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Anno II. TOIWÌO 7 Giugno 1903 l». 23 LA STA/A P A * a W » Automobilismo - Ciclismo alpinismo - Areostatioa Nuoto - Canottaggio - Yachting , si/ ~ ~ ~~ £ v - - ' ' " ° ^ f ^ Ippiea - Atletica - Scherma Ginnastica - Caccia - Tifi - Podismo Giuochi Spoetivi «. Varietà SvJZsSETS SPORTIVA Esce ogni domenica in 16 pagine illustrate. (Conto corrente colla posta). DIRETTORI: NINO G. CAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA ABeoflA ]VrEflTI | DILEZIONE E fllWlVIlNlSTRMZIONE 1 IflSEHZlOfll A Si», e ly. S5 - E s t e r o ly. IO V XORINO p;azza Solferino, 2 0 - TORINO ÌS P e v trattative rivolgersi presso Dn Numero j Ge , nt - {§ j Arretra.» Cent. 2 0 | ^ THtiBP0r<0 ,„,. ^ | l'Amministrazione del Giornale umili Illuni n 1111111 n Ululili Minili in IT 1111 n 111111111 n 111 n 11 c n n ini minimi ni LE MACCHINE DELLA PARIGI-MADRID. - 1. Eorraine Barrow, pochi Km. prima della caduta 2. Bigolly Vincitore della (oppa Arenberg (per alcool) colla 120 Gobron Brilli*.

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Ippiea - A t l e t i c a - S c h e r m a

Ginnastica - Caccia - Tifi - Podismo Giuochi Spoetivi «. Varietà

SvJZsSETS SPORTIVA Esce ogni domenica in 16 pagine illustrate. (Conto corrente colla posta).

DIRETTORI: NINO G. CAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA

A B e o f l A ] V r E f l T I | DILEZIONE E fllWlVIlNlSTRMZIONE 1 I f l S E H Z l O f l l A Si», e ly. S5 - Estero ly. IO V XORINO „ p;azza Solferino, 2 0 - TORINO Ì S P e v trattative rivolgersi presso

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LE MACCHINE DELLA PARIGI-MADRID. - 1. Eorraine Barrow, pochi Km. prima della caduta 2. Bigolly Vincitore della (oppa Arenberg (per alcool) colla 120 Gobron Brilli*.

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MROLÈfl grande Vittoria! Corsa Motociclette leggere Milano-Torino

PRIMO e TERZO PREMIO MILANO - S E C O N D O P J ^ T ^ T I " v ' a Carlo Alberto , 3 2

IfiESTIBlE-CACKETS

L a p t * o V a d e l C e n i s i o Qualcuno, peccando d'eccessivo zelo, ha sparso

la voce che la nostra riunione automobilistica Susa-Moncenisio, indetta pel 5 luglio, fosse stata proibita dall' autorità prefettizia.

Non sappiamo da dove sia stata attinta questa informazione, ma quello che certo sappiamo è che è completamente infondata, e che quelle fondate speranze che abbiamo espresse nel precedente nu-mero vivono e prosperano e più che mai attendono dai fatti sanzione e conferma.

Infatti quali giusti motivi possono esistere per una simile proibizione che sarebbe inspirata dagli inconvenienti della Parigi-Madrid, quando ab-biamo dimostrato e possiamo convincere anche i più increduli che le cause a cui si devono i di-sastri della Parigi-Madrid, e- cioè velocità ecces-siva e folle, agglomer amenti di persone sul percorso, attraversamento di paesi e borgate qui non esiste ?

La strada Susa-Moncenisio, pochissimo frequen-tata sempre, sarà chiusa per quelle poche ore com-

j pletamente alpas-S£ ~ y saggio dei carri e

dei pedoni, quindi si converte in una specie di pista chiusa.

Come velocità i risultati dell'an-no scorso stanno là a dimostrare che su 37 con-

Dlgestivo In cacbets, <rorigine nngio. correnti appena 8 S S ^ ^ S ^ i ^ " ® sorpassarono, e di Oblili: con sorprendali» effluvio poco, la media ai

30 chilometri fis-sata dal regolamento governativo, quindi attenen-dosi ad una velocità che rimane quasi nei limiti riconosciuti dallo stesso regolamento, non sarebbe necessaria alcuna speciale autorizzazione opermesso. U La istrada che sale gradatamente ampia, . ben conservata, sicura, esclude totalmente ogni incon-veniente di strada, come si è eloquentemente affer-mato l'anno scorso, in cui con ben 100 vetture ra-dunate sul Cenisio in quel giorno, non si ebbe a verificare il più piccolo inconveniente.

In queste circostanze, noi che non abbiamo esi-tato a condannare le grande corse su strada, ri-teniamo fermamente che nessun ostacolo vi sia perchè si effettui questa prova, che è improntata a concetti vani e pratici, e che è destinata a dimo-strare la bontà e la resistenza delle macchine piut-tosto che la loro velocità.

In questa fiducia la commissione ordinatrice ha continuato i suoi lavori e entro il 10 corr. pub-blicherà il completo programma della prova, col-Velenco dei premi, i regolamenti delle varie coppe, il pi'ofilo, della strada, ecc.

incordiamo anzi a tutti coloro che intendono offrire premi condizionati o no, che solamente fa-cendone pervenire l'offerta al Comitato entro il 7 corrente potranno essere compresi nell' elenco in corso di stampa. Per le Case di pneumatici si ri-corda che a scanso di indiscrezioni si accetteranno le offerte in busta chiusa, da aprirsi assieme a tutte le altre (occorrendo coli'intervento dei loro incaricati) il giorno 6 corrente alle ore 16 presso la nostra redazione.

Cap. nob. Lanzi. (Fot. La Manna e Cicala).

gii ultimi concorsi ippici : Voghera - j ì / f i l a n o - parrqa

Le gare di tiro < » Voghera

La serie dei concorsi ippici di quest'anno dopo quello di Torino registra quello di Firenze e quindi Voghera e dopo questo il 2° di Milano e quidi Parma.

E ' un succedersi di gare interessantissime p e r l a qualità dei concorrenti e per l 'importanza dei premi.

Infatti anche a Voghera oltre ricchi premi in de-naro, si disputano medaglie e oggetti offerti da S. M. il Re, dal Ministero della Guerra, dal Municipio e da altri enti.

Affollata era la piazza d'armi di Voghera il 21 maggio per questo i m p u -tante concorso ippico che comprendeva tre categorie: la 1 ' riservata agli ufficiali e per cavalli non prece-dentemente premiati ; la 2 (gentleman) libera a tutti e la 3' riservata ai non vin-citori delle due gare prece-denti.

Nella prima erano in-scritti 19 concorrenti e rimangono vincitori : 1" premio ten. Gilberto Arona (regg. Caserta) con Mugolino ; 2" ten. conte Pier Antonio Settalla (Lancieri Vitt. Em.) con Bice; 3° ten. Tonini (Lancieri Novara) con Leda; 4" ten. Adami (Ca-valleria Eoma) con Pocharde.

4a categoria, caporali e soldati del reggimento Lancieri Vittorio Emanuele : 1° Carini, 2° Patini, 3» Olgiati.

Tenente A. Vaccari. (Fot. La Manna e Cicala).

Un salto senza redini del ten. A. Sacchetti con De Grienx.

La Giuriajìel Concorso Ippico di Voghera.

2a categoria: 1° ten. A . Sacchetti (regg. Guide) con De Grìeux; 2 ' sig. Alfonso Giovannini di Bologna con Lord Mark ; 3° ten. Parmigiani (Lancieri Vitt . Em.) con Fortuna ; 4" sig. A . Gio-vannini di Bologna con Bemoulade.

Nella 3a categoria risultò 1° ten. conte G. G. Trissino (Genova cavalleria) con Sir Buller ; 2° ten. Gaspare Bolla (Scuola cavalleria) con Blitz; 3° ten. conte A . Sormani (Piemonte Reale) con Jack.

Contemporaneamente al Concorso Ippico si svolsero a Voghera interessanti gare di Tiro al piccione, a cui parteciparono alcuni dei più noti tiratori italiani.

Tiro di prova: 1° e 2° premio divisi fra Schian-timi di Varese e Nocca di Pavia, con 16 piccioni su 16. 3° premio signor Turra di Bergamo.

Tiro Voghera (Handi-cap) (1° premio L. 1000) :

1*, 2, 3° e 4° premio di-visi fra i signori Turra di Bergamo Malfattini di Ge-nova, Nocca di Pavia, Setti di Genova, con 14 su 14. 5° premio signor Fadini di Cremona, 6° premio si-gnor Lavarello di Genova.

2" tiro di prova : diviso — con 17 su 17 — fra Schiannini di Varese, mar-chese Cornaggia di Vo -ghera e Catenacci di Mi-lano.

Gran tiro (Handicap) : (Fot. La Manna e Cicala). lo premio L . 1500 :

1° premio, sig. Turra di Bergamo, con 18 su 18; 2° Setti di Genova, 3° Montecuccoli di Milano, 4° Riva di Modena, 5» Berselli di Milano, 6° Prinetti di Voghera.

La medaglia d 'oro — premio di maggioranza — venne vinta dal Turra.

Nel Concorso Ippico di Milano uscì vincitore il ten. Arrivabene con Vissuto che nel salto in lungo raggiunse i m. 5,80, battendo ben 38 avversari, 2" fn il cap. conte Giulio di Groppello con Oid, 3" sig. Mario Crespi con Silver Brean. Nella gara di salto in alto, la vittoria arrise al simpatico sportsmen A ldo Giovannini di Bologna che superò con Lord March m. 1,80, 2" ten. Sacchetti con De Grieux, 3° ten. Trissino con Antonino, 4° ten. Po con Nìchiche.

Nella 2a categoria, il 1" premio toccò al mar-chese Centurione Scotti con Little Bobb, 2° Della Torre con Gypay, 3* Caradini con Slideway, 4U

conte Bonzi con Don Giovanni. *

* *

Nel Concorso Ippico di Parma, quantunque gua-stato da un forte acquazzone al principio, ebbe esito ottimo. L a vittoria fu per Sivah del tenente Guarini di Genova Cavalleria, che vinse, brillan-temente la l a e la 3a categoria seguito nella prima da Bertz di S. Bolla e da Arno del tenente Ramognini e nell'altra da Arno e da Bemoulade di Giovannini.

La 2a categoria fu vinta da Bertz di Bolla se-guito da Nichiche di Po, e da Goy di Giovannini.

Conte Pier Antonio Settata. (Fot. La Manna e Cicala).

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Xe gare di scherma ai Club d ' J f r m i jVfilanese

I l M » G I A N I V I N O M A R T I N E L L I

Il M° Giannino Martinelli ha fatto segnalare la sua permanenza a Milano (che oramai rimonta a parecchi anni) con una instancabile attività, con un geniale spirito innovatore e con un apostolato schermistico indomabile e indomato.

Non passa annata senza che egli abbia lanciato qualche iniziativa, e, bisogna riconoscerlo, a nes-suna dello sue numerose e svariate iniziative è mai mancata la riuscita ed il successo. Così gra-datamente è venuto aumentando intorno a sè le simpatie e gli appoggi del pubblico e della stampa, ha visto crescere e farsi legioni gli allievi e i fre-quentatori delle sue lezioni, e la sua sala di scherma di via Pasquirolo si è trasformata in una fiorente e attiva società schermistica: il Club d 'Armi Milanese.

E quest'anno l 'instancabile M° Martinelli, sotto gli auspicii di questa Società di cui è anima e braccio, si è fatto iniziatore di importanti gare di scherma per dilettanti, che con ottimo e pra-tico concetto furono divisi in seniori e funtori, e a cui andava aggiunta una gara di squadre, alla quale era riserbato come premio una medaglia d 'oro offerta da S. M. il Re.

A l l ' inv i to del Club d 'Armi rispose un numero lusinghiero di tiratori (oltre 40), e le gare si svol-sero nei giorni 20, 22 e. 25 maggio. Ebbero un in-teresse grandissimo per la valentia dei tiratori che si presentarono sulla pedana, fra cui furono ammirati gli allievi del M» Martinelli, che con-formava così anche le sue buone qualità di inse-gnante oltre che di organizzatore.

La Giurìa era composta del colonnello Ferrerò (77" fant.), cav. Giordano Rossi, prof . Andrea Weysi , maestro Guaragna, cav. Cougnet, dottor Allevi , cap. Pinelli, tenente Malavenda, avv. Pavesi e marchese Colli di Feiizzano.

Fra il pubblico che presenziava le gare — fra cui erano gli appassionati e i cultori della scherma — si notavano numerosi gli ufficiali, ed ha presieduta la premiazione il generale Porpora, in rappresentanza del Comando della Divisione.

Ecco il risultato delle gare : JUNIORI. Girone di spada : 1. Fili1, 2. dot-

tore Rotondi, 3. ton. Serrai unga, 4. ragio-niere Nozza, 5. tenente Sacco, 6. Colli di Fe-iizzano.

Classifica : Rotondi 19.66, Filò 17.60, Sacco 16.60, Serralunga 16.20, Nozza 16, Zappel-lini 15.75, Colli 15.60, Bolis 15.33, Ferrari 14.66, Falconi 14.60, Pollis 14.16, Tambu-rini 14.

Seguono poi in 3a categoria: Tenca C., Spasciani, Olibrio Tenca A . , Piras.

JUNIORI. Girone sciabola: 1. Tenente Luigi Peluso, 2. Canizzaro, 3. Ferrari, 4. Filò, 5. e 6. a parità, Colli e Battaglia A. , 7. Bardelli.

Classifica: l a Categ. : Ferrari 17.50, Filò 17.30, Durelli , 17.20.

2» Categ. : Luigi Peluso, 16.80, Canizzaro 16.43, Battaglia A. 16.42, Colli 16.42, Serralunga 16.42, Bardelli 15.71, Pollio 15.28, Seves 14.85, Oliva 14.71.

3a Categ. : Zappellini, Ghilotti, Olibrio, Gatti. Classifica squadre (juniori): l a Sala Martinelli

con punti 21.82 (medaglia d ' oro del Ministero della guerra).

2a 19° Reggimento Cavai leggeri , punti 19.58 (grande med. arg. Ministero guerra).

3" Collegio Calehi-Taeggi (med. arg. grande). S E N I O R I . Gì-

rone di spada: / t r a i 11811111 ' i\ 1 • Pirzio Biroli,

2. Francioni, 3. Battaglia Anto-nio, 4. Peluso Luigi , 5. Batta-glia Luigi , 6. Staglieno, 7. Fi-lò, 8. Cabri, 9. Ravizza, 10. Di Dio , 11. Bossi, 12. Visconti.

Classifica : P i r z i o B i r o l i 19.50, Battaglia Antonio 18.60, L e v i 1 7 . 7 6 , Francioni 17.30, Visconti 17.10, Di Dio 17.

\ W m m m S P f " ' ' ^ 2» Categor.: BattagliaLuigi,

m . Staglieno, Filò, Tenente Pirzio Biroli Pai,ri p,.i.. '

vincitore delle gare del Club d'Armi Vao" ' . 'I's0

di Milano. L.- Possi,-, Ra-vizza.

SENIORI: Girone sciabola: 1. Ten. Pirzio Biroli, 2. Bertinotti, 3. Ten. Staglieno, 4. Rovatti , 5. Bat-taglia L . , 6. Visconti.

Classifica: l a Categ . : Pirzio Biroli 19.42, Ra-vatti 19.16, Visconti 18.94, Bertinotti 18.50, Fran-cioni 18.12, Di Dio 18, Staglieno 17.83, Mauri 17.21.

2a Categ. : Ferrari 16.68, Battaglia L . 16.67, Conti 16.66, Peluso 16.60, Ravizza 15.83, Durelli 15.

Classifica squadre : Classifica squadra (seniori) : 7° bersaglieri composta di 4 concorrenti, vinci-trice della grande medaglia d 'oro, dono di S. M. il Re.

Gli assalti al Club d'Armi Milanese. (Fot.

Il " Castigo di Dio Così si ad dimanda una botta particolare di spada,

attribuita a Turillo di San Malato, il dilettante più appassionato, più destro e rinomato che abbia van-tato l 'arte dell 'armi italiana del secolo x i x .

Il Castigo di Dio è fiaba? Il Castigo di Dio di Turillo di San Malato è leggenda? Questo mi chiesi più vo l te ; e per conoscere la verità su questo Castigo di Dio, stampai nell 'ottima Illu-stro sione italiana del dicembre decorso, una im-magine del simpatico dilettante italiano nell 'at-teggiamento supposto voluto per la esecuzione del terribile colpo di punta.

La mia provocazione sarebbe rimasta delusa senza l ' intervento di Paul de Cassagnac, il quale nella Autorité del 21 dicembre (1902) squarcia il velo, e libera dalle nubi della leggenda la botta.. . originale.

E ' umano, domando io, che uno schermitore, perchè ha fiducia nell 'arte propria e nel braccio suo, venga trascinato dalla gaité du cce,ur, come dicevano i Mignons del seicento, a commettere imprudènze temerarie e gaillardises anche davanti alla punta della spada di un avversario terribile per arte e pericoloso per coraggio personale?

E' limano ! E si riscontra nelle costituzioni calde, entusiaste ed entusiasmate dalla molto seducente arte delia scherma. San Malato, che ebbe dalla natura vitalità esuberante, musculatura di acciaio, mente fervida di isolano meridionale, non poteva sottrarsi alle eccitazioni della sua arte affascinante. Lui, padrone di un'arte e sicuro della sottomis-sione all 'intelletto della sua spada doveva com-mettere temerità che la prudenza e l ' igiene con-dannano. E lui le commise, sul terreno dello scontro nel suo duello contro il bravo maestro Pons, francese.

A Turillo di San Malato noi dobbiamo se Parte

L'origine di questa imputazione scher-mistica, del resto punto offensiva per l 'uomo, si trova nel duello che il San Malato, dilettante, sostenne contro il maestro Pons a Parigi.

Alcuni giudizi pronunciati da questo, sullo schermire del San Malato, furono intesi dallo schermitore siciliano, che garbatamente li rilevò. Malgrado la differenza... schermi-stica, maestro e dilettante si trovarono sul terreno del duello, dove uno, il Pons, giuo-cava la sua reputazione di maestro e l 'altro, il San Malato, come dilettante, un bricio-

lino di amor proprio. « Ricordo ancora il duello celebre, scrive Cas-

sagnac, di Pons con Turillo di San Malato. Il combattimento ch 'ebbi l 'onore di dirigere assieme al mio compianto amico Alfonso de Aldama durò tre quarti d 'ora.

« San Malato fu prodigioso per la sua impru-dente temerità. Mai io vidi un uomo scherzare giovialmente con la punta della sua spada, come fece San Malato. Egli, davanti a Pons minaccioso metteva un ginocchio a terra, drizzava la sua spada come un cero e faceva : « A voi, signore ! » . Ciò durò due minuti abbondanti, e furono due minuti mortali.

« Pons, che pure era un carattere forte e riso-luto, non osava attaccare l 'avversario per tema di un incontro.

« Il duello ebbe termine per un colpo insigni-ficante di spada toccato al pugno da San Malato.

« Era un bien brave homme quel San Malato, padre ; e bizzarro e straordinario come tiratore » .

* * *

Così, da questo scontro, che direi un colmo di audacia.. . scherzosa, nacque, e si formò e ingi-gantì la leggenda del Castigo di Dio, colpo ter-ribile, riservato dal San Malato alle grandi occa-sioni ?

Niente del tutto. San Malato fu ed è un tiratore corretto quanto altri mai ; egli ha sullo schermire le sue idee, le sue toccate, come l 'hanno tutti coloro che professano per passione un'arte di cui sono innamorati. Ma egli non fu mai quel sal-timbanco della scherma, che nell 'attribuirgli il Castigo di Dio i suoi avversari vorrebbero farne.

Anzi , io vorrei che molti dilettanti imitassero il San Malato ; che molti professionisti avessero per l 'arte delle armi quel culto profondo e serio che per la scherma ha il barone Turillo di San Malato.

Jacopo Gelli.

Chiuse le gare di scherma una interessante ac-cademia nella quale scesero sulla pedana i mi-gliori tiratori e si poterono quindi ammirare e applaudire dei brillanti assalti fra cui vanno ri-cordati quelli fra il ten. Francioni e dott. Rotondi (spada) e fra il ten. L . Peluso e A . Battaglia.

Ottimi pure riescirono quello di sciabola fra il tenenteDi Dio e Rovati, ricco di indovinate azioni di punta; e pure di sciabola fra il ten. Pirzio Biroli vincitore delle gare, col tenente Francioni. Seguiva quindi l 'assalto di sciabola di chiusura, eseguito magistralmente fra il forte capitano l 'incili ed il ten. Pirzio Biroli. Essi furono applauditissimi e ne venne richiesto il bis.

La premiazione fu preceduta da un discorso del JM° Martinelli che sentitamente ringraziò quanti cooperarono alla riuscita delle gare, ri-cordando i doni avuti da S. M., dal Ministero della guerra e da altre autorità.

M° Giannino Martinelli.

Schermistica nostra potè spezzare i ceppi a lei messi da prevensioni stupide e piccine, che l 'a-vevano resa ancella e ridotta a domicilio coatto tra le Alpi e il Mare Jonio. E quando Turillo, da schermitore varcò i monti, tosto il nome suo si circondò di quella simpatica aureola, che con l 'andar del tempo intorno a lui, come attorno a un personaggio delle leggende, creò una serie di fatti immaginari, sebbene lodevoli , i quali per-correndo la gamma della fantasia cominciarono

dall 'olio d ' o l i v a mattutino per finire col Castigo di Dio nelle accademie serotine.

La tradizione rincalzò la leggenda, ed il Castigo di Dio passò tra i colpi favoriti e quasi segreti della scherma del San Malato.

La tradizione per esaltare la persona e il coraggio del San Malato, aveva finito per nuocere alla serietà dell'artista e della sua scherma, ridotta ad un acrobatismo, contrario al senso comune. E doveva, a mio giudizio, portare lesione all 'amor pro-prio del nostro forte dilettante.

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Le corse al galoppo finiscono a Milano e incominciano a Torino

Andromeda., f. s., nata in Inghilterra nel 1900 da Marco e Filatine. Frop. E. F. Bocconi. Allevatore Ma-riangeli. Jockey Hemming. (Fot. Foli, Milano).

Fortunatamente la cosa non fu grave, il cavallo potè presentarsi nello « Steeple Castel lazzo » (Lire 5000, ni. 4500) per farvi una caduta al t ravone : la vittoria fu in questa corsa per War- Kit di Von-willer, clic aveva già vinto il « Premio Varallo >>. Secondo Tosty Tommy del sig. Giacometti poi Shaker, Ahead, La Èoseraie, che aveva vinto precedentemente il « Premio Paderno » (L. 2000).

I cavalli nati in Italia, destinati sugli ostacoli, sono pochissimi: il migliore Ulisse ha le gambe in tali condizioni da non poter correre quando e come comportano i programmi. Così dopo la sua vittoria nel « Premio Vizzola » è stato ri-messo in riposo. Auretta ha battuto nel « Premio Sempione » (L. 1500), Alardo che dopo aver fatto valkower nel « Premio Rescaldina » ha vinto il « Premio del Naviglio » .

La corsa « Military » che pareva una sicurezza per Gtereman del Tenente Venino, toccò invece a Old Bess del Tenente Caccia.

La Società Lombarda per le corse dei cavalli è stata, nella sua seconda riunione di primavera, molto fortunata. Il tempo, eterno nemico delle manifestazioni sportive, ha, contro il suo solito, favorite le nove giornate in cui a volta a volta si disputavano ben sette corse.

Dal canto loro le diverse scuderie risposero con slancio all' appello della Lombarda, che ha così visto, fatta qualche debita eccezione, i vistosi premi disputarsi da numerósi cavalli. Quando il programma di una Società prende il suo princi-pale appoggio sugli handicaps (su m. 1000 e 2400), riservati a ogni classo di cavalli, è naturale che si assicuri il concorso delle diverse scuderie. Ciò che mancò a San Siro (del resto è consuetudine), fu il pubblico, il pubblico elegante che nel giorno del « Gran Prendo del Commercio » anima il vasto pesage. Anche a Milano il gran mondo è in ge-nere restio per le corse : vi fa di tanto in tanto qualche comparsa per sfoggiare qualche nuova toeletta, mentre irrompe in gran massa alle grandi occasioni; bisogna riconoscere che per una signora elegante, che si occupa più di moda che di sport, ventotto giornate di corse nell 'annata son troppe. Succede allora che un mondo speciale arrischi i cocenti raggi del sole di maggio che bersaglia in quei giorni il pesage di San Siro : sono i nume-rosi soci della Lombarda : sono i capri espiatori

premio.. . Verrocchia del sig. Tesio, The Oak della Razza Casilina, Romana delia Razza Volta, hanno battuto Kirindi di Sii- Rholand che aveva già vinto una corsa. Verrocchia (da Workington e Velika) come Segantini che riportò il « Premio Giardino » (a vendere) sono i primi prodotti del-l ' allevamento che il sig. Tesio ha impiantato a Mornello presso Arona.

Il « Premio Legnano », la cui dotazione era stata quest'anno ridotta a sole L . 5000, si ridusse ad un match senza interesse tra Isabella e Oracle colla vittoria dei colori di Sir Rholand : Isabella aveva già vinto precedendo tra gli altri Euro e Leighton il « Premio dei Drags » (L. 4000, m. 1600). Questa corsa per la differenza dei pesi era molto attesa, tanto più pel debutto della puledra My-riame importata dalla Francia in vista della gran prova di Torino. La puledra, che ha un pessimo carattere e a b b o n o la starting-machine, mentre si imbizzarriva alla partenza, riceveva un calcio in una gamba posteriore, tanto che dovette per quindici giorni riposare nel suo box, vedendosi così compromessa la sua chance nella gran prova di Torino, dove la partenza all'antica le sarebbe riuscita molto vantaggiosa.

.Euro batteva poi, in un match, Mayotte nel « Premio Garbugliate » (L. 2000, m. 2000), mentre Otello della stessa scuderia dopo tre vittorie con-

Quattro vincitori del « Premio

dell 'eterno totalizzatore e del bookmaker : uri pub-blico di scommettitori che lascia il suo tributo alla Società, la quale così più da questi proventi, che da quelli dell ' entrata, trae i fondi per pun-tellare il suo ricco programma, e forse anche pel « Gran Premio Ambrosiano » . E finché il dieci per cento sugli affari del totalizzatore viene restituito integralmente sotto forma di premi, senza aver ingrossato il portafoglio di qualche industrioso privato, il male non è grave, tanto più quando questi totalizzatori non agiscono che ventotto volte all 'annata: quando lavorano sotto la severa dire-zione di sportsmen di onestà induscussa e per uno scopo che interessa a fondo la nazione : quando sono di valido aiuto ad una manifesta-zione sportiva in cui la mala fedo, causa la giusta severità dei regolamenti, noli può, sotto l 'occhio vigile dei commissari, assolutamente sussistere.

* * *

Non saprei quale delle corse piane disputatesi nelle ultime quattro giornate sia stata la più importante.

A quanto pare una corsa dei due anni il « Premio V i g e v a n o » (L. 2000 m. 900) avrebbe rivelato un grande crack. Questo designato sarebbe un puledro della Razza Nomentana, Aventino (da Poinade Divine e Briant.y II) che ha vinto nei colori della Sir Rholand; tolto The Oak, che ha della velocità, il resto del lotto conteneva ben poco di buono. Fatto sta ohe l'Aventino non ha disputato poi il « P r e m i o dei B i m b i » (L. 5000 m. 1000) in cui sulla carta, naturalmente, era grau favorito. La scuderia Sir Rholaud, la quale s ' impone sempre nelle corse dei due anni, ha perso anche questo

Il «signor Ferrati oltre essere un buon yockey è anche un eccellente trainer. Olairvaux in mani sue ha fatto dei prodigi, tanto che ha ri-portato ben quattro vittorie conse-cutive, battendo tra gli altri Sterling Belle, Rose-Briar, Madrigni, Echelet, Boa, ecc.

Il tenente Bianchetti che monta molto bene, grazie a numerosi in-cidenti di corsa, ha vinto la coppa della « Steeple Savoia » (L. 5000, m. 4000) con Ohoctaw del sig. Simo-netta. Huekleberry del sig. Ferrati si stroncava lungo il percorso, non senza aver prima urtato Redon in tal modo da obbligarlo a zoppicare.

Poète, m. s., nato in Francia del conte Clermont Tonnerre. Vinc.

nel 1896 da Clamart e Poesie, del Premio Principe Amedeo nel 1898,

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lUM i i J M

Il Premio Principe Amedeo di Torino,

Oggi domenica sullo splendido Ippodromo alla Barriera di Stupinigi si disputerà il 24® Premio Principe Amedeo (L. 20000, in. 2000). Quest'anno in cui il programma della Società Torinese ha subito una notevole trasformazione, anche le con-dizioni del Oran Premio vennero alquanto modi-ficate, compresa la distanza che fu ridotta a 2000 metri. Delle nuove condizioni della corsa diremo parlando del risultato della riunione.

Intanto saranno partenti certi nella corsa (non possiamo causa le esigenze tipografiche conoscere gli ultimi forfait*) i seguenti puledri :

E. F. Bocconi Piqué Nique (Ilemming), Andro-meda (Goddard). Razza Vo l ta : Gracie (Dewey) , Rododendron (Manchester). Sir Rholand : Appia (French), Esquilino (Itigby). Sir Goodluck : Leighton (Woodcook) . Scuderia Torinese: Guiriot (Wrigbt) , Peveril (Brookbanck). Sig. Ih. R o o k : Pacifico (Bartlett).

E ' dubbia la pnrienza di Myriame della Scu-deria S. Elmo, per le ragioni già sovraesposte. Qualora la scuderia decidesse di far correre la puledra, essa sarà montata da Chapman.

Benché tra i partenti molti puledri possano aspirare alla vittoria, mi pare che Piqué Nìque abbia tali performances da credere che esso potrà battere tutti gli altri concorrenti ; il secondo e terzo premio saranno disputati tra i preferiti della Sir Rholand e della Scuderia Torinese.

Henry,

Principe Amedeo » di Torino.

secntive non si piazzava nel « Premio Arona » (a vendere L . 4000), in cui Pacifico di Jh. Rook tagliava primo il traguardo seguito da Kitten, Salviati in un campo di undici partenti.

Infine Andromeda (kg. 45) dei fratelli Bocconi ha preceduto Leighton (46 '/.,), Arai/otte (55), Boma (50 '/;>) Rododendron (53), Variseìla (51), Melissa (41), nel « Premio Monte .Rosa» (handicap L . 5000, m. 2800). Veramente il vincitore è stato Peveril (53) della Scuderia Torinese il quale però venne distanziato in seguito a reclamo sporto dai fratelli Bocconi.

Le cattivo giornate sono ritornate per la Razza Volta : essa potè sol-tanto vincere una corsa a véndere con Raganella.

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Il podismo a Genova La giornata della federazione podistica Ligure

I miei ricordi risalgono al maggio 1896 come alla data che segna il debutto e la prima entrata dello sport pedestre in Genova.

Rammento una coraggiosa iniziativa dell 'allora sconosciuta Società Andrea Doria, che pur met-tendo i primi vagiti dava un'idea del corpo sano e forte che come crisalide doveva spiegare le ali da quel primo debole nucleo. Si trattava di una marcia Busalla-Staglieno — un'impresa quasi pazza a sentire alcuni — di percorrere a piedi una quarantina di chilometri in gara — eppure oltre un centinaio di giovani forti e coraggiosi si presentò alla partenza e una buona parte giunse anche all 'arrivo, facendo meravigliare gli scettici e entusiasmare i credenti.

Ed erano pienamente giustificati siala meravi-glia che l 'entusiasmo, poiché senza alcun pre-ventivo allenamento, senza che gare o prove pre-cedenti avessero abituato quei giovani a una prova così seria, non era lecito attendersi un risultato così brillante e soddisfacente. Quella gara, che aveva non solo richiamato iu onore l 'umile e a torto trascurato sport di chi va a piedi, ma che aveva lasciato intravvedere quali larghi benefici poteva portare l ' introduzione del podismo nell'esercizio degli sports abituali, fu la scintilla che scocca in una polveriera ; e siccome in questo caso la polveriera era una grande e bella schiera di giovani sani e forti, che con en-tusiasmo rinnovato erano a Genova tornati allo

Gruppo dei vincitori delle gare di velocità. (Fot. ing. Cattaneo e C.

gare della palestra, portando un salutare risve-glio nella vita sportiva della Superba ; così quel primo seme gettato in terreno fecondo diede frutti meravigliosi.

Sorsero e prosperarono le società podistiche, si formarono e si affermarono le sezioni pedestri delle numerose società ginnastiche liguri, e con un movimento largo e assorbente la gioventù ligure si diede a percorrere strade e monti , tro-vando nel sano esercizio fisico premio e incita-mento a sempre nuove gare e a sempre geniali iniziative.

Tra i centri benemeriti della diffusione del po-dismo in Genova è la Società dello Sport Pedestre, a cui è venuta ad aggiungere ora la sua azione proficua la Federazione Podistica Ligure.

L e riuscite iniziative che parlano della buona volontà e della competenza di chi dirige queste associazioni (e ricordiamo i nomi di G. B. Orengo, di G. B. Rota, del prof. Quaglia, ecc.) , ormai non si contano e ogni anno un nuovo capitolo si ag-giunge alla gloriosa storia del podismo ligure.

Quello che è notevole e lodevole è l ' indirizzo sano e pratico che si è saputo dare a queste af-fermazioni e cioè abbandonando il vecchio sistema di rinnovare le solite gare in cui i soliti buoni vincono i soliti premi, si è saputo svolgere un

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intero programma di nuove e geniali riunioni, improntate a concetti pratici e sani e in cui tutti potevano trovare diletto e interesse.

Una delle ultime riuscitis-sime afférmazioni del po-dismo ligure fu la grande giorna ta popolare organizzata dalla Federazione Podistica Ligure, alla quale partecipa-rono b e u 600 concorrenti. Come si vede era quasi un reggimento di piccoli cam-pioni, appartenenti alle so-cietà ginnastiche e sportive, alle scuole tecniche e gin-nasiali, all' istituto tecnico e ai licei, e a collegi e isti-tuti privati.

A tutto questo esercito venne dato convegno al-l 'Acquasola per la mattina alle 6, dove si disputarono delle gare di velocità a cui erano inscritti 60 concorrenti, e quindi formati tanti piccoli battaglioncini agli ordini dei rispet-tivi maestri, tutti questi giovani campioni si av-viarono a piedi e in marcia ordinata a Sant'Eu-sebio, ameno paesello a 10 km. da Genova, dove oltre a un' ottima colazione, li attendeva la con-tinuazione dello gare e cioè delle gare di salto, a cui parteciparono ben 210 ginnasti e clic si svolsero perfettamente grazie all 'ottima organiz-zazione dei Maestri Tassi, Marchisio, Ravano Gio-

vanni e Carlo Felice Ravano, e ai signori Scribanis, Sommari-va, Fioranti e Daniele.

Dopo le gare verso il tramonto i l piccolo esercito faceva ritorno a Gevova, segnando all 'attivo della bene-merita Federazione e dei suoi solerti diri-genti signori G. B. Rota, prof. Vittorio Quaglia e Attilio Car-bone una indimenti-cabile giornata e una ben riuscita iniziativa.

Ecco il r i s u l t a t o delle gare più impor-tanti :

Corsa metri 100 Scuole secondarie. — Si cor-rono quattro batterie di sei corridori, e nella fi-nale arriva molto bene l .o Malasso Mario della Tecnica G. Mameli; 2.o Ceretti Giulio del Col-legio Convitto Genova ; b.o Brera Cesare d e l l a Tecnica Baliano ; 4. o Braglia Francesco ; 5.o Bechi; 6.o Lombardi; 7.0 Rossi; 8.0 G. Meardi.

Corsa metri 600 Società sportive. — Vince questa gara il forte e bravo Penna Roberto della Società Ginnastica C. Colombo; 2.o Caviglia Italo; 8.o Bara-bino Angelo ; 4.o Langella, tutti della Colombo.

Corsa metri 100 Istituto Tecnico Nautico ed Istituti Superiori. — Decisiva. — l .o in ottimo stile Devoto Paolo dello Sport Pedestre Genova; 2.o Scarsi Carlo; 3.0 Barbagelata Attilio; 4.0 Poggi Antonio.

Corsa metri 3000 Società sportive. — l .o Lunghi (Andrea Doria); 2.0 Rainero Carlo dello Sport Co-stanza; 3.o Vaccari della Colombo ; 4.0 Gandolfi dello Sport Pedestre ; 5.0 Barabino ; 6 o Bossola.

Corsa metri 600 condizionata. — l .o Denoni della Colombo; 2.o Delfino; 3.0 Parodi dello Sport Pedestre Genova; 4.0 Boni dell'Andre» Doria; 5.o Sartori.

La poule delle Società sportive venne vinta dai ginnasti pisani della Colombo e Barbarini della San Filippo Neri, primi a pari merito (m. 1.55); 2.o Isola della San Filippo Neri (m. 1.50).

Poule Scuole Secondarie. — l .o Ferrando Pietro degli Artigianelli (m. 1.40) ; 2.o Calamari Virgilio della Ballano; S.o Dentone Giovanni.

Poule Istituti Superiori. — l.o Devoto Paolo (m, 1.40); 2.o A. Carrara dfiiV Istituto Tecnico e Nautico.

N . C .

oCa Coppa Juventus

Le regate universitarie e nazionali di Torino

Con un tempo poco propizio si è avuta dome-nica una giornata di regate a Torino, alla quale non è mancato uè il concorso dei concorrenti nò quello del pubblico.

Si disputarono gare interessanti e in cui si vi-dero lotte e arrivi emozionanti ; applauditi i ca-nottieri torinesi che malgrado fossero a corto di allenamento, uscirono vincitori della coppa Ju-ventus, un prezioso premio donato dal sig. Mario Ruggero, il noto sportsman torinese, che dapprima desiderava destinarla a un match annuale fra Mi-lano e Torino per outriggers a otto, ma non avendo potuto mettere d 'accordo le parti interessate, per convenzione col Roving Club destinava quest'anno

I battaglioni scolastici si avviano a Sant'Eusebio. (Fot. ing. Cattaneo e C.)

la coppa come premio challenge nella gara outrig-gers a quattro vogatori.

La coppa Juventus (che riproduciamo) oltre un lodevole attestato dell ' interessamento che il suo donatore porta allo sport, è una conferma dei suoi gusti artistici e doli ' eccellenza della Ditta Musy e Figlio che l 'ha preparata.

Questa coppa fu vinta brillantemente dalla Cerea colP'-qnipaggio Allegri (signori Lagnassi, Capsoni, Arona e Marchetti) battendo Rotolante dell ' Olona di Milano e Spalnfri della Cerea di Torino.

Nella gaia Valentino (slciff jnuiores), giunge 1'' il sig. Spada dell ' Olona di Milano, battendo di pochi metri Sacchini e Marinoni della Milano.

La gaia professori, riservata agli studenti della Università di Torino, fu vinta dalia Facoltà di Medicina (signori Girardi, Camusso, Schiavino, Orecchili); 2° Matematica; 3° Farmacia.

GARA VERBANO (due vogatori e timoniere se-niores). —- I, facilmente, Milano, di Milano, in 6 51'06" (signori Brambilla, Maganza); 2, Colombo, di Pavia; 3, Caprera, di Torino.

GARA DORA (doublé schulls seniores). — Gara magnifica. 1, benissimo, Cerea, di Torino, in 6 14'12" (signori fratelli Lange) ; 2, Milano, di Mi-lano ; 3, Savoia, di Napoli.

GARA PRINCIPE AMEDEO (quattro vogatori se-niores). — Gara disputatissima. I , Cerea, di T o -rino (sigg. Capsoni, Arona, Cagnassi, Marchetti); 2, vicinissimo, Milano, di Milano ; 3, Armida, di Torino.

GARA CITTÀ DI TORINO (veneziane a quattro vogatori seniores). — 1, Colombo, di Pavia, be-

La Coppa Juventus.

nissimo (sigg. fratelli Bertoliui, Pesci, Beccaria); 2, staccato, Olona, di Milano; 3, Milano, di Mi-lano.

GARA AVVENIRE (schiff seniores). — I, Olona, di Milano (sig. Spada); 2, Milano, di Milano (si-gnori Marinoni).

GARA PROGRESSO (otto vogatori seniores). — 1, magnificamente, Savoia, di Napoli (signori

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GARA MONVISO (Jole a quattro vogatori, inco-raggiamento). — 1, con grande vantaggio, Lario, di Como (sigg. Serra, Monza, Garrone, Mazzoc-chi) ; 2 e 3, deat-heat Armida, di Torino, e Lecco, di Como ; 4, Caprera, di Torino, •AIGARA PIEMONTE (otto vogator i junior es). — Me-tri 1800. — 1, splendidamente, Cerea, di Torino (sigg. Capsoni, Arona, Cagnassi, Forni, Colli, Bassignano, Rossi, Marchetti); 2, Esperia, di To-rino, assai bene ; 3, Savoia, di Napoli.

11 convegno eli Novara

L'allenatore C'ieme d e il corridore ciclista Giuppone. (in mezzo il dilettante Granaglia).

(Fot. Angelo Noledi).

Il grandioso programma delle feste sportive di Novara continua a svolgersi fra il più lusinghiero dei successi.

Dopo le gare ginnastiche ; il convegno ciclistico, a cui parteciparono numerose le squadre e in largo numero i ciclisti.

Fino dalle prime ore del mattino Novara fu in-vasa da gruppi di ciclisti provenienti da paesi lontani e vicini, e fra le più numerose carovane si ammirava quella ordinalissima e numerosa di

65 componenti di Casalbut-tano, quella d e l l a Veloce Sport di Genova (fra cui erano gentili signore e signo-rine) entrambi in costume e con fanfara. Pure la fanfara avevano la squadra di Goz-zano e di Castano.

Alle ore 16 tutti i ciclisti, in una lunga e variopinta carovana, si riunirono i n piazza Vittorio Emanuele per la sfi-lata, che fu presenziata dal Conte di Torino, patrono dei festeggiamenti, che fu per tutta la giornata ospite di Novara.

1 ciclisti, in ordinata co-lonna attraversarono la città fra due fitte ali di popolazione festante e plaudente.

Ecco la premiazione delle squadre fatta dopo la sfilata:

Poesie ciclistiche Gli Audax di Brescia, il Club ciclistico di Ca-

sorate Sempione, Società Sport di Casalbuttano, Società Concordia Galliate, Pro Stradella di Stra-

in seguito : Una coppa d'argento ciascuno, al Clu ciclistico di Casorate, allo Sport Club di Gozzano ed all 'Unione ciclistica di Borgomanero; una me-

li Conte di Torino, attraversa la città, colla scorta d'onore dei ciclisti.

(Fot. sig. Angelo Noledi).

daglia d 'oro alla Società Concordia di Galliate ed agli Audax di Brescia; un oggetto artistico al Circolo velocipedistico di Alessandria. E nella

Vendendo una vecchia bicicletta

Ed or che il nuovo possessor ti attende, Di me molto più mite e più leggero, Un rimpianto ne l'anima mi scende In vederti partir, vecchio corsiero.

Lo so: il mantello un dì lucido e nero, Dopo tanti anni più non ti risplende E sembri l'asinel del monastero Quando l'urge il randello a le prebende.

Pur mi duole, o corsier, darti l'addio, E pien di pezze e sbrendoli e malanni Inviarti lunge dal presepe mio.

Ma tu sta lieto, che un signor più pio Da vecchio avrai, nè chi t'usò a' begli anni Giammai su te farà scender l'oblio.

Bologna. Luigi Ambrosinì.

Istantanee del Concorso Ginnastico Individuale. (Fot. Angelo Noledi)

La Giuria delle corse ciclistiche. (Fot. Angelo

della, un monociclo montato dal signor Vecchio , un vecchio biciclo del 1859 montato dal pubbli -cista Merari, Club velocipedisti Novara, Circolo

velocipedistico Alessandria, Veloce Club Luino, Veloce Club Legnano, Pro Touring Busto Arsizio, Veloce Club Gallaratese, Touring Club Asti, Pro Sport valle d ' A n -dorno, Audax Varese, Veloce Club Cantù, Veloce Sport Genova, Sport Club Goz-zano, Unione ciclistica di Borgomanero, Veloce Club di Vercelli, Club ciclistico di Stroppiana con fanfara, Veloce Club di Ca-sale Monferrato, Audax di Asti, Touring Club di Torino, Club ciclistico di Castano con fanfara, Uni me Sportiva di Magenta, Audax di Bergamo, squadre moticiclistiche di Novara, Lugano ed Arona e parecchi automobili.

Il gran premio d'onore (grande coppa d'argento) venne assegnato alla Società Sport di Casalbuttano. Il gran premio spe-ciale, agli « Audax » di Vercelli . Una grande coppa d ' argento fu aggiudicata al

Noledi). Veloce Sport di Genova. Si assegnarono

categoria motociclette hanno la coppa d' argento i motociclisti di Lugano ed un oggetto artistico ciascuna squadra di motociclette di Novara e di Arona. Il premio (oggetto artistico) estratto a sorte tra gli automobilisti che parteciparono al Congresso toccò a Wehrlieim.

Il cattivo tempo fece tramontare 1' annunciata Gymkhaua automobilistica che doveva svolgersi lunedì 1° corrente.

Invito mattutino

Ansa leggero al curvo lido il mare, Ne l'aer del mattin puro e tranquillo, Sotto il cielo d'un lucido berillo. Eistan su l'acque paranzelle rare, In attesa che il primo alito lene Gonfi le vele e incurvi le carene.

A pie dei colli, in vista a la marina Va la Flaminia candida e polita E me richiama d' in sui libri e invita A la placida corsa mattutina.

Propizia è l'ora: addio chiusa stanzetta E libri e carie, su cui tutta notte Ho vigilato con le membra rotte, Propizia è l'ora: andiamo, o bicicletta: Sul mar le barche al primo alito lene Gonfian le vele e muovon le carene.

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I y a P a r i g i - M a d r i d £a morie di Marcel KettauU - £a classifica generale - 3 risultati degli italiani

La Parigi-Madrid ha lasciato traccie di sangue sul suo passaggio e la data del 24 maggio rimarrà scritta a caratteri rossi e doppiamente funesta negli annali dello sport automobilistico.

questa corsa disastrosa, che fortunatamente rimane precisato a due ciclisti e a un soldato, vittime della loro imprudenza, si è venuto ad aggiun-gere il nome glorioso di Marcel Renault, il trion-

Appartenente a una famiglia di ricchi com-mercianti, Marcel Renault, fondava — sono ormai circa 15 anni — insieme ai fratelli Luigi e Fernando una ditta per la costruzione degli automobili, trascinato verso questa industria dal suo entu-siasmo per il nuovo mezzo di locomozione di cui aveva da lungi intravveduto il promettente av-venire. E già fin dal 1899 il tipo di vetturetta leggera creato dai Renault prendeva un posto di onore tra le Case migliori dell'industria automo-

Essa infatti segna colla fine delle grandi Jcorse su strada, uno dei più gravi lutti dell'industria e dello sport automobilistico.

All'elenco delle vittime umili e ignorate di

fatore della corsa Parigi-Vienna dell'anno scorso, uno tra i capi della nota e stimata Ditta Penatili Frères di Billancourt, uno dei più simpatici e ar-dimentosi pionieri deli' industria automobilistica.

bilistica, affermandosi vittoriosa nelle prime e ormai lontane prove Parigi-Ostenda e Parigi-Toulouse. E alla lunga e paziente perseveranza nei tentativi avendo chiesto instancabilmente

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Lo sfortunato Marcel Renault al suo arrivo a Vienna nella corsa Parigi-Vienna dell'anno scorso.

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TT CaPOStfTo CWfatfeo L'annuncio dato nel numero precedente di questo

nuovo e grandioso spettacolo che si prepara a Torino per la fine del coir, mese ha stuzzicato un vespaio di curiosità e domande indiscrete.

Già lo dissimo nel numero scorso per consegna presa conserveremo il segreto sullo svolgimento ili questa festa originale, e solo ripetiamo che per la prima volta in Italia si vedrà una grande azione coreografica in bicicletta e si assisterà alla sosti-tuzione del moderno e snello destriero d'acciaio al generoso sauro nello svolgimento di quei giochi che formavano gli antichi tornei equestri.

I moderni cavalieri della bicicletta non indos-seranno la corazza e lo scudo, ma come gli antichi saranno sfarzosamente vestiti e la geniale mente creatrice di Caramba ha saputo trovare appunto dei costumi che alla varietà dei colori, all'eleganza e allo sfarzo antico, unissero la praticità e la modernità che richiede la bicicletta. Pel buon gusto e sull'eleganza di questi costumi è una ga-ranzia insieme al nome di Caramba, quello della Ditta che li fornisce, Le Provincie cPItalia.

Come abbiamo accennato nel numero precedente l'idea di questo spettacolo originale ha avuto i natali nella Stampa Sportiva, ma ormai ben vo-lentieri ne abbiamo ceduto la paternità alle due benemerite associazioni cittadine, la Congregazione di Carità e l'Associazione della Stampa Subalpina, sotto il cui valido patrocinio la festa si organizza.

E siccome dalle cose belle non va scompagnato il buono, così venne deciso che l'utile da sperarsi dalla festa sia devoluto a scopo di beneficenza e andrà ripartito fra la Congregazione di Carità e la Cassa Pia dell'Associazione della Stampa Su-balpina.

La preparazione dello spettacolo e ormai comin-ciata e procede a grandi passi ; ad essa soprain-tende una Commissione composta del marchese Del Carretto (delegato della Congregazione di Ca-rità), nobile Giulio Picolli (delegato della Asso-ciazione della Stampa), signor L. Mantovani (dele-gato del Ciclisti Club), e del sig. Nino G. Caimu

Le prove si seguono e si succedono tra il più vivo entusiasmo dèi numerosi partecipanti, e pel 21 si prepara a Torino una festa che sembra de-stinata a lasciar larga memoria di sè.

Lo spettacolo avrà luogo al Velodromo Cili-berto I del Ciclisti Club, che sarà addobbato e trasformato per la circostanza e che si affollerà in quel giorno — speriamo — della miglior società torinese e della più numerosa rappresentanza del mondo sportivo italiano.

Nelson (americano).

(C. G. V.), 12 Ranson (Clément), 13 Simon (Ader) , 14 Valentin (Ader), 15Chenu(Che-nu), 16 Loste (C. G. V.), 18 Vessin (Auto--Motobloc), 18 D'He-spel (D 'Hespel ) , 19 StorsjìiXEiatìv 20Dom-BréJT (Auto-Motobloc), 21 Dernier (Clément), 22 Davaud (P. Lam-bert), 23 Deniot (En-riot), 24 Pepsan (Cor-re), 25 Quinzeaut (A-der), 26 Pagliano (P. Lambert), 27 Dombret (Auto-Motobloc).

Edwards (russo). Vetturette. — 1 Mus-son (Clément) in ore 7

19' 57", 2 Barilier (G. Richard), 3 Wagner (Darracq), 4 Combier (Richard), 5 Holley (De Dion-Bouton), 6 Legras (Passy-Thellier), 7 Maurice Fourmer (Clement), 8 Birnbaum (Ader), 9 Vilain (Prenel), 10 Villemain (Darracq), 11 Weisser (De Dion-Bouton), 12 Sommier (Ader), 13 Corre (Corre), 14 D'Iloudeauville (Passy-Thellier), 15 Gautier (Ader), 16 Maillard (G. Richard), 17 Aron (Corre), 18 Lebertre (de Dion-Bouton), 19 Flouret (Flou-ret), 20 De Boisse (De Boisse), 21 D'Aubignon (Ader).

Motociclette. - 1 Bouquet (Werner), 2 Demester (Griffon), 3 Jollivet (Griffon), 4 Cissac (Peugeot), 5 Lanfranchi (Peugeot), 6 Derny (Clément), T-TTnèTUTlTlff^ (Peugeot), 9 Prost (Doué), 10 Arnolt (Werner)," l i MarfeTl (Griffon), 12 Baret (Mot. Brnneau), 13 Maillard (Werner).

Come si vede, gli italiani che partecipavano

alla Parigi-Madrid non eb-bero molta fortuna. Lancia si è ritirato subito dopo la partenza. Storero, che era partito 44°, ha ottenuto una velocità rimarchevole nella prima metà del percorso, essendo riuscito a sopra-vanzare una ventina di con-correnti. Ma in seguito ebbe dei guasti, per cui giunse

Ardensen (danese). a Bordeaux 79», in ore 10,45'.

Lanfranchi si piazzò 5° delle motociclette in ore 9,50'. Momo giunse 8® in ore 11,3'. Pagliano di Napoli fu 26® nella categoria vetture leggere, in cui Storero prese il num. 19 d'arrivo.

miglioramenti e perfezioni, nella grande prova internazionale dell'anno scorso sul percorso Pa-rigi-Vienna riceveva in un trionfo solenne il maggiore dei compensi.

Infatti non è ancor tramontato nel mondo au-tomobilistico il ricordo della inaspettata vittoria di Marcel Renault, che vincendo la Parigi-Vienna con una vetturetta di 20 HP si assicurava un primato indiscutibile come conduttore, e assicu-rava alla sua marca una meritata popolarità, se-gnando nell'orientamento dell'industria automo-bilistica un indice non dubbio.

Infatti i 20 HP di Marcel Renault, battendo i grandi colossi di 60 e 80 HP, dimostravano che dato pure che l'ideale verso cui tende l'automo-bilismo dovesse essere solamente quello della velo-cità, non occorre continuare in quella pericolosa e pazza ascesa nella potenzialità dei motori, che ormai impera per raggiungerla.

E questo ammonimento che la corsa Parigi-Vienna proclamava a parole così chiare, doveva riaffermarsi nella Parigi-Madrid, in cui ancora una vettura leggera Renault è in testa alla prima tappa di Bordeaux, battendo un esercito di av-versari accresciuti di numero e sopratuttto spa-ventosamente accresciuti di forza-

Ma la vittoria che anche quest'anno seguiva fedele il nome di Renault doveva essere pagata a ben caro prezzo e adombrata da un lutto ben terribile.

Infatti mentre Luigi Renault sopravvanzando ì concorrenti partiti prima di lui, giungeva primo a Bordeaux e si piazzava 2° nella classifica d'arrivo, il fratello Marcello partito 63* era venuto avan-zando fino a raggiungere presso Couhé Verac (km. 331) Thery, partito 4® e appunto mentre stava per sopravvanzarlo fu vittima dell'incidente che gli costò la vita.

Pare che la polvere sollevata dalla vettura di Thery e la sua posizione di fianco non abbia permesso a Renault di vedere un rapido svolto che faceva la strada, per cui giuntovi sopra, la vet-tura che andava alla massima velocità, slitto colle ruote posteriori, finché urtando contro un para-carro, girò su sè stessa, proiettando fuori Marcel Renault e il suo meccanico. Questo fortunatamente riportava leggiere ferite, mentre Renault avendo battuto del capo per terra, si faceva una larga ferita alla testa e entrava in uno stato gravis-simo dal quale più non si riebbe e, senza riacqui-stare conoscenza, il giorno dopo spirava.

La dolorosa notizia della disgrazia accaduta al fratello Marcello tolse ogni gioia alla vittoria di Luigi Renault, il quale appena seppe dell' acca-duto, annunciò che avrebbe abbandonato la corsa e ordinò a tutti i corridori della casa Renault di fermarsi dove si trovavano, accorrendo al caj ez-zale del povero Marcello.

A nulla valsero i tentativi della scienza medica ; assistito da tutti i componenti la famiglia, lo sfortunato chauffeurs moriva a 33 anni, nella piena vigorìa delle sue forze, delia sua fortuna e della sua gloria. Tutta la Francia sportiva e automo-bilistica partecipò ai funerali che si fecero a Parigi sabato scorso e fra la più viva commozione Rives a nome dell' Automobil Club di Francia e Richard a nome della Camera Sindacale davano l'estremo saluto alla salma dell'ardimentoso industriale, caduto vittima lacri-mata c volontaria di un'idea.

Per iniziativa dei meccanici della casa Renault si è aperta una sot-toscrizione per comperare l'appez-

zamento di terreno su cui è avvenuta la disgrazia ed erigervi un ricordo.

Grosse vetture. — 1 Gabriel (Mors) in ore 5, 15' 31", 2 Salleron (Mors), 3 Jarrott (de Dietrich),

4 Warden (Mercedes), 5 De Crawhez (Panhard), 6 Voigt (C. G. V.), 7 Gasteaux (Mercedes), 8 Ach. Fournier (Mors), 9 Rougier (Turcat-Mery), 10 Mou-ter (de Dietrich), 11 Jenatzy (Mercedes), 12 Max (Mercedes), 13 Le Blon (Serpollet), 14 Berteaux (Panhard), 15 Augières (Mors), 16 Chanliaud (Ser-pollet), 17 Braun (Mereedesì, 18 Teste (Panhard), 19 Lavergne (Mors), 20 Rigolly (Gobron-Brillié), 21 De Caters (Mercedes), 22 Kohler (Mercedes), 23 Lamberjack (Panhard), 24 Guders (Pipe), 25 De Brou (de Dietrich), 26 Langlois (P. L.), 27 Van de Poèle (Pipe), 28 Barbaroux (Benz), 29 Gavans (P. L.), 30 Charron (C. G. V.), 31 D'Udekem (Serpollet), 32 Ilieronymus (Mercedes), 33 Duray (Gobron-Brillié), 34 Durand (Mors), 35 Van der Eydeu (P. LQ, 36 Degrais (Mercedes), 37 Lafout (de Dietrich), 38 Ollivier (Serpollet), 39 Caillels (Serpollet), 40 Holder (Holder), 41 Koechlin (Go-bron-Brillié), 42 M.me du Cast (de Dietrich), 43 Turr (P. L.), 44 Bcutler(de Dietrich), 45 Comlot (C. G. V.), 46 Stephen Ribes (P. L.), 47 Gasté (Auto-motrice), 48 A m b i a r l i (Mors), 49 Lillie (Serpol-let).

Vetture leggere. — IL. Renault (Renault) iu ore 5 33' 59", 2 Baras (Darracq), 3 Page (Décauville), 4 Her-mery (Darracq), 5 Peleis-son (De Dion Bouton), 6 Tery (Décauville), 7 Ed-mond (Darracq), 8 Sinc-holle (Darracq), 9 Osmont (Darracq), 10 Bardin (De Dion-Bouton), 11 Girauil

Outochkine (russo).

Un gruppo internazionale di Campioni Ciclisti

Kimblc (americano).

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PARIGI-MADRID l a T a p p a P a r i g i - B o r d e a u x

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PEUGEOT (4° „ » (5 «

CLÉMENT (B1 „ GRIFFON (?' „ BRUNEA.U (8° „

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1° Perchè all'Esposizione di Parigi, 1900, furono i soli tedeschi premiati col Grand Prix.

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lljipo da 90 IIP preparato dalla Mercedes per la Parigi-Madrid (vettura del barone de Caters).

Ciclisti francesi ìq Italia La fiorente Società ciclistica Sport Vélocipédique

Monegasqne (li Monaco ha indetto un viaggio ci-clistico in Italia, seguendo la riviera fino a Savona ripiegando su Albenga, per Ormea e Cuneo, facendo capo a Torino. Un centinaio circa di ciclisti accettarono l ' invito, e divisi in squadre con un ordine e una disciplina ammirevoli compirono l'interessante viaggio. A Savona furono incontrati e festeggiati dai soci ciclisti della Società Ligure Cristoforo Colombo, clic ricambiavano le ospitali accoglienze ricevute poco tempo fa in una loro gita nel Principato di Monaco. A Ormea, popola-zione e autorità le festeggiarono, e così a Cuneo, dove pernottarono sabato e dove furono ricevuti e festeggiati in Municipio.

Domenica mattina l 'elegante squadra, clic mar-ciava militarmente divisa in sezioni giungeva a Torino , accompagnata da un buon numero di Audax torinesi che si erano recati incontro agli ospiti fino a Carmagnola. Alla Barriera di Nizza il capo consolo del Touring avv . Capponi Trenea, attorniato da molti ciclisti, riceveva gli ospiti francesi al grido di Viva la Francia, a cui rispose cordiale il saluto di Viva VItalia.

Formata una numerosa e caratteristica carovana di ciclisti italiani e francesi, in testa alla quale era ammirata la fanfara dei ciclisti monegaschi, tutti si avviarono al Valentino dove fu offerto agli ospiti un eccellente vermouth gentilmente messo a disposizione dalla premiata Ditta Capriolo e Airai di.

A l benvenuto che l 'avv . Capponi Trenca rivol-geva a nome dei ciclisti italiani, rispose con in-spirate parole il Vice Presidente del Club (li Monaco sig. Noghés, inneggiando alla fratellanza sportiva internazionale. Quindi ricomposta la ca-rovana i ciclisti stranieri si recavano a ossequiare il proprio console in via Cernaia, n. 3, e poscia

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al Municipio dove li riceveva l'assessore Tacconis elio a nome della città salutava e ringraziava i gentili ospiti, a cui venne offerto un rinfresco.

Riconoscente ringraziava, il sig. Noghés, mentre la fanfara intuonava la marcia reale fra il più vivo entusiasmo e la più simpatica cordialità.

Iva morte eli Elkes Da telegrammi giunti ai giornali fiancesi ap-

prendiamo che a Boston, durante una corsa con allenatori, il corridore ciclista americano Harry Elkes cadeva causa lo scoppio d 'una gomma, e investito dalla macchina allenatrice di Stinson, riportava ferite così gravi per .. cui spirava uien- ' tre l o stavano trasportando al-l 'ospedale.

Elkes, che fu anche a corri re in Italia e che brillava t r a i m i g l i o r i cam-pioni americani, non aveva clic 25 anni, e ormai da oltre 10 cor-reva in biciclet-ta. Dopo varie corse di p o c o successo comin-ciò nel ' 07 a segnalarsi vin-cendo la corsa dei 6 giorni di P i t t s b u r g , e l'anno dopo si affermava c o n uno di quei ti-toli che stabili-scono la gloria d 'un corridore ; divenne deten-tore del record mondiale d e 1 -l 'ora con alle-natori coprendo km. 55.831.

Da allora la sua fortuna fu

fatta; partecipò a tutte le più importanti riunioni americane, e nel 1900 veniva in Europa a misurarsi coi nostri migliori. Batteva Eduard Taylor, rite-nuto allora il migliore degli stayers europei, e con fortuna si incontrò con Walters, Chase, Huret, Ross, correndo anche qui a Torino, dove non è perduta la memoria della sua figura grande, os-suta, dal viso ovale, gli occhi chiari e dolci e un assieme modesto e distinto.

Doveva anche quest'anno tornare in Europa, ma ritardò la sua venuta per partecipare ad al-cune grandi riunioni in America, e pur troppo questo indugio doveva costargli la vita, tron-cata brutalmente a 25 anni, quando più bella e più alta risuonava nel suo cuore la canzone della speranza e della forza. Povero Elkes !

Elkes Elkes e i suoi allenatori a Parigi.

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Notiziario Sportivo « U T O A Ì O B 1 L 1 S M 0

LA COPPA GORDON BENNETT. — Gli automobilisti americani Winton ed Owen, incaricati di rappresentare l 'Au-tomobile-Club d'America nella corsa per la Coppa Gordon Bennett, sono partiti ieri l 'altro da New York, diretti a Londra.

L ' IMPERATORE GUGLIELMO CO-STRUTTORE. - L'imperatore Gugliel-mo fa costruire in questi giorni, presso una fabbrica di Deutz, un automobile da lui stesso ideato. La carrozzeria com-prenderà tre posti a sedere. Il motore, a 2 cilindri, sarà di una forza di 8 cavalli.

LO SPORT ALL'ESTERO. - Ci te-legrafano da New York che il noto auto-mobilista americano Oldfield sulla pista dell'Empire-City ha coperto con una vet-tura il miglio in 1' 5" 1(2 [record prece-dente di Fournier 1' 6" 4[5).

Champion con una motocicletta ha bat-tuto il record mondiale della medesima distanza, stabilendolo in 1' 6" 1;2.

— Una grande Esposizione esclusiva per lo sport si sta preparando per il 1905 a Parigi. Ne è promotore il deputato Gervais.

e i e L i s a i o GARE CICLISTICHE A CHIAVARI.

— Indette dalla Pro-Chiavari si ebbero

Domenica scorsa varie corse ciclistiche interessantissime per l'adesione dei no-stri migliori non che di quelli della vi-cina Genova.

I Corsa, Gara Juventus, arrivati — l .o Contero, 2.o Brevi, 3.o Becchetti.

II Corsa, Gara Pro-Chiavari, l.a Bat-teria — l .o A. Eaffo, 2,o Rebori ; 2.a Bat-teria — l .o L. Copello, 2.o Finochietti. Decisiva l .o A. Eaffo, 2.o Capello, 3.o Rebori.

I l i Corsa, Gara Italia, l.a Batteria — l.o Beccari, 2.0 Alio; 2.a Batteria — l.o Pelucco, 2.0 Ferrando; 3.a Batteria — l.o Pennilis, 2.0 Dall'Orso. Repechage — l .o Dall'Orso. Decisiva — l.o Pennilis, 2.0 Dall'Orso, 3.o Beccari.

IV Corsa, Gara Consolazione. Si corre in due batterie ; nella decisiva arrivano — l.o Alio, 2.o Ferrando, 3.o Miglio.

UN GRANDE MATCH. - Il match fra i tre campioni Meyers, Ellegaard e il negro volante Major Taylor sollevò grande entusiasmo a Parigi.

Nella prima prova giunse 1. Ellegaard; 2. Meyers; 3. Major Taylor. Nella se-conda è 1. Ellegaard ; 2. Major Taylor ; 3. Meyers. Nella terza prova arriva 1. Meyers; 2. Ellegaard; 3. Major Taylor.

I corridori passano il traguardo sempre vicinissimi ; le distanze che li separano sono minime. In tutte le prove si ot-tenne una grande velocità.

Nella Corsa MILANO-TORINO (145 Km.) CEDRINO con Macchina

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Il negro volante Major Taylor non appare ancora in formategli sfida i vin-citori delle prove odierne per un match da disputarsi fra 15 giorni, con posta da fissarsi a piacimento degli avversari.

Al match segui una corsa scratch, in cui giunsero: 1. Jue; 2. Kimble; 3. « r o -gna; 4. Piard.

Nella corsa handicap giunsero: 1. Kim-ble; 2. Bocquillon; 3. Grogna; 4. Piard.

La gara delle niotociclette fu vinta da Sigonnaud, che copri i 10 km. in 7', 26; 2. Anzani ; 3. Fossier.

ITALIANI IN FRANCIA. - Ad An-goulème si tenne una riunione di corse. Nella gara scratch giunse 1. l'italiano Del Rosso; 2. Chalansonnet ; 3. Carapezzi; La corsa di resistenza fu vinta da Simar. 2. Carapezzi; 3. Serbruyus.

IL GRAN PREMIO DELL'UNIONE VELOCIPEDISTICA FRANCESE. — Al Velodromo di Buffalo si sono dispu-tate le batterie e la finale di questo im-portante premio.

Nella prima semifinale giunsero: 1. Me-yers ; 2. Massari ; 3. Jue. Nella seconda semifinale : 1. Ellegaard ; 2. Bocquilon ; 3. Collet. Nella terza semifinale: 1. Piard; 2. Broka; 3. Kimble.

Decisiva: 1. Ellegaard; 2. Meyers, per pochi centi metri; 3. Piart, per una ruota.

Segui la finale della corsa di resistenza su dieci miglia. Arrivarono; 1. Contenet

in 13' 26"; 2. Bac a 100 metri; 3. Dussot a tre giri di pista.

La corsa per motociclette fu vinta da Sigonnaud; 2 Anzani; 3. Fossier.

Jacquelin ha vinto oggi il gran premio, battendo Gentel e Dortignac.

Il trionfatore della riunione di Lavai fu Grogna, che nella finale della gara più importante batteva Mathieu e Domain.

L'italiano Lanfranchi vinse la corsa di motociclette.

ACDAX DI TORINO. — Con un son-tuoso banchetto all'Albergo Nazionale, gli audaces della Sezione torinese salu-tarono il collega Giovanni Urbini che, per ragioni di famiglia, ha trasferito la sua residenza a Firenze.

Erano presenti l'avv. Giovanni Negro, presidente della Sezione torinese e del-l'Audax Club, e una quarantina di soci che festeggiarono il caro compagno par-tente.

LA SEZIONE DELL' A CDA X DI SON-DRIO. — Sul tratto Sondrio-Milano e ritorno, km. 277, si svolse ieri la seconda marcia ufficiale di questa Sezione con un ealdo soffocante e polvere abbondante, specie in quel di Lecco ed oltre, ove le strade erano addirittura pessime.

Alle consuete bucature si aggiunsero questa volta accidenti più gravi di mac-china per cui toccavano Bellano nel ri-torno (km. 220) in ore 16,40 soltanto i

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signori B. Pircher, F. Cantelli ed A. Silva, il trinomio audax di base della Sezione, ed U. Trinca, aspirante.

I signori Cantelli, Trinca e Pircher pro-seguivano poi per Sondrio giungendovi in ore 21.

LE CORSE CICLISTICHE A GENOVA. — Al Velodromo in Bisagno si svolsero le corse internazionali indette dall '«An-drea Doria ».

Alla decisiva della prima corsa vi par-teciparono e giunsero Bixio, Ferrari, Kudeia e Peter.

Nella 2» corsa arrivarono : 1. Chiozza, 2. Cardellini, 3. Daneo, 4. Rossino.

II match di resistenza con allenatori meccanici fu vinto da Carlevaro, del-l' «Andrea Doria », contro Serra di To-rino.

ippien IL « D E R B Y » INGLESE. — Il derby

reale di Epsom, che è la riunione più importante inglese, è stato corso dinanzi ad un pubblico scelto e numeroso.

Il cavallo francese Vinicius, di Edmond Blanc, prendeva parte quest'anno alla corsa. Anche un cavallo del Re vi par-tecipava.

Vinicius giunse secondo. Primo fu Rock-Sand, montato da Maher del signor Miller.

Vinicius non si era piazzato nel derby francese disputatosi domenica scorsa; ciononostante fu il giorno dopo imbar-cato per l'Inghilterra. Il puledro fran-cese parti alla quota di 5;1 ; esso era mon-tato dall' americano Thompson. Terzo Hotsam di Cooper.

— Fu disputata a Epsom la corsa The Oake-Stakes ; premio L. 125.000, percorso m. 2400. Corsero 10 eavalli. Giunsero: 1. Our Dasse, 2. Hammerkop, 3. Kìscraper.

IL GRANDE « STEEPLE » D' AU-TEUIL. — La corsa Grand Steeple-Chase di Parigi ; premio fr. 120.000, percorso 6500 m., fu disputata da 12 cavalli. Giun-sero: 1. Veinard di Lienart, 2. Capotai di Braquessac, 3. Saint-Martin di Lienart.

Assistevano tutte le notabilità francesi ed estere del mondo sportivo.

A MILANO al Trotter si è inaugurata la riunione internazionale del trotto.

«Premio Cremona» L. 1000, m. 1000. — 1 .Blank di Abrile, 2. Venere di G. Rossi, 3. Crbino di Bianchi, 4. Ionio1 di Sesana.

«Premio Bergamo» (condiz.) L. 1200, m. 1800. — 1. Crispi di G. Lamma, 2. Ezio di G. Baldisseri, 3. Dice di E. Man-fredi, 4. Paleocapa di C. Pesenti.

«Premio Milano» L. 5000, m. 1800. — 1. Contralto di G. Rossi, 2. HorneliaWilkes 3. Carrie Schields di G. Lamma, 4. Avvay della Società Ambrosiana.

« Premio dei Gentlemen » (handicap), prova unica, m. 3100. — 1. Blank di Abrile, 2. Miss Boutermann di E. Roncalli.

SCHERMA GARA DI SCHERMA TRA UFFI-

CIALI AD ALESSADRIA. — In Citta-della ebbe luogo una importante gara di scherma tra gli ufficiali della Divisione. Ne giunsero da Asti, da Pavia, da Vige-vano e da Casale ; erano in numero di 36.

Nell'assalto di spada riuscirono: 1. ca-pitano Fassini dell ' ll" artiglieria, 2. ten. Gatti, id. id.

Nell'assalto di sciabola riuscirono: 1. tenente Soldini del 10° bersaglieri, 2. cap. Fassini.

ACCADEMIA DI SCHERMA ALLA SOCIETÀ GINNASTICA DI TORINO. — Alla Società Ginnastica la gara an-nuale di scherma ebbe esito buonis-simo. Gli assalti brillantissimi si svolsero nell'ordine seguente:

Navarra-Diena (fioretto) ; Rosso Au-gusto-Dottor Ferrerò (sciabola) ; Catella-De-Ferrari (fioretto); M» Dabbene-M° De Palma (fioretto); Rosso Giovanni-Giani (sciabola) • M° Falchero-Catella; M. Dab-bene; M° De Palma; M° Dabbene; M° De Robert.

Il clou della serata fu costituito dal-l'assalto di sciabola sostenuto dal maestro Dabbene (insegnante della Società), con-tro il maestro De Palma; assalto ammi-revolissimo per condotta artistica ed impeccabile correttezza e portata di ferro.

Riuscì puro assai interessante l'assalto

fra il maestro Dabbene ed il maestro De-Robert.

Teneva la smarra il prof. Egidio Can-diani.

A C C A D E M I A DI S C H E R M A A PAVIA. — Al teatro Guidi ebbe luogo una riuscitissima accademia di scherma di beneficenza, alla quale parteciparono il maestro Solimena, il maestro Colom-betti di Torino, Andrea Weysi di Milano e i dilettanti capitano Pinelli, Nowaeh, Rizzotti, Traversa, Cornalba, e il ragazzo Porro. Applausi calorosi salutarono i bravi tiratori e il signor Scuri, che fece bellissimi esercizi di sollevamento di pesi.

TIRO LA GARA STRAORDINARIA COMU-

NALE DI TIRO. — Quattrocento tiratori presero parte alla gara, duecento dei quali

rappresentavano ben cinquanta Società italiane.

Ecco il nome dei vincitori delle prin-cipali gare :

Gara d'onore. — l .o premio, dono -del Re, Panza Ernesto, Milano; 2.0 premio, dono della regina Margherita, Valerio ing. Cesare Torino; 3.o premio, dono della principessa Laetitia, Cantoni Ro-magnosi, Brescia; 4 o premio dono del Conte di Torino, Righini Giovanni To-rino ; 5.o premio, dono del Duca di Ge-nova, Cantoni G. Galeazzo, Brescia.

Rappresentanza. — l .o premio Primo reggimento bersaglieri ; 2.o premio Ses-santesimo reggim. fanteria; 3.0 premio Legione reali carabinieri.

Società. — l .o Società di Brescia; 2.0 Società di Torino (fuori concorso); S.o Società di Bologna.

Gruppi. — l .o Pro-Vessillo, Brescia;

3 tre bracci di leva del freno fowden Brevettato - A trasmissione flessibile.

Manopola girevole.

Il prezzo del freno Bowden completo varia i seconda del braccio di leva adottato.

Il freno con semplice leva si vende 25 franchi; si applica e si toglie in pochi minuti, formando un tutto completo, indi-pendente dalla macchina; la leva si mette sopra il manubrio a mezzo d'un collare, ed è in comuni-cazione col ferro di ca-vallo per mezzo della tras-missione flessibile, che si pone lungo i tubi del te-laio pome un semplice filo elettrico.

Una traversa di rinforzo alla forcella posteriore, due anelli a molla, e il freno è pronto per fun-zionare.

Col freno Bowdennon si accumula più il fango, le gomme non si imbrat-tano e non si consumano, il frenare rimane dolce, energico e funziona nel BUO vero posto sopra la ruota posteriore , senza trasmissione articolata, senza listelli nè puleggie.

Il freno con leva rever-sibile costa 25 franchi; colla manopola girevole costa 35; in questi due modelli la trasmissione flessibile passa nell'in-terno del manubrio.

La manopola girevole realizza il freno ideale a contatto continuo, fun-zionando a elica ed evita cosi l'inconveniente del freno che ferma troppo

di colpo, e sopprime tutti gli sforzi della mano nelle lunghe discese, dove un frenare continuo è indispensabile.

Nei modelli a freno a leva reversibile ed a manico generale, il manubrio si trova intieramente libero. La trasmissione s'innesta all'altezza del tubo per mezzo d'un piccolo buco che è necessario in questi due casi di fare nella parte grossa del manubrio.

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2.o Unione liberi tiratori genovesi; 3.0 Gruppi studenti tiratori, Torino.

Campionato. — l.o Cantoni dott. Eoma-gnosi, Brescia ; 2.0 Cozzi ing. Mario, Milano ; 3.0 Yalerin ing. Cesare.

Esercito. — l.o Yignori Gaetano, cap. primo reggimento bersaglieri ; 2.0 Sarti Angelo, carabiniere; 3.o Yinera Carlo, funere sessantesimo fanteria.

Gara Valore e Fortuna. — Campionato. l .o Valerio: 2.o Gonella; 3.o Lancia.

Ripetibili (ufficiali). — l.o Celoria C. Candido ten. Legione reali carabinieri ; 2,o Sciarra Carlo, tenente venticinque-simo fanteria ; 3.0 Posani Dante, venti-seiesimo fanteria.

Borghesi. — l .o Gonella; 2.o Valerio; 3.o Righini.

Gara comunale. — l .o Parato avv. Carlo ; 2.0 Bona ing. Alcide ; 3.o Vercellona Carlo.

Rivoltella. — l.o Gonella; 2.o Valerio; 3.0 Cerutti.

Concorso universitario. — Bandiera d'o-nore Scuola d'applicazione ingegneri.

Rappresentanze. — Lo Tedeschi Moise ; 2.o Erba Pietro; 3.0 Candiani Carlo.

GARA DI TIRO A TORINO. - Nello stand della Scietà dilettanti tiro a volo ha avuto luogo ieri il seguente tiro alla tortora :

Tiro generale. — l .o Agostini prof. Ce-sare; 2.o Mazzucchi Francesco; 3.0 diviso fra Teppa Angelo e Ulrich Mario.

Segui poi una poule, che ebbe l'esito VII R I E seguente :

l .o e 2.o diviso fra Agostini avv. Bruno e Agostini prof. Cesare, con 8/8; 3.0 Fa-letti Angelo con 7/8.

GINNASTICA LA FESTA FEDERALE DI ZURIGO

E L' « ANDREA DORIA ». — Alla festa federale di Zurigo, che sarà la più im-portante delle fin qui tenute nella Sviz-zera, parteciperà la Società « Andrea Doria » di Genova con. 24 campioni.

Alla festa sono inscritte 387 Società con oltre 7000 ginnasti.

LA GRANDE FESTA GINNASTICA DI VENEZIA. — Al Lido ebbero luogo importantissime gare ginnastiche.

Campionato del calcio: 1. « Criket », di Milano; 2. « Società del calcio », di Vicenza.

Campionato del tamburello : 1. « Gin-nastica », di Torino; 2. « Mediolanum ».

Campionato della palla vibrata(Coppa di Venezia) — Dieci Società concorrenti. La « Reyer » batte la «Mediolanum » e 1' « Umberto », di Vicenza.

Campionato della palla vibrata (Coppa Cinque Giornate) — L' « Umberto », di Vicenza, batte la « Mediolanum » e la « Reyer ».

ATLETICA

LA MOSTRA CANINA A PAVIA. -Ecco la premiazione della riuscitissima Esposizione canina.

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Si è dato al professionismo un eccellente atleta, il sig. Guglielmo ROssner di Chem-nitz, socio del II Club Atle-tico di colà.

Nacque ad Hof in Baviera, nell'ottobre 1875. E' alto m. 1,65; pesa (nudo) kg. 88; to-race m. 1,09-1,15; collo cen-timetri 45; bicipite cm. 44,5; avambraccio cm. 89; polso cm. 33; cintura cm 89; coscia

cm. 70 ; garretto cm. 44. Nei diversi concorsi a

cui prese parte il Ròss-ner eseguì i seguenti esercizi : A due mani di slancio kg. 152,5; a due mani lento kg. 125 due volte con passaggio netto e kg. 130 una volta pure con passaggio netto; di piegata ad un braccio kg. 125 una volta e kg. 110 tre volte; di strappò colla mano destra kg. 82,5 e col sinistro kg. 70.

Ferri, di Piacenza. Perpointers: Anel-li, di Pavia; Pielli,

® di Valenza ; Pre-.vosti, di Milano; Giulietti, di Pavia;

• Cassinera, di Ales-sandria. Per set-

ters : Beretta, di Milano; Pollacci,

"[•SORGENTE: ANGELICA) diPavia ; Livraga, ACQUA MINERALE DATAVO:/, d i C a r b o n a r a T i -

cino; Quadrelli e Centolanzi, di Milano. Per segugi: Arcelazzi, di Canzo; Rizzi, di Battuda. Per bassott': Dott. Quaiotti, di Mantova. Per terriers : Gabrini, di Marzana. e Ticozzi, di Marcignage. Per dauesi: Riva, di Pavia; Galliani e Scotti, di Milano; Panico, di Casteggio. Per cani di San Bernardo: Wilmart, di Mi-lano. Per barboni: Costa e Ferrara, di Pavia; Samaden, di Milano. Per buldogs: Callegari, di Milano ; Mantovani, di Pavia. Per levrieri; Ciboldi, di Cremona. Per piccoli terriere: Castiglione, di Mi-lano. Per bracchi poinlers : Moretti, di Pavia. Per cani di Terranova: Necchi, di Pavia.

SM2LISMO ~ G A R E CICLISTICHE A MONZA. — Splendidamente riuscirono le gare in-dette dal nuovo e già fiorente « Eden Club Veloce ».

Gara di velocità, (metri 3000). Prima batteria: 1. Rossignoli ; 2. a ruota Fri-gerio. — N. P. Mondellini Santamaria.

Seconda batteria: 1. Garanzini, a ruota Viganò. — N. P. Bassani Espoir, Basile.

Decisiva Gara splendida, lotta emozio-nale: Rossignoli, di Pavia, passa negli ultimi metri e taglia il traguardo primo applauditissimo ; 2. a ruota Viganò, di Monza ; 3. Prigerio, a ruota ; 4. Garan-zini, a cui scoppia le gomme.

Interessante riuscì la gara di resi-stenza, km. 21, giri 7 del Roundeau; par-tenti 19.

Il fortissimo gruppo procede compatto, serrato, a circa quattrocento metri dal traguardo: causa uno scarto d'un corri-dore cadono in fasuo Meroni, Prigerio, Viganoni, Descacciati, Patma ed altri.

Frattanto il gruppo di testa procede fortissimo, iniziata la volata da Garan-zini, Rossignoli lo passa velocemente ed arriva, accolto da fragorosi applausi,

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impedire la sfuggita dell'aria dalle gomme perforate. Garanzia asso-luta delle gomme. Chiedere listino: E. Balbi, Torino, Piazza Castello, 18.

primo al traguardo: lo segue Garanzini, di Milano; 3. Bassani, di Milano; 4. San-tamaria, di Monza, indi Tornaghi, Ba-sile, Mondellinij Nelli e tutti i caduti, nel tempo massimo.

Uuitamente a queste corse ciclistiche ebbe luogo una podistica.

Sul percorso di metri 1300. Arrivo : 1. Mammola, 3' 27" di U. S. M. ;

2. Cazzolani; 3. Erba; 4. Mariani; 5. Sca-laffa; 6. Barzaccbi. YACHTING

LA COPPA DEL CLUB NAUTICO FOCE. — Sedici furono i concorrenti a questa gara, che si svolse su un percorso di 9 miglia, giunsero :

1. Sander, di Centurini ; 2. Enrichetta, di Frassinetti; 3. Primula, di De Marini.

Corrispondenza Como. P. Piccioni. Grazie, ma troppo

tardi. Già pubblicammo i risultati. — Quarto d'Asti. D. Remondino. I suoi ideali sono i nostri, lo scopo è comune, ben giusto quindi che associamo il mezzo. Il nostro giornale le accorda ben volon-tieri l'ospitalità richiesta. — Palermo. Maggiore Rattazzi. Grazie ottima me-moria. Pubblicherò ben volontieri. — Roma. S. Dobelli. Stabbene. Mandi l'a-desione al Cenisio e prenderemo occa-sione da questo per pubblicare.

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PARIGI - MADRID

Successo di marcia regolare -w® Le Vetture

arrivarono nella prima tappa a Bordeaux nell'ordine seguente: 2 ° B A R R A S - H E M E R Y - 7 ° E D M O N D - 8 ° S I N C H O L L E - 9 ° O S M O N D

5 Vetture classificate fra i primi 10 arrivati La Coppa dell'Alcool fu vinta ugualmente da BARRAS

Come nella Parigi-Vienna e Parigi-Berlino, anche nella Parigi-Madrid le Darracq dimo-strarono la loro superiorità e la loro marcia regolare. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Agente generale per l'Italia: E . W e H R H E I M - Via Silvio Pellico, « T O R I N O

1 La COPPA D'ARENBERG

i I

f è stata vinta da RlGOLLY sulla sua vettura di 110 | g o b r o n B R i i v i ^ i É munita di Pneumatici

CONTINENTAL | Dell'equipe vittoriosa, di 7 vetture leggere o vetturette | A Ader, 5 erano munite di Pneumatici CONTINENTAL. I

W W W V V

3 seguenti corridori arrivarono splendidamente a bordeaux: É Jarrot (G. Y. de Dietrich), Rougier (Y. Turcat Méry), Page (V. L. Décauville), Max (Mercedes), T e s t e (Y. Panhard-Levassor), i

p du Gast (G, Y, de Diétrich) , Sommier (Vetturetta Ader) , K o e c h l i n (G. Y. Gobron Bri l l ié ) , Duray (G. Y. Gobron P (de Diétrich) , Quinzeaux (Y. L, Ader) , Stephen Ribes (Panhard-Levassor),

P tutti con Orossi Pneumatici

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P Gastaux (Y. Mercedes), Koehler (G. Y. Mercedes), Braun (Y. Mercedes), Langlois (G. Y. Panhard-Levassor), Valentin (Y. L. Ader) , p P Hiéronymus (G. Y. Mercedes), Degrais (G. Y. Mercedes), Turi» (G. Y. Panhard-Levassor), Vilaln (Vetturetta Prunel) , Signora p

a Bri l l ié ) , Lafont É

i

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P a r i 8 = M a d r i d (VEIiOCITÀ)

Alla la Tappa: B O R D E A U X arrivarono: I . GABRIEL, M6RS 9. Salleron, Jtfors 4 . Warden, Jtfercedes 5 . De-Crawhez, panhard » . Voigt, C. g. V. 8 . A. Fournier, Jtfors

1 0 . Mouter, de-piétrich 1 1 . Jenatzy, Jilercedes 4 3 . Le Blond, Serpollet 1 4 . Berteaux, panhard

1. L. RENAULT, Renault 3 . Barras, parracq 4. Hemery, 5 . Pellisson, J)e pion pouton 4 . Edmond, parracq

9. BARRILLIER, Richard 3 . Wagner, Parracq 4. Combier, Richard 5 . Holley, pe pion pouton 6. Legras, Passy-Thellier

Vetture Pesanti 1 5 . Augières, jYìors 1©. Ghanliaud, Serpollet 1 » . Lavergne, JYìors 9 9. De Gaters, jYìercedes « 3 . Lamberjach, panhard 9 4 . Guders, pipe £ 5 . De Brou, de-piétrich 94. Van de Poéle, pipe 99. Giraud, C. Q. V. 3 © . Gavaris, panhard

Vetture Leggere Sincholie, parracq

» . (òsmont, I O . Bardin. pe pion pouton 9 9. Simon, jìder 1 4 . Ghenu, Chenu

Vetturette 8 . Birnbaum, Jìder

1 0 . V llemain, parracq 1 1 . Weisser, pe pion pouton 1 3 . Corre, Corre 9 4. D'Houdeauville, passy-T.

Motociclette

3 1 . Gharron, C. g. V. 3 » . D'Udekem, Serpollet 3 5 . Durand, JYìors 3 6 . Van der Eyden, panhard

(Òllivier, Serpollet Gaillois, Gomiot, C. g. V. Gasté, Jìutomotrice Amblard, JYìors Libie e Rulot, Serpollet

1 5 . Loste, C. g. V. 1 6 . Vessin, Jìuto-jYìotobloc 1 8 . Storero, f . J . Jì. T. 1 » . Dombret, Jìuto-JYìotobloc

Persan, Corre

1 6 . Maillard, Richard 94. Aaron, Corre 1 8 . Lebertre, pe pion pouton 3 0 . De Boisse, pe poisse

Dupeux, penis-pe poisse Gollignon, pe pion pouton

1. BOUQUET, Werner Arnolt, Werner — Maillard, Werner

Il miglior tempo è ottenuto da G A B R I E L (Mura M o r s ) , che effettuò il percorso Parigi-Bordeaux (552 Km.) in ore 5 IR', sorpassando per la prima volta una velocità media di

1 0 5 K M . A L L ' O R A t i t t t i c o t i P N E U M A T I C I

Alle inutili réclames a cui i nostri concorrenti hanno ricorso per dimostrare cose contrarie al vero, noi rispondiamo coi fatti :

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PONZO GIOVANNI, Gerente responsabile. . , R. J ; . R „ „ : „ „ La Stampa Sportiva viene stampata nella tipografia Roux e Viarengo con oaratteri e fre"i della Ditta Nebiolo e Comp. di 1 ormo

e con inchiostro della Casa Michael Huber di Monaco (Baviera) Milano.