[02-03-2014] Casoriadue - N.50

1DOMENICA2 MARZO 2014

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I consiglieri comunali del PD al Sindaco:“rimetti a noi i nostri debiti”

COSA SUCCEDE AL COMUNE?

2 DOMENICA2 MARZO 2014


Nel salone disadorno del Municipio, dove gli erano seduti attorno coster-nati Tommaso Casillo con le anime democratiche consiliari e quelle se-zionali, i suoi “amici” dell’API, il Sin-daco Vincenzo Carfora si è pubblica-mente sdegnato, composto, seppure in un fremito di vindice ira, come in un oratorio. I consiglieri comunali del Partito Democratico, Giuseppe Balsamo, Nicola Laezza, Giovanni Marigliano e Pasquale Fuccio stan-no incalzando la Giunta Municipale guidata da Vincenzo Carfora con una serie di interrogazioni rivolte al Sindaco, agli Assessori che abbrac-ciano tutto l’operato della Giunta di Carfora in ogni caso, a loro dire, di ispirazione Casillo. Su segnalazioni e documenti tutti provenienti, non dal centrodestra di opposizione, ma dallo stesso centrosinistra.

Allora cosa è successo? I consiglieri comunali del Pd hanno cominciato ad interrogarsi ed interrogare sulle nomine intuiti personae dei Dirigen-ti di Settore ma anche sulla discarica nella Cantariello, su alcune autoriz-zazioni e concessioni edilizie, sulle convenzioni di antiche lottizzazioni, sull’attività degli uffici di via Po, sull’attività della partecipata a totale capitale pubblico e comunale “Caso-ria Ambiente”. Tutti argomenti che sono ancora senza alcuna risposta.Come è giusto che sia iniziava la se-rie contro i consiglieri comunali del Pd, il Senatore Tommaso Casillo, in questa Amministrazione, Assessore all’Assetto del Territorio: “Denuncio pubblicamente il comportamento dei consiglieri del Pd, le cui interroga-zioni hanno un unico scopo, politico. Non ne fanno mistero nemmeno loro”.

Non entra nel merito Tommaso Casillo. Nemmeno una spiegazio-ne. Niente. La sua speranza ad un riavvicinamento tra le parti è forte. Il suo desiderio di riuscire a conti-nuare con questa amministrazione è evidente. Non si è entrato nel merito nemmeno nel Consiglio Comunale di giovedì 27 e venerdì 28 febbraio al cui ordine del giorno c’era la sosti-tuzione dell’Assessore alle Finanze Valeria Esposito e l’aggregazione del Tribunale di Casoria alla competenza di quello di Napoli Nord, cioè Aver-sa. Ci aspettavamo un ex assessore arrabbiato e che ci raccontasse le disfunzioni e le anomalie di questa amministrazione. Arte oratoria da parte di Emilio Polizio, non cer-to all’oscuro delle divisioni e delle spaccature all’interno del suo partito, l’Udc. Ho ascoltato il Sindaco: “Mai avrei pensato che chi ha condiviso la mia candidatura potesse attaccarmi. Dobbiamo andare avanti.

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NANDO TROISE

I consiglieri comunali del PD al Sindaco: “rimetti a noi i nostri debiti”

COSA SUCCEDE AL COMUNE?


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Recuperare la qualità del confronto, forte sulla base dei risultati elettorali e non della calunnia o addirittura del gossip. Invito i consiglieri comunali del Pd ed anche quelli dell’opposizione a confrontarsi con tutti i Consiglieri Comunali”I perché erano e sono tanti.I democrat continuano a domandare perché non rispondono. Constatavo la scomparsa dall’Aula Consiliare di tutte le forze di SinistraTornando all’aula consiliare, al consiglio saltato ed alle dichiarazio-ni dell’opposizione, nessuna parola, nemmeno ai moltissimi impegni pre-si da Carfora al momento della sua elezione e disattesi, e cioè revisione della pianta organica, ristrutturazio-ne del Settore Entrate (finalmente trasferitosi dai locali non condonati e non condonabili di via Nazario Sauro a quelli di via Ada Negri), nonché parcheggi a raso, semafori, accorpamento dei settori finanziari, utilizzo delle aree dismesse, risolu-zione del mercato ortofrutticolo e tanto altro. Nella protesta contro i numeri dei

nostri amministratori, persino nelle loro mosse, vive una delle fonda-menta dell’anima di una Casoria atavicamente dall’infanzia cattoli-cizzata. Quel primato della politi-ca che si rivendica è solo il nome complicato di ben altro, più facile da intendersi: la cattolica remissione dei peccati come dei conti, confusi in un più generale imbroglio. E lo sdegno, e l’invito alla rettifica, e il dirsi di-spiaciuti come in un felice oratorio, del resto, tanto più intenso, quanto più dietro di esso c’è un tacito bene-volente imbroglio scaturito da leggi non applicate.Autocertificazione, trasparenza amministrativa, semplificazione delle procedure, responsabilità dei dipendenti pubblici (chi ha fittato via Nazario Sauro? Chi ha acquistato via Po? Chi ha fittato via Campanariello? Chi deci-de di progetti approvati o di residui contrattuali? Chi decise di chiudere lo Stadio conoscendo le difficoltà a riaprirlo? Da chi dipende il rinvio della soluzione ai problemi del CAM, quelli del mercato ortofrutticolo? Chi decise la locazione del mercato dei tessuti del venerdì?

Da chi dipende la presenza di mon-tagne di spazzatura in via San Salva-tore (o strada provinciale Cantariel-lo) o delle condizioni di via Giotto? Chi acquistò la Snaidero? Chi la tiene da 26 anni in totale stato di abbandono e di degrado? Chi decide i fitti passivi? Chi ci spiega che fine hanno fatto i terreni di Ponticelli di proprietà del Comune di Caso-ria? Quanti anni ancora per veder sistemato il Cinema Rossi? Di chi è la colpa? E tanto ma tantissimo al-tro……….), definizione della pianta organica (ed è solo grazie all’Ammi-nistrazione Ferrara ed al suo Asses-sore al Personale, il dott. Giuseppe Notaro, si son viste realizzate, dopo tantissimi anni, le progressioni verticali del personale comunale), carta dei servizi, rete unitaria per l’automazione, riorganizzazione del personale, sono obiettivi che in nes-sun caso sono stati centrati. Tutti lì a sdegnarsi, ma tacendo che nessu-na amministrazione ha mantenuto gli obiettivi di bilancio. Per il resto vogliono che la politica dovrebbe significare il cattolico oblio di questi sgradevoli numeri, trascurarli o dar-ne, magari, la colpa agli altri.

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E’ EVIDENTE. Ovvio. Il cronista non è un artista e ancor meno uno scienziato. Il suo mestiere è vicino a quello dell’artigiano. Ha un’utilità diretta. Assicura un servizio pubbli-co indispensabile ad una società democratica: informare. Informare cercando di sfuggire a mille insidie, e tra queste la fiction, l’immagina-zione, riservata all’artista. Informa-re accettando la verità del momen-to, destinata a cambiare, a evolvere. Una verità esposta alle emozioni e alle insidiose idee preconcette. Questa attività approssimativa, sempre soggetta a correzioni, ad aggiornamenti per avvicinarsi a un’inarrivabile esattezza, è vulne-rabile a tanti virus. Virus politici, morali, economici, creati dall’am-bizione e dalle intime, soggettive convinzioni.Il mestiere rivela tutta la sua nobiltà quando per raccontare la verità del momento, effimera ma preziosa, il cronista mette a repentaglio la vita. Allora l’artigiano riscuote il rispetto che gli è dovuto. Scrivo pensando naturalmente agli ultimi due croni-sti uccisi a Homs, in Siria. Il fotore-

porter francese, Rémi Ochlik, aveva 28 anni e una faccia da ragazzino e alla collega americana Marie Colvin del Sunday Times. Non penso che quello del corri-spondente di guerra sia una precisa specialità del giornalismo. E’ un’at-tività che svolgono reporter spesso impegnati in altri campi. Da quello politico a quello culturale.Quel che distingue chi svolge sul serio il lavoro di reporter di guerra è la necessità anche morale, di “an-dare sul posto”. Come, purtroppo, hanno fatto Rémi Ochlik e Marie Colvin e prima di loro i nostri Ilaria Alpi, Milan Hrovatin, Maria Grazia Cutuli e tanti altri (e, davvero, per-donatemi il tanti altri!).Come è allo stesso modo perico-loso, trasferendoci, brevemente a Casoria, raccontare della Cantariel-lo, dei fitti passivi, del cemento di Casoria ed anche il triste degrado

sociale, civile, economico, morale e religioso che affligge questa Cit-tà, la mia Città, che, non è Kabul e nemmeno Homs ma è Casoria, periferia di Secondigliano e San Pietro a Patierno e confinante con Afragola, Arzano, Casavatore, Vol-la, Ponticelli e Poggioreale.Il cronista è un punto di riferi-mento. Ricorda che il reporter, nel rischio e nella normalità, deve cer-care di essere un testimone diretto, non deve dipendere, nei limiti del possibile, dai numerosi e comodi filtri offerti dalla tecnica.“Il nobile vizio” di “andare sul po-sto”, di raccontare la realtà nella sua cruda versione. Con la macchina fotografica, la biro ed il taccuino e scavalcare tutti gli ostacoli che si frappongono tra i cronisti e la verità vera, sia pure la verità del momento.FONTE: la Repubblica.

I CORSARI DELLA NOTIZIA


Finalmente una bellissima notizia: la Città di Casoria è stata individua-ta dal Ministero dello Sviluppo Eco-nomico quale Zona Franca Urbana con l’attribuzione di un importo pari ad euro 14.349.429,37.“L’individuazione delle Zone Franche Urbane” spiega il sindaco Enzo Carfora “prevede agevolazioni fiscali e previdenziali per raffor-zare la crescita imprenditoriale e occupazionale nelle micro e piccole imprese.”Le micro e le piccole imprese po-tranno presentare domanda entro le ore 12.00 del 28 aprile 2014 per l’ottenimento delle seguenti agevo-lazioni:• esenzionedalleimpostesuiredditi• esenzionedall’IRAP• esenzionedall’impostamu-nicipale propria

• esonerodalversamentodei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.Ogni impresa potrà chiedere una agevolazione massima di euro 200.000,00.”“Le domande” comunica l’assessore alle attività produttive, geometra

Antonio Lanzano, “vanno presentate attraverso una piattaforma tele-matica curata dal Ministero dello Sviluppo Econo-mico.L’Amministra-zione Comunale ha attivato uno sportello infor-mativo presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive sito

in Piazza Cirillo ed operativo nei giorni dispari dalle ore 9.00 alle ore 13.00.Le micro e piccole imprese possono altresì ricevere informazioni scri-vendo una mail all’indirizzo: [email protected] sito istituzionale www.comune.casoria.na.it è inoltre possibile sca-ricare la documentazione completa relativa all’iniziativa nonché la car-tografia della Zona Franca Urbana e l’elenco delle strade ricomprese”. Una boccata d’ossigeno, quindi, per l’economia locale, alle prese con una crisi terribile, che ha investito, in particolar modo, le zone depres-se, tra cui la nostra. Il benessere sociale, ricordiamolo, è strettamen-te correlato con la funzione che svolgono le imprese, con la loro ca-pacità di contribuire allo sviluppo per la collettività creando occasioni di lavoro.

ANTONIO BOTTA

ZONA FRANCA URBANA DELLA CITTA’ DI CASORIA


Sette anni fa, esattamente nell’e-state del 2007, crollava la facciata di uno dei palazzi più antichi del centro storico di Casoria. Il fatto accadeva in via Cavour tra lo sgomento e la paura dei cittadini. Per fortuna non si registrò nes-suna vittima, ma il danno morale

è tuttora enorme. Gli abitanti di quell’ala del palazzo, infatti, sono stati costretti ad abbandonare la loro dimora, mentre chi continua a risiedere nelle abitazioni atti-gue, vive ogni giorno con il terro-re di un prossimo crollo. Infatti, il palazzo, dichiarato inagibile,

costitui-sce ancora un peri-colo per i cittadini, in quanto non sono stati ancora effettuati i lavori di ristruttu-razione. Testimone d’eccezione e prota-gonista dell’intera faccenda è il dottor Giacomo Sperandeo, otorinola-ringoiatra, il quale continua a lottare affinché si possa mettere un punto alla

situazione.Gentile Dottore, ci spieghi il suo coinvolgimento nella fac-cenda del palazzo crollato in via Cavour.“Io, mia madre e mia sorella siamo i proprietari per i due terzi del pa-lazzo in via Cavour. Sette anni fa è crollato il palazzo accanto alla mia abitazione. Io non ero lì, ero in vacanza. Mi telefonarono per informarmi dell’accaduto e sono rientrato. In seguito, per motivi di sicurezza, hanno chiuso il negozio che avevo e la storica farmacia Del Giudice, situati accanto al palaz-zo. Inoltre hanno chiuso due miei appartamenti attigui al palazzo, poiché ritenuti inagibili. Questa situazione ha provocato grossi problemi. Quasi tutto il palazzo è stato evacuato, anche mia madre è stata sfollata e vive con me da set-te anni. Il danno morale è enorme, sono molto legato a quel palazzo, era la casa della mia famiglia, fu fatta dal mio bisnonno. Nel corso di questi sette lunghi anni ci sono stati i processi e sentenze. E’stata accertata la colpa del comune, perché la causa del crollo risiede in un problema alle fondamenta, provocato dalla rottura delle fo-gne, dunque vi è stata un’invasio-ne d’acqua nella grotta del mio pa-lazzo e di quello che è crollato. Ho fatto cause, quattro ricorsi al TAR, incontri con ingegneri, periti, non

DANIELA ABBATE

Crollo del palazzo in via CavourSette anni di attesa


solo perché la cosa mi riguarda da vicino ma anche per l’incolumità dei cittadini, in particolare per chi vive lì vicino, i quali continuano ad aver paura. Il palazzo non è sicuro, se dovesse cadere qualco-sa potrebbe colpire un passante e provocare una tragedia.”Al momento qual è la situa-zione? “Sembra che la cifra per mettere a posto il palazzo non sia stata nemmeno messa in bilancio. Non so a cosa pensare. Ci sono tante promesse, anche il mio avvo-cato se n’è interessato, ma nessuno vuole prendersi la responsabili-tà. Il danno è enorme si parla di 400.000 euro. La sentenza, emessa dopo la perizia del ctu, sostiene la presenza del danno e che il comu-

ne deve stanziare la somma per cominciare i lavori del palazzo. Per lo meno la causa mi ha dato ragione, altrimenti ci avrei dovuto rimettere io. Si sono succedute va-rie amministrazioni, ma nessuno ha concluso niente. E’ davvero uno scandalo, anche nei confronti dei cittadini che passano giornalmen-te. Il problema delle fondamenta è stato accertato. Ma non si sa quando iniziano i lavori, hanno solo sgomberato la zona.”Come si è arrivati al crollo?“Le fogne sono state fatte male. Io ho addirittura denunciato la cosa prima dell’accaduto e più volte: sono stato nella grotta, mi accorsi che era bagnata e sono andato a riferirlo al comune. La grotta è

una cavità che sta sotto il palazzo, si trova in tutti i palazzi antichi. Da lì si ricavava il tufo. I palazzi antichi usavano le grotte a mo’ di cantina. Quando la grotta è bagnata c’è una perdita. Mi preoc-cupai e feci aggiustare le fogne del palazzo, giacché era una cosa che mi riguardava. Ma le perdite con-tinuavano e andai al comune per parlare del problema, li sollecitai varie volte, e alla fine mandarono due persone, li portai nella grotta e mi dissero di chiamare un geo-logo. Dopo un po’ di tempo prima si ruppero le fogne del comune, poi crollò il palazzo accanto al mio, che per fortuna sta ancora in piedi. Il vero problema risiede nelle fogne non nelle fondamenta, quando c’è una perdita d’acqua le fondamenta si corrodono. Dunque, non è un crollo strutturale dovuto all’usura di un palazzo antico. Si è formata una voragine enorme sotto le fondamenta e quindi il palazzo è crollato. Dopo il crollo vennero addirittura i pompieri per aspirare l’acqua. La sentenza, infatti, accerta che l’esplosione delle fogne del comune ha corroso le fondamenta e causato il crol-lo. Nonostante la denuncia non hanno fatto nulla. Per adesso pare che qualcosa si stia muovendo, ma fin quando non accade non ci credo. Per fortuna prima del crollo, preoccupatomi dei rischi che potevo correre, scrissi una lettera di protesta al comune, che feci protocollare. Questo documen-to mi è servito al processo, perché mi ha tutelato. Quando crollò il palazzo, infatti, mi arrivò una carta dal comune in cui si diceva che i proprietari del palazzo, io, mamma e mia sorella, eravamo tenuti a mettere a posto il palazzo ad horas.” Ora cosa pensa di fare?“Io insisto con il mio avvocato. L’ho chiamato anche qualche gior-no fa. La situazione deve cambia-re, il pericolo c’è, soprattutto per i cittadini, la cui competenza è del comune. Purtroppo il nuovo sistema fognario di Casoria non è buono e bisogna porvi rimedio.”


Dopo un confronto demo-cratico con la classe dirigente locale ed i suoi sostenitori, il Partito Socialista, nello scor-so bilancio, si assunse l’onere di garantire la governabilità della città, dimostrando grande senso di responsabi-lità. Il nostro appoggio rivolto ad atti amministrativi utili alla collettività, hanno consentito con voto favorevole apprez-zabili risultati: Recupero del PIU’ EUROPA, approvazione del PUC, bo-nifica dell’area “Cantariello”, riapertura della pista atletica dello stadio San Mauro, l’isti-tuzione dei tirocini formativi per universitari e neolaureati, internet gratuito per i citta-dini attraverso il WiFi Zone, ripristino dell’illuminazione pubblica di via Avellino e manutenzione stradale di Via Nazario Sauro e Via Mario Pagano( periferia trascurata).

Abbiamo più volte propo-sto interventi migliorativi nella direzione della legalità, imparzialità e del buon an-damento dell’azione ammini-strativa. Abbiamo, in modo critico, fatto rilevare le seguenti inef-ficienze e ritardi:

•Modalitàdicomevengono

portati al Consiglio i de-biti fuori bilancio(corretta istruttoria, verifica dei fatti ed interventi effettuati, approntamento degli atti amministrativi, eventuale costituzione in giudizio, difesa puntuale, copertura fi-nanziaria del debito, rispetto della cronologia, eventuale individuazione delle respon-sabilità);• EliminazionedelleConsulenze esterne;• Riduzionedelletas-se attraverso un’efficace lotta all’evasione;• Riduzionedeicostidella politica, accorpamento dei CDA e degli organi di controllo;• Mancatariorga-nizzazione della macchina comunale, tesa all’efficacia, all’efficienza e all’economicità dell’azione amministrativa;• Mancatotrasferi-mento del Napoli Basket nel PalaCasoria e mancata ria-pertura completa dello stadio comunale, che assicuravano lo sviluppo della città e la cre-scita del tessuto produttivo, sociale ed economico. Hotel, ristoranti, bar, locali, né trae-vano sicuro benefici;•Assenzadiinterventiperformare, riqualificare e ricollocare giovani e meno giovani;

• Assenzadi iniziative per rilanciare l’occu-pazione;• Man-cata risposta al disagio sociale creando assi-stenzialismo a pioggia;• Mancatocontrollo delle aree dismesse per la compatibilità ambientale e la salvaguardia della salute dei cittadi-ni;•Mancata riqualificazione delle periferie, e ripristino dei servizi(strade, marciapiedi, illuminazione, fogne).

Non avete ascoltato le nostre proposte!Alla città di Casoria serve una scossa di progettualità ed entusiasmo.Occorre cambiare ritmo: recuperare rigore e severità.

Caro Sindaco, il tuo pro-gramma non ci convince, non dimostra un vero attaccamento alla città, non prevede crescita, non aiuta i bisognosi e non premia i capaci e meritevoli.

Caro Sindaco non possiamo coprirci gli occhi rispetto a tutto questo. È tornata la vecchia politica con compro-messi al ribasso!

Caro Sindaco siamo seria-mente preoccupati per le sorti della nostra città. E perciò saremo attenti e vigili ad evitare lo spreco di risorse pubbliche con un atteggiamento ed un compor-tamento responsabile, avendo a cuore solo ed esclusivamen-te l’interesse per la città.

Il Consigliere Comunale della città di CasoriaDott. Pasquale Pugliese

BISOGNI E MERITI


IL RITORNO DI CARFORA ALL’OVILE

IL Partito Democratico di Casoria, avverte la necessità di spiegare ai cittadini che in questo mese di crisi amministrativa si è limitato a raccogliere l’ appello del Sindaco di Casoria che dichiarava la Sua ferma volontà di avviare un percorso amministrativo in “discontinuità” con il recente passato, come da Lui stesso affermato in un comunicato Stampa.

Dopo quasi 3 anni di governo, Carfora fingeva di voler finalmente esercitare il ruolo di sindaco anziché continuare a fare il certificatore delle decisioni e/o scelte imposte da Casillo e dai suoi seguaci.

Nonostante, il partito democratico cittadino si fosse dichiarato disponibile, senza nessuna richiesta di poltrone, a partecipare ad un nuovo processo programmatico e politico , il sindaco Carfora si è reso autore di una clamorosa quanto incomprensibile retromarcia.

Dopo aver a lungo affermato di volersi liberare della presenza ingombrante di Casillo e dei suoi adepti, improvvisamente e non sappiamo con quali argomenti convinto…. si è limitato ad offrire al Partito democratico qualche posto in giunta in cambio del passaggio in maggioranza.

Il PD mai avrebbe accettato un semplice allargamento dell’attuale maggioranza, non solo per la sua spuria composizione, formata da consiglieri transfughi eletti nel centro-destra ma anche e soprattutto per gli sfasci che la stessa ha prodotto in questi tre anni di amministrazione come implicitamente ammesso dallo stesso Sindaco Carfora e denunciato più volte dal PD di Casoria.

La conclusione della crisi e la composizione della giunta, sostanzialmente identica alla precedente, ci lasciano sconcertati.

Il PD rimane all’opposizione e ribadisce che posizioni differenti assunte da persone che si richiamano al partito democratico sono da considerarsi a titolo personale e non in linea con il PD provinciale e cittadino.

Il segretario Il gruppo consiliare


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VALENTINA IACONO

Dopo l’incontro della scorsa settimana con il broker dell’agenzia immobiliare Remax di Casoria (con sede anche a Napoli), ovvero il sig. Biagio De Angelis, questa settimana abbiamo avuto il piacere di incontrare un altro socio-collabora-tore, vale a dire il broker Mauro Grieco. Il sig. Grieco ci ha illustrato, i vari aspetti da ottempe-rare in ambito immobi-liare e gli elementi fon-damentali da acquisire per poter essere un buon agente immobiliare. Fat-tore dominante infatti, è il saper educare il merca-to immobiliare, affinché possa esserci un giusto

accordo tra domanda ed offerta. E’ proprio questo lo scopo principale della Remax, ci rivela, il sig. Grieco. La Remax è un’a-zienda americana nata 40 anni fa, con l’intento di rivoluzionare il mercato immobiliare. Purtroppo però, il sig. Grieco non esita nel dirci, che anche nel suo settore la crisi ha lasciato il proprio impat-to. Infatti, i dati registrati negli ultimi anni, hanno potuto constatare un calo delle compravendite rispetto agli anni prece-denti. Un calo destinato a durare ancora poco, ci dice fiducioso, il sig. Grieco. Sì, perché negli ultimi mesi è stato già

possibile verificare i pri-mi cambiamenti; <<sarà una ripresa lenta, ma bisogna essere ottimisti. Sono stati tanti i pa-esi colpiti dalla crisi finan-ziaria, a partire da quegli oltreocea-no, infatti proprio dall’Ameri-ca nascono i primi segni. Ognuno però, ad oggi può beneficia-

re di una ripresa se pur graduata, che ha per-messo di ridare speranza soprattutto alle giovani persone che sognano di acquistare casa. Infatti il mio consiglio è di af-fidarsi sempre a persone competenti nel campo, ricevendo tutte le garan-zie necessarie>>.

REMAX: UNA RIVOLUZIONE NEL MERCATO IMMOBILIARE

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE HANNO LAVORATO CON NOI..... GRAZIE CASORIA

Effetto dissuasione telecontrollo / efficientamento interventi su territorio, riduzione interventi straordinari per rimozione cu-muli abbandonati: riduzione costi del 45% rispetto al 2012 (circa 50.000 euro) . Fatturato proventi da raccolta differenziata 2013 : euro 475.000 oltre iva Attivazione nuovi servizi: Interventi di bonifica e spazzamento meccanico periodico aree esterne circumvallazione; potenziamento/ristrutturazione centro raccolta comunale (isoletta ecologica). Valutazione dell’ispettore mini-steriale sulla politica di bilancio del CdA in carica (indicatori finanziari):“Il bilancio aziendale è di medie/piccole dimensioni, essen-do le Attività al di sotto dei 10 milioni di euro (9.332.253,00, nel bilancio 2012). Al di là delle variazioni nei vari anni, le componenti principali dello Stato patrimoniale sono rappresentate dai crediti e dai debiti; tali voci rappresentano, infatti, la stragrande maggioranza dell’attivo e oltre il 50% del passivo. Sempre con riferimento ai debiti, emerge poi il fatto che tra essi non ci sono in bilancio quelli a medio/lungo termine verso banche o altri creditori.Una delle spiegazioni di tale particolarità risiede nel fatto che la maggior parte degli auto-mezzi impiegati dall’ azienda non sono acquisiti in proprietà (con il probabile ricorso all’indebitamento, quindi), ma il possesso è avvenu-to a seguito di contratti di locazione finanziaria”. Tale circostanza riduce notevolmente l’incidenza degli interessi su debiti con riflessi positivi sul risultato di gestione. “È evidente nel periodo considerato il deciso miglioramento degli indicatori in questione; il contributo maggiore è stato fornito dalla consistente opera di sdebitizzazione (concentrata soprattutto negli ultimi due esercizi) dell’azienda (i debiti, a breve, ossia gli unici presenti nella società, sono passati dagli oltre 5,8 milioni del 2008 ai 4,8 milioni del 2012) accompagnata dal deciso incremento del patrimonio netto il cui ammontare ha superato nel 2012 il milione di euro grazie ai consistenti aumenti delle Riserve (as-senti, nel 2008). Si rimarca infatti che nel quinquennio gli utili d’esercizio non sono stati mai distribuiti, ma destinati sempre a riserva”.

Obiettivi raggiunti dalla Società Casoria Ambiente spa nell’anno 2013

Raccolta 2013: consolidato il 60% ; raggiunta quota 65% nei parametri di legge

Efficientamento costo del lavoro/riorganizzazione interna : risparmiati circa 150.000 euro su base 2012 (circa 12.000 ore)

Efficientamento logistico: riduzione costi carburante risparmio circa 120.000 euro su base 2012 (-25%)


LUIGI IPPOLITO

Questa settimana abbiamo intervistato Peppe Amma-turo, uno dei più grandi e longevi direttori sportivi della Campania. La sua carriera è ancora all’attivo: infatti, da dicembre scorso si è legato alla Puteolana 1909. Vista la sua grande esperienza, gli ab-biamo fatto qualche domanda per conoscere meglio il suo lavoro fino ai giorni nostri, i suoi progetti e per sapere cosa ne pensa del calcio campano, delle differenze che incorrono tra il passato e il presente.Parliamo dei suoi inizi: quando ha cominciato e quali sono state le successive esperienze della sua lunga carriera? “Posso dire di aver girato su tutti i campi della regione! Sono partito con il calcio di quartiere con la squadra di Montecalvario: organizzammo una rosa veramente compe-titiva che giocava alla pari con le avversarie e riuscimmo anche ad arrivare nel massimo campionato dilettantistico dell’epoca. Un risultato memo-rabile! Poi, da lì, ho lavorato con l’Aversa di Cecco Canna-vale per 6 anni, conseguendo grandi soddisfazioni. Altra esperienza gratificante fu al Sorrento, dove mi legai per 4 anni: ero nel settore giovanile e pian piano vedevo maturare i frutti del mio operato. Altre tappe che ho nel cuore sono

alla Sangiuseppese, alla Viri-bus e a Pozzuoli”.Da quanto tempo lavora nel calcio? “Ho iniziato che avevo 18 anni! Sono 52/53 anni che mi occupo di calcio! Ho sempre ricoperto il ruolo di direttore sportivo, anche se in passato era diverso da oggi. Ero un tuttofare, mi occupavo davvero di tutto: dall’interagire con i calciatori, dall’organizzazione degli eventi, al muovermi per andare sui campi a scrutare i nuovi talenti!”.Attualmente è alla Puteola-na 1909: lavora sempre come ds? Quali sono poi i suoi progetti con questa squadra? “Sì, da dicembre sono il ds della Puteolana 1909! Anche qui svolgo più funzioni, uno sguardo va anche al settore giovanile. C’è un ottimo grup-po di calciatori e di dirigenti ed il nostro obiettivo è quello di riportare la vera squadra di Pozzuoli ad alti livelli. Un pro-getto a lungo termine che sta iniziando abbastanza bene, la voglia di fare bene non manca. Siamo in Eccellenza per ora, ma speriamo di arrivare un giorno nei massimi campionati nazionali! Questa società, inol-tre, ha per me grande valore e, per una vicenda passata che la lega alla vecchia squadra di Casoria, mi ricorda anche il mio caro amico Nando Troise”.Ci parli di questo suo rap-porto con il nostro direttore.

“Lo dico con grande sincerità: Nando è come me! Ho sempre ascoltato per bene quello che diceva. Lo reputo un grande perché di calcio ne capisce e ne mastica quanto basta. Come me ha formato la sua filosofia e il suo lavoro direttamente sui campi calcistici, imparando giorno per giorno e in presa diretta tantissime cose: un autodidatta! Non è per niente un millantatore come moltissi-mi altri che, invece, speculano su questo sport seduti a un tavolino del bar. Molto spesso, lo reputo un riferimento, un uomo di grande equilibrio!”. Vista la sua lunga carriera, può darci un’opinione del calcio campano? “La situazione è a dir poco tragica! Manca proprio tutto per fare del bene per questo sport in questa regione. Non ci sono proprio le basi per costruire un futuro: le strutture sono pochissime, non ci sono le collaborazioni tra gli enti e le società, mancano i fondi! Pri-ma era completamente diverso, le società erano floride e non c’era tutta questa improvvisa-zione che c’è oggi! Ogni anno nascono nuove scuole calcio che poi falliscono, gli impianti oltretutto sono in numero ridotto e ipersfruttati!”.Qual è, secondo lei, la solu-zione a questo problema?“Una buona e sana collabo-razioni tra gli enti regionali,

sponsor e società. Senza alcuna speculazione sui guadagni. Ma è una cosa difficilissima…”. C’è differenza tra nord e sud in Italia nel settore sportivo?“Altroché! Già da Roma in su si può vedere come ci sia uno spacco col resto del Paese: su cinque impianti, tre sono fun-zionanti e due chiusi solo per-ché non c’è necessità di usarli. Qui da noi ce n’è solo uno e lo usano ben 20 squadre!”.Divergenze tra meridione e settentrione anche per chi vuole intraprendere la carriera di dirigente?“Se hai passione nulla ti ferma, però al nord, oltre le strutture e gli impianti adeguati, hanno anche una buona base e si è più circondati e tutelati. Qui si vive alla giornata…”. Come vede i dirigenti odier-ni? C’è molto distacco col passato calcistico in cui lei ha incominciato? “Tantissima lontananza col passato! Prima era tutto più quieto e più bello forse: c’era un vero entusiasmo, cosa che ora non è visibile per-ché si pensa solo ai soldi. I ds facevano di tutto per davvero, pulivano anche gli spogliatoi! Ricordo che molto spesso io ho raccolto le casacche negli spo-gliatoi, compravo i gadget per i giocatori e non svolgevo un ruolo prettamente organizzati-vo. Oggi, i dirigenti fanno solo poche cose e se gli dai tutto e come se non avessero niente!”.

Il passato, presente e futuro del calcio campano attraverso le parole del ds Peppe Ammaturo!

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Se la crisi uccide e continua a mie-tere vittime, fermando e frenando il decollo di nuove attività impren-ditoriali, ci sono obiettivamente dei settori che al contrario, stando alle conoscenze attuali potrebbero essere un vero e proprio trampolino di lancio per molti. E’ certo che una nuova ventata di idee progettuali potrebbe giungere dalle nuove generazioni, con la proposta di progetti interessanti, creativi ed innovativi nel loro comples-so. Esemplificazione passata di questa progettualità, è stata resa possibile nel settennio passato grazie all’ausilio della profumata ondata di fondi europei, e che si è visibilmente concretizzata con la nascita di start up universitarie fino all’istituzione di veri e propri consorzi. Tuttavia sarebbe opportuno indagare per toccare con mano la sopravvivenza di queste piccole e medie imprese per comprenderne il loro tasso di soprav-vivenza. E’ già perché anche se queste start –up sono motivo di orgoglio per molti, il Sud resta ancora oggi una terra con vaste aree destinate all’abban-dono, al degrado sociale, al fallimento obiettivo, alla malasanità, alla micro-criminalità, all’eterno commissaria-mento di comuni e provincie della Regione Campania (non ultima la regione stessa) anche per infiltrazioni cammorristiche e mafiose. Soliti pro-blemi, solita canzone, di lenta o diffi-

cile soluzione, chi vivrà vedrà. Eppure nell’incredulità generale qualcuno an-cora vocifera che qualche possibilità di totale riscatto in questa terra maledetta c’è, tenendo sempre come riferimento alcuni settori impreditoriali cardine e trainanti del made in Naples, tra cui soprattutto figura il campo della moda. Secondo alcuni questo potrebbe essere il settore per la sopraffazione delle nuove povertà. Opinione questa di esperti del settore e non, dei fan più incalliti e meno.‘’L’artigianato come fonte di creatività e di lavoro. La moda, mio settore di lavoro, è un campo non destinato ancora a morire, poiché se ci fa caso muove il mondo. Il giro di affari ed entità coinvolte è altissimo; basti pensare al settore culturale con l’apertura di musei ad esso dediti, al campo della musica, del teatro, del cinema, del giornalismo, dello sport, del sociale, campo destinato al recupe-ro di ceti particolarmente svantaggiati, della ricerca e sviluppo, dell’economia, il campo delle forza armate, dell’ali-mentare, dell’educazione L’audacia e la capacità imprenditoriale fanno il resto; la continua formazione in tal campo e l’ambizione, la pazienza e la costanza sono il vadamecum indispensabile per avere successo. Con questo formulario

nella mano ho visto crescere e realiz-zare i sogni di molti miei allievi, che dal nulla oggi hanno messo su attività nel settore della moda con l’apertura di piccoli atelier, di piccoli laboratori sartoriali, altre invece sono ormai ben inseriti nelle industrie d’alta moda del posto : Kiton Spa, Pirozzi, Cis di Nola, Polo della qualità a Caserta e naziona-li’’ afferma la Bassolino, titolare della scuola di formazione privata SPM Scuola professionale MODA sita in Casoria. Quindi camorra, estorsione a parte, settore tessile e dell’abbigliamen-to a parte, un futuro sbocco lavorativo

sembra sia incubato proprio nell’arti-gianato, che negli ultimi anni è stato fortemente snobbato poichè scartato da molti come possibile attività lavora-tiva per quanto abbia sempre garantito successo professionale ed economico. Oggi potrebbe essere questa l’alternati-va delle generazioni neez che piuttosto essere accusate di nullafacenza o di essere choosy, potrebbero imparare un mestiere ed un arte di sicuro sbocco professionale. I problemi di identità di genere poi, anche in questo settore sono sempre rispettati e superati.

SARA AURIEMMA

La vittoria dell’imprenditoria nell’artigianato in Casoria e dintorni …

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21 FEBBRAIO 2013

Autorizzazione del Tribunale di Napolin. Reg. 5116 del 28/02/2000

Direttore Responsabile: Ferdinando TroiseStampa: PRINTING HOUSE - CASORIA

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita.Questo numero è stato chiuso il 27 FEBBRAIO 2014

Impaginazione Grafica di Giuseppe Mascioli

Direzione, Redazione, Amministrazione e PubblicitàVia Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817597271

email: [email protected]

Editore CASORIA DUE s.a.s

(nullità di matrimonio presso i Tribunali Ecclesiastici)

Via Milano, 24 - 80021 Afragola (NA)Cell. 3209723980 - 3333000896

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CIVILE - MATRIMONIALE - CANONICO

Per Nicola Mangani 05 marzo:Tantissimi auguri di Buon Compleanno, che tutti i tuoi sogni possano realizzarsi in questo giorno di festa! Ti Vogliamo Bene !!! Da papà Carmine,

Mamma Enza, Carmela e NoemiPer Angela Nunneri 06 marzo :

Sinceri ed affettuosi auguri a te che sei una persona speciale. Buon Compleanno da Mamma Franca,tuo

marito Bruno, dalle tue figlie Noemi e Francesca e Nicola

Augurissimi

Auguriiii ai cuginetti Attilio ed Emanuele Numeroso,

Buon Compleanno dai nonni Attilio e Enza e

da zia Anna, vi amiamo tanto!!!

Con l’appuntamento del 26 febbraio, prende ufficialmente il via “Emozioni in gioco”, iniziativa varata dal Forum della Gioventù della Città di Casoria, in collaborazione con la cooperativa sociale “Gli Ulissidi” di Caserta, che si propone di sensibilizzare i giovani del territorio circa i temi dell’af-fettività e della sessualità. Attraverso un percorso articolato in cinque moduli, gli studenti dell’ISIS “Andrea Torrente” di Casoria, che ha aderito all’iniziativa, potranno riflettere, sotto la guida di esperti sociologi e psicoterapeuti, sulle tematiche inerenti l’innamoramento e l’amore, l’erotismo, e le devianze sessuali. “Con il varo di questo progetto, - dichiara Pasquale Luc-chese, coordinatore del Forum cittadino delle Gioventù,- il nostro organismo di partecipazione popolare ha voluto indirizzare la propria attività anche in direzione di questi temi, sui quali è assai desta l’attenzione delle istituzioni educative e culturali europee”. “Abbiamo sin dall’inizio della nostra avventura dedicato al tema delle politiche della salute e della sessualità dei giovani del territorio l’attività di un’apposita commissione dell’assemblea plenaria”, spiega ancora Lucchese. “Attività che si è concretizzata nel varo di Emozioni in gioco, progetto che si pone in linea di continuità con un’a-naloga iniziativa dell’amministrazione comunale. Con la differenza, di non poco conto, che nel nostro caso le esigen-ze alla base, e gli obiettivi sperati, sono stati individuati con l’intervento dei giovani”, conclude.

FORUM DELLA GIOVENTU’ DELLA CITTA’ DI CASORIA, AL VIA IL PROGETTO

“EMOZIONI IN GIOCO”

[02-03-2014] Casoriadue - N.50

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