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Anno XIII. TORINO, 8 Marzo 1914. N. IO. Jfcyjjn BL ^ J^JB ^ L S ButomoDiiismo - Ciclismo M B 8 A Br ® J B ® alpinismo - Areostatiea Hi ^ Q ^^ jB fl B W a B 8 J 8 K l (Scoto - Canottaggio - Yachting __ r " O^j • Ippica - Atletica - Scherma Ginnastica - Caccia - Titti - Podismo Giuochi Sportivi - Varietà Esce oerni domenica in 20 pagine illustrate. (Conto corrente eolia posta). SPORTIVA DIRETTORE : GUSTAVO VERONA ABBONAMENTI ;; DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE ? INSERZIONI Anno t,. 5 - Estero 9 ;; ± 1 Italia eent. 10 ) " TORINO - Via pavide geriolotti, 3 « TORINO T. p «" trattative rivolgersi pressi Cn (Vlimerò j Estero _ 15 | Arretra.» Ceni. 15 | THHHPONO n-38 ^ | 1-Rmministrazione del Giornale •••••»»oii >> »« > >>> »i l iiiitiiitiiiiinmmiiimitiinmMfniniimit«m itiiiii«iiii»»iiii«iiiti»ii»iiii»iiiti»ii_»tiii»»iiini»iìr»»»iiiiit>»»ni»»B«itBir L'AVIAZIONE MILITARE IN FRANCIA UN CONCORSO PER LANCIO DI BOMBE IN FRANCIA. — Il tenente Varcin ha vinto il "Concorso Michelin „ (L. 30.000) riuscendo a lanciare 13 bombe su 15 dall'altezza di m. 250 su un bersaglio di m. 20 di diametro.

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Anno XIII. TORINO, 8 Marzo 1914. N. IO.

J f c y j j n B L ^ • J ^ J B ^ L S B u t o m o D i i i s m o - C i c l i s m o M B 8 A 1 É j » B r ® J B ® a l p i n i s m o - A r e o s t a t i e a

H i ^ Q ^ ^ j B fl B W a B 8 J 8 K l ( S c o t o - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g

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Giuochi Sportivi - Varietà

Esce oerni domenica in 20 pagine illustrate. (Conto corrente eolia posta). SPORTIVA

DIRETTORE : GUSTAVO VERONA

A B B O N A M E N T I ; ; DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE ? I N S E R Z I O N I Anno t,. 5 - Estero 9 ;; ±

„ „ 1 I talia e e n t . 10 ) " T O R I N O - Via pavide geriolotti, 3 « T O R I N O T. p « " t r a t t a t i v e r i v o l g e r s i p r e s s i Cn (Vlimerò j E s t e r o _ 1 5 | Arretra.» Ceni. 15 | THHHPONO n-38 ^ | 1 - R m m i n i s t r a z i o n e d e l G i o r n a l e

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L ' A V I A Z I O N E M I L I T A R E IN F R A N C I A

UN CONCORSO PER LANCIO DI BOMBE IN FRANCIA. — Il tenente Varcin ha vinto il "Concorso Michelin „ (L. 30 .000) riuscendo a lanciare 13 bombe su 15 dall'altezza di m. 2 5 0 su un bersaglio di m. 2 0 di diametro.

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NEL riONDO COnriERQMLE SPORTIVO La fabbrica Italo Maceantelli ed i nuovi tipi 1914.

Vogliamo alludere alla nota fabbrica torinese di fari e fanali per automobili e motociclette.

E ' fuori discussione che ogni fortunato posses-sore d'automobile all'atto della compera della vet-tura prescelta, ha un unico dubbio, quello della scelta d'un buon fanale che dovrà necessariamente far parte essenziale della macchina stessa. Chi viaggia in automobile e deve compiere lunghi e lunghi percorsi in piena notte, magari su strade diffìcili, pericolose e a lui completamente scono-sciute, vuole essere certo di possedere un fanale perfetto di grande efficacia, che lo ponga in grado di poter a tempo rallentare o fermarsi evitando ogni ostacolo.

Il materiale impiegato dalla Casa Maccantelli per le sue costruzioni è di primissimo ordine ed i suoi fanali di facile maneggio posseggono una potenzialiià di luce superiore ad ogni altro eguale tipo di congegno luminoso. Perdura poi a lungo la lucentezza di tali fari, mai offuscati dal calore abituale della fiamma.

Alcuni fabbricanti per avidità di guadagno met-tono in commercio fari e fanali costrutti con ma-teriale scadente di nessuna o pochissima estetica e quindi inadatti alle carrozzerie eleganti ed ai bisogni del moderno comfort.

E' lecito però fare eccezione, come abbiamo già detto, per i fari di Italo Maccantelli (Torino, corso Ee Umberto, 58) i quali hanno il gran van-taggio di essere costruiti solidamente, con mate-riale di primissima qualità, con riflettori in cri-stallo solidissimi e qualità speciali, insensibili al calore che permettono la completa utilizzazione di tutti i raggi luminosi, ed una forza tale di proiezione da scorgere da lontano i minimi osta-coli e quindi poter fermare la vettura in poche diecine di metri, anche se questa corre alla velo-cità di un treno diretto.

E' quindi opportuno che gli interessati alla compera di fanali si rivolgano alle Officine del signor Maccantelli, per accertarsi di presenza su quanto noi abbiamo scritto.

I lettori residenti fuori Torino potranno venire in possesso diclina copia del nuovo catalogo illu-strato, in tre lingue, facendone richiesta diretta-mente alla Casa che„ ne ^fa la spedizione^ senza costo di^spesa.

Un catalogo più nnico che raro! La più antica Casa per la vendita degli acces-

sori dell'automobile, la Ditta ingegnere Fortina e Scliaefer (via Baretti, 33, Torino) continnatrice della « Perino e Fortiua » e della « Hess e Pe-rino », pubblica il suo quarto catalogo generale, ricco di 400 pagine, contenenti 7000 articoli e re-datto con sobria eleganza tipografica e con mira-bile chiarezza.

Diviso in quattro parti per facilitare la rapi-dità della ricerca, contiene la completa raccolta di tutti gli articoli per : automobilismo, motoci-clismo, aviazione, officine.

Non crediamo siavi in questo momento in Italia catalogo più perfetto e più completo.

Come l'industria, così il commercio automobi-listico italiano può ora vigorosamente competere con lo straniero non solo, ma sappiamo che molti di questi cataloghi saranno dalla Ditta ing. For-tina e Schaefer spediti fuori d'Italia, per mag-giormente sviluppare la sua florida esportazione.

Crediamo superfluo citare minutamente lo stesso catalogo, solo ci basti dichiarare che siamo me-ravigliati per i prezzi bassissimi in esso indicati e riguardanti la speciale bulloneria, per la varietà dei crics, per i numerosi articoli speciali segnati « Autofor », marchio di proprietà esclusiva delia Casa che è onore e vanto del commercio italiano.

La Paris-Lyon-Méditerranée e le relazioni coll'ltalia.

Al line di riallacciarlo al nuovo treno italiano n. 140 di Genova, che arriva a Yentimiglia alle ore 20,40, l'espresso 8 dallo scorso ottobre è ri-tardato di 20 minuti alla partenza da Ventimiglia — ore 21,19 in luogo delle 20,59 — ed accelerato di guisa a riprendere a Lyon il suo orario attuale. Arrivo a Parigi alle ore 18,9.

• • •

Il treno italiano 2 coincidente a Modane col-l'espi esso 604/524 è ritardato di un'ora e cinque minuii alla partenza da Eoma.

La durata del viaggio Koma-Parigi si troverà così ridotta di più di un'ora.

Eoma partenza ore 10,5; Torino partenza 0,30; Modane arrivo ore 3,5, partenza ore 3,59; Parigi arrivo ore 14,26.

L'abbonamento annuo alla STAMPA SPORTIVA costa L. 5 per l'Italia e L. 9 per l'Estero.

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V I L L ^ . S P E E O S A ( 3 P i n e r o l o ) .

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V f̂ ® . LaS,ger- ~ ^ ornatore tedesco Bruno Langer, per due volte in una settimana è riuscito a tenersi in aria senza scalo, prima per 14 ore e poi per 16. — « W c e n t r o : Victor Stoeffler. — L'aviatore tedesco Stoeffler per primo riuscì a volare 22 ore sulle 24, aprendo attraverso la campagna Km. 2160. — A dest ra : Ingold. -l. aviatore tedesco Ingold ha compiuto un volo di 16 ore 36' senza scalo, attraverso la campagna, atterrando a notte inoltrata, dopo aver coperto 1100 chilometri

I VOLI NOTTURNI

Da qualche tempo a questa parte, gli aviatori tedeschi dànno prova di un 'at-tività, di un'energia che fa real niente preoccupare. Poco a poco, essi si sono impadroniti dei records già tenuti dagli aviatori delle altre nazioni: records che sembrava dovessero restare imbattuti per parecchi anni.

Magnifici sono gli exploits da loro rea-lizzati in questi ultimi mesi: Stoeffler, il quale si tenne in aria 22 ore sulle 24, compiendo un viaggio di 2000 km., Ingold, il quale viaggiò senza scalo per 16 ore, 35 minuti, Langer, che restò in aria prima per 14 ore sull'areodromo e nella stessa settimana compì un viaggio di 16 ore senza arrestarsi, sono degni della nostra più grande ammirazione. Questi sono ve-ramente degli eroi, ai quali noi dobbiamo inchinarci.

Viaggiando di notte e facendo delle evoluzioni al chiaro della luna, la difficoltà del pilotaggio è minima; il solo errore possibile potrebbe provenire dai valutare le distanze in senso verticale. Così si spiega l 'aviatore Farman. Quando uno si trova in pieno volo, ogni cosa procede

Un areoplano i l luminato. — In Inghilterra si sono g à fatti esper menti di voli notturni e gli apparecchi erano illuminati con vera abbon-danza. \s_. --

Prove di t i ro du ran te la not te . — Ad una fes'a notturna organizzata ad Henton. l'anno scorso, un piroscafo illuminato era figurato a terra e gli aviatori concorrenti fecero, durante la notte, degli esperimenti di tiro.

normalmente; si conosce la propria alti-tudine e non si deve aver alcun timore. E ' solo nell 'atterramento che si devono prendete delle precauzioni.

* »

Senza la luna la cosa è già più peri-colosa. In tale caso è necessario aver un potente fanale di sicuro funzionamento allo scopo di evitare che durante il viag-gio possa spegnersi. L'aviatore deve es-sere sicuro di poter contare sopra il suo fanale, alfine di non essere ridotto a va-gare nell'oscurità, senza sapere dove egli possa trovarsi.

• *

Nella nebbia è impossibile dirigersi e rendersi conto della propria posizione di equilibrio, per cni bisogna evitare di vo-lare durante la notte quando si avesse nebbia, poiché l'aviatore si troverebbe nella dolorosa situazione di non saper operare in caso di panne o di atterramento forzato.

Per i l luminare gli areodromi. — La fotografia rappresenta l'esperimento di una lampada speciale per illuminare gli areodromi.

L'abbonamento al la "STAMPA SPORTIVA costaTLire Cinque a l l ' a n n o

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(Fj'.. 4.). — Lo stambecco (capra ibex).

CACCIE INVERNALI IN ALTA MONTAGNA

La fauna della Valle d'Aosta La S t ampa Spor t iva che tutti"gli sporta suole far

trottare da competenti e che di ciascun avvenimento può offrire a' suoi lettori sempre un ricco servizio fotografico, oggi è ben lieta di dedicare queste due pagine alla caccia invernale in alta montagna ed alla fauna della Valle d'Aosta. Siamo di questi giorni passati per Valsava-ranche e colà abbiamo incontrato l'avv. Valentino Dela-pierre, che conta al suo attivo ben 35 anni di vita cine-getica in alta montagna.

Trattenerci anche per pochi minuti con un simile perso-naggio dello sport cinegetico e non parlare di caccia, di fauna, di camosci, di stambecchi, ecc., è cosa impossibile. Con la sua grande competenza l'avv. Delapierre ci ha

parlato di fauna, ci ha ricordato aneddoti interessantis-simi di partite di ca da durante l'inverno, ci ha infine permesso di riprodurre queste unite ed interessanti foto-grafie, ed è in grazia alla sua squisita cortesia se oggi possiamo trattare l'argomento cinegetico senza che la nostra penna possa errare.

A ben pochi è no t a la v i t a dei « Sauvages h a b i t a n t s dea Monta », come chiamava il celebre Tschudy, la sel-vaggina che ab i t a t u t t o l ' anno nelle p iù elevate re-gioni delle nostre belle Alpi .

Come l ' aqu i la è ch iamata la regina del l 'a r ia , cosi lo s tambecco (capra ibex) è de t to a ragione il re della m o n t a g n a (fot . A).

I n Europa esso si t rova un icamente ancora nelle m o n t a g n e c i rcos tan t i al g ruppo del Gran Pa rad i so e specialmente nel versante di Valsavaranche. Dal 1860 al 1870 esso era r ido t to a pochi capi supers t i t i alle rapac i voglie degli a lpigiani bracconier i che ne trae-vano l au t i g u a d a g n i colla vend i ta delle corna e pelli a l l ' es tero . Giunsero appena in tempo le provvide mi-sure prese dal g r a n Re cacciatore Vit tor io Emanue le II, per non lasc iarne dis t ruggere la specie. Numerose guardia-caecie, scelte appos i t amente t ra i più t emut i bracconier i , vennero preposte da Sua Maestà Vit torio Emanue le I I al la custodia di questo superbo quadru-pede ; ed ora si calcolano circa da 2500 a 3000 gli s tambecchi che ab i tano le pare t i rocciose de g ruppo del Gran Paradiso .

La caccia ne è p re roga t iva Eea le ed il nos t ro So-vrano , come i suoi an tena t i , nelle cacciate che ne fa ogni anno , non uccide che i soli maschi adu l t i , per non dannegg ia rne la r iproduzione.

In te ressan t i ss ima è la maestà delle corna dello s tambecco ; esse possono r agg iunge re la lunghezza di m. 0,90 e la larghezza a l l ' es t remi tà l ' una da l l ' a l t r a di m. 0,80, con 24-25 nodi al massimo, che genera lmente r appresen tano u n anno di v i ta in ragione di u n nodo e mezzo ; cosicché la v i t a di questo quadrupede si può calcolare r a g g i u n g a circa l ' e tà di 17-18 ann i . Esso vive nei luoghi p iù scoscesi delle al t issime m o n t a g n e e d ' i nve rno si n u t r e pascolando sui fianchi dei mon t i a fo r t e pendio, dove la neve scivola a misura quasi che cade, fo rmando le cosi det te formidabi l i va langhe che spesso t r a sc inano con sé questo superbo qua- (Fot. C). — / camosci durante la bufera. — (Fot. B). — Nel Medagl ione : Il camoscio (rupi capra).

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drupede. Ogni p r imavera se ne raccolgono pur-t roppo delle spoglie in molte va langhe .

Oltre a lo t t a re contro t u t t e le asprezze della dura v i ta d ' a l t a mon tagna , lo stambecco deve pure lo t ta re spesso coll 'aquila reale che cerca in pr imavera di so t t r a r re alle femmine il loro capre t to ; essa, sorvolando alla preda, aspet ta il momento di veder la vicina ad un precipizio ed al lora , colla velocità di «Parmel in» le passa vicinissimo e riesce spesso a fare diroccare con un colpo d 'a la i piccoli capret t i inespert i . Uno stambec^p può raggiungere il peso di kg. 110 a 111 al massimo.

Al t ro ab i t an te della mon tagna è il camoscio (rupi capra) (fot. B). Mentre lo stambecco non ei degna mai di discendere fino alle più elevate regioni boschive, il camoscio vi discende volen-t ier i ; molt i cacciator i vogliono persino dist in-guere due qual i tà di camosci: cioè l 'a lpino ed il cosi dett o « boscarino ». Questa graziosa ant i lope è più ag i le e snella nei moviment i che lo s tam-becco, per cui il t i ro ne è più difficile. Esso ab i t a in t u t t a la corona delle nostre più elevate Alpi. Ne esiste pure u n a specie t u t t a speciale de t t a « rupi capra o rna ta » r idot ta a pochi capi super-st i t i delle Alpi nei monti degli Abruzzi.

In teressant iss ima è la metamorfosi che questa graziosa ant i lope subisce nel pelo a seconda delle qua t t ro stagioni dell 'anno. Di pr imavera il pelo è brut to , gr igio cenere e caden te ; d ' es ta te è hello liscio di colore rossastro ; d ' au tunno un po' più folto e brnno ; d ' i nve rno molto folto, lungo e lucen te ; sot to il pelo si nasconde una fine lanuggine che li r ipa ra dal fo r te f reddo. Anche lo s tambecco è r ivest i to d ' una lanug-gine sot to il pelo, che però è più ruvido e meno scuro e bello di quello del camoscio.

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w ( ^ R ^ y cicli OFF. U . DEI & e . \7 IA R P A O L I 4

M I L A N O { f j i ^ j r

P N E U S PIRELLI PIAZZA A. DOR1A

nuove categorie degli aspiranti e degli juniores avranno la loro corsa regolare sulle belle strade della nostra riviera ligure.

NOTE DI CICLISMO

pilla vigilia della Genova-Nizza Siamo alla vigilia della prima prova ciclistica

su strada della stagione. I nostri routiers (è per-messo, senza pericolo di essere lapidato, adope-rare ancora la parola straniera?) non hanno avuto ancora occasione di riprendere le prove interrotte l 'anno scorso dalle due coppe d'inverno, e solo pochi ;si sono già allineati allo start per disputare

(Fot. D). — I camosci in tempo d'amore.

Incredibi le è la resistenza dello s tambecco e camo-scio ai grandi f redd i ed alle più terr ib i l i bufere d ' a l t a montagna (fot. O); ta lvol ta li si vedono t u t t i rico-perti dalla neve che, causa il calore del corpo, loro si congela sopra.

In tempo d ' amore (fot . D) i maschi dei camosci diventano furiosissimi, si inseguono per più chilo-metri , ed infine addivengono ad una ter r ib i le lo t ta , dove spesso colle corna molto acumina te si sven-t rano o feriscono mor ta lmente .

Se sorpresi da una valaQga di neve s 'accos tano possibilmente al la roccia, tenendovisi ben aderen t i col capo basso (osservazione de visu).

P u r molto in teressant i sono gli a l t r i an ima l i infe-riori che vivono t u t t i l ' anno n- l le a l te nos t re mon-tagne, per esempio la pernice bianca ( tetrao lagopns), la lepre bianca (lepus variabil is) , l ' e rmel l ino bianco, ecc., animal i t u t t i che cambiano il colore del loro manto ad ogni cambiar di s tagione.

Di t u t t i questi ab i t an t i dei mon t i colle var ie ed interessant i loro metamorfos i venne da ta u n a chiara e splendida dimostrazione nelle recent i Esposizioni internazionali di Tor ino 1911 e Vercelli 1913 dall 'av-vocato Valent ino Delapierre (fotogr. F ) che ne venne premiato colle p iù a l te onorificenze. Quest 'avvocato cacciatore crediamo sia il pr imo ed an< he l 'unico cac-ciatore i ta l iano d ' a l t a mon tagna , che f r a le asprezze della dura vi ta di Nembro t nelle s tagioni più rigide dell 'anno, abbia avu to la previdenza e la pazienza di curars i anche della par te cinegetico-scientifica, conservando e facendo na tura l izzare t u t t e le qua l i tà di selvaggina delle nost re Alpi da lui stesso uccise; cosicché gli f u da to di potere dimostrare nelle recenti esposizioni la meiamorfos i che la n a t u r a concesse ai selvaggi ab i tan t i dei mont i per protegger l i dalle insidie d 'ogni genere.

Lo stesso sen. prof . Camerano, che con t a n t a com-petenza presiede al nostro Museo Zoologico, r i levando la r a r i t à e valore scientifico di questa colazione, ne volle la par te più in teressante al nostro Museo Zoo-logico dove ognuno può ammi ra r e la preziosa rac-colta dona ta dal l 'avv. Delapierre.

Il nuovo regolamento. La bella prova rivierasca, risorta dopo qualche

anno di abbandono, e rinnovata in seguito ai recenti deliberati delia Commissione Sportiva del-l'U. V. I., avrà una fisionomia del tutto nuova che dà ad essa una seducente attrattiva, una bellezza ed una emotività sportiva senza pari.

Il Veloce Club Ligure e La Gazzetta dello Sport organizzatori della corsa, volevano, in origine, che essa fosse riservata ai non classificati e a qualcuno degli juniores. Il regolamento e l'orga-nizzazione della gara dovevano già essere a buon punto quando il Congresso dell' U. V. I. e la Commissione Sportiva da esso creata vennero a rivoluzionare tut to il complesso ordinamento del nostro ciclismo, font passe, tont lasse... Gli orga-nizzatori furono forzatamente costretti a modi-ficare i loro propositi e a cercare qualcosa di nuovo.

Fu così che la Genova-Nizza fu libera a tut t i i corridori italiani professionisti juniores e aspi-ranti ed ai corridori stranieri indipendenti mu-niti di licenza di una delle federazioni dell' V. C. I. e che non abbiano mai vinto, come tali, alcuna gara. La corsa si svolgerà con qualunque tempo ed avrà carattere di prova ciclista prettamente individuale. Abolito lo spirito di équipe, il favo-reggiamento dei gregari e quello delle Case cicli-stiche, ogni corridore potrà esplicare tut te le sue risorse in condizioni di perfetta uguaglianza. A raggiungere questa parità di condizioni gli orga-nizzatori hanno concesso ai giovani aspiranti un anticipo di quindici minuti sui loro colleghi ju-niores che hanno maggiori possibilità di ben pre-pararsi con un coscienzioso allenamento e che possono fruire degli aiuti e delle cure degli in-dustriali.

A chi la v i t tor ia !

(Fot. E). — La ricca mostra della Fauna della Valle d'Aosta presentata all'ultima Esposizione Internazionale di Torino dall'av-vocato V. Delapierre. — A destra : L'avvocato Delapierre.

alcuni cross-eountries che, come tut t i i cross-countries di questo mondo, hanno lasciato un piccolo strascico noiosetto di irregolarità, di reclami e di squalifiche.

Domenica, invece, i nostri corridori appartenenti alle due

La novità dei c r i t e r i reggitori de la importan-te m a n i f e -stazione ha d e s t a t o ed accresciuto l'interesse e l 'attesa del pubblico.

Noi scri-viamo quan-do la lista d e l l e iscri-zioni , p e r uno strano fenomeno di indecisione, i n a n c a an-cora dei no-mi di molti n o s t r i rou-tiers che non hanno volu-to f i n o r a iscriversi o che tenten-nano, atten-dendo dallo industriale

la macchina

*

À I r *

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R E J N A Z A N A R D I N I UH)-VmSalari. PARI e PANALI per Automobili

C A T A L O G O A R I C H I E S T A — Coleottero chiuto.

nuova o provandola, se già l'hanno ricevuta, nei primi assaggi del duro percorso. I corridori nic-chiano più di quanto giustifichi l 'allettante lista dei ricchi e numerosi premi offerti, oltre che dai banditori della gara, anche da Municipi, giornali e personalità sportive. Bisognerà attendere la chiusura delle iscrizioni (che avverrà quando il nostro giornnle sarà già in macchina) per tentare un pronostico sui probabili vincitori. Degli indi-pendenti stranieri 1168SUuu finora ha annunziato la sua partecipazione che, se avverrà, darà un particolare interesse alla gara.

Fra gli iscritti si notano già, però, quasi tut t i i nostri migliori juniores e qualche aspirante di valore ; ma taluni degli iscritti (Lombardi, Lu-cotti e Romolo Verde per esempio) prenderanno difficilmente il via per il divieto loro imposto dalle Case per le quali corrono.

La mancanza di dati sulla forma raggiunta dai nostri corridori e l'assenza di altri elementi di giudizio mettono in serio imbarazzo chi volesse arrischiarsi all'incerta ricerca del migliore. Un gruppo di ottimi elementi, di modesti routiers si impone all'attenzione per la potenza di mezzi che fa di ognuno di essi un pretendente alla vittoria: Bosco, E. Verde, Annoni, Sala, Erba e Bertarelli, e in caso di partecipazione, il terzetto grigio su ricordato, possono benissimo essere gli uomini che con un serio allenamento si dovrebbero im-porre agli altri juniores; mentre tra gli aspiranti Bianchi, Santamaria e Savini possono avanzare sin d'ora la .loro candidatura alia vittoria sui loro compagni di categoria.

Con questo non abbiamo voluto, nemmeno lon-tanamente, tentare il pronostico. Troppi nomi si aggiungeranno agli attuali iscritti, troppe sono le nascoste energie che in una corsa di apertura possono rivelarci un inaspettato campione, troppo tenui le ragioni su cui può basare il giudizio per-

chè ci si possa abbandonare al mestiere di Sibilla sportiva.

Il nome del vincitore balzerà nettamente solo dall'appassionante inseguimento che gli juniores, handicappati dall'ordine di partenza, compieranno per raggiungere gli aspiranti.

Vedremo così le due categorie di corridori lot-tare con bella energia per raggiungere la vittoria agognata, gli uni cercando di non far diminuire il non indifferente vantaggio, gli altri, poderosa-mente lanciati alla caccia, volgere ogni loro sforzo a ricongiungersi ai loro colleglli.

Riusciranno, dono un tenace inseguimento, a veder coronati i loro sforzi ?

Staremo a vedere. Cinzio Saliseo Rivabella.

QIUOCO DEL CALCIO

Col g rande incontro di Torino si è completato il sestetto finale

Due squadre forti entrambe, due squadre piene di vitalità, contendevano la marcia coraggiosa del Gasale, e questo manipolo di campioni dalla di-visa bianca l'uno e dilla divisa granata l'altro ; si è visto sbarrare inesorabilmeute il passo dai focosi avversari dalla maglia nero-stellata. L ' ul-timo ostacolo che rimaneva ai casale-i è stato superato faticosamente, ed il passo compiuto feli-cemente ha aperto loro la via del girone finale, a fianco di un gruppo potente di altre cinque équipe s.

Il Torino con estremo coraggio ha ceduto in una battaglia passionale e nella lotta viva ci ha di-

11 ma tch Torino-Casale. — Idue portieri del Torino e del Casale Fermano e Gallina 1 (Fot. Ro ta - Casale).

mostrato tutta la sua resistenza di fronte ad un avversario che, strappando tenacemente la vittoria tanto desiderata, ha riconosciuto tutta la lealtà e tutto il coraggioso slancio dei vinti,

I granata hanno ceduto con l'onore delle armi e nella magnifica loro potenza e nel loro valore individuale stanno ancora là sulla breccia in at-tesa di novelle lotte, di nuove battaglie, sempre pronti a dare indistintamente il loro contributo entusiastico per il bene del loro fiorente Club. Ma di fianco a questa virtuosa squadra battuta in una bella ed audace lotta, di fronte ad un pubblico tutto suo, un pubblico enorme, il quale ha vissuto dei momenti veramente angosciosi e trepidanti, sta col viso crucciato un altro avver-sario, che si è visto fuggire lontano quella vittoria, che poteva portarlo alla risurrezione ed alla completa redenzione. Nulla gli offre oggi il mezzo di riabilitarsi e di far conoscere al popolo

— —

Il ma tch Torino-Casale. — Un nuovo tiro dei torinesi di fianco da un avversario.

sventato dal port ere Gallina 1, il quale si vede minacci ito (Fot. Pavia-Nay - Tornio) .

Il ma tch Novara- In ternaz ionale a Novara. — Durante la discussione sorta nel secondo tempo, perché l'arbitro ha voluto espellere il giuocatore Meneghetti, quando il capitano del Novara voleva ritirare la squadra. (Fot . Strazza).

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Il m a t c h To r ino Casale. — Gallina libera molto bene un tiro di Ariani ed è protetto da due suoi compagni

italiano che la fatidica maglia bianca è sempre pronta a difendere un passato glorioso.

L'immortale camicia vercellese non si è punto oscurata, ma a fianco della consorella torinese sta con tut ta la forza dell 'anima, in attesa di buttarsi a corpo morto verso una battaglia non lontana, volendo dimo-strare con l'ostinazione che la lotta di ieri non l 'ha estenuata, nè tantomeno abbat-tuta, ma che è pronta ed è tutta racco :ta a rinnovare le antiche gesta ed a far ri-saltare tut ta la magnifica possanza indivi-duale e collettiva.

Nella lotta di domenica, il Casale deve in un certo punto aver compreso tutta l'impor-tanza del grande incontro, ed all'incalzare minaccioso dello squadrone granata, si è ripreso e, con una coutrooffensiva infrenata, raddoppiò di ardore e strappò quel deside-rato puuto e la vittoria fu tut ta sua. Ma se il Torino fu in qualche momento vera-mente pericoloso per gli avversari, e se la minaccia gradata si febe sentire dolorosa in qualche istante, il Casule non si sconcertò mai e non il minimo seguo di abbattimento si riscoutrò nei suoi campioni, i quali colla resistenza coraggiosa e con un ardimento veramente tipico, seppero opporre ai degni avversari degli attacchi impetuosi, travol-genti e pericolosi. La compagine casalese, tut ta stretta al comando del suo capitano ed inquadrata magnificamente e con per-fetto equilibrio di forze, ha scosso le difese avversarie con degli attacchi veramente estenuanti, ed è indubbiamente riuscita la più forte.

Il giuoco largo, adottato fin dall'inizio dal team granata, è stato un gravissimo errore, poiché il terreno, già quasi in parte asciutto, non sopportava l 'adattamento di un giuoco fatto a basi di lunghi passaggi; se si considera poi ancora la cattiva gior-nata di alcuni suoi migliori giuocatori di difesa e di attacco e la cieca fiducia in una quasi sicura vittoria, troviamo la ragione della sconfitta torinese. L'avversario che domenica era di fronte all'undici granata era un avversario potente, dall'attacco velo-cissimo ed impetuoso, un avversario deciso a strappare di forza la vittoria ultima, quella ambita vittoria che gli dava diritto di far parte del sestetto finale.

Ma la squadra dei nero-stellati del Casale non si lasciò intimorire dalle minacciose incursioni del Torino, nè si lasciò sopì affare dagli impeti degli avversari, e neanche permise che questi riuscissero i dominatori della situazione, ma erigendosi impetuosa-mente contro le maglie granata, le frenò a tempo, svolgendo un controattacco insi-dioso ed estenuante.

Le due squadre, che domenica scorsa si

trovavano di fronte sull'ampio campo torinese, erano certamente decise fino dalle prime battute

Il m a t c h Tor ino-Casale . — Il portiere casalese respinge dall'alto un pallone tiratogli dagli avanti torinesi. (Fo t . P a v i a - N a y - Tor ino) ,

quali impediscono e Mosso 1 che si precipiti su di lui. (Fot . P a v i a - N a y - Tor ino) .

di imuorsi ciascuna con assoluta supremazia di giuoco, decise pure a lottare ad oltranza e con

azioni combinate dimostrare ciascuna di essere realmente la migliore. Ed al Casale toccò la vittoria.

Troppo slegato era il giuoco dei torinesi per poter rompere e scompaginare la furia casalese ed ogni loro azione decisiva si infrangeva di colpo contro la difesa avver-saria, tu t ta rac hiusa nella sua rude forza e nella sua saldezza.

Il team granata giuoco in certi minuti colla disperazione nel volto, e quell'attacco potente inteso a segnare il punto ambito e ad ottenere quella attesa vittoria, non ha fatto altro che lasciare sprovvista la sua difesa ed essa tu t ta sola ha dovuto strenuamente lottare contro le svariate combinazioni dei casalesi, i quali, con rapi-dità fulminea e beue amalgamati, correvano impetuosamente verso la rete avversaria insidiandola da vicino e circuendola con serie minacele.

Piegò bandiera il Torino di fronte alla forza avversaria, combattè fino all 'ultimo sorretto dalla sperauza di poter pareggiare, e fino agli ultimi minuti si mantenne minaccioso, incoraggiato da una folla deli-rante a fremente, di una folla tu t ta sua, che nelle diverse fasi della partita non si è frenata di sorreggere i suoi beniamini, incitandoli fino a quando il sibilo finale dell 'arbitro suggellava quell'epico duello, tutto pieno di grande passionalità.

* * *

Con Ja vittoria delle maglie nero stellate si è completato il manipolo delle sei squadre finaliste, delle sei squadre che di qui a due settimane inizieranuo fra loro il torneo ultimo, per l 'ambito titolo di cam-pione d'Italia.

Una nuova lotta va dunque ingaggiandosi nelle diverse regiouì, una lotta clic mentre ci darà giustamente l 'esat te valore dei prescelti, vorrà premiare quell 'undici mi-gliore , quei campioni che più meritevol-mente hanno il diritto di fregiarsi del tricolore italiano.

GIUSEPPE VARETTO.

Sportsmen! Leggete tutti i giorni il giornale

L A S T A M P A di Torino, che ha la più completa rubrica telegrafica di tutti i priucipali avvenimenti sportivi d'Italia e dell'estero.

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IL GIUOCO DEL FOOT-BALL S ISTEMA " R U G B Y , , , CHE IN ITALIA NON HA INCONTRATO IL FAVORE DEGLI

dono Zncim Nel medagHone : a r r e s i Z ^ * t e Z e U ^ l ^ n T a ^

hTEDESCHIHH PNEUMATICI i

MIGLIORI

Un giuoeatore ferma un avversario nella corsa cingendogli la testa colle mani. Noi abbiamo riunito in questa pagina delle fotografìe di arresti diversi, fatti con le mani, nel giuoco del foot ball (sistema rugby).

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TJn giuocatore arrestato nelle... gambe durante la eorsa. Questo arresto è permesso ed il giuocatore non può evitare la caduta.

»

L. A a 1 A. M F A B FU li T l VA

M E N „ , E CHE IN INGHILTERRA ED IN FRANCIA DÀ LUOGO A " M A T C H E S , , DI STRAORDINARIA I M P O R T A N Z A

fio grafia, presa durante il match Francia-ole tipica. L'arresto di un giuocatore attraverso

'tanze e non e dannoso come si crede.

Un ritardato arresto di un giuocatore. Il giuocatore bianco-bleu si é precipitato per arrestare il suo avversario alle gambe, ma eqli arriva troppo tardi perché l'avversario è già riuscito a rimandare la palla. — Nel medagl ione : Un giuocatore arresta un avversario e si sforza di metterlo a terra.

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T O R I N O - Corno G r a g l i a - T O R I N O

Dal la Cronaca d e l l ' I t a l i a Sportiva : B iMA, 23 Febbraio.

Dupl'te successo dell'Industria Metonlistica Italiana

La F R E R A vittoriosa alla Mer luzza . Le g a r e svoltesi ie r i su l la r i p ida e

t o r t u o s a sa l i t a del la M r iuzza misero d i f r o n t e i p iù a b ti m o t o r s i i r o m a n i e le p iù r e p u t a t e m a r c h e s t r an i e r e .

La v i t t o r i a , però, p ù c o m p l e t a e con-vinti n t e f u que l l a d e l i ' i n d u - t r i a nazio-n a l - , r a p p r e s e n t a t a da l la Frera < he si agg iud i . ò cou S p a d o n i due d . spu t a t i s -s ime prove .

L ' a b . l e g u i d a t o l e , che d i sponeva solo di u n a m a c c h i n a con m o t o r e di 350 cen-t i m e t r i , e n t r a v a con essa nel la finale dei 500 cm. e av rebbe corso la d -c i s iva con a v v e r s a r i m u n i t i di mo to r i p iù g r a n d i , se sub i to dopo non fosse s t a ro obb l i ga to a pa r t ec ipa re a l la ca t ego r i a 350. In ques t a c a t e g o r i a il suo i n c o n t r o con Ciai — va-len t i s s imo a v v e r s a r l o — f u in te ressan-t i ss imo, ma la supe r io r i t à del la piccola Frera a p p a r v e r i levante , e la ve loc i tà d a essa s v i l u p p a t a f u t r a le più a l t e del la g i o r n a t a . La Frera si a g ^ i u i icava perciò i l 1° pos to e il 3° e il 4° con B i g n - m i e D e Vi to .

Nel la g a r a side-cars poi la moto Frera, che ha già r i p o r t a t o u l t r e v i t to r ie impor -t a n t i s s i m e in ques ta c a t e g o r i a , finiva p r i m a i n d i s t u r b a t a m o n t a n d o la sa l i t a a p iù di 50 c h i l o m e t r i di m e d i a ! . . .

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Ju JX o z n j f l r j l 0 JT U SI J. 1 VA. I l

Gli avvenimenti sportivi della Capitale

L_' " O p t i o n a l „ Bella giornata di sport, ricca di interesse e di fas i

emozionanti, la prima che ha inaugurato la stagione delle corse piane a Roma. E i risultati , se elevi l'ec-cezione di \in più o meno avanzato grado di prepa-razione dei vari soggetti, debbono essere accettati come regolari e alcuni cavalli considerati come unità destinate a ricorrere frequentemente vittoriosi nelle cronache sportive.

L' « Optional », questo handicap che si basa sopra una forum assai remota e che tut tavia mantiene ogni anno le sue prerogative di prova disputata, ha forse visto quest 'anno ia vittoria d 'un ottimo cavallo, di classe superiore ai prodotti che di abitudine accedono a questo genere di corse.

Espins è un' importazione della Razza di Besnate, vittorioso a due anni, e facilmente, nella sua unica comparsa f a t t a sull ' ippodromo di San Siro. Di buone ed ampie linee Espins può vantare anche un 'o t t ima genealogia risalendo per entrambe le linee — paterna e materna — a rinomate famigl ie : egli ha ripor-tato la corsa come cavallo di fondo sopraggiungendo nella dir i t tura finale sui leaders allorché vide che la compagna di scuderia non era più sufficiente a difen-dere i comuni interessi, lottando con cuore e bat-tendo nettamente per tre quart i di lunghezza Fra-granza — apparsa pur essa migliorata, — Ten e al t r i otto concorrenti. Già Larissa, Mount 's Bay, Vucca e Guli furono dei buoni vincitori di questo « Optional » ed ebbero in seguito una carriera non infrut tuosa. Ma credo che Espins sia chiamato ad altro ruolo, più importante dì quello di correre negli handicap*. Giusto compenso per la sua scuderia, che in fa t to di importazioni f u ben bersagliata in questi ultimi anni. E credo pure che la Razza di Besnate potrà affidarsi al figlio di San Jloque per important i prove, più che a Paride, il quale, come ricomparsa, fornì domenica una performance semplicemente onesta. Pro-babilmente, però, questo tre anni è oggi in arretrato di lavoro perchè preparato gradatamente pel « Derby », una delle corse più ambite dalia rossa casacca 'mi-lanese.

La quale ha potuto conseguire domenica un con for tante doublé-event, avendo riportato anche il « Pre-mio di F a b r i a n o » con Alcmena, un ' inedi ta figlia di Signorino e Alcina, sorella quindi di ottimi galop-p a t o i quali furono Alcimedonte, Alceo, Anfione. Il debutto di Alcmena non poteva essere più lusinghiero: essa f u l ' a rb i t r a della situazione conducendo la corsa da. cima a fondo e riportandola in uno stile piaceu-tissimo, come piacenti sono le sue linee, non ecces-sivamente distese nè ampie, ma distinte. Non mi lascio mai t rasportare dall 'entusiasmo nè dalla più cieca fiducia per degli inediti debuttanti vit toriosamente: non sempre il giorno è pari a l l 'a lba luminosa. Nel nostro caso, poi, bisogna poi' mente che la figlia di Signorino e Alcina ba t tè un altro debuttante, Jet, e

diversi puledri che non avevano brillato per buone prove precedenti. Ma l'ossere una discendente di Alcina, della fa t t r ice che negli ultimi anni ha dato la serie più brillante di prodotti, deve f a r sperare che Alcmena non sarà degenere dei suoi maggiori.

Due altr i t re anni hanno t r ionfa to domenica ai Pariol i : Anegana, che sulle medie distanze dovrebbe affermare una qualità di primo ordine, e II Falco, che nuovamente in modesta compagnia ha potuto acciuffare il secondo successo della stagione. E se il fant ino di Chumvi non avesse regolata la corsa del suo puledro con t roppa noncuranza, forse un altro tre anni avrebbe passato vincitore il palo d 'arr ivo, mentre venne invece preceduto, sia pure per una sola testa, da Ettore Fieramosca. L ' a n n o scorso questo pensionano del signor Chantre si dimostrò un vero specialista del miglio e molte furono le vittorie sue: particolarmente se si assecondavano le sue a t t i tudini di non part i re troppo velocemente. Lo spunto finale di . Ettore Fieramosca è t r a i più veloci, irresistibili: e sì capisce facilmente che pure un Chumvi possa essere stato sorpreso e non abbia potuto rimontare compie tamente l 'avversario, malgrado la sua classe migliore.

A dest ra : Chevillard eseguisce alle Oapannelle (Fot . Grassetti) .

La prova fo rn i ta contro il grigio del signor Chantre deve essere più di raccomandazione che di demerito per Chumvi nel «Gran Premio dei Par io l i» , che si disputerà quest 'oggi inaugurando la serie dei mas-simi premi italiani. Ma anch'esso, al pari della com-pagna di scuderia Anegana, al par i di II Falco, e di At( 'na, con ogni probabilità dovrà abbassare ban-diera innanzi a Fausta, per la quale non si possono nemmeno elevare le riserve connesse alla ricomparsa dopo la stagione invernale avendo vinto a Pisa con superiorità schiacciante e, ciò che più conta, col con sueto siile magnifico che meravigliava gli sportsmen nel l 'annata scorsa.

Le prove principali di quest 'anno promettono emo-zioni puramente sportive. L'esistenza di un crack dal-l 'assoluta superiorità procurerà il vuoto in quasi tutt i i grandi premi nei quali le condizioni non. contem plino penalità e discarichi molto sensibili. E sarà allora ia soddisfazione di veder galoppare un vero buon cavallo il coefficeute che t e r rà desto l ' interesse del pubblico: sarà questa nota sportiva quella che supplirà alla mancanza di coreografia dello spetta colo per campi ristretti di par tent i . Non so se le direzioni delle società siano animate da tale senti-mento allorché le loro corse raccolgono pochi cavalli allo start; sicuramente esse preferiscono molti sog-getti, anche se nessuno si elevi dalla mediocrità. Ma la nota amministrat iva spesse volte è in comnleta antitesi coli ' idealità sportiva, pur rappresentando il substraUim indispensabile per realizzare qualunque progresso e miglioramento.

I l difet to ili par ten t i forse non sarà molto sensi-bile oggi ai Parioli ; per la pr ima corsa importante del l 'annata qualche soggetto, che diserterà in seguito, *'• troverà allo start di fianco a quei pochi eletti ai quali le rispettive scuderie accordano serie proba-bilità. E quindi il lato coreografico incornicerà la nota pret tamente sportiva riposta nell ' incontro di Fausta con Chumvi, che vorrebbe essere il più serio avversario nei- l ' ammira ta figlia di Madrée. La di-stanza di 1600 metri non è severa e diret tamente non ci piuò suggerire gran che pel venturo « Derby » ; ma dal modo di comportarsi e di ultimare la corsa si potrà avere degli estremi per giudicare quali dei par-tenti saranno chiamati a figurare più onorevolmente sui 2400 -metri del nastro azzurro.

* * *

Oggi si inaugura pure un ' a l t r a riunione. L' ippo-dromo lombardo di San Siro schiude le sue porte per invitare ancora il pubblico alle riunioni tanto bene-vise dagli sportsmen. E ' un meeting di corse ad osta-coli r a t i n a l e che si svolge nei giorni 8, 12, 15, 19, 22 marzo e ha nel « Premio Martesana » (siepi, L. 8000, m. 2800), nel « Premio Balsamo » (steeple chase gen-tlemen riders, L. 5000, m. 4000), nel « Grande Steeple Chase» (L. 20.000, m. 4800), nel «Premio Navigl io» (siepi, L. 5000, m. 3000), nel « Premio Senago » (steeple chase, L. 8000, m. 4000), i suoi capisaldi. Indubbiamente un programma di cinque giornate, tut to imperniato su corse ad ostacoli, è chiamato a superare uon poche difficoltà per raggiungere il suc-cesso completo: in I ta l ia poi tal i difficoltà aumen tano di non poco e di numero e di proporzioni. Ma dai cavalli arr ivat i nelle scuderie che attorniano l ' ip-podromo si può arguire che, consenziente il tempo, il successo non mancherà a questa riunione, valido aiuto per le scuderie che praticano le corse ad ostacoli.

Dott. G. Galleani.

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Nel 1913 vinse:

Giro di Romagna - Giro dijLombardia PARIGI-ROUBAIX - Campionato Italiano

MILANO-GENOVA (la tappa Giro d'Italia) SIENA-ROMA (3 „ „ „ )

Si ritirò dal Giro d'Italia per l'improvvisa malattia di Santhià

allorché era in testa nella Classifica Generale.

Vinse inoltre:

Coppa Isacco - Ciro di Lombardia Dilettanti Coppa Innocenti - Coppa Colli JLazfalI - Coppa Speranza

Coppa Canelli - Coppa Oleggfo - Coppa JLario Campionato Milanese - Milano-Parma - Camp. Toscano

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sul lago Maggiore, allenandosi ai prossimi raidi con l'idroplano Gabardini, munito del motore ita-liano Luci. L'aviatore.

Il sergente Brach-Papa che ha battuto il record italiano d'altezza, raggiungendo i 3955 metri. (Fot. Argns) )

La Settimana Aviatoria L'affare Pégond-Dal Mistro

La venuta di Pégoud in Italia avrà un lungo strascico. Le cronache di tutt i i giornali politici hanno troppo a lungo riportate le vicende del-l ' a f f a r e per cui non è il caso di doverne qui rifare la storia. Mentre andiamo in macchina il Pégoud è tornato a Milano per presentarsi al pro-curatore del Re e per compiere il cerchio della morte coll'apparecchio di Dal Mistro, volendo dimostrare la nessuna importanza ch'egli dà al pezzo avariato.

Il record italiano di altezza Da vario tempo il Brach-Papa, uno dei migliori

sott' ufficiali aviatori, si andava costantemente allenando per tentare di battere il record italiano di altezza, detenuto dal sergente maggiore Pet-tazzi con m. 3900. Nel pomeriggio di ieri il tempo parve propizio al tentativo, e verso le ore 15,30 il Brach-Papa salì a bordo di un biplano Farman azionato da motore De Dion Bouton 80 HP, deciso senz'altro a prender l'aria in presenza di ufficiali e sott'ufficiali aviatori del campo di Mirafiori.

L'areoplano non solo spaziò a lungo nel cielo, ma si spinse anche a grande altezza sulla città seguito dagli sguardi attenti dei numerosi pre-senti sul campo. Poco dopo le 17 il Brach-Papa prese terra con brillantissime evoluzioni, ed ai commissari tenenti Griffa e Cattaneo presentò il diagramma del barografo che segnava l'altezza di m. 3955. Da Pietroburgo a Tzarskojé-Selo con 8 passeggeri

L'aviatore Sirkosky ha ottenuto, con 8 passeg-geri, il viaggio da Pietroburgo a Tzarskojé-Selo e ritorno.

Questo volo è stato compiuto ad un'altezza di circa mille metri, senza atterramento, ed è du-rato due ore e sei minuti, costituendo un nuovo record mondiale.

Tale impresa, assolutamente sensazionale, fu realizzata senza il minimo incidente, malgrado il peso trasportato dall'apparecchio. Il biplano si mostrò di una grande stabilità e tenne sempre una buona velocità. E' l'aerobus, insomma, in tutta l'estensione della parola.

Non si nasconde la viva soddisfazione per i se-gnalati servizi che può rendere all'esercito un tale strumento aereo.

L'aeroplano Dumas per la traversata dell'Atlantico Alessandro Dumas ha tenuto alla Società fran-

cese per la navigazione aerea, sotto la presidenza del principe Rolando Bonaparte e dinanzi a nu-meroso uditorio, una conferenza snl progetto della traversata dell'Atlantico in areoplano, dalla Francia a New York.

Il conferenziere ha ideato un triplano di gran-

dissime dimensioni, la cui velocità media sarebbe di 86 km. all'ora, con una superficie di 415 metri quadrati. Questo immenso areoplano, il cui peso sarebbe di 1242 chilogrammi, sarebbe munito di quattro motori della potenza di 200 cavalli e avrebbe un peso di 4200 chili di approvvigiona-mento. L'apparecchio avrebbe a bordo tre piloti, tre ufficiali di marina incaricati di regolare la rotta, un comandante e tre meccanici : in tutto dieci persone, del peso di 1600 chilogrammi, ciò che formerebbe un peso totale di 9000 chili.

Secondo il conferenziere, la rotta da seguire sarebbe attraverso le Azzorre e Terranova, con punto di atterramento e rifornimento in queste due località. La durata del viaggio sarebbe di 62 ore, non compreso il tempo di scalo.

La prossima Esposizione di locomozione aerea e motonautica.

Il Sindacato industriale areonautico italiano, dopo essersi assicurata la partecipazione delle principali Società e Case industriali del genere, ha deliberato di bandire per il maggio prossimo un'Esposizione di locomozione aerea e di moto-nautica a Torino.

La Mostra si svolgerà nel palazzo delle Espo-sizioni al Valentino, e della organizzazione è stato incaricato il Consiglio direttivo del Sindacato stesso, che prenderà i necessari accordi coi mas-simi enti sportivi interessati alla buona riuscita della manifestazione.

E : intenzione del Sindacato di dare a questa Esposizione il carattere di una Mostra annuale, e nel prossimo anno, per desiderio espresso dalle Case costruttrici, essa dovrebbe svolgersi a Milano.

" V a r i e .

L'aviatore Garrais, il 25 febbraio, ha battuto il record del mondo di altezza con quattro pas-seggieri, salendo a 3150. L'aviatore montava un biplano Schmidt, motore Gnome.

L'aviatore Burry ha eseguito attualmente sul lago di Bienne delle bellissime esibizioni, entu-siasmando il pubblico svizzero che stava ad am-mirarlo. Il Burry montava un apparecchio F. B. A. motore Gnome 80 HP.

L'aviatore Poulet ha volato da Zurigo a Lure sul suo apparecchio Caudron. motore Gnome 80 HP con a bordo la signorina Richer, benché un forte vento intralciasse i voli.

Gli apparecchi di Garros e di Hanouille, i quali si batteranno in un match interessantissimo a Nizza, sono ambedue muniti di motore Gnome e di elica integrale.

Domenica, 28 febbraio, l'aviatore Chevillard ha compiuto a Roma, in presenza delle loro Maestà, dei meravigliosi voli ed il looping. Il Chevillard montava un apparecchio Savoia-Farman, motore Gnome ed elica integrale.

L'aviatore italiano Cevasco La in questi giorni, nonostante il cattivo tempo, volato lungamente

L'aviatore italiano Dal Mistro.

L'aviatore francese Pégoud. (Fot. Strazza).

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Vedendo simile opera non si può fare a meno di provare un senso di ammirazione e di stima per questa ben nota Casa torinese, la quale ha saputo con la sua forte volontà, tenacia e costanza, per la sna onestà nei prezzi ed ottima qualità della merce messa in vendita, acquistarsi imme-diatamente un posto importante nel commercio, formandosi una così vasta e distinta clientela nel mondo industriale, clientela che va sempre cre-scendo di giorno in giorno a maggior vanto della ditta stessa. Sfogliando l ' interessante nuovo Ca-talogo, notiamo molti articoli che portano la fa-mosa marca « Autofor », come pure moltissime

altre specialità, di cui la Casa stessa si è riservata l'esclusività della vendita per l 'Italia. Così, ad esempio, i nuovi originali e ben indovinati Con-trollori di benzina (vedi disegno a fianco) che mi-surano il consumo ed indicano nel medesimo tempo il contenuto della vasca, sono indispensabili ad ogni automobilista, come pure agli aviatori, tanto è vero che persino l ' intera flottiglia germanica dei grandiosi Zeppelin da guerra ne è tu t ta in-tieramente fornita. In altra parte del catalogo vediamo pure i Contatori di marca propria Autofor (vedi disegno a fianco) i quali sono della massima precisione e venduti a prezzi accessibili a tu t te le borse; poi ancora le Sospensioni elastiche Au-tofor che applicate ad ogni vettura evitano ogni brusca scossa e rendono quindi piacevolissimo il viaggio per chi monta la vettura, sospensioni che non dovrebbero mai mancare ad ogni automobile moderna se vuol essere al completo come comfort• Vi sono poi i Crics di costruzione e praticità in-comparabili ed a prezzi da non temere concor-renza, come pure qualsiasi tipo di Martinetti, Carrelli pel sollevamento delle vetture, ecc. Poi i ben noti e famosi Cuscinetti a sfere della marca B. K. F., rinomati per la loro precisione, e che già da anni sono adottati dalle più importanti imprese di servizi pubblici, con grande soddisfa-zione, sia per la loro lunga durata che per la loro ott ima qualità. Anche in Fari e Fanali, la Ditta, oltre ai tipi di fabbricazione nazionale, tiene un scelto assortimento d 'una notissima Casa della Germania, a qualsiasi prezzo.

Notiamo inoltre il « Diamant », preparato in modo speciale per smerigliare le valvole, Diamant che ha trovato un così largo consumo presso tut te le fabbriche di motori, cantieri, ecc. Nel catalogo

Contro l lore a B e n z i n a . (Vedere per dettagli , pag . 111, nuovo Catalogo 1914).

si trova pure il prodotto Kaol che è il miglior liquido per pulire i metalli, preferito ovunque per la sua istantanea lucidezza e durata della lu-cidatura. In ultimo sarà bene non dimenticare l 'immenso e scelto assortimento di utensili, sia per piccole come per grandi officine, materiale sempre mólto ricercato e preferito per la sua ot-tima qualità e robustezza. Dei prezzi praticati dalla Ditta è inutile parlarne; essi sono sempre della massima convenienza non temono concor-renza. Si potrebbe continuare ancora per lungo tempo la rassegna del catalogo meraviglioso; ma per oggi manca lo spazio e rimandiamo ad altre pubblicazioni. I L T E C N I C O .

Contatore " Autofor ,, (Vedere pag. 115, Catalogo 1914).

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nRcirne sfiniti. Il Grépon è uno sforno che dura tutto il giorno: vi si accede ben pre-parati e pieni di ardire e di desiderio, ma il cumulo delle forze fisiche si esaurisce rapi-damente negli ostacoli incessanti. Bimane la forza morale, superiore a tutto. Ed è questo appunto la prova che noi cerchiamo di noi stessi sui monti, e sotto questo aspetto il Grépon è una prova ideale».

Il capitolo dedic to alla conquista del Dente del Réquin è un piccol . capolavoro di letteratura e d 'umorismo: incomincia semplice, quasi caricaturale, non senza qual-che ironia contro gli ospiti dell 'hotel : s'al-larga poi in solennità quasi salutistiche, nelle pagine centrali, dove sono descritti l'assalto al'a roccia tremenda e la burrasca spaven-tosa e immota dei tre ghiacciai che scendono a valle; si rattrista verso la fine per il grande, atroce senso di sete che prende 1 quattro uomini che succhiano avidamente le rupi, termina con un inno alla felicità, data per la vittoria sul monte formidabile. Ma forse le virtù letterarie di Guido Rey così fresche, ordinate, fatte di misura stili-stica e di probità spirituale, si adunano più complete e più efficaci nel capitolo dedicato a descrivere le vicende eroiche delle grandi trenta ore sul pietrame del Peti t Dru e a

darci la sensazione notturna di quel bivacco in-sonne sotto il colle del Gigante, in una notte fredda piena di stelle, confortata da un lontano canto.

Emilio Zanzi.

EMANCIPAZIONE F E M M I N I L E

Una conduttrice d'autobus. A Woking, presso Londra, trovasi la prima ed

unica donna -rhaf f -use che guidi un automobile ad uso omnibus. Essa si chiama miss Millie Mills, dell'età di 16 soli anni, e la linea sulla quale svolge il suo lavoro quotidiano è tra Saint-Sohus e Woking.

Quando abbandonò la scuola, suo padre, che è proprietario dell 'omnibus, le domandò se volesse guidarlo ed essa accettò. Sna sorella, che ha 13 anni, è anch'essa chaffeuse e guida un carro per materiali.

Miss Mills è contentissima del suo mestiere e confessa di essere dolcemente stanca dopo i quattro viaggi giornalieri che la fanno dormire i più plac di sonni. Essa conosce anche un po' di mec-canica, ed oltre a pulire da sè la macchina, ese-guisce anche delle riparazioni.

Emancipazione... senza suffragismo !

LETTERATURA SPORTIVA

La poesia della vertigine Guido Rey in questo libro (1) che dovrebbe

essere imposto come lettura nelle scuole, antidoto sovrano alle languidezze e ai peccati dell'esistenza comune, esalta, è vero, le prove temerarie, riévooa, è vero, i cimenti terribili, ma l'esaltazione è senza apologie e le rievocazioni sono senza vanti per-sonali. Lo scrittore dichiara sulla sua parola di uomo d'onore che sui monti fu sempre calmo e prudente, e a suo tempo pauroso, e che in tanti anni di salite non gli è toccato alcun male. Poi ricorda a conferma del suo amore lo strazio pe-renne della sna vita. In un giorno lontano i monti 10 colpirono in uno dei suoi affetti più cari, gii rapirono il fratello. Ma egli non dubitò un solo istante e gli parve onesto il proseguire senza de-bolezze nel suo cammino, perchè « la montagna non è così cattiva, e gli alpinisti non sono così pazzi come si suole credere ».

Il volume è diviso in due parti . Nella prima 11 Rey narra la più difficile scalata delle Alpi, l'ascesa del Grépon, che s'innalza a picco sul fianco sinistro della Valle di Chamounix, al di-sopra dell'albergo alpino di Montanvert, il luogo fino al quale arrivarono coloro che amano i bei paesaggi e le placide contemplazioni, e dal quale partono coloro che alla montagna, pur di goderla tutta, pur di possederla interamente, offrono la sofferenza di molte ore nel segreto, anche la stessa vita. L'ascesa del Grépon deve essere stata atroce per tut t i gii sforzi del cervello e del cuore : la discesa deve essere stata più lenta e più incerta che la salita. Leggiamo insieme :

«Reggendomi alla corda con le mani scorticate e stanche, dondolavo inquieto, cercando invano la terra. Il corpo mi pesava maledettamente, la corda a cui ero legato mi stringeva il pet to: sof-focavo. Di sotto i compagni già scesi urgevano : indicavano certi appigli irreperibili e sembrava che si prendessero gioco di me. Bestemmiavo ! Infine, spossato, stizzito, mi lasciai scivolare di peso giù per la corda, qu si cadendo: osservai sulla corda una traccia di un bel rosso sanguigno e toccai il suole. Subito trassi il taccuino e scrissi alcuni appunti. Molto tempo di poi, a casa mia, ho consultato quelle linee tracciate subito dopo la lotta, curioso di vedere come erano scri t te: il carattere ne è discretamente fermo: senouebè sul margine del foglietto vi è l ' impronta di un dito, delio stesso color di earmino che avevo veduto lassù sulla corda. Io non so se i grandi alpinisti siano soliti a confessare tu t te quante le loro com-mozioni ; per conto mio non mi vergogno affatto di dichiarare che quando le guide mi dissero che le difficoltà erano prossime a finire provai un senso di grande sollievo. Non credo che si possa proseguire per molte ore in simili ginnastiche, sotto la pressione di così forte ansietà, senza

(1) Casa Edi t r ice La t t e s — Tor ino , 1914, L. 6.

Maurizio Farman, costruttore ed aviatore, trasporta sul suo biplano suo padre come passeggero.

Agenore Parmel in , l'eroe della traversata del Monte Bianco in aeroplano.

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monterà I N E U t t A T I C l I esclusivamente t N E U / h A T I C I J . I R E L L 1

PONZO GIOVANNI , G e r e n t e r e s p o n s a b i l e . La Stampa Sportiva viene stampata dalla S.T .E .N. Società Tipografico-Editrice Nazionale.