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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA “Convitto Nazionale Mario Pagano Campobasso Scuola secondaria di primo grado Anno scolastico 2012 - 2013

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

“Convitto Nazionale Mario Pagano Campobasso

Scuola secondaria di primo grado Anno scolastico 2012 - 2013

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PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento che ne attesta l’identità culturale e progettuale. Esso perciò: • esplicita le scelte educative, didattiche e organizzative adottate, in coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche e nel quadro dei documenti attuativi della riforma della scuola; • formalizza l’impegno per l’ampliamento e il miglioramento del servizio offerto in vista del successo formativo; • valorizza l’apertura nei confronti delle altre agenzie formative del territorio; • rende trasparenti le regole del funzionamento e della gestione; • è elaborato annualmente e può essere rivisto e aggiornato ogniqualvolta sia necessario. Esso definisce le caratteristiche del servizio scolastico in funzione degli obiettivi formativi, del contesto socio-culturale e delle risorse disponibili. L’impegno che la scuola assume nei riguardi dell’utenza è quello di offrire agli allievi le opportunità educative per: • formare la propria identità sul piano sociologico e psicologico; • assumere comportamenti ispirati all’etica della responsabilità; • intendere il lavoro, non solo come espressione, valorizzazione e sperimentazione di sé, ma anche come ambito di esercizio di progettualità, operatività, rigore metodologico; • sviluppare efficaci competenze strategiche, soprattutto in relazione all’acquisizione e alla gestione del fare; • rafforzare il senso della realtà. Il Piano nasce dalle nuove esigenze poste dal regime di autonomia: maggiore flessibilità dei percorsi didattici e innovazione. La struttura del Piano si articola in interventi tra loro coordinati e mirati ad ampliare il confronto e la collaborazione tra la scuola, la famiglia, le associazioni formative, gli Enti Locali e gli altri soggetti della società civile, in modo da connotare l’istituzione come luogo di aggregazione giovanile, nucleo di riferimento culturale avanzato sul territorio e struttura capace di integrare, completare e approfondire l’opera educativa della famiglia, attraverso un rapporto di collaborazione e intesa. Il presente documento si configura come una sintesi dinamica del lavoro svolto negli anni precedenti e non deve essere inteso come uno schema rigido, bensì come uno strumento di lavoro, aperto e flessibile, che possa fungere da riferimento per i progetti da proseguire o avviare, individuando le priorità e stimolando l'avvio di nuovi percorsi. L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa è definito dall’art. 3, comma 1-2 del DPR n. 275/99 Regolamento dell’Autonomia come “documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola, il cui contenuto si sostanzia nell’esplicitare la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola”. E’ stato ridefinito e aggiornato coerentemente alla legge di Riforma del ministro Moratti della scuola n. 53/2003, alle Indicazioni Nazionali, alla legge di Riforma del ministro Gelmini n. 169/2008.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “MARIO PAGANO”

La Scuola secondaria di primo grado fa parte del Convitto Nazionale dove coesistono altri gradi di istruzione che va dalla primaria al Liceo scientifico Europeo. La scuola è intitolata a Mario Pagano , eroe della rivoluzione napoletana Nato a Brienza, piccolo centro della Basilicata, da una famiglia di notai, si trasferì all'età di dodici anni a Napoli, presso lo zio Nicola, ultimandovi gli studi classici e iscrivendosi alla facoltà giuridica. Divenne allievo del Genovesi il cui insegnamento fu fondamentale per la sua formazione e fu amico di Gaetano Filangieri con cui condivise l'iscrizione alla massoneria. Ebbe la cattedra di etica (1770), poi quella di diritto criminale (1785) all'Università di Napoli, distinguendosi come avvocato presso il tribunale dell'Ammiragliato (di cui diventò poi giudice) nella difesa dei congiurati anti-borbonici della Società Patriottica Emanuele De Deo, Vincenzo Galiani e Vincenzo Vitaliani pur non riuscendo ad evitarne le messa a morte (1794). Tra il 1796 e il 1798 fu incarcerato in seguito ad una denuncia presentata contro di lui da un avvocato condannato per corruzione che lo aveva accusato di essere un anti-monarchico; liberato, riparò a Roma prima e a Milano poi, facendo ritorno a Napoli il 1º febbraio 1799, divenendo uno dei principali artefici della Repubblica Partenopea. Importanti in questo periodo furono i suoi due scritti “La legge feudale” (in cui si mantiene su posizioni più moderate rispetto a quelle di Vincenzo Cuoco) e il “Progetto di Costituzione della Repubblica Napoletana” che prevedeva tra l'altro il decentramento amministrativo della città e che rimase inapplicato a causa della restaurazione borbonica. Con la caduta della Repubblica, Pagano, dopo aver imbracciato le armi che difesero strenuamente gli ultimi fortilizi della città assediati dalle truppe borboniche, venne messo a morte per impiccagione in Piazza Mercato (29 ottobre 1799) assieme ad altri patrioti.

Lungo via Mazzini, circondato da un giardino con aiuole erbose e maestosi alberi come la sequoia gigante, il tasso,il cedro e la Ginkgo biloba, si trova il Convitto Nazionale “Mario Pagano” . È un’imponente costruzione con il prospetto di 61 m., a tre piani. Già dal 1340 al suo posto sorgeva il convento di San Francesco della Scarpa; pesantemente danneggiato dal terremoto del 1805, fu ristrutturato dall’architetto Bernardino Musenga e nel 1817 divenne sede del Real Collegio Sannitico. Da ammirare al suo interno è l’Aula Magna che contiene numerosi dipinti dell’artista Romeo Musa.

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Il Convitto Nazionale Mario Pagano di Campobasso è un Convitto Nazionale che ospita all'interno delle sue strutture una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado ed un liceo scientifico, tutte statali. È situato nel pieno centro della città.

Storia All'inizio fu denominato "Collegio Sannitico" con Decreto del 12 marzo 1816, con sede presso il Monastero degli Antoniani poiché non idoneo ad edificio scolastico. Compiuti i necessari lavori di adattamento del locale, il Collegio venne inaugurato il 16 novembre del 1817, assumendo il prefisso Real con Regio Decreto del 25 gennaio 1854. La direzione del Real Collegio Sannitico fu affidata ai Padri Barnabiti che portarono avanti un progetto per la costruzione di un nuovo edificio per le scuole e per il Convitto. Ottenute le nuove strutture, chiesero ed ottennero di lasciare la gestione dell'Istituto. Il Collegio rimase chiuso fino al principio dell'anno 1857, quando venne chiamato a dirigerlo il canonico Berardo Palombieri, sotto la cui amministrazione in quell'anno stesso il Collegio venne elevato a Liceo. Il 4 marzo del 1865, sotto proposta del Ministero della Pubblica Istruzione, con Decreto firmato a Milano dal re Vittorio Emanuele II, il Collegio prese l'attuale denominazione di Convitto Nazionale "Mario Pagano", in onore del giurista, politico e patriota italiano Francesco Mario Pagano. Tra le figure più note è da indicare quella di Giovanni Gentile, massimo filosofo italiano del fascismo, che tenne una cattedra presso il ginnasio di questo istituto.

L'edificio, di mole imponente, si sviluppa su tre piani nel corpo centrale e su due nelle sezioni laterali. La facciata presenta al piano terra un ampio portale centrale e una serie di finestre leggermente arcate.

SALA RIUNIONI

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Il primo livello ospita i seguenti locali:

• Portineria; • Economato; • Rettorato; • Sala Mensa; • Palestra; • Cortile esterno; • Aule della Scuola Primaria e del Liceo Scientifico; • Biblioteca: • Laboratori; • Infermeria.

Il secondo livello ospita:

• Aula Magna; • Laboratorio di Informatica; • Sala per visualizzazione di materiale video; • Aule del Liceo Scientifico e della Scuola Secondaria di Primo Grado; • Sala Docenti; • Camere e locali del Convitto; • Cappella.

Il terzo livello ospita dei locali privati.

Il giardino L'edificio si affaccia su un giardino, impiantato alla fine del XIX secolo, che è considerato un vero tesoro botanico grazie alla presenza di specie pregiate e rare. Tra gli alberi primeggia la sequoia gigante che ben si è adattata al clima della città raggiungendo un'altezza imponente. Altra vera rarità è il Ginkgo biloba originario della Cina noto per la forma a ventaglio delle sue foglie e per il colore verde intenso in primavera e giallo oro in autunno. Il Cedro del Libano crea infine un angolo caratteristico con i suoi lunghi rami che si sporgono oltre l'inferriata.

IL GIARDINO

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LE STRUTTURE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E LE RISORSE

□ 6 AULE spaziose e ben illuminate per l’attività didattica curricolare, alcune dotate di lavagna LIM (n°2)

□ PALESTRA attrezzata per il gioco di pallavolo, pallamano e pallacanestro

□ AULA MAGNA 100 posti a sedere. Utilizzata per riunioni o incontri

□ MENSA ampio salone con tavoli e cucina

□ BIBLIOTECA ALUNNI il servizio di biblioteca alunni è garantito da un’ampia gamma di testi conservati negli appositi armadi, collocati nelle rispettive aule e disponibili alla lettura previa richiesta

□ LABORATORIO INFORMATICO MULTIMEDIALE composto da 15 personal computer e stampanti

□ SALA PER LE PROIEZIONI un’aula attrezzata con video registratore e TV - Registratori portatili - Proiettori per diapositive - Videocamera - Lavagna luminosa - Raccolta di videocassette. - LIM (lavagna interattiva multimediale)

DATI INFORMATIVI n.° classi: 6 n.° classi prime – bilinguismo: 2 n.° classi seconde – bilinguismo: 2 n.° classi terze – bilinguismo: 2 n.° alunni: 124 n.° insegnanti: 18 I docenti in servizio sono così suddivisi: 4 di lettere, 2 di scienze matematiche, 1 di inglese, 1 di francese, 1 di tecnologia, 1 di musica, 1 di arte e immagine, 1 di scienze motorie e sportive, 1 di religione, 4 di strumento musicale (violino, violoncello, pianoforte e flauto traverso) e 1 di sostegno per una alunna diversamente abile. Per l’assistenza allo studio pomeridiano operano inoltre in stretta collaborazione con i docenti n. 6 educatori.

CALENDARIO SCOLASTICO 1 settembre 2012: inizio anno scolastico 24 settembre 2012 : inizio delle lezioni Festività: ● Tutte le domeniche; ● giovedì 1 novembre 2012: festa dei santi; ● venerdì 2 novembre 2012: commemorazione dei defunti (giorno inserito sul calendario scolastico Regionale);

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● sabato 8 dicembre 2012: festa dell'Immacolata Concezione; ● da domenica 23 dicembre 2012 a domenica 6 gennaio 2013: Vacanze Natalizie; ● da giovedì 28 marzo 2013 al martedì 02 aprile 2013: Vacanze Pasquali; ● martedì 23 aprile 2013 festa del patrono; giovedì 25 aprile festa della liberazione; ● domenica 2 giugno 2013: Festa Nazionale della Repubblica. 11 giugno 2013: termine delle lezioni nelle scuole primarie e secondarie di primo grado L'anno scolastico 2012 -2013 è stato suddiviso con delibera del Collegio dei docenti in 2 quadrimestri: il primo dall’ 24 Settembre 2012 al 31 gennaio 2013, il secondo dal 1° febbraio 2013 all’11 giugno 2013. Orario giornaliero delle lezioni: inizio attività ore 8.15; termine attività ore 13.15. Servizio mensa (con educatori). Studio assistito pomeridiano con educatori dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DIRIGENTE (DOTT. PROF:RE FRANCESCO FASCIANO) Esercita la legale rappresentanza dell'istituzione scolastica. Assicura la gestione unitaria dell'istituto. E' responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. Esercita autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. Il dirigente si avvale della collaborazione di docenti da lui individuati e può delegare loro specifici compiti per lo svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative. Per lo svolgimento dei compiti amministrativi si avvale della collaborazione del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi impartendo le direttive per il coordinamento del personale A.T.A.

APPARATO AMMINISTRATIVO Gli uffici di presidenza e segreteria si trovano al piano terra del Convitto. La segreteria è costituita da un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, signora D’Abramo Stefania. che svolge funzioni di direzione e controllo del personale non docente e si occupa della gestione amministrativa e contabile di tutte le attività avviate dall'istituzione scolastica. I servizi amministrativi e gestionali sono così organizzati:

APPARATO AMMINISTRATIVO Gli uffici di presidenza e segreteria si trovano al piano terra del Convitto. La segreteria è costituita da un Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, signora D’Abramo Stefania. che svolge funzioni di direzione e controllo del personale non docente e si occupa della gestione amministrativa e contabile di tutte le attività avviate dall'istituzione scolastica. I servizi amministrativi e gestionali sono così organizzati:

Ufficio contabilità: Iocca Pasquale, vicario del d.s.g.a; Varriano M.Carmela, contabilità delle scuole primaria e secondaria; Annamaria Maffei e Villani Maria Caterina contabilità del Convitto.

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Ufficio didattica: Veleno Carla, didattica Istituto Comprensivo; Sollazzo Pina, didattica Liceo scientifico. Ufficio personale : Chininea Pasqualina, Orlandi Rosanna. Ufficio magazzino : Iocca Pasquale Ufficio protocollo: Luzzi Marialuisa

Orari di apertura al pubblico di segreteria e amministrazione: Mattino dal Lunedì al Venerdì: ore 8.00 -10.30 Pomeriggio dal Lunedì al Venerdì: ore 16.00 -17.00

Orario di ricevimento del Dirigente: Martedì e giovedì dalle 10.00 alle 13.00, oppure in diverso orario su appuntamento telefonico.

Collaboratori scolastici I 4 collaboratori scolastici svolgono compiti di pulizia, di vigilanza, di sostegno alle attività scolastiche e di collaborazione con la segreteria e assicurano l'apertura e la chiusura dei locali scolastici attraverso la turnazione e sono così suddivisi: 2 in orario antimeridiano e 2 in orario pomeridiano.

ELENCO DEGLI IMPEGNI DEI DOCENTI E DELLE ATTIVITA’

N. MESE GIORNO ATTIVITA’ 1 SETTEMBRE GIOVEDI’ 06 Collegio plenario 2 OTTOBRE MARTEDI’ 23 Elezione org.coll.-incontro fam. 3 OTTOBRE LUNEDI’ 29 Consiglio di classe Corso A 4 OTTOBRE MARTEDI’ 30 Consiglio di classe Corso B 5 NOVEMBRE MARTEDI’ 20 Incontro Genitori Corso A - B 6 DICEMBRE LUNEDI’ 10 Consiglio di classe Corso B 7 DICEMBRE MARTEDI’ 11 Consiglio di classe Corso A 8 GENNAIO GIOVEDI’ 24 Collegio dei Docenti 9 GENNAIO GIOVEDI’ 31 Valutazione quadrimestrale A

10 FEBBRAIO VENERDI’ 01 Valutazione quadrimestrale B 11 MARZO MARTEDI’ 12 Consiglio di classe Corso B 12 MARZO MERCOLEDI’ 13 Consiglio di classe Corso A 13 MARZO MARTEDI’ 26 Incontro Genitori Corso A - B 14 APRILE LUNEDI’ 29 Collegio dei Docenti – libri di testo 15 MAGGIO LUNEDI’ 06 Consiglio di classe Corso A 16 MAGGIO MARTEDI’ 07 Consiglio di classe Corso B 17 GIUGNO LUNEDI’ 10 Ammissioni classi terze 18 GIUGNO MERCOLEDI’ 12 Scrutini finali Classi 1^ e 2^ 19 GIUGNO GIOVEDI’ 27 Collegio plenario

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STAFF ORGANIZZATIVO

INCARICHI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

1° COLLABORATORE: prof.ssa PASQUARIELLO Sabina

COORDINATORE E SEGRETARIO CONSIGLIO DI CLASSE ( un docente ogni classe)

FUNZIONI STRUMENTALI :

AREA 1 - Gestione del Piano dell’Offerta Formativa-

Prof.ssa ADAMO Carmen

AREA 3 – Orientamento e continuità

Prof.ssa GRANDILLO Carmela

AREA 4 - Viaggi di istruzione

Prof.ssa MASELLI Anna

RISORSE FINANZIARIE

□ Finanziamento per il funzionamento amministrativo e didattico

□ Fondi dell’autonomia Legge 440

□ Fondi per il miglioramento dell’offerta formativa

□ Eventuali fondi regionali

□ Contributo alunni viaggi d’istruzione

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CONTESTO TERRITORIALE La Scuola Secondaria di I grado dell”Istituto Comprensivo “M. Pagano” è situata a Campobasso, capoluogo della Regione Molise, al centro della città ed è facilmente raggiungibile tramite servizio di autobus di città. Il bacino di utenza, tuttavia, non è composto esclusivamente da alunni residenti a Campobasso, ma anche provenienti dai paesi dell’interland e da fuori provincia. La scuola, infatti, facente parte del Convitto Nazionale, da l’opportunità ai ragazzi provenienti da fuori provincia di permanere nella struttura. Da l’anno scolastico corrente il Convitto, che ha ricevuto sempre convittori solo di sesso maschile, ha allargato la sua recettività anche alle femmine che frequentano sia nel Liceo dell’Istituto Comprensivo che nelle altre scuole secondarie di secondo grado della città. Gli alunni che frequentano la scuola secondaria di primo grado sono tutti semiconvittori e permangono nell’Istituto anche durante le ore pomeridiane, dove, dopo la mensa, svolgono i compiti e altre attività. Il territorio cittadino, benché soggetto a naturali mutamenti nel corso degli ultimi anni, presenta ancora caratteristiche di “vivibilità” che lo rendono a misura d’uomo: lo sviluppo edilizio ha salvaguardato gli spazi verdi, il traffico è congestionato solo nelle ore di punta, il tasso di inquinamento atmosferico è minimo. L’estrazione socio-culturale delle famiglie è varia, prevalgono i nuclei poco numerosi con entrambi i genitori occupati in attività lavorative. Tra queste spiccano quelle impiegatizie e della libera professione. Nel territorio operano diverse istituzioni scolastiche, associazioni culturali, centri di aggregazione.

RAPPORTI CON IL TERRITORIO Il rapporto scuola-territorio è ormai diventato funzionale all’organizzazione della vita scolastica e radicalmente inserito anche all’interno delle attività didattiche del nostro Istituto. Sempre più spesso sono presenti collaborazioni con Enti sia attraverso la realizzazione di progetti inseriti nella programmazione dei docenti, sia attraverso la disponibilità ad accogliere nell’Aula Magna del Convitto eventi e mostre con il coinvolgimento anche degli studenti dell’Istituto. Tutte le proposte tendono a favorire un inserimento reale della struttura scolastica nel territorio, sia per cogliere e rielaborare le esigenze provenienti dall’esterno e offrire agli alunni un’offerta formativa sempre più articolata, sia per promuovere dall’interno della scuola attività ed iniziative che rivalutino la scuola come strumento di formazione permanente anche secondo la propria funzione sociale.

AULA MAGNA

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IL TEMPO SCUOLA L’articolazione e la quantificazione delle attività educative e didattiche e del relativo tempo scuola sono fissati dalla legge n. 133/2008 e dettagliate dal D.P.R. n. 89 del 20/03/2009 ( entrato in vigore dopo la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” del 15 luglio scorso), in base al quale il quadro orario settimanale delle lezioni è fissato a 30 ore settimanali, ed inoltre specifica che le cattedre vanno riorganizzate e ricondotte a 18 ore Per la Scuola Secondaria di primo grado si avrà: -tempo normale: 30 ore settimanali in orario antimeridiano, dal lunedì al sabato; -strumento musicale: 3 ore settimanali, in orario pomeridiano, da lunedì a venerdì, con orari differenziati secondo le attività di musica d’insieme/ strumento.

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI La formazione delle classi prime della scuola Secondaria di primo grado avviene agli inizi di settembre. Al fine di formare classi eterogenee al loro interno ed omogenee tra loro, si programmano incontri con gli insegnanti dell’ordine precedente per conoscere gli alunni e individuare i livelli di apprendimento, il comportamento scolastico e le eventuali problematiche. I genitori possono indicare il nome del compagno con cui la figlia/o vorrebbe restare in classe. A tal proposito si sottolinea che per essere accolta, la richiesta deve essere reciproca. Comunque, una volta formati i gruppi – classe si procede al sorteggio della sezione. I criteri da adottare sono i seguenti: 1) Formare le classi secondo il criterio della eterogeneità culturale e comportamentale rilevata dalla lettura delle schede personali. 2) Accogliere eventuali richieste degli alunni appartenenti allo stesso nucleo familiare. 3) Conservare per esigenze didattiche l’integrità dei gruppi di provenienza della Scuola Primaria. 4) Nel rispetto di quanto stabilito al punto 3 la formazione delle classi sarà il risultato del sorteggio tra i due gruppi classe

CONTINUITA’ SCOLASTICA CONTINUITA’ significa successione non traumatica di esperienze diverse. Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado sono dunque chiamate a collaborare, con le loro specifiche modalità di intervento, per garantire a ogni alunno un percorso di sviluppo unitario e continuo scandito da itinerari di apprendimento programmati dai docenti e secondo il principio della pari dignità dell’azione educativa. Il raccordo tra i vari livelli dell’Istituto viene definito raccordo verticale e nelle nostre scuole si attua con le seguenti modalità: attività di consultazione di inizio anno scolastico tra gli insegnanti della scuola primaria e quelli della scuola secondaria che hanno il compito di analizzare, valutare e migliorare, di anno in anno, le forme di raccordo attuate, sia dal punto di vista organizzativo, sia da quello pedagogico-curricolare; incontro tra docenti primarie e docenti secondaria di primo grado per la formazione delle classi prime e per un costante monitoraggio dell’inserimento degli alunni nel nuovo ciclo di scuola durante tutto il primo anno scolastico;

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riunioni con i genitori delle classi quinte, per presentare finalità, obiettivi ed organizzazione della scuola Secondaria di I grado; visite degli alunni delle classi quinte alle strutture scolastiche, nel corso dell’anno, allo scopo di prendere contatto con gli ambienti e con le attività che vi si svolgono.

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA 1. È predisposta a partire dai bisogni formativi del territorio e sulla base delle “Indicazioni per il curricolo dello studente alla fine del primo ciclo”. 2. Si pone Obiettivi Formativi coniugati con gli “Obiettivi Generali” , con gli “Obiettivi di apprendimento” e con l’esperienza dei ragazzi. 3. Persegue il raggiungimento di: - Competenze disciplinari - Competenze trasversali - Competenze relazionali Viene realizzata mediante progettazioni didattiche “disciplinari”, “trasversali” e “relazionali” condivise all’interno del Consiglio di Classe Gli obiettivi di apprendimento ,elaborati nel rispetto delle indicazioni ministeriali, sono contraddistinti da criteri di essenzialità e progressività. Una volta stabiliti gli obiettivi, acquista primaria importanza la selezione dei contenuti. Gli argomenti delle unità di lavoro didattico vengono scelti tenendo conto dei seguenti criteri: validità, chiarezza, significatività, interesse

LE UNITA’ DI LAVORO DIDATTICO Rappresentano il percorso concreto della progettazione didattica di ogni insegnante. L’istituzione scolastica definisce l’insieme delle unità di lavoro didattico: • operando la selezione dei contenuti che vengono tradotti in attività educative e didattiche; • elaborando le metodologie didattiche e le soluzioni organizzative più idonee per raggiungere gli obiettivi formulati; • definendo le modalità con cui verificare i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali.

METODI E STRUMENTI Al fine di mettere in grado ciascun alunno di sviluppare al massimo le proprie potenzialità, le strategie didattiche proposte saranno le seguenti: Lezione frontale , tenuta dal docente, non si esaurisce con un monologo, ma richiede una costante e attiva partecipazione della classe Esercitazione, con uso dei quaderni, fogli o altri materiali, individuale, di classe, alla lavagna. Essa è l’applicazione di conoscenze in via di apprendimento, per consolidare i concetti e le abilità procedurali, sotto la guida del docente che può intervenire in itinere o alla conclusione Testi, manuali, eserciziari. Uso di libri e materiale vario, come guida didattica, fonti di materiali, occasioni operative comuni alla classe. Attività operative, con progettazione e realizzazione, autonome o guidate, di lavori, forte ricorso alla creatività, all’iniziativa individuale e di gruppo, alla ricerca di soluzione a problemi pratici; ricorso al movimento e alla manualità.

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Attività ludiche, funzionali all’apprendimento e alla sperimentazione, mirate a potenziare l’interesse e la partecipazione. Discussioni, metodo con implicazioni complesse di abilità varie, che porta alla definizione delle proprie opinioni, recependo quelle altrui, passando attraverso meccanismi di confronto, rielaborazione ed esposizione. Ricerche, indagini con uso di sussidi informatici o cartacei o frutto di interviste e questionari per raccogliere notizie e dati originali. Offrono occasioni di contatto con la realtà esterna, ampliano le conoscenze, esercitano all’autonomia, forniscono strumenti operativi specifici. Gruppi di lavoro omogenei (ragazzi della stessa fascia di profitto o capacità) per svolgere attività di potenziamento o di recupero o gruppi eterogenei (ragazzi di fasce diverse), per svolgere ricerche, interviste, ecc. Compiti: indispensabile sussidio per l’apprendimento; facendo però attenzione ad assegnare esercitazioni e lezioni (se non in casi eccezionali) per il giorno successivo equilibrate Controllo del diario, del materiale didattico e del suo uso; controllo del rispetto delle più elementari regole di educazione, di rispetto per le persone e per le cose. Visite istruttive e d’orientamento, secondo proposte, emergenti nel corso dell’anno, esaminate dagli organi competenti. Servono come stimolante supporto alla trattazione di argomenti disciplinari. Possono prevedere una spesa a carico delle famiglie. Gite: il Consiglio di classe ottenuta la delibera dagli organi competenti, fornisce al referente le indicazioni sulle località e il programma. Le gite rivestono valore culturale socializzante. Partecipazione ad attività comuni a tutta la scuola : manifestazioni, spettacoli, mostre e visite. Incontri con specialisti, esperti, testimoni, informatori, specialmente nel quadro delle attività rivolte all’orientamento, salute ambiente, educazione alla legalità, lingua straniera. Uso delle aule attrezzate (laboratorio di informatica, aule di musica, aula in cui è presente la Lavagna Interattiva Multimediale. Metodologia didattica: nella pratica quotidiana, la progettazione educativa si concretizzerà nei seguenti orientamenti metodologici: 1) sarà favorita l’organizzazione dei contenuti che promuovano momenti trasversali e interdisciplinari; 2) saranno privilegiati i percorsi dal semplice al complesso, dal concreto all’astratto; 3) gli argomenti saranno proposti in maniera problematica (metodo del” Problem Solving”); 4) attraverso il dialogo, la discussione, i dibattiti i docenti guideranno il ragazzo nei diversi processi conoscitivi; 5) la pratica del lavoro individualizzato saprà consolidare le abilità strumentali indispensabili per un’uscita adeguata dalla scuola dell’obbligo; 6) sarà favorito il lavoro di gruppo, in modo da attenuare casi di scarsa socializzazione o di bassa partecipazione.

VERIFICA E VALUTAZIONE In linea con l’adozione dei nuovi strumenti normativi offerti dal Governo in carica, (Decreto Legge 1 settembre 2008, n° 137) nella Scuola Secondaria di primo grado, dall’anno scolastico 2008-2009, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Sono ammessi alla classe successiva, o all’esame di stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.

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La valutazione è un momento fondamentale della programmazione ed è intesa soprattutto non come misurazione del sapere, ma come valutazione dei processi in atto nella formazione del ragazzo e registrazione dell’efficacia degli interventi operativi dell’alunno. Tre sono i momenti della valutazione: valutazione iniziale o diagnostica per calibrare gli interventi in funzione delle conoscenze individuali o del gruppo, che sono acquisite sulla base delle informazioni provenienti dalla scuola primaria e dalle prove d’ingresso dell’area linguistica e logico – matematica;

valutazione finale sommativa : si riferisce alla verifica condotta alla fine del 1° e del 2° quadrimestre, riguarda il grado di conseguimento da parte degli alunni degli obiettivi intermedi o finali, per i quali il percorso didattico era stato progettato e realizzato. In questa fase globale confluiscono tutte le verifiche condotte durante il percorso formativo. La valutazione sommativa comprende la valutazione dei processi, delle abilità, dei comportamenti e delle capacità di rielaborare le conoscenze.

valutazione formativa: quella praticata in itinere durante l’anno. Il processo non si applica solo all’allievo, ma interessa anche l’insegnante, in quanto le informazioni sistematicamente raccolte servono per poter adattare in modo efficace l’azione didattica alle esigenze individuali dell’alunno e ad attivare, ove si renda necessario, le procedure didattiche compensative, ed ha la funzione, quindi, di regolare la programmazione e l’azione didattico- educativa.

Verifica

Criteri:

• Adeguata distribuzione delle prove nel corso dell’anno • Coerenza della tipologia e del livello delle prove con la relativa sezione di lavoro effettivamente

svolta in classe.

PROVE SCRITTE PROVE ORALI PROVE PRATICHE □ Componimenti (cronaca,

diario, lettera, tema, descrizione)

□ Relazioni □ Sintesi □ Questionari aperti □ Questionari a scelta

multipla □ Testi da completare □ Esercizi □ Soluzione di problemi □ Altro……

□ Relazioni su attività svolte

□ Interrogazioni □ Interventi □ Discussione su

argomenti di studio □ ………………….

□ Prove grafico cromatiche

□ Prove strumentali e vocali

□ Test motori □ ……………..

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Valutazione Criteri:

VALUTAZIONE: CRITERI MODALITA’ DI TRASMISSIONE DELLE VALUTAZIONI ALLE FAMIGLIE

□ Livello di partenza □ Evoluzione del processo di

apprendimento □ Competenze raggiunte □ Metodo di lavoro □ Impegno □ Partecipazione □ Rielaborazione personale □ Altro………………………….

□ Colloqui individuali □ Comunicazioni sul diario □ Invio delle verifiche con firme □ Invio risultati con firme □ ……………………………..

I risultati, espressi in decimi, vengono discussi con gli alunni e , di regola, fatti conoscere ai genitori con avviso nel diario. Di seguito viene riportata la tabella di corrispondenza tra voto e giudizio:

Corrispondenza tra voto, giudizio e conoscenze- abilità- competenze:

Voto Giudizio

Conoscenze – Abilità - Competenze

3 Del tutto insufficiente

Assenza delle conoscenze di base che caratterizzano la disciplina e della metodologia specifica corrispond ente

4 Gravemente insufficiente

Gravi carenze conoscitive e me todologiche che producono conoscenze e/o capacità di applicazione frammentari e e male organizzate

5 Insufficiente Assimilazione parziale e superficiale dei contenuti e/o delle procedure di applicazione, unita ad una metodologia disciplinare non corretta

6 Sufficiente Sufficiente assimilazione dei contenuti e/o delle p rocedure di applicazione, permangono incertezze nell’organizzazione, esposizione o applicazione

7 Discreto Convincente assimilazione dei contenuti unita a cap acità di comprensione, organizzazione ed esposizione/applica zione degli stessi in forma coerente

8 Buono Piena assimilazione dei contenuti unita a buone cap acità di comprensione, organizzazione, rielaborazione e applicazione

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9 Distinto Piena assimilazione dei contenuti unit a a ottime capacità di comprensione, organizzazione,rielaborazione, applic azione e approfondimento

10 Ottimo Piena assimilazione dei contenuti unita a eccellenti capacità di comprensione, organizzazione, rielabora zione, applicazione e approfondimento contrassegnate da originalità e creatività

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO

Il comportamento degli alunni, valutato dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dell’allievo e , stante alla normativa vigente, potrà determinare, se inferiore a sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Il voto di comportamento viene attribuito dall’intero Consiglio di classe, riunito per le operazioni di scrutinio, in base ai seguenti criteri:

� Rispetto del regolamento di istituto � Partecipazione attiva alle lezioni � Collaborazione con insegnanti e compagni

Voto comportamento

Voto Lo studente dimostra: 5 -comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole d’Istituto,atteggiamenti ed

azioni che manifestano grave mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e degli insegnanti o di altre figure operanti nella scuola. -Assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere.

6 -un comportamento poco rispettoso/irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti ai genitori e al consiglio di classe. -Mancanza di impegno, scarsa consapevolezza del proprio dovere.

7 -un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e non sempre corretto con i compagni, con gli insegnanti e con altre figure operanti nella scuola (es. ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul registro). -Non sempre costante l’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere.

8 -un comportamento quasi sempre rispettoso delle regole dell’istituto e generalmente corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola. -Uh impegno abbastanza regolare ed una adeguata consapevolezza del proprio dovere

9 -un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto. -Consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno.

10 -un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato ad una semplice correttezza formale, rispettoso delle norme che regolano la vita d’istituto. -Consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno.

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Procedimenti disciplinari Agli alunni che vengano meno ai doveri scolastici e alle norme si applicano, secondo la gravità, previo procedimento disciplinare, le seguenti sanzioni

Natura delle macanze

Organo competente

Provvedimenti disciplinari

■ Ritardi ripetuti (oltre 5 per Quadrimestre) ■ Mancanza di giustificazione d’assenza

■ Coordinatore della classe

■ Comunicazione ai genitore ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Mancanza ai doveri scolastici ■ Insegnante ■ Consiglio di classe

■ Comunicazione ai genitori ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Offesa alla dignità altrui ■ Insegnante ■ Consiglio di classe con la sola componente docente ■ Dirigente scolastico

■ Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori ■ Convocazione dei genitori e in caso di particolare gravità, del Consiglio di classe per eventuale provvedimento di sospensione ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Uso del telefonino in classe ■ Insegnante ■ Annotazione sul registro di classe ■ Sequestro del telefonino e riconsegna da parte dell’insegnante ai genitori ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Atti che turbino il regolare svolgimento delle lezioni

■ Insegnante ■ Dirigente scolastico

■ Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori per eventuale provvedimento di sospensione ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Comportamento lesivo della propria e altrui incolumità

■ Insegnante ■ Consiglio di classe con la sola componente docente ■ Dirigente scolastico

■ Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori ■ Convocazione dei genitori e in caso di particolare gravità, del Consiglio di classe per eventuale provvedimento di sospensione ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Fatto di particolare gravità ■ Insegnante ■ Consiglio di classe con la sola componente docente ■ Rettore

■ Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori e allontanamento dalla comunità scolastica fino al permanere la situazione di pericolo ■ Ricaduta sul voto di condotta

■ Danneggiamento all’edificio scolastico e alle attrezzature ■ Atti di vandalismo

■ Insegnante ■ Consiglio di classe con la sola componente docente ■ Dirigente scolastico

■ Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori ■ Convocazione dei genitori e in caso di particolare gravità, del Consiglio di classe per eventuale provvedimento di sospensione ■ Riparazione economica. Qualora non sia possibile individuare il responsabile sarà la classe di appartenenza che ne risponderà nel complesso

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ESAMI FINALI Gli esami finali a conclusione del primo ciclo di istruzione si compongono di diverse prove scritte e di un colloquio: prova scritta di Italiano prova scritta di Matematica prova scritta di Inglese prova scritta di Francese prova scritta Nazionale INVALSI colloquio pluridisciplinare su argomenti di studio riguardanti il piano di lavoro in particolare dell’ultimo anno e in generale del triennio.

COLLOQUIO D’ESAME Il Collegio dei docenti ribadisce la necessità di articolare un colloquio d’esame in cui l’alunno, partendo dall’analisi di alcuni problemi vissuti e conosciuti, abbia la possibilità di manifestare le proprie conoscenze e/o competenze e la capacità di operare opportuni collegamenti fra le diverse discipline. L’alunno potrà iniziare il colloquio anche da esercitazioni tecnico – pittoriche effettuate durante il ciclo degli studi, allargando poi il dialogo alle altre aree disciplinari. La commissione d’esame valuterà: - il raggiungimento degli obiettivi prefissati - l’utilizzo degli strumenti linguistici e dei linguaggi specifici - lo sviluppo di capacità logiche, di sintesi e di astrazione - l’abilità nel saper formulare delle scelte per il proprio futuro. La valutazione finale, in sede di esame di licenza, sarà coerente con il giudizio di ammissione e farà riferimento al curriculum e ai risultati delle prove d’esame. Superato l’esame, agli alunni verrà rilasciato il diploma , indispensabile per il proseguimento degli studi nella scuola superiore, congiuntamente alla certificazione relativa al livello delle competenze raggiunto nelle diverse discipline scolastiche.

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FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA.

Le funzioni strumentali sono incarichi particolari, che affiancano e supportano l’azione didattica, e che vengono affidati a docenti in possesso delle relative competenze. Gli incarichi di "Funzione strumentale" sono conferiti dal dirigente scolastico su delibera del "Collegio dei docenti". I docenti incaricati sono responsabili di uno specifico processo o di un particolare settore che può essere organizzativo o didattico. I docenti incaricati hanno l'obbligo di: svolgere il proprio incarico in orario extrascolastico o in ore libere da impegni di servizio non essendo prevista alcuna riduzione dell'orario per la funzione svolta. A conclusione dell'anno scolastico, in sede di verifica delle attività del P.O.F., presenteranno al Collegio dei docenti apposita relazione scritta sulle attività svolte e sui risultati ottenuti.

GESTIONE DEL "PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA" Prof.ssa ADAMO Carmen

I compiti e responsabilità della Funzione in oggetto sono: Cura e raccolta dei materiali per la revisione del P.O.F. (parte annuale); Esame e monitoraggio del P.O.F. e dei progetti; Stesura del P.O.F. in versione cartacea, multimediale e di sintesi; Autovalutazione e valutazione del POF; Coordinamento della rispettiva commissione per la quale, in accordo con i componenti, fissa: convocazioni procedure di lavoro, obiettivi da raggiungere; Stesura opuscoli informativi per le famiglie; Raccolta delle rendicontazioni di fine anno sulle attività svolte da parte di tutti i docenti; Valutazione complessiva e finale dell'offerta formativa dell'istituto. Organizzazione e svolgimento prove INVALSI.

CARTA D’’IDENTITA’

COGNOME: CONVITTO NAZIONALE

NOME: “MARIO PAGANO”

NATO IL 12 MARZO 1816

A: CAMPOBASSO

CITTADINANZA ITALIANA

VIA MAZZINI, 1

STATO CIVILE : STATALE

PROFESSIONE: SCUOLA

Segni particolari: edificio maestoso ed

elegante

IIL TITOLARE: RETTORE ALDO BARLETTA

L’UFFICIALE ANAGRAFE

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VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Prof.ssa MASELLI Anna

I riferimenti normativi per l'effettuazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive sono:

- C.M. n.623 - prot. 9442/B/1/A del 02.10.1996 - C.M. n.291 del 14.10.1992

FINALITA' Caratteristica comune di tutte le uscite è "l'integrazione

- o sul piano della normale attività della scuola - o sul piano della formazione generale della personalità degli alunni"

Pertanto fondamento di queste iniziative saranno:

le motivazioni culturali le motivazioni didattiche le motivazioni professionali indicate dai docenti nella programmazione educativa e didattica annuale.

Le visite guidate e i viaggi di istruzione o connessi ad attività sportive presuppongono:

- una precisa, adeguata programmazione didattica e culturale predisposta fin dall'inizio dell'anno scolastico - le visite/viaggio dovranno essere organizzate dai docenti sotto tutti gli aspetti: didattico, educativo, logistico e con l'assunzione delle rispettive responsabilità.

Tuttavia per le visite occasionali di un solo giorno ad aziende, musei, unità produttive ecc., comunque integrative del curricolo scolastico, non sarà necessariamente prevista una specifica programmazione fin dall'inizio dell'anno scolastico. TIPOLOGIA DELLE VISITE E DEI VIAGGI Si dovranno distinguere: le visite guidate a piedi in orario scolastico; le visite guidate con mezzi noleggiati, pubblici o scuolabus in orario scolastico; le visite di istruzione che si protraggono oltre l'orario scolastico (ma non oltre la giornata); i viaggi di integrazione culturale della durata di più giorni con l'uso di mezzi pubblici o noleggio. PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' Tutte le iniziative potranno avere luogo in qualsiasi giorno dell'anno scolastico evitando tuttavia l'organizzazione dei viaggi in coincidenza con attività istituzionali della scuola, come scrutini ed elezioni scolastiche. DURATA DEI VIAGGI E DELLE VISITE DI ISTRUZIONE Nella Scuola Secondaria di primo grado, per il primo anno vengono privilegiate come mete le città d’arte italiane oltre alle visite a parchi e musei del territorio; per il secondo e terzo anno si programmano viaggi di istruzione di più giorni che rappresentano una preziosa risorsa per il raggiungimento di importanti obiettivi, vivendo per più di un giorno a stretto contatto tra loro, i ragazzi si arricchiscono socialmente e culturalmente. I DESTINATARI Alle iniziative che sono parte integrante delle lezioni scolastiche dovranno, di norma, partecipare tutti gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado. In nessun caso, potranno essere autorizzati viaggi o visite guidate che prevedano la partecipazione di meno di due terzi degli alunni componenti le classi coinvolte. Di norma non dovrà essere prevista la partecipazione dei genitori alle visite e ai viaggi, trattandosi di attività scolastiche strettamente legate all'attività didattica o comunque integrative della stessa, come nel caso dei viaggi.

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FINANZIAMENTO L'intero onere finanziario relativo ai viaggi e alle visite di istruzione è ripartito tra i genitori degli alunni con un contributo da parte dell’Istituto.

CONSENSO DELLE FAMIGLIE "Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare" (C.M. 291/1992 punto 4.4). Il consenso scritto da parte delle famiglie dovrà essere preventivamente acquisito, mentre per le visite guidate in orario scolastico sarà sufficiente che le famiglie vengano opportunamente e preventivamente informate dall'insegnante con avviso scritto.

MODALITA' ORGANIZZATIVE Le proposte dell’insegnante che svolge la funzione strumentale di Organizzare le gite sarà illustrata ai genitori nel corso dei Consigli di classe dopo consultazione con la componente docenti del consiglio presieduta dal Rettore

ACCOMPAGNATORI La C.M. n.291 del 14 ottobre 1992 fissa il rapporto minimo alunni/accompagnatori in 1 a 15, aumentabili in presenza di disponibilità di bilancio. Sarà valutata l'esigenza o meno della presenza dell'insegnante di sostegno. Si segnaleranno tutti i casi particolari per cui si presenti l'esigenza di un ulteriore accompagnatore. Sarà prevista la presenza dell'insegnante dell'ambito o della disciplina , a cui è riferito l'obiettivo scelto quale motivazione didattica. I docenti accompagnatori, per quel che riguarda la sorveglianza, saranno in servizio "a tempo pieno" con "l'assunzione delle responsabilità di cui all'art.2047 del Codice Civile integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge 11 luglio 1980 n.312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave" (C.M. 291/92 punto 8.1 Al termine della visita o del viaggio i docenti accompagnatori segnaleranno al Rettore gli eventuali inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita, con riferimento anche al servizio fornito dall'agenzia o dalla ditta di trasporto.

ORIENTAMENTO E CONTINUITÀ

Prof.ssa Carmela GRANDILLO FINALITÀ Favorire un passaggio sereno da un ordine di scuola ad un altro per conoscere, conoscersi, progettare e decidere. PREMESSA: Il progetto di Orientamento ha la finalità di promuovere negli studenti la scoperta della propria personalità in formazione, ovvero attitudini, aspirazioni, inclinazioni e motivazioni finalizzate all’elaborazione di un proprio progetto di vita e di lavoro. L’intervento orientativo diventa, in questo modo, indispensabile per aiutare i ragazzi a meglio utilizzare le proprie competenze, a conoscersi per giustificare le motivazioni profonde di una scelta, valutare le effettive potenzialità di cui dispongono e per ricercare le informazioni rilevanti sulle offerte e prospettive provenienti dal mondo esterno. OBIETTIVI: -Definire i propri punti di forza e di debolezza; -Fare emergere attitudini, inclinazioni e motivazioni; -Orientarsi verso scelte motivate e consapevoli per la costruzione del personale progetto di vita;

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-Individuare le competenze necessarie per un positivo proseguimento degli studi nei diversi indirizzi; -Acquisire informazioni sulle diverse opportunità formative; -Acquisire informazioni sul sistema scolastico in Italia dopo la riforma con particolare attenzione alle scuole superiori di I e II grado. ATTIVITÀ: -Incontri informativi e dimostrativi, tenuti a scuola da docenti esperti sul tema della scelta scolastica, sulle competenze richieste; dall’evoluzione del mondo del lavoro e sui processi di sviluppo e produzione locale; -Visite e lezioni dimostrative di docenti referenti e specifici presso le V elementari delle scuole della città; - Visite e lezioni dimostrative di docenti referenti e specifici presso le V elementari delle scuole della città; -Consultazione e analisi di materiale illustrativo e dei siti web delle scuole superiori della provincia e delle province viciniori; -Colloqui individuali con gli insegnanti per programmare un percorso comune finalizzato all’orientamento e alla continuità; -Preparazione di materiale informativo, illustrativo e pubblicitario da distribuire presso gli istituti della città; -Supporto orientativo agli alunni durante gli Open Day organizzati dal Convitto. DESTINATARI: Alunni delle classi terze della scuola secondaria di I grado e alunni delle classi quinte delle scuole elementari. STRUMENTI: Lavagne LIM; Schede-guida e informative; Schede per l’orientamento; Depliant informativi-comunicazioni tecniche; Schede informative sul sistema educativo. DURATA: Mesi di dicembre 2012 e gennaio/febbraio 2013. PERSONALE COINVOLTO: Docente referente per l’Orientamento: prof.ssa Grandillo Carmela.

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FINALITA’ GENERALI – OBIETTIVI – CURRICOLI - COMPETENZE

Il Piano dell’Offerta Formativa pone in atto scelte condivise nei seguenti ambiti: - formativo ed educativo in relazione alle conoscenze da proporre , alle abilità da sviluppare, e

alle competenze da far acquisire; - curricolare in relazione ai percorsi disciplinari, trasversali ed integrativi; - didattico in rapporto all’approccio metodologico, alle modalità di verifica, ai criteri di valutazione; - organizzativo per la definizione di ruoli e funzioni , l’assegnazione dei compiti, le modalità di

coordinamento, le strutture dell’orario scolastico. Gli assi portanti che connotano l’Istituto sono i seguenti:

1 Finalità generali, obiettivi, curricoli, competenze

Finalità: l ’Istituto si propone di: - promuovere la crescita educativo - sociale di ciascun allievo, ponendo al centro di ogni azione

educativa lo sviluppo armonico della sua personalità; - promuovere l’educazione alla Costituzione e alla cittadinanza attraverso la conoscenza della

propria identità e la valorizzazione delle diverse radici culturali degli studenti (cultura della legalità e della responsabilità);

- promuovere la conoscenza e l’uso dei linguaggi in particolare della lingua italiana, ma anche di quello logico - matematico, tecnologico, musicale, corporeo…

- innalzare il tasso del “successo formativo” stimolando gli allievi ad “imparare ad imparare” mediante una didattica dell’esplorazione e della scoperta.

Obiettivi formativ i (traguardi delle competenze degli allievi): - acquisire conoscenze e competenze spendibili in una società complessa e in continua evoluzione; - saper interagire con compagni e adulti in modo collaborativo e responsabile; - acquisire il senso di appartenenza alla propria collettività; - saper problematizzare cercando soluzioni coerenti e adeguate utilizzando un metodo di lavoro

autonomo; - utilizzare linguaggi adeguati a seconda del contesto e dello scopo della comunicazione. Curricoli : definizione dei curricoli: avviene attraverso il potenziamento della progettualità, privilegiando conoscenze e competenze significative, stabili nel tempo e trasferibili, valorizzando le diversità e promuovendo le potenzialità di ciascuno. I curricoli si fondano su : - continuità dei percorsi (curricolo verticale – didattica orientante); - gradualità: rispetto delle fasi di sviluppo in cui si trovano gli allievi; - ricorsività: ritorno su concetti e abilità, mediante approfondimenti e precisazioni; - trasversalità: educazione linguistica e abilità meta cognitive come elementi propri di ogni disciplina.

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a.Identità e autonomia: operare scelte personali ed assumersi responsabilità

1. Mostrare sicurezza di sé, fiducia, operosità, collaborazione 2. Prendere coscienza della situazioni problematiche ed impegnarsi a risolverle, individualmente o con altri 3. Riuscire ad utilizzare conoscenze ed abilità acquisite per realizzare compiti significativi 4. Essere aperto alla critica, al dialogo, alla collaborazione 5. Saper comprendere se stesso e vedersi in relazione con gli altri 6. Riflettere e confrontarsi con le esperienze degli altri 7. Riuscire a farsi carico di compiti significativi e socialmente riconosciuti 8. Porsi in modo attivo nei confronti della informazioni e delle sollecitazioni comportamentali esterne 9. Saper interagire correttamente e produttivamente con coetanei e adulti 10. Sforzarsi di dare risposte personali ai problemi

b.Orientamento :fare piani per il futuro, verificare e adeguare il proprio progetto di vita 1. Elaborare ed esprimersi sul proprio futuro 2. Partecipare e collaborare consapevolmente e responsabilmente nelle situazioni che sollecitano l’impegno personale 3. Verificare con costanza l’adeguatezza delle proprie scelte e decisioni

c.Cittadinanza attiva : coesistere, condividere, essere responsabili 1. Essere disponibili al dialogo e al confronto critico per la soluzione di problemi esistenziali, morali, sociali 2. Saper ascoltare , accogliere le diversità, cooperare, mostrare solidarietà,essere tollerante 3. Riuscire ad essere cooperativo nei gruppi di compito, di livello, elettivi 4. Essere consapevole dei propri diritti/doveri di cittadino e rispettare le regole e i valori della convivenza civile, tutelando la sicurezza propria, degli altri e dell’ambiente in cui si vive 5. Comprendere, valorizzare e coltivare i propri particolari talenti e quelli degli altri

d. Alfabetizzazione culturale di base: per leggere e governare l’esperienza 1. Padroneggiare le conoscenze e le abilità necessarie allo svolgimento delle attività proposte. 2. Saper leggere correttamente, comprendere e produrre, in maniera corretta, messaggi e testi in forma orale e scritta 3. Conoscere e praticare funzionalmente le lingue straniere nei limiti delle acquisizioni promosse 4. Comprendere i linguaggi non verbali, utilizzandoli per la comunicazione e l’espressione personale 5. Riuscire ad orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti fra realtà geografiche e storiche Diverse 6. Saper calcolare, eseguire operazioni aritmetiche, risolvere problemi di matematica

Competenze: La scuola predispone il curricolo, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti dalle indicazioni nazionali. Per promuovere lo sviluppo della persona, la scuola accompagna gli alunni nel raggiungimento di competenze attinenti ai seguenti ambiti:

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7. Saper esplorare e comprendere gli elementi tipici dei vari ambienti naturali ed umani 8. Utilizzare gli strumenti informatici per la realizzazione dei lavori scolastici 9. Conoscere ed utilizzare processi e procedure per l’ideazione e la realizzazione di oggetti fisici, grafici o virtuali 10. Riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria

IN APPLICAZIONE DI QUANTO SOPRA ESPLICITATO LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ASSICURA: 1. L’adattamento della progettazione didattica alle In dicazioni per il curricolo per tutte le discipline delle classi prima, seconda e terza dell a Scuola secondaria di primo grado . 2.L’insegnamento di due lingue straniere comunitari e (bilinguismo) nella scuola secondaria di primo grado Le attività di lingua straniera sono strutturate su tre ore curriculari per l’inglese e due ore curriculari per il francese. 4. L’educazione alla Convivenza Civile e alla Citta dinanza e Costituzione A decorrere dall’’inizio dell’anno scolastico 2008-2009, in seguito all’emanazione del decreto legge del 01-09-2008, n.137, sono state attivate nell’ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale iniziative volte al conseguimento di conoscenze e competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”. 5. Altre attività Si attiveranno inoltre, progetti musicali, laboratori di latino, attività sportive, ma anche giochi matematici, attività di approfondimento delle competenze linguistiche, scientifiche o storiche, nonché attività di recupero e rinforzo delle competenze perseguite durante il tempo scuola obbligatorio. Dette attività andranno monitorate dai docenti e dagli utenti per decidere eventuali modifiche. 6. Corso ad indirizzo musicale Per l’anno scolastico 2012-2013 proseguono le attività legate all’insegnamento dello strumento musicale per il quale, per effetto dell’articolo 23 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 26, è assicurata una quota oraria obbligatoria non inferiore a quella prevista per i corsi ad indirizzo musicale. Gli strumenti musicali proposti agli alunni per la scelta e deliberati dal collegio dei docenti sono: pianoforte, violino, violoncello e flauto. L’opzione di uno dei suddetti strumenti una volta attuata verrà riconfermata per il triennio di studi quindi non è suscettibile di modifica .Le lezioni, n. 3 ore settimanali, si svolgono in orario pomeridiano, dal lunedì al venerdì, con orari differenziati secondo le attività di musica d’insieme/ strumento. 7. Attività alternative all’insegnamento della reli gione cattolica. Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica verranno programmate attività alternative previa acquisizione del parere delle famiglie o sarà data la possibilità di svolgere studio guidato con l’assistenza dell’insegnante. Verranno privilegiati i temi della fratellanza, dell’amicizia, della solidarietà, dei diritti dell’uomo e del cittadino, dell’educazione alla salute. La scelta è valida per l’intero anno scolastico.

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RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA La scuola si pone in atteggiamento di disponibilità e di ascolto nei confronti delle famiglie; a tal scopo sono previsti: ◊ assemblea annuale per il rinnovo dei rappresentanti di classe ◊ ricevimenti generali con cadenza quadrimestrale ◊ comunicazione scuola-famiglia chiara e tempestiva sull’organizzazione e l’andamento Scolastico ◊ distribuzione, su richiesta, di copia del POF

L’OFFERTA FORMATIVA L’art. 12 del Regolamento sull’Autonomia scolastica assegna: a) al MIUR la definizione di gran parte del curricolo (85%); b) alle scuole la definizione del restante (15%). Quest’ultima parte è lasciata alla valutazione ed alla deliberazione della scuola e rappresenta in concreto il suo radicamento nel territorio ed è stata definita in relazione ai problemi, alle aspettative dell’utenza ed alle potenzialità legate alle risorse umane e strutturali della scuola. Per questo si lavora nell’Istituto Comprensivo per l’attuazione dei Progetti finalizzati ad una conoscenza sempre rinnovata dei problemi formativi e ad un servizio più adeguato alle richieste individuali e sociali. L'Istituto Comprensivo nell’ambito di quanto acquisito con l’autonomia e nel rispetto dei principi dell’autonomia stessa ha individuato i seguenti obiettivi da perseguire allo scopo di ottimizzare l’offerta formativa :

� Migliorare l’offerta formativa � Programmare per obiettivi formativi � Organizzare le attività per laboratori � Ottimizzare le risorse interne con un diverso impiego delle competenze dei docenti � Fornire occasioni per lavori in piccolo gruppo per attività di recupero, consolidamento

e di potenziamento (LARSA) � Arricchire la professionalità dei docenti acquisendo la capacità di lavorare insieme e di

progettare � Avvalersi della collaborazione delle famiglie, di Enti Locali, di esperti esterni � Offrire agli alunni una serie di iniziative integrative facoltative ed opzionali � Organizzare un nuovo modello di scuola più flessibile e maggiormente rispondente alle

esigenze, alle potenzialità di ognuno e al limitato tempo di attenzione degli alunni. Gli elementi significativi del progetto sono i segu enti: 1. La condivisione delle scelte educative 2. L’accoglienza di tutti gli alunni 3. L’accoglienza e l’integrazione di alunni stranieri 4. La programmazione disciplinare trasversale 5. L’offerta formativa progettuale 6. La comunicazione costante tra scuola e famiglia 7. La valutazione intesa come operazione finalizzata alla correzione dell’intervento didattico più che all’espressione di giudizi nei confronti degli alunni 8. La formazione e l’aggiornamento di tutto il personale della scuola.

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I FATTORI DI QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO Il Collegio dei Docenti ritiene che indicatori di un buon modo di fare scuola siano:

▼la condivisione delle scelte educative ▼la collaborazione di tutto il personale (docente, a mministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi organizzativi della scuola ▼il lavoro collegiale degli insegnanti ▼l’attenzione al tema della continuità ▼l’attenzione alla diversità ▼l’attivazione di percorsi interculturali ▼la suddivisione delle competenze disciplinari tra g li insegnanti della scuola primaria ▼il raccordo interdisciplinare tra i docenti come st rumento che possa gestire l’unitarietà dell’insegnamento ▼l’individualizzazione delle procedure d’insegnament o ▼l’esistenza di traguardi irrinunciabili comuni e de finiti collegialmente ▼la disponibilità degli insegnanti ad intendere la v alutazione come un’operazione finalizzata alla correzione dell’int ervento didattico più che alla espressione di giudizi nei confronti degli alunni ▼la flessibilità organizzativa ▼il rapporto costante tra insegnanti e famiglie ▼la disponibilità degli insegnanti alla sperimentaz ione, alla innovazione didattica e all’aggiornamento professionale.

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE Ogni anno viene redatto il Piano di Aggiornamento della scuola che comprende: □ Corsi organizzati autonomamente utilizzando i

finanziamenti destinati alla formazione; □ L’adesione a corsi organizzati dall’ IRRE, dal Centro

Servizi Amministrativi e dall’amministrazione scolastica stessa.

Per l’anno scolastico in corso, in base a quanto emergerà dall’indagine sui bisogni formativi dell’istituto, il Collegio dei Docenti delibererà un piano di formazione e aggiornamento.

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ANNO SCOLASTICO

2012 – 2013