workshop_Crpa lab_r2b
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Cil CRPA per le imprese
Bologna 8 giugno 2011
Sergio Piccinini - CRPA SpA
SezioneAMBIENTEed ENERGIA
Produzione di energia rinnovabileda biomasse
C 2
CRPA Lab in sintesi
C 3
STRUTTURA
C
AREE DI SPECIALIZZAZIONE SEZIONE AMBIENTE ed ENERGIA
1. Caratterizzazione degli scarti e sottoprodotti organici delle imprese agroalimentari per la valorizzazione energetica (biogas) e di materia (fertilizzanti);
2. Determinazione del Potenziale Biochimico di Metanazione (BMP) per la valutazione in batch della massima quantità di metano producibile da una matrice organica e conduzione di test in continuo di digestione anaerobica di scarti agroindustriali ed altre biomasse in reattori pilota da laboratorio e industriali;
3. Analisi e validazione delle tecniche di pretrattamento delle biomasse prima della digestione anaerobica per aumentarne la resa energetica;
4. Analisi e validazione delle tecniche di trattamento post-digestione anaerobica per la riduzione e/o il recupero del carico di nutrienti (azoto in particolare).
C
CARATTERIZZAZIONE BIOMASSE CON TECNICA NIRS
Spettrofotometro NIRS (Spettroscopia nel vicino infrarosso); lo strumento è semplice da utilizzare ed in grado di eseguire contemporaneamente e rapidamente un gran numero di determinazioni a partire da un unico campione; lo strumento viene utilizzato per esaminare campioni liquidi e/o pastosi di biomasse da avviare a digestione anaerobica e di digestati all’interno ed in uscita dei reattori anaerobici.
C
TEST DI DIGESTIONE ANAEROBICASCARTI ORGANICI
32 Reattori pilotadi laboratorioper test in batch
Acque di reidratazione prugne secche BMP - Metano: 404,6 [Nm3/t SV] Metano nel biogas 53%BMP - Biogas: 761,0 [Nm3/t SV]
0100
200
300
400
500
600
700
800
0 10 20 30 40 50Giorni
Res
a su
bstr
ato
[Nm
3/t S
V] Biogas CH4
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TEST DI DIGESTIONE ANAEROBICASCARTI ORGANICI
9 Reattori pilota di laboratorio per test in continuo
Resa in biogas
Resa in biogas
Percentuale CH4 nel biogas
Resa in metano
[m3/kg SV] [m3/kg tq] [%] [m3/kg SV]
Media 0,735 0,018 69 0,515
Dev.st 0,105 0,003 4 0,077
Media 0,653 0,023 71 0,456
Dev.st 0,162 0,005 4 0,116
Miscela 1
Miscela 2
Borlanda + Fango avicolo
Fango latt-cas + Fango avicolo
Resa in biogas
Resa in biogas
Percentuale CH4 nel biogas
Resa in metano
[m3/kg SV] [m3/kg tq] [%] [m3/kg SV]
Media 0,735 0,018 69 0,515
Dev.st 0,105 0,003 4 0,077
Media 0,653 0,023 71 0,456
Dev.st 0,162 0,005 4 0,116
Miscela 1
Miscela 2
Borlanda + Fango avicolo
Fango latt-cas + Fango avicolo
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TEST DI DIGESTIONE ANAEROBICASCARTI ORGANICI
CAVIRO - FaenzaIMPIANTO PILOTA INDUSTRIALE
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SETTORI DI IMPATTO
1.lavorazioni e trasformazione delle carni, del latte e dei prodotti ortofrutticoli;
2.gestione e trattamento effluenti e rifiuti organici;
3.produzione energia rinnovabile da biomasse di scarto e dedicate.
C
CASE HISTORY IL TEMA proposto da IRENIL TEMA proposto da IREN
NELL’AMBITO DEL RECUPERO DI MATERIA E ENERGIA DALLA FRAZIONE ORGANICA DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI RACCOLTI IN MODO DIFFERENZIATO (FORSU),
SI RIESCE A CREARE SINERGIE CON GLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE MEDIANTE L’OTTIMIZZAZIONE DELLA CAPACITA’ DI DIGESTIONE ANAEROBICA PRESENTE NEGLI IMPIANTI :
E’ POSSIBILE? COME? CON QUALE BIOMASSA?
CRPA Lab.
C
CASE HISTORY IL TEMA proposto da IREN IL TEMA proposto da IREN
Approccio al problema:
- MONITORAGGIO IN SCALA REALE DI UN DIGESTORE OPERANTE SU FANGO CIVILE (BIANCO)
- CARATTERIZZAZIONE NUOVA BIOMASSA (SPREMUTA DI FORSU)
- VERIFICA EFFETTI AGGIUNTA NUOVA BIOMASSA
CRPA Lab.
C
CASE HISTORY
LE ATTIVITA’ PROPOSTELE ATTIVITA’ PROPOSTE
SISTEMA DI CODIGESTIONE ANAEROBICA DI FORSU E FANGHI DI DEPURAZIONE Attività previste:
TEST IN CONTINUO IN IMPIANTO SPERIMENTALE presso CRPA Lab.
MONITORAGGIO IN SCALA REALE DEL DIGESTORE OPERANTE SU FANGO CIVILE PRESSO L’IMPIANTO DI DEPURAZIONE DI PIACENZA (PRE E POST AGGIUNTA NUOVA BIOMASSA)
C
CASE HISTORY
- FANGO DI DEPURAZIONE INSPESSITO dall’impianto di depurazione di Piacenza;
- Frazione liquida “SPREMUTA” da FORSU da RACCOLTA DIFFERENZIATA mediante trattamento con macchina trituratrice-spremitrice
BIOMASSE UTILIZZATE
Miscele
Fango (1)
Spremuta FORSU (1)
ST totali [%]
SV totali [%]
HRT [d]
Carico
organico [kg SV/m3*g]
1. Fango 100% 0% 4,68 2,68 20 1,34
2. Fango+spremuta FORSU (4%) 96% 4% 5,21 3,19 17 1,88
3. Fango+spremuta FORSU (10%) 90% 10% 6,00 3,96 17 2,33
(1) Rapporto in volume
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CASE HISTORY
PRODUZIONE VOLUMETRICA SPECIFICA DI BIOGAS (m3/m3 di digestore*giorno)
RISULTATI
0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
0 10 20 30 40 50 60
Giorni
BIO
GA
S (m
3/m
3 di
gest
er*d
)
Fango Fango+Forsu_4% Fango+Forsu_10%
,
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CASE HISTORY
RISULTATI
DEFINIZIONE DEI RAPPORTI DI MISCELAZIONE OTTIMALI
DEFINIZIONE delle CONDIZIONI DI PROCESSO (COV, HRT, ecc.)
RESA SPECIFICA IN BIOGAS e METANO DI UNA NUOVA BIOMASSA (SPREMUTA FORSU)
VERIFICA DELLA OPERATIVITA’ IN SCALA REALE DELLA INTRODUZIONE DI UNA NUOVA BIOMASSA NEL SISTEMA
C
CASE HISTORY
CONCLUSIONI
I RISULTATI SONO DA RITENERSI POSITIVI
IREN STA PROCEDENDO ALLE PRIME FASI DI VERIFICA TECNICA, ECONOMICA E FINANZIARIA INERENTE L’APPLICAZIONE DI QUESTI PROCESSI ALL’INTERNO DEI PROPRI IMPIANTI
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da discarica RU
da fanghi dep.
da altro
Produzione di bi ogas i n Europa nel 2009: 8346 ktep (98 TWh)
Italia: biogas 444,3 ktepConsumo lordo > 190 Mtep
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Censimento impianti biogas
Impianti di Biogas su effluenti
zootecnici, scarti agricoli e agro-
industriali e colture energetiche
521 impianti(130 in costruzione)
(CRPA 05/2011)
Circa 350 MWe installati
Emilia-Romagna:63 impianti(17 in costruzione)43 MWe
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BIOGAS – Layout filiera
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Esempio di impianto biogasEsempio di impianto biogas
Az. Cominello (MN) 1 MWeinsilati + sottoprodotti agroindustriali +pollinaDigestori: 2 primari+1 secondario (7940 m3)2 vasche stoccaggio (6760 m3)
C
Un altro esempio
Alimentato coninsilato di mais e sorgo,e sottoprodotti agroindustriali
La potenza elettrica installata è di 2,8 MW
la temperatura nei digestori è 50 °C
Az. Cazzani (BO)
C
BIOGAS da soli effluenti zootecnici
Az. Pedrotti (RE)
750 vacche in lattazione
CHP 330 kWe
2 digestori 3800 m3 volume utile totale
Circa 30.000 t/anno di letamee liquame bovino
C
Impianto biogas UNIPEG - Pegognaga (MN)Impianto biogas UNIPEG - Pegognaga (MN)
Biomasse: sangue bovinocontenuto ruminalefango flottato
2 digestori da2400 m3 ciascunoCHP: 525 kWe
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Potenzialità biogas in Italia
Circa 20 TWh/anno di EE (2700 MWe) oCirca 20 TWh/anno di EE (2700 MWe) ocirca 6,5 Miliardi mcirca 6,5 Miliardi m33 di CH di CH44/anno/anno
Principali substrati
Deiezioni animali : 130.000.000 t/a
Scarti agro-industriali: 5.000.000 t/a(Scarti di macellazione(Cat.3): 1.000.000 t/a)
Fanghi di depurazione: 3.500.000 t/a
Fraz.org. dei RU: 10.000.000 t/a
Residui colturali: 8.500.000 t SS/a
Colture energetiche: 200.000 ha
(Stime CRPA, 2009)
C
Scarti e sottoprodotti organici da agro-industria prodotti in Emilia-Romagna(Stime CRPA, 2006)
Si stima, senza il siero, una potenzialità in metano di 330 milioni di m3/anno che, trasformati in energia elettrica, corrispondono a circa 1 TWh/annopari a 135 MWe di potenza installata.
Descrizione scarti Emilia-Romagna e sottoprodotti agro-industria (t/anno) Liquame 9.129.000 Letame 6.954.000
TOTALE EFFLUENTI ZOOT. 16.083.000 Sottoprodotti animali (cat. 3) 145.000 Scarti vegetali 272.000 Siero di latte e latticello 1.680.000
TOTALE 2.097.000
TOTALE (escluso siero) 417.000 Consumo gas naturale E-R circa10,7 NGm3nel 2009
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Il Biogas dopo purificazione a Biometano può essere immesso direttamente nella rete del gas naturale
Il Biometano Cosa promuovere:
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Purificazione del biogas Purificazione del biogas ed immissione nella rete del gas ed immissione nella rete del gas
C
Conclusioni
Consumo Finale Lordo totale
Consumo Finale Lordo da FERQuota di energia da FER sul consumo finale lordo di energia
=
Elettricità da FER Calore da FER FER per i trasporti
Riduzione dei consumi
= 17 %
Il biogas/biometano può aiutare in tutte le componenti energetiche previste dal PAN
Fonte: GSE