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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALE DEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI LA RIVISTA DELL’AUTOTRASPORTO mensile n. 132 Novembre 2010 Strumento per le imprese Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio delle iniziative sviluppate in questi ultimi anni per la crescita della categoria Combinato Novità per il Ferrobonus Autotrasporto Fuori dalla crisi Eurocargo Una storia lunga venti anni DCOOS3417 NAZ/278/2008

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Numero 132, novembre 2010, della rivista ufficiale dell'Albo degli Autotrasportatori (MIT)

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PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTO

mensile n. 132 Novembre 2010

Strumento per le impreseIl ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio delle

iniziative sviluppate in questi ultimi anni per la crescita della categoria

Combinato

Novità peril Ferrobonus

Autotrasporto

Fuori dalla crisi

Eurocargo

Una storia lungaventi anni

DCOOS3417NAZ/278/2008

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IL VIAGGIO PROSEGUE 14L’autotrasporto italiano prova a rendere operative le molte novità approvate negli ultimi mesi.Tra progetti strategici e aiuti al settore ecco come si tenta di uscire da un altro anno di crisidi Yari Selvetella

STRUMENTO PER LE IMPRESE 18Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatorie il bilancio degli ultimi anni di attivitàdi Raffaele Maria de Lipsis

PIÙ UNITI PIÙ COMPETITIVI 23L’assemblea annuale delle cooperative di trasporto di Legacoop esaminaun settore alle prese con la crisi e con possibili vie d’uscita

SI LAVORA SUGLI INCENTIVI 25Un decreto modifica le modalità di erogazione del bonus per il combinato strada-rotaiadi Michele Latorre

IL CONTAINER TORNA SUI MARI 26Il trasporto globale delle merci riprende quota nel primo semestre del 2010,dopo un precedente anno disastrosodi Michele Latorre

EUROCARGO PROSSIMO VENTURO 29Nei suoi 19 anni di storia il medio di casa Iveco ha saputo evolversi costantementeposizionandosi a lungo ai vertici della categoria in Italia e in Europadi Ferdinando Tagliabue

PARITÀ TRA SUBORDINATI 41E DISTACCATINuovi chiarimenti del ministero del Lavoro sul distacco intracomunitario di manodoperadi Fabrizio Serafini

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n.132 Novembre 2010

Editoriale 5

Scadenze e divieti di circolazione 6di Franco Massimelli

Albo 9

Europa 10

In viaggio con 13Fisco 35Logistica 38Normative 42Costi di esercizio 47

SOMMARIO

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www.mercedes-benz.it/ricambi-rotazione-truck

Una sostituzione che convieneRicambi di Rotazione Originali Mercedes-Benz.

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USCIREDALLA CRISI La rivista dell’autotrasporto

Periodico del ComitatoCentrale per l’Albo Nazionaledegli Autotrasportatoridi Cose per Conto di Terzi

ANNO XII N° 132 - Novembre 2010

COMITATO SCIENTIFICOPRESIDENTE: Raffaele Maria de LipsisCOMPONENTI: Giorgio Colato, Giorgio Val-letta, Giorgio Berruti, Giuseppina DellaPepa, Francesco Del Boca, Enrico Bossa,Alessandro Massarelli, Stefano Montiroli,Roberto CiaccoliniSEGRETARIO: Mario AllegrezzaREALIZZAZIONEARTI GRAFICHE BOCCIA SpaVia Tiberio Claudio Felice 784131 SalernoDIREZIONE-REDAZIONE00198 ROMAVia Tevere 44Tel. 06 85356494 - 06 68892416 (fax)[email protected] RESPONSABILEFabio Montanaro

CAPO REDATTOREMassimo De Donato

REDATTOREYari Selvetella

GRAFICAArianna Giagoni

FOTOLuciano Tramontano

SEGRETERIAMilva Pistoni

Hanno collaborato a questo numeroAngelo Ciaravolo, Andrea Giuli, MicheleLatorre, Alfonso Marroni, Franco Massi-melli, Fabrizio Serafini, Ferdinando Ta-gliabue, Marco Tempestini

PUBBLICITÀConcessionaria per la pubblicita:Nuovi Periodici Milanesi s.r.l.Via Molise, 320085 Locate Triulzi (Milano)Tel 029048111 - Fax 02904811210info@nuoviperiodicimilanesi.comwww.nuoviperiodicimilanesi.comPaolo Cafieri - Pr Marketing & Adverti-sing [email protected] Tropea - Pr Marketing & Adver-tising [email protected] Baietta - Pr Marketing & Adverti-sing [email protected] Cisternino - [email protected]

STAMPAARTI GRAFICHE BOCCIA Spa,SalernoEDITOREComitato Centrale per l’Albo Nazionaledegli Autotrasportatori di Coseper Conto di TerziRegistrazione del Tribunale di Roman° 547 del 18/11/98

PERIODICO DEL COMITATO CENTRALE PER L’ALBO NAZIONALEDEGLI AUTOTRASPORTATORI DI COSE PER CONTO DI TERZI

LA RIVISTADELL’AUTOTRASPORTO

mensile n. 132 Novembre 2010

Strumento per le impreseIl ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori e il bilancio delle

iniziative sviluppate in questi ultimi anni per la crescita della categoria

Combinato

Novità peril Ferrobonus

Autotrasporto

Fuori dalla crisi

Eurocargo

Una storia lungaventi anni

DCOOS3417NAZ/278/2008

EDITORIALE

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M entre il mondo siinterroga sui tempinecessari per usci-

re da una delle più pesanticrisi economiche degli ulti-mi anni, l’autotrasporto ita-liano cerca di muovere i pri-mi passi per affrontare alcu-ni nodi chiave che ne han-no rallentato la crescita ne-gli scorsi anni e che hannocontribuito a peggiorarne lasituazione durante quest’ul-tima crisi economica.Sul tavolo ci sono i provve-dimenti inseriti nel pianodella logistica, di cui si èdiscusso in queste ultimesettimane in Parlamento,ma soprattutto le tante te-matiche affrontate nel cor-so con gli ultimi provvedi-menti normativi sull’auto-trasporto: dalla riforma delcodice della strada allenorme sul cabotaggio, aicosti minimi, agli accordi disettore, di cui si è comin-ciato a discutere in questesettimane a Milano.

Ma su questo numero trac-ciamo anche un bilancio del-l’attività del Comitato Centra-le in questi ultimi anni: un bi-lancio che tiene conto anchedel ruolo che l’organismo siè ritagliato all’interno del set-tore nell’ultimo triennio.Intanto si moltiplicano i mo-menti di confronto tra asso-ciazioni di categoria, impre-se e rappresentanti delleistituzioni. Come la recenteassemblea annuale di Lega-coop Servizi, che ha affronta-to alcuni dei temi caldi delmomento alla presenza an-che di una importante rappre-sentanza della committenza.Sul fronte degli incentivi,mentre si aspettano le novi-tà relative all’ecobonus peragevolare anche per il 2010il traffico marittimo, arrivanoimportanti novità per il tra-sporto ferroviario, con le mo-difiche al decreto sul Ferro-bonus che dovrebbero allar-gare la platea dei beneficiaridel provvedimento, così comechiesto dale associazioni dicategoria dell’autotrasporto.Sul fronte dei produttori, dasegnalare infine l’evoluzionedell’Eurocargo, presentata ametà ottobre: un nuovo stileper un veicolo che in 19 annidi storia ha saputo evolversicostantemente.Buona lettura a tutti.

Fabio Montanaro

In copertina:Alcune versioni dell’Eurocargo Iveco

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REVISIONI 2010 In base alla vigente norma-tiva, vi andranno mensilmente assoggettati iseguenti veicoli da trasporto merci, o ad usospeciale, con ptt:- superiore a 3,5 t (rev. annuale): gli autovei-coli, i rimorchi e i semirimorchi, non sotto-posti a visita e prova (art. 75 del Codice dellaStrada) per l'accertamento dell'idoneità allacircolazione nel 2010, per i quali, nello stes-so mese del 2009, risulti rilasciata per laprima volta la carta di circolazione o effettua-ta l'ultima revisione annuale regolare;- non superiore a 3,5 t: come revisione qua-driennale, gli autoveicoli, i quadricicli amotore, i motocarri ed i rimorchi, immatri-colati per la prima volta entro il 31/12/2006,o, come revisione biennale, i veicoli, appar-tenenti alle classi appena indicate, revisiona-ti nell'anno 2008, con esclusione di quelliche sono stati sottoposti a visita e prova(art. 75 del C.d.S.) per l'accertamento del-l'idoneità alla circolazione nel 2009, o nel2010. Il mese di riferimento è quello in cui è

stata rilasciata per la prima volta la carta dicircolazione nel 2006 o effettuata la revisio-ne 2008 regolare. Tutti i veicoli per i qualivenga accertata su strada la circolazione conla revisione scaduta dovranno essere sotto-posti a visita e prova per l’accertamento del-l’idoneità alla circolazione soltanto presso unUfficio Provinciale del DTT, dal quale, in casodi esito favorevole, verrà restituita la carta dicircolazione (e quindi, con esclusione delleofficine private autorizzate, nei casi ammes-si). È previsto che, in sede di revisione, siacontrollata la regolarità dell’iscrizione all’Albodegli Autotrasportatori.CONAI Entro il 20 di ogni mese, le imprese chevi sono tenute debbono presentare la dichiara-zione imballaggi relativa al mese precedente. Visono altri adempimenti in corso d’anno.INPS Le imprese con dipendenti debbonoprovvedere all’invio esclusivamente telematicodei modelli Uniemens e a richiedere i modelliDurc riguardanti le retribuzioni corrisposte nelmese precedente. Le rateizzazioni sono con-cesse senza il versamento di anticipi. Vi sonodisposizioni economiche per il 2011.

DURC (Documento Unico RegolaritàContributiva) Copie molto recenti devonoessere sempre tenute a bordo degli auto-mezzi da trasporto per dimostrare, appunto,la regolarità contributiva del vettore allacommittenza ed alle Forze di Polizia neicontrolli su strada.TRIBUTI dei quali è stato omesso il paga-mento alla scadenza. Per il ravvedimentobreve, possono essere sanati entro 30 gior-ni, con i relativi interessi e sanzioni. È stataammessa anche l’Irap.CRONOTACHIGRAFO E TACHIGRAFO(Regolamenti 3821/85, 2135/98, con i loroAllegati I e IB, e 561/06). È obbligatorio esi-bire, nei controlli su strada, la documenta-zione (dischi e/o Carte del Conducente con-tenenti le registrazioni) riguardante, oltre aquella in corso, le ultime 28 giornate diguida che la precedono. Dal 30/09/10 (Reg.UE n. 581 del 01/07/10), tali documentivanno trasferiti (entro 90 giorni dalle unità dibordo ed entro 28 giorni dalle “carte” delconducente) su supporti informatici esternie custoditi in azienda. Va anche esibito il

modello in formato elettronico (GazzettaComunitaria L 330 del 16/12/09), attestantele assenze dei conducenti per malattia, ferie,congedo o recupero (o erano in disponibilità,eseguivano altri lavori o conducevano veico-li non sottoposti a controllo per tali regola-menti). I moduli vanno conservati in aziendae dagli autisti. I controlli sono estesi su stra-da e presso le aziende. Per il tachigrafo, ilRegolamento UE n. 1266/2009 ha emanatonuove disposizioni.SICUREZZA SUL LAVORO Le nuove norme(n. 149 articoli e 38 allegati) del D.Lgs. n.106 del 03/08/09 (Supplemento Ordinarioalla G.U. n. 180 del 05/08/09 e ripubblicatoin Suppl. Ord. alla G.U. 180 del 05/08/09) edella Circolare INAIL n. 43 del 25/08/09riguardano il lavoro nero, l’orario di lavoro ela sicurezza, anche con riferimento alla sub-vezione. Fra le sanzioni, è prevista anche lasospensione dell’attività imprenditoriale (art.14). Inoltre, dallo 01/08/10, occorre proce-dere alla valutazione dell’eventuale presenzadello stress da lavoro correlato.IMPRESE DI TRASPORTO È istituito unsistema di classificazione dei rischi inbase al numero e alla gravità delle infra-zioni commesse per le norme sulla circo-lazione regolata dai tachigrafi e sulla sicu-rezza del lavoro.CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL CONDU-CENTE (CQC) Per il trasporto merci dal26/04/2010 e fino al 09/09/2014, nuovedisposizioni ne prevedono il rilascio in basealla sola documentazione a tutti i titolari dipatente di guida delle categorie C e CE alladata del 09/09/2009. Resta confermata l’ob-bligatorietà del suo possesso per la guida ditali categorie di veicoli e la sua validità quin-quennale. Per il rinnovo, rimane necessariofrequentare un corso di aggiornamento di 35ore, suddiviso in periodi di almeno 7 ore,presso i soggetti autorizzati.NUOVO ORARIO DI LAVORO degli autistidipendenti. Per il D.L.vo 19/11/07 n. 234, inG.U. 17/12/07 n. 292 e per la Direttiva2002/15/CE, tale orario, entrato in vigoredal 01/01/08, è di 48 ore settimanali. Leannotazioni (P per la presenza giornaliera econ l’ovvia esclusione del riposo settima-nale) vanno fatte mensilmente nel LibroUnico del Lavoro (LUL) entro il 16 del mesesuccessivo in base alle registrazioni tachi-grafiche; la tenuta è di competenza dei con-sulenti, delle associazioni e dei datori dilavoro debitamente autorizzati. Tali annota-zioni possono essere differite di un mese.Sono previste sanzioni per la mancata isti-tuzione, omessa tenuta e registrazione(anche per la tardività), omessa esibizionee conservazione del Libro Unico. Per latutela della sicurezza dei lavoratori sonostate rese più severe le regole della suatenuta. È previsto un visto trimestrale conl’apposizione della firma digitale delresponsabile e di una marca da bollo condata stampata.CITTADINI EXTRACOMUNITARI Potrannoottenere l’attestato del conducente dallaDirezione Provinciale del Lavoro più vicinaalla residenza del richiedente anche in atte-sa, dimostrata, del rinnovo del permesso disoggiorno.AUTOTRASPORTO PER CONTO TERZIÈ stato prorogato al 04/12/2011 il termine

SCADENZE & DIVIETI NOVEMBRE/DICEMBRE 2010TI

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SCADENZE

AL 26/10/2010

ITALIA DIVIETI DI CIRCOLAZIONE14 - 21 - 28 novembre domenica dalle 8 alle 22

4 dicembre sabato dalle 16 alle 22

5 - 12 - 19 - 26 dicembre domenica dalle 8 alle 22

8 dicembre mercoledì dalle 8 alle 22

23 dicembre giovedì dalle 16 alle 22

24 dicembre venerdì dalle 8 alle 22

25 dicembre sabato dalle 8 alle 22

INOLTRE...

Per i trasporti eccezionali vigono limitazioni al transito diurno lungo le autostrade A4, A21, A13, A27.

10 NOVEMBRE mercoledìMOD. 730 integrativo e MOD.730-3 integrativo: consegnaai dipendenti.

16 NOVEMBRE martedìRITENUTA D’ACCONTO:versamento Irpef di ottobre;IVA: versamento mensile diottobre e del terzo trimestre;VERSAMENTI: Inps per i lavo-ratori dipendenti e per i dirigen-ti d'azienda, nonchè Inps, acarico dei committenti, per icollaboratori coordinati e conti-nuativi (ed assimilati) con laconsegna dei relativi moduli,tutti riguardanti i compensi per-cepiti in ottobre;INPS ARTIGIANI: pagamentodel terzo trimestre sul minimale.INAIL: pagamento della quarta edultima rata mensile in scadenza;UNICO 2010: pagamento del-l’ultima rata mensile in scadenza.

30 NOVEMBRE martedìIRPEF, IRPEG/IRES ED IRAP:pagamento del secondo antici-po 2010;INPS LAVORATORI AUTO-NOMI: pagamento, medianteF24, del secondo acconto 2010calcolato sui redditi 2009;

IRPEF acconto dipendenti:le imprese dovranno trattenere ilrelativo importo dalle retribuzio-ni; il saldo della trattenuta ed ilsuo versamento potranno ancheavvenire entro il mese di dicem-bre, con una lieve maggiorazione;SISTRI: Il sistema va dotato deidispositivi elettronici (chiavettaUBS e black box).

16 DICEMBRE giovedìRITENUTA D’ACCONTO: ver-samento Irpef di novembre edell’imposta sostitutiva sullarivalutazione del TFR 2010;IVA: versamento mensile dinovembre;VERSAMENTI: Inps per i lavo-ratori dipendenti e per i diri-genti d'azienda, nonchè Inps,a carico dei committenti, per icollaboratori coordinati e conti-nuativi (ed assimilati), con laconsegna dei relativi moduli,tutti riguardanti i compensipercepiti in novembre;ICI: saldo 2010.

27 DICEMBRE lunedìIVA: versamento, a titolo diacconto, dell’IVA mensile didicembre o del trimestre otto-bre-dicembre.

29 DICEMBRE mercoledìREGOLARIZZO: (con sanzio-ne di euro 21) dell’omessa pre-sentazione del modello UNICO2010.

31 DICEMBRE venerdìALBO AUTOTRASPORTATO-RI: ultimo giorno per versare ilcontributo all’Albo per contoterzi relativo all’anno 2011.Per i bollettini e il pagamentobisogna collegarsi al sitowww.alboautotrasporto.it;730 dipendenti integrativo: iCentri di Assistenza Fiscale(CAF) provvedono per l’inviotelematico all’Agenzia delleEntrate;IRPEF acconto dipendenti: leimprese provvedono ad effet-tuare le eventuali trattenuteintegrative;INAIL: entro il 31 gennaio 2011,a determinate condizioni, puòessere presentata istanza perla riduzione del tasso medio ditariffa;SISTRI: termina la contempo-raneità dell’impiego del sistemacartaceo e MUD (Modello Unicodi Dichiarazione Ambientale)con quello elettronico (chiavettaUBS e black box).

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NOVEMBRE 17 mercoledì CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22;20 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24;21 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 22 lunedì GBdalle 00 alle 07; 27 sabato A dalle 15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GBdalle 13 alle 24; 28 domenica A dalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24,D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21;29 lunedì GB dalle 00 alle 07; DICEMBRE 4 sabato A dalle 15 alle 24,F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 5 domenica A dalle 00 alle 22,CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22,SLO dalle 08 alle 21; 6 lunedì GB dalle 00 alle 07; 8 mercoledì Adalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24; 11 sabato A dalle 15 alle 24, Fdalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 12 domenica A dalle 00 alle 22,CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle 24, F dalle 00alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SK dalle 00 alle 22,SLO dalle 08 alle 21; 13 lunedì GB dalle 00 alle 07; 18 sabato A dalle15 alle 24, F dalle 22 alle 24, GB dalle 13 alle 24; 19 domenica Adalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, SKdalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 20 lunedì GB dalle 00 alle 07;24 venerdì CZ dalle 13 alle 22, H dalle 22 alle 24; 25 sabato A dalle00 alle 24, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, F dalle 00 alle24,GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalle 00 alle 24, PL dalle08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08 alle 21; 26 domenica Adalle 00 alle 22, CH dalle 00 alle 24, D dalle 00 alle 22, E dalle 17 alle24, F dalle 00 alle 22, GB dalle 00 alle 24, CZ dalle 13 alle 22, H dalledalle 00 alle 22, PL dalle 08 alle 22, SK dalle 00 alle 22, SLO dalle 08alle 21; 27 lunedì GB dalle 00 alle 24; 28 martedì GB dalle 00 alle 07;31 venerdì F dalle 22 alle 24.

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EUROPA DIVIETI DI CIRCOLAZIONEROMANIA Festività nazionali nel bimestre:1, 25 e 26 dicembre. In tutta la rete stradalenazionale norme generali riguardano i veicolisuperiori a 7,5 t; per i trasporti che superanoi pesi e le dimensioni autorizzate, è vietata lacircolazione dalle ore 06 alle ore 22 per isabati, le domeniche e le feste nazionali.Esiste un calendario di divieti per strade, pertipi di veicoli e per la città di Bucarest conparticolari norme ed orari.BULGARIA Festività nazionali nel bime-stre: 1 novembre, 24, 25 e 26 dicembre.Non c’è un divieto generale per il trafficointernazionale di domenica e nelle festività.Vi sono, comunque, diverse limitazionilocali per “veicoli” con pesi superiori a 15t ed a 10 t In estate (dal 01/07 al 15/09), ilimiti riguardano tutti i veicoli superiori a3,5 t. Sono stabilite norme particolari perla città di Sofia.LITUANIA Festività nazionali nel bimestre:1 novembre, 25 e 26 dicembre.PORTOGALLO Festività nazionali nel bime-stre: 1 novembre, 1, 8 e 25 dicembre. Vi sonolimitazioni che riguardano i veicoli superiori a3,5 t, quando trasportano merci pericolose(trasporti internazionali ADR inclusi):- divieto di transito nel ponte “25 Aprile”

sul fiume TAGO, ogni giorno, comprese ledomeniche e le festività nazionali, dalleore 05,00 alle ore 02,00 del giornoseguente;

- per tutto l’anno, in molte gallerie, primadelle quali l’uscita obbligatoria dallestrade è segnalata a 1500 metri dallabretella;

- dalle ore 18,00 alle ore 21,00 dei venerdì,dei prefestivi, delle domeniche e delle

festività nazionali;- dalle ore 07,00 alle ore 10,00 dei lunedì

(eccetto durante i mesi di luglio e agosto)nelle vie principali (elencate) di accessodentro Lisbona e Porto.

- Vi sono eccezioni e speciali autorizzazioni.- Esistono locali limitazioni orarie di traf-

fico all’interno delle città di Lisbona ePorto.

GRECIA Festività nel bimestre: novembre7, 14, 21, 28 domenica dalle 15,00 alle21,00; dicembre 5, 12, 19 domenica dalle15 alle 21; 24 e 31 venerdì dalle 16 alle 21;26 domenica dalle 15 alle 22.LUSSEMBURGO Festività nel bimestre:novembre 1 lunedì dalle 00,00 alle 21,45; 6,13, 20, 27 sabato dalle 21,30 alle 24,00; 7,14, 21, 28 domenica dalle 00,00 alle 21,45.dicembre 4, 11, 18 sabato dalle 21,30 alle24; 24 e 31 venerdì dalle 21,30 alle 24; 25sabato dalle 00,00 alle 24; 5, 12, 19, 26domenica dalle 00,00 alle 21,45.BELGIO Festività nazionali nel bimestre:1 e 11 novembre; 25 dicembre.DANIMARCA Festività nazionali nel bime-stre: 24, 25, 26 dicembre.OLANDA Festività nazionali nel bimestre:25 e 26 dicembre.BIELORUSSIA Festività nazionali nel bime-stre: 7 novembre, 25 dicembre.

Non si ha notizia di calendari di divieti di cir-colazione per CIPRO, ESTONIA, LETTO-NIA, MALTA.

IN ALTRI STATI i divieti riguardano solodeterminate zone o strade, oppure sono indi-cati con una specifica segnaletica stradale.

INOLTRE...

entro il quale le imprese con veicoli superio-ri a 1,5 t, che non vi hanno ancora provvedu-to perché finora esenti, debbono dimostrare,alle Province territorialmente competenti, ilpossesso dell’onorabilità e delle capacitàprofessionale e finanziaria; diversamentesaranno cancellate dall’Albo. Chi vorrà otte-nere il ruolo di preposto d’impresa dovrà fre-quentare un corso di 150 ore, salvo gli esen-ti. Il Regolamento n. 1071/2009/CE del21/10/2009 detta nuove norme con applica-zione dal 04/12/2011.SCHEDA DI TRASPORTO Devono esservitutti i dati del vettore (obbligatoriamenteidentificato anche con il numero di iscrizioneall’Albo degli Autotrasportatori), del commit-tente, del caricatore, del proprietario dellamerce, della merce trasportata (con pesatu-ra), spazi per eventuali dichiarazioni (com-presa la tentata vendita, poi provata dalladocumentazione successiva allo scarico),osservazioni varie, eventuali istruzioni e l’in-dicazione del luogo e data di compilazione ei dati del compilatore, con la sua firma. Essadeve accompagnare qualsiasi tipo di tra-sporto per conto terzi. Sostituiscono laSCHEDA i contratti di trasporto scritti, conte-nenti tutti i dati previsti per essa, con firma indata certa (Notai o pubblici ufficiali, Agenzie

delle entrate, Poste italiane ecc.); la mancan-za, in essi, di alcuni di tali dati rende obbliga-toria una Scheda di trasporto integrativa.La SCHEDA deve essere emessa anche per itrasporti effettuati a seguito di contratti sti-pulati in forma orale, nel rispetto delle tariffeminime obbligatorie.Sostituiscono la scheda di trasporto tutti idocumenti ufficiali previsti per legge e dallenorme comunitarie ed internazionali (adesempio, la lettera di vettura internazionaleCmr, documenti doganali e di cabotaggio, ilformulario per il trasporto dei rifiuti, ecc.).CONTRATTO DI TRASPORTO (L. 286/05)La normativa è stata aggiornata e parzial-mente modificata.TRASPORTO RIFIUTI Il SISTRI, sistema elet-tronico integrato istituito per il controllo dellaloro tracciabilità, termina la fase sperimentaleil 31/12/10 per tutte le imprese. Per l’uso, èindispensabile dotare il sistema dei dispositi-vi elettronici (chiavetta USB e black box) entroil 30/11/10. Nella fase transitoria, per verifi-carne il corretto funzionamento, è statostabilito il contemporaneo impiego del siste-ma cartaceo e MUD (Modello Unico diDichiarazione Ambientale), fino al 31/12/10.Dopo tale data devono essere impiegatesoltanto le apparecchiature elettroniche.

TRASPORTO MERCI IN AUTOSTRADAÈ stata recepita la direttiva 2006/38/CE sullatassazione; gli importi dei pedaggi verrannodecisi con successivi decreti del ministerodei Trasporti.NUOVO CODICE DELLA STRADA È giàentrato in vigore, con i “chiarimenti” dell’ap-posita circolare congiunta dei ministeridell’Interno e dei Trasporti. Fra l’altro, è pre-vista la modifica delle sanzioni; per i tempi diguida e di riposo, esse saranno proporziona-li alla gravità delle infrazioni ed applicabili, inmolti casi, anche alla committenza.CONTRAVVENZIONI (o SANZIONI AMMI-NISTRATIVE PECUNIARIE) Vanno pagatesubito ai Verbalizzanti, anche mediante cartedi credito, per evitare il fermo amministrati-vo immediato del veicolo oggetto del con-trollo (con spese di depositeria a carico delproprietario). Se l’interessato intende pre-sentare successivamente ricorso, ne avvisagli Agenti; in questo caso, la somma, legger-mente maggiorata, viene incassata a titolo dideposito cauzionale.LAVORO NOTTURNO Per l’art. 7 del D.Lvo234/07, nelle 24 ore, non possono esseresuperate le 10 ore, qualora 4 ore di lavoroconsecutive vengano superate nella fasciaoraria fra le 00,00 e le 07,00.

CABOTAGGIO È entrata in vigore la nuova disci-plina comunitaria (Reg. 1072 del 21/10/09).FINANZIARIA 2010 Sono utilizzabili lesomme stanziate per l’autotrasporto; essesaranno confermate anche per il 2011 edintegrate da nuove norme sui compensi,movimentazione dei pallets compresa.RIDUZIONE BOLLO AUTO Come per l’annoscorso, è stato finanziato il rimborso deglisconti (codice tributo 6829).ACCESSO ALLA PROFESSIONE È stata pro-rogata la vigente normativa al 04/12/2011per l’adeguamento dei requisiti di capacitàfinanziaria e professionale per le impreseche esercitano l’autotrasporto esclusiva-mente con veicoli fino a 6 t e con portatautile fino 3,5 t.PATENTE DI GUIDA A determinate condizioni,è stata elevata a 68 anni la possibilità di gui-dare complessi di veicoli di peso lordo com-plessivo a pieno carico superiore a 20 t.AMBIENTE Sono in corso di emanazione“norme antinquinamento”.DEBITI DELLE PMI La sospensione è stataprorogata al 31/01/11.ASSUNZIONI Sono stati programmati incen-tivi per l’anno 2010.RICEVUTE DI CONTRAVVENZIONI, ECC.Vanno conservate per almeno 10 anni.

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ALTRE NOTIZIE

SCADENZE & DIVIETI NOVEMBRE/DICEMBRE 2010

AUSTRIA: nella A 12 vige il divieto di transi-to festivo per 24 ore. Nella A12, dal Km. 6,35 al Km. 72, in entram-be le direzioni di marcia, è vietata, dal 1°luglio 2009, la circolazione degli autoveicolie loro complessi con peso massimo totalesuperiore a 7,5 t per il trasporto di determi-nati carichi compresi in un apposito elenco.Tale divieto verrà esteso, dal 1° gennaio2011, anche al tratto di A12 dal Km. 72 alKm. 90 (è opportuno informarsi localmente).Dal 1° gennaio 2010 sulle autostradeaustriache è obbligatoria l’istallazione, suiveicoli di peso lordo massimo complessivosuperiore a 3,5 t, dell’apparecchiatura GO-BOX di proprietà della ASFINAG (a cui ci sipuò rivolgere per informazioni) per il calcolodel pedaggio combinato dei chilometri per-corsi e della classe inquinante del veicolo.FRANCIA: per tutto l’anno, vi sono altre limi-tazioni per regioni, strade o sensi di marcia eparticolari norme per il cabotaggio.GRAN BRETAGNA: è stata istituita la Low

Emission Zone (LEZ) per la circolazione aLondra. I giorni e gli orari dei divieti riguar-dano solo la viabilità ordinaria attorno aLondra e sobborghi, nelle aree amministra-te dal Piano dei trasporti della GrandeLondra. In tutto lo Stato verrà richiesto sustrada un campione del carburante percontrolli.SLOVACCHIA: i pedaggi vanno corrisposticon vignettes, anche annuali, in venditasul posto, presso i valichi di frontiera, gliuffici postali e le stazioni di servizio. Dal01/01/2010, su alcuni tratti autostradali,per i veicoli con p.l.c. superiore a 3,5 t, insostituzione delle vignettes, andrannoistallati gli apparecchi OBUs (acquistabilisul posto) che permetteranno al nuovosistema satellitare di determinare la posi-zione e di calcolare l’eventuale pedaggio.È vietato il trasporto di merci pericolosedalle ore 18 alle ore 21 dei venerdì deiprefestivi e delle domeniche (è opportunoinformarsi in loco).

NOTE A causa di possibili cambiamenti delle limitazioni alla circolazionestabilite dalle autorità locali, è sempre consigliabile informarsi adeguata-mente prima della partenza.

PRINCIPALI DIVIETI QUOTIDIANI DI CIRCOLAZIONE NOTTURNA A dalle ore 22 alle ore 05, con esenzione dei veicoli e loro complessi (Ptt. superiore a7,5 t) con contrassegno L.- In A12, dalle ore 20 alle ore 0,5, dal 1 novembre al 30 aprile, nel tratto Kufstein-Zirl,

esclusi gli Euro 5 ed Euro 6 (con e senza rimorchio), per i quali il divieto inizierà,rispettivamente, il 31/10/2010 ed il 31/10/2014.

CH dalle ore 22 alle ore 05.GB (per i veicoli con Ptt superiore a 18 t e per determinate strade): dal lunedì al vener-dì dalle ore 21 alle ore 07 (sabato e domenica: dalle ore 13 del sabato alle ore 07 dellunedì).F per i veicoli superiori a 3,5 t e per determinate strade: dalle ore 22 alle ore 6 di tutti igiorni.

LEGENDA A = AUSTRIA; CH = SVIZZERA; D = GERMANIA; E = SPAGNA; F = FRANCIA;GB = INGHILTERRA; GR = GRECIA; CZ = REPUBBLICA CECA: autocarri superiori a7,5 t e complessi superiori a 3,5 t; H = UNGHERIA: veicoli superiori a 7,5 t; PL = POLONIA: veicoli superiori a 12 t; SK = SLOVACCHIA: veicoli superiori a 7,5 t;SLO = SLOVENIA; RO = ROMANIA; BG = BULGARIA; LT = LITUANIA.

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ALBO

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P er tanti mesi ho cercatodi coinvolgere i lettoripiù pazienti su argo-

menti di economia collegatiin modo particolare alla attivi-tà di autotrasporto. Poi è so-pravvenuta la crisi globale, eabbiamo cercato insieme unastrada che potesse portarciabbastanza vicino alle causeed alla spiegazione di alcunieffetti tipici delle congiuntureeconomiche negative.Abbiamo convenuto sul fattoche la crisi purtroppo si rea-lizza quando la maggior par-te degli equilibri del mercato,costruiti nel lungo periodo ditempo, ed ai quali tutti gli im-prenditori fanno ormai riferi-mento, vengono turbati econseguentemente scossi edistrutti.

Domanda e offertaÈ così che saltano tutti i vecchirapporti tra domanda e offerta,tra i prezzi dei vari beni ed infi-ne nascono i dubbi fondamen-tali tra l’investire ed il non inve-stire. Le situazioni ora descrit-te sono alla base delle econo-mie del “dopo crisi” di quel pe-riodo temporale in cui dopo il“ciclone”, gli allagamenti, si fal’inventario dei danni e si pren-dono le decisioni per il futuro.

Dall’esame dell’inventario cisarà chi ha perso poco e chiha perso molto, ma purtroppotutti hanno perduto in termini direddito, di salario ed, in unaparola, in termini di potered’acquisto e di tenore di vita.È in questi momenti che sievidenziamo le linee portantidella scienza economica chesi manifestano come una se-rie di regole legate da una lo-gica ferrea che ha come risul-tato finale quello di aiutarel’homo economicus a recupe-rare in fretta le vecchie posi-zioni di vantaggio, “succedaquello che succeda”. Non c’èVangelo che tenga, non vi sonoprincipi religiosi o etici che pos-sano mitigare il rigore scientifi-co del rapporto causa-effetto,altrimenti si perde. A questopunto però non v’è chi non ve-da che un mondo costruito susimili principi sarebbe la bruttacopia di quello in cui vorremmovivere. Sarebbe un tipo di mer-cato in cui i bond danno laricchezza; i derivati sosten-gono la finanza con la com-plicità dei peggiori banchieri;la committenza strozza i tra-sportatori marginali. Eppurequesto tipo di mercato sem-bra quasi di conoscerlo.

Leggi di mercatoEd ecco che non si può farea meno di infilare un po’ diumanità tra i dogmi econo-mici per poter ottenere unarealtà che ubbidisca alleleggi del mercato ma chenon si dimentichi che il finedell’uomo non è solo l’arric-chimento o il benessere atutti i costi.Certo che anche il mondodel lavoro deve prendereatto che i tempi purtroppo,per ora, sono cambiati, cheormai esiste la globalizza-zione e con essa anche ladelocalizzazione.

Se si dovessero applicare allalettera le regole della scienzaeconomica, per molti Paesi leprospettive di ripresa sarebbe-ro quasi mille.Ma come oggi si usa dire an-che queste prospettive vannocontestualizzate e lo stessoconcetto di “ripresa, di benes-sere, di progresso sostenibi-le”, debbono essere ridisegna-ti e consegnati alle nuove ge-nerazioni perché se ne posso-no servire per la costruzione diuna società migliore.Ma ancora c’è troppa genteche si chiede se la crisi è ve-ramente finita.Basta comunque il fatto chel’autotrasporto genera servi-zi di carattere complementa-re ed è comunque al serviziodel tipo di economia che so-sterrà i nuovi mercati, e nonpotendo compiere scelte de-cisive non potrà nemmenosentirsi colpevole se poi tut-to rimarrà come prima.•

L’autotrasporto generaservizi di carattere

complementare ed ècomunque al serviziodel tipo di economia

che sosterrài nuovi mercati

Il ruolo del settore nell’evoluzioneeconomica attuale e i possibili scenaridi Giorgio Valletta

L’evoluzionedell’autotrasporto

VEICOLALA VITA! DONA ILSANGUE

Gruppo Donatori Sangue Croce Rossa Italiana

I Gruppi Donatori costituiscono una capil-

larepresenza sul territorio per collaborare con le strutture trasfusionali

ospedalierewww.cri.it

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EUROPA

Il Consiglio dei ministri dei Trasporti del 15 ottobre ha raggiuntola posizione comune, in prima lettura, sulla proposta di direttivalegata all’internalizzazione dei costi esternidi Alfonso Marroni

Eurovignetta: cosìl’Europa tassa i camion

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U n argomento delicatoche ha visto una maggio-ranza di Delegazioni na-

zionali votare a favore della ul-tima soluzione di compromes-so presentata dalla Presidenzabelga. Hanno votato contro Ita-lia e Spagna con l’astensionedella Olanda e dell’Irlanda e lariserva per la presentazionedella posizione definitiva daparte del Portogallo che la pre-senterà al momento del votosulla posizione comune finaledel Consiglio.“Non possiamo approvare laDirettiva così come scritta” hasottolineato il ministro delle In-frastrutture e dei Trasporti AlteroMatteoli durante il suo interven-to prima della votazione, ag-giungendo una serie di conside-razioni e richieste di modifica.D’altro canto il continuo e meto-dico allarme sulla situazioneambientale di tutto il pianetanon poteva passare inascoltato.A ciò va aggiunto che i grandi epiccoli Paesi centrali sono an-che Paesi di attraversamento eche inoltre registrano elevatipercorsi di cabotaggio da partedi autotrasportatori non resi-denti. Per questi Paesi un mag-giore gettito derivante dai tra-sporti stradali non può che es-sere benvenuto.

Continua evoluzioneLa proposta, ufficializzata dallaCommissione europea oltredue anni fa, è stata rielaboratae modificata profondamente, si-curamente alleggerendo il suoimpatto nel comparto del tra-sporto stradale. Rimangonoinalterati alcuni aspetti criticiche investono sia la metodolo-gia di calcolo dei costi esterniconsiderati, sia il fatto che nonsi sia voluto tenere in conside-razione la differenza che esistetra Paesi centrali e periferici.Peggio ancora, che non si siavalutata la differenza tra Paesi

che si trovano al centro dell’Eu-ropa e quelli che per arrivarcidevono attraversare catenemontuose. Questo attraversa-mento comporterà ulteriori costiaggiuntivi per un meccanismodi aumento dei pedaggi medi.Va aggiunto che mancano, neipercorsi alpini di connessionecon la UE, valide ed efficienti al-ternative ferroviarie.Non a caso il Commissario aiTrasporti sig. Seem Kallas ha di-chiarato: “non possiamo esseresoddisfatti o insoddisfatti trattan-dosi di un compromesso”.La proposta così come definitadovrà ora passare all’esame delParlamento Europeo in secon-da lettura. La posizione dei par-lamentari europei è molto deter-minata nel contenere il traspor-to stradale e nel promuoverequello ferroviario. La definizionedell’iter è previsto, a condizioneche il PE non presenti emenda-menti tali da renderne difficilel’accettazione da parte di Com-missione e Consiglio, entro ilprimo trimestre dell’anno pros-simo. Salvo che il Relatore delParlamento non tenti un accor-do preventivo con il Consiglio.

I costi esterniIl concetto che sta alla base del-la proposta è che chi usa ed in-quina deve pagare. In altri ter-mini, i costi prodotti dall’autotra-sporto considerati esterni, cioèlasciati a carico dell’intera col-lettività, devono essere per con-tro pagati dallo stesso autotra-sporto. È stata studiata una me-todologia di calcolo per la valu-tazione dei costi di emissionisonore e da gas da ribaltare suchi li produce. Si tratta di unaDirettiva “volontaristica”. Rima-ne dunque delegata all’autono-mia degli Stati membri adottareo meno tale direttiva.Un sintetico riepilogo dei punti dimaggiore rilevanza si impone:• gli Stati membri potranno

esentare i veicoli con pesomassimo ammesso fino a 12 t;

• Tutte le autostrade sarannoassoggettate (pari a circa30.000 km), non solo quindigli assi rientranti nelle RetiTranseuropee;

• I costi esterni considerati si ri-feriscono alle sole emissionidi gas e rumore;

• La congestione viene consi-derata un costo interno e ver-rà valutata solo con una mo-dulazione in aumento del175% del pedaggio medioper un periodo massimo di 5ore. Gli Stati membri ne de-termineranno l’allocazionenel corso della giornata. Vasottolineato che Francia, Slo-venia, Slovacchia e Lettoniaavevano sostenuto il 300% eche Francia e Germania ave-vano sostenuto 6 ore;

• Saranno esclusi i veicoli Euro5 fino alla fine del 2013 e gliEuro 6 fino alla fine del 2017;

• Nessun accenno definito sul-la allocazione degli introiti ini-zialmente previsti solo per ilcomparto trasporti. Una sem-plice raccomandazione agliStati membri a destinare i pro-venti al comparto trasporti.

Spetterà ai singoli Stati mem-bri dunque la decisione finale.

È difficile un calcolo preventivodei costi fino a che non sarannodefiniti i metodi di calcolo.Lo studio su alcuni corridoi ditraffico, che ha costituito la baseper la proposta redatta dallaCommissione UE, prevede cin-que corridoi, dei quali due inte-ressano il nostro Paese: Mila-no/Lubecca e Catania/Holyead.L’aumento in generale, se siconsidera una media di pedag-

I NUMERI DEL CABOTAGGIOSecondo le ultime rilevazioni di Eurostat, il cabotaggio passivoquello cioè che penetra nei singoli Paesi) si attesta sul 1,5% deltotale del volume trasportato in traffico nazionale nei singoli Paesi.Le punte sono registrate in Francia con il 3% e nei Paesi dove il ca-botaggio è libero da sempre come in Olanda (6,5%), Belgio (7,7%)ed in Lussemburgo, dove il cabotaggio è superiore al trasportatointerno. In Italia il cabotaggio passivo rappresenta lo 0,6% del tra-sportato nazionale mentre l’attivo, quello cioè effettuato negli altriPaesi, si attesta sul 6% del trasportato internazionale dell’autotra-sporto italiano. In Francia l’autotrasporto italiano si pone al 6° postonel cabotaggio effettuato in quel Paese.Va rilevato che tra il 2004 ed il 2007 (ultime rilevazioni) il cabo-taggio passivo in Italia è aumentato del 10,9%. Si tratta evidente-mente di operazioni di cabotaggio prevalentemente effettuate nelNord Est ed in particolare in Friuli Venezia Giulia dove massiccia èl’attività dei trasportatori, in particolare Sloveni.

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gio in Europa variante da 15 a25 euro cents/km, si attesta sul-l’ordine del 25-30% con puntepiù elevate nei traffici transalpi-ni per un complesso meccani-smo di superpedaggio. Nelledue tratte italiane considerateper l’attraversamento alpino èconsiderato un costo supple-mentare di 5 euro/cents/km.L’orario del viaggio rappresenteràa questo punto una discriminantemolto importante per l’impattoche avrà la modulazione dell’at-tuale pedaggio medio (+ 175%).

Le altre modalitàVa altresì sottolineato che l’au-mento dei costi del trasportostradale comporterà, secondolo studio, una diminuzione ditale modalità di trasporto dello0,7%. A ciò corrisponderà unaumento del volume di mercitrasportato per ferrovia del-l’1,8%. Un risultato certamenteinsoddisfacente e non rilevan-te, considerato il sacrificio ri-chiesto. Sacrificio che, bisognasottolineare, andrà ad incideresul costo del prodotto. Quelloche maggiormente deve far ri-flettere è comunque il fatto chesi sia volutamente consideratoe con molta determinazione ilsolo trasporto stradale di mer-

ci, non tenendo in alcun contole altre modalità di trasporto,che sono anch’esse causa diemissioni. Basti considerare iconsumi derivanti dalla produ-zione di energia elettrica nelcaso delle ferrovie, nonché ilrumore prodotto dai treni mercinell’attraversamento delle città,o i consumi di cherosene nelcaso dell’aereo. Va ulterior-mente sottolineato che la con-gestione, pur essendo statastralciata dai costi da interna-lizzare, rimane comunque uncosto supplementare. Questocosto aggiuntivo, che in caso diviaggio effettuato durante 5ore, la cui ubicazione nell’arcodella giornata verrà definita dai

singoli Stati se non dai singoligestori, sarà del 175% del pe-daggio medio vigente. Orbene,anche della congestione vieneritenuto responsabile il solotrasporto di merci nonostanteche i veicoli trasporto merci,rappresentino meno del 15%di tutto il circolante. Anche con-siderando un fattore di conver-sione, tenuto conto della lun-ghezza delle combinazioni, di1 a 2, i veicoli trasporto mercirappresentano meno del 30%di tutto il circolante. Bene il30%, che dovrà pagare ancheper la congestione creata daglialtri utenti della strada comeautobus, autocaravan, suv evetture di varia dimensione.

Le tasse dell’autotrasportoNé è stato valutato quantol’autotrasporto già versa cometassazione (accise, IVA, tasseautomobilistiche, pedaggi).Uno studio di Prometeia del2007 calcola in circa 9,6 miliardidi euro le accise sul gasolioconsumato dai veicoli traspor-to merci.A proposito dei pedaggi, vaaggiunto che le Concessiona-rie autostradali effettuano in-genti investimenti nel conteni-mento del rumore prodotto datraffico, finanziati dai pedaggi.Il che significa che una quotarilevante del costo collegatoalle emissioni sonore è già pa-gata dai trasportatori.•

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Esami antidroga in BelgioÈ entrata in vigore la norma sul test salivare in materiadi droghe. La norma prevede tre interventi su strada:• verifica di segni esteriori• esame della saliva• analisi della saliva ( questo provvedimento entre-

rà in vigore successivamente.È in corso una grande campagna di sensibilizzazione.

Vignette in RomaniaÈ già operativa la “Ro-vignette” che prevede il paga-mento di una cifra variabile a seconda del peso delveicolo o della combinazione secondo il seguenteschema (in euro):

Pedaggi specifici sono richiesti per ogni attraversa-mento dei seguenti ponti:Segnaliamo solo l’importo per un singolo passaggioper un veicolo di peso uguale o superiore a 12t con 4o più assi:Giurgiu-Ruse E70/E85 (confine Romania/Bulgaria) 37 euroGiurgeni-Vadu Oii (sulla E 60) 47 RONFetesti Cernavoda (sulla N3A e N22C) 68 RONLa vignetta può essere acquistata presso gli uffici del-l’amministrazione delle strade, gli uffici postali;le stazioni di servizio ai punti di ingresso nel Paese.La mancanza della vignetta viene sanzionata con am-menda che va da 535 a 2.320 euro.

NOTIZIE UE

La sicurezza stradale nella UeSi sono svolte il 14 e 15 ottobre le giornate europee sulla sicurezza stradale. Dal 2001 al 2010 il nu-mero delle vittime si è ridotto del 44%. Risultati migliori sono stati ottenuti in Portogallo, Estonia,Lettonia, Lituania, Spagna e Francia. Ciononostante, nel 2009 più di 35.000 persone sono morte sul-le strade d’Europa. Per ogni morto, secondo le stime, ci sono 4 invalidi permanenti, 10 feriti gravi e10 leggeri. Secondo la banca dati CARE della Commissione europea DG trasporti, nel totale degli inci-denti i veicoli pesanti hanno rappresentato il 7,29%, di cui il 2,80% all’interno delle aree urbane ed il10,55% al di fuori. Le ultime rilevazioni relative al 2005 evidenziano per l’Italia il 5,7% morti per milio-ne di abitanti dovuti ad incidenti che hanno coinvolto veicoli pesanti ed autobus (Ue 11,5).Per quanto concerne le strade interessate dalla incidentalità, in Italia il 39% avviene in autostrada(14 Paesi Ue 16%), ed il 39% in strade extraurbane (Ue 63%), mentre all’interno dei centri abitati lapercentuale per l’Italia è 22% contro il 19% della Ue.

DURATA DA 3,5 a 7,5 t > 7,5 a < 12 t > 12 t tre assi > 12 t oltre 4 assi1 GIORNO 4 7 9 117 GIORNI 20 35 45 551 MESE 52 91 117 1433 MESI 120 210 270 3741 ANNO 320 560 720 1.210

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N on solo cantautore.Max Gazzè, 43 anni,autore di brani di

successo sempre in vettaalle hit, ha debuttato, neipanni di Erode, nel musical“Jesus Christ Superstar” inscena fino al 14 novembreal Teatro Sistina di Roma,dove l’abbiamo intervistato.Con grande simpatia e di-sponibilità ci ha parlato diviaggi, musica, canzoni edel suo rapporto con la gen-te. Il musicista romano van-ta molti successi come“Vento d’estate” (canzonevincitrice nel 1998 di Un di-sco per l’estate), “Una musi-ca può fare” (presentata nel1999 al Festival di Sanre-mo), “Il timido ubriaco”, “Ilsolito sesso” e “Mentre dor-mi” - tratto dal suo ultimo al-bum - che è uno dei branipiù trasmessi nelle radio ita-liane, colonna sonora delfilm “Basilicata coast to co-

ast”. Nei suoi lavori, la ricer-ca di soluzioni musicali inno-vative si sposa a una ricercasui testi sempre molto origi-nale, ma anche godibile eallegra: insomma un compa-gno ideale di viaggio.

Max come stai vivendoquesta esperienza teatrale?Ho recitato a teatro in passa-to, quest’opera rock mi piacemoltissimo perché si esprimeattraverso il musical. È la pri-ma volta che mi capita di in-terpretare un ruolo cantando,è un connubio ed un espe-rienza interessante.

Sarai presente solo al Si-stina o anche in altri teatri?Sarò presente solo a Roma.Mi dispiace non essere pre-sente negli altri teatri perchého impegni con la musica,ma da qualche altra parteentro quest’anno o l’annoprossimo cercherò di esser-

di Antonella Romano

Max Gazzé

ci, per ora mi godo e mi gu-sto la tappa romana.

Un mestiere il tuo che tiporta spesso in giro per ilmondo, qual è il tuo rappor-to con il viaggio?Io viaggio sempre, ormai èdiventata la mia seconda ca-sa la strada. In genere viag-gio in macchina piuttostoche in aereo dove non ho lapercezione del viaggio, misento una specie di pazientechiuso dentro un tubo di me-tallo e scaricato a destina-zione. Mi piace viaggiare so-prattutto in treno e con ungrande furgone insieme airagazzi della band.

Durante i tuoi sposta-menti incontri spesso deicamionisti: ti sei mai intrat-tenuto a chiacchierare conloro?Li incontro tutti i giorni, micapita di prendere un caffècon loro, si chiacchiera, simangia insieme, essendoun personaggio pubblico lagente mi riconosce ovunquevada e a me piace fermarmia chiacchierare con tutti.

Max hai mai scritto unbrano che parla in partico-lare del viaggio?Tutte le canzoni sono inqualche modo dei viaggi siamentali che fisici. In realtànon ho mai scritto canzonisul viaggio in particolare.Spesso le ispirazioni sono laconseguenza di un episodiolegato ad una dislocazione.

Che rapporto cerchi dicostruire con i luoghi in cuiti trovi e, attraverso questi,con le persone che ascol-tano le tue canzoni?A me piace molto carpire i sa-pori, gli odori e le condizionidei luoghi che vedo, per que-sto che ogni volta che vado afare una tournée arrivo un po’prima per capire in che luogomi trovo, cerco sempre diaprire le porte della percezio-ne. In genere cerco di veicola-re dei significati attraverso lamusica, attraverso le parole,senza dover utilizzare il para-metro analitico del cervelloche interpreta ma è anche unostacolo alle percezioni di ciòche arriva diritto al cuore.

Che musica ascolti men-tre sei in viaggio per unatournée?Mi piace molto ascoltare isuoni. La musica spesso con-diziona il tuo stato d’animo, èinevitabile. Mi piace ascoltarei suoni naturali, a volte consi-dero ciò che ascolto. Anchein questo momento mentrestiamo qui a parlare c’è il suo-no del vento, il suono del se-maforo. Tutta la mistura disuoni è una sinfonia, quindiriesco ad identificare tutto ciòche interpreto come sinfoniadi frequenze che si traduconoin suoni, colori, immagini,pensieri. Anche il pensiero hauna sua frequenza e quindinon voglio disturbarlo. Mi pia-ce il silenzio proprio perchénel silenzio ascolto ciò che na-turalmente emerge da esso.•

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Intervista con il cantautore romano,attualmente impegnato nel musical“Jesus Christ Superstar” di scenaal teatro Sistina di Roma

La locandina dello spettacolo“Jesus Christ Superstar” inscena a Roma al teatro Sistinadal 19 ottobre al 14 novembre

IN VIAGGIO CON

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rà aspettare fino al giugno 2011 per da-re attuazione a un altro argomento chia-ve del confronto, non solo tra istituzioni eautotrasporto, ma anche rispetto allacommittenza, ossia i costi minimi di sicu-rezza in mancanza di accordi collettivi disettore.

L’Europa e i tempi di pagamentoLa questione dei tempi di pagamentonon riguarda solo gli autotrasportatoriitaliani e, anzi, da Bruxelles arrivanosegnali che rafforzano le decisioni pre-se nel nostro paese. Il Parlamento eu-ropeo ha infatti approvato la proposta diDirettiva sulla regolamentazione dei ri-tardi nei pagamenti, adottando una se-rie di emendamenti concordati con il

Consiglio dei ministri. La direttiva pre-vede che in caso di mancanza dei ter-mini di pagamento nel contratto, il ter-mine è fissato in 30 giorni decorrenti dalricevimento fattura o ricevimento dellemerci o data di prestazione di servizi.Dopodiché scattano gli interessi di mo-ra oltre a un importo fisso di € 40 edogni restante costo di recupero che ec-ceda tale cifra. Termini rigorosi ancheper le pubbliche amministrazioni: n 30giorni di calendario. Gli Stati membripossono prorogare tale termine fino adun massimo di 60 giorni per gli Enti

pubblici di assistenza sanitaria ed in al-tri casi tassativi. In caso di mancato pa-gamento, saranno dovuti interessi lega-li di mora pari al tasso di riferimento piùalmeno 8 punti percentuali.Preoccupa invece, l’aumento del 200%dei pedaggi per gli autotrasportatori, sta-bilito dalla direttiva europea Eurovignettecon l’opposizione del Governo italiano.Gli aumenti dovrebbero scattare in casodi transiti all'interno della fascia orariadi intenso traffico (non ancora identifi-cata ma non più ampia di 5 ore), per lacosiddetta internalizzazione dei costiesterni del trasporto: uso delle infra-strutture, congestione stradale, inquina-mento acustico. Esentati i veicoli Euro 5ed Euro 6.

Sbloccati i rimborsi Euro 5Già alla prossima scadenza del16 novembre, sul modello F24,utilizzando il codice tributo6822, sarà possibile inserire ilsaldo dell’incentivo all’acquistodi veicoli euro 5. Inizialmente lostanziamento previsto era statodi 70 milioni. Le domande pre-sentante sono state tredicimila,quindi un numero superiore alleattese. Le risorse dunque nonsarebbero bastate per soddisfa-re tutte le richieste. A quel punto

si sarebbe dovuto ridurre il contributoprevisto per ciascun operatore oppurecercare altre risorse economiche perpoter distribuire a tutti gli aventi dirittol’importo previsto. Il Governo è riuscitoa recuperare per la categoria altri 38milioni di euro: di questi 13 sono statiutilizzati per il saldo degli euro 5, a tutticoloro che hanno avuto la domanda ac-colta. Gli altri fondi, invece, sono statiutilizzati per il contributo al combinatostrada rotaia, il cosiddetto ferrobonus,la cui applicazione avverrà a partire dal15 ottobre. L'autotrasportatore che con-

“ Fin qui l’anno sembrerebbe buono”.È ottimista il sottosegretario ai Tra-sporti Bartolomeo Giachino, nel

delineare un bilancio dei risultati ottenu-ti in questi mesi. “L’accordo con l’auto-trasporto – prosegue Giachino – nonsolo ha evitato il blocco dei tir, ma haottenuto la firma per la pace sociale si-no alla fine del 2011. A fine luglio siamoriusciti a fare approvare il nuovo Codicedella Strada con norme importanti sullasicurezza stradale anche per il traspor-to merci, ai primi di agosto la Legge 127che da risposte importanti sui tempi diattesa al carico e allo scarico, sulla ge-stione dei pancali, sugli accordi di set-tore. Poi il voto pressoché unanime delParlamento sull’importanza strategicaper il futuro del Paese della Torino-Lio-ne come parte del Corridoio 5 che col-legherà Lisbona a Kiev. Sono felice diaver dato il mio apporto perché tutte leforze politiche votassero le 5 mozioni afavore della TAV-Torino-Lione”.Grande importanza, intanto, alla strate-gia, con l’avvio della revisione del Pianonazionale della logistica, le cui linee gui-da sono state presentate in Commissio-ne trasporti alla Camera.Per quanto riguarda l’accordo tra asso-ciazioni di categoria e governo, alcunenorme sono già diventate operative. Trale norme entrate in vigore vanno ricorda-te quella relativa al pagamento a ses-santa giorni, la corresponsabilità rispettola mancata compilazione della scheda ditrasporto e di tutta la filiera riguardo alpagamento del corrispettivo del traspor-to, l’esclusione dell’obbligo alla restitu-zione degli imballaggi e, se riconsegnati,il diritto ad essere ricompensati. Un temaparticolarmente sentito dagli autotra-sportatori è quello dei tempi di carico escarico: se ne sta occupando l’Osserva-torio sui costi recentemente istituitopresso la Consulta generale dell’autotra-sporto e della logistica, mentre bisogne-

I PROGETTI STRATEGICI

Il sottosegretario alle Infrastrutturee ai Trasporti, Bartolomeo Giachino

IL VIAGGIOPROSEGUEL’autotrasporto italiano prova a rendere operative le molte novità approvatenegli ultimi mesi. Tra progetti strategici e aiuti al settore ecco come si tentadi uscire da un altro anno di crisidi Yari Selvetella

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ferirà unità di carico (contai-ner o semirimorchi) o mercesfusa da caricare su trenopotrà ottenere il 40% del con-tributo base, anche se que-sta norma andrà discussa inComunità Europea, (vedi arti-colo a pag. 25). Il contributoper l’acquisto di veicoli Euro5, voluto per incentivare il rin-novamento, in senso più eco-logico, del parco viaggianteitaliano, poteva essere richie-sto o come contributo diretto ocome credito d’imposta attra-verso l’Agenzia dell’entrate.Circa il 60% delle aziende ri-chiedenti hanno scelto questaseconda opzione. Per coloroche hanno chiesto il pagamen-to diretto, si cercherà comun-que di stabilire una sorta di parcondicio, accelerando al mas-simo le operazioni, anche se,come è facile immaginare,l’erogazione diretta prevedeuna serie di operazioni di con-trollo preventivo più comples-se. Secondo il ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti,almeno 500-600 pagamentidovrebbero essere effettuatientro il prossimo mese.

Verso il Testo UnicoUn altro percorso importante avviato nelmese di ottobre riguarda il processo disemplificazione normativa avviato dallaConsulta Generale per l'Autotrasporto ela Logistica sulle norme – più di un mi-gliaio, sparpagliate in moltissime leggi -che regolano il trasporto stradale dellemerci. Un corpus ipertrofico i cui effettinegativi sono evidenti: difficoltà non so-lo ad applicare la legge, ma anche a far-la applicare, a tutto beneficio di chi cer-ca nelle lacune o nelle contraddizioninormative una scorciatoia per non ri-spettare le regole. La Consulta ha dunque istituito unacommissione, il cui obbiettivo è quellodi produrre un Testo Unico sull’autotra-sporto. È stata dunque deliberata la for-mazione di un Comitato che è formatoda esperti, dirigenti ministeriali e rap-

presentanti dei vettori che, a titolo gra-tuito, nei prossimi quattro mesi, dovran-no elaborare "proposte per la semplifi-cazione e l'armonizzazione della nor-mativa in materia d'autotrasporto, pre-via ricognizione delle disposizioni legi-slative e regolamentari vigenti".

Nel segno della sicurezzaProsegue intanto l’impegno del ministrodelle Infrastrutture e dei Trasporti AlteroMatteoli nelle iniziative di sensibilizza-zione sul tema della sicurezza stradale.Il ministro ha partecipato, a Roma, allapresentazione della Carta europea del-la sicurezza stradale. La cerimonia èstata organizzata da 'European RoadSafety Charter Team', struttura dellaCommissione europea, in collaborazio-ne con la Direzione generale per la si-curezza stradale del ministero delle In-frastrutture e dei Trasporti. La Carta eu-

ropea della sicu-rezza stradale èstata sottoscrittada circa 1700 or-ganizzazioni del-le quali 250 ita-liane, con l’obiet-tivo da parte del-la Commissioneeuropea e delgoverno italianodi intraprendereazioni concreteper ridurre le vit-time degli inci-denti stradali edoffrire ai firmatariil riconoscimentoeuropeo per leazioni di sicurez-za stradale chevorranno intra-prendere.

“In Italia sono state prese numerose ini-ziative” – ha dichiarato il ministro – “acominciare dalle modifiche al Codicedella Strada che hanno visto una quasitotale unanimità di voto alla Camera eal Senato. Anche i controlli sulla stradasono passati dai 200 mila del 2006 aglioltre 1,6 milioni del 2009. Per questo il2010 non deve essere considerato unpunto di arrivo, ma di partenza per iprossimi dieci anni”. In precedenza,Matteoli era intervenuto anche all'aper-tura del Convegno nazionale dell'Asso-ciazione mondiale per le strade Aipcr,insieme al presidente dell’Anas e delComitato nazionale italiano Aipcr, Pie-tro Ciucci, al direttore centrale della Po-lizia di Stato, Prefetto Oscar Fioriolli, eal presidente Aci Italia, Enrico Gelpi do-ve si è discusso sulla possibilità diestendere i sistemi di controllo della ve-locità media, i cosiddetti tutor, anche al-le strade extraurbane.

Aumentano i controlliProseguono intanto, con cadenza set-timanale, gli incontri tra autotrasporta-tori e forze dell’ordine per evidenziarei problemi specifici del trasporto mercie cercare di affrontarli, ma intanto so-no diventate operative le disposizioniche prevedono il pagamento immedia-to e la decurtazione dei punti patente esanzioni molto pesanti come le viola-zioni che riguardano il sovraccarico dioltre il 10%, il superamento dei limiti divelocità di oltre 40 km orari, il sorpas-so vietato, il superamento dell’orario diguida di oltre il 10%, il mancato rispet-to delle pause e dei riposi. Secondo lestime del Governo, nell'ultimo anno icontrolli sui veicoli pesanti sono au-mentati del 50% in virtù del protocollofirmato dai ministri Altero Matteoli eRoberto Maroni.•

La tua patente su pc e telefoninoSiglato un protocollo tra i ministri Matteoli e Brunetta. Scadenze e avvisi sempre disponibili

Ora non potremo più utilizzarela più classica delle scuse: nonlo sapevo. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,Altero Matteoli, e il ministro perla Pubblica Amministrazione,Renato Brunetta, hanno infattifirmato un Protocollo d'Intesache permetterà, dall'inizio dinovembre, all’esercito dei citta-dini italiani patentati (45 milio-ni) di ricevere sul proprio com-puter o sul telefonino e ancoratramite Pec (Posta elettronicacertificata) informazioni o avvisirelativi alla scadenza della pa-tente, all'aggiornamento suipunti persi e su quelli guada-

gnati, sulle scadenze per la revi-sione del proprio veicolo. Tuttequeste informazioni potrannoessere ottenuto con l’iscrizioneal portale della Pubblica Ammi-nistrazione www.vivifacile.it. Un nuovo contenitore che ren-derà accessibile ai cittadini iservizi di tutta la pubblica am-ministrazione 365 giorni l'anno,24 ore al giorno. "La sigla delProtocollo con il ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti –ha dichiarato il ministro Brunettain una conferenza stampa tenutainsieme a Matteoli – è l'inizio diun programma che riguarderàanche le pagelle scolastiche, letasse, le visite mediche, la giu-stizia. Iniziamo la collaborazio-ne con il dicastero del ministro

Matteoli, agevolando la vita deicittadini nel mondo che ruotaintorno ai trasporti e in partico-lare i servizi forniti dalla Moto-rizzazione Civile".Computer, dunque, sempre piùprotagonista e gli autotraspor-tatori sono già da tempo avviatia questa consuetudine. Anche il Comitato Centrale del-l’Albo mette infatti a disposizioneun’applicazione sul proprio sitointernet www.alboautotrasporto.it,grazie alla quale i dati relativi al-la riduzione dei pedaggi si pos-sono caricare direttamente sulsito dell’Albo. Discorso analogoper quanto riguarda le quoted’iscrizione che vengono sotto-scritte direttamente utilizzandoil sito ufficiale.

Accordo sui controlli in FriuliFirmato un protocollo tra ministeri competenti

e forze dell’Ordine

Le zone di confine sono naturalmente le più esposte alla sfida della competitività con glioperatori stranieri, ma spesso negli ultimi anni l’ordinaria concorrenza ha dovuto fare iconti con il mancato rispetto del mercato e della sicurezza. Recentemente le associazio-ni di categoria hanno denunciato che nel Friuli-Venezia Giulia, una delle regioni più espo-ste al passaggio dei tir provenienti dall’Europa orientale, le imprese di autotrasporto so-no diminuite del 20,84% (contro una media italiana del 13,83%). Per fare fronte a que-sta situazione e intensificare i controlli è stato firmato nelle scorse settimane a Trieste unprotocollo d’intesa tra Prefetture, forze dell’Ordine e uffici del ministero del Lavoro e deiTrasporti. “Arriviamo a questo ulteriore salto di qualità – spiega il sottosegretario ai Tra-sporti Bartolomeo Giachino –, che ci sarà molto utile per garantire maggiore sicurezza emaggiore regolarità al mercato italiano dei trasporti difendendo le nostre aziende rego-lari dalla concorrenza sleale di questi anni”. Un nuovo Daily Iveco, attrezzato con appa-recchiature per le verifiche amministrative, supporterà le attività di controllo. Prossima-mente il veicolo sarà utilizzato anche nei porti e negli interporti al fianco dei Cmr.

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Aumentano gli operatori finanziariDal primo dicembre 2009 al 30 settem-bre 2010 sono state accolte 816 opera-zioni relative ad imprese operanti nelsettore dell’autotrasporto merci c/terzi,a fronte di oltre 106,5 milioni di euro difinanziamenti e di circa 63 milioni di eu-ro di garanzia, utilizzando un plafond dicirca 7 milioni di euro. Il sistema finan-ziario sembra aver pienamente meta-bolizzato l’ingresso delle imprese di au-totrasporto tra quelle che hanno acces-so Fondo di Garanzia. Se al 31 marzoerano già 30 gli operatori finanziari di-sponibili, oggi il loro numero è più cheraddoppiato. Sono infatti 85 tra banche,confidi e società di leasing, gli istitutiche hanno richiesto e ottenuto la garan-zia del Fondo su operazioni destinate adette imprese.

Sud prevalenteIl numero delle domande dimostra unanetta prevalenza del Sud rispetto allealtre aree. In particolare, grazie al con-tributo di Sicilia (113), Campania (105)e Puglia (92), alle regioni del Sud va il46,9% del totale delle domande.Le operazioni relative alle imprese arti-giane, di importo medio di euro 64.502,rappresentano circa i due quinti del to-tale. L’importo medio dei finanziamentigarantiti relativi alle altre tipologie di im-presa è pari ad euro 172.522. I soggettiche si sono attivati sono di varie tipolo-gie: 37 Confidi (462 operazioni), 46 ban-che (227), delle quali 12 di credito coo-perativo, e 2 società di leasing (127).Le aree del Sud sono quelle in cui si re-gistra una prevalenza delle richieste digaranzia diretta presentate da banchee società di leasing.

Investimenti a medioe lungo termine

Nonostante fosse inammissibile l’acqui-sto degli automezzi con l’intervento delFondo, sono state accolte 89 operazio-ni per investimenti (21 a lungo terminee 68 a medio) di importo medio di euro154.761. Le operazioni a medio e lungotermine rappresentano circa il 60% deltotale. In particolare, le 76 operazioni alungo termine presentano un importomedio di, a fronte delle 410 a medio ter-mine e delle 330 a breve. Da segnalareulteriori 62 operazioni finalizzate a ripo-sizionare a medio/lungo termine investi-menti finanziati con fonti a breve.•

P roprio in questo periodo, lo scorsoanno, le imprese di autotrasportomerci su strada in conto terzi veni-

vano ammesse tra i beneficiari del Fon-do di garanzia predisposto dal Governoper aiutare e sostenere le piccole e me-die imprese di fronte alle difficoltà dellacrisi economica. È giunto dunque il tem-po dei bilanci, ma accanto alla valutazio-ne della partecipazione all’iniziativa, cisono anche delle novità interessanti peril futuro. Fino ad oggi, infatti, era esclusala possibilità di acquistare veicoli com-merciali e industriali utilizzando il Fondodi garanzia per le Pmi. I vincoli impostidall’Unione europea per garantire analo-ghe condizioni di competitività a tutti glioperatori del continente sembravano im-pedire un utilizzo del fondo per questadestinazione. Nel corso della presenta-zione dei risultati dei primi dieci mesi di at-tività del fondo, avvenuta a Roma nellescorse settimane, è invece emerso un di-verso avviso: secondo il ministero per lePolitiche Comunitarie la possibilità po-trebbe concretizzarsi a breve. In attesa diuna pronuncia ufficiale da parte dell’Euro-pa, va comunque segnalato questo signi-ficativo passo in avanti. All’incontro di pre-sentazione del report, organizzato dalSottosegretario alle Infrastrutture e Tra-sporti Bartolomeo Giachino, hanno parte-cipato, tra gli altri, Luigi Bassi in rappre-sentanza delle associazioni di categoria,e per l'Amministrazione Gabriella Gamba.

Crescita costanteGià nel marzo scorso, quando vennerodiffusi i dati di partecipazione del primoquadrimestre di attività del fondo, eraemersa una tendenza positiva, che vie-ne confermata sul più vasto periodomonitorato in questa occasione. La me-dia mensile delle operazioni accolte èpassata dalle 35.25 del primo quadri-mestre di attività alle 112.5 del succes-sivo semestre. Le imprese localizzate inSicilia, Campania e Lombardia hanno, a

parità di ogni altra condizione, maggioripossibilità di ottenere la garanzia delFondo potendo contare su una maggio-re offerta di operatori finanziari accredi-tati con esperienza su imprese di auto-trasporto. Significativa la crescita del-l’incidenza delle operazioni relative adimprese artigiane sul totale, passate dal27% al 38,8%, derivante anche dal fat-to che tra i 37 confidi richiedenti ce nesono 6 di diretta espressione del mondoartigiano. Ciò ha portato ad una diminu-zione dell’importo medio delle operazio-ni garantite, sia con riferimento ai soliartigiani, sia per quanto concerne l’inte-ra media del settore, nonostante l’incre-mento dell’importo medio per operazio-ne conseguito dalle altre tipologie di im-prese. La diminuzione dell’importo me-dio per operazione indica l’ingresso de-gli artigiani meno strutturati. Le piccoleaziende presentano esigenze finanziariequantitativamente minori, ma non perquesto meno pressanti e meno significa-tive in termine di tenuta generale del si-stema imprenditoriale dell’autotrasporto.L’accesso al Fondo di quest’ultima cate-goria di imprese è indice anche del buonlivello di informazione raggiunto dagli au-totrasportatori sull’esistenza e sull’effica-cia di questo strumento pubblico finaliz-zato a facilitarne l’accesso al credito.

Bilancio positivo per il primo anno del Fondo diGaranzia per le PMI dell’Autotrasporto, e a brevesarà anche possibile acquistare veicolidi Yari Selvetella

Sostegno alle imprese

FONDO DI GARANZIA

Incidenza delle imprese artigianefinanziate, 1° dicembre 2009 -

30 settembre 2010

Imprese artigiane

Altre tipologie

Fonte: UniCredit MedioCredito Centrale, 2010

61,2%38,8%

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Il ruolo del Comitato Centrale dell’Albo degliAutotrasportatori e il bilancio degli ultimi anni di attivitàdi Raffaele Maria de Lipsis Presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori

Strumentoper le imprese

Formazione, tenuta e pubblicazionedell'Albo nazionale delle imprese diautotrasportoLa pubblicazione e l’aggiornamento, invia telematica sul sito istituzionale(www.alboautotrasporto.it), dell'Albo na-zionale delle imprese, è stata effettuatasulla base dei dati tuttora detenuti dal si-stema informatico del Dipartimento deiTrasporti Terrestre.L'aggiornamento del data base imple-mentato dal Comitato Centrale si è svi-luppato costantemente con la collabora-zione delle Amministrazioni Provincialiche, nell'ambito della loro esclusivacompetenza, intervengono sui casi che,a vario titolo, mostrano necessità di revi-sione. È stata, allo scopo, avviata contutte le sedi territoriali una concreta atti-vità di supporto, fornendo una reale as-sistenza, per pervenire, in modo coordi-nato ed uniforme, alla depurazione deldata base degli Albi provinciali, che nelloro insieme consentono l'aggiornamen-to delle posizioni delle imprese iscritteall'Albo Nazionale.È stato realizzato inoltre realizzato un si-stema telematico per il pagamento dellaquota 2010 di iscrizione all'Albo naziona-le delle imprese dell'Autotrasporto, voltoa consentire alle imprese di effettuare ildovuto pagamento attraverso anche di-namici strumenti, risultando in linea conl'indicazione di una Pubblica Ammini-strazione allineata con le moderne tec-nologie, rivolta ad assecondare l'esigen-za della utenza, semplificando e renden-do più efficienti i rapporti con il cittadino.Tale sistema di pagamento on line è rea-lizzabile attraverso bonifico bancario,utilizzo di carta di credito e sistema ban-co posta, si può concretizzare collegan-dosi al sito dell'Albo ove è possibile ac-quisire tutti i dati necessari per il versa-mento. In alternativa è ancora ammessoil pagamento attraverso l'utilizzo di uncomune bollettino postale, per quelle im-prese che volessero usufruirne, ricer-cando i dati necessari, per la compilazio-ne del bollettino, sul sito dell'Albo.

Studi e ricercheÈ stata realizzata una indagine per la Im-plementazione di un sistema operativoper la valorizzazione economica dei ser-vizi di autotrasporto, al fine di perfezio-nare gli studi fin qui realizzati e finalizza-ti ad una analisi sistematica dei costi edella fiscalità sopportati dalle impreseitaliane di autotrasporto, raffrontati conquelli di analoghe imprese appartenentia 9 Paesi della U.E.Obiettivo primario è l'implementazione diun sistema operativo per la valorizzazio-ne economica delle specifiche relazioniche caratterizzano il settore dell'autotra-sporto. Sono stati associati alle relazionidi traffico, non solo la distanza, ma an-che il tempo necessario allo spostamen-to, tenendo conto dei livelli di accessibi-lità territoriale e, ovviamente, delle carat-teristiche fisiche e funzionali della retestradale. Il progetto che ha consentito diimplementare un utile strumento di sup-porto alle decisioni, rappresenta unostrumento all'avanguardia a livello euro-peo e consente di facilitare il percorsotra i rappresentanti della domanda equelli dell'offerta di servizi.Alla luce del sempre più diffuso proces-so di delocalizzazione di imprese italianedi autotrasporto nei Paesi dell'Est Euro-pa e delle difficoltà incontrate dagli ope-ratori italiani dell'autotrasporto per l'as-senza di una rete di servizi di supporto edi accompagnamento del processo delo-calizzativo stesso, il Comitato Centraleha già deliberato l'attivazione di un ulte-riore servizio per meglio focalizzare icontesti operativi in cui maturano i costie i ricavi delle aziende di autotrasporto,accompagnando il monitoraggio dei co-sti e della fiscalità con un osservatoriosui mercati, per individuare i contestieconomico-produttivi e normativo-rego-lamentativi in cui opera il settore dell'au-totrasporto.Lo scopo dell'Osservatorio sull'Europadell'Est sarà quello di diffondere dellenews o delle schede informative per glioperatori del settore, suggerendo anche

I l Comitato Centrale dell'Albo degliAutotrasportatori svolge un ruolo rile-vante nella economia del nostro Paese,

rappresentando le circa 114.000 aziendecon veicoli iscritte all'Albo (su un totale dicirca 164.000 imprese iscritte) che tra-sferiscono circa l'80% delle merci e chedi fatto consentono di sostenere la cre-scita economica.L'obiettivo che il Comitato Centrale per-segue è quello di fornire strumenti disupporto e di conoscenza, affinché leaziende possano ritrovare l'equilibriosia in termini di ordine gestionale sia diequilibrio economico finanziario.Per questo, il Comitato Centrale negliultimi anni ha avviato una serie organi-ca di studi e ricerche allo scopo, da unlato, di valutare ed approfondire in ma-niera analitica i punti di forza e di debo-lezza del settore nell'ambito del Siste-ma-Paese, dall'altro, di confrontare il li-vello di produttività e di competitivitàdelle nostre aziende con quello diaziende analoghe che operano in altripaesi anche alla luce dell'allargamentodelle Unione Europea.Da tale approfondimento sono emersielementi significativi di conoscenza cheha però richiesto un'accurata attività didisaggregazione delle informazioni alfine di pervenire ad una valorizzazionedei servizi nella logica di un costantemonitoraggio del settore. Ulteriormentesono stati analizzati, oltre che la pro-duttività e la competitività, i livelli di si-curezza delle nostre aziende, dato chel'autotrasporto impegna costantementela rete stradale/autostradale. Numerosisono gli studi condotti e quelli in fase dielaborazione, non trascurando di pro-muovere politiche di controllo ovvero diautoregolamentazione del settore ai finidella sicurezza. Si riportano sintetica-mente le più significative attività ed ini-ziative realizzate ed in corso di svolgi-mento a partire dal 1° gennaio 2008,per ognuna delle quali si espongono -in rapida sintesi – il contenuto essen-ziale e le conclusioni:

ALBO AUTOTRASPORTATORI

Raffaele Maria de Lipsis.A sinistra tra il prof. RoccoGiordano (responsabile scientificodel Comitato) e il vice presidenteGiorgio Colato

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strategie da approfondire e valutare nelquadro delle politiche di internazionaliz-zazione delle imprese.

Fondo per il sostegno alle impreseAttraverso valutazioni scaturite nel corsodi numerosi studi sui costi e la fiscalitàdel settore, è stato possibile evidenziareche le imprese di tutte le classi dimensio-nali, presentano un conto economico dacui emergono limitati margini di profitto,per due ordini di motivi:- le imprese sono sottocapitalizzate e

presentano un livello di costi più alto ri-spetto ad aziende analoghe che ope-rano in altri paesi europei e ciò è dovu-to anche alla bassa velocità commer-ciale e ad una mancata "disciplina" deitempi di carico e scarico delle merci;

- le tariffe, in molti casi risultano più bas-se rispetto alle "reali" tariffe di merca-to; la conseguenza più immediata èche le aziende hanno forti "sofferenze"soprattutto nell'accesso al credito.

Per questo si è ritenuto di studiare lapossibilità di costituire un Fondo per age-volare il processo di accesso al creditoda parte delle imprese. Lo studio del Co-mitato Centrale, è stato un utile strumen-to di riflessione che ha consentito al Go-verno di finanziarie un Fondo di garanziaper agevolare l'accesso al credito delleimprese di autotrasporto.

I valichi alpini: i maggiori costidelle imprese italianeSono stati realizzati specifici studi tesi adevidenziare la particolare situazione e legravi problematiche che caratterizzanol'attraversamento dei valichi alpini daparte dei veicoli industriali, con particola-re riferimento ai rilevanti maggiori costirispetto alle aziende di Paesi confinanti,sopportati dalle imprese italiane.In relazione all'attraversamento dei vali-chi sono stati condotti, in modo specificoe puntuale, studi sulle diverse sezionidell'arco alpino. Dopo lo studio sull'attra-versamento del territorio elvetico, sonostati già realizzati e pubblicati analoghistudi riferiti all'attraversamento dei vali-chi con l'Austria e con la Francia.Gli studi sviluppati hanno consentito alComitato Centrale di fornire un impor-tante supporto, grazie anche alla bancadati disponibile, alla Delegazione italiana,negli incontro tenutisi in ambito comuni-tario, dove è stata ribadita la posizioneitaliana che è fortemente orientata a ren-dere agevole l'attraversamento dei vali-chi alpini senza ulteriori costi per l'auto-trasporto.

È stato avviato un progetto teso a moni-torare i flussi di veicoli merci sui predettivalichi, al fine di attivare un sistema dicontrollo e gestione dei flussi di traffico,anche attraverso una apposita piattafor-ma telematica, onde accrescere il livellodi sicurezza su tali relazioni e per poterindirizzare, in tempo reale, i veicoli sullerelazioni alternative, in caso di gravi di-sagi dei flussi di traffico transalpino.È stata avviata ed è in corso una concre-ta fase di sperimentazione su veicoli cheoperano, grazie alla realizzazione di unapiattaforma tecnologica. In tal modo sipuò operare interattivamente su strada,con la possibilità di acquisire ed elabora-re in tempo reale tutta una serie di infor-mazioni finalizzate al miglioramento delservizio, della sicurezza, della circolazio-ne e dell'impatto ambientale.

Gli altri studiIl Comitato Centrale continua ad essereimpegnato per dare una opportuna siste-matizzazione e diffusione ai risultati degliStudi e ricerche da esso condotti in que-sti ultimi anni. Sono stati ad oggi pubbli-cati i risultati dello studio relativo agliEffetti delle misure e delle politiche previ-ste nel Libro Bianco UE sul settore del-l'autotrasporto e del sistema del Paese.Sono stati poi pubblicati ulteriori cinqueQuaderni. Il secondo Quaderno è statodedicato al Posizionamento competitivodell'autotrasporto:costi e fiscalità d'im-presa e sintetizza i risultati dell'Indaginecomparativa sui costi dell'autotrasportoin 8 Paesi Europei e relativi monitoraggi,e dell'Indagine sulla fiscalità di settore.Il terzo Quaderno è stato invece dedica-to alla Sicurezza nell'autotrasporto e pro-cessi di governance e sintetizza tutti i la-vori svolti dal Comitato su tale materia.Il quarto Quaderno è stato dedicato aduno studio specifico realizzato dal Comi-tato Centrale relativo alle Valutazioni tec-niche ed economiche per l'uso di biocar-buranti per l'alimentazione di veicoli per iltrasporto merci. Sulla base degli elemen-ti di analisi contenuti nel Quaderno sistanno avviando i contatti con il Ministe-ro dell'Ambiente per aprire un tavolo didiscussione sulle modalità di utilizzo deibiocarburanti.Il quinto è stato dedicato all'Analisi e allevalutazioni sulle criticità nell'attraversa-mento delle Alpi, da parte del traffico pe-sante, mettendo insieme i risultati di pre-cedenti studi realizzati sull'intero arco al-pino e più precisamente lungo le direttri-ci Svizzera (S.Gottardo), Austria (Bren-nero) e Francia (Fréjus - M Bianco).

Il sesto Quaderno, con la prefazione delMinistro dei Trasporti, è stato dedicatoalla sicurezza dell'autotrasporto.Per garantire a queste pubblicazioni laopportuna diffusione è stata messa apunto una mailing list che raggruppa tuttii destinatari di preminente interesse peruna politica di "governance" univoca.Le iniziative realizzate sono state portateall'attenzione delle Istituzioni e degli Or-ganismi nazionali ed internazionali, aven-ti competenze decisionali in ordine allepolitiche di settore ed in particolare alla:- Consulta per la Logistica ed i Trasporti- Commissione Trasporti della Camera

dei Deputati- Commissione Europea - DG TREN

Distribuzione delle merci in areaurbanaSono stati operati approfondimenti e si-nergie sui risultati acquisiti con la realiz-zazione di una indagine nel settore del-l'autotrasporto in merito alla raccolta edistribuzione delle merci in aree urbane,che, integrandosi con gli studi già avviatisul tema della sicurezza, si è propostodi analizzare la dimensione del fenome-no in termini di quantità, di relazioni ori-gine-destinazione coinvolte, di modalitàdi effettuazione, delle principali tenden-ze dell'organizzazione logistica su duecittà campione e di definire una fattibilitàdel sistema di governance, ovvero le li-nee di una politica della logistica urbanasostenibile.Le seguenti proposte avanzate dalComitato Centrale hanno riscosso ampioconsenso:- Gli strumenti programmatici di inter-

vento per una disciplina univoca dellamovimentazione delle merci;

- un business plan per lo sviluppo del3PL nel settore urbano delle merci;

- le linee di sviluppo strategico nel setto-re 4PL.

Certificazione di qualitàIn applicazione di quanto disposto dal-l'art. 9, lett. e), del D. Lgs. 284/2005 in at-tuazione della Legge Delega 32/2005, ilComitato Centrale, nell'ambito delle sueattribuzioni, ha deliberato un programmadi Formazione per Ispettori, articolato inpiù corsi, ai fini dell'istituzione di un Elencodegli Ispettori della qualità e sicurezzadelle imprese di Autotrasporto.Sono state pubblicate le delibere che de-finiscono gli indirizzi in materia di certifi-cazione di qualità e che istituisconol'elenco degli Ispettori della qualità e sicu-rezza delle imprese di autotrasporto.Fino ad oggi si sono svolti undici corsi esono stati formati ed accreditati circa 230Ispettori che saranno utilizzati dagliOrganismi di Certificazione di qualità del-le imprese che effettuano trasporti dimerci pericolose, di derrate deperibili, dirifiuti industriali e di prodotti farmaceutici.Dopo una prima fase caratterizzata dallaformazione e dal riconoscimento degliispettori, il Comitato Centrale ha quindiprovveduto a stabilire le regole per l'ac-creditamento degli Enti di Certificazioneche, utilizzando gli ispettori formati, sa-ranno titolati al rilascio del "Certificato diConformità" al Codice. In base al regola-mento per l'accreditamento degli organi-

Il traforo del Monte Bianco

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smi di certificazione della Norma Tecnicadenominata "Codice di Pratica" è statoistituito l'elenco di tali Enti e il Comitatoha accreditato 18 Istituti di Certificazione.Sono stati definiti anche tutti i strumentinecessari allo svolgimento delle verifi-che ispettive e con la pubblicazione deldecreto dirigenziale del 27 marzo 2008è diventato operativo il sistema di certifi-cazione della qualità per le imprese diautotrasporto per settori merceologicispecifici. Nell'anno 2010 è stato avviatoun progetto pilota di preparazione delleimprese di autotrasporto alla certificazio-ne e per la certificazione delle stesse.Tale progetto permette a 50 aziendescelte tra quelle che operano prevalen-temente nelle quattro filiere previste dal-la certificazione volontaria: farmaci, rifiutiindustriali, merci pericolose, agro-ali-mentare non solo di essere assistiti informa gratuita nella preparazione allacertificazione ma anche di essere certifi-cate gratuitamente.

InformazioneNel corso del triennio sono state inviatea tutte le imprese di autotrasporto iscrit-te all'Albo monografie contenti specificiargomenti di interesse per il settore diriferimento. Prosegue la distribuzionemensile a tutte le imprese iscritte, dellarivista TIR, edita dal Comitato Centrale.Parimenti continua la programmazionegiornaliera degli interventi radiofonicidedicati all'autotrasporto attraverso Iso-radio. È stato rieditato, sia nella graficasia nei contenuti, il sito web del ComitatoCentrale ed è stata contestualmentepotenziata la struttura organizzativaconcernente l'area della comunicazio-ne, allo scopo di migliorare la rappre-sentazione esterna delle specifiche atti-vità poste in essere dal Comitato per losviluppo del settore autotrasporto erendere tali attività maggiormente pro-duttive di effetti positivi, attraverso unmiglioramento della diffusione capacedi raggiungere e sensibilizzare tutti isettori per le sedi interessate.

FormazioneIl Comitato Centrale dell'Albo, dopo annidi esperienza maturata sulle attività diformazione, ad oggi registra, a consuntivo,le seguenti attività svolte:

- corsi di formazione manageriale;- corsi per perito logistico;- corsi giuridico/amministrativo;- corsi per la telematica applicata;- corsi per la formazione addetti al con-

trollo su strada,- corsi di formazione per conducenti;- seminari per funzionari provinciali,- corsi per la formazione di auditor e le-

ad auditor,- corsi di formazione applicata per la

certificazione di qualità;- corsi di formazione per i docenti accre-

ditati.

Sono stati formati ad oggi circa 3.000profili, e l'impegno per i prossimi anni ne-cessita di "strutturare" un processo for-mativo che deve cogliere il valore ag-giunto delle esperienze già maturate ecreare le condizioni per "allargare" il rag-gio di azione delle iniziative "permean-do" anche sul piano culturale il mondodelle imprese, quello dei saperi, quellosociale (per i temi che riguardano so-prattutto la sicurezza) e quello del tessu-to economico attraverso il miglioramentodella competitività delle aziende di auto-trasporto.È necessario adottare un piano strategi-co complessivo che sarà tanto più incisi-vo quanto più forte sarà la presa di deci-sione dell'Albo di consolidare una seriedi scelte di fondo che portano alle se-guenti considerazioni:- acquisire come esigenza prioritaria

l'evoluzione della preparazione dellepersone nelle aziende; se è vero chela crescita di attività di trasporto, au-menta l'entropia e la nuova logica è"meno trasporto e più logistica", occor-re preparare le aziende del settore edi suoi rappresentanti a svolgere nonsolo attività di trasporto fisico, ma apresenziare l'organizzazione del tra-sporto, dello stoccaggio intermedio efinale conquistando spazi e ruoli trop-po spesso abbandonati ad altre ge-stioni cogliendo il valore aggiunto datodalla "catena" dei servizi;

- elaborare piani strategici che portinoad un effettivo cambiamento del mododi pensare ed a prepararsi per conse-guire le competenze e i modelli orga-nizzativi aziendali vincenti.

Le finalità che vuole perseguire il Comi-tato Centrale per le aziende:- favorire il miglioramento del settore;- costituire il nucleo di indirizzo per tutte

le iniziative formative sul territorio na-zionale;

- attivare collaborazioni con la rete delleorganizzazioni/iniziative esistenti;

- sviluppare il confronto e le collabora-zioni con Enti, Università e Scuole na-zionali ed estere di formazione;

- migliorare i processi formativi avviati equelli che sono ritenuti necessari;

- qualificare gli attuali ed i futuri centri dierogazione formativa mediante la cer-tificazione degli stessi (definizione del-le procedure di certificazione);

- formazione funzionari delle organizza-zioni pubbliche che gestiscono l'Albo alivello territoriale;

- produzione di strumenti didattici da uti-lizzare nei programmi formativi;

- applicare piattaforme interattive poli-mediali (simulatori ecc).;

- organizzazione periodica di eventi emanifestazioni sulle tematiche di parti-colare rilevanza riguardanti il settore diriferimento;

- sviluppare e promuovere la formazio-ne dei formatori del settore.

Il nuovo programma formativo:dai moduli alle areeDopo i primi tre anni di esperienza nel-l'ambito della formazione, il ComitatoCentrale sta allargando il raggio di azio-ne delle iniziative adottando un pianostrategico complessivo che sarà tantopiù incisivo quanto più forte sarà la pre-sa di decisione dell'Albo di consolidareuna serie di scelte di fondo.La finalità di tale evoluzione è quella didare omogeneità alle materie trattate sianei contenuti sia nelle forme di comuni-cazione, arricchendo la trattazione diogni materia con un'analisi dei casi distudio. Il programma per l'anno è finaliz-zato a costituire piattaforme di formatoriper diversi settori e per le diverse figurespecialistiche e progetti formativi.Il Comitato Centrale, nell'ambito delle at-tribuzioni assegnate dalla normativa vi-gente, sta sviluppando, anche per l'anno2010, un'attività formativa destinata alleaziende di autotrasporto per offrire utilistrumenti di approfondimento dei temi

L’Albo sta lavorando per cercare di risolverei problemi dell’attraversamento dei valichi alpini.

Il nuovo sito dell’Albo

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afferenti al management, alla logistica,al quadro normativo ed alla telematica.Lo scopo è quello di "formare" all'internodelle aziende figure capaci di realizzarepolitiche finalizzate al settore dell'auto-trasporto e di tracciare percorsi virtuosi,partecipando allo stesso tempo alla cre-scita delle aziende negli aspetti riguar-danti i processi organizzativi, quelli divalutazione e misurazione dei costi eprezzi, nonché il quadro normativo di ri-ferimento nazionale e comunitario.Particolare attenzione viene rivolta alletematiche afferenti ai sistemi di informa-tica e telematica applicata di supportoalle gestioni, con particolare riguardo aquelli elaborati ed implementati dalComitato Centrale. Nell'anno 2010, ilComitato Centrale ha ritenuto opportu-no, perché l'attività venga monitoratapiù efficacemente, avvalersi di Enti diformazione che sono stati accreditatipresso lo stesso Organismo. Tali Istitutisono tenuti ad utilizzare, per le attivitàdidattiche attinenti ai corsi loro assegnati,esclusivamente materiale didattico pre-disposto dal Comitato Centrale e docen-ti accreditati dallo stesso Comitato.Il corpo docente è stato individuato pre-via idonea valutazione e successiva par-tecipazione ad un specifico corso voltoad uniformarne la didattica, ed è statoiscritto nell'apposito elenco consultabilesul sito: www.alboautotrasporto.it .Attualmente sono stati accreditati 14 Entidi Formazione, mentre i docenti ricom-presi nell'apposito elenco, ammontano acirca 90 unità.

Collaborazione con le universitàIl Comitato Centrale, onde consolidaree migliorare i piani strategici formativi,ha ritenuto di avviare un rapporto di col-laborazione con varie Università italia-ne per monitorare e potenziare le fasi dipreparazione e sviluppo dei programmiformativi. Sono stati predisposti e sonoin fase di sottoscrizione vari accordiquadro nei quali le attività di ricerca e dididattica delle Università possano inte-grarsi e coordinarsi con le attività pro-prie del Comitato Centrale nel campo

della economia dei trasporti, della logi-stica, della telematica e della sicurezza.Tali forme di collaborazione consenti-ranno l'organizzazione di studi e semi-nari, la partecipazione ai bandi di garae a programmi di ricerca nazionali edinternazionali, nonché lo sviluppo di si-nergie anche con strutture universitarieeuropee, specializzate nel settore di ri-ferimento.

PedaggiÈ stata attivata, a partire dalle riduzio-ni/rimborsi dei pedaggi relativi all'anno2007, una procedura che ha utilizzatoesclusivamente strumenti informatici etelematici, ai fini di una ottimizzazionedel servizio prestato alle imprese. Taleprocedura è stata puntualmente definitacon la materiale erogazione dei beneficialle imprese e sarà riprodotta anche peril corrente anno.

Piattaforma telematicaIl Comitato Centrale dell'Albo annoveratra i suoi compiti quello di supportare leaziende iscritte nel percorso di disciplinadelle regole del mercato, svolgendo fun-zioni assai complesse che si sostanzia-no in numerosi interventi per il migliora-mento e la fluidità del traffico, soprattut-to sull'arco alpino, anche al fine di inter-venire sulla sicurezza. Con riferimento alprogetto specifico della implementazionedella piattaforma telematica, il ComitatoCentrale ha, nel corso degli anni, adotta-to e attivato una serie di concrete iniziati-ve e precisamente:- ideazione e realizzazione di un proget-

to pilota per un sistema integrato diapplicazioni telematiche di comunica-zione e localizzazione tramite utilizza-zione di piattaforma/piattaforme tecno-logiche di supporto alla politica di ridu-zione della incidentalità dei veicolicommerciali adibiti al trasporto mercisu strada, ai fini della sicurezza e delmiglioramento della produttività totaledel settore autotrasporto;

- realizzazione di un sistema/servizio te-lematico per autotrasportatori relativoalla accessibilità e praticabilità dei va-

lichi di frontiera;- realizzazione di un sistema telematico

applicato al settore dei controlli sull'au-totrasporto utilizzando i CMR delD.T.T.;

- fornitura di 1.000 (mille) apparati pal-mari (PDA) completi di software di na-vigazione e ricevitori GPS, relativi ac-cessori e connettività voce/dati.

Allo stato attuale, il progetto della piatta-forma, risulta così sviluppato:- software per la messa in rete dei CMR

per il monitoraggio dei dati e lo svilup-po della programmazione dei servizi,dei controlli su strada;

- completamento del software per il fun-zionamento e il collegamento dei ser-vizi delle aree di sosta.

È in fase di ultimazione il software per lainfomobilità a sostegno delle impreseche operano ai valichi alpini.

Tracciabilità merci pericoloseIl Comitato Centrale dell'Albo, nel corsodegli ultimi anni, ha sviluppato una se-rie di attività sul tema delle merci peri-colose. Partendo da uno studio elabo-rato nel 2006 in cui si evidenziavano lemodalità operative del trasferimentodelle merci di quattro filiere quali, far-maco, rifiuti industriali, agro-alimentaree merci pericolose. Rispetto a questefiliere, allo scopo anche di elevare l'at-tenzione sui livelli di sicurezza, sono sta-ti avviati corsi di qualificazione ai fini del-la certificazione per la sicurezza.Maggiore attenzione è stata rivolta all'in-dividuazione delle aree di interesse doveallocare strutture per il lavaggio delle ci-sterne e delle attrezzature deputate altrasporto delle merci pericolose.Per la fase operativa, che possiamo de-finire di sicurezza pubblica, si ritiene im-portante definire:- le modalità e procedure standard per il

trasferimento delle merci pericolose insicurezza;

- un monitoraggio dei dati;- un sistema di allerta su scala naziona-

le, non più volontaristico, ma struttura-to, in cui siano definite le condizioni diattenzione in caso di emergenza.

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Dal 2007 è attiva laprocedura informaticaper le riduzioni deipedaggi autostradali

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Messa in rete aree di sosta attrezzateIl lavoro è finalizzato a porre in rete learee di sosta attrezzate per migliorare ilivelli di sicurezza e per consentireattraverso i diversi gestori delle aree unaccesso alla piattaforma del Comitato,per avere in tempo reale una situazioneaggiornata su tutte le aree di sosta fi-nanziate dal Comitato Centrale.Il servizio è stato testato e collaudato,in via sperimentale, su due aree di so-sta, Pesaro e Piacenza.Attraverso l'utilizzo della piattaforma te-lematica del Comitato Centrale saràpossibile il collegamento con tutte le al-tre aree che operano sul territorio.Il software sarà fornito a tutte le 21 areedi sosta cofinanziate dal Comitato Cen-trale dell'Albo e "aperto" a tutte le areedi sosta sia pubbliche sia private che in-tenderanno collegarsi alla Piattaformadel Comitato Centrale.

Sistema VegaTra le iniziative del Comitato Centrale unadelle più meditate ed innovative è risultataquella relativa ad un sistema operativo perla valorizzazione economica dei servizi diautotrasporto (Vega). I risultati del proget-to si sono concretizzati nella realizzazionedi un modello per la valorizzazione edidentificazione dei costi di trasporto relati-vi ad una tratta: origine/destinazione.Il risultato finale del progetto ha dato luo-go ad un software che, a partire dalla spe-cificazione della tratta di viaggio e della fi-liera di riferimento, calcoli il costo finaledel percorso. Nel contesto economico at-tuale è opportuna la compatibilità tra laprofessionalità e l'esperienza dell'impren-ditore, con i vantaggi conseguenti allaadozione del nuovo software VEGA, chepuò rilevarsi indispensabile in fase con-trattuale. La costruzione del softwareVEGA si è incentrata sulla predisposizio-ne di un sistema informativo cartograficocapace di dar vita al percorso minimo frauna origine ed una destinazione.Per quanto riguarda la componente vei-colo, si è provveduto necessariamente atipizzare il modello in base alla filiera edal veicolo di riferimento, per poter perve-

nire alla possibilità di stimare i costi del-l'autotrasporto in relazione alla specificafiliera ed alla tipologia del veicolo.In questa ottica sono state definite le ti-pologie di veicoli, sulla base dei veicolipiù diffusi e delle combinazioni maggior-mente rappresentative di motrice e ri-morchio e sono stati raccolti i dati di cia-scuna filiera tramite sondaggi e rileva-menti effettuati presso società di autotra-sporto specializzate. Il sistema, tra l’al-tro, nel calcolare il costo del trasporto tie-ne conto anche delle caratteristiche dellestrade e dei livelli di servizio per indivi-duare il percorso che garantisca il mi-glior rapporto costo/tempo di percor-renza. Nel calcolo del costo del percor-so si inseriscono poi componenti chederivano dalla tipizzazione dei costi le-gati al conducente. Il sistema, infatti, inmaniera innovativa rispetto agli studiprecedenti, tiene conto delle differenti

variabili che incidono sul costo del lavoro,in considerazione della normativa nazio-nale e comunitaria, nonché delle specifici-tà legate alle varie filiere. Il progetto VEGAè realizzato ed è a disposizione delle im-prese di trasporto, offerto dal ComitatoCentrale a riprova della impegno rivolto dasempre in favore delle imprese.

Sensibilizzazione sulla sicurezzastradale per l'autotrasportoLa III Campagna per la Sicurezza Strada-le: "La Sicurezza per gemellare l'Europa",sostenuta dal Comitato Centrale con laconferma del supporto da parte di IVECOe Mercedes, ha promosso un messaggiounificante tra la vecchia e la nuova Europa,non trascurando di richiamare l'attenzionedegli operatori economici sul ruolo che ilmondo dell'autotrasporto professionalecopre all'interno delle economie dei diver-si paesi. L'azione formativa ed educativadella Terza Campagna europea per la si-curezza stradale, allarga gli obiettivi al-l'intera Comunità Europea, anche attra-verso lo scambio di dati, di informazioni eprogetti rafforzando il concetto che la si-curezza stradale si ottiene migliorando illivello di responsabilità di tutti gli utenti

della strada. La Campagna - che ha otte-nuto il patrocinio del Parlamento Europeoed un telegramma di saluto e di augurioper il successo delle manifestazioni, daparte del Presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano - è stata svilupataattraverso diverse tappe europee, daMilano il 5 ottobre 2007 a Berlino il 9novembre 2007, da Caserta il 6 dicem-bre 2007, a Budapest il 21 gennaio2008 e da Praga il 12 marzo 2008, aMadrid il 24 aprile 2008. I risultati sca-turiti dagli incontri delle tappe e dalladiscussione dei diversi temi (controlli,

infrastrutture, osservatorio, telemati-ca) sono stati presentati a Bruxelles alCommissario ai Trasporti ed alla Com-missione Trasporti Europea.È stata approvata la IV Campagna perla Sicurezza Stradale - sulla base dei ri-sultati delle prime 3 Campagne.Il Comitato Centrale ha ritenuto che unodei punti da focalizzare, per sensibiliz-zare gli utenti della strada ad una mag-giore sicurezza, è una campagna diffu-sa non di settore, ma allargata a tutti,evidenziando che l'autotrasporto è re-sponsabile solo per il 7% del totale de-gli incidenti e per il 3% dei decessi.

ConclusioniLe attività realizzate dal Comitato Cen-trale negli ultimi anni, hanno consentito,attraverso i risultati emersi dalle analisie dagli studi compiuti, di evidenziare lecriticità delle imprese di settore, soprat-tutto in questa fase di stagnazione del-l'economia, per mettere a punto servizireali capaci di modificare le performan-ces, attraverso un abbattimento dei co-sti e un miglioramento dei ricavi.Le attività di analisi e la implementa-zione dei servizi per le imprese, sonospecifici del Comitato Centrale per l'Al-bo degli Autotrasportatori e non de-mandabili né surrogabili da parte di al-tri Organismi.Inoltre l'acquisizione del patrimonio diconoscenze ha consentito in questi an-ni di fornire utili elementi all'Autorità diGoverno e alle aziende per la definizio-ne delle politiche, nel primo caso, e perl' individuazione delle scelte strategichedelle imprese, nel secondo caso.Il programma di intervento per la messaa punto di servizi alle imprese è statoposto al centro di un confronto anche insede europea, presso la Direzione Eu-ropea dei Trasporti Terrestri, riscontran-do grande attenzione e apprezzamentoda parte degli altri Paesi europei.•

Un momento dellapresentazione del

software VEGA

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Il momento dell’agireNella sua relazione Alberto Armuzzi hasottolineato le situazione di difficoltà incui versa il sistema trasportistico italia-no, evidenziando i vari aspetti critici:l’esigenza di una seria politica d’infra-strutturazione che individui bisogni, prio-rità e tempi certi di realizzazione, un’alle-anza forte e seria per il bene del Paesetra mondo della produzione e della com-mercializzazione. “Non è più il tempodell’analisi e dei convegni” – affermaArmuzzi – “ma è giunto il momento del-l’agire, partendo dalla considerazione edalla condivisione che l’attività di servizioalle merci è un elemento imprescindibileallo sviluppo economico e sociale e valo-re aggiunto all’intera economia del Pae-se”. Per quanto riguarda il confronto conil Governo, Armuzzi evoca una raziona-lizzazione delle risorse: “È finita la stagio-ne degli aiuti a pioggia al settore; questonon significa che non servono risorsepubbliche, ma servono risorse pubblichemirate e concretamente utilizzabili”.“In questo settore c’è bisogno soprattuttodi un patto tra le parti” – gli fa eco Palanti –“c’è bisogno di un patto tra le parti socia-li per il rispetto delle regole e per la sicu-rezza. Aggregazione e crescita dimen-sionale possono aiutare le imprese. De-ve diminuirne il numero e crescere il loropeso sul mercato, senza per questo do-ver rinunciare alla propria identità”.

La tavola rotondaAperto e a tutto campo il dibattito emer-so dalla tavola rotonda. “Dal nostro pun-to di vista non c’è un problema autotra-sporto” – esordisce Luzzati di Confetra –“c’è un problema Italia. Nel settore logi-stico perdiamo terreno anche rispetto aipaesi confinanti, che riescono a vinceree ad esportare. Il giudizio sul sistema Ita-lia è assai negativo proprio in un mo-mento in cui il contributo dello Stato sa-rebbe decisivo. Per quanto riguarda ilconfronto con gli autotrasportatori spe-riamo che qualche soluzione in più arrividagli incontri che abbiamo già in calen-dario per questo mese”.

E sul ruolo dello Stato interviene la Vicepresidente Velo: “Si deve agire non sulmercato, ma sulle sue regole. È sbaglia-ta l’idea di una politica dei due tempi trarisanamento e sviluppo. Manca una vi-sione strategica: anche il Piano Gene-rale che il Governo sta predisponendonon dice nulla di serio sul riequilibriomodale”.“Il Piano della Logistica non rappresen-terà il libro dei sogni” – afferma DellaPepa di Anita – “Se tutti ci lavorerannoe crederanno. Ma dovrà essere ancherealizzato. Non possiamo perdere que-st’occasione. Potrebbe farci recuperarecompetitività non solo con l’estero, maanche sul fronte interno. C’è poco Stato?Forse ci sono troppe regole e interventi,fino all’attuale overdose normativa”.“Dobbiamo porci al di là dei nostri inte-ressi di parte e puntare alla strategia”.Questa la ricetta di Trevisani, di Con-findustria. “La risposta del Governo at-tualmente è inadeguata. C’è bisognodi un upgrading tecnologico nell’auto-trasporto. Occorre un salto di visione,altrimenti rischiamo che i danni vada-no ben oltre i confini del settore. Sitratta di una soluzione ineludibile, al dilà di ogni populismo e meccanismo ri-cattatorio”.Al Sottosegretario Giachino il compitodi tirare le fila del discorso e sottolinea-re la linea del Governo: “Gli attuali pro-blemi del trasporto e della mobilità sonoil frutto di quarant’anni di politiche sba-gliate. Il trasporto è stato visto come unproblema e non come un’occasione disviluppo. E invece pensare alla ripresa,per noi, è lavorare al Piano della Logi-stica, così come procedere alla sempli-ficazione delle regole, con un TestoUnico sull’autotrasporto. Dobbiamo faresquadra per costruire un piano che siaoperativo da subito. Al Paese chiedia-mo di credere in questo progetto.Puntiamo ad aumentare di dieci puntil’efficienza logistica, per acquisire mag-giori traffici e introiti. Ci vuole più fiduciae meno scetticismo. Abbiamo alcunistrumenti, utilizziamoli”.•

F ronteggiare la crisi, costruire il con-fronto, progettare il futuro: sonomolteplici gli spunti interessanti

emersi dalla recente assemblea annualedelle aziende cooperative di trasportomerci, movimentazione e logistica, riuni-te attorno alla Legacoop Servizi.Anzitutto lo spaccato di un comparto cherisente delle difficoltà economiche, mache trova nella formula della cooperazio-ne e nei processi aggregativi un fattoredi solidità. In secondo luogo, non menoimportante, la volontà di guardare al fu-turo individuando gli strumenti più utili al-la ripresa del settore e del sistema dellamobilità. Il sistema delle cooperative (edei consorzi in forma cooperativa) di tra-sporto, aderenti a Legacoop, è costituitoda 602 imprese con un valore della pro-duzione che nel 2008 era di 2.500 milio-ni di euro e che, dopo la flessione del2009, mostra una tendenza positiva nel-l’anno in corso. Circa 32.000 gli addettitra soci e dipendenti, con un parco vei-colare intorno ai 14.000 automezzi.Insomma una realtà importante che, pursubendo gli effetti della situazione eco-nomica, ha stretto i denti e cerca di orga-nizzare al meglio il futuro. L’assemblea èstata introdotta dalla relazione del vicepresidente di Legacoop e responsabiledel settore trasporti Alberto Armuzzi edall’intervento del presidente Ferdinan-do Palanti. Dopo il dibattito con le rap-presentanze territoriali dell’associazio-ne, si è svolta una tavola rotonda a cuihanno partecipato rappresentanti delleistituzioni, come il sottosegretario ai Tra-sporti Bartolomeo Giachino e l’on.Silvia Velo, vicepresidente della Com-missione Trasporti della Camera, espo-nenti delle associazioni di categoria, co-me Giuseppina Della Pepa, segretario diAnita, rappresentanti della committenzacome Pietro Luzzati, direttore generaledi Confetra e Cesare Trevisani, VicePresidente per le infrastrutture, logisticae mobilità di Confindustria.

L’assemblea annuale delle cooperative di trasporto diLegacoop esamina un settore alle prese con la crisi econ possibili vie d’uscitadi Yari Selvetella

PIÙ UNITI,PIÙ COMPETITIVI

Il Vice Presidente di Legacoop ServiziAlberto Armuzzi.In alto, la tavola rotonda dell’assemblea

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firmato dal ministro Altero Matteoli edin attesa di pubblicazione sulla Gaz-zetta Ufficiale. Sulla base dei conte-nuti di questo nuovo decreto, possia-mo spiegarvi come funzionerà il nuo-vo Ferrobonus. Il contributo resta in-variato: due euro per treno per chilo-metri percorsi sulla rete nazionale neidodici mesi successivi alla data di en-trata in vigore della norma.Il decreto correttivo precisa che l’appli-cazione del contributo avverrà dal 15ottobre 2010. La prima importante novi-tà riguarda i soggetti che possono ac-cedere al Ferrobonus: oltre alle impre-se che hanno effettuato trasporto com-

binato negli ultimi dodici mesi (ossia nelsecondo semestre 2009 e primo seme-stre 2010), hanno diritto al contributoanche quelle che hanno avviato nuoviservizi, offrendo così un ulteriore incen-tivo al trasferimento di traffico dallastrada alla rotaia. Ma il decreto corretti-vo mantiene dei paletti, con lo scopo dievitare che possano accedere all’incen-tivo trasporti estemporanei, oppurequelli destinati al riposizionamento deivuoti.

Così, i nuovi operatori avranno una so-glia di 48 coppie di treni su base annua.La seconda innovazione va incontroalle obiezioni degli autotrasportatori,che sono quelli che conferiscono leunità di carico ma che rischiavano dinon accedere all’incentivo: il decretocorrettivo impone alle imprese di tra-sporto intermodale che ottengono ilcontributo di girare almeno il 40% del-la somma ai loro clienti che operanosulla strada.

L’EcobonusChiuso il capitolo del combinato stra-da-rotaia, resta ancora aperto quello

dell’Ecobonus, ossial’incentivo per le au-tostrade del mare.L’ultimo contributorisale ai trasporti ef-fettuati nel 2009,mentre quelli di que-st’anno restano an-cora scoperti.Gli operatori temonoche la mancanza diuno stimolo econo-mico faccia arretrarequesta modalità, chenegli ultimi anni havisto un forte incre-mento, specialmentesulle rotte tra il conti-nente e la Sicilia.Il sottosegretario

Giachino ha più volte dichiarato l’im-pegno del ministero delle Infrastrutturee dei Trasporti per rilanciare l’Ecobo-nus, che finora si è concretato nellarichiesta al Governo d’inserire nellaFinanziaria 2011 le risorse per pagareil contributo per i viaggi sulle auto-strade del mare effettuati durantequest’anno.Ora, bisogna attendere la diffusionedel documento governativo per verifi-care se avremo un Ecobonus 2.•

L ’allarme rosso per il trasporto ferro-viario di merci in Italia è stato lan-ciato da tempo dalle associazioni

dei vettori, degli spedizionieri e degliautotrasportatori: i traffici calano e ilprincipale operatore nazionale, Trenita-lia, sta tagliando servizi nel nome dellaredditività economica.Nel 2009 si è registrato un vero e pro-prio crollo del 32% sull’anno preceden-te, ma la crisi economica ha fornito unaspiegazione convincente. La sorpresa èarrivata però in questi giorni: una rileva-zione di Confetra sui primi nove mesidel 2010 mostra un ulteriore flessionedel sei percento sullo stesso periododell’anno precedente. Eppure, in questinove mesi l’economia è stata in ripresae le altre modalità di trasporto segnanovalori positivi, seppure in quantità diffe-renti. Insomma, la crisi della rotaia ita-liana è strutturale e non è più copertadall’alibi della congiuntura economica.

Il FerrobonusUno dei provvedimenti – seppure nonl’unico – per invertire la tendenza è forni-re incentivi per il trasferimento di veicolio unità di carico dalla strada alla rotaia.È il cosiddetto Ferrobonus, che il Go-verno ha già istituito attraverso un de-creto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.Ma il testo originario ha suscitato le pro-teste degli autotrasportatori e degli ope-ratori intermodali, che non hanno condi-viso le modalità d'erogazione.I primi si sono sentiti esclusi, perché ilbonus era destinato a chi organizzava iconvogli, mentre i secondi sostenevanoche il periodo di riferimento per ottene-re il contributo non teneva conto deglieffetti negativi della crisi economica.Il sottosegretario Bartolomeo Giachi-no ha ascoltato queste obiezioni ed haincaricato i funzionari del ministerodelle Infrastrutture e dei Trasporti dieffettuare alcune modifiche, che sonoentrate in uno specifico decreto, già

Un decreto modifica le modalità di erogazione del bonusper il combinato strada-rotaia, mentre il ministero delleInfrastrutture e dei Trasporti ribadisce le promesseper quello strada-maredi Michele Latorre

Si lavorasugli incentivi

COMBINATO

Gli autotrasportatori auspicano che venga confermatoil benificio dell’Ecobonus

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costringere gli armatori a fermare decinedi navi e lasciarle all’ancora, così da ridurrel’eccesso d'offerta di stiva. Un’altra misuraattuata, per diminuire i costi operativi, èridurre la velocità di crociera, che in molticasi è passata da venti nodi (ed oltre) fino a14 nodi. Nonostante questi drastici provve-dimenti, quasi tutte le compagnie marittimehanno chiuso il bilancio del 2009 conpesanti perdite. L'International TransportForum ha calcolato che nel 2009 il calo dicontainer, in termini di teu, rispetto all’annoprecedente, è stato del 26%.

La svolta è avvenuta già all’inizio dell’an-no, trainata dai porti cinesi. Al 30 giugno,essi mostravano una movimentazionesemestrale di quasi 62 milioni di teu,il 22% in più rispetto allo stesso periododel 2009. Il principale porto containerdel mondo è Singapore, che però è incal-zato sempre più da vicino da Shanghaie rischia di perdere il trono. Nel primo se-mestre, Singapore ha movimentato dasolo oltre 11 milioni di teu (+16%) e si è

avvicinato ai 12 milioni di teu del primosemestre del 2008, quando i containerviaggiavano letteralmente a gonfie vele.La conferma della ripresa viene anchesul versante armatoriale con un segna-le preciso: la ripresa della navigazionedelle portacontainer lasciate all’apprododalla crisi. A dicembre 2009, infatti, l’isti-tuto specializzato Alphaliner stimavain circa 500 le navi all’ancora, con unacapacità complessiva di 1.522.000 teu.Alla fine dello scorso luglio, talenumero è sceso a 150 unità, con una stiva

complessiva di 274mila teu. E di que-ste, nessuna ha una capacità supe-riore a 5mila teu, segno che la ripre-sa ha coinvolto le grandi rotte globali,che richiedono navi di portata supe-riore. Ma la stessa Alphaliner mettein guardia dai facili ottimismi, perchédopo la stagione estiva (considerataun picco del settore) si prevede un ca-lo della domanda di trasporto che po-trebbe fermare altre navi.La società di ricerca stima quindi cheentro la fine dell’anno si potrà toccareil milione di teu all’ancora. Una previ-sione di più ampio respiro viene da unaltro istituto specializzato nel trasportomarittimo, la Drewry, che in un rappor-to sul futuro prossimo dei terminal con-

tainer del mondo stima una crescita mediaannua dei traffici pari al 7,2%, fino al 2015.In quell’anno – sempre secondo la stima diDrewry – la movimentazione dei contenito-ri in tutti i porti mondiali sarà il 50% più ri-spetto al 2009. In questo contesto, come sista muovendo l’Europa? Anche il VecchioContinente recupera terreno sull’anno pre-cedente, come mostrano i dati della Elaa,che raccoglie le compagnie marittime eu-ropee. Il 2009 si è chiuso con 14.202.296

D opo un anno intero caratterizzatoda cifre in rosso - sia nei volumi,sia nei ricavi - il mondo del traspor-

to merci sta tirando un respiro di sollievo.Fin dalle prime settimane di quest’anno,infatti, i traffici hanno invertito la tenden-za ed i grafici sono tornati a salire. Così,il bilancio del primo semestre di tuttele modalità di trasporto mostra tassi d’in-cremento a doppia cifra, anche se nonsono ancora raggiunti i livelli precedentialla crisi. La ripresa è confermata daiprimi risultati del terzo trimestre 2010,anche se in alcuni casi si registraun rallentamento dei tassi di crescita.Gli analisti sono, quindi, in attesa deinumeri relativi all’ultimo trimestre percapire quale sarà l’entità della ripre-sa su base annuale. L’incertezza sulprossimo futuro dipende dal piùgenerale andamento dell’attivitàproduttiva globale, che può avereun impatto diverso nelle diverseregioni del mondo. Per esempio,l’Asia sta segnando traffici record esta raggiungendo i livelli precrisi,mentre l’Europa procede con un pas-so lento. E tra le aree emergentitroviamo Africa, Medio Oriente eAmerica Latina. Un quadro che, seconfermato, potrebbe ridisegnarela futura mappa del trasporto globale.

Il container in ripresaL’indicatore più importante dello statodi salute del trasporto merci globale(e in buona parte anche dell’economia) èla movimentazione di container marittimilungo le grandi rotte mondiali. La crisi hacolpito soprattutto le portacontainer gira-mondo, che nel volgere di pochi mesi han-no visto svuotarsi le stive, fino al punto da

INTERMODALITÀ

Tra i dati forniti dall’Elaa mostrano 3.678.800 teuin uscita dall’Europa nel primo trimestre del 2010(19,48% in più rispetto allo stesso periodo del 2009)e 3.976.600 di teu nel secondo trimestre (+11,7%)

Il trasporto globale delle merci riprende quota nel primo semestre del 2010,dopo un precedente anno disastroso. Le portacontainer salpano l’ancora,gli aerocargo riempiono le stive ed i vettori terrestri riaccendono i motori.Ma la ripresa non è omogenea in tutte le regioni e restano incertezze sul futurodi Michele Latorre

Il containertorna sui mari

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teu in uscita verso le altre regioni (-3,66%sull’anno precedente) e con 18.522.701 iningresso (-14,48%). Già da questo datoemerge il forte calo dei consumi causato inEuropa dalla crisi (in container viaggianosoprattutto prodotti finiti o semilavorati de-stinati all’assemblaggio). I dati forniti dal-l’Elaa mostrano 3.678.800 teu in uscitadall’Europa nel primo trimestre del 2010(19,48% in più rispetto allo stesso periododel 2009) e 3.976.600 di teu nel secondotrimestre (+11,7%), mentre per quanto ri-guarda i volumi in entrata abbiamo, rispet-tivamente, 5.038.400 teu (+17,44%) e5.377.500 teu (+18,42%).

L’aereo riprende quotaL’altra importante modalità di trasportoglobale è l’aerocargo. In aria viaggianoquantità di merce notevolmente minoririspetto al mare, ma sono quelle chehanno un valore superiore.Anche la via aerea ha registrato nel2009 un forte calo dei traffici: semprel’International Transport Forum stimache la perdita rispetto all’anno preceden-te sia stata, in termini di tonnellate perchilometri, del 10%. E anche in questocaso, il nuovo anno ha segnato un’in-versione di tendenza, seguito dalla ri-levazione periodica della Iata, che asso-cia le compagnie aeree del mondo.I dati più recenti risalgono a luglio 2010e rivelano che nei primi sette mesi diquest’anno il traffico aeromerci (in termi-ni di tonnellate per chilometri) è cresciu-to del 27,5% rispetto allo stesso pe-riodo del 2009. Ma tale media globalenon riflette l’andamento delle singole re-gioni: la percentuale di crescita, infatti,varia dal 44,3% dell’America Latina al12,5% dell’Europa. Ma la Iata accompa-gna queste statistiche con un avverti-mento: per la seconda metà dell’anno bi-sogna aspettarsi un rallentamento dellacrescita. Infatti, l’incremento dei trafficidei primi mesi del 2010 è dovuto anche alreintegro dei magazzini attuato da molteaziende, che durante la crisi hanno so-speso gli acquisti. Attività che è ormaicompleta, quindi la domanda di trasportodei prossimi mesi dipenderà essenzial-mente dai consumi e dagli investimentiaziendali. Due elementi che in Europa eNord America mostrano ancora debolez-za. Comunque, la Iata non vede ancorasegni di recessione, anche se prevedeche il migliore andamento si registrerà inAsia, Medio Oriente ed Africa, mentrel’Europa resterà in fondo alla classificadella crescita.

Più treni, ma lontanodei livelli del 2008

Il traffico terrestre è più difficile da rilevare,perché è frammentato tra una miriadedi operatori e l’acquisizione dei dati è lungae complessa. In questo caso è più faciletrovare statistiche aggiornate sul traspor-to ferroviario rispetto a quello stradale.Ma in entrambi i casi dobbiamo basarcisui dati frammentari per quanto riguardal’andamento del 2010. Dati che comun-que forniscono una tendenza. La statisti-ca più aggiornata viene svolta dall’Uffi-cio Federale Statitico della Germania(Destatis) ed è un buon riferimento, per-

ché riguarda il Paese europeo più impor-tante per la logistica ed il trasporto.Nel primo semestre del 2010, le linee fer-roviarie tedesche hanno movimentato173,9 milioni di tonnellate di merci. Questodato – che comprende tutte le compagniepubbliche e private – segna un incrementodel 18,1% rispetto allo stesso periodo del2009, ma resta decisamente più basso sulprimo semestre 2008 (-22,4%). E stiamoparlando della rete ferroviaria più dinamicae trafficata d’Europa, che vede anche unnotevole flusso di transito.La crescita maggiore si regi-stra nei traffici in ingresso(+21,5%), seguiti a brevedistanza da quelli interni(+20,1%), mentre i flussiferroviari in uscita dallaGermania mostrano un in-cremento modesto (+8,7%),al pari di quelli in transito(+8,1%).Poco dinamico anche il traf-fico container, che nel primosemestre conta 2,7 milionidi teu, con un aumento subase annua dell’8,7%.Un altro interessante indica-tore dei flussi terrestri vienedalla Svizzera e riguardail trasporto transaplino.I dati vengono dall'Ufficio

statistico del Governo Federale svizzero(Datec) e mostrano che nel primo seme-stre il trasporto ferroviario in transito èaumentato del 16,5% e quello stradaledel 7,4, rispetto allo stesso periodo del2009. In termini di volume, sono passateattraverso la Svizzera 19,2 milioni di ton-nellate nette, di cui 12 milioni su rotaia e7,2 milioni su strada.

Il quadro italiano è contrastatoPer quanto riguarda il nostro Paese, alcunetendenze emergono dalla ricerca congiun-turale che Confetra svolge con cadenza se-mestrale tra un campione di operatori.

I risultati mostrano anda-menti diversi secondole modalità di trasporto neiprimi sei mesi del 2010,rispetto allo stesso perio-do del 2009. La prestazio-ne migliore emerge neltrasporto aereo, che hauna crescita del 15% neivolumi e perfino del 25%nel fatturato. Segue il tra-sporto marittimo, con unincremento del 13% neivolumi e del 15% nel fattu-rato. In questo caso, spic-cano i porti gateway,

ossia quelli dove i container vengono smista-ti nell’entroterra: le movimentazioni di Geno-va sono cresciute del 16,2% e quelledi La Spezia del 18,1%. Viceversa, gli scalidi transhipment (dove i contenitori sono tra-sferiti da una nave all’altra) sono addiritturain calo: -17% Gioia Tauro e -16,7% Taranto.Fenomeno causato dalla crescente concor-renza dei porti nordafricani. Le statisticherelative all’autotrasporto sono contrastanti:crescono i volumi, anche se ad una solacifra, mentre resta fermo il fatturato. Chiarosegno che il settore ha un eccesso di offertae che quindi non riesce a recuperare i livellitariffari. La rilevazione separa l’autotrasportoa carico completo dal collettame. Il primoè cresciuto del 7% in ambito internazionalee solo del 2% in quello nazionale, mentreil secondo mostra una situazione inversa:il volume nazionale è cresciuto dell'8%,mentre quello internazionale resta costanterispetto al 2009. Per quanto riguarda il tra-sporto ferroviario, l’indagine congiunturalemostra solamente un leggero recupero del-l’8,6% nel primo semestre 2010 rispettoall’anno precedente.•

Fonte: ELAA

TRAFFICI MARITTIMI DI CONTAINER IN EUROPAEsportazioni dall’Europa (teu) Differenza percentuale Importazioni in Europa (teu) Differenza percentuale

GENNAIOFEBBRAIO

MARZO1° TRIMESTRE

APRILEMAGGIOGIUGNO

2° TRIMESTRE

1.065.485 888.06 1.114.100 -16,65% 25,45% 1.861.469 1.539.042 1.708.200 -17,32% 10,99%1.208.729 1.009.911 1.194.100 -16,45% 18,24% 1.607.039 1.168.881 1.551.200 -27,26 32,71%1.279.492 1.181.163 1.370.600 -7,69% 16,04% 1.927.946 1.582.419 1.779.000 -17,92% 12,42%3.553.706 3.079.132 3.678.800 -13,35% 19,48% 5.396.454 4.290.342 5.038.400 -20,5% 17,44%1.006.613 1.119.583 1.292.100 11,22% 15,41% 1.906.821 1.465.959 1.772.600 -23,12% 20,92%1.255.548 1.223.480 1.342.600 -2,55% 9,74% 1.921.058 1.528.424 1.808.200 -20,44% 18,3%1.334.721 1.217.149 1.341.900 -8,81% 10,25% 1.939.942 1.546.718 1.796.700 -20,27% 16,16%3.887.446 3.560.212 3.976.600 -8,42% 11,7% 5.767.821 4.541.101 5.377.500 -21,27% 18,42%

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Trasporto merci su ferrovia in Germaniaprimo semestre 2010

Ton x 1000

Totale trasportatoTrasporto interno

Trasporto verso l’esteroTrasporto dall’esteroTrasporti in transito

173.929 147.272 18,1%116.819 97.278 20,1%22.060 20.301 8,7%26.685 21.956 21,5%8.365 7.737 8,1%

2010 2009

Andamento trasporto mercinel corso del primo semestre 2010Tipologia Periodo Variazione Fonte

Traffico autostradale (veicoli x km)Traffico ferroviario (t x km)

CombinatoConvenzionale

TotaleTraffico aereo*

Traffico marittimo containerTarantoVeneziaGenovaTrieste

La SpeziaRavenna

LivornoGioia Tauro

gen - apr 2010 +0,0% Aiscat

gen - giu 2010 +9,5% Assofergen - giu 2010 +8,0%gen - giu 2010 +8,6%gen - giu 2010 +23,8% Assaeroporti

gen - mag 2010 -16,7% Autorità Portualigen - mag 2010 -1,4%gen - giu 2010 +16,2%gen - mag 2010 +9,0%gen - mag 2010 +18,1%gen - apr 2010 -3,2%gen - mag 2010 +5,6%gen - giu 2010 -17%

*compreso aviocamionatoFonte: elaborazione Confetra

Differenza

Fonte: Destatis

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TECNICA

E urocargo nasce nel lontano 1991 efin dal suo esordio riesce ad esse-re un protagonista nel settore dei

medi. Il segreto del suo successo è daricercarsi nella completezza di gamma enell’ampia scelta di soluzioni tecnicheproposte declinata da due tipi di trazio-ne (4x2 e 4x4), tre differenti sistemi dipropulsione (diesel, a metano e ibrido)con sette livelli di potenza, cinque tipi dicabina, tredici differenti tipi di cambio.Tutte queste varianti hanno reso possi-bile un’offerta di 11 mila versioni desti-nate alle più disparate mission stradali.Per tanti anni i veicoli medi sono stati

considerati veicoli di scarsa personali-tà proprio a causa del loro posiziona-mento che non li vedeva ne leggeri nepesanti. Con l’arrivo di Eurocargo lafigura del veicolo medio ha saputo ac-quisire personalità (e di ciò ne hannobeneficiato sicuramente anche i suoinumerosi concorrenti). In altre paroleil ruolo del veicolo medio è cambiatoe se ne sono scoperte le positive carat-teristiche, soprattutto in termini di ver-satilità (con la capacità di essere all’al-tezza della situazione in città come inautostrada, sul misto, nel fuoristrada osu percorsi extraurbani), economicità e

facilità di guida e diallestimento.Nel traffico cittadinoEurocargo è maneg-gevole e a ciò contri-buiscono la ridottalarghezza della cabi-na (2,16 metri), l’an-golo di sterzo di 52° eun diametro di ster-zata inferiore ai 10metri con passo 2790mm). Queste caratte-ristiche “cittadine”hanno contribuito allasua diffusione neiservizi municipali (inparticolare nei servizidi raccolta rifiuti) maanche più in generaleovunque ci si è postiuna certa attenzioneall’ambiente, e hannoreso apprezzabili le

versioni Ibride e a metano e quelle piùtradizionali con i motori Tector (Euro 5dal 2006) che, dal 2009, sono anche anorme EEV.

Un telaio semplice e robustoIl telaio di Eurocargo è improntato a cri-teri di semplicità e robustezza; la strut-tura è del tipo a longheroni di acciaio adalto indice di snervamento ma consen-te un’ampia carrozzabilità (che va da4.080 a 10.550 mm) così come è ampiala scelta di sospensioni (paraboliche,semi-ellittiche oppure pneumatiche, inquesto ultimo caso solo posteriori o in-tegrali) con sistema elettronico ECASper il mantenimento e la regolazionedell’altezza del telaio. Le catene cine-matiche si sono costantemente aggior-nate nel tempo, ampliando via via anchel’offerta di cambi che, ai modelli meccanicimanuali, ha visto affiancarsi gli automa-tizzati ZF Eurotronic e gli automaticiAllison. Massima concretezza ancheper quanto concerne gli impianti frenan-ti che sulle versioni 4x2 possono conta-re su freni a disco integrali e, per quan-to concerne i sistemi di sicurezza, siste-mi ESP e ASR anche se limitatamentealle versioni oltre le 12 tonnellate.

EUROCARGOPROSSIMO VENTURO

L’Eurocargo viene proposto con tre differenti sistemidi propulsione: diesel, a metano e ibrido

DOVE NASCE L’EUROCARGOLo stabilimento Iveco di Brescia è una realtà produttiva storica per Iveco ma an-che per la città. Nata come sede della Fabbrica Automobili Roberto Zust nel 1903,è divenuta in seguito OM (nel 1928) per poi essere acquisita dalla Fiat nel 1968.Dalla produzione iniziale di auto (venivano costruite anche auto da corsa), la OMè passata al settore agricolo ed in seguito a quello dei veicoli industriali.Nel 1975 OM è tra i “soci fondatori” che danno vita all’Iveco ed è entrata a tuttigli effetti a far parte della nuova azienda. Lo stabilimento di Brescia, che già produ-ceva veicoli medi con il marchio OM, venne scelto nel 1991 per produrre l’Euro-cargo. Oggi nell’impianto trovano lavoro circa 2600 dipendenti (di cui il 90% ope-rai) e occupa un’area di 676 mila mq di cui 300 mila coperti mentre le aree sco-perte comprendono l’area logistica dove vengono smistati i veicoli che esconodalle linee (uno ogni 6 minuti circa). Lo stabilimento è stato di recente ristruttu-rato secondo i dettami del World Class Manufacturing (WCM), il modello integra-to di organizzazione della fabbrica introdotto dal gruppo Fiat: dalla gestione degliaspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro, alla manutenzione, fino alla logisticacon particolare attenzione all’eliminazione degli sprechi. Quello di Brescia è un im-pianto cosiddetto di carrozzeria dove vengono costruiti telai e cabine mentre icomponenti meccanici (motori, trasmissioni e assali) arrivano già completi daFiat Powertrain Technologies, da Zf e da Allison. Nello stabilimento vengono svol-te tutte le operazioni di montaggio del veicolo, l’assemblaggio mediante saldatu-ra della scocca non ancora verniciata, la verniciatura della scocca lastrata, la bar-datura della cabina con plancia, sedili, arredi e rivestimenti, l’assemblaggio delladriveline, l’accoppiamento della cabina con il telaio, la finitura ed il collaudo.

Dell’Eurocargo esistono ben 11 milaversioni, un dato che da solo facomprendere la versatilità di questoautocarro medio adatto alle piùdisparate mission stradali

Nei suoi 19 anni di storia il medio di casa Iveco hasaputo evolversi costantemente posizionandosi alungo ai vertici della categoria in Italia e in Europadi Ferdinando Tagliabue

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TECNICA

La manutenzioneIn Italia la quota di mercato dell’Eu-rocargo è stabilmente posizionata at-torno al 60% con buone penetrazionianche e a livello europeo e a ciò hannosicuramente contribuito anche i lunghiintervalli di manutenzione (80 mila kmper l’olio motore e 300 mila per il cambio)e la varietà di versioni. Oltre alla trazio-ne 4x2 è disponibile anche quella 4x4,destinata agli impieghi più gravosi eimpegnativi. Eurocargo 4x4 adotta solu-zioni specifiche a protezione della strut-tura con una elevata altezza del telaio,paraurti in lamiera, gradini di accessoretrattili, protezioni per il radiatore,paraincastro posteriore di tipo ribaltabilee griglie metalliche poste a protezionedei fari, tutte caratteristiche che lo diffe-renziano dalle versioni stradali, di cui peròmantiene la manovrabilità grazie anchead un raggio di sterzo che va da 40° a48° secondo i pneumatici utilizzati.

Tre tecnologie motoristicheL’offerta Eurocargo prevede anche tredifferenti tecnologie, diesel, metano eibrida. Gli Eurocargo diesel utilizzanomotori Tector Euro5 (EEV dal 2009) tur-bodiesel common rail a 4 valvole percilindro in esecuzione a 4 e 6 cilindririspettivamente di 4 e 6 litri. I motori 4 ci-lindri sono proposti con 3 livelli di poten-za di 140 CV, 160 CV e 182 CV e unacoppia rispettivamente di 460 Nm, 530Nm e 610 Nm mentre i 6 cilindri sono of-ferti con 4 livelli di potenza da 217 CV,251 CV, 279 CV e 299 CV e valori di cop-pia massima rispettivamente di 680 Nm,850 Nm, 950 Nm e 1.050 Nm.L’Eurocargo a metano è disponibile inconfigurazione 4x2 con MTT di11-12 t in

CONTINENTAL HD-HYBRID:prestazioni senza

compromessiCome deve essere lopneumatico ideale? Difficiledirlo ma sicuramente atutti piacerebbe poterdisporre di uno pneumaticosicuro, con capacità di rotolamento che consenta diconsumare e inquinare meno, affidabile sull’asciutto, sulbagnato e anche sulla neve, sui veloci tratti autostradalima anche su strade secondarie

Per cercare di rispondere a queste esigenze Continental ha lanciato HD Hybrid, il nuovopneumatico destinato ad equipaggiare l’asse trattivo di camion e bus nelle principali misure.Si tratta di uno pneumatico con caratteristiche costruttive innovative che, secondo quantoaffermano i tecnici della Casa tedesca, è in grado di assicurare durata, sicurezza, silenziosità,bassi consumi di carburante e conseguentemente ridotte emissioni.Un’altra caratteristica dell’HD-Hybrid è la possibilità di essere utilizzato sia nei trasporti a lun-go raggio sia in quelli a breve-medio raggio e ciò dovrebbe rendere il nuovo pneumaticoContinental indicato a quelle flotte che utilizzano i veicoli in maniera flessibile, e non esclu-sivamente su lunghe distanze o per trasporti regionali. Prima di arrivare sul mercato l’HD-Hybrid è stato testato da numerosi autotrasportatori che hanno ottenuto percorrenze anchesuperiori ai 400 mila km giungendo, nei casi più favorevoli, fino a 550 mila km, risultatiottenuti anche in condizioni di strade innevate.Ma come si è riusciti a fondere in un unico pneumatico caratteristiche tanto diverse tra loro?Secondo Bernd Korte, Vice-President per lo Sviluppo ed Industrializzazione di Prodotto a li-vello mondiale di Continental, l’HD Hybrid “Sembra quasi uno pneumatico comune ma al suointerno, però, c'è una carcassa a tecnologia brevettata Air-Keep, una struttura in acciaio e po-limeri radicalmente innovativa, miscele pluri-stratificate ad alta efficenza energetica ed, infi-

ne, il battistrada a profilo autorigenerante”. Que-sto battistrada rappresenta un elemento innova-tivo e in pratica, con la lenta usura della gomma,fa in modo che nuove scanalature per la fuoriu-scita dell'acqua e punti di trazione emergano do-ve prima si apprezzavano solo fini lamelle. Con-temporaneamente, quelle che erano state nor-mali scanalature all’inizio della vita del battistra-da, si trasformano in lamelle disegnate che assi-curano la trazione anche in presenza di neve.Tutto ciò permette all’HD-Hybrid di usurarsi inmaniera più graduale, offrendo una minore resi-stenza al rotolamento e con una capacità di tra-zione che in precedenza potevano fornire solopneumatici invernali, ma con comfort e silenzio-sità da pneumatici autostradali.

1) L’architettura delle scanalature crea delle celle interne che, con l’usura, rigeneranoprogressivamente il disegno del battistrada; ciò fa si che le prestazioni risultino eccellentiper l’intera vita dello pneumatico. 2) Il tallone rinforzato aumenta la durata. La calandradi rivestimento brevettata garantisce una maggiore ricostruibilità e la cintura ottimizzatarende l’usura più omogenea.

Diciannove annidi Eurocargo1991 Nasce l’Eurocargo1992 Camion dell’anno1999 Introduzione della serie “EL”2001 Lancio della famiglia di motori Tector2003 Lancio del nuovo Eurocargo2004 Lancio della versione 4x42005 Nuovi modelli ML140E e ML160E2006 Introduzione dei motori Euro 4 ed Euro 52008 Lancio del nuovo Eurocargo M.Y. 20082010 Lancio Eurocargo a metano

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versione a un gradino e 15-16 t di MTTper quella a due gradini; la cabina èsempre quella corta.Su questa versione il motore è un Tector6 cilindri che in questo caso sviluppa unapotenza massima di 200 CV a 2700 gi-ri/min con una coppia massima di 650Nm a 1250 giri/min, abbinabile ai cambimanuali ZF a 6 o 9 rapporti o agli auto-matici Allison a 5 rapporti; le sospensio-ni possono essere paraboliche, semiel-littiche e pneumatiche e i passi sono 9(da 3.105 mm a 6.570 mm).

450 km con il metanoL’Eurocargo Natural Power è dotato disei bombole per lo stoccaggio del meta-no per un totale di 480 litri di metanoche consentono un’autonomia (variabileovviamente anche in base al tipo di mis-sione svolta dal veicolo) che può arriva-re ai 450 km. Dato il tipo di alimentazio-ne particolarmente pulita (il livello diemissioni di NOx di questo motore ri-sulta migliore rispetto a motori rispon-denti alla norma EEV), questa versionerisulta particolarmente indicata per il la-voro in ambito urbano, dalla distribuzio-ne alla raccolta di rifiuti solidi urbani;inoltre per l’Eurocargo a metano è pre-

vista anche una versione “K” per im-pieghi cava-cantiere ma limitata-mente ai modelli 150 e 160E20.Oltre alle sue caratteristiche ecologi-che, l’Eurocargo Natural Powersa an-che far valere le sue doti di economici-tà, visto il prezzo vantaggioso del me-tano, tanto che i tecnici dell’Iveco sti-mano che un Eurocargo a metano cheopera in ambito urbano con una per-correnza media possa consentire unrisparmio di circa 5000 euro all’anno.

L’ibrido in cittàIl modello Hybrid viene proposto inversione da 7,5 o 12 t con motore Tec-tor Euro 5 da 118 kW e motore elettri-co da 44 kW, e sviluppa una coppiamassima di 420 Nm: Il cambio è unEaton a 6 rapporti robotizzato, che puòessere utilizzato sia in modalità com-pletamente automatica oppure in se-quenziale. I veicoli ibridi sono pensatiper la città e hanno tra i loro punti diforza i consumi. L’Eurocargo Hybridnon fa eccezione e sa dare il meglio dise laddove le velocità sono basse e visono sono frequenti stop & go.Su questo veicolo il motore elettricoviene utilizzato in partenza da fermo(fino a 5-10 km/h) e per la fase di ac-celerazione (fino a 30-40 km/h); da se-gnalare anche il sistema “start & stop”per lo spegnimento automatico delDiesel ai semafori o negli ingorghi e ildispositivo di recupero energetico infrenata, che provvede alla ricarica del-le batterie.

Tredici cambiData la grande varietà di mission e diallestimenti cui deve rispondere unveicolo medio, l’offerta di cambi è perforza di cose decisamente ampia.Nel caso dell’Eurocargo la scelta pre-vede cambi automatizzati ZF Eurotro-nic a 6 rapporti, automatici Allison e itradizionali cambi manuali ZF a 5, 6 e

9 rapporti. Gli automatizzati EurotronicZF a 6 rapporti sono disponibili su tutte leversioni 4x2 da 6 a 18 t di MTT. I tre cam-bi automatici Allison, con convertitore dicoppia, sono disponibili sulla gamma 4x2destinati ad impieghi urbani per le muni-cipalizzate mentre i 7 cambi manuali ZFa 5, 6 e 9 rapporti si rivolgono all’utenzapiù tradizionalista. Ampia anche la sceltadei rapporti al ponte che va da quelli “lun-ghi”, i più indicati per i veicoli destinati apercorrenze extraurbane a velocità ele-vata, a quelli “corti” per le versioni con al-

lestimenti con compattatore o per le ver-sioni K per impieghi cava-cantiere.

Le cabineConcludiamo con le cabine che vengonoofferte in cinque versioni: corta, lunga atetto basso, lunga a tetto alto, doppia peril trasporto delle squadre di operai e ca-bina antincendio; c’è anche una versionespeciale a 9 posti. Le cabine, in base al-l’MTT, possono avere un gradino (modellida 60E a 120EL con tre profondità) op-pure due gradini (dal 120E al 180E condue altezze di tetto e tre profondità).•

Alfredo Altavilla sarà il prossimo Amministrato-re Delegato dell’Iveco. Altavilla prenderà il postodi Paolo Monferino che lascerà il Gruppo Fiat eassumerà l’incarico di Direttore della Sanità del-la Regione Piemonte.Sergio Marchionne, Amministratore Delegatodella Fiat, ha voluto ringraziare Monferino a no-me personale e dell’azienda per il suo operato ein particolare per “un'impresa straordinaria comel'integrazione tra Case e New Holland e per averriportato Iveco ai massimi livelli di competitivitànel settore dei veicoli industriali”. Altavilla, nuovoAD Iveco, nasce in Taranto nel 1963 e si laurea inEconomia e Coomercio; inizia la propria carrieraall’Università Cattolica di Milano in qualità di as-sistente universitario per poi entrare in Fiat nel1990, dove comincia ad occuparsi di collabora-zioni e operazioni internazionali nell’ambito delleattività di sviluppo prodotto e mercato. Nel 1995diventa responsabile dell’Ufficio Fiat Auto di Pe-chino e, 4 anni più tardi, nel 1999 diviene respon-sabile delle attività in Asia.A partire dal 2001 si occupa di Business Deve-lopment; l’anno successivo assume il coordina-mento delle attività relative all’alleanza con Ge-neral Motors e, nel 2004, l’incarico di gestionedelle alleanze. Lo stesso anno viene nominatopresidente di FGP (Fiat/GM Powertrain JV) e Se-nior Vice President del Business Development diFiat Auto. Nel 2005 diventa Chief ExecutiveOfficer di TOFAS, joint-venture paritetica tra FiatAuto e Koç Holding, mantenendo la responsabi-lità di Business Development. Dalla fine del 2006è AD di FPT - Fiat Powertrain Technologies e faparte del Group Executive Council (GEC) di FiatGroup. Nel luglio del 2009 entra nel Consiglio diAmministrazione di Chrysler Group LLC e nel-l’ottobre dello stesso anno viene nominato Exe-cutive Vice President del Business Developmentdi Fiat Group.

Il telaio dell’Eurocargo si basa su criteri dirobustezza e semplicità con una struttura a

longheroni in acciaio che permettono variantidi carrozzabilità da 4080 a 10550 mm

Le versioni Natural Power hanno un’autonomia(variabile in funzione dell’impiego) che, grazieai 480 litri di metano, arriva fino a 450 km

Una delle versioni 4x2

alla guida dell’IvecoAlfredo Altavilla

La scelta delle sospensioni prevede molleparaboliche, semiellittiche o pneumatiche(queste ultime integrali o solo posteriori

Sono 5 le cabine per l’Eurocargo: corta,lunga (a tetto basso e alto), doppia e laspeciale a 9 posti

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R enault Trucks ha completato la suarinnovata gamma Master che oravede affiancati ai modelli a trazio-

ne anteriore quelli a trazione posteriore,con ruote singole o gemellate, in esecu-zione furgone, combi, bus, telaio cabi-nato, doppia cabina e pianale cabinato.

Estetica rinnovataIl nuovo Master si presenta con una li-nea ampiamente rinnovata nel suo insie-me, che risulta piacevolmente modernagrazie anche alla presenza dei nuovigruppi ottici a goccia e della funzionalecalandra. I parafanghi sono molto avvol-genti e assieme alla conformazione delcofano danno all’insieme una sensazio-ne di robustezza e protezione dell’abita-colo; il paraurti anteriore ospita un pre-dellino che facilita l’accesso al parabrez-za, mentre gli indicatori di direzione, in-tegrati nei retrovisori, risultano così piùvisibili ed il nuovo taglio dei vetri lateralimigliora la visibilità.Migliorato anche il posto di guida che oradispone di maggior spazio per le gambe;da ricordare ancora la regolazione lom-bare e quella della colonna dello sterzo.Numerosi i vani di custodia, con apposi-ti spazi per un computer portatile e per ilcellulare; c’è poi un ripiano scrittorio ed ilsedile centrale, ribaltabile, costituisce unripiano d’appoggio. Anche gli equipag-giamenti disponibili sono aumentati ecomprendono una radio-cd-mp3 conbluetooth integrato, il sistema di apertu-ra automatica delle porte ed il navigato-re GPS integrato Tom Tom.

La gammaL’offerta del Master è quanto mai ampiacon MTT comprese tra 2,8 e 4,5 t e un’in-finità di configurazioni, con versioni furgo-ne che raggiungono un volume utile mas-simo di 17 mc e fino a 2254 kg di caricoutile, che salgono a 2495 kg nella versio-ne telaio cabinato.Se la vita a bordo del Master è agevolatadalla presenza di equipaggiamenti digrande utilità, anche le operazioni di cari-co delle merci risultano agevoli in quantole soglie di carico dei furgoni sono tra lepiù basse attualmente disponibili (da 544a 564 mm per i modelli a trazione anterio-re e da 672 a 724 mm per quelli a trazio-ne posteriore) mentre le nuove porte late-rali hanno una larghezza di 1270 mm checonsente l’accesso agli Europallet.I passi sono 3 (3182 – 3682 e 4332) che,con i 2 sbalzi posteriori (1024 e 1674 mm)consentono di raggiungere lunghezze uti-li interne fino a 4383 mm. Le volumetriesono quanto mai ampie visto che deriva-no da 4 lunghezze e 3 altezze, con volu-mi utili compresi tra 8 e 17 mc.Polivalenza e facilità nella carrozzabilitàcaratterizzano le configurazioni da allesti-re (telaio cabinato, doppia cabina, scuda-to, pianale cabinato). La versione telaio atrazione anteriore può avere una portatautile fino a 1815 kg mentre con la trazio-ne posteriore si arriva a 1643 kg (in ver-sione 3.5 con ruote singole) e 1529 kg (inversione 3.5 con ruote gemellate). La car-rozzabilità delle versioni da allestire va,secondo le versioni, da 3182 a 5746 mm.Passiamo alle sospensioni che anterior-

Sono più di 350 le versioni del nuovo Master,un numero davvero ragguardevole, determinatodalla combinazione di trazioni anteriore e posteriore,ruote singole o gemellate, 3 altezze furgone, 3 passi,2 sbalzi, 4 lunghezze, 4 mtt e 7 tipi di carrozzeriedi Ferdinando Tagliabue

PROVA SU STRADA RENAULT MASTER

mente sono indipendenti del tipo Mac-Pherson in un equilibrato compromessotra comfort e robustezza con un caricomassimo sull’assale di 1790 kg. Poste-riormente le sospensioni sono monolamasui modelli a trazione anteriore (caricomassimo di 2100 kg) e bilama su quelli atrazione posteriore a ruota singola, mentrenel caso dei modelli con ruote gemellatele sospensioni sono trilama, con caricomassimo di 3200 kg sulle versioni da 4,5 t.

Un motore tre potenzeLa motorizzazione per il Master è soloquella da 2,3 litri dCi disponibile in ese-cuzione Euro 4 o Euro 5 (con filtro anti-particolato di serie). Questo motore èstato oggetto di una serie di modifiche,tra cui la riduzione della cilindrata passa-ta da 2,5 a 2,3 litri; ciò ha comportatoconsumi inferiori (fino a 1 litro/100 km) ri-spetto alla serie Master precedente eaddirittura meno 2,7 l/100 km rispetto aiprecedenti Mascott. I livelli di potenzasviluppati da questo motore sono tre:100 CV (285 Nm di coppia massima),125 CV (310 Nm di coppia massima a1250 g/min e un equilibrato compromes-so tra prestazioni e consumi) e 150 CV(con coppia massima di 350 Nm a 1250g/min, turbo a geometria variabile) inconfigurazione Euro 4 ed Euro 5, rispet-tivamente senza e con FAP.Il cambio è per tutti un manuale a 6 mar-ce con dispositivo freeshift (con una spiasul cruscotto) che suggerisce quando ef-fettuare il cambio di marcia in funzione diuna ottimizzazione dei consumi di carbu-rante. La trasmissione robotizzata (almomento disponibile sui modelli a trazio-ne anteriore da 150 CV) sarà disponibilea breve anche sugli altri modelli dellagamma in configurazione 125 e 150 CV.Anche in termini di economia di esercizioil nuovo Master ha compiuto importantipassi in avanti grazie anche ad una cate-na di distribuzione per la quale non è

Gruppi ottici a goccia,parafanghi avvolgentie la personale linea del cofanosono gli aspetti maggiormentecaratterizzanti la rinnovataestetica dell’ultima versionedel Renault Master

Il taglio del parabrezza e dei vetri lateraliha contribuito al fattivo miglioramentodella visibilità sia anteriore sia laterale

La modularitàper ogni esigenza

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prevista alcunamanutenzione; un’esten-sione dell’intervallo tra icambi di olio che è statoportato a 40 mila km e/o2 anni per le versioni da100 e 125 CV; un au-mento del 20% circa del-la durata delle pastiglie e

dei dischi freni ed una maggior durata del-l’efficienza del liquido di raffreddamento,che ora risulta attivo per 160 mila km.

Sicurezza in piùDecisamente interessante anche la do-tazione in termini di sicurezza attiva.Più specificamente ricordiamo i miglio-ramenti all’impianto frenante con freni adisco su tutte le ruote (anteriori ventilatie posteriori pieni), ABS e assistenza al-

la frenata di emergenza (AFU) eregolazione della coppia motrice(MSR). Grazie a questi migliora-menti il nuovo Master a 100 km/hsi ferma in 42-48 metri (secondola versione e l’utilizzo).Sulle versioni a trazione posterio-re è presente di serie l’ESP cheintegra l’ASR ed è invece disponi-bile come optional sulle versioni atrazione anteriore.Il rinnovato “taglio” del parabrezzae dei vetri laterali, il cofano spio-vente e la posizione di guida piut-tosto rialzata hanno considerevol-mente migliorato la visibilità ante-riore e laterale a tutto vantaggiodella sicurezza attiva. Sempre in tema disicurezza attiva, ma come optional, vi so-no i fari di svolta, una coppia di proiettori

supplementari che ad una certa angola-zione dello sterzo entrano in funzione mi-gliorando la visibilità in curva.•

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Il nuovo Masterin versione furgone

Le novità della tipologiaM+S, gomme chemutano in base all’usura

Yokohama, un costruttore noto nel mondodell’auto e della moto per le sue gommepremium ad alte prestazioni, presenta ilnuovo pneumatico invernale Truck per assesterzante Yokohama 901ZS: un prodottodestinato a preservare la sicurezza di guidain condizioni spesso insidiose e difficili.Lo pneumatico per asse sterzante 901ZSè la più recente proposta Yokohama persoddisfare la necessità di avere uno pneu-matico invernale capace di garantire sicu-rezza di guida e tenuta, ma anche rispettodell’ambiente, influendo positivamentesul consumo di carburante. Infatti, soprat-tutto sulle lunghe percorrenze e nell’usocontinuativo, avere un prodotto che garan-tisca una vita di utilizzo prolungata e unabassa resistenza al rotolamento, conte-nendo così il consumo di carburante, di-venta una condizione essenziale per l’eco-nomia di esercizio e l’efficienza della resachilometrica, oltre che per il rispetto del-l’ambiente (meno si consuma, meno si in-quina, un assioma che pare dimenticato).

La casa giapponese, proprio grazie allesue esperienze premium nel mondo dellecorse motociclistiche e di auto, è riuscitaa creare pneumatici in grado di assicura-re prestazioni di livello grazie alla tecnolo-gia produttiva chiamata “Lower Tempera-ture/Higher Torque Mixing Method”,attraverso la quale l’impasto della mescolaviene lavorato a bassa temperatura per-mettendo di ottenere un prodotto finaleresistente e morbido, che si usura in mo-do uniforme generando così un bassa re-sistenza al rotolamento. Oltre a questa im-portantissima caratteristica, lo Yokohama901ZS, come gli altri modelli della gammaZenvironmnet di cui fa parte (esistono perassale trattivo e trainato), è caratterizzatoda una mescola e da una carcassa dure eresistenti, garanti di una lunga vita di utiliz-zo e di una perfetta adattabilità alla rico-struzione/ricopertura.Yokohama 901ZS, è uno pneumatico de-dicato alle lunghe percorrenze (viaggi au-tostradali, non regionali), è contraddistin-to da un disegno battistrada complesso,composto da una fitta rete di tasselli escanalature che permettono una trazioneottimale, anche su fondi bagnati e su ne-ve e ghiaccio. In particolare, le piccolissi-

me lamelle poste su ogni tassello garan-tiscono una tenuta a basse temperature esu fondi ghiacciati e innevati grazie al co-siddetto “effetto ventosa”. La spalla è rin-forzata e rigida, capace di resistere al-l’usura e di consumarsi in modo unifor-me e omogeneo, per una durata di utiliz-zo maggiore. L’SC-Sipe (un piccolo inca-vo per il controllo dell’usura), posto sul-l’estremità del tassello, permette infine diverificare l’uniformità di consumo delbattistrada che, quando supera il 50% diusura del proprio battistrada, può essereutilizzato come pneumatico 4 stagioni. Inpratica diventa un “linea estivo”. Una in-teressante soluzione. Va detto che puòessere ricostruito con battistrada analogoo battistrada estivo. Le misure a disposi-zione sono le due più diffuse: 315/80R22.5 e 385/65 22.5.Abbiamo approfittato dell’occasione dellapresentazione per approfondire la que-stione assistenza con il Dottor Fabio Merli,responsabile della Yokohama Italia per laparte truck. Come gestite l’assistenza?“Al momento abbiamo una rete di gom-misti specializzati che se ne occupa: dal2011 la cosa sarà più istituzionalizzata, semi passa il termine. Il trasportatore potrà

fare riferimento sempre (anche per il pa-gamento e le relative garanzie) al suogommista di fiducia. In questo modo po-trà essere assistito in strada, anche dinotte, con rapidità e senza i problemi delpagamento, cosa importante proprio perle flotte. Contiamo, nei primi mesi del2011, di avere un centinaio di professio-nisti dello pneumatico truck nella nostra re-te di assistenza, che prenderà il nome diYokohama On Road Assistance”. •di Carlo Otto Brambilla

Da Yokohama nuovi pneumatici per tutte le stagioni

SCEGLIERE LA TRAZIONEIl nuovo Master offre una triplice possibilità di scelta in termini ditrazione: trazione anteriore, trazione posteriore a ruote singole otrazione posteriore a ruote gemellate. Vediamo dove e quando le3 diverse soluzioni rappresentano il meglio.La trazione anteriore risponde ad esigenze di una normale motri-cità e di un limitato carico sull’asse posteriore, in genere questaconfigurazione risponde alle esigenze di chi opera nel trasporto atemperatura controllata, furgonature a gran volume o celle appli-cate per uso civile come nel caso di ambulanze o vigili del fuoco.La trazione posteriore in esecuzione a ruota singola è indicata perimpieghi di media intensità che si possono avvantaggiare per lamigliore motricità e il maggior carico ammesso sul ponte poste-riore, come avviene per allestimenti di furgonati gran volume macon carichi mediamente concentrati, cassoni fissi e veicoli adibi-ti al soccorso. Infine la trazione posteriore con ruote gemellateassicura la massima motricità ed un elevato grado di robustez-za grazie anche alla presenza di sospensioni trilama, telaio rin-forzato e sbalzo allungato. Questa configurazione è ideale perribaltabili e in configurazione da 4,5 t per minicompattatori,pianali e carri soccorso stradale, veicoli per spurgo e per tuttiquegli allestimenti che in configurazione 3,5 presentano unatara tale da compromettere la portata utile.

Il postodi guidadispone ora diun maggior spazioper le gambe;apprezzabili anchei numerosi vanidi custodia ed ilripiano scrittoio

Fabio Merli, nuovo responsabiletruck presso Yokohama Italia

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Gli autotrasportatori alla cassa per il consueto appuntamentocon l’acconto autunnale relativo alle imposte sui redditi (Irpefe Ires) e l’imposta regionale sulle attività produttive (Irap)di Angelo Ciaravolo

Novembre:tocca agli accontid’imposta

Entro il 30 novembre sca-de infatti l’ultimo giornoutile per il versamento

della seconda o unica rata de-gli acconti d’imposta relativiall’esercizio in corso.Le società di capitali, il cuiesercizio non chiude al 31 di-cembre, versano invece l’ac-conto entro la fine dell’undice-simo mese del periodo d’im-posta sfalsato. Ricordiamoche l’acconto è obbligatorioanche se il contribuente nonha presentato la dichiarazionedei redditi (Unico 2010) e cheil versamento del secondo ac-conto non è in alcun caso ra-teizzabile. Ecco allora comecalcolare gli importi esatti do-vuti al Fisco e le possibili vied’uscita in caso di mancatoversamento degli acconti neitermini ordinari.

Chi deve pagareSono obbligati al versamentodell’acconto Irpef e Irap tutticoloro che hanno presentatoo comunque avrebbero dovu-to presentare il modello Unico2010 per il periodo d’impostaprecedente e che hanno indi-cato un debito d’imposta su-periore a 51,65 euro per l’Irpefe per l’Irap.

Chi non deve pagareNon sono obbligati al versa-mento dell’acconto i contri-buenti che si trovano nelle se-guenti condizioni:- nel 2009 non hanno avuto

reddito (ad es. per inizio diun’attività d’impresa);

- nel 2010 non hanno avuto, onon avranno, redditi per ces-sata attività;

- non hanno presentato il mo-delle Unico per l’anno prece-dente, perché non obbligati;

- hanno versato a giugno o adagosto, per libera scelta oper errore, l’intero accontoanziché soltanto la prima ra-ta (chi ha versato più del do-vuto ora potrà approfittareper scalare l’eccedenza conl’acconto di novembre).

Come si calcola l’accontoAi fini Irpef, la quota di accon-to complessivo, a carico dellepersone fisiche, è pari al 99per cento dell’importo che ri-sulta alla voce “Differenza” delrigo RN34 del modello Unico2010. L’importo eventualmen-te pagato come prima rata (40per cento) va sottratto da que-sto importo e la differenza vaversata entro la fine di novem-bre (60 per cento). Ricordiamoche se la prima rata è stataversata con la maggiorazionedello 0,40 per cento, questoimporto deve essere scompu-tato. Chi invece ha versatodopo il 5 agosto, sfruttando ilravvedimento operoso e pa-gando la sanzione del 2,5 odel 3 per cento, non deve sot-trarre alcunché perché le san-zioni e gli interessi andavanopagati con codice tributo aparte. Va ricordato che se alrigo RN34 l’importo non è su-periore a 51,65 euro non è do-vuto alcun acconto. Se inveceè superiore a 51,65 euro manon a 257,52 euro, il versa-mento è dovuto in unica solu-zione al 30 novembre. Ai finiIres, la quota di acconto com-plessivo, a carico delle socie-tà di capitali, è pari al 100 percento dell’imposta evidenziataal rigo RN17 del modello Uni-co 2010 (la prima rata non an-dava versata se non superio-re a 103,00 euro). A fine no-vembre dovranno quindi cal-

colare la seconda rata in baseal 60 per cento dell’intera im-posta evidenziata nel suddet-to rigo della dichiarazione deiredditi.

Come pagare di menoL’art. 2 della Legge 23.03.1977,n. 97 consente aI contribuenti dicommisurare l’acconto sull’im-posta che presumibilmente èdovuta per l’anno 2010, al nettodelle detrazioni, crediti d’impo-sta e ritenute d’acconto. In pra-tica, chi quest’anno ha cessa-to la propria attività, o comun-que ha conseguito ricavi infe-riori rispetto al 2009 o prevededi dichiarare una minore impo-sta nella prossima dichiarazio-ne dei redditi, può calcolarel’acconto di novembre sull’Ir-pef che prevede sia dovutaper l’anno 2010, anziché sullabase di quanto si è pagato peri redditi del 2009. In questo ca-so, però, il calcolo del minoracconto deve essere effettua-to con molta attenzione, perevitare di incorrere nella san-zione del 30 per cento, oltre alpagamento degli interessi dimora, applicata nel caso diversamento insufficiente.

Compensazionee versamenti

È opportuno ricordare che lacompensazione tra crediti edebiti è sempre ammessa.Pertanto, i contribuenti posso-no compensare eventuali cre-diti IRPEF, IRES, IRAP e IVA,risultanti dalla dichiarazioneunificata relativa all’anno pre-cedente, nonché i crediti con-tributivi ammessi a compen-sazione con l’IRPEF dovuta inacconto. Inoltre, è consentitoripartire liberamente le sommea credito tra importi a rimborso

La compensazionetra crediti e debiti

è sempre ammessa.Pertanto, i contribuentipossono compensare

eventuali crediti IRPEF,IRES, IRAP e IVA,

risultanti dalla dichiarazioneunificata relativa

all’anno precedente,nonché i crediti contributiviammessi a compensazione

con l’IRPEF dovutain acconto

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e importi da compensare. Varicordato che gli importi a cre-dito che il contribuente inten-de utilizzare in compensazio-ne non devono essere neces-sariamente utilizzati in viaprioritaria per compensare idebiti risultanti dalla dichiara-zione. La compensazione de-ve essere effettuata entro ladata di presentazione della di-chiarazione successiva.Gli importi delle compensazio-ni dovranno essere esposti nelconsueto modello di pagamen-to F24. Il limite massimo deicrediti d’imposta rimborsabili inconto fiscale e/o compensabiliè di euro 516.456,90. Per i ver-samenti ricordiamo l’obbligo dipagare in via esclusivamentetelematica. Il codice tributo dautilizzare per la seconda ratadell’acconto Irpef è il 4034mentre per l’Ires è il 2002.

L’acconto IrapL’acconto complessivo, ai finiIrap per le persone fisiche e lesocietà di persone, è del 99per cento. L’acconto Irap do-vuto, va determinato e versatocon le modalità e nei terminiprevisti per le imposte sui red-diti (art. 30, D.Lgs. 446/1997).

Pertanto, il contribuente dovràcalcolare l’acconto nella misu-ra del 99 per cento del debitod’imposta risultante dalla di-chiarazione relativa al periodod’imposta precedente (sem-prechè tale importo sia supe-riore a euro 51,65) ed effettua-re il versamento dello stesso indue rate:- la prima rata, dovuta nel ter-

mine dei versamenti a saldodell’Unico per l’anno prece-dente, nella misura del 40per cento dell’acconto;

- la seconda rata, che scadea fine novembre, è pari al60 per cento dell’accontocomplessivo dovuto.

La base di calcolo dell’accon-to IRAP deve essere desuntadai seguenti righi dei vari qua-dri IQ e IP della dichiarazioneIRAP:Modello IRAP - Persone Fisi-che: rigo IR22;Modello IRAP - Società diPersone ed equiparate: rigoIR22.Le società di capitali (S.p.A.,s.r.l., s.a.p.a., cooperative econsorzi), il cui acconto com-plessivo è del 100 per centodel debito d’imposta risultantedalla dichiarazione relativa al

periodo d’imposta precedente(semprechè tale importo siasuperiore a euro 20,66), de-vono effettuare il versamentoin due rate:- la prima rata, dovuta nel ter-

mine dei versamenti a saldodell’Unico per l’anno prece-dente, nella misura del 40per cento dell’acconto;

- la seconda rata, che scadea fine novembre, è pari al60 per cento dell’accontocomplessivo dovuto.

La base di calcolo dell’accontoIRAP deve essere desunta daiseguenti righi dei vari quadriIC della dichiarazione IRAP:Modello IRAP – Società di ca-pitali: rigo IR22.

Il regime dei contribuentiminimi

I soggetti che, nel 2010, han-no aderito al regime dei mini-mi (volume di affari non supe-riore a 30.000, euro) sono te-nuti alla determinazione del-l'acconto Irpef utilizzando leregole ordinarie. Tali soggettidovranno effettuare il versa-mento dell'acconto Irpef in re-lazione alle regole previste pertale tributo non tenendo contodella nuova assoggettabilitàall’imposta sostitutiva del 20per cento. L’ammontare del-l’acconto Irpef versato saràdetratto dal versamento a sal-do dell'imposta sostitutiva. Ri-cordiamo che l'unica modalitàdi determinazione dell'accontodovuto per l'anno di accessoal regime è il metodo storicocon esclusione di quello previ-sionale. Tali soggetti sono inol-tre esonerati al versamento inacconto dell’Irap in quanto taletributo non è dovuto ai fini delregime dei minimi. I soggettiche che hanno adottato il regi-me dei minimi con decorrenzadal precedente anno sono te-nuti al versamento dell'accon-

to dell'imposta sostitutiva risul-tante dal quadro CM. Per cal-colare l'ammontare dell'accon-to dovuto con il metodo storicosi deve far riferimento a quan-to esposto a rigo CM15 Impo-sta a Debito.

Come rimediare aglierrori o ai versamentiomessi

L’approssimarsi della scaden-za del versamento degli ac-conti apre la questione dellesanzioni applicabili in caso dierrori o omissioni e alla possi-bilità di rimediare pagandouna sanzione piuttosto lieve.Ricordiamo innanzitutto chein caso di omesso, insuffi-ciente o tardivo versamentodell’acconto si applica unasanzione amministrativa del30 per cento degli importinon versati, oltre gli interessidi mora. Tuttavia, il contri-buente ha la facoltà di utiliz-zare il ravvedimento operosodi cui all’art. 13 del D.Lgs.472/1997. Per avvalersi diquesto strumento preventivoche consente di pagare unaleggera sanzione, è necessa-rio eseguire il versamento en-tro 30 giorni (cioè entro ilprossimo 30 dicembre) del-l’imposta o della differenzanon versata, della sanzione ri-dotta del 2,5 per cento (cioè1/12 del 30 per cento) oltre gliinteressi moratori da calcolarenella misura dell’1 per centoannuo con maturazione gior-no per giorno. Oppure, ese-guire il versamento (entro iltermine di presentazione delladichiarazione relativa all’anno)dell’imposta o della differenzanon versata, della sanzione ri-dotta del 3 per cento (cioè 1/10del 30 per cento) più gli inte-ressi moratori nella misura del-l’ 1 per cento annuo con matu-razione giorno per giorno.•

IRPEF4034 - IRPEF ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE1989 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRPEF8901 - SANZIONE PECUNIARIA IRPEF

I CODICI TRIBUTI DA UTILIZZARE PERIL VERSAMENTO DELL’ACCONTO

IRES2002 - IRES ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE1990 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRES1990 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRES

IRAP3813 - IRAP ACCONTO SECONDA RATA O IN UNICA SOLUZIONE1993 - INTERESSI SUL RAVVEDIMENTO IRAP8907 - SANZIONE PECUNIARIA IRAP

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LOGISTICA

La società svizzera aumenta la frequenza del collegamento intermodale tra il Quadrante Europadi Verona ed il terminal Rail Service Centre del porto di Rotterdam, che viene svolto in collabo-razione con l’operatore italiano Cemat. Le corse in entrambe le direzioni sono passate da cinquea sei la settimana. Il treno può caricare anche semirimorchi alti fino a quattro metri, ossia conprofilo P/C70-400, e contenenti merci pericolose (con l’eccezione di quelle della Classe 7 del-l’ADR). A Verona, le spedizioni possono proseguire su altri convogli diretti all’Interporto di Nola.Hupac ha anche potenziato il collegamento tra lo scalo interno tedesco di Duisburg e Buna eSchwarzheide, con possibilità di proseguimento verso Rotterdam.

Da tempo, TNT Express caricai suoi camion che effettuano il

trasporto di linea tra l’Italia e lohub olandese di Arnhem

sull’autostrada viaggiante traNovara e Friburgo. Ora ha

esteso il combinato strada-rotaia anche nei collegamenti

tra la Spagna ed i Paesi Bassi,usando l’autostrada viaggiante

più lunga d’Europa, checonnette lo scalo francese di

Perpignan (ai piedi dei Pirenei)a quello di Lussemburgo.

TNT Express España manda sustrada gli autoarticolati fino alterminal francese e sul treno

carica solamente i semirimorchi,che vengono ritirati da altri

trattori nel Lussemburgoe trainati fino ad Arnhem.

Dopo un ritardo causato daproblemi amministrativi, è

partita la prima autostrada delmare atlantica tra Spagna e

Francia. Il servizio vieneeffettuato dalla nave NormanBridge della compagnia GLD

Atlantique. Quest’ultima è natacome joint-venture tra la

francese Louis Lines Dreyfus eGrimaldi, ma pochi giorni dopo

l’avvio del servizio, lacompagnia italiana ha

annunciato l’abbandonodell’impresa, che ora resta solo

in mani francesi. Il servizio hacadenza trisettimanale e collega

il porto spagnolo di Gijón conquello francese di Saint-

Nazaire. La Norman Bridgeoffre una stiva per rotabili

di duemila metri lineari.

TNT sale sul trenospagnolo

Militzer & Munch Italia ha avviato nuovi ser-vizi di spedizioni stradali, aeree e marittimeverso la costa meridionale del Mediterraneoe, in particolare, Marocco, Libia e Tunisia.Le spedizioni vengono consolidate nelle filia-

li italiane della società ed inoltrate attraversolinee regolari di groupage o specifici servizi acarico completo.M&M Italia opera nella Penisola dal 1966 enel 2009 ha fatturato 8,5 milioni di euro.

Prima automareatlantica

La compagnia tedesca Lufthansa Cargo ha intro-dotto un nuovo contenitore per il trasporto aereodi prodotti a temperatura controllata, sviluppato incollaborazione con Dokasch.Il container si chiama Opticooler e garantisce ilmantenimento della temperatura interna da – 30°a +40° attraverso una nuova tecnica di compres-sione, che per il raffreddamento non richiede piùil ghiaccio liquido. In questo modo, si possono ca-ricare nel contenitore anche i prodotti che nonpossono avere alcun contatto con il biossido dicarbonio. I container hanno un termoregistratore,che rileva costantemente la temperatura interna ememorizza i dati, che poi possono essere forniti alcliente per un controllo sulla catena del freddo.

LH CARGO ADOTTA UNNUOVO FRIGOCONTAINER

NUOVE LINEE PERIL MAGHREB

HUPAC POTENZIA SERVIZIOCON ROTTERDAM

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La compagnia Ustica Linesha presentato un servizio mercie passeggeri settimanale sulla rotta traChioggia ed Augusta e proseguimentoverso il porto maltese di La Valletta.Il collegamento viene svolto dallamotonave Marco M, che offre unastiva merci di 1283 metri lineari.Questo è uno dei rari collegamentidi autostrade del mare che si svolgelungo l’Adriatico per connettereil Nord-Est con la Sicilia. La partecommerciale è seguita da Italnoli.

Automare adriaticaper la Sicilia

Le società ferroviarie pubblichedi Croazia, Serbia e Slovenia hannocreato una nuova compagniacomune dedicata al trasporto merci,che si chiama Cargo 10. Il nomederiva dalla missione della nuovaimpresa, che intende rendere piùrapido e competitivo il trasportomerci lungo il Corridoio Dieci.Dopo la costituzione della società,hanno aderito al progetto anchele Ferrovie della Macedonia e dellaBosnia Erzegovina, completandocosì il quadro della ex-Jugoslavia.Cargo 10 ha sede a Lubiana,ossia nell’unico dei tre Paesi adappartenere alla Comunità Europea.

Hamburger Hafen und Logistik(HHLA), la società che gestisce ilterminal container di Amburgo, haottenuto la concessione trentennaledel nuovo terminal containerBradjica Container Terminal sortonel porto croato di Rijeka (Fiume).La società tedesca si è impegnata apotenziare la struttura installandodue nuove gru transcontainer, cheporteranno la capacità annuale a400mila teu. Questa non è la primaoperazione di HHLA nell’EuropaOrientale. Lo scorso settembre, lasocietà ha potenziato il suoterminal container OCT del portoUcraino di Odessa, che ora ha unacapacità annuale di 500mila teu.

Allenza jugoslavasulle rotaie

Linea diretta traGermania e Croazia

GRIMALDI UNISCELIVORNO CONCATANIALa compagnia napoletana ha avviato un’auto-strada del mare tra lo scalo toscano e quellosiciliano con frequenza bisettimanale. Le parten-ze da Catania avvengono il martedì e il sabato,quelle da Livorno il giovedì e la domenica.Questo servizio è effettuato dalle due ro-pax piùrecenti della flotta Grimaldi, ossia le gemelle Eu-rocargo Malta ed Eurocargo Genova. Ciascunaoffre una stiva per rotabili da 4000 metri lineari– che può ospitare fino a 280 semirimorchi – eviaggia ad una velocità di crocierà di 23 nodi.

Ceva Logistics ha attivato nel suo quartiergenerale italiano di Assago (Milano) un cen-tro di controllo delle sue attività, che offre lasituazione operativa ed economica in temporeale delle 22 piattaforme e della flotta ope-ranti nella Penisola. In questo modo, ogni at-tività di magazzino ed ogni spedizione pos-sono essere seguite su uno dei monitor diquella che la stessa Ceva definisce una Torredi Controllo. La struttura è divisa in tre setto-ri, ciascuno dei quali è contraddistinto da uncolore: quello rosso segue il trasporto dellemerci, con possibilità di verificare il carico diogni camion; quello blu sovrintende alla pia-nificazione e all'ottimizzazione del flusso lo-gistico ed alla movimentazione interna allepiattaforme; quello grigio si occupa della si-curezza, attraverso la visualizzazione delleimmagini delle telecamere di ciascun impian-to ed il tracciamento satellitare dei veicoli.La Torre di Assago ha richiesto un investimento

FAAM, il costruttore marchigiano di batterie e diveicoli elettrici compatti per la distribuzione ur-bana, ha deciso di ampliare la rete di venditaitaliana attraverso un accordo con Fattori &Montani di Roma. La società laziale ha già set-te concessionarie nella Capitale ed intende co-struire entro un anno una rete di 40 punti di ven-dita e assistenza in tutta Italia, specializzati neiveicoli commerciali marcati FAAM. Il costruttoremarchigiano ha in listino due modelli a bassoimpatto ambientale per il trasporto di merci.Lo Smile è un quadriciclo elettrico che nellaconfigurazione autotelaio offre una portata utiledi 277 o 364 chilogrammi. L’Ecomile è un veico-

lo con motore a metano e Gpl, oppure comple-tamente elettrico. L’autotelaio elettrico ha unaportata di 1025 chilogrammi, mentre quelli conmotore termico hanno portata di due tonnellate.

di sei milioni di euro e rappresenta un progettopilota per il resto del mondo. Entro il 2011, Cevadoterà ogni Paese europeo di una struttura diquesto tipo, che lavorerà in rete con le altre.

TORRE DI CONTROLLOPER LA LOGISTICA

NUOVO ELETTRICOPER LA CITTÀ

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LAVORO

Riguardo al trattamento salariale,il valore minimo da prendere inconsiderazione è quello fissato

dal C.C.N.L tra cui rientrano anchegli scatti di anzianità

L a crisi economica, da un lato, e lanecessità di dover fronteggiare laconcorrenza delle imprese dell’Est

europeo che presentano costi di eserciziosensibilmente inferiori a quelli italiani,hanno indotto molte imprese ad utiliz-zare nuove forme di collaborazione con irispettivi autisti, tra cui quella del lavorodistaccato e somministrato.Da tempo queste due forme contrattualisono state disciplinate dalla normativacomunitaria e, in particolare, dalla diretti-va 96/71/CE sul distacco transnazionale(recepita in Italia dal D.lgv n. 72 del 25febbraio 2000, n. 72), e dal RegolamentoU.E 883/2004 sul coordinamento dei sis-temi di sicurezza sociale dei lavoratori,entrato in vigore dallo scorso 1 Maggio.In particolare, l’art. 3 comma 1 del D.lgvappena citato prevede l’applicazione, allavoratore distaccato, delle stesse con-dizioni di lavoro previste da disposizionilegislative, regolamentari o amministra-tive, nonché dai C.C.N.L applicabili ailavoratori subordinati che svolganoprestazioni analoghe; condizioni di lavoroche includono la durata minima delle ferieannuali retribuite ed il trattamento retribu-tivo minimo, compreso quello maggioratoper lavoro straordinario. D’altro canto,l’art. 12 del Reg. UE 883/2004 prevedeche il lavoratore distaccato rimanga as-soggettato alla normativa previdenziale

del Paese di provenienza, a condizioneche il distacco non superi i 24 mesi.Prendendo spunto da queste due dispo-sizioni, in data 12/10/2010 il Ministerodel Lavoro ha risposto alla richiesta di in-terpello avanzata dalla Conftrasporto,sostenendo:1. Che le condizioni di lavoro previste

dal sopra citato art. 3, comma 1 delD.lgvo 72/2000, per le quali vige ilprincipio della parità di trattamentotra il lavoratore subordinato e quellodistaccato, sono quelle previste dallalegge di esecuzione della prestazionelavorativa (cd. principio lex loci la-boris) in materia di: periodi massimidi lavoro e minimi di riposo; duratadelle ferie annuali; salute e sicurezzasui luoghi di lavoro; maternità; ces-sione temporanea dei lavoratori; nondiscriminazione tra uomo e donna;tariffe minime salariali, comprese letariffe maggiorate per lavoro straordi-nario. Riguardo al trattamentosalariale, il valore minimo da pren-dere in considerazione è quello fis-sato dal C.C.N.L tra cui rientrano (seprevisti dalla contrattazione colletti-va) anche gli scatti di anzianità e, ingenerale, tutte le erogazioni patrimo-niali del periodo di riferimento, al lor-do di qualsiasi contributo e trattenuta.Le stesse considerazioni valgono

anche per i lavoratori somministratiad imprese italiane, da parte di Agenziecon sede in altro Stato della U.E.Qualora l’Ispettore del lavoro accertila costante violazione, da parte del-l’impresa utilizzatrice, della regola pri-ma vista della parità di trattamento,egli può adottare la diffida accertativaex art. 12 del D.lgvo 1247/2004, cheavrà ad oggetto il differenziale retribu-tivo accertato in sede ispettiva; talediffida verrà notificata sia all’impresacomunitaria distaccante che a quellacommittente stabilita in Italia, inquanto responsabile in solido delcredito retributivo.

2. Il regime previdenziale applicabile(per effetto dell’art. 12 del Reg. U.E883/2004) è invece quello del Paesestraniero distaccante.•

Parità trasubordinatie distaccati

Fino ad ora, le imprese di autotrasporto ammesse al beneficio han-no potuto utilizzare (sotto forma di credito di imposta o, se espres-samente richiesto, di contributo diretto) soltanto il 50% della sommaa cui hanno diritto per ognuna delle sopracitate annualità, in quantol’originario stanziamento di 70 milioni di euro, alla prova dei fatti, siè rivelato insufficiente a soddisfare tutte le domande accolte.Il Governo ha ritenuto di poter integrare questa somma con i fondimancanti (per un importo di 13.000.000 euro) grazie al Decreto del4 agosto 2010 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 248 del 22 otto-bre scorso), che destina una parte delle risorse rimaste inutilizzatedell’incentivo sulle autostrade del mare, al pagamento dei saldi degli

Euro 5 degli anni 2007 e 2008. Con una nota del 27 ottobre u.s (prot.86543), il ministero dei Trasporti ha acconsentito affinché le impresedi autotrasporto aventi diritto possano immediatamente usufruire incompensazione del saldo del beneficio e, quindi, del rimanente 50%del contributo che gli era stato comunicato dallo stesso ministerocon lettera raccomandata; la compensazione potrà effettuarsi nelmodello F24, utilizzando il codice tributo 6822.Chi ha scelto il rimborso diretto, verrà pagato dal ministero una voltacompletato il pagamento degli acconti del 2008, sulla base deglielenchi di ammissione all’incentivo che erano stati stilati dalla Com-missione valutativa delle istanze.

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EURO 5: IL SALDO IN F24A usufruirne sono le imprese di trasporto con un numero di dipendenti compreso tra 4 e 50.Per ottenere il beneficio c’è tempo fino al 31 ottobre

Nuovi chiarimenti del ministero del Lavorosul distacco intracomunitario di manodoperadi Fabrizio Serafini

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Il SISTRI consente di seguire passo dopo

passo, attraverso l’ausiliodi un sistema satellitare

GPS, il percorso dell’interafiliera dei rifiuti speciali a livello nazionale e dei

rifiuti urbani della regioneCampania

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NORMATIVE

C on decreto del min-istro dell’Ambiente 28settembre 2010, pub-

blicato proprio l’ultimo giornodisponibile sulla gazzetta uffi-ciale (G.U. n. 230 del-l’1.10.2010), è stata rinviata dal1° ottobre al 1° dicembre 2010la data di operatività delSISTRI, cioè del nuovo sis-tema telematico di controllodella tracciabilità dei rifiuti. Dal prossimo mese di dicem-bre, quindi, tutti gli operatoricoinvolti nella gestione dei ri-fiuti speciali e pericolosi (com-presi i Comuni ed i trasporta-tori di rifiuti urbani della Regione Campania), dai pro-duttori, ai trasportatori, fino agliimpianti di recupero o smalti-mento, saranno obbligati a indicare i rifiuti che producono,trasportano, recuperano osmaltiscono, in uno specificosito internet, in modo che tuttequeste operazioni venganosorvegliate dal nucleo spe-ciale dei carabinieri prepostoa tale controllo, al fine dievitare i reati di smaltimentoillecito dei rifiuti, le ecomafielegate a queste operazioni edi possibili danni ambientali daessi scaturenti. Detta pre-scrizione normativa derivadalla legge finanziaria del2007 (legge 27 dicembre2006, n. 296), che ha pre-visto che lo Stato dovesseprovvedere alla realizzazionedi un sistema integrato percontrollare, a livello informati-co ed in tempo reale, tutto ilciclo operativo dei rifiuti spe-ciali e pericolosi (e di quelliurbani della Regione Campa-nia), monitorando in partico-lare la fase della movimen-tazione e del trasporto.Dopo tre anni, il SISTRI è sta-to definitivamente istituito conil Decreto del Ministro dell’Am-biente del 17 dicembre 2009(si veda l’articolo su Tir di feb-braio 2010), che a seguito didue ulteriori rinvii – attuati coni decreti del 9 luglio e del 28 set-

tembre 2010, a causa dei ritardinella diffusione, montaggio efunzionamento dei dispositivielettronici da esso previsti – partirà come obbligatorio il 1°dicembre 2010.Il sistema SISTRI – si legge nelsuo manuale di utilizzo (GuidaUtente – Versione 30.09.2010 –www.sistri.it) – è la rispostaconcreta da parte del Governoper contrastare i reati ambien-tali in questo settore, attraversoil monitoraggio costante deglioltre 147 milioni di tonnellate di

rifiuti all’anno, il 10% dei qualipericolosi. Il SISTRI consentedi seguire passo dopo passo,attraverso l’ausilio di un sis-tema satellitare GPS, il percor-so dell’intera filiera dei rifiutispeciali a livello nazionale edei rifiuti urbani della regioneCampania, dalla fase produtti-va allo smaltimento nelle dis-cariche, video sorvegliate 24ore su 24. Oltre a garantireuna maggiore trasparenza esemplificazione dei processi,nonché la riduzione dei costi acarico delle imprese coin-volte, il nuovo sistema avvieràuna moderna gestione infor-matica della documentazioneche sostituirà il cartaceo“formulario di identificazionedei rifiuti” e il “registro carico-scarico”, abolendo dal 2011 ilMUD (Modelle Unico diDichiarazione ambientale).Questa nuova gestione infor-matica dei rifiuti viene realizza-

ta imponendo a tutti gli opera-tori di iscriversi al sistema, pa-gando dei contributi per il suofunzionamento annuale (per leprocedure di iscrizione e dipagamento dei contributi si ve-da l’articolo di TIR di febbraio2010), e di equipaggiarsi, oltreche con un personal computerdotato di porte USB, una stam-pante ed una connessione adInternet, con dei dispositivi elet-tronici denominati token USB (opiù semplicemente chiavetteUSB), con i quali connettersi al

sito internet che gestisce il sis-tema per indicare la quantità ela tipologia dei rifiuti gestiti, conle rispettive date di tali oper-azioni. Le token USB sono distribuiteagli operatori che si sono iscrit-ti al SISTRI, dalla propriaCamera di Commercio (ancheper il tramite delle loro associ-azioni di categoria), tranne cheper i vettori, ai quali sono in-vece consegnate da parte dellaSezione regionale dell’albo deigestori ambientali, che ha sedepresso il capoluogo della re-gione ove risiede l’azienda. Ai trasportatori di rifiuti, tanto inconto terzi, quanto in contoproprio, viene inoltre richiestodi installare su ogni automezzouna speciale scatola nera, de-nominata appunto black-box,dotata di carta SIM GPS, perpoter telesorvegliare il percor-so compiuto dai rifiuti, dal pro-duttore sino all’impianto finale

Il sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiutidiventerà pienamente operativo nelle prossime settimane.Disponibili tutte le istruzioni per gli operatori del settoredi Fabrizio Serafini

Da dicembreparte il SISTRI

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Il manuale operativo del SISTRI contiene, oltre alle istruzioni di utilizzo del sistema telematico,anche le guide per i diversioperatori da esso coinvolti(produttori, trasportatori e recuperatori/smaltitori)

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di recupero o smaltimento. I vettori iscritti al SISTRI po-tranno prenotare, al momentodella consegna delle tokenUSB da parte della Sezioneregionale Albo gestori, le se-dute per l’installazione delleblack-box sui propri au-tomezzi presso le officine abil-itate dal sistema che sono sulterritorio della loro Regione.Queste operazioni di consegnadelle chiavette e montaggiodelle black-box dovevano – inbase al decreto del ministerodell’Ambiente del 9 luglio scor-so – essere svolte entro il 12settembre 2010, in modo da farpartire il sistema dal 1° ottobre.A tale data, lo stesso dicasterosi rendeva tuttavia conto che lafase di distribuzione ed instal-lazione dei citati dispositivi eraappena iniziata, e con il Decretodel 28 settembre 2010 ha pro-rogato i termini per il completa-mento della fase di configu-razione e di consegna dei duedispositivi al 30 novembre 2010.Di conseguenza lo stesso de-creto ha stabilito che la piena ecompleta operatività del SISTRIviene spostata al 1° dicembre2010, fermo restando che glioperatori che hanno ritirato lechiavette USB funzionanti e so-prattutto le imprese di trasportoche oltre queste hanno già in-stallato le black-box sui loro au-tomezzi sono tenute ad utiliz-zare, oltre al sistema cartaceo(formulari e registri di carico escarico) anche il sistema telem-atico del SISTRI, caricando i ri-fiuti da trasportare nell’”Areamovimentazione” del sito.

Subito dopo la pubblicazionedel decreto, il ministero del-l’Ambiente ha diffuso, sempresul sito del nuovo sistema(www.sistri.it) il Manuale opera-tivo del SISTRI aggiornato, checontiene, oltre alle istruzioni diutilizzo del sistema telematico,anche le guide per i diversi op-eratori da esso coinvolti (produt-tori, trasportatori e recupera-tori/smaltitori), con una specificaparte dedicata agli adempimen-ti previsti a carico del condu-cente. Infine, il nuovo decretoha stabilito che il mese per l’u-

tilizzo congiunto ed obbligato-rio del nuovo sistema telemati-co con quello cartaceo vienerinviato da ottobre a dicembre.Per cui, sino al 31 dicembre2010 le imprese di trasportopotranno utilizzare i due siste-mi, sperimentando l’operativitàdi quello telematico. Con suc-cessiva nota (Nota EsplicativaIV Decreto SISTRI), pubblicatasempre sullo stesso sito, ilministero dell’Ambiente è inter-venuto sull’argomento per de-lineare il quadro operativo chescaturiva dalle disposizioninormative sul SISTRI, affer-mando che:A) per quanto attiene all’utiliz-

zo dei dispositivi elettronici:gli iscritti al SISTRI che, alladata di avvio dell’operativitàdello stesso, fissata per il 1°ottobre 2010, sono in pos-sesso dei dispositivi elet-tronici, utilizzano i medesimidispositivi a decorrere datale data.Per quanto riguarda la com-pilazione del Registro crono-logico, gli utenti inseriranno“in carico” le informazionirelative ai rifiuti prodot-ti/trasportati/gestiti a decor-rere dal primo ottobre. Lo “scarico” di rifiuti caricatinel Registro di cui all’artico-lo 190 del d.lgs. n. 152/2006nel periodo antecedente al-l’operatività del SISTRIpotrà, sino al 31 dicembre2010, essere riportato soloin tale Registro. Tuttavia,entro tale data, i soggettitenuti dovranno “caricare”nel Registro cronologico idati relativi a tutti i rifiuti “ingiacenza” nel Registro dicui all’articolo 190.

Dal momento che, alla datadel 1° ottobre, non tutti gliiscritti sono dotati dei dis-positivi, fino al 30 novem-bre 2010 potrebbe verificar-si che non tutti i soggetti interessati dalla movimen-tazione di un rifiuto siano incondizione di compilare ilRegistro cronologico e lascheda SISTRI - AreaMovimentazione. In tale ipotesi, al fine digarantire il necessario flus-so di informazioni al sis-tema, si applicherà quantoprevisto all’articolo 6, com-ma 4, del DM 17 dicembre2009 per i casi di indisponi-bilità temporanea dei dis-positivi. Si sottolinea l’estrema rile-vanza che l’utilizzo immedi-ato e costante dei disposi-tivi riveste al fine di ac-quisire la dovuta padronan-za nell’impiego del nuovosistema e, al tempo stesso,testarne la funzionalità, an-che al fine di consentire diapportare le migliorie omodifiche la cui necessitàdovesse evidenziarsi a se-guito dell’effettivo e capil-lare utilizzo del sistemastesso.

B. I soggetti iscritti al SISTRIche alla data del 1° ottobre2010 non sono in posses-so dei dispositivi elettronici,continuano – al massimosino al 30 novembre 2010 -a compilare unicamente ilregistro di carico e scaricoe il formulario di identifi-cazione dei rifiuti di cui agliarticoli 190 e 193 delD.Lgs. n. 152/2006.

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NORMATIVETI

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bligato ad accedere nuova-mente al sistema e ad aprireuna Scheda SISTRI – AREAMovimentazione, per comuni-care i dati dei rifiuti in ques-tione (nel caso di rifiuti peri-colosi almeno 4 ore prima del-la movimentazione, salvoeventuali emergenze), e se-lezionare il trasportatore abili-tato al trasporto di quei rifiuti,indicando poi l’impianto finaledi recupero o smaltimento cuidetti rifiuti sono destinati.Il trasportatore selezionato,una volta generata la schedaSISTRI - Movimentazione daparte del produttore, completala stessa, dalla propria azien-da e sul proprio computer, in-dicando il nominativo del con-ducente, eventuali annotazionie la targa dell’automezzo cheverrà utilizzato per detta movi-mentazione. Per quanto riguarda il percorso,sembra che questo venga au-tomaticamente previsto comequello più breve (tra il luogo diprelievo del rifiuto e lo scaricoall’impianto finale), mentresembra che debba essere retti-ficato, da parte del vettore inazienda, qualora fosse diversodal primo.Una volta arrivato presso lasede del produttore, il condu-cente deve inserire la chiavet-ta USB relativa all’automezzoche guida nel computer dellostesso produttore, digitare lapropria password (pin dellachiavetta USB) ed indicare l’o-ra di avvenuto prelievo dei ri-fiuti. Ad operazione completa-ta, il conducente estrae il suodispositivo, consentendo in talmodo al produttore di stam-pare in duplice esemplare lacopia cartacea della schedaSISTRI, aggiornata con la datae l’ora dell’operazione di caricogenerata automaticamente dalsistema, completando formal-mente la procedura di presa in

Dal momento della con-segna dei dispositivi, talisoggetti utilizzeranno al-tresì i dispositivi medesi-mi, secondo quanto sopra riportato. Si evidenzial’estrema utilità dell’utilizzoimmediato dei dispositivi,una volta che gli stessisiano disponibili, al fine dipoter usufruire della possi-bilità di prendere dimes-tichezza con il nuovo sis-tema in questa prima fasedi avvio dell’operatività.

C. Il regime sanzionatorio ap-plicabile sino al 31 dicembre2010. L’articolo 12, comma2, del DM 17 dicembre2009 consente ai soggettitenuti ad aderire al SISTRIdi usufruire di una fase diapplicazione dello stesso,ora prorogata sino al 31dicembre 2010, finalizzataalla verifica della piena fun-zionalità del SISTRI e an-

che ad acquisire la neces-saria padronanza nell’utiliz-zo dei dispositivi medesimi.Il medesimo articolo speci-fica infatti che, al fine digarantire che non vi siasoluzione di continuità perquanto riguarda l’adempi-mento degli obblighi dilegge relativi alla traccia-bilità dei rifiuti in tale fase

di prima applicazione delSISTRI, i soggetti iscritti alSISTRI rimangono tenutiagli adempimenti di cuiagli articoli 190 e 193 delD.Lgs. n. 152/2006. Per-tanto, fino al 31 dicembre2010, solo la compilazionedel registro di carico escarico e del formulario dicui alla citata normativagarantisce l’adempimentodegli obblighi di legge, e solola violazione delle dispo-sizioni dei predetti articolidarà luogo alla commi-nazione delle specifichesanzioni previste dal D.Lgs.152 del 2006.

Da ultimo riveliamo – mentreandiamo in stampa con questonumero della rivista – che nelmese di ottobre si è incremen-tato il numero delle operazionidi consegna delle chiavetteUSB e quello delle installazionidelle black-box sugli automezzi,

per cui appare sempre più diffi-cile che il SISTRI possa essereulteriormente rinviato al prossi-mo anno, anche perché sonoaumentate le operazioni in-formative agli utenti dal partedel dicastero dell’ecologia,nonché le attività formativeper far conoscere appieno l’operatività del nuovo sistematelematico.

Ma come funziona il nuo- vo sistema informatico?

Funzionamento del SISTRI.Inizializzate le chiavette USBe le necessarie black-box (perle aziende di trasporto), le im-prese operanti nel settore am-bientale saranno in grado difar funzionare il sistema elet-tronico di controllo e traccia-bilità dei rifiuti, inserendo i dati– prima richiesti in formatocartaceo – in via telematica,così da essere verificati intempo reale, in ogni fase dellagestione dei rifiuti. La tipologiadelle informazioni che ciascunoperatore deve fornire alSISTRI è riportata nelle schedecontenute nell’allegato III al de-creto del 17 dicembre 2009,mentre tutte le istruzioni opera-tive per la loro compilazionesono ora disponibili nelle guideutente (produttore, trasporta-tore e recuperatore/smaltitore),scaricabili dal sito internet:www.sistri.it.

Il funzionamento del nuovo sis-tema telematico inizia quantoil produttore del rifiuto in-serisce, nell’Area RegistroCronologico della schedaSISTRI produttori, le infor-mazioni sui rifiuti prodotti, en-tro 10 giorni dalla loro pro-duzione. Successivamente, in caso dimovimentazione, questi è ob-

“Nel caso in cui uno dei soggetti tenuti allacompilazione della Scheda SISTRI si trovi anon disporre temporaneamente dei mezziinformatici necessari a causa di furto, perdita,distruzione o danneggiamento dei dispositivio non funzionamento del sistema, la compila-zione della scheda è effettuata, per conto ditale soggetto e su sua dichiarazione, da sotto-scriversi su copia stampata della scheda, dalsoggetto tenuto alla compilazione della parte

precedente o successiva della scheda mede-sima. Nel caso di temporanea interruzione delsistema SISTRI, i soggetti tenuti alla compila-zione delle schede sono tenuti ad annotare lemovimentazioni dei rifiuti su un'appositascheda SISTRI in bianco tenuta a disposizio-ne, da scaricarsi dal sistema, e ad inserire idati relativi alle movimentazioni di rifiuti effet-tuate entro le ventiquattro ore dalla ripresa delfunzionamento del sistema”.

Cosa fare in caso di interruzione del sistemaArt. 6, comma 4

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carico del rifiuto. Il conducentepuò quindi risalire sull’automez-zo, inserire la sua chiavettaUSB nella black-box, che, setutto è regolare, accenderà unled verde di conferma edemetterà un triplo “bip” corto,seguito da un “bip” lungo diautorizzazione alla rimozionedel dispositivo USB.Durante il viaggio viene con-sigliato di estrarre la chiavettaUSB dalla black-box e conser-varla in custodia sicura nellacabina dell’automezzo.Durante il trasporto, i rifiutisono accompagnati dallacopia cartacea della SchedaSISTRI — AREA Movimen-tazione ad essa relativa, stam-pata dal produttore al momen-to della presa in carico dei ri-fiuti da parte del conducentedell'impresa di trasporto. Tale copia, sottoscritta dalproduttore e dal trasportatore,costituisce documentazioneequipollente alla scheda ditrasporto; ove necessario sul-la base della normativa vigente, i rifiuti sono accom-pagnati da copia del certificatoanalitico, che ne identifica lecaratteristiche, che il produt-tore dei rifiuti allega in forma-to "pdf." alla citata SchedaSISTRI — AREA Movimen-tazione.Una volta giunto nell’impiantofinale di recupero o smalti-mento dei rifiuti, il conducenteinserisce nuovamente il dis-positivo USB nella black-boxdell’automezzo e attende il“bip” lungo per poterlorimuovere (qualora il dis-positivo fosse rimasto sem-pre inserito durante il per-corso, è comunque neces-sario rimuoverlo e inserirlonuovamente nella black-box). Prima di effettuare loscarico del rifiuto a desti-nazione, il conducente in-serisce personalmente la pro-pria chiavetta USB nell’elabo-ratore messo a disposizionedal destinatario, digitando la

propria password. Successi-vamente indica i dati relativiallo scarico: data, ora e le sueeventuali annotazioni (scaricorifiuti accettato in modo totale,oppure in modo parziale,ecc…). Una volta che lasezione di competenza delconducente è stata compilatae registrata, il destinatario puòprocedere alla firma della suascheda telematica SISTRI perindicare di accettare total-

mente il rifiuto (o accettarlo inmaniera parziale o respingerlototalmente).La firma elettronica del desti-natario viene perfezionatacon l’inserimento dei dati rela-tivi al dispositivo USB dellostesso (sua username e pass-word): dette operazioni con-sentono di visualizzare unamaschera con i dati definitividi quella operazione di movi-mentazione dei rifiuti, e nel

caso di carico accettato inmaniera completa, con il tas-to “firma” il destinatario puòattestare che l’operazione digestione si è conclusa consuccesso. Di conseguenza, ilsistema SISTRI invia allacasella di posta elettronica,da esso stesso attribuita alproduttore, la comunicazionedi accettazione dei rifiuti, concui conferma la corretta ges-tione dei rifiuti ed escludequindi la responsabilità delproduttore per un eventualeillecito smaltimento deglistessi. Nel caso, invece, in cuiil rifiuto venga respinto o ac-cettato parzialmente dal ge-store dell'impianto di desti-nazione, il trasporto dei rifiutinon accettati deve essere ac-compagnato dalla copia car-tacea della Scheda SISTRI –AREA Movimentazione relativaai rifiuti medesimi, firmata elet-tronicamente e stampata dalgestore dello stesso impiantodi destinazione.•

Formazione: aumentano i contributi

Con una disposizione inserita nel decretoLegge 5 agosto 2010, n. 125, recante misureurgenti per il settore dei trasporti e della finanza, successivamente approvato dal Parlamento e convertito nella Legge 1 ottobre2010, n. 163 (articolo 3-quater), è stato oradisposto che le risorse già destinate, in ma-niera separata, ad incentivare la formazioneprofessionale del settore, pari a 7 milioni, equelle per agevolare i processi di aggrega-zione delle piccole e medie imprese di Auto-trasporto, per 9 milioni, siano ora riversatein un unico fondo di 16 milioni di euro, concui finanziare tutti i progetti presentati dalleaziende e ritenuti ammissibili dal ministerodei Trasporti. A causare questa modificanormativa, rispetto a quanto già dispostodalla legge 133 del 2008 (art. 83-bis, com-ma 28) è stata la circostanza che per i con-tributi all’aggregazione le imprese hannopresentato solo una decina di domande, peruna richiesta complessiva non superiore a

800 mila euro, mentre per la formazioneprofessionale venivano avanzate più di due-cento istanze che, complessivamente, supe-ravano i 7 milioni di euro disponibili (anchese non oltrepassano i dieci).Con la modifica normativa ora in vigore sipossono quindi soddisfare tutte le richie-ste finanziabili, in quanto si è disposto che“Le risorse complessive… potranno esse-re utilizzate indifferentemente sia per ilcompletamento di progetti di aggregazioneo di formazione”.Sulla base poi delle somme residue di talefondo, cui è possibile che si aggiunga ancheuna parte delle risorse che la finanziaria diquest’anno destina agli investimenti per l’au-totrasporto, la disposizione in esame stabili-sce anche che possano essere avviati “ulte-riori progetti da attivare secondo le modalitàstabilite dai regolamenti di cui sopra e contermini da fissare con provvedimento del mi-nistero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Un fondo unico per i contributi alla formazione e aggregazionedelle imprese

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È QUANDO TI SENTI PICCOLO CHE SAI DI ESSERE DIVENTATO GRANDE.

A volte gli uomini riescono a creare qualcosa più grande di loro. Qualcosa che prima non c’era. È questo che noi intendiamo per innovazioneed è in questo che noi crediamo.Una visione che ci ha fatto investire nel cambiamento tecnologico sempre e solo con l’obiettivo di migliorare il valore di ogni nostra singolaproduzione.È questo pensiero che ci ha fatto acquistare per primi in Italia impianti come la rotativa Heidelberg M600 B24. O che oggi, per primi in Europa,ci ha fatto introdurre 2 rotative da 32 pagine Roto-Offset Komori, 64 pagine-versione duplex, così da poter soddisfare ancora più puntualmenteogni necessità di stampa di bassa, media e alta tiratura. Se crediamo nell’importanza dell’innovazione, infatti, è perché pensiamo che non ci siano piccole cose di poca importanza.L’etichetta di una lattina di pomodori pelati, quella di un cibo per gatti o quella di un’acqua minerale, un catalogo o un quotidiano, un magazineo un volantone con le offerte della settimana del supermercato, tutto va pensato in grande. È come conseguenza di questa visione che i nostri prodotti sono arrivati in 10 paesi nel mondo, che il livello di fidelizzazione dei nostri clientiè al 90% o che il nostro fatturato si è triplicato. Perché la grandezza è qualcosa che si crea guardando verso l’alto. Mai dall’alto in basso.

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47

COSTI CHILOMETRICI

Elaborazione settembre 2010COSTI CHILOMETRICI

Costo chilometrico medio relativo al consumodi gasolio delle imprese di autotrasporto perconto terzi

TIR

132/

2010

Spetta al Ministero delle infrastruttu-re e dei trasporti elaborare, nellemore delle nuove disposizioni stabi-lite dall’Osservatorio sulle attività diautotrasporto, sentite le organizza-zioni associative delle imprese diautotrasporto e della committenza,gli indici di costo del carburante perchilometro e le relative quote di inci-denza. Tali dati devono tener contodelle diverse tipologie di veicoli edella percorrenza chilometrica.

A tal fine, si pubblicano, nelle tabelleche seguono, i valori dei costi chilo-metrici imputabili al consumo di ga-solio delle imprese di autotrasportoper conto terzi, distinti sulla base dicinque tipologie di veicolo, e per di-verse percorrenze chilometriche, te-nuto anche conto delle proposte per-venute da associazioni di vettori e dicommittenti, nonché delle indicazio-ni contenute negli studi elaborati daorganismi operanti nel settore.

Al riguardo, va evidenziato che il me-todo di calcolo adottato è fondato subasi empiriche, e tiene conto dell’esi-genza di dare tempestiva attuazionealle disposizioni legislative soprarichiamate, fermo restando che studiscientificamente più approfonditi po-tranno essere condotti, dall’Osserva-torio sulle attività di autotrasporto alquale spettano le definitive determi-nazioni in ordine all’individuazionedegli elementi in questione.

Si precisa, inoltre, che:

a. i dati relativi al prezzo del gasolio sono riferiti all’ultima rilevazione disponibile (mese di settembre 2010) sul sito del ministerodello Sviluppo Economico;

b. per i veicoli di massa complessiva pari o superiore alle 26 tonnellate, e per quelli di massa complessiva inferiore alle 26 tonnellatee superiore alle 7,5 tonnellate, i dati relativi al prezzo del gasolio sono stati depurati dell’IVA e dello sconto sull’accisa, pari a 19,786euro/1000 litri;

c. per i veicoli di massa complessiva inferiore alle 7,5 tonnellate, i dati stessi sono stati depurati della sola IVA;

d. non si è tenuto conto dell’incidenza, sul prezzo del carburante, della fonte di rifornimento dello stesso (impianti di distribuzioneordinari, o extra-rete);

e. non sono stati elaborati i dati relativi alle percorrenze chilometriche al di sotto dei 51 Km, tenuto conto della marginalità dell’attivitàdi autotrasporto per conto di terzi sulle brevissime percorrenze, che non veniva preso in considerazione neanche dalla disciplina tarif-faria vigente prima del decreto legislativo 286/05.

S ul sito del ministero delle Infrastrut-ture e dei Trasporti (www.mit.gov.it)quando andiamo in stampa sono an-

cora presenti le tabelle che si riferisconoalle rilevazioni del prezzo di gasolio delmese di agosto 2010. Ai soli fini didattici, ri-mandando il lettore alla pubblicazione uffi-ciale delle nuove tabelle, attraverso una

nostra rielaborazione, basata sul costomedio del prezzo del gasolio alla pompa nelmese di settembre, i cui valori sono disponi-bili sul sito del ministero dello sviluppo eco-nomico (www.sviluppoeconomico.gov.it),rappresentiamo anche questo mese lemodalità di calcolo dei “costi minimi di si-curezza” che ricordiamo riguardano i soli

contratti di trasporto stipulati verbalmente.Nell’intento di sviluppare un’attività d’infor-mazione/formazione rispetto al vigentequadro normativo, anche se solo per latipologia dei veicoli di massa complessivapari o superiore a 26 tonnellate, ripercorri-amo i calcoli delle nostre rielaborazioni perla tratta di percorrenza di 251 chilometri.

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TIR

132/

2010

48

COSTI CHILOMETRICIElaborazione settembre 2010

Consumomedio di

carburanteKm/l

Prezzo mediogasolio €/ l

(al netto di IVAe sconto accise)

Costo mediodi carburante

per Km dipercorrenza

€/Km

Lunghezzatratta Km

Veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 t Costo medio al km 1,50

1.217,18

2,8

2,8

2,8

2,8

2,8

0,995

0,995

0,995

0,995

0,995

0,355

0,355

0,355

0,355

0,355

Quota % deicosti di esercizio

rappresentatadai costi delcarburante

19,8%

21,3%

23,7%

29,6%

31,8%

18,129

53,676

89,223

124,770

178,091

Costocarburanteper tratta €

Altri costioriginari

al netto delcarburanteper tratta €

75,855

205,528

298,901

313,504

406,013

Totalecosti minimiper tratta €

93,984

259,204

388,124

438,274

584,103

Totale costiminimi pertratta €/Km

1,84

1,72

1,55

1,25

1,17

Totale costiminimioriginari

per tratta €

91,622

252,211

376,500

422,019

560,902

Nuova %totale costi

minimiper tratta €

102,58%

102,77%

103,09%

103,85%

104,14%

€/ l 0,995 : 2,8 km = 0,355 €/ l / km

€ 388,124 : 251 km = 1,55 €/km

Prezzo al consumo ministero dello Sviluppo EconomicoMedia nazionale mensile mese di settembre 2010

0,355 €/ l /km x 251 km = € 89,223

Con la somma del costo storico al nuovo costo del carburante si determina la nuova percentuale riferita alla complessità dei costi e ricavandocosì l’incremento degli stessi per ogni tipologia di veicolo e per ogni fascia di percorrenza. Nel caso specifico della tratta di 251 km la percentualeottenuta relativa al totale dei costi è pari a 103,09%. Conseguentemente il rapporto tra l’incidenza percentuale del costo di gasolio, pubblicatanelle tabelle dal ministero dei trasporti, e quella ricalcolata sul totale dei costi, è determinabile automaticamente il nuovo costo complessivo.

Moltiplicando gli estremi e dividendo per il valore medio noto otteniamo il costo complessivo dell’incognita X, che nel caso specifico è paria € 388,124.

Suddividendo il totale dei costi per la fascia dei 251 chilometri possiamo calcolare altresì il nuovo costo chilometrico complessivo di € 1,55.

I risultati dei calcoli rappresentati potrete trovarli nelle rispettive colonne della tabella dei veicoli di massa complessiva pari o superiori a 26tonnellate per la lunghezza tratta di 251 Km. Seguendo la stessa metodologia potrete facilmente ricostruirli per ogni fascia chilometrica eper ogni tipologia di veicolo rappresentata nelle tabelle di seguito pubblicate.

La parte rimanente dei costi di gestione che contribuisce alla formazione del prezzo deve corrispondere ad una quota dello stesso corrispet-tivo che, fermo restando quando dovuto per il costo del carburante, sia almeno pari a quella identificata come corrispondente a costi diversida quelli del carburante. Per questa valorizzazione il quindicesimo giorno dei mesi di giugno e dicembre l’Osservatorio, con riferimento alletipologie dei veicoli, determina il totale dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto per conto di terzi con l’incidenza percentuale da cuisi rileva anche quella rappresentata dai costi del carburante. In attesa che l’Osservatorio svolga questo compitoriportiamo il valore inizialedella parte diversa dai costi del carburante che, salvo errori ed omissioni, era di € 298,901 per la tipologia del veicolo considerato in corrispondenza della tratta di 251 km.

€ 298,901 + € 89,223 = € 388,124

€ 89,223 : 23,7% = X : 103,09%

€ 89,223 x 103,09%

23,7%= € 388,124X =

da 51 a 150

da 151 a 250

da 251 a 350

da 351 a 500

oltre 501

Il costo del gasolio al netto dell’IVA e, quando previsto, al netto del rimborso delle accise, varia in base al consumo medio per chilometroper ogni tipologia di veicolo. Nel caso considerato il consumo medio riportato nelle tabelle predisposte dal Ministero delle Infrastrutture eTrasporti per i veicoli di massa complessiva pari o superiore a 26 tonnellate, la percorrenza per ogni litro di gasolio è pari a 2,8 km deter-minando così un costo di 0,355 €/l/km come calcolato di seguito:

La parte del corrispettivo riguardante il carburante per l’esecuzione del trasporto è pari al prodotto tra il costo chilometrico, determinato nelmese precedente a quello del trasporto stesso, e la distanza considerata. Questa parte di costo assume rilievo perché le variazioni inter-venute nel prezzo del gasolio superiori al 2% del valore preso a riferimentoalla definizione del contratto, formeranno oggetto di conguaglio.Nel caso specifico moltiplicando il numero dei chilometri corrispondenti alla tratta considerata determiniamo il costo di carburante neces-sario pari a € 89,223.

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prezzi dei carburanti al netto dell’iva aggiornati al 09/2010: gasolio 1,014 euro

TIR

132/

2010

50

Consumomedio di

carburanteKm/l

Prezzo mediogasolio € / l

(al netto di IVA)

Costo mediodi carburante

per Km di percorrenza

€ /Km

Veicoli di massa complessiva compresa tra 3,5 e 7,5 t Costo medio al km 1,26

4,9

4,9

4,9

4,9

4,9

1,014

1,014

1,014

1,014

1,014

0,207

0,207

0,207

0,207

0,207

Quota % dei costi di esercizio

rappresentatadai costi del carburante

12,9%

15,5%

18,9%

19,1%

20,2%

10,557

31,258

51,958

72,658

103,709

Costo carburanteper tratta €

Altri costioriginari

al netto delcarburanteper tratta €

72,757

174,072

230,172

317,233

421,935

Totale costi minimi per tratta €

83,314

205,329

282,130

389,891

525,644

Totale costiminimi per tratta € /Km

1,63

1,36

1,12

1,11

1,05

Totale costiminimi originari

per tratta €

81,964

201,333

275,488

380,602

512,386

Nuova % totale costi

minimi per tratta €

101,65%

101,98%

102,41%

102,44%

102,59%

Consumomedio di

carburanteKm/l

Prezzo mediogasolio € / l

(al netto di IVA)

Costo mediodi carburante

per Km di percorrenza

€ /Km

Lunghezza tratta Km

Veicoli di massa complessiva inferiore a 3,5 t Costo medio al km 1,14

8,5

8,5

8,5

8,5

8,5

1,014

1,014

1,014

1,014

1,014

0,119

0,119

0,119

0,119

0,119

da 51 a 150

da 151 a 250

da 251 a 350

da 351 a 500

oltre 501

Quota % dei costi di esercizio

rappresentatadai costi del carburante

7,9%

10,0%

11,4%

12,0%

13,2%

6,086

18,019

29,952

41,885

59,785

Costo carburanteper tratta €

Altri costioriginari

al netto delcarburanteper tratta €

71,562

164,790

237,554

311,126

400,936

Totale costi minimi per tratta €

77,648

182,809

267,506

353,012

460,721

Totale costiminimi per tratta € /Km

1,52

1,21

1,07

1,01

0,92

Totale costiminimi originari

per tratta €

76,870

180,506

263,677

347,657

453,078

Nuova % totale costi

minimi per tratta €

101,01%

101,28%

101,45%

101,54%

101,69%

Lunghezza tratta Km

da 51 a 150

da 151 a 250

da 251 a 350

da 351 a 500

oltre 501

COSTI CHILOMETRICIElaborazione settembre 2010

Consumomedio di

carburanteKm/l

Prezzo mediogasolio € / l

(al netto di IVAe sconto accise)

Costo mediodi carburante

per Km di percorrenza

€ /Km

Veicoli di massa complessiva compresa tra 7,5 e 11,5 t Costo medio al km 1,30

4,7

4,7

4,7

4,7

4,7

0,995

0,995

0,995

0,995

0,995

0,212

0,212

0,212

0,212

0,212

Quota % dei costi di esercizio

rappresentatadai costi del carburante

12,9%

15,5%

17,6%

18,0%

21,3%

10,800

31,977

53,154

74,331

106,097

Costo carburanteper tratta €

Altri costioriginari

al netto delcarburanteper tratta €

74,392

177,996

255,627

349,353

406,017

Totale costi minimi per tratta €

85,193

209,973

308,781

423,684

512,114

Totale costiminimi per tratta € /Km

1,67

1,39

1,23

1,21

1,02

Totale costiminimi originari

per tratta €

83,786

205,807

301,856

414,000

498,292

Nuova % totale costi

minimi per tratta €

101,68%

102,02%

102,29%

102,34%

102,77%

Lunghezza tratta Km

da 51 a 150

da 151 a 250

da 251 a 350

da 351 a 500

oltre 501

Consumomedio di

carburanteKm/l

Prezzo mediogasolio € / l

(al netto di IVAe sconto accise)

Costo mediodi carburante

per Km di percorrenza

€ /Km

Veicoli di massa complessiva compresa tra 11,5 e 26 t Costo medio al km 1,37

4

4

4

4

4

0,995

0,995

0,995

0,995

0,995

0,249

0,249

0,249

0,249

0,249

Quota % dei costi di esercizio

rappresentatadai costi del carburante

14,5%

16,6%

19,1%

21,7%

24,0%

12,629

37,573

62,456

87,339

124,663

Costo carburanteper tratta €

Altri costioriginari

al netto delcarburanteper tratta €

76,392

193,822

272,283

327,316

411,847

Totale costi minimi per tratta €

89,082

231,395

334,739

414,655

536,510

Totale costiminimi per tratta € /Km

1,75

1,53

1,33

1,18

1,07

Totale costiminimi originari

per tratta €

87,429

226,500

326,602

403,277

520,269

Nuova % totale costi

minimi per tratta €

101,89%

102,16%

102,49%

102,82%

103,12%

Lunghezza tratta Km

da 51 a 150

da 151 a 250

da 251 a 350

da 351 a 500

oltre 501

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