[12-05-2013] Casoriadue - N.19

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Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIII - N° 19 - DOMENICA 12 MAGGIO 2013 Via G. Carducci, 8 - Casoria (NA) Tel. 081.5405264 - Fax 081.7570042

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Settimanale

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1DOMENICA12 MAGGIO 2013

Settimanale di InformazioneDistribuzione gratuita - E-mail: [email protected] ANNO XIII - N° 19 - DOMENICA 12 MAGGIO 2013

Via G. Carducci, 8 - Casoria (NA)Tel. 081.5405264 - Fax 081.7570042

Quelli che ignorano le buone maniere

RIECCOLI

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PALLA AVVELENATA

Non è l’epoca delle buone maniere. Il “bon ton” di questi tempi, lascia a desiderare. Ci si mettono anche i padri nobili del nostro ordinamen-to amministrativo a dare il cattivo esempio. Si sono insultati a dovere, al Comune. Altro che mercato: i nostri amministratori sembravano ener-gumeni; La settimana è stata ricca. Ha aperto le danze Luisa Marro, re-gina incontrastata del social net-work face book. Vedendosi “derisa”, riguardo la sua polemica sui pro-blemi che affliggono la Scuola Me-dia “Nino Cortese”, vistasi tra tanti fuochi se n’è uscita con una serie di contumelie ed offese rivolte “ad una zitella isterica in crisi di astinenza”.Il Sindaco Carfora avrebbe voluto in questa settimana risolvere la cri-si e sperava nell’aiuto della segre-

teria provinciale per convincere il gruppo consiliare del Pd a rientrare in gruppo e chiarire quale dovrà es-sere l’epilogo finale di questa storia. E i quattro (Balsamo, Fuccio, Laez-za e Marigliano) sono stati chiari: “Il motivo principale di questa crisi è il Sindaco e siccome non possiamo cambiarlo, dobbiamo andare a casa. Non ci interessano poltrone. Non ci interessano la presidenza di Casoria Ambiente o quella del Consorzio Ci-miteriale né tantomeno la Dirigen-za della Pubblica Istruzione. Tutte le strade di qualunque discussione e in qualunque tavolo portano al Sindaco. Per il suo modo di comportarsi, per l’approccio che ha con le persone, fatti e cose. Per la sua apatia istituzionale. Per il non aver affrontato, in questa settimana, e con lui il Vice Sindaco le

segnalazioni e le lamentele che arri-vano dalla dirigenza della Scuola Me-dia Nino Cortese. Dobbiamo andare a casa proprio nel rispetto dei cittadini. Non ci interessa nemmeno che si allar-ghi la Giunta Municipale né ad otto né a dieci. Non ci interessa nemmeno se questi del centro destra (Capano, Pugliese, Ferrara e Iodice) entrino o meno anche se occorre che questi dia-no un segnale di chiarezza da par-te di tutti nei confronti di una Città che anche se distratta va a votare e ci delega. Dobbiamo andare a casa. Il percorso di questa Amministrazio-ne è finito. Bisogna voltare pagina”.Anche per i contratti a termi-ne dei dirigenti di settore che il Sindaco nominò appena insedia-tosi le polemiche sono infinite. CONTINUA A PAG. 4

Casoria & i signori del “palazzo”

Quelli che ignorano le buone maniereRIECCOLI

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SEGUE DA PAG. 3

Non è andata giù la scelta dello scambio Setaro – De Rosa a mol-ti componenti della maggioranza. “E’ stato applicato il decreto anti corruzione – dichiara il Sindaco”.“Non si può fare per un di-rigente a tempo determinato – affermano, invece, poli-tologi della stessa maggio-ranza”. Corre voce, sempre nei corridoi del Palazzo, che si stia preparando un altro scambio alla pari tra il Diri-gente del Settore “Pubblica Istruzione, Cultura, Sport e Tempo Libero” Salvato-re Petirro, con il Dirigente del Settore “Ambiente ed Ecologia” Errico Colucci.Alcuni politici della mag-gioranza che governa questa Città e che ha vinto l’ultima elezione non hanno mai gradito le scelte del Sin-daco, il quale, invece, afferma di aver scelto i dirigenti leggendo i curricu-lum arrivati, dopo aver avuto collo-qui con ognuno di loro, ritenendoli, quindi, i più indicati a svolgere il dif-ficile compito di dirigente di settore ed il tutto – afferma il Sindaco – sen-

za influenze né politiche né partiti-che. Chi sono costoro a cui è affida-to l’ingrato compito di sostituire “la razza padrona” che ha diretto i Setto-ri del Comune nella Prima Repubbli-ca? Eccoli: Salvatore Pallara, Laurea in Legge, una precedente esperienza

alla Provincia di Napoli, al Settore Legale Amministrativo con il Sinda-co Giosuè De Rosa nel 2005, tornato con Enzo Carfora e, dicono, in quota Italia dei Valori (cioè Cosimo Boe-mio e i suoi consiglieri comunali); è il Dirigente del Settore “Affari Generali e del Personale”; l’Architetto Salvato-re Napolitano all’Urbanistica; l’Ing. Di Palo, area Pd di Afragola, ai Lavori

Pubblici; Ciro De Rosa, da pochi gior-ni alla Ragioneria al posto di Alfonso Setaro, da pochi giorni all’Anagrafe; Errico Colucci all’Ambiente e Salva-tore Petirro alla Pubblica Istruzione.Molti sono i professionisti casoriani amareggiati da questo tsunami invasi-

vo arrivato ad occupare po-sti chiave nell’Azienda più importante di Casoria e suo vero polmone finanziario.Le parole dei tanti professio-nisti che puntano a dirigere i settori del Comune, vista la continua corsa verso i con-tratti a termine e le conti-nue privatizzazioni dei ser-vizi pesano come macigni. Poi c’è Casillo, accusa-to dal gruppo consilia-re del Pd di aver spacca-to la “sua” maggioranza,

dandogli tutta la colpa di tutte le scelte che viva Amministrazione, Dirigenti ed anche l’opposizione.Casillo deve sapere, vista la fortuna nella vittoria elettorale di affrontare un avversario diviso e spaccato, che deve essere una risorsa per Casoria.Carfora si esprime con toni cal-mi, molto calmi, con tutti. Lo fa ad ogni tavolo. Alla prossima.

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GIANLUCA GRIMALDI

“Quando hai smesso di credere ai miracoli?”Non è una domanda frequente, ma spesso siamo noi stessi a domandarcelo. In fondo, da bambini credevamo un po’ tutti nei miracoli. Poi, a un tratto, abbiamo smesso di farlo: alcune storie ci sembrano irreali, ci chiediamo, a buon ragione, cosa si na-sconda dietro una guarigione improvvisa o una tragedia sfiorata e perché il miracolo spetti a pochi e non a tutti. E’ più semplice non chiedercelo affatto e seppellire queste domande nel profondo, sotto la convinzione che molte cose siano impossibili, che spesso sia semplice fortu-na, che molte cose accadano solo casual-mente, senza una ragione.

Il 12 aprile 2005 alle 5:30 del mattino, gli abitanti di via Pietro Nenni sono svegliati da un frastuono. Un solaio di copertura dell’auditorium della scuola media Cardi-nale Maglione, improvvisamente, crolla.La scuola è vuota. Poche ore separano quel silenzio dalle voci di decine e decine di bambini che passano abitualmente nella zona dove è avvenuto il crollo.

I lavori sono stati ultimati appena sei anni prima; si tratta di una struttura nuova, crollata apparentemente senza motivo. Alcuni parlano di una leggera scossa di terremoto, altri sospettano una natura dolosa.La verità è un’altra, ma sono ormai sette anni che nessuno osa parlarne, quasi l’o-mertà possa estendersi anche a situazioni così delicate in cui è in gioco l’incolumità di bambini.Si tratta del frequente compromesso tra forze politiche, responsabili e imprese: a rimetterci sono soltanto i cittadini che si trovano a usufruire di servizi non idonei a una società civile.

Attualmente le inchieste sono in corso e molti interrogativi restano ancora irrisolti.Il solaio è stato ricostruito, permettendo a studenti e docenti di usufruire della zona auditorium, e altri soldi pubblici sono stati impiegati per ulteriori verifiche e per il rilascio di un certificato di agibilità. Ma è giusto notare come, anche prima del crollo, la struttura risultasse agibile ed

è spontaneo chiedersi fino a che punto i collaudi e le prove effettuate siano frutto di sola professionalità e le influenze politiche restino fuori da questo sistema.Inoltre, c’è il rischio che il tutto cada in prescrizione e i colpevoli restino impuniti.

Ancora oggi i pochi che parlano di mira-colo vengono zittiti da chi sostiene si sia trattata di semplice casualità. Resta il fatto che poche ore hanno fatto la differenza tra un semplice crollo e quella che avrebbe potuto essere una strage.

La prossima volta che vi chiederete quan-do avete smesso di credere ai miracoli, guardatevi un po’ intorno, osservate la realtà di Casoria e quella dei comuni circostanti. Considerate con quanta superficialità molte cose sono state fatte e quante tragedie vengono sfiorate quasi ogni giorno.Siate realisti: i miracoli esistono.

Il crollo alla scuola Cardinale Maglioneotto anni dopo

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ELIANA GIGLIO

L’ammissibilità morale dell’a-borto o interruzione volon-taria di gravidanza (IVG) è in gran parte soggetta a convinzioni etiche, ad orien-tamenti religiosi o più in ge-nerale al modo in cui una cultura si pone di fronte a concetti come l’anima o la vita.A partire dagli ultimi decen-ni del XX secolo, l’IVG è una pratica autorizzata per legge in buona parte del mondo, so-prattutto in quello occidentale, a discrezione della donna nei primi mesi della gestazione.Prima del 1978, l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), in qualsiasi sua forma, era con-siderata dal codice penale ita-liano un reato (art. 545 e segg. cod. pen., abrogati nel 1978).Nel 1978 viene introdotta la legge 194 con la quale sono venuti a cadere i reati previ-sti dal titolo X del libro II del codice penale con l’abroga-zione dei precedenti articoli che legiferavano in materia.La legge 194 consente alla don-na, nei casi previsti dalla legge di poter ricorrere alla IVG in una struttura pubblica (ospe-dali o poliambulatori conven-zionati con la Regione di ap-partenenza) entro i 90 giorni di gestazione; dal quarto al quin-to mese di gravidanza, è tutta-via possibile la IVG, solo per motivi di natura terapeutica.L’articolo 2 della legge 194 tratta dei consultori e del-

la loro funzione in rela-zione alla materia di legge, indicando i doveri nei con-fronti di una donna incinta.Questo tema tanto delica-to e definibile di “nicchia” è il fulcro centrale del libro “Abortire tra gli obiettori” di Laura Fiore, presentato mar-tedì 7 maggio alla Biblio-teca Comunale di Casoria.

Tra i presenti, oltre alla stessa autrice, c’erano il Presidente della commissione politiche sociali e sanità del Comune di Casoria Marco Colurcio che ha introdotto il tema con grande emozione, ricordando quanto le donne, in una società iper-tecnologica e avanzata come la nostra, siano ancora molto spesso considerate come og-getti dagli uomini che si sen-tono in diritto di decidere al posto loro; il Prof. Giancarlo

Nobile, Presidente della con-sulta napoletana per la laicità delle Istituzioni, l’ assessore alle politiche della salute Ma-riano Marino e la Dott.ssa An-gela Uliano che ha fatto le veci della Dott.ssa Angela Cortese, che ha non ha potuto parteci-pare alla presentazione per im-portanti impegni istituzionali.L’autrice del libro è essa stes-

sa la protagonista dei fatti narrati. Ha vissuto in pieno il viaggio negli inferi degli obiet-tori. Il libro è una minuziosa cronaca della sua esperienza, un diario scandito da ipo-crisia, menefreghismo, leggi posticce; il tutto senza tener conto neanche minimamente la volontà di chi, con soffe-renza ha deciso di abortire.Laura Fiore si trova a viag-giare in un infinito labirinto, in cui ha scoperto artifici e

meccanismi che rimandano non a uomini che dovrebbe-ro liberare dall’angoscia e dal dolore sia fisico che psichico i cittadini, ma addetti a far sì che il labirinto chiuda chi si trova nella legittima, almeno per la sua coscienza e per la legge, condizione di dover in-terrompere una gravidanza.Questo libro è un viaggio tra gli orrori e gli errori volu-ti “per farti sentire in colpa e maledire la tua volontà”.Laura Fiore ci ha messo la sua esperienza e la faccia, per po-ter gridare il suo no a questa orribile, meschina, ipocrita macchinazione; si sente piena-mente cittadina e pienamente responsabile delle sue scelte.Il libro, edito dalla casa edi-trice Tempesta, è correlato da articoli, riflessioni, ana-lisi sulla legge 194 utilis-sime per capirla a fondo. Vi è alla fine un’intervista al Prof. Carlo Flamigni che con intelligenza delinea gli spazi e i limiti di questa leg-ge e costringe ad una forte riflessione chi è medico ma ha scelto di essere obiettore. Alla domanda se si possono costringere i medici obiet-tori a praticare l’aborto egli risponde: “No, ma si può co-stringerli ad andare a fare un altro mestiere. Io non mette-rei mai un medico Testimone di Geova a fare trasfusioni, e lui non lo chiederebbe mai.”

“Abortire tra gli obiettori” - Laura Fiore

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VALENTINA IACONO

Laudiero Gennaro, re-sponsabile del movimen-to di Lotta per il Lavoro e l’Unione Sindacale di Base, fin da giovane ha partecipato attivamente alla vita politica, lottando per i propri diritti. Ini-zia, il proprio percorso con il Partito Comunista, in seguito sceglie un’altra direzione aderendo a De-mocrazia Proletaria, un partito dell’estrema sini-stra, che gli permetterà di acquisire quelle basi politiche, per crescere politicamente tra la gen-te e nei vari movimenti. E’ stato anche consi-gliere comunale con Ri-fondazione Comunista. Quali sono secondo Lei, le principali cause scate-nanti di questa grave crisi in cui è affondata l’Italia?Un politico che vive del so-ciale, direbbe sicuramente: la colpa è della politica. Il Capitalismo, ha porta-to gli uomini a perdere il potere d’acquisto e cioè lo stipendio. La legge Biagi ad esempio, mette in di-scussione la reale condi-zione del potere d’acquisto. I contratti di lavoro inter-mittenti, che le aziende propongono ad un giovane lavoratore, non daranno

mai la possibilità di ga-rantirsi un futuro. Infatti, questo tipo di contratto permette di lavorare solo nel momento in cui l’azien-da decide di farti lavorare e cioè saltuariamente, quin-di è chiaro che comporterà

l’acquisizione di un salario misero. Il ventennio ber-lusconiano, è stato l’evi-denza politica liberalista, dello smantellamento del-lo stato sociale dei dirit-ti. Dovrebbe esserci a mio parere un salario minimo garantito, come esiste nel-le altre nazioni europee, per permettere a quelle persone che hanno perso il proprio lavoro, di essere esenti dal pagamento del-le utenze di luce, gas, etc.

I politici ribadiscono che i giovani non devo-no solo studiare, ma im-parare a fare quei lavo-ri manuali di un tempo che nessuno vuole svol-gere più. E’ d’accordo con questa loro teoria?

Assolutamente no. Basta ricordare il grande Edo-ardo De Filippo, che 30 anni fa si rivolse ai giova-ni napoletani, dicendo loro di scappar via. I politici devono vergognarsi di af-fermare tali cose, perché posso assicurarti che mol-te persone con esperienza manuale da decenni, sono attualmente disoccupati. I laureati devono avere la soddisfazione di lavorare nel proprio ambito; non

possiamo dire ad un giova-ne laureato in Economia, Ingegneria, Lettere o al-tro, di dover fare un lavoro manuale. Mi rendo conto che molti laureati esercita-no professioni non idonei al proprio percorso di stu-di, nonostante siano sotto-pagati e lavoratori a nero. Dico ai politici di anda-re loro a lavorare per 500 euro al mese, affrontan-do tutte le difficoltà, di lavorare loro senza tu-tela sindacale e garan-zia per la propria pelle. Da rappresentante dell’Unione sindacale di Base cosa si augura per il futuro, crede che il nuovo governo sia in grado di attuare una po-litica governativa, inci-siva a migliorare le qua-lità del nostro paese?Credo che questo nuovo governo sia solo un gover-no di emergenza. E’ l’anti-tesi della politica, del poter fare. Non mi aspetto asso-lutamente nulla, anzi per come siamo rovinati credo che non ci siano ulteriori miglioramenti. Credo che ad oggi, in pericolo siano i lavori pubblici, inizie-ranno a smantellare il la-voro pubblico, portandoci sull’orlo del disastro totale.

IL RITRATTO DELL’ITALIA SECONDO GENNARO LAUDIERO

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VALENTINA IACONO

A parlare è Peppe Iannicelli, giornalista professionista di grosso rilievo, e presentatore di vari programmi radio-te-levisivi dedicati allo sport, alla cronaca, all’economia, etc.

Mi racconti della sua formazione professionale e della scalata al successo che l’ha portata a raggiungere i livelli attuali.

Ho una formazione di tipo umanistico e giuridico. Inol-tre ho sempre coltivato la passione ed il piacere della let-tura. Sono stato un lettore onnivoro fin dall’infanzia: saggi, romanzi, classici e contemporanei, Topolino e Li-nus. Insomma non mi sono mai fatto mancare nulla in quanto ritengo che chi voglia vivere la notizia e raccon-tarla come giornalista debba esser curioso di tutto quel-lo che gli succede intorno. E proprio la curiosità è sta-ta la molla principale che mi ha permesso di conquistare l’affettuoso seguito di tante persone. La loro attenzione è uno stimolo permanente a far sempre di più e meglio.

Pensa che i giornali italiani siano di pari passo con quelli stranieri, visto che sentiamo parlare tanto di cri-si dell’editoria e di acquisti sempre minori di giornali, favorendo quelli online?

Non credo si possano fare differenze tra giornali italia-ni e stranieri. La tecnologia ha fornito a tutti noi degli straordinari strumenti per comunicare sempre meglio ed in maniera interattiva. E’ un’opportunità straordinaria che dobbiamo tutti, giornalisti e lettori, imparare ad ap-prezzare ed utilizzare al meglio dal punto di vista del lin-guaggio e dei contenuti. In questa prospettiva credo che andremo ad un progressivo spostamento delle notizie sul web, ma al tempo stesso il cartaceo potrà conservare la sua funzione; penso, ad esempio, ai periodici specializ-zati con belle fotografie ed importanti approfondimenti.

Da conduttore televisivo di un programma dedicato allo sport, citando il Napoli può darci qualche antici-pazione sul futuro della squadra, sui prossimi acquisti

e in particolar modo sulla permanenza di Mazzarri e Cavani?

La clausola rescissoria chiarisce molto il futuro di Cavani. Se qualcuno porta i soldi, si prende il Matador. Saranno dunque i soldi a decidere il finale di questa storia infinita ma giusti-ficata dall’importanza dell’atleta. Il Napoli è Cavani dipen-dente. Quando si ferma Cavani il Napoli affanna come ha dimostrato il momento decisivo della stagione quando gli az-zurri non sono riusciti ad agguantare la Juve che rallentava. Alla fine credo che Mazzarri resterà sulla panchina azzurra.

Infine cosa si augura per il futuro della squadra e quali sono le sue considerazioni personali?Auguro al Napoli di riuscire ad arrivare sempre più in alto come meritano la passione di una tifoseria sparsa in tut-to il mondo e l’abilità del Patron Aurelio De Laurentis. Ci sono vari tasselli da migliorare per giungere ai vertici del calcio planetario: stadio di proprietà ed adeguato alle esi-genze della fruizione moderna degli spettacoli; costruzione di un centro sportivo adeguato con sezioni per la medici-na sportiva e foresteria per giovani talenti; potenziamento del management e della rete di osservatori. E’ stato tanto il cammino fatto dal 2005 ad oggi. Il Napoli ha realizzato una performance senza pari nel calcio moderno passando in poche stagioni dalla serie C al vertice del calcio italia-no. Ma per lo scudetto ci vuole qualcosa di più e meglio.

IANNICELLI: CHE NAPOLI SAREBBE SENZA CAVANI?

12 DOMENICA12 MAGGIO 2013

NANDO TROISE

Fratelli d’Italia e il Partito del Popolo della Libertà? I Missini della Sezione Folgore ma anche quelli del-le Sezioni “Giovanni Gentile” e “Marcello Zanfagna” sorridono, scuotono il capo, ricorrono al latino, sus-surrano: “Arcades ambo”. Entrambi sembrano “arcadi”, dotti e pieni di sé come gli accademici della classica Arcadia, irrisi da Cicerone. Le lezioni di politica, di letteratura, di storia antica e moderna del compianto amico Professore Claudio Ferone resteranno indelebili in tutti quei giovani che hanno frequentato le sezioni missine negli anni 70 ed il salotto letterario di Piazzet-ta Santa Croce. Ci fece conoscere il letterato Battaglia ed il politologo Romualdi, ci accompagnava con i mai dimenticati Aniello Rosati, Peppe Affinito ed il ragio-niere Parisi ai comizi di Giorgio Almirante in Piazza del Plebiscito. Conoscemmo a quell’epoca Adriana Palomby e Marcello Zanfagna, gli Onorevoli Birindelli e Guarra.E’ una delle rare battute che i “reduci” del Movimento Sociale Italiano si concedono nel corso di una lunga chiacchierata. Ma, dietro l’ironia, il sarcasmo, il gusto per la citazione colta, si sente una riflessione profonda e attenta sulla politica che cambia, sulla mutazione dei partiti, sul futuro della democrazia, sul patto di stabili-tà e la prossima approvazione del bilancio, sulla nascita di Scelta Civica, sul passaggio nell’Unione di Centro, il partito con lo Scudo Crociato, di Grande Sud; e di Antonio Lanzano, eletto nelle file di Italia dei Valori, dopo decenni di militanza nei partiti di Destra. E’ pas-sato, seguendo Stefano Caldoro, nelle file del centro destra anche Pasquale Pugliese, eletto nelle fila del Nuovo PSI, figlio di Antonio, fino a qualche anno fa, vicepresidente ed Assessore al Patrimonio alla Provin-cia di Napoli, in rappresentanza dello Sdi.I vivi ed i morti dei ricordi missini allargano subito lo sguardo e “leggono” la loro contrapposizione come una schermaglia dialettica, “una sovrastruttura” da supera-re. Poi, punto per punto, quasi con pignoleria, si dedicano a contrastare la vulgata corrente, quella secondo cui esisterebbero due Pdl antitetici, inconciliabili fra loro, inevitabilmente contrapposti. Osservano, loro, dal son-no dei giusti: “c’è a destra una frizione. Una cosa deve essere chiara: c’è un problema di “ruolo”, ma non di strategia. Fratelli d’Italia – riflette uno di essi – difende la propria funzione. Ripeto, è legittimo. Ma, se poi, devo valutare le distanze fra questo gio-vane partito, fondato da Giorgia Meloni e il Pdl nella pratica, nella concezione che incarnano, non posso che valutarli incredibilmente simili per la filosofia che esprimono. Ripeto: Arcades ambo. Nella pratica, sono entrambe profondamente leaderiste. Personalizzano in modo esasperato la concezione della politica. Mi permetto di dire che dovrebbero provare ad andare controcorrente, cercando di essere più democratici, soprattutto nei loro rispettivi partiti. Altrimenti – osserva - scuotendo il

capo – anche a destra il futuro della politica è segnato: passiamo direttamente dal sistema dei partiti a quello dei capi”.La Destra e il futuro“La Destra ha di fronte a sé tre esigenze: quella di essere sé stessa, innanzitutto. E poi quella di unirsi. Perché oggi è divisa, minoritaria, e perché tutti, dalla destra, preten-dono di più. L’obiettivo deve essere quello di una grande formazione politica perché, per sostenere un grande progetto di Governo della Città di Casoria, occorrono, prima di tutto, forza elettorale e consenso. Nessuna for-mazione politica può reggersi senza un progetto di come governare la città.Ma nemmeno si può avere un progetto di come governa-re senza un progetto di società. Ecco perché mi stanno a cuore questi problemi. Francamente, non capisco quelli che si preoccupano, magari, di vincere troppo. Serve vin-cere. Serve una destra seria, coerente, forte”. Quale deve essere la “carta ideale” della nuova Destra? “Merito-crazia, giustizia sociale, parità uomo – donna”.Alla fine, non credo che le componenti all’interno del Popolo della Libertà si distinguano o si dividano su questi temi. Certo, è anche possibile esasperare, sino al conflitto, differenze che non esistono: inventare conflitti, stravolgere verità. Nella sua Storia, la Destra lo ha fatto. E se vogliamo ricorrere ad un esempio di poco fa, la fibrillazione all’interno di questa maggio-ranza tra soggetti politici che ebbero una rilevanza determinante per conquistare la vittoria elettorale sia una vicenda delittuosa. Guelfi e Ghibellini, fratelli serpenti, la disfida dei lun-ghi coltelli; appellativi di ogni genere si sono sprecati tra le divisioni all’interno delle componenti e tra le componenti del Popolo della Libertà. Alleanza per Casoria, Gruppo Misto, Campania in Positivo, Udc consiliare e Udc sezionale, Forza Italia e Democrazia Cristiana questi furono solo alcuni dei nomi delle squadre che scesero in campo in una “civilissima e democratica disputa politica”. Persa.Sì, rompere è facile, facilissimo. Rimettere insieme è difficile. Il Partito del Popolo delle Libertà è stato grande a livello nazionale perché ha saputo superare le sue divisioni. La stessa cosa fu ripetuta a Casoria a livello elettorale. La destra o centrodestra che dir si voglia deve conti-nuare ancora su questa strada. Lo sperano i suoi eletto-ri ed i tantissimi cittadini che posero la loro speranza nella coalizione guidata, allora, da Massimo Iodice, nei panni, il giovane commercialista, di garanzia assoluta di uno schieramento politico, presentatosi alle elezio-ni amministrative, dopo essersi mandato a casa con dimissioni davanti al Notaio, affrontando, invece, la coalizione di centro sinistra a guida Enzo Carfora, di-visi e spaccati, a seguito di una bagarre che coinvolgeva Nespoli, Cosentino, Cesaro, Landolfi etc. Buona Fortuna!!!

Oltre il Partito della Libertà

Costruire l’unità

13DOMENICA12 MAGGIO 2013

ELIANA GIGLIO

Stamattina 8 maggio 2013, al CAM (Casoria Contemporary Art Museum) di Casoria, c’è stata la visita della delegazione del MINISTERO DI ARTE - CUL-TURA E CINEMA DEL CAMERUN, nella persona del segretario generale monsieur MOUHTAR OUSMANE.Presenti all’evento oltre al Direttore del Museo Antonio Manfredi, l’asses-sore comunale alla cultura Prof. Luisa Marro, l’addetto stampa del comune Ferdinando Troise e Ciro Salzano, responsabile dell’AIAS di Afragola (nonché responsabile della costruzione attraverso la suddetta AIAS di Afragola di un ospedale in Camerun).Presenti anche le televisioni locali: TELEURANIA, RTN, CAPRIEVENT e il giornalista Giuseppe Cannavacciuolo. La giornata si è svolta con un tour gui-dato dell’intera struttura, istituita otto anni fa nella città, tra non poche difficoltà (alcune delle quali sono ancora presenti a distanza di ben otto anni e svariate amministrazioni che si sono succedute), per proseguire poi con una rappre-sentazione di danza di alcune allieve della scuola ATENEO DANZA (che da qualche mese ha aperto anche un teatro). L’assessore alla cultura del comune di Casoria la Prof. Luisa Marro, ci ha tenuto a ringraziare Ciro Salzano per la possibilità e l’opportunità che ha dato alla città di Casoria di uscire all’esterno delle mura cittadine, facendo conoscere il buono e il bello presente anche nella nostra città, troppo spesso sbattuta in prima pagina su quotidiani nazionali e locali per le difficoltà che vive e a cui è soggetta. Lo stesso Ciro Salzano che ha preso la parola poi, ci ha tenuto a ringraziare l’amministrazione comunale di Casoria per la sensibilità dimostrata verso l’arte “.. che unisce i popoli..”.Conoscenza reciproca che può tradursi in ponte commerciale tra le due cul-ture e le due nazioni. Il ministro del Camerun ha ringraziato più volte durante la giornata, la città di Casoria e il Direttore del CAM per l’invito ricevuto e per il tour tra le opere d’arte di vari artisti del mondo. Ci ha tenuto a ringra-

ziare personalmente anche Ciro Salzano, responsabile dell’AIAS di Afragola, che ha avuto modo di conoscere già in Camerun (dove si sta costruendo un ospedale). Grazie all’AIAS di Afragola ha potuto scoprire la ricchezza di cui l’Italia, Napoli e in particolar modo la città di Casoria, è in possesso. Si è complimentato (essendo molto sensibile e appassionato di arte) con il Direttore del Museo per le varie sezioni dello stesso e per le opere, molte anche di artisti africani, di proprietà dello stesso Direttore. “Il lavoro svolto dal CAM è un lavoro per il domani, un’opportunità per le generazioni future, di poter vedere la grandezza e le opportunità che il museo, l’arte dà…”- ha affermato al termine della giornata il ministro camerunense, che poi ha colto la palla al balzo per invitare ufficialmente la delegazione presente al museo in Camerun per uno scambio di conoscenze, opportunità e ricchezze. “ Le ricchezze non fanno altro che mostrare quello che l’individuo ha dentro di sé, e che sono ben rappresentate nel museo di Casoria” – ha proseguito il ministro in visita in Italia, tenendoci a sottolineare che per lui non fa differenza che ci si trovi al Nord o al Sud Italia, poiché è pur sempre Italia. Da questa visita, è nato un gemellaggio tra i due paesi e tra i due musei (in Camerun c’è un museo d’arte gestito da Italiani). Una pagina bella è stata scritta oggi per la città di Casoria, troppo spesso dimenticata e abbandonata a se stessa.

Il ministro camerunense in visita al CAM di Casoria: nasce un gemellaggio

14 DOMENICA12 MAGGIO 2013

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15DOMENICA12 MAGGIO 2013

MARIANGELA FERRARA

Lo sport e in particolar modo il calcio è una di quelle passioni che nasce con te e ti accompagna per tutto il cammino della tua vita; ti fa ridere, piangere di gioia, emozionare.. Questa è proprio l’esperienza di Titti Improta, giornalista che dal 2007 collabora con Canale 21 dove conduce il telegiornale e partecipa alla trasmissione Campania sport, figlia dell’ex calciatore del Napoli, Gianni Improta. Tra le altre sue esperienze ci sono il programma Donnavventura e Il Campionato dei Campioni. Quali sono gli aspetti positivi e negativi del suo lavoro e da quando le è nata la passione per il giornalismo: “La passione per il giornalismo mi è nata a 18 anni. Avevo appena terminato la scuola , mi accingevo ad iniziare gli studi universitari, specificamente giurispruden-za, ed iniziai a collaborare per un giornale (all’epoca quotidiano) Napoli notte, diretto da Erennio Nappi. Rappresentavo sicuramente un occhio da “ studente” all’interno della vita universitaria; scrivevo delle problematiche legate alle facoltà ma anche di cronaca e sport. Quest’ultimo è sempre stata la mia passione. Pratico molto sport e mi piace scriverne e parlarne nonchè descriver-ne gesta atletiche. Lo sport per me è vita, crescita sociale, confronto e rispetto; sicuramente, in questa mia passione ha influito crescere in una famiglia di sportivi con un papà calciatore. E’ naturale come nascere in una famiglia di magistrati o avvocati e studiare giurisprudenza. Inizi a respirare “pane e pallone” da piccola. La domenica c’è grande attesa ed entusiasmo a casa. Tutta la giornata gira attorno al risultato della squadra per la quale gioca Tuo padre e gli “umori” che si respirano in casa sono ad essa collegati. Una sensazione molto bella”. Quali sono le differenze tra il giornalismo dei classici quotidiani e quello delle televisioni?“La televisione è più diretta. La notizia arriva direttamente nelle case, in maniera anche molto sintetica e viene appresa da tutti. E’ uno strumen-to comunicativo molto rapido.Il quotidiano, a mio parere, conserva un fascino intramontabile. Leggere una notizia e tutti i pezzi ad essa correlati, insegna a riflettere. La carta stampata, dà molto spazio ai dettagli, agli approfondimenti e leggere “nero su bianco” imprime cultura nelle menti. Peccato che la gente stia perdendo il gusto della lettura “ su carta” ...biso-gnerebbe tornare alla lettura dei quotidiani”. Qual è, secondo lei, se c’è,

la differenza tra il Napoli di Maradona e quello di ora che ci ha rega-lato comunque tante emozioni? “Le emozioni che ha regalato il Napoli di Ferlaino e Maradona sono state legate ai risultati (vittorie di Coppe e Campionati) ed alle gesta di uno dei più grandi calciatori al mondo (Maradona). Ho viaggiato tanto in giro per il mondo e quando all’estero ti chiedono di dove sei e rispondi “Napoli” , la seconda parola collegata alla città di Napoli, dopo “pizza” è “ Maradona”. Un grande calciatore, un vero talento, anche se pessimo esempio come uomo. Ricordare le gesta di Maradona ed ancora riguardare le sue azioni e i suoi goal mi genera grande emozione. Il Napoli di oggi ha il merito in De Laurentiis di essere un club “ al passo con i tempi” grazie ad acquisti oculati, al rispetto del fair play finanziario ed alla crescita di giovani importanti. L’unico modo per poter eguagliare quel Napoli (quello di Maradona) è tornare a vincere. Lo merita Napoli e lo meritano i tifosi . E’ grazie a loro che la squadra riesce ad essere considerata come quarta forza calcistica esistente. De Laurentiis ha fatto una promessa ai tifosi: quella di costruire una grande squadra. Ha il compito di mantenerla e di continuare ad investire per portarlo a livelli ancora più alti degli attuali”.

“Non lavorare nella giornata di sabato, ma vai a vedere

giocare la squadra di calcio”

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ALESSIA FRAIESE

Il personaggio di questa settimna è Fabio Esposito, un quaran-tenne da sempre interessato alla politica casoriana.Ecco come ha risposto alle nostre domande: Cosa pensi dell’attuale amministrazione?Sull’attuale amministrazione, penso prima di tutto che non basti una semplice intervista per commentare tutte le cose che non van-no, ma bisognerebbe, piuttosto organizzare un convegno a tema, far intervenire cittadini, associazioni e attori protagonisti della scena politica locale e fare una discussione su di una sola cosa che questa compagine governativa ha saputo mettere in campo ri-spetto alle promesse fatte in campagna elettorale. Se poi vogliamo giudicarla sul piano strettamente politico, posso solo dirti che è una grande ammucchiata di numeri senza colori ed identità poli-tica che a secondo degli interessi, si ritrovano appassionatamente a votare in consiglio comunale atti che finiranno per favorire gli interessi di pochi ai danni di una intera collettività. Come pensi si possa migliorare la città di Casoria?Casoria ha bisogno necessariamente di sviluppo economico socia-le, e per favorire tale sviluppo bisognerebbe mettere in campo una serie di iniziative che vanno nella direzione di favorire la nascita, e valorizzare poi, tutta una serie di attività già preesistenti, che vanno da quelle artigianali a finire alle piccole realtà industriali cercando di andarle a collocare strategicamente in alcuni punti della città. Penso ad esempio alle famose aree dismesse, che mentre si litiga in consiglio comunale per la bonifica e la destinazione di esse alla costruzione di nuove case, si potrebbero collocare in queste aree appunto tutte una serie di attività, andando così anche a liberare dal centro della città un esercito di piccole imprese non in possesso neanche delle relative autorizzazioni, che creano vuoi per la connotazione urbanistica del nostro territorio tutta una serie di disagi per la circolazione dei veicoli e dei pedoni. Abbiamo la fortuna di avere una città collegata benissimo sia alla provincia di Napoli attraverso lo svincolo dell’asse mediano, sia al centro di Napoli avendo lo svincolo della tangenziale ed autostradale, siamo a 5 minuti dall’aeroporto di Capodichino, a 10 minuti dalla stazione centrale di Napoli, strategicamente cosa può mancare per non investire?... Che contributo dai in prima persona?Il contributo che do in prima persona, è quello per cui quotidia-namente ogni giorno nonostante le mille difficoltà che viviamo sul nostro territorio, scendo vado al lavoro facendo finta che la qualità della vita sia alta in questo paese, cerco di non lamentarmi troppo, ma di dedicarmi alla soluzione dei problemi che quotidianamente si presentano, frequento tante persone e mi confronto con loro affinché possa anche tramite le loro idee imparare qualcosa e sentirmi un uomo migliore. Quali progetti futuri hai?Di progetti ne avrei diversi, ma quello che più di tutti mi appas-siona, è quello che mi vede coinvolto in prima persona con diversi amici nella costruzione di una nuova classe dirigente che da qui a breve possa proporsi per governare questa città e condurla al suo riscatto, vedi alle ultime elezioni politiche ho partecipato con en-tusiasmo alla campagna elettorale che vedeva un nostro cittadino vicino ad un obiettivo raggiungibile, nonostante non fossi di quel

partito, e non condividendo il metodo di scelta dei candidati alle politiche da parte dei dirigenti del mio partito il PdL, ho deciso di appoggiare un cittadino di Casoria meritevole per l’impegno profuso in tanti anni di attivismo politico. Cosa vorresti dire a tutti quei cittadini che non credono più nella politica?Gli esempi che di recente abbiamo avuto, e cioè l’elezione del Presi-dente della Repubblica prima, e la formazione del nuovo Governo poi, di certo non aiutano. Se ci volessimo ispirare ai soliti noti della nostra città dovremo forse arrenderci ancor prima di pensarci. Ma non è così!!! Siamo chiamati noi e le generazioni future ad affrontare dei problemi enormi oltre a pagare il conto di chi per tanti anni ci ha mal governato, sarà una sfida difficilissima, ma se ogni essere umano è animato da un minimo di ambizione non si deve lasciare scoraggiare perché nella vita ciò che conta è provarci, poi sarà il tempo che è galantuomo sempre, a giudicare il nostro operato. L’importante comunque è non rimanere fermi e lasciarsi andare, ricorrendo poi alle solite frasi di rito (sono tutti uguali, tanto le cose non cambieranno mai, la politica fa schifo…. etc etc.) così si corre solo il rischio che i migliori possano lasciare. Fortu-natamente non tutti siamo uguali, le cose, la storia c’insegna che possono essere cambiate e la politica poi non è così schifosa come può sembrare quando la pratichi e non la vivi come un lavoro, ma semplicemente come una passione.Cosa è secondo te la vera politica?Io personalmente sono convinto che la vera politica sta nella capacità che ogni individuo può avere nel confrontarsi rispetto a delle problematiche, mediare e trovare poi un punto di sintesi con chi la pensa diversamente da te, tradurre il tutto successivamente in azione con fatti concreti.Ti senti realizzato?Se per realizzato intendi “essere calato nella realtà che ci circonda” ebbene sì sono perfettamente realizzato, al punto tale dal voler cambiare molte delle cose reali che esistono e che non vanno affatto bene, ed è da qui che pertanto nasce la mia passione per la politica.Pensi di dover ringraziare qualcuno?I ringraziamenti vanno ai miei genitori, in particolare a mio padre che mi ha trasferito una serie di valori che soprattutto nel mondo del lavoro così come nella politica mi sono serviti tanto. Due su tutti, sui quali oriento il mio stile di vita, e sono il “coraggio” ed il “rispetto” e con questi mi allaccio anche all’ultima domanda Cosa consigliereresti ai giovani che vorrebbero intraprendere una “carriera” in politica?Avere il coraggio di battersi fino in fondo quando si crede nelle proprie idee, ma nello stesso tempo avere anche il coraggio di ammettere i propri errori, ed Il rispetto inteso nella sua massima accezione. In ultimo consiglierei loro, di concentrarsi sui contenuti dell’essere e non dell’apparire, sai essendo tra l’altro giovane anch’io e frequentando diversi giovani politici di Casoria noto in loro mio malgrado più che una voglia di dare un contributo per cercare di cambiare le cose, una voglia incondizionata di affermarsi perso-nalmente, e questo di sicuro non è un buon motivo per intrapren-dere una carriera politica.

A tu per tu con Fabio Esposito

18 DOMENICA12 MAGGIO 2013

19DOMENICA12 MAGGIO 2013

ESPEDITO D’ANTO’

La città di Casoria è stata protagonista al Gazzetta Cup, una manifestazione sportiva calcistica sponsorizzata dal prestigioso quotidiano “Gazzetta dello Sport”.Il torneo è strutturato in categorie per fasce di età:- Junior (nati dal 1.1.02 al 31.12.03) - Young (nati dal 1.1.00 al 31.12.01)La categoria Young disputa il torneo di calcio a 7, men-tre La categoria Junior disputa il torneo di calcio a 5.Il Torneo è strutturato in “Fasi Interne”, “Fasi Cittadine” e “Fase Nazionale”, sisvolge nel periodo tra marzo e giugno 2013. Le “Fasi Interne” di qualificazione sono disputate dal 15 marzo al 5 maggio, Accedono alla “Fase Cittadina” le migliori squadre delle “Fasi Interne” fino a16 squadre per categoria. Le “Fasi Cittadine” sono disputate dall’11 maggio al 2 giugno in una/due Giornate.La Fase Finale Nazionale si disputerà il giorno 11 giu-gno a San Siro e vedrà le 24 finaliste (12 per categoria) contendersi il titolo di Campione Gazzetta Cup 2013.Da metà marzo hanno preso il via le fasi interne di qua-lificazione alle 12 fasi cittadine di Gazzetta CUP 2013.Le migliori 16 squadre di ogni categoria, di ogni rag-gruppamento regionale o interregionale disputeranno nelle 12 città sede di fase cittadina, le gare che permette-ranno alla prima classificata Junior e Young, di staccare il biglietto per la Finale Nazionale... Le prime gare di qualificazione si sono disputate presso la struttura dell’oratorio San Mauro Abate a Casoria e ha visto qualificarsi per le fasi successive l’oratorio della parrocchia di Sant’Antonio Abate per la categoria Young e l’oratorio della Parrocchia Santa Maria delle Grazie per la categoria Junior.Lo svolgimento della manifestazione è stata fortemente voluta dall’assessorato allo sport del comune di Casoria nella figura dell’assessore Lanzano che ha avuto la pre-gevole idea di coinvolgere tutti gli oratori parrocchiali cittadini con lo scopo di offrire un’opportunità a ragazzi

che ogni giorno lottano contro tante difficoltà e che sono sostenuti dalle parrocchie di riferimento.Un’iniziativa importantissima per la città di Casoria che si vede rappresentata in una manifestazione di presti-gio che da anni coinvolge giovani atleti di tutta Italia. Brillantissima idea dell’amministrazione comunale ed in particolare dell’assessore allo sport Lanzano che hanno dato la possibilità di partecipare a ragazzi che, attraver-so il gioco del calcio, vengono formati in un ambiente di accoglienza dove viene loro insegnato ad agire secondo canoni di carità cristiana cosi come trasmette la Chiesa cattolica. Un applauso a questi ragazzi che andranno a rappresentare la città di Casoria, un elogio ai parroci che giorno per giorno guidano loro verso un percorso di vita sano ed infine un sentito ringraziamento all’asses-sorato allo sport della città di Casoria e all’amministra-zione comunale che , in questo caso, ha avuto la capacità di investire per un progetto davvero significativo e noi casoriani sappiamo bene quanto sia importante per il nostro territorio respirare ogni tanto aria di rinnova-mento. Tutti i cittadini casoriani ringraziano per questa presen-za e fanno il tifo per questi giovani ragazzi.Tutti per uno, uno per tutti!!! Siamo con voi!!

LA CITTA’ DI CASORIA AL “GAZZETTA CUP”L’ASSESSORATO ALLO SPORT HA COINVOLTO GLI ORATORI

PARROCCHIALI DEL TERRITORIO.

20 DOMENICA12 MAGGIO 2013

21DOMENICA12 MAGGIO 2013

Il dott. Raimondo FerraraMedico specialista in laboratorio di analisi

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VIVIEN BUONOCORE

Il miraggio di un parco culturale in periferia, di un complesso multifunzionale con un anfiteatro, una grande sala ed una galleria espositiva, e ancora: librerie, ludoteche, spazi verdi attrezzati. Tutto dove ora c’è abbandono e degrado. Ma il “Parco delle Arti”, fiore all’occhiello dei vari progetti finanziati con fondi comunitari che dovrebbero essere realizzati nei prossimi anni nella città di Casoria, rischia di perdere i finanziamenti previsti dal PIU Europa a causa di in-toppi amministrativi. Questo almeno è quanto sostie-ne il consigliere Massimo Iodice, che ha presentato all’esecutivo comunale un’interrogazione a risposta scritta nella quale chiede che siano accertate eventua-li inadempienze tecnico-amministrative nonché quali siano i tempi effettivi per la costruzione del Parco. “Per la realizzazione dell’opera - attesi i tempi per uni-formare le delibere di Giunta e di Consiglio Comunale secondo quando previsto dal Regolamento n. 5/2011, l’approvazione della variante urbanistica da parte della Provincia di Napoli, il bando delle procedure di gara, l’aggiudicazione dei lavori, il contratto d’appalto, i tem-pi per l’avvio e ultimazione dell’opera -, si corre il serio rischio di perdere i finanziamenti stanziati”, scrive Iodice. Alcuni rallentamenti nell’iter amministrativo si sono verificati a seguito della sospensione del pro-cedimento di rilascio del parere di rito da parte del

Settore Urbanistica della Provincia di Napoli lo scor-so dicembre. “Il Dirigente responsabile del programma PIU Europa – continua Iodice – al fine di accelerare l’iter tecnico, è stato dell’avviso di procedere all’appro-vazione della variante puntuale al Piano Urbanistico Comunale, attuando quanto prescritto dall’art. 3 del Regolamento n. 5/2011, anche in considerazione del se-rio rischio di perdere i finanziamenti. Tutto ciò poteva essere evitato se i dirigenti preposti avessero convocato una Conferenza di servizi con gli attori interessati al rilascio dei relativi pareri”. Dall’esecutivo comunale arrivano però rassicurazioni sui tempi per la realizza-zione dell’opera e sull’iter amministrativo intrapreso. “Siamo sorpresi dalla posizione assunta dalla Provincia di Napoli, che in altri casi non ha creato problemi – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio D’An-na –, ma ora è necessario approvare il nuovo Piano Urbanistico Comunale entro la metà di giugno. Mi sento comunque di rassicurare e tranquillizzare tutti i cittadini sulla questione”. Il Parco delle Arti, che dovrebbe sorgere nel quartiere Castagna (via Calvanese), assorbe quasi la metà delle risorse finanziarie del PIU Europa, circa 9 milioni di euro, e rappresenta la vera chiave di volta della riqua-lificazione urbana della città.

FINANZIAMENTI EUROPEI PER IL “PARCO DELLE ARTI” A RISCHIO: TROPPO LUNGO L’ITER BUROCRATICO. L’allarme è lanciato dal consigliere Massimo Iodice. Ma dall’esecutivo comunale arrivano rassicurazioni

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21 FEBBRAIO 2013

Autorizzazione del Tribunale di Napolin. Reg. 5116 del 28/02/2000

Direttore Responsabile: Ferdinando TroiseStampa: PRINTING HOUSE - CASORIA

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita.Questo numero è stato chiuso il 9 MAGGIO 2013

Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli

Direzione, Redazione, Amministrazione e PubblicitàVia Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817590707

email: [email protected]

Editore CASORIA DUE s.a.s

E’ previsto per il prossimo venerdì, 15 maggio, alle ore 19.00, l’appuntamento con l’assemblea plenaria del Forum della Gioventù di Casoria. Come sem-

pre, l’ordine del giorno prevede argomenti di sicuro interesse, per i giovani del territorio, tra i quali il varo delle prossime fasi dello sportello impresa,

iniziativa che da due mesi sta offrendo un impor-tante ausilio per i giovani che vogliono diventare

imprenditori di se stessi. La seduta è aperta a chiunque fosse interessato seguire i lavori.

COMUNICAZIONE

“Conferimento “ Stella al Merito del Lavoro” a Silvio Bianco

Una stella ha lasciato l’universo e per volere del Presidente della Repubblica è scesa nella nostra famiglia.

Con sé ha portato una “Onorificenza” : Maestro del Lavoro.Riconoscimento a te conferito, caro papà, cosi come recita il telegramma del ministro del lavoro per: singolari meriti di laboriosità e moralità acquisiti durante il corso dell’attività

lavorativa.Congratulazioni Papà.

Grazie per quest’ ulteriore dimostrazione di coerenza e de-dizione con cui hai affrontato con impegno ed umiltà il tuo

percorso lavorativo.Grazie per aver arricchito il nostro bagaglio, aggiungendo alla disponibilità e solidarietà anche la riconosciuta “laborio-sità” sperando un giorno di poter calcare con soddisfazione

le tue orme da “Cavaliere”Emozionante è stata la cerimonia e la decorazione, ma ancor più commovente è stata la dedica rivolta a tua moglie Rosal-

ba che da sempre ti accompagna in ogni circostanza.Con affetto

Rosalba Fabiana Luigi

Il prossimo 24 maggio, presso la Badia di Cava de’ Tirreni, si svolgerà il convegno

“La fede nello sport”, organizzato dall’As-sociazione Sportiva e Sociale “Fioravante Polito” onlus, in collaborazione con l’Ab-

bazia Benedettina della Santissima Trinità. Il convegno, moderato dal noto giornalista della Rai Carlo Paris, avrà come principali tematiche l’importanza dei valori cristia-ni nella vita di un atleta e la prevenzio-ne delle malattie ematiche. L’evento sarà arricchito da racconti e testimonianze di

illustri sportivi, tra questi alcuni calciatori di Napoli, Atalanta, Juve Stabia, Avellino,

Nocerina, Salernitana, Paganese, Beneven-to e Cavese. L’Abate, Padre Giordano Rota,

conferirà dei premi “Etica e Sport” ad alcuni atleti, giornalisti e addetti ai lavori che, nello svolgimento della loro attività, hanno saputo tenere fede ai principi etici

dello sport e della fede. Il Presidente Padre AbateDavide Polito Giordano Rota

LA FEDE NELLO SPORT

Alla Dottoressa Anna Starace

Auguri

Laurea specialistica magistrale in Comuni-cazione Istituzionale e D’ImpresaTitolo tesi: Analisi e comunicazione di un company profile aziendale.Relatore: Professore Umberto Costantini

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