Diritto Commerciale Campobasso Riassunti (1)

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    Limprenditore

    1.1 La nozione di imprenditore

    Art.2082: imprenditore colui che esercita professionalmente unattivit economica organizzata al fine

    della produzione o dello scambio di beni o servizi.Lart.2082 fissa i requisiti minimi che devono ricorrere perch un dato soggetto sia imprenditore.Dallarticolo si ricava che limpresa attivit (serie coordinata di atti) ed attivit caratterizzata da unospecifico scopo (la produzione o lo scambio di beni o servizi) e da specifiche modalit di svolgimento(essa deve essere svolta in maniera organizzata, con metodo economico e con professionalit).

    1.1.1 Lattivit produttiva

    attivit dimpresa lo svolgimento di unattivit produttiva, cio di unattivit volta alla produzione dinuova ricchezza grazie alla produzione, o allo scambio, di beni e servizi.

    Non impresa lattivit di mero godimento. Classico lesempio del proprietario di immobili che liconcede in locazione: egli non imprenditore in quanto si limita a godere i frutti dei propri beni.Certamente illegittime sono anche le societ immobiliari di comodo: societ il cui patrimonio attivo

    costituito esclusivamente dagli immobili conferiti dai soci e la cui attivit si esaurisce nel concedere taliimmobili in locazione a terzi o agli stessi soci. Tali societ sono nulle.Unattivit pu, per, costituire allo stesso tempo godimento di beni preesistenti e produzione di nuovi

    beni o servizi. Ed in tal caso, in presenza degli altri requisiti richiesti dallart.2082, fa acquistare la qualitdi imprenditore. Ad esempio lattivit alberghiera: le prestazioni locative sono accompagnatedallerogazione di servizi collaterali (pulizia locali, cambio biancheria, etc.) che eccedono il merogodimento del bene. infine opinione ormai decisamente prevalente che la qualit di imprenditore deve essere riconosciutaanche quando lattivit produttiva illecita. Ferma restando lapplicazione delle sanzioni amministrativee penali, non vi alcuna ragione per sottrarre al fallimento un contrabbandiere o un produttore di droga.Tuttavia, chi viola la legge non potr avvalersi delle norme che tutelano limprenditore: da uncomportamento illecito non possono mai derivare effetti favorevoli per il suo autore.

    1.1.2 Lorganizzazione

    Il legislatore qualifica limpresa come attivit organizzata e definisce lazienda come il complesso deibeni organizzati dallimprenditore per lesercizio dellimpresa.Occorre precisare che affinch una data attivit produttiva possa dirsi organizzata in forma di impresa

    basta un minimo di organizzazione di lavoro proprio o di capitale , tale per cui si possa ritenere superatala soglia della semplice auto-organizzazione del proprio lavoro. Al di l si diventa imprenditore edimprenditori piccoli o grandi a seconda del caso concreto.

    1.1.3 Leconomicit dellattivit e scopo di lucro

    Per avere unimpresa essenziale che lattivit produttiva sia condotta con metodo economico, cio

    secondo modalit che consentano almeno lautosufficienza economica (pareggio fra i costi e i ricavi).Lo scopo di lucro non considerato requisito essenziale per lattivit economica. La risposta decisamente negativa se per scopo lucrativo si intende il movente psicologico dellimprenditore (lucrosoggettivo). Ci in quanto la disciplina giuridica deve considerare solo elementi oggettivi.La risposta deve essere per negativa anche se per scopo di lucro si intende il lucro oggettivo,cio il fattoche lattivit deve essere svolta secondo modalit volte a massimizzare i ricavi. La nozione diimprenditore infatti nozione unitaria, comprensiva sia dellimpresa privata (fra cui vi anche limpresamutualistica) sia dellimpresa pubblica; e ci implica che requisito essenziale pu essere consideratosoloci che comune a tutte le imprese e a tutti gli imprenditori.Limpresa pubblica e limpresa cooperativa (che ha scopo mutualistico) dimostrano perci che il requisitominimo essenziale dellattivit di impresa leconomicit della gestione e non lo scopo di lucro.

    Requisitigiuridici

    Attivit digodimento e

    impresa

    Impresaillecita

    Lattivitdimpresa e

    scopo di lucro

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    1.1.4 La professionalit

    Professionalit lesercizio abituale e non occasionaledi una data attivit produttiva.La professionalit non richiede che lattivit imprenditoriale sia svolta in modo continuato e senzainterruzioni: per le attivit stagionali sufficiente il costante ripetersi degli atti di impresa secondo lecadenze di quel dato tipo di attivit.

    imprenditore anche chi compie un unico affare, se questo comporta il compimento di operazionimolteplici e lutilizzo di un apparato complesso, e si imprenditori anche se si produce beni per usopersonale (impresa per conto proprio). La destinazione al mercato della produzione non infatti richiestada alcun dato legislativo.

    1.2 Impresa e professioni intellettuali

    I liberi professionisti (avvocati, dottori commercialisti, notai, etc.) non sono mai in quanto taliimprenditori. Il professionista imprenditore solo se lesercizio della professione costituisce elemento diuna attivit organizzata in forma dimpresa. il caso del medico che gestisce una clinica privata nella quale opera, o del professore titolare di unascuola privata nella quale insegna. In questi casi si in presenza di due distinte attivit, intellettuale e diimpresa, e troveranno perci applicazione nei confronti dello stesso soggetto sia la disciplina specifica

    dettata per la professione intellettuale (ad es: necessit di iscrizione agli albi professionali), sia ladisciplina dellimpresa. Il professionista intellettuale che si limita a svolgere la propria attivit nondiventa mai imprenditore ( perci risulta escluso dallo statuto dellimprenditore, con i suoi vantaggiquali la sottrazione al fallimento ma con anche i suoi svantaggi, quali linapplicabilit della disciplinadellazienda, dei segni distintivi e della concorrenza sleale; divieto per i professionisti di farsi pubblicit,etc.).

    Le categorie di imprenditori

    2.1 Imprenditore agricolo

    imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attivit: coltivazione del fondo, selvicoltura,

    allevamento di animali e attivit connesse.Coltivazione del fondo, selvicoltura ed allevamento di animali sono attivit tipicamente agricole. Essehanno per subito una profonda evoluzione dal 1942 ad oggi. Oggi il progresso tecnologico pu dar luogoad ingenti investimenti di capitali anche in agricoltura e pu sollevare sul piano giuridico il dubbio sealcuni imprenditori agricoli debbano essere ricompresi sotto la disciplina delle imprese commerciali (quindi se giusto il loro esonero dalla tenuta delle scritture contabili nonch dal fallimento).Al riguardo si stabilito che impresa agricola ogni impresa la cui attivit fondata sullo svolgimento diun ciclo biologico naturale. Nessuna rilevanza ha il modo di produzione (e quindi se si utilizzano ingenticapitali).Lattuale articolo 2135 afferma che: per coltivazione del fondo, selvicoltura e allevamento di animali siintendono le attivit dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico, di carattere vegetale oanimale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine.

    Coltivazione

    del fondoLa produzione di specie vegetali sempre qualificabile come attivit agricola essenziale, anche serealizzata con metodi che prescindono del tutto dallo sfruttamento della terra e dei suoi prodotti.

    Ne consegue che sono coltivazioni del fondo anche le coltivazioni in serra e lafloricoltura.

    Selvicoltura

    La selvicoltura concepita come attivit caratterizzata dalla cura del bosco per ricavarne i relativiprodotti. Non costituisce perci attivit agricola lestrazione di legname disgiunta dallacoltivazione del bosco.

    Allevamento

    di animali

    Si intende non solo lallevamento diretto ad ottenere prodotti tipicamente agricoli (carne, latte,lana) ma anchelallevamento di cavalli da corsa, lallevamento e laddestramento di razze canine.Ancora, impresa agricola lallevamento di animali da cortile (polli, conigli, etc.) elacquacoltura (pesci).Limprenditore ittico, cio limprenditore che esercita lattivit di pesca professionale diretta allacattura di organismi acquatici in ambienti marini, salmastri o dolci, considerato imprenditoreagricolo.

    Unico affare eimpresa

    per contoproprio

    Attivitstagionali

    Attivitagricole

    essenziali

    Nuova nozione:il ciclo

    biologico

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    In base al terzo comma dellart. 2135 si intendono connesse: le attivit dirette alla manipolazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti ottenuti

    prevalentemente da unattivit agricola essenziale; le attivit dirette alla fornitura di beni o servizi mediante lutilizzazione prevalentedi attrezzature o

    risorse normalmente impiegate nellattivit agricola esercitata.

    Le une e le altre sono attivit oggettivamente commerciali. industriale e non agricoltore chi produceolio o formaggi; commerciante e non agricoltore chi ha un negozio di frutta e verdura. Queste attivitsono per considerate agricole quando sono in connessione con una delle tre attivit agricole essenziali.Per qualificare lattivit come agricola per connessione: necessario che il soggetto che la esercita sia imprenditore agricolo in quanto svolge in forma di

    impresa una delle tre attivit agricole tipiche e inoltre che sia unattivit coerente con quella connessa(connessione soggettiva). imprenditore commerciale il viticoltore che produce formaggi; inveceimprenditore agricolo il viticoltore che produce vino;

    necessario che si tratti di attivit avente ad oggetto beni e servizi forniti mediante lutilizzazioneprevalentedi attrezzature o risorse dellazienda agricola (connessione oggettiva).

    2.2 Imprenditore commerciale

    imprenditore commerciale colui che esercita una o pi delle seguenti categorie di attivit: attivit industriale diretta alla produzione di beni o servizi; attivit intermediaria nella circolazione dei beni (settore del commercio); attivit di trasporto; attivit bancaria e assicurativa; altre attivit ausiliarie alle precedenti (imprese di pubblicit, etc.).

    Ma come vanno qualificate le imprese che non rientrano nellelenco dellart. 2195?Dovranno essere considerate commerciali ogni impresa che non sia qualificabile come agricola (es: leagenzie per il collocamento di collaboratrici domestiche o imprese di pubblici spettacoli).

    2.3 Il criterio dimensionale. La piccola impresa

    Sono piccoli imprenditori i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro cheesercitano unattivit professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componentidella famiglia. Per avere un piccolo imprenditore quindi necessario che: limprenditore presti il suo lavoro nellimpresa; il suo lavoro e quello degli eventuali familiari prevalga (in senso qualitativo-funzionale) rispetto al

    capitale proprio o altrui investito nellimpresa e rispetto al lavoro altrui.

    Come conseguenza, ad esempio, non mai piccolo imprenditore chi investe ingenti capitali (ungioielliere), anche se non si avvale di nessun collaboratore. I piccoli imprenditori non falliscono.Le societ non sono considerate, in nessun caso, piccoli imprenditori. Il criterio della prevalenza dellavoro familiare applicabile solo allimprenditore persona fisica.

    2.4 Limpresa artigiana

    Secondo la legge quadro del 1985 la definizione di artigiano basata: sulloggetto dellimpresa, che pu essere costituito da qualsiasi attivit di produzione di beni o di

    prestazioni di servizi con alcuni limiti ed esclusioni; sul ruolo dellartigiano nellimpresa, richiedendo che esso svolga in misura prevalente il proprio

    lavoro, anche manuale, nel processo produttivo. Ma non, si badi, che il suo lavoro prevalga sugli altrifattori produttivi.

    La qualifica di impresa artigiana riconosciuta anche alle imprese costituite in forma di societ dipersone, di S.r.l e di cooperative, purch ricorrano determinate condizioni. Ma, per le societ, il fatto di

    essere societ artigiane comporta il solo vantaggio di godere di una serie di provvidenze (vantaggi) afavore dellartigiano create dalle regioni. Non le esonera dal fallimento.In passato, invece, tali societ erano sottratte al fallimento. Ed era diversa anche la nozione di impresaartigiana. Per la legge del 1956, il dato caratterizzante dellimpresa artigiana risiedeva nella natura

    Attivitagricole perconnessione

    Piccoloimprenditore: il

    criterio dellaprevalenza

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    artistica o usuale dei beni o servizi prodotti e non nella prevalenza del lavoro familiare nel processoproduttivo.

    2.5 Limpresa familiare

    impresa familiare limpresa nelle quale collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini

    entro il secondo grado dellimprenditore: la cosiddettafamiglia nucleare.Il lavoro familiare nellimpresa era ed fenomeno largamente diffuso ed era fenomeno che in passatopoteva dar luogo ad abusi ed ingiustizie in quanto il lavoro familiare si presumeva prestato a titologratuito. Con la riforma del diritto di famiglia del 1975 il legislatore ha voluto predisporre una tutelaminima del lavoro familiare nellimpresa.La tutela legislativa realizzata riconoscendo ai membri della famiglia nucleare che lavorino in modocontinuato nellimpresa determinati diritti patrimoniali e amministrativi.

    Diritti patrimoniali Diritti amministrativi

    diritto al mantenimento, anche se non dovuto adaltro titolo;

    diritto di partecipazione agli utili dellimpresa; diritto sui beni acquistati con gli utili;

    diritto di prelazione sullazienda in caso didivisione.

    Le decisioni in merito alla gestionestraordinaria dellimpresa sono adottate, amaggioranza, dai familiari che partecipanoallimpresa stessa.

    Il diritto di partecipazione trasferibile solo a favore degli altri membri della famiglia nucleare e con ilconsenso unanime dei familiari gi partecipanti.Limpresa familiare resta unimpresa individuale, sia pure caratterizzata da una particolare disciplinadelle prestazioni lavorative dei familiari dellimprenditore. Ne consegue che:

    i beni aziendali sono di propriet esclusiva dellimprenditore; i diritti patrimoniali dei partecipanti allimpresa costituiscono semplici diritti di credito nei confronti

    dellimprenditore; gli atti di gestione ordinaria rientrano nella competenza esclusiva dellimprenditore.

    Si deve inoltre ritenere che limprenditore agisca nei confronti dei terzi in proprio e non quale

    rappresentante dellimpresa familiare. Come conseguenza, se limpresa commerciale (e non piccola),solo il famigliare-imprenditore sar esposto al fallimento.

    Lacquisto della qualit di imprenditore

    3.1 Limputazione dellattivit di impresa

    Lindividuazione del soggetto cui applicabile la disciplina dellimpresa non solleva problemi quando gliatti di impresa sono compiuti direttamente dallinteressato o da un suo rappresentante che contratta insuonome. infatti principio generale del nostro ordinamento giuridico che se un terzo investito con unmandato della rappresentanza, grazie alla spendita del nome, tutti gli effetti degli atti posti in essere dalmandatario in nome del mandante si producono direttamente nella sfera giuridica del mandante.

    3.2 Esercizio indiretto dellattivit di impresa. Limprenditore occulto

    Lesercizio dellimpresa pu esser fatto attraverso una persona interposta senza mandato. Abbiamo cosdue soggetti:1. il soggetto che compie in proprio nome i singoli atti dellimpresa ( imprenditore palese o

    prestanome);2. il soggetto che fornisce al primo i necessari mezzi finanziari, o che dirige di fatto limpresa e fa propri

    tutti i guadagni (imprenditore occulto).

    In tale situazione gli atti di impresa saranno formalmente decisi dallimprenditore palese, ma evidenteche nella sostanza ogni decisione sar adottata dallimprenditore occulto.Questo particolare modo di operare non solleva problemi fin quanto gli affari prosperano. Ne solleva di

    ben gravi quando gli affari vanno male ed il soggetto utilizzato dal dominus sia una persona fisicanullatenente. fuori di dubbio che i creditori potranno provare il fallimento del prestanome: questi ha agito in proprionome ed ha perci acquistato la qualit di imprenditore commerciale. altrettanto indubbio che, data

    Il principiodella spendita

    del nome

    Trasferimento dellapartecipazione

    Strutturadellimpresa

    familiare

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    linsufficienza del relativo patrimonio, i creditori ben poco potranno ricavare dal fallimento delprestanome.

    Quali sono i possibili rimedi?Limprenditore occulto, secondo una corrente presente nella dottrina, dovrebbe fallire in quanto vi uncollegamento inscindibile fra potere e rischio di impresa; ma tale teoria ha scarsi consensi, la premessa sucui si fonda non ha un solido fondamento normativo ed smentita dai principi che regolano la societ dicapitali. Infatti, dal 1993, per le Srl e oggi anche per le SpA neppure la qualit di socio unico porta di pers lassunzione di responsabilit illimitata per le obbligazioni sociali. Ne consegue che nel nostroordinamento il dominio di fatto di unimpresa individuale o di una societ di capitali non condizionesufficiente per esporre a responsabilit e fallimento; n, tanto meno, determina di per s lacquisto dellaqualit di imprenditore. Limprenditore occulto, quindi, non fallisce.

    3.3 Lacquisto della qualit di imprenditore: inizio dellimpresa

    La qualit di imprenditore si acquista con leffettivo iniziodellattivit di impresa (ovvero col compimento

    del primo atto di gestione).Tuttavia, leffettivo inizio dellattivit di impresa spesso preceduto da una fase preliminare diorganizzazione. Da qui il problema se si diventa imprenditori gi nella fase preliminare di organizzazione.Gli atti di organizzazione fanno acquistare la qualit di imprenditori quando,per il loro numero e per laloro significativit, manifestano in modo non equivoco lo stabile orientamento dellattivit verso undeterminato fine produttivo. Perci, un singolo atto non sar di regola sufficiente perch una personafisica diventi imprenditore; e anche pi atti non potrebbero bastare se risultano essere inespressivi o noncoordinati funzionalmente (ad es: affitto di un locale, acquisto di un auto, richiesta di un fido bancario).Per la societ anche un solo atto di organizzazione imprenditoriale, se significativo, potr esseresufficiente per affermare che lattivit di impresa iniziata(ad es: latto con cui una societ alberghieraacquista unarea fabbricabile).

    3.4 La fine dellimpresaAnche la fine dellimpresa dominata dal principio di effettivit: la qualifica di imprenditore si perde conla cessazioneeffettiva dellattivit.Lesatta determinazione del giorno di cessazione dellattivit di impresa ha poi particolare rilievo perlimprenditore commerciale. Ci in quanto la legge fallimentare prevede che lo stesso pu esseredichiarato fallito entro un anno dalla cessazione dellattivit.Al riguardo occorre tenere presente che la fine dellimpresa di regola preceduta da una fase diliquidazione. Tale fase costituisce ancora esercizio dellimpresa e la qualit di imprenditore si perde solocon la chiusura della liquidazione. Chiusura che si verifica solo con la definitiva disaggregazione delcomplesso aziendale. Non per necessario, si precisa, che siano stati pagati tutti i debiti contratti durantelesercizio dellimpresa.Per le societ, la cancellazione dal registro delle imprese presuppone non solo la disgregazionedellazienda, ma anche lintegrale pagamento delle passivit ad opera dei liquidatori e la definizione deirapporti fra i soci. Non vi dovrebbero perci essere dubbi che la cancellazione dal registro delle impresedetermina la fine dellimpresa societaria. Ci nonostante, la giurisprudenza per oltre 50 anni ha affermatoche la societ, bench cancellata dal registro delle imprese, doveva ritenersi ancora esistente ed esposta alfallimento, fin quando non fosse stato pagato lultimo debito. A questo stato di cose ha posto di recentefine la Corte Costituzionale, essa ha affermato che lanno per la dichiarazione di fallimento decorre dallacancellazione dal registro delle imprese.

    Capacit e impresa

    4.1.1 Incapacit e incompatibilit

    La capacit allesercizio di attivit di impresa si acquista con la piena capacit di agire e quindi alcompimento dei diciotto anni. Il minore o lincapace che esercita attivit di impresa non acquista laqualit di imprenditore, ferma restando lapplicazione delle norme che regolano la sorte di singoli atti

    Principio dieffettivit

    Capacit

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    dallo stesso compiuti. Ad esempio, il minore che con raggiri ha occultato la sua minore et non diventaimprenditore anche se i contratti conclusi non sono annullabili.

    Non costituiscono limitazioni della capacit di agire, ma semplici incompatibilit, i divieti di esercizio diimprese commerciale posti a carico di coloro che esercitano determinate professioni (ad es: impiegatidello stato, avvocati, notai). La violazione di tali divieti non impedisce lacquisto della qualit diimprenditore commerciale, ma espone a sanzioni amministrative e ad un aggravamento delle sanzioni

    penali per bancarotta in caso di fallimento.

    4.1.2 Limpresa commerciale degli incapaci

    Il legislatore stabilisce che in nessun caso consentito linizio di una nuova impresa commerciale innome e nellinteresse del minore, interdetto o inabilitato. consentita solo la continuazione delleserciziodi una impresa commerciale preesistente.Intervenuta lautorizzazione del tribunale alla continuazione dellesercizio dellimpresa, chi ha larappresentanza legale (tutore o genitore) pu compiere tutti gli atti che rientrano nelleserciziodellimpresa, siano essi di ordinaria o di straordinaria amministrazione.Quanto allinabilitato, intervenuta lautorizzazione alla continuazione, potr esercitare personalmentelimpresa, con lassistenza del curatore.

    Diversamente, il minore emancipato pu essere autorizzato dal tribunale anche ad iniziare una nuovaimpresa commerciale. Con lautorizzazione il minore emancipato acquista la piena capacit di agire. Puesercitare limpresa senza assistenza del curatore e pu compiere da solo tutti gli atti che eccedonolordinaria amministrazione anche se estranei allesercizio dellimpresa.

    Lo statuto dellimprenditore commerciale

    5.1 Il registro delle imprese

    Il registro delle imprese lo strumento di pubblicit legale delle imprese individuali commerciali nonpiccole e delle societ commerciali. Il registro serve per rendere di pubblico dominio determinati atti ofatti relativi alla vita delle imprese in modo che tali atti non solo siano resi accessibili ai terzi ma chediventino opponibili a chiunque, indipendentemente dalleffettiva conoscenza.La tenuta del registro delle imprese affidata, per ogni provincia, alla camera di commercio.I fatti e gli atti da registrare sono specificati da una serie di norme e sono diversi a seconda della strutturasoggettiva dellimpresa. Riguardano, essenzialmente, gli elementi di individuazione dellimprenditore edellimpresa (dati anagrafici, ditta, oggetto, sede principale, etc.), nonch la struttura e lorganizzazionedella societ (atto costitutivo e sue modificazioni, nomina e revoca degli amministratori, etc.)Il registro delle imprese articolato in due sezioni: sezione ordinaria e sezione speciale.

    Nella sezione ordinaria sono tenuti alliscrizione le societ commerciali e gli imprenditori commercialiindividuali non piccoli (e quindi le societ, i gruppi europei di interesse economico con sede in Italia, glienti pubblici che perseguono unattivit commerciale; le societ estere con sede in Italia).

    Liscrizione nel registro delle imprese ha funzione di pubblicit legale. Serve cio non solo a rendereconoscibili i dati pubblicati, ma ha anche, a seconda dei casi, efficacia dichiarativa, costitutiva o

    normativa.

    Efficacia

    dichiarativa

    I fatti e gli atti sono opponibili a chiunque dal momento della loro registrazione. Lomessaiscrizione non impedisce che il fatto non possa essere opposto ai terzi: limprenditore che haomesso la registrazione pu sempre provare che il terzo era ugualmente a conoscenza del fatto(ad esempio, perch gli era stato comunicato attraverso una lettera).

    Efficacia

    costitutiva

    In alcuni ipotesi, tassativamente previste, liscrizione un presupposto perch latto siaeffettivamente produttivo di effetti. (caso SpA)

    Efficacia

    normativa

    In altri casi, liscrizione presupposto per lapplicazione di un determinato regime giuridico(caso della Snc: la societ esiste anche senza iscrizione ma la mancata registrazione impedisceche operi un regime di autonomia patrimoniale meno gravoso per i soci della societ).

    Prima di procedere alliscrizione, lufficio del registro deve controllare che la documentazione formalmente regolare (regolarit formale), nonch lesistenza e la veridicit dellatto (regolarit

    sostanziale); lufficio non pu rilevare dufficio eventuali cause di nullit o di annullabilit dellatto.Nella sezione speciale sono soggetti ad iscrizione: gli imprenditori agricoli individuali;

    Funzione

    Gli atti daregistrare

    Incompatibilit

    Inizio

    Continuazione

    Minoreemancipato

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    i piccoli imprenditori individuali; le societ semplici; gli imprenditori artigiani, gi iscritti nellapposito albo;

    Liscrizione nella sezione speciale ha funzione di pubblicit notizia. Tuttavia, per gli imprenditori

    agricoli, i coltivatori diretti del fondo e le societ semplici esercenti attivit agricola, liscrizione haefficacia di pubblicit legale.

    5.2 La scritture contabili obbligatorie

    Le scritture contabili sono documenti che contengono la rappresentazione, in termini quantitativi, deisingoli atti svolti nellesercizio dellattivit dimpresa.La tenuta delle scritture contabili obbligatoria per gli imprenditori che esercitano attivit commerciale,con esclusione dei piccoli imprenditori; inoltre, le societ commerciali sono obbligate alla tenuta dellescritture anche se non esercitano attivit commerciale.Secondo lart. 2214 limprenditore deve tenere tutte le scritture contabili che siano richieste dalla naturae dalle dimensioni dellimpresa.Le scritture necessarie per unordinata contabilit variano a seconda del tipo di attivit, delle dimensioni edellarticolazione territoriale dellimpresa. In ogni caso, devono essere tenuti: il libro giornale, che un registro cronologico e analitico. In esso devono essere indicate giorno per

    giorno le operazioni relative allesercizio dellimpresa. Basta che le operazioni siano registratenellordine in cui sono compiute e non necessariamente il giorno stesso del loro compimento;

    il libro degli inventari, che un registro di tipo periodico-sistematico. Deve essere redatto alliniziodellesercizio dellimpresa e successivamente ogni anno.

    Inoltre, devono essere conservati, per ciascun affare, gli originali della corrispondenza commerciale(lettere, fatture, etc.) ricevuta e le copie di quella spedita. A seconda della dimensione e del tipo limpresa

    pu tenere il libro mastro, il libro cassa, il libro magazzino (utile per la contabilit di magazzino).

    5.3 Regolarit delle scritture contabile. Efficacia probatoria

    Le scritture contabili e la corrispondenza commerciale deve essere conservata per 10 anni. Per garantirela veridicit delle scritture contabili e per impedire che le stesse siano successivamente alterate impostalosservanza di determinate regole formali e sostanziali nella loro tenuta.Formalit estrinseche: in base allattuale disciplina, il libro giornale e il libro degli inventari devonoessere numerati progressivamente pagina per pagina prima di essere messi in uso. Sono invece statesoppresse la vidimazione annuale e lobbligo della bollatura foglio per foglio.Formalit intrinseche: tutte le scritture contabili devono essere tenute secondo le norme di una ordinatacontabilit: senza spazi in bianco, senza interlinee, senza abrasioni e in modo che le parole cancellaterestino leggibili.Limprenditore che non tiene regolarmente le scritture contabili non pu utilizzarle come mezzo di provaa suo favore. , inoltre, assoggettato alle sanzioni penali per i reati di bancarotta in caso di fallimento.Le scritture contabili, siano o meno regolarmente tenute, possono sempre essere utilizzate dai terzi comemezzo processuale di prova contro limprenditore che le tiene. Al contrario perch limprenditore possautilizzarle come prova devono ricorrere tre condizioni: le scritture devono essere regolarmente tenute; lacontroparte deve essere a sua volta un imprenditore (obbligato alla tenuta delle scritture contabile); lacontroversia sia relativa a rapporti inerenti allesercizio dellimpresa.

    La rappresentanza commerciale

    6.1 Ausiliari dellimprenditore commerciale e rappresentanza

    Nello svolgimento della propria attivit limprenditore pu avvalersi della collaborazione di altri soggetti.La collaborazione pu riguardare anche la conclusione di affari con terzi in nome e per contodellimprenditore: lagire in rappresentanza.

    Il fenomeno della rappresentanza regolato in via generale dagli art.1387ss del codice civile. perregolato da norme specialiquando si tratta di atti inerenti allesercizio di impresa commerciale posti inessere da alcune figure tipiche di ausiliari interni (institore, procuratori e commessi), che per la loro

    Principiogenerale

    Sanzioni

    Efficaciaprobatoria

    Larappresentanzacommerciale

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    posizione assegnata nellimpresa, sono destinati ad entrare stabilmente in contatto con i terzi e aconcludere affari per limprenditore.Per la posizione rivestita nellorganizzazione aziendale, institore, procuratori e commessi sonoautomaticamente investiti del potere di rappresentanza dellimprenditore e di un potere commisurato altipo di mansione che la qualifica comporta. Il loro potere di vincolare direttamente limprenditore non sifonda cio sulla presenza di una procura, ma costituisce effetto naturale di quella determinatacollocazione nellimpresa ad opera dellimprenditore. Questi potr modificare il contenuto legale tipicodel potere di rappresentanza degli ausiliari, ma in tal caso occorre uno specifico atto, opponibile ai terzisolo se portato a loro conoscenza.

    Institore

    institore colui che preposto dal titolare allesercizio dellimpresa o di una sede secondaria odi un ramo particolare della stessa. , nel linguaggio comune, il direttore generale dellimpresa odi una filiale o di un settore produttivo. linstitore pu compiere in nome dellimprenditore tutti gli atti pertinenti allesercizio

    dellimpresa (rappresentanza sostanziale), ma non pu vendere, affittare lazienda oipotecare i beni immobili in quanto la rappresentanza limitata agli atti che riguardano lagestione dellimpresa (gestione = esercizio dellimpresa);

    tenuto, congiuntamente con limprenditore, alladempimento degli obblighi di iscrizionenel registro delle imprese e alla di tenuta delle scritture contabili dellimpresa o della sede

    cui preposto; linstitore, negli atti con i terzi, deve spendere il nome dellimprenditore affinch latto

    compiuto e i relativi effetti ricadono direttamente sul rappresentato. Se non spende il nomesolo linstitore personalmente obbligato; tuttavia, obbligato anche limprenditore, quandogli atti compiti dallinstitore siano pertinenti allesercizio dellimpresa a cui preposto;

    linstitore pu stare in giudizio, sia come attore che come convenuto, per le obbligazionidipendenti da atti compiuti nellesercizio dellimpresa a cui preposto (rappresentanza

    processuale).

    Le limitazioni ai poteri dellinstitore da parte dellimprenditore sono opponibili ai terzi solo selatto di limitazione stato pubblicato sul registro delle imprese, salvo la prova che i terziconoscevano lesistenza delle limitazioni al momento della conclusione dellaffare.

    Procuratore

    I procuratori sono coloro che in base ad un rapporto continuativo sono preposti a dirigere un

    circoscritto e determinato settore operativo dellimpresa (sono procuratori, ad esempio, ildirettore del settore acquisti, del personale, etc.). Il procuratore: ha il potere di compiere per limprenditore tutti gli atti pertinenti a un circoscritto e

    determinato settore operativo dellimpresa; non ha la rappresentanza processuale dellimprenditore, neppure per gli atti da lui posti in

    essere; non soggetto agli obblighi di iscrizione nel registro delle imprese e di tenuta delle scritture

    contabili; risponde da solo (e non insieme allimprenditore) per gli atti compiuti senza la spendita del

    nome dellimprenditore.

    Commesso

    I commessi sono ausiliari subordinati cui sono affidate mansioni esecutive o materiali che lipongono in contatto con terzi. Essi possono compiere gli atti ordinariamente rientranti nel loroincaricato. I commessi non possono n concedere dilazioni o sconti che non siano duso e, se

    preposti alla vendita nei locali dellimpresa, non possono esigere il prezzo fuori dai locali stessi,n possono esigerlo allinterno dellimpresa se alla riscossione destinata apposita cassa.

    Lazienda

    7.1 Lazienda

    Lart. 2555 definisce lazienda come il complesso dei beni organizzati dallimprenditore per leserciziodellimpresa. Lazienda costituisce lapparato strumentale di cui limprenditore si avvale per losvolgimento e nello svolgimento della propria attivit.Lazienda un insieme di beni eterogenei caratterizzati dallunitaria destinazione ad uno specifico fineproduttivo.

    Il rapporto di strumentalit e di complementariet fra i singoli elementi costitutivi dellazienda fa s che ilcomplesso unitario acquisti di regola un valore di scambio maggiore della somma dei valori dei singolibeniche in un dato momento lo costituiscono. Tale maggior valore si definisce avviamento. Si distinguetra:

    Azienda eimpresa

    Unit funzionaledellazienda

    Avviamento

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    avviamento oggettivo, ricollegabile a fattori che permangono anche se muta il titolare dellazienda (sipensi, ad esempio, alla capacit di un complesso industriale di consentire la produzione a costicompetitivi sul mercato);

    avviamento soggettivo, dovuto allabilit operativa dellimprenditore e in particolare alla sua abilitnel formare, conservare e accrescere la clientela.

    7.2 La circolazione dellazienda

    Lazienda pu essere loggetto di un atto di disposizione quale la vendita. importante stabilire se undeterminato atto di disposizione dellimprenditore sia da qualificare come trasferimento di azienda ocome trasferimento di singoli beni aziendali; non sempre la distinzione agevole nella pratica.Si ha un trasferimento di azienda quando latto di disposizione comprende lintero complesso aziendaleoppure, pur comprendendo solo un ramo particolare dellazienda, esso risulta dotato di organicitoperativaI contratti devono essere stipulati con losservanza delle forme stabilite dalla legge per il trasferimento deisingoli beni che compongono lazienda o per la particolare natura del contratto (ad esempio, ilconferimento dazienda in una societ di capitali dovr sempre avvenire per atto pubblico). Per tutte leimprese soggette a registrazione prescritto che i contratti di trasferimento devono essere iscritti nel

    registro delle imprese nel termine di 30 giorni.La vendita dellazienda produce un ulteriore effetto il divieto di concorrenza: chi aliena unaziendacommerciale deve astenersi, per un periodo di tempo massimo di 5 anni, dalliniziare una nuova impresache possa per oggetto, ubicazione o per altre circostanze sviare la clientela dallazienda ceduta. Il divietodi concorrenza per derogabile e ha carattere relativo: sussiste nei limiti in cui la nuova attivitdellalienante sia potenzialmente idonea a sottrarre clientela allazienda ceduta.

    Successione nei

    contratti

    aziendali

    Lacquirente subentra in tutti i rapporti contrattuali in corso di esecuzione che lalienante hastipulato con fornitori, finanziatori, lavoratori e clienti. . Il consenso del terzo contraente non necessario per il trasferimento del contratto; dal trasferimento il terzo contraente dovr eseguirele proprie prestazioni nei confronti del nuovo titolare dellazienda.Tuttavia, il terzo pu recedere dal contratto entro 3 mesi dalla notizia del trasferimento sesussiste una giusta causa. Il recesso determina lestinzione del contratto e non il ritorno delcontratto in testa allalienante.

    Successione nei

    crediti

    aziendali

    La notifica al debitore ceduto o laccettazione da parte di questi, sostituita da una sorta dinotifica collettiva: liscrizione del trasferimento dellazienda nel registro delle imprese.Da tale momento la cessione dei crediti relativi allazienda ceduta ha effetto nei confronti deiterzi, anche in mancanza di notifica al debitore o di sua accettazione. Tuttavia, il debitore ceduto liberato se paga in buona fede allalienante.Questa disciplina circoscritta alle imprese soggette a registrazione con effetti di pubblicitlegale; negli altri casi trova applicazione la disciplina generale della cessione dei crediti.

    Successione nei

    debiti aziendali

    Non ammesso il mutamento del debitore senza il consenso del creditore.Lalienante non liberato da tali debiti se non risulta che i creditori vi hanno consentito; inoltre,nelle imprese commerciali, lacquirente dellazienda risponde in solido dei debiti suddetti serisultano dai libri contabili obbligatori.Per i debiti di lavorolacquirente dellazienda risponde, in solido con lalienante, anche se non

    risultano dalle scritture contabili o anche se lacquirente non ne ha avuto conoscenza allatto deltrasferimento.

    7.3 Usufrutto dellazienda

    La costituzione in usufrutto di un azienda comporta il riconoscimento in testa allusufruttuario diparticolari poteri-doveri. Lusufruttuario deve esercitare lazienda sotto la ditta che la contraddistingue.Inoltre, deve condurre lazienda senza modificarne la destinazione ed in modo da conservare lefficienzadellorganizzazione e degli impianti e le normali dotazioni di scorte. La violazione di tali obblighideterminano la cessazione dellusufrutto per abuso dellusufruttuario.Il potere-dovere di gestione dellusufruttuario comporta che lo stesso non solo pu godere dei beniaziendali, ma ha anche il potere di disporne nei limiti segnati dalle esigenze della gestione.Lusufruttuario ha quindi il potere di acquistare ed immettere nellazienda nuovi beni; beni che diventano

    di propriet del nudo proprietario e sui quali lusufruttuario avr diritto di godimento. Al terminedellusufrutto lazienda risulter composta in tutto o in parte da beni diversi da quelli originari. pertanto

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    previsto che venga redatto un inventario allinizio e alla fine dellusufrutto e che la differenza fra le dueconsistenze venga regolata in denaro.

    7.4 Affitto dellazienda

    Laffitto di azienda un contratto diverso dalla locazione di un immobile destinato allesercizio di attivit

    di impresa: nel primo caso, oggetto del contratto un complesso di beni organizzati; nel secondo caso, ilcontratto ha per oggetto il locale in quanto tale.

    La disciplina della concorrenza

    8.1 La legislazione antimonopolistica italiana e comunitaria

    La libert di iniziativa economica e la competizione fra imprese non possono tradursi in atti ecomportamenti che pregiudicano in modo rilevante e durevole la struttura concorrenziale del mercato.La legge 287/1990 ha istituito lautorit garante della concorrenza e del mercatoche vigila sul rispettodella normativa antimonopolistica, adotta i provvedimenti antimonopolistici necessari ed irroga lesanzioni amministrative e pecuniarie previste dalla legge. Per il settore bancario tuttavia competente la

    banca dItalia e per il settore delle assicurazioni lIsvap. La competenza dellautorit italiana ha carattere

    residuale: circoscritta alle pratiche anticoncorrenziali che hanno rilievo esclusivamente locale e che nonincidono nel mercato comunitario. Per queste ultime competente in via esclusiva la commissione UE.

    8.2 Le pratiche anticoncorrenziali

    Tipologie Descrizione

    Intese

    restrittive della

    concorrenza

    Le intese sono comportamenti concordati fra imprese, anche attraverso organismi comuni(consorzi, associazioni di imprese, etc.), volti a limitare la propria libert di azione sul mercato.Ad es: accordi con cui si fissano prezzi uniformi o si contingenta la produzione.Vietate sono solo le intese che hanno per oggetto o per effetto limpedire, il restringere o ilfalsare in maniera consistente il gioco della concorrenza allinterno del mercato o in una sua

    parte rilevante. Sono lecite, al contrario, le intese minori: le intese che non incidono in manierarilevante sullassetto concorrenziale del mercato. Le intese vietate sono nulle ad ogni effetto.

    Chiunque pu agire in giudizio per farne accertare la nullit.Abuso di

    posizione

    dominante

    Ad unimpresa in posizione dominante in particolare vietato di: imporre prezzi o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravosi; impedire o limitare la produzione, gli sbocchi o gli accessi al mercato; applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti.

    Abuso di

    dipendenza

    economica

    vietato labuso dello stato di dipendenza economica nel quale si trova unimpresa cliente ofornitrice rispetto ad una o pi altre imprese anche in pozione non dominante sul mercato. Siintende per dipendenza economica la situazione in cui una impresa sia in grado di determinare,nei rapporti commerciali con unaltra impresa, un eccessivo squilibrio di diritti e di obblighi. Il

    patto attraverso il quale si realizza labuso di dipendenza economica nullo ed espone alrisarcimento dei danni nei confronti dellimpresa che ha subito labuso.

    Concentrazioni

    Si ha concentrazione quando: due o pi imprese si fondono dando luogo ad ununica impresa (concentrazione giuridica);

    due o pi imprese, pur restando giuridicamente distinte, diventano ununica entiteconomica (concentrazione economica).

    Diversi sono gli strumenti giuridici che possono dar luogo ad unoperazione di concentrazione:fusione, scissione, acquisto di unazienda, etc. Identico per il risultato economico:lampliamento della quota di mercato realizzato attraverso operazioni che comportano lariduzione del numero delle imprese indipendenti operanti nel settore. Le concentrazionidiventano illecite quando danno luogo a gravi alterazioni del regime concorrenziale del mercato.Pericolo questo che ovviamente sussiste solo per le concentrazioni di maggior dimensione. perci stabilito che solo le operazioni di concentrazione che superano determinate soglie difatturato devono essere preventivamente comunicate rispettivamente allautorit italiana o allacommissione. Lautorit pu senzaltro vietare la concentrazione se ritiene che la stessacomporta la costituzione di una posizione dominante con effetti distorsivi per la concorrenza

    stabili e durevoli. In alternativa, pu autorizzarla prescrivendo le misure necessarie per impediretali conseguenze.

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    8.3 Le limitazioni legali alla concorrenza

    Linteresse generale pu legittimare la soppressione della libert di concorrenza attraverso la costituzioneper legge di monopoli pubblici.Quando la produzione di determinati beni o servizi attuata in regime di monopolio legale, il legislatoresi preoccupa di tutelare gli utenti contro possibili comportamenti arbitrari del monopolista. Lart. 2597

    pone un duplice divieto a carico di chi opera in regime di monopolio: lobbligo di contrattare con chiunque richieda le prestazioni e di soddisfare le richieste che sianocompatibili con i mezzi ordinari dellimpresa;

    lobbligo di rispettare le parit di trattamenti fra i diversi richiedenti.

    8.4 Le limitazioni convenzionali della concorrenza

    Il patto che limita la concorrenza riferito a un determinato ambito territoriale o, alternativamente, a undeterminato tipo di attivit. posto anche un limite massimo di durata: cinque anni.Finalit esclusiva della disciplina di tutelare il soggetto che assume convenzionalmente lobbligo di nonconcorrenza, evitando cos uneccessiva compressione della sua libert individuale di iniziativaeconomica.Tipologia: costituiscono esempi classici di patti limitativi della concorrenza i cartelli e i consorzi

    anticoncorrenziali. Frequenti sono anche le pattuizioni limitative della concorrenza inserite in contratti fraproduttori e rivenditori (ad es: concessione di vendita in esclusiva).

    8.5 La concorrenza sleale

    I fatti, gli atti e i comportamenti che violano la correttezza e la professionalit nella competizione fraimprenditori sono atti di concorrenza sleale. Tali atti sono repressi e sanzionati anche se compiuti senzadolo o colpa e anche se non hanno arrecato un danno ai concorrenti. Basta il danno potenziale: vale a direche latto sia idoneo a danneggiare laltrui azienda.Interessi tutelati: linteresse tutelato dalla disciplina della concorrenza sleale non si esauriscenellinteresse degli imprenditori a non veder alterate le proprie probabilit di guadagno per effetto dicomportamenti slealidei concorrenti. Tutelato anche il generale interesse che non vengano falsati glielementi di valutazione e di giudizio dei consumatori.

    Atto di

    confusione

    un atto di concorrenza sleale ogni atto idoneo a creare confusione con i prodotti o con lattivitdi un concorrente. lecito attrarre a s laltrui clientela, ma non lecito farlo avvalendosi dimezzi che possono trarre in inganno il pubblico sulla provenienza dei prodotti e sullidentit

    personale dellimprenditore.

    Atto di

    denigrazione e

    atto di vanteria

    Il primo consiste nel diffondere notizie e apprezzamenti sui prodotti e sullattivit di unconcorrente, idonei a determinare il discredito. Il secondo lappropriazione di pregi dei prodottio dellimpresa di un concorrente.Comune a questi atti la finalit di falsare gli elementi di valutazione del pubblico. Con ladenigrazione si tende a mettere in cattiva luce i concorrenti danneggiando la loro reputazione.Con la vanteria si intende incrementare il proprio prestigio attribuendo ai propri prodotti pregi equalit che in realt appartengono ad altri concorrenti.

    Pubblicit

    menzognera

    Fra gli atti contrari al parametro della correttezza professionale rientra la pubblicit menzognera:

    falsa attribuzione ai propri prodotti di qualit o pregi non appartenenti ad alcun concorrente.Concorrenzaparassitaria

    Consiste nella sistematica imitazione delle altrui iniziative imprenditoriali, sia pure conaccorgimenti tali da evitare la piena confondibilit delle attivit.

    Dumping la sistematica vendita sottocosto dei propri prodotti, finalizzata alleliminazione deiconcorrenti.

    Storno di

    dipendenti

    La sottrazione ad un concorrente di dipendenti particolarmente qualificati attuata con mezziscorretti.

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    La societ semplice, la societ in nome collettivo

    9.1 I caratteri essenziali della societ semplice e della Snc

    La societ semplice un tipo di societ utilizzabile solo se lattivit di impresa non commerciale (insostanza viene utilizzata soltanto da imprese agricole). Per costituire la societ semplice occorreliscrizione nel registro delle imprese nella sezione speciale; tale iscrizione ha efficacia di pubblicitlegale.La societ semplice il regime residuale dellattivit societaria non commerciale, destinato a trovareapplicazione ove non risulti che le parti hanno voluto costituire la societ secondo uno degli altri tipilegislativamente previsti.La societ in nome collettivo un tipo di societ che pu essere utilizzato sia per lesercizio di attivitcommerciale che per lesercizio di attivit non commerciale.La Snc il regime residuale dellattivit societaria commerciale; una specifica opzione per questo tipo disociet necessaria solo se lattivit da esercitare non commerciale.

    La societ in nome collettivo regolata, in parte, per rinvio alle norme sulla societ semplice e in partecon norme specifiche. Come tutte le societ commerciali, la Snc soggetta alliscrizione nel registro delleimprese con effetti di pubblicit legale. Il mancato adempimento di questo obbligo di pubblicit nonimpedisce che la societ venga ad esistenza. Se lobbligo viene adempiuto, la societ assume unadeterminata condizione giuridica che si suole descrivere come societ regolare; altrimenti, essa unasociet irregolare.

    LA COSTITUZIONELa societ si costituisce tramite un contratto stipulato tra i soci.Il contratto della societ semplice non soggetto a forme particolari. Il contratto di societ pu formarsianche oralmente o tacitamente, cio desunto dal comportamento concludente delle parti (societ di fatto).Per quanto riguarda la societ in nome collettivo affinch sia regolare latto costitutivo deve essereredatto per atto pubblico o per scrittura privata autenticata. Deve inoltre contenere le seguenti indicazioni:1.

    le generalit dei soci;2. la ragione sociale;3. i soci che hanno lamministrazione e la rappresentanza della societ;4. la sede della societ;5. loggetto sociale;6. i conferimenti di ciascun socio;7. i criteri di ripartizione degli utili;8. la durata della societ.

    Anche ai fini della registrazione non tutte queste indicazioni sono per essenziali. E non lo sono inparticolare i nn.3 e 7, la cui mancanza supplita da norme di legge.

    LA FORMA DEI CONFERIMENTILa libert di forma per la costituzione delle societ di persone incontra un limite quandoforme specialisono richieste dalla natura dei beni conferiti. La forma scritta a pena di nullit necessaria quando il

    Snc regolare e

    irregolare

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    conferimento ha per oggetto beni immobili o diritti reali immobiliari, anche per il semplice godimento atempo indeterminato o per un tempo eccedente i nove anni. tuttavia opinione diffusa che la formascritta richiesta solo per la validit del conferimento immobiliare, non per la validit del contrattosociale.

    9.2 Societ di fatto, societ occulta

    Per la costituzione di una societ di persone non necessario latto scritto. Il contratto di societ si puperfezionare anche per fatti concludenti e si parla in tal caso di societ di fatto. La societ di fatto regolata dalle norme della societ semplice se lattivit esercitata non commerciale; mentre se commerciale regolata dalle norme della s.n.c. irregolare.Una societ di fatto che esercita attivit commerciale esposta al fallimento, e il fallimento della societdetermina automaticamente anche il fallimento di tutti i soci: sia dei soci noti al momento delladichiarazione di fallimento (soci palesi), sia dei soci occulti (cio dei soci la cui esistenza stata solosuccessivamente scoperta).La prova dellesistenza dei soci occulti pu basarsi anche su presunzioni rivelatrici degli elementiessenziali del contratto di societ nei rapporti interni (conferimento, gestione comune, etc.), purch gliindizi siano univoci e concordanti. In breve, lesteriorizzazione della qualit di socio non necessaria.

    Dalla societ con soci occulti va tenuto distinto il fenomeno della societ occulta. societ occulta lasociet costituita con lespressa e concorde volont dei soci di non rivelarne lesistenza allesterno 1.Sicch, per comune accordo, lattivit di impresa svolta per conto della societ, masenza spenderne ilnome. La societ esiste fra i soci, ma non viene esteriorizzata. Lo scopo di limitare la responsabilit neiconfronti dei terzi al patrimonio (di solito modesto) del singolo gestore.La mancata esteriorizzazione della societ non impedisce ai terzi di invocare la responsabilit anche dellasociet occulta e degli altri soci. Necessario e sufficiente e che i terzi provino lesistenza del contratto disociet e che gli atti posti in essere dal soggetto siano riferibili alla societ, seppure non sia stataesteriorizzata. Perci, dichiarato il fallimento di un imprenditore individuale, la giurisprudenza

    prevalentemente non esita ad estenderne il fallimento, una volta acquisita la prova che esiste la societ,alla societ e agli altri soci occulti.La societ apparente una societ che, se non ancorch esistente nei rapporti tra i presunti soci, deve

    considerarsi esistente allesterno quando due o pi persone operino in modo da ingenerare nei terzilincolpevole affidamento circa lesistenza effettiva della societ. cos preclusa la possibilit degliapparenti soci di eccepire linesistenza della societ e la societ apparente assoggettata al fallimentocome una societ di fatto realmente esistente.

    9.3 Linvalidit della societ

    Per linvalidit del contratto costitutivo di una societ di persone valgono le cause di nullit e le cause diannullabilit previste dalla disciplina generale dei contratti. Si avr: nullit quando il contratto contrario a norme imperative o loggetto illecito. annullabilit in caso di incapacit delle parti o di consenso viziato per errore, violenza o dolo.

    necessario distinguere fra cause di invalidit che colpiscono lintero contratto di societ e cause diinvalidit che colpiscono solo una singola partecipazione (ad es: partecipazione di un minore nonautorizzato). In questo secondo caso, se la partecipazione non essenziale per il conseguimentodelloggetto sociale, il contratto resta valido e produttivo di effetti per gli altri soci e la societ continuerfra costoro.

    LA NULLIT DELLA SOCIET OPERANTELa situazione si fa complessa quando, nonostante linvalidit, lattivit sociale di fatto iniziata dandoluogo allacquisto di diritti e allassunzione di obbligazioni nei confronti di terzi.In questo caso la retroattivit della nullit del contratto cede il posto ad un altro e diverso principiogenerale. Fermo restando che le cause di invalidit delle societ di persone sono quelle previste dalladisciplina generale dei contratti, la sentenza di nullit intervenuta dopo linizio dellattivit operer comesemplice causa di scioglimento della societ. Perci:

    1La societ occulta pu essere una societ di fatto, ma pu risultare anche da un atto scritto tenuto ovviamentesegreto dai soci.

    Societ difatto

    Societocculta

    Societ

    apparente

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    restano in vita tutti gli atti precedentemente posti in essere in nome della societ; i soci non sono liberati dallobbligo di eseguire i conferimenti promessi; resta ferma lautonomia patrimoniale della societ e la responsabilit personale dei soci per le

    obbligazioni sociali; con la sentenza di nullit si apre la fase di liquidazione.

    9.4.1 I conferimenti

    Con la costituzione della societ il socio si assume lobbligo di effettuare i conferimenti determinati nelcontratto sociale.La determinazione convenzionale del conferimento dovuto da ciascun socio non per condizioneessenziale per la valida costituzione di una societ di persone. Alleventuale silenzio in merito dellatto

    costitutivo supplisce la legge con norme dispositive. Infatti, nel silenzio del contratto si presume che:a) tutti i conferimenti devono essere eseguiti in denaro;b) se i conferimenti non sono stati determinati si presume che i soci siano obbligati a conferire, in parti

    uguali tra loro, quanto necessario per il conseguimento delloggetto sociale.

    Diversamente da quanto avviene nella SpA, nessuna limitazione poi posta allautonomia privata perquanto riguarda le entit conferibili. Nelle societ di persone pu essere perci conferita ogni entit (beneo servizio) suscettibili di valutazione economica.

    9.4.2 La disciplina dei conferimenti

    Il codice detta una specifica disciplina per alcuni tipi di conferimenti diversi dal denaro: conferimenti dibeni in natura, conferimenti di crediti, conferimento dopera.

    Per il conferimento di beni in propriet disposto che la garanzia dovuta dal socio e il passaggio deirischi sono regolati dalle norme sulla vendita.Il socio tenuto alla garanzia per evizione e per rischi sulla cosa. Sul socio grava inoltre il rischio del

    perimento per caso fortuito della cosa fin quando la propriet non sia passata alla societ (o al momentodella stipulazione del contratto, per cosa determinata, o al momento della loro specificazione, se si trattadi cose determinate solo nel genere).Il perimento della cosa, prima che la propriet sia acquistata dalla societ, comporta che il sociopu (manon deve) essere escluso dalla societ.Per i beni conferiti in godimento, il rischio a carico del socio che le ha conferite. Questi potr perciessere escluso dalla societ qualora la cosa perisca o il godimento diventi impossibile per causa nonimputabile agli amministratori.Il bene conferito in godimento resta di propriet del socio e avr dirittoalla restituzione del bene al termine della societ nello stato in cui si trova.

    Il socio che conferisce crediti risponde nei confronti della societ dellinsolvenza del debitore ceduto neilimiti del valore assegnato al suo conferimento.Nelle societ di persone il conferimento pu essere costituito anche dallobbligo del socio di prestare lapropria attivit lavorativa (manuale o intellettuale) a favore della societ.Il socio dopera non un lavoratore subordinato e non ha diritto al trattamento salariale e previdenziale

    proprio dei lavoratori subordinati. Il compenso per il suo lavoro rappresentato dalla partecipazione aiguadagni della societ. Sul socio dopera grava il rischio dellimpossibilit di svolgimento della

    prestazione, anche per causa a lui non imputabile; gli altri soci possono escluderlo per la sopravvenutainidoneit a svolgere lopera conferita. Inoltre, in fase di liquidazione egli parteciper solo allaripartizione delleventuale attivo che residua dopo il rimborso del valore nominale del conferimento deisoci che hanno apportato capitali. Non ha, perci, diritto a percepire, in prededuzione, una somma didenaro pari al valore globale dei servizi prestati alla societ.

    La determinazionedei conferimenti

    I beniconferibili

    Conferimentodi beni inpropriet

    Conferimentodi beni ingodimento

    Conferimentodi crediti

    Il sociodopera

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    9.5 Modifiche allatto costitutivo

    Nella societ semplice e nella Snc il contratto sociale pu essere modificato soltanto col consenso di tuttii soci, se non convenuto diversamente.Fra le modificazioni del contratto sociale rientrano anche i mutamenti nella compagine sociale. Per ilrapporto fiduciario che normalmente intercorre fra i soci, il consenso di tutti i soci necessario per il

    trasferimento della quota sociale sia fra vivi che a causa di morte. In mancanza, il trasferimento improduttivo di effetti per la societ e gli altri soci.Nelle Sncle modificazioni dellatto costitutivo sono soggette a pubblicit legale e finch non sono stateiscritte nel registro delle imprese non sono opponibili ai terzi, a meno che non si provi che i terzi neavevano conoscenza.Se la regola per le modifiche dellatto costitutivo lunanimit, lart.2252 consente per che possa essereconvenuto diversamente. Tuttavia si esclude che la maggioranza possa modificare le basi essenzialidella societ e quindi, ad esempio, mutare radicalmente loggetto sociale.La preoccupazione di fondo impedire possibili abusi della maggioranza. Tuttavia, non esiste nellattualedisciplina delle societ di persone un principio inderogabile che escluda decisioni a maggioranzariguardanti le basi essenziali della societ. Il che non significa per che i poteri modificativi dellamaggioranza siano senza limiti. In materia debbono trovare applicazione i principi generali quali:

    lobbligo di esecuzione del contratto secondo buona fede ed il rispetto della parit di trattamento fra isoci.

    9.6 Il capitale sociale

    Una disciplina del capitale sociale del tutto assente nella societ semplice. Anzi, non neppure richiestala valutazione iniziale dei conferimenti. Il che si spiega anche col fatto che la societ semplice (in quantodestinata esclusivamente allesercizio di attivit non commerciale) non obbligata alla tenuta dellescritture contabili ed alla redazione del bilancio. Il capitale sociale, nella societ in nome collettivo, ilvalore in denaro dei conferimenti di beni eseguiti o promessi dai soci, quale risulta dalle valutazionicompiute nellatto costitutivo.

    Nel corso del tempo, il capitale sociale rimane inalterato fino quando una modificazione dellattocostitutivo non ne determini laumento o la riduzione. Vi sono delle norme a tutela dellintegritpatrimoniale: vietata la ripartizione fra i soci di utili non realmente conseguiti (utili fittizi); se si verifica una perdita del capitale sociale, non si pu ripartire utili fino a che il capitale non sia

    reintegrato o ridotto in misura corrispondente; vietato agli amministratori di rimborsare ai soci i conferimenti eseguiti o liberarli dallobbligo di

    ulteriori versamenti in assenza di una specifica deliberazione di riduzione del capitale sociale.

    Se viene adottata una delibera di riduzione del c.s., per tutelare i creditori sociali, essa pu essere eseguitasolo dopo che siano decorsi 3 mesi dalliscrizione nel registro delle imprese e a condizione che entro taletermine nessuno dei creditori sociali anteriori alliscrizione abbia fatto opposizione

    9.7 Partecipazione dei soci agli utili e alle perdite

    nullo il patto leonino, il patto con il quale uno o pi soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili ealle perdite (art. 2265).Sono altres nulle le convenzioni sociali fra soci non risultanti dallatto costituivo (patti parasociali), cheviolano tale articolo. Perch si abbia nullit di tali patti parasociali per necessario che essi siano prividi una propria giustificazione causale fra le parti stipulanti e, quindi configurino un negozio in frode allalegge. Cos, ad esempio, non pu considerarsi nullo il patto con cui un socio si impegna a riversare ad unaltro tutti gli utili di sua spettanza, a titolo di rimborso di un prestito ricevuto.

    Se il contratto nulla dispone: gli utili (o le perdite) spettanti ai soci si presumono proporzionali ai conferimenti; il valore dei conferimenti fra le parti si presumono uguali; la quota spettante al socio dopera fissata dal giudice secondo equit;

    nel caso in cui fosse determinata solo la parte di ciascuno nei guadagni, si presume che nella stessamisura debba determinarsi la partecipazione alle perdite (si applica anche al caso contrario).

    Trasferimentodella quota

    sociale

    Pubblicit

    Riduzione realedel capitale

    sociale

    Criteri legali diripartizione

    Lemodificazioni a

    maggioranza

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    Nella societ semplice il diritto del socio di percepire la sua parte di utili nasce con lapprovazione delrendiconto. Nelle Snc il diritto del socio di percepire la sua parte di utili nasce con lapprovazione del

    bilancio desercizio.Nelle societ di persone, lapprovazione del bilancio condizione sufficiente perch ciascun socio possapretendere lassegnazione della sua parte degli utili. Di conseguenza, la maggioranza dei soci non pudeliberare la non distribuzione degli utili, a tal fine necessario il consenso di tutti i soci.

    9.8 Responsabilit dei soci per le obbligazioni sociali

    Nella societ semplice e nella Snc delle obbligazioni sociali risponde la societ col proprio patrimonioche costituisce garanzia primaria ma non esclusiva, dato che per le obbligazioni sociali rispondonopersonalmente e illimitatamente anche i singoli soci.

    Nella societ semplice, la responsabilit personale di tutti i soci principio dispositivo, parzialmentederogabile. Lart. 2267 dispone infatti che in tale societ per le obbligazioni sociali rispondono inoltre

    personalmente e solidalmente i soci che hanno agito in nome e per conto della societ e, salvo pattocontrario gli altri soci. Per questi ultimi, soci non investiti del potere di rappresentanza, la responsabilit

    personale pu essere esclusa o limitata da un apposito patto sociale. Patto che per opponibile ai terzisolo se portato a loro conoscenza con mezzi idonei. In mancanza, la limitazione della responsabilit olesclusione della solidariet sono opponibili solo a coloro che ne hanno avuto effettiva conoscenza.

    Nella Snc laresponsabilitillimitata e solidale di tutti i soci inderogabile. Leventuale patto contrarionon ha effetto nei confronti dei terzi.

    Socio nuovo ed ex socio: chi entra a far parte di una societ gi costituita risponde con gli altri soci per leobbligazioni sociali anteriori allacquisto della qualit del socio. Allopposto, nei casi in cui il rapportosociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o i suoi eredi sono responsabili verso i terzi per le

    obbligazioni sociali fino al giorno in cui si verificato lo scioglimento.

    9.9 Responsabilit della societ e responsabilit dei soci: beneficio della preventivaescussione

    I soci sono responsabili in solido fra loro, ma sono responsabili in via sussidiariarispetto alla societ inquando godono del beneficio di preventiva escussione del patrimonio sociale. Il beneficio opera perdiversamente nella societ semplice e nella Snc irregolare, rispetto alla Snc regolare.

    Nelle societ semplice il creditore sociale pu rivolgersi direttamente al singolo socio illimitatamenteresponsabile e sar questi a dover invocare la preventiva escussione del patrimonio sociale indicando i

    beni sui quali il creditore possa agevolmente soddisfarsi. Il beneficio di escussione operaquindi in via dieccezioneed il socio sar tenuto a pagare ove non provi che nel patrimonio sociale esistano beni non solo

    sufficienti, maprontamente ed agevolmente aggredibili dal creditoreistante.Questa disciplina si applica anche alla Snc irregolare, ferma restando per la responsabilit solidale edillimitata di tutti i soci.

    Nella Snc regolare il beneficio descussione opera automaticamente. Anche se la societ inliquidazione, i creditori sociali non possono pretendere il pagamento dai singoli soci, se non dopolescussione del patrimonio sociale.

    9.9 Il creditore particolare del socio

    Il patrimonio della societ insensibile alle obbligazioni personali dei soci ed intangibile da parte deicreditori di questi ultimi. Il creditore personale del socio non per del tutto sprovvisto di tutela. Sia nellasociet semplice sia nella collettiva egli pu: far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al socio debitore;

    compiere atti conservativi sulla quota allo stesso spettante nella liquidazione della societ;Nella societ semplice e nella Snc irregolare, il creditore particolare del socio pu inoltre chiedere laliquidazione della quota del suo debitore provando che gli altri beni del debitore sono insufficienti a

    Diritto agli utili

    Societsemplice

    Societ in nomecollettivo

    Societsemplice e

    Snc irregolare

    Societ innome collettivo

    regolare

    La tutela deicreditori

    personali

    Liquidazionedella quota

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    soddisfare i suoi crediti. In questo caso la societ tenuta a versargli entro 3 mesi, una somma di denarocorrispondente al valore della quota al momento della domanda.Al contrario, nella Snc regolare, il creditore personale di un socio non pu chiedere la liquidazione dellaquota finch dura la societ; tale regola vale fino alla scadenza della societ fissata nellatto costitutivo.

    Nel caso in cui i soci prorogano la durata della societ (anche in maniera tacita, ovvero per fatticoncludenti dei soci) il creditore pu chiedere la liquidazione della quota del suo debitore provando chegli altri beni del debitore sono insufficienti a soddisfare i suoi crediti.

    9.10 Lamministrazione della societ

    Il potere di amministrazione il potere di decidere quali affari realizzare e come, nellambito delloggettosociale.Secondo il modello legale ogni socio illimitatamente responsabile amministratore della societ. Lattocostitutivo pu tuttavia prevedere che lamministrazione sia riservata solo ad alcuni soci.Ma in ogni caso, quando lamministrazione della societ spetta a pi soci (tutti o alcuni) ed il contrattosociale nulla dispone in merito alle modalit di esercizio del potere di amministrazione, trovaapplicazione il modello legale dellamministrazione disgiuntiva. Ciascun socio amministratore investito

    del potere di intraprendere da solo tutte le operazioni che rientrano nelloggetto sociale, senza esseretenuto a richiedere il consenso o il parere degli altri soci amministratori.Lampio potere di iniziativa individuale tuttavia temperato dal diritto di opposizione riconosciuto aciascuno degli altri soci amministratori. Lopposizione va esercitata prima che loperazione sia statacompiuta e, se tempestiva,paralizzail potere decisorio del singolo amministratore.Con lopposizione si determina un conflitto fra i soci; conflitto sulla cui soluzione decide la maggioranzadei soci calcolata per quote.

    Nel contratto sociale i soci possono prevedere lamministrazione congiuntiva. Con lamministrazionecongiuntiva necessario il consenso di tutti i soci amministratori per il compimento delle operazionisociali. Latto costitutivo pu tuttavia prevedere che per lamministrazione sia necessario il consensodella maggioranza di quote.La maggior rigidit dellamministrazione congiuntiva (allunanimit o a maggioranza di quote)

    temperato dal riconoscimento ai singoli amministratori del potere di agire individualmente quando vi siaurgenza di evitare un danno alla societ.

    9.11 I soci amministratori

    Per legge ogni socio illimitatamente responsabile amministratore della societ. I soci possono, tuttavia,stabilire che lamministrazione spetti soltanto a uno o ad alcuni di loro.La nomina pu essere fatta nellatto costitutivo o per atto separato e tale costituzione acquista rilievo almomento della revoca: la revoca dellamministratore nominato nel contratto sociale comporta una modifica di questultimo:

    deve perci essere decisa allunanimit dai soci (se non convenuto diversamente) e la revoca non haeffetto se non ricorre una giusta causa;

    lamministratore nominato in atto separato revocabile anche quando non ricorre una giusta causa,salvo il diritto al risarcimento dei danni.

    Per quanto riguarda i diritti e gli obblighi degli amministratori, lamministratore investito per legge delpotere di compiere tutti gli atti che rientrano nelloggetto sociale; dai poteri degli amministratori restanoesclusi solo gli atti che comportano modificazioni al contratto sociale (ad es: non si pu cambiare il tipodi attivit previsto nellatto costitutivo).Per quanto riguarda i doveri degli amministratori, essi devono tenere le scritture contabili e redigere il

    bilancio desercizio. Inoltre, verso la societ gli amministratori sono solidalmente responsabili degli atticompiuti, con conseguente obbligo di risarcire i danni alla stessa arrecati; tuttavia, la responsabilit non siestende a quei amministratori che dimostrino di essere esenti da colpa.

    Nella societ in nome collettivo regolare, le limitazioni al potere di rappresentanza iscritte nel registrodelle imprese sono opponibili ai terzi.

    Ogni socio non amministratore ha un potere di controllo sulloperato degli amministratori consistente: nel diritto di chiedere agli amministratori notizia dello svolgimento degli affari sociali; nel diritto di consultare le scritture contabili;

    Nozione

    Amministrazionedisgiuntiva

    Amministrazionecongiuntiva

    I soci nonamministratori:informazione e

    controllo

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    a tempo indeterminatoogni socio pu recedere liberamente. Il recesso deve essere comunicato a tuttigli altri soci con un preavviso di almeno 3 mesi e diventa produttivo di effetti solo dopo che siadecorso tale termine;

    a tempo determinato, il recesso ammesso solo se sussiste una giusta causa. Anche la volont direcedere per giusta causa deve essere portata a conoscenza degli altri soci, ma in tal caso il recesso haeffetto immediato.

    9.13.3 Lesclusione

    Lesclusione del socio dalla societ opera di diritto: quando il socio viene dichiarato fallito, salvo che il fallimento sia quello della societ; quando il creditore particolare di un socio ha ottenuto la liquidazione della quota.

    In altri casi lesclusione rimessa alla decisione dei soci. I fatti che legittimano la societ a deliberarelesclusione di un soggetto sono: gravi inadempienze degli obblighi che derivano dalla legge o dal contratto sociale (ad es: sistematico

    comportamento ostruzionistico del socio);

    linterdizione, linabilitazione del socio o una condanna che comporti linterdizione anche temporaneidai pubblici uffici;

    i casi di sopravvenuta impossibilit di esecuzione del conferimento per causa non imputabile al socio(perimento della cosa da conferire in propriet, prima del relativo passaggio; sopravvenuta inidoneitdel socio dopera a svolgere lopera conferita).

    Lesclusione deliberata dalla maggioranzadei soci calcolataper teste. La deliberazione (motivata) deveessere comunicata al socio escluso ed ha effetto decorsi 30 giorni dalla data di comunicazione.

    9.13.4 La liquidazione della quota

    In tutti i casi in cui il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi ha diritto allaliquidazione della quota sociale.

    Pi esattamente il socio non pu pretendere la restituzione dei beni conferiti in propriet e non puneanche pretendere la restituzione dei beni conferiti in godimento fin quando dura la societ (salvo chesia stato diversamente pattuito). Ma ha diritto a una somma di denaro che rappresenti il valore della suaquota nella societ.Il valore della quota determinato in base alla situazione patrimoniale della societ nel giorno in cui siverifica lo scioglimento del rapporto. Per calcolarla occorre attribuire ai beni il loro valore effettivo(e nonquello prudenziale risultante da bilancio), nonch tenendo conto del valore di avviamento dellazienda edegli utili e delle perdite sulle operazioni in corso. Il pagamento della quota deve essere effettuato entro 6mesi dal giorno dello scioglimento del rapporto.

    9.14.1 Scioglimento della societ: le cause di scioglimento

    Le cause di scioglimento della societ semplice, valide anche per la Snc, sono:1.

    il decorso del termine fissato nellatto costitutivo (la societ si intende tacitamente prorogata a tempoindeterminatoquando, decorso il termine, i soci continuano ad eseguire lattivit sociale);

    2. il conseguimento delloggetto sociale o la sopravvenuta impossibilit di conseguirlo;3. la volont di tutti i soci;4. il venir meno della pluralit dei soci, se nel termine di 6 mesi questa non ricostituita;5. altre cause previste dal contratto sociale.

    poi causa specifica di scioglimento della Snc, ilfallimentodella stessa; in tal caso per la liquidazioneavviene secondo le regole di tale procedura concorsuale e non secondo la disciplina che stiamo trattandoin questa sede.Tutte le cause di scioglimento operano automaticamente (di diritto) per il solo fatto che si sono verificate.

    Calcolo dellaquota

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    9.14.2 La societ in stato di liquidazione

    Verificatasi una causa di scioglimento la societ entra automaticamente in stato di liquidazione.Attraverso la liquidazione si provvede al soddisfacimento dei creditori sociali ed alla distribuzione fra isoci delleventuale residuo attivo.Lulteriore attivit della societ deve ormai tendere solo alla definizione dei rapporti in corso e perci i

    poteri degli amministratori sono per legge limitati al compimento degli affari urgenti; cos come iliquidatori che ad essi subentrano non possono intraprendere nuove operazioni e rispondonopersonalmente e solidalmente per gli affari intrapresi in violazione del divieto.Sorge inoltre il diritto dei soci a che si dia avvio al procedimento di liquidazione attraverso la nomina deiliquidatori ed il diritto alla liquidazione della quota, una volta estinti i debiti sociali.Il passaggio della societ dalla fase di gestione attiva alla fase di liquidazione non quindi senzaconseguenze per lorganizzazione sociale e per i soci.I soci possono sempre autorizzare o rettificare gli atti non urgenti compiuti dai soci amministratori e lenuove operazioni effettuate dai liquidatori, cos rimuovendo i limiti legali ai loro poteri. Inoltre, lo stessostato di liquidazione pu essere revocato dai soci. La decisione di revoca dovr essere tuttavia adottataallunanimit.

    9.14.3 Il procedimento di liquidazioneIl procedimento legale di liquidazione inizia con la nomina dei liquidatori, la quale richiede il consenso ditutti i soci se nellatto costitutivo non diversamente previsto.Dopo la nomina, i liquidatori prendono il posto degli amministratori e, insieme ad essi, redigonolinventariodal quale risulta lo stato patrimoniale della societ. In tal modo vengono fissate nel tempo leeventuali responsabilit degli amministratori per la gestione di loro competenza e lattivit degli stessi siesaurisce.Entrano cos in funzione i liquidatori, il cui compito quello di definire i rapporti che si ricolleganoallattivit sociale: conversione in denaro dei beni, pagamento dei creditori, ripartizione fra i socidelleventuale residuo attivo. Per procedere al pagamento dei creditori sociali, i liquidatori possonochiedere ai soci i versamenti ancora dovuti, ma solo se i fondi disponibili risultano insufficienti.Sui liquidatori incombe un duplice divieto:

    non possono intraprendere nuove operazioni, operazioni cio che non sono in rapporto di mezzo afine rispetto allattivit di liquidazione;

    non possono ripartire fra i soci i beni sociali finch i creditori sociali non siano stati pagati o nonsiano state accantonate le somme necessarie per pagarli.

    Estinti tutti i debiti sociali la liquidazione si avvia allepilogo con la definizione dei rapporti fra i soci. Iliquidatori devono restituire ai soci i beni conferiti in godimento nello stato in cui si trovano.Resta infine da ripartire fra i soci leventuale attivo patrimoniale residuo convertito in denaro. Il saldoattivo di liquidazione destinato innanzitutto al rimborso del valore nominale dei conferimenti,leventuale eccedenza poi ripartita fra tutti i soci in proporzione della partecipazione di ciascuno neiguadagni.

    Nessuna regola procedimentale specifica prevista per la chiusura del procedimento di liquidazione dellasociet semplice.Nella Snc, invece, i liquidatori devono redigere il bilancio finale di liquidazione ed il piano riparto. Ilprimo esporr la situazione patrimoniale finale. Il secondo invece una proposta di divisione fra i socidellattivo residuo.Con lapprovazione del bilancio, i liquidatori sono liberati di fronte ai soci.

    9.14.4 Lestinzione della societ

    Nella Snc irregolare la chiusura del procedimento di liquidazione determina lestinzione della societ,sempre ch la relativa disciplina sia stata rispetta e siano stati perci soddisfatti tutti i creditori sociali. Inmancanza, la societ dovr considerarsi ancora esistente, anche perch manca un atto formale che segnichiaramente il momento finale della sua vita.

    Principi diversi valgono per la Snc registrata. In particolare, per la Snc stabilito che, approvato ilbilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della societ dal registrodelle imprese

    Collettivairregolare

    Collettivaregolare

    Effetti

    Revoca dellaliquidazione

    Poteri deiliquidatori

    Divieti

    Bilanciofinale e piano

    di riparto

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    Lart. 2312 dispone che con la cancellazione del registro delle imprese la societ si estingue, quandanchenon tutti i creditori sociali siano stati soddisfatti. I creditori insoddisfatti per non sono senza tutela:

    possono agire nei confronti dei soci, che restano personalmente ed illimitatamente responsabili, e neiconfronti dei liquidatori, se il mancato pagamento imputabile a colpa o a dolo di questi ultimi.

    La societ in accomandita semplice10.1 Nozione e caratteri distintivi

    La societ in accomandita semplice una societ di persone che si differenzia dalla Snc per la presenza didue categorie di soci: i soci accomandatari che rispondono solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali; i soci accomandanti che rispondono limitatamente alla quota conferita.

    Lamministrazione della societ compete esclusivamente ai soci accomandatari.Laccomandita semplice il solo tipo di societ di persone che consente lesercizio di unimpresacommerciale con limitazione del rischio e non esposizione a fallimento personale per alcuni soci (gliaccomandanti).Latto costitutivo della societ deve indicare quali sono i soci accomandatari e quali sono gliaccomandanti. Latto soggetto ad iscrizione nel registro delle impresa, e lomessa registrazionecomporta lirregolarit della societ. Lomessa registrazione non impedisce la nascita della societ e restaferma la distinzione fra soci accomandatari e accomandanti.Per quanto riguarda la ragione sociale essa deve essere formata col nome di almeno uno dei sociaccomandatari e con lindicazione del tipo sociale. Non pu essere inserito nella ragione sociale il nomedei soci accomandanti, ci per evitare che i terzi possano fare affidamento anche sulla responsabilit

    personale di tali soci. Se il nome dellaccomandante compare nella ragione sociale, egli perde il beneficiodella responsabilit limitata ma non diventa socio accomandatario e quindi rimane sempre e comunqueescluso dallamministrazione della societ.

    LAMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETLart. 2320 stabilisce il divieto di immistione: gli accomandanti non possono compiere atti di

    amministrazione, n trattare o concludere affari in nome della societ, se non in forza di una procuraspeciale valida per singoli affari. Laccomandante che viola il divieto di immistione risponde di fronte aiterzi illimitatamente e solidalmente per tutte le obbligazioni sociali (presenti, passate e future) che sonoimputabili alla societ e, in caso di fallimento, anchegli sar dichiarato fallito al pari degli altri sociaccomandatari.Per quanto riguarda lamministrazione allinterno della societ laccomandante privo di ogni poteredecisionale: non pu decidere alcun atto di impresa e non pu neppure partecipare alle decisioni degliamministratori. Gli accomandanti: possono solo prestare la loro opera, manuale o intellettuale, allinterno della societ sotto la direzione

    degli amministratori; se latto costitutivo lo consente, possono dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni;

    hanno il diritto di avere la comunicazione annuale del bilancio e di controllarne lesattezza,consultando i libri e gli altri documenti della societ. In quanto esclusi dallamministrazione dellasociet, gli accomandanti non sono tenuti a restituire gli utili fittizieventualmente riscossi, purch essisiano in buona fede e gli utili risultino da un bilancio regolarmente approvato.

    Alla nomina e alla revoca degli amministratori concorrono tutti i soci.

    SCIOGLIMENTO DELLA SOCIETLa societ si scioglie quando rimangono soltanto soci accomandatari o soci accomandanti, sempre che neltermine di 6 mesi non sia stato sostituito il socio che venuto meno. Inoltre, se vengono meno i sociaccomandatari, i restanti soci devono nominare un amministratore provvisorio (che pu essere anche unaccomandante) i cui poteri sono limitati agli atti di ordinaria amministrazione; lamministratore

    provvisorio non risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali.Per quanto riguarda il procedimento di liquidazione e lestinzione dellimpresa valgono le regole dellasociet in nome collettivo. Tuttavia, cancellata la societ dal registro delle imprese, i creditoriinsoddisfatti potranno far valere i loro crediti nei confronti dei soci accomandanti solo nei limiti di quantohanno ricevuto a titolo di quota di liquidazione. Mentre gli accomandatari rispondono illimitatamente.

    Le due categoriedi soci

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    IL TRASFERIMENTO DELLA PARTECIPAZIONE SOCIALESe latto costitutivo non dispone diversamente, il trasferimento per atto fra vivi della quota degliaccomandatari pu avvenire solo col consenso unanime di tutti i soci; per quanto riguarda gliaccomandanti, per il trasferimento necessario il consenso dei soci che rappresenti la maggioranza delcapitale sociale.

    Per la trasmissione a causa di morte, per gli accomandatari, per il trasferimento della quota richiede oltreal consenso dei soci superstiti anche il consenso degli eredi. Per gli accomandanti, invece, la loro quota liberamente trasferibile, senza perci che sia necessario il consenso dei soci superstiti.

    10.2 Il divieto di concorrenza del socio

    Nelle societ in nome collettivo incombe su tutti i soci (e, limitatamente ai soci accomandatari, in caso disociet in accomandita semplice) lo specifico obbligo di non esercitare per conto proprio o altruiunattivit concorrente con quella della societ. La violazione del divieto espone il socio al risarcimentodei danni nei confronti della societ e legittima gli altri soci a deciderne lesclusione.

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    La societ per azioni: caratteri generali

    11.1 Nozione e caratteri essenziali

    La societ per azioni forma con la societ in accomandita per azioni e con la societ a responsabilitlimitata la categoria delle societ di capitali.

    La societ per azioni una societ di capitali nella quale per le obbligazioni sociali risponde soltanto lasociet col suo patrimonio e la cui partecipazione sociale rappresentata da azioni.

    Caratteri essenziali:In quantopersona giuridica, per legge trattata come soggetto di diritto distinto dalle persone dei soci egode perci di una piena e perfetta autonomia patrimoniale. La societ e solo la societ qualificabilecome imprenditore.

    Nella SpA i soci sono obbligati solo ad eseguire i conferimenti promessi e i creditori sociali possono fareaffidamento solo sul patrimonio della societ per soddisfarsi.A garanzia dei creditori della societ opera il principio per cui la societ non pu costituirsi se non con unminimo di capitale sociale proprio (fissato ad un importo pari a 120.000 .). Tuttavia, i creditori dellasociet non si trovano tutti su un medesimo piano: leffetto traslativo dellinsolvenza si verifica solo a

    danno dei creditori economicamente pi deboli (piccoli fornitori, etc.) in quanto i creditorieconomicamente pi forti sono nella condizione contrattuale di poter esigere dalla societ particolarigaranzie reali o personali che ricadano anche sulle persone fisiche dei soci.La societ per azioni unorganizzazione corporativabasata sulla necessaria presenza di tre distintiorgani:1. lassemblea;2. amministratori;3. collegio sindacale.Il singolo socio in quanto tale non ha alcun potere diretto di amministrazione e di controllo. Ha solo ildiritto di concorre col suo voto in assemblea alla designazione dei membri dellorgano amministrativo edi controllo. Il funzionamento dellassemblea poi dominato dal principio maggioritario ed il peso diogni socio in assemblea proporzionato alla quota di capitale da lui sottoscritto.Le quote di partecipazione della societ sono rappresentate da titoli dipartecipazione omogenei estandardizzati, dette azioni.

    11.2 Societ per azioni e tipologia della realt

    La societ per azioni il tipo di societ pi importante nella realt economica; grazie ai suoi caratteriessenziali la forma che viene scelta dalle imprese di media e grande dimensione a capitale sia privatoche pubblico.Essa viene scelta perch la limitazione del rischio individuale dei soci e la possibilit diprontamobilitazione dellinvestimentocostituiscono s