Bergamo Coldiretti

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MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALE Anno LXIII - n.ro 9 Ottobre 2012 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo SPECIALE ELEZIONI Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca

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Mensile di informazione agricola e cultura rurale

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Mensile d’informazione agricola e cultura ruraleAnno lXiii - n.ro 9

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Speciale elezioni Consorzio di Bonifica

della Media Pianura Bergamasca

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MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLA E CULTURA RURALEAnno LXIII - n.ro 9

Ottobre 2012

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SPECIALE ELEZIONI Consorzio di Bonifica

della Media Pianura Bergamasca

EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileGianfranco Drigo

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroSimonetta Perico, Luigi Carminati, Giuseppe Cavallanti

GraficaStudio Grafico L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. D.L.353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

Anno lXiii - n.ro 9Ottobre 2012

eDitorialeLa forma dell’acqua 04primo pianoAl voto per il Consorzio di Bonifica 05attualità SinDacaleBilancio annata agraria: è crisi ma si continua ad assumere e a crescere 06

Le notizie di Coldiretti Bergamosi trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

attualità SinDacalePrezzo del latte, monta la rabbia degli allevatori 09attualità SinDacaleL’agricoltura di montagnain convegno 12

attualità SinDacaleCrisi: Marini “l’Italia Che vogliamo” in 10 punti 15

campagna amicaTorna nelle scuole“Mangio Locale e Penso Universale” 38

Speciale elezioniElezioni del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca 23

campagna amicaDai farmers market un contributo per superare la crisi 36

attualità SinDacaleInquinamento da nitrati,la Regione si schiera: Pressing di Coldiretti 28

impreSa verDeRiduzione contributivaper l’assicurazione dei lavoratori agricoli 34

impreSa verDeNuove norme sui pagamenti 32

ELEZIONI DEL CONSORZIO DI BONIFICA

DELLA MEDIA PIANURA BERGAMASCA

sabato 1 e domenica 2 dicembre 2012 Tutti gli associati Coldiretti

sono chiamati a votare e a far votare

Nei giorni 1 e 2 dicembre

si terranno le elezioni per rinnovare le

cariche del Consorzio di Bonifica della

Media Pianura Bergamasca. È impor-

tante che tutti gli associati di Coldiretti

Bergamo comprendano l’importanza

di questo appuntamento e partecipino

attivamente, perché in gioco c’è la ge-

stione delle acque e della bonifica per i

prossimi cinque anni (dal 2013 al 2017).

Proprio per la strategicità che l’azione

del Consorzio di Bonifica riveste per il

mondo agricolo, Coldiretti Bergamo ha

presentato tre liste con il nome “Cam-

pagna Amica dell’Acqua”, esprimendo i

propri candidati per ogni fascia. Se vogliamo essere protagonisti di

questo momento in cui si prenderanno

decisioni importanti per il futuro del

settore agricolo e del nostro territorio,

dobbiamo votare compatti i nostri can-

didati e coinvolgere in questa scelta il

maggior numero possibile di persone. Se non vogliamo che siano altri a deci-

dere per noi scendiamo in campo sen-

za esitazioni votando e facendo votare

i candidati di Coldiretti Bergamo nelle

liste “Campagna Amica dell’Acqua”.

COME SI VOTA1) Hanno diritto al voto tutti i proprietari di immobili (ter-

reni e fabbricati) che pagano i tributi consorziali;

2) In caso di comproprietà, ha diritto al voto il primo in-

testatario;3) I votanti sono suddivisi in tre fasce. Tale suddivisione

si basa sull’ammontare dei tributi consorziali versati an-

nualmente. Prima fascia fino a e 74,00 €; Seconda fa-

scia da 75,00 € a 435,00 €; Terza fascia oltre 436,00 €;

4) Ogni elettore ha diritto ad esprimere un voto all’inter-

no della propria fascia;5) Il voto di lista si esprime tracciando una croce vicino alla

scritta LISTA N°1 CAMPAGNA AMICA DELL’ACQUA;

6) È possibile esprimere al massimo una preferenza,

tracciando una croce vicino al nome. Importante: non

esprime preferenze su più liste, non cancellare

nomi e non aggiungerne altri perché altrimenti la

scheda verrà annullata;7) Chi non può recarsi alle urne, può delegare a votare

una persona di fiducia. Le deleghe possono essere riti-

rate presso gli uffici Coldiretti;8) È necessario presentarsi muniti di carta d’identità.

I SEGGI DOVE VOTARE

DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 16.00

Per esercitare il proprio diritto al voto ogni consorzia-

to, iscritto nella lista degli aventi diritto al voto, dovrà

recarsi a votare nel seggio comprendente il comu-

ne in cui insiste la proprietà immobiliare, oppure se la

proprietà immobiliare ricade in più comuni dovrà re-

carsi nel seggio che comprende il comune con mag-

gior contribuenza.Bergamo, sede del Consorzio di Bonifica

Via Gritti 21 Chignolo d’Isola ex Scuole Elementari

Via Roncalli,58Urgnano Castello Albani

Via RimembranzeCaravaggio Auditorium M. Merisio della BCC

Vicolo San CarloCalcinate Scuola dell’Infanzia Don Luca Passi

Via Circonv. Ponente, 4 ingresso via Mologni

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A PAgiNA 23 scopri lo speciale sulle elezioni del Consorzio di Bonifica del 1 e 2 dicembre 2012

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editOriaLe

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lA forMA dell’acquadi Alberto Brivio

titolo di queste mie poche righe richiama fedelmente il titolo di un romanzo in cui si usava metaforicamente la possibilità di dare,

attraverso il proprio contenitore, una forma dell’acqua per descrivere come spesso si interpreta un fatto, un oggetto, una qualsiasi cosa, non in funzione della sua essenzialità ma di quanto gli sta intorno.Mai titolo poteva essere più evocativo per la breve riflessione che voglio condividere con voi.Tra pochi giorni (esattamente l’1 e il 2 dicembre) si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica che, credo come in poche altre occasioni, assumono un’importanza fondamentale per la gestione della risorsa acqua nel prossimo futuro.E’ ormai noto come sull’acqua e sulla sua gestione si stiano concentrando molteplici interessi, tendenti a farle assumere “forme” e quindi funzioni diverse a seconda di chi riuscirà a imporre o più subdolamente a far percepire la propria visione e i conseguenti obiettivi come i più utili e importanti.Ecco quindi come un a risorsa fondamentale per la nostra attività possa

ilessere scambiata per una fonte di produzione energetica piuttosto che per un diluente dei reflui fognari o, durante le emergenze, per un elemento ulteriore di disagio o pericolo per le popolazioni.Non a caso ho usato la parola “scambiare” perché sempre più negli ultimi anni si son complicati i tentativi di dare all’acqua queste forme diverse distogliendo l’attenzione da ciò che nella sua essenza l’acqua è e che solo

noi rivendichiamo.L’acqua è nella sue essenza, e attraverso l’utilizzo in agricoltura, la risorsa fondamentale per la vita di ognuno di noi e la sopravvivenza di tutta la vita animata sulla terra.Questo siamo chiamati a ribadire attraverso il nostro impegno quotidiano ma soprattutto in occasione delle prossime elezioni consortili dando il nostro massimo sostegno ai candidati che dentro le

nostre liste si sono fatti carico di un obiettivo così importante.In tutto questo non c’è solo la difesa corporativistica della nostra risorsa principale ma la consapevolezza di quanto, anche attraverso la salvaguardia dell’acqua, la valorizzazione dell’agricoltura possa essere determinante per la tenuta economica se non addirittura per la fuoriuscita del nostro Paese dal tunnel della crisi.

E’ un impegno forte al quale vi richiamo chiedendovi, nella consapevolezza che la nostra forza potrebbe non bastare, di condividerlo con quante più persone, dai familiari più vicini fino ai vostri conoscenti, saprete rendere partecipi di questo nostro progetto di rinascita dell’agricoltura e della società intera, sostenendo in modo convinto gli amici che in prima persona lo hanno preso a cuore. Grazie.

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primO pianO

e settimane che ci separano dall’importante appuntamento elettorale per il rinnovo del Consorzio di Bonifica della Media Pianura

Bergamasca saranno settimane intense e frenetiche, ma anche ricche di entusiasmo e di passione. I prossimi 1 e 2 dicembre dobbiamo sentirci tutti in dovere di votare e far votare i rappresentanti di Coldiretti perché sono in gioco l’autogoverno del Consorzio e la rappresentanza del mondo agricolo.Non possiamo infatti dimenticare che i primi e spesso unici presidi sul territorio sono proprio gli imprenditori agricoli che da generazioni conoscono la terra e il delicato equilibrio della gestione delle acque. Un equilibrio che da alcuni anni viene messo a dura prova dalla massiccia urbanizzazione sia civile che industriale che ha portato ad una sistematica riduzione della superficie agricola drenante e che sta richiedendo continui e notevoli interventi per garantire la sicurezza idraulica del nostro territorio.Non possiamo poi non riconoscere il ruolo che il Consorzio svolge con una costante azione di manutenzione degli impianti e del reticolo scolante nel garantire l’efficienza idraulica a vantaggio dell’intera comunità evitando esondazioni e garantendo così la sicurezza delle zone residenziali e produttive.

Non possiamo inoltre scordarci che è il Consorzio di bonifica che garantisce l’approvvigionamento per l’irrigazione, e mai come quest’anno se ne sono visti i risultati. A volte tutti noi rischiamo di dare per scontato tutto questo, ma se ci fermassimo un attimo a riflettere capiremmo l’importanza della gestione e del governo di un ente tanto importante per il mondo agricolo e per la società.

al VOTO PeR Il cONSORZIO dI BONIFIca: fondamentale la partecipazione di tutti i nostri socila lista “campagna amica dell’acqua” si propone per rappresentare il mondo agricolo nella gestione della risorsa acqua e per la salvaguardia del territorio

di Gianfranco drigo

lQuesti sono i motivi per i quali siamo convinti che Coldiretti abbia tutto il diritto, anzi il dovere di proporsi in prima persona per riaffermare l’identità del mondo agricolo avanzando un proprio progetto di governo del territorio per garantire un’agricoltura di qualità, innovativa, più ecologica che sappia rispondere alle sfide che un mercato sempre più complesso sta ponendo, contemperando le necessarie

esigenze di un consumo più attento e consapevole.Questi sono compiti che non possiamo demandare a nessun altro, ma che dobbiamo assumere in prima persona certi che le figure che si sono rese disponibili a rappresentarci abbiano le competenze e le capacità necessarie a gestire responsabilmente un ente così importante per il mondo agricolo e si impegneranno, con rinnovato entusiasmo, a proseguire l’opera di messa in sicurezza il territorio dalle esondazioni, a proseguire negli investimenti per garantire un’irrigazione più efficiente. Non mancherà inoltre l’attenzione nei confronti delle energie rinnovabili, ma soprattutto attraverso l’autogoverno ci sarà la possibilità di esaltare le funzioni che sono ormai universalmente riconosciute ai consorzi di bonifica: la tutela del suolo, la protezione civile ed il controllo ambientale.Coldiretti, con la lista Campagna Amica dell’Acqua, intende fare la sua parte per le imprese e per il territorio, partecipa anche tu, il Consorzio di bonifica è anche tuo!

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BIlaNcIO AnnAtA AGrAriA:

è crisi ma si continua ad assumere e a crescere

l’agricoltura di montagna è sempre più “rosa”

di Annamaria fortini

La forte compressione della redditività delle aziende agricole e la sensibile attenzione all’innovazione e alla diversificazione sono gli aspetti che maggiormente caratterizzano, nel bene e nel male, l’annata agraria 2011-2012. Da un lato è stata confermata la difficoltà del settore, dall’altro è stata messa in evidenza l’estrema dinamicità degli imprenditori. Pur nell’incertezza deter-minata dalla pesante congiuntura economica generale e dai suoi pro-blemi specifici, l’agri-coltura bergamasca ha cercato di tenere testa alla crisi, mettendo in campo progettualità e creatività. “Questo risultato è la conferma del fatto che l’Italia e il suo futuro sono legati alla capaci-tà di tornare a fare l’Ita-lia, imboccando intel-ligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutri-mento dai suoi punti di forza che sono il nostro territorio, la creatività e l’innovazione nella

tradizione che sono elementi non delocalizzabili.” E’ il primo commento del presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio al bilancio stilato dall’ufficio tecnico-economico della Federazione in occasione della ricorrenza di San Martino che chiude tradizionalmente l’annata agraria. “Le prime analisi - prosegue Brivio -

indicano che non è stata certamente un’annata facile. Si sono fatti sentire gli effetti delle anomalie climatiche, so-prattutto della siccità, il forte aumento dei costi di produzione praticamente in tutti i settori, la scarsa remunerazione delle produzioni agricole e la contra-zione dei consumi per effetto della recessione economica in cui si trova il

nostro Paese. Anche le difficoltà di accesso al credito hanno imbriglia-to lo sviluppo di molte aziende”.Per i comparti tradizio-nali le difficoltà conti-nuano ad essere nume-rose. Criticità si rilevano negli allevamenti dei bovini da carne e dei suini. Nel settore lat-tiero caseario la situa-zione è drammatica. La mancanza di un prezzo di riferimento, (l’ultimo accordo è scaduto a settembre) sta determi-nando grande incertez-za nei produttori, che devono affrontare un forte aumento dei costi di produzione. Il prezzo medio pagato agli alle-

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24%. Di questo passo, tra un po’, non ci sarà più alcun bilancio da fare per il settore agricolo”.Alcuni segnali incoraggianti arrivano dall’agricoltura multifunzionale, con andamenti positivi per l’agriturismo e l’attività di vendita diretta.“è proprio da questi comparti – conti-nua Drigo – che arriva una chiara di-mostrazione del ruolo che può svolge-re l’agricoltura per la ripresa del Paese in termini economici ed occupazionali, soprattutto per le giovani generazioni. Tra le ultime esperienze innovative messe in campo dalle imprese agricole bergamasche figurano ad esempio l’agricampeggio, i prodotti caseari per celiaci, l’agriturismo con il centro

benessere, l’agripizza, la col-tivazione dello zafferano e

l’adozione degli alberi da frutto”

La presenza di 89 nuove

aziende agricole in più rispet-to all’ulti-mo anno e l’aumento

delle as-sunzioni

testimoniano che la crescente

attenzione alla qualità dell’alimentazione e un ruolo sempre più centrale del com-parto agricolo ha favorito la nascita di nuove ed importanti opportunità occupazionali. Una tendenza questa dovuta anche alla sempre più rilevan-te presenza di imprenditrici

nel settore, che si distinguono per la capacità di permeare la propria espe-rienza imprenditoriale con creatività e innovazione. Il 23% dei titolari delle aziende agricole bergamasche è infatti rappresentato da donne. L’agricoltura “rosa” ha toni più intensi nelle zone montane, dove le titolari donne sono il 25 %. “E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana – conclude Drigo - che troveremo la forza e l’autorevolezza per riconqui-stare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale”.

vatori dall’industria casearia italiana è stato di 38.75 cen-tesimi di euro al litro, ben al di sotto dei costi di produzione alla stalla. La parte industriale sta rifiu-tando ogni tipo di accordo o di mediazione per modificare al rialzo il prezzo pagato fino a oggi. “Sull’agricoltura bergamasca – sostiene Brivio – pende anche la spada di Damocle dell’incognita legata all’ap-plicazione di alcuni prov-vedimenti come la direttiva nitrati, le norme sul benessere animale e sulle emissioni in atmosfera. E’ tangibile anche il rammarico per la mancata applicazione della normativa sull’etichettatura e quindi per l’impossibilità di poter valoriz-zare la distintività delle produ-zioni made in Bergamo”.Complessivamente sono diminuite le superfici investite a mais da granella, orzo e frumento, mentre sono aumen-tate quelle coltivate a silomais. L’orticoltura è stabile mentre il floro-vivaismo vive una situazione di chia-roscuro. E’ positivo l’andamento del settore vitivinicolo.“Un altro aspetto che ci preoccupa molto – afferma il direttore della Coldiretti bergamasca gianfranco Drigo - è la pesante e progressiva ce-mentificazione del suolo. Nel panorama lombardo il maggior consumo di super-ficie agricola si è verificato in provincia di Bergamo, un’erosione che negli ultimi 10 anni è arrivata alla soglia del

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Prezzo del latte, monta la rabbia degli allevatori:

“Se continua così rischiamo il crack delle stalle”

A risChio un settore storiCo dell’AGriColturA BerGAMAsCA

Sale la tensione sul prezzo del latte, monta la rabbia degli allevatori stretti fra crisi economica e boom dei costi. “Rispetto allo scorso anno – spiega Ettore Prandini, Pre-sidente della Coldiretti Lombardia – le spese di gestione sono aumentate di quasi il 40 per cento mentre il prezzo di un litro di latte riconosciuto alla stalla è fermo a 38 centesimi e se fino a 6 mesi fa era accettabile, adesso con l’esplosione dei costi di produzione non è più sostenibile. Viviamo una situazione che rischia di far chiudere decine di aziende agricole. Se è ciò che l’industria vuole, in un momento di crisi come questo, allora lo dica chiaramente e se ne assuma la re-sponsabilità”.In Lombardia, dove si munge il 40 per cento del latte italiano, le imprese agri-cole attive nel settore sono circa 6.400 ma quelle che conferiscono ai primi acquirenti (cooperative e industrie di trasformazione) sono già scese sotto la soglia delle cinquemila.

“Se andiamo avanti così – aggiunge Prandini – rischiamo la desertifica-zione della zootecnia della pianura padana, con perdite sia economiche che di posti di lavoro”. Almeno 18 mila persone, fra titolari e dipendenti – stima la Coldiretti Lombardia – lavorano negli allevamenti da latte della regione.

“Anche nella nostra provincia la situazione è molto critica – spiega il presidente della Coldiretti di Bergamo Alberto Brivio – i nostri al-levatori stanno avendo forti difficoltà a far quadrare i bilanci e stanno lavoran-do in perdita. Negli ultimi 5 anni sono 167 le nostre aziende da latte associate che hanno dovuto chiudere. In questo modo si stanno mettendo in ginocchio le famiglie e un intero settore produtti-vo che ha fatto la storia dell’agricoltura bergamasca. Non si può andare avanti così”.

Per questo – spiega la Coldiret-ti Lombardia – dopo colloqui per adesso infruttuosi con le industrie di trasformazione, gli allevatori stanno pianificando mobilitazioni e iniziative di protesta. “Quando c’è la crisi o si lavora tutti insieme per salvarsi oppure il sistema crolla – conclude Prandini – ed è quello che si rischia con le stalle da latte se la situazione non verrà sbloccata”.

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attuaLità sindaCaLeattuaLità sindaCaLe

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ecco le sostanziali differenze:voluminoso nelle dimensioni -

non adatto a tutte le installazioni -motore con tecnologia tradizionale -

lavoro costruito sugli attriti meccanici -manutenzione olio e ingranaggi richieste -nessun dispositivo di controllo velocita’ -rumorumorosita’ intrinseca della meccanica -

consumi elevati -prestazioni non significative -

componenti di provenienza estera -

- compatto nelle dimensioni- adatto a qualsiasi tipo di posa- motore con tecnologia avanzata- assenza di attriti meccanici- nessuna manutenzione richiesta- azionamento controllo velocita’ incluso- rumo- rumorosita’ ridotta al minimo- risparmio energetico del 50%- prestazioni molto elavate- materiale e montaggio “made in Italy”

Zefiro: il migliore dei destratificatori al mondo !!!

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attuaLità sindaCaLe

aRRIVa Il PRImO laTTe IN BOTTIglIa di una cooperativa agricola bergamascaa Sarnico nuovo punto vendita della cooperativa agricola monti e laghi di Vigolo

Fresco, nostrano, di qua-lità e legato al territorio. Sono le princi-pali caratteristiche del latte prodotto e imbottigliato dalla cooperativa Agricola Monti e Laghi di Vigolo, una realtà che aggrega 13 allevatori consapevoli dell’importanza di unire le proprie forze per raggiungere risultati positivi dal punto di vista imprenditoriale.“Siamo orgogliosi di essere riusciti ad aggiungere anche il latte fresco alla gamma delle nostre produzioni – spie-ga Lucio Bettoni, presidente della Cooperativa Agricola Monti e La-ghi di Vigolo -; per ora produciamo circa duecento bottiglie settimanali, ma pian piano questi numeri aumenteran-no. Con questa iniziativa abbiamo vo-luto dare al consumatore la possibilità di acquistare con certezza un prodotto a km 0, pastorizzato e non omogeneiz-zato, quindi di alta qualità e al tempo stesso garantire una maggiore redditi-vità ai nostri associati”. Ogni giorno la Cooperativa Agricola Monti e Laghi di Vigolo trasforma 60 quintali di latte e oltre al latte fresco produce lo stracchino Bronzone, la

formaggella, il Taleggio, il primo sale, le caciotte aromatizzate, la ricotta e lo yogurt. “Abbiamo avviato questa espe-rienza di cooperazione – dice Bettoni – con la convinzione che la solidarietà, la collaborazione e un dialogo costrut-tivo tra gli operatori della montagna e non solo, siano condizioni necessarie e fondamentali per promuovere un

presente e favorire un futuro fatto di risultati concreti, improntati alla qualità e alla sicurezza alimentare. Prima ab-biamo costruito il caseificio con annes-so lo spaccio e poi ci siamo man mano specializzati nella produzione. Sabato 10 novembre abbiamo fatto un altro passo in avanti e inaugureremo un nuovo negozio a Sarnico. Questi punti vendita uniti ai mercati di Cam-pagna Amica Coldiretti sono il nostro principale canale di commercializzazio-ne”. Fondata 6 anni fa, la Cooperativa Monti e Laghi non è apprezzabile solo dal punto di vista agricolo ma anche dal punto di vista occupazionale poiché dà lavoro a 7 persone. “Questa realtà – afferma Alberto Brivio presidente di Coldiretti Berga-mo – è importante perché sostiene e accompagna piccole imprese agricole situate in zone svantaggiate verso le sfide di un mercato sempre più difficile, coniugando gli interessi dei soci con quelli dei consumatori e puntando a dare un’identità precisa all’agroalimen-tare bergamasco rendendone chiara l’origine ”.

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attuaLità sindaCaLe

a cIBI d’ITalIa il salame bergamasco con la carta di identità

GrAnde suCCesso Per il fArMers MArket Più GrAnde del Mondo

Alla manifestazione “Cibi D’Italia” che si è tenuta a Roma, presso la storica vallata del Circo Massimo, dal 28 al 30 settembre, ha partecipato anche un’azienda agricola bergamasca. è stato il giovane Paolo Belloli, della ca-scina “Il Montizzolo” di Caravaggio, con il suo salame con la carta di identità a rappresentare la nostra cultura agroa-limentare al primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organiz-zato da Campagna Amica e Coldiretti.Cibi d’Italia è stato un appuntamen-to dove si è potuto respirare un’aria nuova con oltre 200 stand ricchi di specialità rare ed introvabili, geniali innovazioni e rievocazioni storiche servite a tavola, che ha unito momenti di svago a momenti di approfondimen-to, con incontri e dibattiti partecipati da esponenti istituzionali, ma anche da personaggi dello spettacolo e della cultura. La partecipazione dell’agri-coltura bergamasca a questo grande

evento è stato possibile anche grazie al supporto della Camera di Commercio di Bergamo. Sono stati oltre trecentomila i visitatori di “Cibi d’Italia” che hanno sancito lo straordinario successo del primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, il più grande farmers market del mondo, inaugurato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal presi-

dente della Coldiretti Sergio Marini, in cui sono state esposte circa diecimila specialità tipiche offerte in degusta-zione e vendute fino ad esaurimento per dimostrare che l’agricoltura italiana è un patrimonio del Paese capace di offrire la più ampia varietà di prodotti, competitivi, di grande qualità.“Cibi d’Italia” – ha affermato il presi-dente della Coldiretti Marini – è stato uno spaccato dell’Italia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. Il Festival di Campagna Amica, che abbiamo ideato e che riproporremo anche nei prossimi anni, è la rappresentazione concreta di un progetto che è difficile spiegare, ma basta girare tra gli stand per trovare la nostra verità: produttori veri, gente vera – ha concluso Marini - che la mattina si alza e che lavora per realizzare prodotti veri che servono a soddisfare bisogni veri come quello del mangiare, dello state tutti meglio e insieme”.

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aRRIVa Il PRImO laTTe IN BOTTIglIa di una cooperativa agricola bergamascaa Sarnico nuovo punto vendita della cooperativa agricola monti e laghi di Vigolo

Paolo Belloli

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l’agricoltura di montagnaIN cONVegNO

Grande partecipazione all’iniziativa promossa dalla zona della Montagna occidentale a s. omobono

“Il futuro delle impre-se agricole, la qualità dei prodotti, la difesa” è il titolo del convegno che si è tenuto l’11 ottobre scorso presso l’Ho-tel Villa delle Ortensie a Sant’Omobono Terme per iniziativa della Coldiretti della zona della Montagna Occidentale.

Numerosi gli ospiti illustri che hanno voluto essere presenti e che hanno portato il proprio saluto: Paolo Dolci sindaco del comune di Sant’Omobo-no Terme, Luigi Fenaroli Assessore Comunità Montana Valle Imagna, Piero Busi presidente del Gal Valle Bremba-

na–Imagna.Il relatore Alberto Lugoboni della Dire-zione Agricoltura della Regione Lom-bardia ha iniziato il proprio intervento definendo la numerosissima parte-cipazione al convegno “un segnale straordinario”.

a cura della redazione

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Ha quindi proseguito parlando dell’agricoltura di montagna, della sua importanza dal punto di vista ambien-tale, economico e sociale e ha anche tratteggiato alcune delle difficoltà che la rendono vulnerabile. Nella sua articolata relazione corredato da slide

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molto dettagliate, ha parlato del ruolo che possono giocare la meccaniz-zazione e la formazione e di quanto l’agricoltura montana abbia bisogno di innovazione per il futuro. Molto puntuale e concreto è stato l’intervento del presidente della Coldi-

retti Lombardia Ettore Prandini, che ha stigmatizzato il comportamento della Regione Lombardia per quanto riguar-da le concessioni per la realizzazione degli impianti di biogas, creando grossi problemi al territorio e al settore agri-colo. Parlando della questione nitrati 13

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attuaLità sindaCaLe

da sinistra: lucia morali, gianfranco drigo, ettore Prandini. un’inquadratura della sala.

ha quindi sottolineato che recenti studi hanno assolto l’agricoltura riguardo questo tipo di inquinamento, mettendo invece in evidenza altre resposnsabilità come ha sempre sostenuto la Coldiret-ti. “E’ l’attività agricola – ha detto – a tutelare l’ambiente e in passato è stato fatto troppo poco per mettere in evi-denza questo fatto”. Il presidente della Coldiretti Lombardia ha evidenziato

come il futuro dell’agroalimentare delle aree montane sia legato alla gestione del territorio e al turismo e di come a questo riguardo assuma un’importan-za strategica l’applicazione della legge sull’etichettatura fortemente voluta da Coldiretti.Dopo aver delienato con alcuni dati il quadro del comparto agricolo delle valli Imagna e Brembana, il presidente

della Coldiretti bergamasca Alberto Brivio ha sottolineato l’importanza di un proficuo e costruttivo rapporto con le istituzioni presenti sul territorio.Hanno preso parte ai lavori del conve-gno la vicepresidente della Federazio-ne Lucia Morali, il direttore Gianfranco Drigo, il segretario di zona Demetrio Cerea e il delegato di Giovani Impresa Fabio Bonzi.

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cRISI: marini “L’itaLia CHe VOGLiamO” in 10 punti documento presentato in apertura del forum di Cernobbio

E’ una proposta in dieci punti quella contenu-ta nel documento “L’ltalia che vogliamo” presentato dal pre-sidente della Coldiretti Sergio Marini all’apertura del Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio, dove si sono dati appuntamento opinion leader, segretari di parti-to, membri dell’esecutivo, com-preso il presidente del Consiglio Mario Monti. Dall’esigenza di un governo globale di beni comuni come il cibo contro gli effetti di una globalizzazione senza regole

fino all’etica che deve traguarda-re insieme alla politica anche le forze social e tutti i cittadini.1. Un governo globale dei beni comuni: “E’ necessario che i decisori politici ne tengano conto mettendo ai vertici della loro agenda la strategicità del cibo e promuovendo politiche che a livello globale definiscano una regia di regole per i beni comuni come il cibo, l’acqua e il suolo”.2. Più Europa: “E’ necessario lavorare alacremente alla costru-zione degli Stati Uniti di Europa,

Il ministro corrado Passera

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dotando l’Unione di forti istituzioni politiche elette democraticamente, capaci di orientare sia il cammino di integrazione iniziato, che di ricondurre le spinte disgreganti in atto. Dal punto di vista del sistema agroalimentare italiano dobbiamo essere in grado di portare pienamente “l’Italia in Europa”, facendo sì che la nuova Politica Agri-cola Comunitaria riconosca il valore strategico del “modello italiano” e le sue straordinarie peculiarità, consen-tendo che esso diventi patrimonio della comunità contaminando virtuo-samente il pensiero comunitario”.3. L’italia, una, sussidiaria e solida-le: “Di fronte alla ripresa - dopo quasi un secolo - di forti squilibri nella distri-buzione della ricchezza prodotta e nel contesto di un necessario contrappun-to federale il valore della sussidiarietà diventa strumento cardine per gestire la semplificazione burocratica e i prin-cipi di solidarietà sono indispensabili per superare le diseguaglianze. Al tem-po stesso quando pensiamo a “una”

Italia facciamo riferimento alla pletora di livelli amministrativi che ostacolano il dispiegarsi del potenziale dell’im-prenditoria nazionale”.4. i nostri punti di forza: “Gli assets su cui il nostro Paese può e deve pun-tare, sono di natura materiale e imma-teriale: patrimonio storico ed artistico, paesaggio, biodiversità, ricchissima articolazione territoriale, originalità e creatività, gusto e passione, intuito e buonsenso. Accanto a questi fattori, siamo stati capaci di sviluppare nel tempo un capitale sociale che rimane fortissimo; resta viva una forte capa-cità di relazionarci e di fare comunità, di innovare mantenendo in vita saperi antichi. Risorse che appartengono al Dna del Paese e che garantiscono quel valore aggiunto inimitabile e non de-localizzabile al “saper fare” italiano. La nostra agricoltura ha fondato su tali ri-sorse il suo successo. Se essa mette in luce elementi di competitività, distinti-vità, innovazione ed eccellenza, è per-ché ha saputo innovarsi ancorandosi

al paradigma antico e non omologabile del Paese”. 5. il nostro modello di sviluppo: l’Italia che fa l’Italia: “L’Italia e il suo futuro sono legati invece alla capacità di tornare a fare l’Italia, imboccando intelligentemente la strada di un nuovo modello di sviluppo che trae nutri-mento dai punti di forza a cui abbiamo già fatto riferimento. E’ nella nostra capacità di trasferire nei nostri prodotti e nei nostri servizi il valore materiale e immateriale della distintività italiana e nel rafforzare il nostro saper “fare rete” che troveremo la forza e l’autorevolez-za per riconquistare la giusta capacità competitiva, anche nella dimensione globale”.6. Le politiche necessarie: “Per accompagnare la crescita, abbiamo bisogno di “buona politica” e ciò signi-fica in primo luogo il ritorno a funzioni di mediazione intelligente fra ceti e interessi distinti e contrastanti ai fini di perseguire un più ampio interesse di carattere generale, ciò che si definisce

attuaLità sindaCaLe

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MARINI, PIENO APPREZZAMENTO PER l’ INTERVENTO DI MONTI

Molto soddisfatto per i contenuti e la disponibilità del premier Mario Monti, in particolare sui temi del-la Politica agricola comune (Pac) e sul riconoscimento del valore dell’agricoltura e dell’agroalimen-tare italiano, quale pezzo impor-tante dell’economia, della qualità, della vita e della coesione sociale del Paese. E’ quanto ha affermato il presidente di Coldiretti, Sergio Ma-rini, nel suo intervento alla giornata conclusiva del Forum Internazio-nale dell’Agricoltura e dell’Alimen-tazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio, con la presenza, tra gli altri, del Presiden-te del Consigli. Siamo orgogliosi dell’importante riconoscimento alla nostra organizzazione per la capacità di promuovere un’idea di sviluppo ma anche di realizzarla concretamente nei fatti.Durante i lavori del Forum il pre-sidente Marini ha presentato al premier Monti e a tutti gli schie-ramenti politici la nostra proposta per il Paese. Un documento in dieci punti dal titolo “L’Italia che voglia-mo” che costituirà la base per il lavoro dei prossimi mesi, ma so-prattutto rappresenta le richieste e le proposte di Coldiretti alla politica per uscire dalla crisi. Il Presidente del Consiglio ha molto apprezza-to l’iniziativa e ha evidenziato che Coldiretti non si è limitata a fare rivendicazioni ma ha anche avan-za proposte e progetti per portare il settore e il Paese fuori dalla crisi.

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“bene comune”. “Alla politica, forte-mente deficitaria, chiediamo un’ope-razione coraggiosa di verità, giustizia e legalità, aspetti la cui declinazione è diventata in questi anni via via più opaca”. “E per la nostra agricoltura chiediamo un impegno speculare, a servizio di ciò che stiamo perseguendo con il nostro agire quotidiano:- la verità, per garantire trasparenza ai cittadini consumatori e metterli in con-dizione di conoscere ciò che va sulle loro tavole (lotta all’italian sounding, norme per l’informazione ai consu-matori, applicazione di quelle leggi approvate dal Parlamento ma finite in un binario morto);- la giustizia, per contrastare le posi-zioni di rendita e ridistribuire il valore aggiunto a vantaggio di chi lo produce (sostegno ai nostri progetti di Campa-gna Amica e della Filiera Agricola Tutta Italiana tesi ad accorciare e costruire nuove relazioni di filiera);- la legalità, per impedire i fenomeni che minacciano il valore del marchio “Italia” (continuità di impegno nella lot-ta alla contraffazione e sofisticazione, condivisione della nostra denuncia sul-le Agromafie in stretta collaborazione con magistratura e forze dell’ordine)”.7. La molla per tornare a crescere: “L’Italia è un Paese in cui le scelte eco-nomiche, politiche e sociali sono for-temente condizionate da dimensioni emozionali. Elementi come “la fiducia” tendono a ripercuotersi in maniera più che proporzionale sui comportamenti degli individui e delle famiglie. In sta-gioni congiunturali particolarmente difficili, “la fiducia” diventa una sorta

di “molla” che se nutrita dal giusto or-goglio nazionale e messa in tensione va a costituire un fattore rigenerativo, se trascurata si traduce in un ulteriore chiave “depressiva”. 8. Far crescere il Pil con il benes-sere: “E’ tempo di ripensare lo svilup-po in una logica di benessere secondo principi di sostenibilità, etica del lavoro e coesione sociale. Il Pil in tal caso è strumento e non fine ultimo di una crescita sostenibile. Dentro al consu-mo di cibo c’è la cultura dei territori, la tipicità e la creatività di tutta la gente che l’ha generato. Dentro al cibo c’è la sicurezza alimentare che noi abbiamo garantito. C’è la qualità e la diversifi-cazione assicurata dalla lotta continua che facciamo per difendere la biodi-versità. Si tratta di tutta una serie di componenti immateriali che quando ci fanno stare a tavola ci fanno stare bene al di là del Pil”.9. il valore della comunità: “La crisi ci ha fatto riflettere sulla necessità di investire su alcuni valori, che sono an-che essi durevoli, continuativi, che non conoscono erosione: la socialità, l’ami-cizia, la famiglia, lo stare bene assieme, la spiritualità nelle sue varie espres-sioni culturali e religiose, la solidarietà. Nella “prossimità”, che è elemento fondante della comunità, c’è l’essenza, il concetto base del modello di svilup-po verso cui dobbiamo tendere; c’è la chiave, per potersi integrare nel mare della globalizzazione senza smarrirsi, conservando la solidità e la coerenza dei nostri modelli identitari e valoriali. Del resto l’agricoltura multifunzionale e la stessa produzione agroalimentare sono nello stesso tempo generatrici e

rappresentazione di questo modello, e la stessa impresa multifunzionale, con-tinua a rimanere al centro di questo fare “comunità””. 10. Etica prima di tutto: “Una mol-teplicità di episodi in questi anni e mesi ha messo pesantemente a nudo le debolezze del ceto politico naziona-le e locale. Ciò da un lato ha generato una diffusa indignazione all’interno dell’opinione pubblica, dall’altro ha dato vita a forme, movimenti e pulsioni di sapore antipolitico”. “Tutto ciò - e si tratta di un problema non trascurabile - rischia di produrre un meccanismo di rimozione individuale: se la colpa è degli “altri”, le persone nel loro quoti-diano agire finiscono per sciogliersi da quelle responsabilità che pure hanno e dovrebbero esercitare nella sfera pubblica e in quella privata. Se tuttavia in questi anni c’è stato un venir meno dei valori di trasparenza, di verità, di assunzione di responsabilità ciò, in ta-luni casi, ha investito anche le forze di rappresentanza. A volte, infatti, è accaduto che esse abbiano espresso scarsa progettualità, bassa propensione a rischiare, inca-pacità di essere punto di riferimento esemplare per i loro associati, che sia-no rimaste prigioniere di logiche legate a rendite corporative. Ma soprattutto ci è parso che esse non abbiano saputo fuoriuscire dalla logica schiacciante del “presente” e a configurare quella proiezione in chiave futura di cui il Paese ha bisogno. Che ciò sia il riflesso di una più gene-rale miopia e assenza di lungimiranza della classe politica, non è motivo di consolazione.

attuaLità sindaCaLe

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Si inverte la tendenza e per la prima volta da almeno dieci anni aumentano i giovani agricoltori con un incremento del 4,2 per cento nel numero di imprese individuali iscritte alle Camere di Commercio nel secondo trimestre del 2012. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata nel corso del Fo-rum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio dove è stato aperto il primo salone dei nuovi mestieri dell’agricoltura con le esperienze innovative avviate dai giovani, dall’allevamento delle oche

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da guardia a quello dei falchi per te-nere liberi i cieli e consentire il decollo degli aerei negli aeroporti, fino alla “vignaiola” che fa invecchiare il vino negli abissi o la stilista di campagna che realizza borse e accessori con materiale di scarto. Non è un caso che, secondo l’indagine Coldiretti/Swg, la metà dei giovani tra i 18 ed i 34 anni pre-ferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che fare l’impiegato in banca (23 per cen-to) o lavorare in una multinazionale (19 per cento), mentre in generale tra tutti gli italiani ben il 28 per cento scambierebbe il proprio la-voro con quello dell’agricoltore, perché garantisce una vita piu’ sana secondo un cittadino su due e assicura piu’ li-bertà ed autonomia per il 17 per cento. Una passione confermata dal fatto che quasi un milione di italiani con altre occupazioni si classificano come “hob-

by farmer” mettendosi al lavoro su appezzamenti di terreni, spesso ere-ditati, che hanno in media un ettaro di superficie in cui coltivare ortaggi, frutta ed anche vino o olio, secondo Nomi-sma. Senza contare che - stima la Col-

diretti - almeno un italiano su quattro si dedica all’orto o al giardinaggio. Lo storico ritorno degli italiani alla terra, dove oggi sono attive ben 62mila im-prese condotte da giovani con meno di 30 anni, colloca l’agricoltura sul podio delle attività di impresa preferite dai giovani dopo commercio, servizi di alloggio-ristorazione (251mila) e mani-

fatturiero e costruzioni (182mila). Una inversione di tendenza che si riscontra anche a livello scolastico con gli Istituti Agrari che - sottolinea la Coldiretti - hanno aumentato dell’11 per cento il proprio peso percentuale sul totale di

iscritti, mentre sono scesi quelli dei Licei, secondo i dati 2012 del Miur. Dall’indagine Coldi-retti/Swg svolta su giovani agricoltori con meno di 30 anni di età emerge che il 36,5 per cento ha una scolarità alta (specializzato, laure-ato, laureando), il 56

per cento media (scuole superiori) e il 6,5 per cento bassa (scuole medie). Una ripresa che non si era mai verifica-ta prima e che è stata favorita non solo dalle caratteristiche anticicliche del settore in tempi di crisi, ma soprattutto dall’allargamento dei confini dell’atti-vità agricola che, grazie alla Legge di Orientamento. 21

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eleZIONI del cONSORZIO dI BONIFIca

della medIa PIaNuRa BeRgamaSca

sabato 1 e domenica 2 dicembre 2012

tutti gli associati coldiretti sono chiamati a votare e a far votare

Nei giorni 1 e 2 dicembre si terranno le elezioni per rinnovare le cariche del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca. è impor-tante che tutti gli associati di Coldiretti Bergamo comprendano l’importanza di questo appuntamento e partecipino attivamente, perché in gioco c’è la ge-stione delle acque e della bonifica per i prossimi cinque anni (dal 2013 al 2017).

Proprio per la strategicità che l’azione del Consorzio di Bonifica riveste per il mondo agricolo, Coldiretti Bergamo ha presentato tre liste con il nome “Cam-pagna Amica dell’Acqua”, esprimendo i propri candidati per ogni fascia.

Se vogliamo essere protagonisti di questo momento in cui si prenderanno decisioni importanti per il futuro del

settore agricolo e del nostro territorio, dobbiamo votare compatti i nostri can-didati e coinvolgere in questa scelta il maggior numero possibile di persone.

Se non vogliamo che siano altri a deci-dere per noi scendiamo in campo sen-za esitazioni votando e facendo votare i candidati di Coldiretti Bergamo nelle liste “Campagna Amica dell’Acqua”.

COME SI VOTA1) Hanno diritto al voto tutti i proprietari di immobili (ter-reni e fabbricati) che pagano i tributi consorziali;

2) In caso di comproprietà, ha diritto al voto il primo in-testatario;

3) I votanti sono suddivisi in tre fasce. Tale suddivisione si basa sull’ammontare dei tributi consorziali versati an-nualmente. Prima fascia fino a e 74,00 €; Seconda fa-scia da 75,00 € a 435,00 €; Terza fascia oltre 436,00 €; 4) Ogni elettore ha diritto ad esprimere un voto all’inter-no della propria fascia;

5) Il voto di lista si esprime tracciando una croce vicino alla scritta LiSTA N°1 CAMPAgNA AMiCA DELL’ACQUA;

6) è possibile esprimere al massimo una preferenza, tracciando una croce vicino al nome. importante: non esprime preferenze su più liste, non cancellare nomi e non aggiungerne altri perché altrimenti la scheda verrà annullata;

7) Chi non può recarsi alle urne, può delegare a votare una persona di fiducia. Le deleghe possono essere riti-rate presso gli uffici Coldiretti;

8) è necessario presentarsi muniti di carta d’identità.

I SEGGI DOVE VOTARE DAllE ORE 9.00 AllE ORE 16.00Per esercitare il proprio diritto al voto ogni consorzia-to, iscritto nella lista degli aventi diritto al voto, dovrà recarsi a votare nel seggio comprendente il comu-ne in cui insiste la proprietà immobiliare, oppure se la proprietà immobiliare ricade in più comuni dovrà re-carsi nel seggio che comprende il comune con mag-gior contribuenza.

Bergamo, sede del Consorzio di Bonifica Via Gritti 21

Chignolo d’isola ex Scuole Elementari Via Roncalli,58

Urgnano Castello Albani Via Rimembranze

Caravaggio Auditorium M. Merisio della BCC Vicolo San Carlo

Calcinate Scuola dell’infanzia Don Luca Passi Via Circonv. Ponente, 4 ingresso via Mologni

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elezioni del consorzio di Bonifica della media Pianura Bergamasca

1) CAMPAgNA AMiCA DELL’ACQUA

Lazzari Fiorenzo

Scaini Mario

Pallavera Gian Pietro

Bolis Giuliana

VOTA lISTA N°1 CAMPAGNA AMICA DEll’ACQUAPrima fascia - Candidati Coldiretti

VOTA lISTA N°1 CAMPAGNA AMICA DEll’ACQUASeconda fascia - Candidati Coldiretti

Mapelli Francesco

Agnelli Cristian1) CAMPAgNA AMiCA DELL’ACQUA

VOTA lISTA N°1 CAMPAGNA AMICA DEll’ACQUATerza fascia - Candidati Coldiretti

1) CAMPAgNA AMiCA DELL’ACQUA

Tasca Angelo

Andreini Romeo

Gatti Franco Angiolino

Piovanelli Giorgio Gerolamo

Manzoni Maddalena

Zanardi Loretta

Pirola Bruno

Bracchi Emanuela

Tomaselli Felice

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elezioni del consorzio di Bonifica della media Pianura Bergamasca

VOTa la lISTa N°1camPagNa amIca dell’acqua

Per lA sAlVAGuArdiA del TeRRITORIO

Per lA tutelA della RISORSa acqua

Per il ConsolidAMentodeglI equIlIBRI amBIeNTalI

Per unA eQuA ridistriBuZione deI cOSTI

Per Poter irriGAre SeNZa SPRecHI

Per lA siCureZZA idrAuliCA del TeRRITORIO

Per dAre un futuro alla NOSTRa agRIcOlTuRa

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Sabato 1 e domenica 2 dicembre 2012

elezioni del consorzio di Bonifica

della media Pianura Bergamasca

Scegli di dare voce al mondo agricolo

VOTa lISTa N°1camPagNa amIca dell’acqua

camPagNa amIca dell’acqua

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inquinamento da nitrati,la RegIONe SI ScHIeRa

cON l’agRIcOlTuRa Pressing di Coldiretti lombardia

Il contributo dell’agricol-tura all’inquinamento da nitrati delle acque è solo marginale e certamente meno importante del contributo pro-veniente dal settore civile e dalle altre attività produttive”: questo si legge nella lettera firmata dal Presidente della Lombardia Roberto Formigoni e indirizzata al Governo per chiedere la revisione radicale della direttiva nitrati per la Pianura Padana. “Per la prima volta e in maniera scritta e ufficiale la Regione Lombar-dia riconosce e afferma quanto noi sosteniamo da anni – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – e lo fa grazie all’opera di sensibilizzazione che abbiamo portato avanti da sempre per difendere la zootecnia lombarda e quindi una fetta importante di tutta l’economia italiana”. Nella sua lettera al Governo, Roberto Formigoni spiega che: “Viene classifi-cata come zona vulnerabile ai nitrati l’82 per cento della Lombardia, l’87 per cento del Veneto, il 63 per cento dell’Emilia Romagna, il 38 per cento del Piemonte” e una “delimitazione così estesa e criteri così restrittivi a carico delle aziende agricole ubicate nelle regioni a più importante vocazio-ne zootecnica stanno comportando la fisica impossibilità da parte delle im-prese di sostenere gli investimenti ne-cessari”. La direttiva così come è for-

mulata - sostiene la Regione - rischia “concretamente di affondare un’intera filiera produttiva agroalimentare, con la chiusura di migliaia di aziende”. Per questo - scrive la Regione Lombar-dia - è necessario ridefinire “in senso fortemente riduttivo le aree classificate come vulnerabili” limitandole a quei

“pochi ambiti per i quali effettivamente e realmente il carico zootecnico possa comportare significative alterazioni dei limiti qualitativi delle acque”. Importanti elementi che “giustificano una riapertura sostanziale del dossier nitrati in Italia” – conclude la Regio-ne – sono: la conoscenza della serie

attuaLità sindaCaLe

ettore Prandini

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attuaLità sindaCaLe

storica dei dati rilevati sulla qualità delle acque, l’incrocio tra questi valori e le effettive responsabilità del settore zootecnico rispetto a quelle dei settori civile e produttivo e una migliore co-gnizione delle caratteristiche ambien-tali climatiche, pedologiche e produtti-ve del nostro Paese.

ADEGUAMENTO CANONI DI AffITTOLa commissione provinciale equo-canone prevista dalla Legge n° 203/82 ha deliberato un adeguamento dei canoni di affitto agrari nella misura del 2,40% in relazione alla variazione degli indici dei mezzi di produzione e dei prodotti venduti dagli agricoltori.

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OPPORTuNITà dI INVeSTImeNTO

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Il momento che stia-mo attraversando non è tra i più propizi per parlare di investimenti e più propriamente di formule di accantonamento nonché di valoriz-zazione del risparmio. Le esperien-ze poi degli ultimi anni (i crac Par-malat, Cirio, Argentina, i default di alcune banche d’affari ed anche la più’ recente recessione che stiamo vivendo) hanno creato confusione e gettato sconforto nella famiglie italiane oggi preoccupate ed inde-cise sul da farsi.. Appare pertanto maggiormente complesso proporre soluzioni ma per quanto ci riguarda ci proviamo sempre a rappresen-tarvi le nostre opportunità poiché i nostri prodotti consentono al ri-sparmiatore un’adeguata sicurez-za in termini di conservazione del capitale e concedono una valoriz-zazione adeguata al potere d’ac-quisto del danaro accantonato. In questo periodo dove molti valuta-no le opportunità per l’anno futuro, proponiamo tre soluzione assicu-

rative di Fata Vita, tutte rivolte alla ricerca della tranquillità finanziaria e della sicurezza del risparmiatore. Tutte offrono la garanzia del capi-tale investito ed un tasso minimo garantito di rivalutazione annuale ma anche una ragionevole oppor-tunità di maggiore valorizzazione

come attestano del resto i rendi-menti degli ultimi anni e quelli che rapprenderemo quest’anno. Sicu-ramente tra i più proficui dell’in-tero mercato specifico. Il nostro responsabile Giuseppe Cavallan-ti è a completa disposizione per qualsiasi chiarimento in merito.

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di Giuseppe Cavallanti

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impresa Verde

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NuOVe NORme SuI PagameNTI:

più trasparenza nei contratti lungo la filieracoldiretti Bergamo: “nessun alibi per ribassare

i compensi ai produttori”

Sono entrate in vigore da pochi giorni e si sta ancora valutan-do l’impatto che avranno sul settore agricolo, ma già stanno facendo molto discutere. Le nuove regole previste dal decreto legge sulle liberalizzazioni, l’articolo 62 ed il relativo decreto applicativo sulla cessione dei prodotti agricoli e alimen-tari, sono infatti destinate a modificare profondamente i rapporti tra acquirenti e fornitori. Una rivoluzione che i produttori agrico-li hanno accolto con sollievo da un lato e preoccupazione dall’altro.“Le nuove norme introdotte – pun-tualizzata Coldiretti Bergamo – hanno l’obiettivo di riequilibrare il potere

contrattuale lungo la filiera agroali-mentare tra distribuzione e produttori e prevedono, tra l’altro, il rispetto dei termini di pagamento. Tutto questo però , deve essere chiaro, non deve rappresentare un alibi per la parte acquirente a rivedere al ribasso i compensi che spettano ai produttori. Sarebbe questo un atto gravissimo che denunceremo con tutta la nostra forza”. Da ora in avanti supermercati, gros-sisti, enti pubblici dovranno pagare entro 60 giorni i prodotti acquistati dagli agricoltori (30 giorni se si tratta di alimenti deperibili). Finora i tempi di pagamento imposti ai produttori agricoli erano molto lunghi,

anche 120 o 180 giorni e in alcuni casi addirittura 240 giorni, un sistema che è spesso stato “subito per forza” vista la deperibilità delle produzioni, ma che ha comportato una crisi di liquidità alle imprese agricole. L’articolo 62 ed il relativo decreto applicativo sulla cessione dei prodotti agricoli e alimentari hanno il merito di qualificare determinati comportamenti come illeciti a prescindere dalla dimo-strazione della “posizione dominante” o dello “stato di dipendenza econo-mica” che si è rivelata nei fatti quasi impossibile.“A nostro avviso – precisa Coldiretti Bergamo – è positivo il fatto che le nuove disposizioni considerino pratica

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COMMerCializzaziOne besTiaMe bOVinO naziOnale

e d’iMPOrTaziOne

commerciale sleale le condizioni contrattuali che determinano “prezzi palesemente al di sotto del costo di produzione medio” dei prodotti agricoli. Si tratta di un principio che trova sostegno nel recente regolamento co-munitario sui rapporti contrattuali nel settore del latte laddove si evidenzia che bisogna risolvere il problema della trasmissione del prezzo lungo la filiera, in particolare per quanto riguarda i prezzi franco azienda, “il cui livello non evolve generalmente in linea con l’aumento dei costi di produzione”.Coldiretti Bergamo esprime un giudizio positivo anche sul fatto che la nor-mativa richieda l’obbligatorietà della forma scritta dei contratti di cessione e della presenza di elementi essenziali in vista della realizzazione dei principi di trasparenza, correttezza e lealtà commerciale e che fissi dei termini di pagamento legali, trenta o sessanta giorni dal ricevimento della fattura che, a differenza di prima, sono tolti dalla disponibilità contrattuale delle parti.“Anche queste norme - conclude Coldiretti Bergamo - come tutte quelle che comportano grossi cambiamenti devono si essere applicate da subito, ma con intelligenza. Se necessario, potranno essere previ-ste delle norme tecniche in grado di oliare gli ingranaggi del provvedimenti.

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Con circolare n. 61 del 9 novembre 2012 l’INAIL informa sulla possibilità di usufruire di una riduzio-ne contributiva per l’assicurazione dei lavoratori agricoli in misura non superiore al 20% dei contributi dovuti per l’assicurazione dei lavoratori agri-

coli dipendenti. La riduzione si applica esclusivamente sulla percentuale di contribuzione versata ad Inps ai fini dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.La riduzione è concessa alle imprese:a) in regola con tutti gli obblighi in tema

di sicurezza e igiene del lavoro previsti dal decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e successive modificazioni e dalle specifiche normative di settore, nonché con gli adempimenti contributi-vi e assicurativi;b) che abbiano adottato, nell’ambito di 34

RIduZIONe cONTRIBuTIVaPer l’AssiCurAZione

dei lAVorAtori AGriColidi simonetta Perico

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impresa Verde

piani pluriennali di prevenzione, misure per l’eliminazione delle fonti di rischio e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro;c) che non abbiano registrato infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio o siano state destinatarie dei provvedi-menti sanzionatori di cui all’articolo 5 della legge 3 agosto 2007, n. 1233.Al beneficio sono ammesse, dunque, solo le aziende, in regola con gli adem-pimenti contributivi ed assicurativi, che:

• sono attive da almeno un biennio, intendendosi per tali le aziende che, nelle due annualità precedenti, hanno instaurato almeno un rapporto di lavoro (sia a tempo indeterminato che determinato) regolarmente denunciato all’Istituto attraverso la dichiarazione trimestrale della manodopera occupa-ta (modello DMAG/Unico);

• hanno adottato, nell’ambito di piani pluriennali di prevenzione, misure per l’eliminazione delle fonti di rischio e per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro. Il requisito è soddisfatto allor-ché le aziende abbiano specificamente indicato nel documento di valutazione del rischio “il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza” ovvero abbiano provveduto ai sensi dell’art. 29 comma 5 del d.lgs. 81/2008 ad autocertificare l’effettua-

zione della valutazione dei rischi, dispo-nendo anche l’indicazione delle misure ritenute opportu-ne per garantire il miglio-ramen-to nel tempo dei livelli di sicurezza;

• non hanno registrato in-fortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio. Il biennio di riferimento è quello che immediatamente precede l’annualità cui si riferisce lo sconto. Sono, pertan-to, escluse le aziende con data inizio attività successiva al primo gennaio del biennio di osservazione. Nel biennio non devono essere presenti infortuni “denunciati” sia a seguito di certificato medico che di denuncia del datore di lavoro. Non è esclusa l’applicabilità della riduzione dalla presenza di infor-tuni in itinere od infortuni in franchigia, ovvero di infortuni definiti negativa-mente nel biennio di attività e non successivamente (in questo secondo caso configurandosi, infatti, nel biennio l’ipotesi dell’infortunio denunciato). Allo stesso modo la presenza di malattia

professionale, stante le particolari caratte-

ristiche che ne tipizzano tempi

di emersione ed accerta-mento, non esclude l’applica-bilità dello sconto.

• non sono state de-

stinatarie di provvedimenti

sanzionatori di cui all’art. 5 della

legge 3 agosto 2007, n. 123. Tale requisito, dichiara-

to dall’azienda al momento della pre-sentazione dell’istanza, sarà oggetto di successive verifiche da parte di Inail, d’intesa con le Direzioni territoriali del lavoro.

• La presentazione della domanda dovrà avvenire telematicamente, anche tramite intermediari, entro il 30/11/2012 pertanto si invitano le aziende in possesso dei requisiti a contattare l’ufficio.Considerato che l’istituto ha aperto la procedura di trasmissione delle istanze a far data 12/11/2012 ed il tempo per provvedere risulta essere a breve scadenza, la Coldiretti ha chiesto con fermezza una proroga al 31 dicembre 2012.

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coldiretti Bergamo: dai farmers market un contributo

per superare la crisiAmpia collaborazione con i comuni per far crescere queste iniziative

Istituiti sei anni fa, i mercati dei produttori di Campagna Amica pro-mossi dalla Coldiretti, i cosiddetti farmers market, hanno un’importante valenza economica oltre che una funzione sociale e culturale. “Anche sul nostro territorio – spiega il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio – queste esperienze si sono dimostrate partico-larmente valide, perché hanno permes-so di rafforzare con i cittadini un patto di crescita fondato sulla qualità, sulla sicurezza e sul consolidamento della distintività delle imprese agricole come elemento qualificante della promozione

di una filiera agricola tutta italiana. Per superare la crisi che ci sta attanagliando dobbiamo puntare sulle nostre eccel-lenze e l’agricoltura è uno dei nostri fiori all’occhiello e può fare da traino diretto e indiretto anche per altri comparti. Ab-biamo messo in rete le aziende che in vario modo effettuano la vendita diretta anche con questo obiettivo, oltre che per creare un rapporto sempre più stret-to con i consumatori e le famiglie”. In provincia di Bergamo sono 29 le aziende agricole che compongono il sistema dei mercati dei produttori di Campagna Amica e nonostante le difficoltà del momento

hanno mantenuto il proprio fatturato e tra titolari, coadiuvanti, dipendenti fissi e avventizi, generano 63 posti di lavoro. “La presenza dei mercati dei produttori agricoli nei centri urbani, a Bergamo in particolare – sostiene la presidente provinciale di Agrimercato Coldiretti Lucia Morali – è molto apprezzata dai cittadini. Chi fa la spesa dagli agricoltori non solo vuole cibi sani e di qualità, ma cerca anche informazioni sui prodotti per essere rassicurato su ciò che mette nel piatto. Le aziende che partecipano ai nostri mercati sono tenute al rispetto di precise regole comportamentali e sono

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sottoposte alla verifica di un sistema di controllo di un ente terzo”. Anche l’AN-CI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) ha riconosciuto che i mercati di Campagna Amica sono un’occasione per promuovere il patrimonio enogastronomi-co, culturale e turistico del territorio e con Coldiretti, due anni fa, ha sottoscritto un accordo per il “Piano di azione di sviluppo territoriale e di promozione di una filiera agricola tutta italiana nonché di valoriz-zazione della multifunzionalità in agricol-tura” che prevede tra l’altro l’impegno a incentivare una rete di vendita diretta dei prodotti agricoli con lo sviluppo capillare dei farmers market. “Le amministrazioni comunali – prose-gue Morali - hanno sempre dimostrato grande attenzione alle nostre iniziative, creando i presupposti necessari a rea-lizzare sempre nuovi appuntamenti, una collaborazione che deriva dalla reciproca convinzione che i mercati dei produttori agricoli possano essere un valore ag-giunto per i comuni e le città”. I cinque appuntamenti fissi con farmers market (tre a Bergamo, uno a Seriate e uno a Ponte San Pietro), per un totale di

255 mercati annui, propongono ai consu-matori le produzioni tipiche dell’agricoltura bergamasca: frutta, verdura, formaggi, vini, salumi, marmellate, miele e fiori ma anche prodotti particolari come i salami di cinghiali o di capra, lo Stracchino Bronzone o varietà di frutta antica come le “pirole”. “Ci rendiamo conto che l’essere pre-senti nelle piazze centrali delle città ci impone il rispetto di regole ben precise e su questo aspetto siamo sempre stati molto attenti - sottolinea Morali - ; recentemente è stata rinnovata l’au-torizzazione per il mercato di Piazza Pontida a Bergamo (cui partecipano produttori non solo di Coldiretti ma anche di altre organizzazioni), sono state apportate solo alcune modifiche alla disposizione degli stand poiché negli ultimi tempi è cambiato l’assetto della piazza. Apprezziamo il fatto che l’ammini-strazione comunale stia dando se-guito a questa iniziativa molto gradita dai numerosi cittadini bergamaschi che fanno la spesa da noi”. I mercati di Campagna Amica presenti a Bergamo hanno anche una valenza formativa e,

nell’ambito del progetto “Mangio locale, penso universale” promosso da Comune di Bergamo, Coldiretti, Bergamo Servizi e Sercar, accolgono le visite degli studenti delle scuole cittadine che vogliono cono-scere la stagionalità dei prodotti dell’agri-coltura provinciale e le loro caratteristiche.

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torna nelle scuole“maNgIO lOcale

e PeNSO uNIVeRSale” Progetto educativo che propone un concorso di attività creative per il primo

e il secondo ciclo delle scuole primarie della città di Bergamo, in collaborazione con “Bergamo servizi Pubblici s.r.l.”, “ser-Car ristorazione Collettiva” e “Coldiretti Bergamo”.

L’Assessorato all’Istruzione, visto il grande successo ottenuto con la scorsa edizione, ripropone il progetto “Mangio Loca-le e Penso Universale” all’interno delle attività didattiche delle scuole primarie statali cittadine durante l’anno scolastico 2012/2013, con abbinato un concorso a premi. Questa importante inizia-tiva è frutto della preziosa collaborazione tra il Comu-ne di Bergamo e Berga-mo Servizi Pubblici s.r.l., Coldiretti Bergamo e SerCar Ristorazione Collettiva S.p.a, con il dichiarato intento di

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promuovere un concorso a premi, che stimoli le risorse creative degli alunni con lo scopo di comunicare anche all’esterno un’esperienza educativa maturata in seguito al lavoro in classe. L’impegno comune è quindi di favorire la diffusione di un corretto stile alimen-tare, secondo i principi di una alimen-tazione equilibrata, della varietà e della stagionalità dei prodotti, anche con l’introduzione nelle scuole del menù a “Chilometro zero”.

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E’ questo un modo per sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza del settore agricolo e sulla ricchez-za del patrimonio enogastronomico locale nonché favorire una corretta conoscenza del territorio per poterlo tutelare e salvaguardare oltre che promuovere.Per gli insegnanti e gli alunni, il progetto prevede concretamente la realizzazione di una serie di laboratori didattici, la possibilità di effettuare visite guidate in “fattorie didattiche” ed esse-re accompagnati ai mercati di Coldiretti “Campagna Amica” che si svolgono in città. I prodotti agricoli locali non solo entrano nelle mense scolastiche, ma entrano anche nei program-mi didattici. Complessivamente sono circa una decina le imprese agrico-le del territorio che forniranno i prodotti per i menù e sette le fattorie

didattiche che ospiteranno le classi e numerosi i mercati agricoli cittadini. Attraverso un concorso (che mette in palio premi utili e gustosi per tutti i partecipanti) e una mostra aperta al pubblico con elaborati prodotti dagli

alunni, ci proponiamo di attribuire grande valore, non solo al contenu-to della ricerca, ma anche alla sua valenza educativa e comunicativa per favorire la conoscenza della ricchezza delle tradizioni alimentari del territorio.

Sulla base di queste considerazioni l’amministrazione Comunale di Berga-

mo, Bergamo Servizi Pubblici, Col-diretti Bergamo e SerCar hanno

ideato un progetto rivolto alle scuole primarie del Comune per sensibilizzare gli alunni e le loro famiglie. sull’ali-mentazione, l’agricoltura e il territorio, con la convinzione che una sana educazione alimentare debba proprio cominciare in classe. Il progetto “Mangio Locale e

Penso Universale” è un’ot-tima iniziativa per le scuole

bergamasche che si preparano all’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta:

Energia per la vita”.

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Nell’ambito della propria attività sindacale tesa a valorizzare attraverso il progetto di “Campagna Amica “ le eccellenze agro-alimentari del nostro territorio, Coldiretti Bergamo ha aderito all’Associazione Pianura da Scoprire, un’iniziativa congiunta dei

Comuni di Treviglio e Caravaggio e par-tecipata attualmente da 39 comuni ( 25 in provincia di Bergamo, 6 in provincia di Milano e 8 in provincia di Cremona) e 11 fra Enti e aziende private, che promuove la mobilità dolce, treno- bici-cletta, per una riscoperta turistica del

territorio della Media Pianura Lombar-da. Scopo statutario è la realizzazione di un programma integrato di valorizza-zione Socio-turistica del territorio che ha come baricentro il nodo ferroviario di Treviglio e si estende per un raggio di circa 22km nelle direzioni di Bergamo,

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Calcio, Crema e Milano fino a rag-giungere gli aeroporti di Orio al Serio e Linate .Un territorio ricco di valenze storiche, ambientali, culturali ed eno-gastronomiche forse ancora poco conosciuto ma con grandi attrattive turistiche. Per concretizzare questo progetto è stato realizzato uno Studio di fattibilità che l’Associazione Pianura da Scoprire sta svolgendo in collaborazione con la società Jlag Europe di Bruxelles nell’ambito del progetto “Alla scoperta… dolce della Media Pianura Lombarda” ricono-sciuto e finanziato come progetto em-blematico 2011 da Fondazione Cariplo e da Regione Lom-bardia , assegnatario del logo Expo Milano 2015.L’obiettivo dell’iniziativa è realizzare una mappatu-ra dei percorsi cicloturistici e dell’offerta della ricettività e di servizi presenti nel territorio di riferimento dell’Associazione per poter poi procedere alla loro riaggre-gazione in itinerari turistici differenziati a seconda del tema portante (luo-ghi della fede, fortificazioni, cultura, gastronomia e natura) nei quali i Punto di Campagna Amica e gli Agriturismi,

promuovendo la vendita diretta e la valorizzazione del territorio , possono diventare luoghi ed occasione di incon-tro con i turisti ed i visitatori. I dati raccolti verranno inseriti nelle

mappe tematiche , il materiale in-formativo, il sito web ed ogni altra comunicazione al pubblico predisposta dall’Associazione.

E’ stato predisposto un questiona-rio inviato alle aziende agricole ed agriturismi accreditati a Campagna Amica del territorio di competenza che consentirà di raccogliere informa-zioni necessarie per la messa a punto del programma integrato di valorizza-

zione socio turistica del territorio in vista di Expo Milano 2015, da

candidare ai finanziamenti europei, rappresentando al-

tresì occasione di grande visibilità e promozione.

Questo progetto mette pertanto al centro lo sviluppo di mobilità dolce, la sostenibi-lità ambientale e la valorizzazione delle risorse peculiari locali con l’obiet-tivo di riscoprire la cultura del terri-

torio, renderlo più bello, accogliente ,

vivibile e , mediante Expo 2015, presentarlo

con proposte innovative di interesse turistico per

attrarre un sempre maggior numero di visitatori. Tematiche

che si intrecciano fortemente con le finalità che Coldiretti, attraverso il pro-getto di Campagna Amica e di filiera agricola intende realizzare. L’ufficio è disponibile per ulteriori comunicazioni; è possibile consultare anche il sito www.pianuradascoprire.it

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la Regione lombardia premia elena lazzarini

Il presidente della Regio-ne Lombardia Roberto Formigoni e l’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Elias, nei giorni scorsi, pres-so l’Auditorium di Palazzo Lombardia, hanno premiato Elena Lazzarini, 35 anni, titolare dell’azienda “Mario e Martinì” di Fontanella, nell’ambito della manifestazione Premio Lombar-dia Agricoltura.

Complessivamente sono stati attribuiti riconoscimenti a 24 agricoltori lom-bardi , due per provincia: 12 agricoltori storici e 12 giovani imprenditori agrico-li che rappresentano, rispettivamente, la tradizione e il futuro.

Novità di questa edizione un premio speciale a 2 pescatori di professione.

elena lazzarini con il Presidente Formigoni.

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