L'identità visiva del brand
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L’identità visivadel Brand
Intervento di Pietro Casalucidel 29 gennaio 2013presso Agorà @ I3P - Torinoin collaborazione con Sharp Consulting
Quest'opera è distribuita conlicenza Creative Commons Attribuzione
Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia

Sommario
L’identità visiva del Brand
03. Dal significato al segno
08. La forma
19.Il colore
22. Il valore
26. La comunicazione

COMUNICARE
Non possiamo fare a meno di comunicare.(Paul Watzlawick)
Coscientemente o non, comunichiamo con gli altri interagendo. Viviamo attraverso il nostro comportamento e ci esprimiamo attraverso il rapporto con gli altri: siamo talmente in relazione che una qualsiasi modificazione nella nostra interazione comporta una modificazione di quella degli altri.
Dal significato al segnoL’identità visiva del Brand

Paul Watzlawick, in alcune sue pubblicazioni, aveva sostenuto che ogni comunicazione avviene contemporaneamente su due piani, quello del contenuto e quello della relazione: mediante le parole trasmettiamo delle informazioni e con i segnali del corpo diamo “informazioni alle informazioni”.
Uno studio condotto nel 1956 da Albert Mehrabian ha mostrato che ciò che viene percepito in un messaggio vocale può essere così suddiviso:
- comunicazione verbale (parole)
- comunicazione paraverbale (volume, tono, ritmo)
- comunicazione non verbale (mimica facciale e del corpo)
La comunicazione non verbale
Dal significato al segnoL’identità visiva del Brand
7%
38%
55%

http://www.dailymotion.com/video/xlya9p_camera-caffe-comunicazione-non-verbale_shortfilms#.UQ2gLuhfl3w
Video da Camera Café “La comunicazione non verbale”

Analogamente a quanto emerso dalle ricerche condotte sulle dinamiche nelle comunicazioni relazionali, anche nella comunicazione visiva, valorizzando 100 l’insieme del messaggio che viene trasmesso, ciò che influenza e determina i comportamenti del soggetto ricevente vale nella misura del:
7% per i contenuti testuali (equivalente al contenuto “verbale” nella comunicazione relazionale)
38% per la forma attribuita ai contenuti testuali (equivalente al “paraverbale”: tono della voce, inflessione, ecc.)
55% per l’immagine, il colore e l’armonia d’insieme (equivalente al “non verbale”: cinesica, mimica, abbigliamento, ecc.)
affittasi
residence
con piscin
a AffittasiRESIDENCE
con piscina
AffittasiRESIDENCEcon piscina
La comunicazione non verbale
Dal significato al segnoL’identità visiva del Brand

Il segno
Il segno è qualcosa che rimanda ad un significato, è qualcosa che rimanda a qualcos’altro. Il nostro ambiente è il più ricco di segni perché è il più progredito tecnicamente per quanto riguarda la loro elaborazione, la loro diffusione e amplificazione.
Dal significato al segnoL’identità visiva del Brand

La forma del segno
Ognuno di noi ha un magazzino di immagini che fanno parte del proprio mondo, magazzino che si è venuto formando durante tutta la vita dell’individuo e che l’individuo ha accumulato, immagini consce e inconsce, immagini lontane della prima infanzia e immagini vicine e, assieme alle immagini, strettamente legate ad esse, le emozioni.È con questo blocco personale che avviene il contatto, è in questo blocco di immagini e sensazioni soggettive che occorre cercare quelle oggettive, le immagini comuni a molti. Si saprà così quali immagini, quali forme, quali colori usare per comunicare date informazioni a una data categoria di pubblico.
La formaL’identità visiva del Brand

Il marchio
Il marchio è l’antesignano della scrittura, ha origine con i primi tentativi dell’uomo di comunicare oltre il gesto e la parola.
Gli uomini indicavano ai loro simili il diritto di proprietà su cose e animali, o i confini del territorio di loro dominio.
In seguito con questo metodo i primi artigiani cominciarono a far riconoscere i propri prodotti e a garantire la bontà degli stessi.
Si tratta di codici espressivi potenti che la società contemporanea ha esaltato rendendo possibile lo scambio tra i popoli di innumerevoli nozioni e concetti e superando l’ostacolo delle diversità linguistiche.
L’identità visiva del Brand La forma

Il marchio
Ma cosa rappresenta oggi un marchio nel mondo della comunicazione?
Esprime quella che viene genericamente chiamata “immagine aziendale”: «l’immagine ovviamente supera il segno fisico del simbolo, del marchio e si spinge fino alla filosofia di intervento nel commerciale, nel culturale, nel sociale. Il marchio resta comunque la base, la pietra miliare dell’intera costruzione dell’immagine, trasmette messaggi e certezze all’esterno mentre conforta e consolida l’interno stesso dell’impresa».
La formaL’identità visiva del Brand

Il marchio
«Marchi e logotipi dunque, incoraggiano, almeno a livello inconscio, a prendere rapide decisioni di fronte a scelte difficili: in questo senso vengono incontro alle esigenze dei consumatori, oltre che soddisfare la necessità dei produttori di qualificare e distinguere prodotti e servizi. E inoltre valgono come potente incentivo a mantenere un alto livello di qualità».
La formaL’identità visiva del Brand

Il marchio classificazione
Tra i vari autori e progettisti che hanno dato un ordinamento ai marchi nel tentativo di raggrupparli per caratteristiche formali o funzionali, mi sembra interessante, anche per la scelta delle definizioni, la classificazione fatta da Murphy e Rowe (due progettisti americani), i quali distinguono i marchi in: denominativi, emblematici, figurativi, associativi, allusivi e astratti ed identificano per ogni categoria i vantaggi e gli inconvenienti riscontrabili in fase di progettazione.
DenominativiDevono la loro unicità a un nome scritto in uno stile grafico particolare, esprimono un messaggio chiaro, diretto al consumatore. Si dimostrano particolarmente appropriati quando il nome è corto, facile da ricordare, astratto.
EmblematiciSono formati da un nome racchiuso in un simbolo visivo semplice (ovale, cerchio, riquadro, poligono, ...), questo ne rafforza la memoria visiva e ne facilita l’identificazione, il simbolo non ha tuttavia l’espressività necessaria ad imporsi sul nome.
FigurativiLa forma che accompagna la denominazione del marchio ha un valore predominante rispetto alla dicitura di marca. Se si sostituisce il nome del logotipo, la combinazione forma-testo continuerà a trasmettere il valore della marca. Sono quindi logotipi che hanno un design in grado di sfidare qualsiasi manomissione.
La formaL’identità visiva del Brand

Il marchio classificazione
AllusiviLa loro forma allude a significati che possono richiamare alla mente del fruitore concetti vicini a quelli rappresentati dal prodotto ma non facilmente interpretabili. L’allusione contenuta nel marchio funziona come richiamo a un messaggio segreto, da condividere con pochi “iniziati”
AssociativiPossono non contenere il nome del prodotto, ma evocano o richiamano un’associazione diretta con lo stesso. Il loro forte potere comunicativo è frutto di un consolidamento che ha richiesto anni di diffusione del brand ai massimi livelli.
AstrattiSono simboli dalla scarsa allusività e dal debole significato, sono spesso ideati con strutture grafiche che creano illusioni ottiche o segni che trasmettono energia e movimento.
La forma L’identità visiva del Brand

Il marchio evoluzione
Ma le trasformazioni che ad ogni segno grafico possono essere date grazie alle tecnologie della grafica computerizzata, consentono di realizzare elaborazioni grafiche complesse che aggiungono alla sintesi identificativa di un simbolo notevoli qualità attrattive, sono marchi quindi che potremmo definire, nel tentativo di aggiornare la classificazione di Murphy e Rowe, “iconici”, caratterizzati cioè da una elevata espressività d’immagine.
La formaL’identità visiva del Brand

Il marchio evoluzione
La formaL’identità visiva del Brand

Il marchio
Una divertente dimostrazione della forza evocativa del brand.La sostituzione del nome lascia pressoché inalterata la leggibilità della marca originale.
È l’inganno percettivo sfruttato anche dal mercato delle imitazioni, dove i prodotti copiati vengono spesso marchiati con simboli molto simili a quelli dell’originale.
La formaL’identità visiva del Brand

La scelta del lettering
È uno degli aspetti più delicati e importanti per determinare la “leggibilità” dell’intero messaggio. Il carattere tipografico possiede una propria capacità di comunicare sensazioni diverse secondo la propria configurazione morfologica, e di aggiungere “senso” al valore semantico della parola che veicola.
La tua scelta vincente.
La tua scelta Vincente.
La tua scelta vincent!
La tua scelta vincente.
LA TUA SCELTA VINCENTE.
La forma L’identità visiva del Brand

Proprietà del colore
Tutti i colori possiedono una propria temperatura.
Colori caldi sono per esempio il giallo, l’arancione, il rosso, il rosa e il viola, freddi il blu, l’azzurro, il verde.
I colori dominanti, o forti, sono aggressivi, quelli più tenui sono passivi. I colori forti per eccellenza, il giallo, il rosso, il nero, per esempio, sono usati per richiami di pericolo, per segnaletiche stradali, per campagne sociali, ecc.
Il colore L’identità visiva del Brand

Il coloreL’identità visiva del Brand
Proprietà del colore
I colori possiedono anche proprietà simboliche: l’arancio, il rosso e il giallo ci rimandano al sole, al fuoco, al sangue, e conseguentemente ai concetti di energia, di calore, di forza, di passione. Il blu e l’azzurro ci fanno pensare al cielo e al mare, all’aria e all’acqua pulita, ma anche al concetto di spazio, di libertà, di igiene, mentre il verde ci rimanda inequivocabilmente alla natura, alla freschezza, alla quiete e alla salute.

Il colore del marketing
In quest’ottica ci è più facile comprendere come esistanoassociazioni consolidate tra colori e categorie commerciali.
Il colore serve anche a suggeriresensazioni termiche, o tattili, o gustative.
Il colore, infine, può suggerire anche illivello economico del prodotto e del target di destinazione.
Il coloreL’identità visiva del Brand

Abbiamo visto come il marchio sia la base, l’origine, il dna, dell’intera costruzione dell’immagine aziendale, rispondendo alle esigenze di qualità, sicurezza e affidabilità che i consumatori vogliono soddisfare quando scelgono un brand.
Nel design del marchio la semplicità è da preferire alla complessità, infatti gli elementi superflui riducono l’efficienza della comunicazione e ne peggiorano le prestazioni.
Tagliare gli elementi non necessari e ridondanti nel progettare un marchio è il lavoro più difficile, ma è anche ciò che permette di eliminare il “rumore” e ottenere risultati di pulizia estetica dal forte impatto comunicativo.
Il valoreL’identità visiva del Brand

Corporate identity
La corporate identity si costruisce attraverso le persone dell’organizzazione, la mission, le attività, le sedi, la reputazione e gli strumenti della comunicazione. Tutti questi elementi concorrono a consolidare nel tempo un patrimonio di valori intangibili riconoscibili nel brand. Sono i valori che contribuiscono alla memorabilità, al posizionamento e all’awareness (notorietà) della marca, oltre che alla distinzione rispetto ai competitors.
Il valore L’identità visiva del Brand

Lo scopo delle attività di comunicazione è quello di contribuire alla crescita del valore dell’Aziendae aiutarla a raggiungere gli obiettivi della sua mission
FiduciaReputazioneAffidabilitàNotorietàCredibilitàConsenso
Attività
Comunicazione
Valore
Azienda
Il valoreL’identità visiva del Brand

Il valore del Brand
Valore per il pubblico
- incoraggia e semplifica il processo d’acquisto- garantisce continuità al servizio
- è altamente riconoscibile- è identificativo e gratificante- si distingue dalla concorrenza
Valore per l’organizzazione
- facilita le relazioni con gli stakeholder- facilita il coinvolgimento del personale
- favorisce il passa parola- riduce i costi della comunicazione- agevola progetti, eventi, iniziative
Il valoreL’identità visiva del Brand

TV
radio
internet
mobile
outdoor
digital signage
direct marketing
mediachannels
* media channels in cui una piccola/media azienda è normalmente attiva in modo continuativo
info-commerce
tv nazionali
tv locali web tv
outdoor
dinamica
free press
periodici
quotidianicorporate site
social media
blog
e-mailing
flyers
out of home TV
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instant messagesearch engine
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radio locali
radio nazionali
cinema exhibitions
audience
merchandising
P.R.*
prodotti
assistenzaconsulenza
eventiservizi
...
marketingnews
Azienda
ricerca
I media channels sono gli strumenti attraverso cui le aziende diffondonoe comunicano le proprie attività.
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La comunicazioneL’identità visiva del Brand

Il linguaggio della comunicazione visiva
La comunicazione visiva è un linguaggio, con le sue regole, la sua grammatica, i suoi canoni stilistici. Non conoscere e non saper utilizzare gli elementi fondamentali del lessico visivo produce risultati comunicativi inefficaci, spesso con effetti contrari a quelli intenzionalmente sperati. La chiarezza espositiva con cui vengono organizzati e visualizzati graficamente gli aspetti della comunicazione è di primaria importanza per la buona riuscita del messaggio.
Per la realizzazione di una buona comunicazione visuale occorre saper applicare le norme che regolano la disposizione dei vari elementi del discorso visivo prevenendo gli errori più comuni che, non di rado, disturbano anziché agevolare la ricezione del messaggio nel momento della consultazione. Contemporaneamente una corretta disposizione dei dati informativi privilegia la chiarezza, l’ordine, la leggibilità, fattori che potenziano le qualità espressive del messaggio rendendolo quindi più efficace e facilmente fruibile.
IL TAGLIO DI MAURIZIO TI TOGLIE OGNI
SFIZIO
IL TAGLIO DI MAURIZIO TI TOGLIE OGNI
SFIZIO
PREMIO ITALIA
CHE LAVORA
La comunicazioneL’identità visiva del Brand
http://www.youtube.com/watch?v=1ZD5aLQhVeEVideo Giacomo Laterza

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La comunicazioneL’identità visiva del Brand

“La credenza che la realtà che ognuno vede sia l’unica realtà è la più pericolosa delle illusioni.”
Paul Watzlawick

contact: Pietro Casaluci - cell. 3337645403 - [email protected] Insidesign - corso Vittorio Emanuele II, 192/18 - Torino - www.insidesign.it