Anno XVI n. 609 28.01 - belpaeseweb.it · La discarica di Burgesi a Ugento (con i suoi 600 fusti di...

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Primo piano SARPAREA, IL PROGETTO DEL RESORT VA AVANTI NONOSTANTE LE PROTESTE Stefano Manca pag. 11 Anno XVI n. 609 Periodico d’informazione del Salento Lecce MATTARELLA OSPITE D’ONORE ALL’INAUGURAZIONE DEL TEATRO APOLLO Fabio Antonio Grasso pag. 12 28.01.2017 La discarica di Burgesi a Ugento (con i suoi 600 fusti di rifiuti tossici tombati e non ancora recuperati), ma anche quella di Castellino a Nardò e quella di Corigliano d’Otranto, passando dall’ex opificio “Zincherie Adriatiche” di Diso: queste le tappe di un percorso attraverso le principali criticità ambientali del nostro territorio, la cui incidenza di tumore tra la popolazione è sempre più rilevante. La Regione Puglia vuole vederci chiaro e insieme ad Arpa, Asl e sindaci sta organizzando un piano di intervento. Ma bisogna fare in fretta Terra avvelenata ALL’INTERNO 6

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Primo pianoSARPAREA, IL PROGETTO DEL RESORT VA AVANTINONOSTANTE LE PROTESTE Stefano Manca pag. 11

Anno XVI n. 609

Periodico d’informazione del Salento

Lecce MATTARELLA OSPITE D’ONOREALL’INAUGURAZIONE DEL TEATRO APOLLO Fabio Antonio Grasso pag. 12

28.01.2017

La discarica di Burgesi a Ugento (con i suoi 600 fusti di rifiuti tossici tombati e non ancora recuperati), maanche quella di Castellino a Nardò e quella di Corigliano d’Otranto, passando dall’ex opificio “ZincherieAdriatiche” di Diso: queste le tappe di un percorso attraverso le principali criticità ambientali del nostroterritorio, la cui incidenza di tumore tra la popolazione è sempre più rilevante. La Regione Puglia vuole vedercichiaro e insieme ad Arpa, Asl e sindaci sta organizzando un piano di intervento. Ma bisogna fare in fretta

Terra avvelenata

ALL’INTERNO6

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È notizia di questi giorni la scelta, da parte delComitato Universitario Regionale, di dare il via liberaall’attivazione di tre nuovi corsi di laurea triennale,precisamente “Dams - Discipline delle arti, dellamusica e dello spettacolo”, “Viticoltura ed enologia”e “Manager della filiera turistica” presso l’Universitàdel Salento. In attesa dell’approvazione definitivada parte del Ministero dell’Università e della Ricerca,occorre fare qualche considerazione. È di certo unabella notizia il fatto che un Ateneo intenda ampliarela propria offerta formativa, soprattutto in termini diattrattività per le nuove matricole, il cui numero aLecce è sensibilmente calato negli ultimi anni. Qualche dubbio rimane però sull’effettiva efficaciadei nascituri corsi di laurea di 1° livello per quel cheriguarda gli sbocchi professionali: se per “Viticolturaed enologia” noi di Belpaese facciamo il tifo, inquanto da tempo crediamo nelle opportunità offertedal settore, e per “Manager della filiera turistica” ri-teniamo che il nostro territorio debba investire inprofessionalità -e non improvvisazione- per la gestionedel turismo (dopo l’agricoltura è il settore piùtrainante), non siamo altrettanto sicuri che per corsodi laurea in “Dams” si possa dire altrettanto. L’esperienza di “Beni culturali” è esemplare in questosenso: un corso nato con le migliori intenzioni, masenza prevedere la capacità del mercato di assorbirei laureati. La speranza è che il “Dams” non diventiun corso di specializzazione per chi è già lavora neisettori delle arti, della musica e dello spettacolo.

EditorialeFacoltà (e opportunità)

di sceltadi Andrea Colella

OPINIONI

O dolce stupore e gioia del cuore, candida coltredal vivo splendore.

Dai più aspettata gradita sorpresa, or Maglie innevata sembra una sposa!

Un soffice mantoed un freddo polare,ma un chiaro monito sembra portare.

Un segno divino?

Un divino messaggio?Non solo l’incantodi un bel paesaggio.

La terra ricopree le sue nudità,dell’umano cuoredurezza e viltà.

Con lei condividela sola freddezza,son scarsi i segnali di divina bellezza.

Sul manto procedonmigranti stranieri

incerto è il lor passosembran fatti di sasso.

Non hanno vigorenon gioia nel cuore,un destino assai amaro e tanto dolore.

Testa bassa e assortain foschi pensieri,qui sognan una casae sul volto son seri.

Si staglia il drappellosu tanto candore,penosa l’offerta

per gli occhi e pel cuore.

Più il bianco non splende!Lì v’è un campar tristo,è forse questo il messaggio“Vai incontro a quel Cristo?”

L’incanto è finito.

“Si sciolgan la neveed il freddo del cuore, agli sfortunati fratelliaccoglienza e… amore!”.

Tonio Gozzoli Maglie

Nei giorni scorsi sono arrivati in Kosovo lettere, i doni e disegni che i bambini dellaScuola Primaria "De Amicis" e della Scuola Secondaria “Carducci”, entrambe di Squinzano,hanno voluto preparare per il Contingente Italiano, manifestando così il loro affetto e laloro stima ai nostri militari impegnati in missione di pace.

Da Squinzano regali ai militari italiani in Kosovo

L’incanto è finito

Signore Gesù Cristo, che haidetto ai tuoi Apostoli: “Vi la-scio la pace, vi do la miapace”, non guardare ai nostripeccati ma alla fede dellatua Chiesa e donale pace e unità, secondo la tua vo-lontà. Amici di Belpaese, sono appena tornato dal CentroItalia, dove ho incontrato i vescovi delle zone terre-motate. Mentre eravamo riuniti in Ascoli Piceno, unaforte scossa (mercoledì 18 gennaio) ci ha costretto asospendere l’incontro. Immaginate la vita di quanti,da agosto scorso, sono sotto questa continua minaccia.Non voglio però tralasciare di ricordarvi la Settimanadi preghiera per l’unità dei cristiani appena celebrata(18-25 gennaio). All’inizio di questa Lucerna ho riportato la famosapreghiera che diciamo in ogni Santa Messa, prima discambiarci il segno di pace. In realtà chi può donarciunità e pace è solo Cristo Gesù, nonostante le nostremiserie e i nostri peccati. Purtroppo abbiamo ereditatodal passato la triste storia dei cristiani divisi: con gliOrtodossi dal 1054 e con i Protestanti dal 1517. Nonsono mancati tentativi e gesti di riconciliazione per ri-stabilire l’unità: basta ricordare l’amicizia tra PapaFrancesco e Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli,venuto di recente proprio in Puglia, e l’incontro dellostesso Bergoglio con Cirillo, patriarca di Mosca. I motivi della divisione sono stati culturali e politici,come la lingua diversa e ingerenze di vari sovrani incontrasto con il potere del Papa di Roma. Ma lacausa determinante è stata la mancanza di carità eperdono, perciò Cristo ci ha insegnato: “Questo generedi demonio si scaccia con la preghiera e il digiuno”,quest’ultimo inteso non solo come astinenza dalcibo, ma di più da ogni giudizio affrettato, sbrigativo esuperficiale con parole che edificano muri e nonponti. Badiamo di costruire unità almeno tra noi,visto che quella tra cristiani è un’impresa più grande.

a cura di fra Roberto Francavilla

La lucerna

Belpaesetornerà in distribuzione

l’11 febbraio 2017

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5 28 gennaio 2017 A cura di Diletta Pascali

Josè Manuel Castro Lòpez scolpisce e manipola la dura pietrain modo tale da farla apparire morbida e plasmabile come il pongo

nelle mani dei bambini. Lo scultore ammette di essere sempre stato attrattodalla pietra, in particolar modo ama destreggiarsi con blocchi di quarzo e di granito.

Morbide sculture

SUCCEDEVA IL 28 GENNAIONel 1998 La Ford annuncial'acquisto della Volvo per 6,45miliardi di dollari.Nel 2003 a Bad Mitterndorf,in Austria, Daniela Iraschko èla prima donna a raggiungerei 200 metri nel salto con glisci.Nel 2006 Crollo del tetto diuna fiera a Chorzow nei pressidi Katowice in Polonia. 66morti e 141 feriti, molti deiquali gravi.

Borsettaautobloccante iBag2 è una borsetta intelligenteche può vibrare quando entratein zone a “rischio spesa”, e anchechiudersi ermeticamente sequesti avvisi sono ignorati.Nasce dalla collaborazione diuna fashion designer newyor-chese e di una società di robo-tica irlandese, ed è destinataprincipalmente alle “malate dishopping”. La caratteristica piùpeculiare è però la chiusuraautomatica, che può essere im-postata per attivarsi in specifichezone, o in determinate ore delgiorno, o ancora dopo un certonumero di aperture.

Post-itcuriosità dal mondoSi chiama The Beach, ed è

una delle installazioni piùdivertenti del momento: 1,1milioni di palline di plasticariciclabile riempiono una gi-gantesca vasca lunga ben 60metri. Creata dal collettivoSnarkitecture, è già stataesposta al National BuildingMuseum di Washington D.C.e all’Amalie Arena in Florida.Ora si trova al Sydney Festi-val, in Australia.

Vasca di palline per adulti

È nato in Turchia grazie al pro-getto Pugedon, finalmente arri-vato anche in Italia. Il distributore di cibo per animaliche funziona inserendo nel di-spositivo bottiglie di plastica elattine. Si applica quindi a costozero, visto che i contenitori rici-clati coprono completamentel’acquisto dei pasti per i randagi.

Distributori di cibo per animali

Nella regione artica in cui vive, il terreno ghiacciato rende difficilescavare tane, per questo cerca rifugio nelle caverne o dentro le ca-vità tra le rocce. Quando dorme, usa la sua lunga coda per coprirsiil naso e proteggerlo dal congelamento.

Lupo articoGoldgenie, un’azienda specializ-zata in prodotti di lusso famosaper aver placcato in oro pratica-mente qualunque cosa per i suoiclienti ha recentemente creato un iPhone7 a tema Donald Trump. Il telefono ha una cover in oro massiccio e in-castonata con diamanti. Disponibile alla modica cifra di 151.000 dollari.

A circa 300 metri diprofondità la terracustodisce la fa-mosa Grotta dei Cri-stalli (Cueva de losCristales), poco di-stante dal villaggiominerario di Naica,nel pieno desertomessicano. Una cat-tedrale sotterraneaadornata con grossiblocchi di cristalli diselenite che si inca-strano l’uno con l’al-tro rendendo ancorapiù affascinante iltutto.

La grotta di Naica

iPhone…Trump

in copertina

“Fate presto”: questo è l’appellolanciato dai sindaci di Presicce, Ac-quarica del Capo e Ugento nelcorso del vertice tenutosi negliscorsi giorni a Bari insieme a Re-gione, Arpa e Asl: l’obiettivo eraquello di predisporre un piano diintervento con il quale affrontarel’emergenza della discarica di Bur-gesi, ricadente nel territorio comu-nale di Ugento. Tutto è cominciatoquando l’imprenditore GianluigiRosafio poco più di un anno fa ri-velò ai Carabinieri che ben 600fusti di PCB (policlorobifenili) eranostati interrati nella struttura, la cuipresenza è stata confermata anchedalle analisi del Cnr (ConsiglioNazionale delle Ricerche). L’allarme è altissimo, perché i PCB

rappresentano una sostanza chimicariconosciuta tra le più inquinanti epersistenti nell’ambiente, in gradodi accumularsi facilmente nel suoloe in organismi che rientrano nellacatena alimentare; i loro effetti sul-l’organismo umano possono pale-sarsi con tossicità del sistema ri-produttivo, immunotossicità e can-cerogenicità. Gli interventi si dirameranno indue direzioni: da un lato, si cercherà,con opportune metodologie, di in-dividuare i 600 fusti per poi passaresubito alla bonifica del sito: dal-l’altro, l’Arpa attuerà un costantemonitoraggio della falda, tenendosempre aggiornati i cittadini. L’Asldi Lecce, invece, si incaricherà delloscreening da effettuare sulla popo-

lazione dei tre comuni coinvolti, inparticolare per diagnosticare pos-sibili casi di carcinoma vescicale. Il caso Burgesi ha inoltre riacceso iriflettori sull’omicidio, ancora senzacolpevole, di Peppino Basile. Nel2006, infatti, l’ex consigliere pro-vinciale dell’Italia dei Valori parestesse indagando su eventuali illeciticommessi proprio nella discaricaugentina riguardo le attività di bo-nifica e di rimozione e smaltimentodi rifiuti speciali di cui era oggetto.Fu Bruno Colitti, titolare dell’omo-nima azienda che aveva partecipatoai lavori, ad autodenunciarsi, af-fermando di essere stato costrettodalla ditta appaltatrice a interrarenella stessa discarica una serie dirifiuti inquinanti. I giudici dichia-rarono l’infondatezza del reato, male odierne vicissitudini non possonoche fare riflettere.

I numeri parlano da soli: 2.330.Tanti sono i morti per tumore re-gistrati nel Salento nel 2013. Undato purtroppo in costante aumentoe che nel 1990 era “solo” di 1.496.Queste sono le cifre più impressio-nanti del documento pubblicatonei giorni scorsi dalla Lega Italianaper la Lotta ai Tumori. In realtà,non è un dato che deve sorpren-derci. Da anni è ormai non è unmistero che la Provincia di Leccefa registrare un’incidenza tumoralesuperiore alla media nazionale, so-prattutto per quel che riguarda ilpolmone e la vescica. L’origine di questo drammaticoquadro sanitario è sempre stataindividuata nell’inquinamento at-mosferico prodotto dalle emissioninocive di alcune attività industrialidel territorio, dall’Ilva a Cerano,dalla Colacem alla Copersalento. Apartire, però, dalle rivelazioni delboss Carmine Schiavone, fino alcaso dei fusti tossici interrati nelladiscarica di Burgesi a Ugento, ècresciuto l’allarme sullo stato di

salute dei terreni e del sottosuolosalentino. Un allarme che in realtàera già stato lanciato in passatonei casi delle discariche di Castellinoe di Corigliano d’Otranto e che siè recentemente riproposto con lazincheria di Diso. Insomma, non solo la nostra aria,ma anche il nostro suolo sembragravemente malato, e viene spon-taneo riflettere su un potenziale le-game con il numero di tumori ri-scontrati. Il timore è altissimo, tantoche la Lilt di Lecce, presieduta dal-l’oncologo Giuseppe Serravezza,insieme a Provincia di Lecce e Uni-versità del Salento, coordinerà ilprogetto Geneo, che da febbraiomonitorerà 32 comuni salentinisuddivisi tra alto e basso tasso dimortalità tumorale; un numero checomunque potrebbe aumentare inseguito alle numerose richieste per-venute, a significare della paurache serpeggia tra le Amministrazionicomunali. Tra le operazioni previste,anche una serie di carotaggi perverificare la presenza di metalli pe-

santi, pesticidi e PCB (policlorobi-fenili). La Regione Puglia ha promessoun impegno concreto per fare lucesu questa vicenda, a cominciareda Burgesi, coinvolgendo anche

Arpa e Asl di Lecce. E dall’ente diviale Capruzzi lancia l’emergenzaanche il consigliere regionale Cri-stian Casili, vicepresidente della Vcommissione Ambiente, che hachiesto una mappatura di tutti i

siti inquinanti nel territorio salen-tino, anche in virtù delle numerosediscariche aperte per urgenza e rin-chiuse negli anni ‘80 senza con-trollare che tipo di rifiuti fosserostati tombati.

La discarica di Burgesi a Ugento (con i suoi 600 fusti di rifiutitossici tombati e non ancora recuperati), ma anche quella diCastellino a Nardò e quella di Corigliano d’Otranto, passandodall’ex opificio “Zincherie Adriatiche” di Diso: queste le tappedi un percorso attraverso le principali criticità ambientali delnostro territorio, la cui incidenza di tumore tra la popolazioneè sempre più rilevante. La Regione Puglia vuole vedercichiaro e insieme ad Arpa, Asl e sindaci sta organizzando unpiano di intervento. Ma bisogna fare in fretta

Terra avvelenata

Burgesi: emergenza nuova e fantasmi del passatoRicerca dei fusti interrati, monitoraggio della falda e screening dei cittadini: questi gli interventi previsti da Regione, Arpa e Asl. E riemergono le indagini di Peppino Basile

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in copertina

Un impianto, tre comuni coinvolti. Le po-polazioni di Diso, Spongano e Andrannosono direttamente coinvolte nella vicendache ruota attorno all’ormai ex opificio“Zincherie Adriatiche” dismesso nell’aprile2015. Situata all’interno del territorio diDiso, al confine con quello di Spongano,l’industria è al centro delle cronache per irecenti valori fuori norma di metalli pesantiriscontrati dall’Arpa: arsenico nella faldaacquifera, stagno, berillio e zinco (perquest’ultimo sono stati rilevati 292 mg/kginvece dei 150 normalmente consentiti)nei terreni in prossimità dell’azienda. Nu-meri preoccupanti che hanno portato ilComune di Spongano ad ordinare la di-smissione dei pozzi di due abitazioni. Fu-rono proprio i cittadini sponganesi a farsollevare il sipario sui disagi sofferti acause dell’attività dell’opificio, riuscendoa denunciare la loro situazione addiritturanel 2000 di fronte le telecamere de “LeIene”, lamentando rumori fastidiosi e mia-smi, quest’ultimi causa di problemi respi-ratori. Questo quadro è alla base del processoche vede imputati alcuni responsabili del-l’azienda, che dovranno rispondere delleaccuse di aver emesso nell’atmosfera so-stanze in grado di molestare i residenti edi aver scaricato acque reflue industrialisenza autorizzazione; tutto questo dopouna serie di battaglie legali che hannovisto scontrarsi azienda e cittadini. I valorianomali dei metalli pesanti erano però

emersi ancora prima, nel 2014, quandoalcuni cittadini si rivolsero ad un laboratorioanalisi privati. I test effettuati dall’Arpafino al 2012, invece, si concentrarono soloalle distanze di 350 e 800 metri dallastruttura, registrando dati ovviamente in-feriori. L’Agenzia Regionale, però, non hapoi potuto evitare di concentrare la suaattenzione nelle immediate vicinanze del-l’opificio, a partire da una distanza di 20metri, e i risultati, diffuso nell’ottobre2016, si sono rivelati inquietanti: concen-trazione di arsenico, stagno e zinco in mi-sura doppia rispetto alle previsioni dilegge. In merito, la Provincia di Lecce hachiesto che un’indagine nel raggio di unchilometro per individuare la presenza dialtre attività industriali. Nel frattempo, ha fatto discutere la recentescelta del Consiglio comunale di Diso diapprovare la trasformazione dell’ex opificioin una struttura ricettiva; un provvedimentopreso lo scorso settembre, un mese primadella diffusione dei dati Arpa e senza fareriferimento alla possibile contaminazionedel suolo e alla necessità di una preventivabonifica. E proprio sotto questi aspetti lasindaco di Diso Antonella Carrozzo havoluto fare chiarezza, sostenendo che inquell’occasione l’assise doveva pronunciarsiin merito all’interesse pubblico della nuovadestinazione d’uso e promettendo che se imonitoraggi confermeranno l’inquinamentodella struttura si procederà prima di tuttoalla bonifica.

Nel numero di Belpaese del 31 ottobre2015 la presentammo come “una bombaal nichel”. Una definizione che, purtroppo,ben si presta alla ex discarica di Castellino,località del Comune di Nardò, dopo cheda un monitoraggio dell’Arpa venne ri-scontrata la presenza di nichel oltre i pa-rametri stabiliti dalla legge in due dei tre“pozzi spia” interni alla struttura. Unquadro grave già di per sé, che peggioròalcuni mesi dopo, quando le analisi effet-tuate negli altri venti “pozzi spia” esternialla discarica rivelarono anche quantitàfuori norma di metalli pesanti, soprattuttoarsenico. Chiusa dal 2007 per i disagi, soprattuttoolfattivi, sofferti dalla popolazione neretina,la discarica è ancora in attesa dei lavori dibonifica e messa in sicurezza. Un primopasso in questo senso è stato compiuto loscorso 30 settembre in un incontro volutoda Domenico Santorsola, assessore regio-nale all’Ambiente, al quale hanno parteci-pato, tra gli altri, Provincia di Lecce e Co-mune di Nardò; in quell’occasione ci siaccordò di programmare una conferenzadi servizi attraverso la quale organizzareun piano di interventi. Meglio tardi che mai, ma nel frattempo ilterritorio resta alla mercé della struttura,

come hanno lamentato nei giorni scorsi ilsindaco Giuseppe Mellone e l’assessoreall’Ambiente Graziano De Tuglie in unalettera inviata a Governo, Regione, Pro-vincia e Arpa: “In relazione a tali emissioni,la popolazione ha spesso lamentato malorie malattie di vario genere ed in passato unmanifesto sottoscritto da ventuno medicidi base denunciò l’aumento di malattie inrelazione alla presenza sul territorio diuna potente fonte inquinante. Ancora ogginella zona compresa tra la discarica e l’exospedale i residenti segnalano episodi digocciolamento dal cielo di una sostanzagiallognola. L’area risulta fortemente inquinata, consuperamenti di arsenico e nichel superioreai limiti di legge, e notizie non confermateci allertano sul consumo oltre la media difarmaci collegati a malattie tumorali e an-titiroidei”.

Fanno paura i valori fuori legge riscontrati nelle acque e nel terreno circostante l'ex zincheria di Diso, a ridosso dei comuni di Spongano e Andrano

La fabbrica dei metalli pesanti

Castellino, sempre più unabomba al nichel e arsenico Da tempo i livelli di metalli pesanti presenti nella falda acquifera delladiscarica di Nardò sono oltre la norma. E la bonifica è ancora lontana

Era il maggio dello scorso anno quando l’emer-genza rifiuti investì il Nord Salento a causadella temporanea chiusura della discarica diStatte che mise in difficoltà l’impianto di bio-stabilizzazione di Cavallino. Per ovviare alle dif-ficoltà, da più parti era stata individuata nelladiscarica di Corigliano d’Otranto la soluzionepiù efficace; una struttura mai entrata in funzionedopo la sua realizzazione, grazie all’unanimevolontà del Consiglio comunale. A schierarsi contro questa opzione furono tutti icomuni della Grecìa salentina, sostenuti daimovimenti ambientalisti. L’idea di attivare quel-l’impianto, d’altronde, si rivelò inopportuna, acausa proprio della sua ubicazione. La discarica,infatti, sorge sopra la più importante falda ac-quifera della provincia che fornisce il 30% del-l’acqua potabile ai salentini. Si tratta di unterreno che, data la sua posizione centrale al-l’interno del territorio salentino, conserva un’ac-qua di elevata purezza, ma che presenta ancheun notevole livello di permeabilità e friabilità;ciò significa che il percolato potrebbe infiltrarsinel terreno senza trovare ostacoli e inquinarecosì la falda. Si sarebbe trattato di una beffa per il Comunedi Corigliano d’Otranto, che ha avuto a che farecon la vecchia discarica, bonificata e messa insicurezza, e che proprio dai pressi dell’impiantovede partire il “Parco del Mago”, un percorsonaturale che arriva fino a San Cesario.

Discarica di Corigliano:un pericolo scampato, ma non debellato

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Il sogno di ogni coppia è quellodi coronare il loro amore nelmatrimonio. E affinché il giornopiù bello della loro vita diventiindimenticabile, si desidera ilmassimo della qualità. Per lecoppie che sono in procinto diconvolare a nozze, il prossimo11 e 12 febbraio (dalle 16 alle21.30) è stato organizzato unevento speciale: si tratta del-l’open day “Per sempre insie-me” che si terrà presso la TenutaLe Franite “Villa Zaira”, situataa Muro Leccese. “Per sempre insieme” si pre-senta come un evento espositivoal quale parteciperanno aziendeleader nel settore del matrimo-nio operanti in provincia diLecce e che per l’occasione pre-senteranno le tendenze del2017. L’apertura della manife-stazione espositiva è previstaper le 16 di sabato 11 febbraiocon il taglio del nastro effettuatodal sindaco di Muro Leccese,Antonio Donno. Domenica 12,poi, sfileranno le collezioni spo-sa di un importante realtà sa-lentina: “Emozioni Sposa”, cheha sedi a Tricase, Maglie e Lec-ce. L’intero evento verrà reso sug-gestivo dalla meravigliosa lo-cation di “Villa Zaira”, bellis-sima area naturale risalente al‘700, all’interno della qualespicca il bellissimo Palazzo Ba-ronale appartenuto al barone

Nicola Lopez y Royo dei duchidi Taurisano e alla moglie don-na Enrica Garzia; ora è inveceresidenza della pro-nipote AnnaLucia Cisotta, quest’ultima ti-tolare della Tenuta Le Franite“Villa Zaira”.Con un’area di ben 17 ettariimmersi nel verde, “Villa Zaira”si presenta una location perfettaper le coppie che vogliono unmatrimonio elegante e di classe.Impossibile, infatti, non inna-morarsi del suo parco ricco difiori, piante, lecci e querce val-lonee, ma a rendere affascinante“Villa Zaira” intervengono an-che un particolarissimo boscodi lecci, un’antica sala da thè,

costituita da una casina a trearcate. Tutti coloro che parteciperannoa “Per sempre insieme” potran-no ammirare i lunghi viali eun suggestivo bosco di lecci il-luminato da ben 18 lampadariartigianali (che rappresentanola novità di questa stagione) epronto ad accogliere qualsiasitipo di ricevimento. Immersonel verde, anche un antico chio-stro con arcate, anch’esso re-centemente restaurato, che ac-coglie fino a 500 posti a sederee usato per eventi da svolgersiin relax nel fresco del parco.L’ampia zona esterna si carat-terizza di un’antica carbonaia,

mentre è possibile ammirareun prato inglese circondato dacinque aranceti. Non menoaffascinanti, le antiche sale fran-toio, ricche di reperti storici ecapace di ricevere fino a 500posti a sedere. Particolari checaratterizzano la parte internasono le volte a stella, la macina,le suggestive mangiatoie accu-ratamente recuperate e una pi-scina interna, luogo ideale perun momento di relax; infine,non poteva mancare un ampioparcheggio, immerso tra un ric-co uliveto attiguo alla villa.Entusiasta l’organizzatrice del-l’evento, la proprietaria AnnaLucia Cisotta: “Ho voluto or-

ganizzare questo evento perchévoglio dare la possibilità aifuturi sposi di poter ammirarequanto di meglio le aziende sa-lentine del settore propongonoper il loro grande giorno. Inoltre,avranno anche l’opportunità divisitare la bellissima area diVilla Zaira, una location perfettaper ospitare dei matrimoni ele-ganti e di classe, organizzatisia all’interno del palazzo, cheall’esterno, immersi nella na-tura”. Ospite d’onore, sarà ilnoto opinionista e presentatoreAlessandro Cecchi Paone: “Hoaccettato con entusiasmo l’in-vito di Anna Lucia Cisotta perpartecipare come testimonialall’evento ‘Per sempre insieme’.Consigliare ai prossimi sposiindicazioni per la miglior riu-scita del matrimonio è un sup-porto che solo pochi privilegiatipossono avere. Sappiamo quan-to possa essere ansioso quelgiorno, pertanto avere qualcunoal tuo fianco che ti aiuta dà un‘respiro’ notevole”. “Per sempre insieme” si terrà iprossimi 11 e 12 febbraio, dalle16 alle 21.30, presso la TenutaLe Franite “Villa Zaira”, inContrada Fraganite prolunga-mento di Via Giosuè Carducci,tra Maglie e Muro Leccese; siaccede solo tramite invito, darichiedere sul sito www.villa-zaira.it o sulla pagina Facebook“Villa Zaira Le Franite”.

Sabato 11 e domenica 12 febbraio un appuntamento imperdibile per i futuri sposi, che avranno la possibilità diconoscere le migliori aziende del settore nel suggestivo contesto della Tenuta Le Franite “Villa Zaira”

Informazioni pubblicitaria

Per sempre insieme a Villa Zaira

primo piano11 28 gennaio 2017

A cura di Stefano Manca

Resort Sarparea, presentato il nuovo progetto.In una conferenza stampa tenutasi pressol’Oasi “Quattro Colonne” a Santa Maria alBagno, l’investitrice britannica Alison Deightonha descritto alla città e ai suoi amministratoriil suo progetto di costruzione di un resortnell’uliveto secolare della Sarparea, polmoneverde situato tra Sant’Isidoro e Porto Cesareo,in territorio neretino. La battaglia (legale,

politica e burocratica) va avanti da anni e fi-nora gli inglesi hanno avuto tutti i via liberanecessari per iniziare i lavori. Tuttavia l’opera presentata lo scorso 16 gen-naio, per un investimento complessivo di 70milioni di euro, è meno impattante rispettoagli intenti iniziali: da 61 unità immobiliarisi è passati a 30; da 160mila metri cubi divolumetria sci è scesi a 95mila; gli ettari in-teressati dai lavori saranno 19. Dulcis infundo, un bosco di ulivi di quattro ettari -as-

sicurano gli imprenditori- diventerà un parcopubblico. Alla conferenza stampa era presente natu-ralmente il sindaco di Nardò Giuseppe Mel-lone, oltre ad amministratori, ambientalistie associazioni. Proprio sul sindaco neretinoerano puntati molti occhi: non c’è ancorainfatti una posizione ufficiale di Palazzo Per-sonè (manca solo il parere della Giunta co-munale per dare corso alla fase esecutiva). Sidicono invece contrari alla nascita del resort

nel bosco della Sarparea il Pd neretino e ilMovimento 5 Stelle. “Questa barbara pro-posta di costruzione -ha tuonato il consiglierecomunale di minoranza Lorenzo Siciliano-inizia sempre di più a concretizzarsi, sotto ilsilenzio di chi fino a ieri era fortemente con-trario ed oggi sembra aver cambiato d’im-provviso idea. Io dico no alla cementificazionedi uno degli uliveti più belli ed antichi di Pu-glia”. Secco no anche dai 5 Stelle: “Faremo di

tutto -scrivono- affin-ché lo sciagurato gro-viglio di leggi, normeburocratiche, cavillilegali e arzigogoli po-litici che da sempreammorba l’aria nonvinca ancora una vol-ta. Saremo in primalinea in difesa di unodei nostri gioielli chenon merita di esserecancellato dalla me-moria ma nemmenoabbandonato a séstesso”.

Il nuovo progetto prevede 95mila (anziché 160mila) metri cubi di costruzioni in pieno uliveto secolare, tra Sant’Isidoro e Porto Cesareo. Pd e Movimento 5 Stelle insorgono: “No alla cementificazione”

Sarparea, il Resort della discordia

Il 20 gennaio scorso si è costituito il Comitato“Salviamo la Sarparea” per impedire la nascita delresort. A costituirlo, associazioni e cittadini: Fare Verde,Lida, Lipu, Verdesalis, “Diritti a Sud”, ComitatoPermanente per la Salute e l’Ambiente, “I Guardianidel Faro”, Forum Ambiente e Salute, Italia NostraSalento Ovest, Italia Nostra Sud Salento, Csv Salento,Sos Costa Salento, Portadimare, Centro Studi “SalentoNuovo”, Fondo Verri, Avvocatideiconsumatori. Nonmancano le adesioni politiche: Sinistra Italiana, Movi-mento 5 Stelle Nardò, Associazione “Nardò Bene Co-

mune”, Lorenzo Siciliano, Daniele Piccione, RobertoMy, Rino Giuri. “Riteniamo -fanno sapere dal Comitato,coordinato dall’avvocato Stefania Ronzino- che laSarparea non sia luogo idoneo ad alcuna costruzione,non ci sono opere di mitigazione o parchi degli uliviche tengano. Il Comitato ha presentato al Comune diNardò una formale diffida dal procedere con qualsivogliadecisione in merito alla realizzazione del progetto, inattesa che gli organi competenti effettuino le verifichenecessarie a confermare formalmente la già riconosciutamonumentalità dell’uliveto”.

Intento a Nardò nasce il Comitato “Salviamo la Sarparea”

lecce12 28 gennaio 2017

Le “Case Magno” di Lecce sono in pienocaos. Il comitato costituito dagli abitantidall’agglomerato hanno coinvolto anche ilprefetto di Lecce Claudio Palomba ed il

presidente della Regione Michele Emiliano.Il problema iniziale riguarda i canoni di lo-cazione, quadruplicati nel corso degli anni enon in linea con la normativa di riferimento.Nel novembre scorso a numerosi cittadinisono giunte le richieste di pagamento per“recupero morosità” relative a canoni scadutie non pagati fino a fine settembre, ma “condegli importi privi di qualunque riferimento”.A dicembre, la dirigente del Comune ha ri-badito che quei canoni, per quanto potesseroessere basati su un’applicazione non correttadei coefficienti di riferimento, comunqueerano dovuti e non erano modificabili, perchéin precedenza non contestati, nonostante lerichieste di informazioni avanzate dagli in-quilini e cadute nel vuoto. E si doveva prov-vedere a pagare “pena l’immediata attivazionedegli sfratti per morosità”, afferma FrancoSalerno, a capo del comitato.Il secondo punto è relativo allo stato di ma-nutenzione che è pressoché allarmante: lepalazzine in viale della Repubblica versanoin uno stato di degrado totale. Sono statiavviati dei lavori nel 2015 che sono sospesiper problemi nel rapporto tra Comune editta appaltatrice. Eppure, “le somme per la

ristrutturazione provengono da fondi propridel Comune -aggiungono dal comitato- per-ché non è stato possibile accedere a quelliregionali disponibili per gli alloggi Erp acausa del caos gestionale, che ha impeditouna mancata applicazione dei contratti diassegnazione e locazione”. Secondo lo Gio-vanni D’Agata dello Sportello dei Diritti“non sono visibili segni di un cambiamentoin quelli che sono rimasti che quartieri dor-mitorio”.

Gian Piero Personè

In un rincorrersi di notizie il giorno, quellogiusto, finalmente è arrivato. Parliamodell’inaugurazione del Teatro Apollo aLecce che verrà restituito alla città ed ai cit-tadini il prossimo 3 febbraio alla presenzadel capo dello Stato Sergio Mattarella, delministro per i Beni e le Attività culturaliDario Franceschini e dell’attore GiancarloGiannini. La vicenda del Teatro Apollo, o meglio an-cora, del suo recupero è cominciata circa14 anni or sono quando sindaco del capo-luogo salentino era Adriana Poli Bortone egovernatore della Puglia era Raffaele Fitto:ad entrambi si deve l’input iniziale di unpercorso virtuoso che gli attuali sindacoPaolo Perrone e vicesindaco nonché asses-sore ai Lavori pubblici Gaetano Messutihanno fortemente voluto e sostenuto nelcorso del loro mandato. Detto questo non si può rimanere indiffe-renti ai 14 anni circa di lavori. A qualcunopotrebbero apparire molti ma di fatto in-terventi di questo tipo richiedono tempi digestazione e gestione lunghi dovuti a fasi distudio, rilievi, indagini archeologiche, per-corsi burocratici relativi ai finanziamentiche per qualcuno diventano pastoie, sabbie

mobili. Fatto sta che si è riusciti ad arrivarealla fine e la città adesso avrà a disposizioneun nuovo edificio da destinare alle attivitàculturali. È, quello condotto da Nico Bar-letti e Luigi del Grosso, un buon restauro?Sì. Parrebbe proprio di sì, anche perché èstato seguito con attenzione dalla locale So-printendenza ed in particolare dall’archi-tetto Augusto Ressa. Qualche polemica esterna c’è stata in ef-fetti, ma fa parte della tradizione italiana,prima ancora che leccese. Una questioneche rimane ancora da sciogliere, almenopubblicamente, è quella della gestione.Come e da chi verrà gestita l’attività cultu-

rale del teatro? Non appaia fuori luogo ladomanda perché se adesso il corpo dell’ar-chitettura è stato rimesso a nuovo apparequasi naturale pensare alla sua anima.Qualcuno afferma che l’idea è nella testadel sindaco attuale, qualcun altro invece ri-corda che in primavera a Lecce si voteràper il nuovo sindaco. Non è da escludereche la prossima campagna elettorale porràdomande proprio in questa direzione. Nonrimane intanto che aspettare, godendosiquesta inaugurazione e chiedendo a tuttiuno sforzo: non chiamatelo contenitoreculturale!

Fabio Antonio Grasso

L’inaugurazione è fissata per venerdì 3 febbraio. Ospited’onore il presidente dellaRepubblica Sergio Mattarella e il ministro per i Beni culturaliDario Franceschini

Il Comune vince “Cartoniadi”,ma la differenziata è al 30%

Canoni di locazione aumentati e degrado dell’area: esplode la protesta degli inquilini

La Commissione controllo di Palazzo Carafa, ca-pitanata dal consigliere di minoranza AntonioRotundo, ha messo in luce il calo della raccoltadifferenziata: dal 56 % di giugno al 30 % deglialtri mesi. “Abbiamo la dimostrazione -affermaRotundo- che la raccolta differenziata di tutta lafrazione organica umida, invece di essere smaltitanegli impianti di compostaggio, è stata conferitanell’impianto di biostabilizzazione di Cavallino”.È ritenuto dunque pregiudicato il raggiungimentodell’obiettivo minimo previsto dal progetto, cheprevedeva almeno il 50% di raccolta differenziatagià nel primo anno di attuazione della raccoltaporta a porta, per assestarsi a quota 60% apartire dal secondo anno. “Eppure -continua Ro-tundo- i leccesi si sono visti aumentare nel 2016di nuovo la Tari, proprio a causa del costo delservizio giunto a circa 24 milioni di euro, 3,3milioni in più rispetto all’anno precedente”. Nonostante questo dato allarmante il lunedìscorso il Comune di Lecce ha reso nota la pre-miazione in occasione delle “Cartoniadi”, il contestdella raccolta differenziata di carta e cartone or-ganizzato da Comieco (Consorzio nazionale re-cupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica),in collaborazione con il Comune di Lecce e Mon-teco, che ha visto impegnati i leccesi per unmese intero tra novembre e dicembre 2016. Ver-ranno stanziati 20mila euro per finanziare l’acquistodi nuovi contenitori della raccolta differenziata,giochi per i parchi e le zone verdi della città.Grande soddisfazione da parte del sindaco edell’assessore all’Ambiente Andrea Guido.

Gian Piero Personè

Case Magno nel caos

Festa grande per il Teatro Apollo

Foto di Pino Cavalera

13 28 gennaio 2017

14 28 gennaio 2017

maglie15 28 gennaio 2017

Il ponte che separa Maglie da Melpignano,di recente costruzione, messo in attuazionedopo circa dieci anni dalla stesura delprimo progetto, è diventato nelle ultimeore un ponte della discordia. Da una parte,i consiglieri magliesi Antonio Izzo (M5S),Antonio Giannuzzi (Gruppo misto), Fran-cesco Chirilli (Gruppo misto), Mario An-dreano (Pd) e Sabrina Balena (Pd) e dal-l’altra, l’ex sindaco nonchè direttore ge-nerale del Consorzio per le Aree di SviluppoIndustriale della Provincia di Lecce AntonioFitto. Secondo i consiglieri, la nuova co-struzione sarebbe da ritenersi abusiva inquanto non sarebbe stato effettuato l’espro-prio dei terreni interessati. “Inoltre -so-stengono- manca l’autorizzazione paesag-gistica e il permesso di costruire. I pro-prietari dei terreni avrebbero tutte le cartein regola per chiedere il risarcimento deidanni subiti”. Sulle responsabilità civile epenale gli stessi consiglieri non hanno

alcun dubbio e puntano il dito contro l’exprimo cittadino a causa del quale, a loroparere, esisterebbe il rischio serio del ri-pristino forzoso dei luoghi e l’abbattimentodell’opera.La replica di Fitto non si è fatta attendere:“Abbiamo avuto il consenso di tutti i pro-prietari tranne uno, che è interessato allavariante originaria del progetto, nata persuperare i problemi che hanno tenuto ilponte fermo per diversi anni, cioè unapiccola bretella per poter accedere ai suolidi proprietà. La questione dell’esproprioè poi una valutazione legale, ma le sommesono accantonate e le documentazioni aposto”.Da Fitto arrivano poi le tempistiche ri-guardante l’apertura del ponte: “Non èstato ancora aperto solo perché non èstato collaudato per motivi di tempo malo faremo nell’arco di una decina di giorni.L’idea dell’Asi è di costruire solo l’ingressoovest, vista la presenza sulla carreggiataest, dell’accesso da Lecce, distante pochecentinaia di metri”.

Ugo Tramacere

Riconoscimenti importanti quelli ottenuti dalleallieve della suola Dimensione Danza di Maglieguidate da Lina Chiriatti, che in occasione delconcorso “Città in Danza 2017” tenutosi nei giorniscorsi presso il teatro Db D'essai di Lecce hannoportato a casa il primo premio per assoli junior, ilprimo premio per il gruppo contemporaneo junior

(10-12 anni) e il primo premio per il gruppo mo-derno junior. Terzo classificato il gruppo modernosenior, oltre a tre borse di studio per ciascuncomponente della categoria vincente. Menzionespeciale per Maria Giulia Chiurazzi (10 anni), mi-gliore allieva di tutte le categorie del gruppojuniores.

Le ballerine magliesi trionfano a “Città in Danza 2017”

Botta e risposta tra un gruppo di consiglieri comunali e l’ex sindacoAntonio Fitto sulla legittimità della struttura tra Maglie e Melpignano

Quell’ultimo ponte

“E ritorno da te, senza niente da dire, senzatante parole, ma con in mano un raggio disole”. La celebre canzone di Jovanotti calza apennello con l’umore Betitaly. Le ragazze ros-soblù dopo due sconfitte in altrettante trasferte,ritrovano il sole e il sorriso davanti al loropubblico con un secco e perentorio 3-0 al Vol-leyro’. Tre set tosti per cancellare Aprilia eSanta Teresa e digerire lo scivolone al secondoposto dopo un girone passato a guardare tuttidalla vetta. La vittoria fa bene, restituisce sogni, ambizionie voglia di vincere. La prossima sfida, poi, ètutta da gustare. Arriva il Montella terzo inclassifica (domenica 29 gennaio, ore 18) reduceda un buon filotto di risultati positivi. Laprima giornata di ritorno. Le avellinesi nonsono quelle dell’andata. Il volley è metamorfosi,è crescita, è evoluzione. Quindi occhi apertialle campane che nelle ultime giornate hannoscalato prepotentemente la classifica. Prota-goniste della sfida alle giallonere campane, si-curamente, Fabiola Ferro (nella foto). Cuore,forza, polmoni e grinta a disposizione di Gian-domenico. “Veniamo da un mese molto par-ticolare”, parte così l’analisi del momento ma-gliese da parte della forte schiacciatrice di

origini siciliane che continua: “Due sconfittecontro due grandi squadre, il primo postoperso dopo il 3-0 di Aprilia. Poi la scelta dicambiare da parte di Martina Escher. Tuttocondito da un mese senza il nostro pubblico.Dopo qualche incertezza, così, abbiamo ritro-vato la retta via. Affiatamento, volontà e grintahanno guidato la nostra riscossa. E il nostropubblico, poi, la marcia in più. Possiamo dirlo

forte, adesso. Siamo tornate!”. Sulla caparbietà non avevamo dubbi, del restoè palese in ogni gara. Adesso per Fabiola ètempo di guardare avanti: “Ripartiamo dalsecondo posto in solitaria dopo la bella vittoriasu Casal De’ Pazzi. Ci tengo a sottolineare:non parliamo di ultimo o metà classifica. Madi secondo posto. Quindi siamo lì a dimostrareil nostro valore, a vogare forte al giro di boaper non perdere di vista il nostro sogno”. La forza di ogni singolo, però, per la Ferro, èniente senza la compattezza del gruppo. E laBetitaly punta molto su questo fattore: “Ilsegreto del Maglie siamo tutte noi. Non siamoprincipesse, anzi a volte siamo un po’ rudi.Ma siamo noi. Con pregi e difetti, dentro efuori dal campo. Ma abbiamo imparato aviverci e a scoprire che ognuna di noi è unaleva per superare gli ostacoli. Siamo un gruppo,un signor gruppo. Poi naturalmente un im-menso grazie va al nostro coach a cui va ilmerito di aver creato la sintonia giusta e ilgiusto affiatamento. Non per ultimo la società,che ci rende tutto facile grazie alla serenitàcon cui ci fa vivere. Sono certa che la nostraavventura continuerà nel migliore dei modi.Non mancheranno le cadute, ma la forza è

quella di sapersi rialzare, non invece nel noncadere mai. Abbiamo costruito tanto per rag-giungere un sogno e meritiamo di viverlo. As-solutamente”. Ecco cosa rende una squadra, una grandesquadra: ogni elemento sa che avrà la manodi una compagna a sostenere sogni, ambizioni,cadute e rincorse. Nelle parole di FabiolaFerro c’è questo concetto. Nella Betitaly vivequesto concetto.

Francesco Paglialonga

Prestazione capolavoro contro Casal dePazzi per Kostadinova e compagne. Anche domenica prossima contro il Montella serviranno cuore, forza e polmoni

SPECIALE VOLLEY MAGLIE

Betitaly, una squadra dal carattere di ferro

Foto: Leccesette.it

Foto di Pino Cavalera

16 28 gennaio 2017

tricase17 28 gennaio 2017

La musica, come strumento privilegiato pernon dimenticare, diventa il fulcro nella Gior-nata della Memoria, in programma il pros-simo 27 gennaio grazie al concerto Il ritmodella Memoria, la musica a Terezin. L’eventoè promosso dagli studenti del Liceo “G.Stampacchia” di Tricase in collaborazionecon il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.Teatro del ricordo sarà la Chiesa di San-t’Antonio sempre a Tricase, che alle 11 sianimerà grazie al professor Paolo Ferulli,docente di Violoncello e direttore dell’Or-chestra giovanile del Conservatorio, e i branicomposti o eseguiti durante la prigionia nelcampo di concentramento di Terezin. L’or-chestra è formata da 28 elementi ed eseguiràtre brani tratti dall’opera Il coraggio di Mi-schke di Giuseppe Gigante, uno dei qualiinterpretato dalla voce del soprano GiulianaMusaro. Dopo la melodia, le parole piùtoccanti arriveranno dalle testimonianze di-

rette con gli ultimi so-pravvissuti salentini del-la Shoah. Il ritmo della Memoria,la musica a Terezin ri-percorre prioritaria-mente l’intensità di bre-vi attimi vissuti dai mu-sicisti all’interno delCampo che hanno vistonascere alcune delle piùsignificative composi-zioni della letteraturamusicale “concentrazionaria”. La musicafu vista all’interno di questi luoghi di soffe-renza come un modo per stemperare l’odio,per infondere sia la speranza in una possibileliberazione dal tiranno, sia la forza moraledi poter agire in una condizione di dolore edisperazione. Così una parte della società fumessa a tacere, ma paradossalmente quel si-

lenzio che per molti anni ha azzittito le co-scienze, oggi è diventato musicale, suona erichiede ascolto. Attraverso la giornata dellamemoria gli studenti, ma non solo, impare-ranno da questo Sacro Silenzio ad ascoltaree a vedere con gli occhi della mente e delcuore, guidati dalla voce della cultura.

M. Maddalena Bitonti

A partire dal mese di febbraio una vettura ac-compagnerà gratuitamente a pagare le bollette,a fare la spesa, a comprare medicinali o a so-stenere una visita medica, persone sole o condifficoltà di movimento. È il “Taxi Sociale”, ilnuovo progetto di inclusione sociale del Comunedi Racale, che sarà attivo nelle giornate di lunedì,mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 11.30, previaprenotazione telefonica almeno 24 ore prima. Soddisfatto dell’iniziativa il primo cittadino diRacale, Donato Metallo: “Si tratta di un servizioa costo zero per la nostra comunità, in quantosarà pagato con il corrispettivo (circa 4milaeuro) che la ditta incaricata della raccolta diabiti usati versa regolarmente al nostro Comune.Il servizio, tramite bando pubblico aperto, èstato appaltato alla ditta GM Cars. Questa è perme la dimostrazione che quando ci sono idee evoglia di fare, si possono garantire servizi per lacomunità a costo zero”.Per prenotare il servizio, chiamare il numero0833.902339.

Al via il “Taxi Sociale” Appuntamento il 27 gennaio presso la Chiesa diSant’Antonio con il concerto Il ritmo della Memoria,la musica a Terezin e le testimonianze deisopravvissuti salentini della Shoah

racale

Gli studenti dello “Stampacchia” celebrano la Giornata della Memoria

18 28 gennaio 2017

poggiardo19 28 gennaio 2017

Reduce dalla “X Christmas Cup” di nuotopinnato, svoltasi a ridosso delle vacanzenatalizie a Lignano Sabbiadoro e ad appenaun anno dalla sua entrata nel circuito na-tatorio, Ondanomala si conferma tra lesocietà protagoniste nel panorama nazio-nale di nuoto pinnato. Numerosi i passstaccati nell’occasione per i campionatiItaliani di fine febbraio.

Per la cronaca, Giulia Bortone (classe2006), alla sua prima esperienza in camponazionale, conquista il bronzo nei 50pinnee addirittura l’oro nei 50monopinna perla categoria esordienti A, ottenendo il mi-glior crono della manifestazione (maschicompresi) e lasciandosi alle spalle avversariben più esperti e titolati. Ottengono inoltrela qualificazione ai campionati italiani

Francesco De Giovanni (50/100pinne e50apnea), Alessandro Casi (50pinne), Ales-sia De Marini (50/100pinne) e GiuliaRausa (100/200/400pinne). Completanola rosa Patrick Torsello, Beatrice Profico,Giovanni Casi, Siria Troisio, AlessandroGreco e Leonardo Paiano, che tenterannol’accesso ai campionati nelle prossime ma-nifestazioni in programma.

Gli atleti, seguitidal tecnico fede-rale (Nuoto ePinnato) SimoneNuzzo, gareggia-no per i colori diOndanomala e siallenano nelle pi-scine Hydropolisdi Poggiardo (Le)e Blu Olimpic diSalve (Le), unichedue strutture inprovincia in cuiattualmente è

possibile svolgere attività agonistica diNuoto Pinnato. Ora gli atleti Ondanomalasono attesi a Roma il 12 febbraio per unnuovo appuntamento, a cui seguirannouna serie di gare che culmineranno con icampionati italiani primaverili in pro-gramma ad Agropoli (Salerno) il 25 e 26febbraio prossimi. Una bracciata dietrol’altra, perché chi si ferma è perduto!

La quinta edizione della rassegna Incontrid’Autore, organizzata dal Comune di Ortellee dal Comitato di Gestione della Biblioteca“Maria Paiano” di Vignacastrisi, con il coordi-namento di Pasquale De Santis, apre il 4febbraio alle 16, con Aldo Cazzullo una dellefirme più importanti del giornalismo italiano.L’editorialista del Corriere della Sera presenterà,

in prima regionale, il suo ultimo libro Ledonne erediteranno la terra, raccolta diracconti di grandi donne dalla storia, anzi dalmito ai giorni nostri. Aldo Cazzullo racconta perché il nostro saràil secolo del sorpasso della donna sull’uomo:“Le donne erediteranno la terra perché sonopiù dotate per affrontare l’epoca grandiosa e

terribile che ci è data in sorte. Perché sannosacrificarsi, guardare lontano, prendersi cura;ed è il momento di prendersi cura della terrae dell’uomo, che non sono immortali”. Il racconto di Cazzullo arriva sino all’ultimagenerazione, le adolescenti nate nel 2000:abituate a essere le migliori a scuola, aleggere romanzi dove il pianeta è salvato dauna ragazzina, ad abitare regni fantasticidove non comandano più i principi azzurri,ma le principesse.

L’era delle donne secondo Aldo Cazzullo

Ottimi risultati per i giovani atleti dell’associazione sportiva dilettantistica, che ora puntano ai campionatiitaliani primaverili in programma ad Agropoli il 25 e 26 febbraio prossimi

ortelle

Con Ondanomala il nuoto pinnatosbarca finalmente in Puglia

20 28 gennaio 2017

inSaluteSupplemento a Belpaese n. 609 del 28 gennaio 2017 Coordinamento editoriale: Diletta Pascali

La luce e le condizioni climatiche sembrano avere unagrande influenza sul nostro stato d’animo. Ci sono stagioni dell’anno in cui alcune malattie mentalipeggiorano oppure si verificano peggioramenti dell’umore,aumento della stanchezza, difficoltà a conciliare il sonnoe diminuzione della concentrazione. Se questi sintomisono troppo marcati, può essere che si stia producendonell’individuo un disturbo affettivo stagionale: vale adire che questa persona è particolarmente sensibile allastagione autunnale e invernale, mentre i suoi sintomi mi-gliorano con il bel tempo e l’allungarsi delle giornate. Èpiù comune negli adulti, ma può presentarsi anche inbambini e adolescenti. Il numero di donne colpite daquesto disturbo è maggiore rispetto a quello degli uomini,anche se la biologia, i precedenti familiari, l’ambientecircostante e le esperienze di vissuto individuale fanno sìche alcune persone siano più predisposte di altre asoffrirlo. Il SAD è un tipo di depressione che, secondo gli ultimistudi e ricerche, coincide con la mancanza di esposizionealla luce solare durante i mesi dell’autunno e dell’invernoed è relazionata a cambiamenti ormonali e dei neurotra-smettitori. Si caratterizza per la presenza nell’individuodi cambiamenti d’umore tipici della depressione, comeastenia, sentimenti di scoraggiamento, irritabilità, tristezza,ansia, diminuzione della libido. Inoltre si verifica un predominio di sintomi vegetativicome ipersonnia, aumento del peso e dell’appetito, stan-chezza fisica e un’alta sensibilità al rifiuto interpersonale.La maggior parte delle ricerche concordano nell’affermareche potrebbero essere scatenati dalla risposta del cervelloalla diminuzione della luce solare ed essere relazionati adalcuni ormoni che regolano i cicli del sonno e dellaveglia, l’energia e lo stato d’animo, come la melatonina ela serotonina. La melatonina è un ormone che produciamo in modonaturale e la cui funzione principale è la regolazione deicicli del sonno e della veglia. La secrezione di melatoninainizia ad aumentare la sera, mantenendosi ad alti livellidurante tutta la notte e diminuendo quando sorge il sole. La serotonina, invece, agisce al contrario: aumentaquando siamo esposti alla luce solare e ha quindi deilivelli molto più bassi in inverno, relazionati a sintomicome tristezza e irritabilità.

Stagioni e stato d’animo, ecco cos’è il Disturbo Affettivo Stagionale

22 28 gennaio 2017 inSalute

23 28 gennaio 2017

Diversi studi hanno dimostratoche questa forma di artigianatoha effetti terapeutici per chi lapratica. Sviluppa abilità motrici,stimola la concentrazione e generaspazi di rilassamento e medita-zione. Inoltre, è la base per co-struire un altro tipo di tessuto,quello sociale, dato che funge daelemento che lega tra loro personeche svolgono una stessa attivitàdi gruppo. La relazione che sorgetra i tessitori è così forte che inmolti paesi è nata la lana-terapia.Tali gruppi di persone si riuni-scono per creare, imparare con-cetti sulle tecniche, i materiali, itipi di tessuti e i modelli da seguire.Se la realizziamo da soli, entrere-mo in uno stato di introspezione,rifletteremo, mediteremo sui nostripensieri più profondi e ne trarre-mo beneficio. Se svolgiamo que-st’attività in gruppo, ci relazio-neremo con gli altri, faremo nuoveamicizie e favoriremo la socievo-lezza. In entrambi i casi il nostrocervello libera endorfine, le qualici rilassano e provocano una sen-sazione di benessere. Tale attività,è utile per le persone rimaste di-sabili a causa di una lesione, diun’operazione chirurgica o di unamalattia come l’artrosi, l’artriteo il tunnel carpale perché, se nonelimina del tutto il dolore, lo di-minuisce sensibilmente. Nei bam-

bini sviluppa una motricità fine,cosa che porta all’aumento delleabilità manuali e ad un migliora-mento della calligrafia. Rilassa eriduce lo stress. Qualsiasi tipo diattività manuale ha benefici sul-l’area psicologica. Si tratta di pra-tiche che stimolano tanto la crea-tività quanto l’immaginazione. Ilcontatto, il colore, l’odore, ladolcezza e il calore della lanaesercitano un’influenza positiva

sulla nostra mente. Nel lavoro amaglia c’è qualcosa che ci portaa pensare che è possibile ottenereciò di cui abbiamo bisogno, anchese si tratta di una cosa difficile. Èallora che scompare la sensazionedel tempo che scorre. Ci dimen-tichiamo di noi stessi e sentiamodi far parte di qualcosa di piùgrande. Ed è in questa vivacitàdella mente che riposa il segretodella felicità.

Il potere terapeutico di lavorare a maglia

I benefici che si possono trarredall’attività in acqua sono molte-plici, coinvolgono sia la sfera men-tale che quella fisica e sono scien-tificamente efficaci. Un vero espertoe sostenitore delle attività acqua-tiche è il presidente della FimcoSport Gigi Mileti, che ha avutomodo di constatare, attraverso levarie discipline praticate nel suocentro magliese, i miglioramentiottenuti in ogni fascia d’età e perogni disciplina. Svolge la sua attività(corsi di nuoto collettivi ed indivi-duali, nuoto agonistico e preago-nistico, pallanuoto, aquagym, nuo-to sincronizzato, hydrobike, nuotomaster, attività in acqua per ge-stanti, corsi di acquaticità neona-tale, rieducazione funzionale in ac-qua, corsi assistenti bagnanti) nel-l’impianto di via Madonna di Leucache dispone di due vasche, unasemiolimpionica ed una di am-bientamento, entrambe con tec-nologie avanzate di filtraggio etrattamento dell’acqua e dell’aria.“Il re delle attività acquatiche -sottolinea Mileti- è senza dubbioil nuoto. È uno degli sport piùpraticati al mondo perché è il piùcompleto in quanto coinvolge tutti

i gruppi muscolari e si pratica inun ambiente in cui la mancanza digravità da un lato dona sensazionidi piacevole rilassamento e dal-l’altro consente di lavorare controuna resistenza che rende il corpoagile ed armonico”. Immergersiin acqua porta dei benefici fisici epsichici ampiamente dimostrati,grazie infatti all’assenza di gravitànon si corre il rischio di caricareeccessivamente ed in maniera dan-nosa sulle articolazioni ossee, ilnuoto poi è un’attività completache stimola tutti i distretti muscolarie gli apparati cardio-circolatorio erespiratorio consentendo un ar-monioso ed equilibrato sviluppodell’individuo, lo stesso dicasi perle qualità curative e termali del-l’acqua in uso fin dall’antichità.Nelle donne il nuoto permette diottenere una silhouette armoniosae ben proporzionata favorendo ildimagrimento e il rassodamentomuscolare. Contro la cellulite ilnuoto è lo sport ottimale per ec-cellenza perché i tessuti affetti daiproblemi di microcircolo, comeavviene nella cellulite, traggonoda questa pratica un notevole gio-vamento.

Fimco Sport, salute e benessere in acquaLeggerezza della mente e risultati concreti per il corpo

Da migliaia di anni i ferri di cavallo sono la “calzatura” dei cavalli,ma un’azienda austriaca vuole innovare questo oggetto così tradi-zionale, creando le prime “scarpe da ginnastica” per cavalli, leMegasus Horserunners. Il fondatore Charly Forstner, lavorava inprecedenza come ispettore alla salute degli animali, e la sua esperienzalo ha portato a scoprire che ben il 50% dei cavalli che dovevanoessere abbattuti soffrivano di gravi problemi agli zoccoli e allezampe. Questa nuova idea permette di adattarsi ad ogni situazione(inclusi terreni bagnati e fangosi), ed è particolarmente leggera.

Scarpe da ginnastica per cavalli

Informazione pubblicitaria

inSalute

24 28 gennaio 2017

I legumi sono considerati un cibosano e ideale, ma spesso si evitanoperché ci gonfiano a livello addo-minale. La colpa è degli oligosac-caridi, che nell’intestino crasso fer-mentano e producono metano, ani-dride carbonica e gas vari. Ma i le-gumi dovrebbero essere evitati perben altri motivi! Arachidi, fagioli,lenticchie, ceci, fave, soia, etc., sonostati introdotti nell’alimentazioneumana poche migliaia di anni fa esono mal tollerati dal nostro orga-nismo. Stiamo parlando di alimentiche devono essere cucinati a lungoper poter diventare commestibili,quindi inadatti all’uomo. I legumi sono ricchi di antinutrientiche ne ostacolano la digestione e laloro costante assunzione si manifestanel nostro organismo sul medio-lungo periodo. Abbiamo sempresaputo che i legumi contengonotante proteine e possono addiritturasostituire carne e pesce, ma il valorebiologico dei legumi è decisamenteinferiore a quello delle proteine diorigine animale. Inoltre il rapportocarboidrati-proteine dei legumi èassolutamente svantaggioso: perogni proteina assumiamo il doppio,se non il triplo dei carboidrati. Tanti vegetariani usano molta soiaper ricavare proteine, ma i fagiolidi soia aumentano il fabbisogno diretinolo A e vitamina D, importantivitamine liposolubili che si trovanosolo in alimenti di origine animale.Le sostanze nocive contenute neilegumi sono prima di tutto i fitati:lasciar germogliare i legumi ne ab-bassa solo un po’ la concentrazione.Queste sostanze impediscono l’as-

sorbimento dei minerali, per cuil’organismo ne assimila appena unquinto di quelli disponibili! Chimangia troppi legumi va incontroa pericolose carenze di ferro, zinco,calcio, magnesio. L’antitripsina inibisce l’azione dellatripsina, che è un enzima necessarioa digerire le proteine. Le ascorbasi,che troviamo nei fagiolini, legumifreschi, distruggono l’acido ascor-bico (vitamina C). Nei fagioli èstata individuata un’anti-vitaminaE. Lectine e saponine rappresentanouna difesa della pianta contro i pa-rassiti. Le lectine sono un mix diproteine e carboidrati che possonolegarsi a quasi tutti i tessuti del no-stro corpo e ne causano la distru-zione. Esse provocano nell’uomometeorismo schiumoso, aumentano

la permeabilità intestinale e riesconoa superare la barriera intestinale eimmettersi nel sangue, dove sonoin grado di rompere la membranacellulare dei globuli rossi, cosicchéproteine del cibo solo parzialmentedigerite e resti di batteri intestinalisi riversano nel sangue. Concludo con le parole di RobbWolf, biochimico di fama mondiale:“Tutto ciò che danneggia il tessutodell’intestino (comprese le infezionibatteriche, virali e parassitarie, cosìcome l’alcol, i cereali, i legumi e ilatticini) può predisporvi all’au-toimmunità, a svariate intolleranzea sostanze chimiche e ad allergiead alimenti normalmente benigni”.

Tiziana StrianiPersonal trainer/Coach del benessere

[email protected]

Anche in Italia inizia a farsi conoscere questa“polvere bianca”, un prodotto 100% vegano e

anche gluten free che si estrae da tuberi tropicali,in particolare dalla Maranta arundinaceae.

Il suo utilizzo principale è ovviamente quello di adden-sante. Si scioglie in un po' d'acqua fredda e si aggiungeagli impasti: per addensare salse oppure zuppe, creare

budini e gelati, rendere più friabili le torte. Attenzione: non va d'accordo con i latticini e perde leproprietà addensanti se scaldata troppo. Somiglia al-l'amido di mais, conosciuto anche come maizenama la Maranta addensa a una temperatura infe-riore e ha un gusto più neutro. Le differenzenon sono così sostanziali, però, va specifi-cato che la fecola di Maranta è più di-geribile e ha un indice glicemico

più basso.

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Ingredienti per 12 porzioni* ½ kg di pasta frolla* 250 grammi di mascarpone* 250 grammi di panna fresca* 125 grammi di zucchero* ½ bacca di vaniglia* 300 grammi di fragole* 100 grammi di zucchero* ½ cucchiaino di fecola di maranta* Il succo di mezzo limone* Gocce di cioccolato bianco

Stendete la frolla e rivestite gli stampini. Ricopritela superficie delle crostatine con della carta daforno e ponete sopra dei fagioli secchi per evitareche si deformino in cottura. Infornate a 160°Cper circa 10 minuti, quindi scoprite, eliminandola carta da forno e fate cuocere ancora per altri 10minuti, fino a doratura. Lavate e pulite le fragole,tagliatele a piccoli pezzetti e mettetele in un pen-tolino, unite lo zucchero e la fecola. Accendete ilfornello con fiamma vivace e, una volta giunto ilbollore, proseguite la cottura per alcuni minuti.Quindi allontanate dal fuoco, aggiungete il succodi limone e lasciate raffreddare. Lavorate a cremail mascarpone con lo zucchero, aggiungete isemini raschiati dalla bacca di vaniglia; montatela panna ben fredda e aggiungetevi un cucchiaiodi zucchero, unitela al mascarpone e amalgamatebene i due composti. Versate sul fondo di ciascunacrostatina un cucchiaino di salsa di fragole, dellegocce di cioccolato bianco e infine guarnite conla crema di mascarpone e fragole fresche. Riponetein frigo fino al momento del consumo.

CROSTATINE CON FRAGOLE

Carenze di sali minerali ma anche disturbi intestinali: questi alcuni svantaggi di alimenti che devono essere cucinati a lungo per poter diventare commestibili

Legumi: siamo sicuri che facciano bene?

inSalute

25 28 gennaio 2017 inSalute

Condivisione, efficienza, sensi-bilità verso il paziente. Sonoqueste le parole chiave che ruo-tano attorno al successo del Cen-tro Medico “Life” di Maglie, unpoliambulatorio multispecialisticonato nel marzo 2015 e diventato,a distanza di appena un anno emezzo, punto di riferimento pertutto il territorio salentino. “Life”nasce da un’idea di due fratellimedici, Gabriele ed AlessandraDe Masi De Luca, rispettiva-mente cardiologo e fisiatra. Fortidell’esempio della madre, TinaDe Donno, per anni impegnatacome fisioterapista nell’aiutaresoprattutto i bambini affetti daparticolari patologie, i fratelli DeMasi De Luca hanno deciso diinvestire su un progetto che rag-gruppasse varie professionalitàdel territorio, tutte accomunateda competenza, passione per illavoro ed umiltà. Un progetto culturalmente inno-vativo che mette da parte i tradi-zionali personalismi spesso ri-scontrabili in campo sanitario,per dare spazio alla collaborazionea 360°, tanto a livello strettamentemedico, quanto a livello gestio-nale. Così, ad esempio, un pa-ziente che è in cura presso lospecialista di chirurgia vascolarepuò usufruire del cardiologo dellostesso centro e tutti i servizi delcentro vengono offerti con tariffevantaggiose, spesso simili al ticketospedaliero, senza mai perderedi vista qualità e competenza. Si

tratta, tra l'altro, dell'unico am-bulatorio multispecialistico a Ma-glie autorizzato dalla Asl e chepoggia su attive convenzioni conl’Ospedale “Card. G. Panico” diTricase, da cui molti specialistiprovengono. “All’inizio sembrava un’utopiarealizzare qualcosa di così com-plesso che vedesse protagonistail gruppo. Oggi invece è unarealtà sempre più forte -confidail dottor Gabriele De Masi DeLuca-. Con molti dei nostri col-laboratori abbiamo condiviso ilpercorso di studi, poi l’esperienzanello stesso ospedale. Quello checi caratterizza è il far parte diun’équipe affiatata che si poggiasu tre elementi valoriali fonda-mentali: disponibilità, passioneper il lavoro ed eticità”. Virtùche, come testimoniano i dati, sistanno dimostrando vincenti.Cresce, infatti, il numero di pa-zienti che ogni anno si rivolgonoal centro medico, così come è inaumento la tendenza di medicidi famiglia e farmacie locali, pa-lestre e associazioni sportive aindirizzare i cittadini verso il Cen-tro “Life”: d’altronde il mix traprofessionalità, competenza eliste d’attesa notevolmente ridottesembra essere la ricetta miglioresu cui costruire questo nuovo le-game di fiducia tra sanità e pa-zienti. In tal modo, l’utente non ha bi-sogno di spostarsi da un luogoad un altro, potendo contare su

una fattiva collaborazione e suun continuo interscambio di in-formazioni tra i medici specialisti,reso possibile anche dall’accessoad un archivio telematico. Tecnologia e umanizzazione delrapporto medico-paziente: sembraun ossimoro, invece è una realtàche va consolidandosi presso que-sto centro poliambulatoriale dove,tramite un’apposita app per smar-tphone e tablet, i referti dei variesami sono disponibili in rete,per i professionisti, ma allo stessotempo a rimanere prioritaria è lacura prestata, dal punto di vistaumano oltre che sanitario, al cit-tadino. All’interno del Centro Medico“Life” trovano spazio otto disci-pline relative alla diagnostica cli-nica, quali Cardiologia, Fisiatria,Endocrinologia, Neurologia, Chi-rurgia vascolare, Pneumologia,Medicina dello Sport, Medicinainterna e Chirurgia/Gastroente-rologia a cui si aggiungono i ser-vizi della diagnostica “ecografica”e della "fisioterapia"; quest'ultimoservizio si avvale di ausili elet-tromedicali che rappresentano iltop nel settore grazie ad un teamdi tre fisioterapisti preparati il cuilavoro viene supervisionato dallospecialista medico fisiatra. Nientequindi viene lasciato al caso, mala salute del paziente è affidata apercorsi ben definiti e strutturatida professionisti affermati.“Il gruppo è la nostra arma vin-cente -continua la dottoressa Ales-

sandra De Masi De Luca-. Lamultidisciplinarietà in un unicoluogo è il nostro valore aggiuntoche va a sommarsi al principiocardine su cui il nostro Centro ènato: la condivisione di intenti,fondata sull’assenza di egoismie personalismi. Siamo tutti spe-cialisti, professionisti del nostrosettore che amano collaboraretra di loro in armonia, con l’obiet-tivo di curare al meglio i nostripazienti. Non va trascurato, poi,l’importante impatto occupazio-nale: tra segretarie, fisioterapistie infermieri abbiamo dato la pos-sibilità ad alcuni giovani del ter-

ritorio di sviluppare esperienzelavorative”. La sensibilità e la predisposizioneverso il prossimo che ha bisognosi traduce anche in importantiazioni di beneficenza come l’ade-sione a “Cuore Amico - ProgettoSalento Solidarietà” e al progetto“Nota il mondo” di Salento Faber.L’attività del centro deve esserevista come un supporto per lacomunità, operando anche nelmassimo rispetto della sanità pub-blica con la quale si collabora indiversi settori.Info: www.lifemaglie.it

Centro Medico Life

Professionalità e competenza, grazie ad un team affiatato dimedici specializzati nelle principali discipline della diagnosticaclinica, sono i punti di forza del Centro Medico “Life” di Maglie

Informazioni pubblicitaria

Un Centro per la vita

26 28 gennaio 2017

La gravidanza, il parto, i primi mesidopo il parto rappresentano deigrandi cambiamenti sia per il corpoche per gli aspetti emozionali e re-lazionali. Dal punto di vista fisico, ilpercorso nascita rappresenta il cam-biamento fisiologico e meccanicopiù intenso nella vita di una donna.L’attività fisica in gravidanza è unamodalità sicura e piacevole perpercepire questi cambiamenti e fa-vorirli. Le più rigorose fonti scienti-fiche, Cochrane e OMS, affermanoche le donne in attesa, che nonpresentano particolari problemimedici o ostetrici, dovrebbero fareesercizi regolarmente. Chi è sportiva da sempre, anchenel momento in cui scopre di aspet-tare un bebè, sente l’esigenza dicontinuare a praticare sport; le se-dentarie, invece, si guardano benedal cominciare a muoversi proprioadesso, credendo che sia più pru-dente starsene tranquille e a riposo.Infatti sono pochissime le donneche fanno movimento regolarmentein gravidanza perché temono chepossa rappresentare un pericoloper sé e per il bambino. Ma la gra-vidanza non è una malattia e nonci si deve comportare come se sifosse malate: le Linee Guida affer-mano che “iniziare o continuare

un’attività fisica moderata in gravi-danza non è associato a eventi av-versi”, non provoca contrazioni nésofferenza fetale. È stato dimostrato che un’adeguatae regolare attività fisica in gravi-danza:1. previene i più comuni disturbicome il mal di schiena;2. riduce il rischio di diabete ge-stazionale;3. riduce lo stato di ansia;4. migliora la circolazione ed il son-no;5. aumenta la flessibilità e la toni-cità;6. sviluppa le risorse per gestire ildolore in travaglio;7. abbrevia i tempi del travaglio;8. favorisce e velocizza la ripresadopo il parto.In acqua o a terra, esistono diverseproposte corporee nei corsi pergestanti, tutte con le stesse finalità:consapevolezza, attenzione all’al-lineamento e alle posture, respiro,apertura, allungamento, tono e ri-lassamento. Inoltre, rappresentanouno spazio protetto dove potercondividere insieme ad altre mam-me questa speciale esperienza dellamaternità. Francesca Spertingati - ostetrica [email protected]

Tutti i vantaggi dell’attivitàfisica in gravidanza

Il successo del Pilates, rispetto aigenerali progetti di fitness, sta nelmetodo di allenamento e nei suoiprincipi essenziali che, se seguitiscrupolosamente, portano ad un mi-glioramento della nostra vita quoti-diana. Per questo l’associazione dipromozione sociale Soniboni OfficineCulturali, attenta a valorizzare le ri-sorse e il lavoro di rete sul territorio,svolge anche tante attività all’internodella propria struttura, rivolte a coloroche vogliano dedicarsi alla cura delcorpo. In particolare, da quest’annoil corso di Pilates ha avuto una rispostasignificativa dai nostri soci, dando lapossibilità di strutturare 7 corsi du-

rante la settimana. Gli orari propostisono diversi e si svolgono dal lunedìal giovedì e ogni corso segue un pro-gramma di allenamento specifico pergli allievi, rispetto alle problematicheriscontrate e rivolto anche alle donnein gravidanza. Siamo a gennaio e dopo le feste chinon ha ancora intrapreso un pro-gramma di allenamento può ancoraiscriversi ai nostri corsi. Personalequalificato potrà valutare il vostrolivello di preparazione fisica e con-sigliarvi l’orario e il corso adatto avoi. Per noi è importante conoscere ognisingolo allievo per riuscire a offrire

lezioni adatte a tutti. Chi segue ilnostro corso impara a conoscere ilproprio corpo ed a sentire lavorare imuscoli migliorando lezione dopo le-zione. Perché nel Pilates nessunaparte del nostro corpo viene trascu-rata:si lavora per rinforzare la schie-na, le gambe e le spalle, ma diamoimportanza soprattutto alla consa-pevolezza del lavoro globale chefacciamo sul nostro corpo. Dagliocchi che seguono i nostri movimenti,alla respirazione che ci rende con-sapevoli dei muscoli che stiamo atti-vando, alla fluidità del movimento,tutti aspetti legati al metodo Pilatese che portano ogni allievo a migliorare

non solo la propria postura, ma anchela consapevolezza dei limiti iniziali edegli obiettivi futuri che si voglionoraggiungere attraverso la pratica. Il Pilates può cambiare il nostro stiledi vita, armonizzando il nostro corpo,rendendoci più forti, in salute e piùsereni. La concentrazione durantegli esercizi fa sì che lavoriamo soloper noi stessi, dedicandoci durantel’ora di lezione soltanto al nostro be-nessere fisico. Saranno sorpren-denti i risultati che sarà pos-sibile raggiungere già nelprimo mese di pratica co-stante. Per una prova gra-tuita è possibilecontatta-re la

segreteria della nostra associazione,che ha sede a Maglie in via AngeloLezzi n. 6 (tel. 339.4492300, e-mail:[email protected], sito xweb:www.soniboni.com). Vi aspettiamo!

Stefania Cosi Esperta in Comunicazione e Fitness

Molti genitori pensano che i lorofigli soffrano di iperattività e trop-pi si rivolgono a centri di psico-logia, psichiatria infantile o neu-rologia, in cerca di conferma.Esiste ed è nota l’enorme domandadi diagnosi riguardo i Disturbida deficit di attenzione/iperattività(ADHD) nei bambini che non siconcentrano a scuola, non svol-gono i compiti, si muovono trop-po, sono più inquieti. È vero chei genitori non passano tutta lagiornata seduti a guardare la TVo il cellulare, molti fanno più diun lavoro e devono svolgere anchele faccende domestiche. Ogni gior-no hanno molti impegni, vivonostressati, vanno di fretta, sonomolto occupati (e anche i bambini)e arrivano tardi e stanchi acasa, passano poco tempocon i propri figli e, il pocoche dedicano a questi, èpassivo.

I genitori e i bambini hanno cosìpoche energie quando arrivano acasa, che non hanno neppure lavoglia di uscire a giocare per stra-da, cucinare insieme, giocare incasa, farsi il solletico, giocare conle costruzioni, cantare o ballare,ridere insieme, inventare storiecon bambole o animali, raccontarele favole, etc. La tecnologia e i display occupanoquei momenti condivisi. Così, ibambini non hanno la possibilitàdi scaricare le loro energie e arri-vano in alcuni casi a soffrire diansia, stress o forte tristezza, noiao esaurimento. E i genitori ini-ziano a preoccuparsi per questisintomi. L’allegria vale più deldolore: bisogna trascorrere del

tempo a giocare con i proprifigli ed essere presenti

nelle loro vite, al-meno durante

l’infanzia. È

necessario sforzarsi per trovarenuovi modi di passare il tempoinsieme a seconda della loro ma-turità e delle loro necessità parti-colari. Non è mai tardi per i cam-biamenti. Perché non ci sono poi così tantifigli iperattivi, né tanti bambinicon problemi di condotta, matanti genitori iperpassivi, che nonprendono sul serio il loro ruolo.Anche quando hanno scelto diessere tali, non sono consapevolidi cosa implica realmente, delleenergie che bisogna dedicar loro,del tempo da trascorrere in lorocompagnia, di doversi occuparedelle loro necessità. E anche delle soddisfazioni chesi ottengono, dei momenti di fe-licità e di quanto si stringa talevincolo che, senza dubbio, è allabase di un buono sviluppo psico-emotivo nei bambini.

Bambini iperattivi o genitori iperpassivi?I ritmi frenetici spesso non consentono a genitori e figli di passare insieme lagiusta quantità di tempo per giocare o fare attività creative, molto utili per uncorretto sviluppo psico-emotivo nei bambini

Il Pilates per un nuovo stile di vita

inSalute

27 28 gennaio 2017

spettacolo

Per segnalazioni: [email protected]

28 28 gennaio 2017

a cura di Claudia Mangione

Diceva Pier Paolo Pasolini:“Che cos’è il Teatro? Il Tea-tro è il Teatro. Questa è larisposta di tutti, oggi: il Tea-tro è dunque oggi intesocome qualcosa o meglioqualcos’altro che si può spie-gare solo con sé stesso, eche può essere intuito solocarismaticamente”. Ed è ciòche si può capire nel mo-mento stesso in cui, spente

le luci, si apre il sipario einizia lo spettacolo. Un’emo-zione, questa, che si rinnovaogni anno nel centro storicodi Lecce con la Stagione diprosa del Teatro Paisiello. A cura del Comune di Lecce(Assessorato al Turismo,Marketing territoriale, Spet-tacoli ed Eventi), in colla-borazione con il Teatro Pub-blico Pugliese, ha preso il

via il 17 gennaio con lapièce Parenti serpenti, cheha visto in scena un grandeLello Arena magistralmentediretto da Luciano Mel-chionna, il cartellone di seispettacoli ai quali si aggiun-gono altri sei della rassegnaa “Teatro a 99 centesimi”,sotto la direzione artisticadi Carla Guido. Il secondo appuntamento di

gennaio ha visto sabato 21,nell’ambito del ProgettoNext, la compagnia mila-nese Oyes Teatro protago-nista con lo spettacolo Vania,tratto da Zio Vanja di An-thon Cechov, con l’ideazionee regia di Stefano Cordella,per una drammaturgia col-lettiva con interpreti Fran-cesca Gemma, VanessaKorn, Umberto Terruso, Fa-bio Zulli. Una dura messain discussione dei nostri tem-pi, e di come viviamo la no-stra vita; un gruppo di tren-tenni che vive e sopravviveal male di questo tempo,omologante e disarmonico. A marzo vedremo Anna Fo-glietta, attrice di molte operecinematografiche, qui direttada Alessandro Gassman conaltri nove attori in scena,ne La pazza della porta ac-canto di Claudio Fava. Untesto che si sviluppa all’in-terno di una clinica psichia-trica e che riporta le fasidella vita della poetessa AldaMerini (mercoledì 1° marzo).Coppia d’eccezione, capacedi far ridere e commuovere,sarà quella di Maria AmeliaMonti e Paolo Calabresi inuna storia di Alan Bennet,Nudi e crudi (domenica 12),per la regia di Serena Sini-gaglia; un testo dove, sulfilo di un’ironia mai scontatao volgare, Bennett affronta

il tema della relazione uomo-donna. La sua delicatezzanel suggerirci quanto sia dif-ficile amare e soprattuttodurare nella passione e nelrispetto, e� struggente e pro-fonda. Il 31 marzo FrancescoPannofino ed Emanuela Ros-si, lui tra le voci di tv, cinemae famoso doppiatore, lei at-trice, doppiatrice e direttricedi doppiaggio, calcherannoil palco del Paisiello con Isuoceri albanesi di GianniClementi, alle prese con unastoria che ricorda molto In-dovina chi viene a cena?:una coppia di coniugi attentinel trasmettere l’importantedella solidarietà e accoglien-za, e un giorno di frontealla situazione classica cheli metterà in crisi. Chiude il cartellone giovedì6 aprile la drammaturgia aquattro mani di Paola Leonee Mariano Dammacco L’ul-

tima cena di Alfredo Traps,tratta da un racconto diFriedrich Dürrenmatt. Inscena la compagnia teatrale“Io ci provo”, importanterealtà di Teatro Carcere inItalia, nata nel 2011 nel car-cere di Lecce. Da martedì19 a sabato 22 aprile (ore21) e domenica 23 aprile(ore 18), a chiudere la sta-gione sarà un evento specialecon uno spettacolo di Lu-ciano Melchionna, moltocaro ai leccesi, Dignità au-tonome di prostituzione, dalformat di Betta Cianchini eLuciano Melchionna. La“casa chiusa” dell’arte, dovegli attori, come prostitute,sono alla mercé dello spet-tatore con monologhi o per-formance del teatro classicoe contemporaneo, capaci aemozionare, far riflettere edivertire. Info: 0832.246517.

Fino al 23 aprile il Paisiello di Lecce ospita la Stagione di prosa e la rassegna “Teatro a 99 centesimi”, con grandi spettacoli in cartellone

Un Teatro per veri intenditori

Dignita� autonome di prostituzione

Nudi e crudi

29 28 gennaio 2017

a cura di Claudia Mangione

CAVALLINO, Teatro Il Ducale - ore 20.30Elisabetta Guido (nella foto, voce), accompagnata da CarlaPetrachi (pianoforte) e Matteo De Giuseppe (batteria), portasulle scene un'opera interculturale che mescola musicalmentela nostra pizzica/taranta con la tradizione africana e balcanica.La regia è di Agnese Correra. Info: 0832.611208.

SABATO 28Salentarte: tradizione ed intercultura

MUSICA

LECCE, Cantieri Koreja - ore 10Frammenti della vita di uno degli uomini più preziosi del ‘900.Sullo sfondo il suo percorso politico, in primo piano la sofferenzadi un uomo che in dieci anni di prigionia si spegne nell'assenzadelle persone che ama: la moglie Julka, i figli Delio e Giuliano.Interpretato e diretto da Fabrizio Saccomanno.

GIOVEDÌ 2Gramsci Antonio detto Nino

TEATRO

TORRE CHIANCA, N30 ore 23.30Sulla scia luccicante della mo-dernità e della sensualità della“disco” torna una nuova serataall’insegna dell’Adults Only +25,la piccola, grande festa esclusiva,quasi proibita e per soli “adulti”.Immergendosi nella musica degliAdults Only Djs (Ltj-Xperienceaka Luca Trevisi, RuDan akaOkee Ru & Dan Mela, Heartma-ker), si ballerà fino all’alba in ori-ginali outfit illuminati dalle milleluci di una discoball. Info e prevendite: 393.6551229.

DOMENICA 25Adults Only +25

EVENTI

LECCE, Teatro Paisiello - ore 20.30 Una serata di beneficenza a favore dell’Unione Italiana deiCiechi e degli Ipovedenti quella che vedrà per l’occasione ilCentro “Scena muta” di Copertino, diretto da Ivan Raganato(nella foto), calcare il palco del Paisiello con lo spettacolo VicoSalento. Ingresso libero con offerta volontaria. Info: 0832.241212.

DOMENICA 5Vico Salento

TEATRO

LECCE, Fondo Verri - ore 21Il Fondo Verri di Lecce, in colla-borazione con Cool Club, ospitaAdelmo Monachese, l’autore fog-giano dei collettivi satirici Acido-Lattico.orgeLercio.it, che proponeil suo monologo "I cuochi tv sonoputtane", tratto dal suo libro omo-nimo. Un monologo ispirato allatradizione della stand up comedyamericana: voce, microfono e laverve comica dell’autore che met-te a nudo i vizi e le finte virtùdella società. Ingresso libero.

SABATO 4La satira di AdelmoMonachese

EVENTI

LECCE, Cantieri Korejaore 10 Operastracci è uno spettacolosui sentimenti, un tentativo diraccontare il naturale rapportocon le emozioni e con il corpoche cambia: quadri teatrali che,pur senza parole e con l'aiutodelle più famose arie d'opera,mettono in scena quel complessoviaggio di crescita che è la vitain uno spazio simile ad un ring.Una montagna di stracci, grazieagli attori, diventa veli, palloni,guantoni, pance, e bambole/ma-rionette. Info: 0832.242000.

GIOVEDÌ 9Operastracci

TEATRO

LECCE, Politeama Greco - ore 20.30Lati tanti-tanti lati della vita e degli uomini. Unaserie di storie sulle relazioni tra le persone, chehanno azioni e controreazioni, di cui Ale e Franzsvelano gli aspetti più divertenti, legate tra loro dauna serie di intermezzi, con una sorpresa finale. Info: 0832.241468.

Ale e Franz in “Tanti lati latitanti”MERCOLEDÌ 8TEATRO

FESTA DI SAN BIAGIO

La Fiera di san Biagio nasce pro-babilmente sul finire dell’Otto-cento: il primo manifesto al ri-guardo tuttora conservato dalComune indica la data del 10gennaio 1899. Patrono del pae-se, vescovo di Sebaste, città del-l'Armenia, è il protettore dellagola. Le virtù taumaturgichedel Santo sono radicate nellatradizione popolare ed alcunesono anche testimoniate da sa-cerdoti che hanno vissuto fattimiracolosi in prima persona;per questo San Biagio, è vene-

rato anche dagli abitanti deipaesi vicini. La leggenda narrache, scoppiata la persecuzionedei cristiani, Biagio si allontanòdalla sua sede vescovile e andòa vivere in una caverna, doveguariva con un segno di crocegli animali ammalati. Scopertoda alcuni cacciatori in mezzoad un branco di bestie e de-nunziato al magistrato, vennecatturato e rinchiuso in prigione,dove riceveva e sanava gli am-malati. Un giorno si recò da luiuna donna, il cui figlio era sul

punto di morire, con una liscadi pesce conficcata in gola, e labenedizione del santo lo risanòimmediatamente.

A cura di Diletta Pascali

30 28 gennaio 2017

Anno XVI - n. 609Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002

Direttore Responsabile Andrea Colella

Gli articoli non firmati si intendono acura della redazione

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Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Tessera n. 14594

Il tratto principale del tuo carat-tere.La solarità.Il tuo principale difetto.L’impulsività, nel bene e nel male.La qualità che preferisci in una don-na?L’originalità.E in un uomo? La capacità di sapersela cavare.Cosa ci vuole per esserti amico? Sensibilità e purezza d’animo.Cos’è la felicità?Godere delle piccole cose e aspirarealle grandi, però divertendosi sem-pre.L’ultima volta che hai pianto?Un attimo fa… Mi commuovo sem-pre, sia se sono triste che felice o ar-rabbiata, è un modo per esprimerele mie emozioni e non lo trattengoperché mi fa stare bene.Di cosa hai paura?Dell’assenza.Canzone che canti sotto la doccia? Non canto, non sopporto l’acquain bocca!Musicisti o cantanti preferiti?De Andrè, Genesis, Bach, Caposse-la… La musica è la mia vita, ascolto

di tutto! Poeti preferiti? Leopardi, Ungaretti.Autori preferiti in prosa?Ammaniti, Mazzantini, Allende, ErriDe Luca.Libri preferiti.In nome della madre, Novecento.Attori e attrici preferiti. Totò, Aberto Sordi, Monica Vitti.Chi potrebbe interpretarti sul grandeschermo? Renée Zellweger, Meg Ryan.Film preferiti.Pretty woman.I tuoi pittori preferiti.Stefanoni, Monet, Tapparini.Il colore che preferisci.I colori caldi, dal giallo al rosso almarrone, nelle varie gradazioni.Se fossi un animale, saresti?Uno scoiattolo.Cosa sognavi di fare da grande?La pittrice.L’incontro che ti ha cambiato lavita?Sicuramente quello con la musica. La persona a cui chiederesti consiglioin un momento difficile?Alle mie due sorelle sagge e alla

mamma, dopo.Quel che detesti più di tutto.Le perdite di tempo e le persone lo-gorroiche.Quanto tempo dedichi alla cura deltuo corpo?Quanto basta per sentirmi bene,ma mai troppo perché sono sempredistratta da altro.Piatto preferito. Lasagne al forno con sfoglia fattain casa al mattarello.Il profumo preferito.L’odore del caffè la mattina.Il fiore che ami.Il giglio. La tua stagione preferita? La primavera e l’autunno, stagionidi passaggio e di attesa.Il paese dove vorresti vivere?Quello in cui vivo anche se spessoho bisogno di evadere, per lavoro oper svago, con la certezza del ritorno.Sono molto legata alle mie cose e aimiei affetti. In quale epoca ti sarebbe piaciutovivere?Negli anni ’50.Personaggi storici che ammiri dipiù.

Giovanni Paolo II.Personaggi storici detestati. Tutti quelli che hanno approfittatodella buona fede della gente, i tra-ditori, i vili, i prepotenti… Purtroppotanti, troppi.Cosa faresti per sostenere ciò in cuicredi? Nulla di diverso da quello che faccio,vivere intensamente la mia giorna-ta.Chi è il tuo eroe vivente? Chi ci crede.Il tuo sogno ad occhi aperti? Avere dei super poteri.Il tuo rimpianto più grande? Quello di non aver osato, a volte.Cos’è l’amore?È tendere la mano e trovarne unapronta a stringerla. È l’idea di averesempre qualcuno che ti aspetta. Stato attuale del tuo animo. Mi sono appena sposata, vivo diquesta felicità serena e spontanea edi una nuova vita in due, che ognigiorno mi sorprende e mi appaga. Il tuo motto.“Provaci, dai!”.Come vorresti morire?Col sorriso sulle labbra.

Laureata in Pianoforte e in Jazz presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, oltreche in Conservazione dei Beni Musicali all’Università di Lecce, e diplomata inMusica Liturgica presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. Pianista ecantante in diverse formazioni musicali e teatrali (A.M.Family, Triace, DignitàAutonome di Prostituzione, Odi et Amo, Cherchez la femme…) svolge intensaattività concertistica in Italia e all’estero. Docente di Pianoforte principale presso ilConservatorio di Lecce. Docente di Lettere negli Istituti di Istruzione Secondaria diI e II grado. Ha ricevuto il premio “Salento Donna 2015” per “l’impegno nel mondodella musica, portando il Salento nel mondo”. Ha rappresentato il Salento e lamusica salentina esibendosi a Berlino durante l’ITB 2016, la più importante fiera in-ternazionale del turismo al mondo al “Mediterranean Salento Italy my love party”.

Carla Petrachi

di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proustio PROPRIO io

Foto: Aldo Isocento

A cura di Diletta Pascali

31 28 gennaio 2017

MOUSSE DIcachi Ingredienti per 4 persone

3 cachi 300 gr di yogurt naturale

250 gr di panna fresca da montare

100 gr di zucchero6 gr di colla di pesce

2 cucchiai di latte1 cucchiaio di rumLimone e granella di nocciole q.

b.

Sbucciate uno dei tre cachi e frullatelo finemente.

Immergete la colla di pesce in acqua fredda. In

una ciotola unite lo yogurt con 80 g di zucchero e

la polpa del caco. Mescolate bene. Scaldate il latte

in un pentolino, unite la colla di pesce strizzata e

mescolate finché non è completamente sciolta.

Montate la panna ben soda e unitela al composto

di yogurt con la colla di pesce sciolta. Incorporate

con movimenti lenti in modo da non smontare il

composto. Sbucciate i frutti rimanenti e frullateli

con il cucchiaio di rum, il restante zucchero e qual-

che goccia di succo di limone. Versate la crema

nei bicchieri quindi ricoprite con la polpa di frutta.

Ponete a riposare in frigo per 12 ore. Servite

fredda cospargendo la superficie con granella di

nocciole. Per una versione più leggera utilizzate

yogurt magro al posto di quello intero. Decorate

con altra frutta secca come pistacchi o anacardi.

Fonte:www.agrodolce.it

32 28 gennaio 2017

AUDI Q3 ANNO 2013 - 93.000 KM

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