Progetto watercycle comune di Campobasso Campobasso 6 marzo 2008 Giuliana Carano Tavola rotonda.

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Progetto watercycle comune di Campobasso Campobasso 6 marzo 2008 Giuliana Carano Tavola rotonda

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Progetto watercyclecomune di Campobasso

Campobasso 6 marzo 2008Giuliana Carano

Tavola rotonda

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Progetto watercycle

Progetto e stato di attuazione

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Evoluzione demografica Abitanti censiti

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La città: Campobasso città capoluogo di regione con 50.000 circa abitanti residenti ma molti di più effettivi

Altitudine:700 s.l.m.Superficie: 55 KmqAbitanti: 51.185 31-07-06Densità: 930,5 ab./KmqFrazione: Santo Stefano 

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Depuratori:

S. Pietro bacino del Biferno che serve una popolazione di 50.000 abitanti equivalenti

Con un tipo di fognatura mista

Scarafone bacino del Fortore che serve una popolazione di 40.000 abitanti equivalenti

Con un tipo di fognatura mista

Per entrambi tecnologia a biodischi Per entrambi tecnologia a biodischi

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Azione 1: una sperimentazione relativa alle varie utenze possibili che potranno usufruire delle acque recuperate del ciclo di depurazione

Le acque depurate possono essere utilizzate per varie utenze: Uso Irriguo: per l’irrigazione di colture destinate sia alla produzione di

alimenti per il consumo umano ed animale sia ai fini non alimentari, nonché per l‘irrigazione di aree destinate a verde o ad attività ricreative e sportive.

Uso civile: per il lavaggio delle strade nei centri urbani, per l’alimentazione di sistemi di riscaldamento raffreddamento, per l’alimentazione di reti duali, separate da quelle potabili, con esclusione dell’utilizzo diretto di tale acqua nelle abitazioni private ad eccezione degli scarichi dei servizi igienici e della irrigazione del verde.

Uso industriale: come acqua antincendio, di lavaggio, di processo per i cicli termici dei processi industriali con l’esclusione di usi che comportano il contatto tra queste acque e alimenti, prodotti farmaceutici e cosmetici.

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Azione 2. Per quel che concerne i fanghi si è prevista un’azione di studio (sperimentazione) relativo alla verifica del campo d’analisi e campo di applicazione per arrivare alla definizione di aree idonee per l’utilizzo dei fanghi. Lo studio punta, tra l’altro:

Alla definizione area di trasporto (che va dall’impianto fino alla zona di utilizzo o di stoccaggio )

Alla definizione area di utilizzo (campi agricoli in cui avviene lo spandimento e in cui si esplica la funzione fertilizzante e ammendante )

Alla conferma del valore agronomico dei fanghi, dei valori di inquinamento al di sotto di quelli previsti dalla normativa con la definizione del prodotto privo di elementi chimici di fertilizzazione

All’utilizzo dei fanghi in relazione dell’attitudine del suolo allo spandimento ed alle tipologie colturali.

Al confronto con altre tipologie di fertilizzanti cosiddetti tradizionali. All’applicazione dei dati ad una azione sperimentale nel territorio di

Campobasso Ad una proposta di legge regionale sull’utilizzo dei fanghi

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Azione 3. Disseminazione dei risultati e campagna di sensibilizzazione, di comunicazione e formazione dei futuri utenti ivi compresi i tecnici operatori

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Chi partecipa al progetto: Comune di Campobasso: Giuliana Carano, Stelvio Bagnoli, M.Antonietta

Liguori, Nicola Villani ARPAM Agenzia Regionale per l’Ambiente del Molise: Eduardo Patroni,

Carla Aufiero Istituto per l’Agricoltura e l’Ambiente di Campobasso: Antonio Santopolo

Dondi spa Società che gestisce i depuratori comunali Area Europa: Giulio Campana, Francesca Verna

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Siamo partiti dal presupposto che le azioni previste nel quadro del progetto

Watercycle, dati i tempi e le complessità innescate, dovranno avere come

obiettivo quello di: 1.      implementare le linee guida sull'utilizzo vantaggioso dei fanghi reflui e delle

acque da depurazione, relativamente a quanto trattato dal depuratore, già dotato delle autorizzazioni necessarie

2.      sperimentare i contenuti delle linee guide attraverso una applicazione di fanghi reflui all'agricoltura (come ammendante), grazie alla cooperazione con l'Istituto Professionale per l’Agricoltura di Campobasso

3.      sperimentare l'utilizzo delle acque provenienti dal depuratore, per il lavaggio delle strade ed altri utilizzi secondari, sempre grazie alle indicazioni contenuti nelle linee guida di cui sopra

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I temi fondamentali

l'uso sostenibile delle risorse naturali

L’impianto di depurazione diventa una risorsa anche con il riutilizzo dei suoi prodotti considerati di “scarto” o di defluimento e reimmissione

La città di Campobasso non presenta insediamenti industriali di grossa entità né insediamenti artigianali tali da produrre reflui particolarmente inquinanti: i reflui in ingresso ai nostri depuratori sono essenzialmente acque di rifiuto domestico e presentano rischi limitati per la salute dell’uomo, degli animali , dei vegetali e per l’ambiente.

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Ottobre

 contratti e protocolli tra Istituto di Agricoltura e Comune di Campobasso relativamente asopralluoghi congiunti e singoli per analisi dei terreni, per la preparazione/lavorazione dei terreni, per la preparazione della vasca di stoccaggio, firma del protocolloprima strutturazione/impostazione delle linee guida per la sperimentazione a cura di ARPAM

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Novembre - dicembre

  effettuazione analisi dei fanghi reflui e delle acque, ARPAM riunione del gruppo di lavoro preparazione dei terreni, stoccaggio fanghi nelle vasche Incarichi professionali Acquisti macchinari, strumenti finalizzati all’attività Affidamento lavori all’Istituto per l’Agricoltura

 

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dicembre -gennaio

analisi preventiva dei terreni sperimentali di proprietà della scuola, per verificarne la compatibilità con ammendanti quali i fanghi reflui dei terreni

preparazione/lavorazione dei terreni preparazione della vasca di stoccaggio verifiche sull'utilizzo delle acque provenienti dal depuratore prima stesura delle linee guida per l’utilizzo dei fanghi Analisi dei fanghi della depurazione

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entro febbraio- marzo

inizio sperimentazione utilizzo acque, verifiche delle utilizzazioni possibili e costi di utilizzo

ristrutturazione della serra di proprietà dell’Istituto al fine di dare continuità alle sperimentazioni sull’utilizzo dei fanghi in qualità di ammendante per coltivazioni sotto serra

Ristrutturazione della vasca di stoccaggio Autorizzazioni necessarie inizio pratiche di monitoraggio sull'efficacia dei fanghi Linee guida definitive

 

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Marzo-aprile ed a seguire

spargimento fanghi in vigneto e frutteto presso i terreni di proprietà dell’Istituto

Utilizzo fanghi nella serra Utilizzo delle acque per lavaggi strade e irrigazione del vigneto Analisi di controllo Verifiche continue creazione di una pubblicazione sul corretto uso dell'acqua, descrizione

delle potenzialità di utilizzo dell'acqua proveniente dal depuratore

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realizzazione seminario informativo su strumenti, tecnologie e buone prassi di riutilizzo agronomico di fanghi reflui coinvolgimento di stampa e TV locale

Proposta di legge regionale distribuzione della pubblicazione sull'acqua (URP, giornalai, bollette

dell'acqua) Disseminazione dei risultati Verifica della possibilità di ampliamento del progetto per la prosecuzione

ed ampliamento della sperimentazione

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In Italia il 50-60% delle risorse idriche disponibili vengono consumate in agricoltura: risulta evidente l’importanza della possibilità di riutilizzare le acque depurate per irrigare i campi.

La restante percentuale, fra l’altro, viene utilizzata per fini “civili”. In particolare ogni persona, giornalmente produce, in funzione della società in cui è inserita, una quantità di acqua reflua che può arrivare a 70 mc. per persona all’anno. Il 99,9 % di questo refluo è acqua e solo lo 0,15 % è costituito da materiale sospeso e colloidale

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Cosa ci aspettiamo

Rendere il nostro territorio, rispetto ai territori limitrofi, un laboratorio ambientale all’aperto per il riciclo e riutilizzo, in questo caso delle acque e dei reflui, ma anche per la creazione di attività innovative che portino lavoro ed integrazione sociale

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Risultati attesi: Con il riutilizzo si ha un risparmio generale in termini ambientali

ed ecologici oltre che economici e nell’ambito di un uso più razionale delle risorse. Infatti:

l’acqua depurata può avere un costo molto basso i fanghi sostituiscono i fertilizzanti chimici che, oltre che dannosi,

sono costosi il riutilizzo determina un risparmio per l’amministrazione per gli

alti costi di smaltimento si evita che i fanghi riempiano le discariche ricettive si sensibilizzano i cittadini ad un uso più attento delle risorse

“riciclabili” Si innesca un circolo virtuoso per il riciclaggio, riutilizzo, recupero

e risparmio delle risorse

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grazie