Agricoltura Alessandrina Coldiretti Alessandria

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Prezzo €2,00 magazine Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 7 - 17/07/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria fauna all’interno inserto speciale selvatica da pag.17

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Magazine n°7 - 17 LUGLIO 2015 In Copertina: "Proteggere il vero Made in Italy che ci rende fieri di essere italiani nel mondo"

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2 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

|IN COPERTINA

3Roberto Paravidino Presidente

m A g A Z i n e

on piove e questo è un problema. Dob-biamo ricorrere a forniture straordina-rie di gasolio e quindi ad un’ulteriorespesa che va ad aggiungersi ad unelenco già lungo di costi da affrontare.leggendo quanto pubblicato dall’istatmi è balzato all’occhio però un datoche mi ha confortato leggermente: i po-veri assoluti in italia sono in calo in nu-mero e percentuale sul totale per laprima volta dal 2006 dopo che negli

anni della crisi si è verificato un costante e progressivo aumento. Unapositiva inversione di tendenza in una situazione che resta drammatica,dove si contano oltre 4 milioni di persone che sono state costrette achiedere aiuti per mangiare con pacchi alimentari o mense. si tratta dellapunta dell’iceberg di una situazione di disagio con 303.485 persone chehanno beneficiato dei servizi mensa, mentre sono ben 3.764.765 quantihanno avuto assistenza con pacchi alimentari che rispondono maggior-mente alle aspettative dei nuovi poveri, ossia pensionati, disoccupati, fa-miglie con bambini, che per vergogna prediligono questa forma di aiutopiuttosto che il consumo di pasti gratuiti in mensa. numeri che fannorabbrividire se ci aggiungiamo un altro dato che arriva dal rapporto agea:in italia sono stati 428.587 i bambini con meno di 5 anni di età a doverfar ricorso agli aiuti alimentari per poter semplicemente bere il latte omangiare. Un malessere che porta anche ad un’impennata di ruberie neicampi dove sono sempre più numerosi gli agricoltori costretti a lanciarel’allarme a causa di frequenti e ripetuti furti di prodotti portati via daicampi con camion o prelevati dalle serre con conseguenti danni allestrutture. infatti, parrebbe proprio che l’aumento della domanda di fruttafresca per combattere l’afa africana abbia suscitato l’interesse di bandeorganizzate che cercano di fare affari sul lavoro degli agricoltori e sullesofferenze degli italiani. Un fenomeno favorito dalla situazione di isola-mento delle campagne dove nel tempo si sono ridotti i presidi pubblicia garanzia della sicurezza. per questo dove si sono verificati ripetuti epi-sodi sono stati chiesti maggiori pattugliamenti nelle zone rurali con unapiù massiccia presenza delle forze dell’ordine nelle campagne. la crimi-nalità nelle campagne è purtroppo un fenomeno in preoccupante espan-sione con la presenza di bande di malviventi che battono ormaisistematicamente le aree rurali e rubano ciò che trovano, dagli ortaggialle piante, dal carburante agli attrezzi agricoli e trattori. ma il businessdella criminalità è anche molto altro, purtroppo. punta l’attenzione e simuove in modo più subdolo, ma decisamente più aberrante, arrivandoallo sfregio del vero Made in Italy perpetrato da chi è consapevole difarlo, ai danni degli ignari consumatori. Dallo sfruttamento di antipaticistereotipi per fare marketing sulla pelle degli italiani alle maldestre rivi-sitazioni di antiche ricette, dalla ridicolizzazione di storici processi pro-duttivi ai nomi storpiati, dalla banalizzazione delle denominazioni fino apiatti tricolore inventati di sana pianta. all’interno di questo numero tro-verete uno speciale, anzi due: il primo dedicato ai formaggi senza latte(e non voglio aggiungere nulla!) mentre l’altro riguarda la fauna selvatica,grave problema arrivato più volte sui tavoli della Regione piemonte.Questa volta sarà diverso? infine, vi invito a leggere l’approfondimentosui droni, grandi alleati dell’agricoltura in campo. innovazione e tecnologiavanno a braccetto ottenendo risultati importanti, nel rispetto dell’am-biente e delle colture. Buona lettura e appuntamento a settembre!

agricoltural e s s a n d r i n a

periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

P e r i o d i C o e d i T o d A

impresa Verde Alessandria

d i r e T T o r e A m m i n i s T r A T i V o

simone moroni

d i r e T T o r e r e s P o n s A b i L e

ilaria Lombardi

g r A f i C A , i m P A g i n A Z i o n e

Christian boero

H A n n o C o L L A b o r A T o A q U e s T o n U m e r o

Alessandro Albertelli, Luisa bo, daniela Colombini, Alberto Pansecchi,don ivo Piccinini, marino ravera,emanuele sconfienza.

f o T o g r A f i eArchivio Coldiretti, Christian boero

redAZione ed AmminisTrAZioneCorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

r e g i s T r A Z i o n e T r i b U n A L edi Alessandria n.69 del 21.1.1953

A g e n Z i A P U b b L i C i T A r i AVia Pylos, 20 - 12038

savigliano (Cn) Tel. 0172 711279Cell. 348 7616706 e-mail: [email protected]

s T A m P A

serViZi Per LA ComUniCAZioneVia michele Coppino, 154 - 10147 Torino Tel. 011-5537240 fax 011-0867309 [email protected]

Confederazione nazionale Coldirettifederazione Provinciale Coldiretti Alessandria

U f f i C i P r o V i n C i A L iCorso Crimea 69 - 15121 AlessandriaTel. 0131 235891 - fax. 0131 [email protected]/alessandria

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QuESTo PERioDiCo È ASSoCiATo AUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Chiuso in redazioneil 17 Luglio 2015

n°7 - Luglio 2015

“Proteggere il veroil Made in Italyche ci rende fieridi essere italianinel mondo”Successo di pubblico e criticaper il primo cheese test adExpo 2015, organizzato dallaColdiretti nell’ambito dellaGiornata Nazionale del VeroLatte Italiano.

La festa che ha colorato digiallo l’Expo è stata l’occa-sione per parlare nuovamentedei fenomeni distorsivi chenegli ultimi mesi hanno carat-terizzato il mercato dei pro-dotti lattiero-caseari.

Ospite d’onore l’attrice Maria

Grazia Cucinotta, fascinotutto Made in Italy apprezzatonel mondo.

ono state particolarmente contente lepiccole alunne dell’associazione culturale

“BUBU seTTeTe” di masio in gita all’aziendaapistica pitarresi di Roncaglia. Vestite da api,(come si può vedere dalla foto), hanno tra-scorso una giornata particolarmente interes-sante in fattoria didattica a contatto con ilmondo dell’apicoltura, scoprendo i segretidelle diverse varietà di miele.

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IN FATTORIA DIDATTICAA RONCAGLIA

gita scolastica da pitarresi

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Sono sempre preoccupanti idati sulla povertà in Italiamentre nelle campagne au-mentano i furti ai danni degliagricoltori. Servono più con-trolli… magari può aiutare“l’occhio” del drone

“LO SFREGIO DEL MADE IN ITALY”:

UN CRIMINESUBDOLOE ABERRANTE

EDITORIALEP R E S I D E N T E P R O V I N C I A L E

twitter.com/@ColdirettiAL

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ATTUALITÀ|#noaifoRmaggisenzalaTTe

al 11 aprile del 1974 con la leggen.138, l’italia ha deciso - sottoli-nea la coldiretti - di vietare l’uti-lizzo di polvere di latte perprodurre formaggi, yogurt e latte

alimentare ai caseifici situati sul territorio na-zionale. Questa misura - precisa la coldiretti- ha lo scopo di tener alta la qualità delle pro-duzioni casearie italiane salvaguardando leaspettative dei consumatori per quanto con-cerne l’autenticità e la qualità dei prodotti ita-liani mediante la qualità delle materie prime.Una scelta che ha garantito fino ad ora il pri-mato della produzione lattiero casearia ita-liana che riscuote un apprezzamentocrescente in tutto il mondo dove le esporta-zioni di formaggi e latticini sono aumentatein quantità del 9,3% nel primo trimestre del2015. la commissione Ue con l’avvio dellaprocedura di infrazione ritiene invece che lalegge italiana a tutela della qualità della pro-duzioni rappresenti una restrizione alla “li-

bera circolazione delle merci”, essendo la polvere di latte e il latte con-centrato prodotti utilizzati in tutta europa. in altre parole - precisa la col-diretti - impone un adeguamento al ribasso con una diffida che, se accolta,comporterà uno scadimento della qualità dei formaggi e degli yogurt ita-liani che metterà a repentaglio la “reputazione” del Made in Italy, ma ancheuna maggior importazione di polvere di latte e latte concentrato che ar-riverà da tutto il mondo a costi bassissimi, con conseguenze pesanti sullatenuta degli allevamenti italiani. si tratta in realtà - continua la coldiretti -solo dell’ultima trovata delle burocrazie dell’Unione europea da dove sonosono arrivate incomprensibili decisioni sulla tavola che allontanano cittadinie imprese dall'europa, dal vino senza uva al cioccolato senza cacao finoalla carne annacquata, ma sul mercato c’è anche il vino zuccherato e quelloin polvere mentre circa la metà della spesa è anonima. “nell’Unione chesi disinteressa e temporeggia sull’emergenza immigrati si consentono in-vece trucchi e inganni nel momento di fare la spesa con l’appiattimento

NO AI FORMAGGISENZA LATTEPrimi risultati dopo la mobilitazione Coldiretti:

prorogata al 29 settembrediffida Commissione Ue su latte in polvere

“oggi mandano in polvere il latte,domani il paese”, “Dai regolamenti co-munitari alibi per industriali nemici del Madein Italy”: questi alcuni testi di denuncia deglistriscioni degli allevatori coldiretti che inpiazza montecitorio, alla presenza dei citta-dini e dei parlamentari, hanno mostratocome avviene la produzione del vero for-maggio italiano, sfidando l’imposizione diBruxelles. “Dopo la mobilitazione promossadalla coldiretti, la commissione europea haconcesso una proroga sulla richiesta all'italiadi porre fine al divieto di detenzione e uti-lizzo di latte in polvere, latte concentrato elatte ricostituito per la fabbricazione di pro-

dotti lattiero caseari previsto storicamentedalla legge nazionale”, rende noto la coldi-retti, informando che “con una nota inviatail 10 luglio dal segretariato generale dellacommissione europea alla rappresentanzapermanente dell’italia presso l’unione euro-pea è stata accordata una proroga, fino al 29settembre 2015, del termine di risposta allalettera di diffida sull’infrazione n.4170 conla quale in pratica si vuole imporre all’italiadi produrre formaggi senza latte otte-nuti con la polvere”. “si tratta di un segnale di attenzione impor-tante che prende atto del grande consensogenerale raccolto dalla nostra manifesta-

zione in italia, che ci auguriamo si traducain decisioni definitive nell'ambito del nego-ziato che si apre ora con le autorità ita-liane”, afferma il presidente della coldirettiRoberto moncalvo, sottolineando che “ilpressing continua a sostegno del negoziato,con la petizione lanciata dalla coldiretti asostegno della legge n.138 dell’11 aprile del1974 che ha garantito da oltre 40 anni il pri-mato della produzione lattiero casearia ita-liana che riscuote un apprezzamentocrescente in tutto il mondo, dove le espor-tazioni di formaggi e latticini sono aumen-tate in quantità del 9,3% nel primotrimestre del 2015”.

così si alloNtaNaNoi cittaDiNi e le

imprese Dall’europa

IL MONITO DI COLDIRETTI

UNA SCELTAINCOMPRENSIBILE

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#noaifoRmaggisenzalaTTe|ATTUALITÀ

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verso il basso della qualità alimentare, anchea danno di paesi come l’italia che possonocontare su primati qualitativi e di sicurezzaalimentare”, ha affermato il presidente dellacoldiretti Roberto moncalvo nel denunciare“le alchimie negli ingredienti che hanno sna-turato anche gli alimenti più comuni”. sispiega cosi - sottolinea la coldiretti - la ri-chiesta dell’Unione europea di utilizzare lapolvere di latte al posto del latte, nei for-maggi, di aumentare la gradazione del vinoattraverso l’aggiunta di zucchero nei paesi delnord europa o di ottenerlo a partire da pol-veri miracolose contenute in wine-kit chepromettono in pochi giorni di ottenere leetichette più prestigiose con la semplice ag-giunta di acqua. l’Unione europea consenteanche per alcune categorie di carne la possi-bilità - continua la coldiretti - di non indicarel’aggiunta d’acqua fino al 5%, ma per alcuniprodotti (wurstel, mortadella) tale indica-zione può essere addirittura elusa e potreb-bero essere esclusi dagli obblighi diindicazione della quantità d’acqua, mentre intutta europa circolano liberamente imitazionilow cost del parmigiano reggiano e del granapadano, cosiddetti “similgrana”, realizzatefuori dall’italia senza alcuna indicazione dellaprovenienza e con nomi di fantasia che in-gannano i consumatori sulla reale origine.Una mozzarella su quattro in vendita in italia- precisa la coldiretti - è stata ottenuta consemilavorati industriali, chiamati cagliate, chevengono dall’estero senza alcuna indicazionein etichetta per effetto della normativa eu-ropea. sulle bottiglie di extravergine ottenuteda olive straniere in vendita nei supermercatiè quasi impossibile, nella stragrande maggio-ranza dei casi, leggere le scritte “miscele dioli di oliva comunitari”, “miscele di oli di olivanon comunitari” o “miscele di oli di oliva co-munitari e non comunitari” previste dallanormativa comunitaria per far conoscere laprovenienza delle olive ai consumatori. sto-rica l’imposizione all’italia dell’Unione diaprire i propri mercati anche al cioccolatoottenuto con l’aggiunta di grassi vegetali di-

versi dal burro di cacao. Quasi la metà della spesa - continua la coldiretti - èanonima per colpa della contraddittoria normativa comunitaria che obbliga aindicare la provenienza nelle etichette per la carne bovina, ma non per i pro-sciutti, per l’ortofrutta fresca, ma non per quella trasformata, per le uova, manon per i formaggi, per il miele, ma non per il latte. il risultato è che - concludela coldiretti - gli inganni del finto Made in Italy sugli scaffali riguardano due pro-sciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero,ma anche tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stra-nieri senza indicazione in etichetta come pure la metà delle mozzarelle.

ATTENZIONE ecco gli inganni sUgli scaffali peR i consUmaToRi

senza latte in italia unamozzarella su quattro- Una mozzarella su quattro in vendita in italiaè stata ottenuta con semilavorati industriali,chiamati cagliate, che vengono dall’esterosenza alcuna indicazione in etichetta per ef-fetto della normativa europea.

i formaggi dalla polvere- l’Unione europea - sostiene la coldiretti -chiede all’italia di non vietare l’utilizzo di pol-vere di latte per produrre formaggi, yogurt elatte alimentare ai caseifici situati sul territorionazionale.

il similgrana low costsenza indicazionedi provenienza- nell’Unione europea è permessa la venditaimitazioni low cost importate dall’estero delparmigiano reggiano e del grana padano senzaalcuna indicazione della provenienza e connomi di fantasia che ingannano i consumatori.

il vino allo zucchero- l’Unione europea consente ai paesi delnord europa di aumentare la gradazione delvino attraverso l’aggiunta di zucchero. lo zuc-cheraggio è sempre stato vietato nei paesi delmediterraneo e in italia, che ha combattutouna battaglia per impedire un “trucco di can-tina” e per affermare definitivamente la defi-nizione di vino quale prodotto interamenteottenuto dall’uva.

wine kit il vino dalla polvere- l’Unione europea - afferma la coldiretti -permette la vendita di pseudo vino ottenutoda polveri miracolose contenute in wine-kit

che promettono in pochi giorni di ottenerele etichette piu’ prestigiose con la sempliceaggiunta di acqua.

la microetichetta dell’olio- sulle bottiglie ottenute da olive straniere invendita nei supermercati è quasi impossibile,nella stragrande maggioranza dei casi, leggerele scritte “miscele di oli di oliva comunitari”,“miscele di oli di oliva non comunitari” o “mi-scele di oli di oliva comunitari e non comuni-tari” per riconoscere gli oli importati.

la carne annacquata- l’Unione europea consente per alcune ca-tegorie la possibilità di non indicare l’aggiuntad’acqua fino al 5%. ma per wurstel e morta-della tale indicazione puo’ essere addiritturaelusa, anche se il contenuto di acqua superatale percentuale, secondo la nuova normativacomunitaria definita con il Reg.1169/2011dell’Unione.

il cioccolato senza cacao- l’Unione europea ha imposto all’italia diaprire i propri mercati anche al cioccolato ot-tenuto con l’aggiunta di grassi vegetali diversidal burro di cacao.

2 prosciutti su 3 sonostranieri ma non si vede - piu’ di due prosciutti su tre consumati initalia sono ottenuti - conclude la coldiretti- da maiali stranieri, ma il consumatore nonlo sa perché in etichetta non è obbligatorioindicare la provenienza. Una mancanza di tra-sparenza che in realtà riguarda quasi la metàdella spesa, dai formaggi alla frutta conser-vata fino al latte.

I DIKTAT DELL’EUROPAA TAVOLA SECONDOLA COLDIRETTI

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ATTUALITÀ|#noaifoRmaggisenzalaTTe

SCOPERTO DAI NAS l’ennesimo laBoRaToRio clanDesTino

a scoperta di un laboratorio per falsi-ficare il prosciutto straniero e farlodiventare magicamente italiano è lapunta dell’iceberg di un fenomeno in

crescita che ha portato nel 2014 ad un aumentodel 180 del valore dei sequestri effettuati dai ca-rabinieri dei nas nel settore delle carni, rispettoall’inizio della crisi. e’ quanto afferma la coldi-retti nel commentare la chiusura di un labora-torio clandestino a Villaricca, nel napoletanodove prosciutti provenienti dalla polonia veni-vano disossati ed etichettati con marchi diaziende italiane, per poi essere venduti al det-taglio a prezzi inferiori a quelli di mercato. i mi-litari dell'arma hanno rinvenuto e sequestratotutte le attrezzature utilizzate per la manipola-zione del prodotto importato dall’estero: frigo-riferi; coltelli; fermagli; banchi; presse, nonchemigliaia di etichette (anche quella del consorzioprosciutto di parma) pronte per essere appli-cate e tutto il materiale (reti e buste) necessarioa riconfezionamento, ma le indagini - spiega lacoldiretti - continuano per  individuare la retedi negozi che vendevano il prodotto falsificatoe poco sicuro. le frodi a tavola si moltiplicanonel tempo della crisi soprattutto con la diffu-sione dei cibi low cost e sono crimini particolar-mente odiosi perché - sostiene la coldiretti - sifondano sull’inganno nei confronti di quanti, perla ridotta capacità di spesa, sono costretti a ri-sparmiare sugli acquisti di alimenti. oltre uncerto limite - spiega la coldiretti - non è possi-bile farlo se non si vuole mettere a rischio la sa-

lute”. gli ottimi risultati dell'attività di contrastomessa in atto dalla magistratura e da tutte leforze dell’ordine impegnate confermano peròla necessità di tenere alta la guardia e di strin-gere le maglie troppo larghe della legislazione apartire - continua coldiretti - dall’obbligo di in-dicare in etichetta la provenienza della materiaprima impiegata. il settore della carne - sostienela coldiretti - è particolarmente vulnerabile conil valore dei sequestri  effettuati dai nas che èstato pari a 143,7 milioni di euro nel 2014, il piùalto tra tutti i diversi settori merceologici, ancheper la mancanza di trasparenza negli scambicommerciali e nell’informazioni ai consumatoriin etichetta. infatti - rileva la coldiretti - dueprosciutti su tre venduti oggi in italia proven-gono da maiali allevati in olanda, Danimarca,francia, germania e spagna senza che questovenga evidenziato chiaramente in etichetta dovenon è ancora obbligatorio indicare l’origine. Unasituazione che fa chiudere le stalle italiane perla concorrenza sleale di prodotti spacciati comenazionali senza averne le caratteristiche. in italiasono allevati - continua la coldiretti - piu’ di 8milioni di maiali destinati per il 70 per cento allaproduzione dei 36 salumi che hanno ottenutodall'Unione europea il riconoscimento di deno-minazione di origine (Dop/igp). il settore dellaproduzione di salumi e carne di maiale in italia,dalla stalla alla distribuzione, vale 20 miliardi. se-condo un’analisi coldiretti su dati istat le fami-glie italiane spendono all’anno circa 280 europer l’acquisto dei salumi.

l

Salute: BENE STOPA FALSI PROSCIUTTIITALIANI, +180% FRODI

nella foto esempi di prosciutti allevati all’estero e venduti come italiani, ma la frode per i consumatorinon si ferma qui. i nas hanno sequestrato anche attrezzature per la manipolazione del prodotto.

UE impoRTanTe segnale

positivo il sostegno assicurato dalcommissario europeo all’agricol-tura philip Hogan al lavoro chestiamo facendo per garantire unaetichetta di origine trasparente ai

prodotti alimentari Made in Italy”. e’ quanto haaffermato il presidente della coldiretti Robertomoncalvo in riferimento all’incontro a Romacon il commissario europeo all’agricoltura phi-lip Hogan che ha espresso il proprio sostegnoall’iniziativa dell’italia promossa sulla base delregolamento comunitario n.1169 del 2011 en-trato in vigore il 13 dicembre del 2014 checonsente ai singoli stati membri di introdurrenorme nazionali in materia di etichettatura ob-bligatoria di origine geografica degli alimentiqualora i cittadini esprimano in una consulta-zione parere favorevole in merito alla rilevanzadelle dicitura di origine ai fini di una scelta diacquisto informata e consapevole, come è av-venuto nella consultazione pubblica on linesull’etichettatura condotta dal ministero dellepolitiche agricole. Un segnale importante pertutelare le produzioni agroalimentari nazionaliche - sottolinea moncalvo - apre prospettivepositive anche nel settore lattiero caseario ita-liano dove dall’inizio della crisi hanno chiusooltre diecimila stalle e ora scelte sbagliate ri-schiano di compromettere irrimediabilmentel’identità e la genuinità dei formaggi, diversi daquelli a denominazione di origine. l’impegnodel commissario in questi primi mesi di attivitàa sostenere la promozione e a tutelare le de-nominazioni di origine con l’istituzione del re-gistro internazionale rappresentano importantipassi in avanti come pure - sottolinea moncalvo- la volontà di accelerare il processo di sempli-ficazione della politica agricola comune. ci au-guriamo infine - conclude moncalvo - unconcreto sostengo ai produttori italiani colpitidall’embargo che la Russia ha appena deciso diprorogare per un ulteriore anno.

“Ènella foto l’incontro tra il commissa-rio Hogan e il presidente moncalvo.

COLDIRETTI,BENE SOSTEGNOHOGAN SUETICHETTATRASPARENTE

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on la mobilitazione a piazza montecito-rio l’italia ha lanciato il “referendum”contro il “formaggio senza latte” cheBruxelles vuole imporre con la lettera

di costituzione in mora appena inviata dal segre-tariato generale della commissione europea allaRappresentanza permanente d’italia pressol’Unione europea sull’infrazione n.4170. lo ha an-nunciato il presidente della coldiretti Robertomoncalvo nel sottolineare che “si apre per i pros-simi mesi un duro braccio di ferro”. la petizionelanciata dalla coldiretti chiede l’impegno del go-verno e del parlamento per garantire la normavigente, che l’Unione europea vorrebbe modifi-care, sul divieto di detenzione e utilizzo della pol-vere di latte, al fine di tutelare i cittadini,garantendone la massima consapevolezza e di di-fendere la distintività e l’eccellenza del vero Madein Italy agroalimentare di cui il settore lattiero-ca-seario rappresenta una componente strategica intermini economici e di reputazione dell’italia nelmondo. le prime risposte trasversali sono già ar-rivate davanti a montecitorio, nel corso della ma-nifestazione che ha visto allevatori, casari econsumatori uniti in difesa della qualità del Madein Italy lattiero-casearia, contro le pressioni diquella parte di industria che vuole continuare adimportare prodotti da spacciare come Made inItaly. “con un chilo di polvere di latte, che costasul mercato internazionale 2 euro - afferma Ro-berto paravidino presidente coldiretti alessan-dria - è possibile produrre 10 litri di latte, 15mozzarelle o 64 vasetti confezioni di yogurt etutto con lo stesso identico sapore perché vienea mancare quella distintività che viene solo dallatte fresco dei diversi territori”. il pressing eser-citato dalla commissione europea sull’italia ha giàstimolato - sottolinea la coldiretti - gli interessidegli speculatori con le importazioni di latte ecrema in polvere che sono aumentate del 16 percento nel primo trimestre 2015 rispetto alloscorso anno, secondo una analisi della coldiretti.e non è certo casuale che i 2/3 delle importazioniprovengano da francia e germania, l’asse che

detta la linea politica dell’Unione europea. “e’ incorso - sottolinea il direttore della coldirettialessandrina simone moroni - un pericolosobraccio di ferro che potrebbe portare alla chiu-sura delle stalle, alla perdita di posti di lavoro, al-l’omologazione e all’appiattimento qualitativodella produzione nazionale dopo la lettera di dif-fida inviata all’italia dalla commissione europea,che è stata purtroppo sollecitata dall’associazioneitaliana delle industrie lattiero casearie (asso-latte). si vuole porre fine al divieto di detenzionee utilizzo di latte in polvere per la fabbricazionedi prodotti lattiero caseari, previsto dalla leggenazionale n.138 dell’11 aprile del 1974, che ha ga-rantito per oltre 40 anni l’alta qualità della pro-duzione casearia nazionale. il superamento diquesta norma - continua moroni - provoche-rebbe l’abbassamento della qualità, l’omologa-zione dei sapori, un maggior rischio di frodi e laperdita di quella distintività che solo il latte frescocon le sue proprietà organolettiche e nutrizionaliassicura ai formaggi, yogurt e latticini Made inItaly”. la polvere di latte è un prodotto “morto”,privo di proprietà organolettiche, che può arri-vare da qualsiasi parte del mondo dove i maggioriproduttori sono nuova zelanda e stati Unitimentre in europa i leader sono francia e germa-nia. la disidratazione consente di concentrare icostituenti del latte rendendoli conservabili atemperatura ambiente per oltre un anno e la tec-nologia di produzione prevede che il latte, dopoessere stato corretto del suo contenuto di grassi,

venga trattato termicamente con una perdita divalore biologico delle proteine del latte che puòessere anche rilevante. l’italia grazie alla tuteladella legge nazionale ha conquistato un primatointernazionale nella qualità e nella varietà dellaproduzione di formaggi con ben 487 diversi tipicensiti a livello territoriale che lo scellerato com-portamento delle lobby industriali rischia ora difar crollare. “Una azione - concludono paravidinoe moroni - che apre alle porte alle frodi, danneg-gia i consumatori italiani con l’offerta di prodottidi basso standard qualitativo con pesanti effettisul piano economico, occupazionale e ambientalein un momento in cui l’italia deve puntare sullesue distintività per tornare a crescere”.

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#noaifoRmaggisenzalaTTe|ATTUALITÀ

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Con un chilo di polvere di latte

è possibile produrre 10 litri di

latte, 15 mozzarelle, 64 yogurt

c

nelle foto cittadini che firmano la petizione della coldiretti per garantire la tutela del Made in Italylattiero-caseario durante la mobilitazione davanti a montecitorio.

nelle foto allevatori e casari al lavoro per fare il formaggio con il latte vero a piazza montecitorio.(sotto) un sacco di polvere di latte il cui impiego l’europa ci vorrebbe imporre.

UE: ItaliaAL REFERENDUMSUL FORMAGGIO

SENZA

latteLA MOBILITAZIONE

COLDIRETTIAPRE IL BRACCIO

DI FERRO CON BRUXELLES

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8 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

ORGANIZZAZIONE|colDiReTTi Ha inconTRaTo il sanTo paDRe

e guardiamo all’agricoltura l’invitodell’enciclica è quello a rimettere lemani sulla considerazione del mercatonella sua dimensione globale caratte-rizzata da molteplici e concomitanti

fattori distorsivi a partire dall’impatto sui prezzidei sistemi monetari e finanziari, dalla possibilitàdi assicurare il diritto al cibo attraverso forme diagricoltura famigliare e attenta ai bisogni dellecomunità locali, al contrasto delle pratiche di de-forestazione, alla rimozione dagli scaffali del ciboa basso costo causa di obesità, fino al necessarioinvestimento in iniziative culturali sul cibo e dieducazione alimentare”. e’ quanto ha affermatoil presidente della coldiretti roberto mon-calvo nell’esprimere apprezzamento per l’enci-clica “laudato si” di papa francesco che invita aricercare il benessere per tutti eliminando ineffi-cienze e sprechi ed a ricercare buone pratiche,condannando la iniqua distribuzione delle risorse

della terra. anche l’agricoltura - sostiene mon-calvo - è responsabilizzata nel superare la crisiecologica e nel difendere la relazione tra uomoe ambiente. non possiamo non citare i casi disfruttamento industriale dei suoli per la produ-zione di biocarburanti che vengono sottratti allecomunità ai fini del sostentamento o la stessacoltivazione degli ogm che risulta un modelloeconomico capace di produrre povertà e deser-tificazione attraverso forme di colonialismo dellavoro e privazione di libertà di scelta. non c’èdubbio - continua moncalvo - che l’enciclica dipapa francesco contenga esortazioni impegna-tive per tutti riconoscendo la necessità di unquotidiano impegno individuale e nel mantenerevivo il dialogo alla ricerca del bene comune. laconversione ecologica che viene ampliamentemotivata come imperativo riguarda, infatti, il ra-dicale cambiamento dell’attuale modello di svi-luppo in cui ciascuno come operatore oconsumatore ha la sua parte. l’enciclica di papafrancesco ci motiva e ci conforta nel nostroimpegno per dare un adeguato riconoscimentoeconomico e sociale del lavoro nei campi dove -sottolinea moncalvo - pesano gli effetti di una

globalizzazione senza regole che favorisce losfruttamento, la speculazione sul cibo e sottopagai prodotti della terra. con il loro lavoro gli im-prenditori agricoli italiani hanno costruito unaagricoltura di straordinaria qualità, con caratteridistintivi unici, con una varietà e un’articolazioneche non ha uguali al mondo” aggiunge mon-calvo nel sottolineare che “questo know how re-plicabile in ogni parte del pianeta è il contributodella coldiretti per forze sociali ed economicheanaloghe alla nostra in paesi assai meno fortunati.l’agricoltura italiana è diventata oggi la più greend’europa con il maggior numero di certificazionialimentari a livello comunitario per prodotti adenominazione di origine Dop/igp che salvaguar-dano tradizione e biodiversità, a leadership nelnumero di imprese che coltivano biologico, la piùvasta rete di aziende agricole e mercati di venditaa chilometri zero che non devono percorrerelunghe distanza con mezzi di trasporto inqui-nanti, ma anche la minor incidenza di prodottiagroalimentari con residui chimici fuori norma ela decisione di non coltivare organismi genetica-mente modificati come avviene in 23 paesi sui 28dell’Unione europea.

Coldiretti sull’Enciclica del Papa:“le distorsioni pesano sull’agricoltura”

papafranceSco

Lettera encicLica Laudato Sì

SuLLa cura

deLLa caSa comune

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Necessario portare sul mercato il valore Della traspareNza

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colDiReTTi Ha inconTRaTo il sanTo paDRe|ATTUALITÀ

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nelle foto papa francesco raccolto in preghiera davanti alla tomba di Don Bosco. (sotto) il santo padredi fronte al mistero della santa sindone. Due appuntamenti importanti della visita in piemonte che hannovisto tantissimi fedeli prendere parte ai momenti di aggregazione che si sono svolti sul territorio regionale.rande occasione per coldiretti pie-

monte che, domenica 21 giugno in piaz-zetta Reale, ha incontrato papafrancesco. il suo primo appuntamentotorinese della mattinata, infatti, l’ha visto

dialogare con il mondo dei lavoratori: agricoltori,artigiani ed operai. la delegazione di coldiretti re-gionale non ha perso l’opportunità di essere pre-sente con 200 coltivatori, accompagnati da DeliaRevelli e antonio De concilio, presidente e diret-tore di coldiretti piemonte. Durante questo im-portante momento voluto dal papa è statofabrizio galliati, presidente di coldiretti Torino, arivolgere il saluto congiunto degli imprenditoriagricoli, portando l’esperienza della sua famigliaflorovivaista. presenti, inoltre, i presidenti, i diret-tori ed i dirigenti coldiretti di tutte le provincedel territorio piemontese. papa francesco, nelsottolineare la tradizione manifatturiera ed arti-gianale di Torino, ha lasciato agli imprenditori unmessaggio di speranza, incoraggiandoli ad investirenella formazione dei giovani, cercando di invertirela tendenza che ha visto calare negli ultimi tempiil livello medio di istruzione e molti ragazzi abban-donare la scuola. infine, ha evidenziato come la ca-pitale sabauda sia protagonista di una nuovastagione di sviluppo economico e sociale con laricerca e l’innovazione. in questo scenario il set-tore agricolo riveste una posizione di rilievo, of-frendo ai giovani possibilità di formazione e dandoloro l’opportunità di avviare un’attività imprendi-toriale nella quale esprimere idee innovative, fa-cilitati anche dai servizi messi a disposizione dacoldiretti. per la coldiretti di alessandria eranopresenti renato Baldi, vice presidente della fe-derazione, e graziella Boveri responsabileprovinciale e regionale Donne impresa.

PAPA: LA MARCIA “Una TeRRa. Una famiglia Umana” peR la TeRRa conTRo le specUlazioni

iN piazzetta realeappuNtameNto coN

il moNDo Del lavoro

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e distorsioni del sistema economico mondiale di cui sono vittima i migranti sono le stesseche colpiscono l’agricoltura con speculazioni di mercato e finanziarie che sfruttano la terrae sottopagano il lavoro nei campi in tutti i continenti. l’enciclica di papa francesco ci motiva

e ci conforta nel nostro impegno per dare un adeguato riconoscimento economico e sociale dellavoro nei campi dove pesano gli effetti di una globalizzazione senza regole che favorisce lo sfrut-tamento e la speculazione sul cibo che sottopaga i prodotti della terra. Ringraziamo papa francescoper l’enciclica che invita a ricercare il benessere per tutti eliminando inefficienze e sprechi ed a ri-cercare buone pratiche, condannando la iniqua distribuzione delle risorse della terra. non possiamonon citare i casi di sfruttamento industriale dei suoli per la produzione di biocarburanti che ven-gono sottratti alle comunità ai fini del sostentamento o la stessa coltivazione degli ogm che risultaun modello economico capace di produrre povertà e desertificazione attraverso forme di colo-nialismo del lavoro e privazione di libertà di scelta. “con l’enciclica ci sentiamo confortati nelnostro impegno per promuovere un modello di sviluppo che - conclude moncalvo - garantisca unsistema di tutela sociale ed economica in grado di assicurare un futuro all’agricoltura e un cibo si-curo e accessibile a tutti, in italia e nei paesi più poveri”.

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COLDIRETTIPIEMONTE

PAPA FRANCESCOha iNcoNtrato

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ORGANIZZAZIONE|inTeRVisTa al pResiDenTe nazionale

preda delle mafie»

a caritas parla di al-larme caporalato neicampi italiani. risultaanche alla coldiretti?il problema esiste e locombattiamo da anni.

anche per questo abbiamo promossol’osservatorio sulla criminalità in agricol-tura, con giancarlo caselli, alla guida delcomitato scientifico - risponde Robertomoncalvo, presidente di coldiretti -. ag-giungo che il lavoro che fa la caritas eanche altre associazioni con le quali colla-boriamo è importante. per contrastarequesti fenomeni bisogna evidenziarli, ca-pirli ed agire con determinazione.

possiamo parlare dunquedi emergenza caporalato?oggi per un chilo di arance prodotto nellapiana di Rosarno vengono pagati meno di7 centesimi, del tutto insufficienti a co-prire i costi di produzione e di raccolta.Questa situazione alimenta una intollera-bile catena dello sfruttamento che colpi-sce lavoratori, agricoltori e i trasformatoriattenti al rispetto delle regole. É intollera-bile che per l’aranciata venduta sugli scaf-fali dei supermercati a 1,3 euro a bottiglia,agli agricoltori arrivino solo 3 centesimiper le arance contenute. Va combattutosenza tregua il becero sfruttamento checolpisce la componentepiù debole dei la-voratori agricoli come gli immigrati, maanche le imprese agricole che subisconola pressione e la concorrenza sleale di uncontesto gravemente degradato.

solo in calabria?no, anche al nord, dove si produce lafrutta estiva, analogamente sottopagataall’origine, possono verificarsi queste si-tuazioni. ad esempio noi collaboriamocon la caritas proprio a saluzzo, una dellelocalità che rientrano nel programma pre-sidio. le nostre imprese collaborano nel-l’ospitare i lavoratori che raccolgonol’ortofrutta, siamo in prima linea, operati-vamente, in questa battaglia.

quali sono i punti vulnerabilidel mondo agricolo?con la trasparenza e la legalità i può in-terrompere un circolo vizioso che sotto-paga il lavoro e il suo prodotto, comedimostrano i tanti esempi virtuosi pre-senti nelle campagne italiane dove lavo-rano regolarmente oltre 322milaimmigrati extracomunitari provenienti da169 diverse nazioni che contribuiscono inmodo strutturale e determinante all’eco-nomia agricola del paese e rappresentanouna componente indispensabile per garan-tire il successo del Made in Italy alimentarenel mondo. per questo su un territorioche può offrire grandi opportunità di cre-scita e lavoro va garantita la legalità percombattere inquietanti fenomeni malavi-tosi che umiliano gli uomini e il loro la-voro e gettano un’ombra su un settoreche ha scelto con decisione la strada del-l’attenzione alla sicurezza alimentare eambientale, al servizio del bene comune.

le leggi aiutano ad affrontarequesto problema?le leggi ci sono, sono chiare, così come icontrolli. con i sindacati e il mipaaf, ab-biamo creato un registro delle impreseagricole che vengono messe in evidenzain relazione al rispetto scrupoloso deicontratti. gli strumenti per governare ilmercato ci sono, ma le distorsioni non di-pendono solo dai singoli, esistono cioèdelle ragioni economiche, delle distorsioninelle filiere e nei prezzi che facilitano ledevianze criminali. noi siamo portatori diun modello di sviluppo a servizio del benecomune, anche sul fronte della legalità: unmodello che offre la possibilità di trasfor-mare i rischi territoriali di emerginazionee sfruttamento malavitoso degli immigratiin opportunità imprenditoriali di integra-zione e di inclusione sociale.

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«Noi collaboriamocon la Caritasper dare ospitalitàai lavortorie rispettiamoi contratti,ma la crisi favoriscela criminalità. La trasparenzaè la via virtuosa»

L’intervista a RobertoMoncalvo

«Le filiere deboli

Il Presidente Coldiretti: “Più controlligrazie al registro delle imprese agricole”

Estratto dal quotidiano di ispirazione cattolica aVVeniRe a firma di paolo viana

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l crimine alimentare fattura 15,4 miliardied investe ambiti complessi e articolaticon gli interessi che sono rivolti, ancheall’estero, nelle catene commerciali della

grande distribuzione, nella ristorazione e nellearee agro-turistiche, nella gestione dei circuiti il-legali delle importazioni/esportazioni di prodottiagroalimentari sottratti alle indicazioni sull’ori-gine e sulla tracciabilità, della macellazione e dellapanificazione clandestine, dello sfruttamento ani-male e del doping nelle corse dei cavalli, e lucraanche sul ciclo dei rifiuti, non curandosi dellegravi conseguenze per la catena agroalimentare,per l’ambiente e la salute. e’ quanto ha affermatoil presidente della coldiretti Roberto moncalvoal meeting internazionale "contrastare il criminealimentare, rafforzare la sicurezza alimentare” -“Fighting food crime - enforcing food safety” all’au-ditorium del padiglione italia expo milano 2015.non solo la criminalità si appropria di vasti com-parti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne

derivano, distruggendo la concorrenza e il liberomercato legale e soffocando l’imprenditoria one-sta, ma - sottolinea moncalvo - compromette inmodo gravissimo la qualità e la sicurezza dei pro-dotti, con l’effetto indiretto di minare profonda-mente l’immagine dei prodotti italiani ed il valoredel marchio Made in Italy secondo il rapportoagromafie coldiretti/eurispes. l’italia - precisamoncalvo - puo’ contare sul sistema di controllipiu’ avanzato al mondo anche grazie all’ottimolavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla ma-gistratura che come coldiretti abbiamo volutoaccompagnare con la promozione dell’ “osser-vatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul si-stema agroalimentare” con giancarlo caselli allaguida del comitato scientifico della fondazioneper diffondere la conoscenza e la consapevo-lezza del patrimonio agroalimentare italiano, conl’obiettivo di creare un sistema coordinato e ca-pillare di controlli idonei a smascherare i com-portamenti che si pongono in contrasto con lalegalità. i tentacoli della criminalità organizzataitaliana sono peraltro usciti dalla realtà locale enazionale per infiltrarsi nell’economia e nella so-

cietà di numerosi paesi europei, secondo il re-cente rapporto Transcrime. i settori dell’agricol-tura e della pesca sono nel mirino di cosanostra e della camorra in spagna dove nonmanca l’interesse della stessa camorra e quellodella ndrangheta nel comparto della ristora-zione. Tra i centri maggiormente toccati - riferi-sce la coldiretti - ci sono la capitale madrid, Vigoe l’andalusia. nel Regno Unito, la camorra hapuntato sui bar e sui ristoranti e la scozzeseaberdeen è considerata un polo particolar-mente sensibile. in germania la ndranghetaguarda con crescente interesse alle strutture le-gate alla gastronomia, con preferenza per le cittàdi geldern, oberhausen e Duisburg. la crimina-lità organizzata, infine, non dimentica l’est euro-peo. anche per la vicinanza geografica, l’albaniarappresenta un buon mercato per la sacra co-rona Unita per quanto riguarda bar e ristoranti,mentre opera con illeciti profitti la camorra inRomania in attività legate all’agricoltura e allapesca soprattutto nella zona di Vaslui ai confinicon la moldova e in prossimità del mar nero. “ilcrimine alimentare si combatte con la traspa-renza soprattutto in un settore come quelloagroalimentare dove è particolarmente rilevanteil flusso commerciale, con circa un terzo (33%)della produzione complessiva dei prodottiagroalimentari venduti in italia ed esportati conil marchio Made in Italy che contiene materieprime straniere all’insaputa dei consumatori e adanno delle aziende agricole”, afferma il presi-dente della coldiretti Roberto moncalvo. in unmomento difficile per l’economia “dobbiamoportare sul mercato - conclude il presidentedella coldiretti - il valore aggiunto della traspa-renza e dare completa attuazione alle leggi na-zionale e comunitaria che prevedono l’obbligodi indicare in etichetta l’origine degli alimenti. maè necessario che sia anche resa trasparente l’in-dicazione dei flussi commerciali con l’indicazionedelle aziende che importano materie primedall’estero”.

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agRomafie |ORGANIZZAZIONE

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EXPO il cRimine alimenTaRe faTTURa 15,4 miliaRDi, cResce l’esTeRo

r a f f o r z a r e

Gli interessi delle agromafiedalla Spagna al Regno Unito,dalla Germania all’Albania

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PER CONTRASTARE

LA SICUREZZAALIMENTARE

il crimiNealimentare

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ATTUALITÀ| pRoVe in campo Dei “DRoni”

n ovetto di cellulosa per sconfiggere lapiralide, che cade dal cielo diretta-mente sul campo di mais. con preci-sione millimetrica, grazie all’utilizzo di

droni telecomandati che partono dal lato delcampo e, volando, liberano il principio attivo diret-tamente sul “punto di caduta” che potrà esserepredeterminato grazie alle coordinate gps. i droni,cioè i mini-aerei robot inventati per scopi militari,ma che ora stanno dilagando in tutti i settori, sicandidano a dare una mano anche a chi lavora neicampi. in futuro tutta l’agricoltura sarà di preci-sione, ovvero “site specific”: un’agricoltura che gra-zie alle migliori tecnologie garantisce un notevolerisparmio sui costi dell’attività e anche un minorimpatto sull’ambiente. e i droni sono l’ago della bi-lancia, visto che ogni singolo appezzamento potràessere studiato e controllato in tempo reale e ve-nire trattato di conseguenza con la sensoristica inHD imbarcata dai sapr - sistemi aerei a pilotaggioremoto, nome tecnico dei droni. fino a ieri si sa-rebbe trattato tutto il campo, oggi invece si limital’azione solo dove serve, visto che la trattrice è ingrado di ricevere con tecnologia gps la mappadella rilevazione appena effettuata dal drone. I vantaggi? Tantissimi: dalla possibilità di effet-tuare il trattamento senza entrare in campo (edevitando così ogni abbattimento di piante) alla con-seguente fattibilità dello stesso con qualsiasi con-dizione del terreno, senza aspettare che esso“asciughi” a seguito di piogge. le prove in camposono state realizzata dal consorzio agrario delpiemonte orientale a santhià e a castelnuovoscrivia con i mezzi e i tecnici di VenetoDrone. a

santhià si è svolta sui terreni dell’azienda agricola“la mandria”, associata a coldiretti, sita a pochecentinaia di metri dal casello sull’autostrada a4, acastelnuovo scrivia le prove in campo con tratta-mento tricogamma per agricoltura di precisionesono state realizzate nelle aziende di cristianoRossi a Terruggia e di marco parodi a sale.sul posto sono intervenuti numerosi tecnici oltreal direttore commerciale del consorzio agrarioluigi Bianchi e ai capi area domenico giorcelli(Vercelli, Biella, novara, Vco) e fabio pestarino(alessandria). i costi per ettaro trattato sono equi-valenti a quelli per i metodi tradizionali: il drone èin grado di trattare 5 ettari in 5 minuti. «per pilo-tarlo occorre però avere un patentino - com-menta giorcelli - per questo il consorzio agrariometterà a disposizione delle imprese interessatela possibilità di affittare il mezzo del trattamento,proprio grazie a un accordo con VenetoDrone».Il vantaggio di ricorrere al drone? Robertoparavidino, presidente provinciale del consorzioagrario del piemonte orientale non ha dubbi:“con il drone non si verificano perdite da calpe-stamento nei campi, mentre i sistemi tradizionaliprevedono l’impiego di piretroidi e di macchinecome i cosiddetti “trampoli”, che fisicamente en-trano nelle colture del mais provocando calpesta-menti e perdite di prodotto, oltre che escludere,ovviamente, il ricorso all’uso di sostanze chimi-che”. le dimensione del drone, quadricottero,sono di un metro per un metro e, per legge, deveessere teleguidato da un pilota diplomato enac. ilvelivolo viaggia a una velocità di crociera circa 20-30 chilometri orari e rappresenta rispetto al trat-

tamento della piralide col trampolo, un salto inavanti paragonabile al passaggio dall’aratura coibuoi alle trattrici. il drone è definito “tecnologia au-tentica”, perché non dà emissioni di co2. È, infatti,alimentato a batteria, ricaricabile, con una duratain grado di coprire 5 ettari. in campo il drone peril contrasto biologico alla piralide opererà passaggiaerei ogni 10 metri circa, muovendosi a spiralegreca. la sperimentazione ha consentito di supe-rare i problemi iniziali per la lotta biologica cheerano, principalmente, i costi superiori rispetto altrattamento chimico e la distribuzione manuale,che era improponibile su vasta scala. “fino ad oggii droni sono stati usati soltanto dai giapponesi inagricoltura, ma per interventi di monitoraggio dellecolture. - aggiunge il direttore della consorzio delpiemonte orientale giorgio collina - l’utilizzodei droni in agricoltura non avrà limiti. sono validiper ogni di tipo di coltura e per tutte le aziendeagricole. senza dimenticare per la salvaguardia deibeni culturali e del territorio ma si parlerà dell’uti-lizzo dei droni anche per i rilievi fotogrammetricinel settore del dissesto idrogeologico, per la con-servazione dei beni culturali e nelle applicazioni fo-restali”. coldiretti ha chiesto, ha aggiunto ildirettore della federazione alessandrina simonemoroni, di valutare la possibilità di incentivare esupportare tale tecnica, altamente innovativa,anche nell’ambito del piano di sviluppo Rurale2014-2020 ritenendo che il progetto si potrebbesostenere, finanziariamente, con una delle misureagroambientali o con quella relativa all’innovazionetecnologica. infatti, la lotta alla piralide consente diprevenire la formazione di micotossine, aspetto diestrema rilevanza per i produttori di mais.

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nella foto le prove in campo che sono continuate mercoledì 15 luglio nella zona di castelnuovoscrivia, poi nelle aziende di cristiano Rossi a Terruggia e di marco parodi a sale.

iN campoDRONI

per preveNireIL MAIS

Dal rischio piraliDel’utilizzo Dei DroNi

in agricolturaNoN avrà limiti

DRONI le pRoVe sono sTaTe RealizzaTe Dal consoRzio agRaRio Del piemonTe oRienTale

nella foto (a sinistra) tecnici incampo durante la prova effettuata asanthià nell’azienda agricola “lamandria” associata a coldiretti si-tuata a poche centinaia di metri dalcasello sull’autostrada a4.

nella foto (sotto) un primo pianodel drone della ditta “VenetoDrone”.

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ALESSANDRIAHa pReso paRTe all’eVenTo con Una nUmeRosa Delegazione

alla Xviii GiorNatareGioNale

colDirettia toriNo

Da tutte le province del Piemonte al complesso

Valdocco nella ricorrenza del bicentenario della nascita di Don Bosco

PENSIONATI400

nche tanti pensionati alessandrinihanno preso parte alla XViii giornataRegionale dei pensionati coldiretti, chesi è svolta giovedì 25 giugno al com-

plesso Valdocco, scelto anche come emblemadella ricorrenza del bicentenario della nascita diDon Bosco. nella basilica di maria ausiliatrice èstata celebrata la santa messa, officiata dal Ve-scovo della Diocesi di Torino mons. cesare no-siglia, alla quale sono seguiti i saluti dell’assessore

regionale all’agricoltura giorgio ferrero, di Da-

nilo elia segretario di federpensionati coldirettinazionale e dei presidenti, direttori e dirigenticoldiretti delle varie province del piemonte.“grande partecipazione da tutte le provincedella nostra regione per questo appuntamentoannuale di aggregazione e valutazione della pro-gettualità di coldiretti che è sempre molto at-teso e sentito da tutti i soci - ha affermato Brunoporta presidente dell’associazione pensionati dicoldiretti piemonte - Un momento celebrativoper esprimere il nostro grazie a tutti i pensionatiche continuano ad essere un punto di riferi-mento importante per la famiglia, per coldirettie per il buon funzionamento delle imprese agri-cole. molto spesso, infatti, contribuiscono attiva-mente a portare avanti le aziende, in sinergia coni giovani, nell’ottica di un reale ricambio genera-zionale”. “l’appuntamento annuale è un mo-mento di condivisione sempre molto seguito eatteso - ha commentato giovanni otto-nello, presidente dell’associazione pensionaticoldiretti alessandria - per dire il nostro graziea tutti i pensionati che continuano ad essere unimportante punto di riferimento, non solo per lafamiglia, ma anche per coldiretti e per il buonfunzionamento delle imprese agricole”. “la gior-nata ha avuto una valenza di rilievo anche per

fare il punto sul ruolo sociale che la società ri-conosce in capo a coldiretti. molte sono le pro-gettualità in ambito sociale promosse anchedall’associazione pensionati coldiretti nell’otticadi forza sociale e di un nuovo welfare del terri-torio, con iniziative rivolte alle fasce più deboliquali anziani, bambini e soggetti svantaggiati”, hasostenuto Delia Revelli presidente di coldirettipiemonte. “in piemonte uèn forte segnale è statodato con l’apertura, a Torino e a cuneo, del cen-

tro servizi alla persona, in collaborazione con

epaca, impresa Verde e caf coldiretti che mettea disposizione l’esperienza e la professionalità diuna grande organizzazione al servizio di pensio-nati, famiglie, lavoratori e studenti - ha commen-tato antonio De concilio direttore di coldirettipiemonte - Un altro passo avanti per consentirealle persone anziane di vivere a casa propria, sulterritorio, è stato fatto siglando l’accordo conc.D.c., una delle realtà sanitarie più significativee dinamiche del piemonte. grazie a tale collabo-razione, i soci coldiretti-epaca possono acce-dere privatamente a tutte le prestazioni contariffario agevolato esibendo la Tessera associa-tiva coldiretti/epaca, oppure tramite il ssn pre-sentando la richiesta del medico curante. inoltrepresso gli uffici provinciali o zonali coldiretti -epaca possono prenotare visite mediche specia-listiche e prestazioni diagnostiche presso tutti icentri c.D.c. e con assoluto rispetto della pri-vacy”. “Da qui - ha aggiunto simone moroni,direttore coldiretti alessandria - il nostro impe-gno sindacale che cresce quotidianamente perdifendere un patrimonio agricolo che ci rendeorgogliosi della nostra terra, in una giornata cheè importante anche per analizzare il ruolo so-ciale fondamentale che la società riconosce incapo a coldiretti”.

a

...siate, dunque, forti e coraggiosi nelleprove, saldi nella fede e aperti a riconoscerecomunque i segni di Dio, che, non man-cando mai nella nostra vita di ogni giorno,ci danno la speranza certa del nostro fu-turo. molto dipende, è vero, dalla nostrabuona volontà e dall’unione tra voi, coltiva-tori, ma senza Dio tutto resterebbe aridoe infruttuoso. noi seminiamo, ma lui fa cre-scere. noi lavoriamo, ma è lui che fa frutti-ficare i nostri sforzi. noi raccogliamo i fruttidella terra, ma è Dio che li moltiplica per ilnostro vero bene...Ringrazio la vostra asso-ciazione della coldiretti, che da decennisvolge un compito fondamentale per la pro-mozione, la difesa e la salvaguardia del la-voro dei campi e dei diritti di ogni uomo efamiglia che svolgono nei vari ambiti e realtàdel mondo agricolo il proprio lavoro. lacoldiretti ha sempre curato la formazioneumana e religiosa dei soci e l’impegno ad af-frontare i nuovi complessi problemi che ilmondo rurale comporta nella nostra so-cietà in rapido e tumultuoso cambiamento.

Dall’Omelia dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia,

alla S. Messa per i soci della Coldiretti Regionale

nelle foto alcuni momenti della giornata regionale dei pensionati che si è svolta lo scorso 25 giugnoa Valdocco. presente l’arcivescovo di Torino monsignor cesare nosiglia.

gioRnaTa Regionale Dei pensionaTi |ATTUALITÀ

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14 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

ATTUALITÀ| cReDiTagRi

l giudice emerito della corte costitu-zionale professor sabino cassese è ilnuovo presidente di creditagri italia,la “finanziaria degli agricoltori italiani”

promossa dalla coldiretti che offre servizicreditizi e tecnico finanziari a beneficio dioltre un milione di imprese agricole, agroali-mentari, cooperative e società agroindu-striali. il professore sabino cassese è statochiamato a guidare il più articolato ente fi-nanziario di garanzia mutualistica italianooperante in agricoltura e iscritto nell’elencospeciale ex art.107 del Testo Unico Bancario. Una finanziaria di interesse pubblico sotto-posta al controllo e vigilanza da parte dellaBanca d’italia, presente e operativa in tutte leregioni attraverso 74 filiali e oltre 18000 im-prese azioniste. l’elezione è avvenuta nell’am-bito del consiglio di amministrazione che siè tenuto nel padiglione italia all’interno delcomplesso dell’expo proprio a rappresentarel’impegno da sempre profuso da creditagriitalia nell’offrire servizi e opportunità alle im-prese che operano nell’agroalimentare che

rappresenta una leva competitiva e di svi-luppo formidabile per superare la crisi e pertrainare il Made in Italy nel mondo e tornarecosì a crescere investendo nelle proprie ri-sorse che sono i territori, l’identità, la culturae il cibo, coniugando l’innovazione alla tradi-zione. “Ho accettato la proposta di assumerela presidenza di creditagri per l’apprezza-mento per le realizzazioni e per il pro-gramma di attività di coldiretti al serviziodell’agricoltura italiana”, afferma il presidentesabino cassese al momento dell’elezionenell’esprimere “una valutazione positiva deldisegno organizzativo e operativo di credi-tagri che attraverso l’accorpamento di 40confidi locali e la loro gestione unitaria è siaun alleato importante del sistema agricoloitaliano, sia un essenziale supporto del si-stema creditizio nazionale”. il nostro princi-pale impegno - dichiara il direttore generaleRoberto grassa - è quello di contribuire a fa-vorire l’accesso al credito destinato preva-lentemente a sostenere processi diinvestimento a medio-lungo termine, orien-

tando le imprese alla razionalizzazione e mi-glior utilizzo della finanza d’impresa”. il giu-dice emerito della corte costituzionalesabino cassese si è laureato nel 1956, a pisa,dove è stato allievo del collegio giuridicodella scuola normale superiore, è dottore“honoris causa” nelle Università di aix-en-provence, di cordoba (argentina), di paris ii,di castilla-la-mancha, di atene, di macerata edell’istituto Universitario europeo di firenze.Ha insegnato nelle Università di Urbino, na-poli, Roma, new York, parigi e nantes. e’stato membro del consiglio di amministra-zione dell’istat; presidente della commis-sione di garanzia per lo sciopero nei servizipubblici. Ha fatto parte anche dei consigli diamministrazione di autostrade spa e di lot-tomatica, nonché del consiglio generaledelle assicurazioni generali ed è stato pre-sidente di immobiliare italia, di cassa di Ri-sparmio di Roma factoring e del Banco disicilia. e’ stato ministro per la funzione pub-blica del 50° governo della Repubblica ita-liana, presieduto da carlo azeglio ciampi.

CREDITAGRInUoVe nomine peR offRiRe ancoRa più compeTiTiViTà alle impRese in agRicolTURa

i

BANCHE:Sabino Casseseè il PresidenteCreditAgri ItaliaNuovi servizi eD opportuNitàalle azieNDe aGroalimeNtari:leva strateGica peril maDe iN italy

nella foto il neo presidente di creditagri italia e giudice emerito della corte costituzionale sabinocassese (a destra) con il direttore generale Roberto grassa.

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

ViTicolTURa n.39 |SCHEDA

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luce e temperaturanel nostro clima, in periodi particolarmente caldi, il sole puòdeterminare sugli organi erbacei della vite alterazioni tali daprovocare la morte o il disseccamento dei tessuti. Questieffetti sono legati all’elevata temperatura, all’irraggiamentodiretto della radiazione solare sui tessuti che, in relazionealla resistenza degli stessi, raggiunge differenti soglie.

per la comprensione delle cause e dei modi con cui pos-sono verificarsi le alterazioni a livello dei grappoli e dellefoglie, le variabili che paiono essenziali sono due: la tempe-ratura estiva, propria dell’andamento stagionale e la sensi-bilità dei tessuti all’irraggiamento diretto.

al fine della comparsa dei primi segni di sofferenza, questidue fattori interagiscono tra loro.

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• scottature su grappoli• programmare le sfogliature• gestire l’inerbimento

[a cura di alberto pansecchi]

La coltivazione della vite secondo modelli che poco hanno a che fare con ilcomportamento spontaneo della pianta in natura, la predispongono a nuovitipi di avversità e problemi.

Il viticoltore, da parte sua, persegue obiettivi produttivi assolutamente rigidinei quali la differenza viene fatta dal raggiungere o meno livelli qualitativi diassoluta eccellenza dei grappoli raccolti.

Molto spesso il comportamento naturale delle viti e le esigenze dei viticoltori,divergono e creano il presupposto di fenomeni difficilmente osservabili su vitisviluppatesi spontaneamente.

Ecco così che, ogni anno, in corrispondenza dei mesi più caldi e in conseguenzadi precise operazioni colturali, si assiste a un’improvvisa comparsa di scottaturea carico delle parti di grappolo più esposte. Queste vengono spesso confuse conla forma larvata della peronospora.

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le operazioni colturali in vignasfoltire la vegetazione costituisce, nella ricerca costante di elevatilivelli di qualità, una pratica importante, volta, tra le altre cose, allaprevenzione delle malattie crittogamiche, evitando la formazionedi microclimi, ad esse favorevoli in prossimità dei grappoli.

si impongono quindi particolari attenzioni nell’effettuare la pota-tura verde: pur nell’esigenza di sfoltire progressivamente la chioma,è necessario tendere ad assecondare il più possibile i modelli disviluppo che vi sarebbero allo stato spontaneo. gli interventi nondevono così essere svolti casualmente solo con il fine di una riduzione quantitativa della massa. essi devonoavere anche un’azione selettiva, in modo che siano eliminati con regolarità i nuovi getti eccezionalmente vi-gorosi e che i germogli primari con i grappoli siano costantemente nelle stesse condizioni d’insolazione.

così facendo, i tessuti hanno modo di crescere progressivamente con il decorrere della stagione e dell’au-mento dell’azione del sole in piena estate. ancor prima delle operazioni di potatura verde, acquisiscono cosìimportanza basilare le opere di corretto palizzamento dei germogli, affinché si trovino, già fin dall’inizio, nellacondizione migliore. così operando tutte le restanti operazioni risulteranno facilitate e più efficaci.

16 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

SCHEDA|ViTicolTURa n.39 [a cura di alberto pansecchi]

Bibliografia: martini in vigna - 2012

viti spontanee, viti coltivatela vite allo stato spontaneo, cresce in modo progressivo e, passo dopo passo, si definisce una precisa di-sposizione della vegetazione e dei differenti organi. lo spazio disponibile viene opportunamente sfruttatoed è raro che accada che, improvvisamente, un organo già formato, si trovi in una condizione di esposizioneal sole differente e quindi sia soggetto ad un irraggiamento diverso.

nel caso della vite coltivata, invece, la disposizione della chioma non segue le stesse regole. l’allevamentoin filare fa sì che i germogli crescano con abbondante vigoria e che costituiscano una massa molto fittaconcentrata in un breve spazio.

le pratiche di coltivazione poi,contemplano il progressivo suosfoltimento, effettuato con ci-mature, sfemminellature e sfo-gliature. con più probabilitàaccade quindi che tessuti svi-luppatisi al riparo dell’irraggia-mento diretto, si trovinoimprovvisamente sotto l’azionediretta e continua del sole.

prevenire gli effetti negativi i vigneti meglio esposti, e in particolare quelli che arrestano prima la cre-scita dei germogli, sono gli ambienti più soggetti al fenomeno delle scot-tature dovute al sole e dove è possibile giungere anche alla perdita delraccolto. con maggiore attenzione, in questi luoghi, devono essere se-guite le operazioni di accomodamento e di selezione progressiva dellavegetazione nel corso della stagione. per quanto concerne i grappoli, laloro disposizione regolare nella parte bassa della spalliera, rappresentaun primo importante elemento favorevole. la sfogliatura, poi, non do-vrebbe essere di entità eccessiva, e foglie rade nella zona dei frutti rap-presentano un valido aiuto.

nei vigneti in cui si operi la pulizia o il diradamento dei frutti, è bene at-tendere il superamento dei giorni più caldi prima di procedere all’elimi-nazione delle parti danneggiate dei grappoli che rappresentato un riparoper i tessuti sottostanti.

Un ulteriore accorgimento, infine, non tuttavia adottabile in tutti i vigneti,consiste nel mantenere una buona copertura di erba: il tappeto erboso,ben rasato, possiede una certa azione indiretta sul controllo dell’innal-zamento di temperatura in quel particolare sito.

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 17

speciale faUna selVaTica|SCHEDA

on blitz lungo tutta la penisola gliagricoltori della coldiretti venerdì10 luglio hanno lasciato le campa-

gne per lanciare un sos alle istituzioni suidanni provocati dagli animali selvatici che di-struggono i raccolti agricoli, sterminano glianimali allevati, causano incidenti stradali perun totale stimato in quasi 100 milioni di euronel 2014 senza contare i casi in cui è statamessa in pericolo la vita delle persone. “Unasituazione insostenibile che sta provocandol’abbandono delle aree interne da parte dellapopolazione, con problemi sociali, economicie ambientali” ha affermato il presidente na-zionale della coldiretti Roberto moncalvoin riferimento al confronti a livello territo-riale con tutte le istituzioni regionali, con larichiesta di “interventi urgenti per garantirela sopravvivenza delle imprese agricole inequilibrio con la natura”. a rischio - precisamoncalvo - non c’è solo il reddito delle im-prese agricole ma anche la sicurezza nellearee rurali e periurbane è in pericolo. nonmancano peraltro preoccupazioni sul profilosanitario con il rischio di contagi degli ani-mali allevati. il confronto con le amministra-zioni regionali, ha l’obiettivo di discuterel’utilità dei provvedimenti di prevenzione econtrollo e gli effetti dei danni provocatidalla fauna selvatica all’agricoltura che - so-stiene la coldiretti - coinvolgono le impreseagricole in tutte le Regioni, sia pure con pro-fili diversi in relazione alle diverse condizioniterritoriali. Di fronte al moltiplicarsi deidanni provocati da nutrie, corvi, cinghiali edaltri animali gli agricoltori della coldirettichiedono una riforma della disciplina che ga-rantisca l’indispensabile presenza delleaziende agricole a tutela del territorio. e’stato anche elaborato un documento dibase, sul quale si è avviato un proficuo con-fronto con legambiente, che costituisce una

prima proposta da approfondire e che rap-presenta l’avvio di un comune percorso dilavoro per arrivare ad una più efficace eampia analisi degli interventi finalizzati ad or-ganizzare forme di programmazione di lungoperiodo. le tipologie di danni alle coltureagrarie e agli allevamenti sono ormai di pro-

porzione così rilevante - conclude la coldi-retti - da rendere insufficiente l’accantona-mento delle risorse finanziarie regionali, cosìche occorre rivedere le modalità di distri-buzione delle risorse nazionali e regionali alfine di garantire i fondi necessari per coprirei danni stimati.

c

SETTORE aMBIEnTE

Richiesta di interventi urgenti a favore

delle imprese agricole

COLDIRETTI

BLITZIn TuTTa

ITaLIa100 MLn DannI

Da SELVaTICI

MOBILITAZIONE faUna selVaTica, É Un pRoBlemaTica sociale

intera dirigenza di coldiretti pie-monte, guidata dal presidenteDelia Revelli e dal direttore an-

tonio De concilio, unitamente a rappre-sentanze provenienti dai territori piùcolpiti da questa vera piaga, ha incontratol’assessore all’agricoltura giorgio fer-rero, in rappresentanza anche del presi-dente sergio chiamparino, presso la salagiunta della Regione piemonte. presenteanche il comandante del corpo forestaledello stato paolo salsotto. Durante l’incon-tro è stato consegnato il documento, ela-borato da coldiretti a livello nazionale, sulquale si è avviato un proficuo confrontocon legambiente per intraprendere

un’analisi della pianificazione faunistico-ve-natoria sul territorio, al fine di affrontarein modo organico il problema della faunaselvatica, unitamente ad una proposta dilegge regionale. ormai nelle campagne pie-montesi è vera e propria emergenza e lecondizioni di vita sono rese sempre più dif-ficili dai danni provocati dagli animali selva-tici che distruggono i raccolti agricoli,attaccano gli animali allevati, causano inci-denti stradali, oltre a rappresentare un ri-schio per la vita dei cittadini. “i nostriagricoltori stanno subendo con maggiorfrequenza gravi danni alle proprie infra-strutture, agli animali ed alle loro coltureche incidono pesantemente sui risultati

l

nella foto tavolo dei dirigenti coldiretti al completo nei locali della sala giunta regionale.

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18 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

SCHEDA|speciale faUna selVaTica

economici delle attività - ha affermatoDelia Revelli presidente di coldiretti pie-monte - e’ fondamentale, quindi, pensare aprevenire tali fenomeni, prima ancora di ri-sarcire i danni. Questa situazione è inso-stenibile perché sta provocando,oltretutto, l’abbandono delle aree ruralicon ripercussioni ambientali e sociali. Vistal’importanza dell’argomento, abbiamochiesto che la Regione sostenga le azionidi intervento col governo nazionale edanche a Bruxelles”. l’assessore giorgioferrero ha sottolineato come sia fonda-mentale per il governo Regionale potercontare sul contributo di forze socialicome coldiretti, che riescono a coniugarela rivendicazione con proposte serie perla soluzione delle problematiche. egli, haanche colto l’occasione per illustrare inmodo analitico le erogazioni d’indennizzialle aziende, che dovrebbero essere av-viate nei prossimi giorni per un valorecomplessivo di circa 2 milioni e 700 milaeuro per gli anni 2013 e precedenti. perquanto riguarda il 2014, ha spiegato che ègià stato predisposto dalla Regione l’attoper la liquidazione dei fondi a disposizione,ammontanti a circa 1 milione e 700 milaeuro. infine, si è aperto un approfondito di-battito in cui sono stati analizzati i pro-blemi provocati dai vari tipi di animaliselvatici: dai lupi ai cinghiali, dai caprioli allenutrie, eliminate dalle specie cacciabili, perle quali la Regione ha approntato una de-libera, al vaglio dell’ispra, che fa chiarezzasui metodi di intervento volti ad eliminarei danni che provocano con sempre mag-gior frequenza. “l’attuale disagio registratodagli agricoltori piemontesi richiede mi-sure sia straordinarie che strutturali nel-l’interesse non solo dell’agricoltura, maanche della incolumità pubblica - ha spie-gato antonio De concilio direttore dicoldiretti piemonte - la Regione ha assi-curato la liquidazione dei risarcimenti, machiediamo lo snellimento delle procedureper rendere tempestivamente fruibili gli in-dennizzi. per questo mettiamo a disposi-zione i centri autorizzati di assistenzaagricola (caa) con i quali le amministra-zioni competenti possono stipulare con-venzioni, al fine di disciplinare esemplificare le modalità di gestione delprocedimento”. coldiretti piemonte ha as-sicurato che non farà mancare il propriocontributo alla edificazione di percorsi piùarticolati, tesi a riordinare e razionalizzarel’intero sistema, evitando anche inutili epericolose tensioni sociali.

l’assessore ferrerone ha parlato al ministro martina

inDennizzi Dei Danni pRoDoTTi Dai selVaTici

assessore regionale all’agricolturagiorgio ferrero, nel corso di un in-contro a Roma con il ministro

martina, ha sollecitato un intervento perchiarire i problemi sorti sugli indennizzi dadanni prodotti dai selvatici, dopo chel’Unione europea ha ipotizzato che i rimborsidebbano rientrare nella quota degli aiuti distato alle aziende agricole. “e’ un elementoche introduce confusione in una questionegià delicata come quella dei rimborsi deidanni dei selvatici”, spiega ferrero, “la spe-ranza è che il ministro possa intervenire perottenere un chiarimento che permetta alleRegioni di pagare i danni. il piemonte, perquanto riguarda il 2014, ha a disposizione 711mila euro pronti per essere pagati e bloccatidall’interpretazione della direttiva l’Ue. nelfrattempo arpea ha distribuito ad atc e caun milione di euro per i fini istituzionali. Ri-mangono ancora da completare i pagamentidegli arretrati 2012-2013, per iquali non ab-biamo trovato al nostro insediamento nean-che la copertura di bilancio. siamo riuscitidopo una lunga trattativa, a inserirli neglielenchi del Dl 35 per un totale di 2,7 milionidi euro, ora alla firma presso il ministero”. iltema degli indennizzi dei danni dei selvaticiverrà affrontato lunedì 20 luglio in una riu-nione con le associazioni agricole convocatadall’assessore. “l’esigenza è emersa in un in-contro avvenuto lunedì scorso presso l’as-sessorato tra rappresentanti dell’arci-caccia,

delle associazioni agricole e di quelle ambien-taliste, per discutere sui miglioramenti del ca-lendario venatorio regionale”, aggiungeferrero. “nell’incontro del 20 luglio sonostate esaminate le possibili soluzioni sul con-trasto alle specie dannose, cinghiali e caprioliin primis. la possibilità introdotta dalla giuntaregionale della caccia di selezione al cinghialeè stata raccolta e regolamentata solo da 9 dei38 tra atc e ca piemontesi. occorre trovareuna soluzione perché l’adesione a questa op-portunità sia più estesa, sapendo che anchele province possono autonomamente realiz-zare, ogni volta che serve, azioni di conteni-mento di cinghiali e caprioli”.

l‘

nelle foto delegazione coldiretti piemonte davanti a palazzo lascaris, sede della giunta regio-nale dove si sono discusse strategie e prese di posizione in merito alla fauna selvatica.

nelle foto l’assessore regionale all’agri-coltura giorgio ferrero.

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speciale faUna selVaTica |SCHEDA

ale la tensione sul territorio. i dannida fauna selvatica aumentano e co-stituiscono per l’agricoltura una

vera e propria emergenza.il documentoconsegnato nella sala giunta della Re-gione, elaborato da coldiretti e legam-biente a livello nazionale, contiene le lineeguida per poter affrontare in modo orga-nico il problema della fauna selvatica eduna proposta di legge regionale. la nostraRegione si sta già adoperando per affron-tare anche in sede legislativa l’argomentoe ha predisposto la liquidazione dei risar-cimenti per significativi importi, ma è ne-cessario che sostenga anche le azioni neiconfronti del governo nazionale e di Bru-xelles, per rendere efficaci non solo i mec-canismi di risarcimento, ma anche quelli diprevenzione, evitando che s’inneschino pe-ricolosi conflitti sociali. Una situazione chela coldiretti ha già più volte denunciato efatto propria cercando di portare davantialle istituzioni la voce della propria base,esasperata per i continui problemi provo-cati da ungulati e animali selvatici in gene-rale. ora bisogna potenziare gli sforzi perfronteggiare una situazione sempre più in-sostenibile per le aziende, che continua aprovocare grande preoccupazione negliimprenditori agricoli, oltre che danni in-genti ai bilanci aziendali. solo con una sem-pre più decisa opera di prevenzione saràpossibile limitare al minimo i danni e diconseguenza gli esborsi per i risarcimentiche pesano sui bilanci della pubblica am-ministrazione per gli indennizzi. Una cosaè certa, le colture continuano ad essere inpericolo: la situazione si è fatta critica, eccoperché coldiretti ha sollecitato adeguatee tempestive prese di posizione. interve-nire immediatamente, per difendere l’eco-nomia delle imprese agricole, per salvare ibilanci delle imprese agricole, da tempoormai a rischio. concretezza rimane la pa-rola d’ordine, questo abbiamo chiesto inRegione e all’assessore ferrero.

“l’impegno e’ massimo”per il pagamento dei dannie nei piani di contenimento

l’assessoRe inconTRa Una DelegazionecolDiReTTi sUi Danni Dei selVaTici

assessore regionale giorgio fer-

rero ha incontrato, nella sede dellaRegione in piazza castello, una nu-

merosa delegazione della coldiretti pie-monte, guidata dalla presidente regionaledelia revelli e dal direttore antonio

de concilio, presente anche il coman-dante del corpo forestale paolo salsottoal centro dell’incontro, il tema dei dannidei selvatici alle colture. i rappresentantidella coldiretti hanno illustrato la loro pre-occupazione sul tema, dai tempi lunghi degliindennizzi alle insufficienti misure di conte-nimento dei selvatici dannosi - cinghiali ecaprioli in primis - avanzando alcune pro-poste che coinvolgono sia il livello nazio-nale che quello regionale. “e’ un confrontoutile”, ha commentato l’assessore fer-

rero, che ha voluto ricordare l’impegnodella Regione nell’indennizzo dei danni. sul2014 arpea sta distribuendo ad atc e caun milione di euro per fini istituzionali, “chein caso di gestione virtuosa degli enti pos-sono contribuire a eventuali anticipi degliindennizzi sui danni”. sempre sul 2014 sonogià disponibili 711 mila euro, bloccati nelpagamento dalla diatriba con l’Ue sul deminimis, che la Regione conta di sbloccareal più presto. Resta poi ampio il capitolo suidanni arretrati - fino al 2013 - che risulta-vano al nostro insediamento a forte rischiodi mancata erogazione: “siamo riusciti,dopo una lunga trattativa con il ministero

dell’economia e delle finanze, a introdurliin un elenco del Dl 35 per un totale dispesa di 2,7 milioni di euro”, ha spiegatoferrero. “Rappresentano un grandesforzo di questa amministrazione per sa-nare una situazione arretrata che altrimentisarebbe rimasta senza risposte. le proce-dure per arrivare ai pagamenti sono ormaiavviate”. particolarmente critica la vicendadel contenimento dei selvatici dannosi: “lapossibilità introdotta ad aprile dalla giuntadella caccia di selezione al cinghiale è in-dubbiamente una possibilità per contenerei danni, ma è stata raccolta e regolamentatasolo da 9 dei 38 tra atc e ca piemontesi.e’ necessario un maggior coinvolgimentodegli atc, che non sempre appaiono sensi-bili a queste problematiche”, ha aggiuntoferrero, che ha annunciato un piano di ri-forma degli ambiti di caccia, con una forteriduzione del numero e una nuova gover-nance degli enti. attraverso il coordina-mento delle province è poi possibilerealizzare ogni volta che serve specificipiani di contenimento dei selvatici che cau-sano danni, anche con interventi notturnicon faro e carabina, maggiormente efficacirispetto alle battute diurne con i cani. l’as-sessore ferrero ha poi informato che il20 luglio sono state convocate le organiz-zazioni professionali agricole per uno spe-cifico confronto sul tema dei danni e delcontenimento dei selvatici.

s

l‘

Simone Moroni Direttore

Provinciale Coldiretti Alessandria

E M E R G E N Z AFAUNA SELVATICA,

SERVE CONCRETEZZA!

nelle foto al tavolo da sinistra l’assessore regionale giorgio ferrero, il presidente coldirettipiemonte Delia Revelli e il direttore regionale coldiretti antonio De concilio.

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INSERTO|

TEMA DI QUESTO NUMERO:PREVENZIONE TUMORI DELLA PELLE

in collaborazione con

on l’improvviso arrivo dell’estateaumentano notevolmente le oretrascorse sotto il sole, senza che lapelle abbia avuto il tempo di abi-

tuarsi gradualmente. Poiché i raggi solari rap-presentano i principali fattori di rischio chefavoriscono l’insorgere del melanoma e dialtri tumori della cute, è importante caute-larsi e soprattutto capire se la comparsa dinuovi nei o i loro cambiamenti morfologicirappresentano un potenziale pericolo. Ispe-zionare i nei prima e dopo l’estate, control-lando poi se sono intervenuti cambiamentisospetti, può essere un'ottima prevenzione.Presso la Sede C.D.C. di Via Fabro 12 a To-rino inoltre, si può effettuare la Visita Der-matologica e l’Esame di Epiluminescanza perverificare se esponendosi ai raggi solari sicorre questo rischio. L’Epiluminescenza,anche chiamata Dermatoscopia, è una tec-nica diagnostica non invasiva utile per la ve-rifica di lesioni melanocitarie sospette o peril monitoraggio di nevi in soggetti con fattoridi rischio nei confronti del melanoma (tumoremaligno a insorgenza cutanea). L’apparecchia-tura utilizzata è il Fotofinder Dermoscope,sistema leader mondiale per la microscopiain epiluminescenza digitale e la mappatura deinevi, che fornisce immagini che consentonodi individuare caratteristiche del nevo non vi-sibili a occhio nudo durante la visita clinica eche possono essere archiviate e confrontatenel tempo con quelle dei controlli successivi.L’esame si esegue appoggiando il dermato-scopio digitale sulla cute e visualizzando la le-sione sospetta sullo schermo del computerche, essendo munito di un particolare soft-ware di gestione dei dati, consente di creare

una cartella personalizzata nella quale si rac-colgono i dati anamnestici e una mappa dellelesioni neviche atipiche. Di ogni nevo vienememorizzata l’immagine clinica e dermato-scopica, che sarà facilmente confrontabilecon altre immagini della stessa lesione rac-

colte nei controlli successivi, così da valutareogni minima modificazione. L’Epilumine-scenza è un esame semplice, rapido e indo-lore di fondamentale importanza sia perprevenire i tumori cutanei che per evitare unintervento chirurgico.

C

Torino Centro via Cernaia, 20 10122 TorinoTorino Centro via Antonio Fabro 12/b 10122 TorinoTorino Centro via Raimondo Montecuccoli 5f 10122 TorinoTorino Mirafiori via Don Grazioli 11/a 10137 TorinoTorino San Donato via Livorno38/d 10144 Torino Torino San Paolo via Villarbasse 27/a 10138 TorinoTorino Santa Rita piazza Santa Rita 8 10136 TorinoTorino Vallette Lucento Corso Toscana 139/1 10151 TorinoMoncalieri via Martiri della Libertà 11 10024 MoncalieriRivoli via Fratelli Piol 63 10098 RivoliVenaria Reale via IV Novembre 16 10078 Venaria RealeAsti Corso Galileo Ferraris 4/a 14100 AstiBiella via Antonio Bertodano 11 13900 BiellaCuneo piazza Duccio Galimberti 4 12100 CuneoNovara via San Francesco d’Assisi 20 28100 NovaraNovara corso Giuseppe Garibaldi 21 28100 NovaraVerbania via Sergio Bocci 11 28925 VerbaniaVercelli via San Cristoforo 10 13100 Vercelli

SE

DI

a oltre dieci anni, l’accordo traColdiretti-Epaca e C.D.C. per-mette di far crescere il valore dellaprevenzione e della sicurezza nella

cultura dell’impresa agricola ed unire la tu-tela dell’imprenditore, dei suoi familiari edegli ospiti della sua azienda con l’idea di unanuova agricoltura multifunzionale territorial-mente sostenibile. C.D.C. rappresenta unadelle realtà sanitarie più significative e dina-miche del Piemonte, con un’attività diagno-stica completa presso sedi dislocate inmodo capillare su tutto il territorio regio-

nale: a Torino, Biella, Cuneo, Novara, Vercellie Verbania. Grazie a tale collaborazione, isoci Coldiretti-Epaca possono accedere pri-vatamente a tutte le prestazioni con tariffa-rio agevolato esibendo la Tessera AssociativaColdiretti/ Epaca, oppure tramite il SSN pre-sentando la richiesta del medico curante.Inoltre presso gli uffici provinciali o zonaliColdiretti-Epaca possono prenotare visite

mediche specialistiche e prestazioni diagno-stiche presso tutti i centri C.D.C. e con as-soluto rispetto della privacy, il socio, tramiteil PIN ricevuto in accettazione, può richie-dere la stampa del proprio referto online.Periodicamente, tramite questa rubrica, viinformeremo su temi di interesse generalelegati alla prevenzione ed alla cura di pato-logie tipiche del mondo agricolo.

D

COLTIVALA TUA

SALUTE

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fRUTTicolTURa n.48 |SCHEDA

n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A. 21

[a cura di alessandro albertelli]

mir

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i miridi sono insetti di piccole dimensioni (6-8 mm di lunghezza) di colore bruno - ne-rastro (Calocoris fulvumaculatus) o giallo - verdastro (Calocoris norvegicus) a seconda dellaspecie. il corpo ha una caratteristica forma ovale con lunghe zampe e antenne filiformi emolto pronuciate.

il danno si evidenzia sui frutti e sui germogli; esso è determinato dalle punture trofiche,specialmente delle neanidi.

i miridi sono dei rincoti eterotteri alquanto polifagi: pesco, pero, agrumi e olivo sono le speciepiù danneggiate. sul pesco i danni sono dovuti a calocoris norvegicus al quale si associano glialtri Calocoris, i Lygus e l’Adelphocoris lineolatus.

[calocoris]

• i calocoris svernano con uova infisse nel fusto dipiante erbacee, nelle fessure dei pali di sostegno e nellegno deteriorato delle vecchie ferite da taglio.

• nel meridione le neanidi nascono dalla fine di feb-braio al mese di aprile, mentre nelle regioni setten-trionali nascono alla fine di marzo o in aprile eattraverso due stadi neanidali e tre ninfali si trasfor-mano in adulti.

• i calocoris compiono di norma una sola genera-zione all’anno; Calocoris norvegicus può com-pierne due con comparsa degli adulti alla fine di maggioe in giugno, quindi alla fine di agosto o in settembre.

• Adelphocoris lineolatus compie due generazioniall’anno e sverna con uova deposte negli steli dellepiante erbacee, mentre i Lygus svernano con adultiriparati fra i resti della vegetazione del suolo e svol-gono due generazioni all’anno.

ciclo biologico

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22 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

SCHEDA| fRUTTicolTURa n.48 [a cura di alessandro albertelli]

danni• su pesco le punture di nutrizione compiute dalla forme gio-vanili sulle peschine del diametro di 1-1,5 centimetri provocano lesionicon fuoriuscita di gomma e di conseguenza i frutti crescono deformie con profonde cicatrici.

• i frutti specialmente se colpiti ad uno stadio fenologico precoce, sideformano arrestando il loro sviluppo nei punti corrispondenti allepunture; nella polpa si formano dei caratteristici gruppi di cellule mortedi consistenza pietrosa (specialmente nelle pere) che danno origine aduna sintomatologia detta “litiasi”. Questa sintomatologia non deveessere confusa con quella infettiva di origine virale o con quella daboro carenza.

• in estate i miridi possono pungere i frutti prossimi alla ma-turazione provocando la comparsa di piccole macchie brune con ram-mollimento dei tessuti.

• sulle Drupacee la punture dei miridi provocano sempre una defor-mazione del frutto accompagnata da emissioni di gomma e spaccaturadel frutto, specialmente se l’attacco avviene nei primi stadi di sviluppodel frutto stesso.

• i miridi possono attaccare direttamente anche i gio-vani germogli; le punture provocano, in questo caso, un arrestodello sviluppo oppure una deformazione che, specialmente nelle giovanipiante in allevamento, può provocare la perdita di parte del cimale, congrave danno alla forma di allevamento.

Le infestazioni dei miridi sui fruttiferi sono legate a particolari condizioniambientali e colturali e sono favorite dalla coltivazione di piante suscettibili(patata, fagiolo, fava ecc) negli interfilari dei fruttiferi. Inoltre con l’elimina-zione nel frutteto delle infestanti tramite il diserbo, la lavorazione del terrenoe lo sfalcio dei fossi, i miridi si spostano alla ricercadi nuovi ospiti e si rendonocosì dannosi ai fruttiferi.

difesale infestazioni possono essere ostacolate evitandola coltivazione dipiante erbacee negli interfilari dei giovani frutteti, sfalciare le erbe infe-stanti nel frutteto e quelle presenti nei fossi contigui non oltre la fine dimarzo. in luglio e agosto evitare sfalci delle erbe nelle interfile e nei fossi.Riguardo la lotta chimica i principi atti ammessi nell’ambito delle normeTecniche di produzione integrata del p.s.R sono: etofenprox (al massimo

1 trattamento all’anno contro la specifica avversità).

Bibliografia: feRRaRi m.; maRcon e., menTa a. (1992) - fitopatologia ed entomologia agraria,463-464.pollini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 118-119-124Regione piemonTe (2013) - norme tecniche di produzione integrata, 58.pollini a., ponTi i.; laffi f.; (1988) - fitofagi delle piante da frutto,8.

a cura del servizio di consulenza tecnico-agronomica - coldiretti alessandria

identificazione•Calocoris norvegicus: adulto di forma ovale-allungata, fondamentalmente verde-giallastro co-perto da fini stole nere. Dimensioni mm6-7 di lun-ghezza nel maschio e 7,5-8 nella femmina.

•Calocoris fulvumaculatus: adulto di colorebruno-nero o bruno rossastro con corpo ornatodi peli brillanti mescolati ad altri neri. capo nerocon due tacche gialle. Dimensioni mm5,8-6,5 di lun-ghezza nel maschio e mm 6,2-7 nella femmina.

•Lygus pratensis: adulto di colore variabile dalverde al rossiccio, più chiaro e più grigiastro nellafemmina. Dimensioni mm 6,1-7,3 nel maschio emm5,8-6,7 nella femmina.

•Adelphocoris lineolatus: adulto di colore gri-gio verdastro o giallastro pallido. antenne moltolunghe. Dimensioni 8,3-9,5 mm di lunghezza nelmaschio e 7,6-8,3 per la femmina.

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24 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

ATTUALITÀ|faRmeR maRKeT

ALESSANDRIA inaUgURaTo nella Via più coloRaTa Della ciTTà il nUoVo faRmeR maRKeT

amica arriva ilchilometro zero

coN campaGNa

CITTADELLA

n nuovo punto di incontro tra pro-duttori e consumatori. Dove? adalessandria in via Dossena, la via piùcolorata della città che ospita un

nuovo mercato di campagna amica. il terzoper la città di alessandria, dopo corso cri-mea ogni lunedì e piazza della libertà ogni ve-nerdì, da martedì 23 giugno un nuovo farmersmarket dei produttori coldiretti è collocatoin fondo a via Dossena, logisticamente posi-zionato con lo sguardo verso il ponte meier.Una iniziativa che intende promuovere i pro-dotti locali, ma anche favorire lo sviluppo ru-rale delle aziende agricole, valorizzare lerisorse alimentari e la crescita del tessutocommerciale della città. Decisamente varial’offerta legata alla frutta e alla verdura, manon mancano anche salumi, miele, dolci allenocciole, vino, formaggi e fiori: queste le pro-duzioni a chilometri zero che i consumatoripossono trovare dai produttori agricoli in fi-liera corta. il “farmer market del ponte cit-tadella” è stato inaugurato ufficialmente allapresenza dell’assessore allo sviluppo econo-mico del comune di alessandria, marica Bar-rera, e dei vertici della coldiretti alessandrina:il Direttore simone moroni, accompagnatodal Vicedirettore emiliano Bracco, il presi-dente coldiretti della zona di alessandria,carlo pagella, e il presidente dell’associa-zione campagna amica - agrimercato di ales-sandria, gianluigi gaglione. anche il sindaco di alessandria, maria RitaRossa, non ha voluto infine mancare all’ap-puntamento inaugurale e, soffermandosi tra i15 banchetti presenti per l’occasione, ha sa-lutato i produttori e i cittadini che hannopreso parte all’evento. «l’importanza di que-sta iniziativa - ha affermato l’assessore co-munale allo sviluppo economico della cittàdi alessandria, marica Barrera - risiede nelcontestualizzare in questo ambito un mer-cato che ha già dato importanti risultati al-trove. campagna amica sarà in via Dossenatutti i martedì e sarà un altro punto di riferi-mento per i cittadini, per coloro che sannobene che in questo momento di crisi possono

trovare dei prodotti di alta qualità che pos-sono acquistare direttamente dal produttore.crediamo con convinzione nell’opportunitàdi favorire sempre di più l’interlocuzione traamministrazione comunale, cittadinanza e as-sociazioni di rappresentanza delle realtà pro-duttive e commerciali locali anche percondividere soluzioni che inevitabilmentecorrelano i temi del sostegno del commercio,la viabilità e i lavori pubblici. il “colpo d’oc-chio” di questa giornata è sicuramente belloe attrattivo in questa via Dossena che, con il“farmer market del ponte cittadella” ci ri-chiama il momento particolare di un “can-tiere” (quello legato alla prossima apertura delponte della Cittadella) che, una volta concluso,valorizzerà ulteriormente le potenzialità so-ciali, economiche e attrattive di questa impor-tante area della nostra città». «in questo modo - ha sottolineato carlo pa-

gella, presidente coldiretti della zona di ales-sandria - la coldiretti alessandrina proseguenella sua azione di promozione della filieracorta per sostenere la valorizzazione, promo-zione e sviluppo dei mercati dei produttoriagricoli nel rapporto diretto con i consuma-tori». secondo il presidente dell’associazionecampagna amica - agrimercato di alessan-dria, gian luigi gaglione «si tratta di una ini-ziativa straordinaria nel centro storico dellacittà. Questa iniziativa ricade in un momentoparticolare di difficoltà nei consumi, nel po-tere di acquisto della società e questo èanche un segnale delle imprese che dalle cam-pagne vengono in città offrendo prodotti si-curi, di qualità, freschi e di stagione: questo èperaltro il senso e la mission di campagnaamica, la filiera d’eccellenza, unica in tutta ita-lia, dei produttori agricoli e per la totale ga-ranzia di genuinità dei prodotti offerti aiconsumatori». «Una location strategica pen-sata per migliorare la vita sociale ed econo-mica della città che contribuirà a riqualificareun’area urbana importante, nodo significativoper il commercio alessandrino - ha conclusoil Direttore della coldiretti alessandrina si-mone moroni - abbiamo pensato a questaparte della città in sinergia con l’amministra-zione comunale della città di alessandria,perché riteniamo ci possano essere ottimepossibilità per dare nuovo impulso alla vitasociale di questa parte di alessandria e peroffrire ai consumatori la possibilità di trovareprodotti sani e di stagione».

DEL PONTE

Al via dal 23 giugno in via Dossena, in

collaborazione con l’Amministrazione

Comunale di Alessandria, un nuovo

punto di incontro tra produttori e con-

sumatori nel centro storico

nella foto una panoramica dei gazebo di campagna amica che ogni settimana vengono allestiti invia Dossena per offrire ai consumatori i prodotti di qualità e di stagione.

nella foto il presidente provinicale degli agrimercati gianluigi gaglione, il vicedirettore emilianoBracco, l’assessore alle politiche economiche marica Barrera, il presidente di zona di alessandria carlopagella e il direttore simone moroni durante l’incontro con la stampa.

nella foto il sindaco di alessandria, mariaRita Rossa, apprezza i prodotti a “Km.0”.

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

BoTTega iTaliana |ATTUALITÀ

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FUBINE il pRimo lUglio inaUgURaTa la BoTTega monfeRRina Del ciRcUiTo campagna amica

italiaNa GustocoN la botteGa

TRADIZIONE

a provincia di alessandria si arricchiscedi una nuova Bottega italiana. Dopoacqui Terme, è stata la volta di fubine:nel punto vendita si possono trovare i

prodotti degli agricoltori aderenti al circuito dicampagna amica promosso da coldiretti, pervalorizzare le eccellenze del patrimonio agroali-mentare italiano. la Bottega si affianca agli agri-mercati e ai punti di campagna amica checontribuiscono a rivalutare il valore e la dignitàdell’agricoltura italiana, evidenziando il suo ruolochiave nella tutela dell’ambiente e del territorioe nella promozione di una cultura del benessereche privilegia la sicurezza alimentare e il con-sumo consapevole di prodotti stagionali, di qua-lità, a chilometro zero, accessibili al giusto prezzoperché proposti direttamente, in virtù della fi-liera corta, dal produttore al consumatore. ladifferenza sta nella gestione, che non è diretta-mente agricola: può essere sia un negozio di na-tura commerciale, sia un’isola all’interno di unnegozio commerciale o della distribuzione orga-nizzata. si possono vendere i prodotti agricoli eitaliani a marchio campagna amica e i prodottifirmati dagli agricoltori italiani a marchio fai. laBottega italiana di fubine, realizzata in collabo-razione con la confesercenti di alessandria, sitrova in corso Roma 1: ieri, ad accogliere gliospiti, eugenio ferraris, titolare dell’attività. la

Bottega di fubine nasce con l’obiettivo di valo-rizzare le produzioni locali che non si possonotrovare nelle catene della grande distribuzione.e proprio da una di queste arriva l’esperienza dieugenio, per anni direttore di supermercato, checonoscendo a fondo le dinamiche della gDo havoluto lasciarsi tutto alle spalle e riprendere dal-l’importanza del rapporto umano. “Ho subito de-ciso di credere nel progetto coldiretti aderendocon entusiasmo alla rete Bottega italiana, la clien-tela potrà trovare prodotti agricoli certificaticampagna amica, dai vini alla pasta, dall’olio allefarine fino ai formaggi e alle conserve, oltre adalle prelibatezze gastronomiche. - ha affermatocon entusiasmo eugenio ferraris - si punterà suiprodotti locali, sulle tipicità del territorio, suiprodotti che sono diventati la punta di diamantedell’agricoltura locale. seguendo le regole dellasomministrazione non assistita in Bottega saràanche possibile degustare qualche tipicità escambiare quattro chiacchiere, proprio comeuna volta”. il locale si trova in una posizione stra-tegica, nelle colline monferrine, alle porte diquello che da poco è diventato patrimonio del-l’Umanità, con i suoi borghi in tufo, i suoi infernote i suoi vini. nella Bottega italiana trovano spaziofrutta e verdure biologiche, legumi e cereali, sa-lumi, formaggi e vini provenienti dalle aziendeagricole, uova fresche, pane e prodotti da forno.

alla cerimonia di inaugurazione sono intervenutiil direttore e il presidente della coldiretti dialessandria, simone moroni e Roberto paravi-dino: “campagna amica è sinonimo di qualità, si-curezza alimentare e convenienza. in questomodo coldiretti rilancia il patto di ferro coi con-sumatori sostenendo, come nel caso della Bot-tega italiana di fubine, la nascita dei nuovi puntidi vendita che vanno ad arricchire la già vasta of-ferta garantita dalla capillarità dei mercati”. “Unabella soddisfazione assistere, insieme agli amici dicoldiretti, all’inaugurazione di questo punto ven-dita che corrisponde esattamente al modelloeconomico e sociale che persegue confeser-centi per lo sviluppo dei nostri paesi. - dichiaramanuela Ulandi Vicepresidente provinciale con-fesercenti - con la bottega dei prodotti sani egenuini del nostro territorio, che garantiscono ilconsumatore, che creano occupazione e man-tengono qui le ricchezze prodotte, si realizza neifatti un esempio di imprenditoria che dimostracome sia possibile restituire alle persone un ne-gozio dove qualità e garanzia di genuinità si co-niugano. Da sempre promuoviamo e sosteniamoimprenditori come il signor eugenio, che sonoun esempio da seguire contro l’omologazionedella grande distribuzione, che porta le ricchezzelontano dalle nostre città e ci fa perdere i verisapori della nostra tradizione.”

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E RISPETTODELL’AMBIENTE…

nella foto eugenio ferraris all’interno della Bottega italiana: all’interno si possono trovare le eccel-lenze del patrimonio agroalimentare della provincia a marchio fai, firmato agricoltori italiani.

A FILIERACORTA

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ATTUALITÀ| foRmazione inipa

INIPAP I EM O N T EÉ BOOM DI ISCRITTIA I C ORS IDI FORMAZIONE

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione A) Formazione in campo agricolo

Europa Fondo Europeo agricoloper lo sviluppo rurale:

l’Europa investe nelle zone rurali

I più gettonati quelli dedicati alla sicurezza sul lavoro, Haccp e patentini

ono numeri importanti quelli che inipa ha messo in-sieme nel primo semestre 2015: dei 38 corsi approvatisul bando del psR 2014, l’istituto per la formazionein agricoltura di coldiretti ne ha già realizzati ben 30,

raccogliendo la partecipazione di un migliaio di allievi. la partedel leone (con quasi metà degli iscritti) l’hanno fatta i corsi dedi-cati alla sicurezza sul lavoro (formazione o aggiornamento peri Responsabili del servizio di prevenzione e protezione; for-mazione primo soccorso; formazione antincendio; lavoronegli ambienti confinati) ma anche altre tipologie di interventihanno ottenuto ottime risposte (Haccp, patentini fitofarmaci,coltivazione del nocciolo). (vedi grafico n.1)oltre la metà dei corsi si sono tenuti nel periodo dei mesi difebbraio e di marzo (vedi grafico n.3), periodo in cui i lavoriancora non richiedono assidua presenza “in campo”, lasciandospazio anche a queste forme di approfondimento delle prin-cipali tematiche che ricoprono un’importanza fondamentale,in diversi casi, soprattutto dal punto di vista normativo e le-gislativo, come nel caso specifico della sicurezza. altro datoimportante (che emerge concretamente dalla visione deigrafici n.2 e n.4) è quello che riguarda la tipologia di par-tecipanti. se da un lato non sorprende che la parte prepon-derante dei partecipanti sia composta dai titolari di dittaindividuale, rappresentano comunque un dato importante inumeri relativi ai coadiuvanti, ai rappresentanti legali di societàe ai dipendenti, mentre ottiene conferma dai numeri un fattoche, storicamente, ha sempre rappresentato una caratteristicafondamentale del settore primario: lo zoccolo duro su cui leaziende agricole si costituiscono e operano è rappresentatoda donne (partecipanti in una percentuale vicina al 30 percento, comunque in crescita rispetto al passato). sempre pre-senti già nelle grandi famiglie agricole costituite su base pa-triarcale, l’agricoltura “al femminile” si sta impadronendo dispazi sempre maggiori a livello di responsabilità aziendale e inumeri di inipa ne sono un’ulteriore conferma. a partire daottobre, con il rallentamento dei lavori agricoli, inipa ripren-derà a pieno regime la proposizione dei corsi ancora in pro-gramma, andando a completare un percorso formativo digrande spessore, destinato a dare concretezza ancora mag-giore a numeri che confermano una presenza fondamentaleal fianco del mondo agricolo.

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

BanDi-nocciole-mTB |ATTUALITÀ

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FILIERA DEL NOCCIOLOCCIAA BanDo peR le impRese

BORBERISSIMA 2015 con campagna amica alla gaRa Di mTB

per le azieNDe coNtributi

DANNEGGIATE

a camera di commercio di alessandriaha approvato un bando per l’assegna-zione di contributi a favore delle impresealluvionate colpite dalle calamità atmo-

sferiche avvenute nel periodo ottobre-novembre2014 in alcune zone della provincia. il bando è va-lido dal 1° maggio 2015 al 31 luglio 2015 ed è fi-nanziato per € 100.000. l’intervento consiste nellaconcessione di contributi a fondo perduto alle im-prese che abbiano effettuato acquisto di beni peril ripristino delle condizioni di operatività pregressarispetto agli eventi calamitosi e dovranno esserein possesso dei seguenti requisiti:a) avere la sede legale e/o in uno dei comuni inprovincia di alessandria colpiti dalle avversità na-tuali nel periodo ottobre-novembre 2014;b) essere iscritte come attive al Registro impresedella cciaa di alessandria;c) essere in regolacon il pagamento del diritto an-nuale camerale;d)aver presentato nei termini e secondo le mo-dalità previste, la segnalazione del danno al co-mune di competenza;e)aver subito danni, a seguito delle calamità, rife-riti alle tipologie di beni ammissibili ai contributiper un importo superiore a € 1.000,00.i costi ammissibili. Verranno considerati am-missibili esclusivamente le spese relative all’acqui-sto di beni di nuova fabbricazione: macchinari,apparecchiature e attrezzature varie, mobili e ar-redi, attrezzature e macchine per ufficio, impiantidi allarme, di ripresa e di comunicazione.sono ammissibili i costi effettuati a far data dal 13ottobre 2014 sino alla data di chiusura del bando.info in coldiretti alessandria oppure sul sitowww.al.camcom.it sezione finanziamenti.

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issando il successo dello scorso anno, Alberto Riva(C.S.Paladonbosco) si aggiudica la Borberissima2015 con il tempo di 1:16:03. Secondo posto per

Fabio Meirana (Bikers Team Livellato) con il tempo di1:22:44 e terzo posto per Damiano Chiesa (Pedale Go-diaschese) con il tempo di 1:24:24. Tra gli sponsor dellamanifestazione anche quest’anno Campagna Amica.Un’occasione importante per i produttori Coldiretti, perfar conoscere le eccellenze dell’enogastronomia del terri-torio legata alle particolarità del percorso che ha contrad-distinto questa “gran fondo cicloturistica” di mountain bike.“Un modo per sottolineare l’importanza del binomio sporte sana alimentazione - hanno affermato il presidente e ildirettore della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidinoe Simone Moroni - Sosteniamo queste iniziative perchésono in linea con la filosofia che ci contraddistingue dasempre”. Con ben 211 atleti al via, l’edizione 2015 dellaBorberissima si conferma un appuntamento molto amatodai bikers di tutti i livelli. Arrivederci al 2016!

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ACCORDO QUADRO feRReRo Regione piemonTe e ismea

iniziativa congiunta Regione piemonte-industria ferrero - ismea per la presen-tazione di un piano per la corilicoltura

piemontese può rappresentare una chance im-portante per il nostro territorio. anche gli stru-menti finanziari messi a disposizione da ismeapossono costituire un ulteriore volano per l’effi-cacia di questa progettualità - ha commentato lapresidente di coldiretti piemonte Delia Revelli -il protocollo presentato richiama giustamentepunti nevralgici per il settore, quali quello vivai-stico, le fitopatie, i mancati redditi per i primi annidi impianto, la consulenza aziendale. per i futurisviluppi, a cui assicureremo il nostro apportoanche per una corretta realizzazione, ci confortala sottoscrizione della più grande azienda dolciariaa livello mondiale e dello stesso presidentechiamparino”. il piemonte con una produzione di170 mila ql di nocciole prodotte rappresenta il 13% della produzione nazionale e si colloca al terzoposto tra le regioni italiane. la superficie del 2014

investita a noccioleto in piemonte è di 16.636 et-tari di cui circa 10.000 in piena produzione. Datiin costante crescita che dimostrano il forte inte-resse per il settore corilicolo e sempre il maggiorpeso della corilicoltura piemontese nel panoramanazionale. in questi ultimi anni, interessi economiciconvergenti tra la parte produttiva e quellaagroindustriale, sostenuti anche da coldirettihanno favorito la diffusione della coltura su moltearee piemontesi collinari e di pianura. nel solo2014 sono stati messi a dimora oltre 1500 ha dinuovi noccioleti che ovviamente entreranno inproduzione tra 5 anni. Tutti questi dati in costanteaumento sono sicuramente postivi. É necessarioperò fare parallelamente una profonda riflessionecirca una attenta programmazione del comparto,per mantenere il più possibile in equilibrio la do-manda e l’offerta del prodotto al fine di garantireanche minore volatilità nel tempo alle condizionieconomiche di fornitura per le imprese agricolee per l’industria.

DALLE CALAMITÀ ATMOSFERICHE

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28 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

ATTUALITÀ|TeRRanosTRa/campagna amica

LEGGE SULL’AGRITURISMO:nUoVe Disposizioni TUTTI IN APP

n attesa dell’emanazione del regola-mento attuativo il primo luglio, comecita l’art.20 è entrata in vigore una trale innovazioni più significative della

nuova legge sull’agriturismo, la l.R. 2/2015“nuove disposizioni in materia di agrituri-smo” che riguarda i criteri e i limiti dell’of-ferta gastronomica futura dell’agriturismopiemontese. l’azienda agricola che fa attivitàdi ristorazione, da sempre deve garantirel’approvvigionamento di prodotto aziendale,nel passato in misura prevalente, seppur conaccorgimenti normativi che però non ren-devano chiare le percentuali di apporto diprodotto aziendale, oggi, invece, specificata-mente definito dalla norma nella misura al-meno del 25% del costo totale. il legislatore,che però non ha ancora chiarito in merito,evidenzia nella legge anche l’importanzadell’approvvigionamento del prodotto azien-dale mancante, in ambito locale, da reperirsialmeno per il 60% da aziende agricole diret-tamente e, differentemente quindi dal pas-sato, in cui la triangolazione era senzadubbio un problema. la collaborazione lo-cale tra le aziende del territorio sarà, o al-

meno dovrà diventare un elemento essen-ziale della ristorazione agrituristica in cui,chiaramente evidenziato dalla norma, dovràessere esaltata nel menù la rintracciabilitàdel prodotto, valore aggiunto già oggi delleaziende agrituristiche di campagna amica,ma che a suon di sanzioni dovrà essere ap-plicato da tutti gli agriturismi come prevedel’art.17 della nuova norma. ecco che alloral’importanza della concentrazione e reperi-bilità del prodotto sono ancora un elementoessenziale di cui gli operatori agrituristicihanno necessità e in questo l’associazioneagrimercato di campagna amica può dareun forte contributo. nell’alessandrino gli ap-puntamenti mercatali sono molteplici e bendistribuiti su tutto il territorio, insieme aipunti aziendali e alle Botteghe un modo si-curamente semplificato per acquistare dallaverdura alla carne tutto quanto non even-tualmente disponibile in azienda.

DisposizioNiNuove

IN MATERIA DIAGRITURISMO

ial trekking all’equitazione, dal tirocon l’arco ai percorsi naturalisti, daicorsi di cucina al wellness tutte le at-tività e i servizi offerti dalle aziende

agrituristiche di campagna amica dal primodi maggio sono state inrerite in una nuovaapp. l’app “Farmersforyou”, è un nuovo ser-vizio di coldiretti in lingua italiana ed ingleseche permette di scegliere dove poter soggior-nare, ma anche i mercati di campagna amica,le fattorie con il punto campagna amica e leBotteghe. l’app, scaricabile sia su apple storesia su google play, prevede amche il servizio“around me” che, geolocalizzando l’utente,permette di visualizzare in un raggio di 30kmtutto ciò che è presente nelle vicinanze.l’obiettivo è quello di raccontare il legame trala società italiana ed i suoi agricoltori i quali,oltre ad essere produttori di beni, sono cu-stodi della bellezza della campagna italiana everi protagonisti del Made in italy. l’elencodelle aziende agricole di Terranostra con re-censioni, servizi offerti e galleria fotografica èconsultabile al sito www.terranostra.it

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Dal 1 luGlioalcuNe Novità

tutti GliaGriturismidi TerranostraIN UNA APP

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[pagine a cura di luisa Bo]

n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

TeRRanosTRa/campagna amica|ATTUALITÀ

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Piatto unico

casa castellini di fabio semino fr. casa castellini 2 - 15050 garbagna (al) Tel.0131-877878 - www.casacastellini.it - [email protected]

ingredienti:•200gr. di tonno Ventresca

di Tonno sott’olio;

•100gr. di fagiolini bolliti;

•2 patate bollite;

•1 peperone rosso

arrostito senza pelle;

•1 mazzetto di insalata verde;

•12 olive taggiasche;

•2 uova sode;

•6 filetti di acciuga sott’olio;

•1 mazzetto di basilico e rucola;

•lavata e a pezzetti;

•2 cucchiai di olio extravergine d’oliva;

•aceto, sale, pane casereccio tostato.

la RiceTTa Del mese

specialità “liguri” lungo la via del sale:il condigione o condiggiun (in dialetto significa condire) è una spe-cialità di origine ligure. si tratta di una insalatona mista che ricordala francese niçoise, che viene anche preparata a garbagna e neipaesi della Via del sale. in questa preparazione si preferisce utiliz-zare anziché il tonno, la Ventresca di Tonno, più gustosa e pregiata.

preparazione:Bollire i fagiolini e le patate in acqua salata. in un’altra pentolapreparare le uova sode. non appena le patate saranno cotte, la-sciarle raffreddare e successivamente tagliarle a cubetti. metterein una il peperone arrostito tagliato a fettine, le patate, i fagiolini,l’insalata e le foglie basilico. condire il tutto con olio extra verginedi oliva, poco aceto e sale. aggiungete la ventresca di tonno, i filettidi acciughe, le olive taggiasche denocciolate e le uova sode tagliatea fette. mescolate bene e accompagnate il condigion con dellefette di pane casereccio.

il condigione o condiggiun

AGRINONNOnUoVa foRmUla peR la Vacanza PONTI:Una gRanDe fesTa

hanno chiamato l’orto dei nonni,ma forse con la declinazione, sep-pur impropria, di agrinnonno, èpiù chiara l’impostazione azien-

dale che armando e lidia hanno voluto darealla loro nuova “vita”. Un’azienda agricola acavatore, di proprietà da tanti anni, gestitada lontano, quando la famiglia motta, da in-dustriali milanesi, trascorreva a cavatore levacanze ed i fine settimana è diventata oggi,a tutti gli effetti un agriturismo, ma anche esoprattutto una azienda agricola sociale checome chiaramente espresso dalla norma ap-pena approvata in senato, si va a declinarepienamente tra le attività previste nel nuovoquadro legislativo, volte a rilanciare il valoredei territori e un nuovo welfare rurale. È danonni che le prospettive cambiano e le esi-genze metropolitane possono diventare unprogetto imprenditoriale. ospitare i nonniautosufficienti ma, con un grande bisogno difamiglia, è il focus multifunzionale dell’agri-turismo, nella sostanza poco differente daglialtri, dove però i nonni sono gli ospiti piùgraditi, tutto l’anno e, magari in estate, anchecon i nipoti. lasciare i bambini ai nonni nelperiodo estivo non è una fortuna che tuttipossono permettersi ma con l’aiuto del-

l’agrinonno questo è possibile, per far vivereun centro estivo ai più piccoli in compagniadei loro nonni e degli altri piccoli ospiti. Unprogetto nato da una delle tante esigenzeche si vivono in città e che da milanesi ar-mando e lidia hanno colto in prima per-sona, perché durante il periodo estivo, inonni “abbandonati” in città sono sempre dipiù e, poter pensare di far soggiornare ancheloro, lontano dall’afa e dalle zanzare può es-sere un modo per partire in vacanza tran-quilli... per poi scoprire tornando che il frigosi può riempire di prodotti freschissimi rac-colti direttamente nell’orto che i nonni pos-sono coltivare direttamente.

Dei NoNNil’orto

l

iuseppe adorno, è ricordato come unotra i più grandi presidenti provinciali dicoldiretti alessandria, allevatore, viticol-tore e sempre al passo con i tempi. Ha

lasciato in mano ai nipoti un’azienda agricola mul-tifunzionale esemplare, in cui è stato parte attivasino agli ultimi respiri, e a un anno dalla morte lasua famiglia non poteva non ricordarlo meglio, checon una grande festa all’agriturismo, il 1^ memorialcav. giuseppe adorno. Una festa dell’estate l’11luglio, che è anche una grande inaugurazione dellaporzione più turistica dell’azienda con il suocampo da calcio e la piscina, dedicata esclusiva-mente agli ospiti, anche più piccoli delle attività di-dattiche. Una festa che permette di vivere nelperiodo più intenso e vivo dell’attività agricola,momenti esperienziali importanti come la fiena-gione, la mungitura, la preparazione del formaggio.Una giornata da trascorrere in montagna a ponti,circa 200 metri slm e 30 ha di cereali, vigneti, bo-schi, pascoli di bovini piemontesi e capre camo-sciate i principali “collaboratori” in azienda per laproduzione di carne, latte e formaggi. Un giornatache ha inizio con la cottura allo spiedo del vitelloe che si chiude con il torneo di calcio a cinque,una festa in cui il figlio adriano e tutta la sua bellafamiglia aprono l’agriturismo a chi vuole trascor-rere una giornata agreste a “metro zero”.

G

per aNDareiN vacaNza

Dell’estatefesta

1°MEMORIALCav. GiuseppeADORNO

UN MODO

NUOVO

l'orto dei nonni lidia oggioni - Via Valle ferri 5,15010 cavatore (al)Tel.144-323165 - [email protected]

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30 AGRICOLTURA A.|n°7 • luglio 2015

EPACA|noViTà pReViDenziali [pagina a cura di marino Ravera]

on la mensilità di luglio è stata pagatadall’inps anche la quattordicesima men-silità 2015. Riteniamo utile ricordarequali sono le tre condizioni stabilite

dalla legge per averne diritto; la prima è costituitadall’età (aver compiuto 64 anni), la seconda dalreddito, la terza dal numero dei contributi versatia suo tempo per la pensione. la quattordicesimanon sempre viene pagata in egual misura ad ognipensionato poiché la legge ha stabilito che se lapensione deriva da lavoro dipendente il paga-mento sarà effettuato nelle misure seguenti:

• 336 euro se i contributi versati per la pensione non superano 15 anni;

• 420 euro se i contributi superano i 15 anni ma non i 25;

• 504 euro se i contributi risultano superiori a 25 anni.

per chi è invece in pensione con i contributi dalavoratore autonomo le condizioni sono legger-mente diverse, spettano infatti i seguenti importi:

• 336 euro se i contributi versati per la pensione non superano 18 anni;

• 420 euro se i contributi superano i 18 anni ma non i 28;

• 504 euro se i contributi risultano superiori a 28 anni.

come detto sopra occorre anche verificare i red-diti dei soggetti in possesso dei requisiti, poiché

l’importo aggiuntivo potrebbe non spettare op-pure spettare solo parzialmente se i redditi supe-rano un certo limite, che la legge ha stabilitoessere pari a euro 9.786,85 + l’importo spettantein base ai contributi versati, ad esempio nel casodei 15 anni di versamenti il limite da non superaresarà pari a 10.122,85 euro, la differenza tra taleimporto e il reddito posseduto, costituirà lasomma dovuta al pensionato (entro il limite del-l’importo massimo spettante). i redditi sono per-sonali e non familiari.

Dobbiamo inoltre richiamare l’attenzione sulleseguenti particolarità:

i redditi di riferimento sono quelli dell’anno 2015,ciò significa che l’inps ha pagato l’importo aggiun-tivo senza conoscere l’effettivo ammontare deiredditi e quindi con riserva di verificarne, il pros-simo anno 2016 l’entità e, se del caso, richiederela restituzione (anche parziale) delle somme orapercepite, se il limite di reddito risulterà superato.

attenzionepuò verificarsi che non tutte le quat-tordicesime siano state calcolate nel-l’esatta misura spettante in base aicontributi versati, infatti mentre èpoco probabile che chi percepisce 504euro possa essere oggetto di conteggierrati, è invece al contrario possibile

che per le fasce intermedie (336 o 420euro) non tutti i contributi siano statiregolarmente conteggiati ai fini pensio-nistici. in tali casi il controllo non soloè possibile, ma semplice e rapido, conun estratto contributivo, dove si pos-sono rilevare il numero dei contributiaccreditati per la pensione, invitiamoperciò gli interessati a presentarsipresso gli uffici epaca coldiretti, doveimmediatamente (grazie al collega-mento telematico epaca inps) po-tranno ottenere e verificare la propriasituazione contributiva e se del casofare una apposita istanza di ricostitu-zione della pensione, finalizzata al ricalcolo della 14° mensilità.

quattordicesimanon corrispostaabbiamo avuto segnalazioni del man-cato pagamento della quattordicesima2015 a pensionati che ne hanno sempreavuto diritto, quindi senza motivazioniche giustifichino tale comportamentoda parte dell’inps. invitiamo tutti coloro che si trovano intale situazione a rivolgersi agli ufficiepaca per le opportune verifiche edeventuale inoltro dell’’istanza di paga-mento all’istituto.

paGameNtoDella

QuattorDicesimaDuemilaQuiNDici

A L u g L I O

c

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

consiglieRe ecclesiasTico |ORGANIZZAZIONE

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A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

nullacome prima

n una omelia durante l’ammi-nistrazione del sacramentodella cresima il nostro vescovo

di alessandria disse: se tutti quelli cheho cresimato in questi tre anni, tuttii loro genitori, i loro padrini frequen-tassero la messa domenicale, le no-stre chiese (che sono tante!) non sarebbero in grado di contenerlitutti. ad una osservazione superficiale la chiesa può apparire unavera e propria “corazzata”. essa è organizzata in tutto il mondo, indiocesi e parrocchie, ha scuole, seminari, università, associazioni, or-dini religiosi maschili e femminili, azione cattolica, stampa e tutti imedia più moderni e poi... tutti i cristiani battezzati che non sonomai in chiesa e quelli che in chiesa ci sono sempre. se essere deipresenti è un segno di fedeltà, la sola presenza non basta. per esserein linea col Vangelo, serve la presenza e la credibilità, in una parolala santità. e per arrivarci, ognuno di noi è chiamato ad un incontro-conversione con il cristo salvatore. come fece l’apostolo san Tom-maso che non si limitò a riconoscere la persona di gesù, ma neaffermò la divinità con quella dichiarazione che cambiò la sua vita:signore mio e Dio mio. per chi fa questa esperienza nulla sarà piùcome prima.

don ivo

iCongratulazioni a Valentina Binno DelegataRegionale e Provinciale Giovani Impresaper l’arrivo del piccolo Luca. Auguri da partedi tutta la Coldiretti per il lieto evento a papàMarco Bosco e alle piccole Alice e Matilde.

Ben arrivatoluca

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ATTUALITÀ|inconTRo Donne impResa

CONVEGNO A TORINO pResenTi molTe impRenDiTRici Della colDiReTTi alessanDRina

la salutecoltiviamo

L’AGRICOLTURA

a sala del circolo dei lettori di Torinosi è tinta di rosa per il convegno dal ti-tolo “coltiviamo la salute” organizzatodal movimento Donne impresa di col-

diretti piemonte e c.D.c., in collaborazione conepaca ed il centro servizi alla persona. presentiin sala le socie di Donne impresa delle diverseprovince piemontesi, guidate dalla responsabileregionale graziella Boveri. numeroso il gruppoDonne impresa della coldiretti di alessandria.“Da oltre dieci anni, c.D.c. ha stipulato un ac-cordo con coldiretti-epaca che permette di farcrescere il valore della prevenzione e della sicu-rezza nella cultura dell’impresa agricola. l’eventodi oggi vuole quindi sancire ancora una voltaquesto rapporto di collaborazione e fornire, tra-mite le relazioni dei nostri medici specializzati,le informazioni utili per la tutela della salute”, hacommentato luigi Bocchiotti amministra-tore unico c.D.c. “la presenza delle Donne nel-l’agricoltura italiana ha dato un forte impulsoall’innovazione e alle attività legate alla multifun-zionalità, caratterizzando il settore con una cre-scente attenzione all’alimentazione sana ed alrispetto dell’ambiente attraverso, in particolare,al progetto educazione alla campagna amica.proprio dalle nostre aziende deriva il cibo con-trollato e sicuro, utile alla prevenzione ed a unacorretta nutrizione” ha esordito delia re-velli presidente di coldiretti piemonte nel-l’aprire i lavori. il convegno ha toccato temi digrande attualità ed interesse per il mondo fem-

minile: dalla prevenzione del cancro mammario,grazie ad apparecchi all’avanguardia per lo scree-ning, alle emergenze pediatriche domestiche cheriguardano le imprenditrici che rivestono ancheil ruolo di mamme, nonne e, più specificata-mente, le agriTate che fanno dell’assistenza aibambini una professione. “Donne impresa è da sempre impegnata, attra-verso attività di sensibilizzazione sul territorio,nella promozione di comportamenti legati allasana alimentazione ed al consumo consapevole. il convegno ha dimostrato l’importante ruolodell’agricoltura da cui, appunto proviene il cibo.il cibo sano e a km0 che le aziende in rosa pro-

muovono al fine di contribuire alla prevenzionedi dannose patologie, come i tumori” ha spie-gato graziella Boveri responsabile regionaleDonne impresa. Questo convegno si inseriscein un più ampio percorso di coldiretti, comeforza sociale, che spazia dall’agricoltura ai servizid’innovazione sui territori. in piemonte un fortesegnale è stato dato anche con l’apertura, primaa cuneo e poi a Torino, del centro servizi allapersona, in collaborazione con epaca, impresaVerde e caf coldiretti che mette a disposizionel’esperienza e la professionalità di una grandeorganizzazione al servizio di donne, famiglie, la-voratori e studenti.

l

IN ROSA SPOSALA PREVENZIONE

IN 3D

nelle foto (in alto) al centro Delia Revelli presidente Regionale coldiretti piemonte e alla sua si-nistra graziella Boveri Responsabile Regionale Donne impresa durante il convegno dedicato alla pre-venzione “in rosa”. sotto: l’affollata sala del circolo dei lettori.

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

scaDenze |ATTUALITÀ

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SCADENZA IMPOSTA ADEMPIMENTI SOGGETTI OBBLIGATI

20AGOSTO

IVAemissione fattura differita per la cessione di benispediti o consegnati nel mese precedente, la cui conse-gna risulti da un DDT o da altro documento idoneo aidentificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa

20AGOSTO

IVA liquidazione e versamento dell’iVa a debitodel mese di luglio 2015.

contribuenti iVa mensili

20AGOSTO

IVA liquidazione e versamento dell’iVa a debitodel 2° trimestre 2015.

contribuenti iVa trimestrali

20AGOSTO IRPEF/IRAP

versamento delle imposte a debito iRpef e iRapa saldo 2014 e primo acconto per l’anno 2015.

contribuenti tenuti alla presenta-zione del modello Unico 2015, sog-getti agli studi di settore

20AGOSTO RITENUTE

versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispondonoredditi soggetti a ritenute.

25AGOSTO

IVAINTRASTAT

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi in-tracomunitari relativi al mese di luglio.

operatori intracomunitari con ob-bligo mensile.

15SETTEMBRE

IVAemissione fattura differita per la cessione di beni spe-diti o consegnati nel mese precedente, la cui consegnarisulti da un DDT o da altro documento idoneo a iden-tificare i soggetti fra i quali è effettuata l’operazione.

soggetti passivi di iVa

16SETTEMBRE

IVAliquidazione e versamento dell’iVa a debito delmese di agosto 2015.

contribuenti iVa mensili

16SETTEMBRE

CONTRIBUTIINPS

versamento seconda rata 2015 dei contributi inpsdei lavoratori autonomi.

cd/iap iscritti all’inps

16SETTEMBRE

RITENUTEversamento delle ritenute alla fonte sui redditi di la-voro dipendente, assimilati, lavoro autonomo e provvi-gioni corrisposti nel mese precedente.

contribuenti che corrispon-dono redditi soggetti a ritenute.

25SETTEMBRE

IVAINTRASTAT

invio telematico elenchi inTRasTaT riepilogatividelle cessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi in-tracomunitari relativi al mese di agosto.

operatori intracomunitari con ob-bligo mensile.

30SETTEMBRE

UNICO 2015 presentazione modello Unico 2015.contribuenti che hanno compilatoil modello Unico e lo inviano telema-ticamente tramite il canale telematico.

30SETTEMBRE

IRAP 2015 presentazione modello iRap 2015.contribuenti titolari di partita iva,obbligati a presnetare il modello iRap.

30SETTEMBRE IVA 2015 presentazione modello iVa 2015.

contribuenti titolari di partita iva,obbligati a presentare la dichiarazioneiva in forma unificata con l’Unico o informa autonoma.

[scadenze a cura di Daniela colombini]

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Lutti

Coldiretti Alessandria è vicina alla famiglia

Borsalino per la scomparsa della cara nonna

ADELINA vIgILANTESocia di Predosa

Sentite condoglianze

✟ 1921 - 2015 ✟

✟1923 - luglio 2015✟

La Dirigenza e la Struttura della Coldirettidi Alessandria, prendono parte all’immenso

dolore di Stefania Mandrino, a lungovice direttrice della Federazione alessandrina,

per la scomparsa della cara mamma

CAROLINA bOvONEvED. MANDRINO (Nina)

Socia di FrugaroloSentite condoglianze

ORGANIZZAZIONE|aTTUaliTà-lUTTi

Sentite condoglianze da parte della

Coldiretti di Alessandria alla famiglia Trisoglio,

per la perdita della cara

LAURETTASocia di Borgo San Martino

✟ 27/12/1924 - 17/06/2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parte

al dolore della famiglia Pisano,

per la perdita del caro

gAETANOSocio di San Giorgio Monferrato

✟ 05/01/1934 - 04/05/2015 ✟

Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

✟1938 - 2015✟

La Dirigenza e la Struttura della Coldirettidi Alessandria, si uniscono al dolore dei figli

Gianfranco, Marco, Monica e Laura, della moglie Margherita e dei fratelli Paolo, Giorgio,

Francesco e Giacinto, per la scomparsa del caro

MATTEOvALINOTTO

imprenditore agricolo di Quargnentoe socio storico di Coldiretti

INFLAZIONE:colDiReTTi, sale peR +10,1% pRezzi VegeTali e +6,6% olio

Alimentari crescono cinque volte di piu’ del valore medioll’uscita dalla deflazione ha contribuito ilbalzo del 10,1% dei prezzi dei vegetalifreschi rispetto allo scorso anno che in-

sieme all’aumento delle quotazioni dell’olio dioliva del 6,6% e della frutta del 3,2% fa aumen-tare il carrello della spesa. e’ quanto emerge dauna analisi della coldiretti al commento dei datisull’andamento dell’inflazione in italia a giugnoche evidenziano un aumento dell’uno per centodei prezzi per i prodotti alimentari, cinque voltesuperiore a quello medio dell’inflazione. sull’an-damento pesano da una parte fattori stagionalicome il grande caldo che incentiva gli acquisti

di vegetali ed il crollo della produzione nazio-nale di olio di oliva al minimo storico ma ancheelementi strutturali poiché dopo sei anni con-secutivi di riduzione, i consumi alimentari - pre-cisa la coldiretti - sono tornati ad aumentarenel 2015. Un cambiamento che - continua lacoldiretti - deve trasferirsi alle imprese agri-cole con una adeguata remunerazione dei pro-dotti che in molti casi sono ancora al di sottodei costi di produzione. la spesa alimentare -conclude la coldiretti - è la principale voce delbudget delle famiglie dopo l’abitazione con unimporto complessivo di 215 miliardi.

a

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n°7 • luglio 2015|AGRICOLTURA A.

meRcaTino annUnci|ATTUALITÀ

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inserzioni Vendo•ranghinatore aBBriata 6+6 mt 6.70 di la-voro, ottime condizioni. cell.338-1949613

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•trattore fiat 666dt 70cv con caricatorefrontale, sigma4 con benna e forca (ore lavorative 2.000).Richiesta €11.700. cell.349-807285

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•seminatrice pneumatica 4 file mais girasolimarca pigoli, n°2 seminatrici combinate per frumentomarca o.m.B. larghezza lavoro 2.50mt e 2.75mt. Roto-pressa a catene WolWo legatura a spago e/o rete. info333-2330000

•erpice rotante 2,50 Vibron (molle corte 2,50)un aratro voltino bivomero 80/90cv. Tel.334-7257834

•compressore litri 300, marca fini. Tel.338-4929637

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•lavoro di qualsiasi genere in tutti i settori. Via della Bi-blioteca 3, Casale M.to Cell.348-5723839

•lavoro come addetto alle pulizie, taglia erba, aiutobarista, baby sitter, trasporto anziani (per le visite medichee per eventuali spese ecc.) trasporto anziani, codista aglisportelli. massima serietà. cell.348-7362106 (orari diurnie serali). [email protected]

•auto furgoni e fuoristrada disponibiliad acquistare. se interessato a vendere manda una e-mail a: [email protected] specificando l’anno e ilprezzo. il ritiro del mezzo avviene con pagamento incontanti e passaggio immediato sul posto.

•lavori agricoli per conto terzi, (pressatura apaglia e altri lavori di conduzione agricola). Tel.331-2131128

•lavoro come idraulico, installatore, saldatore di-sponibile anche per piccole manutenzioni/riparazioni.cell.348-2644110

•carrello per trasporto mietitrebbia anchenon omologato. cell.340-1472850

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