Tempo n 39

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www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa tempo.carpi @Tempo_di_Carpi Settimanale di ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39 SOCIETà ECONOMIA TRA LE RIGHE: Come diventare giapponesi di Sara Gelli DEDALO AIUTA LE FAMIGLIE a uscire dall’indebitamento AFFIDO FAMIGLIARE cosa cambia CARPI E LA COCAINA NE SANNO UNA PIÙ DEL DIAVOLO GLI ASTUTI MALVIVENTI CHE, DA TEMPO, ANCHE NELLA NOSTRA CITTÀ, COLPISCONO GLI ANZIANI, SOPRATTUTTO QUELLI SOLI IN CASA. I PIÙ INDIFESI. VITTIME DI RAGGIRI SEMPRE PIÙ RAFFINATI, GLI ANZIANI FATICANO A DIFENDERSI E, SPESSO, CADONO NELLA TRAPPOLA DI TRUFFATORI SENZA SCRUPOLI. Massimo Bigarelli ALL’ISTITUTO SACRO CUORE DI CARPI SI STUDIA DA BILINGUE L’ARTISTA ANDREA SALTINI E IL RICHIAMO DEL SUD AFRICA MAPPE DI SCUOTIMENTO: ORA O MAI PIÙ. LA PAROLA A MICHELE BONARETTI Andrea Saltini Truffe: è allarme! Pompe di calore Via Muratori, 55 - Carpi - Tel. e Fax 059 6134997 - cell. 335 7769691 Centro Assistenza Autorizzato Impianti Frigoriferi • Climatizzazione • Ventilazione www.zannonicarpi.it Zannoni Impianti srl Il tuo clima ideale! detrazione fiscale al 50% e 65% Refrigerazione Condizionamento Ventilazione Riscaldamento New MediaWay Srl ALLATTAMENTO E RITORNO AL LAVORO COME CONIUGARE LE COSE Claudio Cavazzuti Michele Bonaretti Da sinistra Manicardi, Arioli, Cazzarolli, Depietri e Calzolari

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Su questo numero: Truffe ai danni degli anziani: è allarme; Come diventare giapponesi; Mappe di scuotimento: ora o mai più; Carpi si colora di bianco; Uno sguardo dall’Argine; La Cmb si misura con Lo Storto; Affido: cosa cambia; Allattare e lavorare si può; Fuori dalla crisi; L’aceto balsamico va al mare; Primus ad Abano per Be4Eat; Carpi protagonista a Expo; Andrea Saltini: il richiamo del Sud Africa; Tre giorni di musica e parole con Libera; Happy coding all’iris Leonardo da Vinci; Al Sacro Cuore si studia bilingue; Corsi di lingua alle Focherini; Francesca Gasparini; “Vivo ad Amsterdam e sogno un futuro da manager”; I grandi della scienza; Palazzo Foresti: un gioiello da scoprire; La Carpi e il grande sport; Quando il rock buca lo schermo; Skipass: a Modena è di scena la montagna bianca.

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attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

venerdì 23 ottobre 2015anno XVI - n. 39

società

economia

tra le righe: Come diventare giapponesi di Sara gelli

DeDalo aiuta le famigliea uscire dall’indebitamento

affiDo famigliarecosa cambia

Carpi e la CoCaina

ne Sanno una più Del Diavolo gli aStuti malviventi Che, Da

tempo, anChe nella noStra Città, ColpiSCono gli anziani,

Soprattutto quelli Soli in CaSa. i più inDifeSi. vittime Di raggiri

Sempre più raffinati, gli anziani fatiCano a DifenDerSi e, SpeSSo,

CaDono nella trappola Di truffatori Senza SCrupoli.

Massimo Bigarelli

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Michele Bonaretti

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 392

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni PrandiCAPOREDATTORESara GelliREDAZIONEJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’Multiradio - 059.698555STAMPACentro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Nuova Ponente, 28 CARPITel. 059 642877 - Fax 059 [email protected]

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

RADIO BRUNO Soc. Coop.Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 21 ottobre 2015

La IenaIl graffio

Foto della settimana...

tra le righe...

Frase della settimana...

Ph Federico Massari

“Non sappiamo più cosa fare, i ragazzi stazionano davanti alla mia casa e tra schiamazzi e bestemmie non si riesce a dormire. Ho chiesto loro di allontanarsi e il mattino dopo ho trovato escrementi umani davanti alla mia porta. Sono arrivata al punto di voler vendere la casa e andar via”. Dichiarazione di una residente di via Mazzali tratta da Il Resto del Carlino del 16 ottobre.

Arrestato lo spaccavetri seriale ora un altro è entrato in azione. D’altronde, morto un papa...

come diventare giapponesi

Siamo territorio sismico.

Se mai ci fosse stato bisogno di conferme dopo il maggio del 2012, la terra è tornata a trema-re in Emilia Ro-magna. L’ultima scossa, martedì 20 ottobre, si è avvertita anche a Carpi: si è veri-ficata alle 12.35, magnitudo 3.5, epicentro tra Mirandola, San Felice sul Panaro e Finale Emilia. Ogni volta riemergono le stesse paure. Quella percezione di sicurezza rispetto ad altre aree del pianeta avvertita fino al 2012 si è trasformata nella consape-volezza di dover avere a che fare con il rischio permanente di un terremoto: oggi vorremmo essere tutti giapponesi per imparare come convivere con una terra che può sempre tremare e ammi-riamo il coraggio con cui non si fanno prendere dal panico. Ad attenuare la paura a Tokyo e dintorni c’è la fiducia nel fatto che gli edifici sono costruiti secondo severe normative antisismi-che. Inoltre, un’educazione massiccia sin dall’infanzia su come reagire all’e-mergenza terremoto ed esercitazioni periodiche di simulazione dell’emer-genza consentono alla popolazione

di reagire correttamente. Infine aiuta sapere di poter contare su un’organiz-zazione capillare sul territorio con cen-tri di evacuazione e accoglienza di cui tutti sono a conoscenza. La tecnologia può fornire un valido supporto: a Par-ma, per esempio, si sta sperimentando Alert System, il nuovo strumento di comunicazione telefonica adottato dal Comune per avvisare via sms i cittadini in tempo reale per emergenze, calami-tà, variazioni della viabilità, chiusura delle scuole, sospensione dei servizi. La rassegnazione fatalistica agli eventi non consente di fare quei passi avanti fondamentali per essere ogni volta più preparati: solo un cambio di mentalità ci permetterà di superare l’italica ‘cul-tura dell’emergenza’.

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3venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

“Come pos-sono queste persone

senza scrupoli col-pire i più deboli e spaventandoli in questo modo? Mia nonna ha rischiato un infarto. Un altro elemento che mi inquieta è che questi malviventi conosca-no le abitudini dei più anziani”.

Odiose. Ecco come potremmo definire le truffe perpetrate

ai danni dei più deboli. E ne sanno una più del diavolo gli astuti malviventi che, da tempo, anche nella nostra città, colpiscono gli anziani, soprattutto quelli soli in casa. I più indifesi. Vitti-me di raggiri sempre più raffinati, gli anziani fatica-no a difendersi e, spesso, cadono nella trappola di truffatori senza scrupoli. A denunciare l’ennesimo caso è Mariam, giovane carpigiana: “mia nonna, che ha 84 anni, nei giorni scorsi è stata contattata telefoni-camente da un presunto e ignoto assicuratore, il quale le ha intimato il pagamento dell’assicurazione della macchina del figlio, per un ammontare di mille euro, in quanto scaduta”. L’anziana signora non si è fatta pren-dere per il naso e ha risposto che avrebbe verificato. “Mia nonna ha immediata-mente cercato il figlio sul cellulare ma inutilmente: il telefono, infatti, era sempre occupato Non ha fatto in tempo a posare la cornetta che il truffatore l’ha ricon-tattata, avvertendola che l’uomo aveva avuto un inci-dente stradale e, pur stando bene, aveva bisogno che lei pagasse immediatamente 5mila euro. Non essendo riuscita a parlare con mio zio, mia nonna è andata nel panico e stava per cede-re”. Il truffatore però ha commesso un passo falso: “signora, suo figlio è qui col suo avvocato in attesa che lei paghi. Quella afferma-zione ha immediatamente insospettito mia nonna, dal

Ne saNNo uNa pIù del dIaVolo glI astutI malVIVeNtI che, da tempo, aNche Nella Nostra cIttà, colpIscoNo glI aNzIaNI, soprattutto quellI solI IN casa. I pIù INdIfesI. VIttIme dI raggIrI sempre pIù raffINatI, glI aNzIaNI fatIcaNo a dIfeNdersI e, spesso, cadoNo Nella trappola dI truffatorI seNza scrupolI

truffe: è allarme

momento che suo figlio non sarebbe mai ricorso a un professionista dal momento che il nipote, fa l’avvoca-to. E’ solo grazie a questo dettaglio che ha deciso di riattaccare e non pagare nulla. E’ davvero scanda-loso: come possono queste persone senza scrupoli colpire i più deboli e spa-ventandoli in questo modo? Mia nonna ha rischiato un infarto. Un altro elemento che mi inquieta è che questi malviventi conoscano le abitudini dei più anziani: è evidente che li osservino, ne studino le mosse e le di-namiche famigliari prima di colpire. E’ vergognoso”. Il caso della nonna di Mariam, purtroppo, è tutt’altro che isolato: le truffe ai danni di anziani, facili bersagli per i

malintenzionati, sono infatti in preoccupante aumento. E sono le più fantasiose. Ecco le più comuni. La truffa delle banconote: i truffatori entrano in azione quando l’anziano va alla posta o in banca a ritirare del denaro o la pensione. Appena esce lo intercettano, presentandosi come dipendenti dell’agen-zia incaricati di controllare il numero di serie delle ban-conote appena prelevate. Il falso dipendente finge di controllare i numeri di serie in cerca di un errore inesi-stente e scambia le banco-note vere con quelle false. La truffa del pacco: i mal-viventi si presentano a casa della vittima e dicono di dover consegnare un pacco, con della merce ordinata da figli o parenti. Per ritirare

il pacco, però, agli anziani viene chiesto di pagare una somma, che ovvia-mente fi-nisce nelle tasche dei delinquen-ti. La truf-fa della lotteria: la vittima riceve una lettera che annuncia la vincita di un premio a una lotteria. Per incassare, però, l’anziano deve inviare dei soldi con un vaglia postale, per soste-nere le spese necessarie alla spedizione e al ritiro. Finte donazioni o eredità: i

truffatori agisco-no in coppia e spiegano all’an-ziano che, per en-trare in possesso della donazione o dell’eredità rice-vuta da qualche fantomatico benefattore, è necessario per-fezionare l’atto di trasferimento presso un notaio. Il notaio, ovvia-mente, esigerà il

pagamento di una parcella e i delinquenti accompagnano la vittima a ritirare i soldi e poi fingono di portarla in auto dal notaio. Poi, con un pretesto, l’anziano viene fatto scendere dalla macchi-na e i truffatori fuggono col denaro.

Falsi dipendenti Inps, Enel, Telecom, Aimag. Ma anche falsi elettricisti, poliziotti o idraulici. Quan-do individuano un anziano che vive solo, i truffatori cercano di introdursi nella sua casa presentandosi con finte qualifiche professio-nali. Il passo successivo è sottrargli del denaro per finti contratti o inesistenti prestazioni a domicilio. Dai finti tecnici che tentano di entrare in casa fingendo di dover visionare i contatori o controllare presunte fughe di gas a esperte borseggia-trici che dispensano ab-bracci e intanto fanno man bassa di orologi, catenine e portafogli, a telefonate minatorie che intimano di pagare somme spropositate per salvare figli e nipoti… le truffe costituiscono un reato odioso perchè, oltre al danno, la vittima viene as-salita dal senso di colpa per essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato. Per questo molte volte gli anziani, per ver-gogna o timore che i fami-liari vengano avvertiti e li considerino non più capaci di gestirsi autonomamente, non denunciano. Difendersi dalle truffe è però possibile. Il segreto? Non aprire la porta a nessuno sconosciu-to. Qualora foste avvicinati da qualcuno dopo aver ritirato la pensione o prele-vato contanti al bancomat, correte dritti a casa senza dargli retta. E, soprattutto, se vi sentite minacciati, chiedete subito l’intervento delle Forze dell’Ordine. Meglio un falso allarme che una truffa subita.

Jessica Bianchi

Michele BonarettiCitare un caso concreto è sufficiente per de-scrivere il danno che

al nostro territorio e alla no-stra comunità può derivare dalla vicenda delle mappe di scuotimento. E’ quello di una proprietaria, insieme al marito e alla sorella, di un capannone nella zona in-dustriale di Carpi: dopo più di sessant’anni di lavoro, chiusa l’attività, pensava di ricavare una pensione sicura dall’affitto dello stabile ma oggi, dopo aver speso già trentamila euro per la messa in sicurezza, si ritrova a doverne spendere altri centomila circa per l’adeguamento sismico. Se non provvederà ai lavori entro il 2018, il capanno-ne non potrà più ospitare alcuna attività produttiva e, di conseguenza, l’azienda che oggi lo occupa pagan-do regolare affitto, sarà costretta a migrare altrove,

la questIoNe delle mappe dI scuotImeNto è per carpI “uNa spada dI damocle: la perdIta dI attrattIVItà determINerà uN daNNo al tessuto ecoNomIco mIsurabIle IN perdIta dI azIeNde e postI dI laVoro”. l’INgegNer mIchele boNarettI apprezza la dIspoNIbIlItà della regIoNe ad affroNtare la questIoNe a dIstaNza dI tre aNNI dal terremoto ma Ne rIbadIsce la graVItà

mappe di scuotimento: ora o mai piùPalma Costi pubblicate sullo scorso numero di Tempo, interviene l’inge-gnere Michele Bonaretti, titolare dello Studio MB di Carpi, apprezzando la disponibilità della Regione ad affrontare la questione a distanza di tre anni dal terremoto ma ribadendone la gravità. “La Regione Emilia Romagna, attraverso l’assessore Palma Costi, ha preso atto dell’esistenza di un problema che interes-sa una fascia di territorio ristretta (Carpi, ma anche Correggio e Rio Saliceto) e manifesta l’impegno a non lasciare soli i proprietari di sedi produttive. Ottem-perando al dl 74, infatti, all’interno del cratere si-smico si è creata una fascia svantaggiata: esclusa dalle mappe di scuotimento (che ricomprendono la frazio-ne di Fossoli), Carpi deve provvedere all’adeguamen-

to sismico dei capannoni senza poter accedere ai fon-di post terremoto. Si tratta di stabili non danneggiati da crolli ma per l’adegua-mento dei quali sono da mettere in campo ingenti spese. Occorre mettere i proprietari in condizione di poter provvedere alle norme sulla sicurezza”. Il bando Inail è stato identificato dall’assessore Costi come lo strumento per finanziare gli interventi ma è indispen-sabile apportarvi modifiche per poter garantire l’accesso alle società immobiliari senza dipendenti. “Altri-menti i proprietari potreb-bero rinunciare a sistemare i capannoni lasciandoli vuoti e costringendo le attività oggi ospitate all’interno a migrare a Mirandola o verso Modena. Per Carpi è una vera e propria spada di Damocle: la perdita di attrattività determinerà un

danno al tessuto economi-co misurabile in perdita di aziende e posti di lavoro”.La comunicazione del presi-dente della Regione Stefa-no Bonaccini che stabilisce il 31 dicembre 2015 come termine ultimo per deposi-tare in Comune i documenti della verifica sismica rischia di rimanere lettera morta ma “non è quello che si vuole. Qui – conclude l’ingegner Bonaretti – si vive nel rispetto delle norme ma la politica deve intervenire tempestivamente per sanare una situazione penalizzante per il nostro territorio che rischia di ritrovarsi nel 2018 più povero, con i capannoni vuoti e le attività migrate altrove. Eppure, nonostante la gravità della situazione, regna la quiete in città. Il rischio è di iniziare una battaglia quando ormai sarà troppo tardi”.

Sara Gelli

magari a Campogalliano, fuori dal cratere sismico. Per le società immobiliari, spesso familiari, proprieta-rie dei capannoni, si tratta di un onere insostenibile in questa congiuntura

economica e si profila uno scenario apocalittico: chi non metterà mano al proprio capannone lo lascerà vuoto, abbandonato e inagibile. Dopo le rassicurazioni dell’assessore regionale

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 394

aumeNta IN cIttà Il coNsumo dI cocaINa, come sottolINea Il dottor massImo bIgarellI, dIrettore dI struttura complessa dIpeNdeNze patologIche area Nord

Carpi si colora di biancoUna botta di energia. Perché, tutto intorno, la realtà va sempre

più a mille e non tutti ce la fanno a reggerne il ritmo. Un colpo in canna per accorcia-re le distanze, per essere al top. Vigili. Disinibiti. Senza pensare al domani. Alle conseguenze. Anche Carpi si colora sempre più di bianco: basta uscire la sera, frequen-tare i locali… per rendersi conto di quanto il consumo di cocaina sia diventato a dir poco sconcertante. Al dottor Massimo Bigarelli, diret-tore di struttura complessa Dipendenze patologiche dell’Area Nord, chiediamo:

il ricorso a sostanze chimiche. Così come la volontà di sballare, evitando di affrontare in modo concreto pro-blemi legati al proprio vissuto per-sonale. Im-portante poi sottolineare che, dietro al consumo di coca, non ci sono neces-sariamente disturbi psi-copatologici o psichiatrici, al contrario persone nor-malissime”.Quali sono i rischi le-gati all’u-tilizzo di cocaina?“Il consumo di cocaina comporta un grosso rischio di tipo cardiologico in quan-to fa aumentare la pressione arteriosa e il battito cardiaco. Esistono morti acute da co-

caina: persone che hanno una predisposizione a livello coro-narico o anche giovani arri-vano alla fine dei loro giorni sotto l’effetto di questa sostanza. Sulla guida la coca può avere conseguenze gravissime poiché porta a sottovalutare la rischiosità dei propri compor-tamenti. Dà poi grande dipen-denza: l’uso di cocaina non si può controlla-re, se uno ne ha due, tre… cinque grammi, tende a tirarli tutti. La coca dà una grande compulsione sul piano mentale e può portare alla rovina - anche economica -

delle persone”.Qual è mediamente l’età del battesimo a queste sostanze?“Tutte le ricerche indicano

come il consumo di sostanze stupefacenti sia ormai precocissi-mo. L’ap-proccio alla cannabis, ad esempio, molto spesso parte già dal ciclo delle medie inferiori. La normale evoluzione vede il passaggio dalle canne a sostanze più impegnative, naturalmente non è detto che ciò avvenga: molti consu-matori abituali di cannabis si fermano lì”.L’alcol dilaga anche tra i più giovani e in Pron-to Soccorso non sono mancati casi di minori in coma etilico…“Confermo. Per i minori non si tratta di dipendenza alcoli-ca, al contrario sono persone che bevono ogni tanto ma in modo estremamente rischio-so per la loro salute, tanto da stravolgersi. Nel trattare questi casi occorre fare rete col Servizio per l’adole-scenza e la Neuropsichiatria infantile perché questi ragaz-zi non si configurano come

tossicomani veri e propri e quindi vanno affrontati anche rispetto a dinamiche psicologiche, relazionali e famigliari”.Quanto è importante la prevenzione?“La prevenzione è fonda-mentale e va fatta costante-mente e in rete con le istitu-zioni, le scuole e il tessuto associativo del territorio. Da anni a Carpi abbiamo adot-tato la modalità peer educa-tion all’interno degli istituti scolastici: andiamo cioè a formare oltre ai docenti anche dei ragazzi rispetto ad alcune competenze su alcol e droghe: veicoleranno tali messaggi al gruppo dei pari. Un approccio efficace che, secondo la letteratura scientifica, è in grado di ridurre l’uso di sostanze fino al 20%”.

E’ in aumento il fenomeno della doppia diagnosi, cioè la conco-mitanza tra un disturbo psichiatrico e l’abuso di so-stanze. Qual è il legame tra psicopatolo-gia e dipen-denze?“Insieme al

Centro di salute mentale, con cui abbiamo un ottimo rapporto, seguiamo una tren-tina di persone con doppia diagnosi. Vi sono casi di per-sone che soffrono di forme depressive o di disturbi della personalità che iniziano a bere o a ricorrere a sostanze stupefacenti per funzionare meglio, per così dire… Si registrano però anche alcuni casi di psicosi, ovvero sin-dromi schizofreniche gravi, nate in seguito all’uso di droghe: alcune persone han-no infatti una suscettibilità personale e, di conseguenza, anche un uso sporadico o raro di cannabis può deter-minare allucinazioni. Anche questi sono fenomeni da tenere monitorati”.

Jessica Bianchi

in città è in aumento l’uso di sostanze stupefa-centi? “Da alcuni anni è in aumento l’uso di sostanze stupefa-centi e il numero di utenti in carico al Sert: al momento seguiamo 250 tossicodi-pendenti e 100 alcolisti. Abbiamo notato un trend in crescita soprattutto per quanto riguarda il consumo di cocaina. L’accesso degli utenti che usano cocaina sovente non è spontaneo ma determinato da situazioni contingenti: dal ritiro della patente a famigliari che li invitano a rivolgersi a noi perché hanno registrato

ammanchi di denaro in casa”.A cosa è imputabile tale trend di

crescita?“L’uso di cocaina non è più elitario, bensì endemico e trasversale a tutte le classi sociali. Il suo costo, infatti, si è ridotto sul mercato nero e, di conseguenza, non è raro vedere studenti che riescono a procurarsela. Il fenomeno è legato certamente alle narcomafie che vogliono imporre tale sostanza per au-mentare il proprio business ma, allo stesso tempo, rilevo il tentativo crescente di evadere delle persone. Il loro desiderio di essere sempre più performanti attraverso

“Il consumo di coca compor-ta un grosso

rischio di tipo car-diologico in quanto fa aumentare la pressione arteriosa e il battito cardiaco. Esistono morti acute da cocaina: perso-ne che hanno una predisposizione a livello coronarico o anche giovani arrivano alla fine dei loro giorni sotto l’effetto di questa sostanza. Sulla guida la coca può avere conseguenze gravis-sime poiché porta a sottovalutare la rischiosità dei propri comportamenti. Dà grande dipendenza: l’uso di cocaina non si può controllare, se uno ne ha due, tre… cinque grammi tende a tirarli tutti. La coca dà una grande compulsione”.

“L’uso di coca è endemico e trasversale a

tutte le classi sociali”.

“ Si registrano alcuni casi di psicosi, ovvero

sindromi schizofre-niche gravi, nate in seguito all’uso di dro-ghe: alcune persone hanno infatti una su-scettibilità personale e, di conseguenza, anche un uso spora-dico di cannabis può determinare alluci-nazioni”.

Massimo Bigarelli

uno sguardo dall’argine di pierluigi SenatoreMIRANDOLAPREMIO PICO DELLA MIRANDOLA A LIGABUE Luciano Ligabue è stato uno dei premiati alla cerimonia della 13/a edizione del Pico della Mirandola. La lettura laudatio è stata fat-ta dall’ex presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani. Il premio “per avere messo a disposizione, insieme a quello di tanti altri ar-tisti, il proprio talento, ideando e realizzando il concerto Italia Loves Emilia per ricostruire diverse strutture”.BOLOGNAFONDI E-R: PM CHIEDE ASSOLUZIONE PER DEPUTATO PD RICHETTIChiesta l’assoluzione “perché il fatto non sus-siste” per il deputato Pd Matteo Richetti, duran-

te l’udienza preliminare per i 16 ex consiglieri regionali dell’Emilia Ro-magna del Pd imputati per peculato, riguardo le spese dei gruppi tra giugno 2010 e dicembre 2011.BOLOGNAPROCESSO AEMILIAL’udienza preliminare del processo Aemilia contro la ‘Ndrangheta inizierà il 28 ottobre alle 8.30 e si terrà a Bo-logna nell’aula speciale, allestita nel padiglione 19 della Fiera, in piazza della Costituzione. 219 gli imputati.FINALE EMILIAIPOTESI DI SCIOGLIMENTO DEL

COMUNEScioglimento del Comu-ne o rimozione di diri-genti. Sono le possibili-tà per il Comune di Fina-le Emilia dal prefetto Michele Di Bari, che ha ricevuto la relazione dei commissari su presunte infiltrazioni di malavita.MARANELLOIN DIRITTURA D’ARRIVO L’APPRODO DELLA FERRARI IN BORSALo sbarco a Wall Street della Ferrari è avvenu-to mercoledì scorso. La campanella che ha inaugurato l’inizio della contrattazione del titolo alla Borsa di New York è suonata per dare il via alle contrattazioni.

MODENAPOLIZIOTTO SALVA SUICIDAUn agente della squa-dra Volante di Modena, Federico Francione, è salito su un cornicione al terzo piano largo 15 centimetri ed è riuscito a salvare, dopo una trat-tativa durata circa 40 minuti, un giovane di 19 anni che voleva buttarsi nel vuoto. “Mi sono di-menticato di soffrire di vertigini” ha dichiarato Francione commentan-do il salvataggio.ZOCCAMORTA L’AQUILA REALEE’ morta l’aquila reale trovata nei giorni scorsi

da un cacciatore in un bosco nella zona di San Giacomo di Zocca dopo che era stata impallina-ta da un altro cacciato-

re, diversi giorni prima. Il rapace era stato curato dai veterinari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena.

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5venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

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A Milano, dal 15 ottobre, il logo del gruppo assicurativo

Generali svetta sulla torre di CityLife progettata da Zaha Hadid e ribattezzata dai milanesi Lo Storto. Si tratta del secondo dei tre grattacieli del progetto di ri-qualificazione CityLife, tra i più importanti d’Europa, un modello urbanistico inno-vativo che si propone di ridisegnare lo skyline della metropoli lombarda. Il co-losso cooperativo Cmb di Carpi, che si è aggiudicato l’appalto grazie alla miglio-re offerta tecnico-economi-ca, sta conducendo i lavori di costruzione al ritmo di un piano a settimana. La torre, con una pianta a rombo, si eleverà per 44 piani e 170 metri in cemento e vetro, effettuando una torsione su se stessa rispetto agli assi urbani. Grande attenzione inoltre sarà dedicata alla sostenibilità ambientale e al contenimento dei costi energetici della struttura, certificata sulla base dello standard LEED 2009 for Core & Shell con un livello Gold. Ai piedi dell’edificio, a uso principalmente dire-zionale, si prevede la realiz-zazione di una galleria com-merciale e alcuni percorsi coperti di collegamento con la stazione metropolitana Tre Torri della linea M5. A lavori ultimati l’edificio, che ospiterà la sede mila-nese del Gruppo Generali,

a mIlaNo Il logo del gruppo assIcuratIVo geNeralI sVetta sulla torre dI cItylIfe progettata da zaha hadId

la Cmb si misura con lo Stortopotrà ospitare fino a 3.000 lavoratori della compagnia assicurativa. Alla cerimonia erano presenti oltre al Ceo Mario Greco e al presiden-te Gabriele Galateri del Gruppo Gene-rali, il sindaco Giuliano Pisapia, il pre-sidente Carlo Zini e il con-sigliere dele-gato Emiliano Cacioppo di Cmb e i tecnici e le maestranze della coo-perativa carpigiana. Zini ha evidenziato come per Cmb sia “motivo di grande sod-disfazione e responsabilità

partecipare alla realizza-zione di un progetto così innovativo. Un lavoro di elevata complessità e soddisfa-zione anche per operai e tecnici, fra i quali mol-ti giovani ingegneri che hanno rice-vuto gli elogi dei vertici di Generali e CityLife per la qua-lità della

realizzazione e la rapidità dell’esecuzione, in anticipo di un mese sul cronopro-gramma”. Cacioppo ha invece voluto sottolineare come “la complessità della realizzazione abbia spinto all’utilizzo della tecnolo-gia innovativa del Bim, che consente un controllo tridimensionale in tempo reale della progettazione e del costruito. Del resto non potrebbe essere altrimenti dato che alla base i pilastri risultano inclinati e richie-dono controlli topografici molto sofisticati in avanza-mento piano dopo piano”.

“La comples-sità della realizzazione

abbia spinto all’uti-lizzo della tecnolo-gia innovativa del Bim, che consente un controllo 3D in tempo reale della progettazione e del costruito. Del resto non potrebbe essere altrimenti dato che alla base i pilastri risultano inclinati e richiedono controlli topografici molto sofisticati in avanza-mento piano dopo piano”.

Da sinistra Gabriele Galateri, Carlo Zini e Mario Greco

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 396

terre d’argine

17 i minori in affido

Al 21 dicembre 2014, i minori residenti nel terri-torio dell’Unione delle Terre d’Argine in affido famigliare, erano 17.

I genitori “a tempo” possono tirare un sospiro di sollievo. Se fino ieri,

infatti, era loro preclusa la possibilità di adottare i piccoli che avevano visto crescere in affido, oggi potranno godere di una “corsia preferenziale” per poterli adottare. Finalmente il Parlamento italiano ha varato una legge per tutela-re il “diritto alla continuità affettiva dei bambini in affido familiare”. Uno scat-to di civiltà fondamentale, grazie al quale si potranno evitare lacerazioni e traumi a piccoli con un vissuto de-cisamente difficile alle spalle. Ma cosa cambia concreta-mente? Lo abbiamo chiesto all’avvocato civilista Laura Vin-cenzi. “La novità primaria e importan-te della nuova legge è il fatto che in caso di adottabilità di un minore già collocato in affidamento fa-migliare, i Tribunali per i minorenni dovranno preventivamente valutare la disponibilità all’adozione delle famiglie affidatarie. Queste avranno così una corsia diciamo preferenzia-

la legge sulla coNtINuItà affettIVa approVata stabIlIsce uNa corsIa prefereNzIale dI adozIoNe per le famIglIe affIdatarIe. esclusI sINgle e coppIe dI fatto. Ne parlIamo coN l’aVVocato carpIgIaNo laura VINceNzI

Affido: cosa cambia

le per l’adozione del bimbo o del ragazzo che hanno accolto. Ciò va sicuramen-te a vantaggio dei minori, consentendo loro continuità affettiva e il superamento

di una prassi pregressa, in forza della quale veniva-no interrotti drasticamente e totalmente i rapporti con chi aveva cresciuto i ragazzi fino al giorno prima. I bam-

bini che crescono con dei genitori affidatari potranno ora anche essere adottati da loro. La previsione di un simile percorso preferen-ziale si attiva se la famiglia

affidataria soddisfa i requisiti per l’adozione stabiliti dall’artico-lo 6 della Legge del 1983 (tra cui la stabilità del rapporto di coppia, l’idoneità all’adozione e la differen-za d’età con l’adottato). Altra circo-stanza per l’applicazione del canale preferenziale è quella in cui l’affidamento si sia di fatto concretizzato in un rapporto prolungato e affettivamente stabile tra la famiglia affidataria e il minore. La norma prevede altresì l’obbligo di convo-care l’affidatario in tutti i procedimenti civili che concernono la responsabili-tà genitoriale, affidamento e adottabilità riguardanti il minore”.

La legge è certamen-te perfettibile: quali i contro?“Sono escluse da questo diritto, e ciò può dirsi un limite, le coppie di fatto e i single”.

Una legge imperfetta insomma che, ancora una vol-ta, ha dovuto fare i conti con mediazioni e compromessi. Lo scotto, però, lo pagheranno sempre loro: i bambini. In caso di poten-ziale adottabi-lità dei minori infatti, single

e conviventi dovranno rinunciare ai piccoli a loro affidati, poiché ritenuti non idonei. La continuità degli affetti e la valorizzazione dei legami che segnano la crescita di un bambino rimangono così in bilico dentro una legge imperfetta, ma che afferma finalmente il diritto di un minore a essere cresciuto e amato da chi, da tempo, ha già stretto con lui un rapporto di fidu-cia e affetto profondi.

Jessica Bianchi

“Ciò va sicu-ramente a vantaggio dei

minori, consentendo loro continuità affet-tiva e il superamento di una prassi pregres-sa, in forza della quale venivano interrotti drasticamente e totalmente i rapporti con chi aveva cre-sciuto i ragazzi fino al giorno prima”.

Allattare e lavorare si può. Anche le mamme che devono

tornare al lavoro dopo pochi mesi dal parto possono con-tinuare ad allattare i propri figli. Per spiegare come riuscirvi si sono riuniti relatori dalle diverse profes-sionalità in occasione della conferenza Allattamento e lavoro: mettiamoci al lavo-ro organizzata dal GAAM (Gruppo Aiuto Allattamento Materno) sabato 17 ottobre, nell’ambito della Settimana Mondiale per l’Allatta-mento, grazie al sostegno economico del Rotary Club di Carpi. Innanzitutto è la politica che deve aiutare le famiglie con una serie di interventi per la tutela di genitori e bambini, come ha spiegato l’assessora Danie-la Depietri: “le attività del Centro per le Famiglie, la consulenza per la compi-lazione delle domande di maternità e congedo paren-tale, l’assegno di maternità e quello per le famiglie numerose e il progetto sulle gravidanze difficili sono le principali azioni messe in campo dall’Amministrazio-ne Comunale”.Lorena Manicardi, peda-gogista del Coordinamento dei nidi d’infanzia dell’U-nione Terre d’Argine, è entrata nel vivo del tema allattamento illustrando il protocollo dell’Asl che consente alle mamme di la-sciare al nido il proprio latte tirato, in modo da facilitare la prosecuzione dell’allatta-mento. “Questo - ha preci-

dIVersI professIoNIstI haNNo spIegato come coNcIlIare allattameNto e laVoro Nella coNfereNza orgaNIzzata dal gaam IN occasIoNe della settImaNa moNdIale dell’allattameNto

allattare e lavorare: si può

sato Manicardi - insieme alle modalità di ambienta-mento graduali, dovrebbe conciliare le esigenze di mamme, piccoli e servizi educativi”.Sul tema della concilia-zione ha invece preso la parola Tamara Calzolari, responsabile welfare della Cgil, approfondendo le varie opportunità previste dalla legislazione italiana comprese le novità del DLgs 80/2015 che rende possibile il frazionamento dei congedi parentali alla mezza giornata e retribuibili al 30% fino a 6 anni. “La cultura sui luoghi di lavoro - ha chiosato Calzo-lari - deve ancora cambiare: a fronte di alcuni miglio-

ramenti, i diritti di madri e padri non sempre vengono rispettati”.In un panorama aziendale in cui spesso la maternità viene penalizzata, un’isola felice è rappresentata dalla multinazionale Tetra Pak che si fonda sull’imprescin-dibilità del valore umano: “il miglior investimento che un’azienda possa fare è sul-le persone”, ha esordito il responsabile risorse umane Gianmaurizio Cazzarolli, e la lunga serie di benefit dei dipendenti del colosso industriale lo rende evi-dente. Oltre alla flessibilità e alla possibilità di gestire autonomamente il proprio lavoro, i genitori godono di congedi parentali retribuiti

al 50%, di un contributo aziendale per il nido d’in-fanzia e di convenzioni con le baby-sitter. “Questa politica - assicura Cazzarolli - garantisce un ritorno economico all’a-zienda, che vanta tassi di assenteismo inferiori al 2%. Quando una delle nostre dipendenti rimane incinta, inizia un percorso: attra-verso attività di counseling si inizia a pianificare il passaggio di consegne e, successivamente, si pianifi-cherà il ritorno della neo-mamma, che deve avvenire quando lei si sentirà pronta. Una donna in maternità sta facendo un’esperienza che la farà tornare al lavoro più ricca di prima”.

Ma come può una mam-ma che allatta organiz-zarsi concretamente in vista del ritorno al lavoro? “La parola chiave è pre-pararsi - ha sottolineato l’ostetrica del Consultorio Giancarla Arioli - esplo-rando per tempo tutte le ri-sorse disponibili per riuscire a gestire il passaggio dalle giornate un po’ sregolate dei primi mesi ai ritmi ben scanditi richiesti dal lavo-ro. Può essere necessario imparare a tirarsi il latte e sapere come conservarlo e riscaldarlo. Il Consultorio può aiutare le mamme a fare il proprio piano individua-lizzato per non sospendere l’allattamento quando rien-

treranno al lavoro”.Infine è intervenuta la psi-cologa Alessandra Borto-lotti, autrice del libro E se poi prende il vizio? nonché presidente del Movimento Italiano di Psicologia Peri-natale: ha parlato di come gestire il distacco tra mam-ma e bambino. “La comuni-cazione del vissuto emotivo è fondamentale per tutti i soggetti coinvolti: genitori, bambino ed educatrici del nido. Prendere in conside-razione la dimensione affet-tiva e relazionale significa porre le basi della fiducia. Senza di essa i processi di distacco e ambientamento vengono ostacolati”. Ancora una volta emerge l’importanza di una rete multidisciplinare in cui funzioni diverse dovreb-bero concorrere al comune obiettivo del benessere delle famiglie. Benessere che significa poter scegliere di allattare e di continuare a farlo anche riprendendo la propria vita professionale. Questo convegno, a cura delle mamme del GAAM, ha rappresentato un ulte-riore stimolo affinché nel nostro territorio si lavori in questa direzione e, come dice il motto della Settima-na Mondiale per l’Allatta-mento, adesso “mettiamoci al lavoro!”.

Chiara Sorrentino

Da sinistra Manicardi, Arioli, Cazzarolli, Depietri e Calzolari

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7venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

Fare dell’aceto balsa-mico, caratteristico della nostra terra, un

elemento di cultura “dina-mico, capace di caricarsi di energia anche andando per mare”. Mirco Benazzi, dopo aver omaggiato il prin-cipe Alberto di Monaco di una bottiglietta del prezioso oro nero, ha partecipato alla regata delle Vele Storiche di Viareggio domenica 11 ottobre ospite a bordo della Capricia, l’imbarcazione che Giovanni Agnelli ha donato alla Marina Militare.Naturalmente l’aceto balsa-mico di Benazzi è salito sulla Capricia e ha arricchito il pranzo dei membri dell’equi-paggio. Una bottiglietta di balsamico è stata donata a ognuno dei primi tre classifi-cati della regata Vele Storiche di Viareggio.

mirco benazzi al raduno delle Vele storiche a Viareggio

L’aceto balsamico va per mare

al centro dell’iniziativa di confcommercio fam di carpi la banconota che entrerà in circolazione il 25 novembre

Presentata la banconota da 20 euro

Si è svolto giovedì scorso nella sede di Confcommercio-Fam

di Carpi l’incontro dal titolo La nuova banconota da 20 euro: la circolazione del contante nel sistema eco-nomico e riflessi in materia di antiriciclaggio. Al centro dell’iniziativa, la nuova banco-nota da 20 euro Serie Europa, che entrerà in circolazione il prossimo 25 novembre. Carlo Guiatti, responsabile Emilia Romagna di Bankitalia per la circolazione del contante, ha sottolineato come la nuova banconota sia il terzo taglio della Serie Europa, che sta sostituendo gradualmente la prima serie di banconote in euro, introdotta nel 2002. I biglietti da 5 e 10 euro sono infatti stati emessi nel maggio 2013 e nel settembre 2014 e verranno seguiti dai rimanenti tagli, quelli da 50, 100, 200 e 500 euro”. Come affermato dal governatore della Bce, Mario Draghi, la nuova serie “costituisce un’autentica innovazione nel settore della tecnologia delle banconote”. Il motivo sta nella cosiddetta “finestra con ritratto”, una novità assoluta, frutto del lavoro svolto dall’Eurosistema affinché i biglietti siano sem-pre più difficili da falsificare.La presentazione della nuova banconota è stata poi l’occasione per affrontare più complessivamente il tema della circolazione del contante nelle dinamiche economiche: il contante, non solo in Italia, dal momento dell’introdu-zione dell’euro è aumentato in modo consistente. “Sulla mancata riduzione dell’uso del contante – ha sottolineato Tommaso Leone, presiden-te Confcommercio Fam di Carpi – continuano purtroppo a incidere i costi fissi e delle commissioni sulle operazio-ni con bancomat e carta di credito”. L’incontro si è svolto pochi giorni prima dell’annun-cio del premier Renzi, di voler innalzare il tetto per l’uso del contante da 1.000 a 3mila euro: una misura accolta con favore da Confcommercio, perché su taluni segmenti merceologici potrà esserci una maggiore spinta all’acquisto, ma che naturalmente ripropo-ne il tema delle possibili spinte a elusione ed evasione fiscale.

Il perdurare della crisi negli ultimi anni non ha intaccato solo liquidità e

lavoro, bensì anche i com-portamenti, le capacità di singoli e famiglie, per la prima volta alla prese con un fenomeno per loro inedi-to, di programmare e gestire nel migliore dei modi i pro-pri bilanci. Al mutare delle condizioni economiche non è insomma sempre corri-sposta un’efficace capacità di adattamento e revisione delle proprie finanze. Per alcuni nuclei familiari la crisi si è rivelata un vero e proprio labirinto dal quale sembrano incapaci di uscire. Il mondo del volontariato è stato perciò costretto a in-tensificare un ruolo di ascol-to, analisi e risposta a queste problematiche: l’allarme lanciato dal volontariato e dal sistema dei servizi non riguarda più soltanto le situazioni di povertà cono-sciute e croniche, ma anche altre forme di difficoltà. La profonda crisi del sistema economico, lavorativo e di protezione sociale ha coin-volto in modo massiccio anche quei nuclei familiari che sinora vivevano del proprio lavoro e avevano una situazione di relativa stabilità e benessere. A Carpi c’è un nuovo soggetto che ha deciso di confrontar-si direttamente con questa complessa e preoccupante realtà: l’associazione De-dalo. Sviluppatasi a partire dal Progetto di Contrasto

e’ Nata IN cIttà l’assocIazIoNe dedalo per aIutare le persoNe e le famIglIe a uscIre dal labIrINto dell’INdebItameNto

fuori dalla crisialla Pover-tà, il quale prevedeva la creazione, sul territorio dell’Unione Terre d’Ar-gine, di uno sportello gratuito di consulenza alle famiglie indebitate, l’associazio-ne ha mosso i primi passi alla fine dello scorso anno, trami-te un’azione di ricerca volonta-ri mirata all’apertura del servizio, e nei primi mesi del 2015, con Volontari al fianco di chi vive in debito, un corso di formazione, organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato di Modena, rivolto a volontari e cittadi-ni, per cercare di affrontare da un lato il problema di coloro che si approcciano al credito con troppa leggerez-za o hanno difficoltà nella gestione del proprio bilan-cio familiare e, dall’altro,

per favorire l’educazione finanziaria generale. Al termine del corso 15 vo-lontari hanno deciso di dar vita a Dedalo, divenendone i soci fondatori. “Gli scopi dell’associazione – spiega il presidente Mirco Beltrami – sono quelli di diffondere la conoscenza dei principi di una corretta amministra-zione delle risorse economi-che delle famiglie, anche al

attività di orientamento alle possibilità di microcredi-to offerte sul territorio e fornire servizi ausiliari e di supporto al microcredito”. Tentare insomma di dif-fondere la conoscenza dei corretti principi di buona amministrazione delle risorse e intervenire presso coloro che già versano in una situazione grave, con un’attenzione particolare all’atteggiamento dell’a-scolto, per essere vicini a quanti vivono il dramma dell’indebitamento. Una delle peculiarità di Dedalo, nata anche grazie al soste-gno della Fondazione Casa del Volontariato, si ritrova nelle professionalità presen-ti tra i volontari, nelle cui fila si annoverano bancari, avvocati, commercialisti e contabili, sia in pensio-ne che in servizio, i quali hanno deciso di mettere gratuitamente a disposi-zione le loro conoscenze tecniche specifiche, oltre naturalmente a una parte significativa del proprio tempo libero, a favore della comunità. Agli inizi di ottobre è cominciata l’atti-vità di ascolto e consulenza, con alcuni casi inviati dalla Caritas Diocesana (Porta Aperta) e dalla Cooperati-va Sociale Il Mantello. Per contattare Dedalo è possibi-le scrivere a [email protected] e telefonare al 329.1840020 il lunedì dalle 15 alle 17.30 e il sabato dalle 9.30 alle 11.30.

Mirco Beltrami

fine di prevenire l’insorgen-za di situazioni critiche e di disagio, aiutare le persone che si trovano in una grave situazione debitoria, con l’intento di migliorare e ottimizzare l’impiego delle loro risorse economiche, supportandole nella ricerca di soluzioni temporanee (e permanenti) atte ad allevia-re e superare il loro stato di necessità e, infine, svolgere

Benazzi al timone

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 398

In occasione della tre gior-ni di dibattito internazio-nale Be4Eat ad Abano

Terme il 9, 10 e 11 ottobre scorso, Sandro Santolin ha incontrato Colin Campbell, professore emerito della Cornell University, autore di The China Study, best seller sul rapporto tra alimenta-zione e patologie tipiche del mondo occidentale. E’ sua l’affermazione in base alla quale “la dieta sana è l’u-nica scienza biomedica del futuro”. L’evento di Abano come tutti quelli organizzati da Be4Eat, il movimento nato intorno agli studi rea-lizzati da Campbell, è stato creato per accompagnare le persone verso uno stile di vita più sano e salutare.Affiancano Be4Eat medici specialisti, esperti della nutrizione e ricercatori uni-versitari italiani che svol-gono un ruolo chiave nella diffusione e nella pratica degli insegnamenti dello scienziato americano e della medicina complementare, ponendo al centro del loro approccio professionale l’alimentazione a base vege-tale integrale e gli stili di vita salubri.

colIN campbell, l’autore dI the chINa study, ha apprezzato Il paNe prImus prodotto a carpI: “NoN ho maI maNgIato qualcosa dI così saNo, buoNo e tecNIcameNte INNoVatIVo” ha detto INcoNtraNdo saNtolIN ad abaNo IN occasIoNe dI be4eat

primus ad abano per be4eat

La filosofia è la medesima che ha motivato la continua ricerca di Sandro Santo-lin, titolare de Il Pane del Fornaio, e che ha portato alla produzione di Primus,

il pane dei ‘salutariani’: contiene semola rimacina-ta di grano duro integrale Cappelli, farina integrale di farro, farina integrale di segale, orzo, miglio, farina

di semi di lino integrale, proteine isolate di legumi misti e cereali (soia, grano tenero, piselli, lupino, ave-na), crusca di avena, farina integrale di soia tostata, ger-

me di grano, lievito madre, sale 0,8%. Ricchissimo di valori nutrizionali, Primus ha la stessa quantità di proteine di un filetto e tutti gli aminoacidi essenziali,

inoltre ha una bassa densità calorica e un bassissimo in-dice glicemico; non ha dato alcun problema di intolle-ranza; aiuta a controllare le infiammazioni intestinali, è particolarmente digeribile e contiene meno dell’1% di sale aggiunto. A conferma di ciò sono i dati della scheda nutrizionale a cura dell’I-stituto di Ricerche Agrin-dustria pubblicata sul sito www.primuspane.it.La linea completa di pro-dotti da forno comprende: pizza rossa, focaccia, panetti con l’uvetta, con le olive, con cioccolato ultra fondente, con lo zenzero, crostini, friselle e pasta fresca. Al ritorno da Abano Terme, felice per il secondo incontro con il professor Colin Campbell, Santolin ha riferito che il ricercatore americano ha compreso tut-te le innovazioni di Primus e gli ha assicurato l’appoggio totale nel caso in cui voles-se esportare Primus negli Stati Uniti. La possibilità di ordinare Primus on line già esiste, c’è solo da organiz-zarsi per le consegne… in Italia si intende!

S.G.

Sandro Santolin e Colin Campbell

Alberto Bellelli

Fino al 31 ottobre, giorno di chiusura di Expo Milano, nella Piazzetta Emilia Romagna sarà protagonista il sistema Modena. Modena, dove tutto diventa arte

questo lo slogan scelto.Carpi, con le sue peculiarità e le sue eccellenze sarà a Expo Milano, come protagonista della Piazzetta della Regione Emilia Romagna, domenica 25 ottobre a una settimana dalla chiusura dell’Esposizione Universale.L’ufficializzazione del calendario e del programma è stata fatta nei giorni scorsi quando il sindaco Alberto Bellelli insieme ad altri primi cittadini della provincia modenese ha dato il via da Milano alle due settimane che all’Expo avranno al centro il Sistema Modena.La Corte dei Pio, per domenica 25 ottobre, ha previsto una giornata che avrà come protagonista l’universo femminile. Ad accompagnare il sindaco Bellelli all’Expo ci sarà la stilista Anna Molinari che presenterà una sua creazione e visto che la moda è una delle eccellenze di Carpi i visi-tatori della Piazzetta che si trova sul Cardo a pochi metri da Palazzo Italia, potranno “vestirsi” in diretta grazie alla performance degli Oronero e portarsi a casa un capo unico e originale.Ma il tema dell’Esposizione è nutrire il mondo e, quindi, la Città dei Pio proporrà un viaggio nella produzione del riso che arrivò nel carpigiano all’inizio del Cinquecento con gli Sforza e i Gonzaga. Sarà un vero e proprio viaggio multi-mediale alla scoperta delle risaie e delle mondine insieme agli attori della Compagnia Koinè; un viaggio che si con-cluderà con la degustazione di un biscotto di riso realizzato dalla Scuola Nazareno. Oltre alla moda e al cibo saranno

fINo al 31 ottobre, gIorNo dI chIusura dI eXpo mIlaNo, la pIazzetta emIlIa romagNa ospIta Il sIstema modeNa

Carpi protagonista a expo

anche presentate, in questa prestigiosa vetrina, le bellez-ze di Carpi. A tutti i visitatori che si fermeranno presso la piazzetta verrà dato un coupon che permetterà una visita guidata alle piazze di Carpi e alla mostra sui 500 anni del Duomo nell’ambito di un progetto che prende il nome di 4 passi nel Rinascimento. Nella Piazzetta è allestita una vera e propria vetrina delle eccellenze del territorio modenese e sarà offerta l’opportunità ai visitatori di approfondire la co-noscenza dei prodotti tipici, a partire dall’aceto balsamico tradizionale, così come delle principali realtà di interesse turistico: dal sito Unesco di Duomo, Ghirlandina e Piazza Grande al Palazzo dei Pio di Carpi, dalla Rocca di Vignola all’Appennino, fino alla terra di motori, al belcanto e alla moda. L’obiettivo? Che il Sistema Modena diventi sempre più un progetto sinergico capace di mettere insieme tutte le qualità del territorio dall’Appennino alla Bassa.

Pierluigi Senatore

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9venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

Si intitola Io e tutti gli altri abitanti di Atlantide il nuovo

progetto artistico del pittore carpigiano Andrea Saltini, classe 1974, impegnato in Sud Africa per alcune settimane. Con un’insoppri-mibile energia creativa che porta con sé sin da bambino e una consolidata maturità artistica, Andrea Saltini, dotato di grande talento, il 15 ottobre è partito alla volta dell’estremo sud del continente africano per realizzare una nuova serie di opere.Di cosa si tratta?“Non è la solita residenza d’artista, ma un vero e pro-prio “artist retreat”, ovvero un ritiro della durata di 20 giorni che mi permetterà di produrre il progetto in questione. Il luogo prescel-to è Port St Francis: un ex villaggio di pescatori, che con gli anni si è trasformato in un piccolo porto, situato all’interno della St Francis Bay, Easten Cape. Il pro-getto è prodotto da Imagi-narium Studio, una nota galleria delle sorelle Alou-ette e Alvira Ferreira, che mi offrono vitto, alloggio e uno spazio di lavoro com-pleto di tutto ciò di cui avrò bisogno per la produzione delle opere. Gli ultimi giorni terminerò i lavori in open studio, per dare la pos-sibilità ai clienti locali della galleria di poter vedere le opere in anteprima. Tutta la produzione verrà poi acquistata direttamente da Imaginarium Studio”.Qual è il tema della serie?“Dal momento che mi è stato imposto per contratto il diritto totale di esclusiva sulle immagini del lavoro, ho suddiviso il progetto in due parti. La prima dal titolo L’Elenco Telefonico di Atlantide, iniziata a casa e che comprende un vero e proprio diario del progetto redatto nei minimi parti-colari: appunti disegnati di

Il pIttore carpIgIaNo aNdrea saltINI è da poco partIto alla Volta del sudafrIca per uN NuoVo progetto artIstIco

il richiamo del Sud africa

idee e fantasie da appro-fondire, osservazioni e la cronaca del viaggio. Questa prima parte avrà un risvolto social, poiché ne pubbliche-rò alcune parti in Rete, su Facebook e sul mio blog. La seconda parte è il progetto vero e proprio Io e tutti gli

altri abitanti di Atlantide che si compone di 8/10 opere su tavola e tela, di cui tre di grande formato, due medie e le rimanenti pic-cole. Sostanzialmente, la serie interpreta il paradosso del mentitore del mio amato Ludwing Wittgenstein:

“se posso mentire, perché dovrei affermare il vero?”, dove la mitica Atlantide va intesa come sublimata nel concetto stesso di parados-so”. Stilisticamente come viene sviluppata la serie?

“Visivamente l’intenzione è proseguire con la mia ricerca tra monocromati-smo e colore, luce e ombra, figurazione e astrazione con chiari riferimenti a Rem-brandt, Hokusai, Toyohi-ro, Dürer, Picasso e Blake. La serie apparirà come una

vera e propria parata, una galleria di oggetti e conte-nuti, una selva proterva di personaggi dipinti, ammu-tinati e ribelli senza pazzia, di strigliacavalli e cruscanti della rivolta, di maschi astemi, femmine angeliche e berlingozze, Napoleoni e Giovanne D’Arco veri e presunti che, da bravo colla-gista incaricherò di esaudire o di amplificare, a seconda dei casi, di dar prova o interpretazione ai grandi interrogativi che ossessio-nano il mio essere uomo e vittima di questo tempo”. Lei è ormai un artista affermato che ha colle-zionato ambiti ricono-scimenti tra cui la parte-cipazione alla 55esima Biennale D’Arte di Ve-nezia nel 2013, ma quali sono state le sue prime esperienze artistiche? “Dopo una breve espe-rienza all’Istituto Tecnico Aeronautico sono appro-dato all’Istituto d’Arte e da quel momento della mania dell’arte ho fatto la mia vita. Ho iniziato con la decora-zione su ceramica, i patterns per la moda carpigiana, performance e video, senza mai smettere di dipingere. Naturalmente per diversi anni mi sono dovuto ar-rangiare tra vari mestieri: rappresentante porta a porta, magazziniere edile, autista. Non è stato un percorso facile e la provin-cia ha sicuramente giocato un ruolo negativo, ma non mi sono fatto pungere dalle zanzare”.Quali altri progetti ha in serbo?“Oltre all’esposizione pres-so il TIAF di Londra e l’Art Zurich 2015, sono stato selezionato dal programma internazionale di residenza artistica ACE Fundacion Para El Arte Contempora-neo, e nel 2016 mi recherò per un mese a Buenos Aires dove produrrò in open stu-dio una nuova mostra”.

Chiara Sorrentino

Andrea Saltini

In occasione del 21° anniversario della morte di Peppe Tizian, al quale il

Presidio di Carpi è intitolato, Libera organizza una tre giorni rivolta a tutta la città, durante la quale portare al centro della discussione due temi tanto caldi quanto trascurati dall’opinione pub-blica: la libertà di informazio-ne e i processi di mafia che si stanno moltiplicando in questi anni in Emilia Roma-gna. La cronaca ci consegna – purtroppo senza troppa risonanza – numerose inda-gini giudiziarie che in Emilia Romagna hanno rivelato una criminalità organizzata ben consolidata. Da tali inda-gini nascono processi che riguardano non solo Forze dell’Ordine e magistrati, ma che riguardano in prima bat-tuta tutti i cittadini, che sono i primi soggetti lesi nei loro diritti e interessi dall’azione delle mafie sul territorio. In tutto ciò, i giornalisti che

dal 23 al 25 ottobre, ospiti e incontri per accendere i riflettori su libertà di informazione e processi di mafia in emilia romagna

tre giorni di musica e parole con Libera

tentano di portare alla luce queste vicende sono pochi e,

spesso, bersaglio di querele e minacce, che mettono in

forte pericolo il loro operato e la loro incolumità, e ledono il fondamentale diritto all’in-formazione di ognuno. La tre giorni si aprirà venerdì 23 ot-tobre, alle 20,45, con l’inau-gurazione della nuova sede di via San Bernardino, 10 e la presentazione del murales re-alizzato all’interno dei locali. All’iniziativa parteciperanno Giovanni Tizian, i suoi famigliari e Nello Trocchia. L’inaugurazione sarà accom-pagnata da un aperitivo con i prodotti delle cooperative di Libera Terra e la colonna so-nora dei Pangea in versione acustica. Sabato 24 ottobre verranno coinvolti studenti e insegnanti delle scuole superiori, che parteciperanno in mattinata a un incontro in Sala Congressi con tre ospiti: Giovanni Tizian, figlio di Pep-pe, giornalista de L’Espresso

sotto scorta, Nello Trocchia, giornalista campano de Il fatto quotidiano, noto per le inchieste sul traffico illecito di rifiuti e Massi-mo Manzoli del Gruppo dello Zuccherificio, giovane romagnolo impegnato nel giornalismo d’inchiesta, autore di un dossier sulla mafie in Emilia Romagna. Gli stessi ospiti condurranno, alle 21, presso l’Auditorium Loria, l’incontro Libertà di informazione? aperto alla cittadinanza. Entrambi gli appuntamenti verteranno sui temi della libertà di informa-zione, soprattutto riguardo ai fenomeni mafiosi nel nostro territorio. La tre giorni verrà chiusa domenica 25 ottobre, alle 17,30, al Mattatoyo dalla tavola rotonda Mafie al fresco con Enza Rando dell’Ufficio Legale di Libera,

e i due giornalisti Daniele Mantovani e Alberto Setti della Gazzetta di Modena. I tre ospiti faranno il punto sui processi in cui la criminalità organizzata è al banco degli imputati in questi mesi nella nostra regione: il processo Black Monkey che vede alla sbarra esponenti della famiglia Femia, leader nel settore del gioco d’azzardo; il processo Teseo, che riguarda lo scioglimento del comune di Serramazzoni in seguito a forti irregolarità amministra-tive e ingerenze della famiglia Baglio; e infine il processo Aemilia, per il quale si cele-brerà il 28 ottobre l’udienza preliminare e verrà chiesta la costituzione di parte civile dell’associazione Libera. A seguire, aperitivo e concerti di Nevermonday e Na Isna. L’ingresso è libero.

Giovanni Tizian

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 3910

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Un meriggio lirico

Domenica 25 otto-bre, alle 17,30, si terrà il secondo

concerto della rassegna Meriggi Lirici all’Au-ditorium Carlo Rusti-chelli di via san Rocco 5. Saranno cantate da quattro artisti (Valen-tina Galullo - Denis D’Arcangelo – Raymond Turci e Maurizio Gaspa-rini), accompagnati al pianoforte dal Maestro Saverio Martinelli, 11 arie di diversi compo-sitori celebri: Puccini, Verdi, Händel, Bizet, To-sti e Giordano. Il primo concerto dello scorso 18 ottobre si è concluso con un grande e caloro-so applauso a sottoline-are la soddisfazione di un pubblico numeroso e competente.

Ha portato grandi soddisfazioni tra i banchi dell’Itis

Leonardo da Vinci la Setti-mana europea della pro-grammazione, Europe Code Week, giunta quest’anno alla terza edizione. Un’opportunità prezio-sa per offrire a giovani e giovanissimi la possibilità di iniziare a programmare! Non semplici seminari, bensì vere e proprie espe-rienze di programmazione, che hanno consentito anche ai più piccoli di divertirsi in modo costruttivo vedendo le proprie idee prendere forma. L’istituto superiore carpigiano, aderente alla bella iniziativa europea, ha deciso di aprire i propri la-boratori di informatica alle ragazze e ai ragazzi delle scuole medie inferiori. Tu-tor d’eccezione: gli studenti del Vinci che hanno aiutato i partecipanti a elaborare animazioni e giochi con Scratch (un linguaggio di programmazione che rende semplice e divertente creare storie interattive, giochi e animazioni e permette di condividere e remixare i propri progetti nel web). Positivi ed entusiasti i commenti dei ragazzi: “è stata un’esperienza davvero molto utile per compren-dere cosa significhi dover spiegare, ovvero quanto sia necessario cercare di essere chiari, utilizzando un

linguaggio adatto a chi si ha di fronte”, ha detto Stefano Dottore. Alle sue parole si aggiungono quelle di Fabio Bagni: “le ragazze, per certi

versi, sono sembrate più interessate e veloci nella comprensione di quanto proposto, ma anche più chiacchierine”. L’iniziati-

va del Vinci è stata gradita non solo dai giovani prota-gonisti nativi digitali, ma anche da genitori e docenti, consapevoli di quanto la

programmazione, ovvero il linguaggio delle cose, possa essere stimolante e costi-tuire un ottimo strumento per crescere e sviluppare un pensiero analitico e creati-vo. Gli oggetti che chiamia-mo smart, infatti, conten-gono un microprocessore che aspetta solo di essere programmato. Programma-re è il modo più semplice per realizzare le proprie idee e il pensiero computa-zionale stimola la creatività aiutandoci ad affrontare e risolvere quotidianamente problemi di ogni tipo.

Jessica Bianchi

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Page 11: Tempo n 39

11venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

Inglese, spagnolo e tedesco per adulti

corsi di lingua alle Focherini

La scuola secondaria di I grado Focherini organizza tra i suoi progetti di eccellenza con l’Associazione Gaia dei corsi di lingua inglese, spagnolo e tedesco rivolti essenzialmente

agli adulti, che si terranno presso i locali della scuola via Magaz-zeno 17, tenuti da docenti interni in orario serale, per agevolare l’utenza che lavora. Lunedì dalle 18 alle 19,30 per dieci lezioni, a partire dal 26 ottobre, inglese e spagnolo livello intermedio. Martedì dalle 18 alle 19,30 per dieci lezioni, a partire dal 27 ottobre, tedesco e inglese livello base. Per informazioni rivolgersi alla segreteria della scuola 059 682601.

Ogni inizio porta con sé nuove prospet-tive. E l’avvio

di quest’anno scolastico all’Istituto Sacro Cuore in via Curta Santa Chiara è all’insegna del bilingui-smo, con l’introduzione del CLIL (Apprendimen-to Integrato di Lingua e Contenuto) nelle classi prime della scuola primaria dove sono previste tre ore settimanali di insegnamen-to bilingue, oltre a quelle di inglese tradizionali. Le materie affrontate con un insegnante madrelin-gua inglese sono Scienze, Geografia e Religione. Abbiamo chiesto al diri-gente Claudio Cavazzuti di spiegarci nel dettaglio il progetto.Professor Cavazzuti, quali ragio-ni vi hanno spinto a introdur-re per la prima volta a Carpi delle ore di madrelin-gua inglese nel pro-gramma della scuola primaria, e come è stata accol-ta la novità da genitori, docenti e bambini?“L’esperienza del bilin-guismo è una realtà che abbiamo conosciuto in oc-casione del corso di forma-zione, in cui erano presenti scuole di tutto il territorio nazionale. Questa novità nella didattica ci è parsa in sintonia e in continuità con la tradizione della nostra scuola che ha sempre ritenuto di importanza vitale l’insegnamento delle lingue straniere. L’inglese in particolare è insegnato sin dalla Scuola d’Infan-zia da docenti laureati e abilitati. I bambini arrivano quindi alla primaria già interessati e disponibili a un apprendimento sempre più approfondito, e il fatto di avvicinarsi a determi-nate materie in una lingua straniera, da quel che rilevo anche in questo primo mese di scuola, è risultato assolutamente natura-le. Tutti i docenti hanno accettato con entusiasmo questa bella sfida impe-gnandosi anche in un corso di formazione tenuto dalla professoressa Marina Bondi dell’Università di Modena, che ha già seguito esperienze di bilinguismo in altre realtà scolastiche, soprattutto in Lombardia. I genitori hanno accolto la novità molto positivamente e alcuni di loro hanno rive-lato di aver iscritto i loro figli nella nostra scuola

Nella scuola prImarIa sacro cuore da quest’aNNo è stato INtrodotto Il clIl oVVero l’INsegNameNto IN INglese dI uN’altra materIa, grazIe alla preseNza dI uNa doceNte madrelINgua

al Sacro Cuore si studia da bilingue

Claudio Cavazzuti

perchè convinti del proget-to. Talvolta poi capita che i figli li correggano nella pronuncia o li sorprendano con espressioni in lingua inglese che non ci aspet-teremmo da bambini di 6 anni”.

Quali vantaggi offre il bilinguismo per i più piccoli?“L’insegnamento bilin-gue precoce che prevede una parte del curricolo in lingua inglese offre ai bam-bini, come ci confermano numerosi studi, vantaggi evidenti in termini di svi-luppo linguistico, intercul-turale, sociale, cognitivo e personale”.Per il normale sviluppo linguistico, esistono delle differenze tra i bimbi bilingue e i bimbi monolingue?“Il bilinguismo ha effetti positivi linguistici e non solo. A livello linguistico, conoscere più di una lingua permette al bambino di avere maggiore consa-pevolezza sulla struttura e il funzionamento delle lingue, avvantaggiandolo

quindi rispetto ai coetanei monolingue nell’analisi metalinguistica e nell’ap-prendimento di altre lingue. Questo è un aspetto interessantissimo anche per me, che, dopotutto, sono pur sempre un inse-gnante di Italiano”.Attualmente sono solo tre le ore settimanali con insegnante madre-lingua e riguardano le materie di Scienze,

Geografia e Religione. Per il prossimo anno pensate di aumentare il numero di ore e di estenderlo anche ad altre materie?“L’idea è quella di man-tenere le 3 ore settimanali anche per le altre classi coinvolte, che però ve-dranno aumentare le ore di insegnamento della lingua inglese. A partire dalla classe terza, i bambini faranno sei ore in inglese: circa un quinto del monte ore totale. In ogni caso, questo progetto, per dirla in inglese, è ancora un work in progress”.E per quanto riguarda la scuola secondaria?“Nella scuola secondaria già si insegnano vari argo-menti, scelti dai docenti, in lingua inglese. L’in-tenzione è di intensificare ulteriormente questa prassi didattica. Comunque già ora i nostri studenti che lo desiderano sono preparati per ottenere una certifica-

zione per la lingua inglese in terza media”.Dal punto di vista degli istituti paritari, come giudica la riforma La Buona Scuola del Go-verno Renzi?“La riforma ha riguardato direttamente gli istituti paritari per quanto riguarda la loro valutazione, che giustamente sarà analoga a quella delle scuole statali, e per quello che concerne la possibilità di detrazioni delle rette alle famiglie, per un massimo di 400 euro annuali. In sostanza, si tratta di risparmi per le famiglie intorno ai 70 euro. Decisamente troppo poco se effettivamente si vuole concretizzare una parità ef-fettiva, come prevista dalla Legge Berlinguer del 2000. La riforma del Governo Renzi, poi, ha colpito indi-rettamente le scuole parita-rie perchè tanti insegnanti sono entrati di ruolo nelle scuole statali, mentre a noi è toccato fare scouting per trovare insegnanti all’al-tezza. Infine, alcuni prov-vedimenti che sono previsti dalla Buona Scuola, come l’insegnamento della lingua inglese, di musica o di motoria alla Primaria, da parte di insegnanti laureati, sono una realtà consolidata da parecchi anni all’Istituto Sacro Cuore, sin dall’in-fanzia”.

Chiara Sorrentino

i lettori ci scrivono

in una carpi del futuro…

Gentile Sara Gelli ho letto con piacere l’arti-

colo da Lei pubbli-cato sul Tempo n.36 del 02/10/15 titolato “La torre dell’acque-dotto si rifà il look”. Come progettista incaricato dal Comu-ne di Carpi ne sono in modo particolare gratificato. Quanto ai lavori previsti, sono nella  fase di appalto (il look) mentre “il sogno di una nuova vita” ovvero del faro urbano con “rifunzio-nalizzazione in senso museale, espositivo e ricreativo” rimane per ora tale, almeno fino a che la città non si innamori come me dell’idea... e chissà. Per questo ho pensato di mandarLe quella che potrebbe essere una futura cartolina delle nuove meravi-glie di Carpi.

Architetto Maurizio Belpoliti

Page 12: Tempo n 39

venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 3912

Viaggia da quando aveva 10 anni. Ha iniziato con le

vacanze studio prima nel Regno Unito e poi a New York, per intraprendere in seguito uno stage a Singa-pore e, infine, un semestre universitario ad Amsterdam dove si è trasferita da pochi mesi. Si tratta della carpi-giana Francesca Gaspari-ni, iscritta al terzo anno del Bachelor of International Economics Management and Finance alla Bocconi di Milano, con una grande passione per i viaggi: “il fatto di conoscere gente in ogni parte del mondo, di imparare nuove lingue e culture, assorbire nuove abitudini e creare legami in posti sempre diversi è qualcosa di impagabile per me, ed è ciò che mi rende davvero felice”.Perchè la tua scelta è ricaduta proprio sulla capitale olandese?“Mi sono basata principal-mente sul fatto che l’uni-versità di Amsterdam è in una buona posizione nelle

la carpIgIaNa fraNcesca gasparINI, studeNtessa alla boccoNI, da alcuNI mesI VIVe IN olaNda per studIare ecoNomIa e maNagemeNt

“vivo ad amsterdam e sogno un futuro da manager”

Francesca Gasparini

classifiche internazio-nali. Inoltre, avevo senti-to opinioni molto positi-ve sulla città e non avevo ancora visi-tato il Nord Europa”.Come è stato l’impatto iniziale?“Non è stato nulla di traumatico, essendo da anni abituata a viaggiare. E’ ormai un mese che son qui e comin-cio già a sen-tirmi di casa. Il problema più grosso è stato doversi adattare al tempo e, ovvia-mente, al cibo! Resterò qui fino a Natale”.Quali differenze hai riscontrato tra studiare in Italia e in Olanda?

“Il metodo di studio in Olan-da è completa-mente diverso da quello ita-liano, a partire dalla struttura dei corsi fino ai metodi di valutazione. I corsi sono brevi e improntati più alla pratica che alla teoria. Di conseguen-za, anche la valutazione finale del corso è composta in buona percen-tuale da lavori pratici, indivi-duali o di grup-po. Apprezzo molto questo aspetto del metodo scola-

stico olandese, che è in realtà molto diffuso anche nel resto del mondo, perché aiuta a cimentarsi concreta-mente in concetti che spes-so rimangono astratti nel sistema scolastico italiano.

Se è vero che l’università deve fornire una prepara-zione adeguata per il futuro lavorativo è giusto che ci sia anche molta più cultura del saper fare”.Quali sono i tuoi sogni per il futuro?“Dopo la laurea triennale proseguirò gli studi con la laurea magistrale sempre nell’ambito del Manage-ment, ma sto ancora valu-tando se rimanere in Italia o iscrivermi in un ateneo all’estero. Su cosa farò dopo gli studi aleggia ancora un grande punto di domanda, anche se il mio sogno è lavorare nell’ambito manageriale, e diventare una donna in carriera. Mi rammarica ammettere che avrei più chance all’e-stero che nel nostro Paese. Se potessi scegliere però mi piacerebbe continua-re a maturare esperienze lavorative all’estero per qualche anno, per riuscire poi ad affermarmi profes-sionalmente in Italia”.

Chiara Sorrentino

“Su cosa farò dopo gli studi

aleggia ancora un grande punto di domanda, anche se il mio sogno è lavorare nell’am-bito manageriale, e diventare una cosiddetta donna in carriera. Mi ram-marica ammettere che avrei più chan-ce all’estero che in Italia. Se potessi scegliere mi piace-rebbe continuare a maturare esperien-ze lavorative all’e-stero per qualche anno, per riuscire poi ad affermarmi professionalmente in Italia”.

Da sinistra Antonio Valli, Luca Carboni e Clarissa Martinelli

Pop Up è il titolo del nuovo album di Luca Carboni che

contiene anche la can-zone Luca lo stesso, da settimane ai primi posti delle classifiche. Pop up come i libri tridimen-sionali dei bambini, ma anche come le conta-minazioni pop Anni ’80 evidenti in molti brani. Il cantautore bolognese è stato ospite a Radio Bruno per presentare le canzoni e chiacchie-rare con gli ascoltatori nell’intervista condotta da Clarissa Martinelli e Antonio Valli nell’am-bito di Brunomattina. Carboni ha appena

pop up è il titolo del nuovo album di luca carboni che contiene anche la canzone luca lo stesso, da settimane ai primi posti delle classifiche

Luca carboni ospite a Radio Bruno

compiuto 53 anni e sembra ringiovani-to rispetto a una manciata di anni fa: abbronzato, capelli lunghi legati in un codino, giub-botto di pelle borchiato, si è raccontato con allegria al microfono, facendo ri-ferimento a un momen-to della sua vita in cui si sente particolarmente felice. Luca Carboni vive tra Savigno, sull’Appen-nino bolognese e l’isola d’Elba, dove ha com-

posto la maggior parte dei brani. Da segnalare in particolare l’intensa Chiedo scusa e una bella dedica alla sua città Bo-logna è una regola. Un disco che merita d’esser ascoltato.

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13venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

Sono tornati gli ap-prezzati incontri del professor Alfonso

Cornia sulle grandi menti che hanno fatto la storia della scienza. Promossi dall’Università Libera Età Natalia Ginzburg, gli appuntamenti, che si svol-geranno tutti a partire dalle 20.30 presso la Casa del Volontariato di Carpi, sono stati inaugurati dalla figura di Galileo Galilei, sicura-mente il più celebre degli scienziati italiani. Martedì 27 ottobre, incontro dedica-to a Michael Faraday, tra i padri dell’elettromagneti-smo e dell’elettrochimica, mentre giovedì 5 novembre si affronterà, per il terzo incontro, l’affascinante e per certi versi enigmatica figura di Nicola Tesla. Il ciclo si concluderà giovedì 12 novembre, con il padre della teoria della Relatività, Albert Einstein, esempio non soltanto di mente genia-le, ma anche di scienziato capace di confrontarsi con la propria contemporaneità e con gli interrogativi morali sollevati dalle applicazio-ni tecniche delle scoperte scientifiche. “Così come letteratura o pittura fanno parte del patrimonio cul-turale di un Paese – spiega il professor Cornia - così anche la scienza è impor-tante per comprendere le varie epoche storiche. E per

torNaNo glI apprezzatI INcoNtrI del professor alfoNso corNIa sulle graNdI meNtI che haNNo fatto la storIa della scIeNza

i grandi della scienza

conoscere meglio i grandi scienziati, le cui scoperte hanno rivoluzionato il mon-do, occorre interrogarsi sulla loro collocazione sociale, sugli episodi che ne hanno costellato le vite. Com-prendere insomma perché e come hanno trasformato il proprio tempo”. Questi corsi

colmano anche la frequente lacuna della formazione scientifica del cittadino medio: “fermo restando le molte e lodevoli eccezioni, è indubbio che nel suo com-plesso la scuola italiana viva quella che, a mio avviso, è un’eccessiva comparti-mentazione di discipline

alle quali invece gioverebbe contaminarsi vicendevol-mente. Questo vecchio vizio deriva certamente anche da un’impostazione gentiliana della scuola, per cui i saperi umanistici si trovano a un gradino superiore rispetto a quelli scientifici, presi in considerazione quasi solo per le proprie ricadute nella tecnica”. Nei suoi incontri, Cornia cer-ca di affron-tare temi complessi trattandoli in modo che tutti possa-no comprenderli, senza tut-tavia banalizzarli: “la sfida e il piacere consistono esatta-mente nel fatto di poter far sì che chi è a digiuno di tali argomenti possa carpire le idee di fondo e sviluppare il desiderio di approfondirli ulteriormente. Non a caso negli ultimi anni gli incontri sono arricchiti da letture di testi originali, in modo da incentivare l’approfondi-mento individuale. Chi ha già un certo grado di cono-scenza potrà invece cogliere secondo punti di vista dif-ferenti quel che già sapeva. In questa impresa non sono

solo: per preparare gli ap-puntamenti mi lascio aiutare dai testi scritti da scienziati per parlare dei campi che co-noscono meglio e, sincera-mente, mi diverto molto, dal momento che rappresentano una bella occasione di ag-giornamento e ripasso anche per me”. Il professore lancia poi una proposta che caldeg-gia da tempo, quella di un

festival che abbia la scienza come sua protagonista: “spesso anch’io sono tra il pub-blico di Festival Filosofia e Festa

del Racconto. Mi chiedo se non sarebbe opportuno, anche considerando quanti studenti carpigiani frequen-tano facoltà scientifiche, creare un’analoga kermesse dedicata alla tecnologia e al pensiero scientifico”. Insomma, se viviamo in una società libera, florida e de-mocratica, il merito è tanto della filosofia quanto della scienza, tanto di Mill quanto di Galileo, tanto di Kant che di Einstein. Perché, dunque, non far scendere nelle piaz-ze anche il metodo scientifi-co e i suoi campioni?

Marcello Marchesini

Alfonso Cornia

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Perché, dunque, non far scendere

nelle piazze anche il metodo scientifico e i suoi campioni?

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 3914

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15venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

Ha inaugurato Sublimando 2.0. Nella

nuova sede di via Ugo da Carpi, 51 potete trovare il Carpi Store con ambienti più grandi e funzionali e un sacco di articoli ufficiali del merchandising. Potete trovare anche una vasta scelta di articoli da persona-lizzare con le vostre foto: cuscini, tazze, puzzle, portachiavi, cover… e un’ampia gamma di abbiglia-mento da persona-lizzare: t-shirt, polo, felpe…

l’angolo di Cesare pradellapalazzo foresti: un gioiello da scoprire

Via ugo da carpi, 51

arriva sublimando 2.0

In occasione dell’esor-dio in campionato, le giocatrici della Liu•Jo

Modena hanno partecipato a una serata in loro onore presso la Concessiona-ria La Carpi. Una serata di musica e motori per le pallavoliste bianconere, che si sono intrattenute presso la concessionaria prestan-dosi a simpatici giochi per ‘conquistarsi’ le rispettive auto e alle immancabili foto e autografi di rito con ap-passionati e curiosi presenti per l’occasione. Un appun-tamento ormai consolidato a ridosso dell’inizio della stagione di Serie A1, nella casa di uno dei partner sto-rici, al fianco della società sin dai suoi primi giorni di vita. Un legame che porta con sé tante novità, a partire dalle autovetture stesse che, per questa stagione, saranno le nuove 500 color corallo. L’occasione è servita anche a presentare l’esordio in campionato, momento ricco di attese da parte di società, staff e pubblico. Il coach Alessandro Beltrami ha

coNsegNate le auto uffIcIalI allegIocatrIcI della lIu jo modeNa

la Carpi e il grande sport

fatto il punto al termine di un lungo periodo di pre-parazione che rappresenta però soltanto l’inizio di un processo di crescita della squadra: “siamo abbastanza pronti, ma non al 100%. Le ultime arrivate sono nel gruppo da nemmeno dieci giorni dopo gli Europei. La squadra ha risposto bene ai tan-ti stimoli, vediamo cosa succederà in campionato con un avver-sario di fronte e una posta in palio. Non ci siamo ancora potuti allenare al meglio in questo periodo ma, da oggi, saremo al completo, con quasi tutte le atlete in buone condizioni. Ci vorrà circa un mese per iniziare a giocare come vogliamo”. A parlare anche la nuova capitana bianconera, la schiacciatrice Chiara Di Iulio: “sono onoratissima di

ricoprire questa carica, sia per il prestigio della società che per il magnifico grup-po che stiamo cercando di creare giorno dopo giorno. Credo che i margini di miglioramento siano ancora grandi, e vogliamo che tali margini ci siano sempre, perché questo è sinonimo di ambizione e crescita, uno spirito che ci dovrà contrad-distinguere durante tutto il campionato”.

Marcello Marchesini

Alberto Marri

Palazzo Foresti è uno degli esempi più si-gnificativi di edili-

zia residenziale carpigiana dell’Ottocento, realizzato in stile neorinascimentale. Fu il proprietario Pietro Foresti a incaricare, nel 1892, l’archi-tetto Achille Sammarini di restaurare e ampliare il vec-chio fabbricato esistente per adattarlo alle nuove esigenze della nobile famiglia. E l’at-tuale proprietario, l’impren-ditore e collezionista Alberto Marri, ha riportato il Palazzo alla fisionomia e alla funzio-ne originaria di casa-museo, compiendo importanti inter-venti di recupero edilizio e di restauro conservativo, in un suggestivo scenario di affre-schi, decorazioni e stucchi. Oggi la residenza ospita in-signi opere d’arte: è possibile ammirare una bifora gotica originale del Quattrocento veneziano collocata nel cor-tile interno e quadri di Fat-tori, Signorini, Lega, Banti accanto a quelli degli artisti modenesi Lelio Rossi, Fermo Forti, Andrea Becchi e Car-lo Grossi, provenienti dalle collezioni di Pietro Foresti e Umberto Severi, insieme alle ultime opere d’arte del-la collezione Marri raccolte dall’imprenditore carpigia-no. Alberto Marri ha deciso di aprire il palazzo alla città, a cultori d’arte e a scolaresche, e per ospitare meeting e conve-gni. Il clou dell’arredo interno è rappresentato dal celebre ed

elegante salottino rosa in stile liberty che mantiene integre le sue caratteristiche originali.E’ stato lo stesso Alberto Marri a ‘raccontare’ la sua passione di collezionista di opere d’ar-te nata in famiglia e affinata nel tempo, in particolare per il secondo Ottocento italiano di cui ha realizzato un’idea-le antologia pittorica sfociata ora nella stampa del catalogo della collezione Marri che dà ampio spazio ai Macchiaioli, al naturalismo toscano e agli artisti veneti e lombardi. “Sono molto legato alla civil-tà contadina – ha sottolineato

il collezionista - e per questo sono appassionato di soggetti agresti ma anche di immagini delle nostre chiese e dei nostri chiostri: un legame stretto con la storia della nostra comuni-tà, prevalentemente agricola,

tramandatami da mio padre Mario (esperto e collezionista di auto d’epoca, ndr) e da mio zio Guido Gradellini. Sono lieto che alcune delle opere della mia collezione siano sta-te richieste per essere esposte

in mostre a San Pietroburgo, Tokyo e Madrid. Sono 99 i ca-polavori inseriti nel catalogo tra cui i conosciutissimi Bovi al carro di Fattori del 1868, La guardiana dei tacchini di Cannicci del 1900, La festa delle floreali di Muzzioli del 1880 e altre opere riproducenti aspetti della civiltà contadi-

na del tempo come quelle di Giuseppe Graziosi, Gaetano Bellei ed Eugenio Zampighi.Alla presentazione del cata-logo a Palazzo Foresti erano presenti tra gli altri i critici d’arte Giuliano Matteuc-ci e Paul Nicholls autori di alcuni saggi che corredano il catalogo.

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 3916

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17venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

di Clarissa [email protected]

“qualcuno aiuti me e mio figlio”di Massimo Loschi

al mè dialètt...di Massimo Loschi

libri da non perdere!

Un luogo tranquillo che, il compianto dottor Contini ha voluto dedicare a noi scrittori dia-lettali. Grazie: mi auguro che questo si avveri.

Un ÉlBÊr tÚtt Per mÈ

Perchè, tant vôlti anch dialètt è sèntimêint

e perché ch’a n’s’pêrda tùttluntan, col vêint

i m’dišèn ch’sran di élbêr rêrin un buschètt ed S. Martêin Cìcch

a tgnir viv al ricôrd ed sêrti pènìche al dèscòrèr càrpšan han mìss in

scrìtt.Élbêr, ch’han stôria d’sôca garantida;

e a dir al vér l’idêa la m’invidaa pêins a n’élbêr cun al mè nòm

scrìtt...magari, ‘na quêrsa grôsa, un piôppò , a m’vin pìnsèe ch’al srèv anch

trôp,ch’bastarèv anch d’n’ólèm sól ‘na

strôpaper un dir achsè puvrètt,

sè, cl’ólèm ch’sè pêrs un pô la rasacùmà per pêrdrês anch al mè dialètt.

‘Na strôpa ch’fùss dólsa al prìm suspir,

cun ‘na branchêda d’fój per ur-namêint

e dôp, pian pian, cun al sò têimpmêintêr la bèvv al s-cêt dla nôstra

têra,sédrèmgh’atéš, cuntêrgh ed tanti vój

imbêriêgh dl’udór d’un’aria alšérach’farèv ed mè... tùtt’un cun êrba

e fój.Alóra sè, in cl’òmbra amiga

a prèv catêr parôli, rìmìe cunfidêri a lò ch’al gh’srà padrêin;

fólt, grôs al srà po’ dmanchisà sê d’mio ch’srà ancòr al nòm?Mô al parôli sè, al parôli sran ed cà

insèm a tant nìi ed pasarêin,i psrà scultêr chi... atêint

gudrà ed cl’ôra pasèndgh’ašvêin.

Un alBero tUtto Per me

Perché, tante volte anche il dialetto è sentimento

e perché non tutto vada smarritolontano, con il vento

mi dicono che saranno alberi rariin un boschetto di S. Martino Piccoloa tenere vivo il ricordo di certe penne

che il parlare carpigiano hanno messo in scritto.

Alberi, che hanno storia di origini garantite; a dire il vero l’idea mi in-vita e penso ad un albero con il mio

nome scritto…addirittura, una quercia grande, un pioppo poi, mi viene pensato che

sarebbe anche troppo,che basterebbe anche di un olmo

solo un fuscello per un dire così mo-desto si, quell’olmo che si è smar-rita un poco la razza come sembra

perdersi anche il mio dialetto.Un fuscello che fosse dolce al primo

sospiro,con una manciata di foglie per

ornamentoe dopo, piano piano, con il suo

tempo mentre beve l’autenticità della nostra terra, sedermi vicino,

raccontargli di tanti desideri ubriaco del profumo di un’aria leggera che farebbe di me… tutt’uno con erba

e foglie. Allora si, in quell’ombra amica potrei trovare parole, rime e confidarle a lui che gli sarà padrino; folto e grande sarà poi domani chissà se di mio ci sarà ancora il nome? Ma le parole

si, le parole saranno di casa assieme a tanti nidi di passeri, lè potranno

ascoltare chi… fermandosi godrà di quell’ombra passandogli accanto.

Il Centro di promozione sociale Gorizia ospita venerdì 23 ottobre, alle 21, la Piccola Orchestra

Mutina Plectri che eseguirà un concerto, gratuito, unitamente all’Orchestra Estudiantina formata dagli allievi della Scuola di Musica dell’Associazione e l’ensemble dei giovani della Mutinae Plectri Cor-daMusa. Venendo da diverse espe-rienze di musica d’insieme, Maria Cecilia Vaccari, Paolo Toffanetti, Giampaolo Parmeggiani, Corrado Barbieri e Piergiorgo Pecorari si sono riuniti nel 2003 nel Quintetto Agostino Malagoli. In questa for-mazione si sono esibiti per alcuni anni e hanno proposto vari programmi, spaziando dal classico al popolare, dalla musica napoletana a quella irlandese. Suonano musica originale per strumenti a plettro e trascrizioni di brani famosi. Affiancano anche alcuni cantanti in concerti di autori dialettali modenesi, di cantautori e di canzoni napoletane. Negli ultimi anni hanno iniziato un lavoro di ricer-ca e riscoperta di musiche originali per strumenti a plettro di compositori modenesi sfociato nella realizzazione di alcune conferenze–concerto. Da

domenica 25 e lunedì 26 ottobre, alle 20,30, al cinema ariston di san marino, proiezione del film calvario di john michael mcdonagh

Ritratto d’irlanda

domenica 25, alle 15, a san marino, proiezione di home

il cinema dei ragazzi

Oh è un alie-

no che appartiene alla specie dei Boov, pe-rennemente in fuga dai Gorg. L’ul-timo trasloco dei Boov li ha portati sulla Terra. Oh spera che sia l’inizio di una nuova vita, fatta di socialità e di amicizia, ma il resto della sua specie non la pensa come lui. Per di più Oh commette un errore che rischia di mandare a monte l’intera colonizzazione e deve scappare per non essere arrestato. S’imbatte così in Tip, unica ragazzina scampata al concentramento coatto del genere umano in Australia. Dopo un’iniziale diffidenza, i due diventano com-pagni di viaggio, sulla rotta per il ritrovamento della mamma di Tip e forse, davvero, di una nuova vita.

Venerdì 23 ottobre, alle 21, concerto della piccola orchestra mutina plectri

concerto al Gorizia

questa ricerca è nato il cd Mutinae Plectri Uno – Autori Modenesi tra 800 e 900. L’opera di diffusione della cultura musicale a plettro ha portato anche all’organizzazione della Scuola di Mandolino, iniziata sette anni fa e diretta dalla Maestra Maria Cecilia Vaccari; ciò ha permesso l’amplia-mento dell’organico che da Quintet-to è diventato la Piccola Orchestra Mutinae Plectri diretta dalla stessa Maestra. Come naturale evoluzione del lavoro compiuto nella Scuola di Mandolino si è formata da un paio di anni l’orchestra degli allievi, l’Estudiantina. Il piacere di suonare insieme ha fatto sì che i giovani della Mutinae Plectri si aggregassero in un ulteriore ensemble a plettro, i CordaMusa, con cui si sono già esibiti quest’estate, ricevendo apprezza-menti e ottimi giudizi. Nel concerto al Gorizia sarà possibile ascoltare i tre gruppi musicali dell’Associazione Mutinae Plectri, ognuno con le sue peculiarità e con programmi specifici, ma anche in un insieme che inizia a ricordare quella che negli anni 20/30 del Novecento era la Grande Orchestra a Plettro Modenese del Maestro Primo Silvestri.

Padre James Lavelle è un buon

uomo intento a rendere il mondo un posto miglio-re, continua-mente sconvolto e rattristato dai dispettosi e risso-si abitanti del suo piccolo paese nella campagna irlandese. Un giorno, durante una confessio-ne, la sua vita viene minacciata e qui parte il calvario, la sua settimana di Passione. La scommessa, ampiamen-te vinta, su cui (si) gioca Il calvario, Premio Ecumenico a Berlino 2014 è di realizzare un film bergmaniano nei temi ed esuberante nei modi. L’irlandese John Michael McDona-

gh mostra fegato e talento nel sapersi destreggiare tra registri diversi – dal tragico al grottesco, dal metafisico al dissacrante – man-tenendo compat-tezza narrativa e armonia formale. Perno centrale dell’operazione e paradigma di tutte le sue meravigliose contraddizioni è il prete di una minu-scola isola al largo di Dublino, corpu-lento fuori e tenero dentro, faccia da tipico ubriacone

irlandese, convertitosi all’astemia e alla religione cattolica dopo la morte della moglie. Cast molto azzeccato, battute di dialogo fulminanti, gigan-tesco Brendan Gleeson, faccia da gangster più che da prete.

Perché la parola “io” è diventata un’ossessione?Perché fare spettacolo

di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. Ma di questa sua estraneità non si compiace: sospetta di essere un “rompiballe sta-bile”, come lo definisce la fidanzata Agnese. In un’imprecisata pianura che fu industriale e non è quasi più niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde

ognuno potrebbeDi michele serra

stradali; o che qualcu-no compri il capannone di suo pa-dre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo flori-da e adesso silenziosa e immobile, come un grande orolo-gio fermo. Scritto quasi solo al pre-sente, come se passato e futuro fosse-ro tempora-neamente sospesi, Ognuno potrebbe è il rimuginare

sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell’insoffe-renza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una società in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza ma-teriale ha lascia-to una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire. “Mi sono perso a pochi chilometri

da casa, lungo le strade che percorro da una vita”.

Cara Clarissa, mi chiamo Donatella e vivo a Fossoli con mio figlio. Ho lavorato per 26 anni in maglieria, poi l’azienda per cui lavoravo è fallita. Da allora è stata una escalation di problemi e io non riesco a trovare un lavoro, non ci riesce nemmeno mio figlio che ha 23 anni e siamo in grande difficoltà. Abbiamo provato anche con la raccolta della frutta, ma avevano già moltissime richieste come la nostra e tante aziende agrico-le scelgono ogni anno sempre lo stesso gruppo di lavoratori. Lancio un appello anche attra-verso Il Tempo perché abbia-mo bisogno di un lavoro, di un reddito anche piccolo, ma che ci consenta di stare sotto a un tetto al caldo e non per stra-da. Non riusciamo a pagare l’affitto e le bollette, ho un’a-mica che mi aiuta a mantenere almeno le mie gatte, prese quando non avevamo tutti

questi problemi e ora insepa-rabili da noi. Un anno fa ho ricevuto un contributo eco-nomico dai Servizi Sociali di Carpi per le spese della casa, ma possono erogarlo una sola volta e io non ho risolto i miei problemi. Sono tornata ai Ser-vizi Sociali, ma non possono aiutarmi: non ho figli piccoli nè disabili, sono italiana, pri-ma di me c’è un lungo elenco di persone che chiedono casa e aiuti e hanno più diritti di me. Ma sono in difficoltà e ho pagato contributi e tasse per 26 anni: non valgono niente? Ora che sono in difficoltà io, tutti i contributi che ho ver-sato chi li utilizza? E perché? Resta inteso che io vorrei la possibilità di un reddito anche modesto per me e mio figlio lavorando onestamente. Mangiamo lo scatolame della Caritas, non abbiamo soldi per mantenere l’auto, da anni non ci concediamo una pizza. Nel

frattempo mi hanno staccato il gas. Come possiamo fare?

Donatella Ansaloni

Cara Donatella, mi sono atti-vata anche io con l’assessore Daniela Depietri per capire

se ci fosse modo di intervenire in qualche modo, ma mi ha conferma-to quanto scrivi: il tuo caso è noto, ma non è possibile fare più nulla al momento. E leggere la tua storia è sconfortante, chiunque di noi potrebbe ritrovarsi nei panni di chi perde il lavoro all’improvviso, con imprevisti da pagare, non riuscen-do tempestivamente a trovare una nuova occupazione e sprofondando sempre di più: troveremmo aiuto in queste circostanze? Le tasse versate fino a quel momento avrebbero un peso e un valore qualora fossimo in difficoltà? La risposta che la tua storia dà a ciascuno di noi è molto chiara. Chi avesse modo di aiutare questa famiglia può contattarmi: [email protected].

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l’aForisma della settimana...

aPPUntamenti

teatrocaRPi24 e 25 ottobreL’altro spettacoloLiberamente tratto da Lo spettacolo di Arturo LoriaDi Federico Baracchi, Sara Gozzi & Gabriele ZambelliMusiche originali composte da Nicola OrtodossiCoreografie Veronica SassiCoordinamento bambini Paulina MotlochCon la partecipazione di: Laboratori del Teatro di Carpi Fare Teatro e Cantiere dell’AnimaIstituto Superiore di Studi Musicali O.Vecchi-A.TonelliSurya DanceCompagnia Gli EsuliLaboratorio teatrale Ludendo Docet Teatro Comunale

mostrecaRPiFino al 30 ottobreL’umorismo ai tuoi piediPersonale di Doriano SolinasO&A Centro Affari

Fino al 1° novembreTrame e Colori - Intrecci tra Arte e MaglieriaMostra a cura di Pierluigi SgarbiAppartamento Inferiore di Palazzo dei Pio

Fino al 22 novembreLa reinvenzione del violoncello Partiture classiche tra musica e immaginiMattia Cipolli, violoncelloGiovanni Franzoi, videoGiulio Zanet, opere su telaSpazio Meme

Fino al 22 novembre Arriva la PimpaUn progetto espositivodidatticopromosso da Franco Cosimo Panini Editorea cura di Hamelin Associazione CulturaleSala Estense di Palazzo dei Pio

Fino al 6 gennaioCostruire il Tempio Alla ricerca del progetto di B. Peruzzi per la Collegiata di CarpiCuratori: Andrea Giordano, Manuela Rossi, Elena Sval-duzMusei di Palazzo dei Pio

Fino al 6 gennaioTutti invitati! Tavole povere, tavole imbanditeCuratela e testi: Natascia Arletti in collaborazione con Manuela RossiMuseo della Città Palazzo dei Pio

aPPUntamenti

eventicaRPi24 ottobre - ore 22Karne Kattiva Release Party + Back To The Future Dj Set Mattatoio Culture Club

23 - 25 ottobreGiornate Ramazziniane 2015 e Premio RamazziniProgramma23 ottobreSala delle Vedute di Palazzo PioOre 9Sessioni scientifiche I - IILiving in a Chemical WorldPresentazione del lavoro degli esperti invitati dal Collegium RamazziniPresiedono: gli statunitensi Knut Ringen– Eula Bingham – Laura Welch Sala dei Cervi di Palazzo PioOre 14Sessione scientifica IIILiving in a Chemical WorldPresiede: Margrit von Braun (Usa)Ore 18.30 Premio speciale ai Volontari dell’Istituto Ramazzini24 ottobreSala delle Vedute di Palazzo PioOre 14.30Il lavoro dei BorsistiPresiedono: Henry Anderson (Usa) – Jukka Takala (Singapore/Finlandia)Ore 18.30Conferimento Premio Ramazzini 2015Su indicazione del Collegium Ramazzini, la Città di Carpi ha designato quest’anno ilProfessor Philippe Grandjean (Den) per la sua attività di ricerca dedicata al miglioramento della salute in relazione all’esposizione al metilmercurioIl professor Philippe Grandjean terrà una lezione dal titoloImparare da Bernardino Ramazzini26 ottobreSala delle Vedute di Palazzo Pioore 9.30/13.00Il lavoro dei BorsistiPresiedono: Ronald Denny Dobbin (Usa) – Ellen Silbergeld (Usa)

25 ottobre - ore 17.30Mafie al frescoIncontro con Enza Rando, Alberto Setti e Daniele MontanariAperitivo + concerto di Nevermonday e Na Isna Circolo Arci Mattatoyo

23 - 25 ottobreUn… due... tre… Peppe! In memoria di Peppe Tizian. Tre giorni di musica e parole con Libera CarpiProgramma23 ottobre - ore 20.45

“Sii gentile, ogni persona che incontri sta combattendo una dura battaglia”.Ian Maclaren

festIVal INterNazIoNale d’arte e teatro per le NuoVe geNerazIoNI a maNtoVa

Segni d’infanzia e oltreS

egni d’infanzia e Oltre, festival internazionale d’arte e teatro per le nuove genera-

zioni, torna a Mantova e festeggia i suoi dieci anni andando “oltre” con più di 250 eventi in cinque giorni dedicati non solo ai piccoli. Il festival propone alcuni eventi imperdibili con ospiti speciali che incontrano gli spettatori nella suggestiva cornice del Teatro Bibiena: dalla Chiacchierata fra tromba e pennello, pennino e violino con Paolo Fresu, Sonia Peana e Alessandro Sanna per raccontare l’avventura della musi-ca che si fa immagini e viceversa, alle Divagazioni musicali per mu-sicisti svagati della Banda Osiris, fino a un’esilarante esempio di filastrocche da cameretta del concertato duetto a suon di rime baciate e note azzeccate di Bruno Tognolini e i musicisti dell’Or-chestra da Camera di Manto-va in Ritmo e ritmi. Più di 200 bambini danno inizio al festival da protagonisti, in piazza Sordello, con la performance spettacolare Mangiando s’impara (mercoledì 28 ore 11,15). Per i piccolissimi il festival propone lo spettacolo musicale Mam’zelle Chapeau (1 - 3 anni) della Compagnie Le Cockpit (Genève), dove strava-ganti cappelli diventano strumenti musicali che catturano ed educano all’attenzione; nuove tecnologie come strumenti per la creatività in Duetto (1 – 4 anni) di Teatro Prova e iniziazione al piacere della lettu-ra con Pour la petite histoire (18 mesi – 4 anni) della Compagnie Sémaphore. Dai 3 anni in su: Dot degli spagnoli Maduixa, Hanà e Momò di Principi Attivo Teatro, Settestella di Teatro all’improv-viso, straordinaria opera lirica con le musiche di Azio Corghi, e Verso casa di Teatrodistinto, fanno tutti riflettere sull’importan-za dell’unione, dell’amicizia che mette in moto l’immaginazione, genera magia e solidarietà. Parla di gesti semplici lo spettacolo del Teatro Telaio, Abbracci (4 – 10 anni) come semplice e puro è il modo di guardare il mondo della maestra raccontata nello spettaco-lo di Teatro all’improvviso, Luna (dai 5 anni in su). Per volare senza sollevare i piedi da terra, invece, non bisogna perdere l’occasione di diventare equipaggio di un gigantesco pallone aerostatico nell’avventurosa Tripula (dai 5 anni in su) dei Farres Brothers. Due prime nazionali in scena al festival, per spettatori dai 6 anni in su, sono lo spettacolo di Accademia Perduta/Romagna Teatri, Metamorfosi e H+G, di Teatro Persona e Accademia arte della diversità/Teatro La Ribalta, con “attori speciali” in scena per raccontare un classico

dei fratelli Grimm. La storia della Companhia Caótica (Portogallo) in Soupe nuage noire (dai 6 anni) ruota intorno alla ricerca di una misteriosa ricetta, tra ricordi di famiglia e paesaggi del Portogal-lo. Fanno riflettere sul percorso di crescita, sull’identità e sul mistero degli affetti Out (dai 7 anni) di UnterWasser, Opera a stracci (dai 7 anni) del Teatro Koreja, prima nazionale come anche il Cavaliere inesistente (dagli 8 anni) di Teatro Gioco Vita. Il Centre chorégraphique national de Tours propone a spettatori dai 10 anni in su, il lavoro Tel Quel! in cui il modo di muoversi degli ado-lescenti diventa danza, linguaggio per comunicare stati d’animo; Diva (dai 12 anni) dei danesi Sofie Krog, in lingua inglese, per sco-prire un teatro fatto anche di effetti speciali.Alessandro Sanna coinvolge gli spettatori nella performance di disegno collettiva e digitale Dal pennello al tablet (6-10 anni). Sara Zoia e Serena Cazzola con-ducono il pubblico in un viaggio indietro nel tempo, nel passato storico dei duchi di Mantova per svelarne segreti e intrighi: Gonzaga alla fermata del tempo (6 – 13 anni). In Palazzo Ducale il percorso Pipistrello mene-strello della notte al servizio dei Gonzaga (dagli 8 anni) a cura di Renata Casarin, esplora i soffitti dipinti tra simbologie del tempo e della notte. Tutti in cucina, ma a occhi chiusi con un percorso sensoriale (6-10 anni) attraverso

il cibo a cura della scuola Peccati di Gola. E ancora tanti appunta-menti a ingresso gratuito tra cui i percorsi animati dagli operatori dell’associazione Per il Parco, A passeggio con i pennelli grazie al contributo di Inglesina in cui dipingere en plen air nel cuore del centro storico l’oggetto simbolo dei piccolissimi, il passeggino; musica dal vivo nelle piazze con Fondazione Scuola di Musica Oltrepò Mantovano e in Loggia con The Drummies della Scuola Musicainsieme, oltre alla perfor-mance di arte circense del Tap-peto di Iqbal. Si passa poi dallo spettacolo interattivo - Super-nonna merendona - per scoprire l’ABC dell’alimentazione grazie al contributo di Azienda Bustaf-fa, all’atelier per sperimentare le tecniche di disegno della collana Mano Felice, fino al laboratorio per conoscere il paese africano insieme a CHARTA Coop. Socia-le Onlus, partendo dal colorato abbecedario dei Medici con l’Africa Cuamm. Si va invece a scuola di sicurezza con il Coman-do Provinciale Vigili del Fuoco di Mantova e si gioca costruendo con il Cantiere dei Sogni di Kapla Animazione e le Sfide creative a cura di Incastro srl. Nel weekend a raccontare il festival da Piazza Sordello la postazione di Radio Bruno che presenta anche la performance Blaze (sabato 31 ottobre, 18:30 e domenica 1, alle 18) - della compagnia Ceca Kvelb - che chiude la decima edizione di Segni d’infanzia e Oltre.

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19venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

aPPUntamenti

Sede Presidio Libera, via San Bernardino da Siena 10Inaugurazione Sede di Libera Carpi con buffet + concerto dei Pangea24 ottobre - ore 21Auditorium Biblioteca LoriaLibertà d’informazione?Incontro con Giovanni Tizian, Nello Trocchia e Massimo Manzoli

24 ottobre - ore 17.30Rassegna di concertiaperitivo di musica da camera con chitarraAperiGuitar Omaggio alla chitarraConcerto per chitarra e orchestra (riduzione pianistica)Alice Davolio, chitarraMarco Pedrazzi, pianoforteQuartetto di chitarreChiara Manni, Edoardo Ferrari, Federico Tanzi, Antonio ManelliAuditorium Carlo Rustichelli

25 ottobre - ore 17.30Due meriggi lirici Concerto di:Francesco Paolo TostiGeorge Frederic HändelGiacomo PucciniGioacchino RossiniGiuseppe VerdiRuggero LeoncavalloVincenzo BelliniInterpreti:Adele Diamanti, sopranoAnna Trotta, contraltoDenis D’Arcangelo, baritonoMaryana Zin, sopranoMaurizio Gasparini, tenoreRaymond Turci, tenoreValentina Galullo, sopranoAl pianoforte M° Saverio MartinelliAuditorium Carlo Rustichelli

25 ottobre - ore 8/18.30L’Antico in PiazzaMercatino a CarpiCose d’Altri TempiPiazza Martiri

I Pomeriggi della SaluteProgramma24 novembreI Dolori dell’anziano: prevenirli o curarli?Relatore: dottor Luciano Mazzoleni, direttore U.O. Medicina Riabilitativa CarpiCentro sociale Orti Righi

Mamma e Papà tra nanna e pappa!Il sonno, l’alimentazione e il linguaggio nella relazione con mamma e papà nei primi anni di vitaCiclo d’incontri e laboratori per genitori di bambini da 0 a 3 anniLe serate saranno condotte dal dottor Enrico Quattrini, pediatraDottor Massimo Maini, peda-gogista del Centro per le FamiglieProgramma4 novembre - ore 20.45Le prime paroleLo sviluppo del linguaggio e della comunicazione nei bambini

La letteratura torna a essere protagonista delle serate modenesi al Bper Forum

Monzani. I primi appuntamenti culturali gratuiti di Forum Eventi portano in città grandi nomi da Corrado Augias a Federico Buffa, da Maurizio Maggiani a Ferzan Ozpetek. Sabato 24 ottobre, alle 18, Cor-rado Augias presenta il suo Le ultime diciotto ore di Gesù” (Einaudi) dove l’autore racconta il processo, la condanna e l’esecu-zione di Gesù, e la figura dei vari protagonisti della storia, a partire da Ponzio Pilato, unendo allo stu-dio su documenti e fonti relativi alla sua ultima giornata di vita ricostruzioni proprie e ipoteti-che. Tutto si è svolto in un pugno d’ore, da diciotto a venti. Un processo celebrato in base a quali accuse? Secondo quale rito? Chi aveva ordinato l’arresto e perché? Unendo i suoi più recenti studi te-ologici a una splendida penna da narratore, Augias dà vita a un’o-riginale indagine sulle ultime ore di vita di Gesù di Nazareth viste – probabilmente per la prima volta – dall’inedita prospettiva degli occupanti romani. Che effetto fa-cevano quei profeti esaltati di Dio agli occhi disincantati dei padroni del mondo? Pagina dopo pagina, Corrado Augias tiene il lettore

Avviare una riflessione critica sui principi fonda-mentali della nutrizione.

Questo l’intento dell’artista sviz-zero Daniel Spoerri quando, nel 1967, creò la Eat Art. Oltre 150 sue opere saranno esposte a Mo-dena nella mostra Daniel Spoerri. Eat Art in transformation alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo S. Margherita in corso Canal-grande. Realizzata e coprodotta da Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di risparmio di Modena con il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera), la mostra - a cura di Susanne Bieri, Antonio d’Avossa, Nicoletta Ossanna Cavadini - sarà visitabile gratui-tamente fino al 31 gennaio.L’esposizione si collega stretta-mente al tema di Expo Milano 2015 – di cui la tappa modenese ha ricevuto il patrocinio – dove fino al 31 ottobre è visibile Meissen Porzellan Puzzle, un’o-pera composta da 36 formelle in porcellana bianca realizzata appositamente da Spoerri per il Padiglione Svizzero. Le opere esposte a Modena vanno da un

la letteratura torNa a essere protagoNIsta delle serate modeNesI al bper forum moNzaNI

incontri con l’autore

col fiato sospeso ricostruendo una vicenda che crediamo, non sempre a ragione, di conoscere. E sintetizza in modo affascinante decenni di discussioni storiche e teologiche, lasciando aperte delle domande ma fornendo insieme nuovi e inaspettati punti fermi da cui, ancora e ancora una volta,

ripartire.Sabato 31 ottobre, alle 17.30, è la volta di Federico Buffa che esordisce con L’ultima estate di Berlino (Rizzoli), scritto a quattro mani con Paolo Frusca, ambien-tato nel giugno 1936 nella capita-le tedesca. Qui tutto è pronto per l’inaugurazione delle Olimpiadi volute da Hitler: Wolfgang Furst-ner è il comandante del Villaggio Olimpico e pregusta il successo della sua macchina organizzativa quando un giornale denuncia le sue origini ebraiche. Wolfgang, reduce decorato della Prima guer-ra mondiale, da deus ex machina dei Giochi si ritrova ai margini. E’ l’inizio di una profonda crisi, che, mentre Jesse Owens sbalordisce il mondo vincendo quattro meda-glie d’oro, lo porta in pochi giorni a mettere in discussione tutto: il suo matrimonio, la sua Germania, infine la sua stessa vita. Il primo romanzo di Federico Buffa rac-

conta la storia vera di un uomo e di un Paese sull’orlo dell’abisso.Appuntamento autobiografico domenica 8 novembre: alle 17.30 sale sul palco Maurizio Maggia-ni con Il romanzo della nazione (Feltrinelli). C’era una volta il popolo. C’era una volta il sogno di costruire – attraverso il popolo – una nazione. C’erano le storie che facevano degli uomini, delle donne, delle famiglie, la premessa dell’essere popolo e poi nazione. Maggiani rifà la storia della sua famiglia quando la sua famiglia comincia a morire. Si racconta di una madre e di un padre che si spengono portando, prima nella smemoratezza e poi nella morte, un mondo di certezze molto con-crete: la cura dell’orto, delle cose, della casa, dei rapporti parentali. Il figlio-narratore rammenta la fatica giusta (e in- giusta) di pro-curarsi il pane e di stare appresso a sogni accesi poco più in là, nella lotta politica, negli scioperi, nella piana assolata quando arriva la notizia della morte di Togliatti.Domenica 15 novembre, alle 17.30, è il regista Ferzan Ozpetek a presentare il suo nuovo libro Sei la mia vita”(Mondadori). Quarant’anni di vita e di cinema: il grande amore, Simone, i tanti amori di gioventù; gli amici più cari, “le mummie” come si chia-mano tra loro e quelli passati dal palazzone di via Ostiense che lo ha accolto 40 anni fa, crocevia di tante solitudini che sono diventate una famiglia molto speciale. Gli esordi con Troisi e le massime di Bolognini. Leggi e scopri che era tutto vero. La gigantesca trans Vera coi suoi spezzatini di carne e patate portati sui tacchi a zep-pa nel terrazzone la domenica a pranzo e il ragazzo tradito da un compagno con moglie e figli o l’a-mico convinto di avere i fantasmi in casa.

primo periodo di sperimentazio-ne legato alla rivista Material (1955-1961), ai multipli cinetici, ai celebri tableaux-pièges, quadri trappola ottenuti da assemblaggi di oggetti di uso quotidiano incol-lati a supporti e ribaltati nell’o-rientamento fino alla scultura e alla ricerca in campo grafico, cui

si aggiungono documenti d’archi-vio. La poetica di Spoerri (nato nel 1930), indagata nel percorso espositivo, consente una lettura a ritroso dell’epocale attrazione dell’uomo nei confronti del cibo. Daniel Spoerri, spiegano i cu-ratori, nato come danzatore e coreografo, divenuto inventore

di un nuovo linguaggio artistico, autore di ricette e menù, anima di ristoranti e perfino attore, attra-verso la sua poetica ha messo in discussione conformismo, luoghi comuni e certezze. Un maestro che ha trasformato il nutrimento in interlocutore privilegiato, vero e proprio trait d’union tra arte e vita.

150 opere dell’artIsta sVIzzero daNIel spoerrI IN mostra a palazzo saNta margherIta e alla palazzINa

la eat art è servita

Ferzan Ozpetek

Corrado Augias

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 3920

Via S. Giorgio 35/D - Rio Saliceto (RE) - Tel. [email protected] - www.tessilgoal.it

Comin-ciano a essere

davvero in tanti a sostenere che per tentare di uscire dal pantano della bassa classifica, il Carpi dovreb-be affidarsi alla sua vecchia guardia. Coloro che si sono guadagnati la Serie A con questa casac-ca, sudando ogni allenamento e dimostrando un attaccamento unico alla città e alla maglia. Gran parte della tifoseria rivorrebbe

Il Carpi dopo essere uscito ridi-mensionato e con le ossa rotte da Bergamo, incassando altri

tre gol e senza trovare la forza di segnarne nessuno, vuole ripartire dal Bologna alla ricerca di punti salvezza. Prestazione a parte, a turbare i sogni dei tifosi carpigiani c’è il fatto che, Bologna a parte, tutte le squadre che prima dell’ot-tava giornata erano alle spalle del Carpi, ora hanno mosso la clas-sifica relegando i biancorossi al penultimo posto. La disarmante fragilità della difesa e l’incapacità di completare più di quattro scam-bi sono solo alcuni dei difetti dei ragazzi di mister Sannino, i quali hanno reso la vita più facile del previsto a un’Atalanta che viaggia a vele spiegate con 14 punti to-talizzati in otto partite e un parco attaccanti garanzia di gol e spet-tacolo. L’occasione per redimersi sarà sabato in un derby fra malate che vedrà il Bologna, del sempre più pericolante Delio Rossi, di scena al Braglia alle 18. Una squa-dra, quella felsinea, che dopo otto turni di campionato ha realizzato solo quattro reti di cui tre portano la firma del francese Anthony Mounier, uno dei pochi a salvarsi dallo psicodramma rossoblù. Ma volendosi proprio aggrappare alle statistiche per tentare di scovare un favorito in questo derby, ricor-diamo come il Carpi abbia segnato il doppio delle reti del Bologna (otto in altrettanti turni di cam-pionato), pur dovendo fare i conti con un dato alquanto miserevole: le reti incassate restano il vero tallone d’Achille biancorosso con la poco rasserenante media di 2.4 reti a partita che ne fanno la difesa più perforata di tutta Serie A. Altro cruccio di mister Sannino riguarderà la scelta del guardiano dei pali della porta biancorossa considerata la sconfortante presta-zione offerta in terra lombarda da Vid Belec che pareva la soluzione al “mal di porta del Carpi”. Quindi a chi affidarsi? Dare un’altra chance all’ex Inter o volgere lo sguardo verso gli altri due portieri della rosa in cerca di riscatto? Francesco Benussi garantirebbe esperienza ma non è da sottovalu-tare nemmeno Zeljko Brkic che, proprio a Siena, sotto la guida di Giuseppe Sannino, nell’annata 2011-12, visse la sua stagione mi-gliore in Italia, attestandosi come uno dei migliori cinque estremi difensori del campionato. Oltre alla scelta del portiere restano

caLcio - carpI Vs bologNa, Nella passata stagIoNe sfIda d’alta classIfIca IN cadetterIa e ora INcrocIo dI destINI tra le ultIme del massImo campIoNato calcIstIco ItalIaNo

al braglia va in scena il derbissimo

numerosi i dubbi di formazione con la grande tentazione, da parte del tecnico di Ottaviano, di stra-volgere l’assetto tattico riportan-do la squadra a un più quadrato e compatto 4-4-2, con Matos non seconda punta bensì esterno di centrocampo per sfruttare le sue doti nell’uno contro uno e nel cross. In difesa si tenterà di recuperare pienamente il centrale Simone Romagnoli che dovreb-

be essere affiancato da Spolli o Gagliolo mentre il croato Bubnijc dovrebbe sedersi in panchina dopo l’insufficiente prova all’At-leti azzurri d’Italia. Unica certezza resta Marco Borriello che incro-cerà il proprio destino con quel Mattia Destro che resta sinora una delle più grosse delusioni del campionato e proprio contro il Carpi dovrà tentare di sbloccare la sua casella di reti segnate per

regalare qualche punto “salva panchina” a Delio Rossi. Dovreb-be, ma il condizionale resta d’obbligo, essere la partita decisiva per il destino del tecnico romagnolo contestato da gran parte della tifoseria, sul quale ser-peggia ormai da tempo il fantasma di Roberto

Donadoni che pare essersi stan-cato di aspettare una chiamata dal Milan e pare pronto a tornare in sella a una panchina dopo la sfortunata stagione passata al Parma. Carpi vs Bologna, nella scorsa stagione sfida d’alta classi-fica in cadetteria e ora incrocio di destini fra le ultime del massimo campionato calcistico italiano. E se diventa molto complesso, date le premesse, eleggere un favorito, con grande facilità si può invece pronosticare una gara contratta tra due compagini che dopo solo otto giornate disputate sanno di giocarsi, in novanta minuti, molto per quanto concerne la loro per-manenza in Serie A.

Enrico Bonzanini

graN parte della tIfoserIa rIVorrebbe Vedere sul rettaNgolo dI gIoco quella fame e quella grINta, marchI dI fabbrIca INcoNfoNdIbIlI del carpI delle ultIme stagIoNI

Affidarsi alla vecchia guardia per risalire la china?

infatti vedere sul rettangolo di gioco quella fame e quella grinta, marchi di fabbrica incon-fondibili del Carpi delle ultime stagio-ni. E allora ecco che - Gaetano Letizia e Riccardo Gagliolo a parte, dal mo-mento che hanno avuto grande spazio in questo inizio di stagione - si sente gridare a gran voce dai tifosi i nomi di

Simone Romagnoli, Lorenzo Pasciuti, Lorenzo Lollo, Raffa-ele Bianco, Antonio Di Gaudio e Jerry Mbakogu. Contro il

Bologna, complice l’auspicabile cambio di modulo, potrebbero ritrovare una maglia da titolare sia Romagnoli, come leader della difesa, che i mediani Bianco e Lollo; in tanti vorrebbero rivedere al più presto anche il “sindaco” Lorenzo Pasciuti, unico gioca-tore in attività ad aver segnato con la maglia del Carpi in tutte le categorie dalla Serie D alla B e ancora non impiegato nemmeno un minuto nella massima serie. La storia di Pasciuti, silenzioso leader di uno spogliatoio che ha scritto una bellissima pagina di calcio nelle ultime stagioni, è davvero una di quelle novelle da raccon-tare i nipoti: arrivato in Emilia nel gennaio del 2009 da esubero del Pisa, il giocatore di Carrara

si è indebitato per liberarsi dalla squadra toscana e poter approdare al Carpi con Cristiano Giuntoli, regista di un’operazione che ha portato all’ombra di Palazzo Pio uno dei calciatori più duttili delle pluricentenaria storia biancoros-sa. Silenzioso, educato, sempre sorridente e cordiale ma un vero e proprio soldatino sul campo d’al-lenamento a prescindere dal suo impiego domenicale, Pasciuti in ogni stagione è partito con l’epi-teto di panchinaro designato salvo poi diventare sempre fondamen-tale. E chissà che anche in questo campionato la rincorsa del Carpi non possa partire proprio grazie al contributo di uno degli “immorta-li” più amati dai tifosi carpigiani.

Enrico Bonzanini

Lorenzo Pasciuti

Ph Fotostudio Silmar - Carpi FC

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21venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

Esordio migliore non poteva esserci per la Cec che bagna la

prima assoluta nel nuovo palazzetto di Cibeno con un sonante 3-0. Coach Molinari lancia in sestet-to il palleggiatore classe ‘98 Bertazzoni, frutto del vivaio carpigiano. Cec con Bertazzoni- Ghelfi, Cor-dani- Bosi, Luppi-Miselli e Trentin libero. Gli ospiti, i cagliaritani del Sarroch, si schierano con l’opposto De Santis in diagonale a Muccione, Sideri e Romoli schiacciatori, Pisu e Gre-

pallavolo femminile serie c - gsm città di carpi batte l’anderlini 3 a 0

Biancorosse vincenti

Inizia in maniera positi-va il campionato per la GSM Città di Carpi nel

campionato di Serie C, che espugna il Palanderlini, con-tro una squadra giovane, ma ben dotata fisicamente. La squadra di Mister Furgeri ha dettato legge sin dall’inizio, spingendo sull’acceleratore per tutta la gara e in ogni fondamentale. Già gli score di battuta (16 ace) e muro (9 vincenti), dimostrano la gran-de determinazione di Garuti e compagne. Tra le singole sugli scudi, Pini 18 punti per lei (10 ace), ma praticamente tutte a segno le attaccanti carpigiane: 9 punti per Bul-garelli e Faietti, 6 per Corsi, 5 per Campana,  3 per Galli, 2 per Bellentani e 1 per Ga-ruti. In tutti i set GSM è stata capace di trovare subito il vantaggio necessario per ge-stire al meglio la gara, mentre dall’altra parte della rete si sono visti timore e incapacità di riuscire a cambiare le sorti della contesa. A concludere la giornata positiva l’esordio in categoria per Nicole Sala, classe 2000.

Il primo sestetto stagiona-le per coach Alessandro Beltrami vede Ferretti

in cabina di regia, Diouf opposta, capitan Di Iulio e Horvath in posto quat-tro, Heyrman e Bertone al centro con Arcangeli libero. Non ce la fa, quindi, Folie che viene risparmiata dopo l’affaticamento accu-sato nelle ultime settimane. Firenze risponde con Van De Vyver al palleggio, Tur-lea opposta, l’ex biancone-ra Perinelli e Vanzurova in posto quattro, Ninkovic e capitan Calloni al centro con Parrocchiale libero.Grande equilibrio in avvio, con Firenze che risponde a Modena palla su palla. Heyrman batte out per il 4-5 iniziale poi due falli di seconda linea delle ospiti e una fast out di Calloni regalano il 9-6. Al time out tecnico è 12-8 con l’errore di Turlea che segue l’at-tacco vincente di Diouf da posto quattro. E’ buono l’approccio alla gara delle bianconere che cercano un gioco semplice ed effica-ce: Ferretti prova subito a mettere in partita tutte le proprie attaccanti e le ospiti si rivelano troppo fallose nel tentativo di ricucire le distanze. Horvath lavora sul mani fuori per scardinare il muro avversario e ci riesce in più di un’occasione, sul 15-10 e 19-15 coach Vanni-ni ferma il gioco. La reazio-ne delle toscane si materia-lizza fino al 20-18, favorita anche da un paio di errori delle bianconere, poi Di Iulio trova il cambio palla e dal servizio aiuta la propria squadra a trovare l’allun-

Derbissimo in quel di Carpi. Partita equilibrata per

due quarti: l’atleticitá dei ragazzi di Barberis ha in-fatti contenuto l’esperienza dei ragazzi della Carpine. Risveglio dopo i consigli di coach Morettin e il terzo quarto è risultato decisivo

PaLLavoLo maschiLe seRie B - la cec carpI batte sarroch 3 a 0

esordio vincente per la Cecgori al centro e Pau libero. Il match parte lento e la Cec sbaglia un po’ più del dovuto e fino a metà set non riesce a scrollarsi di dosso gli avversari che sfruttano bene il gioco al centro. Due errori di De Santis portano i carpigiani sul 20-16 ed è Luppi che con due attacchi chiude il parziale 25-22. Stesso copione anche nel secondo set che scorre sul

filo dell’equilibrio fino al secondo timeout tecnico quando Bosi al servizio apparecchia il break che si rivela decisivo. Ci pensa Ghelfi a chiudere mettendo a terra l’attacco del 25-20. Il terzo set è invece un mono-logo della Cec che allunga da subito e vincendo 25-17 tra gli applausi del pubblico di casa. Molto buone le pro-ve degli attaccanti Cordani (60% in attacco) e Ghelfi (18 punti con il 50%). Prossimo incontro per la Cec domeni-ca 25 per la difficile trasferta di Santa Croce.

basket - Vittoria di centro lattonieri carpine 62 a 43 contro il Nazareno basket

Derby da urloper lo stacco definitivo della Carpine con Solera sugli scudi. Ultima frazione solo per il risultato finale. Derby alla Carpine che fa sentire la

sua esperienza nella catego-ria ai giovani del Nazareno. La settimana prossima la Carpine sarà impegnata a Castelnovo di Sotto.

PaLLavoLo FemminiLe seRie a - le ragazze dI coach beltramI NoN haNNo coNcesso scampo a fIreNze, chIudeNdo la gara. uN ottImo INIzIo che le bIaNcoNere doVraNNo rIpetere a moNtIchIarI

Si apre con un 3-0 il campionato della Liu•Jo Modena

go decisivo per il 25-20 finale. Sestetti confermati per il secondo parziale, due punti di Diouf consecutivi valgono il primo tentativo di allungo bianconero e sulla pipe attaccata out da Vanzurova per il 5-2 coach Vannini ferma il gioco. Si torna in campo e si infuoca Heyrman che mette a terra tre palloni consecutivi e porta il punteggio sul 9-3. Ancora time out per le ospiti, il secondo e ultimo discrezionale. Questa volta c’è la reazione del sestetto toscano, ma serve solo per ricucire leggermente lo strappo. Diouf mette a terra il 12-9 che porta al time out tecnico, poi al rientro in campo sale in cattedra il muro modenese. Ne arri-vano tre consecutivi suddi-visi fra l’opposta azzurra e Bertone, poi c’è anche l’ace di Horvath per il 17-9. E’ l’allungo decisivo, come nel parziale precedente entra al servizio Gamba

per Bertone e trova subito due battute che Firenze non riesce a gestire. Ringrazia Heyrman con due rigori per il 20-12 e la stessa Heyrman chiuderà i conti con l’attac-co del 25-14 per il doppio vantaggio bianconero nel conto dei set. Vanzurova realizza il primo punto del parziale ma Modena torna

subito avanti sfruttando tre punti consecutivi di Heyrman. Di Iulio fa 6-3 e time out Firenze che dopo la pausa e le indicazioni di coach Vannini torna in campo e trova un parziale di 5-0. Non si scompo-ne, comunque, il sestetto bianconero che continua a proporre il proprio gioco e

con l’attacco di seconda di Ferretti ritrova il vantaggio sul 10-9. Grande equili-brio in questo frangente di gara, arrivano due muri consecutivi di Bertone e poi l’attacco di Horvath per il 15-14. Il muro di Diouf e l’attacco di Vanzurova out valgono l’allungo bianco-nero che Vannini prova a stoppare con il time out, ma al rientro in campo è +4 con la pipe di Horvath. Sarà il break decisivo, Heyrman su rigore regala il 22-17 dopo una fast vincente sempre sua, il sigillo su una grande prestazione che le vale il

premio di migliore in cam-po. A chiudere l’incontro ci pensa Horvath con l’attacco che vale il 25-20. Prossimo appuntamento: domeni-ca 25 ottobre, alle 18, al PalaGeorge di Montichiari, seconda giornata d’andata fra Metalleghe Sanitars Montichiari e Liu•Jo Modena.

Debora Pini

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venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 3922

Da giovedì 29 ottobre a domenica 1° no-vembre, il quartiere

fieristico di Modena ospita la 22esima edizione di Ski-pass, salone del turismo e degli sport invernali. Orga-nizzato da ModenaFiere, per migliaia di appassionati della montagna bianca Ski-pass è l’evento più atteso nel panorama fieristico ita-liano: la manifestazione di riferimento per gli operatori del turismo bianco e degli articoli sportivi, per gli sportmaker, le associazioni e le società di sport e tempo libero, e un appuntamento imperdibile per gli oltre 90mila visitatori che ogni anno scelgono di esserci. Ampio spazio è dedicato al mondo del turismo, con la presenza dei più impor-tanti comprensori sciistici, hotel e società di impianti, snowpark, rifugi e tour operator specializzati. Non manca un’area espositiva dedicata alla novità della

skiPass - 22° edIzIoNe del saloNe del turIsmo e deglI sport INVerNalI: esposIzIoNe ed eVeNtI a modeNafIere per quattro gIorNI

a modena è di scena la montagna bianca

stagione 2015/2016 in ma-teria di attrezzature e acces-sori: sci, attacchi, scarponi, tavole, maschere, occhiali, abbigliamento sono in esposizione a ModenaFiere grazie alla presenza dei top brand del settore. Tornano anche quest’anno l’area Freestyle & Freeride,

dove conoscere il mondo della neve libera, e l’area Outdoor, dedicata alla montagna a 360 gradi: aziende, località turistiche e tante attività da poter fare insie-

me a tutta la famiglia, ma anche teatro delle esibizioni di slackline e del Campio-nato italiano di Boulder. Si aggiunge all’esposizione lo Snow Bike Village, una zona dedicata al mondo della neve su due ruote. Da sempre un fiera che punta moltissimo sulla sua natura active, anche quest’anno l’area esterna si trasforma in un villaggio alpino in piena città, dominato dalla Ski Area innevata con neve

vera dove provare tutte le emozioni delle discipline sportive invernali: sci, snowboard, telemark ma anche pattinaggio e ciaspo-le nella ormai storica pista sul ghiaccio e sci di fondo grazie all’anello creato ad hoc per la manifestazione. Sempre nell’area esterna, protagonista è anche Rail Pro, teatro degli Urban Rail Contest, che vedranno impegnati i più forti rider italiani e internazionali. Non mancheranno anche nella 22esima edizione del salone le premiazioni degli Skipass Awards, i premi della montagna bianca, che eleggeranno gli amba-sciatori d’eccellenza delle discipline freeride, freeski e snowboard, oltre che gli snowpark più amati. In più, novità di quest’anno, a essere premiati sono anche i maggiori esponenti dell’ar-rampicata sportiva, grazie agli Skipass Climbing Awards.

Primo tempo equili-brato: Terraquilia nonostante abbia

subito 6 esclusioni di 2’ contro 3, ha concluso il par-ziale in vantaggio di 2 reti. Esclusioni che hanno colpito soprattutto Basic e Sperti con due sanzioni ciascuno. Dopo l’iniziale parità (2-2), Terraquilia prova il primo allungo (2-4 al 4’), ma al 6’ è di nuovo parità. Maraldi sbaglia un tiro di rigore sul 5-5, i ragazzi di coach Ilic allungano sul +2 (5-7), ma in parziale di 3-0 Ambra

ribalta la situazione (8-7 al 15’). Partita punto a punto il finale di periodo vede Maraldi e Cuzic primeggiare ma è lo straniero di Terra-quilia che mette il sigillo sul doppio vantaggio. Inizio di ripresa con Brzic in rete, ma l’ex fasanese si infortuna nell’azione ed esce sorretto dai compagni. Nonostante ciò i ragazzi di coach Ilic tengono il campo e con Parisini raggiungono il massimo vantaggio (15-19 al 5’). Beltrami mantiene il vantaggio (16-20), ma

Ambra non si arrende, rientra in partita con un parziale di 3-0 (19-20 al 12’), ma è l’ultimo acuto dei toscani perché i biancorossi piazzano un parziale di 0-7. E’ punteggio di 19-26 al 22’. Grande prestazione in questa fase del portiere Ju-rina, i biancorossi sfruttano la vena di Cuzic e Sperti, i locali non hanno più la forza di reagire e Terraquilia conquista una importantis-sima  vittoria in vista del big match di sabato prossimo con il Romagna.

pallamano serie a terraquilia batte l’ambra 29 a 22

Big match col Romagna

Di bene in meglio la nuova stagione spor-tiva 2015-2016 della

Ritmica del Club Giardino. Un lungo weekend denso di forti e gratificanti emozioni. Alla prima prova del Cam-pionato di Serie B, il 18 ottobre, a Rimini, le ginnaste hanno conquistato l’argen-to. Sabato 17 a Chieti, la carpigiana Ilaria Giovanelli (in foto) ha splendidamente fatto il suo esordio nella 1^ Prova del più bel Campio-nato del mondo di Ginnastica Ritmica: Il Campionato nazionale di Serie A. In forza alla Age O. Putinati Ferrara, Ilaria ha eseguito il suo corpo libero in maniera precisa, si-cura e coinvolgente. Domenica 18 si è poi svolta a Morciano di Romagna la Prima Prova Regionale del Campio-nato di Serie B GR, rientrante nel Calendario Agonistico Federale 2015. La rappre-sentativa del Club Giardino - composta da Annalisa Elmi (al corpo libero), Chiara

Bocce - la rINascIta dI budrIoNe sI preseNta coNtro moNtegrIdolfo coN uNa squadra rINNoVata

al via il campionatoS

abato 24 ottobre prende il via il Cam-pionato italiano di

Serie A di Bocce: presso il bocciodromo di Budrione la società Rinascita ospita Montegridolfo (Rimini). Per questa edizione del campionato 2015/2016 la squadra modenese si pre-senta rinnovata con le new

entry Dario Bartoli, Giu-seppe Graziano, Michele Palazzetti, Alfredo Pro-venzano e Alessandro Stia. Confermati il ct Riccardo Armanini e Diego Paleari che vestirà la maglia di ca-pitano. La Rinascita punta dunque sui giovani e spera di ricavarne grandi soddi-sfazioni. I risultati riportati

da Palazzetti e Paleari nelle gare nazionali individuali e da Bortoli e Stia nella re-gionale riservata alle coppie lasciano ben sperare per il prossimo futuro. L’esordio della squadra è sabato 24 ottobre alle 14 a Budrione.

In foto - In alto da sinistra Palazzetti, Armanini, Graziano, Provenzano. In basso da sinistra

Bartoli, Stia e Paleari.

ginnastica ritmica - Il club giardino conquista l’argento alla prima del campionato di serie b

atlete d’argento

Club Giardino sul secondo gradino del podio

Ferrari (alla fune), Asia Fran-chetto (a cerchio e clavette) e Asia Ognibene (a palla e nastro) - è stata superba. Tutte le ragazze hanno eseguito i propri esercizi

con grinta e precisione. Per-formance complesse, esegui-te quasi in modo impeccabile e talmente coinvolgenti da riscuotere un calorosissimo plauso dall’intero pubblico presente. Tutto ciò ha garan-

tito loro un grandioso 2° po-sto sulle 16 squadre presenti, dietro al colosso Pontevec-chio Bologna e superando grandi squadre quali Ginna-stica Rimini, Gymnica 96 e Il Cigno. L’istruttrice Federica Gariboldi e l’assistente Vic-toria Tolpigyna ne escono esultanti e felici soprattutto per il fatto che le proprie gin-naste siano state ripagate del duro e costante lavoro svolto in palestra, che però non può interrompersi in vista della 2^ Prova prevista il 25 ottobre a Ferrara.

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23venerdì 23 ottobre 2015 anno XVI - n. 39

da Martedì a Sabato 10:00-13:00 / 15:00-19:30Tel. 059 637590 - email: [email protected]

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