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Il Governo risponde alle richieste dell’autotrasporto CONFERMATE LE RISORSE FINANZIARIE PER IL SETTORE, STABILITO IL RECUPERO DELLE ACCISE OGNI TRE MESI. DIBATTITO APERTO SU SISTRI, DIVIETI DI CIRCOLAZIONE E ACCESSO ALLA PROFESSIONE LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI Mensile · n.146 Febbraio 2012 COSTI Una ricerca dell’Albo FONDO DI GARANZIA Anche il 2011 è da record GUIDA ECONOMICA Il risparmio si impara DCOOS3417 NAZ/278/2008

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Numero 146, febbraio 2012, della rivista ufficiale dell'Albo degli Autotrasportatori (MIT)

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Il Governo risponde allerichieste dell’autotrasportoCONFERMATE LE RISORSE FINANZIARIE PER IL SETTORE, STABILITO IL RECUPERO DELLE ACCISE OGNI TRE MESI. DIBATTITO APERTO SU SISTRI,DIVIETI DI CIRCOLAZIONE E ACCESSO ALLA PROFESSIONE

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.146 Febbraio 2012

COSTI

Una ricercadell’Albo

FONDO DI GARANZIA

Anche il 2011

è da record

GUIDA ECONOMICA

Il risparmio si impara

DCOOS3417NAZ/278/2008

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La rivista dell’autotrasportoPeriodico del Comitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 146 - Febbraio 2012

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE

Bruno AmorosoVICEPRESIDENTI

Gabriella Gamba, Francesco Del BocaCOMPONENTI

Marco Cattabiani, Daniele Caffi, Stefania Cippitelli, Giuseppina Della Pepa, Silvio Faggi, Carolina Galasso,Maurizio Longo, Alessandro Massarelli, Paolo Melfa,

Olga Eugenia Pegoraro, Isabella Pini Ferrari, Roberto Sgalla, Enzo Solaro, Mario Troisi

REALIZZAZIONEArti Grafiche Boccia Spa

Via Tiberio Claudio Felice 7 - 84131 SalernoDIREZIONE-REDAZIONE

Via Tevere 44 - 00198 ROMATel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)

[email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEMassimo De Donato

CAPO REDATTORELucia Angeloni

REDATTOREYari Selvetella

GRAFICAStefania Cinquini

FOTOLuciano Tramontano

SEGRETERIAMilva Pistoni

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMEROAngelo Ciaravolo, Cristina Gimignani,

Angela Iantosca, Michele Latorre, Fabrizio Serafini, Ferdinando Tagliabue, Marco Tempestini

CONCESSIONARIA PER LA PUBBLICITAEditoriale C&C srl

via Molise 3 - 20085 Locate Triulzi (MI)tel 02 9048111 - fax 02 90481120

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Paolo Cafieri - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Caterina Tropea - Pr Marketing & Advertising [email protected]

Alessia Baietta - Pr Marketing & Advertising [email protected]

STAMPAArti Grafiche Boccia Spa - Salerno

EDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionale

degli Autotrasportatori di Cose per Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roma n° 547 del 18/11/98

Edit

ori

ale pesso quando si parla di un settore

complesso come l’autotrasporto ci si

concentra sulle prospettive economiche, sulle

difficoltà, a volte anche sulle polemiche

politiche e sindacali. Ma si rischia di perdere di

vista un fattore importantissimo: a muovere i

camion su e giù per l’Italia e per l’Europa, a

caricare e consegnare la fetta più consistente

dei beni che finiranno nelle nostre case, sono

uomini e donne in carne e ossa, sono famiglie, sono aziende piccole e grandi,

cooperative, comunità di cittadini accomunate da un mestiere che non è solo

fatica, ma spesso anche passione, competenza, eccellenza. A ricordarci il carico

umano di questa professione sono arrivati, purtroppo, due tragici episodi che,

pur nella loro diversità, hanno messo in primo piano il fattore umano

dell’autotrasporto. Il primo ha riguardato le giornate della protesta. Massimo

Crepaldi, un autista astigiano, è morto il 24 gennaio mentre stava

partecipando a un presidio nei pressi della sua città, travolto da una collega

tedesca. Un episodio la cui esatta dinamica sarà stabilita da un processo, ma

che comunque lascia sgomento l’intero autotrasporto italiano. Il secondo caso

si è verificato proprio mentre questo numero di TIR stava per essere dato alle

stampe, dopo i disagi causati dalla neve a tutta l’Italia e in particolare

all’autotrasporto, con la morte di un camionista bolognese di sessantotto anni

trovato privo di vita nella cabina del suo mezzo, alle porte di Avezzano. Di

fronte alla morte di questi camionisti si cercano, naturalmente, le responsabilità

penali, politiche, morali, di due casi certo molto differenti, ma che hanno in

comune l’estrema gravità. Alle loro famiglie va il cordoglio della redazione e,

ne siamo sicuri, quello di tutti i lettori di TIR.

Massimo De Donato

[email protected]

Il Governo risponde allerichieste dell’autotrasportoCONFERMATE LE RISORSE FINANZIARIE PER IL SETTORE, STABILITO IL RECUPERO DELLE ACCISE OGNI TRE MESI. DIBATTITO APERTO SU SISTRI E DIVIETI DI CIRCOLAZIONE

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTOPERIODICO DEL COMITATO CENTRALE DELL’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

Mensile · n.146 Febbraio 2012

COSTI

Una ricercadell’Albo

FONDO DI GARANZIA

Anche il 2011

è da record

GUIDA ECONOMICA

Il risparmio si impara

S

Un mondo di passione

e fatica

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CHE COS’È IL QR CODEIl QR Code (Quick Response Code - codice a risposta rapida) è un codice chepuò essere facilmente letto da qualsiasi smartphone dotato di fotocamerae che permette di accedere a un’enorme quantità di informazioni e conte-nuti che arrivano direttamente da internet sullo schermo del telefonino. Perpoter leggere il codice occorre installare sullo smartphone un softwareadatto distribuito gratuitamente per tutti gli smartphone oggi in commer-cio: dagli iPhone ai dispositivi Android, ai nuovi apparati Windows Mobile.

Alboautotrasporto.it

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Le risposte del Governo alle richieste del settore 14Confermate le risorse finanziarie, stabilito il recupero delle accise ogni tre mesi,meno divieti di circolazione, rinviato il Sistri: cosa si sta facendo per aiutare l’autotrasportodi Yari Selvetella

Italia bloccata dal fermo di TrasportoUnito 16Le mobilitazioni hanno creato gravi disagi al Paese per diversi giorni. Alla protesta non ha partecipato la maggior parte delle associazioni

Costi: poco competitivi nel confronto europeo 18Da uno studio commissionato dal Comitato Centrale dell’Albo emergono tutte le difficoltà delle nostre aziende di settore. Da Est la concorrenza più pericolosa

Il risparmio s’impara con i corsi di guida economica 20Aumentano le iniziative formative per gli autisti di veicoli industriali, organizzati dalle case costruttrici e dalle associazioni di categoria. Obiettivo: il risparmiodi Michele Latorre

Consulta e Università per il Piano della Logistica 22Un incontro presieduto da Bartolomeo Giachino ha evidenziato come con il Piano il Prodotto Interno Lordo del nostro Paese potrebbe crescere di mezzo punto di Cristina Gimignani

Fondo di garanzia, occasione per il settore 24 La sezione speciale autotrasporto nel 2011 ha accolto finanziamenti per 161 milioni. Secondo il Presidente della Consulta Giachino “È un buon risultato ma possiamo fare di più”

Più controlli, anche con il contributo dell’Albo 26 Intervista con il nuovo direttore della Polizia Stradale Maria Luisa Pellizzari

Off-road: Scania tenta la scalata al cava-cantiere 30 I veicoli della serie G e P sono stati rinnovati nel frontale e in alcuni componenti. Irrobustiti per meglio affrontare gli impieghi più gravosidi Ferdinando Tagliabue

Sommarion. 146 - Febbraio 2012

Editoriale 3Albo 6Consulta 8Scadenze e divieti 9Europa 12

Notizie 29Logistica 37Fisco 38Normative 41Costi di esercizio 46In viaggio con 50

Rubriche

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oglio iniziare questo mio ar-ticolo ricordando lo sfortu-

nato collega di Asti che ha in-credibilmente perso la vita in undisgraziato incidente avvenutomentre manifestava per una cau-sa che riteneva giusta per tutta lacategoria. E voglio anche ricor-dare il collega bolognese mortod’infarto sul suo Tir, lungo la su-perstrada vicino ad Avezzano,mentre attendeva che i soccorri-tori liberassero la carreggiataghiacciata. Cose di questo ge-nere lasciano l’amaro in bocca macosa molto più grave, lascianodue famiglie nella disperazione.In nome di tutti i rappresentantidell’Albo Nazionale dell’Auto-trasporto rivolgo ai famigliari lepiù sentite condoglianze e pro-metto di ricordarli durante i lavoridel prossimo Comitato Centraledell’Albo.

Inizio d’anno difficileAvevo ipotizzato, nell’ultimonumero di dicembre, un 2012difficile e decisivo circa il futurodell’autotrasporto nostrano e ifatti delle ultime settimane stan-no confermando le previsionifatte. La disperazione che atta-naglia molte imprese di auto-trasporto ha fatto si che, difronte a promesse risolutive deiloro problemi, abbiano aderito

al fermo nazionale dichiarato daun’associazione di categoria.La manifestazione, giusta o sba-gliata non sta a me dirlo, è sta-ta comunque facile preda di chicon l’autotrasporto ha ben pocoa spartire. Senza volere entrarenel merito delle motivazioni chehanno spinto agricoltori e pe-scatori a manifestare insiemeagli autotrasportatori, voglio ri-cordare che sia gli uni sia gli al-tri godono di un regime specialesui prezzi dei carburanti aven-dolo ottenuto prima del01.01.2003 anche se, è giustoricordarlo, pure loro subisconola concorrenza di paesi chehanno costi infinitamente infe-riori ai nostrani. Qualcuno ha af-fermato che ci siano state infil-trazioni mafiose e altro ancora,ma pure in questo caso non horiscontri che possano avvalora-re queste affermazioni, l’unicacosa certa è che se non verran-no rispettate, magari miglio-randone l’applicazione laddovesia possibile, le norme condivi-se con lo scorso governo si an-drà incontro a un 2012 ricco dimanifestazioni a difesa di unacategoria che ribadisco, perl’ennesima volta, è fondamen-tale per la crescita dell’economiaitaliana. L’unica nota positiva diquesto inizio del 2012 ci vienedal governo, in particolare dalMinistro Corrado Passera e dalVice Ministro Mario Ciaccia,che con i fatti ha dimostrato dicomprendere le richieste delsettore e, nello stesso tempo,l’importanza che lo stesso rico-pre nell’economia del paese.Tutto ciò ci fa ben sperare che,stante la volontà espressa, sipossa portare a felice compi-mento il percorso iniziato dall’exsottosegretario Bartolomeo Gia-

chino verso un settore dell’au-totrasporto sano e legalizzatodove il rispetto delle norme sul-la sicurezza stradale e socialeporta, non allo sfruttamentodelinquenziale attuale, ma aun rapporto leale e produttivo diricchezza sia dalla parte deicommittenti sia da quella deivettori.

Campagna per la sicurezza stradaleAnno nuovo, vita nuova, spe-riamo sia questo lo slogan perun 2012 di pace, serenità, ri-presa del lavoro ma soprattuttodi ritorno agl’utili da parte delleaziende di autotrasporto. Il Co-mitato Centrale dell’Albo, a suavolta, ha iniziato un percorso dicollaborazione con tutta la strut-tura del Ministero al fine di co-ordinare al meglio tutti gli sfor-zi atti a migliorare sia le condi-zioni lavorative sia l’immaginedelle aziende di autotrasporto.Voglio porre l’accento la grandesintonia esistente con il diretto-re generale dott. Enrico Finocchial fine di rendere applicabili tut-te le norme a favore degli auto-trasportatori. Come vi avevoanticipato è prossima a partire laIV Campagna per la sicurezzastradale “TRASPORTIAMO” gui-dati dalla passione”. L’ iniziativaè stata studiata con il fine di in-formare l’opinione pubblica cir-ca la valenza sociale dell’auto-trasporto merci, fatto di perso-ne che svolgono un lavoro duro,difficile e molto usurante al ser-vizio di tutti i cittadini facendosembrare normale quello chenormale non è, ma che è il ri-sultato di tanti sacrifici di cui mol-ti non ne sono a conoscenza eb-bene l’obbiettivo della campa-gna sarà proprio questo.

Il ministro Passera ha dimostrato di comprendere le richieste del settore e l’importanza che ricoprenell’economia del Paese

Verso un settore sano e legalizzato.Con l’aiuto di tutti

Alb

o

Il vice presidente delComitato Centrale dell’Albo

in rappresentanza delle associazioni

di categoria, Francesco Del Boca

V

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stato pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale del 3 febbraio il

decreto dirigenziale del 25 gennaio2012, che disciplina il requisito del-lo “stabilimento”. L’art. 3 del Re-golamento CE 1071/09 del Parla-mento europeo prevede che le im-prese che esercitano la professio-ne di trasportatore su strada oltreil possesso dei tre requisiti (onora-bilità, idoneità professionale e ido-neità finanziaria) abbiano una sedeeffettiva e stabile in uno Statomembro. Il successivo art. 5 dettale disposizioni per soddisfare que-st’ultimo requisito e precisa chel’impresa disponga di una sede si-tuata in uno Stato membro, dotatadi locali in cui conserva i suoi do-cumenti principali (contabili di ge-stione del personale, tempi di gui-da e di riposo), e di veicoli imma-tricolati posseduti a titolo di pro-prietà o ad altro titolo previsto dal-la normativa vigente (contratto divendita a rate, noleggio leasing, co-modato). Infine, che abbia unasede operativa con strutture am-ministrative e tecniche per le atti-vità concernenti i veicoli.

Con il successivo Decreto Diri-genziale del Capo Dipartimentodel 25 novembre 2011 sono sta-te dettate le disposizioni del Re-golamento e precisato che consuccessivo Decreto della Direzio-ne Generale per il trasporto stra-dale e per l’intermodalità (daemanarsi entro 60 giorni), ema-nato appunto il 25 gennaio, do-vevano essere indicati i docu-menti da conservare presso lasede dell’impresa di trasportononché le caratteristiche che deveavere la sede operativa.

Requisito di stabilimentoIn esso è previsto che il requisi-

to di stabilimento è soddisfatto dal-le imprese che dispongono di una

sede effettiva e stabile situata nelterritorio dello Stato italiano.

Tale condizione è dimostrata emantenuta con la disponibilità daparte dell’impresa di uno o più lo-cali adibiti ad uso ufficio, in pro-prietà, in usufrutto, in leasing, in lo-cazione o in comodato (in tali ul-timi casi tramite contratto regola-re registrato). In alternativa a quan-to sopra detto l’ufficio può essereeletto presso la residenza anagra-fica italiana del titolare d’impresaindividuale e per le società a re-sponsabilità limitata unipersonali.Nei casi di imprese associate e con-sorzi o cooperative (DPR 115/99)l’ufficio può essere presso il con-sorzio o la cooperativa.

Documenti da conservareI documenti da conservare

sono i documenti contabili, rela-tivi alla gestione economica e pa-trimoniale, i documenti fiscali re-lativi all’assolvimento delle impo-ste dirette e dell’Iva, i documen-ti di gestione del personale. Taledocumentazione può essere con-servata anche presso la sede di undomiciliatario fiscale.

Sono inoltre da conservare i do-cumenti contenenti i dati relativiai tempi di guida e di riposo deiconducenti e i documenti di tra-sporto possono essere tenutipresso la sede di una associazioneprovinciale di categoria degli au-totrasportatori di cose presentenel Comitato Centrale dell’Albodegli Autotrasportatori, ovveroanche presso la sede di un’im-presa di consulenza per la circo-lazione dei mezzi di trasporto.

Possesso di veicoliAppena ottenuta l’autorizza-

zione all’esercizio della professio-ne, l’impresa deve dimostrare di di-sporre secondo la normativa vi-

gente di almeno un autoveicolo.Tale dimostrazione si concretizzacon l’immissione in circolazione diuno o più autoveicoli.

Inoltre la stessa impresa deve di-mostrare di servirsi di una sede ope-rativa presso la quale viene data as-sistenza tecnica ai veicoli. Ciò av-viene tramite un’officina interna ilcui possesso è dimostrato dal rap-presentante legale dell’impresamediante una dichiarazione sosti-tutiva dell’atto di notorietà. Lasede operativa può essere indivi-duata formalmente presso un’of-ficina di riparazioni esterna, eser-cente regolarmente l’attività, aisensi della legge 2 maggio 1992,n°122, attraverso una dichiarazio-ne come sopra descritto.

Qualora si verifichino modifichedi luogo e dei luoghi di stabilimentoovvero la cessazione del rapportodi manutenzione, l’impresa devedarne comunicazione, entro tren-ta giorni, all’ufficio della Motoriz-zazione Civile competente per lasede principale.

È

Un decreto dirigenziale emanato il 25 gennaio indica le caratteristiche che deve avere la sede operativa

e i documenti da conservare presso la sede dell’impresa

Ultime disposizioni sul requisito

dello “stabilimento”

Il vice presidente delComitato Centrale dell’Alboin rappresentanza delministero delleInfrastrutture e deiTrasporti, Gabriella Gamba

L’autotrasporto in tv con

Prosegue la collaborazione tra l’Albo degli Autotra-sportatori e la Rai: un nuovo rapporto, che ha preso il via allafine dello scorso anno, e che permetterà nel corso dei prossimimesi di approfondire e far conoscere al grande pubblico televi-sivo i valori e i problemi dell’autotrasporto italiano. Il legametra Albo e servizio pubblico si rafforza con la realizzazione diuna rubrica specifica dedicata ai veicoli pesanti all’interno diEasy Driver, storica trasmissione dedicata ai motori in onda tuttele domeniche su Rai Uno alle 9.35. L’obiettivo è fornire un’im-magine dell’autotrasporto non viziata da pregiudizi e stereo-tipi, utilizzando come “veicolo” proprio il camion, con le novitàdelle case costruttrici presentate nei loro aspetti tecnici -se-guendo quindi il format caratteristico di Easy Driver- che ser-vono da spunto per affrontare aspetti importanti per lacategoria. Easy Driver, ogni domenica su Rai Uno ore 9.35

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o scorso 19 gennaio, l’Os-servatorio sulle attività di

autotrasporto ha aggiornato icosti della sicurezza, tenutoconto dell’andamento del co-sto del gasolio registrato dalministero dello Sviluppo eco-nomico nel mese di dicembre,che è risultato ammontare a1,610 euro/litro.

Contemporaneamente, sulsito internet del ministero deiTrasporti è stata pubblicata lanota metodologica con la qua-le l’Osservatorio ha reso note lealtre voci, in aggiunta al gaso-

lio, che concorrono a determi-nare il costo chilometrico to-tale. Prima di addentrarci inqueste ulteriori voci, occorreevidenziare che l’Osservatorioha chiarito che l’aggiorna-mento dei costi della sicurezzadel mese di dicembre è statofatto considerando soltanto lavariazione del prezzo del ga-solio; gli altri costi non sonostati toccati nonostante la Leg-ge (articolo 83 bis, comma 2della Legge 133/2008 e suc-cessive modifiche) ne stabiliscala revisione al 15 dicembre edal 15 giugno, in quanto eranostati fissati appena un mese pri-ma nella delibera dell’Osser-vatorio del 2 novembre 2011.(vedi il numero 144 di Tir).

Le voci di costo diverse dalgasolio che concorrono al cal-colo del costo chilometrico to-

tale, sono le seguenti:

- Costo del trattore stra-dale e del semirimorchio,che tengono conto: del costodi acquisto per il quale vieneconsiderato un valore conven-zionale determinato in funzio-ne del valore medio dei prezzidi listino dei più importantiproduttori, e degli sconti me-diamente applicati; dell’am-mortamento in sei anni, convalore residuo pari al 20% delcosto di acquisto.

- Costi di manutenzione,calcolati in base ai cicli di in-terventi che normalmente si ef-fettuano durante la vita delmezzo. L’incidenza è stata de-terminata in ragione di unapercentuale annua rispetto alcosto da ammortizzare del trat-tore e del semirimorchio.

- Costo del lavoro degliautisti dipendenti sulla basedel Contratto Collettivo Na-zionale del Lavoro (livello 3°, 3°super e 4°). E’ stato preso inesame il costo del lavoro mediocomprensivo di tredicesima,quattordicesima, trasferte efuori orario.

- Costo per assicurazioni,bolli e revisioni, tenuto contodei livelli medi di costo per leassicurazioni obbligatorie, per

la tassa di proprietà e per glioneri di revisione.

- Costo per pneumatico,tenuto conto del costo unita-rio medio per pneumatico nuo-vo di fabbrica, della duratamedia e del numero, a secon-da della classe di veicolo.

- Costo dei pedaggi auto-stradali, sulla base di una sti-ma delle percorrenze mediain autostrada per ciascuna clas-se di veicolo.

- Costi di organizzazione,in riferimento ad un’impresacorrettamente organizzata edefficiente.

L’Osservatorio ha inoltre pre-cisato il significato dei costi mi-nimi di esercizio riportati nellacolonna di destra delle tabelle:si tratta di quei costi che si ap-plicano ai contratti scritti disubvezione stipulati da un’im-presa di autotrasporto iscrittaall’Albo degli autotrasporta-tori con un altro vettore.

Di conseguenza, i più elevaticosti di esercizio, evidenziatinella colonna di sinistra, si ap-plicano a tutte le altre tipologiecontrattuali, compresi anche icontratti di subvezione quandonon abbiano la forma scritta ri-chiesta dall’articolo 6 del De-creto legislativo 286/2005.

Consu

lta

L

Considerata solo la variazione del prezzo del gasolio. Pubblicata anche la nota metodologica con cui vengonorese note le altre voci che concorrono

a determinare il costo totale

L’osservatorioaggiorna

i costi dellasicurezza

Fabrizio Serafini

(* vedi istruzioni a pag.3)

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La pagina della Consulta

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MER 1GIO 2VEN 3SAB 4DOM 5LUN 6MAR 7MER 8GIO 9 VEN 10SAB 11DOM 12LUN 13MAR 14MER 15GIO 16VEN 17SAB 18DOM 19LUN 20MAR 21MER 22GIO 23VEN 24SAB 25DOM 26LUN 27MAR 28MER 29

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Febbraio 2012 Scadenze e divieti

Divieti di circolazione Paesi Europei

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 - - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - . - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - - - - -POLONIA - 08,00-21,00 - - - - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - tutti i venerdì 18,00 - 21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - 8/2 08,00-21,00 - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - -GRECIA - 15,00-21,00 - 24/2 16,00-21,00 25/2 08,00-13,00

27/2 15,00/22,00

Domenica Notte Giorni di restrizioneSabato

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazionedell’imposta relativa al mese precedente.IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente e 4a rata 2011 dei contributi dovuti sulminimale di reddito da parte degli artigiani.INAIL Predisposizione del modello per il calcolo e pagamento del premio.

IRPEF Consegna del modello Cud e della Certificazione delle Ritenute d'acconto effettuate sui compensierogati nel 2011.

BLACK-LIST Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese gennaio.IVA Presentazione in via telematica della comunicazione dati reativi all'anno 2011.

IRPEF Consegna del modello Cud e della Certificazione delle Ritenute d'acconto effettuate sui compensierogati nel 2011.

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GIO 1VEN 2SAB 3DOM 4LUN 5MAR 6MER 7GIO 8 VEN 9SAB 10DOM 11LUN 12MAR 13MER 14GIO 15VEN 16SAB 17DOM 18LUN 19MAR 20MER 21GIO 22VEN 23SAB 24DOM 25LUN 26MAR 27MER 28GIO 29VEN 30SAB 31

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Marzo 2012 Scadenze e divieti

IVA Invio telematico dei dati relativi alle dichiarazioni d'intento ricevute nel mese precedente; Liquidazionedell’imposta relativa al mese precedente e di quella annuale.IRPEF INPS ritenute d'acconto e contributi relativi al mese precedente.

MODELLI INTRA Presentazione per via telematica dei Modelli INTRA relativi alle operazioni del mese difebbraio.

Divieti di circolazione Paesi Europei

AUSTRIA 15,00-24,00 00,00-22,00 22/23-05/06 - - - -GERMANIA - 00,00-22,00 - - - - -LUSSEMBURGO 21,30-24,00 00,00-21,45 - - - - -POLONIA - 08,00-21,00 - - - - -PORTOGALLO - 18,00-21,00 - tutti i venerdì 18,00 - 21,00 - -ROMANIA 06,00-22,00 06,00-22,00 - - - - -REPUBBLICA CECA - 13,00-22,00 - - - - -SLOVACCHIA - 00,00-22,00 - - - - -SLOVENIA - 08,00-21,00 - - - - -SVIZZERA - 00,00-24,00 22,00-05,00 - - - -UNGHERIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - 15/3 00,00-22,00 - -FRANCIA 22,00-24,00 00,00-22,00 - - - - -GRECIA - 15,00-21,00 - 23/3 16,00/21,00 - -

Domenica Notte Giorni di restrizioneSabato

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l tema dei pesi e delle di-mensioni dei camion am-

messi all’interno dell’Ue pertratte sia nazionali che interna-zionali è sempre più caldo: le di-scussioni fra detrattori e soste-nitori di una revisione dellanormativa comunitaria in ma-teria si sono infittite (vedi ancheTir di gennaio 2012), e la Com-missione europea ha deciso dilanciare una consultazione pub-blica per cercare di stabilire deipunti fermi.

La direttiva adesso vigentemira a garantire una concor-

renza leale fra i trasportatori, as-sicurando che le operazioni ditrasporto non siano rifiutate tradue Stati membri sulla basedelle dimensioni del veicolo uti-lizzato, che devono rientrarefra quelle ammesse. In questosenso si tratta di una direttivache contribuisce al mercato in-terno e la libera circolazione dimerci e persone.

In determinate circostanze ein linea con il principio di sussi-diarietà (che significa, breve-mente, che se qualcosa puòessere fatta meglio a livello na-

zionale e/o territoriale, Bruxelleslascia fare e non si intromette)la direttiva consente inoltre agliStati membri di prevedere de-roghe alle disposizioni per ilpeso e l'altezza dei veicoli cheeffettuano trasporti nazionaliall'interno dei propri confini, edi deviare in qualche caso spe-cifico dalle disposizioni di lun-ghezza e larghezza.

La norma risale tuttavia ametà degli anni ’90: gli scenarisono cambiati e dunque damolte parti si invoca il cambia-mento per fare fronte a nuove

Euro

pa

I

La normativa vigente risale agli anniNovanta e prevede che le dimensioni

del veicolo rientrino tra quelleammesse. Ma in molti chiedono

un adeguamento alle tecnologie

Megacamion:parte la

consultazioneeuropea

Marco Tempestini

Forum U

E sui megacam

ion

(* vedi istruzioni a pag.3)

QR Code *

Accesso: cosa succede in Europa?L’accesso alla professione di autotrasportatore è stato recentemente disciplinato dal Governo

italiano in maniera aderente al testo del regolamento comunitario n. 1071 del 2009. Senza scen-dere nel merito del contenuto della norma e soprattutto delle decisioni del legislatore (decreto di-rigenziale del 25/11/2011) è interessante fornire qui una breve prospettiva di quello che staaccadendo in alcuni Paesi Ue.

Partiamo dal Belgio, che pare aver optato per una delle scelte più radicali: il governo infatti do-vrebbe disciplinare l’accesso non per le imprese con mezzi da 3.5 ton in su (come prevede la normaeuropea ed anche ad oggi quella italiana) bensì per tutte le aziende con qualunque veicolo. Sceltache viene motivata con l’esigenza che nessuna azienda di autotrasporto sfugga a quei requisiti chesono a garanzia di qualità, professionalità e sicurezza stradale. Anche Francia e Germania intendonoregolamentare le piccole portate, sfruttando dunque la possibilità che il regolamento Ue dà ai sin-goli Stati di abbassare la soglia di applicazione: la prima ha infatti portato a compimento quella chedefinisce “professionalizzazione del trasporto leggero”, sotto le 3.5 ton. La seconda sembra volerguardare alla soglia di 2.8 ton, per motivi legati a normativa interna sul cronotachigrafo.

Ancora nulla in Spagna, mentre in Ungheria una decisione, simile a quella presa dal Governo ita-liano, di recezione della lettera del regolamento n. 1071 ha suscitato grande malumore da partedegli autotrasportatori, che denunciano l’eccessiva genericità di molte delle disposizioni in mate-ria ed i rischi legati a necessità e problemi di ordine pratico che non potranno in tal modo essererisolti.

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TIR146-2012 13

esigenze. La Commissione in re-altà aveva già annunciato nelsuo Libro Bianco sui trasporti delmarzo scorso che, per rendereil trasporto stradale più effi-ciente e integrare ulteriormen-te le altre modalità per la crea-zione di un'area unica europeadei trasporti, la normativa in ma-teria di peso e dimensioneavrebbe dovuto essere rivista peradeguarla alle nuove tecnologiee facilitare il trasporto intermo-dale e la riduzione complessivadei consumi energetici e le emis-sioni.

mero di viaggi) cosa che, secon-do le stime, potrebbe abbassarei consumi del 5 o 6%. Ad esem-pio si fa riferimento alle code ae-rodinamiche o al design della ca-bina.

Per quanto riguarda l’inter-modalità, la CE rileva che daglianni Novanta l’utilizzo di contai-ners di 45 piedi è grandementeaumentato ed è stato standar-dizzato, ma in base alla direttivavigente il traffico è attualmentesubordinato ad un regime parti-colare sulla base di una specificaautorizzazione: alla luce dei bi-sogni dell’industria (in particola-re per il trasporto di materiale chi-mico o di autovetture) ci si chie-de dunque se non sia il caso di in-trodurre delle modifiche, perconsentire una (ancora più) libe-ra circolazione delle merci.

Bruxelles si chiede infine se nonsia il caso di potenziare i controllisul rispetto dei pesi e dimensio-ni e armonizzare le sanzioni nel-l’Ue, come si sta cercando di fareper la violazione della normativasociale dell’autotrasporto - anchein relazione all’instituendo

“ERRU” (interconnessione elet-tronica di tutti gli “albi autotra-sporto” dei Paesi europei con unasezione specifica anche per le in-frazioni commesse).

Nessun utilizzo obbligatorioÈ importante sottolineare che

la Commissione Europea ha co-munque già affermato che, qua-lunque sia l’esito dell’indagine,non intende introdurre in gene-rale (cioè indifferentemente sututto il territorio dell’Ue) veico-li più pesanti e/o più lunghi,né tantomeno un loro uti-lizzo obbligatorio da par-te degli Stati membri.

In effetti si tratta diun principio equili-brato ed apprezzabi-le: se ad esempio unPaese del nord Euro-pa introdurrà sul pro-prio territorio l’utilizzodi un Megacamion,non potrà tuttavia pre-tendere che tale mezzopossa avere libera circola-zione sul territorio di un altroPaese (a meno di un suo consen-

so). Nel caso, la revisione della di-rettiva sarà accompagnata da unadeguamento al progresso tecni-co della omologazione dei requi-siti per i pesi e dimensioni dei vei-coli pesanti (cioè in sostanza glistandard da rispettare per la com-mercializzazione e immatricola-zione di veicoli nuovi) nel quadrodel regolamento 661/2009 e del-la direttiva 2007/46/CE.

Carburanti alternativi: l’importanzadelle infrastrutture

Un nuovo rapporto europeo affronta il tema delle infrastrutture per i carburanti alternativi. Apresentarlo è il gruppo di esperti istituito dalla Commissione Ue che dovrà fornire consulenza perlo sviluppo di strategie e azioni per sostituire a lungo termine i combustibili fossili nei trasporti e“decarbonizzarli”, come si dice in gergo. Ciò garantendo al tempo stesso la crescita economica. E’il Libro Bianco sui trasporti ad annunciare che la Commissione svilupperà una strategia sostenibiledi carburanti alternativi tra cui anche un’infrastruttura appropriata e assicurerà linee guida e stan-dard per le stazioni di rifornimento. Il rapporto evidenzia l’attuale mancanza su scala europea diinfrastrutture per combustibili alternativi e, per quelle esistenti, una mancanza di armonizzazionenei sistemi, dovuta alla differenza nel livello di sviluppo degli Stati membri dell’Ue. Tale sviluppoframmentato porta a costi elevati, ostacola i rifornimenti e frena le economie di scala.

Gli Stati membri hanno promosso infrastrutture di combustibile alternativo che sono anchemolto diverse fra loro, avendo optato per priorità differenti di scelta dei carburanti (e di sostegnostatale) nell’attuazione della direttiva sulle energie rinnovabili. Emerge dunque una chiara man-canza di norme armonizzate Ue nell'ambito dei vari tipi di apparati di rifornimento di carburantee sistemi di immagazzinamento, che rende molto difficile per un vettore di uno stato A che usa car-buranti alternativi (es. gas naturale liquefatto o trazione elettrica) rifornirsi nel Paese B.

Inoltre, un altro problema è garantire la frequenza delle stazioni di rifornimento: non ha sensorealizzare progetti se poi ad esempio su un’autostrada lunga 500 chilometri si garantisce solo unastazione.

Nell'ultimo decennio i Governi si sono concentrati per lo più sullo sviluppo dei carburanti e deiveicoli ed hanno trascurato l’infrastruttura. I finanziamenti sono stati insufficienti ed i costi inizialiper lo sviluppo di mercato delle infrastrutture a carburante alternativo sono generalmente piùelevati che per i combustibili tradizionali a causa della mancanza di economie di scala iniziale.

Il rapporto cita quale esempio da seguire, che dovrà essere esteso a livello Ue, il piano “H 2 Mo-bility” della Germania per dotare il Paese di una fitta rete di stazioni per il rifornimento di idrogenoper i mezzi a celle a combustibile. Bruxelles pensa naturalmente a stazioni lungo tutta la rete ditrasporto transeuropea TEN T. Inoltre evidenzia che naturalmente andrà fornita adeguata infor-mazione ai trasportatori – in questo l’uso di nuove tecnologie e trasporti intelligenti sarà cruciale.

Priorità sarà data a quei carburanti che dimostreranno una fattibilità tecnologica ed un poten-ziale di mercato più elevati. Interessante il riferimento alla esigenza di coordinare la politica e il fi-nanziamento pubblico / privato con la tassazione (che a esempio dovrebbe essere minore nel casodi impiego di mezzi a carburanti alternativi).

Qualunquesia l’esito

dell’indagine, i megacamion

non avranno comunquelibero accesso in ogni Paese

Cosa affronta la consultazione

La consultazione in corso af-fronta questioni relative al ren-dimento energetico e di CO2dei veicoli pesanti, l'intermodali-tà e l'innovazione nelle esigenzedi trasporto, specifiche questio-ni giuridiche sollevate dalla di-rettiva attuale, e il miglioramen-to della conformità alle normati-ve attraverso i controlli sul rispettodelle regole.

Per quanto riguarda la ridu-zione delle emissioni di CO2 deicamion (obiettivo che si lega allastrategia Ue che dovrebbe esse-re lanciata dalla Commissione eu-ropea nel corso del 2013) il do-cumento indaga la possibilità dimigliorare l’aerodinamicità deimezzi, anziché agire subito sullaloro grandezza/capacità di carico(che consentirebbe di ridurre il nu-

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gennaio per quello dell’anno 2011. Il prov-vedimento approvato dal Consiglio dei Mini-stri, oltre a permettere di effettuare il recuperodelle accise su base trimestrale, consente an-che di utilizzare il credito in compensazione an-che nell'anno successivo a quello in cui è sor-to il diritto e di superare - cosa prima non pos-sibile - il limite dei 250.000 euro all’anno (vediapprofondimento a pag. 38).

TIR146-201214

Polit

ica

Confermate le risorse finanziarie, stabilito il recupero delle accise ogni tre mesi, meno divieti di circolazione, rinviato il Sistri: cosa si sta facendo per rinforzare l’autotrasporto

Le risposte del Governoalle richiestedel settore

a dover anticipare oltre 150.000 euro primache lo Stato gli consentisse di utilizzare il cre-dito in compensazione. La rivendicazione diun recupero più veloce era già nelle piatta-forme di varie associazioni e al centro del con-fronto istituzionale. L’articolo 61 del decretosulle liberalizzazioni va incontro a questa esi-genza prevedendo il recupero delle accise ognitre mesi a partire dal 2012 e l’anticipo già a

a protesta degli autotrasportatori, digrande impatto sull’economia del Paese

e di grande risonanza sui media, ha solleva-to un polverone in cui si sono incrociate ri-vendicazioni sacrosante, inesattezze, propo-ste di ogni tipo, anche in contesti che nor-malmente non si occupano di autotrasporto.Spenti, almeno per il momento, i riflettori sul-la mobilitazione, non resta che cnostatare cosarimanga realmente al settore delle decisioni po-litiche assunte prima e dopo il fermo. Recu-pero delle accise, risorse finanziarie per il set-tore, modifiche ai divieti di circolazione, rin-vio del Sistri: sono davvero molti i temi toccatirecentemente dall’attività del Parlamento e dalconfronto tra l’Esecutivo guidato da MarioMonti e le associazioni rappresentative degliautotrasportatori.

Recupero accise trimestraleUno degli elementi che più ha fatto salire

la tensione tra gli imprenditori del settore nelcorso degli ultimi mesi è stato il continuo au-mento del prezzo del carburante. È vero, mol-ti organi di informazione hanno scritto che laprotesta nasceva da una contrarietà alle libe-ralizzazioni, ma per l’autotrasporto quello è uncapitolo affrontato già da anni, in netto an-ticipo sugli altri settori. Il problema sono i co-sti. Di fronte a quello sempre più proibitivo diun pieno di gasolio, la prospettiva di un re-cupero annuale delle accise – così come eraprevisto dalla normativa – rischiava di diveni-re del tutto tardiva, creando uno scoperto taleda colpire a morte molte aziende. Basti pen-sare a un'impresa con 50 camion, solo per leaccise di cui ha diritto al rimborso, si trovava

L Caro RCA, il Governo con il settoreIl rincaro delle tariffe assicurative è uno dei problemi più sentiti dalle aziende di au-

totrasporto. Si paga molto, troppo; e alle questioni economiche vanno ad aggiungersi,in molti territori, difficoltà ad ottenere copertura assicurativa. Già prima di Natale, suquesto tema, erano scese in campo le associazioni, tra cui Anita che annunciava un pos-sibile ricorso all’Antitrust. “L’aspetto più allarmante – si leggeva in una nota del presi-dente Arcese - riguarda l’applicazione di aumenti anche in presenza di una bassarischiosità. Inoltre, risulta difficile per un’impresa poter cambiare compagnia in pre-senza di premi assicurativi pressoché identici, sintomo evidente di assenza di concor-renza tra compagnie”.

Queste esigenze sono state accolte dal Viceministro Mario Ciaccia e dal Capo di ga-binetto Mario Torsello che hanno scritto, rispettivamente, all’Antitrust e all’associa-zione delle imprese assicuratrici Ania. “Come è noto i continui rincari dei costi stannoconducendo le imprese di autotrasporto al collasso finanziario – si legge nelle lettere –tanto che molte imprese anche strutturate hanno difficoltà a continuare ad operare sulmercato. Tale situazione sta aggravando la situazione di crisi generale che ha già col-pito duramente il settore del trasporto di merci per conti di terzi, strategico per il si-stema economico italiano nel suo complesso. In particolare si evidenzia che pervengonodiverse segnalazioni da parte delle associazioni di categoria dell’autotrasporto, che de-nunciano un aumento delle polizze assicurative RCA per i veicoli pesanti dal 30 al 50%rispetto allo scorso anno”. Il Governo è intervenuto per attivare una verifica sull'even-tuale esistenza di intese o di operazioni restrittive della concorrenza tra le compagniedi assicurazione. Secondo quanto dichiarato dal ministro Passera, le liberalizzazioni do-vrebbero aiutare il contenimento delle tariffe.

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Divieti, cambia il calendario Il Consiglio dei ministri del 27 gennaio, ap-

provando il decreto sulle semplificazioni, è an-dato a incidere anche su un’altra questione mol-to sentita dalla categoria: quella dei divieti di cir-colazione. Il testo approvato prevede infatti unamodifica del calendario. Viene stralciata dalla nor-mativa la previsione di strade, nei giorni prefe-stivi o immediatamente successivi alle feste, sem-pre senza camion con massa complessiva su-periore a 7,5 tonnellate. Viene stabilito inveceun principio di bilanciamento delle varie esigenzeper cui i divieti potranno “riguardare, oltre chele giornate festive, anche ulteriori giorni indivi-duati contemperati con le esigenze di sicurez-za e traffico stradale e gli effetti che tali divietipossono avere sul sistema economico-produt-tivo nel suo complesso”. Questa decisione po-trebbe corrispondere a un cambiamento so-prattutto per quel che riguarda i sei venerdì in-trodotti nel 2011 e confermati anche per l’an-no in corso. Riguarda l’autotrasporto anche laprevisione, in linea con gli altri Paesi europei, diuna taratura biennale del cronotachigrafo, an-ziché annuale come stabilito attualmente.

Passera risponde Dopo l’insediamento nel mese di dicembre

e la manovra d’urgenza varata appena primadi Natale, il Governo era atteso a un confron-to anche dagli autotrasportatori. Effettiva-mente il dialogo si è aperto anche se, eviden-temente, le valutazioni sul suo esito non sonopositive per tutte le rappresentanze. Il vicemi-nistro Mario Ciaccia e il capo di gabinetto Ma-rio Torsello hanno condiviso le preoccupazionidella categoria sul caro assicurazioni, scrivendo

all’Ania e all’Antitrust (vedi Box). Al di là del me-rito della lettera si è trattato di un primo segnaledi avvicinamento e dialogo che è stato raffor-zato, sempre in queste settimane, dalle dichia-razioni del ministro Corrado Passera, titolare,come noto, di un super-dicastero che com-prende Sviluppo economico, Infrastrutture e Tra-sporti. Sollecitato dal question time del 18 e del25 gennaio (la procedura per cui il ministro ri-sponde direttamente in aula a interrogazioni giàpresentate ritenute di particolare urgenza),Passera ha tracciato le sue linee di intervento ri-spetto alle politiche dell’autotrasporto.

Un settore vitalePer il ministro Passera l’autotrasporto è

“un settore vitale per il rilancio dell'econo-mia del Paese, anche tenuto conto del fat-to che l'80 per cento della nostra merce viag-gia su gomma e che il settore ha partico-larmente risentito della grave crisi econo-mico-finanziaria degli ultimi anni”.

Nel corso del suo intervento del 18 gen-naio, Passera ha ricordato l’incontro al mi-nistero dell’11 gennaio tra associazioni e Go-verno per tentare di allentare la crisi del set-tore.

Mantenute le risorse Vengono confermati i 400 milioni di euro

previsti dalla manovra del Governo Berlusco-ni. Viene inoltre definito “in via di conclusio-ne” il procedimento di emanazione del decretoche disciplina le procedure per l'applicazionedelle sanzioni previste dall'articolo 83-bis, perottenere una reale piena operatività della nor-ma. Il Governo si impegna inoltre a riesami-nare le questioni relative all’accesso alla pro-fessione.

Anche dopo i giorni di protesta, il 25 gen-naio, Passera è tornato a parlare di autotra-sporto: riduzione dei pedaggi autostradali, ra-pida firma del decreto che libera le risorse eil rinnovo dell’Ecobonus, per un importo paria 30 milioni di euro. In questo modo il mini-stro ha in buona sostanza avallato il percor-so di confronto tra l’autotrasporto e Gover-no che aveva caratterizzato gli scorsi anni.

Sistri rimandato ancoraVa anche segnalato l’ennesimo rinvio sul si-

stema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi (Si-stri). Le Commissioni Affari Costituzionali e Bi-lancio della Camera dei deputati hanno in-fatti approvato il disegno di legge di conver-sione del Milleproroghe (Atto Camera 4865-A), per cui l’entrata in vigore del Sistri vienedifferita dal 9 aprile al 30 giugno 2012. Il di-segno di legge passa ora al Parlamento.

TIR146-2012 15

Il Governo ha anticipato

di voler rinnovarel’Ecobonus

per un importo di 30 milioni di euro.

Dalla politica ai tribunali, arriva il sì ai costi di sicurezza

Il mese di gennaio è stato molto importante rispetto alla questione dei costi di sicu-rezza. Un importante riconoscimento è venuto da parte del ministro Passera, e per dipiù appena pochi giorni dalla attesa sentenza del Tar del Lazio, in cui è stata respintala loro sospensione. Sulla richiesta presentata da Confindustria, Confetra e altre asso-ciazioni, il Tribunale si esprimerà nel merito il 28 giugno prossimo. Restano quindi va-lidi, almeno fino a quella data, i livelli dei costi minimi indicati nelle tabelle pubblicatedall'Osservatorio. Il ministro, intervenendo in Parlamento, ha affermato infatti di con-dividere pienamente la necessità di assicurare agli autotrasportatori la copertura deicosti incomprimibili della sicurezza. Ma il via libera ai costi minimi non arriva solo dallasede politica. Ci sono le sentenze, a dar ragione ai trasportatori. La Fai informa che neigiorni scorsi, il Tribunale di Roma e quello di Torino hanno riconosciuto la provvisoriaesecutività del decreto ingiuntivo per richieste di pagamento basate sulla differenza traquanto pagato dalla committenza e quanto indicato sui costi minimi della sicurezza.

In questo casi ammontavano, rispettivamente, a un -22% e nell’altro a un -35%. La Fiapha inoltre reso nota la sentenza relativa alla richiesta di un autotrasportatore della Val diSangro: l'impresa aveva chiesto il rispetto dei costi minimi sulla base dell’83bis e una sen-tenza gli ha riconosciuto il pagamento di ben 604mila euro da parte di un committente.

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lla metà di gennaio la si-tuazione del confronto tra

Governo e associazioni rappre-sentative dell’autotrasporto sem-brava essersi avviato sui binari deldialogo costruttivo. La convoca-zione di fermo del coordina-mento di Unatras (Confartigia-nato Trasporti, Cna Fita, Fai, Fiap,Sna/Casartigiani, Unitai che rap-presentano la maggioranza del-le imprese di autotrasporto mer-ci italiane), dal 23 al 27 gennaio,aveva trovato risposte nell’Ese-cutivo e nel senso di responsabi-lità della categoria: “Non pos-

siamo non tener conto degli im-pegni concreti assunti dal Go-verno e della grave situazione nel-la quale si trova l’economia delPaese” si leggeva in una nota. Alfermo, in ogni caso, erano con-trarie anche Fita e Anita. Unica as-sociazione a sostenere le ragionidi una protesta estrema è rima-sta TrasportoUnito: “Non è veroche il governo ha risposto con ildecreto sulle liberalizzazioni, allerivendicazioni della categoria – silegge in un comunicato – e l’uni-ca misura tangibile riguarda le ac-cise, ma la trimestralità non risolve

il problema dell’esposizione fi-nanziaria. E non è vero che l’au-totrasporto si dichiari soddisfat-to dai 400 milioni di euro messia disposizione dal Governo. Mil-le euro a camion rappresentanouna briciola rispetto all’indebita-mento delle imprese di autotra-sporto (dieci miliardi di euro). I sol-di li deve dare il mercato con leg-gi serie e con controlli seri”.

Nel frattempo, a cominciaredalla Sicilia, il Paese ha attraver-sato un momento molto delica-to, con proteste maturate in am-biti diversi e una situazione eco-

Polit

ica

Italia bloccata dal

fermo diTrasportoUnito

Yari Selvetella

Le mobilitazioni hanno creato gravi disagi al Paese per diversi giorni.

Alla protesta non ha comunque aderito la maggior parte

delle associazioni

16 TIR146-2012

A

Ci sono ragioni, torti, rivendicazioni, risultati,ma facendo un bilancio sulle recenti proteste degliautotrasportatori, occorre purtroppo dar contodel grave lutto che ha colpito il settore nel corsodelle manifestazioni.

Si chiamava Massimo Crepaldi, era un autistadella Cooperativa Astigiana Trasporti e quel 24gennaio stava partecipando al presidio nei pressidell’uscita Asti ovest della A21 Torino-Piacenza.Poi, alle cinque e un quarto del mattino, la tra-gedia: Karin Jiutta Weckerle, cinquantatreenneautista tedesca, non vuole rispettare il blocco,vuole partire, cerca un varco per passare con ilcamion e il suo carico di compressori e altre at-trezzature. Crepaldi forse tenta di dissuaderla,rimane incastrato alla portiera, viene travolto,finisce sotto le ruote, trascinato per metri. Vienechiamata un'ambulanza, arrivano la Polstrada ela municipale, ma per Crepaldi non c'è più nullada fare.

VERITÀ ANCORA DA STABILIRELa precisa dinamica dell’evento, in realtà, è tut-

tora al vaglio della magistratura. La donna è stataarrestata e ci sarà un processo che dovrà stabilire,assieme all’esatto svolgimento del fatto, la sua re-sponsabilità nell’accaduto. Si tratta di omicidiocolposo, accusa con cui l’autista è stata fermata altermine di un interrogatorio di due ore, o nel suocomportamento è rintracciabile l’accettazione delrischio di provocare la morte? Può sembrare unasottigliezza, ma dal punto di vista della pena ladifferenza è molto consistente.

Di sicuro la tensione, in giro per l’Italia, neigiorni del fermo è stata molto alta e in questo tipodi frangenti, purtroppo, il rischio di degenerazioniviolente di vario tipo è sempre possibile. Anchead Asti il clima non era certo disteso, con l’aggra-vante dell’incomprensione linguistica tra l’autistae i manifestanti. La notizia della morte di Crepaldiha fatto subito il giro del web e dei giornali, con

Dalla protesta al lutto

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del Paese. È a quel punto che cisi rende conto di quanto sia im-portante l’autotrasporto per lanostra economia e di quanto ilmalcontento che serpeggia tra glioperatori sia uno dei problemi damettere urgentemente nel-l’agenda dell’emergenza sociale.Dalla Sardegna al Piemonte, dal-la Campania all’Emilia Romagnai picchetti rallentano l’Italia no-nostante non aderiscano la mag-gior parte delle imprese.

“Le manifestazioni che si stan-no svolgendo in alcune zone delPaese – sottolinea il Presidente di

Unatras Francesco Del Boca –sono attuate soltanto da una si-gla del settore cui non può essereattribuita la rappresentativitàdelle imprese di autotrasporto delPaese. In questo momento, conle risposte appena ricevute dalGoverno ed un decreto appenaapprovato, la decisione di orga-nizzare blocchi purtroppo nonserve a nulla ed appare piuttostofrutto di strumentalizzazioni.Rincara la dose Anita, definendoil fermo “inaccettabile”. “E’ fon-damentale che il Governo inter-venga utilizzando tutti gli stru-menti disponibili – scrive il pre-sidente Eleuterio Arcese al Go-vreno - affinché venga salva-guardato il diritto dei cittadini edei lavoratori alla libera circola-zione e allo svolgimento delleproprie attività”.

“Non si capisce come le pro-teste di chi blocca ferrovie, au-tostrade e aeroporti, per nonparlare dei blocchi delle città, sia-no in Italia lecite se sono garan-tite da sigle sindacali confedera-li – ribatte il segretario di Tra-sportoUnito Maurizio Longo – ediventino illegittime e selvagge sea scendere in campo sono piccoliimprenditori, che hanno in giocola sopravvivenza delle loro azien-de e delle loro famiglie”.

Le cifreDifficile quantificare il numero

e l’esatta composizione di chi hapartecipato alla protesta. Diffici-le distinguere il camion che ade-risce al picchetto da quello chedal picchetto stesso viene fermatoe inutile sembra immergersi nel-

l’ovvio valzer di cifre. L’impatto,comunque, è fortissimo, sia in ter-mini mediatici con titoli in primapagina e aperture di tutti i Tg, siain termini economici: gli specu-latori ritoccano i prezzi nel giro diqualche ora, problemi effettivi didistribuzione delle merci inizianoa scuotere il Paese. E, forse un po’a sorpresa, dopo i picchi di ten-sione dei primi giorni, il fermo,pur depotenziato, arriva fino infondo, al 27 gennaio.

Si è poi passati alla costata-zione dei danni. Si tratta di sti-me molto complesse e tutte daverficare. Solo per dare qualchedato, secondo la Confedera-zione italiana agricoltori “il bloc-co degli autotrasportatori, at-tuato prima in Sicilia e poi nel re-sto d'Italia costato all'agricoltu-ra e alla zootecnia siciliana 70milioni di euro”. Confagricolturastima che, dall’inizio dei bloccodei Tir, la perdita complessiva, inItalia superi le 500 mila giorna-te di lavoro, pari a 30 milioni dieuro di retribuzione, più di 3 mi-lioni al giorno. La Federcoope-sca-Confcooperative parla di25 milioni di euro di danno. LaFiat ha temporaneamente chiu-so gli stabilimenti e in tutte le re-gioni d’Italia le associazioni con-findustriali e rappresentativedegli esercenti commerciali han-no lamentato danni. Uno stopche, dall’ultima settimana digennaio, è tornato lentamentealla normalità.

In vista nuove protesteIl dibattito aperto nel mese di

gennaio non sembra essersi con-cluso con le proteste culminatenel fermo dei servizi e nei blocchistradali che, in diversi casi, han-no intercettato un malcontentoanche estraneo alla categoria.

“Sono stati per tutti noi i gior-ni dell'ira, della fatica, della ten-sione – si legge sulla home pagedi TrasportoUnito – ma anche igiorni in cui si è costruito fra di noiun legame di condivisione, diamicizia, di collaborazione, disolidarietà, di altruismo ma so-pratutto di speranza”.

Opposta l’opinione di PaoloUggè, presidente di Fai Conftra-sporto: “Tutta questa vicendaha prodotto lacerazioni, aspet-tative deluse, indebolimento del-l’immagine del settore, a so-prattutto danni alle imprese edalle persone”. E TrasportoUnitoprepara già un nuovo fermo,quello delle bisarche, per il 20febbraio.

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tanto di dettagli non corrispondenti alla realtà. Al-l’inizio si dice che la Weckerle ha aizzato un cane digrossa taglia contro i partecipanti al picchetto. Sirivelerà poi essere un barboncino. Sull'ipotesi inci-dente, comunque, sono in molti a nutrire dubbi.Secondo il TgCom un collega di Crepaldi ha com-mentato così quanto accaduto: "Incidente? Mah,diciamo incidente...". È uno dei due testimoni del-l'investimento mortale. L'uomo ha lasciato gli ufficidella Procura di Asti, dove è stato sentito come te-stimone, visibilmente scosso. "Ero lì - ha dettomentre se ne andava dagli uffici giudiziari -. Era-vamo una trentina, poi è successo quel che è suc-cesso. Conoscevo bene Crepaldi, non ho voglia didire altro".

UNA FAMIGLIA PER BENECrepaldi non era un imprenditore del settore tra-

sporto, ma un autista dipendente di una ditta fa-cente capo alla Astigiana Autotrasporti, unacooperativa formata da una quarantina di soci concirca settanta mezzi a disposizione, che effettua

trasporti nell’ambito della realizzazione di opereindustriali e infrastrutture civili.

Un lavoratore, che lascia la moglie Daniela e ilfiglio Alex, all’ultimo anno di liceo classico pressol’Istituto d’istruzione superiore “Vittorio Alfieri” diAsti. “Sosterremo Alex in ogni modo - dice la pre-side Tina Rosita Casamento - Un ragazzo serio,sempre presente, che ha dimostrato in questigiorni la sua grande maturità. Speriamo che conti-nui a mantenere la stessa forza. Tutto l’Istituto èvicino a lui e alla sua famiglia”.

Inutile dire che la notizia della morte di Crepaldiha lasciato sgomenti tutti i colleghi in ogni parted’Italia, aprendo anche un dibattito, tuttora incorso, sulle modalità della protesta. “Vicinanza ecordoglio per l'autotrasportatore investito e mortoad Asti – dichiara in una nota Massimo Monte-bove, consigliere nazionale del Sindacato di poli-zia Sap per il Piemonte – ma è opportuno ricordareche i blocchi sono illegali e chi partecipa commettereato. Episodi come quello di Asti potrebbero pur-troppo ripetersi".

nomica di grande sofferenza permolte categorie. E proprio lì, in Si-cilia, si sperimenta la prova ge-nerale del fermo, con diversi au-totrasportatori che aderisconoalle mobilitazioni.

Italia bloccataSi arriva al 23 gennaio, il fermo

comincia e i presidi di protesta ini-ziano a diffondersi in tutta Italia,in modo certo molto diverso daregione a regione, ma comunquesempre in modo tale da creare undanno serio al normale svolgi-mento delle relazioni commerciali

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i fronte alle gravi difficoltàaffrontate dall’autotra-

sporto di merci (e da molti altrisettori) è molto importanteorientarsi e cercare possibili so-luzioni. Ma bisogna farlo in baseai dati e non, come talvolta ac-cade, sulla scorta di impressionie riflessioni parziali.

Un aiuto alla categoria, inquesto senso, sta arrivando dalComitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori che,come di consueto, finanzia pro-getti di studio e ricerca statisti-ca per inquadrare i fenomeni

economici e politici che riguar-dano da vicino la movimenta-zione di merci.

Tra quelli più recenti presentatidal Comitato Centrale, va se-gnalata l’“analisi comparativa delcarico fiscale e contributivo nelsistema normativo vigente”, at-traverso la quale la Ernst &

Young, su incarico dell’Albostesso, ha messo a confrontol’impatto delle imposte su fat-turati e costi delle nostre azien-de, in relazione ai loro competi-tori internazionali.

L’indagine non prende inconsiderazione tutti i 27 paesidell’Unione Europea (anzi 28,dopo il recente referendum inCroazia), ma si concentra suesempi importantissimi percomprendere il nostro posizio-namento. Vi ritroviamo Ger-mania e Francia, economiestrutturate e locomotive del si-

stema europeo. Vi è poi la Spagna, la cui si-

tuazione, per molti aspetti, ri-chiama i problemi italiani. Inte-ressante la comparazione con i“vicini di casa” di Austria e Slo-venia. E infine l’est, quei paesi dacui proviene la maggior partedella concorrenza e in cui gli

operatori possono contare su uncarico fiscale molto più conve-niente; ma anche all’interno diquesta categoria occorre stabi-lire alcune differenze.

Vengono infatti presi in esamepaesi come l’Ungheria e la Ro-mania, in grande difficoltà nel-lo scenario economico interna-zionale, ma anche la Polonia, cheè invece considerata un nazionein forte ascesa.

Lo studio ha dunque eviden-ziato le diverse forme di impo-sizione vigenti in ciascun Paeseper poi metterle a confronto

Francia cara, Italia ancheIl primato delle imposte diret-

te più alte spetta alla Francia, chepresenta il maggior carico fisca-le nominale (con un’aliquotacomplessiva del 33,33%), cui siaggiunge la “tassa professiona-le”, caratterizzata da una ali-quota nominale variabile. Pre-

Ric

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a

D

Da uno studio commissionato dal Comitato Centrale dell’Albo

emergono tutte le difficoltà delle nostre aziende di settore. Da Est

la concorrenza più pericolosa

Costi: pococompetitivi

nel confrontoeuropeo

Comparazione aliquote fiscali nominaliImposte reddito Altre imposte Imposte dirette Imposte indirette

locali totali (IVA)Italia 27,50% 3,90% - 4,82% 31,4% - 32,32% 20%, 10%, 4%Germania 30% - 30% 19%, 7%Francia 33,33% - 33,33% 19,6%, 5,5% - 2,1%Spagna 30% - 30% 16%, 7%, 4%, 0%Slovenia 20% - 20% 20%, 8,50%Austria 25% - 25% 20%, 10%Ungheria 10% - 19% 2% 12% - 21% 25%Polonia 19% - 19% 22%, 7%, 3%Romania 16% - 16% 24%, 9%

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TIR146-2012 19

occupante che la pressione fi-scale sugli operatori italiani sia inlinea con questo standard, conun carico fiscale pressoché ana-logo a quello francese: l’aliquo-ta complessiva ordinaria è infattipari al 31,4% (Ires 27,5%; Irap3,9%) elevabile al 32,32% (Ires27,5%; Irap 4,82%).

Classi dimensionaliL’indagine statistica condotta

per conto dell’Albo seleziona leaziende in base alla classi dimen-sionali, dai monoveicolari finoalle imprese più strutturate che di-

termini di confronto con la com-mittenza.

Dallo studio emerge che leclassi dimensionali intermediesono le meno performanti sottoil profilo dei costi, anche se com-parati con quelli degli operatori re-sidenti nei Paesi dell’Europa del-l’Est. Al contrario le aziende ita-liane appartenenti alle classi di-mensionali “estreme”, e cioèmonoveicolari o con oltre 10 vei-coli a disposizione, sembrerebberogodere di un livello di costi menooneroso: tuttavia anche in questocaso le imprese italiane presen-tano costi relativi maggiori serapportati a quelli delle impresepiù performanti dell’Europa del-l’Est (da +36% a +41%)

Difficile competereIl quadro che emerge, insom-

ma, per le aziende di autotra-sporto italiane, non è dei più ras-sicuranti. In particolare, secondola ricerca, gli autotrasportatoriitaliani rischiano un’ulteriore mar-ginalizzazione, non solo a livellointernazionale (nel contesto ge-nerale europeo), ma perfino in pa-tria. Basti pensare che il carico fi-scale, per una ditta individuale ru-mena è dell’11% e del 22% perquelle nostrane.

Le “ricette” proposte dallo stu-dio, sebbene non assimilabili aproposte di carattere politico,vanno nella direzione più volte au-spicata dagli osservatori. Anzi-tutto, per raggiungere posizioni dimercato importanti non bastaessere semplici vettori, ma occorremuoversi come operatori in gra-do di internalizzare l’intera “ca-tena logistica” (monitoraggio,stoccaggio, evasione ordine). E inquesto senso sembrerebberomuoversi le politiche strategichedel settore, con iniziative come ilPiano nazionale della logistica.

Va sottolineato anche che la di-pendenza del nostro Paese daaziende estere per la fornitura diservizi di trasporto e logistica fon-da la propria origine sulla politicadi vendita seguita dagli operato-ri economici italiani basata sulla sti-pula di contratti franco-fabbrica,secondo la quale sono gli acqui-renti a scegliere, tra gli altri, anchel’operatore per il trasporto.

Altro punto importante, lo svi-luppo della logistica pubblica:dovrebbe consentire un pro-cesso di valorizzazione del ter-ritorio e l’incremento della com-petitività dei diversi operatorieconomici locali.

0

500.000

1.000.000

1.500.000

2.000.000

1.408.909

1.608.582 1.564.573

1.373.355

1.564.591

1.238.968

1.111.5631.043.798

891.657

Fatturato aziende di autotrasporto con più di 10 veicoli

italia francia germania spagna austria slovenia ungheria polonia romania

-1.600.000

-1.400.000

-1.200.000

-1.000.000

-800.000

-600.000

-400.000

-200.000

0

-1.451.407 -1.468.881

-1.343.011

-1.225.981

-1.370.072

.-1.187.591

-1.063.653-995.129

-872.245

Costi aziende di autotrasporto con più di 10 veicoli

italia francia germania spagna austria slovenia ungheria polonia romania

126.059

183.710 180.967

138.188

152.492

108.833101.896

94.935

79.384

0

50000

100000

150000

200000

Fatturato imprese monoveicolari

italia francia germania spagna austria slovenia ungheria polonia romania

Costi imprese monoveicolari

italia francia germania spagna austria slovenia ungheria polonia romania

Il primatodelle imposte

dirette più alte spettaalla Francia, ma anche

per l’Italia la situazione è preoccupante

spongono di più di dieci veicoli. In-teressante notare come vi siano al-cune tendenze comuni a tutte leimprese, pur se di diversa consi-stenza: le aziende francesi, tede-sche ed austriache occupano leprime tre posizioni nella classificadel fatturato; le ultime quattro po-sizioni sono occupate, in ordinedecrescente, dalla Slovenia, dal-l’Ungheria, Polonia ed Romania.l’Italia occupa la quarta posizione.Dall’analisi emerge che il posizio-namento competitivo delle azien-de italiane prescinde dalla loro di-mensione. Tuttavia analizzando ilfatturato delle nostre imprese disettore si nota che un ostacolo peril conseguimento di più alti livellirisiede proprio nelle frammenta-zione del mercato italiano. L’au-totrasporto paga questa caratte-ristica sia in termini di capacità dioffrire servizi più complessi, sia in

-160000

-140000

-120000

-100000

-80000

-60000

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-130.338

-140.063

-128.502

-111.928

-130.069

-107.997-101.016

-94.426

-78.648

Page 20: TIR 146_2012_02

tagiri. La lancetta deve sempre rimanere al-l'inizio della “zona verde”, ossia intorno ai1100-1300 giri. E con le elevate coppie deimotori di oggi, ciò significa cambiare mol-to meno e saltare anche uno o due rapportiin una scalata.

“Ogni cambio di marcia richiede unmaggiore consumo di carburante, quindimeno ne fate, più risparmiate”, spiegano gliistruttori. “E non preoccupatevi se sembrache il motore non ce la faccia. Finché la lan-cetta resta sul verde, siate certi che vi for-nirà tutta la potenza necessaria”.

Per molti autisti, specialmente se hannola patente da qualche anno, questa è unavera rivoluzione, perché sono abituati a man-tenere un alto regime.

Guida predittivaUn altro drastico cambiamento di pro-

spettiva è la cosiddetta “guida predittiva”,che consiste nell'adattare il comportamen-to al volante considerando in anticipo qua-li azioni si dovranno fare, sulla base dellecondizioni del traffico o dell'andamento del-la strada.

Due esempi che vengono portati neicorsi sono la presenza di un semaforo o diuna rotonda all'orizzonte: in questo caso, bi-sogna lasciare l'acceleratore con largo an-ticipo, arrivando con abbrivio sulla linea d'ar-resto, dove si può decidere se accelerare ofrenare. Un altro caso classico è l'inizio di unasalita, dove si consiglia d'accelerare fino al-l'attacco della pendenza, che va affrontatacon un rapporto che consenta al veicolo diarrivare in cima senza ulteriori cambi. In mol-

TIR146-201220

Sulla

str

ada

Michele Latorre

Aumentano i corsi di guida economica per gli autisti dei veicoli industriali organizzati dalle case costruttrici e dalle associazioni di categoria. Grazie anche all’utilizzo di simulatori digitali

Il risparmio s’impara con

i corsi di guidaeconomica

fondamenti teorici e la pratica del risparmiodel gasolio al volante di un veicolo pesan-te. Prima si sono attivati i costruttori degliautomezzi, che utilizzano tali iniziative an-

che come canale di promozione, poi sisono mosse le associazioni degli

autotrasportatori, che usanoi fondi stanziati per la for-

mazione professionale.Tutti chiariscono unacosa: questi corsi nonservono per “inse-gnare a guidare” ilcamion, anzi dannoper scontato che chivi partecipa sia pra-tico del volante. Ser-

vono, piuttosto, perconoscere meglio le po-

tenzialità offerte dai mo-tori dell'ultima generazione

e i vantaggi della cosiddetta“guida predittiva” che, oltre a ridurre

il consumo di carburante, diminuisce anchequello dei freni ed aumenta la sicurezza.

Guidare con l’occhioIl primo insegnamento dei corsi di guida

economica è guidare non più con l'orecchio,bensì con l'occhio. Molti autisti sono cresciutiprofessionalmente con l'abitudine di cam-biare marcia quando udivano il motore rag-giungere un determinato regime.

Oggi, con le cabine completamente in-sonorizzate, il rumore del propulsore èpraticamente scomparso, quindi il cambiodella marcia deve avvenire guardando il con-

idurre il consumo di gasolio: quella chefino ad ieri era una priorità è diventa-

ta una necessità vitale per le imprese di au-totrasporto, che stanno affrontando uncostante aumento dei costi d'esercizio,causato soprattutto dagli incre-menti del carburante. E per ri-sparmiare ogni goccia digasolio si utilizza qual-siasi mezzo, interve-nendo sia sul veicolo,sia sull'autista.

Nel primo caso, icostruttori propon-gono una serie diequipaggiamentiche alleggeriscono ilcamion e ne aumen-tano la penetrazioneaerodinamica: ruote inlega leggera, carenatura la-terale, spoiler superiore. Graziea questi accorgimenti si riesce ad ot-tenere il massimo dal veicolo.

Ma non basta, perché è ancora più im-portante agire su chi il veicolo lo comanda,ossia il conducente. Il fattore umano è sem-pre stato importantissimo per ridurre i con-sumi di carburante e lo rimane anche sui vei-coli dell'ultima generazione, per quantiequipaggiamenti aerodinamici ed elettronicipossano avere. Anzi, proprio le nuove ge-nerazioni di motori richiedono un drasticomutamento dello stile di guida per sfruttarneal massimo le prestazioni.

Così, stanno diffondendosi dei corsi perautisti, specializzati proprio nell'insegnare i

R

Page 21: TIR 146_2012_02

ti casi, è meglio staccare il cambio auto-matizzato e passare alla guida manuale.

Prova sul campoQueste sono solo alcune delle racco-

mandazioni che gli istruttori dei corsi pro-pongono ai partecipanti, ma non si accon-tentano di presentare una teoria. Essi chie-dono di metterla in pratica e di verificare sulcampo i miglioramenti che si possono ot-tenere. Quindi, tutti i corsi prevedono,dopo un'introduzione teorica, anche unaparte di guida, che può essere svolta su unvero camion in un percorso reale, oppurecon un sofisticato simulatore di guida, chenon ha nulla da invidiare a quelli adottati nelsettore aeronautico. In entrambi i casi, la ses-sione prevede due fasi: nella prima, il par-tecipante conduce il veicolo (che viaggia apieno carico) secondo il suo abituale stile,poi ripete lo stesso percorso seguendo leistruzioni dell'istruttore.

Quindi, si torna in aula e si confrontanoi risultati tra le due sessioni, verificando ladifferenza nei consumi. I risultati dei corsimostrano che quasi sempre c'è un miglio-ramento adottando le tecniche insegnate,che varia dal tre all'otto per cento, secon-do il livello iniziale di ciascun autista. In con-creto, una riduzione dell'otto percento ap-plicata ad un veicolo industriale che percorreogni anno 12mila chilometri significa un ri-sparmio annuale, per la sola voce del car-burante, di circa cinquemila euro per auto-mezzo.

Ma questi corsi non offrono solamenteuna riduzione dei consumi di gasolio. Le cen-

traline di bordo dei camion registrano qual-siasi evento del veicolo durante la marcia,tra cui il numero di cambi marcia (ed il re-lativo regime), le frenate e l'uso del retarder.

Questi dati si possono scaricare sul com-puter aziendale per ana-lizzare lo stile di guida.Anzi, questo lavoroviene svolto da spe-cifici programmi,che rilevano i puntideboli e fornisconoperfino un voto sullaguida, sempre dal puntodi vista del consumo di carburante. Graziea questi strumenti di rilevazione, l'istrutto-re può anche fornire consigli utili su comediminuire l'usura dei freni e della frizione.

Il simulatoreUno strumento che può ulteriormente

evolvere i corsi di guida economica è il si-mulatore. E non parliamo di un programmainstallato sul pc, bensì di un sistema com-plesso, analogo a quelli in uso da tempo perla formazione in campo aeronautico. L'au-tista sale su una vera cabina, montata sumartinetti, e sul parabrezza vede un percorsostradale ricostruito dal computer. In questomodo, l'istruttore può creare un viaggio vir-tuale, che viene affrontato in modo reali-stico, scegliendo le situazioni di strada, ditraffico e meteorologiche più adatte alla for-mazione di ciascun conducente.

È quello che dal 2007 sta facendo l'Ascdi Vairano (Milano), che svolge corsi di gui-da economica anche in collaborazione con

TIR146-2012 21

Con la “guidapredittiva” si adatta il comportamento al

volante considerando in anticipo le azioni da

intraprendere

alcune associazioni di categoria, tra cui Ani-ta, Confartigianato Trasporti e Fai. L'Asc hadue simulatori gemelli, uno fisso presso lasede, l'altro montato su un semirimorchioper svolgere formazione presso gli auto-

trasportatori. Anche in questo

caso, i corsi com-prendono una parteteorica e una di gui-da, ma quest'ultima

avviene con il simu-latore, che consente di

creare percorsi persona-lizzati, che l'autista percorre alla guida di uncamion virtuale, anch'esso adattabile alle sin-gole situazioni.

Per esempio, si può simulare un articola-to cisternato, piuttosto che un centinato adiverse altezze di baricentro. Il simulatorepuò inserire nel percorso fino a trenta diversiutenti della strada (dai pedoni ad altri ca-mion) e determinare se hanno un compor-tamento rispettoso delle regole, oppure im-prevedibile, quando interagiscono con l'au-tista.

Gli strumenti per migliorare lo stile di gui-da degli autisti sono quindi diversi e sofi-sticati. I risultati che si ottengono al termi-ne del corso sono buoni, però è necessariauna condizione per renderli effettivamenteutili per l'impresa di autotrasporto: che gliinsegnamenti appresi vengano applicatinel lavoro quotidiano. E questa è la parte piùdifficile, perché cambiare abitudini accu-mulate in anni di lavoro richiede impegnoed attenzione.

«Con meno cambidi marcia si ottieneun forte risparmio

di carburante»

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TIR146-201222

on sprecare tempo prezio-so e realizzare nei tempi più

veloci possibile quanto il Paeseaspetta da anni. Questo l’oggettodell’incontro che si è tenuto trala Consulta generale per l’auto-trasporto e la logistica e i mag-giori docenti universitari e i grup-pi di studio interessati al settore.Presieduto da Bartolomeo Gia-chino, l’incontro ha focalizzatocome, se il Governo è disposto ainvestire nell’organizzazione lo-gistica, nei trasporti e nell’ener-gia, il nostro Paese avrà mezzopunto di PIL in più.

Non sprecare tempo preziosoe realizzare nei tempi più velocipossibile quanto il Paese aspet-ta da anni. Questa la sintesi del-l’incontro che si è tenuto tra laConsulta Generale per l’Auto-trasporto e la Logistica e alcunidocenti universitari esperti dellamateria. Presieduto da Bartolo-meo Giachino, l’incontro ha evi-denziato come, investendo nel-l’organizzazione logistica, neitrasporti e nell’energia, il nostroPaese potrà avere mezzo puntodi PIL in più.

Aprendo i lavori, il presidentedella Consulta Giachino ha rie-pilogato gli sforzi fatti per la rea-lizzazione del Piano della Logi-stica, anche alla luce della recenteindicazione della CE che ha in-dividuato i 10 corridoi strategici,quattro dei quali passeranno nelnostro Paese e s’incroceranno

nella pianura Padana, dandoluogo alla parte più importantedella Grande Area Logistica delsud Europa.

“L’Italia può crescere di unmezzo punto di PIL in più se in-veste in energia e trasporti e semigliora fin dal prossimo annol’efficienza logistica - ha sottoli-neato Giachino -. Il nostro Pae-se è agli ultimi posti in Europa perlivello di crescita: meno dell’1 percento contro percentuali benmaggiori degli altri Paesi, so-prattutto Germania e Francia”.

Per crescere di più, secondoGiachino, occorre quindi investirein una nuova politica energetica(l’Italia sacrifica il 4,1% del PIL allespese di energia, la Francia – gra-zie al nucleare – solo il 3%), nel-lo sviluppo dei trasporti e infine– grazie all’Alta Velocità ferro-viaria e al nostro patrimonio

d’arte – nei movimenti turistici enel miglioramento dell’efficien-za logistica.

Razionalizzare i sistemiGrazie alla razionalizzazione

dei sistemi esistenti è già possi-bile migliorare l’efficienza logi-stica di 10 punti percentuali l’an-no. Sull’esempio del porto di Ve-nezia, che solo attraverso una ra-zionalizzazione delle proceduree una drastica riduzione dei tem-pi di controllo e movimentazio-ne dei container, ha aumentatoi propri traffici provenienti daShanghai e dalla Cina del 10 percento annuo, più di Rotterdam.Il Piano si articolerà su 47 azioniconcordate con gli operatori chedovranno dare nuovo slancio aisistemi logistici del nostro Paese.

“Lo studio sul ‘non fare’ – haproseguito Giachino - evidenzia

Univ

ers

ità N

Un incontro presieduto da BartolomeoGiachino ha evidenziato

come con il Piano il nostro Paesepotrebbe crescere di mezzo punto

di PIL in più

Consulta e Universitàper il Piano

della Logistica

Cristina Gimignani

Page 23: TIR 146_2012_02

economia, i docenti hanno af-frontato il primo la valorizzazio-ne dei processi di filiera favo-rendo l’interscambio tra le reti re-gionali e i canali esteri, mentre ilsecondo ha puntato il dito sullamancanza di un apposito enteche dovrebbe affrontare nellospecifico il problema, rivendi-cando la vocazione socioeco-nomica della logistica.

Partnership con i Paesi di frontiera

Roberto Barontini, del CentroStudi ricerca della Bocconi, ha af-frontato lo scenario del trafficotransalpino dal 2020 al 2026,con particolare attenzione alle in-frastrutture e ai paesi limitrofi,senza dimenticare il sistema por-ti del Mediterraneo. Il tutto, in-tersecato con politiche regola-torie come i progetti in esame al-l’Unione Europea, provvedimenticome l’ecobonus e il ferrobonus.

“La realizzazione del Pianodella Logistica – ha detto Ba-rontini - procede a ritmo serratoed entro breve tempo porteremole nostre conclusioni al ministro

Passera e al sottosegretario Ciac-cia. Lavoriamo con fiducia. Ov-viamente, le partnership da noiprivilegiate sono quelle dei Pae-si di frontiera, come la Svizzerae le sue nuove politiche per la re-strizione dei traffici dopo l’aper-tura del tunnel del San Gottardo.Spagna e Grecia saranno inte-ressate dalle autostrade del mare.I fondi necessari sono consi-stenti: è chiaro che per operecome il tunnel del Brennero il fi-nanziamento deve essere spal-mato in vari anni”.

Apprezzamenti positivi per il la-voro svolto dalla Consulta sonostati espressi anche da AntonioDallara, dell’Università Cattolicadi Piacenza, che ha ricordato l’at-tività del Laboratorio di EconomiaLocale dell’Università Cattolicadel Sacro Cuore, con la collabo-razione della Fondazione ITL. Inparticolare il progetto Arco Lati-no, sui poli logistici di Piacenza eNovara, insieme a analisi sui si-stemi fluviali navigabili italiani erelativi collegamenti con città eregioni del nostro Paese.

TIR146-2012 23

l’analisi, già applicata a ferroviee autostrade, all’intero settoredella logistica. In particolare, siintende individuare e, ove pos-sibile, misurare gli impatti eco-nomici, ambientali e sociali le-gati alla mancata implementa-zione delle principali linee delPiano Nazionale della Logistica.In particolare intendiamo valu-tare quali saranno i maggiori co-sti che le filiere logistiche agroa-limentare, sanitaria ospedalierae della distribuzione urbanadelle merci dovranno soppor-tare qualora non vengano ri-solte le criticità che ne ostaco-lano l’ammodernamento: lascarsa connettività delle reti eaccessibilità dei territori, la scar-sa esternalizzazione delle attivitàlogistiche, l’incapacità di offri-re servizi integrati, la mancan-za di una efficiente rete tele-matica e di uno sportello unicodoganale”.

Il contributo delle UniversitàTra i primi docenti a essere in-

tervenuti Oliviero Baccelli, per ilCertet, ha spiegato i temi ma-croeconomici, come la posizione

dell’Italia nel contesto infra-strutturale euro mediterraneo, gliincentivi ai porti, il quadro ge-nerale delle risorse. Temi specifi-ci ha affrontato Giacomo Borru-so, dell’Istiee, come il prolunga-mento del corridoio PP23 (l’asseAdriatico-Baltico), i nuovi progettigarantiti dalla Banca Centrale Eu-ropea, le Piattaforme di corrido-io, lo sportello unico doganale,l’istituzione dell’Agenzia per la lo-gistica, le smart city e le libera-lizzazioni.

Alessandro Panaro di SRMha relazionato sugli studi effet-tuati in materia internazionale eha proposto di trovare spazio nelPiano Nazionale della Logisticaalle relazioni degli incontri congli enti locali, rivolgendo parti-colare attenzione ai “grandiprogetti”.

Sulla microeconomia si è in-vece concentrata l’attenzionesia di Gaetano Aiello, per l’Uni-versità di Firenze, sia di Sergio Bo-logna per Ernst e Young: par-tendo dalle peculiarità apparte-nenti al nostro territorio e alla sua

Il Piano siarticolerà su 47

azioni concordate congli operatori che

dovranno dare slancio ai sistemi logistici del nostro Paese

come la tassa logistica, o il costoche il nostro Paese paga al-l’inefficienza, sia pari a ben 40miliardi. Se si riuscisse a incre-mentare il valore dei processi lo-gistici legati alla movimentazio-ne dei due milioni di containerche già oggi attraversano l’Italia,si riuscirebbe ogni anno a gua-dagnare una cifra di oltre 4 mi-liardi di euro.”

I costi del ‘non fare’L’Osservatorio “I costi del

non fare”, Agici Finanza d’Im-presa, da oltre 6 anni misural’impatto sulla collettività delmancato sviluppo dei settoridelle ferrovie e delle autostra-de. Nel corso dell’incontro, An-drea Gilardoni, responsabiledell’Osservatorio, ha mostratocome secondo gli ultimi studitale costo, su un orizzonte tem-

porale di 16 anni, è pari a qua-si 300 miliardi di euro in termi-ni di impatti economici, am-bientali e sociali. “Il rilanciodell’economia del Paese do-vrebbe passare proprio da un ri-pensamento del settore nel suocomplesso, che potrebbe ren-dere più appetibili le nostreproduzioni e attrarre un mag-gior traffico merci dall’estero,grazie anche alla nostra posi-zione strategica nel bacino delMediterraneo. In questo senso– ha continuato il prof. Gilar-doni - il Piano Nazionale dellaLogistica del ministero delle In-frastrutture e dei Trasporti hal’importante obiettivo di indivi-duare le principali linee d’azio-ne per una riorganizzazionecomplessiva del settore logisti-co. L’Osservatorio CNF ha av-viato uno studio che estende

«Il costo che il nostro Paesepaga all’inefficienza è pari

a 40 miliardi di euro»

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TIR146-201224

l Fondo di garanzia è uno stru-mento che si è rivelato utile a

molte aziende di autotrasporto eche, in futuro, potrebbe essere ap-profondito con nuove applica-zioni. I dati di Mediocredito par-lano chiaro: nel biennio 2010-2011 la Sezione speciale dedica-ta al settore è diventata sempre dipiù una sponda importante per ilsostegno alle imprese messe adura prova dalla crisi economica.Per valutare i dati e individuarenuove proposte di utilizzo, il pre-sidente della Consulta per l’au-totrasporto e la logistica Bartolo-

meo Giachino ha convocato unariunione con i rappresentanti del-le associazioni e i funzionari in-caricati della gestione del fondostesso.

Si tratta di un’iniziativa che,sempre di più, viene conosciutadalle aziende del settore - conbuone performance nel Mezzo-giorno - e dagli istituti bancari, mache sembra avere ancora nuovepotenzialità. “Siamo di fronte a unsettore indubbiamente debolenei confronti della banche - ha af-fermato Giachino - abbiamo cre-duto nella possibilità di aiutare

questo rapporto e i dati ci dannoragione, con circa tremila do-mande esaminate e accolte epiù di trecento in Sicilia. Ora, in unanno che si preannuncia moltodifficile, dobbiamo capire cosafare per migliorare ancora”.

Tendenza positivaI finanziamenti accolti sono in

crescita. La sezione speciale ha ini-ziato a essere operativa soltantoverso la fine del 2009, dunque unreale confronto è possibile solo inrelazione al biennio appena tra-scorso: si è passati dai circa euro

Fondo d

i ga

ranzi

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I

La sezione Speciale autotrasporto, nel 2011, ha accolto finanziamenti per

161 milioni. Secondo il Presidente dellaConsulta Giachino “È un buon risultato,

ma possiamo fare di più”

Fondo di garanzia,

occasione daapprofondire

Bassi: serve più flessibilità Abbiamo rivolto qualche domanda a Gianluigi Bassi, segretario

di Confartigianato Trasporti e rappresentante degli autotraspor-tatori per le vicende legate al Fondo di garanzia.

È possibile tracciare un bilancio sull’attività del fondo dopo dueanni di piena operatività?

Sicuramente è un bilancio positivo soprattutto sesi guarda all’evoluzione di questo strumento ealla sua diffusione tra gli operatori del settore.Da principio sembrava che quest’iniziativastentasse un po’ ad essere compresa dallacategoria e ci siamo spesi molto, con as-semblee, pubblicazioni, incontri, per fa-vorirla e far comprendere la sua utilità.Gli autotrasportatori hanno capito estanno utilizzando sempre più il fondo.Nel frattempo è stato necessario sensibi-lizzare anche le banche, stimolarne le com-petenze, far capire l’opportunità che il

fondo di garanzia rappresenta. Ora direi che siamo arrivati a unabuona messa a punto, ma bisogna guardare avanti.

Chiaramente la possibilità di utilizzare il fondo anche per l’ac-quisto dei veicoli ha rappresentato un aiuto per questa iniziativa.

E adesso che non sarà più possibile?Indubbiamente il fondo di garanzia va rivitaliz-zato con nuove proposte, in modo da aiutare le

aziende a utilizzare queste risorse. Ricordiamoche esiste una sezione speciale legata all’au-totrasporto e questo accade solo per la no-stra categoria. Evidentemente è unaparticolarità da sfruttare. La nostra propo-sta è applicare criteri specifici e più flessibilialle imprese di autotrasporto, come giàprevisto nel decreto istitutivo del Fondo, inmodo da favorire il suo utilizzo. Vedremo,

con i gestori del fondo, come valorizzare an-cora una volta le aziende di autotrasporto.

Page 25: TIR 146_2012_02

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146 milioni nel 2010 e quasieuro 161 milioni nel 2011.

La buona prestazione del 2011,però, va collegata anche a un for-te incentivo introdotto da nor-mativa: la possibilità, cioè, di av-valersi della garanzia del fondoper l’acquisto di veicoli. Perquanto riguarda questospecifico ambito, nel2010 i finanziamentisono stati di poco piùdi 4 milioni di euro,mentre nel 2011sono stati di circa19 milioni di euro.

giani, che hanno assolto anchela funzione di “broker” per il re-perimento degli istituti bancari.Infine, è positivo il fatto che i fi-nanziamenti relativi alla Sezione

autotrasportosono stati

desti-

Altro aspetto da sottolineare èrappresentato dall’incidenza per-centuale delle operazioni della Se-zione speciale autotrasporto sultotale di quelle relative alle Pmi,passata dal 2,3% nel 2010 al2,8% nel 2011.

Piccole impreseprotagoniste

I dati del 2011 mostrano unaprevalenza delle cosiddette mi-croimprese, anche se la defini-zione - in un settore moltoframmentato come l’autotra-sporto -non deve sviare: si trat-ta di quelle che hanno fino adieci dipendenti.

Queste hanno attivato 983operazioni sulle 1552 comples-sive, cui corrispondono 52 milionidi finanziamenti sui 161 totali,probabilmente connessa all’en-trata in campo dei Confidi arti-

Numero domandeN. operazioni Finanziamenti Importo

accolti garantito2009* 6 3.145.000 1.592.7502010 1.163 145.893.927 86.257.8042011 1.552 160.761.119 91.889.815Totale 2.721 309.800.046 179.740.369* Il dato si riferisce al periodo 1°-31 dicembre 2009

QuotaN. operazioni Finanziamenti Importo

accolti garantito2009* 0,2% 0,4% 0,4%2010 2,3% 1,6% 1,7%2011 2,8% 1,9% 2,1%Totale 2,5% 1,7% 1,8%* Il dato si riferisce al periodo 1°-31 dicembre 2009

Contributo acquisto mezziN. operazioni Finanziamenti Importo Investimenti

accolti garantito20092010 4 4 4.291.880 2.917.134 3.754.3232011 214 19.413.961 12.340.950 32.130.249Totale 258 23.705.841 15.258.084 35.884.572

Finanziamenti accolti - 2011N. operazioni Finanziamenti Importo

accolti garantitoMicro 983 51.949.851,89 29.600.686,9Piccola 483 80.461.073 47.518.423Media 86 28.350.193 14.770.706Totale 1.552 160.761.119 91.889.815

Durata operazioniN. operazioni Finanziamenti Importo

accolti garantitoBreve termine 748 67.152.030 35.222.084Medio lungo termine 804 93.609.089 56.667.731Totale 1.552 160.761.119 91.889.815

BartolomeoGiachino, presidentedella Consulta. Nella

pagina accanto GianluigiBassi, rappresentante

degli autotrasportatori nel Fondo

nati ad investimenti per il 30%,e per il 60% hanno riguardatofinanziamenti a medio e lungotermine: si tratta di dati miglio-ri rispetto a quelli degli altricomparti.

Le proposteOra che il fondo non potrà più

essere utilizzato per l’acquisto diveicoli si cercano nuove strade.Giachino propone di utilizzarloper una sorta di anticipazione sulrimborso delle accise, tema cosìcaldo delle recenti trattative sin-dacali. Dal punto di vista tecniconon dovrebbero esserci ostacoli,ora bisognerà vedere se i rap-presentanti degli autotrasporta-tori troveranno utile la propostae decideranno di farla propria. Sene riparlerà a Marzo, in unanuova riunione.

Finanziamento acquisto mezzi - 2011N. operazioni Finanziamenti Importo

accolti garantitoLombardia 32 2.298.568 1.376.001Piemonte 24 1.995.096 1.165.040Emilia Romagna 15 2.146.990 1.278.270Liguria 4 328.500 175.125Friuli Venezia Giulia 3 147.000 88.200Veneto 3 820.000 492.000Trentino Alto Adige 1 143.000 38.610Valle d'Aosta 1 78.375 35.269Totale nord 83 7.957.529 4.648.515Toscana 19 1.345.000 614.250Marche 9 1.733.810 1.034.015Lazio 5 861.750 368.288Umbria 1 500.000 300.000Totale centro 34 4.440.560 2.316.552Sicilia 37 2.000.908 1.583.226Campania 22 1.918.952 1.433.461Puglia 20 1.746.264 1.327.099Calabria 10 980.848 782.197Basilicata 3 142.800 114.240Abruzzo 1 35.700 21.420Molise 1 50.400 30.240Sardegna 3 140.000 84.000Totale mezzogiorno 97 7.015.872 5.375.884Totale 214 19.413.961 12.340.950

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conto che, a fronte del numero di controllieffettuati sugli italiani, la quota di verifichesui vettori stranieri può sembrare piccola, main termini proporzionali si noterà che non fac-ciamo sconti a nessuno.

Anche per quanto riguarda la qualità deicontrolli, abbiamo corsi di formazione spe-cifica presso la nostra scuola di Cesena.

Inoltre collaboriamo con il ministero del-la Infrastrutture e Trasporti e con il Comita-to Centrale dell’Albo degli Autotrasportatoricon corsi di approfondimento sulla discipli-na del trasporto merci, riservati agli opera-tori ai quali, periodicamente, vengono di-stribuiti anche dei fac-simile per una correttaverifica dei documenti stranieri.

L’investimento in tecnologia sembraaver dato i suoi frutti in questi anni…

Del trinomio “prevenzione, controllo e tec-nologia” intendo fare un po’ il mio motto.L’uso di nuove tecnologie ci permette di uti-lizzare strumenti di grande efficacia e al con-tempo liberare risorse umane da destinarea ulteriori controlli.

Uno dei più recenti riguarda proprio i ca-mion, e cioè l’Overload tutor, che controllai pesi dei veicoli commerciali in transito. Neverificheremo presto i risultati. Un’altra no-vità riguarda l’informatizzazione, per una let-tura “vidimata” e più veloce del cronota-chigrafo digitale.

Il Comitato Centrale dell’Albo degli Au-totrasportatori ci ha inoltre consegnato 55computer portatili con software dedicati auna lettura facilità della Cqc e dei dati dei vei-coli pesanti adibiti al trasporto merci.

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Poliz

ia s

trad

ale

Yari Selvetella

Verifiche sugli operatori stranieri, nuove tecnologie per i controlli, maggiorecollaborazione con le istituzioni. Parla il nuovo direttore della Polizia Stradale Maria Luisa Pellizzari

Più controllicon il contributodell’Albo degli

Autotrasportatoriha visto un deciso incremento dei controllida parte della Polizia Stradale. Ritengo cheil messaggio della legalità debba essere ar-ticolato in varie fasi: dalla prevenzione al con-

trollo. È nostra intenzione svolgere que-sto lavoro nel segno della condi-

visione con i protagonisti del-la strada e in questo caso

soprattutto con le asso-ciazioni di categoria.Sappiamo bene chequello degli autotra-sportatori è un me-stiere durissimo e ilnostro messaggioanche agli altri uten-ti della strada è che

non si deve aver pau-ra del camion. A questo

ruolo dell’autotrasporto,però, corrisponde una gran-

de responsabilità: un compor-tamento corretto è interesse anzitutto

degli autotrasportatori, anche per modificarela percezione nei loro confronti.

Un tema molto sentito dallacategoria riguarda i controlli suivettori stranieri: si chiede, in buonasostanza, che le regole valgano per tutti…

Abbiamo intensificato e intensificheremoi controlli sulle direttrici stradali e autostra-dali. E il nuovo Codice della strada ci ha for-nito un valido strumento: il pagamentoimmediato della sanzione e la possibilità delsequestro immediato del veicolo. Mi rendo

ncontriamo il nuovo direttore della Pol-strada Maria Luisa Pellizzari nei difficili gior-

ni del fermo. Le chiediamo la sua opinionee i suoi progetti su alcuni dei temi più sen-titi dalla categoria, dalle verifiche sugli ope-ratori stranieri alle nuove tecno-logie utilizzate per il control-lo. Un percorso di dialogonel segno della legalità.Dalla prevenzione alcontrollo, la PoliziaStradale lavora quo-tidianamente per ga-rantire la sicurezza dichi viaggia, con-frontandosi con leprincipali categoriecoinvolte, a comincia-re proprio dagli auto-trasportatori.

Direttore, l’autotrasportoè una delle poche categorieche si batte per avere più controlli. A che punto siamo?

I controlli hanno avuto un ulteriore incre-mento e il nostro obiettivo è una costantecrescita. I dati relativi al 2011 sono in corsodi elaborazione proprio in queste settimane.A cominciare dai controlli sul rispetto dei re-golamenti 3851/1985 e 561/2006, in temadi cronotachigrafo e rispetto dei tempi di gui-da e di riposo. Possiamo tuttavia anticipareche, dalle prime analisi, il dato di tendenzain crescita per il 2011 è confermato.

Da parte nostra c’è la volontà di proseguirenel lavoro che, già nel biennio 2009-2010,

I

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In questo momento di crisi delsettore e dell’economia, è possibile,secondo lei, che le tematiche dellasicurezza passino in secondo piano?

Certamente, da parte nostra, non ci saràalcun abbassamento della guardia. Lavore-remo con il massimo impegno per razio-nalizzare le spese, ma la sicurezza stradaleè e deve rimanere un tema prioritario e nonsolo in termini repressivi. Ci rivolgiamo ai gio-vani con iniziative come Icaro, giunta alla do-dicesima edizione e stiamo preparano unanuova iniziativa, una sorta di “cassetta di la-voro” della sicurezza da distribuire ai ragazzi.Non dimentichiamoci che gli incidenti mor-tali sono la prima causa di decesso tra i gio-vani.

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Il nuovodirettore della

Polizia Stradale MariaLuisa Pellizzari.

Ha assunto l’incarico da qualche settimana

CONTROLLI PER NAZIONALITÀ DEL VEICOLO2009 2010 Diff. Diff. %

ITALIANA 113.166 229.152 115.986 102,5PAESE U.E. 9.175 20.168 10.993 119,8PAESE EXTRA U.E. 2.067 3.997 1.930 93,4TOTALE VEICOLI CONTROLLATI 124.408 253.317 128.909 103,6

INFRAZIONI ACCERTATE2009 2010 Diff. Diff. %

TOTALE INFRAZIONI 46.688 105.958 59.270 126,9

LEGGE 298/74Art.26/1 Esercizio abusivo 166 288 122 73,5Art.26/2 Affidamento trasporto ad abusivo 39 64 25 64,1Art.46 Trasporto abusivo 517 849 332 64,2Art.7 c.2 D.L.286/05 (Affidamentotrasporto ad abusivo da parte di impresa) 146 452 306 209,6

CODICE DELLA STRADAArt.61 Sagoma limite 104 180 76 73,1Art.62 Massa limite 28 62 34 121,4Art.142 Limiti di velocità 7.772 14.538 6.766 87,1Art.164 Sistemazione del caricosui veicoli 537 721 184 34,3Art.167 Trasporto di cosecon veicoli a motore 3.194 4.198 1.004 31,4Art.174 Tempi di guida e di riposo 16.831 36.698 19.867 118,0Altro 17.354 47.908 30.554 176,1

UNA LUNGA ESPERIENZAPadovana di nascita, laureata in giu-risprudenza, 61 anni, Maria LuisaPellizzari è in Polizia dal 1985. Hauna lunga esperienza sul campo incui spicca, dal 1992 al 2001, il ruolodi dirigente della sezione investiga-tiva del centro operativo della Dia diRoma. Ha poi diretto la II e la III divi-sione del servizio centrale operativodella direzione centrale anticrimine.Primo dirigente nel 2001 e Dirigentesuperiore nel 2010, Pellizzari ha inol-tre diretto i corsi dell’Istituto supe-riore di Polizia e il servizio assistenzae attività sociali della Direzione Cen-trale Affari Generali.

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Tutta la vita è program-mazione. Dalle più superfi-ciali esperienze individuali aipiù complessi sistemi eco-nomico-produttivi non c’èambito che si sottragga al-l’importanza dell’organiz-zazione e della razionaliz-zazione. Ne è convinto Pao-lo Volta, prolifico autore disaggi dedicati ai trasporti e

alla logistica che, proprio inqueste settimane, ha pub-blicato - per l’editrice il Sole24 ore - il suo ultimo lavoro,dal titolo “Trasporto merci:da Babele a Sistema”, rea-lizzato con Federico Rupi(docente universitario di eco-nomia dei trasporti). Nel sot-totitolo si chiarisce già uncerto intento programmati-co del libro: “Il valore dellaprogrammazione nella mo-vimentazione di merci”, in-fatti, suona anzitutto comeun invito alle istituzioni e aglioperatori, perché tenganonel debito conto di questofattore. I problemi di tra-sporto, consegna e riciclag-gio delle merci, incidono suidisagi del traffico e sullaqualità della nostra vita. Vaquindi progettata e svilup-pata una logistica sostenibi-le che passi attraverso l'in-termodalità, l'ottimizzazionedei percorsi, la riduzione deiritorni a vuoto, la localizza-zione intelligente dei ma-gazzini, ma anche attraver-so una progettualità diversache punti a sciogliere i nodidel sistema logistico.

IL LIBRODa Babelea sistema

Ottimi risultati per Paccar nel2011, che per il 73esimo annoconsecutivo ha chiuso l’anno inutile. Nel quarto trimestre del-l’anno i profitti sono stati pari a4,85 miliardi di dollari, la cifra piùalta nella storia della società. “Irisultati finanziari della società ri-flettono la qualità dei nostri prodotti e servizi – ha com-mentato Mark Pigott, presidente e amministratore de-legato della società - i benefici della diversificazione geo-grafica e la crescita dei servizi finanziari. Nell’ultimo tri-mestre abbiamo iniziato la costruzione della linea di as-semblaggio di DAF in Brasile, aperto un centro di di-stribuzione di parti di ricambio in Russia e aumentatogli impiegati in India e Cina”. L’utile nel quarto trimestreè stato di 327,7 milioni di dollari (9,1 dollari per azio-ne) un incremento del 93% rispetto allo stesso trime-stre dell’anno scorso, quando era stato pari a 169,8 mi-

lioni di dollari. Le vendite hannoregistrato il record di 4,85 miliar-di di dollari, in aumento del 58%rispetto ai 3,06 miliardi dellostesso periodo 2010.

Particolarmente bene è andataper DAF. “Le vendite di veicolisopra le 15 tonnellate nei Paesi

dell’Europa Centrale e Orientale sono state 244.000nel 2011, con un incremento del 33% rispetto al2010”, ha detto Harrie Schippers, presidente di DAF.“Nel 2011 DAF ha raggiunto una quota di mercatorecord, pari al 15,5% per i veicoli sopra le 15 tonnellate,il livello più alto nella sua storia. DAF è leader di mer-cato nel Regno Unito, Olanda e Belgio e in molti pae-si dell’Europa Centrale. Secondo le stime – ha con-cluso Schippers - nel 2012 le vendite, sempre nel mer-cato sopra le 15 tonnellate, saranno pari a 210.000-240.000 unità”.

Il servizio 24/7 di RenaulTrucks, disponibile 24 ore su 24,7 giorni su 7 in tutta Europa, siè dotato di un nuovo veicolo,unico nel suo genere, per farein modo che gli autisti fermi perun guasto possano ripartire ilpiù velocemente possibile. Frut-to di una collaborazione tra ilcentro design di Renault Trucks(HDD) e l’agenzia di grafica esviluppo multimediale Trafik,l’aspetto innovativo di questoveicolo richiama l’affascinante

mondo dei camion americani.Il veicolo d’assistenza, a dispo-sizione della succursale RenaultTrucks Lorraine, è un RenaultKerax 520cv 8x4 con mtt di32t, con allestimento Mega45 della Jigé International. L’al-lestimento comprende un brac-cio idraulico di rimorchio a 3 li-velli di estensione con una ca-pacità di sollevamento di 45t,2 argani idraulici da 24t e un

braccio elevatore idraulico. Ilveicolo verrà utilizzato per as-sistere tutti i camion fermi inpanne sulle strade tra Lunevil-le, Charmes et Laxou grazie adun permesso ottenuto aggiu-dicandosi una gara d’appalto epiù in generale su tutto il di-partimento di Meurthe-et-Moselle per tutti coloro chia-meranno il servizio d’assisten-za 24/7.

Dominio Iveco nella Dakar 2012, il più im-portante rally del mondo. L’azienda italiana si èinfatti imposta con un primo, secondo e sestoposto nella classifica generale dei veicoli pesantidella 33a Dakar che, partita il 1° gennaio da Mardel Plata, ha attraversato Argentina, Cile e Perù,in una gara in linea di 14 tappe, per un totaledi 8.500 chilometri, dei quali circa 4.200 cro-nometrati.

Il Team Petronas De Rooy Iveco ha vinto il ral-ly con l’olandese Gerard De Rooy, alla guida di

un Iveco Powerstar, un camion prodotto ecommercializzato da Iveco in Australia.

L’Iveco Powestar è dotato di un motore FPTIndustrial C13, con più di 900 Cv, e di compo-nentistica Magneti Marelli. Alle spalle di De Rooy,gli altri piloti del team, Stacey e Biasion sono sta-ti alla guida di due Iveco Trakker Evolution 2,equipaggiati con lo stesso motore.

I tre veicoli, adattati alle condizioni ambien-tali estreme del rally, erano di serie e ottimizzatiper prestazioni a elevata efficienza energetica.

Tripletta di Iveco nella Dakar 2012

DAFVendite recordper nel 2011

Tecn

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Noti

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Veicolo di assistenza

high techRenault Trucks

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Pro

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Ferdinando Tagliabue

I veicoli della serie G e P destinati al cava cantieresono stati rinnovati nel frontale e in alcunicomponenti. Irrobustiti per meglio affrontare gli impieghi più gravosi

Off road: Scania tenta

la scalata al cava-cantiere

a connotazione di Scania è notoriamen-te stradale. Il costruttore svedese vanta in-

fatti una grande tradizione nel comparto deipesanti stradali, mentre ora nel settore del vei-colo cava cantiere cerca di farsi strada.

Cresce la funzionalitàLe esigenze del cava cantiere, special-

mente se impegnativo, sono profondamen-te differenti da quelle dei veicoli stradali e con-seguentemente si rende necessaria una pro-gettazione specifica. E infatti ecco una nuo-va gamma Scania specificamente progetta-ta per affrontare anche le più difficili condi-zioni operative.

I nuovi modelli off-road si caratterizzano peril rinnovato styling del frontale, improntato allamassima funzionalità e caratterizzato dalnero della calandra e della struttura dei pa-raurti che contribuiscono ad enfatizzareun’aria di grande robustezza e continuano iltema della "T avvolgente" tipicamente Sca-nia. Oltre all’aspetto però c’è anche la so-stanza, grazie all’adozione di una serie di so-luzioni adottate allo scopo di mettere al riparoda eventuali contatti con ostacoli i componentipiù vulnerabli e maggiormente esposti a que-sto rischio.

Prima la G poi la PPer la nuova gamma fuoristrada Scania la

scelta dei tecnici della casa svedese si orien-tata sulle spaziose cabine della serie G che sa-ranno seguite in una seconda fase da quel-le più compatte della serie P. Anche i nuovimezzi da fuori strada saranno equipaggiaticon tutte quelle nuove soluzioni e funzioni chesono state recentemente adottate sui modelli

stradali come ad esempio lo Scania Opti-cruise, proposto per l’occasione con mo-dalità off-road ma anche nuove funzionidi controllo della trazione, innovative so-

luzioni per il telaio nonché il nuovo re-tarder le cui prestazioni sono sta-te ottimizzate per le basse ve-locità.

L’automatizzato per l’off-road

Lo Scania Opticruise (propostoin versione completamente auto-matico o con pedale della frizione)

oggi dispone di una nuova modalità ope-rativa con cambio di marcia ottimizzato perl’off-road ed il cantiere. Numerose le fun-zioni “intelligenti” come ad esempio la mo-dalità manovra per il preciso controllo delveicolo a bassa velocità o la modalità di di-simpegno automatico che rileva lo slitta-mento delle ruote motrici. Alcuni parametri

dell’Opticruise possono essere adattati in of-ficina secondo le condizioni effettive; è pos-sibile disabilitare la modalità Power e il kick-

down; la marcia di partenza è automatica mala marcia di default può essere riprogrammata.Uno specifico pannello di comando assicurala massima facilità di accesso a tutte le diversefunzioni relative ad aderenza e trazione, in-tegrate in un unico modulo. Le modalità nor-male e Power sono ora integrate da una nuo-

L

Scania P420

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Un retarder per l’off-road

Lo Scania Retarder è oradisponibile in una versioneche contempla anche la nuo-

va modalità per basse veloci-tà che si rivolge a quella uten-

za che necessità di una maggiorpotenza a basse velocità (come nel caso

degli impieghi in fuori strada) e prestazioni su-periori. Il nuovo Scania Retarder (denomina-to R4100) sotto il profilo tecnico è pressochéidentico alla versione R3500, almeno perquanto concerne gli aspetti principali (inte-grazione delle funzioni dei sistemi frenanti,controllo della velocità, cambio di marcia e raf-freddamento). La capacità frenante totale è

stata passata dai 3.500 Nm della versioneR3500 ai 4.100 Nm mentre il rapporto di tra-smissione interno è passato da 3.04 a 3.26,il che si traduce in una incremento della cop-pia frenante massima del 17% circa mentrea basse velocità, l'incremento effettivo è in-vece del 20-25%, in base al rapporto al pon-te posteriore. Il nuovo rapporto di trasmissioneè in grado di fornire un leggero incrementoanche alla resistenza aerodinamica a veloci-tà elevate.

Un paraurti separatoLa robustezza del paraurti rappresenta un

aspetto molto importante quando si lavora incava e in generale nel fuori strada. Nel casodi Scania, la protezione della cabina è stata

va modalità particolarmenteindicata per la marcia su ter-reni morbidi o sconnessi.Quando ci si trova in mo-dalità off-road il sistema cer-ca di tenere innestata la fri-zione il più a lungo possibile alloscopo di evitare una interruzionedell'erogazione di potenza e, di con-seguenza, della trazione. I cambi di marciavengono ridotti al minimo in modo da per-mettere alla velocità del motore di variare suuna fascia più ampia di giri; inoltre i cambi dimarcia vengono accelerati. La modalità Powerviene adottata quando i tempi di trasportohanno la priorità. In questo caso le prestazioniin salita sono adattate a regimi del motore incui viene erogata la potenza massima e se daun lato è inevitabile un maggior consumo dicarburante è altrettanto vero che la marcia insalita risulta più veloce e con cambi di mar-cia più rapidi.

La modalità normale è ottimizzata sulrisparmio di carburante anche se è co-munque in grado di fornire buone pre-stazioni in salita; operando inquesta modalità il sistema cer-ca di mantenere un regime incui viene erogata la massimacoppia. La modalità di mano-vra (che si inserisce allonta-nando la leva dell’Opticruise dalvolante per alcuni secondi) è di-sponibile in tutte le modalità dimarcia.

Pannello di comando trazioneQuasi tutti i veicoli Scania dispon-

gono di controllo trazione e bloc-caggio differenziale; i comandi cheriguardano la trazione (bloccaggiodifferenziale, controllo trazione etrasferimento del carico) sono ac-corpati in un modulo intuitivo po-sto sul cruscotto. I comandi per ilsollevamento dell'asse di traino oil trasferimento del carico tra gli as-sali del ponte si trovano accanto al-l'interruttore girevole. Al centro delmodulo del pannello si trova l'in-terruttore girevole per il bloccaggiodel differenziale che innesta tutti iblocchi sul veicolo per fornire maggiortrazione mantenendo al tempo stessola massima capacità di sterzo.

Sopra vediamo il ganciotraino (con capacità di 35ton) integrato al paraurti;a destra le robuste griglie

in acciaio a protezionedei gruppi ottici

Scania Gamma 051

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con riduzio-ne ai mozziora dispon-gono di se-miassi più ro-busti che per-mettono di ridur-re qualsiasi tendenzaalle oscillazioni di potenza econseguentemente migliorare la trazione.

Rapporti di riduzione ai mozziNovità anche per quanto concerne i rap-

porti di riduzione ai mozzi con l’introduzionedi un rapporto di 4.21 in luogo di 3.81 peruna maggior riduzione che migliora la tra-zione e riduce gli strappi. In questo modoil rapporto di trasmissione totale va da 3.96a 7.18 (in precedenza 6.50) per il ponte da19/21/26/30/32 t e da 3.67 a 4.66 per il pon-te da 19/21 t.

Meno peso più caricoSui veicoli a 4 assi che operano su fondi

in buone condizioni viene proposto unasse anteriore da 10 t che ha lo stesso pesodi quello da 9 t e il peso è lo stesso dell'as-se anteriore da 9; grazie ad un corpo assa-le più leggero, saldato anziché in fusione,per l'asse con riduzione ai mozzi da 11/13t è possibile risparmiare 20 kg per asse sen-za per questo compromettere la robustez-za. Disponibile per ponti fino a 26 t, con fre-ni a disco a gestione elettronica (abbinabi-li alla funzione hill-hold) si possono rispar-miare altri 35 kg per asse.

Serbatoi a sceltaL'altezza da terra è stata aumentata e

la configurazione garantisce maggiorspazio libero per i serbatoi ecc. ai lati deltelaio. Ora sono disponibili di fabbrica ser-batoi del carburante cilindrici in alluminiocon capacità di 330, 400 e 440 litri suitrattori e gli autotelai cabinati a due e treassali. I serbatoi cilindrici sono più robu-sti e duraturi per condizioni d'impiegogravose.

Il paraurti ospita un gradino antisdrucciolo

che rende più facilela pulizia

del parabrezza

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affidata ad un robusto pa-raurti in acciaio di notevo-le sporgenza, ben 135 mm,80 mm in più rispetto allasoluzione adottata in prece-denza che comunque rimaneancora disponibile. Questo nuo-vo paraurti, che è in grado di sop-portare anche urti di una certa entità sen-za deformarsi, è montato separatamente esenza alcun collegamento con altri com-ponenti che, in caso di urto forte, potreb-bero subire danni di una certa entità. Nelnuovo paraurti è integrato un gancio di trai-no che ha una capacità di 35 t (10 t in piùrispetto alla versione standard) il che signi-fica poter rimorchiare il veicolo senza doverloscaricare (almeno in molti casi).

Va poi segnalata la presenza di un pan-nello di protezione che parte dal paraurti earriva fino alla parte inferiore dell'intercoo-ler e del radiatore e all'estremità anterioredella coppa. L’angolo di attacco del nuo-vo paraurti è di 25° e, grazie anche a ge-nerosi angoli di dosso e di uscita, il veicolopuò essere classificato come off-road e per-tanto esente dall'obbligo di protezionefrontale anti incastro.

Sopra il paraurti si trova anche un gradi-no antisdrucciolo a cui si può accedere me-diante un altro gradino estraibile che si tro-va sotto il gancio di traino, per agevolare lapulizia del parabrezza, operazione resa ul-teriormente agevole grazie alla presenza didue barre della calandra che assolvono allafunzione di maniglie.

Gruppi ottici ben protettiI gruppi ottici anteriori e gli indicatori

sono montati separatamente e distanziati dalparaurti, una soluzione che contribuisce a pro-teggerli maggiormente dagli eventuali urti; igruppi ottici anteriori, i fendinebbia e i re-tronebbia opzionali, integrati nella strutturadel paraurti, sono protetti da robuste grigliein acciaio; da segnalare anche la disponibili-tà di un sistema di lavaggio delle luci anteriori,utile specialmente nella stagione invernale e

Off road: Scania tenta la scalata al cava-cantiere

in presenza di fango. Sem-pre allo scopo di evitarepossibili danni derivanti dapiccoli urti, i gradini di ac-

cesso sono separati dal pa-raurti, con il gradino inferiore,

di tipo collassabile, sospeso concinghie di gomma che, in caso di

contatto con ostacoli, si piegano.

Soluzioni innovative per il cantiereLa costante ricerca di soluzioni volte ad as-

sicurare la massima mobilità e robustezza haportato i tecnici della Scania ad individuare unaserie di caratteristiche e di opzioni di allesti-mento per il settore dei veicoli per cava can-tiere. Tra le opzioni più interessanti vanno se-gnalate l’asse anteriore da 9 t con sospensionipneumatiche; le sospensioni pneumatichecomplete abbinate ai freni a tamburo, in op-zione per i modelli 6x4, 8x4 e 8x4 equipag-giati con ponte sterzante con riduzione aimozzi da 19/21/26 t ad alta capacità; le so-spensioni pneumatiche posteriori combina-te ai freni a disco ed EBS per i veicoli 6x4, 8x4e 8x4 equipaggiati con ponte sterzante conriduzione ai mozzi da 19/21 t. Da ricordare an-cora le sospensioni pneumatiche a due mol-le per i trattori 4x2, 6x2 e 6x4 e per gli au-totelai 4x2, 6x2, 6x4, 8x2 e 8x4 con telaio alto;questa soluzione consente un risparmio va-riabile dai 50 e 120 kg, secondo la configu-razione degli assi.

Comfort e trazione Per restare in tema di sospensioni va segnalata

la disponibilità di nuove molle paraboliche sulponte da 19/21 t (6x4, 8x4); la nuova molla2x38+2x45 mm viene proposta come alter-nativa alla 4x41 e alla 4x30 per migliorare siail comfort sia la trazione quando si viaggia a vuo-to. La rigidità della molla è analoga a quella del-la 4x41 in condizioni di carico e simile a quel-la della 4x30 a vuoto o con un carico leggero.È disponibile anche un ponte da 26 t con mol-le paraboliche progressive 2x41+2x48 mm euna nuova sospensione parabolica da 5x48 mmdestinata a ponti da 30 o 32 t di peso. Gli assi

Per eseguire manovre,l’Opticruise richiede

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TIR146-2012 35

on il maltempo e i disagi deigiorni scorsi, ritorna di gran-

de attualità il tema degli pneu-matici invernali. Livigno (alta Val-tellina) ha ospitato una serie ditest in cui si sono confrontati inuovi pneumatici invernali Pirel-li della serie W01 (progettati e co-struiti per fornire le massimeprestazioni con temperature in-feriori ai 4°C) con i corrispettiviPirelli “normali”.

Il percorso innevato su cui sisono svolti i vari test (trazione, fre-nata, accelerazione e tenuta) han-no naturalmente visto primeggiare

i winter che, grazie alle fitte e pro-fonde lamellature, nonché l’otti-mizzata sequenza di incavi e tas-selli del battistrada, assicuranouna perfetta presa neve su neve.Una presa che garantisce non soloridotti spazi di frenata ma anchela massima aderenza in accelera-zione come in curva.

Sicurezza intelligenteNella stessa giornata è stato an-

che presentato il sistema Cyber Fle-et, un sistema intelligente per glipneumatici che, mediante un sen-sore elettronico e un sistema te-lematico, è in grado di fornire datiche riguardano non solo lo statodi salute dello pneumatico (tem-peratura, pressione, ecc.) ma an-che la sua posizione geografica.

Cyber Fleet è stato sviluppatoda Pirelli in collaborazione conSchrader Electronics (società spe-cializzata nelle tecnologie di mo-nitoraggio a bordo veicolo dellapressione delle gomme). Si trattadi un sensore elettronico, deno-minato TMS che viene applicatoall’interno dello pneumatico e cheda quella posizione privilegiata èin grado di raccogliere i dati del-la pressione, della temperatura edell’identificazione dello pneu-

matico stesso. Dopo aver raccol-to i dati il sensore provvede a co-municarli contemporaneamentesia all’autista sia al gestore dellaflotta; quest’ultimo è così in gra-do di provvedere ad interventi didiagnostica e manutenzione men-tre chi è alla guida viene informatosu ogni variazione di pressione otemperatura (ogni 3 minuti) chepotrebbero pregiudicare la sicu-rezza di marcia.

La possibilità di controllare co-stantemente la corretta pressionerappresenta una condizione fon-damentale non solo per l’otti-mizzazione del consumo di car-burante ma anche per la duratadella copertura stessa.

Cyber Fleet, che sarà disponibilesul mercato a partire dal mese disettembre, è attualmente ogget-to di test da parte di flotte euro-pee e sudamericane.

Tecn

ica

La giornata della sicurezza stradaleun’occasione per mostrare il sistema

Cyber Fleet e per un confronto tra i pneumatici invernali

e normali sulle nevi di Livigno

Gomme sicuree intelligenti:

in Valtellina i test di Pirelli

Ferdinando Tagliabue C

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È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE.

A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazioneed è in questo che noi crediamo.Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singolaproduzione.È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa,ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmenteogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza.L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazineo un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clientiè al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.

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I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl eUiltrasporti, l'Autorità Portualedi Savona e la compagnia ma-rittima Maersk hanno siglatol'accordo quadro per avviare leassunzioni per il nuovo termi-nal container di Vado Ligure, icui lavori di costruzione sonogià iniziati. L'intesa prevedel'assunzione di 431 persone

per l'inizio delle attività, che di-venteranno 645 quando lastruttura opererà a pieno regi-me. Per accogliere le domandedi lavoro, la Regione Liguria haaperto sul proprio sito webuno spazio dedicato, che sinoalla fine di marzo 2012 forniràla precedenza ai residenti delterritorio di Vado. Le mansioni

previste dall'accordo riguarda-no dirigenti e quadri (16 per-sone all'inizio attività e 20 a re-gime), coordinatori e impiega-ti (45 e 70), operatori di gru inbanchina (40 e 45), operatori dibordo (120 e 210), operatori digru di piazzale (150 e 250), ma-nutentori (45) e addetti all'areafrigorifera (15).

Logi

stic

a

La compagnia aereo cargo ita-liana, che ha sede a Malpensa, hadichiarato di avere sospeso tuttii voli ed avviato la procedura di li-quidazione volontaria. La nuovaCargoItalia era sorta nel 2008,

grazie alla collaborazione tral'imprenditore Alcide Leali e labanca Intesa Sanpaolo, rilevandoautorizzazioni e parte del perso-nale di Alitalia Cargo. La notiziadella chiusura è giunta inaspet-

tata, perché nel 2011 la societàaveva attuato diverse azioni perlo sviluppo, come il potenzia-mento dei collegamenti con laCina e l'avvio di quelli versol'Africa.

CargoItalia in liquidazione

La filiale austriaca del tra-sportatore altoatesino haaperto una filiale a Seebo-den, città situata nella re-gione della Carinzia, checonfina con la Slovenia. Que-sta è la terza sede nel Paesed'oltralpe di Fercam Austriaed è sorta per seguire lespedizioni dirette verso l'Eu-ropa orientale e l'area bal-canica. La filiale austriaca ènata tre anni fa ed oggiconta trenta dipendenti.

Fercam cresce

in Austria

Il terminal container delporto veneto può acco-gliere le navi anche nelleore notturne, grazie ad unprovvedimento emesso dal-l'Autorità Portuale e dallaCapitaneria di Porto, chevuole così rendere più com-petitivo lo scalo. L'apprododelle portacontainer conlunghezza fino a 300 metrie pescaggio massimo di 9,6metri è possibile grazie airecenti lavori di dragag-gio, che permettono la na-vigazione fino a Venezia discafi con pescaggio fino a10,6 metri, che diventano10,8 metri con l'alta marea.Entro la fine del 2012, talelimite sarà portato a 11,4metri.

Containeranche

di notte a Venezia

Accordo per occupazione a Vado Ligure

Maersk aumenta traffico in Italia

Nel 2011, la società italiana della compagniamarittima danese specializzata nel trasporto di con-tainer ha registrato una crescita del 10% dei vo-lumi. A questo risultato ha contribuito anche lanuova società Seago Line, controllata completa-

mente da Maersk, dedicata al feeder marittimoall'interno dell'Europa. Secondo le rilevazioni diDrewry, il Gruppo Maersk ha raggiunto un tassodi puntualità dell'83,9%, a fronte di una mediadel mercato del 63%.

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er il 2011 sarà più celere ilrimborso delle accise che dal

2012 potrà essere poi recupera-to trimestralmente. Il modello, leistruzioni ed il software sono giàdisponibili gratuitamente sul sitoInternet all’indirizzo www.agen-ziadogane.gov.it (vedi approfon-dimento pag. 40). Sempre in me-rito al 2011, invece, la novitàprincipale riguarda l’aumento del-l’aliquota d’accisa sul gasolio perautotrazione elevata da euro19,78609 ad euro 189,98609, permille litri di gasolio effettuati nelcorso dell’anno.

Ai fini dell’esatto calcolo dei be-nefici, diventa quindi necessarioscomporre il periodo in cui sonostati effettuati i consumi di ga-solio. L’ammontare dell’agevo-lazione, per mille litri di pro-dotto, è infatti pari a:euro 19,78609, dal 1° gennaio al 5 aprile 2011; euro 27,08609, dal 6 aprile al 27 giugno 2011; euro 67,08609, dal 28 al 30 giugno 2011; euro 68,98609, dal 1° luglio al 31 ottobre 2011; euro 77,88609, dal 1°novembre al 6dicembre 2011;euro 189,98609, dal 7 al 31 dicembre 2011.

Chi può chiedere il rimborso

Ricordiamo che il rimborso re-lativo al 2011 può essere ri-

chiesto, entro il 30 giugno 2012,da tutti gli esercenti l’attività diautotrasporto merci, conto ter-zi e conto proprio, per i veicolidi massa massima complessivapari o superiore a 7,5 tonnella-te e da alcune categorie degliesercenti il trasporto di personecome, ad esempio, gli enti pub-blici e le imprese esercenti tra-sporti a fune in servizio pubbli-co per il trasporto di persone op-pure dalle imprese esercenti au-toservizi di competenza statale,regionale e locale. E’ utile ram-mentare che gli autotrasporta-tori di merci possono compro-vare i consumi di gasolio sol-tanto con le fatture di acquistomentre chi esercita l’attività ditrasporto di persone può farloanche con le schede carburan-ti. La domanda va presentata,

come di consueto, all’Agenziadelle Dogane territorialmentecompetente. Al riguardo la stes-sa Agenzia ha pubblicato loscorso 30 gennaio il softwareper compilare in formato elet-tronico la domanda di recupe-ro delle accise del 2011. Gliutenti interessati possono inviarele proprie dichiarazioni ancheper mezzo del Servizio Telema-tico Doganale - E.D.I., purchèsiano stati preventivamente abi-litati all’utilizzo del servizio. Sulfrontespizio della domanda,l’impresa deve specificare, perciascuno dei periodi di riferi-mento, il gasolio consumato el’entità del credito. Il recuperoandrà richiesto entro il 30 giu-gno, tenuto conto che il recu-pero trimestrale opera sola-mente per le accise sui consumi di carburante del 2012.

Fis

co

P

A partire dal 2012 rimborso trimestrale.

Per il 2011, la novità principale è l’aumento dell’aliquota

dell’accisa sul gasolio

Diventa più veloce

il rimborsodelle accise

Angelo Ciaravolo

Il software per il recupero accise

(* vedi istruzioni a pag.3)

QR Code *

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TIR146-2012 39

F24 on line sul quale va riportatoil codice tributo 6740. Chi sce-glie invece il rimborso in dena-ro, per il relativo accredito, do-vrà indicare nella domanda ilproprio codice Iban. La dichia-razione di rimborso deve esse-re presentata all’Agenzia delledogane competente per terri-torio in formato cartaceo, uni-tamente al floppy-disk o cdrom. Gli esercenti comunitari,non tenuti alla presentazionedella dichiarazione dei redditi inItalia, dovranno invece inviare ladomanda di rimborso all’Ufficiodelle Dogane di Roma I.

Ai fini fiscali va ricordato chel’importo del credito non con-corre alla formazione del reddi-to imponibile. Tuttavia, l’im-porto va indicato nel quadro RUdella prossima dichiarazione deiredditi.

Come usufruire del rimborso

Le imprese richiedenti posso-no scegliere di utilizzare gli im-porti a credito per compensaretasse e imposte da pagare, aisensi dell’art. 17 del decreto le-gislativo del 9 luglio 1997 n.241, oppure possono richiede-re il rimborso in denaro. Nel pri-mo caso l’importo del creditopuò essere utilizzato entro l’an-no solare in cui il credito è sor-to, con un limite annuale di250.000 euro. Le eventuali ec-cedenze, non utilizzate in com-pensazione, potranno essere ri-chieste in denaro presentandoun’apposita domanda al-l’Agenzia delle dogane com-petente per territorio entro il 30giugno 2013. Per la fruizione delcredito in compensazione vautilizzato il consueto modello

LA SCHEDA

Cosa ricordare- Il 30 giugno 2012 è l’ultimo giorno utile per la pre-sentazione della domanda di rimborso delle accise 2011.- La domanda va presentata in formato cartaceo uni-tamente al floppy-disk o cd rom all’agenzia delle do-gane competente per territorio.

- Il rimborso riguarda i consumi dal 1° gennaio al31 dicembre 2011.

- Sul modello F24 on line va riportato il codice tri-buto 6740

Inail, al via la dichiarazione on line

Da quest’anno l’Istituto Nazionale delle assicurazioni haintrodotto importanti novità anche per le aziende di auto-trasporto.

Dal 2012 le principali comunicazioni all'Inail dovranno es-sere inviate utilizzando i canali telematici, a cominciaredalla prossima dichiarazione delle retribuzioni per l'autoli-quidazione annuale dei premi 2011-2012 e così anche per lacomunicazione del pagamento del premio annuale in quat-tro rate, per la domanda di ammissione alla riduzione deipremi assicurativi da parte delle aziende artigiane, per lacomunicazione motivata di riduzione delle retribuzioni pre-sunte per la rata del premio anticipato nell'ambito dell'au-toliquidazione annuale dei premi, per la comunicazionedegli elenchi trimestrali dei soci facchini, ecc.

Intanto l’Inail ha fissato l’ammontare della riduzione deipremi speciali unitari spettante agli autotrasportatori arti-giani. Sulle somme dovute per l’anno 2011 dalle impreseclassificate alle voci di tariffa 9121 e 9123, dovrà essere ap-plicata la riduzione del 14,70 per cento (nessuna riduzionespetta invece sulla rata del 2012).

Il versamento degli importi dovuti potrà essere effet-tuato in un’unica soluzione (entro il prossimo 16 febbraio,salvo proroghe dell’ultima ora) direttamente con il con-sueto modello F24 on line oppure a mezzo degli interme-diari abilitati (commercialisti, CAF, associazioni di categorie,ecc.). In alternativa è possibile usufruire della rateazione inquattro rate trimestrali del premio da autoliquidazione,barrando il campo 89 della dichiarazione. In tal caso, il pa-gamento della prima rata dovrà essere effettuato entro il16 febbraio versando il 25 per cento dell’importo comples-sivamente dovuto. Le rate successive alla prima devono es-sere versate entro il giorno 16 dei mesi di maggio, agostoe novembre, maggiorate degli interessi.

Con il modello unificato F24 è inoltre possibile compen-sare direttamente debiti e/o crediti nei confronti di più entipubblici. E’ opportuno ricordare infine che tutte le aziendedevono inviare per via telematica, entro il prossimo 16marzo, la dichiarazione delle retribuzioni con l’indicazionedi tutti i dati richiesti, anche con valore zero, ad eccezionedelle imprese artigiane che non hanno occupato dipendentinel corso dell’anno 2011.

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La dichiarazioneIl modello è composto dal

frontespizio, in cui vanno indica-ti i dati anagrafici e fiscali del-l’impresa richiedente il rimborsounitamente ai dati contabili rela-tivi ai consumi dei litri di gasolioeffettuati nei diversi periodi del-l’anno 2011, con i rispettivi im-porti del credito spettante; daiquadri A, per indicare i dati iden-tificativi degli automezzi, il tota-le dei litri e l’importo spettanteper ciascun periodo; dal quadroB, per le imprese che possiedonoun distributore collegato con unserbatoio e dal quadro C, per ri-portare gli estremi degli auto-mezzi che non hanno diritto adalcun rimborso.

Attenzione alledichiarazioni mendaci

L’Agenzia delle dogane ri-corda che chi fornisce dichiara-zioni mendaci, forma atti falsi one fa uso nei casi previsti dal Te-sto Unico delle disposizioni le-gislative e regolamentari in ma-teria di documentazione ammi-nistrativa, è punito ai sensi delcodice penale e delle leggi spe-ciali in materia. Inoltre, per ef-fetto della dichiarazione infe-dele, il dichiarante ammessoalla fruizione dei benefici per il

settore dell’autotrasporto de-cade automaticamente dai be-nefici ottenuti, salvo il ricorso alravvedimento operoso.

Recupero delle accise 2012

A partire dalle accise pagate sulgasolio consumato nel 2012, il re-cupero diventa trimestrale. E’ ilfrutto della disposizione inseritanel decreto legge sulle liberaliz-zazioni n. 1 del 24 gennaio2012, pubblicato sul Supple-mento ordinario n. 18 alla Gaz-zetta Ufficiale n. 19 del 24 gen-naio, in vigore dal 25 gennaio. Lanorma risponde a un’esigenzarappresentata dagli autotraspor-tatori vista l’incredibile impennatasubita dal prezzo del gasolio so-prattutto dallo scorso mese di di-cembre, dopo gli ultimi aumen-ti delle accise introdotti con il cddecreto legge Salva Italia n.201/2011 (convertito in Legge214 del 22 dicembre 2011), pereffetto dei quali, dal 1 gennaio diquest’anno, l’aliquota è passataa 593,20 €/1.000 litri di prodot-to. Pertanto, il Governo ha resopossibile il recupero su base tri-mestrale del differenziale tra l’ali-quota di accisa prima citata equella in vigore per l’autotra-sporto (403, 21391 €/1000 litri,

per un totale di 18,99 centesimial litro), grazie ad una modificadella normativa che disciplina laprocedura davanti all’Agenziadelle Dogane, contenuta nelD.P.R 277/2000. Si tratta di mo-difiche che stravolgono l’im-pianto che è stato seguito per undecennio, per cui richiamiamo leimprese a un’attenta lettura del-le nuove disposizioni tenuto an-che conto delle conseguenzederivanti dalla mancata osser-vanza della nuova scadenza.

La domanda andrà presenta-ta entro la fine del mese suc-cessivo al trimestre in cui i con-sumi sono stati fatti, a pena didecadenza. Quindi, per le acci-se del 2012 va in soffitta la vec-chia scadenza del 30 giugnodell’anno solare successivo aquello in cui sono stati effettuatii consumi di gasolio, la quale èsostituita da quella appena ci-tata che, come già scritto, deveessere rispettata a pena di de-cadenza: quindi, scaduto questotermine, la richiesta di recupe-ro non potrà essere più presen-tata, con la conseguenza chel’impresa perderà la possibilità difruire di questo beneficio perquel trimestre, fermo restandoche potrà comunque avanzarela richiesta per il gasolio consu-mato nel trimestre successivo(sempre entro la fine del mesesuccessivo). Pertanto, per il ga-solio consumato nel trimestregennaio/marzo 2012, la richie-sta di recupero andrà presenta-ta entro e non oltre il 30 aprile2012.

Ci sarà un anno di tempo inpiù per utilizzare i crediti di im-posta legati alle accise. Infatti, leimprese avranno tempo fino al 31dicembre dell’anno solare suc-cessivo a quello in cui è sorto ilcredito, per compensare questesomme nel modello F24; con lenorme precedenti, invece, questocredito andava utilizzato entro il31 dicembre dello stesso anno so-lare in cui era sorto. Quindi, perle accise relative al gasolio con-sumato nel trimestre genna-io/marzo 2012, con domandapresentata al 30 aprile, il creditopotrà utilizzarsi in compensazio-ne nel modello F24 a partire dal30 giugno 2012 e fino al 31 di-cembre del 2013. Altra impor-tante agevolazione è quella cheha sottratto questi crediti di im-posta al limite generale di utiliz-zo annuo di 250.000 euro, fissatodall’art.1, comma 53 della Legge244/2007 e per effetto del qua-le l’ammontare da indicare nelquadro RU non può oltrepassa-re questo importo.

Il recupero delle accise diven-ta una misura strutturale: d’ora inpoi, ogni futuro aumento delleaccise sul gasolio potrà essere re-cuperato dagli autotrasportato-ri, senza che occorra una normaspecifica che riconosca loro que-sto diritto, com’è invece avvenutofin’ora.

La misura costerà 26,4 milionidi euro, che saranno detrattidallo stanziamento di 400 milio-ni previsto a favore del settore,dall’art.33, comma 10 della Leg-ge 183/2011.

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Ultimi giorni per gli Studi di settore

Ultimi giorni utili per comunicare all’Agenzia delle Entrategli eventuali scostamenti stimati dagli studi di settore. Entro il29 febbraio scade infatti il termine ultimo per fornire al Fiscoi motivi per giustificare situazioni di non congruità, non nor-malità o non coerenza risultanti dall'applicazione degli studi disettore per il periodo d'imposta 2010 (in dichiarazione è pos-sibile giustificare anche eventuali cause di inapplicabilità o diesclusione dagli studi di settore).

La trasmissione delle comunicazioni dovrà avvenire esclusi-vamente per via telematica, utilizzando il software denomi-nato “Segnalazione studi di settore Unico 2011”, disponibilegratuitamente su Internet all’indirizzo www.agenziaen-trate.gov.it (successivamente all’invio della segnalazione, alcontribuente verrà spedita una ricevuta che riporta l'esitodella trasmissione).

Ricordiamo che le segnalazioni, oltre ad evitare al contri-buente di essere selezionato dal Fisco per un eventuale accer-tamento sintetico, non comportano costi aggiuntivi perinteressi o sanzioni.

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Norm

ativ

eFabrizio Serafini

A settembre 2014 scade la carta di qualificazione delconducente rilasciata “per documentazione”. I nuovi corsi di formazione per il trasporto merci partono da marzo 2013

Rinnovo della CQC:chiarimenti sui nuovi corsi

on l’avvicinarsi del 9 settem-bre 2014, data di scadenza

della carta di qualificazione del con-ducente rilasciata “per documen-tazione” (quindi, senza sostenereil periodo di formazione iniziale) aiconducenti titolari di patente “C”o superiore alla data del 9 set-tembre 2009, il ministero dei Tra-sporti ha iniziato ad occuparsidelle problematiche legate allosvolgimento di questi corsi.

I corsi sono disciplinati dal De-creto ministeriale del 16 ottobre2009 che, all’art.13, prevedeche il programma d’insegna-mento si articoli in 35 ore di le-zioni teoriche, suddivise in modulidi 7 ore ciascuno che, peraltro,possono essere ripartiti anchesu più giornate a condizione chela lezione abbia una durata mi-nima di due ore.

Insegnamenti previstiLa parte comune al trasporto

merci e al trasporto persone,prevede l’insegnamento: dei dispositivi del veicolo e dellacondotta di guida; delle norme di comportamento eresponsabilità del conducente;

della conoscenza dei rischi pro-fessionali legati all’attività di con-ducente.

La parte specifica del traspor-to di cose, prevede invece le se-guenti materie: carico e scarico delle merci e com-piti del conducente; normativa sul trasporto di cose.

A seguito della modifica in-trodotta la scorsa estate al com-ma 10 della norma dal D.M. del5 agosto 2011, il corso di for-mazione periodica può essere fre-quentato a partire da diciottomesi precedenti alla scadenza del-la CQC: quindi, per quanto con-cerne il trasporto merci, a parti-re dal marzo 2013, mentre per iltrasporto persone dal marzo2012.

Supporto multimedialeIl ministero dei Trasporti ha ri-

tenuto di dover intervenire perchiarire alcuni aspetti controver-si dell’art. 13 del D.M del16.10.2009 e della successivanota interpretativa, redatta sem-pre dallo stesso ministero, del 22ottobre 2010. In particolare, il pa-ragrafo 7.2 di questa circolare

prevede che una o più lezionipossano essere sostituite da le-zioni registrate su supporto mul-timediale, alla presenza del re-sponsabile del corso che ne at-testa la conformità ai programmi.Per sgombrare il campo da equi-voci, il ministero ha chiarito chequesta disposizione non autoriz-za lo svolgimento di un corso in-tero con il solo ausilio del sup-porto multimediale, in assenza didocenti. Infatti, ciò sarebbe con-trario allo spirito della normache privilegia la presenza fisica inaula del docente, tenuto ancheconto che, come detto agli inizi,la prima tornata di rinnovi inte-ressa quei conducenti titolari del-la patente C alla data del 9 set-tembre 2009, che hanno otte-nuto la CQC senza svolgere unaformazione iniziale.

Pertanto, la circolare ha stabi-lito che per ogni modulo di 7 ore,almeno due ore debbono effet-tuarsi con il sistema cd frontale,ovvero alla presenza di un do-cente che può dialogare con i di-scenti per verificarne il livello dicomprensione ed assimilazionedei contenuti della lezione, ed alquale possono chiedersi dei chia-rimenti.

Il responsabile del corsoAltra questione affrontata dal

ministero ha interessato la per-sona che può rivestire l’incarico diresponsabile del corso. Anche inquesto caso, il ministero pervie-ne a conclusioni diverse a se-conda se la formazione venga im-partita con o senza l’ausilio di si-stemi multimediali. Nel primocaso, l’incarico di responsabilepuò essere ricoperto dal legalerappresentante dell’ente che losvolge o da persona da questi de-legata in possesso della qualificadi insegnante o di esperto in ma-teria di organizzazione azienda-

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le, a prescindere dall’anzianità diinsegnamento e dagli ulteriori re-quisiti stabiliti dall’art. 3 delD.M. del 16 ottobre 2009 per in-segnare nei corsi; nel secondocaso, il legale rappresentantedell’ente erogatore del corsopuò ricoprire il ruolo di respon-sabile del corso, solo se in pos-sesso dell’abilitazione di inse-gnante o della qualifica di esper-to aziendale, e dei requisiti di an-zianità previsti dal comma 5, art.3 sopracitato (per gli insegnanti,aver esercitato almeno 3 anni ne-gli ultimi 5, mentre per gli esper-ti aver maturato almeno 3 anni diesperienza in un azienda di au-totrasporto, negli ultimi 5).

Chi può frequentare i corsiUno sguardo, infine, ai soggetti

che possono frequentare i corsiper il rinnovo della CQC in Italia:si tratta di coloro che sono resi-denti in Italia e di quelli residentiall’estero ma che lavorano, con laqualifica di autista, alle dipendenzedi un’impresa stabilita in Italia; pe-raltro queste ultime CQC, se col-legate a patenti rilasciate da un al-tro Stato, non permettono ai re-lativi conducenti di usufruire deldoppio binario del punteggio perle infrazioni del CdS commessealla guida del mezzo pesante, pereffetto del quale i punti vengonosottratti dalla carta anziché dallapatente di guida.

I soggetti saranno ammessi afrequentare il corso per il rinno-vo a partire dal marzo 2013, epotranno rinnovare questa CQCpurché non siano trascorsi più didue anni dalla scadenza origina-ria (quindi, fino al settembre2016), senza dover sostenerenessun esame anche se, ovvia-mente, dal momento in cui laCQC è scaduta non possonocondurre dei camion. Il rinnovoscatta a partire dal giorno di ri-lascio dell’attestato di frequenzamentre per chi ha rinnovato lacarta prima della scadenza, talerinnovo decorre dal primo gior-no successivo all’originaria sca-denza del documento. Qualorasiano trascorsi più di due anni dal-la scadenza della carta, il rinno-vo è sempre possibile ma il tito-lare, al termine del corso di for-mazione periodica, deve soste-nere un esame. Qualora siano tra-scorsi più di due anni dalla sca-denza della carta, il rinnovo èsempre possibile ma il titolare, altermine del corso di formazioneperiodica, deve sostenere unesame.

el Consiglio dei ministri divenerdì 27 gennaio è stato

approvato un nuovo decretolegge in materia di semplifica-zione e sviluppo, in cui sono sta-te inserite alcune disposizioniche toccano da vicino l’auto-trasporto (art.11 della bozzadel provvedimento). Il decreto,al momento di andare in stam-pa, non è stato ancora pubbli-cato sulla Gazzetta Ufficiale,ma le bozze che sono statepubblicate sui principali organidi informazione contengono al-cune semplificazioni molto im-portanti.

Divieti di circolazioneLa prima, molto attesa dal set-

tore, riguarda i divieti di circo-lazione fuori dai centri abitati,per i mezzi di massa superiorealle 7,5 ton. Com’è noto, negliultimi due anni si è assistito alprogressivo inasprimento dellegiornate di divieto, che nell’ul-timo decreto ministeriale sonopassate a 84 (di cui 52 dome-niche, 11 festivi e 10 venerdì), acausa dell’accoglimento dei ri-corsi proposti dal Codacons daparte del Tar e del Consiglio diStato; questi giudici, infatti,hanno ritenuto lo Stato italianoresponsabile per non aver os-servato la prescrizione contenutaall’art.7, comma 2, lett. c del Re-golamento di esecuzione delCodice della Strada (D.P.R.495/1992), che tra le giornate incui il ministro può introdurre deidivieti di circolazione, include an-che quelle precedenti e quellesuccessive alle festività. La mo-difica introdotta dal Consigliodei ministri attenua la portata diqueste disposizioni ed azzera, inbuona sostanza, le decisioni delTar e del Consiglio di Stato, at-traverso due interventi:

1) all’art.7, comma 2, lett. bdel D.P.R 495/1992, viene sta-bilito che l’individuazione dellegiornate di divieto aggiuntive aigiorni particolari in cui il ministropuò vietare la circolazione deimezzi pesanti, deve avvenirein modo da “contemperare leesigenze della sicurezza della cir-colazione stradale, connessecon le prevedibili condizioni ditraffico, con gli effetti che i di-vieti determinano anche sulleattività di autotrasporto nonchésul sistema economico produt-tivo nel suo complesso”;

2) abrogando la sopra citatalett. c, art.7, comma 2 del Re-golamento di esecuzione del

CdS, con la conseguenza che ildivieto di circolazione nei gior-ni precedenti e successivi a quel-li festivi, non costituisce piùuna previsione dovuta, come in-vece era diventata alla luce de-gli interventi della giustizia am-ministrativa.

Questi principi dovranno es-sere ora recepiti nel calendariodei divieti del 2012, ma per farquesto occorrerà che il ministrodei Trasporti modifichi questoprovvedimento. Se così avverrà,è prevedibile che i divieti si ri-ducano di qualche giornata te-nuto conto che, come detto inprecedenza, l’attuale provvedi-mento include 10 venerdì in cui

Alcune disposizioni adottate il 27 gennaio toccano da vicino l’autotrasporto. Novità anche sul cronotachigrafo e sull’accesso alla professione

Meno divieti di circolazione con il Decreto Sviluppo

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(* vedi istruzioni a pag.3)

QR Code *

Il decreto discusso in Aula

parazione all’esame, coloro cheabbiano ottenuto un diploma discuola media secondaria supe-riore. Pertanto, questi soggettipotranno sostenere l’esame perottenere l’attestato di capacitàprofessionale, senza dover perforza frequentare il corso dipreparazione indetto da un enteautorizzato.

- di esentare dall’esame coloroche dimostrino di aver diretto inmaniera continuativa l’attività diuna o più imprese autotraspor-to (italiane o comunitarie), da al-meno 10 anni precedenti il 4 di-cembre 2009, che siano anco-ra in attività alla data di entra-ta in vigore del Decreto Legge.

Sistri: nuovo rinvio per l’entrata in vigore

La Camera dei Deputati ha rinviato nuovamente la data di entrata in vigore del Sistri, dal 9 aprileal 30 giugno 2012, con l’approvazione, in prima lettura, del disegno di legge di conversione del de-creto legge mille proroghe (D.L. 216/2011 in atto camera 4865-A). Questo ulteriore rinvio è giusti-ficato, da un lato, dalla necessità, per il Governo ed il ministero dell’Ambiente, di avere più tempoa disposizione per rendere efficiente e funzionale il sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti(Sistri), che ancora non presenta garanzie sufficienti per sostituire l’attuale meccanismo cartaceoe discrimina i vettori italiani rispetto a quelli comunitari; dall’altro, per uniformare le diverse dateprima previste (9 aprile e 1 giugno 2012) per la sua entrata in vigore ai diversi soggetti che ne sonoobbligati. Il disegno di legge passa ora al Senato, dove possono essere approvate ulteriori propo-ste di rinvio e anche una disposizione, fortemente voluta dalla categoria dei trasportatori di rifiutiche obbliga le imprese al pagamento dei contributi annuali d’iscrizione al Sistri solo dopo l’effet-tiva entrata in vigore del sistema, compensando i contributi già pagati dalle imprese per il 2010 edil 2011 o rimborsando gli stessi alle imprese che nel frattempo avessero cessato l’attività.

Fissato lo sgravio contributivo per il 2010

E’ stato determinato, con il decreto del ministero del La-voro e delle politiche sociali del 3 agosto 2011 e pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre 2011, il tetto retri-butivo su cui applicare lo sgravio contributivo per i premi dirisultato erogati nel 2010.

Come per l’anno 2010, il tetto dello sgravio è stato fissatoal 2,25%. Per poter beneficiare della decontribuzione le im-prese interessate dovranno aver depositato i contratti di se-condo livello presso la DPL.

I termini per la presentazione delle domande di ammis-sione allo sgravio saranno stabilite dall’Inps.

la circolazione dei mezzi pesantiè interdetta.

CronotachigrafoAltra novità che interessa da vi-

cino l’autotrasporto riguarda lataratura del cronotachigrafo (siaanalogico sia digitale), da parte diun’officina autorizzata. Nono-stante il Regolamento 3821/1985preveda che questa operazionepossa essere condotta con unacadenza almeno biennale, lanorma che è stata applicata fi-n’ora (Decreto Legge n. 16/1987,convertito in Legge 132/1987) haprevisto all’art. 10 una periodici-tà annuale. L’attestazione di con-

trollo rilasciata dall’officina dovràesibirsi in occasione della revisioneperiodica.

Accesso alla professioneInfine la terza novità che inte-

ressa il nostro settore, riguarda l’ac-cesso alla professione e più preci-samente, le esenzioni dal corso diformazione e dagli esami. L’Italiaha scelto di avvalersi delle facoltàche gli sono state riconosciute inmateria dal nuovo Regolamentocomunitario 1071/2009, deci-dendo di conseguenza:

- di esonerare dall’obbligo difrequentare un corso di forma-zione professionale per la pre-

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due anni di distanza dal-l’entrata in vigore del De-

creto legislativo n.18 dell’11 feb-braio 2010, che ha recepito quelcomplesso di direttive europeenoto con il termine “Vat Packa-ge” in materia di Iva comunita-ria, il nostro Paese torna ad oc-cuparsi di questa materia nel-l’ambito della “Legge comuni-taria 2010”. In particolare, l’art.8 di questo provvedimento ha in-trodotto delle novità molto im-portanti, tra cui una interessa davicino anche l’autotrasporto. Ri-spondendo a una precisa richie-sta proveniente dalle associa-zioni di categoria, il Parlamentoha infatti approvato la norma cheestende agli autotrasportatori lapossibilità di chiedere il rimbor-so Iva infrannuale, quando ab-biano svolto almeno il 50%dell’attività per conto di soggettipassivi stabiliti all’estero. Questanorma pone rimedio alla situa-zione che si è venuta a creareproprio dopo l’entrata in vigo-re del D.lgvo 18/2010, per ef-fetto del quale le operazionisvolte a favore di soggetti pas-sivi comunitari, da non imponi-bili, sono diventate “fuori cam-po Iva”, con la conseguenzache non hanno più concorso a

determinare il plafond disponibileche consente l’acquisto e l’im-portazione di beni e servizi, sen-za pagamento dell’Iva. Pertanto,dal 1 gennaio 2010, queste im-prese hanno visto maturare in-genti crediti Iva nei confrontidello Stato che, ora, potranno re-cuperare più agevolmente at-traverso il meccanismo dellacompensazione.

Questa è certamente la novi-tà più importante del settore esarà operativa soltanto dal pros-simo mese di marzo. Tuttavia, laLegge comunitaria ha introdot-to altre importanti modifiche.

Prestazioni di serviziPer le prestazioni di servizi

generiche effettuate da un sog-getto passivo non stabilito in Ita-lia ad altro soggetto passivo sta-bilito nel nostro Paese (e perquelle rese da un prestatore ita-liano ad altro non stabilito in Ita-lia), viene ripristinata la regola percui si considerano svolte nel mo-mento in cui sono state ultima-te e non più a pagamento avve-nuto. In questo modo, l’Italia siè adeguata al contenuto delle di-rettive comunitarie in materia, la-sciando in vigore la deroga sopraindicata limitatamente alle ope-razioni interne. Per le prestazio-ni a carattere periodico o conti-nuativo, si fa riferimento alladata di maturazione dei corri-spettivi. Qualora, anteriormenteall’ultimazione della prestazioneo alla maturazione del corrispet-tivo quest’ultimo viene pagato intutto o in parte, la prestazione diservizi si intende effettuata alladata del pagamento, limitata-mente all’importo pagato. Lestesse prestazioni, se effettuate inmodo continuativo nell’arco diun periodo superiore ad un anno

e se non comportano paga-menti anche parziali nel mede-simo periodo, si consideranosvolte al termine di ciascun annosolare fino all’ultimazione delleprestazioni stesse.

FatturazioneUn'altra importante novità ri-

guarda il meccanismo di fattu-razione, per le prestazioni rese aun committente stabilito in Ita-lia da un soggetto passivo di unaltro Stato della Ue. L’art.8,lett.g della comunitaria traduceun principio affermato dal-l’Agenzia delle Entrate nella suacircolare del 12 marzo 2010 (n.12), affermando che nelle pre-stazioni, il committente deveesporre l’Iva direttamente sullafattura emessa dal prestatore, an-ziché procedere all’emissione diun’autofattura secondo il mec-canismo del reverse charge. L’in-tegrazione dovrà avvenire ai sen-si dell’art. 46 del D.L 331/1993.Pertanto: in ordine alla fattura-zione, la fattura relativa all’ac-quisto di servizi intracomunitarideve essere numerata ed inte-grata dal committente con l’in-dicazione del controvalore ineuro del corrispettivo e degli al-tri elementi che concorrono allaformazione dell’imponibile del-l’operazione, nonché dell’am-montare dell’imposta, calcolatasecondo l’aliquota dei servizi ac-quistati. Qualora, tuttavia, ilcommittente non riceva la fatturaentro il mese successivo a quel-lo di svolgimento dell’operazio-ne, deve emettere entro il mesesuccessivo, in unico esemplare, lafattura con l’indicazione anchedel numero di identificazioneattribuito ai fini Iva, al cedentedello Stato membro di apparte-nenza.

Il Parlamento ha esteso agli autotrasportatori la possibilità dichiedere il rimborso quando abbiano svolto almeno il 50%dell’attività per conto di soggetti passivi stabiliti all’estero

Iva comunitaria:possibile il rimborsoinfrannuale

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stato istituito anche in Italia,in attuazione del regola-

mento comunitario 1071/2009sull’accesso alla professione, il Re-gistro Elettronico Nazionale del-le imprese che sono autorizzateall’esercizio dell’autotrasporto dimerci o di persone. L’istituzionedi questo registro, più breve-mente denominato REN, è statacompiuta in primo luogo con ildecreto dirigenziale 25 novembre2011 (pubblicato su GazzettaUfficiale n. 277 del 28.11.2011),recante le disposizioni tecniche diprima applicazione del regola-

mento, e successivamente con ilDecreto dirigenziale 10 gennaio2012 (su Gazzetta Ufficiale n. 11del 14.1.2012), con cui sonostate dettate le disposizioni at-tuative e di funzionamento del-lo stesso registro, nonché le mo-dalità per il suo utilizzo da partedi alcuni soggetti pubblici italia-ni o di altri Stati comunitari o perl’accesso al pubblico ad alcunisuoi dati, ai soli fini di consulta-zione.

Cosa contiene il RENA differenza dell’Albo degli

Autotrasportatori di cose perconto di terzi, previsto sin dallalegge 298 del 1974 e tenuto, giàin formato elettronico dal Comi-tato Centrale, il REN contiene an-che i nominativi delle imprese chesvolgono professionalmente iltrasporto di persone su strada,

comprensivi del loro gestore deitrasporti, nella sezione ”impresee gestori”; nonché l’elencazionedelle sanzioni subite da dette im-prese negli ultimi due anni e i no-minativi delle persone dichiarateinidonee a dirigere le attività ditrasporto delle imprese: “sezionesanzioni”. Per questa ragione, ilREN è stato istituito presso il Di-partimento per i Trasporti del mi-nistero e verrà tenuto dal CED(Centro Elaborazione Dati) dellaMotorizzazione e non presso ilComitato Centrale, la cui fun-zione di tenuta dell’Albo è limi-

tata alle sole imprese di autotra-sporto di cose per conto di terzi.

Ai fini della sua interconnes-sione con gli analoghi registri elet-tronici nazionali degli altri 26Paesi comunitari, espressamentevoluta dal nuovo regolamento1071/2009, il punto di contattonazionale sarà invece gestito dal-la Divisione 4 della DirezioneGenerale del Trasporto Stradale.

Le sezioniIl REN viene suddiviso in due se-

zioni: “imprese e gestori”, dovesono raccolti i riferimenti completidelle imprese e dei loro gestori deitrasporti; “sanzioni”, nella qua-le sono invece elencate le viola-zioni commesse dalle imprese.

Con il decreto dirigenziale del10 gennaio 2012 sono statedettate in particolare le disposi-zioni riguardanti il funziona-

mento e le modalità di utilizzo deidati della sezione imprese e ge-stori, mentre quelle relative allasezione sanzioni saranno ema-nate con successivo e separatodecreto dirigenziale.

La sezione imprese e gestoricontiene quindi:

- i nominativi di tutte le impresedi autotrasporto, comprensividella loro denominazione e for-ma giuridica, l’indicazione delloro legale rappresentante, il nu-mero di partita Iva e/o codice fi-scale, gli estremi dell’autorizza-zione all’esercizio della profes-

sione, il numero e la data di rila-scio della licenza comunitaria(nei casi in cui le imprese la pos-siedano) e delle sue copie con-formi, nonché, se trattasi di im-prese di trasporto merci, il suo nu-mero d’iscrizione all’albo degli au-totrasportatori di cose per contodi terzi;

- i nominativi dei gestori di tra-sporto delle diverse imprese, congli elementi identificativi dei loroattestati d’idoneità professionale;

- i requisiti di accesso alla pro-fessione dimostrati.

L’accesso alla sezione “impre-se e gestori” è consentito a tut-te le autorità italiane competen-ti ad autorizzare l’accesso alla pro-fessione o l’accesso al mercato deitrasporti internazionali e alle ana-loghe autorità degli altri Paesi co-munitari, nonché allo stesso Co-mitato Centrale.

È

A differenza dell’Albo, contiene anchei nominativi delle imprese che svolgono

professionalmente il trasporto di persone su strada, e l’elenco

delle sanzioni subite

Arriva il Registro

ElettronicoNazionale

(* vedi istruzioni a pag.3)

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Decreto sul REN

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Osservatorio sulle attività di au-totrasporto, nella riunione del

19 gennaio 2012, ai sensi dell’arti-colo 83 bis legge 6 agosto 2008,n.133 di conversione del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112 es.m.i., ha deliberato l’adeguamentoper il mese di dicembre 2011, deivalori dei costi minimi di cui aicommi 1 e 2 ed ai commi 4 e 4-bis,dell’articolo stesso, in relazione al-l’andamento economico del costodel carburante, così come rilevatodal Ministero dello Sviluppo Econo-mico (vedi anche rubrica a pag 8) .Si precisa, inoltre, che:

a. i dati relativi al prezzo del ga-

solio sono riferiti all’ultima rileva-zione disponibile (mese di dicem-bre 2011) sul sito del Ministero del-lo Sviluppo Economico;

b. per i veicoli di massa com-plessiva pari o superiore alle 26 ton-nellate, e per quelli di massa com-plessiva inferiore alle 26 tonnellatee superiore alle 7,5 tonnellate, i datirelativi al prezzo del gasolio sono sta-ti depurati dell’Iva (calcolata per ilmese di settembre facendo appli-cazione del calcolo della mediaponderata), e dello sconto sull’accisa,pari a 19,786 euro/1000 litri, più ilrimborso di 49,200 euro/litri di cuialla legge 75/2011 e 8,90 euro/1000

litri d cui alla legge 225/2011 e112,10 euro di cui all’art. 15, com-ma 4 del D.L. 201/2011, converti-to dalla legge 214/2011, con de-correnza 7 dicembre 2011, che si ri-ducono a 90,4 euro/1000 litri per ef-fetto dell’applicazione del calcolodella media ponderata;

c. per i veicoli di massa com-plessiva inferiore alle 7,5 tonnella-te, i dati stessi sono stati depuratidella sola Iva;

d. non si è tenuto conto dell’in-cidenza, sul prezzo del carburante,della fonte di rifornimento dellostesso (impianti di distribuzioneordinari, o extra-rete).

Cost

i di si

cure

zza

L’

I nuovi costi di sicurezzadell’Osservatorio

da 101 a 150 km 0,133 13,165 1,010 0,133 14,452 0,920

da 151 a 250 km 0,133 16,032 0,830 0,133 17,983 0,740

da 251 a 350 km 0,133 17,948 0,741 0,133 20,121 0,661

da 351 a 500 km 0,133 20,182 0,659 0,133 22,581 0,589

oltre 501 km 0,133 21,821 0,610 0,133 24,204 0,550

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale Costo km totalecosto carb. per km % costo carburante

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,190 15,381 1,235 0,190 17,347 1,095

da 151 a 250 km 0,190 18,519 1,026 0,190 20,742 0,916

da 251 a 350 km 0,190 20,071 0,947 0,190 22,442 0,847

da 351 a 500 km 0,190 23,253 0,817 0,190 26,131 0,727

oltre 501 km 0,190 25,664 0,740 0,190 28,773 0,660

Veicoli fino a 3,5 ton.

Veicoli da 3,5 a 7,5 ton.

da 101 a 150 km 0,211 15,446 1,369 0,211 17,346 1,219

da 151 a 250 km 0,211 18,509 1,142 0,211 20,885 1,012

da 251 a 350 km 0,211 20,397 1,037 0,211 23,067 0,917

da 351 a 500 km 0,211 23,615 0,895 0,211 26,584 0,795

oltre 501 km 0,211 25,324 0,835 0,211 28,384 0,745

Veicoli da 7,5 a 11,5 ton.

da 101 a 150 km 0,258 16,294 1,586 0,258 18,250 1,416

da 151 a 250 km 0,258 19,529 1,323 0,258 22,025 1,173

da 251 a 350 km 0,258 21,260 1,216 0,258 24,027 1,076

da 351 a 500 km 0,258 24,103 1,072 0,258 27,428 0,942

oltre 501 km 0,258 25,999 0,994 0,258 29,568 0,874

Veicoli da 11,5 a 26 ton.

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Costi minimi di esercizio che garantiscano il rispetto dei parametri di sicurezza(Articolo 83 bis, commi 1 e 2, commi 4 e 4-bis della legge 6 agosto 2008, n. 133 di conversione del Decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 e s.m.i.).

Determinazione mensile del costo medio del carburante per chilometro di percorrenza e della relativa incidenza.

Fonte Osservatorio sui costi presso Consulta Autotrasporto e Logistica

da 101 a 150 km 0,388 20,162 1,923 0,388 22,634 1,713

da 151 a 250 km 0,388 21,602 1,795 0,388 24,311 1,595

da 251 a 350 km 0,388 23,719 1,634 0,388 26,839 1,444

da 351 a 500 km 0,388 29,315 1,322 0,388 33,066 1,172

oltre 501 km 0,388 31,424 1,234 0,388 35,447 1,094

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,388 19,115 2,028 0,388 21,441 1,808

da 151 a 250 km 0,388 20,606 1,881 0,388 23,057 1,681

da 251 a 350 km 0,388 22,572 1,717 0,388 25,380 1,527

da 351 a 500 km 0,388 25,212 1,538 0,388 28,346 1,368

oltre 501 km 0,388 28,473 1,362 0,388 31,999 1,212

Veicoli massa sup. a 26 ton.

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - a/r

da 101 a 150 km 0,388 11,947 3,245 0,388 13,401 2,893

da 151 a 250 km 0,388 12,879 3,010 0,388 14,411 2,690

da 251 a 350 km 0,388 14,108 2,748 0,388 15,863 2,444

da 351 a 500 km 0,388 15,758 2,460 0,388 17,716 2,188

oltre 501 km 0,388 17,796 2,178 0,388 19,999 1,938

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato adr - andata

da 101 a 150 km 0,388 16,946 2,288 0,388 18,750 2,068

da 151 a 250 km 0,388 20,551 1,886 0,388 22,989 1,686

da 251 a 350 km 0,388 22,572 1,717 0,388 25,380 1,527

da 351 a 500 km 0,388 25,131 1,543 0,388 28,243 1,373

oltre 501 km 0,388 28,266 1,372 0,388 31,737 1,222

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - a/r

da 101 a 150 km 0,388 10,592 3,660 0,388 11,719 3,308

da 151 a 250 km 0,388 12,845 3,018 0,388 14,368 2,698

da 251 a 350 km 0,388 14,108 2,748 0,388 15,863 2,444

da 351 a 500 km 0,388 15,707 2,468 0,388 17,652 2,196

oltre 501 km 0,388 17,666 2,194 0,388 19,863 1,954

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto cisternato alimentare - andata

da 101 a 150 km 0,388 17,462 2,220 0,388 19,678 1,970

da 151 a 250 km 0,388 21,842 1,775 0,388 24,616 1,575

da 251 a 350 km 0,388 23,657 1,639 0,388 26,688 1,453

da 351 a 500 km 0,388 26,038 1,489 0,388 29,395 1,319

oltre 501 km 0,388 29,260 1,325 0,388 32,995 1,175

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - a/r

Page 48: TIR 146_2012_02

TIR146-201248

da 101 a 150 km 0,388 10,914 3,552 0,388 12,299 3,152

da 151 a 250 km 0,388 13,652 2,840 0,388 15,385 2,520

da 251 a 350 km 0,388 14,786 2,622 0,388 16,680 2,324

da 351 a 500 km 0,388 16,274 2,382 0,388 18,372 2,110

oltre 501 km 0,388 18,287 2,120 0,388 20,622 1,880

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

da 101 a 150 km 0,388 17,541 2,210 0,388 19,778 1,960

da 151 a 250 km 0,388 21,966 1,765 0,388 24,774 1,565

da 251 a 350 km 0,388 23,802 1,629 0,388 26,946 1,439

da 351 a 500 km 0,388 26,214 1,479 0,388 29,619 1,309

oltre 501 km 0,388 29,482 1,315 0,388 33,278 1,165

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto leganti idraulici sfusi in cisterna - andata

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto mangimi in cisterna - a/r

da 101 a 150 km 0,388 10,963 3,536 0,388 12,361 3,136

da 151 a 250 km 0,388 13,729 2,824 0,388 15,484 2,504

da 251 a 350 km 0,388 14,877 2,606 0,388 16,841 2,302

da 351 a 500 km 0,388 16,384 2,366 0,388 18,512 2,094

oltre 501 km 0,388 18,426 2,104 0,388 20,799 1,864

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto Trasporto mangimi in cisterna - andata

9

da 101 a 150 km 0,388 21,892 1,771 0,388 24,679 1,571

da 151 a 250 km 0,388 25,919 1,496 0,388 29,243 1,326

da 251 a 350 km 0,388 28, 003 1,384 0,388 31,406 1,234

da 351 a 500 km 0,388 31,355 1,236 0,388 35,359 1,096

oltre 501 km 0,388 33,603 1,154 0,388 37,870 1,024

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto collettame e messaggerie

da 101 a 150 km 0,388 16,297 2,379 0,388 18,296 2,119

da 151 a 250 km 0,388 20,687 1,874 0,388 23,158 1,674

da 251 a 350 km 0,388 22,529 1,721 0,388 25,325 1,531

da 351 a 500 km 0,388 24,545 1,579 0,388 27,703 1,399

oltre 501 km 0,388 27,157 1,428 0,388 30,585 1,268

Veicoli massa sup. a 26 ton. Frigoriferi

da 101 a 150 km 0,388 15,324 2,530 0,388 17,155 2,260

da 151 a 250 km 0,388 17,651 2,196 0,388 19,616 1,976

da 251 a 350 km 0,388 21,608 1,794 0,388 24,319 1,594

da 351 a 500 km 0,388 23,044 1,682 0,388 25,978 1,492

oltre 501 km 0,388 25, 893 1, 497 0,388 29,209 1,327

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - a/r

da 101 a 150 km 0,388 9,577 4,048 0,388 10,722 3,616

da 151 a 250 km 0,388 11,032 3,514 0,388 12,260 3,162

da 251 a 350 km 0,388 13,505 2,871 0,388 15,199 2,551

da 351 a 500 km 0,388 14,402 2,692 0,388 16,236 2,388

oltre 501 km 0,388 16,183 2,396 0,388 18, 256 2,124

Veicoli massa sup. a 26 ton. Trasporto prodotti petroliferi - andata

Costi di sicurezzagennaio 2012

Page 49: TIR 146_2012_02

TIR146-2012 49

da 101 a 150 km 0,388 16,081 2,411 0,388 18,109 2,141

da 151 a 250 km 0,388 21,684 1,788 0,388 24,263 1,598

da 251 a 350 km 0,388 25,120 1,543 0,388 28,230 1,373

da 351 a 500 km 0,388 26,190 1,480 0,388 29,364 1,320

oltre 501 km 0,388 30,131 1,287 0,388 34,108 1,137

Costo km totale costo carb. per km % costo carburante Costo km totale

costi di esercizio dell'impresa di autotrasporto perconto di terzi (commi 1 e 2, art. 83 bis, L. 133/2008)

Costi minimi di esercizio, che garantiscono il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti, dell’impresa di autotrasporto per

conto di terzi, relativi a contratti di trasporto stipulati in forma scritta fraprimo e secondo vettore, così come definiti dall’art. 2 del D.Lsg. 286/2005

(commi 4 e 4 bis, art. 83 bis, L. 133/2008)

d

a 101 a 150 km 0,388 22,987 1,686 0,388 25,906 1,496

da 151 a 250 km 0,388 27,091 1,431 0,388 30,501 1,271

da 251 a 350 km 0,388 31,614 1,226 0,388 35,689 1,086

da 351 a 500 km 0,388 34,847 1,112 0,388 39,458 0,982

oltre 501 km 0,388 37,323 1,039 0,388 42,198 0,919

Veicoli massa sup. a 26 ton. Ribaltabili

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - a/r

da 101 a 150 km 0,388 14,367 2,698 0,388 16,191 2,394

da 151 a 250 km 0,388 16,932 2,290 0,388 19,063 2,034

da 251 a 350 km 0,388 19,759 1,962 0,388 22,306 1,738

da 351 a 500 km 0,388 21,779 1,780 0,388 24,661 1,572

oltre 501 km 0,388 23,327 1,662 0,388 26,374 1,470

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione - andata

da 101 a 150 km 0,388 19,429 1,995 0,388 20,692 1,879

da 151 a 250 km 0,388 22,482 1,724 0,388 24,250 1,559

da 251 a 350 km 0,388 25,776 1,504 0,388 28,325 1,369

da 351 a 500 km 0,388 27,806 1,394 0,388 31,276 1,239

oltre 501 km 0,388 28,849 1,344 0,388 33,417 1,160

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - a/r

da 101 a 150 km 0,388 12,143 3,192 0,388 12,893 3,007

da 151 a 250 km 0,388 14,051 2,759 0,388 15,156 2,558

da 251 a 350 km 0,388 16,110 2,406 0,388 17,703 2,190

da 351 a 500 km 0,388 17,379 2,231 0,388 19,548 1,983

oltre 501Km 0,388 18,031 2,150 0,388 20,885 1,856

Complessi veicolari di massa complessiva sup. a 26 ton. Sola trazione veicoli ADR - andata

Lunghezza tratta

costo carb. per km % costo carburante

Page 50: TIR 146_2012_02

TIR146-201250

a attraversato il mondo,incontrato milioni di per-

sone, di sguardi, di pensieri, co-stumi, culture. Ha visto il sole ad-dormentarsi tra le onde del maree trovare rifugio dietro le mon-tagne. Ha visto sorgere giorninuovi in terre lontane dalle sue“ma i viaggi più veri sono quel-li che ho scritto. Non quelli cheho compiuto”. Catherine Spaakha da poco pubblicato “L’amo-re blu”, edito dalla Rizzoli: un per-corso attraverso il tempo, lospazio, le storie, ma soprattuttoun percorso interiore, profondo

della protagonista, dietro la qua-le si intravede la scrittrice.

«La protagonista del libro devespogliarsi di tutto ciò che è sche-ma, smettere di lottare contro. Ioogni tanto a casa prendo e but-to ciò che è vecchio. E lo stessodovremmo farlo nell’anima. Do-vremmo scegliere un giorno per“svuotarci” e inventare delle re-gole... contro le regole!».

Leggendo il libro si intuisceil viaggio che ha compiutoe le letture che l’hannoaccompagnata in questianni.

«Da 20 anni sono alla ricercadi risposte. Non potendole trovaresubito, perlomeno nelle persone,le ho cercate prima nei libri. Cre-do che nella vita dobbiamo in-contrare anche il diavolo, primadi arrivare alla salvezza».

Come è cambiata neltempo?

«Non credo che si cambi poicosì tanto. Si è sempre gli stes-si. Io per molti aspetti sono iden-tica a quando avevo 20 anni.

È cambiata solo una cosa: oraascolto la voce interiore e non lametto via come si fa da giovani.Solo questo è cambiato: la ca-pacità di ascoltare.

Di avere acuito l’intuito. Ades-so vedo una persona per la pri-ma volta e sento: non ho biso-gno di guardarla. Sento il peri-colo, la sofferenza, la gioia, la cat-

tiveria, l’invidia, la rabbia... equesto è anche un guaio, so-prattutto con i parenti e con i fi-danzati».

È faticoso tacere?«È faticoso sapere ciò che l’al-

tro non vuole ammettere».

Questo viaggio dentro di séè stato anche fisico?

«Sono andata in India in unposto per aiutare dei bambini, inuna scuola cattolica e buddhistacon un prete stravagante ed ef-ficace. Li portavo a scuola.

È stato volontariato. Però ilviaggio lo puoi fare dietro casatua, oggi. Trent’anni fa non eracosì. Non c’è bisogno di andarelontano. Dappertutto anche neiposti meno immaginabili trovipersone che stanno in medita-zione, che sono molto evolute».

Il prossimo viaggio?«Non ho idea…tutti i libri

sono stati viaggi dentro la men-te o il cuore, dentro i luoghi neiquali ho fatto vivere i miei per-sonaggi.

Ora sto scrivendo un nuovo ro-manzo che mi porterà in altri“dove”…In questo momentosto lavorando anche su dei testiche mi sono stati richiesti da unmusicista jazz molto bravo. Lemie parole accompagnerannola sua musica in un tour. Si trat-ta di testi metafisici, con un im-maginario totale. La voce è quel-

la di una persona che decide di af-fittare un faro per un po’ di tem-po e di staccarsi da tutto, viverein solitudine. Ogni pezzo è unastoria che questa donna trova inun diario abbandonato…».

Con quali mezzi amaviaggiare?

«Dipende dalla meta. L’im-maginazione è il mezzo miglio-re. C’è uno scrittore che amomoltissimo che non è mai usci-to dalla sua piccola città del norddella Francia e posso dire checoncordo con lui: non c’è viag-gio migliore di quello che cicreiamo nella nostra mente».

Questi percorsi si possonoinsegnare?

«Credo che non serva parla-re. Il nostro modo di vivere e diessere è l’esempio più forte».

In v

iagg

io c

on...

H

Per Catherine Spaak, che ha da pocopubblicato il romanzo “L’amore blu”,

un percorso interiore attraverso il tempo, l’immaginazione è il mezzo

di trasporto migliore

Il vero viaggio

è nella nostramente

Angela Iantosca

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Optima Truck Service è la rete di officine multimarca specializzate nella manutenzione e nella riparazione dei mezzi pesanti, nata dall’esperienza di due leader nella distribuzione ricambi, Rhiag e Bertolotti. La rete offre i propri servizi su tutto il territorio nazionale, garantendo la massima competenza e professionalità, grazie alla formazione tecnica e manageriale del personale, al call center tecnico

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