Libertà 24-04-14

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CRONACA A pagina otto A pagina cinque Indulgenza plenaria ai fedeli che visiteranno il santuario nei giorni di permanenza della Santa. Così Papa Francesco ha vo- luto sottolineare l’importanza della visita del corpo di santa Lucia nella chiesa di Erchie dove è arrivato nel pomeriggio di ieri. Nella cittadina della provincia di Brindisi c’è grande de- vozione nei confronti della vergine e martire siracusana. Fitto il programma di queste giornate. FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA www.libertasicilia.com e mail [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA D I SIRACUSA La riunione “aperta” è fissata per martedì prossimo Si rivede il Prg Dibattito al palazzo Vermexio Amministratori comunali e tecnici si confrontano sull’as- setto da dare in futuro alla città attraverso il nuovo piano rego- latore generale. L’appuntamen- to è per martedì prossimo alle ore 10, nel salone “Paolo Bor- sellino” di palazzo Vermexio. L’iniziativa è del sindaco, Giancarlo Garozzo, e dell’as- sessore all’Urbanistica, Paolo Giansiracusa, ed è stata orga- nizzata in vista della definizio- ne delle direttive generali che faranno da cornice al Prg. Sul tema: “La revisione dello strumento urbanistico tra valo- rizzazione e sviluppo”. A pagina tre sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PubbLiciTà: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • 0,50 gioVedì 24 aprile 2014 • anno XXVii • n. 93 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PubbLiciTà: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • 0,50 Consumò una rapina a coppia d’anziani patteggia 3 anni CRONACA i A pagina sette pesce senza traccia maxi sanzioni per 11 mila euro CRONACA A pagina sei Saranno celebrati questo po- meriggio alle ore 16.30 in Cat- tedrale a Siracusa i funerali di Giuseppa Cunsolo, 54 anni, moglie del direttore ed editore del quotidiano Libertà e Vi- deo 66, Giuseppe Bianca. Donna di spiccate qualità, Pi- nuccia (come solevano chia- marla in famiglia) ha dedica- to la sua breve vita al marito e al figlio Anthony al quale ha profuso i valori fondamentali. Ha occupato un posto discreto ma molto importante nell’at- tività professionale del colle- ga Joe, affiancandolo ed an- che incoraggiandolo in tutte le iniziative editoriali che ha intrapreso. A cominciare da Portobello Sicilia,passando per Libertà e Video 66. Lutto in casa Bianca Culto Il corpo di santa Lucia da ieri sera ad Erchie Forestali Niente fondi dall’Ars POLITICA A pagina quattro

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CRONACA

A pagina ottoA pagina cinque

Indulgenza plenaria ai fedeli che visiteranno il santuario nei giorni di permanenza della Santa. Così Papa Francesco ha vo-luto sottolineare l’importanza della visita del corpo di santa Lucia nella chiesa di Erchie dove è arrivato nel pomeriggio di ieri. Nella cittadina della provincia di Brindisi c’è grande de-vozione nei confronti della vergine e martire siracusana. Fitto il programma di queste giornate.

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www.libertasicilia.com e mail [email protected] dELLA pROviNCiA di SiRACuSAQuOtidiANO dELLA pROviNCiA di SiRACuSA

La riunione “aperta” è fissata per martedì prossimo

Si rivede il prgDibattito al palazzo Vermexio

Amministratori comunali e tecnici si confrontano sull’as-setto da dare in futuro alla città attraverso il nuovo piano rego-latore generale. L’appuntamen-to è per martedì prossimo alle ore 10, nel salone “Paolo Bor-sellino” di palazzo Vermexio.L’iniziativa è del sindaco, Giancarlo Garozzo, e dell’as-sessore all’Urbanistica, Paolo Giansiracusa, ed è stata orga-nizzata in vista della definizio-ne delle direttive generali che faranno da cornice al Prg.Sul tema: “La revisione dello strumento urbanistico tra valo-rizzazione e sviluppo”.

A pagina tre

sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 • direzione Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PubbLiciTà: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50gioVedì 24 aprile 2014 • anno XXVii • n. 93 • direzione Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PubbLiciTà: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Consumò una rapinaa coppia d’anzianipatteggia 3 anni

CRONACA

i A pagina sette

pesce senza tracciamaxi sanzioni

per 11 mila euro

CRONACA

A pagina sei

Saranno celebrati questo po-meriggio alle ore 16.30 in Cat-tedrale a Siracusa i funerali di Giuseppa Cunsolo, 54 anni, moglie del direttore ed editore del quotidiano Libertà e Vi-deo 66, Giuseppe Bianca.Donna di spiccate qualità, Pi-nuccia (come solevano chia-marla in famiglia) ha dedica-to la sua breve vita al marito e al figlio Anthony al quale ha profuso i valori fondamentali. Ha occupato un posto discreto ma molto importante nell’at-tività professionale del colle-ga Joe, affiancandolo ed an-che incoraggiandolo in tutte le iniziative editoriali che ha intrapreso. A cominciare da Portobello Sicilia,passando per Libertà e Video 66.

Luttoin casaBianca

Culto

il corpo di santa Luciada ieri sera ad ErchieForestali

Nientefondi

dall’Ars

pOLitiCA

A pagina quattro

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SIRACUSAe-mail [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 24 APRiLE 2014 giovEdì 3

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Revisione del prgConfronto al vermexioAmministratori e tecnici si confrontano sull’assetto futuro da dare alla città di Siracusa per il piano regolatore generaleAmministratori co-munali e tecnici si confrontano sull’as-setto da dare in fu-turo alla città attra-verso il nuovo piano regolatore generale. L’appuntamento è per martedì prossimo alle ore 10, nel salone “Paolo Borsellino” di palazzo Vermexio.L’iniziativa è del sin-daco, Giancarlo Ga-rozzo, e dell’asses-sore all’Urbanistica, Paolo Giansiracusa, ed è stata organizzata in vista della defini-zione delle direttive generali che faranno da cornice al Prg.Sul tema: “La revi-sione dello strumen-to urbanistico tra valorizzazione e svi-luppo”, si confron-teranno anche l’as-sessore regionale al Territorio, Mariarita Sgarlata, la soprin-tendente ai Beni cul-turali e ambientali, Beatrice Basile, l’in-gegnere capo del Ge-nio civile, Nazzareno Mannino, e il diri-gente comunale del settore Pianificazio-ne ed edilizia privata, Emanule Fortunato. Al dibattito sono in-vitati a portare il loro contributo i rappre-sentanti di enti, asso-ciazioni e portatori di interesse.Le direttive generali in questa fase sono allo studio dell’Uf-ficio tecnico; poi passeranno al va-glio della Giunta e, quindi, del consiglio comunale per l’ap-provazione. il pro-blema non è se si è in tempo, poiché ci troviamo di fronte ad un territorio quasi

amministrazione, di procedere ad una revisione costrutti-

totalmente saturo di edificazione, inse-diata in gran parte

in maniera abusi-va, con mancanza assoluta di servizi

per il cittadino, ma se siamo in grado, come società, come

In foto, palazzo Vermexio.

Appuntamento fissato per martedì prossimo al salone “Paolo Borsellino”

va, cosciente e rea-le dello strumento urbanistico vigente, basandoci su scelte di programmazione e pianificazione ur-banistica di elevata qualità, volte al re-ale miglioramento della qualità della vita del cittadino, una pianificazione lontana dalle guerre partitiche, riferita ad una visione globale del territorio sira-cusano, basata su strumenti di pianifi-cazione di livello su-periore, quali Piano Paesistico Regiona-le, Piano territoriale di Coordinamento, Piano strategico, Piano Territoriale Provinciale.

R.L.

2 24 APRiLE 2014, giovEdì

di Arturo Messina

Numerosi sono stati i siracu-sani presenti alla vernissage della interessante mostra personale retrospettiva orga-nizzata dalla figlia Sonia, dal genero dr. commercialista Giambattista Aloi e dal Ce-nacolo dell’Arte, in memoria di Antonino Sapienza, ospi-tata negli spazi espositivi di quella che fu la Scuola d’Arte, in via Mirabella e prima ancora il convento del Ritiro, con il patrocinio del Comune di Siracusa, il cui primo cittadino, Giancarlo Garozzo ha voluto essere presente assieme a diverse altre autorità dell’Ammini-strazione Comunale, come l’assessore Paolo Giansi-racusa.Essi hanno voluto prendere la parola per manifestare la loro stima verso il noto artista concittadino, che è ve-nuto a mancare qualche mese addietro. Ha preso la parola anche la prof.ssa Emanuela Catalano, docente ordinaria di Storia dell’Arte e critica d’arte, (venuta appositamen-te da Firenze, perché amica del compianto artista e della sua figliola Sonia) , che ha sottolineato la caratteristica figura dell’artista, sempre applicato alla realizzazione delle sue “tristia pittorico scultoree”) che lo assorbi-vano gran parte della sua giornata nella sua bottega d’arte. La mostra, che è stata inaugurata il 16 aprile, ha fatto registrare la presenza di numerosi visitatori anche nel corso della sua perma-nenza perché erano tanti i siracusani che, passando da quella stradina perpendico-lare al Corso Timoleonte, si soffermavano ad ammirare le opere che egli soleva esporre anche davanti al suo atelier e non erano pochi quelli che vi entravano per vederlo dipingere o scolpire ed egli a volte si intratteneva a parlare con loro, sebbene il suo carattere non fosse spiccatamente espansivo. Ma non era nemmeno schivo dalla conversazione, non aveva un carattere solitario e un’indole introversa come

Le tristia pittorico scultoree

qualcuno, che non lo cono-sceva a fondo, ha affermato.Prova ne sia che la sua bot-tega era un punto di incontro tra tanti artisti, tra cui Mario Sorano (da tutti riconosciuto come il maestro dei pittori siracusani), quell’eccen-trico ed eccezionale Carlo Capodieci, il “poetico pit-tore bohémien ” che per un pacchetto di sigarette o per quanto bastasse per un modesto pasto, teneva pronta un’opera realizzata “sub uno pede” e pronto a cederla, o quel simpaticone di Nunzio Bonnici, da cui ha ereditato sia l’arte che il carattere espansivo il figlio, prof. Salvo, o Marcello Ferrara, il bravo“ pittore commesso in un negozio di ferramenta” in via Cavour, il paesaggista negoziante di calzature Mario Cocuccio di via Dione paesaggista e così pure tanti altri, per cui la sua bottega d’arte poteva ben definirsi “Cenacolo d’artisti non blasonati, come “La Fontanina” di Angelo Maltese (il fotografo dallo scatto artistico e del verso veramente poetico, al fianco del Palazzo Vermexio) era considerata il “Cenacolo dei blasonati”…..Il motivo della sua insod-disfazione - e mai della sua solitudine!- scaturiva evidentemente dal fatto che

nessuno dei frequentatori del “cenacolo” del “grande artista senza bisogno di titoli” era un “prifissuri di scola d’arti” e perciò si sen-tivano snobbati, o avevano l’impressione di esserlo, come se essere professore implichi necessariamente possedere il talento d’auten-tico artista! Non per niente il poeta Premio Nobel Sal-vatore Quasimodo e il som-mo scrittore Elio Vittorini non provenivano da alcuna Università! E i sunnominati non “prifissuri”, a comin-ciare proprio da Antonino Sapienza, si sentivano ed erano degli autentici artisti! Del resto, se quel singolare artista che tutti conoscono e tutti ritengono tale, Ciccio Cacciatore, pur provenendo dalla Scuola d’Arte, non è stato mai un docente, molto

probabilmente per scelta personale ed era uno dei più affezionati a quello che già si definiva Cenacolo d’Arte.E Ciccio Cacciatore fu quello che nel 1968, quando aveva la Galleria d’Arte in via del Consiglio Re-gionale, riuscì a realizzare quella irripetuta stupenda e originale mostra collet-tiva, avente per tema fisso Siracusa, le cui numerose e pregevoli opere vennero esposte in quella che fu definita “la via Margutta aretusea”, alla quale fece la prima apparizione Anto-nino Sapienza, meritandosi i primi riconoscimenti: per la cronaca, Presidente fu il compianto sindaco Giuliano e segretario fu il sottoscritto, che ne descrisse le gesta nel pubblicazione turistica che allora aveva realizzato An-tonio Pelleriti. Bene fanno, quindi, gli eredi di quell’au-tentico artista, il pittore e scultore Antonino Sapienza, a ricostituire quel Cenacolo e dedicarlo proprio a lui che per primo lo realizzò, anche se solamente in pratica e non con le formalità che vengono richieste oggi per avere il riconoscimento ufficiale….Non un artista solitario, né di indole introversa, bensì un insoddisfatto fu e deve essere ricordato Antonino Sapienza e a ben ragione!

Con il perenne sorriso, piuttosto ironico, sotto le labbra, di chi vede essere osannato non chi realmente merita di essere considerato artista, ma ne viene rico-nosciuto e osannato perché ha i critici compiacenti, spesso prezzolati e/o non effettivamente competenti, oppure di essere considerato nobile sol chi ha ereditato un inutile blasone, e non chi effettivamente ha talen-to e chi è nobile d’animo. Osservando attentamente tutte le opere di Antonino Sapienza è facile dedurne che il comun denominatore è dato dall’insoddisfazione, sia nei tanti paesaggi che nei pochi ritratti: le tonalità cromatiche non hanno mai la luminosità, il calore, la suggestione radiosa delle campagne, dei cieli, del mare della sua terra; persino l’edilizia viene intravista nella solitudine, nell’indi-stinto, nella desolazione…Dei pochi ritratti sono rappresentati i lineamenti malinconici: sotto questo aspetto le due Crocifissioni appaiono le opere migliori, appunto perché egli non vi rappresenta il suo spirito insoddisfatto- ché inquieto non lo è- ma la scena così altamente drammatica quale è quella della crocefissione del Cristo.

Interessante la mostra personale retrospettiva in memoria dell’artista siracusano Antonino Sapienza inauguratasi all’ex scuola d’arte e già convento del Ritiro

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4 24 APRiLE 2014 giovEdì 24 APRiLE 2014 giovEdì 5

Il corpo di santa Lucia a Erchieper la prima volta in cattedraleUna delegazione siracusana sta partecipando in terra brindisina alle celebrazioni in onore della patrona di Siracusa

Da ieri sera e per dieci giorni la cittadina pugliese adorerà le spoglie della martire

Indulgenza plenaria ai fede-li che visiteranno il santuario nei giorni di permanenza della Santa. Così Papa Francesco ha voluto sottolineare l’importan-za della visita del corpo di san-ta Lucia nella chiesa di Erchie dove è arrivato nel pomeriggio di ieri. Nella cittadina della provincia di Brindisi c’è gran-de devozione nei confronti del-la vergine e martire siracusana. Fitto il programma di queste giornate. Il corpo è già partito da Venezia e tra poche ore toc-cherà, per la prima volta, il suo-lo pugliese. Ad accompagnarlo, come solito, don Renzo Scarpa, parroco della chiesa di San Ge-remia e Santa Lucia.Ieri sera è toccato al vescovo di Oria, monsignor Vincenzo Pisanello, presiedere, insieme a monsignor Orlando Barbaro, vicario del Patriarca di Venezia, e monsignor Sebastiano Amen-ta, delegato dell’Arcivescovo di Siracusa, la concelebrazione eucaristica all’interno del San-tuario dedicato a Lucia. Ad Er-chie presente anche Giuseppe Piccione, presidente della De-putazione di Santa Lucia.Fitto il programma delle ce-lebrazioni fino al prossimo 2 maggio, giornata in cui il corpo di Santa Lucia ripartirà verso Venezia.Il Sacro corpo viene esposto solennemente alla venerazio-ne dei fedeli presso il Santua-rio dedicato alla Santa posto al centro del paese, meta continua di pellegrini provenienti da tut-to il Sud-Italia. Nella parte sot-terranea del Santuario, infatti, è presente una fonte d’acqua rite-nuta miracolosa per gli enormi prodigi testimoniati nel corso dei secoli dai numerosi pelle-grini che a piedi giungono per implorare l’aiuto della Santa o per ringraziarLa dei benefici ottenuti e riportando con loro la preziosa acqua custodita nei ti-pici “milicchi” (anforette).Del-la delegazione siracusana ad Erchie fa parte l’assessore alla Mobilità Silvana Gambuzza. “Sarà un momento particolare e ricco di emozione per Erchie – ha detto l’assessore – gemel-lata con la nostra città nel nome di Lucia. Saranno 10 giorni di altissima e profonda spiritualità

Consorzi di bonifica: trovate le somme

E’ stato scongiurato lo sciope-ro dei consorzi di bonifica an-nunciato per la giornata di ieri davanti Palazzo d’Orleans e le 9 prefetture siciliane. L’asses-sore regionale all’Agricoltura Ezechia Paolo Reale, dopo un lungo incontro, nella serata di ieri ha firmato, con i sindacati, un protocollo d’intesa che ha convinto le parti sociali a rin-viare lo sciopero mantenendo solo lo stato di agitazione.“Andiamo verso una soluzione del problema – dice Reale – grazie ad un accordo che abbia-mo siglato martedì sera”.L’accordo prevede l’allenta-mento del patto di stabilità in-terno e il conseguente sblocco delle somme necessarie per il pagamento dei lavoratori a tem-po indeterminato dei Consorzi di bonifica (circa 7 milioni di euro) e la presentazione di un emendamento alla manovra fi-nanziaria in III Commissione Attività Produttive con il quale si stanziano 3 milioni di euro (che si spera possano crescere fino a 6 milioni) come primo impegno a favore delle garanzie occupazionali per i lavoratori precari del settore. “Questo ri-sultato è stato possibile grazie all’intervento del Presidente della Regione e dell’assessore regionale al bilancio al tavolo della trattativa tenuto proprio nei locali dell’assessorato re-gionale all’agricoltura”.“Ritengo che gli interventi che siamo riusciti faticosamente a garantire possano soddisfare le

Fondamentale l’intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura, Ezechia Reale

In foto, la delegazione siracusana ad Erchie. Sotto, il corpo di santa Lucia.

In foto, il biviere di Lentini.

13 secoli dopo il corpo di Luciaritorna nella cittadina brindisinaDante Alighieri la raffigura in Paradiso come nimica di ciascun crudele. Martire cristiana, nata Siracusa e morta durante le persecuzioni di Diocleziano nel 304 d.C., Lucia è oggi una delle sante più venerate in Italia dato il gran-de numero di Comuni a lei devoti. Tra questi, uno dei più ferventi, è Erchie, pic-colo paese in Puglia, che, tradizione vuole, sia nato intorno alla sorgente presso cui il sacro corpo sostò per qualche tempo, custodito dai monaci basiliani, du-rante il viaggio verso Co-stantinopoli, prima di fare definitivo ritorno a Venezia, dove è conservato tutt'ora.Dopo dieci secoli, da mercoledì 23 aprile a ve-nerdì 2 maggio, il corpo di Santa Lucia torna per la prima volta a Erchie per l'ostensione nel santuario in concomitanza dei tradizionali, e quest'anno eccezionali, festeggiamenti che ri-

CITTA’

lUtto in Casa bianCa

Saranno celebrati questo pomeriggio alle ore 16.30 in Cattedrale a Siracusa i funerali di Giuseppa Cunso-lo, 54 anni, moglie del direttore ed editore del quotidiano Libertà e Video 66, Giu-seppe Bianca.Donna di spiccate qualità, Pinuccia (come solevano chiamarla in famiglia) ha dedi-cato la sua breve vita al marito e al figlio Anthony al quale ha profuso i valori fon-damentali. Ha occupato un posto discreto ma molto importante nell’attività professionale del collega Joe, affiancandolo ed anche inco-raggiandolo in tutte le iniziative editoriali che ha intrapreso. A cominciare da Por-tobello Sicilia, il vero caposaldo del polo dell’informazione siracusana, passando per il quotidiano Libertà per finire con l’emittente televisiva Video 66. Quando il lavoro si faceva duro e c’era da sacrificare le ore da ritagliare alla fami-glia, Pinuccia non ha mai battuto ciglio, anzi, era lei ad incoraggiare il marito ad impegnarsi ancora di

Oggi in Cattedrale a Siracusai funerali di Giuseppa Cunsolo

più. Visitava spesso la redazione ed aveva una parola d’in-coraggiamento per tutti i collaboratori. Ci ha lasciato un ricordo profondo di se, con la sua sensibilità, la sua voglia di vivere, con l’attenzione che riversava sulle persone a lei vicine e alle quali non faceva mai mancare una parola d’inco-raggiamento quando non di conforto.Un male incurabile l’ha costretta insie-me con il marito a viaggiare in lungo e in largo la Penisola ed anche all’estero alla ricerca di rimedi, antidoti, cure, te-rapie. Ma era una sfida impari quella che è stata costretta ad affrontare, per cui ogni sforzo, ogni sacrificio è risulta-to purtroppo vano. Ieri mattina il de-stino l’ha strappata prematuramente all’affetto dei suoi cari.Al direttore Joe, al figlio Anthony le più sentite condoglianze dal corpo re-dazionale e dai tecnici del giornale e dell’emittente televisiva.

F.N.

e per noi rappresenta certamen-te l’anteprima di quanto rivivre-mo dopo 10 anni, il prossimo 14 dicembre. La mia presenza vo-

luta dal sindaco Giancarlo Ga-rozzo per testimoniare il con-solidamento del gemellaggio, sottoscritto il 19 aprile del 2009

nell’aula consiliare del centro pugliese come atto conclusivo dell’iter avviato il 15 febbraio del 2008”.

corrono ogni anno il secondo giovedì dopo Pasqua. Santa Lucia, ostensione del Sacro corpo Eventi a Lec-ce La pervicacia del sindaco Giuseppe Margheriti e dell'amministrazione ercolana, arricchisce di una

nuova straordinaria esperienza la precedente ostensione delle re-liquie, in particolare l'omero del braccio destro, giunte nel 2009 (per concessione dell'Arcivescovo di Siracusa e volere della Deputa-zione della Cappella di Santa Lu-cia) in occasione del gemellaggio che unì nel culto le città di Erchie e Siracusa. L'esperienza, condi-visa da 60 mila turisti pellegrini, e vissuta fortemente dai cittadini,

spinse a chiedere al delegato del Patriarca di Venezia, presente all'evento, la traslazione del sacro corpo. A distanza di cinque anni, il vescovo Mons. Vincenzo Pisanello, ha sostenuto la richiesta della sua diocesi e il Patriarca di Venezia ne ha dato concessione per la gioia di migliaia di fedeli.“

esigenze di tutti e venire incon-tro all’interesse collettivo”. “Il coordinamento provinciale di Articolo 4 esprime soddisfazio-ne per il protocollo d’intesa sot-toscritto dall’assessore regio-nale Ezechia Paolo Reale e dai sindacati in merito al personale

dei Consorzi di Bonifica, che ha portato a scongiurare lo sciope-ro già proclamato per oggi. Ar-ticolo 4 di Siracusa – prosegue il coordinatore provinciale Salvo Sorbello - è certo che l’assesso-re Reale saprà proseguire lungo la strada brillantemente iniziata,

garantendo migliaia di posti di lavoro e assicurando efficienza e trasparenza alla struttura re-gionale nei settori dell’agricol-tura e della pesca, di importanza vitale per il futuro della nostra terra.

R.L.

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6 24 APRiLE 2014 giovEdì 24 APRiLE 2014 giovEdì 7

No alla galleria d’arte modernaall’interno della villa ReimannFabio Morreale: “Sarebbe una scelta a vantaggio soltanto di chi possiede particolare interesse per questa forma espressiva”

Natura Sicula controbuisce al dibattito sulla destinazione d’uso dell’immobile

Destinare villa Reimann a sede di una Galleria d’arte moderna non è in linea con la volontà testamentaria della donatrice. Questa la presa di posizione da parte di Natura Sicula che dis-sente dalla proposta avanzata dall’assessore Paolo Giansira-cusa. “Sarebbe come monopo-lizzarne l’uso con un’attività permanente che non darebbe spazio ad altre”, dice il presi-dente di natura Sicula, Fabio Morreale.Il dibattito su villa Reimann si è acceso all’indomani dell’an-nuncio dei lavori di ristruttu-razione da parte dell’assessore ai Lavori Pubblici Alessio Lo Giudice. La decisione dell’amministra-zione comunale di ospitare nelle stanze della ottocentesca dimora una mostra permanente d’Arte Moderna fa storcere il naso a più d’uno. “Sarebbe una scelta a vantaggio solo di chi possiede particolare interesse per questa forma espressiva” incalza Morreale, il quale esor-ta il Sindaco Garozzo a farsi garante delle disposizioni testa-mentarie.Da più parti si invoca al rispet-to delle finalità specificate nel testamento che costituiscono un obbligo per il Comune. La gentildonna danese Christiane Reimann infatti decise di dona-re al Comune la sua villa per-ché diventasse “sede di attività formative ed educative di rango universitario e in ogni caso di elevato livello intellettuale, ed altresì a sede di manifestazioni culturali di pari dignità”.La testatrice – afferma Morre-ale – parla di attività formative ed educative, di manifestazioni culturali, per specificare che i locali non devono diventare appannaggio di pochi eletti e di attività permanenti, ma un luo-go pubblico in cui si avvicen-dano iniziative di vario genere, organizzate da diversi portatori di intessi pubblici, purché di elevato livello intellettuale.Per gli ambientalisti, il Comune dovrebbe revocare la conven-zione al Consorzio universita-rio Archimede e fare diventare il giardino una sorta di orto bo-tanico ove chiunque.

R.L.

CronaCa

Pesce senza tracciabilità: elevatesanzioni per undicimila euroUna rete da pesca di circa 400 metri è stata sequestrata questa mattina dai militari della Capitaneria di porto di Siracusa. L’operazio-ne giunge a conclusione di una vasta attività di monitoraggio della zona che ha permesso di identificare un uomo che con la propria imbarcazione ha effettuato pesca sportiva con attrezzi non consenti-ti. La rete è stata confiscata ed elevata una sanzione am-ministrativa di mille euro. Nei giorni p r e c e d e n -ti, i militari della Guar-dia costiera, partecipando all’operazione denominata “Colapesce”, coordinata dalla Direzione marittima di Catania, ha seque-strato 100 chili di tonno rosso privo del certi-ficato di cattura, obbligatorio per tali specie. Il sequestro è avvenuto presso una pescheria

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Patteggia 3 anni uno dei quattroche rapinò una coppia d’anzianiIl fatto avvenne a settembre in Borgata santa Lucia con la complicità della badante dei coniugi che avrebbe agito su impulso dell’imputato

RAV4 2WD 2.0 D-4D 124CV. Prezzo promozionale chiavi in mano (esclusa I.P.T. E Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 E 5,40 + IVA) con il contributo dei Concessionari Toyota aderenti all'iniziativa. Offerta valida anche senza rottamazione o permuta. La versione raffigurata del modello RAV4 è puramente indicativa. Offerta valida fino al 30/04/2014. Valori massimi: consumo combinato 13.9 km/l, emissioni CO2 176 g/km

In foto, Franco Musso.

Franco Musso è ricorso al rito alternativo ottenendo il beneficio dei domiciliari

E’ ricorso al rito del patteggiamento il siracusano Franco Musso di 44 anni, coinvolto, insieme con Antonino Tinè, Lorenzo Arena, in una rapina ai danni di una coppia di an-ziani, avvenuta il 18 settembre dello scor-so anno nella zona di via Piave a Siracusa, grazie alla compli-cità della badante e Lucia De Simone.Assistito dall’avvo-cato Junio Celesti, l’uomo è cpmparso dinanzi al Gup del tribunale, Patricia Di Marco, che ha app.licato a suo carico la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione oltre al pagamento di 800 euro di multa. L’uomo ha ottenuto in questo modo il be-neficio degli arresti domiciliari.Musso e gli altri in-dagati sono accusati del reato di rapina aggravata in concor-so e sequestro di per-sona. Ha retto la tesi del pm Magda Guarnac-cia, secondo la qua-le il Musso, verso il quale la De Simone ha un’ascendente, avrebbe convinto la donna a fare entrare Arena e Tinè nell’ap-partamento dei due anziani, presso i qua-li svolgeva da poco tempo la mansione di badante e fingere di subire una rapina.Ma gli investigatori non hanno abbocca-to al tranello, anche perché la De Simone, prima di questo fatto del tutto incensurata, è caduta in contrad-dizione durante l’in-terrogatorio.Inchiodata dalle im-magini, estrapolate da una telecamera della video sorve-

glianza, che ritraeva la donna alle 7.30 del mattino di domenica , mentre apriva la porta d’ingresso dell’abita-zione dei due anzia-ni a quelli che poi si presenteranno come

rapinatori, l’indagata ha confermato an-che davanti al Gip la versione dei fatti resa agli investigatori del-la squadra mobile.Ha, quindi, ribadito che, impadronitisi di

400 euro, i due mal-viventi, non contenti, hanno legato con del-le corde la vittima ed anche la De Simone, e li hanno imbava-gliati con del nastro adesivo; quindi, mes-

sisi alla ricerca di al-tri oggetti da rubare, si impossessavano di tre fucili, regolar-mente detenuti dal proprietario.Consumato l’atto cri-minoso i rapinatori si

davano alla fuga. Le successive indagini, avviate dalla Squa-dra Mobile, con la collaborazione degli uomini delle Volanti, sono state incentra-te sull’interrogatorio della donna, che è caduta spesso in con-traddizione, per cui, inevitabili i sospetti degli investigatori sulla De Simone. I successivi riscontri video, hanno permes-so di fare cedere la donna.Poco dopo, gli inve-stigatori riuscivano ad identificare gli altri esecutori mate-riali della rapina ed un altro soggetto, il Musso, già noto alle forze di polizia, ed ex fidanzato della De Simone, ideatore ed organizzatore del colpo. I fucili sono stati rinvenuti nello stabile in cui abitano il Musso e l’Arena.

In foto, villa Reimann.

di Siracusa e mediante il controllo incrociato con il deposito di provenienza.Nell’ambito dell’attività ispettiva, l’attenzio-ne dei militari della Capitaneria di porto di Siracusa si è con concentrata anche sui ri-storanti, la piccola e grande distribuzione su

tutto il terri-torio provin-ciale.Sono state elevate san-zioni ammi-n i s t r a t i v e pari a 11 mila euro a causa dell’assenza della docu-m en t a z io n e attestante la tracciabilità dei prodotti ittici destinati al commercio. Il titolare di una pescheria

è stato denunciato per la commercializzazio-ne del “rossetto”, specie ittica tutelata dalla normativa vigente in ogni stadio della sua crescita.

R.L.

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8 24 APRiLE 2014 giovEdì

Non passa all’Ars il ddl per i 45 mln ai forestaliIl parlamentare siracusano: “Un atto sicuramente auto-lesivo in quan-to condiziona, seriamente, l’approvazione della manovra finanziaria”

Il disappunto dell’on. Enzo Vinciullo, presentatore del disegno di legge

In fase di approvazione del Disegno di Legge cosiddetto “Salva Imprese”, nonostante avessi ampiamente illustrato le motivazioni attraverso le quali si potevano recuperare ulteriori 45 milioni di euro da destinare al pagamento dei forestali, il Governo ha dato il proprio pa-rere contrario condizionando la sua maggioranza che, poi, nel segreto dell’urna, ha bocciato la mia proposta. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Com-missione ‘Bilancio e Program-mazione’ all’assemblea regio-nale siciliana.Non comprendo, ha proseguito l’On. Vinciullo, questo com-portamento del Governo in quanto l’emendamento, così com’era stato proposto, pote-va benissimo essere sottoposto all’approvazione dell’Aula e superare, senza ostacoli, il vi-sto del Commissario della Sta-to, invece, come spesso ormai accade, è prevalsa la censura preventiva e, di conseguenza, a prescindere, si è deciso di ri-nunciare a 45 milioni di euro .Un atto sicuramente auto-lesi-vo in quanto condiziona ora, seriamente, l’approvazione della manovra finanziaria.Un comportamento, ha conclu-so l’On. Vinciullo, sicuramen-te non usuale se si riflette sul fatto che era stato un deputato dell’opposizione a trovare le risorse per i forestali e che il Governo poteva successiva-mente scaricare su di me ogni responsabilità.Intanto, Almeno 3.500 addetti all’antincendio trasferiti alla manutenzione dei boschi per un risparmio immediato di 10 milioni di euro: ecco la prima mossa del governo regionale per ridurre la spesa sull’eserci-to dei 27 mila forestali. L’ini-ziativa al vaglio degli uffici ha messo in allarme i sindacati, già sul piede di guerra per il ritardo nell’avvio delle attività che rischia di compromettere la stagione. Il problema è legato alla manovra correttiva ancora ferma in Aula e che prevede ta-gli per 200 milioni di euro alla spesa. La scure colpirà anche il settore agricolo regionale, a cominciare dai forestali. Nella prima manovra corretti-

Nella foto, palazzo dei Normanni.

Presentato a Canicattini il librodella siracusana Federica CarasiE’ stato presentato ieri sera all’Univer-sità della terza età di Canicattini Bagni l’opera prima di Federica Carasi dal titolo “L’ottavo peccato” Editrice Alba-tros - Nuove Voci. Ad illustrare il volume è stato il profes-sore Pietro Buscemi, mentre le letture scelte e tratte dal volume sono state a cura di Lalla Bruschi. Federica Carasi ha 22 anni e vive a Si-tracusa. Si è diplomata al liceo lingui-stico e questa rappresenta la sua prima opera letteraria, avendo assecondato la sua vena e la dote di saper raccontare.L’ottavo peccato è ambientato in Tosca-na nella seconda metà dell’Ottocento. E’ una storia piena di eventi sconvol-genti e appassionanti, sullo sfondo di una società aristocratica che segue an-cora precise convenzioni e modelli di comportamento. Una storia che prende spunto dalla gran-de stagione del romanzo europeo e me-scola gli elementi che gli sono propri, dalla questione femminile alle divisioni familiari, dai sentimenti celati ai tor-menti dell’animo fino alla malattia.

CUltUra

va, spiegano i sindacati, erano disponibili 190 milioni di euro, «per cui servono altri 70 milio-ni perché il fabbisogno di tutta

la platea dei forestali è di 260 milioni di euro». E a Siracusa Cgil, Cisl e Uil hanno procla-mato lo stato di agitazione de-

nunciando presunte disparità sull’immissione al lavoro di 226 operai.

R.L.

Nella foto, Federica Carasi.

“Morendodi tisicoprìla tosse con unarisataforzata”Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poque-lin Molière morì il 17 febbraio 1673 di tuber-colosi mentre recitava Il malato immaginario, prima di morire aveva recitato a fatica, coprì la tosse - si dice - con una risata forzata, e morì durante la not-te tra le braccia di due suore che lo avevano accompagnato a casa. Da qui nasce la super-stizione di non indos-sare, in Francia, il ver-de in scena, in quanto egli indossava un abito dello stesso colore. In Italia la superstizione si basa, invece, sul colore viola, poiché durante i quaranta giorni quare-simali, nel Medioevo venivano vietati tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si teneva-no per le vie o le piaz-ze delle città. Questo comportava per gli at-tori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi economici. Non poten-do lavorare, infatti, le compagnie teatrali non avevano guadagni e di conseguenza anche pro-curarsi il pane quotidia-no era ardua impresa. Il divieto di inumazione cattolica per gli attori e commedianti che vige-va all'epoca fu aggira-to, su intercessione del Re presso l'Arcivesco-vo, con la sepoltura di Molière nel cimitero di Saint-Eustache, ma ad una profondità di più di quattro piedi, misura che fissava l'estensione in profondità della ter-ra consacrata. Oggi la tomba di Molière si tro-va nel famoso cimitero parigino di Père-La-chaise, proprio accanto a quella di Jean de La Fontaine.

vita di Quartiere

Grottasanta: domani in via Filistoè di scena “L’avaro” di Molière

Rappresentazione teatrale in annotata in agenda per le 21, 00 per la regiadi Enzo Firullo e con scenografie elaborate da Concetto Malfa

In agenda per la data di domani alle 21,00 presso il multisala “Planet-Vasquez” di via Filisto la presen-tazione della comme-dia "L’Avaro” Molière messa in scena dalla compagnia teatrale “La Comica” per la re-gia di Enzo Firullo. Le scenografie sono inve-ce di Concetto Malfa. L'avaro (“L'Avare” in lingua originale fran-cese) è una commedia in cinque atti scritta nel 1668 dal comme-diografo francese Mo-lière. È ispirata a Au-lularia di Tito Maccio Plauto, commediogra-fo romano, anche se con una struttura ben diversa. A differenza dell'opera di Plauto è più lunga e presenta tematiche diverse: la tematica dell'amore e del matrimonio è al centro della com-media. Di seguito la trama Arpagone è un vecchio taccagno. Pur di tenere per sé i suoi

soldi, sceglie di far sposare al figlio una vedova molto ricca e alla figlia un marche-se che, ricco com'era, aveva rinunciato alla dote di lei. Per sé vuo-le invece una ragazza, bellissima e con molte virtù, seppure senza dote. Purtroppo quello che vuole il padre non corrisponde ai senti-menti dei figli: infatti Elisa è innamorata del valletto Valerio, che ha perduto la famiglia in mare, mentre Cle-ante è innamorato di Marianna, la giovane che suo padre vorreb-be sposare. Mentre Arpagone discute con i figli, un cameriere del figlio, chiamato Freccia, decide di ru-bare i suoi scudi d'oro. Venuto a sapere del furto, Arpagone è di-strutto e arrabbiato, e quasi impazzisce, non riconoscendo neanche se stesso. Alla fine il suo cuoco, stanco del-la preferenza che Ar-

pagone riserva a Vale-rio, decide di mettere quest'ultimo nei guai, incolpandolo del fur-to. Valerio (il valletto), appena incontra Arpa-gone, non sapendo del furto del denaro, crede che il padrone abbia scoperto l'amore se-greto fra lui ed Elisa, così si giustifica, fa-cendo pensare ad Ar-pagone che, non solo gli abbia rubato il de-naro, ma abbia anche avuto il coraggio di firmare una promessa di matrimonio alla fi-glia. Arrabbiatissimo, Arpagone va da Don Anselmo, il marche-se che avrebbe voluto dare in sposo ad Elisa. Alla presenza di An-selmo e Marianna, Valerio confessa le sue origini, svelando a tutti di essere figlio di Don Tommaso d'Al-burci. Don Anselmo ribatte, ma alla fine Marianna conferma il racconto, dimostrando l'innocenza di Valerio

che si è dimostrato essere suo fratello. Quando anche Ma-rianna racconta la sua versione della storia, Don Anselmo si rive-la, dicendo a tutti di essere Don Tommaso D'Alburci. Dopo che la famiglia si è felicemente riu-nita, però, Arpagone rivuole il suo denaro: il figlio allora con-fessa di sapere chi ha rubato i soldi, ma gli ridarà gli scudi solo se lui acconsentirà a far-gli sposare Marianna. Da buon taccagno, Ar-pagone si tiene i suoi soldi e lascia la giova-ne Marianna. Moliè-re, attore e allo stesso tempo drammaturgo, ricercò uno stile di scrittura e recitazione meno legato alle con-venzioni dell'epoca, e proteso verso una naturalezza realisti-ca, che descrivesse al meglio le situazioni e la psicologia dei per-sonaggi. Queste idee,

che si realizzeranno in seguito nel teatro borghese, cominciano ad emergere con forza ne La scuola delle mo-gli e ne Il misantropo. Un nuovo stile che Molière accompagna con una critica feroce della morale dell'epo-ca, cosa che impedì a lungo alla commedia Il tartufo di essere rappresentata in pub-blico. La sua acuta osserva-zione della realtà fu spesso per Molière fonte di guai, special-mente quando i nobili oggetto delle sue sa-tire si riconoscevano nei suoi personaggi. È nota la reazione del duca di La Feuillade che, riconosciutosi nel Marchese della Critica alla scuola del-le mogli, gli strofinò sul viso con violenza i bottoni del suo ve-stito pronunciando la battuta del Marche-se: “Torta alla crema! Torta alla crema!”.

24 APRiLE 2014, giovEdì 9

Sopra, Molière ritratto da Nicolas Mignard (particolare).

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10 24 APRiLE 2014, giovEdì 24 APRiLE 2014, giovEdì 11

Acradina: “Nuovi orrori per la balza”“Sempre incombente il rischio di una definita cementificazione dell’area archeologica greca”

Conferenza dedicata alla grave problematica in agenda per stamani alle 10,30 in via Malta

Ortigia: “Luminosia” in via Santi Coronati

Dopo la ripresa dei lavori edili sulla Bal-za Acradina i Verdi e Green Italia convocano una conferenza stampa per stamani, giovedì 24 aprile alle 10.30 pres-so il Grande Albergo Alfeo (ubicato lungo via Nino Bixio angolo via Malta) per espor-re le motivazioni di un dissenso generalizzato raccolto tra la gran par-te della cittadinanza. La cosiddetta Balza Acradina (ubicata a poca distanza dal Con-vento dei Cappuccini) non è altro che un pic-colo rilievo ibleo ubica-to all'interno della città di Siracusa, ubicata presso il Piazzale Car-melo Ganci (raggiun-gibile dalle Vie Politi Laudien, Augusto Von Platen, Christine Rei-mann, Olimpiade e dal Viale Tica), sopra cui sorge il quartiere Acra-dina. In questa parete rocciosa vi sono molti Ipogei di tipo sepolcrali di epoche sicule, gre-che, romane e bizanti-ne. Molti di essi sono al-locati dentro cavità naturali, ma tanti altri sono stati scavati nella

friabile roccia iblea. Sulle pareti della balza vi sono anche numero-se nicchie note come "Heroa" utilizzate in epoca greca per il culto dei morti (o "Culto de-gli Eroi"). Per questo l'area è po-sta sotto vincolo arche-ologico e per cui sono vietati ogni tipo di sca-vi non autorizzati dagli organi competenti. Va detto inoltre che dalla sommità del sito detto della Balza Acra-dina (conosciuto un tempo come l propag-gine panoramica del ri-lievo del “cozzo Romi-to” possiamo ammirare

uno splendido panora-ma di Siracusa (con lo svettante cono del San-tuario della Madonna delle Lacrime in primo piano) e dei Monti Iblei che sorgono a sud della città aretusea. Bisogna dire che nei primi anni del 1900, la Balza Acra-dina , nota tuttora come "A Testa o' Re" ("La Testa del Re") per via di una scultura raffigu-rante una figura umana coronata posta presso la Villa Navanteri (posta di fronte all'omonima piccola Latomia), era considerata come una zona in cui i siracusani facevano allegre scam-

pagnate per le feste di Pasqua, del Primo Maggio (Festa di "San-ta Lucia delle Qua-glie"), dell'Ascensione, del "Corpus Domini" e così via, poiché a quei tempi questa zona era ubicata fuori dal "Puzzu Ingigneri" (zona facen-te parte del cosiddetto "Quartiere Umbertino", ora posto all'interno del rione Neapolis) e dalla "Borgata di Santa Lu-cia", unici due quartieri sulla terraferma costru-iti a partire dall'800 per dare nuove case ai sira-cusani che non avevano più dove abitare visto che le case del centro

storico di Ortigia erano tutte abitate, ma dagli anni 50 in poi con la co-struzione di nuove case la Balza di Acradina venne racchiusa all'in-terno del nuovo perime-tro cittadino. Inoltre nel periodo nata-lizio, presso la Balza di Acradina, si svolge un pittoresco presepe con statue che raffigurano la "Natività" (qualche anno addietro, nelle grotte della Balza di Acradina veniva svolto un piccolo presepe vi-vente). La maggior parte della cittadinanza siracusana ignora che in una delle più suggestive aree ar-cheologiche di Siracusa - la Balza Acradina - si sta procedendo alla co-struzione di un palazzo. L’area archeologica in cui il sommo pontefice Papa Giovanni Paolo II parlò ai siracusani non solo è stata abbandona-ta a un degrado assoluto ma rischia di essere in-vasa dalla cementifica-zione, il tutto sotto gli occhi colpevolmente indifferenti della vo-lutamente ignara gran parte della cittadinanza siracusana.

Dal 27 aprile al 13 maggio la Gal-leria Quadrifoglio di Via Santi Co-ronati 13 (Ortigia) ospiterà una mo-stra personale di Giuseppe Forzisi dal titolo “Luminosa” a cura di Ma-rio Cucè (inaugurazione domenica 27 aprile, ore 19.00). La mostra propone, attraverso una selezione di opere recenti plastico/scultoree di varie dimensioni e materiali ( terracotta smaltata, ferro, pigmenti colorati, ecc.), un percorso evocati-vo incentrato sul tema del risveglio inteso nei suoi significati sia con-creti che metaforici. Il risultato è una narrazione fram-mentata di segni e immagini, di tracce in divenire, che si richiama-no alla tradizione antica e all’arte moderna. “Le opere presentate – scrive Giu-seppe Carrubba nel testo critico

bidimensionalità del disegno e della pittura, con indicazioni materiali a rilievo, in quanto viene ricondotto ad un pensiero di tridimensionalità che ricerca l’effetto della luce as-sorbita o riflessa”. Giuseppe Forzisi (nato a Siracusa nel 1948) si è formato nel clima ar-tistico e culturale degli anni Sessan-ta e Settanta attraverso la frequenta-zione delle mostre romane dedicate all’arte povera e all’arte concettuale e lo studio delle avanguardie arti-stiche di quegli anni. Dal 1974 al 2006 ha insegnato Scultura all’Isti-tuto d’Arte di Siracusa, dedicandosi contemporaneamente all’attività artistica con una serie di importanti mostre in Italia e all’estero. La mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.

che accompagna il depliant della mostra - sono cartografie dell’ani-ma e sedimentazioni della coscien-za dove la luce rivela possibilità di interpretazione formale, svela lo spazio e la materia come mezzo di

comunicazione, moltiplica il signi-ficato delle superfici stabilendo va-riazioni nella ripetizione differente. In questo senso il lavoro dell’artista è essenzialmente scultoreo, anche quando affronta il linguaggio della

Rassegna espositiva dell’artista siracusano Giuseppe Forzisi annotata in agenda dal 27 aprile al 13 maggio

Ortigia: ordinazione sacerdotaleMarco Ramondetta prenderà i voti domani sera alle 19,00 in cattedrale

Domani sera, gior-no 25 aprile, alle 19.00, nella Chiesa Cattedrale, l'Arci-vescovo mons. Sal-vatore Pappalardo presiederà la messa e conferirà l’ordina-zione presbiterale al diacono don Marco Ramondetta della comunità parroc-chiale Sant’Antonio di Padova a Siracusa e l’ordinazione dia-conale all’accolito Antonio Bianca del-la comunità parroc-chiale San Giovanni Battista all’Imma-colata a Siracusa. Marco Ramondetta, 31 anni, ordinato diacono lo scorso 18 ottobre, ha termina-to gli studi in sacra Teologia a febbraio. Ha vissuto il suo se-sto anno di cammino al sacerdozio conci-liando lo studio per la tesi, gli impegni della vita comunita-ria in Seminario e il servizio di assistenza all’Arcivescovo im-pegnato nella Visita pastorale, occasione

che gli ha concesso di conoscere meglio

le diverse realtà par-rocchiali della Dio-

cesi. Antonio Bianca, ammesso tra i can-didati all’Ordine sa-cro del diaconato lo scorso 4 novembre, ha ora terminato il cammino per i diaco-ni permanenti, segui-to da mons. Salvatore Marino. Nella teolo-gia cattolica il pre-sbiterato è il secondo grado del sacramen-to dell'Ordine (che si articola, appunto, nei tre gradi del dia-conato, del presbite-rato e dell'episcopa-to). Già nel Nuovo Testamento si usa il termine "anziani" per riferirsi ai membri di una sorta di consi-glio che, sul modello delle comunità giu-daiche della diaspo-ra, amministrava una singola chiesa locale. La lettera a Tito par-la dell'organizzazio-ne della Chiesa loca-le, citando anziani e vescovi. Nel definire le qualità richieste a questi responsabili, ne esalta le caratteri-stiche di buoni mariti e padri di famiglia; non fa dunque nessun riferimento ad un ob-bligo di celibato, che fu introdotto per i ve-scovi (e nella Chiesa d'occidente anche per i presbiteri) sol-tanto dopo alcuni secoli. Nella prima lettera a Timoteo, oltre ai vescovi e pre-sbiteri, e in parallelo con i diaconi, sono citate delle "donne", richiedendo che esse siano «dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto». Pro-babilmente si tratta delle mogli degli an-ziani, o presbiteri, oppure di diaconesse che avevano ricevuto il mandato di eserci-tare opere di carità e assistenza all'inter-no della comunità. È interessante anche il fatto che nei primi tre secoli, quando si parlava di presbiteri, lo si facesse sempre al plurale, e mai al singolare: si trattava sempre di un colle-gio.

L’Anas comunica che, a causa di un incidente, è stata provvisoriamente chiusa al traffico la carreggiata in direzione Ragusa tra i km 27,300 e 27,500 della strada statale 194 "Ragusana".L'incidente sulle cui cause sono in corso accertamenti, ha coinvolto un'autovettura e un autocarro ed ha provocato un ferito. Sul posto è presente il personale dell’Anas per la gestione della viabilità e per il ripristino della normale circolazione nel minor tempo possibile. Il traffico viene deviato presso lo svincolo di Francofonte, sulla strada provinciale 33 L’Anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situa-zione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web http://www.stradeanas.it/traffico oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `Vai Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Gli utenti hanno poi a disposizione la web tv www.stradeanas.tv e il numero 841-148 ‘Pronto Anas’ per informazioni sull’intera rete Anas. La strada statale 194 Ragusana (Ss 194) è la strada statale italiana che collega Catania e Ragusa attraversando il territorio delle tre province di Catania, Siracusa e Ragusa ed interessando cospicuamente anche i siracusani in termini di mobilità. La strada è parte del collegamento principale tra le città capoluogo di Catania e Ragusa fino all'intersezione con la strada statale 514 di Chiaramonte, nei pressi di Vizzini, con la quale si collega senza soluzione di continuità. È divisa in due tronconi: dal km 0,300 (Primo-sole) al km 86,340 (Ragusa) e dal km 97,700 (Modica) al km 113,700 (Marina di Modica).La strada ha origine dalla strada statale 114 Orientale Sicula, alla rotatoria in contrada Pri-mosole, appena superato l'omonimo ponte sul Simeto provenendo da Catania. La strada, attra-verso un percorso collinare ed in parte tortuoso, dopo aver superato il bivio Iazzotto, giunge nei pressi di Lentini. Appena prima dell'abitato, esattamente al km 12, si raccorda con la nuova strada Anas 345 della Costa saracena che rag-giunge la costa nei pressi di Agnone. Superato l'abitato di Lentini in variante la strada inizia a salire verso i 289 m s.l.m. di Francofonte, il cui abitato viene anch'esso superato in varian-te. Con un percorso quasi costantemente in salita raggiunge il bivio per Vizzini, centro in direzione del quale prosegue la statale, mentre, proseguendo lungo la direttrice principale, si raggiunge Ragusa con la più agevole strada statale 514 di Chiaramonte. Da Vizzini (inter-sezione con la strada statale 124 Siracusana) si giunge a Monterosso Almo e Giarratana in un continuo variare di livello tra 500 e 600 m circa e con un percorso tortuoso e difficile. In quest'ultimo tratto la strada costeggia quanto rimane della dismessa ferrovia Siracusa–Ra-gusa–Vizzini e si approssima al lago di Santa Rosalia. Ancora 22 km tra continui saliscendi e infine raggiunge Ragusa dove confluisce nella Ss 115. Esiste un ulteriore tratto della Ss 194 di 15,4 chilometri che inizia da Modica ed arriva a metà strada tra Marina di Modica e il porto di Pozzallo. La strada, nel tratto facente parte dell'itinerario principale da Catania a Ragusa, cioè dallo svincolo di Lentini all'intersezione con la Ss 514, è gravata da un intenso traffico, anche commerciale. È in progetto da parte dell' Anas il raddoppio del tratto con adeguamento a strada extraurbana principale con due corsie per senso di marcia su carreggiate separate.

ANAS: “Ci sono problemidi circolazione per incidente”

Marco Ramondetta con il Vescovo.

In foto, la balza Acradina assediata dal cemento.

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Chiusa l’inchiesta su Stamina: venti indagati per truffa e associazione a delinquereVannoni: «Accuse infondate». Oltre al presidente della Fondazione e al suo vice Andolina, nel mirino anche 8 medici di Brescia e un membro dell’Aifa

Mali,gruppo jihadista annuncia la morte ostaggio francese

Chiusa l’inchiesta sul caso Stami-na. Il procuratore Raffaele Guari-niello sta notificando, proprio in queste ore, i provvedimenti con i capi d’accusa per venti indagati. Ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, aggravata dall’essere ai danni del servizio sanitario nazionale, e somministrazione di farmaci pericolosi. Oltre al presidente e al vicepresidente di Stamina Founda-tion, Davide Vannoni e Marino Andolina, sono coinvolti neuro-logi, biologici, otto medici degli Spedali Civili di Brescia e anche un membro dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco). Tutti quelli che hanno “sponsoriz-zato”, favorito e somministrato la presunta cura dal 2007 al 2014. Nei confronti di Davide Vannoni, i Nas e la Procura di Torino ipo-tizzano anche il reato di esercizio abusivo della professione medica e violazione delle norme della privacy, in riferimento ai video di alcuni bambini malati pubblicati su Facebook per promuovere il tratta-mento. Fra gli indagati c’è anche Gianfranco Merizzi, presidente dell’associazione farmaceutica Medestea, il principale finanziatore del metodo Stamina. Nel provvedimento sono indi-cati più di sessanta pazienti che sarebbero stati truffati. L’avviso di chiusura indagine prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. I venti indagati avranno venti giorni di tempo per presentare memorie

difensive e chiedere al pm nuovi atti di indagine. Poi, il caso Stamina, la promessa di curare le malattie de-generative attraverso l’infusione di cellule staminali, dopo sette anni di dubbi e polemiche, passerà al vaglio di un giudice. GLI INDAGATI Davide Vannoni ( fondatore del metodo), Marino Andolina (vice-presidnete di Stamina) Gianfraco Merizzi (presidente di Medestea), Erica Molino (biologa), Vyache-salv Kliemenko (biologo) Olena Shchegelska (biologa) Leonardo Scarzella (neurologo), Luigi Bista-gnino (professore universitario), Marcello La Rosa, Roberto Ferro (medico) Andrea Losanna (medico), Maura Delendi, Ermanna Derelli (dirigente Spedali Civili di Brescia) Fulvio Porta (medico Brescia), Car-

men Terraroli (medico Brescia), Arnalda Lanfranchi (medico Bre-scia) Gabriele Tomasoni (medico Brescia), Carlo Tomino (membro dell’Aifa), Giuseppe Mauriello Romanazzi (ricercatore). «Sono sereno e ho le carte per di-fendermi - la reazione di Vannoni -. Sono accuse infondate e avrò modo di contestarle con molti dati. Per me è una battaglia di civiltà». E il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «Non sono stupita. Ora vedremo l’esito del proces-so. Questa è una vicenda che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso e me con molte preoccupazioni e ansie. L’importante è che da questa vicenda esca chiarezza, perché le vittime sono le migliaia di persone che hanno creduto di poter aver una cura miracolosa».

Un francese rapito in Mali il 20 novembre 2012 è stato uc-ciso dai militanti di un gruppo islamista vicino ad Al Qaeda. Lo ha confermato il governo maliano che ha parlato di «as-sassinio vile e spregevole». Poche ore prima il Movimen-to per il monoteismo e la jihad nell’Africa occidentale (Mu-jao), una costola di Al Qaeda nel Mali, aveva comunicato che Gilberto Rodrigues Leal è «morto perché la Francia è nostra nemica». Il governo di Bamako ha espresso dolore per la morte del 62enne Leal, prometten-do di contribuire alla caccia ai suoi assassini. «Il vile e spregevole assassinio mostra come i terroristi che combat-tiamo con tutte le nostre forze disprezzino la vita umana e il modello della società libera e democratica che stiamo cer-cando di costruire», si legge nella nota. Leal fu sequestrato nei pressi della città occiden-tale di Kayes, mentre viag-giava a bordo di un camper, proveniente dalla Mauritania. «La Francia - ha detto il presi-dente francese Hollande - farà tutto il possibile per conosce-re la verità su quanto successo a Gilberto Rodrigues Leal» e «non lascerà impunito» quan-to avvenuto. «Condanniamo nel modo più netto l’azione di questo gruppo terroristico», ha fatto sapere subito il mini-stero degli Esteri, attraverso il portavoce Romain Nadal.

12 24 APRiLE 2014, giovEdì

Siglata la tregua Hamas-Fatah dopo sette anni di disaccordi Netanyahu: “A rischio la pace”Entro sei mesi elezioni in Cisgiordania e Gaza per l’elezione del nuovo Parlamento ed anche per la carica di presidenteAccordo di riconciliazione fra Hamas e Fatah dopo sette anni di guerra e disaccordi. È il leader di Hamas nella Striscia Gaza, Ismail Haniyeh, ad annunciare l’intesa al termine di un incontro con la delegazione di Al Fatah giunta da Ramallah:«Siamo d’accordo per l’applicazione degli accordi raggiunti a Doha e, domenica scorsa, al Cairo». Ciò significa che entro cinque settimane verrà formato un governo di coalizione nazionale, guidato dal presidente Abu Mazen, ed entro sei mesi si svolgeranno elezioni in Cisgior-dania e Gaza per l’elezione del nuovo Parlamento ed anche per la carica di presidente. Restano da appurare gli aspetti militari

dell’accordo, a cominciare da cosa avverrà alle forze di Hamas a Gaza e che rapporto avranno con il comando dell’Autorità palestinese, ma ciò che conta è il superamento della spaccatura originatesi dalla mini-guerra civile del 2007 che vide Hamas guidare nella Striscia di Gaza una rivolta che portò all’espulsione di Al Fatah. Le due parti hanno concordato anche la liberazione dei reciproci prigionieri. Per Haniyeh si tratta di una «ricon-ciliazione nazionale che pone fine alle divisioni grazie ad un comune senso di responsabilità» dovuta al fatto che «la Spianata delle Moschee a Gerusalemme è sotto assalto da parte degli

israeliani che vogliono imporre l’ebraismo sull’intera città». A favorire l’intesa è stato l’in-debolimento di Hamas seguito alla caduta politica dei Fratelli Musulmani in Egitto. Dura la reazione del governo israeliano che con il premier Benjamin Ne-tanyahu commenta: «Abu Mazen fa la pace con Hamas alle spese della pace con Israele». Hamas è considerata un’organizzazione terroristica da Stati Uniti ed Unio-ne Europea. L’intesa Hamas-Al Fatah arriva a sei giorni di distanza dalla scadenza del 29 aprile entro la quale i negoziati fra Israele e palestinesi rischiano di fallire in assenza di un accordo sul loro prolungamento.

Genova, carcere di media sicurezzaper il “Mostro di San Valentino” evaso

Bartolomeo Gagliano è stato rimpatriato dalla Francia, era scappato dopo aver sequestrato un panettiere

Carcere di media sicurezza per il serial killer e mago delle evasioni Bartolomeo Gagliano. Responsa-bile di tre omicidi, di un tentato omicidio, di rapine , estorsioni e ferimenti, il 55enne originario di Nicosia in Sicilia, era evaso lo scorso dicembre durante un permesso premio. Un’evasione che aveva subito sca-tenato le polemiche vista la sua perico-losità. Oggi è stato rimpatriato, dopo la sua cattura a Mentone che gli era costata un processo per direttis-sima e una condanna a dieci mesi. Negli anni Ottanta, Gagliano si era me-ritato il soprannome di «Mostro di San Valentino». Il primo delitto lo compì nel 1981 uccidendo con una grossa pietra la sua compagna, una prostituta di 26 anni. Lasciò il corpo lungo il ciglio dell’autostra-

È iniziato il conto alla rovescia per lo spegnimento dell’altoforno della Lucchini di Piom-bino che stanotte o al massimo domani pomeriggio entrerà in stand by. Dunque, niente più colata di acciaio, almeno per il momento. L’altoforno, uno dei simboli dell’indu-stria toscana, subirà un periodo di ripo-so forzato, quello che in gergo viene definito, appunto, stand by: per circa un mese l’impianto sarà caricato solo con il coke e non con il minerale. Lo stand by è ne-cessario per poter

Piombino, stop all’altoforno Lucchini1500 operai con il fiato sospeso

da Genova-Savona. Catturato, venne di-chiarato incapace di intendere e volere e mandato per otto anni nell’ospedale psichiatrico di giudi-ziario di Aversa. Due anni dopo, però, compì la prima di una serie di evasioni. In quell’occasione se-questrò una famiglia a Massa. La sua fuga si concluse con una sparatoria nella quale rimase ferito. Venne rispedito all’ospe-dale psichiatrico di Montelupo, ma nel 1989 evase ancora,

questa volta lascian-do una lunga scia di sangue dietro di sé. Dopo aver ucciso un transessuale urugua-iano a Cantalupa, nel Milanese, il giorno di San Valentino uccise un travestito nel quar-tiere di Carignano a Genova e nello stesso giorno sparò in faccia a una prostituta di 29 anni. Nuovamen-te arrestato, finisce all’ospedale psichia-trico giudiziario di Reggio Emilia, ma evade ancora nel 1990 e ferisce una donna a Firenze. Catturato,

evade di nuovo l’anno successivo e ferisce un metronotte a Pietra Ligure. Nel 2005 esce perché considerato «guari-to», ma poco dopo incappa in una se-rie di altri delitti. In particolare rapine ed estorsione. Finisce in carcere a Marassi, a Genova. Il suo in-gresso non è dei più facili. Ha molti litigi con gli altri detenuti, ma alla fine si calma e mantiene un compor-tamento impeccabile. Fino a dicembre scor-so, quando, ottenuto un permesso premio per visitare la madre anziana a Savona, fugge sequestrando un panettiere e facen-dosi portare a Genova sotto la minaccia di una pistola. Scappa con una Panda in Francia, ma viene catturato a Mentone. Ieri è tornato nel car-cere di Genova, ma in una cella di media sicurezza.

consentire un’even-tuale riattivazione dell’altoforno in tempi rapidi. I 1500 lavoratori dello sta-bilimento, i sinda-cati e le istituzioni guardano con fidu-cia alla scadenza del 30 maggio, ultimo giorno per al presen-tazione delle offerte per l’acquisto della Lucchini. Non è la prima volta che la cola-ta d’acciaio si fer-ma a Piombino, ma questa volta la preoccupazione dei lavoratori e dell’in-tera città è maggiore per le sorti dello stabilimento, do-vuto all’incertezza sull’acquirente. Per

ora i lavoratori han-no in qualche modo le spalle coperte grazie all’attiva-zione dei contratti di solidarietà. La Regione Toscana, con il governatore Enrico Rossi e l’as-sessore Gianfranco Simoncini, ha atti-vato un tavolo per-manente, specifico, con le istituzioni, le associazioni di categorie, le azien-de e i sindacati per seguire, passo dopo passo, gli effetti che la vicenda delle ac-ciaierie Lucchini sta determinando sulla complessa realtà dell’indotto, che coinvolge 110 im-prese per un totale

“Il Papa al telefono mi ha detto cheun divorziato può fare la comunione”Un uomo argenti-no ha raccontato che sua moglie, cui era stato negato di prendere la Comu-nione, ha ricevuto una telefonata da Papa Francesco, in cui lo stesso Ponte-fice la detto che può «prendere tranquil-lamente la Comu-nione perché non sta facendo nulla di male» e che comun-que «è un tema che si sta discutendo in Vaticano». «Oggi è accadu-ta una delle cose più belle dopo la nascita delle mie figlie: ho ricevuto a casa la telefonata nientedimeno che di papa Francesco», ha raccontato sul suo profilo Facebook Julio Sabetta, un uomo della città di San Lorenzo, nella provincia argen-tina di Santa Fe. Parlando con i me-dia locali, l’uomo ha poi raccontato che nel settembre scorso sua moglie, Jaquelina, con cui vive da 19 anni e

ha avuto due figlie, scrisse al Pontefice esprimendogli il desiderio di ricevere l’Eucarestia. «Era stata la mam-ma di un mio amico a spronarla perché mia moglie aveva divorziato prima di sposarsi con me civilmente e non poteva fare la Co-munione: voleva sapere come fare, perché sentiva che avrebbe fatto un torto alla Chiesa se avesse preso la Co-munione». Ma nel giorno di Pasquetta, a mezzogiorno, è arrivata la telefona-ta del Papa, che si è presentato come «padre Bergoglio»: il Pontefice si è scu-sato per il ritardo e si è detto «commos-so» dalla situazione e poi ha conversato una decina di minuti con la donna: «Le ha detto che è un tema che si sta affron-tando in Vaticano, perché il divorziato che si comunica non sta facendo niente di male».

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di 4 mila lavoratori. Alla luce dell’immi-nente spegnimento dell’altoforno, ha detto l’assessore Simoncini, «diven-ta ancora più ur-gente arrivare alla firma dell’accordo di programma con il governo per dare sostanza al proces-so di riconversione della Lucchini e assicurare un futu-ro al secondo polo siderurgico nazio-nale». La Regione ha confermato tutti i suoi impegni, a partire dalla mes-sa a disposizione di 60 milioni dal proprio bilancio, che si aggiungono ai 50 già previsti per l’ampliamento del porto di Piom-bino. Al governo, ha detto l’assessore Simoncini, «chie-

diamo garanzie per l’impiego priorita-rio dei lavoratori Lucchini per opere di bonifica, lavori di messa in sicurezza, smantellamenti. Si-moncini ha invitato i rappresentanti delle aziende dell’indotto a fronteggiare le eventuali critici-tà facendo ricorso agli ammortizzatori sociali più tutelanti nei confronti dei lavoratori, ricon-fermando la piena disponibilità della Regione ad utilizza-re tutti gli strumenti a disposizione per sostenere lo sforzo delle aziende, a co-minciare dal finan-ziamento di progetti di formazione e ag-giornamento. Il premier Matteo Renzi è intervenuto

su twitter: «Oggi fir-miamo il protocollo di intesa sul futuro della Lucchini di Piombino». Alla fir-ma del protocollo, ha spiegato, pren-deranno parte i mi-nistri dello Sviluppo economico e del La-voro, Federica Gui-di e Giuliano Poletti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, e il presiden-te della Regione To-scana, Enrico Rossi. «È evidente - ha affermato Renzi - che lo spegnimento dell’altoforno è una brutta notizia per la città», anzi «una pessima e deva-stante notizia. La ripartenza passa da una serie di azioni puntuali che abbia-mo inserito nel pro-tocollo di intesa».

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Cronaca: tre personedenunciate dai Carabinieri

Ragusa: i provvedimenti scattati a seguito dell’attività di monitoraggio del territorioin orari maggiormente critici” promossa d’intesa con Polizia di Stato e Prefettura.

I militari della Compagnia Carabinieri di Ragusa han-no denunciato tre persone (una quarta è in attesa) e ne hanno segnalate due al Prefetto in esito al servi-zio coordinato disposto dal Comando Provinciale Ca-rabinieri di Ragusa su tutto il territorio della provincia. Il servizio deciso dal Co-mandante Provinciale, Co-lonnello Gagliano, d’intesa con l’Autorità di Pubblica Sicurezza, il Prefetto Var-dè, è stato svolto nelle aree e orari ritenuti maggior-mente critici per gli “esodi”

pasquali da e verso il mare. La Compagnia Carabinie-ri di Ragusa ha impiegato uomini e mezzi dei reparti dipendenti: il Nucleo Ope-rativo Radiomobile, e le Stazioni Carabinieri Prin-cipale, Ibla, Monterosso, Giarratana; Santa Croce e Marina di Ragusa. Nes-sun intervento di rilievo s’è dovuto registrare nella fascia “montana”, mentre di maggior impegno sono state le aree del capoluogo e tra Santa Croce e Marina. Il caso più grave s’è veri-ficato la sera di Pasquetta

presso un noto bar di via Ettore Fieramosca per uno straniero, un ventinoven-ne indiano, che fortemen-te ubriaco, pretendeva di bere ancora. All’ennesimo rifiuto da parte dell’onesto e co-scienzioso barman, ha ben pensato di scagliargli con-tro una bottiglia di birra (non senza prima averla scolata…), determinando l’intervento dei militari, che solo a fatica sono riu-sciti a trattenerlo e a farlo salire in auto per condurlo in caserma e identificarlo.

Prima di essere lasciato in pronto soccorso per la cura della sbornia, è stato denunciato per esistenza a pubblico ufficiale e san-zionato per ubriachezza in pubblico. Sempre nel capo-luogo, i militari hanno fer-mato un quarantaduenne, G.B., anch’egli palesemen-te ebbro alla guida dell’au-to (sfuggita al sequestro poiché di proprietà della moglie). Per lui, riscontrato un tas-so alcolemico superiore a un grammo per litro, una denuncia per guida in stato d’ebbrezza e una sanzione per ubriachezza in pubbli-co, oltre al ritiro della pa-tente. Patente che non è stato possibile ritirare a un altro indagato, il diciasset-tenne rumeno V.G.B., bec-cato a Marina di Ragusa a guidare un motociclo pur non avendo mai frequen-tato una scuola guida (e conseguentemente esse-re privo di un valido tito-lo per condurre il mezzo). Sempre a Marina sono in-cappati nelle maglie delle rete dell’Arma due giovani che s’erano furbescamente appartati in auto in un par-cheggio per fumarsi una “canna”. Ma l’Arma vigila e l’auto non poteva passa-re inosservata. Lo spinello è stato sequestrato e i due sono stati segnalati al Pre-fetto quali assuntori di so-stanze stupefacenti per le previste sanzioni. Al con-ducente dell’auto è stata al-tresì ritirata la patente. Un risultato, quello del ponte pasquale, tutto sommato positivo, che non ha regi-strato importanti sinistri stradali, eccettuato uno per un’autonoma fuoriuscita dalla carreggiata di un au-tomobilista verosimilmente ebbro per cui le analisi cli-niche sono ancora in corso, né grossi reati, in particolar modo contro il patrimonio.

In foto, una Pattuglia dei Carabinieri impegnata nella perquisizione di un sospetto.

SPORT Siracusa 24 APRiLE 2014, giovEdì 15

Bisogna risalire ai dialo-ghi surreali, senza luogo e senza tempo, che si consumano sulle scene in attesa dell’ impro-babile arrivo di un cer-to Godot, il personag-gio creato da Samuel Beckett per il Teatro dell’Assurdo, per sta-bilire un paragone con la situazione in cui si sono venute a trovare le quattro squadre in predi-cato di disputare gli spa-reggi per la conquista dell’unico posto in pa-lio per la serie D. Solo che un torneo di calcio, per quanto deboluccio sul piano organizzativo come quello di Eccel-lenza, dovrebbe essere cosa ben diversa. E in-vece quattro squadre si trovano impelagate in una situazione del tutto paradossale, in attesa che gli organi federali si pronuncino sulla data

play-off, soluzione alternativa cercasi

di inizio degli spareggi, data che potrebbe anche slittare alla fine di Mag-gio o ai primi di Giugno. Con ben cinque società (Misterbianco, Siracusa, San Pio X°, o Igea Vir-tus e Taormina), sulle spese per mantenere gli organici in piena effi-cienza. Ma quel che stu-

pisce non è tanto l’atteg-giamento degli organi federali, quanto quello delle società interessa-te, Siracusa compreso, che non stanno muo-vendo un dito per far sentire la propria voce nelle stanze dei bottoni, preferendo mantenersi su posizioni di acquie-

Basket C/M reg. L'Aretusa approda al campionato dNC, senza “fatica”Con il comunicato uf-ficiale n. 577 del 18 aprile 2014, l’Ufficio Tecnico Regionale, in considerazione della delibera del Presidente del Comitato Regio-nale Sicilia n. 1 del 17.04.2014 che pren-de atto della decisione della Presidenza fede-rale n. 47 nella quale si assegnano quattro promozioni per la pros-sima stagione sporti-va, ha disposto l’an-nullamento della fase di semifinale e finale play off del campiona-to regionale di serie C Regionale, e alla con-clusione del girone di promozione le prime quattro squadre clas-sificate acquisiranno il diritto a partecipare per l’anno sportivo 2014-2015 al campionato DNC. Pertanto, classi-fica alla mano, a parte

la quarta promozione in bulico tra Licata e San Filippo del Mela, l’Aretusa Siracusa, la Nova Virtus Ragusa e l’ASD IL MInibasket Milazzo sono mate-maticamente promosse nella serie superiore. Una promozione che va ad aggingerersi a tutti i premi acquisi-ti nei lunghi 70 anni di vita dell'Aretusa. Un percorso quasi net-to degli aretusei fatta da una regular season

Vista l’incertezza sulle date di effettuazione che possono slittare a chissà quando

quasi perfetta, ed una prima fase dei play- off anch'essa ampiamente dominata, con presta-zioni di alto livello e con l'unico intoppo la sconfitta al Palakradina contro il Milazzo. Adesso per Mar-letta e compagni si apre un nuovo futuro,sicuramente, molto più impegnativo sia dal lato economico che da quello agonisti-co. Salvatore Cavallaro

Cittadella dello sport, in mano ai privatiL’amministrazione comunale a testa bassa verso il project financing che dovrebbe risolvere i problemi emersi in questi ultimi tempi alla Cittadella dello sport di Siracusa. L’assessore comunale allo Sport, Maria Grazia Cavarra ha deciso di cambiare atteg-giamento e quindi di ribattere punto per punto alle accuse oltre che rilanciare l’ipotesi di affidare ai pri-vati l’intero complesso sportivo.“Inutile girare attorno al problema – dice la Cavar-ra – l’amministrazione comunale non potrebbe mai e poi mai avere a disposizione in questo momento storico 2 milioni di euro occorrenti per eseguire tutte le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria in tutti gli impianti della Cittadella ed anche alla pale-stra Acradina. Ecco perché riteniamo efficace oltre che necessario ricorrere a fondi privati. La strada del project financing di permetterà di superare ogni problema legato alla risistemazione degli impianti, non soltanto la piscina. Non comprendo, quindi, le polemiche che sono scaturite all’annuncio del nostro progetto..Non è possibile al momento conoscerlo ,perché è in atto la pubblicazione dell’avviso di gara pubblica attraverso la quale valuteremo le offerte che giungeranno."

scenza in tutto degna di miglior causa. Eppure una soluzione alterna-tiva andrebbe cercata e trovata, se le società interessate, invece di guardarsi in cagnesco, si parlassero e facesse-ro alla Lega Nazionale Dilettanti delle proposte serie nell’interesse co-mune. Una di queste proposte sarebbe quella dell’al-largamento del Girone H e del Girone I di Serie D da 18 a 20 squadre, una soluzione questa che anche grazie ad una possibile rivisitazione delle aree geografiche non sempre tenute nella dovuta considerazione, potrebbe liberare i quat-tro posti sufficienti ad accogliere sia il Mister-bianco, che il Siracusa e il Taormina, più il San Pio X°, se quest’ultimo non riuscisse a superare

lo spareggio fra le semi-finaliste di Coppa con l’Arzignano. Con buona pace di tutti si passereb-be così dalla sospensio-ne all’annullamento dei play-off, una soluzione che consentirebbe di scrivere la parola fine su un caso probabilmente senza precedenti, che sta mettendo a dura prova le esauste casse delle so-cietà, e scompaginando i criteri fondamentali della preparazione atle-tica strettamente legata alla data di inizio degli impegni agonistici. Il problema è che nessuna delle squadre interessate vuole compiere il pri-mo passo, preferendo inspiegabilmente di re-stare allineate e coper-te su una posizione di assoluta incertezza agli estremi confini dell’im-maginabile.

Armando Galea

Va subito ricercata anche con la collaborazione delle quattro squadre interessate

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