellascuola. Poi il "servizio di vigilanza"riprende alle 11,50 fino alle 13,20 inconcomitanza con le diverse uscitedelle scuole (materna, elementari emedie) che sono scaglionate in mododa evitare sovrapposizioni. Sono 430 i bambini e i ragazzi cheentrano ed escono tutte le mattinedal medesimo portone. Il nostroobiettivo è quello di scongiurarel’assembramento di auto e bicidavanti all’ingresso.

"Siamo consapevoli - aggiungeMonica - che la situazione è caotica eper questo ci siamo mosse pergarantire un po’ di ordine. Quello checi offende è riscontrare unatteggiamento rancoroso nei nostririguardi. In queste mattinate, standosulla strada, i residenti del quartiereci hanno attaccato con toni moltomaleducati. Non è colpa nostra se lascuola ha l’ingresso in una strada chead oggi è diventata a tre corsie e chetermina con un semaforo. Non siamonemmeno responsabilidell’eliminazione delle aree di sostavicine alla scuola e del fatto che nonci siano linee di autobus cheprevedono una fermata al Sacrocuore. Alcuni genitori avendo le autocapienti possono accompagnare piùbambini. La scuola, oltre ad averedue pulmini, conta su altri due mezziin autogestione. Non pretendiamotrattamenti di favore, madesideriamo mandare i nostri ragazzinella scuola che abbiamo scelto perloro". Ora i genitori si aspettano chesi prendano provvedimenti e nonvengano elevate solo le multe per gliautomobilisti irresponsabili. Siaspettano servizi che favoriscanol’accesso alla scuola come avvieneper tutti gli altri istituti del territoriocome il parcheggio disabili,cartellonistica che avvisi della scuola,servizi di trasporto urbano evigilanza.

Barbara Baronio

Guardia di FinanzaControlli meticolosiDurante lo scorso fine settimana, in coincidenza con ilponte di Ognissanti e del conseguente aumento delflusso turistico, numerose pattuglie di finanzieri in "abiticivili" hanno effettuato specifici interventi a Forlì,Cesena e Cesenatico e nel territorio provinciale, sulrispetto della regolare emissione di documenti fiscali.I soggetti controllati risultano riconducibili allemolteplici categorie di esercenti che compongono iltessuto economico-sociale del territorio ma, inprevalenza, l’attività è stata indirizzata nei confronti difiorai, ristoranti, agriturismi, pizzerie e, nell’ambito deimercati ambulanti, verso i venditori di alimentari,chincaglieria e bigiotteria, tessuti, articoli tessili per lacasa e articoli di abbigliamento.In totale sono stati effettuati 144 controlli di seguitodistinti per località: a Forlì a fronte di 52 controlli sonoemerse 18 irregolarità; a Cesena a fronte di 63 controllisono emerse 17 irregolarità; a Cesenatico a fronte di 29controlli sono emerse 13 irregolarità.Le 48 irregolarità rilevate risultano essere pari al 33,3 percento del totale e più o meno in linea con quella del 34,8per cento, rilevata dall’inizio del 2012.

Forlì-CesenaIl saluto ad Angelo TrovatoLa cerimonia per la Festadell’Unità Nazionale e dellaGiornata delle Forze Armateche si è tenuta domenicascorsa al palazzo Comunale di Cesena è stato l’ultimo impegnoufficiale nel territorio per il prefetto Angelo Trovato, che lunedìha lasciato la Provincia di Forlì-Cesena per andare a presiederela Commissione nazionale per il diritto d’asilo di Roma. “Inquesti quattro anni – dice il sindaco di Cesena Paolo Lucchi –abbiamo imparato a conoscere il rigore e la capacità didiscernimento del prefetto Trovato, ma anche la sua umanità ela sua concretezza, e abbiamo sempre potuto contare sulla suasincera attenzione e sulla sua vicinanza anche nelle situazionipiù difficili e complesse: non potremo mai dimenticare ilfondamentale coordinamento garantito da lui durante ilnevone dello scorso febbraio. Ma accanto al rapporto di grandecollaborazione istituzionale, si è stabilita fra lui e la nostra cittàuna forte sintonia, tanto da indurlo in più di un’occasione aesprimere su Cesena giudizi quanto mai lusinghieri. Loringrazio, a nome di tutti i cesenati, per l’impegno profuso aservizio del nostro territorio". Lo sostituisce Ersilia Rosa Cesari.

Nuovo prefetto

Ad appena 24 ore dal suoinsediamento, il nuovo prefetto diForlì-Cesena Ersilia Rosa Cesari hafatto visita martedì al Comune diCesena, dove è stata accolta dalsindaco Paolo Lucchi e dalla Giunta.L’incontro si è svolto in un clima diestrema cordialità: il sindaco harivolto al Prefetto gli auguri di buonlavoro ed è stata ribadita da entrambele parti la volontà di proseguire ilrapporto di proficua collaborazionegià esistente.

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Giovedì 8 novembre 2012 15Cesenatico

Bagnarola | L’ingresso del parroco

La comunità parrocchiale di Bagnarola ha accolto, una decina di giorni fa, ilnuovo parroco don Giovanni Barduzzi, guida anche della comunità di Villatacon la quale la parrocchia costituisce Unità pastorale. Durante la celebrazionedi insediamento un rappresentante della comunità ha letto un messaggio diringraziamento al vescovo e ha dato il benvenuto al nuovo parroco.

Circolo VelaIn ricordodi Maurizio SaragoniLa scorsa settimana è morto il dottorMaurizio Saragoni, di Cesena, moltoconosciuto a Cesenatico in quantofondatore del Circolo vela. Di seguito, ilricordo dei compagni di vela.“Mimmo ciha lasciato venerdì mattina, mentre un

vento improvvisoha iniziato asoffiarci addossoquasi fosse unsegno del destino.Era uno di noi, conla vela nel sangue,socio fondatoredel Circolo Vela a

poco più di vent’anni nel lontano 1981,insieme ad altri indomabili patiti con lastessa passione che cercavano sul marequelle emozioni che non si riescono araccontare, emozioni che abbiamocondiviso ogni volta che si uscivainsieme, con una vela che prende il ventoe che ti porta in un’altra dimensione.Sono stati 30 anni di allegria, di sfide inacqua, di puro divertimento e dicomplicità, momenti in cui Mimmo sidistingueva per la sua allegria e il mododi vedere le cose sempre in modopositivo, anche quando le cose hannocominciato a diventare difficili. Ha fattoregate in tutto il mondo, ha vinto tantititoli tenendo sempre alto il nome delnostro Circolo, ma per noi rimarrà sempreun carissimo amico, che questa volta hafatto un bordo più lungo del solito e cheadesso ci sta guardando sorridendo,davanti a tutti, sulla linea d’arrivo. Buonvento Mimmo”.

antissima gente ha ricordato lagiornata della memoria per levittime di tutte le guerre,organizzato a Villalta dal locale

Comitato. Domenica 4 novembre leassociazioni combattentistiche (fra lealtre, gli alpini, i bersaglieri,l’associazione dei familiari caduti edispersi in guerra) gli ufficiali incongedo e le forze armate e dell’ordinehanno aderito all’invito. Alle 10 inchiesa don Giovanni Barduzzi ha

T

Villalta ha ricordatoi morti di tutte le guerre

Messa in parrocchia e poi corteo fino al monumento

celebrato la messa. Per il Comune diCesenatico erano presenti ilvicesindaco Vittorio Savini e gliassessori Lina Amormino e AntonioTavani.La messa è stata animata dal coro delClub Alpino (Cai), diretto dal maestroGianni Della Vittoria.A Villalta celebrare questa giornata èormai una tradizione: dopo la messatutti i presenti si sono recati, in corteo,fino al monumento dedicato ai caduti

civili e militari. Qui vi è stata la letturadei nomi incisi nelle lapidi delmonumento. Fra questi anche ilcaporale Dino Benini, morto duranteuna delle battaglie di El Alameinesattamente 70 anni fa, ai primi dinovembre del 1942.Il coro Cai si è esibito anche alla finedella manifestazione con canti popolaridella tradizione montanara, mentre gliAlpini hanno distribuito un rinfresco.

Cr

Istituto "Leonardo da Vinci"

Due modi originaliper iniziare l’anno scolasticoLe classi prime del Liceo Ferrarihanno "celebrato" l’iniziodell’anno scolastico con unauscita di socializzazionepiuttosto nuova: hanno vissutouna giornata in giro perCesenatico, la città dovestudieranno per cinque anni,guardandola con occhi un po’meno distratti di quelli checapita di avere alle otto dimattina o alle tredici, quando siarriva o si riparte a piedi, inbicicletta o in autobus.La proposta, che quest’anno èstata rivolta alle due classi delLiceo Scientifico e a quella delLiceo delle Scienze umane, 70studenti in tutto, ha articolatola giornata nelle visite al Museodelle Marineria, alla Casa di

Marino Moretti, e allaBiblioteca comunale,accompagnati dappertutto daguide."Si è trattato - si legge in unanota della scuola - di unpercorso nello stesso tempointeressante e divertente,condito come è stato didomande dei ragazzi e scopertadi tante curiosità attraverso leguide".I ragazzi hanno guardato congrande curiosità le barchestoriche del Museo dellaMarineria, o i volumi antichidella Biblioteca chiusi in scaffaliblindati, o uno dei tantimanoscritti di Marino Moretti,conservato in una scatola conattaccati i foglietti delle

correzioni autografe, o i segni dicorrezione apportati dall’autore,che mai considerava conclusadefinitivamente la redazione diun libro.Le classi prime dell’IstitutoTecnico "G. Agnelli" hannoinvece svolto l’attivitàsocializzante a Valbonella, nellacornice suggestiva del Parcodelle Foreste casentinesi, allascoperta del giardino botanico ein un ambiente inconsueto,rispetto a chi ha sempre nellosguardo la visione del mare.In occasione dell’Open Day del17 novembre, quando la scuolaaccoglierà i genitori e glistudenti, sarà lasciato un brevespazio per il racconto diquest’esperienza.

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Giovedì 8 novembre 201216 Valle del Rubicone

❚❚ Gambettola

Al cimiterourgono lavoriIl cimitero di Gambettola cade a pezzi. Puòsembrare un’affermazione allarmistica, ma èstata raccolta all’interno del camposanto du-rante la giornata di commemorazione dei de-funti. La frase è riferita soprattutto allo stato incui si trova, appena varcato il cancello d’in-gresso, il primo anello della struttura monu-mentale che risale agli inizi ’800. Nello speci-fico riguarda il porticato, sotto il quale ci sono58 tombe di famiglia. Le colonne hanno i cep-pi e i capitelli che si sgretolano, i muri presen-tano parti con intonaci che si scrostano e i pa-vimenti in pietra sono sconnessi. A tal propo-sito, nei giorni precedenti la commemorazio-

però precisato che il Comune aveva già deci-so di destinare il ricavato della vendita deinuovi loculi ai lavori di ristrutturazione. Infat-ti - prosegue Biondi - sono stati sistemati i tet-ti di tutti i fabbricati del cimitero, provveden-do alla sostituzione delle grondaie e al posi-zionamento della carta catramata".I proventi della vendita dei loculi non sonostati sufficienti per ultimare tutti i lavori e lacittadinanza auspica che l’Amministrazione siingegni per trovare i fondi necessari per com-pletare il restauro dei muri, delle colonne e delpavimento della parte storica del cimitero.

Piero Spinosi

ne dei defunti si è dovuti ricorrere al posizio-namento di due lastre di ferro per permettereil transito in quel tratto di porticato. Qui si eracreata una voragine in corrispondenza dei lo-culi seminterrati di una delle 58 tombe di fa-miglia. Lo stato di degrado è stato notato nonsolo dagli abituali visitatori che hanno i de-funti in questo lato del cimitero, ma anche daitanti che in questi giorni hanno fatto la visitaoccasionale."E’ evidente la situazione dello stato in cui ver-sa questa parte monumentale del cimitero -precisa Nello Biondi, dipendente comunalenonché custode del cimitero da 25 anni-. Va

In ricordo

Nelle scorse settimane è morta MauraPia Ricci, di Sant’Angelo di Gatteo.Aveva 58 anni e da 10 anni era disabilegrave. Il Corriere Cesenate avevaraccontato la sua storia il 22 dicembre2011 in un ampio articolo. Il problemaera sorto dalla rottura di un capillarenel cervello che le aveva causato graviconseguenze. Ad accudirla è semprestato il marito Edoardo, artigiano inpensione, con l’aiuto di qualchepersona amica.

Savignano | Accademia Filopatridi

Nei giorni scorsi la Rubiconia Accademia dei Filopatridi ha organizzato un incontrosu "Personaggi di Romagna". Al tavolo dei relatori Luciano Foglietta e GiovanniTassani. L’attenzione è stata incentrata sul libro "Sangue romagnolo. I compagnidel Duce", scritto dal presidente dei Filopatridi, Giancarlo Mazzucca, e da Foglietta.I compagni del duce erano Nicola Bombacci, Leandro Arpinati e Torquato Nanni.

Montiano | L’ingresso di don Domenico

Don Domenico Altieri domenica 28 ottobre ha fatto il suo ingresso nellaparrocchia di Montiano, in qualità di amministratore. E’ stato presentato dalvicario generale don Pier Giulio Diaco, e poi ha ricevuto il saluto del sindaco FabioMolari e del diacono Giorgio Fagioli che a nome della comunità parrocchiale gli hadato il benvenuto.

LongianoSagra Olio e baccalàRitorna a Longiano la Sagra dell’olio e delbaccalà dal 9 al 18 novembre. La sagra,giunta alla 23esima edizione, si svolgerà aPonte Ospedaletto, nell’apposita areacoperta e riscaldata che dà sulla via Emilia.L’evento è organizzato dalla Pro loco diBalignano con il patrocinio del Comune diLongiano e la collaborazione dell’aziendaagricola "Antico frantoio Turchi" diBalignano.Ogni sera funzioneranno stand gastronomicicon piatti tipici e baccalà all’olio d’oliva esarà possibile assistere a spettacolifolkloristici. Gli stand saranno attivi ognisera dalle 18,30 alle 24 e le domenicheanche a pranzo (dalle 11,30 alle 15). L’iniziodegli spettacoli è previsto per le 21. La serata di venerdì 9 novembre saràallietata dall’orchestra "Franco Dolce Vita".Sabato 10 sarà la volta di Luca Bongiornicon "Renzo il Rosso" e Augusto e Lindadell’"Orchestra Baiardi e Makarena".Domenica 11 ritornerà l’orchestra "FrancoDolce Vita". Lunedì 12 si esibiranno LucaBergamini e Renato Tabarroni. Martedì 13 lacompagnia dialettale "De Bosch"presenterà alcune farse. Mercoledì 14 saràla volta dell’orchestra "EdmondoComandini". La serata di giovedì 15 saràdedicata al torneo di maraffa. Venerdì 16 cisaranno "Genio & i Pierrots" e PatriziaCeccarelli. Sabato 17 suonerà LucaBongiorni con Luana e Cassio Babini.Domenica 18 tornerà Luca Bongiorni conospite "Gisella live". Nell’ambito della manifestazione, la Proloco di Balignano organizzerà, domenica 11novembre, un incontro con la "ScuderiaFerrari club"di Lugo di Romagna.

Matteo Venturi

Gatteo istituiscela tassa sul turismo

amministrazione gatteeseguidata dal sindacoGianluca Vincenzi istituiràper il prossimo anno la tassa

di soggiorno. E questa presa diposizione scatena il rammarico e ilmalumore dell’AssociazioneAlbergatori - Confcommercio di GatteoMare. "Prendiamo atto con profondorammarico della decisione assuntadall’Amministrazione comunale diGatteo, di introdurre per il prossimoanno 2013 l’imposta di soggiorno pertutte le strutture ricettive - sottolinea ilpresidente dell’associazione MatteoRighi - . Decisione questa che ci vedecontrari per tutta una serie dimotivazioni già ampiamente enunciatein passato, in particolare perchè sitratta di un modello estremamentepenalizzante. Comprendiamo le ragionidei comuni e in particolare di quelli piùpiccoli come quello di Gatteo, che conenormi sacrifici e difficoltà nonriescono più a sostenere gli auspicabiliinterventi di riqualificazione urbana egli investimenti di promozione turisticadi cui la nostra località balneare

’Lnecessita, ma la grave crisi economicache ha colpito cittadini ed imprese delPaese e i risultati negativi della scorsastagione turistica consiglierebberoprudenza e attenzione nella scelta diapplicazione dell’imposta disoggiorno". L’imposta di soggiorno "oltre adaggravare il costo della vacanza, rischiadi costituire, soprattutto se applicatacome sta accadendo a macchia dileopardo dai diversi comuni italiani edella nostra riviera in particolare, unpericoloso deterrente nella scelta dellaclientela quando dovrà decidere lameta delle proprie ferie estive".Sull’istituzione della tassa di soggiornorisponde il sindaco Gianluca Vincenzi.

"Premetto che già dalla passatastagione non avevamo fatto mistero divolere istituire la tassa e questo loavevamo spiegato in numerosi incontricon le associazioni. Abbiamoconcordato di lasciare esenti i minori di18 anni e il periodo in cui verràapplicata sarà dal 15 giugno al 10settembre. Inoltre i turisti pagherannosolo i primi cinque giorni dipermanenza". La tariffa concordatavede un euro e cinquanta centesimiapplicata per gli hotel tre stelle, un europer i due stelle, gli affittacamere, gliappartamenti e i residence, cinquantacentesimi per il campeggio.Prevediamo 350mila euro di introito".

Cristina Fiuzzi

Fino a 1,50 euro apersona al giorno, per i primi 5 giornidi permanenzain struttura

Previsto incasso di 350mila euro

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Giovedì 8 novembre 2012 17Valle del Savio

SarsinaLe attività della Pro LocoLago di QuartoPrende il nome da quell’invaso croce edelizia del territorio sarsinate. La Pro LocoLago di Quarto è attiva dal 1984 e ognianno confeziona una serie di attività cherichiamano nella frazione plautina diversecentinaia di visitatori da tutta la valle eoltre. Il sodalizio, guidato dal presidenteGian Piero Bartolini, ha a cuore le sorti dellago anche se, dice Bartolini, "siamo inattesa di vedere se ci saranno possibilitàper continuare l’opera di bonifica delsecondo stralcio". "Certo - continuaBartolini - la Pro Loco è favorevole allavalorizzazione dell’invaso. A tempo debitofaremo anche un consiglio e un’assembleaspecifica se necessari".Nell’immediato la Pro Loco ha diversesituazioni contingenti cui dare attenzione.Sono quelle relative all’organizzazione difeste che vanno nella direzione della

valorizzazione delterritorio ma anchequelle quotidianerelative alla gestione diluoghi di aggregazionecome la ex-scuola, sededell’associazione ecentro in cui si

sviluppano attività sociali e ricreative, o ilcampo sportivo, per esempio. "Gli impegnici tengono attivi praticamente tutto l’annoanno. La stagione estiva è quella cheimpegna chiaramente di più, ma il restodell’anno ci serve per progettare epianificare, gestire situazioni e farebilanci. Adesso stiamo programmando ilperiodo natalizio con le luminarie, e leattività a favore dei bambini e deglianziani cui porteremo gli auguri, e di tuttala popolazione grazie ad eventi come latombola del sei gennaio".La Pro Loco sta portando avanti da anniuna serie di attività che stannocaratterizzando Quarto. Nel mese digiugno si tiene la commemorazione alCippo (840 mt), dove si staccò la frana chediede origine al lago causando 18 vittime.Il mese di agosto è quello dedicato a"Quarto un lago in festa" che si tienenell’area del campo sportivo e che precededi una settimana la festa patronale dellaMadonna pellegrina. Settembre èall’insegna del bio con la manifestazionedel Biolago e del mercatino dei prodottierboristici, biologici, piante officinali,cosmesi vegetale naturale, oli essenziali,tisane ed integratori.Il nuovo consiglio direttivo della Pro Loco,insediatosi da qualche mese, è compostoda Gian Piero Bartolini (presidente),Gioacchino Satanassi (vice presidente),Sonia Bartolini (tesoriere), Simone Marini(segretario), Alex Nardi, Urbano Quaranta,Simone Sampaoli, Alba Ines Santini, MariaNanni, Rodica Avram, Federico Sensini,Patrizio Morelli, Hubert Bosch(consiglieri), Alessandro Santini, EvaristoSensini, Gianni Giampreti (sindacirevisori).

M.mosc.

❚❚ I cittadini lamentano il silenzio della Regione

Alfero, polemiche sulla centraleLa Regione non risponde ai cittadini di Alfero. Circa150 residenti, dopo aver formulato agli inizi di set-tembre alcune richieste sul progetto della nuova cen-trale idroelettrica dell’Alferello all’assessore regiona-le Gian Carlo Muzzarelli, lamentano la mancanza dirisposte. Le lettere, tutte a titolo individuale e datate10 settembre, erano state spedite per raccomandata.L’obiettivo era quello di sensibilizzare l’amministra-zione regionale sul problema della centrale lungol’Alferello e di fare chiarezza, in maniera definitivasulle autorizzazioni rilasciate al progetto."In un momento in cui la politica nazionale - fannosapere alcuni cittadini - si discosta in maniera nettada quelli che sono i problemi reali della comunità enaviga in altre direzioni, le Amministrazioni locali,ancora una volta, ci hanno confermato questa ten-denza".Nella lettera ogni cittadino dichiarava: "Sono a ma-nifestare il mio sdegno nel riguardo del trattamentosubito dal mio territorio da parte delle amministra-zioni di Regione, Provincia e Comune in merito al

progetto della Centrale Idroelettrica sul Torrente Al-ferello".I cittadini ricordano le "inascoltate richieste di spie-gazioni da oltre un anno" e l’estremo valore turisticodell’area della cascata dell’Alferello, "aspetto pun-tualmente sottovalutato da chi neanche conoscequesti luoghi e probabilmente neanche li ha mai vi-sti".Infine, per essere informati su una vicenda "che hamostrato numerosi aspetti poco chiari" si chiede losvolgimento della riunione tra Regione, Provincia eComune di cui tanto si è parlato e "che venga verba-lizzata e resa pubblica chiarendo in maniera defini-tiva e cristallina la situazione delle autorizzazioni delprogetto, auspicando che questo scempio ambien-tale annunciato non venga realizzato"."Chiedo inoltre - concludeva la lettera - che gli stessienti competenti dimostrino la loro partecipazione al-la vita sociale del mio territorio portando personal-mente la loro chiara e definitiva posizione".

Alberto Merendi

Due parrocchiefesteggiano San Martino di ToursSan Martino in Appozzo e Corneto, in zona Sarsinala prima e in Comune di Verghereto la seconda,festeggiano con la messa e un momento conviviale

SAN MARTINO IN APPOZZORiprendono, dopo un mese di pausa, imomenti di ritrovo e festa nelleparrocchie della valle del Savio,spostando l’attenzione, questasettimana, sulla frazione di SanMartino in Appozzo, ubicata sul colleche sovrasta Sarsina, che ricorda iltitolare, Martino di Tours. Domenica11 novembre alle 16 si terrà la messa

solenne, coi canti popolari per tutta l’assemblea. La messa sarà insuffragio di don Vittorio Morosi, parroco di San Martino dal 1950 al 2007,morto proprio la vigilia della "sua" festa, il 10 novembre 2007. Terminatal’Eucarestia continuerà l’agape fraterna sul sagrato, davanti al falò, dove sipotranno gustare le caldarroste, il vino, la piadina e i dolci preparati dallefamiglie della piccola parrocchia, che non arriva alle 60 unità. La festa saràallietata dalla musica delle due grandi trombe del campanile, prodottedalla "Geloso" nel 1960, rarissimi pezzi d’antiquariato in Italia.

Seguiranno anche vari doppi dicampane, dove adulti e bambinipotranno sperimentare come si suonanole campane a corda, attività oramaiestranea dal nostro tempo. Ogni anno,questa di San Martino è un’occasionepropizia per rivedere le persone careoriginarie della parrocchia che, nel corsodella vita, per vari motivi si sonotrasferite ma non si dimenticano delleorigini e delle date care fin dall’infanzia.

CORNETOLa piccola comunità di Corneto(Verghereto) si prepara a celebrare lafesta del patrono San Martino di Tours.Corneto è situato sull’erto monte sopra ilfiume Para, nell’ultimo lembo delComune di Verghereto confinante conquello di Sarsina. Sabato 10 novembrealle 11 sarà celebrata la messa solennecantata, con la presenza di vari sacerdoti.Corneto, come le altre parrocchie dellazona, ha origini remote. Purtroppo iprimi documenti che possediamo nonsono anteriori al XII secolo. Menzionesicura la troviamo niente meno che nellaDivina Commedia, precisamente al verso136 del canto XII dell’Inferno, dove siparla di Rinier da Corneto, cioè di RinieroDella Faggiuola, padre del notocondottiero Uguccione che fu tra iprotagonisti della vita politica e militaredel Medioevo, ricordato in relazione alloscontro tra papato e impero. Uguccionenacque a Corneto nel 1250 e morì aVicenza nel 1319. Rimane un documentodell’abate Giunta del Monastero di Trivioin Montecoronaro, datato 31 dicembre1298, in cui egli diede in gestione aUguccione per sei mesi i territori e gliedifici appartenenti al beneficio delMonastero. Del castello rimangonoancora tracce poco sotto il cimitero, dopoche le pietre sono state utilizzate pertante costruzioni, compresa la chiesettadella Madonna edificata 351 anni fa, nel1660. Corneto è stata una parrocchia cheha registrato, in ogni epoca, un numeroesiguo di abitanti. Era la più piccolaparrocchia della vecchia Diocesisarsinate. Infatti nel 1353 gli abitantierano 71, 83 nel 1550, 65 nel 1956 finoagli attuali 22 dopo un’ultima nascita lascorsa estate. Ben 9 di questi 22 abitantisono sotto i 25 anni, con relative famigliegiovani.

Daniele Bosi

Tante le persone che,anche dalla pianura,tornano in paeseper ritrovare i luoghinativi

Uno studio per fare un Comune di valleUno studio per valutare la possibilità di un grandecomune di vallata. In tempi ormai abbastanzaravvicinati si dovrà affrontare qualche cambiamentonell’assetto degli enti locali, anche in Valle del Savio.La legislazione nazionale e gli incentivi previsti dalleleggi regionali spingono verso la unificazione difunzioni e verso la unificazione vera e propria deiComuni. "Nel giro di poco più di un anno - ha detto ilpresidente Lorenzo Spignoli (nella foto) nel corso

dell’ultimo Consiglio della Comunità Montana - pareproprio che dovremo associare tutte le funzioni deiComuni, per andare a costituire un "Super Comune".Per questo, per analizzare in maniera attenta le variepossibilità, ed utilizzando un contributo previstodalle leggi regionali, la Comunità Montana haaffidato ad una società uno studio sull’ambitoterritoriale più idoneo per lo svolgimento dei serviziin forma associata". (Alme)

San Martino in Appozzo

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Giovedì 8 novembre 201218 Solidarietà

“Europa 2020”, un pianocontro povertà ed esclusione sociale

8.173 mila. Questo è il numero deipoveri in Italia che è emerso dalleultime rilevazioni Istat, ben il 13,6per cento della popolazione.Queste sono alcune delle cifrecontenute nel Rapporto sullepolitiche contro la povertà el’esclusione sociale 2011, fruttodell’attività collegiale dellaCommissione di Indaginesull’Esclusione Sociale (Cies).Nell’Unione Europea oltre 80milioni di persone vivono sotto lasoglia della povertà.Per questo, nel pieno della crisieconomica, la CommissioneEuropea ha varato la strategiadenominata "Europa 2020" perpromuovere l’inclusione socialeattraverso la riduzione dellapovertà, mirando a liberare almeno20 milioni di persone dal rischiopovertà ed esclusione sociale.La strategia riguarda cinque temigenerali: l’occupazione; gliinvestimenti in ricerca e sviluppo;l’istruzione; l’ambiente; la lottaalla povertà e all’esclusionesociale. Il Rapporto, consultabilesul sito del Ministero del Lavoro edelle Politiche Sociali, mira aidentificare i gruppi a rischio diemarginazione sociale che sono laprima causa di distacco dallerelazioni sociali e dalle istituzioni.Le difficoltà economiche, lavorativee sanitarie dal 2008 al 2012 hannopeggiorato la condizione dellefamiglie, in particolare quelleresidenti nel Mezzogiorno, dove c’èstato un aumento della povertàassoluta dal 5,8 per cento del 2010all’8 per cento del 2011. Le

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

famiglie relativamente povere inItalia nel 2011 sono 2.782mila e lefamiglie assolutamente poveresono 1.297mila.Per povertà relativa s’intende ladifficoltà di famiglie e individui adaccedere a beni e servizi; perpovertà assoluta s’intende invecel’incapacità di poter accedere abeni e servizi.

La povertà economicagenera anche quella dei dirittiLa "povertà dei diritti",denominata così dalla Caritas edalla Fondazione Zancan, è lamolteplicità di deprivazioni; lapovertà economica si accompagnaspesso a limitazioni nel diritto allavoro, alla non realizzazione dellafamiglia, alla non tutela dellefragilità. Il raggio d’azione dellapovertà economica si staallargando e cronicizzando creandopovertà anche sociale, conun’instabilità delle relazioni cheisola gli individui e le famiglieminando la partecipazione attivaalla vita sociale. È un fenomeno chevaria dinamicamente. La povertà,infatti, è tanto più grave quantopiù a lungo e quanto piùintensamente un individuo lasperimenta. La categoria deidisoccupati (2,1 milioni nel 2011) edei precari è il sintomo di unoscoraggiamento dei giovani nellaricerca del lavoro. Le famiglie più

A Bologna si è svolta lo scorso 31 ottobre la manifestazione unitaria di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil Pensionati asostegno di reddito e fasce deboli: “Per stimolare la ripresa dare fiato alle famiglie, senza colpire sempre i solitinoti”. Da Piacenza e Rimini sono stati in 5mila le pensionate e i pensionati di tutta l’Emilia Romagna che hannoaffollato gli spalti del Paladozza. Al centro dell’iniziativa - in cui sono intervenuti anche la leader dello Spi CarlaCantone, il segretario nazionale della Fnp Loreno Coli e il segretario della Uil di Cesena Giuliano Zignani a nomedelle tre confederazioni regionali - la richiesta di provvedimenti a sostegno di anziani e famiglie, dal ripristinodella indicizzazione delle pensioni, al finanziamento dei fondi per il welfare (a partire da quello nazionale perla non autosufficienza, oggi ancora azzerato), fino a “una riforma fiscale equa, che non colpisca solo e semprei più deboli”, spiegano i segretari dei pensionati Maurizio Fabbri (Spi-Cgil Emilia Romagna), Loreno Coli (Fnp-Cisl nazionale) e Rosanna Benazzi (Uil Pensionati Emilia Romagna).“Riteniamo necessario e non più rinviabile - hanno aggiunto i leader regionali dei pensionati - contrastare ilprocesso di impoverimento che colpisce un numero crescente di italiani e che rischia di essere ulteriormenteaggravato dalle ultime scelte del Governo. La politica dell’esecutivo Monti è stata fatta di tagli e tasse, senzaalcun elemento di equità verso i più deboli: non è stato chiesto nulla ai grandi redditi, né si sono definitivemisure per dare respiro alle famiglie, stimolare la ripresa e invertire la deriva recessiva in cui il Paese sprofonda”.Secondo i pensionati di Cgil, Cisl e Uil, la proposta di legge di stabilità in discussione in queste settimane rendeancora più esplicita la linea del Governo: “Toglie più di quanto dà, con misure odiose che gridano vendetta,come l’aumento dell’Iva dal 4 al 10 per cento per l’assistenza domiciliare, la retroattività della riduzione dellededuzioni fiscali, l’assenza di qualsiasi provvedimento a beneficio dei cosiddetti ‘incapienti’, poveri destinatia restare poveri”.Ma grande attenzione i pensionati la pongono anche verso la contrattazione con la Regione e gli Enti locali.“È indispensabile - hanno detto i leader regionali di Spi, Fnp e Uil Pensionati - definire misure chesalvaguardino e valorizzino il sistema dei servizi, senza intervenire con inasprimenti fiscali o tariffari sulreddito delle persone anziane”. “Oggi in Italia si perde il lavoro, si produce di meno, non si fa innovazione, simortifica la scuola e la cultura, si mortifica lo stato sociale, si amplia la distanza tra reddito, tasse e prezzi, sicreano ogni giorno migliaia di nuovi poveri, in particolare donne, anziani, disoccupati - hanno conclusoFabbri, Coli e Benazzi -. Con questa manifestazione abbiamo voluto lanciare un messaggio non solo al Governo,ma alle forze politiche che si candidano a dirigere il Paese dopo le prossime elezioni”.

Pensionati Emilia Romagna: in 5mila al Paladozza per equità e welfare

Italia è un Paese diimmigrati. Siamo a quota 5milioni: uno su dodiciresidenti nella penisola. È

uno dei dati della ventiduesimaedizione del Dossier statisticoimmigrazione di Caritas e Migrantes,realizzato dalla cooperativa Idos,presentato nei giorni scorsi a Roma, incontemporanea con altri capoluoghi diregione. Il messaggio che il Dossier hascelto per il 2012 è "Non sono numeri".Si è voluto così ridare centralità alladignità degli immigrati in quantopersone.

Terra d’asilo. Nel 2011 sono state 42,5milioni le persone costrette alla fuga inaltri Paesi, di cui 15,2 milioni i rifugiatie 26,4 gli sfollati interni. Nello stessoanno sono state presentate 895miladomande di asilo: di esse, 277mila sonostate presentate nell’Ue, con 51mila casiin Francia (primo Paese) e 37.350 inItalia. Nel nostro Paese, dal 1950 al 1989sono state 188mila le domande d’asilo edal 1990 (anno di abolizione dellariserva geografica) fino al 2011 se nesono aggiunte circa 326mila (archiviodel ministero dell’Interno) per untotale, dal dopoguerra a oggi, di oltremezzo milione. Nel 2011 le domandesono state presentate in prevalenza dapersone provenienti dall’Europadell’Est e dal martoriato continenteafricano; quasi un terzo (30 per cento)delle domande prese in esame (24.150) èstato definito positivamente. Gli sbarchidal Nord Africa, confluiti per lo piùnell’isola di Lampedusa, hanno coinvoltocirca 60mila persone, in partenza primadalla Tunisia e poi dalla Libia (28mila).

Presenza e aree di origine. Il Dossier hastimato che il numero complessivo degliimmigrati regolari, inclusi i comunitari equelli non ancora iscritti in anagrafe, abbiadi poco superato i 5 milioni di persone allafine del 2011. Nel 2011 il ministero degliAffari esteri ha rilasciato 231.750 visti perinserimento stabile, in prevalenza permotivi di lavoro e di famiglia, mentre sono

stati circa 263mila i permessi di soggiornovalidi alla fine del 2010 che, dopo esserescaduti, non sono risultati rinnovati allafine del 2011. I permessi di soggiorno invigore alla fine dell’anno, inclusi i minoriiscritti sul titolo dei genitori e al netto deicasi di doppia registrazione (archivio delministero dell’Interno revisionatodall’Istat), sono stati 3.637.724. Da questabase si è partiti per elaborare la stima delDossier e quantificare, anche con ilsupporto di altri archivi, la consistenzadegli immigrati comunitari che non sonopiù inclusi nell’archivio dei permessi disoggiorno. Il numero stimato deicomunitari (1.373.000, per l’87 per centoprovenienti dai nuovi 12 Stati membri) èstato ottenuto applicando ai residenti a

fine 2010 lo stesso tasso d’aumentoriscontrato tra i soggiornanti noncomunitari nel 2011. I principali Paesi diorigine sono risultati: Romania 997mila,Polonia 112mila, Bulgaria 53mila,Germania 44mila, Francia 34mila, GranBretagna 30mila, Spagna 20mila e PaesiBassi 9mila. La ripartizione della stimatotale per aree continentali vede prevalerel’Europa, tra comunitari (27,4 per cento) enon comunitari (23,4 per cento), seguitadall’Africa (22,1 per cento), dall’Asia (18,8per cento) e dall’America (8,3 per cento),mentre le poche migliaia di personeprovenienti dall’Oceania e gli apolidi nonraggiungono neppure lo 0,1 per cento.

Mondo del lavoro. In Italia la grave crisi

ancora in corso tra il 2007 e il 2011 haprovocato la perdita di un milione diposti di lavoro, in parte compensati da750mila assunzioni di stranieri insettori e mansioni non ambiti dagliitaliani. Anche nel 2011 gli occupatinati all’estero sono aumentati di170mila. Attualmente gli occupatistranieri sono circa 2,5 milioni erappresentano un decimodell’occupazione totale. Nello stessotempo tra gli stranieri è aumentato ilnumero dei disoccupati (310mila, dicui 99mila comunitari) e il tasso didisoccupazione (12,1 per cento, quattropunti più in più rispetto alla mediadegli italiani), mentre il tasso di attivitàè sceso al 70,9 per cento (9,5 punti piùelevato che tra gli italiani). Gliimmigrati sono concentrati nelle fascepiù basse del mercato del lavoro e, adesempio, mentre tra gli italiani glioperai sono il 40 per cento, la quota saleall’83 per cento tra gli immigraticomunitari e al 90 per cento tra quellinon comunitari. Motivati dal bisogno ditutela, sono oltre 1 milione gliimmigrati iscritti ai sindacati, con unaincidenza dell’8 per cento sul totale deisindacalizzati e del 14,8 per cento sullasola componente attiva.Anche il settore agricolo, scarsamenteattrattivo nei confronti degli italiani,per molti immigrati costituisce una

prospettiva di inserimento stabile(allevamenti e serre) o un’opportunitàlimitata a determinati periodi dell’anno(lavoro stagionale) o quanto meno almomento dell’ingresso, al punto chel’agricoltura è stato il solo settore ad averregistrato, per gli immigrati, un saldooccupazionale positivo. Altri settori per iquali il contributo degli immigraticontinua a risultare fondamentale sonol’edilizia, i trasporti e, in generale, i lavori aforte manovalanza: dai dati messi adisposizione dalle organizzazioni dellecooperative, risulta che gli immigratiincidono per oltre un sesto nellecooperative di pulizie e per oltre un terzoin quelle che si occupano dellamovimentazione merci.

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CARITAS E MIGRANTES. Presentato nei giorni scorsi il dossier statistico

Immigrati, non sono numeriIl numero complessivo degli immigrati regolari, inclusi i comunitarie quelli non ancora iscritti in anagrafe, alla fine del 2011 ha di poco

superato i 5 milioni di persone. Rumena la comunità più numerosa

NEL 2011 IL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI HA RILASCIATO 231.750 VISTI PER INSERIMENTO STABILE,IN PREVALENZA PER MOTIVI DI LAVORO E DI FAMIGLIA, MENTRE SONO STATI CIRCA 263MILAI PERMESSI DI SOGGIORNO VALIDI ALLA FINE DEL 2010 CHE, DOPO ESSERE SCADUTI,NON SONO RISULTATI RINNOVATI ALLA FINE DEL 2011 (FOTO ARCHIVIO SIR)

ampie (371mila nel 2011), glianziani soli (380mila nel 2011), lefamiglie mono genitoriali (117milanel 2011), le persone conlimitazioni nell’autonomia

personale che com’è intuibile sonopiù spesso gli anziani, gli immigratiche nel 2009 erano 4.235.000, parial 7 per cento della popolazione ele persone senza fissa dimora,

vengono definiti nel Rapporto comei gruppi più a rischio di povertà edesclusione sociale e comprendonoquote dell’insieme di poveri relativie assoluti.

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Giovedì 8 novembre 2012 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

NON ODIERÒdi Izzeldin AbuelaishEd. Piemme, collana “Voci” (16 euro)

La Piemme, nella collana “Voci”,ha pubblicato con il significato titolo “Non odierò”l’autobiografia di Izzeldin Abuelaish.Questo medico palestinese, vedovo con otto figli,ha vissuto una tragedia immane che lui stesso raccontaa p. 33: “Il 16 gennaio [2009] alle 16,45,due granate israeliane vennero sparatenella camera da letto delle ragazze, seguiteimmediatamente dopo da un’altra.In pochi secondi la mia amata [figlia] Bessan,la mia dolce e timida [figlia] Ayae la intelligente [figlia] Mayar erano morte,così come la loro cugina Noor.[Mia figlia] Shatha e sua cugina Ghaida eranogravemente ferite. Alcune schegge colpironoalla schiena mio fratello Nasser,che per fortuna sopravvisse”.Non c’è rancore né odionella sua testimonianza,ma il desiderio di essere uno strumento di pace.

A pag. 22 infatti leggiamo:“Per tutta la mia vita adulta ho tenutoun piede in Palestina e l’altro in Israele, una posizioneinusuale in questa regione.Sia che stessi facendo venire alla lucedei bambini, aiutando una coppiaa superare l’infertilità o effettuando ricerche sugli effettidell’assistenza sanitaria sulle popolazioni povere inconfronto a quelle ricche,o sul suo impatto sulle popolazionicon accesso ai mediciin confronto a quelle prive di accesso,ho sempre pensato che la medicinapuò fare da ponte tra le popolazioni e che i medici possonoessere messaggeri di pace”.Il suo modo di pensare e di agiresi vede chiaramente in questo esempio di pag. 107,relativo al giorno in cui in frontierasi era dimenticato la valigetta con patente e passaportoed era tornato indietro facendo 44 chilometri,ma il bagaglio era stato già fatto esplodere:“Comprendevo il problema della sicurezzae la complessità della paura. Non volevano rischiare.La sicurezza è importante per i palestinesiquanto per gli israeliani. Ma quei soldati

Cinema di Filippo Cappelli

Eliseo CesenaAMOUR - di Michael HanekeDelicato e reale in modo drammatico, ilnuovo film di Michael Haneke, ‘Amour’, è unvero capolavoro, il film più maturo del regi-sta austriaco. Vincitore della Palma d’Oro aCannes, la pellicola incorpora l’essenzastessa dell’amore, in una storia dolorosa cheincarna una delle sue componenti fonda-mentali: la consacrazione all’altro.La trama: Georges e Anne sono una coppiasposata di ottuagenari. Entrambi in pen-sione, sono due raffinati insegnanti di mu-sica, passione che coltivano con devozione.La figlia della coppia, Eva, anche lei musici-sta, vive all’estero con la sua famiglia. Ungiorno Anne ha un malore che la lascia am-mutolita e immobilizzata. Dopo essersi ri-presa non ricorda nulla di ciò che le èaccaduto. È l’inizio di una lunga e terribilemalattia, ma Anne chiede a Georges di farleuna promessa: non riportarla mai più inospedale. Per questo il marito decide di stareaccanto alla moglie in prima persona…Haneke ha il pregio di realizzare, con questo‘Amour’, un perfetto ritratto della vecchiaia:delicato, senza eccessi o buonismi. L’obiet-tivo si insinua fra i particolari della quotidia-nità dell’amore, addirittura sembra cogliere,attraverso lunghe inquadrature, l’intimitàstessa di un dolore straziante e soffocato.Anne e Georges sanno entrambi che quellasituazione non migliorerà mai, anzi, porteràla donna dritta alla morte. Ma per Anne lapaura più grande è probabilmente quella divivere in uno stato indignitoso, che non lepermette di avere più la padronanza del suocorpo. Georges lo capisce, e per starle ac-canto è disposto anche a autoescludersi dalmondo. Infatti il film si svolge quasi total-mente in interni e la città che ospita la vi-cenda, Parigi, non la si vede mai se nonattraverso il bianco delle tende della finestra.Le pochissime volte in cui la coppia vienecolta all’aperto, o in contatto con personaggipiù giovani, si avverte la distanza di due uni-versi separati, in antitesi: la prigionia dellamalattia sofferta da Anne, rinchiusa nel suocorpo malato, corre in parallelo alla prigioniasofferta dalla coppia, rinchiusa nella propriacasa, seguita da una cinepresa che registraogni attimo dei loro ultimi giorni insieme.L’effetto è quello di un film dalla teatralitàobbligata, dove i muri divengono più psico-logici che fisici e le ambientazioni si ridu-cono in interni ed esterni che non collimano,senza permeabilità l’uno con l’altro: un uc-cello che tenta di entrare nella casa vienescacciato, e la figlia Eva, lontana per lavoro enon per volontà (ma se ne potrebbe discu-tere), è simbolo di una modernità che faticaa integrare nel suo tessuto sociale esperienzeche si tende ad allontanare e nascondere,come la malattia, l’anzianità e la morte. Inquesto senso è la dignità della vita a essere ilvero punto focale del film, che per questimotivi non può essere velocemente sdoga-nato come pro-eutanasia.Perfetti i due attori, vecchi allievi dell’espe-rienza della Nouvelle Vague, Jean-Louis Trin-tignant ed Emmanuelle Riva. Vergognosoinvece che finora, nelle sale nella nostra città,un film finalmente sincero e prezioso comequesto abbia avuto così poca diffusione.

mi conoscevano, eavrebbero dovutotrattarminon come unpalestinese, ma comeun essere umano. Cisono tantissimipalestinesiche come mevogliono la pace, emeritano lo stessorispetto dovuto a chiunque quandovarcano il confine.Tuttavia sopportai quell’oltraggioperché non volevo mettere a rischiola mia opportunità di imparareall’ospedale Soroka.[“A cominciare dal giugno del 1997,cominciai un internatoin ostetricia e ginecologia all’ospedaleSoroka di Israele, diventando il primomedico palestinese nello staff di unospedale israeliano”, pag. 21].Furono necessari due mesi per sostituire idocumenti che erano stati distrutti”.

Eremo di Sant’AlbericoUna lunga storiache ci appartiene

on è mai venuta meno lungo isecoli la tradizione delpellegrinaggio all’eremo diSant’Alberico, sopra il paese

delle Balze, vissuto soprattutto dallepopolazioni cristiane dell’Alto Savio edal versante toscano dell’Appennino,incontrando così l’eremita che in queigiorni custodiva il luogo santificatodalla presenza orante e penitente(siamo nel cuore del Medio Evo) diSant’Alberico.Ma è soprattutto nel secondodopoguerra, giungendo su quelle altureQuintino Sicuro, che la diocesi diSarsina (Balze ne faceva parte), essendovescovo monsignor Carlo Bandini, si ècome riappropriata dell’antico eremo,affidandone la ricostruzione el’accoglienza dei pellegrini (fra questisempre più numerosi i turisti chegodono della ospitalità dei nostrimonti) a questo servo di Dio che,abbandonata la divisa di Guardia di

N

Finanza, alla ricerca della "beatasolitudo" che tanto riempie il cuore e lavita, aveva rivestito, comeSant’Alberico, il saio dell’eremita.Quando poi le due diocesi di Sarsina edi Cesena hanno unito la loro storia(1986), hanno voluto condividere i loropatrimoni spirituali, i santi patroni, isantuari della Madonna. Ed è così che ilpellegrinaggio e la invocazione delsanto eremita sono entrati a far partedel cammino d fede di entrambe lecomunità…Facendo data con la festa liturgica diSant’Alberico (29 agosto 2012)Alessandro Albertazzi e Paolo Masina,giunti sui nostri monti da Bologna,attratti dal fascino del luogo santo edall’amicizia dell’attuale eremitafra Michele Falzone e di altri piùanziani amici dell’eremo - fra questi ilsarsinate Massimo Scarani che ingioventù è stato figlio spirituale di donQuintino - e in operoso rapporto con ildiscepolo di lui fra Vincenzo Minutello,hanno pubblicato una secondaedizione di una loro opera intitolata"Sant’Alberico. Un eremo per tutte lestagioni" (Bologna, edizioni Digigraf).Il lettore è guidato alla riscoperta di un"patrimonio di fede, di speranza, dicarità" che la Provvidenza ha donatoalla nostra Chiesa, come intitola la

presentazione firmata dal vescovoDouglas Regattieri.Il bel racconto inizia con la storia dellereliquie di Sant’Alberico, trasferite dallagente di Balze nell’abbazia diSant’Anastasio (diocesi di Montefeltro)per sottrarle alla dominazione dellaRepubblica di Firenze che (si era nel1300) stava estendendo la sua sovranitàoltre il valico di Verghereto. Si sta"trattando" per il loro ritorno… certo,quando questo avverrà sarà festagrande e non solo per l’Alto Savio e lecomunità che gravitano versoSan Sepolcro.Dopo erudite note storiche suSant’Alberico e il suo eremo, si giungeall’eremo dei nostri giorni e alleparrocchie (Capanne e Balze) che losostengono.Angela Lucchini Masina fa rivivere lafesta multicolore di fine agosto;Massimo Scarani traccia la storia deglieremiti che si sono succeduti lungo isecoli, soffermandosi nei preziosiprofili di don Quintino Sicuro e difra’ Vincenzo Minutello, dando poinotizie dell’attuale eremita.Una storia, una guida. A conclusione,l’orario di preghiera dell’eremo(quando la stagione lo consente)unendosi spiritualmente a fra Michele.

Piero Altieri

Nelle 264 pagine,ricche di foto, la storiadell’eremo chedalla metà del Medioevosi trova nei boschidi Balze di Verghereto

Un nuovo volume pubblicato dalle Edizioni Digigraf di Bologna

Presentazione libro◗I diritti umani capovoltiVenerdì 9 novembre alle 21, nella salaEligio Cacciaguerra della Banca di Cesena(viale Bovio 76, Cesena), verràpresentato il libro dell’avvocato cesenateStefano Spinelli "I diritti umanicapovolti". Sono previsti interventidell’autore e di don Gabriele Mangiarotti,responsabile del sito culturacattolica.it;introduzione di Francesco Orioli

dell’associazioneCrocevia; moderaArturo Alberti,presidenteFondazioneRomagna Solidale.Le conclusioni sono affidate al vescovo diCesena-Sarsina Douglas Regattieri. Perinfo: associazione culturale "Il Crocevia",335 6842648,[email protected]

CesenArmonica◗Invito all’ascolto della musica classica

L’associazione "CesenArmonica" invita a un percorso di dieciappuntamenti - che si snoderanno da mercoledì 14 novembreal prossimo febbraio - per avvicinarsi alla musica classica, in un"viaggio" che racconta autore e opera con ascolti preparati,immagini e sequenze audio-video. Il corso è rivolto a chiunquedesidera avvicinarsi al mondo dell’opera in maniera piaceva eapprofondita. Per info e iscrizioni: www.cesenarmonica.it,[email protected], 320 0430001

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Giovedì 8 novembre 201220 Cesena & Comprensorio

Cesena flashLibro su PascoliA Casa Serra in viale Carducci, giovedì 8novembre alle 17, sarà presentato illibro "Pascoli: poesia e biografia" a curadi Elisabetta Graziosi. InterverrannoPantaleo Palmieri ed ElisabettaGraziosi. Condurrà Marino Biondi.

Incontro con l’autoreNella sala lignea della Malatestiana,giovedì 8 novembre alle 17,15, allapresenza dell’autore, sarà presentato illibro di Roberto Polce "Polonia. Guidarapida a usi, costumi e tradizioni"(Milano, Morellini editore, 2012).Introdurrà Rita Ricci. Porterà il suosaluto Bernadeta Grochowska,presidente dell’associazione Polonia diCesena. La serie degli incontri èsponsorizzata dalla Banca popolaredell’Emilia Romagna.

Film e commediaAl Victor di San Vittore, giovedì 8novembre alle 21, sarà in visione il film"Molto forte, incredibilmente vicino"del regista Stephen Daldry (2012).Ingresso 3,50 euro. Venerdì 9 alle 21"La compagine di San Tomè" presenteràla commedia "La nev de zi Anselmo" diValerio Di Piramo. Ingresso 7 euro.Sabato 10, domenica 11 e martedì 13novembre alle 21 sarà proiettato il film"Il comandante e la cicogna". Ingresso3,50 euro.

Lezioni all’UteNella sala Fantini in via Renato Serra,venerdì 9 novembre alle 15,30, a curadella Fnp Cisl, monsignor Piero Altieriterrà una lezione sul tema "Pio IX: leoscillazioni del politico, la santità delPapa". Martedì 13 alle 15,30 DinoCollinucci, direttore della Crc, parleràdell’evoluzione dei servizi bancari.

Letture d’autoreContinuano alla libreria Bettini gliappuntamenti di Ilario Sirri e PaoloTurroni con autori di ogni tempo epaese. Venerdì 9 novembre alle 18 leletture riguarderanno lo scrittoreamericano David Foster Wallace (1962-2008).

Incontro col poetaAl Victor di San Vittore, sabato 10novembre alle 16, per la rassegna"Salotti letterari", l’appuntamento ècon la poesia di Stefano Maldini.Leggeranno Francesca Valgiusti,Lorenzo Pieri, Cristina Barducci eFrancesco Bertozzi. Accompagnamentomusicale di Elisa e Lucia Solferino, ElvisFerro, Elisa e Giacomo Giuliani e ClaudiaMacori.

Longiano◗Concerto al PetrellaKarima canta Bacharach è il titolodel concerto che si terrà sabato 10novembre alle 21. La cantante saràaccompagnata dai musicisti FabioNobile alla batteria, FrancescoPuglisi al basso elettrico e contrabbasso, Piero Frassi alpianoforte acustico e Vittorio Alinari al sassofono.Ingresso 15 euro, ridotto 12.

Cesena◗Ciò che ci rende umaniSi terrà domenica 11 novembre alle18 al Palazzo del Ridotto l’ultimoincontro della rassegna promossadal Teatro Valdoca e Comune diCesena su "Poesia, filosofia e arti".E’ dedicato a Milo De Angelis, poeta,scrittore, traduttore e insegnante inun carcere. Con Mariangela Gualtierie Nicola D’Altri.

Cesena ◗Comics & StoriesIn centro storico, nei quartieri e nellescuole si svolgerà dal 12 al 18 novembrela quarta edizione di "Cesena Comics &Stories" fatta di laboratori, cineforum,animazioni, racconti d’arte, incontricon disegnatori e sceneggiatori, caffèletterari, corsi a base di fumetto, musica. Sponsor Gruppo Martini,Banca di Cesena, Endas Cesena. Anteprima domenica 11 alle 18all’Enoteca Vivì in via Cesare Battisti, con il fumettista Denis Medri.

Longiano ◗Omaggio a Tito BalestraIl pomeriggio di domenica 11 novembre è dedicato aTito Balestra (1923-1976). Alle 16 al teatro Petrellasarà proiettato il documentario "Chi era TitoBalestra?", realizzato per RaiTre da Nevio Casadio.Poi Lucia Vasini leggerà scritti e versi del poeta escrittore longianese. L’evento ad ingresso gratuito èorganizzato dal Comune, dalla Fondazione TitoBalestra che ha sede nel Castello malatestiano, incollaborazione con il teatro Petrella.

❚❚ Vento e mareggiate

Le Porte vincianehanno salvatoCesenaticoLa scorsa settimana la spiaggia romagnola è stata fla-gellata da vento e mareggiate. A Cesenatico, la zonache ha subìto più danni è stata la "solita" di Valverde(foto in basso) con migliaia di metri cubi di sabbiaasportata e la duna di protezione quasi livellata. Le Porte vinciane, chiuse più volte in base ai bolletti-ni meteo, hanno protetto il centro storico dall’acquaalta evitando così allagamenti. In un primo tempo lachiusura è avvenuta senza aver consultato i pescato-ri. Poi l’Amministrazione ha coinvolto anche la cate-goria e la decisione è stata presa di comune accordo.Nella foto in alto (di Pippo), l’acqua alta sulle banchi-ne del Portocanale, a valle rispetto alle Porte vinciane.

Cr

Cesena◗Cinema per famiglieAl cinema Astra, sabato 10novembre alle 16,30 e domenica 11alle 15 e alle 17, sullo schermo ilfilm "Pirati! Briganti dastrapazzo". Ingresso 3,50 euro. Laproiezione è a cura dell’Afi,associazione delle Famiglie e dalcentro Famiglie "BenedettaGiorgi".

Longiano | La classe di 35 anni fa

Di nuovo uniti per festeggiare i 35 anni trascorsi da quel primo giorno discuola del 1977. Gli ex alunni della scuola elementare di Crocetta di Longiano(con famiglie a seguito) e la loro amatissima maestra Laura, nei giorni scorsi sisono ritrovati per trascorrere una giornata fra aneddoti e ricordi.

Sogliano ◗San MartinoL’ottavo incontro del progetto "Inostri Santi nell’arte" avrà luogodomenica 11 novembre alle 16,30nella chiesa di San Martino inBagnolo a lui dedicata. All’internosi può ammirare l’altare maggioredotato di un tabernacolo in legnodipinto, adornato da due angeli.

Gatteo◗Bambini in bibliotecaNella biblioteca "Giuseppe Ceccarelli",giovedì 8 novembre alle 16, avrà luogoun altro appuntamento del ciclo "Natiper leggere" promosso dal Comune erivolto ai bambini tra i 2 e i 6 anni. Lascrittrice Lia Finato presenterà "A Sarapiace chiudere gli occhi", primo di unaserie di piccoli libri illustrati.

Cesena◗Corso di mosaicoPer Cesena si tratta di unaproposta davvero originale:un corso di mosaico in vetroanche per principianti. Aorganizzarlo sono i gestoridi Emozioni Riflesse, un nuovo negozio dioggettistica e arte in centro storico a Cesena. Ilcorso si svolge presso la sede di via Albizzi 6. Perinfo, www.emozioniriflesse.it

Teatro BonciConcerto liricoAl teatro Bonci a Cesena, domenica 11novembre alle 21, sarà dato unconcerto in omaggio a LucianoPavarotti. Ospite d’onore il baritonoRenato Bruson cui verrà assegnato il"Bonci d’oro". ParteciperannoRaffaella Battistini, soprano, Yusif EyVazov, tenore, Patrizia Patelmo,mezzosoprano, Andrea Albertini,pianista. Canteranno i cori lirici"Maria Callas", "Araba Fenice" e"Alessandro Bonci" direttirispettivamente da Giorgio Borghi,Barbara Amaduzzi e Ilaria Ceccarelli.Pianista Yuko Tatishi. Saranno eseguitibrani scelti dalle opere di Verdi,Puccini, Rossini, Donizetti, Bellini,Mascagni, Boito e Giordano. Regia diLuciana Berretti. Presentatore MarioBizzoccoli. Ingresso platea e palchi 12euro, loggione 7. L’incasso saràdevoluto al reparto di Terapiaintensiva neonatale del Bufalini.

IndagineGiovani agricoltoriUn’indagine su un campione di 400imprenditori agricoli “manageriali”,rappresentativi delle imprese chehanno maggior futuro competitivo:l’ha realizzata Agri 2000, societàbolognese presieduta dal cesenateCamillo Gardini e nella quale lavoracome responsabile un altro cesenate,Daniele Lugaresi. Giovedì 8 novembre,a Bologna (ore 15 in fiera, salaTopazio), nell’ambito di Eima, irisultati dell’indagine sarannopresentati nell’ambito del 6° Rapportodell’Osservatorio sull’innovazionenelle imprese agricole. Alla presentazione partecipanoMassimo Goldoni, presidenteUnacoma, Ciro Lazzarin, Agri 2000, gliimprenditori Natalino Gallo e EnricoDall’Olio, Alberto Dezza di Agrofarma,Claudio Gamberini, Conad, StefanoBerni del Consorzio Grana Padano.Presiede Camillo Gardini.

Gambettola◗Film al MetropolAl cinema Metropol di Gambettola, incorso Mazzini, prosegue la rassegnacinematografica“Metrofestival”, i filmdi qualità, visionabile inabbonamento al costo di 7 euro per 7film. Giovedì 8 e venerdì 9 novembresarà trasmessa la pellicola “100 metridal paradiso”. L’inizio dellaproiezione alle 21.

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Giovedì 8 novembre 2012 21Sport

e degli Istituti Azionisti:Cassa di Risparmio di Cesena

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MotoriLa grande occasionedi Luca MarconiGrandi novità in casa Sport&Service.La scuderia forlivese, il pilota LucaMarconi e il team PerformanceTechnical Racing hanno raggiunto unaccordo per il prossimo campionato delmondo Superbike-Supersport. Ilcentauro savignanese disputerà ilmondiale in sella ad una Honda Cbr600 RR, una moto competitiva chenell’ultima stagione ha lottato per lavittoria del campionato. Ptr Hondacrede e scommette su Marconi che, nelprossimo mondiale, avrà la possibilitàdi mettere in mostra tutto il suotalento. “Sono soddisfatto e non vedo l’ora disalire in sella alla Honda” dichiara ilpilota di Savignano sul Rubicone.“Spero di sfruttare al meglio questagrande occasione, è stimolante avere

la fiducia di un team così importante”.Giovanni Piccolomini, presidente diSport&Service, ha tessuto le trattativeper l’approdo di Luca nel nuovo team.“Noi che seguiamo Luca da tempoconosciamo il suo potenziale. Siamocontenti che sia stato notato anche daPtr Honda. Abbiamo lavorato affinchépotesse avere una moto con cui poteresprimersi al meglio: Luca avrà nel2013 una grande opportunità. Siamoquindi molto soddisfatti di questasoluzione”.Nel campionato mondiale Supersportappena concluso Luca Marconi èandato per sette volte in zona punti,conquistando sedici punti iridati e si èmesso in mostra soprattutto nelle garepiù difficili, dove le condizioni meteorendevano il tracciato insidioso,dimostrando di trovarsi perfettamentea suo agio con l’asfalto bagnato e lapioggia battente.A gennaio sono in programma i primitest con la Honda, prima di iniziare ilnuovo campionato mondialeSupersport: una nuova avventura per ilpilota romagnolo che non vede l’ora diaprire il gas in occasione del GranPremio d’Australia.

Vittoria e pareggioIl Cesena sorride

l Cesena torna a giocare al Manuzzicon più consapevolezza dei proprimezzi. Dopo la vittoria nel turnoinfrasettimanale col Grosseto e il

bel pareggio di sabato scorso a Padova,i bianconeri di Romagna voglionoconfermare il buon momento anchecontro il Brescia. Un Brescia che arrivasulle sponde del Savio dopo aversconfitto al Rigamonti la Ternana per1-0. Le "rondinelle" lombarde sono unavversario ostico e qualificato. Chisiede sulla panchina bresciana èAlessandro Calori, tecnico piuttostoesperto per la categoria che ha ilcompito di riportare i biancazzurri trale posizioni che contano. Dell’organicolombardo fanno parte giocatori dispicco come gli attaccanti Caracciolo eCorvia. Ecco perché la difesaromagnola dovrà prestare particolareattenzione alle iniziative ospiti. IlCesena arriva a questo impegno con lepile cariche dopo i 4 punti raggranellatinelle ultime due uscite. Contro ilGrosseto i ragazzi di Bisoli hannosofferto parecchio prima di trovare ilcolpo letale del 3-2 finale firmato dal

Igiovane spagnolo Rodriguez. A Padova invece, si è visto un Cesenatonico e attento, che si è distratto sì sulgol dell’1-0 biancoscudato griffatoGranoche, ma che poi si è prodigatocon grande spirito d’abnegazione perraddrizzare il risultato. Cosa cheprontamente è arrivata grazie ad ungol dell’ex di turno Davide Succi, abilead indirizzare in rete una bellaintuizione di D’Alessandro dalla destra.Poi un solo vero rischio con un palocolpito dai patavini, a sancirecomunque un pareggio giusto emeritato da parte dei ragazzi allenatida mister Bisoli.La classifica dice ora 13 punti per ilcavalluccio marino, sempre a 3

lunghezze dal penultimo posto maanche a -5 dalla zona play-off. Comesempre il campionato di serie B èall’insegna di un grande equilibrio,dove tutte le squadre possono vincereo perdere con chiunque. Bisoli stacercando di trovare la quadratura alcerchio della sua nuova creatura. Dopoun avvio difficile era importanteritrovare serenità e autostima. Prima diPadova era arrivato un solo punto intrasferta, a Terni. Qualche segnaleconfortante può essere letto attraversoil comportamento del Cesena visto incampo in questi ultimi due frangenti.Ora bisogna mirare ad ottenerecontinuità.

Eric Malatesta

Calcio serie B: la classifica dei bianconeriè miglioratama occorrepiù continuità

Prossima gara al Manuzzi contro il Brescia

Campionato rugby serie A1

Il Romagna Rfc vince a ModenaDomenica arriva l’UdineNetta vittoria contro Modena per il Romagna Rugby FC che puòritenersi soddisfatto per i cinque punti ottenuti sul campo emiliano,in quella che era una partita chiave per la lotta salvezza. Gli uominidi Urbani erano chiamati ad una grande prestazione e non si sonofatti pregare. Il 42 a 17 finale soddisfa pienamente i galletti, chehanno portato a casa vittoria e punto di bonus, lasciando a boccaasciutta una delle dirette avversarie nella corsa salvezza. Laprestazione assume un significato ancora più importante perl’autorevolezza con la quale Fantini e compagni sono riusciti adavere la meglio dei propri avversari. Per il Romagna è ora ilmomento di recuperare le energie fisiche e mentali in attesa dellavisita dell’Udine Rugby della prossima domenica.

Pallavolo femminile B2

Prima sconfitta per il Volley clubOra trasferta a LivornoIl Volley Club Cesena accusa la prima sconfitta stagionale contro unottimo Atletico Bologna che espugna la Palestra Comandini al tie-breakdecisivo. Coach Bazzocchi ha schierato a sorpresa Serena Gardini alcentro in coppia con Elisa Cancellieri, mentre il resto del sestetto è quellosolito: Carnesecchi in regia e in diagonale con l’opposto Parenti, Zebi e DiFazio in banda e Fabbri libero. Le ospiti di coach Parlatini hanno rispostocon la palleggiatrice Tonelli, l’opposto Dall’Olio, le schiacciatriciTaraborrelli e Farabegoli, le centrali Manni e Albertazzi e il libero Nobile.Hanno diretto l’incontro Materdomini e Ubaldi di Macerata, davanti ad unpubblico numeroso, quanto rumoroso sia di fede cesenate che bolognese.E’ stata una prestazione negativa per il Volley Club che ha pagato ildisorientamento dovuto alla disputa del match in una palestra comequella del Comandini completamente diversa a quella del Minipalazzettoin cui è abituata ad allenarsi e a giocare. Lo stop deve però andare infretta nel dimenticatoio e la squadra di Bazzocchi cercherà di riscattarsi edi tornare alla vittoria già domenica nell’insidiosa trasferta a Cecina(Livorno).

CLASSIFICA: Montelupo 12; Volley Club 10; Capannori 9; Delta Lucca 8;Calenzano e Imola 7; Montesport e Cecina 6; Quarrata, Atletico Bologna,Castelfranco e Castelfiorentino 4; Ozzano 3; Cervia 0.

Succi in azione (Pippofoto)

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Giovedì 8 novembre 201222 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Arbitri di calcio pellegrini sulle tracce di Santa Rita da CasciaSi è svolto domenica 28 ottobre il tradizionale appuntamento del gruppo Csi in gita sociale insieme a familiari e amici

l gruppo arbitri calcio del Csidi Cesena lo scorso 28 ottobreha dato vita a quella cheormai è diventata una

piacevolissima consuetudine: unagita sociale in compagnia difamiliari e amici. È servito unpullman a capienza maggiorata percontenere tutti i partecipantipartiti prima dell’alba in direzioneanzitutto di Cascia, la città di SantaRita. La visita al monasteroagostiniano ha permesso di vederecon i propri occhi i luoghi in cui laSanta ha vissuto e dove ha ricevutoanche le stigmate in fronte.Nella basilica avvolta da luci colororo in una teca trasparenteriposano, visibili ai fedeli, le spogliedella Santa.Dopo un impegnativo menù alla

Inorcina nella sala dell’hotel ristoranteGranaro del Monte, la comitiva si èmossa in autonomia per la splendidacittadina di Norcia alla scopertaquesta volta dei luoghi di cultoriservati alla figura del patrono SanBenedetto. Insomma: ancora unavolta gli unici ad avere avuto la peggio,in un contesto divertente ed educativoallo stesso tempo, sono stati solo gliassenti. Mentre già crescono attesa ecuriosità per sapere data e luoghidell’appuntamento 2013.Sulla via del ritorno ci ha raggiunto lanotizia che il collega arbitro DanieleGarattoni, colpito da infarto nelle scor-se settimane mentre arbitrava una ga-ra, ha riaperto gli occhi uscendo dalcoma. Amiamo pensare che le nostrepreghiere siano state ascoltate.

Dd

el circolo “La Scranna”, al centro di Forlì, si è concluso da pochi giorni il torneodi scacchi itinerante “Assalto alla Rocca”, giunto alla sua sesta edizione. L’

iniziativa, che ha visto la partecipazione di ben cinquanta giocatori, è statacaratterizzata da un clima disteso e conviviale. Sono state toccate 11 città dellaprovincia di Forlì-Cesena: Cesena, Forlimpopoli, Santa Maria Nuova, Meldola,Galeata, Sorrivoli, Gambettola, Longiano, Castrocaro, Montiano e Forlì. Ipartecipanti aspettavano con piacere le domeniche in cui si svolgeva il torneoperché, oltre a darsi battaglia sulle scacchiere, vi era la radicata consuetudine di

N

Scacchi, concluso il torneo itinerante“Assalto alla Rocca”

formare, durante la pausa pranzo, un’allegratavolata allargata anche ai familiari.Quest’anno tra gli scacchisti adulti segnaliamola vittoria di Idio Casadei (Imola), che hapreceduto nell’ordine Patrizio Di Piazza eGianni Andreoli (entrambi del circolo scacchiPaul Murphy di Cesena), mentre nella categoria“Under 14” Giuliano Tucci (Forlì) haconquistato il primo posto, Marco Landi(Ravenna) il secondo e Matteo Ranieri(Meldola) il terzo. L’appuntamento è per laprossima edizione, auspicando un’adesionesempre più numerosa a questa iniziativa che

coinvolge giocatori provenienti dall’interaRomagna. Il Circolo Paul Murphy, che comesede fa riferimento a quella del comitatocesenate del Csi, ricorda di essere apertotutto l’anno e di costituire un serio ritrovo pertutti gli appassionati di questo giocomeraviglioso che non conosce età: i soci delcircolo, infatti, hanno tra i 10 anni e gli 80 eoltre.Nella foto, da sinistra, Matthieu Bordet, pre-sidente circolo scacchistico di Forlimpopoli,Roberto Rossi, vicepresidente circolo ‘LaScranna’ di Forlì e Patrizio Di Piazza, respon-sabile del circolo ‘Paul Murphy’ di Cesena.

BreviPattinaggio artisticoper adultiLa società Csi Cesena di pattinaggioartistico a rotelle propone alla cittàun’attività assolutamente inedita,ampliando quella che era una disciplinarivolta esclusivamente al settore giovanile:un corso di pattinaggio artistico per adulti,che avrà inizio nel mese di novembre.L’iniziativa riguarda atleti/e di qualsiasietà, purché in regola con il tesseramento ein possesso del certificato medico perattività dilettantistica.Si precisa che il programma, le date e gliorari verranno decisi in base alle iscrizioni.Per info: segreteria Csi Cesena, tel. 0547600383, www.csicesena.it

Proposta ciclisticaper atleti e societàIl comitato cesenate del Csi, sezioneciclismo, ha un’interessante propostadestinata sia ai singoli atleti che allesocietà. Per la stagione sportiva 2012-13l’associazione offre l’opportunità, incambio della relativa iscrizione, dipartecipare alle cinque splendide prove delCircuito ciclistico “Romagna Sprint”. Lasegreteria del Csi Cesena (via CanonicoLugaresi, 202), raccoglie le adesioni nellegiornate di lunedì, martedì, giovedì evenerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19,nella giornata di mercoledì dalle 16 alle 19e il sabato dalle 9 alle 12.Per maggiori informazioni ci si puòrivolgere ai signoriFabrizio Merli, tel. 334 2866577e Roberto Albonetti, tel. 335 5920717.

ei giorni scorsi, unadelegazione del Centrosportivo di Cesena, capeggiata

dal proprio presidente LucianoMorosi, si è recata presso l’episcopiodi Cesena per essere ricevuta dalvescovo Douglas Regattieri.È stato un incontro molto cordiale eproficuo, in cui si è ribadito, insostanza, l’appartenenzadell’associazione alla ChiesaCattolica e la volontà di

N

Cordialità e collaborazioneper i tanti comuni intenti

Una delegazione del Csi di Cesena ricevuta dal vescovo Douglas Regattieri

approfondire sempre più i rapportiche legano il Csi alle realtà cristiane,soprattutto quelli parrocchiali.Già da diversi anni il “TrofeoBenedetto” rappresenta un buoncollegamento tra il Csi di Cesena e ladiocesi, ma l’intento comune èquello di ampliarlo sempre di più ecercare di coinvolgere tutte le 101parrocchie della Chiesa di Cesena-Sarsina, magari proponendo allestesse diverse discipline sportive,

allo scopo di interessare più personepossibili e rendere questamanifestazione ancora piùpartecipata.Sempre in questa occasione, si sonofissate due date relative a incontriimportanti nei quali il vescovoDouglas ha assicurato la suapresenza: il primo, il 21dicembreprossimo presso la chiesa di SanMauro in Valle, a Cesena, con lacelebrazione di una messa insuffragio degli arbitri e collaboratoriCsi defunti; l’altro, il 2 giugno 2013,in occasione del grande eventoformativo Csi organizzato dalcomitato di Cesena presso l’Abbaziadella Madonna del Monte.Le due partecipazioni del vescovohanno confermato ancora una volta,se mai ve ne fosse stato bisogno, lasua grande sensibilità edisponibilità. Per questo e non solo,la delegazione Csi, nella persona delpresidente Morosi, lo ha ringraziatosentitamente e, offrendogli unpiccolo dono, si è cordialmentecongedata.

EPISCOPIO DI CESENA:IL VESCOVO DOUGLAS HA INCONTRATOE SALUTATO UNA DELEGAZIONERAPPRESENTATIVA DEL COMITATO CESENATEDEL CENTRO SPORTIVO.ALLA DESTRA DEL VESCOVO DOUGLAS,IL PRESIDENTEDEL CSI CESENA LUCIANO MOROSI;ALLA SINISTRA DI MONSIGNOR REGATTIERI,DON GIOVANNI SAVINI,CONSULENTE ECCLESIASTICO DEL CSI CESENA

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Giovedì 8 novembre 2012 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Chi dice che la Chiesa è indietro di duecento anninega la validità del Concilio Ecumenico Vaticano II

Caro direttore, vorrei riprendere e commentare unpasso della lettera a lei inviata e pubblicata sulCorriere Cesenate n. 37 del 18 ottobre 2012.

“L’ex magistrato ha ricordato semplicemente che sutemi eticamente sensibili i cattolici non la pensanotutti allo stesso modo”. I “temi eticamente sensibili”sono ampiamente trattati nel Catechismo della ChiesaCattolica. La Chiesa, attraverso questo strumento, offreun magistero estremamente chiaro.I cattolici possono considerare tale insegnamentoerroneo, non adeguato o superato?La Costituzione Apostolica “Fidei Depositum” diGiovanni Paolo II ebbe il compito di presentare ilCatechismo e di mettere in evidenza la modalità distesura del testo ed il suo valore dottrinale. In essa silegge: Il “Catechismo della Chiesa cattolica” è frutto diuna larghissima collaborazione: è stato elaborato insei anni di intenso lavoro condotto in uno spirito diattenta apertura e con un appassionato ardore (...) Ilprogetto è stato fatto oggetto di una vastaconsultazione di tutti i vescovi cattolici, delle loroConferenze episcopali o dei loro Sinodi, degli Istituti diteologia e di catechetica (...). La realizzazione di questoCatechismo riflette in tal modo la natura collegialedell'Episcopato: testimonia la cattolicità della Chiesa.(...) Il “Catechismo della Chiesa Cattolica”, che hoapprovato lo scorso 25 giugno e di cui oggi ordino lapubblicazione in virtù dell’autorità apostolica, èun’esposizione della fede della Chiesa e della dottrinacattolica, attestate o illuminate dalla Sacra Scrittura,dalla Tradizione apostolica e dal Magistero dellaChiesa. Io lo riconosco come uno strumento valido elegittimo al servizio della comunione ecclesiale e comeuna norma sicura per l'insegnamento della fede. (...)Chiedo pertanto ai Pastori della Chiesa e ai fedeli diaccogliere questo Catechismo in spirito di comunione edi usarlo assiduamente nel compiere la loro missionedi annunziare la fede e di chiamare alla vitaevangelica. Questo Catechismo viene loro dato perchéserva come testo di riferimento sicuro e autentico perl’insegnamento della dottrina cattolica.A questo punto mi chiedo: se un cattolico non accogliequanto è contenuto nel Catechismo, elaborato in seianni, sottoposto alla consultazione di tutti i vescovi,delle loro Conferenze episcopali o dei loro Sinodi, degliIstituti di teologia e di catechetica, approvato dal Papae da questi riconosciuto come strumento valido elegittimo, come norma sicura per l’insegnamento dellafede e come testo di riferimento sicuro e autentico perl'insegnamento della dottrina cattolica, cosa potràaccogliere del Magistero della Chiesa?Una seconda considerazione. Mezzo secolo fa iniziavail Concilio Ecumenico Vaticano II. Durò tre anni e viparteciparono oltre 2.300 fra cardinali, patriarchi evescovi. Si proponeva di approfondire ed esporre la

✎ Il direttore risponde

dottrina cristiana secondo quanto era richiestodai tempi moderni. Promulgò quattro importantiCostituzioni Dogmatiche. Coloro che ritengonoche la Chiesa sia “rimasta indietro di 200 anni”,oltre a non accogliere il Catechismo, sminuisconofortemente il Concilio. Affermano infatti,indirettamente, che neppure questo grande donodi Dio è stato in grado di riportare la Chiesa alpasso coi tempi. Un cordiale saluto.

Ezio Monti

Carissimo Monti, la sua lettera non fa unagrinza. Anzi, ha il merito di chiarire una volta dipiù alcuni ragionamenti che porto avanti suqueste colonne da diverse settimane all'internodi un vivace, franco e aperto dibattito per ilquale mi sento di ringraziare tutti i lettori.Che la Chiesa sia rimasta indietro 200 anni lodice chi non vuole vedere la realtà dei fatti. Aparte l'affermazione del cardinale Martini cheandrebbe contestualizzata e non presa inmaniera strumentale come spesso è accaduto peralcune affermazioni dell'ex arcivescovo diMilano, la Chiesa pare rimasta indietro per chinon la vuole vedere in avanti. Mi spiego meglio.Non condivido una posizione del magistero,oppure mi crea difficoltà, o meglio ancora misembra che impedisca di poter vivere appieno lavita della comunità cristiana e la mia personale?Semplice: basta dire che la Chiesa è indietro 200anni e così mi sento a posto. E poi risulta faciletrovare consensi o sentirsi consolati, quando inrealtà spesso si vivono situazioni di sofferenza.L'ho scritto ancora: l'esperienza cristiana non èdeterminata da un insieme di regole darispettare. Al contrario, seguire l'esempio di GesùCristo che ha dato la sua vita per noi facomprendere che dobbiamo farci suoi imitatori,non solamente suoi ammiratori. Il Magistero e laChiesa ci assicurano i passi sulla via dellasalvezza e della pienezza dell’esperienza umanae cristiana. Fuori da questo tracciato si seguonopercorsi avventurosi che non si sa doveconducano. Ognuno di noi è avvisato. Nellalibertà, ciascuno farà le proprie scelte, senza lapretesa di piegare ai propri desideri la ricercadella verità, quella Verità con la v maiuscola,l’unica in grado di renderci veramente liberi efelici. In ogni caso, annoto con positività ildesiderio da parte di tanti di mettersi indiscussione. Comunque, tutti siamo chiamatiogni giorno a una rinnovata conversione.

Cordialità.Francesco Zanotti

[email protected]

I colori dell’autunno sono di solito il marrone, l’oro, il giallo delle foglie, gli alberi spogli... maanche il mare d’autunno con l’azzurro chiaro del cielo, il blu, il grigio della sabbia e gli im-mensi spazi liberi dalle folle dei bagnanti, offrono uno spettacolo niente male. (foto M. Armuzzi)

La viabilità attorno al Sacro CuoreCaro direttore, non sono un genitore che manda i propri figli al SacroCuore e non sono una residente della zona Osservanza, ma come cit-tadina di Cesena ho preso atto dell'informazione offerta dal Comitatoche si batte per una migliore vivibilità. Condivido l'esigenza eviden-ziata, ma da un intervento del Comitato devo ammettere di aver pen-sato più volte che questo accanimento contro il Sacro Cuore ci siaanche perché si tratta di una scuola paritaria. In un intervento del Co-mitato ho letto: “Mentre poi in tante scuole di Cesena è partito brillan-temente il Piedibus (che coinvolgendo centinaia di bambinicontribuisce a ridurre il traffico caotico), al Sacro Cuore questa espe-rienza si è interrotta nel passato anno scolastico, dopo aver debuttatobrevemente, a causa dell'indisponibilità dei genitori a offrirsi comeaccompagnatori. E da genitori che fanno frequentare ai propri figliuna scuola la cui proposta culturale mette al centro la persona, con unforte accento umanistico, ci aspetteremo sinceramente qualcosa dipiù”. Volevo suggerire al Comitato di non entrare nel merito di giudizisulla scuola e su coloro che la frequentano. Le famiglie fanno unascelta educativa, ma non per questo sono tenute a fare il piedibus enon mi permetterei di indagare sul perché e sul per come non lo orga-nizzano perché potrebbero esserci dei buoni motivi: primo fra tutti èche la scuola non raccoglie solo bambini e ragazzi del quartiere, madella città e alcuni alunni provengono da comuni limitrofi (è difficileorganizzare un Piedibus da Gambettola o Longiano). Allo stesso modo di molti genitori della scuola Carducci, della ma-terna dell'Osservanza o delle media di Via Pascoli questi genitori delSacro Cuore al mattino hanno i minuti contati devono andare al la-voro, gestire altri impegni e cercano come possono di accompagnare ilpiù vicino possibile i propri figli all'ingresso della scuola. Grazie dell’ospitalità.

Barbara

Grazie mille, gentilissima Barbara, delle sue riflessioni che pubblicovolentieri perché ci aiutano a capire e ad andare oltre ai pregiudiziche ci impediscono spesso di vedere oltre il nostro noto.Cordialmente.

Fz

Fedeli laici impegnati in politicae responsabilità personale

aro direttore, duesettimane fa si è svolto ilsecondo appuntamentodenominato “Todi2”:

“Una buona politica per tornare acrescere”, organizzato dal Forumdelle associazioni cattoliche delmondo del lavoro, al quale ilMovimento Romagnolo ha dato lasua adesione.Quanto è emerso da questoconvegno è facilmenteconsultabile da parte di tutti(www.forumlab.org); ma lasostanza è davvero molto forte edensa di futuro.Da questa prospettiva occorreallora guardare “oltre Todi2”! C’è una “novità possibile”, perquella rigenerazione della politica,nella quale il MovimentoRomagnolo ha identificato la suacostituzione.Il percorso fatto dal Forum e dallediverse organizzazioni, tra cui ilMovimento Romagnolo, nelnostro territorio, è stato quello dirafforzare, in un sentire comune,la necessità e l’urgenza di unadisponibilità a spendersi per unprogetto più grande; a dedicarsiper opporsi a questa decadenza; asperare per rifiutare la noia di un

Ctempo che sembra non averefuturo; a rispondere, con fortesenso etico, con onestà, sacrificioe competenza all’accorato appellodi papa Benedetto XVI e deivescovi italiani di dare a questoPaese una nuova generazione dilaici cristiani impegnati con “lavolontà di servire al di làdell’interesse privato, al di là dellevisioni di parte”, “il bene comuneche conta più del bene delsingolo”.In definitiva si è trattato, in questotempo, di esprimere e organizzareun bisogno di rinnovamento.Se questo è stato il percorso che ciha portato fin qui, il convegno diTodi2, con i suoi contenuti e conquanto emerso, dice che, entro iprossimi appuntamenti elettorali,occorre generare “proposte nuovetanto nel contenitore quanto neicontenuti”.Contribuire alla costruzione di unnuovo soggetto politico che possacompetere alla pari con gli attualipartiti “contenitore”, mettendoinsieme forze nuove della societàcivile e superando laproliferazione dei tanti partitelli“ad personam”, oggi di moda.Occorre creare uno strumento

ampio e inclusivo di quantivogliono dare consistenzapolitica, e quindi un futuro, aun’azione di governo che rendastabile una ritrovata fiducia nelleistituzioni; che possa daresostanza a una crescita che cifaccia uscire dalla attualegravissima crisi economica; che,ridando centralità al lavoro, facciain modo che una nuovaimprenditorialità sociale crei unautentico sviluppo, economico einsieme umano; che affrontidefinitivamente la questionegiovanile tra precarietà e mobilitàsociale negata; che renda credibilel’impegno per una legalità diffusae contro ogni forma di corruzione;che con urgenza ci si muova versoun’Europa che abbia un’anima eche persegua la pace, lacooperazione e l’accoglienza enon solo la solidità della monetaunica. È questo quello che ci attende. Leidee, i contenuti, i progettiinnovativi pensati ed elaborati,devono trovare una nuovacollocazione, perché come è statodetto: “Non è possibile metterevino nuovo in otri vecchi”.Il momento non è certamente

facile e i tempi necessari per la realizzazione diquesto progetto sono fortemente condizionati, daun lato, dalla continua evoluzione delle situazioni e,dall’altro, dalla consapevolezza che mettereinsieme, chiamare a raccolta per una buona politicala società civile non è certo una “alchimia” davertice, e soprattutto non può essere un’operazioneda “predellino”.È necessario allora che si valorizzino e si mettano inlibertà le risorse presenti in termini di persone e diorganizzazioni perché nel rispetto delle diverseparticolarità, che devono essere raccolte comericchezze non frantumate, si costruisca insiemequel “contenitore” che sappia ridare alla gentefiducia e credibilità a una politica capace diesprimere risposte ai bisogni delle persone.Occorre mettersi in gioco in prima persona concoraggio e passione, con quel recupero di speranzaper un futuro che è spazio di una vita migliore pertutti.In sintesi, una nuova e ampia realtà che si presentialle prossime elezioni con determinazione e forzaper raccogliere consensi, in particolare tra chi èindeciso e soprattutto deluso dalla politica e daipartiti della Seconda Repubblica.Il Movimento Romagnolo ci sarà!

Gilberto Zoffolidirettivo Movimento Romagnolo

www.movimentoromagnolo.it

Carissimo Gilberto, condivido il tuo ragionamento:occorre mettersi in gioco (cfr. anche l’editoriale inprima). Troppa delusione si respira in giro. C'è bi-sogno di nuova aria per tornare a respirare a pienipolmoni. Non sarà facile, in una fase in cui i partiti,e la politica più in generale, sono in pieno declino.Tu infatti parli di un nuovo soggetto politico. Deci-sivo sarà anche farsi conoscere e farsi capire, so-prattutto dai più giovani. In bocca al lupo per unpercorso che si presenta tutto in salita.A presto.

Fz

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2011

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