Coldiretti agosto settembre per sito

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Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo MENSILE D’ INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE ANNO LXIV - N.RO 07 - AGOSTO/SETTEMBRE 2013

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mensile di cultura rurale di settembre

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Mensile d’informazione agricola e cultura ruraleAnno lXiV - n.ro 07 - AGosTo/seTTeMbre 2013

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2

EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileGianfranco Drigo

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroLuigi Carminati, Roberto Pizzagalli, Carlo Belotti, Giuseppe Cavallanti, Simonetta Perico, Rossana Brembilla

GraficaStudio Grafico L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. D.L.353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno lXiV - n.ro 07agosto/settembre 2013

attualità sindacalePrezzo del latte: Coldiretti Bergamo

è molto critica sull’accordo

09

attualità sindacalePrezzo latte: Ecco perché la

Coldiretti ha respinto l’accordo capestro proposto

dalle industrie

10

attualità sindacalel’Italia taglia

la produzione di latte

08

attualità sindacaleIMU, soddisfazione

di Coldiretti Bergamo

12

attualità sindacaleDl Fare:

dal gasolio ai patentini ecco le novità agricole

14 attualità sindacaleVino l’italia e’

Il primo produttore al mondo

16

attualità sindacaleAlla Fiera di S. Alessandro

un’agricoltura per adulti e bambini

18attualità sindacale

La crisi taglia le matricole (-12,5%) ma è boom

per agraria (+ 45%)

20

impresa verdeCosa ne sarà della Piccola

Proprietà Contadina?

25

8

editOrialeEssere o non essere

05 udienza generale cOn papa FrancescO

07

attualità sindacaleNitrati, conto alla rovescia

per la nuova mappa

24

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attualità sindacalePrezzo del latte: Coldiretti Bergamo

è molto critica sull’accordo

impresa verdeCorso per il rilascio

dell’attestato di “persona formata”

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nOtizie Brevi33

impresa verdeDocumento d’identificazione

dei bovini, progetto pilota in Lombardia

28 impresa verdeAnche il settore agricolo

nel mirino di Agenzia delle Entrate

30

campagna amicaL’inglese si impara

in fattoria

34campagna amica

AGRIGALProgetto integrato

di promozione turistica Valle Brembana e Imagna

36

campagna amicaL’agriturismo bergamasco

“in tasca” con la nuova guida di Terranostra Coldiretti

39

25

45

le notizie di Coldiretti bergamo si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.itimpresa verdeConsulenza sulle spese

di energia e gas

26impresa verde

Al via il piano fitofarmaci

27

campagna amica3 Italiani su 4

Bocciano l’hamburgher In provetta

42campagna amicaConvocazione Assemblea

Provinciale Pensionati Coldiretti

41

campagna amica- Corso per operatore

agrituristico- Dal latte al……………..Gelato

44 vita assOciativaAlberto Brivio dialoga

con Ermanno Olmi

49campagna amicaI prodotti tipici aggiungono

più sapore alle vacanze “Made in Bergamo”

45

vita assOciativaA Foresto Sparso

si è parlato di biodiversità

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Page 4: Coldiretti agosto settembre per sito

essere O nOn essere

UFFICIO OPERATIVO INDIRIZZO TEL. e FAX

Sede Provinciale Via Mangili, 21 035-4524011 – 035/4524126

Bergamo Via Borgo Palazzo, 169 035/4524170 – 035/4524171

Clusone Via S. Vincenzo de Paoli, 10 035/4524800 – 035/4524801

Ponte San Pietro Via Vittorio Emanuele II, 60 035/4524190 – 035/4524191

Romano di Lombardia Via del Commercio, 30 035/4524840 – 035/4524841

Sarnico Via Suardo, 6 035/4524820 – 035/4524821

Treviglio Via XXIV Maggio, 30/a 035/4524860 – 035/4524861

Zogno Via Pietro Ruggeri, 12 035/4524880 – 035/4524881

LE NOSTRE SEDI

BERGAMO

Page 5: Coldiretti agosto settembre per sito

5tessera 2013 5

In un mio recente editoriale avevo chiaramente descritto la linea politica e sindacale di Coldiretti, espressa attraverso la difesa in tutte le sedi, ostinata finanche strenua ma as-solutamente trasparente, dei nostri

associati. Le condizioni per esercitare questa importante azione sono essenzialmente due: la piena consapevolezza della propria identità e, forti di questo, la rinuncia a qualsiasi forma di compromesso, pur offrendo la massima di-sponibilità a un dialogo reso ancor più vivo se si parte da presupposti chiari.Detti così sembrano principi molto più fa-cili da osservare di quanto lo sia anche solo scriverli ma, come tutte le cose veramente importanti, dietro una apparente semplicità celano l’universo Coldiretti e con esso tutte le declinazioni pratiche che l’essere Coldiretti determina.Non ripercorrerò certo l’e-lenco dei valori a cui ci ispi-riamo se non per collegarli a scelte molto impegnative a cui siamo stati chiamati.La recente trattativa per trovare un accordo per il prezzo del latte è il classico “esempio di scuola” dove il nostro fermo rifiuto ad accettare la proposta di Italatte, contrariamente a quanto hanno invece fatto Confagricoltura e Cia, è sta-to determinato sia da ragioni economiche che da un prin-cipio di solidarietà, parimen-ti importanti.Accettare un prezzo pale-semente inferiore ai costi di produzione non sarebbe stato solo “disonorevole” rispetto agli intenti prefissi ma semplicemente stupido, perché di fatto decreta una lenta agonia della zootecni-ca da latte lombarda ed assolutamente inco-erente rispetto alle nostre richieste basate su analisi dei costi oggettive e certificate da enti terzi e non solo sulla ricerca del mero profitto.Al tempo stesso accettare l’esclusione dall’accordo non solo delle regioni ma addi-rittura delle province a noi limitrofe e ancor più vederlo riconoscere da un’unica realtà in-dustriale potrebbe essere fonte di sgradevoli

disparità di trattamento verso gli allevatori che conferiscono alle industrie non aderenti, nonché di possibili ulteriori rivendicazioni al ribasso da parte delle industrie sulla scorta appunto di una loro mancata partecipazione.Essere o non essere Coldiretti non è quindi un singolare richiamo al dilemma del famoso dramma shakespeariano ma nel mio caso, e sono convinto anche nel vostro, è la piena con-sapevolezza di cosa rappresenta la nostra identità, dell’impegno che richiede difenderla e al tempo stesso distinguerla dal monotono appiattimento caratteriale a cui tanti si stanno adattando.Una distintività che comporta scelte spesso difficili, a volte tanto innovative da essere non immediatamente comprese, oppure contro-corrente da essere con insensato pregiudizio criticate, ma assolutamente uniche e proposi-

tive rispetto ad altri modelli di rappresentanza fermi a logiche assistenzialistiche quando non legati a una visione tanto speculativa quanto dal fiato corto del concetto di agricoltura in Italia come nel mondo.Ecco perché essere Coldi-retti significa chiedere che la Pac contribuisca al sostegno dei veri agricoltori e non di-fenda le posizioni di rendita, significa rifiuto degli OGM che anziché sfamare il mon-do rischiano di ingrassare ancor più certe multinazio-nali, significa credere in un modello di sviluppo sosteni-bile che sappia valorizzare tutte le migliori qualità di questo paese, e significa anche affrontare ogni sforzo perché come il grano resti dorato, l’erba verde, anche il latte non diventi giallo

Coldiretti come qualcuno lascia intendere sia nostro desiderio, ma rimanga meraviglio-samente bianco, perché dei nostri sforzi e delle nostre battaglie, tanto più buone quanto maggiore sarà il numero delle persone che potranno beneficiarne, possano goderne in-distintamente tutti, materializzando così quei valori solidali che ci rendono orgogliosi di Es-sere Coldiretti.

5

di alberto BrivioPresidenteColdiretti bergamo

55editOriale

essere O nOn essere

ecco perché essere coldiretti significa chiedere

che la Pac contribuisca al sostegno

dei veri agricoltori

e non difenda le posizioni di rendita

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6

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7udienza generale cOn papa FrancescO

udienza generale cOn papa FrancescO

Martedì 12 novembre 2013

Alle ore 5,00 ritrovo dei partecipanti a Romano di Lombardia (presso l’ufficio Coldiretti) e a Bergamo (presso il piazzale dell’ortomercato)

Sistemazione in Autopullman Gran Turismo e partenza per Roma

Sosta ad Orvieto per il pranzo in ristorante

Visita guidata del Duomo di Orvieto

Al termine della visita continuazione del viaggio

Arrivo a Frascati e trasferimento all’hotel prenotato

Sistemazione nelle camere riservate

Cena e pernottamento in hotel

Mercoledì 13 novembre 2013

Prima colazione in hotel.

Trasferimento in Vaticano e mattinata dedicata all’udienza generale di Papa Francesco con inizio alle ore 10:30

Pranzo libero

Pomeriggio visita della città di Roma

Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento

Visita a Roma e a oRVieto • 12 13 14 novemBre 2013

Giovedì 14 novembre 2013

Prima colazione in hotel

Partenza per il viaggio di ritorno

Sosta per il pranzo al sacco offerto da Coldiretti Bergamo

Arrivo alla località di partenza in serata (verso le ore 22:00)

Quota di partecipazione 230,00 euro a persona in stanza doppia (il supplemento per la stanza singola è di 50 euro)

Le prenotazioni devono essere effettuate al più presto presso gli uffici di Coldiretti Bergamo con il versamento della quota di partecipazione

programma

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88 attualità sindacale

Crisi, l’Italia taglia la produzione di latte di oltre il 3 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2012. Dalla Lombardia al Ve-

neto, dal Piemonte all’Emilia, dal Friuli al Lazio alle Marche – spiega la Coldiretti Lombardia su dati Agea – si registrano cali che vanno dal 2 al 10 per cento. “Si tratta di una situazione significativa – dice Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti lombarda – anche perché si è verificata prima dell’estate, stagione durante la quale c’è un ulteriore calo produttivo legato all’influenza delle alte temperature sulle condizioni fisiologiche degli ani-mali”.La disponibilità di latte italiano è tornata ai livelli del 2011 – spiega la Coldiretti Lombardia -: si munge di meno a causa dell’aumento dei costi e della chiusura di diverse stalle, mentre i prezzi delle industrie non sempre riconoscono il valore reale del pro-dotto: l’ultimo accordo siglato da altre associazioni agricole con Italatte fissa una media di 41,3 centesimi al litro (42

centesimi da agosto 2012 a gennaio 2013) contro una quotazione del latte spot che sfiora i 50 centesimi.In Lombardia, da gennaio a giu-gno, la produzione si è attestata a 2 milioni e 351mila tonnellate con un calo del 2,45% rispetto al 2012, più contenuto rispetto a quello nazionale di oltre il 3% con 5 milioni e 619 mila tonnellate munte. Mentre si è avuto un -2,15% in Emilia Roma-gna, -2,73% in Piemonte, -5,86% in Friuli, -4,70 in Veneto, -7,86% nel Lazio, -5,40% in Puglia, - 4,89% in Campania e -4,76% in Sardegna. Con il record negativo di una piccola realtà “lattife-ra” come le Marche che ha segnato un -10,32% rispetto al 2012.Sempre in Lombardia – spiega ancora la Coldiretti regionale – non c’è una provincia con il segno più. Mettendo a confronto il primo quadrimestre 2013 con quello del 2012: Bergamo segna - 3,8%, Brescia – 2,79%, Como -013%, Cremona – 2,12%, Lecco -6,51%, Lodi -3,35%, Manto-va -0,86%, Milano -1,25%, Monza e Brianza -5,10%, Pavia -5,42%, Sondrio -4,21%, Varese -6,80%.

Le produzioni provinciali da gennaio ad aprile 2013 si sono quindi così at-testate: Bergamo 122.633 tonnellate, Brescia 418.845, Como 12.519, Cremo-na 396.707, Lecco 7.214, Lodi 147.059, Mantova 300.167, Milano 95.898, Monza e Brianza 4.577, Pavia 36.231, Sondrio 16.532, Varese 13.219.

l’italia taglia la produzione di latteSiamo tornati indietro ai livelli del 2011

l’italia taglia la produzione di latte di oltre il 3 per cento rispetto ai primi sei mesi del 2012

Page 9: Coldiretti agosto settembre per sito

9attualità sindacaleattualità sindacale

“Evidente-mente a Roma si respira già aria di va-canza, visto

che a difesa di questo inaccettabile accordo, siglato in tutta fretta da Con-fagricoltura e Cia, si sono espressi i rispettivi presidenti nazionali”. Così il presidente della Coldiretti berga-masca, Alberto Brivio, ha commen-tato l’accordo per il prezzo del latte sottoscritto dalle due organizzazioni agricole e che Coldiretti, responsabil-mente, non ha invece voluto firmare.

“La parzialità dell’intesa – ha prose-guito Brivio - è la palese dimostra-zione che la tanto sbandierata unità di intenti è stata subito disattesa proprio in una delle trattative più complesse e delicate per la realtà lattiero casearia degli ultimi tempi, da parte di quelle organizzazioni che hanno deciso di piegarsi all’esclusivo volere della controparte industriale a discapito della zootecnica da latte, soprattutto lombarda”.

La Coldiretti bergamasca non si rico-nosce in questo accordo che fissa la remunerazione di un litro di latte per i prossimi sei mesi (da agosto 2013 a gennaio 2014) a soli 42 centesimi e

che quindi non copre neppure i costi di produzione stimati almeno in 43 centesimi al litro.

“Questo significa - ha sottolineato Brivio – che le aziende non riusci-ranno a far quadrare i bilanci e gli allevatori si troveranno a lavorare in perdita. Bisogna poi considerare che, visti i tre mesi persi per arrivare a que-sto risultato (il precedente accordo era scaduto a fine aprile), il periodo su cui spalmare l’intesa è di nove mesi e pertanto la media del prezzo scende a 41,33 centesimi al litro. Una vera e propria beffa per i produttori!!!”

La Coldiretti provinciale denuncia che si tratta ormai di una questione di so-pravvivenza per gli allevamenti.

“I costi sono alle stelle - ha puntua-lizzato Brivio -; i prezzi di alcuni fattori di produzione, come le materie prime utilizzate per l’alimentazione del bestiame, sono leggermente diminuiti negli ultimi giorni, ma dopo avere avu-to un’impennata nei mesi precedenti. I carburanti, l’energia e la manodopera hanno invece fatto registrare un conti-nuo rialzo dei costi”.

Secondo la Coldiretti provinciale inol-tre a causa del maltempo molti raccol-ti sono andati persi e quindi i produt-

tori oltre ad accollarsi le perdite subite devono anche sostenere ulteriori costi per acquistare le materie prime per poter alimentare il bestiame.

“Hanno perso l’occasione per ga-rantire la sopravvivenza delle azien-de agricole pur salvaguardando il potere di acquisto dei consumatori – ha concluso Brivio –, visto che anche le condizioni di mercato sono favorevoli al nostro latte. Essendosi astenuta dalla firma dell’accordo, Coldiretti per rispondere alle legitti-me istanze degli allevatori metterà in campo tutte le azioni che riterrà necessarie per valorizzare in modo equo il prezzo del latte nel momento in cui verranno sottoscritti i vari ac-cordi a livello territoriale”.

prezzo del latte:

Coldiretti Bergamo è molto CritiCa

Sull’aCCordo C’erano le condizioni per arrivare a un’intesa più equa

9

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1010

Caro Socio,

in relazione all’esito finale della trattativa sul latte e alla posizione di Coldiretti che non

ha voluto sottoscrivere la proposta delle industrie, è giusto chiarire al meglio i motivi di

tale scelta. Non è stata una decisione semplice, ma è stata supportata da una serie di

ragioni assolutamente concrete.

Da quando è scaduto l’ultimo accordo sul latte ad aprile, siamo arrivati a fine luglio

dopo svariati tentativi di ricondurre l’industria acquirente a valutare le nostre proposte

che semplicemente seguivano l’andamento di mercato del latte che già dal mese di

maggio quotava sopra i 43 cent. sia il nazionale che l’estero, nelle Camere di Commer-

cio di Lodi e Verona, mentre i listini internazionali proponevano aumenti, dei prodotti

succedanei al latte (polvere di latte, burro, ..), in un anno mediamente del 50 %.

Anche il mercato dei formaggi DOP è sostanzialmente positivo con una sostenuta ricer-

ca di latte per alcune DOP (Gorgonzola). C’erano quindi tutte le condizioni per arrivare

ad un prezzo che remunerasse degnamente i nostri allevatori.

Incessanti sono stati gli stimoli che la nostra Coldiretti Lombardia ha sottoposto alle

parti e alle istituzioni, tanto da indurre prima l’Assessore lombardo all’Agricoltura Gio-

vanni Fava e poi il Ministro alle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo a convocare degli

incontri in cui chiaramente emergeva che l’industria lattiero casearia italiana non voleva

arrivare a chiudere un accordo soddisfacente.

Siamo anche dovuti intervenire con un esposto alla Autorità Garante per la Concor-

renza del Mercato (così come previsto dalla legge 27 /12 art. 62.) per manifestare

l’ingiustizia che si stava compiendo ai danni degli allevatori stante i costi di produzione

dichiarati da Istituti terzi, ben al di sopra del valore riconosciuto ai produttori per il latte

alla stalla.

Gli elementi per la trattativa sul prezzo del latte per noi erano:

• Un prezzo base di 43 cent. il litro latte

• Il coinvolgimento dei conferimenti dei mesi di maggio, giugno e luglio con cifre da

stabilire, ma che non potevano essere non considerati

• Il coinvolgimento nella trattativa anche delle altre Regioni, partendo da quelle con-

finanti

• Il coinvolgimento di tutti gli acquisti fatti in Italia dal gruppo Lactalis, quindi Galbani,

Parmalat e tutte le altre sigle del gruppo

ecco perché la coldirettiha respinto l’accordo capestroproposto dalle industrie

Prezzo latte

attualità sindacale

Page 11: Coldiretti agosto settembre per sito

11attualità sindacale 11attualità sindacale

Quello che altri hanno firmato è un accordo che non prevede un riconoscimento in alcun

modo dei mesi di maggio, giugno e luglio, il prezzo del latte alla stalla dal mese di ago-

sto è sottopagato a 42 centesimi il litro.Inoltre l’accordo coinvolge solo la Lombardia (per le provincie confinanti come ad esem-

pio, di Piacenza, Verona e Novara non viene riconosciuto quel prezzo pattuito) e ancor

peggio non prevede l’interessamento di Parmalat a cui i produttori italiani consegnano

più di 2 milioni di quintali di latte. Sia il ministro che l’assessore regionale non hanno con-

diviso la modalità a cui si è arrivati al pessimo risultato di cui invece Confagricoltura e Cia

si vantano.Confagricoltura e Cia sono responsabili e firmatarie di quest’intesa sulle spalle degli al-

levatori, ma fra loro c’è chi dice adesso che in passato la Coldiretti ha siglato accordi a

prezzi inferiori, dimenticando però di ricordare che le condizioni di mercato erano total-

mente diverse.Coldiretti ha raggiunto accordi migliorativi per le aziende agricole quando:

• Il grana padano era quotato a 5,30 euro al kg

• Il latte era quotato 29 centesimi al litro

• Il latte spot era a 22 centesimi al litro

• Il costo del mais era a 12 euro al quintale

Confagricoltura e Cia invece si sono piegate alle industrie con un prezzo medio sfavore-

vole di 41,5 centesimi al litro in un momento in cui c’erano tutte le condizioni di mercato

per ottenere di più:• Il latte spot è oltre i 46 centesimi al litro

• Le esportazioni dei formaggi Dop vanno a gonfie vele

• Tutte le previsioni di mercato indicano un’ulteriore espansione delle vendite dei for-

maggi• La produzione totale di latte è in linea con le quote, mentre le richieste di latte delle

industrie sono in continuo aumentoQuesti sono i motivi per i quali la Coldiretti non ha firmato un accordo capestro che non

porta alcun vantaggio agli allevatori ma favorisce solo le industrie

Ettore Prandini

Presidente Coldiretti Lombardia

Page 12: Coldiretti agosto settembre per sito

1212 attualità sindacale

Coldiretti Bergamo esprime soddisfa-zione per la deci-sione del Governo sull’Imu agricola, un onere che avrebbe

pesato per circa 700 milioni di euro sulle imprese agricole italiane per

l’anno 2013 e avrebbe, tra l’altro, frenato l’occupazione dei giovani in agricoltura dove uno dei princi-pali ostacoli all’ingresso è proprio determinato dalla disponibilità di terreni e fabbricati rurali colpiti in-giustamente dalla tassa. “La scelta di abolire l’Imu sui terreni

imu, SoddiSfazione di Coldiretti Bergamo

abolita per i terreni e i fabbricati rurali

la decisionerappresenta una

boccata di ossigeno per migliaia

di imprese agricole

Page 13: Coldiretti agosto settembre per sito

13

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attualità sindacaleattualità sindacale

e i fabbricati rurali – sostiene il presidente di Coldiretti Ber-gamo Alberto Brivio – dimostra che è stato riconosciuto il ruolo ambientale, sociale e culturale dell’attività agricola, un comparto che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera. Si tratta di un provvedi-mento che non risolve certamente i problemi del settore, ma rappre-

senta comunque una boccata di ossigeno per migliaia di imprese agricole che si stanno confrontan-do con i pesanti effetti della crisi e che avranno così ulteriori risorse da investire per il loro sviluppo”. La Coldiretti bergamasca sotto-linea che il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determina-zione dal Ministro delle Politiche

Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori pre-senti all’Assemblea della Coldiretti nazionale lo scorso luglio.“E’ una concreta dimostrazione – conclude Brivio - che l’agricoltura è considerata un fulcro importante per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese. Un ringrazia-mento sentito va anche al sottose-

gretario al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Mar-tina, che nel corso dei lavori della nostra assise provinciale si era pre-so l’impegno di intervenire affinché il settore agricolo non subisse que-sta ulteriore penalizzazione”.

il governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole nunzia de girolamo

vola il ciBo made in italY oltre i confini dell’unione europea Le esportazioni di cibi e bevande Made in Italy aumentano del 12 per cento fuori dall’Unione Europea dove si è arrivati a realizzare oltre 1/3 del fatturato dei prodotti agroalimentari diretti all’estero nel 2013. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativa al commercio estero nei primi cinque mesi dell’anno. La mag-gioranza delle spedizioni extracomunitarie è diretta verso altri Paesi europei che non fanno parte dell’Unione che sono anche quelli che crescono di piu’ (+11 per cento rispetto allo scorso anno), che supera-no di poco in valore assoluto gli Stati Uniti (in crescita del 7 per cento) e i Paesi asiatici (che crescono dell’8 per cento). Il prodotto alimentare italiano piu’ esportato all’estero è il vino. Un segnale positivo in vista dell’ Expo che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero dove il nemico maggiore sono le imitazioni low cost con il cosiddetto “Italian sounding” che col-pisce i prodotti piu’ rappresentativi dell’identità alimentare nazionale.

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Conferma del taglio dell’accisa sul gasolio, proroga per i patentini dei trattori, semplifica-zione su vendita diretta e valutazione dei rischi,

agevolazioni per l’acquisto di macchi-nari e beni strumentali. Sono le novità più importanti contenute nel Decreto del Fare varato dalle Camere e diven-tato legge con l’obiettivo di rilanciare la competitività del sistema Italia. Uno dei provvedimenti più attesi riguardava l’accisa sul gasolio da serra. La norma ha confermato la riduzione della tassa a 25 euro per mille litri, “a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costitui-sce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti

nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale”. La disposizione, che de-correrà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una rispo-sta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzio-ne dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il li-vello di imposizione agevolato sarà appli-cato sul gasolio per la serricoltura a con-dizione che le imprese beneficiarie si ob-blighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.Come richiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22 marzo 2015 l’entrata in vigore delle disposizioni sul cosiddetto

patentino (abi-litazione all’uso delle macchi-ne), introdotto dall’Accordo del 22 febbraio 2012 e che aveva determi-nato confusio-ne ed incertez-ze interpreta-tive. Ma non è la sola novità importante in materia di lavo-ro. Il legislatore ha introdotto un nuovo mo-dello di sempli-ficazione della valutazione dei rischi per le im-prese agricole con particolare riguardo ai la-voratori a tem-po determinato

e stagionali e per

le imprese piccole dimensioni. Il modello che interessa non solo la valutazione dei rischi, ma anche formazione, informazio-ne e sorveglianza sanitaria – da definirsi con decreto interministeriale – si aggiun-ge e completa il quadro delle semplifi-cazioni avviato con l’Avviso comune del 16 settembre 2011 relativamente alla formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per le imprese con lavoratori stagionali fino a cinquanta giornate.Confermata la proroga al 7 ottobre 2014 dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla prevenzione incendi per quelle imprese prima non soggette alla norma-tiva e per quelle di nuova costituzione. Ulteriori semplificazioni riguardano più in generale la formazione, la valutazione dei rischi interferenziali e il Durc. Merita, infine, attenzione la abrogazione delle visite mediche pre assuntive dei minori, bambini e adolescenti, e del relativo certificato, previste e sanzionate da una legge speciale, eccezion fatta per le lavorazioni a rischio laddove comunque operano gli obblighi dettati dalle norme sulla sorveglianza sanitaria. Ma il Dl Fare prevede anche norme di agevolazione della filiera corta che consentono agli imprenditori agricoli di vendere diret-tamente i loro prodotti e organizzare il consumo sul posto per i clienti, senza ulteriori autorizzazioni, utilizzando i propri locali e arredi aziendali. Si potrà effettuare la vendita diretta in occasioni di sagre e fiere senza necessità di co-municarlo preventivamente al Comune interessato e di avviare la vendita diretta mediante commercio elettronico conte-stualmente all’invio della comunicazione.Altra novità di interesse per le imprese è l’esonero di cantine, essicatoi e frantoi dall’obbligo dall’obbligo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Viene poi estesa alle aziende agricole l’accesso a contributi a tassi agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Agevo-lazioni pure per le cooperative agricole che operano in aree svantaggiate.

attualità sindacale

dl fare: dal gaSolio ai Patentini eCCo le novità agriCole

Prorogato il “patentino” per il trattore

alimentare: è italiana la leadership nella qualità La leadership italiana nella qualità alimentare vale 12 mi-liardi che rappresentano il fatturato al consumo generato sui mercati nazionale ed estero dalle produzioni a deno-minazione di origine (Dop/Igp). E’ quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che il primato nazionale si è ulteriormente consolidato rispetto ai dati divulgati dall’Istat per un totale di 255 riconoscimenti (156 Dop, 97 Igp e 2 Stg) con la ‘’Trota del Trentino’’ che ha conquistato per ultima la denomina-zione d’origine protetta (Dop). Le principali produzioni a de-nominazione di origine, dal Parmigiano Reggiano al Grana Padano, dal Prosciutto di Parma al San Daniele, trainano l’intero Made in Italy alimentare verso il record storico nel-le esportazioni con un crescita stimata pari al 7 per cento per un valore che nel 2013 dovrebbe raggiungere la cifra record di 34 miliardi. Un segnale positivo in vista dell’ Expo che deve rappresentare l’occasione per fare conoscere la vera identità del prodotto italiano all’estero dove il nemico maggiore sono le imitazioni low cost con il cosiddetto “Italian sounding” che vale circa 60 miliardi (quasi il doppio delle esportazioni di prodotti autentici) e colpisce i prodotti più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale.

Page 15: Coldiretti agosto settembre per sito

15attualità sindacaleattualità sindacale

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16 attualità sindacale

Con una produzione di vino stimata attorno ai 44 milioni di ettoli-tri l’Italia sorpassa la Francia, che si ferma ad appena 43,5 milio-

ni di ettolitri, e conquista nel 2013 il primato mondiale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia gli effetti di un fine estate pazzo che ha determinato una rivisi-tazione in aumento della produzione nazionale dell’8 per cento mentre per quella francese la crescita è stata ridi-mensionata al 3,9 per cento rispetto ai 41,9 milioni di ettolitri del 2012, nel-la nuova proiezione di FranceAgriMer di settembre.L’andamento climatico anomalo capovolge le previsioni iniziali con l’agenzia di statistica del Ministero dell’Agricoltura francese che ha rivi-sto al ribasso le proprie stime a causa

Sorpassatala francia

vinol’italia e’

il primo produttore

al mondo

la vendemmia in italia  si festeggia quest’anno con un

brindisi all’aumento del 10 per cento

del maltempo e delle forti grandi-nate nella zona del Bordeaux, la regione del vino più importante del mondo, dove si prevede un calo del 20 per cento con una produzione prevista sui 5,2 milioni di ettolitri, ovvero l’annata più scarsa, in termi-ni quantitativi, dal 1991. Prospettive positive invece in Italia anche sul piano della qualità che è giudicata più che buona nelle diverse regioni. Il colpo di scena provocato dal clima sancisce la leadership nazionale nella produzione di vino a livello internazionale dove dopo la Francia si classifica al terzo posto la Spa-gna seguita dagli Stati Uniti e dalla Cina, che è in forte crescita anche nei con-sumi. Il risulta-to produttivo dovrà natural-mente essere confermato nelle prossime settimane

considerato che, anche in Francia la vendemmia è in ritardo e dovrebbe iniziare a pieno regime attorno a metà settembre. In Italia è stato rac-colto appena il 10 per cento delle uve in un percorso che è iniziato con le uve pinot e chardonnay de-stinate alla produzioni di spumanti e che proseguirà a settembre ed ottobre con la raccolta delle grandi uve rosse autoctone Sangiovese, Montepulciano, Nebbiolo e che si concluderà quest’anno addirittura a novembre con le uve di Aglianico e

Cabernet e Nerello.Un ritardo di quasi due

settimane rispetto allo scorso anno che in

realtà significa un ri-torno alla normalità per effetto dell’an-damento climatico con temperature estive, non ecces-sivamente bollenti

e con escursioni termiche, che stanno

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Page 17: Coldiretti agosto settembre per sito

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attualità sindacale

ma ottimale maturazione delle uve, e una qualità molto elevata. Le uve già raccolte nonché il monitoraggio effet-tuato sulle uve in maturazione eviden-zia una gradazione zuccherina inferiore allo scorso anno di circa un grado babo ma una maggiore acidità e colore con un maggiore accumulo di sostanze aromatiche e polifenoliche. Decisive in ogni caso saranno le ultime settimane prima della raccolta che in quest’anno entrerà a pieno regime solo negli ultimi giorni di settembre e nella prima deca-de di ottobre. La produzione sarà desti-nata per oltre il 40 per cento ai 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 59 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. La vendemmia in Italia si festeggia quest’anno con un brindisi all’ aumen-to del 10 per cento nel valore nelle esportazioni dl vino Made in Italy che vola verso il record storico di 5 miliardi delle spedizioni all’estero, se l’attua-le trend di crescita sarà mantenuto alla fine dell’anno, una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al primo quadrimestre del 2013. Il risultato è che oltre la metà del fatturato che sarà realizzato dal vino della vendemmia 2013 sarà ottenuto dalle vendite realiz-zate sul mercato estero. La Germania si conferma il primo mercato per le bot-tiglie tricolori, con una crescita del 13 per cento, ma l’export va a gonfie vele anche in Francia (+12 per cento) e Gran Bretagna (+8 per cento). Un vero e proprio boom si registra però in Russia, dove gli acquisti di vino italiano sono

cresciuti del 32 per cento. Po-sitivo anche il dato sui mer-cati asiatici, con una crescita complessiva del 3 per cento, con un aumento del 5 per

cento in Cina. Negli Stati Uniti sono particolarmen-te apprezzati il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche in Germania insieme all’Amarone del-la Valpolicella ed al Collio mentre in Russia sono apprezzati Chianti, Baro-lo, Asti e Moscato d’Asti ed in Inghilterra Prosec-co, Chianti, Barolo.

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Uno spaccato dell’a-gricoltura bergama-sca a tutto tondo è stato la proposta di Coldiretti Bergamo per la Fiera di S.

Alessandro che si è tenuta dal 6 all’8 settembre presso la Fiera Nuova a Bergamo.Le aziende aderenti ad Agrimercato Campagna Amica hanno proposto ai visitatori una vasta gamma di prodotti agricoli del territorio, nel rispetto della stagionalità e della tracciabilità. Pres-so gli stand dei 20 produttori presenti si è potuto trovare frutta e verdura, trasformati e composte, olio e fiori, marmellate e piante officinali, salumi e miele, vino di qualità e numerosi

formaggi vaccini e caprini frutto della rinomata tradizione casearia berga-masca, tutti rigorosamente di prove-nienza aziendale e a km zero. Quest’anno chi ha fat-to la spesa presso gli stand di Coldiretti ha anche potuto benefi-ciare dei favori della “dea bendata” e grazie all’iniziativa “agrifor-tuna” vincere uno dei prodotti dell’agroali-mentare bergamasco messi in palio, dalle salamelle alla marmel-lata, dalle bottiglie di vino alle patate, dai caprini alle caramelle

fino alle piantine per il giardino o per l’orto. “I visitatori della Fiera di S. Alessan-dro – commentano Alberto Brivio

alla fiera di S. aleSSandroun’agricoltura

per adulti e BamBini

la fattoria didattica e gli stand con i prodotti tipici sono stati a disposizione dei visitatori

Page 19: Coldiretti agosto settembre per sito

19

e Gianfranco Drigo, presidente e direttore di Coldiretti Berga-mo – hanno avuto la possibilità di scegliere tra numerosi prodotti che sono espressione dell’agricoltura del nostro territorio e apprendere direttamente dal produttore come vengono realizzati. Con questa inizia-tiva non abbiamo voluto solo favorire la diffusione del Made in Bergamo sulle tavole, ma anche far crescere la convinzione che consumare in prossi-mità dei luoghi di produzione significa anche più qualità, più ambiente e più stabilizzazione per il lavoro”. Per far vivere più concretamente l’agricoltura ai cittadini che hanno visitato la Fiera, Coldiretti Bergamo ha ricostruito uno spaccato della campa-gna che caratterizza il paesaggio pro-vinciale, con i campi coltivati, il frutte-to e il vigneto per dare la possibilità a tutti di familiarizzare con le colture e

i prodotti che contribuiscono a creare l’identità del nostro territorio.Poiché è la multifunzionalità dell’a-gricoltura l’aspetto che Coldiretti Bergamo ha voluto soprattutto rap-presentare per sottolineare come il comparto sia cambiato e aperto ai consumatori, è stata predisposta un’area attrezzata come una vera e propria fattoria didattica, così i più piccoli (ma anche i grandi!!) hanno fatto esperienze legate alla vita in campagna. Hanno ricosso un grande successo anche gli animali da corti-le, un piccolo orto in cui ci si potuti improvvisare orticoltori, i laboratori del formaggio, del pane, del riciclo e di creatività con materiali naturali. Un momento è stato dedicato anche alla pasta fatta in casa secondo la tradi-zione contadina. L’associazione Terranostra in collabo-razione con le aziende agrituristiche

ha distribuito la nuova guida delle aziende agrituristiche della provincia di Bergamo e materiale infor-mativo del progetto AGRIGAL per la pro-mozione turistica in

Valle Brembana e Imagna. Nello stand istituzionale di Coldiretti Bergamo si sono alternernati funzionari per consulenze gratuite alle imprese e ai privati in materia di credito, assicura-zioni e previdenza in agricoltura. In occasione della Fiera di S. Alessan-dro i giovani della Coldiretti hanno promosso il concorso fotografico “Scatto la fotografia ai prodotti di casa mia” per valorizzare l’agroali-mentare locale.

attualità sindacaleattualità sindacale

Page 20: Coldiretti agosto settembre per sito

20 attualità sindacale

Uno degli effetti piu’ drammatici dall’inizio della crisi è il crollo delle nuove iscrizioni all’università che in cinque anni si sono

ridotte del 12,5 per cento ma in con-trotendenza crescono le immatricola-zioni per quelle facoltà piu’ orientate

all’economia reale come Agraria che fa registrare con un +45% il piu’ alto tasso di crescita. E’ quanto emerge da un’a-nalisi della Coldiretti, sulla base di una ricerca Datagiovani relativa agli effetti della recessione sugli Atenei italiani nel periodo dal 2008 ad oggi. Gli Atenei ita-liani hanno perso nei cinque anni 40mila immatricolazioni a causa del fatto che

le famiglie hanno minori disponibilità economiche per far studiare i figli ma anche perché si sta facendo strada tra i giovani una minore convinzione sul fatto che la laurea possa aprire le porte del mercato del lavoro, senza dimenticare gli effetti dei test di ammissione in cor-so in tutta Italia. Una convinzione che non ha riguardato però quelle facoltà

una vera e propria rivoluzione culturale

la crisi taglia le matricole (-12,5%),ma è boom per agraria (+ 45%)

Page 21: Coldiretti agosto settembre per sito

21attualità sindacaleattualità sindacale

maggiormente orientate all’economia reale, a cominciare da quella di scienze agrarie, forestali ed alimentari che ha fatto registrare un aumento del 45 per cento. Si tratta della crescita più alta, piazzandosi in cima al podio davanti ad altri due indirizzi scientifici come scien-

gli atenei italiani hanno perso nei cinque anni 40mila immatricolazioni a causa del fatto che le famiglie hanno minori disponibilità economiche

ze e tecnologie fisiche (+25 per cento) mentre l’ultimo gradino è occupato da ingegneria industriale (19 per cento). Crollano invece architettura ed ingegneria edile (-37 per cento), che risente evidentemente della crisi dell’edilizia; far-macia (-34 per cento), e scienze dei servizi giuridici (anche qui -34 per cento). La flessione non ha rispar-miato neppure le facoltà più tradizionali o negli ultimi anni molto di moda, da beni culturali (-33 per cento) a scienze della comunicazione (-29 per cento), fino a lettere (-21 per cento, scienze politiche (-21 per cento), scienze dell’eco-nomia e della gestione aziendale (-18 per cento), giurisprudenza (-17 per cento), scienze dell’educazione e del-la formazione (-15 per cento) e le pro-fessioni infermieristiche ed ostetriche (-8 per cento).Il trend positivo della campagna è con-fermato anche dagli istituti superiori con un boom del 29 per cento delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13 per cento negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria, secondo una analisi della

Coldiretti sui dati relativi alle iscrizioni al primo anno delle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013 rispetto all’anno precedente.Numeri che testimoniano una vera ri-voluzione culturale confermata anche dai risultati di un sondaggio Coldiretti/Swg secondo il quale il 38 per cento dei

Page 22: Coldiretti agosto settembre per sito

22 attualità sindacale

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2012-2013/2007-20081 – Scienze

e tecnologie agrarie,forestali e alimentari

+ 45% 1 – Architetturae ingegneria edile

-37%

2 – Scienzee tecnologie fisiche

+ 25% 2 – Farmacia -34%

3 – Ingegneriaindustriale

+19% 3 – Scienze dei servizi giuridici

-34%

4 – Lingue e culturemoderne

+16% 4 – Beni culturali -33%

5 – Scienze e tecnologie chimiche

+11% 5 – Scienzedella comunicazione

-29%

immatricOlaziOni: cHi sale e cHi scende cOn la crisi

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Datagiovani MIUR

giovani oggi preferirebbe gestire un agri-turismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (28 per cento) o fare l’im-piegato in banca (26 per cento). La cre-scita di opportunità nel settore agricolo è dovuta al fatto che negli ultimi anni si sono sviluppati all’interno del settore nuovi mestieri con circa il 70 per cento delle imprese giovani che opera in atti-vità multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche fino agli agriasilo, dal-la vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salu-

mi, agrigelati e addirittura agricosmetici. La domanda di lavoratori si registra in-fatti per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agri-cola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. In Italia sono quasi 59mila le imprese agricole condotte da giovani “under 30” iscritte alla Camere di com-mercio, dove rappresentano oltre il 7 per cento del totale, secondo la Coldiretti. “La voglia di campagna è una conferma

della validità e della modernità del mo-dello di sviluppo agricolo Made in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’i-dentità, della qualità, delle specificità e che può rappresentare un riferimento anche per gli altri settori per affrontare e vincere la competizione internazionale” ha affermato il presidente della Coldiret-ti Sergio Marini. Dentro l’agricoltura non c’è ancora un reddito adeguato ma c’è legittimamente quella visione di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’è negli altri settori ed ecco perché - con-clude Marini - aumenta chi frequenta le scuole di agricoltura.

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Page 23: Coldiretti agosto settembre per sito

23attualità sindacale

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Page 24: Coldiretti agosto settembre per sito

24 attualità sindacale

Meglio il conci-me naturale di quello chimico e il nuovo piano nitrati della Regione

sembra andare, per fortuna, pro-prio in questa direzione” dice Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia dopo che l’assessorato

all’agricoltura ha annunciato che en-tro dicembre sarà pronta una mappa delle zone vulnerabili aggiornata e più legata alla realtà di territori dove, spesso, le fonti di inquinamento sono diverse rispetto al solo settore agri-colo. “Come abbiamo sempre affermato – spiega Prandini – dobbiamo ragio-nare su parametri attuali e non certo sulla base di studi realizzati venti

anni fa e in ogni caso in fatto che a Bruxelles si spinga

molto per l’utilizzo del concime chimico è una

chiara dimostrazione di come certe lobbies straniere pesino e danneggino gli in-teressi dell’Italia e in particolare della Pianura Padana dove esiste una zo-

otecnia di alto livello che si è evoluta molto

anche sul fronte del trattamento dei effluenti

di allevamento”.

Secondo la Coldiretti Lombardia è corretta la posizione della Regione che punta a individuare come zone vulnerabili quelle aree per le quali i monitoraggi dimostrano un’effettiva criticità e un effettivo carico zootec-nico. “Visto che è capitato che nella vecchia mappa nitrati fossero inseri-te fasce di territorio senza la presen-za di zootecnia – commenta Prandini – Aspettiamo quindi il nuovo studio della Regione sulle reali fonti dei ni-trati e il piano per la loro gestione”.

nitrati, Conto alla roveSCia

per la nuova mappa“meglio il concime naturale rispetto al chimico”

ettore prandini

Page 25: Coldiretti agosto settembre per sito

attualità sindacale

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l D.Lgs. n. 23/2011 articolo 10 comma 4 citava testualmen-te “… sono soppresse tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste in leggi speciali” a partire dal 2014. A distanza di due anni e mezzo,

quanto previsto dal decreto (lo stesso che avrebbe dovuto introdurre l’IMU, quando invece la stessa imposta è di questi giorni l’ipotesi di cancellarla), diviene oggetto di discussione in quan-to, soprattutto per quanto concerne il settore agricolo, potrebbe avere riper-cussioni non indifferenti.Come risaputo, dal 1954 i Coltivatori Diretti e dal 2004 anche gli Impren-ditori Agricoli Professionali, possono acquistare terreni aventi destinazione agricola pagando l’imposta ipotecaria e di registro in misura fissa (168 € ca-

dauna) e catastale nella misura dell’1% (PPC – Piccola Proprietà Contadina). Se quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 23/2011 dal 2014 entrerà in vigore come previsto nella norma originaria, con la soppressione di tutte le esen-zioni e agevolazioni tributarie, anche la Piccola Proprietà Contadina verrà meno e tutti coloro che acquisteranno terreni agricoli (siano questi Coltivatori, Imprenditori agricoli, impiegati o indu-striali) saranno assoggettati ad un’im-posta unica e omnicomprensiva del 9%.Coldiretti sta lavorando affinché venga mantenuta l’agevolazione della Piccola Proprietà Contadina per Coltivatori Diretti e Imprenditori Agricoli Profes-sionali i quali acquistano terreni e fab-bricati rurali quali beni strumentali per l’esercizio della propria attività agricola, a discapito di coloro che acquistano

fondi con il solo scopo di speculativo o di investimento.Gli eventuali interessati ad acquistare terreni agricoli possono rivolgersi agli uffici di Coldiretti per essere informati su come si sta evolvendo l’iter della norma.

R.P.

CoSa ne Sarà della PiCCola ProPrietà Contadina?

in forse le agevolazioni tributarie

a distanza di due anni e mezzo, quanto previsto dal

decreto diviene oggetto

di discussione

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Page 26: Coldiretti agosto settembre per sito

La Coldiretti, grazie ad una collaborazione con uno studio pro-fessionale specializ-zato in attività di con-sulenza energetica, è

in grado di offrire agli associati un servizio di verifica delle spese per le forniture di energia elettrica e gas naturale. L’obiettivo di tale analisi è verificare la possibilità di rivedere i contratti di fornitura, al fine di conseguire risparmi econo-

mici, spesso non indifferenti, ot-tenibili sfruttando le opportunità offerte dai fornitori sul libero mer-cato. Poiché tuttavia si tratta di mercati particolarmente comples-si, Coldiretti ha ritenuto oppor-tuno dare vita a questo servizio per guidare gli associati in una scelta consapevole delle migliori condizioni economiche offerte sul mercato.Per maggiori informazioni contat-tare gli uffici zona.

consulenza sulle spese di energia e gaS nuovo servizio di Coldiretti Bergamo

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Page 27: Coldiretti agosto settembre per sito

Si è insediato per la prima volta, il 13 settembre 2013, il Consiglio tecni-co-scientifico incaricato di adottare il Piano d’a-zione nazionale per l’uso

sostenibile dei prodotti fitosanitari. Al Consiglio è stata sottoposta la bozza di Piano modificata sulla base di alcune osservazioni pervenute nell’ambito dell’audizione pubblica indetta a gen-naio dalle Amministrazioni competenti.Il testo della bozza di Piano nella nuova versione, non è stato consegnato alle Organizzazioni Professionali Agricole che continuano ad essere estromesse dal processo di elaborazione del Piano contrariamente a quanto avvenuto in tutti gli altri Stati membri dell’Ue. Non è possibile, pertanto, al momento avere una cognizione esatta di quali osser-vazioni sono state recepite e se, ed in quale misura, il Piano sia stato even-tualmente semplificato nel tentativo di allinearlo a quanto hanno già stabilito gli altri Stati membri.Oltretutto, nessuna delle Amministra-zioni competenti si sta ponendo il problema che, anche qualora il Piano dovesse essere approvato entro il 26 novembre prossimo, le imprese agri-cole non hanno concretamente i tempi necessari per poter effettuare la for-mazione e l’aggiornamento necessari per convertire il metodo di lotta fitopa-

tologica conven-zionale alla difesa integrata, obbligo che secondo la dir. 209/128/CE entra in vigore il 1° gen-naio 2014.Coldiretti ritiene che le imprese agricole non siano tenute a subire conseguenze in termini di sanzioni, per i ritardi accu-mulati dai Mini-steri competenti nell’adozione del Piano. E’, pertanto, opportuno che il decreto interministeriale di adozione del Piano nazionale preveda un perio-do di moratoria per consentire alle im-prese agricole di convertirsi alla difesa integrata. Non è certo responsabilità dell’agricoltura italiana, infatti, se il Piano, iniziato ad essere elaborato nel 2009, non sia stato approvato entro il 26 novembre 2012 così come prevede la dir. 2009/128/CE.Imbarazzante e deprecabile, inoltra, risulta la totale mancanza di coinvol-gimento delle Organizzazioni mag-giormente rappresentative del settore agricolo, in questa fase di adozione del Piano, visto che Coldiretti ha

ampiamente contribuito a segnalare i limiti che tale Piano, nella sua versione originale, presenta rispetto alle pro-spettive di sviluppo del settore agricolo. Oltretutto l’art. 5, comma 6, del d.lgs. 150/2012 stabilisce che “il Consiglio provvede a consultare periodicamente i portatori di interesse”. Una norma che a quanto pare rischia di essere disatte-sa sin dall’inizio.Il Piano nazionale, una volta adottato dal Consiglio, sarà inviato alla Confe-renza Stato Regioni per la sua approva-zione, dopo di che diventerà operativo a seguito dell’adozione dello stesso, tramite l’emanazione di un decreto interministeriale.

al via il Piano fitofarmaci

le imprese rischiano però di non potersi adeguare 

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Page 28: Coldiretti agosto settembre per sito

28 impresa verde2828

Il Ministero della Salute ha avviato in collaborazione con Regione Lombardia un pro-getto pilota per la eliminazio-ne dell’obbligo del rilascio del passaporto per gli ani-

mali bovini e bufalini a decorrere dal 1 ottobre 2013, possibilità prevista dall’art.6 comma 3 del Regolamento CE 1760/2000 all’interno degli Stati membri che dispongono di una Ban-ca Dati Informatizzata valutata come pienamente operativa dalla Commis-sione Europea. Sulla base dell’iscrizione in ana-grafe di capi bovini e bufalini, in Lombardia non verrà più rilasciato il passaporto. Per la movimentazione di un capo bovino o bufalino nato in allevamenti lombardi, verso altri allevamenti o macelli nel solo caso in cui il modello IV non sia generato mediante Banca Dati, sarà obbliga-

documento d’identificazione dei Bovini, progetto pilota in lomBardianovità per il passaporto

sulla base dell’iscrizione in anagrafe di capi bovini e bufalini, in lombardia non verrà più rilasciato il passaporto

resta invece confermato l’obbligo

della stampa del passaporto per tutti gli animali destinati

a scambi intracomunitari

torio stampare, sempre da Banca Dati, un documento riportante un codice specifico a garanzia della sua ufficialità e che attesti l’avvenuta registrazione del capo in anagrafe in ottemperanza alla norme vigenti. Con questo protocollo d’intesa , gli obblighi definiti dalla normativa in materia sono ottemperati dalle registrazioni che devono essere

Page 29: Coldiretti agosto settembre per sito

29

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obbligatoriamente fatte nella Banca Dati dell’Anagrafe della Regione Lombardia. Per gli scambi di tali capi, destinati ad allevamenti o impianti di macel-lazione di altre Regioni, le modalità di movimentazione sopra descritte potranno essere seguite a seguito di accordo bilaterale tra le Regioni. Resta invece confermato l’obbligo della stampa del passaporto per tutti gli animali destinati a scambi intra-comunitari o alla esportazione verso Paesi Terzi.In presenza di risultati positivi il Mi-nistero potrà valutare la possibilità di estendere su tutto il territorio nazio-nale tali procedure.

L.C.

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30 impresa verde3030

Con la Circolare n. 25/e del 31 luglio 2013, Agenzia delle Entrate ha diramato gli indirizzi operativi di prevenzione e

contrasto dell’evasione per l’anno 2013.Per quanto concerne il settore agricolo, Agenzia delle Entrate ha definito il comparto notevolmente soggetto al rischio di fenomeno di abuso. In particolar modo sono identificate quali attività alle quali rivolgere particolare attenzione da parte degli organi di controllo, le cosiddette “attività connesse” aventi ad oggetto prodotti agri-coli acquisiti prevalentemente da terzi. Si rammenta che la mera

commercializzazione di prodotti agricoli non di propria produzione genera reddito da assoggettare ad imposta e quindi non “assorbi-to” dal reddito agrario dei terreni condotti dall’impresa. Nell’ambito delle attività connesse è richiesta

anche il settore agricolo nel mirino di

agenzia delle entrateSotto la lente le attività “connesse”

la mera commercializzazione

di prodotti agricoli non di propria produzione

genera reddito da assoggettare ad imposta

agenzia delle entrate ha diramato gli indirizzi operativi di prevenzione e contrasto dell’evasione per l’anno 2013

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Per quanto concerne il settore agricolo, agenzia delle entrate ha definito il comparto notevolmente soggetto al rischio di fenomeno di abuso.

inoltre un’attenzione particolare a quei soggetti che si qualificano come esercenti attività agricola e nel contempo svolgono attività di prestazione di servizi o per i quali le informazioni a disposizione eviden-ziano la possibile esistenza di vere e proprie imprese artigiane o commerciali di ristorazione e/o alberghiere dissimulate sotto forma di agriturismo.In ultimo la Circolare si sofferma su un ulteriore elemento di rischio del settore rappresentato dalla presen-

za di volumi d’affari non coerenti con l’estensione dei terreni pos-seduti o lo svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande o di organizzazione di ma-nifestazioni spettacolistiche.Tutto ciò premesso, si ritiene parti-colarmente significativo l’interesse dell’Agenzia delle Entrate rivolto anche al settore agricolo ed in par-ticolare alle attività divenute proprie del comparto solo a seguito della cosiddetta “Legge di Orientamento”.

Roberto Pizzagalli

l’agricoltura perde 90 mila occupati (-10,1%) L’agricoltura perde 90mila occupati e fa registrare il calo piu’ pesante tra i diversi settori con una riduzione del 10,1 per cento, anche per effetto del maltempo con un andamento climatico disastroso che ha provocato danni superiori al mi-liardo alle coltivazioni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sull’occupazione, in riferimento ai dati Istat sugli occupati e disoccupati nel secondo trimestre 2013. Sul risultato pesa dunque l’andamento stagionale primaverile sfavorevole con pioggia continua che ha ostacolato il normale svolgimen-to delle semine mentre l’inizio dell’estate è stato segnato da violente tempeste. La forte riduzione del numero degli occupati è il risultato di un calo sia nei lavoratori dipendenti (-9,4 per cento) che in quelli indipendenti (-10,7 per cento) e riguarda si il nord Italia (-14,8 per cento) che il sud (-11,3 per cento) ma non le regioni del centro che al contrario crescono (+8,7 per cento). Prospettive migliori si hanno per il terzo trimestre con lo svolgimento elle campagne di raccolta della frutta e per la vendemmia che si trova attualmente in pieno svolgimento con buone previsioni produttive ed occupazionali.

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In attuazione alle nuove dispo-sizioni di legge che consente la macellazione presso il domicilio del privato, nel rispetto delle norme in materia di benessere, trasporto e protezione degli

animali alla macellazione, degli animali di specie suina e ovi-caprina di età infe-riore a sei mesi, Coldiretti Bergamo ha dato il proprio patrocinio al corso per il rilascio dell’attestato di “Persona For-mata” , obbligatorio per poter effettuare tali macellazioni, promosso dall’Asso-ciazione Norcini Bergamaschi su delega del Dipartimento Veterinario dell’ASL di Bergamo.Ai sensi del D.R. n° 9405 del 23/10/2012 chi effettua la macellazione dei suini , sino ad un massimo di 4 , ed ovi-caprini, fini ad una massimo di 6, presso il domi-cilio dei privati o nei macelli annessi agli allevamenti con destinazione delle carni per uso privato può ottenere la qualifica di “persona formata” che permette la macellazione senza l’intervento del ve-

terinario, quindi con la massima libertà per la scelta del giorno e degli orari.Inoltre non si dovrà pagare la prestazio-ne del servizio veterinario con evidente risparmio economico.La sede dei corsi in programma è la seguente:Calcinate: in Piazza S. Rocco n° 1 nei giorni del 19, 26 settembre e 3 ottobre Clusone: Via S. Alessandro n° 74 c/o Comunità Montana nei giorni del 17, 24 e 31 ottobre Zogno: Via Martiri della Libertà c/o Scuola Media nei giorni del 9, 16 e 23 ottobreLe lezioni si svolgeranno dalle ore 20,00 alle ore 23,00 durante le quali verranno illustrate le normative sulla macellazio-ne, aspetti sanitari e di sicurezza alimen-tare.Al termine verrà proposto un questiona-rio di valutazione all’apprendimento per il rilascio dell’attestato da parte dell’ASL. L’iscrizione al Corso completo ha un costo di € 50,00. La quota comprende la

frequentazione alle 3 lezioni, il manuale del norcino “ Ol massant “ e l’attestato di “ persona formata”.Se l’iscritto ha già frequentato un corso sull’abbattimento degli animali è suffi-ciente frequentare la prima serata ed il costo è di € 30,00; in questo caso, al modello di iscrizione, bisogna allegare la fotocopia dell’attestato in possesso.Ulteriori informazioni e moduli di ade-sione al corso possono essere richiesti presso gli Uffici zona di Coldiretti.

L.C.

CorSo Per il rilaSCio dell’atteStato di “persona formata”

se l’iscritto ha già frequentato un corso

sull’abbattimento degli animali è sufficiente

frequentare la prima serata

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33impresa verde impresa verde 3333

attivatO un nuOvO serviziO di inFOrmaziOne “Fiscale”

notizie Brevi

nOtizie Brevi 33

A partire dal 2 settembre 2013 la trasmissione del DURC verrà effettuata ai richiedenti esclusivamen-te tramite PEC.Questa la novità risultante da messaggio INPS n. 13414 del 23 agosto 2013, e da nota pubblicata sul sito istituzionale INAIL in data 28 agosto 2013.Nel settore agricolo rimangono, ad oggi, invariate sia le modalità di richiesta della regolarità contribu-tiva che la validità della stessa.

durc - nOvita’

emersiOne del lavOrO irregOlare dei cittadini eXtracOmunitari eX art. 5 del dlgs 109/2012-

In seguito alle istanze presentate si rende noto che lo Sportello Unico per l’Immigrazione sta provvedendo alle convocazioni per regolarizzare i lavoratori irregolari. Evidenziamo che è necessario presentarsi con la marca da bollo indicata nella domanda di emersione, nonché con la quietanza di pagamento della quota forfettaria di 1.000 euro unitamente ad una dichiarazione sottoscritta da entrambe le parti attestante il corretto pagamen-to delle retribuzioni dovute.L’ufficio paghe di Coldiretti Bergamo rimane a disposizione per la redazione ed il controllo del materiale da portare in visione nel giorno indicato nella convocazione. La mancata presentazione an-che parziale della documentazione richiesta, com-porta il rinvio del decorso della regolarizzazione.

l’eta’ minima per l’assunziOne di un lavOratOre suBOrdinatO

L’art. 37 della Costituzione prevede che sia la Legge a stabilire il limite minimo di età per il lavoro salariato (lavoratore subordinato) e tale limite è stato discipli-nato dall’art. 3 della L. n. 977/1967, modificato dall’art. 5 del D. Lgs n. 345/1999 ove si precisa che “l’età mi-nima di ammissione al lavoro è fissata al momento in cui il minore ha concluso il periodo di istruzione ob-bligatoria e comunque non inferiore ai 15 anni com-piuti”. Vige quindi il principio in virtù del quale l’età minima di ammissione al lavoro non può essere inferiore all’età in cui cessa l’obbligo scolastico. E’ proprio questo il principio che espres-so dalla Legge Finanziaria 2007 ( L.296/2006), in parti-colare ove si afferma che l’innalzamento dell’obbligo di istruzione ad almeno 10 anni determina quale “conseguenza” l’aumento da 15 a 16 anni dell’età per l’accesso al lavoro. Premesso quanto sopra, poiché la stessa legge fa espressamente decorrere l’innalzamento dell’obbligo di istruzione a far data “dall’anno scolastico 2007/2008” si desume che a far data 1° settembre 2007 il limite d’età di ingresso al lavoro per i minori sia innalzato a 16 anni.

S.P.

Per informare in modo sempre più puntuale ed efficace le aziende associate, Coldiretti Berga-mo ha attivato un nuovo servizio di informa-zione, accurato e veloce, sfruttando le poten-zialità della posta elettronica. Le aziende inte-ressate ad avere le comunicazioni aggiornate per quanto riguarda gli aspetti fiscali possono mandare all’indirizzo [email protected] una prima mail di “iscrizione” con il solo nome dell’azienda e l’indirizzo produttivo (es. latte, carne, floro, ecc). A tutte le aziende che aderiranno al servizio, curato del responsabile dell’area fiscale di Coldiretti Bergamo Roberto Pizzagalli, verranno sistematicamente inviate tutte le novità del settore.

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34 campagna amica3434

Imparare l'inglese svolgendo piccole lavori in campagna. E’ la particolare esperienza proposta ai bambini dall’a-

griturismo Cascina Lama di Clusone (Bg), in Valle Seria-na, un’alternativa alle clas-siche vacanze in Inghilterra per apprendere la lingua. “Grazie alla collaborazione con un insegnante madrelin-gua – spiega il titolare Pa-olo Rotoli – organizziamo queste giornate per permet-tere ai bambini di avvicinarsi alla lingua inglese svolgendo piccole attività nell’orto, preparando i formaggi o coltivando i piccoli frutti. Il programma prevede attività pratiche “agresti” ma anche giochi e semplici test scritti. Abbiamo inserito questa iniziativa nelle nostre pro-poste didattiche affinché le giovani generazioni abbiamo la possibilità di conoscere l’attività agricola e ciò che consumano quotidianamen-te per alimentarsi con una particolare attenzione al territorio in cui vivono ma senza perdere di vista l’im-portanza di guardare oltre i confini nazionali per essere protagonisti di un mondo sempre più globalizzato”.Particolarmente interessate

sono le famiglie dei villeg-gianti che trascorrono le vacanze a Clusone, perché grazie a questo percorso formativo i loro figli possono trascorrere una giornata

l’inglese si impara in fattoria

Bergamo è prima a livello lombardo per numero di fattorie didattiche

nell’ambito provinciale la realtà

dell’agriturismo è in forte evoluzione

a dimostrazione della sua capacità

Permettere ai bambini di avvicinarsi alla lingua inglese svolgendo piccole attività nell’orto, preparando i formaggi o coltivando i piccoli frutti

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campagna amica campagna amica 35

a tavola aumenta solo il Biologico (+9%) In controtendenza rispetto all’andamento ge-nerale a tavola aumentano solo gli acquisti di prodotti biologici che fanno registrare un con-sistente incremento del 9 per cento per i pro-dotti confezionati. La tendenza emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ismea relativi al primo semestre del 2013 dai quali si evidenzia che oltre la metà degli italiani (54 per cento) nonostante la crisi economica ha acqui-stato almeno una volta un alimento bio negli ultimi 12 mesi. Le migliori performance si sono registrate nell`ortofrutta fresca e trasformata (+8 per cento), nel lattiero caseario (+4,5 per cento)

e nei biscotti, dolciari e snack. Un andamento positivo che fa salire a 3,1 miliardi il giro d’affari complessivo del biologico italiano dei quali circa un terzo viene realizzato grazie alle esportazio-ni. L’Italia è prima in Europa come numero di aziende agricole biologiche con la ‘espansione del bio che è anche confermata dall’incremento del numero degli operatori certificati, 49.709 nel 2012 tra produttori, preparatori e distributori, in crescita del 3% su base annua, e dall’aumento della superficie coltivata secondo il metodo bio-logico, che risulta pari a 1.167.362 ettari (+6,4% rispetto al 2011).

all’aria aperta e avvicinarsi all’in-glese. “Le lezioni di inglese sono una delle tante attività offerte dalle fattorie didattiche – osserva Col-diretti Bergamo – una realtà che rappresenta un’agricoltura sempre più multifunzionale e aperta al dia-logo con tutti i consumatori, ma in particolare con i più giovani che

saranno i cittadini di domani e do-vranno compiere scelte cruciali per il loro futuro”. Con 46 fattorie didattiche accredi-tate alla rete regionale, la provincia di Bergamo è la provincia lombarda più rappresentativa per quanto ri-guarda queste strutture.

A.F.

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Alla presenza di nu-merose Autorità e Amministratori Locali, operatori del settore e giornalisti si è svolta martedì

23 luglio scorso presso la “Sala dell’O-spite “ di S. Pellegrino Terme la con-ferenza stampa di presentazione del progetto integrato di promozione tu-ristica della Valle Brembana e Imagna denominato AGRIGAL che promuove un turismo strettamente legato all’a-gricoltura, intesa non solo come “pro-dotto della terra” ma attività in grado di tutelare l’ambiente, la cultura e la storia delle comunità montane. Attuato mediante la Misura 313 del GAL Valle Brembana, vede il coinvol-gimento di dieci agriturismi che nel fare “ sistema” permettono al visi-tatore ed al turista di apprezzare la conoscenza dei prodotti e dell’attività agricola mediante una diretta fre-quentazione dei luoghi di produzione, valorizzando il territorio come ele-mento di promozione turistica .Gli agriturismi pertanto come luoghi nei quali il buon cibo si coniuga con la bellezza e la particolarità di territo-ri ancora poco conosciuti , che con-servano una cultura ,una tradizione e un’economia legate all’agricoltura.Durante la serata è stato presentato, da parte del dott. Paolo Bonetti, refe-rente grafico del progetto, il materiale divulgativo predisposto consistente

in una brochure e una mappa tasca-bile nella quale sono evidenziate le valenze gastronomiche dei singoli agriturismi aderenti, i beni ambientali e culturali adiacenti e gli agriturismi di prossimità. In ognuno di loro è stata posta una pensilina tematica del progetto e una mappa riepilo-gativa è stata posta nei comuni di S. Pellegrino Terme presso lo IAT ed a S. Omobono Imagna presso la Pro Loco. È stato altresì presentato alla stampa il sito web www.agrigal.it attra-verso il quale è possibile navigare all’interno del progetto, conoscendo le varie aziende e le valenze culturali ed ambientali del territorio, interattivo con altri siti di promozione turistica. L’Ufficio stampa preposto darà risalto all’iniziativa divenendone cassa di risonanza sulla stampa di set-tore. Negli interventi che si sono succeduti il Presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio ha sottoli-neato come il progetto rappresenti “ un impor-tantissimo strumento di trasmissione di valori culturali e sociali deri-vanti dall’ambito agrico-lo. Di questa comune atti-vazione di singole aziende è altresì importante rilevare che il loro mettersi in rete non rappresenta un tecnicismo chiuso

ed esclusivo ma costituisce bensì un percorso di crescita, di sinergia di sostenibilità nell’imminenza di Expo 2015, per una nuova via di sviluppo per una società che ha bisogno di reinventarsi e trovare nuovi modi di crescere”.Da parte sua il Commendatore Pietro Busi presidente GAL Valle Bremba-na ha evidenziato come il” mettersi insieme e il collaborare per un fine e un bene comune permetta il rag-giungimento di risultati e traguardi che singolarmente non potremmo ottenere” rimarcando la collaborazio-ne instauratasi fra gli agriturismi e tra Terranostra Bergamo- soggetto capo-

agrigalProgetto integrato

di Promozione turiStiCa

valle BremBana e imagna

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accettato di mettersi i gioco, con-cedendosi un sogno e riuscendo a realizzarlo”Nell’intervento conclusivo Lucia Morali Presidente di Terranostra Ber-gamo ha dichiarato che “abbiamo raccolto una sfida importante; met-tere in rete gli agriturismi offrendo ai visitatori la possibilità di “vivere” il territorio nella sua completezza con l’obiettivo di promuovere la

creazione di una rete che sia espressione della valorizza-

zione delle identità e tipicità del territorio e dei valori di salvaguardia dell’ambito naturale.All’incontro erano presenti altresì il Direttore di Coldi-

retti Bergamo Gianfranco Drigo, il Presidente della

Comunità Montana della Valle Imagna Roberto Facchinetti;

l’Assessore alla Comunità Montana Valle Brembana Orfeo Damiani e l’ex Assessore regionale al territorio Da-niele Belotti.Nell’ambito provinciale la realtà dell’agriturismo è in forte evoluzione a dimostrazione della sua capacità di rispondere alle nuove e mutate esigenze di un consumatore che ricerca nella sua frequentazione una conoscenza più diretta della realtà agricola e del suo territorio. Un gradito buffet a base di prodotti delle aziende aderenti al progetto ha concluso la serata. Luigi Carminati

campagna amica campagna amica 37

fila – e il GAL. Non poteva mancare la voce dell’Am-ministrazione Comunale di S. Pellegri-no, che ha ospitato la manifestazione, attraverso il Vice-Sindaco Gianluigi Scanzi che nel proprio intervento ha dichiarato :“ non ho potuto non essere coinvolto e colpito dalla lun-gimiranza e modernità dell’iniziativa e mi complimento con gli agriturismi che hanno aderito in quanto hanno

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Cascina RonchiVia Secchia 57 - 24030 Palazzago (Bg)Tel 035 549574www.cascinaronchi.it [email protected]

TraplettiLoc.Piazza di Serina - 24017 Serina (Bg) Tel 389 8193220www.agriturismotrapletti.it [email protected]

Scuderia della ValleVia Prabutè 2 24030 Valsecca (Bg)Tel. 035 852007 – 338 2198144 – 338 7788149www.scuderiadellavalle.it [email protected]

Al SassVia Provinciale 20/A - 24010 Dossena (Bg)Tel 333 1139815 - 380 7490317www.agriturismoalsass.com [email protected]

Alle baiteVia Rivioni snc - Branzi (Bg)Tel 338 2113930www.agriturismoallebaite.com [email protected]

Casa EdenVia Eden, 1 – fraz. Cornalita San Giovanni Bianco (Bg)Tel 0345 41909 - 331 8757007 [email protected]

La baitaVia Valpiana, 20 - 24030 Bedulita (Bg)Tel 035 [email protected]

La fontanaVia Salvatore, 35 - Miragolo San Salvatore, Zogno (Bg) Tel 0345 69507 - 340 8762658 - 340 8628090www.agriturismolafontanabg.itamministrazione@agriturismolafontanabg.it

i dieci agriturismi che hanno aderito al progetto

è stato presentato il sito web

www.agrigal.it attraverso il quale

è possibile navigare nel progetto

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l’agriturismo Bergamasco “in tasca” Con la nuova guida

di terranoStra Coldiretti

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39campagna amica

Danno vita a una realtà molto variegata, che presenta proposte sempre più innova-tive e di qualità, dal centro benessere

alle lezioni di inglese, dall’agricampeg-gio ai laboratori didattici fino ai menu per celiaci. Le aziende agrituristiche bergamasche aderenti a Terranostra (l’associazione di Coldiretti che pro-muove l’agriturismo) si inseriscono a pieno titolo nel panorama turistico provinciale e propongono un nutrito ventaglio di attività che vanno oltre la classica ristorazione con i prodotti a km zero e consentono agli ospiti di vivere in modo diverso l’agricoltura e il territo-rio. Una vetrina importante per questo comparto, che negli ultimi anni ha avuto un notevole impulso sia in termini di accoglienza sia in termini di servizi complementari, è la pubblicazione “Bergamo Agriturismi”, la nuova guida realizzata da Terranostra Bergamo in collaborazione con Coldiretti Bergamo, il Consorzio del Bacino Imbrifero Mon-tano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio, uno strumento facilmente con-sultabile che in modo pratico e veloce mette a disposizione dei turisti percorsi e particolarità enogastronomiche della nostra provincia. “Abbiamo realizzato questa guida – spiega Lucia Morali, presidente di Terranostra Berga-mo – perché vogliamo rispondere alla necessità degli operatori di promuo-vere adeguatamente il settore e far conoscere ai cittadini un altro modo di vivere la campagna. Le nostre aziende agrituristiche stanno lavorando con competenza e passione, migliorando costantemente la qualità dei propri ser-vizi e valorizzando i prodotti tipici della nostra agricoltura. Sono quindi aperte a chiunque voglia vivere direttamente il mondo rurale, i suoi prodotti e le sue tradizioni ma anche i suoi valori e la sua cultura”. La guida è tascabile e propo-ne 60 aziende agrituristiche, ripartite

in cinque aree della provincia: valli occidentali Brembana e Imagna, Val Seriana e Val di Scalve, i laghi, la collina e la pianura. “L’agriturismo – sottoli-nea Alberto Brivio, presidente di Coldiretti Bergamo - è un esempio concreto di come l’agricoltura sia oggi un’attività multifunzionale e sempre più vicina ai cittadini. La guida “Ber-gamo Agriturismi” è un valido alleato di chi vuole vivere un’esperienza in campagna a orientarsi nelle numerose proposte offerte dalle aziende che si riconoscono nel progetto di Coldiretti e promuovono l’accoglienza di qualità, il recupero dei fabbricati rurali, la tutela del paesaggio e dell’ambiente nonché l’impiego a tavola di alimentai locali dall’origine certa”. Nella provincia di Bergamo le aziende autorizzate sono 135 e sono così distribuite: 25 nelle Val-li Occidentali, 19 nella Valle Seriana e di Scalve, 24 in collina, 24 vicino ai Laghi e 43 in in Pianura. Quasi un terzo delle aziende offre la possibilità di alloggio per circa 750 posti letto, mentre il ser-vizio di ristorazione è pari a circa 8.500 coperti. 31 aziende si propongono anche come fattoria didattica. L’agritu-rismo è una delle attività più gettonate dai giovani. Negli ultimi due anni, grazie

a Terranostra Coldiretti, in provincia di Bergamo sono state attivate 17 nuove realtà. “Le aziende agrituristiche - ri-leva Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Bergamo – sono una finestra aperta sul nostro territorio e la nostra agricoltura, un segmento della nostra offerta turistica che si deve inte-grare con le altre per dare vita a siner-gie costruttive, in vista anche del gran-de evento di Expo 2015. Sono già molti gli stranieri che scelgono il soggiorno in agriturismo, per gli edifici caratteri-stici dove sono alloggiati, per la tavola tradizionale e genuina, per l’atmosfera riposante e la bellezza del paesaggio, per l’accoglienza cordiale e non formale dell’agricoltore, per la possibilità di fare sport all’aria aperta”. Le guide cartacee e internet sono gli strumenti maggior-mente utilizzati da chi vuole scegliere con consapevolezza una struttura adatta alle proprie esigenze, ma vanno forte anche il passaparola e i consigli di parenti e amici. La guida “Bergamo Agriturismi” si può ritirare gratuitamente presso gli uffici di Coldiretti e i mercati di Campagna Amica, oppure scaricare dal sito www.bergamo.coldiretti.it.

Annamaria Fortini

l’agriturismo Bergamasco “in tasca” Con la nuova guida

di terranoStra Coldiretti

il comparto è cresciuto in termini numerici e di servizi offerti

campagna amica 39

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Combustibili a confronto in centesimi / kWh

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41campagna amica 41

convocazione assemBlea provinciale PenSionati Coldiretti

E’ stata convocata per venerdì 25 ottobre 2013, alle ore 7,00 in prima convocazione e alle ore 10,30 in seconda convocazione, presso la sede della Coldiretti, in via Mangili 21 a Bergamo, l’Assemblea Provinciale dell’Associazione Pensionati di Coldiretti Bergamo.

I punti all’ordine del giorno sono i seguenti:

1. Comunicazioni del Presidente;

2. Nomina delegati alla Assemblea della federazione Nazionale Pensionati Coltivatori Diretti (Federpensionati Coldiretti) per l’approvazione delle modifiche allo Statuto;

3. Modifiche allo Statuto della Federazione Nazionale Pensionati Coltivatori Diretti (Federpensionati Coldiretti) e determinazioni conseguenti;

4. Varie ed eventuali.

Cordiali saluti.

Il Presidente ProvincialeAssociazione Pensionati

Giovanni Cressi

campagna amica

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4242 campagna amica

Tre italiani su quattro (73 per cento) non mangerebbero mai i 142 grammi dell’hamburger in provetta cotto e fatto assaggiare in uno studio televi-sivo a Londra. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’esperi-

mento di degustazione del primo hamburger creato coltivando in laboratorio cellule staminali prelevate dal muscolo di un bovino, sulla base dell’ultima indagine Eurobarometro che evidenzia una diffusa preoccupazione degli italiani nei confronti dell’appli-

3 italiani Su 4 BoCCiano

l’hamBurgher in provetta

forti perplessità di natura etica ed economica

primo hamburger creato coltivando

in laboratorio cellule staminali prelevate

dal muscolo di un bovino

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cazione di nuove tecnologie ai prodotti alimentari che hanno portato per ulti-mo alla produzione di carne artificiale in laboratorio. Alle forti perplessità di natura etica si aggiungono quelle di carattere economico con un costo stimato in 250mila euro, per il primo hamburger artificiale creato da Mark Post, direttore del dipartimento di fisio-

logia dell'Università di Maastricht, nei Paesi Bassi. Le valutazioni degli assag-giatori, giudicate non particolarmente gratificanti, su una polpa di “carne” cui, per garantire un miglior sapore, è stato aggiunto succo di barbabietola rossa e zafferano e, per assicurare il giusto colore, sale, uova in polvere e pane grattugiato non contribuiscono certamente ad aumentare l’attrattività del piatto. La realtà è che nonostante il rincorrersi di notizie miracolistiche su-gli effetti benefici delle nuove modifi-

cazioni genetiche effettuate su animali e vegetali in laboratorio (dal supersal-mone ad accrescimento rapido al riso ipervitaminico fino al latte materno da mucche transgeniche) rimane elevato il livello di scetticismo dei cittadini. Per questo, come hanno dimostrato le esperienze del passato a partire dalla mucca pazza (Bse), le innovazioni in un settore come quello alimentare, particolarmente esposto ai rischi per la salute, devono percorrere la strada della naturalità e della sicurezza.si evidenzia

una diffusa preoccupazione degli italiani nei confronti dell’applicazione di nuove tecnologie ai prodotti alimentari

40 milioni a testa per la carne in provetta Ogni italiano dovrebbe spendere all’anno oltre 40 milioni di euro per sostituire il proprio consumo di carne naturale con quello in provetta che sembra peraltro dare sensazioni di gusto ben lontane dal prodotto originale. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasio-ne del test di cottura e degustazione del primo hamburger realizzato grazie alle cellule staminali di un mucca, sviluppate in vitro. Il consumo annuale di carne bovina in Italia è pari a 23 chili per un totale di 1,3 milioni di tonnellate al di sotto dei valori fatti registrare in Francia dove i consumi totali sono pari a circa 1,7 milioni di tonnellate. Sostituire to-talmente il consumo di carne naturale con quella artificiale costerebbe all’Italia una cifra improponibile.

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La vittoria italiana del Masterchef Usa spinge il Made in Italy sulle tavole degli americani dove le esportazioni sono aumentate di ben l’8,3 per cento a testimonianza del successo della cucina italiana in un difficile momento di crisi. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per il successo di Luca Manfè il friulano che ha vinto il nuovo MasterChef Usa, sulla base dei dati Istat relativi al primo quadrimestre dell’anno. Se la

tendenza sarà mantenuta le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani negli Stati uniti potrebbero raggiungere il record storico di 3 miliardi di euro nel 2013. Un aiuto potrebbe proprio venire anche dalla nota trasmissione televisiva che ha incoronato il primo ed unico italiano che è arrivato in finale grazie al frico, piatto tipico del Friuli di origine povera, nato come sistema per recuperare gli avanzi del formaggio con patate e burro.

Il prossimo 22 di ottobre pres-so Coldiretti Bergamo inizierà un corso di quaranta ore per ottenere l’abilitazione come Operatore Agrituristico.L’iniziativa, organizzata da

Terranostra Bergamo, si terrà dal 22/10/2013 al 07/11/2013. Sono previ-sti due incontri per settimana.

Il corso è obbligatorio per chi vuole iscriversi all’elenco degli operatori agrituristici ed avviare un’attività agri-turistica.Per informazioni e adesioni rivolgersi a Rossana Brembilla presso l’Associa-zione Provinciale Terranostra Coldiretti (Tel. 0354524145 - Email [email protected]).

campagna amica

corso Per oPeratore agrituriStiCo

la vittoria italiana del masterchef usa spinge l’export del made in italY

Cambiano repentinamente le abitudini alimentari degli italiani e decollano le vendite del gelato che non viene consumato esclu-sivamente nel periodo estivo ma in tutti i periodi dell’anno. Il gelato oltre ad essere rinfrescante è un prodotto equilibrato che fornisce proteine, grassi e zuccheri in giusta proporzione; un sorbetto alla frutta da 100 grammi ha circa 120 calorie ed un buon contenuto in vitamine. Partendo da queste considerazioni sempre più aziende agricole si sono già attivate o stanno pren-dendo in considerazione la possi-bilità di trasformare il latte di loro

produzione in gelato.Per rispondere a questa nuova esigenza imprenditoriale Coldiretti Bergamo intende promuovere nel-le prossime settimane incontri in-formativi con operatori del settore al fine di illustrare le opportunità imprenditoriali di questa trasfor-mazione. Le aziende che vogliono aderire sono invitare a segnalare il loro interessamento al responsa-bile area economica Carminati Lu-igi al seguente indirizzo di posta [email protected] tel. 035 4524141 o presso i rispettivi Uffici Zona.

L.C.

dal latte al……………..gelato incontri di formazione

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45campagna amica 45

Il prodotto agroalimen-tare tipico è il “must” di quest’estate. E’ infatti in aumento il numero dei turisti che lo sceglie come souvenir dopo aver sog-

giornato nei luoghi di villeggiatura della provincia di Bergamo. La tendenza è emersa da un son-daggio effettuato da Coldiretti Bergamo presso i 55 agrituri-smi associati a Terranostra, i 10 mercati, la Bottega e i 98 spacci aziendali degli agricoltori di “Cam-pagna Amica”.Le difficoltà economiche che costringono molti a risparmiare spingono anche verso spese uti-li, e il “gusto” del territorio dove ci si rilassa diventa spesso una componente irrinunciabile di un viaggio o di un soggiorno. Magari si accorcia il periodo delle ferie e si scelgono sistemazioni più modeste, ma non si rinuncia a gustare e ad acquistare come ricordo le specialità tipiche del po-sto, da regalare o da gustare al rientro.

Nella provincia di Bergamo le possibilità di scelta non mancano. Sono infatti 44 le specialità ali-mentari presenti sul territorio pro-vinciale ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, su un totale di 248 a livello lombardo. A questa offerta vanno aggiunti i 13 prodot-ti DOP (Denominazione di Origine Protetta).

“Il turismo enogastronomico – spiega il direttore di Coldiretti Bergamo Gianfranco Drigo – è una grossa opportunità per il no-stro territorio, ma c’è un grande potenziale ancora inespresso che ha bisogno di maggiori sinergie per concretizzarsi. Per svilupparlo ulteriormente occorre fare rete e puntare soprattutto sulla qualità e

sul marketing. Gli stranie-ri, ad esempio, amano

in modo partico-lare i nostri pro-

dotti, ma non sempre li co-noscono ade-guatamente o sanno dove trovarli ”. Coldiretti

Bergamo sot-tolinea che il

mangiare e il bere

i Prodotti tiPiCi

aggiungono più sapore alle vacanze

“made in Bergamo”ai turisti piace il souvenir enogastronomico

le difficoltà economiche che costringono molti a risparmiare spingono anche verso spese utili

piace l’idea di acquistare come ricordo

le specialità tipiche del posto

campagna amica

dal latte al……………..gelato

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4646 campagna amica

bene sono il vero valore aggiunto di un sog-giorno Made in Italy e tra tutti gli elementi della vacanza, dall’alloggio ai trasporti, dai servizi di intrattenimento a quelli culturali, la qualità del cibo in Italia è quello che ottiene il più alto indice di gradimento tra i turisti stranieri e ita-liani.

“I prodotti agroalimentari tipici bergamaschi – prosegue Drigo - oltre a generare valore per i produttori sono importanti biglietti da visita per attrarre sul territorio il turista gourmet, con ricadute positive anche per altre attività. Que-sta è una carta che dobbiamo giocarci al me-glio in occasione di Expo 2015, un evento che dovrà essere soprattutto un momento di lancio di questo segmento della nostra offerta turi-stica, che è un’espressione molto importante della nostra cultura e della nostra identità, ma che troppo spesso viene dimenticato dai gran-di progetti di promozione del nostro territorio”.

Che il turismo enogastronomico debba essere

i prodotti agroalimentari tipici bergamaschi oltre a generare valore per i produttori sono importanti biglietti da visita per attrarre sul territorio il turista gourmet

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campagna amica

visto come un’oppor-tunità lo dimostra il fatto che a livello nazionale sono ol-tre 24 i miliardi di euro spesi dai turi-sti italiani ed esteri per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare pro-dotti tipici. E’ destinata alla ta-vola ben un terzo (33 per cento) della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia. Sul sito www.bergamo.coldiretti.it è possibile trovare la prima mappa delle imprese agricole bergamasche che offrono direttamente le proprie pro-duzioni in azienda o nei mercati degli agricoltori.

A.F.

e’ destinata alla tavola

ben un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza

in italia

campagna amica 47

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PFT + 2164Latte + 1982 KgProteine + 63 KgGrasso + 57 KgICM + 2,34

ICO + 3638Latte + 1731 KgProteine + 55 KgGrasso + 49 KgICU + 2,24

TPI + 2058Latte + 2196 LbsProteine + 63 LbsGrasso + 62 LbsUDC + 2,08

dati americani USda agoSto 2013È uno dei 2 tori provati al mondo con:

tPi superiore a + 2000 Latte superiore a + 2000 mammelle superiore a + 2,00 arti e Piedi superiore a +2,00

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4949vita assOciativa

Il presidente di Coldiretti Ber-gamo, Alberto Brivio, ha par-tecipato alla tavola rotonda con il famoso regista Erman-no Olmi, presidente onorario della candidatura di Bergamo

a capitale della cultura 2019, che si è tenuta il 2 settembre scorso, presso il teatro Sociale in città alta, nell’ambi-to del ciclo di incontri Verba Manent. Brivio ha portato il punto di vista del mondo agricolo nel dibattito sul tema “Bergamo e il suo territorio verso il 2019”, sottolineando tra l’altro, il ritorno dei giovani alla campagna e la necessità di preservare il territorio da una eccessiva cementificazione. Sollecitato da Olmi ha quindi illustra-to il valore delle produzioni di pregio dell’agricoltura bergamasca, un pa-

trimonio da primato che dobbiamo imparare a valorizzare. Gli altri ospiti della serata sono stati il segretario di Confindustria Berga-mo Guido Venturini, don Francesco Poli per il Centro di etica ambientale, Riccardo Fogaroli del Fai giovani orobico, il presidente di Coldiretti Bergamo e Giorgio Gotti del Centro bottega volontariato. Hanno fatto da cornice al dibattito le foto dei bergamaschi che hanno fatto grande la storia della città e della provincia. Da Papa Giovanni XXIII a Manzù, da Donizetti a Caravaggio, da Tasso fino a Giacinto Facchetti. Per quanto riguarda la Candidatura di Bergamo a capitale della cultura 2019, il fa-moso regista ha evidenziato che la serata ha segnato l’avvio concreto

di un percorso che sarà soprattutto di lavoro e dovrà coinvolgere tutti i bergamaschi. E a proposito di lavoro e concretezza ha detto che “la cultu-ra non è di chi sa tante cose, ma di chi capisce cosa significano le cose”. In conclusione Olmi ha spiegato che lo slogan della candidatura “Oltre le mura” significa superare le nostre individualità per considerare la soli-darietà come condizione essenziale per essere città.

A.F.

Coldiretti Bergamo è intervenuta nel dibattito per Bergamo capitale della cultura 2019

Brivio ProtagoniSta di una tavola rotonda Con

ermanno olmi

vita assOciativa

ermanno Olmi con Brivio e Fortini

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5050 vita assOciativa

grande interesse per il convegno organizzato durante la festa dell’uva e dei fiori

a foresto sparso si è parlato

di BiodiverSità

uest’anno il tradi-zionale convegno organizzato da Coldiretti nell’am-bito della festa dell’Uva e dei Fiori di Foresto Sparso ha approfondito il

te “Biodiversità: valore aggiunto delle produzioni agricole e dei paesaggi di collina e di montagna”. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Pro Loco e il Comune di Foresto Sparso, ha richiamato oltre trecento partecipanti tra agricoltori, amministratori locali e consumatori interessati all’argomento. Numerosi i dirigenti locali di Coldiretti.Dopo i saluti del sindaco Gennaro Bel-lini ha preso la parola Cinzia Coduti, dell’Area Ambiente e Territorio di Coldi-retti Nazionale, che nel suo intervento ha sottolineato come la biodiversità sia un valore aggiunto delle produzioni locali, una caratteristica identitaria che le rende uniche e strettamente legate a un territorio e a una cultura”. Ha quindi spiegato che per salvaguardare que-sto patrimonio, Coldiretti è contraria all’introduzione degli OGM (Organismi Geneticamente Modificati) perché portano all’omologazione e ha posto invece la biodiversità al centro del pro-prio progetto per la costruzione di una filiera agricola tutta italiana.Antonio Tagliaferri, dirigente della strut-tura valorizzazione aree protette della Regione Lombardia ha invece ricordato che nonostante i tagli del bilancio pre-visti dalla Pac (Politica Agricola Comu-nitaria) l’Europa ha comunque espres-so la ferma volontà di favorire la soste-nibilità delle attività agricole e forestali. “Finora – ha detto – la Pac è stata una delle maggiori risorse per la biodiversi-tà e grazie ad alcune misure agroam-bientali ha erogato finanziamenti per circa 21 miliardi di euro nel periodo di programmazione 2007 – 2013”.

Che la salvaguardia della biodiversità meriti il massimo dell’attenzione lo ha eviden-ziato anche il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, perché rende unici e inimitabili la campagna berga-masca e i suoi prodotti, una ricchezza fatta di tante sfac-cettature che determinano l’i-dentità e il valore dell’agricol-tura e del territorio provinciale. “Per fare questo però – ha puntualizzato - bisogna partire proprio da uno degli elementi principali come il suolo agri-colo. La nostra provincia pur-troppo detiene il triste primato a livello lombardo per quanto riguarda il consumo della su-perficie agricola a causa della cementificazione progressiva, determinata da costruzione di strade, infrastrutture e inse-diamenti urbani e produttivi”. Brivio ha inoltre invitato a riflettere sul fatto che si sta ritenendo sostenibile un modello di agricoltura che di fatto va a cancellare l’allevamento. La direttiva nitrati che pende come una Spada di Damocle sulla zootecnia indica gli allevamenti come responsabili dell’in-quinamento da nitrati e si punta il dito contro gli allevamenti anche per quan-to riguarda le emissioni in atmosfera. Non si tiene però conto del fatto che in Lombardia ci sono più macchine che bovini”.Questi concetti sono stati ribaditi an-che da Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Bergamo e coordinatore della serata, che ha puntato l’attenzione anche sul ruolo della politica. “La ga-ranzia di un ambiente e di un territorio a misura d’uomo – ha sottolineato – è frutto di idee e scelte ben precise”. Dri-go ha quindi stigmatizzato la presa di posizione dell’industria agroalimentare

che considera più importante la ricetta di un prodotto e non l’origine delle materie prime che lo compongono e ne determinano la qualità e le caratte-ristiche. Ha quindi ricordato la battaglia fatta da Coldiretti a questo riguardo per rendere obbligatoria l’indicazione in etichetta dell’origine dei prodotti. Per Massimo Zanni molte persone chiedono di mantenere la biodiversità per costruire una migliore qualità della vita, intendendo con questo la neces-sità di mantenere prodotti alimentari sempre diversi, esclusivi, frutto di una determinata storia e di un determinato territorio. Un concetto di biodiversità molto rilevante che permette di iden-tificare il territorio con il suo prodotto agricolo.In conclusione dei lavori sono interve-nuti anche l’assessore regionale Mario Barboni e il dirigente della Provincia di Bergamo Giuliano Oldrati.

A.F.

Q

due momenti del convegno

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51vita assOciativa

grande interesse per il convegno organizzato durante la festa dell’uva e dei fiori

a foresto sparso si è parlato

di BiodiverSità

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