Bisceglie 15 Giorni n. 267 del 15 Aprile 2010

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Il quindicinale della Città di Bisceglie

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Periodico d'InformazionePeriodico d'InformazionePeriodico d'InformazionePeriodico d'InformazionePeriodico d'Informazione - Anno XII N. 26 - Anno XII N. 26 - Anno XII N. 26 - Anno XII N. 26 - Anno XII N. 267 7 7 7 7 (0(0(0(0(077777) ) ) ) ) 1515151515 - - - - - 04 04 04 04 04 - 2010 www.bisceglie15giorni.com- 2010 www.bisceglie15giorni.com- 2010 www.bisceglie15giorni.com- 2010 www.bisceglie15giorni.com- 2010 www.bisceglie15giorni.com

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La corrispondenza non firmata sarà cestinata.La collaborazione a questa rivista è volontaria e gratuita.

2 - 2 - 2 - 2 - 2 - 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 2010 2010 2010 2010 2010 TRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONIC E N N I S T O R I C I S U L L ACONFRATERNITA “MARIASS. ADDOLORATA”a cura di Vincenzo Di Leo - Priore e Don Mauro Camero - Padre Spirituale

(seconda parte) - Le mozzette vennero realizzate da diversesarte nella casa dell'allora priore Mauro Angarano. Labenedizione della mozzetta avvenne il 1986. (Vedi lista corredodel confratello). Nell'anno 2004 con proposta di un confratello eapprovato dalla maggioranza dell'assemblea fu deciso dicambiare la candela di cera con una una candela a batteria permotivi di sicurezza verso il confratello che precede, eliminandoanche il pericolo di cadute che potrebbero essere causate dallacera caduta sulla strada. La candela elettrica, nel 2009 è stataarricchita da un flambeau che porta l'immagine della VergineSS. Addolorata dando una luce identica alla candela di cera chedurante le processioni in caso di forte vento rimane sempreaccesa.

Prima di ogni cosa i confratelli devono conoscere lo statutodiocesano delle Confraternite della nostra diocesi nel quale vienedescritto nel Cap.III tutto quello che riguarda i doveri di unconfratello. Voglio ricordare la visita ai confratelli ammalati chenon possono partecipare alla Santa Messa e aspettano noi perpregare, dialogare, conoscere la vita della Confraternita. In casodi morte di un confratello, i confratelli porgono le condoglianzealla famiglia e seguono la Santa Messa partecipando al corteofunebre con l´abito confraternale.

Negli anni precedenti hanno aiutato nel rifacimento dellacappella del Santuario. Prima del trasferimento nel Santuario,l'Immagine della Madonna si trovava nell'attuale CappellaBattesimale, detta in precedenza Cappella di San Biagio.

Nel 2008 per motivi urgenti fù aperto un finestrino per arearela cappella e per evitare la formazione di umidità. Comedimenticare la partecipazione al cammino delle confraternitepugliesi (Lecce, Taranto, Altamura). L'anno Mariano ha vistol'immagine della Vergine dei Sette Dolori in tutte le parrocchiedi Bisceglie. Nel 1996 avviene, anche se tra tante divergenze, la"peregrinatio" dell´Addolorata nella Basilica di Sant'Ambrogioa Milano, accolta dall'associazione pugliese "Dolmen" e visitatada tutti i biscegliesi residenti a Milano e quelli venuti dalle vicineFrancia, Svizzera e Germania.

Ogni anno si attendono con impazienza le due processioniche vedono i confratelli uniti nella preghiera e nel vincolod'amore filiale verso la Madre Celeste. Il Venerdì Santo tantissimibiscegliesi e non biscegliesi, assistono alla rievocazione della IVstazione della Via Crucis, quando Maria incontra suo figliocondannato alla morte in croce. I preparativi vengono fatti concura. Il priore con approvazione del consiglio sceglie i confratelliche faranno da portatori durante l'incontro, dopo essersiincontrati per le prove di un rito tradizionale che vede lapartecipazione di oltre 20.000 persone nei pressi del "Calvario".

A settembre la nostra Compatrona viene portata inprocessione su un carro floreale per le vie della citta'. La

confraternita insieme ai benefattori si occupa dell'addobo florealedel Santuario e della chiesa.

Non mancano gite di svago, culturali e ritiri spirituali. LaConoscenza e l’apertura verso tutte le confraternita di Biscegliee con altre confraternite che hanno lo stesso culto versol'Addolorata sono un punto focale dell´operato dell´attualeamministrazione.

La confraternita è iscritta dal 2008 alla Confederazione delleconfraternita d'Italia. Nel 2010, ci sarà un vasto programma perricordare i 40 anni della fondazione della confraternita, pro-gramma promosso dal consiglio e dal nostro Padre Spirituale,Don Mauro Camero che ci offre anche un grande aiuto perpoterlo realizzare. Il programma di questo evento sarà portato aconoscenza in prossimita' delle iniziative.

Grazie al nostro Padre Spirituale che ci aiuta con la catechesie la cura e la purificazione della pietà popolare e l'attenzione el'accoglienza delle nostre proposte.

Il Priore - Vincenzo Di Leoil Padre Spirituale - Don Mauro Camero

A destra: una suggestivaimmagine dell’Addolorata

(Dino Foto Leo).In basso, a sinistra: il Priore

della Confraternita, VincenzoDi Leo, che illustra la Mostra

“Passio Domini”.

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GRANDE RICHIAMO DI FEDELI ALLAMOSTRA “PASSIO DOMINI”

TRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONITRADIZIONI

Forse non ha avuto la stessa risonanza mediatica nazionaledella processione dell’ “Affruntata” di Sant’Onofrio in Calabria.Ma la mostra sui 40 anni della Confraternita dell’Addolorata esui riti della Settimana Santa a Bisceglie è una di quelle coseche meritano di essere guardate, anche solo di passaggio.

Rimasta aperta dal 30 marzo all’11 aprile nel salone dellaCattedrale in piazza Duomo, curata da Luciano Capurso,membro di associazioni e confraternite, nonché appassionatodi storia religiosa locale, la mostra “Passio Domini. I 40 annidella confraternita dell’Addolorata” è un invito a ripercorrerela storia dei nostri riti religiosi pasquali, la cronologia delleconfraternite e delle relative statue, un tentativo genealogico diandare all’origine di queste forme di devozione.

C’è dunque un intento storico o storiografico alla base dellamostra, ben supportata da foto d’epoca e da didascalie, oltreche da un ammirevole video, girato negli anni ’50 dal dott.Girolamo Di Gregorio, che immortala l’Incontro del venerdìsanto tra il Cristo e la Madonna, facendo riaffiorare ricordi degliusi e delle abitudini del tempo.

Ma c’è anche un intento più propriamente spirituale eliturgico, che intende mostrare la forza della fede anche nelleforme della religiosità popolare, sottolineando lo straordinariocoinvolgimento che, da sempre, i riti sacri della Settimana Santasuscitano tra i cittadini biscegliesi. Nonostante la dilaganteindifferenza religiosa, nonostante l’ateismo imperante, infatti,le chiese durante i sepolcri sono stracolme, e la piazza delCalvario, la mattina del venerdì santo, continua ad essereletteralmente invasa dalla folla. E’ solo consuetudine, è soloconformismo, è solo tradizione, oppure c’è una forza ulteriore,che riemerge con più forza proprio in occasione della mortedi Cristo? E’ forse qualcosa che ha a che fare con l’esigenza dicredere, con la fede, con l’intima necessità dell’uomo che, inquei giorni, si riscopre homo religiosus?

A queste domande, quasi in modo inavvertito, la mostraprova a dare una risposta, stimolando attraverso le immaginil’attrattiva, il fascino, quasi la seduzione che la fede puòesercitare ancora nel Terzo Millennio. Le foto sono infatti di rarabellezza, attinte da remoti archivi della memoria, e rispecchianoquella funzione che le immagini sacre da sempre hanno avuto,ossia quella di essere “Bibbia dei semplici”.

C’è, infine, un ultimo intento alla base della mostra, ed è loscopo celebrativo nei confronti della confraternita dell’Addolorata,giunta al suo 40° anniversario. Nata nel 1970, in pieno climasessantottino, per merito e iniziativa dell’avv. Giuseppe Simone,la confraternita dell’Addolorata è la più giovane tra le congreghebiscegliesi, ma fa capo ad una devozione antichissima cherisalirebbe agli inizi del ‘300. Da sempre la MadonnaAddolorata, la mater dolorosa, è stata ritenuta “patrona menoprincipale” di Bisceglie, e la diffusione del suo culto è statafavorita dallo stesso immaginario delle genti pugliesi, propense,secondo la studiosa Liana Bertoldi Lenoci, ad una “concezionedolorosa dell’esistenza e del mondo”.

Degli abiti della confraternita, nella mostra vengono espostila camicia nera con bordini bianchi – vestito originario deidevoti, risalente agli anni ’50 – l’abito femminile, una veste diraso nero, analoga a quella della Madonna, e infine l’abito attualedei confratelli, un sacco bianco, con mozzetta color panna,frangiata d’oro, adottato a partire dal 1985. Di quel sodaliziooriginario degli anni ’70 oggi è rimasto in vita un solo confratello,il prof. Pasquale Papagni. Ma l’azione della congrega vieneegregiamente portata avanti dall’attuale priore, Vincenzo DiLeo, che ha rinvigorito l’operato dei confratelli, non soloaumentandone il numero, ma favorendone anche una crescitaspirituale e culturale, nella prospettiva di una fede più maturae consapevole.

Le celebrazioni per i 40 anni della confraternita proseguirannoa settembre, mese mariano per eccellenza, quando, in occasionedella festa liturgica dell’Addolorata, verrà allestita un’altramostra e verranno investiti dell’abito confraternale quattro nuovidevoti.

L’esposizione fotografica sui riti della Settimana Santa e i 40 anni della Confraternitadell’Addolorata

Testimonianza viva di una fede che non si limita a vagheprofessioni, ma si prodiga in pratiche concrete, in opere e azioni,ed anche in espressioni artistiche, rilevando la contiguità semprefeconda tra arte e religione. E dimostrando anche la passioneprofonda di chi crede in questo, allestisce mostre, curaallestimenti, raccoglie foto, immagini, testimonianze, veste lestatue, le porta in processione, scrive di questo, e lo fa “gratis”,ossia per semplice grazia divina.

Ci vuole passione, infatti, anche per poter narrare laPassione di Cristo. (Gianluca Veneziani)

E' tutto pronto per il TerzoMemorial Franco Misino. Lamanifestazione si svolgerà nellagiornata di martedi 20 Aprile2010. Si comincia in mattinata alleore 10.15 con la gara tra i Maitreper la selezione regionale Maitredell'anno 2010 nel laboratorio salab a r “ F R A N C O M I S I N O ”dell'Istituto alberghiero sedeApicella di Molfetta.

Nel pomeriggio alle ore 15.30 saluto a Franco presso ilcimitero di Bisceglie per poi proseguire con la messa in suffragioalle ore 17.30 presso la Misericordia Nuova di Bisceglie. Alle ore20.30 parte il convivio presso L'Osteria del Seminario di Biscegliedurante il quale verrà esposto il progetto realizzato con i fondidel Memorial 2009, e sarà presentato il nuovo progetto darealizzare con i fondi che raccoglieremo quest'anno durante lacena.

T E R Z O M E M O R I A L“ F R A N C O M I S I N O ”

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IN CITTIN CITTIN CITTIN CITTIN CITTAAAAA’’’’’4 - 4 - 4 - 4 - 4 - 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 2010 2010 2010 2010 2010

“ N O ” A L C A S E L L O : A L C U N ER I F L E S S I O N I S T O R I C H E

A prima vista potrebbe sembrareazzardato coinvolgere GiambattistaVico in questioni che, tutto sommato,investono un microcosmo quale larealtà sociale biscegliese appare.

M a a vo l e r p o r r e l a g i u s t aattenzione, evocare i corsi ed i ricorsistorici, in una questione come quelladel Casello Autostradale, non è poiesercizio peregrino poichè la storia,seppur recente, spesso sfugge alleg iovani generazioni (par l iamodell’ultimo ventennio), o spesso vienerimossa dalla memoria collettivafinendo nell’archivio dell’oblio.

La prendo come si suol dire “da dietro”, perchèanalizzando due periodi storici della nostra Città, e cioè: glianni che vanno dal 1985 al 1990, e dal 1990 al 2000 numerosee curiose appaiono le analogie col presente; sia dal punto divista politico, sia da quello amministrativo, sia da quellosociale in senso lato.

1985-1990: In questi cinque anni Bisceglie vede larealizzazione di un numero considerevole di opere dipubblica utilità. Si costruiscono quattro nuove scuole; sicostruisce il Palazzetto dello Sport; si restaurano i beniarchitettonici oggi utilizzati come sedi per attività culturali odi utilità sociale: basti pensare al complesso del Monasterodi Santa Croce, sede di frequenti mostre e convegni, dellaBiblioteca Comunale, del Museo Archeologico, del Museo delMare e di altre attività; e come non ricordare il restauro dellavecchia Pretura, oggi utilizzata dalla Polizia Municipale.

E’ di quegli stessi anni l’avvio dei lavori di sistemazionedella Costa: si cominciò dal famoso Trullo Verde per, poi,giungere sino al centro abitato. Un’opera gigantesca che fupossibile avviare grazie ad un finanziamento Agensudottenuto dall’allora amministrazione Comunale, di ben 21miliardi di Lire (che allora erano “soldi”!). Da quelfinanziamento sarebbe sorto il lungomare, di cui tuttiandiamo fieri, ma che in pochi rispettiamo; nonchè il famosoAnfiteatro, o Teatro Mediterraneo, per i palati più raffinati.

Questa lunga serie di opere, cui si dovrà aggiungerel’illuminazione del Centro Storico, fino ad allora carente,portò ad un risultato politico: Alle Elezioni Comunali del 1990la Democrazia Cristiana conquistò la maggioranza assoluta:venticinque consiglieri su quaranta. A questo si aggiunga lapresenza significativa al vertice della Provincia di Bari di unnostro concittadino. Mi perdonino i protagonisti di allora,ma non farò nome di nessuno: nè di governo, nè diopposizione, quello che contano sono i “FATTI”.

I Gentili Lettori si chiederanno, a questo punto: ma dovesono le analogie? Presto detto. Attualmente Bisceglie stavivendo una nuova stagione di opere pubbliche. Si stannocostruendo nuove scuole (dal 1988!), una piscina comunale,una casa di riposo per anziani, sistemazione delle vie delCentro Storico in avanzato stato, una viabilità più fluidagrazie ai “rondò”, asfalto su gran parte delle strade cittadine;senza contare i progetti che stanno per partire che vedrannocambiare significativamente il volto della Città.

Altre analogie le riscontro in ambito politico: dopo unavvio “faticoso”, l’attuale maggioranza alla guida delComune si è rinsaldata, ha ridotto i partiti essenzialmente a

LLLLLA RECENTE APPRA RECENTE APPRA RECENTE APPRA RECENTE APPRA RECENTE APPROOOOOVVVVVAZIONE DAZIONE DAZIONE DAZIONE DAZIONE DA PA PA PA PA PARARARARARTE DEL CTE DEL CTE DEL CTE DEL CTE DEL CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO CONSIGLIO COMUNOMUNOMUNOMUNOMUNALE DELLALE DELLALE DELLALE DELLALE DELL AAAAAREALIZZAZIONE DEL CREALIZZAZIONE DEL CREALIZZAZIONE DEL CREALIZZAZIONE DEL CREALIZZAZIONE DEL CASELLASELLASELLASELLASELLO AO AO AO AO AUTUTUTUTUTOSOSOSOSOSTRADTRADTRADTRADTRADALE DI BISCEGLIE, E LE REAZIONI CALE DI BISCEGLIE, E LE REAZIONI CALE DI BISCEGLIE, E LE REAZIONI CALE DI BISCEGLIE, E LE REAZIONI CALE DI BISCEGLIE, E LE REAZIONI CHE VIAHE VIAHE VIAHE VIAHE VIAVIA SI REGISVIA SI REGISVIA SI REGISVIA SI REGISVIA SI REGISTRANTRANTRANTRANTRANO, DI SEGNO, DI SEGNO, DI SEGNO, DI SEGNO, DI SEGNO CO CO CO CO CONTRARIO AD ESSO, INDUCONTRARIO AD ESSO, INDUCONTRARIO AD ESSO, INDUCONTRARIO AD ESSO, INDUCONTRARIO AD ESSO, INDUCONONONONONO AD UNO AD UNO AD UNO AD UNO AD UNA RIVISITA RIVISITA RIVISITA RIVISITA RIVISITAZIONEAZIONEAZIONEAZIONEAZIONESSSSSTTTTTORICORICORICORICORICA CA CA CA CA CHE PUO’ ESSERE UTILE PER CHE PUO’ ESSERE UTILE PER CHE PUO’ ESSERE UTILE PER CHE PUO’ ESSERE UTILE PER CHE PUO’ ESSERE UTILE PER CAPIRE IL PRESENTE ED IMMAAPIRE IL PRESENTE ED IMMAAPIRE IL PRESENTE ED IMMAAPIRE IL PRESENTE ED IMMAAPIRE IL PRESENTE ED IMMAGINGINGINGINGINARE IL FUTURARE IL FUTURARE IL FUTURARE IL FUTURARE IL FUTURO.O.O.O.O.ANANANANANCCCCCHE DHE DHE DHE DHE DAL MOMENTAL MOMENTAL MOMENTAL MOMENTAL MOMENTO CO CO CO CO CHE MOLHE MOLHE MOLHE MOLHE MOLTE DELLE OPINIONI CTE DELLE OPINIONI CTE DELLE OPINIONI CTE DELLE OPINIONI CTE DELLE OPINIONI CONTRARIE AD ESSO VENONTRARIE AD ESSO VENONTRARIE AD ESSO VENONTRARIE AD ESSO VENONTRARIE AD ESSO VENGONGONGONGONGONOOOOOESPRESSE IN PREGIUDIZIO DI UN DIBESPRESSE IN PREGIUDIZIO DI UN DIBESPRESSE IN PREGIUDIZIO DI UN DIBESPRESSE IN PREGIUDIZIO DI UN DIBESPRESSE IN PREGIUDIZIO DI UN DIBAAAAATTITTTITTTITTTITTTITO CIVILE, CO CIVILE, CO CIVILE, CO CIVILE, CO CIVILE, CHE RISPETTI LE TESI A SUOHE RISPETTI LE TESI A SUOHE RISPETTI LE TESI A SUOHE RISPETTI LE TESI A SUOHE RISPETTI LE TESI A SUOFFFFFAAAAAVVVVVORE, SENZA SCORE, SENZA SCORE, SENZA SCORE, SENZA SCORE, SENZA SCADERE NELLADERE NELLADERE NELLADERE NELLADERE NELL’INSUL’INSUL’INSUL’INSUL’INSULTTTTTO GRAO GRAO GRAO GRAO GRATUITTUITTUITTUITTUITO E DENIGRANTE.O E DENIGRANTE.O E DENIGRANTE.O E DENIGRANTE.O E DENIGRANTE.

due grandi formazioni politiche; haottenuto un successo considerevole alleelezioni polit iche del 2008, alleProvinciali 2009 ha portato alla B.A.T.ben cinque consiglieri di maggioranzae due assessori biscegliesi, continua adetenere la maggioranza dei consensialle ultime elezioni regionali, anche sen o n r i e s c e a d e s p r i m e r e u n arappresentanza.

In pratica si stanno ricreando quellecondizioni socio-politiche del 1990. Macosa accadde, si chiederanno i GentiliLettori, in quel famigerato anno?

1990-2000: Accadde, Gentili Signori, che le minoranzepolitiche avviarono una campagna fondata sul “sospetto”,sui “teoremi”, su presunti “comitati d’affari”, su presunte“violazioni della legalità”: ovvio, tutte espressioni delmalgoverno democristiano, secondo gli oppositori, i quali nonesitarono nei primi anni ‘90, sull’onda della ben più famosa“Tangentopoli”, ad investire della questione la MagistraturaOrdinaria del tempo, la quale non si sottrasse alle quotidianesollecitazioni ed avviò una fase di indagine che interessò laclasse dirigente dell’epoca che, sotto il maglio degli inquirentici restò fino al 1999. Quasi dieci anni durante i quali Bisceglierestò quasi senza una guida sicura ed un riferimento cheavesse addentellati nei livelli istituzionali superiori. In breve,la nostra Città visse un isolamento istituzionale unico nellasua storia. Un isolamento che ne pregiudicò lo sviluppoeconomico, culturale e sociale, i cui effetti li registriamo ancoroggi: non ho mai fatto mistero della poca stima che ripongonella maggior parte della attuale classe dirigente comunale,e resto fermo sulla mia opinione.

Ma il vero dramma di questa vicenda, che trova l’ultimaanalogia col presente, consiste nel fatto che da quelle indagini,da quei processi non uscì un solo colpevole, nè uncondannato per i presunti reati. Non solo, ma nel 2000avviandosi a compimento il periodo del “Terrore biscegliese”agli indagati il Comune (cioè noi) rifuse le spese legali eprocessuali che dovrebbero ammontare (Lira più, Lira meno)ad otto miliardi.

Otto miliardi di soldi nostri che non servirono perrealizzare opere pubbliche, ma per rifondere le legittimeparcelle degli avvocati.

Una curiosa analogia col presente: oggi il Comune stipulaun muto di cinque milioni di Euro (quasi dieci miliardi diLire) per la viabilità accessoria al casello su territorio comunale,e qualcuno grida allo scandalo! Ma quegli stessi Signori cheoggi gridano alla scandalo, ieri non si sono nemmeno sognatidi prendere posizione su otto miliardi spesi in avvocati!

E’ strana la vita. Ed è curioso scoprire, andando a spulciarenegli annali amministrativi, che il Casello Autostradale (a pa-role) lo volevano in molti: da Dino Cozzoli nel 1970, all’exsindaco Franco Napoletano che, nel prendere il suo primotreno per Montecitorio, si impegnò solennemente a risolveredue questioni attinenti la viabilità biscegliese: il CaselloAutrostradale e l’annosa vicenda del Ponte Lama.

Probabilmente lo avrà dimenticato. Ma io lo capisco,essendo suo coetaneo, anche a me a volte capita di dimenticarele cose. Cosa volete, è l’età. Prima o poi capita a tutti! (Salvatore Valentino)

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IN CITTIN CITTIN CITTIN CITTIN CITTAAAAA’’’’’5 - 5 - 5 - 5 - 5 - 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 2010 2010 2010 2010 2010

PROVIAMO A DIRE “SI’” AL CASELLODDDDDALLALLALLALLALLA LETTURA DEGLI INTERA LETTURA DEGLI INTERA LETTURA DEGLI INTERA LETTURA DEGLI INTERA LETTURA DEGLI INTERVENTIVENTIVENTIVENTIVENTIDI CDI CDI CDI CDI CHI E’ CHI E’ CHI E’ CHI E’ CHI E’ CONTRARIO AL CONTRARIO AL CONTRARIO AL CONTRARIO AL CONTRARIO AL CASELLASELLASELLASELLASELLO NO NO NO NO NON SION SION SION SION SIEVINEVINEVINEVINEVINCCCCCONONONONONO ARO ARO ARO ARO ARGOMENTGOMENTGOMENTGOMENTGOMENTAZIONI ARAZIONI ARAZIONI ARAZIONI ARAZIONI ARTICTICTICTICTICOLOLOLOLOLAAAAATETETETETEE MOE MOE MOE MOE MOTIVTIVTIVTIVTIVAAAAATE. EMERTE. EMERTE. EMERTE. EMERTE. EMERGE SOPRAGE SOPRAGE SOPRAGE SOPRAGE SOPRATTUTTTTUTTTTUTTTTUTTTTUTTOOOOOLLLLL’’’’’A N T I CA N T I CA N T I CA N T I CA N T I CO VIZIO BISCEGLIESE DIO VIZIO BISCEGLIESE DIO VIZIO BISCEGLIESE DIO VIZIO BISCEGLIESE DIO VIZIO BISCEGLIESE DIISISISISISTIGTIGTIGTIGTIGARE IL SOSPETTARE IL SOSPETTARE IL SOSPETTARE IL SOSPETTARE IL SOSPETTO, DI EVO, DI EVO, DI EVO, DI EVO, DI EVOCOCOCOCOCARE IARE IARE IARE IARE IFFFFFANTANTANTANTANTASMI DEI “CASMI DEI “CASMI DEI “CASMI DEI “CASMI DEI “COMITOMITOMITOMITOMITAAAAATI D’TI D’TI D’TI D’TI D’AFFAFFAFFAFFAFFARI”.ARI”.ARI”.ARI”.ARI”.PRPRPRPRPROOOOOVIAMOVIAMOVIAMOVIAMOVIAMO, INVECE,, INVECE,, INVECE,, INVECE,, INVECE, A C A C A C A C A CAPIRE LAPIRE LAPIRE LAPIRE LAPIRE L’UTILIT’UTILIT’UTILIT’UTILIT’UTILITAAAAA’’’’’E LE LE LE LE LA PRA PRA PRA PRA PROSPETTIVOSPETTIVOSPETTIVOSPETTIVOSPETTIVA DI SA DI SA DI SA DI SA DI SVILVILVILVILVILUPPO IN CUIUPPO IN CUIUPPO IN CUIUPPO IN CUIUPPO IN CUISI SI SI SI SI INSERISCE LINSERISCE LINSERISCE LINSERISCE LINSERISCE L’’’’’APERAPERAPERAPERAPERTURA DEL CTURA DEL CTURA DEL CTURA DEL CTURA DEL CASELLASELLASELLASELLASELLOOOOOSULLSULLSULLSULLSULL’’’’’A/1A/1A/1A/1A/14.4.4.4.4.

Consapevole che questa “arringa difensiva” calamiteràsul sottoscritto l’accusa di “affarista” o “mal-affarista”, miaccingo ad immaginare l’utilità dell’apertura di un casellosull’Autostrada A/14, anche alla luce del fatto che il Comunedovrà concorrere alle spese per la sua realizzazione. Ma, sibadi bene, che le spese a carico del Comune non sonodestinate alla realizzazione dell’opera su terreno di proprietàdi “Autostrade Per l’Italia S.p.A.”, bensì per il miglioramentoe l’adeguamento della viabilità comunale a ridossodell’erigendo casello: quindi un investimento che resta aibiscegliesi.

Ma prima di avventurarmi ad immaginare il futuro, vorreisoffermarmi sul presente: è apparso strano l’atteggiamentodei consiglieri comunali di opposizione i quali, nel votare ladelibera che autorizzava la costruzione del casello, si sonoastenuti abbandonando l’aula. Questo è un particolare chesembra sia sfuggito ai più, ma che ha la sua importanza. Ilvoto di astensione non palesa la reale volontà dei consiglieriche lo esprimono i quali, in definitiva, se ne lavano le mani.

Dichiarandosi “fuori gioco” le forze politiche diopposizione, la palla sembra essere passata al lospontaneismo civico, al quale se da una parte si devericonoscere la legittimità all’esistenza, dall’altra non si puònegare che, non avendo forma, consistenza, sapore o coloresarà difficile per il cittadino che vuol farsi un’opinione capirese ha di fronte a sè soggetti credibili o portatori di interessidi altra natura.

Sorvolo sui contenuti del dibattito in aula e mi astengodal qualificarli, preferisco restare sui “dati di fatto”: pergiungere al tanto sospirato casello autostradale sono servititre anni di lavoro. Un lavoro fatto di cuciture fra istituzioninazionali, enti mastodontici nei cui uffici è facile perdersi,sempre che si riesca ad entrare. E’ stato un lavoro immaneportare allo stesso tavolo il Ministero delle Infrastrutture,l’A.N.A.S., Autostrade per l’Italia ed il Comune di Bisceglieper il raggiungimento dell’obiettivo: desiderio, tra l’altro,condiviso con decine di altre località italiane che, al pari diBisceglie anelano per il loro casello. Tanto ci è stato confermatoda dirigenti di Autostrade per l’Italia S.p.A. Questo confermache Bisceglie non è la “scema del villaggio”.

Altro passo importante, che ha comportato un lavorodiuturno e defatigante, è stato mettere attorno allo stessotavolo dodici sindaci (dieci della B.A.T. e due della Provinciadi Bari, Ruvo e Corato), i quali hanno espresso il loro placetnon già per il solo casello di Bisceglie, ma per i benefici indottialla viabilità locale che la sua realizzazione comporterà. Daquesto è scaturito l’impegno concreto della Provincia B.A.T.nello stanziare cinque milioni di Euro per il casello diBisceglie. Il mutuo di altri cinque milioni di Euro, che ilnostro Comune si accinge a stipulare, non sarà impiegato perla costruzione del casello, ma per la sistemazione dellaviabilità comunale in loco, oggi rappresentata da Via Stradellee vie adiacenti alla Lama di Santa Croce. Nulla osta chel’intervento delle due Province in futuro sia ancora piùcospicuo in considerazione del futuro miglioramento della

CCCCCONSIDERAONSIDERAONSIDERAONSIDERAONSIDERATTTTTO O O O O D D D D DA SOLA SOLA SOLA SOLA SOLO IL CO IL CO IL CO IL CO IL CASELLASELLASELLASELLASELLO NO NO NO NO NONONONONONSERSERSERSERSERVE. VE. VE. VE. VE. MA PR MA PR MA PR MA PR MA PROOOOOVIAMO AD IMMAVIAMO AD IMMAVIAMO AD IMMAVIAMO AD IMMAVIAMO AD IMMAGINGINGINGINGINARE ILARE ILARE ILARE ILARE ILFUTURFUTURFUTURFUTURFUTURO O O O O CCCCCONTESONTESONTESONTESONTESTTTTTO SOCIO-ECO SOCIO-ECO SOCIO-ECO SOCIO-ECO SOCIO-ECONONONONONOMICOMICOMICOMICOMICO CO CO CO CO CHE SIHE SIHE SIHE SIHE SIVVVVVA DELINEANDOA DELINEANDOA DELINEANDOA DELINEANDOA DELINEANDO

viabilità sulle Provincialiper Ruvo e per Corato.

Dalla foto a sinistra,l u o g o i n c u i sorgeràil casello, si comprendeche un primo, beneficoeffetto lo avranno i nostribeni culturali campestri.Ma questo è uno degliaspetti. Il secondo è benpiù importante.

AAAAAUTUTUTUTUTOSOSOSOSOSTRADTRADTRADTRADTRADAAAAA, ZON, ZON, ZON, ZON, ZONA AA AA AA AA A.S.I., POR.S.I., POR.S.I., POR.S.I., POR.S.I., PORTTTTTO TURISO TURISO TURISO TURISO TURISTICTICTICTICTICO:O:O:O:O:QUESQUESQUESQUESQUESTE LE DIRETTRICI DELLTE LE DIRETTRICI DELLTE LE DIRETTRICI DELLTE LE DIRETTRICI DELLTE LE DIRETTRICI DELLO SO SO SO SO SVILVILVILVILVILUPPOUPPOUPPOUPPOUPPOBISCEGLIESE DEI PRBISCEGLIESE DEI PRBISCEGLIESE DEI PRBISCEGLIESE DEI PRBISCEGLIESE DEI PROSSIMI ANNIOSSIMI ANNIOSSIMI ANNIOSSIMI ANNIOSSIMI ANNI

Qualcuno sostiene che sarà onerosa per il Comune la gestionedel casello, poichè nella convenzione stipulata con Autostradeper l’Italia S.p.A. è contemplata la concorrenza in solido deicosti di gestione. I “contrari” sostengono, inoltre, che i casellidiTrani e Molfetta sono passivi, quindi non c’è bisogno di unaltro casello. Premesso che questa tesi non è supportata dadocumenti contabili, ma si fonda sul “senti to dire” , madiamola per buona e cerchiamo di capire perchè Trani eMolfetta sono passivi.

Questi due casel l isembrerebbero “passivi”p o i c h è l a l o r ocostruzione, almeno perM o l f e t t a , è s t a t a d iripiego. Quello dovevae s s e r e i l c a s e l l o d iBisceglie, ma qualcuno in“illo tempore” si affrettò ad e c l i n a r e l ’o f f e r t a . . .Discorso diverso per Traniche, all’epoca della costruzione dell’A/14, aveva ancora fiorentel’industria marmifera. Ma volendolo anche valutare dal puntodi vista turistico, il viaggiatore che vuole raggiungere Casteldel Monte esce ad Andria, o si dirige a Barletta, Città dellaDisfida con una zona industriale significativa. Ecco spiegatol’arcano che vuole la viabilità di servizio carente sui caselli diTrani e Molfetta, mentre il casello di Andria si apre su una stradaa due corsie che collega le due città in cinque minuti.

Quest’ultima prospettiva potrebbe interessare il casello diBisceglie e la Provinciale per Ruvo. Perchè?

Per il semplice fatto che con l’ampliamento della Zona A.S.I.al territorio di Bisceglie il traffico commerciale pesante, cheinsiste ancora sull’A/14 nonostante la S.S.16 BIS, trova agevolel’uscita di Bisceglie perchè sarà collegata direttamente con lanuova zona di espansione imprenditoriale. Analogo discorsovarrà per il futuro del Porto Turistico di Bisceglie, che dallacostruzione della Diga diLevante mutuerà un fu-turo migliore di quelloattuale. Merci e turismoavranno, pertanto, unac o r s i a d i r e t t a p e rraggiungere, agilmente esenza strani gir i , s iaBisceglie che il costruendoPorto Commerciale diMolfetta, al quale non sipuò arrivare dal casellomolfettese poichè da questo si è indotti ad entrare nel centro abitato;e anche se il traffico pesante volesse utilizzare il breve tratto di S.S.16 BIS, andrebbe a compromettere i flussi veicolari leggeri,paralizzando di fatto la Zona A.S.I., già affollata dai clientidell’Ipercoop, dell’Outlet e del Parco Giochi. In quanto ai costi digestione, da Autostrade per l’Italia S.p.A. assicurano che i nuovicaselli “ad elevata automazione” hanno costi di gestione bassissimi.

Un ultimo appunto: c’è chi ha gridato allo scandalo perchè sisacrificherebbero colture pregiate e siti archeologici. In realtà laviabilità di servizio interesserà Via Stradelle, già usata comediscarica abusiva, e gran parte dell’ex discarica del Serrone. I pochialberi d’ulivo pregiati saranno ripiantati nelle vicinanze. (S.V.)

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BISCEGLIE, TUTTO E’ PRONTOPER LA XII SETTIMANADELLA CULTURA

La città di Bisceglie si appresta anche quest’anno a vivereuna dieci giorni di appuntamenti culturali nell’ambito della XIISettimana della Cultura che si svolgerà su tutto il territorionazionale dal 16 al 25 aprile.

Anche quest’anno il Sindaco Francesco Spina ha delegato laPro Loco, presieduta da Vincenzo DeFeudis, nell’attività di raccordo delleassociazioni e di redazione dellaprogrammazione congiunta dapresentare all’intera cittadinanza. Aseguire le varie fasi organizzative dellaS e t t i m a n a , i n r a p p r e s e n t a n z adell’Amministrazione Comunale, ès ta to l ’assessore a l la Pubbl icaIstruzione Vittorio Fata.

Dopo aver intitolato la Settimanadella Cultura biscegliese alle illustripersonalità dell’arte e della storia localeAldo Gigante e Francesco Palazzo, ilconsiglio direttivo della Pro Loco hainteso dedicare l’edizione 2010 al Prof.Peppino Di Molfetta, importante protagonista del panoramaculturale locale profondamente innamorato della sua Bisceglie.

Dopo la presentazione ufficiale del programma ,che si è svoltail 15 aprile presso l’Auditorium di Santa Croce alle ore 18:30, siparte con il primo appuntamento in programma il 16 aprile: lapresentazione del termine dei lavori di restauro del fontebattesimale presente all’interno della chiesa medievale diSant’Adoeno. I lavori sono stati effettuati con una particolaretecnica a laser. L’appuntamento è curato dal Rotary club.

Sabato 17 Maurizio Evangelista presenterà la sua primaraccolta di poesie dal titolo “Suonatore di corno” – ed. La Vallisa.

Il 18 aprile si vivrà una domenica all’insegna del recupero delletradizioni, della cultura e del folklore agreste e religioso con laFiera Campestre di Santa Maria di Giano con visite guidategratuite per le vie del Casale, degustazioni di prodotti tipici eanimazioni curate da realtà associative locali. Nel pomeriggio“Biciclettata per la Bisceglie che scompare” a cura di Biciliae.

Lunedì 19 aprile spazio alla presentazione del lavoro diAlfredo Logoluso: “I dinosauri di Bisceglie”.

Martedì 20 e giovedì 22 aprile nel suo studio di Via OttavioTupputi n. 41 Viviana Tangorra organizzerà dei laboratori e delledimostrazioni gratuite di realizzazione di articoli di bigiotteriae di decorazione di borse e maglie con pittura e strass.

Mercoledì 21 Grazia Mastrapasqua presenta ufficialmente il

L’Amministrazione Comunale ha delegato la ProLoco nell’attività di raccordo delle associazioni:la Settimana sarà intitolata a Peppino DiMolfetta. Il programma illustrato il 15 aprilescorso a Santa Croce.

s u o l a v o r o d a l t i t o l o “ R è t e omarecéidde – viaggio nella memoriain vernacolo biscegliese tra il serio…ed il faceto”.

Novità assoluta di questa diecigiorni culturale è la presenza delPremio “Prof. Mario Cosmai”, giuntoalla settima edizione e che avrà luogoil 23 aprile presso il Museo Diocesano.Quest’ultimo sarà protagonista anchedomenica 18 e domenica 25 dalle 20 alle

22 durante la mostra di abiti d’epoca denominata “Moda eMuseo”.

Sabato 24 al Teatro “Garibaldi” la “Quinta CompagniaTeatrale” presenterà ITALIOPOLI - “Settimo: ruba un pò dimeno”, esilarante commedia in due tempi di Dario Fo con laregia di Dino Musci e la scenografia curata da Vincenzo Abascià.

Chiusura il 25 aprile con una speciale raccolta di sangue (08/11:30) che vedrà impegnati l’A.V.I.S. di Bisceglie, la Pro Loco e ilCentro Fitness Aktiva e in serata, alle 20:30, videoproiezione dibrani di musica classica a cura di Michele Salerno dell’associazioneculturale “Spazio Libero” presso l’Auditorium “don PierinoArcieri” dell’EPASS.

Su prenotazione, per le classi quinte delle Scuole Primariedella Città, saranno effettuate visite guidate gratuite nel CentroStorico a cura delle guide turistiche della Pro Loco (prenotazionialmeno 5 giorni prima della data prescelta al numero telefonico0803968084).

Nella giornata di sabato 24 aprile il WWF di Biscegliegarantirà l’apertura straordinaria del Giardino Botanico“Veneziani Santonio” in Via Ariosto con visite guidate gratuite.

Nei giorni 17, 19 e 24 aprile dalle ore 17 alle ore 19: “ItinerariSarnelliani – visite guidate nei luoghi sarnelliani”.

Il programma può essere visionato sul sito www.prolocobisceglie.it (Francesco Brescia)

Si deve alla buona memoria diMons. Pompeo Sarnelli, vescovo diBisceglie (1692-1724), nell’ambito deld i s c i p l a m e n t o r e l i g i o s o , i lrinnovamento del calendario dellefiere dopo la domenica di Pasqua.

L a p r i m a , i n s e q u e n z a d ifesteggiamenti: la Madonna diZappino, venerata nel casale findall’anno mille. Anche quest’annoMons. Don Mauro Camero, rettoredella Cattedrale, con grande concorsodi fedeli, dei confratelli e consorelledei Tre Santi Martiri, ha promosso ilpellegrinaggio. La processione dellaVergine, dal volto bruno, ha attraversato le vie campestri, per labenedizione dei campi e dei raccolti. Non sembra vero, ma lastoria delle nostre origini, è raccolta nelle vicende dei nostri casali,considerati, insediamenti protourbani.

Eppure i biscegliesi non li conoscono in maniera soddisfacente.

IL MESSAGGIO DI FEDE DELLA FIERA DI ZAPPINOErano inseriti nell’ordinamento e

suddivisione della centuriazioner o m a n a . A l c u n i c a s a l i o v i c irientravano nella giurisdizionedell’antica Rubi (Ruvo) ed altri nellaJudiciaria canosina nella Regio Se-cunda et Calabria. Erano dotati di unaviabilità interna, che li collegava allaTraiana e alla Appia, strade romane.Il casale della Madonna di Zappino,fu già rilevato da Mons. Cospi,nell’anno del suo presulato, nel 1595.

Nei periodi di grande siccitàl’icona della Vergine viene portata incittà, con quella del casale di Giano,

per impetrarle, come apportatrici di piogge. Per saperne di più:L. Palmiotti, “Andar per i casali di Trani e di Bisceglie”, nuovaedizione, a cura del C.R.S.E.C., Regione Puglia, tip. ControstampaLandriscina Trani 2005.

(Nunzia Palmiotti)

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DALLA “FARMACIA BISSANTI”ALLA “BRACERIA BISCEGLIESE”IMMOBILI D’EPOCA CHE SI ADEGUANO AI TEMPI MODERNI, SENZA PERDEREIL PROPRIO FASCINO STORICO, IMPRESSO SOPRA LE ANTICHE PIETRE.

La storiografia locale si è arricchita di nuovi dati sull’attivitàmedica tra sette e ottocento. Recentemente, su iniziativa dellaN.D. Maria Consiglio, i lavori di restauro hanno riportato allaluce testimonianze epigrafiche della più antica farmacia diBisceglie, posta su via Cardinale Dell’Olio, n. 36 e l’Arco StradaSan Leonardo; in particolare è venuta alla luce, sull’architraveinterno della porta d’ingresso, un testo epigrafico latino dipinto:“1780 Insign, hanc pharmacia quondam dominus GaetanoBissanti m.ch. adornavit, pictures exornavit”.

La farmacia risale al 1780, è appartenuta al dottor GaetanoBissanti, che ristrutturò i locali con nuove pitture, ambientirilevati dai sig. Palmieri. Il Bissanti risulta trasferito dalla città diSan Giovanni Rotondo, il quale sposò una biscegliese a nome diElisabetta Pizzi, figlia di Pasquale ed Annamaria Palmieri,appartente quest’ultima ad una famiglia che possedeva fin dalsec. XVII una farmacia biscegliese.

Se ne ricava notizia da un atto notarile per notar LeonardoMaffione del 9 luglio 1803. Il Bissanti si ritirò a Bisceglie peresercitare la professione di speziale e successivamente di medicocondotto comunale. Da Gaetano Bissanti ed Elisabetta Pizzinacquero: Maria, che fu moglie di Don Francesco Gargiulo;Emanuella, sposata con Giuseppe Gioia di Notar Don Rocco edinfine Tommaso Antonio. Quest’ultimo, nato intorno al 1795,morì celibe, fu medico benemerito nella città di Bisceglie. Unasua biografia, in appunti rimasti inediti, tracciò il dr. LuigiColangelo. Il Bissanti si laureò in Medicina a Pavia nel 1818 edesercitò la professione fino al 1870 circa. Tommaso Antonioabitava in una palazzina a due piani, ora demolita nella zonadetta “Fondo Noce” (un’antica villa, ereditata proprio daiPalmieri) ed era solito iniziare il giro delle visite domiciliari allequattro del mattino per terminarle non oltre le otto. Viveva con

curvo con portelle di vetro, divisi gli uni dagli altri da settecolonnine; due piccoli armadi con vetro per veleni, due porte inlegno analoghe allo stiglio delle quali una curva per accedere allaboratorio e l’altra a forma di armadio a muro; seguononell’inventario: un banco per la vendita, un piccolo tavolo, il tuttoin noce, due bilance con serie di pesi della portata di duechilogrammi, due bilance per grammi, un armadietto per erbaggi,un tavolo tondo in noce, un mortaio in pietra, due in vetro eduno in porcellana, dieci vasi con coperchio in vetro per pastiglie,quattro coppe in vetro con piatto relativo, un torchietto del ‘700,appartenuto al Bissanti.

Nell’atto di vendita della farmacia in favore della dr. AngelaPierro (registrato l’11 aprile 1936), veniva escluso da ogni dirittodi continuità professionale il direttore della farmacia dr. ConsiglioPietro fu Pasquale. La dr. Pierro, coadiuvata dalla sorella, tennela farmacia dal 1935 al 1975, per un quarantennio.Successivamente, il 3/3/1975,la stessa vendette la storica farmaciaal dr. Girolamo Di Gennaro, farmacista, con tutto l’arredo.Successivamente il dottore si trasferiva in Via Sant’Andrea.Attuale proprietaria dell’immobile: la sig.ra Maria Consiglio.

una persona anziana che aveva le mansioni contemporaneamentedi cuoco, cameriere. Tommaso Antonio soccorreva economicamenteanche i suoi assistiti che versavano in condizioni di indigenza.

Faceva il giro con un calesse, trainato da un cavallo che, oper l’età o per altro motivo, zig-zagava durante il tragitto , tant’èche fino a qualche anno fa a chi non aveva il senso dell’equilibrioo era in preda ai fumi dell’alcool, si diceva in gergo biscegliese,“u cavadde de Don Temeise Andonie”. La Farmacia Bissantisuccessivamente passò al dr. Francesco Siciliani (foto a destra-già attivo nella sua professione fin dal 1869). Nacque a Bisceglieil 1833 e sposò Donna Irene Bruni (deceduta il 27 novembre 1924).Dalla loro unione nacquero: Vito Camillo, Domenico Vittorio,farmacista, Mauro (morto senza eredi il 28 dicembre 1928), Maria,Lucia e Grazia, rimaste nubili: Il farmacista Francesco esercitò lasua professione fino al 13 novembre 1898, anno della sua morte.La farmacia passò ai suoi eredi figli Avv. Vito Camillo (cherinunciò alla proprietà, il 28 novembre 1898 in favore dei suoigermani; Maria, Lucia, Grazia, della nipote Irene Siciliani(essendo passato a miglior vita, suo padre Domenico Vittorio, il28/12/1928) e della madre Irene Bruni fu Domenico.

Le proprietarie signorine Siciliani abitavano in Via Trento,22. Le succitate, per atto del notaio Avv. Cav. Carlo Maggiore diFrancesco Paolo, il 26 marzo 1935 vendettero la farmacia alla dr.Angela Pierro di Mauro, farmacista, nata Canosa, nell’anno 1900,per l’importo di lire 10.000, con tutto l’arredo e medicinali: lostiglio completo della sala di vendita, a forma di ferro di cavallo,composta di cinque armadi, di quattro laterali ed uno centrale

LA BRACERIA BISCEGLIESELa Farmacia Bissanti è divenuto il regno della gastronomia lo-cale, gestito da Marco De Pasquale (foto sopra), che preparaleccornie, arrosti, timballi, pasta al forno, pizze e per i più esigentirisotti ai frutti di mare, pesce alla griglia, gustato con oli locali eun buon vino in ambienti signorili e storici, frequentati anche daèlite.

Un ringraziamento agli amici che hanno fornito notizie ed inparticolare all’Avv. Massimo Ingravalle, dr. Mimmo Di Gennaro,Ina e Leo Lonigro, la N.D. Maria Consiglio e Marco De Pasquale.

(Nunzia Palmiotti)

La farmacia, posta accanto all’arco Strada San Leonardo,apparteneva al dr. Gaetano Bissanti, nel 1780, tra l’altro, anchemedico condotto di Bisceglie nel 1807.Con accurate ricerche d’archivio presso privati, a cura dell’Archeoclub,si fa piena luce sulla più antica farmacia della città. Le decorazioniantiche e nuove si devono alla paziente opera di restauratore delsig. Vito Sette, molto stimato dall’elite biscegliese per lavori didecorazioni murali in dimore e palazzi storici.

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Bollettino Informativo a cura dell'UfficioStampa dell'Associazione CommerciantiBISCEGLIE - - - - - ANNANNANNANNANNO IX - NO IX - NO IX - NO IX - NO IX - N. 0. 0. 0. 0. 077777/20/20/20/20/201111100000w w ww w ww w ww w ww w w. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r. c o n f c o m m e r c i o b i s c e gc i o b i s c e gc i o b i s c e gc i o b i s c e gc i o b i s c e g l i e . i tl i e . i tl i e . i tl i e . i tl i e . i t

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FRIGO, CUCINE E MOTO DAL 15 APRILESI ACQUISTANO CON GLI INCENTIVI

Parte la macchina per gli incentivi. Da oggi i venditoripossono mettersi in regola con le procedure previste, a partiredalla registrazione presso l’apposito call center predispostoda Poste Italiane.

Per quanto riguarda gli abbonamenti ad Internet veloce,saranno gli operatori di telecomunicazioni e non i venditoria dover procedere alla registrazione. I consumatori potrannoinvece acquistare moto, cucine ed elettrodomestici a partiredal 15 aprile. Data, questa, slittata rispetto a oggi, previstoinizialmente dal governo. Il meccanismo per poter accedereagli incentivi prevede la prenotazione per il prodotto daacquistare. Il commerciante dovrà quindi verificare ladisponibilità dell’incentivo e, dopo un giorno, potrà dare ilvia libera all’acquisto. Il rivenditore potrà quindi recuperarela somma scontata con cui ha venduto il prodotto. La sommamessa a disposizione dal governo, 300 milioni cash più

interventi fiscali per 120 milioni, è di molto inferiore rispettoai 2 miliardi elargiti lo scorso anno per rilanciare i settori indifficoltà. Ed è rimasto a piedi il comparto dell’auto, grandeescluso dal pacchetto. Al «sistema casa» sono andaticomplessivamente 170 milioni di euro. Con 60 milioni per lecucine componibili, 50 milioni per gli elettrodomestici, e 60milioni per gli immobili ad alta efficienza energetica.

Nel pacchetto sono previste risorse per le nuoveattivazioni, da parte dei giovani, della banda larga.

Tra le diverse voci che rientrano nella lista del decreto cisono i rimorchi, le macchine per uso agricolo, le gru a torreper edilizia. Insieme a Inverter, motori alta efficienza, batterieper rifasamento e Ups.

Mentre gli interventi fiscali riguardano il settore tessile,per 70 milioni di euro, la cantieristica e l’aerospazio per altri50 milioni.

Il biscegliese Angelo Di Leo tra i partecipanti alla provafinale del Corso di 1° livello di Barman

Il corso è stato organizzato dalla Confcommercio dellaProvincia di Bari

Venerdì 9 aprile 2010, presso la sede di ConfcommercioProvincia di Bari, si è concluso il corso di Barman di I° livello.La giornata è stata caratterizzata da una “competizione” fi-nale svolta dagli allievi i quali si sono cimentati nellapreparazione di coktail e valutati da una giuria composta,dal Direttore Leo Carriera e dai dirigenti della FederazioneItaliana Pubblici Esercizi della Confcommercio dellaProvincia di Bari: Francesco Mancini – Presidente Ristoratori- Eduardo Caizzi – Presidente Stabilimenti Balneari -Massimo Posca – Presidente Bar e Nicola Pertuso –Presidente Locali da Ballo.

ANGELO DI LEO ALLAFINALE DEL CORSO DIBARMAN 1° LIVELLO

F I O R I : T R O P P EV E N D I T EI NC O N T RO L L ATE

Federfiori-Confcommercio chiede di regolamentare ilproliferare delle vendite di beneficenza di fiori e piante,gestite dal Terzo Settore e dal mondo del volontariato, nellepiazze italiane.

Federfiori-Confcommercio chiede di regolamentare inqualche modo il proliferare le vendite di beneficenza di fiorie piante nelle piazze d'Italia, gestite dal Terzo Settore e dalmondo del Volontariato. Un problema non da poco per glioperatori del settore. Per limitarsi all'ultimo semestre e allesole vendite di carattere nazionale a ottobre dell’anno scorso,c’è stata la vendita in piazza dell'orchidea e dell'anthiurium;a dicembre, della stella di Natale; a marzo, della gardenia; inquesto mese, del bonsai e dell'ortensia. In ciascuna occasioneFederfiori ha fatto sentire la propria voce con lettere di accusae di denuncia, alle istituzioni interessate, ai ministericompetenti, al garante della concorrenza e del mercato.Federfiori non si limita, per altro, ad una denuncia sterile, sibatte infatti da tempo per trovare una strada da percorrereinsieme al Terzo Settore, magari attraverso l'istituzione di untavolo di confronto con il mondo del volontariato e dellasolidarietà sociale.

Sistri, arriva il nuovo sistema di controllo dellatracciabilità dei rifiuti

Il Ministero dell'Ambiente ha istituito il SISTRI, il nuovoSistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti che, oltre agarantire una maggiore trasparenza, semplifica alcune pro-cedure.

Tutti gli adempimenti amministrativi dovranno essereeffettuati con dispositivi elettronici USB da ritirare presso lalocale Camera di Commercio o, su delega, direttamentepresso le sedi della nostra Associazione. In allegato si potrà

S I S . T. R I . A B U O NP U N T O G L IADEMPIMENTI

trovare un utile promemoria su come effettuare l’iscrizioneal Sistri, che è obbligatoria per tutte le imprese che produconorifiuti pericolosi, per i consorzi di recupero e riciclaggio rifiutie per le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali.È previsto anche il pagamento di un contributo annuodeterminato in base alla tipologia di rifiuti prodotti. Tutticoloro che fossero interessati potranno avvalersi dell’appositoservizio istituito presso la Confcommercio di Bisceglie. Inostri uffici restano comunque a completa disposizione perqualsiasi chiarimento al numero di telefono 080-3921884.

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TORNEO A.V.I.S. CALCIO A 5,BISCEGLIE ALLA FASE FINALE

AAAAA . V. V. V. V. V. I . S .. I . S .. I . S .. I . S .. I . S .

L’AVIS Bisceglie si fa onore in campo sportivo,conquistando la fase finale del torneo di calcio a cinque,organizzato dal gruppo giovani dell’AVIS Provinciale.

Il torneo si è articolava in due gironida quattro squadre, dalle quali sonouscite le quattro finaliste. Nellagiornata di domenica 11 Aprile si èsvolta la fase a gironi. Nel girone delnord barese, che comprendevaBisceglie, Trani, Barletta ed Andria aqualificarsi sono state le AVIS diAndria e Bisceglie. Nel girone dellazona di Bari, che comprendeva lesezioni di Conversano, Altamura,Corato e Ruvo a spuntarla sono stati iquintetti di Conversano ed Altamura.La fase finale quindi si è svolta sabato17 Aprile in quel di Bari, che hadecretato la vincitrice del torneo dallarosa di squadre che comprende Andria, Conversano, Bisceglieed Altamura.

Risultati positivi per AVIS Bisceglie sono anche quelli inerentialle tante giornate di donazione operate in queste ultimesettimane. Andando in rigoroso ordine cronologico sono state

Nel torneo organizzato dal gruppo provinciale giovani, la squadrabiscegliese è giunta alla fase finale di sabato 17 Aprile a Bari.

ben 35 le sacche raccolte domenica 21 Marzo con la nuovaautoemoteca, posta di fronte al piazzale della chiesa di SanLorenzo. Dieci invece le sacche raccolte, in Ospedale, sette giorni

dopo in col laborazione con laC o n f r a t e r n i t a d e l l a M a d o n n aAddolorata. In occasione della terzagiornata di donazione effettuata nelgiro di pochi giorni il risultato è statonuovamente positivo, con le 27 saccheraccolte domenica 11 Aprile, semprep r e s s o i l C e n t r o R a c c o l t e d e lnosocomio biscegliese. Agendadonazioni che prevede una nuovagiornata domenica 25 Aprile con laraccolta che verrà effettuata presso lasede AVIS di Bisceglie, sita in ViaLamarmora. Lunedì 26 e martedì 27AVIS sarà presente presso l’IstitutoTecnico Commericale “M. Dell’Olio”

per effettuare una doppia giornata di donazione con i ragazziche hanno compiuto i diciotto anni di età. AVIS Bisceglie chesarà presente con due suoi delegati, nella stessa giornata didomenica 25, all’Assemblea Regionale che si terrà in quel diMartina Franca. (Gianluca Valente)

T O R NA NO A D A N I M A R S I “ L E T E R R A Z Z E ”Impresa coraggiosa quella di riportare agli antichi splendori

edifici medioevali, animandoli con la presenza di turisti (quelliveri). Coraggiosa ma non impossibile per un giovane comeMauro Losciale che, buttandosi alle spalle il chiacchiericcio dipaese, ha deciso di impegnarsi nel settore della ricettività lowcost. Lo testimoniano le numerose presenze forestiere, giàrilevate nel corso della nostra breve visita, in un periodoconsiderato “fuori stagione”.

Il Bed & Breakfast “Le Terrazze” rivive, e con esso i suoisobri ambienti, sapientemente arredati con mobili d’epoca edotati di tutti i comfort essenziali. Cinque camere, tutte conbagno; sale per la colazione; sala relax ed un comodo ascensoreper superare i suoi quattro livelli, che conduce l’ospite fin sulleterrazze ad ammirare il suggestivo borgo marinaro ed i tetti delcentro storico che, seppur violati dalla modernità e dall’anarchiaurbanistica, restano uno spettacolo unico nelle serate diprimavera e d’estate, quando il cielo di Bisceglie riluce dei giochipirotecnici delle feste patronali. Il posto ideale per godere dellesplendide albe sull’Adriatico, assaporando le brezze ricche diiodio ed allietate dal canto dei gabbiani. Ma più delle parolepotranno queste poche, significative immagini.

Il B.& B. “Le Terrazze” è in Via Trento, 34 a Bisceglie. Info:www.bbleterrazze.it [email protected] +393284592810 -+393336880242 - +393456443918

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IN CITTIN CITTIN CITTIN CITTIN CITTAAAAA’’’’’10 - 10 - 10 - 10 - 10 - 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 2010 2010 2010 2010 2010

SU BISCEGLIE SPIRA “BUON VENTO”LE TELECAMERE DI TELE NORBA IN GIRO PER BISCEGLIE PER UNA SERIE DISCHEDE CHE ILLUSTRERANNO LE PECULIARITA’ STORICHE, ARTISTICHE,GASTRONOMICHE E PAESAGGISTICHE NELLA CELEBRE TRASMISSIONE IN ONDA LADOMENICA SERA, ALLE 20 SU TELE NORBA 7.

Gio ie Est i v e in MontagnaGio ie Est i v e in MontagnaGio ie Est i v e in MontagnaGio ie Est i v e in MontagnaGio ie Est i v e in MontagnaConcedetevi una vacanza ricca di fascino e benessere nella splendida Val di Fassa aCampitello di Fassa / Canazei.Top offerta: 14 gg. pensione completa + viaggio ed escursioni in BUS G.T. a Ortisei,Bressanone, Vipiteno, Corvara, Linz (Austria) • 980,00 a persona - tutto compresoSconti per ragazzi e famiglie. Dal 18 luglio al 01 agosto 2010Sarete ospiti del Park Hotel Diamant, splendido Hotel 4 stelle super, in tipico stiletirolese. Centro Benessere e Animazione serale con Piano bar/ Teatro/ Spettacoli.Tel. 3497123935 / 3387488982 - E-mail: [email protected]

E’ il caso di dire “sguinzagliate per mari e per monti”, ledue troupes di Tele Norba hanno invaso Bisceglie sabato 10aprile scorso per immortalare le eccellenze della nostra Cittàche faranno bella mostra di sè in una serie di schede nellatrasmissione televisiva “Buon Vento”, condotta da MartinoCazzorla e Sabrina Merolla, già da domenica 18 aprile.

Obiettivi puntati sul porto turistico e peschereccio diBisceglie che, grazie ai prossimi lavori di costruzione delladiga di levante, si candida ad ospitare un altro cospicuonumero di natanti da diporto, oltre che ad assicurare il giustoricovero per le motopesca. Una passeggiata sulla costa,guidati dal Sindaco Francesco Spina e dal presidente di“Bisceglie Approdi”, Mauro Sasso.

A Martino Cazzorla è toccata la parte “terrestre” delleriprese, non meno affascinante e ricca di spunti interessanti.

Si è partiti con l’artigianato tipico tessile del merletto aTombolo biscegliese della Signora Maria Carmela Todisco,per poi immergersi nelle profondità misteriose delle Grottedi Santa Croce, guidati dal Capo Scout GiovanniMastrapasqua. E’ stata, poi, la volta del Dolmen dellaChianca, la cui storia è stata illustrata da Gino Palmiotti,presidente del locale Archeoclub.

Immancabile la visita al Museo Diocesano, guidati daldirettore Giacinto La Notte che, in compagnia del NotaioPietro Consiglio e dell’avv. Massimo Ingravalle ha apertoalle telecamere i portoni dei palazzi nobiliari di Bisceglie: verascoperta di scrigni ricchi di testimonianze storiche,architettoniche che conservano gelosamente soffitti affrescatidi un pregio unico, pari soltanto ai palazzi nobiliari di Napolie Palerno.

Non poteva mancare una sosta, si fa per dire, presso laPasticceria San Pietro dove, accolti dal Mastro Pasticcere LeoDell’Olio, Martino ha potuto filmare dal vivo tutte le fasi

della preparazione del Sospiro biscegliese.Il tour de force si è concluso a Casale San Nicola dove,

accolti da Angelo Tortora e da Carlo Papagni, le riprese sisono incentrate sul lo “Strascinato” b iscegl iese ,magistralmente preparato dal vivo dalla Signora Anna eproposto in una ricetta semplice ma gustosa dallo ChefDomenico Lampedecchia.

Ore di riprese che promettono di far conoscere al grandepubblico di Tele Norba il meglio di Bisceglie. Unappuntamento da non mancare assolutamente.

ESPLODE LA FESTA DEI COIFFEUR BISCEGLIESIPartiti timidamente lo scorso anno, già alla

seconda edizione è esplosa la “Coiffeur Mania”: unavittoria dovuta all’impegno ed alla professionalitàprofusi dall’Associazione Acconciatori Biscegliesi,guidata da Giuseppe Catino.

L’edizione 2010, svolta presso il Divinae Follieha richiamato migliaia di ospiti, affascinati dalleevoluzioni e dalla fantasia dei coiffeur nostrani.

Un buon viatico per i nostri valenti artigiani, cheli proietta verso più ambiti traguardi, dal momentoche promettono, e siamo sicuri che lo manterranno,una terza edizione straordinaria.

Per ora è giusto che assaporino il gusto dellavittoria, che non può mai mancare quando si fa giocodi squadra, smentendo la proverbiale indolenza cheappanna l’immagine dell’imprenditoria biscegliese,purtroppo ancora incline all’individualismo edall’isolamento. A tutti i protagonisti di questa “Festa del Lavoro” e della professionalità i nostri più fervidi auguri.

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GABRIELLA ARUANNO OSPITE DEL“GAROFANO D’ORO” 2010IN PROGRAMMA IL 26 E 27 GIUGNO A TERLIZZI, LA KERMESSE MUSICALE DEL “PATRON”ALFREDO GUASTAMACCHIA, DEDICATA ALLE GIOVANI VOCI, ANNOVERERA’ ANCORAQUALIFICATE PRESENZE BISCEGLIESI, COME LA GIOVANE GABRIELLA ARUANNO, REDUCEDAI SUCCESSI DI CANALE 5.ANCHE PER L’EDIZIONE 2010 “BISCEGLIE 15 GIORNI” SARA’ MEDIA PARTNER DE”IL GAROFANO D’ORO”.

Se c’è una qualità di Alfredo Guastamacchia che prevalesu tutte è la tenacia. La storica voce di “Radio Terlizzi Ste-reo” e di “Radio Italia” ha colpito ancora e sta già lavorandoalacremente per non deludere il grande pubblico che attendecon ansia questa edizione 2010 de “Il Garofano d’Oro”.

Una kermesse musicale che compie trent’anni, fattaletteralmente risorgere due anni fa, dopo un lungo letargo, eche da subito si presentò come appuntamento immancabiledelle estati terlizzesi, ma non solo.

La passione di Alfredo ha contagiato il Presidentedell’Associazione, il Cav. Vincenzo Colasanto, che conentusiasmo supporta la ormai mastodontica macchinaorganizzativa, supportata da Radio Selene, dalle emittentitelevisive del nostro territorio e dalla presenza del nostro“Bisceglie 15 Giorni” che dal 2008 ha stretto un patto disincera amicizia con Alfredo e la sua “creatura”.

L’edizione 2010 de “Il Garofano d’Oro” si propone qualeConcorso Canoro Nazionale dedicato alle voci nuove, singolie gruppi musicali fino a quindici anni di età. Le iscrizionisono aperte e fare una telefonata, inviare un e-mail osintonizzarsi sul sito internet della manifestazione potrebbeessere l’occasione giusta per molti nostri giovani appassionatidi musica e canto.

Anche quest’anno non mancherà una qualificata edapprezzata presenza bscegliese, quella di Gabriella Aruanno,talentuosa giovane cantante biscegliese, reduce dai successidi Canale 5 nella trasmissione “Io Canto”, condotta da GerryScotti. Un legame fra Bisceglie ed “Il Garofano d’Oro” che sirinnova, se solo ricordiamo che l’edizione 2008 fu vinta daErica Mou.

Ospiti de “Il garofano d’Oro” 2010 saranno i giornalistiPatrizia Camassa, di Teleregione Color; Carmelo Palumbodi Antenna Sud; Luciano Tarricone, editore di Radio Selene;Fidalma Intini, anche lei reduce da “Io Canto”. Nonmancherà la parentesi solidale grazie alla collaborazioneavviata con AGEBEO Onlus.

Ma non è tutto. Gli organizzatori tengono in serbo altresorprese, che sveleremo strada facendo e che lanceranno “IlGarofano d’Oro” sulla ribalta nazionale grazie acollaborazioni con festival ben più blasonati...

Forza ragazzi, quindi, un click su www.ilgarofanodoro.itod una mail a [email protected] potrebbe essere la vostraoccasione.

In alto dasinistra:

GabriellaAruanno e

Fidalma Intini.Qui a destra:

AlfredoGuastmacchia

intervista Nek.

Galantino unico olio pugliese premiato nel concorso “ErcoleOlivario” di Spoleto. L’olio extra vergine di oliva “L’Affiorato”prodotto a Bisceglie dal Frantoio Galantino vince il premiospeciale “Amphora Olearia” nel concorso Ercole Olivario 2010svoltosi a Spoleto. L’Affiorato Galantino è stato scelto fra i 260oli in gara provenienti da tutta Italia ed è l’unico pugliese adessersi aggiudicato un riconoscimento nell’ambito delprestigiosissimo concorso “Ercole Olivario”. La bottiglia premiataè la stessa che troneggia sulla tavola del lussuosissimo hotel “Burjal Arab” di Dubai, il 7 stelle meglio noto come “La Vela”.

Il premio Amphora Olearia 2010 si aggiunge alla lunga seriedi riconoscimentiottenuti nell’ultimo decennio dal FrantoioGalantino.

“ERCOLE OLIVARIO” 2010 ALL’OLIOGALANTINO

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Inaugurato il 30 marzo scorso il 1°Concorso Nazionale di pittura “Prémiaticon l’Arte”, presso l’antica Chiesa dellaMisericordia, promosso dall’associazione”Spazio Libero” in collaborazione conUnitre - Università delle tre età - e A.I.D.O.- Ass. Italiana Donatori Organi di Bisceglie.La serata inaugurale è stata aperta da DonFranco Lorusso; Pasqua Di Pierro ,presidente Unitre ; Neri Verdirosi ,presidente di Spazio Libero; Sergio Rigante,presidente Regionale e della sezionecomunale A.I.D.O.

Il concorso che mira al connubio tra arte,cultura, solidarietà e promozione turistica,si concluderà con la premiazione di tre op-ere il 10 aprile, scelte da una giuria di espertie di una popolare. A tutti i visitatori dellamostra, è stato chiesto tramite una schedadi votare il quadro preferito, lasciando unminimo contributo di • 2,50 da devolverein parte all’A.I.D.O. La giuria tecnica è statacomposta da: un docente di storia dell’arte,un giornalista, un fotografo, un’artista, unlaureato in conservazione di Beni culturali,un neofita biscegliese. Tre i premi in palio:il primo del valore di 250 •, il secondo di150 •, il terzo di 100 • ed un quarto di 200•, assegnato dallaGiuria popolare. La mostra fruibile dal 31 Marzo al 10 aprile,ha esposto i quadri di 41 artisti, la maggior parte corsistidell’Unitre e alcuni artisti esterni.Citiamo Damiano Cassanellied Anna Pasquale di Bisceglie; Grazia Bianco di Bari; AntoniaBufi di Molfetta; Libera Cosmai di Roma; GiovanniCristantiello di Gravina in Puiglia; Pietro D’Addabbo di Turi;Laura Merola di S. Cesario sul P.; Giacomo Miale di Turi;Francesca Savino di Sammichele di Bari; L u c i a R a c h e l eVi t u c c i d i G r a v i n a i n P u glia.

Un doveroso ringraziamento è stato espresso da Pasqua DiPierro ai suoi corsisti per il loro impegno, alla proficuacollaborazione con Spazio libero e con Don Franco e alla

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sensibilità dimostrata dagli sponsor localiper il loro sostegno. Il presidente dell’Aido,ha parlato dei quarantaquattromila iscrittie della fondazione di una borsa di studio,autorizzata dal Ministero della PubblciaIstruzione e dal Ministero della Sanità,prima borsa di studio in memoria del pic-colo Mauro Racanati e del padre Giovanni,scomparsi a causa di un incidente con lamoto alcuni anni fa e della donazione deiloro organi. Ha ribadito l’importanza delladonazione del cordone ombelicale per lecellule staminali, della banca presenteanche a Bisceglie e del messaggio benrecepito dagli alunni delle scuole. Larealizzazione di un dvd “ti voglio donare”per trasmettere l ’ importanza delladonazione e dei trapianti di organi, tessutie cellule, preceduto da schede e successivicommenti, presentato nelle classi di scuolaprimaria e delle superiori attraverso unprogetto pilota, partito alcuni mesi fa dal1° Circolo sotto l’egida dell’ins. GraziaCampanale, obiettivo rilevante nel pro-gramma dell’associazione. Don FrancoLorusso ha menzionato il decennio dicollaborazione tra la parrocchia e

l’associazione Spazio Libero, facendo di un ex luogo di culto edi formazione cristiana il punto di riferimento più ampio pergli eventi culturali in continuità con quelle già realizzate.

L’impegno profuso da anni dall’associazione Spazio Libero -secondo il parere del presidente - è quello di far crescere ilmeccanismo per acculturare l’arte come patrimonio diappartenenza, rendendola visibile con notevoli iniziative daricordare come l ’ot tava edizione di jazz e poesia .I quadri realizzati con tecniche varie: mista e acrilico, olio su telae tempera, su cartoncino e olio su compensato, hanno dato spazioall’arte espressiva su temi originali che colpiscono per la serenitàemotiva ed equilibrio armonico, intrisi dalla tavolozza di colorivivi, intensi e solari. (Violetta Giacomino)

ARTE: LA PRIMA EDIZIONEDI “PREMIATI CON L’ARTE”

SPAZIO LIBERO, UNITRE EDAIDO PER UNA KERMESSE

DI ARTE E SOLIDARIETA’

La solenne commemorazione, voluta dall'Associazione ''Giovanni Paolo II'',ha avuto inizio alle ore 18.30 di domenica 11 aprile con una Solenne CelebrazioneEucaristica presso la Basilica Concattedrale, Presieduta da Mons. Sergio Ruggeri,Vicario Arcivescovile Zonale, alla quale erano presenti gli Associati, numerosissimifedeli, il sindaco Francesco Spina, il sen. Francesco Amoruso, i consiglieri provincialiVincenzo Valente, Alfonso Russo e Giovanni Abascià

Alle Ore 19.30 è giunta in Cattedrale la fiaccola, accesa sulla Tomba del SantoPadre e portata da giovani atleti ed affidata nelle mani del Sindaco Francesco CarloSpina.

Dopo la Celebrazione Eucaristica il corteo, composto dagli Associati, da numerosifedeli e dai massimi rappresentanti della Civica Amministrazione, ha percorso leprincipali vie cittadine, dirigendosi verso Piazza Diaz, antistante la stazioneferroviaria dove, davanti al monumento eretto in onore del Pontefice polacco, hatenuto una breve flessione di preghiera condotta da Mons. Mauro Camero.

Nel corso della celebrazione eucaristica è stata data lettura del messaggioaugurale del Card. Stanislaw Dziwisz, arcivescovo metropolita di Cracovia, cheha inteso unirsi alla festività della Divina Misericordia di Bisceglie. E' seguita lavisione del filmato inedito Totus Tuus - Vita di Giovanni Paolo II.

La cerimonia si è conclusa con l'intervento del Sindaco e con la benedizioneimpartita da Mons. Sergio Ruggieri e la distribuzione dei lumini da accendere fuoridalle finestre.

FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA INMEMORIA DI GIOVANNI PAOLO IINUMEROSI FEDELI, SFIDANDO LA PIOGGIA HANNOPERCORSO LE S TRADE CITTADINE FINO ALMONUMENTO DEDICATO AL PONTEFICE POLACCO.

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UNITRE. VIA CRUCIS A SAN GIOVANNIROT O N D O

La Via Crucis del Lunedì della Settimana Santa a SanGiovanni Rotondo, organizzata dall’Unitre, è ormai un rito; gliiscritti aumentano e conseguentemente anche i partecipanti, cosìquest’anno è stato necessario utilizzare due pullman. L’ariapiacevolmente ventosa e adamantina sot tol ineavameteorologicamente la condizione psichico-spirituale deipartecipanti. Don Franco Lorusso e don Vito Sardaro, entrambidocenti del corso di Storia delle Religioni presso la nostraassociazione, hanno guidato i pellegrini nella meditazione dellequattordici stazioni della passione di Cristo. Le riflessioni dientrambi i sacerdoti hanno riconquistato i fedeli che si eranosmarriti al sermone del frate che aveva officiato la messa, perquale il “grazie” a San Pio, per una eventuale intercessione pressoDio, non è sufficiente se non è monetizzato. Fortunatamente benaltro spirito animava corsisti e docenti dell’Università delle treetà, molti dei quali sono stati direttamente coinvolti nella letturadei passi della Via Crucis e nel sostenere la Croce, e qualche turistasi è associato spontaneamente al piccolo corteo.

Dopo la pausa conviviale, nel rispetto del progetto di viaggio“Itinerario di fede e di cultura”, ci si è portati a San Marco inLamis per ammirare il monastero di San Matteo alle pendici delmonte Celano tra il verde dei carpini e dei frassini che, nato con imonaci benedettini, passò poi dal 1568 nelle mani dei francescani(non si hanno notizie certe sulla sua fondazione). E’ stato visitatoanche il santuario di Santa Maria di Stignano, una delle piùnotevoli architetture del 1500, sorto, come il precedente, sull’anticaVia Longobardorum in una valle di grande fascino. Entrambi iconventi fungono attualmente da centri per ritiri spirituali e, aconclusione della visita delle stanze dove vengono accolti gliospiti, in tanti, forse come conseguenza del senso di paceinteriorizzato per tutta la giornata, dichiaravano che tre o quattrogiorni li avrebbero trascorsi molto volentieri in quell’oasi. Se ilsenso della Quaresima è la metanoia, il lunedì ha avviato nelladirezione giusta il resto della settimana santa. (Anna Consiglio)

L’UNITRE. ALLAM O S T R A D E LC A R AVAG G I O

Polo attrattivo del viaggio a Roma dell’Unitre del 19 -20 e21 marzo non poteva che essere la mostra del Caravaggio pressole Scuderie del Quirinale, anche se altre molto interessanti eranoallestite in città, ma i viaggi dell’associazione guidata dallaprofessoressa Pasqua Di Pierro lasciano poco spazio adeventuali straordinari, così, chi avesse voluto “fare un salto” alVittoriano per vedere gli impressionisti o chi avesse volutogironzolare per le vie del quartiere liberty Coppedé non hapotuto esaudire il proprio desiderio. D’altronde si sa in partenzache gli itinerari dell’Università delle tre età sono così fitti danon offrire vuoti e la sera, al rientro in albergo, si è talmentestanchi che l’unica meta possibile è il letto.

Ammirare la produzione caravaggesca guidati nella letturadelle opere dall’instancabile e logorroico Maurizio è stato unagaranzia, in quanto il “cicerone”, targato ormai Unitre-Bisceglie,soddisfa la curiosità a livello storico, artistico ed anche gossiparo.Nucleo fondante delle sue spiegazioni è stato ovviamente ilrealismo del Merisi accompagnato dal geniale taglio di luce;attorno ad esso Maurizio intrecciava aneddoti, biografie delpittore, dei suoi committenti e spesso delle relative cortigiane,senza tralasciare i racconti delle reazioni molto spesso indignatedi fronte alle opere ultimate. Il naturalismo caravaggesco infattiripugnò e scandalizzò la società del suo tempo, ma leinnovazioni rappresentative e le tecniche pittoriche sconvolseroi codici stilistici coevi e crearono proseliti. Se non fosse stato perla calca non ci si sarebbe allontanati mai dai dipinti.

Unica trasgressione al programma di viaggio è statal’ingresso in San Luigi dei Francesi dove, nella cappellaContarelli, si trovano tre tele del Caravaggio relative alla vitadell’evangelista Matteo; questa eccezione ha potuto verificarsiperché la chiesa è prossima a Palazzo Madama, tappa inseritanel viaggio e resa possibile dall’intervento del senatorebiscegliese Francesco Amoruso. In tal modo l’Unitre hacompletato la visita delle sedi istituzionali: Montecitorio prima,il Quirinale e i suoi giardini poi. Nell’aula deserta del senato,esentati da scontri politici, si è potuto respirare un’aria di austerasolennità (gli uomini, secondo richiesta, erano rigorosamentein giacca e cravatta!). I visitatori avrebbero voluto sparpagliarsifra gli scranni secondo la propria identità politica, ma ilcommesso-cicerone li ha raccolti in un’unica sezione, la destra.Prima di allontanarsi però, qualcuno ha voluto provarel’ebbrezza di sedersi al posto del Presidente del Senato.

Il tour romano includeva anche Castel Sant’Angelo, AraPacis, Palazzo Doria Pamphili e a conclusione la magnifica Villad’Este con i suoi splendidi giardini e l’organo ad acqua perascoltare il quale, alle dodici e trenta, la visita ha subito unabattuta d’arresto. (Anna Consiglio)

NUOVA SEDE PER L’UNITREIl Sindaco di Bisceglie Francesco Spina, ha assegnato un

immobile in via Monte San Michele all'Associazione diPromozione Sociale Unitre (Università delle Tre Età), operantesul nostro territorio da diversi lustri, con il compito di educare,formare e informare la collettività.

L'Associazione Unitre (università delle Tre Età) è un puntodi riferimento sul nostro territorio e l'Amministrazionecomunale intende sempre più valorizzarne il ruolo per offrireun valido sevizio culturale alla città.

Il ringraziamento dell'UnitreLa presidente dell'Unitre prof.ssa Pasqua Di Pierro, anche

a nome dell'Associazione, ringrazia il Sindaco avv. FrancescoSpina e la Giunta Comunale per aver concesso, dal 22 marzo,l'uso dei locali siti in via Monte San Michele, così come promessoin occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico 2009/2010.

Grande soddisfazione si respira tra tutti i soci per averfinalmente raggiunto il traguardo inseguito per anni tra vanepromesse ed inutili attese.

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AUGURI ALLA “MAZZINIANA”DI TARANTO

All’egregia iniziativa Dell’A.M.I. di TarantoSez. Tommaso Masella

Auguri a te, Nicola Carrino magnifico ispiratore della presadi iniziativa volta a dedicare a Gandhi, il nome del Lungomaredi Taranto sostituendolo al nome “Lungomare Vittorio EmanueleIII”, e di farlo nel giorno della Memoria per commemorare levittime del Fascismo e del Nazismo, effetto della guerra impura,delle leggi razziali firmata dal re sabaudo, dalla millanteria diBenito Mussolini e dai Fascisti apprendisti.

Auguri alla Mazziniana di Taranto che tu Nicola Carrinopresidente, con lo stupendo gruppo di mazziniani che sanno faresistema, porti Gandhi e Mazzini nel mondo e in Italia a ristorarele sorti della Patria e ad arridere alla Terra che ha dato i natali aDante, a Leonardo, a Michelangelo, i più grandi tra i grandi chedanno lustro di civiltà, di cultura, di progresso, ai papi che daRoma fanno appello urbi et orbi, parlo del nucleo tarantinodell’A.M.I. composto dal vice presidente Angelo Ruffo,dall’architetto Vito Boccussi, dal giovane avvocato Livio Nacerati,del Direttivo Nazionale della Mazziniana, nonché del sindacodi Taranto Stefàno, cui è stata fatta la proposta e cui aggiungi ilmio fervido augurio che abbia la forza e l’ardimento di portare acompimento l’operazione superando arzigogoli da legulei chesaranno apposti da tutti i farisei del mondo.

Che giorno solare sarà per il Mezzogiorno d’Italia, quandosarà o fosse innalzato, quello si, il grande monumento al lungomare d’Italia, da Taranto per l’Italia, dalla Magna Grecia, dallaclassicità, dalla conca del Mediterraneo, dalla Palestina, da cui èsalita attraverso lo Stivale la favilla della civiltà all’Europa colfermento del pensiero, con le leggi e il diritto, coi suoi missionari,gli Agostiniani per primi.

Non fu qui in questa nostra terra, nella contigua Lucania lascuola Eleatica di Parmenide? Non fu qui che fiorì, a Cotrone,Pitagora? Non si rifugiò nella vicina Sicilia Platone? Non visseroqui gli Archita, gli Archimede? E spenderei il foglio se dovessi

INTERINTERINTERINTERINTERVENTIVENTIVENTIVENTIVENTI

del Prof. On. Giovanni Bruni

enumerare i tanti dai cui fremiti s’aprironogermogli e sbocciarono stelle del firmamentoumano.

Ditelo, gridatelo, non per ostentare, ma perricordare che queste nostre terre, accanto alle cadute, hanno avutofecondità di cui si avvalse la provvidenza umana, bella di gloriae di sventura.

Darete, voi tarantini, una diana che varrà non per noi,meridionali terroni, ma per la nostra patria ahimè scossa unascossa di riscatto, e fatelo senza temere le accuse, che verranno,di narcisismo, di esibizionismo, di orgoglio protervo, di superbiada parte di tanti falsi profeti, attori e maschere oggi spessopresenti sui palchi e sulle scene del presente teatro.

Gridatelo perché è utile. Forzate la vostra umiltà, ci sono, esono tanti e di più, nella platea della vita, che vi ascolteranno,sappiate, a dar forza di vittoria alla vostra azione, a tutti noimodesti, come anche ai Masella e ai Rigoni Stertn, eroi oscurati,che Dante, il poeta sommo, disse che lui era sì sesto, tra cotantosenno.

È Pitagora?Nella seconda metà del sesto secolo avanti Cristo sorse una

nuova Scuola, la pitagorica, largamente diffusa nella MagnaGrecia, sulle coste ioniche della Calabria e della Sicilia, dovePitagora, il leggendario, un uomo divino, a Cotrone, oggiCrotone, pontificò. L’associazione da lui fondata fu una settamistica con iniziazioni religiose e severe regole, fu partito po-litico lottatore, fu insieme istituzione scientifica, filosofica cheaveva perno nella matematica. Chi, con impegno obbligato sene rendeva colpevole in continua ricerca era pronto ad aderirecon partecipe vincolo all’insegnamento del Maestro, Pitagora diSamo, e a seguirlo. Ci ha detto lui “ipse dixit”, era la formulache ne esprimeva la definitiva autorità. Era autoritario Pitagora,di un’autorevolezza prefigurata e partecipata.

Assorbiamone l’esempio e diffondiamolo.22 Febbraio 2010 Giovanni Bruni

CHIESA TRADIZIONALISTA - FRATERNITA’ SAN PIO XGLI INTERVENTI DI MONS. WILLIAMSON - 3

Errore del Papa - IISta per essere pubblicato in lingua inglese (vedi

truerestoration.blogspot.com) un prezioso studio in francese di100 pagine del vescovo Tissier de Mallerais della Fraternità SanPio X, sulla dottrina del Papa Benedetto XVI: “La Fede in pericoloper la Ragione”. Il titolo dice tutto. La tesi di Mons. Tissier è cheBenedetto XVI permette che il ragionamento umano adulteri laFede Cattolica. Lasciatemi parafrasare un paragrafo dellaconclusione del Vescovo, in cui egli va al cuore della questione:- «Benedetto XVI richiama spesso una “ermeneutica dellacontinuità”, intesa come un'interpretazione del Concilio VaticanoII e della Tradizione Cattolica capace di dimostrare che tra loronon vi è rottura ma continuità. Dopo aver studiato gliinsegnamenti del Papa, mi rendo conto che questa “ermeneutica”va ben al di là di quello che pensavo inizialmente. Essa significanon solo una nuova lettura della Fede e della ragione, ma unanuova nascita di entrambe, il tutto da applicare universalmente.In primo luogo, ciascuna deve purificare l'altra: la Ragionefrenerebbe la Fede dallo scivolare in intolleranza, mentre la Fedeguarirebbe la cieca indipendenza della Ragione. In secondoluogo, ciascuna deve rigenerare l'altra: la Ragione arricchirebbela Fede con i valori liberali del pensiero Illuminista, mentre laFede, opportunamente riformulata per i tempi moderni, sifarebbe ascoltare dalla Ragione. E questo processo siapplicherebbe indifferentemente a tutte le religioni e a tutti i modidi ragionare. In questo modo, senza imporre a tutti alcun sistemadi valori, verrebbero rafforzati i valori che sostengono il mondo”.

Da notare, per prima cosa, come, per sua stessa ammissione,il vescovo Tissier abbia inizialmente sottovalutato l'ampiezza ela profondità della visione del Papa. I cattolici legati allaTradizione sanno che la riconciliazione della Fede con lamodernità, proposta dal Concilio (specialmente secondo la frase

che ho sottolineato in precedenza) è un errore che stadistruggendo la Chiesa, ma è necessario che riconoscano in piùche tale errore è stato pensato con intelligenza, seppur fuorviante,ed è mantenuto con convinzione. Benedetto XVI credeprofondamente sia nel vecchio modo di credere sia nel nuovomodo di pensare, ed è sicuro che col suo modo di risolvere ogniapparente problema tra i due, tutti gli uomini potranno essereriuniti. Questa “soluzione” muove il suo Papato.

Ahimè, non si può conciliare 2+2 = 4 con 2+2 = 5, dicendo chequattro è “più o meno quattro e mezzo”, allorché cinque è “piùo meno quattro e mezzo”, perché quattro mele resterannoostinatamente quattro, e cinque arance si ostineranno a esserecinque. Così la vera Fede può tollerare gli erranti, ma non puòtollerare l'errore, mentre la ragione moderna può desiderare divedere, ma in quanto moderna insiste nel cavarsi gli occhi, gliocchi della mente (Kant). Ad ogni passo il Vescovo Tissierdimostra che la Fede eterna, rivelata da Dio, non può giacerecon il moderno modo di ragionare, fabbricato dagli uomini evolto ad escludere Dio o quanto meno le sue esigenze sugliuomini (Libertà Religiosa).

Grazie, Eccellenza! Per quanto affascinante possa essere laprospettiva del Papa per “la pace nel nostro tempo”, non è ilfascino che ci porterà in Paradiso, ma la verità nella carità.

Kyrie eleison. (3. CONTINUA)

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DIBDIBDIBDIBDIBAAAAATTITTTITTTITTTITTTITOOOOO15 - 15 - 15 - 15 - 15 - 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 2010 2010 2010 2010 2010

IMPRESSIONI DAL TORRINODI UN VANO SCALA

dell’Arch. Bartolo Di Pierro

Sono, per lavoro, sul terrazzo di un fabbricato e guardo,oltre il parapetto, la mia città. Da bambino ricordo che salivosul terrazzo del palazzo in cui abitavo e da lì riuscivo a vederela campagna con la sua esplosione fantasmagorica di tonalitàdi verde, schiuma di luce sulle fronde di tanti alberi e colture.Era bel lo, tra tutto quel verde,riconoscere il netto solco tracciato davia S.Andrea, seguendo il qualed i ve n t a va f a c i l e i n d i v i d u a r esull’orizzonte la sagoma della torre diSaggina o ancor più dietro la sagomad i C a s t e l d e l M o n t e , l u o g h iall’apparenza magici.

Era un ingenuo gioco infantilesimile a quello che si faceva guardandoil cielo di sera cercando di individuarela stella polare lungo la direzione di duestelle dell’ Orsa Maggiore. Sono soloricordi di me bambino. Oggi davanti aimiei occhi, dal terrazzo, vedo solobarriere di fabbricati e centinaia difinestre. Un disorganico elevarsi divolumi in atonali e disarmoniche composizioni, espressionidi una incontrollabile volontà di espansione ed elevazione.

Ognuno fa ciò che vuole in una totale assenza di logica diinsieme, di senso di comunità, di innocenza: soprelevazioni,attici super attici verande, antenne, parabole, pannelli solari e

ancor di più. A destra riconosco fabbricati delprimo novecento in tufo, troppo monotoninella loro tipologia, troppo storicisticamenteemulativi nel riproporre cornici raffaellesche,troppo irrigiditi nei loro reciproci allineamenti di pianta e di

alzato ma almeno gli uomini che liavevano costruiti erano in grado didarsi una misura ed una idea di città,la città costruita per blocchi e trameviarie ortogonali. Guardo questi edificie mi rassereno. Sposto lo sguardo et u t t o i l r e s t o i n t o r n o è u n ad i s a r t i c o l a t a s e q u e n z a d iparallelepipedi di diverse altezze cheoccupano lo spazio e l’orizzontedisturbandoti lo sguardo. E’ unospettacolo di apparente vitalitàdinamica che visto da quassù, a merievoca quel senso di paralisi che Joyceleggeva nella sua Dublino. Mi vengonoin mente quei personaggi del racconto“The dead”, uomini che credono coi

loro comportamenti e la loro personalità di essere vivi e vitalisenza accorgersi di essere ormai solo ombre. O forse ,ripensandoci, in realtà sono solo io, da tanto tempo, l’ombra dime stesso ma non voglio rendermene conto, perché mi rifiutodi capire, perché non voglio adeguarmi.

Non c’è alcun dubbio: anche (soprattutto direi) i nostriamici a quattro zampe provano sentimenti e creano tra lorolegami sinceri e appassionati. Ce ne sarebbero tante di storie daraccontare. Quella che voglio raccontare ha due protagonistid’eccezione. Marina e Luciano, due cani meticci accomunatidallo stesso destino e dalla stessa sofferenza, quella di esserestati abbandonati da qualcuno che una volta era il loro padrone.Forse “padrone” non è il termine adatto, dato che di un animalenon ci si impadronisce, ma a mio parere lo si cura e si condividecon lui un tratto della propria vita. Un padrone, comunque sia,che un giorno, chissà per quale motivo, ha deciso diabbandonarlo come si fa con un vecchio oggetto ormai in disuso.Marina ora ha 5 anni. E’ stata trovata piccolissima con altrequattro sorelline in una scatola ma è stata la più sfortunata vistoche non ha trovato casa e una famiglia pronte ad accoglierla. Ecosì è stata sistemata in uno dei box presenti nel rifugio diGiancarlo Menduni “Molla l’osso”, opera di volontariato sita aBisceglie che accoglie cani (al momento 60) e gatti quasi tutticon una triste storia alle spalle. E’ proprio in uno dei box che ilrifugio offre che Marina si è ritrovata a crescere, e dove poi haincontrato Luciano, un altro meticcio di circa 5 anni. Lucianooltre al trauma dell’abbandono ha dovuto subire anche quellodella cattura da parte dell’accalappiacani (suona proprio malequesto termine) che lo ha trasferito presso un canile di Trani.Questa volta però il destino si è rivelato clemente con Lucianovisto gli ha permesso di ritrovarsi in un luogo accogliente doveha potuto incontrare una leale e sincera compagna di vita: Ma-rina. Da quel giorno sono passati quasi 5 anni, ma lorocondividono cuccia e ciotola e ogni mattina escono insieme perfare la loro passeggiata e correre liberi. È sempre Marina arientrare prima al suo posto forse perché, riservata com’ è, nonama molto starsene con gli altri cani…o forse, mi piace pensareche le piaccia aspettare il suo Luciano. Forse è proprio così!Quando anche lui rientra lei gli si avvicina tutta scodinzolantee sono feste o meglio…leccatine! Una volta scesa la sera siaccoccolano l’uno vicino all’altra per trasmettersi quel caloreche un giorno sperano di ricevere da un umano. Loro nondimenticano quello che è stato, porteranno sempre dentro la

L’AMORE NON HA REGOLE, NON HA ETA’...PUO’AVERE ANCHE QUATTRO ZAMPE

sofferenza subita maconserveranno sempree comunque un amorei n d e s c r i v i b i l e ed i s i n t e r e s s a t o d adonare questa voltaalla famiglia giusta, aUMANI MIGLIORIche abbiano il cuore dinon spezzare questaloro tenera unione e diadottarli insieme pernon andare contro queldestino che ha dato loro la felicità di incontrarsi. Non è unsemplice modo di dire, è vero: agli animali manca solo la parola!Se Luciano e Marina l’avessero chiederebbero solo un futuroinsieme con una famiglia che si prenda cura di loro. (Alessia La Notte)

Corso Umberto I , 187Bisceglie

Tel.-Fax: 080.2374954

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16 - 16 - 16 - 16 - 16 - 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 15 APRILE 2010 2010 2010 2010 2010 LETTERELETTERELETTERELETTERELETTEREGARANTISMO: RISPETTO PER LEREGOLE O OPPORTUNISMO?

Caro Direttore,preso atto della tua risposta, evidenzio e confermo che

non ho mai sollevato polveroni, meno che meno in campagneelettorali. E poi, credi che io sia tanto importante da esserecapace di sollevare simili polveroni? Magari! L'Italia sarebbediversa!!!

Per la passione che esterno, sono lustri, ormai, apartiticotanto che "UOMO CONTRO" lo sono verso tutti coloro che"comandano" in modo, a mio avviso, errato. Ieri contro Treu,Amato, D'Alema; oggi verso Berlusconi; ieri ed oggi verso iquaquaraqua ed i disonesti corrotti.

Mi corre l'obbligo di evidenziare come nella fattispecie il"GARANTISMO" è fuori luogo perchè dimostrabilmente -estrapolazioni televisive ed articoli giornalistici- il soggettoè reo confesso tanto che -vigliaccamente, a mio avviso- percercare di mitigare la sua pena carceraria, sta indicando nomi,cognomi, ruoli, date, luoghi e importi di denaro. Io questoindividuo non me la sento di rispettarlo; tu sei padronissimodi accomunarti a Gasparri ed a tutti i pidiellini arroganti chelo applaudirono. Per obbligo dettatomi dal senso di civiltà,rispetterò la tua scelta pur non condividendola. Affatto!

Termino con un auspicio: in pectore ho un partito, sichiama PUSS che è l'acronomo di Partito Uomini Saggi e Seri.Ove decidessi di aderire, non portare teco la bandiera delgarantismo; ce l'ho io e la isseremo insieme sul pennone piùalto poichè condivido pienamente la tua convinzione che nonè soltanto un fattore etico, ma di profondo civismo.

Cordialità. Nicola Papagni

di Nicola Papagni

Il numero scorso è stato monopolizzato dairisultati elettorali regionali, ragione per cuiabbiamo dovuto “sacrificare” qualche presenzastorica. Riprendiamo volentieri ad ospitare lelettere, i ricordi, gli stimoli degli Amici disempre, come Nicola Papagni e Don MarinoAlbirizio e di quanti vorranno utilizzare questepagine per tenere viva un’autenticapartecipazione civica che, svincolata daspeculazioni dettate da interessi particolari,contribuisca alla crescita democratica dellanostra Comunità.

DIBATTITO SUL GARANTISMO

IL GARANTISMO SECONDO ME

Caro Nicola,in democrazia bisogna allenarsi al dialogo, accettando anche

i pareri contrari. La mia concezione di “garantismo” non è tu-tela del disonesto “ad ogni costo”, ma rispetto per la dignità ditutti gli uomini, spesso compromessa da campagne di stampadiffamatorie, che con l’ausilio di miei “colleghi” compiacentitendono a screditare la vittima di turno.

Sono innumerevoli i casi in cui persone, uomini, donne sonostate vittime di campagne denigratorie: tu fai riferimento agliarticoli giornalistici, io che questo mestiere lo conosco moltobene, e conosco bene anche chi lo pratica, sono uso alla prudenza.Tu parli di “reo confesso”, d’accordo. Ma spesso, nelle vicendedi carattere giudiziario, assistiamo a ritrattazioni, colpi di scena,dettati da tanti motivi. Ebbene, quei “tanti motivi” potrebberoanche indurre le vittime di persecuzioni mediatiche a confessarepur di non subire ulteriori linciaggi. A volte, caro Nicola, si scegliela via meno dolorosa, pur di assicurarsi una sopravvivenzatranquilla.

Il caso del senatore Di Girolamo, di cui stranamente dopo leelezioni non si parla più, va trattato quindi con cautela ed occorreessere rispettosi delle Istituzioni Democratiche, fra queste laMagistratura, alla quale si deve consentire di fare il proprio corso.

Se, poi, queste Istituzioni non ci stanno più bene alloraognuno è libero di invocare altre soluzioni. Ma la stradadell’anarchia non ha mai prodotto buoni frutti: se mai ha apertola via ai totalitarismi, alla repressione dell’uomo sull’uomo. Lapiù malata delle democrazie è sempre migliore della più“integerrima” delle dittature. O del caos, se vogliamo.

Chiudo rassicurandoti che non mi sono mai accomunato agliarroganti, poichè io rappresento, umilmente, la loro antitesi. Maho sempre opposto una ferrea resistenza verso gli ipocriti, ibugiardi e gli opportunisti. E, credimi, non è questione di destrao sinistra. E’ questione di essere UOMINI, o di non esserlo.

Con stima, Salvatore

Ha vinto! A conti da concludere l’astensionismo si aggiraintorno ai 3/5. Ormai, da noi, votare è diventato fortementediscrezionale, a mio modesto avviso per due ragioni: A) il“piatto” pol i t ico fatto di programmi, candidati ,comportamenti (soprattutto!), appare inappetibile poichéinadeguato ed ingannevole fino ad essere riprovevole; B) lapolitica sta mostrando un volto spiacevole: quello della cloacadi cui desiderabilmente se ne farebbe a meno.

È una moltitudine, quella dell’astensionismo, alquantocomposita, comprendente delusi, insoddisfatti, insofferentiin via di rapida emarginazione dall’andazzo socio-economico.A questa particolare massa di ex elettori se ne aggiungonoaltri per i quali uno schieramento o un leader piuttosto cheun altro non fa differenza poiché comunque la loro vita, lamaterialità della loro esistenza, non ne viene intaccata. Miriferisco alla massa dei non protetti, dei non garantiti e deigiovani, in particolare, che non vedono né concepiscono lapolitica come una risorsa.

Al tempo stesso c’è una certa moltitudine di cittadini chevive in condizioni opposte: gente che lavora e produceall’interno di un perimetro di forti garanzie, che non rischianulla e nulla ha da guadagnare o da perdere da un cambio digoverno, governatore o sindaco. Auspico che chi dicompetenza, tenga opportunamente conto di questa analisie si attivi di conseguenza.

I L P A R T I T OD E L L’A S T E N S I O N E

di Nicola Papagni

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RICORDANZE DEL MONDO AGRICOLO DI UN TEMPO CHE FU’

“LE PALMEINTE” E“LE STABBILLMENTE D’ACQUAVITE”

Nel mio girovagare per le “carrare”, vie strette dei poderidi campagna, m’incuriosivano certe costruzioni al limitaredell’ingresso di un podere “Lu Utale”, accanto ad unacasupola rustica, chiaramente “palmeinte”, luogo dove sipigiavano le uve. Antichi palmenti in pietra si trovano spessoin terra di Bari. In Bisceglie ne ho conosciuti due, il primo suvia Trani di fronte all’attuale Villa all’ingresso di via AbateTonio, anticamente via Matina delle Coppe, senza uscita ebloccata dalla ferrovia. Ora è diventata un labirinto. Nucleidi villette, dotate di ogni servizio con residenti in pianta sta-bile; alla parrocchia di S. Pietro e Don Vito tien cura di questepecorelle lontane dal centro parrocchiale ma vicine al suocuore. Qualche volta che sono andato a celebrare in S. Pietro,il sabato sera o la domenica un gran numero di questi fedelifrequentano la parrocchia questo palmento è stato distruttoper l’allagamento della strada. L’altro su via S. Francesco:angolo via Pantano e carrara del vecchio bacino collettoredelle acque di fognatura della città. Merito della signoraConsiglio che il palmento è stato salvato e protetto con unmuro di cinta e nell’interno con sedili di pietra. Molteiniziative culturali e religiose la signora organizza nella suagrandiosa villa. Partecipano ad esse uomini di cultura edappassionati tutori dei ricordi storici di Bisceglie e lasalvaguardia dei reperti archeologici sparsi nel suo territorio.Vengono assegnati diversi premi ed attestati di benemerenzaa persone che si sono distinte nei diversi campi di cultura, disolidarietà a favore dei minorati, e servizio civile.

I palmenti sono da considerarsi anche accanto agli“stabilimenti di acquavite”.

Ho conosciuto due di questi, il più importante ed infunzione sino ad una trentina di anni fa, fu quello che sorgevaal limitare della carrara Salsello e via Vito Siciliani. L’ opificioera gestito dal signore Ventura, papà della professoressad’italiano Ventura, mia collega e del suo figlio dottore echirurgo.

L’opificio del signor Ventura è stato per parecchio tempoattivo e mi meravigliavo dei grandi mucchi di “raspe” di uvaammassati lungo le pareti ed il caratteristico vapore biancoaromatizzato dal sapore di vino che usciva dai misteriosialambicchi. Costoro erano apparecchi di distillazioneconsistenti in una caldaia collegata mediante un tubo a unserpentino di raffreddamento al fondo del quale si raccoglieil distillato.

L’altro era sul limitare di via Fragata ormai distrutto, vicinoall’ingresso della Villa Guarnieri, ormai anche questadeturpata per l’avanzare della cementificazione.

Si presenta ora la domanda: quali erano le uve del tempoche davano vini pregiati ed autentici? Mi sono noti tre tipi diuva: il bombini nero, il verdone, e l’uva moscato. Oggi vannodi moda enormi qualità di uva da vino, caratterizzate dalleregioni di coltivazione ma a quanto pare fanno cassetta leuve di Val di Chiano, l’uva San Giovese. Spesso mentre erol’assistente religioso della “coltivatura diretta” di Bisceglie,sentivo parlare dagli associati agricoltori di vitigni di Canosa,di piante di vite ad Alberobello, spalliere, pergole, tendoni.Il vitigno è una varietà coltivata di vite, parlavano anche delleuve da vino e sostenevano che quelle delle viti ad alberelli eda spalliera erano le migliori. Di ciò ne sono convinto, in TVspesso Linea Verde e Melaverde parlano della vendemmia evengono esaltate le uve delle viti ad alberelli ed a spalliera,quasi ad indicare: l’uva cresciuta e maturata a livello terra èpiù ricca di sapori e quindi di contenuto alcolico del suo mostoe secondo le caratteristiche del terreno, ne qualifica la bontàperciò si parla di vini tipici, quelli che conservano requisiti ecaratteristiche codificati e la cui origine si riferisce ad unazona precisa.

Ciò premesso, la cosa logica è le uve da vino migliori sonoquelle maturate sulle piante basse e sia l’uva bombino nera

di Mons. Marino Albrizio

LETTERELETTERELETTERELETTERELETTERE

sia il verdone, sia l’uva marsala e quella del San Giovese.Acquistano qualità e sapori non solo al rapporto della piantain cui crescono ma anche dal tipo di terra in cui è piantato ilvitigno; certamente la “raspa” dell’uva più pregiata saràquella derivata dalla qualità del suo terreno. L’acquavitedell’opificio di Ventura era molto ricercata per la purezza delsuo distillato e per le nostre mamme diventava l’elementobase per la confezione del familiare liquore: il rosolio. Unliquore molto diffuso in passato, preparato con alcol, zuccheroed acqua nella stessa proporzione, con in più un’essenza chegli dà il nome. La mamma teneva il liquore lontano dai suoiterribili figli, sempre alla ricerca dei contenuto delle suemisteriose bottiglie ed in mostra ai bicchierini di rosolio.Bastava una visita di parenti, di amici che all’offerta di undolcetto, si dava loro un bicchierino di rosolio. Gli ospitigradivano sorbire il rosolio e gustare i sapori. Certe volte lesignore chiedevano a mia madre come l’aveva confezionato.La mamma rispondeva in modo vago, era certosina nelle suecreazioni e quindi di segreto nella sua fama. Torna spessoalla mente il dott. Colangelo, quando veniva a casa per unavisita, certe volte, parlava sempre in dialetto, che era unamemoria vivente dei brani di letteratura italiana e latina,anziché dire “Concetta damme n frimminente” per accendersil’infinità di sigarette che fumava, diceva “Concetta, dammine bicchierino di rosolio, e me ne voche!” mia madre gliriempì il bicchierino e ce lo diede, dopo ne volle un altro.Ringraziò e se ne andò via! Fu l’ultima volta che venne a casa,tempo dopo morì!

Da ormai quattro anni, in occasione della Festa Parrocchiale,il gruppo famiglie organizza la BICICLETTATA DELLAFAMIGLIA, quale momento di aggregazione e di divertimento.Anche quest’anno la si sta organizzando. Ciò che ci spinge ascrivervi non è solo portarvi a conoscenza dell’evento, masoprattutto la motivazione che a questa manifestazione abbiamovoluto dare. Infatti si è pensato di devolvere la quota di adesione,2 euro, a don Mario Pellegrino, già parroco di S. Agostino, cheda undici anni vive in Brasile. Da pochi mesi trasferito a PACASuna nuova realtà affidatagli dal vescovo del posto, dom Riccardo.Vorremmo, con questa iniziativa, sollecitare i biscegliesi adaiutare questo nostro sacerdote e concittadino nella realizzazionedi quei progetti, a favore di quella popolazione ed in particolaredei ragazzi e dei giovani, atti a garantire le necessarie e sufficienticondizioni per una vita dignitosa, con riguardo siaall’innalzamento degli standards di igiene e salute, sia al sostegnoper l’integrazione nella società mediante il completamento deglistudi e/o l’avviamento al lavoro.

Vi chiediamo di collaborare a dare grande diffusioneall’evento per garantire una grande partecipazione e sostenereprogetti di solidarietà internazionale.

DOMENICA 2 MAGGIO 2010 – BICICLETTATA DELLAFAMIGLIA - iscrizioni Parrocchia di S. Agostino alle ore 8.30;alle ore 9.30 partenza per una passeggiata per le vie della città ela campagna. Sosta c/o S. Maria di Giano per un momentoculturale e di ristoro. Rientro previsto per le ore 12 in parrocchia.

Carmine Panico e Anna Ricchiuti -per il Gruppo Famiglie

Sac. Andrea Mastrototaro -Amministratore parrocchiale

BICICLETTATA DELLAFAMIGLIA A S. AGOSTINO

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Calcio a 5 Serie “A”: BISCEGLIE AD UNPASSO DAL QUARTO POSTO

Basket Serie “B”: AMBROSIA, ATTESAPER IL NUOVO DERBY CON CORATO

Momento positivo in casa Bisceglie C5, che nonostantel’ultimo stop subito sabato scorso, 10 Aprile, in casa dei campionid’Italia della Luparense, ha fatto grandi cose negli ultimi duemesi. Di vitale importanza è risultata la vittoria ottenuta inoccasione del turno infrasettimanale disputato mercoledì 7 Aprilecontro l’Augusta. Spinti da un buon pubblico, nonostante sigiocasse in una giornata lavorativa, i neroazzurri guidati laLeopoldo Capurso hanno avuto la meglio sulla compaginemegarese imponendosi con un 3-1 che non lascia equivoci. Alvantaggio di Pedotti, che ha festeggiato nel migliore dei modi lecento presenze in A con la maglia del Bisceglie C5, ha replicatoFortino per gli ospiti ad inizio ripresa. Biscegliesi che si riportanoin vantaggio sessanta secondi dopo con Nicolodi. Il 3-1 giungecon il team del patron Alfonso Russo in superiorità numerica,grazie all’ingenua espulsione rimediata dal siciliano Saiotti. Adandare a segno è ancora il “folletto di Mormaço”, che infila laquindicesima rete stagionale in campionato. Bisceglie C5 che siappresta a chiudere la stagione regolare con l’impegno casalingodi sabato 17 Aprile, allorquando al PalaDolmen giungerà la TSCLazio dell’ex Lastrucci. Ai nerazzurri, privi di Pereira squalificato,basterà un punto per conquistare matematicamente la quartaposizione finale in classifica, che permetterebbe a Planas ecompagni di disputare i quarti di finale dei playoff scudetto con

I nerazzurri di mister Capurso superanol’Augusta al PalaDolmen e perdono nel finalecontro i campioni d’Italia della Luparense.

il vantaggio di poter disputare due partite su tre in casa. UnoScherzo del destino porterà proprio Bisceglie ed Augusta adaffrontarsi nuovamente nel primo turno ad eliminazione diretta.Nel caso la regular season decretasse il quarto posto del Biscegliesi partirebbe con gara 1 da disputare sabato 1° Maggio ad Au-gusta, per poi disputare gara 2 ed eventuale gara 3 al PalaDolmenil 6 ed 8 Maggio. (Gianluca Valente)

E’ tempo di bilanci, intermedi ma pur sempre significativi,in casa Ambrosia. Senz’altro positivo si manifesta il giudizio dicoach Lillino Ciracì al termine della regular season. «Ad iniziocampionato tutte le squadre nutrono la speranza di comportarsibene – esordisce il tecnico nerazzurro –. Nel nostro caso èdoveroso però rimarcare che, alla luce delle prime tre partite(successo interno di misura sull’allora balbettante Massafra ekappaò nelle trasferte di Corato e Siracusa, ndc), in pochiavrebbero pronosticato un cammino così favorevole per noi.Abbiamo invece disputato un ottimo torneo a cui è mancata solola ciliegina sulla torta del primo posto, risultato che avrebbe avutoil sapore di leggenda. Non neghiamo di aver anche sperato nellapromozione diretta, ma sulla nostra strada abbiamo incrociatoun avversario di grande spessore».

La squadra nerazzurra ha debuttato domenica scorsa nellafase ad orologio arrendendosi dignitosamente sul campo delMassafra (68-64), che a sua volta ha festeggiato il salto in ADilettanti. «Ci stiamo cimentando in una fase inedita, conl’aggravante di dover disputare 3 incontri in una settimana –aggiunge Ciracì -. Il vantaggio sulle inseguitrici Patti e Coratorappresenta una bella ipoteca per consolidare il secondo postoche ci collocherebbe in pole-position sulla griglia playoff, madobbiamo anche fare i conti con qualche acciacco all’interno delgruppo. Insomma, massima attenzione prima di cominciare laparte cruciale degli spareggi. L’ambiente è comunque rincuoratodal recupero di Carlos Mainoldi».

Intanto in città l’entusiasmo attorno all’Ambrosia è semprepiù dilagante. «I tifosi sognano in grande ed è giusto che sia così– aggiunge l’allenatore di Mesagne -, mentre noi dobbiamo essereil più possibile concreti in campo. Il calore della gente è cresciutoprogressivamente negli ultimi due anni grazie ai nostri risultatie tutto questo ci permette di lavorare in un ambiente ideale».

Domenica 18 aprile i nerazzurri ospiteranno i cugini neroverdi per una sfida ad alto tassoadrenalinico. In palio il secondo posto al termine della fase ad orologio che vale la pole-positionsulla griglia playoff.

Dopo la partita casalinga di mercoledì 14 contro Patti, i nerazzurridisputeranno una nuova gara al PalaDolmen domenica 18 (coninizio alle ore 18) affrontando il Corato in un derby assolutamenteda non perdere. La fase ad orologio dell’Ambrosia termineràdomenica 25 aprile con la trasferta in casa del Pozzuoli, mentredal primo weekend di maggio avranno inizio i playoff.

(Mino Dell’Orco)

A destra: il coach Lillino Ciracì.In basso: la formazionedell’Ambrosia Basket che sta

facendo sognare i tifosi biscegliesi

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Calcio Eccellenza: BISCEGLIE, IL PARICASALINGO CHIUDE UN’ANNATADELUDENTE

Caleidoscopio: OLIMPIADI ARCHIVIAUNA STAGIONE STREPITOSA

E’ calato ufficialmente il sipario domenica scorsa sullatravagliata stagione del Bisceglie Calcio. Nell’ultimoappuntamento del sesto campionato di fila in Eccellenza, inerazzurri hanno pareggiato sul prato del “Gustavo Ventura”(tornato a mostrare preoccupanti chiazzegialle e zolle sconnesse, sintomo di incuria)contro il Locorotondo. Al vantaggio ospitefirmato al 36’ del primo tempo da Beltrameha fatto seguito il definitivo 1-1 di Romito al21’ della ripresa con un perentorio staccoaereo su cross di Tritta.

Piuttosto che soffermarsi sull’analisi diuna sfida ininfluente, il presidente MimmoGalantino (foto) preferisce tracciare unp r i m o b i l a n c i o d e l l ’a n n a t a . « I nconsiderazione delle tante vicissitudiniattraversate, si può senz’altro dire di averalmeno raggiunto l’obiettivo minimo dellasalvezza – esordisce il numero uno delsodalizio stellato -. Logicamente i traguardi sperati erano bendiversi, ma non dimentichiamo che la sfortuna ci ha bersagliatoin parecchie partite. La mia esperienza? Sono arrivato a dicembrenel pieno della grave crisi societaria e credo di aver scacciato lo

La squadra nerazzurra non va oltre l’1-1 conil Locorotondo al “Ventura” nell’ultimo atto

di un torneo travagliato. Le impressioni delpresidente Mimmo Galantino.

scetticismo di alcuni rispondendo alle chiacchiere con i fatti. Nonnego che ci siano stati piccoli malintesi con la squadra durante ilcampionato, ma alla fine tutto è stato risolto e assicuro i giocatoristessi che l’attuale dirigenza onorerà al più presto le restanti

spettanze». Galantino dedica l’ultimariflessione sulle prospettive a livellodirigenziale. «Il presente organigramma siriunirà a breve e valuterà le idee da portareavanti per il bene del Bisceglie, invitando asedersi al tavolo con noi coloro chehanno manifestato o manifesteranno lavolontà di far parte del progetto».

Classifica finale del campionato diEccellenza: Nardò 73, Trani 71, Molfetta 69,Terlizzi 65, Copertino 53, Lucera eCastellana 48, Manduria, Sogliano e Tricase47, Cerignola e Bisceglie 41, Corato 36,Massafra 35, Taurisano 34, Locorotondo 27,Maglie 22, Real Altamura 14.

I VERDETTI: Nardò promosso in serie D; Trani, Molfetta,Terlizzi e Copertino ai playoff, Corato, Massafra, Taurisano eLocorotondo ai playout, Maglie e Real Altamura retrocesse inPromozione. (Mino Dell’Orco)

OLIMPIADI (calcio a 5, serie B). Ha chiuso i battenti martedì13 aprile la stagione più esaltante della ventennale storia dal teamOlimpiadi. La prestigiosa partecipazione alla Final Eight diCoppa Italia e l’accesso ai playoff per il salto in serie A2 hannorappresentato due traguardi di indubbio spessore per tuttol’ambiente biancazzurro, gratificato da una sana gestionesocietaria abbinata alla solidità del gruppo allenato da NicoVentura. Nella parentesi di Coppa svoltasi nella località lazialedi Genzano, capitan Sasso e compagni sono stati eliminati neiquarti dal Salaria Sport Village per 7-1. Più avvincente ecombattuto il duplice scontro nel primo turno dei playoff controil Real Molfetta: dopo il pirotecnico 5-5 dell’andata alPalaDolmen, Olimpiadi è stata superata nel match di ritorno incampo avverso con un passivo (5-1) oltremodo penalizzanterispetto a quanto osservato sul parquet.

SPORTILIA (pallavolo, serie C). E’ salito a sette il numerodi successi consecutivi di Sportilia. Nella delicata trasferta diModugno, le ragazze guidate da coach Nicola Nuzzi si sonoimposte al tie-break con i seguenti parziali: 25/14, 7/25, 16/25,25/21, 13/15. In classifica Sportilia occupa il quarto posto a 2lunghezze dal Terlizzi, che chiude il podio e la zona playoff.Sabato 17 aprile Nazzarini e compagne sfideranno tra le muraamiche il Bitonto, quinta forza del campionato attardata di 2punti dalle biscegliesi.

STELLA ROSSA (calcio, Seconda Categoria). Il colpacciosul rettangolo dell’Ursus Trani per 1-3 (decisiva la tripletta delcentravanti Scandamarro) consente alla formazione di misterMusci di alimentare qualche speranza in chiave playoff a 180’dall’epilogo del campionato. La Stella Rossa staziona infatti alsesto posto con un gap di 3 punti dal Giovinazzo. Domenica 18i rosso-azzurri ospiteranno la Puglia Sport Altamura al“Ventura”, mentre nell’ultimo turno incroceranno in trasferta ilBitetto.

CALCIO, PROMESSE BISCEGLIESI NELLE RAPPRESENTATIVE.Due interessanti prospetti del calcio di casa nostra hanno avutol’opportunità di mettere in mostra le loro doti in tornei giovanilidi rilievo nazionale. Il centravanti Nicola Di Pierro, classe 1992,nell’attuale stagione in forza al Bitonto, ha attirato l’attenzionedi numerosi addetti ai lavori durante il “Torneo di Jesolo”riservato alle Rappresentative Juniores dei gironi di serie D.Convocato nella selezione del girone H, Di Pierro ha contribuitoa portare la sua squadra fino alla finalissima contro larappresentativa dei girone C. Ottima impressione ha suscitatoanche il difensore centrale Vincenzo Bufi, classe ’91, convocatodal Ct. Renzo Ferrante nella Rappresentativa Pugliese Junioresin occasione del “Torneo delle Regioni” svoltosi in Piemonte.

(Mino Dell’Orco)

Page 20: Bisceglie 15 Giorni n. 267 del 15 Aprile 2010

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