[14-04-2013] Casoriadue - N.15

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Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIII - N° 15 - DOMENICA 14 APRILE 2013 Via G. Carducci, 8 - Casoria (NA) Tel. 081.5405264 - Fax 081.7570042

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1DOMENICA14 APRILE 2013

Settimanale di InformazioneDistribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIII - N° 15 - DOMENICA 14 APRILE 2013

Via G. Carducci, 8 - Casoria (NA)Tel. 081.5405264 - Fax 081.7570042

Attacchi per Carfora

Se non sono matti non li vogliamo

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PALLA AVVELENATA

Io ci provo, lo giuro, ma non rie-sco a capirli. Parlo dei politici. Due fatti mi hanno reso ancora più perplesso. Uno è vecchio di qual-che mese ma se né è parlato poco e scritto ancora di meno: il caso Fuccio. Fuccio, presidente del Con-siglio Comunale, è un capitano di ventura. Fuccio sa di organizzazio-ne e di politica. L’ho visto in azione e garantisco che ci sa fare. Ha ri-dato dignità, visibilità ed organiz-zazione al Consiglio Comunale, con il solo aiuto di alcuni dipen-denti comunali del Settore “Affari Generali e del Personale”. L’assem-blaggio non era facile e si sapeva. Dopo un anno di assistenza a tut-ti i consiglieri comunali, Pasquale Fuccio si è dimesso dall’incarico. Ce l’ha con tutti: con il Senato-re Casillo, con il Sindaco, con “i democratici” Tignola e Gagliar-di, con l’ex Sindaco che ha preso

il suo posto, etc. Il suo partito, il Pd, lo ha appoggiato e sostenuto, avendo convenuto e condiviso il fatto con la segreteria provincia-le di Napoli dello stesso partito.Sicuramente i gentiluomini inter-pellati hanno difeso se stessi e accu-sato Fuccio che invece attacca così: “Le dimissioni le stavo già maturan-do da diverso tempo. Ho aspettato anche per non danneggiare il mio gruppo consiliare. Non è possibile che un’Amministrazione, con i con-sensi avuti a maggio 2011, sia ferma e non dia risposte concrete alla Cit-tà. Siamo in crisi dal primo giorno di insediamento sia consiliare che amministrativo. Non si riesce a fare nulla. Confusione totale sia nell’Am-ministrazione che in Città. Nel chie-dere consensi durante questa ultima campagna elettorale, mi sono reso conto che la Città è stanca di aspet-tare. Il Sindaco è stato eletto da una

coalizione e non perché ha gli occhi azzurri. O lui fa un bagno di umil-tà confrontandosi con noi, dando le priorità alle esigenze della città, con verifica periodica con i partiti che lo sostengono oppure, gli consi-gliamo di ritornare subito al voto.

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ATTACCHI PER CARFORASE NON SONO MATTI NON LI VOGLIAMO

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SEGUE DA PAG. 3

Il biglietto da visita di una Città che deve essere ri-spettata è l’organizzazione del corpo dei Vigili Urba-ni, la raccolta differenziata e l’intervento sulle strade. Queste sono le cose più ele-mentari su cui dovrebbe riflettere l’Amministrazio-ne. Noi del Pd non siamo affezionati alle poltrone”. Finisce qui il pensiero di Fuccio condiviso da Balsa-mo, Laezza e Marigliano.Altro episodio che fa il paio con la storia di questa Città, avvenuto all’inizio della vita di questa Amministrazio-ne e propedeutico di tante cose, è quello di nominare i dirigenti di settore a tem-po determinato al Comune di Casoria. La scelta è stata fatta per i Lavori Pubbli-ci, l’Urbanistica, Ragio-neria e Finanze, Pubblica Istruzione; sono, invece, a tempo indeterminato il dirigente del settore lega-le amministrativo, quello

dell’Ambiente e vincitore di concorso, insediatosi la settimana scorsa, il diri-gente dell’area di vigilanza.Enzo Carfora si è sempre battuto a difesa di que-sta scelta, causa di rottura con il gruppo consiliare del Partito Democratico. Più o meno le stesse idee confessò, a freddo, Casillo. Non tutti sono stati, però, favorevoli. Molti, anche tra gli Assessori in cari-ca, erano e sono contrari a questo importante atto, ritenendolo malamente propedeutico alla vita am-ministrativa dell’Ente e de-terminante per la condu-zione dello stesso Sindaco.Molte volte, in Consiglio Comunale, è stato dibattuto il tema di queste assunzioni a tempo determinato. I più inferociti proprio i quattro del Pd e con loro l’Avv. Emi-lio Polizio, fautori dell’uti-lizzo, sia per motivi econo-mici che per conoscenze del territorio e capacità profes-sionali, di personale interno

all’Ente; come poi è avvenu-to nella scelta del Dirigente del Settore Ambiente, Erri-co Colucci, per anni impe-gnato, anche con ruoli api-cali, nel Settore “Ragioneria e Finanze”, da cui dipende anche il Servizio Tributi.Viene un dubbio: questi si-gnori sembrano matti ma, visti i casi in questione, se avessero ragione loro? O sono matti o dovrebbe-

ro spiegare le motivazioni politiche, tecniche, ammi-nistrative, sociologiche, psicologiche e personali di tali scelte di dissenso ver-so un Sindaco che hanno scelto e fatto eleggere e del-le “pluralità” di vedute e di pensiero che c’è tra di loro. Dall’altra parte, cioè da chi governa la cosa pubblica, chiarire se è una illusione la compattezza di governo.

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PALLA AVVELENATA

Scrivo da Piazza Cirillo. Ho fatto una capatina al Comune per capire che aria tira. Ve lo dico subito: l’aria è inquinata. Facce preoccupate, musi lunghi. Vivono come i reali di Francia nei giorni della Rivoluzione Francese: temono di fini-re sotto la ghigliottina. I crolli avvenuti tra via Padre Ludovico e via Manzoni li terrorizza. Hanno davvero paura di es-sere accusati del reato di “tentata strage”.Robespierre è Laezza che ha dato ordi-ne, sembra, ai suoi di sparare sul Sinda-co. Carfora si sente in guerra, ma lui in guerra non vuole andarci: la sua struttura psicologica di Medico e di ex arbitro di calcio gli suggerisce altre cose. Ho cer-cato di parlargli: non so se mi ha ascol-tato. Carfora vive in un bunker; gli ho suggerito, mettendomi a sua completa e totale disposizione, di scrivere un memo-riale e far conoscere le sue confessioni.

In effetti, non sono riuscito ad incontrare Carfora e ho appena intravisto Faraone, il suo portavoce. Non ho cavato molto. Ho invece saputo tutto da segretari, impiegati ed amici degli amici. Mi hanno racconta-to le angosce di Carfora da quando è sta-to eletto Sindaco. Pensava di vivere anni tranquilli, dopo essere riuscito ad arrivare lì. Carfora vorrebbe tanto essere il moto-re dell’Api e spera di fare ombra a Casillo. Pensava ad un viaggio a Vedelago oppure tagliare il nastro dei cantieri del PIU Eu-ropa ma non i giardinetti del puntilo bensì il Parco delle Arti in via Mauro Calvanese, invece è stato proiettato nelle polemiche delle nomine come la revoca e nuove no-mine nel consiglio di amministrazione di Casoria Ambiente, la nomina di Salvatore Graziuso, in politica da una vita e con il desiderio mai rimosso di ritornare a fare il Sindaco (Salvatore non ha mai digerito,

dopo aver fatto il Sindaco per cinque anni, la non riconferma alla guida del centro si-nistra che gli preferì il cattolico popolare Giosuè De Rosa che doveva servire a scon-figgere i disegni laico socialisti di Tommaso Casillo), a Direttore del Consorzio Cimi-teriale Casoria – Arzano – Casavatore, gli Assessori, il nucleo di valutazione, i reviso-ri dei conti e i dirigenti di settore, perfino gli scrutatori alle ultime elezioni. Sperava e spera tanto in un accordo Carfora: parla con Laezza solo attraverso gli amici. Casil-lo fa sapere che accetta tutte le sue scelte.Vorrebbe riunire il Partito Democratico, ha chiesto una mano a Sel, spera in Scelta Ci-vica. Si trova in difficoltà perché Polizio, il rinato Partito del Popolo della Libertà, Fra-telli d’Italia, Grande Sud, senza allearsi, gli stanno preparando la guerra. Al Comune si parla anche di alcune trasversali alleanze. Ogni collegamento è puramente casuale.

COMUNE : FIFA E ARENA

L’intervento di Giuseppe Migliore

La gara dell’inefficienza continua. L’Assessorato alla viabilità per ren-dere più frizzanti i venerdì di mi-gliaia di cittadini, continua a tenere in via Calvanese il mercato dei tes-suti. Uno stato di assedio per miglia-ia di cittadini, che a stento possono uscire dalle loro case dalle ore sette del mattino alle 15 di ogni vener-dì. La difficoltà maggiore, per tanta improvvisazione, ricade nel Santo protettore di Casoria, che è chia-mato a nuovi impegni miracolistici. Questa convinzione viene dai tanti crolli di palazzi senza mai vittime. In questo rione assediato, un citta-

dino che viene colto da malore im-provviso il venerdì potrà solo spe-rare nell’aiuto divino e nel nostro Santo Protettore. Non un medico, né un’ambulanza potrà mai raggiunger-lo in tempo utile. I mercati rionali sono utili e ricchi di folclore. Fan-no parte di una cultura del passato che è bene non perdere. Vanno ga-rantiti i diritti sia dei venditori che dei cittadini residenti. In questa vi-cenda ciò che provoca perplessità è l’acquiescenza del partito Italia dei Valori e l’Assessore al Commercio, Antonio Lanzano. Sembrano distratti.Continuiamo a pensare che que-

sti due anni, sono abbastan-za per un giudizio definitivo. La speranza, mai doma, di sti-molare i nostri amministratori.

IL MESTIERE DEL POLITICO tra le bancarelle del mercato del venerdì

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7DOMENICA14 APRILE 2013

ANTONIO BOTTA

Spazzata via ogni ombra di irregolarità nell’esple-tamento del Concorso per la nomina del nuovo Comandante della Polizia municipale del Comune di Casoria, dott. Salva-tore Visone. Lo scorso anno, era stato avanzato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania contro il Comune di Casoria in Persona del Sindaco, rappresentato e difeso dagli avv. Felice Laudadio e Giovanni Cresci, al fine di ottenere l’annullamento “della nota del 12/10/2012 della commissione con-corsuale” con cui “era stato “comunicato il risul-tato delle prove scritte del Concorso per la copertura di un posto di dirigente co-mandante del settore Poli-zia municipale di Casoria”. Ebbene, i magistrati Vin-cenzo Cernese, Gabriele Nunziata e Sergio Zeuli, nella camera di consiglio del giorno 14 Marzo 2013, hanno pronunciato un’or-dinanza di respingimento del ricorso, rilevando che esso “non appare assistito da adeguato fumus boni iuris in considerazione di quanto previsto nel Bando di concorso e delle succes-sive precisazioni dettate dalla Commissione al momento dell’espletamento delle prove”. Tradotto dal linguaggio giuridico a quello comu-ne significa che i Giu-dici, avendo esaminato tutti gli atti della causa, hanno sentenziato che non esistono sufficienti

presupposti perché venga concessa la richiesta di sospensione dell’esecu-zione del provvedimento impugnato, presentata dal ricorrente. Dunque, non vi è alcun “buon diritto” del richiedente (fumus boni iuris”) che giustifi-chi, sul piano normativo, la sua istanza. Chiaramen-te, molto soddisfatti di questa ordinanza sono il Primo cittadino Carfora, Casillo e il Comandante Visone. Nella conferen-za stampa del 28 Marzo scorso, l’assessore Casillo, nell’annunciare il prossi-mo Concorso per la no-mina del Vicecomandante della Polizia municipale, ha ribadito che l’attuale Amministrazione procede nel solco della limpida trasparenza, agendo con assoluta correttezza. Bene, anche la Cittadinan-za non può che esprimere soddisfazione per come tale vicenda si è conclusa: c’è bisogno di alimentare la speranza, in un conte-sto nazionale di sfiducia verso le istituzioni. Non mancano in Italia i Comu-ni virtuosi, sia dal punto di vista dei comporta-menti etici degli uomini pubblici, improntati ad un alto senso di respon-sabilità, sia da quello di un utilizzo oculato delle risorse pubbliche, da non dissipare, dunque,in soverchie consulenze e in pletoriche commissioni consiliari, ma da spende-re per i servizi sociali. Ci aspettiamo che la classe dirigente locale si orienti

sempre più nella direzione di una gestione della cosa pubblica cristallina, per collocarsi fra i Comuni virtuosi e ci auguriamo che anche il neo Coman-dante della Polizia mu-nicipale riesca a dare un forte e sicuro contributo, in virtù dei compiti con-nessi al suo importante ruolo, alla realizzazione di quanto da noi auspicato. Sul piano della trasparen-za amministrativa, re-centemente il governo ha varato un decreto legisla-tivo che intende disegnare un vero e proprio codice della trasparenza in modo da evitare dubbi interpre-tativi. Qualche esempio: a livello di “Patrimoni e nomine” viene istituito l’obbligo di pubblicità delle situazioni patrimoniali di politici e parenti entro il secondo grado, degli atti dei pro-cedimenti di approvazione dei piani regolatori e delle varianti urbanistiche; a livello di “Accessibilità delle informazioni”, viene

consentita la fruizione delle informazioni che riguardano l’organizzazio-ne e l’attività delle pubbli-che amministrazioni, fra cui l’utilizzo delle risorse pubbliche; inoltre viene introdotto un nuovo isti-tuto: “Diritto di accesso civico”. In sostanza, tutti i citta-dini hanno diritto a che le pubbliche amministra-zioni pubblichino atti, documenti e informazioni che detengono, per pro-muovere il principio della legalità non a chiacchiere; infine, “Amministrazione trsparente”: si prevede l’obbligo per i siti istitu-zionali di creare l’apposita sezione di amministra-zione trasparente nella quale inserire tutto quello che stabilisce il provve-dimento. Avanti, allora, su questa strada, per dare alla Città il volto di una classe politica locale pulito, senza macchie, che ispiri simpatia, fiducia, che alimenti la voglia di partecipazione.

AVANTI CON LA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

TAR Campania: regolare il Concorso per la nomina del Comandante della Polizia municipale di Casoria

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MARIANGELA FERRARA

Il giorno 4 Aprile 2013, presso la sala Consiliare della sede Co-munale, si è tenuta una sessio-ne straordinaria del Consiglio Comunale per la trattazione di tali punti: 1) Proposta di appro-vazione del “Documento degli indirizzi di pianificazione” per il Piano Urbanistico Comunale 2) Revisione del regolamento per la concessione e l’uso di apparecchiature di telefonia mobile nell’Ente comunale 3) Approvazione del Regolamen-to Amministrativo delle Unio-ni Civili 4) Spesa di € 11.000,00 conseguente alla sentenza n. 253/10 del tribunale di Napo-li- Sez. di Casoria- Riconosci-mento della stessa quale D.F.B. ai sensi dell’art. 194 lett. a) del D. Lgs 267/2000. 5) Spesa di € 6.500,00 conseguente alla sen-tenza n. 2861/10 del Giudice di pace di Casoria, definitiva. –Riconoscimento della stessa quale D.F.B. ai sensi dell’art. 194 lett. a) del D. Lgs 267/2000. 6) Spesa complessiva di € 109.900,00 derivante da sen-tenze definitive in materia di risarcimento del danno “Rami Elementari”. Il Consiglio è sta-to aperto dal Presidente, Stefa-no Ferrara e considerato valido con 20 Consiglieri presenti e 5 assenti; ha preso poi la parola l’Assessore Tommaso Casil-lo, che introducendo il primo punto, afferma: “Abbiamo rite-nuto che tale provvedimento sia di fondamentale importanza,

nonostante il regolamento non ne faccia obbligo, e bisognereb-be che le forze politiche diano il proprio contributo ”. Nonostan-te il discorso conciso e senza dubbio positivo, di Casillo, tra i cittadini c’è molta insofferen-za, ci si chiede quanto ancora la città debba essere cementifica-ta, quanto il territorio lo pos-sa sopportare ma soprattutto quanto la popolazione lo possa ancora sostenere. C’è chi dal fondo della sala esclama che c’è bisogno di servizi per i cit-tadini e non più di case, chi si rende conto che ormai non c’è uno spazio verde per far gioca-re i propri figli, chi non vuole più passare davanti ad aree ab-bandonate a se stesse da troppo tempo; il problema delle aree dismesse, infatti, si fa sentire in modo sempre più forte e deci-sivo, ma a tal proposito l’Asses-sore afferma “ Il territorio caso-riano, comprendendo anche le zone delle aree dismesse, può e deve essere riqualificato per fare in modo che si possa migliora-re la vivibilità dei cittadini e le condizioni socio-economiche della città stessa. Solo attra-verso questo procedimento di riconversione e rivalutazione del territorio, si potrà mirare ad un benessere maggiore e ad un livello territoriale, sicuramente più dignitoso. Tale amministra-zione è sicuramente soddisfatta del traguardo raggiunto e siamo convinti che questa città deve

essere il punto di partenza per un’azione positiva che va nell’in-teresse e nella salvaguardia della serenità di tutti i cittadini”. Tut-tavia l’argomento di maggior rilievo è stato senz’altro l’appro-vazione del regolamento am-ministrativo delle unioni civili, un provvedimento accolto con tutti i voti favorevoli ed uno solo contrario. Un traguardo raggiunto di fondamentale

importanza che va ben oltre gli schieramenti politici cer-cando piuttosto di salvaguar-dare il benessere dei cittadini. L’Assessore Mariano Marino si mostra fiero e soddisfatto non andando incontro a quella che è la tradizionale concezione di famiglia, bensì cercando di tutelare anche quelle coppie non sposate o dello stesso ses-so. Se, infatti, possiamo notare negli altri Paesi dell’Unione Europea una maggiore sensi-

bilità e salvaguardia verso tale problema, l’Italia resta, come spesso accade, con una visione ancora troppo antica. Baste-rebbe cominciare a mettere in discussione le proprie convin-zioni cercando di guardare ol-tre; “con l’approvazione di tale regolamento, sicuramente, non si vuole sminuire quella che è la classica visione della fami-glia ma concepirla nel suo sen-

so più esteso”. Cambiare idea non vuol dire per forza essere incoerenti ma essere coscienti e consapevoli che i tempi cam-biano e con loro anche i modi di concepire le cose, cercare di andare oltre ciò che sono le proprie convinzioni non è al-tro se non sinonimo di inno-vazione ed intelligenza; come disse Pitigrilli “In fondo non c’è da vergognarsi a cambiare idea ogni giorno: per cambiare idea bisogna avere idee di ricambio”.

Consiglio Comunale, approvati tutti i punti

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UMBERTO D’ORSI

Ha avuto luogo nella mat-tinata del 4 Aprile presso l’hotel Alabardieri di Na-poli ubicato nei pressi della sede dell’Ordine, l’assemblea riguardante la votazione del bilancio dell’Ordine dei giornalisti Campania, appro-vato all’unanimità sia il con-suntivo 2012 sia il preventi-vo 2013. Un incontro con i membri dell’Ordine e gran parte degli iscritti sia pubbli-cisti che professionisti i quali hanno partecipato alla vota-zione, in quanto in regola con il pagamento delle quote ordinistiche, il tutto per fare il punto della situazione, sia

su quella patrimoniale chiu-sa al 31/12/2012 sia sulla determinazione del risultato economico di gestione del 2012. Ha moderato il dibat-tito il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti il dott. Otta-vio Lucarelli, che nel corso dell’evento ha ringraziato anche il rag. Nino Trevisan e la segretaria Anna, per l’i-ninterrotto lavoro che svol-gono giornalmente nell’uffi-cio della sede dell’Ordine. La parola è passata al Vicepre-sidente dell’Ordine Mimmo Falco che ha evidenziato gli adempimenti previsti di na-tura legislativa, rimarcando

anche il concetto sulla li-bertà di informazione senza colorazione politica. Succes-sivamente è intervenuto il Consigliere Nazionale Mau-rizio De Tilla complimen-tandosi del perfetto bilancio, e soffermandosi sulle novità per quanto riguarda la ri-forma attuata attraverso una delegificazione, per la qua-le ha manifestato una certa contrarietà, affermando “ la professione giornalistica non può essere delegificata è una professione che ha valenza costituzionale e andava rego-lata con legge, una legge che

manca”. Infine è intervenu-to anche il direttore Nando Troise di questo giornale, che ha sostenuto il concetto sulla temeriarità per quan-to riguarda la deontologia giornalistica. Presenti all’e-vento il dott. Riccardo Mu-sto del Collegio dei Reviso-ri, il giornalista Gianfranco Coppola, Claudio Ciotola Consigliere e direttore del giornale online “Osservato-rio Flegreo”, Ciro Troise di-rettore del portale web “I am Naples”, Carlo Verna, Iaco-mino Giuseppe e il Coordi-namento Giornalisti Precari.

Assemblea del bilancio dell’Ordine dei giornalisti con dibattito

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STEFANO D’ANGELO

Preoccupazione al Parco dei Pini. Nella cosiddetta ‘ex 219’, sita in Via Giovanni Pascoli, tiene banco una questione che va avanti da alcuni anni, ma che negli ultimi giorni si è fatta maggiormente viva. La faccenda riguarda i lavori da eseguire all’interno del Parco, ma in particolar modo l’at-tenzione cade sul ripristino delle facciate dei fabbricati. Secondo il Piano Tecnico Fi-nanziario presentato al CIPE ed approvato dal Provvedi-torato in data 2 Luglio 2002 erano tanti gli interventi da eseguire rivolti all’adegua-mento dell’agglomerato di palazzine realizzate negli anni ‘80 con i fondi della legge post-terremoto. A tale scopo

furono stanziati circa 3 milio-ni e mezzo di Euro per tale fi-nalità. Alcuni degli interventi programmati sono stati por-tati a compimento negli anni e nei mesi scorsi. Tuttavia, l’at-tenzione cade sull’intervento in corso al Parco dei Pini, ri-guardante il rifacimento delle facciate per la sicurezza dei fabbricati, per il quale sono stati stanziati circa 775mila Euro. I corpi dei fabbricati presentano notevoli crepe da cui è possibile notare la presenza di ferri arrugginiti.Come testimonia il nostro dossier fotografico, alcune delle palazzine sono state pit-turate nei giorni scorsi (im-magine numero 1). Tuttavia, gli abitanti sono seriamente

preoccupati circa la regola-re conduzione dei lavori e denunciano alcune inadem-pienze da parte dei diretti interessati. Effettivamente, è possibile osservare dall’im-magine numero 2 come uno dei fabbricati da poco ultima-ti presenti già alcune crepe. Ad oggi, comunque, resta-no ancora incompiute gran parte delle strutture pre-senti al Parco dei Pini, così come testimoniano le altre foto esclusive di Casoria-due (immagine 3, 4, 5, 6).I condomini si sono rivolti a Francesco Trojano, ex As-sessore ai Lavori Pubblici, ex Consigliere Comunale e residente in questa zona, per avere un confronto diretto

con il Sindaco. Incontro che è avvenuto Martedì 9 Aprile. Trojano, appoggiato da un gruppo di abitanti del Parco dei Pini, ha richiesto un in-tervento da parte del Dott. Vincenzo Carfora che ha ga-rantito una relazione tecnica da parte dell’Ing. Antonio Di Palo, Dirigente LL. PP. Tut-tavia, ai nostri microfoni lo stesso Trojano ha dichiarato che nei prossimi giorni gli abitanti dell’ex 219 interpel-leranno anche loro un tec-nico al quale si chiederà una relazione sui lavori in corso.Non ci resta che aspettare, dunque. La Redazione di Casoria-due vi terrà costantemen-te aggiornati sulla vicenda.

Sono in corso i lavori per il ripristino delle facciate fatiscenti dell’ex 219, ma…

PARCO DEI PINI, SCOPPIA IL CASO!Gli abitanti preoccupati per la loro incolumità: “Chiederemo l’intervento di un tecnico”

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ELIANA GIGLIO

La prima notizia sulla Chiesa di S. Mauro di Casoria risale al 1402. All’epoca doveva trattarsi di una semplice cappella di campagna. Nel 1429 fu istituita ufficialmente la par-rocchia, sotto il patronato dell’ Universitas (il Comune di allora) e dei notabili del luogo.Nei primi del Seicento, fu avviata la fabbrica della nuova Chiesa, grandiosa e in stile barocco, conclusa nel 1621 e completata nel corso dei decenni successivi con notevoli e pregiate opere d’arte.La pianta è ad una sola navata con dieci cappelle, cinque per lato.La monumentale Chiesa di S. Mauro Abate, attualmente esistente, è la seconda in ordine di tempo, ad essere stata costruita.La primitiva chiesa esisteva come ente religioso già prima del 1429. Divenuta insufficiente alle necessità del culto della popolazione, che a quell’epoca, era composta da circa 1500 abitanti, si rese necessaria l’edificazione di un altro edificio religioso, più ampio e di maggior decoro.La costruzione iniziò nel 1606 sul suolo di cui una parte era stata occupata dalla Chiesa preesistente, che fu poi, utilizzata come sagrato del nuovo tempio, in modo da rendere prospetticamente meglio visibile la facciata della nuova costruzione; una parte fu acquisita dall’ “Università” di Casoria, l’altra fu donata da un gruppo di notabili detti “particulares”.Il parroco che curò la costruzione dell’attuale edificio fu D. Marco Antonio Abbate, di cui si fa menzione nella lapi-de murata ai piedi del pilastro sito nell’abside “in cornu Evangelii”.Il prossimo 16/4/2013, la Basilica, celebrerà una messa per il centenario della nascita e in ricordo del Nunzio Apostolico Mons. Antonio Del Giudice Arcivescovo di Geropoli di Siria.Mons. Antonio Del Giudice nacque a Casoria il 16/04/1913 dal dott. Luigi del Giudice, farmacista e Vincenza Cortese, e chiuse la sua laboriosa vita terrena a Bagdad (Iraq) il 20/08/1982.Nel 1931 entrò nel Seminario Pon-tificio Campano, diretto dai padri gesuiti che concluse l’anno successivo nel seminario pontificio di San Gio-vanni in Laterano, ove il 22/02/1936 ricevette l’ordinanza sacerdotale. Frequentò poi la Pontificia Acca-demia degli Ecclesiastici, dove uscì nel 1940 con la laurea in teologia e utroque iure.Dal 1940 iniziò la sua carriera al servizio della diplomazia vaticana

come addetto presso la Delegazione apostolica di Scutari in Albania.Il 29 giugno 1962 nella insigne chiesa di S. Mauro Abate, dove, quando poteva, ritornava per devozione e per in-contrare la comunità religiosa, civile e la gente comune, fu accolto da una folla commossa e ricevette dall’ E. Cardina-le Amleto Giovanni Cicognani, Segretario di Stato di sua santità Giovanni XXIII, la consacrazione episcopale.Alla cerimonia, con una numerosissima folla, prelati con il rev.mo preposito Mons. Luigi D’Anna, erano presenti l’am-basciatore di Corea presso il Quirinale gen. Chong Chang Lee con la consorte, il maggior generale Byong Kwon Min, ministro delle Verenans Administration, il questore Cappelli, il sindaco di allora di Casoria prof. Luigi D’Anna, i sindaci di Casavatore, di Afragola ed altri.Nel 1967 fu nominato Nunzio Apostolico della Rep. Domi-nicana, nel 1970 del Venezuela; nel 1974 di Malta e infine nel 1978, resse la Nunziatura di Iraq e Kuwait, dove il 20 agosto 1982 chiuse la sua laboriosa vita terrena.L’arcivescono Del Giudice, nonostante i suoi molteplici viaggi all’estero ed il continuo avvicinare popoli di razze e religioni diverse, conservò l’animo napoletano, con quella generosità ed espansività che lo rendevano caro a quanti l’avvicinavano.Il popolo di Casoria, che l’ha sempre amato e stimato, gli ha eretto nel 1993 un monumento sepolcrale, nella cappella dedicata a S. Mauro, nella Basilica Minore, in cui riposano i suoi resti mortali.La celebrazione Eucaristica del 16/04/2013, sarà presieduta da sua Eminenza il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivesco-vo Metropolita di Napoli.

Messa in ricordo del Nunzio Apostolico Mons. Antonio Del Giudice – Basilica Pontificia San Mauro Abate – Casoria

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GIANLUCA GRIMALDI

C’è chi la definisce il tempio della legalità, chi ne ha parlato come il “comune più razzista di Italia”:siamo a Opera, comune a sud di Milano.Famoso per ospitare il carcere più grande d’Europa e per l’incendio al campo nomadi che, nel 2006, ha suscitato grande scalpore, ma anche per il basso tasso di criminalità e la forte amministrazione. Abbiamo tentato di far chiarezza su questa apparente contraddizio-ne, intervistando il sindaco leghista Ettore Fusco.Il comune di Opera è uno dei pochi in Italia che riesce a superare il rapporto di un agente ogni mille abitanti. Vengono svolti corsi anticorruzione nelle amministrazioni e numerosi sono gli interventi volti a garantire l’ordine. Si può dire che, a Opera, la legalità viene prima di tutto?La legalità è al primo posto nelle nostre esigenze. Abbiamo investito molto sulla polizia locale istituendo il Nucleo Investigativo Scientifico, la Centrale Operativa e specializzando ciascun agente in un particola-re ambito. Questo ci consente non solo di reprimere, ma soprattutto di prevenire il comportamento dei malviventi.Il carcere di Opera è il più grande d’Europa.Ormai da tempo si parla di un sovraffollamento delle carceri italiane. Il Presidente della Repubblica Napolitano ha definito tale situazione “una vergogna per l’Italia”.Come si cerca di sopperire a ciò?Per fortuna, da noi non ci sono problemi del genere. Ogni cella contie-ne, al massimo, due detenuti e non ci sono mai state manifestazioni di protesta. Inoltre, nel nostro carcere è presente anche un ospedale perfettamente operante: in tal modo si riducono i costi dell’eventuale trasporto in una struttura esterna e i detenuti sono ben monitorati da un punto di vista sanitario.C’è stato, ultimamente, un caso di suicidio di un detenuto, ma non per motivi relativi alle condizioni del carcere.Laura Boldrini, nuovo Presidente della Camera, ha affermato che una priorità è quella di garantire la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. Tale provvedimento potrebbe offrire una nuova apertura in un Paese in cui il razzismo è ancora molto radicato.E’ d’accordo con tale intervento?I razzisti in Italia sono quelli che pensano prima ai problemi degli altri accantonando quelli degli italiani. Secondo me, non si tratta di un problema perché la legge prevede che a 18 anni questi bambini possano diventare cittadini italiani.

I problemi da risolvere sono ben diversi: se il Pre-sidente della Ca-mera si occupa di ciò, allora farebbe meglio a cambiare mestiere.Pensiamo prima agli esodati e al problema della disoccupazione: non è pensabile che a 45 anni un uomo perda il lavoro e non possa più provvedere alla propria famiglia.Opera è celebre anche per l’incendio al campo nomadi nel 2006. Anche lei è stato indagato e, poi, definitivamente scagionato.Molti hanno definito Opera “il comune più razzista d’Italia”. Come sono andate realmente le cose?Non si è trattato assolutamente di razzismo, ma di rispetto. La prece-dente amministrazione aveva deciso di destinare una zona pubblica al campo, io ho tentato di dar voce ai cittadini e si è voluto creare la figura del “mostro” identificandomi come colpevole.Qualche cittadino, spinto dall’esasperazione, ha dato fuoco al campo ancora in allestimento, quindi vuoto. Ma non siamo un comune razzista: abbiamo una comunità di extracomunitari ben integrata e non ghettizzata. E’ anche grazie all’immigrazione che il nostro comune è cresciuto.Molti vedono una certa analogia tra Lega Nord e Movimento 5 Stelle: pur avendo contenuti antitetici, anche la Lega in passato ha fatto leva sui toni forti e sulla rabbia dei cittadini. Lei cosa pensa del partito di Grillo?La Lega ha tentato di interpretare i problemi dei cittadini e, a diffe-renza del Movimento 5 Stelle, non ha pensato solo a demolire, ma ha sempre avuto un programma concreto legato al federalismo. La cattiva politica si combatte con la politica e non con l’antipolitica.Il nostro motto “Roma ladrona” è stato sempre inteso come opposizio-ne a un sistema di partiti che si dividevano commissioni e tangenti. Anche noi abbiamo commesso degli errori, ma nel nostro partito siamo coerenti e chi sbaglia viene buttato fuori.Beppe Grillo è un populista: il suo movimento raccoglie persone che non sono riuscite a emergere in altri partiti e molti non sono preparati a stare in Parlamento.

Intervista a Ettore Fusco

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Riceviamo e Pubblichiamo

Egregio Direttore di Casoria Due

E’ già da parecchi anni che ho perso ogni speranza di vedere aperto lo Sta-dio San Mauro e di vedere il Casoria Calcio nelle categorie dove è stata dignitosamente per tanti anni per cui non intervengo nemmeno più sulle discussioni che si accendono sui quo-tidiani locali e dai tifosi viola (colori della mitica squadra di calcio Casoria) . Eppure, - sarà che in me si riaccende anche la rabbia, o sarà l’uso strumen-tale e improprio di dichiarazioni fatte dagli Assessori dello Sport e dei lavori Pubblici, che mi indigna sulle bugie dette sui lavori e la riapertura dello Stadio San Mauro; saranno queste di-chiarazioni messe insieme ma, insom-ma, mi è venuta voglia di fare qualche domanda essenziale, considerato, che Casoria calcistica , nolente o volente, era un bene dei casoriani che coin-volgeva – anche quando andava male calcisticamente – migliaia di cittadini di Casoria, e si domandano come può una struttura imponente, non può essere lasciata a marcire inutilizzata fra le erbacce. E non se ne abbiano a male gli amanti dei tanti altri sport che si praticano nella nostra città.Al Sindaco Carfora chiedo di dirci, una volta per tutte, quale è la posi-zione ufficiale dell’Amministrazione che presiede in merito allo Stadio San Mauro e ad una ipotetica costituzione di una società calcistica che riporti la città di Casoria di nuovo nel calcio che conta. Sarebbero insufficienti frasi di circostanza, generiche dichiarazioni di interesse, così come sono inutili le par-

tecipazioni (rare) di un’ amministra-zione lontana dal mondo del calcio se non supportate da un affetto vero e da interesse attivo. Vorrei sapere - Caro Sindaco Carfora – in dettaglio cosa si intende fare di fronte alla matassa in-garbugliata che strozza questa struttura rendendola allo stato incompiuta. Non ho mai letto né udito un suo comuni-cato CHIARO a proposito. Ho notato solo silenzi e la testa voltata altrove. Nessuno chiede all’Amministrazione di fare qualcosa che non può, ma almeno faccia il massimo di quello che può, visto che, quando le cose vanno bene, c’ è sempre il vezzo della politica di pa-voneggiarsi dietro a progetti calcistici mai realizzati.Al Sindaco Carfora chiedo di dirci come stanno ESATTAMENTE le cose a proposito dello Stadio San Mauro, cosa vogliono fare e cosa intendono fare. Finora i risultati sono stati assai vaghi e contraddittori. E sarebbe pure, venuto il momento, di sapere le vostre intenzioni VERE a proposito dello Stadio.Ricordo – Caro Sindaco – che è un diritto dei cittadini sapere chiaramente come stanno le cose e di dipanare ogni questione perché così come stanno le cose – oscure, ingarbugliate , omissive – non fanno onore né a lei e né all’inte-ra città di Casoria. E risparmiateci – lo dico soprattutto a lei Sindaco – comu-nicazioni estemporanee, e di parlare chiaro alla città con esiti e intendimen-ti per riaprire lo Stadio San Mauro.

Caro Sindaco Carfora negli anno 80/90 Casoria vantava uno stadio di tutto

rispetto conforme alle norme stabi-lite dalla Lega per l’agibilità. Oggi a distanza di tempo, quello Stadio San Mauro che ha visto fior fior di calciato-ri calcare quell’erbetta, vedi il fu mister Lojacono, senza dimenticare i centra-vanti Loffredo, Pellè, Ortolani (mili-tare) , i difensori Bencivenga, Fusetti, Signoriello, Tuccillo ed altri.Lo Stadio San Mauro abbandonato a se stesso, è stato oggetto di contenzioso fra ditte appaltatrice dei lavori e le va-rie amministrazioni comunali. Quanto tempo è trascorso, Casoria non ha più una squadra di calcio in un campiona-to che conta, quel vecchio Stadio San Mauro è in totale stato di abbandono.Degli spogliatoi sono rimasti soltanto i muri portanti, porte di calcio divelte, è stato rubato di tutto, alle reti delle porte, agli attrezzi che erano nella piccola palestra, qualsiasi oggetto che era rimasto, qualche vecchia fotografia nella sala dei massaggi raffigurante le vittorie del Casoria Calcio.Sindaco, adesso cosa si fa? Si ricomin-cia da capo, forse, pagando il tutto con i soldi dei contribuenti, ricostruendo tutto quello che non siamo stati in grado di gestire come comunità, che peccato vedere quello stadio, una volta vanto e orgoglio per noi cittadini di Casoria. Il degrado adesso ne ha fatto da padrone. Per sapere qualcosa di più preciso si chiede informazioni al Sindaco e all’Assessore allo sport; a quando la riapertura dello Stadio San Mauro?????.

Casoria Aprile 2013Michele BRUNO

Lettera aperta di un grande tifoso e dirigente del fu Calcio Casoria sulla questione dello Stadio san Mauro

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Lo scorso martedì 9 aprile 2013 alle ore 16,30 presso la Sala Carlo V di Castel Nuovo a Na-poli è stata inaugurata la mo-stra fotografica in 3D “Napoli Prima e Dopo”, curata dall’Art Photographer casoriano d’a-dozione, Bruno Montagna, in collaborazione con il Presiden-te del Circolo degli Universitari Salvatore Iavarone. L’evento ha avuto come ospiti di eccezione il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che si è prestato, con molto interesse, alla visione delle foto esposte con gli “occhialini 3D”, e Liliana de Curtis, figlia del grande Totò. La galleria fo-tografica presenta scorci della città di Napoli in bianco e nero e a colori, che evocano le emo-zioni e la nostalgia del passato visto in 3 dimensioni. Ad esso si affiancano immagini moderne di una Napoli sempre bella, no-nostante i suoi dissidi interiori, e ricche di speranza, quella di rinascere dalla crisi. Tutto que-

sto è per la prima volta a Napoli: un susseguirsi di immagini po-ste in parallelo per evidenziare la stessa prospettiva di ripresa, visibile con la tecnica dell’ana-glifo, attraverso l’uso di occhiali speciali, dotati di due filtri, di colore complementare l’uno ri-spetto all’altro, rosso per l’occhio sinistro, ciano per il destro. Seb-bene il nostro artista sia ancora sconosciuto alla popolazione casoriana, negli ultimi anni è stato protagonista di importan-ti esposizioni in 3D nei luoghi più incantevoli della Campania, come a Capri, dove ha esposto immagini d’epoca dell’isola; a Sorrento, dove, nella Quattro-centesca chiesa di S. Paolo, ha esposto foto antiche e moder-ne delle processioni “Bianca e Nera” e a Maiori dove ha allesti-to, presso i Giardini di Palazzo Mezzacapo, una sua mostra dal titolo “Emozioni Tridimensio-nali”. L’Art Photographer Bru-no Montagna si riferisce alle

immagini in 3D come una vi-sione naturale, che rappresenta vedere esseri umani e oggetti così come sono. Applicare la stessa tecnica, dall’aspetto tanto rivoluzionario quanto realisti-co, alla città di Napoli, che gli ha dato i natali, è un motivo di grande soddisfazione: “Spero, un giorno, di poter realizzare servizi stereoscopici sulla nostra intera regione, che, a ben ragione, fu chiamata “Campania Felix”. La cultura, proposta a qualsiasi livello, è la vera luce per illumi-nare e superare il buio della crisi.”La mostra “Napoli Prima e Dopo” in 3D di Bruno Mon-tagna durerà fino al 29 aprile, dalle 9.00 alle 18.00, venti giorni per ricercare il nostro passato che, filtrato attraverso la stere-oscopia, ci consente di scopri-re i segreti più nascosti e mai svelati di saggezza e di autenti-cità della nostra città, quelli di cui, oggi, abbiamo bisogno per restituirle la dignità perduta.

Napoli Prima e Dopo: la rivoluzione naturale del 3DDANIELA ABBATE

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22 DOMENICA14 APRILE 2013

Il dott. Raimondo FerraraMedico specialista in laboratorio di analisi

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La città di Casoria spesso sui quotidiani locali e naziona-li per i problemi e le difficol-tà che vive, non è solo questo.Tante sono le iniziative bel-le e volte a sensibilizzare i cit-tadini e l’opinione pubblica.Tra queste, è degna di nota la “ Festa di Primavera” organiz-zata per il prossimo 25 aprile dalla Sipintegrazioni nella loro sede di Via Pio XII a Casoria.La Sipintegrazioni è la società italiana di psicoterapia integra-ta il cui presidente è il Dott. G. Ariano. Una cooperativa sociale, una Onlus che al suo interno si divide in due grandi aree: l’area formativa e una psicoriabilitativa.La Sipi si interessa delle persone troppo spesso abbandonate a sé stessi con problemi psicologici/ psichiatrici più o meno gravi.Attraverso gli addetti ai lavori, psicologi, psichiatri, semplici volontari o tirocinanti, attiva sul territorio casoriano diverse ini-ziative per far sì che le persone con questi problemi acquistino sempre più dignità di persone. Nell’area psicoriabilitativa è da menzionare la Residenza Kairos,

intesa dagli addetti ai lavori come “tempo opportuno”, “momento giusto” che differisce da Kronos, “il tempo cronologico”. Si divide nel centro diurno, per gli ospiti che sono più avanti nel percorso terapeutico, per i meno “cronici”, i più giovani o semplicemente coloro che hanno una realtà fa-miliare più supportiva ( tornano a dormire a casa e vivono in fami-glia). Durante il giorno frequen-tano i vari laboratori riabilitativi istituiti nel centro ( un esempio è il laboratorio di ceramica Kairos in cui si producono e vendono le opere realizzate dagli ospiti della struttura; il laboratorio di igiene personale; la buvette, bar gestito dagli ospiti e aperto an-che per i non addetti ai lavori).La Residenza è anche notturna per i casi più gravi, per coloro che non hanno una situazione familiare felice o stabile. Sempre all’interno dell’area psicoriabilita-tiva della Sipi, troviamo il C.P.P. (centro psicodiagnostico – psico-terapico), a cui possono accedere sia i pazienti inviati alla Onlus dall’Asl di Casoria, ma è rivolta anche ai semplici cittadini che

cercano un punto di ascolto, un aiuto o un supporto psicologico.La struttura della Sipi è molto più complessa di quanto esposto fin’ora. Nell’area formativa sono previsti training quadriennali post laurea per futuri psicotera-peuti, seminari, convegni, sipi scuola (rivolta principalmente agli insegnanti H, i cosiddetti docenti di sostegno), sipi sport, ma anche sipi metanoia (ri-volta ai seminaristi/religiosi).La Onlus, attiva già da anni nella realtà casoriana, ha organizzato per il prossimo 25 aprile una “fe-sta di primavera”: una giornata ricca di attività socio-ricreative e di condivisione di idee e progetti.Il programma (allegato in foto) prevede una S. Messa legger-mente diversa dalle classiche Messe celebrate dai sacerdoti. Si tratterà di una Messa interattiva, in cui gli stessi ospiti della strut-tura leggeranno i passi del Van-gelo e verranno poi “interrogati” dal sacerdote che estenderà il discorso alla comunità presente.Seguirà un pranzo con vera pizza napoletana cotta a legna, barbe-cue e stuzzichini vari e proseguirà nel pomeriggio con una serie di attività ricreative e di momen-ti artistici con la collaborazione della New Jerico Band che suo-

nerà un tributo a Santana e la rappresentazione teatrale “Ban-dita Sbandata” dell’associazione le MUSEPER L’ORO” in cui gli stessi ospiti della struttura si ci-menteranno nella recitazione.Insomma, le belle iniziative non toccano solo le grandi città del Nord o Sud Italia, quella messa su dalla Sipi vuole essere un trampo-lino di lancio per attività sempre più importanti, e per farsi cono-scere e allargare i propri orizzonti. È possibile contattare la On-lus attraverso i numeri di telefono, contatti mail o at-traverso la pagina facebook.Una bella iniziativa a cui sono invitati i cittadini tutti per ri-cordarci che Casoria non è solo difficile, non esistono solo disagi e difficoltà; Casoria, i casoria-ni, devono anche essere cono-sciuti per le belle notizie, per le attività in cui molti giovani si impegnano e in cui credono.Casoria dovrebbe avere la for-za di trasformarsi in una fenice, pronta a risorgere dalle proprie ceneri, e mostrare al mondo che le idee positive, le “cose buone” possono essere realizzate anche in territori difficili, sensibiliz-zando le persone e catturan-do la loro attenzione su temi fin troppo spesso accantonati.

“Festa di Primavera” alla SipintegrazioniELIANA GIGLIO

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21 FEBBRAIO 2013

Autorizzazione del Tribunale di Napolin. Reg. 5116 del 28/02/2000

Direttore Responsabile: Ferdinando TroiseStampa: PRINTING HOUSE - CASORIA

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita.Questo numero è stato chiuso il 11 APRILE 2013

Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli

Direzione, Redazione, Amministrazione e PubblicitàVia Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817590707

email: [email protected]

Editore CASORIA DUE s.a.s

Te vuless regala o sole, a luna. E si Putess pure chistu mare, pecchè a grandezza è immens. E immenso comm o bbene ca nui vulimm a ttè, e chiaro comm’è a luna quant rispecchia a mare.Vullent comm e o sole quant te’ muere e fridd.Tutte sti cos io te vuless dà.Ma mo si ta’ accuntient nui te dicimm auguri, cu tutto o core. Carissima mammada tutta la famiglia...per Angela Farina

Si te Putess regalà

Versi di L. Carraturo

A Vincenzo Buonaurio: Buon compleanno... 14 anni fa hai sorriso per la prima volta al mondo. Oggi il tuo sorriso lo condividi con tutti noi, e spero lo continuerai a fare. Auguri da tutta la famiglia

Augurissimi

Nei mesi scorsi ha avuto inizio il primo torneo dell’amicizia. L’evento si è svolto presso il campetto dell’”Oratorio San-ta Maria Delle Grazie” in via Nuova P. Ludovico dove i vo-lontari della struttura hanno accolto con grande entusia-smo questa iniziativa essendo anche loro impegnati, duran-te tutto l’anno, a svolgere vo-lontariato attirando giovani ragazzi a partecipare ad atti-vità sportive e pastorali al fine di offrire loro un’alternativa ai pericoli della strada. Una struttura non nuova a inizia-tive di questo genere come ci racconta il Presidente dell’ora-torio Vincenzo D’Antò: “Sia-mo un gruppo di volontari che da anni dedicano il loro tempo libero a iniziative di solidarie-tà, questa è la seconda struttu-ra che rendiamo agibile per far si che tutta la comunità abbia un luogo d’incontro dove pas-sare momenti di pace secondo gli insegnamenti della Chie-sa cattolica cosi come vuole il parroco Don Elpidio Moccia. Ma la nostra priorità sono e resteranno sempre i bambini, soprattutto quelli appartenenti alle classi sociali meno abbien-ti, è a loro che principalmente intendiamo dare un’opportu-

nità, offrendo un’alternativa alla strada attraverso il gioco del calcio, sfruttando l’occa-sione per insegnare a questi ragazzi i sani valori e l’im-portanza che ha l’educazione nella vita. Insegniamo loro a non arrendersi mai e che la vita, anche se in certi periodi non ci sorride, riserva sem-pre per tutti un’opportunità. Siamo stati molto contenti di ospitare questo torneo perché ha lo scopo, attraverso il gioco del calcio, di riunire i volonta-ri dei vari territori al fine di creare aggregazione di persone che tutti i giorni dedicano del tempo alla solidarietà. Per-sonalmente ho presenziato a varie gare durante lo svolgi-mento del torneo, e l’aspetto che più mi ha colpito è stata la totale assenza di rivalità nonostante si trattasse di una competizione sportiva, infatti ad ogni partita tutti affronta-vano la partita con il sorriso e con uno spirito di amicizia unico, e poco importava chi ne uscisse vincitore quanto il fat-to di aver trascorso una serata in compagnia di persone che dedicano il loro tempo libero allo stesso scopo. Il tutto si è svolto proprio come voleva l’ organizzatore Pasquale Russo

che ha dedicato anima e corpo a questo evento prendendosi cura di vari aspetti, dall’orga-nizzazione all’attenzione che il tutto si svolgesse senza mai dimenticare il vero spirito di queste gare, aiutato anche da altri due organizzatori: Mau-ro Barbato e Giovanni Riccio”.La finale si è tenuta Domenica scorsa alle ore 11:00 e ha visto gareggiare le squadre “Santa

Maria” e “Impero romano”, è stata una bellissima serata di festa che ha visto Pasquale Russo premiare tutti i parte-cipanti premiando il Miglior giocatore Mimmo Liardo e il

Miglior portiere Mauro San-tini detto “Giaguaro”, per poi ringraziare quanti lo hanno sostenuto durante la manife-stazione, rivolgendo un’atten-zione particolare al respon-sabile dell’oratorio Vincenzo D’Antò, a tutto lo staff e al parroco Don Elpidio Moc-cia sempre presente in prima linea a guidare con il suo in-nato carisma questo gruppo

di operatori pastorali otte-nendo considerevoli risultati negli ultimi anni, operando su un territorio come quello di Casoria che in questo pe-riodo ne ha davvero bisogno.

L’ORATORIO SANTA MARIA DELLE GRAZIE OSPITA IL “PRIMO TORNEO DELL’AMICIZIA” ESPEDITO D’ANTO’

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