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Il significato pratico degli irsegnamenti di Kg tì Sembra che gli esperimenti di Pégoud sianoli

una straordinaria facilità e sicurezza poiché ,i aviatori francesi più in vista si sono creduti dover e di imitarli per non smentire ne diminuii la loro popolarità insieme a quella delle Case t cui montano gli apparecchi.

In Inghilterra, in Russia, in Germania e ir America i francesi hanno trovato bravi imitatori; anzi il primo a descrivere nell 'aria il cerchio dettar morte fu un tenente russo.

In tali prove essi adoperarono diversi tipi di' apparecchi : Blériot, Murane Saulnier, Parnian,! C'audron, iu Francia ; il biplano Otto in Ger- '

mania, il Blacburne in Inghilterra, il Curtiss in America.

Sembra anche che dal periodo sperimentale e dimostrativo stiamo passando, con successo, ai periodo pratico.

Leggevo infatti parecchi giorni fa nelle recen-tissime di un quotidiano di un tale Rost, che persa la padronanza del velivolo a quattromila metri d'. Itezza, discese incolume dopo di aver compiuto ben venti O nell'aria.

Via..., venti saranno troppi, ma qualcuno perchè non dovrebbe averlo fatto?

Non li hanno già fatti Pégoud prima, il povero Perreyon, Chevilla-d, Garros ed altri d o p o ? E per puro scopo di dimostrazione e di emulazione !!

Nieute di più facile dunque che questo signor Rost, in balìa del cielo e dell 'apparecchio, dive-nuto pazzo, abbia, anche inconsciamente, fatta qualche capriola. Molti credono che tali esercizi siano fatti con apparecchi speciali, costruiti per

I tati prove dalle Case ! Tutt'altro, sono apparecchi comnui, per lo più

biplaces. Unica modificazione è quella di alzare !a gubunne di sopra (che di solito è più bassa ;li quella di sotto o dell 'attacco dei fili sul carello). E ciò per avere l 'attacco dei fili disopra egual-mente distante dall 'ala di quello di sotto ed as-sicurare quindi alle ali capovolte la stessa resi-stenza e robustezza della posizione normale, gualche filo di profondità, e niente altro!.. .

Ma se dal lato della costruzione gli esperimenti di Pégoud non ci hanno insegnato nulla, dal lato pratico ci hanno insegnato che con del sangue freddo si possono dominare posizioni difficilis-sime. Ci hanno fatto vedere il volo meno peri-coloso di quello in cui lo vedevamo.

Speriamo che questo virtuoso della « cloche » non tardi molto a venire anche da noi e spe-riamo che vedendolo qualcuno dei nostri buoni aviatori, e ne abbiamo parecchi, imiti, con suc-cesso, l 'aquila straniera!!. . .

2Sp2 1913. Paolo Azzolbii.

Le H I

L'amatore Uevasco, che ha compiuto in idroplano il raid Sesto Colende-Genova-Livorno-Roma.

(Fot. I. Cattaneo - Genova).

r N e l l a sede centrale del l 'Aereo Club d'Italia, in Roma, si sono riuniti il Consiglio Direttivo del-l 'Aereo Club d'Italia, laCommissio e sportiva cen-trale e la Commissione tecnico-scientifica centrale.

Erano presenti P on. Carlo Montù, il p r i n c i p e

don Camillo Ruspoli ed il conte Della Torre di Roma, il rag. Roba , l 'avv. Gatti Goria e l'avvo-cato Roz di Torino, il maggiore Frassineti, fi

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La partenza di Oevasco da Oenova. (Fot. I. Cattaneo - Genova).

sig. Usuelli, l ' ing. Prato-Previde e Ping. Negrotti di Milano, il barone Da Zara di Padova, il com-mendatore Bonardi, il sig. Consiglio, il conte Ame-rigo Da Scbio, il prof. Palazzo, il sig. Borsalino, l 'ing. Nagel in rappresentanza del Ministero dei Lavori Pubblici, il maggiore Piazza, il capitano Fabbri , il capitano Ferrari, il capitano Matteuzzi per i servizi areonautici.

1 II Consiglio direttivo, dopo aver approvato la relazione della presidenza e Io schema di bilancio preventivo per il 1914, ha preso atto delle comu-nicazioni del l 'on. Montò riferentisi all 'ultima riu-nione tenuta a Parigi dalla F. A. I., alla quale l 'on. Montù prese parte, ed ha rilevato i propo-siti del l 'Aereo Club di Roma ai fini della propa-ganda.

Ha omologato le deliberazioni fatte dalla Com-missione sportiva centrale nei riguardi delle gare e premiazioni dell 'annata ed ha preso atto di un ordine del giorno votato dalla Società di avia-

zione di Tor ino col quale si fanno voti affinchè l 'Aereo Club d ' I ta l ia converga le sue energie ad ottenere che i fondi raccolti dalla sottoscrizione nazionale vengano saggiamente devoluti in parte all 'acquisto degli apparecchi occorrenti all' avia-zione militare, ed in parte ad istituire premi an-nuali per gare e concorsi diretti al perfeziona-mento dei mezzi di locomozione aerea ; e che sia dato impulso all ' incremento delle scuole civili di aviazione per piloti.

Ha infine preso notizia delle prossime gare di aviazione di Monaco, deliberando di appoggiare nel modo migliore l 'iniziativa.

La Commissione sportiva centrale ha omologato i verdetti di aggiudicazione di premi delle varie società per l 'annata 1913 e per quanto riguarda il raid Milano Roma della « Coppa Ponti » ha ap-provato quanto fu fatto in merito dalla Società Italiana di Aviazione, deliberando che d'ora in-nanzi ai fini sportivi, e sopratutto della omologa-

Ccvasco subito dopo la sua discesa sul Tevere a Roma, (Fot. Strazza),

zione internazionale, debbano i premi non essere mai sdoppiali.

Dopo ampia discussione furono proposte alcune modificazioni agli articoli 1, 14, 15 e 21 del Rego-lamento delia C. S. C. da portarsi per la ratifica al Consiglio direttivo.

Tutte le proposte furono poi dal Consiglio di-rettivo del l 'A. C. I. ratificate.

Il maggiore Piazza ed il capitano Fabbri segna-larono alla Commissione due memorie per le norme di circolazione in volo e per le segnalazioni di richiamo e atterraggio.

La Commissione infine fece voti perchè tutti gli ufficiali aviatori si iscrivessero alle varie so-cietà esistenti nelle località di loro residenza.

Col 1913 scadono tutti i componenti del Con-siglio direttivo e della Commissione sportiva e le Società federate ed affiliate saranno subito chiamate per le nuove designazioni.

fi 6150 metri in areoplano

Legagneux ha voluto segnare nella tabella dei records mondiali di aviazione l 'ultima quota del 1913.

Legagneux, partendo dal campo aviatorio di di Saint-Raphael, ha tentato di battere il record mondiale d'altezza detenuto da Perreyon su Blériot Gnome 160 HP, con 5880 metri.

Legagneux che ha battuto il recoid mondiale d'altezza raggiungendo mttn 6150.

In un'ora e trentacinque ha raggiunto l'altezza di 6150 metri discendendo poi rapidamente allo stesso punto di partenza. Si è assegnato così il record mondiale d'altezza senza passeggero.

II nuovo campionato pel mondo dell'altezza, Legagneux, ha fatto ad un redattore del Peto York Herald, la seguente narrazione :

« Tutto è andato benis-imo fino ai 4000 metri, ma a partire da quel momento credetti di non es-sere capace di continuare a salire. Il motore an-dava benissimo, ma io incontravo una resistenza straordinaria provocata probabilmente da una particolarità dell 'atmosfera nella quale volavo. Per più di cinque minuti lottai disperatamente per andare più in alto e cominciavo a disperare allorché con mia grande soddisfazione non in-contrai più ostacoli. Il mio altimetro segnò ben presto 6150 metri, che giudicai sufficienti, e ridi-scesi » .

Legagneux dichiarò poi che spera di raggiun-gere presto i 7000 metri.

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Nel centro: Arturo Duray al volante con il principe Soukhanoff come meccanico. — A destra: La vettura in velocità.

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fantastiche ottenute. — A destra: Il filo elettrico disteso dalla punta di partenza a quello di arrivo.

NOTE DI AUTOMOBILISMO

Risveglio su tutta la linea. Si festeggia un campione.

L'ultima velocità fantastica raggiunta da una FIRT.

Il 1914 segnerà negli annali (letto sport auto-mobilistico una serie di importanti gare che si svolgeranno sul suolo italiano.

I lettori già ne conoscono alcune da noi segna-late in precedente numero.

Oggi la lista aumenta ancora. Si è formato in Palermo l 'Automobi le Club

Siciliano, ed è stato eletto presidente il cavalier Vincenzo Florio.

II 24-25 maggio 1914 sarà disputata per cura di questo Club la « Targa Florio » sul Giro di Sicilia, Km. 1000. Il 10 giugno sarà pure corsa sul Circuito delle Madonie la Coppa Florio, già disputata a Brescia ed a Bologna.

lì cav. Vincenzo Florio, un vero mecenate dello sport italiano, che fu sempre il grande organiz-zatore delle importanti prove automobilistiche siciliane, accettando la nuova carica, si dichiara pronto oggi, come ieri, a dare tutta la sua pre-ziosa opera alla causa automobilistica, aumen-tando nel 1914 il numero delle gare e rimettendo in palio la Coppa Florio. Non basta Pure, per iniziativa sua, si avrà in marzo a Palermo un'Espo-sizione di automobili.

Nel 1914, dunque, lo sport automobilistico in-teresserà spesso' le crònache sportive, e noi ci auguriamo che nel nuovo cimento l 'industria na-zionale ne esca vittoriosa.

che portò il saluto degli amici ; poi il cavalier uff. Gustavo Verona a ' nome dell 'Associazione delia stampa sportiva italiana ; il sig. Albano con buone ed affettuose parole; il sig. Paolo Talice ed infine per lo « Sport del Popolo » l 'avv. An-nibale Arano.

Bispo-e a tutti il neo-cavaliere, commosso per la spontanea e calda dimostrazione di stima.

Martedì sera si è riunita l'assemblea dell 'Au-tomobil Club di Torino, che come abbiamo altra volta detto organizzerà nel 1914 la corsa auto-mobilistica Susa-Moncenisio.

L'assemblea generale doveva pure occuparsi della questione del Salon del l 'Automobile da te-nersi in primavera. L'Esposizione automobilistica è finora un'iniziativa clic ha riportato sempre un successo e ad essa i torinesi hanno dato tutto il loro appoggio.

La necessità poi di riunire in un Salon annuale tutte le novità dell 'industria automobilistica è oggi forse maggiormente sentita, dato il numero accresciuto delle fabbriche. Le difficoltà che prima si presentavano per l'effettuazione del-l 'Esposizione, per quanto riguarda l 'ambiente che avrebbe dovuto ospitarla, furono superate dal-l 'A utomobil Club. il quale ebbe dall 'Amministra-zione comunale tutto l 'appoggio necessario.

L 'assemblea però non fu (1: questo parere, e confermando i deliberati della Direzione, ha sta-bilito che essa abbia luogo nel 1915, in cni si solennizzerà degnamente il primo decennio delle mostre automobilistiche torinesi.

* • *

L'ult ima eco delio sport automobilistico nel 1913 è costituita dalla classifica ufficiale e premia-

Mentre si attendono la nuove gare per ammi-lare in corsa i nuovi e numerosi guidatori di automobili , questi si riuniscono attorno al laro grande maestro, al campione dei campioni del volante Felice Nazzaro, per festeggiare la sua nomina a cavaliere della Corona d'Italia. La riunione è avvenuta sabbato sera a Torino e pre-cisamente al Bistorante Molinari.

Alia tavola, d 'onore, a destra e sinistra del fe-steggiato, sedevano Lancia, il sig. Biagio Naz-zaro, l 'avv. Burrone, l 'avv. Bertiglia, l ' ing. Zoller, i sigg. Silvani e Beitramini di Milano, i signori Eugenio Nazza ro e Da-Milano, il campione Cagno, il cav. ufi'. Verona, il sig. Polissero, l 'avv. Pinna, Mario Brun e i colleglli Paolo Talice e Anni-bale Arano.

Nelle altre tavole, sontuosamente imbandite da £astiniiin e (Jichinet, abbiamo ancora notato il rag. Masprone, i sigg. Locati e Carello, l ' ing. Dubosc, i fratelli Provano e Salietti, i sigg. Conti, Seren-Itosso, Masoero e vari altri.

Assistevano anche il padre signor Biagio, i fra-telli ed il fido meccanico.

Alla fine dei banchetto il simpatico sig. Mario Bruii lesse i telegrammi di adesione. Aderirono il cav. Agnelli, il sig. Carlo Bertoldo di Forno Bivara, il sig. Cocchi, il cav. Conti, il sig. Attilio Brun, il sig. Jean Alessio, il sig. Luciani, diret-tore del « Garage Fiat » , il sig. Ambrosetl i .

Al lo « champagne » parlarono il sig. Guasta,

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zioni del criterium, automobilistico di regolarità e della corsa del chilometro lanciato clie ebbero luogo a Vercelli nei giorni 18-19 e 20 luglio 1913. Questa classifica ufficiale è stata come si sa di questi giorni ratificata dalla Commissione Sportiva dell 'Automobile Club d'Italia dopo l 'avvenuta amichevole composizione della causa giudiziaria intentata dai commissari sportivi ad alcuni con-correnti.

Ecco la classifica : Criterium di regolarità 1" categoria :

1" premio — Vettura Storero (Negro Giovanni) Coppa vermeille dell 'Esposizione e medaglia d'oro del l 'Automobile Club di Milano.

Premio al meccanico L. 250. 2° premio — Vettura Aquila (Marsaglia) Coppa

del l 'Automobile Club di Napoli e medaglia d 'oro della Stampa Sportiva.

Premio al meccanico Biella Luigi L. 150. 3" premio — Vettura Nazzaro (Nazzaro) grande

medaglia d 'oro dell 'Esposizione. 2" categoria :

1° premio — Vettura Storero (Rocciì Coppa vermeille dell 'Esposizione e Coppa della Città di Torino.

Premio al meccanico Merlino L. 250. 2° premio — Vettura Florio (Rebuffo) Targa

vermeille del l 'Automobil Club di Torino e me-daglia d 'oro della Gazzetta dello Sport.

Premio al meccanico Alemanno Angelo L . 150. 3° premio — Vettura Benz (Douglas Scotti)

grande medaglia d 'oro dell 'Esposizione. Premio al meccanico L. 100.

4° premio — Vettura Oryx (Bacbstadt) me-daglia d 'oro dell 'Esposizione.

5° premio — Vettura Mathis (Roasignolì) me-daglia d 'oro dell 'Esposizione.

6 ' premio — Vettura Loreley (De Scalzi) me-daglia d 'oro dell 'Esposizione.

Premio industria : 1° premio — Équipe Florio: Targa d'argento

delFAutomobil Club di Torino. 2" premio — Équipe Storero: Targa d'argento

del l 'Antomob 1 Club di Torino. Medaglia d 'oro dell 'Industria sportiva e del

motore, alla macchina che ha compiuto i percorsi del criterium con maggior regolarità in base alla velocità oraria di km. 40.

Assegnato alla Vettura Benz di Douglas Scotti. Premio Pirelli di L. 500 per la vettura meglio

classificata munita di Pneumatici Pirelli. Assegnato alle Vetture Storero di Negro e

Rocci.

Il eav. Felice Nazzaro.

Record, di velocità (chilometro lanciato). 1" categoria :

premio — Vettura Benz (Hoermer) Coppa dell 'Esposizione e Coppa Leonino da Zara.

Premio al conduttore Hoermer: medaglia d 'oro del Sindaco di Vercelli.

2* categoria : 1° premio — Vettura Aquila (Beria d'Argen-

tina) medaglia d 'oro del Re. 2" premio — Vettura Fiat (de Moraes) grande

medaglia d 'oro dell 'Esposizione e medaglia ver-meille ilei Comune di Borgosesia.

3* categoria: 1° premio - Vettura Aquila (Marsaglia) grande

medaglia d 'oro dell 'Automobile Club d'Italia. 2° premio — Vettura Sloewer (Viannino)

Coppa della Città di Lodi e medaglia d 'oro dello Sport del Popolo .

3 ' premio — Vettura Benz (Douglas Scotti) medaglia d 'oro dell 'Esposizione.

Premio F.I .A.T medaglia d 'oro. Per la vettura Fiat meglio classificata. Assegnato al sig. Visconte Julio de Moraes. Premio del Casino di Commercio di Vercelli,

Coppa di vermeille. Per il concorrente della Pro-vincia di Novara, meglio classificato :

Assegnato al sig. Rinaldo Marcellino per le vet-ture Fiat.

* * *

Abbiamo già accennato alla fantastica velocità raggiunta da una macchina Fiat guidata da Duray sulla pista di Ostenda.

Possiamo oggi , mercè il nostro ampio e ricco servizio di reportage fotografico, presentare ai let-tori alcune bellissime istantanee che riproducono le varie fasi della corsa. Un collega della Gaz-zetta dello Sport, Ettore Gnatta che ha assistito alla prova cosi si esprime:

Se Duray non ha potuto battere uffioialmeute il record per cause indipendenti dalla sua volontà, ha potuto dimostrare di essere stato in questi giorni al volante della più. veloce macchina del mondo finora apparsa sulle strade.

Perchè la sua Fiat ha lasciato netta l ' impres-sione confermata del resto dai cronometristi officiosi, 1

di disporre facilmente sul chilometro lanciato di quei 15 semplici secondi che portano la media chilometrica alla folle velocità di 240 km all 'oia.

E se il famoso cronografo elettrico all'.l/500 di secondo non si fosse sbizzarrito a giuoeare sulla sua fama, oggi il record del mondo apparterrebbe all'industria italiana, associata nella gloria al più popolare conduttore belga; mentre, invece, gli « ufficiali » del tentativo sono condannati per ora a meditare perplessi sui 17 secondi e sui 12" 450,500 dei due ultimi tentativi ciò che dànnodue estreme medie incompatibili di 211 e 280 km.

I tentativi di Dm&y hanno chiarito un equivoco. Qual'era e qual 'è tuttora il record del moudo su

mÈÉÈmt

Di questi giorni S. M la Regina Elena, ha compiuto con i Principini una escursione nell'alto Abruzzo. — La nostra fotografia rappresenta S. M. la Regina Elena coi Principini a Piano di Cinquemiglia, pronta per una gita in montagna. (Fot. Strazza).

OFF. U. DEI & C. V7IA R PAOLI 4

R E S S I

D T K M I L A N O PNEUS PIRELLI PIAZZA A. BORIA

LA SIAM LA B r u n i i VA

De Simoni ferma la palla fra le gambe di un giuocatore casalese. (Fot Pavia-Nay - Torino).

Uabbonamento alla

Stampa Sportiva

(Fot. Rota - Casale).

chilometro lanciato? La Benz lo rivendica alla sua 200 HP i he con Robert Burmann copr i i mille metri a Daytona in FI rida in 15"88/10l) secondi il giorno, per la storia, 23 aprile 1911, e nel suo catalogo la grande marca tedesca ne stampa il certificato del l 'A. A . A . assicurando inoltre che quest 'anno, il 23 maggio a Pietroburgo, il suo cor-ridore Hoerner toccava lui pure i 204.

Contro questa asserzione fatta pubblica in questi giorni, Duray può presentare una lettera dell 'Ass. Int. des Autoinobiles Clubs recounues, nella quale il solo record ufficiale è quello stabilito a Brook-lands 1*8 novembre 1909 da Hemery in 202 chi-lometri 691.

Arturo Duray, che al volante di una 300 HP Fiat, munita di pneumatici Pirelli, del principe Soukhanoff, ha tentato sul rettilineo di Osteudadi abbassare il record del mondo della velocità rife-risce su La vie au grand air qualche impressione, che noi — che già demmo dell 'avvenimento un ser-vizio originale e diretto d' informazioni — siamo lieti di riassumere nelle sue parti più interessanti.

Parlando poi della manovra a cui si ò obbli -gati durante simili records, Duray con bella chia-rezza, riferisce :

« Mettere la macchina alla prima, alla seconda, alla terza, ancora v a ! Ma per passare alla quarta velocità, quando si è già lanciati a 190 all 'ora, è un altro affare. Occorre tenersi ben saldi, spin-gere in avanti la leva per Ja quarta, fare atten-zione di non montare sul trottoir, poicliè nel-mo-mento in cui voi immettete la corrente d'aria nei due piccoli carburatori, voi sentite per lo sbalzo improvviso lo schienale che vi spezza le reni. Il tempo di avvertire ciò e voi avete già coperto i due chilometri di slancio. Voi vedete i cronometristi. E ' il momento di battere il record, il chilometro comincia... ».

« E dopo così rapida descrizione dello slancio, Duray parla con non minore efficacia dell 'arresto, i diciassette secondi del chilometro non permet-tendo troppo numerose considerazioni.

« Per un professionista il lavoro non è gran che terribile durante un record. E ' dopo ; quando voi strozzate il gaz, la vettura cerca di mettersi at-traverso la via ; occorre ristabilire la posizione e poiché non vi sono che 1500 m. per l 'arresto, ciò che è troppo poco , i freni non fermano le palle di cannone a volontà !

« Quando io strozzo il gas, l 'o l io esce pei tubi di scappamento e, in millecinquecento metri il mec-canico da bianco diventa nero e questo negro al-trimenti non era se non il principe di Soukhauoff, lo sportsman completo. Allorché si raggiungono certe spaventose velocità, la minima screpolatura attraverso il suolo fa sbalzare la vettura contem-poraneamente con lo quattro ruote. Il pubblico non se ne accorge assolutamente. Quanto a me, mi ricorda l 'epoca in cui ero aviatore » .

La squadra nazionale, che la settimana scorsa si alleno a Casale, in vista del prossimo incontro internazionale cult'undici austriaco.

Giuoco del Calcio

In attesa del match Italia-Austria Ancora uua settimana e poi l ' industre Milano

vedrà alle prese il nostro undic i azzurro cou la massiccia e poderosa squadra rappresentativa au-striaca, che per la seconda volta scende in Italia. L 'avvenimento importante è atteso con vera im-pazienza dai nostri giovani calciatori, come atteso sarà pure da tutti coloro che del foot-ball ita-liano ne seguono con passione le gesta ed i progressi.

E ' cou vero orgoglio sportivo che sostengo che il foot ball italiano ha nella presente stagione fatto un leggèro progresso e che un lieve miglio-ramento si è notato tra le nostre numerose squa-dre di calciatori.

Il primo incontro internazionale che nell 'attuale stagione sosterrà la nostra squadra azzurra, ci darà il giusto esponente della forza e degli even-tuali progressi compiutisi in questi anni.

In tutti gli incontri sostenuti da noi, l 'Austria è sempre uscita vittoriosa, ma i tre matches dispu-tati coi campioni dello stato alleato, sia per uno o sia per altro plausibile motivo, non hanno dato il preciso valore della nostra potenza e della nostra forza.

Domenica prossima il grande incontro avrà un ben diverso valore sportivo, poiché salvo alcuni imprevedibili cambiamenti all 'ultima ora, la no-

li ma'ch Cantonal-^em a Club. — Una rapidissima d.scesa di Duriaux del Cartonai. (Fot. (Auariien).

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9 LA STAMPA SPORTIVA

LE L A S T R E ETICHETTA

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" ì l „ LA CARTA È IL B R O M U R O IDEALE

Una cattiva parata di Gallina I permette a Mosso I di far deviare, colla testa, la palla verso il goal, dove Maggiani è pronto a liberare ogni insidia. (Fot. Rota - Casale).

La nostra squadra dimostrerà certamente al pubblico plaudente che lo sport non ha confini e siamo certi che sul terreno essa sarà non meno gen ' i le e cavalleresca dei suoi avversari.

La nostra squadra può avere qualche chances di vittoria?

Alla Commissione Tecnica va il merito grande di aver disposto affinchè la nostra squadra si presenti al grande incontro dopo un breve, ma pur utile allenamento.

Veuue formata beue la nostra squadra ? Non vogliamo oggi sindacare ne tanto meno

decantare la formazione della squadra azzurra. Nel modo più esauriente ce lo dirà la grande

gara di domenica e così potremo anche sapere se la Commissione Tecnica ebbe una felice mano nella scelta degli undici campioni.

Plaudianio per ora alla pieparazione della squa-dra fatta con un allenamento veramente neces-sario, pratico ed importante, ed attendiamo con impazienza il grande match di Milano, fidenti che la nostra squadra azzurra si presenterà in campo seriamente convinta dell 'incarico affidatole e dimostrerà di saper validamente difendere i colori italiani.

La nostra squadra nazionale sarà con tutta probabilità allineata nella seguente formazione:

De Simoni (U. S. M.) ; Valle (Pro Vercelli) e De Vecchi (Genoa F .

B. C.) ; Ara (Pro Vercelli), Possati (Internazionale F.

B. C.) e Leone (Pro Vercell i ) ; Berardo (Pro Vercelli), Mosso III (Torino F. B.

C.), Cevenini I (Internazionale F. B. C.), Ceve-nini III (Internazionale F. B. C.), Bavastro (Inter-nazionale F. B. C.) ;

Quella rappresentativa austriaca scenderà a Milano nella seguente probabile formazione :

Kaltenbrunner (Rapid) ; Dittrich (Rapid) e Popovich (Amateur) ; Prohaska (Rudolphshugel), Brandstetter (Rapid)

e Kaps II ( W . A. C.) ; Bauer (Rapid), Little ( W . A. C.). Kuthan (Ra-

pid), Grunde (Rapid) e Krezal (Rapid), capitano.

Giuseppe Varetto.

Fle'ssly, il capitano della squadra lei CantoDal, che nella settimana scorsa ha giuocato a Genova ed a Casale.

(Fot. Guarnen - Genova).

stra squadra azzurra si presenterà in una delle più forti formazioni e ci darà l'esatta misura del valore italiano.

La convinzione e la speranza nostra è quella di una ottima figura per la squadra nazionale di fronte a campioni che stando ai giornali si pre-sentano in una formazione salda e fortissima, per cui si prevede che la gara che i nostri dovranno sostenere sarà una delle più difficili.

Fra tutti i matches disputati dalla nostra squa-dra rappresentativa il match contro l 'Austria ha sempre avuto un posto d 'onore, cosicché la gara che domenica avrà il suo svolgimento al-l 'Arena di Milano, sarà seguita con un grandis-simo interesse dalla numerosa folla sportiva, amante delle grandi emozioni.

E ' d 'uopo ricordare al pubblico italiano l 'ot-tima impressione fornita dai giuocatori austriaci l 'u tiroa volta che furono in Italia; poiché è bene far rilevare che il nostro undici azzurro combat-terà non solo contro campioni di vero valore, ma anche contro sportsmen cavallereschi, che nelle varie pelouses sanno dimostrare oitre alla correttezza una grande cortesia.

L'allenam rito della squadra nazionale a Casale. — De Simoni attende la palla che gli viene dall'alto. (Fot. Pavia-Nuy - Torino).

10 LA STAMPA SPORTIVA

Jos Jeannette, il negro più popolare Piletta, che ha teste battuto Baine per il titolo di campione in Francia, è sopratutto un boxeur

italiano di boxe. (. ot. Bressani-Fara'ooU). scientifico e specialmente leale. Il match Boine-Pilotta, — La fotografia rapprese»

di boxe per il titolo di campione italiano. — In mez

PNEUMATICI TEDESCHI SONO •

MIGLIORI

J •e Jeannette a terra, dopo la vittoria del suo avversario Sam Langford.

le pretese di statura, torace e costituzione fisica in generale ; tutti questi dati avrebbero do-vuto non solo impensierire il legislatore, ma obbligarlo a ri-flessioni tali da fargli escogitare mezzi idonei a salvare la situa-zione clie non è certo delle più gradite.

In luogo di tutto ciò noi si combatte (e non dico a torto perchè è ciò più che ne-cessario) aspramente e continuamente contro l 'analfabetismo, e nulla si opera contro l ' indebolimento fisico. Commissioni, è vero, non ne mancano, ma in quanto a fatti con-creti, se per caso avesse un giorno a mancare l'iniziativa privata, noi ci vedremmo nuova-mente piombati nell 'abbandono di ogni disci-plina tìsico-sportiva, e ridotti a quella fin-

Joe Jeannette e Sam Langford 1 due campioni al primo round.

La nostra razza migliora Allorché nei Parlamenti dei diversi Stati si

parla di istruzione obbligatoria, pochi e rarissimi sono quelli che innestano in essa istruzione obbli -gatoria quella parte importantissima e veramente integrante che rappresenta l 'istruzione fìsica. Su di essa si sorvola con una noncuranza, ed anche una incoscienza, che lasciano poco a sperare dai nostri reggitori. E ciò, ripeto, rappresenta un fenomeno non solo dei nostri paesi latini, ma an-che, e quel che più rattrista, dei paesi che hanno civiltà meno arretrate delia nostra.

L'esperienza a nulla lia servito e pare che voglia servire : l ' indebolimento della razza ; l 'aumento delle riforme ; l 'aver dovuto, per ottenere il con-tingente di forza necessario ai quadri, diminuire

11 LA STAMPA SPORTIVA

Sam Long foni, campione del mondo dei pesi medi, che recentemenie ha battuto Joe Jeannette,

credere, ma è umana, semplicemente uma-na. Noi stiamo assistendo a questo lento progredire e migliorare della razza umana, e lo si deve senza alcun dubbio alla mag-gior pratica degli sports ; all 'amore che si è andato man mano risvegliando per gli esercizi fisici ; per la vita all'aperto ; per il desiderio di godere dell'aria, del-l 'acqua. del sole, degli elementi che ci circondano, e nei quali deve vegetare la nostra esistenza ; generalizziamo tutti questi benefizi, facciamo in modo che tutti ne possano godere, dal più umile al più ricco, ed allora avremo veramente fatto il primo passo verso un principio di vera democrazia.

La società sente forte, impellente il bi-sogno di elementi forti e sani, atti al la-voro che semprepiù si fa gravoso per la creatura umana, sia che esso sia del brac-cio come della mente. Prepariamo, co-struiamo questo individuo rendendolo ca-pace alla resistenza e dopo venga pure ogni partito a prendersi il suo uomo; noi non facciamo questione di operaio, di sol-dato, di professionista o altro, noi voglia-mo l 'uomo forte e sano, padrone delle proprie forze e come tale pien di coraggio e di vitalità,

Questa propaganda continua, incessante, non deve essere mai interrotta, perchè essa sola dovrà spingere chi di dovere a concedere al popolo tutto i mezzi vera-mente .atti alla conquista di istituzioni che gli permettano una vera e bene intesa educazione fisica, utile, necessaria, indi-spensabilecomel 'educazione dell'intelletto.

Nessuno ha parlato, nè parla di ciò, nei nostri Parlamenti ; ciò vorrebbe dimostrare che il cammino è ancora lungo da percor-rere e ostacoli ancora insormontabili ci

zione di ginnastica che tutti ricordiamo di aver praticato inutilmente nelle scuole.

L'iniziativa privata, in questo campo, è quella operata dallo sport sotto tutte le sue forme, questo nuovo portato della nostra civiltà che avrebbe dovuto inse-gnare tante cose ai nostri legislatori, di-mostrando loro come si possano avere uomini veramente forti ed atti alla vita nelle sue molteplici manifestazioni.

Che lo sport compia dei veri miracoli è noto a tutti. Ne abbiamo trovata la conferma più evidente in un articolo di un periodico francese nel quale si parla degli ultimi consigli di leva, ai quali, per la nuova legge dei tre anni, si sono quest'anno presentati i giovani di venti anni, mentre negli anni scorsi erano quelli di ventun anno che alla visita si presen-tavano.

Era interessante il sapere se questi c o -scritti, più giovani di un anno dei loro predecessori, al momento della coscrizione erano tanto buoni ed atti alle fatiche del servizio militare come quelli che prima incominciavano a ventun anno. Nell'istesso tempo si voleva sapere se l 'educazione sportiva incominciava a lasciare l 'impronta benefica sulle giovani generazioni.

La risposta fu un nuovo trionfo per lo sport, e la diedero chiara e precisa gli stessi medici militari che da gran numero di anni vedono davanti ad essi passare generazioni e generazioni.

Essi hanno risposto ai quesiti in questo modo : sì ; questa classe di venti anni vale quella di ventuno, e le statistiche vi dimostreranno al più presto che mal-grado la differenza di età, la proporzione dei riformati è, se non inferiore, almeno uguale a quella degli anni passati. E questo miglioramento lo si deve allo svi-luppo degli sports.

U n o dei più vecchi medici militari ag-giunge: « Eccomi al quindicesimo anno di carriera medico-militare. Da quando ho cominciato l 'esame dei miei compatriotti non ho mai cessato di constatare un mi-

camvioni dopo d'aver firmato il contratto per l'incontro lega Morgagni. (Fot. Sport Illustrato). Il campione Piero Boine battuto da Pilotta al terzo round.

glioraraento continuo dello stato fisico dei coscritti. Il rachitismo, cosi dif fuso una volta, ora è raro : abbiamo una generazione di gente robusta, sana, ben costituita; lo sviluppo sensibile delle spalle e della cassa toracica dimostra in essi la pratica regolare degli esercizi fisici.

« Io credo che bisogna rendere principale omaggio all 'eccellente concorso che hanno apportato alla causa di questo miglioramento le società di sport, i di cui beneficii nessuno può negare.

« Ed io aggiungerò — ha detto il medico-militare — che questa educazione fisica ha esercitata una influenza psichica delle più salutari sui nostri giovani soldati. Ne volete un esempio? Noi abbiamo preso quest 'anno ventun giorno per operare la raccolta della classe 1913, operazione che si effettuava una volta in tre mesi. Ciò è avvenuto per la grande spontaneità con la quale ogni giova-notto bì presentava, senza ulteriori appelli, alla chiamata ».

Dimostrazione migliore non si potrebbe avere per essere persuasi di quanto beneficio sarebbe apportatrice una legge che impo-nesse, come si suol praticare, e si va prati-cando quasi in tutto il mondo, oltre all 'edu-cazione intellettuale obbligatoria del popolo anche quella fisica.

Perchè, qualunque sia il partito, dall'ultra conservatore all 'ultra socialista, nessuno di essi amerebbe che il mondo, costituito con i propri ideali, fosse composto di uomini deboli, di creature senza forza, senza salute e quindi senza coraggio. Non è concepibile, sotto nessun regime per quanto anarchico possa immaginarsi, una società di deboli, di ma-lati, di nevrastenici e di individui mal fatti e mal costituiti. La questione non è per nulla militaristica, come alcuni sfegatati contraddittori vorrebbero credere o lasciar

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La salita cogli sky è molto faticosa, ed occorre essere molto allenati e sicuri dei movimenti per riuscire nell'intento. (F..t, Brocherel).

impediscono la piena libertà dei movimenti. Non ci colga la sfiducia. Il progresso c 'è stato ; l ' idea buona ha fatto proseliti ; da uno a cento, da cento a mille, e fra qualche anno interminabile sarà la legione.

Andiamo avanti, sempre, senza piegare un lembo della nostra bandiera che rappresenta, possiamo dirlo alto e forte, un vero segnacolo di civiltà !

Napoli, 1914. Raffaele Ferrose.

Lo skeleton Il collega N'no Saìvaneschi, nel suo volume sagli

c Sporta invernali» (Manuali Hoepli, L. 3 , cosi ci descrive una corsa sullo skeleton-,

« E' noto che per la sua p-santezza e la sua conforma-zione spaeiale, lo skeleton puh raggiungere delle ve-loeiià impressionanti: il 15 2 0 ° l o d i dislivello che abbisognano alla slitta, non bastano allo skeleton sopratutto se sorpassa i 20 chili di peso,quando si vo-

Un virtuoso degli sky, che compie un salto eccezionale a Davos. (Fot. Brocherel).

glion raggiungerei 90-100km. all'ora. Non è esagerato: sulla ('restnrun di St-Moritz son già stale ottenute più volte queste velocità, e m Ite signore, anzi, della hig lift inglese e americana si son lasciate scivolare giù dagli scoscesi pendii gh acciati, a 60-70 all'ora. Tanto più che lo skeleton, sopratutto se nna pista, è apposi-tamente fatta >>er questo genere di slitta, di ghiaccio, ben tenuta, colle curve e coi rettilinei ben propor-zionati, non è per nulla difficile a guidarsi. L'arte del corrervi coesiste nel sapersi abbandonare alla slitta. R cordo la prima volta che su una Rodtlhahn tedesca provai a guidare uno skeleton.

« La slitta che mi precedeva era g à scomparsa, e le risa della folla me n'avevano annunziata la caduta; attesi un istante, poi mi sdraiai sullo skeleton, e, lan ciando il grido d'avviso, mi mossi lentamente. Sentii che il pubblicò si preparava a ridere del mio p'oba-bile capitombolo e aff-rrai la guida dello skeleton, pronto a non dare questo divertimento al pubblico tedesco. , .

«Raggiunto il punto dove, con una s»rie di salti, la pista simile ad un immenso solco d'aratro girante, si slanciava in un'ampia discesa nevosa, per tre volte mi sentii balzato in aria come una palla di gomma, e per tre volte ricaddi sullo skeleton, ammorzando il colpo coll^1 braccia.

« Lo skeleton, che aveva triplicato la velocità, stava per battere contro il riparo di destra, quando con uno st'appo nervoso riuscii a ricondurlo nel centro della pista, lo incanalai nel solco regolare, e conti-nuai la mia corsa. Sdraiato sullo skeleton, colla testa bassa e coi nervi tesi, pronto a qualsiasi movimento della slitta, capivo che la velocità andava a poco a poco diminuendo per mancanza di pendenza e per la poltiglia nevosa, nella quale affondavo. Ora, sentivo dietro le mie spalle lo scricchiolare continuo d'una slitta che s'avvicinava, finché risonò il solito grido e una slitta saltellante mi ragg unse, mi schizzò il fango sul viso e poi mi passò. Seguii il suo solco, raggiun-gendo a fatica la bandiera rossa che segnava la di-scesa finale, ed allora sollevai lo skeleton colle brac-cia, ed infondendogli quasi con quell'atto una forza umana, lo sentii scricchiolare sotto i colpi violente-mente ripetuti, sinché, riacquistata la velocità primi-tiva, esso obbedì docilmente alla mia mano, slancian-dosi in una folle volata. Rividi la slitta che mi aveva

assato e sentii che la raggiungevo ; allora, al grido 'intesa, mi sollevai ancora sullo skeleton e lanciando

in fuori le gambe passai in un volo dinanzi la slitta e terminai la mia corsa nel fango ammucchiato al traguardo. Mi rialzai stordito da quella eorsa ner-vosa e guardai chi era il mio avversario: proprio allora la slitta giungeva al traguardo. Una balla si-gnorina si alzò e sorridendo si diresse veiso di me ;

le feci una smorfia, che con un po' di buona volontà avrebbe potuto sembrare anche un sorriso, e la cono-scenza fu fatta in questo modo.

« — E' car na quella slitta ! — mi disse. « — A h ! signorina, sarà bella, divertente, eccitante,

come vuole lei, ma non è carina! « — E perchè? « — Perchè? Se sapesse,signorina, che colpi si pren-

dono con quell'arnese! Sembra che cavino l '-nima. « E la guardò stupita lo skeleton come se fosse dav-

vero un cava anime, e poi sentendo ii capo concluse: « — Però mi piacerebbe provare!... « — Io la sconsiglio, signorina ; ad ogni modo è a

sua disposizione ! « Con quella libertà p-opria delle donne tedesche

la mia graziosa interlocutrice non avrebbe esitato a lungo, se proprio in quel momento la vista d'un altro skeleton, condotto pure da un italiano, non le avesse fatto capire come la donna non sia proprio creata da Domineddio per andare in skeleton».

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Le corse dei cani all'Ippodromo di Foilleuse (Parigi). Il cane Baronet ha vinto il premio di Saint-(Jloud, una coppa del valore di 2362 /'ranch'. — La partenza della semi finale.

IN TEMA DI CACCIA P e r le caccie d i s t r u t t r i c i .

L' idea di rimediare con l 'allevamento ai vuoti disastrosi che la caccia senza criterio e senza mi-sura va facendo ogni giorno nelle specie più pre-giate di animali da pelliccia ha avuto fortuna. Nella sola provincia canadese dell'isola principe Edoardo esistono già tredici Società regolarmente costituite per l 'allevamento di questi animali — e specialmente delle bellissime volpi nere, bianche ed argentate — i cui capitali riuniti superano i 42 milioni di franchi. Una di queste aziende, pian-tatasi con mezzo milione, diede agli azionisti il 320 per cento, mentre il dividendo di un'altra, iniziatasi modestamente con 100 mila franchi, raggiunse la cifra favolosa del 900 per cento. Inoltre esistono in altre parti del Canadà altre due Società e 120 ranches o stabilimenti privati, che esercitano la stessa profittevolissima industria. Il valore dichiarato delle giovani volpi vendute l 'altro anno a settembre era di oltre 18 milioni ; il valore approssimativo di quelle che oggi si trovano in tutte le accennate stazioni di alleva-

mento si aggira, secondo i calcoli, fra i 49 e i 50 milioni.

U n a i n d u s t r i a . . . v e n a t o r i a . Il punto più meridionale del globo, dove si eser-

cita regolarmente un'industria, è l'isola Macquarie, che appartiene alla Tasmania, ed è situata presso a poco a mezza strada fra questa e il continente antartico. L ' isola ha una superficie di circa 10.000 ettari e fu data in affitto dal Governo ad alcuni commercianti che vi estraggono l 'olio di pinguino. Si calcola che vivano nell'isola non meno di 80 milioni di tali uccelli, per cui la materia prima sarebbe presso a poco inesauribile. Per ottenere l 'o l io si fanno bollire i pinguini in recipienti chiusi che ne contengouo 800 ciascuno; poi, a cottura finita, s ' introduce dell 'acqua nella parte inferiore del recipiente, facendo così salire a galla l 'ol io. Non resta allora che raccoglierlo in barili entro i quali si vende in Australia ed alla Nuova Ze-landa ove serve a diversi usi.

L a c a c c i a . . . ufficiale in G e r m a n i a . In germania io sport cinegetico, sotto l'influenza

di un regime generale, ha preso uno sviluppo enorme, e nessuno metterà in dubbio che il po-

polo tedesco sia tra i p iùl forti e meglio adatti ad ogni genere di conquiste.

Non vi sono meno dì 600.000 cacciatori in Ger-mania, ossia un fucile ogni cento abitanti.

Le prede di questa rispettabile grande armata si traducono annualmente in un bottino fanta-st ico : 400.000 lepri; 4.000.000 di pernici ; 2.000.000 di tordi ; 500.000 conigli ; 200.000 caprioli ; 150.000 beccaccie ; 40.000 caprioli selvatici; 25.000 fagiani; 22.500 cervi ; 15.000 quaglie ; 14.000 daini ; 1400 cinghiali ; 1500 otarde, oltre ad una infinità di anatre, oche, il tutto rappresentante 25 milioni di chilogrammi di selvaggina del ,valore di 35 milioni.

Il valore fiscale dei permessi di caccia è di 7 milioni e mezzo di lire.

Una caccia di alto i n t e r e s s e s t o r i c o . II museo di storia naturale di South Kensington

a Londra è uno dei più completi dei mondo. Vi è però una lacuna che molti studiosi deplorano. Il famoso museo non possiede neppure un esem-plare della razza dei rinoceronti bianchi e però è partita da Londra una spedizione organizzata appositamente per andare alla ricerca di un rino-ceronte bianco nell ' interno del Sudan e dell 'Abis-sinia.

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Renato Gardini, delta Virtus di Bologna, campione assoluto di lotta 1913-1914. (Fot. Pasquini - Bologna).

E ' noto che il rinoceronte bianco è uno dei più rari animali d 'Africa. I membri della spedizione, che durerà almeno un anno e mezzo, sono tutti notissimi cacciatori di caccia grossa. Oltre che alla caccia del rinoceronte bianco essi vanno in cerca di una certa specie di antilopi che mancano alla collezione del museo.

L 'ult ima aggiunta alla collezione dei rinoceronti di South Kensington la fece il re donando al museo la testa di un rinoceronte indiano che uccise nell 'hopal due anni fa. La testa è stata esposta in una vetrina attigua a quella dove è la grossa tigre che re Edoardo uccise in India durante il suo ultimo viaggio e che di recente donò al museo.

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sività di vendita per l 'Italia delle celebri vetture leggere parigine Suère, le quali saranno costru te per l 'Italia con varii miglioramenti suggeriti dalla casa genovese e saranno perciò vendute in Italia col nome Porru-Svère.

Tutti gli automobilisti conoscono già le glorie di queste vetture leggere le quali si sono rivelate imbattibili nelle Corse di Francia di quest'anno ed hanno battuto nella Corsa di Gaillon tutti i records precedenti facendo in salita, del 10 al 15 °/„, i 73 km. all 'ora.

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Tango... o non tango L'arbitro delle eleganze maschili parigine, Andrea de Fonquières, in una

conferenza da lui tenuta sulla voga incredibile del tango ha maltrattato alquanto la nuovissima danza, almeno per il modo con cui la si balla in Europa. Ormai, ha detto, il tango è divenuto un vero giuoco di pazienza. Certo rimane una danza voluttuosa, ma ora è voluttuosa in una forma, per così dire, meccanica: le coppie sono troppo preoccupate di non commettere degli errori per provare ed esprimere uua sensazione qualsiasi. Un tempo si ballava il valzer per proprio divertimento; ora si balla il tango per gli altri. Vi sono poi molte varianti e talvolta è difficile trovare dieci persone che sappiano ballare il tango allo stesso modo. Ciò ha provocato le più inattese riconciliazioni mondane; le persone che ballano lo stesso tango possono dimenticare anche le offese mortali. Inoltre i salotti meno accessibili aprono ora i battenti senza difficoltà alle persone che hanno avuto l'accortezza di imparare il ballo. Il de Fouquières è convinto che la moda del tango non saia effimera perchè difficilmente esso potrà divenire popolare ; di solito una danza cessa di piacere ai salotti quando si comincia a ballarla per le strade.

* » *

In uno dei musiehalls di Londra, mentre una troupe di ballerini eseguiva le danze più in voga, un signore che sedeva nella prima fila delle poltrone esclamò ad alta voce : roba da chiodi ! Poi si diede a fischiare disturbando lo spettacolo. Finita la rappresentazione lo spettatore malcontento stava uscendo dal teatro quando uno sconosciuto gli si avvicinò e gli battè sulla spalla.

— E ' l e i quella persona che ha fischiato mentre ballavamo il tango? — gli chiese.

— Sono io — rispose lo spettatore — ho fischiato perchè non mi piaceva lo spettacolo.

— Allora prenda questo — rispose il ballerino, e con un pugno formidabile scaraventò il povero malcontento spettatore al suolo.

Intervento di polioemens e relativo processo in erba. Si vuole che lo spet-tatore, costituitosi parte civile, citerà a testimoni Edoardo VII e Guglielmo II, che liaimo riprovato il tango, e il ballerino chiamerà il poeta Richepin... a tesserne le lodi anche in tribunale.

L'allenamento dei fratelli Raicevich all'aria aperta. (Fot. Brocherel).

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