Tempo Libero n. 70

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Iscrizione al Tribunale di Roma nel Registro della stampa n. 76/2008 Tempo Libero novembre - dicembre 2011 anno 11° n. 70 Euro 2.07 cultura, sport, turismo, servizi

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I vincitori del XIII Festival del Teatro Sociale

Il corto Fitel al RomaFictionFest 2011

La Fitel al BitacA Padova, il simbolismo in Italia

A Roma, Caravaggio, i 40 anni che sconvolsero la storia dell'arte

Iscrizione al Tribunale di Roma nel Registro della stampa n. 76/2008

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SommarioMOSTRE

AOSTA Centro Saint-Benin di Aldo Savini 3

VERONA Palazzo della Gran Guardia di A.S. 4

MILANO Palazzo Reale di A.S. 5

PADOVA Palazzo Zabarella di A.S. 6

CENTO (FE) Pinacoteca Civica di A.S. 7

ROMA Palazzo Quirinale di A.S. 8

FITEL GALLERY delle arti e delle passionidi Carla Albarello 9

LIBERI DI RICORDARE LIBERI DI RACCONTARE 11

Direttore Luigi PallottaDirettore Responsabile Rossella RonconiCapi Redattori Aldo Albano, Rita TomassiniSegretaria di redazione Monia CitarellaRedazione Giovanni Ciarlone, Adalberto Farina, Luigi Maiello, Pasquale Ruzza, Ferruccio Valletti, Dario Zambelli.

A questo numero hanno collaboratoCarla Albarello, Aldo SaviniDirezione e redazioneC/o FITEL - Via Salaria, 80 - 00198 Roma tel. 06 85353869 - 06 8411063 fax 06 8546541E-mail: [email protected] - www.fitel.itFotocomposizione e [email protected] Libero è a disposizione degli aventi diritto con i quali non

è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie

omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti, delle illustrazio-

ni e dei brani riprodotti. Bozzetti e manoscritti, anche se

non utilizzati non verranno restituiti.

Qualunque contributo è a titolo gratuito.

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cultura, sport, turismo, servizi Anno 11° n. 70 nevembre - dicembre 2011

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di Aldo Savini

Il Centro Saint-Bénin, un ex complesso religioso fondatointorno all’anno Mille dai monaci benedettini dell’abbaziapiemontese di San Benigno di Fruttuaria, passato suc-cessivamente ai Canonici del Gran San Bernardo, fu tra-sformato in Collegio di Studi superiori da papa ClementeVIII nel 1597, e vi si formò, tra gli altri, San’Anselmo, dot-tore della Chiesa e arcivescovo di Canterbury. L’ampiacappella del Collegio, ricostruita tra il 1676 e il 1680,ospita la mostra “Andy Warhol. Dall’apparenza alla tra-scendenza” che vuole essere sia un omaggio ad un pro-tagonista della scena artistica internazionale, sia unmomento di riflessione sulla comunicazione di massa esul significato dell’arte nella società contemporanea.Circa ottanta opere, tra serigrafie, grafiche, multipli ememorabilia, realizzate tra il 1957 e il 1987, documenta-no esemplarmente l’intero percorso del padre della PopArt americana. Attraverso l’uso ripetitivo e su vasta scaladi immagini pubblicitarie di famosi prodotti commerciali,quali Coca Cola e Campbell’s Soup, e di immagini diforte impatto emozionale come la sedia elettrica, AndyWarhol (1928 – 1987) svuota di ogni significato le suerappresentazionie, in una persona-le ottica di demo-crazia sociale,propone un’artefortemente provo-catoria secondocui anche l’ogget-to artistico deveessere un bene diconsumo, comeuno dei tanti pro-dotti commerciali.Diversi per tecni-che e dimensionispiccano i famosiritratti-icona dellepersonalità politi-che e del mondoartistico degli anniSessanta eSettanta, da MaoTse-Tung e Lenina Marilyn Monroe(nell’ immagine),da Mick Jagger a

Liza Minelli, insieme al “Self-portrait” del 1977, uno deitanti autoritratti. Nell’arco di oltre trent’anni di attività arti-stica, Warhol ha dato vita a numerosi soggetti ed ogget-ti che in mostra sono ben rappresentati, tra cui gli SpaceFruits, i Carton Box e i Flowers. Non mancano le celebriCampbell’s Soup Cans, alle quali sono legati vari memo-rabilia, tra cui un sacchetto da spesa in carta del 1966con serigrafato il logo Campbell’s ed un paio di scarpe inpelle con simile decorazione. E da ultimo anche coperti-ne di riviste e le cover discografiche più famose, quali“The Velvet Underground and Nico” del 1967 e “TheRolling Stones, Sticky Finger” del 1971.

Mostra:Andy Warhol. Dall’apparenza alla trascendenzaSede: Centro Saint-Bénin, AostaPeriodo: 26 novembre – 11 marzo 2012Orario: tutti i giorni 9.30 – 12.30; 14.30 – 18.30Ingresso: intero euro 3, ridotto euro 2, gratuito primadei 18 e dopo i 65 anniCatalogo: Sala Editori

Mostre

Aosta Centro Saint-Benin Arte consumo e successo

MostreMostre

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Mostre

di A.S.

Oltre 150 capolavori, tra dipinti, disegni, stampe e docu-menti, provenienti da importanti musei europei, comel’Ermitage di San Pietroburgo, il Prado di Madrid, ilVictoria and Albert di Londra, la Gemäldegalerie diDresda, il Kunsthistorisches di Vienna, loSzépmuvészeti di Budapest, oltre che dai principalimusei italiani, compongono la mostra “Il Settecento aVerona. Tiepolo, Cignaroli, Rotari” che porta i Tiepolo e iloro contemporanei nelle sale espositive della GranGuardia.

Ampio spazio è riservato a due importanti artisti verone-si: Pietro Antonio Rotari (1707 – 1762) definito il “pittoredella corte russa” per aver lavorato a lungo a serviziodegli zar e dell’imperatrice Elisabetta, e GiambettinoCignaroli (1706 – 1770) fondatore dell’Accademia diPittura che porta ancora il suo nome. I due furono i pro-tagonisti di un classicismo di grande innovazione emodernità che ha dominato la pittura a Verona nell’etàdei Lumi, tanto che vennero richieste opere veronesi dacommittenti prestigiosi, basti citare Stanislao AugustoPoniatowsky di Polonia, i principi di Sassonia, ClementeAugusto di Baviera e Carlo Firmian, plenipotenziario di

Maria Teresa.Particolarmente interessante la sezio-ne dedicata ai vedutisti, tra i qualiemerge Bernardo Bellotto e quelladelle opere realizzate per la città scali-gera da Giambattista e GiandomenicoTiepolo. Tra l’altro, grazie all’ausiliodelle nuove tecnologie viene presenta-to il lavoro di recupero che ha portatoalla restituzione virtuale del soffittodipinto da Giambattista Tiepolo perPalazzo Canossa a Verona, andato inparte distrutto al termine della secon-da guerra mondiale.Infine, un itinerario a integrazione dellamostra consente di scoprire sia le loroopere d’arte sacra conservate nellechiese di Verona, sia gli straordinariinterventi pittorici realizzati per palazzi eville signorili della città e della provincia.

Mostra:Il Settecento a Verona. Tiepolo,Cignaroli, RotariPeriodo:26 novembre – 9 aprile 2012Sede: Palazzo della Gran Guardia,Verona, piazza Bra,Orario: tutti i giorni dalle 9.30 alle19.30. (31 dicembre 9.30 – 18.00, 1gennaio 13.30 – 19.30, 25 dicembrechiuso)Ingresso:intero euro 10, ridotto euro 8Catalogo: Silvana Editoriale

Verona Palazzo della Gran GuardiaSplendori veronesi nel secolo dei Lumi

(nell’immagine: A. Balestra, Teti nella fucina di Vulcano)

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di A. S.

La mostra “Cézanne. Les atéliers du Midi” con una qua-rantina di dipinti, realizzati negli atéliers di Jas deBouffan, la casa di campagna paterna, e di Lauves, unapiccola proprietà di campagna coltivata ad ulivi e fichiacquistata nel 1901, provenienti dai maggiori musei delmondo, tra i quali il Musée Granet di Aix-en-Provence,l’Ateneum Art Museum di Helsinki, la Tate National diLondra, il Chrysler Museum of Art di Norkolk, il Muséede l’Orangerie e il Petit Palais di Parigi, il Musée d’Orsay,il Princeton University Art Museum, l’Hermitage di SanPietroburgo, la National Gallery di Washington, si adden-tra nel mondo dell’artista come se stesse passeggiandolungo la campagna provenzale, guardando il paesaggiocircostante, con il monte Saint Victorie, Bibémus, il parcodi Château Noir, fino all’Estaque presso Marsiglia, eincontrando le persone che diventano protagonisti dellesue opere. La mostra è ridimensionata rispetto al proget-to iniziale; infatti, a causa dell’inaspettata coincidenzacon la quella organizzata dal Musèe de Luxembourgdedicata alle opere parigine, alcuni dipinti non sono arri-vati a Milano. Il percorso espositivo è incentrato sul rap-

porto che il pittore, nato ad Aix-en-Provence, ebbe pertutta la sua vita con la Provenza, luogo di rifugio e dicostante ispirazione. Pertanto, ne segue la biografia,dalle prime opere realizzate attorno al 1860, ancoralegate alla tradizione artistica dell’epoca, passando per imagnifici ritratti di amici, familiari e gente comune, i sug-gestivi paesaggi, i primi dipinti en plein air vicini agli esitiimpressionisti poi superati in una visione più concreta eformalmente definita, le nature morte, dove Cézanneporta all’estremo la sua ricerca di essenzialità e la sinte-si tra colore e volume, sino agli ultimi straordinari dipintidegli inizi del Novecento che svelano quanto la sualezione abbia influito sulle correnti del Cubismo e delSurrealismo.

Mostra: Cézanne. Les atéliers du MidiSede: Milano, Palazzo Reale Periodo: 20 ottobre – 26 febbraio 2012Orario: lunedì 14.30 – 19.30;?martedì, mercoledì,venerdì e domenica 9.30 – 19.30;?giovedì e sabato9.30 – 22.30Ingresso: intero euro 9, ridotto euro 7,50Catalogo: Skira

Mostre

Milano Palazzo RealeLe solide forme e i colori del paesaggio provenzale

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Mostre

di A.S.

Sul finire dell’Ottocento i miti dello scientismo positivista,del naturalismo e del verismo entrano in crisi, al contem-po si assiste ad un ripiegamento nell’interiorità da cuiemerge con forza dirompente la dimensione dell’incon-scio. É la scoperta di un mondo “altro”, affascinante eintrigante, che impone una nuova percezione della real-tà, sia che si tratti di un paesaggio naturale o di un motodell’anima.La mostra “Il Simbolismo italiano” ripropone quel dibatti-to sulla missione dell’arte e la poetica degli stati d’animoche animò in quegli anni di profonde mutazioni sociali gliambienti letterari, filosofici, musicali e artistici. Per lapoetica simbolista un paesaggio è uno “stato dell’ani-ma”, per cui nella rappresentazione della natura la neb-bia, i bagliori notturni, la variabilità atmosferica sonoriconducibili a turbamenti psicologici. Allo stesso tempoil simbolismo esplora il mistero della vita e allora leimmagini, pur turbate dall’inquietudine e dal sentimentodella perdita, si caricano di sensualità ed erotismo nellaricerca del piacere, della bellezza e del mito.Il percorso espositivo, scandito in otto sezioni, parte dal

1891 e si apre con i dipinti divisionisti di Segantini ePreviati che in ambiente milanese si fanno interpreti deigrandi valori universali dell’umanità come il senso dellavita e della morte, accanto a capolavori di Pellizza daVolpedo e Morbelli che scorrono apertamente dal reali-smo alle istanze simboliste.Si passa alla scena romana dove sotto l’influenza did’Annunzio si impongono Sartorio e De Carolis che,puntando ad una raffinata e colta pittura legata alla tra-dizione rinascimentale e alla lezione dei Preraffaellitiinglesi, inseguono atmosfere intriganti tra la dimensionedel mito e l’allegoria. Di grande interesse la ricostruzio-ne della famosa “Sala del Sogno”, allestita alla Biennaledel 1907 con la scenografia realizzata da Galileo Chini,ritenuta la consacrazione del Simbolismo. Tra le operespiccano due capolavori ancora simbolisti di UmbertoBoccioni come Il sogno (Paolo e Francesca) e La madreche cuce. Seguono poi dipinti di Nomellini, Balla eCasorati, le sculture di Bistolfi, Canonica e Andreotti, gliarredi di Bugatti fino al capitolo più originale della grafi-ca in bianco e nero, con i fogli di Gaetano Previati,Alberto Martini, Romolo Romani, Giovanni Costetti,Umberto Boccioni e del giovane Ottone Rosai che si

addentrano nei labirinti delfiabesco e del mistero. Siconclude con un confrontocon la scuola “simbolista”austriaca, verso cui gli artistiitaliani non furono indifferen-ti, con la Giuditta-Salomè diGustav Klimt (nell’immagine)e Il Peccato, capolavoro diFranz von Stuck.

Mostra:Il Simbolismo in Italia Sede:Palazzo Zabarella, PadovaPeriodo: dall’1 ottobre al 12febbraio 2012Orario: 9,30 – 19,chiuso i lunedì non festiviIngresso:intero euro 10,ridotto euro 8Informazioni:tel. 049.8753100Catalogo: Marsilio

Padova Palazzo ZabarellaEros e il mistero della vita

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Mostre

di A. S.

“Il fascino della terracotta, Cesare Tiazzi, uno scultore tra Cento e Bologna” se da un lato riscopre e valorizza la figu-ra di Cesare Tiazzi (1743 – 1809), scultore centese di talento, attivo nella seconda metà del Settecento, dall’altroapprofondisce la conoscenza del vasto panorama dellascultura in terracotta tra Cento e Bologna.Appartenente ad una famiglia nobile e di antica origi-ne, amante dell’arte e collezionista di una raccolta didipinti e sculture donata nel 1882 dall’ultimo discen-dente, Antonio, all’Ospedale Civile di Cento e in granparte andata dispersa, operò prevalentemente aCento, ma le sue opere e la sua formazione artisticarisentono indubbiamente del linguaggio elaborato dagliscultori bolognesi, maestri nella lavorazione della ter-racotta. Nelle sale della Pinacoteca insieme a “La Pietàcon San Francesco” (1778), gruppo in terracotta poli-croma, composto di due statue – la Madonna con ilCristo morto e San Francesco inginocchiato – sonoesposte tutte le opere conosciute dell’artista. Perricreare il contesto storico-culturale della scultura interracotta, lungo un percorso articolato in diversesezioni tematiche si incontrano i soggetti più frequentie cari alla devozione popolare – il Presepe, laPassione, la Madonna col Bambino, i Santi – insiemead alcuni profani. Questi temi sono esemplarmentetestimoniati da opere dei maggiori scultori bolognesitra Sette e Ottocento, maestri di riferimento di Tiazzi,come Giuseppe Maria Mazza, Angelo Gabriello Piò eAndrea Ferreri, e dei suoi contemporanei come FilippoScandellari, Ubaldo Gandolfi, Clarice Vasini, GiacomoDe Maria, Giovanni Putti. Per l’occasione le sculture diTiazzi presenti a Cento e nei dintorni sono staterestaurate, in particolare è ritornata all’antico splendo-re la “Pietà”, custodita nei depositi della Pinacoteca eproveniente dalla chiesa della Santissima Trinità deiCappuccini, che sorgeva nell’area oggi occupata dalcimitero di Cento. Soppressi il convento e la chiesa inepoca napoleonica, il gruppo venne spostato nellachiesa di San Lorenzo e infine, nel dopo guerra, inPinacoteca.

Mostra: Il fascino della terracotta, Cesare Tiazzi,uno scultore tra Cento e BolognaSede: Pinacoteca Civica, Cento (FE)Periodo: 27 novembre – 11 marzo 2012Orario: tutti i giorni, lunedì escluso, dalle 9,30 alle12,30 e dalle 14,30 alle 18,30. Ingresso: liberoCatalogo: Silvana Editoriale

Cento (Fe) Pinacoteca civicaLa tradizione della scultura in terracotta

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di A. S.

A completamento della riflessione storiografica sullevicende storico-politiche e istituzionali che hanno segna-to l’evoluzione dello stato italiano, il Palazzo del

Quirinale, edificato dai papi tra il 1583 e il 1587 sul colledove in antichità sorgeva il tempio del Dio Quirino, diven-tato nel 1870 residenza dei sovrani d’Italia e dal 1946sede del Presidente della Repubblica, ospita nel 150°anniversario dell’Unificazione nazionale tra il Cortile

d’onore e la sale del Piano nobile lamostra “Il Quirinale. Dall’Unità d’Italia aigiorni nostri”. E’ esposto il vasto patri-monio artistico frutto della costante poli-tica di acquisizione di opere d’arte daparte dei sovrani di casa Savoia e delsuccessivo impegno dei Presidenti dellaRepubblica finalizzato allo studio, alrestauro, alla gestione degli edifici, deigiardini e dei tesori d’arte custoditi nelPalazzo. Significativo appare il ruolosvolto dalle consorti dei sovrani Savoia,in particolare dalla Regina Margheritache amava la musica, l’arte, la poesia ela letteratura, alla quale è riservata unasezione per la sua Biblioteca, conserva-ta presso il Quirinale. Sono esposti qua-dri, libri, livree, documenti di archivio,giornali, fotografie, registrazioni sonoree riprese cinematografiche e televisiveriguardanti le visite all’estero e gli incon-tri dei Presidenti della Repubblica con icapi di Stato esteri, i viaggi in Italia, leudienze e le cerimonie al Quirinale.Oltre alle fonti documentali delQuirinale, il materiale iconografico e idocumenti provengono dall’ArchivioCentrale dello Stato, l’Istituto Luce, leTeche Rai e da altri archivi, musei e isti-tuzioni nazionali.

Mostra: Il Quirinale. Dall’Unità d’Italiaai giorni nostriSede: Palazzo del Quirinale, RomaPeriodo: 23 novembre – 17 marzo2012 Orario: tutti i giorni, dalle 10 alle 13 edalle 15.30 alle 18.30. Domenica:dalle 8.30 alle 12.00.Chiuso il lunedìIngresso: gratuitoCatalogo: Civita

Mostre

Roma Palazzo del QuirinaleTesori nazionali

(nell’immagine, Pasquale Di Criscito Ritratto della Regina Margherita)

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di Carla Albarello*

A Montagnana, suggestiva cittadinaveneta, a cavallo di tre provincienella fertile campagna alluvionaleche fu alveo dell’Adige, famosa perla splendida cerchia murariamedioevale perfettamente conserva-ta, l’Associazione MONTAGNA-NA… E’ CITTA’ APERTA in collabo-razione con la FITeL Veneto, sabato19 novembre 2011 alle ore 21 in viaMatteotti n. 66, inaugura “FitelGallery delle Arti e dellePassioni”, dedicata a DanielaRivaroli donna appassionata dallaspiccata umanità.L’evento, ha come obiettivo principa-le quello del rilancio e della valoriz-

zazione dell’attività artistica e cultu-rale, della socializzazione, dell’inte-grazione e del tempo libero. Un’azione messa sempre più in discus-sione dalla crisi economica e socia-le che sta attraversando il Paese edalle scelte del governo in direzionedei tagli alla cultura.L’iniziativa vuole essere un contribu-to all’arte e alla cultura concepita instretta connessione con il tempo dinon lavoro. Alla “Fitel Gallery”, infat-ti, verranno accolte, oltre alle mostredegli artisti locali, anche le opere diartisti e di appassionati provenientida tutto il territorio nazionale dellarete federativa FITEL.Il progetto che vanta il patrociniodel Comune di Montagnana e della

Proloco locale, si concretizzerà conl’inaugurazione della mostra perso-nale di Maria Michela Battistella,un’ artista che attraverso il telaiousato come mezzo d’espressione enon strumento di lavoro, dà nuova ediversa vita a materiali arcaici,come la canapa, il rame, ma ancheil cuoio, la paglia di ferro e la plasti-ca.Presenzieranno all’appuntamento,rappresentanti della Fitel, deiCral/Associazioni, Istituzioni edocenti dell’Università di Padova.Prossimamente, già in calendario, lagalleria esporrà opere scultoree diFranco Trevisan.

*Presidenza Fitel Veneto

“Fitel Gallery delle

Arti

e

delle

Passioni”

Mostre

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10Opere dell’artista M. Michela Battistella

Mostre

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“Uno Studente di NomeAlessandro”, un cortometraggioprodotto dalla FITeL in collaborazio-ne con SAS Cinema, per ricordareun avvenimento realmente accadutoil 5 marzo 1982, ossia l’uccisione diAlessandro Caravillani, uno studen-te di soli 17 anni che si è trovato percaso coinvolto in un conflitto a fuocotra le forze dell’ordine e un comandocapeggiato dalla terroristaFrancesca Mambro in Piazza Irnerioa Roma. La sparatoria che ne seguelascia a terra il corpo senza vita diAlessandro, una delle tante vittimeinnocenti del terrorismo da nondimenticare.Dopo la presentazione ufficiale di“Uno studente di nome Alessandro”,che si è svolta in occasione delRomaFictionFest, è stata fatta larichiesta di sequestro del corto daparte di Francesca Mambro, ex terro-rista di destra appartenente ai NAR(Nuclei Armati Rivoluzionari) con laincredibile motivazione che il filmavrebbe leso la propria immagine.Ricordiamo che la Mambro per que-sto crimine è stata condannataall’ergastolo, il nono, con sentenzadefinitiva. Non si è mai pentita delsuo passato criminale e terrorista,né tanto meno ha collaborato perricostruire i fatti realmente accaduti,soprattutto per la Strage di Bologna.Nonostante ciò, per effetto dei bene-fici di legge, nel 2013 potrà ritornarelibera.Per far sì che non venga fermataquest’opera di grande impatto cultu-rale, che ricorda una vittima inno-cente del terrorismo e per tutelare ildiritto alla libertà di espressione, èpossibile aderire online alla PETI-ZIONE “Liberi di ricordare liberi diraccontare”.E’ possibile esprimere la propriaadesione in pochi passi:visitare il sito www.firmiamo.it/appel-

lo-liberi-di-ricordare-liberi-di-raccon-tareconsultare l’appello che motiva lanostra petizionecliccare su “Firma compilando ilmodulo” oppure, nel caso in cuiavete un profilo facebook, “Firma lapetizione tramite facebook” e inseri-re i dati richiestiarriverà una mail all’indirizzo di

posta elettronica da voi inserito nelmodulo per confermare l’adesioneLa raccolta della adesioni verràinviata al Presidente della Cameradei Deputati Gianfranco Fini e alPresidente del Senato dellaRepubblica Renato Schifani.E’ possibile consultare il trailer delcortometraggio sul sito www.fitel.it

“Liberi di ricordare liberi di raccontare”, petizionea sostegno del cortometraggio FITeL Aderisci online per impedirne il sequestro

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PPeettiizziioonnee

““Liibbeerrii ddii rriiccoorrddaarree LLiibbeerrii ddii rraaccccoonnttaarree””

PPeerr iimmppeeddiirree iill sseeqquueessttrroo ddeell ccoorrttoommeettrraaggggiioo

““UUnnoo ssttuuddeennttee ddii nnoommeeAAlleessssaannddrroo””

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