Corriere Cesenate 42-2012

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Giovedì 22 novembre 2012 anno XLV (nuova serie) numero 42 euro 1,20 - contiene I.P. 42 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 C ontinuano gli scon- tri a colpi di missili: a rimetterci è la popo- lazione civile EDITORIALE Neppure le briciole di Francesco Zanotti Cesena 10 Sospetti casi di meningite: ecco cosa fare Visita pastorale 6 Il vescovo a Capanne di Verghereto Solidarietà 14 Banco alimentare Un aiuto a chi è in difficoltà Rubicone 12 Un fine settimana di fiere e tradizioni Attualità 8 Liberalizzazioni 3 Opinioni 3 Q ualcuno li considera una regalia dello Stato ai giornali di partito. Altri pensano che sia un favore alla Chiesa cattolica. Altri ancora sono convinti che sia un sistema da eliminare in quanto tale, appartenente alla prima Repubblica. Roba d’altri tempi, quando il denaro pubblico fluiva a piene mani. Stiamo parlando dei contributi pubblici all’editoria, un sistema introdotto in Italia nel 1981, rivisto nel 1990. Un aiuto al pluralismo informativo di cui si trovano tracce già agli inizi del secolo scorso. Eppure nell’attuale momento in cui viene travolta ogni vicenda in qualche modo collegabile alla politica, anche gli aiuti alla stampa sono vissuti con estremo malessere da un’opinione pubblica allergica a ogni tipo di sostegno statale. E pensare che in pochi anni questo particolare fondo si è ridotto in maniera drastica, fino agli attuali 53 milioni di euro disponibili nel bilancio dello Stato per l’anno in corso. Una cifra del tutto insufficiente. Sono rimasti margini di manovra risicatissimi per il ripristino del fondo di pertinenza della presidenza del Consiglio dei ministri. Per cercare di sfruttarli tutti, martedì scorso la Fisc (la Federazione cui fanno capo circa 190 settimanali cattolici per 1 milione di copie a settimana) e altre sigle - tra cui Fnsi, Mediacoop, Confcooperative-Federcultura Uspi - hanno convocato a Roma, all’Hotel Nazionale di piazza Montecitorio, un’assemblea dal titolo “La riforma dell’editoria tra tecnologie e pluralismo”. La Fisc ha fatto presente che ai settimanali cattolici sono sempre state riservate “briciole di contributi”, ugualmente importanti per decine di suoi associati, ma sempre di briciole si tratta. Meno di quattro milioni di euro per una settantina di testate, diverse delle quali rappresentano l’unico giornale di un dato territorio, la voce di comunità locali appartenenti alla provincia italiana. Ora la situazione si è fatta particolarmente drammatica. Allo stato attuale ai nostri giornali nel loro complesso sarebbe destinato, per il 2012 giunto ormai al termine, solo un milione di euro. Un quarto di quanto necessario per proseguire il lavoro con un minimo di serenità. Una serenità continuamente minacciata dai tagli indiscriminati. L’abbiamo già scritto: per ogni voce che si spegne tutti ci rimettiamo in termini di idee, un patrimonio che non aumenterà il Pil, ma che di certo fa crescere il valore della nostra convivenza, ogni giorno di più minacciata da una diffusa omologazione di pensiero cui non vorremmo mai adeguarci. Per il bene delle comunità locali e dell’intero Paese. A colloquio con Claudio Riva, direttore dell’archivio diocesano La storia passa da qui Al lavoro nella sede dell’archivio diocesano, a Cesena In Medio oriente una situazione drammatica Negozi sempre aperti, cresce il fronte dei no Se il Governo tartassa il non profit U na raccolta di firme per tornare all’anti- co e porre dei limiti al commercio U na riflessione di Arturo Alberti, presidente di Roma- gna Solidale Sacro Cuore Quattro pagine di storie e notizie Speciale I-IV U n inserto speciale per far conoscere la proposta formativa e le prossime iniziative L’archivio diocesano è una miniera di informazioni e documentazioni storiche. Un gruppo di volontari, coordinanti dal professor Claudio Riva, è al lavoro per sistemare e ordinare le migliaia di documenti e libri che compongono le varie sezioni dell’archivio. La nuova sede è l’edificio adiacente alla chiesa di Santa Cristina, in via Chiaramonti a Cesena. Qui è stata allestita una sala di consultazione già molto frequentata da ri- cercatori e studenti universitari. Si sta anche approntando una biblio- teca con libri di storia locale molto utili per una immediata ricerca bibliografica. Il lavoro più imponente è quello di catalogazione e rior- dino. La pergamena più antica custodita nell’archivio risale al 1042. Servizio a pagina 9

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Corriere Cesenate di giovedì 22 novembre 2012(numero 42/2012)

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Giovedì 22 novembre 2012anno XLV (nuova serie)numero 42euro 1,20 - contiene I.P.

42Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Continuano gli scon-tri a colpi di missili:

a rimetterci è la popo-lazione civile

EDITORIALENeppure le bricioledi Francesco Zanotti

Cesena 10Sospetti casi di meningite: ecco cosa fare

Visita pastorale 6Il vescovo a Capanne di Verghereto

Solidarietà 14Banco alimentareUn aiuto a chi è in difficoltà

Rubicone 12Un fine settimanadi fiere e tradizioni

Attualità 8Liberalizzazioni 3 Opinioni 3

Qualcuno li considera una regalia delloStato ai giornali di partito. Altripensano che sia un favore alla Chiesa

cattolica. Altri ancora sono convinti che siaun sistema da eliminare in quanto tale,appartenente alla prima Repubblica. Robad’altri tempi, quando il denaro pubblicofluiva a piene mani. Stiamo parlando deicontributi pubblici all’editoria, un sistemaintrodotto in Italia nel 1981, rivisto nel 1990.Un aiuto al pluralismo informativo di cui sitrovano tracce già agli inizi del secolo scorso.Eppure nell’attuale momento in cui vienetravolta ogni vicenda in qualche modocollegabile alla politica, anche gli aiuti allastampa sono vissuti con estremo malessereda un’opinione pubblica allergica a ogni tipodi sostegno statale. E pensare che in pochi anni questoparticolare fondo si è ridotto in manieradrastica, fino agli attuali 53 milioni di eurodisponibili nel bilancio dello Stato perl’anno in corso. Una cifra del tuttoinsufficiente. Sono rimasti margini dimanovra risicatissimi per il ripristino delfondo di pertinenza della presidenza delConsiglio dei ministri. Per cercare disfruttarli tutti, martedì scorso la Fisc (laFederazione cui fanno capo circa 190settimanali cattolici per 1 milione di copie asettimana) e altre sigle - tra cui Fnsi,Mediacoop, Confcooperative-FederculturaUspi - hanno convocato a Roma, all’HotelNazionale di piazza Montecitorio,un’assemblea dal titolo “La riformadell’editoria tra tecnologie e pluralismo”.La Fisc ha fatto presente che ai settimanalicattolici sono sempre state riservate“briciole di contributi”, ugualmenteimportanti per decine di suoi associati, masempre di briciole si tratta. Meno di quattromilioni di euro per una settantina di testate,diverse delle quali rappresentano l’unicogiornale di un dato territorio, la voce dicomunità locali appartenenti alla provinciaitaliana.Ora la situazione si è fatta particolarmentedrammatica. Allo stato attuale ai nostrigiornali nel loro complesso sarebbedestinato, per il 2012 giunto ormai altermine, solo un milione di euro. Un quartodi quanto necessario per proseguire il lavorocon un minimo di serenità. Una serenitàcontinuamente minacciata dai tagliindiscriminati.L’abbiamo già scritto: per ogni voce che sispegne tutti ci rimettiamo in termini di idee,un patrimonio che non aumenterà il Pil, mache di certo fa crescere il valore della nostraconvivenza, ogni giorno di più minacciatada una diffusa omologazione di pensiero cuinon vorremmo mai adeguarci. Per il benedelle comunità locali e dell’intero Paese.

A colloquio con Claudio Riva, direttore dell’archivio diocesano

La storia passa da qui

Al lavoro nella sede dell’archivio diocesano, a Cesena

In Medio orienteuna situazionedrammatica

Negozi sempreaperti, cresce il fronte dei no

Se il Governo tartassa il non profit

Una raccolta di firmeper tornare all’anti-

co e porre dei limiti alcommercio

Una riflessione diArturo Alberti,

presidente di Roma-gna Solidale

Sacro CuoreQuattro pagine di storie e notizie

Speciale I-IV

Un inserto specialeper far conoscere

la proposta formativa ele prossime iniziative

L’archivio diocesano è una miniera di informazioni e documentazionistoriche. Un gruppo di volontari, coordinanti dal professor Claudio Riva,è al lavoro per sistemare e ordinare le migliaia di documenti e libri checompongono le varie sezioni dell’archivio. La nuova sede è l’edificioadiacente alla chiesa di Santa Cristina, in via Chiaramonti a Cesena. Quiè stata allestita una sala di consultazione già molto frequentata da ri-cercatori e studenti universitari. Si sta anche approntando una biblio-teca con libri di storia locale molto utili per una immediata ricercabibliografica. Il lavoro più imponente è quello di catalogazione e rior-dino. La pergamena più antica custodita nell’archivio risale al 1042.

Servizio a pagina 9

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Da sabato 10 novembre i lavoratori Hera dell’area ambientee i mezzi dalla vecchia sede di Ponte Abbadesse in viaSorrivoli si sono trasferiti in quella allestita presso l’ampia

superficie dell’autoparco di Pievesestina di Cesena, in via delCommercio 435 dove, all’interno di superfici assegnate ad Hera,troveranno posto per almeno 6-9 mesi i prefabbricati uso ufficie spogliatoi, i parcheggi dei mezzi aziendali e privati e l’area dilavaggio.

L’area è stata visitata martedì 13 novembre dal sindaco PaoloLucchi, dagli assessori ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi e allaQualità urbana Orazio Moretti, insieme al consigliere di HeraRoberto Sacchetti e ai responsabili Hera interessati dal trasferi-mento.

La scelta di Hera è caduta sull’autoparco per la vicinanza allasede definitiva di via Kossuth, progettata dal noto architetto GaeAulenti, i cui lavori strutturali, allestimento impiantistico e gli ar-redi dovrebbero essere terminati entro la primavera 2013.

La nuova sede di via Kossuth, dove dal 27 ottobre è stata allestital’area di stoccaggio dei contenitori, è perfettamente collegata allaviabilità esistente grazie anche alla creazione di un raccordo stra-dale ad hoc, che consente di collegarla sia all’autostrada sia allaE45, abbreviando le percorrenze dei mezzi di raccolta e accelerando i servizi gra-zie alle strade più agevoli e adatte ai mezzi Hera.

“Nonostante il ritardo nella realizzazione della nuova sede ambientale, dovuto allasostituzione dell’impresa esecutrice, grazie alla collaborazione con l’autoporto si è po-tuto trovare una soluzione transitoria che ha permesso di mantenere l’impegno assuntocon l’amministrazione comunale di Cesena e il quartiere Cesuola di liberare la via-bilità di Ponte Abbadesse dai mezzi pesanti dell’area ambiente entro l’anno 2012”,precisa soddisfatto il consigliere d’amministrazione di Hera Spa Roberto Sacchetti.

Trasferiti gli uomini e i mezzi di Herada Ponte Abbadesse all’autoparco di Pievesestina

L’area ambiente di Hera Sot Forlì-Cesena e i mezzi di Uniflotte si sono trasferiti nella sede provvisoriadi via del Commercio 435, presso l’autoparco di Pievesestina,

lasciando definitivamente la sede di via Sorrivoli a Ponte Abbadesse

IN COLLABORAZIONE CON L’UFFICIO STAMPA HERA

Foto di gruppo durante il sopralluogo di martedì 13 novembre presso la sede provvisoria di via del Commercio435 presso l’autoparco. Si distinguono in prima fila il sindaco Paolo Lucchi, gli assessori ai lavori pubbliciMaura Miserocchi e alla Qualità urbana Orazio Moretti e il consigliere d’amministrazione di Hera Spa RobertoSacchetti

“Questa visita ci ha permesso di fare il punto sui lavori, che fin dall’inizio abbiamoseguito con grande attenzione.Non dimentichiamo che questa struttura, anche se provvisoria, contribuisce a libe-rare la zona di Ponte Abbadesse dal problema del traffico, mettendo fine così ai di-sagi che i residenti hanno dovuto sopportare in tutti questi anni. L’attesa è finalmentefinita e questo risultato è stato raggiunto grazie a un importante lavoro di squadra,che ci ha permesso di superare anche i più recenti e inattesi ostacoli” affermano ilsindaco di Cesena Paolo Lucchi e gli assessore ai Lavori pubblici Maura Miserocchie alla Qualità urbana Orazio Moretti.

La conversione consentirà ai residenti nella frazione cesenate di af-frontare con più serenità i rigidi mesi invernali grazie al gas metano,

senza i problemi di approvvigionamento che di solito comporta la for-nitura del Gpl.Primo inverno di riscaldamento in sicurezza per le 150 famiglie di Tes-sello. Questo importante risultato è stato ottenuto grazie ai lavori di con-versione a gas metano della rete gas Gps di Tessello, la cui rete è statainaugurata il 19 novembre alla presenza del sindaco di Cesena PaoloLucchi, dell’assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi, del consi-gliere di Hera Spa Roberto Sacchetti, del presidente del quartiere Edo Ni-colini e del responsabile dell’area reti di Hera Sot Forlì-Cesena EmilioCaporossi.La metanizzazione della rete ha portato notevoli vantaggi alle 150 fa-miglie presenti nella frazione di Tessello e aree limitrofe, che ora final-mente sono servite nelle loro abitazioni dal gas metano in manieracontinua, senza i problemi di approvvigionamento che comporta la for-nitura del gas GPL .L’intervento, che ha comportato una spesa complessiva di € 510.330euro, finanziati da Hera e dal ‘fondo Busca’, ha previsto la realizza-zione di una nuova condotta in acciaio per un tratto di circa 4.300 metrinelle vie Tessello S.P. n. 116 (da via San Mamante in direzione Tesselloe in direzione via Rocca di Tessello) e nelle vie Pozzi e Rocca di Tessello.In alcuni tratti della frazione Tessello (nelle vie Monte Grande, Monte Sa-

raceno, Lugarara e Sgallara) le vecchie condotte sono state invece bo-nificate e convertite per consentire l’erogazione del gas metano; inoltresono stati dismessi tutti i bomboloni di contenimento ed erogazione delgas GPL presenti nella zona. Durante l’esecuzione dei lavori i tecnici Hera hanno informato tutti gliutenti interessati alla posa della nuova condotta gas, per consentire lorodi potersi attivare per avere la fornitura del servizio.

Inaugurata la nuova rete a metano di TesselloPrimo inverno di riscaldamento in sicurezza e senza interruzioni per 150 famiglie

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Giovedì 22 novembre 2012 3Opinioni

Aperture nei giorni di festa, una scelta infelice

on è stata una felice scelta, quella di liberalizzare completamentegli orari degli esercizi commerciali e quindi permettere aperturetutte le domeniche e le feste, oltre che in notturno. Losostengono Confesercenti e Federstrade che hanno iniziato a

raccogliere firme per una proposta di legge d’iniziativa popolare. Questaintende ridelegare alle Regioni la potestà di disciplinare i calendari diapertura in base alle esigenze territoriali. Era stata una scelta inserita nelcosiddetto decreto “Salva Italia”. Se le intenzioni volevano stimolare iconsumi, creare nuovi posti di lavoro, insomma muovere l’economia -purtroppo cancellando la domenica come giorno di festa e di astensionedal lavoro - i risultati non si sono certo visti. Ed è rimasta solo la parteoscura della medaglia: per decine di migliaia di lavoratori italiani, ladomenica è diventata un martedì qualsiasi, così come i giorni di festanazionali o locali. È vero: sono tanti gli italiani che, per il tipo di lavoroche fanno, alla domenica sono occupati: poliziotti, medici e infermieri,autoferrotranvieri e taxisti, ristoratori e camerieri, giornalisti esecondini… Svolgono servizi essenziali per la società, oppure lavoranoquando c’è clientela. Ma il libera-tutto domenicale non era certonecessario: si basava sull’assunto che avrebbe stimolato gli italiani adacquistare di più, avendo a disposizione più possibilità per farlo. Peccato però che, in tempo di crisi, non sia il tempo a mancare, quanto ildenaro. E questo manca di martedì pomeriggio come di domenicamattina. I risultati, infatti, sono stati pessimi: i consumi in questi mesisono addirittura calati, pur di fronte a orari di apertura dei negozi quasiillimitati. La nuova occupazione? Assolutamente marginale, mentre i“vecchi” occupati vengono spremuti come limoni e hanno cambiato (inpeggio) la loro qualità di vita. L’“orario di chiusura mai” non ha convinto quasi nessuno: né iconsumatori, né i lavoratori, né i piccoli imprenditori del commercio,che si sono trovati di fronte a costi maggiorati e a un carico di lavoropersonale aumentato, senza apprezzabili risultati in cassa. Qualche cosa in più l’ha ottenuto la grande distribuzione organizzata -molto meno di quanto preventivato - ma si può equiparare il sacrificio dimille con il guadagno di tre? Per non parlare dei tanti bottegai che, inquesti mesi stanno tirando giù la saracinesca, causa crisi el’impossibilità di reggere a queste novità. Nel ricco Veneto, chiude unnegozio ogni quattro ore. Infine, quel provvedimento “liberalizzante” hafatto sostanzialmente comodo a pochi grandi centri commerciali alleperiferie delle nostre città, sottraendo ancor più clientela alle millebotteghe di paese, ai negozi in centro. Che infatti chiudono, lasciando

N

un deserto che trasforma i nostri centri urbani minori indormitori. Insomma, è stato un errore: rimediamo con una firma. Tra iltutto e il niente c’è sempre in mezzo il buonsenso che valuta lesituazioni cum grano salis, piuttosto che con “riforme” distampo americano che hanno il solo effetto di peggiorarci laqualità del vivere. Oltre al ragionamento economico ci sarebbe infine“qualcosina” da dire - anzi, da ridire - sulla domenica comegiorno di festa autentica e come tempo per la famiglia, per leamicizie, per il riposo. La Chiesa e i cattolici hanno più voltelevato la voce a difesa di questi valori il cui indebolimento èuna perdita secca per tutti.

Nicola Salvagnin

Non ci sono stati neppure risultati economici di rilievo La Vignetta

l mondo del non-profit da anni viene maltrattato perché le Istituzioni (i governi in particolare) nonhanno fiducia nella società civile. Anche questo Governo di “tecnici”, che penso non abbiamo maiavuto molta dimestichezza con le persone povere, ma ha invece sentito tanto parlare della categoriasociale “povertà”, ha accentuato sfiducia e disinteresse.

Purtroppo l’approccio è sempre quello di considerare le persone come dei potenziali evasori fiscali, comedei potenziali truffatori che si servono del non-profit per un loro utile personale.Per impedire l’uso distorto delle risorse (finanziarie, umane, normative.....) l’attuale Governo, come quelliprecedenti, ha di fatto creato o confermato tali e tante regole da rendere difficile o impossibile la creativitàsociale e la partecipazione libera allo sviluppo del Paese. Una montagna di carta che soffoca la vita, mentrebasterebbero pochi controlli “dal vivo” per distinguere chi lavora da chi non lavora, premiare i primi epunire i secondi.Oggi la situazione sta peggiorando. Le organizzazioni non-profit sono oltre 400mila, danno lavoro a750mila persone e muovono 5 milioni di volontari. Si vuole distruggere questa ricchezza cercando diraschiare il barile per ricavare qualche milione in più di tasse, senza calcolare che se venissero meno leattività di solidarietà i costi per le Istituzioni diventerebbero insostenibili. I benefici fiscali per i donatorisono molto modesti: la legge, definita “più dai meno versi”, consente di detrarre per donazioni fino al 10 percento del reddito e comunque fino a un massimo di 70mila euro all’anno. Con questi vincoli negli Usa nonesisterebbe la metà degli ospedali più famosi nel mondo, tra cui il Massachussets Hospital di Boston che hoavuto l’occasione di visitare. È un ospedale costituito da vari padiglioni di 10-12 piani, ognuno dei qualicostruito con donazioni di privati o di imprese su cui i donatori non hanno pagato perché hannocontribuito alla realizzazione di un bene di pubblica utilità. Quando ho comunicato che in Italia ladonazione massima detraibile è di 70mila euro si sono messi a ridere stupefatti. Nonostante questo, il

I

Governo ha tentato di fissare unulteriore limite globale annuo alledetrazioni, limite in cui sonocomprese le donazioni: in questomodo se una famiglia o un singolohanno già una detrazione per ilmutuo della casa, non possono faredonazioni detraibili a unaassociazione non-profit. Si vuol farpagare l’Imu anche agli enti noncommerciali. Questa norma,contrariamente a quanto si dice, noncolpirebbe solo le opere caritativedella Chiesa, come le mense dellaCaritas per i poveri, ma molti servizisociali gestiti da tanti soggetti nonecclesiali. Da ultimo - ma non ultimo- il 5 per cento non è statotrasformato in legge, nonostante lepromesse. Si tratta di uno strumentomolto utile per applicare il principiodi sussidiarietà, ma ogni anno deveessere inserito nella legge finanziaria,o di stabilità. Ogni anno è statofissato un limite sempre più basso equest’anno rischia di scompariredall’agenda Monti. Sarebbe un colpoinaccettabile alla libertà dellepersone di scegliere le opere cheintendono sostenere con una piccolaparte delle loro tasse.Noi sappiamo bene che per gli Statil’impegno del non-profit generaanche una convenienza economicapiù volte calcolata in numerosi studiscientifici, ma vorremmo che ilnostro Governo sapesse guardarequesta realtà con uno sguardovalorizzatore dell’impegno gratuito ditante persone e con unatteggiamento di fiducia e diappassionato incoraggiamento allaoperosità. È molto negativo per ilperseguimento del bene comunerestringere la libertà e la creativitàdella società civile.

Arturo Alberti

Il non profit è sempre più penalizzato

I BENEFICI FISCALI PER I DONATORISONO MOLTO MODESTI:

LA LEGGE, DEFINITA “PIÙ DAI MENO VERSI”,CONSENTE DI DETRARRE PER DONAZIONI

FINO AL 10 PER CENTO DEL REDDITOE COMUNQUE FINO A UN MASSIMO

DI 70MILA EURO ALL’ANNO (FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 22 novembre 20124 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, San Rocco,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale;

7.30 Basilica del Monte; 7.45 Chiesa Benedettine; 8.00 Cattedrale, San Pietro,

San Bartolo, San Paolo,Santuario dell’Addolorata;

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico,San Rocco, Santo Stefano,Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza 10.00 Cattedrale15.00 Cappella del cimitero16.30 Istituto Lugaresi

Cappella dell’ospedale (noal sabato)

18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San GiuseppeArtigiano, San Rocco,Osservanza, Sant’Egidio

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,Cappuccini, San Bartolo

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X

Messefestive7.00 Cattedrale, San Rocco7,30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, Cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, San Mauroin Valle, Ponte Pietra,San Giuseppe Artigiano

8.00 San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Giorgio, San Pio X,Gattolino, San GiovanniBono, Sant’Egidio,Basilica del Monte,Calisese, Torre del Moro,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,

Madonna del Fuoco,Tipano, San Cristoforo,Roversano

8.45 San Giuseppe (corso U. Comandini)

9.00 Santo Stefano, San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,San Tomaso,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 Madonna delle Rose,

Osservanza, Sant’Egidio,Villachiaviche, Santuariodell’Addolorata,Bagnile, Casale

9.45 Rio Marano, Bulgarnò10.00 Cattedrale, Case Finali,

San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro, San Pio X,Cappuccini, IstitutoLugaresi, Sant’Andrea inBagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Casalbono, Borello

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

San Pietro, Santo Stefano,San Paolo, San Bartolo,San Giovanni Bono,Villachiaviche, Addolorata,San DomenicoSant’Egidio, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio, Bulgaria,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, Osservanza,

San Pio X, Istit. Lugaresi,Case Finali, San Rocco

15.00 Cappella del Cimitero

17.30 Cappella osp. Bufalini18.00 Cattedrale, San Rocco,

Osservanza, San Domenico18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo

Sabatoe vigilie15.00 Cappella del cimitero,

Formignano15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)16.30 Istituto Lugaresi17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario dell’Addolorata18.00 Cattedrale,

San Domenico,Santo Stefano, San Rocco, Sant’Egidio,Case Finali, Osservanza,San Vittore, Diegaro,Madonna delle Rose,San Paolo, Torre del Moro,Borello

18.30 San Pietro, Cappuccini,San Bartolo, Santa Mariadella Speranza, Bulgarnò

19.00 San Giorgio, Tipano20.00 San Giovanni Bono,

San Pio X, Villachiaviche,Gattolino, Bulgaria,Calisese, Ruffio,Pievesestina, Pioppa

20.30 Ponte Pietra

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina;

17,30 Cappuccini,Santa Maria Goretti;18 San Giacomo;16 San Giuseppe;20 Sala; 20,30 Villalta;

Festivi: 8 Santa Maria Goretti,San Giacomo,Gatteo Mare;8,30 Bagnarola, Sala,Boschetto; 9 Cappuccini;9,45 Cannucceto,San Pietro;10 San Giacomo,

Villamarina;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 Bagnarola, Sala,Villalta;11.15 San Giacomo,Santa Maria Goretti,Boschetto, Gatteo Mare;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18.00 Santuario

SS. Crocifisso;19.00 Crocetta20.30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio,Longiano-Parrocchia,San Lorenzo in Scanno;11.15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11.15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30.

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 17Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30.

Montianoore 20.00 (sabato);9 / 11.Montenovo:ore 20 (sabato,chiesina del castello),10,30.

Mercato Saraceno10.00; San Romano:11.00; Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30; Linaro:

18.00 (sabato), 11;Piavola: 18 (sabato,chiesa San Giuseppe),9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8.30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7.30 / 9/ 11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20,30(sabato), 8 / 11; 9.30;Sorbano: 9.30; Turrito: 17(sabato), 10; San Martino:9.30; Quarto: 10.30;Pieve di Rivoschio: 16Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese, salvovariazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9.30; Civorio 9.30

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8.30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:7 / 10 / 15,30

Bagno di Romagnaore 18.30 (sabato);8 / 11.15 / 18.30;Selvapiana: 11,15;Acquapartita:16 (sabato)

Alfero ore 18 (sabato);11.15 / 17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato),9.15;Balze: 16 (sabato),11.30;Montecoronaro: 17 (sab.),10.30;Ville: 9.30;Trappola: 9.30;Capanne: 11.00

Domenica 25 novembre - Anno BSolennità di Cristo Re dell’UniversoXXXIV Domenica del Tempo OrdinarioDn 7,13-14; Salmo 92;Ap 1,5-8; Gv 18,33b-37

Oggi si conclude l’annoliturgico. Le tre letture ciparlano del Regno di Dio. Il

Vangelo è tolto dalla Passionesecondo Giovanni, in cui Gesùdichiara di essere Re, ma nonpolitico. Gesù si trova in unasituazione umiliante – quella diaccusato – davanti al potereromano. Lo hanno presentato aPilato come uno che aspira al poterepolitico. È considerato pericoloso,nemico del potere romano. “Il mioregno non è di questo mondo”,risponde Gesù a Pilato. Non hanessuna ambizione politica. Dopola moltiplicazione dei pani, la follavoleva proclamarlo re, ma Gesù siritirò sul monte a pregare.Nel Getsemani i suoi discepoli nonhanno combattuto per impedire chefosse arrestato. Non voleva esseredifeso con le armi, ma voleva fare lavolontà del Padre e stabilire il Regnodel Padre con il dono della vita. Unregno completamente diverso daquello politico. Non significa che siare di un altro mondo, non è re in un

altro modo.La contrapposizione fra la regalitàdi Cristo e i poteri mondani è fradue logiche: quella mondana poggiasull’ambizione e la competizione, ilricatto e la manipolazione dellecoscienze. La logica evangelicainvece si nutre di umiltà e gratuità,si afferma non con la verità dellaforza, ma con la forza della verità.È nell’evento della croce che si svelala regalità della croce. La croce è ilsuo trono. La sua forza è quelladell’amore. Aveva detto ai suoidiscepoli: “I re delle nazioni ledominano e i grandi esercitano sudi esse il potere, invece il Figliodell’uomo non è venuto per essereservito, ma per servire e dare la suavita”.La Chiesa, germe sulla terra diquesto regno di Dio, è chiamata adessere il segno visibile di questaregalità di Gesù. Servire è regnare:vale per la Chiesa e per ognicristiano. Vale per la vita familiare.Portare la croce è la strada dellaregalità. Andare controcorrente è lanostra missione per dissolvere lalogica e la mentalità mondana.È per noi e per la Chiesa una questione di identitàe di fedeltà.

Sauro Rossi

IL GIORNO DEL SIGNOREIl Signore regna, si riveste di splendore

lunedì 26 novembresan CorradoAp 14,1-3.4b-5;Sal 23; Lc 21,1-4

martedì 27martiri giapponesidi NagasakiAp 14,14-19; Sal 95;Lc 21,5-11

mercoledì 28san Giacomodella MarcaAp 15,1-4; Sal 97;Lc 21,12-19

giovedì 29san SaturninoAp 18,1-2.21-23;19,1-3.9a; Sal 99;Lc 21,20-28

venerdì 30sant’Andrea ap.Rm 10,9-18; Sal 18;Mt 4,18-22

sabato 1 dicembre sant’EligioAp 22,-7; Sal 94;Lc 21,34-36

La Parola di ogni giorno

✎ A MESSA DOVE

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DIOCESI DI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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Tiratura del numero 41 del 15 novembre 2012: 8.200 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 18 di martedì 20 novembre 2012

✎ NOTIZIARIO DIOCESANODouglas Regattieri vescovo da due anniCelebrazione in Cattedrale mercoledì 28 novembreNel secondo anniversario dell’ordinazioneepiscopale del vescovo di Cesena-Sarsinamonsignor Douglas Regattieri, la Chiesadiocesana si unisce al suo pastore nelringraziare il Signore. Mercoledì 28 novembrealle 20,30, in Cattedrale a Cesena, il vescovopresiederà una solenne concelebrazione eucaristica. Tutti ipresbiteri sono invitati a concelebrare.

Pastorale Giovanile: due appuntamenti di inizio Avvento- Venerdì 30 novembre presso il seminario diocesano (a Case Fi-nali di Cesena) alle 20,30 si terrà l’incontro di catechesi “Seted’acqua viva”, guidato dalle suore francescane Alcantarine di As-sisi. L’incontro di catechesi, rivolto ai giovani-adulti, sarà prece-duto da una cena alle19, sempre in seminario, insieme allaConsulta di Pastorale giovanile. Per organizzare la cena, si chiededi inviare via email o sms (al numero 346 3008218) la confermadella propria presenza.- Sabato 1 dicembre sempre le suore Francescane Alcantarineanimeranno una serata dal titolo “Primi passi d’Avvento: festa difraternità e testimonianze”. L’appuntamento è per le 21 nellachiesa di Sant’Agostino, a Cesena. L’invito è rivolto a tutti i gio-vani e giovanissimi della diocesi.

Giornata diocesana di “Avvenire”Domenica 25 novembre in diocesi si celebrerà la Giornata delquotidiano cattolico “Avvenire”. In particolare, il quotidiano pub-blicherà una pagina dedicata alla diocesi di Cesena-Sarsina. Intutte le parrocchie sarà possibile trovare copie del giornale.

✎ CHIESA INFORMAGruppo Nain, per chi ha perso una persona caraSi terrà sabato 24 novembre, dalle 16,30 alle 18 in seminario a Ce-sena, l’incontro mensile del gruppo Nain. L’appuntamento è ri-volto a chi ha perduto una persona cara.Per info: Marco e Giovanna Giannini, tel. 0547 91204, 347 6031772.

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BreviRendere cultura la fede,incontro con il vescovo NegriSi terrà venerdì 23 novembre, dalle 17 alle 19nell’auditorium del seminario a Cesena, il secondoincontro del percorso culturale “Rendere cultura lafede”, promosso dalla diocesi di Cesena-Sarsina.L’incontro, con tema “Le radici della crisi dellaragione nel mondo contemporaneo”, sarà guidatoda monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro. Sono particolarmente invitatistudenti, docenti e genitori.

Apostolato della Preghiera,giornata diocesanaSi terrà domenica 25 novembre, solennità di CristoRe, presso il santuario del Sacro Cuore di Gesù, aMartorano di Cesena, la tradizionale giornatadiocesana annuale dell’Apostolato dellaPreghiera. Alle 15 adorazione eucaristica durantela quale si rinnoverà la Consacrazione al SacroCuore di Gesù. Seguirà un momento di riflessionepresso i locali della parrocchia, sul tema“Nell’Anno della Fede, la preghiera di riparazionecome risveglio della coscienza cristiana”.

“Amici di Angelina”Domenica 25 novembre alle 15, presso la casadella Serva di Dio Angelina Pirini a Sala di Cesena,monsignor Walter Amaducci terrà una riflessionesu “Angelina educatrice che fa crescere ’la creaturanuova’”.

ConvegnoMaria Cristina di SavoiaLunedì 26 novembre alle 16 il professor don DantePiraccini relazionerà su “I valori da trasmetterealle nuove generazioni: perché sono opere digrazia? Come si possono tradurre con i nuovi mezzidi comunicazione”? L’incontro si svolgerà presso lasala Dradi Maraldi della Cassa di Risparmio, in viaTiberti a Cesena.

Percorso per separati soliIl cammino per separati o divorziati soli continuacon una riflessione su come vivere la separazioneall’interno di un percorso di fede.L’appuntamento, in seminario a Cesena, è perlunedì 26 novembre alle 21.Per info: Floriana e Ivan, 388 6186867; donVirgilio, 339 3191586.

Italia di oggi conta pochigiovani, la metà esatta rispettoalle generazioni di un paio di

decenni fa, per di più sballottati dalleonde della precarietà: lavorativa,economica e degli affetti. Giovani allaricerca, quasi sempre vana, di testimoni,di persone credibili. Giovani sui quali lapolitica sarà costretta a scommettere,per metterli nelle condizioni di averefigli a loro volta, pena il crollo dell’interasocietà.Ancora una volta dagli incontri dellasettimana sociale diocesana è uscito unquadro a tinte fosche. Ma la realtà vaaffrontata prima di tutto per quella cheè, al di fuori di letture consolatorie.Lunedì scorso, nella sala pinacotecadella Cassa di Risparmio, il terzoappuntamento della settimana sociale èstato dedicato a “I giovani e l’impegnosocio-politico”. A portare avanti unariflessione, dopo le consuete ricerche delsociologo Giancarlo Dall’Ara, è stato ildirettore del quotidiano “Avvenire”

Marco Tarquinio. Unafigura di primo pianonel mondo dellacomunicazione,sollecitato dai presentiad allargare il campo adiversi altri argomenti,compreso l’impegno deicattolici in politica.Tarquinio è partitosubito da un datonumerico che fa

riflettere, accostando tra loro cifrediverse: “Negli ultimi anni l’Italia hacontato 5 milioni di immigrati in arrivo afronte di 5 milioni di aborti complessivi.Non esistono vuoti, se si crea un vuotoquesto viene riempito”.Un altro numero da brividi è quello sullaconsistenza media delle pensioni future:“Se pensano al domani, i giovani d’oggivedono un futuro da 312 euro al mese dipensione. Questo in media, perchéalcuni scenari prospettano cifre piùbasse. Importi quindi ben al di sottodelle attuali pensioni minime”.In uno scenario desolante, aggravatodalla crisi economica, le parole di papaBenedetto XVI ai giovani, pronunciate aCagliari nel settembre 2008, sembranoun faro: “Il pontefice - ha spiegatoTarquinio - invocò l’intercessione diMaria affinché “i giovani fossero ingrado di evangelizzare il mondo dellavoro, dell’economia, della politica, chenecessita di una nuova generazione dilaici cristiani impegnati, capaci di

cercare con competenza e rigore moralesoluzioni di sviluppo sostenibile”. Paroletanto più importanti se si pensa che inquel periodo la crisi economica non siera ancora palesata del tutto e lalegislatura, insediata da pochi mesi,sembrava solida e destinata a durare persempre. Eppure il Santo Padre sentivache una stagione nuova andavamaturando nella scena del mondo”.I giovani sono chiamati dunque a unimpegno globale, in tutti gli ambiti,politica inclusa. Ma come avvicinarsialla politica dopo un ventennioleaderistico, definito da Tarquinio“bipolarismo furioso”, che ha fattosparire persino i luoghi dellapartecipazione?“I giovani hanno bisogno di punti diriferimento, testimoni che siano ingrado di dare loro esempi forti e pensieridi lungo termine”. Visioni del futuro che non possonoprescindere dai cosiddetti valori nonnegoziabili, ossia la tutela della dignitàdella persona umana in qualsiasimomento della vita: “Punti fermi in unmondo che ormai fa mercato di tutto”.

Michelangelo Bucci

’L

LUNEDÌ 19 NOVEMBREMarco Tarquiniodirettore del quotidiano“Avvenire” protagonistadel terzo appuntamentodella SettimanaSociale cesenate

Giovanichiamatia un impegnoglobale

I GIOVANINEL VOLONTARIATO

Lunedì 26 novembre alle 21, nellasala pinacoteca “Biagio Dradi Ma-raldi” della Cassa di Risparmio di Ce-sena (via Tiberti, Cesena) quarto eultimo appuntamento della Setti-mana Sociale Cesenate.Relatore della serata sarà Edo Pa-triarca, segretario delle SettimaneSociali dei cattolici italiani. La rifles-sione sarà su “I giovani nel volonta-riato”.

LUNEDÌ 19 NOVEMBRE, SALA PINACOTECA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI CESENA:MARCO TARQUINIO, DIRETTORE DEL QUOTIDIANO ‘AVVENIRE’, HA PARTECIPATO AL TERZO INCONTRO

DELLA SETTIMANA SOCIALE IN DIOCESI. SUA LA RIFLESSIONESU “I GIOVANI E L’IMPEGNO SOCIO-POLITICO”.

NELLA FOTO (DI A. GIANGRASSO),DA SINISTRA, MARCO TARQUINIO, FRANCESCO ZANOTTI DIRETTORE DEL ‘CORRIERE CESENATE’ E

MARCO CASTAGNOLI, DELLA ‘COMMISSIONE GAUDIUM ET SPES’

❚❚ Testimonianza dal convegno diocesano delle famiglie

Forza della societàumerose coppie di sposi, spesso accom-

pagnate dai loro figli, domenica scorsahanno trascorso insieme un’intera gior-

nata di festa e di condivisione grazie all’ormaitradizionale convegno organizzato per loro dal-l’Ufficio diocesano per la pastorale della fami-glia.Ogni momento è stato pensato affinché ciascunopotesse sentirsi a casa: l’ingresso del seminariodiocesano era divenuto una piccola cucina, incui gli ospiti potessero essere accolti gustando inogni momento un dolcetto, un caffè, un tè caldoo anche, semplicemente, un bicchiere d’acqua.Per i bimbi era stata predisposta la palestra, unospazio in cui liberamente potessero giocare sottol’occhio attento di un gruppo scout. Il pranzo, oc-casione di ritrovo e scambio per ciascuna fami-glia, è stato allargato a condivisione fra famigliee curato in maniera da onorare la festa. Il primopomeriggio ha visto la partecipazione del coro“Terra Promessa” della parrocchia di San Giaco-mo apostolo, diretto da Marco Balestri. Le fami-glie partecipanti sono state coinvolte dall’entu-siasmo dei cantori attraverso un repertorio dimusica sacra e popolare di brani provenienti datutto il mondo. La possibilità di stare insieme èstata ulteriormente arricchita da alcuni mo-menti salienti: la relazione del professor GregorioVivaldelli al mattino e la messa presieduta dalvescovo Douglas a chiusura del convegno nel po-meriggio. Vivaldelli, biblista, ha proposto una vi-vace riflessione a partire dal titolo del convegno:“Famiglia: la forza che cambia il mondo per co-struire una società dal volto più umano”. Forza,cambiamento, società e volto umano sono statele parole-chiave che il professore ha analizzatoper richiamare ciascuno alla bellezza, alla ric-

chezza e all’immenso tesoro racchiuso nel sacra-mento delle nozze, nella famiglia come “centrodi resistenza permanente”. Nel momento storicoin cui viviamo si rischia di vedere e vivere la fa-miglia attraverso le categorie umane di giudizioe di scorgere in essa un fallimento costante. Lasua struttura può apparire fragile e contraddit-toria, carente di quella forza necessaria per cam-biare il mondo. Invece, se si porta il nostro sguar-do alle categorie evangeliche, ecco che la debo-lezza, affidata a Dio e da Lui trasformata, diven-ta capace di incidere in positivo. Ha inoltre mes-so in rilievo, con la simpatia e l’ironia che carat-terizzano il suo stile, come numeroseproblematiche che affliggono una famiglia e pos-sono apparire difficili da portare, sono in realtàproprie di tutte le famiglie: un peso, insomma,che è già condiviso e, perciò, reso più leggero. Du-rante la messa, il vescovo ha guidato le coppie disposi nel rinnovo delle promesse nuziali, quasi asancire le parole riservate alle famiglie da lui pro-nunciate durante l’omelia: solo una famiglia an-corata a Cristo nel sacramento nuziale divieneforza per cambiare la società in cui vive.Una giornata intensa, certamente punto di ri-storo e di ricarica per ogni famiglia, ma anchepiccolo seme che porterà frutti secondo i disegnidel Signore in ogni persona, in ogni Chiesa do-mestica, comunità ecclesiale, civile, sociale.

Matteo e Arianna

N PRENOTAZIONE DISPENSE CONVEGNOÈ possibile prenotare il Dvd dei seminari di studio(5 euro) e il Dvd della relazione del professor Gre-gorio Vivaldelli al convegno delle famiglie (4 euro).Per info e prenotazioni: [email protected], [email protected]

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Giovedì 22 novembre 20126 Speciale

Capanne ed eremo Sant’AlbericoTerza tappa della Visita pastorale

abitato di Capanne percorre inlungo uno dei crinali dell’Ap-pennino romagnolo. Una man-ciata di case a qualche chilome-

tro da Alfero, nel territorio comunale di Ver-ghereto. Una natura rigogliosa la fa da padro-na. I boschi intorno attutiscono i rumori, ilsilenzio regna incontrastato. Non a caso imonaci scelsero queste valli per condurre laloro vita di preghiera e con-templazione. Oltre all’eremodi Sant’Alberico va ricordatoanche il monastero della Cel-la, fondato da San Romualdo.Nei luoghi dove i falegnamiprestavano la loro opera (al-loggiando in “capanne” di le-gno) col tempo venne fonda-to l’oratorio dedicato a SanRocco, divenuto poi patronodi Capanne.I numeri sono quelli di unacomunità che sta pian pianoscomparendo. “A Capanne vi-vono quarantasei persone - spiega il parrocodon Berardo Casini -. A Trappola, qui vicino,sono in venticinque”. Senza contare che “sitratta di una popolazione principalmenteanziana. La maggior parte degli abitanti èpensionata”. Poche le famiglie, pochissimi ibambini. “Sono tre in tutto. Uno è straniero,figlio di una badante rumena e frequenta laparrocchia. Riceverà, assieme ai suoi dueamici, la Prima Comunione il prossimo an-no”.Un aspetto caratterizzante Capanne (la cuiparrocchia comprende anche Trappola eSant’Alberico) è dato dai paesani emigratiche fanno rientro in estate e in occasionedelle feste principali. Un legame col paesenatìo che neppure il tempo è riuscito a scalfi-re. “Il fenomeno dell’emigrazione qui risaleal secondo dopoguerra - aggiunge il parroco-. All’epoca non c’era lavoro e i più sono an-dati in cerca di fortuna in Toscana, a Pratosoprattutto, poi Firenze e Roma. Qualcuno èemigrato anche a Milano”. I turisti da queste parti sono solo di passag-gio. “Il movimento è dato dai paesani cherientrano - precisa don Berardo -. Tornano

’L

sempre, stanno nelle loro case che durantel’inverno rimangono vuote. Il paese in estatesi ripopola così come la messa domenicalealtrimenti frequentata da pochissimi fedeli.Tra loro anche due villeggianti da Firenze chesono accoliti e, insieme ad altri, prestano ser-vizio in chiesa e mi aiutano nei canti. Anche idefunti da Prato, Firenze, Roma vengonoseppelliti nel nostro cimitero”.A Capanne non ci sono esercizi commercialiné alberghi. Per andare a cena fuori i paesanisi spostano o alle Balze, o nei ristoranti traRiofreddo e Alfero. L’unica realtà associativaè rappresentata dalla Pro Loco che mette adisposizione un locale gestito da gente delposto o da chi rientra in estate. Rimane aper-to più che altro durante la stagione estiva, aNatale e Pasqua. È un servizio che viene of-ferto ai residenti che si ritrovano per un caffèo una partita a carte. È un luogo di incontro,per stare un po’ in compagnia.Don Berardo ha iniziato a celebrare messa aCapanne più di sessant’anni fa e da allora èrimasto fino ad oggi. Si divide ancora tra Ca-

panne, Trappola e Sant’Alberico. “I rapporticon fratel Michele Falzone sono molto buoni,di amicizia e collaborazione. Nei mesi estivil’eremo si popola di gruppi, di scout che ven-gono accolti per la messa, ritiri, incontri. Inquel periodo vado anch’io a celebrare. Siamospesso costretti a celebrare all’aperto tantisono i fedeli che accorrono. Come in occa-sione della festa del patrono che ricorre il 29agosto. In inverno è fratel Michele che miaiuta a Capanne nella liturgia e nei canti”.La chiesa di Capanne è intitolata a San Gio-vanni Battista. Il patrono è San Rocco cheviene celebrato con messa solenne e proces-sione il 16 agosto. A Trappola esiste una pic-cola chiesa dedicata alla Sacra Famiglia, ri-tratta in un quadro posto dietro l’altare. Quila festa liturgica si celebra la prima domenicadopo Natale ma, dice il parroco, “noi festeg-giamo la festa patronale la prima domenicadi settembre per via del clima più favorevole.Il quadro proviene dalla Polonia. Una copial’abbiamo donata a papa Giovanni Paolo II”.

Michela Mosconi

Il vescovo Douglas Regattieri si recherànella parrocchia di Capanne - nel cui territoriosi trova l’eremo di Sant’Alberico -sabato 24 e domenica 25 novembre.Parroco a Capanne è don Berardo Casini, dal 1949

CALENDARIO DELLA VISITAALLA PARROCCHIA

DI CAPANNEED EREMO DI SANT’ALBERICO

24-25 novembre

SABATO 24 NOVEMBRE• ore 10: arrivo in parrocchia• ore 10,15: recita dell’Ora nona• ore 10,30: incontro personale con il

parroco monsignor Berardo Casini• ore 11,30: incontro con l’eremita di

Sant’Alberico fratel Michele Falzone diGesù

• ore 12,30: pranzo• ore 15: Messa• ore 16: incontro assemblea con i par-

rocchiani (Pro Loco)• ore 17,30: visita agli ammalati• ore 19: vespro in parrocchia• ore 19,30: cena• ore 21: incontro di preghiera e incon-

tro con il vescovo all’eremo di Sant’Al-berico con i giovani

• ore 22: compieta

DOMENICA 25 NOVEMBRE• ore 8: colazione• ore 8,30: visita alla Trappola• ore 9: incontro con i fedeli e visita agli

ammalati• ore 11: Messa solenne alla parrocchia

di Capanne• ore 12: pranzoA conclusione della visita del vescovo,incontro con il parroco e fratel Michele.

ZONA PASTORALE SARSINATE-ALTA VALLE DEL SAVIO - UNITÀ PASTORALE N. 8

LA FACCIATADELLA CHIESA PARROCCHIALE

DI CAPANNE.NEL RIQUADRO, UN PRIMO PIANO

DI DON BERARDO CASINI

PANORAMICADEL PAESE DI CAPANNE

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Giovedì 22 novembre 2012 7Vita della Chiesa

LorenzoGhizzoninuovoarcivescovodi Ravenna

uovo arcivescovo per la diocesi di Ravenna,nominato dal Papa sabato 17 novembre. È

monsignor Lorenzo Ghizzoni, attualmente vescovoausiliare a Reggio Emilia. Nato nel 1955 nelreggiano, è stato ordinato sacerdote nel 1979. Dal1984 è titolare della cattedra di diritto canonico nelseminario diocesano di Reggio Emilia e di Psicologianell’Istituto di Scienze Religiose della stessa città.Dal 1984 al 1994 è vice cancelliere della curiadiocesana. Dal 1986 al 1996 è direttore del ServizioDiocesano Vocazioni.Dal 1992 è vicedirettore del Centro Nazionale

N Vocazioni. Dal 1994 è rettore del seminariovescovile di Reggio Emilia. Dal 1998 è assistentediocesano dei Giuristi Cattolici.Dal febbraio 2006 è vescovo ausiliare della diocesidi Reggio Emilia-Guastalla, mentre dal maggio 2010è membro del Consiglio per gli affari economicidella Conferenza Episcopale Italiana.Nella lettera ai ravennatiil neovescovo ha chiesto ’’un impulso verso l’unita’’’per camminare insieme.’’Stima e riconoscenza’’ a Ghizzoni sono statiespressi dal sindaco di Reggio, Graziano Delrio.

a Giornata di sensibilizzazioneper le offerte per i sacerdoti, chequest’anno cadrà nella domenica

25 novembre, non trova ancora unavera partecipazione nelle nostreparrocchie. Si ha l’impressione che nonsi dia importanza alla cosa e diconseguenza che i fedeli non sianoaiutati più di tanto per fare un’offertaper i sacerdoti.Dispiace che non siano conosciuti imeccanismi del sistema di sostegnoeconomico alla Chiesa; non si sa, peresempio, che le offerte per i sacerdoti difatto liberano denaro per le finalità diculto e di carità. Questo disinteressepurtroppo diffuso sta diventando pure

L

Offerte per i sacerdotiDeducibili e tutte significative

Il 25 novembre “Sovvenire”, Giornata di sensibilizzazione. Messaggio del vescovo Claudio Stagni

pericoloso, perché i discorsi contro laChiesa anche a questo riguardo stannoaumentando e non ci vorrà molto aipolitici di turno vendere il sistemaattuale di sostegno alla Chiesa per unpugno di voti. A un convegno del Sovvenire il vescovoBregantini raccontò una simpatica esignificativa fiaba. Un re per la festa dinozze del figlio non aveva il vino per lafesta popolare che era stata indetta echiese ai suoi sudditi di portare ognunoun fiasco di vino, pensando che erapoca cosa per una festa cosìimportante. Ma quando si andò adattingere dalla botte che era statariempita, uscì solo acqua.

Cos’era successo? Ognuno dei cittadiniaveva portato un fiasco d’acqua,pensando che tanto nell’insiemenessuno se ne sarebbe accorto.È quello che sta succedendo con leofferte per i sacerdoti. Forse non è statoefficace proporle come offertededucibili, ma ormai dovrebbe esserechiaro che sono offerte liberali, e sonosignificative anche quelle di piccolaentità. Si ha invece l’impressione chenon ci sia sufficiente informazione incasa nostra, mentre è un diritto deifedeli conoscere le notizie essenziali sulsostegno economico alla Chiesaitaliana, per regolarsi di conseguenza.È necessario pertanto che i parroci e ireferenti parrocchiali utilizzino i sussidiche vengono messi a disposizione daparte del Servizio nazionale, espendano qualche parola per ricordareil dovere che i cristiani hanno di“sovvenire alle necessità della Chiesa”, ilche significa anche contribuire alsostentamento dei loro sacerdoti.Siamo consapevoli delle difficoltà chestanno incontrando le famiglie italianee insieme ad esse anche le nostreparrocchie; proprio per questo ènecessario che tutti facciano la loroparte perché con il poco di molti si puòfare tanto. Cristo Re, che vienecelebrato nella solennità liturgica diquella domenica, converta i nostri cuoriper la diffusione del suo Regno e per ilsostegno dei suoi ministri.

Claudio Stagnivescovo delegato regionale per il Sovvenire

Libro del Papa

■ L’infanzia di GesùNovità editorialein vendita in cinquanta Paesi“L’infanzia di Gesù”, terzo libro della trilogiainiziata nel 2006 da Joseph Ratzinger - papaBenedetto XVI con il “Gesù di Nazaret”, eproseguita poi nel 2010 con “Dall’ingressoin Gerusalemme fino alla risurrezione”, ènelle librerie di cinquanta Paesi del mondotradotto in nove lingue. La prima edizione,di oltre un milione di copie, sarà prestoseguita dalle traduzioni in altre venti lingueche diffonderanno il volume in altrisettantadue Paesi.“Un vero evento editoriale”, lo ha definitomartedì mattina 20 novembre a Roma ildirettore della Sala stampa vaticana, padreFederico Lombardi, che ha presentato ilvolume edito dalla Libreria editrice vaticana(Lev) insieme alla Rizzoli, alla presenza diun centinaio di ambasciatori, numerosieditori, uomini di cultura, ecclesiastici egiornalisti, presso la Sala Pio X. “Dopo averscritto i primi due volumi - ha ricordatopadre Lombardi - il Papa aveva promesso un’piccolo fascicolo’ sull’infanzia di Gesù. Einvece ne è venuto un libro moltoimportante che ci rimanda alle domande:’Cosa intendevano dirci gli evangelistiMatteo e Luca sull’infanzia di Gesù’ e, laseconda, ’È vero ciò che è stato detto?Riguarda anche me?’”. Il cardinaleGianfranco Ravasi, presidente del PontificioConsiglio per la cultura, ha evidenziato che i“180 versetti dei Vangeli sulla vita di Gesùrisultano tra i più ripresi a livello artisticoinsieme alla passione” e che “rispondonoalla domanda su Gesù: da dove vieni?”.

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Giovedì 22 novembre 20128 Attualità

il Periscopio di Zeta

Il medico-psichiatra Vittorino Andreoliè intervenuto all’Accademia dei Filopatridi

L’amore ci fa sentire vivi

La chiave di volta arriva alla fine dell’incontro, dopo oltre un’ora e mezzadi relazione ininterrotta. “Attraverso l’amore si curano i malati”.Pronuncia la frase quasi senza curarsi della forza di un’affermazione che

pare semplice, al limite del banale, eppure sconvolgente. La ricetta è quella delmedico-psichiatra Vittorino Andreoli, intervenuto domenica scorsa aSavignano sul Rubicone, all’Accademia dei Filopatridi che lo ha nominatomembro onorario.Andreoli ha calamitato l’attenzione di un pubblico accorso numerosissimoper parlare di memoria creativa, un vero must per il professore che ha incitatoi presenti a tenersi allenati non solo correndo a perdifiato anche in etàavanzata, ma tenendo in movimento il cervello, quella parte “plastica” sullaquale ognuno di noi può agire sempre nel corso della vita.“Non andremo sott’acqua se daremo forza alla creatività delle idee”, haaggiunto il professore che ha puntato sulla peculiarità italiana dell’arte, sullegrandi capacità di fare che da sempre contraddistinguono il popolo dellapenisola. Su questo versante ha citato più volte l’amico cesenate IlarioFioravanti, l’architetto che creava dalla creta, modellandola con ingegno, comelui solo era capace, “un matto totale, da non curare”, come lo ha definitoAndreoli.“Il nostro cervello – ha aggiunto il professore – è costituito da due parti. Una

viene determinata dalla nascita e non èmodificabile. L’altra viene continuamente mutatadall’esperienza. Tutti hanno la capacità diristrutturare il proprio cervello in base a ciò che sivive. Ogni comportamento dipende dalla nostraorigine, da ciò che viviamo e dall’ambiente in cuisiamo inseriti”. Per questo Andreoli ha invitato tutti,

insegnanti in primis, a “educare allacreatività, a insegnare a sapercreare”.Per essere vivi, senza rischiare lafollia, non ci si deve abbandonare.Solitudine e abbandono sono duestati molto diversi. A volte serverestare soli, per meditare, perriflettere in silenzio, per pregareaggiungo io, ma l’abbandono in cuisono lasciati molti anziani in certestrutture non fa avvertire l’amoreche li potrebbe tenere in vita. Lostesso amore e la stessa passioneche Andreoli ha trasmesso a chi loha ascoltato domenica scorsa conocchi e cuore attentissimi.“I veri maestri – ha ricordato ancora

il professore al termine di un incontro che resterànegli annali dell’Accademia oggi presiedutadall’onorevole Giancarlo Mazzuca – non sonoquelli che pensano al presente, ma quelli in gradodi guardare lontano, agli anni a venire”.Ce n’è per tutti, per dare una svolta positiva a questianni complicati, a volte anche oltre misura. (770)

Sciopero della fame

■ Non autosufficientiLo Stato batterà un colpo?È ripreso il 14 novembre lo sciopero della famepromosso dal Comitato 16 novembre onlus, chevede protagoniste numerose persone malate di Sla(Sclerosi laterale amiotrofica) che protestano per ilripristino dei 400 milioni di euro da destinare alFondo per la non autosufficienza. Dopo gli impegnipresi dai ministri Fornero e Balduzzi in visita il 31ottobre al segretario del Comitato, Salvatore Usala,la cifra stanziata è stata pari a 200 milioni di euro.Per questo diverse persone affette da Sla hanno dinuovo intrapreso lo sciopero della fame. Perriflettere sulla delicata situazione, il Sir haintervistato Giovanni Paolo Ramonda, responsabiledell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.

Come giudica questa forma di protesta?Ogni protesta va valutata attentamente, a maggiorragione se è fatta da malati come quelli di Sla cherichiedono un intervento per essere assistiti infunzioni fondamentali del vivere. Lo Stato deveessere a servizio delle persone guardando il benecomune. In un momento di crisi come questo cheimpone dei risparmi e dei tagli a chi deveamministrare, deve essere fatto non sulle parti piùdeboli della popolazione ma su chi ha redditi epensioni folli, o sulle spese agli armamenti doveper un solo caccia F35 si pagano milioni di euro. Lacapacità di governare si misura anchesull’attenzione alle fasce deboli della popolazione,dando a ognuno il suo. I malati di Sla non possonoattendere come anche altri pazienti terminali. Noicondividiamo e siamo vicini a questa forma dirichiamo allo Stato perché sia giusto e dia ciò di cuic’è bisogno realmente.

Minacciare un gesto estremo come la sospensionedell’alimentazione o la “morte in diretta” permancanza di ventilazione non rischia d’ingenerareun meccanismo perverso nell’impegno per ilgiusto riconoscimento dei diritti?Siamo per una protesta nonviolenta e questo deveriguardare sia nei confronti degli altri che di sestessi, per cui se si arrivasse a questi estremi dilasciarsi morire chiederemmo ai nostri amici malatidi Sla di trovare altre forme altrettanto forti ma chenon ledano il diritto e dovere alla vita e nonmandino messaggi contradditori. Nessuna protestaper quanto giusta può mai togliere una vita.

Non si corre il pericolo che la politica cerchi unasoluzione temporanea per evitare gestiirreversibili e soddisfare l’opinione pubblica,senza pianificare un intervento definitivo per iprossimi anni?La politica e gli uomini che la rappresentano comeservizio al popolo devono fare unaprogrammazione che preveda un risanamentoeconomico lungimirante. Interventi drastici sualcuni settori che sembrano necessari possonocavare qualche soldo ma non risolvono il problemadi fondo della produttività e del debito pubblico.In realtà questa crisi non è per la morte ma per lavita, per scegliere nuovi stili di vita improntati allasobrietà, all’essenzialità. I beni vanno condivisi,allora si moltiplicano e c’è il necessario per tutti,altrimenti i beni accumulati si perdono nei paradisifiscali e nel mondo delle banche e della finanza.

Riccardo Benotti

SAVIGNANO SUL RUBICONE, DOMENICA 18 NOVEMBRE:LO PSICHIATRA VITTORINO ANDREOLI (PRIMO A SINISTRA)INSIEME AL PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA DEI FILOPATRIDIGIANCARLO MAZZUCA

l sesto giorno (19 novembre)dell’operazione militare lanciatada Israele contro la Striscia diGaza il parroco della parrocchia

latina, padre Jorge Hernandez, di ritornotra i suoi parrocchiani, racconta la pauracontinua e crescente della popolazione(fonte: Patriarcato latino).

“Vi scrivo dalla nostra parrocchia dellaSanta Famiglia a Gaza che fa parte del Pa-triarcato Latino di Gerusalemme e contacirca duecento cattolici. Il luogo è conosciu-to da tutti e anche il complesso parrocchia-le che ospita i bambini della scuola - cri-stiani e musulmani - come una sola fami-glia. La tensione che c’è nella Striscia di Ga-za da sabato 10 novembre è già nota. Essasi è intensificata, in particolare da mercole-dì 14. La situazione non è cambiata, mapiuttosto peggiora di giorno in giorno. Lapressione dei bombardamenti continuanotte e giorno, si amplifica sempre più conil perdurare del conflitto. Il rumore assor-dante delle bombe, l’insicurezza e la paurafanno subire alla gente una tortura, nonsolo sanguinosa, ma anche crudele e spie-tata sia sul piano spirituale che psichico.Basti vedere il caso, a esempio, di una gio-vane ragazza della nostra parrocchia cheha avuto una crisi di nervi a causa deibombardamenti. Non è il primo caso, non èche un esempio tra gli altri.

Il lettore attento domanderà: come stannogli abitanti? Cosa stanno vivendo? In unaparola essi hanno paura e non può esserediversamente. I missili non capiscono nél’etica, né la morale. Non fanno distinzionetra giovani e meno giovani, tra cristiani emusulmani, tra uomini e donne… Sempli-cemente cadono e poi distruggono. Quandosentiamo gli aerei e poi i missili proviamouna tristezza interiore molto grande e alcu-

ni un sollievo di vedere che non sono staticolpiti. Con sempre la stessa domanda: ’Fi-no a quando?’. Gli abitanti non vogliononiente di più che vivere semplicemente laloro vita. Domandiamo a tutti i responsa-bili di lasciare Gaza vivere in pace! C’inter-rogano sui cristiani che soffrono. Sì, essi sof-frono in quanto cristiani, ma anche soffro-no in quanto Palestinesi. Come Palestinesisoffrono per l’ingiusta aggressione, nellastessa maniera dei loro fratelli musulmani,ma, in quanto cristiani, essi si rassegnano esi affidano alla divina Provvidenza di DioPadre, con un semplice ’AlHamdu lil’a’ (Diosia lodato!). Si riconosce così una forza stra-ordinaria che li caratterizza e che edificaquando emerge paradossalmente da questasofferenza. E voi missionari? Noi rendiamo grazie aDio, stiamo bene. La nostra missione è diessere vicini ai cristiani di Gaza. Accompa-gnarli, portare questa croce con loro. Telefo-niamo a loro, li incoraggiamo e li confor-tiamo, insegnando loro il vero senso cristia-no della sofferenza, ossia la partecipazionealle sofferenze di Cristo. E questo gesto, cheè nostro, lo riconoscono, gli danno valore el’apprezzano. Ci supplicano: ’Non partite…Capiamo che siete tentati di partire, ma èmeglio che restate con noi’… Queste sono lefrasi con molte altre ancora che i nostriparrocchiani ci confidano. Il solo fatto disapersi accompagnati nella sofferenza è unenorme sollievo. È questo il nostro compito.Sarebbe tuttavia lungo descrivere qual èl’attitudine interiore del parroco, dei reli-giosi e dei missionari in tali circostanze co-me sono le presenti. Durante la celebrazio-ne della messa, nel silenzio dell’adorazioneeucaristica, durante la recita del rosariopresentiamo tutti coloro che soffrono. Im-pariamo anche a essere pronti in ogni mo-mento a porre la nostra vita nelle mani delSignore e a meditare sulla vita eterna. A

ogni bomba che cade si eleva una preghieraal buon Dio che accolga queste povere ani-me e che abbia pietà di loro. Pensiamo:quante morti inutili! Quanti morti inno-centi per una ragione che non conoscono!Quanti orfani e vedove a causa di questi at-tacchi! Per ciascuna e per ciascuno di loro siinnalza una preghiera al cielo.

Non siamo dei pionieri in questo. Consola-re e compatire è il dovere della Chiesa Ma-dre, è anche il dovere e il compito del sacer-dote. E tra tanti altri di padre Manuel Mu-sallam, che è stato parroco di questa comu-nità nei momenti difficili e nei tempi diguerra e che oggi è anche con noi e ci inse-gna. È opportuno notare l’esempio edifi-cante di coraggio e di sottomissione totale eincondizionata delle religiose che sono nel-la nostra parrocchia e che hanno preferitorestare qui e portare questa croce con gli al-tri. Tre congregazioni religiose sono presentinella Striscia di Gaza: le Suore del Rosario(di Gerusalemme), le Missionarie della Ca-rità di Madre Teresa e le Serve del Signore edella Vergine di Matarà. Le loro preghiere eorazioni sono una benedizione e Dio le sa-prà ricompensare per la loro generosità.

Infine, per concludere, non dimentichiamoquanto la guerra sia sempre terribile. Nessu-no guadagna in una guerra. Direi anche dipiù, sempre si perde. Ciascuna delle due par-ti dovrà pagare, a suo modo, le conseguenzedella guerra. Le conseguenze di tutti i tipi,compresa la conseguenza di aver perso ciòche è più proprio dell’uomo ’la sua umani-tà’. Che nostro Signore Gesù Cristo ’Principedella pace’ e Dio di misericordia proteggaquesto popolo che L’accolse durante la suafuga in Egitto, che illumini i suoi responsa-bili e benedica questa terra con il dono dellapace. Ci affidiamo alle vostre preghiere inCristo e alla Santissima Vergine”.

APaura. Fino a quando?

La testimonianza del parroco della parrocchia latina, padre Jorge Hernandez

Striscia di GazaGAZA, 19 NOVEMBRE: CONTINUA L’OFFENSIVA ISRAELIANA

(FOTO AFP/SIR)

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Giovedì 22 novembre 2012 9Cesena

L’archivio diocesano è in continua evoluzione. Nei nuovi spazi adiacenti alla chiesa di SantaCristina a Cesena continua il lavoro di ricerca e catalogazione. Claudio Riva è il direttore

La storia vive nei documentiCristiano Riciputi

rchivio diocesano: untesoro di storia ecultura. Da quando sisono resi disponibili i

locali adiacenti alla chiesa diSanta Cristina, in viaChiaramonti a Cesena, ungruppo di studiosi e volontari sista dedicando allasistemazione e catalogazione dimigliaia fra volumi edocumenti. Un lavoro che èancora all’inizio: il prossimopasso, già avviato, è quello direcarsi in tutte le parrocchieper prelevare l’archivio locale,lasciando in custodia ai parrocii documenti dal 1940 in avanti.Tutto il materiale antecedenteviene raccolto all’Archiviodiocesano. Direttore dell’Archivio èClaudio Riva, professore inpensione, storico locale, autoredi tantissimi libri relativi aparrocchie, Casse rurali,personaggi entrati a far partedella cosiddetta ’microstoria’,l’insieme di fatti e persone cherappresentano un aspettoimportante per ogni comunitàlocale. Riva è anche un espertonella catalogazione e in gradodi rendersi conto, con una solaocchiata, del tipo didocumento che ha davanti. "Aun certo punto l’esperienza èimportante quanto lo studioteorico - dice Riva - se non dipiù: per mettere mano a unarchivio complesso, come puòessere quello di una Diocesi,occorre anche tanto buonsenso e avere bene in mentel’obiettivo a cui si vuolearrivare".Un archivio non vuol essere ungrande contenitore dove siconserva in maniera casuale.Se così fosse, la raccoltadiocesana di documentisarebbe ormai conclusa. Illavoro davvero immane sta neldare un ordine a tutto ilmateriale in modo che glistudiosi, i ricercatori, ilaureandi possano trovare conuna certa facilità il materiale

A

che può fare al caso loro.

RICOSTRUIRE IL PASSATOQuando si entra nei localidell’archivio, la prima sala èquella di lettura econsultazione. In un registroviene presa nota di chi accede.Vi sono due tavoli dove ci sipuò appoggiare per studiare idocumenti che, ovviamente,non possono essere prestati.Grazie a una fotocopiatrice,previa autorizzazione, idocumenti possono essereriprodotti. In un angolo vi èuna piccola biblioteca di storialocale: "Stiamo cercando diimplementarla, tramitedonazioni o ricerca di libridoppi. Lo scopo è questo: avolte i ricercatori si imbattonoin documenti che necessitanodi confronti o verifiche. Se si haa disposizione una bibliotecaben fornita, molte verifichebibliografiche possono essereeffettuate seduta stante senza

dover ricorrere ad altreistituzioni, come laMalatestiana".Mentre Riva dice queste cose,arrivano due persone: hannoacquistato una vecchia chiesanel sarsinate e cercanoinformazioni in modo da potereffettuare un restauro di tipoconservativo.Il lavoro continua e in un’altrasala vi sono Gianpiero Savini ePiero Camporesi, volontari checontribuiscono in manieradecisiva alla catalogazione.Riordinando migliaia didocumenti spesso emergonotesti fra i più disparati,apparentemente slegati l’unodall’altro. Riva allora raccogliequesto materiale in cartelle,dividendole a seconda delleparrocchie. Ecco quindi che sicreano dei faldoni più o menoconsistenti e in continuaevoluzione. Alcuni sonodavvero curiosi: aprendo lamiscellanea della parrocchia di

Martorano ci si imbatte in unsemplice foglio ingiallito, digrossa grammatura, scritto conuna grafia comprensibile: sitratta di una lettera scritta dalparroco don Matteo Nanni allaCuria in cui si rende conto dellepersone che non avevanosoddisfatto il precettopasquale. Non vi è riportatol’anno. Considerando che donMatteo Nanni è stato il primoparroco di Martorano e che laparrocchia è stata istituita nel1612, il documento risale aiprimi del ’600.

LA STORIA NEL QUOTIDIANOSpulciando fra scatoloni dicarte e documenti, Riva siimbatte spesso in ricordinifunebri. Addirittura ve ne è unascatola piena consegnata a suotempo dal cappellano delcimitero. Conserva e tiene inordine anche queste piccoletestimonianze di vita (e dimorte) che possono servire nel

caso si debba ricostruire unabiografia: vi è addirittura quellodel pilota di moto DarioAmbrosini, morto nel 1951durante le prove del Granpremio di Francia."Il documento più antico -chiarisce Riva - conservatonell’archivio - è una pergamenadel 1042: riporta unadonazione del vescovo aicanonici della Cattedrale, conl’obbligo che fossero i canonicistessi a provvedere alla chiesamadre purchè facessero vita dicomunità".Vagando per le scaffalature ci siimbatte in due grossi volumidel 1700 che hanno una partedella copertina del dorsotagliata. Il direttore spiega che idue libri furono persi,probabilmente rubati, in unperiodo non precisato. La partedi copertina asportatariportava "clero di Cesena". Poi10 anni fa i libri sono statiritrovati a Faenza, nel mercatoantiquario. Un’ultima curiosità: nei mesi

scorsi una studentessauniversitaria di Conservazionedei beni culturali ha passatomolti giorni in archivio per unaricerca. La sua tesi riguardavaGiacomo Baldacci di Roversanoche, nel 1606, fu processato peresperimenti magici ed ereticali.Fu ritenuto colpevole econdannato: la pena consistevain un pellegrinaggio a piedi alsantuario di Loreto. Altro cheroghi e pene di morte di cuispesso si millanta: laquotidianità era fatta anche dicondanne che oggi sarebberoben accolte come esercizi diwellness.

Fra libri rubati,poi recuperati,e condannea pellegrinaggi a Loreto

La sala di consultazione Un libro rubato e poi recuperato La pergamena più antica

Claudio Riva, direttore dell’archivio diocesano

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Giovedì 22 novembre 201210 Cesena

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Convegno | Maria Cristina di Savoia

L’associazione “Maria Cristina di Savoia” ha celebrato la ricorrenza dei 200 anni dellanascita della regina con una messa presso la chiesa dei Servi, celebratadall’assistente don Dante Piraccini. E’ seguito un incontro con i poeti Maria Latina eFranco Casadei. I poeti, per l’occasione, hanno scritto una poesia ciascuno dedicataalla “Reginella Santa”, appellativo riservato dal popolo napoletano all’amatissimaregina Maria Cristina.

Concerto | Uto Ughi a Sant’Agostino

Tantissima gente, (più di 800 le sedie occupate), ha partecipato la scorsa settimana alconcerto offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio, a Sant’Agostino. Sul palco ilmaestro Uto Ughi, uno più acclamati violinisti, fine esecutore del grande repertorioromantico e classico e nel contempo profondo conoscitore e interprete dei capolavori dellamusica italiana. Applausi scroscianti alla sua esecuzione impeccabile delle celeberrime"Stagioni" di Vivaldi, accompagnato dall’orchestra d’archi Promusica (foto Gmz).

Sanità L’opinione del dottor Massimo Farneti dopo i recenti casi di sospetta meningite

Il modo migliore per ridurrela possibilità di contrarreil batterio è quello che si usaanche contro l’influenza:lavarsi spesso le mani

Barbara Baronio

casi riguardanti le due bambine di3 anni che nel giro di unasettimana sono state ricoverateall’ospedale Bufalini di Cesena per

Sepsi batterica da meningococco e permeningite batterica hanno riportatoall’attenzione questo problema.Mentre la prima bambina ricoveratanon aveva la meningite, ma la sepsi,che è una infezione batterica, il chenon implica che sia nelle meningicerebrali, alla seconda invece c’è ilsospetto di una meningite battericache va trattata con antibiotico.Ne abbiamo parlato con MassimoFarneti, responsabile della Pediatria diComunità dell’Ausl di Cesena.

Negli ultimi anni si è verificato un au-mento dei casi di meningiti?Ogni anno nel territorio dell’Ausl diCesena si registrano alcuni casi isolatidi meningite batterica: nel 2011 sonostati quattro, tutti risolti.

Per quali ragioni la vaccinazione con-tro il meningococco è solo raccoman-data?Non ci sono più vaccinazioniobbligatorie. Le vaccinazioni sonotutte raccomandate. Con la meningitenon funziona come per il morbillo, la

I "Non trascurate i vaccini"

cui vaccinazione combatte un microboin particolare. I ceppi delmeningococco sono cinque eattualmente esiste il vaccino perquattro. Ad esempio vacciniamo contro ilmeningococco di tipo C, ma non perquello di tipo B che genera il 50 percento dei casi di meningiti. E’ propriodi questi giorni la notizia che giàdall’anno prossimo si potrà iniziare aproporre il vaccino contro le meningiti

da meningococco sierogruppo B.

Come si trasmettono?La modalità è la medesima: contattointerumano e trasmissione mediantegoccioline di saliva in cui c’è il virus oil batterio.

Ci sono comportamenti a rischio?No. Il modo migliore per ridurre lapossibilità di contrarre il batterio èquello che si usa anche control’influenza: lavarsi spesso le mani.

Come si manifesta la meningite?Inizia in modo brusco con febbre alta,cefalea intensa, letargia, irritabilità,nausea e spesso vomito, rigidità nucalee a volte comparsa di arrossamenticutanei tipo esantema, petecchie econvulsioni.

La pratica di far piegare il collo per ve-rificare la rigidità nucale, può essereun metodo per riconoscere la malat-tia?La rigidità nucale è comune nellemeningiti. Si verifica piùfrequentemente nei casi di malatiadulti che hanno dolore nel flettere lanuca in avanti, mentre per i bambinisotto i 3 anni non sempre si manifesta.Conviene tenere in considerazionetutti i sintomi.

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FFSSCC

Inserto a curadella Fondazionedel Sacro Cuoredi Cesena

Novembre 2012SSaaccrroo CCuuoorree IInnffoorrmmaaNella bella serata dedicata al

venticinquesimo della Fondazione delSacro Cuore il professor Franco Nembrini harilanciato al folto pubblico presente la sfida diun’assunzione di responsabilità di fronte ainostri ragazzi che ci “guardano” giorno dopogiorno, aspettandosi da noi una posizioneumana che, vincendo lo scetticismodominante, porti risposta alle attese del lorocuore. Abbiamo voluto per questo lasciare laparola in questa colonna a uno dei nostristudenti, che con questo articolo decisamenteprovocatorio si è aggiudicato il primo postonazionale nella selezione del concorso TeenReporters.

Ombretta Sternini, preside FSC

Sembra proprio che i ragazzi di oggi nonvogliano più soffrire. Perché i ragazzi sonodiventati così apparentemente pigri,svogliati, incapaci di apprezzare le bellegratificazioni che ricompensano i periodi diintensa fatica? Non potrebbe trattarsi di unamaschera che nasconde in realtà unaprofonda fragilità e incapacità di affrontaregli ostacoli? Un voto insufficiente a scuola,un litigio in famiglia, un’incomprensionecon un insegnante: a volte è sufficiente unosolo di questi motivi per portare unadolescente ad abbandonare i suoi progetti,a cambiare strada o, ancor peggio, adisprezzare la vita. In realtà noi ragazzisoffriamo e anche tanto. Il problema è che lofacciamo in silenzio, senza chiedere l’aiuto dinessuno. Gli ostacoli ci spaventano, ledelusioni ancora di più. Per questo a voltecerchiamo di evitarle scegliendo una stradadiversa: una scelta di questo tipo, però,rappresenta una sconfitta personale con cuiogni giorno dovremo fare i conti. Tuttaviapreferiamo soffrire in silenzio e passare persfaticati, piuttosto che palesare il nostrodolore ed essere considerati dei falliti. Con gliamici dobbiamo sempre avere la battutapronta, essere sfrontati in ogni situazione; igenitori pretendono da noi i migliori risultatia scuola e non sono consentiti periodi distanchezza o crisi. E quando non riusciamo aessere all’altezza di tutte queste richieste?Quando accade tutto ciò, è inevitabilelasciare la presa e arrendersi.Io non voglio ritrovarmi a fare i conti con unavita che non mi rispecchia a causa dellescelte sbagliate fatte quando ero giovane.Voglio essere un giorno vicino alla miafamiglia, vicino a mia moglie e ai miei figli:questo è il mio desiderio! Un desiderio tantogrande quanto fragile, che devo difenderedalle distrazioni della vita, dalla pigrizia e dalmaterialismo, coltivandolo con passione. Iragazzi hanno solo bisogno di essere guidati,di trovare punti di riferimento diversi daquelli effimeri e inconsistenti proposti dallatelevisione; hanno bisogno di essere capitiquando soffrono, quando credono di nonpoter essere all’altezza della situazione: ècompito dei genitori incoraggiarli einsegnare loro che tutto va guadagnato conimpegno e fatica e che le delusioni, chefanno parte della vita, non vanno evitate, mavinte e superate. E noi, ragazzi, affrontiamole nostre paure e sofferenze insieme e nonnell’incavo più profondo di noi stessi: solocosì riusciremo a superarle più facilmente!

Tommaso Faedistudente 2ªA Liceo Scientifico

● Dopo cinque anni,il saluto dei primimaturati ai compagni

● “Fatevi coraggioe tirate fuorila vostraintraprendenza”

● “Siate curiosi e motivati.Interrogatevisul significatodelle cose,andando oltrele prime impressioni”

giunto al secondo anno di vital’“Albatros”, il giornale deglistudenti del Sacro Cuore,fondato da una redazione

capeggiata da Francesca Fioretti,studentessa del primo anno diMedicina, allieva della prima classe delLiceo Scientifico del Sacro Cuore.Questo il suo saluto agli amici restatifra i banchi.

Carissimi studenti del Liceo del SacroCuore,vi scrivo questa lettera dall’Universitàdel Campus Bio-medico di Roma dovefrequento il primo anno di Medicina. Èper me una grande emozione ripensarea voi perché lì fra quei banchi ho tantiframmenti di gioia e allegria che serbonel mio cuore con affetto. Mi rendo con-to infatti solo ora di aver lasciato più diuna scuola, una seconda famiglia! Vi posso assicurare che siete nelle manidi un team di insegnanti davvero ingamba che vi faranno volare (sulle ali diun albatros) dal Latino alla Matemati-ca, dall’Inglese alle Scienze... Insomma,un pull di professori tostissimi che nonsi ammalano mai (nemmeno il “nevo-ne” li ha fermati!), ma che vi accompa-gneranno a ritmo serrato fino all’ago-gnato traguardo dell’esame di maturitàsenza lasciare indietro nessuno, tantoche l’esame (questo spauracchio nellavita di ogni studente) noi “maturandi”2012 l’abbiamo affrontato con serenità etanta grinta. Oggi questa preparazione e

l’impegno profuso in ore e ore di studioci sono servite anche per affrontare i testdi ingresso alle università: c’è chi di noiè entrato alla Bocconi, chi a IngegneriaMeccanica, chi a Informatica, chi a Ma-nagment, chi a Igiene Dentale e chi co-me me ha realizzato il suo sogno nelcassetto di fare Medicina.Quindi fatevi coraggio e tirate fuori lavostra intraprendenza, siate curiosi emotivati. Interrogatevi sul significatodelle cose e andate oltre le prime im-

pressioni. La tenacia vi farà da apripi-sta per i vostri sogni di domani.Mi auguro che anche voi, come me, cre-diate nel progetto Fsc e ne sposiate i va-lori. Vi sprono a incoraggiare altri stu-denti a iscriversi al nuovo liceo. Non ab-biate paura se le classi hanno un nume-ro di compagni ridotto rispetto ad altrescuole... sarete più seguiti e le amicizieche stringerete saranno più personali eprofonde. Toccherete con mano da vici-no la conoscenza e ci sarà spazio percoltivare le passioni e le unicità di ognu-no di voi. Lasciatevi coinvolgere daquella meravigliosa avventura che è illiceo, vi porterà lontano se lo vorrete!Non a caso infatti sono orgogliosa che inuna classe di 120 studenti (su oltre 4mi-la partecipanti ai test d’ingresso) di unodei più prestigiosi atenei di Medicinad’Italia siano entrate ben due ragazze diquesta scuola! Non nego che anche al-l’università il ritmo sia elevato, ma viposso assicurare che la vostra esperienzaal liceo Fsc sarà una palestra di vita chevi permetterà di affrontare gli ostacolicon facilità ed entusiasmo.Ora, da ex redattrice dell’Albatros, nonposso che augurarvi un buon volo! Chele ali spiegate del nostro albatros vi por-tino sempre verso nuove conoscenze! Esappiate che avete, sparsi per l’Italia,undici lettori affezionati che vi segui-ranno a distanza nel vostro percorso dicrescita.

Francesca Fiorettiex allieva 5ªA del Liceo

È

Nel corso della vita di ognuno il liceorappresenta una lungo soggiorno, ma

pur sempre una tappa di un percorso benpiù ampio. Scopo di un liceo, dunque, non èsolo quello di veicolare conoscenze ecompetenze, ma anche, e forse soprattutto,quello di preparare gli studenti al futuro,fornendo i mezzi per meglio orientarsi nelmondo universitario e poi lavorativo.Affinché la scelta sia consapevole ènecessario che la scuola agisca in duedirezioni: da un lato, attraverso le disciplinedi studio, deve condurre lo studente verso laconoscenza di sé, delle sue competenze edelle sue abilità; dall’altro deve renderlocosciente del mondo in cui vive e deipercorsi universitari possibili. In questosenso si è rivelata molto fecondal’esperienza del CLIL, insegnamento inlingua inglese attivato nel nostro liceo daquattro anni, che abbiamo deciso di

indirizzare specificamente (con un modulodi 10 ore nella classe quarta e con un’orasettimanale in quinta) all’approfondimentodi argomenti socio-economici centrati sullacontemporaneità e l’attualità in modo dafornire agli studenti le coordinatefondamentali per orientarsi nellacomplessità del mondo odierno. Per quantoriguarda, nello specifico, l’orientamentoalla scelta universitaria, la scuola proponediversi percorsi. In primo luogo, incollaborazione con il centro d’orientamentouniversitario, prevede incontri con tutorsspecializzati nelle strategie di orientamentoe professori che descrivono a grandi linee ilfunzionamento del mondo universitario, lediverse facoltà e i loro sbocchi lavorativi. Insecondo luogo, la nostra scuola stipulaconvenzioni con diversi enti territoriali(pubblici e privati) al fine di organizzarestages estivi per i nostri studenti (di 40 o 200

ore, in quest’ultimo caso con borsa lavoro)in modo da incentivare l’attività orientativaattraverso la conoscenza e l’esperienza piùspecifica, anche se limitata nel tempo,all’interno del mondo del lavoro. I risultatidell’attività sono monitorati dal tutorscolastico e dal tutor aziendale che, alla finedel periodo, è chiamato a esprimereattraverso un’apposita scheda lavalutazione della prestazione svolta dallostudente.Al fondo di ogni iniziativa vi è laconvinzione che una scelta ponderataimplica insieme la conoscenza e lapassione. In effetti, è sicuramente necessarioconoscere la realtà del mondo in cui ci sitroverà ad operare, ma solo se la si affrontacoltivando la propria passione divienepossibile incidere su di essa.

Lorenzo Gianfeliciinsegnante Liceo

Dal Liceo scientifico all’Università

L’avventura entusiasmante del liceo

Raccogliere la sfida

LA COPERTINA DEL GIORNALE DEGLI STUDENTIDEL LICEO DEL SACRO CUORE

FOTO DI GRUPPODEI PRIMI STUDENTI ‘MATURATI’

AL LICEO SACRO CUORE (ANNO SCOLASTICO 2011-2012)

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Giovedì 22 novembre 2012II Speciale Fondazione Sacro Cuore

a formazione scientifica nell’ambitodella licealità si caratterizza per la suadimensione culturale, avendo come

obiettivo il contribuire a fornire strumentiintellettivi, culturali e umani per la forma-zione della Persona nella sua integralità,formazione che deve portare il giovane adacquisire la capacità, in una realtà come lanostra complessa e articolata, di leggere edinterpretare eventi e fatti in una dimensio-ne critica, dando un giudizio sulle cose edesercitando quindi la propria libertà.Troppo spesso si cede all’illusione di cre-dere che la cultura scientifica sia quella de-legata agli esperti di comunicazione, conla tendenza a spettacolarizzare a tutti i co-sti, talora banalizzando metodi e contenu-ti della scienza. Pur rispettando tali stru-menti a fini divulgativi, il giovane deve tut-tavia essere educato a porre l’attenzionesul dato reale, con la capacità di meravi-gliarsi studiando un fenomeno, esercitan-

L do rigore logico , spirito di ricerca e di atte-sa per il bello che è ancora nascosto ai no-stri occhi. Ogni scoperta è ‘…un dono me-raviglioso che noi non comprendiamo némeritiamo’ (E. P. Wigner). Questa dimen-sione però non va solo raccontata ai ragaz-zi, ma esercitata nel quotidiano, con l’ac-quisizione di metodi e il concretizzarsi diidee e concetti. Per questo sono state at-tuate molte esperienze che vanno in que-sta direzione, come il progetto PLS (PianoLauree Scientifiche, gestito dall’Universitàdi Bologna): i ragazzi, guidati da tutor uni-versitari, vengono introdotti in un vero eproprio percorso di ricerca multidiscipli-nare, mettendosi in gioco a tutto campo inun progetto che li vede protagonisti in unvero laboratorio di ricerca (modelli mate-matici in biologia, crittografia, statistica…)La realizzazione di tali progetti è facilitataanche dal fatto che il liceo ha, in tutte leaule, la Lim (lavagna interattiva multime-

diale). L’uso, in tutte le discipline, è siste-matico e trasversale, durante le lezioni de-gli insegnanti e nei normali interventi de-gli studenti. È usata per scrivere, fare grafi-ci, entrare in rete, con tutte le possibilità diinterazione e integrazione dell’interroga-zione o lezione con immagini, dati, filma-ti, esperimenti. La lezione può anche esse-re salvata, ripresa o inviata allo studenteassente. Questo educa a un consapevole emirato uso delle risorse tecnologiche.Il processo di saper leggere un evento inottiche differenziate e quindi anche in ter-mini matematici, porta all’esperienza del-la Modellizzazione del reale, traducendoun fatto in grafici, costrutti, carte, statisti-che o interpretazioni probabilistiche. Inquesto passaggio dal sapere teorico al sa-per interpretare e operare, si configura lacompetenza scientifica.

Antonia Alecciinsegnante Liceo

Liceo FscEducazione alla critica. Spirito di ricerca e rigore logico

nello studio delle scienze

Cultura scientifica e licealità

Le lingueper aprirsia un mondomulticulturaleL’importanza di comprenderee condividere culture diverse

olui che non sa le lingue straniere, non sa nulla dellapropria” (Johann Wolfgang Goethe).Già nel ’700 il grande scrittore tedesco aveva capito laportata formativa dell’apprendimento delle lingue stra-

niere (il plurale è suo e dice di una lungimiranza che forse nel tempo si ètalvolta dimenticata), come possibilità di crescita personale e di arric-chimento culturale. A questa intuizione va aggiunta al giorno d’oggi lanecessità di sapersi muovere e mettere in gioco in un contesto (quantomeno) europeo dove è indispensabile possedere un approccio intercultu-rale alla vita, anche sotto un profilo linguistico. Di conseguenza l’ap-prendimento di più lingue straniere e di riflesso di più culture rappre-senta un’importante risorsa per i nostri ragazzi, non soltanto dal puntodi vista educativo, ma anche culturale, sociale, economico, occupazio-nale e politico. Se è vero che strumento privilegiato per acquisire unalingua rimane la possibilità di soggiornare a lungo nel Paese in cui essaviene parlata, interagendo quotidianamente con parlanti nativi, rima-ne altrettanto importante l’apporto che la scuola può dare al percorso diconsapevolezza linguistica, in termini di motivazione, metodo sistema-ticità.Una buona preparazione linguistica non si improvvisa; richiede tempo,dedizione e pazienza; si nutre della disponibilità a dare e a ricevere edella flessibilità del cambiare prospettiva. Pertanto è fondamentale ini-ziare presto una educazione a comunicare con il mondo, movendo dallaconvinzione che una lingua straniera sia molto di più di una materiascolastica. A questo proposito già da anni la nostra scuola media offreun monte ore potenziato di lingua inglese e la possibilità di scegliere tralo spagnolo e il tedesco come seconda lingua comunitaria. Al fine dispronare i ragazzi a mettersi davvero in gioco e a vincere l’inibizione al-la comunicazione, che in parte caratterizza ancora le generazioni prece-denti alla loro, si creano situazioni di uso autentico della lingua attra-verso il lavoro sistematico con un docente madrelingua (sia per la pri-

C“ma che per la seconda lingua straniera). Tale figura profes-sionale affianca l’insegnante curriculare, fornendo occa-sioni di potenziamento della comprensione e produzioneorale, con particolare attenzione all’aspetto fonetico. Inol-tre veicola dei contenuti culturali relativi alla civiltà delsuo paese di origine.In questo contesto ci è sembrato naturale continuare ad of-frire anche nel percorso liceale le due lingue straniere, pernon disperdere il prezioso lavoro svolto alla scuola media enon interrompere l’educazione a un approccio alla realtàmulticulturale e plurilinguistico. Per questo, al rigore dellavoro scolastico è stata unita la possibilità di capire e con-dividere culture diverse dalla nostra recandosi nei paesiche le originano, sia promuovendo gite scolastiche all’este-ro sia impegnandosi sul fronte di partnership con altrescuole (al momento con il liceo Hans-Furler Gymnasiumdi Oberkirch, Baden Württemberg).Gli elementi caratterizzanti l’organizzazione del percorsolinguistico si sviluppano secondo la categorialità degli stu-denti: le lezioni col docente di madrelingua divengono pro-gressivamente momenti di conversazione e la preparazionedelle certificazioni assume una maggiore sistematicità eviene caldeggiata presso la totalità della classe. Così è pos-sibile sostenere il Dele o il Goethe Zertifikat alla fine delquarto anno e il Cambridge English First (Fce), all’iniziodel quinto.Quando il possesso dello strumento linguistico diviene piùsicuro ci si rivolge alla massima espressione che di esso èstata fatta nel corso della storia e ci si inoltra così nello stu-dio della letteratura, vista attraverso autori significativi inambito europeo. L’approfondirsi dei contenuti non esula

dal percorso verso l’autonomia comunicativa,si rende al contrario ulteriore occasione diutilizzo e potenziamento della lingua, secon-do l’approccio denominato Clil (Content andLanguage Integrated Learning). La convin-zione della bontà di tale metodo ha portatoallo strutturarsi di una disciplina, insegnatanel quinto anno, ma con qualche “assaggio”già dal quarto, interamente insegnata in in-glese e denominata Istituzioni Giuridiche edEconomiche Internazionali. Lo docente ame-ricana Carolyn Kadas, economista specializ-zata in Europa dell’Est, organizza i proprimoduli di insegnamento a partire dall’attua-lità storico-economica ed analizza eventi,momenti e fenomeni significativi nel contestosociale globalizzato nel quale i nostri ragazzisi trovano a vivere (ad esempio la crisi econo-mica, le energie rinnovabili, concetti di microe macro economia). L’intento di questa espe-rienza, oltre al fatto di fornire contenuti baseper la cultura di un ragazzo europeo del ven-tunesimo secolo, è quello di facilitare l’accessodegli studenti a corsi di laurea e specializza-zione all’estero o comunque tenuti in linguainglese in Italia. Un crescente numero di uni-versità anche nel nostro Paese infatti offrecorsi o insegnamenti interamente in inglese,contribuendo così a rispondere alla necessitàdei giovani di aprire la propria mente e di leg-gere in modo nuovo la realtà.

La parolalettavissutaagìta

kenéDuemila12 è il nome del laboratorioteatrale che, da ormai tre anni, caratterizza

il percorso didattico del Liceo.Il teatro è, dal punto di vista formativo,un’esperienza unica: la parola prima letta, poidetta, e poi vissuta su un palco, diventa infineazione vera e propria, in quanto non puòprescindere dalla fisicità e dalla personalità dichi la pronuncia. La parola, dunque, si fa azione,prende letteralmente corpo e vita, e in questadinamica permette ai ragazzi di conoscersi più afondo, e di conoscere potenzialità e risorse

S espressive spesso sorprendenti, come peraltro ipercorsi degli anni scorsi hanno ampiamentedimostrato. Nel 2010-2011 il laboratorio si èconcluso con uno spettacolo (Un pugno didomande, e di poesie) messo in scena a partiredalla lettura di testi poetici di autori delNovecento. Nel 2011-2012 il testo dellospettacolo (Alighieri, permette? Variazioni sualcuni personaggi danteschi) è invece statocomposto sulla base del confronto con la DivinaCommedia. Quest’anno il lavoro ha preso lemosse dalla lettura e dalla discussione di alcuni

testi di prosa, tra cui Il profeta (Gibran), Ilgiovane Holden (Salinger), Novecento e Oceanomare (Baricco), La leggenda del santo bevitore(Roth), Il sogno di un uomo ridicolo(Dostoevskij). Il punto di partenza è sempre lostesso: stare di fronte a se stessi nel confrontocon le parole dei grandi autori, nellaconsapevolezza che dietro quelle parole stasempre invariabilmente ciò che davverointeressa e muove: la vita.

Tiziano Marianiinsegnante Liceo

FOTO RICORDO DEGLI STUDENTIDEL LICEO

DURANTE IL SOGGIORNO-STUDIOIN IRLANDA (LUGLIO 2012)

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Giovedì 22 novembre 2012 IIISpeciale Fondazione Sacro Cuore

LIM e progettosperimentale “ENNEDI”

a Scuola secondaria di primo gradodella Fondazione del Sacro Cuore daalcuni anni si è lanciata in un progetto

lungimirante, che prevede lo svolgimentodella didattica in stretta relazione con l’usodelle nuove tecnologie. Per tali ragioni, ogniaula è dotata di una LIM, la lavagnainterattiva multimediale usata per guardarevideo (anche in lingua straniera), presentarelezioni e ricerche in power point, fareschemi riassuntivi e analisi di testi… La suaricaduta sulla didattica non è limitata ad aspettiesclusivamente pratici: con la LIM è possibile navigarein rete, approfondire argomenti, reperire dati,visualizzare immagini e carte non presenti nei libri ditesto… In altre parole, è possibile aprirecontinuamente tante finestre sull’attualità e sulmondo del passato, della letteratura, delle scienze,delle arti e della tecnica. Insomma, anche la classicalezione frontale diventa interattiva, poiché coinvolgelo studente e l’insegnante in modo dinamico epermette l’attivazione di numerosi progetti dipotenziamento interdisciplinari. Per citarne solo unoattivato nelle classi terze: il CLIL, ossia l’insegnamentodi una disciplina (in questo caso storia e geografia) inlingua straniera (inglese).Ma c’è di più: nelle due classi prime è stato avviato ilprogetto pilota ENNEDÌ (Nativi Digitali), che ha dotatoi 37 alunni e alcuni insegnanti di un iPad. Lostrumento ha fatto il suo ingresso nelle aule dopo una

L

riflessione da parte di docenti e genitori, desiderosi disperimentare l’applicazione delle nuove tecnologienella didattica e nell’apprendimento, senza che nevenissero fraintesi o limitati gli usi e le applicazioni.Per tali ragioni è stato collegialmente approvato unregolamento per l’utilizzo dell’iPad a scuola; inoltre, gliinsegnanti hanno seguito un corso di formazione esono affiancati da un tecnico, per garantire uncontinuo aggiornamento e una sistematicità dell’usodello strumento.In ogni iPad sono stati caricati alcuni libri digitali - chenon hanno sostituito quelli cartacei -, dizionari eprogrammi di scrittura, presentazione power point,memorizzazione dati e documenti.Grazie a una connessione Wi-Fi interna a ogni aula,l’insegnante può immediatamente inviare e/o riceveremateriale didattico, schemi e altri documenti.A pochi mesi dall’attivazione del progetto, che richiede

agli insegnanti uno sforzo sicuramente alto per lacostruzione e la gestione delle lezioni, sono emersialcuni aspetti sorprendenti: gli studenti, dei quali moltia casa possedevano già uno strumento simile, si sonolasciati guidare, scoprendo nuove applicazioni e nuoviusi, e hanno incominciato a navigare in rete conocchio critico, finalizzando la ricerca a scopi didattici.Epica, storia, geografia, scienze, arte, tecnica: ognunadi queste discipline, che ha un proprio linguaggio e ilcui studio richiede rigore metodologico, vienearricchita di informazioni, approfondimenti e ulterioriscenari. Viene così ribadito e rafforzato l’obiettivo delpercorso formativo offerto dalla scuola: fare in modoche lo studente abbia sempre vivo l’interesse per laconoscenza e impari a cercare informazioni, a farescelte e a formulare giudizi con senso critico.

Filippo Pistocchiinsegnante di scuola media

Una Scuola Media per Nativi Digitali

In classe si apronotante finestresul mondo che ci circonda,stimolando il gustoper la conoscenza

Sorprendersi dell’imponente bellezza del DuomoUscita di inizio anno per tutte le classi di Scuola media, in Lombardia con meta finale Milano

utti presenti i ragazzi delle medie lamattina dell’11 ottobre, nonostante l’albaappena sorta, alla partenza per la gita di

inizio anno. Non vedevano l’ora di parteciparea questo momento, divenuto ormai abituale, incui insieme agli insegnanti hanno condiviso siala compagnia e la convivenza, che un mododiverso di approcciarsi allo studio.Ogni classe ha potuto incontrare aspetti dellarealtà relativa al percorso di storia propriodell’anno: le prime hanno visitatoCastell’Arquato e l’abbazia di Morimondo,esempi di organizzazione del territorio propridel Medioevo; le seconde si sono recate alMuseo della Scienza e della Tecnica, dovehanno incontrato la genialità di Leonardo daVinci, e al Castello Sforzesco, segno dellapotenza rinascimentale; le terze invece hannopotuto vedere come l’apertura intelligente dialcuni industriali lombardi, i Crespi, abbia dato

T vita a un villaggio operaio, vicino a unafabbrica tessile, sulle rive dell’Adda.Insieme, però, le diverse classi hannopotuto sorprendersi dell’imponentebellezza del Duomo di Milano, che nella suaarchitettura ardita e protesa verso l’alto,rappresentando tutto l’uomo e ciò che nellasua esperienza c’è di terrestre, lo porta versoil cielo.Per ognuno dei partecipanti è stataun’esperienza importante e straordinaria,anche per chi iniziava quest’annol’avventura delle medie, ed è statal’occasione per ritornare poi alla normalitàdel lavoro quotidiano in classe, piùconsapevoli dell’utilità dello studio per lacomprensione dell’uomo e della realtà.

Maria Cristina Riccie Maria Pia Golinucci

insegnanti di scuola media

Medie | A colloquio con il direttore Zanotti

Chi è il giornalista? Che cosa fa? Che cosa sono le notizie? Cosa ci vuole per fare il giornalista? Per un’ora gli alun-ni di terza media dell’istituto Sacro Cuore hanno riflettuto in un colloquio serrato con il direttore del Corriere Cese-nate, Francesco Zanotti. Rispondere a queste domande non è una cosa scontata, banale, perché il lavoro del gior-nalista richiede oltre all’impegno e alla dedizione, la passione e la forza di volontà, come tutte le altre professioni.Ogni giornalista è un testimone, scrive quello che vede e non inventa nulla. La cosa più importante per saper scri-vere un articolo, è la lettura di libri sulla storia, sulla chiesa o anche sull’attualità. Bisogna saper cogliere ogni even-to e renderlo proprio, personale, distinguendosi dagli altri.Questo incontro è stato significativo per tanti motivi: il tempo è prezioso e non va sprecato, la vita è una sola e dob-biamo riuscire a dare frutto a tutti i talenti donatici da Dio, ogni cosa è preziosa e ritorna nella vita anche se all’ini-zio viene sottovalutata. Parole piene di vita per noi ragazzi che ci stiamo affacciando ad una realtà più adulta.

Giulia Faedi (studentessa 3ª media)

Linguaggi visiviLaboratoriodi fumetto

ercoledì 14novembre Alan

D’Amico (disegnatore escultore) ha condotto,presso la nostra scuola,all’interno delle iniziativedi Cesena Comics &Stories un laboratorio sulfumetto.Il fumettista ha guidato leclassi seconde,presentando il suo lavorocome disegnatore difumetti, illustratore escultore, in un curioso percorso alla scoperta dell’uso del linguaggio del fumetto,per capire come creare un personaggio e una storia, come dividere la storia ecome usare le immagini per raccontarla.Una bella sfida per i ragazzi che hanno preso carta e penna e si sono cimentatiognuno con una breve storia inventata chiedendo aiuto e confrontandosi inmodo vivace con l’artista che li ha accompagnati in questa esperienzaappassionante.

M

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Giovedì 22 novembre 2012IV Speciale Fondazione Sacro Cuore

Lo studio dell’Inglesealla scuola “elementare”

● Il valoreformativodella lingua

● Il rapportocon tradizionie abitudini diverse

● La “full immersion”del viaggio studioin Inghilterra

ella nostra scuola lo studiodell’Inglese ha un ruolorilevante e taleinsegnamento impegna i

bambini sin dal primo anno dellascuola elementare, per proseguirepoi in un percorso sempre piùapprofondito e significativo nelsecondo ciclo.L’esperienza ormai consolidata,conferma il valore formativo dellalingua inglese, che permette albambino di acquisire glistrumenti necessariper inserirsi in una societàmulticulturale.Per tali ragioni, nell’ora di inglese,l’attività didattica si riferiscesempre a contesti reali, stimolantie appartenenti alla culturaanglosassone. L’entusiasmoaccompagna i bambini nel“viaggio” che insieme facciamonella conoscenza della culturabritannica: le tradizioni, lefestività, le diverse abitudini dellavita quotidiana degli Inglesi liportano in un paese lontano, che

N pian piano diventa sempre piùnoto, familiare e quindi “piùamico”. Perché allora non fare unviaggio ancor più reale e prenderetutti l’aereo?E così, da alcuni anni la nostrascuola propone, nel mese diluglio, l’esperienza di una vacanzastudio in Inghilterra. I bambiniche lo desiderano, accompagnatidalla loro insegnante di inglese,trascorrono due settimane in uncollege, immerso nellaverdeggiante campagna inglese.Anche lo scorso luglio, alcunialunni della Fondazione SacroCuore hanno lasciato l’Italia e leloro famiglie alla volta di Ascot,una piccola città vicino a Londra,famosa per il suo ippodromofrequentato anche dalla famigliareale.L’entusiasmo era alle stelle (anchese alcuni di loro erano lontani daipropri genitori per la prima volta).L’esperienza diviene chiara in taleoccasione: il maestro è punto diriferimento, in un contesto

sconosciuto al bambino, nel qualeviene introdotto dall’adulto,vivendo un’esperienza dicondivisione e di crescita.L’incontro con la lingua viva è unagrande opportunità per i bambini,perché si tratta di una vera epropria “full immersion” nellalingua e nella vita degli inglesi.La mattina i bambini hannoseguito i corsi di lingua, tenuti dainsegnanti madrelingua; ilpomeriggio e la sera si sonodivertiti partecipando alle diverseattività sportive proposte dalCollege St Mary, come lapallavolo, il nuoto, il calcio,iltennis e la danza.Quattro giornate ci hanno visti “ingiro” per l’Inghilterra; siamo statia Londra e abbiamo visitatoOxford, Windsor e HamptonCourt Palace, luoghi affascinanti edi grande interesse culturale estorico.Siamo tornati a Cesena e,guardando negli occhi i nostrialunni, eravamo soddisfatte,

FOTO RICORDO,DAVANTI AL BIGBEN, DI ALCUNIPARTECIPANTIAL SOGGIORNOSTUDIOIN INGHILTERRA(LUGLIO 2012)

perché erano tutti contenti;avevano portato con sé un riccobagaglio di esperienze ed eranocresciuti. Erano divenuti piùsicuri e capaci nell’utilizzare lalingua inglese per raccontare disé.

Alga Geminiani e Nadia Mariniinsegnanti scuola Primaria

gni volta che una novità entranel raggio d’azione del lavoro ascuola occorre giudicarne la

positività ed evitare il doppio erroredi cedere d’impeto alla tentazione dilasciare la strada vecchia per unanuova e sconosciuta o di chiudere apriori la porta in faccia alla novità ri-manendo arroccati in difesa.È il caso dell’introduzione della La-vagna Interattiva Multimediale an-che nelle classi della scuola prima-ria. È una presenza ‘ingombrante’,perché occupa una parte importan-te della parete dell’aula, ma soprat-tutto richiede all’insegnante di fami-liarizzare con una tecnologia abba-stanza complicata ma non impossi-bile, neanche per chi non è nato e ecresciuto in ambiente digitale.Ad ogni modo, contagiata dall’entusiasmo dei mieialunni, ho cominciato ad utilizzarla e a scoprirne legrandi potenzialità, aiutata dai bambini che mi so-stenevano anche nei tentativi di capire come fun-zionava, come metterla a punto, come impostare illavoro e come salvare gli elaborati per poterli riuti-lizzare. Ed è stato uno spettacolo!Tutti giorni e tutti insieme abbiamo imparato a uti-lizzarla come lavagna, ma anche a scoprire gli stru-menti della geometria e a servircene per disegnarefigure geometriche e studiarle con grande precisio-ne; abbiamo cercato quadri di Van Gogh e li abbia-mo osservati nei dettagli trovando geometrie nellecomposizioni pittoriche; abbiamo cercato in Inter-net le immagini che ci servivano per raccontare lefiabe di Andersen, raccolto i titoli dei nostri testi,

O

ascoltato i brani di musica classica che dovevanoaccompagnare le nostre letture, studiato geografiasulle carte mute da animare…e abbiamo contagia-to la maestra di inglese che ha cominciato ad utiliz-zarla per fare la comprensione di testi in lingua emille altre grandi cose.Dopo qualche tempo abbiamo compreso che c’èstata data una opportunità accattivante e per certiaspetti più completa per apprendere!Vorrei sempre avere strumenti come questo, chepermettono a me e ai miei bambini di fare cose bel-le, ma è perché siamo certi della bellezza del nostrostare insieme tutti i giorni che possiamo affermareche la LIM è una gran bella invenzione.

Carla Agostiniinsegnante scuola Primaria

Aule aperte L’utilizzo delle LIM alla Primaria

Imparare insieme ai bambini

l laboratorio teatrale, condotto in compresenza con un esperto, èdivenuto in questi anni molto importante per noi insegnanti della

primaria del Sacro Cuore. Il fatto di lavorare in questo contesto dianimazione espressiva per noi maestre è fondamentale, perché cipermette di cogliere aspetti dei nostri bambini che a volte, in classe,non emergono così evidenti. Nel laboratorio possiamo vederli coinvoltiin tutta la loro persona, mentre utilizzano linguaggi e modalità, cheaprono canali di comunicazione difficilmente raggiungibili in altri modi.Nello spazio aperto dell’aula di teatro, utilizzando la musica, il suono, ilcanto, il ritmo, e il movimento espressivo del corpo, può capitare di

I

Laboratorio teatrale alla Primaria stupirsi a guardare quel bambino, che in classe è piùtimido e meno vivace, in una veste del tutto nuova,mentre lavora divertendosi ad interagire conl’esperto e i compagni, come protagonista dellalezione. Altre volte, invece, proprio il bambino un po’più irrequieto ed esuberante in classe riesce atrovare, attraverso la recitazione, una modalità peresprimersi in tutta la sua ricchezza. Quello che hannoscritto i nostri ragazzi lo scorso anno, dopo laconclusione dell’attività con la messa in scena dellospettacolo “Robin Hood”, è la testimonianza dellabellezza di questo lavoro. Così si è espresso uno diloro: “L’esperienza che quest’anno mi è piaciuta di più

è stata quella del teatro, perché ho imparato avincere la timidezza e a superare le paure. Lecose che mi sono rimaste più impresse sonostate la voglia di imparare e la voglia dicrescere, poiché non s’impara per imparare, maper diventare ogni giorno un po’ più grandi.Grazie alle venti favolose lezioni di teatro misono aperta agli altri: adesso con la maestrariesco ad esprimermi senza balbettare e aparlare senza diventare rossa, come il pesce cheabbiamo visto nella gita a Ravenna”.

maestra Nicolettainsegnante Primaria

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Giovedì 22 novembre 2012 11Cesenatico

ANNIVERSARIORicordiamo

Fra Micheleda Cesenatico, a cinque anni

dalla sua “nascita al cielo” con unaMessa il giorno 24 novembre alle ore 9

nella chiesa dei Cappuccini a Cesenaticoe il giorno 25 alle ore 9.45 nella chiesa parrocchiale

di Cannucceto

Giornata del "merito scolastico"L’Istituto di Istruzione superiore "Leonardoda Vinci" di Cesenatico organizza "Lagiornata del merito scolastico". Lamanifestazione è in programma sabato 24novembre alle 10.30 presso la sala congressidel Palazzo del turismo di Cesenatico.L’iniziativa è resa possibile grazie al proficuorapporto con la Croce Rossa Italiana -Comitato locale di Cesenatico - che elargisce

le borse di studio a 10 alunni individuati, tragli altri, per le attività di volontariato chehanno svolto. Non manca il sostegno dellaBcc di Sala. Fra gli studenti diplomati colmassimo dei voti saranno premiati: MarcoAbbondanza, Sirielle Campana, SofiaVincenzi, Jacopo Genghini, Desirè Zandoli,Anna Fratti, Elena Mengozzi, Joana Ndreu,Martina Polletta, Jessica Colaianni.

olo scolastico di Villamarinaal via. "Finalmente è ufficiale- afferma il sindaco diCesenatico Roberto Buda - la

scorsa settimana i dirigenti delComune di Cesenatico e la ditta Cmchanno firmato il contratto relativo alnuovo polo scolastico di Villamarina.L’edificio è stato pensato e progettatosecondo le normative che riguardanoil regolamento di igiene,l’illuminazione, l’aereazione, la

P

Villamarina: lavoriai nastri di partenza

Per il polo scolastico investimento da 11 milioni di euro

protezione al fuoco, i disabili, oltread un’accurata valutazione deimateriali e delle tecniche costruttive.Voglio sottolineare la nostrasoddisfazione: in un momento dicrisi generale l’Amministrazioneriesce a far partire un progetto diqualità elevatissima. E’ un granderisultato per chi, come me, è certoche si può ripartire".L’immobile sarà composto da unamensa di 374 metri quadrati con

capienza di 300 posti e una cucina di261 metri in grado di preparare 700pasti giornalieri. Sale polivalenti aduso del quartiere con una superficiedi 123 metri quadrati. Una palestrainterna con servizi annessi di 273metri. Sette sezioni relative allascuola dell’infanzia ed un micro-nido. Quindici classi della scuolaprimaria, otto interclassi, unabiblioteca e sala audiovisiva, unlaboratorio informatico, unolinguistico e uno di pittura. Poi visono gli uffici della direzionedidattica per una superficiecomplessiva 154 metri quadrati. Ilverde attrezzato è di 8421 metriquadrati. Il parcheggio è di quasi5000 metri quadrati. "I costi sostenuti - continua ilsindaco - sfiorano i 10 milioni di europer i lavori, più 279mila euro per lasicurezza in cantiere e 652mila eurodi spese tecniche". La superficie lorda della costruzioneè pari a 6888 metri quadrati. Il lavorointerdisciplinare che ha coinvolto laprogettazione architettonica,strutturale e impiantistica è statoimpostato con l’obiettivo direalizzare un edificio che fosse ilrisultato di un’azione unitaria, e cheavesse come obbiettivi primari ilcontenimento dei consumi, lariduzione nell’uso delle risorse, unalto livello nella qualità degli spaziinterni ed esterni ed un elevatoconfort per che lavora all’interno.

Progetto MyosotisIniziative al I° CircolodidatticoIl Piano dell’offerta formativa del I° Circolodi Cesenatico mette a disposizione dialunni, genitori e docenti le iniziative diMyosotis, progetto di promozione delbenessere e di prevenzione del disagio. Ilprogetto si avvale del sostegno della Bcc diSala. Si offre alle classi l’opportunità di avvalersidi un team di esperti per rispondere allediverse esigenze al fine di promuovere ilbenessere. Il percorso di alfabetizzazioneemotiva e di prevenzione del bullismo, daltitolo "Dentro di me...un mondo",condotto da Michele Massa, è finalizzato ariconoscere le proprie emozioni, primopasso verso la consapevolezza dell’identitàpersonale e a incoraggiare atteggiamentiprosociali e cooperativi, individuati comefattori protettivi alla formazione dicomportamenti aggressivi. "E’ attraverso la creazione di un clima diclasse positivo - commenta l’insegnantereferente Rossana Rossi - e lo sviluppodella capacità di empatia che si puòcontrastare efficacemente la comparsa diatti di bullismo all’interno delle aulescolastiche. Lo"Spazio di ascolto 0-6,Parliamone con lo psicologo", gestito dallapsicoterapeuta Manuela Arenella presso lasede della ludoteca Cunegonda, èindirizzato a genitori ed insegnanti dellascuola dell’infanzia. Il servizio fornisceconsulenza gratuita per un massimo di treincontri annuali. Occorre fissare unappuntamento chiamando il numero 3333591019 nelle giornate di lunedì emercoledì, dalle 16,30 alle 17,30.

Giorgio Magnani

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Giovedì 22 novembre 201212 Valle del Rubicone

La canapa è storiaUna fiera la rivaluta

a tradizione dell’anticalavorazione della canapa devediventare un patrimonioculturale per tutti.

Questa frase, pronunciata durante lapresentazione del programma della"Antica Fiera della canapa" (fibre, fili,ricami e merletti), che si svolgerà aGambettola sabato 24 e domenica 25novembre, testimonia la nuovaimpronta che si vuol dare a questamanifestazione. I due contenitori principali saranno ilcentro culturale "F. Fellini" in corsoMazzini e gli spazi espositivi di"Fabbrica" in viale Carducci 119 (nelleimmediate vicinanze della stazioneferroviaria), all’interno dei quali sisvolgeranno mostre, convegni,dimostrazioni lavorative dal vivo edegustazioni. Fra le varie iniziative, il programmaprevede: sabato 24 novembre alle 17,nel Teatro dei Filtri di "Fabbrica", la"Bottega della Canapa" presenta ilconvegno "La canapa come alternativaall’insostenibilità della filiera tessile".Relatori saranno i docenti universitari

LGiovanni Bazzocchi e AlessandroZatta. Sempre all’interno di"Fabbrica", sia sabato che domenicasarà possibile visitare: nella Sala deiFiltri, "Amarcord.. ac fadiga la canva",mostra didattica-fotografica curata daFiorenzo Montalti e l’associazione "IlPlaustro" di Villagrappa di Forlì.Un’ottantina di pannelli fotograficiaccompagnati da testi descrittivi cheraccontano la storia, la coltura, latrasformazione ed il commercio diquesta pianta, usata da 6mila anni, elavorata a Gambettola sino al 1950. Acompletamento della mostraun’esposizione di attrezzi, macchinarie strumenti che si usavano per lalavorazione della canapa.

Nel centro Fellini si terrà l’esposizionedi merletti e ricami delle scuoledell’Emilia-Romagna. Non mancherà il consueto mercatoambulante di artigianato e prodottitipici lungo corso Mazzini, le piazzePertini e Foro Boario ed il vialeCarducci, lungo il quale sarannoposizionati anche i banchi degli"antichi mestieri".La manifestazione sarà inaugurataufficialmente domenica 25 novembrealle 10, con l’esibizione del CorpoBandistico "Città di Gambettola", allapresenza del sindaco di Gambettola,Iader Garavina e dell’assessore alleattività produttive Marcello Pirini.

Piero Spinosi

Mostre, esposizione,mercatino e standtradizionali sabatoe domenica

A Gambettola nel fine settimana Rotary RubiconeDomenica 25, opere d’arte all’asta per beneficenza"Arte all’asta": una raccolta di fondi tramitel’acquisto di opere d’arte. E’ lamanifestazione che il Rotary Club Valle delRubicone tiene ogni anno a Gambettola inoccasione della Fiera della Canapa.Quest’anno, "Gli amici di Gigi", giovanecomunità d’accoglienza di San Mauro Pascoli,per le loro necessità hanno chiesto al Club un

pulmino per trasportare i loro assistiti. Ilpresidente del Rotary, Giancarlo Biondini,insieme a tutto il Consiglio si è subitoadoperato per aiutarli. Per cui i quadri e leopere d’arte donate saranno messi all’asta e ilricavato contribuirà all’acquisto del mezzo ditrasporto. L’appuntamento si svolgedomenica 25 novembre dalle 15.30 presso ilCentro Fabbrica in viale Carducci aGambettola. La cooperativa Gli amici di Gigi offre unservizio di accoglienza a minori disagiati epropone un centro diurno presso una casa dicampagna.

Calisese | Cesare cambia sponda

Giulio Cesare ha cambiato sponda e ne è stata ufficializzata la nuova disposizionedomenica scorsa, a Calisese di Cesena. Grazie all’interessamento della Pro Rubicone, conl’aiuto di alcuni volontari, il busto del condottiero è stato collocato in un sito più in vistarispetto a prima, comunque sempre adiacente alla chiesa e allo storico Urgon-Rubicone.

LongianoTutto prontoper l’arrivo di Rai DueLe telecamere della Rai saranno aLongiano venerdì 23 novembre trale 9 e le 12.30. Grazie ai longianesiMario e Mirka Galbucci(dell’omonima orchestra), ilconduttore Luca Sardella, inviatodella trasmissione di Rai Due "Ifatti vostri", sarà in piazza TreMartiri per realizzare alcune ripresedal mercato comunale di Longiano. Lo speciale da Longiano andrà inonda su Rai Due in 8 finestredurante le puntate de "I fattivostri", la trasmissione condottaogni giorno dalle 11 alle 13 daGiancarlo Magalli, nei giorni 3, 4,5, 7, 10, 11, 12 e 14 dicembre. Inogni puntata verrà illustrato unprodotto ortofrutticolo tipico e unaricetta gastronomica.

Mv

Torna la Piccola fiera d’autunno

Roncofreddo, due giornidi prodotti tipiciSabato e domenica ritornerà la "Piccola Fiera d’autunno"a Roncofreddo, giunta alla sua dodicesima edizione. Ilpaese sarà invaso dall’allegria di festanti banchi diprodotti, in un clima di cultura legato alle tradizioni delterritorio. Oltre ai prodotti tipici da assaggiare e da acquistare, saràpossibile partecipare a laboratori didattici e a momenti divero folklore con le musiche e i balli antichi, ma ancheriscoprire e ritrovare gli antichi giochi della tradizionepopolare. Hanno aderito all’iniziativa di quest’annotrenta produttori locali e circa cento espositori. Tutte leassociazioni sono coinvolte in questa preparazione. Sipossono trovare, ad esempio, "osterie" all’aperto cheproporranno lumache, trippa, polenta. Per tutti, sarannoproposte tante attività, intrattenimenti e laboratoricreativi, canti popolari e canti del folklore romagnolo,salterelli e quadriglie e altri balli d’una volta. Tante lecose da vedere e visitare: mostre e installazioni, le erbearomatiche e i due musei del paese, il Museo di arte sacrae il museo del Fronte Rubicone ’44.

Cristina Fiuzzi

Foto Mario Gambettola

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Giovedì 22 novembre 2012 13Valle del Savio

PonteGiorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

Tel. 0547 96581-96563 - fax 0547 [email protected] Facebook: Pontegiorgi Risto

asce nel dicembre del 2010con la prima assemblea chene ha sancito la costituzione.Di quel periodo è anche il

primo statuto. Stiamo parlando dellaMisericordia di Sarsina, ultima nata traquelle della Valle Savio. La Confraternitaha iniziato la propria attività agli inizi diquest’anno con l’organizzazione deicorsi necessari per "formare" i propriiscritti, da subito molto numerosi:primo soccorso (tenuto dalla dottoressa

N

Sarsina, la Misericordiatraccia un primo bilancio

Per la Confraternita subito due emergenze: neve e terremoto

Patrizia Matassoni) e protezioni civile(con Roberta Giangrandi, governatoredella Misericordia di Alfero).I soci della Misericordia di Sarsina sonocirca 140. Tra questi si annoveranocoloro che danno un contributo dibeneficenza, e coloro che hanno decisodi parteciapre alle attività e prestareservizio. "Iscritti alla Protezione Civilesono 51 - continua Bravaccini - mentre36 sono quelli dei Servizi Sociali". Undato interessante sottolineato dal

presidente è la presenza di un "altonumero di donne di tutte le età".La Confraternita sarsinate si è trovatada subito a far fronte a due emergenze:quella del nevone e quella delterremoto in Emilia. Durante l’ingentenevicata si è unita alle altre forze perliberare le strade. Nel caso del fortesisma che ha colpito le popolazioniemiliane è stata una delle prime amobilitarsi con propri volontari e unadelle ultime a venir via dai luoghiinteressati dalla tragedia. "Il 20 maggio -dice Bravaccini - abbiamo mandatosubito tre volontari in Emilia. Da quelmomento, e fino al 15 settembre, ognitre giorni c’è stato sempre un gruppoche è partito, dando il cambio agli altri".I volontari sarsinati hanno prestatoservizio principalmente a Mirandola,nel modenese, ma anche a CampoSanto, San Felice sul Panaro e Rovereto."Appena arrivati al campo, la seraintorno alle 20, - ricorda LucianoCortesi, uno dei volontari - abbiamotoccato con mano la disperazione diquesta gente che aveva perso tutto. Neigiorni a seguire ci siamo occupati dellagestione dei campi. Abbiamo montatotende, fatto da mangiare, gestito i viveriin base alle richieste che ci arrivavanodal Comune".Adesso la Confraternita si staimpegnando anche per rendere attiva lasezione dei Servizi Sociali "andandoincontro alle richieste soprattutto dianziani e ammalati".

Michela Mosconi

La VernaL’ordinazione di Fra Michele"E’ una grande emozione",confida la mamma di frateMichele Pini, il sampieranoche sabato prossimo alle 16riceverà l’ordinazionepresbiterale al Santuario della Verna.La parrocchia organizza un pullman perpermettere a chi lo desidera di partecipare,con partenza prevista per le 14 davanti allachiesa.Frate Michele sta vivendo questi pochi giorniche lo separano dalla ordinazione con ungrande sentimento di ringraziamento verso ilSignore."Sento la grande distanza tra la mia persona equello che sta avvenendo; è un grande regalodi Dio. San Francesco muore invitando i fratellia cominciare a fare la loro parte. Cominciamoad essere partecipi, almeno per il nostropiccolo uno per cento, al disegno di Dio ed allacostruzione di cieli nuovi e terre nuove".Frate Michele prosegue la tradizionesampierana che ha spesso donato propri figliall’ordine francescano: ricordiamo il padreFiorenzo Locatelli.L’ultimo sampierano ordinato sacerdote è statodon Virgilio Resi, missionario in Brasile.Due anni fa frate Michele aveva fatto, semprealla Verna, la "Professione Solenne" dei voti dipovertà, obbedienza e castità, dopo sette annidi prova. Ora, conclusi gli studi teologici,riceve l’ordinazione presbiterale.Michele Pini, trentadue anni, si è diplomatoperito forestale a Pieve S.Stefano ed ha poifrequentato tre anni del corso di laurea inScienze Forestali a Firenze. Poi la decisione difarsi frate francescano.

Alberto Merendi

Per la riqualificazione del centro di San Piero inBagno il Comune si è affidato ad un concorso diprogettazione. L’ambito del concorso, al qualehanno partecipato 16 progettisti, era ilcontesto urbano del paese dell’Alta Valle delSavio. I risultati del concorso sono stati resi noti

San Piero in BagnoProgetto vinto da San Marino

venerdì scorso. Il comune di Bagno di Romagna ha pubblicato sul propriosito web la graduatoria finale che ha visto classificarsi al primo posto ilprogetto dell’ingegnere Marco Santi (con studio nella Repubblica di SanMarino). Hanno collaborato al progetto anche gli architetti Silvia Santi,Giulia Lazzarini, Enrico Pistocchi, Davide Raffaelli. Al vincitore sono andati15 mila euro.I progetti premiati sono stati i primi cinque. Il secondo in graduatoria èstato quello di quattro architetti "nostrani" tra i quali si annoverano anchedue giovani della Valle del Savio. Quello formato dagli architetti FilippoRaggi (Sarsina), Filippo Bernabini (San Piero), Riccardo Benghi (Rimini) eMichele Lucchi (Cesena). Per loro un premio da 6 mila euro.L’elenco completo è sul sito www.comune.bagnadiromagna.fc.it

Mm

Per riqualificareil centro storicoAl secondo postola propostadi uno studiolocale

E45◗Obbligo di catene o gomme invernaliDal 15 novembre si transita in E45 (daVerghereto a Sarsina in entrambi i sensi dimarcia) solo se si montano pneumatici daneve o si hanno catene a bordo. L’obbligo, invigore fino al 15 aprile, è segnalato su stradatramite apposita segnaletica verticale. LaProvincia invece non ha emanato ordinanze,ma suggerisce di viaggiare con pneumaticiadeguati su tutte le strade.

San Piero◗In ricordo di ManuelaIl 24 novembre 2010 moriva a Roma, investitada un’auto, Manuela Camagni, originaria di SanPiero. Memor domini, prestava servizio presso lacasa pontificia in Vaticano, insieme ad altrememores, per governare l’appartamento delPapa. In suffragio saranno celebrate due messe:sabato 24 alle 18 in duomo a Cesena, presiedutadal vescovo Douglas Regattieri, e venerdì 7dicembre alle 17 in parrocchia a San Piero.

Alfero festeggia Sant’AndreaContinuano, nell’alto Savio, i momenti di ritrovo per ifedeli delle parrocchie montane. E’ la volta di Alfero:venerdì 30 novembre la comunità si ritroverà perricordare il patrono, Sant’Andrea Apostolo. Alle 11 cisarà la messa solenne cantata, concelebrata dadiversi sacerdoti che approfittano di queste ricorrenzeper ritrovarsi insieme e vivere momenti di fraternità. Già nel 2010 sono iniziati i festeggiamenti inoccasione del cinquantesimo di costruzione della

chiesa parrocchiale con una mostra sul progetto e suilavori di costruzione degli anni 1961 - 1963. Taleedificio andò a sostituire la millenaria chiesa che, perla collocazione geografica, risultava ormai distantedal nuovo nucleo abitativo. La nuova parrocchiale fuprogettato gratuitamente dall’artista FrancescoOlivucci: ideò una chiesa che valorizzasse le risorselocali di materiali e mano d’opera.

Daniele Bosi

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Giovedì 22 novembre 201214 Solidarietà

Tagli ai patronati:si continuaa colpire il cittadinoI servizi dei patronatipotrebbero non esserepiù gratuiti.Il decreto legge di stabilitàprevede pesanti e strutturali taglial fondo per i Patronatie questo potrebbe costringerei patronati ad attivare il pagamentodei servizi.L’Inas (Istituto nazionaleassistenza sociale) Cislinsieme con gli altri patronati(Acli, Inca Ital) ha intrapresoun’azione perché il testodi leggevenga modificato.“La costituzione italiana - si leggenella comunicazionedell’Inas Cisl - stabilisce che icittadini siano tutelatidai Patronati.In particolare, una piccola quota,lo 0,226 per centodei contributi che ogni lavoratoreversa agli enti previdenziali eall’Inail,torna al cittadino attraverso iservizi offerti gratuitamente daipatronati, come assistenza inmateria di previdenza,pensioni, infortuni,malattie professionali,informazionisu invalidità civile,permessi e congediper l’assistenza ai disabili.L’Inps ha chiuso gli sportelli alpubblico, quindi i patronati sonooramai l’unicopunto di riferimentoper la tutela e l’assistenza deicittadini”.

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

“Possono nascere nuovi neuroni a 75 anni, ma dobbiamo far crescerebene il cervello. E questo sviluppo può dipendere dal comportamento”:con queste parole Rabih Chattat, docente universitario deldipartimento di Psicologia dell'Università di Bologna, ha sorpreso tuttigli intervenuti al convegno intitolato “Fragilità e solitudine dellapersona anziana” organizzato dalla Fnp Cisl provinciale che si è tenutolunedì 19 novembre al teatro Verdi a Forlimpopoli.L’appuntamento, nato da una ricerca sulla condizione anzianapromossa dalla Fnp Cisl di Forlì-Cesena e realizzata grazie al sostegnodell’Università di Bologna, facoltà di Psicologia di Cesena, ha visto lapartecipazione di tante autorità delle Ausl di Cesena e Forlì. Sonointervenuti anche i vincitori delle borse di studio messe in campo dallaFnp Cisl per indagare in maniera tecnico-scientifica sul fenomeno dellasolitudine. Si tratta di Gianluca Guardione, dottore in Neuroscienze eRiabilitazione Neuropsicologica, e della dottoressa in Psicologia clinicaGigliola Casadei.Il convegno, moderato da Maurizia Martinelli, segretario regionale Cisl

per lepolitiche sociali, è stato aperto dal segretario generale Fnp Cisl Forlì-Cesena Luigi Brancato. All’appuntamento è intervenuto ancheErmenegildo Bonfanti, segretario nazionale Fnp Cisl. “Credo - ha detto- che un’organizzazione che riesce a mettere in piedi una ricerca diquesto tipo non possa che essere un’organizzazione serie e preparata.Gli anziani oggi troppo spesso sono relegati come minoranza, lasciatisoli. Come sindacato vogliamo cambiare questo modo di pensare.Come dopo il secondo dopoguerra la solidarietà tra le generazioni haportato alla crescita del Paese, così dobbiamo fare oggi.Fortunatamente non veniamo da una guerra, ma siamo in crisi e per farrinascere il Paese occorre ritrovare la capacità di lavorare insiemegiovani con anziani”.

Nelle foto in alto: Gigi Bonfanti, segretario nazionale Fnp Cisl e LuigiBrancato, segretario provinciale Fnp Cisl.Nella foto a sinistra, il professor Chattat mente illustra la ricerca.

Anziani, se si sconfigge la solitudine la vita migliora... E anche il cervello

Caritas diocesana

■ MercatinoSabato 24 novembrea Cesenain piazza Giovanni Paolo IILa Caritas è l’organismo pastorale delladiocesi che ha il compito di stimolare lacomunità cristiana e la società civile delnostro territorio a vivere sempre più secondouno stile di prossimità, condivisione, carità,in particolare con i più deboli, i piùsvantaggiati, gli ultimi, i poveri (vecchi enuovi).La sua” prevalente funzione pedagogica”,cioè educativa e formativa, si esplica anchenella gestione di servizi e opere-segno, comeCaritas diocesana (con Centro di Ascolto,mensa, dispensa, accoglienza notturna),come Caritas parrocchiali o interparrocchiali(con Centro di Ascolto, distribuzione viveri eindumenti, aiuto per l’affitto e contributi perspese indispensabili a famiglie in difficoltà).I volontari e i ragazzi del Servizio CivileCaritas portano avanti il Centro diocesano diascolto e prima accoglienza, il servizio allamensa quotidiana e l’accoglienza notturnaper persone che vivono in strada.All’interno del Centro, molto utile e moltorichiesto è il “servizio docce e distribuzioneabbigliamento” per persone senza casa esenza fissa dimora. Tutto il vestiario in buonostato portato al Centro viene controllato eselezionato dai volontari, che trattengonosolo ciò che serve realmente. Il resto è per ilCentro missionario, che lo invia in Paesi doveesistono povertà estreme.Tutte le offerte che arrivano alla Caritasvengono utilizzate per realizzare questeiniziative, vitali per un numero sempremaggiore di persone e famiglie.Sabato 24 novembre, dalle 9 alle 19,30, aCesena in piazza Giovanni Paolo II(davanti al duomo)si terrà un Mercatino Caritas.A fronte di un’offerta minima, proponiamocapi di abbigliamento in eccedenza rispettoal fabbisogno del Centro di ascolto eaccoglienza.Il ricavato sarà destinato all’acquisto digeneri di urgente necessità ora che l’invernoè alle porte: scarpe da uomo, giacconi,guanti, sciarpe, coperte, lenzuola,asciugamani, biancheria intima, pannoliniper bambini.

È il tempodella personaSabato 24 novembre si svolgela 16esima Giornata nazionaledella Colletta alimentare.Olio, alimenti per l’infanzia e scatolamesono gli alimenti di cui c’è maggiore necessità

itorna per il sedicesimo annoconsecutivo la Giornatanazionale della Collettaalimentare (Gnca), promossa

dalla Fondazione Banco alimentare onlusin collaborazione con la Compagnia delleOpere sociali, l’associazione nazionaleAlpini e la società San Vincenzo De’ Paoli.L’appuntamento è per sabato 24novembre. Durante tutta la giornata

aderendo all’invito del Banco alimentare sarà possibile fare la spesa per chi hapiù bisogno. Circa 14mila volontari della Fondazione Banco Alimentare EmiliaRomagna onlus, in oltre mille supermercati della regione, inviteranno a donarealimenti a lunga conservazione come olio, alimenti per l’infanzia, scatolame(pesce, carne, legumi, pelati e sughi), che verranno distribuiti a 831 strutturecaritative del territorio (mense per i poveri, comunità per minori, banchi disolidarietà, centri d’accoglienza) che aiutano 144.630 persone povere.Nella sola Emilia Romagna, grazie alla Colletta del 2011, sono state ridistribuitealle strutture caritative accreditate 1.066.775 chilogrammi di alimenti, di cui101.050 nella provincia di Forlì-Cesena e 52.319 chilogrammi nella diocesi diCesena-Sarsina. In particolare, nel 2011 le strutture che hanno beneficiato deglialimenti donati sono state 46, 54 i supermercati coinvolti e 680 i volontari.

R

Strutture accreditateQuest’anno, vista la crisi economica in cuiversa il Paese, in Emilia Romagna le strutturee gli assistiti sono aumentati, mentre nelladiocesi di Cesena-Sarsina c’è una struttura inmeno e 12 persone in più rispetto al 2011.Tra le strutture accreditate nella diocesi diCesena-Sarsina vi sono: Anffas Cesena onlus,asilo infantile Maria Ghiselli, Grazia&Pace,associazione Hora, Banco Di Solidarietà,associazione Claudio, Comunità PapaGiovanni XXIII Cesena, Mater Caritatis, Casadei Bimbi Di Maria Regina Della Pace, casadi accoglienza “San Giuseppe”, Centrosociale “Anziani Insieme”, Il Faro onlus,Fondazione Opera Don Baronio onlus, varigruppi Caritas parrocchiali, Caritas dei fratiminori conventuali, Oasi societàcooperativa, Opera Don Dino onlus, OperaDon Guanella-Ist. Don Ghinelli, PiccolaFamiglia della Resurrezione, San VincenzoDe’ Paoli.

“Non si può stare fermi”“Lo scopo della colletta - spiega MassimoPressiani, responsabile Gnca per la zona diCesena - è permettere al maggior numero dipersone di fare un gesto di carità vera,gratuita, senza tornaconto. È per questo chequest’anno stiamo cercando di coprire piùpunti vendita dell’anno scorso, ad esempiosaremo presenti nei Dico di via Cavalcavia evia Roversano, al DPiù di Torre del Moro,all’Eurospin di Cesenatico, nei vari puntivendita di Longiano, affinché il maggiornumero di persone possa compiere questogesto di carità. Personalmente - proseguePressiani - aderisco a questa proposta perincontrare ancora Chi mi ha donato la vita eChi me la sta dando ora. Imparare a viverecosì insegna a vivere meglio e a pieno illavoro, la famiglia, le circostanze quotidiane;insegna a essere più uomo. Il tempo dato allaColletta - sottolinea - non è tempo ‘tolto allafamiglia’, ma tempo investito per essereuomo, per comunicare e vivere insieme allamia famiglia l’annuncio cristiano, per farvedere e vivere ai miei figli la novità di Gesù.Un Gesù non solo dottrinale, ma soprattuttoesperienziale. In questo momento di crisinon possiamo stare fermi ad aspettare che lecircostanze cambino da sole, ma dobbiamoentrarci dentro e viverle, affrontarle, nonsubirle”. Per eventuali contatti einformazioni: [email protected] oppure347 4909278.

Barbara Baronio

È possibile partecipareall’iniziativa recandosi a farela spesa in diversi supermercatidel comprensorio. Lo scorso annoraccolte nel territorio diocesanooltre 50 tonnellate di prodotti

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Giovedì 22 novembre 2012 15Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

CRISTO COME PUNTO CENTRALEDELL’EDUCAZIONE RELIGIOSAdi Josef Andreas JungmannEd. Marietti 1820, 2012 (14 euro)

In questo “Anno della fede” la Marietti 1820 ci ha fatto ungrande dono ripubblicando il libro del 1939 scritto dalgesuita austriaco Josef Andreas Jungmann “Cristo comepunto centrale dell’educazione religiosa”.Il libro, curato da Alessandro Gamba, con testo originalea fronte, afferma alle pp. 35-37: “L’introduzioneall’universo della fede, che ci compete, è anzituttosemplicemente un lavoro educativo. Educare è appuntointrodurre alla realtà, in definitiva alla realtà totale, chel’educando dal suo punto di vista osserva con unosguardo onnicomprensivo, in modo da orientarvi lapropria vita. Il compito specifico dell’educazionereligiosa è di fare proseguire questa introduzione oltre gliambiti terreni verso quell’universo soprannaturale che èla vera patria dei cristiani”. Ecco allora l’importanza perJungmann di concentrarsi intorno a un punto che diasignificato e senso all’intera educazione religiosa.A pag. 49 il gesuita ha scritto: “Questo punto centrale, giàdato dalla dottrina della fede cattolica, è Cristo. Poichétutta la realtà sovrannaturale si esprime nella venuta tra

noi di Gesù Cristo come salvatore; tutto il resto vi ècontenuto come in un nucleo. Il Suo essere Figlio di Dioillumina a ritroso Dio come trinitario. A Cristo conducono levie dell’antica alleanza; ed Egli è il contenuto della nuova. LaSua vita e opera continuano nella Chiesa, nella sua autorità,nei suoi sacramenti, nella sua figliolanza a Dio. Cristo è unafigura che nei Vangeli si presenta ai nostri occhichiaramente e potentemente, che non è distante dal nostrovissuto: la cultura cristiana che ci circonda nasce dalla Suapersona e parla in mille modi di Lui;e in definitiva in tutti i tempi la vita cristiana, sacramentaleed etica, non è altro che la sequela di Cristo. La dottrinadella salvezza cristiana è intimamente ed essenzialmentecristocentrica”.Il rischio dello spiritualismo viene chiaramente combattutoin questo libro. Infatti a pag. 59 si legge: “Il cattolico medioha l’impressione che la Chiesa sia, né più né meno, unostato che non si occupa di interessi corporali ma spirituali;perciò nemmeno prova particolarmente trasporto nei suoiconfronti. Totalmente diverso diventerà il rapportospirituale in colui che presagirà nell’opera magisteriale,sacerdotale e pastorale della Chiesa la continuazione dellatriplice opera di Cristo; di colui che inizia così ad intuire cheCristo stesso permane vivente nella Chiesa, nei suoi pastorie in tutti i suoi membri”.

Cinema di Filippo Cappelli

Uci Romagna

HOTEL TRANSYLVANIAdi Genndy Tartakovki

Vampiri, vampiri e ancora vampiri.Non-morti per eccellenza, avvezzi allaseconda vita, tentano anche la terza ci-nematografica, ma senza essersene maiandati davvero. Un esempio? Se si parladi vampiri e il pensiero va ad alcuni tee-nager pallidi che tendono a brillaresotto la luce del sole, tranquilli, la colpanon è vostra: siete solo tormentati dalcontemporaneo.Così, per ritrovare il gusto vagamenteretrò del vampiro, basta anche un filmd’animazione: e le matite di Tartakovskifanno proprio al caso nostro. Inutilecompetere con i prodigi tecnici dell’ani-mazione targati Pixar, DreamWorks oBlue Sky. Meglio concentrarsi sulla fun-zionalità della storia e sulla simpatia deipersonaggi. La trama: Dracula (in originale AdamSandler, in Italia Claudio Bisio) è unpadre apprensivo e amorevole. Dopo laperdita della moglie, la figlia Mavis (Se-lena Gomez/Cristina Capotondi) è di-ventata tutto il suo mondo. Farebbequalsiasi cosa per tenerla lontana dalpericolo, rappresentato soprattutto dalmondo degli umani, che in passato conla loro ‘caccia al diverso’ hanno co-stretto tutti i mostri a una vita da re-clusi. Ma Mavis compie i 118 anni, havoglia di girare il mondo, conoscereposti nuovi, essere finalmente libera. Ese l’occasione fosse rappresentata da unumano, nel bel mezzo dei festeggia-menti del suo compleanno e con l’hotelpieno di mostri amici e parenti?Genndy Tartakovski, come detto, strizzal’occhio all’animazione vecchio stile. Elo fa bene. Se a livello puramente visivoil suo prodotto è volutamente retrò, ri-mane comunque totalmente contem-poraneo nella gestione del ritmoindiavolato e nell’efficacia di gag e bat-tute. L’idea non è nuova: i mostri dasempre affascinano il cinema: sono statiper lo più sfruttati per terrorizzare glispettatori, nel corso della storia, ma, ul-timamente, l’animazione ha scoperto laloro vena comica.Già nel 2001 la Pixar con ‘Monsters &Co.’ ci aveva dato una prospettiva di-versa creando un’intera civiltà dei mo-stri, parallela alla nostra e decisamentesimpatica; nel 2009 ci aveva poi provatola DreamWorks con il suo ‘Mostri controalieni’ e, oggi, la Sony Pictures non è dameno.Certo, il film non è perfetto e il registanon sempre riesce a calibrare bene itempi: il finale risulta troppo affrettato ele soluzioni a volte futili. Però risultaanche un film ricco di umorismo sem-plice e riferimenti palesi e visivi a storiee leggende del passato: l’intratteni-mento non è mai sciocco, non richiedeneppure articolati viaggi cerebrali e,come direbbe uno dei sui protagonisti,“segue il flusso”. Va bene così.

A pag. 75 specifica: “Questa elevazionedello sguardo verso Cristo trasfigurato, dalquale Chiesa mondo e vita assumono laluce corretta, la gioventù la impareràspecialmente attraverso la liturgia”.Jungmann infatti è stato uno dei redattoridella costituzione “SacrosantumConcilium” su “La sacra liturgia” delConcilio Vaticano II del 4 dicembre 1963.

Al teatroBonci“Un tramche sichiamadesiderio”

allestimento di “Un tram che sichiama desiderio” di TennesseeWilliams firmato da Antonio Latella -

per Ert - Emilia Romagna TeatroFondazione e Teatro Stabile di Catania - haconquistato la critica per il coraggio dellaregia e per la toccante interpretazionedella protagonista, Laura Marinoni, edell’attrice non protagonista, ElisattaValgoi. Accanto a loro, nei panni diStanley, c’è un efficace Vinicio Marchioni.Da giovedì 22 a domenica 25 novembre lospettacolo riprende la tournée partendo

dal Teatro Bonci di Cesena, dove apre ingrande stile la stagione Prosa 2012-2013.Sabato 24 novembre alle 17 la Compagniaincontra il pubblico nel foyer del teatro:per l’occasione la cantina Podere Palazzooffrirà un brindisi con il proprio vino(ingresso libero).- TEATRO BONCI, piazza Guidazzi, Cesenada giovedì 22 a sabato 24 novembre ore21, domenica 25 novembre ore 15,30 -(abbonamento Prosa). Biglietteria: tel. 0547 355959.www.teatrobonci.it

L’

Michele Porta in mostra ‘su misura’alla cantina Carbonari

● L’artista insegna Storia dell’arteal Liceo classico “Vincenzo Monti”di Cesena

● Esposti fino al 2 dicembreuna ventina di acrilici su tavolae disegni

i è inaugurata sabato 10novembre a Cesena, presso lagalleria “cantina Carbonari”, lapersonale del pittore Michele

Porta.Nato a Procida (Napoli) nel 1963,l’artista, dopo aver frequentatol’Accademia di Belle Arti di Napoli,intraprende un’intensa attività nelcampo delle arti figurative. Tienenumerose personali sia in Italia cheall’estero, con lusinghieri consensi dicritica e di pubblico, unendo all’attivitàdi pittore quella di incisore. Nel 1994 èstato assistente di tecnichedell’incisione presso l’Accademia diBelle Arti di Napoli. Attualmente vive eopera a Cesena, dove insegna Storiadell’arte presso il Liceo classico“Vincenzo Monti”.In questa mostra sono esposti unaventina di acrilici su tavola e alcunidisegni che illustrano esaurientemente ilmondo pittorico in cui si muove l’artista.Appare evidente la volontà di Porta didistorcere l’aspetto naturale della realtàassumendo nelle sue realizzazioni tonidal sapore surrealistico o toni fantasticiche evocano immagini di sogno.Tuttavia, nei suoi lavori non viene maimeno il più stringato rigore compositivopresente nella distribuzione di ogni piùpiccolo elemento.Le opere di questo estroso artista sonocomposizioni un po’ complesse,prettamente simboliche. Dice l’autorenel catalogo: “Il titolo della mostra è ’sumisura’, lo stesso di uno dei dipintiesposti. Dalla giacca appesa al gancio,involucro di umanità, il dramma el’enigma si espandono in ogni forma ecolore del dipinto. ’Su misura’, in fondo,è una crocifissione”.Ogni lavoro ha un suo preciso

S

messaggio che si puòcogliere pienamentesolo con un’attenta emeditata osservazione.Nelle opere di Porta c’èsilenzio, non ci sonoproiezioni di ombre, sivive in un’atmosferasospesa, tutto èimmobile, in attesa diqualcosa che devesuccedere.Si avverte in Portal’esigenza non più diillustrare una realtànaturalisticamenteosservata, ma diriportare nel quadro,attraverso il segno e ilcolore, la realtàdell’immaginazione, deisentimenti, dei pensieri,dei ricordi.La mostra rimarrà apertafino al 2 dicembre con ilseguente orario: 17-19;chiuso il lunedì e ilgiovedì.

Enrico Guidi

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Giovedì 22 novembre 201216 Cesena&Comprensorio

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Cesena◗Giornata per le donneIl Comune partecipa alla Giornata internazionale di domenica 25 novembrecontro la violenza sulle donne con una serie di iniziative. Si inizia venerdì 23alle 10,30 nell’aula di Psicologia in piazza Aldo Moro con la psichiatrabosniaca Irfanka Pasacig. Sabato alle 9 tavola rotonda condotta da SerenaDellamore nella sala della Cgil cui parteciperà anche il capitano deicarabinieri Diego Polio. Alle 21 all’ex Comadini, reading teatrale di MarcoCortesi. Domenica 25 alle 10,30 manifestazione in piazza Almerici. Lunedì26 alle 17,30 nella sala lignea della Malatestiana Riccardo Iaconapresenterà "Se questi sono gli uomini".

Roncofreddo◗Incontri a Casa FioravantiA cura di Flaminio e Massimo Balestra,sabato 24 novembre alle 17 a Casadell’Upupa, studio Ilario Fioravanti aSorrivoli, avrà luogo l’incontro conClaudia Casali, neodirettrice delmuseo internazionale delle Ceramichedi Faenza,che affronterà il tema "Farecultura ai tempi della crisi. Vivere unsogno con passione".

Cesena◗Riqualificazione urbanaPresso l’associazione culturale Nino Lucchi in piazza delPopolo, venerdì 23 novembre alle 17 sarà tenuta unaconferenza sul tema "I vuoti urbani, un’occasione diriqualificazione urbana responsabile". InterverrannoFrancesco Ferrini, Martina Lucchi, Maddalena Scalabrin,Marta Micheli, Anna Brambilla, Filippo Santolini,Francesco Tortori, Eddi Bisulli. Verrà allestita una mostrafotografica sul tema della conferenza.

Bagno di Romagna◗Mostra al PalazzoE’ visitabile fino al 9 dicembre al Palazzo delCapitano la mostra d’arte sacra promossa dallaparrocchia in collaborazione con l’Accademiadelle Grazie di San Piero. Espone un gruppo diartisti che si sono ispirati al Miracolo eucaristiconel 600esimo anniversario. Orari di apertura:venerdì e sabato dalle 16 alle 18 e dalle 20,30alle 22; domenica e festivi dalle 10 alle 12 edalle 16 alle 18.

Cesena flashMessa di MozartGrande concerto venerdì 23 novembrealle 21 nella chiesa di Sant’Agostino. Saràeseguita la Messa dell’incoronazione(Krönungsmesse Kv 317). Diretti da SilviaBiasini, canteranno i cori AccademiaMusiCaesena, Quadriclavio, LudusVocalis, accompagnati dall’orchestraArcangelo Corelli. Introdurrà il vescovoDouglas Regattieri. Ingresso a offertalibera.

Cinema e conferenzaA cura di Afi e del centro famiglie"Benedetta Giorgi", sabato 24 novembrealle 16,30 e domenica 25 alle 15 e alle 17,al cinema Astra sarà in visione per lefamiglie il film "Madagascar 3: Ricercatiin Europa". Martedì 27 novembre alle20,45 nella sala del quartiere Oltresavioin piazza Anna Magnani, SamanthaCorzani tratterà il tema "Caratteristichespecifiche di apprendimento". Sonoinvitati genitori, docenti ed educatori.

Film commedia e liricaIn visione al Victor di San Vittore, giovedì22 novembre alle 21, il film "Il Rosso e ilBlu". Sabato 24, domenica 25 e martedì27 novembre alle 21 sullo schermo il film"Il matrimonio che vorrei". Domenica 25alle 15 e alle 17 "Madagascar 3".Ingresso 3,50 euro. Venerdì 23 alle 21 lacompagnia dialettale "Tpt Doppio Gioco"di Faenza metterà in scena la commedia"La Bazza" di Andalò. Ingresso 7 euro. DaTorre del Lago, mercoledì 28 novembrealle 20, sarà trasmessa "La Traviata" diGiuseppe Verdi. Ingresso 10 euro.

Lezioni all’UteMartedì 27 novembre alle 15,30 nellasala Vaienti della Cisl, Maria Grazia Maioliparlerà sul "Mosaico nell’impero romano:tappeti pavimentali in bianconero,geometrici e figurati".

Pomeriggio di poesiaSarà Gianfranco Lauretano con le suepoesie all’ultimo appuntamento dei"Salotti letterari" sabato 24 novembrealle 16 al Victor di San Vittore.L’accompagnamento musicale vedràimpegnati Elisa e Lucia Solferino, ElvisFerro, Elisa e Giacomo Giuliano, ClaudiaMacori. Alla lettura Francesca Valgiusti,Lorenzo Pieri, Cristina Barducci eFrancesco Bertozzi.

Il torrente e il santoIl Gruppo archeologico cesenate e ilQuartiere Cesuola organizzano, permartedì 27 novembre alle 20.45 nellasede dell’ex Conad a Ponte Abbadesse, unincontro su Il torrente e il santo: il beatoGiovanni Bono. Interviene padre MarioMattei.

❚❚ La manifestazione si svolge a Pievesestina sabato e domenica

Cesena, Ruotando in fiera

uotando Ruotando Show accenderà imotori e "aprirà" le esibizioni sabato 24per proseguire domenica 25 novembre,

organizzato da Cesena Fiera a Pievesestina. Si tratta della grande rassegna articolata in al-cune sezioni, dedicata alle due e quattro ruo-te, con un "salto" nel passato, il tutto su

R

San Carlo di CesenaIl concerto dellascuola di musicaCome da tradizione, domenica 25 no-vembre al teatro Esperia di San Carlo siterrà l’annuale concerto in onore diSanta Cecilia organizzato dall’ "Asso-ciazione musicale Agostina e Benito Sa-vini". A portare in sala Mozart e Vivaldisarà "Il Quartetto d’archi" del maestroPaolo Chiavacci, accompagnato da Ceci-lia Scala, da Sebastiano Severi e da Ma-scia Turci. L’evento sarà anche l’occasio-ne per promuovere il sito webwww.scuolamusicasavini.it. Come tienea precisare Cecilia Scala, coordinatricee insegnante di violino dell’ Associazio-ne, "Il concerto vede ogni anno prota-gonista uno strumento diverso. Questoè l’anno del violino".

Adc

un’area di oltre 12mila metri quadrati, com-prensivi dello spazio all’aperto dove verrà rea-lizzata una pista per le acrobazie in moto e inauto. Ruotando Ruotando è la kermesse cheaspetta curiosi ed appassionati con bici, mo-to, auto, accessori, società sportive. MarketRetrò è l’esposizione di auto e moto d’epocache quest’anno ha come "tema" l’indimenti-cata barchetta Fiat. Nella rassegna ci sarannoanche accessori e ricambi d’epoca, che dan-no vita al mercato dell’auto e moto usata. Il tutto "condito" con "Kustom Kulture" dovesi trovano auto, moto, abbigliamento e musi-ca anni 40-60.L’Arena -la grande area dedicata agli eventi li-ve- ospiterà, come da tradizione, una riccaserie di appuntamenti di altissimo livello, co-me del resto ha fatto nelle sei precedenti edi-zioni, quando l’Arena ha catturato l’attenzio-ne di tantissimi visitatori con eventi spetta-colari ed unici.

Cesenatico◗Una serata per LeonardoIl Comune dedica la serata di giovedì22 novembre a Leonardo da Vinci, allesue invenzioni e al rapporto con lacittà. Al teatro comunale alle 21parleranno Fabio Frosinidell’Università di Urbino, AndreaBernardoni, direttore del museoGalileo di Firenze, Giuseppe Fornaridell’Università di Bergamo.

Cesenatico◗Commedia dialettaleToccherà alla compagnia "La Rumagnola Cdt"presentare la prima commedia della rassegna2012-2013 di teatro dialettale al Comunale.Sabato 24 novembre alle 21 metterà in scena"Pasquel Bugnega al tass un li pega" diAmendola e Corbucci. Ingresso platea epalchi 8 euro, loggione 6.

Longiano◗Concerto del TèIl teatro Petrella,domenica 25 novembrealle 16, ospiterà il primoconcerto del Tè. Siesibiranno SaverioPiraccini al violino eChiara Cattani alpianoforte. Ingresso 8euro, ridotto 6.

Cesenatico◗Festa dello sportÈ in programma domenica 25novembre dalle 15,30 al Palazzettodi via Magellano la 14esimaedizione della Festa dello sport.Saranno premiati i migliori atletidelle 40 società presenti sulterritorio. Si esibiranno gli allievidella Dance Dream e dell’Accademiaacrobatica.

Cesenatico◗Storie di stalkingAl teatro comunale, domenica 25 novembrealle 27, nella Giornata internazionale controla violenza sulle donne, si terrà un incontrosu "Stalking: storie di ordinaria follia".Relatori Sauro Mengozzi, EleonoraGiovannini, Giovanna Sellaroli, FrancescaTondini e la senatrice Laura Bianconi. ModeraAnna Budini.

Cesena◗Incontro con Francesca AmadoriMercoledì 28 novembre, alle 17 nellasala Einaudi della Banca popolare, lasocietà Dante Alighieri propone unincontro con Francesca Amadori,dell’omonima azienda alimentare.tema: "Da una piccola realtà romagnolaad un grande gruppo alimentareitaliano: l’evoluzione dell’aziendaAmadori."

Territorio◗Domenica i seggi per le primarieUn totale di 57 seggi allestiti nel circondario cesenate. Ilcentrosinistra si prepara al confronto tra i candidati premierPer votare uno dei cinque candidati (Pierluigi Bersani,Matteo Renzi e Laura Puppato del Pd, Nichi Vendola di Sel,Bruno Tabacci dell’Api) ci si dovrà recare al seggio collegatoalla propria sezione elettorale domenica 25 dalle 8 alle 20.Per Cesena centro, ad esempio, si tratta della sala Avis di viaSerraglio. L’elenco completo dei seggi si trova suwww.pdcesena.it

Cesena◗E’ morta Rina MariniLunedì scorso è morta RinaMarini, di 82 anni, moltoconosciuta in città in quantoper tanti anni ha presentatoeventi di gala emanifestazioni, fra cui E Campanon. Prima dellapensione aveva lavorato come segretaria allaTrevi. Il funerale si celebra nella parrocchia di SanPio X nella mattinata di giovedì 22 novembre.

Longiano◗Attività fisica e saluteSi svolgerà mercoledì 28 novembre alle21 nella sala San Girolamo l’incontro coldottor Mauro Palazzi dell’Ausl di Cesena.Parlerà di attività fisica comeprevenzione e cura delle malattiecroniche. La serata è in relazioneall’iniziativa "Longiano cammina…sottole stelle" che prevede camminate tutti imartedì sera fino a giugno 2013.

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Giovedì 22 novembre 2012 17Sport

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opo il bel pareggio ottenuto aVerona, il Cesena cercaconferme. E dovrà trovarneda subito, già sabato 24

novembre alle 18 contro lo Spezia.Nonostante il preziosissimo puntoincamerato al Bentegodi venerdìscorso, i bianconeri di Romagna sonoscivolati nuovamente in zona play-out.Con 14 punti all’attivo in 15 partitesinora giocate, i ragazzi di mister Bisolioccupano il quartultimo gradino della

D

Sabato sera aperitivocontro la matricola Spezia

A Verona i bianconeri hanno strappato un pareggio d’oro

classifica in coabitazione con laReggina. Sotto il cavalluccio marinonavigano solo il Lanciano (12 punti),La Pro Vercelli (11), il Novara (10) e ilGrosseto (7). Solo 3 le vittorie, 5 ipareggi e ben 7 le sconfitte del Cesenain questa prima parte di campionato. Ilpiatto dunque piange ancora a livellodi numeri. Il bicchiere però va vistomezzo pieno alla luce di quantoavvenuto a Verona nell’ultima uscitadei bianconeri. L’1-1 conquistato in

riva all’Adige ha ridato nuova linfa algruppo, iniettando quella fiducia neipropri mezzi che ancora mancava, ealzando il morale di tutta la truppa. Ovviamente Bisoli dovrà essere bravo agestire la situazione, facendo in modoche il buon risultato contro una dellepossibili promosse in A non resti uncaso isolato. Anzi, la prestazione diVerona dovrà essere un trampolino dilancio verso un futuro più roseo, fattosì di ostacoli, ma non di continuesofferenze. Il gran gol di Djokovic, cheha pareggiato il vantaggio gialloblù diRivas, è stata una gemma che harasserenato il cielo romagnolo dopo lecupe nubi addensatesi nella sconfittacol Brescia. Ora c’è lo Speziaall’orizzonte. Una buona opportunitàper risalire la china di fronte alpubblico del Manuzzi. La formazioneligure allenata da Serena è reduce dalbrutto scivolone casalingo per 3-2contro la Juve Stabia. I bianconerispezzini, che provengono dalla PrimaDivisione, erano partiti alla grandeanche in questo torneo cadetto, salvopoi subire una brusca frenata che li hafatti scivolare a metà classifica.L’organico degli "aquilotti" è statoconcepito per essere molto ambizioso.In rosa ci sono giocatori come l’excesenate Sammarco, Okaka, Antenuccie Sansovini. Evidentemente il tecnicomestrino Serena non è ancora riuscitoa trovare la quadratura del cerchio, male insidie per il Cesena ci sono tutte.

Eric Malatesta

RallyUna vittoria di classe e due podi. E’ questo ilbottino che la scuderia forliveseSport&Service ha strappato al RondeBalcone delle Marche. Nel rally che si èdisputato a Cingoli, Albano Frassineti,affiancato da Gianni Amaducci, haprimeggiato in classe A7 con la sua SeatIbiza Tdi. In classe FA6 Fabio Magnani,navigato da Anastasia Pasolini, si è sedutosul secondo gradino del podio dopo unagara tutto cuore corsa con la suainseparabile Opel Corsa Gsi. Terzo posto inFN3 per l’equipaggio formato da MatteoPiras e da Livio Ceci: un’altra buonaprestazione, nel segno della continuità, peril pilota cesenate al volante dell’Opel AstraGsi.“Ci siamo divertiti e siamo andati bene",commenta Albano Frassineti, uno chepreferisce l’asfalto alla terra. “E’ unasoddisfazione aver concluso la prova davantia chi corre su terra da anni. Le condizioni sulcircuito sono cambiate rapidamente: dallaprima prova sull’asciutto si è passati albagnato della terza prova fino ad arrivare acorrere su un lago d’acqua. Ma è stato belloe divertente, sicuramente un buonallenamento in vista del Rally di Imola".“E’ stata la gara più esasperata di questianni", racconta Matteo Piras. “La primaprova è stata bella, sull’asciutto e sotto unsole stupendo. Poi è iniziato a piovere einfine c’è stato il diluvio. Il nuovo pezzofinale che è stato aggiunto quest’anno erainteressante, ma in quel tratto, nel piovere,la ghiaia riportata si era scavata. In questecondizioni è stata una fortuna avere al miofianco un navigatore esperto e bravo comeLivio Ceci: quando c’era da essere prudentimi ha tenuto a freno. Nelle ultime due provenon abbiamo corso rischi inutili. Abbiamoamministrato e alla fine è arrivato il podio".

Seconda sconfitta interna consecutiva (1-3) peril Volley Club Cesena che viene superato in quat-tro set dalla capolista Ambra Cavallini Montelu-po che allunga così su tutte le inseguitrici. CoachAndrea Bazzocchi conferma il sestetto ormaiconsolidato con Carnesecchi in regia, Parentiopposto, Di Fazio e Zebi in banda, Camilla Gar-dini e Cancellieri al centro e Fabbri libero.E’ stata una vittoria meritata per Montelupo chesi è dimostrata superiore al Volley Club del qua-le però va ammirata la tenacia e l’orgoglio nelsuperare tutte le avversità che la gara gli ha mes-so davanti. Oltre alla sconfitta, ovviamente lepreoccupazioni più grandi sono rivolte alle con-dizioni fisiche di Doria Carnesecchi, infortuna-tasi durante il primo set, i cui tempi di recuperoverranno valutati con approfondimenti radiolo-gici in settimana. Sabato alle 21, la squadra diBazzocchi sarà impegnata sul difficile campo delCalenzano che si è assestato al terzo posto della

graduatoria e che proverà in tutti i modi a strap-pare i primi punti ad un Cesena che in trasfertaè ancora a punteggio pieno.CESENA: Cancellieri 10, Marchi, Di Tullio 2, Car-nesecchi, Gardini Camilla 4, Giovanardi 2, Di Fa-zio 12, Zebi 11, Gardini Serena, Parenti 10, Pe-trarca ne, Fabbri (libero). All. BazzocchiMONTELUPO: Santini 21, Breschi ne, Brandini5, Sgherri 14, Buggiani ne, Baronti ne, Bettarini(libero), Pianorsi 9, Cheli 15, Sostegni 5, Bartaline, Chiti. All. BertiALTRI RISULTATI: Imola - Delta Lucca 3-1; Mon-tesport - Cervia 3-0; Castelfiorentino - Cecina 0-3; Capannori - Atletico Bologna 1-3; Castelfran-co - Ozzano 3-0; Quarrata - Calenzano 2-3.CLASSIFICA: Montelupo 17; Volley Club 13; Ca-lenzano e Delta Lucca 11; Imola, Capannori, Ca-stelfranco e Atletico Bologna 10; Montesport eCecina 9; Quarrata 8; Ozzano e Castelfiorentino4; Cervia 0.

Pallavolo Il Volley Club (B2 femminile) ha perso in casa controMontelupo. Prossima gara in trasferta con Calenzano

La capolista non perdonaPippofoto

Foto archivio Pippo

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Giovedì 22 novembre 201218 Sport Csi

Csi Cesena | Un po’ di storia... recente

La foto è relativa alla formazione dell’Atletico ’88 Piavola, che partecipò al campionato di Calcio dilettanti, serie Eccellenza, nella stagione sportiva 2004-05

Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

BreviScacchi, 15esimo Torneoopen di NataleIl Circolo scacchistico “Paul Morphy” diCesena, affiliato al comitato cesenate del Csi,organizza nella sua sede in via CanonicoLugaresi 202, il tradizionale torneo open diNatale, giunto alla sua 15esima edizione.Il regolamento della competizione prevedeche i turni siano otto, il sistema diabbinamento sia quello svizzeroe le categorie interessate quattro:senior maschile, donne,under 18 e non classificati.Il tempo di riflessione concesso è di 90 minutia giocatore per completare ogni partita e lavittoria a forfait avviene dopo 30 minuti; latrascrizione della partita, anche sefacoltativa, è vivamente consigliata.A partire dal 23 novembre e sino al 18dicembre ogni martedì e venerdì sidisputeranno le partite, con inizio alle 21.La premiazione della competizione avverrà il21 dicembre alle 21, cui seguirà nella stessaserata un torneo lampo di scacchi.

Pallavolo,corso per segnapuntiLunedì 26 e giovedì 29 novembre dalle 20 alle22 si terrà presso la sede del Volley ClubCesena, piazzale Sciascia 41 a Cesena, il corsodi segnapunti di pallavolo.Per informazioni si possono contattare lasegreteria della società (tel. 0547 612180) oFranco Manuzzi (tel. 335 7383835).

2° Campionatodi Beach tennisÈ partito con il mese di novembre ilcampionato di beach tennis, giunto alla suaseconda edizione.Nella competizione maschile sette sono lesquadre partecipanti a un solo girone:l’Adriatica, il Team Caccia, l’Us Come vuoi,l’Usd San Marco B.G. Rappresentanze, laMetamorfosi-F.lli Amaducci, l’Us Tanta Roba eil Gp Vigne-Nolorico.Nel campionato femminile risultano otto lesocietà iscritte, che danno vita a un unicoraggruppamento: La Spriz Pol. Forza Vigne,l’Us le Farfalle, il Team Puma, l’Us LeMargherite, il Team Bota, il Team Delfino, l’UsLe Fulminate e il Villa Rosa Beach.

Nuovi “fischietti”Al Centro sportivodi Cesena un corsoper arbitro di calcio

in fase di organizzazione un corso perdiventare arbitro di calcio. Il corso è

organizzato dal gruppo arbitri calcio del Csidi Cesena. Per informazioni: 339 3354945;338 7464130; [email protected] i partecipanti al corso saranno disponibiliingressi gratuiti per le partite di calcio.

È

Otto ragazzini e quella “strana” raccomandata. A Triesteuna Società sportiva ha allontanato per esubero alcuni giovani

Sport a misura dei ragazziRiflessione

rendiamo lospunto, per unariflessione, dallatelevisione,

partendo dal famosoprogramma di Maria DeFilippi “C’è posta per te”.Protagonisti infatti sonorisultati questa volta ottobambini della Societàsportiva San Giovanni diTrieste, nel ricevere una“raccomandata”indirizzata proprio a loroe non ai genitori.Possiamo immaginare latrepidazione nell’aprirla ela delusione nel leggerepoche righe a firma delpresidente della loroSocietà sportiva: “CaroMatteo, mi spiace dicomunicarti che siccomesiamo in troppi, dallaprossima settimana non

P

rammentato che pochigiorni dopo Francesco, ilpresidente di una Societàsportiva del Csi di Milano,ha fatto trovare nellospogliatoio una letteraindirizzata a ciascuno deisuoi ragazzi: “Sai, volevodirti che sono proprioorgoglioso del fatto che tufaccia parte della nostraSocietà sportiva. Qui laporta è e sarà sempreaperta per te e per tutti ituoi amici. Noi siamofelici solo se tu ti diverti esei contento. Tutto il resto(vittorie comprese) contamolto meno”. Seavessimo la possibilità,

ha proseguito MassimoAchini, scriveremmoqualcosa del genere atutti i bambini d’Italia.Ma, tornando allavicenda di Trieste,probabilmente il primo aessersi pentito di quelgesto è stato il presidentedella San Giovanni. Gestocosì clamorosamentesbagliato, che nascondeperò una verità di fondo:nell’ambiente sportivo latendenza a rendereuguale l’attività giovanilea quella dei grandi non èdel tutto scomparsa.L’errore del presidente diTrieste nasce da lì. Lui ha

preso il testo di una“comunicazione” che simanda ai grandi e l’hamandata “pari pari” aipiccoli. Dobbiamo ragionareal contrario. “Al centrodell’attività giovanile cidevono essere i ragazzi -sottolinea il presidentenazionale del Csi - la lorovoglia di giocare, didivertirsi, di essere felicicorrendo dietro a unpallone. Tutto il resto deveruotare intorno a loro: iregolamenti, le formule,l’attività devono esserecostruiti e modellati aseconda delle esigenze deiragazzi”.

potrai più venire a fare gliallenamenti e a giocarenella nostra Societàsportiva”. Che dire? Unadichiarazione tra ilsurreale e il farneticante,ha commentato MassimoAchini, presidentenazionale del Csi, che ha

“Nell’ambientesportivo la tendenzaa rendere ugualel’attività giovanilea quella dei grandi nonè del tutto scomparsa”

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genza alla preparazione deichierichetti, dalla fedeltà allapreghiera personale a incontridi preghiera per malati, an-ziani e disabili nel Centro vo-lontari della sofferenza. Come la sua attività sociopoli-tica si era estesa al compren-sorio, così anche da diaconos’è occupato della Caritas nellazona pastorale. Aveva organiz-zato un fiorente Centrod’ascolto zonale, per l’incontroumano e l’aiuto di vario genere a poveri, extraco-munitari, anziani e verso ogni situazioni diestremo bisogno. Gli anni recenti sono stati se-gnati da una crescente fragilità della salute. Iritmi di Tonino si sono modificati. Ha capito cheaveva imboccato la strada della sofferenza versouna mobilità sempre più ridotta. Ha trasferitonella sua interiorità il suo ritmo. Ha riflettuto, hapregato, ha parlato e incontrato meno persone,ma sempre lietamente. Anche il telefono rima-neva silenzioso. L’attività si è incanalata nellapreghiera e nell’offerta a Cristo di sofferenze, te-rapie e disagi pesanti. L’affollatissima assembleaalla sua messa esequiale, con il dono della pre-ghiera di suffragio, ha voluto manifestare a To-nino grande stima, affetto e gratitudine perl’eredità che a tutti lasciava, per la sua maturità ela vicinanza rispettosa e operosa accanto ad ognipersona, frutto di testimonianza cristiana e disaggio ministero diaconale.

Mario Morigi

Giovedì 22 novembre 2012 19Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

Non dobbiamo stancarci maiAlla fine siamo tutti “servi inutili”

Caro direttore, ho letto con interesse l’articolo apag. 3 del numero della scorsa settimana a firmaPiero Altieri che mi ha fatto andare indietro nel

tempo, quando presi la mia prima tessera nellasezione Dc di Sant’Egidio; a quando De Gasperi, invisita nel Casentino, si fermò da noi ragazzi cheeravamo in soggiorno con la parrocchia di Sant’Egidioe che lo attendevamo schierati ai lati della strada,all’ingresso di Serravalle; al viaggio su una jeepscoperta avvolti in coperte di lana per la giornatafredda, diretti al Monte Fumaiolo per ascoltare ildiscorso di Fanfani per la festa della montagna chesegnava la conclusione del rimboschimento per evitaredissesti geologici. E così sono andato cercare tra le carteche conservo qualcosa da proporre a chi non sa cosasia stata la Dc per l’Italia che era reduce da una guerraconclusasi in maniera disastrosa, e ho trovato il testodi un contributo che si intitolava “Con Zaccagnini peril rinnovamento del partito nella tradizione deicattolici democratici popolari”, presentato inoccasione del 19° congresso provinciale e dal qualeestraggo questo passo: “Non l’arroganza del potere peril potere, concepito come diritto acquisito, da gestirecome strumento per allargare l’influenza personale edi partito – che è la sostanza del sottogoverno – ma lospirito di servizio del bene comune, deve guidare tutticoloro che nel governo della nazione, nelleamministrazioni, nei comuni, nelle articolazioni dellavita locale, negli enti, rappresentano la DemocraziaCristiana. Un rigoroso spirito di servizio nella politicadeve condurre alla rinuncia a ogni feudo personale, aogni pretesa di gestire la cosa pubblica come fattoprivato, a ogni forma di privilegio che derividall’attività politica anche sotto il profilo economico.Oggi si deve dire chiaramente: non ci si serve del

✎ Il direttore risponde

partito, ma è il partito che va servito e con esso lacomunità”. Visti questi anni di cosiddetta secondarepubblica che ha riportato in auge il culto dellapersonalità di staliniana memoria, mi astengo daogni commento. Dico solo che ho una gran voglia ditornare a votare.Grazie per l’ascolto.

Vittorio Savoia – Cesena

Carissimo Savoia, grazie per la sua lettera che ci faandare indietro con la memoria e ci facomprendere che i tempi, purtroppo, si ripetono. Ilvero guaio è che si va avanti senza fare tesoro diciò che accade. Non abbiamo memoria storica.Impariamo poco dagli altri e dall’esperienza ingenere. Pecchiamo di presunzione e così facendoripetiamo errori altrimenti evitabili. “Non ci siserve del partito, ma è il partito che va servito e conesso la comunità”, mi ha riportato nel suo scritto.Quanto è vero anche oggi, come era vero trenta oquarant’anni fa. O forse anche prima. Chissàquante volte sono state ripetute queste frasi equante volte dovranno essere ripetute ancora?Ripetute fino a stancarci, fino a che nondiventeranno carne della nostra carne, prassiquotidiana. Arriverà mai quel giorno? Nonpossiamo saperlo. Sappiamo, questo è certo, chenoi dobbiamo adoperarci perché quel giorno sirealizzi prima possibile. Dobbiamo batterci, senzastancarci mai, senza scandalizzarci di ciò cheaccade attorno a noi, consapevoli che, nonostantetutto, alla fine “siamo servi inutili”.Cordiali saluti.

Francesco [email protected]

Continua “l’Occhio indiscreto’ sui colori che la stagione autunnale ci regala. Basta fare unapasseggiata in uno dei parchi cittadini, a Cesena, per riflettere su come è la natura a scan-dirci i tempi (foto Armuzzi)

Il diacono Antonio Campedelliha risposto all’ultima chiamata del SignoreIl pomeriggio di sabato 10 novembre, nella chiesa par-rocchiale di Santa Maria Goretti, a Cesenatico, il ve-scovo Douglas ha presieduto un’assemblea eucaristicamotivata sino alla commozione. Una folla, molti dia-coni e presbiteri hanno dato l’estremo saluto al dia-cono Antonio. All’omelia il vescovo ha commentato ilsalmo responsoriale. Ha delineato un sorprendenteparallelismo tra le parole del salmo e i tratti dominantidella vita di Tonino. La sua è stata una vita ricca. Fin dalla sua giovinezza.La fede vissuta con passione s’è espressa felicementenella dedizione alla famiglia e nell’assumersi varie re-sponsabilità, sospinto da convinzione e competenzanella politica e nel sindacato. Sentiva il bisogno di fare.Di servire, specialmente la gente che si dibatte tra diffi-coltà. Su queste strade non ha conosciuto lentezze ostanchezze, ma solo lotte, generosità e ricerca di con-vergenze.Quando si cominciò a profilare non lontana l’età delpensionamento, dentro di lui s’è aperta una prospet-tiva nuovissima: seguire Cristo nel diaconato perma-nente. Agli inizi degli anni Novanta ha cominciato lapreparazione, al ritmo che gli era abituale in ogni suoimpegno. Nell’Epifania del 1994 fu ordinato diaconodal vescovo Lino. Una persona trasparente, dal sorrisocordiale e sincero, dalla parola fedele come l’amicizia.Una presenza arricchente nella comunità diocesanadel diaconato. Di spiccata qualità il contributo di pre-ghiera, di esperienza e di riflessione. Assiduo il servizionella comunità parrocchiale di Santa Maria Goretti. Al-l’altare come presso i malati, dalle situazioni di indi-

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A proposito di traffico davanti alle scuoleCiao Francesco! Non voglio fomentare la polemica sterile che è scaturitain seguito alla segnalazione del più volte citato comitato “Lasciatecil’aria per respirare”, ma ho letto l’ultimo commento sul Corriere Cese-nate del 15 novembre e vorrei solo dirti che da quindici anni abito difronte a una scuola elementare statale e da quindici anni devo regolarei miei orari di uscita e di ingresso in e da casa mia sugli orari della scuola,perché altrimenti è impossibile anche solo pensare di muoversi. Le mac-chine dei genitori sono ovunque, bloccano la strada per decine di minutie più volte mi sono trovata, anche al pomeriggio, a dover attendere tantoprima di poter accedere a casa mia, e questo solo perché alcuni geni-tori, se potessero, entrerebbero a scuola in macchina. Per non dire poidi quando mi ritrovo tranquillamente parcheggiato un pullman da 50posti esattamente di fronte al mio cancello con passo carraio! Ormai me ne sono fatta una ragione: so che in quei momenti la prioritàè della scuola, quindi cerco di evitare intersezioni orarie, anche sel’ideale sarebbe comunque tentare di formare un po’ i genitori e di spie-gare loro che possono parcheggiare poco distante e fare due (ma propriodue!) passi per sgranchirsi un attimo. Ecco, tutto qui. Conoscendo unpo’ certe abitudini, non credo che la situazione sia molto diversa da-vanti alle altre scuole cesenati, di qualunque tipo... Un saluto.

ChiaraGrazie, carissima Chiara, mi pare che non occorra aggiungere altro. C’èdi che meditare per ognuno di noi. A presto.

FzPartito Popolare “Unione di Centro”Liberi, forti e puri e di cuore, “svegliatevi”:l’Italia vi chiama, ha bisogno di voi.Non più incertezze, né divisioni, è l’ora delle decisioni.Uniti camminiamo e là dove c’è nebbia il sole portiamo.Dove c’è incertezza, portiamo sicurezza.Forti e liberi puri di cuore, il nostro motto sia portare l’amore.Padri, figli, nonni e nipoti, scambiamoci la pace,teniamoci per mano, insieme andremo lontano.Uniamo la sapienza dei nonni, la maturità dei genitori,la forza dei giovani figli e nipoti, tutti insiemein cammino per un mondo migliore.Liberi e forti, con la gioia nel cuoreportiamo un vento nuovo per i diritti dell’uomoche dissolva la nebbia del malcostume.Libertà gridiamo con forza per il bene comune.Il Partito Popolare è sbocciato fra le spinedi un roseto soffocato da sterpi selvatici soprusi e abusi.Grovigli di tradimenti e ingiustizie sociali,ma quel fiore germogliato fra tanti tormenti,emana un aroma di solidarietà nell’unità.Dalle radici del nostro passato assorbiamo il nettaredella verità, lievito fresco per una vera giustizia.Su quella croce è spuntato quel bocciolo profumatoche si chiama “Partito Popolare Italiano”,e per gli italiani tutti noi popolari lottiamo perchétrionfino la giustizia, la pace, nella libertà.

Bettino Campidelli

IL DIACONO ANTO-NIO CAMPEDELLI ÈMORTO LO SCORSO8 NOVEMBRE.AVEVA 82 ANNI

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SETTIMANALE DI INFORMAZIONE DELLA DIOCESI DI CESENA-SARSINA

L’ARCHIVIOSTORICO

DIOCESANOCUSTODISCE

“SEGRETI” E TESORI