CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

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Un fenomeno in crescita, che prova a uscire dalla nicchia. Cosa sono e come funzionano i Gruppi di acquisto solidale leggerle online - nei siti, sui blog - sono comuni- cazioni un po’ gergali ma molto, molto concrete. «Quando ci vediamo per fare il prossimo ordine?»... Sono i messaggi che si scambiano in rete i partecipanti dei Gas, un fenomeno che negli ultimi due anni ha avuto un exploit im- pressionante (raggiungendo quota 400, con 25mila famiglie coinvolte). Come funzionano, quanti consumatori coinvolgo- no, che obiettivi si propongo- no, quali sono le esperienze più significative, quali i possibili scenari del futuro? Vi propo- niamo la fotografia dell’ultima frontiera del consumo critico. Un soft power che sta maturan- do una consapevolezza, all’in- segna della solidarietà, del mu- tualismo, del rispetto dell’am- biente e della biodiversità. Co- me ci racconta Lorenzo Guada- gnucci nell’intervista del mese. A Il mostro che divora essuno ha mai calcolato il COSTO del Pil. I danni dei capannoni vuoti, delle merci inutili, dei camion che girano vuoti come insetti impazziti, della distruzione del pianeta. Nessuno ha mai stimato il valore del tempo perduto per le code, per gli anni sprecati a lavorare per produrre oggetti N inutili. Per gli anni buttati per comprare oggetti inutili creati dalla pubblicità. Il tempo, la Terra, la vita, la famiglia (gli unici importanti) sono concetti troppo semplici per il Pil. Un mostro che divora il mondo. Lo mangia e lo accumula. Lo digerisce e lo trasforma in nulla. Beppe Grillo www.beppegrillo.it La Ue ha adottato una direttiva che stabilisce nuovi standard per la concentrazione di sostanze inquinanti nell’atmosfera, in particolare per le famigerate polveri sottili: dovranno scende- re, entro il 2020, sotto quote di tolleranza molto più basse di quelle attuali. Compito molto arduo per l’Italia, che ha un pro- blema enorme chiamato Val Padana, una delle zone più inqui- nate del Vecchio continente. Ce la faremo? Chi ha rottamato la sua auto senza comprarne una nuova, gra- zie alle due ultime Finanziarie, avrebbe dovuto avere un abbo- namento gratis per i mezzi pubblici e rimborsi per il car sha- ring. Ma la procedura si è inceppata a causa della ritardata emanazione dei decreti attuativi. Finora, è stato emanato solo quello relativo al 2007. E gli enti che dovrebbero provvedere ai rimborsi ancora non sono stati scelti.A piedi. E beffati. Assicurazioni Il caro polizze sotto la lente di Mister Prezzi Pag. 5 Trasporti Pendolari italiani, forzati dell’auto Pag. 6 Acquisti Pane, la vera concorrenza è l’ingrediente che manca Pag. 7 Le rubriche Notizie, campagne, informazioni utili Pag. 8/11 aprile 2008 di Lorenzo Miozzi* Credo che di questo voto se ne parlerà. Per vari motivi: primo su tutti la semplificazione del qua- dro che ha ridotto non solo i gruppi parlamenta- ri ma reso inutili tanti piccoli partitini. Senza una nuo- va legge elettorale, e a dir la verità per coraggio di Vel- troni, il proporzionale corretto ha fatto effetto. Se ne parlerà ma il rischio è che ne parlino solo coloro che hanno perso o non hanno vinto. Berlusconi & com- pany non credo che si dilungheranno più di tanto in ri- flessioni e in analisi a posteriori. Tuttavia fondamentali. Da parte mia alcune considerazioni devono essere fatte. *presidente del Movimento Consumatori C segue a pagina 4 dossier da pagina 2 a pagina 4 editoriale Elezioni, quattro segnali da cogliere una buona notizia... Aria pulita, l’Europa ci riprova + ...e una cattiva Rottamazione con beffa L’intervista Lorenzo Guadagnucci giornalista e scrittore sul commercio equo a pagina 4 CONSUMO CRITICO L’ ALTRA SPESA VA A TUTTO GAS

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Apr 2008 - Una pubblicazione sul mondo consumerista e non solo. Movimento Consumatori propone ogni mese un dossier su tematiche di stretta attualità, notizie, interviste e informazioni utili per i cittadini-consumatori. "Consumers' magazine", è distribuito ai soci del Movimento Consumatori una volta al mese.

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Page 1: CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

Un fenomeno in crescita, che provaa uscire dalla nicchia.

Cosa sono e come funzionano i Gruppi di acquisto solidale

leggerle online - nei siti,sui blog - sono comuni-cazioni un po’ gergali ma

molto, molto concrete.«Quando ci vediamo per fare ilprossimo ordine?»... Sono imessaggi che si scambiano inrete i partecipanti dei Gas, unfenomeno che negli ultimi dueanni ha avuto un exploit im-pressionante (raggiungendoquota 400, con 25mila famigliecoinvolte). Come funzionano,quanti consumatori coinvolgo-no, che obiettivi si propongo-no, quali sono le esperienze piùsignificative, quali i possibiliscenari del futuro? Vi propo-niamo la fotografia dell’ultimafrontiera del consumo critico.Un soft power che sta maturan-do una consapevolezza, all’in-segna della solidarietà, del mu-tualismo, del rispetto dell’am-biente e della biodiversità. Co-me ci racconta Lorenzo Guada-gnucci nell’intervista del mese.

A

Il mostro che divoraessuno ha mai calcolato ilCOSTO del Pil. I danni dei

capannoni vuoti, delle merci inutili,dei camion che girano vuoti come

insetti impazziti, delladistruzione del pianeta. Nessuno

ha mai stimato il valore del tempoperduto per le code, per gli anni

sprecati a lavorare per produrre oggetti

Ninutili. Per gli anni buttati percomprare oggetti inutili creati dallapubblicità. Il tempo, la Terra, la vita,la famiglia (gli unici importanti) sonoconcetti troppo semplici per il Pil. Unmostro che divora il mondo. Lomangia e lo accumula. Lo digerisce elo trasforma in nulla.

Beppe Grillowww.beppegrillo.it

La Ue ha adottato una direttiva che stabilisce nuovi standardper la concentrazione di sostanze inquinanti nell’atmosfera, inparticolare per le famigerate polveri sottili: dovranno scende-re, entro il 2020, sotto quote di tolleranza molto più basse diquelle attuali.Compito molto arduo per l’Italia, che ha un pro-blema enorme chiamato Val Padana,una delle zone più inqui-nate del Vecchio continente.Ce la faremo?

Chi ha rottamato la sua auto senza comprarne una nuova,gra-zie alle due ultime Finanziarie,avrebbe dovuto avere un abbo-namento gratis per i mezzi pubblici e rimborsi per il car sha-ring. Ma la procedura si è inceppata a causa della ritardataemanazione dei decreti attuativi. Finora,è stato emanato soloquello relativo al 2007.E gli enti che dovrebbero provvedere airimborsi ancora non sono stati scelti.A piedi. E beffati.

AssicurazioniIl caro polizze sottola lente di Mister PrezziPag. 5

TrasportiPendolari italiani,forzati dell’autoPag. 6

AcquistiPane, la vera concorrenzaè l’ingrediente che mancaPag. 7

Le rubricheNotizie, campagne,informazioni utiliPag. 8/11

aprile2008

di Lorenzo Miozzi*Credo che di questo voto se ne parlerà. Per varimotivi: primo su tutti la semplificazione del qua-dro che ha ridotto non solo i gruppi parlamenta-

ri ma reso inutili tanti piccoli partitini. Senza una nuo-va legge elettorale, e a dir la verità per coraggio di Vel-troni, il proporzionale corretto ha fatto effetto. Se neparlerà ma il rischio è che ne parlino solo coloro chehanno perso o non hanno vinto. Berlusconi & com-pany non credo che si dilungheranno più di tanto in ri-flessioni e in analisi a posteriori. Tuttavia fondamentali.Da parte mia alcune considerazioni devono essere fatte.

*presidente del Movimento Consumatori

C

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dossierda pagina 2 a pagina 4

editorialeElezioni, quattro segnali da cogliere

una buona notizia...Aria pulita, l’Europa ci riprova+

...e una cattivaRottamazione con beffa

L’intervistaLorenzo Guadagnuccigiornalista e scrittoresul commercio equo

a pagina 4

CONSUMO CRITICO

L’ ALTRA SPESAVA A TUTTO GAS

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IL TEMA DEL MESE

Gruppi d’acquisto,la soft economyche non conosce crisi

di Maurizio Regosaarà anche soft ma ormai è sempre più power. Nelsenso che il movimento dei Gruppi d’acquisto so-lidali - pur essendo un modo “morbido” di cam-

biare le cose - ha ormai dalla sua il potere dell’econo-mia. Piccoli numeri, certo. Ma in costante crescita. Senel 2005 si sono contati 146 gruppi d’acquisto, appe-na tre anni dopo si sfiora quota 400, sempre più spessoin rete fra loro. Si stima che le famiglie coinvolte sianocomplessivamente 25mila. E certo è un apprezzamen-to per difetto: sono sempre di più le persone che voglio-no sapere cosa mangiano...

Una sensibilità postmodernaUn aumento assai significativo per gruppi che su basevolontaria e spesso con grande informalità si riunisco-no per comperare all’ingrosso prodotti alimentari o diuso comune, all’insegna di una composita e articolatasolidarietà. Che riguarda i piccoli produttori e la sceltadi sostenerne l’impegno (appoggiandoli perché possa-no mantenere un buon livello qualitativo), si estendeall’ambiente (a favore della biodiversità e per ridurre lafiliera, il che equivale a contenere i trasporti e quindi alottare contro l’inquinamento) e in generale si confi-gura come un’azione critica verso il consumismo e l’e-conomia della globalizzazione.

A muoverli un insieme di ragioni, come sempre av-viene nelle sensibilità postmoderne. La componentemutualistica, il senso identitario, la gioia di trovarsi in-sieme e di auto-organizzarsi andando alla ricerca di pro-duttori rispettosi dell’ambiente, il desiderio di consu-mare prodotti di qualità (magari biologici o che sianostati realizzati rispettando le condizioni di lavoro), te-nendo il più possibile sotto controllo i costi.

«I Gruppi d’acquisto solidali», spiega LorenzoGuadagnucci, esperto e “gasista” (vedi intervista a pa-gina 4), «sono formati da persone abbastanza giovani

S

che hanno già famiglia. Quindi parliamo della fasciafra i 30 e i 40 anni».

Un fenomeno del NordNonostante l’impressionante crescita, il fenomeno deiGas continua ad avere una distribuzione territorialenon omogenea: se in Lombardia nel 2008 sono censiti98 gruppi (a Milano, un gas in ogni quartiere), nelleMarche sono 17, nel Lazio 24. In generale il 66,3% deiGas è nel Nord, il 24,4 al Centro, il 10,3 al Sud. «Sonoparticolarmenti vivaci al Nord, per numero di personecoinvolte e quantità delle merci, ma è naturale», com-menta Tonino Perna, docente di Sociologia economi-ca a Messina, «visto che nascono anche dal bisogno diricreare il legame fra città e campagne». Un legame sal-tato specialmente al Nord e ancora per molti aspetti vi-tale nel Meridione («dove hanno un valore più simbo-lico e rappresentano una certa volontà di non parteci-pare al consumismo acritico»).

È questo del resto il filo rosso che collega quest’e-sperienza a quella di fenomeni come Slow Food e ilcommercio equo e solidale: ristabilire un rapporto si-gnificativo e durevole fra luoghi di produzione e quellidel consumo vuol dire non solo aver accesso a prodottidi qualità ma anche recuperare una cultura e un saperetradizionali che rischiavano di andar smarriti sull’alta-re dell’hot dog. Complice una progressiva riduzionedella quota alimentare del budget familiare: «Nel seco-lo scorso abbiamo assistito», ricorda Perna, «a una pro-gressiva erosione di questa spesa. Rappresentava circa il45% del reddito familiare nel 1950; ora è al 16/18%. Èchiaro che i Gas tendono a riequilibrare, in nome dellaqualità, questa situazione».

E il futuro?Il 2008 non è stato solo l’anno dell’exploit. È stato an-che quello del riconoscimento ufficiale. La Finanziaria2008, ai commi 266-268, ha infatti riconosciuto i Gascome «soggetti associativi senza scopo di lucro», per iquali sono state anche introdotte disposizioni fiscali difavore (con un piccolissimo fondo, però...).

Piccoli numeri, ma in crescitacostante. Sempre più consumatoridanno vita ai Gas.A spingerli,il desiderio di consumare prodotti diqualità tenendo il più possibile sottocontrollo i prezzi. Ma anche un forte spirito di auto-organizzazionenella ricerca di produttori rispettosidell’ambiente. E la volontà di ristabilire un rapporto diretto con chi produce

66,3% al NORD

49 in Piemonte

GRUPPI DIACQUISTO SOLIDALE

146

395

almeno 25mila

32 in Veneto

33 in Emilia Romagna

24 nel Lazio

24,4% al CENTRO

10,3% al SUD

98 in Lombardia

DISTRIBUZIONE GEOGRAFICALE REGIONI CON PIÙ GRUPPI D’ACQUISTO

nel 2005

famiglie fannoparte di un GAS

nel 2008

A Milano c’è un GAS in ogni quartiere

44 in Toscana

17 nelle Marche

segue a pagina 4

2 dossier

Perle ai porci in Brianzan Gas in cui la spesa solidale diventa anche unmomento di aggregazione reale. Succede l’ultimo

venerdì del mese al gruppo d’acquisto popolare Le perle aiporci, una cinquantina di famiglie della Brianza che siriuniscono ad Arcore, ospitati dall’Arci locale, per unmercato vero e proprio dove ogni gasista, lista alla mano,ritira i prodotti ordinati qualche giorno prima via e-mail.Prodotti che vengono portati dagli stessi aderenti nelconsueto stile Gas: un produttore a testa “in adozione”. LePerle sono attive su più fronti: una visita mensile di gruppoai vari produttori, e la scelta annuale di un progetto dicooperazione da sostenere. Nel 2007, con i contributiraccolti, si è costruita una grossa cisterna per centinaia difamiglie di una zona rurale e povera del Nicaragua. (D.B.)

www.inventati.org/leperleaiporci

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� Sul campo

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LE ESPERIENZE

Si parte dal risparmioSi approda alla qualitàdi Piero Pacchioli

ualità, filiera corta e risparmio.Queste, in sintesi, le ragioni delsuccesso che ha accompagnato la

nascita dei primi gruppi d’acquisto soli-dali istituiti all’interno delle sezioni delMovimento Consumatori.

L’occasione per trasformare un’ideasingolare in un progetto di consumoconcreto fu l’insofferenza dei consuma-tori verso il cartello delle multinazionalisui prodotti per l’infanzia. Prezzi alle stel-le, nessuna concorrenza. Soprattutto inItalia. Su tutti, i pannolini e il latte in pol-vere, le cui quote di mercato sono quasitotalmente nelle mani delle multinazio-nali. Era il 2004 quando si costituì nellasezione MC di Milano il Gruppo d’ac-quisto Lattemiele. L’idea alla base erasemplice: unirsi per comprare dove co-sta meno abbattendo le spese. Per un so-lo consumatore, infatti, andare a com-prare i pannolini in Austria dove arriva-vano a costare la metà rispetto all’Italia,non sarebbe economico. Lattemiele haconsentito ai consumatori di unirsi e,

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con un solo ordine, effettuare acquisti ol-tre confine dividendo le spese. Lattemie-le ha riscosso in pochi mesi un successoenorme. «Il nostro gruppo», racconta Cristiano Maccabruni, responsabile diLattemiele Milano, «è arrivato a contarepiù di mille famiglie. Ha rappresentatouna svolta per il panorama consumeri-stico lombardo. In maniera concreta siconsentiva ai consumatori di risparmia-re e di mettere pressione alle grandi mul-tinazionali. A pochi anni dalla costitu-

zione di Lattemiele, la grande distribu-zione ha recepito il messaggio e ha abbas-sato drasticamente i prezzi. Lattemielecontinua nella sua opera per quelle fami-glie che ancora trovano conveniente ac-quistare in modo collettivo».

«Anche in Piemonte siamo partitinel 2004», spiega AlessandroMostaccio, presidente regionale di MCPiemonte, «con il gruppo di acquisto perle famiglie che devono ricorrere al lattein polvere per l’alimentazione dei proprifigli. Abbiamo raggiunto più di 100 fa-miglie e lo strumento si è dimostrato par-ticolarmente efficace. Spese di spedizio-ne incluse, ogni famiglia riesce a rispar-miare circa 80-90 euro al mese».

«L’esperienza maturata ci ha consen-tito di creare nel 2007 il gruppo d’acqui-sto Collettivo è meglio», racconta Mo-staccio, «e di puntare sui prodotti biolo-gici legati al territorio. Le ragioni di que-sta decisione sono molteplici: abbatti-mento dell’incidenza dei costi di traspor-to sul prezzo finale delle merci; abbatti-mento del costo energetico e ambientaledel trasporto; sviluppo delle coltivazionitradizionali e dei prodotti tipici; svilup-po delle relazioni interpersonali tra i sog-getti della filiera alimentare; rilancio diuna dimensione collettiva dell’etica del-la responsabilità».

E chi pensa che a tavola ci si debbaaccontentare, sbaglia. La lista dei pro-dotti disponibili è ben congegnata ecomprende, oltre ai classici pane, pasta,farina e tutta la frutta e la verdura di sta-gione, anche golosità come pane con ce-reali e patate, grissini di riso, miele di ti-glio, cous cous integrale... La Provinciadi Torino si è dimostrata sensibile al te-ma, finanziando il progetto.

A Torino si punta molto anche sulla

qualità e sulla fiducia, scegliendo con cu-ra produttori e fornitori e garantendocontrolli periodici sui prodotti venduti,a cura di MC. In nessun caso è stata ri-scontrata la presenza di pesticidi o diser-banti tossici. Il prodotto biologico diprossimità, inoltre, risente meno dell’in-flazione. Il motivo? Se si pensa che i costidel carburante, dei prodotti chimici uti-lizzati in agricoltura (fertilizzanti, pesti-cidi…) sono i più soggetti alle specula-zioni e quindi ai rincari, il conto è prestofatto. A giocare sul prezzo c’è anche la fi-liera decisamente più corta che abbattele spese intermedie. La richiesta crescen-te di pane, pasta e farina è il segno che glistili di vita consapevoli stanno diventan-do - finalmente - un affare quotidiano.

Nati per abbattere i costidei prodotti per l’infanzia, icollettivi del MovimentoConsumatori di Milano eTorino hanno allargatooggi i loro confini,scommettendo su tipicitàe filiera corta

Anche il cinemaentra nel circuito

ultima frontiera dei Gas? È acquistarela possibilità di vedere un film. La

casa di produzione Jolefilm, che fa capo aMarco Paolini, saltando il tradizionalemeccanismo distributivo, intende rivolgersidirettamente al pubblico. Sarà il giudiziodella platea a condizionare positivamentei distributori. Il primo esperimento sarà ildocufilm La Mal’ombra di Andrea Segre eFrancesco Cressati. Cliccando sul sito www.lamalombra.it, ciascuno potràopzionare un biglietto per una proiezionedel film nella città o nella provincia chepreferisce. Radunato un numero dispettatori sufficiente, la Jolefilm busseràalla porta dei gestori di sala offrendo il“pacchetto completo”: film con spettatorial seguito.

’L

La rete delle retin gruppo d’acquisto diventa solidale nelmomento in cui decide di utilizzare il

concetto di solidarietà come criterio guida nellascelta dei prodotti. Solidarietà che parte daimembri del gruppo e si estende ai piccoli produttoriche forniscono i prodotti, al rispetto dell’ambiente,

ai popoli del Sud del mondo e a coloro che - a causa della ingiusta ripartizione delle ricchezze -subiscono le conseguenze inique di questo modello di sviluppo». Questa la definizione di Gascontenuta nel sito www.retegas.org, il sito della rete dei Gas italiani con tutte le informazioni(la loro storia, i principi, come fondarne uno, le notizie, i documenti utili da scaricare, ecc) e,soprattutto, la mappa dei soggetti su tutto il territorio italiano. www.retegas.org

3dossier

� il sito

� La nuova frontiera

I CONSIGLI

L’identikit del perfetto “gasista”I gas sono strutture autonome, li-bere di scegliersi la propria orga-nizzazione. Non esistono regole.Ciò detto, ecco alcuni suggeri-menti, che arrivano da FrancoBattaini dell’Intergas Milano.1. Parametri definiti echiari. Mettersi d’accordo suicriteri d’azione del costituendoGas è il primo passo. Non è ne-cessario scegliere necessaria-mente biologico, ma senza dub-bio fondamentale è la qualitàdei prodotti, unita alla pratica disolidarietà nei confronti delproduttore (con un occhio an-che ai modi della produzione e

ai rapporti di lavoro instauratida ciascun produttore). Fra i pa-rametri di adesione, oltre alla ti-pologia degli acquisti e al nume-ro di ordini (il meno possibile,per ridurre gli spostamenti dellemerci e dunque inquinare me-no), si può decidere di metterela residenza: se coloro che parte-cipano al gruppo vivono moltolontani gli uni dagli altri, è pos-sibile incontrare difficoltà orga-nizzative supplementari.2.Una chiara divisione deicompiti. Ciascuno deve avereil suo ruolo: il Gas non può di-ventare un supermercato infor-

male e a domicilio, grazie al qua-le qualcuno riceve a casa gli ac-quisti fatti da un altro. Tutto vacondiviso: è utile individuareper ciascun prodotto uno o piùreferenti. Saranno loro - tramitemail - a organizzare un ordine, agestirne la logistica e il paga-mento. Naturalmente è sempremeglio saldare subito il produt-tore. Per farlo senza che nessunoanticipi del denaro, si può apri-re un conto corrente nel qualeciascun “gasista” versa la propriaquota.3.Il produttore.Va scelto conmolta cura. Andando a trovarlo

sul posto per vedere chi è e comelavora, provando i suoi prodottie soprattutto mantenendo i rap-porti nel tempo. Ci può essereuna piccola trattativa sui prezzi,ma va mantenuta entro limitiragionevoli. Fra i criteri con iquali si può selezionare il forni-tore si possono individuare lachiarezza dei prezzi e degli au-menti («la tariffa è salita per-ché...») e la trasparenza nella for-nitura: in genere, nessuno colti-va tutto, è importante che il pro-duttore dica cosa è frutto del suolavoro e cosa proviene da agri-coltori a lui collegati.

Divisione deicompiti, scelta deiprodotti e deiproduttori, trattativasui prezzi, gestionedegli ordini: ecco ilvademecum di unesperto per chivuole puntare sugliacquisti solidali

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di Maurizio Regosan nuovo mutualismo per fondareun modo diverso di vivere insie-me. Che dia il giusto spazio a un’i-

dea antica e insieme molto moderna, lasobrietà: «Oggi è rifiutata perché ci vienepresentata una perfetta coincidenza frabenessere e consumo, ma questa sovrap-posizione non è più così accettata». Così Lorenzo Guadagnucci spiega il titolo delsuo ultimo libro Il nuovo mutualismo. So-brietà, stili di vita ed esperienze di un’altrasocietà, appena uscito da Feltrinelli. Unsaggio denso in cui è analizzato il filo ros-so che congiunge tante sperimentazionicondotte, come si dice, dal basso. «Il mo-dello consumista ha il fiato corto. È sem-pre più condivisa l’idea che il benessereha molte altre componenti. Mi rendoconto che parliamo di pratiche ed espe-rienze che riguardano piccole minoran-ze, ma il potenziale è ampio. Consumers’ Magazine: Non vivia-mo in tempi sobri...Lorenzo Guadagnucci: Lo so, è unascelta controcorrente, ma la sobrietà èmoderna, ha più futuro, pur avendo ap-punto radici antiche.CM: In questo senso i Gas sono un’evo-luzione delle cooperative di consumo?Guadagnucci: Non esattamente. Ilprimo mutualismo è nato in un contestodiverso. Li accomuna però la dimensio-ne collettiva, la riscoperta del gesto delconsumo con finalità di tipo sociale, la

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condivisione di una visione del mondo.CM:Per ora temi di pochi...Guadagnucci: Penso avesse ragioneAlex Langer quando parlava dei «fonda-

mentalisti buoni», alludendo a quellacomponente della società che ha il ruolodi sperimentazione attiva e di costruzio-ne di una realtà diversa: vedo nei Gasl’ambizione di immaginare e praticareuna società diversa. Sono vettori di cam-biamento.CM: La componente identitaria è signi-ficativa...Guadagnucci: Chi sceglie un Gas hadue motivazioni. Vuole praticare un mo-do diverso di stare nella società attraver-so il consumo e condivide una critica alsistema e al consumo. La seconda: vuolefar le cose insieme agli altri. Lo so peresperienza diretta...CM:La critica al consumismo sta cre-scendo...Guadagnucci:Oggi si riflette di più sulruolo passivo che ciascuno ha nella so-cietà dei consumi; parallelamente c’è unaconsapevolezza diversa sulla qualità deiprodotti e sul fatto che non è possibiletrascurare il proprio stile di vita, magariessendo impegnati in un altro ambito.Quindi si arriva a una visione più globa-le...CM: Se tutti gli aspetti dell’esistenza so-no collegati, è necessario un grande rigo-re...Guadagnucci: Quando ci si pone inmodo critico verso la società si è coinvol-ti totalmente. È giusto che sia così. Ciònon toglie che abbiamo tutti le nostrecontraddizioni, viviamo in un sistema

che risponde alle sue logiche rispetto allequali ognuno deve individuare la propriacollocazione, il proprio equilibrio. Inquesta fase, per coloro che si riconosco-no nel consumo critico è importantenon cadere nel tranello secondo cui ci sisalva facendo certe scelte di vita. Ci si de-ve collocare in una dimensione di cam-biamento radicale, che può avvenire at-traverso le singole sperimentazioni. CM: Sperimentazioni che devono cre-scere...Guadagnucci:È un passaggio necessa-rio, ma va pensato e organizzato, non ar-riverà da sé. Tutte le pratiche di cui parlonel libro, fra cui appunto i Gas, vannonella stessa direzione, cercano d’imma-ginare una società che riconosce la limi-tatezza delle risorse, la priorità da dare al-la dignità di tutti, il fatto che non è possi-bile accettare che metà dell’umanità siaesclusa. Parliamo di minoranze sensibili,che si pongono però le domande giuste.Il cambiamento sarà praticabile se que-ste sperimentazioni sapranno intercetta-re i bisogni di molte persone. CM: E qual è il ruolo del terzo settore?Guadagnucci: Nel libro l’ho solo ac-cennato, ma mi pare che sia rimasto unpo’ subalterno all’attuale sistema domi-nante e abbia stentato a proporre qualco-sa di radicalmente diverso. Urge unoscatto non solo organizzativo ma soprat-tutto culturale: occorre costruire una so-cietà che esca dagli schemi attuali.

INTERVISTA A LORENZO GUADAGNUCCI

Quelle minoranze sensibiliche si fannole domande giuste

Un passo verso l’istituzionalizzazione, dagli osservatoriin qualche modo auspicata e temuta. Giacché da un la-to potrebbe consentire un’ulteriore affermazione diquesto modo di acquistare e di gestire il consumo (ma-gari facilitando la strada a un soggetto istituzionale).Dall’altro il timore è che comporti effetti imprevedibi-li e non positivi. Così è accaduto in Francia: una leggea firma di Mitterand ha istituito i Gas ma nel momen-to in cui si è deciso il riconoscimento statale, con unaconseguente standardizzazione dei comportamenti, ilfenomeno è crollato. Insomma, sono esperienze infor-mali che vanno trattate e rispettate come tali. Altro di-scorso invece è la crisi economica, l’aumento dei prezzialimentari, la possibilità che il fenomeno sia condizio-nato da una situazione congiunturale non favorevole.Fino a che punto l’appiattimento salariale consentiràdi scegliere questa forma d’acquisto? «Mi sembra che letendenze plausibili possano essere due», prevede Per-na. «Nella prima ipotesi, la crisi economica potrebbedeprimere i Gas, com’è successo con il commercioequo e solidale, depresso dalla stagnazione in corso.Nella seconda, la preoccupazione salutista farà sì che laspesa solidale non subirà contrazioni».

Maurizio Regosa

«Nei Gas si riconosce unacomponente di societàche ha il ruolo disperimentazione attiva edi costruzione di unarealtà diversa. Per dirlacon Alex Langer,“fondamentalisti buoni”»

Lorenzo Guadagnucci è giornalista al Resto del Carlino e scrittore. Ha

raccontato iterribili giornidel G8 diGenova in Noidella Diaz e in Distratti dallaLibertà (2001 e

2003). È fra gli animatori del comitatoVerità e giustizia per Genova. Assieme aFabio Gavelli, ha scritto La crisi di crescita.Le prospettive del commercio equo esolidale (Feltrinelli, 2004).

segue da pagina 2

segue dalla prima

editorialeElezioni, quattro segnali da cogliere

Chi è

4 dossier

glio essere provocatorio, ma o il problema non c’è, e al-lora alla gente occorre spiegarglielo, o se c’è va affronta-to pragmaticamente.4.Il voto nel suo complesso è stato un voto che ha vistoi cittadini voler semplificare il quadro delle dinamichepolitiche italiane; certo, se Walter Veltroni non avesseavuto il coraggio di presentarsi da solo, saremmo tuttiallo stadio di prima. Oggi qualcuno ha perso, altri han-no vinto, ma il nuovo quadro semplificato deriva dauna precisa volontà degli elettori. E questo non può es-sere sottovalutato. Se queste sono le indicazioni, sonogli altri soggetti - partiti e società civile - a dover com-prendere cosa è accaduto o cosa necessita per il futuro.

Ecco perché è importante cogliere questi segnali,traducendoli in politiche che, al contrario di voti ancheistintivi, colgano dalle istanze individuali le azioni digoverno delle comunità, nell’interesse collettivo. Eccoperché auspico che la situazione odierna possa essere ilpunto di partenza per un percorso di riflessione, di co-struzione, di rivincita. Lorenzo Miozzi

1.Personalmente non ho vinto, ma il voto di oggi è fon-damentalmente un voto in cui sono stati sconfitti gliideologismi. Sono estremamente convinto in un trava-so di voti dalla Sinistra alla Lega. Del resto, non tuttistnno a ragionare sui sistemi economici di un capitali-smo in crisi, sul rapporto tra nord e sud, ecc. ecc. E nonpossono certo aspettare che qualcuno trovi la magicaricetta. Molti, infatti, non sanno più come vivere e de-vono fare i conti con questo.2.La gran parte di coloro che hanno votato il 13 e il 14aprile scorsi non hanno la benché minima idea di co-me si attui uno stato federalista e non gliene frega nem-meno nulla di architetture costituzionali e cose simili.Forse sono solo stanchi che per accendere il riscalda-mento a Milano debbano attendere una sorta di inter-vento centrale che regoli la data di avvio del riscalda-mento in tutta Italia. Oggi è così e non è nemmenoquesto il peggio.3. La questione sicurezza non va sottovalutata e io perprimo entro in contraddizione con me stesso. Non vo-

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+L’iniziativa

Preventivo?Il confronto è online

i chiama Rc auto per te ed è un’iniziativapromossa dal Movimento Consumatori

per calcolare e confrontare i preventivi dellevarie polizze Rc auto.Un servizio, cofinanziato dal Cncu - Consiglionazionale consumatori e utenti, che sul sito www.movimentoconsumatori.it offre agliautomobilisti la possibilità di calcolare gratui-tamente il proprio preventivo online e avere adisposizione un numero verde per qualsiasichiarimento. «Risulta spesso difficile indivi-duare la tariffa migliore», spiega LorenzoMiozzi, presidente dell’associazione, «sia per ilnumero elevato di compagnie assicuratrici, siaperché le informazioni offerte non sono suffi-cienti, sia per la non facile comparabilità delleofferte».Per rispondere direttamente alle domande deicittadini, Mc ha attivato il numero verde 800.774.770 (dal lunedì al venerdì dalle14.30 alle 18.30). L’iniziativa prevede anchel’educazione stradale dei minori di età com-presa tra gli 8 e i 12 anni attraverso un giocointerattivo realizzato per far conoscere ai bam-bini gli elementi base della sicurezza stradale,che sarà inviato a diverse scuole sul territorioitaliano e distribuito gratuitamente presso lesedi associative, in abbinamento ai materialiper gli adulti su tariffe e contratti.

Conciliamo? Sì grazieAltro servizio raggiungibile attraverso il sitodel Movimento Consumatori, la conciliazioneRc auto, un’iniziativa dell’Ania, del MovimentoConsumatori e di altre associazioni dei consu-matori per risolvere in modo extragiudiziale,semplice e veloce, le controversie con danni fi-no a 15mila euro. Per ulteriori informazioni sipuò scaricare la guida Ania Da ora è più facileo visitare il sito www.ania.it.

S

+premi&dintorni

RC AUTO

Il caro polizze sottola lente di Mister Prezzidi Christian Benna

uidare con prudenza. Oltre a sal-vare la pelle, l’invito è d’obbligoper la tutela del portafogli. Per-

ché anche un piccolo incidente fa schiz-zare i prezzi - già in salita per contro pro-prio - dell’assicurazione sull’auto. Equel che è peggio è che il meccanismobonus-malus, se funziona “benissimo”stangando gli spericolati al volante, fainvece cilecca per gli automobilisti vir-tuosi.

Dati alla mano. Antonio Lirosi, ga-rante per la sorveglianza dei prezzi, hadimostrato che circa il 45% di italianial volante che viaggiano in prima classedi merito non risparmiamo il becco diun quattrino, perché gli aumenti dellepolizze compensano il risparmio di unabuona guida. Ora Mr Prezzi vuole ve-derci chiaro. E perciò, invitando lecompagnie a ridurre le tariffe, ha chie-sto la collaborazione dell’Isvap per otte-nere un quadro trasparente delle offerteche renda possibile un confronto su In-ternet.

Scendono o salgono?Intanto si consuma la guerra delle cifre.Secondo l’Ania, l’associazione delle so-cietà assicurative, le tariffe sarebbero incalo del 2%. Di pare opposto l’Istat che,solo a gennaio, ha registrato scatti per il2,5% e così l’Isvap, che nello stesso pe-riodo segnali rincari per il 2,3%. Un sa-lasso che arriva fino all’11,3% per i neo-patentati e i conducenti di moto.

In mezzo al valzer delle statistiche ilpresidente dell’Antitrust è intervenutoin modo deciso sostenendo che l’Rc au-to offerte dalle compagni sono «tutteuguali, come le clausole vessatorie». Al-tro che concorrenza...

E che il mercato sia ingessato, mal-grado le ripetute sferzate dei venti dellaliberalizzazioni (inclusa quella sugli

G

agenti plurimandatari), lo dimostra ilbasso tasso di mobilità dei consumato-ri. Solo l’8% degli italiani ha cambiatocompagnia nell’ultimo anno. Tartassatie contenti? Non proprio.

Del resto il settore è regolamentatoper legge. Se si possiede un’auto non c’èvia di uscita, la polizza è obbligatoria. Eper i big delle assicurazioni, in agitazio-ne per il calo del ramo vita e la tempestafinanziaria che ha investito le societàquotate, cercano di irrobustirsi nellacassaforte Rc auto, che oggi vale com-plessivamente il 50% del ramo danni,pari a 18 miliardi di euro.

Dati contestatiIl problema non è di oggi. Un’indaginedell’Antitrust datata 2003 raccontavadi un settore in ebollizione con consu-matori tartassati che si trovavano a pa-gare fino 12 volte in più la polizza ri-spetto al passato. Stesse dinamiche oggisull’onda di un caro assicurazione checolpisce di più i centauri (a Napoli iprezzi sono balzati del 16%). I dati del-l’Isvap danno per tutti i profili tariffarisegni di aumento.

L’Ania, dal canto suo, si difende contabelle che dicono di prezzi più bassi inEuropa e di strumenti come le polizze

online dove si possono risparmiare mi-gliaia di euro. E non solo. L’associazio-ne delle società assicurative, in via di fu-sione con la collega delle banche, l’Abi,sta studiando ipotesi di sconti per i gio-vani e nuove riduzione delle tariffe do-po il grande cambiamento dell’inden-nizzo diretto. E c’è spazio anche per unastoccata all’Erario a cui, a fronte di 100euro di premio, l’assicurato ne deve ver-sare altri 23 di tasse, un livello assai piùelevato di quello medio europeo.

«I dati delle compagnie», mette inguardia Lorenzo Miozzi, presidentedel Movimento Consumatori, «sonospesso faziosi. Perché, nonostante unaserie di interventi normativi come quel-lo sul plurimandato degli agenti, la pa-tenti a punti e l’indennizzo diretto, ipremi non calano affatto. Con il malusil consumatore si accolla premi salatis-simi, con il bonus invece non cambianulla. Ora occorre una stretta per farechiarezza sulla Rc, una macchina da uti-li per le compagnie che forse va riforma-ta».

Rc all’ipermercato?Altro punto in questione è il sistema dicomparazione online. Il movimentoconsumatori si è dato da fare e ha sfor-nato un programma per il confrontodelle offerte sul web. Ma il decreto Ber-sani imponeva quest’onere alle compa-gnie. «Oggi», continua Miozzi, «il con-sumatore non ha scelta. Ci sono 80compagnie che lavorano sull’Rc auto.Un bazaar in cui è difficile districarsi. Èsempre più urgente l’intervento del mi-nistero in collaborazione con l’Isvap percreare meccanismi di confronto delleofferte. Per movimentare il mercato ser-vono più canali distributivi. Le iniziati-ve dei centri commerciali potrebberosbloccare una situazione che è semprepiù paralizzata».

Patente a punti,indennizzo diretto,plurimandato degliagenti. Nonostante gli interventi normativi i premi non calano.Perché? E perché è così difficile confrontare le offerte?

5assicurazioni

Salasso per centauriempi duri per i motociclisti! Dopo la treguadel 2007 le polizze “tornano a volare”. È

quanto emerge dalla terza edizione del «Li-bretto rosso delle assicurazioni moto» di Due-ruote che,per il dirigente 50enne in nona clas-se di merito proprietario di una BMW 1200 GS,ha registrato a Bologna una crescita del pre-mio migliore addirittura del 71%. Gli aumentiper lo stesso motociclista sono sostanziosi an-che a Firenze (+45%),Roma (+34%) e Milano(+22%).Diminuiscono invece in città poco a ri-schio, come Biella o Pordenone. La figura piùpenalizzata è anche quest’anno la donna allaguida di una moto di elevata cilindrata.La città

più cara è invece Napoli. In conclusione,è con-fermato l’aumento medio,che l’Isvap ha da po-co stimato in circa l’8%.

Risparmiare onlineon circa due milioni di clienti e una quotadi mercato intorno al 5%, le assicurazioni

dirette in Italia sono un fenomeno in pieno fer-mento. Che non farà molto piacere agli agentiassicurativi, ma sembra garantire qualche ri-sparmio al consumatore. Il ramo auto guida lacorsa del comparto con sconti fino al 30-40%rispetto al costo medio di una polizza. Il 2007 èstato poi l’anno più dei preventivi online, cre-sciuti di cirrica il 60%, a testimonianza che il

consumatore più attento vuole vederci chiarosulle offerte,provando diverse soluzioni grazieall’utilizzo del web.Per raccolta premi la nume-ro uno è Genertel (con 235 milioni di euro), se-guita da Direct Line e Genialloyd.

Rc auto all’hard discountLa grande distribuzione “low cost” entra nelmondo dell’auto.Dopo i veicoli in vendita al su-permercato, è la volta dei servizi per gli auto-mobilisti a prezzi scontati che entrano nel car-net dei benefit riservati ai possessori della LidlCard. La Lidl Italia infatti ha appena lanciato ilClub del Low Cost che, fedele alla filosofia delmarchio,propone una serie di servizi accessori

a prezzi “stracciati”. Così, grazie alla collabo-razione con partner specializzati come Gener-tel (assicurazioni),Auto Europa (autonoleggio)e Park to Fly (network gestione parcheggi ae-roporti), la casa fornisce al consumatore un va-lore aggiunto attraverso prodotti e servizi le-gati al mondo dell’auto, con sconti riservati aititolari della carta di credito targata Lidl.La Ge-nertel, l’assicurazione online del gruppo Gene-rali, ad esempio, offre cospicui sconti sulle po-lizze Rca: scegliendo la polizza con franchigiaLow Cost Lidl, sarà possibile arrivare a rispar-miare fino al 50% su una polizza di tipo tradi-zionale.

www.isvap.it

C

T

Page 6: CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

IN MOVIMENTO

Pendolari italiani,forzati dell’auto

di Luca Zanfeiel Paese in cui la qualità della vitasi misura in chilometri di distan-za dal “centro”, il pendolarismo è

la diretta espressione dei costi sociali del-lo sviluppo urbanistico italiano. La re-cente mobilitazione causata dal congela-mento dei 400 milioni stanziati in Finan-ziaria e dallo stallo delle trattative per ilrinnovo del contratto di servizio tra Re-gioni e Trenitalia, ha spostato il problemaunicamente sui “precari del trasportopubblico”.

Ma la realtà è ben più complessa. Se-condo il rapporto del Censis Pendolarid’Italia, il vero nodo da sciogliere sarebbequello del cosiddetto “pendolarismo pri-vato”, cioè tutte quelle persone che perscelta o necessità impiegano l’auto perraggiungere il luogo di lavoro o di studio.Sono quasi dieci milioni, il 70% del tota-le dei pendolari in Italia, che ogni giornodevono fare lo slalom tra rincari del car-burante, pedaggi autostradali o tariffe peril parcheggio a pagamento. In tutto circa2.300 euro di spesa annua, quasi quattrovolte superiore ai 540 euro sborsati daiclienti di Trenitalia, e che pesa per più del10% su uno stipendio medio.

Un vero e proprio salasso evidenziatoanche da Federconsumatori durante l’ul-tima iniziativa contro i tagli ai convogli

N

locali annunciati da Trenitalia. Tagli che,insieme ai miseri investimenti dell’1%dei bilanci regionali nel settore, scoragge-rebbero per l’ennesima volta anche quel69% di pendolari dell’auto disposti a ri-nunciare alla comodità del proprio mez-zo in cambio di un servizio pubblico piùefficiente. Il che nella maggior parte deicasi vuol dire avere la stazione sotto casa oun facile accesso al sistema di trasporto suferro. Richieste ad oggi impossibili darealizzare, se si guardano i chilometri distrade ferrate in Italia e nel resto d’Euro-pa. Qualche numero: 3mila km di rete aBerlino, 1.400 a Parigi, 188 a Roma e180 a Milano. Il confronto non regge, an-che se «per l’assetto e la morfologia delterritorio al momento non si può pensa-re di soddisfare una tale domanda», spie-ga Marco Ponti, professore al Politecni-

co di Milano e uno dei maggiori espertidi economia dei trasporti. «Per adesso laquota che si può trasferire al servizio pub-blico non è superiore al 2%, quindi biso-gna guardare al fenomeno in tutti i suoiaspetti. Ecco perché il problema è politi-co e necessita di una cura che prenda inconsiderazione tanto la questione delleaccise, quanto quelle dei parcheggi discambio o dei pedaggi».

Una prima soluzione al problema po-trebbe essere intanto ricercata leggendola distanza media percorsa ogni giornodai 13 milioni di pendolari. Ventiquattrochilometri per una metropoli non sonotroppi e consentirebbero un’efficace in-tegrazione dei servizi. Car Sharing, par-cheggi di scambio e mezzi di collegamen-to con il centro della città potrebbero es-sere strade percorribili che, secondo il

Censis, per una buona fetta dei pendola-ri faciliterebbero anche l’uso del traspor-to pubblico. «Sono state fatte esperienze,ma si tratta di casi isolati, sperimentazio-ni che hanno riguardato piccole città»,spiega Monica Multari, responsabile le-gale del settore Trasporti ferroviari delMovimento Consumatori. «La sfida è fa-re sistema e capire il perché in questi anninon si è riusciti a implementare tali stru-menti».

Resistenze culturaliForse una risposta viene direttamente dalrapporto Censis, per il quale oltre il 30%dei pendolari dell’auto non sarebbe di-sposto a passare alla ferrovia proprio perla comodità del mezzo privato, che per-mette un risparmio in termini di tempo,limitando di molto i ritardi (una mediadi tre minuti contro i sette del treno).«Proprio per questo motivo, il problemanon è tanto combattere contro l’ineffi-cienza del servizio pubblico, quanto cer-care di cambiare una certa cultura dell’i-taliano medio, sempre più comodo e fe-dele alle proprie abitudini», continuaMultari. «Non è possibile che esperienzedi servizi integrati tra parcheggi di scam-bio e navette gratuite siano fallite misera-mente perché completamente ignorate».

Così non rimane che supportare i cit-tadini nella quotidiana fruizione dei ser-vizi esistenti, perché «nonostante si la-menti dei modesti investimenti pubbli-ci, Trenitalia non ha quasi mai rispettatoi contratti di servizio proprio nei terminidi qualità e pulizia dei convogli, nonchédello stesso prezzo dei biglietti», accusaMultari. «Con la campagna Diritti sui bi-nari (vedi box sotto) cerchiamo così di vi-gilare sul rispetto delle normative e for-niamo consulenza ai cittadini».

Il 70% di chi si muoveogni giorno lo fa su strada.Colpa, spesso, dellamancanza di alternativeconvenienti. Ma anche diuna buona dose di pigrizia

ovimento Consumatori per i diritti dei viaggiatori in treno. Lacampagna Diritti sui binari, lanciata dall’associazione a maggio

2007, nasce per informare, offrire un servizio di consulenza legalespecializzato e sollecitare le autorità competenti a garantire la qualitàdei servizi.Ultima attività promossa è una sorta di staffetta per dire basta aidisservizi ferroviari. La prima tappa si è svolta a Roma dal 4 al 6marzo. Nel presidio MC, che è stato caratterizzato da un trenogonfiabile lungo circa 6 metri, operatori dell’associazione hannodistribuito materiale informativo sulla campagna e sulle attività delMovimento Consumatori.A questo evento seguiranno, a partire damaggio 2008, altre 10 tappe in nove città italiane: Bari, Napoli,Palermo, Padova, Milano,Torino, Genova, Bologna, Firenze, perconcludere con l’ultimo presidio di nuovo a Roma.Nell’ambito dell’iniziativa, l’Osservatorio Treni MC sta portando avantianche altre attività: un esposto al Garante prezzi e al ministero dei

Trasporti sugli aumenti dei biglietti; un’inchiesta sui contratti di servizioregionali e un monitoraggio del rispetto degli standard di qualità;un’azione collettiva per far dichiarare l’illegittimità delle condizioni ditrasporto (limiti di responsabilità, importo minimo e negatoriconoscimento dei bonus, misura delle sanzioni); la guida Diritti suibinari scaricabile sul sito www.movimentoconsumatori.it; unmodello di lettera di reclamo disponibile online, un indirizzo emaildedicato, [email protected];consulenza telefonica all’ 800.774770. Qualche dato: al numeroverde sono arrivate, ad oggi, circa 400 segnalazioni.Al primo posto trale lamentele dei viaggiatori c’è il ritardo dei treni, al secondo i serviziigienici non utilizzabili e sporchi, al terzo i sistemi di climatizzazionefuori uso. La petizione, cui si può aderire sul sito dell’associazione econ la quale si richiede che i rimborsi siano in denaro, ha raccoltofinora 1.500 firme di viaggiatori stanchi dei soliti bonus previsti daTrenitalia.

M

� la campagna

«Diritti sui binari», il viaggiatore non è solo

Spesa media mensile sostenuta per gli spostamenti pendolari (euro)

109,50

58,60

49,20

45,30

37,80

32,80

0 20 40 60 80 100 120

CARBURANTE

PEDAGGIO AUTOSTRADALE

BIGLIETTI /ABBONAMENTO TRENO

BIGLIETTI/ABBONAMENTOAUTOBUS EXTRAURBANO

TARIFFA SOSTA

BIGLIETTI /ABBONAMENTOTRASPORTO PUBBLICO URBANO

Numero e incidenza dei pendolari in Italia,1991-2007 (val.assoluto e val.%)

8.73

7

9.68

5

10.9

55

13.1

49

15,4%

17,0%

18,9%

22,2%

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

Pendolari (migliaia)Incidenza sulla popolazione residente (%) FONTE: indagine Censis, 2007

Il totale non è uguale a 100 perché erano possibilipiù risposte (combinazioni di mezzi)

1991

2001

2005

2007

Automobile privata 67,8 di cui: come conducente 64,8 di cui: come passeggero 3,0Automobile aziendale 2,5Motociclo, scooter, ciclomotore 5,9Treno 14,8Autobus extraurbano, corriera 10,7

Mezzi di trasporto utilizzati per effettuare lo spostamento pendolare (var.%)

Autobus urbano, tram 7,7Metropolitana 7,2Autobus aziendale/scolastico 0,8Nave, traghetto 0,1Bicicletta 1,6A piedi 5,5

� Viaggiatori d’Italia

6 trasporti

Page 7: CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

PANE SEMPRE PIÙ CARO

La vera concorrenzaè l’ingrediente che manca

on si vive di solo pane, special-mente ora che è sempre più caro.Da qui la recente richiesta del-

l’Autorità di abbassarne il prezzo, accet-tata dai fornai. Dal 14 marzo fino al 15aprile i panificatori italiani hanno potu-to applicare su base volontaria sconti sul-le tipologie di pane più diffuse e pratica-re politiche promozionali su tutte le ti-pologie per le ultime ore della giornata.L’appello al quale hanno aderito le asso-ciazioni dei panificatori è stato lanciatodal Garante per la sorveglianza dei prez-zi, Antonio Lirosi in cerca di soluzioniper far fronte alla situazione di emergen-za che si è creata nel settore a partire dal-la fine dell’anno 2007.

«Ho chiesto un’assunzione di re-sponsabilità», ha detto Mister Prezzi du-rante l’incontro al ministero dello Svi-luppo economico cui hanno partecipatoanche rappresentanti del ministero dellePolitiche agricole, Unioncamere, indu-stria, artigianato e commercio del setto-re della panificazione.

Un’assunzione di responsabilità perrispondere ad una situazione di emer-genza dovuta al caro vita che è frutto dicondizioni internazionali generalizzate.Un impegno di cui si calcoleranno i frut-ti a fine aprile in un nuovo appuntamen-to con le associazioni di categoria.

Secondo le rilevazioni dell’Osserva-torio prezzi disposto dal Garante, il prez-zo del pane varia notevolmente nelle di-verse città italiane mantenendo però li-velli ritenuti molto alti: si va da 1,90 eu-ro al chilo a Napoli a 2,20 a Bari, 2,26 aRoma, 2,43 a Torino, 2,55 a Palermo,3,45 euro a Bologna, fino a 3,56 euro aMilano. Questo andamento, secondogli operatori, ha pesato sull’inflazione eha comportato una contrazione dei con-sumi di pane del 6,3% nell’ultimo anno.

Di certo i fornai non ci stanno a sali-re sul banco degli imputati: così i prota-gonisti della filiera si rimpallano le re-sponsabilità degli aumenti, chiamandoin causa i rincari del costo dell’energia,del trasporto, della forza lavoro e dellespese di gestione dei negozi, i contadinisi lamentano del fatto che un quintale difarina venga loro pagata appena 24 euro,che poi, a prodotto finito, arriva a costa-re al consumatore 400 euro.

Uno degli impegni che ha assuntoLirosi durante la riunione con i panifica-tori è stato proprio quello di rivolgere unanalogo appello anche all’industria mo-litoria, cui ha chiesto di adottare politi-

N che di contenimento dei prezzi, special-mente in vista della prossima campagnadi commercializzazione del grano, cheprenderà avvio a fine maggio, e che po-trà favorire politiche di rientro dei costi.

Per il Movimento Consumatori,questa e le altre iniziative sono certo azio-ni buone e giuste, ma non risolverannoil problema dell’aumento dei prezzi ingenerale. «Dobbiamo infatti considera-re», spiega Beppe Riccardi, responsabileSicurezza alimentare MC, «che la libera-lizzazione ha permesso ad ogni vendito-re di stabilire il prezzo che vuole e non èpiù possibile fissare un prezzo calmiera-to, come avveniva negli anni 90; pertan-to può essere utile discutere sugli aumen-ti del pane, del latte o della frutta, manon è detto che questi aumenti non ven-gano poi attuati».

Secondo Riccardi, una possibile so-luzione sarebbe quella della vigilanza sui“cartelli” che le associazioni di categoriaattuano, specie su alcuni prodotti. «Il pa-ne è proprio uno di questi. Se andiamo averificare il prezzo del pane in moltissi-mi negozi di una stessa città, possiamoriscontrare che il prezzo è identico, unarealtà che cozza evidentemente con la li-bera concorrenza. Se concorrenza ci fos-

se realmente, basterebbe che un fornaioabbassasse il prezzo e subito gli altri lo ri-toccherebbero al ribasso. La concorren-za, quella vera, è la sola arma per far ab-bassare i prezzi. Questo vale per il pane,ma anche per il latte, per la benzina, perle assicurazioni, ecc. Occorrerebbe,quindi, un intervento deciso dell’Anti-trust su questi “cartelli” ed il problemaprezzi sarebbe in parte risolto».

«Un’altra iniziativa», conclude Ric-cardi, «che potrebbe incidere è quella del

consumo consapevole; se il consumato-re riuscisse a individuare, fra i diversi ne-gozianti, il prezzo più basso e acquistassein quel determinato negozio, gli altri,vendendo di meno, abbasserebbero ilprezzo; si instaurerebbe una catena cheporterebbe a abbassare i prezzi almeno alivello locale. Questa è però una soluzio-ne difficile da attuare in quanto il consu-matore non ha il tempo di fare queste ri-levazioni ed è proprio per questo che ilnegozio ne può approfittare». (A.C.)

Un mercato dominato dalla logica del cartello. Con i prezzi che crescono.E le responsabilità che si rimpallano. Ecco qualche idea per battere la corsa alla speculazione sul nostro alimento principe

Consigli per l’acquisto1. fare sempre attenzione ai cartellini dei vari tipi di pane, che devono essere situati su ogniscomparto e contenere l’elenco degli ingredienti;2. il pane “comune” deve essere fatto solo con farina, lievito, acqua, con sale o no;3. gli altri pani “speciali”, con olio, olive, uva passa, latte, fichi o altri ingredienti, costano moltodi più; in etichetta deve comparire la dicitura “pane al...” con il nome dell’ingrediente aggiunto;4. privilegiare il pane senza additivi; i cosiddetti “coadiuvanti tecnologici” (quelli cioè chevengono utilizzati nella trasformazione di materie prime) sono ammessi, ma non è obbligatoriocitarli in etichetta, pertanto è consigliabile il pane artigianale, che dovrebbe contenerne meno;5. fare anche sempre attenzione ai pani parzialmente cotti o ottenuti da prodotti surgelati;devono essere tenuti in comparti separati e contraddistinti dalla dizione “ottenuto da paneparzialmente cotto surgelato” oppure «ottenuto da pane parzialmente cotto”; essi non possonocomunque essere venduti come “pane fresco”.

ALTRI FRONTI CALDI

Latte artificiale e farmaci, indaga Mr Prezziaro pane, ma anche ca-ro latte per l’infanzia ecaro farmaci nell’agen-

da di Mister Prezzi. Dopo lesegnalazioni - arrivate al nu-mero verde di Unioncameresui rincari del latte artificiale,segnalati dai cittadini in per-centuali variabili dal 10 fino aoltre il 30% - il Garante ha an-nunciato l’avvio di un’indagi-ne a tappeto per verificarel’entità dei rincari e un osser-vatorio per controllare il prez-zo del latte artificiale e dei me-dicinali da banco.

«Per quanto attiene al lat-te», afferma Rossella Miraca-pillo, responsabile dell’Osser-vatorio Farmaci & Salute delMovimento Consumatori,«bisogna sorvegliare in modostretto per evitare le dramma-

C tiche speculazioni del passato.Ricordiamo che il prezzo dellatte in polvere era determina-to dallo “scarico” sul latte del-le spese di marketing spintoche hanno portato negli anniad azzerare l’allattamento ma-terno per favorire l’errata cul-tura in cui il latte artificiale erail meglio che si potesse dare aipropri figli, anche forzandosull’informazione data allepuerpere da parte di ospedalie pediatri».

Anche sul fronte farmacidi automedicazione serve piùtrasparenza. Dopo che nelleconfezioni dei medicinali ilcosto è stato sostituito dai co-dici a barre, è necessaria mag-giore chiarezza: l’idea del Ga-rante è quella di elaborare unatabella con i prezzi dei farma-

ci più comuni da esporre neipunti vendita.

«L’abolizione del prezzo alpubblico», spiega la Miraca-pillo, «ha costituito un incen-tivo per i farmacisti a tenered’occhio i prezzi di acquistoper calcolare in modo corret-to il prezzo utile di cessione aipazienti (auspicando cheeventuali extra sconti venga-no girati ai consumatori).D’altro canto si è evidenziatal’impossibilità dei cittadini dipoter verificare il prezzo effet-tivo del prodotto. Ecco per-ché la proposta di Mister Prez-zi, insieme allo scontrino par-lante e al posizionamento de-gli schermi delle casse ben evi-denti, possono aiutare a fare iconfronti auspicati».

(A.C.)

Il Garante haannunciatoun’indagine atappeto perverificare l’entitàdei rincari e unosservatorio percontrollarel’andamento deiprezzi

� la guida dell’esperto

7acquisti

Page 8: CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

Consumers’approfondimenti

di Gustavo Ghidini*l primo governo della nuova legislatura deve affrontare,fra i tanti, il problema del carovita. Una situazione che sta,e non da oggi, attanagliando milioni di cittadini, sempre

più in difficoltà nel far quadrare i conti, e arrivare, come si di-ce, a fine mese.

Al problema la classe politica ha finora guardato tardi esuperficialmente, senza vera sostanza, senza unastrategia. E senza intelligenza. Anzitutto, quelproblema non si esaurisce su un solo fronte, co-me quello della “spesa” quotidiana, bensì ab-braccia i diversi “capitoli” del caro-casa, del ca-ro-energia, del caro-servizi. E senza intelligen-za, pure, sulle connessioni che qualsiasi seriotentativo di soluzione deve “incrociare”, le co-siddette grandi politiche: dell’agricoltura, del-l’edilizia e del territorio, dei trasporti, dell’ap-provvigionamento energetico, della regolazione di banca efinanza, etc.

Mi limito, qui, a due esempi (il seguito alle prossime“puntate”), come promemoria per un’agenda finalmente se-ria. Occorrono, fra le altre cose:1.Una rivoluzione dell’ormai decrepita “Pac” (Politica agri-cola comune) con la quale la Comunità europea ha limitatola produzione agroalimentare, finanziando abbattimento dicapi, imponendo “quote” alla produzione di latte, premian-do la dismissione di colture cerealicole, etc. Politica assurda

Iin una fase storica, come quella che si è già aperta, in cui ladomanda mondiale di cibo sale e salirà in modo esponenzia-le, grazie al fatto, in sé benvenuto, che centinaia di milioni dipersone dei Paesi in via di sviluppo si stanno affrancando dailivelli di miseria che per secoli li hanno inchiodati alla fame.Occorre dunque smantellare quei vincoli e imboccare la stra-da opposta: aumentare la produzione e liberalizzare le impor-

tazioni dai grandi “granai” extraeuropei, comel’Argentina. Altrimenti ci troveremo fra breve apagare 10 euro per una michetta di pane o unetto di pasta.2.Una nuova concezione della politica della ca-sa che, prendendo atto della enorme rendita diposizione della quale i grandi proprietari di areee di immobili hanno goduto e stanno godendo,estenda il concetto di “oneri” pubblici a caricodi chi costruisce oltre la soglia tradizionale di

quelli di urbanizzazione. E così legittimi i Comuni, che rila-sciano le licenze edilizie, a richiedere che una quota - variabi-le secondo le necessità locali - dei metri cubi di nuove costru-zioni venga destinata ad alloggi da affittare a canoni modera-ti a famiglie e single di reddito modesto, individuati secondoparametri obiettivi da una (snella!) commissione comunalecui partecipino rappresentanti di associazioni di inquilini edi consumatori.

(I - continua)*presidente onorario Movimento Consumatori

+ConsumerEuropaCibo per animali,operazione trasparenza

a Commissione europea ha approvato, il 4marzo scorso, la revisione del regolamento

relativo all’etichettatura e al commercio di ali-menti per animali, in particolare per quelli do-mestici. L’obiettivo è quello di mantenere alto illivello di protezione della salute e del benesseredei nostri amici a quattro zampe,ma anche dellasalute pubblica,migliorando allo stesso tempol’efficacia del sistema e semplificando le proce-dure per le etichette.In questo modo le 62 milioni di famiglie che nel-l’UE possiedono un animale domestico potran-no valutare al meglio ciò che gli danno da man-giare;grazie a queste nuove regole, infatti, sulleetichette sarà obbligatorio indicare l’alimentocontenuto, il nome e l’indirizzo dell’esportatore,il peso netto e la lista degli additivi utilizzati.Inoltre,andranno aggiunte indicazioni specifi-che riguardanti le materie prime per eventualipasti composti da più alimenti e i modi d’usoprevisti per gli alimenti “dietetici”.Deve essereben visibile un numero di telefono cui i clientipossono rivolgersi nel caso volessero avere ulte-riori informazioni riguardo agli ingredienti usati.Attualmente le materie prime utilizzate per pro-durre un alimento composto devono essere di-chiarate, con una tolleranza del 15%, in percen-tuale sul peso totale. In questo modo però il pa-drone che acquista il prodotto per il suo animalenon è nelle condizioni di poter valutare il realevalore della percentuale che trova scritta sull’e-tichetta.Con queste regole la Commissionechiede che vengano indicati i valori precisi dellematerie prime usate, in ordine decrescente dellaloro importanza ponderale.Un’ulteriore novità introdotta dal regolamentoè il fatto che non saranno più i legislatori ad oc-cuparsi della lista di materie prime degli alimen-ti per animali, il suo aggiornamento sarà fruttodella collaborazione tra produttori e utenti.Questa lista rifletterà così la situazione correntee integrerà le innovazioni in atto,aumentandola trasparenza del mercato.

Sonia Chilà

L

+ConsumerWebi chiama 60 milioni di consumatori ed èpubblicato in Francia. Si tratta di un

settimanale realizzato da giornalistiprofessionisti in collaborazione con gli espertidell’Inc - Istituto nazionale del consumo

francese. Onde evitare equivoci, è senzapubblicità. Il sito è ben fatto; particolarmentechiare (oltre che utili) le sezioni dedicate alleguide, così come il mercatino di scambi fra iconsumatori. www.60millions-mag.com

S

PARLIAMONE

Carovita, un’agenda (seria)per batterlo davvero

Cartoline dall’Italia dell’illegalitàtra le righe di Lorenzo Miozzi

SICUREZZA SENZA LUOGHI COMUNIincessante e continua evoluzione del crimine mette costantemente a rischioil nostro vivere quotidiano; furti, rapine, truffe e raggiri di ogni sorta hanno

portato il cittadino a cercare nuovi metodi di difesa e trovare rifugionell’industria della sicurezza. Ma i sensi di insicurezza e di pericolo hannoaspetti anche invisibili. Il manuale antirapina di Silvia Calzolari e DanieleVeratti è essenzialmente rivolto a chi svolge una propria attività commerciale,ma anche al semplice cittadino-consumatore. Gli autori in questo libro hannoanalizzato molteplici aspetti del tema “sicurezza” proprio per non correre ilrischio di offrire ai lettori le solite ricette preconfezionate, ma un utile saperessere che sia in grado di rafforzare in ognuno la percezione soggettiva dellapropria sicurezza. Lo scopo fondamentale è, quindi, quello di incrementare in

ognuno la propria efficacia di fronte alle più svariate situazionidi minaccia cui siamo sempre più spesso sottoposti, purtropponostro malgrado.

Silvia Calzolari - Daniele VerattiManuale AntirapinaSassoscritto Editore 128 pagine – 14 euro

L’CORRUZIONE MALE ETERNO

a breve stagione di Mani Pulite non ha scardinato il vecchio equilibrio ad altadensità di corruzione che si era andato consolidando nella gestione italiana della

cosa pubblica. Cos'è rimasto della "rivoluzione dei giudici", che tante speranze avevasuscitato nella prima metà degli anni 90? Mentre da tempo il problema dellacorruzione in Italia non è più all'ordine del giorno, negli ultimi anni una lunga seriedi episodi di microcorruzione e clamorosi scandali politici e finanziari hannosegnalato una chiara linea di continuità con le vicende svelate da Mani Pulite. Inquesto volume, somiglianze e differenze tra vecchia e nuova corruzione vengonoevidenziate a partire da una ricerca empirica basata su materiale giudiziario, relazionidi commissioni parlamentari e authorities pubbliche, oltre che sulla sistematicarassegna della stampa. L'analisi si concentra sui meccanismi della corruzione, sulle

loro attuali trasformazioni rispetto al passato, sul rafforzatointreccio tra politica ed economia che sta caratterizzando la nuovafase istituzionale.

Donatella Della Porta - Alberto VannucciMani impuniteEditore Laterza264 pagine – 16 euro

L

8 rubriche

Page 9: CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

Consumers’ notizie

ono 24mila i clienti ex Sanpaolo Imi, oggi Intesa San-paolo, che già dalle prossime settimane potranno aderi-re alla procedura di conciliazione per il crack Parmalat.

È stata infatti sottoscritta l’intesa tra le associazioni dei consu-matori e il gruppo bancario. Quella della conciliazione è unastrada già intrapresa nel passato con risultati positivi: la pro-cedura di conciliazione effettuata per gli ex clienti del gruppoBanca Intesa titolari di bond Parmalat ha portato ad esamina-re con commissioni paritetiche tra azienda e associazioni12mila domande. Di queste, circa il 44% ha avuto una pro-posta di rimborso. Nel 99,98% dei casi sono state definite va-lutazioni condivise nelle commissioni paritetiche.

A tutti gli interessati sarà inviata nelle prossime settimaneuna comunicazione personale contenente la sintesi del rego-lamento di conciliazione, le modalità di accesso alla procedu-ra e i moduli della domanda che dovrà essere presentata alla

S propria filiale. I clienti avranno la possibilità di indicare, nelladomanda di conciliazione, l’associazione di consumatori, traquelle aderenti all’accordo (tra cui Movimento Consumato-ri), da cui farsi rappresentare. Spetterà a cinque commissioniparitetiche valutare le domande. Ogni commissione saràcomposta da un rappresentante delle associazioni ed uno del-la banca che esamineranno caso per caso le richieste pervenu-te dai clienti. «La scelta di Intesa Sanpaolo è di grande lungi-miranza e di vera attenzione agli utenti e va salutata con gran-de apprezzamento», si legge in una nota di Movimento Con-sumatori e Movimento difesa del cittadino. «Si apre una fasenuova nei rapporti banca-clienti, all’insegna di una maggioretrasparenza e della scelta di risoluzioni extragiudiziali del con-tenzioso, che tornano a vantaggio sia dei cittadini-consuma-tori che dell’immagine della credibilità degli istituti bancari».

Info:numero verde 800.303306

� i conti in tasca

Italiani, popolodi videogiocatori

inque console e 34 videogiochi vendutiogni minuto con 1,4 milioni di famiglie in

più che hanno comprato la prima console.Nonsente crisi il settore dei videogiochi in Italia cre-sciuto,nel 2007,del 39,9%. Il giro d’affari com-plessivo del settore supera di poco il miliardo dieuro con l’hardware che vale 480,5 milioni(+80%) e il software 557,5 (+17,4%). Il tassodi penetrazione delle console nelle famiglie èdel 34% (+6,1%).Nonostante piacciano sem-pre più anche agli adulti, i videogame sono an-cora faccenda per piccoli: secondo il rapportodell’Aesvi oltre l’80% dei videogiochi è vendu-to nelle fasce d’età 3+ (da tre anni in su),7+ e12+ e solo il 4% è 18+.D’altronde, i primi cin-que titoli venduti (Pro evolution soccer 2008,Brain Training, Pokemon,Fifa 08,Nintendogs)sono 3+, i successivi tre 12+ (Dragon ball, Spi-derman, 3,Need for speedprostreet),mentre alnono e al decimo posto troviamo due titoli da“grandi”Assassin’s Creed e Grand theft auto. Ilcanale Internet per le vendite ha fatto registrareun fatturato di 44 milioni.

CRISPARMIO TRADITO

Crack Parmalat, Sanpaolo dàil via libera alla conciliazione

Spese mediche, nuoveregole per la detrazione

ella dichiarazione dei red-diti di quest’anno sono de-

traibili tutte le spese mediche,specialistiche, i ticket per pre-stazioni diagnostiche e per vi-site specialistiche, lenti a con-tatto, liquidi per lenti a contat-to, occhiali, farmaci omeopati-ci, integratori alimentari, ap-parecchi elettromedicali, me-dicinali. Fatta la somma degliacquisti, si elimina una fran-chigia di 129,11 euro, della re-stante parte si detrae il 19%.Per gli integratori alimentari, ladetraibilità è possibile solo se loscontrino è allegato a una ricet-

Nta che indichi chiaramente cheil prodotto è utilizzato a scopoterapeutico.

www.agenziaentrate.it

Caro gpl, l’Authorityapre un’inchiesta

l via un’indagine sul carogpl per uso domestico.

Secondo l’Autorità perl’energia elettrica e il gas negliultimi anni si sono verificaticonsiderevoli incrementi dicosto che potrebbero essere«non imputabili soloall’aumento delle quotazionisui mercati internazionali».Negli ultimi tre anni si èverificato un aumento di

A

circa 30 centesimi di euro ametro cubo per il gascanalizzato e di circa 60centesimi di euro al metrocubo per il gas in bombolonie bombole. www.autorita.energia.it

Energia, task forcecontro i rincari

cittadini potranno segnalareanomalie nelle tariffe di ener-

gia e gas, che faranno scattaredei controlli ad hoc da parte diun gruppo di controllo coordi-nato dall’Autorità dell’energiae da Mister Prezzi. È quantoprevede il protocollo d’intesa,firmato dal presidente dell’Au-

I

torità per l’energia elettrica e ilgas, Alessandro Ortis e dal Ga-rante per la sorveglianza deiprezzi, Antonio Lirosi. Le dueistituzioni collaborerannoinoltre per migliorare l’infor-mazione da rendere al pubbli-co sui livelli dei prezzi e delle ta-riffe, anche attraverso Internet.

www.osservaprezzi.it

Coloranti pericolosi,appello all’Europa

ettere al bando sei colo-ranti alimentari per i pos-

sibili effetti negativi sul com-portamento dei bambini. Èquanto chiede l’Organizzazio-ne europea dei consumatori

M

(Beuc) al commissario euro-peo alla Salute, Androula Vas-siliou, sulla scia di uno studiorealizzato in Gran Bretagnarealizzato su un campione di300 bambini. I sei coloranti inquestione (E110, usato persucchi concentrati; E122, usa-to nelle marmellate; E102, im-piegato in lecca-lecca e bevan-de effervescenti; E124, colo-rante rosso; E104, colorante diampio uso alimentare; E129,che dà un colore rosso-arancio-ne al cibo) provocherebberoforme di iperattivismo e dimancanza di concentrazionenei bambini più piccoli.

www.beuc.org

9rubriche

� Dalle sezioni

CasertaCittà a misura di bambino

Una città a misura di bambino è possibile.Per dimostrarlobasta andare a Caserta domenica 20 aprile e partecipare a

100 strade per giocare.Una giornata di gioco e una manifesta-zione organizzata da Legambiente per stare dalla parte dei piùpiccoli.A sostenere l’iniziativa ci sarà anche il Movimento con-sumatori che nello stand allestito per l’occasione distribuiràmateriale e informazioni sulle campagne nazionali e locali.Tan-ti i motivi per essere in piazza: la questione rifiuti, la sicurezza distrade e piazze, la qualità dell’aria, il problema dell’inquina-mento acustico,ma soprattutto la riscoperta della strada comeluogo di incontro fra diverse generazioni e culture.«Una gior-nata importante»,ha affermato Ovidio Marzaioli, presidentedella sezione di Caserta,«perché consente di restituire la cittàagli abitanti e di sensibilizzare bambini e genitori sui temi am-bientali e del consumo sostenibile».

[email protected]

VenetoCirio, consulenza legale

Il Movimento Consumatori Veneto invita i tanti risparmiatoriche hanno perso i loro soldi in seguito al default della Cirio,a

costituirsi parte civile per recuperare una parte dei soldi perdu-ti. È possibile costituirsi parte civile nel processo sull’insolvenzadel Gruppo Cirio in corso presso il Tribunale di Roma,entro enon oltre l’udienza del 14 maggio 2008. Il Movimento Consu-matori Veneto mette a disposizione i suoi legali per informazio-ni e consulenze: chiamare il numero verde 800.178950 (dal lu-nedì al venerdì,dalle 14,30 alle 18,30) oppure,per fissare subi-to un appuntamento, il numero 199.443035 (dal lunedì al ve-nerdì,dalle 9,30 alle 12,30).La costituzione di parte civile puòessere effettuata sia dagli obbligazionisti che dagli azionisti,anche se non sono più in possesso dei titoli Cirio. Inoltre, la co-stituzione nel giudizio penale non esclude la possibilità di espe-rire azioni civili individuali o di raggiungere accordi transattivi.Possono costituirsi parte civile anche le persone che hanno incorso o già concluso eventuali azioni civili o hanno già raggiun-to un accordo transattivo.

[email protected]

PugliaDiritti a scuola

inanziarie, indebitamento delle famiglie, truffe telefoniche:il Movimento Consumatori Puglia ha pubblicato il rapporto

annuale delle attività, i contatti telefonici e la casistica degli in-terventi che consentono di individuare i principali temi del ma-lessere del cittadino pugliese in tema di consumo.Dall’analisidei dati, il Movimento Consumatori annuncia il “ritorno a scuo-la”per educare i consumatori di domani.Parte, infatti, dai ban-chi di scuola l’iniziativa di (in)formazione del Movimento Con-sumatori Coordinamento regionale Puglia che,attraverso per-corsi di conoscenza e di informazione in diverse città della re-gione, coinvolgerà studenti degli ultimi anni di scuola superioree genitori in un progetto regionale finalizzato alla responsabi-lizzazione rispetto agli acquisti con finanziarie (i famigerati fi-nanziamenti a tasso zero, le microrate), e soprattutto mirato al-l’acquisizione di una consapevolezza di tutela giuridica dei pro-pri diritti.

[email protected]

FIR

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Consumers’ iniziative

arole chiave: trasparenza e chia-rezza. Anche i contratti di contocorrente sono stati interessati

dalle nuove norme previste dalle libe-ralizzazioni. Le banche, infatti, hannooggi l’obbligo di comunicare in formascritta, secondo modalità immediata-mente comprensibili al risparmiatore,qualunque modifica unilaterale dellecondizioni contrattuali di conto cor-rente con preavviso minimo di 30giorni. Entro 60 giorni dal ricevimen-to della comunicazione scritta, il con-sumatore ha diritto di recedere senzapenalità e senza spese di chiusura e diottenere, in sede di liquidazione delrapporto, l’applicazione delle condi-zioni precedentemente praticate. Le variazioni per le qualinon siano state osservate queste prescrizioni sono inefficacise pregiudizievoli dei diritti del consumatore. Le variazionidei tassi dipendenti da scelte di politica monetaria devonooperare sia sui tassi debitori sia sui tassi creditori.

Ipoteca addioGrazie al decreto del ministro Bersani si può cancellare l’ipo-teca del mutuo che si è finito di pagare senza che questo com-porti più il ricorso alla figura del notaio. È l’istituto di credi-to che, entro trenta giorni dall’estinzione del mutuo, deve co-municare alla Conservatoria dei registri immobiliari, cheprovvederà d’ufficio a togliere l’ipoteca stessa. Per i vecchimutui già estinti e per i quali non sia stata ancora cancellatal’ipoteca, il cittadino può usufruire della nuova procedura ri-chiedendo all’istituto finanziario la quietanza di avvenutopagamento con lettera raccomandata.

P Mutuo portatileL’altra importante novità in materia dimutui che permette al consumatore dicercare forme di finanziamento piùvantaggiose è costituita dall’abolizio-ne delle penali nei casi di estinzioneanticipata. L’abolizione delle penali ri-guarda i mutui stipulati dalla data del2 febbraio 2007 in poi. Per i mutuicontratti prima di questa data, l’Abi ele associazioni dei consumatori conun accordo, al quale la legge attribui-sce efficacia “erga omnes”, hanno sta-bilito la misura massima dell’importodella penale dovuta per il caso di estin-zione anticipata o parziale degli stessi.Gli istituti non potranno rifiutarsi di

rinegoziare i mutui secondo le nuove regole contenute nel-l’accordo.

Per agevolare la concorrenza nel settore bancario, il mini-stro dello Sviluppo economico, Bersani ha istituito la porta-bilità del mutuo, che consiste nella possibilità di trasferire ilvecchio finanziamento presso la banca con cui se ne stipulauno nuovo, senza perdere i benefici fiscali previsti per la pri-ma casa.

«La legge Bersani», ha dichiarato il presidente Antitrust, Antonio Catricalà, «aiuta veramente chi ha bisogno e creaconcorrenza dove serve. Il settore bancario presenta un tassodi mobilità del 7,7%, più basso che nell’Rc auto dove èall’8%. Siamo di fronte a mercati completamente ingessati».

(A.C.)[email protected] verde 800.913514

L’INIZIATIVA

Lombardia, l’unione fa la forzaSei associazioni in un’unica sigla

ssere più incisivi nelle azioni di tute-la dei cittadini e convogliare gli sfor-

zi verso obiettivi comuni. Queste le fi-nalità del Ccl - Coordinamento consu-matori lombardi, un organismo attivodal 20 marzo scorso per volere di sei as-sociazioni di consumatori tra le più at-tive della Lombardia. Assoutenti, Cit-tadinanzattiva, Confconsumatori,Movimento Consumatori, Movimen-to Difesa del cittadino e Unione nazio-nale consumatori per la prima voltahanno unito competenze, autorevolez-za e strumenti per rappresentare al me-glio e nella loro interezza i cittadiniconsumatori, soggetti sempre più alcentro delle politiche economiche e so-ciali.

Una parte del movimento consu-merista lombardo, dopo anni di colla-borazione, ha preso atto della necessità

E di rendere sempre più efficaci, qualifi-cate e compatte le azioni a favore dei cit-tadini e degli utenti. Gli strumentimessi a disposizione dalle associazionisono molti e sono stati studiati per of-frire un servizio il più soddisfacente e ilpiù completo possibile: sei dirigenti re-gionali, numerosi collaboratori alta-mente specializzati, più di 100 consu-lenti di supporto, sportelli aperti alpubblico su tutto il territorio regionalelombardo, iniziative di informazione edi formazione, collaborazione direttacon le istituzioni e con i gestori dei ser-vizi pubblici.

Il Coordinamento consumatorilombardi è guidato dai presidenti re-gionali delle singole associazioni ed èrappresentato a turno da uno di essi.

Ciascuna associazione mantienecomunque il proprio statuto e la pro-

pria organizzazione, impegnandosi na-turalmente a rispettare un codice dicomportamento volto a indirizzarne leazioni per il fine comune.

Le tematiche più importanti su cuiil coordinamento svilupperà il proprioprogramma sono: la tutela del rispar-mio e dei servizi bancari e finanziari; lasalute dei cittadini e la sanità; la tuteladell’ambiente e il risparmio energetico;la pubblica amministrazione e il rap-porto con il cittadino; la sicurezza ali-mentare; i pubblici servizi e, infine, latutela dei consumatori nei rapporti conle imprese.

Ogni sei mesi è prevista una verifi-ca sul lavoro che è stato svolto e i risul-tati verranno resi pubblici attraversoun’attenta ed efficace opera di informa-zione. (A.C.)

Info: tel. 02.83241893.

� Leggere per crescere

u così che Cappuccetto Rosso incontròun lupo vegetariano…».Finale impossi-

bile e incredibile? Non per tutti. Sono sempre dipiù i genitori che decidono di modificare le storiee i personaggi rendendo innocui i malvagi perevitare di spaventare il bambino troppo piccolo.Ecco, allora, nascere racconti improbabili e con-fusi di «lupi che non toccano la carne»,«streghesenza denti» e «orchi giocherelloni». Ma è dav-

vero utile presenta-re ai bambini perso-naggi delle fiabemodificando il lororuolo “tradiziona-le” di cattivi? Gliesperti dicono dino.La presenza nel-

le favole di protagonisti con caratteri ben defini-ti, come la fata e il lupo, può essere d’aiuto albambino per proiettare all’esterno i propri timo-ri e le proprie paure. Cancellare o modificare lostatus del “cattivo” di turno, rendendolo un“buono” a tutti gli effetti, può causare difficoltànel gestire le emozioni del piccolo e nel suo futu-ro rapporto con il mondo esterno.Togliere al lu-po di Cappuccetto Rosso lo “status” di cattivo,come istintivamente fanno mamma e papàquando trovano una situazione minacciosa,puòessere molto rischioso per il bambino.Per mamma e papà, quindi, «in medio stat vir-tus»: ovvero non bisogna eccedere con l’istintodi protezione del genitore nei confronti del figlio.Le emozioni del bambino possono essere trasla-te e interpretate anche attraverso le pagine di unlibro, che offrono la possibilità di dare un sensoal mondo interiore del più piccolo e alla realtàche lo circonda. L’istinto di protezione del geni-tore, in questi casi, deve lasciare posto al neces-sario e graduale incontro con l’esterno,ricordan-do che il lupo è “nato”per rappresentare il “cat-tivo”, mentre non eserciterebbe alcun ruolo al-l’interno del panorama fiabesco se fosse buono.La successione degli eventi narrati nella fiabarappresenta, anche se in maniera edulcorata, ilcammino che una persona deve eseguire per ar-rivare alla completa maturazione, fornendo so-luzioni a problemi reali. Meglio, dunque, che ilbambino sia preparato a riconoscere i “lupi”,sa-pendo che non sono esattamente buoni ed affi-dabili, e che sappia come questi animali, nellastragrande maggioranza dei casi,possono «per-dere il pelo,ma non il vizio».

Ilaria Piubelliwww.leggerepercrescere.it.

Nel dettaglio

PIÙ CONCORRENZA DIRITTI

Banche e mutui, tutte le novitàper uno sportello più trasparente

I soggetti in campoAssoutenti

www.assoutenti.itCittadinanzattiva - onlus

www.cittadinanzattiva.itConfconsumatori

www.confconsumatori.comMovimento Consumatori

www.movimentoconsumatori.itMovimento Difesa del cittadino

www.mdc.itUnione nazionale consumatori

www.consumatori.it

Supplemento al numero di VITAdi questa settimanaReg.Trib. di Milano n. 397 dell’8 luglio 1994Direttore responsabile: Giuseppe FrangiDirettore editoriale: Riccardo BonacinaInserto a cura di:Angela Carta e Piero PacchioliCoordinamento redazionale: Silvano RubinoProgetto grafico:Antonio MolaStampa: CSQ - Centro Stampa Quotidianivia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

10 rubriche

Il lupo cattivoresti cattivo

Page 11: CONSUMERS' MAGAZINE - aprile 2008

Consumers’ insieme

Il Movimento Consumatori è un’associazione autonoma ed in-dipendente senza fini di lucro, nata nel 1985 per iniziativa di

un gruppo di cittadini e di esperti, sollecitato dall’esigenza di tu-telare i diritti dei consumatori.

Tutti i cittadini sono soprattutto consumatori.Tutti i consumatori hanno diritti.

Il Movimento si propone di offrire ai cittadini migliori condizio-ni di consumo, cercando di influenzare le controparti istituzio-nali e private affinché forniscano servizi e prodotti adatti alle esi-genze degli utenti. Il Movimento Consumatori aiuta, segue e consiglia i propri socicon servizi di consulenza specializzati, li rappresenta presso orga-nismi pubblici e privati, erogatori di servizi e fornitori di beni, eli sollecita a prendere coscienza dei propri diritti e delle proprieresponsabilità.

I perché di una sceltaElemento distintivo dell’associazione è l’attenzione nei confron-ti dei problemi pratici che il consumatore si trova a dover affron-tare nella vita quotidiana. Questa attenzione si traduce nell’attività delle circa cinquanta se-di locali MC, distribuite su tutto il territorio nazionale, che ero-gano sia un servizio di informazione e orientamento sui dirittidei cittadini consumatori, sia un servizio di consulenza e tutelalegale ex-post, attività centrale della nostra associazione. Il Movi-mento Consumatori mette inoltre a disposizione dei cittadiniuna procedura di conciliazione (procedura di risoluzione stra-giudiziale) per le seguenti realtà: Telecom, Tim, Wind, H3g,Ania, Enel, Banca Intesa, Banco Posta e Poste Italiane, Capitalia.Questa attenzione si traduce anche nell’attività istituzionale delMovimento Consumatori, ovvero nel dialogo costante con tutte

le controparti, istituzioni, aziende, associazioni di categoria, me-dia, per indirizzare preventivamente le decisioni in favore di unamaggiore tutela del cittadino-consumatore e per realizzare insie-me a queste realtà iniziative di educazione a un corretto e consa-pevole stile di consumo. MC lavora anche insieme ai cittadini-consumatori: infatti, sindalla nascita, MC ha ritenuto prioritario impegnarsi in azioni checontribuissero alla presa di coscienza non solo dei diritti, ma an-che delle responsabilità individuali da parte dei cittadini. Eccoperché MC collabora, sostiene ed è socio di tante realtà impegna-te trasversalmente su temi fondamentali come la tutela dei mino-ri, l’ambiente, la promozione della cultura e della solidarietà, ilconsumo critico e il commercio equo-solidale, per citarne alcuni.

Settori di attivitàIl Movimento Consumatori in specifico opera nei seguenti set-tori:Sicurezza alimentare; Ambiente ed energia; Assicurazioni; Ca-sa e condominio; Commercio; Comunicazioni; Concorrenza eliberalizzazione; Banche, credito e risparmio; Farmaci e salute;Giustizia; Diritti dei cittadini migranti; Minori; Prezzi e tarif-fe; Pubblica amministrazione; Pubblicità ingannevole; Re-sponsabilità sociale; Trasporti e turismo.MC si è anche battuto per la riduzione del prezzo del latte in pol-vere per neonati. Numerose famiglie risparmiano sui prodottiper neonati grazie ai Gruppi d’acquisto MC.Grazie all’attività degli osservatori Farmaci & Salute, Credito &Risparmio e Pubblicità ingannevole, MC ha promosso negli an-ni importanti campagne di informazione e educazione a favoredei consumatori, tutelato migliaia di cittadini risparmiatori, va-gliato centinaia di pubblicità verificandone la fondatezza e la noningannevolezza.

Info: www.movimentoconsumatori.it

� contatti

Sezioni e sportelliEcco la rete territorialeIl Movimento Consumatori conta attualmentecirca 60 tra sezioni e sportelli,operanti in tuttaItalia.Per usufruire del servizio di consulenza le-gale cercate la sede locale del Movimento Con-sumatori a voi più vicina.Gli indirizzi delle sediMC si trovano sul sito nazionale

www.movimentoconsumatori.it

ABRUZZOVasto (0873/370783)

CALABRIACosenza, (Tel.06/4880053)

CAMPANIAAvellino,Tel.0825/22626 Benevento,Tel.0824/944500 Caserta,Tel.0823/220742 Napoli,Tel.081/5541452 Salerno,Tel.089/2580829

EMILIA ROMAGNA Bologna,Tel.051/271335 Modena,Tel.059/343756 Parma,Tel.0521/289951

LAZIORoma,Tel.06/39735013Roma Centro,Tel.06/45476910Latina,Tel.0773/903961 Tivoli (RM),Tel.0774/334270

LIGURIAGenova,Tel.010/2471188 La Spezia,Tel.0187/501056 Sanremo (IM),Tel.0184/597675

LOMBARDIABrescia,Tel.030/2427872 Lecco,Tel.0341/365555 Milano,02/80583136 Pavia,0382/22772 Varese,0332/810569

MOLISECampobasso,Tel.0874/411086

PIEMONTEBra,Tel.0172/431281Cuneo,Tel.0171/602221 Torino,011/5069546

PUGLIAAndria,Tel.0883/591030 Bari,Tel.080/5227965 Cerignola (FG),Tel.0885/420637 Galatina (LE),Tel.0836/633411 Lecce,Tel.0832/1835339 Molfetta (BA),Tel.080/3354776 Noci (BA),Tel.080/4978650 Ostuni (BR),Tel.0831/305991 San Severo (FG),Tel.0882/376032 Taranto,Tel.099/7324647

SICILIABiancavilla (CT),Tel.338/6322345 Catania,Tel.095/7128729 Messina,Tel.090/2924994 Palermo,Tel. 091/6373538 Paternò (CT),Tel.095/858449 Siracusa, (Tel.06/4880053) Trapani, Tel.0923/712879

TOSCANACecina (LI),Tel.0586/754504 Firenze,Tel.055/243409 Firenze Nord,Tel.055/4250239 Livorno,Tel.0586/892984 Lucca Tel.0583/490004 Pistoia Tel.0573/946482 Prato,Tel.0574/635298-546130 Pontedera-Valdera (PI),Tel.0587/57467 Versilia (LU),Tel.0584/31811

UMBRIAPerugia,075/5731074

VENETOPadova,Tel.049/8071318 Treviso,Tel.0422/545000 Venezia-Mestre,Tel.041/5318393 Verona,Tel.045/595210 Vicenza,Tel.0444/1832641 Se sei interessato ad aprire una sede nella tuacittà scrivi all’[email protected]

MOVIMENTO CONSUMATORI

Insiemeper una società responsabile

11rubriche

Il Movimento Consumatori si finanzia attraverso la partecipazione aprogetti assegnatigli dalle pubbliche istituzioni e attraverso le quo-te associative.Con MC puoi iscriverti e assicurarti gratuitamente, per un intero anno,con una polizza assicurativa di tutela legale. Movimento Consumatori eD.A.S.Assicurazioni S.p.A. hanno stipulato una convenzione esclusivaper i soci del Movimento Consumatori, che potranno scegliere la poliz-za “Contratto Protetto”o “Vita Privata”per ogni controversia futura al-la data di iscrizione al Movimento Consumatori.Perché prevenire ti permette di far valere i tuoi diritti conancora più forza!Leggi le condizioni complete sul sito www.movimentoconsumatori.it oscrivi a [email protected]; oppure telefona allo 06-48.800.53 o rivolgiti alla sede MC più vicina.

Puoi diventare:Socio simpatizzante – quota 15 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto all'abbonamento al mensile Consumers’ magazine e al-la polizza assicurativa di tutela legale "Contratto protetto",per un anno.

Socio ordinario – quota 35 euro: iscritto al Movimento Consuma-tori con diritto alla consulenza legale per un anno, all'abbonamento almensile Consumers' magazine e alla polizza assicurativa di tutela lega-le "Contratto protetto",per un anno.Socio Sostenitore – quota 50 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto alla consulenza legale per un anno,all'abbonamentoal mensile Consumers’ magazine e alla polizza di tutela legale "Vita pri-vata”,per un anno.

Puoi versare la quota associativa tramite bollettino postale c/c n°66.700.709 o bonifico bancario BANCOPOSTA - IBAN: IT 36 N 0760103200 0000 66700709 intestato a Movimento Consumatori Sede Na-zionale - via Piemonte,39/A - 00187 Roma.Puoi utilizzare anche la carta di credito, pagando on line(http://www.movimentoconsumatori.it/associarsi.php).Per attivare il prima possibile il sistema di tesseramento invia una e-mailconfermando i tuoi dati a [email protected] invia un fax allo 06-48.20.227 all’attenzione dell’ufficio tessera-mento MC. informazioni: tel.06- 48.800.53

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