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Anno XIII. TORINO, 8 Febbraio 1914. N. 6. LA STA /A P A Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Areostatioa fiucto - Canottaggio - Yachting * CTTTTS^ ~ SPORTIVA Ippica - Atletica - Seherma Ginnastica - Caeeia - Tini » Podismo Giuochi Sportivi - Vapietà yvo/oXCTT Esce ogni domenica in 20 pagine illustrate. (Conio corrente colia posta). £ DIRETTORE : GUSTAVO VERONA <r > ABBONAMENTI n li i) Iv. 5 = E s t e r o IL,, t) Dr. N u m e r o j 5 ^ o e e , n t - J? \ Arretrato Cent. 15 DIREZIONE E flNUYIINISTRAZIONE Torino - Via J)avide £ertolotti, 3 - Torino TEUEFONO 11-36 |s$o INSERZIONI PCP trattative rivolgersi presso l'Amministrazione del Giornale In 6" 4i5 lia battuto il boxeur inglese Curran. A SINISTRA: Langtord. A DESTRA: Eurran. L ' ULTIMA VITTORIJI DEL V t EGRO SAM LfitiGFORO UMPIOHE DEL MONDO DEI PESI MASSIMI . JNTHJNJJJJT" " " ILLLLLLL I IIIIIMIIN. umilili IMI .... mimili

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Anno XIII. TORINO, 8 Febbraio 1914. N. 6.

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In 6" 4i5 lia battuto il boxeur inglese Curran. — A SINISTRA: Langtord. A DESTRA: Eurran. L'ULTIMA VITTORIJI DEL VtEGRO SAM LfitiGFORO UMPIOHE DEL MONDO DEI PESI MASSIMI.

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JC u . AAÀS (SI—» La sesta g i n dal gin di i l La sesta giornata del girone di r i torno ebbe il suo

compimento domenica scorsa sulle varie pelouse» ita-liane e le gare mentre in genere diedero ragione ai più for t i per alcune non diedero tu t to quanto quell'in-teresse e quell 'entusiasmo di cui era lecito sperare.

Cosi, per primo, fu il grande match combattutosi a Casale f ra i nero a stella e le bianohe camicie ver-Cellesi. Un match che si preannunziava bello e ricco di tante fasi emotive era appunto quello f r a il Casale e la Pi o Vercelli ed invece con dolore dobbiamo con-statare che fu una par t i ta giuocata forse con troppa preoccupazione da ambe le parti e con troppa foga combatt iva, ma sopratut to con troppa volontà di vin-cere. Cosicché la troppa preoccupazione di ogni più minuto elemento paralizzò tu t t e quelle azioni che il numeroso pubblico si aspet tava e la gara non fu af-fa t to bella dal lato tecnico. Ecco l ' impressione ge-nerale.

Non discutiamo, né t an to meno stiamo a giudicare dei singoli giuocatori , poiché ci troveremmo costretti di dimostrare che i ventidue campioni facenti parte di due squadre pressoché equivalentisi, hanno dimen-ticato di svolgere nella difficile t rama del giuoco t u t t a la vir tuosi tà della coesione esistente fra uomo e uomo, f ra linea e linea ed hanno invece tracciato per quasi t u t to ii tempo della importante par t i ta una vir tuosi tà che ha peccato troppo di individualismo. La par t i t a , come dico, non ha potuto essere tanto beila, ma è s ta ta giuocata farraginosamente e con t roppa precipitazione, per modochè il r isul ta to del match par i^non mi ha cer tamente stupito.

Noi, né vogliamo ora sminuire la forza di un cam-pionato i tal iano nello s tato a t tua le , né vogliamo intra lc iare l ' interesse di una ga ra che per t an te so-cietà minori si presenta ancora, sotto ogni rapporto, interessante e lieta. Non indaghiamo neanco sugli errori che possibilmente potrebbero verificarsi i n questo caos calcistico ! Ci bas ta solamente la soddi-sfazione bella e rara di poter osservare con quale' schiet to e disinteressato entusiasmo molte squadre1

minori cercano nella burrascosa via quel giorno che possa anche per loro regis t rare un tr ionfo, sia pure piccolo ed onesto.

Nella farraginosa strada che questa gara avrà ancora da percorrere, dimentichiamo oggi t u t to quanto è appannaggio del f u tu ro e pensiamo invece che t u t t a 1 opera si compia per intero, affinchè la legge di ieri sia di modello per i tempi prossimi, oppure affinchè essa venga abolita definit ivamente, lasciando agli uomini intel l igenti lo studio di una nuova èra, di un 'e ra più disciplinata, più equa e più sana. Ecco ciò che desideriamo spassionatamente.

La situazione a t tua le è giocoforza si compia inte-ramente e che t u t t i i part icolar i vengano minuzio-samente i l lus t ra t i ; solo cosi ne guadagnerà il foot-ball i tal iano, poiché nell 'ora presente sarebbe inumano il voler amputare un elemento che deve assoluta-mente vivere per dimostrare se o meno vi fu rono errori nella compilazione del nuovo regolamento per i campionat i i ta l iani .

Assistiamo quindi al termine di questa ga ra che -non può fa r a meno che esaurire le part i più vi tal i e curiamo piut tosto quest 'agonizzante termine di una ba t tag l ia che si preannunzia prossimamente priva di t u t to que l ' iniziale interesse e che terminerà come abbiamo già det to nell 'afoso mese di agosto.

I l Genoa, apportando una novi tà in campo, e cioè con una squadra pre t tamente i ta l iana, ha voluto domenica scorsa dimostrare al suo pubblico t u t t a la scienza del nuovo undici il quale incontrandosi colla

fiovane società torinese della Vigor, ci ha messo in uona luce t u t t a la sapienza dei singoli giuocatori,

t u t t i pieni di animosità e di entusiasmo ; d ' a l t r a parte non bisogna misconoscere il coraggio dei gamins to-rinesi, i quali specie nel secondo tempo della par t i ta e r idot t i in dieci giuocatori , hanno più volte minac-ciato il goal genovese, impegnando t u t t a la difesa avversaria .

I ligurini, che già benignamente avevano iniziata la par t i t a po\V Andrea Doria, hanno dovuto cedere ine-sorabilmente di f ronte ad un manipolo di avversari più for t i e più potenti; ciò non sminuisce la corag-giosa prova di queste reclute che disgraziatamente di domenica in domenica vanno da... una sconfitta a l l ' a l t ra .

I granata si sono trovat i di f ronte degli avversari molto bene agguerr i t i e l ' incontro f r a il Torino e VAlessandria, mentre ha confermato una volta di più t u t t a la vir tuosi tà dei gr igi e tu t to il valore dei sin-gol i suoi giuocatori , ci ha pur f a t t o constatare t u t t a

l'abbonamento alla

S t a m p a S p o r t i v a

( Pur t roppo il Campionato I tal iano, dovrebbe sacro-santamente avere il suo compimento nel preciso modo che gii stessi delegati lo hanno voluto nel l 'u l t ima Assemblea delle Società federate, per cui siamo do-lent i di dovere registrare che — come già molt i ne hanno discusso — terminerà nella stagione caldissima e precisamente nel mese in cui le nostre squadre sta-vano, un tempo, già preparandosi per la stagione nuova, per le nuove gare e per il nuovo Campionato i tal iano.

Il Campionato modesto di un tempo, quel Campio-nato che una volta finiva nel l ' inol t ra ta pr imavera , epoca in cui le nostre squadre potevano ancora di-sputare t an t i r icchi ed ambit i premi è scomparso e la sorte mentre non lo volle assolutamente conservare nelle sue linee belle ed appassionanti , lo volle invece calpestato orr idamente e se ne preparò uno nuovo del t u t t o ed indefinito. Si, indefinito, ripeto, ed impos-sibile a essere combat tu to con t u t t a quella volontà e quella disciplina di cui sarebbe necessario ; eppure esso deve assolutamente terminare, come lo hanno voluto nel giorno fatale i rappresentant i delle società stesse, di quelle medesime che avvinte dalla bellezza e da la passione di questo bel giuoco non hanno com-preso dove ed in quale abisso sarebbero cadute.

La giovane squadra dell' I t a la , che nella sezione toscano, difende con passione i colori della propria società. ( F o t . M i r a n d i ) ,

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Dna bellissima fase di giuoco durante la partita di domenica scòrsa fra la Pro Vercelli ed il Casale.

la tecnica speciale delle maglie granata , le quali a t'olate hanno messo a dura prova t u t t a l 'es t rema di-fesa avversaria.

I piemontini possono recitare il mea culpa se non hanno trovato quella vi t tor ia che essi speravano, poiché nell 'ul t imo is tante è bastato un errore di un loro giuocatore per permettere il pareggio alla sim-patica squadra savonese.

Nella sezione lombarda, abbiamo la conferma di tu t to il valore della squadra iuvent ina , la qu i l e è riuscita a dimostrare nella gara coi novaresi t u t t a la proverbiale foga di una volta e schiantando t u t t i i pronostici di alcuni giornali , ha fedelmente fa t to ri-saltare tu t t a la sua superiorità e t u t t a quella fama del passato, vincendo la bri l lante squadra azzurra ed

affermandosi come degna di partecipare al girone ul t imo.

L'Unione Sportiva Milanese ha sconfitto inaspetta-t amente con sei qoals ad uno gli entusiast i giuoca-tori del Iuventus-Italia e malgrado che il terreno fosse pessimo, ha opposto ai degni avversari t u t t a la vir tuosi tà di un tempo dimostrandosi capace di so-stenere le più ardue battaglie.

I l Uomo ha ceduto l 'onor delle armi col Nazionale Lombardia e la bella gara ha messo in mostra tu t t a la foga combatt iva di queste due squadre composte di giuocatori t u t t i pieni di vigore e di passione per il nostro bel giuoco.

Nella sezione veneto-emiliana abbiamo visto una Hellas marciare sicura verso l ' ambi ta via e f renare

(Fot. Strazza).

di colpo la marcia dei modenesi, malgrado che que-s t 'u l t imi abbiano non una volta sola, tenta to di pa-ralizzare ogni insidioso at tacco dei veronesi.

Stentata è s ta ta la vi t toria dei Volontari sugli udi-nesi e la gara, malgrado non sia s ta ta una delle più belle, ci ha dimostrato però tu t to l ' impegno di queste giovani squadre.

I l Vicenza, è inutile ripeterlo, ha giuocato col Bre-scia dimostrandosi una volta di più una squadra degna di fa r parte del sestetto ultimo.

Al t re giornate si preanuunciano ricche di vivaci lotte, per cui il nostro buon pubblico avrà tu t to il tempo di at tendere per la definitiva assegnazione del ti tolo di campione d ' I ta l ia .

GIUSEPPE VARETTOi

La valentissima squadra della Lazio,tche marcia trionfalmente alla conquista del[_tan piir.ato laziale. (Fot. Grassetti - Roma).

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DOPO IL CONGRESSO DELL'U. V. I. Riforme radicali. — La Commissione Sportiva.

Una nuova formula per ii Campionato. — Oli aspiranti professionisti.

I delegati delle Società ciclistiche italiane, adu-nati in Firenze per il 42° Congr. sso de l l 'Unione Velocipedistica I ta l iana, hanno s ia ta to a mezzo una leggenda : quella che i Congressi del l 'U. V. I., con le r ival i tà campanil is t iche dei delegati , la f re t t a della discussione, le congiure di corridoio, le comparse che volano e t u t t o il complesso macchinario del pa r l amen ta r i smo moderno, non riu-scissero a concludere mai qualcosa di vantaggioso per il ciclismo ita-l iano.

La r iun ione fiorentina invece, se nella p r ima giornata non ha saputo dai pettegolezzi inut i l i innalzarsi a d igni tà e serietà di discussione utile e proficua, ha il mer i to su quelle che l 'hanno preceduta di aver approva to r i forme ard i te e ra-dicali* che vengono a r ivoluzionare un poco l ' i r requie to mondo del ciclo. *

• • Una di ques te è la creazione di

una Commissione sport iva con lo incarico di fissare un calendario di corse classiche, classificare promuo-vere i corridori , s tud ia re e r isolvere quest ioni der ivant i dalla in te rpre ta -zione dei regolament i del l 'U. V. I . p roponendo persino le even tua l i modifiche. La Commissione Sport iva è così un nuovo en te che, a fianco e sot to la sanzione del Comitato Diret t ivo, viene ad assumere le redini di t u t t o i luiovimento ciclistico nazionale.

Ma noi ci domand iamo : Era ne-cessaria ?

Qualcuno ha già risposto di sì dicendo che essa è v e n u t a a colmare una l acuna es is tente nel nost ro campo ciclistico.

Ecco : noi, modes tamen te , non vediamo l ' u t i l i t à di ques ta Commis-sione con mansioni così important i , , quando esis te un Consiglio Dire t -t ivo che pot rebbe , con maggior af f ia tamento , perchè c o m p l e t a m e n t e res idente nel la stessa ci t tà , e, p e r c h è no? , forse con la s tessa competenza dei nuovi Commissari , assolvere lo stesso manda to . Bastava a t t r ibui re ' ai component i il Comitato Dire t t ivo larghe funzioni di controllo, l iber tà d ' inch ies ta p iù g rande di quel la che ebbe in passa to e pe rme t t e r e a d esso di sost i tu i rs i e v e n t u a l m e n t e ai Commissari regionali quando quest i non adempisse ro comple tamen te ai loro dover i .

Questo si sa rebbe dovuto fare, O' se non si aveva fiducia nei membr i component i il Consiglio, b isognava dir lo a p e r t a m e n t e e ad essi sosti-tu i re a l t r e persone senza r icorrere a quello che a noi pa r e un ripiego : 1 ' i s t i tuzione del la C o m m i s s i o n e sport iva.

E, scusate , dopo è af f idato un così incarichi , che cosa r i m a n e da dir i-gere... al Comita to Di re t t i vo? I ronia del nome !

Ad ogni modo l a nuova Commis-sione spor t iva c ' è e noi ci augu-r iamo che gli uomin i che la com-pongono, t u t t e pe rsona l i t à f r a le più compe ten t i , assolvano il loro manda to nel modo più proficuo. Noi non a v r e m m o magg io r piacere di quello di riconoscere, per mer i to loro, l ' u t i l i t à de l l ' innovazione .

* * *

Una del le ques t ion i p i ù i m p o r t a n t i che la nuova Commissione spor t iva dovrà r isolvere sarà quel la del Cam-pionato i ta l iano. Il Congresso del-l 'U . Y. I., accogl iendo finalmente la tesi di quant i , con al la tes ta il solerte Commissar io per la Roma gna, signor Andrea Vassura , chiedevano da anni la soppressione del la gara unica, ha imposto la nuova

formula della classifica f a t t a in base ai r i su l ta t i di dieci corse classiche. m - %

Alla Commissione sportiva' spe t ta il scegliere il s is tema di classifica (quello amer icano? quello Vassura 1 quello Bertolino?) e le corse per le

che a questa si g ran cumulo di

La quest ione del Campionato d ' I t a l i a è una delle più complesse del nostro ciclismo.

Alla sua pra t ica at tuazione, noi vedremo se il s is tema ado t ta to dal Congresso r isolveià il pro-blema e se i nostri professionist i si as te r ranno dal gioco, palese od occulto, di équipe e non fa-vor i ranno più i loro leaders per ben classificarsi nel complesso punteggio che dovrà far balzar fuor i dai nostr i corridori il Campione d ' I ta l ia . *

. « * E siamo alfine a l l 'u l t ima delle capital i r i fo rme:

la nuova classificazione dei corridori. Questi sono divisi in d i le t tant i (non classificati juiuores senio-

res), asp i ran t i professionisti e pro-fessionisti.

L 'Un ione Velocipedistica, e per essa i delegati delle Società affi-gliate, v iene così a creare una categoria a sè comprendente tu t t a la massa di que i corridori giovani che d i le t tan t i non vogliono essere più ed essere professionisti ancora non possono per la modest ia dei loro mezzi fisici non ancora comple-tamente svi luppat i e per la diffi-coltà di t rovare una marca da di fendere e con la marca uno stipendio, sia pur magro, che per-met ta loro il lusso del l ' a l lenamento. Noi siamo lieti che, imponendo per loro una classifica a pa r t e e, conse-guen temente , premi speciali, sia finita la loro odissea un po ' t r is te e un po' s t r ana che faceva di loro, professionisti , dei forzati d i le t tant i più puri dei... puri ufficiali.

Un solo, l ieve appun to : l 'ordine del giorno approvato dal Congresso definisce per professionist i veri « tu t t i i corr idori formant i équipe per conto di case e a tu t t i coloro che hanno nel le corse l a t o r e occu-pazione pr incipale e vivono dei provent i di quella ». Ognuno vede che questa definizione non è molto chiara. Basterà non essere ai servizi di una marca per essere iscri t t i fra gli a sp i r an t i ? Ma allora uomini come Ganna , Durando, Borgarello e Pe t iva che fino ad ora non fanno pa r te di a lcun team po t ranno cor-rere coi giovani neo-professionisti e fare man bassa dei p remi che loro dovrebbero essere r i serva t i? Speriamo di no.

» + *

T u t t e ques te r i forme ed innova-zioni nei regolament i unionistici por te ranno a un totale r imaneggia-men to dei p rogrammi e dei regola-ment i di t u t t e le gare già bandi te coi vecchi principii de l l 'Unione . Pe r evi tare ques to in avvenire , noi cre-diamo che sarebbe meglio scegliere pel Congresso una da ta più propizia; indir lo, per esempio, a s tagione ciclistica a p p e n a chiusa, in modo che corridori , società, organizzatori e indus t r i a l i sappiano subi to che cosa l ' anno nuovo r i serva loro e possano quindi regolarsi nel modo migliore.

Cinzio Saliseo Rivabella.

Lo sprinter americano Franck Rramer che è giunto la settimana scorsa in Europa e che ha debuttato domenica scorsa al velodromo d'Inverno di Parigi, battendo nettamente il campione francese Friol.

L'elogio della neve

quali tor ia .

l ' a r r i vo sarà valido agli effett i di g radua-

Bigi-Kaltbred, gennaio. L a montagna è t u t t a una sinfonia

di candore verginale . Non un snono la t u r b a dal la sua sonnolenza bian-chissima. T u t t e le punte , e le guglie, e le ve t te , avvi luppate di neve paion, a t ton i te , guardars i come se non si riconoscessero sot to le vest i d 'ermel l ino. E una luccicosità in-tensa , un br iv ido di scintille, un r icamo di luci a rgentee fascia t u t t a la na tu r a che sembra addormenta ta , e pu re è v iva come in nessun ' a l t r a stagione, mai .

L u n g o i dossi del Bigi un solco profondo, come una ferita, corre a spirale e legante . E ' la pista per le sl i t te. P a r t e quasi dal la sommità

del monte , dove l 'albergo, una fortezza che guarda salda t u t t i i mar i di nebbie e le tempes te di neve,

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pare che anche l ' anima nostra si sollevi dal peso degli anni e dei ricordi, e in fan t i lmente gioconda e vivace s'affacci a questa nuova vita per conce-dersi un sorso di r is toro e di quiete serena.

* * *

Oggi, il Rigi è in fes ta . La pista è tersa e chiara come una giovine svizzera di Appenzell nel giorno delle sue nozze. E, veramente , la pista, imbandie ra ta a ogni svolto e a ogni curva, va a nozze col sole che la possiede e l 'avvolge in raf-fiche di brividi in tens i .

Ci sono le corse di bobs, oggi. Bobs, slitte, shleton e ski. Una vera folla è accorsa da Lu-cerna, colla funicolare e col battello. E la curio-sità del pubblico non è delusa, che le varie corse Si susseguono ordinate , disciplinate, in teressan-

tissime sulle piste ghiacciate e sui campi di neve. Pur t roppo , in Italia, dove siamo ai pr imordi degli sporta invernali , non si riesce ancora a in-teressare t u t t o il pubblico a quei sani e facili esercizi sport ivi della s l i t ta e del bobsleigh.

Si r ipetono da noi le se t t imane invernal i : si (là un largo, larghissimo posto allo skiing, e questo è doveroso, che lo ski è il pr incipe degli sports invernal i , ma si d iment icano assai spesso le a l t re esercitazioni sport ive assai più e lementar i , e ist in-t ive, e che per essere gustate , non abbisognano di qualche sacrifizio di tempo prezioso.

Il gran pubblico si avvicinerà di più agli sports invernal i tanto quanto a lui sarà avvic inata la s l i t ta . In Germania, in Austr ia , in Isvizzera, le gare di sl i t ta sono numerosissime. E sono queste che hanno reso popolari gli al tr i sports. La pista, oppor tunamente prepara ta , invita gli sportsmen e quelli pure che ignari di ebbrezze sportive pos-sono faci lmente gus tare uno dei più sani esercizi invernal i .

Cliè, indubbiamente , la sl i t ta è sana quanto lo ski...

Veduta generale del campo di pattinaggio di Milano. (Fot. Strazza).

l a coppia Oandellero-Bosco Melano che domenica ha vinto la gara per coppie del campionato 1914 della Società pattinatori di Torino. * (Fot w g Bqu&)

Ma è tempo ormai ch ' io chiuda questa mia non breve parentesi , augurando che per l 'avve-nire degli spor ts invernal i nel nostro paese, non venga diment ica ta la s l i t ta accanto allo ski.

E ri torno alla gara del Rigi che ha raggruppa to in due categorie i valligiani e gli sportsmev. La pr ima, una gara, dirò così, classica, senza inci-dent i e senza curiosi tà , si svolse t ra un intrecciar rapido di saluti , di evviva e di auguri. . . La se-conda, invece, la gara gentlemev, d iede modo a duelli singolari e bizzarri . Era da tempo che gli sportsmen si a l lenavano. Un inglese fuggiva col boccone in bocca, per provare le curve più dif-ficili. Con una sopra tu t to non riusciva assoluta-mente a prender confidenza. Un tedesco grasso e grigio, un magis t ra to in riposo, conduceva in-vece la sua agile sl i t ta , come se manovrasse un codice. Le donne, poi, ponevano nel lavoro spor-t ivo tu t ta la grazia e tu t t a la freschezza di un ' a r t e dolcemente' muliebre. E la mon tagna in-te ra aveva canti e voci, e r isonava di risate che parevano spezzarsi contro le pare t i del cielo che sembravan di cristallo.

P e r ogni s l i t ta che passava era un r isuonar di applausi infanti l i , che in mezzo alla neve, nel piacere giocondo di r i t rovars i dinanzi la serena maes tà della na tu ra , nella commozione che coglie al lorché un sole di ambra si ge t ta ol t re la den-t iera di montagne bianchissime che pa re svapo-r ino nella penombra crepuscolare, ognuno si sente bambino.

Quasi quasi direi che i più seri sono precisa-men te gli s l i t ta tor i del mondo piccino, che pon-gono nel còmpito spor t ivo la diligenza che certo non asano sui banchi della scuola.

tace inesorabi lmente chiuso nel le ampie finestre serrate ; corre lungo la vet ta , quasi sull 'orlo del-l'abisso, e pare fusa nel gesso nell 'azzurro del cielo, dalle mani d ' un purissimo e bizzarro arte-fice ; si snoda in ampi giri, si concede in qualche salita, s ' a t t a rda in una discesa, piomba su Rigi-Kaltbred che si è fa t ta ormai una stazione di primo ordine e che è t u t t a giovanilmente presa dalla febbre delle gare imminent i ; ondeggia in-torno all 'albergo, unico campo di vita e di bat-taglie sport ive nel l 'ampia distesa di montagne, e poi saltella giù giù, lucida, tersa polita come scavata nel marmo carrarese ; scompare t ra una steccaia di abeti rannodat i in un gruppo freddo-loso, riappare poco più in giù vicino a due casette basse, inginocchiate nella neve molle e serpeggia giù giù sino a Romiti, dove il maestoso maro di nebbia lancia le sue prime onde leggere.

Il sole, ora, get ta le sue criniere luminose su tut to l 'orizzonte. Nel ciclo è una freschezza di neve. Nell 'aria una purezza piena di silenzi, colma di mistero: solo di t an to in tanto , dai cornicioni di qualche tetto, dai rami di qualche vecchio tronco cade una manciata1 soffice di neve, e fa il rumore d ' u n fiore che si sfogli : è un sospiro d 'un att imo che è raccolto nella conca muta di bianco e d 'azzurro. Qua e là a sprazzi, a baleuii, lo spigolo d 'un monte, un ciuffo di neve, la curva della pista, hanno bagliori di me ta l lo : si d i rebbe che sotto la neve t u t t a la montagna sia r ivest i ta d'acciaio che di quando in quando appare al sole.

E v ' è in questa sereni tà intensa una pace mae-stosa come se t u t t a la terra fosse ammansa ta di una magica pr imavera di gigli. Sì, ho paura, quasi, (li par lare a voce alta, come se ùria sillaba sola potesse spezzare l ' incantesimo, d 'un t ra t to , e far r ingoiare tu t t e le punte , t u t t e le guglie, tut te le vette, dal mare di nebbia che s 'accavalla in una maes à di veli e di piume. Il mare di nebbia che circonda il Kigi e che s 'alza dal lago dei Quat t ro Cantoni lia una poesia sua. Non è come l ' a l t ro f ra te l lo maggiore di cui ha preso il nome, che la sua bellezza è fa t ta solo di spuma e non di canzoni di onde. Ma è così vasto e così leggero, e nello stesso tempo, così denso e così vario che è la sola degna cornice del grande quadro di mont i s tel lant i di neve e inchiodati nel più intenso dei cieli. La bellezza della mon-tagna invernale non ha alcun confronto . Vince in suggestione, in poesia, in serenità ogni spet-tacolo di monti e di marine.

E si va sugli ski r iaccostati , e si segue docil-mente il solco del compagno che si è a l lontanato in una scìa spumosa di neve, e si corre come in un volo leggero e silenzioso, in cerca di una mèta che non sarà ragg iun ta mai, e t u t t e le fibre nostre, tu t t i i muscoli, tu t t i i nervi sono tesi in un godimento ch 'è di possesso e di velocità : e

Sembra , a s tare qui qualche se t t imana in mezzo a gen te che passa le sue giornate t r a un 'escur -sione in ski e una corsa in is l i t ta , che ciascuno abbia r i t rova to il sè stesso di ann i trascorsi. E del res to la neve, non è un poco l 'amica dei nostr i t empi più lon tan i? Ogni vol ta ch 'essa ri-to rna a noi ci r icorda l ' infanzia più mite e p iù dolce.. . Nei vari sporta gli uomini hanno t rova to qualcosa di ques ta nostalgia, forse, ed è per ques to che li hanno amat i .

Certo, la montagna d ' inverno, coi suoi silenzi di candore, colle sue purezze di linee, colla sua serenità verginale, colle sue aurore che paion voli di colomba, coi suoi t r amont i di un biondo in-tenso, ha una poesia così suggest iva che nessuno può non sent ire .

E si r ipensa , in questa dolcissima vi ta un po ' px-imitiva, t ra lo skiing del mat t ino e il tobogganing della sera alla vi ta lontana che s 'a t torcigl ia nelle c i t tà che t ravolgono energie, entusiasmi e giovi-nezze. E le due vi te non paion sorelle, quasi . Gli uomini che si d i le t tano degli sports ar is to-cratici non paion fratel l i di quegli a l t r i che s tanno t r a le casse e le cifre, in agguato di un affare. . .

N i n o S a l v a n e s c h i .

Il " cross-country „ di Milano Vittorie di Mar t inenghi , Garavaglia e Locatelli Un pr imo lusinghiero successo che ha regis t ra to

il cross country di Milano di domenica scorsa è s t a to il cordiale aff ia tamento dei t r e maggiori sodalizi sport ivi milanesi, lo Sport Club Milano, la Sportiva Pro Qorla e VU.S.if. nel l 'organizzare l ' in teressante r iunione. Na tura lmente , a t an t a pre-ziosa e in te l l igente concordanza di mezzi, non poteva veni r meno quel successo sport ivo che e ra lecito a t t e n d e r s i , e la r iusci ta del le prove ha f r u t t a t o u n a buona g iorna ta di spor t .

Il cross-country di Milano, che comprendeva, come è noto, t re p r o v e : ciclismo la prima, po-dismo la seconda, motociclismo la terza, ha avu to innanz i tu t to favorevole il tempo, t u t t e e t re le gare essendosi svolte con una magnifica gior-n a t a di sole. E anche il terreno... r idot to a d un vero mare di fango, non poteva essere meglio confacente per una prova di cross-country.

L a neve della se t t imana precedente e iì più bel sole poi al la vigilia e nel giorno delle gare, aveva favor i to il disgelo r iducendo il t e r r eno viscido, pantanoso ed in qualche pun to ol t remodo difficile : un vero t e r r eno da cross-country.

Il cross-country di Milano. — Austoni ferito durante un salto è portato da Ambrosini. (Fot. Strazza).

Il cross-country di Milano (1' febbraio). — In a l to : I concorrenti al cross-country podistico. — Nel cent ro : Martinenghi Carlo dell'U. S. M. (vincitore). — I n basso : L'uscita dei concorrenti dal campo dei giuochi del-t 'Unione Sportiva Milanese. (Fot. Argus).

A r i t rovo di pa r t enza e a r r ivo era s t a to p r e - compiere, t a n t o a l l 'usc i ta come al r i to rno in pis ta , scelto il campo di giuoco del la U. S. M. con la un in te ro giro. sua bel l iss ima pista,© t u t t i i concor ren t i dovevano I percorsi delle singole prove erano di k m . 8

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3. Rampezzotti (IV. S. U.), id., in 48'38" 3/5. 4. Cremasela (Moto-Béve), id., in 50'21" 4/5 —

5. Raimondi (Freni), id., in 58'21" 215. — 6 Ma-riani (Moto-Béve), id., l ' 58" . — 7. Granger (James), id., in 1.7'49". — 8. « Pr imo » (Moto Béve), id., in 1.8'42" 2/5. - 9. Scotti (N. 8. U.), id., in 1.14'23'' 2/3. — 10. Castiglioni Mascheroni (tandem Moto- lière), in 1.15'16" 2/5. — 11. Sorniani (Moto-Réne), della Pro Gorla, in 1.23'9".

In complesso un 'o t t ima giornata di sport coi tre fattori indispensabil i : entusiasmo, molto pub-blico e gare interessanti .

reporter.

La seconda prona staffetta per la challenge " Trionfo .iQure,.. — La squadra delta Cristoforo Colombo •intente). (Fot. Gnarneri - Lenov. ).

ei podisti, km. 17 pei ciclisti e km. 32 pei mo-ociclisti. Tutti e t re i percorsi prescelti offrivano quasi

lenticbe difficoltà, poiché più che una serie di «tacoli il cross di Milano Ita offerto ai concor-diti un ostacolo unico dato dallo stato pessimo e) terreno. Venendo alle singole prove, quella podistica ha

agnato una nuova vit toria del giovane Marti-enghi della U. 8. M., già vincitrice del cross dei Sette Campanili » di Oavaria. Vittoria non inattesa pervero, che vuole essere

nzi affermazione sicura delle eccellenti doti del ros-man milanese.

Ed il uovo trionfo riesce ancor più significa-l o inquantochè alla gara concorsero tu t t i i nostri ttuali migliori campioni, fra i quali il bustese peroni, Bausola, Malvicini, Brunelli e Ambro-ini; e non è certo poco onore per Martinenghi ver saputo regolare tu t to il numeroso lotto. La classifica della prova podistica fu la seguente-1. Martinenghi Cario, dell 'Unione Sportiva Mi-

mese, in 40 '7". 2. Speroni Carlo, dell ' Unione Sportiva di Basto rsizio, in 40'10". 3. Bausola Giuseppe, della Piemonte, in 40'10" tre quinti . 4. Balzaretti Olimpio, del Club Sportivo Vare-no. — 5. Malvicini Angelo, della Post Resurqo ibertas, iu 40'49". - 6. Allievi Luigi, della U.

Milanese, in 40'57" 2/5. — 7. Speroni Antonio, ella U. 8. di Busto Arsizio, in 40'57" 2/5. —

Cavallasca Fausto della P. R. Libertas, in ' •32' . — 9. Fasani Emilio, id., in 41'48". — ». Bertini Romeo, dell 'Agamennone, in 44'48" 1/5. Altri 24 in t. m. La prova ciclistica, se r iunì un discreto numero

i concorrenti, una ventina in tutto, non fu delle u regolari, qualche concorrente avendo appro-dato di t raverse e scorciatoie per raggiungere traguardo nel... minor tempo possibile. Molti furono quindi i reclami presentati dai versi concorrenti e la classifica di questa cate->na è tu t tora sub judice. L'ordine di arrivo in ogni modo fu il seguente : 1. Garavaglia Gaetano, della Pro Gorla, co-endu il percorso di km. 17 circa in 35'21" 2/5. 2. Sabbaini Ottorino, id. , in 36"15". 3. Clerici Amedeo, id., in 36'55" 2/5. f - Benaglia Telesforo, dello S. C. Milano, in 9" 2/5. — 5. Piralla Raffaele, id., in 38 '5". — Cittera Domenico, in 38'8' 2/5. — 7. Principato

Mio, in 38'8 4/5. — 8. Sala Enrico, in 38'15". 9. Volpi Giovanni, in 38'18". — 10. Vertua

arlo, in 38'51".

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Più fortunata, invece, la prova di eroas-moto-ciclistico. che ha voluto dimostrare che con qua-lunque tempo e su qualunque strada la moto-cicletta... non si ar res ta mai !

E fu infatt i così, t an t ' è che undici furono i concorrenti partecipanti e undici furono i moto-ciclisti che compirono l ' intero percorso di ben 32 km. su strade semplicemente orribili.

Ecco la classifica degli audaci motoristi che in qualche t ra t to compirono miracoli di equilibrio per r imanere in sel la:

1. Locatelli Franco (Premier), dell ' U. S. Mila-nese, coprei do il percorso in 43'47" 2/3.

2. Bai Badino (Douglas), della Pro Gorla.

11 cross-counhy di Mibno (1° febbraio), vaglia vincitore del cross-country ciclistico

— In alto: La partenza dei ciclis'i. — Nel centro: L'arrivo di Gara-. — In basso : Locatela, vincitore del cross-country motociclistico.

(Fot. Argus).

I CAMPIONI MONDIALI DELLA BOXE a — Sarti Langford, campione del mondo dei pesi massimi. b — Frank Klaus, campione del mondo dei pesi medi. c — Il titolo di campione del mondo pesi mezzi medi non è detenuto da alcuno. d — Willie Ritchie, campione del mondo dei pesi leggeri.

e — Oohnny Kihane, campione del mondo dei pesi p iume. f — Johnny Gonion, campione del mondo dei pesi coqs. g — L'inglese Bill Ladbury, campione del mondo dei pesi mouches .

Presentiamo quindi i campioni francesi: 1 — Lurie, campione dei pesi massimi.

PNEUMATICI TEDESCHI MIGLIORI

Q U A L I F U R O N O I Furono gli antichi Greci, che, sempre curan t i di svi luppare tu t t i quf

pel pugilato, lo s tudiarono, lo discipl inarono e lo perfezionarono face solo come mezzo di addes t r amen to del corpo alle fat iche ed agli

numero della boxe non mancava mai di figurare — come si dire d iver t iment i , ai quali l ' ant ica uman i t à — assai più saggia

non si faccia oggi. Nei secoli antichissimi della Grecia, facevano consistere t u t t a la loro gloria nella forza (

Amico re dei Bebrici — quondam Barbari — fi( Questo re ancien style, che non lasciava passar

con esso le sue forze, si r i teneva invincib a rgonauta Polluce da lui sfidato. (Si \

r a t e oggi, che avvengono in Inghi recent iss ima !).

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oggetto di insegnamento al par i di al tre arti, utilizzandolo non 'ia guerra, ma anche come a l le t tamento di pubblici spet tacol i : il

moderno — nel p rogramma delle feste religiose e dei pubblici j r n a __ dedicava una pa r t e di t empo maggiore di quanto storia ed il mito si confondono, si t rovano degli eroi che

• pugilato, e così t roviamo che Platone at t r ibuisce ad ino e della Ninfa Meiia, l ' is t i tuzione del pugilato, raniero nelle t e r re d a i n i dominate senza misurar un brut to giorno fu sopraffat to ed ucciso dalla sfide di boxe con esito mortale, t an to deplo-

r i Stati Uniti , non sono una invenzione

questa vi t toria, e una favola di fi più grande pugilista « sulla anta di alloro, che ha la ma-ed eccellere nel pugilato ue foglie ». 0 fu dunque intro-ni e nei giuochi Omero ci fa

e ad una idi pu-gilato

2 — Giorgio Carpentier, campione dei pesi mezzi massimi. 3 — Marcel Moureau, campione dei pesi medi. 4 — Henry Pret, campione dei pesi mezzi medi, battuto da Degaud. 5 — Papin, campione dei pesi leggeri. 6 — De Ponthieu, campione dei pesi p iume.

7 — Charles Ledoux, campione dei pesi coqs. 8 — Bourgonnie, campione dei pesi mouches.

In basso a sinistra : Jack Johnson, al quale la F. 1. B. ha tolto il titolo di campione del mondo dei pesi massimi. — A des t ra : Jim Jeffries, il campione che non fu battuto che da Johnson.

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li gruppo dei lottatori concorrenti al Torneo della " Coppa Lomazzi,,. (Fot. Strazza).

in occasione dei funevali di Patroclo, e, nell 'Odis-sea, Ulisse onora di sua presenza un match di boxe presso i Feaci. Malgrado però della sua voga, e degli entusiasmi des ta t i , esso non en t rò a far par te del p rogramma delle ol impiadi se non alla 23» di esse, e, secondo Pausania , fu Onomasto di Smirne il primo vincitore.

Infine il pugilato ispirò gli scultori, e numerose sono le s t a tue che ci t r amandano azioni di pugi-lato, dalle quali si verifica come nessuna muta-zione abb iano subi te le sue regole dalla p iù remota ant ichi tà ai nost r i giorni.

Nelle sue origini il pugi la to veniva pra t ica to col pugno scoperto, di poi venne l 'uso nei pugi-listi di fasciarsi le mani con delle piccole Cor-reggio di cuoio molle, avvol te in lunghe e sapient i spire, il cui capo t e rminava nella palma.

Queste corregge si ch iamavano meiìikes, e sem-bravano des t ina te maggiormente ad a t t u t i r e i colpi, che ad accrescerne la forza.

P iù t a rd i , per dar maggior vigore ai colpi, e renderli più pericolosi, le Correggio di cuoio molle furono sost i tu i te da a l t r e di cuoio i ndu r i t o : rin-forzate da placche di legno o piombo. Questi i s t rument i , chiamati ceste dagli au tor i lat ini , eb-bero vari appel lat ivi presso i greci. Omero li chiama I.mas e Myrmex.

Nelle sue origini sembra che il pugi la to avesse una sola regola : percuotere con la maggior pos-sibile violenza onde aver solleciti r isul ta t i . Fu molto t empo dopo la sua elevazione ad a r t e che l 'agilità e la resistenza ent rarono in giuoco, e f r a coloro che maggiormente concorsero a render lo meno b r u t a l e l a storia r icorda specialmente Glauco e Melancomo, il favori to di Ti to impera tore .

Ques t 'u l t imo s tancava i suoi avversar i per la invincibile res is tenza: era così a l lenato « da poter tener t es ta a qualsiasi numero di avversar i , per due giorni continui, senza interruzioni ». Records-men moderni , andatevi a nascondere !

Altro notevole pugi l is ta de l l ' an t ichi tà fu Euri-danio di Cirene, che « avendo avu to spezzati i « denti da un pugno, li inghiot t ì col sangue che «sor t iva dal la piaga, onde non farsi scorgere del « grave male dal l 'avversar io , che, ingannato da «ques ta finta, si scoraggiò e si dichiarò v in to «a l lorché era presso alla v i t to r i a» .

F r a le descrizioni di lot ta lasciateci dai classici ve n ' è una di Omero, nel 23" libro de l l ' i l i ade , nella quale, dopo aver descr i t to l ' incontro f ra Epèo, cos t ru t tore del cavallo di Troja , ed Euria le , dice che Eur ia le fu for temente colpito, ge t ta to in terra , e « i suoi amici lo t raspor tarono di peso, « le gambe penzoloni, men t r e sputava un sangue « denso, la tes ta cascante su un lato, e svenuto ».

Non pare di assis tere a una finale di un assalto modernissimo di boxe inglese ? Nthil sub sole novum !

I migliori pugil ist i della Grecia erano originari del l 'Arcadia , del l 'El ide, di Egira e di Rodi.

P indaro in una delle sue odi celebra un certo Diagora, di Rodi appun to , che dopo essere s tato valente pugilatore, accompagnò, già vecchio, i suoi figli ai giuochi olimpici, e, avendoli udit i proclamare vincitori , morì d'emozione.

La costruzione ideale di un pugil is ta ce la dice Fi lostrato, ed i requisi t i da lui indicat i valgono anche modernamente . j;)j,« Mani lunghe, braccio dr i t to , spalle r ialzate, collo eret to. Le mani più a d a t t e per colpire

non sono le più grosse, ma le più elastiche. Indi-spensabil i solide reni, per ben tenere saldo il corpo quando s ' inchina per dare il colpo. Chi ha le a t tacca ture del piede grosse è poco a t to agli spor ts in genere, ma t an to meno al pugilato. Le gambe devono essere d r i t t e e simmetriche, le coscie aperte, per poter p rendere maggiore slancio. Il vent re non t roppo sporgente, onde avere più agilità, e facilità di r e sp i ro» .

Pe r svi luppare le proprie forze gli a t le t i ant ichi usavano un sacco sospeso con una corda al soffitto della pa les t ra o ginnasio, in modo che restasse al to da t e r ra tan to quanto bastava per ar r ivare alla vi ta del discepolo. Questo sacco veniva riem-pito di grano e quindi, datagl i una sp in ta con le mani in modo da imprimergl i un movimento di oscillazione, pr ima leggero, e di poi p iù forte, veniva da l l ' a t le ta a r res ta to con le mani, col pet to, coi fianchi o con le spalle.

Di mano in mano che questo rud imenta le ma efficacissimo massaggio sv i luppava la muscula tura , veniva accresciuto il peso del sacco, r iempiendolo di sabbia anziché di grano. G. Jaracco.

Il torneo di lolla pei la (oppa Lomazzi v i n t o d a B i a n c h i

La riunione di lotta indetta dallo Sport Club Italia di Milano per la disputa della Coppa Lomazzi è riu-scita ottimamente. I concorrenti furono: Bianchi Ubaldo, Gerì Gino, Restelli Vittorio, Gorletti Giu-seppe, Rangheri, Piazza Flaminio ed Andreoli, tutti dello Sport Club Italia; Borghi Pietro e Pizzi del-l'Unione Sport.

La Giuria era formata dei signori: marchese Mon-ticelli, Vigano, Locatelli, Piccaluga e Zanetti. Arbitri i signori Castelli e Porro. Ecco la classifica : 1° Bianchi Ubaldo, Sport Club Italia; 2° Restelii Vittorio, id.; 3 ' Geri Gino, id. ; 4° Godetti Giuseppe, id. ; 5° Piazza Flaminio, id. ; 6" Borghi Pietro, Unione Sport.

Le Ah il Alla presenza di numerose personalità sportive, ebbe

luogo sabato sera l 'annunciata gara atletica solleva-mento pesi. La Giuria era composta dall 'ing. Miro Gamba (campione italiano dei pesi medi), dott. E. Conti, delegato F. 8. A., e dott. cav. Neri.

Ecco il nome dei vincitori per ordine di classifica: !" Olivero Severino (Audace), che sollevò kg. 60 di strappo, braccio destro; kg. 60 di strappo, braccio sinistro; kg. 70 lento a due braccia; kg. 105 spinta a due braccia. Totale kg. 295 — a pari merito coti Chi sotti Giovanni (Audace), che eseguì: 60, CO, 75, 100. — 3" Rocca Rinaldo, con kg. 275 — 4" Maiocco Luigi, con kg. 250 — 5" Divizia Francesco, con kg. 240. Interessante fu la lotta per il primo posto fra Olivero e Chisotti. Alla gara atletica fece seguito un 'ac-cademia di «boxe» f ra Destefanis e Boudin, che destò molto interesse.

La giuria consegna al vincitore la Coppa. — A destra : Bianchi con a fianco U. Lomazzi. (Fot. Strazza).

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a coloro che pre tendono tenerne ca t tedra . Egli era capo di quella e let ta schiera di at let i che avevano riposto in lui le loro giovani speranze, nonostante avesse subito la clamorosa e recente sconfitta, e vistosi viuto nella lotta, si appar tò dallo s t repi t ìo confuso delle opinioni, g iurando in cuor suo una gloriosa r ivincita. Ma la mor te lo volle a sè.

Noi sentiamo t u t t o il dolore di questa immatura perd i ta e sent iamo farsi ancor più vivo il nostro rammarico, vedendo cancellato dal l 'a lbo di questo consesso il nome che ne era ambi to ornamento .

Ed ora ci l imit iamo a scoprirci il capo davant i la tomba «as i lo e te rno di s i lenzio» ove giace il povero Piero e pu r t roppo alla sua giovane corona d 'a l loro dobbiamo aggiungere quella t r is te intrec-ciata di cr isantemi .

Augusto Agazzi.

I— a malattia.

Pubbl ica la Gazzetta dello Sport: La malat t ia che ha ucciso Piero Boine è s ta ta

una infezione t i foidea.

L'allenamento di Boine in attesa dell'incontro con Pilotta. {Fot. Strazza).

Risalendo alle origini del gravissimo morbo, si sono consta ta t i dei fat t i che dimostrano ampia-m e n t e come il povero boxeur fosse già infe t to da tempo, al l 'epoca del suo match con Eugenio Pi-lot ta. In fa t t i il maestro Mangiarott i , circa una se t t imana pr ima aveva r iscontrata nel suo allievo una impress ionante debolezza di gambe, già in antecedenza r i levata anche dai suoi a l lenatori ed amici.

Ta le debolezza fu allora a t t r ibu i ta ad uno stato di supera l lenamento in prossimità del match, e nessuno pensò che potesse essere la carat ter is t ica del minacciante tifo.

T r e giorni dopo il match — che ebbe l 'esi to noto, probabi lmente anche a cagione dello s tato già anormale di Boine — l 'ex-campione fa eo-

Piero Boine. (Fot. Bressani e Farabola - Milano),

s t re t to da una febbre violentissima a metters i a let to, ed il giorno 4 corrente fu t raspor ta to al-l 'Ospedale di S. Giuseppe, ove i sani tar i lo giu-dicarono in uno s ta to gravissimo.

D'al lora in poi il povero ammala to ha peggiorato cont inuamente : verso il 20 si temeva una compli-cazione meningea : ma proprio quando ta le pericolo mortale fu momentaneamente scongiurato, Pie t ro Boine ha dovuto soccombere ad un peggioramento improvvisamente terr ibi le .

T u t t e le cure dei medici non hanno giovato a nulla, e la sua vi ta è s ta ta prolungata di t re giorni solo a mezzo d' iniezioni eccitanti , di inalazioni d 'ossigeno e d ' ipodermoclisi .

Alla mor te del l ' infel ice giovane ha assistito, della famiglia, solamente la madre, che da qualche giorno si t rovava in Milano al capezzale del figlio.

La catastrofe è avvenu ta esa t t amente alle ore 13,15 di mercoledì 28.

La malat t ia del Boine è s ta ta carat ter izzata da una serie inaudi te di sofferenze, che non hanno avu to mai un is tante di t regua , ma che pure non hanno mai messo l ' in fe rmo in uno s ta to di com-pleta incoscienza.

Egli, infat t i , fino ad un 'ora pr ima della morte, ha riconosciuto t u t t e le persone che lo hanno av-vicinato, in uno stato di per fe t ta lucidi tà mentale .

* *

D u r a n t e tu t to il t empo della degenza alla Casa di Salute, Boine è s ta to con t inuamente assisti to e visi tato da un largo stuolo di amici, men t re g iorna lmente pervenivano da ogni pa r t e d ' I tal ia domande sul suo s ta to di salute.

Porgiamo un fiore a Boine Il 28 gennaio 1914 segna una da ta funesta , da ta

di lu t to per l ' I ta l ia sport iva e pr inc ipa lmente per la classe dei boxeurs. Piero Boine è morto ! In quel giorno la t e t ra novella si sparse rap idamente negli ambient i sportivi , ed in breve la nos t ra pic-cola colonia di sportsmen fu invasa da dolore e meraviglia. Le t r is t i voci che correvano da più giorni sulla sua sa lu te non bastarono a preparare l ' an imo de ' suoi numeros i allievi alla sua pros-sima fine. Chi ne av rebbe dub i ta to? Tomi r iserbo

Piero Boine. (Fot. Bressani e Farabola - Milano).

i pronostici , ma cer tamente , da ta ia sua costitu-zione fisica, av remmo sperato in una p ron ta e rapida guarigione. Invece la morte volle s t rap-pare da questa t e r ra il nostro Piero, nella verde età de ' suoi anni , demolì t u t t a l 'opera sua ed il nuovo astro, che sorgeva a novella gloria, appassì simile a superbo fiore che, t r ap ian ta to f ra erbe maligne, mes tamente chinasi sul proprio stelo.

Povero Piero ! Egli ci fece r ivivere di una emo-zione schiet ta nel famoso match col Pi lot ta , e se non erro, la sua sconfit ta la si deve a questo terr ibi le morbo che cer tamente aveva già comin-ciato ad avvolgerlo fin dalla vigilia del l ' incontro. Il perfido gennaio di ques t ' anno volle da lui pren-dere una data memoranda per noi, e gli compose la bara . Oh perchè non vi è un al tro Boine per sciogliere un 'ode sul l 'avel lo dello scomparso? Egli ebbe potenza d ' imporre al l 'estero con diversa for-tuna e in non poche gare il r ispet to del boxeur i taliano e d imost rare che l ' I t a l ia non era « T e r r a da c ross» . Il Boine, ancora vivente, vedeva sulla na tura della sua scuola e dal l 'ascendente da lui esercitato su i suoi allievi, sorgere q u i i buon seme, che tan to avevano crit icato con aspri giu-dizi i più acerrimi nemici della boxe; ma con tut to ciò, egli egua lmente s ' impose colla propr ia volontà, e riuscì una delle più pure glorie nazio-nali dello sport del pugno. Agli occhi di cer ta opinione, r i s t re t t a ed esclusiva, dominata da un pregiudizio, il Boine ebbe il tor to di lodarsi t roppo. Ma la storia, maes t ra del vero, dirà che la scuola del l 'es t into era eminen temente superiore ad ogni altro boxeur i taliano, incapace di t ra r re da essa quel van to che a to r to gli si voleva r infacciare . Ed invero per chi ha bene s tudia to la scuola del Boine e lo sa capire, t rova che è, a r igore di pa-rola, la vera difesa personale ignota pur t roppo

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La settimana dell'areonauta

Era corsa voce che un premio di 10.000 franchi destinato al l 'autore della più bella impresa sportiva dell 'annata fosse stato assegnato al campione di boxe Carpentier.

La notizia era infondata. La Commissione incaricata di distribuire il premio e che ha assunto il titolo di « Accademia degli Sports » ha preso in esame i titoli di numerosi concorrenti.

Era questi vi era il vincitore del Gran premio auto-mobilistico Boillot, l 'aviatore Gilbert per il suo viaggio senza scalo dalla Erancia alla Russia; l 'aviatore Le-gagneux che detiene il record dell 'altezza; Garros per la traversata del Mediterraneo, Pégoud per le sue esperienze di volo rovesciato, Carpentier, campione di boxe, Bouin che ha battuto il record dell 'ora di corsa a piedi. Gaudiu campione di spada, e vari altri.

La Commissione prese in considerazione sopra t u f o i titoli di Bouin e di Pégoud, e considerando poi che le imprese di Pégoud rispondevano in modo eccezio-nale alle condizioni del premio, decise di conferirglielo

*** Il dirigibile Città di Milano è uscito per un volo, dal cantiere di Baggio. Il tempo era splendido-senza nebbia, con vento leggero. L'aeronave, che il giorno prima aveva raggiunto i 1640 metri di altezza ha svolto esperienze più importanti ancora.

Par t i t a al tocco con a bordo l ' ing. Forlanini il maggiore Dal Fabbro, il capitano Agostoni e t re mec-

' — ~ -1 T ^ ^ ^ f " -

litare non è s fuggi ta alla legge comune delle nuove organizzazioni, smarrendosi negli errori e nelle esita-zioni. 11 ministro ha pronunziato anzi questa frase assai significante:

— Di fronte ai prodigi compiuti dalla aviazione ai suoi inizi, si è potuto credere per un certo tempo che sarebbe bastato l'eroismo.

Senza volere giustificare in qualsiasi modo gli errori commessi dalla autorità militare, il ministro ha preso l ' impegno categorico di riorganizzare su nuove basi la « quinta arma ».

Parlando della costruzione degli apparecchi d'avia-zione osserva che la Francia possiede attualmente 600 apparecchi mentre la Germania non ne ha che 450 o 500. Fu eostruito in Francia un aeroplano blindato, che sembra soddisfacente sotto tu t t i i rapporti e furono date a costruttori commissioni, sotto condizione, per-la fornitura, di aeroplani blindati.

La Francia possiede già un tipo di aeroplano de-stroyer, cioè blindato e armato, e presto ne possiederà un altro.

I l ministro ritiene necessario di non avere che un numero limitato di t ipi di apparecchi. Parlando poi dei dirigibili, Noulens ha detto essere indispensabile provvedersi a breve scadenza di apparecchi di tipo rigido. Egli non crede che la flotta aerea francese sia tanto inferiore alla flotta tedesca. Riconosce invece l ' inferiori tà degli hangars francesi e promette di prendere provvedimenti a questo riguardo ; e occor-rendo i responsabili di tali inferiorità saranno puniti. (Applausi).

All'Areodromo di Oameri, sono aorte in pochi giorni per officine, dove vengono costruiti i monoplani Gabardini con i (Jeoasco, e l\ng. Borralio.

canici, in un 'ora è salita alia superba altezza di 2400 metri, spingendosi oltre il Ticino, t ra Magenta e Ab-biategrasso. Riprendendo quindi la via del ritorno, ha compiuto evoluzioni sopra Sesto. Da 2400 metri si è abbassata a 500 continuando a volare a questa quota per un 'ora.

Scopo dell'ing. Forlanini era quello di f a r volare il suo dirigibile alle diverse altezze da lui volute: e le prove sono riuscite splendidamente.

*** Nei locali della Fro Torino si svolse la prima assemblea della nuova Associazione f r a aviatori ed aeronauti borghesi d ' I ta l ia . Presieduta dall 'on. Montù, che con parola calorosa ed eloquente disse dei bisogni, delle speranze e del necessario sviluppo dell'aviazione civile italiana, l'assemblea discusse brevemente vari punti dello statuto. Si votarono poi le cariche. Furono eletti: presidente l 'on. Montù; vice-presidenti l ' ing. triaca, Giuseppe Rossi e Costantini; tesoriere Cagno;

segretario Darbesio; revisori dei conti Ferrarin e rag Bottillier; consiglieri Piccoli, Romolo Manissero, Ce-vasco, maggiore Frassinetti, Dedominicis. Soci ono-rari: colonnello Moris, maggiore Douhet, maggiore Piazza, capitano Capuzzo e Pietro Negro.

A In Francia, dove pure si è esaltato tanto l'eroismo degli aviatori militari, non si manca quando è neces-sario di deplorare anche al Senato l'organizzazione della nuova arma. Il ministro della guerra Noulens ha risposto alla formidabile requisitoria rivolta contro l 'amministrazione militare dal senatore Rey-mond, seguito agli scandali dell'aviazione. Il mi-nistro si è tolto di imbarazzo con la franchezza e non «a messo in dubbio i f a t t i addotti dall 'interpellante, u à confessato anzi apertamente che l 'aeronautica mi-

l'inizrotiva di Guido Carbone e di Gabardini splendide notori Luet . — Da sinistra a destra: Guido Carbone.

(Fot. Cavaiehini).

Il Senato ha approvato alia unanimità un ordine del giorno per deplorare i difet t i di organizzazione della aeronautica militare ed esprimere la fiducia nel ministro della guerra perchè abbia a compiere le ri-forme necessarie rendendo autonoma la nuova arma.

U veglione Tango=sport L'Associazione dei giornalisti sportivi lavora feb-

brilmente ed oggi possiamo assicurare ohe l 'annun-ciato Veglione Tango-Sport, che si terrà nell 'elegante Teatro Carignano, nella notte del 14 corrente, riuscirà una delle più beile feste del presente Carnevale, per il riondo elegante di Torino.

Tut t i hanno voluto concorrere per la riuscita di questo grande Veglione ed i premi, ricchissimi, rag-giungono il numero insperato di 30. L 'at t razione mi-gliore sarà data dalla mascherata dei giornalisti spor-tivi, i quali in comitiva mólto brillante, discenderanno dalle torride e sconfinate pampas dell 'Argentina e uscendo dalle fazendas, prepareranno alla folla enorme ohe converrà al Carignano una sorpresa veramente gra-dita, glorificando quella danza che oggi sta conqui-stando rapidamente un mondo di curiosi.

Oggi uscirà in elegante copertina il numero unico del veglione, ed esso conterrà parecchi scritti di per-sonalità sportive ed artistiche, con non meno splen-dide illustrazioni e caricature molto indovinate. La

Una v'aita ai campi di aviazione borghese a Taliedo, presso l'hangar della Sia. — A sinistra : Landini. — A destra: Antomacci, piloti della Sia. (Fot. Argns).

vendita dei biglietti è già incominciata e numerose sono già le prenotazioni dei palchi, i quali costano: 1" ordine L. 100, 2° ordine L. 75, 3" ordine L. 50. Il biglietto d'ingresso, disegnato dall 'abile matita dei collega Golia, riuscirà di per se stesso il miglior ricordo della festa.

Durante il Veglione presterà servizio la musica del 50° reggimento Fanteria, gentilmente concessa dal Co-mando Militare della Divisione di Torino.

Da Milano si annuncia l 'arrivo della mascherata di Tortarin di Tarasconù, e da Genova una mascherata rappresentante la caricatura della squadra nazionale di Foot-ball.

I premi sono esposti nella vetrina della ditta Tal-mone in via Roma.

L'ing. Pomilio, il tecnico del battaglione aviatori, in visita all'areodromo di Taliedo. (Fot. Argus).

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Per schiarimenti, listini e richieste di Rappresentanza, rivolgersi al Concessionario esclusivo per l'Italia:

!*• FOBBO - Via XX Settembre,42 - Genova - ffiS-s^aS? I 'ONZO G I O V A N N I , Gerente responsabile.

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