Corriere Cesenate 39-2011

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 EDITORIALE Informazione amputata di Francesco Zanotti La Caritas diocesana tocca con mano ogni giorno la cosiddetta “povertà di ritorno” in difficoltà Cesena  13 Seminario: inaugu- rati i locali del Liceo del Sacro Cuore Cesena  12 Dalle Vigne a Santiago, 3500 chilometri a piedi Sarsina  17 San Martino in Appozzo si prepara alla festa del patrono Sport  21 Il Romagna Centro stupisce ancora e non si pone limiti Giovedì 3 novembre 2011 | anno XLIV (nuova serie) | numero 39 | euro 1,20 - contiene I.P. A bbiamo sottoscritto una lettera al Presidente della Repubblica (testo e risposta di Napolitano a pag. 10).  Vista la gravità della situ azione, non si poteva agire in maniera diversa. Se il rischio di chiusura è incombente per molti nostri giornali, e per tanti altri come noi che in queste settimane sono sulla graticola, qualche azione eclatante andava pur messa in campo. Altre ne seguiranno , se qualcosa non cambierà nei prossimi giorni. Quando in ballo c'è la libertà di informazione non si può andare per il sottile. T roppo importante è la posta in gioco, oltre al destino di migliaia di lavoratori e di centinaia di testate, alcune storiche, la nostra compresa.  Veniam o da un anno e mezzo di sofferenze. Prima si è trattato dell’aumento improvviso delle tariffe postali. Per i nostri settimanali è stato un sacricio enorme, sopportato perché allenati a patire. Si è tirato avanti, fra innumerevoli difcoltà, con i bilanci sempre più risicati, al limite della sopravvivenza. Poi, i nuovi costi entrati in vigore il primo settembre dello scorso hanno riacceso le speranze di un futuro meno nero. Si è trattato solo di un’illusione: dietro l’angolo c’era l’ennesimo taglio lineare ai contributi all'editoria. Se a dicembre prossimo i nostri giornali (circa la metà) percepiranno il 90 per cento dei contributi relativi all’anno precedente, per il 2011 (quelli che si incasseranno a dicembre 2012, ma sui quali si è già fatto conto) la previsione ad oggi è del 15 per cento. È l’ennesimo tentativo di mettere il bavaglio al territorio, come abbiamo titolato tre settimane fa. Sì, perché tra le testate che godono dei contributi ci sono i giornali diocesani che in totale percepiscono 3,7 milioni di euro. Si tratta di “briciole”, come abbiamo ricordato in diverse sedi istituzionali, ma essenziali per numerosi nostri periodici che di quelle risorse fanno tesoro. Siamo di certo consapevoli che non si può sperperare denaro pubblico e che vanno individuati eventuali abusi. Per questo da tempo parliamo di “rigore e di equità”. Occorre ricordare il valore del pluralismo informativo. Infatti, oltre al co siddetto circo mediatico costituito dalle maggiori emittenti televisive e dai grandi quotidiani nazionali, c’è una realtà di media locali, di idee e non prot cui non si può mettere il silenziatore. Ne andrebbe del dibattito democratico del nostro Paese e verrebbero meno voci autorevoli della provincia italiana che meritano, invece, di essere sostenute. Maggio 1945, una pagina di cui vergognars i S i dice consape- vole dei pro- blemi e solleciterà il governo a trovare soluzioni I primi trent’anni di un’esperienza che guida il cam- mino delle coppie di sposi Cesena  13 Opinioni 3 Editoria  10 A lla Rocca furono uccise persone innocenti, a guerra finita. Da non dimenticare  Vis ita ai c imi ter i Un gesto educativo Sui tagli interviene il presidente Giorgio Napolitano L’esperienza di Incontro matrimoniale Speciale  8 I n questi giorni sia- mo chiamati a compeiere un pelle- grinaggio sulle tom- be dei nostri cari “Pochi giorni fa a pranzo in mensa c’erano 16 italiani e due stra- nieri: chi crede che la povertà sia solo degli extracomunitari, non ha capito quel situazione stiamo attraversando”. Gino Della Vit- toria, vice direttore della Caritas diocesana, fa il punto sulla si- tuazione attuale, mettendo in luce il fatto che tante famiglie sono in difficoltà, soprattutto quelle in cui è venuto meno il lavoro e che vivino in case in affitto. Lancia un appello poi in vista dell’inverno per fornire, a chi non ha una casa, cappotti, sciarpe, guanti, coperte e sacchi a pelo . Primo piano a pagina 5 Informazioni e prenotazioni CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511 Poste italiane spa, sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì A rischio i nuclei familiari che vivono in case in affitto (foto archivio Claudio Pagliarani) SPECI LE P RTENZE DI NOVE MBR E ZANZIBAR 9 giorni, 7 notti  Villaggio Karafuu Beach***** trattamento all inclusive 1.012 euro KENYA 9 giorni, 7 notti  Villaggio T club The Sand s At Chale**** SPECIALE SHOPPING A NEW YORK Dal 7 al 12 dicembre  Volo da Bolo gna trasferimenti in loco Hotel New York Helmsley Park Lane 995 euro

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Corriere Cesenate di giovedì 3 novembre 2011(numero 39/2011)

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EDITORIALE

Informazione amputatadiFrancesco Zanotti

La Caritas diocesana tocca con mano ogni giorno la cosiddetta “povertà di ritorno”

Famiglie

in difficoltàCesena 13Seminario: inaugu-rati i locali del Liceodel Sacro Cuore

Cesena 12Dalle Vignea Santiago, 3500chilometri a piedi

Sarsina 17San Martino

in Appozzo si preparaalla festa del patrono

Sport 21Il Romagna Centro

stupisce ancorae non si pone limiti

Giovedì 3 novembre 2011 | anno XLIV (nuova serie) | numero 39 | euro 1,20 - contiene I.P.

Abbiamo sottoscritto una lettera alPresidente della Repubblica (testoe risposta di Napolitano a pag. 10). Vista la gravità della situazione,

non si poteva agire in maniera diversa. Seil rischio di chiusura è incombente permolti nostri giornali, e per tanti altri comenoi che in queste settimane sono sullagraticola, qualche azione eclatante andavapur messa in campo. Altre ne seguiranno,se qualcosa non cambierà nei prossimigiorni. Quando in ballo c'è la libertà diinformazione non si può andare per ilsottile. Troppo importante è la posta ingioco, oltre al destino di migliaia dilavoratori e di centinaia di testate, alcunestoriche, la nostra compresa. Veniamo da un anno e mezzo disofferenze. Prima si è trattatodell’aumento improvviso delle tariffepostali. Per i nostri settimanali è stato unsacrificio enorme, sopportato perchéallenati a patire. Si è tirato avanti, frainnumerevoli difficoltà, con i bilancisempre più risicati, al limite dellasopravvivenza. Poi, i nuovi costi entrati invigore il primo settembre dello scorsohanno riacceso le speranze di un futuromeno nero. Si è trattato solo diun’illusione: dietro l’angolo c’eral’ennesimo taglio lineare ai contributiall'editoria. Se a dicembre prossimo inostri giornali (circa la metà)percepiranno il 90 per cento dei contributirelativi all’anno precedente, per il 2011(quelli che si incasseranno a dicembre2012, ma sui quali si è già fatto conto) laprevisione ad oggi è del 15 per cento.È l’ennesimo tentativo di mettere ilbavaglio al territorio, come abbiamo

titolato tre settimane fa. Sì, perché tra letestate che godono dei contributi ci sono igiornali diocesani che in totalepercepiscono 3,7 milioni di euro. Si trattadi “briciole”, come abbiamo ricordato indiverse sedi istituzionali, ma essenziali pernumerosi nostri periodici che di quellerisorse fanno tesoro. Siamo di certoconsapevoli che non si può sperperaredenaro pubblico e che vanno individuatieventuali abusi. Per questo da tempoparliamo di “rigore e di equità”.Occorre ricordare il valore del pluralismoinformativo. Infatti, oltre al cosiddettocirco mediatico costituito dalle maggioriemittenti televisive e dai grandiquotidiani nazionali, c’è una realtà dimedia locali, di idee e non profit cui non sipuò mettere il silenziatore. Ne andrebbedel dibattito democratico del nostro Paese

e verrebbero meno voci autorevoli dellaprovincia italiana che meritano, invece, diessere sostenute.

Maggio 1945,una paginadi cui vergognarsi

Si dice consape-vole dei pro-

blemi e solleciteràil governo a trovaresoluzioni

Iprimi trent’annidi un’esperienza

che guida il cam-mino delle coppiedi sposi

Cesena 13Opinioni 3 Editoria 10

Alla Rocca furonouccise persone

innocenti, a guerrafinita. Da nondimenticare

 Visita ai cimiteriUn gestoeducativo

Sui tagli intervieneil presidenteGiorgio Napolitano

L’esperienzadi Incontromatrimoniale

Speciale 8

In questi giorni sia-mo chiamati a

compeiere un pelle-grinaggio sulle tom-be dei nostri cari

“Pochi giorni fa a pranzo in mensa c’erano 16 italiani e due stra-nieri: chi crede che la povertà sia solo degli extracomunitari, nonha capito quel situazione stiamo attraversando”. Gino Della Vit-toria, vice direttore della Caritas diocesana, fa il punto sulla si-tuazione attuale, mettendo in luce il fatto che tante famiglie sonoin difficoltà, soprattutto quelle in cui è venuto meno il lavoro eche vivino in case in affitto.Lancia un appello poi in vista dell’inverno per fornire, a chi nonha una casa, cappotti, sciarpe, guanti, coperte e sacchi a pelo .

Primo piano a pagina 5

Informazioni e prenotazioni

CESENA - Gall. Almerici, 3 - Tel. 0547 618511www.viaggimanuzzi.it

Poste italiane spa, sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì

A rischio i nuclei familiari che vivono in case in affitto (foto archivio Claudio Pagliarani)

S P EC I A LE P A RT EN Z E D I N O V EM BRE

✔ ZANZIBAR 9 giorni, 7 notti Villaggio Karafuu Beach*****trattamento all inclusive 1.012 euro

✔ KENYA 9 giorni, 7 notti Villaggio Tclub The Sands At Chale****trattamento pensione completa con bevande

890 euro

✔ SPECIALE SHOPPING A NEW YORKDal 7 al 12 dicembre

 Volo da Bolognatrasferimenti in locoHotel New York Helmsley Park Lane

995 euro

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Giovedì 3 novembre 2011 3Opinioni

Un pellegrinare che suscita ricordi e nostalgieMa anche un gesto educativo per i bambini

primi giorni del mese di novembre, in ascolto del richiamodella Chiesa e della tradizione più preziosa che da secoli hascandito il nostro calendario, siamo convocati, dopo aversolennizzato la festa di tutti i Santi, la festa del Paradiso, al

ricordo dei defunti, celebrando con loro e per loro la Santa Messa,visitando e onorando la loro tomba nel cimitero, compiendo operebuone di misericordia e di carità in loro suffragio.Il cimitero, il camposanto dove riposano in attesa dellaResurrezione finale, le energie spente del corpo dei nostri cari; noncambia la prospettiva quand’anche ricorressimo alla cremazione. Accanto alle chiese parrocchiali (ancora nelle campagne) o neicimiteri monumentali extra moenia, voluti dalle amministrazionicomunali all’indomani delle conquiste napoleoniche.Nel pomeriggio di lunedì scorso, nei primi vespri della festa di tuttii Santi, il vescovo Douglas con solenne liturgia ha benedetto lachiesa del Cimitero nuovo di Cesena (zona Tipano-Istituto Agrario)dedicandola a Cristo Signore della vita e della morte, in onore diSan Lazzaro, il fratello di Marta e Maria, di Betania, che Gesù avevarichiamato alla vita del tempo, accogliendo la supplica dellasorella.La bella e semplice costruzione dell’architetto Paolo Portoghesi,progettista di tutto il complesso cimiteriale, è collocata quasi agliinizi dei viali che si diramano verso le terre e i loculi che giàaccolgono la sepoltura dei nostri defunti. Sarà ‘luogo’ di fede dovesi celebra la liturgia del suffragio cristiano, luogo di meditazione edi consolazione. Luogo di ascolto della “loro” voce che ci richiamaalla vita buona del Vangelo, a essere costruttori di pace vera. Undialogo che poi continua, giunti alla loro sepoltura. Ed è un ascoltoe un impegno rinnovato che i credenti condividono con tutti gliuomini di buona coscienza.Un pellegrinare ai cimiteri, dove le nostre famiglie hanno seppellitoi nostri cari, chiamati all’eternità. Un pellegrinaggio che spesso

muove i passi anche da molto lontano (ma… bisogna pur tornare!),che suscita ricordi e nostalgie, che ravviva la fede, che dicericonoscenza a quanti si prendono cura del buon ordine delcamposanto, delle piccole chiese (in campagna) che vegliano suquelle tombe.Un gesto educativo che i genitori, i nonni – e perché no, in giornateopportune, la maestra con gli alunni della sua classe – compiono

I

per orientare lo sguardo dei loro ragazzi, in questi giornidistratti dalle stravaganti messe in scena di Halloween.Non dimentichiamo i cimiteri di guerra – a Cesena quellodi Sant’Egidio – dove riposano le salme di tanti ragazzivenuti da lontano per la nostra libertà, o caduti in terre

lontane travolti dalla follia della guerra; in città, nellacripta del cimitero urbano o celebrando la messa a VillaBianchi dove don Dino Cedioli ha voluto il monumentoche ricorda i caduti in Russia, nel secondo conflittomondiale, lassù dove vivono serenamente i “suoi” ragazzidiversamente abili.

Piero Altieri

Giorni di visita ai cimiteri La Vignetta

urante la fase finale della celebrazione per la pace nella piazza antistante la basilica inferiore di SanFrancesco, illuminata da un tenero sole autunnale, una splendida colomba bianca si è posata su unmembro della delegazione, il buddista che le ha teso la mano e l’ha a lungo mostrata innalzandola

sopra all’assemblea. È sembrato un piccolo segno, non tanto del buddista, che la colomba nonaveva mai visto, ma della mano tesa, aperta per l’appoggio. Chi ha partecipato a questa Giornata, prolungatanel prima e nel dopo da veglie di preghiera, ha percepito che la pace esiste nelle dichiarazioni, nelleaspirazioni, nelle proclamazioni, nelle speranze e anche nelle possibilità. Tutti i discorsi sono stati bellissimeillustrazioni del significato della pace, del pellegrinaggio, della verità, e vi sono stati il riconoscimento el’esplicita espressione di gratitudine verso Giovanni Paolo II, che con l’iniziativa di 25 anni fa ha indotto tuttia considerare la pace non come un problema pragmatico, ma teologico e antropologico, in tutta la ricchezzae profondità dei suoi significati.Il tema della pace, pertanto, coinvolge il pellegrinaggio verso la verità, l'impegno per la giustizia, laconversione del cuore. Questi presupposti, in questi venticinque anni, sono stati oggetto di riflessioneovunque nel mondo da parte di uomini legati per fede e professione alle religioni, in studi, ricerche, dibattiti,seminari e convegni. Una letteratura di altissimo livello di cui i discorsi di Assisi possono essere un degnodocumento. Ciò che manca è la mano tesa del buddista. Altre colombe sono volate via lontano o si sonomesse ferme a guardare lo spettacolo. Uomini disposti a tendere la mano e accogliere il dono dello “spirito di Assisi” è e dovrebbe essere il frutto della Giornata appena trascorsa. Ad Assisi si è fatta storia facendo proseguire e convalidando il dialogo già avviato e aprendo altri orizzonti dicomune ricerca di verità e di pace, anche con altre componenti della famiglia umana, dando al tema uncarattere di maggiore universalità senza esclusione di persone.

D

Onestamente si deve dire che di verità

si è parlato poco. La parola è alta,stringente, impegnativa oltre ognidire. Ma la prima verità che supportaogni progetto di pace e che lega tutti idialoganti non è quella delle parole odei sentimenti, ma quella dell’essere.Siamo e dobbiamo essere uniti,considerandoci non gli uni contro glialtri e neppure soltanto gli uni accantoagli altri, ma gli uni insieme agli altri eper gli altri. Non tanto per quello chepensiamo e neppure per quello checrediamo, ma per quello che siamo, inquanto siamo. Creature di Dio, fatte asua immagine e somiglianza. Ilpellegrinaggio della verità deve essereinteriore e convertire le menti e icuori. Dalla consapevolezza delproprio essere nascono i pensieri e isentimenti più forti e resistenti a ognivariazione di cultura e di situazione.La pace non approda nelle piazze enon si annida nelle case degli uominiperché non si fa spazio ai sentimentiscaturiti dall’essere, ma dal potere, dalprestigio, dal dominio sugli altri. Unsentimento, che non affiora in modorilevante nei testi letti nella basilicadella Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, mentre è esplicito e marcatodal tono della voce di Benedetto XVI, èla “vergogna”. Nessun altro si devevergognare per l’uso della forza, o perazioni violente, per ingiustizie esoprusi collettivi, persino per genocidicompiuti o tollerati in nome e perconto della religione? Finché lereligioni e gli uomini che vogliono lapace, religiosi e atei, non sivergognano o almeno non verificano ilimiti e le storture delle loro storie,

non ci sarà spazio per lariconciliazione e neppure per leragioni degli altri. Questo si chiamapurificazione e riconciliazione dellememorie.

Elio Bromuri

 Ad Assisi un incontro di pace con memoriaASSISI, 27 OT TOBRE: GIORNATA DI RIFLESSIONE,

DIALOGO E PREGHIERA PER LA PACE E LA GIUSTIZIA NEL MONDO

(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 3 novembre 2011 5Primo piano

u

Mensa Caritas:

aumentanogli italianiin cerca d’aiutoLo sottolinea il vicedirettore Gino Della

 Vittoria, il quale lancia anche un appelloper coinvolgere un numero maggioredi volontari e aumentare i servizi offerti

Cristiano Riciputi

enerdì scorso, a pranzo inmensa, avevamo 16 italiani edue stranieri. Chi crede chela povertà sia solo degli

immigrati, non ha capito quale tipo disituazione stiamo attraversando".Così si esprime Gino Della Vittoria,vicedirettore della Caritas diocesana perfar capire che nel Cesenate la crisi si stafacendo sentire oggi più che mai. La lineadi demarcazione è netta: chi ha il lavoro,più o meno, non sta risentendo della crisie continua a vivere la propria vita cosìcome ha sempre fatto. Chi ha perso ilproprio posto, soprattutto se a lavorare infamiglia era solo uno, si trova in grossadifficoltà. Alla Caritas ogni giorno arrivanopersone, timorose e con un certo senso divergogna, che fino a pochi mesi fa non sisarebbero mai aspettate di dover chiedereil pacco degli alimenti."Stiamo assistendo a una povertà diritorno - continua Della Vittoria - chegenera in chi la vive vergogna eumiliazione. Si tratta di persone, per lo piùstraniere, che erano passate in Caritas 8-10 anni fa. Poi avevano trovato lavoro,avevano richiamato i propri congiuntiandando ad abitare in un appartamentoin affitto. Insomma, si erano costruiti unadignitosissima vita di lavoro, casa inlocazione e famiglia. Ma alcuni di questioggi sono stati licenziati e, non avendouna rete di parenti che possa aiutarli, sonotornati in Caritas a chiedere aiuto. Non sel’aspettavano, pensavano di essersi ormaiaffrancati dalla povertà e di poter vivere

con dignità. Ma così non è stato".

 Affitti da vergognarsiIn molti casi le famiglie, sia italiane, siastraniere, vanno in crisi quando nonhanno la casa di proprietà ma sono inaffitto. E ciò si verifica anche in quellerealtà dove rimane comunque unostipendio, in quanto nel territorio èdifficile trovare affitti inferiori a 500-600euro al mese. "Conosciamo diversi casi -aggiunge il vicedirettore - dove la famigliaè rimasta con uno stipendio da 1000 euroal mese, che non sono sufficienti quandosi paga un affitto da 500 euro. Basta chearrivi, e arriva, una bolletta del gas ed eccoche non ci sono più i soldi per mangiare eper comprare i libri e i quaderni per i figli.

 Vorrei far sapere a tutti che non sono casirari: sono frequenti anche nella nostra

Cesena così come nelle città vicine".Una soluzione al problema del caro-affittinon è semplice. Della Vittoria dice chealcuni proprietari sono stati encomiabili,dimezzando la pigione, oppure nonricevono i soldi da più di un anno ma noneseguono lo sfratto mostrando una caritàe un’umanità straordinarie. "Ma sonopochi casi, che si contano sulle dita dellemani. Nella maggior parte delle situazioninon c’è disponibilità e il proprietariopretende tutti i suoi soldi. Sarà pur veroche ci sono contratti o accordi regolari,ma ciò non toglie che con questi affitti siva a ledere la dignità delle personepovere".Il Fondo di solidarietà promosso dalla

V"Diocesi tre anni fa, colsupporto delleamministrazioni pubbliche,di enti, associazioni dicategoria, Fondazioni eaziende e, soprattutto, dellagenerosità di tanti cittadininon toccati dalla crisi, èterminato. In tre tornate, dal2009 al 2011, sono stateaiutate 118 famiglie italianee 301 straniere. Sono statierogati 145mila euro per gliaffitti, 80mila per le bolletteHera, 20mila per le bolletteEnel, 14mila per altre spese,41mila euro per gli alimenti."Ciò che dispiace - precisa

Della Vittoria - è che la metà del Fondo èandato per l’affitto, cioè è stato girato aquei proprietari, non tutti, masicuramente molti, che in realtà non sonoin difficoltà e avrebbero potuto abbassarei canoni o almeno aspettare un po’ ditempo prima di batter cassa".Per fare in modo che i soldi erogatifinissero davvero per coprire le spese dellafamiglia e non fossero usati per scopiimpropri (alcol, gioco, spese inutili) laCaritas ha pagato direttamente le bolletteo gli affitti per conto delle persone che nefacevano richiesta.

Si cercano volontariMa non si tratta solo di soldi: prima ditutto ci vogliono persone disponibili afarsi partecipi, umanamente e da unpunto di vista solidale, delle difficoltàdelle famiglie. Il gruppo Caritas è affiatato,

ma servirebbero più volontari. Della Vittoria dice che "uno dei nostri problemista nella carenza di volontari. Se avessimopiù persone disponibili, potremmo fare dipiù. Non si può chiedere a coloro che sonosempre presenti di aumentare ancora dipiù il proprio impegno. Se avessimo piùvolontari potremmo organizzarci in mododa fornire i pasti anche alla sera e neigiorni festivi. Dar da mangiare alla genteuna volta al giorno, e non nei giorni difesta, è riduttivo. Per aumentare i pasti ciservirebbe un furgoncino refrigerato cosìda poter ritirare gli alimenti da coloro chece li offrono. Ad esempio, diverse mensescolastiche o esercizi di ristorazionecollettiva ogni giorno hanno pasti cheavanzano e che offrono per i bisogni deipoveri. Ma noi, non avendo un mezzo eneppure i volontari disponibili in numero

sufficiente, dobbiamo declinare questaopportunità. Per questo lanciamo unappello a tutti coloro che possonodedicare un po’ di ore in aiuto ai poveri.Fare carità non significa solo dare deisoldi. Dedicare il proprio tempo ha lastessa, o forse anche maggiore,importanza".Gino Della Vittoria non dimentica dimettere in luce la rete delle Caritasparrocchiali e dei volontari che operanoquotidianamente in silenzio offrendo deiservizi insostituibili."Carità - conclude - non è solo dare damangiare e bere. Il nostro ruolo è anchequello di svegliare la gente alla carità del

 Vangelo".

La povertà colpiscesoprattutto chi pagal’affitto. Sono pochii proprietari che hannoconcesso scontisulla pigione di frontealla perdita del lavorodei propri inquilini

Esaurito il Fondodi solidarietà promossodalla Diocesi: ha erogato300mila euro in 3 anni,un quarto dei qualia famiglie italiane

C’è una povertà di ritornoche costringe moltepersone, già passatein Caritas anni fa,a chiedere cibo e vestiti

Con l’arrivo dell’inverno,

per l’emergenza freddodi chi dorme in ricoveridi fortuna, la Caritaschiede coperte, guanti,berretti, sacchi a pelo

Storie di lavoro cercato disperata-mente, storie di gente che non vuo-le arrendersi. A Martorano la casad’accoglienza Betania, organizzatae portata avanti dai volontari dellaCaritas parrocchiale, continua aospitare donne in difficoltà. Si erapartiti con tre stanze, sei posti letto.Ma le richieste erano così numeroseche è stata ricavata un’altra stanzadalla canonica. Ora c’è l’esigenza dialtri posti letto e probabilmenteun’altra stanza sarà dedicata al-l’ospitalità. Il Conad del paese, e al-tri esercizi commerciali, spessomettono a disposizione degli ali-menti che i volontari distribuisconoalla cucina della casa. Alla casa Betania si incontranoesperienza di tutti i tipi. Una donnaviene dalla Romania, a casa ha duefigli e non ha il marito. E’ qua perracimolare qualche soldo e ha tro-vato lavoro in un magazzino che la-vora i cachi. Un’occupazione stagio-nale, di un paio di mesi, prima di ri-partire per la Romania e portare acasa i soldi che dovranno servireper andare avanti.Una ragazza ucraina fa la badante.Se dovesse pagare un affitto, coiprezzi che ci sono in giro, nonavrebbe più soldi da mandare a ca-sa. Si ingegna facendo qualche oracome badante ai malati dell’ospe-

dale. Molto spesso si tratta di donnesole, di certo lontane da casa e daipropri affetti, dai figli e dai genitori.In poche hanno ancora il marito.Hanno bisogno anche di una paroladi conforto, non solo di lavoro e sol-di. In genere, nella casa d’accoglien-za gestita dai volontari della Caritasparrocchiale, si comportano bene.Sul comodino, hanno sempre la fo-to dei figli e un Vangelo. Hanno bi-sogno di parlare, di superare il murodi diffidenza che, nei luoghi di lavo-ro, può sorgere nei confronti di"quella nuova che viene da fuori".Hanno difficoltà nel farsi capire,spesso, ma l’umanità di madri e lapreoccupazione per arrivare alla fi-ne del mese è la stessa, sia in Italiache in Albania o Bulgaria. Vengono

da situazioni ben peggiori di quellaitaliana e rispondono alla necessitàdella nostra realtà sociale, comequella delle badanti per gli anziani.Non è nei loro piani quello di trasfe-rirsi per sempre qua: preferisconomettere da parte soldi per garantirsiun avvenire migliore nella propriaterra d’origine.

Cr

Storie ✎

UNA MENSA CARITAS NEL NORD D’ITALIA(FOTO ARCHIVIO CLAUDIO PAGLIARANI)

UNA VOLONTARIA ADDETTAALLA DISTRIBUZIONE DEL VESTIARIO(FOTO ARCHIVIO PAGLIARANI) )

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Giovedì 3 novembre 20116 Vita della Diocesi

Domenica 6 novembre - Anno A  XXXII Domenica Tempo OrdinarioSap 6,12-16; Salmo 62;1Ts 4,13-18; Mt 25,1-13

 A bbiamo appena celebrato laSolennità di tutti i Santi e laCommemorazione di tutti i defunti,

due ricorrenze care al popolo cristiano.Molti si sono recati in visita alle tombedei propri defunti che riposano neicimiteri, portando fiori, luci ed elevandopreghiere.Questa domenica si trova al centrodell’Ottavario di preghiera per i defunti.L’apostolo Paolo rivolge anche a noi leparole rivolte ai cristiani di Tessalonica:

“Non essere tristi di fronte alla mortecome gli altri che non hanno speranza”,perché come Gesù è morto e risorto, cosìanche noi risorgeremo. È il contenutofondamentale della nostra fede, chesostiene la nostra speranza.Il cimitero non è luogo di morti,ma di dormienti, un dormitorioin attesa della risurrezione finaleanche del nostro corpo.Il Vangelo di oggi ci parla delle condizioninecessarie per entrare nel Regno dei cieli.Gesù racconta la parabola delle cinquevergini sagge e delle cinque vergini stolte,che si preparano a una festa di nozze.Tutte hanno le lampade, ma cinque

hanno con sé l’olio di scorta, le altre no.Lo sposo tardava, sicchè tutte siaddormentarono. All’arrivo prepararonole lampade, ma le stolte erano senza olio.Mentre le sagge entrarono, le stolte sisentirono dire, “non vi conosco”.Gesù conclude con “vegliate, perché nonsapete né il giorno, né l’ora”. Gesù ciinsegna che dobbiamo preparaciall’incontro con Lui: sia a quello finale,sia a quello ordinario della vita di tutti igiorni.Spesso Gesù ci invita nel Vangelo avegliare. Ma vegliare non significa solonon addormentarsi, ma essere preparati.Non basta avere la lampada della fede.La fede da sola non basta, ci vuole l’oliodella carità, delle buone opere. L’olio del

fare la volontà di Dio. Si tratta dicostruire la casa della nostra vita sullaroccia che è Cristo e non sulla sabbia,come leggiamo sempre in Matteo. Pernoi essere vigilanti significacorrispondere sempre alla volontà diDio. Non basta essere cristiani di nome,o non praticanti, ma è necessario esserecristiani di fatto, con la nostra vitaquotidiana, le nostre scelte concrete. Èuna illusione credere che basti credere inDio per essere veramente uniti a Cristo.Una fede oziosa è morta, scrive SanGiacomo. Occorre una fede attiva, perconformarci a Cristo.

Sauro Rossi

IL GIORNODELSIGNORE

Ha sete di te, Signore, l’anima mia

lunedì 7 novembresant’ErnestoSap 1,1-7; Sal 138;Lc 17,1-6

martedì 8san GoffredoSap 2,23-3.9; Sal 33;Lc 17,7-10

mercoledì 9dedicaz Basilicalateranense Ez7,1-2.8-9.12; Sal45; 1Cor 3,9c-11.16-

17; Gv 2,13-22giovedì 10san Leone MagnoSap 7,22-8,1; Sal 118;Lc 17,20-25

 venerdì 11San Martino di Tours Sap 13,1-9; Sal 18;Lc 17,26-37

sabato 12San RenatoSap 18,14-16; 19,6-9;Sal 104; Lc 18,1-8

La Paroladi ogni giorno

✎A MESSA DOVEMesse feriali

a Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte;7.45 Chiesa Benedettine;8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Santo Stefano, CaseFinali, Sant’Egidio,Cappella cimitero;

9.00 Suffragio, Addolorata;9.30 Boccaquattro, Osservanza

10.00 Cattedrale 15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi17.00 Cappella dell’ospedale

(no al sabato);18.00 Cattedrale , Madonna

delle Rose, SanDomenico, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Bartolo, Cappuccini

20.00 San Pio X, San GiovanniBono (Ponte Abbadesse)

20.30 San Giuseppe Artigiano(Villachiaviche)

Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco

7,30 Santuario dell’Addolorata,Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauro in

 Valle, Ponte Pietra,Macerone, San Giuseppe

 Artigiano8.00 San Pietro, Santa Maria

della Speranza, SanGiorgio, Gattolino, SanPio X, San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Basilica delMonte, Calisese, Torre delMoro, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale , San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Madonna del Fuoco,

 Tipano, San Cristoforo,Ruffio, Roversano

8.45 San Giuseppe(corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesaBenedettine, Santa MariaNuova, San Vittore,San Carlo, Macerone,Bulgaria, San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Boccaquattro,Sant’Egidio,

 Villachiaviche, Santuario

dell’Addolorata,San Mauro in V., Bagnile,Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delCimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Basilica delMonte, Istituto Lugaresi,Sant’Andrea in Bagnolo,Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Cappella del cimitero,Casalbono, Borello

10.45 Ronta11.00 Santo Stefano, San Paolo,

San Bartolo, San GiovanniBono, Villachiaviche,

 Addolorata, SanDomenico, Sant’Egidio,Calabrina, Calisese,Capannaguzzo, Gattolino,Bulgaria, Madonna delFuoco, San Giorgio, SanDemetrio, San Mauro in

 V., Martorano,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone, Ruffio

11.10  Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale , Osservanza,

San Rocco, Santa Maria

della Speranza, SanPietro, Case Finali, SanPio X, Basilica del Monte,Istit. Lugaresi

15.00 Cappella del Cimitero17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San

Domenico, Osservanza,San Rocco

18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.00 Formignano

16.30 Istituto Lugaresi17.00 Luzzena (1° sabato ),

Bora (2° sabato)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale , SanDomenico, Case Finali,San Rocco, Osservanza,Santo Stefano, Diegaro,Madonna delle Rose,Sant’Egidio, San Paolo,

 Torre del Moro, Borello18.30 San Pietro, Cappuccini,

Santa Maria dellaSperanza, San Bartolo,Bulgarnò

19.00 San Giorgio19.30  Tipano20.00 San Pio X, Calisese,

San Giovanni Bono, Villachiaviche, Bulgaria20.30 Ponte Pietra, Ruffio,

Santa Maria Nuova,Pievesestina, Gattolino,San Cristoforo, Pioppa

Comuni delcomprensorioCesenatico

Sabato: ore 16 San Giuseppe;17 Gatteo a Mare;17,30 Santa MariaGoretti, Cappuccini diCesenatico;18 San Giacomo;20 Sala; 20,30 Villalta

Festivi: 8.00 Santa Maria Goretti,San Giacomo, Gatteo aMare; 8,30 Bagnarola,Sala, Boschetto; 9.00Cappuccini di Cesenatico;9.30 Villalta; 10 SanGiacomo, Valverde; 10,30Cappuccini di Cesenatico,San Giuseppe; 11.00Bagnarola, Santa MariaGoretti, Sala, Cannucceto;11.15 San Giacomo,Boschetto, Gatteo a Mare;17.30 Santa MariaGoretti, Cappuccinidi Cesenatico;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;20.00 Crocetta;20,30 Budrio

Festivi:ore 7,30 Santuario SS.Crocifisso; 8.00 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10.00 Badia, Balignano;10.15 Montilgallo; 11.00Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzoin Scanno; 11.15Crocetta; 18. SantuarioSantissimo Crocifisso.

Gatteoore 20.00 (sabato);9 / 11.15 / 18.00Sant’Angelo: 20.00(sabato); 8, 45 Casa di

riposo, 9,30 - 11. Istitutodon Ghinelli: 18,30(sabato), 7,30. Gatteo aMare: ore 17.00(sabato); 8.00 / 11.15.

 Villamarina: 16.00(sabato), 10.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8.30 / 10 / 11.15 / 17Consolata: 19.00(sabato); 7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato); 9 / 11. Montenovo: ore20.00 (sabato, chiesinadel castello), 8,30 / 11.

Mercato Saraceno10.00; Cella: 8.30,

11.00; San Damiano:11.30; San Romano:11.00; Taibo: 10.00;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11.00;Montepetra: 8.30;Linaro: 18.00 (sabato),11; Piavola: 17.00(sabato, chiesa SanGiuseppe), 10.00 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato). Concattedrale:17 (sabato), 7.30 / 9.00 / 11.00 / 17.00; Tavolicci:16.00 (sabato); Ranchio:20,30 (sabato), 8.00 / 11.00; 9.30; Sorbano:

9.30; Turrito: 17 (sabato),10; San Martino: 9.30;Quarto: 10.30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni); Corneto:11.00; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),

9.30; Civorio 9.30San Piero in Bagno

chiesa parrocchialeore 17 (sabato); 8.30 / 11 / 17.00.Chiesa San Francesco: 7 / 10 / 15,30.

Bagno di Romagnaore 17.30 (sabato);11.15 / 17.30;Selvapiana: 11,15;

 Acquapartita: 16(sabato)

 Alferoore 18 (sabato); 11.15 / 17.30;Riofreddo: 10.00

 Vergheretoore 15 (sabato), 9.15;

Balze: 16 (sabato),11.30;eremo di Sant’Alberico:16.00;Montecoronaro: 17(sabato), 10.30;

 Ville: 9.30;Trappola

9.30; Capanne: 11.00

Redazionevia del Seminario, 85,47521 Cesena (Fc) tel. 0547 300258,fax 0547 328812,www.corrierecesenate.it 

Segreteria e Amministrazionecorso Sozzi, 39, Palazzo Ghini, Cesena,tel. e fax 0547 27234.Orario: feriali ore 9-11,30.Conto corrente postale n. 14191472E-mail: [email protected] 

 Abbonamentiannuo ordinario euro 45;sostenitore 70; di amicizia 100;estero (via aerea) 80.Settimanale d’informazioneAutorizz. Trib. Forlì n. 409, 20/2/68 -Iscrizione al Registro nazionaledella stampa n. 4.234Editore e ProprietàDiocesi di Cesena-SarsinaStampaGaleati Industrie Grafiche spawww.galeati.it via Selice, 187/189 - 40026 Imola

Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco Zanotti

VicedirettoreErnesto Diaco

Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

Associatoall’UnioneStampaPeriodicaItaliana

 Tiratura del numero 38 del 27 ottobre 2011: 8.500 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di martedì 1 novembre 2011

 Testata che fruisce dicontributi di cui all’art. 3comma 3 della legge n. 250del 7/8/1990 Giornalelocale ROC (Registro deglioperatori di comunicazione)

DIOCESIDI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

Giornata di AvvenireUna pagina sulla diocesinel quotidiano di domenica 6 novembreUna pagina dedicata alla diocesi di Cesena-Sarsina saràpubblicata nell’inserto “Bologna Sette” all’interno del

quotidiano Avvenire di domenica 6 novembre. Inparticolare, vi sarà l’intervento del vescovo DouglasRegattieri e articoli sui 100 anni del Corriere Cesenate e sulventicinquennale di presenza dei diaconi nella comunitàdiocesana.

27esimo Convegno diocesano delle FamiglieSabato 12 e domenica 13 novembre, in seminarioL’Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia proponeper sabato 12 e domenica 13 novembre il 27esimo Convegnodelle Famiglie “Familiaris Consortio, dono sempre prezioso”.Il convegno si aprirà nella serata di sabato 12 novembre con“Il Cantico dei Cantici. Parole e musica a due voci”, di e conLaura Gambarin e Gianluigi La Torre (associazione culturaleGardArt, Verona). Domenica 13: alle 9 accoglienza, preghieradi inizio e relazione “La missione della famiglia cristiananell’insegnamento di Giovanni Paolo II”: monsignor LivioMelina, preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II perStudi su Matrimonio e Famiglia, Roma); alle 10,50 circoli didiscussione e dialogo con il relatore. Alle 12 Messa

presieduta dal vescovo Douglas e alle 13 pranzo convidiso.Sarà attivo un servizio di animazione per ragazzi e bambini.Per il pranzo, per il primo provvede l’organizzazione, per ilsecondo si condividerà ciò che ciascuno porterà.Prenotazioni entro giovedì 10 novembre presso: famigliaDelvecchio, tel. 0547 81121; famiglia Foschi (tel. 0547382138), famiglia Berlini (tel. 0547 353840).

Percorso per divorziati risposatie separati conviventiL’incontro mensile per divorziati riposati e separaticonviventi si terrà sabato 5 novembre a Cesena, pressol’Istituto Lugaresi, dalle 18,30 alle 20; si concluderà con lacena condivisa. Guiderà l’incontro padre Mauro Peserico,dei padri Giuseppini. Per info: Sabrina e Andrea Delvecchio,338 1424377, [email protected]

✎ NOTIZIARIO DIOCESANO

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Giovedì 3 novembre 2011 7Vita della Diocesi

 via Marinelli, 6 - 47023 CESENA (Fc)tel. +39 0547 29730 - fax +39 0547 21141

e-mail: [email protected] Web: www.comce.it

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In Guatemalatra sfruttamento

e non rispettoLe suore Ancelle del Sacro Cuore, presentia San Carlo di Cesena e a San Piero in Bagno,parlano delle loro missioni in America Centrale

n occasione dell’ottobremissionario e della letterapastorale del nostro vescovoDouglas Regattieri, “Per una

Chiesa Diocesana più missionaria”, lanostra comunità presente in San Carlodi Cesena e in San Piero in Bagno si èsentita interpellata e ha pensato discrivere qualcosa sul Guatemala, dove

la nostra Congregazione opera.Si tratta di una piccola terra dell’America Centrale che, dopo aver sofferto peruna lunga guerra di sterminio durata ben trentasei anni (1960-1996), ora fasentire il suo doloroso clamore a causa dello sfruttamento dovuto all’estrazionedell’oro e di altri minerali preziosi, nella mancanza più assoluta di rispetto della

vita umana e della bella natura di cui è ricco il Paese.La popolazione è profondamente religiosa e in maggioranza cattolica. La Chiesadel Guatemala è Chiesa di martiri, proprio per aver ascoltato in ogni circostanzail grido dei poveri ed essersi fatta samaritana: sono stati uccisi molti catechisti,ministri straordinari dell’Eucarestia, donne, bambini, anziani, leader sociali,

I

giornalisti, difensori dei diritti umani,credenti e non, ma tutti attenti allasopravvivenza delle comunità, soprattutto dicontadini e di indigeni. I loro nomi sono statiincisi nelle colonne esterne della Cattedrale.Fra loro il vescovo Juan Gerardi Conedera. Al dolore provocato dalla guerra se neaggiunge ora un altro non meno straziante: ilPaese è infatti vittima di una violenza orribileche semina altrettante vittime, soprattuttofra i giovani, per il passaggio di droga fra StatiUniti e America del Sud. Il numero delle

vittime è superiore a quello che si èraggiunto durante gli anni di guerra, vittimedovute inoltre alla miseria e alla fame.Scrive monsignor Alvaro Ramazzini, vescovodel Dipartimento di San Marcos, ascoltandol’anelito di rispetto e di giustizia della suagente: “La situazione oggi è caratterizzata datanta violenza, ci sono in media sediciassassinii al giorno, soprattutto a Città delGuatemala. Durante gli anni del conflittoarmato non c’era tanta violenza. Tra i piùcolpiti dalla violenza sono i conducenti dibus, addirittura ne sono stati uccisi sette inuna sola giornata. Oggi la violenza ècresciuta sia nel numero degli episodi sianella ferocia. Tra le cause di questa violenzapossiamo ricordare: il crimine organizzato, ilnarcotraffico, l’attività delle maras, isequestri dei migranti (dei 72 migranti chesono stati uccisi in Tamaulipas Messiconell’agosto del 2010, i guatemaltechi erano14, di cui 3 della mia diocesi di San Marcos).Il nostro è un Paese giovane: il 74 per centodella popolazione del Guatemala è nellafascia di età tra 1-24 anni. Ma c’è un datopreoccupante: il 49 per cento dei bambinisoffre di malnutrizione cronica infantile. Ad aggravare la situazione, negli ultimicinque anni ci sono stati uragani devastanti.La società civile non ha perso la speranza, laChiesa sta cercando di mantenersi a lato deipoveri, perché è consapevole che è quantomai necessaria la promozione della giustiziae della libertà e di condizioni di vita degneper tutti...Si calcola che in Guatemala 59 famigliedetengano il potere economico e ciò causadiseguaglianze e conflitti sociali”Come missionarie, le Ancelle dal 1968 sonopresenti in Guatemala e in Messico,soprattutto fra quelli che non contano, i più

poveri. Ad ooggi la missione è portata avantiin gran parte da suore del luogo, suor Berta(nella foto) è messicana.

Le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù

di San Carlo e di San Piero

La Chiesa sta cercando di mantenersia lato dei poveri, perché è consapevoleche è quanto mai necessariala promozione della giustiziae della libertà e di condizioni di vitadegne per tutti...

In breve

 A Bagnarola preghieradel Roveto ArdenteSabato 5 novembre, dalle 21 alle 24,presso la parrocchia di San Filippo eGiacomo di Bagnarola di Cesenatico,Roveto Ardente: adorazionee supplica per le vocazioni.L’incontro, aperto a tutti,è animato dal Rinnovamento nelloSpirito Santo.

 Angelina Pirini,incontro a SalaDomenica 6 novembre alle 15, pressola casa della Serva di Dio AngelinaPirini a Sala di Cesenatico, si terràl’incontro "Educare alla ede. Puntisalienti nell’esperienza spirituale edecclesiale di Angelina". Guiderà lariflessione il teologo ValentinoMaraldi.

Riprende il ConvegnoMaria CristinaMartedì 8 novembre alle 16,riapriranno le attività del ConvegnoMaria Cristina. Il proessor AndreaMichele Pistocchi terrà una conerenzasul tema "Orinzia Romagnoli: unamarchesa letterata ra Settecento eOttocento". L’incontro, aperto a tutti,si svolgerà presso la sala riunioni dellaCassa di Risparmio di Cesena (viaTiberti, Cesena).

Pranzo senza confinial Cantiere 411Domenica 13 novembre alle 12,30, alCantiere 411 delle suore rancescane

della Sacra Famiglia (via Mami 411,Cesena), pranzo senza confini: unmomento di condivisione perassaporare le tradizioni gastronomichedi altri Paesi. Il ricavato verràdevoluto per le attività educative deigiovani del Cantiere 411. Perinormazioni: tel. 0547 334709.

Gazebo Unitalsie incontroSabato 12 novembre, dalle 8,30 alle19, un gazebo dell’Unitalsi saràpresente in piazza Almerici, a Cesena.Sarà l’occasione per ar conosceremeglio alla città l’attivitàdell’associazione. Venerdì 11novembre alle 18, presso la sala dellaCassa di Risparmio di Cesena (via

Tiberti, Cesena) si terrà un incontropromosso dall’Ufcio per la pastoraledella sanità; il dottor Eusebirelazionerà sul tema del fine vita ecure paliative.

unedì 7 novembre alle 21: Educarealla legalità, relatore don Luigi

Ciotti (ondatore del “gruppo Abele”,Torino). A Cesena, chiesa diSant’Agostino.Lunedì 14 novembre alle 21:

Giustizia e bene comune,relatore don Giancarlo Guerzoni,docente di Teologia Morale

a Bologna. Nella sala pinacoteca“Biagio Dradi Maraldi” della Crc,via Tiberti, Cesena.

Lunedì 21 novembre alle 21: Giustiziae pace si baceranno, monsignorGiovanni Giudici, vescovo di Pavia,presidente di Pax Christi.A Sarsina, teatro “ Silvio Pellico”.Lunedì 28 novembre alle 21:

Giustizia e società, proessorAntonio Daloia, docentedi Diritto costituzionale Università

di Pavia.A Sala di Cesenatico, teatro“Letizia” (via Canale Bonificazione).

LLunedì 7

inizia la

Settimana

Sociale

in diocesi

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Giovedì 3 novembre 20118 Speciale

 Anniversario Dalla “Stella Maris” alla Santa Casa di Loreto. L’esperienza di coppie di sposie sacerdoti che hanno vissuto i “fine settimana” promossi da I.M.

Incontro Matrimoniale da 30 anni a Cesenancontro Matrimonialedi Cesena si è recata inpellegrinaggio a Loreto,domenica 23 ottobre,

per celebrare il trentennaledella propria comunità.Sono più di mille le coppie ei preti e religiosi/e di Cesenache hanno vissutol’esperienza del fine-settimana di IncontroMatrimoniale.Il nome “fine settimana”evoca sensazioni piacevoli e

porta a pensare a momentidi riposo o di vacanza ed èproprio con questo spiritoche tanti sposi, noncompletamente informatisu quello che andavano afare, partivanoil venerdì sera per questi weekend, invitati dapremurosi amici. A tuttiveniva detto che sarebbestata una cosa molto buonaper loro come coppia e perla loro famiglia…“Beh! Male non farà”, moltisi dicevano.I preti e i religiosi chevenivano al weekend,invece, erano incuriositi peri cambiamenti positivi cheavevano visto nelle coppieche uscivano da questa“esperienza” e venivano acercare strumenti utili per laloro pastorale. Ma oltre aquesto hanno trovato ancheun enorme arricchimentoper loro come persona. Alla domenica sera,all’uscita dal weekend (ciòviene ripetuto e confermatoda tutti, anche tanti annidopo l’esperienza) la fraseche più frequentemente sisente pronunciare da chi hapartecipato è: “Nonimmaginavo che ci fossetanta gioia”.Riportiamo alcunetestimonianze delle coppiee dei preti che hanno

partecipato:«Per me, nell’ambito del

I

nostro rapporto di coppia, il weekend è stato un risvegliodel nostro amore e delnostro dialogo.Il nostro dialogo era rimastofermo, senza che loavessimo voluto:tacitamente ognuno di noiandava avanti con i propripensieri senza parlarneall’altro.Il weekend ha fatto scoccarela scintilla che ci ha fattoriscoprire il nostro amore,che era grande, ma aveva

bisogno di essererinfrescato…».

 Altri: «Abbiamo riscoperto ilgusto e la piacevolezza deldialogo, l’entusiasmofrizzante di stare insieme. Abbiamo incontratopersone autentiche, ricchedi umanità e dicomprensione che ci hannoaccolto, accompagnato,sfidato. Io (il marito),dopo tanti anni ho avutoanche la gioiae la fortuna di incontrarminuovamente con un vecchioamico col quale avevo

litigato tanto tempo fa: Dio.Me l’hanno fatto ritrovare

Le iniziative di Incontro Matrimonialevanno dalla prevenzione (preparazionedei fidanzati, accompagnamentodei giovani nella scelta vocazionale)al sostegno con weekend per sposie preti e un percorso di formazione

e sostegno dopo il weekend.I.M. è diffuso in circa 90 Paesi

Incontro Matrimoniale Mondiale, movimentoil cui nome internazionale è Worldwide Mar-riage Encounter, è un’esperienza cattolica dovecoppie di sposi, preti e religiosi/e si impegnanoa vivere e proclamare il valore del Matrimonioe dell’Ordine Sacro nella Chiesa e nel mondo.Questo mediante una serie di iniziative che

 vanno dalla prevenzione (preparazione dei fi-danzati, accompagnamento dei giovani nella scelta vocazionale) al sostegno (weekend persposi e preti e un percorso di formazione e so-stegno, per chi lo vuole, dopo il weekend).Di questo servizio hanno beneficiato, e conti-nuano a farlo, coppie di sposi, preti e religiosiprovenienti dalle parrocchie, dai più diversi

movimenti ecclesiali, o anche persone dichiaratamente non credenti in nulla, senon nel loro amore reciproco; partecipano sempre più spesso, specie oggi, anchecoppie conviventi con relazione di coppia strutturata, che poi escono e scelgono disposarsi.Nato in Spagna negli anni Sessanta dall’idea di una coppia, Mercedes e Jaime Ferrerdi Barcellona, insieme con un padre marista, Gabriele Calvo, si è poi strutturatonegli Usa grazie alla vulcanicità di un gesuita, Charles Gallagher, e di alcune coppiedi sposi.Oggi è diffuso nei cinque continenti, in circa 90 Paesi.Da noi in Italia è giunto nel 1978.Le prime coppie e i primi preti di Cesena, che hanno vissuto l’esperienza, sono an-dati nel Ferrarese a viverla, poi l’hanno diffusa nella parrocchia di Sant’Egidio, poifinalmente il 23 ottobre 1981 il primo weekend organizzato da Cesena alla “Stella 

Maris” di Milano Marittima.Da allora Cesena è stata per anni un polo di attrazione e una pista di lancio per la diffusione di Incontro Matrimoniale in tutta Italia. Nella sede, ormai storica, della “Stella Maris” venivano a partecipare ai weekend cesenati, oltre che dal comprenso-rio, dalla Sicilia come da Milano e Torino, da Vicenza come da Roma e Salerno.Il Movimento in Italia è profondamente cattolico (= aperto a tutti) e si propone solola valorizzazione dei due sacramenti, per cui non cerca di chiudere nel movimento ipartecipanti. Spesso negli incontri fra animatori di pastorale familiare in diversediocesi italiane, restiamo meravigliati di trovare, fra i responsabili della stessa pa-storale, coppie che in stragrande maggioranza hanno vissuto l’esperienza di I.M.che li ha rimotivati e aperti al servizio.

 Alle coppie che hanno vissuto l’esperienza del weekend di I.M. vengono offerte pos-sibilità di: incontri mensili, incontri di formazione e di approfondimento su temispecifici (della relazione interpersonale nella coppia e del prete con le persone della sua comunità). Una delle cose più straordinarie è il senso di vicinanza e amicizia che si crea fra le persone che hanno vissuto questa esperienza.

 A volte, nelle occasioni di incontro, si rimane delusi quando si vede l’esiguità del nu-mero dei partecipanti rispetto all’enorme numero di quelli che hanno vissuto il

 weekend. Allora, nei più appassionati fra gli organizzatori, può nascere un senso difrustrazione, ma non sempre le piante nuove crescono vicino alla pianta che le ge-nera; spesso il frutto si coglie lontano, per disseminazione… anemofila (chi soffia èlo Spirito).Partiti sotto la buona stella, Maria “Stella Maris”, il 23 ottobre, le coppie e i preti diCesena che hanno voluto celebrare il cammino della Spiritualità Sponsale di questiultimi trent’anni, si sono ritrovati insieme nella Casa della Sacra Famiglia a Loreto.Sarebbe stato bello che fossimo stati in tanti, ma, anche se fisicamente ci siamo tro-

 vati in pochi, saremo ugualmente in tanti a ricordare quando abbiamo esclamato:“Non immaginavo che ci fosse tanta gioia”.

Un cenno per chi non sa cosa sia Incontro Matrimoniale 

delle coppie e un prete digrande semplicità e umanità».Un prete: «Al weekend horivissuto e riconfermatogioiosamente l’aspettosponsale della mia relazionecon Dio: solo così ha valore.L’amore verso Dio e verso lamia comunità si traduce ingesti concreti, atti di servizioche trovano una motivazionepiù profonda: agire per amorepiù che per dovere. Mi sonoaccorto che, come prete,camminare insieme con unacoppia di sposi mi permette divivere con maggiore ricchezzae serenità anche le altrerelazioni interpersonali...Consiglierei il weekend di I.M.a qualsiasi prete e religioso/a,perché rinfresca e rimotiva lanostra relazione d’amore conDio e la comunità. Il preteaiuta e stimola la coppia disposi ad essere sempre piùsposi; la coppia di sposi aiuta estimola il prete ad esseresempre più prete. In quel weekend si assapora il valoredei due sacramenti, l’Ordine e

il Matrimonio, l’uno per l’altroe, insieme, per gli altri»…

 

Prossimi WE

✔ 25-27 novembrea San Mauro Mare (Rn)

✔ 9-11 marzo 2012a San Mauro Mare (Rn)

Per informazioni:Loris e Mimma Zoffolitel. 0547 314397cell. 338 6615406e-mail: in- [email protected]

Per iscrizioni:Mario e Antonella Fantozzitel. 0547 671841cell. 348 4015685328 6029368e-mail: [email protected]

Pagina a cura diINCONTRO

MATRIMONIALECESENA

FOTO DI GRUPPO PER LE COPPIE DI CESENACHE DOMENICA 23 OTTOBRE HANNO PARTECIPATOAL PELLEGRINAGGIO A LORETOPER CELEBRARE IL TRENTENNALEDELLA COMUNITÀ

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Giovedì 3 novembre 2011 9Vita della Chiesa

n appello a essere coerenti eun invito a praticare ilcomandamento dell’amore,

avendo per modello Gesù, che si èpresentato come “servo”. Lo harilanciato domenica mattina 30ottobre Benedetto XVI, prima diguidare la recita dell’Angelus dapiazza San Pietro. Dopo l’Angelusanche un pensiero alle popolazionidella Thailandia colpite da graviinondazioni, e, in Italia, a quelledella Liguria e della Toscana,danneggiate dalle forti piogge.

Peso leggero e soave. “Nella liturgiadi questa domenica - ha ricordato ilPapa -, l’apostolo Paolo ci invita adaccostare il Vangelo ’non come paroladi uomini, ma come è veramente,quale Parola di Dio’. In questo modopossiamo accogliere con fede gliammonimenti che Gesù rivolge allanostra coscienza, per assumere uncomportamento conforme ad essi”.Nel brano odierno, ha proseguito,

“Egli rimprovera gliscribi e i farisei, cheavevano nella

comunità un ruolo dimaestri, perché la lorocondotta eraapertamente in

contrasto con l’insegnamento cheproponevano agli altri con rigore”.Gesù sottolinea che costoro “dicono enon fanno”; anzi, “leganofardelli pesanti e difficili da portare eli pongono sulle spalle della gente,ma essi non vogliono muoverlineppure con un dito”. “La buonadottrina va accolta - ha spiegato ilPontefice -, ma rischiadi essere smentita da una condottaincoerente”. Per questo Gesù dice:“Praticate e osservate tutto ciò che vidicono, ma non agite secondo le loroopere”. “L’atteggiamento di Gesù - haavvertito il Santo Padre - èesattamente l’opposto:Egli pratica per primo ilcomandamento dell’amore, cheinsegna a tutti, e può dire che esso èun peso leggero e soave proprioperché ci aiuta a portarlo insieme conLui”.

Il vero Maestro. “Pensando aimaestri che opprimono la libertà

altrui in nome della propria autorità- ha ricordato Benedetto XVI -, SanBonaventura indica chi è

l’autentico Maestro, affermando:’Nessuno può insegnare e nemmenooperare, né raggiungere le veritàconoscibili senza che sia presente ilFiglio di Dio’”. In realtà, “Gesù siedesulla ’cattedra’ come il Mosè piùgrande, che estende l’Alleanza a tuttii popoli”. È Lui “il nostro vero e unicoMaestro! Siamo, pertanto, chiamati aseguire il Figlio di Dio,il Verbo incarnato, che esprime laverità del suo insegnamentoattraverso la fedeltà alla volontà delPadre, attraverso il dono di se stesso”.Il Papa ha quindi rammentato leparole del beato Antonio Rosmini: “Ilprimo maestro forma tutti gli altrimaestri, come pure forma gli stessidiscepoli, perché [sia gli uni che glialtri] esistono soltanto in virtù diquel primo tacito, ma potentissimomagistero”. “Gesù - ha continuato ilPontefice - condanna fermamenteanche la vanagloria e osserva cheoperare ’per essere ammirati dallagente’ pone in baliadell’approvazione umana,insidiando i valori che fondanol’autenticità della persona”. IlSignore Gesù, ha sottolineato

U

IL PAPA ALL’ANGELUSinvita a praticareil comandamentodell’amore,

avendo per modelloGesù

La dottrinala condottae la coerenza

Benedetto XVI - si è presentato al mondocome servo, spogliando totalmente sestesso e abbassandosi fino a dare sullacroce la più eloquente lezione di umiltà e

di amore”. Dal suo esempio scaturisce laproposta di vita: “Chi tra voiè più grande, sarà vostro servo”.“Invochiamo l’intercessione di MariaSantissima e preghiamo, in particolare, perquanti nella comunità cristiana sonochiamati al ministero del l’insegnamento,affinché possano sempre testimoniare conle opere le verità che trasmettono con laparola”, ha detto.

 Vicinanza alla Thailandia, alla Liguria ealla Toscana. Dopo l’Angelus, il Papa haespresso “vicinanza alle popolazioni dellaThailandia colpite da gravi inondazioni,come pure, in Italia, a quelle della Liguriae della Toscana, recentementedanneggiate dalle conseguenze di fortipiogge. Assicuro per loro la mia preghiera”.Le parole del Papa sono state accolte da un

grande applauso.Nei saluti in varie lingue, in francesericordando la conclusione del mese delrosario, ha invitato a “rivolgersi con fiduciaalla Vergine Maria. Alla sua scuola impariamo a conoscereGesù”. In tedesco ha chiesto di pregare di“poter essere servitori di Dio e quindiservitori degli uomini”.In spagnolo ha ricordato che “il Signore cichiama a comportarci con rettitudine”invitandoci “a servire i nostri f ratelli comeveri figli di Dio”. Perciò, occorre pregareMaria affinché “interceda a essere semprepiù intimamente uniti a Cristo e dare cosìuna testimonianza valida del suo amore”.In polacco ha ribadito:Cristo “è Lui che ci insegna come viverel’amore del Padre. Per questo i principimorali provenienti dal Padre non possonoessere oggetto di dubbio, dicontrattazione, di discussione”.Il Vangelo, ha auspicato, “ci conducaalle opere concrete, nelle qualisi manifesta l’amoreche proviene da Dio Padre”.In italiano ha rivolto “un cordiale salutoalle Religiose Figlie di Cristo Re, insiemecon i collaboratori laici che condividono illoro carisma e la loro missione”.

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Giovedì 3 novembre 201110 Attualità

e degli Istituti Azionisti:

Cassa di Risparmio di CesenaBanca di Romagna

Banca CRV Cassa di Risparmio di VignolaCassa di Risparmio di Cento

Cassa di Risparmio di RiminiCassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana

Emil BancaSociété Générale

Il leasing della

Il nostro impegnoper chi si impegna

FEDERIMPRESE EMILIA-ROMAGNA

Signor Presidente, ci rivolgiamo a lei,più alto custode della democrazia

● I direttori di centinaia di giornaliche rischiano la chiusurascrivono a Giorgio Napolitano

● “In edicolarimarrebbero i giornaliche hanno alle spalle editori potenti”

direttori deisettimanali Fiscsottoscrivono lalettera inviata con

centinaia di loro colleghial Capo dello Stato ariguardo del taglio delFondo per l’editoriadeciso dal Governo. Unamisura che, se non rivista,comporterà la chiusura dimolte testate di grandevalore culturale e laperdita di migliaia di posti

di lavoro. I firmatarichiedono un incontro conil presidente Napolitano.Pubblichiamo il testointegrale della lettera.

Signor Presidente,ci rivolgiamo a Lei, nella Sua qualità di più autorevole rappresentante e custode della democrazia costituzionale per signi- ficarLe il rischio imminente di chiusurache coinvolge un centinaio di giornali po-litici, cooperativi, non profit e di idee e laconseguente perdita del lavoro per svaria-te migliaia di giornalisti e poligrafici.Questo gravissimo evento sarà la conse- guenza inesorabile del taglio del Fondoper l’editoria deciso dal Governo, se noninterverranno immediate misure atte a ri-pristinarlo, sia pure nell’entità - peraltroassai modesta e nel tempo già considere-volmente ridotta - stabilita per gli anni precedenti. Chi Le scrive è perfettamente consapevole dei problemi di bilancio delloStato e della necessità di ridurre la spesapubblica, eliminando ogni fonte di spreco. Anche nel mondo dell’editoria, dove è in-dispensabile un’opera di bonifica per di-

stinguere, sulla base di rigorosi criteri, i  giornali “veri” dalle testate inventate a bel-la posta per lucrare sulle erogazioni pub-bliche. Abbiamo da anni indicato soluzio-ni di maggior rigore e trasparenza, idonee ad evitare lo sperpero di denaro pubblico.Il recente Regolamento solo in parte le harecepite, pertanto mentre chiediamo l’ade- guamento del Fondo torniamo a proporre ulteriori criteri per consentire da un latorisparmi o e dall’altro una più rigorosa se-lezione nell’accesso alle risorse.Senza questo intervento, il taglio “lineare” prodotto sortirà il risultato di buttare il bambino con l’acqua sporca.Siamo certi, Signor Presidente, che com-prenderà quale vulnerazione democraticasi determinerebbe se il pluralismo dell’in- formazione subisse un’amputazione delle proporzioni annunciate.In edicola rimarrebbero i giornali che 

hanno alle spalle editori potenti, che drenano pres-soché tutta la pubblicità,compresa quella degli in-serzionisti istituzionali. Il perimetro dell’informa-zione si comprimerebbe drasticamente, rimanen-do appannaggio di pochi   gruppi privilegiati.Il tempo a disposizione per evitare il tracollo è tal-mente breve che già do-mani sarebbe troppo tar-

di. Per questo, Signor Pre-sidente, noi che rappre-sentiamo testate del piùdiverso orientamento cul-turale e politico, Le chie-diamo un intervento utile a scongiurare un epilogo

disastroso. Nella nostra qualità di direttori dei gior-nali sottoscrittori della presente, Le chie-diamo anche di volerci incontrare, in mo-do da rendere vieppiù chiari i termini del-le nostre valutazioni e delle nostre propo-ste. Con stima.

La lettera al Presidente Napolitanoè stata sottoscritta da decine direttori di

testate del più variegatoorientamento culturale e politico,

fra cui i direttori dei settimanaliaderenti alla Fisc.

Fra i direttori di quotidiani ci sono da Marco Tarquinio di Avvenire , Stefano

Menichini di Europa , Dino Greco di Li-berazione , Marcello De Angelis del Seco-

lo d’Italia e Claudio Sardo dell’Unità .Seguono numerose altre firme

consultabili su www.fisc.it,oppure su www.agensir.it

I

ari amici,ho letto con attenzione la vostra lettera e mi rendo benconto dell’importanza degli argomenti che mi avete illu-

strato in polemica con l’annunciato taglio “lineare” al Fondoper l’editoria. Condivido la preoccupazione per i rischi che ne potrebbero derivare di mortificazione del pluralismo dell’in-

 formazione. E non mancherò di manifestare questo mio pun-to di vista al governo.

Ho, nello stesso tempo, trovato altamente apprezzabile, nellavostra lettera, la sensibilità per l’urgenza di “un’opera di bo-nifica” in questo settore e la disponibilità “a proporre ulteriori criteri per consentire da un lato risparmi e dall’altro una piùrigorosa selezione nell’accesso alle risorse”. Credo che quanto

più darete seguito concreto a questi vostri intendimenti, tanto più ne 

 guadagnerà in efficacia la sollecita- zione, che faccio mia, per una ricon-siderazione delle decisioni del gover-no.Cordiali saluti.

Giorgio Napolitano

Ai firmatari dell’appelloal Presidente della Repubblicasul taglio del Fondo per l’editoria

La risposta del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

I l presidente della Fisc, Francesco Zanotti, commenta con queste pa-role la risposta che il presidente 

della Repubblica ha dato alla letteraa lui inviata con le firme di molti di-rettori sul taglio “lineare” dei fondi 

per l’editoria.

“Esprimo un immenso grazie a nome mio personale e di tutti i direttori dei 

 giornali che aderiscono alla Fisc al Presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, per la tempestivarisposta all’appello contro i tagli ai 

 fondi per l’editoria firmato anche da- gli stessi direttori. Oltre alla gratitudine per l’attenzione riservata,ringraziamo per la condivisione circa’la preoccupazione per i rischi he ne potrebbero derivare (dai tagli li-neari, ndr) di mortificazione del plu-ralismo dell’informazione’. Il Presiden-te ha aggiunto che non mancherà di manifestare il suo punto di vista al go-verno.Con il suo intervento il presidente Na-

politano ha dato notevole risalto allanostra richiesta che non mira a conser-vare alcun privilegio, ma solo a garan-tire il pluralismo informativo. Inoltre abbiamo appreso con favore che lo stesso Presidente ha apprezzatola sensibilità che i firmatari hannomanifestato in merito all’urgenza di ’un’opera di bonifica’ nel settore e an-che ’la disponibilità a proporre ulteriori criteri per consentire da unlato risparmi e dall’altro una più rigo-rosa selezione nell’accesso alle risorse’.Tutto ciò conferma la linea che la Fisc da tempo porta avanti e che si riassu-me nelle due parole ’rigore ed equità’ che nelle sedi istituzionali e no abbia-mo proposto come principi da mettere in campo per il riordino dell’interocomprato dei fondi all’editoria”.

Francesco Zanotti 

Grazie presidente ✎

FOTO GIORGIO BOATO

FOTO GIORGIO BOATO

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Giovedì 3 novembre 2011 11Attualità

 Villaggio globaledi Ernesto Diaco

LA VOCE DI DIOE GLI AURICOLARI DELL’IPOD

Continua ilviaggio di padre Antonio Spadaronellacyberteologia,ossia nelletrasformazioniche la vita digitaleporta non soloalla culturadiffusa ma in particolare al vissuto religioso eal modo di intendere la fede oggi.In una delle sue ultime riflessioni, il direttoredi “La Civiltà Cattolica” si soffermasull’esperienza dell’ascolto. Si tratta di unadimensione fondamentale della fedecristiana, la quale – ricorda San Paolo –“nasce dall’ascolto”. Come potrà una personacredere in Cristo, senza averne sentitoparlare? Si chiede l’apostolo nella lettera aiRomani. Scriveva settant’anni fa un altroteologo gesuita, Karl Rahner, che il credente

è innanzitutto un “uditore della Parola”. E,d’altra parte, nell’ebraismo l’invito di Dio“Ascolta, Israele” è il cardine del rapporto tral’uomo e il Creatore.Ora, nota padre Spadaro, le modalitàdell’ascolto nel mondo di oggi sono moltocambiate, soprattutto a causa dellaamplissima diffusione dei lettori digitali dimusica che, auricolari saldamente piantatinelle orecchie, accompagnano molte delleazioni quotidiane, cambiando il rapportocon l’ambiente circostante. Di conseguenza,“non si ascolta più”, scrive il gesuita. “Sifanno cose e il nostro fare assume la musicacome sottofondo”. L’ascolto più checomunicare un messaggio, crea unambiente. Non è più un’azione di“obbedienza” ma di “accompagnamento, chedà non senso ma emozione alle cose che sifanno”.

L’annuncio della fede, dunque, deve fare iconti con delle mutate modalità di ascolto,che magari non prevedono tempi specifici,ma una propensione diffusa, senza unordine definito. Nella mescolanza casuale econtinua che fa da colonna sonora dellenostre giornate, è ancora possibilericonoscere la voce di Dio? Sì, rispondeSpadaro. Occorre però avere un buon“decoder” interiore.

TWITTER O NON TWITTER?Se lo chiede sul web un noto pastoreprotestante americano, Scott Williams.Naturalmente, il suo favore va tutto alcinguettante social network, tanto daconsigliarlo ai colleghi della Chiesaevangelica. Per diverse ragioni: per stare incontatto fra loro e con le proprie comunità,per raggiungere chi è lontano dalla fede eamplificare il potere della preghiera. Se ilmessaggio non cambia – prosegue il pastore– i metodi devono modificarsi. Infine, notapadre Williams, Gesù disse: andate in tutto ilmondo e predicate il Vangelo, e “tutto ilmondo” si applica anche al continentedigitale. Anche qui bisogna annunciare lafede, “un tweet alla volta”.

il Periscopio di Zeta

Non accenna a diminuire la pressionesui Titoli di Stato italiani

È meglio svegliarsi

Mentre scrivo queste note, tutte le Borseeuropee vanno a picco. È martedì primonovembre. Un tempo, di certo in Italia, i

mercati finanziari erano chiusi in questa giornata. Sisarebbero evitate perdite attorno al 4 per cento checon ogni probabilità sarebbero state solo rimandateal giorno seguente. Non sta di certo qui il nocciolodella faccenda che vede ancora sotto tiro i titoli distato italiani.Lo spread con i Bund tedeschi è ben oltre i 400 punti,una soglia psicologica oltrepassata di slancio, suitimori di un default di uno degli Stati Ue che ormaiappare dietro l’angolo. “L’annuncio del premier grecodi indire un referendum sul salvataggio del loro Paeserischia di aggravare la crisi dei debiti sovrani inEuropa”, ha scritto l’agenzia Ansa in un lancio dimartedì scorso uscito verso mezzogiorno.Non c’è nulla da scherzare, ce lo stanno dicendo intutte le salse e anche su queste colonne l’abbiamo

scritto a più riprese. La crisi sembra soloall’inizio. Le banche dovranno rivederetutti i loro assetti e sono in cerca di nuovicapitali per rimpolpare i patrimoniindeboliti dalla diminuzione del valore deititoli di stato posseduti.

Speculazione e crisi vanno a braccetto,con la gente nel mezzo che non sa piùcome orientarsi. Aumentano i tassi ecrescono le rate dei mutui. Le famiglievanno in difficoltà e faticano non poconell’arrivare a fine mese. Se poi capita cheil lavoro viene a mancare, da difficilel’esistenza si fa proprio un dramma.Queste situazioni si verificano sempre piùspesso, come racconta il vice direttoredella Caritas diocesana, Gino Della Vittoria, nel Primopiano a pagina 5 di questo numero.È notizia di questi giorni che alcune imprese delnostro territorio sono state costrette a licenziare o achiudere. Non entro nello specifico perché non hoinformazioni sufficienti. Mi limito a dire che è semprel’anello più debole che ci rimette, azienda o lavoratoriche siano. Alla fine, dietro ci sono sempre famiglie chesoffrono, persone con nomi e cognomi.

Bisogna rimettere in moto l’economia, facile a dirsi,difficile da realizzare, soprattutto in un contestointernazionale non certo favorevole. Il motore saràsempre il risparmio e una vita più sobria da parte ditutti, nessuno escluso, perché i debiti sono reali evanno saldati. Mi pare che in giro non si avverta questapresa di coscienza. Prima che sia troppo tardi, è megliosvegliarsi, a Cesena come a Roma, ovunque. (721)

AUMENTANO I TASSIE CRESCONOLE RATE DEI MUTUI.LE FAMIGLIE VANNOIN DIFFICOLTÀE FATICANONON POCO(FOTO ARCHIVIOSIR)

entosettantasei esponenti di diversetradizioni religiose non cristiane enon ebraiche, 31 delegazioni diChiese, Comunità ecclesiali e

Organizzazioni cristiane mondiali, 3milagiovani di tutte le diocesi umbre, 200volontari: sono alcuni dei numeri dellaGiornata di riflessione, dialogo e preghieraper la pace e la giustizia nel mondo,“Pellegrini della verità, pellegrini dellapace”, celebrata ieri (27 ottobre) ad Assisi, a25 anni dal primo incontro, il 27 ottobre1986, voluto da Giovanni Paolo II. Giunto intreno, Benedetto XVI si è subito trasferitonella vicina basilica di Santa Maria degli Angeli dove è stato ricevuto dai ministrigenerali degli Ordini francescani. Dopol’ingresso in basilica, sullo sfondo dellaPorziuncola, luogo in cui visse e morìFrancesco d’Assisi, i leader religiosi hannoportato le loro testimonianze di pace,introdotte dal cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del PontificioConsiglio della giustizia e della pace, echiuse dalle parole del Papa.

Le testimonianze di pace. A turno hannopreso poi la parola i leader religiosi, daiquali è giunta un’unanime condanna dellaviolenza e della guerra, soprattutto secondotte in nome di Dio. “Dobbiamoopporci alla deformazione del messaggiodelle religioni e dei loro simboli da partedegli autori di violenza - ha affermato il

patriarca ecumenico di Costantinopoli,Bartolomeo I - e sviluppare il religiosomediante il religioso stesso: questa èl’esigenza necessaria per promuovere ladimensione umanitaria di una figura del

Con i passi della veritàe della pace

Le parole di Benedetto XVI e le testimonianze dei leader religiosi

Giovedì 27 ottobresi è tenuta ad Assisiuna giornatadi riflessione,dialogo e preghieraper la pacee la giustizianel mondo.

 Vi hannopartecipato31 delegazionidi Chiese, Comunità

ecclesiali eOrganizzazionicristiane mondiali

A s s i s i

divino che si vuole misericordioso,giusto e cari tatevole”. “Le sfide delnostro tempo sono tali che nessungruppo religioso può pretendere diavere tutte le risorse pratiche di cui habisogno per affrontarle”, ha rimarcato,a sua volta, l’arcivescovo di Canterbury,Rowan Williams. “Siamo qui per levarela voce in modo che la famiglia umanapossa essere più pienamenteconsapevole di quanta sapienza vi siada attingere nella lotta contro la folliadi un mondo ancora ossessionato dapaure e sospetti. Una pace duraturainizia là dove noi vediamo il nostroprossimo come un altro noi stessi”.

Le parole di Benedetto XVI. La veranatura della religione non è quella chegiustifica il terrorismo e la violenza:questo, anzi, è il suo travisamento chela conduce alla distruzione. La Chiesacattolica, da parte sua, “non desisteràdalla lotta contro la violenza, dal suoimpegno per la pace nel mondo”. Lo haricordato Benedetto XVI nel suodiscorso a Santa Maria degli Angeli, cheha chiuso la prima parte della Giornatadi Assisi. Il Pontefice è tornatoall’appuntamento di 25 anni fa,quando “la grande minaccia per lapace nel mondo derivava dalladivisione del pianeta in due blocchicontrastanti tra loro”, dove “simbolo

vistoso” di tale divisione era il muro diBerlino. “Nel 1989, tre anni dopo Assisi,il muro cadde”, poiché “la volontà deipopoli di essere liberi era più fortedegli arsenali della violenza”. Tuttavia

ancora oggi “il mondo è pieno didiscordia”, dal momento che “il mondodella libertà si è rivelato in gran partesenza orientamento”. “La discordiaassume nuovi e spaventosi volti e lalotta per la pace deve stimolare inmodo nuovo tutti noi”. Che “lareligione motivi di fatto la violenza ècosa che, in quanto persone religiose,ci deve preoccupare profondamente”,ha sottolineato papa Benedettofacendo riferimento al terrorismo,spesso “motivato religiosamente”, e chequindi porta la religione non “a serviziodella pace, ma della giustificazionedella violenza”. Alla violenza “motivata religiosamente”,Benedetto XVI ha poi affiancato quella“conseguenza dell’assenza di Dio, dellasua negazione”. “Il ’no’ a Dio - haevidenziato - ha prodotto crudeltà euna violenza senza misura, che è statapossibile solo perché l’uomo nonriconosceva più alcuna norma e alcungiudice al di sopra di sé”. È “l’assenza diDio” che “porta al decadimentodell’uomo e dell’umanesimo”, in unasorta di “contro-religione”. Da ultimo, ilSanto Padre ha rivolto un pensiero aquanti “non è stato dato il dono delpoter credere e che, tuttavia, sono allaricerca di Dio”. “Sono ’pellegrini dellaverità, pellegrini della pace’. Che nonriescano a trovare Dio dipende anche

dai credenti con la loro immagineridotta o anche travisata di Dio. Così laloro lotta interiore e il loro interrogarsisono anche un richiamo per i credentia purificare la propria fede”.

FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR

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Giovedì 3 novembre 201112 Cesena

Paolo e Monique, dalle Vigne a Santiago: 3500 chilometri sulle orme di San Giacomo

"Con un’esperienza

del genere si ritrova se stessi,si può pensare e osservare,si incontra gente e ci siconfronta, ci si abituaa vivere con poco"

al primo maggio al 25 ottobrein cammino, dalle Vigne(Cesena) fino a Santiago deCompostela. Un lungo

itinerario (3500 chilometri) in cui la fedeha un ruolo importante. A compierequesto pellegrinaggio sono stati Paolo Almerigi (49 anni) con la moglie

Monique Emanuelli (46 anni), unacoppia "in cammino" sotto tutti i puntidi vista. Non sono nuovi ad esperienzedel genere, anche se è stata la primavolta che sono partiti, zaino in spalla, dacasa per un viaggio così lungo."Non siamo alla ricerca dell’impresasportiva - spiega Monique Emanuelli, diorigine francese - o del record ditrekking. Siamo partiti con laconsapevolezza del pellegrinaggio, delcammino. Ci sentiamo sempre e ancoraalla ricerca di qualcosa di più grande. Ilnostro scopo era quello di seguire leorme di arrivare al santuario di SanGiacomo, chiedendogli di intercedereper noi presso Dio. Con un’esperienzadel genere si ritrova se stessi, si puòpensare e osservare, si incontra gente eci si confronta, ci si abitua a vivere conpoco".Paolo Almerigi lavora presso un centrocommerciale sei mesi l’anno. Nonhanno figli e conducono una vitadecorosa e modesta. "Non vogliamolavorare per accumulare denaro, eccoperché dedichiamo alcuni mesidell’anno a esperienze che ci faccianoriflettere e capire sempre di più il sensodella vita".

D  A piedi A piedifino all’Atlanticofino all’Atlantico

Hanno intrapreso l’esperienza degliultimi mesi il primo maggio, partendodalla loro casa di via XXV Aprile con lozaino in spalla. Sacco a pelo, qualchericambio di vestiario, il minimoindispensabile per passare tanti mesilontano da casa. "Si può vivere con poco- dice Monique - spogliandosi di quanto,in realtà, appesantisce la vita quotidiana.Le strade che abbiamo percorso,ricevendo ogni anno migliaia dipellegrini, sono organizzate con punti diaccoglienza per i viandanti. In Spagna e

in Francia, ad esempio, ostelli o conventio parrocchie chiedono, per il pernotto,massimo 5 o 10 euro, oppure unasemplice offerta. Abbiamo dormitopresso parrocchie in cui il parroco eradispiaciuto di poterci dare solo unastanza spartana, ma per noi eratantissimo. Abbiamo incontrato gente

che ci apriva la porta di casa, ci offriva lacolazione, si fermava a chiacchierare. Inquelle zone il pellegrino è visto come unfratello che ha intrapreso un cammino difede e viene incoraggiato nel suo scopo".Non è dappertutto così, come adesempio nel Cammino di San Vicinio. "Ilnostro è un itinerario giovane - diconogli Almerigi - per questo non ha ancoraluoghi di ristoro o pernottamenti adattia chi può spendere pochi euro perchédeve dormire fuori casa per molti mesi.E data la sua ’gioventù’ la gente nonsempre è abituata a incontrare pellegrinisui sentieri. Al massimo, può pensare asportivi che corrono o vanno inbicicletta. D’altra parte, servono moltianni affinchè possa affermarsi la realtàdi un ’cammino’ fra la gente del posto". Anziani di oltre 80 anni, giovani, uominie donne: non esiste l’identikit delpellegrino ma, nei mesi lontano da casa,i due cesenati hanno incontrato tantepersone e condiviso tratti più o menolunghi di strada."Il cammino qualcosa ti dà sempre -concludono Paolo e Monique - el’importante è offrire la propria faticaper Qualcosa di più grande".

Cristiano Riciputi

 Al Mercato primi approcci per gli agrumi di qualità della SiciliaPrimi contatti ra gli standisti del Mercatoortorutticolo di Cesena e il Distretto agrumi diSicilia. Venerdì pomeriggio una decina dicommercianti del Mercato hanno incontratoFederica Argentati, presidente del Consorzio cheraggruppa un centinaio di imprese produttrici di

agrumi della Sicilia. Scopo dell’incontro, quellodi verificare la possibilità di convogliare aCesena arance, mandarini e limoni di qualità,

provenienti dai diversi bacini produttividell’isola."Vorremmo che i consumatori di Cesena e dellaRomagna - ha detto la presidente - avessero lapossibilità di acquistare le arance rosse e biondedei nostri agricoltori, così come i mandarini e i

limoni. Si tratta di produzioni Igp o Dop,riconoscibili grazie al marchio del Consorzio, eche sono garantiti dal punto di vista

qualitativo".Gli standisti del Mercato hanno ascoltato conattenzione il progetto presentato dallapresidente del Distretto. Da un lato hanno datola disponibilità ad allacciare sin da subitorapporti commerciali, dall’altro hanno sostenuto

che il Mercato ha delle dinamiche particolari didomanda e oferta per cui non è possibilepensare a orniture in esclusiva.

 Autotrasporto

Le regole di

Confartigianato

La strada maestra? Sicurezza e legalità in tutte ledirezioni, sempre e comunque. E’ l’impegno orte diConartigianato Trasporti, il sindacato presieduto daValerio Cangini che associa oltre 250 impresecesenati dell’autotrasporto."Nel settore - dice - perdura una seria crisi

strutturale del settore, in un Paese dove le merciviaggiano ancora su gomma per oltre il 90 per cento.Le circa novecento imprese cesenati sono in seriadicoltà. Il problema più serio sono i viaggi al limitedel sottocosto imposti dalla committenza che nonsolo mietono vittime sul numero delle imprese di

autotrasporto (nella sola Provincia di Forlì-Cesena leimprese sono diminuite nell’ultimo anno da 1559 a1493), ma soprattutto rischiano di creare problemialla sicurezza stradale degli utenti. Gliautotrasportatori reoglari, dal canto loro,continuano ad essere impegnato in attività ormative

sui temi dei costi minimi nei contratti di trasporto, itempi di guida, riposo e circolazione stradale, unpercorso orientato al ri spetto della legalità e dellacreazione di un mercato dei servizi di trasportobasato su una competizione leale."Presso la sede di Conartigianato - aggiunge il

coordinatore sindacale Eugenio Battistini - abbiamoregistrato un olto ausso a un convegno sullemodifiche normative che disciplinano il settore,introdotte per garantire il corretto svolgimento dellavoro e per are recuperare remuneratività alleimprese di autotrasporto. Conartigianato Trasporti

vuole mantenere la guardia su temi ondamentali perl’esercizio dell’attività di autotrasporto: contratti ditrasporto, regole che disciplinano i tempi di guida edi riposo degli autisti, cor retto utilizzo delcronotachigrao, il possesso del modulo di assenzadel conducente nei casi previsti dalla legge".

MONIQUE EMANUELLI E PAOLO ALMERIGIAL CONFINE CON LA GALIZIA

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Giovedì 3 novembre 2011 13Cesena

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 VIAGGI VENERI ROBINTUR CESENASIAMO SPECIALISTI IN VIAGGI DI NOZZE

torie di dolore antico che nonpassa, di persone innocentiuccise perché si trovavano alposto sbagliato nel momento

sbagliato. Il Corriere Cesenate si èoccupato più volte del cosiddetto"eccidio della Rocca", il massacro di 17prigionieri detenuti nel carcerecittadino avvenuto nel maggio 1945 (aguerra finita) ad opera di alcunipartigiani. A morire furono prigioniericomuni (fascisti e non) assieme apersone del tutto innocenti, come nelcaso del 17enne Fernando Pieri, portatoal carcere della Rocca dai carabinierisolo per sottrarlo alla furia di alcuniantifascisti di San Vittore (nemici delpadre).Nel 2007 il sindaco Giordano Contipromise un ricordo di queste persone inoccasione del 4 novembre, quandoassieme alle Forze armate e all’unitànazionale si commemorano i caduti ditutte le guerre, ma l’impegno vennedisatteso.

 A ricordare quei morti in una sedeistituzionale ci ha pensato, lo scorso 20ottobre, la capogruppo della Lega Nord

in Consiglio comunale, AntonellaCelletti. Nel suo intervento laconsigliera ha posto l’accentosull’importanza di un fatto che risale a66 anni fa, ma che si confermatristemente attuale: "Ancora oggipermangono steccati ideologici emiopie storiche che impediscono amolti, per pregiudizio ideologico, dicomprendere anche le motivazioni deivinti e di capire le ragioni di certetragedie che accaddero. Le vittime nonsempre erano colpevoli, ma innocentiscambiati per colpevoli, per odio, percrudeltà o perfino per sempliceinteresse. E’ il caso dell’eccidio delle 17persone il 9 maggio 1945 alla Rocca, alquale si deve aggiungere l’uccisione diuna donna incinta il giorno prima. Unfatto che sconvolse la vita a chi fu suomalgrado testimone quasi oculare, chedeterminò grave sconforto in chi era acapo del locale Comitato di liberazionenazionale fino a portarlo alledimissioni. Un fatto che fu condannatocon parole roventi, come descrive untestimone, dal pulpito della cattedraledall’allora vescovo. Eppure

sull’accaduto non si fecero indagini,l’atto di barbarie che fu tenuto nascosto,celato negli archivi, dimenticato perchénon interferisse con l’alone quasimistico di cui si è ammantata tutta lavulgata resistenziale".Per questo la consigliera chiede unimpegno preciso dell’Amministrazioneaffinché il prossimo anno si possanocelebrare tutti i caduti, mettendoidealmente una degna pietra tombalesu un dolore che nei familiari dellevittime non si è mai sopito: "Credo siagiunto il momento di gesti pacificatori,di gesti coraggiosi, di essere giusti emisericordiosi. Chiedo al Sindaco e atutti voi che siete presenti dipromuovere, per il prossimo anno, per ilprossimo anniversario, un gesto dicoraggio e di vera giustizia, che uniscatutti nella commemorazione, ponendouna targa con i nomi di queste vittimenel luogo del loro assassinio, dove, ilprossimo anniversario, possiamocommemorare, uniti, insieme alle lorofamiglie e a tutti i cesenati l’eventoepocale della liberazione della città".

Mib

S

I morti non hanno partito politico

Strage della Rocca: è ora di ricordare le vittime Sacro Cuore

Inauguratii nuovi localiInsegnanti, genitori e studenti hannoaccolto sabato 29 ottobre autorità edamici in occasione dell’inaugurazione

della nuova sede del Liceo scientificodel Sacro Cuore.Dopo le note vicende che hannobloccato il cantiere in via don Minzoniil Liceo, che quest’anno ha completatoil ciclo della secondaria superiore, hatrovato finalmente una sistemazioneadeguata in un’ala ristrutturata delSeminario in cui sono stati collocati,oltre alle cinque classi, tutte dotate dilavagna interattiva, i laboratoriscientifici, linguistici e multimediali.Durante la mattinata di sabato ai salutidel vescovo Douglas Regattieri edell’assessore all’Istruzione Baredi sisono uniti gli interventi inrappresentanza dei genitori e deglistudenti, che hanno preceduto lalezione magistrale di Marco Selvi

(nella foto con Ombretta Sternini),ricercatore dell’Istituto Nazionale diFisica Nucleare, attivo presso ilaboratori del Gran Sasso.In una comunicazione appassionata ilfisico forlivese ha condotto il pubblicopresente nel cuore della montagna in

cui uno straordinario team discienziati italiani, impegnati alleestreme frontiere della fisica astro-particellare, va ogni giorno a caccia dimateria oscura e di neutrini. Prima delmomento di festa conclusiva è statoper tutto il liceo l’occasione dispalancarsi ad un’attualitàentusiasmante della conoscenzascientifica.

Cervelli in fuga? Una proposta per farli rimanereIn un tempo caratterizzato dalla uga di cervelli, arriva unaproposta per riportare a casa i nostri cervelli dopo un’esperienzaall’estero. È "Mov-Eu giovani in Europa", un progetto dedicato

agli under 32 e finanziato dalla Banca di Cesena. Si tratta di unbando per un percorso di crescita proessionale da svolgere per 8settimane presso un’azienda cesenate, per successive 13settimane nel Regno Unito o in Spagna presso aziende dellostesso settore e infine per un altro mese ancora a Cesena. Aproporlo è l’associazione Giovani Banca di Cesena, acendo

proprio un più ampio progetto di stage all’estero nato dentro ilprogramma europeo Leonardo Da Vinci e a Moving generation.Mov-Eu mette a disposizione due borse di tirocinio della durata

totale di sei mesi, comprendenti un rimborso mensile di 500euro, viaggio, alloggio, assicurazione e un corso di lingua nelperiodo all’estero. Un vincitore sarà occupato nell’ufciomarketing della Banca di Cesena e in una banca cooperativa aManchester, l’altro come commerciale estero per l’aziendadolciaria Babbi, a Cesena e nella nuova filiale di Barcellona.

"L’associazione Giovani Banca di Cesena - ha detto la presidenteSimona Francolini - ha anche attivato uno sportello diconsulenza dedicato ai giovani che si aacciano sul mondo del

lavoro". Sarà aperto presso la filiale in via Gaspare Finali per tremesi, due ore a settimana, a partire da mercoledì 9 novembre alle15. Il bando di Mov-Eu è scaricabile sul sitowww.bancadicesena.it; i candidati dovranno inviare uncurriculum in italiano e in lingua entro il 2 dicembre.

Claudia Coppari

Foto Mariggiò

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Giovedì 3 novembre 201114 Cesena

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Camminate della salutegrazie al Club alpino e all’Asl

●  Appuntamentodue voltela settimana

● In ottobrehanno partecipatoin seicento

● Camminateanche a Gambettolae Cesenatico

ltre 1000 personescendono in strada ognisettimana a Cesena perdare una scossa alla loro

vita e tornare in forma. Stannoottenendo un successo senza pari igruppi di cammino serali delprogetto “Cesena Cammina”, natoper incentivare i cittadini a praticareuna regolare attività fisica attraversola valorizzazione delle caratteristicheambientali del territorio e favorendola socializzazione tra le persone. Lecamminate di gruppo sono condotte

da volontari soci del Club alpinoitaliano (Cai) che, insiemeall’Azienda Usl di Cesena, al Comunedi Cesena e alla Uisp, hannoproposto ai cittadini questaopportunità per trascorrere una odue ore all’insegna della salute edello stare insieme. L’appuntamentoè all’ingresso Ovest dell’Ippodromocittadino (Piazzale Dario Ambrosini),due volte alla settimana, il martedì eil giovedì, alle 20.30: qui le persone sisuddividono in due gruppi – uno checammina a passo moderato e uno

Oche procede con andatura più veloce– e iniziano a camminare lungostrade e sentieri, su percorsipredefiniti scelti e tracciati dal CaiSezione di Cesena cercando diutilizzare marciapiedi, ciclopedonali,zone a traffico limitato, parchi, avolte anche scoprendo angoli pococonosciuti della città.Sebbene gruppi di cammino sianoattivi anche in altre città d’Italia, nonrisultano esperienze che abbianoregistrato un numero così elevato dìpartecipati per sera: nel mese di

ottobre a Cesena si è oltrepassata laquota di 600 partecipanti. Senzadimenticare che sono attivi altri tregruppi che si riuniscono nellafrazione di Macerone (tutti i lunedìsera l’appuntamento è al ponte sulPisciatello in via Capannaguzzo), aCesenatico (il martedì e il venerdìcon partenza da Palazzo del Turismodi viale Roma) e Gambettola (ilgiovedì con ritrovo al monumentocittadino dello straccivendolo).Il segreto del successo è legatoall’impegno e all’esperienza dei

volontari soci Cai e alla semplicitàdell’attività proposta: lapartecipazione è libera, vienerichiesto solo di indossare scarpecomode e rispettare le indicazionidegli accompagnatori chesottolineano comunque la necessitàdi osservare il codice della strada(uso dei marciapiedi, striscepedonali, sottopassi, ecc), indossaregiubbotti o bretelle retro-riflettenti eutilizzare pile per facilitare lavisibilità di chi cammina di sera.Il motto di questi gruppi di cammino

è “Camminare fa bene alla salute e ingruppo è più divertente”. A talproposito il dottor Mauro Palazzi,direttore dell’unità operativaEpidemiologia dell’Ausl di Cesena,ricorda come i benefici derivanti dauno stile di vita attivo sianosupportati da numerose evidenzescientifiche: il ruolo svoltodall’attività fisica è riconosciutouniversalmente come un fattoreimportante in grado di migliorare laqualità della vita e di prevenirenumerose patologie croniche.

ALCUNI DEI

PARTECIPANTI

ALLE

CAMMINATE

DELLA SALUTE

“Camminare 30 minuti a passoveloce per almeno cinque giorni lasettimana – sottolinea il dottorPalazzi – è sufficiente permantenersi in forma e prevenirealcuni disturbi come il diabete,l’ipertensione e l’obesità. Se sicammina per più tempo, i beneficiper la salute aumentano. Camminarecontribuisce inoltre a migliorarel’umore e farlo in gruppo aiuta asocializzare e a conoscere nuovepersone”.

La Fotonotizia | Messa scout 

Come da tradizione, tutti i gruppi scout della Diocesi si sono ritrovati il primonovembre per la celebrazione della messa, al Carisport (nella foto di AntonioGiangrasso). Ha presieduto il vescovo Douglas Regattieri. Quanto raccoltoall’offertorio è stato devoluto al Cantiere 411 della suore della Sacra Famigliaper le attività educative portate avanti anche grazie all’impegno degli scout.Più di duemila i presenti. (Giusy Riciputi)

La Fotonotizia | Chiesa del cimitero

Nei giorni scorsi c’è stata la dedicazione della chiesa del nuovo cimitero di Cesena,a Tipano. Ha presieduto la concelebrazione il vescovo Douglas Regattieri. La chiesaè stata dedicata a San Lazzaro.La chiesa è stata progettata dall’architetto Paolo Portoghesi e si inserisce nelcomplesso del nuovo cimitero urbano che comprende un totale di 4335 loculi,900 sepolture in tombe di famiglia e 704 ossari (foto Claudio Furi).

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Giovedì 3 novembre 2011 15Cesenatico

quattro comuni costieri della provincia di Forlì-Cesena hanno unito le forzeper promuovere assieme il territorio e ciò è stato definito nel corso di unincontro organizzato a Cesenatico dall’Unione di Prodotto Costa.Per la prima volta Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone e San Mauro

Pascoli si sono messi attorno a un tavolo con l’intento di "vendere" assieme leiniziative e le strutture del territorio.L’idea è dell’assessore provinciale al turismo Iglis Bellavista e dell’assessore alturismo del Comune di Cesenatico Vittorio Savini, che hanno presentato ilprogetto al vice sindaco con delega al turismo di San Mauro Pascoli, Stefano Presti,e degli assessori al turismo di Gatteo eSavignano, Antonio Sarpieri e RobertoPari.

 Vittorio Savini è entusiastadell’accordo raggiunto: "Organizziamo

assieme dei pacchetti per dareun’immagine d’insieme al nostroterritorio costiero e all’entroterra. E’ unprogetto ambizioso, mirato a daremaggiore forza alle azioni di co-

I

Unione di quattro Comuniper 11 chilometri di costa

Nasce un coordinamento per attirare vacanzieri estivi

 T u r i s m o

marketing. Le risorse finanziaresaranno messe a disposizione daiquattro Comuni e dagli operatori. Pernoi è significativo aver messo d’accordo

due comuni di centro destra e due dicentro sinistra".Iglis Bellavista punta molto su questoprogetto: "Abbiamo costruito uncoordinamento stabile per promuovere

il territorio come se fosse un unicogrande comune di undici chilometridella costa. Il tutto senzaappesantimenti burocratici, masemplicemente facendo massa criticanel nostro sistema turistico. Possiamofare emergere meglio le vocazioni e lenostre eccellenze. La programmazione

integrata andrà a potenziare e adarricchire le iniziative con maggioririsorse. Questo ci consentirà di venderemeglio le vacanze abbinate allepeculiarità quali l’enogastronomia, glisport come il ciclismo, la cultura configure di spicco come il poeta Pascoli ela galassia dei Casadei che hanno datovoce alla musica romagnola, in un’areacome quella del Rubicone che già diper sé è motivo di attrazione turistica.Cesenatico e le Terre del Rubiconeesprimeranno meglio questepotenzialità".Il piano coinvolge direttamenteGesturist e l’associazione "Camping &Natura", il cui direttore Terzo Martinettiha sottolineato le potenzialità dei 15club di prodotto privati presenti sulterritorio.Il presidente dell’Associazione deglialbergatori di Cesenatico, GiancarloBarocci, crede nell’unione dei comuni:"Questa idea, più volte avanzataall’interno della Consulta del turismo,finalmente sta dando dei frutti. Prestoci troveremo assieme ai colleghi dellealtre località, per concretizzare le nuoveiniziative della costa di Forlì-Cesena".Gli altri operatori che hanno siglatol’accordo sono Fabrizio Albertini(Confesercenti Cesenatico),Giancarlo Andrini (ConfcommercioCesenatico), Simone Battistoni(Cooperativa bagnini Cesenatico),Matteo Righi (Associazione albergatoriGatteo a Mare), e Franco Pantani (ClubHotels San Mauro Mare).La sfida è dunque lanciata e le quattrolocalità partono da numeri importanti,come gli oltre 5 milioni di presenze

turistiche all’anno (l’80 per cento dellaprovincia), la disponibilità di 500strutture ricettive e 8 campeggi, per39mila posti letto.

Giacomo Mascellani

Sabato scorso sono stati celebrati i funeralidi Gianni Golinucci, una delle persone piùnote a Cesenatico. Aveva 78 anni e da tempo

aveva un male incurabile.Golinucci è stato ragioniere capo delComune di Cesenatico e ha svolto moltefunzioni pubbliche con spirito di

E’ morto Gianni Golinuccigià dirigente in Comune

volontariato, come ad esempio i trent’anni in cui ha ricoperto ilruolo di segretario del Comitato di Gemellaggio.Negli anni Sessanta, quando era sindaco Agostino Spadarelli,assieme all’amico Ugo Dusi, all’epoca geometra del Comune, fu trai protagonisti della nascita dell’acquario dei delfini. Un giornoGolinucci e Dusi vennero chiamati proprio dal sindaco, perimpedire ad alcuni pescatori di martoriare un delfino che avevanoappena pescato (all’epoca i delfini erano i nemici-competitori deipescatori). I due intervennero e trainarono lungo il porto la bestia

ferita a bastonate, con l’intento di farle riprendere la via del mare."Ad un certo punto - racconta Dusi -, Gianni non ne poteva più diremare, così decidemmo di portare il delfino all’interno della venaMazzarini, per farlo riprendere. Il mitico "Dano" Esposito e un suo

amico iniziarono a prendersi cura del delfino, lo sfamarono e loaccudirono. Era una femmina, le venne dato il nome Lalla, edivenne l’attrazione di Cesenatico".Negli anni Novanta, quando andò in pensione, Gianni Golinucciacquistò lo stabilimento balneare Maria e lo ribattezzò, dandogliil nome di Bagno Renata, per amore di sua moglie. In poco tempoil Renata divenne la spiaggia di personaggi del mondo dellapolitica e dello spettacolo.Gianni Golinucci oltre alla moglie Renata lascia i figli Dino (ex

assessore alle Attività produttive di Cesenatico) e Marco, il qualesegue la conduzione del Bagno Renata assieme alla madre e allamoglie.

Gm

Aveva 78 anniGestivail Bagno Renata

insieme ai familiari

Censimento

Il sindaco lo compilasul webDopo aver compilato il modulo delcensimento via web all’indirizzowww.censimentopopolazione.istat.it ilsindaco Buda invita tutti i cittadini a arealtrettanto: “è una operazione semplicee veloce. Per chi non osse capace diusare il computer si può sempre chiedere

aiuto ai figli o nipoti, può essere un buonmomento di condivisione amiliare. Sonocirca 11.200 i questionari inviati aCesenatico seguendo i datidell’Anagrae. Via web risultanocompilati circa 900 questionari, mentresono circa 1000 quelli consegnati al

Centro comunale diraccolta (Ccr) istituito dalComune in via Mazzini119/B. Ricordo che il Ccrè al servizio dei cittadini:è aperto dal lunedì alvenerdì dalle ore 8 alleore 13, il sabato dalle ore9 alle ore 12 e il giovedìanche di pomeriggiodalle 15.10 alle 17.50, al

numero 0547 79395".I cittadini che hanno ricevuto il

questionario hanno tempo fino al 20novembre per la compilazione via web,oppure per la compilazione del modulocartaceo e consegna che può avveniresia presso gli ufci postali del territoriosia presso il Ccr. Successivamente al 20novembre sarà cura dei rilevatoriincaricati dal Comune e identificatiattraverso apposito tesserino, recarsipresso le abitazioni dei cittadini che nonrisultano adempienti per consegnare ilmodulo e concordare i tempi di ritiro oconsegna."Ovviamente sia i rilevatori, sia glioperatori del Ccr - conclude Buda - sonoa disposizione per l’aiuto nellacompilazione. Tutte le predette attivitàsono gratuite. Da parte del cittadino vi èobbligo di risposta in quanto il 15°Censimento della popolazione e delleabitazioni è inserito nell’elenco degliadempimenti che l’Italia ha assunto inambito europeo: il rifiuto allacompilazione come la compilazionepalesemente alsa è oggetto disanzione".

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Giovedì 3 novembre 201116 Valle del Rubicone

La Fotonotizia | Auguri a Vincenza

Due sindaci, Sandro Pascucci di Longiano e Roberto Buda di Cesenatico, hanno fattovisita e gli auguri a Vincenza Elena Alabiso che ha compiuto 100 anni. L’incontro si èsvolto alla residenza sanitaria assistenziale "Il Castello" di Longiano, la nuova casadella signora, vedova Guzzo che abitava a Cesenatico. Al lieto evento hannopartecipato la figlia Liliana, presidente della San Vincenzo De’ Paoli della parrocchia di

San Giacomo e già docente di inglese al liceo scientifico di Cesenatico e il figlioSalvatore, già dirigente scolastico di Istituti superiori a Cesenatico e Savignano.

Progetto sulla sicurezza cittadina

Comuni del Rubicone

Un agente fra la genteSi chiama "Un agente tra lagente" ed è il nuovo progettoche riguarda la poliziamunicipale dell’Unione deiComuni del Rubicone. Insostanza si tratta di "calare"nella realtà di ogni giorno, vigiliche abbiano interazione con icittadini, le attività commercialiper arrivare alla soluzione diquelle problematiche e di queidisagi che sono all’ordine delgiorno nel paese. "Scopo delprogetto è dare una risposta alsenso di insicurezza e disagio deiresidenti sul territoriodell’Unione dei Comuni delRubicone, con l’intento di creare

un’interazione tra cittadini,esercenti delle attivitàcommerciali, operatori della

Polizia Municipale ed Entipreposti alla soluzione delleproblematiche e dei disagisegnalati - si legge nelprogetto - . Ampliare quindil’immagine di un servizio diPm a reale servizio deicittadini e del territorio,dando massima attenzioneagli aspetti relazionali e dicomunicazione attraverso unapproccio di tipoprevalentemente preventivopiuttosto che repressivo". Inquesto modo si potrà riavvicinarela pm "alla cittadinanzamediante la previsione di unservizio di prossimità, da

svolgere principalmente in ormaappiedata, creando di atto il"Vigile di prossimità" come

figura vicina ed attenta aibisogni del cittadino, ponendosinelle condizioni di massimavisibilità così da diventare unacostante e rassicurante presenzasul territorio. Con la finalità diarrivare alla creazione di unUfcio Mobile che ripristinerà

una sorta di presidio sulterritorio".

Cf 

energia verde illumina ilcomune di Roncofreddo.L’ente si è fatto promotore,già da alcuni anni a questa

parte, di un approccio sostenibileall’uso dell’energia scegliendo diutilizzare energia verde per lestrutture comunali e per la pubblica’L

 A Roncofreddo si scegliel’energia pulita

Per illuminare gli edifici pubblici e le strutture comunali

illuminazione. "Si tratta di una sceltaconcreta che conferma il contributodell’ente alla salvaguardiadell’ambiente - sottolinea consoddisfazione il sindaco FrancoCedioli - per la quale abbiamoottenuto la prestigiosa certificazioneRecs che attesta la provenienza delfabbisogno elettrico interamenteproveniente da fonti rinnovabili. Irisultati ottenuti - continua il primocittadino - sono significativi poiché il

nostro comune ha evitato diimmettere nell’atmosfera ben 166tonnellate di anidride carbonica.Questo è stato reso possibile daquando siamo divenuti soci delconsorzio Cev, al quale abbiamodelegato l’acquisto di energia

proveniente da fonti rinnovabili alribasso della gara Consip". Ancora più rilevante è il datocomplessivo che si riferisce agli oltremille enti soci Cev (di cui novecentosono Comuni tra cui quello diRoncofreddo) che hanno contribuitoa risparmiare e non immettere inatmosfera ben un milione 338.730tonnellate di anidride carbonica conil solo acquisto dell’energia elettrica."In linea con le politichecomunitarie e con l’applicazione cheda esse derivano - conclude Cedioli -il nostro comune attua un’azioneconcreta proseguendo tale obiettivoper il futuro, Come soci delconsorzio poi si garantisconoimportanti risparmi contribuendoad abbattere i costi d’acquistodell’energia e rispettando i principidi uno sviluppo sostenibile cheriguarda l’ottimizzazione dellerisorse economiche oltre che diquelle energetiche".

Cristina Fiuzzi

Gatteo

Ben 18.170 euro sono il corrispettivodella vendita biglietti per la partitache si è svolta a Gatteo Mare tra laNazionale Cantanti e Gatteo MareVillage. La somma è stata suddivisaequamente tra l’istituto Don Ghinelli ela casa di accoglienza "A. Fracassi" diGatteo nella scorsa settimana allapresenza del sindaco GianlucaVincenzi, don Mario Baldini, don MarcoMuratori, Bondi Massimo dellaCooperativa Bagnini, Fabio Paglieranipresidente Sabrin, Matteo Righi per glialbergatori, Massimo Vincenzi,direttore Sabrin, Moreno Conficconi eDaria Barberis per la NazionaleCantanti. "Utilizzeremo questi fondiper ultimare la serra dove produciamoortaggi - ha detto don Mario Baldinidell’istituto Don Ghinelli - . I nostriragazzi cercano di coltivare la verdurache noi portiamo sulla tavola; ilprincipio è quello di creare le basi per irapporti interpersonali sentendosivalorizzati". "Useremo i soldi percontribuire all’acquisto di un mezzoper disabili", ha detto don Marco dellacasa di accoglienza Fracassi. "Si trattadell’ultimo atto di un percorso che si èconcluso felicemente - ha continuato ilsindaco Vincenzi -. Un risultato di

forte generosità per tutti coloro chehanno partecipato all’evento sia comeprotagonisti, sia come sostenitori.Tutte le future iniziative che verrannoproposte troveranno appoggio, unsupporto reale e presente per far sì cheogni comunità si raccolga vicino a tutticoloro che necessitano di attenzione,amore e sostentamento economico".

Cf 

Inizierà il 7 novembre prossimo e avrà termine il 16 il corso "Allenala tua memoria" organizzato dall’Asp del Rubicone con il patrociniodel comune di Borghi. Il corso è rivolto alle persone con età

superiore ai 65 anni l’obiettivo principale è quello di proporreesercizi per il potenziamento e i l mantenimento dell’efcienzacognitiva (in questo caso la memoria, l’attenzione, il linguaggio) e illivello fisico (la postura e l’equilibrio sono ondamentali soprattutto

 A Borghi un corsoper non perdere la memoria

nella terza età). Il tutto con l’ausilio diuno psicologo e un fisioterapista.Il corso si terrà a Borghi nella palestra DeAmicis e al centro polivalente in piazzaCosta due giorni la settimana: il lunedìdalle 9.30 alle 10.45 e il venerdì dalle14.30 alle 16. Per iscriversi o per averemaggiori inormazioni si può chiamare lo0541/942485 dove è sempre attiva una

segreteria. L’organizzazione richiede dilasciare nome, cognome e numero diteleono per potere poi richiamare.

Cf 

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Giovedì 3 novembre 2011 17Valle del Savio

PonteGiorgi

 Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichi  di novità e voglia di scoprire sapori particolari.

 Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamente secondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

Una rete per tutelare

il Camminodi San Viciniol Cammino di San Vicinio in rete. Daqualche settimana il percorso natoin occasione delle celebrazioni per ilMillenario della Cattedrale di

Sarsina, versando la propria quotaassociativa, ha ufficializzato l’iscrizionealla "Rete dei Cammini". Si tratta diun’associazione costituitasi legalmentenel 2009 a Bobbio (Pc). Aperta agli entinon profit, il sodalizio (anche on lineall’indirizzo www.retecamminifrancigeni.eu) ha fragli obiettivi quello di "tutelare evalorizzare i Cammini di pellegrinaggio,

infrastruttura indispensabile a unacomunità che voglia muoversi verso unfuturo europeo, tutelare e valorizzare illoro immenso patrimonio culturale eambientale, tutelare il diritto di tutti adun cammino sicuro e protetto,diffondere la cultura e il gusto delcamminare ’sui passi dell’anima’". Attivain 10 regioni con 17 consociate, la Retedei Cammini è il primo ente nazionaleche dà voce e volto alle associazioni dipellegrini e che si pone al loro servizioper "la realizzazione di azionicoordinate, durature e profondamente

I

legate al territorio, perché prodotte daenti operanti nel vivo del territoriostesso".Il percorso di San Vicinio aderendo alla

rete, attraverso l’associazione che loregge (Associazione Il Cammino di San Vicinio) vuole impegnarsi a garantire unamaggior visibilità e ad attuare misureefficaci per la propria valorizzazione.In seguito a questo, il Cammino si èpresentato al Terzo Incontro Nazionaledella Rete dei Cammini che si è tenuto ad Assisi il 29, 30 e 31 ottobre. E’ stataun’importante occasione per farconoscere in tutta Italia, ma anche inEuropa, uno dei cammini più giovanicon i suoi 320 chilometri di sentieri estrade tutte percorribili e riconoscibili

grazie alla segnaletica sia verticale cheorizzontale.Una tre giorni di incontri e dibattiti sultema "Strumenti per tutelare, strumenti

per monitorare: esperienze, risultati,proposte e confronti", sul quale leassociazioni della rete si sonoconfrontate con enti e istituzionipreposte alla tutela dei cammini.Si sono tenuti anche tavoli di lavorooperativi-formativi affidati ad esperti,dedicati alle istruzioni e alle buonepratiche per la tutela dei cammini, allasegnaletica (segni e simboli,autorizzazioni e gestione), al problemadell’"assicurarsi", alla gestione dei bandieuropei dedicati agli itinerari culturali.

Michela Mosconi

Il Cammino si èpresentato al TerzoIncontro Nazionaledella Rete dei Camminiche si è tenuto ad Assisiil 29, 30, 31 ottobre

Il percorso romagnolo è l’ultimo nato Sarsina

Festa a San Martino in AppozzoDopo un mese di pausa dai momenti diritrovo e festa nelle parrocchie della valledel Savio, ecco che la frazione di San

Martino in Appozzo, ubicata sul colle chesovrasta Sarsina, ricorda il santo titolare,Martino di Tours, che dà il nome allafrazione. Domenica 13 novembre alle 16 siterrà la messa solenne, animata dal cantodelle ragazze della parrocchia. Seguirà sulsagrato il falò, davanti al quale sipotranno gustare le caldarroste, il vino e idolci come da tradizione. La festa saràallietata dalla musica amplificata dalledue grandi trombe del campanile, prodottedalla "Geloso" nel 1960, pezzi ormaiintrovabili. Seguiranno anche vari doppi dicampane, dove adulti e bambini potrannocimentarsi nel suono delle campane acorda, attività oramai estranea dal nostro

tempo.Ogni anno, questa di SanMartino è un’occasionepropizia per rivedere le

persone care originariedella parrocchia che, nelcorso della vita, per varimotivi si sono trasferite, manon si dimenticano delleorigini e delle date care findall’infanzia. Anche se è

stato oramai dimenticato, per secoli laparrocchia fu sede del "Vicariato di SanMartino" al quale facevano capo leparrocchie, ora soppresse, di Pagno, Massae Rivolpaio. Nel 1912 venne aperta dalparroco don Giuseppe Mariani la "CassaRurale", frutto dell’opera sociale deicattolici nella Diocesi di Sarsina, dellaquale resta la piccola cassaforte a muro.La chiesa, che per i molti rimaneggiamentipuò apparire recente, è di fondazioneultramillenaria. Alcuni muri e leinteressanti cantine sono dell’XI secolo.

Negli anni ’60, ad opera di don VittorioMorosi, parroco per 57 anni dal 1950 allasua morte nel 2007, venne sistematol’interno, aggiunto l’ingresso,rimpicciolita la canonica, nel’88 il nuovoaltare e pavimento. La sorella di donMorosi, Afra, ha donato a un custodediverse fotografie e filmine "8 mm" da luiprodotte negli anni ’50 e ’60, cherappresentano documenti importanti, senon gli unici di quel tempo, della vita dellacomunità. Nel 2005 la chiesa, dichiaratainagibile, viene rinnovata con contributodella Regione con sistemazione del tetto,rifacimento di una parete lateraleinstabile, tinteggiatura interna ed esternache ha dato nuovo volto a tutta lastruttura, molto gradevole. Nel mese dimarzo scorso le tre campane del"Brighenti" del 1930, di fatturastraordinaria, sono state sistemate adondolo sulle finestre espandendomaggiormente la loro voce. Nel 1886 inparrocchia abitavano 700 persone, nel1915 si ridussero a 539, arrivando a 397nel 1954 fino agli attuali 62.Daniele Bosi

❚❚ A Bagno di Romagna scontro per il depuratore mancante di Hera

Chi restituisce i soldi ai cittadini?Sul rimborso degli oneri di depurazionenon dovuti, a causa della mancanza del-l’impianto di depurazione, Hera "ri-manda" la competenza alla Autoritàd’Ambito (il "famoso" Ambito Territo-riale Ottimale") e sostiene che Ato, cosìcome previsto dal decreto ministeriale,ha già tutte le informazioni per determi-nare gli importi da rimborsare.Così Hera ha risposto alla richiesta di in-formazioni di un cittadino che si vedenon solo non rimborsare quanto ingiu-stamente pagato, ma si vede continuaread addebitare gli oneri di depurazione

anche nelle ultime bollette.Resta da capire come mai si continui adapplicare gli oneri anche nelle ultimebollette.Questo naturalmente per la parte ed ipagamenti riguardanti gli ultimi anni,dal 30 giugno 2004 in poi, e cioè succes-

sivamente al passaggio della gestioneidrica dal comune ad Hera.Per quanto riguarda il periodo ottobre2003-30 giugno 2004, periodo in cui lagestione del servizio idrico era del Co-mune, il consiglio comunale all’unani-mità ha deciso di procedere al rimborsoagli aventi diritto ed ora occorre infor-mare i cittadini su tempi e modalità.La storia rischia di farsi sempre più lun-ga e conplicata e, ad oltre tre anni di di-stanza dalla sentenza della Corte Costi-tuzionale che dichiarava illegittimi glioneri fatti pagare per un servizio inesi-

stente, non vi è stato il benchè minimorimborso.Hera fa un po’ di storia della vicenda.Il 10 ottobre 2008 la Corte Costituziona-le dichiara l’illegittimità del pagamento,la legge 13 del 27 febbraio 2009 rimandaa un decreto ministeriale la fissazione

delle modalità per il rimborso, il decre-to del Ministero dell’Ambiente vieneemanato il 30 settembre 2009 e pubbli-cato l’8 febbraio 2010.Il decreto ministeriale, spiega Hera, pre-vede che il gestore (e cioè Hera) metta adisposizione di Ato tutte le informazio-ni necessarie per stabilire l’importoeventualmente da restituire all’utente.Da questo importo andranno dedotti gliimporti eventualmente sostenuti da He-ra per le attività di progettazione e rea-lizzazione degli impianti di depurazio-ne.

"L’Autorità d’Ambito - conclude Hera -sulla scorta delle informazioni già in suopossesso, deve determinare gli importida restituire e le relative risorse finan-ziarie a copertura".E il cittadino aspetta.

 Alberto Merendi

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Giovedì 3 novembre 201118 Solidarietà

Campagna Red 2010L’Inps ha comunicato di averefettuato, per tutti i percettori diprestazioni collegate al reddito, leoperazioni di ricalcolo delle pensioniin base alle inormazioni redditualirelative all’anno 2009. L’istituto ha

integrato le inormazioni redditualiche gli sono pervenute dal Ca, daiPatronati e dall’Agenzia delle entratecon quelle presenti nel Casellariocentrale delle pensioni. Se dalricalcolo delle pensioni sievidenziano degli arretrati, ladecorrenza di questi varierà aseconda che la pensione sia anterioreoppure successiva al gennaio 2009;nel primo caso la decorrenza saràcoincidente con quella dellapensione. Nel caso in cui i nuovi datireddituali non abbiano comportatoconguagli o variazioni nell’importodelle pensioni, l’Inps provvederàsolamente ad aggiornare la posizionedel pensionato.Qualora i nuovi dati redditualiabbiano comportato un conguaglio a

credito, oppure un aumento dellapensione , l’Istituto ricostituisce lapensione contestualmenteall’aggiornamento dei nuovi dati. Ilricalcolo viene efettuato conarretrati al 31 ottobre e la rata dipensione aggiornata è posta inpagamento a partire dal meseprossimo. Qualora non risultinoindebiti aferenti a periodi pregressi,l’istituto porrà in pagamento iconguagli, con la rideterminazionedella ritenuta d’acconto. Infine, sedal ricalcolo delle pensioni deriva unconguaglio a debito oppure unavariazione dell’importo indiminuzione, il trattamentoaggiornato sarà posto in pagamentocon la rata di dicembre. I recuperi

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaOTIZIARIO PENSIONATI

saranno efettuati a partire dalla ratadi pensione di gennaio 2012. L’Inpsprovvederà ad inviare unacomunicazione degli importiricalcolati con dettaglio degliindebiti.Come richiesto dal sindacatopensionati , l’Inps ha conermato laproroga del termine al 30 novembreper la comunicazione dei datireddituali 2009 non presentati.

 Ambientee mobilità sostenibile

Da diversi anni il dipartimento diPolitiche sociali della Cisl ha tra le suecompetenze i problemi ambientalitrasversali che vanno dalle politichesociali e di salute pubblica a quelle

intergenerazionali. “L’ambiente -secondo Loreno Coli, responsabile deldipartimento - deve essere per ilsindacato un civile “campo dibattaglia”, fitto di attivismovertenziale”.Il Ministero dell’Ambiente aderisce adiverse iniziative, svolgendo un ruolodi coordinamento nazionale asupporto degli eventi promossi daiComuni e dalle Associazioni.Per Mobilità Sostenibile si intende un

sistema di mobilità urbana che, purconsentendo a ciascuno l’esercizio delproprio diritto alla mobilità, sia taleda non gravare eccessivamente sulsistema sociale in termini diinquinamento atmoserico edemissioni di gas serra (si valuta che

gli ingorghi cittadini in Europaproducano costi esterni pari allo 0,5%del PIL), inquinamento acustico,congestione del traco, incidentalitàe mortalità. Oggi, tra gli interventipiù ecaci per ridurre il tracometropolitano, ci sono innanzitutto ilpotenziamento del Trasporto pubblicolocale e l’adozione di adeguatistrumenti di pianificazione come adesempio: migliorare i servizi diprossimità in modo tale da ridurre lanecessità di spostamenti

automobilistici sia in termininumerici che di distanze; destinareuna parte della superficie stradalealla mobilità di tipo sostenibile ascapito dei veicoli privati, r iducendoin questo modo il costo generalizzatodel trasporto sostenibile; realizzareuna rete intermodale di trasporto checonsenta spostamenti più veloci diquelli realizzati dagli autoveicoliprivati. Inoltre, si stanno lentamentedifondendo diversi interventiinnovativi, come: le politiche di

pedaggio urbano e di soste apagamento, le agevolazioninell’interscambio tra mezziprivati e pubblici,l’introduzione di car-sharing ebike-sharing (servizio chepermette di utilizzareun’automobile o una bici suprenotazione, prelevandola eriportandola in un parcheggiovicino al proprio domicilio, epagando in ragionedell’utilizzo), il car-pooling(modalità di trasporto checonsiste nella condivisione diautomobili private tra ungruppo di persone, con il fineprincipale di ridurre i costi deltrasporto) e qualunqueiniziativa che consenta ai

cittadini di abbandonare imezzi privati a avore deltrasporto non motorizzato (apiedi, in bicicletta, con i mezzipubblici).Il tipo di sistema di mobilità

usato, influenza, inoltre, le abitudinidella popolazione all’esercizio fisico ela possibilità di stare all’aperto,attori che determinano la sicurezza eacilitano le relazioni sociali creandoun senso di comunità e diappartenenza. Si auspica che laSettimana Europea della Mobilitàsostenibile lanci le basi per uncambiamento concreto nellapianificazione della mobilità e nelleabitudini di spostamento deicittadini.

'Noi abbiamo fatto una scelta importante e 'coraggiosa': di fronte alla crisiandare in mezzo alla gente per confrontarci e capire sino in fondo il disagiopresente all'interno di tutto il mondo anziano. Organizzativamente non èpossibile andare avanti senza porci al meglio. Politicamente siamo rappresen-tanti del grande disagio che c'è nel Paese'. Con queste parole si è espresso GigiBonfanti, segretario generale nazionale dei pensionati Cisl (Fnp), interve-nendo all'assemblea organizzativa della Fnp dell'Emilia-Romagna. 'La Cisl -ha detto Bonfanti - è il sindacato che è stato in grado di fare scelte non sem-plici quando c'era da decidere dove spendere le poche risorse disponibili: illavoro dei giovani e chi stava perdendo il lavoro, prima che gli anziani. Cosìabbiamo aiutato la Cisl'. 'Di fronte a questa responsabilità - ha aggiunto - c'èuna classe politica inadeguata a risolvere i problemi. I sacrifici pur 'ineludi-bili' sono stati chiesti ancora una volta a chi li ha sempre fatti: pensionati e la-voratori dipendenti. Chi invece ha redditi alti e condizioni di privilegio non hapagato nulla'. Da qui la richiesta al governo di 'cambiare rotta'. 'Il governoperò - ha osservato Bonfanti - non è stato in grado ad oggi di dare risposte: hasolo tagliato. Le misure per lo sviluppo, pur importanti, devono essere legate a

dare possibilità di spesa ai pensionati che in questi anni hanno ridotto le lororisorse, così da rilanciare consumi e produzione interna. Questo ci aspettiamonel prossimo futuro. Se ciò non avverrà la reazione sindacale sarà conse-guente..

Ci vogliono scelte coraggiose

 Ampie zone della Liguria e della Toscana colpite da una grande alluvione. Nove le vittime accertate

La presenza attiva e operosadella Chiesa localein mezzo alla gentecosì duramente colpita.L’impegno di Caritase comunitàdi Sant’Egidio

opo l’alluvione che nei giorni scorsiha colpito e devastato la Liguria e laToscana, la Chiesa si è attivata

immediatamente per venire incontro alleesigenze delle popolazioni cosìduramente provate e colpite dai lutti edalle devastazioni. Nove i morti finoraaccertati, anche se altre quattro personerisultano ufficialmente disperse.Sessantacinque i milioni di euro giàstanziati dal Governo per le necessitàimmediate (40 milioni per lo spezzino e

D

Stiamo con loro

25 per la Lunigiana), anche se si parla giàdi almeno cinquecento milioni di danniper le sole strutture pubbliche. Lamacchina della solidarietà e dellaricostruzione è già all’opera in quella che,sempre di più, appare una corsa contro iltempo, per cercare i dispersi e mettere insicurezza le infrastrutture, prima dellenuovi forti piogge previste a partire dametà settimana.

La vicinanza dei vescovi liguri. Il 28ottobre, i vescovi liguri avevano diffusoun comunicato congiunto nel qualeaffermano che “è sotto gli occhi di tuttil’impressionante disastro ambientaleverificatosi nei giorni scorsi nel levantedella Liguria e nel limitrofo territoriotoscano, a causa delle eccezionaliprecipitazioni atmosferiche”. Un eventoche “ha provocato lutti e distruzioniimmani”. “Le Chiese liguri che sempre sisono dimostrate attente e solidali neiconfronti delle popolazioni colpite dallecalamità naturali ovunque sianoavvenute - recita il testo sottoscritto datutti i vescovi liguri, con primo firmatarioil presidente della Conferenza episcopale

italiana e arcivescovo di Genova,cardinale Angelo Bagnasco - si sentonooggi particolarmente vicine a quellecomunità della nostra stessa regione chesi trovano in una così drammaticaemergenza”. Dopo aver assicurato “lapreghiera per le vittime e i loro familiari”,i presuli liguri hanno espresso “vicinanzafraterna alle popolazioni locali e allecomunità ecclesiali guidate da monsignorFrancesco Moraglia, vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato”. In particolare ipastori delle diocesi della Liguria hannoinvitato tutti, “specialmente i giovani, agesti di solidarietà e di sostegno nellemodalità che eventualmente verrannosollecitate da chi coordina i soccorsi e leazioni di volontariato” e hanno stabilitoche “nel giorno di domenica 6 novembresi tenga una giornata di preghiera e diraccolta in denaro che verrà devoluta,tramite la Caritas, a beneficio dellecomunità colpite dall’alluvione”.

Caritas italiana e Sant’Egidio. AncheCaritas italiana si è attivatatempestivamente esprimendo “vicinanzanella preghiera” alle popolazioni colpite

rendendosi nel contempo “disponibile adintervenire per sostenere le azioni delleChiese locali”. Nel suo comunicato,

Caritas italiana parla di un “tragicobilancio accertato delle vittime, mentre sicontano ancora i dispersi dopo leviolentissime precipitazioni che hannocolpito in modo particolare la zona delloSpezzino in Liguria e la zona dellaLunigiana in Toscana”. Anche laComunità di Sant’Egidio è in prima lineanella raccolta di generi alimentari e diprima necessità.

Preti e parrocchie in prima linea. Ilvescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato,monsignor Moraglia, è stato tra i primi arecarsi di persona sui luoghi colpitidall’alluvione. Da quel giorno ha visitatoquotidianamente e di persona lecomunità della sua diocesi che stannofaticando nel tentativo di tornare al piùpresto alla normalità. “La parola più

efficace in questi momenti - ha affermato- è lo stare in mezzo alla gente. L’ho dettoai sacerdoti, ai parroci, ai seminaristi.Stiamo con loro”. Per questo, ha aggiunto,“ho mobilitato i parroci, ho autorizzatol’utilizzo di nostre strutture per i soccorsi,ho chiesto al seminario di sospendere lapartecipazione alle lezioni in facoltà e hodislocato i seminaristi nei luoghi deldisastro perché aiutino i parroci nelsoccorso alla gente”. Monsignor Moragliaha anche promosso una raccoltastraordinaria di offerte in tutta la diocesiper due domeniche. Nonostantenumerose chiese abbiano subito ingentidanni, le strutture ecclesiali sono inprima fila nell’assistenza enell’accoglienza agli sfollati. Variestrutture, infatti, nei giorni scorsi hannoaperto le proprie porte: tra queste ilsantuario di San Bernardino a Corniglia,la canonica di Vernazza e il convento deifrati passionisti di Brugnato. Ad Arcolaalcune persone hanno pernottato neisaloni parrocchiali. Anche il vescovo diMassa, monsignor Giovanni Santucci, si èrecato prontamente a verificare dipersona i danni causati dall’alluvione edomenica scorsa ha celebrato una messaad Aulla nella chiesa di San Caprasio.

DOMENICA 6 NOVEMBRESI TERRÀ UNA GIORNATA DI PREGHIERA E DI RACCOLTA IN DENARO

CHE VERRÀ DEVOLUTA, TRAMITE LA CARITAS,A BENEFICIO DELLE COMUNITÀ COLPITE DALL’ALLUVIONE

(FOTO TOSCANAOGGI)

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Giovedì 3 novembre 2011 19Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

I CRISTIANI E L’IMPERO ROMANO

di Ilaria Ramelli 

Ed. Marietti 1820 - 12 euro

La Marietti 1820 ha stampato, con il titolo “I cristiani el’impero romano”, una raccolta degli articoli pubblicati sullarubrica settimanale “Colombario” del quotidiano “Avvenire”negli anni 2009-2010, e scritti dalla storica Ilaria Ramelli,che dedica il libro a Marta Sordi.La raccolta di articoli è stata suddivisa in 4 sezioni.La prima, “Gesù nelle fonti non cristiane”, prende in esamele ultime scoperte scientifiche su la lettera del sirianoMara bar Serapion a suo figlio Serapion scritta negli anniSettanta del primo secolo d.C., sulla testimonianza dellostorico giudaico Giuseppe Flavio e sulla stele del MarMorto: “Esse attestano da subito la piena storicità dellafigura di Gesù e la diffusione della sua conoscenza” (p. 9).La seconda, “L’arrivo del cristianesimo a Roma, un passoevangelico e lettere cristiane”, contiene osservazioni su “ilsenatoconsulto del 35 sotto Tiberio, citato non solo daTertulliano ma anche in un frammento porfiriano” (pp. 10 -11) con il quale si oppose ad ammettere il cristianesimo fra

le divinità ufficiali di Roma, sulla venuta di san Paolo aRoma e sulla sua corrispondenza con Seneca, sul passobiblico di Gv 2,4 tradotto dalla Ramelli “Che importa a me e

a te, donna?” (p. 47), sulla lettera di Ammonio ad Apollonio. La terza, “Il

cristianesimo nei romanzi e nellesatire pagane”, oltre a presentarel’Editto di Nazareth di etàneroniana, che “colpiva i cristianiin quanto adoratori di un uomo eprofanatori di tombe” (p. 58),commenta testi di Petronio,Caritone, Apuleio e Giovenale neiquali la Ramelli trova un evidenteattacco al cristianesimo. Nella quarta e ultima,“L’Oriente cristiano antico”, presenta “alcuni esempidella prima diffusione del cristianesimo dal VicinoOriente all’India” (p. 12) scrivendo in particolare dellapresenza del cristianesimo ad Edessa (negli articoli “DalMandylion di Edessa alla Sindone”, “L’apostolo Addai” e“Abgar il Grande re cristiano di Edessa?”),in India (“La missione di Panteno in India”)e in Mesopotamia (“L’apostolo Mari”).Questo libro, frutto di uno studio rigorosoe appassionato, può realmente aiutare il lettore

a comprendere la storicità del cristianesimo,essendo scritto con un linguaggio molto semplicee chiaro, capibile da chiunque.

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Savignano

LE AVVENTURE DI TINTINIl segreto dell’Unicornodi Steven Spielberg 

Primo film interamente in digitale e in per-fomance capture, “Tintin” è un’opera splen-dida tratta dall'omonimo fumetto belga diHergé. Steven Spielberg realizza uno deisuoi film più plasticamente densi, barocchie liberi, attraverso la forma di un divertisse-

ment che nasconde un vero capolavoro de-dicato all’avventura.La trama: il film racconta la storia di un gio-vane investigatore alle prese con un casomolto particolare: da un modellino di va-scello comprato al mercato, Tintin scoprel’esistenza di un prezioso tesoro sprofon-dato da qualche parte nell’oceano. Esistonotre pergamene che ne svelano il segreto eanche il perfido Rackham è sulle loro tracce.Tintin sarà coinvolto quindi in prima per-sona nel caso e nel suo lungo viaggio avràoccasione di conoscere il burbero CapitanoHaddock. Prima in un borgo cittadino, poiattraverso mari e deserti, fino a giungere inMarocco, Tintin insieme al suo fidato caneMilou e ad Haddock, senza un attimo disosta, inseguiranno il loro nemico per ritro-vare il tesoro perduto.Opera sulle migrazioni dell’immaginario,

sui passaggi da un medium (il fumetto) a unaltro (il cinema) e da quest’ultimo a un altroancora (la performance capture *), Spielberg innesca una strategia di curiosità continuaper appassionare il pubblico. Mai come inTintin il cinema digitale di finzione avevaesplorato, e sfruttato fino a rivelarne i para-dossi, le sue specificità. Ogni più piccoloparticolare del quadro è sotto il pieno con-trollo di un produttore unico e solo respon-sabile di quel mondo, “della sostanza di cuisono fatti i sogni”, citando il film stesso.Chiaramente Spielberg non ha inventato ilcinema d’animazione digitale, ma ne hafatto un geniale punto di vista sfruttandolocon tutta la forza del suo genio. L’occhio el’immagine perdono l’inevitabile “pesan-tezza” della riproduzione meccanica delreale, l’immaginaria macchina da presa si faleggera, aerea (si pensi all’impressionantepiano sequenza della corsa nell’immagina-ria casbah di Dagghar, in cui l’occhio dellacinepresa riesce a seguire tre biglietti e cin-que personaggi).Spielberg conosce il potere della macchina-cinema, la cui realtà non esiste. Il cinema èartificio, truffa, inganno e volontà di essereingannati (l’anziano cleptomane in “Tintin”è la copia conforme del regista). Meglio al-lora spingere sull’acceleratore, ingigantire edeformare, tirare al massimo le fila. Ne escecosì un capolavoro, falso per quanto sedu-cente. Della stessa sostanza di cui sono fattii sogni…

* Il processo di performance capture si svolge in unteatro bianco e grigio (detto “Volume”) dove si arri-vano ad avere anche cento macchine da presa mon-tate su una griglia fissata al soffitto, con unacopertura a 360°, in grado di rendere lo spazio imme-diatamente tridimensionale. Tutti gli attori e le at-trezzature presenti nell’inquadratura hanno

attaccati al corpo dei sensori riflettenti che vengonocatturati dalle macchine da presa e poi interpretati inimmagini 3D.

“Int e’ borg

dal vaili”

è stato

presentato

a Cesenatico

abato 29 ottobre presso il museo dellamarineria di Cesenatico, con il

contributo della Bcc Sala di Cesenatico, siè svolta la presentazione del libro dipoesie”Int è borg dal vàili” (“Nel borgodelle vele”). L’occasione ha visto l’incontrocon il pubblico dell’autore Daniele Casadei.Relatore è stato Gilberto Benelli, mentresono intervenuti Roberto Buda, sindaco di

Cesenatico, e Patrizio Vincenzi presidentedella Bcc Sala di Cesenatico. Nellapreazione Benelli ha sottolineato che la

Spoesia di Casadei “non ha bisogno dipresentazione, sia per la pubblicazione didue opere precedenti, e questa ne segna lacontinuità, sia per l’immediatezza delleimmagini e dell’espressione checoinvolgono direttamente il lettore. È unapoesia trasparente, semplice ma incisiva”,e ancora “non è poesia olcloristica,retorica di maniera, ma proonda a livello

sociale ed esistenziale fino ad afrontare iproblemi umani della vita e della morte,delle relazioni umane, dei comportamenti,

dei sentimenti, dell’amore, del destino,dell’aldilà. Una orte tensione etica èsottesa alle vicende occasionali chericostruisce con pochi tocchi, ma ecaci,nel gergo dialettale”.Il testo è arr icchito dalle oto di MauroMainati e dei dipinti di Berico (all’anagraeEnrico Bartolini).È seguita l’inaugurazione della rassegna

otografica di Mainati, che rimarràesposta, nel museo, sino a domenica 13novembre.

È possibile Amare ancora nel mondo di oggi

e di domani?a famiglia come bellissimatentazione per il futuro e non istitutodel passato da difendere. Va

controcorrente don Massimo Camisascacon il suo nuovo libro Amare ancora(Messaggero Padova, 14 euro, pp. 144), inlibreria dal 15 ottobre scorso.Le pagine dei giornali e i talk show televisivi sono la cronaca quotidiana dellacrisi delle famiglie. Da prete, donCamisasca parla della famiglia in modolaico comprendendone le difficoltà emostrandone le potenzialità: unapromessa, una sfida, un’opportunità dariscoprire. Il sottotitolo Genitori e figli nel mondo di oggi e di domani suggerisce iltema portante del libro: i rapportifamiliari, il legame tra genitori e figli, tra

marito e moglie, strada esaltante e talvoltacomplicata verso la vita. Don Camisasca èsicuro che la famiglia soffre, ma nonpasserà mai di moda, perché custodisce ivalori profondi della vita di ogni uomo.L’autore racconta il cuore dell’essereumano in tutte le fasi della vita degliaffetti: l’innamoramento, il matrimonio,l’essere padre, madre e figli, la fedeltà, ifallimenti, il lavoro, il rapporto con le altre

L

famiglie e con la società, la cura deglianziani.Don Camisasca legge tra le pieghe piùnascoste i valori per cui ogni uomo vive elotta, anche quando sembradimenticarsene. “L’uomo per essere felicecerca da sempre legami stabili, desiderache ciò che ama possa durare per sempre.Non è continuando a cambiare che si puòessere più felici. Le difficoltà non sono isegni inevitabili di un fallimento ma lapossibilità di un cambiamento”.“Oggi è ancora possibile educare i proprifigli nella misura in cui trasmettiamo nonregole ma qualcosa che viviamo davvero.I figli cercano punti stabili nel rapportocon il padre e la madre”. Amare ancora è uno strumento utile per

approfondire i temi cari a Benedetto XVI,che ha deciso di celebrare nel 2012 l’AnnoInternazionale della famiglia con il VIIincontro mondiale dal titolo La famiglia:il lavoro e la festa, in programma aMilano dal 30 maggio al 3 giugno 2012.“Questo appuntamento - ha spiegato ilPapa - costituisce un’occasioneprivilegiata per ripensare il lavoro e lafesta nella prospettiva di una famigliaunita e aperta alla vita, ben inserita nellasocietà e nella Chiesa, attenta alla qualitàdelle relazioni oltre che all’economiadello stesso nucleo familiare”.- Massimo Camisasca, “Amare ancora.Genitori e figli nel mondo di oggi e di domani” , Edizioni Messaggero Padova,euro 14 - pp. 144.

Temi portanti del librosono i rapporti familiari,il legame tra genitori e figlie tra marito e moglie

Un libro di don Massimo Camisasca per prepararsi all’Anno della famiglia

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Giovedì 3 novembre 201120 Cesena & Comprensorio

Notizie Flash

■ CesenaGiornali e internetSarà Francesco Zanotti, presidente dellaFederazione italiana settimanali cattolici

(Fisc) e direttore del Corriere Cesenate ,ospite della serata conviviale del Rotaryclub Cesena, venerdì 4 novembre alle 20,30al ristorante Casali. Parlerà sul tema"Internet e territorio: due luoghi daabitare".

■ CesenaStoria di un vescovoL’associazione "Benigno Zaccagnini" haprogrammato un convegno sul "VescovoBeniamino Socche, il suo popolo nellabuera della guerra". Avrà luogo giovedì 3novembre alle20,45 nella sala della Cassa diRisparmio di Cesena. IntervengonoGiovanni Maroni, Piero Altieri, DaniloMorini, Renato Casadei. Conclusioni delvescovo Douglas Regattieri.

■ MercatoTv per giovane pianistaA RaiTre, sabato 5 novembre alle 10,55, siesibirà Marco Rizzello, eseguendo unostudio di Chopin nel programma "Granconcerto". Frequenta il 1° anno del liceoscientifico di Cesena e il VI anno dipianoorte al conservatorio "BrunoMaderna"col pro. Luigi Tanganelli.

■ San PieroLibro di Giancarlo NanniNella sala consiliare, venerdì 4 novembrealle 21, per la rassegna "Libri in Comune",

Manuela Berardi presenterà l’ultimo volumedi Giancarlo Nanni "Dimenticavo". Si trattadi rammenti di umanità e cultura popolaredi un mondo lontano guardato con afetto enostalgia.

■ CesenaFilm, commedia e liricaAl Victor di San Vittore sarà in visionegiovedì 3, sabato 5 e domenica 6 alle 21 ilfilm "Carnage". Domenica 6 alle 15 e alle 17"Winnie the Pooh". Si concluderà venerdì 4alle 21 la rassegna di teatro dialettale conla commedia "Una rizeta par la elicitè"presentata dalla "Compagine di San Tomé"di Forlì. In prima cinematografica da Torredel Lago, martedì 8 ottobre alle 20, l’operalirica "Madame Butterfly" di Giacomo

Puccini.

■ CesenaIncontro FuciSi terrà a Palazzo Ghini alle 18 di lunedì 7novembre l’incontro degli studentiuniversitari. Inizio con la catechesi di DonFirmin Adamon. A seguire la cena e iltraserimento poi alla chiesa diSant’Agostino dove, alle 21, don LuigiCiotti, ondatore del gruppo Abele di Torino,aprirà la VII settimana sociale cesenate sultema "Educare alla legalità".

■ MercatoSfida gastronomica

E’ programmata per la sera di venerdì 4novembre la sfida gastronomica alristorante Ponte Giorgi di Cella. In gara 4che : Guglielmo Giorgi, Marco Di Lorenzo,Renato Andriett, Salvatore Mannarà.

■ CesenaCorsi memoriaIl Quartiere al Mare e Caima organizzano"Memory Training", una serata dipresentazione dei Corsi di Allenamento allaMemoria che partiranno a breve nellerazioni di Macerone, Bulgarnò eCapannaguzzo. Appuntamento per giovedì 3novembre alle 21 al teatro Brc di Macerone.

Cesena◗Eventi in Fiera

Si terranno a Cesena Fiera diPievesestina, sabato 5 e domenica6 novembre "Naturalmente", ilsalone di floricoltura, vivaistica,orticoltura, giardinaggio e lamostra ornitologica internazionale.

Cesena◗Si legge Dante

Nella chiesa di Sant’Agostino,giovedì 3 novembre alle 21, a curadel centro culturale "Campo dellaStella" in collaborazione con laFondazione Crc, Antonia Arslan,scrittrice armena, leggerà Dante sul

tema dell’esilio. In apertura FabiolaCrudeli, allieva del conservatorio cesenate, eseguiràmusiche di Franz Liszt.

Gatteo◗Festa d’autunno

Avrà luogo domenica 6 novembredalle 14 la "Piccola festad’autunno" con artisti di strada,giocolieri, musica dal vivo con "LaLeggera" ed esibizione del gruppodi teatro della parrocchia, castagne

e vin brulè, frutta di stagione.

Gambettola◗Mostra fotografica

Nella sala "Massimo Guidi" delcentro culturale "Federico Fellini", sipotrà visitare fino al 12 novembre lamostra fotografica "Come dipresenze avvertite" di GiovanniBenaglia. Orari di apertura: alpomeriggio nei giorni festivi e

prefestivi; nei giorni feriali negliorari della biblioteca comunale.

Cesena◗Mostra su Van Gogh

Il liceo Immacolata delle Scienzeumane e della Comunicazionepropone il percorso interattivo "IlMendicante di Stelle" sulla vita el’opera del pittore Vincent VanGogh. La mostra sarà inaugurata martedì 8 novembre alle18 presso i locali della scuola, in via del seminario 85 a

cesena. Interverrà Roberto Filippetti, curatore dellamostra.

Forlì◗Un libro di Rondoni

Il libro “La più umana dellepassioni. Storia di Francesco Ricci”,(Bur Rizzoli), di AlessandroRondoni sarà presentato venerdì 11novembre alle ore 17 nella Saladelle Assemblee del Palazzo delMonte di Pietà, sede della

Fondazione Carisp, in corsoGaribaldi 45 a Forlì.

Longiano◗Corso di primo soccorso

La Croce Verde di Gambettola haorganizzato un corso di primo soccorso.Si svolgerà nella sala della Bcc diGatteo a Budrio di Longiano. Si tratta di5 lezioni dalle 20,30 alle 23,30 nelleseguenti serate: giovedì 3, martedì 8,giovedì 10, martedì 15 e giovedì 17novembre. Responsabile del corso ladott.ssa Annamaria Andreacchio.

Cesena◗Banche e artigianato

Lunedì 7 novembre alle 21 alla sala convegnidella Banca di Cesena verranno presentati idati che emergono dall’Osservatorio sulrapporto banche-impresa. Sarà ancheun’occasione di dialogo con le istituzioni e conrappresentanti del mondo bancario. IntrodurràAlessandro Naldi del gruppo di presidenzaConfartigianato Federimpresa. Seguirà lapresentazione della IV indagine Osservator io

banche-imprese Confartigianato a cura dellaconsulente aziendale Alice Alessandri. Seguiràil dibattito alla presenza di Massimo Bulbi,presidente della Provincia di Forlì-Cesena,Alberto Zambianchi, presidente della Cameradi Commercio di Forlì-Cesena, GiancarloPetrini, direttore della Banca di Cesena, BrunoPiraccini presidente della Fondazione Cassa diRisparmio di Cesena e Luca Lorenzi,responsabile Area Centro Nord di Unicredit.

Cesena◗Mostra Faraoni

Sarà inaugurata sabato 5 novembrealle 17 alla galleria comunale exPescheria l’esposizione dei dipintidi Walter Faraoni e delle sculture diFrancesca Faraoni. Resterà apertafino al 20 novembre.

Cesena◗Concerto al Bonci

Debutteranno in prima nazionale,sabato 5 novembre alle 21, gliAidoru con il nuovo disco intitolato"Songs Canzoni LandscapesPaesaggi". Voce recitante LeonardoDelogu, testi di Roberta Magnani,animazioni di Virginia Mori,immagini video di Daniele Quadrelli.Settore unico 10 euro.

Cesena◗Le vite dei cesenati

Nella sala della Cassa di Risparmioin via Tiberti, mercoledì 9 novembrealle 17,30, sarà presentato ilvolume (V) "Le vite dei cesenati" acura di Pier Giovanni Fabbri.Interverranno Bruno Piraccini,Paolo Lucchi, Rita Ricci, MarinoBiondi e Carlo Dolcini. Il libro saràdato in omaggio ai presenti.

Parcheggi in centroSilos da valorizzare

ome rendere più attraente evivibile il centro storico, anche inprospettiva dell’incidenza del Foro

annonario sulla spesa alimentare deicesenati? A questa domanda ha cercatodi rispondere un’analisi quantitativa equalitativa della rete commerciale delcentro storico realizzata attraversoindagini e interviste, a cura del gruppoIscom. A commissionarla sono stati ilComune di Cesena, i consorzi Cesena incentro, La città e i mercati e leassociazioni di categoriaConfcommercio, Confesercenti, Cna eConfartigianato.Le indagini condotte a giugno e lugliorilevano un complesso vitale equalificato, con un totale di 350 attività,di cui però l’11 per cento chiuse o inristrutturazione. Il nostro centro storicoè specializzato in abbigliamento ecalzature, è formato da piccoli-mediesercizi e fondamentalmente non

risente della concorrenza di altri centristorici vicini, potendo contare su unbacino d’utenza di 240mila abitanti daForlimpopoli a Savignano e fino a tuttala Valle del Savio. Il grande competitor è

C  il centro commerciale Romagna Center.Sono poco presenti negozi di alimentarie artigianato. Il 33 per cento deifrequentatori utilizza l’auto per recarsiin centro, il 26 per cento la bicicletta o lamoto e il 13 per cento l’autobus. Dalconfronto con una precedenterilevazione del 1997 si ricava chel’utilizzo dell’automobile è diminuito(era al 43 per cento) ed è aumentatol’uso dei mezzi pubblici e dellabicicletta.L’analisi ha rilevato punti di forza epunti critici: se da un lato Cesena èpercepita come gradevole, ben fornitadi bar e ristoranti e con negozi di buonaqualità, minore è la soddisfazione perquanto riguarda il rapportoqualità/prezzo e la facilità di accesso.Un altro dato rilevante è la bassapropensione agli acquisti dimostratadai frequentatori. "La scarsa

accessibilità è un dato strutturale pertutti i centri storici, a confronto con lacomodità dei parcheggi dei centricommerciali - ha spiegato in conferenzastampa Marco Leoni, Iscom group - ma

nella percezione dei cittadini èinfluenzata anche dalla viabilità edall’estetica dei percorsi pedonali fraparcheggio e meta: se non sonoattraenti, appaiono più lunghi escomodi". Essendo presentiassociazioni di diverso avviso riguardo ilfuturo assetto del centro storico, laconferenza stampa si è trasformata inuna discussione sull’annosa questionedei parcheggi. Opinioni a parte, rimaneun dato, sottolineato da Leoni: "Non èvero che i parcheggi non ci siano! Adesempio ci sono i silos, anche inposizioni centralissime, ma nonvengono usati. C’è un uso non ottimaledelle risorse già presenti".Malgrado le divergenze emerse, il tavolodi lavoro formato da tutte gli operatorigià citati questa volta sta muovendosicon una base comune, riflettendo elavorando per indirizzare al meglio

degli interessi di tutti (e i "desiderata"dei consumatori non sono sempreuguali a quelli dei commercianti) losviluppo del centro storico di Cesena.

Claudia Coppari

Un’indagine sul commercio a Cesena

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Giovedì 3 novembre 2011 21Sport

Si è disputata lo scorso fine settimana,nello scenario delle colline cesenati, la10^ edizione del Rally Ronde Colline diCesena e Rubicone, che ha visto il successofinale dell’equipaggio composto da Ferri-Daddoveri su Ford Focus Wrc, ottenutoproprio sul "filo di lana". L’equipaggio

Il Rally Ronde di Cesenalo vince Ferri su Ford Focus

vincitore ha corso per i colori della ProcarRally Team di Cesena. Organizzatrice dellagara è stata la proservice con lacollaborazione della Scuderia RubiconeCorse di San Mauro Pascoli.Un numeroso pubblico di appassionati si èdistribuito, sin dalle prime ore dellamattina di domenica a Montevecchio,lungo il percorso dove si sono svolte le 4prove speciali, alla ricerca del migliorpunto di osservazione dove poterapprezzare al meglio l’evoluzioni deipiloti. Una gara avvincente che si è risolta

solo al termine dell’ultima prova speciale(il distacco finale tra i primi due equipaggiera meno di 30 secondi), dopo una"battaglia" a colpi di contro sterzate,lungo le curve e i tornanti che salgono daMontevecchio.Alla fine ha avuto la meglio la Ford FocusWrc di Ferri-Daddoveri della Procar diCesena che ha preceduto nell’ordine: laPeugeot Super 2000 di Ottaviani-Grafetidel Team Ponte Giorni e la Ford Focus Wrcdi Casadei-Isidori della Proservice.

Piero Spinosi

La garaè stata organizzatadalla Proservicedi Cesena

opo la vittoria di domenicascorsa a Cervia (0-1) continuail sogno del Romagna Centrodel presidente Daniele Martini.

La squadra cesenate, che negli ultimianni ha conquistato ben due promozioniconsecutive costituendo a tutti gli effettila seconda realtà calcistica di tutto ilcomune dopo l’AC Cesena, si staconfermando mina vagante del girone Bdel campionato di Eccellenza. Alla guidatecnica della società di Via Calcinaro c’è il

D

Il Romagna Centrostupisce d’Eccellenza

Il piccolo Martorano e il sogno di diventare come il Chievo

riconfermato Massimo Capanni che,presa la squadra lo scorso anno inPromozione, è riuscito nell’impresa diportarla al traguardo di un campionatoprestigioso come quello di Eccellenza.L’inizio di questo girone di andata è statoa dir poco entusiasmante. Nessunaddetto ai lavori si sarebbe aspettato finda subito un Romagna Centro cosìcompetitivo. Nei primi undici turni dicampionato la squadra di mister Capanniha conquistato ben 22 punti frutto di

sette vittorie, un pareggio e tre sconfitte.Grazie a questi brillanti risultati lasquadra cesenate ha raggiunto laseconda posizione in classifica, subitodietro alla capolista Sant’Antonio Calcio.Trascinati da un incontenibile Casadei emostrando un grande spirito di squadra, iragazzi del presidente Martini hannoiniziato alla grande il nuovo campionato,

vincendo le prime cinque partite giocate.Dopo il pareggio ottenuto sul campodell’Ozzanese alla sesta giornata, icesenati hanno poi subito tre sconfitteconsecutive contro il Tropical Coriano, ilfanalino di coda Faenza e la capolistaSant’Antonio Calcio. Sconfitte che hannofatto scattare un campanello d’allarmeimportante a mister Capanni. Allecertezze e alla fiducia derivata dai buonirisultati delle prime uscite, è subentratala classica paura di vincere e di nonriuscire a dimostrare sul campo il realevalore della squadra. Contro l’Alfonsinealla decima giornata finalmente si èrivisto il Romagna Centro d’iniziostagione, grintoso e determinato su ognipallone. La squadra è riuscita a ritornaresui binari giusti, dimostrando ungrandissimo spirito di sacrificio in ogniparte del campo. Il ritorno alla vittoria hadato nuova linfa ai ragazzi del presidenteMartini, che nell’ultima partita dicampionato di domenica scorsa sulcampo del Cervia, hanno conquistato trepunti importantissimi per la classifica eper il morale. Il prossimo matchcasalingo ci sarà domenica 6 novembrealle 14.30 contro il Sasso Marconi.

Mirko Giordani

Arrigoni nuovo misterContro il Lecce per ricominciare. Vitanuova, si spera, con il cesenate DanieleArrigoni subentrato a Giampaolo dopo ilnauragio del progetto avviato dal tecnicodi Giulianova. Domenica 6 novembre alManuzzi, il Cesena si giocherà un gran belpezzo della propria speranzanell’inseguire la salvezza. Ultimo dopo 9partite giocate con soli 3 punti all’attivo,il cavalluccio marino è chiamatoorzatamente ad invertire la rotta versomari più limpidi. Il tutto passa da questapartita spartiacque contro la ormazionesalentina allenata da Di Francesco.Penultimo con 5 punti sinora racimolati,il Lecce è reduce dal pareggio internocontro il Novara per 1-1. Vincere contro isalentini, significherebbe non soloottenere i 3 punti, ma anche scavalcareproprio una diretta concorrente per nonretrocedere. Oltre che, ovviamente,incidere positivamente su un morale attoa pezzi da questo sconcertante avvio distagione. Stagione che peraltro era natasotto ogni più positivo auspicio: squadracon grandi firme, stadio rinnovato, e unallenatore reputato che sposava unconcetto di calcio vicino a quello delBarcellona. Purtroppo per lui, però, e perla fiducia del presidente Campedelli (chegli aveva elargito un lauto biennale da

500mila euro a stagione) le cose nonsono andate come si desideravano.Cesena è, e sarà sempre una realtàprovinciale. Legata a caratteristiche cheanno della passione per il calcio unavirtù cittadina. Cambiare radicalmentestrada con rosa e assetto di gioco moltodierenti da quelli dello scorsocampionato, è a tutt’oggi un rischio chequesto Cesena sta pagando. Sololavorando prima di tutto sulla testa deigiocatori e poi tornando ad essere piùpragmatici oltre che una vera squadra, icolori bianconeri di Romagna potrannoancora sventolare in serie A. Il compitodel nuovo mister è arduo ma altrettantostimolante.Il tempo c’è, l a matematica anche: serveun’impresa, ma nulla può essereimpossibile. Facendo un piccolo flash-

back alla partita di domenica scorsa alTardini di Parma, il Cesena è sembratonon "scendere in campo". Le casaccheblù soggiate per la traserta in Emilia,sembravano totalmente in balìa dei"crociati" parmensi allenati da FrancoColomba. Mai in partita, la squadra diGiampaolo è caduta per mano dei duecentrali diensivi di casa: Paletta eLucarelli, che hanno scavatodefinitivamente la ossa al tecnicobianconero, che non solo non è arrivato a"mangiare il panettone" ma non èriuscito nemmeno ad assaporare il dolcetipico di questo periodo: le ave dei morti.Il pubblico cesenate la prendeva sulridere già dall’inizio con lo striscione:"Oronzo Canà salvaci tu con il 5-5-5",alludendo al cult del cinema comicosportivo anni ’80 di Lino Banfi,

"L’allenatore nel pallone". Eric Malatesta

❚❚ I cesenati fino ad oggi hanno ottenuto un’unica volta i due punti

Basket: Gruppo Trevi affamata di vittorieSarà una Gruppo Trevi Cesena in cerca diriscatto quella si appresta ad affrontare laG. Margherita Bologna nella quinta gior-nata del campionato maschile di serie C2.I ragazzi di coach Senni, nella trasferta divenerdì 4 novembre a Bologna, cerche-ranno in tutti i modi di ritrovare la vittoriae bissare l’unico successo stagionale otte-nuto contro la Granarolo Basket nella se-conda giornata di campionato. Nel delica-to match contro la Giardini Margherita sa-rà necessario ritrovare lo spirito giusto perpoter considerare la sconfitta casalinga disettima scorsa contro l’Artusiana Forlim-popoli, una spiacevole ed episodica pagi-na da girare in fretta. Momentaneamentela classifica non è delle migliori: Cesena hatrovato la vittoria solo nella prima partita

casalinga della stagione, mentre è uscitasconfitta in entrambe le trasferte sino adora disputate. Dall’infermeria giungono

segnali non proprio confortanti e l’emer-genza potrebbe pericolosamente prolun-garsi. Per la trasferta di Bologna è seria-mente a rischio la presenza di Andrea Pi-stocchi (molto più serio del previsto lostrappo muscolare rimediato in casa con-tro la Granarolo) e quella del veteranoZampa, infortunatosi a metà gara control’Artusiana Forlimpopoli. In quest’ultimomatch i ragazzi di coach Senni hanno su-bito una dura lezione dagli ospiti, che gra-zie a un parco di giocatori di ottimo livel-lo come Spagnoli e l’ex di turno Vandelli,sono riusciti ad espugnare il Palaippo. E’stato un derby infuocato, considerandoche le due squadre prima della sfida si tro-vavano appaiate in classifica con soli duepunti all’attivo. Nonostante la sconfitta per

76-68, si è vista in campo una buona Grup-po Trevi, desiderosa di risc atto dopo la ba-tosta contro la Virtus Medicina nella terza

giornata. Capitan Orioli e compagni han-no cercato fin dalle prime battute di giocodi imporre il proprio ritmo, ma l’esperien-za e il tasso tecnico superiore degli ospitihanno prevalso sulla cattiveria e determi-nazione dei ragazzi di coach Senni. Neiprimi due quarti della partita la GruppoTrevi è apparsa molto imprecisa in attacco,con conclusioni spesso affrettate. Grazie acanestri di pregevole fattura del solitoOrioli, i cesenati sono riusciti a rimanereincollati al match (33-35 al 20’). Nel terzoparziale i biancoazzurri hanno cercatol’allungo decisivo, ma l’Artusiana grazie aitiri pesanti dell’implacabile Spagnoli ha ri-baltato la gara a proprio favore. Nono-stante il forcing finale degli ultimi minuti,i cesenati non sono riusciti a recuperare il

match e si è cosi materializzata la secondasconfitta consecutiva in campionato.Mg 

Il Romagna Rugby

cerca conferme

Tempo di bilanci in casa Romagna RFC.Dopo cinque turni nel nuovocampionato di serie A, la squadra dimister Urbani si trova a quota diecipunti in classifica. I galletti romagnoliin questo inizio di stagione hannogiocato tre partite in casa e due intraserta, ottenendo una vittoria, duepareggi e due sconfitte. Nell’ultimomatch casalingo di settimana scorsa

contro il Rubano Rugby è arrivato unimportante pareggio per 18-18 che hadato morale ed entusiasmo all’ambientedopo le ultime due sconfitte

consecutive contro Valpolicella eAvezzano. Buon inizio di stagione per lamatricola Romagna RFC che nonostantela poca esperienza nella nuovacategoria, è riuscita a dimostrare unabuona tenuta fisica e mentale. I gallettiromagnoli, settimana dopo settimana,sono riusciti a costruire un giococredibile e solido sul quale il tecnicoUrbani potrà lavorare per ottenere

importanti vittorie nelle prossimegiornate. Nella partita contro Avezzanodella quarta giornata, l ’allenatoreUrbani ha tagliato un importante

traguardo raggiungendo quotacinquanta panchine alla guida deigalletti. Da quando è approdato alRomagna RFC nella stagione 2009-2010, il tecnico aquilano ha traghettatola squadra verso risultati importanti,mettendo insieme un eccellente bottinocon 44 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte.Il tecnico ha così commentato questospeciale compleanno: "I r isultati

raggiunti sono sintomatici del grandelavoro compiuto da tutta la squadra. Hoavuto la ortuna di trovare uno sta dipersone straordinarie e una rosa di

giocatori molto competitiva, ed è conloro che voglio condividere questo beltraguardo". In virtù della sosta didomenica 6 novembre prossima, igalletti avranno l’occasione di ricaricarele batterie e ripresentarsi nellatraserta del 13 novembre a Beneventocontro la Gladiatori Sanniti in ottimecondizioni. Atteso al rientro dopo uninortunio che si è prolungato per

diverse giornate anche capitan Fantini,vero leader e motivatore di questasquadra.

Mg

In piedi, il presidente Daniele Martini

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Giovedì 3 novembre 201122 Sport CsiPagina a cura del Centro Sportivo It aliano

Comitato di Cesena

ROMAGNA

INIZIATIVE per lo sport e il sociale 

A colloquio con Paola Foschi, docente di ginnastica dolcenell’ambito del Progetto svolto nei grandi parchi di Cesena

Forma e partecipazioneal “Muoviti che ti fa bene”

 I n t e r v i s t a

l Centro SportivoItaliano di Cesena si erareso disponibile nellaprimavera ed estate

2011 a prendere parte attivadel progetto "Muoviti che tifa bene", promosso dalComune di Cesena, dall’Asln. 39, dalla Technogym edalla Wellness Foundation.Il progetto costituiva nelproporre e organizzareattività fisica gratuita neiparchi cittadini (Oarco per

Fabio, Parco Vigne e ParcoIppodromo). Erano inprogramma il walking, ilcamminare (nel ParcoIppodromo), la ginnastica

I

successo riscontrato negliutenti ha fatto slittare iltermine sino al 20 ottobrescorso. Gli orari disvolgimento tenevano contodell’andamento stagionale esi è passato dalle 19 alle 20nel mese di agosto alle 18-19negli altri mesi estivi; infinealle 17,30-18,30 nel periodoautunnale.

Qual è stata l’adesione el’età dei partecipanti?I numeri sono stati davveroconfortanti: siamo partiticon 60 iscritti e la mediasettimanale è risultatanell’arco di tutto il periodo

di 30-35 persone. Il gruppoera composto da personeche andavano dai 50 agli 80anni, con prevalenza dei piùanziani (da ricordare che inonni si portavano dietro inipotini) e ovviamente didonne rispetto agli uomini,che a mala penaraggiungevano il 10 percento del totale degliaderenti.

Come è stata strutturata l’attività?L’attività proposta è servita amigliorare l’equilibrio, lacoordinazione, ad aiutare arisolvere i soliti problemialla schiena, a raggiungere

una buona tonicità, senza

trascurare anche itradizionali massaggi aipiedi. Ciò che gli utentihanno apprezzato di più èrisultato il contatto con lanatura e il fatto di potersvolgere gli esercizi all’ariaaperta. Sono stati utilizzatiper gli esercizi i materialipiù vari: le bottiglie diplastica a mo’ di pesi, lepalline, i tappetini per gliesercizi a terra, gliasciugamani, le corde e avolte non si è trascuratonemmeno l’aspetto ludico,proponendo anche il ballo.

Qual è risultato l’aspetto

sociale più importante diquesta attività? Alcuni allievi del Liceo dellaComunicazione di Cesenahanno partecipato per fare iltirocinio scolastico e daun’indagine compiuta daglistessi si è evidenziato chel’attività ha contribuito a farsocializzare le persone che,pur vivendo nel medesimoquartiere, non avevano maiavuto l’occasione diconoscersi e di frequentarsi. A conferma di ciò possiamocitare il fatto che sono statiproprio i partecipanti chehanno voluto, al terminedegli appuntamentisettimanali, ritrovarsi

attorno a un tavolo per

Il Progetto si è sviluppatodalla primavera a ottobre.È stato promosso dal Comunedi Cesena, dall’Asl 39,dalla Technogyme dalla Wellness Foundation

l’immancabile "pizzata".Quali risvolti successivi ha fatto registrare tale attività?Gli stessi partecipanti hannoraccolto spontaneamente lefirme e presentato alSindaco del Comune diCesena una lettera diringraziamento perl’amministrazionecomunale e la Techonogym,sottolineando il fattoche il gruppodel Parco Vigne avevapartecipato numerosoall’attività proposta, che erastata condotta conproprietà, sensibilità eattenzione da istruttori

preparati, con l’auspicio chequesta iniziativa possarestare anche nelle estati avenire.Da parte sua il Sindacoha ringraziato tuttiper la lettera ricevuta,affermando di essereparticolarmente orgogliosodell’impegno che la città diCesena, in collaborazionecon un’impresa innovativacome la Technogym,sta concretizzandoin un settore importantequal è quello motorio,inserito per di più in unaparte così bella del territoriocomunale, costituita da areeverdi e parchi.

Marco Fiumana 

dolce, caratterizzata damovimenti lenti e graduali(nel Parco per Fabio e nelParco Vigne), la ginnastica estretching, per un approccioall’esercizio fisico di mediaintensità (nel Parco perFabio e nel Parco Vigne), einfine la tonificazione e ilrilassamento, in cui si riescea far lavorare tutto il corporinforzandolo eallungandolo senzasovraccaricare learticolazioni (ParcoIppodromo).Gli istruttori Csi che hannolavorato a tale progetto sonostati Paola Foschi presso ilParco Vigne, Marco Censinel Parco Ippodromo, Anny Lombardi e AndreaZanchini presso il Parco per

Fabio. Abbiamo intervistato perl’occasione Paola Foschi,fisioterapista all’ospedaleBufalini di Cesena,diplomata Isef, che haguidato il corso diginnastica dolce nel Parco Vigne.

Quanto tempo è durata l’attività?Tutte le altre attivitàpromosse a livello cittadinosono partite nel mese dimaggio e concluse a luglio,mentre quella del Parco Vigne è stataparticolarmente felice, inquanto la costante adesione

delle persone iscritte e il

Per informazioni:

347 9774530

In breve

5ª CoppaCalcio a 7 maschileAd oggi, sono regolarmente iscritte: GalaxyForlì, Virtus Cesena, Romagna Sport,Ristorante Da Mario, Ac Sgumbì, Ki BurdelSan Mauro Mare, Mister X Il Benessere,Pagigi, Duomo Cervia Centro, Lucy Bar VillaInferno, Montenovo I, Gp Vigne I trasgressivi,Associazione Homo Viator, Asd San Giorgio,Asd Gattolino New Team San Piero in Bagno,Il Ritorno Aut. Bragagni, Pol. San Lorenzo,Asd Bagnarola.IL primo turno di gare si disputeràal termine del girone di andatadella 1ª fase del Campionatodi calcio a 7 maschile e prima dell’iniziodel girone di ritorno (dicembre 2011 egennaio/febbraio 2012),per proseguire al termine del campionato(dal 23 aprile 2012) per concludersientro il mese di maggio 2012.La struttura definitiva e le modalità disvolgimento saranno definite in base allesquadre iscritte.

Per iscrizioni: [email protected], fax 0547600377, tel. 0547 600383.Il termine ultimo di iscrizione è per sabato 19novembre.

4ª CoppaCalcio a 5 maschileAd oggi, sono regolarmente iscritte:Asd Mister X, Jamaica Calcio a 5, Bar CiccioOltresavio, Borgorosso Circolo 09,Borgorosso Senior, Pol. Soglianese, G.S.Cella A, Real Circolo, Real Lunzen.Il primo turnosi disputerà al termine delgirone di andata della 1ª fase del Campionatodi calcio a 5 maschile (dal 13 al 24 febbraio2012). Poi proseguirà al terminedella 2ª fase del campionato(a partire dal 30 aprile 2012).La struttura definitiva e le modalità di

svolgimento saranno definite in base allesquadre iscritte.Per iscrizioni: [email protected], fax 0547600377, tel 0547 600383.Il termine ultimo di iscrizione scademercoledì 30 novembre.

FOTO DI GRUPPOPER I PARTECIPANTIALL’ATTIVITÀDI GINNASTICA DOLCEAL PARCO VIGNE.A SINISTRA,PAOLA FOSCHI

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Giovedì 3 novembre 2011 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto

Le temperature saranno sì sopra alla media stagionale, ma i colori forti dell’autunno comin-ciano a caratterizzare i nostri paesaggi. Anche quelli cittadini! Come ci fa notare il nostro Mau-ro Armuzzi: sullo sfondo del vialetto che costeggia il campo sportivo si trova la chiesa par-rocchiale di San Pio X alle Vigne, a Cesena.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea:“No al commercio di embrioni umani”

 N 

on amo molto Greenpeace e il suocatastrofismo spesso di maniera. Maquesta volta devo dire che mi ha stupito

positivamente. E’ stata Greenpeace, infatti, asollevare una questione delicatissima davanti alla corte di Giustizia dell’Unione Europea. Hacontestato la legittimità di un brevetto tedesco atutela di procedimenti per la produzione di cellule progenitrici neurali, a partire da cellule staminali embrionali, e per la loro utilizzazione per la ricerca scientifica.E la Corte ne ha escluso la brevettabilità e quindi la commercializzazione.Innanzitutto, la Corte dà una definizione “insenso ampio” di embrione umano, precisandoche è tale “qualunque ovulo umano sin dalla fecondazione, qualunque ovulo umano non fecondato in cui sia stato impiantato il nucleo di una cellula umana matura e qualunque ovuloumano non fecondato che, attraversopartenogenesi, sia stato indotto a dividersi e asvilupparsi”.Da ciò discende che è vietata la

commercializzazione anche delle utilizzazioni di cellule, la cui produzione richieda “la previadistruzione di embrioni umani o la loroutilizzazione come materiale di partenza”; e il divieto riguarda anche l’utilizzazione a fini di ricerca scientifica.La sentenza della Corte non ha effetti diretti inItalia, ove vige la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita, che vieta espressamente qualsiasi sperimentazione sugli embrioni,escluse le finalità terapeutiche e diagnostiche volte alla tutela della salute dello stessoembrione. La posizione italiana corrisponde dunque a quella della Corte. Ma ciò che più mi colpisce di tutta questavicenda, è la strana accoppiata Greenpeace – e comunque verdi europei – e la tutela dei valori non negoziabili.Che non è poi tanto strana, come accoppiata.Soprattutto se si tiene presente il comundenominatore costituito dall’ordinamentotedesco. Ancora fresche solo le parole del papapronunciate al Bundestag, nel recente viaggio inGermania, sulla necessità di una nuova “ecologiadell’uomo”: “anche l’uomo possiede una naturache deve rispettare e che non può manipolare apiacere. L’uomo non è soltanto una libertà che si crea da sé. L’uomo non crea se stesso. Egli è spiritoe volontà, ma è anche natura, e la sua volontà è  giusta quando egli rispetta la natura, la ascolta e quando accetta se stesso per quello che è, e che non si è creato da sé. Proprio così e soltanto cosìsi realizza la vera libertà umana”.Queste parole, così profetiche, sono state pronunciate da Benedetto XVI in modo quasi preoccupato, “nella speranza di non essere troppo frainteso né di suscitare troppe polemiche unilaterali”. Evidentemente doveva essere consapevole dell’effetto che l’accostamento tra fede e movimento ecologico, avrebbe potuto

determinare nell’immaginario mass mediatico e politico europeo. In realtà, queste parole sono il tentativo di spiegare con un esempio concreto lasua critica alla “ragione positivista”, quella che non è in grado di percepire qualcosa al di là di ciò che è funzionale, e che “assomiglia agli edifici di cemento armato senza finestre, in cui ci diamo

✎ Il direttore risponde 

Monsignor Socchee la “carrettadella carità”Giovedì 3 novembre alle 

 20,45, nella sala dellaCassa di Risparmio di Cesena (via Tiberti), l’as-sociazione cesenate “Be-nigno Zaccagnini” ripercorre in un incontropubblico la memoria di monsignor BeniaminoSocch, vescovo a Cesenadal 1939 al 1946, nell’in-contro “Monsignor Be-niamino Socche, unvescovo e il suo popolonella bufera della

 guerra”. Nell’immagine che qui riproduciamo, opera di Tommaso Magalotti, è il-lustrata la “carretta dellacarità”, il mezzo di cui si serviva il vescovo Socche per portare aiuti di ogni genere alla gente che si trovava rintanata nelle cantine e nei rifugi antiaerei durante i bombardamenti. Quando riteneva grave il pericolo andava da solo,

trainandola direttamente e sfruttando il percorso sotto i portici per essere più protetto. Ma di solito con lui c’era don Attilio Del Conte e un ometto, operaio dell’Arrigoni, che generosamente prestava la suaopera stando alle stanghe. Ad essi Socche diceva ripetutamente: “State tranquilli, non ci succederà niente, ci protegge la Madonna!”. E questa

 fede lo rendeva coraggiosissimo lui che, per indole e natura, era unpauroso.

il clima e la luce da soli e non vogliamo piùricevere ambedue le cose dal mondo vastodi Dio”. Si può dire che Greenpeace – in

questa circostanza – abbia aiutato il papa aspiegare bene cosa avesse voluto dire ai parlamentari tedeschi e a tutti gli europei.E vi è un altro fatti di questi giorni, che mi pare significativo, in questo senso. Il cardinal Bagnasco, introducendo il convegno delle associazioni cattoliche aTodi, ha parlato di “metamorfosi antropologica”: “sono in gioco le sorgenti stesse dell’uomo: l’inizio e la fine della vitaumana, il suo grembo naturale che è l’uomoe la donna nel matrimonio, la libertàreligiosa ed educativa che è condizione indispensabile per porsi davanti al tempo e al destino”. Con ciò, il cardinale ha rispostoa quei cattolici (non pochi) e laici (come De Bortoli dalle pagine del Corriere) avrebberovisto bene un cambio di rotta nell’impegnopolitico dei cattolici, verso una nuova“missione sociale”, lasciando a margine 

quell’impegno per la difesa di valori nonnegoziabili, che susciterebbe “incomunicabilità” con le posizioni laiche.Con buona pace di chi vorrebbe barattare una definizione allargata di famiglia, conun suo maggior sostegno economico.Grazie dell’ospitalità.

Stefano Spinelli 

Carissimo Stefano,mille grazie per il tuo intervento che chiarisce una volta di più la posizione della Chiesa sui cosiddetti principi nonnegoziabili. Ricordi anche l’ecologiaumana tanto cara a papa benedetto XVI che non perde occasione per ricordare che nell’ambiente vive l’uomo e che all’uomo è dovuto il primo rispetto. Questa volta laCorte di Giustizia dell’Unione europea hadato una definizione di embrione umanoche non lascia margini a dubbi. Si parla di persona fin dalla fecondazione. Da qui ne deriva il divieto all’utilizzo di cellule che prevedono la distruzione di embrioni umani. Mi pare che il concetto sia statoben chiarito e, speriamo, una volta per tutte.L’inizio e la fine della vita umana sono fasi delicatissime, che, come ricordi tu, il cardinale Angelo Bagnasco ha rimarcatoanche al recente convegno di Todi dove si sono date appuntamento numerose associazioni cattoliche. Aggiungo che è bene che ci sia stata questa precisazione,anche se, a mio modesto avviso, ciò nonesclude l’impegno dei credenti sugli altri versanti della nostra convivenza. I principi cardine della Dottrina sociale della Chiesasono la sussidiarietà e la solidarietà che devono animare il nostro agire politico. Il cristiano, come ha ricordato la sociologa

Chiara Giaccardi al recente convegnodella Fisc per i 100 anni del Corriere Cesenate, è la persona che si spende per includere e non per escludere. Cordialità.

Francesco Zanotti

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