1-15 gennaio 2006 - Anno XLIII - N. 1

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Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1-15 gennaio 2006 - Anno XLIII - N. 1 - 0,25 (Quindicinale) In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito Abb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina — Fondato da Turchi — COPIA OMAGGIO Pacs, attentato alla famiglia — a pagina 2 — ATTUALITA’ Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727 LA PIAZZA D’ITALIA www.lapiazzaditalia.it ISSN 1722-120X 9 7 7 1 7 2 2 1 2 0 0 0 0 5 0 0 0 9 > Il nodo politico dell’azione di Governo al termine della legislatura LA PIAZZA D’ITALIA di Avanzino Capponi D ata per scontata la conoscenza dei fatti di cronaca relativi alla questione degli scandali finanziari che hanno investito la credibilità del nostro siste- ma creditizio scosso dalla illegalità della scalata UNI- POL in BNL è opportuno sof- fermare l’attenzione su una problematica di natura preva- lentemente politica sollevata dal Vice-premier e attuale Ministro degli Esteri Gianfranco Fini, durante una puntata del Talk Show con- dotto da Vespa Porta a Porta. Il Presidente di AN poneva un interrogativo al Segretario dei Ds Piero Fassino basan- dosi sulla circostanza che quest’ultimo avrebbe fatto il tifo affinché la scalata BNL di UNIPOL avesse successo. Maliziosamente, Fini argo- mentava che l’atteggiamento di Fassino di fronte alla scala- ta fosse giustificabile solo da un punto di vista politico, cioè UNIPOL trattandosi di una compagnia assicurativa importante nel nostro Paese ed essendo schierata dalla parte dei Ds non poteva non godere di un sostegno politi- co da parte proprio del Segretario dei Ds. Accade però che Fassino di fronte all’incalzare della richiesta di un chiarimento politico risponde - non risponde, glis- sa, per poi aggirare tutto il resto, sostenendo come sia del tutto normale avere dei contatti con esponenti dell’al- ta finanza ma solo “amiche- volmente” e sottolineando ancora come non ci sarebbe nulla di male in tutto questo a meno che in Italia tali rap- porti siano un reato. Persisteva allora Fini preci- sando che il tifo che Fassino avrebbe fatto per la scalata e le evidenti interrelazioni poli- tiche espressamente eviden- ziate nella lista dei tesserati dei Ds costituirebbe una manifestazione della posizio- ne di privilegio che i partiti politici non possono permet- tersi di detenere, violando altrimenti la trasparenza delle regole della contesa elettora- le. A nulla valgono le incal- zanti intimazioni di Fassino al Premier Berlusconi di smet- terla di aggredire la sua ono- rabilità esortandolo anzi il Segretario dei Ds a conside- rare la sua di onorabilità in quanto messa in discussione dai numerosi accertamenti giudiziari pendenti proprio sull’attività del Presidente del Al via la riforma sul risparmio — a pagina 5 — ECONOMIA Noi Siamo Uguali Ma Siamo Diversi LA VIGNETTA Ricco, continuamente aggiornato: arriva finalmente sul web il nuovo punto di riferimento per i giovani e per un nuovo modo di fare politica in Italia www.lapiazzaditalia.it Una Piazza di confronto aperta al dibattito su tutti i temi dell’agenda politica e sociale per valorizzare nuove idee e nuovi contenuti Gli sviluppi della vicenda Unipol-BNL mettono in mostra le imbarazzanti attenzioni per l'alta finanza del Partito della Questione Morale Continua a pag. 4

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Noi Siamo Uguali Ma Siamo Diversi. Gli sviluppi della vicenda Unipol-BNL mettono in mostra le imbarazzanti attenzioni per l'alta finanza del Partito della Questione Morale. - 1-15 gennaio 2006 LA PIAZZA D'ITALIA - www.lapiazzaditalia.it - fondato da Franz Turchi 1-15 gennaio 2006 - Anno XLIII - N. 1 € 0,25 (Quindicinale)

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Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1-15 gennaio 2006 - Anno XLIII - N. 1 - € 0,25 (Quindicinale)

In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebitoAbb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina

— Fondato da Turchi —

COPIA OMAGGIO

Pacs,attentatoalla famiglia

— a pagina 2 —

ATTUALITA’

Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727

LA PIAZZA D’ITALIA

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ia.it

ISSN 1722-120X

9 771722 120000

50009 >

Il nodo politicodell’azione di

Governo al terminedella legislatura�

LA PIAZZA D’ITALIA

di Avanzino Capponi

Data per scontata laconoscenza dei fattidi cronaca relativi

alla questione degli scandalifinanziari che hanno investitola credibilità del nostro siste-ma creditizio scosso dallaillegalità della scalata UNI-POL in BNL è opportuno sof-fermare l’attenzione su unaproblematica di natura preva-lentemente politica sollevatadal Vice-premier e attualeMinistro degli EsteriGianfranco Fini, durante unapuntata del Talk Show con-dotto da Vespa Porta a Porta. Il Presidente di AN poneva

un interrogativo al Segretariodei Ds Piero Fassino basan-dosi sulla circostanza chequest’ultimo avrebbe fatto iltifo affinché la scalata BNL diUNIPOL avesse successo.Maliziosamente, Fini argo-mentava che l’atteggiamentodi Fassino di fronte alla scala-ta fosse giustificabile solo daun punto di vista politico,cioè UNIPOL trattandosi diuna compagnia assicurativaimportante nel nostro Paeseed essendo schierata dallaparte dei Ds non poteva nongodere di un sostegno politi-co da parte proprio delSegretario dei Ds. Accadeperò che Fassino di fronteall’incalzare della richiesta diun chiarimento politicorisponde - non risponde, glis-sa, per poi aggirare tutto ilresto, sostenendo come siadel tutto normale avere deicontatti con esponenti dell’al-ta finanza ma solo “amiche-volmente” e sottolineandoancora come non ci sarebbenulla di male in tutto questoa meno che in Italia tali rap-porti siano un reato.Persisteva allora Fini preci-sando che il tifo che Fassinoavrebbe fatto per la scalata ele evidenti interrelazioni poli-tiche espressamente eviden-ziate nella lista dei tesseratidei Ds costituirebbe unamanifestazione della posizio-ne di privilegio che i partitipolitici non possono permet-tersi di detenere, violandoaltrimenti la trasparenza delleregole della contesa elettora-le. A nulla valgono le incal-zanti intimazioni di Fassino alPremier Berlusconi di smet-terla di aggredire la sua ono-rabilità esortandolo anzi ilSegretario dei Ds a conside-rare la sua di onorabilità inquanto messa in discussionedai numerosi accertamentigiudiziari pendenti propriosull’attività del Presidente del

Al via lariforma sulrisparmio

— a pagina 5 —

ECONOMIA

Noi Siamo Uguali Ma Siamo Diversi

LLAA VVIIGGNNEETTTTAARicco, continuamente aggiornato: arriva

finalmente sul web il nuovo puntodi riferimento per i giovani e per unnuovo modo di fare politica in Italia

www.lapiazzaditalia.itUna Piazza di confronto aperta aldibattito su tutti i temi dell’agenda

politica e sociale per valorizzare nuoveidee e nuovi contenuti

Gli sviluppi della vicenda Unipol-BNL mettono in mostra le imbarazzanti attenzioni per l'alta finanza

del Partito della Questione Morale

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Anche nel nostro Paese dopo lerecenti manifestazioni e gli imba-razzi del Leader dell’Opposizionesta salendo all’ordine del giornodell’agenda politica la domandadi regolamentazione delle “cop-pie di fatto”, fenomeno sociale dinotevole delicatezza. Due perso-ne che convivono tra loro senzanessun legame giuridico sotto lostesso tetto, coppie che possonoessere formate da persone etero-sessuali o da persone omosessua-li, hanno il diritto di vedere rico-nosciute le stesse guarentigie chela legislazione corrente attribuisceai nuclei famigliari scaturiti dalmatrimonio? La stessa problematica si è postanegli anni scorsi ed è stata affron-tata anche in Spagna, Francia e

Inghilterra. In Italia la nuova dina-mica sociale, sottolineata anchedal Rapporto Eurispes 2006 i cuirisultati sono stati anticipati daADN Kronos, sta evidenziandocome l’evoluzione della societàvada sempre più verso un disim-pegno da una visione conservati-va dell’integrità e dei privilegiriconosciuti alla famiglia, da sem-pre cellula fondamentale per laconvivenza, la procreazione, lacontinuazione e la regolamenta-zione dei rapporti interindividuali. Emerge infatti che l'87,8% degliitaliani si dichiari cattolico, dato increscita dell’8% rispetto a 15 annifa, sebbene solo un terzo dei cre-denti sia anche 'praticante' e sol-tanto il 36,8% vada in Chiesa, mache lo stesso campione di intervi-

stati si dichiari poi favorevoleall'introduzione dei Pacs (ben il68,7% dei cattolici interpellati). Dasottolineare come il 38,4% deltotale degli intervistati consideri laconvivenza come un modo pertestare il rapporto prima delmatrimonio; in particolare, lapensa così anche il 39% dei catto-lici e il 34,1% dei non cattolici.Mentre il 24,2% degli italiani ritie-ne che la convivenza sia una scel-ta di vita personale (26,3% deicattolici e 9,3% dei non cattolici),per il 30,4% invece è una scelta dichi non vuole assumersi respon-sabilità (26,8% dei cattolici e55,8% dei non cattolici). Ma cosa sono poi alla fine questiPacs (Patti di convivenza sociale)?Il varo di una serie di regole perla tutela dei vari aspetti giuridico-amministrativo-economici delle“coppie di fatto” eterosessuali edomosessuali. L’obiettivo di chisostiene i Pacs è quindi quello diraggiungere una specie di tutelagarantita da parte dello Stato percategorie ritenute ‘sovraesposte’.Come se non bastasse a compli-care la questione c’è il fatto che sea livello decisionale centrale ildibattito è apertissimo, molti entilocali hanno invece giocato d’an-ticipo, cercando, per quanto loropossibile, di dare un minimo di

regolamentazione a livello territo-riale al problema. Alcuni esempisono la regione Piemonte, che stainiziando a legiferare a favoredelle “coppie di fatto” o laToscana dove alcuni comunihanno dei registri nei quali ven-gono inseriti coloro che convivo-no. Secondo i più maliziosi, taliazioni non fanno altro che partedi un piano politico orchestratodalla sinistra, per costringere, sol-lecitare e quindi condizionare ilGoverno centrale alla promulga-zione di leggi orientate secondouna ben determinata direzione.Di fronte a tale quadro la soluzio-ne si configura sempre più comeun grattacapo. Uscendo infatti dalla propagandapolitica di parte che secondo unabusato ed erroneo cliché vuolel’applicazione del principio libe-rale dell’autonomia dell’individuoe la conseguente estensione toutcourt dei diritti famigliari alle cop-pie di fatto senza se e senza ma,il problema va affrontato con lanecessaria pacatezza chiedendosise la migliore risoluzione alladomanda sia necessariamente laregolamentazione giuridica. In partenza a necessitarsi è unavisione più organica e completa,la suddivisione delle “coppie difatto” in “unioni eterosessuali” ed

in “unioni omosessuali” e l’attentaanalisi sulla natura della ‘sovrae-sposizione’ di dette categorie.Come giustamente fatto rilevareda Raffaele Perna se da una partel’assimilare alla famiglia l’“unioneeterosessuale” provocherebbepoche ripercussioni rispetto allanormativa esistente sia nei con-fronti di terzi, che dei figli e dellatutela del coniuge debole (catego-rie interessate dalle relazioni conl’istituto famigliare), dall’altraparte, anche alla luce della age-voli possibilità che la nostra legis-lazione divorzista ammette, lad-dove le esigenze della coppia difatto siano le medesime delnucleo familiare tipico non sicapisce perché non ci si vogliaavvalere della legislazione corren-te e sale forte il dubbio che possaessere un altro strisciante modo direlativizzare e banalizzare ancordi più i rapporti interpersonali. In questo panorama è da registra-re la netta posizione della ChiesaCattolica, ovviamente molto criti-ca verso l’adozione dei Pacs,vedendo in essa un modo perdelegittimare l’istituzione famigliafondata sul sacramento del matri-monio.Ancor più delicato resta il dibatti-to sulla regolamentazione delle“unioni omosessuali” : mentre l’

“unione eterosessuale” può acce-dere al matrimonio civile o reli-gioso e quindi ha già in nuce unatutela esistente e ben definita, le“unioni omosessuali” no. E’ qui quindi la questione diri-mente. La limitazione dei diritti di terzinei confronti della famiglia vale lapena di ricordare come nasca dalriconoscimento della sua funzio-ne stabilizzatrice, di ambientefecondo per la nascita e la cresci-ta dei figli, ritenuti anche dalloStato Laicista, patrimonio. Madove sono i figli, dove il coniugeda tutelare, dove la funzione sta-bilizzatrice nelle “unioni omoses-suali”?Per la sinistra come sappiamo, suquesto fronte tutto è possibileanche – Udite ! Udite !- modifica-re la Costituzione che riconosce lafamiglia fondarsi sul matrimonio;per i liberali veri l’opzione prima-ria rimane quella di dare la possi-bilità a ciascuno, al di là di tutto etutti, di indicare una persona allaquale affidare alcune scelte perso-nali o testamentarie; per il fronteconservatore invece, su tale que-stione composto dalla ChiesaCattolica, dalla galassia dei mode-rati e della destra, la scelta nonpuò che essere quella dell’asten-sione dal legiferare.

LA PIAZZA D’ITALIA - ATTUALITÀ

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Trapianti: chirurgo Lerut, quello di testa entroil secolo Roma (Adnkronos/Adnkronos Salute) - ''Entro questo secolo potremmoassistere al primo trapianto di testa''. Parola di Jan Lerut, presidentedella Società Europea dei Trapianti d'Organo. ''Il trapianto di testa - haspiegato Lerut durante un incontro alla Scuola Superiore Sant'anna diPisa - non e' un problema puramente tecnico, ma soprattutto bioetico.Un uomo con la testa di un altro uomo non sarà più lo stesso, sarà unuomo con una personalita' completamente diversa''.

Camorra: Napoli, fermato dai Carabinieriesponente del clan MissoNapoli, (Adnkronos) - I carabinieri del Nucleo operativo di Napoli hannofermato con l'accusa di omicidio aggravato Luigi Esposito, 23 anni, diMelito di Napoli, ritenuto affiliato allo storico clan Misso operante nelcentro storico, rione Sanità, del capoluogo partenopeo, e attualmente inlotta contro una frangia scissionista dei suoi affiliati.

Torino 2006: direttore Fbi, fiducia in esperienzae capacità organizzative ItaliaTorino (Adnkronos) - Mueller in visita nel capoluogo piemontese ''E' unmomento veramente entusiasmante per l'Italia, per la citta' di Torino e per laRegione Piemonte che si preparano ad ospitare il mondo in occasione della20esima edizione dei Giochi Olimpici Invernali, e sono lieto di poter esserequi''. Lo ha detto Robert S. Mueller, direttore dell'Fbi, che, in visita a Torino,ha fatto il punto con le forze dell'ordine italiane su organizzazione e sicurezzadegli impianti che ospiteranno le gare dei giochi Olimpici di Torino 2006.

Conservatori, liberali e sinistra al confronto

Pacs, attentato alla famiglia

Il punto sulla Sicurezza

Molte luci sull’azione di Governo dopo l’ultimo rapporto

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Nei mesi scorsi è stata pre-sentata la relazione sullostato di sicurezza nelnostro Paese che ha raffi-gurato la situazione deireati e i risultati delle atti-vità repressive svoltesi nelquadriennio 2001-2005 edil conseguente confrontocon il relativo scenario

verificatosi nel quadriennio 1997-2001.Dall’analisi di tali dati balza subi-

to all’attenzione che la totalitàdegli omicidi avvenuti in questoquadriennio sono stati 2.740 men-tre nel precedente quadriennioerano stati 3.215. Il risultato inpercentuale equivale ad un-14,8%. In questa significativadiminuzione, ha giocato molto ilfatto che sono diminuiti, in manie-ra sensibile, gli omicidi dovuti allacriminalità organizzata che sonopassati da 796 del periodo (1997-2001), a 648 del periodo (2001-2005), con una diminuzione inpercentuale del -18,6. La quasimetà degli omicidi commessi dallacriminalità organizzata, sono staticausati ad opera della camorra.Nel quadro della criminalità orga-nizzata vi è da registrare la catturadi numerosi latitanti, molti deiquali rivestivano dei ruoli di spic-co nelle diverse associazioni crimi-nali di appartenenza. Anche la lotta alla droga, ha por-

tato a degli ottimi risultati. E'aumentato in modo veramentesignificativo il quantitativo disostanze vietate sequestrate: anfe-taminici +183,3%, eroina +111,8%,cannabis +62,4%, cocaina+60,8%.E come conseguenza di tale attivi-tà repressiva, si è registrata la stu-penda notizia di una drastica dimi-nuzione della mortalità dovuta allesostanze stupefacenti. Dai 4.140decessi del periodo 1997-2001 si èpassati ai 2050 di questo periodocon una diminuzione che in per-

centuale segna un -50% ed oltre.Risultati positivi anche sul fronte

delle rapine, dove si deve registra-re rispetto al quadriennio prece-dente, un significativo calo: -16,5%negli uffici postali e -12,7% nellebanche. Anche per quanto riguar-da i furti, si deve registrare unalieve flessione rispetto al qua-driennio precedente: -4%.

Dato negativo invece sul frontedelle truffe dove si deve registrareuna impennata +69,6%.

Se passiamo ad analizzare i datiderivanti dall’analisi del terrorismointerno, notiamo che nell’areamarxista-leninista, si registra unforte aumento degli arresti chesono passati da 37 del periodo(1997-2001) ai 94 dell'ultimo qua-driennio. Nell’area anarco-insurre-zionalista, sono state arrestate ben17 persone.Se poi passiamo all’analisi del ter-

rorismo internazionale, notiamoche dall’11 settembre ad oggi, nelnostro paese sono stati arrestate203 persone legate ad organizza-zioni internazionali del terrore.

Sul fronte caldo dell’immigrazio-ne clandestina che è sempreforiero di grossi problemi legatialla sicurezza per il nostro Paese,c’è da registrare il notevole decre-mento rispetto all’anno scorso.Risultato ottenuto anche grazieagli accordi raggiunti tra la nostranazione ed i governi di Albania edi Turchia, che hanno portatocome risultato l’azzeramento deiflussi clandestini provenienti daquesti paesi. Purtroppo rimanevivo il flusso proveniente dalNord-Africa, ed in particolarmodo dalla Libia, con la qualecomunque il nostro Governo hada tempo messo in piedi un dia-logo, che speriamo, dia comefrutto un ulteriore drastica ridu-zione del flusso migratorio clan-destino. Passando ai dati sull'immigrazio-

ne, si nota come siano sensibil-mente diminuite le entrate illegaliall’interno dell'ultimo quadriennio.Nel 2002 ben 23.719 persone sonoarrivate clandestinamente nelnostro Paese. Nel 2003 la quota è

passata a 14.331, per arrivare poinel 2004 a toccare le 13.635 unità.Da tutti questi dati, si nota come

nell’ultimo scorcio della storiarepubblicana nel nostro Paese lagalassia dell’illegalità, in quasi tuttii suoi generi, si è sensibilmenteristretta. Soprattutto per quantoriguarda la sfera dei reati tradizio-nali , mentre si sono aperti anchea causa della difficile congiunturainternazionale, nuovi fronti dell’il-legalità come il terrorismo prove-niente dall’estero, o quella legataall’immigrazione clandestina. Edanche l’uso sempre più massicciodella tecnologia, soprattutto quelladi tipo informatica, ha giocato unforte ruolo nell’aumento delle truf-fe.

Tutta questa situazione non fadell’Italia un’isola felice, ma sicu-ramente molti passi per il raggiun-gimento di una maggiore serenitàed una più profonda sensazionedi sicurezza sono stati fatti. Fra iquali c’è sicuramente da menzio-nare l’istituzione da parte di que-sto governo del poliziotto e delcarabiniere di quartiere che segnaun particolare punto di contattotra le forze dell’ordine ed il tessu-to cittadino.Senz'altro un punto quindi a favo-

re del Governo nella persona delMinistro dell’Interno Pisanu cui vadato atto del successo della suastrategia di fondo legata alla mag-giore collaborazione strategica trale forze dell’ordine del cui raffor-zamento abbiamo assistito in que-sti anni.

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LA PIAZZA D’ITALIA - INTERNI

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A tutt’oggi, la sfida per le“amministrative 2006”,sembra quasi passare insecond’ordine, vista l’in-combenza e il peso speci-fico indubbiamente mag-giore delle “politiche”, checadranno due mesi prima(9 aprile). Anche per que-sto, la definizione dellecandidature va per le lun-ghe, in attesa che venganodelineati programmi e pol-trone della nuova legisla-tura.Ovvio che per chi restassefuori dalle squadre digoverno, le amministrativecostituirebbero un bel sal-vacondotto, una bella“consolazione”.Le candidature attorno allequali non sembrano spira-re venti d’incertezza sonoquelle relative all’ambitodel Comune di Roma. Napoli tentenna. Milanopresenta una situazionegià delineata. A Milano,per l’appunto, la corsa,oltre ad essere incerta e

affascinante, presenta giàtutti i concorrenti. Il tantoosteggiato ministro dellaPubblica Istruzione LetiziaMoratti cercherà di mante-nere appiccata la bandieri-na del centrodestra suben-trando al contestatoAlbertini. Ebbene, dovràvedersela con il vincentedelle primarie a sinistra e

cioè tra l’agguerrito giulla-re Dario Fo, che fa campa-gna elettorale al grido“non abbiate paura, nonsono un moderato”,Corritore e Ferrante.Candidato indipendente,la rediviva Ombretta Colli,vittima sacrificale, sparringpartner obbligato nellacontesa fra titani.

La guerra elettorale perMilano presenta grossiinterrogativi, visto cheLetizia Moratti sembra par-tire sfavorita, ma cosa suc-cederà se a vincere le pri-marie sarà Dario Fo? Losapremo il 29 gennaio,data scelta per le famige-rate primarie. A Roma,sarà il duo Alemanno-Baccini a sfidare il “mostrosacro” Veltroni che, dico-no i sondaggi, nondovrebbe avere problemia liquidare qualsiasi sfi-dante.È pur vero che i sondaggihanno un peso relativo aitempi e ai modi in cuivengono effettuati, maquando la forbice è del15-20%, l’errore di stimanon può pesare più ditanto.Ci sarebbe da considerareil traino potenzialmentecostituito dall’appunta-mento del 9 aprile.Indubbiamente, un’ affer-mazione del centrodestra

alle “Politiche” nonpotrebbe non riflettersi sul“locale”, anche se in que-sti anni si è avuta la provache l’elettore italiano didestra dà importanzadiversa all’appuntamentonazionale, rispetto a quel-lo amministrativo, chespesso diserta. Ci sarebbeinoltre da discutere sullastrategia attuata dalla Cdldi correre divisi. Forse uncandidato unico -di presti-gio e condiviso- avrebbereso la partita più equili-brata, anche se non èdetto.Del resto, è un micro“re-make” della tecnica delle“tre punte” annunciata perle “Politiche2006”.Le quali, testeranno labontà di questa scelta, eanticiperanno senz’altrol’esito delle amministrati-ve.Indubbiamente, perchéquando la partita si giocaa Roma, Milano e Napoli,il locale assume rilevanza

nazionale. Napoli, ultimoestratto. Qui, la questionecandidati è in alto mare.Per il centrodestra, sem-brava spuntare il nome diMartusciello, con Ales-sandra Mussolini a darnotevole fastidio, ma stan-do alle ultimissime la deci-sione ufficiale pare riman-data sine die. Per l’una eper l’altra parte. Il centro-sinistra, con Jervolinoincerta tra la pensione euna ricandidatura, avendoesteso anche all’appunta-mento amministrativo ilmetodo delle primarie haingolfato notevolmente leprocedure relative allecandidature. Ciò ha resopiù difficile e lento il deli-nearsi del quadro globale,con il centrodestra che èportato ad attendere irisultati delle primarie permeglio capire quale candi-datura proporre.Attendiamo trepidi e fidu-ciosi.

Francesco di Rosa

Elettori stiano attenti a famiglia e vitaROMA - Ruini e il voto di aprile: "Chiesa neutrale rispetto agli schiera-menti. La premessa è d'obbligo, a più o meno ottanta giorni dall'aperturadelle urne: la Chiesa non sceglie "alcun schieramento politico o partito", eanche così spera di "contribuire" a "rasserenare il clima" politico. Ma chie-de agli elettori e ai futuri parlamentari un "supplemento di attenzione" suitemi come la "famiglia fondata sul matrimonio" e la difesa della vita dalconcepimento al suo termine naturale

Elezioni, disputa sulla data delle politicheROMA, (Adnkronos/Ign) - Cesa: ''Non esiste data diversa dal 9 aprile'',Berlusconi: ''Pure stupidaggini le voci di uno scontro con Ciampi. Niente dieccezionale il rinvio di due settimane dello scioglimento delle Camere'',Fassino: “Si deve votare il 9 aprile”. Sulla possibilità di un rinvio della datadelle elezioni, ipotizzata dal Premier in caso di rifiuto da parte del Quirinaledi concedere un rinvio dello scioglimento delle Camere, è categorico ilsegretario Lorenzo Cesa che dice: ''Non esiste per l'Udc una data diversa dal9 aprile per le elezioni. Non siamo disponibili ad altri giochi né giochini''.

Giustizia, legittima difesa è leggeROMA, (Adnkronos) - La Camera ha approvato la legge sulla legittima dife-sa, che prevede la possibilità per i cittadini di usare le armi in casa per difern-dere se stessi o i propri beni. Il provvedimento fortemente sostenuto dallaLega è passato con 244 voti a favore e 175 no. 'Un altro importante passoavanti per Abele che questa maggioranza ha regalato ai cittadini italiani. Daoggi i delinquenti devono avere qualche timore in più e le brave persone, vit-time di aggressioni, qualche problema in meno'', ha dichiarato il Ministrodella Giustizia, Roberto Castelli, subito dopo il voto.

Sindaci, fate il vostro gioco

Ebbene oramai a distanza di piùcentoquarant’anni dall’Unitàd’Italia, il mondo dei massmedia e soprattutto quello poli-tico continua a parlare e dibat-tere della questione “meridiona-le”, dello stato cioè di sottosvi-luppo sicuramente economicoma soprattutto strutturale e ahi-noi (!) spesso sociale in cui ver-sano le regioni del mezzogior-no.E’ evidente quindi che se dopo

tutti questi decenni la questioneè ancora aperta, risulta lapalis-siano che i fiumi di parole chesono stati versati da storici, poli-tici e sociologi di ogni epoca,caratura e colore politico nonhanno sortito effetto alcuno epur non volendo, noi stessi de“La Piazza d’Italia”, presuntuosa-mente metterci sullo stessopiano o, il più delle volte, piedi-stallo di codesti insigni “meri-dionalisti” non possiamo esi-merci di andare ad ingrossare leschiere di coloro i quali hannodibattuto di questo argomento.Secondo il nostro giudizio ilnodo è chiaro, il problema del-l’arretratezza delle regioni delSud viene sicuramente da lonta-no e deriva da fattori storici epolitici che tutti ben sanno ma,a noi pare, che sia stato il mododi affrontarlo e da sempre, lacausa dei mali. Parliamo cioèdella “emergenzialità” di tutti gliinterventi che sono stati posti inatto per contrastare il divariocon il resto del Paese quasi chela cura abbia ucciso il malato.Emergenzialità che è stata assor-

bita anche culturalmente dallapolitica e dalle stesse genti meri-dionali rendendo il passo, dallanecessità ovvia di aiuti per col-mare il gap di sviluppo con ilresto d’Italia all’assistenzialismo,breve anzi brevissimo. Per esempio possiamo citarel’uso che col tempo si è andatodistorcendo della Cassa delMezzogiorno, la quale all’inizioha operato nella giusta direzio-ne creando i presupposti di unosviluppo stabile ma che poi si ètrasformata in un pozzo senzafondo dove attingere in conti-nuazione; fondi destinati ai soli-ti furbi, provenienti anche dalnord a dirla tutta, che una voltaarraffato il malloppo hanno

chiuso bottega.Evidenziare i lati negativi dellasocietà meridionale è estrema-mente facile. Parlare delle infil-trazioni mafiose nelle pubblicheamministrazioni è oramai diven-tata cosa di tutti giorni, infattinella relazione finale della com-missione parlamentare antimafiavengono snocciolati datiagghiaccianti, ad esempio unosu tutti: quello dei comuni sciol-ti per l’intreccio tra mafia e poli-tica. Nella sola Campania, quel-la del così detto rinascimentoBassoliniano, ben 56 comunisono stati dichiarati sciolti perinfiltrazioni camorristiche eaddirittura una azienda sanitarialocale del hinterland napoleta-

no ha subito la stessa sorte.Sarebbe poi impossibile esimer-si dal parlare del recente omici-dio del presidente del consiglioregionale della Calabria o dellaASL siciliana attraverso cui ilsuper latitante BernardoProvenzano ha potuto operarsiattraverso documenti falsi in unnosocomio marsigliese; oppuresarebbe ancora più facile punta-re il nostro dito accusatore con-tro i casi più recenti di malasanità che hanno colpito Siciliae Puglie.Noi invece vogliamo focalizzareil nostro intervento su altri dati ealtre questioni, ad esempio siparla di società civile meridiona-le che si risveglia dopo una

marcia contro la mafia non ren-dendosi conto che queste mani-festazioni sono oramai arrivatead essere inutili simulacri diobsolete rappresentazioni delteatrino delle parti, il corteocontro la criminalità ci sembraquasi sia diventato il primo gra-dino di una sorta di “cursushonorum” del cittadino politica-mente corretto meridionale, nonrendendosi conto che spessotutto ciò, a distanza di anni ora-mai delle prime spontanee esentite manifestazioni dell’epocadelle stragi di Falcone e diBorsellino, serve solo a stru-mentalizzazioni politiche e ane-stetizza le menti dei giovani delSud a cui noi cerchiamo di rivol-gerci.

Noi de “La Piazza d’Italia”vogliamo far comprenderecome forse sia più utile per lasocietà meridionale focalizzareil proprio obiettivo verso altredirezioni, devono capire e que-sto soprattutto i giovani, chemagari proteste contro le disca-riche di rifiuti o i termovaloriz-zatori, ponte sullo stretto, i sitidi stoccaggio di scorie radioatti-ve o i rigassificatori, lasciano iltempo che trovano poichè diresolo e soltanto dei no, nei casiprima citati a strutture sicura-mente a forte impatto ambienta-le ma attualmente scientifica-mente e tecnologicamente inso-stituibili, senza dare altre solu-zioni serve a poco ma direiserve soprattutto a distogliere laloro attenzione da problemi chesono molto più pressanti. Non

sarebbe meglio iniziare a discu-tere del fatto che esiste tuttora ilproblema della analfabetizzazio-ne in ampie fasce di popolazio-ne nel meridione, in tal senso leultime statistiche di alcune uni-versità italiane dicono cheregioni come Basilicata,Calabria, Sicilia e Puglia hannorispettivamente 13,8 - 13,2 - 11,3- 10,8 della popolazione totaleche è analfabeta, questo si unfattore limitante e di sviluppoeconomico ma soprattutto cultu-rale la cui eliminazione è la veraarma contro ogni tipo di crimi-nalità.Per concludere, almeno noi de

“La Piazza d’Italia”, vogliamoportare al centro delle discussio-ni sul meridione due questioni,una quella della prossima equasi sicura diminuzione deifondi strutturali europei che gra-verà sull’Italia e quindi anchesul Sud a causa dell’allargamen-to a 25 stati della ComunitàEuropea e la seconda è quelladi sapere a che punto sono iprogetti e quindi i relativi finan-ziamenti statali e comunitarisulle cosiddette autostrade delmare e il corridoio stradaleGlasgow-Palermo, occasioni disviluppo prioritarie soprattuttoper il nostro Sud che deve recu-perare il gap infrastrutturale colresto d’Europa e che se fino adora mal sfruttate non devonoadesso esser lasciate sfuggire,poiché dovrebbe essere oramaiacclarato che senza collegamen-ti rapidi e razionali l’economia èdestinata a languire.

Da dove ripartire per uno sviluppo finalmente stabile

Sud: stop all’emergenza e alle manifestazioni

Elezioni Amministrative primavera 2006

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LA PIAZZA D’ITALIA - ESTERI

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Iran: Larijani a Mosca per colloqui su nucleareMosca (Adnkronos/Dpa) - Il capo negoziatore iraniano Ali Larijani e'giunto a Mosca per discutere del programma nucleare di Teheran.Secondo quanto riferito da fonti dell'ambasciata iraniana, Larijani haincontrato il ministro degli Esteri russo, Igor Ivanov, al quale ha chie-sto chiarimenti sulla proposta di trasferire l'arricchimento dell'uraniosul territorio russo. Proposta che Teheran ha deciso di prendere in con-siderazione, ma che considera aggiuntiva ai processi di trattamento inpatria.

Canada: i conservatori hanno vinto le elezioniThe Globe and Mail, Canada. I conservatori vincono le elezioni. I conser-vatori di Stephen Harper hanno vinto le elezioni legislative in Canadamettendo fine a dodici anni di governo liberal nel paese. Il primo ministrouscente Paul Martin ha riconosciuto la vittoria di Harper. Subito dopo l'e-sito del voto, Martin ha annunciato il suo ritiro dalla direzione del Partitoliberale.

Auto: Ristrutturazione alla FordThe New York Times, Stati Uniti. La Ford ha annunciato un piano diristrutturazione che prevede il taglio di 34mila posti di lavoro nei prossi-mi sei anni. L'industria dell'auto è in caduta libera. Per il PhiladelphiaInquirer ci sono dubbi sul fatto che la Ford in questo modo riuscirà a tira-re avanti. Per Usa Today tenere in piedi la Ford sarà un grande sfida. Ilcommento del Detroit Free Press constata come il Michigan sia lo stato incui spariscono più posti di lavoro.

Due sfide attendono il presidenteamericano George W. Bush nel 2006:le elezioni di metà mandato e l’av-ventura irachena.Il 7 novembre prossimo, gli america-

ni andranno a votare per il rinnovo ditutta la Camera, un terzo del Senato ecirca un terzo dei governatori degliStati dell’Unione. Bush è intervenutoalla radio, in tv e in conferenza stam-pa per rassicurare l’opinione pubblicacon il suo messaggio di ottimismo edi determinazione sull’esito dellaguerra in Iraq e sulla lotta al terrori-smo. Dalla strategia per la Vittoria inIraq, lanciata alla fine di novembre, ilpresidente americano è intervenuto,con quattro discorsi, sulla sicurezza,l’economia, la politica e il voto inIraq. Le elezioni irachene del 15dicembre,“sono una prova che stiamovincendo la guerra”, ha detto Bushnel suo discorso alla Nazione dalloStudio Ovale della Casa Bianca, lostesso dal quale nel marzo 2003annunciò l’attacco all’Iraq dicendo:“entriamo in Iraq con rispetto per isuoi cittadini, la loro grande civiltà ele fedi religiose che praticano” e spie-gando che l’unica ambizione eraquella di “rimuovere una minaccia e

riportare il controllo del paese nellemani del suo popolo”. Obiettivo rag-giunto, secondo la Casa Bianca, cheosserva come i risultati del voto ira-cheno confermino quanto auspicatoda sempre: la formazione del gover-no di unità nazionale.Seppure Bush sia consapevole che la

violenza non finirà, ritiene che il votopolitico in Iraq “è l’inizio di qualcosadi nuovo: una democrazia costituzio-nale nel cuore” del Grande MedioOriente e che gli Stati Uniti si stannoprocurando “un alleato di forza cre-scente nella lotta al terrorismo”. Perquesto Bush ha detto che ritirarsi oradall’Iraq significherebbe mandare unsegnale al mondo intero che gli StatiUniti non mantengono la parola edha assicurato un ritiro graduale condecisioni che verranno prese sullabase delle “raccomandazioni deicomandanti sul terreno” e non dei“calendari di ritiro artificiali”.

Risultato, entro primavera i soldatiamericani in Iraq, che attualmentesono circa 160 mila, potrebbero scen-dere al di sotto dei 138 mila. In que-sto modo anche l’opinione pubblicasarebbe soddisfatta. Secondo gli ulti-mi sondaggi Ipsos/Ap, il 57% degli

americani vuole che i soldati restinofino a quando la sicurezza in Iraq nonsarà garantita.Di fronte ai sondaggi e alla sensazio-

ne di un malessere strisciante chepotrebbe mettere in luce per la primavolta dopo più di un decennio, unPartito Repubblicano in difficoltà, illeader dell’elefantino parla soprattuttodi sicurezza, democrazia e ricostruzio-ne dell’Iraq. Rimangono questi perGeorge W. Bush i primi punti daaffrontare nella scala delle priorità del-l’agenda politica americana da portareal giudizio dell’elettorato e, a tutti que-gli americani che si interrogano sulcosto e sull’indirizzo di questa guerra,il Presidente ha risposto così: “C’è chiguarda alle sfide che ci attendono inIraq e conclude che la guerra è persae che non vale la spesa di un altrosoldo o di un altro giorno. Io noncredo che sia così. I comandanti mili-tari non credono che sia così. E lenostre truppe in campo, che portano ilpeso del conflitto e si sacrificano, noncredono che l’America abbia perso.Non lo credono neppure i terroristi:sappiamo dalle loro comunicazioniche sentono il laccio stringersi e temo-no la nascita di un Iraq democratico”.

Gorge W. Bush la guerra al terrorismo e il Partito Repubblicano verso il vaglio dell’elettorato

La Politica Americana tra le elezioni di metà mandato e l’Iraq

24 ore. Un solo giorno per vedere severamente i miracoli avvengono.Anche se non viene presentato inquesto modo le elezioni palestinesisono il primo reale evento democrati-co in quei territori. Per la prima voltai palestinesi sono chiamati ad elegge-re un Parlamento senza sentirsi orfanidel vecchio Rais e per la prima voltaquello che verrà fuori sarà la realeconsistenza del tessuto politico delfuturo Stato palestinese.Nei mesi che hanno preceduto questoevento, la comunità internazionale haassistito al tentativo di accreditamentopolitico di un movimento che generaimbarazzo: Hamas.Non da molto riconosciuta comeorganizzazione terroristica, soprattuttograzie all’Italia in sede UE, Hamas haraccolto da subito consensi e oraminaccia una massiccia presenza inParlamento passando attraverso l’av-vallo del sistema democratico.Assisteremo all’opera trasformista piùgrande sella storia? Uomini che fino aieri predicavano la distruzione delloStato di Israele, la giustezza del marti-rio, la morte di innocenti per la causapalestinese, che vestivano bambini eadolescenti di cinture esplosive, chehanno fatto dell’odio la loro lineapotranno incontrare rappresentantinon solo israeliani ma di Stati suoi

alleati come qualunque autorità politi-ca di un altro paese?Su che base potranno proporsi alcospetto del panorama internazionalese non come terroristi?Ma soprattutto come faranno gli occi-dentali ad uscire da questo imbaraz-zante scenario? Certamente nonpotranno rifiutare l’esito di elezionidemocratiche, di sicuro dovrannoaccettare un compromesso tra Fatah eHamas.Forse è per questo che in molti hannoaspettato la morte di Arafat perdenunciare la corruzione della suastruttura e mettere in discussione imetodi usati per decenni ai danni deidue popoli contendenti.Naturalmente le posizioni dei governioccidentali sono di fermezza nei con-fronti delle organizzazioni terroristi-che e le premesse non sono esatta-mente aperte al dialogo.Il Segretario di Stato Condoleeza Riceafferma che la politica degli USA noncambierà nei confronti di Hamas, macome si porranno gli Stati Uniti difronte a quei popoli come anche ilpopolo palestinese verso cui si stacercando di esportare la democraziase dovessero rifiutare incontri e dialo-go con una parte legittimamente elet-ta del loro Parlamento?La richiesta è semplice e viene da

parte di tutti, Abu Mazen compreso,rinunciare alla lotta armata e ricono-scere lo Stato di Israele. Anche seautorevoli fonti danno per certo cheal massimo potrà essere prolungata latregua, cosa che bloccherà il processodi dialogo (ormai chimarlo di pace ècabarettistico) tra le parti.I dirigenti di Hamas, sentendosi fortidei consensi che avranno, hannoammesso la possibilità di trattare conIsraele tramite intermediari ma davve-ro questo sarà possibile quando loStato ebraico non rinuncerà agli omi-cidi mirati per stroncare il vertice diqualsiasi organizzazione terroristicache lo minaccia? E Hamas come sipotrà giustificare per una eventualeindulgenza nei confronti del "nemico"agli occhi dei suoi elettori/militanti?Altra incognita è la lotta interna aFatah, dato per vincente ma con esi-guo vantaggio. Quale corrente vince-rà quella di Abu Ala, legato alla tradi-zione di Arafat, o Abu Mazen, graditoall'occidente, ma apparentementestanco e colpevole dello stallo in cuisono finiti i progetti e le speranze delsuo popolo e del mondo intero.Il futuro Stato palestinese ha bisognodi una guida che possa portare armo-nia e non bombe, forte e consapevo-le delle potenzialità di questomomento storico, libero da fantasmiche nulla hanno dato al popolo pale-stinese se non odio e povertà.Scenari che, nella transizione che staaffrontando in modi e per aspettidiversi gran parte del mondo, dovreb-bero preoccupare. Siamo tutti consa-pevoli che le elezioni daranno un'im-pronta fondamentale al futuro delMedio Oriente ma a cambiare il corsodi questa storia sarà la reale volontà dipace di coloro che la pace hannosempre voluto e progettato per il pro-prio popolo, non di coloro che siimprovviseranno uomini politici opeggio di governo.

Elezioni palestinesi : il Medio Oriente ad un bivio cruciale

Riflessioni sulla “transizione”da terrorismo e democrazia

Il nodo politicodell’azione di Governo al termine della legislatura�

Consiglio, si finisce per soste-nere che per quanto riguardala vicenda UNIPOL - BNL,spetterà alla magistratura inda-gare a condizione che vengalasciata libera di operare nelleindagini. La parte più interessante deldibattito riguarda però, oltreche la constatazione della finedella “diversità” comunista epostcomunista, la discussionesulle cose che il Governo hafatto nei 5 anni di legislatura equelle dove ad avviso dell’op-posizione si è mancato o si èrisultati carenti. Da una parteil Vice-premier afferma che èla prima volta nella storiadella Repubblica italiana cheuna maggioranza parlamenta-re rimane la stessa per l’interoperiodo di governo, garanten-do in tal modo la stabilità chenell’ideologia liberal-democra-tica è considerata un valore; ilGoverno italiano si è contrad-distinto poi per la forteimpronta riformista com’erastata definita nel contratto congli italiani; fondamentali rifor-me sono state fatte nel settoredell’istruzione scolastica-uni-versitaria, nel mercato dellavoro con la legge Biagi, nelfisco con la No-Tax-Area, cioèla zona di esenzione fiscale abeneficio di un numero nontrascurabile di cittadini e inmateria di riforma del dirittosocietario; non sono statemesse mai le mani nelletasche degli italiani secondouna ricorrente espressioneconiata dal Premier.Di fronte a tutto la risposta

dell’opposizione semplice-mente non c’è. Non c’è nullaoltre l’idea di nuove tasse,qualche brusco sgarbo adalleati sullo scenario interna-zionale e l’ostinarsi invece asostenere solamente critichedi carattere catastrofistico.L’opposizione è da anni chesta adottando una filosofiaideologica basata sul principiodel pessimismo e del catastro-fismo fino a giungere alla rot-tura della dialettica interpartiti-ca che dovrebbe essere tipicae necessaria di un regime par-lamentare democratico e libe-rale. Fassino sostiene appuntoche il nostro Paese è andatoindietro perché è fallita lapolitica economica delGoverno nel suo complesso.Prende atto dell’esistenzadella legge Biagi ma preferi-sce definirla legge “Maroni”,perché Biagi avrebbe previstoun sistema più ampio degliammortizzatori fiscali mentrel’attuale Ministro del Lavoronon ne ha tenuto conto prefe-rendo introdurre nel mercatodel lavoro meccanismi di pre-carietà piuttosto che di flessi-bilità. Meglio un posto preca-rio che il lavoro nero, diconoin tanti.Ma a non dirlo sono sempreloro quelli dell’”Allegra mac-china da guerra”, che di fron-te alla domanda di Fini sucome si comporterà se saràmaggioranza parlamentare lasinistra in politica estera cioèsulle modalità di ritiro delletruppe dall’Iraq (visto cheBertinotti e Diliberto intendo-no ritirarle immediatamentementre Fassino e D’Alema

auspicano la predisposizionedi un calendario che prevedala gradualità del ritiro), nellapersona di Fassino rispondo-no che Bertinotti nel ’96 nonera parte integrante dellacoalizione ma forniva soltantoun appoggio esterno, orainvece, che sarebbe parteorganica dovrebbe sicuramen-te appoggiare la scelta deidemocratici di sinistra (?).Certo una risposta del generelascia spazio a molte perples-sità in relazione alla debole eprobabilistica giustificazioneaccompagnata dalla incertezzadella condivisione diBertinotti sul calendario. Ungoverno senza una politicaestera forte e unitaria appog-giata da tutte le forze politichealmeno di maggioranza e datutte le forze sociali costituisceindubbiamente un punto dinotevole debolezza che nes-sun paese può permettersi,soprattutto quando lo scena-rio internazionale è fortemen-te destabilizzato come ainostri giorni.

La sinistra dimostra di nonavere i presupposti politico-programmatici di unitarietà edi compattezza per meritarsiun posto di maggioranza nel-l’aula parlamentare. A questacarenza se poi si aggiungonole dispute sul futuro partitodemocratico esistenti traProdi, Fassino e D’Alema e laincapacità di garantire unamaggioranza stabile ed effica-ce di governo si può conclu-dere : meglio non cambiare esemmai procedere a rinnovarel’attuale classe dirigente dicentro-destra.

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LA PIAZZA D’ITALIA - ECONOMIA

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Alitalia in ginocchioFinancial Times, Gran Bretagna. Scioperi: Alitalia in ginocchio. Cresce lapressione su Alitalia dopo il quinto giorno di sciopero consecutivo che hacausato la cancellazione di decine di voli e sta facendo perdere la pazienzaal Governo italiano. I sindacati contestano il piano di ristrutturazione del-l'amministratore Giancarlo Cimoli, in particolare per quanto riguarda laseparazione tra le attività di volo e di terra. Da giovedì a oggi sono stati can-cellati più di trecento voli. Il titolo ha perso l'8,7 per cento.

Gas, nuovo calo delle consegne. Scaroni: “Nonsaranno toccati consumi famiglie”Roma (Adnkronos/Ign) - Nuovo calo delle forniture di gas russo. L'Eni stimaun picco dell'8,1% in meno pari a 6 mln di metri cubi non consegnati pariall'1,4% dei consumi totali. Ma all'appello sono mancati 4 mln di metri cubi sui74 mln richiesti che corrispondono al 5,4% in meno del gas che avrebbe dovu-to essere regolarmente consegnato. In definitiva è venuto a mancare dallaRussia l'1% del fabbisogno italiano, lo comunica l'Eni in una nota.

Antonveneta: Coppola ricorre a Cassazionecontro conferma sequestro azioniRoma (Adnkronos) - Le motivazioni con cui il tribunale del riesame di Milanoha confermato il sequestro delle azioni Antonveneta del gruppo Coppola sono''contraddittorie e decontestualizzate''. Queste ''anomalie ed incongruenze''saranno oggetto di ''dettagliati motivi di immediato ricorso alla Corte diCassazione''. E' quanto si legge in una nota del gruppo firmata dal direttoregenerale Francesco Bellocchi.

Novità su molti fronti, si poteva fare di più, ma qualcosa almeno è stato fatto

Al via la Riforma sul risparmioCi sono voluti due anni per portare a ter-mine il Ddl risparmio che avrebbe dovutorispondere immediatamente al crac dellaParmalat di fine 2003. E non solo. C’èvoluto un altro scandalo che porta il nomedi “Bancopoli” con il coinvolgimento e leconseguenti dimissioni del Governatoredella Banca d’Italia Antonio Fazio per arri-vare alla promulgazione della legge.Dopo la firma da parte del presidentedella Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi lalegge sul risparmio è diventata operativa.Così con i tasselli sistemati delle nuovenorme sulla tutela del risparmio e sulladisciplina dei mercati finanziari, le carteappaiono tutte in regola.La legge sul risparmio prevede che ilgovernatore di Bankitalia resti in caricaper un mandato di sei anni rinnovabileuna sola volta. La nomina è con decretodel presidente della Repubblica su propo-sta del governo sentito il parere delConsiglio superiore della Banca d'Italia. Il mandato a termine è esteso anche aglialtri membri del direttorio ma, per il diret-tore generale e i due vicedirettori genera-li, attualmente in carica,è prevista una fasetransitoria. L’obiettivo è quello di garanti-re la continuità organizzativa di viaNazionale, evitando la decadenza integra-le e contemporanea di tutti i verticidell’Istituto.Ma il Ddl risparmio introduce anche altreimportanti novità, prima tra tutte la colle-gialità e la motivazione delle decisioni.Sarà infatti il direttorio, e non più ilGovernatore, ad assumere la responsabili-tà degli atti che hanno rilevanza esterna.Tutti gli atti emessi, inoltre, dovrannoavere forma scritta ed essere motivati.Palazzo Koch dovrà infine riferire del suooperato al Parlamento e al Governo, attra-verso una relazione semestrale. Quanto al tema della concorrenza, unodei nodi principali delle discussioni chehanno tenuto banco in sede di stesura del

disegno di legge, le competenze in mate-ria passeranno all’Antitrust. Solo per leoperazioni di acquisizione e concentrazio-ne sarà necessaria un’autorizzazione con-giunta della Banca d’Italia.Si è invece preferito prendere tempo sullaquestione della proprietà di via Nazionale.Resta infatti da chiarire il reale valoredell’Istituto ed è stato per questo stabilitoun periodo di moratoria di tre anni per ilpassaggio in mano pubblica della proprie-tà della banca centrale.Altra novità giuridica prevista dal ddl sitraduce in un inasprimento delle pene giàpreviste, in generale, per il falso in bilan-cio e le false comunicazioni sociali. Le ferite aperte dalla crisi di colossi dellanostra industria come Parmalat e Cirionon sono ancora state rimarginate. Troppii risparmi andati in fumo per non minarela fiducia dei risparmiatori sull’intero siste-ma economico e finanziario italiano.Riconquistare credibilità è probabilmentel’obiettivo più urgente per le istituzioni delnostro Paese e proprio in questa direzio-ne va la decisione di inserire il nuovoreato e definire con esattezza la sua por-tata. “Il nocumento - spiega il testo del dise-gno di legge - si considera grave quandoabbia riguardato un numero di rispar-miatori superiore allo 0,1 per mille dellapopolazione risultante dall’ultimo censi-mento ISTAT, ovvero se sia consistitonella distruzione o nella riduzione delvalore di titoli di entità complessivasuperiore allo 0,1 per mille del prodottointerno lordo”. Una duplice determinazione, dunque, chechiama in causa, in termini quantitativi, glieffetti derivanti dagli illeciti commessi eche si traduce in una pena detentiva com-presa tra i due e i sei anni. A conti fatti, lasoglia attuale scatterebbe una volta supe-rati i 56.000 cittadini: Attribuire al condominio Antitrust e

Bankitalia - si legge in un comunicato -l’esame sul divieto di operazioni di con-centrazioni restrittive della libertà di con-correnza produce confusione di ruoli euna gravissima ambiguità che rischia didanneggiare ancora di più il mercato,senza far abbassare gli elevatissimi costidei conti correnti, i più alti in assolutod’Europa”. Sul falso in bilancio, reato chenegli Stati Uniti viene punito con un mini-mo di 12 anni e un massimo di 20 anni dicarcere, la riforma ha introdotto il concet-to di modica quantità con pene che vannodai 3 ai 6 anni e dopo la prescrizione deireati più gravi a carico dei bancarottieriprocessati, come nei casi Bipop-Carire,Cirio e Parmalat, non servirà né a preve-

nire, né a contrastare il gravissimo feno-meno del risparmio tradito. Capitolo a parte per il reato di nocumen-to al risparmio. Difficilissimo da provare -e che scatta solo se vengono truffati alme-no l’1 per mille della popolazione (vale adire 58.000 risparmiatori). Con questanorma - spiegano - sarebbero colpiti sologli autori dei crack Parmalat e Bipop, eCirio forse, lasciando fuori Giacomelli,Finmatica, La Veggia o Finmeck. Nella metà del bicchiere piena c’è però unaltro passo compiuto che si aggiunge allealtre riforme già messe in opera che nelpassato nessuno aveva avuto il coraggiodi fare.

Angelo Salvatori

La prima giornata di lavoro delnuovo Governatore dellaBanca d’Italia Mario Draghi èiniziata con l’invio di una let-tera scritta ai dipendenti dell’i-stituto che fa essenzialmenteperno “sull’orgoglio” dell’ap-partenenza alla Banca centra-le. Negli ultimi mesi il climaera evidentemente di comple-ta sfiducia e il nuovoGovernatore cerca di risolleva-re la credibilità dell’Istitutopartendo proprio da coloro iquali devono essere i princi-pali fautori di una orgogliosariconquista della affidabilità. Ilruolo determinante dellaBanca nell’integrazione euro-pea e nella nascita dell’euro,l’opera del suo predecessoreFazio ricorda Draghi sonotutte risorse che l’istitutodetiene per affermare la suaautorevolezza nella formazio-ne della politica delle banchecentrali europee. Ed è perquesto che occorre ritrovarel’orgoglio di lavorare per l’isti-tuzione, un messaggio dunque

di rassicurazione e di stimoloche lo stesso Draghi dice diessere felice di conoscere eprovare ora che èGovernatore. Poi torna sulcaso Unipol-BNL ed affermache la Banca centrale si aster-rà e non prenderà parte sunessuna decisione ed ha sotto-lineato il suo impegno pro-grammatico nell’evitare ognicomportamento che possasembrare non neutrale in virtùdel suo precedente impegnoalla banca d’affari statunitenseGoldman Sachs. Una posizionesaggia e opportuna che inten-de adottare il Governatore inun momento dove come nonmai è fondamentale garantirel’indipendenza e la neutralitàdell’istituto centrale di creditoin modo tale da assicurare unfunzionamento di controllo evigilanza trasparente e pulito.Giorgio La Malfa commentacosì l’insediamento del nuovogovernatore: “ ci auguriamoche sia l’uomo della svolta:importante il ruolo all’interno

della BCE”. Draghi vuoleavere una ferma convinzioneal fine di operare con tranquil-lità e con professionalitàfacendo leva sul contributo ditutti coinvolti su un metodo dilavoro fondato sulla partecipa-zione e sulla consultazioneche premi eccellenze e capaci-tà di ognuno. È evidente ilpunto sul quale intende farruotare il rilancio dell’Istitutocioè quello di fare sistema, difare impresa, e di operare nel-l’interesse della stessa perchésolo attraverso il raggiungi-mento dei fini di trasparenza edi corretta gestione è possibilerealizzare il fine più generalecioè quello della sorveglianzadel risparmio e della preven-zione degli scandali finanziari.L’approccio gestionale è ditipo aziendalistico ma se sieffettua un’analisi più profon-da attraverso una osservazionepiù attenta dei fatti si rilevaanche un approccio di etica edi morale che sono indispen-sabili al buon funzionamento

e coordinamento dei poterifinanziari nel nostro sistema.Dunque i presupposti per farbene ci sono e le condizioniimplicite sembrano seguire ladirezione amministrativa delGovernatore occorre però invia cautelativa aspettare che itempi siano più avanzati perfornire un giudizio di valuta-zione sulla operatività dellabanca centrale in quanto irischi e gli intrecci tra la finan-za e la politica ormai ciimpongono di non chiuderegli occhi e di stare sempreattenti perché il compromessoè in ogni angolo dell’attivitàcreditizia. Per evitare ulterioriscandali si possono predispor-re strumenti normativi all’infi-nito senza risolvere molto per-chè i gangli del potere econo-mico e finanziario sono fisio-logicamente correlati e biso-gna solo sperare oltre all’effi-cacia del mandato a terminedel Governatore, nel buonsenso e nella dignità deiresponsabili.

Lettera ai dipendenti dell’istituzione: orgoglio e rigidità sui conflitti d’interesse.

Le prime mosse di Draghi: la Banca d’Italia si asterrà dalla decisione su BNL

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LA PIAZZA D’ITALIA - CULTURA

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Mostre: “Eroi e atleti” apre Olimpiadidella cultura torinesiRoma, (Adnkronos Cultura) - In un tempo in cui il corpo e la mente erano ledue facce della stessa realtà, in cui la prestanza fisica era sinonimo di valore edi etica, gli atleti, veri e propri eroi, si confrontavano a corpo nudonell’Olimpiade, spettacolarizzazione di un ideale morale ed estetico. In occa-sione dei XX Giochi Invernali per le Olimpiadi del 2006, Torino organizza leOlimpiadi della Cultura, nell’intento di unire arte e sport, anima e corpo, in untempo in cui, invece, sport e cultura sembrano irrimediabilmente distanti.

Cultura: Roma, inaugurazione Libreria Paolinealle Tre FontaneRoma, 25 gen. (Adnkronos Cultura) - In occasione dell’inaugurazione dellaLibreria Paoline dell’Abbazia delle Tre Fontane, in collaborazione con il comu-ne di Roma, venerdì 27 gennaio alle ore 16.00, sarà organizzata una tavola roton-da dal titolo “Mi sento debitore anche a voi che siete a Roma”, che si terrà pres-so il Salone Museo dell’Abbazia. Il titolo dell’incontro si ispira ad una celebrefrase della lettera che S. Paolo scrisse ai Romani intorno al 56–58, alcuni anniprima del suo martirio che avvenne proprio nella località Acque Salvie.

Teatro: a Colonia ‘Camillo Olivetti’all’Istituto di culturaColonia, 25 gen. (Adnkronos Cultura) - S’intitola “Camillo Olivetti. Alle radicidi un sogno” lo spettacolo di Laura Curino e Gabriele Vacis, che sarà in scenagiovedì 26 gennaio alle ore 19.30, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Colonia.L’opera ripercorre la storia di un uomo geniale, testardo e anticonformista che,all’inizio del ventesimo secolo, segnò l’imprenditoria italiana, fondando la primafabbrica italiana di macchine da scrivere, inseguendo il sogno della nascita difabbriche belle, di città a misura d’uomo, di tecnologia al servizio del benessere.

Mark Z. Danielewski, americano,nato nel 1966 è diventato famoso peril suo bestseller del 2000, “House ofLeaves”, da Ottobre 2005 anche inItalia con il titolo “Casa di foglie”,Mondadori, pagg. 812.Danielewski ha studiato all'universi-

tà di Yale e si è laureato alla USC delcinema e televisione. Ha collaboratoa Derrida, un film documentario sullavita di Jacques Derrida, il critico lette-rario francese nato in Algeria. Figliodel regista Tad Danielewski e fratellodella musicista Ann Danielewski (alsecolo Poe) Mark Z. è il nuovo venu-to nella folgorante stagione contem-poranea degli scrittori americani sullaquarantina.Se Bret Easton Ellis e Jay Mc Inerney

si prodigarono per rendere fonti let-terarie a tutti gli effetti la moda, latelevisione, il mondo della pubblicitàe del frivolo patologico, Mark Z.Danielewski può essere davvero con-siderato come uno dei primi scrittoridella letteratura dei giorni nostri adaver utilizzato la rete delle reti, inter-net, come strumento metanarrativoipertestuale. Il libro è un continuo dirichiami a note, appendici, fotografie,lettere, un vero minestrone post-moderno dove l’ironia elegante per-

mette all’autore di avventurarsi su ter-reni pericolosi come il mistero e l’ir-razionale, dove lo stile pirotecnicopermette accostamenti dissacranticome i versi dei Beatels accanto aquelli del Vecchio Testamento.Ma alla rete il libro deve anche la sua

vera e propria nascita dal momentoche pezzi in ordine sparso di essoappaiono randomaticamente su inter-net, fino a che, dopo dieci anni dilavoro di Danielewski sopra al mano-scritto, la Pantheon Books nel 2000appunto, decide che il contenuto sca-broso e scorretto del libro diDanielewski non sminuisca la pre-ponderante ed inconsueta dose dioriginalità, il gusto per il paradossonel mistero, dell’inconscio e un lavo-ro minuzioso di ricerca stilistica : èarrivato il momento di fare in modoche il talentuoso figlio di un cineastad’avaguardia trasformi i brogliacci inromanzo.Johnny Truant è ossessionato da un

manoscritto scoperto per caso nel-l'appartamento di un tale di nomeZampanò, da poco passato a migliorvita. E’ lo studio attorno ad un film"The Navidson Record". Un realityche racconta la storia della famigliaNavidson, vale a dire di un fotografo

fresco di premio pulitzer che si tra-sferisce con la moglie ex-modella inuna casa di campagna scoprendoviche la casa è più grande all’internoche all’esterno. Le stramberie si sus-seguono fino a che i figli della giova-ne coppia scoprono nella nuovadimora la presenza di un buco nerodi incubi e angoscia che annienterà leloro sicurezze.

Muri dai quali all'improvviso com-paiono porte. Viaggi nell’assurdo dicorridoi senza fine che si apronoovunque. La metafora è usata perspolverare vecchie ferite mai dimenti-cate che impietosamente salgono agalla o il racconto del ricordo delsapore metallico e ineludibile deldolore. Un thrilling in crescendo checoinvolge psicologicamente e fisica-mente, con l’obiettivo di farvi perde-re dentro anche il lettore. Per Ellis sitratta di un libro “Inquietante e subli-me, spaventoso e terribilmente intelli-gente” per Jonathan Lethem “Un librodi bellezza demoniaca”. Se è verocome è vero che il fiorire del roman-zo, la varietà e la ricchezza, la suacapacità di travalicare confini e ren-dersi veramente universale , connotila vivacità di una società, anticipandole prospettive di ciò che essa ha da

Il caso letterario americano del 2000 nelle librerie italiane

La Casa di Foglie di Mark Z. Danielewski

dire all’umanità per i tempia venire (pensiamo peresempio alla stagione delromanzo francese prima edi quello russo poi), alloraquello che è certo è che alcospetto di una letteraturaeuropea scevra di novità e

personaggi oltre uno stan-co nichilismo di maniera,quella americana, anche incampo letterario, sembrasegnalarsi come la nazioneindispensabile.

Giampiero Ricci

I Conservatori americani festeggiano William Franck Buckley Jr

I Cinquant’anni del National Review“Mettersi di traverso alla Storia e urlare‘stop’”.Sono queste le parole delprimo editoriale del National Reviewapparse nell’oramai lontano 19novembre del 1955. A proferirle èl’oggi ottantenne William FrankBuckley Jr., fondatore del quindi-cennale ai giorni nostri fortissimoanche on-line che qualche mese faha festeggiato i cinquant’anni di vita.Il National Review nacque con il

fermo obiettivo di frapporsi al dila-gare nel mondo della cultura ame-ricana accademica e non, delladeriva socialista e di una visionesecolarizzata della società chestava minacciando l’integrità deivalori attorno ai quali i padri fon-datori avevano pensato l’architettu-ra della costituzione americana.L’ascesa del giornale di Buckley Jr.

ha coinciso con il successo deiconservatori nel paese, passati dal-l’essere considerati un agglomeratopittoresco ad un gruppo coesodalle idee e dalle parole moltochiare. Dopo cinquant’anni diNational Review è praticamenteimpossibile che una mente conser-vatrice americana non poggi i suoiocchi sopra il giornale di BuckleyJr al meno una volta al giorno. A Buckley Jr l’idea di fondare un

giornale politicamente “scorretto”che desse dignità culturale all’ani-ma pulsante dell’America profonda

venne in mente mentre frequenta-va Yale. Il giovane cattolicoWilliam constatava come la moraleliberal avesse oramai sconfinatoanche nel mondo dell’accademiainformandone le direttrici di ricercaverso giustificazioni culturalmentepossibili per un Governo delloStato Federale sempre più presentee per lo sfilacciamento di quelcemento della morale protestantenell’iniziativa privata che fu allabase del successo del sogno ameri-cano.Sotto laurea scrisse God and Man

at Yale, un libro duramente criticoper l’allontanamento dai valori cri-

stiani cui si assisteva in quegli anni.Sono gli anni in cui anche presi-

denti conservatori comeEisenhower fanno a gara per sem-brare più liberal tanto è preponde-rante culturalmente il partito dell’a-sinello. Ed è appunto per l’aggra-varsi della deriva liberal anche tra iconservatori dopo gli anni diEisenhower che Buckley Jr. lasciala carriera da editorialista per TheAmerican Mercury, dove lavoravada parecchi anni, per lanciarsi nel-l’avventura del National Review.

Da allora tanto terreno è statocompiuto ma il giornale dell’ottan-tenne William Franck Buckley Jr èsempre lo stesso : come Buckley Jrgiudicava la musica dei Beatels“anti-musica”, reagiva alla provoca-zione del liberal Gore Vidal che glidava del “cripto-nazista” cercandodi dargli un pugno in faccia o rife-rendosi al problema dell’AIDS salitoalla ribalta nel 1980 sosteneva che,per proteggere coloro che nonerano stati infettati, i diagnosticatidella malattia sarebbero dovutiessere stati tatuati su di dietro, cosìil suo giornale continua a trattare lastoria mentre accade, così trattanola materia giornalistica i collaborato-ri del National Review e sempre lostesso è il tono scelto per arrivare allettore. Sono del direttore dellaNational Review Online poi ribat-

tezzato “castigafranciosi”, il conser-vatore Jonah Goldberg, personag-gio che spesso appare sugli scher-mi televisivi, le parole che hannofatto il giro del mondo scuotendoanche gli ambienti diplomatici :riferendosi ai francesi, in piena bat-taglia dell’amministrazione Bush alConsiglio di Sicurezza ONU perottenere il via libera al RegimeChange in Iraq, li definì “scimmiepappamolla mangiaformaggio”,epiteto originariamente apparso inun episodio dei Simpsons. Segnando un epoca di giornalismo

e di comunicazione e influenzandoin modo trasparente leader politicidella caratura di Barry Goldwater edi Ronald Reagan nonostante lasua linea marcatamente “a destra”,che tu possa essere d’accordo o indisaccordo con le sue posizioni, adistanza di decenni è molto diffici-le che qualcuno riesca a trovarequalcosa contro Buckley Jr e ciòche è uscito dal National Reveiwha sempre interessato il pubblico acui piace pensare.“Tutto quello che c’è di buono nonè impersonato dalla legge; e tuttoquello che c’è di male non è pro-scritto dalla legge. Una società bendisciplinata ha bisogno di pocheleggi; ma ha bisogno di una fortefibra morale.”

Giampiero Ricci

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LA PIAZZA D’ITALIA - SPETTACOLO

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I Nastri D’argentoSabato 14 gennaio a Palazzo Fendi a Roma il presidente del SindacatoGiornalisti Cinematografici, Laura Delli Colli, ha annunciato i film can-didati ai Nastri d’Argento 2006. Romanzo Criminale di MichelePlacido è il più segnalato con ben 10 candidature. Lo inseguono con 8La bestia nel cuore di Cristina Comencini e La febbre di AlessandroD’Alatri. Ancora con 6 La seconda notte di nozze di Pupi Avati e con 5,ciascuno, Manuale d’amore di Giovanni Veronesi e Saimir opera primadi Francesco Munzi.

Addio a Shelley Winters:E’ morta a Los Angeles all’età di 85 anni. Ricoverata da tempo Shirley Schrift(questo il suo vero nome) se ne è andata per un attacco di cuore. Nonostante ilsuo sorriso malinconico lascia il ricordo di una donna energica, una vera attri-ce, come quasi non ce ne sono più. Vinse due Oscar per attrice non protagoni-sta nel ’59 con Il diario di Anna Frank e nel ’65 con Incontro al Central Park.Noi italiani le eravamo affezionati anche per essere stata sposata con VittorioGassman dal ’52 al ’54. Ebbero una figlia, Vittoria, che lavora in Americacome medico.

Torna Julia RobertsDopo due anni di pausa, per la nascita dei suoi due gemelli, la Roberts siprepara a calcare di nuovo le scene di Hollywood. L’attrice più pagata diHollywood sarà infatti l’interprete di un nuovo film al fianco di TomHanks. Si prepara quindi per un nuovo ruolo, il primo dai tempi diOcean’s Twelve nel 2004. Sul set, l’attrice interpreterà Joanne Herring, laconcubina del parlamentare americano Charlie Wilson, che rivivrà, in unfilm biografico, appunto con il volto di Hanks.

AL CINEMA

Una commedia natalizia perla conferma di Bezucha

Woody Allen torna al “giallo”

LA NEVE NEL CUORE

Al suo secondo lungome-traggio Thomas Bezucha (ilprimo è Big Eden del 2000visto in qualche festival manon distribuito in Italia)realizza una classica com-media dolce – amara chepunta soprattutto sulle per-formance del cast, effettiva-mente formato da buoniattori che riescono a man-tenere vivo il ritmo, non-ostante i pochi spunti bril-lanti. Per gli Stone appun-tamento di rito è il Nataleche riunisce, sotto il tettodella casa nel NewEngland, la famiglia intera,

formata dai genitori (DianeKeaton e Craig T. Nelson),i cinque figli (RachelMcAdams, Luke Wilson,Dermot Mulroney, TyGiordano, ElisabethReaser) e gli eventualicompagni del momento. Ilprimogenito coglie, infatti,l’occasione per presentarea tutti la sua nuova fidan-zata (Sarah Jessica Parker).Lei newyorkese, nevroticae ipertesa viene accolta conostilità e l’inevitabile disa-gio che si crea generascontri e cambiamenti.Piccoli escamotage, elabo-rati in sede di scrittura,rendono originali alcuni

personaggi (il figlio Thad èsordo e omosessuale) econtribuiscono ad suscita-re nello stato d’animodegli spettatori un alter-narsi di divertimento ecommozione. Un annodopo gli Stone si ritrove-ranno davanti all’albero diNatale pensando a chinon è più con loro (lamamma) mentre il giocodelle coppie avrà confer-mato ciò che facilmente sipoteva intuire, già dopoun quarto d’ora l’inizio delfilm, sarebbe accaduto: lacomparsa di Luke Wilson eil neonato adottato dallacoppia gay.

MATCH POINT

Con Match Point WoodyAllen si allontana dallacommedia comica, mapungente che caratterizzaquasi tutti i suoi film, pertornare ad un genere chenon trattava da anni dopoCrimini e misfatti, il giallo. Il regista newyorkeseambienta il racconto aLondra e tesse una tramaspietata, un meccanismo,ad incastro perfetto, di per-sonaggi, passioni, scelte ecoincidenze che dimostra-no il ruolo predominantedella fortuna nella nostravita. Se però in Crimini emisfatti l’oculista ebreo col-pevole del delitto, si lacera-va la coscienza perché

aveva imparato dal rabbinoche anche se si sfugge lagiustizia terrena, non sipuò eludere lo sguardo diDio, in Match Point il“caso”, invece, controllatutto lo svolgersi degliaccadimenti. L’etica non sisa cosa sia, la Dea Bendataregna sovrana, ed è chiara-mente citata nella scenainiziale quando la palla datennis esita sulla rete. Dovecadrà dipende solo dallafortuna, o capriccio che dirsi voglia, non esiste undisegno o un destino.Stesso meccanismo si ripe-te nella scena dell’anellodella anziana uccisa. Sevenisse raccolto dalla poli-zia sarebbe una provaschiacciante che inchiode-

rebbe il killer, ma il “caso”vuole che Chris venga sca-gionato da un indirettoalibi, restando, quindi,impunito.Allen ha dichiarato diessersi ispirato aDostoevskij, Delitto e casti-go, e ciò potrebbe sembra-re evidente dalla scena incui il giovane arrampicato-re sociale legge il libro, main realtà siamo lontani dalledinamiche dostoevskijane,quello che vediamo è soloqualche rimorso dicoscienza che non permet-te di godersi appieno gliagi sociali ottenuti conintrighi e crimini, inevitabi-li, per liberarsi di un’aman-te ingombrante soprattuttoperché incinta.

Elegante in nero, camiciabianca, capelli ribelli.Incontriamo il grande mae-stro David Lynchall’Auditorium in occasionedi Viaggio nel cinema ame-ricano curato da MarioSesti e Antonio Monda. Concede di mescolarsi franoi comuni mortali, affron-tando accadimenti terreni eargomenti tecnici come larivoluzione del digitale el’uso improprio del dvd. E’inquietante e affascinanteDavid Lynch, un genio chenel corso della sua carrieraha realizzato grandi capola-vori come Elephant Man,Velluto Blu, Cuore selvag-gio, Mulholland Drive. All’inizio voleva dedicarsisolo alla pittura, poi l’ideacon la “i” maiuscola lo haportato su un altro territo-rio, la settima arte, checoinvolge anche la pittura,ma non solo. Elementochiave in tutto il cinema diLynch è l’idea “quandoarriva devi coglierla al voloe non aver paura di inna-morartene. Può trattarsi diun quadro, un mobile, nonè necessario un approcciointellettuale. Un cuoco puòcucinare bene o male unpesce, ma il difficile è cat-

turarlo, il pesce. Ecco, l’ideaè come un pesce. Questo èil mio comandamento.”Affabulatore per eccellenza,sobrio con le parole mavulcanico con le immagini.Uniche, che nascono grazieall’intuito, considerato daDavid “una delle cose piùbelle che abbiamo. Ogginel cinema non lo trovoquasi più. Che sia quellodel regista, del produttore,dell’attore, del compositore,dello sceneggiatore o sce-nografo. L’importante è affi-darsi e non cercare rispo-ste.”L’immaginario del registaamericano è vivisezionato,dietro la normalità tranquil-la bisogna scovare perver-sioni, esaltare l’ambiguitàdel sesso e il buio dellamente “Il nero? Possiedeuna profondità, come unapiccola apertura. Ci si entrae la mente si distende.”Il suo cinema è totalitario, ilsuono e l’immagine si muo-vono nel tempo “quandoero in Pennsylvania hodipinto un giardino dinotte. Mano a mano, ilverde del prato veniva fuoricome per magia dall’oscuri-tà e avvertivo il vento chespostava il colore”. Pittura

in movimento, così sipotrebbe definire il cinemadi Lynch, e quando si sposacon il suono, avviene lamagia.

Parlando delle nuove tec-nologie come il digitaleDavid afferma di essersiricreduto, fino a pocotempo fa era contro, ora se

ne è addirittura innamorato.“Pensavo fosse un giocatto-lo, ma più ci lavoro piùdiventa un mezzo liberato-rio. La pellicola? Ora è ungioco per dinosauri: leapparecchiature così pesan-ti, la pellicola così delicata,si rovina, si graffia. E’ tuttocosì ingombrante. Certo laqualità è migliore che neldigitale, ma a me le cattivequalità sono sempre piaciu-te.”Anche se ha imparato adapprezzare il positivo deinuovi mezzi, Lynch hacomunque fatto la sua pic-cola rivoluzione all’interno.Ha mandato un chiarosegno di ribellione levandoi capitoli dal dvd diMulholland Drive perché“l’opera va vista nella suainterezza”. Siamo d’accordocon lui quando afferma cheormai nei dvd il film è lacosa meno importante.Molti guardano soltanto gliextra “dove è, allora, l’espe-rienza dell’entrare nel film?La magia del sipario che sialza su un mondo che tichiede di essere penetra-to?”.Purtroppo dobbiamo arren-derci ai nuovi criteri: arrivail film sul telefonino è una

cosa un po’ triste.Da assoluto genio qual è,Lynch certo non può essereuna persona che accetta leregole imposte dagliStudios “per lavorare aHollywood bisogna preten-dere il final cut. Ma tiviene concesso solo se conil tuo film precedente haiincassato milioni di dollari.A regnare è la legge delbotteghino.”Capita una volta, massimodue, nella vita l’opportunitàdi avere questo maestro delcinema a pochi metri didistanza ed è quasi d’obbli-go una domanda sulla lacri-ma di Elephant Man. Primopiano sul volto di AnthonyHopkins che osserva ele-phant man, la macchina dapresa si ferma sul viso scen-de una lacrima “Anthonymi ha confessato che perottenere l’effetto, durantetutta la sequenza, ha recita-to in silenzio il PadreNostro.”Adesso sta lavorando aInland Empire con LauraDern e Jeremy Irons, chissàdentro quale nuovo univer-so sta per farci entrare que-sto grande regista.

Raffaella Borgese

Il regista americanoall’Auditorium di Roma:grande lezione di cinema

DAVIDLYNCH

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LA PIAZZA D’ITALIA - TEMPO LIBERO

Pag. 8 1-15 gennaio 2005

Calcio: Real Madrid, niente debuttodal 1° per cassanoMadrid (Adnkronos) – Probabile panchina in Coppa del Re con il Betis.Non è ancora arrivato il momento di vedere Antonio Cassano in campocon la maglia del Real Madrid dal 1° minuto. L'ex attaccante dellaRoma, infatti, con ogni probabilita' non partira' titolare nemmenodomani nel match di ritorno dei quarti di finale della Coppa del Re con-tro il Betis. Lo ha annunciato il tecnico 'merengues' Juan Ramon LopezCaro. '

Calcio: lega e Federcalcio francesi, su MarsigliaUefa faccia prestoParigi, (Adnkronos) - ''Controlli antidoping erano stati effettuati e erano risultatinegativi''. La Federcalcio (Fff) e la Lega calcio (Lfp) francesi esortano l'Uefa aprendere il più velocemente possibile una decisione sul caso-Marsiglia, solleva-to da L'Equipe pubblicando l'anticipazione del libro dell'ex calciatore Eydelie.''Le dichiarazioni dell’ex giocatore dell'OM con le quali si sostiene che la finaledi Champions League del 1993 sia stata viziata dal doping, mettono in forte dub-bio l'integrita' della competizione e la credibilità del titolo acquisito''

F1: Montezemolo, Ferrari vuole tornareprotagonistaScarperia (FI), (Adnkronos) – “Nuova macchina nasce da progetto molto preci-so”. ''Spero che Schumi arrivi più tardi possibile perché così fa più giri…''.Montezemolo, presidente della Ferrari, esordisce così alla presentazione dellanuova 248 F1 al Mugello. ''Il campionato è aperto con molte squadre competiti-ve e molto affamate di vittorie che inseguono da anni, noi ci siamo, siamo neitempi, la macchina è in pista quando volevamo. La Ferrari vuole tornare prota-gonista, vincere il mondiale”.

Scegliere tra libertà e rigore

Le cinque giornate di Milano Moda UomoC’è uomo e uomo. C’è ilpotente carismatico, fiero.C’è l’uomo sicuro di sé chenon ha bisogno di un abitoper mostrare chi è. C’è l’in-tellettuale chic, c’è il giova-ne vagabondo, c’è il dandybritish. Tutti in passerella aMilano Moda Uomo che pre-senta la moda maschile peril prossimo inverno.L’apertura della manifesta-zione milanese è stata affi-data al consolidato stile diVersace, la chiusura del 19,invece, a Giorgio Armani,sempre il più amato dal pub-blico. Proprio l’apertura di Versace

porta in passerella una colle-zione sofisticata dove i taglidonano a qualsiasi fisico. Dalcappotto alla giacca dalla sil-houette allungata e asciutta,fino allo smoking, best sellerdi stagione: tutto mostra lavoglia di un uomo forte esicuro. Non ha bisogno delnero per essere elegante l’uo-mo firmato Versace, ma utiliz-za il blu, scuro o cangiante.Questo blu dominante e’ piùseducente, e’ “più nero delnero”. Donatella e il suo teamhanno dato fondo a tutti i bludell’universo, per la nuovacollezione invernale: dall’in-chiostro all’ametista, dal blucopiativo a quello dei micro-chip, fino alle sofisticate tona-lità del burgundy.Dolce&Gabbana rispondecon “New Power”, per unuomo affascinante che non habisogno di ostentare potere esicurezza, perchè lui è ‘il

nuovo potere’. E’ l’imperatoredel proprio gusto del prorpiostile. Tutto si traduce in unviaggio intorno alla marsina:classica da sera, opulenta,ricamata in oro, oppure cami-cia, giubbotto, giacca. Ilvezzo della cravatta, che satroppo di formale ed obbligo,viene sostituito da una sciarpadi velluto, irrinunciabile. Ilvestito è grigio e si indossacon il pullover grosso sotto ilgilet. I jeans sono di nuovoblu, mai sdruciti, con tre,quattro pinces come i panta-loni di tutta la collezione,sempre a vita bassa e con cin-tura con fibbia barocca. La

sera? Vince il tight rieditato inun mix con frac e smoking:giacca corta davanti e lungadietro su pantaloni gessati escarpe in raso e micropaillet-tes. La moda si sa viaggia di fan-tasia immaginando personag-gi ambigui, inquietanti, ma digrande fascino. Così ha fattoSilvia Venturini Fendi alla suaseconda esperienza di corto-metraggio: è un artista ‘male-detto’, quasi un vampiro, ilprotagonista del “corto”. Lacura maniacale di sé e l’esa-sperazione del bello porta ilnostro uomo a scegliere unguardaroba fatto di pezziesclusivi, dalle lavorazioniuniche. In una sorta di lusso«povero» la pelliccia piùmaschile, il montone, vieneridotta in maglia, tanto daessere lavorata a telaio, insie-me al pelo di cammello perpull inediti. Oppure diventa

base di pellicce fatte con sot-tilissime strisce di marmotta.Mentre i cappotti da«Nosferatu» sono asciutti lun-ghi, sartoriali di un blu pro-fondo. La notte si tinge inve-ce d’oro con gli abiti lumine-scenti, e la giacca da smokingsfoggia simboli esoterici comele stelle e la luna.In passerella arriva anche ilcappellaio matto! È la trovatadi Frankie Morello, duo distilisti giovani e divertenti chehanno creato in pedana unasorta di favola con riferimentiad Alice nel paese delle mera-viglie. Il pezzo forte? Il «frac-cotto» ovvero un frac-piumot-to gonfio di imbottiture suspalle e maniche e poi in lanacon taglio stondato, con ilricamo dell’orologio a cipolla,una divertente sintesi creativatra il piu’ elegante degli abitida gala e cerimonia e il clas-sico piumino, da usare spiri-tosamente dalla mattina allasera.Valentino, per presentare lasua nuova collezione, ha gio-cato a trasformare la passerel-la in una “saletta vip” di undivertente aeroporto e faatterrare sulla sua passerellavari tipi di uomo. Dal divo incompleto sartoriale chiaro epullover dolcevita verde, dal-l’uomo d’affari in cappottocammello con compagna inpaltò coccodrillo color miele;dal manager in impeccabilecompleto grigio gessato, allarock star con giacca iridescen-te. Pezzi forti gli accessori:valige, trolley, borse in caval-lino stampato maculato,zebrato, «mucca».Altra pedana, altro allesti-mento per regalare l’atmo-sfera giusta agli abiti. DaRoberto Cavalli, divani,dipinti, tavolini e candelabriricreano il foyer dell’Operadi Vienna. Infatti, il bel gio-vane griffato Cavalli è inbilico tra il Settecento e ilGiappone, con draghi, ser-penti e broccati; indossagiacche-kimono di tessutioperati o semplicissime inlana cammello. Le alterna acamicie di seta, pulloververde giada con ricami iride-scenti, kimoni veri e propri,corti e iperdecorati. I panta-loni sono stretti, affusolati,jeans, velluto, lana, consopra cappotti sottili o giac-che affusolate realizzate conle sete moire’ e tessuti dakimono, il tutto spesso nelcollaudato binomio nipponi-co nero/rosso lacca. C’e’

un’aria nuova nel marchio,piu’ attenta al glamour virile. Tormentato come un giova-ne Werther di Goethe, ilragazzo folk rock firmatoGucci che pare aver persol’aria da lord delle scorsestagioni: una sinfonia di toniscuri, dal nero al blu al gri-gio, per cappotti affusolatilunghi e teatrali, drittidavanti, più lunghi e a gran-di pieghe sul retro che siapre a cannoni. Pantalonistretti, spesso dentro gli sti-vali, pullover in mohair conminuscoli colli di rouches.La parte del corpo più enfa-tizzata è prorpio il collo, conrichiami settecenteschi ruba-ti ai dipinti dell’epoca.Dettagli di piume, ricamiluminescenti, trine e pizziche scandiscono anche ilplastron delle camicie conmaniche plissé per questogiovane dall’aria romantica. Cambia decisamente lamusica da D Squared. Igemelli canadesi Dean eDan presentano il loro gio-vane uomo come un veroLord con tanto di tuba obombetta, bastone e pipa.Eccentrico come solo unvero inglese può essere,indossa la giacca da smo-king in velluto con i jeans;mixa denim, velvet e maglia,nel giubbino corto sui pan-taloni da equitazione, e siglatutto con spille e medaglieregali. I colori di tutta la col-lezione si ispirano alle pietrepreziose dei gioielli dellaRegina: dallo zaffiro allo

smeraldo al rubino.Armani designa il velvetcome tessuto d’eccezione:liscio, lucido, azzardato nelletinte, come una scossa elettri-ca: blu ottanio, bordeaux,viola, verde, ad alto voltaggioper pantaloni, gilet, giacchedalle linee sartoriali, ma conuna marcia in più. Ad accen-dere il guardaroba eccoanche tessuti catarifrangenti,stropicciati per il paltò/giac-cone o il bomber, mentre lemaglie da sera si illuminanograzie a grandi scritte di pail-lettes.Altro grande nome del madein Italy Gianfranco Ferre’ haaperto e chiuso la sua passe-rella sfilando a braccetto conla top Eva Riccobono. “Hodedicato questa collezione ame stesso perche’ - spiegaFerre’ - mi vedo elegante”. Diun’eleganza discretamenteufficiale, ma corretta da un’at-titudine alla disobbedienza“perche’ e’ alternativa e iosono rock - dice lo stilista -non lento”. Per l’uomo distile, pochi colori (beige, gri-gio perla, nero), linee pulite etanto lusso. L’uomo Prada sarà virilecon completi classici alla‘zuava’. Ma l’uomo diMiuccia sceglie anche abitiformali riscoperti in chiavesportiva o smorzati con uncardigan indossato sul bla-zer. Un eroe moderno cheindossa pelli lavorate e pel-licce acconciate perfino sucaschi da moto trasformati incopricapi neo-barbari.

Dolce e gabbana

Valentino