Terramare Magazine - marzo/aprile 2015

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Frio di Marca Frio di Marca Frio di Marca ANNO 4 N.2 MARZO/APRILE 2015 presenta Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - CN/AN maggio falconara 8 - 9 - 10 Re Stocco: stica ricetta Anconetana a Geo&Geo Italia - Ebay, patto contro Parmesan e finto Chianti Italia - Ebay, patto contro Parmesan e finto Chianti Vino, Califnia e Puglia nascono..... in Croazia Vino, Califnia e Puglia nascono..... in Croazia in più in questo numero:

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Bimestrale di enogastronomia, agricoltura, cultura, pesca e nautica.

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ANNO 4 N.2 MARZO/APRILE 2015

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Vino,California e Puglia nascono.....in Croazia

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in più in questo numero:

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SOMMARIO4

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ANNO 4NUMERO 2MARZO/APRILE2015

DI FRANCISCA ORO A CUBA E AMBASCIATRICEDEL VERDICCHIOIl Verdicchio e i suoi produttori si sono congratulati con l’ambasciatrice del vino bianco più premiato d’Italia, Elisa Di Francisca, per l’oro vinto a Cuba nella tap-pa di Coppa del Mondo di fioretto. L’azzurra jesina, festeggiata al Vinitaly nello stand della Regione Marche, ha partecipato al fianco di Neri Marcorè a “Vino & giovani e…hamburger” l’easy lunch firmato dallo chef Errico Recanati che ha presentato l’indagine nazionale “Vino & giovani” dell’Università Politecnica delle Marche. Un’analisi a tutto tondo per scoprire il nuovo senso dei giovani italiani per il vino accompagnata dai finger food a base dei prodotti del polo eno-gastronomico regionale Food Brand Marche, tra cui la nuova interpretazione di hamburger dello chef stellato.

Editoriale

Francesco Greco

Fritto di Marca, evento a Falconara

Geo&Geo, telecamere sullo Stoccafisso all’Anconetana

Re Stocco, presto sulla Spiaggia di Velluto

Vinitaly da record: oltre 576mila bottiglie stappate

Obesità, allerme rosso in Campania e Lazio

Verso Expo, Marche: export +109% in 4 anni

Slow Food: a Genova è Slow Fish

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Vino, California e Puglia nascono... in Croazia24

Petrolio e gas in Adriatico: opportunità o pericolo?

Direttore ResponsabileFrancesco GrecoIn Redazione: Marco Catalani

Editore:

Genera Consulting s.r.l.Via Bologna, 3160026 NumanaCell. 340 3425495

RedazioneVia A.Orsi 8/A60123 AnconaTel. +39 071 2901066Fax. +39 071 9942092e-mail: [email protected]

Hanno collaborato:Giuliano Banchetti (design grafico)Raffaello De CrescenzoTiziano Cacciani

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Hanno collaboratoLe Associazioni:AGC AGRITALFedercoopesca-ConfcooperativeFederpesca - Lega Pesca - IMT DOC

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L’olio, bol lente al punto giusto. E la qual i tà dei cibi da immerger v i . Ecco in ar r ivo Fr i t to di Mar-ca, la nuova mani festazione enogast ronomica

che sbarca a Falconara, nel la central i ss ima zona pedonale di v ia Bix io. Ad organizzare questa ma-ni festazione, dal l ’8 al 10 maggio, l ’Ordine Cultu-ra del la Cucina di Mare “Re Stocco”, l ’Accade-mia del lo Stoccaf isso al l ’Anconitana e Coldi rett i Marche, in col laborazione l ’assessorato al Tur ismo, Commercio e Cultura del Comune di Falcona-ra, Confart ig ianato Imprese e Is t i tuto Alberghiero Panzin i di Senigal l ia. Gl i s tess i al f ier i del Viale dei Sapor i, St reet Food del la Vi t tor ia e Azzur ro Fest i -val, tut te fortunate mani festazioni anconetane. Dal capoluogo al la v ic ina Falconara. Per valor izzare e divulgare la conoscenza dei prodott i a km0, dal pesce azzur ro pescato nel mare Adr iat ico al la cam-pagna, nel la convinz ione che l ’enogast ronomia di qual i tà rappresenta un grande t raino per l ’econo-mia locale. Anche una sempl ice f r i t tu ra t rova la sua

migl iore esaltazione grazie al l ’abbinamento con i prodott i colt ivat i nel le nost re campagne. Per t re giorn i le st rade del centro di Falconara saranno invase dagl i s tand del la mani festazione. Ci rca 40 operator i come i produttor i di Campagna Amica che proporanno la vendita di retta dei loro prodot-t i ai v is i tator i . Per Falconara, un weekend part icola-re. L’8 maggio s i festeggia la Madonna del Rosar io, patrona del la ci t tadina. E sarà un modo anche per r i scopr i re sapor i e t radiz ioni nel l ’ambito di una pro-mozione e valor izzazione del la cul tura enogast ro-nomica regionale e i tal iana, intesa come modal i tà di preparazione dei cibi con prodott i agr icol i di qual i tà, t ip ic i marchigiani e i tal iani . Una mani fe-stazione che r ient ra a pieno t i tolo nel le st rategie del la Macroregione Adr iat ico Ionica. Tra i pi last r i c ’è quel lo del la pol i t ica del Mare che r iguarda la “pesca e l ’economia BLU” e i l Tur ismo, con speci f i -co r i fer imento al la qual i tà .

Già usata nel l ’ant ico Egit to e poi di f fusa dai Romani, la f r i t tu ra veniva ut i l izzata pr incipal-mente, nel caso del pesce, per conser vare

gl i al iment i anche nei giorn i success iv i . La stor ia del la cucina i tal iana r iporta esempi di f r i t tu ra an-che nel Medioevo. Naturalmente i tempi sono cam-biat i e oggi i nut r iz ionist i avvertono che i c ibi f r i t t i vanno mangiat i con moderazione. S i può f r iggere con grass i vegetal i ma anche animal i (bur ro, s t rut-to) . I l Min is tero del la Salute consigl ia l ’o l io di ol iva che, grazie al la sua forte st rut tura, res is te più di al t r i a l calore e raggiunge i l punto fumo a tempe-

rature più al te degl i al t r i . A l la stessa conclus ione è ar r ivato anche lo studio del l ’Amer ican Chemi-cal Society, pubbl icato a novembre su l Journal of agr icul tural and food chemist r y. I r icercator i hanno comparato i l f r i t to di una patata cruda in quatt ro ol i divers i (ol iva, mais, soia e gi rasole) . Hanno r ipe-tuto l ’esper imento più volte r iut i l i zzando lo stesso ol io e hanno scoperto che l ’o l io di ol iva mant iene più degl i al t r i le propr ie caratter is t iche mentre gl i al t r i degradano r i lasciando compost i “potenzial-mente toss ic i ” .

Fritto di Marca,enogastronoMia di qualità a Falconara

tra storia e attualità

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Protestano i residenti della costa: “troppo pesce venduto ai contadini, manca per le nostre tavole”

cronaca d’epoca: Falconara, fine ‘700

Mare e ter r i tor io. Stor ia di un ter r i tor io, quel-lo di Falconara, che oggi ospita Fr i t to di Marca ma che da secol i è crocevia t ra la

costa e l ’ent roter ra, t ra la t radiz ione di mare e quel la del le campagna che ha fatto grande la cucina i tal iana e marchigiana. Scambi prof icui t ra i pescator i che s i addentravano t ra le campa-gne per barattare i l pescato con i prodott i dei campi. A Falconara (Ancona) quest i v iaggi erano pressoché quot idiani. La ci t tadina adr iat ica, una decina di chi lometr i a nord del capoluogo dor i-co, è lo sbocco sul mare del la Val les ina, la fer t i le val lata del f iume Es ino. La ter ra che ospita, t ra le al t re, la produzione del celebre Verdicchio dei Castel l i di Jes i . I pescator i fa lconares i percorre-vano tutt i i g iorn i la v ia Clement ina, aperta nel 1734 a f ianco del l ’asta f luv iale del l ’Es ino. Car-rett i car ichi di pescato da barattare con verdure e f rut ta. Rapport i così intens i da scatenare, al la f ine del ‘700, le proteste dei res ident i che spesso veniva lasciat i senza pesce. Le prede? Sogl iole, agugl ie, corbel l i , spigole, cefal i , angui l le, passe-re, pannocchie, seppie o t r ig l ie in mare. Anche la pesca in f iume non veniva disprezzata. Sembra inveros imi le guardando al la Falconara di oggi, centro indust r ia le e votato al ter z iar io. Eppure, pescator i e pescivendol i del la zona organizza-vano, l ’u l t ima domenica di novembre o la pr ima di dicembre, la festa di Sant ’Andrea Apostolo, pro-tettore dei mar inai. Sempre per proteggere i lupi

di mare è stata af f i ssa, ed è ancora v is ibi le in v ia F lamin ia, una targa in marmo. Una preghiera, po-sta dal le mogl i per invocare protezione e r i torno a casa per i mar i t i , che r iporta i l cr i s togramma IHS (che rappresenta Gesù Cr is to ma anche i l termi-ne greco “ Ichthys ” , ovvero “pesce” , s imbologia ut i l izzata dai pr imi cr is t iani) , i l Sacro Cuore e un s imbolo mar iano. La data del la targa è r iportata sotto: 1876. La Stor ia racconta anche dei pr imi tentat iv i di r i s torazione in zona. Nel ‘600 in zona era già att iva l ’Oster ia del la Grat icola, locale af-f i t tato dai monaci del la chiesa di San Lorenzo, in local i tà Fiumesino, e tutelata da tentat iv i di aper-tura di concorrent i nel le v ic inanze. Verso i l 1750 venne permesso dal le autor i tà la vendita nottur-na del v ino ai pescator i che tornano a ter ra. Già agl i in iz i del l ’800 s i contavano quatt ro oster ie e nel 1850, dopo la l iberazione del commercio vo-luta da Benedetto XIV, s i aggiunsero una decina di bettole. I l perché del f r i t to? È presto detto. I l bisogno del la povera gente di nut r i r s i passava anche per la conser vazione degl i al iment i . Non potendo contare su ghiacciaie, né tantomeno su f r igor i fer i , la f r i t tu ra permetteva una conser vazio-ne più durevole del pesce. La t radiz ione orale del le t radiz ioni ha fatto i l resto. Oggi, la cucina i tal iana non ha egual i al mondo.

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Tre domeniche di grande al legr ia e festa e un r i su l tato molto posi-t ivo per Bovinmarche che, nel le

parole del suo Di rettore, i l Dott. Pao-lo Laudis io, giudica con entus iasmo la partecipazione del consorz io di al le-vator i al Carnevale di Fano. “Una festa t radiz ionale, quel la del Carnevale più ant ico del mondo, molto conosciuta e popolare anche fuor i dai conf in i regio-nal i . Una vetr ina importante quindi, che ha consent i to a Bovinmarche di essere partner e di ottenere grande vis ibi l i tà e r iconoscimento pubbl ico – esordisce Laudis io – I laborator i per i bambini su l l ’educazione al imentare, i l mater iale in format ivo giunto al le famigl ie, la pos-s ibi l i tà di degustare i nost r i prodott i , c i hanno consent i to di al largare i l poss i-bi le bacino di pubbl ico amante del la genuin i tà del le carni made in Marche” . S ì , perché i l consorz io che r iun isce più di 600 al levament i del le Marche e ce-lebra la carne I .G.P. Vi te l lone Bianco del l ’Appennino Centrale, come la doc reale del la Regione Marche in termin i di carne, anche att raverso la parteci-pazione a quest i event i di f fonde i l pro-pr io marchio di qual i tà . I grandi mani-fest i af f i ss i al le t r ibune di v iale Gramsci, la presenza costante di bambini al la-borator io predisposto per giocare e imparare a part i re dal la buona al imen-tazione, i quasi 500 l i ke di Facebook in sol i 15 giorn i dal l ’apertura del la pagi-na su l social di Zuckemberg, attestano la buona r iusci ta di un progetto ampio. Gl i event i targat i Bovinmarche, la par-tecipazione del Consorz io a s i tuazioni cul tural i del la t radiz ione marchigiana, l ’ i s t i tuz ione e l ’ ideazione di progett i laborator ial i per i più piccol i , contr ibu-iscono in fatt i a portare avant i un ’ idea di made in I taly, o megl io made in Mar-che, di al t i ss ima qual i tà, che sa r i spon-dere a quel “ saper fare” con i l quale la Regione s i presenta al l ’Expo 2015. E già a part i re dal l ’Expo, Bovinmarche ha in serbo molt i al t r i progett i e mol-te al t re novità per valor izzare i propr i prodott i e i l propr io marchio.

Bovinmarche, grande soddisfazione per la partecipazione al Carnevale di Fano

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In un recipiente con una griglia sul fondo formata di rami di rosma-rino senza foglie, si sistema sopra a strati lo stoccafisso con il lato della pelle rivolto verso il fondo. Si aggiunge sale marino (grosso) e pepe q.b., si cosparge, uniformemente con il trito, una parte di olive e di pomodorini. Si ricopre con patate pelate tagliate a grossi spicchi e insaporite con sale fino marino e pepe. Si aggiunge la restante parte di olive e pomodorini e si ricopre con l’olio extra-

vergine, il vino e 200 gr. di brodo. Si pone il recipien-te su fiamma vivace e si fa cuocere per 30 minuti circa, poi si copre con un coper-chio, si abbassa la fiamma e si lascia sobbollire per al-meno 3 ore, senza mai me-scolare. A cottura ultimata si lascia riposare per circa 30 minuti coprendo con carta da forno. Si serve distribuendo sul piatto prima le patate, poi lo stoccafisso e cospargen-do con abbondante sugo di cottura.

Ingredienti per 4 persone:- 1,200 Kg. circa di stoccafisso, già bagnato, di prima qualità pulito e tagliato a pezzi;- Un trito di sedano, carote, cipolle, aglio, acciughe, capperi e rosmarino;- 120 gr. di pomodori a ciliegina conditi con un pizzico di origano;- 150 gr. di olive verdi e nere (non snocciolate)- 300 gr. di olio di oliva extravergine e 80 gr. di vino bianco secco - 1,200 Kg. di patate a pasta gialla.- Sale e Pepe q.b.La particolarità di questa ricetta è il brodo fatto con:- Le lische, le pinne dorsali, la coda e la trippa dello stocca-fisso;- Sedano, carote, cipolle (con qualche chiodo di garofano), alloro, pepe in grani, timo maggiorana, origano e rosmarino. A cottura ultimata il brodo viene filtrato ed è pronto per l’uso.

Preparazione

PER LA PRIMA VOLTA IN ASSOLUTO FINALMENTE VI SVELIAMO LA FAMOSA RICETTA DELLO STOCCAFISSO DEL CUOCO AMATORIALE MICHELE maccione

Michele Maccione

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Geo&Geo, puntata del gusto con lo Stoccafisso all’Anconetana

Le telecamere di Geo & Geo per carpi re i segret i del lo Stoc-caf isso al l ’Anconetana. Una t roupe di documentar is t i del la popolare t rasmiss ione di Rai 3, condotta da Sveva Sagramo-

la ed Emanuele Biggi, è stata accolta questa matt ina ad Ancona dai soci del l ’Ordine Cultor i del la Cucina di Mare “Re Stocco” che s i sono adoperat i per preparare i l gustoso piatto del la t radiz io-ne anconetana. A dare i l benvenuto ad Anna Bonf ig l io l i e Giu-seppe Costant in i , i l pres idente di “Re Stocco” Bernardo Mar inel l i , i l v ice Michele Maccione. Locat ion del le r iprese, un casolare di Varano con v is ta su l monte Conero. La propr ietar ia, Raf faela Po-lenta, socia di Re Stocco, ha preparato lo Stoccaf isso al l ’Anco-netana, sotto l ’occhio del le telecamere e la guida di Maccione. Una r icetta che s i s ta facendo conoscere da un numero sempre crescente di est imator i . Grazie anche al r i sal to che hanno avuto le mani festazioni enogast ronomiche organizzate in quest i anni. Un pubbl ico formato non solo da quant i ar r ivano ad Ancona e hanno la poss ibi l i tà di scopr i re la r icetta e gustar la in loco ma, u l t imamente, anche dal grande pubbl ico televis ivo. Al l ’ in iz io del mese la r icetta è stata proposta dal lo chef Maur iz io Al tamura a La prova del cuoco, v incendo la puntata del noto programma di Antonel la Cler ic i . “ L’enogast ronomia in generale è un ott imo st ru-mento per far conoscere un ter r i tor io e potenziare i l tu r i smo – ha detto i l pres idente di “Re Stocco”, Bernardo Mar inel l i - . Quando s i ha, come nel nost ro caso, un matr imonio per fetto di sapor i, qual i tà e t radiz ione, i l r i su l tato è v incente. Come associazione port iamo avant i da anni un discorso di qual i tà e di legami t ra i prodott i del mare e del l ’ent roter ra. Cosa sarebbe lo stoccaf isso in sé, se non venisse esaltato dal l ’o l io, dal le patate, dai pomo-dor i e da tutta la qual i tà del la nost ra campagna? Dobbiamo farci conoscere. Spesso, par lo da anconetano, tendiamo a na-scondere le nost re qual i tà quando invece dovremmo esaltar le” . La puntata di Geo&Geo, che par lerà anche di al t re eccel lenza marchigiane, per la rubr ica “Una regione a tavola” , sarà t rasmes-sa nel mese di maggio.

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Si chiama Deco ed è la Denominazione Comunale di Or igine che le amminist raz io-ni comunal i att r ibuiscono ai prodott i del

ter r i tor io. L’Ordine Cultur i del la Cucina di Mare “Re Stocco” ha lanciato al s indaco di Ancona, Valer ia Mancinel l i , la proposta di confer i re la DeCo al la Stoccol iva, l ’o l iva f r i t ta r ip iena di stoccaf isso. Una bontà parecchio apprezza-ta durante l ’Azzur ro Fest ival, in iz iat iva promos-sa a pieni vot i , s tando a quanto s i è lavorato al main stand del l ’evento. Docent i e student i del l ’ I s t i tuto Alberghiero Panzin i hanno cucina-to, nel la t re giorn i, t re quintal i di pesce azzur-ro e sei di s toccaf isso. Per quanto r iguarda i l pesce f resco, era necessar io un quintale in più ma i l mare mosso del pr imo weekend di marzo ha impedito alt re pescate. Escluso i l r icorso a prodott i surgelat i , s i è prefer i to andare avant i solo con i l f resco che, per la cena di domeni-ca, non è bastato. Ott imi r i scontr i anche per le degustazioni guidate dai sommel ier del l ’A is Ancona e per gl i agr icoltor i di Campagna Ami-ca Coldi rett i . “C ’è stata una grande parteci-pazione – dice Bernardo Mar inel l i , pres idente di Re Stocco – e tutt i g l i s tand hanno lavorato bene. Anche i l venerdì che i l c l ima più r ig ido ha lavorato molto take away. Questa formula è stata scelta, in media nei t re giorn i, dal 50% dei v is i tator i . Su l la DeCo per la Stoccol iva st iamo per fez ionando la r icetta. Ne abbiamo già par-lato con i l s indaco che s i è detta favorevole” .

e la stoccoliva viaggia verso la denoMinazione di origine

AzzurroAzzurroAzzurroFestivalFestival

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Massimo Bomprezzi e Vittorio Serritelli dell’ Ist. Alberghiero di Senigallia

Il Sindaco di Ancona Avv. Valeria Mancinelli e, il Presidente della Camera di CommercioGiorgio Cataldi, innaugurano l’ Azzurro Festival

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Massimo Bomprezzi e Vittorio Serritelli dell’ Ist. Alberghiero di Senigallia

Il Sindaco di Ancona Avv. Valeria Mancinelli e, il Presidente della Camera di CommercioGiorgio Cataldi, innaugurano l’ Azzurro Festival

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coldiretti: scatta obbligo etichettad’origine sulle carni

Finalmente non sarà più anonima la provenien-za del la carne f resca di maiale, di agnel lo e capretto grazie al l ’ent rata in v igore dal

pr imo apr i le anche in I tal ia del nuovo Regola-mento che impone l ’ indicazione del paese di or igine o del luogo di provenienza del le carni f resche, ref r igerate o congelate di animal i del la specie su ina, ovina, capr ina e di volat i l i . È que-sto i l r i su l tato del la lunga battagl ia del la Col-di rett i per la t rasparenza, con la maggioranza degl i operator i che s i s ta già adeguando per r i spettare la scadenza. “Per essere cert i di por-tare a casa prodotto al 100% t r icolore - spie-ga la Coldi rett i Marche - occorrerà scegl iere la carne con la scr i t ta “or igine I tal ia ” poiché sta a s igni f icare che tutte le fas i, dal la nascita al l ’a l-levamento f ino al la macel laz ione s i sono svolte su l ter r i tor io nazionale” . Una stor ica novità che giunge dopo gl i scandal i del la carne di maia-le tedesca al la dioss ina venduta in tutta Europa e degl i agnel l i ungheres i spacciat i per i tal iani . S i completa un percorso in iz iato ci rca 15 anni dal l ’obbl igo di et ichettatura di or igine per la carne bovina f resca, int rodotta sotto la spinta del l ’emergenza “mucca pazza” con i l regolamen-to Ce 1760/2000 che impose l ’obbl igo di indi-care anche i l luogo di nascita, ol t re a quel lo di al levamento e macel laz ione. Dal la nuova norma restano ingiustamente escluse la carne di consi-gl io, part icolarmente di f fusa a l ivel lo nazionale, e quel la di caval lo oggetto del recente scandalo,

ma anche le carni di maiale t rasformate in salumi. Una carenza part icolarmente grave che va col-mata al più presto in una s i tuazione in cui in I tal ia, denuncia la Coldi rett i , due prosciutt i su t re sono fatt i da maial i s t ranier i ma i l consumatore non lo può sapere, e la s i tuazione non è certo migl iore per salami, soppressate, coppe o pancette. Su quest i prodott i come su al t r i l ’eventuale obbl igo del l ’or ig ine dipenderà dagl i s tudi di impatto che la Commiss ione Europea sta real izzando, con un certo r i tardo sui tempi previst i dal Regolamento 1169/2011, nonché dal le success ive valutazioni pol i t iche degl i Stat i membr i . Braciole e ar is ta di maiale come pure cosciott i e car rè di agnel lo avranno dunque d ’ora in poi la carta di ident i tà e non potranno più ci rcolare confezioni anonime. Sul le et ichette andranno r iportate le indicazioni “Al levato in…”, seguito dal nome del lo Stato, e poi “Macel lato in…”, seguito dal nome del lo Sta-to. Ad esempio, al levato in Germania e macel la-to in I tal ia. Secondo, l ’or ig ine, seguito dal nome del lo Stato, ma solo se l ’animale è nato, al levato e macel lato in un unico Stato. La scr i t ta “or igine I tal ia ” starà dunque a s igni f icare che tutte le fas i, dal la nascita al l ’a l levamento f ino al la macel la-z ione s i sono svolte su l ter r i tor io nazionale.

AnconaDot.ssa Mirella Ignelzi (Audioprotesista)Corso Amendola 17, Tel 071 200066

MoieDott. Massimo Martizzi (Audioprotesista)Via Trento 6, cel. 328 0311085

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PROVA GRATUITACONTROLLO GRATUITO DELL’UDI-TOCONVENZIONATO INAIL E ASURPER GLI AVENTI DIRITTOSiamo presenti anche:Jesi C.C. Torrione Ottica Tibi, Moie farmcia Angelico, Castelplanio C.C. Oceano, Parafarmacia Gocce di Salute, Angeli Farmacia degli Angeli

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Pesce, da dicembrec’è la nuova etichetta

A part i re dal 13 dicembre scorso, più in for-mazioni per i consumator i grazie al le nuove et ichette. Che s ia “pescato” o “al levato” ,

ora va speci f icato al banco att raverso un ’et i -chetta che prevede anche l ’ indicazione del la zona di cattura o di produzione. “Per i l congela-to – r i leva Coldi rett i Impresapesca - è obbl iga-tor io indicare la data di congelamento. Nel caso di prodott i i t t ic i congelat i pr ima del la vendita e success ivamente vendut i decongelat i , la de-nominazione del l ’a l imento è accompagnata dal-la designazione “decongelato” . I prodott i che possono sembrare cost i tu i t i da un unico pezzo di pesce ma che in realtà sono f rut to del l ’un ione di diverse part i attuata grazie ad alt r i ingredient i ( t ra cui addit iv i ed enzimi al imentar i oppure me-diante s is temi divers i ) , dovranno recare l ’ indica-z ione “pesce r icomposto” . Un esempio. L’ I ta l ia r ient ra nel la zona Fao del Mediter raneo. Questa è u l ter iormente suddiv isa nel le sottozone Adr ia-t ico, Ionio e Ti r reno. L’et ichetta ci dovrà di re se le al ic i sono state pescate in quest i mar i . C ’è di

più . In aggiunta possono essere indicate zone di cattura o di produzione più precise (esempio Pe-scato in Adr iat ico al largo di Ancona) . Se s i t rat-ta di pesce d ’acqua dolce va indicato lo Stato ma anche menzionato i l f iume o i l lago. Le mag-gior i incombenze per i pescator i s i t raducono in maggior i garanzie di ident i tà del pescato o al-levato nazionale che consente ai consumator i di fare scelte di acquisto più consapevol i in grado di r iconoscere e premiare i l pesce t r icolore. Un esempio. L’ I ta l ia r ient ra nel la zona Fao del Medi-ter raneo. Questa è u l ter iormente suddiv isa nel le sottozone Adr iat ico, Ionio e Ti r reno. L’et ichetta ci dovrà di re se le al ic i sono state pescate in quest i mar i . C ’è di più . In aggiunta possono esse-re indicate zone di cattura o di produzione più precise (esempio Pescato in Adr iat ico al largo di Ancona) . Se s i t ratta di pesce d ’acqua dolce va indicato lo Stato ma anche menzionato i l f iume o i l lago.

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rivenditore NaturAll per le Marchein Italia, Svizzera e Medio Oriente

AMBIENTE

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rivenditore NaturAll per le Marchein Italia, Svizzera e Medio Oriente

AMBIENTE

Basta un anno a un r i s torante per salvare un albero e r i sparmiare su l le spese di gest ione. Come? Anziché ut i l izzare tovagl ie di carta usa e getta o noleggiare tovagl iato da una lavander ia indust r ia le, può apparecchiare ut i l izzando tessuto

100% cotone monouso. L’ idea innovat iva è venuta a due imprenditor i , i l marchigia-no Simone Mascioni e i l lombardo Andrea Lorenzott i che, lavorando ins ieme, hanno brevettato un prodotto innovat ivo, unico al mondo e lanciato su l mercato la l inea NaturAl l . S i t ratta di tovagl iol i , tovagl ie e copr imacchia r icavat i interamente dal f iore del cotone. In commercial izzazione solo dal lo scorso gennaio stanno prendendo pie-de s ia in I tal ia che al l ’estero con important i col laborazioni con catene alberghiere e del la r i s torazione. In Medio Or iente, ad esempio, i l prodotto piace perché abbatte gl i al t i cost i del le lavander ie dovut i al la scars i tà di acqua. I l fattore cost i è posi t ivo. La spesa media di un tovagl iolo di cotone, comprens ivo di lavander ia, è di 15/20 centes imi al pezzo. Con i l cotone monouso ci s i aggi ra t ra i 10 e i 12 cent. Sul s i to www.natural lcotton.com s i può fare una comparazione dei prezz i indicando i l consu-mo sett imanale di tovagl iol i . I l r i sparmio è evidente. Anche in termin i di sostenibi l i tà ambientale. Volendo r imanere su l la f i losof ia usa&getta ma af f idandosi al la carta, c ’è i l discorso del la cel lu losa. Alber i da tagl iare, insomma. Le st ime dicono che un solo r i s torante a conduzione fami l iare consuma 60mi la tovagl iol i l ’anno. Af f idandosi al co-tone monouso salverebbe, da solo, 1,2 alber i e r i sparmierebbe olt re 5000 euro. Sen-za par lare del la poss ibi l i tà di cambiare colore e dare un look di f ferente al propr io locale. Insomma, una r ivoluz ione che unisce la comodità del monouso al la qual i tà e al la natural i tà del cotone. La speciale t rama con cui è real izzato i l tovagl iolo in fatt i , forn isce maggior res is tenza al lo st rappo e al l ’acqua r ispetto ai comuni tovagl iol i in ovatta di cel lu losa che hanno minor potere assorbente. Un prodotto unico al mondo, dest inato a far par lare di sé .

Il ristorante? Cambia look ogni giornoe rispetta l’ambiente

Il genio italico non è solo ai fornelli ma anche nell’apparecchiare la tavola.Una partership lombardo marchigiana brevetta tovagliato usa e getta100% cotone

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Focaccia Genovese Focaccia in piazza sasdi Fortunato Franco Forlin &c

Via zara 7/15 Genova - tel. 0104041661 - 3774804894E-mail - [email protected]

L’olio, i l v ino, i l mare, la far ine, gl i ortaggi di stagione. I l parco del Conero s i appresta ad ospitare la pr ime ediz ione di Ancona Biofest i -

val, due giorn i dedicata al la promozione e al la degustazione del le eccel lenze biologiche local i , che i l ter r i tor io del Parco del Conero, può of f r i -re, legate al le t radiz ioni contadine “contaminate” inevi tabi lmente dal la v ic inanza del mare e dal la comunità di pescator i del la div ina baia di Por-tonovo, dove i l “mosciolo” s i mescolerà ai sapor i degl i ortaggi di stagione e al profumo del le far ine di grano tenero e di far ro macinate a piet ra. “Mo-sciol i ” , così vengono chiamate, da queste part i , le cozze. Solo qui i mi t i l i nascono spontanei tanto che da tempo Slow Food protegge i l pres idio del “Mosciolo Selvat ico” . R igorosamente bio anche gl i ol i , monovar ietal i e blend, e i v in i Conero, vers ioni Doc e Docg che qui vengono prodott i . E lemen-to centrale del l ’Ancona Biofest ival sarà i l forno a legna, che olt re ad essere ut i l izzato per cucinare

le pizze per la cena con sugo di mosciol i o di verdure di stagione, sarà ut i l izzato durante i l g ior-no per ef fettuare laborator i per la pani f icazione e per la pizza, con l ’ut i l i zzo del l iev i to madre. Inol-t re s i ef fettueranno laborator i per l ’ insegnamento del la pasta s fogl ia, con le r icette del la t radiz ione contadina. Sarà presente un punto vendita del la Cooperat iva di produttor i agr icol i B io del la f i l iera “Ter re del Conero” che r iun isce ci rca 60 aziende agr icole del ter r i tor io. E poi, mus ica, lounge party e anche la terza ediz ione di Vi ta Futura l ’evento dedicato al le famigl ie per una matern i tà naturale ed una genitor ial i tà consapevole. Per sens ibi l izza-re le famigl ie e la popolazione al r ic ic lo al consu-mo consapevole, un ’area, sarà dedicata al pr imo grande Car Boot Sale di Ancona: un mercat ino del l ’usato, ad ingresso l ibero. L’evento è organiz-zato da Michele Polenta, t i to lare del la società agr icola Biosfera e da Al ice Palazzi, blogger di MammeAncona. i t.

ancona,biologico in festa sul coneroIl parco del Conero ospiterà il 6 e 7 giugno, Biofestival e Vita Futura, due eventi per promuovere i prodottim locali, l’agricoltura biologica e il km0

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E ora s i va su l la Spiaggia di Vel luto. L’eco dei success i del le in iz iat ive enogast ronomiche di Re Stocco & co è ar r ivata a Senigal l ia

(AN) dove nel mese di lugl io s i ter rà un ’ in iz iat iva dedicata al pesce azzur ro e ai v in i marchigia-ni . S i chiamerà Sapori di Mare e sarà organiz-zata al porto del la r inomata ci t tadina balneare marchigiana. Una mani festazione, Sapor i di Mare, dove i l pesce azzur ro incontrerà i v in i marchigia-ni, accompagnando i v is i tator i al la scoperta di r icette e sapor i, per valor izzare e divulgare la conoscenza dei prodott i i t t ic i del mare Adr iat i -co abbinat i al le produzioni e al le colt ivazioni di tutto i l comparto agroal imentare e del l ’enologia. Ad organizzare saranno l ’ Ordine Cultor i Del la Cucina di Mare “Re Stocco”, l ’Accademia del-lo Stoccaf isso Al l ’Anconitana, in col laborazione con l ’ I s t i tuto di I s t ruz ione Super iore “Al f redo Pan-z in i ” ( i l r inomato is t i tuto profess ionale per i Ser v iz i per l ’Enogast ronomia e l ’Ospital i tà Alberghiera e Tecnico per i l Tur ismo), con la partecipazione di Coldi rett i Marche e le sue imprese di Campagna Amica, con i l patrocin io di Confart ig ianato Impre-se e la partecipèazione del le aziende operan-t i nel l ’a l ta special izzazione del l ’enogast ronomia art ig ianale. I l pesce azzur ro del l ’Adr iat ico sarà r igorosamente cucinato con i prodott i del l ’agr i -coltura marchigiana del le aziende di Campagna Amica Coldi rett i . Senigal l ia ha puntato tanto su l comparto del l ’enogast ronomia. È la ci t tà di chef stel lat i come Mauro Ul iass i e Moreno Cedroni. Re-

centemente, in zona porto, è stata inaugurata la Nuova Pescher ia, spazio dedicato al commercio i t t ico e agroal imentare. Un’area r iqual i f icata e messa a disposiz ione degl i operator i del la pesca e del l ’agr icoltura. In u l t imo è ar r ivato anche I l Pe-sceazzur ro, i l locale fanese ormani catena sel fser-v ice con i prodott i e la qual i tà del pescato dei soci del la cooperat iva Coomarpesca. A Sapor i di Mare, la degustazione dei v in i del la Regione Marche sarà curata dal l ’Associazione I tal iana Sommel ier-Delegazione di Ancona. L’obiett ivo del l ’evento è quel lo di incent ivare i l consumo dei prodott i i t t ic i , o l t re a contr ibui re al la salvaguar-dia del la stor ia e del le t radiz ioni del mondo del la pesca, del l ’ intero comparto agroal imentare mar-chigiano e del l ’enogast ronomia, del le produzioni stor iche, del le nuove realtà creat ive e produtt ive del settore. I l for te col legamento che s i s ta cre-ando in col laborazione con la Regione Marche, i l Comune di Senigal l ia e la presenza di realtà is t i -tuz ional i ed imprenditor ial i del resto d ’ I tal ia, cre-erà l ’opportuni tà di interscambi commercial i . Tre giorn i di buon cibo real izzeranno la più grande vetr ina del settore con la regia del l ’ I s t i tuto Alber-ghiero di Senigal l ia. Con tutte le carte in regola per diventare un u l ter iore appuntamento f i sso nel-la Spiaggia di Vel luto e un evento di r i levante importanza che potrà coinvolgere tutta quel la parte di tur i smo legato a event i enogast ronomici .

Sapori di Mare,il gusto arriva anche sulla Spiaggia di Velluto

Focaccia in piazza sasdi Fortunato Franco Forlin &c

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€ 10,00FRITTO DI MARCA - PIATTO

il menù dell’eventoil menù dell’eventoCHe tUtto il PUBBliCo PARteCiPAnte PotRA’ deGUStARe,

A PRAnZo e A CenA, nello StAnd GAStRonomiCo APPoSitAmente AlleStito

Gli allievi dell’ istituto alberghieroA. Panzini di Senigallia,

organizzeranno lo stand gastronomico,coordinato dai docenti di cucina

€ 10,00VINCISTOCCO

SI eFFeTTuA ANChe SeRVIzIO DA ASPORTO

€ 5,00CONO

massimo Bomprezzi

Page 19: Terramare Magazine - marzo/aprile 2015

STOCCAFISSOALL’ ANCONeTANA

€ 10,00

il menù dell’eventoil menù dell’eventoCHe tUtto il PUBBliCo PARteCiPAnte PotRA’ deGUStARe,

A PRAnZo e A CenA, nello StAnd GAStRonomiCo APPoSitAmente AlleStito

Gli allievi dell’ istituto alberghieroA. Panzini di Senigallia,

organizzeranno lo stand gastronomico,coordinato dai docenti di cucina

€ 10,00

€ 15,00

SI eFFeTTuA ANChe SeRVIzIO DA ASPORTO

all’anconetana

€ 5,00

vittorio Serritelli

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COLDIRETTI, ECCO LE STORIE DEL MOLLO TUTTO E VADO IN VIGNA

La miglior etichetta? Vince un Rosso Piceno

VINITALY 2015 DA RECORD,576MILA BOTTIGLIE STAPPATE

Sono 576.000 le bottiglie stappate nei quattro giorni di Vinitaly, per un totale di 2,8 tonnellate di tappi di

sughero e 200.000 tonnellate di vetro. 130.000 i bicchieri utilizzati. Nei gior-ni del Salone internazionale del vino e dei distillati, la comunicazione si nutre anche di curiosità, tra queste anche l’annullo postale di Vinitaly che le Poste italiane, nell ’ufficio all ’interno alla fie-ra, rilasciano a beneficio degli appas-sionati di filatelia, ma anche gli 11.100 follower di Twitter (@VinitalyTasting) o i 116.000 like della pagina ufficiale di Vi-nitaly su Facebook.

DUE BICCHIERI DI VINO ROSSO AL GIORNO PER PREVENIRE L’INFARTO

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COLDIRETTI, ECCO LE STORIE DEL MOLLO TUTTO E VADO IN VIGNA

Mollo tutto e vado in v igna. È la scelta fatta da divers i imprenditor i che la Coldi rett i Mar-che ha raccontato al Vin i taly, a conferma di

una tendenza al r i torno dei campi che vede propr io i l v ino t ra i settor i più gettonat i . Nicola Splendia-ni faceva l ’ impiegato di banca, con un’assunzione a tempo indeterminato. A cambiare la sua v i ta è i l ter remoto de l ’Aqui la. Al di là del le sue or igin i aqui-lane, questo t ragico evento lo ha fatto r i f lettere anche sui “ sogni che non avevo real izzato” . Dice addio al posto f i sso in banca e, con la mogl ie Giusy, decide di “ r imettere in funz ione” alcuni ter reni ab-bandonat i di propr ietà del la famigl ia di le i, ad An-cona. Nasce così l ’az ienda Podere Giust in i , con una produzione di v in i Doc e la cur ios i tà di un ’et ichetta dove viene raccontata una t ragica stor ia d ’amore nel la seconda guerra mondiale. Mass imo e Pascale Palmier i lavoravano a Mi lano, lu i come tour opera-tor, le i come addetta al market ing di una grande azienda di art icol i sport iv i . A l l ’ improvviso decidono di mol lare tutto e inventars i una nuova vi ta, s tavolta in campagna. Scelgono ( lu i pugl iese, le i f rancese) le Marche e t rovano un ter reno a San Marcel lo, lun-go la Val les ina, in provincia di Ancona. S i parte da un casolare abbandonato e da un campo colt iva-

to a cipol le che in poco tempo “ t rasformano” in un agr i tur i smo ecosostenibi le e in un v igneto di Lacr ima di Morro d ’Alba e Verdicchio Doc. Dal la Borsa di New York al le campagne di Senigal l ia è, invece, i l percorso seguito da Manuel Giobbi. Fino a quatt ro anni fa lavorava come t rader f inanziar io, quindici ore al giorno incol lato al computer. Poi ar r iva l ’ idea di di re addio ai mercat i e ut i l izzare alcuni ter reni di famigl ia per provare a farne un lavoro. Parte così la produzione di v ino Rosso Piceno e Lacr ima di Mor-ro d ’Alba, che ott iene subito r iconosciment i, o l t re che di ol io. I l tut to venduto di rettamente in azienda e att raverso l ’e-commerce. Nico Speranza viveva, invece, a Verona, dove lavorava nel settore del-la progettazione tecnica. Poi la scelta di mol lare tutto e tornare nel le Marche, scegl iendo i l settore del v ino per avviare la propr ia att iv i tà e real izzan-do una cant ina ecocompatibi le. Real izza così un impianto geotermico e uno fotovoltaico, che con-sentono anche un abbatt imento dei cost i e del le emiss ioni di anidr ide carbonica, mentre rame, zol-fo e micro-oss igenazione tutelano la qual i tà di uve e nettare di Bacco prodott i nel l ’az ienda vin icola, battezzata Vit tor in i .

Due bicchier i di v ino rosso al giorno fanno bene: possono aiutare a preveni re l ’ in farto. Mangiare sano, con tanta f rut ta e verdura di stagione e predi l igere al iment i integral i perché l ’organismo l i assorbe megl io. So-prattutto: fare bene la spesa, control lando date di scadenza, produzione del l ’a l imento e quant ’al t ro. Sono

i cons igl i del dottor Daniele Fumel l i , di r igente uni tà operat iva dietet ica e nut r iz ione del l ’ospedale di Tor rette al termine del l ’ incontro su “Pr incipi nut r i t iv i , cons igl ie e buone prat iche da segui re” organizzato da Cna Pensionat i nel la sede provinciale di Ancona.

Il Rosso Piceno doc 2013 del la cant ina Col l i R ipani di R ipatransone vince i l premio speciale packaging 2015. 19esima ediz ione, pres ieduta da Alberto Aless i , e stavolta i l premio “Et ichetta del l ’anno 2015” bacia la provincia di Ascol i Piceno. Secondo la commiss ione di espert i e i l pres idente Aless i - del l ’o-

monima azienda, famosa per le sue creazioni di design, e pres idente del la giur ia del Concorso anche nel 2011 - , r i spetto agl i anni scors i s i è notato un innalzamento del l ivel lo medio dei campioni. S i t ratta s icuramente di un dato posi t ivo, che test imonia una maggiore consapevolezza del le aziende per i l valore del l ’ immagine in chiave market ing e un conseguente invest imento in termin i economici.

La miglior etichetta? Vince un Rosso Piceno

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IL VINO COTTO:storia e caratteristiche di un prodotto tipico marchigiano

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IL VINO COTTO:storia e caratteristiche di un prodotto tipico marchigiano

di Raffaello de Crescenzo

Oggi par l iamo di v ino cotto, un ’eccel lenza marchigiana che s i t ramanda di generazio-ne in generazione, r i schiando però l ’est in-

z ione. Le pr incipal i aree di produzione di questo prodotto sono nel le province di Fermo, Macerata ed Ascol i Piceno. R icco in pol i fenol i , “ lu v i ’ cotto” v iene ut i l izzato come bevanda, come medicamen-to, ma anche come ingrediente da ut i l izzare in cu-cina, per preparare dolci . Ottenuto a part i re dal mosto di uve bianche o rosse, i l suo procedimento produtt ivo è piuttosto sempl ice: i l succo ottenuto dal l ’uva appena pigiata v iene versato in un cal-daio di rame e fatto cuocere f ino a r idur lo di un ter zo, per poi esser t ravasato in piccole bott icel le di legno dove subisce una lenta fermentazione ed un success ivo processo di invecchiamento, molto lungo. Maggiore, in fatt i , è i l per iodo di invecchia-mento e migl iore sarà la qual i tà del prodotto f in i to. I l v ino cotto pronto per i l consumo s i presenta come un v ino forte, i l cui colore può var iare dal rosso al rosso ambrato, con un profumo intenso, f rut tato, con note di caramel lo, miele, l iqui r iz ia, speziato e fenol ico. Ha un sapore dolce, gradevole, morbi-do al palato, corposo, l ievemente l iquoroso, con acidità e dolcezza per fettamente equi l ibrate e ret rogusto sapido, pieno e pers is tente. Corpo im-portante, presenza di sensazione pseudocalor ica da alcol, con percezione di caramel lo nel la ver-s ione dolce. Retrogusto sapido. I l prodotto f in i to s i può consumare come un normale v ino da tavola o da dessert, a seconda che s ia secco o dolce, in funz ione del res iduo zuccher ino. La gradazione alcol ica è generalmente piuttosto elevata (alme-no 13 gradi) . Ideale con f rut ta secca, cioccolato, castagne e biscotter ia, prefer ibi lmente secca, i l v in cotto è i l compagno ideale per concludere un pasto, come digest ivo, o anche come “ v ino da meditazione” . Questa bevanda di prest igio, che da mi l lenni v iene prodotta nel nost ro ter r i tor io, r i -

sale addir i t tu ra ai Greci che ne t ramandarono le norme produtt ive al popolo i tal ico dei Piceni, i qual i lo di f fusero su tutto i l ter r i tor io del l ’Ant ica Roma. Es is tono document i attestant i la produzione di v ino cotto nel le zona del Piceno r i salent i al 200 a.C. I l commediografo lat ino Ti to Maccio Plauto ci ta i l v ino cotto nel la sua commedia “Pseudolus ” del 191 a.C. ; V i rgi l io, nel pr imo l ibro del le Georgi-che, descr ive i l momento del la cottura del mosto e Pl in io i l Vecchio, nel la sua “Stor ia Naturale” , par la dei v in i cott i come “quel l i che hanno i l sapore loro e non quel lo del v ino” , facendo così capi re che quest i prodott i hanno da sempre avuto un loro sa-pore speci f ico. Nel la descr iz ione di come bisogna fare i l v ino cotto, che Lucio Giunio Moderato Co-lumel la ci forn isce nel pr imo secolo d.C. , poss ia-mo osser vare che non v i sono di f ferenze t ra come esso veniva real izzato al l ’epoca e come, invece, s i produce oggi : in duemi la anni di s tor ia non sono state apportate modi f iche nel processo di real iz-zazione. Nel le nost re campagne i contadin i erano sol i t i of f r i re (e lo sono tutt ’ora) un bicchiere di v ino cotto al l ’ospite: tutt i , in fatt i , possedevano per lo meno una bott icel la di v ino cotto, più o meno in-vecchiato. Era di f fuso, t ra le contadine, la convin-z ione che questo prezioso nettare fosse in grado di favor i re la sv i luppo dei piccol i , i qual i venivano lavat i con esso, soprattutto sugl i art i in fer ior i . Ut i le anche per al leviare i s intomi del le malatt ie da raf-f reddamento, s i era sol i t i consumare un bel la tazza di v in cotto r i scaldato ed addolci to con un po’ di miele, quando i pr imi f reddi facevano avvert i -re qualche fast idio del t ratto respi rator io. Oggi r imane un prodotto in grado di scaldare i cuor i e ral legrare gl i animi, protagonista di feste e sagre del ter r i tor io Piceno e non solo. Un prodotto del la t radiz ione contadina marchigiana che non deve est inguers i .

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VIGNA Vini pugliesi o californiani?Sono fratelli! E nascono in Croazia

Lo Zinfadel, uva a bacca rossa, è una var ietà colt ivata per ol t re i l 10% nei v ignet i del la Cal i forn ia. Lo stes-

so, v iene colt ivato anche in Pugl ia dove, per t radiz ione, v iene chiamato Pr imi t ivo. Questo v i t igno è stato int rodotto in I ta-l ia nel 18esimo secolo mentre ha t rova-to la st rada degl i Stat i Uni t i nel la metà del 19esimo. I l nome Zinfadel è di or igine incerta. Quel che pochi sanno è che i l dna di ent rambi è genet icamente iden-t ico al le uve croate Cr l jenak Kaštelansk i e Tr ibidrag, uva che f ino a una decina di anni fa r i schiava l ’est inz ione in Dalmazia. Nel settembre del 2001 dopo molt i anni di r icerca e var i tentat iv i , in un v igneto di impianto misto a Kastel Novi (costa dalmata), gl i sc ienziat i Edi Malet ic e Ivan Pej ic del l ’Univers i tà di Zagabr ia ass ieme con la genet is ta Carole Meredith del l ’U-nivers i tà del la Cal i forn ia, s i r i t rovarono a raccogl iere dei campioni mai anal izzat i pr ima. Le anal is i su l dna portarono a r i -t rovare gl i ant ichiss imi v i t igni croat i . La r icerca del le radici del lo Zinfandel era f i -nalmente terminata. I l Cr l jenak Kastelansk i era la madre autent ica del lo Zinfandel cal i forn iano. Nel 2008, su r ichiesta di Dave Gates, v icepres idente del l ’ immensa v igner ia cal i forn iana, R idge Vineyards, dopo l ’ inv io dei v i t igni Cr l jenak da parte del Drs Pej ic e Malet ic, ess i fu rono regi-st rat i e cert i f icat i nel programma Grape al la UC Davis che mette al la prova le v i t i da v i rus e malatt ie. Diverse alt re var ietà autoctone sono state portate in Cal i for-n ia, ut i l i ai colt ivator i Cal forn iani e sono i l P lavac Mal i , Babic, Dobr ic ic, Glavinusa, Pr ibidrag, Skr let, e Zlaht ina. I l Cr l jenak ora cert i f icato sarà propagato e t rapiantato

di Tiziano Cacciani

Sommelier della delegazione Ais di Ancona, 38 anni, amante della Croazia e dell’enologia croata, Tiziano Cacciani si sta specializzando in tutti i vitigni presenti al di là dell’Adriatico. Nel corso dell’ultimo anno si è concentrato sulla Grasevina, vitigno a bac-ca bianca, e intensamente sullo Zinfandel.

Corso Amendola, 22/b - Ancona

Tel. 071 [email protected]

a Lytton v igna di R idge . Sarà inolt re f i -nalmente r iportato in Croazia per forn i re ai v i t icoltor i croat i, una v i te l ibera da ma-latt ie e pronta per l ’ innesto. In croazia i l Cr l jenak Kastelansk i v iene v in i f icato nel la catena col l inare e montuosua di Kozjak, monte che var ia da una alt i tudine di 325 metr i t rovando i l picco mass imo a 676 su l l ivel lo del mare. La zona s i estende da Spalato f ino a Trogi r. I l cuore pulsante del Cr l jenak è precisamente a Kastela, a metà t rà le due ci t tà . Là lo Zinfadel, va-r ia da azienda ad azienda in base al la zona precisa di colt ivazione. Lo s i t rova invecchiato in barr ique ma anche pass i-to. In Cal i forn ia invece viene ustato an-che come rosé semi dolce, att r ibuendogl i i l nomignolo di White Zinfandel. Questo prodotto ha sei volte i l numero di vendite r i spetto al v ino rosso. Poss iede un alto contenuto di zuccher i e può essere fer-mentato in l ivel l i di alcol super iore a 15 per cento.

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GALEAZZI MARCOPANIFICIO

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ENERGIA NECESSARIA O PERICOLO PER PESCA E AGRICOLTURA?

Petrolio e gasin Adriatico:

In Adr iat ico ci sono t re mi l iardi di bar i l i di greggio disponibi l i e la Croazia ha già por-tato avant i le prat iche per in iz iare le t r ivel la-

z ioni. L’ i ta l iana Eni ha già dato la disponibi l i tà ma l ’ I ta l ia è in fase di stal lo. I l per icolo è che queste operazioni, in un mare st retto e poco profondo come l ’Adr iat ico vadano a danneg-giare tutte le imprese del la pesca, i l tu r i smo. A lanciare l ’a l larme, in senso opposto, è stato anche l ’ex pres idente del consigl io Romano Prodi che, su l le colonne del Messaggero, ha inci tato l ’ I ta l ia a fare al la svel ta per acca-parrars i l ’oro nero che scorre nei fondal i . I l r i -schio è che i pozzi, tut t i nei press i del conf ine del le acque ter r i tor ia l i , vada a tutto vantag-gio del la v ic ina Croazia che l ’ I ta l ia r imanga a guardare. Tenendosi i danni ma non i guada-

gni. S i sovrappongono, insomma, due scuole di pensiero. Una che vor rebbe i l Belpaese meno dipendente dal l ’energia importata da Russ ia e Paesi Arabi. L’a l t ra che teme invece pesan-t i r icadute su l le piccole e medie imprese che s i occupano di att iv i tà meno impattant i . Za-gabr ia, senza mezzi termin i, punta a diventare “ una piccola Nor vegia” . Lo ha detto i l min is t ro degl i Ester i , Ivan Vrdol iar. Che fare? Nel de-creto Sblocca I tal ia, i l Governo Renzi ha pre-v is to misure urgent i per l ’approvvigionamento del gas naturale e per la valor izzazione del le r i sorse energet iche nazional i . In prat ica i l Min i-stero del le Svi luppo Economico ha i l compito di preedisporre un piano del le aree in cui sono consent i te att iv i tà di r icerca di idrocarbur i e di stoccaggio sotter raneo del gas senza l ’ in-

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ENERGIA NECESSARIA O PERICOLO PER PESCA E AGRICOLTURA?

Petrolio e gasin Adriatico:

tesa con la Regione interessata. La Regione Marche, propr io al centro del l ’Adr iat ico ha presentato r icorso al la Corte Cost i tuz ionale. “Per quel che r iguarda l ’Adr iat ico – osser va i l governatore del le Marche Gian Mar io Spacca - st iamo par lando di un mare semichiuso e con un lento r icambio del le acque; un ’area dal l ’e-cosistema molto sens ibi le e che sta puntando con grande determinazione, raf for zata dal la nascita del la Macroregione adr iat ico ionica, su l la cresci ta tur i s t ica legata al l ’ambiente e al paesaggio. Impensabi le che su temat iche come la produzione, i l t rasporto e la dist r i -buzione del l ’energia i l parere e l ’ intesa del le Regioni, previst i dal la nost ra Cost i tuz ione, non vengano tenut i nel la debita considerazione” . Secondo Legambiente occorre “ fermare subito

la fol le corsa al l ’oro nero nei mar i i ta l iani che ar r icchisce soltanto le compagnie petrol i fere. Occorre lanciare l ’ idea di una vera e propr ia vertenza ambientale del l ’Adr iat ico che coin-volga anche gl i al t r i Paesi cost ier i e invest i re per un futuro che punt i al la valor izzazione dei tesor i ambiental i , ter r i tor ia l i ed economici pre-sent i su l le sue coste” . Secondo i dat i forn i t i da Legambiente, al momento sono att ive 8 piat-taforme petrol i fere nel l ’Adr iat ico centro mer i-dionale dal quale s i est rae i l 58% del petro-l io i tal iano est ratto dai fondal i mar in i . In Al to Adr iat ico, invece, la r icerca verte su l gas : 39 concess ioni att ive che producono i l 70% del gas naturale est ratto dai mar i i ta l iani .

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La real izzazione di un pozzo di metano nel le campagne di R ipatransone mette a r i schio 3mi la ettar i di v igne, molte del le qual i a Denominazione di or igine control lata, ol t re a creare ser i dubbi per le att iv i tà tur i s t iche, l ’assetto del ter r i tor io e lo stato di salute del le falde acqui fere. A denunciar lo

sono gl i imprenditor i agr icol i r ipani del la Coldi rett i , preoccupati per la poss ibi l i tà che s i possa pro-cedere al la real izzazione del la st rut tura proposta dal l ’Appenine Energy. Un’opera che rappresenta un per icolo per i l cuore del patr imonio v in icolo piceno, che va dal le campagne r ipane a quel le di Off i -da, Montef iore e le al t re ci t tadine v ic ine. “È inaccettabi le che propr io nel l ’anno del l ’Expo, che vede i l c ibo grande protagonista, s i pens i di real izzare un ’opera che avrà ser ie r ipercuss ioni su l la f i l iera agroal imentare picena – spiega Enio Gr isostomi, pres idente del la sezione Coldi rett i di R ipatransone - , a part i re dal suo prodotto più acquistato al l ’estero, i l v ino” . I l cant iere ver rebbe, in fatt i , real izzato in piena area di produzione v in icola del le Doc Piceno e Piceno super iore, Faler io, e Off ida. Ma l ’ im-pianto, s ia in condiz ioni di emiss ioni “ normal i ” , s ia in caso di incidente, è incompatibi le con le aziende ed i loro prodott i e lo è ancora di più con i l s i s tema di accogl ienza (case vacanza, bed & breakfast, agr i tur i smi etc.) che è stato creato in quest ’area. Come possono i tur i s t i convivere con una f iaccola alta decine di metr i e con i l rumore assordante del la t r ivel la in azione? Tutto ciò senza diment icare che i l pozzo ver rebbe scavato ad appena 600 metr i in l inea d ’ar ia dal centro abitato di R ipatransone, con l ’u l ter iore per icolo di contaminare le falde acqui fere. Da qui la r ichiesta degl i agr icoltor i local i del la Coldi rett i , di bloccare l ’ i ter di autor izzazione del l ’opera.

eccellenze Made in italy, rischi e oPPortunità del Patto ue-usa

il caso di riPatransone

gas contro le doc,

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Si chiama TTIP ed è l ’acronimo di Transat-lant ic Trade adn Investment Partnersh ip. S i t ratta di un accordo t ra Unione Europea

e Stat i Uni t i per i l l ibero scambio commerciale. Obama e l ’Ue ci s tanno lavorando da un decen-nio e i l cammino è ancora lungo. Un negoziato che ha incontrato l ’opposiz ione di numerose as-sociazioni che, soprattutto nel caso del l ’ I ta l ia, temono r ipercuss ioni per quel lo che r iguarda le piccole e medie imprese, che s i t roverebbero a combattere su l lo stesso piano con le grandi mul-t inazional i s tatuni tens i, e le eccel lenze enoga-st ronomiche del Made in I taly. Tremano anche le associazioni dei consumator i v is to che in Europa (grazie anche al la spinta del l ’ I ta l ia) le regole su et ichettatura, i control l i su l la produzione e su l-la t racciabi l i tà sono molto più fer re i r i spetto a quel le amer icane. I sosteni tor i del t rattato so-stengono che l ’accordo porterebbe un aumento del pi l e maggiore faci l i tà per le piccole realtà di esportare i loro prodott i al l ’estero. Chi v i s i oppone, ad esempio Slow Food ha già lanciato una pet iz ione, teme r ipercuss ioni sugl i s tandard social i e ambiental i per quanto r iguarda i l s i s te-ma al imentare e i consumator i . A l t r i dicono inve-ce che un aumento del le importazioni portereb-be in I tal ia un aumento di al iment i ogm, permess i in Usa e lasciat i al la volontà degl i Stat i membr i qui in Europa. L’europar lamentare Paolo De Ca-st ro, membro del la Commiss ione Agr icoltura del

Par lamento Europeo, è responsabi le del la t ratta-t iva commerciale con gl i Stat i Uni t i per i l settore agroal imentare. Nei giorn i scors i , inter v is tato a proposi to, ha dato rass icurazioni in questo sen-so. “ I pr incipi su cui s i basano i l ivel l i di protezio-ne dei ci t tadin i non sono oggetto di discuss ione al l ’ interno del Trattato. L’obiett ivo è superare ostacol i al commercio che non ledono quest i pr incipi e, quindi, i l tema degl i ogm, come del la carne agl i ormoni, non r ient rano nel negoziato anche perché discipl inat i da normat iva comuni-tar ia che non potrà essere modi f icata dal Trat-tato t ransat lant ico” ha spiegato De Cast ro. La t rattat iva è ancora segreta anche se un doss ier di 18 pagine, contenente i pr incipi i spi rator i , è stato reso pubbl ico. Tra i var i art icol i general i s i legge che non saranno promoss i scambi o inve-st iment i “ rendendo meno severe la legis laz ione e le norme nazional i in mater ia di ambiente, la-voro, salute e s icurezza su l lavoro o meno r ig ide le pol i t iche e le norme fondamental i del lavoro o le disposiz ioni legis lat ive f inal izzate al la tute-la e al la promozione del la divers i tà cul turale” . È compresa inolt re una norma di salvaguardia per le pmi. Ogni Stato potrà inter veni re su l la quant i-tà di importazioni se i l prodotto estero minaccia l ’economia nazionale. Una part i ta tutta da gio-care, insomma, nel la quale l ’ I ta l ia, che vanta i l maggior numero di prodott i agr icol i protett i da marchi di qual i tà, deve poter di re la sua.

eccellenze Made in italy, rischi e oPPortunità del Patto ue-usa

il Segretario USA all’ Agricoltura Tom Vilsak, incontra Paolo De Castro

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obesi,nel 2025 sarannoil 14% degli italiani

è sovraPPesocaMPania choc: il 50% dei baMbini

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obesi,lazio, 350Mila casi l’anno.

nel 2025 sarannoil 14% degli italiani

è sovraPPesocaMPania choc: il 50% dei baMbini

L’obesità è un fenomeno che nel nost ro Pa-ese sta assumendo proporz ioni epidemi-che: un i tal iano su t re è in fatt i in sovrappe-

so, mentre uno su dieci obeso, con important i di f ferenze t ra nord, centro e sud. Nel Lazio, in part icolare, s i tocca quasi l ’11% con ci r-ca 350mi la nuovi casi l ’anno. I dat i non sono incoraggiant i neppure per quanto r iguarda i l futuro: s i s t ima in fatt i che nel 2025 la per-centuale di i tal iani obesi sal i rà al 14%. La s i -tuazione non migl iora per le fasce più giovani del la popolazione. “ In I tal ia 1 bambino su 3 in età scolare è in sovrappeso o obeso - dicono Gianf ranco Si lecchia, di rettore Uoc chi rurgia generale e Bar iat r ic Center of Excel lence I fso-Eu Sapienza Univers i tà di Roma-Polo Pont ino, e Vincenzo Bacci, intern is ta presso i l Rome Obesi ty Center di Roma - soprattutto al centro e al sud sono tant i i bambini a destare preoc-cupazione: in Campania, per esempio, quasi i l 50% di loro è sovrappeso o obeso” . Ma qual i sono le cure per arginare in modo ef f icace l ’o-besi tà? “Non sempre basta la dieta con i l sup-porto ps icologico e la r iabi l i taz ione - r i spon-dono gl i espert i - Per i pazient i af fett i da forme

gravi con la comparsa di compl icanze corre-late (1.500.000 in I tal ia) la chi ru rgia, anche in età adolescenziale, rappresenta la sola cura ef f icace e duratura nel tempo” . Secondo le l i -nee guida nazional i ed europee, l ’età min ima per sottopors i al l ’operazione è di 13 anni e la mass ima intorno ai 65 anni. Quanto al percorso di cura e di r iabi l i taz ione, proseguono, “deve essere gest i to da un team mult idiscipl inare de-dicato che abbia la capacità di ‘accogl iere ’ i l paziente obeso e di accompagnar lo lungo i l suo percorso” . Secondo Si lecchia e Bacci, in part icolare, sono t re i punt i cardine di una terapia ef f icace: “Pr imo, la valutazione mult idi-scipl inare che tenga conto di tutt i g l i aspett i metabol ic i-ps icologici-nut r iz ional i ; secondo, la capacità del team di mot ivare i l paziente personal izzando i l programma di cura; ter zo- concludono- la poss ibi l i tà di un centro dove poter gest i re s i tuazioni complesse” .

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“L’export agroal imentare del le Marche è cre-sciuto del 109% dal 2000 al 2014. Ma i pro-dott i al imentar i marchigiani non sono ancora

percepit i nel la loro interezza dai consumator i i ta-l iani . C ’è ancora molta st rada da fare a l ivel lo di pol i t iche di brand per valor izzare questa nicchia. S i r ivelano perciò fondamental i az ioni di in forma-z ione e promozione integrata” . Così i l di rettore del l ’Area Agr icoltura e Indust r ia Al imentare di Nomisma, Denis Pant in i , inter venuto al workshop “La qual i tà come st rategia per l ’agroal imentare marchigiano” organizzato da Regione Marche e Agenzia Ser v iz i Settore Agroal imentare (Assam) in col laborazione con i l polo enogast ronomico re-gionale Food Brand Marche, nel l ’ambito del pro-getto Wel l food “Promoting Wel lness In Adr iat ic” – co-f inanziato dal programma IPA Adr iat ico CBC 2007-2013. Secondo i dat i e laborat i da No-misma su base Is tat l ’export del l ’agroal imentare marchigiano ha messo a segno dal 2000 al 2014 un +134% per i prodott i agr icol i , +105% per i v in i e le bevande e +96% per i prodott i al imentar i .

Meno bene, anche a causa del l ’embargo al imen-tare imposto dal la Russ ia, i l 2014, dove le Marche hanno regist rato -3,5% in valore (dato nazionale +2,4%) . A pesare è la per formance regist rata dai prodott i al imentar i (-10,3%), mentre quel l i agr icol i s i attestano a +4,8% (dato nazionale: -1,3%) . Dal doss ier Pant in i emerge anche la necess i tà di ins i -s tere su l la promozione verso i consumator i ester i , soprattutto ingles i e tedeschi. “Oggi più che mai – commenta Alberto Mazzoni, di rettore di Food Brand Marche - è necessar io fare s is tema per la promozione del nost ro agroal imentare di qual i tà in I tal ia e al l ’estero. Per questo abbiamo messo ass ieme un polo enogast ronomico ad alta rap-presentat iv i tà : una compagine di 13 soggett i sot-to un unico marchio che già oggi espr ime i l 40,2% del valore del la produzione agroal imentare re-gionale. Punt iamo ad essere, a part i re da Expo, una piattaforma di r i fer imento per promuovere in maniera integrata l ’agroal imentare marchigiano, a disposiz ione di tutt i g l i operator i che vogl iono entrare in contatto con i l brand Marche” .

Agroalimentare Made in Marche: cresce l’exportall’estero ma non il mercato italiano

Verso Expo

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Nel cammino verso Expo s i par la anche di lotta al le sof is t icazioni al imentare. A Lodi, presso i l Parco Tecnologico Padano, s i è r iun i to i l Forum

internazionale su l la tutela del cibo vero, organizza-to dal Mipaaf. I l Forum r iun isce i pr incipal i organismi di control lo internazional i per un conf ronto e un po-tenziamento degl i s t rument i di contrasto al le f rodi in campo agroal imentare. Sess ioni di lavoro con olt re 150 espert i t ra forze di pol iz ia, rappresentant i degl i agr icoltor i e dei produttor i al imentar i , consorz i e asso-ciazioni che s i conf rontano in t re tavol i temat ic i : coo-perazione del le for ze di pol iz ia nel contrasto al c ibo contraf fatto, tutela dei prodott i ad indicazione geo-graf ica al l ’ interno del l ’Unione europea, contrasto al le vendite i l legal i nel l ’e-commerce e su l web. Sono 60 i delegat i s t ranier i , con 18 Paesi europei rappresenta-t i , 6 delegat i ext ra Ue (Stat i Uni t i d ’Amer ica, Kenya, Thai landia, Macedonia, Bieloruss ia) e 4 organizzazioni internazional i come Interpol, Europol, Commiss ione Eu-ropea e Organizzazione mondiale e Wor ld Intel lectual Property Organizat ion. I l Min is tero del le pol i t iche agr i-cole ha eseguito nel 2014 olt re 110mi la control l i con sequest r i per ol t re 60 mi l ioni di euro, att raverso i suoi quatt ro organismi di control lo ( Ispettorato repress ione f rodi- ICQRF, Corpo forestale del lo Stato, Nucleo an-t icontraf fazione Carabinier i del le pol i t iche agr icole e al imentar i e Capitaner ie di porto – Guardia Cost iera) . Nei pr imi due mesi del 2015 i control l i sono stat i ol t re 15mi la con un valore dei sequest r i di c i rca 13 mi l ioni di euro. Forte anche l ’az ione a tutela Made in I taly su l web: nel 2014 per 160 volte i l Mipaaf è inter ve-

nuto per bloccare f luss i di commercio i l legale di f int i prodott i i ta l iani su l mercato europeo, dal Parmesan al f into Chiant i , con un controvalore super iore ai 50 mi-l ioni di euro. “ In v is ta di Expo - ha dichiarato i l Min is t ro Maur iz io Mart ina - rendiamo Lodi capitale del la lotta al la contraf fazione in campo agroal imentare a l ivel lo internazionale. Present iamo una stor ia di successo del nost ro Paese: i l s i s tema di control l i i ta l iano è in fatt i una del le ragioni fondamental i del la grandezza del Made in I taly, come dimost ra i l fatto che è studiato in Europa e nel mondo propr io per la sua eccel lenza. Abbiamo agito su due f ront i s t rategici : control lo al l ’ interno dei conf in i per la tutela del consumatore e dei produtto-r i onest i ; raf for zamento del la protezione del Made in I taly in Europa e nel mondo. S iamo numer i uno nel la tutela dei prodott i di qual i tà nel ter r i tor io del l ’Unione europea dove abbiamo olt re 250 casi di appl icazio-ne del la norma ‘ex of f ic io ’ che ci consente di far r i t i rare dal mercato i fa ls i prodott i Dop e Igp i tal iani . Abbia-mo aumentato anche la lotta al l ’agropi rater ia su web, con esper ienze innovat ive che vogl iamo condiv idere con i Paesi che abbiamo r iun i to a Lodi. I l commercio onl ine dei prodott i agroal imentar i i ta l iani vale ol t re 1 mi l iardo di euro e i l Min is tero è in campo per la tutela dei prodott i di qual i tà, anche att raverso partnersh ip con grandi player come Ebay. Con i l Forum interna-z ionale del la tutela del cibo vero, l ’ I ta l ia propone un conf ronto e un potenziamento degl i s t rument i di con-t rasto al le f rodi che vogl iamo s ia una del le grandi ere-dità di Expo” .

Verso Expo

A Lodi si parla di contraffazione

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Cambiamo rotta per salvare il mare e nutrire il pianeta

Educazione, formazione, in formazione gl i e lement i dist int iv i del la sett ima ediz ione di S low Fish, ma-ni festazione organizzata dal la Regione L igur ia, in

col laborazione con i l Min is tero del le pol i t iche agr ico-le, al imentar i e forestal i , a l Porto Ant ico di Genova dal 14 al 17 maggio. Car lo Petr in i , pres idente di S low Food ha r icordato che la s i tuazione degl i oceani e dei mar i non è af fatto migl iorata, anzi, l ’ inquinamento non s i è ar restato e l ’ocean grabbing, l ’accaparramento del-le r i sorse del mare da parte di mul t inazional i senza scrupol i , come avviene per la ter ra in Af r ica e Amer ica Lat ina, sta compromettendo gravemente gl i s tock i t t ic i e la suss is tenza del le piccole comunità di pesca. “Dio perdona sempre, gl i uomin i qualche volta, la ter ra non perdona mai – ha detto Petr in i , c i tando i l messaggio di Papa Francesco per Expo - .Se avveleniamo la ter ra non poss iamo aspettarci che i f rut t i che la ter ra ci dà non ci avvelenino e lo stesso vale per i mar i . A l la v igi-l ia di Expo mi auguro che l ’ I ta l ia abbia i l coraggio di af f rontare i temi ver i , che dai sei mesi esca una r i f les-s ione ser ia su due f ront i : la morte per fame e lo spreco di cibo. Oggi sembra che la cucina e i grandi chef s iano al centro del la nost ra v i ta, quando la fame nel

mondo è una vergogna per tutt i noi. Secondo la Fao, bastano 34 mi l iardi di dol lar i al l ’anno per fermare que-sta piaga, e non s i t rovano, mentre s i è t rovato di più per salvare le banche o s i spende ogni anno una ci f ra sbalordit iva per gl i armament i . Non poss iamo par lare di sv i luppo economico se c’è ancora morte per fame. I l prof i t to e la cresci ta economica devono essere al ser v iz io del l ’umanità. I l secondo grande tema, schizo-f renico r i spetto al pr imo, è lo spreco di cibo: butt iamo i l 40% del cibo prodotto e questo è connaturato al nost ro s is tema. L’unica soluz ione è mettere davant i a tutto l ’uomo e l ’umanità, i l prof i t to deve avere ragion d ’essere solo se pr ima c’è l ’uomo” . Petr in i ha chiuso con un appel lo: r iprendere in mano la bel lezza, l ’agr i -coltura, l ’economia pr imar ia per r icominciare da una nuova civ i l tà che r idef in isca i l rapporto t ra economia e natura, senza consumare i l pianeta. Secondo Si lv io Greco, pres idente del comitato scient i f ico di S low Fish “ i l grande problema del Mediter raneo è l ’ inquinamento da microplast iche: secondo alcuni studi recent i sono present i 100 mi la f ramment i per km quadrato e 38,2 mi l l igrammi per metro quadro di catrame pelagico, che vengono soprattutto assorbit i dai cetacei ” .

Genova SlowFish

2015

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