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Aimo IX. Il TOKINO, 2 gennaio 1910. N. 1 * . ÌS^ . Ippica - Atletica - Scherma Ginnastlea - Caeeia - Tiri - Podismo Giuochi Sportivi » Varietà ' Automobilismo - Ciclismo Alpinismo - Arsostatiea Nuoto ~ Canottaggio - Vashting « U^S A SVJ » SPORTIVA £sce ogni domenica in 20 pagine illustrate. (Conto corrente eolla Posta;. £ DIRETTORE: GUSTAVO VERONA ABBOfiAlVIEttTI A n n o L. 5 - E s t e r o J,. (> Italia e e n t . 10 I . _ . . _ jg ! Arretrato >nt. 15 Un N u m e r o j [ £ » « „ ' DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE TORNO - Via T) avide Berto!otti, 3 - TORINO THUBPONO 11-86 INSERZIONI Per trattative rivolgersi presse l'Amministrazione del Giornale iiniHiuiiiiliiuiiuniuiiniuiiim ..inniiiiiiiiiiiiiinimiiiiiini. .ini Tti stilili 111 sii 1111 iii i ii iii asriisisissiisr 11 iiu laiaaatitiii sii sii sii iti iti i si 11 ssissiissiiiisisisi imi! ni ••smuirrsiii ••urlisi •• snimiin niininaiiniininilill unii >si«ianfni>>sinniafiaasaainiìì Le più fotti lami della scherma italiana s'incontrarono giorni sono a Torino in cortese Accademia. Nel centro: 11 mancino F. Filrstin un «corpo-a-corpo» con Lancia di Brolo. — In alto: a sinistra Luigi Golombetti, a destra Lancia di Brolo. In basso: a sinistra f. Fflrst. | destra Mangiarotti. (Fot. Schemboche - Torino).

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Le più fotti lami della scherma italiana s'incontrarono giorni sono a Torino in cortese Accademia.

Nel centro: 11 mancino F. Fi lrs t in un « c o r p o - a - c o r p o » con Lancia di Brolo. — In alto: a sinistra Luigi Golombetti, a destra Lancia di Brolo. In b a s s o : a sinistra f . Fflrst. | d e s t r a Mangiarotti. (Fot. Schemboche - Torino).

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LA STAMPA SFOLTIVA

1910

Sa Stampa Sportiva

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a g l i amic i e lettori.

Il nostro giornale, entrando nel nono suo anno di vita, non può far meglio che ricordare il suo passato come arra del presente ed avvenire suo programma di onesta laboriosità giornalistica e di ognor giovanile passionalità sportiva, ./5S

Nata quando lo sport in Italia era ancor for-mula vieta., o press'a poco, la Stampa Spor t iva si fece subito banditrice di riunioni sportive che, come la I* Esposizione In ternazionale d 'Automo-bili, il Raid Ippico In te rnaz iona le , il Carosello ciclistico in costume, ecc., diedero il segnale del risveglio nelle masse sportive d'Italie. Seguirono quindi altre grandiose iniziative nel campo degli sporte più in voga, come l'ormai classico match di canot taggio P i emon te Lombard ia , il Oross-Conn t iy ciclo-podistico del 1907. eh riunì una

fai unge di concorrenti come nessun' altra organiz-zazione noti vantare prima di allora; ili e poi l i ' IO'i leo In te rnaz iona le di fuor-hall, che valsero a richiamare, dietro l'assillo di premi ricchissimi, per la prima volta in Italia, e simultaneamente, for-tissime squadre di Germania, di Francia, Sviz-zera ed Inghilterra; ed infine, lasciando le orga-nizzazioni minori, il '£• m e o Borciofilò, che questo anno t'u brillante coronamento alle nostre ini-ziative.

Con. questo passato di lavoro, con le migliorìe continuamente apportate, con la giusta rinomanza e la popolarità che la S tamoa Sportiva oggi gode, noni necessario spend-r parole soverchie per pero-rare la diffusione del nostro giornale tra le folle sportive.

Una R vista che come la nostra può vantare l'accolta dei più brillanti articolisti e dei migliori fotografi che in Italia e all'estero possono colla-borare ad una sollecita illustrazione dei più grandi avvenimenti sportivi, non può mancare di essere la lettura preterita ed immancabile di ogni sport sman e di quanti, anche solo saltuariamente, sono tra-volti dall'entusiasmo che lo sport suscita più di cent'oltre manifestazioni della vita sociale, la po-litica compresa !

Pertanto, nel ringraziare le mille e mille per-sone che ci furono costanti di appoggio, solleci-tiamo, chi ancora «o« coitosi e che di nome la nostra Rirista, a consultarla de visu, nella lusinga che il giudizio critico ci sia favorevole.

L e nostre s u c c u r s s l i .

7la un mese abbiamo stabilito in Milano una succursale della nostra Redazione con sede in Corso Porta Nuora, 40. Il nostro ottimo corri-spondente milanese Mario Fumagalli, che è pure incaricato del sei vizio sportivo del grande quoti-diano La Stampa, resta rappresentante ufficiale dei due giornali di Torino.

Avvertiamo quindi tutte le società sportive di Milano a non voler riconoscere altri corrispondenti e ad inviare alla Redazione Milanese ogni comu-

nicazione che credessero rendere puhb giornali.

La Redazione Milanese a mezzo fe]| mente in comunicazione con la Stampa Spor t iva .

L'illustrazione di tutti gli avvenil della Capitale Lombarda rimane affidi fotografi A. Foli, Felloni, Fiorilli, tage e Valli.

Da oggi abbiamo stabilito una Red\ Veneto a Verona, dandone la direzio 1 Giuseppe Galletti.

La Reda zio ne è sita in Via S. Nic<\ fono n. 378.

A Roma la nostra Redazione succutf sotto la direzione dell'ottimo collega in Via Modena, 37.

I nostri i l

Anche per il 1910 ci siamo assicur ziosa collaborazione dei migliori artisti1

A testimoniare meglio la nostra gratit i signori fotografi che collaborano u nostra Rivista la più completa e più straziane degli avvenimenti d'Italia e abbiamo deciso di assegnare ai seguenti una grande medaglia d'argento con e del giornale: Aosta. — Brocherel . Cuneo. — Garaffi. Firenze. — Allemanni - For t in i . Genova. — Rota - T r a v e r s o - Bott ino

Oanepa. Intra, z- Ceret t i . Mantova. — Bertoli - Vall i . Milano. — A. Foli - Bulloni - Luca e C

Fiori l l i - Pho to -Répor tage - Valli . Modena. —- Orlandini . Napoli. — Bozza - D'Agostino, - Bayon. New-York. — Maniscalco. ' .„ L Nizza. — Brune t t i . Palermo. — Lo Cascio. Roma — Collari - Sbisà - Lucches i - Ramo

Debbi - Abeniacar - Veccia - Menasci -pe t t in i .

Stresa. — Grisoni. Torino. — Società Ambros io e C. - Cav. Zopp,

Onegìia - Schemboche .

il nostro p r o g r a m m a sportiv

Poche, ma importantissime, saranno le manifest" zioni sportive bandite dal nostro giornale nel 191 e cioè il torneo internazionale di foot ball, il toni bo'ciofilo, il primo campionato nazionale cicl podistico dei giornalisti, il primo grandioso cai pionato militare nazionale di marcia.

Fin d'ora possiamo dire che queste manifest zioni riusciranno grandiose sia per i numerosi ricchi premi di cui saranno dotate, sia per l'a poggio che ad esse daranno le più competenti pel sonalità di ogni singolo sport.

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m L A S T A M I ' A S T O L T I VA

L FOTOGRAFIE DEL PUBBLICO La nuova iniziativa del nostro giornale

Co gennaio 1910 il nostro giornale inau-gura' rubrica fotografica aperta al pubblico, una iborazione libera a tutti i possessori d'un mod apparecchio fotografico.

Amo deciso di dedicare settimanalmente una''na intera del nostro giornale a tutti gli spoicn fotografi,, fissando una equa retribu-zi01' loro lavoro.

Jgetti, purché attinentisi a qualche ramo d* spogossono essere vaniscimi. Da un originale acrismo durante una partita di foot-bal), ad un cane in ferma in una battuta di caccia ; da* veduta di ciclisti in corsa abbordanti un pofiì rifornimento, ad un bel soggetto equestre in salto della siepe ; dalle manovre a bordo di uncht, ad una gymkana automobilistica ; da

l

ritratti dei due collaboratori che ci furono più assidui durante i tre precedenti mesi.

Il formato delle fotografie è lasciato libero nella scelta ; le positive dovranno venir stampate possi-bilmente su carta celloidina lucida (mai in tono seppia, rossastro), oppure su carta al bromuro, lu-cida o matta).

L'importo delle fotografie pubblicate verrà li-quidato ogni fine mese a ciascun concorrente in base alle fotografie che vennero ritenute degne di pubblicazione.

Certi con questa novella iniziativa di aver dato modo a tanti giovani amici nostri e dilettanti fo-tografi di trarsi dall'ombra ed imporsi all'ammi-razione della gran massa dei nostri lettori, apriamo la pagina alle Fotograf ie del pubblico.

fotografi un suggerimento : di dedicare le loro cure artistiche a degli sporte che in questi mesi d'in-verno più d'ogni altro si praticano, offrendo inoltre facile motivo a dei quadretti originali. Vogliamo dire del foot-ball, del pattinaggio e dello sky.

Abbiamo pubblicato qualche volta delle fotografie francesi di impressionanti acrobatismi durante una partita di foot ball. Perchè non ci sarà possibile averne di simili dai fotografi italiani ?

Questo che diamo è uno spunto come un altro. Tentino gli ornici nostri, chè siam sicuri con un po' di pazienza vi riusciranno.

Pertanto, in questa nostra pagina, offriamo un un altro esempio di fotografia sportiva, oltremodo suggestiva.

Ùn areostato, dopo una perigliosa navigazione, non ha più zavorra e sta per scendere inesorabil-mente fra i marosi del mare in burrasca. Una nave l'ha visto da lungi, e l'ha scortato, apprestandosi al salvataggio degli arditi areonauti.

Non è impressionante il quadro ? B non è degno di ogni ammirazione quel fotografo che con rara presenza di spirito riesce a fermare su di una

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Il drammatico salvataggio di un areonauta in alto mare durante una burrasca.

un soggetto d'areonautica ad una evoluzione di pattinaggio ; dalla scalata ad un massiccio alpino alla gita turistica, mille sono le movimentazioni originali ed interessanti che possono essere sog-getto, per un fotografo di gusto, d'una bella istan-tanea.

Quello che noi chiediamo ai concorrenti è la genialità, l'originalità della fotografia. Il luogo comune sarà da noi scartato perchè non consono allo spirito della nuova rubrica.

Le fotografie del pubblico non dovranno venir corredate da alcun articolo spiegativo, ma solo da una breve dicitura. Se riguardassero qualche grande avvenimento domenicale di attualità, dovranno pervenirci entro il lunedì successivo — tempo utile per la pubblicazione.

Se il soggetto è generico, qualunque giorno della settimana è buono per l'invio al nostro giornale.

Le fotografie pubblicate verranno compensate in L. 3 ciascuna; quelle poi che, esorbitando per la loro importanza d'attualità, dalla rubrica, saranno passibili di ingrandimento e riproducibili nella nostra prima pagina, verranno compensate in L. 5.

Alla fine d'ogni trimestre pubblicheremo poi i

Benché la nostra rubrica non intendessimo aprirla agli amici fotografi che col prossimo numero, tutta-via nei numeri passati, per esemplificare il concetto informatore della nostra novella iniziativa, abbiamo creduto bene pubblicare alcune fotografie che en-travano perfettamente nell' ambito della nostra idea. Così riproducemmo le interessantissime istan-tanee degli artiglieri manovranti con tutta disin-voltura i cannoni da campagna, così pubblicammo l'originale fotografia del nostro assiduo sig. Bozza di Napoli, raffigurante un cavallo montato alla soalata d'un erta gradinata.

Certo l'attuale stagione non è la più indicata a fornirci una rubrica settimanalmente nutrita di fotografie del pubblico, ma prevediamo, appena le condizioni di luce saranno migliori, che le istan-tanee originali ci giungeranno d'ogni parte in gran-copia, e he da parte nostra non vi sarà allora altra di ,coltà che nella scelta delle migliori.

Data quindi la stagione parca di avvenimenti sportivi, e ben difficile di giornate radiose, utili a sfruttare il nostro appello, noi rivolgiamo ai nostri

lastra fotografica i particolari di così drammatica avventura sportiva ?

Non spendiamo quindi altre parole per indicare ai nostri futuri collaboratori dei soggetti di foto-grafie movimentate, e attendiamo silenti che il nostro incentivo dia i desiderati frutti.

La Stampa Sportiva.

CORRISPONDENZA

Brighton. F. A. — Grazie del pensiero genti le . Tal i i l lustrazioni non si possono riprodurre.

Bologna. « Sempre Avant i >. — Appena potremo vi favoriremo.

Firenze. I. C. — A giorni , Sono in corso di stampa. Ricambio auguri i . V. G.

Mimo. Fumagal l i . — Idem. Roma. Collari. — Idem. Firenze. A l l emanni . — Idem. Bologna. Hector. — Scusate il r i tardo involontario.

Lunedi avrete tutto. Grazie. Napoli. M. Scibell i . — Grazie. Veda a pag. 10-11.

» T O N I C O - D I G E S T I V O G A R E G G I A C O L L A C H A R T R E U S E

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LA ST ' -LA STAMPA SPORTIVA

Il collega Magno ed Anzani dinanzi al motore col qua'e Blériot attraverso la Manica

(Fot. Belloni - Milano).

Cosa fanno i nostri aviatori Il 1909 è spira to da 48 ore e lo si può scrivere

fra le da te tr ionfali del progresso sportivo. L ' av i az ione ha interessato più volte le masse

del pubbl ico cosmopolita delle grandi capitali d 'Europa , lia da to a noi l'occasione di presentare ai le t tor i delle riuscitissime istantanee riprodu-centi i migliori momenti dei più noti aviatori. Così la Manica è stata attraversata nel 1909 per la p r ima volta con un areoplano, ed una simile macchina è passata pure sopra la Torre Eiffel.

Queste due performances, dovute a due cam-pioni f rances i , Blériot o Lambert , ci dicono tut to 10 s t raordinar io progresso che si ò fat to in ma-teria di areoplani nel periodo di 12 mesi.

In Franc ia si ebbe il maggior numero di prove di aviazione ; in Italia registrammo una sola riu-nione, quella di Brescia, ma riuscita benissimo. Gli aviator i italiani, è vero, non sono ancora numerosi , ma se ne contano già di valenti come 11 Calderara, il Ponzelli, il barone Leonino Da Zara.

I l 1910 ce ne farà conoscere parecchi altri .

Così pure quest ' anno ammireremo nel volo le nuove macchine dei nostri studiosi inventori che rispondono ai nomi dell'ing. Miller e del-l'ing. Faccioli.

Essi lavorano alacremente in attesa della pri-mavera, e, secondo le nostre informazioni, vi è da credere che questi due appassionati inventori riusciranno in ogni loro tentativo col migliore successo desiderato.

Si è parlato tanto delle organizzazioni sportive italiane del 1910. Si è det to che nelle organizza-zioni di un circuito aereo sarebbero entrat i in gara Comitati diversi, e cioè quelli di Verona, Ferrara, Genova e Firenze.

Le ultime notizie ci dànno per certa la notizia della rinuncia del Comitato di Firenze, mentre quello di Verona ci assicura una volta di più l'effettuazione della sua progettata settimana di aviazione.

Il Consiglio comunale poche sere or sono ha votato unanime la somma di 100.000 lire per il grande concorso di areoplani e dirigibili da te-nersi nel maggio e giugno del 1910 a Verona.

Ma a Padova non si starà senza gare. I pado-vani, che per merito del loro concittadino barone Leonino I>a Zara, possono oggigiorno offrire agli aviatori il migliore campo forse d'Europa, ci met-teranno assieme pure essi un buon programma.

Intanto su quel campo si svolgono continue prove con gli areoplani Voisin, di cui ha fornito il suo hangar il barone Leonino Da Zara.

L'ing. Thouvenot segue ogni movimento degli aviatori che colà convengono, e da qualche tempo si trova sul campo sperimentale di Padova.

Il Da Zara vola ogni giorno più, e sta col Ponzelli divenendo un forte rivale dei campioni transalpini.

Ha applicato un motore Bebus all 'areoplano Voisin, di recente acquisto, e vola sotto il con-trollo del Thouvenot.

A Torino ci si agita pure in favore dell'avia-zione. La costituzione ufficiale della grande So-cietà, la più potente d ' I ta l ia , che ha per presidente l'on. Montò, avverrà di questi giorni con l'elezione del Comitato dirett ivo e precisamente con la votazione fissata per le ore 15 del giorno 9 gen-naio nella sede della Pro Torino.

Dalla novella società torinese dobbiamo aspet-tarci qualche cosa di buono, di utile, ed abbiamo ragione di credere che non sarà diversamente. »

* *

All'estero non si dorme. Mentre a Parigi si gettano le basi per una gara Parigi-Bruxelles, in Egitto si pensa pure al volo degli areoplani.

E ' ormai ufficialmente stabilito che il primo Circuito aereo d 'Egit to avrà luogo in Heliopolis, nel prossimo febbraio.

Queste gare d'aviazione godranno sulle prece-denti del privilegio d 'una forma più ufficiale e d 'una maggiore somma di premi: L. it . 200.000;

e si prevede, a ragione, che il spettatori riuscirà imponente, sia per stagione che chiama ogni anno in Eg touristes, sia per il maggior numero bilmente ne verrà a t t ra t to da questo ge;èlj gare suggestive ed impressionanti .

Altri aviatori francesi organizzano in tan conto proprio, nna sett imana d'aviazione al e fors 'anche un'altra in Alessandria, e ancora a Tanta . Però, questi ultimi che dipendono dalla Lega nazionale f aviazione, non hanno alcun l'apporto Club di Francia, che organizza la ciale d'Heiiopolis.

Heliopolis (la cit tà del sole) fu una delle più antiche del Medio Egitto. Noi ne rin già un primo cenno storico nel 5577 a. ìu cui il re Kous la scelse per il culto Muevi (il sole all'occaso). Fu città pei suoi obelischi, pel suo gran tempio d al sole, pel famoso Collegio dei preti, tanto tato dagli antichi filosofi greci, pei suoi palazzi, e per la grande muraglia che si innalzata da Rhamses II . Oggi, di quell 'ai

Il barone Leonino da Zara (a sinistra), assistito dal suo meccanico esamina il motore Rebus, prescelto per l'aeroplano Voisin. (Fot, Pin - Padova).

sima città, non rimangono che poche rovine presso il villaggio Matharia, a circa 11 km. dal Cairo. E' in quei pressi che avranno luogo le prossime gare di aviazione.

Gli areoplani prenderanno il volo dal Circuito aereo d'Heiiopolis, si alzeranno sulle arene del deserto, sui pochi ruder i di uua civiltà morta da secoli.

* * *

La Russia, che non è fra le primissime nazioni che han dato sviluppo all'aviazione, è quella, però, che dimostra il maggior coraggio nel ban-dire dei programmi. Rinunciando alle prove negli areodromi, VAereo-Olub di Pie t roburgo ha deciso una set t imana aviatoria, la cui maggior attrazione sarà una corsa Mosca-Pietroburgo, con tappe nelle città intermedie. Naturalmente, questa prova, di non t roppo facile esecuzione, è dotata di ricchis-simi premi in danaro, da offuscare quelli già cosi ricchi, stabiliti in altri meelings aviatorii .

L'Aviatore.

Sul campo d'aviazione di Padova. — L'areoplano Leonino da Ziro. Dopo il primo volo. — Da destra a sinistra: l'ing. Thouvenot, il noto costruttore degli «Avis»; il signor Leo-

nino Da Zara; il signor Restelli della casa Rebus, costruttore del moUre; il meccanico Iucca che ha seguito il signor Da Zara in tutte le corse automobilistiche. (Fot. Pin - Padova),

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Iv' EX DORANDO

All'uomo che — vincitore d'una delle più grandi competizioni sportive internazionali il non facile entusiasmo anglo-sassone pose sopra un magni-fico piedestallo di gloria — all'uomo che seppe con le sue tr ionfanti gesta oltreoceaniche far mi-rabilmente fremere di legittimo orgoglio la nostra vecchia anima nazionale, ora, nell'ora amarissima della sconfitta, ci sia lecito consacrare gli ultimi inchiostri. Dorando Pietri , campione olimpionico, dopo la sua recente disfatta italica, è stato di nuovo in questi giorni bat tuto a Londra da un certo Gardiner. L'idolo delle folle londinesi, il divo delle folle patrie, quello che un'amabile re-gina, con un simpatico gesto di giustizia ti asse dalle oscure vigilie provinciali alia sfolgorante luce di una indiscutibile notorietà mondiale, è stato demolito rudemente e ricacciato nelle tenebre della sua vita di piccolo e sconosciuto borghese su quelle stesse rive del Tamigi che un giorno seppero i crosci plaudenti di mille mani frene-tiche e l 'urlìo di mille bocche osannanti all'ago-nista adolescente, e tout-court al suo bel nome latino.

La sua piccola e grande istoria voi la sapete : i giornali di tut to il mondo furono un giorno pieni di lui. Ricordiamolo oggi, laconicamente, come si usa dai necrologi esperti . Ignoto garzone di pasticciere, egli, che aveva nel breve e armo-nico corpo un prezioso tesoro di latenti energie, si misurò dapprima con gli amici carpigiani e li vinse, si misurò coi rivali d'Emilia e li vinse, si misurò infine coi più celebrati piè-veloci d ' I ta l ia e n'ebbe facile vittoria.

Andò a Londra, allora, alle Olimpiadi, e vinse anche là, ma ebbe il secondo posto. In America, poi, vinse ancora, vinse sempre.

Intanto in lui avveniva la consueta metamor-fosi di tu t t i i fortunati . Gli entusiasmi yankee lo avevano imbottito di dollari. Dimenticò' le umili origini, tornò in Italia, fra i suoi, che mal rico-nobbero nell 'elegante sportsman, retour d'Amò-rique, il modesto e semplice e dimesso operaio di pochi mesi prima.

Prese moglie. Non forse l 'amore di una donna è il più ambito premio delle umane fatiche ì E' felice, dicevano i giornali.

Errò per l 'Italia f ra l 'universale ammirazione, con la sua donna a fianco, bevendo dolcemente alla gioconda coppa d'amore.

Poi, quando le prime grandi seti furono sazie, 10 riprese l 'amore della gloria. E volle ricorrere. Ahimè! I suoi nemici ebbero facile giuoco: fu vinto, stravinto. Altri s 'ebbe fiori e plausi. Il podista Pietr i vide, con grande (sconsolatezza, fuggire lontano lontano i giorni della vit toria: presentì, forse, che non più il suo piede agile avrebbe calpestato — pr imo! — l e incontaminate polveri della mèta. I suoi idolatri tut tavia spe-rarono ancora, ancora nei miracoli delia sua fibra inesauribile, con la consueta tenacità. Ma ora, da Londra, abbiamo saputo di una sua nuova schiacciante, indiscutibile sconfitta.

Il nostro orgoglio latino, in verità, ne ha sof-ferto alquanto. Ma è l 'eterno gioco della vita co-desto: gli iddii se ne vanno. Ora noi vorremmo che queste nostre scri t ture sonassero conforto al cuore dell 'uomo che dopo aver conosciuto un ineffabile tripudio di gloria, che r imarrà indele-bilmente negli annali sportivi dell 'umanità, ha visto appassire precocemente i! fiore rigoglioso della sua laureata giovinezza e intorpidirsi i mu-scoli metallici, instancabili nel r i tmo isocrono delle interminabili corse e infiacchirsi e arrug-ginirsi quell'energico cuore, che seppe pulsare senza tregua nello sforzo sovrumano come un perfet to meccanismo dinamico in cui na tura abbia profuso tut ta la sua divina genialità. Insomma, 11 Dorando d 'un giorno non esiste più. Esiste, oggi, un ex-Dorando, ambiguo s f ru t ta tore della sua gloria sepolta.

^ L a fama è perigliosa. Penso che il piccolo car-pigiano ne sia stato facimente inebriato nei giorni migliori del suo vittorioso esilio londinese. Ora, come un naufrago alla carcassa del suo naviglio, come nu nobile decaduto all 'araldica del suo bla-sone, egli si aggrappa con suprema angoscia ai suo nome e agli ult imi resti della sua popolarità. La sua popolarità! Quando r ivedremo un tale impressionante fenomeno di entusiasmo collet-t ivo? Io lo conobbi ignoto, ricordo. Sarà un lustro: il suo astro non ancora era sorto. Pie t r i era un giovanetto misereilo e striminzito. Era partito, in una grigia alba autunnale sotto la pioggia, con pochi altri aadaci, per una maratona romana, al cui vincitore sarebbe spettato l ' ambi to titolo di campione d'Italia.

Vidi Dorando quella mat-tina per la prima e forse per l 'ultima volta e conobbi su-bito in lui l'uomo d'eccezione, l'animale superiore. Lo vidi solo, sbiancato in viso, con gli occhi spenti, le membra irrigidite, sofferente, masche-

gliese. Pensai , senza volerlo, al tragico epilogo dell 'antica maratona ateniese e mi parve davvero di rivedere il redi-vivo eroe ellenico, cadente di schianto ai piedi degli austeri àrconti dalla barba fiorita, con sulla bocca, tronco, l 'annunzio gioioso. E pensai anche che forse in quel ragazzetto smilzo e spa-

Un grande rivale di Dorando.

rato di fango, arrancare penosamente con le sue gambette indolenzite verso la pros-sima mèta.

Gli altri erano lontani. Giunse e cadde esanime sull 'erba umida di Villa Bor-

ii'americano Saint Yots.

ruto, di cui ignoravo perfino il nome, oscura rivivesse una di quelle perfet te e infrangibil i macchine umane che la na-tura confonde sempre f ra le infinite rozze forme mediocri e manchevoli con cui

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b Li J.I O i A i a r A & L V XI J- J. r xt.

Coppa Challenge « Sassi », per una gara triennale fra le Società meridionali di foot-ball.

Nella ripresa, al contrario del primo tempo, tennero più spesso l'attacco gli juventini, ma di questa supremazia non seppero avvantaggiare, dato il giuoco disorganico dei pi opri avanti. pTIn complesso, match interessante come movi-mentazione, ma non lodevole come violenza del giuoco, talora esplicata sia da una parte come dall 'altra. Fat to questo che ci ha colpito, specie nei r iguardi dei « Piemonte >>, che sempre ebbe una giusta fama di squadra elegante e leggera nelle sue combinazioni di giuoco.

Degno di menzione è il terzo punto segnato dagli avanti piemontini, con un susseguirsi di passaggi brevi, rasenti il suolo, che nessuna di-fesa avrebbe potuto arrestare. Questo goal fu lavorato da gran campioni, e fu quello che diede la misura della scuola fine di tattica, e decisa di calcio, delle casacche celesti.

Arbitrò il match il signor Lang, non molto severo, nè metieo.oso, ma imparziale e sicuro.

A Genova. Il primo incontro per la Palla Dapples.

Dopo circa otto mesi di silenzio, ecco ripren-dersi la classica contesa per la palla Dapples, il più ambito trofeo di foot ball in Italia. Il merito spetta alla « Spinola », la giovane e promettente squadra genovese che ha coraggiosamente sfidato il « Genoa Club » detentore dell 'argentea palla.

La pelouse di San Gottardo era domenica af-follata da un numeroso pubblico, accoiso ad as-sistere alia interessante parti ta. Terreno pesante.

Il giuoco esplicato da entrambe le squadre fu br i l lantee cavalleresco,ma fin dall ' inizioil« Genoa» lia dimostrato una prevalente superiorità sngli avversari, i quali dovettero impegnarsi a fondo per liberarsi dai persistenti attacchi dei rosso e bleu, acciocché la sconfitta non fosse più disastrosa.

In fa t t i il « Genoa » segna nel primo tempo sette goals ed altri tre ne aggiunge nella ripresa.

La Falla Dapples resta perciò ai rosso e bleu. Referee il noto capitano del « Genoa » signor

Hug the ha arbitrato in modo impareggiabile.

N o t i z i e a f a s c i o . „*„ L'attuale classifica del Campionato Nazio-

nale Prima Categoria. — Ecco la classifica attuale delle squadre partecipanti al Campionato nazio-nale di prima categoria:

1. « Pro Vercel l i»: 6 partite ginocate ; punt i lo (goals all 'attivo 21, al passivo 8).

2. « F.-C. Juventus »: 7 partite ginocate; punti 9 (goals all 'attivo 16, ni passivo 6); e « F. C. In-ternazionale »: 7 parti te giuocate, punti 9 (goals all 'attivo 11, al passivo 11). ^. j il! 3. << Genoa Club »: 5 parti te ginocate; punt i 6 (goals all 'attivo 12, al passivo 9); e « Milan Club »: punti 6 (goals all 'attivo 7, al passivo 9).

4. « F. C. Torino »; 6 parti te giuocate; punt i 6 (goals all 'attivo 17, al passivo 12). La D squadra dell'Andrea Doria. (Fot B ttinn).

e te rna la nos t ra specie. Allora Pietri era uno qualunque ; f ra qualche tempo, quando anchè gli ul t imi echi delle grida festose che coronavano le sue magnif iche prove che segnavano gli estremi l imit i fisiologici della potenzialità e della resi-stenza umana , saranno sopiti e — speriamo — copert i da a l t re grida celebratrici di altri uomini e di a l t re glorie, tornerà ad essere uno qualunque e avrà , unico conforto alla sconsolata anima, il nepen te dei r icordi più belli. La discesa è comin-ciata, pur t roppo , e chi sa delle umane vicende la pu re che quando si è sulla china è facile giun-gere al fondo. Non al t ret tanto facile è invece salire 1

L ' ex Dorando porta ora per il mondo — come sin tenore sfiatato — la decadenza del vero Do-ando. Noi non vorremmo che egli facesse ciò: e

(•ertamente egli non lo farebbe se avesse una • incera coscienza sportiva e se la sete di un po' sii denaro non lo accecasse e non gli permettesse d i speculare così poco sportivamente sull'ancora vivace memoria d 'uno dei più onesti, nobili, sim-patici, spassionati trionfi sportivi di questo nostro ancor giovanet to secolo. La grandezza di Dorando Sa eff imera, nè noi, in fondo, ce ne doliamo gran che. Pe rchè egli dimostra ora, ora che naviga verso quel Brasile, che è una delle più schiette propagin i della nostra latinità, per sf iut tare la r iconoscenza che i piccoli italiani delle fazendaz gli decreta i ono quando egli agitò in testa al ma-uipolo dei competitori accaniti il loro patrio non d iment ica ta le tricolore, di saper troppo facilmente accordare i p iù nobili sentimenti della comune s t i rpe indomabi le con le più volgari esigenze della sna economia domestica ! I grandi, i veri g rand i r inunziano alla lotta quando sanno di non poter vincere . I grandi scompaiono dall'agone, improvvisamente , senza perchè, senza rimpianti, quando vedono pericolare la torre eburnea della loro invincibi l i tà ; non han cuore, essi, di assi-s tere alla propria débàcle, nè di dar triste spet-tacolo del proprio disfacimento.

Ma Io so, lo so, importuni ! Le sterline londi-nesi hanno un sì grazioso suono ! Esercitano una sì s t rana malìa sui nostri elastici caratteri latini !

Ma t u t to l 'oro dei trustaioli della Fif the Avenue, sappilo!, non vale l 'ultima fionda di quell'alloro laziale oude i tuoi fratell i d'Italia, o piccolo Do-rando, augura lmente ti cinsero la fronte, un giorno.. . Valentino Lardi.

Giuoco del Calcio 11 campionato nazionale di 2a categoria.

« C. F . Piemonte » vince « Juventus » 3-1 Le due squadre : F. O.Piemonte: Faroppa; Tagliabile-Peruzzi T. ;

Berardo E.-Simonazzi-Ferrero; Coppa-Berardo F.-Gavinelli- Fresia-Peruzzi S.

F. 0. Juventus: Durante ; Aimone-Nay; Hen-

berger- Mazzonis - Giartosio ; Besozzi -Armano-Maf-fiotti-Mal vano-Valobra.

Arbitro il signor Lang, vice-presidente del F. 0. Torino.

Inizio del giuoco: ore 15. 1" goal: F. O. Piemonte (Fresia), ore 15.35. 2» goal: F. 0. Piemonte (Fresia), ore 15,45. Riposo: ore 15,45 ore 15,55. 3- goal: F. 0. Piemonte (Fresia), ore 16. 10 goal: F. 0. Juventus (Valobra), ore 16,30.

# * »

Un pubb'ico oltre il Bolito numeroso presenziò domenica scorsa questo primo match della se-conda categoria Campionato nazionale.

La giornata, a t ra t t i soleggiata, a t rat t i avvolta in una cortina di nebbia, ottiì tuttavia un campo di giuoco in ottime condizioni.

La <-, Juventus », che temeva questo match sa-rebbe stato il pi imo e l'ultimo «Iella stagione per la sua seconda squadra, aveva sfoderato per l'oc-casione degli ex-'-ampioni di prima squadra, come il Durante, il Nay, l 'Armano, il Malvano e il Besozzi.

11 « Piemonte » presentava pure alcune modi-ficazioni nella sua compagine. Sostituita l'ala si-nistra Valobra (passato alla « Juventus ») con il piccolo e temerario Peruzzi junior, gli aveva messo a mezz'ala il Fresia, ehe giuoiò l 'anno scorso transitoriamente col « F. C. Torino », dono aver iniziata la sua brillante carriera di foot-baller nelle file del « P i e m o n t e » .

Dei piemontini della gloriosa squadra mancava il Cappello D., che probabilmente non giuocherà più. Il suo posto di back destro venne rimpiaz-zato dal Tngliabue. In seconila linea, al centro, troviamo il veloce, elegante e fortissimo calciatore Simonazzi, con alla destra Berardo Enrico, infa-ticabile ed utilissimo alla propria sqnadia, ed a sinistra Ferrerò, calciatore non ancor molto si-curo, un po' instabile, ma corretto.

In goal l ' insuperabile Faroppa. Di passaggio notiamo che quattro degli at tuali

componenti la squadra del « P.emonte », e cioè : Faroppa, Simonazzi, Berardo F. e Fresia, giuo-earono l ' anno scorso nella squadra nazionale che nel nastro Torneo internazionale tanto valente-mente difese i colori italiani.

Passando ad una breve cronaca della part i ta svoltasi al Campo sportivo torinese, diremo elio per tu t ta la durata del match, quantunque il « Piemonte » abbia mantenuta una netta supe-riorità di attacco, tut tavia non ha reso quanto poteva, per nn certo slegamento nella propria difesa. Benissimo il Faroppa, sempre vigile, felino in certe parate sensazionali; assai bene pure il Simonazzi, della difesa, e Fresia, all'attacco, ma deficiente l'insieme delle casacche celesti, cam-pioni italiani 1908 09. N« lla « Juventus » ottime le individualità, c u n e l 'Henberger, il Maffiotti, ma nullo l'insieme e le combinazioni di giuoco. Nel primo tempo i piemontini marcano due goals. Nella ripresa, un goal il « Piemonte » ed uno la « Juventus ». Quindi vittoria del « Piemonte » con 3-1.

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L a s e g r e t e r i a è p r e s s o i l s i g . P e a n i G u g l i e l m o , v i a G a r i b a l d i , 44, T o r i n o .

D o i n e n c a s c o r s a al C a m p o S p o r t i v o s i g i u n c ò u n a p a r t i t a a m i c h e v o l e f r a « J u v e n t u s I I I » e « T o r i n o I I ». V i n s e r o i g r a n a t a c o n 1 goal a z e r o . I n a l t r o c a m o la s q u a d r a juniores d e l « P . C. T o r i n o » s c o n f i s s e la q u a r t a s q u a d r a d e l l a « J u v e n t u s » con 8 goal a 2.

L ' é q u i p e v i n c i t r i c e e r a così coni o s t a : B a i d i ; B e r r à 0 c a z z a : L a n g e r i - M u r t r i - V ' ? o n e ;

M n z i o - D a l m a z z o (cap.)-Mar< l i is io-Chi iua i t G ra . *** A Milano, in un match d ' a l l e n a m e n t o , i l

« Mi lan-Club » sconf i s se l'« Auson ia P.-C. », 4 2. A V e r c e l l i , la « P r o V e r c e l l i I I », v i u s e

l ' « U n i o n e S p o r t i v a M i l a n e s e l i », 2-0.

Una festa d'armi a Torino Lancia di Brolo contro il maestro Colombetti

e 11 mancino Furs t . La scherma in Italia languii e molto. Constatazione

questa ohe non ci fa certo piacere ma eh - dobbiamo tare, anche per rispondere a queeli amici che ogni tanto ci invi tano a ricordare i campioni della glo-riosa scherma ital iana.

Noi vorremmo parlare di loro, ricordare le loro

Il moestro Rodolfi, di Torino.

gesta più frequentemente di quello che facciamo, non solo perchè compito della nostra rivista è quello di riferire di ogni sport, ma perchè la scherma è nno dei mezzi da preferirsi per una buona educazione fisica.

H o detto che la scherma langue da parecchio tempo in tut ta Italia, e non erro nel dire che a Torino, più ancora di fuori, è risentito dalla famigl ia sportiva la mancanza assoluta di feste schermistiche, s iano esse sot to forma di accademie che di tornei.

Da molto tempo, ripeto, non avevamo più i l pia-cere di assistere in Torino ad una serie di assalti veramente interessanti come quelli svolt is i mercoledì scorso nella sala Vincenzo Troya, gent i lmente con-cessa dal l 'Autorità comunale. l i ritorno in Italia del noto maestro Lancia di Brolo e la sua breve sosta nel la nostra c i t tà hanno occasionato la r iusci t iss ima festa di armi di ieri sera. Per essere essa s tata orga-nizzata in poche ore, non poteva riuscire migl iore .

Chi ama quella parte dello sport che è arte, la scherma, non poteva lasciarsi s fuggire l 'occasione di assistere ad nn incontro fi a due grandi maestri di fioretto come Luigi Colombetti e Lancia di B olo e di quest 'ul t imo col più forte mancino degli scher-mitori i tal iani , s ignor Furst . Cosi at torno alla pedana stava riunito un pubblico numeroso, e legante , com-posto di competenti ed ammiratori . A fianco del cav. Guasti , del maestro Candiapi e dell 'avv. B zzino Hi Vercell i , i quali s - s s egnentem-nte diress .ro molto bene gli assalti , s tavano il barone di Sant 'Agabio . il conte Ripa di Meana, il marchese Ferr-ro, '1 conte Rignon, il s ignor Got eland, il cav. Nasi , tutti i maestri mil i tari della guarnig ione di Torino, Ver-cell i , Pinerolo e parecchi ufficiali d'ogni Arma.

Al le ore 21 precise si presentarono sulla pedana il

maestro Viscont i ed il d i l e t tante Bert inett i , entrambi ! di Vercelli . E' questo nn assal to con fioretto, ohe ci j conferma la valent ia e la passione dei due avversari.

I l cav. Guasti inette quindi di fronte il m estro Lancia di Brolo ed il d i l e t tante mancino sig. Furst. Accol t i da grandi applausi , i due schermitori scen-dono in guardia. S iamo di fronte a due figure di perfetti campioni , di s ta tura media, snelli , robusti ed eleganti entrambi. Mentre il maestro rivela una azione poderosa, sobria, velociss ima, il mancino, che , nel campo del d i l e t tant i smo pure rappresenta una delle primissime lame d'Ital ia , ci ha confermato le qualita di fine spadista, sempre corretto, am he di fronte ad avversari come il Lancia di B r lo. Un assalto interessante, in cui il Furst ha attacchi de-cisi, fulminei , mentee il maes t io spiega una difesa magnif ica.

11 Furst, degno a l l ievo di Davol i , oltre essere un valente e fine artista, ci è apparso esempio di cor-rettezza nell 'accusare le botte non valide.

Lunghi applausi sa lu tano i due campioni , ai quali susseguono sulla pedana i maestri Colombetti e Bo-niol i , ag i l i ss imi ed e legant i entrambi. In ogni loro movimento si r iscontra un'az ione idealmente ap-plicata.

Anbiamo quindi il primo assalto con la sciabola fra i due di let tant i B-rt. inetti ed il capitano di ca-valleria P irz ioBiro l i . A questo incontro segue imme; Hiato quello di spada fra i due maestri Lancia di. Brolo e Luigi Colombetti .

S amo di fronte a due vere competenze della scherma ital iana, a due valent iss ime lame: il loro incontro. C ime tutti quelli dei grandi campioni della pedana, dovrebbe riuscire rumoroso, ma non è così, E qui, secondo noi. fu il bello. Spiegare tutta l'ele-ganza dei colpi nell ' irruenza di emett -r l i non è Cosa tanto faci lmente riscontrabile assistendo ad un assalto d cosi forti avv-r-ari . Entrambi riuscirono degni della loro fama, che tanto g l o n f i c , la scherma ital iana in tut to il mondo.

A g l i at tacchi , ai colpi ben atndiati del Colombett i oppose una magnif ica difesa il 1 ancia di Brolo L 'a i t e severa, sapientemente moderata nel maestro torinese baizs subito al l 'occhio esperto del l ' inte l l igente , che intuisce la preparazione, la r isoluzione chiara, evi-dente nella sua seinplic tà ammirabile .

Il Lancia di Brolo, d'altra par'e, ci è apparso uno schermii re di una meccanica varia ed efficace, un paratore ed un tempista potentiss imo.

Magnif ico assalto, dunque, quello offertoci dai due maestri, 1 quali, alla pratica abi l i tà , cong iuugono la scienza teorica di insegnanti fini e provetti .

Ali r > incontro interessante riuscì quello del maestro R dolfi, del 22" regg mento caval leria Catania, col maestro Visconti (sciabola).

Il Rodolfi ebbe momenti fel ic iss imi, confermandoci la -uà fama di o t t imo maestro.

Sulla pedana si presentarono qnindi Furst e Ber-t inett i per un assalto con la spada di combatt imento , assalto p a t i n a t o movimentato , «he procurò ai due avversari unanimi applausi .

Meraviglioso incontro fn poi quello fra il Colom-betti e Msngiarott i , a l l ievo quest 'ul t imo di Lancia di Brolo. Durante questo assalto no i fu registrato un incontro, cosa assai rara f r - spadist i . Fu un'azione fine, ben studiata, eh - piacque molto e suscitò le approvazioni generali .

L'accademia si chiuse con nn incoDt.ro di Lancia di Brolo col maestro Rodolfi (fioretto), ed nn a l tro di B inioli e Inorta (fioretto).

Quest'accademia riuscit issima segnerà, lo speriamo, l ' inizio di altre più importai,t i , che dovranno rinsc re degna preparazione ai match'* internazionali , che la Commissione sportiva dell 'Esposizione del Ì 9 U ha deliberato di bandire per quell'epoca.

Il barone di S. Agabio , i l vero apostolo della scherma torinese, cont inui ad incorsggiare le inizia-t ive dei nostri d i let tant i e maestri .

Al suo autorevole sugger imento noi ci permette-remo di aggiungere sempre l 'appoggio completo, per quanto modesto, del nostro giornale.

G. VERONA.

L ' A b b o n a m e n t o a l l a S t a m p a S p o r t i v a

costa L. 5 a l l ' a n n o .

Il maestro fivani t, di To-ino.

mmm * « i s s e w V b r - . US • -rsmvHrvt*

Il dilettante Bertinetti, di Vercelli.

5. « U n i o n e S r o r t i v a M i l a n e s e »: 6 p a r t i t e g i u o -c a t e ; p u n t i 4 ( g o a l s a l l ' a t t i v o 8, a l p a s s i v o 13).

6. <• A n d r e a D o i i a » ; 4 p a r t i t e g i u n c a t e ; p u n t i 2 (goals a l l ' a t t i v o 4, a l p a s s i v o 10).

7. « A u s o n i a F . C. »: 4 p a r t i t e g i u o c a t e ; p u n t i 2 (goals a l l ' a t t i v o 4, a l p a s s i v o 10).

C o i n è si v e d e d a q u e s t o s p e c c h i e t t o , l a « P r o V e n e i l i » è so lo m i n a c c i a t a d a v i c i n o d a l « F . C. I n t e r n a z i o n a l e » d i M i l a n o , c h e h a g i à b a t t u t o f o r t i s q u a d r e , c h e h a n n o i n ve ce a n c o r a d a i n c o n -t r a r s i co i v e r c e l l e s i , i q u a l i , s e s o c c o m b e n t i , po-t r e b b e i o v e d e r s i p r e s o i l p r i m o p o s t o d a l l ' « I n -t e r n a z i o n a l e ».

L a n o s t r a « J u v e n t u s », q u a n t u n q u e o t t i m a -m e n t e p i a z z a t a , n o n ci p a r e in c o n d i z i o n i d i a s p i r a r e p i ù al p r i m o p o s t o , p e r c h è f e c e u u match n u l l o e t o c c ò u n a s c o n f i t t a d a d u e s q u a d r e , c h e s ia 1' « I n t e r n a z i o n a l e », c h e la « P r o V e r c e l l i » n o n d u r e r a n n o f a t i c a a v i n c e r e . C o m u n q u e , i l c a m p o è a n c o r a a p e r t o p e r le p iazze d ' o n o r e .

E ' n o t o c o m e qu< s t ' a n n o d a l l ' u n i c o c a m p i o n a t o d i p r i m a c a t e g o r i a , c h e v e n n e i n s t i f u i t o , finitele g a r e , v e r r à p r o c l a m a t o c a m p i o n e i t a l i a n o il C l u b m e g l i o c l a s s i f i c a t o f r a le s q u a d r e p u r e i t a l i a n e , e c a m p i o n e a s s o l u t o il C l u b m e g l i o c l a s s i f i c a t o f r a l e s q u a d r e s p u r i e i n t e r n a z i o n a l i e q u e l l e p u r e .

Q u i n d i , s e b b e n e , c o m e a b b i a m o d e t t o , le s q u a d r e c h e h a n n o m a g g o r p r o b a b i l i t à d i v i n c e r e i l C a m -p i o n a t o s i a n o la « P r o V e r c e l l i » e I ' « I n t e r n a z i o -n a l e », t u t t a v i a v i v i s s i m a s a r à a n c o r a l a l o i t a p e r il p r i m o p o s t o a s s o l u t o d i c l a s s i f i ca g e n e r a l e .

D o m e n i c a 26 c o r r . n o n si g i i io a i o n o matches d i C a m p i o n a t o d i p r i m a c a t e g o r i a i n n e s s u n a c i t t à d ' I t a l i a . V e r r a n n o i n v e c e r i p r e s i o g g i 2 g e n -n a i o .

„*„ La Coppa Excelsior. — A Bie l l a , p r e s e n t e u n n u m e r o s o p u b b l i c o , si s o n o i n c o n t r a t e l e s q u a d r e de l « C l u b S p o r t V e l o c e s » e de l C i r co lo « E x e l s i o r » . L a p a r t i t a f u a c c a n i t i s s i m a , m a i veloces d i m o s t r a r o n o u n a n e t t a s u p e r i o r i t à s u g l i a v v e r s a r i . 11 p r i m o goal f u s e g n a t o d a l t e r z i n o M a g n a n i , d a m e t à c a m p o ; il s e c o n d o e i l t e r z o d a C e r n u t i ; il q u a r t o d a B u s i n c a n o . N e l l a r i p r e s a il q u i n t o goal è s e g n a t o d a B u s a n c a n o , il si-sto d a C e r n i t i , il s e t t i m o d a Busanca-no , l ' o t t a v o d a g l i a v v e r s a r i s t e s s i . T o t a l e : 8 goals p e r i veloces e z e r o d a g l i excelsiores.

D i q u e s t i g i o r n i s o n o p a s s a t e t r a t t a t i v e f r a la « J u v e n t u s » d i T o r i n o , la « P r o V e r c e l l i » e l '« U n i o n e S p o r t i v a M i l a n e s e » p e r c o m b i n a r e u n a g i o r n a t a d i matches, c h e s a r à p r o b a b i l m e n t e l ' E p i f a n i a , f a i v e t e r a n i g i u o c a t o r i d e l c a l c i o d i l l e t r e S o c i e t à i n p a r o l a .

S a r à u n a v v e u i m e n i o i n t e r e s s a n t i s s i m o e s i m -p a t i c o r i v e d e r e in c a m p o le v e c c h i e g l o r i e d e l F o n t - C l u b I t a l i a n o , i m a e s t r i e p r e c u r s o r i d e l -l ' a t t u a l e g e n e r a z i o n e .

„** I l « F . -C. T o r i n o » h a a v u t a d a l M u n i c i p i o la c o n c e s s i o n e d i n n b e l l i s s i m o c a m p o d i g i u o c o r e l l a n o s t r a v e c c h i a P i a z z a d ' A r m i , p r e s s o la fe r -r o v i a . I n q u i n d i c i g i o r n i v e r r à c i n t a t o e s a r à p r o n t o p e r l a fine d i g e n n a i o . L ' i n a u g u r a z i o n e a v r à p r o b a b i l m e n t e l u o g o c o n u n match p e r l a Palla d'oro M o è t e C h a m l o n , d i c u i la « F . I . G . C . » h a f a t t o p e r v e n i r e , g i o r n i s o n o , l ' a p p r o v a z i o n e .

E c c o , p e r t a n t o , la c o m p o s i z i o n e d e l l a n u o v a P r e s i d e n z a d e l « F . -C . T o r i n o », e l e t t a i n a s -s e m b l e a g e n e r a l e d e i s o c i :

P r e s i d e n t e : d o t t o r p r o f . G i o v a n n i S e c o n d i : v i c e - p r e s i d e n t e : L a n g ; s e g r e t a r i o : P e a n i G. ; c a s s i e r e : D e - F e r n e x ; v i c e - c a s s i e r e : M o r e l l i d i P o p o l o ; c o n s i g l i e r i : d o t t o r Q u a d r o n e , c a v . F o r t i , a w . M e d i c i , V a r e t t o , V i a l e , D c b e r n a r d i , c a p i t a n o B o l l i n g e r .

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L e m i g l i o r i b a c c h i n e d a t u r i a m o

d i « a r c a m o n d i a l i

l o o l e t à A n o n i m a J®. B I A N C H I - M I L A N O .

CICLISTI! BIANCHI

Allenamenti invernali. — Darragon, il celebre stayer è un appassionato seguace dello sport del Boxing-ball,

4?ueJ c f j e s i f a c f b i O e m o

Le ta rgo s p o r t i v o ?

Nei r iguardi dell 'attività sportiva i mesi d'in-verno potrebbero paragonarsi alle ore della gior-na ta dedicate al sonno.

In a l t r i termini : dovrebbero essere i mesi di un riposo ristoratore dopo le fatiche sopportate nelle stagioni sature di manifestazioni sportive.

D ' inverno infatti , solitamente, l 'ambiente spor-tivo riposa dalla sua attività fisiologica, prende fiato, come si suol dire, mentre la sua rappresen-tanza, diremo così, intellettuale, subentra con un lavoro di consolidamento delle istituzioni sportive, d iscutendone le pecche apparse all 'atto pratico, proponendone rimedi, escogitando — specie in I tal ia , patr ia di tu t te le leggi, regina di tut t i i regolament i — nuove classificazioni legali che in a l t r e t t an t e stampiglie dovranno vivisezionare,

col visto dell'immancabile bollo a secco, tut te le qualità palesi e d'intenzione del fu turo concorrente alle gare spor-tive...

Si bizantineggia, in materia di ci-clismo, su quali siano gli estremi perchè un corridore dilettante possa conside-rarsi professionista.

Ci si agita — la parola è comiziale, ma qui calza benissimo — su di un nuovo regolamento restrittivo sulla cir-colazione delle automobili. I patres coii-scripti del Senato italiano ponzano, fra il panettone di Capodanno ed il regalo ai nipotini, od all 'amante — a seconda del romanticismo del proprio tempera-mento — ad uno sgravio, non dell'a-mante, ma della tassa sulle biciclette.

Passando ad un ordine meno ele-vato di persone, e ad argomenti più regionali, dirò che è ancora d'inverno che si fondano i nuovi CJubs, che se ne seppelliscono altri, che si dà la caccia ai campioni d'una Società disposta a trattarli meglio di quella disertata, che si compie insomma tut to quel lavorìo — più speculativo che sportista — di rinvigorimento delle proprie file, di alle-stimento alla mostra campionaria cre-duta indispensabile a tener alte le tra-dizioni di una dit ta sociale.

E' d ' inverno che si cullano le più liete speranze per la prossima stagione, si intrecciano i pronostici su quel che riusciranno le organizzazioni dei grandi

giornali .o dei grandi Clubs, si ponza il pro-gramma di att ività sociale, e lo si approva cor-redato dal suo bravo budget finanziario.

Infine — Cenerentola vuol pure la sua parte — d'inverno dieci dei cento sports che esigono la stagione buona per la loro esplicazione, toccano invece il limite della loro maggiore intensità.

Così il foot-ball, la lotta, la boxe fra gli sports atletici; la scherma, qualche p o ' d i nuoto... inver-nale, e tut taUa collana dei giuochi sulla neve e sul ghiaccio.

* e Ma cosa fanno allora — vien da chiedersi —

tutti quei bravi giovani, quei fortissimi atleti ohe a stagione estiva appena cominciata battono la strada od i velodromi in bicicletta, o si produ-cono nelle grandi manifestazioni atletiche all'aria aperta "l

Cosa fanno ? Le illustrazioni delle nostre pagine centrali ce lo mostrano. Giuocano alle carte, non disdegnando la modesta cabina di un velodromo e l'appoggio, più modesto ancora, delia macchina

che come li condusse li con-durrà ancora alla vittoria. . .

Ma non perdono poi total-mente il loro tempo oziando, complottando ad una dannosa pinguedine del corpo, e ad un sorprendente smagrimento della borsa !

_ No, con mezzi artificiali, con sistemi che non sono i soliti, essi si allenano, o almeno conti-nuano a tenere in indispensa-bile esercizio il proprio tisico.

Nei mesi d'inverno, quando i corridori son costretti ad una (orzata inattività, praticano de-gli sports da camera, degli sports che accrescono il vigore delle membra senza necessitare di campo aperto, esposto ai dele-terii rigori della stagione.

Si fa della boxe, cortesemente, senza eccessi che possano stor-piare le fisionomie tanto care a m o l t e gentili a s s i d u e delle grandi riunioni sport ive; si fa della lotta, del s a l t o con la corda, dell'/ionie tratner, del bo-xing-ball, delia corsa a piedi, assistiti e magari cronometrati , come lo stayer Contenet, da una moglie che gli è... doma-trice ideale, ed allenatrice, scru-polosa in certe epoche, come una pudica bigotta del vente-simo secolo !

E, sopratutto, si dedica, quo-tidianamente, una p a r t e del giorno a sapienti massaggi e a bagni di sole, se il for tunato campione p u ò permet ters i i l lusso di passare i suoi mesi di

n ... , . , , „. inverno in una stazione clima-Dna partita a carte giuocata sul sellino d'una motocicletta. tica del litorale.

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_ Quella del massaggio venne — sopra tut te — riconosciuta come una pratica ottima e da non trascurarsi assolutamente dai campioni in riposo. Un buon massaggiatore, che conosca anche un po' di anatomia del corpo umano, che sappia seguir bene le fibre muscolari r ichiedenti mag-gior cura per il lavoro che dovranno poi rendere, è un ausilio prezioso per tu t t i i grandi corridori, che infatt i se li assicurano appena li scovano, e li pagano profumatamente per averli al loro ser-vizio.

Sono allenamenti artificiali questi dei massaggi, che conducono ai miracoli di una vit toria im-pressionante appena aperta la stagione.

Ed eccomi quindi a riepilogare. Iniziando questo mio scritto, ho det to che quelli

d ' inverno dovrebbero essere i mesi di un riposo ristoratore dopo le fatiche sopportate nelle sta-gioni sature di manifestazioni sportive, dovreb-bero paragonarsi, nei riguardi dell 'att ività spor-tiva, alle ore della giornata dedicate al sonno.

E_ invece? Avete visto? In un'altra forma, sotto al t r i aspetti , ma la vita sportiva non langue to-talmente neppure d'inverno.

Campionato ciclistico fra gli studenti italian Nel centro, a sinistra : A. Wilì »

Il letargo non è che apparente. Come in ogni altro aspetto dell 'att ività umana,

anche nel campo dello sport, perdere tempo vuol dire non produrre, vuol dire perdere denari...

Ed il denaro, questa molla che non ha bisogno di riparazioni, perchè automaticamente è sempre pronta alla sua funzione stimolatrice, non con-cede — neppure d'inverno — un riposo ristora-tore, completo, sconfinato...

La concorrenza bat te alle porte. Più si è ag-guerri t i e più grandi probabilità di vittoria si hanno nella lotta per la vita.

E lo sport —• checché se ne dica, professio-nismo o dilettantismo — come è inteso oggi, è una lotta .speculativa per la vita.

— De la gaiette, de la gaiette — gridò il gran y campione francese Jaquelin quel giorno che cen-tomila persone io assordavano plaudenti , mentre scendeva di macchina dopo la vittoria nel Cam-pionato del mondo.

E per la gaiette i campioni dello spoit sudano d'estate e si fan fare' i massaggi d' inverno !

Corradiuo Corradini.

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Dilettanti e professionisti (Questioni ciclistiche)

Avrei dovu to dire profess ionis t i e d i l e t t an t i per qqel dovu to r i spe t t o ai... super ior i , m a le cose colgono mol to male per ques t i pover i professio-n is t i , e la loro super ior i tà s ta per d i v e n t a r e una ve ra e propr ia e mal digerita in fer ior i tà .

L a ques t ione non è nuova , come è vero che nu l l a c 'è di nuovo... so t to il b e n e d e t t o sole, ma siccome essa si t rasc ina di a n n o in a n n o , di con-gresso in congresso (i le t tor i c r e d e r a n n o che io ce l ' abbia a male con quest i congressi per p r in-cipio preso, m e n t r e questa congressofobia non è che il por ta to di una pra t icaccia t e r r ib i le e pro-fess ionale che me li ha f a t t i d iven t a r e indiges t i , oh ! t an to e sempre indiges t i !), di o rd in i in or-d in i del giorno. . . e del la no t t e , finché non sa rà r i so la ta (ed io ho il f e rmo conv inc imen to che i t a n t i in teress i d i spara t i non la f a r a n n o mai risol-vere), io e con me t u t t i quell i che a m a n o lo spor t

per sent imento . . . o per aitare a b b i a m o il d i r i t t o di pa r l a rne e di ospri- | mere su d i essa il no-s t ro p a r e r e . . . d iverso , s ' in tende , da quello de-gli a l t r i . Tot capita, tot sententiae... ci insegna-vano t r a una presa d i t a b a c c o ed un conse-guen te s t a r n u t o i no-s t r i maes t r i in latino-rum, e qui sa rebbe il caso d i d i r e che ogni capo non ne ha uno ma divers i pareri . . . secondo il ven to che tira.. . e l 'ar ia che spira ! Ma par l i amo t ra di noi, persone one-ste, e lasciamo che gli a l t r i con le cifre del le e n t r a t e e d e l i o usci te e sp r imano le idee non proprie a t u t t o danno e rovina del lo spor t .

Scrive un giornale non ancora sospetto c h e i corr idor i f rances i pi o-fess ionis t i passano at-t u a l m e n t e u n b r u t t o quar to d ' o ra ; le Case cos t ru t t r ic i d i biciclet te hanno d e c i s o di non sc r i t tu ra l e degl i sprin-ters, r i nunc iando a ques ta pubbl ic i t à , e poiché l 'Unione Velocipedist ica F rancese ha accordato di usare i nomi dei d i l e t t an t i nel la réclame, i cos t ru t to r i prefer iscono ques t i che hanno minor i pre tese .

Ma i profess ionis t i vedono in queBta conces-sione del l 'U. V. F. u n a in t romiss ione ing ius ta in ques to momen to , m e n t r e essi spe ravano di i n d u r r e i f abbr i can t i a più mi t i consigli, e d e n u n c i a n o i di l e t t an t i come corr idori che pur non avendo il nome sono più professionis t i di loro. E fin qui non hanno tor to ; ad ogni modo il dissidio f r a sprinters professionis t i e Unione s e m b r a g rave .

I corr idor i i n t an to si sono accorda t i per non r i t i ra re le nuove l icenze 1910.

F in qui il g iornale d i cui sopra non ho c i ta to il nome, ma che ass icuro giudice ones to ed im-parziale.

La d iscordia è pene t r a t a , e non da adesso, nel campo di Agramante, e quello che è peggio si è che di ques t i eampi e dei re la t iv i agramanti ce n 'è un po ' t roppi , e d a p p e r t u t t o , ed è così imbrogl ia to e fat icoso l ' i n g r a -naggio burocra t ico delle Unioni e Federaz ioni che, se u n solo den-t ino delia ruo ta si f e r m a o si consuma pe r necessi tà od inelut -tab i l i tà d i cose, t u t t o il mecca-n i smo va male ed accenna addi-r i t t u r a ad a r res ta rs i .

Facc iamo il caso di un nuovo e van i loquen te congresso in te r -nazionale o nazionale. I l caso è ident ico pe rchè ident ic i sono gli interessi , le quest ioni , gli affari... e gli affar is t i ,

I corr idor i profess ionis t i di-cono: scusa te ; noi v iv iamo di questo pane ; le case ci h a n n o ab i tua t i ad anda re in au tomobi le nostro, ad avere la villetta pe r il mer i t a to riposo, la famigl ia e Vextrafumilia m a n t e n u t a (honny soit qui mal y pense) con u n cer-t i ss imo decoro e comfort ; in-somma noi f u m m o creati e lau-reati sot to l 'egida d i uno s t a tu to approva to e reg i s t r a to da una Unione e ra t i f icato dal la r e la t iva sop ra in t enden t e Federaz ione in-ternazionale . E se ques te g r and i associazioni s i m a n t e n g o n o i n p ied i (o sedute... come è meglio) lo devono in par te , se non in tu t to , a noi che sborsammo il tan to pe r c e n t o sui g u a d a g n i del ie nos t r e gambe (da non con-fonderc i con le bal ler ine) , ed ora vo r rebbe ro venir fuor i t u t t o di un t r a t t o i s ignor ini d i l e t t an t i e d i r e : s e n t i t e , io ho una voce come, se n o n meglio, di Caruso, mi offro d i cantare... cioè d i cor-re re pe r la metà , per una terza par te , per una medaglia. . . d 'oro di 18 cara t i (pat t i chiari.. . amici a buon prezzo !), p r e n d e t e me e

Il celebre s tayer Contenct, si allena cime podista sotto gli occhi vigili della moglie, improvvisata eionometrista.

non fa t ev i s t rozzare da quel Caruso che ormai ve la fa in b a r b a e voi non ve ne accorgete .

Noi, almeno per ora, s iamo onest i , non cono-sciamo ancora ce r t i t rucchi , e voi cos t ru t to r i , quando s t a m p e r e t e su quelle ta l i pag ine a tan to la l inea d i se t te pun t i , po t re te con coscienza d i re : il d i l e t t an t e Tizio è a r r iva to con la nos t ra mac-china p r imo su t r e n t a profess ionis t i che cor revano secolui. Questo dicono i profess ionis t i ed aggiun-gono : voi Unione , giacché i s ignor in i d i l e t t an t i vogliono i nos t r i guadagn i ma te r i a l i senza espors i allo sgradito senso che fa la parola professionista, crea te l i ta l i e siamo t u t t i uguali . . . anche d a v a n t i alla quota di a f f inamen to .

Cont inua il Congresso. P a r l a n o i d i l e t t an t i e dicono: noi non v iv iamo solo di ques ta profes-sione (!) m a facciamo p r i v a t a m e n t e chi lo s t uden t e , chi il commesso, ch i il dolciere, chi... il di là da venire. Ci capi ta l 'occasione d i una corsa, le spese sa rebbero per noi insoppor tab i l i ; t rov iamo u n a casa cos t ru t t r i ce che ce le offre... e ce le p ren-diamo. Corriamo, a r r iv i amo, le case sono padro-

Allenamenti invernali. — Poulain si sottomette quotidianamente ad un provvido massaggio.

La Corda Fratres, sezione di Napoli, ha chiuso gio-vedì scorso 23, il ciclo sportivo delle sue gare, coi Campionato ciclistico fra gli studenti i tal iani, cor-sosi, sul percorso Capodimonte-Seeondigliano-Aversa-Succivo-Spaecata-Posill ipo-Napoli. Lo stato orribile delle strade ha reso maggiormente duri i 60 km. dei percorso ai sei unici concorrenti, fra cui due studenti della R. Università di Palermo, a cui mando un plauso per essere venuti a correre questa gara, rendendola maggiormente interessata e movimentata.

Il traguardo di Aversa, dotato di un ricchissimo premio, consistente in un portasigarette e portacerini in argento dato da quello spettabile Consiglio comu-nale, fu vinto brillantemente dallo studente Miele Luigi , il quale però,causa una défaillance pervenutagli in seguito non ha potuto mantenere la sua posizione, tantoché la corsa venne vinta splendidamente in ore 2,39' dallo studente Armando Wilkinsou della R. Uni-versità di Napoli; secondo in ore 2,41' fu lo studente Pavone. La terza piazza fu vinta da Zingarelli della R. Università di Palermo e quarto fu il Miele Luigi. Giunse in tempo massimo il Capecelatro della R. Uni-versità di Napoli,

Non posso chiudere queste mie brevi note senza mandare un voto di plauso al Consolato della Corda Fratres in genere, ed in ispecie ai confederati:

CI

dalla iSezier.e di Napoli della Corda Fratres. arr. ; a destra: Pavone, 2" air.

(Fot. T. Bczza - Napoli).

Lapegna, Fuso e Marino, che tanto hanno contri-buito al buon andamento di questo ciclo di gare sportive. E vogl io sperare, anzi di tutto cuore mi auguro, che queste valgano un po' a spronare gli studenti italiani allo sport e a scuotere un poco l'apatia di quei giovani che pur troppo sino ad oggi si son dati ai divertimenti niente sani delle donne e del giuoco, anziché a quelli salutari dello sport.

H. M. B.

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I

Campionato podistico Universitario Domenica 19 u. s., ha avuto luogo la seconda

giornata del Ciclo Sportivo Universitario, in-det to dalla « Corda Fratres », con l 'effettuazione del Camoionato Podistico Universitario. Il per-corso, di km. 14, era lo stesso di quello dello scorso anno e precisamente, partendo da viale Elena, i corridori, prosegnen "o per Piedigrotta, Fuori-grotta, Bagnoli e Corolio, dovevano dare la sca-lata all 'erta salita della Montagna Spaccata per

che volle tentare l'alea pure senza allenamento. Il quinto concorrente si ri t irò per malessere.

Durante l 'aspettativa della gara il « Club Au-sonia », che gentilmente aveva messo a disposi-zione dei concorrenti, degli invitati e della Giuria i propri locali, eseguì i propri campionati so-ciali, che ebbero questi risultati :

Corsa veloce (metri 100), finale: 1" Sola Mi-chele 2'1/5, 2° Bozza Tullio, 3° Ircanio.

Gara sollevamento pesi: 1" Joima Alessandro, kg. 125 a due braccia, 2° Bozza Remo, 3° Var-riale.

sport nè il suo fido cavano d'acciaio. I suoi suoi superiori che ebbero già sotto di loro il nuota-tore Muzzi, consci di quanto sia utile alla patria, l'avere, oltre che a dei sani ci t tadini , dei forti difensori, e quindi quanto sia proficuo proteggere ed incoraggiare lo sport nelle file dell'esercito, non solo gli hanno concesso di allenarsi, ma lo faranno partecipare in nome del reggimento alle gare della prossima stagione.

E noi siamo certi che il Moschini sarà degno compagno di Cocchi, Oriani e Corlaita nel tenere alto, anche nello sport, il nome del nostro eser-cito ed il vigore dei nostri soldati ! I . G. C.

Ma tifoni Guido, di San Miniato (Toscana),

Gino Mozza, di Bologna. Boràin Lauro, di Crespino (Rovigo).

Alberto Serri, di Pisa. Aldo Pocaterra, di Firenze.

nissime di mettere il nostro nome grosso e grasso sulle pagine dei giornali; cosa c'è di male in tut to questo ?

Ed è anche questo un altro ragionamento che fila... a 120 all'ora.

Le case, che dalle discordie appunto at tendono (ed è affar loro) di compiei e con quanto meno danno della cassa è possibile i loro affari, man-dano a dire, a mezzo di un loro rappresentante ufficiale o vestito da ufficiale: senti te; noi non possiamo più ol t ie sopportare le pretese niente af-fat to giustificate di questi tenori di cartello, noi dobbiamo lavorare e produrre, e non solo gettare oro ed oro nelle fauci inesauste di questi clowns del ciclismo. Abbiamo sotto mano della brava e tranquilla gente che vuole correre con le nostre macchine, che sa correre bene, se non meglio dei te ori suddetti e non sullodati, perchè dovremmo non servircene? Volete che smettiamo di parte-cipare alle riunioni ed in tal modo far morire di fame i tenori, i di let tanti e le quarte pagine? E se volete così impo-' «ci io strozzinaggio, e ce la vedremo !

E questo nuovo ragionamento fila peggio degli altri e fa venire certa pellaccia d'oca a tanti e tanti che con e delle case costruttrici vivono... e vivono bene.

Vogliamo dare il nostro parere ora che tut t i hanno parlato ?

Eccolo, è sempre Io stesso come pel passato: piena libertà, abolizione di burocratismi ingom-brant i , abolizione di categorie (le quali si sono abolite da sé, senza il regio-imperial permesso delle Sopraintendenze ! Qualcuno ne soffrirebbe per ora, ma tu t t i i governi di l ibertà hanno in principio le loro vitt ime. Lasciamo pur soprav-vivere le Unioni, le Federazioni, le relative li; cenze a pagamento, i relativi Congressi con gli annessi banchetti (è tu t ta réclame uti le anche questa), ma districhiamo dalle strette maglie del protocollo questi giovani forti e desiderosi di muoversi, ed anche di farsi notare e diciamo loro: correte, cercate di essere onesti, questo sì, se volete il nostro appoggio, e fate onore al vostro nome ed al vostro paese che vi guarda e vuole ammi-rarvi, ma sopratutto evitate le beghe, i pettego-lezzi, le chiacchiere... e gli ordini del giorno.

Quale delle Unioni darà il buon esempio di una larga e liberale riforma ?

Ai congressi... l 'ardua sentenza ! Napoli 1909.

Raffaele Perrone.

Mario Moschini, campione tescmo, attualmente soldato nel 27° regg. fanteria,

Aldo Zimbrimi, recordman Varese Sacro Monte Guido Cavallo e Como-Brunate- campione uwversatario palermitano.

portarsi a Posillipo e scendendo quindi per la r idente collina, r i tornare al punto di partenza. Mi spiace però che l 'entusiasmo dell 'anno scorso non si ebbe a ripetere quest 'anno ; diffatti sola-mente cinque furono i par tent i di questa gara. Pochi, troppo pochi.

La vittoria toccò facilmente al giovane studente di giurisprudenza Acton Roberto, ore 1 47" 2/5, aggiudicandosi il ricco orologio d'oro, dono ilei Rettore del l 'Univers i tà : 2» Martucci Edgardo, pure della Facoltà di giurisprudenza ; 3" Marini Giulio, della Regia Università Bocconi di Milano,

I HOST^I D l b E T T A H T I Mar io Moschini .

Il valoroso campione toscano, vincitore della gara « Coppa Guicciardini 1909 » e di tante altre importantissime e che fu sempre uno dei più si-curi ed audaci combattent i in tu t te le nostre mi-gliori gare ciclistiche su strada, è soldato nel 27° Regg. Fanteria a Firenze.

Ma il simpatico campione non abbandona lo

La partenza dei concorrenti al campionato podistico universitario, km. 14 In lesta il vincitore Roberto Aden, del Circolo Sportivo Ausonia. (Fot. T. Bozza - Napoli).

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A L P I N I S M O Gite alpine invernali.

(Stella Alpina) La Sezione Alpina della società ginnastica Dietro Micca di Biella cont inua con lieto successo ed ot t ima organizzazione ad effet-tuare gite mensili , le quali riescono veramente bene sia pel buon affiatamento che pel numero di par tecipant i .

Ul t imamente , dopo d 'aver pernot ta to al San-tuario di Graglia, una comitiva di 73 gi tant i si diede convegno alle 4,30 per la salita alla Colma di Mombarone, m. 2371. Nonostante un tempo affatto promet tente , si effet tuò ugualmente la par-tenza. Arr ivat i alle 6,30 all 'Alpe Amhurnera si fece il primo al t per la colazione; dopo un'ora circa di fe rmata rì r iprese il cammino, sempre accom-pagnati da fì t ta nebbia ed incontrando subito la pr ima neve in non t roppa abbondanza ed in di-screte condizioni.

Si procedet te così fin verso lo 10,30, quando una raffica di ven to ci portò in mezzo ad un magnifico sole lasciandoci vedere la mèta a poca distanza ed ammirare uno splendido panorama alpino, cioè l ' intiera catena delle Alpi e delle Prealpi , dal Colle di Tenda al Monte Rosa, superbe e scint i l lant i gotto il candido manto invernale, men t re sotto di noi la p ianura era immersa in un fitto mare di nebbia.

Arrivat i alla Colma di Mombarone alle 11,30, s ' improvvisò un modesto banchet to nel l ' in terno del Refugio, sostando nn paio d'ore passate nei più grande umorismo.

Alle 14, sempre per cresta e con un tempo ma-gnifico, accompagnati di fr izzante brezza, si prese la via del r i torno, ar r ivando nuovamente al San-tuario di Graglia alle 17 senza il minimo incidente , entusiast i t u t t i della buona giornata trascorsa e già pronosticando la mèta per la gita sociale di gennaio.

Da diret tore della gita funzionava il signor Ar-mando Pozzo.

Club Alpino Italiano. A Torino si sono r iuni t i in assemblea generale

ordinaria i delegati rappresen tan t i di quasi t u t t e le Sezioni del Club Alpino Italiano. Il pres idente comm. Grober, aprendo la seduta, saluta i col-leghi, e specialmente i senatori Berte t t i e Marietti , che anche in alto loco aiutarono il Sodalizio. I l senatore Mariotti propone, e l 'assemblea approva f ra gli applausi , che il prossimo Congresso sia tenuto presso la Sezione di Pa rma . Per acclama-zione viene pure nomin' to, su proposta della Se-zione di Torino, a soci/ onorario il conte De Ces-sole, pres idente della Sezione di Nizza e socio benemeri to dal C. A. I., noto specialmente pei suoi impor tant i s tudi sulle Alpi Marit t ime.

Vengono quindi elet t i : a vicepresidente il com-mendatore Pa les t r ino ; a consiglieri il senatore D'Ovidio, il conte Cibrario, il dot t . Berti, il conte Martinoni.

Si passa quindi al bilancio, che viene approvato dopo lunga discussione, ed uni tamente alla pro-posta della Sezione di Milano della pubblicazione di un annuario . Altra lunga discussione si fa sulle

La gita degli alpinisti biellesi.

pubblicazioni sociali, e cioè sulla Rivista del Club A Ipino.

La stagione degli ski. La stagione degli skiatori si annunzia laborio-

sissima. Già fin dalle feste di Sant 'Ambrogio si notò un accenno d 'a t t iv i tà . Due numerosissimi gruppi d i skiatori si recarono ad eserci tarsi sui campi di neve di Andermat t , men t re un terzo gruppo guidato dall ' ing. Engelmann saliva al passo del Gottardo a metr i 2200 e di là compiva una riuscit issima ascensione al Piz Lucendro (m. 3000); pr ima ascensione della stagione effet-tuatas i in te ramente cogli ski su ot t ima neve e con una tempera tura di 20 gradi sotto zero.

Ora la Federazione Prealpina , coll 'appoggio della Escursionisti Milanesi e della sua sezione skiatori, ha deciso di indire per il 16 gennaio, sul Mottarone, che offre immensi campi di neve, delle gare miste. Verrà d isputa ta , t ra al tro, la « Targa Federazione » su un percorso di 10 chi-lometri .

A Lecco, per opera degli Escursionist i Lec-chesi, si s tanno preparando gare di ski per il 23 gennaio. La ci t tà di Lecco ha offerta un 'ar t i -stica targa in agento massiccio, nonché numerosi premi. F u scelto il Coltignone e il P ian dei Re-sinelli, sui contraffort i della Grignet ta , come lo-calità più ada t ta alla manifestazione.

A Bardonecchia, in Piemonte , dove esiste la migliore pista per il salto d 'Europa e dove il

— Nel ritorno. I ritardatari. (Fot. Francesco Bogge),

celebre Harald Smith ten terà di ba t te re il record del salto più lungo (l 'anno scorso saltò 43 metri), si correrà nei giorni 5, 6 e 7 febbraio il Campio-nato di ski sul percorso di 20 chilometri . Pren-deranno par te alle gare le rappresentanze dei se t te reggimenti alpini ed i migliori campioni d 'Europa .

Lo Ski-Cluh di Milano indice a sua volta per il 20 febbraio, e molto probabi lmente in Val d ' Intelvi , il Campionato lombardo. Verrà dispu-ta ta la Coppa di Lombardia , vinta lo scorso anno dalia Escursionisti Milanesi.

Un 'ul t ima impor tante giornata di gare si avrà nella pr ima quindicina di marzo in Valsassina, per cura della Società Escursionist i Milanesi, della sezione skiatori S. M. E., del rag. Alessandro Ba-ruffaldi e della Pro-Valsassina. Sarà d isputa ta per la pr ima volta, su un percorso di 15 chilo- < metri , la superba challenge « Gran Coppa Val-sassina ».

Al t re manifestazioni di minore importanza, con gare sociali di incoraggiamento, si t e r ranno in seno ai diversi Clubs, sorti in questi due ul t imi anni di a t t iv i tà skiistica.

Come è avvenuto per t u t t i i principali sports. anche per quello dello ski si è formata una « Unione Ski-Clubs I tal iani », che con apposito regolamento regolerà tu t te le gare di ski.

Al momento di andare in macchina ci giunge notizia da Frabosa Soprana che, sotto gli auspicii

Vetta della Colma. Monumento al Redentore. (Fot. L. Borsetti). Vetta della Colma di Mombarone (m. 2371). Prima della partenza.

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di quel Municipio, avranno luogo nel prossimo mese di gennaio diverse g randi gare di ski, per l 'a l lenamento alle susseguent i gare di Limone e di Bardoneccbia.

Vennero is t i tui t i pe r queste gare varii e ricchi premi, e vi prenderanno parte, ol tre alla Società sportiva « Fort i e Liberi ->, di Mondovl, diverse al tre Società del Piemonte , della Lombard ia e della Ligur ia . Si s tanno già fin d 'ora p rendendo le necessarie disposizioni per la compilazione del relat ivo programma, che non mancherà di riu-scire a t t raen te , l a seguito alla abbondant i ss ima caduta di neve, magnifiche distese promet tono di favorire lo svolgimento delle gare.

II Comitato sta preparando delle speciali acco-glienze per l ' in tervento delle skiatrici . E ' sin d'ora assicurato l ' in tervento dei più. noti cam-pioni di questo genere di sport , i quali hanno già fa t to pervenire le loro adesioni.

I Cimenti Invernali (Nostre corrispondenze particolari).

A Napoli . Col principiare dell ' inverno, la Corda Fratres

pensò di bandire, come terza giornata del Ciclo Sportivo Universitario, un cimento invernale di nuoto.

Un gruppo numeroso di sportsmen affollavano il

Il percorso è di m. 300, l 'Arno è torbo, sporco, ed ha molta corrente, segna 9° 30', la par tenza è da fermo. Al via del signor Laura t i Brogi i dieci nuotator i si slanciano in acqua e con vigorose bracciate ten tano di occupare subito un buon posto.

I l Mozzi prende r isolutamente il comando se-guito da Baldetti , Sestini, Capanni e Granat i , che lo t tano per il secondo posto, ma ben presto Sestini e Baldett i cedono, e Granat i t en ta por-tarsi innanzi, ma non ci riesce. Sugli ul t imi metr i Capanni guadagna sensibi lmente e termina a circa due lunghezze dal Muzzi.

1* Oreste Muzzi in 2'2" 1/5. 2" Italo Capanni a due lunghezze. 3° Giulio Granat i a 10 m. 4° Borgianni. Quindi in t . m. tu t t i gli al tr i .

Ai primi due furono consegnati : al Mnzzi l'oro-logio d'oro, al Capanni quello d 'argento, doni del marchese Peruzzi ; al terzo una grande medaglia vermeil, dono della di t ta Nelli ; a tu t t i gli al tr i una grande medaglia d ' a rgen to .

Con questa bella ed interessante gara la Rari Nantes « Ftorentia » ha chiuso degnamente il suo laborioso e glorioso anno sportivo.

I . G. C.

NEL MONDO COMMERCIALE SPORTITI) *** Le vittorie dei Carri-Pompe FIAT. — Fra g l i

u l t imi successi industrial i della Fiat, b i sogna ricor-dare quello del earro-auto-pompa fornito dai tìarages Riuniti Fiat, Alberti. Storerò al Corpo pompieri di Brescia. Le prove fatte in c i t tà alla presenza di tu t te le Autori tà e di affollata popolazione, h a n n o dato u n risultato sorprendente. La vettura a pieno carico, trasportava 9 pompieri, e 10 quintali di mater ia le ; filando ad una velocità impressionante , come fosse dna piuma. Giorni sono erano i pompieri di Genova prima, poi quelli di Milano che su uno stesso t ipo di carro-pompa, davano eaggio del l 'ut i l i tà immensa della macchina stessa. Ogg i è Brescia che conferma tale giudizio e già al l 'estero e dalle principali c i ttà i tal iane arrivano numerose le richieste di questo t i p o di carri Fiat, che tornano t u t t o ad onore del l ' industria nazionale, che un'altra vo l ta vede r iconf rniato in terre straniere il valore e il buon nome della Fiat, ai cui motori anche u l t imamente la Giuria dalla Mostra d'aviazi ne di Milano assegnava i più grandi premi, e cioè il Gran Premio con medagl ia d'oro dei Tour ing Club Ital iano, e una medagl ia d'oro del Mi-nistero della guerra.

Lasciando poi da parte il ramo commerciale, diremo che la Fiat cont inua a mietere gli allori p iù invidiat i , nel campo dello sport, della Corsa veloce. A India-nopolis (New Y o i k ) una vettura Fiat si è sbarazzata faci lmente di tut te le concorrenti Europee ed Ame-ricane strappando la v i t tor ia nella Corsa del le 5 migl ia (metri 8045), coprendo tale distanza in min. 3 e 17".

Fiat non v iene mai meno al suo nome glorioso !

La gara, d' nuoto di Notale 1300 m.) alla R . N . F l o i e n t i a . 2. March Peruzzi De Medici, direttore sportivo de l l ' I t a l a -dente de l l ' I t a l a - 5. 0 . Muzzi 1* arr. - 6. Capanni 2' arr.

— 1. Dott. Card.ni, pres. della R. N. F lorent ia 3. Cav. Malchiodi. giornalista - 4. M. Nelli, presi-- 7. Granati 3" arr. (Fot. A. Alemanni).

0. Mazzi, 1» arrivato nella gara di nuoto di Natale a Firenze (m, 300). (Fot. Alemanni).

piccolo, ma pur elegante Chalet della Rari Nantes Partenope, a l lorquando i sei in t repidi nuota tor i si tuffarono in acqua onde percorrere i 200 m. del percorso.

Ecco i nomi dei concorrent i : Hector B iyon, Remo Bozza, Guido de Gregori,

Gril ini Cesare, Alessandro Joima, Edgardo Mar-tucci.

A F irenze . La pr ima Gara di Natale in Arno si è effet-

tuata con esito soddisfacentissimo, quantunque, per una s t rana (data la grande importanza dei premi) restrizione del programma, fosse r iservata ai soli soci della Rari Nantes « Florentia ».

Il tempo belio e l 'aria t iepida, come in una giornata di pr imavera, avevano fat to accorrere alla elegante Casina di via Bisarno un numero considerevole di spet ta tor i ; nè mancavano il mar-chese Peruzzi de 'Medici , donatore dei p r e m i c h e si disputavano, il presidente dottor Gardini , Mario Nelli, dalla simpatica e rumorosa at t ivi tà , e tu t t i gli appassionati seguaci di questo benefico spor t . Erano presenti anche molti sott'nfficiali e soldati del 27° regg. fanter ia , e numerosissimi soci.

D eci sono i campioni del glorioso sodalizio fiorentino che si disputarono, in una lotta acca-ni ta , i bei premi, volenterosi tu t t i di chiudere l 'anno con un 'o t t ima affermazione del loro valore.

Essi sono: Oreste Mu&zi, Adorno Ceresoli, Quintilio Bal-

detti , Giulio Granati , Bellucci Enrico, Laghi Ugo, Sestini Emilio, Nannet t i Neri, Borgianni Emilio, Capanni Italo, serg. ali. uff. 27° regg. fanter ia .

Il cimento invernale della Corda Frates. — Da sinistra : Remo Bozza (compione universitario m. 100 e m. 250 anno 1909-910), Grillini, Martucci, Capocci, De Gregorio, Joima e Rector Bagon vostro corrisvondmle.

(Fot . T. Bozza - Napoli) .

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