Tempo n°8

24
Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 02 marzo 2012 ANNO XIII N. 08 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di LA MALEDIZIONE DEI PRONTO SOCCORSO LA TESTIMONIANZA DI UNA CARPIGIANA RICOVERATA AL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE SAN CAMILLO DI ROMA SOTTO INDAGINE DOPO IL CASO DEL MALATO CURATO A TERRA. LE VICENDE DELLA CAPITALE RESTANO LONTANE MA IL SOVRAFFOLLAMENTO CONDIZIONA IL LAVORO DEL PRONTO SOCCORSO DI CARPI. IL PRIMARIO DOTTOR CARLO TASSI CONFERMA: “A MARZO VIA AL CANTIERE PER L’AMPLIAMENTO”. ROSSANO POLETTI: VITA D’ARTISTA A LONDRA NUOVI ORIZZONTI DI CARPI COMPIE 25 ANNI LA TROUPE DI BALLARò ALLA BIBLIOTECA LORIA IN ARRIVO ANCHE IN CITTà LA STANGATA DELL’IMU Rossano Poletti Cinzia Caruso Carlo Tassi Maria Chiarolanza al microfono del giornalista Alessandro Poggi di Ballarò

description

Su questo numero: Il Capitol chiuderà?; Cmb: senza visione non c'è futuro; Il caso Loria approda a Ballarò; Dipendenti di Coop Estense sul piede di guerra; La pillola dello Stadio proprio non va giù; Tasse più salate per le famiglie carpigiane con l'arrivo dell'Imu; La maledizione dei Pronto Soccorso; Stop a truffe e raggiri; Ma fletto ma non mi impiego a Teatro; Giravolta: da perdere la testa; Semplicemente Libera: Libera Guidetti; Vita d'artista a Londra; Ricchi e poveri spesso si nasce, amici si diventa. Quasi...; Un nuovo volto per Novi di Modena; La libertà di espressione è alla base della democrazia; Nuovi Orizzonti di Carpi compie 25 anni.

Transcript of Tempo n°8

Page 1: Tempo n°8

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

02 marzo 2012 ANNO XIII N. 08attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

la maledizione dei pronto soccorso

La testimonianza di una carpigiana ricoverata aL pronto soccorso deLL’ospedaLe san camiLLo di roma sotto

indagine dopo iL caso deL maLato curato a terra. Le vicende deLLa capitaLe restano Lontane ma iL sovraffoLLamento condiziona iL Lavoro deL pronto soccorso di carpi. iL primario dottor carLo tassi conferma: “a marzo via aL cantiere per L’ampLiamento”.

rossano poLetti: vita d’artista a Londra

nuovi orizzonti di carpi compie 25 anni

La troupe di baLLarò aLLa bibLioteca Loria

in arrivo anche in città La stangata deLL’imu

Rossano Poletti

Cinzia Caruso

Carlo Tassi

Maria Chiarolanza al microfono del

giornalista Alessandro Poggi

di Ballarò

Page 2: Tempo n°8

2 02.03.2012 n° 08

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected], [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 29 febbraio 2012

TrA le rIghe...

lA FOTO dellA seTTImANA

Libri da non perdere!

FrAse dellA seTTImANA...

La IenaIl graffio

prove per un incendiodi shalom auslander

“A Carpi ci sono troppi passaggi pedonali e quasi tutti mal segnalati. Io ritengo che sarebbe molto meglio ridurne il numero e investire per illuminare bene quelli che si sceglie di mantenere. Viale Manzoni, via Marx... sono strade molto frequentate dai pedoni e i passaggi non sono abbastanza sicuri”.Dichiarazione dell’ex agente di Polizia Municipale Renzo Bartoli tratta da La Gazzetta di Carpi del 23 febbraio.

Due i carpigiani investiti sulle strisce pedonali davanti al Conad di via Carlo Marx: congiunzione astrale negativa o segnaletica orizzontale criminale?

il capitol chiuderà?

un altro pezzo di storia carpigia-na è a rischio. Dopo la chiusura definitiva del Super Cinema 70

adesso a tenerci col fiato sul collo è il Capitol, chiuso “fino a data da desti-narsi”, come recita un cartello apparso sulla sua saracinesca nei giorni scorsi. “La sala cinematografica necessita di lavori urgenti - ci spiega pietro maz-zotta, direttore di cinetea, associazio-ne culturale modenese che gestisce, i cinema Eden, Corso e Capitol di Carpi - per adempiere agli adeguamenti nor-mativi necessari. Ovviamente qualora si rimettesse mano al cinema sarebbe utile cimentarsi anche in una ristrut-turazione complessiva. Al momento siamo in attesa di capire a quanto ammonterebbe la spesa e se la pro-prietà - la capitol srl - è disposta a un accordo per dare il via ai lavori”. Uno standby tecnico insomma, in attesa di capire, conti alla mano, se i costi si di-mostreranno accettabili per un’attivi-tà di impresa. “Numerosi centri storici

rischiano di veder chiudere, una dopo l’altra le proprie sale cinematografi-

che: senza sostegni e aiuti, tirare avanti è sempre più complesso”, continua Mazzotta che si dichiara comunque relativamente soddisfatto dell’attività dei tre cinema del centro cittadino carpigiano. “La nostra speranza - conclude - è che il Capitol resti aperto, ovviamente noi siamo soltanto affit-tuari e nessun gestore può farsi carico di tutte le spese di ristrutturazione

che, al contrario devono essere con-divise coi proprietari dei muri, come è già avvenuto anche nel caso del Corso e dell’Eden”. Nel frattempo noi incrociamo le dita affinchè proprietà e gestore riescano a far quadrare i conti nonostante la grave situazione di crisi.

Jessica Bianchi

Pietro Mazzotta

che cosa ci fa a Stockton, nella verde e anonima provincia americana, il qua-rantenne Solomon Kugel? Fondamen-

talmente spera. Meglio: dis-pera. Perché per uno come lui, ebreo tormentato da un passato tragico che non ha mai vissuto – e da una madre che, pur essendo nata e cresciuta negli Stati Uniti, si comporta in tutto e per tutto come una sopravvissuta dei Campi – la speranza rappresenta esattamente la buc-cia di banana sulla quale scivolare il giorno che dovrà portare in salvo la sua famiglia. In salvo da cosa? Non importa, da qualcosa. Come gli ripete sempre il professor Jove, suo analista di fiducia: “La più grande fonte di infelicità dell’uomo, la più grande causa di angoscia, odio e morte non sono né le malat-tie, né la razza, né la religione. E’ la speran-za”. “I pessimisti – diceva il professor Jove – non scatenano guerre”. Ed è in preparazione della catastrofe che i Kugel si sono recentemente trasferiti in campagna, proprio nel periodo in cui un piromane inizia ad appiccare il fuoco alle fattorie della zona. E mentre Solomon passa le serate ad annotare quali saranno le sue ultime parole prima di morire, uno strano rumore proviene dalla soffitta. Topi? Piccioni? Il piro-mane o che altro? Niente meno che Anne Frank, sopravvissuta ai nazisti e nascosta lì da quarant’anni, che dorme di giorno e nelle ore notturne tenta di scrivere il suo grande romanzo: e i 32 milioni di copie del ‘Diario’ non sono facili da superare. Prendete Woody allen, philip roth, Joseph Heller – quello di Comma 22, per inten-derci – e mischiateli bene insieme. Per finire aggiungete un pizzico di Franz Kafka. Mettete a cuocere per qualche centinaio di pagine e otterrete due possibilità. O la creazione di un Frankenstein letterario senza capo nè coda, che cercherà di bruta-lizzare il lettore già dalla seconda pagina; oppure, se siete fortunati, vi capiterà tra le mani Prove per un incendio (Guanda, 319 pp.) il terzo libro e primo, imperdibile romanzo, del raffinatissimo e decisamente newyorkese shalom auslander. Già dal suo primo memoir dall’emblematico titolo Il lamento del prepuzio, leggendone la prosa si capisce immediatamente quale sia la sua cifra principale: il divertimento dell’arguzia. E, come spesso avviene, satireggiando fin’anche sull’Olocausto, Au-slander ci conferma che, con il sorriso, si può parlare di cose maledettamente serie: vita e morte; speranza e disperazione; senso e insensatezza; passato, presente e futuro. Tutto questo attraverso una prosa lucida che regala momenti di assoluta ilarità. Da non perdere.

di marcello marchesini

Il settimanale Tempo inquadrato dalle telecamere di Ballarò, martedì 28 febbraio.

Page 3: Tempo n°8

302.03.2012 n° 08

Il PIano IndustrIale 2012-2014 dI Cmb traCCIa le lInee strategIChe Per suPerare la CrIsI: l’esPansIone nel merCato delle ConCessIonI (osPedalI, autostrade, ParCheggI) nonChé neI merCatI esterI dIventa ImPresCIndIbIle

senza visione non c’è futuroU

n Piano “di difesa”. Così il presidente di Cmb, Carlo Zini,

ha definito il Piano Indu-striale 2012-2014 senza nascondere il difficile momento che sta attraver-sando la Cooperativa, così come l’intero Paese, alle prese con una crisi econo-mica drammatica. “Nono-stante la crisi stia mettendo alla prova l’intero Paese - ha detto l’ingegner Zini - è importante pianificare il futuro con una visione di lungo respiro. Solo poche imprese del nostro settore sono in grado di farlo. Cmb è una di queste, poten-do disporre di progetti, risorse umane e finanziarie adeguate”. La riduzione del giro d’affari risulta più evi-dente nel comparto immo-biliare ma, a pesare, sono anche le mancate acquisi-zioni all’estero e i ricorsi in essere su gare aggiudicate. Proprio l’alleanza con Unieco è principalmente funzionale all’esigenza di strutturarsi per sostenere la competizione a livello internazionale e per espan-dersi nel mercato delle concessioni. “Cmb è una grande impresa concentrata nel Paese ma orientata allo sviluppo: estero e finanza di progetto diventano le parole chiave per affron-tare con successo la crisi

nel prossimo futuro”. Per costruire treni, autostrade e ferrovie, strutture su cui Cmb vanta una consolidata esperienza, sono state già presentate offerte in diver-si Paesi: Albania, Serbia, Kosovo, Romania, Libia e Turchia. La volontà di lavorare insieme è comu-ne alle due cooperative di costruzioni: “c’è coesione fra noi, non antagonismo, perché è il momento di capire quanto corre velo-ce il mondo piuttosto che perdersi in provincialismi

generale e in ambito ospedaliero in par-ticolare ha premiato Cmb che, a distanza di vent’anni, oggi gestisce alcuni degli ospedali più impor-tanti del Paese. La recente acquisizione dell’Ospedale di Ve-rona conferma la le-adership di Cmb che, a breve, inaugurerà l’ospedale dell’Alto Vicentino su progetto dello Studio Altieri, “un gioiellino” lo ha defi-nito il presidente. Anche

l’esperienza di Holcoa, la conces-sionaria autostradale del mondo coopera-tivo, si sta rivelando un’efficace intuizione. Dopo l’in-gresso nel

capitale di Sat (Autostrada Tirrenica) si prevedono ul-teriori sviluppi in futuro, a partire dall’imminente gara

per il rinnovo della Conces-sione dell’Autostrada del Brennero. Nel settore im-mobiliare, verrà sviluppata l’attività di produzione e la vendita di alloggi di edi-lizia agevolata e conven-zionata a clientela diffusa, in particolare nelle aree di Milano e Roma. “Una sorta di social housing: alloggi di qualità a basso costo, prevenduti prima di partire coi lavori”. E in futuro? “La riqualificazione delle città sarà la prossima sfida e, così come per gli ospeda-li vent’anni fa, noi saremo della partita”.

Sara Gelli

ormai superati”. L’obietti-vo strategico al 2015 sarà la costituzione di un Grande Gruppo Cooperativo frutto

dell’alleanza con Unieco. E l’Italia? L’intuizione di intraprendere la strada della finanza di progetto in

Carlo Zini

Nuovo ospedale dell’Alto Vicentino

cmb: seNzA vIsIONe NON c’è FUTUrOLeggi la notizia su:www.temponews.it

I Soci di Cmb riuniti in Assemblea sabato 25 febbraio presso la sede di via C. Marx

Page 4: Tempo n°8

4 02.03.2012 n° 08

Il segretario della Cgil Camusso ha incontrato i lavoratori della loria

“avete la mia piena solidarietà”

la vicenda dei 17 licenziamenti alla Biblioteca comunale loria di Carpi, a seguito del taglio del servizio deciso dall’Ammi-nistrazione Campedelli, è stata più volte evocata nel corso

dell’iniziativa di sindacale a Modena alla presenza del segretario nazionale della Cgil susanna camusso. L’iniziativa di martedì 21 febbraio era promossa dai sindacati Cgil della Funzione Pubblica e di Scuola, Università e Ricerca per la campagna di rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie nel pubblico impiego. La vicenda dei bibliotecari della Loria è stata ricordata come esempio negati-vo nell’intervento introduttivo di marco Bonaccini segretario FP/Cgil Modena, e poi ripresa nelle parole accorate della delegata sindacale Fp/Cgil della Biblioteca Loria, sottolineando la vicinanza dei dipendenti comunali a quelli dell’appalto. Unanime e forte la richiesta all’Amministrazione Comunale di Carpi di rinunciare a un taglio dagli effetti così drammatici, è venuta dall’intera platea di oltre 700 delegati del pubblico impiego. Al termine dell’inizia-tiva una delegazione di lavoratori e lavoratrici dell’appalto hanno incontrato il segretario nazionale Cgil Susanna Camusso, che ha espresso la propria piena solidarietà a chi, tra poco più di un mese, potrebbe perdere il posto di lavoro. “Mi ricordo di voi e della vostra situazione. Avete la mia piena solidarietà così come quella di tutto il sindacato”, ha commentato la Camusso.

Inaugurati, il 25 febbraio, 6 alloggi di edilizia popolare a santa Croce

sei alloggi per sei famiglie in difficoltà

nei Comuni dell’Unione Terre d’Argine gli alloggi di edilizia popolare (Erp)

sono 763, di cui 613 a Carpi. Più dei tre quarti dei residenti vi abita da 10-20 anni e un 4% di loro da più di 40. Il canone di locazione mensile medio pagato da un inquilino è di 120 euro (ma può variare da 36 a un massi-mo di 550), con una metratura degli alloggi adatta soprattutto a nuclei di 3-4 persone. Il turno-ver delle case popolari esistenti consente di rispondere solo al 4% delle domande presentate a ogni bando, con circa 40 as-segnazioni annue sul territorio dell’Unione. Sono state 783 le famiglie che sono entrate nell’ultima graduatoria dei bandi Erp. Impossibile rispon-

dere a una mole di domande di questo genere. Il disagio abitativo in città ha infatti or-mai i contorni dell’emergen-za. Sabato 25 febbraio, sono però stati inauugurati 6 nuovi alloggi di edilizia residenziale in via delle Nazioni Unite, 15 a Santa Croce. Dal fabbrica-to, che aveva funzioni agricole, sono state realizzate sei unità abitative, mantenendo le carat-teristiche morfologiche tipiche dell’edificio iniziale con l’uso di materiali locali ecocompatibili. Il recupero è stato attuato nel rispetto della normativa sismica e dei valori di resistenza termi-ca. L’intervento si è posto due obiettivi ambientali fondamen-tali: il risparmio energetico e la minore immissione di inquinanti

da combustione nell’ambiente, perciò le unità immobiliari sa-ranno documentate con certi-ficati energetici e il benessere ambientale e psicofisico degli occupanti ponendo attenzio-ne all’utilizzo dei materiali da costruzione ecocompatibili. I 6 alloggi daranno risposta a nuclei familiari aventi diritto ad alloggi di edilizia residenziale pubblica ma l’emergenza casa resta.

J.B.

Maria Chiarolanza al microfono del giornalista

Alessandro Poggi di Ballarò

Rossella Sprocatti

stop alla mala pratica delle dimissioni in bianco

“il vero pericolo è il lavoro grigio”

Daniela De pietri e Francesca cocozza del Pd hanno presenta-

to, insieme ad altri sei firmatari, un ordine del giorno che im-pegna il Consiglio dell’Unione delle Terre d’Argine ad adope-rarsi affinché il Governo Monti ripristini la legge 188 del 2007 che, introdotta Governo Prodi e abrogata pochi mesi dopo la sua entrata in vigore dal Go-verno Berlusconi, era tesa a contrastare la mala pratica delle dimissioni in bianco. Il fenome-no, quello di far sottoscrivere, al momento dell’assunzione, una lettera non datata di dimissioni che può essere usata in qualsiasi momento, è molto diffuso nel nostro Paese e interessa circa 2 milioni di lavoratori, il 60%

composto da don-ne. “Ripristinare questa legge o introdurre nuove regole – commen-ta De Pietri - in un momento in cui il tema della ridefi-nizione di principi che disciplinano il mercato del lavoro è al centro del di-battito politico, è fondamentale”. Ma, avverte ros-sella sprocatti di Cgil, il vero pericolo è il ‘lavoro grigio’. “Ci sono tanti modi di aggirare le normative. Se la pratica delle dimissioni in bianco esiste, sep-pur in maniera limitata in un territorio controllato come il no-

stro, con la crisi, ogni forma di illegalità tende a intensificarsi. Le persone spesso sono spaven-

tate e si rivolgono a noi solo a cose fatte, quando diventa difficile agire. Il lavorato-re, invece, deve se-gnalarci immedia-tamente, tramite raccomandata, che ha firmato un foglio in bianco, che verrà aperto nel momento del contenzioso e do-cumenterà che la

volontà è stata estorta. Occorre vigilare sui contratti atipici che in realtà nascondono un lavoro che, a tutti gli effetti, ha orari precisi ma non garantisce ferie, malattie o maternità”.

m.m.

Alla fine è andato in onda, martedì sera, il servizio di Ales-

sandro Poggi, l’inviato che, per conto della trasmissione di Rai Tre Ballarò, venerdì scorso ha visitato la Bi-blioteca Loria per appro-fondire la questione dei 17 lavoratori della Coopera-tiva Euro&Promos che, a causa del mancato rinnovo dell’appalto di gestione del

e’ andato In onda, martedì 28 febbraIo, Il servIzIo dI alessandro PoggI, l’InvIato Che, Per Conto della trasmIssIone dI raI tre ballarò, venerdì sCorso ha vIsItato la bIblIoteCa lorIa Per aPProfondIre la questIone deI 17 lavoratorI della CooPeratIva euro&Promos Che rIsChIano dI rItrovarsI senza un lavoro a PartIre dal 1° aPrIle

il caso Loria approda a ballaròservizio da parte del Comu-ne di Carpi, rischiano di ritrovarsi senza un lavoro a partire dal 1° aprile. Un altro ‘colpaccio’ messo a segno dai Bibliotecari Esuberanti - aiutati, nella loro batta-glia, dai sindacalisti della Cgil, Marcella Capitani e Andrea Santoiemma – che, dopo aver incassato la soli-darietà del segretario genera-le di Cgil Susanna Camus-

so, sono riusciti a portare la loro lotta all’attenzione della cronaca nazionale. Se i 17 stanno facendo molto parlare di sè, la situazione è sicura-mente meno piacevole per un’amministrazione di Cen-trosinistra che, sempre più incalzata sul tema, stenta a far comprendere agli elettori la legittimità della propria scelta. Se infatti dal punto di vista meramente contabile una qualche ragione potreb-be anche esserci – conside-rati i milioni di euro di tagli delle varie manovre lacrime e sangue – sono le ragioni politiche che latitano. Che la Giunta (ormai disabituata a un’opposizione interna alle proprie decisioni) sia in af-fanno, lo dimostrano anche i pasticci avvenuti sul gruppo Facebook a lei dedicato, sul quale sono stati cancellati diversi messaggi che proprio del ‘caso Loria’ parlavano, in barba alla libertà di espres-sione. Intanto la petizione che chiede all’Amministra-zione di ripensarci è arrivata oltre quota 900, tanto che ormai il traguardo delle mille firme non sembra più così lontano. A lasciare il proprio

messaggio, oltre a tanti citta-dini comuni e a numerosi di-pendenti comunali ‘interni’, vi è anche la scrittrice Paola Calvetti. Intanto il piccolo smottamento sta diventando una valanga, tanto che, in merito a questa spinosa fac-cenda, il Movimento 5 stelle e Rifondazione Comunista hanno intenzione di proporre in Consiglio Comunale un emendamento al Bilancio per chiedere che si repe-riscano i fondi necessari per il rinnovo dell’appalto. “Con tutti i soldi che sono stati sprecati in questi anni – ha commentato Lorenzo Paluan – siamo certi che quella cifra si possa trovare”. C’è poi chi, come Cristian Rostovi del PdL carpigiano, qualche segnale di pericolo l’aveva già lanciato tempo fa, chiedendo di risparmiare di più nella gestione della bi-blioteca, per esempio tramite la connessione Internet e il noleggio di film e cd musi-cali a pagamento. “Allora mi avevano fatto passare come un barbaro incolto. Ora, purtroppo, si scopre che non avevo tutti i torti”.

Marcello Marchesini

Page 5: Tempo n°8

502.03.2012 n° 08

l’assessore alberto d’addese ha risposto alle interrogazioni di Carpi a 5 stelle - Prc, apc e Pdl sulla ristrutturazione dello stadio Cabassi ma le sue risposte non hanno soddisfatto i consiglieriLa pillola dello stadio proprio non va giù!

l’assessore ai lavori pub-blici carmelo alberto D’addese ha risposto

in Consiglio Comunale alle interrogazioni di Carpi a 5 stelle - Prc, Apc e Pdl sulla procedura di aggiudicazione della gara d’appalto relativa ai lavori di ristrutturazione dello Stadio Cabassi e sull’in-tegrazione (del valore di circa 300mila euro) del progetto iniziale, ma le sue risposte non hanno soddisfatto i consiglieri. Relativamente ai dubbi sollevati circa la legittimità dell’aggiudicazio-ne della gara a un’impresa che ha presentato un ribasso del 33%, come ci aveva già anticipato in un’intervista rilasciataci due settimane fa, l’assessore ha ribadito che al bando “sono state invitate 19 ditte e quindi un numero sufficiente per l’eventuale applicazione della verifica automatica della soglia di anomalia”. Un altro nervo scoperto su cui l’Oppo-sizione ha chiesto numi, riguardava invece l’integra-zione del progetto iniziale. I lavori di ristrutturazione infatti - affidati al consorzio stabile modenese che, a sua volta, ha indicato le ditte effettivamente operanti in costruzioni Generali Due spa (Modena) e lami costruzioni srl (Palagano) - sono partiti nonostante la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggi-stici non fosse pienamente soddisfatta del progetto e, la commissione provinciale di Vigilanza dei locali di pubblico spettacolo e il

comando provinciale dei Vigili del Fuoco hanno richiesto un’integrazione dell’intervento per consoli-damenti antisismici e accesso ai portatori di handicap, lavori che le aziende realiz-zatrici hanno preventivato (il progetto integrativo, così come quello iniziale è a firma dell’ingegner leonardo Gualandi dello studio unigruppo srl di Carpi) per un totale pari al 45% del capitolato del bando di gara, oltre 300mila euro, riman-giandosi di fatto il ribasso sull’opera complessiva. “La Commissione di vigilanza ha richiesto un’analisi struttura-le che ha portato a ulteriori lavori su una parte dello stadio già dotata di tali certificazioni e non oggetto degli inter-venti. Tali adegua-menti - ha sotto-lineato D’Ad-dese - non sono riferibili a errori o ca-renze proget-tuali, poiché per quanto riguarda la sismica

hanno interessato le due tri-bune che non erano inizial-mente oggetto di adegua-mento sismico poiché agibili al momento della redazione del progetto, mentre per quanto riguarda l’accesso dei disabili gli stessi Vigili del Fuoco hanno rimandato la decisione alla Commissione nel loro parere positivo. Il fatto che l’intervento per i consolidamenti antisismici e l’accesso per i portatori di handicap sia stimato per un totale pari al 45% del capito-lato del bando di gara - cifra simile al ribasso - è solo una coincidenza”. In sede di controreplica, i consiglieri si sono scatenati. Insoddisfatta Giliola pivetti (capogruppo

di ApC in foto) che ha commentato: “le

giustificazioni non reggono

alla prova del buon-senso e della pratica quoti-diana. C’è poi la

coinciden-za del costo

dei lavori che è esattamente

uguale a quello della vendita del capannone di

via Watt. Non siamo nati ieri e quando si invitano tante ditte a una gara si sa che alcune partecipano solo per fare numero”. Anche cristian rostovi (PdL) non risparmia critiche: “queste non risposte confermano omissioni di atti e delibere sbagliate, non sapete cosa dire e intanto lo stadio è ancora chiuso”. lorenzo paluan (Carpi a 5 Stelle - Prc in foto) parla invece di “una difesa d’ufficio degli atti del-la Giunta, salvo l’ammissione di un errore da nulla, ovvero che la delibera del 30 di-cembre che assegnava lavori

aggiuntivi alle imprese già vincitrici per i lavori alle curve dello stadio, basa le proprie motivazioni su un atto che non richiede quei lavori e quindi su una dichia-razione non vera”. Da non trascurare poi che, “il parere sull’analisi sismica (dell’area non riguardante l’intervento iniziale) è della stessa azienda che ha progettato e si è aggiudicata i lavori, proponendo essa stessa la li-sta degli interventi da fare in aggiunta, riportando la cifra alla disponibilità del bando”, ha aggiunto. “Il nostro giudi-zio - conclude Paluan - è che questa operazione delinei una certa “remissività” del Comune nei confronti delle aziende a cui affida proget-tazione e realizzazione delle opere pubbliche (che abbia-mo riscontrato anche in altri casi). Se questa “remissività” sia frutto di incompetenza, dolo o, semplicemente, della tendenza del Comune a non disturbare le aziende

Lavori prorogati fino a marzo

a causa delle condizioni climatiche dei mesi di dicembre e gennaio e delle nevicate delle scorse settimane i lavori di ristrutturazione dello Stadio Cabassi hanno subito delle

sospensioni imposte dalla direzione dei lavori. Pertanto l’ultima-zione dei lavori, prevista per il mese di febbraio, è stata prorogata alla fine di marzo.

la settimana scorsa le classi 2P e 2C dell’Istituto meucci - Cattaneo, hanno visitato la sede del Comune e incontrato il presidente del Consiglio Comunale

gli studenti raccontano i costi della politica

la settimana scorsa le classi 2 P e 2 C dell’istituto meucci

- cattaneo di Carpi, accom-pagnate dalla professoressa itala mastronardi, hanno visitato la sede del Comune e incontrato il presidente del Consiglio Comunale, Gio-vanni taurasi. “Lo scorso venerdì - spiegano i ragazzi della 2 P - dalle 10 alle 12.45 abbiamo visitato, insieme alla classe 2’C, il palazzo comu-nale di Carpi. Siamo stati accolti, nella sala del Consi-

glio Comunale, dal presiden-te del civico consesso, Taurasi e dal difensore civico delle Terre d’Argine, l’avvocato Davide Bonfiglioli che ci ha spiegato quali sono le sue funzioni. Un lavoro impe-gnativo che gli “ruba” fino a 12 ore al giorno”. A Taurasi (che aveva 27 anni quando ha intrapreso la carriera politica) invece, il compito di illustrare la composizione del Consiglio Comunale, “formato attualmente da 30 consiglieri che saranno però

ridotti a 24, cui spetta il com-pito di eleggere un presiden-te”. Dopo aver spiegato che che la Giunta consta di sette assessori ed è presieduta dal sindaco, Taurasi ha risposto ad alcune domande dei ra-gazzi, illustrando le difficoltà che anche il nostro Comune sta attraversando. Sul fronte stipendi invece, Taurasi ha detto di “guadagnare circa 1.950 euro al mese. Ammon-ta invece a 2.950 lo stipendio del sindaco, mentre ne gua-dagna 2.200 il vicesindaco”.

aggiudicatrici per buona creanza, non abbiamo gli elementi per valutarlo. Quel che è certo è che, sul milione e mezzo dei lavori aggiu-dicati, per un’opera che continuiamo a considerare nè urgente nè prioritaria, si aggiunge la beffa di non aver potuto esercitare neanche quel minimo di risparmi che i bandi di gara dovrebbero garantire. Risparmi in questo caso equivalenti a quasi due appalti per la Loria”.

Jessica Bianchi

“la santa alleanza del PartIto demoCratICo Col governo montI CI PIaCe davvero PoCo, PerChé queste CosIddette lIberalIzzazIonI non fanno Che danneggIare I lavoratorI PIù debolI”, Commenta una dIPendente dI CooP estense, ContrarIa, InsIeme e moltI altrI, alle aPerture domenICalI del borgogIoIoso

dipendenti di coop estense sul piede di guerra

le aperture domenicali del centro commerciale Borgogioioso di Carpi

non piacciono a molti esercen-ti della Galleria e a numerosi dipendenti di Coop Estense, che sono ora sul piede di guer-ra. Tra loro Simona Spezzani, dipendente Coop da vent’an-ni, socia, delegata sindacale, è arrabbiatissima. “Ci vogliono obbligare a tenere aperto la domenica, ma non c’è nulla da fare, le vendite non aumenta-no perché la torta è sempre la stessa. Questa azienda, della Cooperativa ha ormai soltanto il nome. Al Borgogioioso sia-mo circa 250 dipendenti, oltre 300 se si contano anche quelli nei negozi privati, e io credo che una cooperativa non do-vrebbe limitarsi soltanto a non

far cucire i palloni ai bambini del Terzo Mondo, ma anche a rispettare i propri dipendenti e le loro esigenze. Non abbiamo forse anche noi una famiglia? Dei figli?”. Per ora le domeni-che sono coperte dal personale Coop pagato con straordinari, ma la paura di molti è che, a breve, chi ha un contratto tradizionale non sarà più chia-mato, sostituito da lavoratori precari e disperati, disposti ad accettare qualsiasi condizio-ne. “Non bastano 13 ore di apertura giornaliera, sei giorni su sette, – si chiede Simona –

a far vendere abbastanza alla Coop? A parte il fatto che biso-gnerebbe rieducare gli stessi consumatori: un giorno di fe-sta è fatto per stare coi propri cari, per andare in campagna,

a fare una passeggiata in mon-tagna. Passarlo chiusi in un centro commerciale non è sano”. Una ferma posizione l’ha espressa anche la collega Federica Sueri. “Chiedia-

mo un impegno maggiore da parte dell’Amministra-zione Comunale, perché da ottobre Coop gioca con lei al gatto con il topo. Inizialmente aveva smentito la volontà di seguire la strada delle aperture selvagge, per poi rimangiarsi quanto detto. La Santa Alleanza del Parti-to Democratico col Governo Monti ci piace davvero poco, perché queste cosiddette li-beralizzazioni non fanno che danneggiare i lavoratori più deboli”.

Marcello Marchesini

“Ci vogliono obbligare

a tenere aperto la domenica, ma non c’è nulla da fare, le vendite non aumentano perché la torta è sempre la stessa. Questa azienda, della Cooperativa ha ormai soltanto il nome”.

Da sinistra Federica Sueri e Simona Spezzani

e’ morto all’età di 70 anni don rino malagoli

Lutto per la diocesi

e’ scomparso, venerdì 24 febbraio, all’età di 70 anni, alla Casa del Clero

in Seminario, dopo una lunga malattia, il sacerdote diocesano don rino malagoli. Nato il 26 febbraio 1941 a Mortizzuolo di Mirandola e ordinato il 29 giugno 1968 da monsignor artemio prati, don Malagoli ha speso il suo ministero sa-cerdotale dedicandosi alla cura pastorale di diverse comunità parrocchiali a Gargallo, Qua-rantoli, San Marino e dal 2001 era arciprete e parroco a Limidi di Soliera. A Limidi era anche direttore della Scuola Materna parrocchiale.

Centro di aiuto alla vita mamma nina

un anno di vita per il cav

a un anno dall’inizio del-le attività, avvenuta nel febbraio 2011, il cen-

tro di aiuto alla vita mamma nina di Carpi vuole festeggiare con tutti i soci, i volontari, gli amici, le famiglie e con tutti co-loro che desiderano ringraziare per il dono dei figli. Quest’anno il Cav è stato accolto dalla Par-rocchia di San Giuseppe Arti-giano, presso la quale vi sono diverse famiglie che il Cav sta sostenendo e accompagnando. L’invito è alla Santa Messa di ringraziamento per i nuovi nati nell’anno appena trascorso e per il primo compleanno del Cav, domenica 4 marzo alle 11, presso la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano.

dIpeNdeNTI dI cOOp esTeNse sUl pIede dI gUerrALeggi la notizia su:www.temponews.it

Page 6: Tempo n°8

6 02.03.2012 n° 08

TAsse sAlATe per TUTTI: ArrIvA l’ImULeggi la notizia su:www.temponews.it

Cinzia Caruso

diario di un pendolare

un giorno di (stra)ordinaria follial’odissea a cui il pendo-lare di Carpi è notoria-mente costretto, si ar-

ricchisce di un capitolo che non posso esimermi, quasi ammirato dalla rarità in cui la beffa si è manifestata questa volta, dal riportare. Nel periodo falcidiato da gelo e nevicate, ci è stato comunicato che, “causa le avverse condizioni meteo”, ritardi e cancellazioni avrebbero dominato la scena. Ai legittimi brividi del pendolare (la cui facoltà immaginifica deve aver sus-sultato prima di poter prefi-gurare scenari più cupi di quelli ordinari) ha tuttavia fatto séguito una realtà a tratti disarmante, quella ca-pace di strappare un sorriso di rassegnazione: l’isteria

pare infatti concessione eccessiva a chi sembra farsi beffe di te. Non intendo qui trattare del ‘celebre’ tabel-lone luminoso di Modena di un soleggiato mercoledì (l’otto, se non sbaglio) di febbraio: emblematica la fotografia, che ha spopo-lato sui social networks, attestante, alle ore 9.50 del mattino, la soppressione di sette dei nove treni succes-sivi (in compenso il trenino diretto a Sassuolo risultava, orgogliosamente, in piene forze!): il pendolare diretto a Bologna, oltre a deporre i propositi baldanzosi, non sa nemmeno come rientra-re a Carpi, se non investen-

do 5 euro circa, tra biglietto del bus per raggiungere la stazione delle corriere, e biglietto della corriera che, dopo poco meno di un ora di viaggio, ti resti-tuisce a casa. “Ti avevano avvertito!”, mi si obietterà giustamente; ammetto di aver osato troppo: gale-otto fu l’invitante sole di quel giorno. Ma l’episodio a cui accennavo sopra va in scena in un’altra gior-nata nera per i pendolari diretti a Bologna: giovedì 16 febbraio, alle 11.00, è prevista lezione di Filologia Greca a Bologna: opto per il treno in partenza alle 9.34 da Modena (il regionale

che copre la tratta Piacen-za – Ancona, delle 10.00, è sistematicamente cancella-to per due settimane circa), e decido di rinunciare alla certamente emozionan-te tratta Carpi-Modena, raggiungendo la Città della Ghirlandina in auto. Giunto in stazione, il treno delle 9.34 è annunciato con 10 minuti di ritardo: pazien-za. I minuti diventano 20, dunque 30: la possibilità di perdere l’inizio della lezio-ne si fa concreta. Quando il treno è finalmente previsto in arrivo (sono le 10.10), la voce dello speaker sugge-risce ai viaggiatori diretti a Bologna di preferire il treno delle 10.34, dato che quello in arrivo con ormai 40 minuti di ritardo risulta

sovraffollato: si tratte-rebbe, evidentemente, di perdere almeno la prima mezz’ora di lezione. Decido di ignorare il suggerimen-to, ma quando il treno si palesa, lo spettacolo è inenarrabile: il mezzo è completamente vuoto, a eccezione della carrozza di testa, logicamente gremita di passeggeri. La necessità di raggiungere quanto prima la destinazione felsinea, limitando il ritardo già considerevole, induce i più ad affrontare l’agonia del viaggio. Anch’io decido per il calvario, e, tra grida, insulti reciproci e accuse di non esser in grado di occupare adeguatamente lo spazio accartocciando il proprio corpo ai limiti del

contorsionismo, si consu-ma il folle viaggio. Penso non ci sia nulla da aggiun-gere: è noto l’incremento del prezzo del biglietto negli ultimi anni, ed è noto l’intensificarsi dei controlli: secondo una relazione di cui mi sfugge forse la logi-ca, sembrano aumentare anche i disagi. Lamentare la condizione dei trasporti ferroviari può sembrare parte di un copione de-magogico e ormai logoro; convinto, come altri disse, che questa esperienza ‘significar per verba non si poria’, la parola di sdegno non pretende di procedere oltre, e invita gli scettici all’esperienza in prima persona.

Federico campedelli

la veCChIa ICI è andata In PensIone, al suo Posto arrIva l’Imu, ImPosta munICIPale suglI ImmobIlI. ma Come è stata rImaneggIata la tassa meno amata daglI ItalIanI? quanto Pagheranno In PIù I CarPIgIanI? lo abbIamo ChIesto all’assessore al bIlanCIo del Comune dI CarPI, CInzIa Caruso

tasse più salate per le famiglie carpigiane

Per una casa principale

di 100 metri quadri, accatastata come appartamento civile, con un valore imponibile di 110.920 euro, una famiglia senza figli, pagherà 357 euro di Imu contro i 215 della vecchia Ici.

“Il 3.8% del gettito Imu, a

esclusione della prima casa, dovrà essere versato allo Stato. Stimiamo circa 32 milioni di euro totali, di cui 12 se ne andranno a Roma”.

e’ la stangata sull’Imu, imposta municipale sugli immobili, il

piatto forte della Manovra Monti e saranno in molti a rimpiangere l’esenzione di imposta di cui hanno go-duto dal 2008 al 2011. Ma come è stata rimaneggiata la tassa meno amata dagli italiani? Quanto pagheran-no in più i carpigiani? Lo abbiamo chiesto all’asses-sore al Bilancio del Comu-ne di Carpi, Cinzia Caruso che delinea immediata-mente le differenze tra le due imposte. “L’Imu viene spesso vista come una sorta di nuova Ici ma, in realtà, presenta alcune caratteri-stiche che la differenziano notevolmente dalla vecchia imposta sugli immobili. Accanto al raddoppio della detrazione a tutti i proprie-tari di prime case, che da 103 euro passa a 200, viene riconosciuta una ulteriore detrazione ai possessori dell’abitazione principale pari a 50 euro per ogni figlio Under 26 che viva ancora in famiglia. Il tetto massimo di tale detrazione sarà di 400 euro da aggiun-gere ai 200 rico-nosciuti a tutti i contribuenti che hanno i requisiti previsti. Viene inoltre introdot-ta la categoria degli immobili a disposizione che non anno-vera soltanto i locali sfitti ma, comprende tutti i locali privi di re-sidenza compresi quelli posseduti da imprese di costruzione. La normativa nazio-nale prevede poi che sugli immo-bili appartenenti a tale categoria (che non saranno più soggetti alla tassazione Irpef) si possa applicare

l’aliquota massima, ovvero il 10,6 per mille”. E, ancora, mentre ai fini Ici i fabbricati rurali non scontavano imposta, con l’introduzione dell’Imu le cose cambia-no. “I fab-bricati rurali strumentali all’attività agricola, come stalle, fienili e rico-veri attrezzi, saranno tassati con un’aliquota che invece del 2 per mille è stata ridotta dal Comune di Carpi all’1 per mille”. i comuni, fermo restan-do l’obbligo di concedere la franchigia di 200 euro, possono aumentare o diminuire l’aliquota di due millesimi di punto sull’abitazione princi-pale e di tre su tutti gli altri immobili. Quali scel-te ha fatto il comune di carpi?“La scelta fatta è stata quella

di tutelare le fasce più deboli della cittadinanza e, di conse-guenza, la prima casa. Abbia-mo quindi deciso di prevedere un’aliquota pari al 5 per mille della rendita catastale per le prime case e del 9 per mille su-gli altri immobili. Inoltre, per far decollare il progetto LaCa-sanellaRete e cercare quindi di rispondere il più possibile al disagio abitativo esistente nel nostro territorio, l’aliquota si ridurrà al 5 per mille per coloro che mettono a dispo-sizione degli alloggi da affit-tare. Abbiamo anche previsto agevolazioni sugli immobili

locati con contratto concordato che pa-gheranno l’8.6 per mille così come gli immobili produtti-vi di proprietà”. a quanto am-montava il get-tito ici per le casse comunali nel 2007, ovvero prima dell’abo-lizione dell’ici prima casa a opera del Governo Berlusconi?“Nel 2007 sono stati versati al Co-mune 19 milioni e 905mila euro”.e negli anni successivi?“Nel 2008, senza l’Ici prima casa, il gettito è sceso a 16 milioni e 608mila

euro mentre nel 2010 ci sia-mo attestati sui 16 milioni e 200mila euro”.con l’introduzione anti-cipata dell’imu voluta dal Governo monti, quanto prevedete di incassare?“Innanzitutto ricordiamo che i proventi dell’Imu non reste-ranno interamente sul territo-rio: a differenza della vecchia Ici infatti, che era incassata totalmente e direttamente dal Comune, l’Imu contribuirà a sanare il bilancio dello Stato. Il 3.8% del gettito, a esclusio-ne di quello sulla prima casa, dovrà quindi essere versato allo Stato. L’Imu dunque pas-

sa da imposta municipale a municipale/erariale. Detto questo, prudenzialmente, stimiamo 32 milioni di euro totali, di cui 12 se ne andranno a Roma”.In soldoni, il Comune di Carpi incasserà gli stessi 20 milioni che si era messo in tasca nel 2007 con l’Ici. Peccato che, a differenza di allora, a causa delle manovre finanziarie del Governo, ben 5 in 18 mesi, i trasferimenti dello Stato all’Ente Locale siano stati a dir poco decapitati: “6 milioni di euro in meno nei tre anni, di cui 4 solo per l’anno in corso. Tagli che ci hanno costretto, tra le altre cose, anche ad au-mentare le aliquote, con un conseguente appesantimento per le tasche dei carpigiani che, in circostanze normali, mai avremmo fatto”. ma quanto si pagherà in più?Per un’abitazione principale di 100 metri quadri, accatasta-ta come appartamento civile, con un valore imponibile di 110.920 euro, una famiglia senza figli under 26 in casa, dovrà pagare 357 euro contro i 215 della vecchia Ici (che prevedeva un’aliquota al 4,6 per mille, con una detrazione di 103,29 euro). Per un ap-partamento economico di 80 metri quadri, con un valore imponibile di 82.866 euro, una famiglia senza figli, do-vrà pagare 214 euro contro i 134 della vecchia Ici. Per una villetta a schiera, con un valore imponibile di 154.788 euro, una famiglia senza figli, dovrà pagare 573 euro contro i 341 della vecchia Ici.L’inasprimento di quella che è, a tutti gli effetti, una tassa patrimoniale sugli immobili è dovuto anche all’aumento diversificato dei moliplicato-ri. Per calcolare il valore di un immobile infatti occorre applicare alcuni moltiplica-tori che oggi sono aumentati vertiginosamente: se prima la rendita catastale (che è rimasta invariata) era molti-plicata per 100 ora occorre moltiplicarla, ad esempio,

per 160 sulla prima casa . E mentre i carpigiani piangono lacrime e sangue alla notizia di dover sborsare altro denaro, l’assessore Caruso avverte: “il maggior gettito che deriverà dall’applicazione dell’Imu si tradurrà anche in un taglio di pari importo sui trasferimenti futuri del Fondo sperimenta-le di riequilibrio (unica voce di entrata dei trasferimenti statali) che ad oggi non sap-piamo quantificare”. Della serie ci aspettano chiari di luna tutt’altro che ridenti.E alla sollevazione delle asso-ciazioni imprenditoriali che denunciano, a fronte dell’au-mento della pressione fiscale, l’eventuale chiusura di nume-rose imprese del commercio e dei servizi, Caruso rispon-de lapidaria: “la situazione è difficilissima per tutti. Carpi sta facendo la sua parte per risanare il bilancio del Paese e con la nostra manovra sia-mo stati costretti a chiedere a tutti i cittadini di fare notevoli sacrifici. Per gli immobili pro-duttivi di proprietà abbiamo previsto un’aliquota agevola-ta dell’8,6 per mille (anziché del 9), ci pare, considerato il momento gravissimo, un se-gnale importante. Il bilancio va chiuso in pareggio non in disavanzo”.

Jessica Bianchi

Page 7: Tempo n°8

702.03.2012 n° 08

“Problemi così gravi assolutamente no” . E’ la risposta di

Carlo Tassi, primario del Pronto Soccorso di Carpi dove non è mai successo che una paziente sia stata legata a una barella in at-tesa di essere ricoverata in reparto. Ciò che si è veri-ficato al Policlinico Um-berto I di Roma è anche dovuto al taglio, operato in Italia in anni recenti, di 45mila posti letto: molti nelle chirurgie che hanno riconvertito l’attività in day surgery, ma molti di quei posti letto sono stati tagliati nei reparti generi-camente di tipo internisti-co-geriatrico.“A Carpi può capitare di rimanere in attesa del ricovero in reparto per alcune ore, ma il posto letto si ottiene in giornata e il paziente, nel frattem-po, viene tenuto in osser-vazione breve, assistito da personale del Pronto Soccorso” spiega il dottor Tassi. Poi c’è stata la foto del paziente curato a terra al San Camillo. “I pazienti che rischiano la vita vanno trattati immediatamente, anche senza barelle dispo-nibili. Facciamo la riani-mazione cardiopolmonare dove viene reperito il pa-ziente e a terra la manovra rianimatoria è più efficace.

nel 2011 glI aCCessI sono statI 45.270 In aumento rIsPetto all’anno PreCedente quando erano statI 43.700. Il sovraffollamen-to resta Il Problema del Pronto soCCorso dI CarPI. Per Il 60% sI tratta dI uomInI, donne, bambInI Che non rIesCono a trovare altrove la soluzIone aI ProPrI malannI

La maledizione dei pronto soccorso

Pronto soccorso

via ai lavori

inizieranno a marzo/aprile i lavori di am-pliamento del Pronto

Soccorso dell’Ospedale di Carpi finanziati anche dalla Fondazione cassa di risparmio che ha stanziato ben 900mila euro. Nel nuovo Pronto Soccorso ci sarà un’acco-glienza più confortevole e chi è in attesa di esami o per effettuare terapie potrà stazionare in locali più adeguati. “L’aspetto che verrà privilegiato è un maggior rispetto della privacy, oggi quasi impos-sibile perché in spazi così ristretti siamo obbligati a tenere le persone tutte insieme” commenta il pri-mario dottor carlo tassi. Si sta già provvedendo a svuotare il corridoio: è il segnale che ormai ci sia-mo. “E’ questione di poco tempo”. I lavori dureran-no poco più di un anno.

sono cose che capitano. Insieme ad alcune ami-che, Vanna righi era a

Roma il 25 novembre scorso, quando è dovuta ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Camillo per una fibrillazione che non passava. “Niente di grave, ma il fatto di trovarmi lontano da casa non mi faceva stare tranquilla”, racconta rievo-cando quella notte. “Erano da poco passate le 23 quando ho deciso di svegliare mia sorella perché il cuore non si ferma-va più. Abbiamo chiamato l’ambulanza che è arrivata in dieci minuti e sono stata ricoverata al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino, il San Camillo”. Si tratta della stessa struttura in cui sono state scattate le foto di un paziente sottoposto a un massaggio cardiaco a terra, in seguito alle quali i Carabinieri hanno deci-so di eseguire un’ispezione.“Sono stata immediatamente trattata da infermieri gentili che mi hanno sistemato in un letto del Pronto Soccorso all’interno di uno stanzone immenso, che accoglieva una trentina di posti letto. Uomini e donne insieme con una tenda a fare da separè e a

tutelare una privacy ridotta ai minimi termini”.La realtà della capitale è inimmaginabile per chi viene dalla piccola provincia. “In questo stanzone dove sono ricoverati i pazienti è severa-mente vietato l’ingresso dei parenti. Anche perché non ci sarebbe spazio a sufficienza per tutti. Io ho ottenuto di poter vedere mia sorella ogni quattro ore ma poi ho capito il perché di quel divieto così severo”. Vanna l’ha capito al mattino quando è iniziato il trambusto, momenti di gran-de concitazione per l’arrivo di un infartuato grave che è stato trattato lì, davanti ai suoi occhi. “Una cosa impressio-nante. Medici e infermieri in dieci minuti hanno fatto tutto quello che dovevano e potevano fare per salvare quell’uomo”. Ai parenti dei ricoverati è consentito di so-stare all’interno di uno spazio simile a quello della guardiola del nostro Pronto Soccorso: da lì possono restare conti-nuamente aggiornati sullo stato di salute di chi è ricove-rato. I pazienti sono tutti in osservazione e i dati vengono registrati a computer: i medici li controllano dai monitor,

limitando le visite allo stretto necessario. “Gli infermieri si lamentavano spesso - raccon-ta Vanna - dei tagli alla sanità cercando invano lenzuola. Io sono rimasta con le scarpe ai piedi tutto il tempo e con il giubbotto sopra perché le coperte non sono previste”. Nulla da eccepire sulla profes-sionalità del personale perché,

la carpigiana vanna righi è stata ricoverata a roma al Pronto soccorso del san Camillo dove sono state scattate le foto del paziente curato a terra. “si tratta di una realtà completamente diversa dalla nostra” racconta nella sua testimonianza

pronto soccorso di roma: “è un’altra dimensione”

Non si deve perdere tempo prezioso. Quali fossero le condizioni reali, comun-que, non possiamo saper-lo”. Un maggior presidio del territorio potrebbe evitare il congestionamen-to delle strutture di Pronto Soccorso a cui i cittadini si rivolgono per i motivi più diversi ma non sempre per emergenze e urgenze. Per modificare i comporta-menti delle persone sem-brano però necessari tempi lunghi mentre per acco-gliere quei pazienti che non sono autosufficienti con pluripatologie e che si scompensano più volte all’anno occorrono percor-si ‘ben oliati’ alternativi al ricovero.Per disincentivare gli accessi inutili al Pronto Soccorso è necessario dun-que riorganizzare le cure al di fuori dell’ospedale, sul territorio. “Oltre ai medici di base, a Carpi – spiega il direttore del distretto Ausl Claudio Vagnini – c’è Meditem, il servizio di continuità assi-stenziale nei giorni prefe-stivi e festivi. Ma saranno i Nuclei di Cure Primarie strutturate a segnare il vero cambio di passo nelle politiche sanitarie locali garantendo continuità assi-stenziale alle persone”. Sul nostro territorio ne sono previsti tre: a Rovereto, a Soliera e a Carpi”. La maledizione dei Pronto Soccorso resta il sovraf-follamento. “Nel 2011 gli accessi sono stati 45.270 in aumento rispetto all’an-no precedente quando era-no stati 43.700. Si tratta di cittadini in condizioni gravi che hanno bisogno di essere ricoverati; “per il 60% si tratta di uomini, donne, bambini che non riescono a trovare altrove la soluzione ai propri ma-lanni, cinque su dieci sono ‘codici verdi’ (non gravi)”.Di qui il caos, le ore in sala d’aspetto in attesa di una visita, lo stress di medici e infermieri che scontano il taglio degli organici e la crescita dei malati da visitare.“Se dalla fetta dei verdi – sostiene Tassi - togliamo i traumatici, giustificati a venire in Pronto Soccorso, il 30% avrebbe altro per-corso da fare: medico di base, medici di continuità assistenziali e altri percor-si ben definiti ma la gente vuol fare tutto e subito, quindi ricorre al Pronto Soccorso”.

Sara Gelli

lA mAledIzIONe deIprONTO sOccOrsILeggi la notizia su:www.temponews.it

dal 1° marzo la guardia giurata è garantita per sole 8 ore, dalle 11 alle 19

ridateci la vigilanza in ospedale

se da Sinistra a Destra è tutta una levata di scu-di, se la condanna della

decisione presa dal direttore generale Ausl caroli è unani-me, se l’impegno a difesa del servizio è corale allora la que-stione delle guardie giurate all’ospedale di Carpi è dav-vero rilevante. Il Pd di Carpi ha presentato un’interroga-zione, la lista civica Alleanza per Carpi un’interpellanza, leoni del Pdl ha sollevato il caso in Regione: tutti espri-mono preoccupazione per la decisione dell’Azienda Usl di Modena di ridurre il servizio di vigilanza attivato tre anni fa per la tutela dei cittadini e

del personale dell’Ospedale. Il contratto prevedeva la pre-senza di una guardia giurata coopservice nel corso di tutte le 24 ore: dal 1° marzo la guardia sarà garantita per sole otto ore, dalle 11 alle 19. Per il resto della giornata verrà fornita una pronta disponibilità (presenza effettiva entro un’ora dalla chiamata). La presenza di tale figura era stata richiesta per motivi di sicurezza dopo gli episodi di violenza che si erano verificati in Pronto Soc-corso e dopo i furti dentro l’ospedale commessi soprat-tutto nelle ore notturne. Non è un caso se al Policlinico di

Modena e a Baggiovara sono presenti un posto di polizia e un servizio di vigilanza con due agenti 24 ore su 24. Le guardie giurate tra l’altro, si occupavano anche di con-trollare il parcheggio interno per verificare la presenza di intrusi e mettere le ganasce alle auto non autorizzate. “Pare che la giustificazione data sia che l’azienda non ha soldi da spendere ma Caroli dovrebbe spiegare come mai ingenti risorse vengono destinate a iniziative super-flue e costose come i famosi robot di Baggiovara. Poi non si è in grado di assicurare la continuità di un servizio

basilare e indispensabile”. Non può sempre essere Carpi a pagare per scelte aziendali discutibili e per colmare la voragine ancora aperta costi-tuita dai debiti di Baggiovara (20 milioni di euro di deficit nell’esercizio 2011).

Per il 60% si tratta di uomini,

donne, bambini che non riescono a trovare altrove la soluzione ai propri malanni. Di qui il caos, le ore in sala d’aspetto in attesa di una visita, lo stress di medici einfermieri che scontano il taglio degli organici e la crescita dei malati da visitare. Il 30% avrebbe altro percorso da fare, ma la gente vuole tutto e subito, quindi ricorre al pronto soccorso.

I pazienti che rischiano

la vita vanno trattati subito, anche senza barelle disponibili. Quali fossero le condizioni reali all’interno del pronto soccorso del San Camillo di Roma,comunque non possiamo saperlo.

spiega Vanna, “hanno saputo curarmi e rimettermi in piedi affinché io potessi prendere il treno in tempo per tor-nare a casa”. Così Vanna è uscita dopo 18 ore di Pronto Soccorso, impressionata. “Ma non posso dire di aver rilevato episodi drammatici così come poi hanno riportato i giornali qualche mese dopo”.

Carlo Tassi

Page 8: Tempo n°8

8 02.03.2012 n° 08

cronache di viaggio!Jungo è il sistema che rivolu-zionerà il nostro modo di spo-starci (in città e fuori città): è un modo agile e flessibile per ridurre o anche azzerare la nostra dipendenza dall’auto. come? semplice: sfruttando le correnti naturali di traffico! ci sono milioni di sedili vuoti che ti passano davanti, ti ci puoi imbar-care direttamente, con tempi di attesa che tendono a zero! Quando un automobilista qualsiasi vede uno “jungonauta” che fa il segnale - mano alzata con la card in mano - accosta volentieri, perché sa di poter viag-giare in compagnia, in sicurezza reciproca, guadagnando il ticket. lo jungonauta a sua volta saltella da una direttrice all’altra, risparmiando e divertendosi! tutto su www.jun-go.it . Questa settimana, insieme all’inventore di Jungo, en-rico Gorini, facciamo il punto sui numeri di Jungo nel 2011.

alla ripresa delle attività dopo il letargo invernale, corre l’obbligo di diffondere i risultati ufficiali che sono davvero ottimi. Il tempo medio di attesa su 124 imbarchi monitorati in Trentino nel 2012 è di 8 minuti per

gli uomini e 7.2 minuti per le donne. Il trend al ribasso avvalora la tesi che Jungo possa diventare spontaneamente un “mangiatraffico”. Infatti: se la propensio-ne all’imbarco da parte degli automobilisti è andata migliorando sensibilmente in soli due anni, nonostante pochi trentini sappiano che cos’è Jungo, ciò signifi-ca che ampliandone la cultura (per esempio raddoppiando gli iscritti, oggi solo 555) il tempo medio di attesa può scendere a 4 minuti, e allora si attua l’effetto volano: si attirano molti più adepti, Jungo diventa una modalità ‘normale’ e i tempi di attesa crollano ancora. E’ solo un sogno? Può darsi, ma ci sono sogni che la realtà la costruiscono. I tempi di attesa di Jungo confermano sempre di più la teoria. E poi c’è locco da Carpi, ovvero l’ingegner luca severi. Locco è una teoria nata dall’esperienza, o, se preferite, uno sciarratore, uno che scompiglia le carte. Carpi non c’entra niente col Trentino. E lui, dal nomignolo che assomiglia tanto a “loco”, pazzo, ha lucidamente iniziato a praticare Jungo nella zona per andare e tornare dal lavoro, pur sapendo di essere in territorio non-junghizzato. Pazzo. Si è imbarcato in stile Jungo 153 volte e il suo tempo di attesa è un incredibile 7.6. Forse junghizzare un territorio è più facile di quanto avessimo teorizzato.

enrico Gorini

by Locco - www.jungo.it

Jungonauta made in Carpi...

sIcUrezzA A cArpI - I FATTI dellA seTTImANA

un’imprenditrice cinese di

soliera impiegava 5 lavoratori in nero I Carabinieri della Compagnia di Carpi proseguono le attività di contrasto alle assunzioni irregolari nella Bassa e nelle Terre d’Argine, tanto da aver sospeso un’attività imprenditoriale per l’impie-go di manodopera non regolarmente assunta per oltre il 20% dei lavoratori. Nel mirino dei militari questa volta è finito un laboratorio tessile gestito da cinesi nel Comune di Soliera. I Cara-binieri hanno condotto le operazioni coadiuvati nei blitz dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Mode-na, dai Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativo del Battaglione di Mestre, dalla Polizia dell’Unione Ter-re d’Argine e da personale dell’Asl di Modena. Durante i controlli eseguiti nel corso della notte (orario prediletto dai cinesi per lavorare senza disturbo) è stata sospesa l’attività lavorativa di un laboratorio di confezioni a Soliera, in via Montecuccoli, intestata a una cinese di 42 anni domiciliata nella Provincia di Mantova, che aveva impiegato 5 lavo-ratori in nero su un totale di 10 dipen-denti cinopopolari. Gli operai assunti irregolarmente erano tutti clandestini, con un’età compresa tra i 40 e i 45 anni, che sono stati muniti di biglietto di invito a presentarsi presso la Que-stura di Modena per i provvedimenti di competenza. L’attività imprenditoriale è stata sospesa e sono state elevate sanzioni amministrative del valore complessivo di 13mila euro, mente la titolare dell’azienda, irreperibile, è stata denunciata per favoreggiamen-to di clandestini e sfruttamento della manodopera clandestina. Nel corso del 2012 sono già stati eseguiti 3 ar-resti, sospese 5 aziende e scoperti 50 lavoratori in nero ed elevate sanzioni amministrative che ammontano a un totale di circa 100mila euro.

via matteotti, i nas trova-no alimenti scaduti nella casa agepeI Carabinieri dei Nas sono intervenuti nella Casa Agape di Mamma Nina in via Matteotti e hanno messo i sigilli a un grosso freezer contenente alimenti scaduti. C’era un po’ di tutto, alimen-ti da forno, lasagne, polpette, carne, latticini, pesce: praticamente la scorta che le volontarie della casa utilizzano per cucinare i pasti alle ospiti. Non è stata però rilevata alcuna irregolarità dal punto di vista igienico-sanitario della struttura.

Limidi, rubati oltre 13mila euroA Limidi di Soliera, ignoti hanno fat-to esplodere la cassa continua posta all’esterno del supermercato Conad, in via Limidi, 1100. All’interno della cassa vi erano oltre 13mila euro, di cui 2.500 ritrovati ancora all’interno della cassa. I malviventi hanno inoltre asportato dalle celle refrigeranti nu-merosi prosciutti.

via alghisi, raid notturno in stazioneNella notte tra domenica 26 e lunedì 27 febbraio la Stazione dei Treni di Carpi è stata presa di mira dai ladri. I malviventi hanno dapprima colpito un distributore di bevande e panini posto all’interno della stazione (introducendosi da una finestra che dalla sala d’attesa dà sul 1° binario) poi hanno preso di mira quelli all’esterno. Danni per migliaia di euro alle apparecchiature oltre, naturalmen-te, al denaro sottratto. I malviventi han-no tentato di entrare nella tabaccheria/edicola della stazione senza riuscirvi. Gli agenti della Scientifica hanno preso impronte e scattato fotografie a caccia di elementi utili che possano riportare agli autori del colpo.

Il 32enne dario muratore stroncato in un incidente sull’autosole

Dario muratore (in piedi nella foto) , ex studente dell’Itis Da Vinci, 32enne originario di

Napoli ma carpigiano d’adozione, è morto in un terribile incidente stradale. La sua vita si è fermata sull’Autosole, in direzione sud, all’altezza di Castel-franco Emilia. Era da poco passata la mezzanotte quando, a causa dell’im-patto che ha visto ben cinque mezzi coinvolti, Dario è stato sbalzato fuori dal suo automezzo, un Fiorino Fiat. Il giovane è deceduto sul colpo, senza che gli uomini del 118 potessero far nulla per salvarlo. Alto, un sorriso per tutti a incorniciare i lunghi capelli neri: così lo ricorda chi lo conosceva. La sua più grande passione erano i cani, tan-to che qualche anno fa era andato a Milano per studiare in una scuola per addestratori. Da qualche tempo viveva a Bologna dove teneva corsi di educa-zione cinofila, risoluzione dei problemi comportamentali, pensione canina, taxidog e dogsitter.

tre nuove telecamere in città

peccato servano a poco...

sono en-trate

in funzione tre nuove telecamere di video-sorveglian-za, posizio-nate in via Berengario (due) e una nella sala d’attesa interna del-la stazione delle Au-tocorriere di piazzale Allende. Le telecamere, che sono brandeggiabili ‘da remoto’ (posso-no cioè essere orientate a distanza, essendo in grado di spostare il loro raggio d’azione lungo un certo raggio di inquadratura) sono dotate di zoom ottico e collegate alla Sala Operativa della Polizia Municipale delle Terre d’Argine, oltre che al Commissariato di Polizia e alla Caserma dei Carabinieri cittadina, per la visualizzazione delle imma-gini riprese (avendo al contempo la possibilità di recuperare le immagini registrate in caso di commissione di reati). Le telecamere (54 quelle pre-senti in città, una ventina delle quali in centro, le altre nei parchi e sulle principali direttrici stradali) sono operative 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, per 365 giorni all’anno. Peccato non servano a nulla dal momento che, di notte e in condizioni di scarsa visibilità, rimandano immagini non chiare per l’identificazione e, nelle fasce notturne, a causa del sottodimen-sionamento delle Forze dell’Ordine, nessuno le guarda per intervenire tempestivamente in caso di atti delittuosi o vandalici.

Incentivi

installa un impianto a gas

aria più pulita grazie agli incentivi ICBI. Sono nuovamente attivi gli incentivi per l’installazione

di impianti a metano o Gpl per le auto-vetture private di proprietà dei residenti nei Comuni aderenti alla Convenzione ICBI, che sono oltre 600 in tutta Italia: tra questi Carpi. Grazie alle risorse mes-se a disposizione sarà possibile erogare incentivi per l’istallazione di impianti di alimentazione in automezzi privati o veicoli commerciali alimentati a benzina Euro 2/Euro 3. Presto dovrebbe partire anche un progetto per la conversione dei motori diesel dei veicoli commerciali in propulsori alimentati contempora-neamente a gasolio e a gas.

le truffe assumono CaratterIstIChe dIfferentI e varIegate e, oggI PIù Che maI, oCCorre guardarsI da forme dI raggIro Che sPesso sfruttano l’InnovazIone teCnologICa

stop a truffe e raggiris

top a truffe e raggiri è questo il titolo dell’iniziativa che si è svolta il 22 febbraio, presso

l’Arci di Soliera, di fronte a una platea di anziani ansiosi di ascoltare i con-sigli su come difendersi da eventuali truffe. Seduti al tavolo dei relatori vi erano l’avvocato Simone Vellani di FederConsumatori, l’associazione che dal 2008 gestisce lo Sportello del Consumatore aperto un giorno alla settimana ai solieresi, il respon-sabile della Dipendenza Territoriale di Soliera Lorella Magnanini, in rappresentanza della Polizia Muni-cipale, Renza Barani, presidente di Federconsumatori Modena, Angelo Morselli, presidente di Auser Mo-dena e Iller Gozzi, segretario dello Spi-Cgil di Soliera.“Le truffe stanno assumendo carat-teristiche differenti e variegate - ha affermato Gozzi - e, oggi più che mai, occorre guardarsi da forme di raggiro che spesso sfruttano le op-portunità offerte dall’innovazione tecnologica”. Gozzi ha messo in guardia “dai falsi funzionari che si presentano con pretesti a casa degli anziani, fingendosi operatori delle

aziende di acqua, gas, funzionari dell’Inps, assistenti sociali o fun-zionari del Catasto”. E’ importante sapere che non sussiste nessun obbli-go di far entrare in casa operatori o funzionari di Enti Pubblici, privati o di associazioni senza aver verificato la loro reale identità. Ciò è possibile telefonando direttamente all’Ente a cui dicono di appartenere. I princi-pali luoghi dove avvengono le truffe sono presso l’abitazione oppure per la strada. Spesso la persona anziana viene fermata in luoghi pubblici dove vengono attivate diverse tecniche di truffa, dal tradizionale furto del portafoglio attraverso un scontro alle

cosidette truffe all’americana dove viene prospettata alla vittima la rea-lizzazione di un finto guadagno attra-verso l’acquisto di oggetti preziosi. Renza Barani ha invece sottolineato l’importanza da parte dei cittadini di avere uno sportello di riferimento. “Con la crisi si pensava cambiasse la forsennata corsa al consumismo, in realtà la liberalizzazione dei mercati ha aumentato la concorrenza e anche l’offerta dei diversi gestori, tanto che, a volte, dietro a questi operatori si possono celare dei truffatori. In tale contesto, per tutelare gli anziani - ma non solo - è di fondamentale impor-tanza la sinergia tra Polizia, Auser e sindacati”.

Ribadita anche l’importanza del servizio S.O.S Truffa, lo sportello telefonico istituito per far fronte a truffe, raggiri e contraffazione, al ser-vizio dei cittadini della Provincia di Modena, dal 2006. L’operatore dello sportello risponde al numero verde 800 631 316 tutti i giorni escluso il weekend. Un altro sportello che il Comune di Modena ha attivato dal 2007, aiuta le vittime ed è denomi-nato Non da Soli. Presso tale servizio è stato istituito un fondo finalizzato a risarcire le vittime di alcune fatti-specie di reato come la sostituzione delle serrature o la duplicazione di documenti personali. L’iniziativa è risultata di notevole interesse per gli anziani che corrispondono alla fascia di cittadinanza più esposta a questo genere di reati.

Francesca Desiderio

Renza Barani e Lorella Magnanini

Angelo Morselli

Iller Gozzi e Simone Vellani

TrUFFe e rAggIrI: cOmedIFeNdersI?Leggi la notizia su:www.temponews.it

Page 9: Tempo n°8

902.03.2012 n° 08

l’8 marzo, alle 21, nella CornICe del teatro Comunale dI CarPI, Il Centro ItalIano femmInIle e l’unIone donne In ItalIa Promuovono uno sPettaColo sul tema dell’IdentItà femmInIle

mi fletto ma non m’impiegotestI e regIa: marIa gIulIa CamPIolI ed elIsa lollI. Con: ClaudIa bulgarellI, marIa gIulIa CamPIolI, elIsa lollI, ClaudIo marIottI e tanIa solomIta.

Lo spettacolo

prendi tre generazioni di donne, uniscile in una famiglia e mettile

sotto lo stesso tetto. Ag-giungi un impiego che non arriva mai, un eterno fidan-zato ospite fisso e il tempo che scorre inesorabile pur lasciando tutto immobile. Agita il tutto e...

e’ ormai una piacevole e consolidata tradi-zione carpigiana lo

spettacolo teatrale che ogni 8 marzo viene offerto alla cittadinanza per riflettere sul tema dell’identità fem-minile. Dopo il successo del 2011, con l’affidamento dell’organizzazione alle associazioni femminili Unione Donne in Italia e Centro Italiano Femmini-le, col patrocinio di Città di Carpi - Assessorato Pari Opportunità, Commissio-ne Pari Opportunità Terre d’argine e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, la scelta è stata quel-la di ripetere l’iniziativa, coinvolgendo nuovamente le giovani artiste attive sul territorio. L’8 marzo torna sul palco un gruppo di attrici, dramma-turghe e registe carpigiane che da anni produce spetta-coli in cui si riflette e si fa riflettere sull’essere donna oggi. Dopo Donne sotto spirito, Bazar Teheran, Una Madre, Il caffè delle due, debutta in Teatro Comuna-le l’ultima produzione di

Forum Teatro Carpi: Mi fletto ma non m’impiego. Ogni essere umano, don-na o uomo che sia, sente la pulsione a realizzare i

propri sogni, a progredire verso un futuro migliore. E come rende possibile tutto ciò? Attraverso il proprio impegno, le proprie idee,

capacità, investimenti: attraverso il proprio lavo-ro. Quel lavoro su cui la nostra Costituzione fonda la Repubblica Italiana, quel

lavoro che nobilita l’uomo, quel lavoro che oggi, per molti giovani, è sempre più precario.Purtroppo val la pena ricor-dare che “Precarietà” è un sostantivo femminile non solo sul vocabolario, ma anche in molte declinazioni della vita. La donna, più dell’uomo è infatti colpita dall’instabilità lavorativa. I dati statistici raccontano un’Italia in cui le donne rap-presentano circa il 60% dei lavoratori parasubordinati, con percentuali di periodi di permanenza nel precariato che sono oltre il doppio di quelli per i colleghi maschi. Quando la precarietà lavo-rativa, invece di un’oppor-tunità, diventa un sistema, il lavoro può ancora essere

un canale di liberazione attraverso cui si costruisce il senso di sé? O non diven-ta piuttosto una battaglia quotidiana per la sopravvi-venza, un luogo di compe-tizione privo di diritti dove vige il “si salvi chi può”? La precarietà del lavoro si trasforma subdolamente in precarietà di identità, di relazioni interpersonali, incapacità di sognare e pro-gettare un futuro. Perché studiare tanto, se alla fine non trovo un lavoro con-sono ai miei studi? Come abbandonare il nido, se non posso accedere a un mutuo? Come creare una famiglia, se non ho la garanzia di poter pagare l’affitto a fine mese? Vale la pena mette-re al mondo dei bambini, quando non ho la sicurezza di poterli mantenere digni-tosamente? Queste sono solo alcune delle domande, forse le più banali, che frenano e bloccano i sogni delle giovani di oggi. Lo spettacolo vuol offrire una riflessione leggera e diver-tente sull’instabilità della società attuale, che rende ogni donna un’aspirante campionessa nella gara del-la flessibilità. Attraverso il gioco teatrale le giovani di oggi ironizzano su se stesse e provano a lanciare idee, provocazioni, proposte, per offrire alle proprie figlie una vita in cui si possa ancora sognare.

Lisa Gasparini

donne e lavoro: lavori in corso. e’ questo il tema del primo incontro del ciclo settimana in rosa, che si terrà il 6 marzo alle 20.45 presso il Cinema teatro ariston di san marino

ridiamo alla donna il posto che merita!

secondo una rilevazio-ne del Centro studi Sintesi, in Italia risul-

ta occupato solo il 29% delle donne nella fascia di età che va dai 20 ai 25 anni, a fronte del 45% in Francia, 62% in Germania, 67% in Danimar-ca e 73% in Olanda. Ma è la partecipazione femminile generale al mercato del lavoro a mostrare le enormi differenze tra il nostro Paese e il resto d’Europa: il tasso di occupazione delle donne in Italia è del 46,1%, mentre si attesta al 52,3% in Spagna, al 59,7% in Francia e al 66,1% in Germania. Risulta inoltre interessante valutare i tassi di occupazione in base alle nascite: solo il 40,1% delle donne con tre figli ha un’occupazione. Andando verso il Nord Europa, in Finlandia il dato è pari al 68,1%, mentre si attesta al 69,7% in Olanda. A fronte di questi dati, nello spazio pubblico dei media italiani la figura femminile continua, per lo più, a essere rappresentata attraverso tutti gli stereotipi di uno sguardo maschile prevarica-tore. Bamboline di plastica, discinte, buone soltanto per deliziare la vista del maschio dominante, per mostrare il proprio corpo e per sorridere quando richiesto. Raramente intelligenza e competenza vengono richieste e, troppo spesso, quando ciò accade, vengono associate a figure che imitano arroganza, prevaricazione e arrivismo direttamente mutuate dal

mondo maschile. A questo propo-sito e in occasione della Fe-sta della donna, inizierà la prossima settimana un ciclo di incontri dal titolo Setti-mana in rosa. Donne e Lavoro: lavori in corso: è il tema del primo appunta-mento, che si terrà il 6 marzo alle 20.45 presso il Cinema Teatro Ariston di San Ma-rino. A confrontarsi con la cittadinanza saranno la coor-dinatrice Cgil di Carpi tama-ra calzolari, il capogruppo del Pd Unione Terre d’Argine e membro del movimento Se non ora quando? Daniela De pietri, il presidente del Centro Documentazione Donna Vittoria maestroni e Giulia turrini, speaker radiofonica del programma Frequenza di Genere. “Sarà un’occasione per dare ampio spazio alla riflessione sulla centralità dell’intel-ligenza della donna, in contrasto con l’uso mercifi-cato del suo corpo che trova, troppo spesso, spazio nella

comuni-cazione di massa – commen-ta lisa pignatti, porta-voce dei Giovani Democra-tici di San Marino che, insieme al Pd della frazione carpi-giana, organizza l’incontro. “Attra-verso la proiezione di foto e video –

prosegue – evidenzieremo come, nel linguaggio pubbli-citario e della comunicazione in generale si evidenzi, della donna, soltanto l’aspetto esteriore”. Ma la serata sarà dedicata anche a una con-creta analisi dell’impatto che le liberalizzazioni proposte dal Governo Monti avranno sulla pratica delle cosiddette dimissioni in bianco e sulla proposta, avanzata dal PD, di rendere obbligatoria l’alternanza di genere nella composizione degli organi amministrativi pubblici. La serata si concluderà con un momento conviviale, durante il quale verrà offerta una mimosa a tutte le donne presenti.

marcello marchesini

Page 10: Tempo n°8

10 02.03.2012 n° 08

mercoledì 7 marzo un monologo di maurizio garuti con vito

se garibaldi scende da cavallo

la rassegna di spettacoli gratuiti Una serata in San Rocco, offerti alla

città dalla Fondazione cas-sa di risparmio di carpi, sceglie di dedicare alle risate il suo sesto incontro. Mercoledì 7 marzo, a partire dalle 21, sarà ospite dell’Auditorium San Rocco il comico e attore di San Giovanni in Persiceto Vito (in foto). Insieme a lui il narratore e autore teatra-le maurizio Garuti. Ed è un Vito inedito quello che salirà in cattedra per tenere una lezione di storia molto particolare. Tema: il Risorgi-mento. Protagonista: l’Eroe dei Due Mondi. Davanti alla gigantografia di Garibaldi, Vito narra, come solo lui sa fare, alcune vicende della vita del condottiero dei Mille attraverso esilaranti siparietti che restano, tuttavia, sempre fedeli al dato storico. Dialo-ghi immaginari e apostrofi rivolte all’Eroe sono la forma per dare veste scenica a una materia storica ricca e varia, che va dalla rocambolesca fuga attraverso le valli di Co-macchio sino alla celeberrima impresa dei Mille.

e’ stata uffICIalmente Inaugurata, lo sCorso 25 febbraIo, In vIa nICColò bIondo, 2 a CarPI, la sede della nuova CooPeratIva soCIale gIravolta

giravolta: da perdere la testa...e

’ stata ufficialmente inaugurata, lo scorso 25 febbraio, in via

Niccolò Biondo, 2 a Carpi, la sede della nuova Coope-rativa Sociale Giravolta. La Cooperativa è nata il 21 settembre 2011 con lo sco-po di promuovere e realiz-zare servizi e attività rivolti a bambini, ragazzi, adulti, per il pubblico e i privati. “Noi sette soci fondato-ri – spiega la presidente, Fiamma Vignola – abbia-mo competenze diverse e percorsi scolastici differenti e, proprio in virtù di ciò, abbiamo provato a unirci al fine di vedere se ne poteva risultare qualcosa di inno-vativo”. Da queste sinergie è nata dunque Giravolta, società nell’ambito della quale vengono organizzate

numerose attività in am-bito educativo, culturale, psicologico e sociale. I doposcuola per bimbi e ra-gazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado sono già attivi, e anche quelli specifici per chi ha ricevuto una diagnosi di dislessia. Sono inoltre attivi

laboratori e corsi artistici e teatrali rivolti a bambini, ra-gazzi e adulti. Altre attività distaccate sono, inoltre, quelle di doposcuola a Fos-soli, nell’ambito della scuo-la elementare, e un’attività di educativa domiciliare a San Prospero. “Ci piaceva l’idea del cambiamento, del girare che, a volte, fa anche perdere la testa, ma che al tempo stesso è persino inebriante – spiega Fiam-ma Vignola – a volte basta una giravolta per cambiare il proprio punto di vista e il nostro intento è portare una ventata d’aria fresca in un percorso comune di crescita e sviluppo”. Per chi ne volesse sapere di più, è possibile consultare il sito www.giravolta.org.

Valeria Cammarota

serata d’altri tempi all’auditorium san rocco per la performance assolutamente straordinaria di lino Patruno e della sua band

il mostro sacro del jazz

Fiamma Vignola

serata d’altri tempi all’Au-ditorium San Rocco per la performance assolu-

tamente straordinaria di lino patruno e la sua band. Sera-ta di grande spessore artistico perchè della musica jazz ‘vera’ a Carpi, e dal vivo, non se ne ascoltava da tempo. E quello proposto agli amanti del genere che hanno gremito la Sala di San Rocco, è stato davvero jazz autentico, con l’esecuzione di

paolo alderighi. E, ciliegina sulla torta, il pubblico in sala ha potuto ascoltare la voce melo-diosa e perfettamente inserita nel filone musicale jazzistico della modenese lara luppi, spesso presente al Baluardo di Modena. Patruno che da oltre cinquant’anni è sulla scena mu-sicale italiana (negli Anni ’50, con la riverside jazz band e, successivamente, con la milan college jazz society, per pro-seguire negli Anni ’70 coi Gufi insieme a nanni svampa) ha dato l’ennesima prova delle sue grandi doti e capacità tecniche

facendo letteralmente ‘canta-re’ la sua chitarra e portando la sua attuale band a un sound corale di straordinaria quali-tà. L’esecuzione dei brani più celebri del grande Gershwin ha fatto il resto, gratificando gli spettatori presenti e con-segnando ai loro ricordi una serata di alto livello artistico. Brava dunque sandra righi, direttore artistico di San Rocco, per essere riuscita a portare a Carpi un ‘mostro sacro’ della musica come Lino Patruno e i suoi solisti.

cesare pradella

celebri brani scritti e musica-ti negli Anni ’40 da George Gershwin e magistralmente interpretati da Lino Patruno alla chitarra, affiancato da un grup-po di maestri strumentisti come il sax baritono carlo Bagnoli, il sax soprano paolo tomelleri, il clarinettista alfredo Ferra-rio, il contrabbassista marco mistrangelo, il batterista andrea migliarini e da uno straordinario pianista come

Page 11: Tempo n°8

1102.03.2012 n° 08

sabato 3 marzo, dalle 16 alle 19

Laboratori di primavera a taulab

l’artista carpigiana maria teresa cardarelli, saba-to 3 marzo, presso Taulab,

in Piazza Martiri 46, dalle 16 alle 19, presenta alcuni corsi artistici per grandi e piccini. Agli adulti è rivolto il corso Ritrovare il proprio centro con la pratica del mandala. La parola mandala deriva dal sanscrito e significa contenere l’essenza ma anche centro e cir-conferenza. Disegnare e dipin-gere mandala secondo alcune specifiche tecniche è un modo ludico e aristico per ritrovare il proprio centro, la propria unità psico-fisica, spesso messa in cri-si dal nostro modo di vivere fre-netico. Sarà un’occasione per incontrare se stessi e contattare le proprie energie interiori in uno stato di rilassamento che aiuterà a ridurre ansia e agita-zione, anche grazie all’ausilio di alcune tecniche respirato-rie. Per frequentare il corso non si richiedono particolari abilità artistiche ma solo passione per la vita e un abbigliamento co-modo. Un altro corso, dal tema, Inventare e illustrare fiabe, si rivolge invece ai bambini dai 6 ai 10 anni. In questo corso artistico-espressivo di 5 incontri “inventeremo una fiaba e poi la illustreremo utilizzando diverse tecniche artistiche e successiva-mente la metteremo in scena interpretandone i personaggi”, spiega Maria Teresa Cardarel-li. Alla fine del percorso ogni bimbo realizzerà il suo libro per-sonale con la fiaba illustrata. Disegnare con la parte destra del cervello è il tema del corso per ragazzi dagli 11 ai 15 anni. Ti piace disegnare ma i risultati non ti soddisfano? Vorresti im-parare a disegnare dal vero ma non sai come fare? In questo corso di 5 incontri si pongono le basi per imparare a disegnare utilizzando specifiche tecniche e accorgimenti che stimolano la parte destra del cervello, la sede della creatività, delle emo-zioni e dell’espressione artistica. In poco tempo ti stupirai dei risultati. Per informazioni e iscrizioni: 335.7887758.

PIttrICe, Poetessa dIalettale, antIquarIa e volontarIa alla Casa Protetta tenente marChI. questo e molto altro anCora è la CarPIgIana lIbera guIdettI

semplicemente Libera“

I carpigiani mi vogliono bene - esordisce così Li-

bera Guidetti - quando cammino per strada sen-to il loro calore nei miei confronti e questa per me è una soddisfazione immensa”. Spontanea, gentile, simpatica e con una grande sensibilità artistica: “quando vedi le meraviglie della natu-ra, e senti in te il desi-derio di rappresentarle allora devi farlo, ma sempre con la consa-

composizioni floreali, che si distinguono per la linea ben definita e pulita, i colori delicati, prevalentemente nei toni del rosa, e la poesia che esprimono al di là della composizione estetica. Libera è esperta di varie tecniche, dall’acquerello all’olio, e tutte le sue opere si distinguono per la raffinatezza e la liri-cità delle forme e degli accostamenti cromatici. Tra i tantissimi quadretti che mi mostra, l’occhio

mi cade su un disegno con una sedia a dondolo vuota in primo piano, davanti alla quale si staglia in lonta-nanza una casa immersa tra dolci e placide colline. “Per me -spiega sorriden-

do - il rapporto con la natu-ra è fondamentale, esatta-mente quanto il rapporto umano. Un fiore, un albero, il vento mi comunicano tanto, e molto più di quanto noi tutti immaginiamo”. Libera che è anche scrit-trice e poetessa dialettale, è molto stimata per i suoi aforismi pieni di ironia e saggezza, con i quali riuscì a sbalordire persino l’irri-verente conduttore Piero Chiambretti, quando all’inizio della sua carriera girava per l’Italia a caccia di personaggi interessanti e capitò anche a Carpi. “Mi avevano detto di stare

grande successo per la serata good luck mr. Cattini

buon compleanno stefano!

Stefano CattiniPh Stefano Puviani

Grande partecipazione, il 25 febbraio scorso al ristorante l’anatra di

Cortile, alla serata Good luck Mr. Cattini. Un evento per fe-steggiare i trent’anni del can-

tante novese stefano cattini e per annunciare ufficialmente la sua ‘missione’ musicale a tempo pieno. “E’ stata una bellissima serata - commenta Stefano che, pur amando lo swing cerca di

attenta con lui, perchè era uno che prendeva in giro, ma alla fine sono riuscita e tenergli testa”, esclama con la freschezza che la con-traddistingue.Anche se non ci tiene a farlo sapere, Libera presta regolarmente servizio di volontariato presso la Casa Protetta Tenente Marchi, portando agli ospiti della struttura tutta la sua allegria e vitalità, ma - spiega lei - “non è affatto un sacrifi-cio, perchè per tutto quello che faccio ricevo molto in cambio”. Libera, che di certo non ha avuto una vita facile ed è cresciuta tra le severe regole di un collegio, è sempre pronta ad aiutare il prossimo e re-galargli un sorriso, sincero e spontaneo come solo lei sa fare. “Proprio durante la mia infanzia tra le oppri-menti mura del collegio, ho imparato ad apprezzare gli istanti di libertà e spensie-ratezza all’aria aperta nella campagna”. Un esempio di umanità mista a innato talento e grande impegno: così è Libera. Sempli-cemente libera, unica e straordinaria.

Chiara Sorrentino

pevolezza che la tua ope-ra, per quanto bella, sarà sempre e soltanto una copia imperfetta dello splendore reale”. In una delle sue ironiche poesie Libera si immagina infatti Dio che si palesa al pittore intento a ritrarre il paesaggio davanti a sé e in conclusione così l’apostrofa: “Copia sti bouna, copia sti breva”. Tra i suoi soggetti preferiti, oltre ai paesaggi, spiccano anche le nature morte e le

non fossilizzarsi su un genere solo ma, al contrario di sperimentare continuamente - tante le emozioni e tantissima l’ener-gia in circolo”. Ad applaudirlo, tra i numerosi ospiti, la senatrice isa Ferra-

guti e Grazia chiurato, l’umo-rista oscar sacchi, il sindaco luisa turci, erika Grassi di Sparkling Project, marino ma-laguti di Africa Libera, orville Benetti e tiziana sbrillanci, susy Zucchi e Gianni mala-vasi, una rappresentanza del lions club a. pio e Barbara truzzi, fondatrice del Canto Consapevole ®, disciplina che anche Cattini insegna.

Page 12: Tempo n°8

12 02.03.2012 n° 08

Page 13: Tempo n°8

1302.03.2012 n° 08

Il PIttore CarPIgIano rossano PolettI, Classe 1970, dal 1997 ha lasCIato la CIttà Che glI ha dato I natalI Per vIvere all’Insegna dell’arte nella CaPItale brItannICa

vita d’artista a Londra“

Sono nato due volte: una a Carpi e una a Londra”, è questa la

frase che il pittore Rossano Poletti, nato a Carpi nel 1970, ma che da 15 anni ha messo radici a Londra, ripe-te costantemente a se stesso e agli amici come una sorta di mantra. Con un’innata passione per l’arte in tutte le sue espres-sioni, Rossano comincia a muovere i primi passi nel mondo della pittura a 13 anni quando si iscrive - pur senza terminarla - alla Scuola d’Arte Modenese. Ma la sua vocazione ar-tistica non si spegne lì, e Rossano inizia un percorso da autodidatta sviluppando le sue capacità pittoriche in corsi professionali, specializzandosi nell’Arte dell’Encausto e ricevendo, appena adolescente, nume-rose commissioni di opere, sino ad approdare alla sua prima mostra personale nel 1996, presso il Palazzo Corso di Modena. Dopo importanti esposizioni a Carpi e in varie città italiane

astratte. “Quando ritraggo un viso - spiega il pittore - desidero catturare l’emo-zione di un istante che ho colto nell’espressione degli occhi e della bocca di quella persona. Le donne dei miei ritratti spiccano per l’ele-ganza dei lineamenti e del portamento, mentre l’uomo per la forza dello sguardo e del corpo, ed è per questo che mi soffermo spesso sui dettagli della muscolatura in tensione”. Tra le tele di Rossano - quasi tutte dipinte a olio - vi sono due omaggi alla super modella interna-zionale Kate Moss. “L’ho sempre ammirata per la sua bellezza e il suo carisma - prosegue Rossano - e una volta l’ho persino incontrata di sfuggita all’interno di un negozio di scarpe. Lei mi salutò come se mi conosces-se e io rimasi basito al punto che per lo stupore misto a emozione, non riuscii a ri-

cambiare il saluto! Chissà se sa davvero chi sono o se in quell’occasione mi scambiò semplicemente per qualcun altro”. Nei quadri astratti in-vece è l’energia che prevale,

attraverso una piacevo-le esplosio-ne di forme e colori come in Eu-phoria che è l’espres-sione di una serata goliardica. Rossano si trova spesso a immorta-lare soggetti che cammi-nano per le strade londi-nesi, per poi riprodurli su tela, come

nell’opera A couple in cui sono rappresentati di spalle due personaggi dall’ab-bigliamento tipicamente grunge mentre passeggia-no tranquillamente per la metropoli. Attualmente sta lavorando al digital print, “una tecnica mista che con-siste nello stampare diretta-mente su tela la fotografia per poi lavorarci sopra con varie tecniche che possono andare dal semplice olio, all’uso di acidi e carta vetra-ta”. Tra i progetti imminenti di Rossano vi sono l’alle-stimento di un’importante mostra personale a Londra prevista per l’estate e un sogno nel cassetto: riuscire a vivere soltanto della propria passione. “E il mio deside-rio più grande - mi confida - e se un giorno ci riuscirò mi sono ripromesso di tornare a esporre anche a Carpi le mie opere”.

Chiara Sorrentino

e prestigiosi riconoscimenti di pubbli-co e critica, nel 1997 Rossano decide di trasferirsi a Londra, nel quartiere di Kilburn, dove ancora oggi vive e lavora come fotografo, pittore e stylist presso una lussuosa boutique. “Londra è la mia città - racconta Rossano, che è rientrato a Carpi solo per qualche giorno - e adesso che sono qui ne sento nostalgia, nono-stante sia sempre molto felice di rivedere amici e familiari. La capitale inglese per un artista è ineguagliabile: offre continue ispirazioni e opportunità creative e lavo-rative”. Rossano è molto apprezzato per i suoi ritratti femminili e maschili, anche se ha iniziato la sua carriera con opere

Rossano Poletti

Page 14: Tempo n°8

14 02.03.2012 n° 08

arrIva nelle sale CInematografIChe ItalIane quasI amICI deI regIstI olIvIer nakaChe ed erIC taledano

ricchi e poveri spesso si nasce, amici si diventa. Quasi…

dopo Giù al nord, arriva in Italia un altro film francese

di enorme successo. Niente a che vedere col titolo citato, li accomuna solo lo straordinario riscontro del pubblico. Per il resto Quasi amici dei registi Olivier Nakache ed Eric Tale-dano, è davvero un film divertente, accattivante e intelligente. Perché tratta un tema già ampiamente frequentato dal cinema, quello dell’incontro tra due mondi diversi, ma in questo caso a leggere tra le righe, o meglio tra i fotogrammi, si possono trovare tanti spunti di riflessione e godimento. La storia è apparentemente scontata e prevedibile, due personaggi estremamente diversi che frequentandosi si conosceranno e diverran-no molto di più che quasi amici. Un ricco aristocra-tico dopo un incidente col parapendio, resta paralizza-to dal collo in giù. Occorre quindi trovare una persona che possa accudirlo costan-temente. In poche parole un badante. Risponde alla chiamata uno stuolo di per-sonaggi piuttosto ordinari, spinti dalle più diverse motivazioni. La sequenza iniziale dalla selezione è già una promessa del suc-cessivo spassoso racconto. Fra i candidati si presenta un giovane nero, Driss, che ha tutte le caratteristi-che fisiche necessarie: è

alto, muscoloso e robusto. Giusto quel che serve per sollevare di peso l’infermo. Però il giovane non aspira a quel posto. Vuole solo una firma su un documento che certifichi il rifiuto all’im-piego e lo conservi nella condizione di avere un

sussidio di disoccupazione. Ma nel breve colloquio, Philippe, il ricco tetraplegi-co, capisce le potenzialità del ragazzo, sfida amici, famigliari e se stesso e gli propone un contratto di prova lautamente compen-sato. Driss che oltre alla

disoccupazione ha anche una situazione famigliare piuttosto complicata ed è stato cacciato da casa, quando vede l’appartamen-to che gli è stato riservato con un bagno, al centro del quale troneggia una vasca (come si suol dire da film)

non può rifiutare. Inizia così questo rapporto a due che è il vero motore di una raffica di situazioni e battute degne della mi-gliore screw-ball comedy dell’epoca d’oro hollywoo-diana. L’aspetto migliore è che l’umorismo non ricorre al turpiloquio, al sesso e a tutte quelle grevità che caratterizzano molto cine-ma comico attuale. No, qui si vola alto, anche nel far ridere. Le battute suscitano ilarità proprio perché nella loro semplicità rivelano quanto il mondo e il vivere comune si siano allontana-ti dalla naturalezza della quotidianità. I contrasti e le diversità tra Driss e Philippe sono concreti. Uno è ricchissimo, colto, l’altro è povero e ignorante, nel senso squisitamente etimologico del termine. In una battuta: è pragmatico, come imparerà a dire. Ma il lavoro, sarà anche occasio-ne di riscatto e rinsavimen-to, a dimostrazione che, quasi sempre, il lavoro è la soluzione ai problemi di emarginazione e disadatta-mento sociale. Il loro con-fronto è una sfida continua ed è il giovane a vincerla.

Esemplare la scena del compleanno, dove dopo il tradizionale concertino, il giovane si lancia in una danza da far letteralmente impallidire Jhon Travolta e la sua Febbre del sabato sera. Dopodiché ognuno farà conoscere all’altro la propria musica e le proprie preferenze. Scontato affer-mare che l’arricchimento è reciproco ma forse vale la pena farlo notare comun-que, perché il film è un inno alla conoscenza e al supe-ramento dei pregiudizi. In mezzo a tanta, davvero tan-ta, intelligente comicità, si intrecciano anche momenti di sincera commozione (perché la situazione resta comunque di una tragicità insuperabile) conditi da quella quasi amicizia che il titolo proclama (peraltro solo nell’edizione italiana). Il film è tratto da una storia vera e sui titoli di coda pos-siamo anche vedere in una rapida foto i due veri prota-gonisti di questa vicenda ai limiti del paradossale. Se è vero che il lavoro nobilita (e mobilita) l’uomo, questo film ne è davvero la più divertente conferma.

Ivan Andreoli

Page 15: Tempo n°8

1502.03.2012 n° 08

L’Angolo di Cesare Pradellaun nuovo volto per novi di modena

si chiamano Andrea Ferraresi, dirigen-te d’azienda, Mario

Diegoli, laureando in Lette-re, Mauro Fabbri, impren-ditore, Mattia Fiorentini, ingegnere gestionale, Elisa Turci, studentessa universi-taria, Giorgia Grossi, avvo-cato e funzionaria d’azienda e Giorgia Rossato, libera professionista. Sono solo al-cuni dei promotori della Lista civica Progetto Comune che si sono presentati pubblicamen-te per anticipare le linee del programma col quale intendo-no presentarsi alle prossime elezioni amministrative di Novi di Modena. “Questa è una lista civica assolutamente sganciata dai partiti – hanno sottolineato più volte – che in-tende rappresentare le idee, le speranze e le attese della gente di Novi, delusa dai partiti tra-dizionali e dal modo col quale è stata governata dai sindaci e dalle amministrazioni che si sono succedute nel corso del tempo”. I Consiglieri Co-

munali del Gruppo dei Rifor-misti, Gianpaolo Travasoni e Riccardo Bassi, assai cri-tici nei confronti dell’attuale Giunta presieduta da Luisa Turci, sono stati i promotori della nascita di questo gruppo di ascolto e di lavoro. Un grup-po formato da tanti giovani davanti ai quali i due consi-glieri hanno fatto un passo indietro, per lasciare loro più spazio possibile. Figure nuo-

ve insomma che, dallo scor-so novembre, sono al lavoro per elaborare un programma amministrativo. Suddivisi in tre gruppi, i ragazzi si sono occupati di amministrazione e sicurezza, sociale e cultura, economia e territorio.“Come testimonianza della nostra volontà di fare insieme alla gente e non di attendere succubi le decisioni dei partiti coi loro stucchevoli giochi di

vogliamo proporre un pro-getto nuovo per il territorio, come alternativa al governo del Partito democratico che ha profondamente deluso le atte-se, specialmente dei giovani”. A metà marzo la lista civica scoprirà le carte presentando il nome del proprio candidato sindaco ma, intanto, anticipa le linee del programma: un Comune non solo gestore di servizi ma coordinatore e propulsore dell’intervento di

associazioni e privati per arre-stare l’uscita dal territorio di persone e imprese, attraverso la valorizzazione di via Bosco per unire le attività industria-li e artigianali con quelle del reggiano. E, ancora, una col-laborazione con l’Università di Modena e Reggio per stage giovanili; la dotazione della zona industriale di servizi e infrastrutture oggi inesi-stenti; la realizzazione della Cispadana prevedendo però lo spostamento del percorso a nord del Caseificio sociale con l’impegno di fare lavorare le aziende artigianali del terri-torio; un diverso approccio al fenomeno migratorio (oggi gli immigrati rappresentano il 18 per cento della popolazione) come ha fatto con successo il Comune di Rolo.

potere, abbiamo creato que-sto laboratorio di idee, frutto dell’ascolto della gente e ora

I ragazzi del meucci hanno presentato il film Identità Italiana nell’ambito del convegno l’Italia sono anch’io

cosa vuol dire esser italiano?sabato 25 febbraio nella sala consiliare del Comune di Modena,

nell’ambito di un convegno dedicato ai temi della citta-dinanza per i ragazzi e le ra-gazze nati in Italia da genitori stranieri, è stato presentato il film L’identità italiana, già vincitore del premio Video sconosciuti 2011, assegnato dall’associazione osa di Abbadia S.Salvatore. Il corto è stato realizzato nell’ottobre 2010 dalle classi 2 A dell’Isti-tuto Meucci e 2 S dell’Istituto Cattaneo di Carpi, sotto la guida delle insegnanti

alessandra Gasparini e susanna pedrazzini. La proiezione è stata intro-dotta dalle rappresentanti del Comitato Modenese L’Italia sono anch’io Greta Barbolini, presidente di Arci Modena, e Fiorella prodi, della Segreteria Cgil di Modena, e commentata successivamente dalla docen-te Gasparini e dalle alunne presenti in rappresentanza dei 48 ragazzi, quasi metà dei quali stranieri, interpreti del film: Giulia Baccarani, Francesca Grillo, alessan-dra leggiero, ilda lukaj,

laura sighicelli e Zaeim Zainib Zafar. I contenuti del corto, che s’interroga sul senso di appartenenza all’Italia dei ragazzi di oggi, italiani e stranieri di prima e seconda generazione, e gli interventi delle ragazze sono stati molto apprezzati dalla platea e sono serviti a intro-durre il tema del convegno, a cui hanno partecipato, anche i sindaci di Modena, Reggio e Mirandola, rappresentanti stranieri di vari settori del mondo del lavoro e studenti universitari che hanno porta-to le loro testimonianze.

Page 16: Tempo n°8

16 02.03.2012 n° 08

Page 17: Tempo n°8

1702.03.2012 n° 08

Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

a cura di clarissa [email protected]

anagramma cinematograficotitolo (2 8 3 7) Strafalcione illustre

La finestra sul cortile

Una signora a passeggio col figlio incontra una prosperosa vicina.Pierino caro, bacia la signora!No, mamma.Pierino, è un ordine!No, mamma!E perché non vuoi baciare la signora?Perché ieri quando ci ha provato papà si è preso due sberle!

domenica 4 marzo, al Cinema ariston di san marino, per la rassegna Prima all’ariston, a partire dalle 20,30, proiezione del film I primi della lista di roan Johnson

il bianco e nero degli anni di piombo

il 1° giugno 1970 il movimento studente-sco di Pisa riceve la preoccupante notizia di un imminente colpo di Stato militare.

Per evitare i rastrellamenti, ai più esposti politicamente viene consigliato di trascorrere qualche giorno lontano da casa e tra loro c’è il cantautore pino masi, compositore dell’inno di Lotta Continua. Quando viene raggiunto dalla notizia, insieme a Pino ci sono due liceali ventenni, che attendono da molto tempo un ‘provino’ con lui… Il film tra-sforma in oro il piombo degli Anni Settanta e fa luccicare la stagione delle lotte operaie e studentesche con tenerezza, humour e no-stalgia. Esordio alla regia dello scrittore-sce-neggiatore roan Johnson, classe ‘74, nato a Londra da padre inglese e madre italiana, che ripercorre la storia vera del liceale renzo lulli che si trovò nel mezzo dell’Italia nera, tra la strage di piazza Fontana e l’assassinio dell’anarchico Pinelli. Immagini d’epoca scorrono nel bianco e nero della Grecia dei colonnelli, e inquadrano l’avventura del liceale e dei suoi amici, Fabio Gismondi e Pino Masi, in fuga verso il confine. Piccolo, imperdibile film italiano e attualissima lezione per tutti i figli della globalizzazione che si chiedo-no come affrontare il futuro.

La libertà di espressione è alla base della democrazia

l’8 marzo, alle 20.45, presso le scuole elementari Collodi, proiezione del film Pauline e Paulette di J. debrauwer

una bambina di 66 anni

tesoro nascosto - associa-zione genitori figli con handicap, 3° circolo carpi,

comprensivo scolastico carpi Due, comprensivo scolastico carpi Zona nord e associazione anmic - sezione provinciale di Mode-na presentano, giovedì 8 marzo, alle 20.45, presso le Scuole Elementari Collodi, la proiezione del film Pau-line e Paulette, di J. Debrauwer. Pauline è una bambina di 66 anni. Non sa né leggere né scrivere e parla con qualche incertezza. Vive in un

paesino belga. E’ Martha, la sorella maggiore, che si prende cura di lei dopo la morte dei genitori. Un giorno Martha muore e lascia una disposizione testamentaria: il ricavato della vendita della sua abitazione e la sua eredità andranno a quella delle due sorelle rimaste che si occuperà di Pauline. Né Paulette, che abita in paese e ha un negozio di abbiglia-mento, né Cecile che vive a Bruxelles vogliono caricarsi di questo fardello.

Ma l’eredità fa gola a entrambe. Ma Pauline ha un debole per Paulette e

continua ad andare a trovarla, mal accetta, nel negozio. Riuscirà a farsi adottare? E’ un trentaduenne con l’aria da ragazzino il regista Debrau-wer che come opera d’esordio sceglie di andare ad esplorare il mondo dell’infanzia letto alla rovescia: cioè nella cosid-

detta terza età. E’ nel gioco delle per-sonalità di Pauline e di Paulette, con una protagonista straordinaria, che Debrauwer ci spinge a riflettere con un sorriso amaro sulle labbra. Senza prediche ma anche senza accondi-scendenza verso i nostri egoismi.

martedì 6 marzo, alle 14.30, in sala Congressi, proiezione del film mostar united, della regista Claudia tosi. Presentabrunetta salvarani, docente del liceo fanti e coordina antonia mascioli, responsabile della videoteca Comunale. sarà presente l’autrice

La montmartre dei balcani

e’ ricco di stimoli, Mostar United. Come lo è la Bosnia Erzegovina contemporanea, per chi la viaggia con occhio attento e cuore aperto.

Così ha fatto claudia tosi, regista di questo film-documentario, che ha vissuto e ripreso con passione nel corso di più anni la città attraversata dalla Neretva. La storia ruota attorno alla squadra calcistica giovanile del Velez, un tempo orgoglio di tutti e oggi costretta a rappresentare la sola Mostar est “musulmana”. Nel film conosciamo l’allenato-re, Mensud, e il figlio Dzenan, campioncino sulla soglia della maggiore età. La passione per l’inse-gnamento e quella per i gol. Allenamenti e partite, vittorie e sconfitte. Un racconto che non punta sulla guerra, finalmente. E ci offre invece tramite una micro-storia l’immagine più ampia della Bosnia Erzegovina contemporanea, fatta anche di turismo, internet e partite di calcio. Certo, la guerra resta sempre dietro l’angolo. Emerge a lato dei campi di gioco una Mostar ferita, specie nell’animo ora che nei muri molto è stato riparato. Il Velez è un simbolo di queste lacerazioni, e il derby cittadino con lo Zrinjski una scusa per la guerriglia urbana tra le opposte tifoserie. Ultras contro Red Army, ossia croati contro musulmani. Una sorta di continuazione della guerra sotto altre forme, e le immagini reali non lasciano molti dubbi. E’ emblematico come una maglietta possa unire (“unità” era ed è il motto del Velez) ma anche opporre. Girato in gran parte come docu-mentario in presa diretta, il film ha anche alcune parti di regia, ma con gran rispetto per i personaggi reali. L’autrice ci tiene poi a sottolineare il lavoro di montaggio, del danese rasmus Hodgall molgaard, che dà ritmo alla narra-zione e permette appunto di definirlo un film. Il paesaggio erzegovese poi fa il resto. C’è naturalmente il Ponte vecchio, ma c’è molto di più e di quasi intimo che si accorda al ritmo della narrazione. Una città, una squadra di calcio, un padre e un figlio. Emozioni e sentimenti, al di là delle parole. Mostar United trasmette per assonanze e dissonanze. Si può cogliere tutto o solo qualcosa. Ma non si resta indifferenti.

cara clarissa, non è mia abitudine scrivere lettere ai giornali, ma nell’epo-ca della comunicazione globa-le e dei social network, credo che quanto successo in questi giorni sulla pagina Facebook della Giunta di carpi meriti attenzione. l’amministra-zione comunale ha creato un gruppo su Facebook chiama-to Giunta carpi, ovviamente oltre ai “post” ufficiali spes-so commentati, si potevano leggere altri post di normali cittadini, favorevoli e contrari all’attuale amministrazione e fino a qui tutto normale: è la democrazia; però (ed è qui che nasce il problema) pian piano, questa regola di base ha smesso di essere applicata. si comincia cancellando com-menti e post scomodi, compre-si quelli dei consiglieri e poi, per non farsi mancare nulla, il gruppo viene reso “segre-to” o addirittura chiuso. so che la cosa può non apparire così grave o importante ma quest’amministrazione parla spesso di democrazia, libertà di espressione e partecipazio-ne ma, personalmente ,riten-go che senza la coerenza nei fatti, anche le parole perdano di credibilità.

cristian rostovi

caro Cristian, mi sono imbattu-ta anche io nel gruppo Giunta Carpi che definirei infelice;

innanzitutto una piccola spiegazio-ne per i profani. Del gruppo, creato dall’assessore Simone Tosi, faceva-no parte liberi cittadini di differenti orientamenti politici che avevano ri-chiesto di essere aggiunti, consiglieri comunali, assessori, giornalisti. In teoria, nelle intenzioni, un’occasio-ne per confrontarsi su questioni di interesse pubblico, scambiare opi-nioni ed esporre eventuali proble-matiche in un rapporto più diretto tra Amministrazione e cittadinanza. In realtà si è trasformato in terreno di scontro per ultrà di opposte fazioni. La parte “simpatizzanti dell’Ammi-nistrazione” era prevaricante e ho no-tato, in diverse discussioni, la prassi di censurare i commenti sgraditi; non offese o insulti, semplicemente com-menti sgraditi. Qualcuno, per aver espresso opinioni forti su temi tabù (vedi licenziamenti alla Biblioteca Loria), è stato del tutto cancellato in modo che non potesse più intervenire e “dar fastidio”. Io mi sono tolta con sollievo dal gruppo Giunta Carpi (al quale ero stata iscritta dallo stesso Tosi) dopo l’unico mio intervento in seguito alla prima copiosa nevica-ta su Carpi. Via Mulini tra Campo-galliano e Carpi era pericolosa, per recarmi al lavoro ho avuto difficol-tà a distinguere dove iniziasse la carreggiata e dove il fossato, così

all’arrivo in Radio ho scritto: “Strade tanto sporche”. Reazione normale di un gruppo aperto al pubblico mirato ad ascoltare la cittadinanza, secondo me, sarebbe stata: “Dove in partico-lare? Segnalateci eventuali punti di massima criticità”. Informazioni di servizio nell’interesse della collet-tività. No. Si è scatenato un vespaio con toni e modi irridenti, sarcasmo gratuito, qualcuno è scaduto perfino nel personale pur di essere il bullo più in evidenza. Ero sconcertata. Se-guendo un po’ le discussioni ho letto commenti di alcuni tra coloro che partecipano alle fiaccolate della pace e si sentono buoni, i migliori di tut-ti, che mi hanno ricordato per tono, tolleranza e misura, proprio quel periodo storico che a parole com-battono su più fronti. Il gruppo ora è chiuso (“troppe polemiche”, ha detto Tosi) e credo sia un fallimen-tare indicatore di come la capacità di dialogo sia diventata una chime-ra, soppiantata dalla sopraffazione e dalle verità calate dall’alto di una parte contro l’altra. Ai “buoni” più spietati e incapaci di confrontarsi civilmente poi, vorrei consiglia-re esami di coscienza prima della prossima fiaccolata, interrogandosi sul significato più ampio della pa-rola “tolleranza”: includerà anche non reagire in modo belligerante, irridente o sarcastico contro chi non ci dà sempre e solo ragione a prescindere?

Page 18: Tempo n°8

18 02.03.2012 n° 08

l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppUNTAmeNTI AppUNTAmeNTI

“Si può essere un uomo serio e curare la bellezza delle proprie unghie”.Aleksàndr Puškin

Il 6 marzo, alle 21, al teatro Comunale di Carpi, arrivano giobbe Covatta ed enzo Iacchetti

niente progetti per il futuro

tobia è un tuttologo opinioni-sta che lavora in televisione. Sta attraversando un periodo

molto difficile della sua vita e, a un certo punto, preso dallo sconforto, decide di suicidarsi: la sua carriera sta andando a rotoli, tutti lo hanno abbandonato e la sola possibilità di fuga da una quotidianità ormai non più sopportabile gli sembra la morte. Così si reca su un ponte di periferia e si accinge a compiere il gesto estremo. E’ in quel momento

che sopraggiunge Ivan, garagista, uomo semplice, concreto, di bassa estrazione sociale, il quale, a causa di alcune sue particolari velleità filosofico-speculative, si è convinto che la soluzione più consona al tradi-mento della fidanzata sia il suici-dio… Dall’incontro dei due (Giobbe covatta ed enzo iacchetti) prende il via uno spettacolo brillante che tenta di raccontare la crisi di un’inte-ra società, un gioco teatrale che ben mostra l’impoverimento spirituale di

cui molti di noi oggi sono vittime più o meno consapevoli. Vincitore del Premio Flaiano 2009, questo testo di Francesco Brandi è stato definito da masolino D’amico un “dram-ma sottile, coinvolgente, spesso imprevedibile”. La società ritratta nello spettacolo è colma di contrad-dizioni e quasi priva di valori stabili: un mondo in cui anche le esistenze più diverse paiono avere un epilogo comune, sorelle nella disperazione e nella rassegnazione.

a lezione con bruno fornara

il cinema d’oggi

sono tanti i corsi e le iniziative che la Biblioteca multime-diale a.loria di Carpi sta

avviando in queste settimane. In particolare si segnala (con l’orga-nizzazione e il coordinamento a cura di antonia mascioli) Stra-de perdute? Autori e temi del cinema d’oggi, un ciclo di 3 lezioni tenute da Bruno Fornara e che si svolgeranno il 2, 3 e 4 marzo tra Carpi (le prime due), e Soliera (l’ultima). Le lezioni, a pagamento (costo di una singola lezione 8 euro; abbonamento a tre lezioni 18 euro), ci porteranno a spasso nel cinema mondiale di questi anni: il cinema di paesi lontani, quello italiano, quello di un’Europa che c’è e non c’è. Poi il cinema americano di effetti speciali che tenta faticosamente di conti-nuare a proporsi come fenomeno planetario. E qui, nel vecchio con-tinente, esiste un cinema per tutti noi europei? E che rapporti hanno le cinematografie di ogni paese con il nostro essere europei? Bruno Fornara è critico cinemato-grafico di Cineforum ed è docente di cinema alla Scuola Holden di Torino. Le iscrizioni al corso si raccolgono direttamente presso le sedi delle lezioni nei giorni programmati, fino ad esaurimento dei posti. L’iniziativa è promossa dai comuni di carpi e soliera, dalla Biblioteca Loria e dalla Fondazione campori di soliera, nell’ambito di Carpi Effetto Cine-ma e con il contributo di cmb.

BrunoFornara

teatrocarpi3 marzo - ore 20.30Dance for Lifeimportante evento artistico-culturale in cui si esibiscono scuole e compagnie di danza con i seguenti stili: classico, neoclassico, moderno, modern jazz, contemporaneo, hip hop, break dance e danze popolariCon la finalità di poter aiutare anche quest’anno un’associazione che si occupa del sostegno di bambini e madri in difficoltàTeatro Comunale

6 marzo - ore 21 Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti presentano: Niente progetti per il futuro scritto e diretto da Francesco BrandiTeatro Comunale

8 marzo - ore 21Festa della DonnaMi fletto ma non m’impiego Prendi tre generazioni di donne, uniscile in una famiglia e mettile sotto lo stesso tetto: una nonna che non può godersi la pensione, perché deve mantenerci figlie e nipote; una figlia pluri-laureata che, troppo competente per trovare un lavoro, decide di affidarsi alla Sorte; sua sorella più grande, campionessa di precarietà, lavorativa ed affettiva; una nipote che si affaccia alla vita, ma è affetta da una patologica incapacità di progettare alcunché... Aggiungi un eterno fidanzato ospite fisso, militante politico ma con poche idee e molto confuse… Condisci con una manciata di giornate sempre uguali, scandite da un tempo che scorre inesorabile, pur lasciando tutto immobile. Tutto, tranne una casa, luogo in cui tante solitudini si incrociano e si confrontano, simbolo apparente di raggiunta sicurezza, che però nella realtà si trasforma in una prigione dove anche gli oggetti sono instabili e le mura rischiano di crollare da un momento all’altro. Agita tutto con energia, buonumore, un tocco di speranza che non guasta mai e...Testi e regia: Maria Giulia Campioli ed Elisa LolliCon Claudia Bulgarelli, Ma-ria Giulia Campioli, Elisa Lolli, Claudio Mariotti e Tania SolomitaScenografia di Alberta PellacaniSpettacolo realizzato da Associazioni Aporie e Q teatroalquadratoIn collaborazione con Teatri in MovimentoIngresso libero Teatro Comunale

mostrecarpiFino al 3 marzoI Libri per Ragazzi che Hanno Fatto L’Italia Mostra bibliografica e documentaria dal 1861 agli anni 2000curata dall’Associazione Culturale HamelinLibri, fumetti, illustrazioni che hanno contribuito a creare l’iimaginario italiano. Un modo per rileggere la nostra storia attraverso una lente nuova, il ritratto di una nazione a partire da Pinocchio, Cuore, gli eroi di Salgari, Gian Burrasca, Il Corriere dei Piccoli, fino ai grandi autori e protagonisti di oggiBiblioteca Il falco magico

Fino al 7 marzoCollettiva di Marani e Silvestre La mostra comprende i quadri più recenti e significativi dei due autori.Tiziano Silvestre si concentra sull’universo del ballo e della musica. Le sue opere si caratterizzano, a ben vedere, sia sotto il profilo delle scelte formali sia nell’individuazione dei soggetti. Milena Marani con le sue imponenti e robuste tavole di legno, arricchite dalle imperfezioni che la natura ha loro regalato, sulle quali l’artista getta grovigli di vernici colorateSala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio

Fino al 18 marzoLa commedia di ArturoMostra a cura di Francesca Pergreffi e Filippo BergonziniSpazio Meme

Fino al 30 marzoL’umorismo ai tuoi piedi Personale di Lorenzo BolzaniO&A Centro Affari

eventicarpi 2 marzo - ore 22Dani Male & Black Sabani Con Matteo Borghi DjKalinka Arci Club

2 marzo - ore 20.30Perchè ho scelto UnitalsiUn’esperienza di vita che tanto più ha dell’inusuale tanto più diventa naturaleRelatore Antonio Diella, magistrato e per dieci anni presidente nazionale UnitalsiOspite d’onore: S.E. monsignor Francesco CavinaModeratori: Annamaria Barbolini e Paolo CarnevaliA cura di Unitalsi Sassuolo e CarpiSala Duomo

Il 10 marzo, a modena, inaugurazione del museo enzo ferrari

modena rende omaggio al drake

sono diversi gli eventi organizzati in occasione dell’inaugurazione del museo casa natale enzo

Ferrari, in programma il 10 marzo a Modena. Il primo appuntamento è l’ini-ziativa Bentornato a casa, Enzo, in calendario sabato 25 febbraio alle 17 in piazza Grande. Rappresentanti delle Istituzioni e degli Enti e imprese della Fondazione casa natale annunciano l’imminente inaugurazione del Museo, mentre l’attore ivano marescotti legge brani autobiografici di enzo Ferrari, tra i quali anche quelli in cui il Drake sottolinea il suo legame con Modena. Un intervento di ales-sandro Bergonzoni, nel suo stile inconfon-dibile, si sofferma sul valore della creatività e dell’immaginazione, a partire dalla frase di Ferrari scelta come slogan del Museo: Se lo puoi sognare, lo puoi fare. Conduce il pomeriggio il gior-nalista leo turrini. Al termine è previsto un “buffet giallo” per tutti, con frappe e vino dolce offerti gratuitamente da pasticceria emilia-na e azienda agricola messori, per brindare insieme al nuovo Museo. Nel giorno dell’inaugurazione del Museo Casa Enzo Ferrari, sabato 10 marzo si svolge la prima edizione de La notte dei motori, il rosso del Motorsport incontra il giallo del Museo Casa Enzo Ferrari. si tratta di un’iniziativa, inclusa nell’ambito del programma di Modena terra di motori, che farà incontrare coloro che hanno una Fer-rari, una Maserati, un’Alfa Romeo, una Lancia, una Ducati o un’auto storica rossa, con gli appassionati, i curiosi e le famiglie.Dalle 18 alle 24 sono previste numerose altre iniziative, tra le quali in-trattenimenti e animazioni per bambini, esposizioni di auto storiche e di moto. Partecipano alla Notte dei motori de-cine di Ferrari, in collaborazione con i Ferrari club, oltre a cento tra moto e auto storiche rosse, in collaborazione

con il club motori di modena e altre associazioni. I portici e alcune piazzette del centro ospitano esibizioni di musica e cabaret, in collaborazione con il Fer-rara Buskers Festival, ed è possibile assistere a evoluzioni spettacolari di auto e moto. Diversi ristoranti propon-gono menù a tema e una spaghettata di mezzanotte al pomodoro rosso, grazie alla collaborazione con l’associazione modena a tavola. Sono presenti, con le loro migliori vetture e moto, alcuni tra i più famosi club del territorio. Tra

gli altri appuntamenti della giornata è in programma la simulazione della par-tenza di un Gran Premio: in via Emilia, in collaborazione con il circolo della Biella: dodici auto che rappresentano la storia dell’automobilismo sportivo si esibiscono in una partenza da Gp per dirigersi al Museo Casa Enzo Ferrari, precedute da due Maserati da compe-tizione.Alle 23.30, grazie all’accordo con l’autodromo di marzaglia, le auto e le moto che hanno partecipato ai diversi raduni percorrono a Marzaglia alcuni giri sulla pista illuminata per l’oc-casione. Al termine si festeggerà con un brindisi analcolico. In programma anche una gara podistica organizzata dalla lega atletica leggera uisp e modenacorre.it, a cui partecipano centinaia di persone, con ritrovo e partenza in piazza XX settembre alle 21 per il primo Tributo a Enzo Ferra-ri. I corridori indossano una maglietta gialla per ricordare l’inaugurazione del Museo Casa Enzo Ferrari.

Page 19: Tempo n°8

1902.03.2012 n° 08

AppUNTAmeNTI

Pavullo - riapre il Castello di montecuccolo

per una gita fuori porta

Dopo la chiusura forzata dovuta all’abbondante neve caduta nelle scorse settimane riapre il Castello di Montecuccolo. L’accesso, dalle 14 alle 18, sarà organizzato per turni fissi con visite guidate ogni ora al costo

di due euro a persona (gratis per i ragazzi fino a 18 anni e per gli over 65). Sarà perfettamene funzionante anche il servizio bar della Locanda del Condottiero; a questo si aggiungerà a breve l’apertura del ristorante, prevista al termine di alcuni lavori che stanno riguardando il locale. Negli spazi del Castello oltre al museo naturalistico del Frignano F. minghelli, con tutte le specie di flora e fauna del territorio, si trovano due mostre permanenti. La Pavullo degli anni venti e trenta è il soggetto di Il paese ritrovato di Gino covili, 10 quadri e 48 disegni, che ritraggono la cittadina nella prima metà del Novecento. Sculture e incisioni su pietra e legno la fanno invece da padrone nella sala che ospita le opere di raffaele Biolchini.

artIgIana ItalIana: artIgIanato, desIgn e gardenIng a modena fIere dal 2 al 4 marzo

La qualità per tutte le taschev

enerdì 2 marzo a Modena Fiere apre i battenti la 5° edizione di Artigiana

Italiana, il Salone della qualità ar-tigiana Made in Italy: una grande mostra mercato in cui scoprire e acquistare l’eccellenza artigiana-le. Dai mobili agli oggetti, dagli abiti agli accessori, Artigiana Italiana è uno scrigno del fatto a mano e del saper fare. In fiera ci sono ceramisti, vetrai, pellettieri, orafi, falegnami, fabbri e liutai, artisti, decoratori e restauratori. Artigiana Italiana è l’occasio-ne giusta per acquistare oggetti originali per arredare la casa, per rinnovare il guardaroba e scegliere regali davvero unici e di altissima qualità. Con una possibilità in più: quella di visitare il salone InGiar-dino che si svolge in contempo-ranea, una mostra mercato per gli appassionati del gardening a pochi giorni dalla primavera. Vasi, statue, mobili, decori, cancelli, pavimentazioni, luci, piante e attrezzi per dare vita a un giardino o a un balcone da favola, ma anche per personalizzare la casa di cam-pagna. La grande novità dell’edi-zione 2012 è ArtigianaDesign: un’area espositiva riservata ai pro-fessionisti che coniugano design e artigianato. Cuore dell’iniziativa è la mostra delle opere selezionate al concorso designER, promosso dal Comune di Modena e dedi-cato a giovani creativi dell’Emilia Romagna. Mobili, oggetti, abiti, accessori, in legno, gomma, tes-suto e pelle, hanno forme curiose e stupiscono per fantasia e creati-vità: cose mai viste con un valore in più, quello dello sostenibilità e della qualità. Da venerdì a dome-nica, Artigiana Design sarà anche sede della mostra itinerante 150

Mani| Collezione Italiana – Cen-tocinquant’anni di Saper Fare, unica tappa in Emilia Romagna. 150 Mani è un’iniziativa di Con-fartigianato Imprese e Cna che, con il supporto di Unioncamere e della Camera di Commercio di Torino, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia,

ha selezionato i migliori elaborati di artigiani, artisti e designer, e le migliori arti del saper fare italia-no. Uno sguardo su Modena, tra tradizione e innovazione, gusto e creatività Artigiana Italiana de-dica uno spazio speciale al gusto e alla tradizione enogastronomica modenese con l’iniziativa L’Ani-

ma e la Gola. Lo spazio gestito dal Consorzio Modena a Tavola in collaborazione con i Consorzi dei Prodotti Tipici, propone degu-stazioni guidate e presentazioni di ricette a partire da ingredienti preziosi, come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, il Parmi-giano Reggiano, il Prosciutto e il Lambrusco, e con la collaborazio-ne dei migliori chef del territorio. Spazio ai giovani, infine, nelle mostre collettive curate dagli Istituti Superiori della provincia di Modena, Venturi, Deledda-Cat-taneo e Vallauri, che propongono al visitatore un approccio del tutto nuovo all’artigianato con prototipi inediti e installazioni originali.Orari: venerdì 2 marzo: 15-23 (ingresso gratuito); sabato 3 e domenica 4 marzo: 10-20.Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 euro scaricabile dal sito www.artigianaitaliana.it).

3 marzo - ore 22Richi e Meschia + duoA seguire Dj Pierre Disco ‘80/’90 Kalinka Arci Club

3 marzo - ore 21Gradus ad Parnassum Il cammino di perfezione pianistico e vocaleChiara Fiorani, sopranoPaolo Andreoli, pianoforteMusiche di: M. Clementi, W.A. Mozart, G. Rossini, G. VerdiSala delle Vedute

3 marzo - ore 20 Novità e prospettive nella terapia dei tumoriRelatore: Fabrizio Artioli, direttore U.O. Ospedale RamazziniCircolo RinascitaBudrione 4 marzo - ore 17Il Palazzo dei Pio. Sette secoli di architettura e arteA cura di Tania PrevidiI Musei di Palazzo dei Pio

4 marzo - ore 16.30Mignolina e lo spirito del fiore Teatro d’attore e figure con videoproiezioneDrammatico vegetale di RavennaPer bambini da 3-7 anniAuditorium San Rocco

4 marzo - ore 15.30Pistòl e lo strano caso del dott. Snèster Spettacolo presentato dallaCompagnia Dialettale I Matt Attori Di Antonio GuidettiCommedia comica i due atti di e con Antonio GuidettiCinema-Teatro Ariston

6 marzo - ore 14.30Proiezione del filmdocumentario: Mostar United Regia di Claudia TosiSala Congressi

6 marzo - ore 17Il massaggio al bambino: un messaggio d’amore I benefici per il bambino e per la nostra relazione con luiRelatrice: Lella Luppi, insegnante di massaggio infantile AimiSala Duomo

7 marzo - ore 21Se Garibaldi scende da cavallo Monologo di Maurizio Garuti con VitoUn Vito inedito sale in cattedra e tiene una lezione di storia sull’Eroe dei Due Mondi. Davanti alla gigantografia di Giuseppe Garibaldi, che funge da scenografia, Vito narra alcune vicende di Garibaldi con esilaranti siparietti sempre rigorosamente fedele ai dati storici. Ingresso liberoAuditorium San Rocco

8 marzo - ore 20.45Proiezione del film: Pauline e PauletteRegia di J. Debrauwer Scuole Elementari Collodi

fino al 29 aprile le sale dell’ex ospedale sant’agostino di modena ospitano una mostra dedicata alla fotografia contemporanea in India e sud america

decimo parallelo nordFino a domenica 29 aprile presso le sale espositive dell’ex Ospe-dale Sant’Agostino di Modena è

visitabile la mostra intitolata Decimo Parallelo Nord. Fotografia contem-poranea in India e Sud America. Promossa da Fondazione Fotografia a cura di Filippo maggia, l’esposizione presenta le ultime acquisizioni della collezione internazionale di fotogra-fia contemporanea della Fondazione cassa di risparmio di modena. Con oltre 100 opere - tra video, fotografie, animazioni e installazioni - riferite a 21 artisti, la mostra presenta una plu-ralità di sguardi in grado di restituire la varietà culturale, naturale, stori-ca e artistica che caratterizza le due zone, sottolineando punti di forza e criticità dell’una e dell’altra. Al rigore orientale, al concettualismo dell’Est Europa e all’immediatezza sfrontata di mediorientali e africani, indiani e su-damericani contrappongono passione e sentimento. Tutto ciò sullo sfondo di una natura generosa quanto spietata. E’ infatti nell’interazione di culture an-cestrali con istanze contemporanee che

i diversi artisti di queste due aree del mondo muovono le loro ricerche. La fotografia è per molti di loro ancora una pratica diretta e istintiva, che tanto deve all’emozione e all’istante, e poco concede al costrutto razionale. Il rap-porto con la storia è per molti di questi autori un altro elemento fondante delle loro indagini: si tratta di una storia fatta di tradizioni, rituali, avvenimenti che si ripetono da secoli. Rimangono però pesanti i retaggi di stampo colonia-le: Inghilterra da una parte e Spagna dall’altra hanno ormai perduto il loro antico fascino, eppure sono evidenti atteggiamenti e stili che rimandano inevitabilmente alla cultura di queste due nazioni. Tra le opere in mostra degli artisti indiani, Ketaki sheth presenta alcuni ritratti tratti da Twinspotting, un lavoro in bianco e nero dedicato alle coppie di fratelli gemelli; Dayanita singh, attraverso ventun immagini in bianco e nero, restituisce con estre-

ma dignità la dimensione quotidiana della vita della transessuale Mona; Vivan sundaram reinterpreta attraverso le tecnologie di-gitali immagini tratte dall’affascinante archivio fotografico familiare della stes-sa artista; priyanka Dasgupta propo-ne il video Good girls cross their legs che denuncia l’ipocrisia che sottende ai costumi morali della società, attra-verso immagini accompagnate dalla lettura di un passo tratto da Lolita di nabokov. Tra gli artisti sudamericani presenti, l’argentina adriana Bustos descrive in un dittico il tema dell’ani-male da soma - nella fattispecie cavalli, muli, asini - come simbolo di un lavoro di fatica che conduce allo sfinimento e

alla morte, rappor-tato alle storie per-sonali di due donne e alle loro illusioni per una vita miglio-re; David Zynk Yi presenta il video Huayno y fuga detrás, girato al mercato di Huanc-

ya, sulle colline peruviane; la brasiliana rosângela rennó ha raccolto dal web i ritratti di alcuni contadini portoghesi, scapoli e in cerca di moglie, poi ingran-diti e ridipinti da pittori della regione brasiliana del Cariri secondo una tec-nica tradizionale del luogo, che finisce per sottolineare la precarietà di queste persone; di mauro restiffe la mostra presenta una fotografia in bianco e nero, di grande formato, Mirante, con una serie di dettagli che possono essere colti soltanto attraverso una lenta e paziente osservazione.

Page 20: Tempo n°8

20 02.03.2012 n° 08

Ternana 52 Taranto (-3) 47 Pro Vercelli* 43Sorrento (-2) 42carpi 42Benevento (-2) 35Lumezzane 35Tritium 33Avellino* 32Como* (-2) 30Foggia (-2) 30Pisa 30Reggiana (-2) 27Monza 21Spal* (-4) 19Viareggio (-1) 18Pavia 14Foligno (-4) 13

* Recuperi: Como-Spal (disputata il 29/2); Avellino-Pro Vercelli (da disputarsi il 7/3).

domenica 4/3/2012, ore 14.30, 25a giornata

spal-carpi; Avellino-Monza; Be-nevento-Como; Foligno-Sorrento; Pisa-Ternana; Reggiana-Foggia; Taranto-Pro Vercelli; Tritium-Lu-mezzane; Viareggio-Pavia.

virtus sugli scudi, new Life distrutto

Fa la voce grossa la Virtus di Mister caleffi, spietata nell’impallinare un new life arrendevole e mai in partita. Gli ospiti, temibilissimi tra le mura amiche all’andata, in casa virtussina paiono vittime di una trasmutazione

apuleiana, e, come il Lucio delle Metamorfosi, esibiscono al Vallauri la propria natura, sportivamente, meno nobile. La Virtus decide di sovvertire il canovaccio consueto, preferendo ai noti prologhi anestetizzati una cinica intraprendenza: è subito Bigarelli, da due passi, a freddare l’estremo ospite, reo di una respinta imperfetta su battuta di Guidi. Il tribunale virtussino non è in vena di concessioni e un Guidi animato da spiriti giustizialisti strilla a tutta voce la sentenza di un doppio vantaggio destinato a non cadere in prescrizione. Dopo la puntata di sassi, al solito tremendamente ficcante nei propri inserimenti, è stassi (in foto) a sgusciare tra le maglie di una retroguardia ospite a tratti pachidermica concedendo a Grazioli il sigillo del 4-0. Nella ripresa prosegue il copione noto: con casceglia indisponibile (fuori tra gli altri nosari, montanari, accomando e campedelli) e un Grazioli che non vuole spremere, Mister Caleffi rinuncia al puntero tradizionale affidandosi all’artiglieria volatile per un’alchimia tattica di spallettiana memoria: di qui la segnatura di righi, e, dopo il sussulto ospite della bandiera, il colpo di stamera, rapace nel beneficiare di un clima ormai carnevalesco. La distanza dalla vetta rimane immutata, ma i segnali son buoni: una Virtus incerottata spazza via gli ospiti e si gode il momento di forma dei senatori ritrovati, e un coro di invidiabile armonia; se il trapasso a più nobile destino imporrà l’imprevedibile agone finale, il viatico pare quello giusto.

Federico campedelli

prOssImO AvversArIO: spAl

Il persONAggIO: rAchId ArmA

clAssIFIcA

prOssImO TUrNO

cAlcIO A cINqUe - vIrTUs

sTAdIO cAbAssI: le UlTIme - Il rIeNTrO slITTA Ad AprIle (?)

glI altrI CamPIonatI

Lazzaretti rilancia la correggese

Riprendono faticosamente i campionati regionali, dopo il lungo stop dovuto alla neve. Domenica prossima ripartiran-no anche i tornei provinciali. Marzo si preannuncia fitto per tutti: previsto un calendario di recuperi infrasettimanali fino a Pasqua.In Eccellenza, la correggese ritrova immediatamente la carreggiata giusta. E fa un bel salto in classifica, uscendo dalla palude di coda. Il giovane laz-zaretti (classe ’94) decide il tiratissimo scontro-salvezza con il Bibbiano (1-0) con un gol da consumato opportunista. Ancora ferma la solierese (Promozio-ne), mentre la Virtus (Prima Catego-ria) non va oltre il pari col Nonantola (1-1).

e.G.

caLcio – CarPI stanCo e deludente: Con l’avellIno è 0-0

La tassa della faticaPesa l’emergenza, manCa rItmo, e sI bloCCa l’attaCCo. notarIstefano è alla rICerCa del reParto mI-glIore. domenICa Il derby Con l’InCognIta sPal, In odore dI fallImento.

Il nulla di fatto tra Carpi e Avelli-no è una delusione programma-ta, che non sfugge alla fisiologia

del momento duro: abbondanti le assenze, poche le alternative, molti i giocatori sovraccarichi. Le diffi-coltà erano previste. L’emergenza ha partorito una partita contratta ed inespressa. I biancorossi non hanno trovato scintille per accenderla. Né cambi di ritmo per sconquassarne la staticità, a tratti immutabile e noiosa. Ne è uscito il terzo pareggio conse-cutivo. Sostanzialmente una tassa tributata alla fatica. Non soddisfa, ma comunque allunga la striscia utile a 8 risultati. Resta invariata la distanza dal Taranto, il cui pari di Terni è comunque una resa. Peggiora la classifica, in virtù dei successi di Pro Vercelli e Sorrento. Aumenta però il vantaggio sulle seste (Lumez-zane e Benevento), peraltro sotto nei duelli diretti. In sostanza: il bicchiere stavolta non è né pieno né vuoto, ma semplicemente mezzo.ATTACCO – Il primo 0-0 stagio-nale al Giglio accende una spia sul cruscotto. Sono solo 5 i gol nelle ultime 4 gare: due rigori, una puni-zione diretta, più i graffi di Kabine e Bocalon alle primissime, favoriti da altrettante fotte clamorose dell’ulti-mo difensore. Numeri e circostanze segnalano la stanchezza del miglior attacco del torneo, paradossalmente ancora alla ricerca del reparto esatto. Il migliore probabilmente non esiste. Ce n’è però uno idoneo ad ogni singo-la partita. Eusepi rimane intoccabile, ma il suo appannamento pesa. Per la prima volta non è riuscito a costruirsi nemmeno un tiro. È uscito fiacco dai due big-match, probabilmente anche un po’ sgonfiato. Sente la responsa-bilità di non aver deciso. Nessuno è stato impiegato quanto lui: 23 pre-senze, solo un forfait, per un totale di quasi 2000’. Non ha praticamente mai riposato. Ferretti gli s’accop-pia bene, per affinità e sincronismo. Ma ha più tocchi che corsa: è tutto sommato buon progressista, non ec-cellente contropiedista. Legge bene il traffico, meno volentieri il campo aperto. È più abituato ad avere tanti compagni vicini per dialogare. Chie-de lo stretto, cerca l’appoggio, detta il passaggio, chiude il triangolo corto. Non è perciò del tutto funzionale alle dinamiche di una squadra che ormai gioca stabilmente a 70 metri dalla porta avversaria. E costruisce spazi

di rimessa, alle spalle dell’avversario, facendolo avanzare. Fin qui il miglior complemento a uno è stato Kabi-ne. Ha dato profondità garantendo equilibrio, con strappi in avanti e rin-corse continue all’indietro. Bocalon lo ricalca per dinamismo. Gli cresce senz’altro per numero di colpi, al tiro ed in acrobazia. Porta meno genero-sità ma più presenza in area. Nessuno costituisce dunque una soluzione definitiva. Ma tutti hanno qualcosa di diverso da aggiungere. La ricetta sta nel rendere decisive le differenze quando è possibile. In sostanza, Notaristefano ha poche certezze, ma buona abbondanza. Deve perciò scegliere di volta in volta, a seconda dell’avversario e del momento. Il miglior atterrag-gio possibile sulla pista dei playoff presuppone lo sfruttamento di tutte queste risorse.

Enrico Gualtieri

ritorno al mazza: fantasmi e tabù

travolta dal gorgo societario, la spal ha un presente impossibile ed un fu-turo che ruota intorno alla giornata del 28 Marzo, in cui è fissata la prima udienza fallimentare. È entro quella data che verrà pesata le consistenza

delle due presunte cordate acquirenti. Il Carpi affronterà tutte le incognite di una squadra ormai priva d’orizzonti stabili: giocatori senza stipendio da mesi, in cerca di risposte ed orizzonti. Ridotti alla deriva sopra una barca che non ne ha. Gli ultimi risultati non ne raccontano la rassegnazione: 5 punti in 5 gare (escluso il recupero di Como, disputato mercoledì). Ma sì ne fotografano l’angoscia, tradotta fedel-mente dall’improvvisa difficoltà a segnare. melara è partito; i giovani laurenti e marconi non producono; arma guida la classifica cannonieri con 13 reti ma è stato il primo ad annunciare le intenzioni di messa in mora. Il ritorno al Mazza evoca naturalmente i fantasmi dello spareggio 1997, e riporta un tabù. Nel complesso, il Carpi ha cattivissima tradizione in darsena: nessuna vittoria nei 15 i precedenti in campionato, solo 4 i pareggi. Il più recente (‘96) porta la firma di Cancellato (1-1), che poi da ex ha deciso anche l’ultima sfida (‘99: 1-0). L’unico successo assoluto riferisce alla scorsa stagione: Coppa Italia, primo turno ad eliminazione diretta, 3-0 dopo i calci di rigore.All’andata, il debutto del grande ex notaristefano coincise con l’ultima prodezza biancorossa di alessandro cesca (match-winner). Peraltro tornato al gol proprio domenica scorsa e proprio contro la Spal, sconfitta a Pavia in extremis (0-1) in uno scontro diretto che rischia di somigliare ad una condanna.

e.G.

romanzo di un eroe contemporaneo. col carpi amore a prima vista, e mai consumato.

non c’è dubbio che la gara di domenica abbia un unico possibile uomo copertina:

rachid arma. La sua parabola è il romanzo salgariano d’un eroe con-temporaneo che è partito da casa per sfuggire alla povertà ed assecondare il talento, ma ha trovato principalmente burocrazie contro cui battersi. Una micrografia umana della società in divenire. Che comincia in una terra splendida e misera, e prosegue in-crociando l’amore del Carpi. A prima vista, mai dimenticato, ed ancora in attesa di essere consumato. Rachid Arma nasce nel 1985 ad Aga-dir (Marocco). Dove spiagge meravi-gliose gemmano alle spalle del Medi-terraneo e poi sfumano rapidamente nel deserto. Una terra di contrasto che lascia poche chances per vivere: se riesci a costruire un albergo, fai i soldi. Se invece non impari neanche a pescare, fai la fame. Subito dopo averlo visto nascere, infatti, suo padre emigra in Italia per promettergli un futuro. Salutandolo gli lascia in dote due indizi del “qismah”: un nome da eletto (in arabo significa: “ben guidato”, “illuminato”), ed un cognome che ne scandirà la carriera di cecchino del gol (per tutti: “Arma Letale”). Otto anni dopo si riabbracciano nell’agro veronese, feudo leghista. Rachid scopre la passione per le lingue sui banchi di scuola. Ma rimanerci non è comodo. L’integrazione è molto più semplice al campetto dietro casa, dove esce la sua reale diversità. Ha più struttura e più talento di ogni altro bambino che lo sfida. Gioca come i grandi: ha scatti e balzi da pantera, fisico scolpito. E due piedi appena un po’ piatti, ma proprio per questo calibrati ad imbucare la palla all’angolino. Gli manca però il permesso di soggiorno, ed il calcio non può darglielo. Per ottenerlo ha due strade: lavorare insieme a papà come manovale, in un’azienda di carrelli elevatori; oppure trasci-nare la Sambonifacese in C2. Sceglie momentaneamente la prima opzione, ma non smette di inseguire la seconda sculacciando qualsiasi difensore osi fermarlo. Segna in tutti i modi: di forza, d’astuzia, di precisione. Conterà una cinquantina gol in tre stagioni. Nell’ultima compie la missione, spazzando via la Colligiana in finale playoff. Si gioca in campo neutro, allo stadio Cabassi. È quello il giorno in cui il suo destino incrocia i colori biancorossi. L’allora ds Teresa Montaguti ne rimane folgorata e lo incontra a fine partita. Troppo tardi per scritturarlo, il suo palcoscenico è in teatri di categorie superiori. Ma la Lega Pro trova un cavillo per negargli lo status di tesserabile, e ne osta la firma sul primo contratto professio-nistico. Così va in tribunale e vince la causa, diventando il piccolo simbolo d’una nuova epoca: uno Jean-Marc Bosman del sommerso. La sentenza è infatti storica, perchè di fatto toglie la discriminazione verso tutti gli extracomunitari capaci di giocare a pallone. Poi Arma sale in B, ma non ha fortuna. Lo rileva il Vicenza, lo presta al Cittadella, ed infine ne cede la compartecipazione alla Spal. Qui si consacra giocando gratis. E la condizione di prigioniero non retribuito fa riaccendere l’amore col Carpi. Bonacini dispone 300mila euro per liberarlo. Giuntoli ci prova fino agli ultimissimi minuti di mercato, senza riuscirci. Il rilancio sull’offerta è adesso il rimorso di una società prossima al fallimento. Rischia di diventare il cappio sull’ultracentenaria storia del calcio ferrarese. Arma adesso cerca nuovamente giustizia, perorando la causa propria e dei com-pagni, senza stipendio da mesi. Probabilmente la sua strada lo porterà davanti ad un altro giudice. Domenica intanto si ricongiunge a quella del Carpi. Forse, chissà, per l’ultima volta da avversario, prima di convolarvi a giuste nozze… “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” cit.

e.G.

il tempo passa ed rientro al cabassi rimane lontano. La clessidra per il taglio del nastro entro il termine della stagione calcistica è ormai ridotta ai minimi termini. Febbraio se ne va, e con esso anche l’ultima indicazione ufficiale sul

fine-lavori (già fin troppo discussa su queste colonne…). Lo scorso 22 Febbraio, le parti interessate hanno effettuato un sopralluogo in cantiere. Dopo la valutazione sullo stato d’intervento, le ditte appaltatrici hanno fissato una nuova data di conse-gna di fronte ai rappresentanti del comune e del carpi Fc 1909: 23 Marzo. Che sia o meno quella definitiva, lo scopriremo tra un paio di settimane. Le certezze ineriscono alle verifiche d’obbligo da parte di tutti gli enti preposti alla sicurezza, che verranno programmate di seguito. Dunque, molto difficilmente il vernissage avverrà con il como (1/4, sestultima giornata). Più verosimile (salvo ulteriori impicci) che slitti al 15/4 (Benevento, penultimo turno interno), se non addirittura al 29/4 (Foligno). Dopodiché cominceranno i playoff (con la speranza di parteciparvi…). Vada come vada, alla società biancorossa i conti non torneranno: in principio, fu garantito un esilio non più lungo delle prime 4 gare. Alla fine, nella più auspicabile delle ipotesi, potrà giocare dentro al suo stadio e sotto al suo cielo solamente le ultime 4. E’ di questa grossolana disattesa che l’Amministrazione dovrà prima o poi rendere conto. Agli azionisti prima di tutto. Ad abbonati, appassionati, e cittadini, in successive battute. Evitando magari di nascondersi dietro l’alibi della neve (come nell’ultimo rocambolesco comunicato del 25/2). Che, detto in lucida e sincera franchezza, non può proprio assolvere nessuno.

e.G.

Page 21: Tempo n°8

2102.03.2012 n° 08

cec - pAllAvOlO mAschIle

glassemotIons sostIene le tIgrI bIanConere della lIu Jo volley

emozioni che durano nel tempo!g

lassemotions è il primo laboratorio di stampa digitale in alta definizione

su cristallo che si rivolge a chiun-que sia alla ricerca di un’emozio-ne indimenticabile e indelebile nel tempo collegata a un evento sportivo. La tecnologia di Glas-semtions consente la massima flessibilità produttiva e, quindi, al di là del catalogo prodotti espo-sto, sono disponibili a realizzare anche tirature limitate o singoli esemplari personalizzabili. Al fine di garantire una buona ottimiz-zazione sui tempi di lavorazione e consegna dei prodotti i formati principali che propongono sono: 14x20 cm spessore 4/5 mm; 22x60 cm spessore 4/5 mm; 31x45 cm spessore 4/5mm; 33x50 cm spessore 4/5 mm; 32.5x60 cm spessore 4/5 mm e 50x100 cm spessore 4/5mm. Inoltre per consentire una massima e ottimale visibilità, l’azienda offre una serie di accessori. Per esporre i prodotti si può scegliere tra: kit di fissaggio a muro composto da quattro ele-menti trasparenti che non coprono l’immagine del prodotto (due elementi sono rigidi e servono da sostegno inferiore per il prodotto, due sono a molla per permettere al prodotto di essere posizionato correttamente e successivamente essere fissato riportando nella sua posizione naturale il meccanismo a molla) e uno specifico supporto in plexiglass trasparente realiz-zato su misura per valorizzare il prodotto e indicato per scrivanie

e mobili. Il piedistallo è realizza-to con più elementi e facilmente componibile. Le immagini su cristallo per mantenere la loro bellezza e unicità necessitano di una semplice pulizia. I prodotti devono essere detersi con acqua e un sapone di normale impiego casalingo. Non si devomo invece utilizzare prodotti a base acida e panni o spugne abrasive.Il dottor Sergio Turrini, presiden-te di Olimpia Srl, ditta di Sassuo-lo e portavoce di Glassemotions, ci ha illustrato qual è stata l’idea cha ha fatto nascere questa nuova realtà. “Il marchio è di una nuova tecnologia e vogliamo che prenda

piede nel mercato. Si parte da una stampa digitale per poi persona-lizzarla e trasferirla su cristallo. Inoltre l’immagine non si rovina nel tempo, poiché nel fissaggio si utilizzano prodotti specifici”. Quali sono i vostri obiettivi?“Stiamo lavorando sodo per aprire il nostro primo negozio a Reggio Emilia in modo da dare visibilità a questo innovativo progetto e con-centrare i nostri sforzi su prodotti di home decor e personalizzazione delle immagini per i privati. In futuro abbiamo già studiato per i nostri negozi un’immagine dal format standard per fare in modo che il marchio si distingua e sia

perfettamente riconoscibile dagli utenti. Abbiamo anche pensato alla possibilità del franchising”. Il team di lavoro è pioniere nel settore e Glassemotions ottiene li-cenze per stampare su cristallo che si basano su contratti di esclusiva. “Questa tecnologia - ricorda Turri-ni - parte nel 2010 e sta prendendo piede in questi anni”, tant’è che uno dei suoi dichiarati obiettivi è quello di aprire un negozio anche a Milano, piazza indubbiamente foriera di possibili partnership importanti.perchè Glassemotions ha deci-so di seguire la liu Jo Volley? “La prima immagine che abbiamo

trasferito su cristallo è stata quella della Gazzetta dello Sport - spiega Turrini - poiché crediamo nello sport come viatico per ampliar-ci, estendere i nostri orizzonti e creare la nostra rete. Liu Jo rientra in questo nostro progetto”. e’ un tifoso?“Questa è la mia prima esperien-za con la pallavolo: un contesto davvero interessante”. Le partite le segue sporadicamente considerati i pressanti impegni professionali per un marchio che sta vivendo il lancio proprio ades-so ma, Sergio Turrini, crede nello sport come possibile trampolino per la sua attività e per cogliere l’opportunità di impegnarsi nel so-ciale. Glassemotions ha infatti già partecipato a diverse iniziative di beneficienza e intende proseguire su questa strada. presidente cosa si aspetta da questo campionato?“Spero che si possa concludere al meglio raggiungendo gli obietti-vi che la Liu Jo si è prefissata in questa fase della stagione. Credo che l’impegno che lo staff, e non solo, ci sta mettendo possa creare le basi per garantire un squadra forte”. Ha intenzione di continuare la sua collaborazione con liu Jo Volley?“Spero proprio di sì, poiché una delle nostre politiche è quella di spingere nel settore dello sport e creare sempre nuovi e proficui orizzonti”.

Michela Sferrazza

comer iglesias - cec carpi: 2 - 3(25-17, 25-15, 17-25, 20-25, 13-15)

mamma mia che cec! Sotto 2-0 a Iglesias e con un piede già sulla scaletta

dell’aereo, i biancoblu compiono una vera e propria impresa an-dandosi a prendere una vittoria in rimonta che ha del clamoroso. Un’autentica maratona vinta con un guizzo sul traguardo, sul 13-15 di un tie-break emozionante come le due ore di volley andate in scena sul campo dei cagliaritani, dove si è vista una Cec squadra con la “S” maiuscola. I primi due parziali persi a 17 e 15 avrebbero infatti ucciso chiunque ma non i bianco-blu, che punto dopo punto hanno ritrovato gli automatismi giusti e grazie anche al contributo della panchina (Busato per De marco) e una comer tornata su livelli “umani” strappato 2 punti che potrebbero avere un peso specifico importante sul campionato. Al via è la Cec attesa quella che varca il campo di Iglesias, con Guerrieri opposto a pedron, capitan lirutti e De Marco sulle bande, piccinini e spiga al centro e trentin libero;

dall’altra parte Comer con Della nave opposto al regista ardu, pagani e Francesconi in “4”, scilì e D’auria al centro e marchetti libero. Ed è proprio il 6+1 sardo a mettere subito “le mani avanti”, scappando 8-5 e 16-11 in un primo set tutto in salita per una Cec che fa una gran fatica a rispondere alla pressione sarda dalla battuta. Un film che va in replica fedele anche nel secondo set, quando i sardi

guidano subito 8-7 e allungano fino al 18-13 prima di subire un mini contro-break carpigiano fino al 18-15; la luce però si spegne ben presto nella metàcampo biancoblu perchè con un parziale monstre di 7-0 Iglesias chiude 25-15. Un colpo da ko. Ma non per la Cec batta-gliera di quest’anno, che nel terzo set rientra in campo con il coltello tra i denti e ai due stop tecnici è 5-8 e 8-16; il copione si ribalta, ora

con Busato a fianco di Lirutti è la Cec a menare le danze e il parzia-le di 17-25 riapre tutto. Iglesias è chiamata al tutto per tutto, la Cec sa di non poter sbagliare e nel quarto si riparte con Carpi avanti 7-8 e quindi 10-16 con un doppio muro di Spiga a tracciare il solco. I sardi provano a rientrare arrivando fino a -3 (16-19 prima e 18-21 poi) ma Matteo Pedron ha ripreso a far suonare la propria orchestra come

una filarmonica e col 20-25 ogni verdetto è affidato al tie-break. Dove si gioca punto su punto, con Pedron e un muro di Piccinini a piazzare il primo break biancoblu (3-5) subito annullato dai padroni di casa (5-5); si cambia campo con Carpi avanti 7-8, ma la Comer met-te la freccia e sull’11-9 (Della Nave e errore di Lirutti) tutto è maledet-tamente di nuovo in salita: la Cec risponde però colpo su colpo e con un guizzo e due errori di Pagano è 11-12, che apre il punto a punto spezzato sul 13-14 da Guerrieri e chiuso dall’errore in primo tempo del centrale sardo D’Auria. Questo a fine partita il commento del ds dell’Universal paolo michelini- “Loro ci hanno aggredito nei primi due set e noi abbiamo faticato a reagire. Abbiamo subìto tanto sin dalla battuta e da lì è stata tutta in salita, poi abbiamo ritrovato pian piano le nostre certezze e il nostro gioco, prendendo in mano la par-tita nonostante i continui tentativi di rientro della Comer. Per noi sono comunque due punti guadagnati e non uno perso sia per come si era messa la partita sia per il valore del-la Comer, che se imbrocca la partita può mettere sotto tutti”.

cec, rimonta d’autore contro l’iglesias

Page 22: Tempo n°8

22 02.03.2012 n° 08

I tre soCI dI nuovI orIzzontI, rICCardo, alessandro e stefano, festeggIano 25 annI dI attIvItà

nozze d’argento sulla neve per nuovi orizzonti

1987 - 2012. Un quarto di secolo. Nuovi Orizzonti di Carpi celebra le sue nozze

d’argento. Una realtà nata grazie alla passione dei tre soci, Riccar-do, Alessandro e Stefano, per lo sport, i viaggi e l’avventura. “Nulla è paragonabile alla bellezza della montagna che ogni volta ci regala emozioni indescrivibili”, raccontano i tre. Nuovi Orizzonti è nata in sordina, in punta di piedi, nell’ottobre 1987, in via Sbrillanci, “con pochi soldi e tanto entusia-smo”. Da allora di strada ne è stata fatta e tanta; un cammino che li ha condotti sino al 2012 in via Nicco-lò Biondo. E Riccardo, Alessandro e Stefano, animati dalla stessa pas-sione di un tempo, ci raccontano l’ennesima stagione di sci, seppure avara di neve, ma densa di risultati e connotata da un corso per futuri “campioncini” di sci estremamente apprezzato. “Nel corso delle due iniziative di quest’ultima stagione invernale, tenutesi una a gennaio e una febbraio - spiegano i tre - si sono cimentati sulla neve, con gli sci e lo snowboard ai piedi, circa 130 bimbi, accompagnati dalle

proprie famiglie. I piccoli - che hanno persino sfidato mamma e papà - hanno colto al volo l’op-portunità di dedicarsi agli sport invernali tipici della montagna con risultati davvero convin-centi”. E saranno proprio la loro soddisfazione e il loro entusiasmo a spingere i mitici tre, Riccardo, Alessandro e Stefano, a continuare a organizzare sempre nuove propo-ste e non “mollare” mai, nonostan-te i tempi difficili.

raffa bocce

sefora corti vince ancora

prestigiosa vittoria per sefora corti, atleta della mp Filtri rinascita, nel circuito Fib della

Sestese di Firenze, domenica 26 feb-braio. Da vera campionessa europea quale è, Sefora Corti vince 12 a 1 contro ivana arati (Bocce Arezzo) e batte cinzia rea (Lo Zoppo Frosinone) 12 a 1. Combattuta la semifinale contro la campionessa del mondo Germana cantarini (Canottieri Bissolati Cremo-na) che, sul punteggio di 10 a 8 per l’atleta della Rinascita, soccombe, gra-zie a due giocate strepitose che fanno chiudere la partita 12 a 10 per Sefora

Corti. La finale vede poi schierate la Cor-ti e Giuseppina conti di Campegine Reggio Emilia (che, in semifinale aveva battuto l’altra atleta di casa nostra, maria losorbo) ma non c’è storia: Sefora Corti batte facilmente l’avver-saria col punteggio di 12 a 3.

classifica finale1 - sefora corti - MP Filtri Rinascita;2 - Giuseppina conti - Campegine; 3 - Germana cantarini - Canottieri Bissolati Cremona;4 - maria losorbo - MP Filtri Rinascita.

s.g. la Patria 1879 - Pesistica

risultati

la s.G.la patria 1879 ha parteci-pato alla finale del Campionato Italiano Juniores di Pesistica che

si è svolta a Lecce il 24 febbraio, con due atleti: Fabio Ventriglia (5° classificato) e lorenzo rossetto (7° classificato). Risul-tati: Ventriglia (categoria +105 chili)Strappo 96 chili (primato personale) - slancio 120 chili per un totale di 216 chili (primato personale).Rossetto (categoria +105 chili)Strappo 90 chili - slancio 105 chili per un totale di 195 chili.La Patria ha partecipato anche alle qua-lificazioni del Campionato Italiano Se-

niores di Pesistica che si sono svolte a Bologna il 18 febbraio.Valerio Bertazzi (categoria 56 chili) 2° classificatoStrappo 31 chili (pp) - slancio 37 chili (pp) per un totale di 68 chili (pp);marco Franchini (categoria 69 chili) Strappo 95 chili (pp) - slancio nullo;luca coppi (cat. 77 chili) 5° class.Strappo 53 chili - slancio 65 chili per un totale di 118 chili;luca malpighi (cat. 77 chili) 2° class.Strappo 83 chili - slancio 103 chili per un totale di 186 chili;Fabio Ventriglia (categoria +105 chili) 2° classificatoStrappo 95 chili (pp) - slancio 120 chili per un totale di 215 chili (pp).

Sefora Corti

Page 23: Tempo n°8

2302.03.2012 n° 08

Page 24: Tempo n°8