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INTANTO IL GOVERNO DECIDE LA SOSPENSIONE DEL SISTRI E IL RECUPERO DI CINQUE GIORNATE DI DIVIETI DI CIRCOLAZIONE. IL PUNTO CON LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI Mensile · n.151 Luglio/Agosto 2012 FONDO DI GARANZIA Aperto a pedaggi ed ecobonus IVECO STRALIS Rinnovare senza rivoluzionare DCOOS3417 NAZ/278/2008 VEICOLI ELETTRICI Il 2012 è l’anno della svolta? Costi minimi: il Tar rimanda tutto a ottobre

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Numero 151, luglio-agosto 2012, della rivista ufficiale dell'Albo degli Autotrasportatori (MIT)

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INTANTO IL GOVERNO DECIDE LA SOSPENSIONE DEL SISTRI E IL RECUPERODI CINQUE GIORNATE DI DIVIETI DI CIRCOLAZIONE.

IL PUNTO CON LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.151 Luglio/Agosto 2012

FONDO DI GARANZIA

Aperto a pedaggi

ed ecobonus

IVECO STRALIS

Rinnovare senza

rivoluzionare

DCOOS3417NAZ/278/2008

VEICOLI ELETTRICI

Il 2012 è l’anno

della svolta?

Costi minimi: il Tarrimanda tutto a ottobre

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rima Spagna, seconda Italia.No, non è il doloroso ricordo dellafinale degli Europei di calcio, ma il

risultato finale di una classificamolto più vicina al nostro mondo:

quella dei Paesi europei dove èpiù alta la percentuale di

trasporto delle merci su strada.In Spagna il volume totale delle

merci trasportate su gomma èinfatti pari al 96,6% del totale; in Italia è del 91%. SeguonoGran Bretagna (86,7%), Francia (81%) e Germania (67,0%).

Tante le motivazioni alla base di questa condizione: lecaratteristiche della rete infrastrutturale, la necessità diflessibilità, la sostanziale inerzia -almeno in Italia- della

modalità ferroviaria, i costi… In una sola parola, la legge del mercato.

Ecco perché è lo stesso mondo dell’autotrasporto a spingereanche su altre modalità, come le autostrade del mare e il

programma Ecobonus. Un successo dimostrato dai numeri,oltre che dalla massiccia adesione da parte delle imprese di

autotrasporto. Un’idea italiana vincente, così come ci è statoriconosciuto dall’Europa, che oggi però rischia di essere

depotenziata da una parte della burocrazia europea.Nelle prossime settimane conosceremo l’esito della trattativain corso - a cui tutti guardiamo con grande attenzione - ma

resta comunque quella definizione di best practice comunitariache non così spesso viene attribuita ai progetti italiani.Intanto l’Italia porta a casa altri due successi sul fronte

europeo dei trasporti. A Lipsia la Conferenza Biennale deiministri dei Trasporti dei Paesi Alpini ha potuto esaminare

analisi e studi approfonditi sui reali effetti delle limitazioni altraffico grazie alle precise richieste avanzate dall’Italia, studi

che hanno consentito di differire date e decisioni chesarebbero state pesanti per il nostro Paese (vedi articolo a

pagina 9). A Bruxelles i saggi nominati dal CommissarioEuropeo ai Trasporti Kallas per analizzare lo stato del mercato

europeo dell’autotrasporto - e che hanno stabilito che ogginon si può liberalizzare il cabotaggio - hanno utilizzato per le

loro analisi anche gli studi prodotti dal Comitato Centraledell’Albo (vedi articoli a pagina 6 e 14).

Insomma, se l’Italia calcistica è arrivata seconda in Europa,quella dei trasporti ha dimostrato che in Europa

possiamo competere tra i primi.

Massimo De [email protected]

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La rivista dell’autotrasportoPeriodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 151 - Luglio/Agosto 2012

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE

Bruno AmorosoVICEPRESIDENTI

Gabriella Gamba, Francesco Del BocaCOMPONENTI

Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso,Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa,

Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

REALIZZAZIONEArti Grafiche Boccia Spa

Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 SalernoDIREZIONE-REDAZIONE

Via Tevere 44 - 00198 ROMATel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEMassimo De Donato

CAPO REDATTORELucia Angeloni

GRAFICAGiuliana Caniglia

SEGRETERIAAdele Maddonni

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAngelo Ciaravolo, Andrea Giuli, Camillo Lobina,

Elisa Muzi, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini

CHIUSO IN REDAZIONE IL 04.7.2012

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITAEditoriale C&C srl

via Molise 3 - 20085 Locate Triulzi (MI)tel 02 9048111 - fax 02 90481120

[email protected]

Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising [email protected]

STAMPAArti Grafiche Boccia Spa - Salerno

EDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

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INTANTO IL GOVERNO DECIDE LA SOSPENSIONE DEL SISTRI E IL RECUPERODI CINQUE GIORNATE DI DIVIETI DI CIRCOLAZIONE.

IL PUNTO CON LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.151 Luglio/Agosto 2012

FONDO DI GARANZIA

Aperto a pedaggi

ed ecobonus

IVECO STRALIS

Rinnovare senza

rivoluzionareVEICOLI ELETTRICI

Il 2012 è l’anno

della svolta?

Costi minimi: il Tarrimanda tutto a ottobre

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Campioni d’Europa

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Costi minimi: il Tar rinvia tutto a ottobre 16Intanto il Governo decide la sospensione del Sistri e il recuperodi cinque giornate di divieti di circolazione. Il punto con le principali associazioni di categoria.di Lucia Angeloni

Anita: creare le condizioni per la crescita in Italia 19Nel corso dell’assemblea generale a Taormina, il presidente Arceseha chiesto interventi sulla pressione fiscale e sul costo del lavoro. Improta: basta assistenzialismo.

Il Fondo di garanzia apre ai pedaggi e all’ecobonus 20Arriva anche la revisione dei criteri di valutazione economico-finanziaria per agevolare l’accesso al Fondo. Le novità operative a partire dalle richieste presentate al gestore dal 16 luglio.

Veicoli elettrici: siamo all’anno di svolta? 21Molte amministrazioni cittadine stanno lanciando piani di logisticasperimentale che coinvolgono veicoli elettrici. E le immatricolazionidi veicoli commerciali e autocarri sono in aumento.di Elisa Muzi

Aria nuova e pulita per i commerciali 22Molti i costruttori che hanno immesso sul mercato veicoli elettrici,che annoverano tra i vantaggi la silenziosità e le emissioni zero.di Ferdinando Tagliabue

Iveco Stralis Hi-Way: rinnovare senza rivoluzionare 24Le soluzioni innovative che caratterizzano il nuovo Iveco Stralissono soprattutto orientate nel comfort, nell’ergonomia e nei sistemi di sicurezza.

Sommarion. 151 - Luglio/Agosto 2012

Editoriale 3

Albo 6

Amministrazione 9

Consulta 11

Scadenze e divieti 12

Europa 14

Fisco 26

Normative 28

Costi di esercizio 32

RIVENDITORI AUTORIZZATI:

Piemonte - Valle d'AostaMAURELLI SPA - TORTONASS per Alessandria, 55 int. 35/D 15057 Tortona (AL) T 0131-867915 F 0131-867947 [email protected] www.maurelli.itFAI SERVICE UTILITY Strada per Chieri, 71 - 14019 Villanova d'Asti (AT)T 0141-947616 F [email protected] www.faiserviceutility.com

Lombardia ERVI SRLViale delle Industrie, 30 21048 Solbiate Arno (VA) T 0331-990790 F 0331-990780 [email protected] www.ervi.comERVI SRL - SONDRIO Via Marconi, 83 23010 Berbenno di Valtellina (SO) T0342-598173 F 0342-598167 [email protected] www.ervi.comERVI SRL - BERGAMO Via Portico 24050 Orio al Serio (BG) T 035-533551 F 035-533922 [email protected] www.ervi.comERVI SRL - MILANO Via Newton, 12 20016 Pero (MI) T 02-33911764 F 02-33911784 [email protected] www.ervi.comERVI SRL - COMOVia Valassina, 21/M 22040 Lurago d'Erba (CO) T 031-698986 F 031-699298 [email protected] www.ervi.com

Veneto CRAVEDI SPA Viale Della Repubblica, 4C 31020 Fontane di Villorba (TV) T 0422-696711 F 0422-307203 [email protected] www.cravedispa.it

Friuli Venezia Giulia EMPORIO RICAMBI ROSSI SPA Via Este, 40/2 33100 Udine T 0432-600114 F 0432-523021 [email protected] www.emporiorossi.it

Trentino Alto Adige INTERSERVICE SPA Via San Sebastian, 4 - Zona Interporto 38121 Trento T 0461-383333 F 0461-383350 [email protected] www.interservice.tn.itTRUCK SERVICE SAS Via Filos, 38 38015 Lavis (TN) T 0461-241915 F 0461-245614 [email protected]

Toscana L.NARDI SRL Via dei Casoni, 3 55016 Porcari (LU) T 0587-484288 F 0587-483077 [email protected] www.lnardisrl.com

Umbria FAI SERVICE UTILITY - DEP. PERUGIA Via delle Segale 06135 Ponte San Giovanni (PG) T 075-8680096 F 075-8682538 [email protected] www.faiserviceutility.comAUTORICAMBI ARCANGELI QUINTO SRL Via E. Setti Carraro, 5/7 06034 Foligno (PG) T 0742-311500 F 0742-311643 [email protected]

Lazio MAURELLI SPA - FROSINONE Via Le Lame, 29 C 03100 Frosinone T 0775-839060 F 0775-838548 [email protected] www.maurelli.it

Abruzzo-MolisePASSERI ALESSANDRO & C. SAS Via Fosso Cavone, 20 65129 Pescara T 085-4312550 F 085-4313123 [email protected]

Campania MAURELLI DISTRIBUZIONE SPA Via S. Salvatore, 30 80026 Casoria (NA) T 081-2587160 F 081-2509798 [email protected] www.maurelli.it

Puglia CONTEGIACOMO AUTOACCESSORI SNC S.P. 231 - KM 4,270 70032 Bitonto (BA) T 080-3714093 F 080-3746602 [email protected] www.carvei.com

Sicilia MAURELLI SPA - CATANIA C. Da Torre Allegra 95121 Catania T 095-591321 F 095-7357307 [email protected] www.maurelli.it

Sardegna FIB SRL Z.I. Predda Niedda Nord - Str. 5 07100 Sassari T 079-262702 F 079-2678585 [email protected]

Rubriche

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Il vice presidente delComitato Centrale dell’Alboin rappresentanza delleassociazioni di categoria,Francesco Del Boca

el rapporto presentato dai“saggi” nominati dal Com-

missario europeo ai Trasporti Kal-las per valutare lo stato del mer-cato comunitario dell’autotra-sporto (vedi anche pag. 14) sonostati presi in considerazione an-che i dati delle analisi dei costi re-lativi alle imprese di autotra-sporto commissionate dal Co-mitato Centrale dell'Albo degliAutotrasportatori. La risposta de-

gli esperti europei è stata chiara:in questo momento il divarionei costi e nelle condizioni del tra-sporto fra Europa dell’Est e Ovestè ancora troppo grande e dun-que il cabotaggio non può esse-re liberalizzato. Finalmente un do-cumento europeo ufficiale men-ziona espressamente problemiquali il dumping sociale e le di-storsioni di mercato. Dirò breve-mente che si parla di nuove for-me di cabotaggio distinte se-condo il loro legame con trasportiinternazionali; di co-responsabi-lità vettore-committentespedi-zioniere; di armonizzazione deicontrolli e sanzioni; di formazio-ne degli autisti”.

I costi di esercizio in Europa

Ho voluto che fossero inoltra-ti a Bruxelles gli studi dell’Albo. Lerisposte non hanno tardato ad ar-rivare: molti degli esperti hannoelogiato la completezza dell’in-formazione. E l’hanno utilizzata.

Il rapporto conferma ad esempiol'analisi dei costi delle imprese diautotrasporto commissionata dalComitato Centrale dell'Albo de-gli Autotrasportatori nel 2008,che dimostrava un forte divariotra costo chilometrico in Italia ne-gli altri Paesi. È stato dimostratoquindi quello che l’Albo ha sem-pre sostenuto, vale a dire che lesue indagini comparative “rap-presentano un importante sti-molo al dibattito nelle competentisedi istituzionali e politiche, ita-liane e comunitarie”. In partico-lare, il documento europeo ri-prende le nostre tabelle sui livel-li e percentuali d’incidenza dei co-sti di esercizio in Italia, Germania,Francia, Spagna, Austria, Slove-nia, Polonia, Ungheria, Romania(con l’Italia purtroppo in testa,con i costi di esercizio più alti). Undato che a noi è sempre parsoscontato, ma che è rilevantissimoche venga adesso comunicato daun documento europeo: “unavoce davvero significativa è ilcosto dell’autista sui costi totali diesercizio, da cui le grandi diffe-renze fra paesi della Vecchia eNuova Europa”. Adesso si fissa fi-nalmente un paletto per le futu-re politiche comunitarie dell’au-totrasporto.

Infine voglio mandare un mes-saggio ai pochi detrattori delComitato Centrale dell’Albo de-gli Autotrasportatori per conto diterzi: tutto ciò che è elaborato eprodotto dal Comitato è fattosolo esclusivamente nell’interes-se delle imprese che ne fannoparte ma in modo molto profes-sionale senza barare come so-stengono coloro che, in perfettamala fede, vorrebbero una cate-goria debole e senza guida perpoterne abusare al fine di au-mentare i propri guadagni.

Confermata l'analisi dei costi delle imprese commissionatadall'Albo nel 2008, che dimostrava un forte divario tra costochilometrico in Italia e negli altri Paesi

L’Europa decide sulCabotaggio. Anchegrazie all’Albo

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Alb

o

N

Rimettiamo in moto l’Italia

Il mondo dell’autotrasporto, con le sue oltre 100mila im-prese, come protagonista della ripresa economica italiana gra-zie al suo ruolo di postino di beni e valori. Questo il senso dellacampagna istituzionale promossa dall’Albo degli Autotra-sportatori, con il patrocinio della presidenza del Consiglio deiMinistri, andata in onda sulle reti Mediaset, con lo slogan “Ri-mettiamo in moto l’Italia”. Ogni giorno l’autotrasporto assi-cura alle famiglie italiane la movimentazione di tutti i beni dicui hanno bisogno. Il costo del trasporto incide in modo irri-sorio sul costo finale dei prodotti, come emerso anche da re-centi inchieste promosse da commercianti e consumatori, maincide invece sulla qualità della vita di tutti i cittadini, che gra-zie all’autotrasporto possono trovare negli esercizi commer-ciali sotto casa prodotti alimentari, farmaceutici e ogni altrobene di utilizzo quotidiano.

La Cam

pagna dell’Albo

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l Comitato Centrale dell’Albodegli Autotrasportatori è l’or-

gano di massima rappresentan-za delle imprese di autotraspor-to e fin dalla sua nascita si è im-pegnato a favore del rilanciodella categoria. Oggi l’Albo, cherappresenta circa 100.000 im-prese di autotrasporto, può van-tare un dialogo costante con leassociazione del trasporto, con lequali vengono pensate e ideatele linee politiche che vengono poisostenute di fronte ai rappre-sentanti della politica. In tale ot-tica il Comitato Centrale ha mes-so a punto un programma di for-mazione ben preciso, per mi-gliorare la professionalità e la qua-lità degli autotrasportatori.

Formazione e qualità L’attività dell’Albo è in continuo

fermento. Il Comitato Centrale hainfatti messo a punto un pro-gramma di formazione conl’obiettivo di portare le imprese diautotrasporto e gli autotraspor-tatori ad essere professionalmen-te più preparati e consapevoli delruolo che viene svolto. È stata cosìattivata una procedura di forma-zione a pieno campo, con corsiche abbracciano diversi ambiti, alfine di dare una conoscenza det-tagliata sia nel settore specifico, sianel proprio settore economico diriferimento, nonché nella logisti-ca. È sempre più importante assi-curare infatti un servizio comple-to da parte delle imprese di au-totrasporto italiane, che devonodiventare più competitive nei con-fronti delle altre imprese, comu-nitarie ed extracomunitarie.

Un altro tema ugualmente im-portante è quello della qualità. An-che su questo ambito l’Albo nelpassato ha svolto un ruolo disupporto per le imprese, metten-

do a disposizione dei fondi idoneiper garantire la certificazione diqualità delle aziende del settore.Le imprese certificate sono inseri-te in apposito elenco consultabi-le sul sito del Comitato Centrale.È attualmente in previsione anchel’elaborazione di un progetto vol-to ad incentivare le imprese allacertificazione di qualità anche invista di sgravi contributivi assi-stenziali a favore delle stesse im-prese.

L’Albo è adesso un soggetto ca-pace di interloquire con le diver-se realtà istituzionali, tanto da ot-tenere che tutti i più importantiprovvedimenti concernenti la ca-tegoria degli autotrasportatoripassassero attraverso il suo Co-mitato Centrale, come è avvenu-to, ad esempio, per l'accesso allaprofessione e per la materia del-le tariffe obbligatorie.

Campagna per la sicurezza Un altro punto sul quale l’Albo

auspica di raggiungere una pienaattuazione è quello della comu-nicazione all’esterno. In questocaso l’intento è quello di far co-noscere meglio alle famiglie ita-liane la figura dell’autotrasporta-tore. Per questo sono state pro-mosse delle campagne per la si-curezza, che hanno anche un ri-svolto sociale: rendere la popola-zione consapevole del ruolo es-senziale svolto dall’autotrasporto.Un servizio che, in caso di inter-ruzione, metterebbe il Paese inuna seria criticità.

È stata infine promossa la rea-lizzazione di una campagna pub-blicitaria che porta l’autotraspor-tatore ad essere considerato comeil vicino di casa, colui che, graziealla sua esperienza, sulla strada cipuò dare un aiuto. Ma anche unapersona che con il suo lavoro, e

con grandi sacrifici, fa sì che benidi prima necessità arrivino pressoospedali, supermercati, negozi. Eda lì sulle nostre tavole.

Tenuta dell’Albo Uno dei compiti principali del

Comitato Centrale è sicuramen-te quello della tenuta dell’Albo Na-zionale degli Autotrasportatori, an-che alla luce delle ultime novitànormative e dell’essenziale rap-porto con il Dipartimento per i Tra-sporti, la Navigazione e i SistemiInformativi e Statistici e tutte le al-tre istituzioni attivando ogni pos-sibile sinergia e collegamento,anche informatico, tra l’Albo stes-so e altre banche dati pubbliche(quali INAIL, INPS, CCIAA) in gra-do di fornire dati di riscontro, alfine della tutela della regolarità delsettore dell’autotrasporto. Al Co-mitato Centrale spetta in conclu-sione il compito, di curare la pub-blicazione dell'Albo Nazionale"delle persone fisiche e giuridicheche esercitano l'autotrasporto dicose per conto di terzi", oltre aquello di indirizzo e coordina-mento in merito alla formazione,tenuta e pubblicazione degli albiprovinciali che nel loro insieme for-mano l'Albo Nazionale

Il vice presidente delComitato Centrale dell’Albo

in rappresentanza delministero delle

Infrastrutture e deiTrasporti, Gabriella Gamba

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I

Il Comitato Centrale ha messo a punto un programmadi formazione ben preciso, per migliorare professionalità e

qualità. Ma il ruolo principale resta la tenuta dell’Albo

Formazione,qualità ma

soprattutto Albo

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’è tempo fino al 3 agosto perpresentare le domande per

ottenere gli sconti sui pedaggi au-tostradali. Il Comitato Centrale del-l’Albo ha infatti approvato nella riu-nione del 20 giugno la delibera cheprevede modalità e termini per lapresentazione delle domande daparte delle imprese, cooperative econsorzi, per l’ottenimento delrimborso parziale dei pedaggi re-lativi ai transiti autostradali effet-tuati nello scorso anno 2011.Come negli anni precedenti, la do-manda va presentata esclusiva-mente in via telematica, sul sito del-

l’Albo Autotrasportatori e riguar-da i pedaggi autostradali esegui-ti con autoveicoli di categoriaEuro2, Euro3, Euro4 o superiori,appartenenti alle classi B, 3, 4 e 5.

Presentazione Quest’anno la domanda an-

dava presentata, a pena di esclu-sione dal diritto alla riduzione, apartire dalle ore 9.00 di lunedì 2luglio e ci sarà tempo fino alle ore14.00 di venerdì 3 agosto 2012.L’entità dello sconto è commisu-rata al volume dell’ammontareannuo di pedaggi pagati dal-l’impresa, cooperativa o consor-zio, con il minimo di 100mila euroe varia secondo gli importi deinuovi scaglioni come indicatonella tabella.

Transiti 2010Sempre nella seduta del 20

giugno scorso, il Comitato Cen-trale ha approvato altre delibe-re relative ai pedaggi, in parti-colare sugli sconti relativi ai tran-siti 2010, per i quali è stata ap-provata la destinazione dellasomma di 98 milioni di euro,l’elenco degli oltre 400 imprese,cooperative e consorzi ammes-si al beneficio e di quelli esclusi.A seguito di tali delibere, alle im-prese aventi titolo potranno es-sere erogati, nei prossimi mesi,gli sconti dei pedaggi 2010 a ti-tolo di acconto e con le seguenti

percentuali per scaglioni di fat-turato. Queste percentuali sonosuscettibili di aumento se –come negli scorsi due anni – ver-ranno stanziati ulteriori fondi peril pagamento delle riduzionicompensate sui pedaggi auto-stradali mediante le prossimeleggi di spesa. Il Ministro dei tra-sporti ha inoltre emanato lanuova direttiva pedaggi per glisconti 2012, che le imprese po-tranno richiedere nel prossimoanno. Sul sito dell’Albo maggioriparticolari.

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Il Comitato Centrale dell’Albo ha approvato la delibera che prevede

i modi e i termini per presentare le domande per ottenere gli sconti sui

pedaggi autostradali 2011

Pedaggi: entro

il 3 agosto le domande

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Gli importi dei nuovi scaglioni Ammontare annuo Percentuale scontoDa 100.000 a 300.000 euro 4,33%Da 300.001 a 800.000 euro 6,50%Da 800.001 a 1.500.000 euro 8,67%Da 1.500.001 a 3.500.000 euro 10,83%Oltre 3.500.000 euro 13%

% per scaglioni di fatturato2,30 % Da 51.646 a 206.583 euro3,46 % Da 206.583 a 516.457 euro4,61 % Da 516.457 a 1.032.914 euro5,76 % Da 1.032.914 a 2.582.284 euro6,92 % Oltre 2.582.284 euro

Sito Albo: la sezione quote e pedaggi

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ministri dei Trasporti dei Paesialpini hanno tenuto a Lipsia la

Conferenza biennale di collabo-razione internazionale “Seguiti diZurigo”, sulla sicurezza dei tun-nel e della circolazione nelle Alpi,sul riequilibrio modale e sulleproblematiche ambientali. Parti-colare delicatezza ha assunto lamateria dei sistemi di gestione deltraffico pesante.

Sotto la presidenza elveticasono stati approfonditi la Borsadei transiti (ACE o BTA), loScambio di diritti di emissione(AETS) e un sistema di pedaggial fine di internalizzare i costi(TOLL+). Un primo studio (Al-batras) aveva confrontato lemisure, ipotizzando soglie (con-tingenti o tariffe) per verificarel’impatto della loro introduzio-ne sui flussi di traffico, i cui ri-sultati sono alla base degli stu-di economico (Effinalp) e dicompatibilità giuridica (Legalp).Per quanto gli effetti comples-sivi risultino in media non elevati,

si avrebbero effetti pesanti spe-cie per il Nord-Italia.

Lo studio EffinalpEffinalp ha valutato le ricadu-

te sulle economie nazionali e re-gionali, sui settori del trasporto(strada e rotaia) e ad alta inten-sità di trasporto (fra cui agricol-tura e industria) e le ripercussionisu occupazione e trasferimentomodale. Gli scenari sono pro-posti agli orizzonti 2020 e 2030,con valori soglia più o meno ri-gidi (cosiddetti “tolleranti” e“restrittivi”). L’analisi evidenziacali del valore aggiunto per il tra-sporto stradale da 189 a 340 mi-lioni di euro (scenari “tollerante”e “restrittivo” 2020) e da 685 a1051 milioni di euro nel 2030.Per gli altri settori, il calo nel2020 va da 306 a 597 milioni dieuro e nel 2030 da 847 a 1496milioni di euro. Gli oneri addi-zionali, nel settore dell’energia emanifatturiero, sono dello 0,1%del valore aggiunto nel 2020 e

dello 0,25% nel 2030. Il tra-sporto stradale oscilla nel 2020fra 0,45 e 0,83% e nel 2030, fra1,7 e 2,6%.

Gli impatti regionali mostranouna perdita di valore aggiunto piùalta in Germania e Italia. Al 2020,nel Nord Italia, l’autotrasportoavrebbe oneri sopra l’1% (la pro-vincia di Bolzano l’1,98%). Glioneri relativi massimi del settoreenergia e manifatturiero nel NordItalia, Toscana, Calabria e Cam-pania sarebbero, in media, sopralo 0,08%, ma il Friuli Venezia Giu-lia raggiungerebbe lo 0,4%. Il mo-dello dinamico mostra al 2020(scenario tollerante), un calo del PILdi circa 700 milioni di euro (circa0,05%) e al 2030 (scenario re-strittivo), un calo di 4000 milioni(circa 0,25%). Il calo dell’occupa-zione nel 2020 sarebbe di 20.000posti, circa 0,09% (scenario tol-lerante) e nel 2030 (scenario re-strittivo), di 80.000 posti (circa0,35%). L’Italia sarebbe la più col-pita (il calo negli altri Paesi si at-

Valichi alpini: passala linea italiana.Limitazioni rinviate

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Dagli studi presentati nel corso degli incontri dei “seguiti di Zurigo” emergono conseguenze pesanti per l’economia.Dubbi anche sulla compatibilità giuridica

La conferenza di Lipsia

di Camillo Lobina

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testerebbe, in media, sullo0,06%). L’export arretrerebbe dicirca 0,5%. Lo studio ritiene cheI‘impatto possa essere ridotto conmisure di accompagnamento, adesempio incentivi o deroghe.

Lo studio LegalpLegalp, invece, ha incentrato

l’analisi sul diritto dell’Ue, accor-di internazionali e normative na-zionali, rilevando che ACE eAETS presentano vari aspetti di in-compatibilità giuridica. TOLL+, in-vece, ha più limitati profili di di-vergenza con il quadro legale. Perl’ordinamento italiano è stato ri-levato il possibile contrasto con di-sposizioni di legge, obblighi con-

tratti con entità giuridiche e ac-cordi sull’autotrasporto. Lo studioformula anche raccomandazionisu come attenuare i profili di con-trasto giuridico.

In ogni caso, l‘impiego di ACEo AETS risulterebbe di difficile giu-stificazione, salvo che nell’ordi-namento svizzero. L’adozionenell’Arco alpino B+ (Ventimiglia- Tauro), e non sull’intero Arco, sa-rebbe fonte di deviazione del traf-fico verso Est, con spostamentodelle emissioni. AETS riguarda leemissioni di CO2, ma non quel-le prodotte al di fuori dell’area,mentre la CO2 non è un’inqui-nante locale, ma “globale”. Unadifferenza di trattamento emer-ge fra i tragitti che non valicanola “linea alpina principale” (nonassoggettati al sistema) e quelli in-terni all‘arco alpino e poichél’obiettivo può essere ottenutocon misure meno restrittive (es.:con tariffe), AETS e ACE viole-rebbero il principio di proporzio-nalità. Infine, l‘accordo sui tra-

sporti terrestri Svizzera - Ue nonconsente, salvo emendamenti, ilcontingentamento dei trasporti.

Le due misure richiederebberomodifiche normative, perfino co-stituzionali e la prova della minorerestrittività graverebbe su chi in-tende avvalersene, che deve in-dicare alternative di trasporto ecriteri congrui dei valori soglia peri valichi. TOLL+, strumento tarif-fario, non operando una regola-zione/riduzione diretta del traffi-co, necessiterebbe di minori ade-guamenti.

Obiettivi futuriI ministri hanno ribadito gli

obiettivi di sicurezza e sostenibi-lità dei trasporti transalpini e la va-lenza dei concetti di intermoda-lità e comodalità. Rimarcata la cri-si in atto e la specificità delle eco-nomie dei Paesi alpini, condizio-nate dagli itinerari transfrontalieri,è stato confermato l’interessead interventi graduali di gestionedel traffico pesante, per produr-re, nel lungo periodo, un trasfe-rimento modale significativo, sedel caso con misure limitative,previa, comunque, creazione diinfrastrutture e servizi alternativi.

I mandati del prossimo bien-nio riguardano, nel breve, l’ap-profondimento di TOLL+, (conEurovignette), con focus sullespecificità dei Paesi e sull’area diapplicazione (studiata, finora,per l’Arco alpino B+) per evita-re i traffici di aggiramento. Peril medio/lungo termine, invece,si verificherà la praticabilità diuna road – map, all’orizzontedal 2020 al 2025/30, per l’even-tuale introduzione di sistemipiù incisivi.

Il Processo di Zurigo, ormai,opera da più di un decennio, connegoziati complessi a causa de-gli interessi contrapposti. Svizze-ra e Austria, Paesi di transito, maanche Francia, mirano a ridurre iltraffico pesante. La Germaniaha preoccupazioni simili a quel-le italiane, ma non coincidenti, es-sendo le Alpi per essa una diret-trice importante, ma non vitale.

L’adesione dell’ItaliaL’Italia ha aderito ai “Seguiti”

per fornire apporti su temi fon-damentali come sicurezza e pro-mozione dell’alternativa modale.L’adesione ha consentito di stem-perare le iniziative dei Paesi cen-trali, propensi anche a misure uni-laterali incidenti sul traffico pe-sante, permanendo, in tali casi,solo le azioni, di esito non scon-

tato, in Corte di Giusti-zia (come fatto, adesempio, per i “divie-ti settoriali”). Il coin-volgimento ha per-messo di mitigare leaspirazioni di taliPaesi e di rinviarlenel tempo, nono-stante mandati impe-gnativi. Malgrado i pro-fili di fondo apprezzabilidei “Seguiti” (sicurezza,ambiente, riequilibrio moda-le etc.), le misure sarebbero gra-vose e la loro eventuale attua-zione non potrà prescindere dal-la radicale evoluzione delle con-dizioni dei trasporti alternativi.

La linea italiana, che ha prete-so indagini serie sulle conse-guenze, si è rivelata proficua, con-sentendo di differire azioni datequasi per scontate e di procede-re ad approfondimenti congiun-ti, con risultati di obiettività mag-giori, pur con i rilievi critici pre-messi al Rapporto Effinalp. Èemersa così la criticità delle misuredi “contingentamento”, con uti-li spunti per la redazione della Di-chiarazione ministeriale, ampia-mente revisionata rispetto allaproposta della presidenza. Na-turalmente, nel procedere deinegoziati, si palesano difficoltàoggettive, stante le aspettative di

risultato dei Paesi, con esiti al mo-mento non prevedibili. Prudenzavuole che le imprese nazionali ditrasporto, nonostante la crisi,mettano in conto la necessità dicambiamenti organizzativi e lo-gistici, almeno nel medio - lungotermine, per mettersi nelle con-dizioni di affrontare eventualinuovi scenari. Il principio europeodella libera circolazione dellemerci, infatti, viene sempre più aconfrontarsi con altri principi dirango similare.

La Dichiarazione di Lipsia,con i mandati per i gruppi di la-voro, e i Rapporti finali degli stu-di, possono essere consultatinel sito del MIT, all’indirizzowww.mit.gov.it, autotrasporto,merci, argomenti.

Seguiti di Zurigo:la storia

Il Processo “Seguiti di Zurigo” è stato costituito il 30 no-vembre 2001, su iniziativa della Svizzera, in base alla “Di-chiarazione congiunta di Zurigo per il miglioramento dellasicurezza dei trasporti, in particolare nelle gallerie della re-gione alpina”, adottata in conseguenza dei gravi incidentioccorsi nei trafori alpini del Monte Bianco, San Gottardo edei Tauri.

L’organismo comprende i Ministri dei trasporti di Germa-nia, Austria, Francia, Italia, Svizzera, Slovenia e ora ancheLiechtenstein. La Commissione europea partecipa come “Os-servatore”.L’organismo opera con la seguente struttura:• Conferenza dei Ministri (biennale), con presidenza a

turno dei paesi;• Comitato direttivo, che coordina lo svolgimento dei lavori;• gruppi di lavoro specifici articolati per materia:a) Comitato consultivo, per lo studio dei sistemi di gestione

del traffico pesante transalpino – coordinato dall’Austria;b) Gestione degli incidenti – coordinato dalla Svizzera;c) Mobilità nella regione (Raccolta dati statistici) - coordinato

dall’Italia;d) Sicurezza delle gallerie ferroviarie – coordinato dalla

Francia.e) Situazione ambientale (da costituire in base alla Dichiara-

zione di Lipsia).

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prodotto economico di 27,5miliardi di euro (il 32,3% diquello dell’intero autotrasportomerci nazionale) composto perl’87% dal conto proprio (23,9miliardi) e per il 13% dal con-to terzi (3,6 miliardi).

Linee d’azioneIl primo problema analizzato

dalla Consulta è la mancanza diun piano unico che regoli la di-stribuzione urbana. Per ovvia-re a questa situazione sononecessari ambiti di intervento enorme di indirizzo centrale,

che nel rispetto delle autono-mie locali garantiscano unabase nazionale di intervento. Lalinea d’azione riguarda innan-zitutto provvedimenti normati-vi di diretta competenza stata-le, con specifici interventi legi-slativi, tra cui l’emendamentoper l’articolo 2, comma 2, deldisegno di legge di riforma delCodice della Strada (AC 4662- Delega al Governo per la re-visione e il riordino della disci-plina concernente la motoriz-zazione e la circolazione stra-dale), in corso di esame inCommissione.

Scopo dell’emendamento è“applicare alla pianificazione deltraffico delle merci nei centriabitati i principi e gli obiettivi […]volti a favorire la definizione di si-stemi di mobilità urbana dellemerci meno differenziati territo-

rialmente, più efficienti, efficacie sostenibili”. Fondamentali iprincipi cui si ispira: - promuovere un coordina-

mento concertato su scalaregionale;

- affermare la neutralità degliinterventi (operatori pubblicio privati);

- contemperare le esigenze diapprovvigionamento dellemerci con gli obiettivi di ri-duzione del traffico e dell’in-quinamento atmosferico;

- coinvolgere gli operatori in-teressati alla distribuzione ur-bana nella redazione dei pia-ni urbani e di traffico dellamobilità;

- regolamentare la distribuzio-ne urbana secondo criteri pre-mianti o penalizzanti in fun-zione degli standard emissividei veicoli;

- stimolare il graduale rinnovodel parco veicolare verso piùelevati standard tecnologici;

- prevedere la facoltà, per imezzi rispondenti ai citati cri-teri premianti, di utilizzareassi viari di scorrimento dedi-cati alle merci;

- promuovere e presidiare reti dipiazzole per il carico/scarico suaree liberate da sosta di auto.Una seconda linea di azione

si concentra poi sulle misure diorientamento e incentivazio-ne rivolte ai singoli enti localicompetenti, “attraverso la su-bordinazione della possibilità diaccesso ai finanziamenti per lamobilità sostenibile, resi di-sponibili dalle AmministrazioniCentrali, all’approvazione edadozione di un Piano della Di-stribuzione Urbana, coerentecon le linee guida”.

o scorso mese vi abbiamoillustrato le quattro propo-

ste approvate dalla Consulta,che ricordiamo ha il compito dilavorare al Piano nazionale del-la logistica per un rilancio delsettore, e che il presidente Bar-tolomeo Giachino ha presen-tato al ministro Passera.

Prendiamo ora in esame laprima di queste proposte, cheriguarda la distribuzione urba-na delle merci.

Il 70% del PIL europeo vieneprodotto all’interno delle città,congestionarle significa bloccareil flusso veicolare ed economi-co. Per questo diventa fonda-mentale un piano logistico na-zionale che regoli lo scarico-ca-rico merci nei centri urbani,che in Italia ammonta a 606 mi-lioni di tonnellate e a 12,5 mi-liardi di ton/km l’anno, con un

L

Una delle quattro proposte approvatedalla Consulta e presentate al Governo

riguarda la mobilità urbana. Le lineeprevedono provvedimenti normativi e incentivi agli enti locali competenti

Merci: pianounico per la

distribuzionein città

Consu

lta

di Elisa MuziE i centri urbani diventano smart

Tanti gli eventi che nell’ultimo mese hanno focalizzato, intutta Italia, l’attenzione su una nuova idea di mobilità soste-nibile e su un accesso regolamentato e intelligente ai centriurbani. A cominciare dalla prima edizione di Torino Smart City,serie di incontri all’insegna del miglioramento del centro ur-bano che ha fornito anche l’occasione di confronto tra il set-tore del trasporto merci e le case costruttrici di veicoli elettrici(tra cui Iveco). Anche Napoli ha accolto i concetti di innova-zione e cambiamento con la settima edizione del MobilityTech, dove hanno trovato ampio spazio dibattiti sui sistemi ei veicoli per la mobilità e i trasporti, pubblici e individuali.

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AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22,00-06,00 15/8 00,00-22,00 - - - -GERMANIA 07,00-20,00 00,00-22,00 - - - - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - 14/8 21,30-24,00 15/8 08,00-22,00 - -POLONIA 08,00-14,00 08,00-22,00 - il venerdì 18,00-22,00 15/8 18,00-22,00 15/8 08,00-22,00PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00-21,00 14-15/8 18,00-21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - 15/8 06,00-22,00 - - - -REPUBBLICA CECA 07,00-11,00 15,00-21,00 - il venerdì 15,00-21,00 - - - -SLOVACCHIA 07,00-19,00 00,00-22,00 - 29/8 00,00-22,00 - - - -SLOVENIA 06,00-16,00 08,00-22,00 - 15/8 08,00-22,00 - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 1/8 00,00-24,00 2/8 00,00-05,00 - -UNGHERIA 15,00-24,00 00,00-22,00 - 19/8 22,00-24,00 20/8 00,00-22,00 - -FRANCIA 07,00-19,00* 00,00-22,00 - 14/8 22,00-24,00 15/8 00,00-24,00 - -GRECIA - 15,00-22,00 - il venerdì 16,00-21,00 15/8 16,00-23,00 - -CROAZIA 04,00-14,00 12,00-23,00 - 3/8 15,00-23,00 15/8 14,00-23,00 - -

domenica notte giorni di restrizionesabato

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22,00-06,00 - - - - - -GERMANIA 07,00-20,00 00,00-22,00 - - - - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - - - - - - -POLONIA 08,00-14,00 08,00-22,00 - il venerdì 18,00-22,00 - - - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00-21,00 - - - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - - - - - - - -REPUBBLICA CECA 07,00-11,00 15,00-21,00 - il venerdì 15,00-21,00 4/7 15,00-21,00 5/6 07,00-22,00SLOVACCHIA 07,00-19,00 00,00-22,00 - 05/7 00,00-22,00 - - - -SLOVENIA 06,00-16,00 08,00-22,00 - - - - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 31/7 22,00-24,00 - - - -UNGHERIA 15,00-24,00 00,00-22,00 - - - - - - -FRANCIA 07,00-19,00 00,00-22,00 - 14/7 00,00-24,00 7-13/7 22,00-24,00 - -GRECIA - 15,00-22,00 - il venerdì 16,00- 21,00 - - - -CROAZIA 04,00-14,00 12,00-23,00 - - - - - - -

domenica notte giorni di restrizionesabatoluglio

agosto

Divieti di circolazione Paesi Europei

Scadenze e divietiDOM 1 LUN 2MAR 3MER 4GIO 5VEN 6SAB 7DOM 8LUN 9MAR 10MER 11GIO 12VEN 13SAB 14DOM 15LUN 16MAR 17MER 18GIO 19VEN 20SAB 21DOM 22LUN 23MAR 24MER 25GIO 26VEN 27SAB 28DOM 29LUN 30MAR 31

7-24

7-247-23

7-23

7-23

7-24

7-24

7-2314-23

7-24

luglioBLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate conpaesi Black List nel mese di giugno.

IRPEF-IVA-IRAP Presentazione delladichiarazione da parte dei soggetti nonobbligati all'invio telematico.

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente.Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente.

IRPEF INPS ritenute d'acconto econtributi relativi al mese precedente.

IRPEF IRES IVA IRAP Versamento del saldo e dell'acconto con maggiorazione 0,40%.

CCIAA Pagamento dei diritti alle Cameredi Commercio con maggiorazione0,40%.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese giugno o del 2° trimestre.

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate conpaesi Black List nel mese di giugno o del 2°trimestre.

IRPEF Invio telematico del Modello 770.

MER 1GIO 2VEN 3SAB 4DOM 5LUN 6MAR 7MER 8GIO 9VEN 10SAB 11DOM 12LUN 13MAR 14MER 15GIO 16VEN 17SAB 18DOM 19LUN 20MAR 21MER 22GIO 23VEN 24SAB 25DOM 26LUN 27MAR 28MER 29GIO 30VEN 31

7-240-2316-24

14-23

7-23

7-23

7-23

7-24

7-24

7-2316-23

7-24

agosto

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente.Liquidazione dell’imposta relativa al mese precedente o al 2°trimestre.

IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente o al 2°trimestre e 2° acconto deicontributi dovuti sul minimale di redditoda parte degli artigiani.

INAIL versamento rata.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativi alleoperazioni del mese luglio.

BLACK-LIST Invio della comunicazionerelativa alle operazioni effettuate conpaesi Black List nel mese di luglio.

*dal 25 agosto l'orario cambia dalle 22,00 alle 24,00

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Divieti di circolazione Paesi Europei

luglio/agosto/settembre2012

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22,00-06,00 - - - - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - - - - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - - - - - - -POLONIA - - - 1/9 08,14,00 2/9 08,00-22,00 - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - il venerdì 18,00-21,00 - - - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - - - - - - -REPUBBLICA CECA - 15,00-21,00 - 28/9 15,00-21,00 - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - 1/9 00,00-22,00 15/9 00,00-22,00 - -SLOVENIA 06,00-16,00 08,00-22,00 - - - - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - - - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - - - -GRECIA - 15,00-22,00 - fino al 15/9 il venerdì 16,00-21,00 - - - -CROAZIA 04,00-14,00 12,00-23,00 - - - - - - -

domenica notte giorni di restrizionesabatosettembre

SAB 1DOM 2 LUN 3MAR 4MER 5GIO 6VEN 7SAB 8DOM 9LUN 10MAR 11MER 12GIO 13VEN 14SAB 15DOM 16LUN 17MAR 18MER 19GIO 20VEN 21SAB 22DOM 23LUN 24MAR 25MER 26GIO 27VEN 28SAB 29DOM 30

7-247-23

7-24

7-24

7-24

7-24

settembre

IVA Invio telematico dei dati relativi alledichiarazioni d'intento ricevute nel meseprecedente. Liquidazione dell’impostarelativa al mese precedente.

IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

MODELLI INTRA Presentazione per viatelematica dei Modelli INTRA relativi alleoperazioni del mese agosto.

in vigore dal 1° luglio il nuo-vo calendario dei divieti di cir-colazione dei mezzi pesanti peril 2012 già pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 139 del 16 giu-gno 2012

A seguito della modifica delRegolamento d’esecuzione delCodice della Strada è stata abo-lita la specifica previsione di di-vieto nei giorni precedenti o suc-cessivi ai festivi e prefestivi. Inparticolare, il nuovo calendarioha abolito le seguenti giornatedi divieto:venerdì 6, 13 e 20 luglio, in cuierano previsti divieti dalle ore 16alle ore 23;venerdì 7 dicembre, in cui eraprevisito il divieto dalle 16 alle 22Inoltre è stato ridotto l’orario deldivieto di sabato 22 dicembredalle 8.00 alle ore 14.00 (primaera 8.00-22.00).

Pubblicato il nuovo calendario dei divieti di circolazione

Il decreto pubblicato in Gazzetta

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in materia avevano francamen-te glissato sul tema (addirittura,erano stati tolti dalla versione fi-nale dell’attuale Libro Bianco suiTrasporti). Le raccomandazioni siconcentrano sui benefici econo-mici, sociali e ambientali neces-sari nel mercato del trasporto sustrada, laddove le operazioni dicabotaggio sono ancora limita-te a circa il 2% di tutte le ope-razioni di trasporto nazionaleper conto terzi.

Le eventuali aperture devonoessere “graduali” e “flessibili”,ed avvenire all’insegna dell’ar-monizzazione dei costi: questoè il nocciolo duro del rappor-to.L’approccio deve essere ac-compagnato da misure volte agarantire sufficienti forze lavo-ro, la corretta applicazione del-le norme e la promozione del-l’innovazione, fra cui:

• ripristinare l'attrattività del la-voro di autista (carenza di au-tisti che siano inoltre profes-sionalizzati);

• garantire condizioni di con-correnza leale, attraversoun’applicazione trasparente eefficiente delle norme;

• ripensare il cabotaggio e ob-bligare coloro che effettuanoattività di cabotaggio noncollegate con trasporti inter-

nazionali ad applicare la me-desima legislazione in mate-ria di lavoro del loro concor-rente locale secondo gli stes-si principi contenuti nella di-rettiva sul distacco dei lavo-ratori;

• promuovere l'innovazione nelsettore dei trasporti su stradaper conseguire l'obiettivo diun trasporto di merci su stra-da più efficiente e sostenibile.

TIR151-201214

L’autotrasporto comunitario deve ancorasvilupparsi in modo armonizzato

e il cabotaggio non può ad oggi essereliberalizzato. Le conclusioni del Gruppo

europeo di “saggi” voluto da Kallas

Mercato ecabotaggio:non è tempo

di aprire

Specchietti: buoni i risultati della direttiva

La Commissione europea ha sottolineato in una relazione ilsuccesso della campagna contro gli angoli ciechi e la bontà dei ri-sultati ottenuti con l’introduzione della direttiva 2007/38/CE sul-l’installazione a posteriori di specchi sui veicoli commercialipesanti. Sono circa 3,7 milioni i veicoli sul territorio dell’UE chenel 2009 risultano essere stati attrezzati a posteriori in conse-guenza della direttiva. Il numero di decessi causati dagli incidentistradali risulterebbe notevolmente diminuito negli ultimi dueanni, anzi le cifre sarebbero addirittura migliori del previsto: ilnumero reale di vittime di questo tipo di incidenti è diminuito del27,5% fra il 2005 e il 2009, laddove le stime si attendevano il21,5% nello stesso periodo. Il documento evidenzia anche cheper ridurre ancora di più i pericoli legati agli angoli ciechi sareb-bero necessarie ulteriori provvedimenti su dispositivi di visioneassistita, sensori e segnali o anche lunghi specchi lungo l’infra-struttura stradale. La CE insiste inoltre sull’importanza delle for-mazione. Ricordiamo che l’Italia ha recepito la norma nel marzodel 2008.

Euro

pa

di Marco Tempestini

l Gruppo ad alto livello di rap-presentanti del mondo acca-

demico, incaricato dal Commis-sario europeo ai Trasporti Kallasnel giugno del 2011 di redigereuna relazione sulla situazionedel mercato comunitario del tra-sporto di merci su strada, ha fi-nalmente presentato le sue rac-comandazioni, dopo un anno diconsultazioni con le parti inte-ressate e di ricerche.

Il gruppo ritiene che una gra-duale apertura del mercato pos-sa potenzialmente aumentarela flessibilità delle operazioni e lacompetitività sui mercati nazio-nali: questo però deve avvenirerispettando la concorrenza lealeed evitando il dumping sociale.Queste affermazioni sono già digrandissima importanza, dal mo-mento che sinora i documenti uf-ficiali della Commissione europea

I

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TIR151-2012 15

Due tipi di cabotaggioL'apertura del cabotaggio nel-

la sua forma attuale non vieneconsiderata in grado di raggiun-gere quanto auspicato dai saggi. Il gruppo raccomanda dunquel'introduzione di due diversi tipidi cabotaggio:- connesso (linked cabotage), li-

mitato a un breve periodo ditempo e collegato (connesso,appunto) ad un trasporto in-

ternazionale. I trasporti di ca-botaggio sarebbero limitati aquattro giorni dal momento diattraversamento della frontie-ra del Paese in cui il cabotag-gio deve essere effettuato;

- non connesso (non-linkedcabotage), indipendentemen-te dal trasporto internaziona-le esistente e che dovrebbe es-sere soggetto a una procedu-ra di registrazione per assicu-rare che i conducenti coinvol-ti rispettino le norme in mate-ria di diritto del lavoro applicatedal loro concorrente locale.Vediamo in dettaglio il cabo-

taggio “non connesso”, dal mo-mento che questa dovrebbe es-sere la forma “fisiologica” di ca-botaggio, il cabotaggio puro esemplice. Per tali operazioni, e inlinea con la direttiva sul distac-co dei lavoratori, le condizioni

fondamentali (retribuzioni, diritti,contributi, etc). devono essereapplicate in modo efficace atutte le operazioni di trasportonazionale e senza riguardo allacondizione del rapporto con-trattuale tra l'operatore e il de-stinatario finale della merce/com-mittente. In altre parole, non im-porta quale forma contrattualel'operazione abbia (ad esempiotramite spedizionieri, sub-ap-

paltatrici o nessuna) - le condi-zioni principali del distacco dei la-voratori devono essere applica-te. Le operazioni di cabotaggiodovranno essere limitate a 50giorni all'anno e purché sianoimpiegati veicoli Euro5. Nel casoin cui i veicoli siano di classe diemissioni inferiore il numero digiorni dovrebbe essere limitatoa 30 (il sistema riprende il mec-canismo che lega le quote di per-messi al tipo di mezzo nellaCEMT/ITF). Inoltre, il vettore do-vrebbe essere soggetto a pre-re-gistrazione in specifico database nel Paese dove effettuaviaggi, con gravi sanzioni incaso di violazioni.

La co-responsabilità della filiera

Altro fatto notevolissimo èche, per la prima volta in anni di

discussioni a Bruxelles, si parla dico-responsabilità di filiera.

Partendo dalla norma già esi-stente del regolamento n.561/2006 sulla co-responsabili-tà quanto al rispetto dei tempidi guida e di riposo di “impre-se, caricatori, spedizionieri, ope-ratori turistici, i capifila, subap-paltatori e agenzie di colloca-mento di conducenti...”, i sag-gi chiedono non solo che talenorma venga fatta rispettare(dunque controlli effettivi e ar-monizzati) ma anche che vengaestesa alle altre norme vigenti inmateria di autotrasporto. Anche

il cabotaggio (come già avvienein Germania) e tutte le altre di-sposizioni che vigono sul terri-torio nazionale... “Questo in-coraggerà la legalità, la coope-razione ed il dialogo tra le par-ti stimolando una maggiore ef-ficienza” dicono i saggi.

Prossime tappeLa relazione del gruppo ad

alto livello si inserirà nella rela-zione che la Commissione devepubblicare entro la fine del2013 sulla situazione del mer-cato del trasporto di merci sustrada nell'UE.

Megacamion: le precisazioni di Kallas

Ulteriori precisazioni sull'ammissibilità della circolazione deimegacamion (mezzi più lunghi di 18.75 metri) sono arrivate dalCommissario europeo ai Trasporti Kallas al Consiglio dei Mini-stri UE e al Parlamento europeo. Tre deroghe consentirebberol'impiego dei Gigaliners: trasporto che non possa essere effet-tuato con carichi più piccoli, progetti pilota e veicoli modulari.Quest'ultima è l'ipotesi più problematica. L’uso dei veicoli mo-dulari (ad oggi impiegati in Paesi nordici come Svezia e Fin-landia), potrebbe essere consentito in altri stati transfrontalieri,ma solo se l'infrastruttura sia in grado di sostenerli e se il lorouso non generi una concorrenza sleale. Il Commissario ha spie-gato chiaramente che spetta solo agli Stati membri la decisionese consentire o meno questi mezzi all'interno del loro Paese.

L'approccio di Kallas ha suscitato le proteste del Parla-mento europeo, invero più per motivi di forma che di so-stanza: l'accusa è di essere stati scavalcati e di causare ancorapiù incertezza giuridica, dal momento che il Commissarioavrebbe interpretato nel 2010 la direttiva 96/53 sui pesi e di-mensioni in modo esattamente contrario (nel senso cioè chequesti mezzi non possono attraversare le frontiere) . Allostato delle discussioni, i cambiamenti attesi alla direttiva po-tranno riguardare probabilmente solo le performance aero-dinamiche e non modifiche normative radicali né interventilegislativi nuovi.

Tachigrafo: arriva il si del Parlamento

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cuialcuni eurodeputati hanno chiesto l’introduzione di tachi-grafi intelligenti sui camion per contrastare la concorrenzasleale e allo stesso tempo migliorare la sicurezza stradale.Dal 2020, infatti, tutti i veicoli pesanti dovranno avere un si-stema di tecnologie satellitari collegate al tachigrafo, alloscopo di registrare con precisione l’inizio e la fine di un per-corso. A giugno la Commissione Trasporti del Parlamento eu-ropeo ha approvato la sua relazione sulle modifiche alregolamento sul tachigrafo digitale proposto dalla Commis-sione Ue lo scorso luglio con l’obiettivo di sfruttare le nuovetecnologie come il GPS, rendere più difficile le frodi e ridurregli oneri amministrativi per le imprese di autotrasporto. Nelprossimo numero di TIR il tema verrà approfondito più neldettaglio.

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on l’inizio dell’estate sonoarrivate anche diverse

buone notizie per l’autotra-sporto italiano. A partire dal re-cupero di cinque giornate perquanto riguarda i divieti di cir-colazione fino alla decisione delGoverno di sospendere l’en-trata in vigore del Sistri fino al30 giugno del prossimo anno.Ma è stato soprattutto il di-battito sui costi minimi, per iquali era atteso il pronuncia-mento del Tar del Lazio, ad at-trarre l’attenzione delle asso-ciazioni di categoria in questo

primo periodo estivo. Ma ve-diamo nel dettaglio i vari prov-vedimenti.

Costi minimi: il rinvio del Tar

Il 28 giugno doveva essere ungiorno importante per le sortidell’autotrasporto italiano. In-vece il Tar del Lazio ha rinviatoal prossimo 25 ottobre la di-scussione sui costi incomprimi-bili per la sicurezza - per i qua-li Confindustria, Confetra e An-titrust avevano chiesto la so-spensione - sia in relazione alledelibere assunte dall’Osserva-torio a novembre che sulla com-patibilità della norma con i prin-cipi comunitari ed europei. Lenorme sui costi di sicurezzaquindi restano in vigore. Vedia-mo cosa ne pensano le principaliassociazioni di categoria.

Unatras“Il Tar del Lazio ha confer-

mato la bontà del meccanismodi determinazione dei costi sta-bilito dall’Osservatorio sui costiminimi dell’autotrasporto e, piùin generale, ha riconosciuto le fi-nalità di tutela della sicurezzastradale e sociale fortemente vo-lute e difese dalla categoriadell’autotrasporto per garantireuna sana competitività e com-battere il dumping sociale e losfruttamento - ha sottolineato ilpresidente di Unatras, FrancescoDel Boca -. Senza i costi minimil’Italia rischia di diventare terradi nessuno in cui combattereuna guerra fra poveri, italiani estranieri, per il trasporto al prez-zo più basso e svincolato daqualunque regola. Non è con legare al ribasso che l’Italia potràrecuperare competitività, bensì

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Polit

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Intanto il Governo decide la sospensione del Sistri e il recupero

di cinque giornate di divieti di circolazione. Sospeso il fermo

di TrasportoUnito

Costi minimi: il Tar rinvia

tutto ad ottobre

di Lucia Angeloni

con la qualità del trasporto in unmercato libero, senza disfunzionie nel pieno rispetto della lega-lità”.

Legacoop“Non vogliamo fare trionfali-

smi o cantare vittoria. Prendia-mo atto della scelta del Tar dirinviare ad ottobre ogni deci-sione sui costi minimi di sicu-rezza, una decisione che nonsconfessa ciò che è stato fattoin Osservatorio- ha sottolineatoAlessandro Massarelli, respon-sabile Trasporto Legacoop Ser-vizi -. Continueremo nelle sediopportune a fare il nostro lavo-ro e ad aggiornare le tabelle, al-meno fino a che non verrà pre-sa una decisione contraria”.

Anita“Quello che conta per le

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Natale Callipari*

All’udienza del 28 giugnodinnanzi alla Sezione Terza -ter del Tar del Lazio, sono sta-ti discussi, in via cumulativa, idiversi ricorsi promossi dallacommittenza organizzata (e daultimo dall’Autorità Antitrust)contro le delibere dell’Osser-vatorio della Consulta che, apartire dal novembre del 2011,in attuazione dell’art. 83 bisdel d.l. 112/2008 (convertitocon l. 133/08), hanno fissatole tabelle dei costi incompri-mibili di sicurezza dell’auto-trasporto di merci.

Il confronto tra le parti si èconcentrato in via prelimina-re sugli effetti sulla materiadel contendere della recentedelibera dell’Osservatorio del-la Consulta del 13 giugnoscorso, con la quale è stata di-sposta la revoca della prece-denti statuizioni attualmentesub iudice.

I ricorrenti hanno nell’oc-

casione insistito per la so-spensione delle delibere im-pugnate, giustificando taleloro posizione con l’asserita ir-retroattività della revoca di-sposta dall’Osservatorio, laquale, a loro dire, lascerebbein vita le impugnate statui-zioni sui costi di sicurezza inrelazione ai contratti e ai con-tenziosi ai quali si applichinoin ragione del tempo.

L’avvocatura dello Stato,in rappresentanza del mini-stero delle Infrastrutture edei Trasporti, unitamente allenumerose organizzazioni tra-sportistiche intervenute adopponendum, ha, invece, ec-cepito la sopravvenuta cessa-zione della materia del con-tendere, opponendosi in ognicaso all’accoglimento del-l’istanza cautelare avversaria,di cui ha contestato la man-canza dei presupposti richie-sti dalla legge.

Costi minimi: perché il Tarha rinviato la decisione

imprese in questo momento èla chiarezza - ha affermatoGiuseppina Della Pepa, segre-tario generale di Anita -. Per-tanto, se il rinvio ad ottobre delgiudizio del Tar sui costi mini-mi servirà a fre chiarezza su untema che col passare del tem-po rischia solo di distogliere l’at-tenzione da quelli che sono ireali problemi delle imprese, al-lora attenderemo.

L’importante è non perdere divista le priorità del Paese chesono crescita, sviluppo e com-

petitività, poiché con un’eco-nomia in recessione e il conse-guente calo dei volumi e deitraffici, di certo non basterà unasentenza per rilanciare l’auto-trasporto italiano”.CNA-Fita

“Rilanciamo un dialogo conla committenza per trasfor-mare l’83-bis in una concretapiattaforma di regolazione con-divisa, che porti l’intera filierafuori dalle secche dell’impasseistituzionale che l’attuale im-pianto ha generato”. Questo

Ecobonus: sbloccare al più presto le risorse

Sblocco per i fondi Ecobo-nus 2010 e 2011 e prolunga-mento per il 2012 e gli anni avenire. E’ quanto ha chiestol’europarlamentare del PDDebora Serracchiani in un’in-terrogazione parlamentarealla Commissione europea. IlCommissario europeo per laConcorrenza Joaquin Almu-nia ha risposto che la notifi-ca del regime Ecobonus èconsiderata ancora incom-pleta e che l'ultima richiestadi informazioni supplemen-tari è stata inviata alle auto-rità italiane il 16 maggio2012. Solo una volta che tut-te le informazioni necessariesaranno pervenute, la Com-missione adotterà una deci-sione il prima possibile. La ri-sposta ha spinto Unatras adinviare una lettera inviata alministro delle Infrastrutture

e Trasporti, in cui viene ri-cordato che “a distanza diquasi due anni, l’autotra-sporto è ancora in attesa diottenere il contributo previ-sto e finanziato da una leggedello Stato ed è avvilenteapprendere, attraverso la ri-sposta fornita dal commis-sario Almunia che la Com-missione europea non ha an-cora deciso se prorogare lamisura perché le autorità ita-liane non hanno ancora in-viato le informazioni richie-ste”. Unatras ha concluso lalettera chiedendo “un auto-revole e deciso interventoaffinché la situazione sia ve-locemente risolta, consen-tendo così alle imprese diautotrasporto di poter be-neficiare almeno delle risor-se che erano già state stan-ziate” .

*Consulente giuridico del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori

Sebastiani presidenteAutorità dei Trasporti

La nuova Autorità dei Tra-sporti ha adesso un suo pre-sidente.

È Mario Sebastiani, nomi-nato presidente dell’Autoritàai primi di giugno, dal Consi-glio dei Ministri, su propostadel ministro per lo SviluppoEconomico e Infrastrutture eTrasporti Corrado Passera.Membri della stessa Autoritàsono stati nominati PasqualeDe Lise e Barbara Marinali.Nato a Roma nel 1944, Seba-stiani è dal 1987 Professoreordinario di Economia Politi-

ca, presso la Facoltà di Eco-nomia dell’Università di "TorVergata".

Dal 1994 al 2001 è statoconsigliere economico del mi-nistero dei Trasporti (mini-stri Burlando, Treu, Bersani).

Nella sua prima audizionein Commissione Trasporti, Se-bastiani ha indicato comepriorità della Autorità il tra-sporto pubblico locale e iltrasporto merci e ha parlatouna “spaventosa arretratezzadel trasporto merci, soprat-tutto su rotaia”.

invece quanto ha chiesto in-vece il presidente di CNA-Fita,Cinzia Franchini. “Non un sem-plice tavolo ma la dimostra-zione di saper rappresentare lenostre imprese garantendogliutili strumenti anziché costosiquanto inutili contenziosi legali.Un dialogo che la CNA-Fita staportando avanti da alcuni mesie che ha da sempre proposto atutti come unica via possibileper sbloccare l’inerzia di unalegge che non sta dando i ri-sultati sperati”.

Fiap“La decisione del TAR del La-

zio non si presta, come qual-cuno vorrebbe far credere, adinterpretazioni ambigue”- hadetto invece Silvio Faggi, se-gretario Fiap -. “La volontàdei giudici è chiara, la tantoagognata sospensiva richiestada Confindustria & Co. non èstata concessa per la secondavolta nel giro di pochi mesi enel merito se ne riparlerà ad ot-tobre. Autorevoli esperti han-no a più riprese dimostrato

come il rispetto di questa nor-ma si traduce in un aumentodel costo finale del prodotto dipercentuali, nella maggior par-te dei casi, insignificanti per cuiriesce difficile comprenderel’atteggiamento di chiusuratotale assunto da una partedella committenza. Per quan-to ci riguarda, come Fiap, nonsiamo disponibili a rimettere indiscussione questo strumento- ha concluso - se non in pre-senza di regole ancora piùstringenti, come ad esempiol’obbligo del contratto scritto”.

TrasportoUnito“Mantenere uno stato di at-

tesa non favorisce le nostre im-prese - ha commentato Mauri-zio Longo, segretario generale diTrasporto Unito -. La politica edil Governo devono urgente-mente decidere da che partestare: o modificare la norma deicosti minimi in modo che la stes-sa possa funzionare diretta-mente nel mercato (non davantiai giudici), rafforzando regole ef-ficaci sui tempi di pagamento e

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certezza del credito; oppureviceversa cancellare il principiodei costi minimi e lasciare cheprevalga in maniera esplicita lavolontà liberalizzatrice dellacommittenza, affamata di irre-golari a basso costo. Al Tar i ri-correnti notificheranno altri ri-corsi ai quali occorrerà replica-re e controdedurre, nel frat-tempo la crisi morde, il diso-rientamento diluisce notevol-mente l'interesse degli impren-ditori dell'autotrasporto e, conesso, la credibilità nei confron-ti dei rappresentanti”.

La posizione della committenza

“Si ritiene opportuno preci-sare che nell’udienza del 28giugno non si è svolta la di-scussione né nel merito, né sul-la richiesta della misura cau-telare – ha precisato Confetrain una nota. “Il Tar ha preferi-to rinviare il dibattito al 25 ot-tobre alla luce della nuova de-libera dell’Osservatorio del 15giugno che non è chiaro comedebba essere interpretata, secioè essa sostituisca le delibe-re precedenti anche con ef-fetto retroattivo. Le parti ri-correnti, tra cui Confetra, han-no accettato il rinvio al 25 ot-tobre prossimo, ma hannochiesto che il Collegio pubbli-chi il dispositivo di sentenza lostesso giorno. Il Tar ha accet-tato la richiesta, confermandoche pronuncerà immediata-mente il dispositivo, ovveroun’ordinanza di sospensivacautelare”.

Sistri sospeso Già preannunciata dal mi-

nistro alle Infrastrutture e Tra-sporti Passera, il 15 giugno ilConsiglio dei Ministri ha as-sunto la decisione di sospen-dere l’entrata in vigore delSistri fino al 30 giugno 2012(vedi anche approfondimentoa pag. 31). Si tratta dell’otta-va proroga prevista per il si-stema di tracciabilità dei rifiu-ti ed è dovuta alla necessità di“consentire i necessari accer-tamenti sul funzionamentodel sistema". Con la sospen-

sione del sistema sono statianche sospesi tutti gli adem-pimenti che le imprese avreb-bero dovuto svolgere per usar-lo e naturalmente anche i pa-gamenti dei contributi relativial 2012.

Divieti di circolazioneCome annunciato il mese

scorso, è stato emanato ancheil decreto sui divieti di circola-zione, pubblicato in GazzettaUfficiale lo scorso 16 giugno.Il nuovo calendario è entratoin vigore il 1° luglio e, a se-guito della modifica del Re-golamento d’esecuzione, haabolito la specifica previsionedi divieto nei giorni prece-denti o successivi ai festivi eprefestivi. In particolare, ilnuovo calendario ha abolitocinque giornate di divieto: trevenerdì di luglio (il 6, il 13 e il20) in cui erano previsti divie-ti dalle ore 16 alle ore 23; ve-nerdì 7 dicembre (che preve-

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Organizzato da Cna-Fita eCorriere dei Trasporti, e patro-cinato dal ministero dell’Interno,il forum “Perché tacere? Lega-lità – trasporti – logistica” hapuntato l’attenzione sulle infil-trazioni malavitose nel settoredei trasporti e sulle soluzionipossibili per contrastarle. Nonsolo quindi un’occasione dianalisi dei dati ma, soprattutto,un incontro per proporre azio-ni concrete e rompere il silenzio.Necessità sottolineata proprio daCinzia Franchini, presidente diCna-Fita: “Sulle infiltrazioni c'èun colpevole silenzio. Nei tra-sporti e nella logistica CosaNostra c'è e c'è da tempo e oggia rischio non sono solo le im-prese, ma anche il sistema dirappresentanza. Ma non vi sonodati, non vi sono prove e non visono denunce, se non quellegeneriche, fatte se messi allestrette. Perché tacere ancora?”.

I dati emersiL’allarme lanciato da Cinzia

Franchini acquista ancora più ri-sonanza di fronte al dato dei 20miliardi di euro che, grazie allostrumento della confisca deibeni, sono stati sottratti negli ul-timi anni alla malavita. I dati for-niti dal ministero della Giustizia,ed elaborati in occasione del-

l’incontro, segnano 43.118 beniconfiscati tra il 2007 e il 2011,sequestrati per il 45,73% nelleIsole (19.716), per il 40,57% aSud (17.079) e in percentualiminori al Centro (5,09%) e alNord (9,57%). Tra questi il51,40% è rappresentato daaziende, cui seguono beni mo-bili registrati (17,97%).

Cosa fare?Paolo Uggè, presidente di

Fai-Conftrasporto e vice presi-dente di Confcommercio, nonha partecipato al forum ma havoluto esprimere il suo parere suitemi trattati: ''Certamente po-sitiva l'iniziativa sulla presenzadelle infiltrazioni mafiose nelmondo del trasporto. Quelloche serve, tuttavia, non sonopasserelle per far vedere chi è piùbravo. Il fenomeno va affronta-to con decisione. Proprio perquesto Conftrasporto-Con-fcommercio ha voluto sotto-scrivere un protocollo di legali-tà con il ministero dell'Interno alquale intende attenersi. Sareb-be un forte elemento di positi-vità che anche altre federazionisottoscrivano protocolli simili ecollaborino con le forze del-l'ordine a far sì che personaggi,collegati con i fatti alla malavi-ta, siano messi in disparte''.

Allarme infiltrazioni mafiose nell’autotrasporto

deva divieto dalle 16 alle 22)e ha ridotto l’orario del divie-to di sabato 22 dicembre dal-le 8.00 alle ore 14.00 (in pre-cedenza il divieto era 8-22).

Revisione della spesaAncora nulla di decisivo al

monento di chiudere il giornaleinvece per quanto riguarda lariduzione delle spese per il set-tore dell’autotrasporto, su cuisi sono tenuti soltanto contat-ti informali senza nessuna de-cisione. Molte sono le ipotesi alvaglio, ma almeno per il mo-mento i tagli non sembrano in-taccare il settore.

TrasportoUnitosospende il fermo

Intanto TrasportoUnito hadeciso di sospendere il fermonazionale dell’autotrasporto,che era in programma dall’8

all’11 luglio, in seguito al-l’apertura di un tavolo di con-fronto da parte del sottose-gretario ai Trasporti Guido Im-prota. Il rappresentante delGoverno ha dato la sua di-sponibilità a discutere e adaprire un confronto sulla veri-fica della funzionalità delleregole e su diversi temi, qua-li costi minimi, tempi di paga-mento, remunerazione deitempi di attesa carico e scari-co e codice della strada. “Nonè stato per nulla facile per noiconvincere i nostri associati adare ancora fiducia al Gover-no - ha sottolineato FrancoPensiero, presidente naziona-le di TrasportoUnito-. Ma, siachiaro, il deterioramento delmercato e delle condizionidelle imprese di autotrasportonon consente certo l’emissio-ne di cambiali in bianco”.

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restino in Italia”. Anita ha postol’accento sulla pressione fiscaledelle imprese che nel 2011 haraggiunto un livello del 68,5%.“Il nostro Paese – ha sottolineatoArcese – ha il primato dellapressione fiscale sul costo del la-voro, ormai vicina al 45% afronte di una media europea dicirca il 33%. Sono anni chechiediamo di ristrutturare il set-tore insieme alla riforma fiscalee interventi sul costo del lavoro,anche per la salvaguardia del-l’occupazione; che denuncia-mo la sofferenza delle imprese ri-

spetto alla concorrenza dei Pae-si dell’Est, che chiediamo di rea-lizzare impianti completamenteautomatizzati per il rifornimen-to del carburante. Invece ab-biamo perso solo tempo”. Ani-ta ha avanzato ancora una vol-ta le sue proposte: rendere strut-turali le misure già in atto, cheda sole risultano insufficienti;prevedere sgravi contributivi pertre anni alle imprese che assu-mono padroncini che voglionolasciare l’attività e per le azien-de che si impegnano a renderestabile l’occupazione o incre-mentare i livelli occupazionali;fare il possibile per ottenerel’autorizzazione comunitaria persbloccare i fondi 2010 e 2011sull’Ecobonus.

Le regole del mercatoPresente all’assemblea, il

sottosegretario alle Infrastrut-ture e Trasporti, Guido Impro-ta, ha sottolineato che l’auto-trasporto non ha bisogno diassistenzialismo.

“Basta essere autoreferen-ziali. Se questo settore continuaa perseguire l’assistenzialismopolitico ed economico non haprospettive – ha affermato -. Lodico agli imprenditori riuniti inquesta sala, che rappresentanole grandi imprese di autotra-sporto che hanno imparato aconfrontarsi sul mercato inter-nazionale, accettandone la

competizione e la selezione chene deriva”. Improta ha sottoli-neato di condividere molte del-le richieste avanzate nel corsodell’assemblea e ha ricordato levarie azioni intraprese dal Go-verno a favore dell’autotra-sporto, dal rimborso trimestra-le delle accise ai divieti di cir-colazione.

“Finora abbiamo tamponatole emergenze. Ma, sono emer-genze che il governo Monti si ètrovato di fronte e che in parteha risolto. Ora – ha concluso -dobbiamo guardare avanti”.

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Nel corso dell’assemblea generale a Taormina, il presidente Arcese

ha chiesto interventi sulla pressionefiscale e sul costo del lavoro.

Improta: basta assistenzialismo

Anita: creare le condizioni

per la crescitain Italia

idurre la pressione fiscale,intervenire sul costo del la-

voro, aprire tavoli di confrontocon la committenza e mettere adisposizione risorse strutturali eselettive. È questo ciò che hachiesto Eleuterio Arcese, presi-dente di Anita, nel corso del-l’assemblea generale dell’asso-ciazione che si è svolta a Taor-mina. Arcese ha sollecitato in-terventi concreti, per cercare ditrattenere le imprese in Italia enon costringerle ad andare al-l’estero, dove “l’Iva viene rim-borsata ogni trenta giorni”,dove “i clienti pagano nei tem-pi comportanti” e la competi-zione “si gioca sul mercato enon nelle aule dei tribunali”.“Non possiamo accettare che ciòavvenga – ha detto Arcese –dobbiamo invece creare le con-dizioni affinchè le imprese forti

“Il periodo di sospensionedel Sistri, fino a giugno 2013,sarà utilizzato per verificare lavalidità o meno del sistema.Inoltre, con il ministero del-l’Ambiente, abbiamo deciso diutilizzare il tempo a disposi-zione per cercare di far “par-lare” il Sistri con Uirnet (lapiattaforma telematica dedi-cata all’ottimizzazione dellalogistica del trasporto stradaleNdR)”. Lo ha dichiarato il sot-

tosegretario alle Infrastrut-ture e ai Trasporti, Guido Im-prota, a margine dell’assem-blea dell’Anita che si è tenu-ta a Taormina.

La Consulta ha presentatoquattro proposte per avviare l’at-tuazione del Piano nazionaledella logistica. Cosa succederàadesso?

Su alcune proposte siamogià pronti. Abbiamo già fattoun incontro per quanto ri-guarda lo sportello unico do-ganale per far partire la spe-rimentazione entro fine anno.Mentre per quanto riguardala distribuzione urbana dellemerci deve essere recepita ladirettiva comunitaria. Siamogià pronti con il decreto legi-slativo e a settembre-otto-bre ci sarà l’action plan.

R

Ilsegretario

generale di AnitaGiuseppina Della Pepa.Sotto il sottosegretario

alle Infrastrutture e ai Trasporti, Guido Improta

Improta: cercheremo il dialogo Sistri-Uirnet

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al Medio Credito Centrale(organismo che gestisce il

Fondo di garanzia per le piccole emedie imprese dove, com’è noto,è operativa la sezione specialeper l’autotrasporto merci), arriva-no due importanti novità per le im-prese del settore: l’estensione del-l’operatività del Fondo di garanziaalle fidejussioni richieste dai Con-sorzi di autotrasporto e la revisio-ne dei criteri di valutazione eco-nomico – finanziaria per agevola-re l’accesso al Fondo.

Quanto alla prima, l’interventodel Fondo è legato alle fidejussio-ni che vengono richieste dai con-sorzi di autotrasporto ai rispettiviconsorziati, per ottenere le ridu-zioni compensate dei pedaggiautostradali e l’ecobonus legatoalle autostrade del mare.

Il presupposto per l’interventodel Fondo è dato dall’inadempi-

mento del consorziato, che non re-stituisca al Consorzio le somme dicui è debitore per i transiti auto-stradali o per i passaggi sulle au-tostrade del mare effettuati anome del Consorzio medesimo efatturati dagli enti gestori in capoa quest’ultimo. Dalla data di ina-dempimento - precisa MCC inuna nota del 25 Maggio - “de-corrono i termini previsti dalle di-sposizioni operative per l’avviodelle azioni di recupero mediantel’invio da parte della banca fide-iubente dell’intimazione di paga-mento nei confronti dell’impresa,

che contenga come prescrittol’ammontare dell’importo escusso,maggiorato degli interessi legali.Successivamente, nei termini pre-visti dalle disposizioni operative, po-trà essere richiesta l’attivazione del-la garanzia del fondo”. Peraltro,sempre a proposito di queste fi-dejussioni, MCC ha ricordato chele stesse possono utilizzarsi percomprovare la capacità finanziariadell’impresa di autotrasporto, ai finidell’accesso alla professione.

L’altra novità è legata alla mo-difica dei criteri di valutazioneeconomico finanziaria delle im-prese di autotrasporto merci, peragevolarne l’accesso al Fondo so-prattutto in un contesto econo-mico di crisi come quello attuale.

Tutte i cambiamenti sarannooperative a partire dalle richiestepresentate al gestore del Fondo dal16 luglio.

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Arriva anche la revisione dei criteri divalutazione economico-finanziaria peragevolare l’accesso al Fondo. Le novità

operative a partire dalle richiestepresentate al gestore dal 16 luglio

Il Fondo digaranzia apre

ai pedaggi eall’ecobonus

Dall'indagine effettuata dal Comitato Centrale dell'Albo degli Au-totrasportatori si evince come la crisi economica in atto abbia de-teriorato la situazione economico-finanziaria delle impresedell'autotrasporto. Emerge infatti che oltre il 54% delle aziendeha subito nell'ultimo triennio un sensibile abbassamento dei livellidi fatturato. Dal confronto con i risultati emersi dalla stessa inda-gine nel 2008 si rileva che la quota di imprese che hanno registratouna riduzione del proprio giro d'affari è quasi raddoppiata. Ana-lizzando le caratteristiche del comparto dell'autotrasporto merciper sostenere l'accesso al credito del settore, il Comitato di ge-stione del Fondo ha adeguato i modelli di valutazione economico-finanziaria delle imprese per l'ammissione delle operazioni a valeresulla Sezione autotrasporto. Tale decisione scaturisce anche da in-contri tenuti nell'ambito della Consulta Generale per l'autotra-sporto e per la logistica che hanno visto l'intervento deirappresentanti delle associazioni di categoria, dei ministeri di com-petenza, dei membri del Comitato di gestione del Fondo e delmondo bancario. L'indirizzo emerso dai tavoli tecnici è stato quellodi prevedere un significativo sostegno alle imprese dell'autotra-sporto, che rappresenta un settore strategico per il Paese, nell'ac-cesso al Fondo di Garanzia. In tale contesto è stato adottatol’adeguamento dei criteri di valutazione individuando nuovi valoridi riferimento degli indici e dei relativi punteggi, nonchè l'utilizzodi elementi caratteristici del settore per rilevare l'effettiva capacitàeconomico-finanziaria delle imprese. Personalmente ritengo im-portantissimo l'obiettivo raggiunto e devo ringraziare quanti, purtra le mille difficoltà e resistenze, hanno contribuito fattivamenteal suo conseguimento. Tra questi il presidente della Consulta, i di-rigenti del ministero dei Trasporti e dello Sviluppo Economico e ifunzionari del gestore del Fondo di garanzia.

* Rappresentante per l’autotrasporto nel Fondo di Garanzia

Sempre più sostegno alle impresedi Gianluigi Bassi*

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dei veicoli elettrici in entrata nelle Ztl, si assi-sterebbe alla diminuzione del 30% del mo-nossido di carbonio e benzene, del 14% dimonossido e biossido d’azoto e del 5% del-l’impatto dei trasporti sulle emissioni globa-li. Secondo lo studio condotto dalla Direzio-ne Clima della Commissione europea, l’usodi veicoli elettrici garantirebbe, al 2030, unariduzione delle emissioni di CO2 del 20-30%. Questi i dati citati dal Gruppo E-mobi-lity della Federazione nazionale imprese elet-trotecniche ed elettroniche (Anie), nato pro-prio con l’intento di promuovere progetti intema di mobilità e trasporto sostenibile.

La situazione attualePrima di pensare a scenari virtuosi e ipotetici,

però, cerchiamo di capire la situazione attuale.Secondo le elaborazioni Anfia (Associazionenazionale fra industrie automobilistiche), sudati del ministero delle Infrastrutture e dei Tra-sporti, il 2012 sembrerebbe promettere beneper quanto riguarda i veicoli commerciali elet-trici. I dati provvisori del primo trimestre, sul-le immatricolazioni di veicoli commercialielettrici e ibridi elettrici leggeri (fino a 3500kg di portata), si attestano sulle 32 unità (pu-ramente elettriche) contro le 9 del 2011. I datisono ancora provvisori, così come quelli ela-borati da Unrae che segnano nei primi tre mesidel 2012 un incremento del 26,4% nelle im-matricolazioni di autocarri con peso fino a 3,5ton rispetto allo stesso periodo del 2011. Ci-fre ancora molto esigue che sottolineano lanecessità di interventi concreti, affinché l’im-patto elettrico dei trasporti possa comincia-re ad avere una reale consistenza.

Tecn

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di Elisa Muzi

Molte amministrazioni cittadine stannolanciando piani di logistica sperimentale che coinvolgono veicoli elettrici. E le immatricolazioni di veicoli commerciali e autocarri elettrici sono in aumento

Veicoli elettrici:siamo all’annodella svolta?

sto prevede lo stanziamento di 420 milioni dieuro totali, proveniente dal Fondo del mini-stero dell’Ambiente, per un’infrastruttura na-zionale di rifornimento dei veicoli elettrici e perincentivare il loro acquisto sia da parte dei pri-vati che delle imprese di trasporto.

…e dalla logisticaNel frattempo varie ammi-nistrazioni cittadine stanno

lanciando piani di logi-stica sperimentale checoinvolgono veicolielettrici. Torino, peresempio, ha presen-tato l’E-Park, piatta-forma logistica in-terportuale elettrica,ideata da SiTo e Poli-

tecnico di Torino, cheospiterà stazioni di rica-

rica per i mezzi elettrici de-stinati alla distribuzione ur-

bana delle merci. A Vicenza dal30 giugno sono in vigore le nuove re-

gole, più restrittive, per l’ingresso nelle zoneZTL ed è stato attivato il Logistic City Centercon veicoli elettrici per la distribuzione del-l’ultimo miglio. A Roma intanto prosegue ilprogetto LOgeco, grazie ai veicoli commer-ciali a emissioni zero messi a disposizione daRenault. L’indagine sui rapporti tra mobilitàe qualità dell’aria condotta proprio da Renault,con il supporto tecnico di ARIA Technologiese Arianet e la collaborazione di Roma Capi-tale, ha evidenziato come, in uno scenario vir-tuoso ipotetico che vedrebbe nel 2020 il 25%

ema caldo degli ultimi mesi, il veicoloelettrico è al centro di un dibattito e di

una serie di iniziative, politiche ed economi-che, che puntano l’attenzione sulla necessi-tà di cambiamenti nel campo della mobilità.L’interesse non ruota solo intorno alle vettureprivate ma anche ai veicoli commerciali e allaricerca di soluzioni sostenibili per iltrasporto merci.

Incentivi dallapolitica…

Il quadroitaliano chesi sta deli-neando neiprimi mesidel 2012p r e s e n t adue aspettiben definiti. Dauna parte la vogliadi cambiamento e l’at-tenzione a nuove strategie di lo-gistica e trasporto che vadano a in-crementare l’uso di veicoli elettrici, dall’altrale iniziative politiche che potrebbero incenti-vare l’uso dell’elettrico. È infatti in corso di ap-provazione il testo unico delle proposte di leg-ge sull’auto elettrica delle Commissioni Tra-sporti e Attività produttive della Camera. Il di-segno di legge, nato da proposte bipartisanche hanno trovato forma in un testo unico, rac-chiude in sé vari aspetti della questione, da-gli incentivi per l’acquisto a un piano infra-strutturale per la ricarica, passando per le ta-riffe “promozionali” in fase di start up. Il te-

T

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Secondolo studio condottodalla Commissione

europea, l’uso di veicolielettrici garantirebbe, al 2030, una riduzionedelle emissioni di CO2

del 20-30%.Accanto l’Alkè

XT

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La velocità, rispetto a quella deiveicoli termici è inferiore ma inambito urbano non è penaliz-zante; del resto le città europeenon consentono velocità superiori ai 50km/h ma in pratica le velocità operative diffi-cilmente superano i 40 km/h.

AlkèAlkè è un costruttore italiano specializzato nei

veicoli elettrici dove è presente dal 2004 con iveicoli da lavoro Atx, tra cui il modello ATX200Econ una portata di circa 600 kg. Questo mo-dello ha un motore ad eccitazione separata,doppia velocità e celle di trazione da 8x6 V con

un caricabatterie che gli permette di con-nettersi ovunque. Da segnalare anche

i due modelli XT320 e XT420, che

svilup-p a n o

una

missioni zero: è questo l’obiettivo principaledei veicoli elettrici e per i commerciali non

si fanno certo eccezioni. Ma anche la silenzio-sità rappresenta un aspetto importante diquesti veicoli. Un veicolo elettrico può svolge-re servizi di distribuzione, trasporto persone odi raccolta (rifiuti e altro) e lo può fare anche inzone densamente popolate e nelle ore nottur-ne. Per contro la loro circolazione così silenziosapuò rappresentare un rischio per pedoni e al-tri utenti della strada che non li “sentono”. Al-tri aspetti controversi dei veicoli elettrici sono ilcosto, sicuramente ancora elevato e la limita-ta autonomia. Ma i costi sono destinati a di-minuire vista l’evoluzione tecnologi-ca delle batterie e l’autonomiarisulta a nostro avviso più chesufficiente per operazioni inambito urbano.

60mila punti di ricarica

Attualmente in Euro-pa si ritiene vi siano circa60mila punti di ricarica; undato in crescita grazie ancheal moltiplicarsi di auto elettriche.

velocità massima di 63 km/h, 1000 kg di ca-pacità di carico; batterie di piombo da 13 kWt;motori AC 12 kWh elettrici; servosterzo; cari-ca batterie ad alta frequenza; freni a disco an-teriori e a tamburo posteriori. L’XT320 è di-sponibile in due versioni (entrambe a trazioneposteriore): la E con piano di carico da 220 x 123cm e la EL con piano di carico da 270 x 143 cm.

Daily IvecoLa prima apparizione del Daily risale al 1978

e da allora il piccolo di Casa Iveco ha sempregiocato di anticipo. Le più recenti versioni sonoorientate al rispetto ambientale con i modelli Na-tural Power Bifuel e con quelli a zero emissio-ni con motore elettrico. E nel segmento dei vei-coli elettrici Iveco può essere considerata unaantesignana potendo vantare il primo Daily elet-trico nel 1986. Il nuovo Daily elettrico si avva-le di un sistema di accumulo ad alta energia spe-cifica di tipo plug-in che alimenta, attraverso uninverter, un motore elettrico di tipo asincronotrifase, a cui è affidato l’incarico di muovere di-rettamente il veicolo e di recuperare energia infase di frenata. Il veicolo è disponibile nelle ver-sioni 35S con motorizzazione da 30 kW no-minali (60 kW di picco) e 50C, con motorizza-zione da 40 kW nominali (80 kW di picco); en-trambi i modelli sono proposti in esecuzione fur-gone e cabinato. Le batterie di trazione del vei-colo sono sigillate e con tecnologia Na/NiCl2 (So-dio Nichel Cloro); non producono emissioni gas-sose, non necessitano di interventi di manu-

Aria nuova e pulita per

i commerciali

Tecn

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Molti i costruttori che hanno immesso sul mercato veicolielettrici, che annoverano tra i vantaggi la silenziosità e le emissioni zero. Un aspetto controverso è il costo che però è destinato a diminuire

E

di Ferdinando Tagliabue

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In altoil Nissan NV200;accanto a destra il Porter electric

con sistema di guida

senza pilota e a sinistra il Renault

Kangoo Z.E

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tenzione e sono totalmente riciclabili. La velo-cità è limitata elettronicamente a 70 km/h, men-tre l’autonomia può variare da 90 a 130 km.

Ford Transit (Connect Electric)Anche Ford ha il suo commerciale elettrico,

il Transit Connect Elettric, un veicolo del tuttoidentico a quello tradizionale da cui si differenziasolo per la motorizzazione alimentata da bat-terie. Il veicolo, presentato al Salone di Birmin-gham, è frutto della collaborazione con AzureDynamics Corporation, Force e Drive (motoreelettrico che sviluppa una potenza media di 28kW) e Johnson Controls-Saft (batterie chehanno un tempo di ricarica di circa 8 ore). Il Tran-sit elettrico ha un’autonomia di circa 130 kme raggiunge i 120 km/h.

650mila per km per Vito E-Cell I Vito E-Cell, il commerciale elettrico Mer-

cedes, già prodotto in serie, sono al lavoro dal2010 nella zona di Berlino e dall’inizio delloscorso anno in quella di Stoccarda. Speri-mentazioni della durata di 4 anni (e 80 milakm), basate su reali condizioni di utilizzo; visono però anche altre sperimentazioni in di-verse aree della Germania che interessano 230Vito E-Cell che hanno già percorso 650 milakm in diverse condizioni operative. Le im-pressioni di guida ottenute dai diversi condu-centi sono state positive. L’autonomia medianei servizi urbani è di circa 80 km anche in pre-

senza di dislivelli e proprio per garantire l’au-tonomia, la velocità massima del Vito elettri-co è limitata elettronicamente a 89 km. Dai testsvolti è però emerso che solo un terzo dei vei-coli operanti a Berlino raggiungono tale velo-cità mentre la stragrande maggioranza non su-pera i 55 km/h. Le batterie del Vito E-Cell uti-lizzano energia elettrica a 380/400 Volt ed ilprocesso di ricarica ha una durata massima di6 ore ma in caso di necessità è possibile uti-lizzare per la ricarica anche una rete da 230 V;inoltre le batterie del veicolo si ricaricano an-che in fase di marcia mediante la trasforma-zione dell’energia frenante in elettricità.

Nissan Fra i costruttori che hanno creduto da subi-

to alla trazione elettrica Nissan è impegnato nel-la ricerca con veicoli commerciali elettrici comenel caso del suo NV200 che potrebbe entrarea breve in produzione di serie. Secondo i tec-nici della Casa giapponese in termini di capa-cità di carico e di praticità l’NV 200 elettrico nonha nulla da invidiare al modello tradizionale maanzi può vantare un maggior comfort di gui-da in virtù della pressoché totale assenza di ru-more e di vibrazioni meccaniche.

Piaggio PorterIl Porter in versione Electric Power può van-

tare le stesse doti che ne hanno decretato il suc-cesso mondiale cioè dimensioni compatte, ri-

dotto raggio di sterzata (solo 3,7 metri), mas-sima manovrabilità e grande portata.

Porter Electric Power, fin dai suoi esordidel1995, rappresenta un importante punto diriferimento nel panorama dei veicoli commer-ciali ad emissioni zero. Il veicolo dispone di unnuovo nuovo motore elettrico con circuito di ec-citazione separata. Il driver di controllo, i cablaggied il software per la trasmissione segnali assi-curano eccellente fluidità e comfort di marciacon partenze e riprese perfettamente dosabi-li, minore generazione di calore e gestione piùefficiente dell’energia disponibile.

Van dell’anno ma elettrico La proposta Renault nel segmento dei com-

merciali elettrici è stata molto apprezzata, al-meno dalla “critica” tanto da ottenere il rico-noscimento di Van of the year 2012 per il Kan-goo Z.E. Ha una portata di 650 kg e sviluppauna potenza di 44 kW che gli assicura un’au-tonomia di circa 160 km. Il veicolo base ha unprezzo di circa 20 mila euro mentre il costo delnoleggio della batteria parte da 75 euro men-sili che garantisce l’assistenza per 15 mila kmall’anno per 4 anni. Il Kangoo Maxi è disponi-bile nella versione a 2 posti con portellone la-terale che permette di accedere ad un vano dicarico da 3,5 mc e avente una lunghezza di 2,5metri ma c’è anche la versione 5 posti. La ricaricapuò essere effettuata da apposite colonnine diricarica o da casa grazie alla modalità Wall Boxche consente l’installazione di un apparecchioper la ricarica notturna della batteria.

La rivoluzione elettrica targata VW Il prototipo eT! di Volkswagen, recentemente

presentato al Design Center di Potsdam, è sta-to progettato dal Volkswagen Group Researchinsieme a Deutsche Post e all’Accademia di ArtiFigurative di Braunschweig, tre realtà che han-no creato un gruppo di lavoro che ha definitoun veicolo rivoluzionario. Secondo WolfgangSchreiber, portavoce di Volkswagen VeicoliCommerciali, “Il prototipo eT! coniuga un in-sieme di funzioni innovative che in futuro sa-ranno determinanti per le imprese del settorelogistico, specialmente la possibilità di far viag-giare il veicolo nei centri città in modo semi-au-tomatizzato ed elettrico”. In determinate oc-casioni, specifiche per impegni postali, l'eT! puòessere azionato in modo semi-automatizzato.In questo modo il veicolo “segue” l'operatoredi casa in casa o, su richiesta, si dirige verso dilui. Il guidatore può anche manovrarlo con unjoystick, posto sul lato passeggero. Sempre sullato marciapiede c’è una porta scorrevole elet-trica, a doppio stadio di attivazione, per il rapidoaccesso al veicolo e al materiale da consegna-re. L'eT!, che rientra nella categoria di peso finoa 2.500 kg ha una lunghezza di 4.090 mm, unalarghezza di 1.850 mm ed è alto 1.980 mm; ilpasso è di 2.780 mm e pertanto presenta sbal-zi molto corti (anteriore 622 mm, posteriore 688mm). Il volume di carico è di 3,6 mc e, graziealla speciale configurazione degli assi, il veico-lo è in grado di assicurare un diametro di ster-zata di 8,5 m. Il veicolo può raggiungere i 110km/h con trazione posteriore e 2 leggeri mo-tori (da 34 kg) montati sui mozzi ruota.

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Il Vito Blu Efficenty Zero Emission

Il Ford Transit Connect Electric

La versione elettrica del Daily Iveco

L’Atx 200E della specialista Alkè Il Porter elettrico al rifornimento

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di Ferdinando Tagliabue

Le soluzioni innovative che caratterizzano il nuovoIveco Stralis sono soprattutto orientate nel comfort,nell’ergonomia e nei sistemi di sicurezza. Proposti imotori Euro 6 con l’esclusiva tecnologia HI-eSCR

Iveco Stralis Hi-Way:

rinnovare senzarivoluzionare

hi si aspettava una rivoluzione dal nuovopesante Iveco sarà rimasto deluso perché

lo Stralis Hi-Way, è certamente nuovo ma noncerto rivoluzionario, almeno nell’aspetto ge-nerale. Il messaggio che Iveco ha inteso tra-smettere con Hi-Way è un messaggio di effi-cienza, qualità e valore.

Iveco ha tenuto ad assicurare ridotti consu-mi di carburante, costi di manutenzione con-tenuti, maggior affidabilità e qualità ma ancheottimizzazione della gestione operativa della flot-ta, una cabina profondamente migliorata nel-

l’estetica e nell’ergonomia, a tutto vantaggiodel comfort e dell’efficienza di chi guida. Unodegli aspetti innovativi è rappresentato dal mo-tore ed in particolare dal sistema (brevettato)HI-eSCR, messo a punto da FPT, in grado di ri-spettare i limiti della normativa Euro6, mante-nendo consumi competitivi.

Più prestazioni, meno consumiIl nuovo pesante Iveco è equipaggiato con

motori Cursor FPT a 6 cilindri in linea, in tre ci-lindrate (8, 10 e 13 litri per gli Euro 5 e 9, 11

e 13 litri per gli Euro6) con 8 livelli di potenzaper i Diesel (da 310 a 560 CV) e 3 versioni CNG(da 270 a 330 CV). Si tratta di motori caratte-rizzati da bassi consumi e in grado di offrire ilmassimo di coppia a partire dai 1000 giri/minassicurando grande elasticità di marcia a van-taggio del comfort di guida. Per la nuova ca-bina si è pensato soprattutto all’aerodinamicae da qui l’adozione di soluzioni estetiche mol-to personali; il frontale si caratterizza per la gri-glia centrale e i cantonali riprogettati, la nuo-va visiera parasole con luci a LED, il design ot-timizzato dei paraurti, i gruppi ottici dotati diDaytime Running Lights a LED e i proiettori Xe-non. Le linee della nuova cabina hanno per-messo di migliorare (del 3%) il Cx.

Massima sicurezzaEssere alla guida di un nuovo Stralis signifi-

ca disporre di un sistema frenante efficiente, af-fidabile e con numerosi sistemi di sicurezzacome l’EBS che integra le funzioni ABS, ASR edEBL. Il sistema combina l'azione del freno mo-tore e dell’Intarder, che vengono attivati auto-maticamente allo scopo di aumentare l’effica-cia e minimizzare l’utilizzo dei freni di servizio.Da ricordare, il sistema Hill Holder per le par-tenze in salita e l’ACC, Adaptive Cruise Con-trol, sistema “intelligente” che mantiene co-stante la velocità di crociera al livello scelto, ein grado di valutare l’eccessiva vicinanza al vei-colo che precede; se la distanza di sicurezza nonviene mantenuta, si attivano automaticamen-te freno motore, Intarder e freno di servizio.L’AEBS, sistema disponibile per i veicoli con mo-tore Euro 6, avverte della possibilità di una col-lisione e aziona automaticamente i sistemi difrenatura.

C

Il nuovoStralis ha interni

migliorati nella qualitàe nel design.

In basso a sinistra il motore

Euro5, ma è disponibileanche l’Euro6

Il sistema High efficiency SCR

I motori Euro6 del nuovo Stralis sonocaratterizzati dalla maggior cilindrata ecoppia (a parità di consumi), merito del si-stema HI-eSCR di FTP.

I limiti di emissione Euro6 possono es-sere raggiunti con il sistema SCR con osenza l’uso combinato dell’EGR. L'utilizzodell’EGR consente una riduzione delleemissioni di NOx nella camera di combu-stione mediante ricircolo dei gas di sca-rico, con l’aumento della produzione diparticolato e la riduzione dell'efficienzadi combustione. L'aumento delle emis-sioni di particolato prodotte, necessitadella rigenerazione più frequente del fil-tro DPF. La scelta di FPT consiste nell'au-mentare l'efficienza del motore e nelridurre il particolato prodotto dalla com-bustione, a causa dell'assenza dei gas discarico ricircolati. La restante quantità diparticolato viene ridotta nel filtro DPF,mentre gli ossidi di azoto vengono ridottinell'impianto di scarico, migliorando cosìconsumi, prestazioni e affidabilità. Il si-stema Hi-eSCR di FPT permette di ridurrei livelli di ossido di azoto di oltre il 95%.

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Il 9 giugno si è svolta a Trento la finale italiana delYETD 2012, manifestazione che concorre allaselezione del giovane Camionista d’Europa 2012 cheavrà luogo a Södertälje, in Svezia, il 7 e 8 settembre

E Scania elegge

il miglior autista italiano

a finale italiana dello Young European TruckDriver 2012, che si è svolta presso la sede

italiana della Scania, ha visto prevalere il bel-lunese Edy De Rocco, trentatreenne di Arsié, chein passato aveva conquistato due secondi po-sti nelle edizioni del 2007 e del 2010.

La manifestazione, che ricordiamo si rivol-ge a camionisti under 35, pone da sempre gliautisti al centro dell’attenzione, promuo-vendo la loro competenza e professionalità,mettendone in risalto il ruolo fondamentaleper la società e per l’industria globale dei tra-

sporti. Del resto un camionista abile e pre-parato ha sicuramente più possibilità di evi-tare incidenti salvando vite umane; a ciò sideve anche aggiungere la capacità di ottenereminori consumi di carburante e più bassi co-sti di manutenzione, a tutto vantaggio dellasocietà e dell’azienda di trasporto. De Roccorappresenterà l’Italia in occasione della fina-le europea, in programma il 7 e 8 settembreprossimi presso il quartier generale di Scaniaa Södertälje. Per la finale europea De Roccodovrà vedersela con i vincitori degli altri 24

Paesi partecipanti con i quali si contenderà iltitolo di miglior giovane Camionista d’Euro-pa 2012. E il vincitore si aggiudicherà ancheun camion Scania personalizzato nuovofiammante.

Il nuovo ad di ItalscaniaAlla premiazione ha preso parte Franco Fe-

noglio, che dal 1° giugno è il nuovo ammini-stratore delegato di Italscania.

Fenoglio, 59 anni, laureato in Scienze Poli-tiche ad indirizzo economico presso l’Univer-sità di Torino, vanta un’esperienza ultra venti-cinquennale nel comparto automotive dove haricoperto molteplici ruoli dirigenziali presso Ive-co (dal 1991 al 2005) prima in qualità di capodella Direzione Commerciale, poi come SeniorVice President Sales and Marketing ed infinecome Executive Vice President InternationalOperations and Business Development. Dal2005 al 2007 è stato Presidente e Ammini-stratore Delegato di New Holland ConstructionEquipment S.p.A. e dal 2007 al 2012 ha rico-perto il ruolo di Direttore Divisione Veicoli Com-merciali di Piaggio & C. S.p.A.

Nel corso del primo incontro (in veste di adItalscania), Fenoglio ha dichiarato non solodi essere stato favorevolmente colpito dallaprofessionalità riscontrata nel Gruppo Scaniama anche dall’aver trovato “una squadra al-tamente professionale, che lavora con gran-de passione e dedizione ed è garanzia as-soluta della qualità dei servizi offerti, accan-to a quella assodata del prodotto”. Fenoglioha poi tenuto a sottolineare la qualità del pro-dotto Scania, un prodotto fortemente orien-tato al contenimento dei consumi, all’eco-logia, alla modularità. In particolare questoultimo aspetto, consente di proporre al-l’utenza un prodotto su misura e rispondentealle reali necessità.

L

Ilnuovo AD di

Italscania, FrancoFenoglio, premia il

bellunese Edy De Roccoche ha vinto

lo Young European TruckDriver 2012

Martin Lundstedtnuovo Ceo Scania

A partire dal 1° settembre MartinLundstedt sarà il nuovo Presidente eChief Executive Officer di Scania AB.Lundstedt prende il posto di LeifÖstling che entra nel Consiglio di Ge-stione di Volkswagen AG.

Martin Lundstedt, classe 1967,laureato in Scienze, ha riporto l’in-carico di Executive Vice President diScania, a Capo di Franchise and Fac-tory Sales. È entrato in Scania nel1992 e da allora ha ricoperto diversiincarichi fra i quali quello di respon-sabile dello stabilimento di Angersdal 2001 al 2005 e di Senior Vice Pre-sident Trucks fino al 2007.

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nche per l’anno 2012 sonostati differiti i termini per ef-

fettuare i versamenti risultantidalle dichiarazioni fiscali. Lepersone fisiche e tutti i sogget-ti che esercitano attività econo-miche per le quali sono previstigli studi di settore, potranno ef-fettuare regolarmente i versa-menti dovuti entro il 9 luglio,senza alcuna maggiorazione.Invece, dal 10 luglio al 20 ago-sto, le somme dovranno esseremaggiorate dello 0,40 per cen-to a titolo di interesse corri-spettivo. Tuttavia, le imprese di

autotrasporto che, per man-canza di liquidità, non riusci-ranno tempestivamente ad ono-rare gli appuntamenti col fisco,potranno sanare spontanea-mente la propria posizione at-traverso il ravvedimento opero-so. Con questo utile strumentosi potrà evitare di pagare san-zioni salate o di entrare in litecon l’amministrazione finanzia-ria, una volta che sono scadutii termini ordinari. Ma gli auto-trasportatori potranno, ad esem-pio, sanare anche eventuali uti-lizzi del credito d’imposta (caropetrolio) non spettante o spet-tante in misura inferiore. La re-golarizzazione dovrà però av-venire entro determinati limiti ditempo e bisognerà versare leimposte dovute sulle quali van-no calcolate le sanzioni ridotte.

Intanto va ricordato che con ilravvedimento operoso è possi-bile regolarizzare ogni e qualsiasiviolazione di natura tributariacompiute nell’assolvimento, inmodo non fraudolento, degliadempimenti fiscali. In linea ge-nerale è possibile quindi rime-diare all’omesso o insufficienteversamento di imposte e tribu-ti (Irpef, Ires, Iva, imposte sosti-tutive, addizionali regionali ecomunali, Ici/Imu, imposta sullavidimazione sui libri sociali, ecc.),ad errori sostanziali che incido-no sulla determinazione della

base imponibile su cui si paga-no le relative imposte, alla man-cata esposizione in dichiarazio-ne di taluni redditi, all’omessapresentazione della dichiarazio-ne, alle violazioni formali, agli er-rori relativi alla compilazionedel modello di pagamento F24.Ravvedimento sprint, breve olungo sono dunque le tre stradeche gli imprenditori possonopercorrere per beneficiare dellariduzione delle sanzioni ammi-nistrative. Ecco allora in dettagliole conseguenze e i rimedi per sa-nare eventuali errori fiscali traquelli più frequenti.

Violazioni commesse dal1 febbraio 2011

Con il ravvedimento sprint sipossono sanare le violazionicommesse nei primi quindici

giorni dalla scadenza del versa-mento con una percentuale ri-dottissima che aumenta di gior-no in giorno (dal primo giorno diritardo fino al quattordicesimo sipagherà una sanzione dello 0,2per cento per ogni giorno di ri-tardo). Con quello breve, è in-vece possibile sistemare la pro-pria posizione versando le im-poste dovute dal quindicesimogiorno fino al trentesimo dallascadenza naturale. In tal modola sanzione da pagare è pari al3 per cento (riduzione ad un de-cimo della sanzione ordinaria del

30 per cento) del tributo omes-so, oltre gli interessi nella misu-ra legale (dal 1° gennaio 2012 lamisura è fissata al 2,5 per cen-to in ragione d’anno). In alter-nativa, è possibile utilizzare il rav-vedimento lungo. In tal caso iversamenti devono essere ef-fettuati entro il termine della pre-sentazione della dichiarazione re-lativa all’anno in cui è statacommessa la violazione. La san-zione è pari al 3,75 per cento (ri-duzione ad un ottavo della san-zione ordinaria del 30 per cen-to), oltre gli interessi legali.

Tardiva presentazione della dichiarazione

Sempre con il ravvedimentooperoso, da utilizzare se il ritar-do non supera i 90 giorni, è pos-sibile sanare anche l’omessa pre-

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Fis

co

A

Le imprese che non riescono adonorare gli appuntamenti con il fisco

possono sanare spontaneamente lapropria posizione. Ecco una guida

agli errori fiscali più frequenti

Ravvedimentooperoso per chi

è a corto diliquidità

di Angelo Ciaravolo

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Indennizzo ferieSono un padroncino

con due dipendenti. Vo-levo avere notizie più det-

tagliate sulla fruizione delle feriematurate negli anni passati e nongodute dai miei lavoratori. È pos-sibile indennizzarle?

Francesco OcchipintiGrosseto

Sulle ferie non fruite dai lavo-ratori vige il divieto di monetizza-zione. Tuttavia, è possibile retri-buire solo quelle maturate e nongodute fino al 29 aprile del 2003o anche quelle maturate e non go-dute dal lavoratore il cui rappor-to di lavoro cessi entro l’anno. Chidisattende queste regole è san-zionato, per ogni dipendente,con una multa da 130 a 780 euro.

Rischi per la sicurezzaVolevo sapere se un’azienda

con quattro dipendenti è obbli-gata o meno alla valutazione deirischi per la sicurezza dei lavora-tori ed il termine per redigere il re-lativo documento.

Antonella FlorisMilano

Sì, può farlo con l’autocertifi-cazione. Relativamente al termi-ne, la procedura semplificata divalutazione dei rischi è stataprorogata recentemente di seimesi per le piccole imprese cheoccupano fino a 10 dipendenti.Pertanto, ha tempo fino al 31 di-cembre di quest’anno per adem-piere all’effettuazione della va-lutazione dei rischi con la pro-cedura semplificata.

Unico 2012Sono un piccolo autotraspor-

tatore con problemi di liquiditàdovuti alla forte crisi del settore.Volevo chiedervi se posso ra-

teizzare i pagamenti risultanti dalmodello Unico 2012.

Francesco RiganoSiracusa

Sì, è possibile pagando gli in-teressi del 4 per cento annuo chedecorrono dal primo giorno suc-cessivo alla scadenza della primarata. Le rate successive devonoessere versate entro il giorno 16di ciascun mese. In ogni caso, ilpagamento rateale deve esserecompletato entro il prossimomese di novembre.

Dilazione pagamentiSono un autotrasportatore in

gravi difficoltà finanziarie dovutesoprattutto alla dilatazione deitermini di pagamento dei mieiclienti che mi costringono a pa-gare interessi alle banche. Volevosapere se esistono norme a tute-la degli autotrasportatori.

Marco BelliFirenze

Sì, esistono delle norme a fa-vore degli autotrasportatori.Relativamente ai pagamenti,l’art.83 bis, comma 12, del de-creto legge n. 112/2008 im-pone il termine di trenta gior-ni dalla data della fattura, oltreil quale decorrono gli interessimoratori. Ma c’è di più. SullaG.U. del 18 giugno scorso èstato pubblicato l’atteso DmTrasporti del 20 aprile che pre-vede la sospensione per unanno dei benefici fiscali, finan-ziari e previdenziali a caricodelle imprese che pagano inmaniera insufficiente o con no-tevole ritardo gli autotraspor-tatori. Inoltre, verrà applicataanche la sospensione dagli ap-palti pubblici (da 30 giorni a seimesi), a seconda della gravitàdell’illecito commesso.

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TIR risponde ai vostri dubbi in materia di normativafiscale ed amministrativa. Scrivete a [email protected] TIR, Via Tevere 44 - 00198 Roma

Con ilravvedimento

operoso è possibileregolarizzare violazioni dinatura tributaria compiute

nell’assolvimento degliadempimenti fiscali

te operate, con il ravvedimentooperoso, possono sanare la pro-pria posizione. Ricordiamo chela violazione comporta il paga-mento della sanzione intera del30 per cento. Per evitare la mi-sura piena, il sostituto d’impo-sta dovrà versare gli importitrattenuti, maggiorati degli in-teressi legali, e la sanzione ri-dotta (dal primo giorno di ri-tardo fino al quattordicesimo sipagherà una sanzione dello 0,2

sentazione della dichiarazionedei redditi. L’attuale sanzione,quando non sono dovute impo-ste, varia da 258,00 a 1.032,00euro, aumentabile fino al doppionei confronti dei soggetti obbli-gati alla tenuta delle scritturecontabili. In tal caso, quindi, si re-golarizza la propria posizione fi-scale presentando nei 90 giornila dichiarazione dei redditi e ver-sando, entro lo stesso termine,una sanzione ridotta pari a 32,00euro per ogni dichiarazione pre-sente nel modello unificato. Ri-cordiamo che andando oltre i 90giorni non c’è più la possibilità disanare l’omessa presentazione e,anche se dovesse essere pre-sentata, l’amministrazione fi-nanziaria la considererà nulla atutti gli effetti, pur costituendo ti-tolo per la riscossione delle im-poste dovute in essa riportate.

per cento per ogni giorno di ri-tardo) se si avvale del ravvedi-mento sprint; del 3 per cento, sesi utilizza il ravvedimento breve(dal quindicesimo al trentesimogiorno dalla scadenza naturale)oppure pagando la sanzionedel 3,75 per cento in caso di uti-lizzo del ravvedimento lungo(entro il termine di presenta-zione della dichiarazione relati-va all’anno in cui ha commessola violazione).

Utilizzo in compensazionecrediti inesistenti

Anche i crediti d’imposta ine-sistenti utilizzati in compensa-zione possono essere sanati conil ravvedimento operoso. L’at-tuale sanzione è pari al 30 percento delle somme dovute. Conil ravvedimento sprint, se il ri-tardo non supera i primi quindicigiorni (dal primo giorno di ri-tardo fino al quattordicesimo sipagherà una sanzione dello 0,2per cento per ogni giorno di ri-tardo). Con il ravvedimento bre-ve la sanzione ridotta è pari a undecimo del massimo (3 per cen-to). Sale invece ad un ottavo delminimo (3,75 per cento), se siutilizza il ravvedimento lungo.

Regolarizzazone ritenuteGli autotrasportatori che han-

no omesso di versare le ritenu-

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ino al 31 luglio è aperto iltermine per la presentazio-

ne delle istanze di rimborso del-le accise sul gasolio, relative aiconsumi effettuati nel secondotrimestre. Lo ricorda l’Agenziadelle Dogane che ha anchecontinuato a chiarire alcuniaspetti legati alla domanda peril recupero delle accise. Proce-diamo con ordine.

Abolizione della pena di decadenza

Con una nota del 31 maggioscorso, l’Agenzia delle Dogane

ha descritto le implicazioni deri-vanti dalla norma inserita neldecreto legge 16/2012 (art. 3,comma 13 ter), convertito inLegge n. 44 del 26 aprile scorso,che ha abolito la presentazione,a pena di decadenza, della do-manda di recupero trimestraledelle accise sul gasolio da partedelle imprese di autotrasportoaventi titolo, entro la fine delmese successivo al trimestre di ri-ferimento (decadenza che, comesi ricorderà, era stata introdottadall’art. 61 del decreto leggen.1/2012 in materia di liberaliz-zazioni). Pertanto, l’impresa puòdecidere se rispettare questa sca-denza oppure attendere tutta ladocumentazione comprovantegli acquisti di gasolio effettuati neltrimestre, per poi presentare ladomanda di recupero delle acci-se nei mesi successivi.

Termine per il recuperoIl problema che si è posto

dopo il venir meno di questa de-cadenza, era quale fosse il ter-mine ultimo per richiedere la mi-sura. A rigor di logica, si sareb-be dovuti ritornare all’orienta-mento espresso dalle Dogane inuna nota del 20 marzo 2009(quindi molto tempo prima cheil decreto sulle liberalizzazioni in-troducesse la novità della deca-denza dal beneficio), quando ladomanda aveva periodicità an-nuale ed andava presentata en-tro il 30 giugno dell’anno suc-

cessivo a quello di riferimento.Ed è quanto avvenuto grazie allacircolare dello scorso 31 maggioin cui l’Agenzia, riprendendo icontenuti della suddetta nota del2009, ha affermato che l’im-presa di autotrasporto “ha l’one-re di presentare comunque l’ap-posita dichiarazione entro il ter-mine di decadenza biennale fis-sato, a valenza generale, dall’art.14, comma 2 del D.lgvo504/1995, decorrente dal gior-no in cui il rimborso avrebbe po-tuto essere richiesto”. Il rim-borso può essere chiesto nel mo-mento in cui, tecnicamente,l’impresa è in condizione di co-noscere l’ammontare del credi-to d’imposta a cui ha diritto, inrelazione al gasolio acquistatonel periodo di riferimento; conla trimestralizzazione della do-manda ciò è possibile dal primo

giorno successivo alla scadenzadel trimestre di riferimento, conla conseguenza che, per il primotrimestre di quest’anno, il bien-nio è scattato dallo scorso 1/4 eterminerà il 1/4/2014.

Utilizzo in compensazionePer quanto riguarda l’utilizzo

in compensazione, l’altra novitàintrodotta sempre dal decretosulle liberalizzazioni, riguardal’allungamento di un anno delperiodo in cui ciò è consentito: leimprese potranno così usufruiredi questo credito fino al 31 di-

cembre dell’anno successivo aquello in cui è sorto. Poiché il cre-dito sorge o per effetto del si-lenzio assenso (trascorsi 60 gior-ni da quando l’Agenzia ha rice-vuto l’istanza per ottenere il be-neficio oppure i chiarimenti ri-chiesti, senza emettere un prov-vedimento di diniego) o a seguitodi un provvedimento espresso diaccoglimento dell’Agenzia, sela domanda del primo trimestre2012 è stata presentata, adesempio, nell’aprile 2013, l’im-presa potrà compensare il be-neficio entro il 31 dicembre2014. Addirittura, per le do-mande presentate a ridosso del2014 (esempio il 1° dicembre2013), laddove il credito fossesorto con la procedura del silen-zio assenso (trascorsi 60 giorni)e, quindi, sia diventato certonel febbraio 2014, l’impresa

TIR151-201228

Norm

ativ

e F

Fino al 31 luglio il termine per la richiesta di rimborso delle accise. Ma in seguito all’abolizione della pena

di decadenza, i ritardatari potrannopresentarle anche nei mesi successivi

Accise:spiegazioni

dall’Agenzia delle Dogane

di Andrea Giuli

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avrà tempo fino al 31 dicembre2015 per utilizzarlo in compen-sazione. Il rimborso in denaro del-l’eccedenza non utilizzata, inve-ce, dovrà richiedersi entro il 30giugno dell’anno successivo aquello in cui il credito era com-pensabile.

Aumento delle acciseL’altra novità legata all’evento

drammatico del terremoto che hacolpito soprattutto l’Emilia Ro-magna nel mese di maggio, èquella dell’aumento delle accisesui carburanti di due centesimi di

euro al litro, che resterà in vigo-re fino al 31 dicembre di que-st’anno per finanziare una partedegli interventi previsti a sostegnodelle popolazioni colpite. Per-tanto, le nuove aliquote dell’ac-cisa ammontano a 613,20€/1000 litri per il gasolio ed a724,2o /1000 litri per la benzina;le imprese di autotrasporto, tut-tavia, non avranno particolari ri-percussioni in quanto il decretosulle liberalizzazioni (art.61, com-ma 4), ha previsto che tutti i fu-turi aumenti delle accise sul ga-solio vengano sterilizzati per il no-stro settore, riconoscendo alle im-prese il diritto di richiedere al-l’Agenzia delle Dogane il recu-pero della maggiore accise sul ga-solio acquistato per i veicoli dimassa non inferiore alle 7,5 ton,attraverso la domanda di recu-pero trimestrale.

rosegue l’attività del ministerodei Trasporti diretta a chiarire

gli aspetti della nuova disciplina sul-l’accesso alla professione, ancoraavvolti da incertezza. Nel numeroprecedente della rivista ci siamo sof-fermati sulle spiegazioni della Di-rezione generale per il trasporto el’intermodalità, contenute nellecircolari del 30 aprile e dell’11 mag-gio. Tuttavia, queste spiegazionihanno originato alcuni dubbi chehanno costretto lo stesso ministe-ro a tornare sull’argomento conuna nuova nota del 7 giugno, conla quale, a questo punto, dovreb-

bero essere stati dissipati gli inter-rogativi più importanti che eranosorti fin’ora tra gli addetti ai lavo-ri. Negli stessi giorni, il ministero siè occupato anche dei risvolti pro-vocati dalla nuova normativa sul-l’accesso alla professione in temadi rilascio delle licenze comuni-tarie e delle autorizzazioni altrasporto internazionale,emanando la circolaredel 28 maggio per la li-cenza comunitaria e lanota n. 6 del 7 giugnoper le autorizzazioni altrasporto con Paesi ex-tra Ue. In merito allanota del 7 giugno, lespiegazioni del ministe-ro hanno riguardato:

Incarichi direttiviIl divieto di poter ricoprire in-

carichi direttivi in altre imprese di au-

totrasporto (amministratore unicoo membro del cda per le personegiuridiche; socio illimitatamenteresponsabile nella società di per-sone; titolare dell’impresa indivi-duale o collaboratore dell’impresafamiliare; rapporto di lavoro su-bordinato), stabilito dalla circolaredel 30 aprile scorso nei confronti delgestore dei trasporti sia interno cheesterno, nonostante la norma cheha previsto tale limitazione (si trat-ta della comma 6 quater, art. 11della Legge 35/2012), faccia rife-rimento esplicito soltanto alla figuradel gestore esterno. Il ministero hagiustamente rivisto questo pas-saggio della nota del 30 aprile, vi-sto che si poneva in aperto con-trasto con il dettato normativo, edha quindi affermato che il divietoin questione riguarda soltanto la fi-gura del gestore esterno, mentrenon interessa in alcun modo il ge-store interno (il quale, invece, restasottoposto all’altro divieto - co-mune con la figura del gestoreesterno - di esercitare questa fun-zione in più imprese di autotra-sporto di merci in conto terzi).

Capacità finanziariaLa dimostrazione del requisito

della capacità finanziaria, me-diante fidejussione bancaria oassicurativa. La precisazione ha in-teressato il passaggio della circo-lare dell’11 maggio, in cui è sta-to affermato che la dichiarazioneutilizzabile per dimostrare questorequisito doveva attestare l’esi-stenza di una fidejussione stipu-lata tra l’impresa di autotraspor-to ed uno o più creditori. In real-tà, la fidejussione viene stipulatadalla banca o dall’assicurazionecon l’impresa di autotrasporto eda favore di un terzo garantito, percui la circolare del 7 giugno cor-regge questa imprecisione.

TIR151-2012 29

Norm

ativ

e

Il ministero dei Trasporti ha dissipatogli ultimi dubbi sull’accesso alla

professione. Spiegazioni anche sullalicenza comunitaria e le autorizzazioni

al trasporto con i Paesi extra Ue

Chiarimentisu Accesso

e licenzecomunitarie

di Andrea Giuli P

Page 30: TIR 151_2012_08-07

Dimostrazione dei requisiti

Le imprese che, pur in pos-sesso dei requisiti sull’accesso esullo stabilimento alla data del4 giugno scorso, non li abbianodimostrati entro questa datanonostante fossero obbligati afarlo. A queste imprese, le Pro-vince e gli Uffici della motoriz-zazione possono assegnare untermine per mettersi in regola,tenendo conto anche della lorosituazione effettiva dopo la sca-denza sopraindicata. Per quelleimprese che invece, alla data del4 giugno erano sprovvisti diquesti requisiti, il ministero hademandato alle Autorità com-petenti il compito di attivarne lacancellazione, nel rispetto del-le disposizioni in materia.

Accesso al mercatoL’accesso al mercato (per il

quale, com’è noto, il comma 6quinquies, art.11 della Legge35/2012 ha elevato la categoriaecologica per le ipotesi di in-

gresso tramite cessione del par-co veicolare o impresa nuova,portandola da euro 3 ad euro 5).La circolare ha previsto che puòeffettuarsi anche quando l’im-presa cedente:• non si sia adeguata ai requi-

siti sull’accesso alla profes-sione entro lo scorso 4 giu-gno;

• sia ancora in corso o sospesoil procedimento di cancella-zione dall’Albo degli Auto-trasportatori o dal REN;

• si trovi in sospensione massi-ma biennale dell’iscrizione

dell’Albo stesso, o in liquida-zione.Naturalmente, prosegue la

circolare, l’impresa cedente nondeve essersi cancellata dal regi-stro delle imprese mentre quel-la cessionaria deve essere in re-gola con le norme sull’accessoalla professione.

Rilascio della licenzacomunitaria

La seconda circolare su cui cisoffermiamo è la n. 3 del 28maggio, sul rilascio della licen-za comunitaria ed il rinnovoquinquennale (incluse le copieconformi). Il ministero ha stabi-lito che, a partire dallo scorso 4giugno, il rilascio ed il rinnovodella licenza comunitaria può es-sere chiesto soltanto dall’im-presa in regola con i requisitiprevisti per l’accesso alla pro-fessione (onorabilità, capacitàprofessionale per i trasporti in-ternazionali e capacità finan-ziaria) e con lo stabilimento. Ciòvale anche per le imprese che:

- ai sensi della circolare del 30aprile scorso, hanno tempofino al 4 dicembre prossimoper dimostrare lo stabilimen-to.

- Essendosi iscritte all’Albo de-gli Autotrasportatori tra il 4dicembre 2011 ed il 4 feb-braio 2012 (data di entrata invigore del D.D. del 25 gennaio2012 sullo stabilimento), han-no tempo fino al 4 agosto perdimostrare lo stabilimento. Se il gestore dell’impresa ha

chiesto il rilascio dell’attestato dicapacità professionale in esen-

zione dall’esame (per aver ma-turato un’esperienza decennale,alla data del 4 dicembre 2009,alla direzione di imprese di au-totrasporto), entro lo scorso 4giugno, la predetta capacitàsarà dimostrata in via provviso-ria producendo copia della sud-detta domanda di rilascio del-l’attestato; in questo caso anchela licenza comunitaria verrà rila-sciata a titolo provvisorio, con

possibilità per l’Amministrazionedi attivare gli opportuni controlliper verificare se, nel frattempo,il requisito mancante sia stato omeno integrato, provvedendo, incaso di esito negativo, a revocarela licenza stessa.

Sempre dal 4 giugno scorso,la licenza comunitaria non vie-ne più assegnata alle imprese untempo dispensate dalla dimo-strazione dei requisiti per l’ac-cesso alla professione (impreseesercenti prima del 1978 e quel-le iscritte all’Albo ai sensi delD.M. 198/1991, art.1 – auto-betoniere, spurghisti, compat-tatori per i rifiuti e esercenti conveicoli di portata non superiorea 3,5 ton o massa fino a 6 ton),ed a quelle iscritte all’Albo tra il1978 ed il 31 maggio 1987 cheabbiano ricevuto la valutazionepositiva della Commissione divalutazione, istituita all’epocapresso il ministero dei Traspor-ti; ovviamente, fanno eccezionele imprese che, nel frattempo, sisiano adeguate ai requisiti perl’accesso alla professione edallo stabilimento. La domanda dirilascio della licenza comunita-ria deve presentarsi utilizzando,o ricopiando, il fac simile delnuovo modello introdotto dallacircolare in commento. Per le co-pie conformi richieste per vei-coli presi in locazione senzaconducente, l’impresa deve esi-bire una copia registrata delcontratto di locazione da cui ri-sulti chiaramente la data di sca-denza della locazione; in questocaso, la durata della copia con-forme non potrà superare quel-la del contratto. Le formalità ap-pena viste valgono anche per ledomande di rilascio delle auto-rizzazioni al trasporto interna-zione per Paesi extracomunita-ri, per le quali è stata emanatala circolare n. 6 del 7 giugnoscorso.

30

Norm

ativ

e

Pubblicato il decreto per i contributi alla formazione

Mentre andiamo in stampacon questo numero della rivi-sta è stato pubblicato, sullagazzetta ufficiale, il Decreto delministro Infrastrutture e

Trasporti 3 maggio 2012 cheprevede le modalità operativeper l'erogazione dei contribu-ti alla formazione delle im-prese di autotrasporto del cor-

rente anno e dei primi tremesi del 2013, con uno stan-ziamento pari a 23 milioni dieuro. Le domande per la ri-chiesta dei contributi vannopresentate al ministero

entro il 31 agosto 2012. Sulsito dell'Albo degli autotra-sportatori il testo completodel Decreto.

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TIR151-2012 31

rendere definitivamente utiliz-zabile da parte degli operatori.

Riconosciuto il non funzionamento

A differenza di prima, però, èstato ora espressamente ricono-sciuto che non funziona e che cosìcome è progettato non può fun-zionare, tanto da sospenderlo“fino al compimento delle anzi-dette verifiche”, sospendendoanche tutti gli adempimenti in-formatici che le imprese avrebberodovuto svolgere per usarlo (adesempio utilizzo del relativo sito

internet, inserimento della tokenUSB nel computer, installazione edutilizzo della black-box a bordo del-l’autoveicolo, ecc…).

Ma c’è di più. La norma attua-le è andata oltre, poiché ha so-speso, fino all’entrata in operati-vità del sistema Sistri, anche gli ef-fetti del contratto stipulato, nel di-cembre del 2009, tra il ministerodell’Ambiente e la Selex per la co-stituzione ed il funzionamento delsistema, definendo come “inesi-gibili” le relative prestazioni esospendendo, di conseguenza, ipagamenti dovuti dalle imprese alSistri per il corrente anno 2012.

Se le ragioni del rinvio sonochiare, meno evidenti appaionole motivazioni che hanno mossoil Governo a decretare la so-spensione del sistema progetta-to dalla Selex. Se viene al mo-mento risolta la questione del pa-

gamento del contributo 2012,con una sospensione a tempo in-determinato, nulla si dice circa ipagamenti dei due anni prece-denti, né si ipotizza nulla perquelli a venire.

Sotto il primo profilo, va mes-so in evidenza che il maggior ter-mine di rinvio ora previsto ri-spetto ai precedenti (di sei mesial massimo), è stato concessoproprio per avere il tempo ne-cessario di fare tutte le verifichesul funzionamento del vecchioprogetto Sistri e di abbandonar-lo o rivederlo completamente,

laddove non dia garanzie di ef-ficace funzionamento. Solo in talmodo si può spiegare la “so-spensione di ogni adempimentoinformativo relativo al Sistri”,contenuta nella norma.

Convalida del sistema cartaceo

A tale sospensione, si accom-pagna la piena convalida del si-stema cartaceo di tracciamentodei rifiuti, che quindi continua adessere obbligatorio e ad opera-re, mediante il formulario diidentificazione dei rifiuti (FIR), cheil produttore emette in quattrocopie, consegnandone tre al vet-tore, che ha l’obbligo di portar-le sull’automezzo fino all’im-pianto finale di smaltimento o re-cupero. Su queste tre copie si ri-portano le dichiarazioni del ge-store dell’impianto per la correttagestione dei rifiuti: una viene trat-tenuta dal vettore, una dal ge-store e l’ultima viene rispedita alproduttore iniziale. Completal’attuale sistema cartaceo, la re-

dazione dei registri di carico escarico richiesti, oltre che a pro-duttori e gestori impianti, ancheai trasportatori di rifiuti.

Pagamento dei contributiRelativamente al pagamento

dei contributi al Sistri del biennioprecedente, si fa notare che unavolta che verrà riconosciuto ilmancato funzionamento del“vecchio Sistri”, molte impresepotranno intentare azioni legalicontro il ministero dell’Ambiente,colpevole di aver preteso un con-tributo per l’iscrizione ad un si-

stema mai operante. Nulla inve-ce è al momento ipotizzabile cir-ca eventuali contributi per glianni a venire, a partire dal 2013,quando questo o il prossimo Go-verno dovranno assumere deci-sioni sull’avvio di un sistema in-formatico di tracciabilità dei rifiuti.

Un accenno infine ai dispositi-vi elettronici previsti per il fun-zionamento dell’attuale Sistri,cioè le token USB e le black-box,già installate a bordo degli auto-mezzi adibiti al trasporto dei rifiuti.Stante la sospensione di ogniadempimento informatico è cor-retto ritenere che gli stessi deb-bano essere custoditi da parte del-le imprese di trasporto, avendocura di sospendere ad esempio lecarte SIM inserite all’interno del-la black-box, fino a quando nonverrà assunta una decisione.

Decisione che il nuovo decretolegge affida al ministero del-l’Ambiente e che lo stesso ema-nerà, con proprio decreto, dopoaver effettuato ogni verifica tec-nica in materia.

on il provvedimento d’ur-genza approvato nella riu-

nione del 15 giugno, il Governoha deciso di sospendere fino al 30giugno 2013 l’operatività del Si-stri, unitamente ad ogni adem-pimento informatico richiesto alleimprese per avviare il sistema ditracciabilità. Si tratta dell’ottavaproroga disposta per questo tra-vagliato sistema di controllo nel-l’arco dei due anni dalla sua isti-tuzione, avvenuta con decreto delministro dell’Ambiente del 17dicembre 2009, a causa dei no-tevoli problemi legati al suo mal-funzionamento e alle difficoltàche crea agli operatori del setto-re. Come per i precedenti prov-vedimenti, anche quello attuale èstato disposto allo scopo di pro-cedere alle ulteriori verifiche am-ministrative e funzionali del si-stema, per poterlo semplificare e

Norm

ativ

e

C

Il Governo ha riconosciuto che cosìcome è stato progettato non può

funzionare. Sospesi anche i contributi2012 mentre non si sa ancora nulla su

quelli dei due anni precedenti

Sistri:sospensione

fino al 30 giugno 2013

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TIR151-2012

Co

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I nuovi costi minimi dell’Osservatorio

L’Osservatorio sui costi presso la Consulta dell’Autotrasporto e della Logistica ha determinato i costi di esercizio delle imprese di autotrasporto, dopo una revisione della metodologia di calcolo basata

su un test di validazione effettuato dal Comitato scientifico

La decisione di pubblicare, in occasione della revisione di giu-gno, tutte le voci di costo e la loro composizione, anziché solo il riepilogo finale, ha il pregio di aver reso trasparente l’attività dell’Osservatorio. E la scelta è rafforzata dalla validazione della metodologia di calcolo adottata da parte del Comitato scientifi-co della Consulta che, sulla base di una banca dati del Comitato Centrale dell’Albo, e di studi pre-gressi operati per attività analo-ghe, ha posto sotto osservazione circa 1.000 delle 8.000 relazioni disponibili e i risultati ottenuti dalle simulazioni operate hanno prodotto valori che sono da rite-nersi in linea con le percorrenze annue stimate dall’Osservatorio. Un elemento valorizzato dal Co-mitato scientifico è l’incidenza delle percorrenze in autostrada rispetto al monte delle percor-renze nel corso di un anno, sul-la base dei dati forniti da Aiscat come da richiesta dell’Osservato-rio. L’Osservatorio ha scelto infat-ti di inserire il costo dei pedaggi autostradali riconoscendo che l’utilizzo di strade generalmente più sicure e con maggior velocità commerciale consente una mag-gior produttività delle imprese di autotrasporto ma anche una maggiore possibilità di rispetta-re le norme in tema di tempi di guida e di riposo, tutti elementi questi strettamente intrecciati sulla sicurezza della circolazione stradale.

I costi di ammortamento dei veicoli sono stati calcolati pren-dendo a riferimento veicoli di nuova costruzione. Tale scelta, oltre ad essere coerente con il quadro normativo vigente in materia di accesso al mercato, ha consentito di definire i costi effettivi calcolati sulla manuten-zione programmata, su minori consumi di carburante e sulla vita media del veicolo. E’ fuori dubbio, infatti, che solo l’utilizzo di un veicolo nuovo consente di prevedere percorrenze di 3 km

con un litro di carburante come emerge dai calcoli dell’Osserva-torio nonché l’imputazione di co-sti di manutenzione in linea con quelli previsti come manuten-zione programmata dalle stesse case costruttrici.

Un altro elemento di costo importante riguarda la remu-nerazione del conducente. La scelta dell’Osservatorio è stata quella di prendere a riferimento un’impresa mediamente strut-turata, capace di un’efficiente ottimizzazione delle risorse e in grado di operare in sicurezza. Ovvio, pertanto, che gli elementi più appropriati per il calcolo non potevano che essere il contratto collettivo di lavoro, le giornate complessive di lavoro nell’arco dell’anno nonché le percorrenze massime consentite nel rispet-to sia delle norme in materia di tempi di guida e di riposo dettate dal Reg. 561/2006 sia di quelle in materia di tempi massimi di lavo-ro dettati dal D.lgs 234/07.

Molto più semplice il calco-lo del costo del carburante in quanto i dati da prendere in con-siderazione sono quelli delle rile-vazioni ufficiali del MISE relative al mese di aprile. Nella prossima seduta dell’Osservatorio che si terrà a luglio verranno valutati i costi di esercizio di altre tipolo-gie di veicoli non ancora prese in considerazione quali gli autocarri allestiti con alcune tipologie di carrozzerie fra le più ricorrenti, i veicoli porta container ed even-tuali altre particolari e significati-ve tipologie di veicoli presenti sul mercato.

L’Osservatorio sulle attività dell’autotrasporto della Consul-ta per l’autotrasporto e la logi-stica, nella riunione del 12 e 13 giugno, ha determinato i costi di esercizio delle imprese di au-totrasporto, dopo una revisione della metodologia di calcolo ba-sata su un test di validazione ef-

fettuato dal Comitato scientifico della Consulta stessa.

L’Osservatorio ha deliberato l’adozione delle tabelle relative ai veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore alle 26 ton., suddividendoli nelle se-guenti categorie:- Veicolo generico, composto da

trattore e semirimorchio, ov-vero da motrice e rimorchio;

- Veicolo allestito con cisterna per trasporto di prodotti in ADR;

- Veicolo allestito con cisterna per trasporto di prodotti pe-troliferi;

- Veicolo allestito con cisterna per trasporto di prodotti ali-mentari;

- Veicolo allestito con cisterna per trasporto di leganti idrau-lici e prodotti affini;

- Veicolo allestito con cisterna per trasporto di mangimi e prodotti affini;

- Veicolo adibito al trasporto di collettame e messaggerie;

- Veicolo allestito con cella frigo-rifera ed impianto di refrigera-zione, per trasporto in ATP;

- Veicolo allestito con cassone ribaltabile.

I costi di esercizio sono com-posti dalle voci: costo km del trattore (d), costo km del semi-rimorchio (h), manutenzioni (i), costo km del lavoro (m), costo km delle assicurazioni (o), costo km dei pneumatici (q), costo pe-daggi (r), costo km carburante (s), costi di organizzazione (t).

I costi di esercizio saranno pertanto dati dalla seguente formula:COSTO DI ESERCIZIO = D+H+I+M+O+Q+R+S+T.

I costi di esercizio relativi ai servizi di trasporto svolti da un’impresa di autotrasporto per conto terzi iscritta nell’apposito Albo effettuati in favore di altra impresa di autotrasporto per

32

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ete

di Andrea Ricci

Page 33: TIR 151_2012_08-07

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 21,141 1,949

da 151 a 250 km 0,412 23,142 1,780

da 251 a 350 km 0,412 25,830 1,595

da 351 a 500 km 0,412 30,568 1,348

oltre 501 km 0,412 32,750 1,258

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,225 16,246 1,382

da 151 a 250 km 0,225 19,432 1,156

da 251 a 350 km 0,225 21,389 1,050

da 351 a 500 km 0,225 24,716 0,909

oltre 501 km 0,225 26,477 0,848

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,143 13,974 1,020

da 151 a 250 km 0,143 16,983 0,839

da 251 a 350 km 0,143 18,987 0,751

da 351 a 500 km 0,143 21,317 0,668

oltre 501 km 0,143 23,021 0,619

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 20,062 2,052

da 151 a 250 km 0,412 21,606 1,905

da 251 a 350 km 0,412 23,639 1,741

da 351 a 500 km 0,412 26,362 1,562

oltre 501 km 0,412 29,712 1,386

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,277 17,245 1,604

da 151 a 250 km 0,277 20,622 1,342

da 251 a 350 km 0,277 22,423 1,234

da 351 a 500 km 0,277 25,371 1,090

oltre 501 km 0,277 27,331 1,012

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,204 16,300 1,249

da 151 a 250 km 0,204 19,582 1,040

da 251 a 350 km 0,204 21,201 0,960

da 351 a 500 km 0,204 27,485 0,741

oltre 501 km 0,204 27,002 0,754

massa sup. a 26 ton. Motrice e simirimorchio

da 7,5 a 11,5 ton.

fino a 3,5 ton.

massa sup. a 26 ton. Cisterna I Adr

da 11,5 a 26 ton.

da 3,5 a 7,5 ton.

TIR151-2012

costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

conto di terzi pure essa iscritta nell’apposito Albo dovranno essere calcolati secondo la se-guente formula:COSTI DI ESERCIZIO VEICOLI SUPERIORI ALLE 26 TON = D+H+I+M+O+Q+R+S

COSTI DI ESERCIZIO VEICOLI PARI O INFERIORI ALLE 26 TON = D+E+G+I+M+N+O.

L’Osservatorio ha inoltre de-liberato l’adozione delle tabelle relative ai veicoli delle seguenti macrocategorie:- Veicolo generico, di massa

complessiva a pieno carico pari o inferiore alle 3,5 ton;

- Veicolo generico, di massa complessiva a pieno carico superiore alle 3,5 ton e pari o inferiore alle 7,5 ton;

- Veicolo generico, di massa complessiva a pieno carico superiore alle 7,5 ton e pari o

inferiore alle 11,5 ton;- Veicolo generico, di massa

complessiva a pieno carico superiore alle 11,5 ton e pari o inferiore alle 26 ton.

I costi di esercizio sono com-posti dalle voci: costo km au-tocarro (d), e manutenzioni (e), costo km del lavoro (g), costo km delle assicurazioni (i), costo km dei pneumatici (m), costo km carburante (n), costo pe-daggi (o), costi di organizzazio-ne (p).

I costi di esercizio saranno pertanto dati dalla seguente formula:COSTO DI ESERCIZIO = D+E+G+I+M+N+O+P.

Ancora, l’Osservatorio ha de-terminato le tabelle relative ai costi riferibili al cosiddetto tra-zionismo:

- Trazionisti- Trazionisti ADRI costi di esercizio sono com-

posti dalle voci: costo km del trattore (d), manutenzioni (e), costo km del lavoro (g), costo km delle assicurazioni (i), costo km dei Pneumatici (m), costo pedaggi (n), costo km carbu-rante (o).

I costi di esercizio applicabili ai servizi di trasporto svolti con complesso veicolare in cui solo il trattore sia in disponibilità del vettore devono essere calcolati secondo la seguente formula:COSTO DI ESERCIZIO = D+E+G+I+M+N+O

L’Osservatorio ha deliberato, da ultimo, che l’adeguamento mensile dei costi di esercizio, in relazione all’andamento del costo del carburante, dovrà av-venire sulla base della seguente formula:

COSTO DEL CARBURANTE PER KM INCIDENZA = ------------- X 100

Costi diversi dal carburante + costo del carburante per km ove per:costo del carburante per km si intende il costo del carbu-rante mediamente consumatoper percorrere un km (sulla base della tipologia di veicolo) estrapolato partendo dalle rile-vazioni del costo del carburan-te rese disponibili dal Ministero dello Sviluppo Economico;

costi diversi dal carburantela somma delle voci di costo diverse dal carburante che con-corrono a determinare i costi di esercizio;

incidenzail rapporto espresso in percen-tuale fra il costo del carburan-te e il costo di esercizio.

33

Costi di sicurezza giugno 2012

Page 34: TIR 151_2012_08-07

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 27,242 1,512

da 151 a 250 km 0,412 31,971 1,289

da 251 a 350 km 0,412 37,232 1,107

da 351 a 500 km 0,412 40,975 1,005

oltre 501 km 0,412 43,689 0,943

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 16,908 2,435

da 151 a 250 km 0,412 22,722 1,812

da 251 a 350 km 0,412 26,267 1,567

da 351 a 500 km 0,412 27,368 1,504

oltre 501 km 0,412 31,411 1,311

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 19,636 2,097

da 151 a 250 km 0,412 22,667 1,816

da 251 a 350 km 0,412 24,089 1,709

da 351 a 500 km 0,412 25,675 1,603

oltre 501 km 0,412 28,361 1,452

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 18,427 2,234

da 151 a 250 km 0,412 23,013 1,789

da 251 a 350 km 0,412 24,909 1,653

da 351 a 500 km 0,412 27,393 1,503

oltre 501 km 0,412 30,746 1,339

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,415 17,927 2,315

da 151 a 250 km 0,415 21,686 1,914

da 251 a 350 km 0,415 23,785 1,745

da 351 a 500 km 0,415 26,434 1,570

oltre 501 km 0,415 29,668 1,399

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 25,073 1,642

da 151 a 250 km 0,412 29,640 1,389

da 251 a 350 km 0,412 34,776 1,184

da 351 a 500 km 0,412 37,050 1,111

oltre 501 km 0,412 37,773 1,090

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 15,768 2,554

da 151 a 250 km 0,412 18,148 2,220

da 251 a 350 km 0,412 22,186 1,818

da 351 a 500 km 0,412 23,649 1,706

oltre 501 km 0,412 26,547 1,521

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,412 22,936 1,795

da 151 a 250 km 0,412 27,089 1,520

da 251 a 350 km 0,412 29,230 1,408

da 351 a 500 km 0,412 32,662 1,260

oltre 501 km 0,412 34,956 1,178

lunghezza tratta costo carb. costo carb. costo tot. per km % per km

da 101 a 150 km 0,415 18,466 2,247

da 151 a 250 km 0,415 23,028 1,802

da 251 a 350 km 0,415 24,910 1,666

da 351 a 500 km 0,415 27,372 1,516

oltre 501 km 0,415 30,690 1,352

semirimorchi. I Sola trazione2

massa sup. a 26 ton. I Cassone ribaltabile

massa sup. a 26 ton. Frigoriferi e imp ref. I trasp. in Apt

massa sup. a 26 ton. Cisterna I Mangimi e affini

massa sup. a 26 ton. Cisterna I Alimentare

complessi veicolari massa comp. sup. a 26 ton.1

massa sup. a 26 ton. Cisterna I Trasp. prodotti petroliferi

massa sup. a 26 ton. Cisterna I Collettame e messaggerie

massa sup. a 26 ton. Cisterna I Leganti idraulici e affini

1. sola trazione di semirimorchio adibito a trasporti Adr,

che non rientra nella disponibilità, ovvero nella proprietà

del vettore-committente.

2. trazione di semirimorchio che non rientra nella disponibilità, ovvero nella

proprietà del vettore-committente.

TIR151-201234

Costi di sicurezza giugno 2012

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