Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Prezzo €2,00 magazine Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 8 - 14/09/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Magazine n°8 - 14 SETTEMBRE 2015 In Copertina: “L’impegno di Coldiretti in difesa del vero prodotto italiano” La lotta contro la speculazione e le agromafie. I “nostri Brennero” per tutelare la salute dei consumatori

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ATTUALITÀ| speciale pac 2014-2020

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

|IN COPERTINA

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M A G A Z I N E

bbiamo aspettato qualche giorno in piùad andare in stampa con il numero disettembre poichè le notizie che ve-dono protagonista la nostra, la vostra,coldiretti sono tante e tutte meritevolidi assoluto primo piano. e’ stataun’estate durante la quale non ci siamofermati, abbiamo continuato a pianifi-care strategie per offrire alle impresesempre nuove opportunità per esserecompetitive sul mercato nazionale e

non solo. la vetrina di expo ha richiesto alla nostra Organizzazione, atutti i livelli, un grande sforzo, forse il più imponente di sempre, ma il ri-torno che ne stiamo avendo è senza dubbio qualcosa che ripaga da ognisacrificio. il padiglione coldiretti, o meglio il concreto e vivacissimo pa-diglione coldiretti, che ha accolto e sta accogliendo migliaia di visitatori,rappresenta una sfida vinta dove il nostro modello di agricoltura soste-nibile è diventato qualcosa di unico, da esportare in europa e nel mondo.il cardo sul quale si affaccia palazzo coldiretti è in grado di trasformarsiquotidianamente in un palcoscenico dove portare all’attenzione di italianie stranieri la bontà dei “nostri” prodotti e delle “nostre” battaglie. Un luogo dove il rapporto con il consumatore si è fatto intenso e pro-fondo, dove le campagne per l’etichettatura trasparente o per dire noai formaggi senza latte sono diventate le priorità di tutti. Ogni settimanacambiano colori e costumi regionali ma non cambia l’obiettivo: difendereil Made in Italy e sapere ciò che portiamo in tavola. in queste pagine tro-verete un approfondimento sulla presenza delle aziende della provinciaalessandrina che nella settimana dedicata al piemonte hanno realizzatolaboratori, degustazioni e agriaperitivi ma troverete anche, facendo unsalto indietro di qualche settimana, uno speciale dedicato alla protestaper un aumento assurdo e ingiusto dal campo alla tavola della frutta.Tutto si può riassumere in una parola: speculazione. la sola parola chesi può usare quando si parla di rincaro del 300%. e poi il Brennero. siamotornati in frontiera per continuare la nostra lotta al falso Made in Italyper fermare i prodotti spacciati come Made in Italy che sempre più le-dono il patrimonio enogastronomico italiano, oltre ad ingannare i con-sumatori. mentre andiamo in stampa stiamo preparando la giornatadell’agricoltura italiana promossa da coldiretti alla quale parteciperannodecine di migliaia di agricoltori provenienti da tutte le regioni impegnatiquotidianamente per realizzare l’obiettivo “nutrire il pianeta energiaper la Vita” fissato dall’esposizione Universale. Una responsabilità testi-moniata dalla presenza del presidente del consiglio matteo Renzi. madi questo ne parleremo in modo ampio e approfondito sul prossimonumero del giornale. plauso, intanto, al via libera alla reintroduzione del-l’obbligo di indicare nell’ etichetta dei prodotti alimentari lo stabilimentodi produzione risponde alle aspettative dell’87% degli italiani che lo ave-vano chiesto con una consultazione pubblica ma è anche una misura acosto zero che sostiene l’occupazione e la competitività del Made inItaly. Un tassello importante in quel percorso di trasparenza che abbiamofortemente sostenuto con la nostra mobilitazione al Brennero per ar-rivare al più presto anche all’obbligo di indicare in etichetta la prove-nienza di tutti i prodotti agricoli ed alimentari che è peraltro la principalerichiesta che viene dall’importante consultazione pubblica promossa dalministro delle politiche agricole maurizio martina.

agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

PER I OD I CO ED I TO DA

Impresa Verde Alessandria

D I R E T TOR E AMM IN I S T R AT I V O

Simone Moroni

D I R E T TOR E RE S PON SAB I L EIlaria Lombardi

GRA F I C A , IMPAG I NA Z I ON E

Christian Boero

HANNO CO L L ABORATO A QU E S TO NUMERO

Daniela Colombini, Alberto Pansecchi,Don Ivo Piccinini, Marino Ravera.

FOTOGRA F I EArchivio Coldiretti, Christian Boero

REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONECorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144

REG I S T R A Z I ON E TR I BUNA L Edi Alessandria n.69 del 21.1.1953

AGEN Z I A PUBB L I C I TA R I AVia Pylos, 20 - 12038

Savigliano (Cn) Tel. 0172 711279Cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

S TAMPA

SERVIZI PER LA COMUNICAZIONEVia Michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 Fax 011-0867309 [email protected]

Confederazione Nazionale ColdirettiFederazione Provinciale Coldiretti Alessandria

UF F I C I PROV I N C I A L ICorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - Fax. 0131 [email protected]/alessandria

UF F I C I D I ZONAACQUI TERME - Via M. Ferraris, 52Tel. 0144 322546 - Fax. 0144 55902ALESSANDRIA - Corso Crimea, 69Tel. 0131 261819 - Fax. 0131 325524CASALE MONFERRATO - Via Cavalli d’Olivola, 6Tel. 0142 452840 - Fax. 0142 72741CASTELNUOVO SCRIVIA - Via Solferino, 53Tel. 0131 823403 - Fax. 0131 823443CERRINA - Via Nazionale, 36Tel. 0142 943800 - Fax. 0142 946031NOVI LIGURE - Via Mazzini, 50/cTel. 0143 75440 - Fax. 0143 73881OVADA - Via Cairoli, 42Tel. 0143 86268 - Fax. 0143 833305TORTONA - Via S. Marziano, 4Tel. 0131 861965 - Fax. 0131 863903

QUESTO PERIODICO È ASSOCIATO AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Chiuso in redazioneil 14 Settembre 2015

n°8 - Settembre 2015

“L’impegno di Coldi-retti in difesa del veroprodotto italiano”La lotta contro la speculazionee le agromafie. I “nostri Brennero”per tutelare la salutedei consumatori e continuare la battaglia per la rintracciabilità in etichetta.

A

Siamo tornati al Brenneroper continuare la nostrabattaglia a difesa del veroMade in Italy. Siamo pronti per la Giornata dell’AgricolturaItaliana

BELLEZZA E DISTINTIVITÀ DEL MADE IN ITALY:

la concretezza di Palazzo Coldiretti ad Expo

EDITORIALED I R E T T O R E P R O V I N C I A L E

twitter.com/@ColdirettiAL

simone moroni

Direttore

il 4 settembre è nato

Felicitazioni per il lieto evento ai neo genitori Roberto novelli,socio coldiretti di san giuliano nuovo, e a sonia casone.

Auguri vivissimida parte di tutta la Coldiretti!

Fiocco Azzurro

FLAVIO

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ATTUALITÀ|speciale expO

e eccellenze del territorio alessan-drino sono tornate in primo pianoad expo. nell’ambito di Ripiemon-tiamo, che si è svolta a palazzo col-

diretti (ingresso cardo sud - merlata), leaziende di coldiretti alessandria hanno vis-suto una giornata da protagoniste il 3 settem-bre con un calendario decisamenteaccattivante. e’ stata la frutta, tutta rigorosa-mente made in piemonte, al centro della set-timana: colazioni sane e energetiche tutte lemattine, agriaperitivi ogni pomeriggio, labora-tori e degustazioni animeranno il cardo. e, asottolineare il fil rouge che ha caratterizza lapresenza di coldiretti piemonte per la seigiorni l’hashtag ideato ad hoc: #Fruitforlife.come promesso, coldiretti alessandria, dopoil successo ottenuto a giugno, è tornata adexpo anche con nuovi laboratori didattici. i vi-sitatori hanno potuto assistere al laboratoriodidattico “Dalla mela al suo succo”: in direttamichele castelli titolare dell’azienda “cascina

goretta” di cereseto ha realizzato succhi dimela grazie al supporto di semplici attrezza-ture. in pochi minuti, senza perdere nessunaproprietà nutritiva, è stato possibile gustareun’ottima bevanda sana e naturale, senza ag-giunta di zuccheri. Riflettori puntati anche perla presentazione della “mongiardina” formag-gio tipico delle Valle Borbera che in questigiorni ha ottenuto la De.co, presentato  perla prima volta con la sua nuova denomina-zione. inoltre, è stata anche l’occasione permostrare al pubblico un progetto mirato al ri-lancio del territorio coniugando enogastro-nomia e arte: infatti, i prodotti del caseificio“Vallenostra scrl” indosseranno etichette“griffate” dai pittori locali della pinacoteca diTortona dove è possibile ammirare la mostrapermanente dal titolo “Divisionismo” ed inparticolare la parte realizzata dall’artista carloFornara e tra i suoi lavori proprio il dipinto“Ultimi pascoli” per la mongiardina. la confe-renza stampa è terminata con un agriaperitivo

a base di risotto alla mongiardina. nel pome-riggio, grande successo di pubblico per il la-boratorio “Tutto in campagna ha una secondavita”: economia domestica contro lo spreco.Quello del riciclo è certamente un’arte, saperriutilizzare vecchie cose e dargli nuovo lustroè qualcosa che solo in pochi sanno fare. incasa siamo pieni di vecchi oggetti di cui nonsappiamo che fare, e invece di buttarli e con-tribuire all’inquinamento dell’ambiente, sa-rebbe bene riciclarli e usarli per fare altro.avete delle vecchie lenzuola, magari rotte,sciupate o rovinate e l’unica alternativa più lo-gica che vi balza nella testa è quella di disfar-vene o di ridurle in semplici stracci per lapulizia della casa? no, non fatelo: ci sono moltimodi di riciclare le vecchie lenzuola. Questoha insegnato gabriella Trisoglio dell’agrituri-smo “la pomera” di Vignale monferrato. achiudere la giornata, la premiazione regionaledi Oscar green, premio di coldiretti giovaniimpresa dedicato all’innovazione in agricol-

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Dopo il successo di giugno, Coldiretti Alessandria è tornata ad Expo per proporre le eccellenze del territorio.

degustazioni e laboratori didatticicolazioni, agriapertivi,#Fruitforlife:

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tura, in cui è stato inserito il Vi° memorialmassimiliano De concilio. il tutto è stato al-lietato dalla street band piemontese Banda-Kadabra, dai suonatori del Ravi di Fubine edanzatori di giga della Valle Borbera. “Unanuova grande opportunità per le nostreaziende, una vetrina per presentare al pub-blico, anche quello straniero che in questigiorni sta affollando l’esposizione universale,ciò che di unico e speciale ha da offrire il no-stro territorio. - afferma Roberto paravidinopresidente di coldiretti alessandria - con la-boratori, degustazioni, aziende ed animazionemusicale vivacizzeremo palazzo coldiretti, perrenderlo ancor più piacevolmente attrattivo.Una bella opportunità poter presentare piattie prodotti in una vetrina internazionale chediversamente non avremmo potuto raggiun-gere”. “con l’inizio di expo si è registrato unaumento della domanda di prodotti agroali-mentari Made in Italy all’estero che va dal+19% in Usa al +36% in india fino al +57% in

cina, ma risultati estremamente positivi sihanno anche nello stagnante mercato del-l’Unione europea con un incremento del 5%. - ha affermato il direttore di coldiretti alessandria simone moroni - con la nostra presenza vogliamo continuare a sostenere la produzione ed il lavoro di aziende che vogliono operare nella legalità ed in assolutatrasparenza, ma che hanno bisogno di esseretutelate da falsificazioni e truffe che ledonol’immagine dell’intero Made in Italy ed ingan-nano i consumatori non solo italiani. la tuteladel patrimonio agroalimentare all’estero è unaarea prioritaria di intervento per le istituzionia tutela dell’identità nazionale, ma anche perrecuperare risorse economiche utili al paese e per tornare a crescere”.

nelle foto la distribuzione delle mele made in piemonte sotto il gazebodi coldiretti nell’ambito di “Ripiemontiamo”. molti gli stranieri che hannodimostrato di apprezzare i prodotti del nostro territorio regionale.

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ATTUALITÀ|speciale expO

FOCUS gli appUnTamenTi RealizzaTi Da cOlDiReTTi alessanDRia

Ospiti a Palazzo Coldirettile aziende alessandrine

SETTIMANA piemOnTese

tefania grandinetti presidente di Ter-ranostra piemonte con il suo staff hasoddisfatto anche i palati più esigentipresentando le ricette tipiche del ter-

ritorio piemontese durante il pranzo e la cenaal Roof garden di palazzo coldiretti: peperoniin bagna cauda, ravioli del plin, carne in car-pione e molto altro. la sei giorni del piemontesi è conclusa, alla presenza del presidente na-zionale di coldiretti Roberto moncalvo, con ilconsueto dono al Banco alimentare di quantonon utilizzato nella settimana piemontese. Ri-piemonTiamo ha così dato l’opportunità alleaziende di poter calcare questa straordinariaribalta internazionale, di far assaggiare le eccel-lenze enogastronomiche made in piemonte edi raccontare al pubblico italiano e stranierostoria, cultura e tradizioni del territorio, in-sieme al modello di sviluppo della filiera agroa-limentare in cui coldiretti crede.

SNella foto il presidente Terranostrapiemonte e Terranostra alessandria.

Stefania Grandinettied il suo staff in cucina ad EXPO

[1] i vertici coldiretti regionali e provinciali. [2] il laboratorio di economia domestica a cura dell’azienda“la pomera”. [3] Dalla mela al succo a cura di “cascina goretta”. [4] la street band “Bandakadabra”.

Hanno attirato l’attenzione dei visitatori dell’esposizione universale le attività promosse dagli imprenditori alessandrini e le esibizioni musicali dei gruppi ospiti della giornata.

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Nella foto massimo Barisonedell’azienda “la Bozzola” di morsasco

Nella foto paolo costanzodell’azienda “cascina ardizzina”di casale monferrato

Nella foto alessandra Bianchidell’azienda “magda pedrini” di gavi

Nella foto michele castelli dell’azienda “cascina goretta” di cereseto

Nella foto Roberto Odicinidell’azienda “la casanella” di lerma

Nella foto carlo Daniele Riccidell’azienda “san leto” di costa Vescovato

Nella foto matteo morodell’azienda “Da pina” di molo di Borbera

Nella foto la signora Bellerodell’azienda “la cá nova” di cella monte monferrato

Nella foto andreina avantidell’azienda “cascina Folletto”di Bettole di Tortona

Nella foto massimo Villadell’azienda “casa costa” di murisengo

nella foto esibizione del gruppo dei suonatori “del ravi” di Fubine chehanno accompagnato la giornata tutta alessandrina di expO.

nella foto danzatori e canterini “di giga” della Valborbera che hanno coin-volto i visitatori con le loro musiche folcloristiche.

COLDIRETTI i nOsTRi pRODUTTORi

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ORGANIZZAZIONE|speciale expO

ubblico delle grandi occasioni per lapresentazione della mongiardina, ilformaggio tipico delle Valle Borberaprodotto dal caseificio “Vallenostra”che in questi giorni ha ottenuto la

De.co, la denominazione di origine comunale.l’esposizione universale a milano è diventata cosìla vetrina perfetta per raccontare non solo lastoria del latte, dei pascoli e della caseificazionedi questo territorio comunale, ma anche di tuttoil territorio della Valle Borbera, grazie ai profumie ai sapori racchiusi in questo formaggio dalgusto molto delicato. l’iniziativa si è svolta nel-l’ambito di Ripiemontiamo, che ha visto leaziende coldiretti piemonte protagoniste adexpo dal 1° al 6 settembre. presenti, i vertici dicoldiretti alessandria, il sindaco di mongiardinoligure Renato Freggiaro, accompagnato dai con-siglieri comunali, enrico mignacco e ariannagogna e Roberto grattone della cooperativaVallenostra. la storia fa risalire al 1857, nel primonel dizionario di “genovese domestico”, il ri-chiamo a questo “piccolo cacio venduto dagli piz-zicagnoli” chiamato appunto mungiardinha inriferimento al luogo di produzione. semplici gliingredienti: latte crudo ovino 100%, caglio natu-rale di vitello, sale. si presenta in forma cilindricacon un diametro che può variare dai 13 ai 15centimetri. la pasta è morbida, di colore biancocon leggera occhiatura e la crosta è avorio leg-germente fiorita. la nuova denominazione è stataanche l’occasione per mostrare al pubblico un

progetto mirato al rilancio del territorio coniu-gando enogastronomia e arte: infatti, i prodottidel caseificio “Vallenostra scrl” indossano eti-chette “griffate” dai pittori locali della pinacotecadi Tortona dove è possibile ammirare la mostrapermanente dal titolo “Divisionismo” ed in par-ticolare la parte realizzata dall’artista elio For-nara e tra i suoi lavori proprio il dipinto “Ultimipascoli” per la mongiardina. “abbinare la presen-tazione della nostra De.co per la mongiardinain un contesto come l’expo è il massimo livelloa cui si poteva aspirare - ha affermato il sindacodi mongiardino ligure Renato Freggiaro - in que-sto modo possiamo concretamente tutelare evalorizzare una produzione tipica del nostromondo agricolo, ma anche i piatti della tradizionee alcuni prodotti artigianali di eccellenza ed al-tresì attraverso questi prodotti locali promuo-vere i territori dei nostri comuni”. “assieme almontebore, il formaggio più raro del mondo cheha lottato per non conoscere l’estinzione oggiproponiamo con orgoglio la mongiardina e la suaDe.co - afferma Roberto grattone della coo-perativa Vallenostra - un altro fiore all’occhielloper la Valle Borbera”. “la De.co - ha dichiaratoil presidente provinciale coldiretti alessandriaRoberto paravidino - è un ottimo strumento pervalorizzare il nostro territorio, l’obiettivo prin-cipale è quello di salvaguardare e valorizzare letecniche di lavorazione e produzione tradizionalee nello stesso tempo attuare una serie di inizia-tive volte alla crescita sia del flusso turistico chealla vendita e commercializzazione del prodottostesso”. la presentazione della nuova De.co siè conclusa con un agriaperitivo a base di risottoalla mongiardina preparato dall’agrichef stefaniagrandinetti, presidente di Terranostra piemontee alessandria.

Expo: la Valle Borbera presenta la De.Co della Mongiardina

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IL formAggIo è prodottodALLA CooperAtIvA vALLenoStrA dI mongIArdIno LIgure

nelle foto primo piano per la mongiar-dina ed il suo territorio; il presidente pro-vinciale coldiretti alessandria Robertoparavidino durante la conferenza stampadi presentazione della nuova De.co. conRoberto grattone della “cooperativa Val-lenostra” e il sindaco di mongiardino li-gure Renato Freggiaro. (sotto) l’assessorearianna gogna durante la degustazione dirisotto alla mongiardina distribuito ai visi-tatori di expO in occasione del debuttodella nuova De.co.

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emeRgenza FaUna selVaTica|ATTUALITÀ

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empre più a rischio la sicurezza stradalenelle aree rurali e periurbane con il pro-liferare di animali selvatici che rappresen-tano un grave rischio per l’agricoltura,

ma anche per le persone. l’ultimo incidente ac-caduto nell’aquilano, in cui un trentanovenne èrimasto vittima dello schianto tra la sua auto edun cinghiale, è l’ennesimo episodio che dimostral’incontrollato aumento degli animali selvatici e,più specificatamente, dei cinghiali il cui numeroquest’anno ha superato il milione. coldiretti hadenunciato più volte la necessità di porre rime-dio a questa situazione di emergenza prima cheaccada una nuova tragedia e gli ungulati provo-chino il definitivo abbandono delle aree internecon ripercussioni sociali, ambientali ed economi-che. a tal proposito, coldiretti piemonte, nelmese di luglio, ha consegnato all’assessore al-l’agricoltura giorgio Ferrero un documento ela-borato da coldiretti a livello nazionale, sul qualesi è avviato un proficuo confronto con legam-biente per intraprendere un’analisi della pianifi-cazione faunistico-venatoria sul territorio, al finedi affrontare in modo organico il problema dellafauna selvatica, unitamente ad una proposta dilegge regionale. coldiretti piemonte sottolinea lanecessità che la Regione, alla ripresa dei lavori,dedichi nuovamente attenzione al disagio regi-strato dagli agricoltori piemontesi e sostengaanche le azioni nei confronti del governo nazio-nale e di Bruxelles. Urgono misure straordinariee strutturali nell’interesse, in primis, dell’incolu-mità pubblica, ma anche per preservare i nostriterritori e tutelare il lavoro degli agricoltori. lasituazione è grave con gruppi di cinghiali guidatida animali fino di oltre 150 chili di peso che ar-rivano oramai fino dentro le case. la sicurezzanelle aree rurali e periurbane è in pericolo per ilproliferare di animali selvatici come i cinghiali chestanno invadendo campi coltivati, centri abitati e

strade dove rappresentano un grave pericolo perle persone e le cose. “non è più solo una que-stione di risarcimenti dei danni ma è diventato -precisa il presidente della coldiretti alessandrinaRoberto paravidino - un fatto di sicurezza dellepersone e della vita nelle campagne. per chiopera nelle aree montane e svantaggiate è a ri-schio la possibilità di poter proseguire l'attivitàagricola ma anche di circolare sulle strade o nellevicinanze dei centri abitati. Un pericolo che ri-guarda anche gli amanti dei boschi per passeg-giare o raccogliere funghi. negli ultimi dieci anni- aggiunge il direttore provinciale coldiretti ales-sandria simone moroni - gli animali selvatici sisono quasi decuplicati e l'aumento di cinghiali ealtri ungulati ha messo in allarme non solo le im-prese agricole, ma anche la società e l'ambiente”.

escalation dei danni, degli incidenti e delleaggressioni, che hanno causato pur-troppo vittime, è il risultato della incon-trollata proliferazione degli animali

selvatici con il numero dei cinghiali presenti initalia che quest’anno ha probabilmente superatoil milione, con una diffusione che ormai si estendedalle campagne alle città. siamo di fronte ad unproblema di ordine pubblico in molte aree delpaese che va affrontato con urgenza e decisionee per questo la coldiretti manifesterà il 29 set-tembre nella capitale per chiedere interventi de-finitivi. negli ultimi dieci anni - sottolinea lacoldiretti - il numero dei cinghiali presenti in ita-lia è praticamente raddoppiato poiché secondol’ispra sul territorio nazionale sarebbero statipresenti non meno di 600.000 cinghiali nel 2005per passare a 900.000 nel 2010 ed ora nel 2015sono oltre il milione secondo le stime della col-diretti. la sicurezza nelle aree rurali e periurbane- denuncia la coldiretti - è in pericolo per il pro-liferare di animali selvatici come i cinghiali chestanno invadendo campi coltivati, centri abitati estrade dove rappresentano un grave pericolo per

le cose e le persone. gli animali selvatici che di-struggono i raccolti agricoli, sterminano gli ani-mali allevati, causano incidenti stradali per untotale di danni stimato in quasi 100 milioni dieuro nell’ultimo anno, senza contare i casi in cuici sono stati feriti e purtroppo anche vittime.non è ormai più solo una questione di risarci-menti ma è diventato - precisa la coldiretti - unfatto di sicurezza delle persone e della vita nellecampagne ma anche nelle aree periferiche dellecittà. per chi opera nelle aree montane e svan-taggiate è a rischio la possibilità di poter prose-guire l’attività agricola ma anche di circolare sullestrade o nelle vicinanze dei centri abitati. Difronte ai pericoli e ai danni provocati da cinghialima anche da nutrie, corvi ed altri animali selvaticigli agricoltori della coldiretti chiedono una ri-forma della disciplina che garantisca l’indispensa-bile presenza delle aziende agricole a tutela delterritorio. e’ stato anche elaborato dalla coldi-retti un documento di base per arrivare ad unapiù efficace e ampia analisi degli interventi fina-lizzati ad organizzare forme di programmazionedi lungo periodo.

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FAUNA SELVATICA:

VITTIMACINGHIALE:

MISURE PER EVITAREALTRE TRAGEDIE

neCeSSArIe nuove

RADDOPPIATI IN 10 ANNIIL 29 SETTEMBRE

MANIFESTAZIONENELLA CAPITALE

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ORGANIZZAZIONE| VenDemmia 2015

Ottimi presupposti per un’annata da ricordare

e condizioni climatiche hannocreato le condizioni per una ven-demmia ottima dal punto di vistaqualitativo con un produzionestimata in aumento dal 5 al 10%rispetto ai valori minimi dello

scorso anno. in provincia di alessandria la si-tuazione è ancor più rosea rispetto al quadronazionale: l’uva nonostante il grande caldo nonha subito rallentamenti nel proprio sviluppomentre i parassiti fungini sono stati contenuticon grande facilità.le uve si presentano quindi sane, ricche in zuc-cheri e, al momento, si può già affermare, di co-lore e non si stima che questa situazione possavenir particolarmente ribaltata da un improv-viso peggioramento delle condizioni atmosfe-riche. e’ quanto afferma la coldiretti che neltracciare un bilancio a quasi un mese dall’iniziodella vendemmia in italia che attiva un motoreeconomico che genera quasi 9,5 miliardi di fat-turato solo dalla vendita del vino e che da oc-cupazione a 1,25 milioni di persone. ci sonole condizioni per una annata da ricordare nel

settore del vino che ha fatto segnare un valorerecord nelle esportazioni con un incrementodel 6 per cento in valore delle esportazioni, se-condo le elaborazioni coldiretti su dati istatrelative ai primi 5 mesi del 2015. “anche semolto dipenderà dal mese di settembre nelcorso del quale si concentrano le operazionidi raccolta. - sottolinea il presidente coldirettialessandria Roberto paravidino - le condizioniclimatiche con il grande caldo hanno accele-rato i processi e anticipato la raccolta che siclassifica come la seconda più precoce dal do-poguerra, seconda solo a quella del 2003,l’anno di una storica siccità, quando iniziò il 2agosto”. in italia la vendemmia è partita con leuve Pinot e Chardonnay in un percorso che staproseguendo con la raccolta delle grandi uverosse autoctone. “in provincia di alessandria sistanno ultimando le vendemmie del Dolcettomentre ha avuto avvio la raccolta del grigno-lino. - ha proseguito il direttore coldiretti ales-sandria simone moroni - si prevede perl’ultima decade del mese di settembre l’inizioanche della raccolta delle Barbere più precoci.auspichiamo in un clima settembrino ancoramite su tutto il nostro territorio alessandrinoche detiene una superficie vitata di circa 11mila ettari e, che nel 2014, ha registrato unaproduzione di oltre 1 milioni di quintali di uvada vino”. le stime della coldiretti dunque sa-ranno progressivamente definite perché moltodipenderà dalle prossime settimane in cui si ini-zierà a raccogliere tutte le altre uve e dall’an-damento climatico del settimane precedenti laraccolta. in ogni caso lo stato fitosanitario deivigneti è in tutta italia molto buono con as-senza di situazioni di criticità e la qualità attesa

è ottima. se non ci saranno sconvolgimenti siprevede che la produzione Made in Italy saràdestinata per oltre il 40% ai 332 vini a deno-minazione di origine controllata (Doc) e ai 73vini a denominazione di origine controllata egarantita (Docg), il 30% ai 118 vini a indicazionegeografica tipica (igt) riconosciuti in italia e ilrestante 30% a vini da tavola. “per la provinciadi alessandria - ha aggiunto alberto pansecchi,tecnico vitivinicolo coldiretti alessandria -sono previsti incrementi di produzione attornoal 10% in più rispetto alla produzione 2014 maancora al di sotto di quella che è la produzionedi un’annata normale”. “l’andamento stagionalefin qui favorevole e i rilievi che si stanno fa-cendo inducono all’ottimismo sulla qualità delprodotto di quest’anno. a favorire tale situa-zione anche un cambiamento del modus ope-randi in viticoltura - ha aggiunto paravidino - aldiserbo chimico sta subentrando sempre piùla lavorazione meccanica per il controllo delleinfestanti e la lotta ai parassiti avviene attra-verso l’utilizzo della lotta integrata che vedenotevolmente diminuito l’uso dei fitofarmaci.al momento ci sono tutte le condizioni perun’annata da ricordare e per far sì che il vinomade in piemonte, grazie ai suoi alti standardqualitativi, continui ad essere molto richiestoanche all’estero: il mercato statunitense, in par-ticolare, assorbe oltre il 30% dell’export di vinopiemontese e nel 2014 le esportazioni negliUsa hanno raggiunto i 200 milioni di euro.l’unica incognita è, ovviamente la grandine: èquesta, infatti, in questo periodo, la più temutadelle avversità per i danni irreversibili che pro-voca ai grappoli, deprimendone irreversibil-mente lo standard qualitativo.

L

La vendemmia 2015?In provincia continua la raccolta delle uve, terminato il Dolcetto via al Grignolino

Grazie al favorevole andamento stagionale per ilterritorio alessandrino previstiincrementi di produzione attorno al 10%

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ella giornata odierna è stato sot-toscritto da coldiretti piemontel’accordo di filiera per le vendem-mie 2015-2016-2017 per il Bra-

chetto d’acqui DOcg ed il piemonteBrachetto DOc. Dopo una estenuante trat-tativa e grazie alla ferrea posizione tenuta dacoldiretti e la perseverante ed intelligentemediazione dell’assessore giorgio Ferrero siè giunti ad un accordo che, pur tra le molte-plici difficoltà delle due denominazioni,rende, almeno in parte, giustizia alle aziendeproduttrici di uve Brachetto nell’esclusivo in-teresse delle quali, da sempre, coldiretti si èbattuta. l’accordo prevede per il Brachettod’acqui una resa di 36 q/ha e per il piemonteBrachetto di 43 q/ha con un incremento pro-duttivo per entrambe le denominazioni del20% rispetto alla vendemmia 2014. il prezzodelle uve è stato fissato a 1 €/Kg per il Bra-

chetto d’acqui ed a 0,80 €/kg per il pie-monte Brachetto. per entrambe le denomi-nazioni è previsto il meccanismo delblocage/deblocage e, nel caso di un eventualesblocco di una parte della riserva vendem-miale, questa sarà utilizzata il prossimo annocome resa base dalla quale partire. il grandesuccesso di coldiretti si rispecchia nelprezzo ottenuto che risulta essere uguale aquello dello scorso anno, ma senza tratte-nute che lo scorso anno erano del 12%.“l’accordo raggiunto permette alle aziendedi poter credere ancora nel comparto. il fat-turato per ettaro, rispetto al 2014, risulta es-sere in crescita e ci auguriamo che nuovisoggetti possano entrare nel comparto perpoter rilanciare una delle eccellenze del pie-

monte. il fatto che quest’anno non ci sarannotrattenute ci rende particolarmente orgo-gliosi in quanto, fin dai primi incontri con lanostra base associativa, la richiesta più sen-tita è sempre stata quella di eliminarle”, af-ferma Roberto cabiale presidente dicoldiretti asti e vicepresidente di coldirettipiemonte con delega al comparto vitivini-colo. conclude antonio De concilio, diret-tore di coldiretti piemonte “Finalmentedopo lunghe discussioni abbiamo raggiuntoun accordo che permette al comparto delBrachetto di gettare basi per un possibile ri-lancio. l’accordo triennale permette al com-parto di programmare una crescita costantee fornisce alle nostre aziende quella legitti-mità che, da anni, coldiretti persegue”.

n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

VenDemmia 2015 |ORGANIZZAZIONE

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BRACHETTO a liVellO RegiOnale É sTaTa TROVaTa Una sOlUziOne peR il RilanciO Del cOmpaRTO

Il fatturato per ettaro, rispettoal 2014, risulta essere in crescita.Un ottimo risultato: quest’annonon ci saranno trattenute

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SIGLATO ACCORDO

PER LE UVEBRACHETTO

dI fILIerAtriennale

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12 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

ATTUALITÀ|expO FRUTTa 2015

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n questa estate che ci stiamo la-sciando alle spalle è stato sicuramenteil moltiplicarsi dei prezzi dal campoalla tavola a far aumentare ancora di

più la temperatura e a svuotare il portafoglio.Dal campo alla tavola i prezzi della frutta sisono moltiplicati sino al 500%, dalle pesche pa-gate al produttore 0,30 euro e rivendute alconsumatore a 1,80 euro alle susine, per lequali l’agricoltore si è visto corrispondere 0,40euro per poi ritrovarle sui banchi dei super-mercati a 1,40 euro, dai meloni che da 0,40euro schizzano a 1,40 euro al chilo, all’uva datavola che si trova in vendita a 2,50 euro ri-spetto agli 80 centesimi dati a chi la coltiva, chenon riesce più a coprire neppure i costi di pro-duzione. “Una vera speculazione che sottopagala frutta al di sotto dei costi di produzione agliagricoltori e non permette a molti cittadini digarantirsi il consumo di un prodotto indispen-sabile per la salute in questa stagione”, affermail presidente della coldiretti Roberto mon-calvo nel sottolineare che “nella forbice dei

prezzi dal campo alla tavola c’è margine da re-cuperare per garantire un reddito sufficienteagli agricoltori e acquisti convenienti per tuttii cittadini”. a rischio ci sono il territorio nazio-nale reso unico dalla presenza dei frutteti, lasalute dei cittadini ed un importante indottoeconomico ed occupazionale. sono oltre345.883 le unità lavorative impegnate ognianno nel settore, cui se ne aggiungono altre28.621 che lavorano nell’industria della trasfor-mazione, secondo una analisi della coldiretti.le attività di raccolta che si concentrano nelperiodo estivo rappresentano, peraltro, ancheuna preziosa opportunità di lavoro per due-centomila giovani italiani. in questo modo ri-schia di sparire il frutteto italiano che si èridotto di un terzo (-33%) negli ultimi quindicianni con la scomparsa di oltre 140mila ettaridi piante di mele, pere, pesche, arance, albicoc-che e altri frutti, che rischiano di far perdereall’italia il primato europeo nella produzionedi una delle componenti base della dieta me-diterranea. la superficie coltivata a frutta in ita-

lia che è passata, infatti, da 426mila ettari a286mila, un crollo netto del 33% in 15 anni, se-condo le elaborazioni coldiretti sui dati istatsulle coltivazioni legnose agrarie pubblicati nel2015. a determinare la scomparsa delle pianteda frutto è stato il crollo dei prezzi pagati agliagricoltori che non riescono più a coprire ne-anche i costi di produzione. il taglio maggioreha interessato i limoni, con la superficie dimez-zata (-50%), seguiti dalle pere (-41%), pesche enettarine (-39%), arance (-31%), mele (-27%),clementine e mandarini (-18%).complessivamente la superficie italiana inve-stita ad ortofrutta supera appena un milionedi ettari, l’8% della superficie agricola utilizzata(sau) a livello nazionale e produce il 26 percento della produzione agricola italiana (plV).la produzione ortofrutticola italiana oscillamediamente attorno ai 23 milioni di tonnel-late, di cui il 46 per cento in volume di ortaggiin piena aria il 29 per cento di frutta, il 12 percento di agrumi, il 7 per cento di ortaggi inserra, il 6 per cento di patate, lo 0,5% di legu-

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speciale ORTOFRUTTa |ATTUALITÀ

nella foto (a sinistra) il presi-dente nazionale coldiretti Ro-berto moncalvo con la delegatanazionale giovani impresa, marialetizia gardoni.

nelle foto alcune immagini dellagiornata dedicata alla frutta Made inItaly che si è svolta ad expO, sulcardo di fronte a palazzo coldiretti.Obiettivo, far conoscere il nostroterritorio nazionale reso unico dallapresenza dei frutteti.

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nelle foto altre immagini che testi-moniano il successo riscosso dallamanifestazione che ha ottenuto ilpieno appoggio da parte dei consuma-tori in visita ad expO. in molti hannoapprezzato le peculiarità della fruttadi stagione distribuita da coldirettiper l’occasione.

nelle foto (a sinitra) il momentodel discorso del presidente moncalvocon il supporto di tanti giovani im-presa che hanno vivacizzato la giornata.

nella foto (in basso a sinitra)primo piano per il segretario generaleconfederale Vincenzo gesmundo.

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ATTUALITÀ| speciale ORTOFRUTTa

minose. il disboscamento delle campagne ita-liane è il risultato di una vera invasione di fruttastraniera con le importazioni che negli ultimi15 anni sono aumentate del 37 per cento edhanno quasi raggiunto i 2,1 miliardi di chili maanche di un progressiva riduzione dei consumida parte delle famiglie. “Un trend drammatico che ha effetti pesanti sulpiano economico e occupazionale per le im-prese agricole, ma anche dal punto di vista am-bientale e per la salute dei consumatori”, haaffermato il presidente della coldiretti alessan-drina Roberto paravidino nel sottolineare che“occorre intervenire per promuovere i con-sumi sul mercato interno e per sostenere leesportazioni, che in quantità sono rimaste pres-soché le stesse di quindici anni fa. ci sono infattisegnali positivi di ripresa dell’economia che -sottolinea paravidino - non vanno sottovalutati,come l’inversione di tendenza nei consumi difrutta in italia che non si registrava dall’iniziodella crisi, mentre opportunità possono venireanche dall’estero per il tasso di cambio favore-

vole”. a preoccupare è il blocco delle esporta-zioni dei prodotti ortofrutticoli dell’Ue versola Russia a causa dell’embargo deciso da putin,in vigore dal 7 agosto 2014 e recentementeprorogato al 6 agosto 2016, che porta a perditedirette e indirette al settore ortofrutticolo na-zionale. perdite dirette per mancate esporta-zioni e indirette a causa di un appesantimentogenerale del mercato comunitario che - so-stiene moncalvo - deve essere compensato damisure adeguate da parte dell’Unione europea.“serve - ha aggiunto il direttore della coldirettialessandrina simone moroni - anche rimuoveregli ostacoli strutturali che determinano unosvantaggio competitivo per le nostre imprese,con regole armonizzate sulle importazioni dal-l’estero dove spesso vengono utilizzati prodottichimici vietati in italia, controlli qualitativi piùstringenti anche sulla reale provenienza dellafrutta in vendita, senza dimenticare i costi ag-giuntivi dovuti dall’arretratezza del sistema ditrasporti, come il recente caso dell’autostradasiciliana ha drammaticamente evidenziato”.

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speciale ORTOFRUTTa|ATTUALITÀ

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i è svolta al ministero una riunione inpreparazione della prossima sessionedel comitato del codex alimentariusper la frutta e gli ortaggi freschi, in pro-

gramma in messico, nel mese di ottobre. lenorme all’ordine del giorno erano quelle rela-tive alle melanzane, all’aglio, al kiwi ed alle pa-tate, per le quali si sono analizzati i documentiin discussione, verificando che non ci fosseroproposte negative per le produzioni nazionali.le norme di commercializzazione dell’orto-frutta sono declinate a tre livelli: il livello dellenorme del codex alimentarius è praticamentemondiale, le norme Unece riguardano l’eu-ropa, gli Usa, canada, israele e alcuni stati asia-tici, le norme Ue sono invece relative ai 28stati membri dell’unione. coldiretti ritiene chele norme di commercializzazione siano unostrumento importante e distintivo per la pro-duzione nazionale ed un elemento di traspa-renza nei confronti dei consumatori. e’ perquesto motivo che vanno presidiati tutti e trei tavoli, per evitare che vengano definite norme

o regole che possano danneggiare la produ-zione italiana. e’ però evidente come, a frontedi questo complesso di norme, non siano suf-ficienti i controlli che vengono effettuati sul ri-spetto di quanto previsto in termini dietichettatura di origine e di classificazione deiprodotti, soprattutto al dettaglio, dove spessoviene vanificato quanto fatto a monte.

nelle foto altre immagini della gior-nata dedicata alla frutta Made in Italy.

nella foto (in alto a destra) il pre-sidente Regionale coldiretti piemonteDelia Revelli, (sotto) il capo area si-curezza alimentare e produttiva con-federale Rolando manfredini. (in basso) altri scatti della manifesta-zione.

dI CommerCIALIzzAzIone

Servono pIùControLLI

ORTOFRUTTA,

AL DETTAGLIO

NORMES

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ATTUALITÀ| giOVani impResa

OSCAR GREEN cOnsegnaTi gli OscaR RegiOnali a palazzO cOlDiReTTi aD expO

A LuCA CAnevAro

MENZIONESPECIALE

er chi ha intrapreso la strada del colti-vatore diretto questo premio rappre-senta un incentivo a superare ledifficoltà e a credere nell’innovazione.

grazie alla coldiretti per questa opportunità, unriconoscimento che condivido con mio padresandro titolare dell’azienda, mia madre e mio fra-tello stefano”. sono state queste le prime paroledette da luca canevaro, giovane imprenditoredi avolasca, nel Tortonese, dopo aver ricevuto lamenzione speciale nell’ambito dell’edizione 2015di Oscar green “per aver saputo cogliere le esi-genze di mercato ed aver inserito nuovi prodottiche rappresentano la genuinità del Made in Italyanche all’estero”. la premiazione è avvenuta adexpo, nella terrazza di palazzo coldiretti, difronte ad una numerosa platea composta da gio-vani imprenditori che hanno deciso di esserequella leva strategica per il paese che può fare ladifferenza, un punto di svolta da cui partire perraccontare un’italia diversa, la fabbrica dove na-scono le idee, dove è possibile trasformare infatti concreti ciò che sino a ieri si pensava solocome ad un’opportunità di sviluppo per il set-tore. l’azienda di luca canevaro è situata sullecolline del Tortonese ed è composta da circa 60ettari a seminativo e circa 6 ettari di vigneto: “Dasempre ci occupiamo di produzione,vinificazionee vendita dei nostri vini. Dai primi anni 2000quando a causa della flavescenza dorata l’utilizzodi pesticidi è aumentato,abbiamo deciso di con-vertire completamente l’azienda in agricoltura

biologica. - ha affermato luca - negli ultimi anni,per venire incontro alle nuove richieste del mer-cato abbiamo deciso di investire sulle erbe offi-cinali quali psillio,senape,lino,finocchio, abbiamoacquistato un vaglio, ossia un pulitore compatto,che ci permette di vendere i semi già selezionatie quindi già pronti per la trasformazione succes-siva. Questo mercato rivolto in particolar modoverso l'estero è in continua crescita, tanto cheora è diventato uno dei canali di maggior redditodella nostra azienda”. l’agricoltura ha bisogno diquesto: entusiasmo e idee che contribuiscano adesportare sempre di più il nostro modello diagricoltura in europa e nel mondo. “la nuova agricoltura diventa sempre di più unarealtà integrata che va dalla produzione delle ma-terie prime, alla trasformazione delle stesse, alcontatto diretto con i consumatori finali. soprat-tutto grazie all’utilizzo di strumenti nuovi di co-municazione e coinvolgimento, in primo luogo isocial network. - ha aggiunto il presidente provin-ciale Roberto paravidino - a interpretare questanuova agricoltura sono, ovviamente, i nuovi con-tadini che riescono a proiettare nel futuro, construmenti nuovi, le tradizioni dell’agricoltura ita-liana, sempre orgogliosa delle proprie origini eterritorialità. Da questa unione nascono tutte lenuove sperimentazioni. Ragazzi che sono diven-tati imprenditori agricoli per passione e quindiper una scelta personale: hanno capito che pos-sono realizzarsi nel settore agroalimentare ita-liano, fare investimenti sulla propria vita, crearsi

una famiglia e continuare a vivere in italia, fa-cendo il lavoro da loro voluto”. l’agricoltura ita-liana ha ancora molto da insegnare: ne sonol’esempio proprio gli agricoltori ad expo che,concretamente, tutti i giorni con i loro prodottie il loro lavoro dimostrano il grande impegno dicoldiretti per la valorizzazione del cibo e la pro-mozione delle eccellenze locali e regionali. “coldiretti alessandria ha partecipato con unanumerosa delegazione all’evento regionale cheha rappresentato un momento molto impor-tante di crescita e di confronto in attesa del-l’evento nazionale. Una testimonianza importante della valorizza-zione del territorio portata avanti dalle nostreaziende quotidianamente e dalla loro straordi-naria voglia di trovare sempre nuove forme diinnovazione. - ha aggiunto a fine serata simonemoroni direttore della coldiretti alessandrina -le nostre imprese ci sono e fanno squadra. in uncontesto economico come quello di oggi, è fon-damentale avere dei sogni, ma un sogno da solonon basta, con l’Oscar green premiamo la capa-cità di trasformarlo in un progetto concreto evincente. e’ il segnale, forte e chiaro che si ècreata una continuità, un ricambio generazionalenella conduzione delle nostre aziende agricole”.in attesa di conoscere i nomi dei sei vincitori na-zionali, uno per categoria, si stanno svolgendo intutto il paese le premiazioni di coloro che hannosuperato lo step regionale conquistando il primopremio nella categoria segnalata.

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GIOVANEIMPRENDITORE

Nella foto luca canevaro (a sinistra) mentre riceve il premio da danilo merlo delegatoprovinciale giovani impresa coldiretti asti.

DI AVOLASCA

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speciale BRenneRO|ATTUALITÀ

obiettivo: fermare alla frontierai prodotti spacciati come Madein Italy che sempre più ledonoil patrimonio enogastronomico

italiano, oltre ad ingannare i consumatori.per questo coldiretti ha presidiato il va-lico del Brennero con migliaia di agricol-tori provenienti dalle diverse regioni perdenunciare gli effetti dei ritardi e delleomissioni dell’Unione europea che favo-riscono le speculazioni, provocano l’ab-bandono delle campagne con effettiirreversibili sull’occupazione, sull’econo-mia e sull’ambiente. autobotti, camionfrigo, container sono stati verificati senzatregua per smascherare il “finto Made inItaly”, dai prosciutti ai pomodori, maanche il commercio di surrogati e sotto-prodotti che abbassano la qualità, comele polveri di latte e le cagliate utilizzate,al posto del vero latte, per produrre iformaggi. “continuiamo la nostra batta-glia a difesa del Made in Italy: non è am-missibile che l’europa chiuda le frontiere

ai profughi e le apra ai traffici alimentariche danneggiano pesantemente i nostriagricoltori ed i consumatori. Questecontraffazioni ed usurpazioni, unitamenteai tentativi di inganno come l’utilizzodella polvere di latte per la produzionedei nostri formaggi, mettono seriamentea rischio il settore agricolo”, ha affer-

mato Roberto paravidino presidente dicoldiretti alessandria. al Brennero, an-cora più determinati, contro l’imitazionedei prodotti italiani all’estero, piaga no-tevole, come dimostrano i dati dell’italiansounding che vale 60 miliardi”, ha sottoli-neato simone moroni direttore di col-diretti alessandria.

CRISI: OccORRe FeRmaRe la specUlaziOne sUi pRODOTTi

all’inizio della crisi sono statechiuse in italia oltre 172000 stallee fattorie ad un ritmo di oltre 60

al giorno, con effetti drammatici sull’eco-nomia, sulla sicurezza alimentare e sulpresidio ambientale. Occorre fermare chifa affari sulle spalle degli agricoltori e dei

consumatori con le speculazioni sui pro-dotti favorite - sottolinea la coldiretti -dalla mancanza di trasparenza sulla realeorigine e sulle caratteristiche degli ali-menti, che stanno provocando l’abban-dono delle campagne, sulla base dei datiUnioncamere relativi ai primi sei mesi del

L

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MMade in Italy

Anche Coldiretti Alessandria al Brennero per dire NO al falso Made in Italy

Sotto accusa l’Europa:

chiude le frontiere

ai profughi e le apre

ai traffici alimentari

“Siamo tornati al Brenneroper tutelare le vere produzioni italiane”

Coldiretti, chiuse 60 stalle e fattorieal giorno a questo ritmo tra 33 annil’agricoltura italiana scomparirà

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ATTUALITÀ|speciale BRenneRO

2015 rispetto all’inizio della crisi nel 2007.sono oggi meno di 750mila le aziendeagricole sopravvissute in italia ma se l’ab-bandono continuerà a questo ritmo in 33anni - calcola la coldiretti - non ci saràpiu’ agricoltura lungo la penisola, con con-seguenze devastanti sull’economia e sul-l’occupazione e sull’immagine del Made inItaly nel mondo ma anche sulla sicurezzaalimentare ed ambientale dei cittadini. Bi-sogna cambiare verso anche in agricolturadove la chiusura di un’azienda significa -spiega la coldiretti - maggiori rischi sullaqualità degli alimenti che si portano a ta-vola e minor presidio del territorio, la-sciato all’incuria e alla cementificazione.sono questi - ricorda coldiretti - i dram-matici effetti di quelli che sono i due furtiai quali è sottoposta giornalmente l’agri-coltura: da una parte il furto di identità edi immagine che vede sfacciatamente im-messo in commercio cibo proveniente dachissà quale parte del mondo come ita-liano; dall'altra il furto di valore aggiuntoche vede sottopagati i prodotti agricolisenza alcun beneficio per i consumatoriper colpa di una filiera inefficiente. “Ri-schiamo di perdere un patrimonio del no-stro paese sul quale costruire una ripresaeconomica sostenibile e duratura che fac-cia bene all’economia all’ambiente e allasalute” afferma il presidente della coldi-retti Roberto moncalvo nel denunciareche “l’invasione di materie prime esterespinge prima alla svendita agli stranieri deinostri marchi piu’ prestigiosi e poi alla de-localizzazione delle attività produttive”.Oggi anche a causa della concorrenzasleale che fa chiudere le aziende agricolel’italia - sottolinea la coldiretti - è già co-stretta ad importare il 40% del latte ecarne, il 50% del grano tenero destinatoal pane, il 40% del grano duro destinatoalla pasta, il 20 del mais e l’80 della soia.ma l’invasione riguarda anche prodottidove l’italia è praticamente autosufficientedall’olio di oliva con l’italia che si classificacome il principale importatore mondialeper realizzare miscele di bassa qualità da“spacciare” come Made in Italy fino all’or-tofrutta, dove il frutteto italiano che si èridotto di un terzo (-33%) negli ultimiquindici anni con la scomparsa di oltre140mila ettari di piante di mele, pere, pe-sche, arance, albicocche e altri frutti.senza dimenticare il settore delle carni, apartire da quelle bovine, spesso preda ditraffici illeciti con l’importazione di animaliprivi dei necessari documenti e marchiauricolari, soprattutto dall’est europeo. arischio per l’italia è - conclude la coldi-retti - il primato europeo nella produ-zione di una delle componenti base delladieta mediterranea per il crollo dei com-pensi pagati agli agricoltori che non rie-scono piu’ a coprire neanche i costi diproduzione mentre al dettaglio i prezziaumentano.

nella foto il presidente coldiretti moncalvo durante il sequestro di cagliate.

Latte: da frontiere 3,5 milioni di litrial giorno diventano italiani

alle frontiere italiane passano ognigiorno 3,5 milioni di litri di latte ste-rile, ma anche concentrati, cagliate, se-

milavorati e polveri per essere imbustati otrasformati industrialmente e diventare magi-camente mozzarelle, formaggi o latte italiani,all'insaputa dei consumatori. “Tre cartoni dilatte a lunga conservazione su quattro vendutiin italia sono stranieri mentre la metà dellemozzarelle in vendita sono fatte con latte oaddirittura cagliate provenienti dall'estero manessuno lo sa perché non è obbligatorio indi-carlo in etichetta, denunciano gli allevatoridella coldiretti che hanno scoperto numerosicarichi di prodotti lattiero caseari pronti peressere nazionalizzati. in italia le poco più di35.000 stalle sopravvissute hanno prodottonel 2014 circa 110 milioni di quintali di lattementre sono circa 86 milioni di quintali le im-portazioni di latte equivalente: per ogni mi-lione di quintale di latte importato in più -denuncia la coldiretti - scompaiono 17milamucche e 1200 occupati in agricoltura. e la si-tuazione sta precipitando nel 2015 con ilprezzo riconosciuto agli allevatori che - de-nuncia la coldiretti - non copre neanche icosti di produzione e spinge verso la chiusuragli allevamenti. l’impatto negativo è peròanche sulla sicurezza alimentare. nell’ultimoanno - denuncia la coldiretti - hanno addirit-tura superato il milione di quintali le cosid-dette cagliate importate dall’estero, che orarappresentano circa 10 milioni di quintali equi-valenti di latte pari al 10 per cento dell’interaproduzione italiana. si tratta di prelavorati in-dustriali che vengono soprattutto dall’est eu-ropa che consentono di produrre mozzarellee formaggi di bassa qualità. la situazione ri-schia di aggravarsi con la richiesta della com-missione europea all’italia di porre fine aldivieto di detenzione e utilizzo di latte in pol-vere, latte concentrato e latte ricostituito perla fabbricazione di prodotti lattiero caseari

previsto storicamente dalla legge nazionale.Una lettera di diffida, sollecitata dall’associa-zione italiana delle industrie lattiero casearie(assolatte), alla quale l’italia dovrà rispondereentro il 29 settembre per evitare il rischio diuna procedura di infrazione e il via libera aiformaggi senza latte ottenuti con la polvere.gli industriali che premono in europa per fareil formaggio senza latte sono peraltro - denun-cia coldiretti - gli stessi che sottopagano illatte italiano e fanno chiudere le stalle, mentreil Made in Italy alimentare nel settore lattierocaseario è dominato da una multinazionalestraniera che impone unilateralmente agli al-levatori le proprie condizioni, beffa le istitu-zioni nazionali, minaccia la qualità dellaproduzione italiana e inganna i consumatoriitaliani, considerato che il latte nel nostropaese ha i prezzi al consumo più alti in eu-ropa. il tutto con il paradosso - rileva la col-diretti - che gli italiani pagano un prezzomolto elevato per i formaggi e il latte frescomentre agli allevatori si riduce la remunera-zione senza tener conto della qualità del latte

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italiano. lo dimostra il fatto che il prezzo dellatte fresco moltiplica piu’ di quattro voltedalla stalla allo scaffale con un ricarico del329%, che è esploso nell’ultimo anno per il ta-glio del 20% nel compenso riconosciuto agliallevatori, mentre il prezzo al consumo tendeaddirittura ad aumentare. il risultato è che -precisa la coldiretti - oggi il latte agli allevatoriitaliani viene pagato meno di venti anni fa. Oc-corre allora intervenire - sostiene la coldiretti- per ripristinare le regole di trasparenza sulmercato di fronte ad un vero e proprio atten-tato alla sovranità nazionale che non sarebbecerto tollerato in altri paesi dell’Unione euro-pea come la Francia. la coldiretti intende at-tivare le opportune azioni legali a tutela degliinteressi degli allevatori per assicurare l’attua-zione della legge 91 del luglio 2015. Tale leggein esecuzione dei principi comunitari, imponeche il prezzo del latte da riconoscere agli alle-vatori debba commisurarsi ai costi medi diproduzione.

n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A. 19

speciale BRenneRO |ATTUALITÀ

nella foto i controlli effettuati dai nas su pancette provenienti dall’austria.

Blitz con polvere di latte a Bruxellesacchi di polvere di latte, cagliate, imi-tazioni di prodotti italiani tipici sonoconsegnati dai giovani agricoltori dellacoldiretti a Bruxelles all’ambasciatore

stefano sannino della Rappresentanza perma-nente d'italia presso l’Unione europea a Ruedu marteau, dove è intervenuto il presidentedella coldiretti Roberto moncalvo insieme alministro delle politiche agricole maurizio mar-tina in occasione del vertice straordinario deiministri europei dell’agricoltura per protestarecontro i traffici di una europa che chiude lefrontiere ai profughi e le spalanca alle schifezze.il messaggio dei giovani della coldiretti per leautorità comunitarie e chiaro: stop alle politi-che europee che favoriscono gli inganni a ta-vola e snaturano le caratteristiche e la qualitàdei prodotti alimentari. Una provocazione chesi è svolta contestualmente all’invasione del va-lico del Brennero da parte di migliaia di agri-coltori della coldiretti provenienti dallediverse Regioni per denunciare gli effetti dei ri-tardi e delle omissioni dell’Unione europea chefavoriscono le speculazioni provocando l’ab-bandono delle campagne con effetti irreversibili

sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente.il 29 settembre - sottolinea la coldiretti - sca-drà “l’ultimatum” fissato dalla commissione eu-ropea sulla richiesta all’italia di porre fine aldivieto di detenzione e utilizzo di latte in pol-vere, latte concentrato e latte ricostituito perla fabbricazione di prodotti lattiero caseari pre-visto storicamente dalla legge nazionale. la let-tera di “diffida” della commissione europeasull’infrazione n.4170 - precisa la coldiretti -vuole imporre all’italia di produrre “formaggisenza latte” ottenuti con la polvere con il ri-schio di far sparire 487 formaggi tradizionalicensiti dalle Regioni italiane ottenuti secondometodi mantenuti inalterati nel tempo da ge-nerazioni. si tratta in realtà - continua la col-diretti - solo dell’ultima trovata delleburocrazie dell’Unione europea da dove sonoarrivate incomprensibili decisioni sulla tavolache allontanano cittadini e imprese dall’europa,dal vino senza uva alla carne annacquata men-tre circa la metà della spesa è anonima. “nel-l’Unione che si disinteressa e temporeggiasull’emergenza immigrati si consentono invecetrucchi e inganni nel momento di fare la spesa

con l’appiattimento verso il basso della qualitàalimentare, anche a danno di paesi come l’italiache possono contare su primati qualitativi e disicurezza alimentare”, ha affermato il presi-dente della coldiretti Roberto moncalvo neldenunciare “le alchimie negli ingredienti chehanno snaturato anche gli alimenti più comunicome la carne e il latte mentre ancora troppodebole è l’iniziativa comunitaria nei confrontidel falso Made in Italy nel mondo. a differenzadi quanto sta accadendo con le persone, per lemerci il principio della libera circolazione è di-ventato per l’europa un dogma da applicaresenza limiti nonostante - continua moncalvo -le situazioni di dumping economico e socialeed i rischi per la sicurezza alimentare. Qualchecosa sta cambiando e la richiesta di traspa-renza, tracciabilità ed etichettatura di origineper la quale si batte da anni la coldiretti - con-clude moncalvo - è diventata un patrimoniocomune come dimostrano la proposta allacommissione Ue formulata dai ministri agri-coli di italia, Francia, spagna e portogallo maanche le richieste avanzate da molti altri paesidell’Unione.

S

nella foto il presidente moncalvo a Bruxelles con i giovani imprenditori agricoli di coldiretti.

nella foto il segretario generale Vin-cenzo gesmundo durante un’operazioneper smascherare il falso Made in Italy.

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20 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

ATTUALITÀ|SPECIALE BrEnnErO

SEQUESTRATE: UnO DEI tAntI ESEMPI DI PrODOttI trOVAtI SUI CAMIOn ChE trAnSItAVAnO AL BrEnnErO

asilico, pomodoro e mozzarella, ingre-dienti perfetti per formare il colori dellabandiera italiana sulla confezione e poi

la scritta inequivocabile: “Mozzarella fresca”. Dif-ficile non pensare all’Italia con questa busta dimozzarella proveniente dalla Polonia. La moz-zarella, prodotta in uno stabilimento polacco dauna ditta di Bolzano, è destinata ad una ditta diFirenze e riporta - informa Coldiretti - la scritta“mozzarella fresca”, nonostante solo per arri-vare a destinazione debba fare un viaggio di mi-gliaia di chilometri. Quello della mozzarella èuno dei tanti esempi di prodotti trovati sui ca-mion che transitavano al Brennero provenientidall’estero e destinati in Italia, pronti a diventare

italiani, come nel caso di lattuga che dall’Olandaè destinata a Battipaglia, importante distretto -ricorda Coldiretti - delle verdure italiane diquarta gamma e di insalata fresca. Al Brenneroil presidio Coldiretti ha anche individuato sur-gelati, tra cui 20 mila chilogrammi di fagiolinisurgelati sfusi, in contenitori da 800 chilo-grammi, pronti a finire nei minestroni italiani, maanche latte austriaco diretto a La Spezia, cagliatetedesche dirette in Puglia, pancette fresche, conmarchio non identificabile, destinate ad un’in-dustria di salumi di Verona, e porri e altre ver-dure provenienti addirittura dalla Svezia edestinate ad una cooperativa in provincia diBergamo.

B

Smascherata la mozzarella fresca made in Polonia

Scomparsi 600mila maiali,prosciutti addio (-13%)

alle stalle italiane sono scomparsi seicen-tomila maiali dall’inizio della crisi, “sfrat-tati” dalle importazioni di carne di bassa

qualità dall’estero per realizzare falsi salumi italianicon il concreto rischio di estinzione per i prelibatiprodotti della norcineria nazionale, dal culatellodi Zibello alla coppa piacentina, dal prosciutto diSan Daniele a quello di Parma, la cui produzioneè calata del 13% dall’inizio della crisi nel 2008.L’importazione di cosce estere - sottolinea la Col-diretti - da destinare a prosciutto crudo o cottoo speck è balzata dell’8,5% nel 2014 rispetto al-l’anno precedente con gli arrivi che giungono peril 31% dalla Germania, per il 19,4% dall’Olanda,per il 16,3% dalla Danimarca e il 9,4% dalla Spa-gna. Ma nell’ultimo anno 2014 - aggiunge la Col-diretti - è aumentato del 26,5 per cento anchel’import di maialini che provengono soprattuttoda Danimarca e Olanda. La chiusura forzata degliallevamenti è stata causata dall’impossibilità di co-prire i costi di produzione per i bassi prezzi pro-vocati dalle importazioni dall’estero di carne dibassa qualità, allo scopo di ottenere prosciutti da“spacciare” come Made in Italy grazie alla man-canza dell’obbligo di indicare in modo chiaro inetichetta la provenienza. In Italia due prosciutti sutre oggi provengono così dall’estero senza che

questo venga evidenziato chiaramente in eti-chetta. Un inganno - denuncia la Coldiretti - peri consumatori e un danno per gli allevatori italianiimpegnati a rispettare rigidi disciplinari di produ-zione per realizzare carne di altissima qualità. InItalia nel 2014 sono state importate 62,3 milionidi cosce di maiali dall’estero destinate ad esserestagionate o cotte per essere servite come pro-sciutto o speck italiano, a fronte di una produ-zione nazionale di 23 milioni. É una situazione -spiega la Coldiretti - che rischia di compromet-tere per sempre la potenzialità produttiva nazio-nale con una destrutturazione degli allevamentidifficilmente recuperabile che mette a rischio l’es-senza stessa di molti tesori agroalimentari delMade in Italy, per i quali si registra nonostante lacrisi un aumento della domanda interna ed estera.Gli allevatori della Coldiretti mettono sotto ac-cusa anche gli insostenibili squilibri nella distribu-zione del valore dalla stalla alla tavola: per ogni100 euro spesi dai cittadini in salumi ben 46 eurorestano in tasca alla distribuzione commerciale,24,5 al trasformatore industriale, 11,5 al macella-tore e solo 18 euro all’allevatore. In altre parole- spiega la Coldiretti - mentre in media all’alleva-tore i maiali sono pagati circa 1,4 euro al chilo ilconsumatore spende oltre 23 euro al chilo per il

prosciutto Dop. Una forbice troppo larga chedanneggia cittadini e allevatori italiani costretti achiudere le stalle. In Italia sono allevati - concludela Coldiretti - meno di 8,7 milioni di maiali (erano

9,3 milioni nel 2008) destinati per il 70 per centoalla produzione dei 36 salumi che hanno ottenutodall’Unione Europea il riconoscimento di deno-minazione di origine (Dop/Igp). Il settore dellaproduzione di salumi e carne di maiale, dalla stallaalla distribuzione, vale 20 miliardi. A rischio è -conclude la Coldiretti - il futuro di uno dei settoridi punta della produzione agroalimentare nazio-nale dove trovano occupazione 105 mila personetra allevamento, trasformazione, trasporto e di-stribuzione, ora in pericolo.

D

Nella foto un momento della mobilitazione che si è svolta al valico di frontiera.

Nella foto forze dell’ordine impegnate nelsequestro di carne di bassa qualità destinataa diventare “falsi salumi italiani”.

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cORilicOlTURa n.39 |SCHEDA

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Fertilizzazione e nutrizione: fattori sempre legatile piante, a differenza di ciò che avviene nel mondo animale, sono organismi in grado di crearela sostanza organica partendo da elementi minerali.

attraverso la fotosintesi, prelevando carbonio dall’anidride carbonica contenuta nell’atmosferae idrogeno e Ossigeno dall’acqua presente nel terreno, costruiscono i propri tessuti e originano,attraverso la catena alimentare, il ciclo della vita.

molti altri sono però gli elementi di cui una piantanecessita per il proprio accrescimento e questi de-vono essere stappati al terreno che quindi assume,oltre alla funzione di ospitare le piante, anche quelladi nutrirle.

non è quindi possibile separare, nei ragionamentiche un agricoltore svolge e nei conseguenti, suc-cessivi programmi di concimazione, questi due fat-tori, in quanto imprescindibilmente tra loro legati.

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• Fertilizzare il terreno• nutrire i noccioli• D’autunno è meglio• nocciolo e erba: colture

consociate

Parlando di concimazione del nocciolo o di qualsiasi altro fruttifero, si è semprefatta molta confusione tra fertilizzazione e nutrizione.

Quando infatti si parla di fertilizzazione si intende il miglioramento della fer-tilità agronomica del terreno mediante l’aggiunta di sostanze in grado di mi-gliorare le capacità di un suolo di nutrire le piante e di renderlo più abitabile eadatto allo sviluppo delle radici.

La nutrizione riguarda invece ciò che direttamente “nutre” le piante: in questocaso si parla di macroelementi, Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K), cioè dellesostanze minerali maggiormente presenti nella dieta di una pianta e, via via, inordine di quantità utilizzate ma non di importanza, di meso e microelementi.

Una razionale concimazione deve, contemporaneamente, tenere ben presentigli obiettivi di fertilizzazione del terreno e nutrizione delle piante.

[a cura di alberto pansecchi]

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22 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

SCHEDA| cORilicOlTURa n.39

Una dieta per ogni specieil nocciolo, nonostante sia una specie rustica, e quindi capace disopravvivere anche in condizioni non ottimali, necessita, per pro-durre, di raggiungere dei buoni gradienti vegetativi e di mante-nerli nel tempo.

elemento fondamentale nella dieta del nocciolo, forse ancor piùimportante rispetto ad altri fruttiferi è l’azoto di cui la piantanecessità , rallentando ma non bloccando mai nel corso dell’annola propria attività, in misura abbondante. il rapporto ottimale trai tre macroelementi nella dieta del nocciolo è n:6, p:1 K:4.

migliorare il terrenopoter disporre di un terreno nel quale le radici possano svilupparsi senza particolari vincoli sia in orizzontaleche in profondità, trovando opportuni ancoraggi ed equilibrati elementi nutrizionali, costituisce presuppostoper quei risultati in termini di vegetazione, ma anche in termini di produttività che ogni agricoltore speradi raggiungere. componenti estremamente importanti che fanno parte integrante dell’orizzonte di suolointeressato dalle radici, sono l’acqua e l’aria.

i rapporti con l’acqua, l’alternanza di periodi siccitosi con altri di eccesso, la durata di questi ultimi e leconseguenti fasi di asfissia, condizionano fortemente la fisiologia delle piante.

anche i terreni troppo compatti nei quali l’ossigeno non riesce a circolare agevolmente e nei quali si ac-cumulano anidride carbonica e gas frutto dell’attività respiratoria di radici e microrganismi, difficilmentepotranno favorire un rigoglioso sviluppo delle piante.

sfavorire l’avvento di queste fattori di stress è compito della fertilizzazione nella quale l’apporto di so-stanza organica costituisce un elemento unico e insostituibile. l’inerbimento permanente con la propriamaggior resistenza al compattamento causato dal passaggio di mezzi meccanici pesanti e con i continuisfalci e il deposito di sostanza organica sulla superficie, costituisce in quest’ambito un piccolo aiuto.

i noccioleti nella fasedi allevamento limitate sono le necessità dei giovani im-pianti. per un risparmio di concimi è oppor-tuno localizzare le eventuali somministrazioninei pressi della piantina dove sono concen-trati gli apparati radicali.anche in questo caso il periodo ottimale èquello che anticipa la caduta autunnale dellafoglie e prevede una somministrazione quasiesclusiva di azoto.sempre prima della caduta foglie possono es-sere utili alcune somministrazioni di concimifogliari a base di alghe e microelementi.

nutrizione dei noccioleti in piena produzioneil momento preferenziale di intervento rimane in assoluto quello di inizio autunnonel quale la pianta assorbe con più efficacia i nutritivi somministrati per poi tra-slocarli agli organi di riserva e alle radici. sarà soprattutto grazie a queste energieimmagazzinate che il germogliamento della successiva primavera avverrà con mag-giore o minore uniformità e vigoria.

sia per evitare che l’azoto somministrato possa rapidamente percolare nella faldasottostante, sia per favorire la mobilizzazione di elementi già presenti nel terreno,è consigliabile utilizzare concimi organo-minerali.

Una coltura associata al noccioleto, della quale spesso ci si dimentica, è il coticoerboso sottostante che, costituendo un’importante parte integrata nel complessoproduttivo, deve riceve adeguate cure anche a livello nutrizionale.

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

spRechi alimenTaRi |ATTUALITÀ

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UN PROBLEMA UNIVERSALE cOnTRO lO spRecO Di ciBO, DiRiTTO UmanO FOnDamenTale

SI ComBAttono

GLI SPRECHIALIMENTARI

ell’ambito dell’audizione per discuteredi tre proposte di legge presentatedagli On. gadda, mongiello e Faenzisulla limitazione degli sprechi alimen-

tari, coldiretti ha ribadito la centralità del temaricordando che il primo passo da compiere èquello di invertire la rotta, abbandonando unmodello di sviluppo industrializzato, che incen-tiva la delocalizzazione attraverso lo sfrutta-mento di risorse naturali ed energetiche benoltre le necessità. in pieno svolgimento di expo2015 - che ha aperto le porte ad un confrontodi dimensioni universali sulla individuazionedelle migliori strategie da attuare per nutrire ilpianeta e assicurare nuova energia per la vita -il tema della riduzione degli sprechi alimentarigioca un ruolo sostanziale nella programma-zione di un futuro che ci siamo impegnati a ri-disegnare nella carta di milano, a garanzia deldiritto umano fondamentale al cibo, secondocondizioni di accesso eque per tutti. proteggerel’ambiente, i paesaggi e la biodiversità sonoobiettivi possibili, a patto che si individui nellospreco alimentare un limite invalicabile al rag-giungimento degli stessi e si riconosca comefondamentale il contributo di tutte le forze po-litiche, economiche e sociali presenti sul terri-torio nella valorizzazione di filiere agricolecorte e di qualità, che fanno della stagionalità edella distintività aspetti peculiari della produ-zione, non replicabili in forme allungate di filiera.la filiera corta è proprio espressione di un mo-dello alternativo di agricoltura, che sa valoriz-zare la prossimità come ambito territoriale diazione entro cui è incoraggiata la realizzazionedi progetti che considerano il cibo non soltantocome merce di scambio ma come occasione di

affermazione identitaria e culturale. Un inter-vento normativo diretto sugli sprechi rappre-senta, allora, una risposta concreta alla sfidalanciata con la carta di milano, già da alcuni anniall’attenzione di operatori nazionali, di istitu-zioni europee ed organizzazioni internazionali,che forniscono dati drammatici sugli sfrutta-menti insensati delle risorse naturali e sui divariingiustificati, ancora troppo evidenti, tra norde sud del mondo. si apprezza, in particolare, laproposta di legge degli On. gadda, Fiorio edaltri, perché prevede la possibilità di estenderela categoria dei soggetti legittimati alla distribu-zione di prodotti alimentari per fini di solida-rietà sociale. in questo ambito, sarebbeopportuno un riferimento anche ai farmers’markets quali centri di distribuzione di prodottiagricoli ed ortofrutticoli, che possono garantirela disponibilità di alimenti rimasti invenduti allepersone che versano in uno stato di indigenza.Tra le misure incentivanti, sarebbe anche auspi-cabile un riferimento al ruolo dei comuni nellaprevenzione dello spreco e nella incentivazioneal consumo e alla commercializzazione di pro-dotti agroalimentari sostenibili e provenienti dafiliera corta, con l’ulteriore previsione specifica,nei bandi di gara per gli appalti pubblici di servizio forniture di prodotti alimentari destinati allaristorazione collettiva, di titoli preferenziali perle imprese che utilizzano tali prodotti agroali-mentari in quantità superiori ai criteri minimi

ambientali. la proposta di legge dell’On. mon-giello, invece, si segnala per aver previsto uncoinvolgimento diretto del servizio pubblico ge-nerale radiotelevisivo per sensibilizzare il pub-blico ad adottare comportamenti e misure voltia ridurre lo spreco alimentare. la riduzionedegli sprechi, infatti, passa anche attraversol’educazione e la promozione di stili di vita ade-guati. infine, la proposta di legge dell’On. Faenzipresenta, rispetto alle precedenti, un approcciosanzionatorio in relazione alle attività di ridu-zione degli sprechi alimentari, che non si ritienedi poter condividere. Tuttavia, appare interessante la previsione che iprodotti alimentari ritirati dalla vendita e inido-nei al consumo umano dal punto di vista igie-nico-sanitario possano essere ceduti ai consorziagrari costituiti in società cooperative per es-sere trasformati in compostaggio in ambito ru-rale al fine di garantire la fertilità organica delsuolo e valorizzare residui di natura organicaquali scarti provenienti dalle colture agricolebiologiche e deiezioni zootecniche. le propostedi legge presentate offrono, dunque, lo spuntoper interventi concreti e coldiretti ha rinno-vato, nel corso dell’audizione, la propria dispo-nibilità ad un approfondimento ulteriore sultema, che possa portare all’adozione di un testocondiviso e idoneo a premiare un modello disviluppo che sappia ridurre gli sprechi dalcampo fino alla tavola.

n

estate sta finendo, ma il nostro orto ri-chiede già alcune attenzioni per essereproduttivo anche nella stagione piovosae fredda che si profila all’orizzonte. pe-

peroni, melanzane e pomodori, specie se piantatitardivamente, continueranno a produrre fruttifino ad ottobre inoltrato (dipende anche dall’an-damento climatico). per questo nelle pulizie chedovremo fare possiamo evitare di “estirpare”

queste piante ancora così generose, progettandoper quegli spazi la piantumazione tardo autun-nale per ottenere prodotti alla fine dell’inverno.in tutti i vasi o spazi di terreno dove insistevanolegumi, insalate, basilico invece dobbiamo atti-varci per le nuove piantumazioni. prima di tuttoè necessario ripulire l’orto dai residui delle pas-sate coltivazioni. prima delle piogge e quindi del-l’indurimento del terreno, si deve provvedere aduna energica vangatura con la quale inseriamonel terreno anche il concime (il letame è perfetto).per chi possiede un orto in terrazzo, questo è ilmomento di cambiare la terra o di rigenerarlacon del compost maturo. in un vaso di medie di-mensioni quattro manciate di compost sono suf-ficienti. per l’orto in giardino, una voltaconcimato e vangato, il terreno deve essere ra-strellato sagomando a schiena d’asino il profilodella proda (la striscia di terra) per evitare ristagni.

prima di trapiantare o seminare è bene disegnareun progetto su carta con la disposizione dellenuove piante tenendo bene in conto alcuni fat-tori. cavoli. non devono essere coltivati nellostesso spazio per due anni consecutivi. in gene-rale, traggono benefici dalla consociazione coninsalate, spinaci, timo, menta e rosmarino, mentrenon convivono bene con patate, aglio e cipolla.le diverse varietà di cavolo dovrebbero esserecoltivate in spazi differenti. in generale tutte lepiante trovano giovamento dall’essere coltivatedove nella stagione estiva insistevano le legumi-nose (grandi fissatori d’azoto atmosferico). seminee trapianti. È il momento di seminare catalogna,cipolla bianca da raccogliere nella prossima pri-mavera, finocchi, lattughe da taglio, spinaci, rava-nello. Oltre ai cavoli, si possono trapiantareindivia e scarola, lattuga cappuccio e romana,porro e radicchi.

DAL CAMPOALLA TAVOLA

Nella foto alcuni esempi di piatti realizzati con la “cucina degli avanzi”. Ricette ottime e salutari chesi possono portare in tavola ogni giorno utilizzando anche un pizzico di fantasia.

orto nuovo

STAGIONENUOVA

L

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ATTUALITÀ|gRUppO cDc

TEMA DEL MESE:IL CONTROLLO DELLA VISTA

in collaborazione con

a vista è un bene prezioso e deli-cato e come tale va trattato. persalvaguardare al meglio la vista, siconsiglia di effettuare un controllo

periodico per verificare ed escludere l’insor-gere delle più comuni affezioni oculari o pa-tologie. per la diagnosi delle malattieretiniche è di grande importanza la Tomo-grafia a coerenza Ottica Basale, comune-mente chiamata con l’acronimo OcT, unarecente tecnica di imaging non invasiva chegrazie ad una Tc luminosa effettua un'analisidelle strutture retiniche mediante sezioni adalta risoluzione della retina. la Topografia corneale è un esame volto avalutare la salute della cornea, che consentedi studiarne forma e caratteristiche ottichee che è di fondamentale importanza per unacorretta valutazione della messa a fuoco del-l’occhio. la pachimetria corneale è inveceun’ecografia oculare che misura lo spessoredella cornea, esame indispensabile per laprogrammazione di interventi di chirurgiarefrattiva corneale. presso c.D.c. sono attiviinoltre, l’ambulatorio per il glaucoma el’ambulatorio della Retina, specifici per ladiagnosi e la cura di queste due aree dell’of-talmologia.

prestaZioni ocUlisticHe c.d.c.

- VisiTe OcUlisTiche - VisiTe OcUlisTiche peDiaTRiche

- ValUTaziOne ORTOTTica- eseRcizi ORTOTTici RiaBiliTaTiVi

- OcT - TOmOgRaFia a cOeRenza OTTica

- campO VisiVO cOmpUTeRizzaTO

- pachimeTRia cORneale

- TOpOgRaFia cORneale

- cURVa TOnOmeTRica DiURna

indaginemicroBiologicaocUlareil laboratorio analisi c.D.c. testa antibioticiusualmente reperibili sul mercato e utilizzatiper la terapia.

www.gruppocdc.it

L

torino centro via cernaia, 20 10122 Torinotorino centro via antonio Fabro 12/b 10122 Torinotorino centro via Raimondo montecuccoli 5f 10122 Torinotorino mirafiori via Don grazioli 11/a 10137 Torinotorino san donato via livorno38/d 10144 Torino torino san paolo via Villarbasse 27/a 10138 Torinotorino santa rita piazza santa Rita 8 10136 Torinotorino Vallette lucento corso Toscana 139/1 10151 Torinomoncalieri via martiri della libertà 11 10024 moncalieririvoli via Fratelli piol 63 10098 RivoliVenaria reale via iV novembre 16 10078 Venaria Realeasti corso galileo Ferraris 4/a 14100 astiBiella via antonio Bertodano 11 13900 Biellacuneo piazza Duccio galimberti 4 12100 cuneonovara via san Francesco d’assisi 20 28100 novaranovara corso giuseppe garibaldi 21 28100 novaraVerbania via sergio Bocci 11 28925 VerbaniaVercelli via san cristoforo 10 13100 Vercelli

SEDI

a oltre dieci anni, l’accordo tracoldiretti-epaca e c.D.c. per-mette di far crescere il valore dellaprevenzione e della sicurezza nella

cultura dell’impresa agricola ed unire la tu-tela dell’imprenditore, dei suoi familiari edegli ospiti della sua azienda con l’idea di unanuova agricoltura multifunzionale territorial-mente sostenibile. c.D.c. rappresenta unadelle realtà sanitarie più significative e dina-miche del piemonte, con un’attività diagno-stica completa presso sedi dislocate inmodo capillare su tutto il territorio regio-

nale: a Torino, Biella, cuneo, novara, Vercellie Verbania. grazie a tale collaborazione, isoci coldiretti-epaca possono accedere pri-vatamente a tutte le prestazioni con tariffa-rio agevolato esibendo la Tessera associativacoldiretti/ epaca, oppure tramite il ssn pre-sentando la richiesta del medico curante.inoltre presso gli uffici provinciali o zonalicoldiretti-epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagno-stiche presso tutti i centri c.D.c. e con as-soluto rispetto della privacy, il socio, tramiteil pin ricevuto in accettazione, può richie-dere la stampa del proprio referto online.periodicamente, tramite questa rubrica, viinformeremo su temi di interesse generalelegati alla prevenzione ed alla cura di pato-logie tipiche del mondo agricolo.

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COLTIVALA TUASALUTE

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

cORilicOlTURa e mOnFeRRaTO |ATTUALITÀ

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a 13a edizione della Fiera provinciale della nocciola piemonte,svoltasi sabato 5 settembre alla piagera di gabiano, ha confer-mato il buon andamento della coltivazione corilicola del mon-ferrato casalese ed in Valcerrina in particolare, con un’elevata

qualità del prodotto, confermata dagli esperti che hanno premiato i pro-duttori presenti. il 1° premio a Fulvio motta di gabiano con un punteggiodi 51,2, 2° Ornella Beccioi (51) e 3° paola gaviati (49,6) anche loro ti-tolari di aziende di gabiano. l’inaugurazione è avvenuta quando già i 28espositori giunti da tutta la zona e da lu avevano sistemato 45 sacchi e15 grandi contenitori per complessivi 80 quintali di sane e bellissimenocciole. il sindaco di gabiano Domenico priora ha quindi dato il via al-l’andamento della corrente annata ricordando tra l’altro che l’idea delrilancio agricolo con la corilicoltura si sta dimostrando vincente. l’Ono-revole cristina Bargero ha insistito sulla riconversione agricola che devecontinuare a rinnovarsi. l’ex sindaco mario Tribocco, forte sostenitoredella vocazione agricola del basso monferrato e promotore con paoloFilippi della prima Fiera provinciale della nocciola, ha osservato che ilcostante aumento della disoccupazione giovanile può trovare rimediocon la nascita dell’agricoltore-imprenditore il cui prodotto raggiunga di-rettamente il consumatore. il convegno è proseguito con gli interventidel responsabile corilicolo di coldiretti alessandria alberto pansecchie di Ferdinando Tersoglio presidente della cooperativa corilu.

EXPOINCITTÀ alla galleRia meRaVigli a mi-lanO in pRimO pianO eccellenze cOlDiReTTi

A GABIANOannaTa Di gRanDe QUaliTÀ e ResapeR la cOlTiVaziOne cORilicOla

Lell’ambito del programma expOinciTTÀ, i geometri italianihanno portato le eccellenze del monferrato all’expo. Dal 4 al13 settembre 2015 la galleria meravigli di milano ha ospitatoil “padiglione monferrato”, luogo di degustazioni e convegni,

eventi che hanno fatto conoscere al mondo i beni gastronomici di questoterritorio del piemonte meridionale.il ciclo di incontri è stato voluto dalcomune di casale monferrato, in partnership con l’associazione geo-monferrato, con il collegio dei geometri e geometri laureati di casalemonferrato e circondario, con il patrocinio di coldiretti. il padiglionemonferrato ha permesso di scoprire una parte di questo patrimonio -dal Barbesino, al tartufo bianco, dal riso ai krumiri, dalla muletta al buegrasso - e di conoscere gli infernot, gli “scrigni del vino” del monferratocasalese, cantine scavate nei secoli nella pietra utilizzata poi per costruireabitazioni contadine, veri capolavori di ingegneria rurale. 47 strutture cen-site tra il 2005 e il 2014 da un gruppo di giovani geometri guidati dagli in-segnanti dell’istituto caT leardi di casale monferrato, inserite nelpatrimonio UnescO anche grazie al progetto esteso di riqualificazionedelle abitazioni rurali ad essi collegate, realizzate dai professionisti delcollegio dei geometri e geometri laureati della cittadina monferrina.se non avete avuto modo di recarvi al padiglione monferrato non vi restache visitare i suoi splendidi territori e guardare le suggestive immaginidella galleria fotografica. Ricordate però che è tempo di vendemmia, ilperiodo migliore per poter godere della bellezza delle cantine, dell'incantodelle vigne e, se vi organizzate per tempo, potrete anche tagliare l’uvache dà vita a un vino, quello monferrino, tra i migliori al mondo.

n

nella foto il momento del taglio del nastro da parte dell’On. cristinaBargero. Dal convegno confermato il buon andamento della stagione.

Il Monferrato in vetrina

nella foto un momento della presentazione dell’iniziativa. a portare ilsaluto per coldiretti il presidente della zona di cerrina mauro Bianco.

Piagera: 13a edizioneFiera della Nocciola

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26 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

ATTUALITÀ| VOUcheR e assUnziOni

DATORI DI LAVORO

l’inps è intervenuta con la circolare n.149del 12 agosto 2015 sul lavoro accessorio a se-guito delle novità normative, fornendo le primeindicazioni dopo che il decreto legislativo 15giugno 2015, n.81 art. 48; 49; 50 sulla “Disciplinaorganica dei contratti di lavoro e revisionedella normativa in tema di mansioni, a normadell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicem-bre 2014, n.183”, consente il ricorso a presta-zioni di lavoro accessorio per le attivitàlavorative in tutti i settori produttivi, garan-tendo, nel contempo, la piena tracciabilità deibuoni lavoro acquistati.

Tale norma introduce importanti novità:

• limite massimo del compensoche il prestatore può percepire;

• possibilità di remunerazionecon i voucher dei soggetti percettoridi prestazioni integrative del salario e/odi prestazioni a sostegno del reddito;

• obbligo di comunicazione preventivain capo al committente;

• acquisto esclusivamente telematica dei voucher da parte di committentiimprenditori o professionisti.

per qualsiasi chiarimento o approfondimentosull’argomento vi invitiamo, stante anche le spe-cificità previste per il settore agricoltura, a con-tattare gli uffici coldiretti.

VOUCHER:

LA NUOVAPROCEDURA

L’InpS SpIegA

con circolare congiunta del ministerodell'interno e del ministero del lavoro e dellepolitiche sociali n.4454 del 7 agosto 2015 èstata disposta la proroga del termine per leistanze relative alla programmazione transito-ria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non co-munitari per lavoro non stagionale nelterritorio dello stato per l'anno 2014" di cui alD.p.c.m. 11 dicembre 2014. come indicato nel provvedimento congiunto,tale termine, già fissato con nota delle citate am-ministrazioni del 22.12.2014, viene ora proro-gato fino alle ore 24 del 31 dicembre 2015. laquota complessiva di 17.850 ingressi di cittadinistranieri non comunitari per motivi di lavoro su-bordinato non stagionale e di lavoro autonomo,fissata dal D.p.c.m 11 dicembre 2014, risulta es-sere stata utilizzata dagli sportelli unici per l'im-migrazione (sUi) delle prefetture in misurafortemente ridotta (circa il 21,8 % del totale).

EXTRAUE,

31 DICEMBRE 2015i termini per le richieste

del nulla ostaFLUSSI 2014

prorogAtI ALÈ reato assumerestranieri irregolari,

Il datore di lavoro è tenuto a verificareil possesso del permesso di soggiorno

in capo al lavoratore stranieroindipendentemente da quanto affermato

da quest’ultimo

stante anche l’intensificarsi dei controlliispettivi, vi ricordiamo che, occupare alle pro-prie dipendenze un lavoratore straniero privodel permesso di soggiorno costituisce reatoai sensi del Testo unico sull’immigrazione econdizione dello straniero, a prescindere dalladurata delle prestazioni lavorative effettuateo dalla stabilità del rapporto di lavoro. il da-tore di lavoro è tenuto a verificare il possessodel permesso di soggiorno in capo al lavora-tore straniero indipendentemente da quantoaffermato da quest’ultimo.

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

DaTORi Di laVORO |ATTUALITÀ

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inps, con la circolare 7/08/2015 n.147,ha fornito le nuove linee guida che i pro-pri ispettori dovranno osservare du-rante l’attività di accertamento 2015

che sarà diretta a contrastare anche il c.d. lavorofittizio. il fenomeno consiste nell’apposita crea-zione o nell’utilizzo di matricole già attive, su cuifar confluire flussi Uniemens contenenti nomi-nativi di falsi lavoratori al solo fine di costituire po-sizioni assicurative per percepire indebitamentetalune prestazioni previdenziali. per contrastare ilfenomeno in parola sono stati individuati specifici“indici di rischio” in grado di riconoscere le pecu-liari anomalie presenti all’interno di tali denunce.sulla base di tali indici di rischiosità preliminare,sa-ranno introdotte nuove forme di controllo deiflussi Uniemens in ingresso che, oltre a verifi-carne la correttezza formale, verificheranno la“congruità” sostanziale dei flussi, intercettandoquelli a rischio prima del pagamento indebito dellaprestazione. inoltre, sarà accuratamente monito-rata la vita lavorativa di quei lavoratori per i qualiè già stato operato un annullamento del rapportodi lavoro. È stata, in pratica, realizzata una “blacklist” di soggetti che già in passato si sono resi pro-tagonisti di rapporti di lavoro fittizi. la “storia con-tributiva” di questi soggetti sarà seguita emonitorata nelle denunce mensili (Uniemens) otrimestrali (Dmag) e, nei casi ritenuti a rischio,sarà generato in automatico un alert sul flusso tra-smesso che farà scattare l’immediato controllo“sostanziale” a cura del funzionario territorial-mente competente. la “black list” sarà costante-

mente aggiornata alla luce di tutti gli ulteriori an-nullamenti effettuati. altri controlli riguarderannoaziende che hanno sede legale in una determinataprovincia, mentre le sedi operative si trovano inprovince appartenenti ad altre regioni. in questicasi può verificarsi che le domande di prestazionia sostegno del Reddito vengono presentatepresso una sede inps diversa (quella in cui hannola residenza i lavoratori interessati), rispetto a quelladove risulta essere svolta l’attività lavorativa. Que-sto disallineamento, creato ad arte, rende proble-matico ogni controllo alla sede che eroga leprestazioni per competenza territoriale. l’attivitàdi controllo avrà ad oggetto anche le compensa-zioni indebite tra soggetti diversi. il fenomeno con-siste nel pagamento della contribuzione inpsmediante l’utilizzo di presunti crediti di altri sog-getti. Questi ultimi subiscono un danno (in caso diesistenza del credito); in caso contrario il danno èsubito dall’erario. nella nuova ottica i controllimuoveranno, oltre che sui pagamenti già effettuati,anche in via preventiva con l’obiettivo di “rifiutare”tali forme illecite di pagamento ed evidenziare im-mediatamente l’irregolarità dell’azienda, anche aifini del DURc. non mancheranno controlli delleagevolazioni contributive. Tramite la piattaforma

TUTOR è in corso uno specifico controllo relati-vamente alle agevolazioni già percepite dalleaziende e previste dalla legge 407/90 per le assun-zioni di “inoccupati/disoccupati da almeno 24 mesio sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamentostraordinario di integrazione salariale”. Tale attivitàdi controllo sarà estesa a tutte le altre forme diagevolazioni e di riduzione della contribuzione. icontrolli saranno indirizzati alla verifica della pre-senza di tutti i requisiti (aziendali, requisiti dei lavo-ratori e limite temporale) previsti per il godimentodei benefici già percepiti ed al recupero di quellinon spettanti. in prospettiva, tramite l’incrocio dibanche dati interne ed esterne all’istituto, l’attivitàdi controllo avrà come obiettivo il blocco imme-diato dei flussi contributivi che presentino formedi riduzione della contribuzione non spettante oanomala. infine oggetto di verifica saranno i con-guagli. più precisamente in aggiunta ai controlli or-dinari ex-post finalizzati alla verifica della effettivaspettanza degli importi conguagliati a titolo di anF,malaTTia e maTeRniTÀ e al recupero dellesomme indebitamente conguagliate, l’attività pro-seguirà secondo due nuove direttive: l’identifica-zione delle truffe riguardanti prestazioni pagatedirettamente al lavoratore e comunque congua-gliate dall’azienda e, nel caso degli anF, congua-gliate per più persone dello stesso nucleofamiliare; il controllo puntuale e automatizzato ditutte le denunce Uniemens al fine di verificarnela congruità e la deviazione dagli standard, definitiincrociando settore di attività, dimensione azien-dale, collocazione geografica e retribuzioni ero-gate. in tal modo tutte le denunce “anomale”saranno oggetto di verifica immediata da parte deifunzionari sul territorio, prima che le somme ven-gano effettivamente conguagliate. Un’ulteriore ti-pologia di controllo riguarderà gli importi versatidalle aziende a titolo di accantonamento mensiledel TFR e gli importi dalle stesse conguagliati sul-l’Uniemens. la fattispecie fraudolenta si concre-tizza essenzialmente nei casi in cui l’aziendaconguagli un’anticipazione di TFR in mancanza dirichiesta da parte del lavoratore interessato. Taleconguaglio decrementa la quota a disposizione dellavoratore che, al momento della cessazione delrapporto di lavoro, si vedrà corrispondere un im-porto a titolo di TFR inferiore al dovuto.

INPS:SUL LAVORO FITTIZIO,COMPENSAZIONI INDEBITE,

AttIvItà ISpettIvA

L

‘conguagli e agevolazioniCONTRIBUTIVE

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28 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

ATTUALITÀ| Regime piccOli agRicOlTORi

I VANTAGGI esOneRO Dagli OBBlighi Del gReening e Dagli OBBlighi Della cOnDiziOnaliTÀ

AdeSIone entro IL

REGIME

on il Dm 6513 del 18 novembre2014 l’italia ha deciso di applicare ilRegime per i piccoli agricoltori comesemplificazione dei pagamenti diretti.

Tale Regime consente di ricevere un paga-mento unico ed alternativo al pagamento dibase, al greening, al pagamento per i giovani eal pagamento accoppiato. il Regolamento1307/2013 ha previsto diverse possibilità dicalcolo del sostegno. l’italia ha deciso di con-cedere un pagamento pari all’importo dei pa-gamenti diretti nel 2015. ciò vuol dire chel’agricoltore, successivamente all’adesione alRegime, riceverà un pagamento pari all’im-porto spettante nel 2015 e derivante dallasomma del pagamento di base, del greening, delpagamento per i giovani (qualora ne avesse di-

ritto) e del pagamento accoppiato. l’importomassimo del pagamento per i piccoli è pari a1.250 euro, mentre l’importo minimo corri-sponde alla soglia minima di accesso ai paga-menti diretti pari a 250 euro, per il 2015 e2016, e pari a 300 euro dal 2017. l’adesione alregime dei piccoli è facoltativa e deve essereeffettuata entro il 15 ottobre 2015; tale scelta,però, non è “irreversibile” e l’agricoltore puòdecidere di uscire dal regime in modo defini-tivo. i vantaggi derivanti dall’adesione al regimedei piccoli agricoltori consistono nell’esonerodagli obblighi del greening e dagli obblighi dellacondizionalità. per tutta la durata della parte-cipazione al regime, i beneficiari devono: man-tenere almeno un numero di ettari ammissibilicorrispondente al numero di titoli in proprietào in affitto nel 2015; essere destinatario del pa-gamento per un ammontare non inferiore aeuro 250 per gli anni 2015 e 2016 e euro 300a partire dal 2017. i titoli assegnati nel 2015

all’agricoltore che partecipa al regime dei pic-coli sono considerati attivati e utilizzati pertutta la durata della partecipazione a tale re-gime. Tali titoli, in caso di uscita dal regime,sono soggetti al meccanismo di convergenza.inoltre, i titoli detenuti dagli agricoltori chepartecipano al regime non sono trasferibili,tranne in caso di successione effettiva o anti-cipata. in tal caso, gli agricoltori che ricevono ititoli da un agricoltore che ha partecipato alregime dei piccoli sono ammessi a parteciparea tale regime se soddisfano i requisiti per be-neficiare del pagamento di base e se ereditanotutti i titoli. si possono verificare due situazionidistinte: l’agricoltore che riceve i titoli e l’agri-coltore che “cede” i titoli hanno entrambi ade-rito al regime dei piccoli, oppure l’agricoltoreche riceve i titoli (e ne possiede di propri) nonha aderito al regime dei piccoli, mentre chicede i titoli è un piccolo agricoltore. nel primocaso, l’erede può scegliere se mantenere il pro-prio regime di piccolo agricoltore o subentrarein quello ricevuto tramite successione, oppure,in alternativa, può decidere di uscire dal regimedei piccoli e aderire al regime di pagamento dibase; la mancata scelta equivale a richiesta diritiro dal regime dei piccoli. nel secondo caso,la richiesta di attivazione dei titoli di cui l’eredeè già in possesso si considera come una richie-sta di ritiro dal regime per i piccoli agricoltoriricevuto per successione. secondo quanto sta-bilito dal Dm 6513 del 18 novembre 2014 (art.28, comma 2) gli Organismi pagatori hannol’obbligo di comunicare agli agricoltori la stimadell’importo del pagamento in tempo utileprima della data del 15 ottobre 2015, corri-spondente alla data limite per l’adesione al re-gime. si tratta comunque di un importo

provvisorio in quanto l’importo definitivopotrà essere fissato solo successivamente alladeterminazione del valore definitivo dei titolie degli importi unitari per il sostegno accop-piato facoltativo. inoltre, ai sensi dell’articolo18 del Dm 26 febbraio 2015 n. 1420, gli agri-coltori che hanno aderito al regime per i pic-coli agricoltori e che non richiedono altri aiutipossono detenere un fascicolo aziendale ag-giornato in forma semplificata, il cui contenutoinformativo e documentale obbligatorio è limi-tato alle informazioni sulla composizione strut-turale. a partire dal 2016 la domanda devecontenere: tutte le informazioni necessarie perstabilire la conformità al regime; una dichiara-zione con la quale il beneficiario attesta di averpreso atto delle condizioni particolari relativeal regime per i piccoli agricoltori. Oppure devecontenere la richiesta di ritiro dal regime deipiccoli. negli anni successivi l’adesione, l’agri-coltore può decidere di uscire dal regime inmodo irreversibile. Tali soggetti non hanno piùdiritto a partecipare al regime, anche in casodi successione effettiva o anticipata. anche gliagricoltori che sono divenuti beneficiari del so-stegno concesso nell’ambito della misura “svi-luppo delle aziende agricole e delle imprese”,prevista nello sviluppo rurale, escono dal re-gime e perdono il diritto di adesione. anche lapresentazione di una domanda unica dal 2016con richiesta di pagamento di uno qualsiasidegli aiuti previsti dal regime dei pagamenti di-retti (pagamento di base, giovani o accoppiato),compresa la richiesta di attribuzione di titolidalla riserva, corrisponde ad una richiesta di ri-tiro dal regime dei piccoli. gli uffici caa di col-diretti sono a disposizione per ulteriorichiarimenti.

C

DEI PICCOLIAGRICOLTORI,

15 OTTOBRESemplificazione: tutte le novità

per i Pagamenti Diretti

Gli uffici CAA di Coldiretti

sono a disposizione

per ogni chiarimento.

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

mense scOlasTiche |ATTUALITÀ

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ANALISI COLDIRETTI /IXÉ TUTTi D’accORDO, ai BamBini seRVOnO ciBi più sani anche a scUOla

no A CIBI etnICIIn menSA dA

SCUOLA:

uasi un italiano su quattro (23%) ècontrario alla distribuzione di cibietnici nelle mense scolastiche anchese una maggioranza del 43% è invecefavorevole mentre il 29% è indiffe-

rente al problema o non risponde. e’ quantoemerge da una analisi coldiretti/ixe’ all’iniziodell’anno scolastico. Quello della mensa - sot-tolinea la coldiretti - è uno degli aspetti dellavita scolastica più sentiti da nonni e genitori conoltre la metà degli studenti fino a 13 anni iscrittialla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria diprimo grado che pranza a scuola o tutti i giornio nei giorni in cui è previsto. Tra i contrari, lapaura che i bambini non gradiscano il cibo spa-venta il 35% mentre il 61 ritiene che la cucinaitaliana sia la migliore del mondo. al contrario -continua la coldiretti - tra i favorevoli ai cibi et-nici l’86% sottolinea l’importanza di avvicinarsie conoscere nuove culture. in ogni caso - af-ferma la coldiretti - il 52% degli italiani consi-dera il costo delle mense scolastiche adeguato

mentre per il 25% è eccessivo. la situazione èmeno netta sul piano della valutazione dellaqualità che per il 23% è positiva, per il 42% ap-pena sufficiente e per il 20% negativa, mentre il14% non risponde. Una netta maggioranzadell’83% - continua la coldiretti - ritiene che lemense dovrebbero offrire i cibi piu’ sani pereducare le nuove generazioni dal punto di vistaalimentare mentre solo il 13% ritiene che do-vrebbero essere serviti i piatti che piacciono dipiù. Una criticità emerge infatti sul piano del-l’impegno della scuola alla qualità alimentare cheil 35% di genitori e nonni giudica insufficiente.Una preoccupazione fondata sul fatto che lostesso sistema di sorveglianza Okkio alla salute,promosso dal ministero della salute “i bambiniin sovrappeso sono infatti il 20,9% mentre quelliobesi sono il 9,8% sulla base di un campione dieta compresa 8-9 anni nelle scuole primarie. sitratta del risultato di cattive abitudini con l’8%dei bambini che salta la prima colazione e il 31%che la fa non adeguata, ma anche con il 41% che

assume abitualmente bevande zuccherate e gas-sate mentre solo il 25% dei genitori dichiara chei propri figli non consumano quotidianamentefrutta e verdura. anche per questo oltre un mi-lione di bambini avrà l’opportunità durante ilnuovo anno scolastico di andare a lezione nelleaziende agricole in campagna dove si sono mol-teplicate le fattorie didattiche in tutte le regioni.l’obiettivo è far conoscere e promuovere nellescuole la nuova esperienza della vita in campa-gna grazie all’esperienza di agricoltori adegua-tamente formati attraverso la conoscenza delleproduzioni tipiche, del rapporto tra prodotto eterritorio e del rapporto tra alimentazione e sa-lute. Un obiettivo che rientra nel progetto “edu-cazione alla campagna amica” della coldirettiper formare dei consumatori consapevoli suiprincipi della sana alimentazione e della stagio-nalità dei prodotti per valorizzare i fondamentidella dieta mediterranea e ricostruire il legameche unisce i prodotti dell’agricoltura con i cibiconsumati ogni giorno.

Q

COLDIRETTI,

1 Italiano su 4

Consumi: É record+20% per il biologico

Nel 2015, spesa a 2,5 miliardi

Le fattorie didattiche sono prontead ospitare i piccoli consumatori

nell’ambito del progetto Educazionealla Campagna Amica

aumentano del 20% gli acquisti di prodottibiologici in italia nel 2015 con un fatturatoannuale superiore a 2,5 miliardi di euro, ilrecord di sempre e sei volte superiore ai va-lori degli anni 2000. il biologico - afferma lacoldiretti - rappresenta ormai il 2,5% deiconsumi alimentari degli italiani e a soste-nerne le vendite oltre al dettaglio tradizio-nale è anche il boom delle vendite direttedei produttori agricoli come la rete dellefattorie e dei mercati degli agricoltori dicampagna amica che contano su circa die-cimila punti vendita.

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30 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

EPACA|nOViTÀ pReViDenziali [pagina a cura di marino Ravera]

articolo 5 della legge 3 agosto 2007,n.127 prevede la corresponsione di unamensilità aggiuntiva cosiddetta “quattor-dicesima” in presenza di determinate

condizioni di età, di contribuzione e di reddito afavore dei titolari di uno dei trattamenti pensioni-stici a carico dell’inps o di altri enti.età e limiti di redditocome già sottolineato, i pensionati beneficiari della“quattordicesima” debbono avere un’età pari osuperiore ai 64 anni (per l’anno 2015 sono interes-sati i soggetti nati prima del 1 gennaio 1952) e nonpossedere un reddito individuale relativo al cor-rente anno pari a euro 9.788,86. i redditi da con-siderare sono quelli di qualsiasi natura, compresianche i redditi esenti da imposte.non devono, viceversa, essere calcolati nel reddito:

• trattamenti di famiglia comunque denominati;

• indennità di accompagnamento;

• reddito della casa di abitazione;

• tratt. di fine rapporto comunque denominati;

• competenze arretrate sottoposte a tassazione separata;

• pensioni di guerra;

• indennità per i ciechi parziali e indennitàdi comunicazione per i sordi perlinguali;

• indennizzo per danni da trasfusioni, emoderivati e vaccinazioni obbligatorie;

• sussidi economici che comuni ed altri enti erogano agli anziani per situazioni contingentie senza caratteristiche di continuità;

• somma di 154,94€ di importo aggiuntivo ex legge 388/2000.

anzianità contributivail beneficio spettante non è di importo fisso ma ècollegato, oltre che al reddito, alla gestione di ap-partenenza della pensione (dipendente, autonomo)e all’anzianità contributiva complessiva, cioè allesettimane di versamento che può far valere l’in-teressato (si veda tabella allegata).

poiché sono utili, a tale fine, sia i contributi figu-rativi che quelli a supplemento, si ritiene oppor-tuno richiamare l’attenzione degli interessati suquesti due elementi, in quanto un corretto accre-dito potrà attribuire un beneficio economico siaper la “quattordicesima” ed indipendentementeda essa all’importo in pagamento.

i contributi figurativii periodi di assenza dal lavoro o privi di attivitàpossono essere coperti mediante l’accredito dicontributi figurativi, che non comportano maialcun onere per il soggetto interessato. alcuni ac-

crediti avvengono d’ufficio, cioè senza necessità didomanda, mentre altri richiedono una esplicitaistanza all’inps.

Tra questi ultimi rientrano:

• servizio militare;

• malattia ed infortunio;

• maternità.

in presenza di uno o più di questi eventi verificatosinel corso della vita assicurativa, occorre procederealla richiesta di accredito della contribuzione figu-rativa all’inps.

il supplementoQualora il pensionato possa far valere, dopo la decorrenza della pensione,altra contribuzione per attività lavorativa, dipendente od autonoma oppurecontribuzione figurativa, potrà presentare domanda all’inps per la valorizza-zione dei predetti contributi. sia per quanto riguarda la contribuzione figu-rativa, che per quella a supplemento, il patronato epaca della coldiretti è adisposizione per assistere le persone interessate all’accredito dei contributied alla presentazione della relativa domanda di ricostituzione o supplementodella pensione.

pagamento di luglio 2015l’inps ha confermato che la “quattordicesima” è stata attribuita in via gene-ralizzata sulla mensilità di luglio 2015, ai soggetti che siano risultati in possessodei requisiti reddituali previsti e che, alla data del 31 luglio 2015, abbianoun’età maggiore o uguale a 64 anni. a coloro che perfezionano l’età richiestadal 1 agosto 2015 in poi, la corresponsione verrà effettuata con una succes-siva elaborazione sulla rata di dicembre 2014.

importanteai pensionati ai quali, pur rispettando tutti i requisiti, il beneficio non è stato

corrisposto a livello centrale dall’inps per assenza delle informazioni reddi-tuali, la prestazione sarà attribuita su richiesta dell’interessato. l’inps, per al-cune casistiche, sta inviado anche una lettera sollecitando i pensionati apresentare la relativa richiesta corredata dalla dichiarazione reddituale rela-tiva all’anno 2014. Qualora vi siano pensionati che, pur rientrando nei limitidi reddito, non ricevano tale beneficio, sono invitati a presentarsi negli ufficidi zona del patronato epaca per la predisposizione dell’istanza.

>PA

TRON

ATO

BEN

EFIC

I Un appROFOnDimenTO sUlla “QUaTTORDicesima Di pensiOne” DOpOl’aRTicOlO appaRsO sUl nUmeRO scORsO Di agRicOlTURa alessanDRina

Coloro che, in possesso dei requisiti richiesti, continuano a non ricevere tale beneficio si rivolgano al Patronato Epaca

L

anni di contriBUZione

lavoratori dipendenti

lavoratori autonomi

limitedi reddito

somma aggiuntiva

limite di reddito massimo

<15 anni <18 anni

€ 9.786,86

€ 336,00 € 10.122,86

>15 anni <25 anni >18 anni <28 anni € 420,00 € 10.206,86

>25 anni >28 anni € 504,00 € 10.290,86

Contributi figurativi e a supplemento per un beneficio economico

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

scaDenze - cOnsiglieRe ecclesiasTicO |ORGANIZZAZIONE

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a colloqUio con il consigliere ecclesiastico

stato celebrato dapoco un sinodostraordinario sulla

famiglia e ne è stato con-vocato uno straordinarioper il prossimo mese diottobre. papa Francescosta preparando questoevento con un lungo ciclodi catechesi sul tema, nelleudienze del mercoledì.l’estate, ormai alle spalle, èstata particolarmente in-fuocata non solo per le temperature mairaggiunte in passato, ma per le roventi po-lemiche a tutti i livelli, per le proposte dilegge che dovrebbero regolare tutte leforme di unione e convivenze alternativealle famiglie tradizionali. Qui, vogliamoparlare delle famiglie costituite da unuomo, una donna e dai figli di questouomo e di questa donna che scelgono direalizzare - con tutti i limiti umani - un di-

segno divino. Una famiglianormale che non ha mai ildiritto di essere all’onoredella cronaca. seguiamo,per questo, quanto ci diceil papa. la famiglia vive laresponsabilità di cOmU-nicaRe la FeDe, sia alsuo interno che al-l’esterno. il quarto coman-damento ci chiede dionorare il padre e lamadre. mentre gesù ha

detto quelle parole che tutti conosciamo:chi ama il padre o la madre più di me nonè degno di me (matteo10,37). gesù non vuole cancellare il quarto co-mandamento, che è il primo grande co-mandamento verso le persone. gesù nonpuò chiederci di essere insensibili a questilegami familiari dopo aver compiuto il mi-racolo per gli sposi di cana, dopo aver re-stituito figli e figlie alla vita familiare. gesù

vuole affermare il primato della fede inDio e il paragone più significativo sono gliaffetti familiari.la fede riempie questi af-fetti di un senso più grande per accoglierecome fratelli e sorelle anche coloro chesono ai margini di ogni legame. i cristianisono invitati a mettere i legami familiarinell’alleanza col signore che li protegge eli svincola dall’egoismo, li custodisce daldegrado. Tutto questo è una Benedizioneper i popoli e riporta la speranza sullaterra. Quando un uomo e una dona si sa-crificano per un figlio d’altri e non soloper il proprio, ci spiegano cose dell’amorepiù di molti scienziati e psicologi. Ridareprotagonismo alla famiglia che ascolta laparola di Dio, è come diventare vinobuono alle nozze di cana. solo l’alleanzadella famiglia con Dio può contrastare laDeseRTiFicaziOne comunitaria dellenostre città.

don ivo

è

SCADENZA IMPOSTA ADEMPIMENTI SOGGETTI OBBLIGATI

15OTTOBRE

IVA

emissione attura differita per la cessione di beni spe-diti o consegnati nel mese precedente, la cui consegnarisulti da un DDT o da altro documento idoneo a iden-tificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa.

16OTTOBRE

IVA liquidazione e versamento dell’iVa a debitodel mese di settembre 2015.

contribuenti iVa mensili.

16OTTOBRE

CONTRIBUTIINPS

Versamento contributi inps (1° trimestre 2015)dei datori di lavoro agricolo.

datori di lavoro agricolo.

16OTTOBRE RITENUTE

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondonoredditi soggetti a ritenute.

26OTTOBRE

IVAINTRASTAT

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi in-tracomunitari relativi al mese di settembre.

operatori intracomunitaricon obbligo mensile.

26OTTOBRE

IVAINTRASTAT

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi in-tracomunitari relativi al terzo trimestre.

operatori intracomunitaricon obbligo trimestrale.

[scadenze a cura di Daniela colombini]

Famiglia, sì graZie

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32 AGRICOLTURA A. |n°8 • settembre 2015

ATTUALITÀ|meRcaTinO annUnci

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n°8 • settembre 2015| AGRICOLTURA A.

aTTUaliTÀ |ORGANIZZAZIONE

33

gricoltura sociale vuole dire parlare di produzioni e dieconomia, vuole dire non solo offrire dei servizi incampo sociale, ma offrire sul territorio prodotti chehanno un valore aggiunto notevole. Un valore aggiunto

di cui coldiretti é consapevole e per cui valuta positivamente l’ap-provazione e l’avvio della legge sull’agricoltura sociale”, con questeparole il direttore di coldiretti alessandria simone moroni ha com-mentato il via definitivo alla legge sull’agricoltura sociale. sono sva-riate e diversificate le esperienze di agricoltura sociale:dall’inserimento lavorativo di soggetti con dipendenze, all’agricol-tura terapeutica, l’ippoterapia, agli agriasilo e agli orti per anzianivolti a migliorare la qualità della vita e la socialità. “nasce un nuovomodello di Welfare che vede l’agricoltura protagonista con progettiimprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabiliche devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla per-sona”. e’ quanto afferma il presidente della coldiretti Robertomoncalvo nell’esprimere apprezzamento per il via definitivo allalegge sull'agricoltura sociale dove sono impegnate già oggi oltremille imprese agricole e cooperative, attorno alla quale gravitanomigliaia di rifugiati, detenuti, disabili, tossicodipendenti. lungo tutta la penisola, nelle aree rurali come in quelle periurbane- sottolinea la coldiretti - stanno nascendo esperienze molto di-versificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinse-rimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza (droga ealcool in particolare) all’agricoltura terapeutica (ortoterapia, ippotera-pia ecc.), con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche ilreinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate (minori arischio, disoccupati di lunga durata, ecc.) e l’attività agricola volta almiglioramento del benessere e della socialità (agriasilo, orti per glianziani, ecc.). Questa diversificazione - precisa la coldiretti - si pa-lesa con l’innesto di pratiche di agricoltura sociale nelle diverse ti-pologie di coltivazioni, di allevamenti e di attività di servizio:agriturismo, ristorazione, punti vendita aziendali, fattorie didattiche.con la nuova legge si definisce una cornice comune, da valorizzaree promuovere anche nei nuovi psR che accompagneranno lo svi-luppo delle aree rurali fino al 2020. “l’agricoltura sociale è la puntapiù avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente soste-nuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare losviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale”, haaffermato il presidente della coldiretti Roberto moncalvo. “Unasvolta epocale - conclude moncalvo - con la quale si riconosce chenei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il lorovalore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fattodi tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e divalorizzazione della persona”.

AGRICOLTURA SOCIALEUn nUOVO mODellO Di WelFaRe OppORTUniTa’ peR RiFUgiaTi, DeTenUTi e DisaBiliTUTela Delll’amBienTe e DiFesa Della salUTe

A“Un’esperienza di successoper le imprese Coldiretti

arrivo del maltempo è forse l’ultima chance per far gioire gli ap-passionati di funghi che attendono la pioggia come manna dalcielo dopo una stagione iniziata male con scarse raccolte a causadella siccità che ha segnato l’estate 2015. e’ quanto afferma la

coldiretti nel sottolineare che l’andamento climatico dell’estate conmeno pioggia e temperature medie più elevate non ha favorito fino adora la nascita dei preziosi miceli. nella prima decade di agosto - sottolineala coldiretti - sono cadute il 62,1% in meno di precipitazioni, ma rispettoalla media sono stati avari di pioggia anche i mesi di luglio (-56%), giugno(-5%), di maggio (-29%) e aprile (-43%), secondo le elaborazioni su datiUcea. le poche precipitazioni che si sono verificate sono state rapide eviolente mentre - sottolinea la coldiretti - la nascita dei funghi per essererigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza pioggetorrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all’in-terno del bosco. e l’italia dispone di oltre 10 milioni di ettari di boscoche - riferisce la coldiretti - coprono un terzo dell'italia e possano por-cini, finferli, trombette, chiodini e le altre numerose specialità note agliappassionati. l’attività di ricerca - conclude la coldiretti - non ha solouna natura hobbistica che coinvolge moltissimi vacanzieri ma svolge ancheuna funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rap-presenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “profes-sionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali,con effetti positivi sugli afflussi turistici.

NON SOLO HOBBY l’anDamenTO climaTicODi Fine esTaTe nOn ne ha FaVORiTO la nasciTa

Il 2015?Una stagione “NO” per gli appassionati di funghi

L

‘autunno inizia con una ondata di maltempo accompagnata daun forte abbassamento delle temperature in italia dove l’estateclimatologica si classifica al terzo posto e sale sul podio dellepiu’ calde dal 1800 con una temperatura media superiore di 2,3

gradi centigradi rispetto al periodo di riferimento 1971-2000. e’ quantoafferma la coldiretti in occasione dell’inizio ufficiale dell’autunno 2015,sulla base dei dati isac cnr. si conferma - sottolinea la coldiretti - la ten-denza ai cambiamenti climatici anche in italia dove l’estate piu’ calda si èverificata nel 2003 con al secondo il 2012 ma è significativo il fatto chele dieci temperature estive piu’ alte si concentrano negli anni successivial 2000. Un andamento in linea con quanto sta avvenendo a livello mon-diale dove l’estate 2015 si è classificata addirittura come la piu’ calda disempre con una temperatura combinata della terra e della superficie deglioceani superiore di 0,85 gradi la media del ventesimo secolo secondoelaborazioni coldiretti su dati del noaa. national Oceanic and atmo-spheric administration, che rileva le temperature dal 1880. “Un segnalemolto chiaro in vista del vertice Onu previsto a parigi sul clima a dicem-bre dal quale si attendono impegni significativi ed urgenti”, afferma il pre-sidente della coldiretti Roberto moncalvo.

MALTEMPO: Finisce la TeRza esTaTepiU’ calDa Da 2 secOli

L

‘Arrivo dell’Autunno segnato da forteabbassamento delle temperature

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Lutti

Coldiretti Alessandria è vicina alla famiglia

Mignone, per la scomparsa del caro

gIUSEPPESocio di Casalbagliano

Località San Pietro

✟ 21/10/1927 - Settembre 2015 ✟

✟24/12/1949 - 03/08/2015✟

La Dirigenza e la Struttura della Coldirettidi Alessandria, prendono parte all’immenso

dolore della moglie Patrizia e della figlia Beatrice,per la scomparsa del caro

DOTT. PIER gIACOMO

bETTAFigura indimenticabile per il suo impegno

con la LILT, Lega per la Lotta contro i Tumori,da sempre a fianco di Coldiretti nelle iniziative

realizzate sul territorio provinciale.

ORGANIZZAZIONE|aTTUaliTÀ-lUTTi

Sentite condoglianze da parte della Coldiretti

di Alessandria alla famiglia Maranzana,

in particolare alla moglie Rosa e ai figli,

per la perdita del caro

SELvIOSocio di Ovada

Coldiretti Alessandria prende parte

al dolore di Giuseppe Mangiarotti,

per la perdita della cara mamma

vENERANDAfAbbRISSocia di Sezzadio

✟ 10/08/1939 - 09/09/2015 ✟

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟24/09/1953 - 05/08/2015✟

La Federazione Coldiretti di Alessandria, si unisce al dolore della famiglia Mazza,

in particolare del figlio Giovanni,per la scomparsa del caro

SANTE

MAzzAimprenditore agricolo di Valenza.

Sentite condoglianze.

CLIMA: sUlle alpi e’ aRRiVaTO l’UliVO, la sUpeRFicie Dei ghiacciai si È RiDOTTa Del 40% in 50 anni

A rischio le produzioni tipiche che rispecchiano l’ambiente geograficoer effetto dei cambiamenti climatici la col-tivazione dell’ulivo in italia è arrivata a ri-dosso delle alpi dove la presenza della vite

è a quasi 1200 metri di altezza come nel comunedi morgex e di la salle, in provincia di aosta, dovedai vitigni più alti d’europa si producono le uveper il Blanc de morgex et de la salle Dop. e’quanto afferma la coldiretti nel commentare idati del rapporto del Wwf italia secondo il qualela superficie dei ghiacciai sulle alpi si è ridotta del40% in poco più di 50 anni, passando dai 519 kmquadrati del 1962 agli attuali 368 km. negli ultimi

dieci anni - spiega la coldiretti - la coltivazionedell’ulivo sui costoni più soleggiati della montagnavaltellinese è passata da zero a circa diecimilapiante, su quasi 30 mila metri quadrati di terreno.la nuova frontiera alpina dell’olio, oltre il 46esimoparallelo, è monitorata dai tecnici della coldiretti,che sempre più spesso si sentono chiedere dagliagricoltori di inserire nel proprio fascicolo azien-dale i terreni a uliveto. gli effetti si estendonoperò anche ai prodotti tipici. il riscaldamento pro-voca infatti anche - precisa la coldiretti - il cam-biamento delle condizioni ambientali tradizionali

per la stagionatura dei salumi, per l’affinamentodei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Una si-tuazione che di fatto - continua la coldiretti -mette a rischio di estinzione il patrimonio di pro-dotti tipici Made in Italy che devono le propriespecifiche caratteristiche essenzialmente o esclu-sivamente all'ambiente geografico comprensivodei fattori umani e proprio alla combinazione difattori naturali e umani. Una sfida che mette allaprova la capacità dell’agricoltura di trovare l’in-novazione nella tradizione, cercando di ottenereil meglio dai mutamenti economici e climatici.

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