Corriere Cesenate 39-2012

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Giovedì 1 novembre 2012 anno XLV (nuova serie) numero 39 euro 1,20 39 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 A cinque anni dalla morte l’eredità è portata avanti dalla Papa Giovanni XXIII EDITORIALE I santi, la nostra famiglia di Ernesto Diaco Cesena 13 Un nuovo corso per il Liceo classico “Monti” Territorio 12-15 Un fine settimana all’insegna della gastronomia Territorio 14-16 Romano Bazzocchi e Giorgio Magnani nuovi “cavalieri” Gatteo 16 Aperto il casello del Rubicone Attualità 9 e 11 Diocesi 7 Chiesa 9 N el ricco calendario della liturgia cristiana, che abbraccia e scandisce il corso dell’anno, ogni elemento e mistero della fede ha un giorno o addirittura un tempo ad esso dedicato. Si ricordano la Trinità di Dio e la maternità di Maria, il dono dell’eucaristia e della vita consacrata. Quello che sembra mancare è una festa della Chiesa. Con rispetto parlando, sembra una vera lacuna: non c’è una data in cui al centro della meditazione sia il popolo di Dio in quanto tale. A pensarci bene, non è del tutto vero. La festa della Chiesa esiste e si celebra proprio il primo novembre di ogni anno, solennità di tutti i santi. Cos’è la Chiesa se non la famiglia di coloro che hanno creduto, credono e crederanno nell’amore di Dio, e cosa sono i santi se non semplicemente questo, fragilità e umanità comprese? Siamo noi ad averli arbitrariamente iscritti a un club esclusivo. Non per nulla il Concilio Vaticano II, a cui è dedicato l’Anno della fede appena inaugurato dal Papa, parla della santità nel documento sulla Chiesa e ricorda che tutti coloro che credono in Cristo, “di qualsiasi stato o rango”, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana, ossia la perfezione dell’amore. “E che tale santità promuove nella società terrena un tenore di vita più umano”. Altro che fuga dal mondo o testa fra le nuvole. Poco oltre, si trova un’altra affermazione inattesa, là dove sembra capovolta la teoria della meta elevata da raggiungere con ogni sforzo. I discepoli di Gesù, “nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l'aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto”. Un tesoro già nelle nostre mani, dunque, non il premio finale per i più buoni. Un’occhiata alla storia e alla geografia della santità elevata all’onore degli altari, piccola punta di un iceberg non celato agli occhi di Dio, dà ragione della varietà di situazioni, percorsi e vicende. Un caleidoscopio affascinante anche per l’homo mediaticus di oggi, come dimostra la simpatia che tv, cinema, teatro, internet nutrono per i santi e i testimoni del Vangelo. D’altra parte, come scriveva Joseph Ratzinger quarant’anni fa, «la fede cristiana non la si può descrivere astrattamente: la si può solo documentare riferendosi a uomini che l’hanno vissuta fino nelle ultime conseguenze». Agostino, Francesco, Chiara, Teresa e gli altri, con cui abbiamo molto più in comune di quanto ci differenzino le storie e gli onori. «Come si vede in loro – proseguiva il futuro Papa – la fede è in fondo una determinata passione o, più giustamente, un amore». Lago di Quarto, idee per valorizzarlo dal punto di vista turistico e dell’uso delle acque Territori da riscoprire Panoramica dell’invaso di Quarto, in comune di Sarsina Don Oreste Benzi Al via la causa di beatificazione Settimana sociale Primo incontro il 5 novembre Il messaggio conclusivo del Sinodo I nterviene, sul tema giovani e lavoro, An- drea Olivero, presiden- te nazionale Acli L ’incontro sulla nuo- va evangelizzazione non lascia spazi al pes- simismo Il lago di Quarto sopravvive, ma se valorizzato può diventare una ri- serva idrica di acqua potabile e una risorsa turistica. Lo sbarramento risale agli anni ‘20 e all’epoca il bacino aveva una capienza di 4,5 mi- lioni di metri cubi. Oggi è di circa 500mila metri cubi. C’è chi so- stiene che, se dragato e ripulito, potrebbe fungere da “Ridracoli di scorta” prelevandone l’acqua e potabilizzandola, invece di usare quella di falda che è di pessima qualità. La zona del lago di Quarto, nel sar- sinate, è anche di interesse turistico-ambientale. Dalla Pro Loco si spera nella sistemazione delle rive e si suggerisce la coltivazione del riso. Il parroco punta sulla valorizzazione del territorio. Primo Piano alle pagg. 4-5 L’ergastolo ostativo non riabilita l’uomo Attualità 11 O ccorre una nuova cultura per preve- nire i reati e una pena che non tolga dignità

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Corriere Cesenate di giovedì 1° novembre 2012(numero 39/2012)

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Giovedì 1 novembre 2012anno XLV (nuova serie)numero 39euro 1,20

39Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Acinque anni dallamorte l’eredità è

portata avanti dallaPapa Giovanni XXIII

EDITORIALEI santi, la nostra famigliadi Ernesto Diaco

Cesena 13Un nuovo corsoper il Liceo classico“Monti”

Territorio 12-15Un fine settimanaall’insegna dellagastronomia

Territorio 14-16Romano Bazzocchie Giorgio Magnaninuovi “cavalieri”

Gatteo 16Apertoil casellodel Rubicone

Attualità 9 e 11Diocesi 7 Chiesa 9

Nel ricco calendario della liturgiacristiana, che abbraccia e scandisce ilcorso dell’anno, ogni elemento e

mistero della fede ha un giorno o addiritturaun tempo ad esso dedicato. Si ricordano laTrinità di Dio e la maternità di Maria, ildono dell’eucaristia e della vita consacrata.Quello che sembra mancare è una festadella Chiesa. Con rispetto parlando, sembrauna vera lacuna: non c’è una data in cui alcentro della meditazione sia il popolo di Dioin quanto tale.A pensarci bene, non è del tutto vero. Lafesta della Chiesa esiste e si celebra proprioil primo novembre di ogni anno, solennitàdi tutti i santi. Cos’è la Chiesa se non lafamiglia di coloro che hanno creduto,credono e crederanno nell’amore di Dio, ecosa sono i santi se non semplicementequesto, fragilità e umanità comprese? Siamonoi ad averli arbitrariamente iscritti a unclub esclusivo. Non per nulla il ConcilioVaticano II, a cui è dedicato l’Anno dellafede appena inaugurato dal Papa, parladella santità nel documento sulla Chiesa ericorda che tutti coloro che credono inCristo, “di qualsiasi stato o rango”, sonochiamati alla pienezza della vita cristiana,ossia la perfezione dell’amore. “E che talesantità promuove nella società terrena untenore di vita più umano”. Altro che fuga dalmondo o testa fra le nuvole. Poco oltre, sitrova un’altra affermazione inattesa, là dovesembra capovolta la teoria della metaelevata da raggiungere con ogni sforzo. Idiscepoli di Gesù, “nel battesimo della fedesono stati fatti veramente figli di Dio ecompartecipi della natura divina, e perciòrealmente santi. Essi quindi devono, conl'aiuto di Dio, mantenere e perfezionare conla loro vita la santità che hanno ricevuto”.Un tesoro già nelle nostre mani, dunque,non il premio finale per i più buoni.Un’occhiata alla storia e alla geografia dellasantità elevata all’onore degli altari, piccolapunta di un iceberg non celato agli occhi diDio, dà ragione della varietà di situazioni,percorsi e vicende. Un caleidoscopioaffascinante anche per l’homo mediaticus dioggi, come dimostra la simpatia che tv,cinema, teatro, internet nutrono per i santi ei testimoni del Vangelo. D’altra parte, comescriveva Joseph Ratzinger quarant’anni fa,«la fede cristiana non la si può descrivereastrattamente: la si può solo documentareriferendosi a uomini che l’hanno vissutafino nelle ultime conseguenze». Agostino,Francesco, Chiara, Teresa e gli altri, con cuiabbiamo molto più in comune di quanto cidifferenzino le storie e gli onori. «Come sivede in loro – proseguiva il futuro Papa – lafede è in fondo una determinata passione o,più giustamente, un amore».

Lago di Quarto, idee per valorizzarlo dal punto di vista turistico e dell’uso delle acque

Territori da riscoprire

Panoramica dell’invaso di Quarto, in comune di Sarsina

Don Oreste BenziAl via la causa di beatificazione

Settimana socialePrimo incontroil 5 novembre

Il messaggio conclusivo del Sinodo

Interviene, sul temagiovani e lavoro, An-

drea Olivero, presiden-te nazionale Acli

L’incontro sulla nuo-va evangelizzazione

non lascia spazi al pes-simismo

Il lago di Quarto sopravvive, ma se valorizzato può diventare una ri-serva idrica di acqua potabile e una risorsa turistica. Lo sbarramentorisale agli anni ‘20 e all’epoca il bacino aveva una capienza di 4,5 mi-lioni di metri cubi. Oggi è di circa 500mila metri cubi. C’è chi so-stiene che, se dragato e ripulito, potrebbe fungere da “Ridracoli discorta” prelevandone l’acqua e potabilizzandola, invece di usare quelladi falda che è di pessima qualità. La zona del lago di Quarto, nel sar-sinate, è anche di interesse turistico-ambientale. Dalla Pro Loco sispera nella sistemazione delle rive e si suggerisce la coltivazione delriso. Il parroco punta sulla valorizzazione del territorio.

Primo Piano alle pagg. 4-5

L’ergastolo ostativonon riabilital’uomo

Attualità 11

Occorre una nuovacultura per preve-

nire i reati e una penache non tolga dignità

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Giovedì 1 novembre 2012 3Opinioni

La speranza cristiana non rimuove il dolorema ci dona l’energia che conduce ai cari defunti

iamo giunti ai primi giorni del mese di novembre,ed ecco che il calendario della Chiesa riecheggiando latradizione più genuina della nostra gente,ci invita a celebrare la festa di Ognissanti, a fare memoria di

quanti, partiti dalle nostre case, dalle nostre città,sono approdati alle rive dell’eternità e sono in attesa dipartecipare, integralmente rivestiti della “veste candida”,alla grande festa del Paradiso, nel giornoche non conosce tramonto.Due ricorrenze unite dalla consapevolezza che la Fede in Gesùche ha vinto la morte, Lui che ci ha riscattato dal baratro dellamorte eterna ci accompagna alla vita senza termine, nella Casadel Padre celeste. Di qui la forza della speranza cristiana che nonrimuove il dolore del distacco ma, tuttavia, ci dona l’energia checi sostiene e ci conduce a ritrovarci con loro. Ogni qualvoltacelebriamo l’Eucaristia ci è dato di immergerci nel Mistero di Dio,e così rendere più visibile l’ancora invisibile rapporto con i nostricari. Ma è grazia di Dio anche l’andare in pellegrinaggio alletombe dei nostri defunti, nei grandi cimiteri urbani o nei piccolicamposanti sull’Appennino, dove sono stati riaccompagnatiquando si sono conclusi i loro giorni.Viviamo in tempi drammaticamente segnati dalladesertificazione spirituale, contagiati da una cultura che,rendendo insignificante la vita, tenta di censurare macabramenteanche la morte.Ma Gesù è Risorto e noi con Lui. Davanti alle tombedel cimitero che orniamo con fiori e luci, e ancor più con latestimonianza delle opere di carità in loro suffragio (lacelebrazione della messa nell’anniversario della loro dipartita!)torniamo, accompagnandoci ai nostri ragazzi e con loro anche ipiù piccoli, per fare la nostra professione di fede: “… aspetto laresurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà”. Lisottrarremo così alle suggestioni delle maschere di Halloween, aquesti rigurgiti di paganesimo che una cultura che impedisce allosguardo di volgersi verso la trascendenza, ha suggerito alconsumismo delle ingordigie commerciali.

* * *A partire dal 2 novembre entra in vigore il Rito delle Esequie,riflessioni, riti e preghiere per “accompagnare” quanti sono nel

S

dolore del lutto e del distacco; per viverlo con la forza e laconsapevolezza della speranza cristiana.L’“accompagnamento” (esequie, deriva dal latino ex-sequi, accompagnare) alla sepoltura, quand’anche siscegliesse la forma della cremazione. Ancor più se questascelta, sempre più frequente, pur compiuta non incontraddizione alla Tradizione cristiana, può subire lasuggestione davvero terribile che con la morte tutto èfinito.

Piero Altieri

Entra in vigore il“Rito delle Esequie” La Vignetta

uando a prevalere è la confusione, la vita di chi produce informazione si fa davvero difficile.Quanto accade in queste ore nella vita politica italiana è l’emblema dell’effetto confusione chesembra aver preso il sopravvento sul buonsenso come sul principio di realtà. Eppure, i segnali dipreoccupazione per la tenuta complessiva del sistema Paese non dovrebbero lasciare dubbi sulla

necessità di comportamenti, anche politici, segnati da responsabilità e sobrietà. Ne citiamo solo uno, diquesti segnali di allarme, perché ci appare il più macroscopico e preoccupante: la diserzione delle urneda parte dei cittadini elettori siciliani. Meno di un cittadino siciliano su due (47% degli aventi diritto alvoto) si è presentato alle urne per esprimere la propria scelta sul futuro governatore e sulla futuraassemblea.Non entriamo nel merito dei risultati perché non spetta a noi e non vogliamo essere fraintesi. Qui sidiscute di comunicazione e perciò abbiamo il dovere di porci una domanda essenziale: quanto il sistemacomplessivo dell’informazione ha contribuito a questa fuga dalle urne? Quanto ha pesato una mancatasottolineatura del diritto-dovere di partecipare (essenziale dinanzi all’esplosione dei populismi di ogni

Q

colore) a un momentofondamentale come quello del voto?Quanto la delusione e la mancanzadi orizzonte che coinvolgono glistessi operatori dellacomunicazione (siamo pur sempredonne e uomini in carne e ossa) sisono proiettati sul raccontopubblico di un appuntamentodecisivo per il futuro di una regionestrategica negli equilibricomplessivi del Paese? Quanto lenostre prevenzioni (spesso fondate)e i nostri pregiudizi (altrettantoradicati) hanno finito percontagiarci nello sguardo negativoche coinvolge tutta la politica, cosìda impedirci di trasmettere unasperanza di rinnovamento?In occasioni come queste e dinanzia una diserzione clamorosa comequella siciliana, ciascuno devechiedersi cosa non abbia fatto perrimettere in piedi il sistema politicoitaliano, riaprendo un canale difiducia fra elettori ed eletti. Questo èun tempo in cui si rischia di metterein discussione, con questicomportamenti omissivi, un benegrande come quello dellademocrazia. Chiedersi chi abbiavinto in questa tornata elettorale ècertamente meno importanterispetto alla sconfitta che tuttidobbiamo patire. E non è sufficienteaffermare che è tutta colpa dellapolitica e dei politici della SecondaRepubblica, magari eredi direttidella Prima. Se le cose sono andatecosì, forse qualche responsabilità cel’abbiamo anche noi cheproduciamo informazione.Non basta più raccontare ilmalaffare politico (che va stanato inogni angolo in cui si annida),occorre tornare a cercare eraccontare quanti credono davveronella politica come servizio al benecomune. Basterebbe che anche noi,donne e uomini dellacomunicazione, ci convincessimoche in politica e nella gestione dellacittà terrestre il male non può (enon deve) prevalere. Agostinoinsegna…

Domenico Delle Foglie

Astensione fa rima con comunicazione

Occorre interrogarsisul ruolo dei comunicatorinel voto sicilianodi domenica 28 ottobre

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Giovedì 1 novembre 20124 Primo piano

Originale proposta del presidente della Pro Loco: valorizzare il bacino con una coltura particolare

Il parroco don FiorenzoCastorri:"Pensiamo ad attiraregente dando servizie sfruttando le bellezzedi questo angolo del Creato"

Michela Mosconi

uove coltivazioni, individuatenelle risaie, animazione, flora efauna, eventi. La valorizzazionedel bacino di Quarto passa

attraverso le idee e i progetti della gentedel posto. E’ una sensazione condivisaquella delle potenzialità insite nel lago,originato da una frana nel 1812 e poiconsolidato dalla costruzione di unadiga negli anni ’20 del secolo scorso.

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Il riso del lago di Quarto

Oggi l’invaso e la zona circostanterappresentano alcuni dei luoghi dimaggior interesse naturalistico dellaValle del Savio. "E’ importante - dice GioacchinoSatanassi della Pro Loco di Quarto -rendere il lago non solo un luogo dacartolina, ma un ambiente dove lagente possa identificarsi. Valorizzarlosignifica renderlo fruibile, capace dicreare posti di lavoro". Satanassi sostiene, per esempio, che "ilterreno adiacente al lago si presta moltoalle risaie. Coltivare uno o due ettari diterreno e produrvi del riso, il ’riso diQuarto’, potrebbe diventare un motivoper identificarsi culturalmente". Inoltre,prosegue, "nella zona in prossimitàdell’Agriturismo Pian d’Angelo c’èpossibilità di creare un lago artificialeinterno con delle paratoie cheimpediscano alle acque del lago diportare limo. Si potrebbe così pensare adegli isolotti interni per la riproduzionedi specie di uccelli e creare ambientifaunistici interessanti". Coi lavori delprimo stralcio si è formato un piccolospecchio d’acqua, e anche un piccolo

lido. "In quella zona si possono trovarediverse soluzioni. Una piscina naturale,per esempio. Funziona come unaspecie di acquario, si usa sempre lastessa acqua (fatta muovere con dellepompe), senza aggiunta di additivi.Crearvi un giardino acquatico, einstallarvi attorno un chiosco con sdrai,musica, campi da pallavolo". "E’ tempo - conclude Satanassi - dimettere mano al secondo stralcio deilavori per il recupero del lago. E dipensare a un progetto completo che diasenso a quell’opera".

PROSEGUIRE CON I LAVORILa situazione attorno al lago è ferma ailavori del primo stralcio, datati diqualche anno. Nell’invaso il Savioscarica detriti, creando un problema diinterramento del bacino cui si è cercatodi metter mano con l’intervento delprimo lotto che ha permesso di toglieredal lago circa 8.000 metri cubi di limo.Un progetto pilota per capire cometrattare questo tipo di bacini. Unrecupero ambientale che giace lì daormai 7 anni. "Se non si interviene col

secondo stralcio dei lavori, si rischia divanificare i soldi spesi per il primointervento - dicono dalla Pro Loco -. Inalcuni punti, infatti, melma e cannesono già ricomparsi". Inoltre, "èimportante creare una progettualitàintorno al lago e agli interventi dibonifica. L’ambiente circostante,incontaminato, si presta ad un notevolesviluppo turistico". "Attorno al lago ci sono postimeravigliosi", dice don FiorenzoCastorri, parroco di Quarto che già apochi mesi dal suo insediamento(febbraio 2012) aveva lanciato unappello al Consiglio comunale diSarsina affinché si prendesse a cuore laquestione del lago e del suo recuperoidrico - ambientale."Durante il centro estivo - prosegue donCastorri - i bambini hanno fattoun’uscita attorno al lag, ed è stata unagiornata meravigliosa. Ci sono sentieriche se opportunamente apertipotrebbero essere sfruttati. Il lago è ungioiello, una perla da scoprire. Potrebbediventare un’attrazione notevole dovel’attività turistica consentirebbe unosviluppo della zona. Bisogna, però, cheattorno vi si creino eventi. Il Biolago staandando in questa direzione, ma nonbasta. La Pro Loco ha vari progetti per lavalorizzazione, ma deve esseresostenuta. Io stesso ho avanzato delleidee. Cose semplici come un presepevivente da sviluppare in cinque anni. Ilprimo anno si parte con la natività perpoi potenziarla nel corso degli anni.Oppure perchè non fare dell’attivitàculturale attorno al lago? Un centroconvegni che serva per organizzareincontri, serate, dibattiti? Alla domenicaqualche turista c’è. Sono pochissimi,ma qualcuno si ferma a mangiare alparco dello Spuntone, a ridosso dellago, attrezzato con aree pic nic.Bisogna potenziare questi aspetti,uscire dal provincialismo e pensare aqualcosa di innovativo".

L’ambiente appenninico, e in particolarequello che sovrasta il bacino idrograficodel lago di Quarto, è ricco di speciearboree. Alle quote più elevate si trova ilcosiddetto bosco ceduo caratterizzato dafaggio e cerro. Nella media valle i boschisono costituiti per lo più da roverella,

Boschi di faggio e cerroAgricoltura in continuo calo

carpino, orniello. Le colture agrarie rappresentanouna netta minoranza. Nel corso dei decenni lasuperficie agricola è andata calandoprogressivamente: nella prima metà del ’900 gliagricoltori in valle erano tanti e avevano bisogno diampi spazi per poter guadagnare qualcosa. Poi, conl’emigrazione a valle, il bosco ha ripreso a crescereanche grazie al lavoro della Forestale. Menosuperficie agraria significa un minor apporto didetriti e sedimenti dalle pendici al fiume e quindiinterramento molto più lento nel caso in cui ilbacino fosse dragato. (foto Giuseppe Mariggiò)

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Fra le speciearboree ancheroverella, carpinoe orniello

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Giovedì 1 novembre 2012 5Primo piano

Diga di QuartoSorta nel 1925 e lagointerrato già nel 1933Carlo Ammoniaci di San Piero in Bagno, nell’annoaccademico 1977-’78, si è laureato con una tesi relativaal bacino artificiale. I suoi dati sono ancora validi

Cristiano Riciputi

a diga di Quarto in una tesi dilaurea. Carlo Ammoniaci, di SanPiero in Bagno, nell’annoaccademico 1977/1978 si è

laureato in Agraria a Bologna discutendola tesi dal titolo: "Il lago di Quarto,degradazione di un bacino artificiale".Già dal titolo si comprende che neglianni ’70 il bacino era in buona parteinterrato, più o meno come lo è oggi. "La mia tesi - spiega Ammoniaci, chelavora come dirigente presso il Consorzioagrario adriatico - fra le varie funzioniaveva lo scopo di dare informazioni alloscopo di permettere una maggioredurata funzionale di queste opere. Nonva trascurato che un lago artificialecostituisce una riserva idrica di acquapotabile per uso domestico, così comeuna potenzialità per l’agricoltura e lazootecnica".A causa della particolare conformazionegeofisica del territorio e delle collinecircostanti, il bacino si è interrato molto

rapidamente. Nel 1925, anno della costruzione, la capacità dell’invaso erapari a 4,5 milioni di metri cubi. Lo si evince dalla tesi e Ammoniaci avevaricavato tutti i dati presso l’archivio dell’Enel, a Firenze. Ma dopo soli 8 annil’apporto di detriti era tale che la capacità era già dimezzata, scendendo a 2,2milioni di metri cubi."L’interramento è stato veloce - continua Ammoniaci - e progressivo: nel1938 la capacità era scesa a 1,7 milioni di metri cubi, mentre nel 1958 era paria 617mila metri cubi. Nel 1977, anno del mio rilevamento, avevo stimato unacapacità di circa 517mila metri cubi. Da allora le cose sono rimaste pressochéstabili, anche perché, per evitare che il bacino si interri completamente,vengono aperte periodicamente le tre paratoie di ritenuta della diga, alloscopo di far confluire a valle la maggior quantità possibile di materiale

Lsolido". Quando la diga è piena, il livellodell’acqua è a quota 317.80 metri sullivello del mare. Ridracoli, ad esempio, èa 557.30 metri sul livello del mare. Laprofondità del lago di Quarto, in origine,era in media di 5 metri nel ramo deltorrente Para e 8 metri sul Savio. Le puntemassime di profondità sono 11 metri sulPara e 12 sul Savio. Ma come mai il lago di Quarto si èinterrato in così breve tempo?Ammoniaci ha le idee molto chiare: "Imotivi sono molteplici. Prima di tuttoall’epoca le pendici dei monti, e si trattadi un bacino di oltre mille ettari, eranoquasi totalmente brulle e la mancanza dialberi ha causato forti fenomeni erosivi.In più, all’epoca non erano state costruitebriglie di contenimento, cioè quelleparticolari strutture che rallentano ilflusso dei torrenti limitando in tal modoanche l’erosione. Se la diga fossecostruita oggi sono certo che il lagoavrebbe un tempo di interramento moltopiù lungo".Riguardo all’ipotesi di utilizzo dell’acquadel Savio per scopi potabili, Ammoniaci

non si sbilancia: "Non sono esperto suquesto versante, ma di certo primaoccorre vuotare il bacino dai detriti. Enon si tratta di una cosa da poco: sonooltre 4 milioni di metri cubi di argilla elimo che, una volta movimentati,aumentano di volume. E poi occorretrovare siti dove depositarli".C’è un’altra curiosità legata adAmmoniaci: suo padre Pietro è statogeometra capo della Forestale e halavorato dalla fine degli anni ’50 fino aiprimi anni ’90, sempre in valle. I milleettari del bacino del Savio, negli annisuccessivi alla guerra, erano quasi spogli,con pochissima vegetazione. Grazie allavoro di decenni da parte della Forestalela Valle oggi è totalmente coperta diboschi. "Mio padre e tutti gli uomini dellaForestale - dice Ammoniaci - hannopiantato milioni di alberi. Nelle fotod’epoca si vede chiaramente che i montierano brulli e questo comportavafenomeni di ruscellamento. Oggi, se inostri molti sono lussureggianti, lo sideve al paziente lavoro degli uomini dellaForestale in cui mio padre, per decenni,ha lavorato con dedizione e impegno".

L’attuale capacità, ormai costante da anni,è di 500mila metri cubicontro un potenzialedi 4,5 milioni

"L’acqua del Po è pessimaVogliamo quella di Quarto"

"Il lago di Quarto può rappresentareuna riserva di acqua insostituibile peril Cesenate. L’idea è stata portataavanti per anni da Giorgio Zanniboni,già presidente di Romagna Acque,deceduto l’anno scorso, e io l’hosempre appoggiato". Stefano Angeli,esponente del partito Liberale egeologo di professione, da diversi annisostiene questa tesi: a Cesena ecomprensorio arriva poca acqua diRidracoli e quella dei pozzi è di qualitàscadente e molto costosa. Hera vuolerealizzare impianti di potabilizzazionedell’acqua de Po e immetterlanell’acquedotto, anche se deriva da unfiume che ha raccolto le acque nere digrandi città, prima fra tutte Milano.Non è meglio riattivare il lago diQuarto, dato che la diga c’è già, eutilizzare la sua acqua nei periodi disecca?"Nel Cesenate, esclusa Cesenatico, il40 per cento dell’acqua che beviamo -spiega Angeli - deriva dalle falde. Ed èun’acqua di scarsa qualità, con livellidi calcio esagerati e forte presenza dinitrati, pur al di sotto dei limiti di

legge. La diga di Ridracoli è statapensata, alla fine degli anni ’70, per 25Comuni e oggi ne serve 50, più buonaparte della Riviera romagnola. Questogrande fabbisogno, accompagnato daannate di siccità, rende insufficiente ilbacino del Bidente". Per ovviare a questa situazione, glienti pubblici, con Hera in prima fila,da tempo pensano a soluzionialternative. Due anni fa a Macerone è statoinstallato, in fretta e furia, un piccolopotabilizzatore dell’acqua del Canaleemiliano romagnolo (Cer) chedovrebbe fornire acqua potabile aCesenatico nelle situazioni diemergenza. "A Ravenna - aggiunge il geologo -Hera sta progettando un grandepotabilizzatore, sempre delle acquedel Cer, da 60 milioni di euro. Si trattadi una spesa colossale per ottenere unprodotto che sfido chiunque a bere. IlCer è stato progettato per l’agricolturae l’industria, non per usi domestici. IlPo raccoglie gli scarichi di tutta la VallePadana e anche se dopo la

potabilizzazione, i parametri chimici emicrobiologici indicano che è nelleregole, sfido chiunque a bere unliquido che ha accolto, per centinaiadi chilometri, i liquami e le deiezioniumane".Angeli è convinto che il lago di Quartosia una risorsa impareggiabile. "Vistoche la diga esiste, si tratta solo didragare il lago e costruire unpotabilizzatore di piccole dimensioni.Il costo sarebbe molto limitato. Senzacontare che l’acqua arriverebbe nellecase dei cesenati per caduta e senzautilizzo di energia. Con ilpotabilizzatore di Ravenna, invece, siandrebbe a consumare tantissimaenergia elettrica ogni anno perpompare l’acqua verso monte". Anche il problema dell’interramentosuccessivo al dragaggio non è,secondo il geologo, una scusaplausibile per scartare il progetto:"Con delle briglie lungo i torrenti amonte - conclude Angeli -l’interramento subirebbe un arrestodecisivo".

Cris. Ric.

Stefano Angeli, geologo, è uno dei sostenitori del progetto

Angeli sostiene che l’acqua che deriva dall’Appennino,raccolta dal Savio, è di buona qualità. I piccoli Comunia monte dello sbarramento di Quarto sono dotati didepuratore e non ci sono industrie che scaricano.Ovviamente, se si decidesse di sfruttare il bacino a finipotabili, andrebbero aumentati ancora di più i controllilungo tutta l’asta del Savio. Come si evince dalla tesi di Ammoniaci, il bacinoidrografico a monte della diga ha una superficie di 215chilometri quadrati con un’altitudine media di 766metri.

Una qualità superiore

Le paratoie della diga viste dall’alto

Lo sbarramento sul Savio a Quarto

Carlo Ammoniaci

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Giovedì 1 novembre 20126 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi

Cappella dell’ospedale (noal sabato)

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

20.30 San Giuseppe Artigiano(Villachiaviche)

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7,30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauroin Valle, Ponte Pietra,San Giuseppe Artigiano

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Giorgio, San Pio X,Gattolino, San GiovanniBono, Sant’Egidio,Basilica del Monte,Calisese, Torre del Moro,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,

Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

San Pietro, Santo Stefano,San Paolo, San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Osservanza,

San Pio X, Istit. Lugaresi,Case Finali, San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero

17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata18.00 Cattedrale,

San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Case Finali, Osservanza,San Vittore, Diegaro,Madonna delle Rose,San Paolo, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza, Bulgarnò

19.00 San Giorgio20.00 San Giovanni Bono,

San Pio X, Villachiaviche,Gattolino, Tipano,Bulgaria, Calisese, Ruffio

20.30 Ponte Pietra, Santa MariaNuova, Pievesestina,Pioppa, San Cristoforo

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9.30 Cannucceto;9,45 San Pietro;

10 San Giacomo,Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, SantaMaria Goretti, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20.30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11.15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;

Montepetra: 8.30; Linaro:18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18.30 (sabato);8 / 11.15 / 18.30;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato),9.15;Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 4 novembre - Anno BXXXI Domenica del Tempo OrdinarioDt 6,2-6; Sal 17; Eb 7,23-28;Mc 12,28b-34

Viene chiesto a Gesù: “Qual è ilprimo dei comandamenti?”.Gesù risponde:

“Ascolta Israele, il Signore nostroDio è l’unico Signore: amerai ilSignore tuo Dio con tutto il tuocuore e con tutta la tua anima,con tutta la tua mentee con tutta la tua forza”, citando illibro del Deuteronomio (la primalettura di oggi). Ma poi Gesù neaggiunge un secondo:amerai il tuo prossimo come testesso. Gesù compendiatutta la legge con i duecomandamenti dell’amore. Èquesta la strada della felicità. Gesù unisce le due dimensionidell’amore: l’amore verso Dio el’amore verso il prossimo.Lo stretto legame tra questi dueamori è la caratteristica delVangelo. Sarebbe illusoriopretendere di amare Dio senzaamare il prossimo, come pure ilcontrario.San Giovanni, nella sua letteraha parole molto chiare in merito.Chi dice di amare Dio che non

vede e non ama il prossimo chevede, è bugiardo.L’amore a Dio e al prossimo sonoinseparabili. Ricordiamo le paroledi Gesù al giudizio universale. Lo scriba che aveva interrogatoGesù, si complimenta con Gesùper la risposta data.Questo amore vale più di tantisacrifici immolati a Dio peronorarlo. I profeti hanno sempreproclamato che l’amore verso Diosi deve manifestare nell’amoreverso il prossimo, nella giustizia,nella carità, nell’andare incontroalle necessità degli altri.Non dobbiamo mai dimenticareche Dio ci ha amato per primo,donando tutto se stesso.Celebrando la Messa andiamo ascuola di Gesù per impararecosa vuol dire amaree per lasciarci amare da Lui. AmareDio e il prossimo è una stradamaestra per annunciare il Vangelodi Gesù.Seguiamo Gesù con la nostra vitadiventando segni e strumenti delsuo amore e imitiamo i grandisanti della carità che sono vissutianche tra noi. Il mondo di oggi haurgente bisogno di amore.Gratuito, disinteressato, sincero.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNORETi amo, Signore, mia forza

lunedì 5 novembresan Zaccariaed ElisabettaFil 2,1-4; Sal 130;Lc 14,12-14

martedì 6san Leonardodi NoblecFil 2,5-11; Sal 21;Lc 14,15-24

mercoledì 7sant’ErnestoFil 2,12-18; Sal 26;Lc 14,25-33

giovedì 8san GoffredoFil 3,3-8a; Sal 104;Lc 15,1-10

venerdì 9dedicazione BasilicaLateranenseEz 47,1-2.8-9.12;Sal 45; 1Cor 3,9c-11.16-17; Gv 2,13-22

sabato 10 san Leone MagnoFil 4,10-19; Sal 111;Lc 16,9-15

La Parola di ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

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DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 38 del 25 ottobre 2012: 8.000 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di lunedì 29 ottobre 2012

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOVisita pastorale del vescovo Douglas alle parrocchieSabato 3 novembre a Bagno di Romagna Messa di aperturaAlle 17 di sabato 3 novembre, nella Basilica di Santa Maria As-sunta, il vescovo Douglas Regattieri presiederà la solenne conce-lebrazione di apertura della Visita pastorale a tutte le parrocchiedella diocesi. La prima Zona pastorale interessata dalla Visita delvescovo è quella di Sarsina-Alta Valle del Savio. In particolare, leparrocchie che riceveranno la visita del vescovo Douglas, dal 4all’11 novembre, sono quelle di Balze e Montecoronaro.

In Brasile la 28esima Giornata Mondiale della GioventùIn diocesi sono già iniziate le iscrizioni“Andate e fate discepoli tutti ipopoli” è il brano del Vangelodi Matteo che sarà tema della28esima Giornata Mondialedella Gioventù che si terrà aRio de Janiero, in Brasile, dal23 al 28 luglio 2013.La proposta del Servizio dio-cesano per la Pastorale giova-nile (in collaborazione con laPastorale giovanile di Modena-Nonantola) è di un viaggio di 16giorni (dal 15 al 30 luglio) durante il quale è possibile vivere unasettimana missionaria in Goiàs (dal 15 al 22 luglio), prima di ar-rivare a Rio per le Giornate Gmg. L’esperienza è rivolta ai giovaniche al momento della partenza abbiano già compiuto 18 anni.Iscrizioni entro il 15 novembre con il versamento di una caparradi 400 euro. Per i partecipanti verranno organizzati durantel’anno incontri di formazione in preparazione alla Gmg. Spesatotale: 2.500 euro.Per info e iscrizioni: [email protected], [email protected],tel. 346 3008218.

Pellegrinaggio a Fatima, incontro dei partecipantiDomenica 4 novembre alle 18,30, nei locali della parrocchia diSant’Angelo di Gatteo, il vescovo Douglas incontrerà i parteci-panti al pellegrinaggio diocesano che si è tenuto nell’agostoscorso a Fatima. Sarà l’occasione per rivivere il pellegrinaggio,condividere ricordi e fotografie.

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Giovedì 1 novembre 2012 7Vita della Diocesi

Nuovo Consiglio pastorale diocesano: tutti i nomiSabato 27 ottobre in Cattedrale si è riunito per la prima volta il Cpd. Resterà in carica tre anni

arlamentino”della Diocesi,ecco i nomi.

Sabato 27 ottobre, prima inEpiscopio e poi in Cattedraledove, all’interno della messa,con il rito di benedizione deiconsiglieri, si è insediato ilnuovo Consiglio pastoralediocesano, che resterà incarica per i prossimi tre anni.“Il Consiglio pastoralediocesano - come afferma il

Concilio Vaticano II e come ha sottolineato il vescovo Douglas nella suaintroduzione - è uno strumento di comunione e di partecipazione aperto a tutte lecomponenti del popolo di Dio per la programmazione pastorale della vita dellaDiocesi. Deve ‘studiare, esaminare tutto ciò che si riferisce alle opere di apostolato,per poi proporre pratiche conclusioni’. La sua finalità principale è quella di dareconsigli al vescovo, offrendo elementi di conoscenza della realtà pastorale eformulando proposte operative. La programmazione pastorale che il vescovo

P“ intende attuare si avvale dell’apporto deimembri del Consiglio pastorale diocesano intutte le sue varie fasi: scelta, proposta,accompagnamento e verifica dell’esecuzionedelle linee pastorali.La segreteria del Cpd, presieduta dalvescovo, è formata dal vicario episcopale perla pastorale monsignor Walter Amaducci, dalsegretario Valeriano Biguzzi e da tre membrieletti dal Cpd nella riunione di sabato scorso:Carmelina Labruzzo, William Casanova eFrancesco Zanotti.Compongono il nuovo consiglio per iltriennio 2012-2015: segretario: ValerianoBiguzzi. Membri per ufficio: il vescovoDouglas Regattieri, don Pier Giulio Diaco,monsignor Walter Amaducci, monsignorMario Morigi, monsignor Sauro Rossi. Vicarizonali: don Giordano Amati, don LucaBaiardi, canonico Andrea Budelacci, don

Giovanni Savini, don Renato Serra, donClaudio Turci. Membri designati: CarloBracci, padre Mauro Peserico, suor FedoraTomasoni, Carmelina Labruzzo, MarcoCastagnoli, Massimo Bassi, Antonio Belluzzi,Anna Greco, Isabella Ferrari, FrancoSignorini, Luca Aldini, Francesca Pieri,Cristiano Riciputi, Carla Cantarelli, UmbertoSedioli, Aldo Stucco, Gennaro Bucci, MarinaOrioli, Rita Ricci, Luana Longaresi, Paolo Tei,Lanfranco Campana, Cecchino Ceccarelli,Palma Orlandi, Elsa Angela Cangini, PaoloFarfaneti, Marco Giannini. Membri designatidal vescovo: Emanuela Casali, WilliamCasanova, Andrea Delvecchio, Mattia DellaCorna, Mauro Domenichini, GiulianoGalassi, Ilaria Grafieti, Marino Mengozzi,Sabrina Paoletti, Francesco Zanotti, AdolfoCarlo Zanuccoli, Clarice Zavalloni, PaoloZoffoli.

I giovani come speranzadella società e della Chiesa

● Nei quattro lunedìdi novembre la SettimanaSociale in diocesi

● Incontri promossidalla “Gaudium et Spes”e dalla Pastorale Giovanile

● Quattro gli ambiti: lavoro,Chiesa, impegno socio-politico e volontariato

l tema proposto per la prossimasettimana sociale cesenate, ormaigiunta all’ottava edizione, èparticolarmente attuale e

coinvolgente. Riguarda i giovani visticome speranza della società e dellaChiesa. Nel corso di quattro incontri sicercherà di attualizzarne le esigenze,ma anche di evidenziarne lepotenzialità cercando di portare uncontributo utile per tutta la nostracomunità. Giovanni Paolo II, nelmessaggio per la XVIII GiornataMondiale della Gioventù (13 aprile2003), rivolgendosi ai giovani fecel’ormai celebre affermazione: “Ora piùche mai è urgente che voi siate le’sentinelle del mattino’, le vedette cheannunciano le luci dell’alba e la nuovaprimavera del Vangelo, di cui già sivedono le gemme”. E proseguivaevidenziando come la testimonianzadi “giovani liberi e coraggiosi cheosino andare anche controcorrente eproclamare con forza ed entusiasmola propria fede in Dio, Signore eSalvatore è un bisogno imperioso ditutta l’umanità”.

I La Commissione diocesana “Gaudiumet Spes” e il Servizio diocesano diPastorale Giovanile hanno sceltoquattro ambiti ben precisi peraffrontare la problematica giovanile:prima il lavoro, poi la Chiesa e aseguire l’impegno socio-politico e ilvolontariato. La sequenza degliincontri, che si svolgeranno tutti alle21, è stata definita, esclusivamente, inbase alle esigenze dei relatoriparticolarmente qualificati, noti eimpegnati a livello nazionale. Aprirà ilciclo Andrea Olivero, presidentenazionale delle Acli (AssociazioniCristiane Lavoratori Italiani) chelunedì 5 novembre, nella Salapinacoteca della Cassa di Risparmio diCesena, affronterà il tema “I giovani eil lavoro”. “I giovani nella Chiesa, oggie in prospettiva” sarà l’argomentoaffrontato lunedì 12 novembre, nellachiesa di Sant’Agostino da monsignorDomenico Sigalini, vescovo diPalestrina (Roma) e assistenteecclesiastico generale dell’AzioneCattolica italiana.Le esigenze e le potenzialità dei

giovani in rapporto all’impegno socio-politico saranno il tema dell’incontrodi lunedì 19 novembre, nella Salapinacoteca della Cassa di Risparmio diCesena, con Marco Tarquiniodirettore del quotidiano “Avvenire”.Conclude la rassegna lunedì 26novembre, nella Sala Pinacoteca dellaCrc, Edo Patriarca, già portavoce delForum Terzo Settore e neo elettopresidente del Centro nazionale per ilVolontariato, con l’incontro “I giovanie il volontariato”. La novitàinteressante di questa ottava edizionedella Settimana Sociale Cesenate èstata rappresentata da una serie di“laboratori” che hanno coinvoltoalcuni gruppi di giovani cesenati sullequattro tematiche centrali degliincontri. I risultati emersi da questilaboratori, guidati dal sociologoGiancarlo Dall’Ara, saranno presentatiall’inizio di ogni serata e potrannoessere discussi, assieme al relatore, neldibattito finale. Ecco allora che alla luce del Vangelo edella Dottrina Sociale della Chiesaquesti incontri, rivolti a tutti, non solo

IL PRIMO APPUNTAMENTODELL’8ª SETTIMANASOCIALE IN DIOCESIÈ PER LUNEDÌ 5NOVEMBRE ALLE 21NELLA SALA PINACOTECADELLA CASSA DIRISPARMIO DI CESENA(VIA TIBERTI):SARÀ PRESENTEANDREA OLIVERO(NELLA FOTO), PRESIDENTENAZIONALE DELLE ACLI.TEMA DELL’INCONTRO:“I GIOVANI E IL LAVORO”

ai giovani,avrannol’ambizione diproporre nuovistimoli a tuttala nostra società e alla Chiesadiocesana. Un po’ come fecequel famoso ragazzo, citato nelVangelo di Giovanni (Gv 6,6-11),che possedeva solo cinque panid’orzo e due pesci e li mise nellemani di Gesù il quale: “prese ipani e, dopo aver reso grazie, lidiede a quelli che erano seduti,e lo stesso fece dei pesci,quanto ne volevano”.L’affidamento nelle mani diGesù di ciò che il ragazzopossedeva aveva portato fruttoper il bene comune.

Marco Castagnoli

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Giovedì 1 novembre 2012 9Vita della Chiesa

Speranza e donoDon Oreste,al via la richiestadi beatificazione“Don OresteBenzi diventibeato”. Si èconcluso conla richiestaufficiale diavvio delprocesso dibeatificazioneper il sacerdote il grande convegnoorganizzato a Rimini dalla comunità“Giovanni XXIII”. Nella sera di sabato 27ottobre, durante la messa di chiusuradella due giorni dedicata a don Oreste“testimone e profeta per le sfide delnostro tempo”, Giovanni Paolo Ramonda,primo successore di don Benzi, haconsegnato al vescovo di Rimini FrancescoLambiasi la domanda di beatificazione.Una speranza e un dono.Perché “dono”, come emerso dalle tanterelazioni del convegno, don Oreste lo èstato davvero per tanti. Il suo impegno hamutato la vita di molti ma anche lasocietà, perché lui non si è mai tiratoindietro neppure quando si è trattato diprotestare contro leggi e codici penaliingiusti. Spesso anticipando i tempi,spesso proponendo modelli sociali edeconomici alternativi. Un uomo di Dio cheha cambiato la storia degli uomini. Gliorganizzatori hanno voluto racchiudere esintetizzare le “profezie” di don Benzi insette temi su cui il sacerdote si è battutoin vita e che ancora oggi sono resiconcreti dall’operato di tante persone,movimenti e associazioni. Sette temi chesono diventati altrettanti appelli della“Giovanni XXIII”: ripristino dei fondi perla famiglia e l’autosufficienza dopo i taglisubiti negli ultimi anni, promulgazione diuna legge tutta a favore della maternità,importanza degli organismi internazionalicome le Nazioni Unite, dove la Comunitàsiede dal 2006, richiesta di penealternative al carcere per mamme con figliminori, cittadinanza ai minori di originestraniera nati in Italia, norme cheproibiscano la prostituzione, richiesta dimoratoria di dieci anni per le missionimilitari dell’Italia all’estero e opzione peri poveri e la non violenza.

on c’è uomo o donna che, nella sua vita, non si ritrovi, come ladonna di Samaria, accanto a un pozzo con un’anfora vuota, nellasperanza di trovare l’esaudimento del desiderio più profondo delcuore, quello che solo può dare significato pieno all’esistenza”. Parte

dal profondo di questa considerazione il messaggio del Sinodo dei vescovi al Popolodi Dio, inviato domenica 28 ottobre a conclusione della XIII Assemblea generaleordinaria del Sinodo dei vescovi. Il messaggio è caratterizzato dalla “urgenza” di“condurre gli uomini e le donne del nostro tempo a Gesù, all’incontro con lui”.Perché “molti sono oggi i pozzi che si offrono alla sete dell’uomo”, ma occorre“orientare bene la ricerca, per non cadere preda di delusioni, che possono essererovinose”. Il messaggio fa il punto sui problemi e le sfide che attraversano l’umanità eche sono stati oggetto di discussione in questi giorni di Sinodo, ma lascia un segno disperanza. “Il nostro - scrivono i padri sinodali - è un mondo colmo di contraddizionie di sfide, ma resta creazione di Dio, ferita sì dal male, ma pur sempre il mondo cheDio ama, terreno suo, in cui può essere rinnovata la semina della Parola perché tornia fare frutto. Non c’è spazio per il pessimismo nelle menti e nei cuori di coloro chesanno che il loro Signore ha vinto la morte e che il suo Spirito opera con potenzanella storia”.

Umiltà. “Umiltà” è la parola che risuonanei primi paragrafi del testo, perché“l’invito ad evangelizzare si traduce in unappello alla conversione”. “Dobbiamoriconoscere - si legge - che le povertà e ledebolezze dei discepoli di Gesù,specialmente dei suoi ministri, pesanosulla credibilità della missione. Siamocerto consapevoli, noi Vescovi per primi,che non potremo mai essere all’altezza

“N

L’incontro con Gesùil desiderio più profondo

I vescovi al Popolo di Dio: “Non c’è spazio per il pessimismo”

Messaggio Sinodo

della chiamata da parte del Signore edella consegna del suo Vangelo perl’annuncio alle genti. Sappiamo di doverriconoscere umilmente la nostravulnerabilità alle ferite della storia e nonesitiamo a riconoscere i nostri peccatipersonali. Siamo però anche convinti chela forza dello Spirito del Signore puòrinnovare la sua Chiesa e rendere

splendente la sua veste, se ci lasceremoplasmare da lui. Lo mostrano le vite deisanti, la cui memoria e narrazione èstrumento privilegiato della nuovaevangelizzazione. Se questorinnovamento fosse affidato alle nostreforze, ci sarebbero seri motivi di dubitare”.

Le famiglie di fatto. Nel paragrafodedicato alla famiglia, i padri sinodalirivolgono un pensiero particolare alle“situazioni familiari e di convivenza in cuinon si rispecchia quell’immagine di unitàe di amore per tutta la vita che il Signoreci ha consegnato. Ci sono coppie checonvivono senza il legame sacramentaledel matrimonio; si moltiplicanosituazioni familiari irregolari costruitedopo il fallimento di precedentimatrimoni: vicende dolorose in cui soffreanche l’educazione alla fede dei figli. Atutti costoro vogliamo dire che l’amoredel Signore non abbandona nessuno, cheanche la Chiesa li ama ed è casaaccogliente per tutti, che essi rimangonomembra della Chiesa anche se nonpossono ricevere l’assoluzionesacramentale e l’Eucaristia. Le comunitàcattoliche siano accoglienti verso quantivivono in tali situazioni e sostenganocammini di conversione e diriconciliazione”.

Giovani, economia e politica.“Testimoniare il Vangelo non è privilegiodi alcuno. Riconosciamo con gioia lapresenza di tanti uomini e donne che conla loro vita si fanno segno del Vangelo inmezzo al mondo”. Il messaggio ha quindiuna parola per tutti: per i giovani, per iquali i vescovi chiedono di “nonmortificare, la potenza dei loroentusiasmi”. Al mondo dell’economia edel lavoro, invece, i padri sinodalichiedono di “riscattare il lavoro dallecondizioni che ne fanno non poche volteun peso insopportabile e una prospettivaincerta, minacciata oggi spesso dalladisoccupazione, specie giovanile”. Almondo della politica, l’esortazione ad “unimpegno di cura disinteressata etrasparente del bene comune”; “unalimpida testimonianza” e “il precettodella carità”.

VATICANO, 28 OTTOBRE:BENEDETTO XVI

CELEBRA LA MESSA CONCLUSIVADEL SINODO DEI VESCOVI

SULLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 1 novembre 2012 11Attualità

il Periscopio di Zeta

A cinque anni dalla morte di don Oreste Benziuna riflessione su una eredità da condividere

Il sorriso contagioso di un prete

Chi è stato don Oreste Benzi? A cinque anni dalla sua morte avvenuta il 2novembre 2007 ancora ci si interroga sul prete dalla tonaca lisa. LaComunità da lui fondata, la papa Giovanni XXIII, nello scorso fine

settimana ha organizzato una tre giorni per ricordarlo e per raccogliere la suaeredità. La domanda, comunque rimane. Fu un profeta o un pazzo? Un illusoo un provocatore? Oppure un uomo pericoloso, come molti lo hanno dipintolungo i suoi anni di impegno instancabile? Nel 1999 incontrai il cardinale Ersilio Tonini per intervistarlo sulla figura di donOreste. Quel colloquio avrebbe fatto da presentazione a un libro cheraccoglieva le sue risposte alle lettere che giungevano al Corriere Cesenate. “Iodico che è un matto – mi disse l'arcivescovo emerito di Ravenna -. Uno di queimatti che bisognerebbe ammazzare per poter ungere gli altri, uno di quelli cheportano dentro la fiamma di quella carità che ha inventiva, ha coraggio, nonconosce limiti. In lui – concluse il cardinale – sono ben armonizzate dueattitudini che sembrerebbero elidersi: l'ardimento e la prudenza”. Ora lo sappiamo di certo, e tutti quelli che hanno avuto il privilegio diincontrarlo lo possono testimoniare: don Oreste era un santo. Non importa iltempo che occorrerà per dichiaralo in maniera esplicita, anche se sonoconvinto che non ci vorranno secoli. Don Oreste portava dentro di sé unaconsapevolezza talmente grande di essere debitore verso Dio da fare della sua

vita un'unica lode al Signore. L'aveva imparato in famiglia. Poi ne ha fatto unaregola: la sua immensa gratitudine per il dono dellavita ha fatto sì che la sua esistenza venisse spesatotalmente per il prossimo. Là dove c'era un uomosofferente, lì arrivava don Oreste. Combatteval'ingiustizia perché in chi gli viveva accanto hasempre visto il volto di Gesù, quello che ha indicatoa tutti coloro che incrociava nella mille strade da luipercorse a una velocità impressionante. Uomo di preghiera e di una fede incrollabile, era unmistico-operativo, come mi piace definirlo. Non era

un buonista. Di certo era un ottimo prete, giusto,severo con sé e con gli altri. Era un prete fedele allaChiesa intesa anche come istituzione. Un prete checonsigliava a tutti la ricetta per vivere in questostrano mondo: se vuoi stare in piedi, devi stare inginocchio. Don Oreste se ne è andato in silenzio, nella notte frala festività dei Santi e il ricordo dei defunti. Non halasciato nulla di personale, ma ha lasciato dietro disé una scia d'amore che non ha confini. La suacomunità lo testimonia ogni giorno con le case-famiglia, le comunità di ogni tipo, l'accoglienzaverso i più diseredati. Don Oreste è stato unuragano e chi lo ha conosciuto lo sa con certezza.Dove è passato nulla è più stato come prima.“Quando vedi non puoi più fare finta di non averevisto”, diceva con un candore disarmante. Allora viadal quieto vivere, dalla banalità di ogni giorno. “Nonposso tacere”, diceva ancora il don. Quando haiincontrato il centuplo quaggiù non puoi nonannunciarlo sui tetti, a tutte le latitudini, come hafatto don Oreste, testimone, profeta e santo cheancora oggi ci sorride e ci incoraggia a non mancareal nostro quotidiano “incontro simpatico con Gesù”,quello che dà sapore alla nostra vita. (767)

Villaggio globaledi Ernesto Diaco

LA NOVITÀ STA (SOPRATTUTTO)NEGLI OCCHI

Sta ottenendolusinghieriapprezzamentida parte delpubblico e dellacritica un filmrecente ispiratoal “GrandeFratello”televisivo. Si tratta di “Reality”, diretto daMatteo Garrone e ambientato nellaperiferia napoletana. È qui, infatti, chevive Luciano, un pescivendolo padre di trefigli che, per arrotondare il magroguadagno, organizza piccole truffeinsieme alla moglie Maria. Ed è qui che,per non scontentare la figlioletta,l’esuberante giovanotto partecipa a unprovino per il noto reality show. Il restodella storia è un drammatico crescendo diattese deluse, di grottesche ossessioni e dipatologica immersione in un mondoillusorio, capace di sovvertire i rapportipiù importanti e la stessa percezione dellarealtà.Non è la prima opera cinematograficadedicata alla sfera virtuale che circondamolti format televisivi, con le lorodipendenze e storture. Da “The Trumanshow” in poi, non si è mancato di attirarel’attenzione sui rischi di certi meccanismimediatici, che non mantengono mai quelche promettono. Anzi, da un certo puntodi vista, il film di Garrone giunge tardi,quando l’occhio del cittadino medio – manon di tutti – si è fatto più consapevole edisincantato. Le quotazioni del “GrandeFratello”, e di palinsesti simili, appaiono inribasso; meglio sarebbe prendersela conaltre catene virtuali: ad esempio, quelledella rete digitale in cui si trascorronolunghe ore, intere giornate, porzioni nontrascurabili di vita.Eppure il racconto grottesco visto alcinema è una metafora del nostro tempo,dove a far sognare è l’effimera ribalta diuno show e gli occhi delle folle puntatiaddosso, non importa se filtrati eipnotizzati da uno schermo luminoso. Secatalogati da un contatore web e unelenco di “mi piace”. A leggere i dati dell’ultimo rapportoCensis-Ucsi, dal titolo significativo “Imedia siamo noi: l’inizio dell’erabiomediatica”, la televisione resta la reginaincontrastata, con una percentuale difruitori del 98,3 per cento. Siamotelespettatori dalla culla alla tomba.Crescono la diffusione di internet e leutenze telefoniche dei cellulari, ma unquarto di coloro che si collegano al web hal’abitudine di guardare i programmi tv daisiti delle emittenti televisive e il 42 percento li cerca su YouTube per costruirsi ipropri palinsesti su misura. Il digitaleterrestre è ormai accessibile nell’interapenisola: la sola Rai in tre anni vi hainvestito 400 milioni di euro. Da tempo sisprecano gli annunci e le promesse di unatv nuova, ma la vera rivoluzione sarebbeun modo nuovo di guardare la tv.

re suicidi solo nell’ultima settimana:qualche giorno fa a Poggioreale e il 24ottobre a Firenze e a Prato. Già 31, tra

gennaio e luglio 2012; 63 nel 2011. Sono inumeri della disperazione dei detenutiitaliani. A diffonderli è il Rapporto sullostato dei diritti umani negli istitutipenitenziari e nei centri di accoglienza etrattenimento per migranti in Italia, curatodalla Commissione diritti umani delSenato e presentato il 23 ottobre nelcarcere romano di Regina Coeli. Secondol’indagine, l’Italia occupa uno fra gli ultimiposti in Europa nel rapporto detenuti-postiin carcere. A fine febbraio, su una capienzacomplessiva di 45.742 posti, nelle carceriitaliane i detenuti erano 66.632, di cui solo38.195 con condanna definitiva. Intantoprosegue l’impegno di un gruppo di"uomini ombra" (la definizione che gliergastolani ostativi danno di sé) perl’abolizione di ciò che definiscono la "penadi morte viva", ossia l’ergastolo ostativo,senza fine perché non prevede benefici osconti di pena, a meno che non si decida dicollaborare con la giustizia. Uomini che sidefiniscono "né vivi, né morti" in unappello che si può sottoscrivere sul sitodell’Associazione Comunità Papa GiovanniXXIII www.apg23.org. Ad oggi gliergastolani sono circa 1.500.Dell’emergenza carceraria GiovannaPasqualin Traversa, per l’agenzia Sir, haparlato con padre Vittorio Trani, da quasitrentacinque anni cappellano a ReginaCoeli e consulente ecclesiastico del Seac,Coordinamento dei gruppi di volontariatopenitenziario che operano in Italia(www.volontariatoseac.it).

Qual è la sua opinione sul mantenimentodell’ergastolo ostativo?Come cittadini e come cristiani dovremmoin generale impegnarci per creare una

mentalità, una sensibilità diversa neiconfronti del mondo carcerario. Lo Statoha il dovere di intervenire nei confronti deicittadini che commettono reati, ma la suaazione non deve aggiungere ingiustizia aingiustizia. Tutto il mondo della giustiziaandrebbe rivisitato con la capacità digarantire realmente il rispetto dellapersona lasciando una porta sempreaperta alla speranza. Per quanto riguardal’ergastolo ostativo, è ancor più necessarioun impegno comune affinché si possaaprire uno spiraglio di vita per questepersone che con la sua abolizionepotrebbero riprendere in mano la propriaesistenza. La prospettiva della speranza èfondamentale per il recupero dell’uomo; èuna fortissima motivazione e una specie dileva magica che sostiene anche neimomenti di maggiore buio.

Come conciliare la tutela della legge edella sicurezza dei cittadini con il rispettodi chi ha sbagliato ma non può essereidentificato solo nel suo errore?Anzitutto alleggerendo il carcere,riservando la limitazione della libertà aicasi più gravi e commutando per gli altri lapena, ad esempio, in obbligo a prestareservizi sociali a beneficio della collettivitàoffesa con il reato. Ai disagi legati alsovraffollamento, oggi si aggiunge anche iltaglio della spesa pubblica, che ha portatoa una considerevole diminuzione dei fondidestinati a garantire una vita dignitosanegli istituti di pena.

Si auspica di più parti un’amnistia…Un gesto che potrebbe risultare anche unasorta di riparazione perché la giustiziaamministrata da esseri umani può talvoltaessere essa stessa un atto di ingiustizia,come dimostra il caso Tortora, risollevatoin questi giorni. L’amnistia è importante,

ma se non viene affiancata daprovvedimenti che imprimano un realecambiamento di rotta alla strada che portaal carcere, è difficile che possa essererisolutiva. Dopo un anno la situazionetornerebbe la stessa di prima. Le carcerivanno alleggerite sia dirottandoeffettivamente i tossicodipendenti instrutture di recupero, sia con un ampioricorso alle misure alternative, veicolocostruttivo di reinserimento sociale, dopoil quale la recidiva scende dal 30-40 percento al 15-17 per cento. Affidamentosociale, arresti domiciliari, semilibertàcostituiscono infatti una concretafacilitazione al reinserimento socialesuccessivo al carcere.

Spesso il reato è frutto di situazioni diprofondo disagio ed esclusione…Sì. Più che punire bisognerebbe prevenirele disfunzioni del tessuto della società,concause indirette di molti reati commessida chi, relegato ai suoi margini e spesso incondizioni di estrema necessità, non sacome sbarcare il lunario o diventamanovalanza della criminalitàorganizzata. E oggi ci troviamo di fronte aun aumento allarmante di persone arischio delinquenza, soprattutto nellegrandi città.

Quindi occorre soprattutto una nuova"cultura"?Il discorso sulla giustizia non può limitarsialle sentenze e alle manette; dovrebbeampliare l’orizzonte traducendosi inquestione di grande responsabilitàcollettiva giocata soprattutto sullaprevenzione. Noi invece interveniamo solosul reato e non siamo in grado di farcicarico della rimozione delle radici deicomportamenti illegali. Una società cosìnon può dirsi pienamente umana.

TPersone che meritano rispetto

A colloquio con padre Trani: “È urgente l’abolizione dell’ergastolo ostativo”

Carcerati

“LA PROSPETTIVADELLA SPERANZAÈ FONDAMENTALEPER IL RECUPERODELL’UOMO;È UNA FORTISSIMAMOTIVAZIONEE UNA SPECIEDI LEVA MAGICACHE SOSTIENEANCHENEI MOMENTIDI MAGGIORE BUIO”(FOTOARCHIVIO SIR)

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Giovedì 1 novembre 201212 Cesena

Cesena a Tavola, menù e prodotti per palati finiSpecialità di varie zone d’Italia riempiranno le vie del centro storico. I ristoratori propongono piatti particolari

Per la gioia dei buongustai torna ’Cesena atavola’, l’appuntamento enogastronomicoche dal 31 ottobre al 4 novembre riempieil centro storico di profumi e saporid’autunno. Ce n’è per tutti i palati nelletante osterie di strada allestite durante larassegna. Nel menù del’Osteria delletradizioni, in piazza Almerici, si trovanopolenta, pasta e fagioli, minestre ai funghi,alla lepre e al cinghiale, e arrosti. In piazzadella Libertà si entra all’Osteria toscana,con l’immancabile tagliata fiorentina,

fagioli toscani all’olio nuovo e ribollita, mentre la Sardegna in tavola proponealcune specialità quali porchettone arrosto e maialetti allo spiedo. Sempre inpiazza della Libertà si trova la Focacceria ligure dove si possono assaggiare latipica farinata di ceci, le focacce genovesi all’olio, cipolle e formaggio, e lostand Risottomania con ricette tipiche veronesi a base di riso. La novità di questa edizione della kermesse (che il prossimo anno festeggia ivent’anni) viene da proposte che giungono da lontano: la cucina israeliana

con piatti vegetariani kosher, mentredagli Usa arrivano muffins, brownies,cupcakes, donuts, cheesecake e altredolcezze, oltre alle immancabilipannocchie dorate. E poi ancora asadoargentino (piatto di carne di manzo cottaalla brace) in piazza Fabbri e un bus a duepiani allestito come un pub londinesetradizionale con vasta scelta di birre inpiazza della Libertà. Curiosando fra unbanco e l’altro ci saranno varie occasioniper gli ’assaggi a passeggio’: bomboloni,tortelli alla lastra, caldarroste, spiedini difrutta al cioccolato.Per fare scorta di buone cose, si può farela spesa alla mostra mercato dei prodottitipici, che si snoda da piazza Almerici apiazza della Libertà, in cui si trovano lespecialità di quindici regioni italiane,

dalle Alpi al Mediterraneo: cinquantaproduttori e venditori espongono leprelibatezze della zona di provenienza,tra cui speck, mozzarella di bufala,orecchiette e canederli, taralli, cannoli,tisane.Chi preferisce atmosfere più raccolte eraffinate può optare per i menùdegustazione a prezzo dichiarato (dai 28ai 35 euro) nei nove ristorantidell’Associazione Ristoratori di Cesena(Casali, Cerina, Cohiba, La Fonderia-Osteria de Gas, La Grotta, Le scuderie,Osteria Michiletta, Ponte Giorgi), cherimarranno a disposizione dei clienti finoall’11 novembre, in cui vengono propostipiatti della tradizione con innovazione efantasia.

Fs

Il sistema è pensato dall’università con il contributo della Fondazione Crc

Grazie al coordinamentoe all’incrocio fra piùdatabase, sono stati scopertianche abusiin compravenditedi terreni edificabili

rogetto Lotta digitaleall’evasione fiscale: il Comunecomincia a fare sul serio. Ilprogetto mira a trovare gli

evasori mediante un nuovo sistemainformatico che mette in relazione levarie banche-dati a disposizione delComune di Cesena. Finanziato dallaFondazione Cassa di Risparmio diCesena, è realizzato con un accordopubblico-privato che vede coinvolti ilComune, l’università e l’aziendainformatica Onit. Nell’ambito diquesto accordo, dall’inizio dell’annosono già tre i laureandi in Scienze eTecnologie Informatiche che hannosvolto il tirocinio e la tesi presso ilSettore Sistemi Informativi: si tratta diAndi Pavllo, Nicolò Sordoni ed EnricoGallinucci, che in questi mesi hannolavorato fianco a fianco con i tecnicicomunali. Il gruppo di lavoro è statocoordinato da Stefano Rizzi,professore ordinario presso il Corso diLaurea in Scienze dell’Informazione(dove insegna sistemi informativiavanzati e ingegneria del software) eda Matteo Golfarelli, professoreassociato presso il Deis (Dipartimentodi elettronica, informatica esistemistica) dell’Università diBologna.

UN DATABASE PRECISO"L’obiettivo - spiegano il sindacoPaolo Lucchi e il vicesindaco CarloBattistini - è quello di costruire unsistema in grado di passare ai raggi X i

P L’elettronica control’evasione fiscale

dati dei contribuenti. A differenza delsistema nazionale, il progettocesenate tiene conto di ulteriori fontiinformative legate al territorio, comele pratiche edilizie e di commerciopresentate al Comune, i verbali elevatidalla Polizia Municipale, le risultanzeanagrafiche, le utenze. Ecco allora che,dato un nominativo, con il sistemacomunale si potrà verificare qualifabbricati possiede, chi vi ha laresidenza, quali sono i consumi diluce, acqua e gas collegati, se vi siano

contratti di locazione registrati o se ilreddito della persona sia o menocompatibile con le sue proprietà diimmobili e autovetture"."E’ un progetto ambizioso ecomplesso - proseguono sindaco evicesindaco - ma che sta già portandointeressanti risultati concreti: conl’integrazione effettuata fra Anagrafe,Catasto, utenze e redditi, sono stateprodotte le prime liste di sospettiaffitti in nero, in fase di elaborazioneda parte dell’Ufficio Tributi, e le primesegnalazioni qualificate sono giàpartite verso l’Agenzia delle Entrateper i provvedimenti conseguenti. E’ ilcaso di un nucleo famigliare"spacchettato" che sfruttando questoaccorgimento ha creato una attivitàricettiva non in regola nelle nostrecolline. E anche abusi sullecompravendite mascherate di areeedificabili, con circa 600.000 eurorecuperati. Per noi si tratta di unimpegno forte rispetto alla quale nonretrocederemo, soprattutto perchè lerisorse che recupereremo servirannoper garantire, nonostante i tagligovernativi, la nostra preziosa rete diservizi sociali, sanitari e scolastici".Al progetto per il Comune di Cesenastanno lavorando il dirigente delRisorse Patrimoniali E TributarieGabriele Gualdi e la responsabile delservizio Tributi Monica Garaffoni,nonché il dirigente Massimo Maraldi eil responsabile Camillo Acerbi per ilsettore Sistemi Informativi.

Foto Giuseppe Mariggiò

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Giovedì 1 novembre 2012 13Cesena

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Un liceo meno classicoe più economico-socialeBarbara Baronio

n liceo economico sociale,senza il latino, con più ore didiritto, economia,matematica e con una

seconda lingua straniera. Ecco lagrande novità che prenderà il via dalprossimo anno al liceo statale"Vincenzo Monti" di Cesena. "Sitratta di una scelta in linea - ha spiegato in conferenzastampa il preside Giancarlo Domenichini - con lanormativa relativa alle Scienze Umane, già attivo daanni al Monti, e mira a offrire obiettivi formativiriguardo alle scienze sociali e studi specifici della realtàcontemporanea". "Questo nuovo indirizzo - haspiegato il professor Pier Guido Raggini - ci permetteràdi rafforzare i contatti con la facoltà di Economia aForlì e non mancheranno sinergie con gli altri corsi dilaurea". In particolare nel nuovo liceo scomparirà illatino, diminuiranno le ore di filosofia, di scienzeumane e di scienze naturali per lasciare spazio ad unforte approfondimento di diritto ed economia con 11ore in tutto il quinquennio, l’introduzione dellaseconda lingua straniera (3 ore in più a settimana per i5 anni) e un aumento della matematica nel triennio."Riguardo alla seconda lingua straniera - haevidenziato Domenichini - nelle prossime sedute del

Ucollegio docenti definiremo quale attivare". Le novità al Monti non si fermano qui. Dopo ilsuccesso riscontrato quest’anno dall’attivazione delpotenziamento della matematica per le classi primedel liceo Classico (scelto da 50 famiglie su un totale di68 iscritti), il collegio docenti ha stabilito di allargare ipotenziamenti previsti per l’anno 2013/2014. Al liceoClassico i ragazzi di prima potranno optare per un’oraa settimana in più a scelta tra: matematica, storiadell’arte e inglese madrelingua. Nelle prime classi delleScienze umane il potenziamento riguarderà scienzemotorie, storia dell’arte e inglese madrelingua."Attualmente l’ora aggiuntiva di matematica - haspiegato la docente Manuela Piraccini - non va adappesantire l’orario perchè è stata inserita nellagiornata in cui i ragazzi avevano 4 ore e quindi,anziché uscire a mezzogiorno, la loro uscita è alle 13". "Per quest’anno - ha precisato Domenichini - abbiamo

deciso di offrire per ogni anno del triennio un corsogratuito. A tutti i ragazzi di terza garantiremo laCertificazione Pet, ai ragazzi di quarta il FirstCertificate e per quelli di quinta i corsi gratuiti dipreparazione ai test universitari". La scorsa settimana al liceo Monti è partital’installazione di antenne Wi-Fi che garantiranno,entro tre settimane, una totale copertura di retewireless: "Il nostro obiettivo - ha aggiuntoDomenichini - è quello di permettere a tutti gliinsegnanti di aggiornare il proprio registro elettronicosenza fili, via notebook o tablet". "Contiamo - haconcluso il responsabile dei Servizi generali MarcoSantini - di connettere i server della scuola allainfrastruttura regionale a fibra ottica della societàpubblico-privata Lepida. A quel punto potremogarantire la navigazione in Rete, per mezzo di appositecredenziali, a tutti i nostri studenti".

Presentate le novità del "Vincenzo Monti"

Questo nuovo indirizzopermetterà di rafforzarei contatti con le facoltàdel territorio, in particolare quelladi Economia con sede a Forlì

Convegno | Europa e terza età

Sabato scorso l’associazione culturale Cooperazione Cristiana per l’Europa,con il supporto dell’eremita di sant’Alberico fra Michele Falzone, haorganizzato un convegno dal titolo “Nella vecchiaia daranno ancora frutti(salmo 92): politiche europee e vita cristiana in dialogo”, presso il seminario diCesena. Presente, fra i relatori, anche la parlamentare europea ElisabettaGardini e i vescovi Douglas Regattieri e Gianni Ambrosio.

Verona | E’ morto padre Battelli

È morto giovedì 25 ottobre a Verona padreGiovanni Battelli. Nato a Cesena nel 1921 eordinato sacerdote comboniano nel 1945, incittà ha frequentato i primi anni del seminario.Per gran parte del suo lungo sacerdozio è statoinsegnante in terra di missione nei seminari inEtiopia, Kenia, fino negli Stati Uniti. Comediceva: "Africa e poveri si sono impadroniti delmio cuore".Dal 1997 era ospite dell’Accoglienzaconfratelli anziani, a Verona. I funerali si sonosvolti sabato 27 ottobre a Verona; la salma dipadre Giovanni è stata tumulata nella cappelladei padre Comboniani nel cimiteromonumentale di Verona.Lunedì 29 ottobre, presieduta dal vescovoDouglas, nella pieve di Calisese sua parrocchiadi origine, c’è stata la concelebrazioneeucaristica di suffragio.

Il Cubo, sede del Liceo Classico (foto Antonio Giangrasso)

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Giovedì 1 novembre 201214 Cesena

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Un Cavaliere espertodi legno e mobili

n artigiano Cavaliere. RomanoBazzocchi, 68 anni, diMartorano, è il fondatore delladitta Restauro Cesena e ha alle

spalle una vita tutta dedicata al lavoro.Ancora continua a darsi da fare anche sel’azienda è portata avanti dai figliClaudio e Luca. "Sono molto soddisfattodel riconoscimento avuto - spiegaBazzocchi - e voglio ringraziare anche lamia associazione, la Confartigianato, peraver segnalato la mia realtà. Ho iniziatoad andare a bottega ad appena 10 anni,dal falegname Valzania a San Martino inFiume, dove abitavo coi miei genitori.Eravamo poveri, mio padre era operaio eogni estate emigrava in Francia a fare laraccolta delle barbabietole. Poi a 18 anniho iniziato a lavorare in centro a Cesena,presso il mobilificio di Dante Paganelli".Bazzocchi sottolinea che lavorare inquesta realtà è stato fondamentale e lìha avuto le basi per poi mettersi inproprio. "Nel 1989 la ditta Paganelli chiuse ibattenti e io, assieme a mia moglie Flora,decisi di aprire una mia attivitàchiamata fin da subito Restauro Cesena.All’epoca i restauratori di mobili antichi

Uerano tanti, mentre oggi, in zona, leattività rimaste si contano sulle dita diuna mano". Il restauratore conferma che gli anni ’90sono stati un periodo d’oro in quanto ilmobile antico era molto ricercato."Compravamo grandi quantità di mobiliantichi, anche all’estero: mobili inglesi,francesi, americani ma anche dell’est e lirestauravamo per poi rivenderli agliappassionati. Anche oggi ritengo checomprare un mobile antico voglia direinvestire, non spendere, i propri soldi".Bazzocchi non nasconde la propriapassione per i mobili romagnoli: "Sonodei capolavori, forse proprio perchérappresentano l’arte povera delle nostrecampagne. Si facevano mobili per le più strette

necessità della casa: un tavolo, le sedie,una cassapanca, la madia. C’erano deifalegnami che erano artisti, chesapevano trarre il meglio dal legno chetrovavano nelle aie dei contadini: noce,pero, pino, albaraz... Oggi, dopo unattento restauro, questi mobili tornanoall’antico splendore e rappresentano lastoria della vita quotidiana delle nostrecampagne”. La maggior parte di questi mobili risaleall’800 e fino ai primi del ’900."Oggi l’azienda - conclude Bazzocchi - èportata avanti dai nostri figli Claudio eLuca. Ci siamo specializzati anche inaltre branche della falegnameria comeporte, infissi, serramenti e arredamentimoderni".

Cristiano Riciputi

"Ho cominciatocome ragazzodi bottegada un falegnameValzaniadi San Martino"

Il valore dell’artigianatoI mobili romagnoli del ’600 sonomolto rari e per lo più si trovano incase signorili, sacrestie, dove si èavuto, nel corso dei secoli,l’accortezza di non eliminare quelche era "vecchio". Quelli piùrecenti sono dei primi del ’900 etanto mobilio fu distrutto neglianni ’60 quando "l’aria di nuovo"

portava a eliminare ciò che era delpassato, magari sostituendolo conun mobile di “fòrmica”. Solo che untavolo romagnolo, grande e benmesso, oggi può valere anche 4000euro, mentre all’epoca venivatagliato e usato come legna daardere. Stessa cosa per gli armadipiù grandi e le madie.

Bazzocchi insignito del titolo onorifico Mercoledì 31Cesenate chiamatoalla CameraIl cesenate Andrea Sirotti Gaudenzichiamato a relazionare alla Camera. Mercoledì 31 ottobre si svolge a Roma,presso la Camera dei Deputati, il Forumnazionale dedicato alla mediazione dellecontroversie, che vedrà la presenza dinumerosi esponenti del mondo politico,giuridico e accademico. L’introduzionedei lavori è affidata a Gianfranco Fini(presidente della Camera), RoccoButtiglione (vicepresidente dellaCamera) e Salvatore Mazzamuto(sottosegretario alla Giustizia). Saràpresente anche Filippo Berselli,presidente della Commissionepermanente sulla Giustizia del Senato.Al tavolo della presidenza siederannoalcuni dei più noti giuristi italiani, tra

cui Ciro Lenti,Piero Sandulli,Mario Quinto,Luigi Viola e ilcesenate AndreaSirotti Gaudenzi,responsabilescientificodell’Istitutonazionale per laformazione

continua e docente accreditato dalMinistero della Giustizia.Il Forum, giunto alla terza edizione, hacome obiettivo quello di favorire ladiffusione della cultura dellamediazione in Italia. Come noto, neigiorni scorsi, la Corte costituzionale harilevato un vizio nell’adozione dellanorma che impone il procedimento dimediazione come "condizione diprocedibilità" prima di avviare ungiudizio civile, facendo salvo -tuttavia-l’impianto della disciplina.L’avvocato Sirotti Gaudenzi evidenziache "nel corso dell’incontro nazionalepresso la Camera si parlerà dellanecessità di reintrodurrel’obbligatorietà della mediazione, su cuile Istituzioni europee hanno giàespresso parere favorevole, per poterrealizzare una efficace soluzione dellecontroversie e per poter venire incontroalle esigenze di cittadini ed imprese, chenon possono attendere i lunghi tempidella giustizia nazionale".

Si chiama "Una storia fatta apPosta" ilprogetto ludico-formativo cui hannoaderito gli scolari della Scuola PrimariaDismano Pievesestina, ideato da PosteItaliane e realizzato in collaborazionecon Cassa Depositi e Prestiti per l’88ªGiornata Mondiale del Risparmio, che

Una giornata dedicataal risparmio consapevole

viene celebrata il 31 ottobre.I 38 alunni delle classi IV A e IV B,coadiuvati dalle insegnanti AntonellaGolinucci e Bruna Savini, hannoripercorso le tappe che hanno segnatol’evoluzione e la storia del risparmiodelle famiglie italiane, esprimendo lapropria idea o la propria esperienza,anche attraverso la collaborazionedelle famiglie o gruppi di lavoro,mediante la forma di linguaggioprescelta: un tema, un’intervista, uncollage di fotografie, disegni, vignette

o immagini video. Gli elaborati sono stati consegnati alladirettrice della Filiale di Forlì-Cesena diPoste Marisa Babbi, alla presenza deldirigente scolastico GuglielmoPoggioli. Una commissione composta da PosteItaliane e Cassa Depositi e Prestitiselezionerà i migliori elaborati perraccoglierli in un libro dedicato alrisparmio, pubblicato da Poste Italiane,che verrà inviato a tutte le scuole chepartecipano al progetto.

Iniziativa di Poste Italiane con gli alunni della scuoladi Pievesestina

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Giovedì 1 novembre 2012 15Cesenatico

Il centro culturale "Il Gabbiano" di Ce-senatico propone un percorso di ap-profondimento sulla figura di SanFrancesco d’Assisi rivolto alle scuole ealla città di Cesenatico. Si parte con uno spettacolo teatraledal titolo Messer Francesco con padreMarco Finco e Silvia Sanfilippo giove-dì 8 novembre, per le classi I e II dellascuola primaria (su prenotazione) alTeatro comunale di Cesenatico. "Padre Marco - si legge in una nota de-gli organizzatori - è responsabile delCentro culturale francescano artisticoRosetum di Milano. Ha cominciato afare teatro insieme agli ospiti disabilidell’istituto Sacra Famiglia di CesanoBoscone e da allora ha proseguito lasua attività teatrale grazie alla colla-borazione con Carlo Rossi e la Com-

pagnia teatrale de "Gli Incamminati",con l’autore Giampiero Pizzol, il mu-sicista Giorgio Borghini e tanti altri ar-tisti mossi dal desiderio di raccontarestorie di fede e speranza". Per i ragazzi più grandi si propone lapresentazione della vita del santo at-traverso gli affreschi di Giotto della Ba-silica Superiore di Assisi. La rassegnadal titolo San Francesco secondo Giot-to è a cura dell’esperto Roberto Filip-petti e avrà questo calendario: la mat-tina di venerdì 9 novembre per le clas-si III, IV, V della scuola primaria al Tea-tro comunale di Cesenatico, sabato 10novembre per la scuola secondaria diI e II grado. La sera di venerdi 9 alle 21al Centro San Giacomo Filippetti pre-senterà gli affreschi di Giotto con unincontro aperto a tutta la cittadinanza.

Roberto Filippetti è studioso d’arte eletteratura. Lungo un trentennio hapubblicato una ventina di volumi, apartire dalla monografia UngarettiHomo Viator, del 1983. E’ stato chia-mato a tenere conferenze di arte e let-teratura in diverse università italiane;fra le varie e prestigiose collaborazio-ni ricordiamo la docenza di "Icono-grafia e iconologia cristiana" nel Ma-ster Universitario di 2° livello in "Ar-chitettura, Arti Sacre e Liturgia". "Ringraziamo - conclude la nota - ilComune di Cesenatico per il patroci-nio, la banca di Credito Cooperativodi Sala di Cesenatico, l’hotel Mirama-re e la tipografia Sicograf". Per infor-mazioni: Marzia Casadei tel 3207478284; e-mail:[email protected]

Incontri in cittàL’associazione culturale Il Gabbiano propone una seriedi approfondimenti per gli studenti e per la cittadinanza

San Francesco, una figura da riscoprire

Il pesce fa festa in cittàper deliziare i turisti

esenatico si trasforma in ungrande ristorante per lamanifestazionegastronomica "Il Pesce fa

Festa". Da giovedì 1 a domenica 4novembre lungo il Portocanale, nellepiazze del centro e nella storicaColonia Agip trionfano grigliate dipesce, fritture e piatti dellatradizione marinara. Divenuta ormaiun appuntamento tradizionale, la manifestazione "IlPesce fa festa", realizzata dal Comune di Cesenatico eorganizzata dal Consorzio "Le Città, i Mercati", con lacollaborazione di Arice l’Associazione dei ristoratori diCesenatico -, Gesturist Spa, delle categorie economichedel territorio, della Cooperativa Casa dei Pescatori diCesenatico e dall’Associazione Centro Storico, prevedeun ricco ed articolato programma. I pescatori, grazie aduna deroga del Ministero, potranno eccezionalmenteandare a pesca il sabato e la domenica e vendere ilpescato nella Pescheria Comunale. Le degustazioni deipiatti a base di pesce si svolgeranno presso la ColoniaAgip, situata sul lungomare di Cesenatico, mentre nellevie del Centro storico della città verranno allestiti ipunti ristoro dove si potranno degustare, a prezzimodici e popolari, i piatti della tradizione locale, comeil fritto misto dell’Adriatico, il risotto alla pescatora, legrigliate di pesce azzurro e i passatelli in brodo di

Cpesce. Nella zona portuale di Ponente, nei pressi del vecchioSquero, i pescatori, all’interno di una tensostruttura,elaboreranno antipasti a base di cozze e vongole, primisucculenti e le classiche "rustide". All’interno della Colonia Agip, sul lungomare Carducci,i ristoratori dell’Arice (Associazione ristoratoriCesenatico) prepareranno le loro migliori ricette dallacena di mercoledì alla cena della domenica (aperturaore 11.30-15 e 18-22). Nel centro storico, come da tradizione, troverannospazio gli stand dei volontari dell’Avis, degli Amici dellaCcils , delle Associazioni di pescatori "Tra il Cielo e ilMare" e "Pescatori a Casa Vostra", che preparerannoalcuni piatti tipici della cucina marinara romagnola,come gli spiedini di pesce, il fritto misto dell’Adriatico,le seppie con i piselli e i passatelli al brodo di pesce. E’confermata anche quest’anno la partecipazione degli

Amici di Vicenza, che cucineranno il baccalà allavicentina ed altri prodotti tipici della gastronomialocale. Dopo il successo riscosso nella precedente edizione,verranno riproposte anche quest’anno alcune iniziativedi intrattenimento dedicate alla cultura del mare, cheavranno luogo nell’apposita area ricavata in Piazza delMonte. In programma racconti e laboratori didattici perbambini, a cura dell’autrice per l’infanzia Elisa Mazzolie dell’associazione CartaMarea, interventi di DavideGnola, direttore del Museo della Marineria diCesenatico, conferenze universitarie a cura del corso dilaurea di Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittichedi Cesenatico, oltre al monologo teatrale dell’istrionicoattore Roberto Mercadini ispirato al celebre romanzo"Moby Dick" di Hermann Melville. Al Museo della marineria è in corso la mostra sullacaccia alle balene.

Dal primo fino al 4 novembre

Saranno predisposti diversi puntidi ristoro, organizzati dallacooperativa Casa del Pescatore, da Arice e da associazioni di volontariato locali come l’Avis

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Giovedì 1 novembre 201216 Valle del Rubicone

Gatteo: un caselloatteso per 20 anni

l casello Valle del Rubicone è unarealtà. Inaugurato venerdì scorso,rappresenta una scorciatoia per learee artigianali dei comuni del basso

Rubicone e, soprattutto, per la spiaggia diCesenatico e Gatteo Mare. Alla cerimoniadi inaugurazione erano presenti 11sindaci del territorio, il presidente dellaprovincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi,il dirigente settore strade della provinciaLeopoldo Raffoni, il parroco di Gatteodon Marco Muratori, il condirettore diAutostrade Riccado Mollo, il dirigente delministero delle infrastrutture MauroColetta. "Per il nostro territorio - ha esordito ilsindaco di Gatteo Gianluca Vincenzi - ilcasello rappresenta una grandeopportunità. Sia per le aziende che,logisticamente, vedranno abbassarsi icosti, sia per gli operatori turistici. Oratocca a noi saper valorizzare questaopportunità".Ma anche i residenti devono averemaggiori informazioni sulla presenza delnuovo casello: sulla via Emilia e sullestrade interne è ancora scarsa lasegnaletica che conduce al nuovo casello.

IIl progetto dell’opera, approvatodall’Anas il 28 dicembre 2009, i cui lavorisono stati affidati a Pavimental il 30 apriledel 2010, ha comportato la realizzazionedi una nuova stazione autostradalecomposta da 7 piste in entrata e 4 diuscita, uno svincolo cosiddetto a"trombetta" e un cavalcavia, viabilità dicollegamento alla esistente rete viaria.Completano il progetto 2 km di barrierefonoassorbenti installate nell’areaoccupata dalla nuova stazione Valle delRubicone. L’investimento ha superato i22 milioni di euro, in gran parte stanziatidagli enti locali e solo il 20 per cento daAutostrade."Siamo molto soddisfatti - ha dichiaratoMollo - di mettere a disposizione del

territorio un’opera fortemente richiesta eimportante per lo sviluppoinfrastrutturale e turistico dell’area. E’ untraguardo raggiunto con oltre un anno dianticipo sui tempi inizialmente previstigrazie all’affidamento diretto alla nostracontrollata Pavimental, che ci hapermesso di abbattere i tempi diaffidamento e terminare i lavori un meseprima della scadenza contrattuale"."L’apertura del casello "Valle delRubicone" - ha dichiarato il presidenteMassimo Bulbi - rappresenta una vittoriaper le istituzioni che lo hanno promosso,con l’impegno convinto delleassociazioni di rappresentanzaeconomica e sociale".

Cristiano Riciputi

IlValle del Rubiconeservirà le aziende localie il comparto turisticodel maree dell’entroterra

Inaugurato la scorsa settimana

LongianoMagnani cavaliereIl bancario-giornalista Giorgio Magnani(nella foto con l’indimenticato monsignorSambi), di Longiano, riceverà, sabato 3novembre in Prefettura, il diploma dionorificenza dell’Ordine "al Merito dellaRepubblica italiana". "Il conferimentodell’onorificenza - si legge nella nota dellaPrefettura - di Cavaliere testimonia i meritie le qualità umane e professionali da leidimostrate".Giornalista pubblicista da oltre 20 anni, hainiziato l’attività sulle colonne delsettimanale Corriere Cesenatepartecipando a un corso organizzato dallaFisc, Federazione italiana settimanalicattolici. Attualmente è il corrispondentedal territorio del Rubicone per ilquotidiano Corriere Romagna. Si dedica algiornalismo quando, terminato l’orariod’ufficio, si toglie la giacca da bancario eimpugna la penna. Lavora alla Bcc Sala diCesenatico da oltre 30 anni, con attuale

incarico di vice direttore della filialeCesena Fiorita ma il giornalismo e lascrittura sono la sua passione. Ha 51 anni,è sposato ed è padre di 4 figli.Magnani è quello che nell’ambiente vienedefinito un "giornalista attento": conoscebene il territorio in cui opera e ha contatticon tutte le amministrazioni, leassociazioni sportive e di volontariato, ilmondo imprenditoriale e il tessuto sociale.In passato ha svolto incarichi anche nelmondo della scuola, dove è statopresidente del Consiglio di Circolo didatticodi Gambettola e presidente dell’IstitutoComprensivo statale di Longiano. Compone poesie, in italiano e in dialetto, eha ricevuto vari premi, tra cui il 1° postonel concorso "Urgonautiche 2010"(sezione dialetto).

Cr

Il consigliere di minoranza GiacomoPasini ("Aria fresca"), al termine dellaseduta del Consiglio comunale diLongiano di qualche sera fa, hapresentato al sindaco e alla giuntaun’interpellanza nella quale si chiedono"chiarimenti sulle iniziative del Comuneper la salvaguardia del posto di lavoro diFrancesco Pavolucci". Pavolucci ètetraplegico e svolge da 25 anni ilcompito di centralinista e portinaio nellostabile del municipio di Longiano. A fine

Disabile da licenziareL’opposizione dice no

Longiano: Flaviano Zandoli ha lasciato il Consiglio comunale

anno il Comune, attenendosi a direttiveministeriali che impongono unariduzione degli incarichi esterni, èintenzionato a non rinnovare l’appaltodel servizio alla cooperativa sociale"Oltresavio", di cui Pavolucci èdipendente, coprendo il servizio conpersonale interno."Quando si parla di personediversamente abili - si leggenell’interpellanza di Pasini - si apre unmondo a noi sconosciuto che la stessa

legge italiana riconosce non possa essereregolato meramente secondo principieconomici o funzionali. Crediamo che iltaglio del posto di Pavolucci sia un erroree che esistano margini per evitarlo. Cipermettiamo di chiedere quale sia lareale giustificazione alla base della sceltadi non rinnovare la collaborazione".Durante la seduta è stata approvata dalConsiglio la sesta variante al bilancio diprevisione 2012. Si registrano, rispetto aquanto preventivato, minori spese per iltrasporto scolastico (25mila euro) emaggiori spese (30mila euro) per lapubblica illuminazione. Vanno alleassociazioni del territorio 10mila europer l’organizzazione della nuova edizionedella "Longiano dei presepi", mentre dalfondo di riequilibrio arrivano 75mila euroin più al Comune. Approvate le spese perdue incarichi esterni: 6mila euro perl’aggiornamento catastale degli edificicomunali e 3.400 euro per laperimetrazione cartografica del centroabitato. Confermati i contributi "unatantum" per l’apertura di nuovi esercizicommerciali. Il Consiglio è poi passatoalla nomina del cesenate Stefano Saviniall’Organo di valutazione del personale eha confermato Nicola Giorgetti (conRoberto Gasperini supplente) comerevisore dei conti della fondazione "TitoBalestra". La serata ha visto anche la surroga delconsigliere dimissionario FlavianoZandoli con Marco Casaccio, del gruppo"Insieme per Longiano".

Matteo Venturi

Savignano, case popolari all’astaE’ indetta dal Comune di Savignano sul Rubicone laseconda asta pubblica per la vendita di quattroalloggi di edilizia residenziale popolare. Il prezzo a base d’asta di ciascun immobile è statodeterminato con un ribasso del 5 per centorispetto alla prima offerta, assumendo comeriferimento il valore di mercato. Tutti i dettagli relativi agli immobili in vendita ealla procedura per la partecipazione all’asta

pubblica sono pubblicati nel sito del Comune diSavignano sul Rubicone all’indirizzowww.comune.savignano-sul-rubicone.fc.it, allavoce bandi e concorsi.Per partecipare all’asta occorre far pervenirel’offerta in busta chiusa all’Ufficio Protocollo delComune di Savignano sul Rubicone (FC)- 47039-P.zza Borghesi, 9 entro le ore 13,00 del giornosabato 10 novembre 2012.

RubiconeIl territorio a TorinoL’Associazione per la Valorizzazione dellaPiadina Romagnola e la Condotta SlowFood Cesena, insieme con la ConfesercentiCesenate, “Una Certa Romagna” e l’UfficioTuristico di Cesena, in collaborazione conla Centrale del Latte di Cesena e le FattorieMalatestiane, hanno partecipato al“Salone del Gusto”, la più importantemanifestazione internazionale di SlowFood, che si è svolto a Torino la scorsasettimana.Il progetto di valorizzazione e promozioneturistica “Una certa Romagna” associa,insieme alla città malatestiana, i Comunidi Cesenatico, Bagno di Romagna,Verghereto, Sarsina, Bertinoro,Forlimpopoli, quelli dell’Associazione Terredel Rubicone, Longiano, Roncofreddo,

Montiano, Borghi, Sogliano al Rubicone,Savignano e il club di prodotto CesenaticoHolidays.” Una certa Romagna hapromosso il proprio territorio e i visitatorihanno partecipato a un concorso che hamesso in palio soggiorni gratuiti e cene.

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Giovedì 1 novembre 2012 17Valle del Savio

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

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MostraSuccesso per le iconeNei giorni scorsi si è chiusa la mostraiconografica (un’esposizione di 50opere) allestita nell’ex pescheria delComune di Cesena, con il vesprocelebrato da tutta la comunità"Piccola famiglia della Resurrezione"(che ha sede a Valleripa, in localitàLinaro di Mercato Saraceno) epresieduta dall’Abbà Orfeo Povero. Lamostra ha suscitato un enormeinteresse e ha visto la partecipazione,oltre che della cittadinanza cesenate,anche di molti visitatori giunti dadiverse parti d’Italia, anche di altreconfessioni religiose. Varie classi diogni scuola e grado del comprensoriocesenate hanno visitato la mostraconfermando, con la loro curiosità,che oggi più che mai c’è un bisognoestremo di arte, bellezza e luce, comequella che sprigiona la finestra apertasul divino che le icone stesseincarnano. "L’icona esprime unapresenza - dicono gli organizzatori -che celebra con noi e con la quale sicelebra il mistero dell’umanità diCristo". E in queste icone -aggiungono - la prospettiva èrovesciata: le linee si dirigono in sensoinverso, ovvero il punto di prospettivanon è dietro il quadro, ma davanti,dando allo spettatore l’impressioneche i personaggi delle icone vadano adincontrarlo". E’ in fase di stampa ilcatalogo a colori di questa mostra conoltre cento tipi di icone prodotte dallaComunità di Valleripa. Perinformazioni 334-1370447.

Edoardo Turci

Proseguono i controlli del personale delCorpo Forestale dello Stato nel settoredell’attività venatoria dove nelle primesettimane dall’apertura della caccia nonsono emerse particolari irregolarità."Merita invece di essere segnalato - silegge in una nota del Corpo Forestaledello Stato, che ha una stazione nelcomune di Bagno di Romagna - per lagravità che rappresenta, l’episodioverificatosi alcuni giorni fa nella zona diBagno di Romagna dove il personale del

Cacciatore di frodouccide specie protette

Bagno di Romagna: intervento del Corpo forestale

locale Comando delle Guardie Forestaliha denunciato un cacciatoreresponsabile dell’abbattimento di uccelliprotetti".A destare il sospetto del personale delCorpo Forestale dello Stato, in servizio dipattugliamento e controllo del territorio,sono stati i numerosi colpi di fucileesplosi in una zona di crinale in unagiornata dove non vi era evidenza dipresenza o passaggio di speciecacciabili.

"Avvicinatisi alla zona degli spari -continua la nota - e sottoposto acontrollo il cacciatore, agli occhi deiForestali è emerso che aveva abbattuto17 uccelli, tutti appartenenti a specieprotette: nello specifico nove fringuelli,cinque pispole, un canapino, una cinciae una tordela, tutte specie classificatenon cacciabili e protette dalla legge157/1992".L’aspetto che ha colpito ancor più ilpersonale del Corpo Forestale dello Statoè stato che il cacciatore non avevaabbattuto alcun esemplare di speciecacciabili.I Forestali hanno di conseguenzainterrotto la prosecuzione del reatodenunciando la persona a piede libero eponendo sotto sequestro il fucile, lemunizioni e l’avifauna illegalmenteabbattuta: la pena prevista per tale tipodi reato e un’ammenda fino a 1.549 euro.Quanto verificatosi nei giorni scorsirappresenta un episodio di particolaregravità per molteplici aspetti, tra i quali ildanno per l’ambiente rappresentatodall’abbattimento di specie protette einoltre per il totale spregio della legalitàdimostrato in quanto l’attività venatoriaè stata condotta ripetutamente e solo neiconfronti di specie non cacciabili.Il Corpo Forestale dello Stato ricorda cheper eventuali segnalazioni su emergenzeambientali è sempre attivo il numeroverde "1515" cui il cittadino puòrivolgersi gratuitamente per comunicareattività illecite condotte a dannodell’ambiente.

Sarsina | Gli incontri della Bcc

Si è tenuto mercoledì scorso il secondo degli appuntamenti sulla Dottrina socialedella Chiesa, organizzato in occasione della celebrazione dei 100 anni (1913-2013)della Bcc di Sarsina. Mercoledì scorso, 24 ottobre, presso il cineteatro parrocchiale èintervenuto don Franco Appi (foto), docente alla Università Teologica di Bologna. Ilprossimo incontro si terrà il 14 novembre con relatori due esponenti dellaFederazioni Bcc dell’Emilia – Romagna, Daniele Quadrelli e Roberto Zalambani.

Nei giorni di San Martino

Dolci a base di cioccolatoprotagonisti a BagnoCon l’estate di San Martino, davenerdì 9 a domenica 11novembre, tornano a Bagno diRomagna "I Giorni delcioccolato", l’iniziativa a tuttocacao promossa dal ConsorzioNatura e Natura con lacollaborazione di ApicolturaPrimitivo, Pro Loco di Bagno eConfcommercio Cesenate.I colori dell’autunno in AltoSavio si apprezzeranno megliocon il piacevole calore di unabuona tazza di cioccolata caldae gustando diversi tipi e qualitàdi cioccolato, gironzolando perle vie del borgo addobbate constendardi realizzati con lacaratteristica tela di juta.Uno "stand del cioccolato", inpiazza Ricasoli, offrirà

l’occasione per degustazioni eper "capire" il cioccolato, con icuochi dell’ AssociazioneCuochi Indipendenti diRomagna che proporranno incontinuazione piatti a base dicioccolato.Bar e ristoranti parteciperannoall’iniziativa proponendodrink, menù e piatti in temacon le giornate. Gli alberghipromuovono trattamentiestetici e massaggi alcioccolato, con pacchettisoggiorno che promettono"gusto e benessere", massaggigolosi" e "delizie alcioccolato". Il coinvolgimentodelle famiglie bagnesi siripeterà, in particolare attornoal concorso per la miglior torta

al cioccolato per il quale siterrà conto dell’utilizzo,insieme al cioccolato, anche diprodotti tipici del territorio. Edall’abbinamento tra cacao,buon cioccolato, vin brulè eprodotti tipici del territorio sipotranno gustare mille sapori esensazioni.Il tutto è accompagnato da unprogramma di trattenimento edanimazione che comprende unaserata di "Cioccolato Music"con la Tholmini Big Band, unsabato 10 novembre dedicato aibambini con giochi edanimazione e una "veglia"attorno al fuoco. Domenica 11ci sarà il concerto della bandacomunale Santa Cecilia.

Alberto Merendi

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Giovedì 1 novembre 201218 Solidarietà

Cresce il numero di italiani che sirivolge alla Caritas

L’Italia e molti Paesi dell’Unione europeasi trovano nel tunnel della congiuntura:la crisi economica e la speculazionefinanziaria stanno mettendo a rischio glistessi sistemi di protezione sociale. Lacoesione sociale è un termine nobile(risale agli albori delle scienze sociali,negli anni fra fine ’800 e inizio ’900), unacondizione imprescindibile del nostrovivere in uno Stato moderno. Fra lacoesione sociale e il ben-essereoggettivo c’è una relazione stretta.Ebbene, partendo da questi presupposti,si segnala l’ultimo Rapporto dellaCaritas italiana "I ripartenti. Povertàcroniche e inedite. Percorsi di risalitanella stagione della crisi", e la ricercadel Censis "I bisogni ignorati dellepersone con disabilità". Entrambi gliistituti denunciano l’attuale fragilità delsistema sociale italiano.Per il Censis l’Italia è tra gli ultimi Paesiin Europa per risorse destinate allepersone con disabilità: si spendono 438euro procapite annui, meno della mediaeuropea (531 euro). Per fornire unamappa dell’offerta sanitaria e socio-sanitaria a cui possono rivolgersi i non-autosufficienti è stata realizzataun’indagine che ha coinvolto tutte le 147Asl nazionali. Emerge che accanto adalcuni "servizi eccellenti", ci sono ampiezone d’ombra, ossia prive di risposte.Il rapporto Caritas evidenzia l’aumentoconsiderevole del numero degli italianiche in questi ultimi tre anni si sonorivolti ai loro centri: le casalinghe(+177,8 per cento), gli anziani (+51,3per cento), i pensionati (+65,6 percento).Le rilevazioni sul territorio della Caritasarrivano dai numerosi centri di ascoltopromossi dalle diocesi e dalle parrocchie.

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Basti pensare che i centri censiti sono2.832.Dietro i numeri, fanno presente allaCaritas, si rilevano i veri profili degliutenti: persone con caratteristichesociali, demografiche ed esistenziali. Ilrapporto entra nel vivo delle storie dipovertà, così come le si incontraquotidianamente nei centri di ascolto,con attenzione a quei volti che siaffacciano e scompaiono, alle storiesilenziose, agli invisibili.

Assistenza ai malati terminali.Stabiliti requisiti minimiLa Conferenza Stato-Regioni haapprovato il 25 luglio scorso l’atto suirequisiti minimi strutturali qualitativi,quantitativi e le modalità organizzativenecessarie per l’accreditamento dellestrutture e delle attività - residenziali edomiciliari - che definiscono la rete dellecure palliative e della terapia del doloreper le persone adulte e per il paziente inetà pediatrica. "La definizione direquisiti minimi e delle modalitàorganizzative - sottolinea Attilio Rimoldi,responsabile del Dipartimento dipolitiche sociali della Fnp - rispondeall’esigenza primaria di fornire cureadeguate ai bisogni del malato e dellasua famiglia, per qualunque patologia edurante tutto il decorso della stessa, perogni età, in ogni luogo di cura esull’intero territorio nazionale,garantendo equità nell’accesso ai servizie qualità delle cure nell’ambito dei livelliessenziali di assistenza (Lea)". L’intesa

Un corso di ginnastica mentale per i pensionati: ecco la proposta dalla Fnp Cisl di Forlì-Cesena insieme conil Coordinamento Donne Fnp del territorio e Anteas in collaborazione con il Caima per potenziare le abilitàcognitive di adulti e anziani.Il percorso di stimolazione cognitiva, articolato in due parti di sei lezioni ciascuna della durata di un’ora emezza, sarà tenuto dalla psicologa Donatella Venturi, medico con esperienza pluriennale in psicologiadell’invecchiamento, che supporterà le difficoltà emerse e aiuterà ad affrontarle gradualmente conspiegazioni, esercizi e metodo semplici.Le lezioni si terranno il lunedì mattina dalle 9,30 alle 11 presso la sala riunioni “Nello Vaienti” della Fnp Cisldi Cesena, in via Renato Serra, 15. L’iniziativa nasce a seguito dei buoni esiti riscontrati nelle persone chehanno frequentato corsi di “ginnastica mentale” che hanno manifestato un miglioramento molto evidentesia nell’ambito cognitivo che in quello affettivo. Le lezioni sono in programma per i lunedì dal 12 novembreal 17 dicembre e per quelli compresi dal 21 gennaio al 25 febbraio 2013.Per maggiori informazioni e prenotazioni telefonare alla Fnp Cisl di Cesena tel. 0547 22803 nei giorni dimercoledì e giovedì dalle 9 alle 11,30, oppure al 347 9356248. Per partecipare occorre versare una quota di30 euro per l’intero corso. Per gli iscritti alla Fnp Cisl il costo è di 20 euro.

A Cesena un corso di ginnastica mentale per adulti

fa riferimento alla legge n. 38 del 2010,"Disposizioni per garantire l’accesso allecure palliative e alla terapia del dolore",che sancisce cosa debba intendersi percure palliative e terapie del dolore edefinisce le reti e le diverse modalità diassistenza, tutte indispensabili e tutte dagarantire per la completezza delle curestesse, richiamando il concetto delle treH: Hospital, Hospice, Home.In Italia, come in Europa, il dolorerappresenta uno dei principali problemisanitari che interessa tutte le età. Nellaforma cronica, che investe in modoparticolare gli anziani, si stima che abbiaun’incidenza nella popolazione di circa il25-30 per cento. Il dolore è, tra tutti isintomi, quello che più mina l’integrità

fisica e psichica del paziente emaggiormente angoscia e preoccupa ifamiliari.Grazie alla legge n. 38/2010, i medicidevono rilevare e riportare nella cartellaclinica - al pari della pressione delsangue, della temperatura, etc. - lecaratteristiche del dolore rilevato e dellasua evoluzione nel corso del ricovero,nonché la tecnica antalgica e i farmaciutilizzati, i relativi dosaggi e il risultatoantalgico conseguito.L’Italia è tra gli ultimi Paesi in Europanella classifica delle nazioni checonsumano i farmaci oppiacei."Oggi - aggiunge il segretario nazionaledei pensionati Cisl - nelle residenze peranziani e negli ospedali per acuti, molte

persone compiono la propria vitanell’indifferenza pressoché generale, incontesti ambientali e culturali nonsempre idonei a garantire il rispetto el’accoglienza che, invece, sono al centrodell’assistenza in hospice. La nostrafederazione vuole impegnarsi affinché lascienza delle cure palliative, fatta dimedicina e premura umana, si affermisempre più, non solo nei reparti peracuti, ma entri negli spazi dove siassistono gli anziani: dalle divisioni digeriatria, ai reparti di lungodegenza,alle residenze protette (Rsa, Ras o Raf),nell’assistenza domiciliare, cioè in tuttiquei luoghi dove ancora non vieneesercitata o stenta ad affermarsi ilsapere delle cure palliative.

Quando la solidarietàfa rima con terza età

a scorsa settimana alcuni aderenti al centro sociale Auserdi Budrio di Longiano ai sono recati a far visita allapopolazione di San Felice sul Panaro, il comune modenese

colpito dal terremoto del maggio scorso, per consegnare nellemani del vice sindaco il ricavato di alcune gite organizzate peranziani e pensionati.Promotore e organizzatore di queste gite, a prezzo di costo econ l’intenzione di offrire un po’ di svago e socializzazione, èSergio Succi, residente a Budrio di Longiano."Come già facemmo tempo fa per il terremoto che ha colpitoL’Aquila - precisa Succi - abbiamo deciso di devolvere ilricavato delle gite ai terremotati dell’Emilia. Grazie allacollaborazione dell’agenzia Travel Zone di Cesena, abbiamoorganizzato l’uscita a San Felice sul Panaro, il comune’adottato’ anche da Longiano dopo il recente sisma. Adaccoglierci per far gli onori di casa c’era il vice sindaco a cui,come dimostra la foto, è stato consegnato il ricavato dellenostre gite: un assegno di mille euro. Il vice sindaco ha coltol’occasione per ringraziare non solo i presenti, ma tutti ipartecipanti delle gite, evidenziando quanto sia alta lasensibilità dei romagnoli per tutte le popolazioni devastatedalle calamità naturali".La testimonianza di gratitudine, unita alla visione delladistruzione e ricostruzione in atto, sono stati, fra lacommozione generale, oggetto dei discorsi dei presenti chehanno dimenticato per un giorno la loro solitudine, nellacertezza che per una volta tanto solidarietà fa rima con terzaetà.

Piero Spinosi

L Una delegazionesi è recatanei giorni scorsinel Comune emilianocolpito dal sismadei mesi scorsiper la consegnadi una donazione,fruttodi quanto raccoltoin occasionedi giteper pensionati

Il Centro sociale Auser di Budrio di Longiano in visita ai terremotati di San Felice sul Panaro

il Comune di Rotonda quellomaggiormente colpito dal

terremoto calabro-lucano che si èregistrato nella notte tra giovedì evenerdì 26 ottobre.Secondo quanto confermato dallaProtezione Civile,sono sei le tende allestite che

È

Terremoto tra Calabria e BasilicataRotonda il Comune più colpito

ospiteranno circa cinquanta sfollatiresidenti nello stesso comune che èsotto protezione.Qui, sono diverse le abitazionigiudicate inagibilie particolarmente colpite edanneggiate dal sisma che hainteressato il massiccio del Pollino.Le tende sono state montate nellevicinanze delle case degli sfollati perconsentire agli abitanti di nonabbandonare il bestiame. Presenti nelterritorio Vigili del fuoco, Forze

dell’ordine, funzionari della Provinciadi Potenza e della Soprintendenza peri beni culturali, la Caritas, la CroceRossa e altri enti di servizio.Con l’invio da parte di Acquedottolucano di sei autobotti, è statogarantito l’approvvigionamento diacqua potabile a tutti i cittadini dopo iguasti che hanno reso l’acquaimbevibile.Non si registrano particolari disagialla popolazione o alla comunicazioneviaria.

Sul territorio,oltre allaProtezione civilee forzedell’ordine,è presentela Caritas

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Giovedì 1 novembre 2012 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

COME SI LEGGE LA PAROLA DI DIO?Note sulla Costituzione dogmaticadel Concilio Vaticano II Dei VerbumEditrice Missionaria Italiana(Mosaico della Missione 4),Bologna 2011, pp. 80 (7 euro)

“Una giusta interpretazione della Scritturapresuppone che noi la leggiamo là dove essa ha fatto e fastoria, dove essa è non testimonianza del passato,ma forza viva del presente: nella Chiesa del Signoree con i suoi occhi, gli occhi della fede.L’obbedienza nei confronti della Scritturaè in questo senso sempre anche obbedienza nei confrontidella Chiesa. Essa diviene astratta,se si stacca la Chiesa dalla Bibbia o addiritturasi tenta di farla giocare contro di essa.La Scrittura vivente nella Chiesa vivente è anche oggiattuale potenza di Dio nel mondo. Una potenza che restaun’inesauribile fonte di speranza lungo tutte legenerazioni” (J. Ratzinger, CANTATE AL SIGNORE UN CANTONUOVO. SAGGI DI CRISTOLOGIA E LITURGIA).

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Dopo aver pubblicato nella stessa collana “Mosaico dellaMissione 1” il libro “Al pozzo della Parola”, l’Autore vuole dinuovo aprire insieme a noi la Sacra Scrittura alla luce della DeiVerbum, la Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano IIsulla divina Rivelazione.Il documento conciliare non si propone di daremolte nozioni sulla Sacra Scrittura, ma di offrire la leggefondamentale (la costituzione) che, una volta acquisita,permetterà di leggere la Bibbia e di trovare in essa la paroladel Dio vivente, l’unica che dà senso pieno all’esistenzadell’uomo. In ciò consiste l’importanza fondamentale diquesto documento: esso è in stretto rapporto conl’approfondimento della fede. Ripercorrendo la Dei Verbum,vengono allora affrontati i temi classici legati alla parola diDio: la Rivelazione,l’Ispirazione, la Sacra Tradizione, l’Interpretazione,l’importanza dell'Antico e del Nuovo Testamento e la loroUnità, la Scrittura nella vita della Chiesa.Dio si rivela per farsi conoscere e per far entrare gli uomininella sua vita intima.È in questo senso che è molto significativa la fraseconclusiva della formula di introduzionedella Dei Verbum perché sottolinea la finalità dellaRivelazione: «Affinché il mondo intero creda, speri, ami».(www.missionerh.it).

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna Savignano, San Biagio Cesena

IO E TE - di Bernardo Bertolucci

Torna Bertolucci dopo dieci anni di silen-zio, a causa di una malattia che lo ha co-stretto sulla sedia a rotelle, e torna con lagrande delicatezza capace di sconvolgere.Il regista, ancora una volta interessato al-l’adolescenza e alla solitudine, accarezzacon la macchina da presa due giovanicorpi, se ne allontana a contatto con l’inti-mità, per riafferrarli quando l’affannosembra esaurirne le forze. Sono giovani di-sarmati, sprovvisti dell’ira e della crudeltànecessaria a sbranare il mondo che li asse-dia. Inoltre, ritrova la speranza, che nel-l’omonimo romanzo di Ammaniti da cui ilfilm è tratto non aveva spazio.La trama: Lorenzo (Jacopo Olmi Antinori)è un ragazzo introverso che vive la suaadolescenza ingabbiato in una sorta di au-tismo relazionale. Schivo nei confronti delmondo circostante, per Lorenzo l’unicoponte comunicativo con l’esterno è rap-presentato dalla madre, figura di donnafragile che racchiude in sé il duplice sim-bolo di protezione e attrazione. Un giorno,alla notizia che la sua classe è in procintodi partire per la consueta settimanabianca, Lorenzo dice alla madre di volerpartecipare. La donna è felice di questaapertura verso l’esterno del figlio, e gliconsegna i soldi per il viaggio, senza sa-pere che nella mente del ragazzo si sta in-vece facendo strada l’idea di fare la suasettimana bianca nella cantina-bunkersotto casa. Perfettamente organizzato conviveri, libri e musica, Lorenzo s’installacosì in quello che dovrebbe essere il rifu-gio della sua settimana di totale distaccodal mondo. Di lì a poco, però, la venticin-quenne sorellastra Olivia (Tea Falco), cheLorenzo non vede da anni, irromperà bru-scamente in quella sorta di bolla spazio-temporale, portando scompiglio eriflessioni e spostando altresì quell’io e teesclusivo nel rapporto materno a un io ete ‘altro’ che sottende un primo passo di li-berazione verso il mondo esterno.C’è tutto il miglior Bertolucci in questo ‘Ioe te’: il meglio di ‘The Dreamers’, di ‘Ioballo da sola’ e di ‘La luna’: un miglio fattodi un impasto di adolescenza come età ar-ruffata e rissosa, vogliosa di chiudersi in sestessa e di non fare i conti con il mondo.Bertolucci segue con attenzione il pro-cesso di risveglio che lo scontro tra i duegiovani provoca, e lo fa soprattutto inchiave visiva, lavorando per sottrazione enell’ottica di portare i due protagonisti aspogliarsi lentamente (metaforicamente enon solo) dei propri dolori e dei proprifardelli. I due mondi che s’incontranonella cantina sono le due metafore del di-sagio fin troppo presenti nell’attuale so-cietà.David Bowie, tra gli altri, firma la colonnasonora di questo atteso film con la ver-sione italiana di ‘Space Oddity’, pubblicataper la prima volta, nella versione originale,nel luglio del 1969 pochi giorni prima chel’uomo mettesse piede sulla luna. Tra glialtri brani scelti anche ‘Sing for Absolu-tion’ dei Muse e ‘Boys don’t Cry’ dei Cure.

Al teatro Bonciun concerto in ricordodi Luciano Pavarotti

on si spezza il filo rosso disolidarietà che legaLuciano Pavarottiall’ospedale “Bufalini”

di Cesena.A cinque anni dalla mortedell’indimenticato tenore modenese,si rinnova l’appuntamentocon il concerto di beneficenzain suo onore,che si terrà al Teatro Boncidi Cesena domenica 11 novembrealle 21.Al concerto benefico organizzatodal Coro Lirico “Maria Callas”di Cesena, in collaborazionecon il Comune di Cesenaed Emilia Romagna TeatroFondazione,si esibiranno sul palcoscenicodel Bonci la sopranoRaffaella Battistini, il tenoreNicola Martinucci,la mezzo soprano Tiziana Carraro, ilbaritonoRenato Bruson e il pianistaAndrea Albertin, che eseguirannobrani tratti dalle opere

Ndi Verdi, Puccini, Rossini, Donizetti,Bellini, Mascagni, Boito e Giordano.Sul palco ci sarannoanche il Coro Lirico M. Callasdiretto da Giorgio Borghi,il Coro Lirico “Araba Fenice” direttoda Barbara Amaduzzie il Coro Lirico “Alessandro Bonci”diretto da Ilaria Ceccarelli.Al pianoforte siederàil maestro Yuko Tatishi.Lo spettacolo, la cui regiaè a cura di Luciana Berretti,verrà presentatoda Mario Bizzoccoli.L’iniziativa si legaa un progetto importante,avviato all’ospedale Bufalini

nel 2003proprio con una somma devolutadallo stesso maestro:la cura dei bimbi nati prematuripresso il reparto di terapia intensivapediatrica del nostro ospedale, alquale sarà destinato il ricavatodell’evento.Il biglietto d’ingressocosta 12 euro per un postonei palchi e in platea o 7 euro per illoggione.Prevendita presso il botteghinodel Teatro (tel. 0547 355959)nei giorni 8, 9 e 10 novembredalle 10 alle 12,30e l’11 novembre dalle 20 alle 21 fino aesaurimento posti.

Il tradizionale eventodi beneficenzaandrà a sostegnodella Terapia intensivaneonatale dell’ospedale“Bufalini” di Cesena

Domenica 11 novembre alle 21

Teatro Cesenatico, cartellone invernaleProsa, musica, comicità e impegno civileIl Teatro comunale di Cesenatico propone un calendario ricco e variegato, con prove d’attorealternate a concerti di qualità, spettacoli più leggeri dedicati a giovani e famiglie, conincursioni nella comicità e nel teatro civile, oltre ai consueti appuntamenti con la rassegnadialettale e le favole. Il cartellone invernale 2012-2013 è suddiviso in sette rassegne: prosa,teatro dialettale, classica, musica, le favole e, novità di quest’anno, teatro comico e teatrocivile, oltre a cinque appuntamenti fuori abbonamento, per un totale di 44 eventi. La rassegnadi prosa, articolata in otto spettacoli, apre il 14 dicembre con il “Malanno immaginario” diFrancesco Freyrie, liberamente ispirato al Malato Immaginario di Molière e interpretato daVito, Malandrino & Veronica. La rassegna “Musica” s’inaugura il 15 dicembre con il concerto“Tribute to Jimi Hendrix” dei Quintorigo Experience, versatile formazione capace di miscelarearmoniosamente diversi generi musicali accompagnata per l’occasione dalla voce di MorisPradella. Le novità della prossima stagione del Comunale di Cesenatico sono rappresentatedalla rassegna di teatro comico, che si articola in tre spettacoli che hanno come protagonistiLeonardo Manera il 31 gennaio, Alessandro Fullin il 22 febbraio e la coppia Corrado Nuzzo eMaria Di Biase il 17 aprile, e il teatro civile con tre iniziative dedicate a impegno sociale,giustizia e legalità che si aprono idealmente nel “giorno della memoria”, il 27 gennaio con ilconcerto della Gan Eden Orchestra. Confermati gli appuntamenti con la musica classica,proposti le domeniche pomeriggio a partire da dicembre e le Favole con quattro spettacoli afebbraio e marzo, oltre al teatro dialettale che da tanti anni fa registrare il tutto esaurito. Fra gli eventi Fuori Abbonamento, segnaliamo il monologo comico di Paolo Cevoli “Lapenultima cena” il 31 ottobre, il concerto “Giuseppe Verdi - La voce del popolo”dell’Associazione Culturale Gan Eden, presentato dalla Presidenza del Consiglio Comunale inoccasione del bicentenario della nascita del maestro Giuseppe Verdi, il 17 novembre.Per info e prenotazioni: tel. 0547 79274, [email protected] , www.cesenatico.it /cultura.

Domenica 11 novembre

Al Cantiere 411a tavola con il“Pranzo senza confini”

i terrà domenica 11 novembrealle 12,30, negli ambienti del

“Cantiere 411” (via Mami 411,Cesena), la seconda edizione del“Pranzo senza confini”: unmomento di condivisione perassaporare le tradizionigastronomiche di altri Paesi,un’occasione speciale persentire profumi e musiche chevengono da lontano. Il ricavatoverrà devoluto alle attivitàeducative dei giovani delCantiere 411.Per info e prenotazioni: tel.0547 334709.

S

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Giovedì 1 novembre 201220 Cesena & Comprensorio

Cesena flashFesta dell’Unità d’ItaliaCesena celebra domenica 4 novembre lafesta dell’Unità d’Italia e la Giornata delleForze armate. Un anticipo venerdì 2novembre al cimitero urbano quando alla11,15 saranno deposte corone sulle tombedei caduti e poi celebrazione della messa.Nella sala consiliare domenica 4 alle 11,45sarà letto il messaggio del Capo dello Stato.La città accoglierà la memoria del soldatoUmberto Molara caduto in Russia e verràconsegnato ai famigliari il piastrino diriconoscimento.

Incontro con CacciariNell’ambito della rassegna culturale dipoesia, filosofia e arte nella sala del Palazzodel Ridotto, domenica 4 novembre alle 18,parlerà Massimo Cacciari, filosofo, politico edex sindaco di Venezia. L’incontro saràpreceduto da letture di Mariangela Gualtierie dall’introduzione di Lorella Barlaam.

Natura in FieraNei padiglioni di Cesena Fiera a Pievesestina,sabato 3 novembre dalle 10 si svolgeranno insuccessione gare internazionali di cani ditutte le razze, di colombi viaggiatori, giochie animazioni scientifiche, relazioni sulgiardino e sulle rose. Domenica 4 dalle 10 siriprenderanno le gare di cani e colombiviaggiatori. Dalle 14,30 avrà luogo la IXesposizione canina Città di Cesena.

Incontri con l’autoreIl Comune in collaborazione con "Libriamoci,gruppo di lettura di Cesena, e le librerie dellacittà, ha programmato due appuntamenticon l’autore. Martedì 6 novembre alle 18 alcentro San Biagio Francesco Ciottipresenterà il libro di Silvia Di Natale"Millevite.Viaggio in Colombia. L’ombra delcerro". Giovedì 15 novembre alle 18 MatteoGaggi presenterà il libro di ValentinaD’Urbano "Il rumore dei tuoi passi".

Cinema per famiglieA cura di Afi, Associazione delle famiglie, edel centro famiglie "Benedetta Giorgi",sabato 3 novembre alle 16,30 al cinemaAstra sarà proiettato il film "Lorax - Ilgiardino della foresta" con replica domenica4 alle 15 e alle 17. Ingresso 3,50 euro. Perfamiglie al completo, l’ingresso è gratuitodal secondo figlio in poi.

Film e liricaAl Victor di San Vittore giovedì 1 novembrealle 15 e alle 17 in visione il film Piratibriganti sa strapazzo. Alle 21 dell’1 e del 4novembre il film Cena fra amici. Sabato 3novembre alle 21 sarà messa in scena dalla"Cumpagnì dla Zercia" di Forlì la commedia"Chilino Federel" (ingresso 7 euro).Mercoledì 7 alle 20 in differita saràtrasmessa l’opera di Richard Strauss DerRosenkavalier.

CesenaConferenza su TonioloNella sala Vaienti in via Renato Serra, a curadell’Ute, martedì 6 novembre alle 15,30,Giorgio Santini, segretario generaleaggiunto della Cisl, parlerà di "GiuseppeToniolo, apostolo sociale e del lavoro, parteessenziale del patrimonio ideale della Cisl".

Corso per volontariIl Comitato locale della Croce rossa italianaha programmato un corso per volontari"Croce rossa. Persone in prima persona" di9 lezioni a partire dal 5 novembre alle20,30 nella sala di Cri in via Zuccherificio85.

20 anni di AuserLa storia dei 20 anni di Auser saràdocumentata con filmati, mostra, ricordi epremiazioni sabato 3 novembre alle 15 inassemblea pubblica nella sala del Consigliocomunale.

Sposi da 50 anniDomenica 28 ottobre Derno Buratti e LilianaFranchini hanno festeggiato i cinquant’anni dimatrimonio, durante la Messa delle 11, nellachiesa parrocchiale di San Carlo di Cesena. I figliFabiola, Aurelio, Corrado, Matteo, i parenti e tuttala comunità parrocchiale si sono stretti attornoalla coppia, che da sempre testimonia nellaquotidianità l’amore coniugale.

CesenaCercatori di DioIl gruppo aperto a tutti "cercatori diDio," si incontrerà il 13 novembre alle20,30 presso la chiesa dei Servi aCesena sul tema: "pace, giustizia,amore, verità". Per informazionicontattare don Luciano Bugnola allo0547/21143.

Collezionismo in mostraLa sala mostre Severini in corsoMazzini 46 dall’1 al 4 novembreospiterà la IX rassegna delcollezionismo. In esposizione filatelia,cartamoneta, bustine di zucchero,scatole di fiammiferi, cartoline d’epocadi Cesena, documenti di vita cesenate,etichette di vini, cartoline e annulliEsercito italiano. Orari di visita: dalle9,30 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Cambio al vertice AcliLa scorsa settimana, presso il circolo Acli Edo diSanto Stefano a Cesena, è stato eletto nuovopresidente zonale Acli di Cesena Lazzaro Dall’Acqua(nella foto a destra), che raccoglie il testimone daCarlo Zanuccoli presidente uscente e che ora ricopreil ruolo di presidente della Mater Caritatis, Bracciooperativo della Caritas diocesana.

iapre il teatro "Errico Petrella" diLongiano. La nuova stagione saràufficialmente inaugurata sabato 3

novembre con l’esibizione dell’artistavisuale Mataro da Vergato in "Ritual forHamlet" (12 euro il biglietto intero, 10euro il ridotto). L’attività teatraleriprende dopo una pausa lunga 9 mesi,dovuta all’annullamentodell’aggiudicazione al consorzio"Despina" e al passaggio di consegne aisecondi classificati nella gara di appalto.

R

Al teatro Petrellariparte la stagione

Sabato 3 novembre in cartellone il primo spettacolo

Il programma è stato rivelato la scorsasettimana dai nuovi gestori: il consorzioformato dalla cooperativa "Arrivano dalmare" di Cervia con l’associazione"Rosaspina. Un teatro" di Bologna e"Romagna concerti e produzioni srl" diCesena."La grande novità - ha annunciatoStefano Giunchi di "Arrivano dal mare" -sarà la stagione unica da ottobre amaggio, e non più la divisione in duetronconi. Sono una quarantina gli

spettacoli in programma. Si andrà dalfilone popolare al teatro musicale, dallaprosa alla musica di nicchia. Nonmancheranno il teatro delle figure con"Pupazzi e loverie" (a febbraio e marzo2013), la rassegna di commedie dialettalicurata dalla filodrammatica "Hermanos"(fra gennaio e febbraio 2013), gliappuntamenti rivolti alle scuole delterritorio e gli spettacoli per le famigliedella domenica pomeriggio. A parteeventi eccezionali, il costo dei bigliettiandrà da un massimo di 15 euro a unminimo di 6 euro. La stagione unicapermette di attivare per la prima voltauna sorta di abbonamento: saràpossibile acquistare un carnet di almeno6 spettacoli a scelta e ottenere il 20 percento di sconto. I residenti a Longiano,per ogni carnet acquistato, riceverannodue biglietti omaggio per assistere a unospettacolo domenicale per famiglie".Il cartellone costa al Comune 58milaeuro più iva. Confermata la tradizione dianteprime nazionali e residenze creative.L’obbiettivo, a detta dei gestori, è fare delPetrella "un luogo di produzioneculturale, più che una passerella digrandi star". Tra i nomi celebri sisegnalano quelli di Bebo Storti (intandem con Fabrizio Coniglio, ilprossimo 6 novembre con l’anteprima di"Banche: un ladro in casa") e di RaulCremona (che registrerà per la Rai ilprogramma televisivo "La canzonecomica in Italia" il 18, il 19, il 20 e il 21dicembre).

Matteo Venturi

❚❚ Proposta della Banca di Cesena

Mov Eu, progettoper studentinelle aziende Lo scorso 26 ottobre, l’associazione Giova-ni Banca di Cesena, alla presenza dell’as-sessore al Lavoro del Comune di CesenaMatteo Marchi e del presidente della Ban-ca di Cesena Valter Baraghini, ha presenta-to la seconda edizione del progetto "Mov-Eu", un bando grazie al quale quattro gio-vani neolaureati del territorio avranno lapossibilità di partecipare ad altrettanti ti-rocini professionali presso aziende locali.Le aziende che partecipano a questa se-conda edizione del Mov-Eu sono Babbi,Isoltema, Caterina Lucchi e Magazzini Ge-nerali Raccordati di Cesena.

strazione-privati.asp Dal 3 dicembre si svolgeranno le selezionie poi da gennaio 2013 i giovani scelti ini-zieranno il tirocinio che sarà modulato, neitempi e nei modi, in base alle necessitàdelle singole aziende. Tutte le specifichedel bando sono consultabili all’indirizzowww.movingeneration.net o sullo spazioFacebook "Giovani Banca di Cesena" doveverranno pubblicate anche tutte le infor-mazioni e avvisi sul progetto."

Il tirocinio avrà durata complessiva di 6mesi, di cui 3 all’estero. Ed in particolareper la Babbi il periodo all’estero verrà svol-to in Giappone, per Isoltema in Francia (aLione per la precisione), per Caterina Luc-chi in Germania (a Monaco) e per Magaz-zini Generali in Polonia. Le iscrizioni sono state attivate a partire davenerdì 26 ottobre e si concluderanno il 26novembre alle ore 24. Quest’anno la can-didatura potrà essere effettuata solo edesclusivamente on line accedendo all’in-dirizzohttp://www.movingeneration.net/regi-

I PARTECIPANTI ALLA PRESENTAZIONE.QUARTO DA DESTRA, IL PRESIDENTEBARAGHINI

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Giovedì 1 novembre 2012 21Sport

MotoriBertozzi delusoUn fine settimana da dimenticare perla coppia Davide Bertozzi-MarcoColdani, quello trascorso nel circuitodi Monza dove si è disputato l’ultimodoppio appuntamento valido per il Cite(Campionato italiano turismoendurance) all’interno del quale sisono sviluppate le gare del 1° TrofeoPeugeot RCZ Cup in cui gareggiavano. Il duo, portacolori della scuderiaRubicone Corse di San Mauro Pascoli,non ha avuto la possibilità di giocarsila vittoria finale del Trofeo a causa diun problema tecnico alla vettura che liha relegati nelle retrovie sin dalleprove ufficiali. Continua per Bertozzi la"maledizione" dell’ultima gara che datempo lo condanna ad essere "l’eternosecondo". E’ successo per diversi anninel Civt (Campionato italiano velocitàturismo) dove, in più occasioni, il

distacco finale era racchiuso inpochissimi punti e questa volta sonostati solo 3 dal vincitore del Trofeo,Mauro Trentin (team Romeo Ferraris):175 a 172. Prima dell’ultimo doppioappuntamento Bertozzi-Coldani eranoi leader del Trofeo dedicato alla coupèdella casa transalpina con un marginedi 6 punti, risultati non sufficienti allavittoria finale, seppur difesi a dentistretti. Un titolo, per Trentin, che èarrivato solo alla penultima curvadella gara conclusiva della stagione diun campionato spettacolare ecombattuto fino al termine."Già dalle prove libere di venerdì lavettura evidenziava un grave problemaalla pompa della benzina - raccontasconsolato Bertozzi- e, nonostante ilprodigarsi di tutti i meccanici del teamMc Motortecnica, la scuderia che hafornito la logistica e la vettura, non siè riusciti a sistemare il guasto intempo per le prove ufficiali. Le garepertanto partivano già in salita. Pervincere il campionato, almeno unadelle due dovevamo dominarla, cosanon facile con una nona fila in grigliadi partenza sia in gara1 che in gara2,mentre gli altri erano davanti. Larincorsa alle prime posizioni è statacontinua, fino allo spasimo, con lavettura al limite. Purtroppo il tutto si èvanificato con un 5° posto in gara1 eun 2° posto in gara2, proprio allespalle di Trentin".

Piero Spinosi

❚❚ Battuto anche il Cervia

Volley club ok:tre vittorie su treAgevole vittoria del Volley Club Cesena che inpoco più di un’ora supera a domicilio la Scoz-zoli Cervia in tre set. Dopo i convincenti suc-cessi nelle prime due gare, coach Andrea Baz-zocchi conferma il sestetto che possiamo or-mai definire titolare: Carnesecchi in regia, Pa-renti opposto, Di Fazio e Zebi in banda, Ca-milla Gardini e Cancellieri al centro e Fabbri li-bero. Le cervesi guidate da coach Brigantirispondono invece con la palleggiatrice Bara-velli, l’opposto L’Vova, le schiacciatrici Leo-nardi e Babbi, le centrali Socci e Parenti e il li-bero Delgado. Dirigono l’incontro i signori Mi-chele Albergamo e Carlo Monterisi di Pesaro.

CERVIA: Agostini 1, Socci 4, Paolini ne, Babbi3, Romani (libero 2), Leonardi 5, Pittavini ne,L’Vova 11, Baravelli, Parenti 6, Villa ne, Delga-do (libero 1). All. Briganti

CESENA: Cancellieri 5, Zebi 18, Gardini Ca-milla 4, Balzoni 1, Giovanardi ne, Di Tullio ne,Gardini Serena 1, Fabbri (libero), Marchi ne,Parenti 11, Di Fazio 9, Carnesecchi 3. All. Baz-zocchi

NOTE: Durata 1h e 10min. Punti totali 46-75.Attacchi 22-41. Muri 5-6. Battute vincenti 3-5.Errori punto 23-17.

E’ una vittoria che permette al Volley Club Ce-sena di rimanere a punteggio pieno dopo trepartite nelle quali, Zebi e compagne, hannolasciato per strada solamente un set. Le gio-catrici hanno messo in campo grande deter-minazione e anche un buon livello tecnico chenon può che far ben sperare per il proseguodella stagione. Domenica 4 novembre le ragazze saranno co-strette a “traslocare”: visto l’impegno del Mi-nipalazzetto in altre manifestazioni, la garacontro l’Atletico Bologna sarà disputata allaPalestra Comandini, con orario del fischiod’inizio fissato per le 17.30.

A Padova sarà duraIl Cesena cerca punti

i gioca a ritmi serrati in serie B.Dopo la trasferta di venerdìscorso a Livorno e il turnoinfrasettimanale di martedì al

Manuzzi contro il Grosseto, il Cesenatorna di scena sabato 3 novembre alle15 a Padova. Allo stadio Euganeo, ibianconeri di Romagna si troveranno difronte una squadra molto ostica ecostruita per centrare l’obiettivo deiplay-off.I biancoscudati di mister Pearappresentano una delle realtà piùattrezzate della categoria con un mixgiusto tra giocatori di esperienza egiovani di prospettiva. Nelle filapatavine è stato tesserato da pocoanche lo svincolato ed ex cesenateEmiliano Bonazzoli. Da par suo laRomagna bianconera potrà schierarel’ex biancorosso Davide Succi, cheproprio nella città veneta trascorse unodei periodi più brillanti della carriera.Quando Padova e Cesena si affrontano itemi non sono mai banali, ecco perchéè lecito attendersi una gara aperta ecombattuta. I ragazzi allenati daPierpaolo Bisoli hanno finora

Sevidenziato parecchie lacune conrisultati altalenanti. Il tecnico diPorretta Terme crede nelle possibilitàdei suoi e predica sempre pazienzavedendo i progressi dei proprigiocatori. La serie B è un campionatolivellato dove può succedere di tutto, èchiaro però che il tempo è sempretiranno, e assestarsi al più presto subinari più scorrevoli è auspicabile. Per trovare continuità il Cesena devesormontare lo scoglio trasferta a partireproprio da Padova. Il cavallucciomarino non vince in trasferta da ormaiun anno, e anche dall’ultima uscitafuori porta di Livorno è tornato a manivuote. Il gol che ha sancito la sconfittadi Ceccarelli e compagni è giunto

ancora una volta da calcio d’angolo,dove il giovane Ceccherini (al primo golin B) è stato il più lesto ad anticipareDjokovic e mettere alle spalle di Belardiper l’1-0 finale. Spesso e volentieri lasquadra romagnola è stata punita daisolati episodi a sfavore. Sarebbeopportuno però cercare di osare un po’di più, vista anche la latitanza in zonagol dell’attacco bianconero. I marginidi miglioramento sono ancora tanti, eanche se la squadra deve ancoraesprimere il proprio potenziale, è senzadubbio evidente che l’attuale rosafatica a trovare l’assetto ideale. Lasalvezza rimane sempre l’obiettivo.Obiettivo che non va perso di vista.

Eric Malatesta

Calcio serie B: peri bianconeri di Romagnamargini di miglioramentosono ancora tanti, maè evidente che l’attuale rosafatica a trovare l’assetto

La classifica non permette distrazioni Pippofoto

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Giovedì 1 novembre 201222 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

Csi Cesena | Un po’ di storia... recente

Questa settimanaproponiamo la foto de“La Dinamo Faenza”,squadra che ha partecipatoal campionatodi calcio a 5 femminilein palestranell’anno sportivo 2004-05

Nuovi “fischietti”Corsoper arbitrodi calcio

in fase di organizzazione uncorso per diventare arbitro di

calcio. Il corso è organizzato dalgruppo arbitri calcio del Csi diCesena. Per informazioni: 3393354945; 338 7464130;[email protected] i partecipanti al corsosaranno disponibili ingressigratuiti per le partite di calcio.

È

ANNO DELLA FEDE.Una riflessione su come il Csi può essere esperienza di mezzo tra mondo e Chiesa

“Si può allenare il corpoa raggiungere traguardi atletici,ma anche la coscienza, anchela fede, anche la preghiera possonoessere allenate al traguardodella santità. Non è problemadi contenuti, ma di esercizio”

l Centro Sportivo Italiano, comeassociazione di ispirazione cristiana,intende apportare il propriocontributo nell’anno della

fede,proclamato da poco da papaBenedetto XVI, partendo dalla porta, cherappresenta il punto di accesso ad unprogetto già realizzato.Nel Vangelo, Gesù afferma: “Io sono laporta: se uno entra attraverso di me, saràsalvo; entrerà e uscirà…”. Non c’è spaziodunque per mondi alternativi, non

I

Il contributodel Centro

Sportivo

esistono scorciatoie o vie di fuga: Lui è laporta, il cuore del progetto! E lo Spiritodice alle Chiese: “Ecco, sto alla porta ebusso.Se qualcuno ascolta la mia voce emi apre la porta io verrò da lui, ceneròcon lui ed egli con me” (Ap. 3,20-21).Data la complessità del viverequotidiano, non sempre è facilecomprendere in questo brano dellaBibbia se è lo Spirito Santo che bussa allaporta della nostra vita o noi che bussiamoalla porta della Chiesa per chiedere diessere accolti nella casa della fede. Certoè che, in entrambi i casi, bisogna essereprotagonisti e vigilanti. Se restassimosemplici spettatori, saremmo privati diuna grande possibilità: l’incontro conGesù e con la gioia generatadall’esperienza di fede di chi attraversaquella porta.“Porta fidei” è anche il titolo della Letteracon cui papa Benedetto XVI ha indettol’Anno della Fede. Lo scopo di questaproposta è così indicato: “Saràun’occasione propizia anche perintensificare la celebrazione della fedenella liturgia, e in particolarenell’Eucaristia, … per far sì che la

testimonianza di vita dei credenti crescanella sua credibilità… per riscoprire icontenuti della fede professata, celebrata,vissuta e pregata”.Nessuno nasconde che a cinquant’annidall’avvio del Concilio Vaticano II (Roma,11 ottobre 1962) si stanno ancoracercando incessantemente i metodi perannunciare il Vangelo, per incarnare unafede “vissuta e pregata”, adeguati altempo e alla cultura. Cercare una portaattraverso cui rilanciare la “nuovaevangelizzazione per la trasmissionedella fede cristiana”, come afferma papaBenedetto XVI, significa rendere ognicredente responsabile nel far conoscereGesù, testimoniandolo nei rapportipersonali e nei luoghi del viverequotidiano.Che si tratti di spazi dedicati al lavorocome alla scuola, al tempo libero come aimass media, come allo sport, ciascunuomo di fede ha un compito darealizzare: camminare nel vissutoquotidiano per tendere alle realtà delcielo.Alla luce di tutto ciò, nell’Anno dellaFede, è lecito porsi qualche domanda acui cercheremo di dare risposta.Lo sport, inteso non solo come pratica,ma anche come avamposto educativo efrontiera per la nuova evangelizzazione,può dare un suo contributo affinché ilcorpo degli sportivi non sia sordo a Gesùche bussa?Le case, i luoghi in cui abita lo sport,offrono anche la possibilità di stare conGesù nella gioia del convivio, della ricercae dell’approfondimento?Quale contributo può offrire il CentroSportivo Italiano affinché lo sport siaporta, esperienza di mezzo tra uomo efede, tra mondo e Chiesa, tra possibilità ecompimento?Si può allenare il corpo a raggiungeretraguardi atletici, ma anche la coscienza,anche la fede, anche la preghiera possonosimilmente essere allenate al traguardodella santità.Non è problema di contenuti, ma di

esercizio. Non di quale traguardoraggiungere, ma di come giungere a queltraguardo. Ancora vale il principio:esercizio, esercizio, e ancora esercizio perraggiungere traguardi sportivi, di valori edi fede. La sordità a Gesù che bussa allanostra porta è una sordità iscrittanell’ozio dei cuori e nell’ozio dellapratica.Nel linguaggio con cui si esprime il corporisiedono tutte le prerogative umane:esultanza per un successo, testardaggineper l’allenamento; sacrificio per il lavoro;ma anche la gioia, la rabbia, il desiderio,la delusione, la collaborazione,l’entusiasmo, hanno un corrispettivo nellinguaggio corporeo.Lo sport è certamente di casa nellaChiesa. Molte porte chiuse, però, neimpediscono la consapevolezza e ilmiglioramento. Come può Gesù abitare efare comunione con noi se gli impediamod’entrare? Ci sono molte responsabilità dicui il mondo sportivo deve farsi carico:aprire le porte a chi, pur praticando gliambienti sportivi di molte parrocchie, èlontano dalla vita di fede o di comunità.Non compiere quel gesto di accoglienza,spalanca al rischio di non offrireformazione alle giovani generazioni, nonrigenerare il cammino delle vecchie elimitare tutte quelle esperienze di fede,speranza e carità, possibili attraverso lacasa sportiva. Magari non esiste unrifiuto a priori della proposta religiosa.Semplicemente nessuno osa farla! Magari basta solo pregare insieme, comeavviene in tantissimi campi da gioco, perricordare al mondo intero che lo sportnon basta a se stesso, ma che senza fede esenza valori superiori si inaridisce.Può un’associazione come il CentroSportivo Italiano offrire un contributoaffinché lo sport sia una porta,un’esperienza di mezzo e di soglia trauomo e fede, tra mondo e Chiesa, trapossibilità e compimento? Certamente sì!Un gruppo di persone associate da unfine quale l’educare attraverso lo sport,puòfare moltissimo.

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Giovedì 1 novembre 2012 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Gli omosessuali devono essere accolti con rispettoAnche loro sono chiamati a vivere la castità

Caro direttore, a leggere le parole del sig.Iacuzzi (vedi Corriere Cesenate del 4ottobre scorso) e degli altri che sono

intervenuti nei giorni scorsi, parrebbe che ildibattito sui diritti delle persone omosessuali sisvolga sul piano scientifico e, in parte,sociologico. Se così fosse, non sarebbe per noidifficile trovare valide controargomentazioni,visto che si sostengono opinioni opposte a quelledella scienza e si citano fonti di dubbiaautorevolezza, anzi si propugnano terapiecosiddette “riparative” già da tempo rigettatedalla comunità scientifica internazionale –adducendo peraltro “evidenze” e “positivirisultati clinici” che sono tutt'altro che evidenti epositivi. A questo proposito, è uscito da nonmolto un volume per i tipi di Cortina Editore,nella collana di psicologia clinica e psicoterapia,“Curare i gay?”, che dà conto proprio di questoproblema.Noi invece siamo persuasi che il dibattito non sistia svolgendo sul piano scientifico, né in questoné nella maggioranza dei casi. Crediamo che itanti già intervenuti, che con assolutaconvinzione avversano un riconoscimentoufficiale delle relazioni d'amore fra personedello stesso sesso, se sondassero in profonditànon tanto la ragione, quanto il proprio cuore(anzi, le viscere, per dirla con le parole usatenello stesso testo biblico), troverebbero che uninnegabile disprezzo o sentimento di ripulsa pergli omosessuali viene ben prima di qualsiasiargomentazione. Un sentimento di saporeantico e profondo, che nessuno di loro è maistato educato a contrastare, come se fosse unavoce buona e giusta della coscienza.In realtà i ragionamenti, le argomentazioni, lecitazioni di documenti e passi biblici, o anchesolo il rifarsi acriticamente ad un“insegnamento della chiesa” sono solo unaconseguenza e una razionalizzazione di unsentimento irrazionale preesistente. Nonvogliamo fare loro una colpa di questo, percarità, è un fenomeno umano che investe tutti eche conosciamo bene.Il guaio è che, così facendo, si giunge solamentead una condanna, seppur a volte“misericordiosa”, nei confronti di persone chenon si conoscono, e di una realtà umana che sigiudica in forza di stereotipi e non di una reale,profonda e sincera conoscenza.Noi, ad esempio, siamo in una relazioned'amore che dura da più di 15 anni. Siamocresciuti in qualità nella nostra relazione edabbiamo constatato, confrontandoci con i nostriamici eterosessuali, che non siamo per nulla deiminus habentes in termini di capacità d'amare.Non abbiamo bisogno di ottenere da nessunopatenti di “normalità” per quel che siamo e quelche facciamo, già lo sappiamo da soli, nellacoscienza come nei fatti concreti. E similmente anoi, molte altre persone omosessuali, uomini edonne, vivono la loro vita nella positività e nellagrazia, trovando fioritura e feconditànonostante il disprezzo altrui.Fa male, tuttavia, sentire parlare ancora di“insoddisfazioni, frustrazioni e sofferenze” comese fossero causate dalla condizione omosessuale,quando invece sono causate dall'ambienteomofobo circostante, che ci avvolge fin dallanascita. Sarebbe come dire ad una donnavessata sul luogo di lavoro da parte dei colleghimaschi, che la colpa è sua e del suo essere donna,e non dei colleghi misogini. Sarebbe come a diread un ebreo che lo si deve internare in campo diconcentramento a causa del fatto che è ebreo, enon perché attorno è circondato da una societàantisemita o nazista. Sarebbe, insomma, comecontinuare a far girare il sole attorno alla terra,dovendo far funzionare tramite complessicalcoli e disegni un sistema solo per la pretesaideologica di tenere la terra al centro, un altrofamoso cavallo di battaglia dei nostriprecedessori nella storia della chiesa.Facciamo questi esempi, perché ormai nessunooggi si permetterebbe più di sostenere certe

✎ Il direttore risponde

posizioni, come invece si faceva nel passato.Vogliamo ripetere gli stessi errori?Comunque, la parte più amara di tutto questoè quella di dover udire questi discorsi dapersone che dovrebbero essere fratelli nellafede cristiana, che invece si comportano dapersone spietate. Figli dello stesso padreceleste, ma evidentemente di una diversamadre, per noi matrigna.Magari – ce ne vogliamo illudere – basterebbepotersi incontrare, parlare, e conoscereveramente. A fronte di un dialogo sincero, diun ascolto scevro da giudizi, assisteremmo aduna conversione dei cuori.Scriveva il sig. Andreucci, che sono molti adavere la fortuna di conoscere ed essere inamicizia con coppie di persone omosessuali.Fosse vero! Crediamo invece che sia unafortuna purtroppo concessa a pochi. Ecomunque è necessario un certo tempo perchési riesca ad abbandonare gli schemi“tolemaici” dell'omosessualità-peccato eaprire gli occhi alla realtà “copernicana” dellacreativa convivenza delle diversità, iniziata daDio.

Mauro Ortelli e Paolo Lombardo

Carissimi, innanzitutto vi ringrazio per lavostra lettera e anche per il coraggio colquale vi esponete. Questo vi fa senz’altroonore. Mi limito ad alcune considerazioni e aun paio di richiami. Noto che avete scritto‘chiesa’, più volte, e ‘grazia’ con la letteraminuscola. Noto anche che avete scritto‘padre’ in minuscolo e avete detto che lachiesa è per voi matrigna e poi aveteaccennato a un “rifarsi acriticamente ad uninsegnamento della chiesa” (sempre inminuscolo), usando quell’avverbio di modoalla maniera di chi pensa che ciò che diconoil Papa, i vescovi e tutto il magistero sia daprendere in considerazione, ma non fino infondo. Insomma, va bene la chiesa, finchénon ostacola ciò che penso e pratico io. Invecevi dico e vi assicuro che l’esperienza cristianagarantisce una libertà che altrove non sitrova. Non è una corazza che ci obbliga inpanni non nostri. Seguire Cristo ci assicura ilmeglio, senza bisogno di aggiungere ‘se’ o‘ma’. Allora, oltre a invitarvi a un incontro inredazione ogni volta che volete, non possofare altro che richiamare, come ho già scrittoin risposta alla lettera di Vincenzo Andreucci,i numeri 2357-2358-2359 del Catechismodella Chiesa Cattolica. In merito alla vostrarichiesta di “un riconoscimento ufficialedelle relazioni d’amore fra persone dellostesso sesso” vi invito a rileggere il documentoche la Congregazione per la dottrina dellafede, con prefetto il cardinale JosephRatzinger, ha emanato il 3 giugno 2003 daltitolo “Considerazioni circa i progetti diriconoscimento legale delle unioni trapersone omosessuali”. Lì troverete risposte inabbondanza ai vostri quesiti. Cito solo alcunibrevi passaggi. “Non esiste fondamentoalcuno per assimilare o stabilire analogie,neppure remote, tra le unioni omosessuali eil disegno di Dio sul matrimonio e lafamiglia. Il matrimonio è santo, mentre lerelazioni omosessuali contrastano con lalegge morale naturale. (…) Nella SacraScrittura le relazioni omosessuali sonocondannate come gravi depravazioni (Rm1,24-27). (…) Secondo l’insegnamento dellaChiesa, nondimeno, gli uomini e le donnecon tendenze omosessuali devono essereaccolti con rispetto, compassione edelicatezza. A loro riguardo si eviterà ognimarchio di ingiusta discriminazione. Talipersone inoltre sono chiamate come gli altricristiani a vivere la castità”.Non mi resta altro che salutarvi con vivacordialità.

Francesco [email protected]

Visti i lavori lungo la via Capannaguzzo, fra la frazione cesenate di Bulgarnò e l’abitato di Gam-bettola, si potrebbe prendere l’occasione per collegare le due località con un’adeguata pi-sta cicliabile. Con l’intervento, dal ponte del Rigoncello a Bulgarnò sono meno di due chilo-metri, si darebbe una prima risposta alle richieste di chi abita nel paese che fa parte del ter-ritorio di Cesena. La foto mostra che lo spazio non manca.

Da tempo ormaiconta più l’avere che l’essereCaro direttore, in un periodo storico negativo per l’Italia, imedia hanno un ruolo importante nel raccontare la verità deifatti.La parte sana e onesta del Paese vede i propri sacrifici annul-lati da personaggi politici senza scrupoli.Il giornalista, se non ha padroni o è schierato, è anchel’espressione e il portavoce delle idee e opinioni di un popolo,oltre a essere un servizio alla democrazia.Adesso che “la pentola” è scoperchiata, ne è uscito un Paesecorrotto e senza spina dorsale, che difficilmente avremmo im-maginato. In nessuna democrazia del mondo,che si rispetti, chi ha problemi con la giustizia o è sottoposto aindagini della Magistratura, verrebbe invitato a programmi te-levisivi come ha fatto la Rai. Con Monti, nel bene e nel male,un po’ di fiducia per il futuro l’avevamo, ma credo che qual-siasi sacrificio si faccia servirà solo ad aggiustare meglio iconti di bilancio, ma non l’etica e la moralità di una classe di-rigente indegna.L’Italia va rifondata politicamente e ricostruita anche nel suotessuto sociale. La furbizia, che caratterizza più di altri il po-polo italiano, non deve essere considerata un pregio di cuivantarsi e da emulare. Il detto: “Fatta la legge, trovato l’in-ganno” credo esista solo nel lessico italiano. Da tempo non abbiamo più uomini dello spessore di De Ga-speri, La Pira, Moro, Zaccagnini e Berlinguer per citare i piùnoti. Attualmente, chi cerca di rompere la nomenklatura e glischemi fra i professionisti e conservatori della vecchia poli-tica, c’è solo Renzi. Tutti gli altri cercano di salvare la poltronae poltroncina, con tutti i privilegi che comporta. Sono del pa-rere che non è con i Berlusconi, Casini, Fini, Di Pietro, Bersani,Rosy Bindi, Formigoni, Maroni, Vendola, Grillo etc.. che ilPaese risorgerà. Dal fronte cattolico, dopo Todi più nulla,solo qualche intervento che non conferma la reale volontà diimpegno per “una nuova stagione” di cattolici in politica.Va detto che in questa tornata di seconda repubblica, i catto-lici presenti nei vari schieramenti non hanno certamente bril-lato in “testimonianza”. Laici o cattolici che sia, può non avere importanza se chi go-vernerà avrà come obiettivo il bene comune.Un tempo ormai lontano, si sentiva dire “italiani, brava gente”,ma era una civiltà contadina con poca scolarità, povera, one-sta e dignitosa. La società industriale e post industriale hacambiato radicalmente i valori umani, dove conta più l’avereche l’essere.Grazie per l’ascolto.

Marino Savoia

✎SACROCUOREEVIABILITÀ | L’intervento di un genitorearo direttore,sono un genitoredel Sacro Cuore

e non possiedo l’auto da circavent’anni.Da sempre accompagnoin bici o a piedii figli a scuola e sono unconvinto sostenitore dellamobilità sostenibile. (…)Come in tutte le scuole,ci sono alcuni genitorimaleducati, ma generalizzarecome è stato fatto

Cnei giorni scorsi non vaassolutamente bene.Il Sacro Cuoreè una delle scuoledi Cesena dove esisteun servizio di pulminiautogestito anche perchénon ci sonofermate dei mezzi pubblicinelle vicinanze.

Numerosi genitorivengono a piedi e in bicied esistono esperienzedi piedibus "private":tra genitori ci aiutiamo.In ogni caso,il piedibus non èuna soluzioneper la scuola materna: igenitori

devono poteraccompagnarei bambini e poter lasciarel’auto in breve fermata.Come mai davantia tante scuoleci sono spaziper la sosta breve (disco orariodi 15 minuti)e per i disabili, mentre davanti

al Sacro Cuoresono stati levatiqualche anno fa dal servizioviabilità del Comune?Conosco alcunigenitori con figli piccoli condisabilità motoriacon il pass disabiliche hanno preso la multa.È questo il rispetto dellalegalità? (…)Cordialmente.

Pierpaolo Bravin(dal sito)

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2012

SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

LAGO DI QUARTO:

RISERVANATURALE E DI ACQUAPOTABILE