Corriere Cesenate 42-2014

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Giovedì 20 novembre 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 42 euro 1,20 - contiene I.P. 42 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Diocesi 5 “Paghiamo la colpa di essere cristiani” Attualità 7 Solidarietà 14 “Svantaggiati anonimi” Spettacolo solidale Longiano 12 Annata magra Poche olive e poco olio Sport 17 La Fiumicinese festeggia 50 anni di storia Cesena 10 Grandi lavori di ristrutturazione in una parrocchia Editoriale Un voto di responsabilità di Francesco Zanotti D rammatici i racconti dei profughi che dai propri villaggi in Iraq in poche ore sono dovuti fug- gire in Giordania Generare significa uscire dal proprio bozzolo L a sociologa della “Cat- tolica” Chiara Giaccardi ha partecipato all’ultimo incontro del ciclo “Ma- schio e femmina li creò” Sacro Cuore quattro pagine di storie e notizie Speciale I-IV D omenica, in Emilia Romagna, siamo tutti chiamati alle urne. Noto diffuso un forte disinteresse. Per questo mi pare che ricordare l’appuntamento sia la notizia più importante da fornire ai nostri lettori. Quando si è chiamati a esprimere con un semplice tratto di matita una preferenza per l'uno o per l'altro tra i contendenti in campo, credo sia un fatto di fondamentale importanza e, soprattutto, penso non vada per nulla sottovalutato. Anzi, finché avremo questa opportunità di libera scelta, sarà bene esercitarla con tutta la consapevolezza possibile. Tra la gente si registra un “disagio diffuso”, come evidenziato anche dal documento redatto dalla Consulta regionale per la pastorale sociale e del lavoro pubblicato su queste colonne la scorsa settimana. Occorre superare questi sentimenti di sconforto e andare oltre la contingenza. Si deve guardare avanti, a progetti di largo respiro, perchè “il tempo è superiore allo spazio”, come ricordato da papa Francesco nella Evangelii Gaudium. Attenzione, quindi, a non farsi fuorviare dal presente così carico di incognite e preoccupazioni. “Il tutto è superiore alla parte”, ricorda ancora il Pontefice. E i vescovi della nostra regione dicono che il bene comune non è una sommatoria, ma un prodotto, qualcosa di molto di più rispetto a quanto i singoli possono mettere insieme. Occorre volgere lo sguardo oltre il particolare. Ci vuole il coraggio delle grandi idee, dei progetti a lungo termine, anche se saranno altri a raccogliere i frutti di quanto seminato ora. Quanto può essere vero e attuato in campo regionale di ciò che fin qui ho tentato di delineare? La sfida è proprio questa. I cittadini avvertono l'istituzione-Regione come qualcosa di lontano. Anzi, forse ancora peggio: la sentono troppo sfuggente per essere vicina, e troppo vicina per essere un interlocutore importante alla stregua del governo. Una istituzione situata a Bologna che ha qualche competenza anche per il nostro territorio. Così invece non è. È sufficiente pensare alla sanità per rendersi conto di come le politiche regionali possono incidere sui cittadini, sui loro portafogli e sul loro domani. Ma anche sul loro pensiero. La delibera assunta dalla Giunta regionale nel settembre scorso, con la quale si è posto il costo della fecondazione eterologa a carico del servizio sanitario pur in assenza di una norma nazionale, lo evidenzia in tutta la sua realtà. Esercitiamo, quindi, il nostro diritto di voto, “privilegiando i candidati più affidabili, anche al di là dei loro rispettivi partiti”. Avendo a cuore “ciò che è più degno per l'uomo”, non solo oggi, ma da domani in avanti. Il voto è un diritto-dovere che non va mai sprecato. Usiamolo con responsabilità. U n inserto per far co- noscere la proposta formativa e il progetto educativo della scuola cattolica Speciale 6 Continua la Visita pastorale nelle parrocchie I l vescovo Douglas Regat- tieri dal 22 al 30 novem- bre sarà a Bulgaria, comu- nità al confine con Gam- bettola Dopo un paio di mesi di polemiche, pare ormai certo che l’edizione 2015 di Macfrut, la fiera dell’ortofrutta che dal 1984 si svolge a Cesena, si tra- sferirà nel quartiere fieristico di Rimini. La novità rientra nel progetto “Macfrut International”, redatto dal nuovo presidente Renzo Piraccini. Negli ultimi tempi la rassegna ha subito i colpi di fiere internazionali e oc- corre programmarla perseguendo nuove strade: questa la motivazione alla base del cambiamento, alla luce del fatto che il prossimo anno in Italia ci saranno due nuove fiere concorrenti (Milano e Verona), mentre fino ad oggi la rassegna cesenate aveva avuto il monopolio. In Consiglio comunale non è mancata l’aspra battaglia delle opposizioni. Servizio a pagina 9 Dopo le polemiche lo sbarco in Riviera Ormai è cosa fatta per il trasloco di Macfrut: l’edizione 2015 si terrà a Rimini MASTER FOTO CESENA

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Corriere Cesenate di giovedì 20 novembre 2014

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Giovedì 20 novembre 2014anno XLVII (nuova serie)numero 42 euro 1,20 - contiene I.P.

42Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Diocesi 5“Paghiamola colpa di esserecristiani”

Attualità 7

Solidarietà 14“Svantaggiati anonimi”Spettacolo solidale

Longiano 12Annata magraPoche olive e poco olio

Sport 17La Fiumicinesefesteggia 50 annidi storia

Cesena 10Grandi lavoridi ristrutturazionein una parrocchia

EditorialeUn voto di responsabilitàdi Francesco Zanotti

Drammatici i raccontidei profughi che dai

propri villaggi in Iraq inpoche ore sono dovuti fug-gire in Giordania

Generare significauscire dal propriobozzolo

La sociologa della “Cat-tolica” Chiara Giaccardi

ha partecipato all’ultimoincontro del ciclo “Ma-schio e femmina li creò”

Sacro Cuorequattro paginedi storie e notizie

Speciale I-IV

Domenica, in Emilia Romagna, siamotutti chiamati alle urne. Noto diffuso unforte disinteresse. Per questo mi pare

che ricordare l’appuntamento sia la notizia piùimportante da fornire ai nostri lettori. Quandosi è chiamati a esprimere con un semplicetratto di matita una preferenza per l'uno o perl'altro tra i contendenti in campo, credo sia unfatto di fondamentale importanza e,soprattutto, penso non vada per nullasottovalutato. Anzi, finché avremo questaopportunità di libera scelta, sarà beneesercitarla con tutta la consapevolezzapossibile.Tra la gente si registra un “disagio diffuso”,come evidenziato anche dal documentoredatto dalla Consulta regionale per lapastorale sociale e del lavoro pubblicato suqueste colonne la scorsa settimana. Occorresuperare questi sentimenti di sconforto eandare oltre la contingenza. Si deve guardareavanti, a progetti di largo respiro, perchè “iltempo è superiore allo spazio”, come ricordatoda papa Francesco nella Evangelii Gaudium.Attenzione, quindi, a non farsi fuorviare dalpresente così carico di incognite epreoccupazioni. “Il tutto è superiore alla parte”,ricorda ancora il Pontefice. E i vescovi dellanostra regione dicono che il bene comune nonè una sommatoria, ma un prodotto, qualcosadi molto di più rispetto a quanto i singolipossono mettere insieme. Occorre volgere losguardo oltre il particolare. Ci vuole il coraggiodelle grandi idee, dei progetti a lungo termine,anche se saranno altri a raccogliere i frutti diquanto seminato ora.Quanto può essere vero e attuato in camporegionale di ciò che fin qui ho tentato didelineare? La sfida è proprio questa. I cittadiniavvertono l'istituzione-Regione come qualcosadi lontano. Anzi, forse ancora peggio: lasentono troppo sfuggente per essere vicina, etroppo vicina per essere un interlocutoreimportante alla stregua del governo. Unaistituzione situata a Bologna che ha qualchecompetenza anche per il nostro territorio. Cosìinvece non è. È sufficiente pensare alla sanitàper rendersi conto di come le politicheregionali possono incidere sui cittadini, suiloro portafogli e sul loro domani. Ma anche sulloro pensiero. La delibera assunta dalla Giuntaregionale nel settembre scorso, con la quale siè posto il costo della fecondazione eterologa acarico del servizio sanitario pur in assenza diuna norma nazionale, lo evidenzia in tutta lasua realtà. Esercitiamo, quindi, il nostro dirittodi voto, “privilegiando i candidati più affidabili,anche al di là dei loro rispettivi partiti”. Avendoa cuore “ciò che è più degno per l'uomo”, nonsolo oggi, ma da domani in avanti. Il voto è undiritto-dovere che non va mai sprecato.Usiamolo con responsabilità.

Un inserto per far co-noscere la proposta

formativa e il progettoeducativo della scuolacattolica

Speciale 6Continuala Visita pastoralenelle parrocchie

Il vescovo Douglas Regat-tieri dal 22 al 30 novem-

bre sarà a Bulgaria, comu-nità al confine con Gam-bettola

Dopo un paio di mesi di polemiche, pare ormai certo che l’edizione 2015di Macfrut, la fiera dell’ortofrutta che dal 1984 si svolge a Cesena, si tra-sferirà nel quartiere fieristico di Rimini. La novità rientra nel progetto“Macfrut International”, redatto dal nuovo presidente Renzo Piraccini. Negli ultimi tempi la rassegna ha subito i colpi di fiere internazionali e oc-corre programmarla perseguendo nuove strade: questa la motivazione allabase del cambiamento, alla luce del fatto che il prossimo anno in Italia cisaranno due nuove fiere concorrenti (Milano e Verona), mentre fino adoggi la rassegna cesenate aveva avuto il monopolio. In Consiglio comunale non è mancata l’aspra battaglia delle opposizioni.

Servizio a pagina 9

Dopo le polemichelo sbarco in Riviera

Ormai è cosa fatta per il trasloco di Macfrut: l’edizione 2015 si terrà a Rimini

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Giovedì 20 novembre 2014 3Opinioni

Rosario al posto di pietreL’intifada della preghiera

grani del Rosario al posto delle pietre.Una vera e propria intifada della preghieraquella che da 10 anni portano avanti,

ogni venerdì al tramonto, le suore del Baby CaritasHospital, i docenti e studentidell’Università cattolica di Betlemme,i membri dei corpidi pace dell’Eappi, il progetto ecumenicodel Consiglio mondiale delle Chiese,don Mario Cornioli, del Patriarcato latinodi Gerusalemme e con lui tanti pellegrinie fedeli della città nataledi Cristo. Tutti insieme, sotto il murodi separazione israeliano a Betlemme,la cui costruzione è iniziata il 1 marzo del 2004,per usare l’arma più potente, un rosariorecitato a più lingue. Si pregano i misteridolorosi per meglio ricordare la sofferenzadi questa terra segnata dalla divisionee da un conflitto che non ha fine.Ma anche per ribadire che non esisterassegnazione davanti alla violenza.Un’intifada di preghiera che è l’alternativaagli scontri e alle tensioni che si stannoverificando in questi mesi a Gerusalemmee in tutta la Terra Santa.Si dirà che forse non cambierà molto in chiave po-litica, che l’occupazione militare israeliana conti-nuerà e che ci sarannoancora morti e lacrime da versare da una parte edell’altra. Il rosario di Betlemme vuole essereun’invocazione di pace, di giustizia e di libertàper israeliani e palestinesi.Così come lo è stata la storica preghieradi papa Francesco al Muro,quando vi poggiò la sua fronte per qualche minuto,durante la sua visita in Israele e Palestina.Una piccola Intifada cristiana cheproseguirà, dicono i promotori, “fino a che

I

A Betlemme La fotografia

Dio non ci ascolterà! Continueremo a pregare e cantare in arabo, ita-liano, spagnolo,inglese e francese e speriamo ebraico prima o poi, nella certezza chesiamo tutti figli dello stesso Padre che è nei cieli”.I grani del Rosario al posto delle pietre e delle armi, per una intifadapacifica, una resistenza fatta di preghiera e pazienza.Tutti i venerdì aldilà del muro “per disarmare la vendetta e sgretolare icuori di pietra”.

www.agensir.it

“Il futuro comincia da qui”questo il tema del convegno a cui abbiamo partecipato, comeoperatori del Movimento per la Vita e del Centro Aiuto alla Vitadi Cesena, dal 7 al 9 novembre a Montesilvano di Pescara.È il XXXIV della serie e ha riunito centinaia di volontari dei 351

Cav sparsi in tutta Italia. Il primo Centro nacque a Firenze nel 1975 eda allora sono stati aiutati a nascere 160mila bambini,ben 10.291 nel solo 2013, grazie alla quotidiana disponibilità di più dimille volontari che operano con amore per le donne e la vita cheportano in grembo.Il convegno si è aperto con una tavola rotonda alla quale sonointervenuti, tra gli altri, la giornalista di Avvenire Lucia Bellaspiga eMario Adinolfi il quale, già attivista e co-fondatore del Pd,ha abbracciato la causa della Vita e della famiglia, con fervore “dascrittore” e manifestante sulle piazze italiane.Molti gli applausi per i due relatori che hanno invitato tutti noi

È a una mobilitazione permanentenell’affermaree difendere la grande verità dellafamiglia fatta da un uomo e unadonna, base inoppugnabile enaturale della società. C’è stato anche il saluto via eteredel ministro della Sanità Lorenzin:“ Vi dobbiamo il nostro grazie perl’attività incessante a favore dellaVita e della persona. Si parla piùdell’altro aspetto,di come non far nascere i bambiniche non di come superare gliostacoli che si frappongono allamaternità. Abbiamo inprogramma l’innalzamento delbonus bebè dai 3 ai 5 anni”.Gli affollati gruppi di lavorodel sabato hanno elaboratoprogetti concreti relativamentealla “educazione alla vitanelle scuole”, alla presenzapubblica del Cav, ora ancheattraverso il Web: si è fatto ilpunto sul Progetto Gemma(l’“adozione” di una gestante indifficoltà economica con un aiutomensile sino all’anno delbambino) e sull’Sos vita,un numero verde attivo ovunquein Italia 24 ore su 24, a cuirivolgersi per aiuto all’esordio diuna gravidanza indesiderata.Un tema molto “caldo” è statoquello della “dimensione pubblicadel Cav e il rapportocon le istituzioni.La stessa Lorenzin ha ammessoche “nonostante lapreoccupazione per la denatalità,non viene messa in atto un’azionea favore della famiglia e dellenascite”. Eppure la legge 194stessa prevede la strettacollaborazione tra pubblico eprivato sociale nella tutela dellemadri in attesa, allo scopo dirimuovere le difficoltà, specieeconomiche, che possonospingere una donna a rinunciarealla gravidanza. Purtroppo,nella maggioranza dei casila pubblica amministrazionenon solo non collabora,ma addirittura “rema contro”.Nella tavola rotonda conclusiva,Carlo Casini, presidente, e PinoMorandini, vicepresidentedel Mov Vit, si son posti ladomanda: “Quanti bambini in piùavremmo fatto nascere inquarant’anni, se le istituzioni cifossero state vicine? E con loroquante donne avremmovisto rifiorire? Perché l’abortè sempre una scelta di dolore

e a morire sono in due,il bambino ma anche la madre”.

Anna Maria Amaducci

Magnificicolori d’autunnonel Cesenate(foto PiergiorgioMarini)

Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita:la forza della condivisione per una culturain favore della persona umana, dal concepimentoalla morte naturale(FOTO ARCHIVIO SIR)

Convegno

a Montesilvano

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Giovedì 20 novembre 20144 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Santuario dell’Addolorata,Villachiaviche

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Sant’Egidio, SantoStefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,Sant’Egidio,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,San Bartolo (sabato 8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), Torre delMoro, Gattolino

20.30 Villachiaviche, San Pio X

Sabato e vigilie15.30 Macerone (Lieto Soggiorno)15.00 Cappella cimitero Cesena,

Formignano16.00 Ponte Pietra17.00 Luzzena (1° sabato mese)17.30 Santuario del Suffragio,

Santuario Addolorata,San Vittore

18.00 Cattedrale, San Domenico,Osservanza, Case Finali,Santo Stefano, San Paolo,San Mauro in Valle,Diegaro, Madonna delleRose, Sant’Egidio,Torre del Moro, BorelloSan Rocco, Villachiaviche

18.30 Convento Cappuccini,San Pietro, Bulgarnò,Santa Maria della Sper.

19.00 San Giorgio20.00 San Pio X, San Giovanni

Bono, Bulgaria, Ruffio,Pioppa, Calisese,Pievesestina,Tipano, Gattolino

Messe festive7.00 Cattedrale, San Rocco7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine,cappella dell’ospedaleBufalini, Calabrina,Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza,San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Tipano, San Cristoforo, Gattolino, Roversano

9.00 San Giuseppe (Cesenacorso Comandini),chiesa Benedettine,Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina,Ponte Pietra, Bagnile,Santa Maria Nuova,Bulgaria, San Vittore,San Carlo, Ruffio,Diolaguardia,Monastero di Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza,Sant’Egidio,Villachiaviche,Montereale, San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

Case Finali, San Pietro,San Rocco, Santa Mariadella Speranza,Torre del Moro,San Pio X, Cappuccini,Carpineta,Sant’Andrea in B.,

10.30 Santuario del Suffragio, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo

11.00 Basilica del Monte,Addolorata, San Pietro,Santo Stefano, San Paolo,San Bartolo, Villachiaviche,San Domenico,Sant’Egidio, San Giorgio,San Giovanni Bono, Calabrina, Calisese,Gattolino, Madonna delFuoco, San Mauro in Valle,Martorano, San Demetrio,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Bulgaria,Santa Maria Nuova,Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale,

Osservanza, Santa Mariadella Speranza, SanRocco, San Pietro,Case Finali, San Pio X

15.00 Cappella del cimitero18.00 Cattedrale, San Rocco,

San Domenico, Osservanza18.30 San Pietro, Cappuccini19.00 San Bartolo,Villachiaviche

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina

17 San Giuseppe17,30 Conv. Cappuccini,Santa Maria Goretti18 San Giacomo20 Sala

Festivi: 8 San Giacomo, Bagnarola,Santa Maria Goretti;8,30 Sala, Boschetto;9 Cappuccini, Valverde;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villalta;10,30 Cappuccini,San Giuseppe;11 San Giacomo, Sala;11,15 Bagnarola, SantaMaria Goretti, Boschetto;17,30 Cappuccini;18 San Giacomo

LongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario Crocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 17Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45;Casa di riposo: 9,30 - 11.Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30Gatteo a Mare:festivi: 8 / 11,15

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate;8,30 / 10 / 11,15 / 17.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20 (sabato); 9 .Montenovo:ore 19 (sabato), 10,30

Mercato Saraceno10.00;Ciola: 8,30Linaro: 18 (sabato), 11;Montecastello: 11Montejottone: 8.30Montepetra: 8.30Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesaSan Giuseppe);9,30 chiesa parrocchiale;Pievedi San Damiano 11,30; San Romano: 11;Taibo: 10;

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).

Concattedrale: 7 / 9 /11 / 17; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 17 (sabato);8,30 / 11 / 17.Chiesa San Francesco:10 / 15,30Ospedale “Angioloni”:

ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(16,30 sabato);Acquapartita:domenica 9(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

Bagno di Romagnaore 17 (sabato);11,15 / 17

Alfero ore 17 (sabato);11,15Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaparrocchiale): 8,15 /11,15Montecoronaro: 9,45;Montecoronarooratorio Ville (al sabato):16

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Tiratura del numero 41 del 13 novembre 2014: 7.789 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17,30 di martedì 18 novembre 2014

Domenica 23 novembreSolennità di Nostro Signore Gesù CristoRe dell’Universo - Anno AEz 34,11-12.15-17; Salmo 221Cor 15,20-26.28; Mt 25,31-46

Non so perché, ma il tema delgiudizio finale, su cui convergonole letture di questa ultima

domenica del Tempo Ordinario passatein compagnia del pubblicano Matteo,d’istinto, mi proietta all’immagineterribile raffigurata da Michelangelonella Cappella Sistina. E così la menteviene popolata da arcane paure: la pauradi un Dio “giudice” che una certatradizione catechistica ci ha tramandatoo, peggio ancora, l’idea di un Dio“giustiziere”, pronto a spedire le animedei peccatori nel fuoco eterno. Siccomenon voglio essere autolesionista, prendole distanze da Michelangelo,sforzandomi di liberare la mente e ilcuore dall’idea di un Dio che ama tenersoggiogate le persone facendocinicamente leva sulle loro paure. Ancheperché non credo che gli uomini sianostimolati a fare il bene e a evitare il male,solo perché su di loro incombe quellatremenda spada di Damocle chiamata“giudizio”. Così come non credo che lepreghiere, i rosari, le Messe, le novene ele buone azioni – stando alla concretezzadi questa pagina di Vangelo – siano una

sorta di scudo per attutire l’ira di Dio. Il“block notes” sul quale abbiamoappuntato le nostre opere – nel caso Diosia colto da un improvviso attacco diamnesia – non servirà. Con questo nonintendo demolire la buona prassi dellapreghiera, dei sacramenti e della morale,ma leggerli sotto la lented’ingrandimento che è la carità. Che usoabbiamo fatto dei talenti ricevuti? Liabbiamo trafficati, investiti o li abbiamosotterrati nella prigione delle nostrepaure inconfessate?E allora, cari amici, sforziamoci di nonforzare le porte dell’aldilà conanticipazioni o rivelazioni che lasciano iltempo che trovano, ma impegniamoci avivere con impegno l’aldiqua, neldifficile impegno di riconoscere il voltodi Gesù in quello degli emarginati, degliesclusi. Quelli che comunementechiamiamo “scarti della società”.Saranno le omissioni di bene, le carezzenon date, i sorrisi non scambiati ascrivere le pagine della nostra salvezza, enon i “punti-Paradiso” accumulati asuon di novene o di pie devozioni. Nonpreoccupiamoci di soddisfare la nostracuriosità sulle realtà ultime, andando acaccia di discutibili anticipazioni, macerchiamo di pregustare l’aldilà in queigesti di carità con cui possiamo colorarela nostra esistenza terrena.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNOREMeglio l’Amore piuttosto che i “punti-Paradiso”

lunedì 24novembresanti Andrea Dung-Lac e c.Ap 14,1-3.4b-5;Salmo 23; Lc 21,1-4

martedì 25santa Caterinadi AlessandriaAp 14,14-19;Salmo 95; Lc 21,5-11

mercoledì 26san CorradoAp 15,1-4; Salmo 97;Lc 21,12-19

giovedì 27san Massimom di L.Ap 18,1-2.21-23;19,1-3.9a; Sal 99;Lc 21,20-28

venerdì 28san Giacomodella MarcaAp 20,1-4.11-21,2;Sal 83; Lc 21,29-33

sabato 29san SaturninoAp 22,1-7; Sal 94;Lc 21,34-36

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOAnniversario ordinazione episcopale vescovo DouglasE 60esimo ordinazione sacerdotale vescovo emerito LinoVenerdì 28 novembre alle 20,30, in Cattedrale a Cesena, la Chiesadiocesana è invitata alla solenne concelebrazione in occasionedel quarto anniversario di ordinazione episcopale del vescovomonsignor Douglas Regattieri. Nella stessa celebrazione sifesteggerà anche il 60esimo anniversario dell’ordinazionesacerdotale del vescovo emerito monsignor Lino Garavaglia,avvenuta nel Duomo di Milano il 5 dicembre 1954.

Settimana Biblica in SeminarioDal Vangelo di Marco “La buona notizia che è Cristo”Si terrà in Seminario da lunedì 24 a giovedì 27 novembre (dalle19,30 alle 22,30), la Settimana Biblica promossa dall’UfficioCatechistico. “La buona notizia che è Cristo” è il tema delleriflessioni tratte dal Vangelo di Marco. Relatore: don MarcoD’Agostino, biblista e rettore del Seminario di Cremona.

Pellegrinaggio alla Basilica del MonteIn preghiera per le vocazioni sacerdotaliPromosso dall’Ufficio vocazioni, si terrà sabato 29 novembre ilpellegrinaggio a piedi dalla Cattedrale di Cesena alla Basilica delMonte. Il pellegrinaggio sarà occasione di preghiera per levocazioni sacerdotali, per i sacerdoti e la loro perseveranza nelservizio al Signore e alla Chiesa. Alle 6,30 partenza davanti allaCattedrale di Cesena, cammino a piedi verso la Basilica delMonte e recita del Rosario. Alle 7,30 celebrazione della Messa inBasilica, presieduta dal vescovo Douglas. Il pellegrinaggio si terràogni ultimo sabato del mese.

“Coppie in costruzione”, incontro a San DomenicoPercorso diocesano per fidanzatiSi terrà venerdì 21 novembre alle 20,30, negli spazi dellaparrocchia di San Domenico, a Cesena, il secondo incontro delpercorso diocesano “Coppia in costruzione. I passi dell’amore”. Iltema del percorso è “Niente è per caso”, il tema dell’incontro è"Hai fatto di me una meraviglia stupenda. La corporeità”.

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Giovedì 20 novembre 2014 5Vita della Diocesi

Brevi

Seminario: testimonianzee condivisioneIn occasione della Giornata del Seminario,domenica 23 novembre in Seminario a Cesena siterrà una serata a tema con grande gioco etestimonianze, per tutti i giovani della Diocesi.Alle 19 Adorazione e vespro; alle 20 cena condelitto, gioco e testimonianze.

Giornata di AvvenirePagina sulla nostra DiocesiDomenica 23 novembre, in occasione dellaGiornata diocesana di “Avvenire”, sul quotidianodel giorno una pagina è dedicata alla diocesi diCesena-Sarsina. Copie del quotidiano“Avvenire” saranno in distribuzione in tutte lechiese della diocesi.

Daniela Savoiaal Convegno Maria CristinaNell’ambito delle attività culturali e religiosedel Convegno Maria Cristina di Savoia, DanielaSavoia tratterà il tema “Una biblioteca senzapace: vicende e storie della raccolta di papaChiaramonti”.L’incontro, aperto a tutti, si terrà lunedì 24novembre alle 16 nella sala “Einaudi” dellaBanca Popolare dell’Emilia Romagna, in corsoSozzi a Cesena.

A San DomenicoRoveto ArdenteSabato 29 novembre alle 15,30 presso ilConvento Fratelli di San Francesco in via LargoCappuccini a Cesenatico, preghiera del “RovetoArdente” adorazione per le famiglie, le mammein attesa e i bambini non nati.L’incontro, aperto a tutti, è animato dalRinnovamento nello Spirito Santo.

a sezione emilianoromagnola

dell’Unitalsi proponeun pellegrinaggio aLourdes, in pullman, dal 6 al 10dicembre.Per consentire al maggior numeropossibile di persone di vivere a Lourdesl’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, ilprezzo agevolato è di 380 euro(pensione completa).Per info e iscrizioni (Unitalsi Cesena):Giovanna Baiardi, 333 2995808;Umberto Gaggi, tel. 0547 610399.

L

Unitalsi

Immacolata,pellegrinaggioa Lourdes

Annalena Tonelli, povera al servizio dei poveriIn Seminario a Cesena l’incontro-testimonianza con Maria Teresa Battistini, amica e collaboratrice nella missione in Africa di “Annalena di Dio”

a sera di martedì 11 novembre, inSeminario a Cesena, su invitodella Caritas, Maria Teresa

Battistini (nella foto) ci ha fatto donodella sua appassionata eappassionante testimonianza suAnnalena, di cui è stata amica ecollaboratrice nella prima fase dellasua missione in Africa.L’unica definizione di sé che accettavaera “la donna povera” in quantovoleva stare con i poveri essendo

come loro. Citando Gandhi (“il mio secondo maestro dopo Gesù Cristo”) dicevache per vivere la passione per l’uomo bisogna volontariamente spogliarsi delsuperfluo, vivere in sobrietà e semplicità, ordinare la propria vita (fisica,intellettuale, spirituale) in modo che non sia d’impaccio al nostro servizioall’umanità. E aggiungeva che non c’è migliore adorazione di Dio che lavorare peri poveri e con i poveri, facendosi poveri. Ma poi, avvertendo un conflitto interioretra la tensione verso la povertà radicale e la necessità di trovarsi ricca per loro -ricca di conoscenze e competenze utili per prendersi cura di loro - maturò la

L convinzione che per servire i poveri bisognafarsi poveri soprattutto dentro, poveri peramore, nell’obbedienza del lasciarsiattaccare da minacce, calunnie,persecuzioni. E lei si era totalmenteespropriata di se stessa, fino al punto dirinunciare persino alla sua “fame di lettura”.Siamo chiamati a essere samaritani di corpie di anime, a essere per gli altri “giardinieridi uomini” là dove la vita ci pone: tutti gliesseri umani sono fiori chiusi, ma da solinon fioriranno mai; solo amandolipossiamo farli fiorire. Il nostro servizio nondeve essere solo assistenza, bisogna cheguardiamo l’altro negli occhi per diventarecapaci di attenzione amorevole. Ci sonoferite che non si guariscono solo conl’elemosina, il vestiario, i pasti, la doccia…Noi privilegiati siamo chiamati, tra l’altro, afare giustizia alle vittime dell’ingiustizia,

ricordando che Gesù Cristo ha posto i dueamori sullo stesso piano, ma ha postonell’amore per il prossimo la verificadell’amore per Dio, e non viceversa: lacarità è misura della fede e la fede è il cuoredella carità. Dunque ciò che contaveramente nella vita è amare, ma perperseverare nella carità l’unico modo èpregare, ogni giorno, anche solo per pochiminuti, con la Parola di Dio, quella Parolache Annalena definiva “rugiada sulla miacarne”. I poveri l’avevano portata a Dio (allafine si firmava “Annalena di Dio”) e leiaccetta la sua ultima chiamata, quella amorire per servire i poveri, facendosi“cireneo del male”, martire, cioè testimonedella speranza cristiana fino all’estremo: chiama non ha paura della morte, perchél’Amore è la ragione sia per vivere che permorire.

enerare per dare speranza, inprimo luogo ai giovani.Generare per superare idiscorsi sterili. Perché

quando si parla di “generare” ildiscorso va oltre i figli: vale ogni qualvolta si esce dal proprio bozzolo perfare qualcosa in relazione con gli altri,senza egoismi.Lunedì scorso l’ultimo appuntamentodel Seminario di studio “Maschio efemmina li creò”, promosso dapastorale familiare e pastorale socialediocesana, ha visto a Cesena ladocente di sociologia e antropologiadei media Chiara Giaccardi. Titolare diuna cattedra alla Cattolica di Milano,la Giaccardi fa parte del comitato dipreparazione del convegno ecclesialenazionale in programma il prossimoanno a Firenze.Il tema della serata è stato lo stessoche dà il titolo al libro scritto dalladocente a quattro mani col maritoMauro Magatti: “Generativi di tutto ilmondo, unitevi!”. Un titolo chemotteggia l’appello ai proletari delmanifesto di Marx ed Engels del 1848,per un libro che è, in effetti, un veromanifesto. Un manifesto di libertà:“Questo testo è il frutto di anni didiscussione con amici e colleghi - haspiegato l’autrice - per cercare didefinire la generatività come modonuovo di definire la libertà. È statodifficile scriverlo in due. Il risultatofinale è un insieme che va al di là dellasomma delle parti”. Già il modo in cuiil libro è stato scritto, dunque, gettaluce su di un aspetto dellageneratività.“Posso raccontare qualche pista chepuò essere utile al vostro percorso - hamesso in guardia la Giaccardi - ma non

esistono delle ricette, solo idee chepossono germogliare in terrenidiversi”.Un punto fermo però c’è: “L’ideadell’uomo creatore, che basta a sestesso e che non deve chiedere mai, èsterile. Sant’Agostino diceva ’Initiumut esset, creatus est homo’, l’uomo ècreato per cominciare, per dare inizioa qualcosa”. Una definizione che hafatto breccia anche tra i laici, tanto daessere ripresa a metà del secolo scorsoda Hannah Arendt.“La realtà è superiore all’idea, questo èil metodo: partire dall’esperienza. E lastoria dice che i momenti di pienezzasono stati i momenti generativi,quando ci si sentiva liberi”.Già, ma liberi come? “Le attualidefinizioni di libertà derivano dalcampo giuridico: non essere costretti,da un lato, e poter fare ciò che si vuole,dall’altro. Oggi sono diventate undogma sociale, con annesse storture.Eppure chi non è costretto a scegliere,chi non ha vincoli, non sceglie mai. Èin una trappola che, paradossalmente,limita la sua libertà. D’altro canto chidice di fare ciò che vuole, in realtà faquello che fanno tutti gli altri. Lanostra cultura ha un po’ l’ossessionedell’autonomia. Ma è smentita daifatti: sono altri che ci mettono almondo, altri che ci fanno vivere ecrescere nei primi anni di vita, e sonogli altri ancora una volta (amici, maritoo moglie, figli) che grazie alla relazioneci fanno capire meglio chi siamo”.La vera libertà, dunque, è legata adoppio filo con la relazione. E larelazione passa, inevitabilmente,attraverso le altre persone. Ma nontutte le relazioni sono buone: “Unarelazione è malata quando si vuole che

l’altro rinunci alla sua alterità:dovrebbe fare sempre ciò che dico io. Ilprimo è il lavoro di riconoscimento:c’è dell’altro oltre a te, non tutto ruotaattorno a te. I figli, ad esempio, sonouna forte alterità. Ci obbligano a uscireda noi stessi, a non rimanereintrappolati nell’autoreferenzialità.Nell’alterità c’è una differenza nonassimilabile, che va riconosciuta erispettata”.C’è un diritto alla differenza, dunque,da non confondersi con l’equivalenza:“Oggi si parla molto di bellezza delladifferenza, ma in fondo si fa passare ilmessaggio che tutte le differenze sianosullo stesso piano, come prodotti delsupermercato. Ma non è così, ci sonocose sbagliate, come la pedofilia, ebisogna dirlo. Mentre che un uomoami un uomo non è magari sbagliato,ma non si può dire che è uguale a cheun uomo ami una donna. In un caso sipuò generare, nell’altro no: c’è unadifferenza. Non dico sia giusto ocattivo, dico solo che non sono uguali,sono inequivalenti”. Mentre la relazione generativa èsempre positiva: “Molti adulti oggisono lattanti psichici, prendono senzadare. In questo modo ristagnano. Chiinvece fa qualcosa per gli altri, non persenso del dovere ma perché è bello,allora genera”.Bisogna avere il coraggio di lasciare iltestimone a chi ci segue: “Credo che lageneratività non educhi solo allapropria libertà, ma inneschi anche unprocesso di partecipazione in unachiave nuova. Mette le persone incondizioni di agire, le ’abilita’ affinchériescano a dare il meglio di sé in modogratuito”.

Michelangelo Bucci

G“Generativi di tutto il mondo, unitevi”

La sociologa Chiara Giaccardi all’ultimo incontro del seminario di studi “Maschio efemmina li creò”

Pastorale familiare e sociale

LUNEDÌ 17 NOVEMBRE, AUDITORIUM DEL SEMINARIO DI CESENA: “SANT’AGOSTINO DICEVA: INITIUM UT ESSET, CREATUS ESTHOMO’, L’UOMO È CREATO PER COMINCIARE, PER DARE INIZIO A QUALCOSA” (FOTO TERZO FOSCHI)

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Giovedì 20 novembre 20146 Speciale Visita Pastorale

Parrocchia di BulgariaNuova tappa della Visita pastorale a parrocchia di Bulgaria è laseconda tappa della visita delvescovo Regattieri nella zona

pastorale Rubicone-Rigossa.Da nove anni (era l’8 dicembre 2005quando si è insediato) guida la par-rocchia don Enzo Vitali che è ancheil delegato vescovile per i beni cultu-rali e artistici della diocesi. Proprio la cura degli ambienti par-rocchiali, con il rinnovo dei localidella canonica e della chiesa, è unadelle prime cose che saltano all’oc-chio visitando la parrocchia di Bul-garia. “Da qualche tempo ci siamodedicati a rinnovare le strutture par-rocchiali: l’ingente impegno econo-mico sostenuto ci ha permesso diavere ambienti più decorosi e fun-zionali”. In particolare interessati dailavori di ristrutturazione sono stati iltetto, gli impianti di illuminazione eriscaldamento (a pavimento), l’arre-do del presbiterio (altare, ambone ecattedra) e la ritinteggiatura. Localiche verranno riconsegnati ai parroc-chiani e inaugurati proprio in occa-sione della Visita pastorale.Bulgaria (antico nome Bulgheria,forse dovuto a tribù bulgare un tem-po al servizio dell’impero) era sededi un’antica pieve risalente all’annomille anche se “la chiesa attuale nonha nulla a che fare con la pieve mil-lenaria che sorgeva dove c’è il cimi-tero. Qui, nei locali dell’attuale chie-sa sorgeva piuttosto un castello, uncastrum con all’interno una cappellapalatina. Su questo nucleo si formòla chiesa parrocchiale che oggi ritro-viamo in stile barocco semplice. Erala chiesa di riferimento per un am-pio territorio, in quanto Gambettolae Bulgarnò sono sorte dopo”. La parrocchia di San Biagio V.M. inBulgaria è di medie dimensioni, cre-sciuta negli ultimi anni grazie ad al-cuni insediamenti commerciali, arti-giani e alla costruzione di aree resi-denziali che hanno portato la popo-lazione a raggiungere circa 2milaabitanti. Si sviluppa nella campagnacesenate “abbracciando” tre Comu-ni: Cesena, Gambettola e Longiano.“Si tratta – spiega don Enzo – di unazona a vocazione prevalentementeagricola, ma anche di artigianato eservizi. Sono presenti anche piccoliinsediamenti industriali, special-mente di conservazione e trasforma-zione della frutta, commercio di uo-va, piccole imprese di impianti foto-voltaici. La gente è occupata princi-palmente nella campagna e nel ter-ziario”. La crisi si è fatta sentire. “Lefamiglie hanno riscontrato un calodel lavoro ed è aumentata la disoc-cupazione. A soffrire è stato soprat-tutto il comparto dell’edilizia che si èpoi tirato dietro tutto il resto. Lacampagna risente degli annosi pro-blemi legati all’agricoltura. Non pos-so dire che viviamo in una zona dipovertà, però la crisi in parte si è fat-ta sentire e le famiglie oggi fanno piùfatica”. Fino a qualche tempo fa era attivo inparrocchia uno sportello di distribu-zione vestiario e alimenti. Un servi-zio che recentemente si è trasforma-to in collaborazione con la mensadiocesana della Caritas. “Reperiamofondi e abbiamo diversi parrocchianiimpegnati in questo servizio – spiegadon Enzo –. Alcune donne si recanolì per la distribuzione del cibo e alcu-ni giovani vi dedicano delle ore divolontariato. Auspico ancora unmaggiore coinvolgimento del grup-po di servizio in mensa”.Catechesi, liturgia, carità. Ecco lepriorità che contraddistinguonol’operato di don Enzo. “Ho cercatoda subito di dar vita a un gruppo

L

post cresima e a un gruppo giovanissimi. Ladifficoltà sta nel dare una continuità a que-sto lavoro. Negli ultimi tempi lavoriamo incollaborazione anche con altre parrocchieper cercare di unire le forze. Oltre ai bambi-ni delle elementari e ai ragazzi delle medie,abbiamo una catechesi per adulti e ungruppo famiglie ben assortito”.Importante è anche la cura della Messa do-menicale. “Cerchiamo di vivacizzarla attra-verso l’impegno del coro parrocchiale el’animazione della celebrazione delle 11,dedicata ai bambini”.La carità, oltre al servizio nella mensa dio-cesana, si concretizza anche nella raccoltadel ferro: “Un paio all’anno, poi il ricavatoviene destinato o ai bisogni della parrocchiao per iniziative caritative o missionarie”.Tra le opere parrocchiali di Bulgaria (oltreagli spazi rinnovati della canonica con auleutilizzate per catechesi e incontri) si anno-verano un circolo parrocchiale comprensi-vo di bar, un grande campo sportivo, uncampo da calcetto e da pallavolo, un boc-ciodromo che organizza tornei invernali.Non ci sono scuole nelle vicinanze se nonuna materna statale; i bambini e i ragazziprevalentemente si recano a scuola negliistituti di Gambettola o Calisese.Da qualche anno è sorta sulla via Emilia

Da sabato 22 a domenica 30 novembremonsignor Douglas Regattieri sarà in visitanella parrocchia guidata da don Enzo Vitali

CALENDARIOVISITA PASTORALE

BULGARIAdal 22 al 30 novembre

Sabato 22 novembre• ore 14,30 incontro ragazzi

elementari e medie• ore 16 incontro giovani.

A seguire,momento conviviale

Domenica 23 novembre• ore 11 inizio Visita pastorale

con la Messa

Martedì 25 novembre• ore 20,45 incontro adulti e genitori

Mercoledì 26 novembre• ore 9 visita scuola infanzia

e ad alcune aziende• ore 20,45 incontro Consiglio affari

economici, Consigliopastorale parrocchialee catechisti

Venerdì 28 novembre• ore 9 visita anziani

e ammalati

Domenica 30 novembre• ore 11 Messa inaugurazione

lavori chiesa, pranzoin famiglia e conclusionedella Visita pastorale

ZONA PASTORALE RUBICONE RIGOSSA - 17ª UNITÀ PASTORALE

una casa protetta che ospita sei anzia-ni; don Enzo fa loro visita tutti i mesi.Nel suo servizio di parroco, don Enzopuò contare sul prezioso aiuto del dia-cono Umberto Venanzoni e un elogioparticolare lo fa alle “persone che si oc-cupano del decoro del chiesa (internoed esterno), all’animazione della litur-gia e della catechesi”.Le ricorrenze principali della parroc-chia riguardano la festa del patrono SanBiagio (3 febbraio) con la tradizionalebenedizione della gola che vanta una“grande partecipazione anche dalleparrocchie limitrofe”.La festa parrocchiale viene invececelebrata alla fine di agosto ed è dedi-cata alla Madonna. Per l’occasione“si esibisce la piccola compagniateatrale della parrocchia, e i ragazzisono i protagonisti di spettacolidi varietà”. Nel periodo natalizio viene allestito unbel presepe tematico nella piccola chie-setta privata di San Giuseppe, a CaseMissiroli. Un allestimento molto visita-to perché richiama la Natività in ma-niera efficace e ogni anno è il vescovoche si reca in visita per inaugurarla.

Michela Mosconi

SOPRA, FACCIATA DELLACHIESA

DI BULGARIA(VIA VIOLETTI, 3693,

CESENA)

A DESTRA,DON ENZO VITALI,

PARROCO DI BULGARIADAL 2005

Le prossime tappe della Visita pastorale del vescovo Douglas:- dal 29 novembre all’8 dicembre a Calisese e a Badia

- dall’8 al 14 dicembre a Montiano e Montenovo

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Giovedì 20 novembre 2014 7Vita della Chiesa

ISTANBUL dal 28 gennaio all’1 febbraio 2015: Pellegrinaggio “Incontro all’ecumeni-smo”. In occasione della Se�mana di preghiera per l’Unità dei Cris�ani. Andremo aIstanbul, aprendoci alla spiritualità dell’Oriente cris�ano, per pregare insieme ai fratelliOrtodossi, incontrando Sua Eminenza Metropolitana Athenagora di Kydonia, vicario delpatriarca Bartolomeo. Avremo anche la possibilità di visitare alcune comunità cris�anoca�oliche celebrando insieme a loro l’Eucaris�a.Volo dire�o da Bologna, hotel 4 stelle, pensione completa e guide per le visite de�a-gliate alla stupenda ci�à sul Bosforo e ai monumen� principali della an�ca Costan�nopoli. Disponibilità pos� limitata.

Quota di partecipazione: 685 euro

TORINO 25 aprile 2015: Pellegrinaggio diocesano per l’Ostensione della Santa Sindone. Programma in preparazione

LISIEUX dal 6 al 9 luglio 2015: Pellegrinaggio diocesano presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eriin visita alla famiglia dei bea� coniugi Luigi e Zelia Mar�n, genitori di Santa Teresa di Gesù Bambino.Escursione a Mont St. Michel. Programma in preparazione

TERRA SANTA dal 6 al 13 agosto 2015: Pellegrinaggio presieduto dal nostro vescovo monsignor Douglas Rega�eri.Programma in preparazione

Organizzazione tecnica Ariminum Viaggi

Sovvenire

Giornata per le offerteai sacerdotiDomenica 23 novembre èla Giornata per lasensibilizzazione alleofferte per i sacerdoti.Delle due giornate annualiper il Sovvenire è quellapiù delicata, perché sitratta di fare un sacrificiopersonale e perché si devericordare che con unnostro contributo almantenimento del Clero possiamo liberarerisorse per la carità e per le attivitàpastorali. Ormai come funziona questosistema dovrebbe essere chiarito: si trattadi ricordarlo al momento opportuno.La Giornata del 23 novembre è rivolta allenostre comunità e impegna i referentiparrocchiali. Si tratta di preparare ladiffusione del materiale cartaceo,organizzando qualcuno che sia presente aogni celebrazione in modo che tutti coloroche arrivano in chiesa quella domenicasiano informati. Sarebbe auspicabile ancheun rapido richiamo al termine della Messa,fatto con criterio e vivacità. Ma se questonon fosse possibile, almeno si curi ladiffusione dei volantini inviati dal Servizionazionale.A pensarci bene, l’obiettivo di questagiornata “delle offerte” è quello piùcompleto, perché consente di capire che ilSistema del Sovvenire è un “tutt’uno”. Leofferte vengono inviate all’Istitutocentrale per il sostentamento del Clero,che ha il compito di assicurare unaintegrazione economica a tutti i sacerdotiin servizio alle diocesi italiane. A questoscopo l’Istituto provvede con cespiti divaria origine e ove questi non bastassero,attinge al fondo dell’8x1000. Ma l’8x1000ha anche altre finalità (come esempio,cfr. pagina 8), che vengono servite con ladisponibilità che rimane. È bene farpresente che finora non è mai statodiminuito l’intervento della carità, perchési preferisce ridurre eventualmente ilfondo per le attività pastorali delle diocesio per l’edilizia di culto.Del resto l’opera della Chiesa non puòessere valutata a settori, perché sevengono meno i sacerdoti, viene menotanta attività di culto, di carità e dei beniculturali. E se viene meno l’attività di cultoo l’impegno della catechesi, viene menoanche l’impegno della carità. Sarebbebello approfondire l’immagine di Chiesache è legata anche al Sovvenire, perché sicomprenderebbe che c’è bisogno anchedelle strutture per la vita della comunità;chi insegue una Chiesa tutta spiritualerischia di essere astratto. La Chiesa poveraper i poveri che papa Francesco desideranon è una Chiesa disincarnata, ma libera evicina alla gente nella concretezza delleesigenze della vita.

Claudio Stagnivescovo delegato per il Sovvenire

dell’Emilia Romagna

Bergoglio ai medici cattolici“La vita umanaè sempre di qualità”Il Pontefice ha ricevuto in udienza i membridell’Associazione Medici cattolici italiani (Amci),in occasione del 70esimo anniversario di fondazione

a vita umana è sempre sacra esempre ’di qualità’”, e bisogna“amarla sempre e comunque,

soprattutto quando necessita di particolariattenzione e cure”. Lo ha detto il Papa,ricevendo in udienza sabato 15 novembre imembri dell’Associazione Medici cattoliciitaliani (Amci), in occasione del 70esimoanniversario di fondazione. “Non esiste

una vita umana più sacra di un’altra, come non c’è una vita umanaqualitativamente più significativa di un’altra, solo in virtù di mezzi, diritti,opportunità economiche e sociali maggiori”, ha ammonito Francesco, esortano imedici cattolici a “testimoniare con la parola e con l’esempio che la vita umana èsempre sacra, valida e inviolabile, e come tale va amata, difesa e curata”.“L’attenzione alla vita umana, particolarmente a quella maggiormente indifficoltà, cioè all’ammalato, all’anziano, al bambino, coinvolge profondamente lamissione della Chiesa”, ha ricordato il Papa, che “si sente chiamata anche apartecipare al dibattito che ha per oggetto la vita umana, presentando la propostafondata sul Vangelo”.“Da molte parti - ha proseguito Francesco - la qualità della vita è legataprevalentemente alle possibilità economiche, al benessere, alla bellezza e al

L

godimento della vita fisica, dimenticandoaltre dimensioni più profonde - relazionali,spirituali e religiose - dell’esistenza”. Inrealtà, “alla luce della fede e della rettaragione, la vita umana è sempre sacra esempre di qualità”, ha puntualizzato il Papa,esortando i medici cattolici a “collaborarecon quanti - anche a partire da differentiprospettive religiose o di pensiero -riconoscono la dignità della persona umanaquale criterio della loro attività”. “Ai nostrigiorni, a motivo dei progressi scientifici etecnici, sono notevolmente aumentate lepossibilità di guarigione fisica”, ha fattonotare il Papa: tuttavia, ha ammonito, “peralcuni aspetti sembra diminuire la capacitàdi prendersi cura della persona, soprattuttoquando è sofferente, fragile e indifesa”. “Leconquiste della scienza e della medicina - haosservato Francesco - possono contribuire almiglioramento della vita umana nella misurain cui non si allontanano dalla radice etica ditali discipline”. Per questa ragione, “voimedici cattolici vi impegnate a vivere lavostra professione come una missioneumana e spirituale, come un vero e proprioapostolato laicale”.

NO A “FALSA COMPASSIONE”No a “falsa compassione”, sì a “sceltecoraggiose e controcorrente che, inparticolari circostanze, possono giungereall’obiezione di coscienza”. Ai medicicattolici, il Papa ha fatto notare che “ilpensiero dominante propone a volte unafalsa compassione: quella che ritiene sia unaiuto alla donna favorire l’aborto, un atto didignità procurare l’eutanasia, una conquistascientifica ’produrre’ un figlio consideratocome un diritto invece di accoglierlo comedono; o usare vite umane come cavie dilaboratorio per salvarne presumibilmentealtre”. La “compassione evangelica”, invece,“è quella che accompagna nel momento delbisogno, cioè quella del Buon Samaritano,che ’vede’, ’ha compassione’, si avvicina eoffre aiuto concreto”. “La vostra missione dimedici - le parole del Papa all’Amci - vi mettea quotidiano contatto con tante forme disofferenza: vi incoraggio a farvene caricocome ’buoni samaritani’, avendo a cura inmodo particolare degli anziani, degli infermie dei disabili”. “La fedeltà al Vangelo dellavita e al rispetto di essa come dono di Dio, avolte richiede scelte coraggiose econtrocorrente che, in particolaricircostanze, possono giungere all’obiezionedi coscienza”.

“La fedeltà al Vangelo della vitae al rispetto di essa come donodi Dio, a volte richiede sceltecoraggiose e controcorrente che,in particolari circostanze,possono giungere all’obiezionedi coscienza”

(FOTO ARCHIVIO SIR)

PapaFrancescoal ParlamentoEuropeoe in Turchia

n vero e proprio “record”: ci sonosolo tre giorni di distanza tra il

viaggio di papa Francesco a Strasburgomartedì 25 novembre e quello inTurchia, terra ai confini dell’Europadove il Papa atterrerà venerdì 28novembre e ripartirà il 30. Asottolinearlo ai giornalisti in SalaStampa vaticana è il direttore padreFederico Lombardi, presentando in unbriefing i programmi dei due viaggiinternazionali di papa Francesco chesono in ordine cronologico il quinto e il

sesto. La vicinanza delle date dei dueviaggi è dovuta alle circostanze: ilprimo viaggio è al Parlamento Europeoe all’Assemblea del Consiglio d’Europa,per cui la data è stata stabilitaseguendo il “calendario” dei lavoriparlamentari. Il viaggio del Papa inTurchia invece segue “una dataimprescindibile che è la festa diSant’Andrea, festa che il Patriarcatoecumenico celebra il 30 novembre”. Ledate pertanto seguono “la natura diquesti inviti e finalità di questi viaggi”.

U

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Giovedì 20 novembre 20148 Attualità

il Periscopio di Zeta

Abuna Mario, sacerdote italiano a Gerusalemme: “La forza dellapreghiera vale più di tutto, come ha insegnato papa Francesco”

Crollerà il muro della vergogna

“Betlemme è una piccola prigione a cielo aperto”. Lo dice abunaMario, don Mario Cornioli, un sacerdote italiano che vive in TerraSanta dal 2009. L’ho incontrato la scorsa settimana, durante il

viaggio organizzato dalla Fisc in collaborazione con l’Ufficio 8xmille della Cei.Una “missione” per andare a toccare con mano come la Chiesa italiana èvicina alle varie comunità, cristiane e non, presenti nel vicino Oriente.“La visita del cardinale Bagnasco e di tutta la presidenza della Cei a Gaza – haproseguito don Mario – è stata molto importante e incoraggiante per tutti”.Qui, in mezzo alle strade della città che diede i Natali a Gesù, ci si imbatte nelmuro della vergogna. Una colata di cemento separa i trenta chilometriquadrati in cui sono costrette trentamila persone e le isola da tutto il resto.Anche per chi giunge dall’estero non è semplice il transito ai vari check point,tanti, troppi, stucchevoli. Ma per chi giunge da fuori Israele alla fine è solo una questione di pazienza.Per chi vive qui invece è l’ennesimo sopruso. “Ci vogliono mandare via – faeco al prete di origine toscana la nostra guida, Lazzaro di Nazaret, tre figli euna vita da infermiere in sala operatoria -. In ogni modo ci provano, mahanno un unico obiettivo: farci cambiare aria, ovunque, purché si vada via daqua”.Più torno in Terra Santa e più sono confuso. Nei racconti della gente, la

Don Mario teme che qualcosa di grossopossa accadere. Come mi disse lo scorsoanno e come scrissi in questo spazio.Non si è verificata la terza intifada, ma laguerra di Gaza con migliaia di morti c’èstata e l’orrore procurato ha cambiato ilsacerdote che dialoga con passione, maanche con tanta amarezza, con igiornalisti della Fisc giunti per vedere ecapire, se possibile.“La vera forza sta nella preghiera –aggiunge abuna Mario -. Qua ci vuolesolo un miracolo. Umanamente sicomprende che nulla è ormai piùrealizzabile. La via aperta da papaFrancesco è stata chiarissima. Lapreghiera scatena il demonio, ma facomprendere che si è imboccata la

strada giusta. In questa terra si può vivereinsieme: proviamoci. O si vivrà in armonia, o simorirà. Ma sono certo: vedremo cadere questoobbrobrio”. Quando abbiamo “imbracciato” ilrosario e abbiamo snocciolato le Ave Mariasotto il muro, anch’io ne ho avuta la certezza.Questa vergogna crollerà. (860)

situazione è drammatica. A vista non si nota quasinulla di strano. Saltano all’occhio le troppe presenze dimilitari non solo ai controlli delle mille frontiere, maagli angoli delle strade, negli incroci, nei bar. Ci si trovadavanti a un paese militarizzato, che per garantirsi lapace vive un perenne stato di guerra. E allora uno sichiede se ne vale davvero la pena.

SuperAbiledi Arianna Maroni

COSA TI MANCAPER ESSERE FELICE?Dipinge con la bocca e coni piedi e, quando danza,non vedi che il Signore l’hadisegnata senza braccia.Perché la sua marcia in piùè il sorriso e a ferirla sonosolo i limiti che gli altri leimpongono. Parliamo di Si-mona Atzori, ballerina, ar-tista e scrittice del libro“Cosa ti manca per esserefelice’”, edito nel 2011 daMondadori.“Perché ci identifichiamo sempre con quelloche non abbiamo, invece di guardare quelloche c’è? - scrive nel suo libro -. Spesso i limitinon sono reali, i limiti sono solo negli occhi dichi ci guarda. Dobbiamo fermarci in tempo,prima di diventare quello che gli altri si aspet-tano che siamo. È nostra responsabilità darcila forma che vogliamo, liberarci di un po’ discuse e diventare chi vogliamo essere, mani-polare la nostra esistenza perché ci assomigli”.Simona Atzori cosa ha di particolare? Losguardo solare, l’energia, la voglia di fare equell’autoironia che la fa sorridere dei limitiche gli altri vedono in lei. Perché gli altri,quando la incontrano, spesso vedono solo cheè nata senza braccia. Ma lei ci ricorda che“non importa se hai le braccia o non le hai, sesei lunghissimo o alto un metro e un tappo, sesei biondo o hai i capelli viola o il naso storto.Non c’è nulla che non possa essere fatto, bastatrovare il modo giusto per farlo. Io tengo il mi-crofono con i piedi, altri con le mani, altri an-cora lo tengono sull’asta. Sta a noi trovare ilmodo giusto per noi. Credo nella legge dell’at-trazione: quello che dai, ricevi. Se trasmettiamore, attenzione, serenità; se guardi alla vitacon uno sguardo costruttivo; se scegli di es-sere attento agli altri e al loro benessere; seconservi le cose che ami e lasci scivolare viaquelle negative, la vita ti sorriderà. Se avessiavuto paura sarei andata all’indietro, inveceche avanti”.Simona ha iniziato a dipingere a 4 anni e adanzare a 6. Lei dice che non è stata lei a sce-gliere queste passioni, ma che sono state loroa sceglierla e attraverso di loro è riuscita aesprimere il suo mondo. “Il Signore mi ha di-segnata così – afferma Simona – senza brac-cia. Erano previsti dei piedi meravigliosi cheavrebbero svolto la funzione delle mani! Lamia famiglia è stata fondamentale: senza loro,la normalità della nostra vita non sarebbestata possibile. Non ho mai sentito di averequalcosa di diverso dagli altri. Loro mi hannoaccolta, non accettata, che sarebbe diversoperché l’accettazione implica uno sforzo. L’ac-coglienza ha un altro sapore.Quando incontriamo Simona, per quantopossiamo essere accoglienti, nasce in noi unforte imbarazzo. Come la salutiamo? Non pos-siamo mica stringerle la mano. Simona si av-vicina per un abbraccio e un bacio. “La primacosa che faccio - conclude - allora, è baciare lepersone che incontro. La prima cosa che fac-cio è sorridere. Tante volte mi hanno detto cheho la capacità di togliere l’imbarazzo iniziale.Simona è felice e la sua felicità è contagiosa.

IL MURO CHE IMPRIGIONA BETLEMME.È ALTO DA 8 A 12 METRI

daesh, i daesh!”: lo ripete alungo, senza sosta. Negli occhiancora la paura di queimomenti quando i daesh,

acronimo arabo di Isis, Islamic State ofIraq and the Levant, hanno invaso, i primidi agosto, il suo villaggio, Qaraqosh, il piùgrande tra quelli cristiani situati nellapiana di Ninive, dove erano già riparatimoltissimi abitanti di Mosul. Poi la lungafuga verso la frontiera giordana e l’arrivo aZarqa, a nordest di Amman, dove da più ditre mesi vive ospite, con la famiglia delfiglio, lei che è vedova, in una stanzamessa a disposizione dalla Fondazionedon Orione, attigua alla scuola di sanGiuseppe, frequentata da 580 ragazzi,quasi tutti musulmani. J. racconta queimomenti con le lacrime agli occhi ma conla dignità di chi ha ancora qualcosa digrande valore da difendere, “la mia fedecristiana”. Stesa sul letto, a causa di unaferita alla gamba che si è procuratamentre fuggiva, J. ricorda quei momenti:“sono venuti all’improvviso e in meno ditre ore il paese, 50mila abitanti, si èsvuotato. Sono scappati tutti prima che idaesh iniziassero la mattanza. Non honotizie dei miei parenti. Spero solo sisiano messi in salvo. Non ho più nulla”aggiunge mostrando un trolley vuoto emalmesso riposto sotto il letto. La vita di J.e della sua famiglia è tutta in quel trolleyche non le servirà per tornare a casa.“Rientrare a Qaraqosh non si può finché cisarà l’Isis. E anche se venissero cacciaticome potremo fidarci di quei musulmanicon i quali abbiamo condiviso la tavolaper anni e che adesso hanno preso tutti inostri averi?”. Gli occhi si velano dilacrime mentre cercano lo sguardo deivicini. Tra loro padre Hani Jaamel,iracheno di Qaraqosh, che da circa treanni svolge la sua missione nellacomunità orionina di Zarqa.“Nel nostro centro - spiega il sacerdote -

assistiamo già 150 famiglie siriane dellazona di Homs, per un totale di circa 600persone in maggioranza musulmane, cuisi sono aggiunte, da poco più di tre mesi,250 famiglie di iracheni provenienti daMosul e dalla Piana di Ninive, Qaraqoshsoprattutto. Di questi nuclei familiari, 13sono alloggiati qui da noi perché nonhanno dove andare”. Ogni 15 giorni tuttequeste famiglie vengono alla Fondazionea ritirare un voucher, che varia dai 40 ai 70dinari, più o meno lo stesso valore in euro,con cui faranno la spesa. La procedura èsemplice: nei giorni stabiliti, le personeiscritte al programma si recano al centro e,dopo aver mostrato ai volontari ilcertificato di riconoscimento rilasciatoloro dai funzionari Onu per i rifugiati,ritirano il voucher. All’esterno, mentre gliuomini attendono con calma il loro turno,le donne vigilano sui bambini che giocanosulle giostre. “Un progetto che funziona efinanziato l’anno scorso anche con i fondidell’8x1000 della Cei” come conferma donAlessio Cappelli, presidente dellaFondazione don Orione. “I siriani sonofuggiti dalla guerra civile e sono piuttostocircospetti, parlano poco anche tra loro edè comprensibile in quanto appartengonoa fazioni in lotta, filo-governativi e filo-ribelli - continua padre Jaamel - quelli cheassistiamo qui al centro sono andati viadal campo profughi di Zaatari, non moltolontano da Zarqa, dove vivevano incondizioni pessime. Ora vengono da noiper chiedere aiuto. Sanno, infatti, chedove c’è una chiesa cristiana trovano aiutoe rispetto. Non una tendopoli sovraffollatama un avamposto della carità”. Diverso ildiscorso che riguarda gli iracheni. “Quelliche sono qui da noi sono cattolici di ritocaldeo, fuggiti dalle persecuzioni dell’Is. Iloro beni sono venduti nelle piazze diMosul, le loro case occupate e assegnate aimiliziani dello Stato islamico. Sono fuggitiin 150mila e molti sono a Erbil, in

Kurdistan, ammassati in condizionipietose. L’inverno sta arrivando e per lorosarà molto dura se non intervengono aiutiinternazionali. Una emergenzaumanitaria di cui nessuno parla”.La palazzina della Fondazione intanto haripreso vita. Bambini corrono avanti eindietro per le scale. C’è chi prepara i turniper le pulizie e la cucina, i giovanipredispongono quelli per la custodia e lavigilanza. Si sente il rumore delle lavatricie delle pentole. Menù del giorno: riso everdure bollite. Qualcuno abbozza unsorriso mentre si dà da fare. Non riesce asorridere Heba Khalil Wadee, 25 anni, diQaraqosh, un tempo direttrice di asilo,oggi rifugiata, in attesa di emigrareall’estero. “Penso ai miei 35 alunni di cuinon ho più notizie. Il mio futuro si chiamaemigrazione. Per noi non c’è futuro né quiné in Iraq” dice con voce sommessa.“Paghiamo la colpa di essere cristiani. Mache male abbiamo fatto per meritare tuttoquesto? Potevamo facilmente dire siamomusulmani, ma noi siamo cristiani.Nessuno si è convertito all’Islam e perquesto siamo fuggiti. So che papaFrancesco ci è vicino. Le sue parole ciconfortano, ma non cambiano nulla.Stiamo sempre peggio. Dov’è la comunitàinternazionale?”. Nonostante tantidrammi c’è chi ancora crede in un futuromigliore, come Daniel, 10 anni anche luidi Qaraqosh. Per Daniel la fuga è stataquasi “come un gioco. In fondo con i mieifamiliari eravamo fuggiti e tornati altredue volte. A casa ho lasciato tutti i mieigiochi per questo spero di tornarci presto.Lì ho i miei ricordi più belli come le fotodella mia Prima Comunione. Vorrei tantotornare ma non so se sarà possibile”.Intanto studia matematica, la sua materiapreferita. Il futuro e la speranza passanoanche per i banchi di scuola allaFondazione don Orione di Zarqa.

Daniele Rocchi

I“

“Paghiamola colpadi esserecristiani”

Drammatici i racconti di chi è dovuto scappare per sottrarsi alla mattanza dei miliziani dell'Isis. La Fondazione don Orione,grazie anche ai fondi stanziati dall'8x1000 della Chiesa italiana, riesce a dare un tetto a tante famiglie, anche musulmane

A Zarqa, in Giordania

UNA FAMIGLIA DI ZARQA, IN GIORDANIA,AIUTATA DALLA FONDAZIONE DON ORIONE (FOTO SIR)

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Giovedì 20 novembre 2014 9Cesena

Per affrontare la concorrenza elaborato un progetto dal presidente Piraccini

Cristiano Riciputi

acfrut reagisce allaframmentazione italiana e nel2015, con tutta probabilità, larassegna si terrà alla fiera di

Rimini. La scelta rientra nel più ampioprogetto denominato MacfrutInternational, elaborato dal presidentedi Cesena Fiera Renzo Piraccini, giàdirettore di Apofruit e uno dei piùcompetenti manager, a livello nazionale,del settore ortofrutticolo. Da almeno 10 anni gli espositorilamentano la carenza strutturale dellafiera di Cesena, limiti ai quali l’expresidente Domenico Scarpellini hasempre cercato di mettere una pezza coninterventi piccoli e grandi e senzagravare sul bilancio comunale. Ma lazona ristoro, ad esempio, è un ’capanno’di lamiera, mentre un quarto degli standè ospitato nella grande tensostrutturaallestita di anno in anno e che ha uncosto di oltre 100mila euro per i soli tregiorni di fiera. Il neo principale dellastruttura sta comunque nei grandicapannoni centrali che nacquero comemagazzini agricoli e non certo per unafiera che vuol essere internazionale. Nel frattempo a Rimini (a meno di 15chilometri dai confini comunali diCesena) è sorta una nuova strutturafieristica all’avanguardia e di livelloeuropeo, costata alla collettività 30milioni di euro. "Fino ad oggi la nostra fiera - spiegaRenzo Piraccini - è stata l’unica del

M Macfrut Futuro a Rimini

settore ortofrutticolo a livello nazionale. Manel 2015 se ne svolgeranno altre due, di cuiuna a Milano, a pochi metri dall’Expo, e unaa Verona. Le maggiori aziende espositricihanno comunicato che non parteciperannoa tutte, privilegiando la grande attrattivamondiale dell’Expo. Per porre un freno aquesta emorragia, abbiamo pensato dirivedere il Macfrut sia nei contenuti sianella logistica, venendo incontro alleistanze di coloro che ’sono’ la fiera, cioè gliespositori". L’affermazione di Fruit Logistica a Berlino,con 2500 espositori e 58mila visitatoripaganti, e l’ascesa di Fruit Attraction aMadrid, impongono scelte drastiche. Fino

ad oggi Cesena Fiera ha compiuto miracoli,ma certi segnali sono inequivocabili. Non acaso Scarpellini, nei mesi, scorsi avevacercato una mediazione per unire le forzeed evitare il proliferare di altre fiere disettore. Un’operazione lodatapubblicamente anche dal ministroMaurizio Martina durante la kermesse disettembre. Ma sia gli sforzi dell’expresidente, sia quelli del ministro, non sonovalsi a far retrocedere Milano e Verona dalleproprie decisioni. Se a Milano avessero datoretta a Scarpellini probabilmente oggiparleremmo di Macfrut 2015 all’Expo. "Il marchio Macfrut è eccezionale -ribadisce Piraccini - ma solo rinnovando

drasticamente possiamo attirare i grandiespositori di livello mondiale.Nell’edizione 2014 abbiamo avuto 441espositori e il 18 per cento dellasuperficie espositiva è stata ceduta quasigratis. L’ingresso alla nostra fiera ègratuito, quindi non c’è distinguo fravisitatori specializzati e semplici curiosi.Questa manifestazione fino ad oggi èstata tenuta a Cesena solo grazie alladeterminazione di Scarpellini e al lavorodei dipendenti. Oggi dobbiamo fare unsalto in avanti".A chi sostiene che col trasferimento diMacfrut si perdono milioni di euro diindotto sul territorio, Piraccini replicacon i numeri. "Cesena conta 1100 postiletto. Considerando il ’tutto esaurito’, semoltiplichiamo per una media di 3 nottidurante i giorni della fiera, si tratta di3300 presenze che, moltiplicati per 200euro fra pernotti e pasti, portano a660mila euro di indotto".Una cifra che può comunque essereconfermata se continueranno leconvenzioni fra Cesena Fiera e glialberghi del cesenate. D’altra parte lafiera riminese si raggiunge piùfacilmente da Cesena che non dal centrodella stessa Rimini, come confermato daalcuni standisti (rimasti imbottigliati neltraffico) durante la recente kermesseEcomondo. "Anche in un’altra sede -conclude Piraccini - tutto rimarràinvariato, nel senso che noi affitteremosolo altri spazi, invece di noleggiare letensostrutture. La fatturazione e tutto illavoro di contorno farà capo a noi".

"Trasferire il Macfrutè una scelta assurda"

Opposizioni battagliere la scorsasettimana in Consiglio comunale,durante il dibattito su Macfrut. Libera Cesena, Movimento 5Stelle eCesena Siamo Noi hanno spiegato imotivi per cui Macfrut non devetrasferirsi. Compatti Gilberto Zoffoli,Stefano Spinelli, Marco Casali eDomenico Formica (Libera Cesena):"L’Amministrazione voleva tenere tuttonascosto e se non fosse per noi la fiera sitrasferirebbe a Bologna e non rimarrebbein Romagna. Macfrut non è malato. Anzi,ha numeri in positivo. Non si capisceperchè debba lasciare la città. Genera unindotto di milioni di euro e ha fattocrescere tutto il territorio". Natascia Guiduzzi, Gustavo Rosso eClaudio Capponcini del Movimento5Stelle hanno ribadito che il Comune hadimostrato ancora una volta di essere "ilmero esecutore di ordini di partito chearrivano da Bologna". Vittorio Valletta di Cesena Siamo Noi halamentato la mancanza di un terzoprogetto, alternativo all’annunciata crisi

di Macfrut e al suo trasferimento altrove. Nelle scorse settimane laConfcommercio cesenate ha dato ampiabattaglia, specie sulle tv locali,lamentando la perdita di indotto per glialberghi e i ristoranti locali.Le altre associazioni di categoria, unitesotto la sigla Una sola voce perl’economia, confermano la fiducia alprogetto Macfrut Internationalprivilegiando Rimini rispetto a Bologna. Fra le associazioni agricole, Coldiretti èquella che più di ogni altra si èsbilanciata, ritenendo Rimini lasoluzione migliore.A questo punto manca solo il voto deisoci di Cesena Fiera (il Comune detiene il71 per cento delle quote) per sancire lasede e le modalità di svolgimentodell’edizione del prossimo anno.

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Nella foto, la protesta (con magliette e ba-vagli) delle Opposizioni durante il Consi-glio comunale del 13 novembre.

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Giovedì 20 novembre 201410 Cesena

avori in corso a Villachiaviche. Lachiesa e la canonica, costruite nel1961, necessitano di interventiurgenti.

"Dopo la ristrutturazione totale del bar -spiega il parroco don Daniele Bosi -abbiamo messo mano al complessoparrocchiale con l’idea e la volontà di farebene i lavori nelle zone dove è possibileintervenire. Eseguiremo ogni interventoseguendo una logica generale dieliminazione delle barriere

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Parrocchia VillachiavicheGrandi lavori in corso

Il parroco don Daniele Bosi descrive tutti i gli interventi

architettoniche e della massimafunzionalità. Stiamo rifacendo il tettodella canonica, applicando la cartacatramata e l’isolante, sostituendo i coppisfaldati o rotti dal tempo. In canonica ilavori già svolti hanno riguardatol’impianto di riscaldamento, l’impiantoelettrico, i pavimenti in alcune zone comela cucina, l’adeguamento del sottotetto, lapulizia e il termo-isolamento dellaconduttura d’aria che riscalda la chiesa".In più, sono state installate due nuove

caldaie per la chiesa e la canonica. "Altriinterventi svolti - continua il parroco -hanno riguardato la pavimentazione delsagrato, la messa in funzione del sistemad’allarme, i sottoservizi a tutti gli edificicon sostituzione delle linee elettriche, deitubi dell’acqua e del gas e dellefognature". Nel lungo elenco degliinterventi don Bosi annota anche ilrestauro della grande attrezzaia postadietro la canonica, la sistemazione dellacripta con un nuovo impianto elettrico.Prossimamente si interverrà anche nelteatrino, nel parco e nel tetto dell’ex asilo."Abbiamo rinnovato la sacrestia -continua il parroco - ritinteggiando lepareti, approntando nuovi impianti e lacopertura. Tra qualche settimanametteremo mano al tetto della chiesa inquanto la pioggia filtra in più punti.Queste infiltrazioni stanno danneggiandoanche i graffiti che decorano l’edificio diculto. Si tratta di opere dei fratelli Casaril,gli stessi che hanno decorato la cappelladel Seminario diocesano". Il parroco ringrazia tutti i parrocchianiche hanno fatto e faranno offerte e, allostesso modo, tutti quelli che stannodando una mano nelle forme più diverse. "Da poche settimane - conclude don Bosi- si è costituito il gruppo "Marta e Maria",composto da oltre 25 persone disponibiliper i lavori straordinari. Per finanziarealmeno in parte il tetto della chiesaabbiamo pensato di mettere ’in vendita’la nuova copertura: coloro che voglionocontribuire possono fare l’offertaacquistando il tetto a 25 euro ogni metroquadrato".

EconomiaDalla Fondazione Crcfondi al territorioL’assemblea dei soci della FondazioneCassa di Risparmio di Cesena, che si èriunita sabato scorso, ha espresso parerefavorevole all’adeguamento delDocumento programmatico pluriennale,predisposto dal Consiglio diAmministrazione. Il documento prevedeche nel triennio 2014-2016 la Fondazioneerogherà complessivamente 3,75 milionidi euro negli 8 settori di interventoprevisti per tutto il periodo.Per la parte di competenza del 2015l’importo di 1,2 milioni sarà cosìsuddiviso: 27,50 per cento educazione,istruzione e formazione; 14,17 per centovolontariato, filantropia e beneficenza;16,67 per cento Ricerca scientifica; 13,33per cento Assistenza agli anziani; 4,17per cento Sviluppo locale e ediliziapopolare; 8,33 per cento Arte, attività ebeni culturali; 8,33 per cento Salutepubblica, medicina preventiva eriabilitativa; 7,50 per cento Attivitàsportiva.Nel corso dell’Assemblea è stato illustratolo scopo sociale di Sir (Sviluppo impreseRomagna), la società finanziaria in corsodi costituzione alla quale parteciperanno,oltre alla Fondazione stessa, altriimportanti operatori economici localiquali banche, associazioni di categoria eimprese del territorio sensibili allanecessità di creare nuove premesse disviluppo dell’ economia locale.Infine stato presentato il progettofinanziato dalla Fondazione per larealizzazione delle sedi di Informatica ePsicologia nell’area “Ex Zuccherificio”.

Visite | Studenti al Mercato

Quando il mondo dell’università si avvicina a quello delle imprese. Nei giorni scorsi ungruppo di studenti del terzo anno del Campus degli alimenti/Scienze e tecnologiealimentari di Cesena, ha visitato il mercato all’ingrosso di Cesena. Accompagnati daldocente Paolo Bertolini, i 50 studenti hanno visto da vicino come funziona lacommercializzazione della frutta e della verdura, ascoltando le spiegazionidell’amministratore delegato Domenico Scarpellini.

Pievesestina | Festa di San Martino

Per la prima volta l’unità parrocchiale di Pievesestina, Sant’Andrea in Bagnolo e SanCristoforo hanno festeggiano San Martino con una processione carica di significato e dipartecipazione. Oltre cento bambini hanno partecipato accompagnando San Martino acavallo. L’evento è stato reso possibile dagli insegnanti della scuola primaria,dall’associazione "Potter", da Tuttostampa e da alcuni volontari che hanno preparato lamerenda e le scenografie.

Foto Ddb

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FFSSCC

Inserto a curadella Fondazionedel Sacro Cuoredi Cesena

Novembre 2014SSaaccrroo CCuuoorree IInnffoorrmmaa

Nell’udienza ai partecipanti all’AssembleaPlenaria del Consiglio delle Conferenze

Episcopali d’Europa (3 ottobre 2010), papaFrancesco si è espresso in modo inequivoca-bile sull’educazione e sulla scuola cattolica,dicendo: “Si tratta di sostenere i genitori nel-la responsabilità di educare i figli, tutelandoil loro imprescindibile diritto a dare ai figlil’educazione che ritengono più idonea. I ge-nitori, infatti, rimangono i primi e principalieducatori dei loro figli, pertanto hanno il di-ritto di educarli in conformità alle loro con-vinzioni morali e religiose. Al riguardo, si po-tranno delineare comuni e coordinate diret-tive pastorali da assumere, al fine di pro-muovere e sostenere validamente le scuolecattoliche”. Queste parole del Papa, insiemealla preziosa nota pastorale su “La scuolacattolica nella missione evangelizzatrice del-la nostra Chiesa” pubblicata all’inizio del-l’anno scolastico dal nostro vescovo Dou-glas, ci ricordano il valore della Scuola catto-lica e la fortuna di avere un’offerta formativadi questo tipo nella nostra città (dico questecose non solo da studioso, ma anche da ge-nitore della scuola primaria della FSC). Tut-tavia, i documenti citati rendono ancora piùvivo il rammarico per il perdurare di unostracismo ideologico e pernicioso verso lalibertà di educazione che, di fatto, sta met-tendo in discussione la stessa esistenza diuna scuola pubblica non statale e popolarein Italia. Volenti o nolenti, quello che stiamovivendo e che è sotto gli occhi di tutti è untempo di scelte radicali nel quale, come met-teva bene a tema il primo Rapporto del co-mitato per il Progetto Culturale della Cei, la“Sfida educativa” rimanda a una sottesa sfi-da antropologica e culturale. Come scrisse,molti anni fa, Hannah Arendt: “L’educazioneè il momento che decide se noi amiamo ab-bastanza il mondo da assumercene la re-sponsabilità e salvarlo così dalla rovina”. Co-me individui, come famiglie, come comuni-tà, amiamo e siamo radicati in qualcosa checi permetta di assumerci una tale responsa-bilità verso il mondo? Questa responsabilitàdi cui parla la Arendt è, per sua natura, di ti-po personale ma finisce per assume inevita-bilmente anche una dimensione sociale.Possiamo infatti dire con Giovanni Paolo che“una fede che non diventa cultura” (ma po-tremmo anche dire: che non diventa unaproposta educativa e finanche una Scuola)“è una fede non pienamente accolta, non in-teramente pensata, non fedelmente vissuta”.È questo il motivo per cui come genitori, mapiù in generale come laicato, possiamo guar-dare con riconoscenza e con simpatia ope-rosa chi, nonostante tutto, insieme a noi si èassunto il rischio e la responsabilità di edu-care introducendo i nuovi arrivati nel mon-do.

Paolo Terenzigenitore Scuola Primaria

La parola a un genitore

L’AlbatrosLa voce degli studenti

Sperimentare nel giornale scolasticola scrittura come esercizio di libertà

n questi ultimi tre anni l’Albatros, ilgiornalino del Liceo Europeo del SacroCuore, è stato sempre al centro della

vita di noi studenti. Tutto è partito da unasemplice “chiacchierata” tra ragazzi in cuiemergeva la necessità di qualcosaattraverso cui poter esprimerci, farciconoscere al mondo per quel cheeravamo e per quello che siamo oggi. Ricordo ancora le facce entusiaste di noigiovani che spontaneamente sceglievamodi metterci in gioco scrivendo una poesia,un racconto oppure esprimendo i nostrisentimenti attraverso un disegno. Sedovessi descrivere l’Albatros con una

I

parola, questa sarebbe senza dubbio“libertà”: libertà di alzare lo sguardo versoil cielo, aprire le ali e finalmente librarsiverso l’orizzonte e partire per quel viaggiomeraviglioso e imprevedibile che è la vita.Questo è il primo anno in cui indosso levesti di direttore. Ammetto di essere unpo’ nervoso, perché non è facile portareavanti la direzione di un giornale cosìricco come l’Albatros, ma l’impegno e lapassione che metto in ogni lavoro cheintraprendo mi hanno aiutato molto.L’Albatros non è mai stato né un dovere néun obbligo, ma un piacere e lo dimostra ilnumero di studenti che ogni anno hannodeciso di prendervi parte. Un aspetto sulquale vorrei soffermarmi è la presenza,all’interno del giornale, di diverse sezioni.Questo proprio perché è davverointeressante ammirare i vari modi diesprimersi degli studenti, che diconseguenza si pongono davanti alproprio foglio di lavoro come un pittore difronte alla sua tela o uno scrittore alla suamacchina da scrivere. Anche quest’annonon è stato privo di difficoltà e incertezze,ma, come si dice, “l’unione fa la forza” e

insieme siamo riusciti a superarle edessere finalmente pronti per lapubblicazione della copia invernale.Per questo motivo vorrei ringraziare tuttele persone che hanno collaborato aquesto numero pieno di novità. In primisAnna Rebecca Ceccarelli, che mi ha fattoda spalla ricoprendo il ruolo di co-direttrice, e le tre ragazze che si sonooccupate della grafica, Agnese Mazzotti,Micaela Sirsi e Patrizia Petrucci, con lequali in pochi giorni abbiamoimpaginato l’intero giornale. Infine, ungrazie speciale a tutti i giornalistiintervistati, che hanno scelto diraccontare un po’ di loro stessi nellepagine dell’Albatros. La prossima data dipubblicazione sarà il 22 novembre 2014,in occasione dell’Open Day della scuolamedia del Sacro Cuore. Vi invito a venirenumerosi a questo evento e a sfogliareinsieme a noi i pensieri e le emozioni digiovani liceali “scalpitanti” in attesa diconoscere il mondo.

Tommaso Faedidirettore Albatros,

studente Liceo Scientifico Europeo

Costruirela “Buona scuola”è un compito per tuttiDa sempre le scuole cattoliche sono impegnatea introdurre i giovani alla realtà del loro tempo sul solco di una grande tradizione

a maggio a oggi un ventonuovo sembra soffiare sullascuola italiana, da semprerimasta ai margini del

sistema paese, nonostante l’allarme diuna crescente “emergenza educativa”.È stato lo straordinario incontro dipapa Francesco in piazza San Pietrocon studenti, insegnanti e genitori arilanciare la centralità di un luogo cheha il compito di consegnare allegiovani generazioni quell’apertura allarealtà, quella cultura dell’incontro equel senso del vero, del bello e del beneche li possono introdurre in manierapositiva al cammino della vita. Se ilPapa si è rivolto a tutto il mondo dellascuola, in particolare alla scuola

Dcattolica si è rivolta poi, nella suadensa nota pastorale di fine luglio, laConferenza episcopale italiana,richiamandola a mantenere viva latensione ad esprimere l’originalitàdella sua proposta culturale erivendicandone fino in fondo larilevanza sociale e civile. Da questiinterventi magistrali, rilanciati conpuntualità dal nostro vescovo nella suanota per l’inizio dell’anno scolastico,emerge con chiarezza un richiamo pertutti noi, che da anni ci impegniamo inquesto ambito, a mettere al centrodella nostra attenzione la ragione e ilcuore dei bambini e dei ragazzi che cisono affidati perché possano,attraverso un’armonica acquisizione di

saperi, crescere nell’integralità della loroumanità. È di “uomini nuovi” che si senteoggi più che mai la necessità, capaci di aprirsial loro futuro con una “speranza affidabile”, inun contesto in cui più che mai appare ingioco proprio la questione antropologica.Questo ci siamo sentiti di rispondere aldibattito apertosi in questo ultimo mese aseguito della pubblicazione del documentogovernativo sulla “Buona scuola”. Da unaparte infatti siamo stati colpiti positivamentedalla valorizzazione che da esso scaturiscedell’esperienza scolastica e dellaprofessionalità dei docenti e dalla volontà dimuoversi verso quell’innovazione a cui daanni anche le scuole del Sacro Cuore, cometanti istituti paritari, si stanno aprendo(internazionalizzazione dei percorsi,introduzione delle nuove tecnologie,valorizzazione della dimensione creativa edelle discipline artistiche). Nello stessotempo però ci appare che una scuola tesaunicamente a divenire un meccanismo(termine più volte citato nel testo) diacquisizione di competenze non corrispondafino in fondo a quel compito educativo atrecentosessanta gradi in cui le famigliehanno più che mai bisogno di esseresostenute e di cui la nostra società necessitaper una vera rigenerazione. Ad esso nellanostra storia hanno risposto con genialeintuizione, coniugando innovazione etradizione, tante esperienze fiorite nel mondocattolico, a partire da quelle, citate anche neldocumento, di don Boscoe don Milani.

Ombretta Sterninipreside delle scuole FSC

In queste settimanele scuole del Sacro Cuoresi aprono alla città.✔Sabato 22 novembre,dalle 10 alle 12,30 e dalle15,30 alle 17, l’Open daydella Scuola Media✔Sabato 29 novembre,dalle 10 alle 12,30, l’Openday della Scuola Primaria✔Open Week (lezionia porte aperte)dall’1 al 13 dicembree dall’8 al 17 gennaioVENERDÌ 31 OTTOBRE: FOTO DI GRUPPODEI RAGAZZI DELLA SCUOLA MEDIASULLA SCALINATA DEL SEMINARIOINSIEME AL VESCOVO DOUGLAS,IN OCCASIONE DELLA MESSADI INIZIO ANNO

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Giovedì 20 novembre 2014II Fondazione Sacro Cuore

he esperienza fa un bambinoquando legge? Sono andata con lamemoria a me bambina.Avevo sette anni quando, per il mio

compleanno, mi regalarono un libro;ricordo l’astio, l’irritazione, la fatica. L’imprevisto era in agguato: l’ho letto e hoscoperto un mondo che non riguardava lepersone che conoscevo, ma in cui c’ero io,c’era qualcosa che mi parlava. Da lì hoiniziato a leggere e cercavo in ogni paginaun’esperienza di umanità che potessearricchire la mia. Quello che leggevo misvelava ciò che io stessa ero o quello chesarei potuta diventare, un giorno, forse... Eda allora questa è per me l’esperienza dellalettura. Distinguo i libri che apportano allamia coscienza un moto da quelli che mipassano addosso. Ho avuto la fortuna che imiei insegnanti, e le persone che hoimparato a seguire, mi hanno indicato delleletture e questo accade nella scuola,soprattutto della mia scuola: comunicareciò che di sé è significativo e cercare inquello che fa l’altro un’esperienza da vivereo da seguire.Da quando ho cominciato a insegnare eancora oggi, dopo ormai trent’anni diesperienza alla scuola primaria, niente hasuperato per efficacia educativa il valoredella lettura in classe e l’avviare i miei alunnialla lettura personale di un buon libro.Non ho mai preteso che questo accadessesubito, per tutti; l’ho sempre atteso,attraverso un appuntamento fisso con unabella storia che sempre ha poi sedimentatoil rapporto coi miei alunni.Tra i libri che propongo ai bambini prediligole fiabe, almeno nei primi anni di scuolaprimaria, perché li accompagnano bene nelcammino della vita. Le fiabe sono vere equesta verità riguarda il destino. Il lieto finefa capire che c’è un progetto di salvezza perciascuno di noi, che dobbiamo sì compierela strada nel bosco della vita, ma alla fineQualcuno viene a salvarci. Il vittorioso è laresurrezione che vince la morte.Man mano che diventano grandi i bambinicercano modelli di riferimento: persone,uomini o donne con cui potersiidentificare, da cui capire perche valga lapena far fatica, sacrificarsi, combattere,

quando ci sono in gioco grandi valori, comeil sacrificio, la libertà, la vita. Oggi ibambini, lasciati soli davanti alla lorofragilità che ricerca compagnia e sostegno,hanno bisogno di sapere che possonoimparare dai grandi. La nostra tradizione èricca di modelli da proporre, di esempi daguardare, da ascoltare, con cuicamminare…Per questo affidiamo ai grandi della storiagreca e romana - Ulisse, Alessandro Magno,Cesare, Augusto - così come ai tanti eroidelle leggende di Livio il compito diinsegnare ai nostri bambini che la vita èanche impegno e sacrificio in una realtàche viene in soccorso e fornisce tutti imezzi.Oltre alla scoperta della verità si genera unlegame affettivo con il Vero; spesso i libricommuovono e non è questione disentimento. Si crea attesa in classe nelmomento in cui la maestra legge. Ilrapporto permette una certezza, la voce èqualcosa di concreto, è incarnata nellegame. La voce ti prende, ti conduce evuole che accada di nuovo.Così ti accorgi che dentro l’esperienza dilettura i corpi si rilassano, il brusio si

spegne, il desiderio si riaccende, gli occhi sidilatano, il cuore si placa; la fantasiafnalmente ti porta lontano.Solo raccontando mi accorgo che si mitigal’irrequietezza, insegnando parole nuove,concetti profondi, certezze e valori a cuidiversamente i bambini non presterebberoattenzione. Coraggio, lealtà, amicizia:vengono fuori parole senza bisogno dimetterle in bocca… L’esperienza èimplicita. I bambini sono presi dal legameche si crea e sentono voci e luoghi dellastoria.Poi si va in cortile e si gioca. Il cespugliodiventa l’armadio di Narnia, la scala diemergenza il castello.Per alcuni bambini, tuttavia, c’è unostacolo: leggere costa fatica!Per questo c’è una compagnia da fare: di unmaestro, di un amico che introduce perchéil cuore lo desidera. Non c’è un modelloassoluto; per ogni uomo che cresce eabbiamo davanti c’è una strada personaleda seguire; la lettura autonoma avviene,prima o poi.E prima o poi ti accorgi che cresce anche ilpiacere di leggere… di tutto: i testi scritti dacondividere con gli amici, libri portati da

casa e poiconsigliati, illibro dellamaestra, dentrol’esperienza diLibrolandia, unangolo dellaclasse in cuiriposano ibuoni libri,vecchi, a volte,ma ricchi, pienidi vita emeravigliosi.Ed era proprioquesto chevolevo farfiorire in loro,in questoquarto anno discuola: ilpiacere dileggere,condotto fino

alla visita alla Biblioteca Malatestiana.È accaduto? Come risposta, lascio la parolaa Giulia, una di loro:“Per me un libro è come una chiave magicache apre il portone della fantasia e liberal’immaginazione. Quando sfoglio un libro ècome se spalancassi la finestra del mio cuoree cambiassi l’aria, gli occhi, i brutti pensieri.In un libro mi colpiscono molto il titolo e leparole che sono racchiuse, infatti , di solito,se prendo un libro, non guardo se ci sono leillustrazioni ma cosa contiene. A me piaceleggere perché è una sorta di passatempo,una magia che sedimenta le parole nellamente come se fossero foglie colorate d’au-tunno, trasportate dal vento che ballano ag-graziate, in un palco completamente fatto dipagine, belle o brutte che siano.È uno spettacolo che non mi perderei pernulla al mondo; quell’ora lì è di certo l’orapiù bella di tutta la settimana. È uno spetta-colo per cui vale la pena spendere il tempo;altrochè tv o videogame: è il tempo del libroquello che mi piace, solo io e i libri, in unmondo fantastico!”.

Emanuela Casaliinsegnante Scuola Primaria

coordinatrice scuola dell’Infanzia

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Dalle aule scolastiche alla Malatestiana: l’esperienza dei bambini di Quarta

Il piaceredi leggere

I RAGAZZI DI QUARTAELEMENTAREIN VISITA ALLAMALATESTIANA

Nel meraviglioso mondo di Ozsu un sentiero dorato

● I bambini di Terza coinvoltiin un laboratorio di letturain lingua italiana ed inglese

● Leggere affina le capacità espressivefacendo maturare una più profondaconsapevolezza di sé

na strada di pietre gialle, un sentiero dorato è la viasulla quale noi insegnanti accompagniamo i nostrialunni sin dal primo giorno di scuola. Una strada

piena di bellezza, ma non senza difficoltà, curveimprovvise, discese e salite. Una strada di pietre gialle èanche quella che conduce nel Paese degli Smeraldi. Ibambini delle classi terze della scuola primaria dallaFondazione del Sacro Cuore hanno incontrata tale stradaquest’anno, grazie alla lettura dei primi capitoli de “IlMago di Oz”, di Frank Baun.Leggere il libro insieme e conoscere alcune parti del testoin lingua originale, è stata un’esperienza di incontro con larealtà a trecentosessanta gradi. Questa attività didattica èsolo uno degli esempi della proposta formativa dellanostra scuola, volta a comunicare agli alunni il valore dellatradizione e nello stesso tempo di incentivare e

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promuovere l’acquisizione della linguainglese, in un atteggiamento di aperturaai mutamenti culturali checaratterizzano la nostra epoca. Ancorauna volta abbiamo sperimentato ilvalore e il potere della narrazione: anchei nostri “nativi digitali” si entusiasmanoe si coinvolgono fino in fondo nelviaggio “fantastico e reale” che un libropropone di fare! Nello stesso tempo,abbiamo constatato l’utilità di proporrein lingua inglese alcuni dialoghi tratti da“The Wonderful Wizard of Oz”,proponendoli ai bambini comeoccasione di apprendimento naturale egiocoso della lingua. La narrazione e larecitazione di una storia fantasticahanno appassionato i nostri alunni diterza elementare. In questo modo ognibambino ha potuto sperimentarel’unitarietà dell’esperienza, mettendo ingioco tutto di sé: il corpo, la ragione, ilcuore, la capacità di pensare. Abbiamoproposto ciò ai nostri alunni un po’scherzando, un po’cantando le canzonidei vari personaggi in lingua inglese, maanche interrogando profondamente illoro cuore e la loro ragione. Ognibambino ha fatto proprie le domande

dello Scarecrow, lo Spaventapasserisenza cervello, così come quelle delTin Man e del Lion. E noi insegnanti,leggendo le riflessioni dei nostrialunni, ci siamo commosse pensandoalla profondità di ciò che stavaaccadendo in loro. Abbiamo propostola domanda: “Ma tu pensi sia piùimportante avere il cuore o il cervello?Sei d’accordo con lo Spaventapasseri ocon l’Omino di Latta?Pietro, uno di loro ha scritto: “Io sonod’accordo sia con l’Omino di Latta, chesostiene sia più importante avere uncuore, sia con lo Spaventapasseri, cheinvece dice di essere disperato senza uncervello. Infatti il cervello ti permette difare molte cose: ti fa muovere, ti fa ra-gionare, ti fa capire se una cosa va fattaoppure no, ti fa pensare alle cose belle,ti permette di esprimere le sensazioni eti fa capire le cose che ancora non cono-sci. Invece il cuore ti fa commuovere, tifa amare le persone, ti suggerisce di se-guire le persone che ti vogliono bene,come ad esempio la mamma o il bab-bo; il cuore ti fa usare le parole belle, tifa sentire il dispiacere per una cosa cheti fa male. Il cuore ti dà la forza per af-

frontare una cosa che non ti piace e ti fapiangere per le cose che ti emozionano.Io mio accorgo di avere un cuore in mol-te occasioni. Capisco di avere un cuorequando dico a mia mamma che le vo-glio bene e glielo dimostro aiutandola acucinare, a pulire la casa, a raccogliere lefoglie del mio giardino. Mi sono resoconto di avere un cuore anche quando ilmio amico Riccardo si è fatto male e iol’ho aiutato, oppure quando il mio bab-bo e la mia sorella Anna sono partiti perLondra e io mi sono emozionato moltomentre guardavo l’aereo che decollava”.L’impegno nella scrittura e nellamemorizzazione dei dialoghi e deicanti in inglese ha offerto a tutti ibambini di Terza la possibilità dimaturare una consapevolezza piùprofonda di sé, affinando le capacitàespressive e comunicative sia in linguaitaliana sia in lingua inglese. Ciò cheogni bambino chiede è “di poteressere”, “di poter raccontare” e di poterfar emergere il proprio io percorrendouna strada piena di bellezza...

Mirella Amadori, Nadia Marinie Sara Morigi

insegnanti Scuola Primaria

Scuola Primaria

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Giovedì 20 novembre 2014 IIISpeciale Fondazione Sacro Cuore

❚❚ Un’esperienza di Scienze dei ragazzi di Terza media

La visita all’acquario di Cattolicascire dall’aula per testare daprotagonisti quanto si è stu-diato in classe: è stato que-

sto lo spirito che ha animato leclassi della Scuola Media “Fonda-zione Sacro Cuore” di Cesena che,nello scorso ottobre, hanno visita-to l’acquario di Cattolica.L’uscita scolastica ha rappresen-tato la conclusione di un progettodidattico di Scienze, “Il linguaggiodella comunicazione animale”. Lavisita all’acquario ha creato l’oc-casione per ammirare dal vivo icetacei, odontoceti e misticeti,studiati in classe sui manuali, eper cogliere e assaporare i misteridegli esseri viventi che popolano inostri mari.Accompagnati dai professori Mi-caela Molari (Matematica e Scien-

ze), Filippo Pistocchi (Storia eGeografia) e Maria Borghesi (In-glese), i ragazzi sono stati condot-ti dal personale dell’acquario at-traverso due percorsi guidati. Ilprimo, dedicato alla bioacustica ealla comunicazione dei pesci, hapermesso ai ragazzi di approfon-dire, attraverso pannelli illustrati-vi e registrazioni sonore, le tema-tiche legate all’uso dei segnali co-municativi. Il secondo ha permes-so loro di ammirare le oltre cento

vasche espositive dell’acquario,popolate dalle più svariate speciemarine. Squali, pinguini, tartaru-ghe e meduse, sono solo alcunidei protagonisti di un entusia-smante percorso che ha portatogli studenti a ripercorrere la storiadel nostro pianeta e, con essa, lasua stessa evoluzione biologica.Questa uscita didattica, che ha ri-cevuto il gradimento dei ragazzi,è stata la dimostrazione di comepossa risultare altamente proficuoconiugare lo studio in classe al-l’esperienza dal vivo in ambientinei quali l’osservazione è il puntodi partenza per la conoscenza dimondi a volte a noi troppo pococonosciuti.

Micaela Molariinsegnante Scuola Media

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Uscita di inizio annoIl 26 settembre si è svolta la tradizionaleuscita di inizio anno scolastico dei ragazzidella scuola media della Fondazione SacroCuore che ha avuto come meta Brisighella eil Parco del Carnè.Dopo un breve viaggio in pullman, l’anticoborgo medioevale si è riempito dell’allegrovocio dei ragazzi che hanno visitato il paeseposto ai piedi di tre pinnacoli rocciosi che lodominano.Gli studenti hanno percorso il dedalo diviuzze acciottolate partendo dall’antica Via

del Borgo meglionota come “Via degliAsini”, unasuggestiva stradasopraelevata, quasiinteramente copertada archi cheanticamenterivestivaun’importantefunzione difensiva eil cui nome derivadall’uso di farpassare per la via lecarovane di animaliadibiti al trasportodel materiale dallevicine cave di gesso.In seguito si sonodiretti, attraverso

una lunga scalinata anch’essa scolpita nelgesso, alla bella Torre dell’Orologio da cui siè potuto godere uno straordinario panoramasul borgo sottostante e su tutta laverdeggiante vallata del Lamone.Successivamente i ragazzi hanno sostato aipiedi dell’imponente Rocca che, posta suuno scoglio di selenite, domina il paese diBrisighella tra campi coltivati e ulivi.Al termine della visita il gruppo si ètrasferito al rifugio Cà Carnè postoall’interno dell’omonimo parco naturale peril pranzo al sacco tra scherzi e risateall’ombra del bel pergolato. Rigenerati dallapiacevole sosta, le classi erano pronte peraffrontarsi nell’originale giocone preparatodagli insegnanti e ispirato al film “ I sognisegreti di Walter Mitty”, visto a scuola neigiorni precedenti.La foto di gruppo che mostra sorrisi felici eocchi accesi sulla realtà ha immortalato ilmomento conclusivo della giornata.

Lidia Dradiinsegnante Scuola Media

Una finestra aperta sul mondo contemporaneo: attraverso il metodo CLILi contenuti della Geografia rendono vivo lo studio dell’Inglese e delle altre lingue

La Geografia e le lingue straniereScuola Media

e pagine del libro di Geografia: belle, lucide, ricche diimmagini colorate, scorci su montagne incantate oaltipiani aridi, scogliere battute dal mare,o spiagge dallasabbia bianca. Poi informazioni, numeri, descrizioni…

In tutto questo, però, sembra mancare qualcosa, una scintilla,un input che comunichi ai ragazzi la vita degli uomini in queiluoghi (in certi casi neanche troppo lontani), che spesso peròsono distanti anni luce dalla realtà quotidiana degli studenti.Come rendere concreta ai loro occhi l’esistenza, il modo dirapportarsi all’ambiente, la ricchezza culturale dell’Europa edel Mondo? Ecco l’idea di svolgere alcune unità diapprendimento pluridisciplinari in CLIL che, collegando lematerie di Geografia e Lingua Straniera, rendano vivo lo studioe aiutino gli studenti a personalizzare il proprio percorso diapprendimento. In questo modo è possibile anche evidenziarel’avventura umana che si svolge ogni giorno nei luoghi oggettodi indagine.Nella prima classe ci si avvia al CLIL in Inglese con alcunilaboratori che saranno attivati nel secondo quadrimestresull’Europa, utilizzando strumenti multimediali e interattivi:gli alunni si abituano contemporaneamente a utilizzare lerisorse online e a leggere semplici documenti in lingua inglese,in particolare prediligendo la costruzione del lessico specificodella Geografia in entrambe le lingue di comunicazione(Italiano e Inglese) e potenziando l’esperienza comunicativa.Si faranno approfondimenti sui fiumi e sul rilievo dell’Europa,sull’Unione Europea (integrazione, immigrazione), sulle città esul loro popolamento.In seconda, quest’anno si studiano alcuni stati europei incompresenza con la lingua straniera. In relazione alle linguestudiate, queste sono le scelte:- Spagna: la musica vivace, il ritmo intenso e coinvolgente, isuoni caldi delle canzoni spagnole ascoltate comunicano ladecisione e il desiderio di affrontare la vita in tutta la suafatica, tipici dello spirito spagnolo, come fa il carrettiere, nelcanto “Sierra de Luna” che porta a Saragozza il grano deipaesini del Cinco Villas, o il torero, nel canto “FranciscoAlegre”, che chiede alla sua donna di sorridere e non averepaura per lui, durante la sua discesa nell’arena per ilcombattimento con il toro, perché lui porta al collo la croce diGesù che lei stessa gli ha dato. Queste creazioni musicalinascono da una grande, secolare tradizione di amore edevozione a Maria che racconta della Madre di Dio comecompagna, amica e protettrice degli uomini. L’amore perMaria è talmente forte che tutta la natura, come si evince daicanti ascoltati, è immaginata inchinarsi di fronte a Lei, adesempio l’Ebro passa silenzioso vicino al Santuario del Pilar aSaragozza, per non svegliare la Vergine.- Irlanda: qui la musica si fa più dolce e il ritmo è più lento, manon meno coinvolgente. Le canzoni parlano della libertà, deldesiderio di godere della bellezza della propria patria con lapace non solo nel cuore, ma per le strade delle città, dellasperanza di potere, un giorno, amare la propria terra senza lapaura di finire in una prigione. In questi canti emerge la storiadi oppressione e di lotta per la libertà vissuta dagli Irlandesi,ma anche la meraviglia per lo splendore della loro patria, unosplendore che sorprende e si comunica anche al di fuori deiconfini irlandesi, fino a mettere radici nella nostra cultura,dove la musica folk e leggera incontra e racconta della bellezzastruggente della Terra di Smeraldo. Sono canzoni che parlano

L di un eroismo quotidiano, vissuto da persone normali, vicine anoi, che ci insegnano a non perdere la speranza nemmenonelle ore più buie.- Germania: per questo Stato così vasto e importante, situatonel cuore dell’Europa, il lavoro comune prevede uno sguardoattento alle sue città ricche di storia, di arte, di cultura, come sicapisce dai bei monumenti, dai ricordi del passato, anche daicibi tipici e dalle torte più saporite e dolci. Le tradizioni, i postipiù suggestivi, i castelli e i palazzi, i luoghi del lavoro e quellidello sport, quelli della festa e della cucina scorrono davantiagli occhi dei ragazzi e comunicano un’immagine di vita realee piena, tanto da far loro desiderare di recarsi di persona nellecittà conosciute a scuola e riportarne a casa un ricordo vivo.Così Monaco, Salisburgo, Stoccarda, Colonia, Berlino nonsono solo nomi su una cartina geografica, ma assumono unospessore di vita che trabocca dalle pagine e dalle immagini einveste tutti, alunni e insegnanti, anche grazie ai buoni dolcitipici preparatidalla versatileinsegnante dilingua tedesca.Nella terza classe,lo studio dellaGeografia in CLILsi inserisce in unpiù ampio progettofinalizzatoall’acquisizione dicompetenzetrasversali: “Unafinestra aperta sulMondo”. Taleprogetto diapprofondimentocerca di aiutarenella lettura dialcuni fatti diattualità che, per la loro risonanza globale, richiamanol’attenzione dei ragazzi. A inizio anno si è svolto un modulosull’Ebola, visualizzando filmati di cronaca in lingua inglese,consultando il sito ufficiale della World Health Organization efacendo, anche attraverso l’incontro con un responsabile Avsi,alcuni approfondimenti sulla Sierra Leone, un paese messoalla prova dalla diffusione del morbo anche in seguito alla crisiinfrastrutturale provocata dalla decennale guerra dei blooddiamonds e dei child-soldiers che si è conclusa poco più didieci anni fa. Il lavoro in Clil si è strutturato secondo ilmodello del cooperative learning, fornendo ai ragazzi deglistrumenti (tools) di vario tipo (carte tematiche, immagini,lessico) con i quali hanno poi dibattuto sul problema erielaborato le proprie conoscenze attraverso la stesura di unarticolo di giornale. Nel corso dell’anno, si faranno ulterioriapprofondimenti su altri temi, quali siccità, profughi,globalizzazione, tecnologia, che permetteranno di studiare lageografia del mondo con occhi critici e attenti.In questo modo la Geografia diventa viva e concreta e laLingua Straniera si arricchisce al ritmo dell’esistenzaraccontata.

Filippo Pistocchi, Cristina Ricci, Chiara Balestriinsegnanti Scuola Media

A CATTOLICA SUGLI SCOGLI IN OCCASIONE DELLA VISITA ALL’ACQUARIO

L’uscita ha conclusocon l’osservazionedal vivo il progettosul “linguaggio dellacomunicazione animale”

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Giovedì 20 novembre 2014IV Fondazione Sacro Cuore

Nel dialogo in sezione le narrazioni dei maestri si intrecciano al raccontodel vissuto dei bambini e alle domande che danno voce al loro mondo interiore

Un luogo vivo dove si narrano storie“cinque cosi malfatti, rotti, sbeccati!”.Abbiamo ascoltato con entusiasmoquesta nuova storia che si sfogliavasullo schermo e non sul libro, accom-pagnati dalla voce della maestra cheraccontava il susseguirsi delle vicendee delle emozioni. La narrazione si èdipanata lungo il filo delle parole sen-za interruzioni, nessuna domanda fi-no alla fine.Al termine tutto è ricominciato con levoci dei bambini proprio dall’inizio.Samuele: io non so proprio cosa vuoldire maltratto, no malfatto!Greta: vuol dire che sono sbagliati.Agnese: sono birichini, perché ho vi-sto che tengono in disordine la lorostanza (così ci ha detto la nostra pic-cola donnina e ha avuto confermadalle immagini che si muovevano ve-loci proprio per accompagnare e so-stenere le parole di tutti i bambini!).Continua Carlotta: anche per me e poiperché uno ha i buchi nella pancia.Per Ginevra i malfatti sono: quelli chenon fanno le cose bene!

Mentre per Luca malfatti vuol dire che sonosciocchi, perché c’è quello che sta sempre a testain giù.La conversazione prosegue e Alessio che ha pen-sato con gli occhi per tanto tempo alza la manoe dice: i malfatti vorrebbero essere perfetti, per-ché loro sono tutti sbagliati. A questo punto la conversazione si carica di sen-so e significato, quello che i bambini cercanonella loro mente e nel loro cuore.Aggiunge Camillo: lui con i buchi nella pancianon avrebbe senso ma è qui nella storia! E il suo amico Tommaso vuole parlarci dellastoria ancora prima che la storia avesse inizio: imalfatti hanno la casa rotta, non hanno i soldi,hanno visto una casa sgangherata e sono andati

lì, è come loro!Dobbiamo proprio guardare moltobene tra le pieghe di questa storia rac-contano i bambini, con le loro certez-ze!Ma... un giorno, da non si sa dove, ar-rivò un tipo straordinario.Camillo: poi arriva il perfetto.E qui davvero la storia prende forma,corpo, si svela nel suo significato piùprofondo...Inizia Samuele: non è perfetto, il suonaso è un becco.Alessio: il corpo è magro e dove sonole gambe è grosso.Luca: ha i pantaloni troppo corti.Agnese: e i capelli troppo lunghi...Insomma l’incantesimo è spezzatodagli occhi sgranati dei bambini, cisembra quasi di sentirli gridare “il Reè nudo!”, è come essere in mezzo allafolla che guarda il vanitoso imperato-re e il suo vestito fatto di nulla nellameravigliosa fiaba di Andersen.Qui i bambini ci accompagnano conle loro parole verso una grande verità,ci mostrano di conoscere profonda-mente l’amicizia, quella che nasce dalcuore che non conosce difetti”.Solo qualche giorno più in là, mentrei bambini disegnavano il loro Malfat-to preferito, si è alzata forte una do-manda: “Chi ha disegnato i Malfatti?”.Così i bimbi hanno incontrato tra leparole di un racconto Beatrice Ale-magna, autrice ed illustratrice deiMalfatti, con la quale è iniziata unapiccola corrispondenza via mail. Leabbiamo regalato le parole e le do-mande sui Malfatti dei bambini natedalla lettura della sua storia sbeccatama speciale e poi anche le fotografiedei disegni di tutti questi personaggiricreati dai bimbi. La sua felicità èstata grande, lo testimoniano le paro-le con cui ci ha risposto: “ ... li ho ap-pena visti tutti e sono bellissimi, pie-ni di tenerezza e di libertà”.

Elisa Alessandriinsegnante Scuola dell’Infanzia

è un luogo vivoin cui si narranostorie aibambini. E i

bambini guardano eascoltano, si sporgono oltrela balaustra del reale, siprotendono verso la storia, vientrano sussurrandopartecipati commenti,ascoltano e guardano. Lastoria c’è, esiste, avviene, lasi vede, è vera. Quel luogovivo in cui si narrano storieai bambini vuole essere lanostra scuola dell’infanzia.Ogni nuova mattina cheinizia a scuola è per noi unanuova storia da raccontareinsieme maestri e bambini;la narrazione è infattiincontro, la narrazione èascolto, è dialogo tra l’”IO”del bambino e il “TU” delmaestro. La narrazione è ladimensione costitutiva dellarelazione, le dà spessore e crea un climaaltamente educativo. È di ogni bambinoil bisogno di storie e la narrazione ha ilpotere di tenere insieme non solo tuttele dimensioni dell’uomo ma anche tuttii fili degli apprendimenti. Nella storiache si “scrive” e si “racconta” ognimattina si incontreranno, siintrecceranno fino a divenire legami, lestorie di tutti i bambini e di tutto ciòche i maestri avranno sapientementepreparato affinché un’esperienzaeducativa possa accadere e diveniretesoro prezioso per i cuori e le menti. Lestorie, tutte le storie ci permettono diaddentrarci in quello spazio intimo cheè il mondo fantastico deinostri bambini, cipermettono di esplorarne ibisogni, i sogni, le paure, leattese e magicamente ciaprono alla realtà tutta edagli amici. La fiaba infatti hail potere di far vibrare ilcuore desiderante dei nostribambini e creare quellatrama dorata in cuimeraviglia e stupore ciconducono ad unapprendimento significativo.“La fiaba contiene tutti ibambini possibili” e i nostripiccoli protagonisti con illoro corpo, il loro cuore e laloro mente si spingerannofino all’altrove, nellametafora senza tempo del“come se” grazie alla voce eallo sguardo della maestrache racconta di una Bellezzagrande. E in questo incontrofatto di sguardi, parole esilenzi che accade ognigiorno, tutti i giorni, i nostribambini nondimenticheranno più labellezza che è stata lorodonata, e che diventerà perloro tesoro prezioso. Eccoperché le storie ci sono care,perché ci permettono diornare la nostra vita con labellezza... delle parole.Parole protagoniste chedivengono perle incastonatein preziose collane, capaci diornare la mente ed il cuoredi chi le “indossa”, di chidesidera dar loro voceaffinché creino traccia ememoria, affinché guidatedagli occhi, diano un nome atutte le meraviglie delCreato. La parola è narrante,la parola è salvifica, la parolaè svelante, trasgredisce, dà

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forma al pensiero, la parola nomina,riconosce, accoglie, addolora, libera,emoziona, vive, la parola è oggettofatato. La parola interroga. E sedomandare è guardare meglio, noidesideriamo che i bambini diano voceagli sguardi e all’anima per chiedere allecose e a se stessi: “Qual è il tuo nome?Tu, che cosa ci fai qui? Ed io chi sono?”Le parole hanno il ritmo del nostrorespiro, nascono dal nostro cuore edalla nostra mente per aiutare araccontare e raccontarci la nostra storia. E proprio le parole dei bambini dellasezione dei “grandi” si sono intrecciate

come per magia in una mattinata discuola alle immagini della storia de “Icinque Malfatti” che danno vita aun’esperienza che aiuta a scoprire eriscoprire che una grande bellezza èsempre nascosta nell’altro...Ecco il diario di quanto è accaduto: “Questa mattina l’aula delle nostre Stel-line di 5 anni si è trasformata, con unpochino di magia e tanta fantasia, in ungrande cinema: tante poltroncine alli-neate, le nostre sedie, un piccolo proiet-tore collegato al computer, un buio nerocome la notte ed uno schermo illumina-to dava risalto a cinque strambe figure,

PRIME PROVE DI SCRITTURA “SULLA SABBIA”PER I “GRANDI”

DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

Scuola dell’Infanzia

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Giovedì 20 novembre 2014 11Cesenatico

Per il decimo anno consecutivo, gra-zie ai rinnovati finanziamenti dellaBcc Sala di Cesenatico, il Piano del-l’offerta formativa del 1° Circolo di Ce-senatico mette a disposizione di alun-ni, genitori e docenti le iniziative di"Myosotis". Si tratta del progetto dipromozione del benessere e di pre-venzione del disagio. Myosotis è ancheil nome scientifico del fiore comune-mente chiamato "non ti scordar dime" e sta a ricordare proprio il doveredegli adulti a mantenere lo sguardofisso sui bambini."Il mondo degli adulti - afferma la di-rigente scolastica Maria Stella Grandi- evidenzia spesso pregiudizi e stereo-tipi sul mondo dell’infanzia, conside-rato privo di tensioni e difficoltà.In realtà, la fragilità è tipica dell’itine-

rario evolutivo dei bambini e dei ra-gazzi: spesso si risolvono spontanea-mente, altre volte possono aggravarsi.Occorre avere presente che il disagioinfantile è, per lo più, mascherato enascosto, perchè le tensioni e le diffi-coltà sono espresse non attraverso pa-role, bensì tramite sintomi e compor-tamenti. Myosotis è dedicato ai bam-bini che presentano il "disagio invisi-bile", quei bambini che mostrano dif-ficoltà di apprendimento, di relazione,"problematiche emozionali”. Intendeessere strumento per suggerire stili diconfronto, dialogo e interazione tra fa-miglia e scuola".Il progetto del 1° Circolo offre l’oppor-tunità di avvalersi di un team di esper-ti per rispondere alle diverse esigenzedi gruppi classe, al fine di promuovere

l’agio e il benessere. Come negli annipassati, sono attivati i laboratori e leosservazioni nelle classi, così come leassemblee a tema. I laboratori affron-tano, all’interno delle classi, tematichelegate ai bisogni dei bambini e voltealla consapevolezza di sé, dell’altro, al-la scoperta di valori positivi quali la ca-pacità di ascolto e al riconoscimento,quale ricchezza, della diversità e uni-cità di ognuno. Le osservazioni all’in-terno delle classi sono un utile stru-mento per coinvolgere tutti i protago-nisti del processo educativo, anchenell’ottica di continuità fra scuola del-l’infanzia e scuola primaria. Le assem-blee a tema con i genitori sono volte asoddisfare curiosità educative o supe-rare problematiche formative alla pre-senza dell’esperto.

Collaborazione fra il 1° Circolo didattico e la Bcc Sala di Cesenatico a favore di alunni e genitori

Prevenire il disagio, torna il progetto Myosotis

San Giacomo | Pellegrini in Polonia

La comunità di San Giacomo, guidata da don Gian Piero Casadei, ha vissuto unintenso pellegrinaggio in Polonia, a metà ottobre. "Sulle orme di San GiovanniPaolo II" è stato il filo conduttore del viaggio, un’esperienza definitaindimenticabile. Sul sito internet www.corrierecesenate.it sezione “ Territorio”,è possibile leggere la testimonianza di Laura Romani.

Santa Maria Goretti | Musica “Reale”

Tantissima gente, per lo più giovani, ha affollato la scorsa settimana la chiesa diSanta Maria Goretti per il concerto dei "Reale", coppia di artisti (marito e moglie)che propone "Chistian Music". I Reale sono legati alla comunità Il Cenacolo graziealla quale, molti anni fa, sono usciti dalla droga. Ora portano la propriatestimonianza in giro per le parrocchie in tutta Italia, cantando canzoni che lancianoun messaggio d’amore e di speranza.

Nei giorni scorsi la Poliziamunicipale di Cesenatico hasequestrato l’immobile "HotelPino", un pezzo di storia cittadinache si trova in viale AnitaGaribaldi.Il complesso immobiliare è in stato

di abbandono da anni e col temposono cominciati a manifestarsi glieffetti dell’incuria: rottura degliaccessi, frequentazione da parte dipersone senza dimora, furti disuppellettili, rubinetterie, impiantielettrici.

Per totale stato di abbandonosequestrato l’Hotel Pino

Alcune finestre rotte e poi il cedimento diuna parte del tetto del "villino" hannoconsentito ad una consistente colonia dipiccioni di nidificarvi, con tutte leconseguenze igieniche che si possonoimmaginare."Già da tempo - si legge in una nota dellaMunicipale - i residenti della zona hannolamentato il disagio provocato da questasituazione. In più, anche la solidità della strutturaappare minacciata: dal tetto piove acqua e ilpiano seminterrato risulta costantemente

allagato".Sulla base degli accertamenti condotti siadalla Polizia municipale che dall’Azienda Usldi Cesena, per rischi di incolumità e igienepubblica, alla proprietà sono stati notificativari inviti a intervenire per la messa insicurezza dell’edificio, prima di tuttoattraverso la chiusura degli accessi, lariparazione delle coperture rotte, la puliziadel guano di piccioni.La proprietà ha sempre ignorato questerichieste, per cui nei giorni scorsi è statoeseguito il sequestro.

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Giovedì 20 novembre 201412 Valle del Rubicone

LongianoOlive, un’annatada dimenticareIl territorio di Longiano, stimato per lacoltivazione dell’olivo e la produzione di unolio extravergine di qualità, fa i conti conun’annata tutt’altro che buona."A memoria d’uomo non si ricorda unaraccolta così pessima", dice Pierluca Turchi,titolare, nella frazione di Balignano, di unAntico Frantoio che dal 1450 produce oliotramite spremitura a freddo con macine digranito. L’inverno particolarmente mite e l’estatemai troppo calda hanno portato a unattacco inusuale della mosca olearia che hatrovato un habitat favorevole persopravvivere e, in molti casi, ha deposto leuova sulle olive che non avevano ancoraindurito il nocciolo."Le condizioni climatiche - spiega Turchi -hanno favorito una proliferazioneeccezionale della mosca con cinque

generazioni di parassiticontro le usuali due. Gliopportuni trattamentinon sono bastati afrenare l’ovideposizionee i frutti colpiti dallamosca sono caduti. Conle poche olive rimaste è

stato fatto comunque un prodotto discreto,seppure in quantità ridotte. Come frantoio -specifica Turchi - abbiamo avuto un 70 percento di produzione in meno. La stagioneche, di solito, a metà novembre, è alculmine della lavorazione è ormai aglisgoccioli. Di olio buono ce n’è pochissimo e,per forza di cose, il prezzo è più alto. Se inun anno "normale" un olio di qualità nonpuò costare meno di 8 euro il litro, in annateeccezionali come questa, un aumento del 30o 40 per cento è pienamente giustificato". "I clienti - afferma Turchi - dovrebberotornare a fare la provvista di olio per tuttol’anno, come era abitudine un tempo. Ilprodotto è limitato e c’è il rischio chefinisca".L’invito è anche quello di "diffidare dagli olilow-cost dei supermercati: dietro al prezzomodico si cela qualità scadente. A farne lespese è tanto il consumatore quanto ilfrantoiano onesto, che non è mosso daparametri meramente economici".Conferma la pessima annata anche GiovanniBurioli, che da quarant’anni produce vino eolio di qualità nella frazione di San Lorenzoin Scanno. "Per la concomitanza di fattorinegativi quali grandine, estate piovosa emosca olearia - dice Burioli - anche con idovuti trattamenti, non siamo riusciti asalvare il prodotto. L’agricoltura èfortemente legata alle condizioniclimatiche: ha bisogno di freddo e di caldoal momento opportuno. Le stagioni sono"saltate" e l’annata si è rivelata pessima.La mia azienda ha avuto il 65 per cento diproduzione in meno". "Gli esperti - conclude Burioli - dicono che èda ottant’anni che non si vedeva unastagione così infelice. Speriamo che nepassino altrettanti prima che si ripeta".

Mv

avori in corso e notevoli disagiin centro a Montiano. In paesenegli ultimi giorni sono emersipiù di un malumore in merito

agli interventi sulla strada principale."Si tratta di lavori molto importantiche, dopo via Battisti, vertono ora supiazza Garibaldi", spiega il sindacoFabio Molari.L’operazione costa circa 245mila euro,coperti per il 70 per cento da fondieuropei. Il progetto è dell’architetto

L

A Montiano disagie poca comunicazione

Lavori indispensabili per migliorare i servizi e l’arredo urbano

Pino Montalti di Cesena."I livelli di intervento - dice il sindaco -sono due: la messa in sicurezza diquell’area e il suo abbellimento,tenendo presente l’anima storica delborgo".I sottoservizi più vetusti sono statirifatti. "Per quanto riguarda l’impiantoacquedottistico - spiega Molari - nuovetubature sono andate a sostituire ivecchi tubi, alcuni in amianto. Sonostati rinnovati gli allacci per luce, gas e

banda larga e si è intervenuto suipluviali dei palazzi storici e sulla retedi scarico".Per completare queste opere, per diecigiorni, dal 5 al 14 novembre scorsi, ilcentro di Montiano è stato interdettoal traffico con la chiusura della viaProvinciale e l’accesso a piazzaGaribaldi. Il disagio maggiore per icittadini è stato quello di doverintraprendere percorsi alternativi perspostarsi da monte a valle e viceversa."I disagi ci sono stati - ammette ilsindaco - ma limitati se messi inrelazione al beneficio finale. L’erroredell’Amministrazione è che potevacomunicare meglio, soprattuttotramite una cartellonistica piùprecisa".Intanto, a Provinciale riaperta, i lavorivanno avanti. "Si stanno realizzandonuovi marciapiedi in pietra e più larghiper valorizzare meglio i palazzi storici -continua il sindaco -. Ci saràl’eliminazione completa delle barrierearchitettoniche per accedere al parco’Virginia Battistini’ e al centro culturale’San Francesco’, misura che è statasollecitata da un giovane disabilemontianese. Sarà realizzata, davantiall’ufficio postale, una piazzetta conalberi. L’asfaltatura sarà fatta con unmateriale cementato più pregiato. Aimargini della strada rimangono ilampioni storici. Si tratta di un lavorosemplice, ma elegante, che contiamodi concludere entro dicembre".

Matteo Venturi

❚❚ A Sogliano dal 23 novembre

Torna la Sagradel Formaggiodi FossaSi avvicina l’appuntamento con la fieradel formaggio di fossa che quest’annogiunge alla quarantesima edizione. Nelletre domeniche - 23, 30 novembre e 7 di-cembre - le vie e le piazze del centro sto-rico soglianese ospiteranno tendoni ebancarelle con prodotti tipici provenien-ti da varie parti d’Italia. Ma il protagoni-sta della fiera sarà il Formaggio di fossa diSogliano Dop, i cui stand saranno ospi-tati all’interno della grande strutturamontata in Piazza Matteotti. In più in viaXX Settembre ci sarà la Via dei Sapori Ti-pici. Ampio il programma di concerti e

amanti della natura da non perdere l’ap-puntamento - il primo sabato - con iltrekking enogastronomico: un percorsoa piedi nelle colline adiacenti la cittadinadove, al rientro si potrà fare una degusta-zione di prodotti tipici. Alla fiera del For-maggio di Fossa si aggiunge anche l’even-to della 27esima edizione dell’Annullo Fi-latelico. Durante i week-end della fieraresteranno aperte le cinque mostre per-manenti del Palazzo della Cultura.

Cf

spettacoli che faranno da corredo allamanifestazione: la musica classica in tea-tro, alcuni gruppi di musica da strada, e ilFossanois. Si tratta, quest’ultimo, di unevento dedicato al rock, organizzato dal-l’associazione Soglianois in collaborazio-ne con l’associazione La Fossa del Lup-polo e vedrà sul palco due formazionimusicali: il duo rock al femminile "Io e latigre", e il duo "Johnny & Mongo". Non mancheranno gli spazi e gli eventidedicati ai più piccoli, mentre per gli

Foto Pagliarani

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

Ristorante Albergo Bar47020 Cella di Mercato Saraceno (Fc)

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Giovedì 20 novembre 2014 13Valle del Savio

Gualdo | Nuovo parroco

Padre Francesco Giuliani è il nuovo parroco di Gualdo-Montecodruzzo e Bacciolino.La messa di insediamento, concelebrata insieme al vescovo Douglas Regattieri, si ètenuta domenica scorsa nella chiesa di Gualdo. Padre Giuliani, missionario della Consolata e fondatore del Gruppo mondialità diGambettola, succede a don Tarcisio Dall’Ara che ha preso servizio presso l’ospedaleBufalini di Cesena. (m.mosc.)

Sarsina | Assemblea Bcc a Cesenatico

Pù di 600 persone hanno partecipato, domenica scorsa, all’assemblea dipresentazione del libro del centenario della Bcc di Sarsina. A fare gli onori di casa ilpresidente Alberto Giannini, mentre ha coordinato il convegno Daniele Quadrelli,direttore della Federazione Bcc dell’Emilia Romagna. Presente anche il presidentenazionale Alessandro Azzi. Convegno e pranzo si sono svolti presso l’Hotel Da Vinci, aCesenatico. Non sono mancati i saluti di Roberto Buda, sindaco della città ospitante.

eritevole di nota l’iniziativaorganizzata dai ragazzi delLiceo Scientifico "Righi", sededi Bagno di Romagna: nella

giornata di sabato scorso hannorestaurato le porte dell’immobile cheospita l’istituto scolastico, dipingendolecon interpretazioni fantasiose e colorate.I ragazzi di tutte le classi della sezionedistaccata di Bagno di Romagna, dallaprima alla quinta, si sono messi adisposizione per restaurare le porte della

M

Pennello e verniceGli studenti restaurano

Originale iniziativa degli alunni al Liceo di Bagno di Romagna

propria scuola e hanno colto cosìl’occasione per imprimere un po’ dicolore all’ambiente didattico,corredando gli infissi con disegni di lorogradimento.Il sindaco Marco Baccini, informatodell’iniziativa, si è recato a far visita aglistudenti del Liceo per manifestare ilproprio riconoscimento eringraziamento verso l’iniziativa."I ragazzi hanno realizzato dei disegnimolto belli - commenta il sindaco - che

rendono l’ambiente più accogliente,piacevole e anche stimolante. Oltre allequalità tecniche del disegno, il veropregio dell’opera va individuato nellaspontaneità dell’iniziativa, che è statavoluta e promossa proprio dai ragazzi.Un gesto che denota intraprendenza,capacità organizzativa e sensibilità alluogo di frequentazione, che non sonodi certo scontati"."Ciò sta a dimostrare sempre di più -aggiunge Baccini - che anche tra legiovani generazioni si sta diffondendoun nuovo senso civico e una spiccatapartecipazione ai temi di interesse, cheauspico possa allargarsi anche alleiniziative che l’Amministrazione stapromuovendo sul territorio. Un plausoanche ai professori, che hanno avuto ilcoraggio di accettare la proposta deipropri studenti e hanno permesso lorodi dar sfogo alla propria intraprendenzae creatività"."Dopo aver ammirato il lavoro deiragazzi non ho potuto non confessareloro che anch’io avrei voluto frequentareuna scuola così bella ed entusiasmante.Ritengo che tutta la comunità -conclude Baccini - debba essereorgogliosa di giovani cittadini cosìintraprendenti e presenti, a cuiriconoscere fiducia e spazio. Mi aspettoche questo atteggiamento di cura erispetto civico sia portato avanti con lastessa cura anche nella frequentazionedi tutti gli spazi comunali e sia daesempio anche alle generazioni piùgiovani".

Ai nastri di partenza il corso"Fotogrammi sull’Alzheimer",un’iniziativa di carattere informativodedicata a chi desidera ricevereorientamento e saperne di più suiproblemi di memoria connessiall’invecchiamento, sull’Alzheimer e sulle

Un corso per orientarsisui problemi dell’Alzheimer

altre forme di demenza. Il percorso avrà inizio mercoledì 26novembre e sarà organizzato in trediverse conferenze, che si svolgerannotutte dalle 18 alle 19.30 presso una saladel Centro culturale di Sarsina, in viaRoma 24.Il ciclo sarà condotto da psicologhe eassistenti sociali specializzate nell’areaanziani: i partecipanti riceveranno daiprofessionisti del settore le linee guidaper comprendere una patologia diffusa eancora poco conosciuta come l’Alzheimer.

Il corso, realizzato dall’associazione"Amici di Casa Insieme" con il patrociniodel Comune di Sarsina e dell’Unione deiComuni Valle del Savio, è interamentegratuito e aperto a tutti. Al primoincontro di mercoledì 26 novembre, lapsicologa Guia Martinenghi, delConsultorio per la memoria Ausl Cesena,terrà la relazione "Dai primi segnali chequalcosa non va, al manifestarsi deldeterioramento cognitivo". Gli altriincontri si svolgeranno il 5 e l’11dicembre. Per info: 320/6967089.

Primoappuntamento, a Sarsina, mercoledì26 novembre con la psicologa GuiaMartinenghi

VolontariatoLe Misericordiein LiguriaAnche le Confraternite delleMisericordie di Valle del Savio e diSarsina hanno subito risposto allerichieste di aiuto della Liguria.

Dopo il violentonubifragio cheha colpito ilGolfo delTigullio e il suoentroterra, daqualche giornoalcuni volontaridelle dueConfraternitesono impegnatia Chiavari, dovel’esondazione di

due torrenti ha provocatol’allagamento del centro storico edella stazione."Su comunicazione del Dipartimentodi Protezione Civile - spiega Israel DeVito, governatore della Misericordia diValle del Savio - nei giorni scorsi laSala operativa delle Misericordie ciaveva preallertato. Appena è arrivatala richiesta di inviare attrezzatura epersonale, nel giro di un paio d’oresono partiti 4 volontari con camion,fuoristrada e bobcat, mezzo specialedelle Misericordie dell’EmiliaRomagna, così da essere operativi findalle prime ore dell’alba".I volontari sono rimasti per alcunigiorni, poi sostituiti da altri confratellidella provincia di Forlì-Cesena e dellaRegione.

Alberto Merendi

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Giovedì 20 novembre 201414 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Lidia Giombini è la nuova responsabiledell’associazione di volontariato dei Pensionati Cisl(Anteas) Emilia Romagna, eletta dal direttivo regionalein sostituzione di Auterio Brusa che lascia per scadenzadi mandato.“Contrastare l’esclusione sociale, migliorare la qualitàdella vita, diffondere cultura e pratica della solidarietàattraverso l’incremento dei volontari Anteas chegratuitamente mettono a disposizione tempo ecompetenze”. È questo l’impegno assunto dalla neoresponsabile Anteas Emilia Romagna.Giombini spiega che: “Saranno incrementati gli sportelliaccoglienza e i contatti telefonici per limitare lasolitudine; gli ambulatori sociali con infermieri professionali volontari per piccole medicazioni, iniezioni,misurazione pressione, prelievi; la promozione di condomini sociali; il trasporto sociale per gli anziani chene necessitano; la promozione culturale (Università della terza età, corsi computer ecc); il turismo socialecome forma di aggregazione”.In Emilia Romagna l’Anteas conta 2.500 associati e oltre 1.000 volontari. Trenta sono gli ambulatori socialiin cui sono impegnati quotidianamente 113 infermieri volontari. Trentasette sono le auto disponibili peril trasporto sociale. Lo scorso anno hanno erogato 48.211 prestazioni, per un totale di 1.800 ore.

Lidia Giombini nuovo presidente Anteas

“S.V.A.N., Svantaggiati Anonimi” tornano in scenaRisultato di un progetto promosso dalle associazioni Acea, Adda, Amici di Casa Insieme e cooperativa Cisa, lo spettacolo sarà rappresentatosabato 22 novembre alle 21,al teatro “Bogart” di Cesena. Ingresso a offerta libera

grande richiesta torna“S.V.A.N., SvantaggiatiAnonimi”, uno

spettacolo teatrale che,attraverso le voci e imovimenti di volontari e dipersone con disabilità, saparlare al cuore del pubblico,dando prova che è possibilecoltivare insieme i propritalenti.La rappresentazione andràin scena sabato 22 novembrealle 21, presso il teatro“Bogart” di Sant’Egidio di

Cesena, dopo il grande successo riscosso dalla prima lo scorso giugno.Diretto dal regista Corrado Bertoni e preparato dalle associazioni Acea,Adda e Amici di Casa Insieme, con la collaborazione della cooperativaCisa, S.V.A.N. porta a conclusione un percorso teatrale inclusivo e

A sfaccettato, iniziato a gennaio 2014grazie al supporto di Assiprov, nel qualeciascuna delle organizzazioni coinvolteha messo a frutto le proprie specificità:un itinerario complesso quello delprogetto “Attori in erba”, che ha portatopersone con diversi bagagli diesperienze e capacità a collaborare,condividendo il dolce e l’amaro deglisforzi creativi.“Nella prima parte dello spettacolorappresentiamo il nascere del tempo,che tutti ci misura”, preannuncia ilregista Corrado Bertoni, “mentre nellaseconda parte raccontiamo una storiaesemplare sul destino umano”. E aquesto proposito conclude: “Siamo tuttitoccati dal destino, alcune esistenzeforse più di altre”.

Protagonisti (in ordine alfabetico): PattyAngeli, Ilaria Bartolini, GiovannaBenini, Sergio Cavicchi, Fabio Marini,Valentino Neri, Stefano Panini, RosyRiceputi, Susi Riciputi, Ivan Rossi, PaolaTurci, Chiara Valzania, GianfrancoValzania. Con la partecipazione di:Giulia Allegra, Francesco Bertozzi,Valeriano Biguzzi, Cristina Bonifacci,Graziella Casali, Eliana Di Tillo, ElenaMassaggia, Sara Montanari, AnnaMoretti; e con i giovanissimi: GemmaDistefano, Ndoye Maiomouna, SofiaPerugini, Marisol Severi. Musicista:Milko Merloni; aiuto regista: GiuliaPelone.Ingresso a offerta libera.Per info: Associazione Amici di CasaInsieme, 320 6967089.

“Viversi accanto”tra disagio e rinascitaI ragazzi delle comunità “La maschera” e “Il Faro” (cooperativa “IlCigno”) si raccontano in un cortometraggio realizzato con il contributodel Lions club Cesena

omunità, luogo di passaggio, carcere, nuova casa, regole, gioia, rabbia, forza,dolore. Un mondo di relazioni e sentimenti che compongono “Viversi accanto”,un progetto fatto da adolescenti per adolescenti. Protagonisti del

cortometraggio - dalla ideazione alla realizzazione - sono i ragazzi minori ospiti dellacomunità socio-educativa “La Maschera” e del gruppo appartamento per minori egiovani adulti “Il Faro”, due servizi in gestione alla cooperativa sociale “Il Cigno”. Nelledue comunità vengono accolti ragazzi minori allontanati dalle famiglie di origine pergravi motivi di disagio, reduci da procedimenti penali oppure da esperienze negativee di devianza, o ragazzi stranieri non accompagnati. (Sono due i giovani ospitiarrivati di recentemente nella comunità con l’intermediazione del progettodell’Unione Europea “Mare nostrum”.Il progetto “Viversi accanto” - che ha visto il sostegno del Lions Club di Cesena - èstato pensato per essere strumento psicologico-terapeutico e mezzo per

C

sensibilizzare il territorio circa unarealtà capace di dare rispostequalificate e significative alla vita deigiovani che si trovano in situazionidi temporaneo disagio e difficoltà.Due le fasi di realizzazione delcortometraggio, che ha visto lapartecipazione di una decina diragazzi: la prima ha riguardatol’aspetto psicologico legato aiminori allontanati dai nucleifamiliari. Attraverso incontri conpsicologi, i ragazzi hanno focalizzatol’attenzione sul loro vissuto lontano dallafamiglia, di minori portatori di problematichee bisogni, ma anche di persone con risorse epossibilità. La seconda fase ha visto ilcoinvolgimento di due professionisti che, inun’esperienza ricca e coinvolgente, hannogirato le scene all’interno della casa-comunità. Con naturalezza e spirito dicollaborazione i ragazzi si sono coinvoltianche con lo scopo di porre l’interesse sullacomunità in cui vivono per favorire un lorofelice reinserimento nel tessuto sociale, dopouna fase della loro vita vissuta in luoghi dipassaggio che non sono ‘carceri’ e nemmeno

‘parcheggi’, ma un centro di relazioni in cuisono i soggetti principali di cure e premure edove hanno la possibilità di vivere accanto acoetanei e assistenti-educatori che liaccompagnano nella condivisione di unpercorso riabilitativo.Il cortometraggio realizzato, della durata dicirca trenta minuti, è stato proiettato sabato15 novembre al cinema Eliseo di Cesena.Erano presenti circa 200 studenti degli istituti“Serra” ed “Engim” di Cesena e “Marie Curie”di Savignano. Nelle prossime settimane saràpoi proiettato anche in altre scuole delcomprensorio.

Sabrina Lucchi

REFERENTI E PRESIDENTI DELLA COOPERATIVA “IL CIGNO” E DEL LIONSCLUB CESENA

Proseguono le protestecontro il taglio ai patronati

Non si ferma la protesta dei patronaticontro i tagli delle risorse contenutinella legge di Stabilità: Cgil, Cisl, Uile Acli dell’Emilia Romagna lunedì 17novembre, dalle 10 alle 12,30, hannodato vita a unamanifestazione/presidio davanti allaPrefettura di Bologna con lapartecipazione degli operatori deipatronati Acli, Inas, Inca e Ital.Un percorso di protesta in più tappeche sta ricevendo anche attestati disolidarietà da parte di parlamentarie istituzioni e che continuerà pertutto l’iter parlamentare diapprovazione della legge di Stabilità,finché il Governo non si impegnerà acancellare la norma che prevede unariduzione di 150 milioni di euro delfondo patronati, pari a circa il 35 percento delle risorse del fondo stesso.Prosegue con decine di migliaia diadesioni la raccolta delle firme sullapetizione “No ai tagli ai patronati”,avviata lo scorso 29 ottobre controuna misura che rischia di cancellareil diritto di ogni persona ad averel’assistenza previdenziale e socio-assistenziale gratuita. Un consensoche cresce e che in tutta Italia, nellesedi dei quattro Patronati e suiluoghi di lavoro, ha già portato allaraccolta di 250mila firme.Così, mentre i lavoratori dipendenticontinueranno a pagareintegralmente i contributiprevidenziali all’Inps, lo Statoincamererà la quota oggi destinataalla tutela gratuita per destinarla adaltri scopi non precisati. Il Governo,quindi, finirà per appropriarsi di soldiche sono dei lavoratori senzaspecificarne l’utilizzo. Una beffa a cui

si aggiunge un danno economicoserio che aggraverà le già precariecondizioni di coloro che paganocon la disoccupazione e la povertàle conseguenzedi una crisi gravissima.

Serve un nuovo patto socialeper il lavoroUn nuovo patto sociale per il lavoro,meno tasse per le famiglie,snellimento della burocrazia,riduzione degli sprechi e servizipubblici per i cittadini attraverso unwelfare di comunità. Sono soloalcune delle proposte a tutto campodi Cisl Emilia Romagna ai seicandidati alla guida di via Aldo Moro.L’occasione per presentare i “quindicipunti” ai diretti interessati sarà unincontro chiesto dal sindacato per lagiornata del 20 novembre. “La Cassadi integrazione straordinaria e lamobilità - ha esordito in conferenzastampa il segretario generale CislEmilia Romagna, Giorgio Graziani -sono strumenti a cui si ricorre confrequenza sempre maggiore.Abbiamo bisogno di agenzie dicollocamento che funzioninodavvero, di applicare la leggesull’attrattività del territorio, diproseguire nel processo disburocratizzazione per le imprese edi incentivare gli investimenti alleaziende”. Parlando del Job’s act,Graziani si è detto interessato alcontratto a tempo indeterminato “atutele crescenti, solo che se non si

mettono in discussione i contrattiprecari è inutile parlare distabilizzazione”. Secondo la Cisl,bisogna ridurre Irpef e Irap per leaziende che investono ininnovazione e ricerca. E per lasanità? “Serve un nuovo piano sociosanitario integrato - ha aggiuntoGraziani - sull’onda delle ultimeiniziative avviatedall’amministrazione uscente”,mentre nell’ambito dell’istruzione“occorre una scuola più connessa allavoro, in modo da accompagnare i

giovani verso un’occupazionestabile”.Tra le altre proposte del sindacato cisono: la riduzione dei costiamministrativi, attraverso la fuzionedei Comuni più piccoli, e ilcompletamento del progetto diun’unica azienda regionale per ilTrasporto pubblico. Un occhio diriguardo va alle politiche abitativeche “oltre ad affrontare leemergenze, devono offrire alloggi aprezzi contenuti ai cittadini conreddito medio basso”.

Richiesta di incontrocon onorevole Boccia

I sindacati pensionati Spi Cgil, FnpCisl e Uilp Uil hanno chiesto inconcomitanza con la Legge diStabilità un incontro al presidentedella Commissione Bilancio, tesoro eprogrammazione della Cameraonorevole Francesca Boccia perpresentare la condizione deglianziani nel nostro Paese e illustrarele proposte del sindacato sui temisocio sanitari e di reddito.

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Giovedì 20 novembre 2014 15Cultura&Spettacoli

alla libreria cattolica SAN GIOVANNI via Isei 15, Cesena (tel. 0547 29654)

CIÒ CHE INFERNO NON Èdi Alessandro D’AveniaEd. Mondadori, ottobre 2014 - 19 euro

È stato pubblicato da Mondadori un nuovoromanzo di Alessandro D’Avenia dal titolo “Ciò cheinferno non è”.A tema del libro c’è l’incontro fra padre Pino Puglisie Federico, un ragazzo di 17 anni. L’incontro con padre Puglisi hasegnato anche l’autore del romanzo; infatti nei ringraziamenti finalidel libro “Bianca come il latte rossa come il sangue” D’Avenia ricorda“Padre Pino Puglisi che, quando frequentavo la seconda liceo, ungiorno non è più tornato a scuola”: era il 15 settembre 1993, il giornodel suo cinquantaseiesimo compleanno, quando la mafia l’ha uccisoa Palermo. La Chiesa l’ha proclamato Beato il 25 maggio 2013.Il nuovo romanzo è ambientato a Palermo nel 1993. D’Aveniadefinisce l’inferno, presente nel titolo, come “pura sottrazione”, come“togliere tutta la vita e tutto l’amore da dentro le cose”. Padre Puglisi èdescritto nel libro come un grande educatore, come evidenzia ilseguente dialogo con Francesco, un bambino di sei anni, che glichiede: “‘E la testa pelata? Quella perché ce l’hai così liscia?’. DonPino finge di volergli dare un calcio nel sedere e si mette a ridere. ‘Lovedi questo sole bellissimo che abbiamo noi a Palermo?’ ‘Ma sesiamo a Brancaccio!’ ‘Vabbè, è lo stesso… La testa pelata mi serve perriflettere la luce del sole. Così gli altri ci vedono meglio’. Si abbassa

per fargliela vedere da vicino, Francesco ci appoggia la manosopra. ‘Miii, che dura, don Pino!’ ‘Per sfondare i muri più duri’.Sorride mentre gli parla e sembra un bambino anche lui. Piccolo,come un seme nella terra, come quelli dei fiori che sua madreteneva nel balcone, come i grumi di lievito che metteva nellapasta del pane. ‘Tu puoi fare un po’ il mio papà, don Pino?’ ‘Mache dici?’ ’Sì, perché io ho solo la mamma. Papà non so dov’è.Magari sto segreto tu lo sai, visto che sai un sacco di cose difficili’‘No, Francesco’. Don Pino cerca le chiavi [della macchina] nelletasche, scappano come pesci vivi dalla rete tirata in secco.Francesco rimane immobile, gli occhi inchiodati a terra.Finalmente trova le chiavi e fa per aprire, ma Francesco non sisposta, di pietra. Don Pino si china per guardarlo dal basso, dicarne. ‘Che c’hai?’. Francesco non solleva lo sguardo. ‘Tu ti faichiamare padre da tutti e poi non vuoi fare il papà a me che nonce l’ho’ ‘Hai ragione. Ma io non sono tuo padre’. ‘E allora perchétutti ti chiamano padre Pino? Questo lo sai?’ ‘Perché … perché …è un modo di dire’ ‘Ma perché tu sei ‘u parrinu e stai nella chiesa epure altri sono parrini, ma non ci stanno?’ Don Pino rimane insilenzio. ‘Amunì, Francesco. Facciamo che faccio un po’ come dicitu’. Si danno la mano, allora il bambino scende [dal cofano dellamacchina di don Pino] e sorride”. Ecco come D’Aveniacaratterizza la figura di Francesco, al quale don Pino chiederà didargli una mano con i bambini di Brancaccio: “Mio fratello michiama ‘Poeta’ e mi prende in giro perché non ho neanche unpelo di barba. Secondo mamma è da lei che ho preso gli occhi che

occupano tutta l’orbita e si fidano troppo delmondo e della bellezza. Papà sostiene che da luiè meglio che io non abbia preso nulla, perché sene vergognerebbe. Fa il burbero, ma sa bene cheil mio cuore è scoperto come il suo e nonsopporta che io debba soffrire allo stesso modo.La mia passione per Dostoevskij mi ha inveceprocurato il soprannome di ‘Idiota’: me lo hannoaffibbiato i miei compagni il giorno che hoparlato di quel libro con l’entusiasmo di unsecchione durante l’interrogazione d’italiano,perché lì c’è scritto che il mondo lo salva labellezza”.Il libro poi prosegue raccontando gli incontrifatti da Francesco a Brancaccio. D’Avenia neiringraziamenti finali scrive: “Dulcis in fundo,ringrazio te, lettore, che hai impegnato il tuotempo per ascoltare queste parole. Spero che leore che hai dedicato a questa storia siano stateriempite da quel che ho ricevuto io nelloscriverla: un coraggio più grande verso la vita,anche quando pare ci ferisca a morte. E magariun posto dove scappare dentro, quando sispengono fuoco e parole. Per scoprire che eranointatti, covavano come brace sotto la cenere,insieme ai nostri desideri più grandi”.

“Tra sorprese e risvoltiabbiamo sperimentatol’azione della grazia”

ilvia, la vita negli occhi",questo il titolo del volumecurato da don Walter

Amaducci, parroco a San Pietro, aCesena e vicario episcopale per lapastorale. Si tratta di un centinaio dipagine ricche di testimonianzecorredate da foto che scandiscono unpercorso di malattia vissuta nellaconsapevolezza della fede.Pubblichiamo di seguito la premessa allibro, una sorta di "debito digratitudine" lo definisce il curatore donWalter, come introduzione alla lettura.Il testo, edito dalla Stilgraf (settembre2014), è reperibile nella parrocchia diSan Pietro e nella libreria San Giovanni,piazzetta Isei, a Cesena.

Quando ho cominciato a raccogliere te-stimonianze sulla vita di Silvia, rivol-gendomi ai suoi familiari, agli amici e aiconoscenti, non ho ritenuto di doverfare altrettanto aggiungendo la mia. Al-lorché i contributi si sono avvicinati al-la ventina, mi sono reso conto che ac-cumulare notizie e documentare even-ti, ricorrendo anche ad appunti perso-nali, non equivaleva a testimoniarel’unicità di quel rapporto che si era in-staurato tra me e Silvia.Ma ho anche pensato che stenderne ilprofilo biografico e curare la raccoltadelle testimonianze che oggi vengonopubblicate poteva bastare, almeno peril momento, a pagare quel debito digratitudine che tutta la comunità par-rocchiale di San Pietro ha contratto neiconfronti di questa donna.Cercherò di non immettermi immedia-

S“ tamente nel genere letterario dell’agio-grafia, guidato dal senno di poi benchéla mia conoscenza di Silvia Passerini siaincominciata proprio dentro la chiesadi San Pietro, che lei frequentava anchenei giorni feriali, partecipando assidua-mente alla Messa.Ho fatto il mio ingresso come parroco aSan Pietro il 16 maggio 1999, lo stessoanno che ha registrato per Silvia unasvolta peggiorativa del suo stato di salu-te. L’ho conosciuta già claudicante, visi-bilmente segnata dunque da problemiseri a livello fisico. Ancora autonoma,arrivava e ripartiva con la sua automo-bile, sola, senza bisogno di accompa-gnamento.Più tardi ho conosciuto la figlia MariaMichela, divenuta ormai indispensabileal suo fianco. L’evolversi della malattiae il simultaneo viaggio interiore di Sil-via hanno avuto una marcata ripercus-sione su tanti di noi, consentendoci disperimentare l’azione della grazia divi-na nell’intimo delle persone e dentro ifatti della vita, invitandoci a prendereatto di un insegnamento esistenzialericco di soprese e di risvolti complessi,probabilmente ancora da decifrare sot-to tanti aspetti. Basta pensare a quel-l’itinerario di approfondimento, deno-minato "Quattro passi col malato" checi ha visti impegnati nel corso di questoanno pastorale.La sera di venerdì 5 aprile 2013, al ter-mine della Messa di settima, mostravoad un gruppetto di persone raccolte insacrestia un ingrandimento della fotodi Silvia, quella scelta dai figli per il ri-cordino funebre. Fu il primo segno di

una iniziativa che proposi ai convenuticitando le parole pronunciate da Gesùal termine del miracolo della moltipli-cazione dei pani: "Raccogliete i pezziavanzati, perché nulla vada perduto"(Gv 6,12): una raccolta di ricordi e testi-monianze su Silvia Passerini, allo scopodi coltivarne il ricordo e diffonderne laconoscenza.Ringrazio tutte le persone che hannoaderito a quella richiesta, con unamenzione particolare per Maria Miche-la che si è coinvolta in questa impresain modo profondo e appassionato, qua-si a prolungare anche in questa manie-ra, quella presenza e quella dedizionevissute per anni accanto a sua madre. Auguro a tutti coloro che non hannoconosciuto personalmente Silvia di po-tere attingere da queste pagine quellesollecitazioni e quegli arricchimentiche le testimonianze sono sempre ingrado di offrire. Auguro ai testimoni diravvivare in loro, insieme al ricordo,l’affetto e la gratitudine per Silvia, colproposito di fare tesoro ogni giorno delbene incontrato e dell’insegnamentoricevuto.

Walter Amaducci

Una raccolta di ricordi e testimonianze su Silvia Passerini allo scopo di coltivarne il ricordoe diffonderne la conoscenza. Della parrocchia di San Pietro di Cesena, è deceduta nel marzo 2013

tarocchi di Ilario Fioravanti nel cuoredell’Unione europea. Nell’ambito delle

iniziative del Semestre di Presidenzaitaliana del Consiglio dell’Unioneeuropea, il 28 novembre a Bruxelles,nella sede della banca Monte PaschiBelgio, verrà inaugurata la mostra "IlSegreto dei Segni", a cura di MarisaZattini. L’esposizione è composta da 22formelle degli arcani maggiori realizzatidall’architetto e scultore cesenatenell’estate 2007 e comprende due

documentari: uno dedicato al dialogofra monsignor Pietro Sambi e l’artista el’altro alle fasi di realizzazione deitarocchi. "Il contributo di questogeniale artista romagnolo èfondamentale non solo per dare lustroalla terra di Romagna, ma soprattuttoper valorizzare un angolo di Europa",commenta Sandro Gozi, sottosegretariodi Stato alla Presidenza del Consiglio deiministri per le Politiche e gli affarieuropei.

IA Bruxellesla mostra“Il segretodei segni”

In breve

Violenza sulle donneMostra all’Ex PescheriaLa lotta contro la violenza sulle donne puòpassare anche da un’opera d’arte. È statainaugurata a Cesena mercoledì 19 novembre neilocali della galleria Ex Pescheria, la mostrapromossa dall’associazione Perledonne incollaborazione con l’Assessorato alle Politichedelle Differenze.In esposizione i quadri e le sculture di un pokerdi artiste: Giovanna Benzi, Teresa Maccarone(Macò), Marina Fabbri, Luisa Sassi.In mostra anche i lavori più significativi deglistudenti che hanno partecipato all’ultimaedizione del concorso "Cesena Città per leDonne". A curare l’allestimento è statoGiampiero Teodorani, la presentazione è stataaffidata a Claudio Cavalli. L’iniziativa rientra nel programma promossodall’Amministrazione comunale in occasionedella Giornata Mondiale contro la violenza sulledonne. La mostra rimarrà allestita fino a mercoledì 26novembre e sarà aperta tutti i giorni dalle 17alle 19.

Nuovo cinema italianoAl San Biagio di Cesena, martedì 25 novembrealle 21, per la rassegna "Riusciranno i nostrieroi", sarà in visione il film di EdoardoWinspeare "In grazia di Dio". Ingresso unico 5euro. Al termine della proiezione l’incontro colregista.

Teatro a CesenaI teatri di Cesena propongono per il mese didicembre un ricco carnet di appuntamenti dimusica, prosa e danza.Dal 5 al 28, sono sette gli spettacoli inprogramma: al “Bonci” il concerto di LeszekBrodowski (viola) e Jakub Tchorzewski(pianoforte) in collaborazione conl’Associazione Polonia (Concerti, recuperoStagione 2013-14, venerdì 5 dicembre);"Macbeth su Macbeth su Macbeth Uno studioper la mano sinistra", di Chiara Guidi/ SocìetasRaffaello Sanzio, da lunedì 8 a mercoledì 10dicembre in scena al Teatro Comandini; "Voci ditenebra azzurra", di e con Mariangela Gualtieri/Teatro Valdoca, da giovedì 11 a domenica 21dicembre con riposo lunedì 15 in scena nellasala di via Aldini. Al “Bonci”, "La regina Dada",scritto e interpretato da Stefano Bollani eValentina Cenni, sabato 13 dicembre; “IlVisitatore” con Alessandro Haber e Alessio Boni,da giovedì 18 a domenica 21 dicembre; il Balletof Moscow – National Russian Ballet con i dueballetti classici "Romeo e Giulietta", sabato 27dicembre e "Lo Schiaccianoci" domenica 28dicembre fuori abbonamento.La biglietteria è aperta dal martedì al sabatodalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19.Contemporaneamente alla prevendita funzionail servizio di prenotazione per via telefonica,che deve essere perfezionato con il pagamentoal botteghino o attraverso bonifico, con lemodalità indicate nel programma dellaStagione e sul sito www.teatrobonci.it.

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Giovedì 20 novembre 201416 Cesena & Comprensorio

Cesena flashPremio Malatesta NovelloSarà consegnato giovedì 20 novembre alle17,30 nell’aula magna della Malatestiana ilpremio dedicato a Malatesta Novello, aEmanuelle Caillat, traduttrice di importantiromanzi, a Dionigio Dionigi, presidente delPanathlon e a Giovanni Paganelli, oncologoe consulente dell’Irst di Meldola.

Concertoper santa CeciliaNella chiesa parrocchiale dell’Osservanza,venerdì 21 novembre alle 21, darà unconcerto in onore di santa Cecilia il corolirico cesenate Araba Fenice, diretto daBarbara Amaduzzi. Parteciperanno ilsoprano Monica Boschetti, il mezzosopranoIuljia Samsonova, il tenore Paolo Gabellini eil baritono Daniele Girometti. Al piano PiaZanca.

Festival per JelinekAnche la città di Cesena partecipa al festivaldedicato alla scrittrice austriaca ElfriedeJelinek, premio Nobel per la letteratura nel2004. Al teatro Bonci, venerdì 21 novembrealle 18, lettura di Anna Amadori e incontrocon Roberta Bertozzi, Chiara Guidi eMassimo Marino.

Film commedia e liricaAl Victor di San Vittore, giovedì 20, sabato22 e domenica 23 novembre alle 21 invisione il film "Soap opera" di AlessandroGenovesi. Domenica 23 alle 15 e alle 17"Tartarughe Ninja". Mercoledì 26 alle 21"Michael Jackson". Venerdì 21 alle 21 lacommedia dialettale "La crociera rosa in t’laAdriatic" della compagnia "La Mulnela".Martedì 25 alle 19 l’opera di GioacchinoRossini "Il barbiere di Siviglia" dalMetropolitan di New York.

Debuttodell’Ottetto vocaleMusiche di Monteverdi, Marenzio e Banchierisaranno eseguite venerdì 21 novembre alle21 a Palazzo Ghini dall’Ottetto vocale dell’Accademia musiCaesena. Dirigerà SilviaBiasini. Introduzione a cura del musicologoDaniele Navacchia. Ingresso a offerta libera.

Cesena◗Mercatino di solidarietàDal 22 novembre al 24 dicembre riaprirà iltradizionale Mercatino di solidarietà diOrizzonti. In vendita manufatti realizzatidalle volontarie dell’associazione eoggettistica proveniente da varie parti delmondo. Il ricavato sosterrà due progetti. Ilmercatino si trova in Piazza della Libertà, 17,aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 e dalle15 alle 19.

Cesena◗Contro la violenza sulle donneSi celebra il 25 novembre la Giornatainternazionale per l’eliminazione della violenzasulle donne. Alle 18 concerto del SettiminoMalatestiano di CesenArmonica e letture a curadi Paola Righi. Lunedì 24 novembre alle 15incontro nella sala Cna in piazza LeonardoSciascia di Amnesty internazional, Cna eConfartigianato in collaborazione col centroDonna del Comune.

Gatteo◗La stanza delle donneIl Comune e la Scuola di musica, canto eteatro, in occasione della Giornata nazionalecontro la violenza sulle donne, hannoorganizzato lo spettacolo "La stanza delledonne". Il racconto dell’orrore dellaprigionia di un gruppo di donne durante laguerra in Bosnia. Si terrà martedì 25novembre alle 21 al teatro Pagliughi.Ingresso libero.

Longiano flashApre il Petrella Avrà inizio sabato 22 novembre alle 21 la nuovastagione teatrale con "Nunzio" di SpiroScimone. Sul palco l’autore e Francesco Sframeli.Regia di Carlo Cecchi. Un atto unico in linguamessinese con domande e risposte tra dueuomini ai margini della vita. Ingresso 15 euro, 12per under 29, over 65 e soci del Lions club.

Musica e danzaA cura del Lions club del Rubicone, lunedì 24novembre alle 20, darà un concerto l’Ensemblestrumentale scaligero. Parteciperanno i balleriniRuben Celiberti e Alessia Campidori.

Due mostreAl teatro Petrella per iniziativa della direzione, incollaborazione con la Fondazione Tito Balestra,sono esposte dal 22 novembre al 28 dicembre,dalle 19 nelle giornate di spettacolo, opere diGianni Cestari. Al Castello malatestiano fino al14 dicembre si potrà visitare la mostra "Fumettod’autore" di Massimo Giacon.

Cesena◗Cinema per famiglieSarà proiettato sabato 22 alle 16,30 edomenica 23 novembre alle 15 e alle 17 alcinema Astra il film "Gool". L’associazione Afie il centro "Benedetta Giorgi" hannoorganizzato per martedì 25 novembre alle 20, 45 nella sede del quartiere Oltre Saviol’incontro con Ivana Marzocchi Zoli su"Coppia e figli: conflitto-scontro-opportunità".

Cesena◗Vita al dialettoAncora un incontro con la poesia dialettale alcircolo Endas di Ronta. Giovedì 20 novembrealle 20,45 reciteranno i poeti Mario Amici diCesena, Umberto Carlini di Rimini e FrancescoGobbi di Cesena. Condurrà la serata OscarZanotti.

Gambettola◗Cantarelle a fin di beneIl Camper club di Gambettola sabato 22 edomenica 23 novembre parteciperà allaFiera della Canapa offrendo ai visitatori undolce tipico, le cantarelle. Preparate conzucchero, o marmellata o cioccolato sonodiventate ormai una presenza fissa allafiera. Il ricavato andrà alla Caritasparrocchiale.

Cesena◗Nuovo direttore al "Don Baronio"Prenderà servizio il primo dicembre LucaBrasini, nuovo direttore della Fondazione"Opera don Baronio". Cesenate di 42 anni,laureato in sociopedagogia, è stato sceltoda una commissione, presieduta da RobertoIacuzzi, tra 45 candidati. Succede alcompianto Francesco Acerbi.

Cesena◗Dalla terra alla tavolaIl supermercato bio "NaturaSì" divia Marinelli ha programmato unciclo di conferenze sualimentazione e salute. Giovedì 20novembre alle 18,30 CarloModonesi dell’Università di Parmatratterà il tema "Mens sana incorpore sano…in ambiente sano".

Cesena◗Balletto e liricaAl cinema Eliseo domenica 23 novembrealle 16 si potrà assistere al balletto "Lafiglia del Faraone" dal teatro Bolshoi diMosca. Martedì 26 novembre alle 20,15 indiretta da Londra sullo schermo "Elisird’amore" di Gaetano Donizetti. Ingresso12 euro, ridotto 10.

Cesena◗E’ morto Enrico MartiniLunedì scorso è morto, all’età di 69 anni, aseguito di complicazioni per un problema alcuore, Enrico Martini, figlio di Ezio,fondatore del grande gruppo alimentare emangimistico. Perito agrario, ha guidato pertanti anni il settore materie prime e imangimifici dell’azienda di famiglia. Ilfunerale si celebra giovedì 20 alle 10 inCattedrale a Cesena.

❚❚ Nel fine settimana a Cesena

"Ruotando"Un’esplosionedi bici e moto

li appassionati delle due e quattro ruo-te si danno appuntamento a Cesenacon la tredicesima edizione di Ruo-

tando. Auto e moto d’epoca, le proposte ku-stom più originali, esibizioni dal vivo, i cen-t’anni della Maserati, il ricordo di Simoncel-li, prove di guida, mostra scambio, trial bike,sfilate, musica, spettacoli e tanto altro sonogli ingredienti della due giorni ospitata neipadiglioni fieristici da sabato 22 a domenica23 novembre.Per il settimo anno consecutivo Ruotandopropone una delle attrazioni più attese: ilKustom Kulture, la personalizzazione in sti-

GE ancora, il Market Retrò, la Mostra Scambiodelle auto e moto d’epoca, con un’ampia se-zione dedicata ai ricambisti ed un salone diauto e moto d’epoca in vendita, meraviglio-se glorie del passato da ammirare da vicino. A tre anni dalla morte, Ruotando ricorda ilcampione romagnolo, Marco Simoncelli. Lofarà attraverso il Gruppo Pritelli che porta infiera un vasto assortimento di oggettisticadedicata al pilota. Parte del ricavato sarà de-voluto alla Fondazione Marco Simoncelli

le americano di auto e modo modificate se-condo l’ingegno di veri e propri maestri diquesta cultura. Quest’anno all’interno delperimetro fieristico troveranno spazio, oltreagli ospiti internazionali come i tedeschi diLiberta Motorcycles, anche l’ampia area CarClub Reunion, Bike Show curato dalla rivi-sta Bikers Life e la Live Artists Zone che rac-coglierà sotto lo stesso tetto alcuni fra i piùcelebri costruttori del settore motociclistico. Ruotando è anche fiera da collezione conpezzi unici per auto, moto e bici, accompa-gnati dall’abbigliamento tecnico e dagli ac-cessori di ultima generazione e d’un tempo.

UNA MOTO ELABORATA, IN ESPOSIZIONEDURANTE LA SCORSA EDIZIONE DELLAFIERA

Bagno di Romagna◗I giorni del cioccolatoUn altro week-end all’insegna del cioccolatoalla Loggetta Lippi. Sabato 22 novembre alle15 visita al laboratorio del cioccolatoPrimitivo al Molino e alle 17 cioccotombola.Al Palazzo del Capitano alle 21 conferenzacon immagini sul dolce. Domenica 23 dalpomeriggio degustazioni con piadina alcacao, vino e caldarroste.

Longiano◗Rifiuti in via dei VentiNuova isola ecologica a Longiano. È statapredisposta in via Circonvallazionenell’angolo con via dei Venti. Includecassonetti per la raccolta differenziata eindifferenziata. I residenti non dovranno piùpercorrere varie centinaia di metri persmaltire i propri rifiuti, ma Hera èintervenuta con il nuovo spazio.

Gambettola◗Colori al ventoLa mostra di pittura "Colori al vento" diZinaida Capatina, giovane artista moldavache vive a Cesena, resterà aperta fino al 14dicembre al bar Giambellino. E’ organizzatadall’associazione culturale NICompany incollaborazione col gestore Andrea Fabbri.

Lavori in vista contro le barriere architettonicheEliminazione delle barriere architettonicheattraverso la sistemazione dei marciapiedi, erealizzazione di percorsi pedonali e di un’isolaecologica. La Giunta comunale di Cesena haapprovato nei giorni scorsi il progetto preliminaree definitivo per la sistemazione del marciapiede el’eliminazione delle barriere architettoniche inviale Carducci e in via Benedetto Croce nelquartiere del Centro Urbano. Lo stesso avverrà nel

quartiere Oltresavio con la ristrutturazione delmarciapiede in via Di Vittorio, intervento checontempla anche la realizzazione di un’isolaecologica nella medesima via. Infine, nel quartiereCesuola, sarà realizzato il secondo stralcio delpercorso pedonale in via Sorrivoli.La spesa prevista ammonta a circa 200mila euro.La somma, inserita nel bilancio 2014, è stataraddoppiata rispetto ai 100mila euro iniziali.

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Giovedì 20 novembre 2014 17Sport

SAN GIORGIO di Cesena: in zona verde e tranquilla villetta a schiera centrale in prontaconsegna con soggiorno, cucina abitabile, 3 camere da letto, 3 bagni, tavernetta, can-tina, ampia mansarda, ripostigli, garage e giardino. € 325.000 / Rif. 0986

CASE FRINI (Cesena): zona verde e tranquilla in piccola palazzina di recente costru-zione appartamento al primo piano disposto su tre livelli composto da ampio e lumi-noso soggiorno/pranzo, cucinotto, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi, mansarda,garage con bagno/lavanderia. € 260.000 / Rif. 1432

MADONNA DELLE ROSE (Cesena): in buona posizione casa indipendente da ristrut-turare disposta su tre livelli con garage esterno su lotto di 428 mq. L’immobile offre al-l’interno 6 vani abitabili con servizi e un ampio piano interrato con cantine e ripostigli.È possibile in base alle norme di PRG del Comune di Cesena poter trasformare il fab-bricato realizzando altri spazi e altri volumi. € 650.000 / Rif. 1438

MACERONE (Cesena): in posizione tranquilla e vicina ai principali servizi in palazzinadi piccole dimensioni appartamento su due livelli al secondo e ultimo piano compo-sto da soggiorno angolo cottura, 2 balconi, doppi servizi e camera da letto. Cantina,garage e posto auto. € 130.000 / Rif. 0094

TIPANO (Cesena): casa di civile abitazione da ristrutturare con ampio terreno agricolodi 13.150 mq. Possibilità di costruire fabbricato ex novo fino ad un massimo di 270 mqdi S.U.L. € 275.000 / Rif. 1437

PIAZZA DELLA LIBERTÀ (Cesena): al terzo piano servito di ascensore ampio bi-locale composto da soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale,bagno, ripostiglio/lavanderia, balcone e cantina. Ottime finiture. NESSUNASPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO.€ 225.000 / Rif. 1448-1

CESENA ZONA CENTRALE (adiacenze viale Mazzoni): in elegante palazzina di re-cente costruzione appartamento al primo piano composto da soggiorno con an-golo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi e garage. Ottime finiture.NESSUNA SPESA DI MEDIAZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONE-ROSO. € 325.000 / Rif. 1449-2

CASE FINALI (Cesena): in zona verde e tranquilla vicino a tutti i servizi in palazzina dinuova costruzione appartamento al piano terra con ingresso indipendente compostoda soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, 2 bagni, 2 balconi, tavernetta,cantina, garage doppio e corte esterna di proprietà. Ottime finiture, aspirazione cen-tralizzata, riscaldamento a pavimento con caldaia autonoma, predisposizione aria condizionata e al-larme. PRONTA CONSEGNA. € 277.000 / Rif. 1334-5

SAN MAURO IN VALLE (Cesena): a pochi passi dal centro, immerso nel verde ap-partamento di nuova costruzione ad alto risparmio energetico composto da sog-giorno, cucina abitabile, 2 camere da letto, 3 bagni, 3 logge, tavernetta, cantina,garage, corte esclusiva e giardino di proprietà. NESSUNA SPESA DI MEDIA-ZIONE IN QUANTO MANDATARI A TITOLO ONEROSO. € 355.000 / Rif. 0121

Calcio serie DMartorano, derbycoi cugini riminesiIl Romagna Centro si prepara al derbycol Rimini, un altro appuntamento conla propria storia. Domenica 23novembre alle 14,30 i biancazzurri diMartorano incroceranno i guantoni alRomeo Neri di Rimini contro una dellesquadre che lotteranno per la vittoriafinale del girone D di serie D. Una sfida,quella di domenica, che nessunoavrebbe mai pronosticato qualche annofa. E invece, complice la situazione deirivieraschi negli ultimi tempi e laclamorosa ascesa della squadracesenate formatasi in parrocchia,andrà in scena un derby inedito chesinora non si è mai giocato. Laclassifica lascerebbe pochi dubbi agliallibratori: i biancorossi allenati daCari, e con un certo Adrian Ricchiuti nelmotore, sono secondi a quota 28 puntiin 13 partite, uno in meno dellacapolista Este. La formazione allenatada Medri è invece terzultima abraccetto con la Ribelle con soli 11punti raggranellati, frutto di unavittoria, 8 pareggi e 4 sconfitte. IlRomagna centro è una squadraringiovanita che sta pagando lapropria inesperienza soprattutto nelreparto arretrato dove sono piovuti ben29 reti a fronte di 20 segnate. Fortidalla cintola in su ma deboli in difesa,dove la squadra del presidente Martiniha dovuto arruolare l’esperto exCesena Gianbattista Scugugia, classe1970. Nell’ultimo turno giocato al ManuzziOrogel Stadium, la "Martora" è uscitadal campo con l’ennesimo pareggio (3-3) contro i modenesi del Formigine. Iragazzi di Medri erano sotto per 3-1prima di riuscire a riagguantare il parigrazie alle reti di Tamburini, Gavoci eRidolfi. Servirà crescere ancora tantoper potersi tirare fuori dalle acquelimacciose del fondo classifica, ma iragazzi di Martorano hanno tutte lecarte in regola per potersi riprendere.Mancano ancora sei giornate alla finedel girone d’andata, più ovviamentetutto il ritorno per tornare incarreggiata.

Eric Malatesta

Gara difficilissima per il Cesena

inita la sosta, si torna in campoper cercare la vittoria. IlCesena riallaccia gli scarpiniper affrontare la Sampdoria in

una gara difficile ma già vitale per ibianconeri. Domenica 23 novembrealle 15 si torna a giocare all’OrogelStadium contro una delle squadrepiù in forma del campionato: quellaSampdoria allenata da SinisaMihajlovic che occupa il quartoposto in classifica. I blucerchiatihanno sinora incamerato 20 punti in11 partite, contro i 7 del Cesena,frutto di 5 vittorie, 5 pareggi e unasola sconfitta. Cliente tosto dunquequello che sarà di scena sul sinteticocesenate. Un avversario che non valasciato giocare se non si voglionorischiare ulteriori complicazioni. Ibianconeri di Romagna ritrovano ilproprio pubblico dopo l’inopinatasconfitta di Verona contro il Chievo,e chiedono ai loro fedelissimi ilmassimo supporto in vista di unduplice impegno casalingo contro ledue genovesi, che potrebbe diretanto in ottica salvezza. Scesi al

F

penultimo scranno dellagraduatoria, i romagnoli hanno oral’obbligo di invertire la tendenzasenza curarsi di chi passa davanti.L’avversario di turno si chiamaSampdoria ed è su questo chebisogna trovare la massimaconcentrazione prima di pensareagli impegni successivi. C’è statoparecchio malumore nelle settimanescorse dopo lo scivolone veronese,sull’atteggiamento da mostrare incampo e su alcune scelte di misterBisoli, il cui operato non è statomesso in discussione dalla società,che anzi, ha voluto ribadire la sua

fiducia nei confronti del tecnico diPorretta. Numerosi infortuni hannosinora minato il cammino dellatruppa bianconera che mai come oraaveva trovato nella sosta alleato piùgradito. Spetta ora come sempre alcampo la parola: se il Cesena avràattutito il colpo e sarà pronto per unnuovo slancio in classifica lo si sapràa breve. Il gruppo c’è ed è pronto aremare unito verso un’unicadirezione. Intanto i tifosi delCavalluccio si augurano di ritrovareil sorriso con una vittoria: cosa chemanca dal 31 agosto contro il Parma.

Em

Dopo la sconfittadi Verona i bianconerisono alla disperataricerca di punti permuovere una classificapreoccupante

Al Manuzzi arriva la Sampdoria

❚❚ Mostra fotografica e libro

Fiumicinese in festaper i 50 annidalla fondazioneSi concluderanno domenica 23 novembrecon il pranzo presso la Fait Adriatica a Fiu-micino i festeggiamenti per i 50 anni delgruppo sportivo Fiumicinese, presieduto daTonino Buda. Fu costituito il 9 dicembre del1964 nella canonica del parroco don Gio-vanni Paganelli. Venne eletto presidenteGiuliano Lasagni. Si fissò la sede nel circoloAcli. Per la stesura dello statuto il Consigliodirettivo si rivolse alla società sportiva"Achille Grandi" di Sant’Angelo presiedutada Francesco Casadei. Il primo sponsor fu-rono i F.lli Mariniello di Cesena. Giovedì 13 novembre al teatro moderno di

dienti e allievi che hanno ottenuto nume-rosissime vittorie su strada e in pista a livel-lo provinciale, regionale e titoli italiani. Lo sipuò acquistare a 10 euro a Fiumicino e pres-so la Vecchia Pescheria a Savignano dove èallestita fino al 21 novembre la mostra conoltre 400 foto, trofei, documenti e testimo-nianze.

Terzo Spada

Savignano sul Rubico-ne si è tenuto un in-contro su "Educazio-ne allo sport, educa-zione alla vita" con lapartecipazione di Davide Cassani, Ct dellanazionale, Giuseppe Martinelli, managerdel team Astana di Vincenzo Nibali come lofu di Marco Pantani, Tiziano Mariani e Ma-nuela Amaducci, rispettivamente preside edocente del nuovo Liceo sportivo di Cesena.E’ stato pubblicato il libro (foto) sul 50esimoanniversario (Sicograf-Cesenatico) con ri-cordi storici e fotografie dei corridori esor-

Cesenatico◗Nove Colli, confermato SpadaAl Museo della Marineria di Cesenatico si étenuta l’assemblea del G.C. Fausto Coppiper il rinnovo del Consiglio. Moltopartecipata la serata che ha visto 107votanti. Il presidente uscente AlessandroSpada é stato rieletto con 67 preferenze, 21le preferenze per l’altro candidato GrazianoBertozzi. Il nuovo vicepresidente é CarloFattori.

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Giovedì 20 novembre 201418 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

✎RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA FEDERAZIONE ED ENTIel corso dell’ultimoConsiglio Nazionale delConi il presidente della Fip,

Petrucci, ha sollevato unaquestione sulla complessità eproblematicità del rapporto traFederazioni ed enti dipromozione e sulla necessità dirivedere molte cose.“In effetti - commenta al riguardoMassimo Achini, presidentenazionale del Csi - la situazione diquel rapporto è ferma da semprea una specie di negoziato cheassomiglia a quello tra israeliani epalestinesi: uno tira da una parte,uno dall’altra e così si finisce pernon andare da nessuna parte.Alcune Federazioni (non tutte)sono ferme all’idea di averediritto a una sorta di monopoliodella loro disciplina sportiva e chegli enti di promozione siano’avversari’ da combattere. Alcunienti di promozione (non tutti)sono fermi all’idea di poter faretutto ciò che gli pare senzarenderne conto ad alcuno, o dipoter fare concorrenza sleale aglialtri enti e alle Federazioni”.

N

“Stando così le cose - continuaAchini - si finisce per pensare chela soluzione risieda in ’accordi’burocratici, fatti di questionilegate al tesseramento,all’omologazione dei campi, allederoghe per gli arbitri e così via. IlCsi invece vuole fare unaproposta molto diversa, partendoda un altro punto di vista: ingioco non c’è il desiderio disupremazia, ma lo sviluppo dellapromozione sportiva in Italia e ilbene dei ragazzi. La scommessa,perciò, è passare dallaconvenzioni (aspetto burocratico)alle alleanze (aspetto strategico).Ad esempio, il Csi ha appenafirmato una ’alleanza’ con laFidal, finalizzata a promuoverel’atletica in Italia. Su questo

punto Fidal e Csi hanno interessea collaborare attivamente,ciascuno nel proprio ambito econ il proprio ruolo, persviluppare la disciplina, tanto ad

Dalle convenzioni alle alleanzeper il bene dei ragazzi

alto livello quanto neglioratori. La stessa cosavale per tutte leFederazioni e addiritturale leghe professionistichecon le quali la nostraassociazione collabora inmodo molto bello datempo (basti pensare adesempio all’accordo traCsi e Lega Calcio Serie A).Insomma, non è più iltempo di farsi la guerra,ma di mettersi insiemeper il bene dei ragazzi edella promozione

sportiva, ponendosi obiettivi alti eambiziosi. Due cose sonoindispensabili in questadirezione: la prima è quella diabbandonare pregiudizi da ambo

le parti, sostituendoli con unavoglia, tutta nuova, di lavorareinsieme a progettualità ambizioseper il bene di tutti; la seconda èquella di pensare ad accordibilaterali e non a convenzionistandard uguali per tutti. Inpratica, se una Federazione firmaun accordo con il Csi, deve esserelibera di firmarne uno diverso conun altro ente. Se incrociamofederazioni ed enti, sonorealizzabili 660 potenzialiconvenzioni. Fortunatamenteoggi nella stragrandemaggioranza dei casi tuttofunziona in armonia e saranno, adir tanto, 25 o 30 i casi dicontenzioso. Resta il fatto che lavera sfida non è quella di andared’accordo o di non litigare, ma dilavorare insieme per il bene deiragazzi”. “A fare grande lo sportitaliano - conclude Achini - nonsarà la gelosia tra i numeri di unarealtà e quelli di un’altra, oragionare per orticelli e perdecreti, ma la capacità diaumentare tra i cittadini la praticasportiva di ogni disciplina”.

L’Asd Team Bike Cocif.com si colora di rosaSono circa ottanta i ciclisti della società sportiva nata nel 2012 e composta in prevalenza da colleghi di lavoro dell’azienda di porte e infissi che ha sede a Longiano

na novità interessante coinvolge lacarovana del ciclismo Csi, partitaappena un anno fa e in piena crescita

sia di adesioni che di entusiasmo.L’Asd Team Bike Cocif.Com, nata nel febbraio2012 e composta in prevalenza da colleghi dilavoro della Cooperativa Cocif, nel corso deltempo ha allargato il suo raggio d’azione e oravanta nel suo ambito anche presenzefemminili.La società annovera attualmente più di ottantaiscritti tra appassionati di ciclismo su strada emountain bike, e la sede sociale è posta aLongiano presso il Centro Sportivo Cocif.Il direttivo è formato da Sandro Cappelli(presidente), Cristiano Casadei(vicepresidente), Paola Bellagamba (tesoriere),Luciano Della Pasqua (direttore sportivo),Matteo Giorgi (responsabile Food&Drink),Fiorenzo Bertozzi e Mauro Moretti(magazzinieri).

U

Calcio a 7Iscrizioni alla 8ª Coppa Sono aperte fino al 28 novembre le iscrizioniall’8ª Coppa di calcio a 7, competizionecollaterale all’omonimo campionato.La prima fase si disputerà nel periodo cheintercorre tra il 12 e il 29 gennaio 2015, mentre laseconda avrà luogo al termine della stagionesportiva 2014/15.Al momento risultano iscritte, in rappresentanzadi varie zone della Romagna 23 società: Pol.Osservanza 1980, San Cristoforo 1985, CollinelloCalcio 1964, Climagas Ponte Pietra, Zenit SanPietro, Virtus Cesena, Asd Romagna Sport, Pol.San Lorenzo, Ritorno Autotrasporti Bragagni(tutte di Cesena), Real Villa Inferno, Pss Savio,Bar Rinascita (appartengono al territoriocervese), Salumificio del Fumaiolo di Alfero,Mastri Wollas C/7, Asd Romagnano e I Grandi delPiccolo di San Piero in Bagno (in rappresentanzadella vallata del Savio), Ki Burdel San Mauro Maree Pagigi di San Mauro Pascoli (scendono in campoa difendere i colori del Rubicone), AssociazioneHomo Viator di Longiano, Gs Santa Paola diRoncofreddo, Club Juventinità di Forlimpopoli,Galaxy e l’Enterprise, entrambe di Forlì.

❚❚ Trentaquattro le formazioni in campo

DilettantiFischio d’iniziodella Coppa di Calcio

ta per partire la Coppa di calcio di-lettanti,giunta alla sua 27esimaedizione e intitolata alla memoria

di Gianfranco Valentini, già arbitro, diri-gente e presidente del comitato cesena-te del Csi.La competizione, che ha conquistato dianno in anno sempre maggiore interes-se e importanza nel panorama delle ma-nifestazioni calcistiche amatoriali dellaRomagna (basti guardare alla prove-nienza delle società iscritte e al numerocomplessivo delle adesioni), vede comeprotagoniste le squadre che partecipano

S Boschetto, Levante Boschetto e Pol.Sala (fanno riferimento a Cesenatico),Asd Montaletto, Asd Cervia 1920 BarTimes e Pol. 2000 Cervia (che difen-dono i colori del Ravennate), Pol. IlCompito, Ac Fiumicinese, StradoneBar Fabio e il Quartiere Cesare (del-l’area Rubicone); completano il qua-dro delle società partecipanti il ClubJuventinità di Forlimpopoli, Refu-gium Corpolò di Forlì, As Badia diLongiano, Pol. Sidermec Fratelli Vita-li di Sant’Angelo di Gatteo, Ideal SportBulgaria.

al campionato di calcio dilettanti.Trentaquattro sono per il momento leformazioni iscritte: UsBudrio 1982, Pol.San Vittore, Pol. Cesuola, Pol. Bulgarnò,Asd Valle ’86, Diegaro San Mauro in Val-le, Ass. Pol. San Carlo, Asd San Cristofo-ro 1985, Climagas Ponte Pietra, Gs Piop-pa, Us Capannaguzzo (tutte di Cesena),Usd Mercatese “A” e “B”, Ss Body Art diBagno di Romagna, Pl Ranchio, Risto-rante Pizzeria Fagiolo d’Oro di Sarsina,Cosmoonda Quarto ed EdilCasanovaMontecastello (in rappresentanza dellavallata del Savio), Asics Cannucceto, Pol.

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Giovedì 20 novembre 2014 19Pagina Aperta

Caro padre Rosario, se vuoi benedire nozze gay,ti diciamo questo... con carità di fratelli

Caro padre Rosario, su “La Voce” del 9novembre e a più riprese, a seguire, su “ilResto del Carlino”, leggo che benedirai e

sposerai persone dello stesso sesso. Capisco che imedia devono fare colpo con certe notizie.Come cattolico sono rimasto angustiato (e conme una miriade) nel leggere questa notizia.Non puoi dire che fai certe unioni nel nomedella Chiesa, perché offenderesti il Papa, ivescovi, i sacerdoti, le suore, i cattolici che inessa si riconoscono.Sono d’accordo con te quando dici che laChiesa deve benedire tutti, buoni e meno buoni,lo ha detto più volte anche papa Francesco;unioni regolari e non, ma altro è celebrare unmatrimonio fra uomini o donne dello stessosesso. Anche l’apostolo Filippo battezzò e benedìl’eunuco perché figlio di Dio come tutti, ma si èfermato lì (At 8, 34-39). La Chiesa è vicina atutti, ma questo non vuol dire che deve fare cosecontrarie ai comandamenti di Dio. Tu avraistudiato Diritto Canonico e Morale, quindiconosci bene queste cose. Hai giuratoobbedienza alla Madre Chiesa nel giornodell’Ordinazione sacerdotale e fino a provacontraria essa benedice le nozze fra uomo edonna con l’obbligo della procreazione. Diostesso quando creò uomo e donna (Gen 1, 26-28) disse loro: “Crescete e moltiplicatevi” equesto non è possibile fra persone dello stessosesso; non ci sono altre interpretazioni possibili.Se due persone vogliono convivere, nessuno puòvietarglielo, almeno con le leggi vigenti, ma noncertamente col sigillo e il carisma del sacerdote.Il tuo e nostro modello è Gesù e le nostre leggisono il Vangelo. Egli avrebbe assolto, perdonato,avuto misericordia, ma mai benedetto unmatrimonio contro natura. Un conto è benedireuno che ha ucciso e che prova pentimento, ealtro dire: “Ti benedico, ma continua adammazzare”. Così è per i figli di Dio che sisentono diversi; benedirli sì, ma non unirli inmatrimonio: non esiste!

✎ Il direttore risponde

I figli, poi, sono il frutto dell’amore fra uomo edonna (marito e moglie) non di un seme di unosconosciuto prestato o comprato (questo hannodichiarato voler fare le due donne intervistateche, fra l’altro, sono venite dalla Campania inRomagna per evitare le critiche della lorogente). I figli hanno il diritto di sapere chi sonoil loro padre e la loro madre. Purtroppo sonoqueste vittime innocenti a subirne leconseguenze per colpa dell’egoismo degli adulti!Hai mai pensato a quanto male procuri a testesso e agli altri con questo tuo fare contro leleggi Divine, della Chiesa e della natura? Ocerchi notorietà, protagonismo. “Guai a chiproduce scandalo, sarebbe meglio per lui che glisi mettesse una macina da mulino al collo efosse gettato nel profondo del mare…” (Mt 18,6-9).Che lo Spirito di Dio sceso su di te il giorno dellaCresima e ancor più il giorno della tua sacraOrdinazione, ti faccia ravvedere; noi preghiamoper te. Ti diciamo queste cose con carità difratelli.

M.D.

Carissimo amico, pubblico volentieri questalettera aperta a padre Rosario (questosacerdote non appartiene al nostro clerodiocesano) che si è detto disponibile a benedirele nozze di due donne abitanti a Cesena. Anzi,ringrazio per queste righe che rimettono un po’di ordine in una materia sulla quale a volte sirischia di essere approssimativi. Mi pare che itermini usati siano rispettosi delle persone edel Catechismo della Chiesa cattolica, oltreche del Vangelo e i suoi insegnamenti.Siamo chiamati a fornire un giudizio sui fattie a salvare sempre le persone.Solo Dio conosce fino in fondo il cuore di ogniuomo.A presto.

Francesco [email protected]

L’Occhio indiscreto�

Di cartelli come quelloimmortalato qui a fianco sene trovano più di uno suicampi del complessosportivo del RomagnaCentro, a Martorano diCesena.Un bell’esempio educativoper tutti.

È morto Sergio Ricchicolonna dell’UteCari amici,con profondo e vero dolore vi comunico la scom-parsa di una delle nostre “colonne”, Sergio Ricchi,ben conosciuto a quasi tutti voi.Prezioso collaboratore fin dalle origini, quasi tren-t’anni fa, dei fondatori dell’Ute, amico fraterno dimio padre Nello e del presidente Lorenzo Bertozzi,di Pio Calisesi, Vittorio Castelli, Sara Sacchetti e, daultimo, di Armando Camprini e di Franco Collini, de-ceduti nelle ultime settimane.Persone che hanno creduto nella bontà di un’idea ehanno collaborato senza risparmiarsi, perché il li-vello dei contributi proposti fosse sempre di grandequalità: ma, soprattutto, hanno creato occasioni fre-quenti di incontro per un nutrito gruppo di persone,spinte ad aprirsi a nuovi interessi, a sottrarsi all’ege-monia della televisione, a porsi delle domande, a ra-gionare con la propria testa.Sergio ha vissuto tutte le fasi dell’Ute, fino a pochi

mesi or sono e Dio sa se avrebbe voluto conti-nuare a svolgere la sua attività: aveva un carattereforte, a volte rude, grande semplicità, non amavale parole inutili.Di grandissima modestia, non voleva mai appa-rire: ma la sua opera è stata preziosa e la sua me-moria accompagnerà l’Ute e chi l’ha conosciuto,Soci o docenti.Dopo il lungo lavoro in Comune all’Ufficio Tri-buti, Sergio ha partecipato in modo diretto allagrande espansione del Sindacato Pensionati dellaCisl, quella Federazione dei Pensionati che avevain Nello il segretario regionale: due presenze at-tive, continue, senza salti, che rispondevano soloall’esigenza di mantenersi fedele a una sceltaideale.Anche con l’avanzare inesorabile degli anni.Anche con il venir meno, che non risparmia nes-suno, delle migliori capacità di essere sempreadeguato ai tempi.Grandi lezioni da grandi uomini.Un altro, arrivato ai novant’anni, ci ha lasciato.

Lo saluto ricordando una massima di Leo Longanesi contenuta in quel programmaannuale per la composizione del quale Sergio iniziava a “tormentarmi” (“è tardi,….non facciamo in tempo..., dobbiamo chiudere il programma fin da marzo): “C’èuna sola grande moda: la giovinezza”.Non servono altre parole, in fondo.Un caro saluto Daniele Vaienti

vice presidente Ute Cesena

Al “Corriere” siamo ben consapevoliche tra persone e animali c’è netta distinzioneEgregio direttore, premetto che non sono una vostra lettrice. Ultimamente, per caso,ho incontrato questo bel settimanale e sfogliandolo ho trovato la pubblicità dellepompe funebri La Cesenate. Non riesco a nasconderle che lo slogan mi è apparsofuori luogo, soprattutto per un giornale cattolico. Mi riferisco al degno commiato adun affezionato animale domestico. Lo capisco per un familiare, un amico, ma al-l’amato animale di casa. I media mondani non hanno bisogno di aiuto per creare con-fusione nella Chiesa! La mia vita è impreziosita dalla presenza di tre cani e cinquegatti, ma mai ho pensato per loro un degno commiato, a pagamento. Come cattolicami sono sentita trascurata e sinceramente mi sono sfuggite tante cose. Mi voglia scu-sare se le ho fatto perdere del tempo prezioso, perché si sa: il tempo è denaro.Con simpatia

Tania Matricardi

Gentilissima Tania, oltre alla sua email ne ho ricevuta un’altra firmata da ArturoZani dal tono molto simile. Prendo così l’occasione delle sue osservazioni per ri-spondere a entrambi. Sono milioni, ormai, gli animali domestici nelle case degli ita-liani. Moltissimi di questi vivono negli appartamenti, con quel che ne consegue,seppellimento compreso. Anche nel nostro territorio si trova qualche cimitero per ani-mali. Il resto glielo lascio immaginare. Poi, certamente, sono d’accordissimo con lei:fra persone e animali corre una bella differenza.Se seguirà con maggiore attenzione il nostro giornale vedrà che ne troverà continuiriscontri.Saluti cordiali.

Fz

In gita-pellegrinaggio alla casa di Angelina Pirinina casa piccola, ma adatta a lei, quella diAngelina Pirini, visitata il pomeriggio disabato 8 novembre da bambini della

parrocchia di San Vittore di Cesena da pocoaccostatisi al sacramento dell’Eucarestia,accompagnati dai loro genitori e dalla lorocatechista Enrica.Nella modesta stanza, dove aleggia lo spiritodella “santa” - e il tempo sembra essersi fermatoalla notte di quel 2 ottobre 1940, quando la suaanima spirò, tornando alla sua patria celeste -,venne letta l’ultima lettera del suo riccoepistolario, rivolto alle sue “bambine” e“sorelline” (come chiamava le beniaminedell’Azione Cattolica da lei amorevolmenteistruite nella fede), suo vero e proprio

testamento spirituale, scritta un mese prima della sua morte, durante la sua agonia,sul letto-altare, che risalta in tutto il suo biancore in quella cameretta, dove avevaimmolato per loro (e per tutti noi) la sua giovane vita: di vittima consacrata per lariparazione dei nostri peccati ad imitazione dell’Amore Eucaristico, come leichiama Gesù.La compagnia di quei bambini e adulti a cui s’erano aggregate Anna Maria, lavicepresidente degli “Amici di Angelina” e Nadia, la vedova di uno degli amici dellaprima ora della ragazza di Sala, Renato Bondi, attivo con lei nell’Azione Cattolicaparrocchiale, si spostò dalla casa alla chiesa vicina, dove si spese la miglior parte deltempo della vita mortale di Angelina, in costante preghiera e adorazione. Sostandodavanti alla cappella dedicata a una santa, Maria Goretti (morta giovane anch’essa,

U martire, qualche anno dopo), dove sonoaccolte le spoglie mortali della ragazza diSala, in una marmorea arca funeraria postasotto l’altare, su di un’estremità della quale èinciso “il piccolo fiore bianco” del gelsomino,simbolo ed emblema dell’anima di Angelina.Come è apertamente dichiarato in unapagina del suo diario, il 2 febbraio 1939, unodei suoi scritti più poetici, pieno di freschezzae ingenuità fanciullesca (la fanciullezza dellospirito, simile a quella di Santa Teresa delBambin Gesù, suo modello di vita spirituale,raffigurata nella vetrata di quella cappella,verso cui è orientata l’arca funeraria dellaServa di Dio). Una pagina letta, comesuggello di quell’incontro con Angelina, alla“lieta brigata” di quei bambini,amorevolmente attorniati dai loro genitori,ascoltata in religioso silenzio, nel recintosacro dell’altare vicino al Tabernacololuminoso come una lampada accesa coi suoiriflessi dorati... Trascrivo questo brano,culmine della gita-pellegrinaggio alla casa diAngelina e alla chiesa di Sala, prolungamentoe ampliamento di essa, a coronamento diun’ora di religione vissuta alla scuola di quella“piccola maestra” di vita spirituale quale è

stata e continua ad essere, nella suaimperitura testimonianza, questa ragazza“favolosa”, destinata, al termine del processodi beatificazione in atto, a salire agli onoridegli altari:“Un giorno mi trovavo in Chiesa da sola (Ella,Padre, sorrideva di fronte alla mia ingenuità;ma nonostante ciò mi compiaccio diraccontarle ciò che fa aumentare in me ildesiderio di essere buona, di essere santa). Ementre stavo girando intorno all’Altare estavo cercando di pulire più che mi erapossibile intorno al nostro Eucaristico Amore,vidi un piccolo gelsomino che toccava la suapiccola e pura corolla al Tabernacolo. Io,presa da una santa invidia per la sortetoccata a questo fortunato fiore, lo misi entrola serratura del Tabernacolo, lo calcai inmodo che non si vedesse, e poi dissi a Gesù...Non è un piccolo fiore materiale, o Gesù, mala Tua piccola che paragonata a quel piccolofiore, o meglio, desiderando ardentemente diassomigliare a lui coll’essere piccola, cioèumile, coll’essere bianca, cioè pura e candidacome lui, vuole poter stare come è messo lui,racchiusa sempre con Te nel Tabernacolo!”.

Luigi Riceputi

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C.I.P. - Corso Sozzi 39 - Corriere Cesenate 2014

TRASLOCOMACFRUTA RIMINI

ECCO I MOTIVIGrandi lavori

di ristrutturazionein una parrocchia